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Preambolo d'orgia
Appena tornato da Catania (racconto “Da un collega ad un altro… con moglie”) ho telefonato al mio iniziatore (racconto "Iniziato da un collega"). Sulle prime ho malamente cercato di fare l’incazzato, per la mancata riservatezza su quanto era avvenuto tra noi. Un bluff subito scoperto. Da Catania era già stato informato per filo e per segno su quanto avvenuto, in uno con le parole di elogio e ringraziamento da me spese con la coppia, ora comune amica, proprio sul suo non esser stato discreto.
Ha comunque voluto stare la gioco, anzi ha voluto gestirlo. Alla mia poco credibile rimostranza, risponde infatti con un’ironica accettazione di colpa, accompagnata dalla disponibilità a subire una giusta punizione per questo. Giusta punizione che mi invita ad infliggergli andando a casa sua.
Combiniamo per la sera seguente.
Vado da lui pronto a giocare al rabbioso punitore. Non avevo con me alcun attrezzo punitivo, ma avevo già visto in un suo cassetto, le volte precedenti, una serie di gingilli, che ben avrebbero trovato spazio nell’armadio del divin marchese. Mai però usati, nonostante i ripetuti inviti a farlo del mio collega. E’ un genere di gioco erotico che non mi attrae per nulla, ma questa volta sarebbe stato diverso, li avrei usati. E non importa se l’usare frustini piuttosto che manette addirittura mi diseccita, li avrei in ogni caso usati per soddisfare la voglia del mio collega di sentirli su di se.
Un godimento suo, a scapito del mio, che volevo donargli, per ringraziarlo del grande regalo erotico che mia aveva fatto trovare pronto e servito a Catania.
Suono il campanello sulla strada e mi apre. Quando giungo sul pianerottolo trovo la porta socchiusa. Entro e richiudo la porta. Sento delle voci in salotto e, annunciando la mia presenza, vi entro.
Mi è chiaro, a questo punto, che il collega aveva organizzato un gioco per me nuovo. Un serata diversa da quella di cattivo punitore che avevo immaginato.
Sul divano trovo seduto il mio collega ed un suo sconosciuto amico, entrambi nudi. Inginocchiato sul pavimento davanti a loro, un altrettanto a me sconosciuto suo amico, anche lui nudo ed intento a giochicchiare con i cazzi dei due. Una leccatina all’uno ed una succhiatina all’altro… Due cazzi però molli, due cazzi che ciondolano sulle cosce. Cosa strana. Non ho mai visto il cazzo del mio collega molle in queste occasioni; abitualmente è già un po’ indurito quanto si spoglia, non parliamo poi di come subito si erge appena lo tocco… Ed anche lo sconosciuto succhiatore era eguale a loro; il cazzo molle che gli sbatteva tra le gambe.
Resto qualche secondo interdetto a guardare la scena. Poi vengo invitato a sedermi sulla poltrona contrapposta al divano. Mi siedo e continuo a guardare.
Vedo lo sconosciuto succhiare i due cazzi, leccare i testicoli dell’uno e dell’altro. Vedo le sue mani pizzicare i capezzoli dei due e vedo i due limonare tra loro. Mi fan sentire un fantasma. Mi sento uno spettatore che guarda un film porno in televisione, invece quella viva carne è a meno di un metro da me. Passano un paio di minuti e la scena continua. I due sul divano continuano a limonarsi, mentre si accarezzano i corpi. Quello in ginocchio continua a giocare di bocca su di loro.
La scena è fortemente eccitante e l’atmosfera che aleggia nella camera è pregna di erotismo. Ho il cazzo duro. Mi slaccio i pantaloni e lo libero; è l’unico cazzo duro in quel salotto. Inizio a masturbarmi come un guardone. Non oso intervenire nel trio, anche se la voglia di farlo sale sempre più.
Vistomi con il cazzo in mano, lo sconosciuto inginocchiato si stacca dai due e viene da me. Inizia a spompinarmi, mentre con le mani mi sfila pantaloni e slip. Mi tolgo la maglietta. Sono al fine completamente nudo come gli altri tre. Due sul divano che si accarezzano e continuano a limonare. Io seduto in poltrona con uno sconosciuto che mi delizia di un pompino. Sento la sua bocca aspirarmi il glande. La sua lingua gingillare con l’orifizio penico. Le sue mani accarezzarmi i testicoli, spingendosi sino al buco del culo. Ora mi sta facendo un leggero ditalino con una mano, mentre l’altra gioca con un capezzolo. La bocca sempre sul cazzo.
Il mio sguardo passa da lui ai due sul divano. Vedo che adesso sono entrambi seduti intenti a solo guardare me. Sono eccitatissimo. Devo immediatamente far cessare il pompino. Sento che manca poco al venire.
Chiedo allo sconosciuto succhiatore di smettere. Senza lasciare il cazzo, mi risponde che vuole bermi, vuole sentire la mia sborra in gola, sul palato, sulle labbra. Ed allora così sia. Peccato. Avrei voluto far durare ben di più il gioco, avrei voluto succhiare un cazzo anch’io.
Invece no. Le mie mani e la mia bocca son rimaste inattive, sin da subito quello sconosciuto mi ha preso il cazzo in bocca e l’ha succhiato. Ed ora sto venendo. Mi succhia il cazzo in modo divino. Nessuna mano sul cazzo, solo due labbra che lo artigliano e scorrono su e giù, con la lingua che gira velocissima sulla cappella. Sento lo sperma salire. Faccio appena in tempo ad annunciare la sborrata e subito il cazzo spruzza. Godo alla grande. La sua bocca sempre una ventosa. Neppure una goccia di sperma è fuoriuscita dalle sue labbra. L’ha bevuta tutta. Non contento, continua a suggermi, a darmi colpetti di lingua sul glande mentre lo strumento si ammorbidisce. Lo sento smosciare nella sua bocca e, ripresomi dall’orgasmo e tornato in me, vedo i due sulla poltrona seduti, composti l’uno a fianco dell’altro. Neppure quel guardare in diretta un così meraviglioso pompino li ha eccitati; i loro cazzi continuano a essere molli.
Lo sconosciuto che mi ha appena regalato il piacere si alza e va in bagno. Torna quasi subito. Ora si possono fare le presentazioni. Un bel modo di ricevere gli ospiti. Paolo e Carlo, due amici di vecchia data del mio collega. Una coppia nella vita, una coppia aperta nel gioco erotico.
Vengo a sapere che i tre, mentre mi aspettavano, si erano da poco regalati un bell’orgasmo. Ecco l’arcano motivo dei cazzi molli. Il compito di pareggiarmi a loro era stato dato a Paolo, a parer del mio collega, il miglior succhiatore d’uccelli al mondo. Un farmi venire subito quindi preordinato. Scopro poi che quei veloci orgasmi non sono finalizzati a se stessi, ma preordinati al massimo piacere. Questo è solo il titolo d’apertura del film. Un film da ora girarsi sul lettone tutti insieme. Un film con Carlo ed io nel ruolo di protagonisti maschili e il mio collega e Paolo in quello di succubi attrici femminili. Un film che, come anticipatomi da Carlo, avrebbe avuto un andamento lento, un protratto giocare con i corpi, reso possibile proprio da quell’aver già tutti appagato l’iniziale eccitazione. Un gioco fatto più di ricercata gestualità che di eccitata bramosia. Un giocare su cazzi molli da far eccitare nuovamente. Da far indurire lentamente.
Questa è la serata che il mio collega mi ha preparato. Fare sesso con tre uomini contemporaneamente. Sin’ora non avevo ancora provato un’orgia soli uomini; un altro gioco quindi nuovo per me. Una sfida poi il venire due volte consecutive, una sfida, vista l’età, non così semplice.
Per ora mi fermo qui. La serata, che in questo momento inizia, sarà oggetto di un successivo racconto. Anticipo solo che per tutti e quattro, nonostante la comune non certo più giovane età, non ci fu alcun problema a godere un secondo orgasmo. Un orgasmo goduto dopo aver ricevuto e regalato ogni forma di piacere. Un orgasmo di puro erotismo e non figlio di famelica eccitazione. Un orgasmo lungo e pregante. Un orgasmo ben più appagante di quello iniziale.
Quando ci lasciammo, eran probabilmente più provate le lingue che i cazzi e sicuramente provati erano i culi di Paolo e del mio collega, dove ci siam dilettati a turno io e Carlo.
Una volta si diceva: per godere bene, prima di andare a puttane bisogna farsi una sega. Posso tranquillamente dire che, per vivere a fondo l’erotismo, il venire subito, proseguendo poi il gioco, è certamente un’arte da coltivare. Come dire: “quando il gioco si fa interessante, entrino in campo i cazzi molli”.
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 7 hours ago -
Da un collega ad un altro... con moglie
Sono a Catania per lavoro, solita noiosissima riunione fiume, per di più nel caldo torrido del luglio siciliano. Un collega catanese mi propone di cenare insieme a casa sua. Accetto immediatamente e con gioia; aborro il cenare da solo in un ristorante.
Ci rechiamo così da lui. Un bella villetta isolata nella campagna, a pochi chilometri da Catania. La moglie, probabilmente avvisata della mia presenza, ha apparecchiato per tre nel patio tra piante di agrumi ed ulivi. Ammiro il giardino chiacchierando del più e del meno con la moglie, allorchè il collega, dopo essersi rinfrescato con una doccia, mi invita a fare altrettanto ed a togliermi la triste grisaglia da lavoro che indosso, sostituendola con il comodissimo caffetano stile arabo che mi porge, identico a quello che ha appena indossato lui.
Tornato in giardino rigenerato dalla doccia ed avvolto in quel soffice camicione, trovo l’aperitivo ad attendermi. Un meraviglioso rapitalà freschissimo, spruzzato di succo d’arancia e campari. Un po’ di classica ordinaria conversazione e poi la cena, rappresentata da un nutrito susseguirsi di piccoli assaggi di cibo siciliano, di cui la signora aveva svaligiato una gastronomia, serviti dal mio collega. E proprio osservandolo controluce, mentre passa dalla cucina al patio, noto che sotto il caffetano è completamente nudo. Faccio finta di nulla ed evito il più possibile di posare il mio sguardo su di lui, o meglio su quei suoi coglioni che intravedo ciondolare liberi attraverso il cotone.
Finita la cena, la sorpresa. Una sorpresa annunciatami tranquillamente mentre sorseggiamo il caffè.
E lei e non lui ad annunciarmela. Senza alcun imbarazzo, mi dice che la loro è una coppia molto libertina e molto bisex. Vedendomi alquanto interdetto nel sentirla dirmi ciò, subito aggiunge che di me san tutto… o meglio conoscono per filo e per segno quel vizietto erotico che tanto mi attrae. Sapendo che mi recavo a Catania, quel maledetto del mio collega torinese, quello che mi ha iniziato al gioco tra uomini, mi aveva preceduto con una dettagliata illustrazione di ciò che era avvenuto ed avviene tra me e lui. E non gli era stato complicato il farlo. Almeno una volta l’anno è a Catania ospite loro… e non sono solo visite formali. Al termine di una notata rovente propria di quelle visite, raccontò loro di me.
Tutto, invito a cena, caffetano, doccia… mi è apparso a quel punto pienamente preordinato. Una preordinazione certo non spiacevole, anzi. Al rientro a Torino non mi sarei arrabbiato con il collega per la sua scarsa riservatezza.
Mentre la signora di casa mi racconta ciò, vedo il mio collega sfilarsi il caffetano e risedersi a tavola come nulla fosse, completamente nudo davanti a me e sua moglie. Una nudità che quel patio nasconde a chiunque, meno che a noi due lì presenti. Una nudità resa particolarmente intrigante dal cazzo indurito… non che il mio sia da meno, ma è ancora nascosto sotto mutande e camicione.
Mi vien normale chiedere quel è il divertimento erotico che cercano… Invece di rispondermi, lui si inginocchia davanti a me, mi alza il caffetano e mi sfila lo slip. Il mio uccello è finalmente libero da ogni costrizione, libero di indurirsi al meglio. Senza quasi accorgermene, mi trovo il cazzo nella sua bocca. Per alcuni istanti assaporo, quasi in estasi tra i profumi del giardino, quel suo muoversi con la lingua sulla mia cappella, quel suo passarmi la lingua dal glande ai testicoli, quelle sue labbra che succhiano il mio pene, alternando il succhiare lento di pura bocca con l’aspirare veloce aiutato dalla mano.
Solo dopo alcuni minuti di quel piacevolissimo suo giocare sul il mio cazzo, cerco con gli occhi sua moglie.
È tranquillamente seduta su una poltroncina, intenta a guardarci ed ancor più intenta a masturbarsi. Vedo le sue gambe spalancate e la sua fighetta aperta. Vedo la sua mano stuzzicare lentamente il bottoncino del piacere femminile. Vedo, e sento, in contemporanea il mio collega sempre più intento a leccarmi ovunque.
Mi sfilo quindi anch’io il caffetano e resto nudo come lui. Entrambi nudi sotto gli occhi libidinosi di sua moglie. Nudi per il nostro e per il suo piacere. Vedendomi un po’ interdetto sul come continuare il gioco, effettivamente mi stavo chiedendo qual coinvolgimento ci fosse con la moglie, lei mi dice che ama soddisfarsi da sola… che la eccita enormemente guardarci. Che io e suo marito siamo gli unici attori in scena. Lei è solo una spettatrice, una spettatrice dello spettacolo erotico che sta iniziando. Lo stesso spettacolo che il collega di Torino, mio iniziatore, mette sempre in scena con suo marito quando è loro ospite a Catania.
E mentre odo ciò, la bocca del mio collega cerca la mia. Trovandola. È un umido ed eccitato limonare. Un limonare mentre le mani accarezzano i cazzi, strizzano i culi e pizzicano i capezzoli. Un limonare che finisce quando ci stendiamo sul pavimento per un lungo ed eccitantissimo sessantanove. Sento il suo cazzo durissimo fremermi in bocca, mentre io, che sono su di lui, lo scopo in gola. Ad un certo punto mi alzo. Il mio cazzo sta esplodendo, impossibile continuare con la scopata orale. Continuando sarei esploso, avrei riempito di sperma la sua bocca.
Ma non lo voglio ancora. Voglio continuare a giocare in quel giardino ricco di profumi ed intriso di erotismo. In quel giardino invaso dai gemiti della nostra spettatrice gaudente e godente. Godente per un orgasmo che si sta dando con la mano guardandoci.
Faccio appoggiare il mio amico al tavolo, con il viso verso la moglie. Lubrifico con l’olio d’oliva che è sul desco il mio cazzo e il suo buco del culo. Lo penetro. Prima con pompate lente, poi sempre più profonde e veloci. Lo scopo come una troia, mentre con la mano lo masturbo. Mentre lo pompo, gli urlo che è solo una vacca, una troia in calore, una porca che mi sto chiavando. Mentre lo pompo, vedo sua moglie con gli occhi sbarrati su di noi. La vedo manovrarsi velocissima la figa. La vedo e la sento venire quasi in contemporanea con me.
Mentre il mio cazzo, sfilato dal culo del collega poco prima dell’esplosione finale, spruzza sperma sulle sue chiappe, sento scorrere la sua sborra sulla mia mano. Anche lui sta godendo. Gli resto chinato sopra, con il cazzo che si gode gli ultimi sussulti dell’orgasmo, compresso tra la mia pancia e il suo culo. Resto così chinato per continuare a tenere in mano il suo cazzo. Per godere sino all’ultimo istante del piacere di sentirmi colare tra le dita la sua sborra, di sentire l’uccello smosciarsi poco alla volta, mentre lo pastrucchio intriso di sperma.
E lei che ci separa. Ci separa per bersi le nostre spruzzate. Prima mi lecca la mano grondante dello sperma di suo marito, raccogliendo con lenti colpi di lingua ogni goccia. Poi passa a leccare il culo di suo marito, per bersi anche la mia. Dopo ci guarda e, con occhio che palesa il godimento appena vissuto e con lingua che continua ad umettare le labbra di liquido del piacere, ci dice che le è difficile decidere se sia meglio lo sperma siculo o quello pedemontano… e lo dice annunciandoci che ci sarà tutta la notte per decidere…
Un chiaro ed inequivocabile invito a restare a dormire da loro, che accetto immediatamente. Il collega apre allora una nuova bottiglia di freschissimo vino bianco che sorseggiamo nudi sulle poltroncine del giardino, conversando ovviamente di sesso. E quale altro argomento poteva esserci dopo l’appena vissuto...
Poi doccia e tutti a letto, tutti nello stesso letto. Quella che nel patio era stata solo guardona, nel letto si trasforma in assatanata di sesso. Passa frenetica dal mio cazzo al cazzo del marito. Ci lecca incessantemente ovunque per farceli tornare duri come un paio d’ore prima. E mentre lei sugge il mio, io succhio quello di suo marito. Poi lui passa a spompinarmi, mentre riceve egual servizio da sua moglie. Quando entrambi siam pronti per il secondo tempo del gioco, si mette a quattro zampe. Suo marito sotto di lei a leccarle la fighetta, io dietro a leccarle il buchino del culo. Gode per l’ennesima volta sotto i nostri sincronizzati colpi di lingua. È un gioco a tre ove tutti danno piacere a tutti. Tra noi uomini però solo più il piacere delle bocche, il cazzo dentro lo vuole lei e li vuole tutti e due. La penetriamo in entrambi i buchini. Si mette alla pecorina. Le infilo il cazzo nella figa fradicia di umore caldo. La pompo come un forsennato. Intanto tengo su il cazzo del marito spompinandolo a dovere. Quando la sento gemere per l’orgasmo, mi sfilo da lei lasciando il posto al marito. La incula violentemente. Ho il cazzo che pulsa. La scopata appena fatta l’ha portato al limite di tenuta e vedere quell’inculata animalesca non aiuta certo a rilassarlo. La seconda sborrata è ormai in canna. Il mio collega la reclama in bocca. Non mi faccio pregare e lo infilo tra le sue labbra. Poche succhiate e gli riverso in bocca lo sperma. Lo trattiene, neppure una goccia fuoriesce. Poi, quando sente il mio cazzo smosciarsi, si china sulla moglie e gli riversa in bocca lo sperma appena ricevuto da me. Limonano per un po’, limonano con la mia sborra che gira tra le loro bocche, che impregna le loro lingue. Ed intanto lui continua a incularla. Qualche pompata ancora, poi lo vedo sfilarsi di colpo e tendere il cazzo alla moglie. Le lo prende tra le labbra e si beve il suo orgasmo, miscelando con la lingua il mio sperma e quello del marito.
A questo punto siamo esausti ed appagati e, finalmente, dormiamo. Prima di addormentarmi, invio però mentalmente un grazie al collega di Torino, al collega che mi iniziò al gioco tra uomini e che mi ha aperto la porta, a mia insaputa, su questa indimenticabile serata di sesso, di erotismo, di piacere. Una serata che lui ha più volte vissuto nella prima fase, ma che, a dire della signora di casa, con lei attiva tra loro non si è mai scaldata come la notte appena trascorsa.
Quando tornerò a Catania non prenoterò alcun hotel... per il piacere mio e il risparmio dell'azienda.
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 7 hours ago -
Iniziato dal collega
Con una mia amica ci divertiamo da tempo con altre coppie, qualche volta a tre con un singolo. Un divertirsi in origine etero tra uomini, trasformatosi in full bisex quando il lui di una coppia mi prese a sorpresa il cazzo in bocca; cosa da cui comunque non mi tirai indietro, ricambiandola. Tutto però limitato a qualche palpatina ed a un breve e minimo succhiarsi reciproco. Un bisex soft provato quella prima volta e poi ripetuto che mi intrigò però al provare di più, al provare al far sesso solo tra uomini, al far sesso senza donne nel gioco.
Ed allora volli provarlo. Sapevo che un mio collega non era etero o, quanto meno, non lo era totalmente. Una sera andai a trovarlo, con la scusa di voler vedere con lui una relazione per l'ufficio. Dopo aver svogliatamente letto la relazione, iniziammo a chiacchierare del più e del meno ed io condussi il discorso sul sesso in generale. Un mio fare che volevo rendesse evidente che ben altro era il mio interesse ad essere lì; non l'andamento del mercato immobiliare, ma corpi eccitati e membri induriti. Fui quasi certo che l'avesse capito quando, dal generico conversare di sesso, passò al personale, dicendomi che lui adorava farsi usare da un maschio come femmina sottomessa. Lo disse e subito scomparve per un paio di minuti in bagno. Fui totalmente certo del suo aver intuito quando, rientrato in salotto, disse che gli sarebbe piaciuto se io fossi stato quel maschio. Non mi feci ripetere due volte l'invito... era lì proprio per la voglia di sperimentare il sesso tra uomini. Una voglia di sperimentare un dare e ricevere piacere solo tra maschi per me ancora sconosciuto.
Pur essendo non certo di primo pelo nel gioco erotico, era eccitato come uno sbarbino alla sua prima volta… e d'altra parte per me era una prima volta, la prima volta di un gioco solo tra uomini.
Gli dissi allora di spostarci in camera da letto, dove che avrei potuto essere l'uomo che l'avrebbe usato.
Si alzò immediatamente e, mentre lo seguivo verso il letto, gli accarezzai il culo, così come fa un cliente con la puttana che lo porta in camera. Lo sentii fremere mentre lo palpavo, dicendogli che ora doveva farmi vedere quanto era troia, quanto gli piaceva subire il mio cazzo. Poche parole che subito gli indurirono l’uccello. Lo sentii crescere sotto la stoffa dei pantaloni, mentre la mia mano passava dal suo culo al suo inguine.
Gli ordinai di spogliarsi davanti a me, come una schiava che deve eccitare il suo padrone. Percependo la sua ormai scatenata libidine troiesca, mi sedetti allora sul bordo del letto a guardarlo, mentre uno ad uno si toglieva gli indumenti. Prima quelli maschili esterni che nascondevano a tutti il suo essere femmina, poi il raffinato intimo femminile, indossato quando scomparse in bagno, che evidenziava la sua natura di autentica troia, pronta a soddisfare le più sfrenate voglie di un maschio… ed io ero quel maschio che avrebbe soddisfatto. Il maschio che l’avrebbe usato per far sfogare il proprio cazzo su di lui. Il maschio che gli avrebbe regalato il suo sperma.
Più volte gli rimarcai quanto fosse troia, quanto quel suo corpo da puttana mi stesse eccitando, quanto quel suo accarezzarsi il corpo ormai nudo mi intrigasse sempre più ad usarlo quale schiavetta per il mio piacere. Sempre seduto a guardarlo mentre si accarezzava, passando dal cazzo ai capezzoli, lo incitai ad essere ancora più troia, così non mi bastava… lo feci mettere a quattro zampe e gli ordinai di avvicinarsi a me come una cagna in calore e di tirarmi fuori dai pantaloni il cazzo, ormai indurito da quel suo spettacolo di troia con uccello che si spogliava per me.
Non aspettava altro. Subito mi slaccio i pantaloni e, mentre mi sfilavo la camicia, prese tra le sue mani il mio cazzo. Neppure il tempo di vedermelo tra le sue mani, che subito sparì nella sua bocca. E mentre lo succhiava, mi alzai, facendo alzare anche lui. Ora eravamo entrambi nudi l’uno di fronte all'altro. Iniziammo a sfregarci i corpi, ad accarezzarci reciprocamente i cazzi, a strofinarli tra loro. Con un su e giù alternato, ci godemmo in bocca i rispettivi uccelli, mentre le mani strizzavano culi e capezzoli. Lui ad un certo punto mi baciò sulla bocca. Restai un attimo interdetto da quella lingua di uomo che mi lambiva le labbra, poi mi lasciai andare e limonammo ripetutamente. Dopo il succhiarsi e toccarsi reciproco senza donne presenti, anche il baciare un uomo non erano quindi più per me un qualcosa di sconosciuto. L'esperienza di quel nuovo gioco era stato provata e sempre più mi sentivo eccitato e coinvolto.
E quel coinvolgimento mi portava ad incitarlo ad essere sempre più vacca, sempre più puttana… e lui mi rispondeva con gemiti di eccitazione e piacere. Senza mai toglierci le mani dai corpi, ci trovammo sdraiati su un letto… mi stesi al contrario su di lui per un meraviglioso sessantanove… Ci succhiammo a fondo, con le lingue che passavano veloci dai testicoli al cazzo e dal cazzo ai testicoli. Una camicia di saliva ricoprì in un attimo i nostri coglioni ed i cazzi arrivarono quasi al delirio orgasmico. Ma non lo volevo ancora… volevo ancora giocare, volevo ancora vivere quell’eros che ci aveva portato in quel letto.
Mi alzai e, seduto sul bordo del letto, gli ordinai di toccarsi con entrambe le mani i capezzoli, di stringerli e pizzicarseli… poi, eccitato da quella visione, gli dissi che, da brava troia qual era, doveva fare a me la stessa cosa… senza però mai toccarmi il cazzo, quello era riservato al dopo… Giocò vari minuti con i miei capezzoli… alternando le mani alla bocca, le unghie ai denti nello stuzzicarmeli, mentre io, guidandolo e trattandolo da vacca in calore, gli palpavo palle ed uccello.
Era ormai oltre un’ora che giocavamo… sentivo il mio cazzo implorare lo sperma e percepivo egual implorazione dal suo. Lo feci allora mettere a quattro zampe sul letto, come una puttana navigata e rotta ad ogni pratica erotica e, mentre gli dicevo cosa pensavo di lui… del suo cazzo… del suo essere troia… con una mano lo sculacciai, mentre con l’altra gli presi il cazzo e lo masturbai in quella posizione, tirandoglielo verso di me. Dalla sculacciata passai poi a strofinare il mio cazzo sul suo culo continuando a masturbarlo. Mentre la mia mano scorreva sul suo cazzo, gli raccontai passo passo cosa stavo facendogli, come lo stessi mungendo come si fa con una vacca in calore, come il mio cazzo stessa strusciando sul suo culo rotto… e lui rispondeva gemendo di piacere, con gemiti sempre più inarticolati e forti… Fu a qual punto che sentii il suo cazzo pulsare e vibrare in tutta la sua durezza. Diedi a un paio di colpi più veloci e tra le mie mani sentii sgocciolare il suo sperma. Continuai a masturbarlo con il palmo sulla cappella, per non perdere neppure un goccia di quel liquido del piacere che mi stava inondando la mano. Gli lasciai il cazzo solo quando lo sentii ammorbidirsi… mentre il suo respiro poco alla volta tornava normale.
Ma se il suo cazzo aveva finalmente trovato il piacere, il mio era però ancora in attesa dell’apoteosi finale.
Si sdraiò sul letto e mi fece mettere a cavalcioni su di lui. Mentre mi deliziava a colpi di lingua palle e culo, mi disse di masturbarmi, strisciando il cazzo sul suo viso. Mi bastarono pochi colpi e gli spruzzai di sperma la faccia. Eccitato dal sentirsi colare sul viso lo sperma caldo che gli avevo appena riversato… quella gran cagna si protese infine sul mio cazzo e lo sfece smosciare tra le sue labbra, regalandomi quei finali brividi di piacere che hanno reso indimenticabile la serata.
Una serata ove appresi e sperimentai il godere tra uomini. Una serata poi seguita da altre, con il culo ad unirsi a mani e bocche quali strumenti di piacere... il culo del mio collega sempre pronto a ricevere il mio orgasmo. Da quella sera continuo infatti a divertirmi con la mia amica insieme ad altre coppie, anche se il gioco ormai è sempre autenticamente full bisex e non solo soft come prima, ma non manco mai di ritagliarmi anche qualche bel momento solo tra uomini. .
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 7 hours ago -
Cazzi di gomma a volonta
Prefetto che questa storia è verissima. Ero stanco della solita vita di coppia e quel giorno decisi di passare al sexy shop per prendere qualcosa di nuovo che potesse rendere il rapporto con mia moglie un po più piccante. Spesi qualche euro e tornai a casa consapevole che quegli acquisti fossero stati soldi buttati visto il puritanismo di mia moglie. Era sera e come sempre mi aveva detto che era stanca ed andava a dormire. Io con il cazzo moscio e angosciato ero deluso ma ormai ci penavo dal pomeriggio e cosi decisi di fregarmene. Dopo un po andai vicino al letto ed iniziai a baciarla nel sonno. Dopo un breve DAI LASCIAMI STARE insistette fino a che lei inizio ad eccitarsi sempre più.Dopo circa 5 minuti si giro a pancia sotto con la ficona sollevata come per dire LECCAMELA. Così feci. Era giunto il momento . al sexy shop avevo comprato un paio di cazzi di gomma. Era il momento di usarli. Non lo avevamo mai fatto ed ero pronto ad una scenata pazzesca ma dovevo provare. Lentamente appoggiati il primo cazzo sulla sua fica. Ecco pensai ora mi dirà di andare a fare in culo invece con mia sorpresa mi disse: OHHHH, CHE COSA È? Io lo spostati dalla fica e glielo mostrati senza guardarla . Sentii dire: OHHHH, CARO È CHE CAZZONE CHE MI HAI COMPRATO. Poi senza indugio me lo tolse dalle mani e se lo infilò nella passerona già bagnata. Vedevo quel cazzo di 21 cm allargargli la fica. Avevo preso coraggio. Nel frattempo lei godeva come una pazza e poi disse DAI METTIMI QUALCOSA IN BOCCA facendomi intendere che voleva il mio cazzo. Prontamente presi l' altro fallo e senza dire niente glielo misi in bocca. OHHHH, ANCORA UN ALTRO E QUANTO È GRANDE, QUESTO È ENORME!!! Penso bene di tirarsi quello più piccolo dalla fica per infilarsi quel missile che era almeno 28 CM. Io iniziai a madturbarmi. La vedevo in estasi. SIIIII SONO LA REGINA DEI CAZZI STASERA. COME MI SENTO TROIA . Io mi menavo il cazzo come un forsennato. VIENI SOPRAI QUESTI DUR CAZZI PORCO. Cosi feci. Sborrai fino alla ultima goccia sporcando completamente i falli col mio sperma. NON PREOCCUPARTI ORA LA TROIA PULISCE TUTTO PER BRNE. Cosi fece. Nemmeno una goccia era rimasta al di fuori della sua bocca. Ingoio tutto.
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9 years ago
calvobig,
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Last visit: 4 years ago
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Segaiolo
stavo facendo un giro a piedi in un boschetto dalle parti di Massa, mentre passeggio vedo un'auto con dentro un uomo e una donna sui 45 anni andare in una strada sterrata, poi si fermano in un posto molto al coperto dagli alberi, dalla vegetazione. Volevo andare via ma la curiosità mi blocca, mi avvicino un poco e vedo che stavano baciandosi, era una coppia di tedeschi dalla targa. Mi prende un po di eccitazione, mi avvicino e vedo che stanno sempre più toccandosi. Il cazzo mi era venuto duro, mi avvicino di più fino a che mi accorgo che lei sta facendogli un pompino. Preso dall'eccitazione lo tiro fuori e conmincio a scappellarlo, volevo mi vedessero e provo... mi avvicino ancora un poco fino a pochi metri. A questo punto vedo il viso di lui che mi guarda e dice qualcosa a lei... dopo un poco lei apre la porta, la apre tutta e guardandomi kin facciao si abbassa ancora per spompèinarlo...aveva la gonna, io impazzivo. Erano sicuramente avezzi a ste cose. Lei allora si sollevala gonna da una parte per farmi vedere le mutandine, io mi segavo e facevo in modo che vedesse..mi guardava. Poi lei si spoglia completamente si sdraia e apre le gambe, lui sale sopra e tenendolo glielo penetra dentro. Era fantastico, mi avvicino segandomi a due metri, vedevo il cazzo entrarle in fica e lei che godeva tremendamente..lui la pompava e lei mi guardava il cazzo...siamo andati avanti cosi per un po, l'ha scopata in bocca, fica e culo..alla fine mi avvicino e mentre lui sborra dentro di lei io sborro con le mani davanti a loro..poi in silenzio me ne sono andato.
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9 years ago
segaiolo3schizzo,
50
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Da dany a daniella 4 parte
Rientrato in albergo trovai l'albergatore pronto a rientrare a casa sua e a lasciarci, come la notte precedente, tutto l'edificio a nostra completa disposizione. Dopo avermi assicurato di aver provveduto a sistemare tutta la mia roba nella mia nuova stanza che ormai direi fosse la suite dell'albergo, mi salutò e mi diressi verso la camera di Daniella...arrivato sulla porta bussai e lei mi venne ad aprire. Restai completamente a bocca aperta...un intimo rosso veramente eccitante...molto mini e anch'esso di pizzo...le unghie dei piedi e delle mani smaltate di rosso....la pelle completamente liscia e lucida...un lucida labbra rosa che accentuava anche se non di molto quelle labbra vogliose, le ciglia e le sopraciglia ben curate...e i capelli a caschetto neri.... "Wow" dissi.... "Sei una gran figa".... "Grazie tesoro".....
"Senti un pò" le dissi "è andato tutto bene...abbiamo firmato il contratto e quindi dobbiamo festeggiare"... "Davvero?" chiese lei "Certo" risposi.... "Ti va di festeggiare?"
"Mhm....tesoro....certo che mi va...facciamo tutto quello che vuoi" mi disse con un sorriso malizioso e da puttanella....
"Bene" risposi "è proprio quello che volevo sentirti dire...allora preparati....mettiti il vestito pi sexy e femminile che hai e andiamo a mangiare fuori"
"Ma che dici" ribatté lei "ma sei pazzo?non posso andare da nessuna parte vestita così"
"Senti un pò" risposi io "stamattina eri a disagio perchè non ti sentivi la persona che sei...ti senti donna in testa e vuoi essere trattata da donna...bene allora voglio andare fuori a festeggiare con la mia Daniella"
"Ma solo tu sai del mio segreto" ribatté lei... "Appunto" aggiunsi io "nessuno sa chi sei....così truccata e con i vestiti sexy gli altri vedranno solo una super figa"
L'idea la stava stuzzicando e allo stesso tempo eccitando...voleva provare a vivere una situazione del genere...lo si leggeva nei suoi occhi...voleva ardentemente vivere la sua femminilità anche fuori...ma il timore la facevano ancora titubare e così dirigendomi verso la mia stanza le dissi "Vado a farmi la doccia e a prepararmi...passo a prenderti tra un ora" in modo che non le dessi ancora opportunità di controbattere e si sentisse a questo punto costretta a prepararsi ad uscire come la volevo io.
Dopo un'ora passai a prenderla...quando si aprì la porta restai di sasso....cazzo una strafiga così non la avevo mai vista fino a quel momento...indossava i sandaletti tacco 12, le gambe nude e lucide, una minigonna che dava sul celeste lucido, una camicetta nera un pò aperta che facevano intravedere il reggiseno di pizzo nero, una leggera giacca sul color panna con al braccio una borsetta...e quel viso femminile ben curato con quei capelli a caschetto neri.
Ci avviammo al ristorante con lei che mi teneva sotto il braccio...il suo camminare si fece blando e fluido con un evidente sculettare da gran troia evidenziato da quella minigonna semi aderente che indossava...arrivati al ristorante fummo sotto gli occhi di tutti i presenti....il responsabile di sala pensando fossimo una giovane coppia in cerca di privacy ci fece accomodare in un tavolo semi nascosto che dava su un angolo della sala con alcune piante floreali che facevano da contorno per creare quel senso di riservatezza. Daniella era molto imbarazzata e si sentiva addosso gli occhi di tutti... "Che dici....avranno capito?" mi chiese.... "Capito cosa?" ribattei io, ma non fece in tempo a rispondere che arrivò il maitre per portarci i menù e iniziare a chiedere se volevamo ordinare da bere
"Buonasera signorina...buonasera signore...benvenuti al nostro ristorante...posso permettermi di fare i complimenti alla signorina?" disse il maitre guardandomi con modo gentile e rispettoso "Prego prego faccia pure" dissi io con tono un pò assente facendo finta di iniziare a sfogliare il menù "Si figuri che non voleva neanche venire...è tutto il giorno che non si sente bene e non voleva uscire perchè non si sentiva abbastanza piacente per andar a cena fuori...diceva di sentirsi brutta oggi" aggiunsi.... "Ma signorina cosa va a pensare....lavoro in questo ristorante da tantissimi anni e posso assicurarle che mai è capitato di avere come cliente una donna così carina come lei...sicuramente lei è una modella...lo si è capita dal suo modo di camminare e dal suo portamento...siamo onorati di averla come nostra cliente" disse il maitre...questo non fece altro che dar maggior sicurezza a Daniella che tutti l'avevano considerata come una vera donna e con voce docile e femminile ringraziò al maitre delle belle parole e che si sentiva lusingata.
La serata proseguì con una atmosfera sensuale....la cena fu completamente a base di pesce...i calici di vino bianco...e gli sguardi carichi di desiderio da parte di entrambi....
"Sei uno stronzo" disse ad un tratto Daniella.... "Perchè?" risposi io guardandola in modo stupito.... "Hai fatto in modo che il cameriere mi facesse i complimenti affinchè non mi sentissi a disagio e mi sciogliessi".....
"Hai visto che agli occhi di tutti sei una donna?...stasera sei più serena rispetto a stamattina...perchè finalmente stai vivendo la tua personalità..." dissi
"Grazie....sei un tesoro....lo apprezzo molto quello che hai fatto" e ci scambiammo un sorriso pieno di malizia e sensualità.
Finito di cenare rientrammo all'albergo...entrambi un pò brilli ci stringevamo a vicenda lungo il tragitto...potevamo percepire il desiderio dei nostri corpi...e non vedevamo l'ora di poter rientrare...varcata l'entrata della porta, appena chiusasi dietro di noi, ci scambiammo un lungo bacio appassionato dove le nostre lingue facevano a gara per poter entrare nella bocca dell'altro...mentre le mani iniziavano ad accarezzare qualsiasi parte del corpo fino ad arrivare le mie a sollevare quella minigonna e toccare quelle chiappe morbide e sode e le sue il mio cazzo che non vedeva l'ora di uscire da quei pantaloni...
"Vieni...ho una sorpresa per te" dissi...e ci dirigemmo verso la mia nuova stanza...aperta la porta entrammo e Daniella guardandomi stupefatta disse "E questa?come hai avuto le chiavi di questa camera?"
"Ricordi che ieri non avevo acqua calda nel bagno?" dissi.... "Il padrone mi ha offerto questa camera per farsi perdonare...guarda un pò qui?...letto matrimoniale...e qui nel bagno????doccia idromassaggio...."
"Mah...mah....è stupenda....e cosa vorresti fare in questa nuova camera" chiese Daniella guardandomi con un sorriso malizioso....
"Beh...per iniziare siediti e rilassati sul divano" dissi io...e mentre lei si sedeva sul divano io mi diressi al frigo-bar e presi una mini bottiglia di whisky...mi diressi sul divano e posti due bicchieri sul tavolino versai il whisky e ne porsi uno a Daniella....
"Sai una cosa?" le dissi "stavo pensando che d'ora in poi voglio andare a fare i viaggi di lavoro con te....l'unica condizione è che tu sia sempre vestita da donna come lo sei stasera".....
"Davvero?" chiese lei....
"Si" risposi.... "Nessuno ha sospettato di nulla...tutti ti hanno considerato una donna...ed è quello che volevi"
"Si....in effetti hai ragione" disse lei pensandoci un pò su... "Era il mio desiderio...per la prima volta non mi son sentita a disagio a mostrare la mia reale personalità....sono stata bene...mi son divertita...e devo ammettere che mi sono anche eccitata" e così dicendo entrambi alzammo in aria il bicchiere e brindammo alla serata...
Appoggiati i bicchieri sul tavolino ci guardammo e dopo un pò iniziammo a baciarci con passione...le nostre lingue che per l'ennesima volta si cercavano e si esploravano l'una con l'altra...le mani che percorrevano il nostro corpo...le mie all'inizio si fermarono all'altezza del petto, sganciarono un poco la camicia, sollevarono un poco il reggiseno ed iniziarono a stuzzicare quei capezzoli ormai turgidi...dopo di che continuarono a scendere e iniziarono ad accarezzare quelle gambe lisce e morbide sino alle chiappe...le sue ugualmente si intrufolarono dentro la mia camicia ad accarezzare il mio petto...poi dopo proseguirono fino alla patta, sganciarono il cinto, aprirono i miei pantaloni e si intrufolarono all'interno dei boxer e a impugnare il mio cazzo ormai eccitato...
Tutto ad un tratto si staccò dalla mia bocca e si inchinò verso il mio cazzo....iniziò a leccarlo roteando prima la lingua sulla punta della cappella...poi passandola lungo tutta la lunghezza dell'asta...e infine infilandoselo tutto in bocca fino in gola...
"Oh...si...Daniella....mhm....si così....quanto sei brava...."
"Ti piace?" chiese lei continuando il suo operare sul mio cazzo..... "Divinamente" risposi io "Hai una gran voglia di cazzo...me lo stai mangiando tutto....non so fino a quanto potrò resistere....uhm...siii"
"Vieni quando vuoi tesoro....voglio bere tutta la tua sborra....come ieri...." e ricominciò a pompare con avidità.....
"Aaahhh tesoro....mhm....siiiii....vengoooo.....ooohhh.....tieni....bevi tutto.....è tutta tuaaaaa" e venni svuotando una immensità di sperma nella sua bocca senza che lei ne fece uscire una sola goccia....
"Tesoro....mhm....che buona....è saporita.....la tua è stata la prima...ma son sicura che la tua è la più buona...mhm" e così dicendo finì di ripulirmi il cazzo dalle ultime gocce che fuoriuscivano.....
Poi ad un tratto mi alzai dal divano, la presi in braccio e la portai verso il letto....la poggiai con dolcezza, le sfilai i sandaletti e poi mentre mi guardava mi spogliai completamente....mi sdraiai al suo fianco ed iniziai a sfiorarle con dolcezza le gambe con la mia mano....le sollevai la minigonna e la lasciai così con il culo bene in mostra con addoso quel grazioso perizoma nero....poi iniziai a sganciarle la camicetta e a sfiorarle il petto....lei si eccitò ancora di più e si tuffò nuovamente a pomparmi il cazzo....questa volta divenne ancor più duro e mi chiese di penetrarla e di possederla come solo io sapevo fare....presi l'ennesimo preservativo dal beauty-case e me lo infilai...la feci mettere a pecora con la minigonna completamente sollevata...le scostai il filo del perizoma, le puntai il cazzo nel buco del culo e lo affondai con un colpo secco e deciso...
"Aaaaaahhhhhhh.....mhm.....siii cosììì.....siii tesoroooo".....mi diceva
Iniziai a stantuffarla in modo deciso e animalesco....sicuramente le stavo facendo un pò male ma non diceva nulla e anzi iniziava a contrastare il mio movimento affinchè il mio cazzo potesse entrargli ancor più nel profondo del culo....
Dopo che la stantuffai per più di mezz'ora lo sfilai fuori, tolsi il preservativo e glielo rinfilai dentro..
"Ah....mhm...che fai???hai tolto il preservativo???mhmmmmm"....
"Si" dissi io "voglio fecondarti....ah....mhm"
"Mhm....tesoro....che dici....mhm....lo sai che è impossibile....mhm"
"Si....lo so.....vuol dire che ti verrò dentro e ti feconderò fino a quando non riuscirò a metterti incinta....mhm.."
"Ah....tesoro....mhm.....che dici...mhm....va bene...vienimi dentro....riempimi tutta...voglio dart un bambino....mhm....siiii"
"Sto venendo....aaaahhhh....siiiii" e svuotai per l'ennesima volta una grande immensità di sperma ma questa volta dentro al suo culo....
Una volta svuotatomi completamente rimasi sdraiato completamente sfinito col cazzo ancora dentro al suo culo.... "Tesoro" disse lei "Sei stato grande....voglio darti un bambino...veramente....vienimi dentro tutte le volte che vorrai....." e ci scambiammo un interminabile bacio appassionato.
Dal giorno io e Daniella facciamo coppia fissa per i viaggi d'affari.
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9 years ago
alby78,
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Da dany a daniella 3 parte
La mattina seguente mi svegliai di buon ora, mi feci una doccia sempre nel bagno della stanza di Daniella e poi mi diressi nella mia camera per prepararmi...nel frattempo arrivò il padrone dell'albergo e prima di uscire feci notare la mancanza dell'acqua calda nel mio bagno...non sapeva come scusarsi e così mi propose di trasferirmi nella stanza migliore dell'albergo... "L'importante è che ci sia l'acqua calda in bagno per una doccia" diss'io.... "Oh non si preoccupi...venga che gliela faccio vedere" disse l'albergatore. E così mi portò a visitare la mia futura camera che si trovava all'ultimo piano...appena entrati mi ritrovai in una stanza con un divano su un lato del muro con tavolino e due sedie...di fronte un mobile con all'interno frigo-bar e sopra la tv....la camera da letto si presentava abbastanza bene: letto matrimoniale, un ampio armadio, di fronte al letto altro mobile con frigo-bar e tv con a fianco una piccola scrivania. Il bagno era uno spettacolo...un enorme piatto doccia con idromassaggio, potevano starci tranquillamente quattro persone, su un lato vi era un comodo gradino su cui sedersi o sdraiarsi e, cosa più importante, vi era l'acqua calda con temperatura regolabile.
"Le porterò personalmente io tutto il suo bagaglio in questa stanza....naturalmente non avrà nessuna differenza di prezzo il suo pernottamento e le chiedo ancora scusa per l'inconveniente causatogli ieri notte" disse l'albergatore.... "Grazie....accetto volentieri" risposi io.
Uscimmo con Dany per raggiungere il nostro nuovo cliente per presentare il nuovo progetto su cui la nostra impresa stava lavorando...nel corso della riunione le cose sembravano mettersi bene e concludere l'affare poteva garantire la produzione e quindi il posto di lavoro di tante persone nei successivi 2-3 anni....ma durante tutta la mattina non potei non notare l'atteggiamento di non agio e agitazione di Dany, cosa che tra l'altro stava ormai dando nell'occhio anche al nostro futuro cliente e al suo staff dirigenziale.
Durante la pausa pranzo fummo invitati dai nostri futuri collaboratori a mangiare con loro nella loro mensa aziendale e anche qui Dany era sempre irrequieta....accavallava di continuo le gambe, si sedeva in punta alla sedia e poi tornava indietro, aveva sempre questo movimento femminile che stava diventando ormai troppo evidente anche agli occhi dei presenti in sala....approffitando di una momentanea assenza per il bagno la raggiunsi e le chiesi spiegazioni di questo suo atteggiamento irrequieto. "Non lo so" mi disse "so solo che da ieri notte non mi sento più me stessa...hai scoperto il mio segreto, hai portato fuori la mia femminilità e il mio sentirmi donna e adesso mi sento a disagio a ricoprire la persona che sono e che vorrei essere...ma nello stesso tempo non voglio essere scoperta per non rovinare tutto e ho vergogna di rivelare la mia vera natura....."
"Facciamo così" dissi io "ora te ne torni in albergo...le cose qui sembrano a buon punto e credo che concretizzeremo il tutto a breve...dirò che non ti sentivi bene...tu nel mentre ti rilassi...ti fai una bella doccia e ti prepari da super figa"... come le dissi così i suoi occhi si illuminarono di gioia
"Davvero posso?" chiese.... "Ma certo...vai tranquilla...ti raggiungerò più tardi" e detto questo le diedi una pacca sul sedere dove percepì che aveva addosso un perizoma come quello che indossava la notte precedente. E così io proseguì la riunione con lo staff dirigenziale e Daniella tornò in albergo. Il pomeriggio passò in modo tranquillo e socievole, lo stato di agitazione di Daniella notato da tutti aveva contribuito ancor più a far credere che non si sentisse affatto bene e che si trovò costretta a rientrare in albergo perchè indisposta e questo non fece altro che favorire che la riunione proseguisse senza distrazioni e a concludere in modo positivo l'affare.
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alby78,
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Da dany a daniella ii parte
Andai verso il bagno....mi sfilai il preservativo e lo buttai nel cestino...entrai di nuovo in doccia e mi lavai di nuovo....una volta finito uscì dal bagno con solo l'asciugamano attorno alla vita e mi sedetti in terra a fianco alla mia nuova amichetta.... "Ma indossi anche abiti femminili?" le chiesi.... "Ma certo....te l'ho detto che in testa mi sento donna...e quando sono sola mi trasformo e mi comporto tale"..... "Allora dovrò vederti vestita così...mi incuriosisce..."
"Tesoro se vuoi lo posso fare anche ora" mi disse... "Come ora...in che senso?"..... "Aspetta...e vedrai" e così dicendo prese la valigia e si chiuse in bagno.....
mi alzai e mi diressi verso la tv....la accesi e poi scesi giù a cercare qualcosa da bere...trovai delle birre...così ne portai un paio su in camera....dopo un bel pò e alcune birre dopo la mia Daniella uscì dal bagno....completamente cambiata...indossava un vestito molto aderente in pelle nera che metteva a risalto le sue esili curve e quel culo voglioso di cazzo che avevo appena sverginato....un paio di autoreggenti velate....sandali con tacco dodici...e le unghie dei piedi smaltate di rosso....era uno spettacolo....
Si avvicinò a me in modo sensuale....si sdraiò sul letto al mio fianco e disse "Allora....che dici....così va bene?sono abbastanza donna?".... "No" risposi io "Per essere completamente donna devi essere anche puttana come prima" e così dicendo ci baciammo selvaggiamente....poi lei iniziò con la bocca a baciarmi il petto....sulla pancia...e arrivata sulla vita mi sganciò l'asciugamano, prese il cazzo in mano e iniziò a succhiarlo avidamente....succhiava divinamente, come una che da tanto tempo desiderava farlo e che finalmente poteva averlo tutto per se....non ci volle molto per farlo tornare duro....e una volta pronto mi disse "Vieni....siediti qui in terra..."
Io la obbedì....lei si sedette davanti a me...si levò i sandaletti....e con i piedi iniziò a segarmi.....incredibile....aveva un tocco molto sensibile e docile....come se lo avesse fatto tante volte e sapeva con quanta intensità lo doveva stringere....inoltre quello smalto rosso sulle unghie faceva si che crescesse in me ancor più l'eccitazione....
"Ti piace?" mi chiese...... "Mhm....si...è divino" risposi.... "Non sai da quanto tempo desideravo fare una cosa del genere....è una cosa che mi fa sentire puttana" ...... "E tu puttana sei....la mia puttana" e detto questo mi alzai, presi un altro preservativo dal beauty-case, me lo infilai e questa volta senza farglielo riprendere in bocca per lubrificarlo mi posizionai dietro di lei e puntatogli il cazzo nel buco lo affondai con un colpo secco e deciso....
"Ah....si.....così.....scopami tutta...." mi disse.... "Si mia puttanella....ti scopo tutta....la mia puttanella vogliosa di cazzo" ..... "Si...mhm....sono la tua puttanella vogliosa di cazzo....ah si....e tu mi potrai scopare tutte le volte che vorrai...sono tua....tutta tua....." e continuai a scoparla e affondarle il mio palo nel culo per più di un ora cambiando diverse posizioni come a una vera troia bisogna fare....
Quando fui sul punto di venire mi sfilai da dietro, tolsi il profilattico e le infilai il cazzo in bocca....e tenendole la testa con le mani le scopai la bocca fino a che non venni copiosamente con ingenti fiotti di sborra tenendole la testa bloccata con tutto il mio cazzo infilato fino alla sua gola affinché bevesse completamente il mio nettare....una volta scaricato tutto mollai la presa....e lei ancora un pò scioccata per quello che le avevo fatto mi disse "Non avevo mai bevuto lo sperma dell'uomo...."
"Ti è piaciuto?" le chiesi io......
"Si....molto....è buonissimo....ed era un altro mio sogno" rispose lei...e si abbassò nuovamente sul cazzo per ripulirlo completamente con la lingua e finire di ingoiare le ultime gocce di sperma che vi erano rimaste....dopo di che ci addormentammo.
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alby78,
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da dany a daniella i parte
Non era un periodo facile...mi ero lasciato da poco con la mia ragazza perché aveva un altro...cose che capitano dicevano gli amici...ma quale cose che capitano....ero furioso...incazzato nero...e quel periodo vedevo le donne solo come oggetto di soddisfazione sessuale...
Completamente preso dal lavoro la mia ditta mi mandò insieme ad un collega all'estero per concludere un importante contratto...fummo mandati in uno sperduto paesino di campagna (queste ditte che vogliono economizzare su tutto) e giunti all'albergo venimmo a conoscenza che fummo gli unici clienti e che il titolare arrivata una certa ora chiudeva lo stabile e se ne andava a casa sua...e così ci furono date un mazzo di chiavi affinché potessimo rientrare nelle nostre stanze...
Entrato in stanza imprecando contro tutto e tutti sperai solo che non si venisse a creare qualche problema durante la notte poiché, non essendoci nessuno, non si poteva risolvere l'inconveniente che si sarebbe potuto creare.
Dopo aver passato l'intera giornata a viaggiare, l'unico desiderio mio e del mio collega era quella di mangiare qualcosa e di andare a dormire dopo quella giornata così travagliata e piena di sorprese.
Dopo mangiato in una trattoria del posto rientrammo in albergo con le chiavi affidatici e ognuno si diresse verso la propria stanza...entrato nella mia volli farmi una doccia prima di andare a dormire...ma aimè...i timori che avevo avuto prima di andare a cena si erano materializzati...nudo in bagno costatavo che da me non vi era acqua calda...così mi misi l'asciugamano intorno alla vita, presi doccia shampoo e un baio di boxer e mi diressi verso la stanza del mio collega per chiedere a lui se nell'eventualità avesse avuto l'acqua calda mi potessi fare una doccia veloce da lui.
Arrivato sulla porta bussai e dissi "Dany sono io..."
"Un attimo solo...."mi sentì rispondere....e dopo un pò "Entra pure"
Lo trovai già sotto le coperte e gli dissi "Scusa Dany ma tu hai potuto fare una doccia?"
"Si" mi rispose lui...e senza aspettare altro mi diressi verso il bagno e dissi "Scusa da me non c'è acqua calda e approffito per farla qui....domani mi sente quel testa di cazzo" e senza restare a sentire la risposta del mio collega entrai in bagno e mi infilai sotto la doccia....
Dopo una doccia veloce uscì dal box doccia e inizia ad asciugarmi...mentre mi infilavo i boxer percepì che all'interno del bagno si sentivano odori come di deodoranti o di quelle creme per il corpo che solitamente usano le donne...vidi alcuni tubetti sul lavandino e iniziai a leggere quello che viene scritto nelle confezioni.... "Cazzo" pensai..."ma sono creme per il corpo da donna..." e mentre ne stavo per prendere un altro, il mio sguardo cadde su un paio di mutandine a perizoma di pizzo buttate in terra.....restai di stucco....uscì dal bagno con quel tubetto e quelle mutandine in mano e dissi "Dany ma che cazzo ci fanno queste cose da donna nel tuo bagno?".....ma mentre gli dicevo questo lo trovai davanti alla valigia con addosso un completo intimo da donna nero anch'esso di pizzo....
Il suo imbarazzo fu totale....divenne rosso...e non riuscì a pronunciare parola....non sapeva se correre di nuovo sotto le coperte a nascondersi o ormai restare perché scoperto con addosso quel completo....
"Ma che cazzo fai...ti piace indossare intimo femminile?" dissi io stupito...."Devo confessarti una cosa" rispose lui "Si indosso intimo da donna....e non solo...adoro anche vestirmi da donna perché nella testa mi sento donna...e quando son solo mi piace vestirmi così perché è in questi momenti che mi posso sentire come tale...essere una donna"...
Non sapevo che fare in quel momento....che rispondere.... l'unico che riuscì a fare e guardare come in effetti quell'intimo gli stava molto bene addosso...e quanto fosse liscia la sua pelle in tutto il suo corpo...cazzo sembrava una donna davvero...e dopo la recente delusione, il considerare la donna solo come oggetto di desiderio sessuale e quella visione "femminile" che si presentava dinanzi a me in quel momento...creò in me un pò di eccitazione.....
"Ti prego" disse lui...."Non devi raccontare niente a nessuno....ti prego"....anche la sua voce si fece più docile e più femminile in quel momento....
"Va bene" diss'io senza pensare più di tanto a quello che avrei poi detto..."Vuoi comprare il mio silenzio...non ci son problemi...ti senti una donna...fammi vedere quanto sei donna allora" e così facendo levai l'asciugamano che fino a quel momento indossavo legato attorno alla vita e misi in mostra il bozzo del cazzo mezzo eccitato sotto i boxer.
Dany rimase un pò stupito all'inizio...ma dopo un pò, forse perché si rese conto che non aveva altra scelta e forse anche dall'eccitazione, si abbassò dinanzi a me...iniziò piano piano a passare il suo delicato viso sul bozzo del mio cazzo percependone l'eccitazione e dopo un pò iniziò a mordicchiarlo...
"Cazzo....ma allora sei proprio una femminuccia" dissi io..."Su dai...leva i boxer e succhialo come una vera donna sa fare"...e detto questo mi abbassò i boxer, se lo infilò tutto in bocca segandomelo contemporaneamente con la mano...iniziò a farmi un pompino come una vera donna esperta di sesso sa fare....e il cazzo divenne duro come il marmo
"Ma tu guarda" pensai "se lo sta proprio gustando".......e così facendo continuai a notare quanto quel corpo esile e completamente liscio si avvicinava a quello di una vera donna accrescendo in me il desiderio sessuale....
"Lo hai mai preso nel culo?" chiesi io..... "Ho alcuni dildo e vibratori a casa...ma con un cazzo vero non l'ho mai fatto..." rispose lei.... "Vorrà dire che perderai la verginità con me" dissi io....e così mi staccai da lei...andai in bagno dove vi era il mio beauty-case e estrassi un preservativo che portavo sempre con me...non si sa mai a volte serve....
Lo aprì...mi infilai il preservativo e dissi "Ora riprendilo in bocca così lo lubrifichi di nuovo con la saliva"...non se lo fece ripetere...riprese a succhiare sempre più avidamente come una vera puttanella vogliosa di cazzo sa fare...sapendo di non poter resistere a lungo la feci girare a pecora...puntai la punta a quel buchetto e inizia a spingere.... "Oh....wow....quanto è stretto" dissi....
"Mhm...ah....piano ti prego...." ma non la stetti a sentire e appena la cappella fu dentro affondai completamente il cazzo in quel buco fino alle palle
"Aaaahhhh" disse..... "Che c'è.....non ti piace il cazzo in culo?" chiesi io "Mhm...si mi piace il tuo cazzo..." mi rispose.... "Ma allora sei proprio una puttanella vogliosa di cazzo....da oggi in poi ti chiamerò Daniella.....e sarai la mia puttanella vogliosa di cazzo"
"Mhm....si....sarò la tua puttanella.....la tua e solo tua....scopami.....si...così"...e dicendomi questo venni con imponenti fiotti di sperma che riempirono completamente il profilattico che indossavo.
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Dovere signora...
Mi chiamo Mario, ho trenta due anni e non sono sposata. Vivo in una grande città dove svolgo il lavoro di autista privato per conto di una compagnia che noleggia vetture di lusso con conducente. Dopo la famosa quasi totale abolizione delle così dette “auto blù ”, il mio lavoro è aumentato in maniera esponenziale. Sono tante le persone di tutte le età che preferiscono spostarsi avendo uno che si deve occupare della giuda mentre loro fanno mille altre cose. Di vicende strane ne capitano spesso, a volte li senti parlare di questo o quello, ma io mi faccio sempre i fatti miei, non sento, non vedo e non parlo. Uno dei fatti più curiosi è stato con un tizio che si è fatto spampinare dalla segretaria, per poi recarsi eccitato a casa dell’amante.
“ per piacere finisci tu, scopala che si è scaldata anche lei, mi spiace lasciarla così.” - mi ha chiesto quando è uscito per andare dalla sua amichetta con la tizia in auto già con le cosce aperte e senza mutandine. Non mi sono fatto troppi scrupoli, e le ho sfondato bene sia il bel figone che aveva e poi le ho riversato tanta sborra nel meraviglioso culo. Mi ha pure ringraziato per il sevizio ricevuto.
“ dovere signorina! ” – è stata la mia laconica risposta.
Da qualche tempo vi è fra le nuove clienti una davvero speciale. La signora Flavia è decisamente un gran bel pezzo di gnocca!
Alta corpo slanciato, terza abbondante di seno, occhi scuri come i capelli, e sempre molto elegante e indossa sempre gonne e calze auto reggenti con tacchi da infarto. La sua bocca ampia con labbra carnose ti stimolano ad infilarglielo in gola al solo guardarla. Le hanno sospeso la patente per che ha fatto un casino enorme: ha avuto un tremendo incidente contro una vettura delle forze dell’ordine mentre erano ferme a fare un posto di blocco, ma lei presa da mille pensieri, tre cellulari e un tablet nemmeno se ne era accorta. Ha tanti soldi, possiede una o forse più catene di negozi di abbigliamento sia intimo che pret-a-porter, e spesso si deve spostare da un negozio all’altro, per questo si è rivolta a noi. La prima volta che ho avuto l’incarico di portarla in giro per il mondo mi ha impressionato il suo modo di fare. Durante tutto il tragitto non ha fatto altro che parlare al telefono e scrivere sul tablet, poi giunti a destinazione mi ha solo chiesto di attendere che sarebbe arrivata subito. Il suo subito, come ho imparato poi, è di minimo due ore. Per alcuni mesi ho sempre avuto l’incarico di farle da autista, solo una volta è andato un collega più anziano e lei ha subito reclamato dicendo che si sentiva più tranquilla con me. La cosa mi ha lusingato un poco. Una sera mentre al porto a casa, mi chiede come poter fare per andare ad un ricevimento, sapendo che io più di un certo numero di ore non posso , per legge guidare.
“ sarei disposta a darti una lauta mancia, ma non voglio metterti in difficoltà.” – mi dice con un tono dolcissimo che mi fa diventare duro il cazzo.
“ non si preoccupi, mi dica la data e il luogo, al resto penso io.” – le rispondo deciso.
Lei mi da tutte le informazioni ed io l’indomani ne parlo con il capo, il quale sa che spesso dobbiamo fare degli straordinari e quindi ci lascia mano libera. Così le comunico la mia disponibilità e lei molto felice mi dice che non avrò a pentirmene. Tre sere dopo la accompagno in un lussuoso luogo di cultura, dove, so esserci un prestigioso ricevimento. Quando la vado a prendere a casa non posso non farle un complimento mentre le apro la portiera della macchina.
“ signora, lei è sempre molto bella, ma questa sera li stende tutti! “ - dico con un sorriso complice.
Effettivamente indossa un abito leggero fatto di drappeggi e tessuti che mentre le fasciano le sue splendide forme, con un gioco di vedo, non vedo, lasciano immaginare, senza nessuna volgarità lo splendido corpo che c’è sotto. Entrando mi dice che mi chiamerà quando vuole andare a casa, e che sono libero di andare dove voglio. Invece io parcheggio la vettura nelle vicinanze e mi metto a visionare, sul mio tablet, un film per ingannare l’attesa. Dopo circa un’ora mi dice che ne ha abbastanza e appena possibile la devo andare a prendere. Le rispondo che deve solo uscire che sono lì davanti. La vedo uscire con un tizio più o meno della mia età. Stanno discutendo animatamente e lui la tira per un braccio cercando di portarla verso la sua vettura.
“ ma dove vai??....ti porto io a casa, non m i fare incazzare che poi divento cattivo!!! “ – le dice lui con un tono minaccioso.
Esco dalla vettura, lei viene verso di me e lui quando mi vede ci va giù peso anche con me.
“ tu che cazzo vuoi?.. lascia e vattene che a lei ci penso io, non sono cazzi tuoi.”
Resto immobile e guardo lei che velocemente si avvicina a me.
“ aiuto, la prego, non voglio andare con lui è quasi ubriaco e poi non mi pace le cose che mi dice… la prego mi aiuti.” – la sua è proprio una supplica dettata dalla paura.
Paro la portiera dietro di me e la invito a salire, mentre mi frappongo fra lui e noi.
“ ei stronzo, che cazzo fai??..come ti permetti???..io ti rovino..lasciami sta troia che me la scopo io questa sera…”
Lui prova ad allungare una mano per afferrarla ed io intervengo bloccandolo con una mossa di difesa personale e lo schiaccio contro la mia macchina.
“ adesso basta!!!... vai a farti un giro o ti spezzo un braccio!!!...” - gli dico con un tono di voce deciso e duro.
“ bastardo, mi fai male!!!!..lasciami o ti faccio pentire!!!.. stronzo che non sei altro la vuoi tutta per te sta troia!!!!... lasciamiii!!! “
Non lo mollo e gli giro la faccia verso di lei.
“ chiedile scusa o ti spezzo il braccio!!”
Lui alla fine le chiede scusa e sia allontana mentre lei mi chiede di portarla a casa. Durante il percorso stranamente noto che è la prima volta che non parla, mi osserva in silenzio e non dice nulla. Giunti mi chiede di salire da lei perche con se non ha denaro. Le dico che non c’è problema, ma lei insiste. Appena dentro la sua meravigliosa casa, lei va verso un mobile e ne estrae due banconote da cento e me le da.
“ questa è la mancia per il suo disturbo, e questo ora è quello che voglio per il mio piacere.”
Detto questo, s’inginocchia davanti a me e rapidamente estrae il mio cazzo che ha una veloce erezione.
..wow… che bell’attrezzo che hai!!!...immaginavo che eri ben messo, ma questo supera di gran lunga tutte le mie aspettaive!!!!......
Lo infila in gola e io resto senza fiato. Lo lecca e lo succhia facendo aderire le labbra sul prepuzio, mentre fa un mulinello velocissimo con la lingua. Potrei sborrarle subito in gola, ma decido che questa sera me la voglio godere al massimo.
Si rialza emi trascina in camere sua, dove un grande letto ci attende e resto stupito dal fatto che vi è uno specchio sul soffitto. Mi rendo conto che sono nella tana del lupo, anzi della lupa, ma che venderò cara la pelle. Ci spogliamo velocemente, quasi strapparci gli abiti di dosso, monco bruciassero, poi ci avvinghiamo in un 69 da infarto. Infilo la testa fra le sue cosce e subito mi arriva al naso il suo profumo femmina in calore, sento la fragranza dei suoi umori. Li aspiro, sniffo quasi a volermi inebriare i sensi. Sento ancora di più gonfiarsi il mio uccello che ora scivola agevolmente fino in fondo alla sua gola. Lecco e le scanso le grandi labbra scivolando dal basso verso l’alto con la lingua fino ad arrivare al bottoncino che si gonfia quasi fosse un piccolo membro eretto e duro. Lo lecco, titillo, e poi lo avvolgo fra le mie labbra e lo succhio con vigore, mentre lei impazzisce e sfilandosi il cazzo dalla bocca vaneggia.
…muummhhhmmm ……sssiiiii ….ddaiiiii……..che volgio impazzireeeeee…..venggooooo!!!!.....mmmhhuu..
Riprende a leccarmi tutto. Sento scorre la lingua lungo tutta l‘asta e poi insinuarsi nel mio buco del culo, poi succhia le palle e torna a leccarmi tutto.
…ttiiii…voglioooooo!!!...scopammiii..fammi…… tuaaa…
Si gira, si mette a pecora e appoggia il viso sul materasso, poi allunga le mani dietro e mi apre la sua conchiglia bagnata e lucida che al solo guardarla c’è da avere un ‘infarto. Mi metto dietro di lei e l’infilo tutto d’un colpo dentro fino a che non sento aderire il mio corpo al suo. Urla e gode immediatamente.
…..sssisiiii….sfondammiiii…..sssiiiiiii…venggooo!!!....mi faiii godereeee!!!......
Mi lascio tentare dal prendere a sculacciate quel meraviglioso culo che mi ritrovo davanti. Impazzisce al primo schiaffo.
…sssiiiii---sculacciami…picchiami..sfondamiii…sono una vacca!!..una puttannaaa che vuole essere punitaaa….godddoooooo…..sssiiiiiiiii……cazzo daaiiii più forteeee………
La pompo e la sculaccio allo stesso modo, quando mi rendo conto che vi è un’altra persona lì con me , mi giro e vedo il tizio del parcheggio, nudo con un bel cazzo in mano che mi sorride e fa cenno di continuare mentre lui si posiziona davanti a lei e le pianta il cazzo in gola con durezza. Le tiene bloccata la testa e la scopa in bocca mentre l’inonda di oscenità che la fanno godere ancora di più.
Dopo un momentaneo attimo di imbarazzo riprendo a farla godere, e lei che non si è scomposta di un millimetro continua a incitarci a sfondarla sempre più. Andiamo avanti per tre ore a scoparla in tutti i modi possibili, persino due insieme davanti e poi anche nel culo. Dopo aver urlato un po dal dolore, ha goduto tantissimo. Alla fine, sazia, dopo averci spremuto fino all’ultima goccia, di sborra che ha ingoiato avidamente va in bagno a farsi una doccia. L’altro mi tende la mano e con un sorriso mi spiega.
“ lei è fatta così. Le piace creare una situazione eccitante, e poi che era te che voleva, ha coinvolto anche me. Io sono il direttore del suo marketing, e come sempre l’assecondo nei suoi giochi. Spero che non ci sia altro da aggiungere se non il fatto che domani ti tratterà come se nulla sia accaduto, fin quando le viene in mente un altro gioco e allora ti coinvolgerà di sicuro, l’ho vista poche volte godere così tanto, le sei piaciuto molto, ma ricordati quello che ti ho detto. “
Mi alzo, mi rivesto, lei entra in camera mi osserva un attimo, poi va verso un cassetto, lo apre e ne estrae una banconota da 500, la mette nel mio taschino.
“ questi sono per aver, dimostrato, efficienza, calma e determinazione nel soddisfare le richieste della cliente con una grande professionalità, spero di poter ancora contare su di te. Bravo! “ - mi dice con uno sguardo carico di ammiccanti promesse.
Prendo la cravatta e la giro in torno al collo, le sorrido, mi avvio verso la porta. Prima di uscire mi giro faccio un mezzo inchino e la saluto.
“ dovere signora”…
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9 years ago
admin, 75
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I miei genitori
azzz...in settembre ho visto i miei genitori scopare...mio papà ha 49 anni e mia mamma 3 di più, 52. Pensavano fossi ancora in discoteca ma ero rientrato prima perché il mio amico doveva alzarsi presto.Ero a letto quando sento i miei entrare, venivano da casa di amici. Sento che ridono, vanno in cucina, bevono e poi dopo essere andati in bagno vanno in stanza da letto. HIhi si sentivano sicuri! Dopo un poco sento dei gemiti nel dormiveglia, mi alzo e capisco che stanno facendo altro.Mi sentivo strano, non volevo guardare ma la curiosità era forte--mi avvicino alla stanza, avevano la porta aperta un poco e solo l'abajour accesa..cazzoooo!! Mia madre era contro il letto, appoggiata al letto, a pecorina, e mio padre dietro di lei che la stava chiavando. Non credevo che mkia madre gridasse tanto, non si erano mai fatti sentire ma forse stavolta perché pensavano non fossi in casa...mio padre dava colpi molyto forti e lei gridava di darglienbe più forti..ma quello che mi ha lasciato di stucco erano le frasi che dicevano!!! Mentre mio padre la scopava gli diceva "TROIA DIMMELO, DIMMELO PUTTANA, TI FARESTI SCOPARE DA MARCO? DIMMELO VACCA!!! e mia mamma diceva "SIIIII...SIIIIII" e mio padre ancora"TROIA DIMMI COMEEEEEE!!!" e mia mamma "NELLA FIGA! NELLA FIGA VORREI IL SUO CAZZO...DAI SFONDAMI..SFONDAMI.,.VORREI IL CAZZO DI MARCOOOO!!!" Cazzooo marco è il padre di un mio amico, erano andati da loro e ha la sua etò.. ho scoperto di avere un padre scemo e una madre troia, ma non pè finita!!! Dopo un po mio padre le chiede cosa farebbe e lei ha dettoo una cosa che mi frulla ancora per il cervello... ha detto " VORREI ANDREA...VORREI IL CAZZO DI ANDREA...DAI CORNUTO DAIII". Dovete sapere che Andrea è il figlio del loro amico e ha un anno meno di me, 19, è molto più alto di me ma più giovane..ero inebettito! Mio padre allora le chiede cosa farebbe e mia mamma dice" VORREI MI LECCASSE LA FICA..DAI SFONDAMI CORNUTO..VORREI CHE MI SCOPASSE..VORREI SENTIRE GLI SCHIZZI DI QUEL RAGAZZO DENTROOOOOO"" a quel punto mio padre ha sborrato e penso sia venuta pure lei. Torno a letto piano quando li sento parlare, torno e sento che parlano di Andrea e mia mamma ne è veramente atratta!!! si farebbe scopare, ma dicevano che non si puo perché è un conoscente e sarebbero casini..mio padre diceva che qualche volta la porta a fare un giro lontano e vorrebbe vedere un ragazzo giovane corteggiarla e poi scoparla. Mia mamma diceva che per lui farebbe tutto e mio papa diceva che voleva vedere la sborra dentro..cazzo sono tornato indietro e ho finto di rientrare in quel momento..a letto mi sono fatto una sega..credo che dopo mia madre si sia fatta chiavare da qualcuno....sicuramente!!!
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9 years ago
admin, 75
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Quella strana richiesta
Era la prima volta che entravo in una videochat un po' particolare,ma la cosa mi stuzzicava parecchio e non ci pensai due volte a esibirmi senza mostrare il volto...Ce ne era per tutti i gusti e dopo un po' che scrivevo con altre persone mi contattò un nick da uomo,dapprima facendomi i complimenti,dopodiché mi chiese una cosa un po' bizzarra: voleva sapere se ero disposto a farlo diventare cornuto (cuck come disse lui). Inizialmente la cosa mi sembrò strana ma pensandoci bene la situazione mi eccitava da morire,molto di più se avessi incontrato una donna sola! Non me lo feci dire 2 volte e ci scambiammo i numeri per darci appuntamento in un posto noto ad entrambi dove li avrei aspettati col camper in un tardo pomeriggio.Come arrivarono non riuscii a nascondere la mia emozione mista a eccitazione e la sorpresa di vedere un'elegante signora molto affascinante accompagnata da un uomo dai modi gentili e garbati.Si presentarono ed entrarono subito nel mio camper e dopo i primi minuti di conversazione d'occasione,la feci distendere e gli inizia un bel massaggio dalla testa ai piedi,passando le mie mani su quel bel corpo voglioso di attenzioni...Ad un tratto lei allungò la mano verso il mio sesso già duro che faticosamente nascondevo.In un istante ero già con la nerchia di fuori e lei non aspettò altro inginocchiandosi e portando la bocca all'altezza giusta cominciò un lungo e voglioso pompino.Con la coda dell'occhio intanto vidi lui che si era slacciato i pantaloni e aveva cominciato a segarsi guardandoci estasiato.La situazione mi eccitava da impazzire: vedere sua moglie che si faceva violare la bocca davanti a lui e lui gioire di questo era il massimo! La presi e la misi a 90 gradi e di colpo lui si avvicinò,me lo prese in mano e lo guidò nella fica bagnata di sua moglie...Ero impazzito! La montai come una pecorella e godeva come una cavalla! Lui intanto si faceva fare da sua moglie un bocchino da premio Nobel mentre ci guardavamo negli occhi,leggevo la sua lussuria e la sua voglia di vedere come era troia sua moglie e io mi infoiavo nel pensare che gliela stavo sbattendo come una cagna di fronte ai suoi occhi...Ad un certo punto non resistetti più,lo uscii e feci inginocchiare lei che era pronta a ricevere il mio seme che usciva caldo e forte,nel frattempo,sorpreso, vidi lui inginocchiarsi insieme a lei,lo bevetterò e succhiarono insieme...Dopodichè proseguimmo per altre due chiavate fantastiche e infine li accompagnai alla porta di dietro,ringraziandoli dell'incontro speciale,il primo di molti altri. Fu così che divenni il loro amico di fiducia...
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9 years ago
CAMPERISTALUSSURIOSO,
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Last visit: 3 months ago
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Domenica a mere con amico
fabio (mio marito) come al solito era intento ad visionare i vari siti x organizzare una bella domenica al mare con una coppia o con un lui........certamente la nostra meta era come sempre una spiaggia della zona di agrigento famosa x il raduno di coppie e singoli trasgressivi.... dopo tanti contatti e varie promesse di incontro ...siamo contattati da una coppia e da un singolo....arrivati sul posto e dopo aver piazzato l'ombrellone con la nostra tendina da spiaggia azzurra...un bagno nell'acqua azzurra della spiaggia di torre ... dopo circa 5 minuti fabio veniva avvicinato da un uomo ( io ero al mare e vedevo la spiaggia con le dune ) il quale successivamente ero venuta a sapere che si era presentato e ci aveva chiesto se noi eravamo la la Cp LiberaSicilia.... certamente eravamo li poichè al suo dire la linea dei cell era saltata a causa della zona non coperta ( ERA VERO) ...dopo avev guardato da lontano i due nudisti (fabio e maurizio il singolo) mi sono incuriosita e mi sono avvicinata..... al mio arrivo sotto l'ombrellone.... (ragazzi non avevo che occhi per la dimensione del suo sesso) ci siamo presentati e dopo aver scambiato delle parole .. e stato invitato da fabio a stare con noi quel pomeriggio..... tra il suo discretto corteggiamento e la varie storie erotiche che i due uomini si raccontavano..mi ero eccitata e con invito di fabio che valorizzava le mie tette il bel moretto aveva allungato le mani sotto il sole e mi accarezzava le tette..... con addosso le 4 mani ero andata il tilt.. con il sole e il racconto di fabio il quale riferiva all'amico( per farlo eccitare o era vero la sua confessione) che gli piaceva vedere la moglie coccolata e posseduta da un altro ... io sono andata....vedendo il suo sesso abbastanza eretto e guardando quello di fabio.....mi sono buttata con le mie labbra nella sua cappella rosa...che delizia vederlo ingrandire sotto i miei colpi di lingua...mentre entrambi di accarezzavano tutto il colpo.
Ad un tratto poiche eravamo sempre nella spiaggia e i vari passeggiatori e singoli erano in transito.....fabio aveva deciso di lasciarci un attimo da soli per no dare sospetti ed si era avvicinato al bagnasciuga ....era bello finalmente potevo divertirmi con il mio amico singolo......le sue mani mi esploravano la mia vagina ed dopo circa 2 minuti ero con le coscie larghe e venivo leccata per bene...... arrivando fabio ci aveva visto che il gioco era andato avanti.e con dolcezza di un marito che tiene al godimento della sua lei mi sussurrava al mio orecchio " dai fatti cavalcare che ho voglia di vederti godere" mi sono girata e mettendo il dotato con le schiena sulla calda sabbia ...mi sono messa a cavalcarlo......non avevo sentito mai un attrezzo cosi duro e caldo....forse il sole di agosto e il suo dolce invogliarmi e gli occhi lucidi di mio marito che mi accarezzava il tutto il corpo.....sono Esplosa con tutti i miei liquidi di eros....
ma lui non era venuto...mi cavalcava con decisione e dolcezza , e mentre mio marito mi aveva infilato il dito nel mio dolce culo....mi sono ripresa la voglia di giocare con le dolce parole di eros che i due maialini mi sussurravano e con i loro desideri ,mio marito si era messo in avanti e mi poneva il suo sesso con tanta voglia...... venutomi sulle tette , e subito dopo anche il mio amante occasionale era venuto sul mio bel sedere... mi sono rilassata per circa 10 minuti sotto il sole e con il seme dei due amanti che si era seccato al sole......bagno assieme ai miei amanti e giochi in acqua( lascio a voi immaginare la manualità dei giochi)......a fine pomeriggio..una promessa di rivedere il nostro amico singolo ben dotato...anche di Modi......
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9 years ago
liberasicilia,
50/50
Last visit: 6 years ago
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Il terzo cazzo della mia vita
Il terzo cazzo della mia vita,è apparso ,volutamente cercato ,dopo decenni di vita dedicata alla figa,la mia prima moglie con la sua amica lesbo,che non me l’ha mai data,alcune compagne di palestra un po’ troie e un po’ innamorate (pericolose),la mia attuale compagna,una sua amica che ce l’ha data a entrambi;qualche altra palestrata o commessa,in tutto non tante ma nemmeno poche.
Due piccolissime parentesi,non degne di essere un cazzo della mia vita,sono stati due travestiti,e quando dico travestiti intendo persone di classe,intelligenti,molto femminili,curate,ma col cazzo fra le gambe.
C’erano ancora gli annunci sui giornali e faticosamente incontrai Gianna,una bella ragazza con l’uccello,ma era talmente piccolo e inerme che rimasi deluso,provai a prenderlo fra le labbra ma non funzionava,era completamente passiva e preferiva succhiare cazzi ,un paio di incontri e fini li.
La o il secondo travestito,Fede,chiaramente Federico ma all’occorrenza Federica,aveva un bel viso,un corpo minuto ma finalmente un gran bel cazzo ,ci incontrammo quattro volte,finalmente potevo sentire un bel cazzo fra le mani e nella mia bocca,senza mai arrivare a berne il succo.
All‘ultimo incontro sborrai nella sua bocca e fui a un non nulla per farmi sborrare nella mia,ma non ne ebbi il coraggio. Finì li ma la traccia di Silvio e Claudio era ancora ben marcata.
Volevo un cazzo da alternare alla quotidianità femminile,un annuncio su questo sito mi colpì,poche foto per un bel fisico minuto,longilineo,non volgare,e poche chiacchiere scritte.
Un contatto con Deby,un cellulare e via;alla faccia degli annunci su carta. Ci accordammo per un pomeriggio d’inverno a casa sua,ero emozionato,mi trovai di fronte una stanga in autoreggenti nere ,abito cortissimo dorato da dove spuntava un perizoma nero.
Un caffè una siga,qualche chiacchiera conoscitiva e la sua mano che si appoggiò sulla mia patta già bella gonfia,ricambiai la cortesia e abbassando il perizoma mi trovai fra le mani un bel cazzo,il terzo della mia vita,non grande, ma bello,finalmente!! Mi spogliai in un attimo ,mi chiese se poteva baciarmi,non l’avevo mai fatto con un uomo ma mi trovai la sua lingua in bocca,”ormai è fatta” pensai.
L’incontro fu veloce,l’eccitazione era tanta e ci sborrammo nelle mani l’un dell’altro,un po’ di scottex poi nudi,sdraiati ci attardammo a chiacchierare sulle esperienze reciproche,inconsueto ma piacevole; non avrei mai pensato che quel rapporto fosse durato qualche anno.
All’incontro successivo trovai un abbigliamento tutto bianco,bustino, autoreggenti ,tacco 12,ma nessun perizoma, cazzo al vento, già dritto; piegandomi per togliermi le scarpe me lo trovai a due dita dalla bocca, chiusi gli occhi e ne ingoiai quanto potevo;aspettavo da tanto questo momento.
Ci si vedeva tre o quattro volte al mese e il cazzo in bocca per lunghissimi minuti era la pratica preferita da entrambi,ho sempre avuto la tentazione di bere la sua sborra ma non ne ho avuto il coraggio.
Dopo qualche tempo,in compenso,i suoi pompini furono completi,succhiato tutto fino all’ultima goccia e rigorosamente sputato nello scottex,che invidia mi faceva;arrivai al punto,pur di sentire il sapore della sborra,di farmi baciare con la bocca ancora piena del mio succo,uno spettacolo,lo consiglio!!
Ogni tanto lo voleva nel culo,non mi entusiasmava ma ben protetto glielo spingevo dentro fino alla radice per vedere di li a poco suoi orgasmi fantastici ,con eruzione di sborra dal suo cazzo che gli arrivava fino ai capelli , lunghi e veri(niente parrucche)
Alla luce di tutto questo si insinuò un pensiero fisso nella mia testa:”prenderlo nel culo e veramente così godurioso?”
Deby aveva il cazzo giusto per questa prova , gli chiesi di usare tutta la delicatezza e il garbo che aveva.
Per cominciare mi leccò per una decina di minuti la mia verginità posteriore;”cazzo che goduria,siamo sulla buona strada”pensai,poi un dito,due con un po’ di lubrificante,la/lo vidi mettersi il preservativo e ungerlo bene,mi misi a quattro zampe come nel fienile decenni prima con Silvio, ma questa volta sapevo e volevo quello che stava per succedere.
Mi pulsava la testa,gli occhi sbarrati,in apnea,sentii il cazzo appoggiarsi al mio buchetto,un piccolo colpo e un gran dolore,ma volevo talmente tutto questo che spinsi il mio culo contro il suo cazzo,non so dove arrivò,avevo le lacrime agli occhi ma ero contento.
Il dolore diminuì ,al che Deby cominciò a muoversi con garbo avanti e indietro,cercai il mio cazzo con la destra per masturbarmi ,ma era praticamente sparito,pazienza ,mi concentrai su quella inculata che stavo prendendo,non so se sentii veramente il calore della sua sborra dentro il preservativo dentro di me o cos’altro.
Uscendo dal mio culo sentii ancora dolore ma mi dissi:”l’hai voluto e quindi zitto”,il mio cazzo non ne voleva sapere di gonfiarsi,”chi se ne frega” dissi “andrà meglio la prossima volta,perché ci saranno sicuramente altre volte” ridemmo entrambi.
Passammo qualche anno di sano e godurioso sesso “affettuoso” e godurioso,poi Deby pensò alla sua vita,a una relazione stabile con un compagno;fui felice per lui ma mi venne a mancare il mondo dell’omosessualità cominciato decenni prima con Silvi e Claudio e Dedy, il primo,il secondo e il terzo cazzo della mia vita.
SABBIA61
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9 years ago
sabbia61,
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Last visit: 5 years ago
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Il terzo cazzo.........( "dentro" i particolari)
Scrivere di fantasie non mi riesce, mi diverte e mi eccita scrivere di cose mie passate ma vissute realmente.
Dopo aver “ospitato “ dentro di me, per la prima volta nella mia vita, il cazzo di Deby, il terzo, penso sia inevitabile raccontare un’altra prima e fantastica volta.
Dopo questa prima esperienza, nei giorni successivi non riuscivo a pensare ad altro, questo mi procurava eccitazione ed erezioni che andavano a tutto vantaggio della mia compagna.
Facevo l’amore con lei e pensavo al cazzo di Deby; non è bello ,quando stai con una persona ,eccitarti pensando ad altri, ma non pensavo ad un’altra donna ,pensavo a un uomo seppur travestito da femmina; questo era diventato il mio alibi.
Ero stanco di aspettare e mandai un sms a Deby: “quando ti prendi un pomeriggio di ferie? ho voglia del tuo cazzo!”, “domani pomeriggio, dopo le tre “ fu la risposta che mi fece eccitare all’istante.
Alle quindici e un minuto suonavo il campanello, avevo già il fiato corto e le tempie che amplificavano il battito accelerato del cuore; non avrei mai pensato di arrivare a questo desiderando un cazzo.
Sottoveste bianco cortissimo, autoreggenti bianche, scarpe bianche altissime e un perizoma bianco che tratteneva a fatica il cazzo già duro di Deby; ”lo voglio ancora nel culo” boffonchiai con la sua lingua in bocca e il suo cazzo in mano liberato in un attimo dalla biancheria intima.
Si sdraiò ed io mi sedetti sulla sua faccia , cominciò il fantastico lavoro di preparazione della sua lingua sul mio buchetto; non potevo in quella posizione non inchinarmi sul suo cazzo e assaporarlo con la mia lingua.
Dopo qualche minuto Deby si sfilò da sotto di me, indossò velocemente il preservativo e due dita piene di lubrificante le infilò nel mio culo, ero già a quattro zampe, come una cagna in calore, stavo perdendo l’uso della ragione.
Sentii il suo cazzo appoggiarsi al mio foro, rimase li qualche secondo,” e spingi “,dissi, ”rompimi il culo”, entrò con meno delicatezza della volta precedente ; mi fece male ma questo volevo; ero completamente in balia sei sensi e del suo cazzo.
Dopo un minuto di andirivieni dentro di me sentii la sua voce: “cazzo, si è rotto il preservativo”, piegai la testa di lato e lanciandogli un occhiataccia dissi: “guai a te se esci di li”, il mio messaggio era chiaro, inequivocabile: “sborrami nel culo”. Continuò a muoversi dentro di me,lentamente,profondamente; il fatto che non ci fosse più quella membrana di gomma aveva cambiato completamente le mie sensazioni,sentivo veramente il cazzo,la sua pelle,la cappella col suo “scalino”,il mio sfintere che si chiudeva e si dilatava attorno ad esso, il calore della pelle contro pelle;stavo perdendo ogni dimensione di spazio e tempo.
Ma il bello doveva ancora venire!! Pensai alla eiaculazione di giorni fa, abbondantissima, di Deby.
Sentii un accelerazione nel movimento dietro di me; chiusi gli occhi e smisi di respirare, due colpi un po’ più forti e sentii un alluvione dentro , per la prima volta nella mia vita, mi avevano riempito il culo di sborra,tanta,calda,caldissima; fui io adesso a muovermi avanti e indietro, riprendendo lentamente conoscenza.
Mi distesi ,con Deby che rimase su di me e dentro di me,respiravo a fatica, ma non erano certo gli oltre 70 chili di un uomo, anche se travestito,adagiato sopra di me,ma era quella fantastica inculata che mi ero appena preso.
Sentii un sacco di contrazioni del mio sfintere e quel cazzo diventare sempre più piccolo; incredibile ! mi ero completamente dimenticato del mio.
Benedissi quella marca scadente di profilattico.
Mi misi in ginocchio e, con tanto scottex tamponai una fuoriuscita di liquido veramente esagerata, il “buchetto“ non era più tale, passandoci un dito in mezzo alla sborra che continuava a uscire, sentii un bel buco veramente dilatato, ”bene” pensai , ”speriamo che la prossima volta faccia meno male”.
Mi sentii , in quella posizione ,come alcune mie compagne di letto che evacuavano dalla loro figa la mia sborra; una in particolare lo faceva dandomi le spalle facendomela vedere gocciolante sulla mia pancia,non male come visione!
E il mio cazzo? Bastò uno sputo di Deby sulla cappella e dieci secondi della sua mano per spruzzare sborra ovunque.
Facemmo un esame, per serenità di entrambi, anche perché Deby si dilettava con altri cazzi oltre il mio; tutto bene e da allora usammo sempre profilattici di buona marca, ma non fu mai più la stessa cosa .
Un consiglio agli uomini etero, solo etero e sempre etero: continuate senza alcun dubbio a venerare la sessualità femminile, ma non fate a meno di un’ esperienza del genere, perché non sapreste mai cosa vi siete persi fino ad oggi.
SABBIA61
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9 years ago
sabbia61,
55
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Il secondo cazzo della mia vita
Dopo un paio d’anni dal mio primo cazzo nel fienile di campagna mi trovai di fronte,letteralmente,al mio secondo cazzo.
Finite le scuole medie si partiva in bici per il mare,lontano pochi chilometri dalla città,col mio amico Claudio, compagno di scuola e di interessi.
Ci accomunava l’hobby per il modellismo,auto e aerei, ma ci accomunava molto anche l’interesse verso quella grande sconosciuta:la figa. (erano gli anni settanta,non come oggi che te la tirano in faccia per una ricarica del cellulare)
Spesso si fantasticava su come poteva essere,che odore poteva avere,quale sapore avesse,fino a farci gonfiare il cazzo a dismisura; poi ognuno di noi ,rigorosamente in privato,si sparava delle seghe furibonde che ti facevano cappottare sul letto della cameretta per poi raccontarcele il giorno dopo..
Quel giorno ,al mare,incontrammo tre compagne di scuola della sezione C , ragazze carine,simpatiche che avevamo notato da tempo durante la ricreazione,e ,come diceva Claudio ,odoravano di figa già a un paio di metri di distanza.
Fu un pomeriggio a sparar cazzate una più grande dell’altra,tutte a sfondo sessuale,velate o meno,ogni occasione era buona per sfiorare “inavvertitamente”qui corpi femminili e annusare profondamente per captare l’odore della figa.
Tornammo,Claudio ed io,in bici verso casa dopo un pomeriggio a tutto sesso,si fa per dire,e non vedevo l’ora di spararmi la mia sega quotidiana nell’intimità della mia camera.
La strada del ritorno aveva un ponte sotto il quale passava una ferrovia ormai dismessa.
“Prendi quel sentiero a destra,che passiamo sotto il ponte” mi disse Claudio.
Non capii subito, non pensavo ci fosse una scorciatoia,poi ascoltando l’indolenzimento del mio cazzo pensai che Claudio non sarebbe arrivato a casa per spararsi la sua sega quotidiana.
Va bene! pur che ognuno faccia per conto suo,pensai.
A quell’epoca c’era la demonizzazione del “finocchio”,coetanei a cui non interessavano le ragazze e se la facevano fra di loro,e spesso li prendevamo in giro anche pesantemente.
La prima mossa fu di Claudio,che velocissimo si abbassò i calzoni e cominciò a menarsi l’uccello,non l’avevo mai visto e rimasi incantato, era bello grosso,quasi come il mio.
I ricordi del fienile tornarono prepotenti.
Presi il mio fra le mani e cominciai a segarmi,Claudio si avvicinò, si inchinò e me lo baciò,”che cazzo fa,non sono mica un finocchio io!!”pensai,poi dopo un altro bacio sulla cappella violacea,la vidi sparire dentro la sua bocca. “Cazzo ,non sono un finocchio però mi piace”.
Claudio si alzò di colpo dicendomi “prova tu”;ero talmente confuso da quella novità che non pensai più ai”finocchi”,mi inginocchiai e presi fra la lingua e il palato il secondo cazzo della mia vita,aveva un odore e sapore acre,forse la sua sega del giorno prima aveva lasciato ancora qualche traccia.
Passai un minuto di estasi con quel cazzo in bocca ,con gli occhi chiusi,stretti,poi una esplosione nella mia bocca che si riempi in un attimo di sborra.
“Ma che cazzo fai?mi hai sborrato in bocca,ma sei scemo!!!”urlai spruzzando sborra ovunque “non sono mica un finocchio” urlai ancora asciugandomi col dorso della mano altra sborra che mi usciva dalla bocca.
Saltai sulla mia bici incazzato e scappai verso casa sputando sborra ogni dieci metri,mi lavai subito la faccia e mi barricai in camera,sentivo ancora quel sapore in bocca e mi venne il cazzo durissimo ,dieci secondi e spruzzai sborra ovunque,vidi la mia mano piena di liquido biancastro e istintivamente la portai alla bocca per leccarla tutta.
Non vidi più Claudio ,facevo l’offeso,poi seppi di una sua partenza per un'altra città con i suoi genitori.
Peccato perché Claudio ,dopo Silvio,aveva lasciato un’ altra traccia profonda nella mia sessualità,e forse con più serenità ,un’altra sborrata in bocca me la sarei presa volentieri, ma quella fu l’ultima bevuta di sperma altrui della mia vita fino ad oggi.
SABBIA61
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9 years ago
sabbia61,
55
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Il primo cazzo della mia vita
Premetto che nulla di quello che leggerete di seguito è inventato.
Avevo quasi 13 anni quando mi trovai a dover affrontare il mio primo cazzo;
nessuna pedofilia,per carità!!! era solo un cazzo che aveva un paio di anni più del mio,come succede a tanti ragazzini del giorno d'oggi e di ieri.
Da qualche anno passavo il mese di luglio in campagna dai nonni,un bellissimo casale con la stalla, il fienile , tanti animali e un vicino di podere , una famiglia con un figlio ,Silvio,con cui da anni ,in quel mese ,giocavamo innocentemente ai cowboy e gli indiani.
Ma quell'anno qualche ormone si stava muovendo ,però non in me ,ma nel compagno di giochi,ormai quindicenne.
C'era un fienile;sopra la stalla ,da dove si accedeva con una scala a pioli,da li si sparava e ci si difendeva dai fantomatici indiani.
Quel pomeriggio ere caldo e finiti gli attacchi degli indiani ci addormentammo sulla paglia,il posto ere fresco e conciliava il sonno.
Aprii gli occhi,dopo un oretta, e vidi Silvio,disteso a un paio di metri da me,con i calzoni corti abbassati,stringere nella destra il suo uccello e muoversi lentamente ,per quello che era una normalissima sega;ma a me, a quel tempo sconosciuta.
Continuai a fingere di dormire affascinato da quel cazzo ,che a me pareva grande,ma solo perche era bello gonfio,cosa che a me ancora non capitava.
”Che fai ?” disse Silvio “lo vedo che non dormi” , “e tu che stai facendo?” chiesi molto ingenuamente; “mi sto facendo un pugnetta (appellativo romagnolo e non solo,della sega)
muovi la mano su e giù e dopo un po' esce del liquido bianco e ti senti strano ma bene”.
Avrei voluto far qualcosa ma da bravo imbranato rimasi a vedere Silvio che di li a poco si irrigidì e sparò tre goccioline di sborra sulla sua pancia.
Passai la notte a maneggiarmi il cazzo sperando diventasse come quello di Silvio,ma inutilmente.
Il pomeriggio dopo,degli indiani non ce ne poteva fregar di meno,io curioso più che mai e Silvio con gli ormoni in movimento ci trovammo al solito posto.
“Questa notte mi sono toccato come hai fatto tu ieri” dissi a Silvio “ma non si è gonfiato come il tuo” ;”fai provare a me” mi prese il cazzo con una mano e la mosse piano verso il mio ventre,vidi per la prima volta la mia cappella spuntare dalla pelle che la ricopriva da anni,dalla nascita direi.
Qualche brivido,incomprensibile ma piacevole cominciò a farsi strada nel mio corpo.
“Prova tu,ora” presi il suo cazzo con la destra e muovendola piano sentii un’atra scarica di brividi lungo la schiena,era proprio bello duro,non proprio come il mio che non ne voleva sapere.
“Girati e mettiti carponi” mi disse “che proviamo una cosa.
Inconsapevole e curioso più che mai mi girai e mi misi a quattro zampe,in mezzo alla paglia,aspettandomi non so cosa,poi sentii il cazzo bello duro di Silvio scivolare su e giù lungo il solco del mio culo,qualche minuto poi un liquido caldo mi bagnò le natiche e si incanalò nel mio solco fino sulla paglia.I brividi cominciarono a invadermi senza controllo.
Passai l’ultima settimana di luglio,prima del ritorno a casa,a godermi quel cazzo che mi strusciava il culo e me lo impiastricciava di sborra.
Non ci fu mai penetrazione,ma un paio di volte lo sentii spingere al centro del mio piccolo buco e scaricare un fiotto di sborra calda,che brividi!!!
Era cominciata la mia vita sessuale,passando dalla porta “di dietro”
Passai l’inverno,nella mia cameretta,a far pratica col mio uccello, che cominciò a indurirsi come quello di Silvio;
le prime gocce di sborra furono come la conquista dell’America.
I ricordi del fienile non si persero ma passarono in secondo piano con la scoperta ,anche se virtuale agli inizi, della donna,della femmina,della figa,ma quel cazzo bagnato,appoggiato al mio piccolo buco,lasciarono una traccia importante nella mia vita sessuale.
SABBIA61
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9 years ago
sabbia61,
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Buona visione...
Sabato pomeriggio, io stavo al pc nella speranza di prendere qualche bel last al volo per il week end, cosi' leggendo e rileggendo tra gli annunci, ne vidi uno che mi colpi' in particolare: l'annuncio scritto dal marito,descriveva una coppia con tantissima esperienza,che annoiata dalla solita routine degli incontri classici,cercava situazioni a sorpresa... L'annuncio mi fece ridere e cosi' preso dall'ironia del last, inviai un messaggio,chiedendo se avessero come abitudine quella di andare al cinema, la risposta fu fulminea e positiva,inoltre l'uomo che chiamerò Luca, mi diceva che proprio quella sera in mancanza di valide proposte, lui e sua moglie che chiamerò Anna, sarebbero andati a vedere un film che lei avrebbe voluto vedere..
Cosi' presi la palla al balzo, dissi di non cercare piu' altre proposte e che avrei pensato io a tutto! l'idea era proprio quella di colpirla li, al cinema, dove abitualmente si concedeva una serata fuori dalla trasgressione con il suo maritino e dove non si sarebbe mai aspettata una situazione come quella che stavamo organizzando! Luca impazzi' per la mia proposta, e mi diede subito il suo numero per concordare tutto... cosi' lo chiamai, guardando gli orari della proiezione per decidere l'orario in cui andare a vedere il film! Concordammo alle 22.15, ma subito un quesito turbò Luca, che mi chiese:- ma come farai a riconoscerci? impaurito anche dalla mia giovane età..mi sottolineo che avevano avute tante esperienze, ma ovviamente sempre nel rispetto della privacy; cosi' lo rassicurai dicendo che avrei pensato a tutto io, tanto nel peggiore dei casi,avrebbero visto il film e passato una serata normale, come erano solito fare...si tranquillizzò e chiusi la conversazione dicendo di aspettare qualche minuto, e che a breve avrebbe avuto tutte le istruzione tramite whatsapp... Cosi' mi collegai al sito del cinema, pagai 4 biglietti online, scegliendo l'ultima fila e precisamente presi i posti 10,11, 12 e 13 della fila L.
Presi il telefono e mandai i codici dei biglietti ,precisamente del posto 10 e 11 a Luca, dicendo che all'inizio del film avrebbe dovuto far sedere Anna al posto 11 e che io avrei preso proprio il posto accanto a lei... Luca contentissimo mi rispose che ero stato geniale e che non vedeva l'ora di scoprire come avrei fatto ad abbordare una coppia in un cinema!
Gli risposi di stare tranquillo e che avrebbe solo dovuto aspettare qualche oretta...poi rincalzai: -ah un ultima domanda, siete fumatori? e lui: - si! ma cosa c'entra? -vedrai, ci vediamo piu' tardi!
Cosi' alle 22.00 arrivai nella lobby del cinema che è situato proprio all'interno di un centro commerciale,mi guardai attorno, c'era davvero tanta gente, non avendo ancora visto le foto del volto ero molto curioso, ma continuai diretto per il mio scopo, andai verso le casse,presi due porzioni piccole di pop corn e mi misi nella zona all'aperto dov'è possibile fumare, c'erano diverse coppie, dove individuai una in particolare con lei davvero bellissima,una donna sui 40 anni, vestita in maniera elegante, e accanto un marito ben curato, che si si guardava attorno ossessivamente, speranzoso di non sbagliarmi mi avvicinai e chiesi se potevano farmi accendere una sigaretta...lei con un sorriso molto malizioso, mise le mani nella borsetta e tirò fuori un accendino, allora chiesi se gentilmente potevano aiutarmi, avevo due pacchetti di pop corn nelle mani e una busta in confezione regalo ben evidente! poggiai accanto a lei la busta e i pop corn e dopo che accesi la sigaretta, dissi: -"grazie,senza di voi non saprei come fare, oggi per me è un giorno importante, ho inviato una ragazza che mi fa impazzire e che lavora proprio in questo centro commerciale a vedere un film e lei senza pensarci due volte ha accettato"-infatti sono qui ad aspettare che esca da lavoro per dargli questo regalo e entrare a guardare con lei il film; la donna incuriosita e sempre sorridente per l'ingenua parte da me recitata mi fece spazio a sedere e mi chiese come l'avevo conosciuta e cosa gli avevo preso come regalo, cosi' mi inventai una storiella e la rifilai mentre aspettavamo... Poi presi il telefono e guardandoli negli occhi,fingendo un volto triste e adirato, dissi: -"ma nooo daiii, e che cazzo! -Mi ha appena dato buca, io ero qui a farle la sorpresa e lei mi da buca", la donna seduta a mio fianco, subito replicò: "-che è successo?" "- dice che deve andare di fretta e che non ha neanche il tempo di passare da questa parte del centro commerciale per spiegarmi di persona!" Lei amareggiata,mi disse qualcosa per tranquillizzarmi,con un sorriso mi alzai e li ringrazi per quei minuti di conversazione e dissi: " -chissenefrega, ormai che sono qui il film lo guardo lo stesso anche da solo",e dirigendomi verso l'ingresso, senza neanche essermi presentato a loro, mi girai e sperai che la coppia con cui avevo preso appuntamento fossero proprio loro! Ci scambiammo un saluto affrettato e scappai via verso la sala, presi posto proprio al numero 13, poggiando le cose sul posto 12, fortunatamente la sala era mezza vuota perchè proprio in quelle sere usciva un nuovo film che tutti aspettavano.. Guardavo impaziente la porta d'ingresso della sala, ed eccoli spuntare,sono loro! si dirigono qui su, entrano nella fila, io faccio finta di guardare avanti senza farci caso, e lei mi saluta contentissima di rivedermi proprio li, io ricambio e parlando delle stranezze della vita,sposto le cose e mi metto accanto a loro, dandogli la possibilità di poggiare tutte le loro cose sulla mia poltrona che tanto sarebbe rimasta vuota, poi quasi come se non ci avessi fatto caso, mi scusai e dissi: "- signori, mi dispiace ma non mi sono neanche presentato, io sono Giorgio sono desolato"... lei sorrise e rispose "-Anna,puoi darci del tu"; stavolta guardai lui,che in maniera fiera mi strinse la mano e con un sorriso a 36 denti ,mi disse: "-io sono Luca piacere mio." Inizia ad aiutarli a poggiare le cose sulla poltrona, lei si levò il giubbotto ed era veramente fantastica, Anna era una donna sui 40 anni,taglio di capelli corto, con degli occhi color ghiaccio,un seno immenso,una 5° piena, e un fisico asciutto,mamma mia quanto era sexy, sotto il lungo cappotto non avevo ancora notato che indossava una mini gonna con delle calze e gli stivali quasi sotto il ginocchio; appena levò il cappotto esclami ad alta voce, "-wow che spettacolo,sicuramente la cosa piu' bella di questa sera è stata conoscere voi",lei sorrise e arrossi' anche un po.. ci sedemmo, si spensero le luci e iniziò la classica pubblicità pre-film. Me ne stavo li accanto a lei, aveva un profumo delizioso,lui mi lanciava occhiate e fremeva impaziente ed eccitato dalla scena che avevamo creato... Guardavo Anna, da quella magnifica scollatura che portava su quell'enorme seno, era magnifica, mentre la guardavo, accavallò le gambe e dal lato della mini gonna spunto fuori la fascia degli autoreggenti,che non lasciavano nessun scampo alla mia curiosità e mi suscitò un'erezione pazzesca! Mi voltai verso di lei e guardandola, con un sorriso molto malizioso le porsi un pacchetto di pop corn, dicendole: "-cara per me due pacchi sono troppi, se vuoi puoi anche favorire,alla faccia di quella stronza"! iniziò a ridere e gettandosi quasi addosso a me si accorse sicuramente della mia erezione che le tocco il gomito, io nel frattempo sfruttando l'attimo le poggia una mano proprio un millimetro sopra la fascia dell'autoreggente per farle notare che mi ero già accorto di tutto e che non vedevo l'ora di metterle le mani addosso.. Luca stava zitto, sorridente, faceva finta di niente, mentre io ero li a flirtare con sua moglie! inziò il film, e con il piede iniziai a strusciarlo sul suo stivale, andavo e mi fermavo alternando qualche secondo un colpo dall'altro, la guardai e mi guardò con un sorriso, un po imbarazzata..mi avvicinai al suo orecchio e le dissi: "- certo che se non ci fosse qui accanto tuo marito, il film lo faremmo qui dietro e tutto il cinema si girerebbe ad osservare quanto sei bella nella parte dell'attrice protagonista"! Lei sorrise, e mi mise una mano sul ginocchio, si avvicinò al mio orecchio e disse:" - che ne sai? magari il primo ad apprezzare il film potrebbe essere proprio lui",riferendosi al marito..
e poi riprendendo le distanze mi disse gentilmente di passarle il giubbotto visto che sentiva un po di freddo alle gambe, cosi' glielo porsi e lo mise addosso come una coperta...Capi' al volo cosa voleva fare, e le infilai una mano sotto il giubbotto e le disse che ci pensavo io a riscaldare un po, ed inizia ad accarezzarle le cosce, su e giu',delicatamente, sentivo gli autoreggenti, le sue cosce, poi di nuovo scendevo fino al limite degli stivali e risalivo, stavolta alzando un po di piu' il mo tatto rivolto verso le sue cosce,Anna da brava moglie apri'le gambe invitandomi a risalire fin su... Ma io mi stavo divertendo,la toccavo con calma, avevamo due ore a disposizione in quella sala scura e quasi deserta... cosi con calma feci piu' volte questo sali e scendi, ad ogni risalita lei apriva sempre di piu' le gambe, e io sentivo le gocce che scendevano giu' e si fermavano sulle fasce degli autoreggenti, cosi' guardandola, mentre era quasi sdraiata su quella poltroncina, mentre si mordeva le labbra, risali' di botto sulla sua fica,scostandole prontamente il perizoma e infilandole di botto ben due dita dentro...sussultò dal fitto colpo subito, e sbrodolò a dismisura sulle mie dita appena entrate su di lei! iniziai a masturbarla, non tralasciavo proprio niente, dalla clitoride passavo alle sue labbra poi dentro e cosi' via... Tutto durò mezz'ora circa, quando ad un certo punto Anna non resistette piu', e inizio a baciarmi avidamente premendo sopra il mio pacco gonfio con la sua mano delicata, mi sbottonò e inginocchiandosi davanti il marito sbalordito da tanta foga,se lo infilò tutto in bocca fino a sbatterlo in gola , era davvero brava a prenderselo in bocca, anche lei saliva su facendomi sentire le labbra e poi scendeva fino a sbatterlo in gola, facendomi godere da impazzire, continuò per qualche minuto, fin chè non le venni copiosamente in bocca, prendendosi tutto e continuando a succhiare per bene continuò a spompinarmi da vera professionista; sarà stata l'eccitazione o la sua bravura,ma il cazzo rimase praticamente in erezione e avevo subito voglia di scoparla.. Lei si alzò, prese il giubbotto che era finito a terra se lo mise sulle spalle e disse a Luca che andava in bagno a darsi una ripulita, iniziò a scendere dalle scale e io la segui facendo l'occhiolino al marito. Arrivò davanti al bagno, non aveva fatto caso che ero a pochi metri da lei, quando entrò dentro, aspettai qualche secondo perchè proprio in quel momento stavano uscendo due ragazze, e facendo finta di sbagliare bagno mi diressi dietro di lei che aveva appena aperto la porta del wc singolo, la infilai di forza dentro, mi usci' il cazzo la inizia a scopare in bocca, dicendole che era la mia troia che adesso doveva farmi vedere quando era brava a scoparmi! cosi' le tirai fuori quelle mammelle, grosse,Anna aveva le tette rifatte, cosi' le chiesi:"-da brava moglie troie,ti sei rifatta anche le tette?" non le diedi il tempo di rispondere che la misi a pecora facendola poggiare con lo stivale sopra la tavoletta del cesso, e le strappai il perizoma che misi in tasca, infilandomi in maniera brutale con la lingua su quella gran bella fica che aveva ripreso a sbrodolare umori da tutte le parti, Anna era praticamente silenziosa,non riusciva a parlare, mugolava qualcosa che non si capiva, presa dall'eccitazione venne sulla mia bocca esclamando finalmente le prima parole: "- ma siiii, comee godooo, sei un porcooo mmmm porcooo siii continuaaa"!!! Nel frattempo che me la lavoravo di bocca, presi un preservativo e lo misi sulla cappella durissima, alzai la bocca sul suo buco del culo e inizia a leccarla, baciarla e morderla anche li, le poggiai due colpi il mio cazzo sulla figa che continuava a eruttare piaceri, misi a tirò il cazzo e con un colpo diretto la inculai senza preavviso, lei sbottò in un grido che era mix di dolore stupore e piacere! mentre godeva sentivo le altre donne che dietro la porta del bagno si fermavano ad ascoltare , ridevano e commentavano, avevamo anche un pubblico che ci sentiva ma non ci vedeva.. continua a scoparla sul culo fino a che non vidi che non riusciva piu' a tenere la posizione, scivolava, gli cedevano le gambe, eccitato e preso dalla foga estrassi il cazzo dal culo,la girai gli tirai su una gamba che strinsi tra le mie braccia,e sbattendola sul muro gli infilai il cazzo direttamente sulla figa, continuai a scoparla in quella posizione fino a quando non senti' lo stimolo,levai il preservativo e le venni in bocca, sulla faccia e anche sulle tette... mi guardò, tutta arrossata e sudata, iniziò a sorridermi e laccarmi ovunque ripulendomi dalla tantissima sborra che avevo sulla punta del cazzo e che agilmente le passavo sulla faccia per far si che potesse ripulirsi anche lei... Appena terminato,dopo avermi lucidato il cazzo a dovere, l'aiutai a ripulirsi con della carta igienica, e mi chiese di uscire per primo dal bagno, e che mi avrebbe raggiunto direttamente nelle poltrona della nostra sala,cosi' apri' la porta e vidi un paio di ragazze che mi fissavano un po stranite dalla mia uscita, sorrisi e andai via! Sali al mio posto, dove luca mi iniziò a tempestare di domande voleva sapere tutto nei dettagli, gli iniziai a raccontare , ma dopo poco sali Anna e noi facendo finta di niente,cambiammo discorso, appena arrivò disse a Luca: "- amore sono troppo stanca e sto morendo di sete", Luca da bravo marito si diresse alle casse e prese da bere, tornò con una coca cola, due bottigliette d'acqua e un'aranciata, nella fretta di andare a prendere da bere non aveva chiesto cosa volevamo e quindi per non sbagliare prese quasi tutto! Ci ritrovò mentre guardavamo il film, ci porse le bevante, diede un bacio ad Anna che ricambiò molto affettuosamente e si abbracciarono e iniziarono a guardarsi come due piccioncini alla prime uscite,follemente innamorati l'uno dell'altra! Io davvero soddisfatto e molto felice della serata, presi il pacco e lo poggia sulle gambe di Anna,dicendo: "-tesoro questo è per te un piccolo pensierino da parte mia", lei mi guardò con aria stranita e un imbarazzata disse:"- scusami questo non era per la stronza?" scoppiammo a ridere, e guardando Luca in modo complice, le dissi: "aprilo,e vedi cos'è!", lei apri' la busta ben confezionata e trovo dentro un perizoma nuovo che mi ero apprestato a prendere per lei, e le sue foto stampate dell'annuncio.. Cosi' sconvolta e incredula capi' tutto, e con un sorriso immenso si giro prima verso Luca e poi verso me baciandomi e ringraziandomi della magnifica sorpresa che avevamo fatto! Fini' il film e con Luca e Anna ci dirigemmo verso l'uscito dove ci accendemmo l'ultima sigaretta, prima dei saluti, Luca se ne usci dicendo: "- certo che il film era davvero bello, vi siete persi la parte piu' importante", ridemmo di gusto e salutandoci andammo ognuno per le nostre strade!
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9 years ago
Le1vie1di1Tinto,
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Trasgressione
Siamo una coppia Matura dal profondo sud, io un 55 lei 45, sposati da oltre vent'anni con prole. La mia Lei una bella donna ,morettina con il fisico minuto ma ancora le sue rotondità sono da mozzafiato., ha il suo lato B da mozzafiato.Oltre ai sentimenti, cosa importante, ci unisce anche l'affinità di essere molto caldi a letto. Questo nostro lato positivo in tanti anni l'abbiamo usato in tanti modi e siamo sempre riusciti a tener sempre alto il nostro rapporto sessuale. A letto ci troviamo benissimo, anche se essendo io un normodotato, la soddisfo sempre, come Lei soddisfa me. La sua figa stretta ( i figli li ha avuti sempre con il cesario) ricoperta con quei riccioli neri, folti, che la rendono più appetibile e vogliosa ,mi manda sempre in visibilio, non parliamo del suo meraviglioso culo dalle forme sinuose e perfette che all'età di 45 sembra ancora il culetto di ragazzina. Da qualche anno usiamo, con gradimento di me e di lei, far sesso e usare le nostre fantasie per renderlo sempre più appetitoso. Mi ricordo ben volentieri la prima volta che
mi è venuta la fantasia di dialogare con lei in modo erotico e forte di una mia idea nata per caso e mi incuriosiva molto nel portarla all'attenzione di lei per vedere la Sua reazione.. Era una serata piovosa, entrambi presi di una particolare voglia di far sesso ci siamo ritirati nella nostra camera da letto, le nostre lingue si avvolgevano in un fremito di baci profondi pieni di passione, in un batter d'occhi eravamo già nudi, le sue tette erano schiacciati dal mio petto, la tenevo stretta avvolta a me, la mia mano accarezzava il suo stupendo culo mentre con la mano mi intrufolavo nelle sue natiche per far visita al suo meraviglioso buchetto, intrufolando un dito dentro, dopo averlo impregnato di umore passando dalla sua calda figa, lo mettevo dentro, che sensazione meravigliosa, sembrava al primo impatto immacolato nonostante oltre venti anni di attività incessanti, tra noi non vi era mai stata una chiavata che quel meraviglioso culo non fosse stato protagonista, non avevo una proboscide di cazzo ma sempre 18 cm di passavano sempre di la. Ma questo suo buchetto, meraviglioso aveva la proprietà di avere una particolare flessibilità di muscoli di , che lo rendevano, al primo impatto visivo, una piccola rosettina. Appena entrato con il mio dito dentro lei mugulava di piacere, la portai con la schiena sul letto e con la testa mi tuffai , facendomi strada nelle foresta folta dei suoi peli, con la lingua mi intrufolai nelle fessure delle labbra della sua figa trovandola già sbrodolante del suo inconfondibile nettare, aprii le sue cosce con le mani, tenendola in modo osceno aperta, iniziando con bocca e con la mia lingua un continuo leccaggio tra figa e culo, la mia bella era stravolta di piacere , gridava come un'ossessa ...e fu lì che io da antiquato porco aggiunsi un pò di peperoncino: ...Amo che figa stupenda che buchetto meraviglioso che bella troia che sei la mia troia, imboccando ancora la sua figa con la mia bocca e spingendo le mie dita nel suo bramoso buchetto, lei spasimava di piacere... vedi amo hai due buchi affamati che ne diresti di un'altro cazzo ,che mi dessi una mano ad accontentarti? la sua risposta me la diede con la sua figa, contraendosi e sborrandomi in faccia a ripetizione contraendo fortemente il forellino del suo culo con dentro il mio dito, non l'avevo mai vista cosi tremava di piacere era un lago di sborra... meraviglioso, mi impossessai delle sue gambe .me le portai sulle mie spalle e con il mio cazzo scomparii in quella stupenda fonte di piacere, pompavo e la interrogavo... lo vuoi un altro cazzo... siii...siiii come vuoi tu..... ma come godeva era anche quello che voleva lei. Chiavammo tutta la serata e per tutta la serata l'ipotetico amico entrava anche lui dalla figa, passava dal buchetto e sborrava in bocca.
Che serata meravigliosa terminata con un abbraccio profondo. Ho chiesto alla fine se lei avesse accettato quello che gli ho proposto. Lei in modo intelligente e da donna che ama, mi disse... prima delle passioni sessuali , ha voluto precisare delle cose importanti. Mi ha detto che mi ama profondamente, che non vorrebbe mai perdermi, che Lei non mi ha mai tradito e mai mi tradirà, ma se si decide di intraprendere questa evasione, dovrebbero esserci delle regole: mai con persone che conosciamo o incontriamo nella vita quotidiana e che sia chiaro dal principio che è solo sesso, poi mi ha dato la libertà di fare io la scelta e trovare la persona che a me appariva all'altezza della situazione. Siamo rimasti cosi felici e abbraccianti con qualche cosa in più di piccante. Non fu facile trovare la persona giusta, la cosa non fu affatto semplice. Nel mio girovagare per il mio lavoro, conobbi tramite le mie conoscenze un ex calciatore ormai della mia età, con cui legammo subito istaurando una certa amicizia. Li per lì non avevo pensato al patto segreto con mia moglie, ma dopo alcuni giorni al mio rientro a casa , la sera in mezzo alle cosce di mia moglie, mi venne un lampo e gli parlai di Lui. La misi al corrente della nostra amicizia, che era un ex calciatore, persona molto prestante fisicamente dal colore olivastro della sua pelle che lo portavano alle radici della nostra regione. ma le cose più importanti e che era persona fidata e riservata.
Ma non era facile contattarlo in questi termini. quella Sera fu passata a chiavare e con l'immaginazione si pensava alla presenza del nostro ipotetico partner. Passarono alcuni mesi quando fui contattato dal mio amico Gianni, cosi si chiamava, al telefono si apprestava a comunicarmi che era nelle vicinanze della nostra cittadina e gli avrebbe fatto piacere ad incontrarmi. Lo invitai a cena la sera stessa nella nostra casa di campagna, un rustico portato a nuovo con passione, lui fu molto felice dell'invito che fu colto con molto piacere. Informai mia moglie dell'invito a cena e del fatto che avremmo potuto
realizzare la nostra fantasia, Lei ne fu moto entusiasta, concordammo un po tutto, le mie raccomandazioni furono mirati al fatto che lei avrebbe dovuto avere un atteggiamento molto provocante e che prendesse l'iniziativa. Mi avvia a prendere la macchina assieme a Lei ci recammo al rustico in campagna, i nostri figli erano all'università quindi avevamo tutta la nostra libertà, l'aiutai a preparare un po tutto poi all'ora convenuta, non dimenticando raccomandarla di vestire sexi, andai a prendere il mio amico al posto convenuto. Feci lasciare la sua macchina e assieme , con allegria, siamo ritornati al rustico dove c'era la mia lei ad aspettarci. Entrando feci le presentazioni con mia moglie, lui era rimasto a bocca aperta vedendo la mia lei vestire una leggera tunichina a metà coscia ,che mettevano in risalto tutte le sue rotondità.
Era rimasto colpito dalla bellezza della mia signora e la guardava con un certo luccichio negli occhi: Mi ha fatto i complimenti per avere accanto una cosi bella donna da portamento gioviale e giovanile .Iniziammo a cenare si discuteva amabilmente e non potevo non accorgermi che lui non toglieva quasi mai lo sguardo dalle scollature e dalle sue cosce. ero un po inorgoglito ma anche un po geloso. Finito la cena ci siamo seduti io accanto a lui sul divano, mentre la mia lei stava scivolando verso la cucina accompagnata con lo sguardo di lui incollato al suo culo. Preparato il caffè era ritornata nel salotto, si era seduta di fronte a noi mentre si degustava il caffè, gianni non toglieva lo sguardo dalle sue cosce, lei
girò la testa verso di me facendomi capite se poteva osare di più, gli feci cenno di si. Lei lergermente inizio ad aprire le cosce , sia Gianni che io posammo lo sguardi lì, gianni non capiva più nulla, dopo un po la mia bella, si era tolta gli slip andando in cucina ,mostrava tutta la sua bellezza delle sue cosce affusolate e della sua figa di fronte a noi: Si stava creando un'atmosfera elettrizzante unica,Gianni non sapeva cosa fare e si girò verso di me, io gli sorrisi facendo accenno con la testa di si. Era imbarazzato il mio amico ed io per dare il mio contributo a sciogliere il ghiaccio, chiamai la mia signora e la feci accomodare in mezzo a noi, la abbracciai e baciandola con la lingua in bocca la feci tremare, mi staccai e girandomi vidi la mano di gianni in mezzo alle cosce della mia donna cercando di raggiungere la folta peluria di lei. Che meravigliosa visione. Gianni con la mano sulla sua figa la giro come un fuscello verso di lui e la baciò con un lungo bacio, dalle loro labbra scolava la saliva di entrami, lui staccandosi di lei la lasciò con la bocca spalancata stranita di piacere. Intervenni.....adiamo di sopra che saremo più comodi... Lei abbracciata in mezzo a noi iniziammo a salire, Lei con la sua figura minuta accanto al fisico mastodontico di Gianni scompariva, appena arrivati sulla scala la feci salire di un gradino in più era davanti a noi in posizione più alta mi apprestai ad alzare la tunichetta e presentai al mio amico la visione del stupenda de culo di Lei , allungai anche io la mano verso quel magico culetto, ma era già occupata dal manone di Gianni che rovistava tra figa e culo... quel momento è stato un momento di alto erotismo tanto alto che Gianni non Capiva più nulla. La Mia Lei era a mille, siamo entrati nella stanza da letto e il suo leggero indumento era saltato via, era tutta nuda bella come sempre, molto velocemente anche Gianni si era già denudato, un marcantonio dalla pelle scura tutto peloso con in mezzo alle gambe un braccio di cazzo, mai visto nulla di simile, tantomeno la mia lei che non riusciva a togliere gli occhi da quel coso enorme. Come un pupazzo di pezza Gianni la Mise a culo a ponte, fu un attimo, posò il suo gran testone pelato in mezzo alle chiappe della mia lei, qualche minuto dopo lui dietro di lei si mise in ginocchio facendo scomparire con la sua mole dai miei occhi la figura di mia moglie,non vedevo nulla ero li impalato e confuso, spostandomi leggermente lateralmente vidi che la mia lei che si ritraeva dal primo assalto, vidi nitidamente il cazzo asinino lucido e retto allo spasimo rivolto verso le belle chiappe della mia bella, lui circondo sua la vita la immobilizzo, ormai era prigioniera dalle fauci di Gianni... non vidi più nulla solo la mia moglie che gridava...piano...piani mi spacchi, poi dei lamenti come un animale ferito... ero lì immobile agghiacciato... stavo per intervenire per salvare la mia lei.... era stato solo una frazione di secondo ma poi mi sono fermalo nel vedere il braccio di lei allungato verso la possente coscia di gianni e con la mano cercava di tirarlo verso di Lei ..... spostandomi ancora e solo come spettatore sotto i miei occhi vedevo quella mostruosa mazza entrare ed uscire dal suo corpicino minuto ... lei a culo a ponte puntato il culo verso l'alto assorbiva le mazzate di Gianni che la facevano traballare, dopo un ora di assalti osceni,ero sicuro che era la sua figa ad accoglierlo, vidi con mia grande meraviglia
quel mostroso cazzo asinino di lui sfilarsi... ma non uscita dalla figa ma dal suo buco di culo oscenamente scangherato e aperto che sembrava un enorme buco sconquassato aperto e arrossato senza profondità. Tirò fuori quella mazza enorme e all'uscita di tanta entità dietro di se si portava gli umori di sborra e di altro, ancora come un fuscello la girò alzandosi le gambe di mia moglie sulle spalle e con una sonora botta gli pianto quel cazzo nella fica entrando in lei e rovistandogli tutta la pancia dopo un tempo indefinito il porco ha iniziato a grugnire e sborrare dentro di lei ,non finiva mai dopo aver scolato ogni goccia della sua sborra lo lascio dentro la pancia di lei , esausto i girò a pancia in su, quel cazzo afflosciato faceva paura ancora, la mia lei rivolgendo lo sguardo verso di me impaurita, ma ha goduto tanto, mi ha chiesto aiuto per portarla verso la doccia, le gambe gli tremavano, d era piena di sborra che gli colava dalla figa dal buco del culo . Mi sono reso conto che il mi amico che si era sentito autorizzato da quella toccatina sulle scale a sentirsi autorizzato ad avere libertà ad usare tutto il suo istinto animalesco e sfondare lei iniziando da buchetto ormai ex... ex tutto perchè era tutta sfondata e i suoi buchi non sarebbero ritornati normali sarebbero rimasti oscenamente aperti.
Gianni prima di andarsene ha preteso la sua bocca, anche se appena Lei riusciva a ciucciare metà cappella , la mia troia non aveva fatto caso che lui il cazzo non l'aveva lavato e non aveva capito che alla fine ha ricevuto tanta sborra in bocca, e in faccia al gusto di cioccolato . Ogni tanto ritorna a farci visita e ogni volta che ritorna mia moglie cammina a culo aperto per una settimana.
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9 years ago
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In spiaggia nudisti.
venerdì prima di pasqua,giornata bellissima per iniziare a prendere un poco di sole nudi. andiamo alla nostra spiaggia preferita di capalbiomarina spiaggia macchiatonda,troviamo molti capanni gia costruiti e visto che c'era un poco di aria ci siamo messi dentro un grosso capanno aperto,con i soli lati che ci proteggevano dal vento.piu' avanti vediamo un'altra coppia ma molto appartata.dopo circa un'ora di sole siamo tutti e due vicini e lei inizia ad accarezzarmi sul cazzo,io la seguo e le massaggio la fica.con gli occhi chiusi sognavo di scoparla e mi stavo eccitando. anche lei si era eccitata e allora le dico di venirmi sopra.lei si gira e monta sopra di me e io inizio a coccolarla e massaggiarla. dopo un poco sento il cazzo bagnato e le dico ti sei eccitata troppo.e lei dice di si e che voleva rimanere cosi sopra di me e strusciare la fica sul mio cazzo che diventava duro. dopo un poco lei appoggia le mani in terra e si solleva un pochino, inizia a leccarmi i capezzoli che mi diventano duri e nel frattempo spinge la fica sul mio cazzo. io gli dico che se seguita mi fa venire e lei si ferma.dopo vedo che ogni tanto guardava in alto.e le chiedo cosa stai guardando? lei mi risponde c'e un ragazzo tra le dune sopra di noi che mi guarda, prima si e' alzato in piedi ha un cazzo notevole e si e' smanettato facendomi segno se lo gradivo cosi duro.mi sono eccitata da morire. io allora guardo e vedo dove si trovana ma come guardo vedo che si ricompone. lei mi dice dai non guardarlo fai guardare me cosi lui si eccita.e io le dico ,vuoi godere sul mio cazzo mentre lui ti mostra il suo. e lei dice di si.io le dico puttana.e lei si eccita tutta muovendo la fica su di me su e giu' su e giu'. eccitante. dopo un poco che andava avanti questa storia, lei mi dice cambiamo posizione, io dico come vuoi metterti. lei si mette con la schiena in terra e le gambe rivolte verso il ragazzo che si trovana a una decina di metri da noi. io le dico puttana vuoi farti vedere con le cosce aperte, e lei dice di si. e cosi lei inizia ad aprire le gambe e metteva in mostra la bellissima fica bagnatissima e io la lecco avidamente. mentre la leccavo lei guardava e mi diceva che il cazzone di quel ragazzo adesso gli piacerebbe prenderlo dentro a pecorina. io le dico porca, dai girati a pecorina verso lui e facciamo un 69. cosi iniziamo a leccarci avidamente l'eccitazione era tanta che ad un certo punto faccio un cenno a quel ragazzo di venire da noi. lui arriva mentre la mia lei non po' vederlo e io gli faccio cenno di penetrarla. il suo cazzone enorme si avvicina alla fica della mia lei superbagnata anche dalle mie leccate, io gli apro tutto il culo con le mani e lui affonda con un colpo solo tutto il cazzo in fica. lei strilla dal dolore e perché presa alla sprovvista, io le tengo il culo aperto e lecco il clitoride il cazzone va su e giu' e lei inizia ad ansimare forte e dopo poco strilla che sta godendo ma strilla e rantola fortisimo dal piacere che sento il suo clitoride sulla mia lingua tutto duro e schizza dalla goduria.il seguito a piu' tardi.sea svenireomiti
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A genova con due ragazzi livoriani
Questo racconto di vita reale lo abbiamo vissuto in Liguria esattamente a Genova, per chi non lo sapesse noi siamo Liguri/Piemontesi e non Calabresi.
Siamo al 29 luglio del 2001, in città faceva caldo e non avevamo voglia di cenare, verso le 22:45 insieme ad un po' di fame ci è venuta anche un'altra voglia, decidiamo di andare in una pizzeria che si trova tra il centro storico e il porto antico di Genoca frequentata anche da ragazzi di colore ( per chi conosce Genova sa quale è la zona ) fa caldo e mia moglie si veste poco...un vestitino chiaro leggero tanto da lasciare intravedere i capezzoli ed il perizoma; non c'e molta gente in giro e parcheggiamo praticamente davanti al locale, ci sediamo ed ordiniamo dello chardonnay freddo e cominciamo a guardarci attorno, un paio di coppie e altra gente sola... niente di interessante, ma all'arrivo delle pizze anche un' altra sorpresa ! entrano due ragazzi neri e si siedono due tavoli dopo di noi. Forse per il vino bevuto nell' attesa o forse solo perchè è quello che aspettavamo, cresce una certa allegria ed eccitazione, mia moglie cerca di farsi notare ed io la incoraggio ma per un pò non succede nulla, per paura che se ne vadano senza notarla lei si alza con la scusa di andare in bagno passa proprio di fianco al loro tavolo...l'hanno vista ! specie perchè l'abitino è davvero trasparente, io li guardo e vedo che la seguono con gli occhi e che commentano tra di loro. Dopo pochissimo lei torna e non ci metto molto a capire che non indossa più il perizoma e se ne accorgono anche loro. Nel frattempo il locale si svuota e non succede nulla, poi uno dei due, quello più intraprendente si avvicina con la scusa di accendere una sigaretta, noi in quel periodo fumavamo ora non più e inizia a chiacchierare…il caldo e l'umidità ti soffocavano, naturalmente gli chiediamo da dove viene, Costa d’Avorio lui ed il suo amico è la risposta, e quindi lo invitiamo ad unirsi a noi per un limoncello..per una mezz’ora chiacchieriamo ma loro non tolgono gli occhi dalle sue big tette e dai capezzoli che segnano bene il vestito, forse è ora di fare la domanda fatidica : venite da noi a bere qualcosa di fresco ? non aspettavano altro ! paghiamo ed usciamo e li invitiamo a salire in macchina con noi, l’intraprendente dice all’altro qualche parola in una lingua a noi incomprensibile e questi, ubbidiente sale davanti con me…loro due dietro e partiamo; la città è quasi deserta e non c’è traffico , io sbircio nello specchietto e vedo dopo pochi isolati che l’intraprendente ha appoggiato una mano sulla sua gamba di mia mogli, sono eccitatissimo e non vedo l’ora di arrivare; parcheggiamo sotto casa e saliamo, lei davanti sale le scale con la scusa di aprire e mostra il suo corpo nudo sotto il vestitino chiaro; una volta in casa li facciamo accomodare sul sofà lei mette un po’ di musica ed io vado in cucina apro il frigo per vedere se c'era qual'cosa di fresco e vedo due bottiglie una di limoncello e l'altra di crema di whisky, li sento parlare e volutamente mi attardo, poco dopo non sento più voci arrivare dal soggiorno e mi presento, lei e’ in piedi con l’intraprendente davanti a lei, è ancora vestito e la sta baciando, l’altro è dietro di lei la sta accarezzando e le solleva il vestitino, le sue natiche leggermente abbronzate e sode appaiono nella loro nudità, i ragazzi mi vedono ma non danno importanza al fatto che io sia li’ sono concentrati su di lei che si volta, mi sorride ammiccante e comincia a baciare l’altro; l’intraprendente di inginocchia e comincia a leccarla tra le gambe mentre l’altro le sfila il vestito e la bacia sul collo e le accarezza i seni. Io nel frattemo mi armo di videocamera e macchina fotografica e incomincio a fare qualche scatto e riprese, intanto loro vanno avanti così per un po’ poi velocemente si spogliano e lei inizia ad accarezzare i loro corpi ed i loro cazzi duri già puntati come indici accusatori verso di lei, senza accorgersi di me che gli sto riprendendo con la videocamera, l’intraprendente sa cosa deve fare e poco dopo toglie da una tasca dei jeans, finiti a terra, credo fossere quattro preservativi e ne passa uno all’altro, poi si distende sul sofà e le chiede di salire sopra ma non con il viso verso di lui, lei obbedisce e mentre si cala lui bagna il preservativo con un po’ si saliva ed a sorpresa prova ad infilarlo nel culo, per un attimo lei indugia poi si rilassa e lascia che entri piano dentro di lei; inizia una lenta inculata , i due livoriani si parlano e l’altro vedendo le sue gambe aperte non si fa pregare, indossa il preservativo e la prendono a sandwich; vanno avanti per un po’ poi cambiano, l’intraprendente sembra essere quello che dirige il gioco ed i due la prendono cambiando spesso posizione, infilando i cazzi nella sua bocca a turno, il tutto davanti ai miei occhi ma come se non esistessi…dopo più di un’ora, complice il preservativo lei dice che basta, che un po’ le brucia, forse è solo un pretesto, ed allora si inginocchia davanti a loro e comincia a succhiare e spompinare i loro cazzi con avidità, ha la bocca aperta quando l’altro le schizza in bocca un primo getto di seme, ne seguiranno altri sulle guance, mi avvicino per riprendere la scena lei ha gli occhi chiusi e fiotti di sperma che colano dalla bocca aperta nel momento in cui anche l’intraprendente viene con grandi spruzzi bianchi accompagnati da gemiti. Dalla sua bocca scendono sul collo rivoli densi, gocce cadono sui seni, si incanalano tra essi e colano sul ventre sudato fino a scomparire tra i pochi riccioli castani del pube, ridono soddisfatti tutti tre, lei si pulisce la bocca con uno fazzolettino igienizzato e si distende sul tappeto loro si ricompongono e dicono di volere andare, torneranno a piedi per rilassarsi non abitano troppo lontano…chiedo a lei di accompagnarli alla porta, si lamenta ma acconsente ed io mi godo ancora per un attimo la vista del suo corpo nudo insieme a questi due sconosciuti; mentre la sento che li saluta mi spoglio e la aspetto, quando appare mi vede e mi chiede: ti è piaciuto? Con lo sguardo indico il mio uccello dritto, lei non si fa pregare e senza una parola si impala, scorgo ancora lo sperma rappreso dei due ragazzi tra i peli della fica mentre la penetro ed il suo corpo è reso appicicoso dalle abbondanti eiaculazioni; chiudo gli occhi e rivedo il suo corpo bianco alla mercè dei due negri…vengo, la inondo prima che si possa togliere, lei smette di cavalcarmi e si abbandona per un attimo sul mio corpo. Questa sera è stata lei la regina, andiamo a farci una doccia e a dormire sono le 03:55 del mattino. Speriamo di fare qualche esperienza anche qui, anche se non sarà facile visto la chiusura mentale e l'odio razziale nei confronti delle persone di colore, non nascondiamoci dietro a false apparenze l'odio razziale esiste davvero, basta a volte leggere i messaggi che ci scrivono alcuni singoli detti bianchi nei nostri confronti perché postiamo foto con ragazzi di colore con insulti sia nei nostri confronti e sia nei confronti dei ragazzi di colore tipo "sei una troia che vai con i sporchi negri" Meglio uno sporco negro che un bianco pulito . Signori il mondo e bello perché vario...a volte anche avariato
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9 years ago
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Per un mazzo di asparagi - seconda parte
La sera, alle 19,40 vado a prendere Lisa all’uscita dal lavoro. Lei fa la commessa in un grande negozio di abbigliamento, ma poi che è molto bella la titolare, la signora Flavia, la fa stare nel reparto di biancheria intima, dice che attira più clienti. La guardo camminare fra la gente che la guarda, la sua mini gonna nera, le sue calze autoreggenti, i tacchi alti le fanno inarcare ancora di più il suo meraviglioso culo. Il leggero impermeabile si apre svolazzando mentre cammina, mi vede ed io la invito a salire.
“ bella signora, vuole un passaggio?” - le dico mentre si avvicina alla vettura.
“ di solito no, ma questa sera ho un certo prurito e devo trovare un bel paletto, dove strusciarmi per farlo passare.” – mi risponde sorridendo mentre si siede in auto.
Mentre si siede, la mini sale ancora di più mostrando un leggerissimo string. Mi eccita, lei lo sa, mi bacia. Quando siamo a casa mentre io preparo la cena, lei prende il telefono portatile dalla cucina e va verso la camera, dove si spoglia per farsi una doccia. Sento che chiama la madre. Silenziosamente vado in sala, dove c’è l’apparecchio fisso, alzo la cornetta e ascolto quello che si dicono. Bastano poche battute per informarla dell’accaduto, indice di una reale complicità, poi senza tanti commenti lei va a fare la doccia. Ceniamo scambiandoci poche parole, le chiedo com’è andato il lavoro, e lei mi risponde che sono le solite cose, signore anziane che credono che delle lingerie possa fare miracoli e ragazzine che sono preoccupate per il seno troppo grosso, tutto qui. Poi mi chiede com’è andata la mia giornata. Esito un momento nel rispondere, lei intuisce il mio imbarazzo e mi prende per meno e mi conduce verso la nostra stanza da letto. Nudi, nel letto con lei che si distende al mio fianco con la guancia appoggiata al mio petto mentre la mano accarezza il mio cazzo moscio, le racconto di quello che c’è stato fra me e sua madre. Mi ascolta in silenzio, poi è la mia volta di avere delle spiegazioni, voglio sapere se anche lei ha l’abitudine di “pagare“ con il suo corpo per delle cose in cambio. Lei rimane appoggiata e incomincia parlare.
“No, non ho mai fatto questo, e devo dire che non approvo molto quando lo fa lei, ma è giusto che tu sappia alcune cose che volevo dirti da tempo. Del mio passato sai tutto, del precedente fidanzato, della sua tremenda gelosia, e di come mi sia innamorata di te che hai sempre apprezzato il mio piacere nell’esibirmi. Ti ho amato subito anche per questo. Da sposata all’inizio non ho mai pensato di tradirti, e non l’avrei mai fatto se non fosse stato per la signora Flavia, la mia datrice di lavoro. Appena assunta lei, si è resa subito conto che amavo stare al centro dell’attenzione dei maschi. Allora ha incominciato a farmi fare delle commissioni sempre fuori dal negozio, piccole cose, ma che erano sempre di pomeriggio, e che poi comportavano di dover passare da casa sua. Vi ho sempre trovato ad attendermi suo marito. Carlo, è un bell’uomo, lavora in Regione e il pomeriggio è sempre in casa. Una volta che sono andata da lui, l’ho trovato in accappatoio, si era appena fatta la doccia, e poi che dovevo prendere delle cose che erano nel computer, lui ha detto che mentre accendeva e faceva stampare i documenti mi offriva un caffè. Siamo andati nella loro cucina, bellissima, moderna e ben messa. Quando ha allungato le braccia per prendere lo zucchero, la cinta si è sciolta e quando si è girato, ho visto cos’aveva fra le gambe; un cazzo fuori dal comune!, bello, lungo come il tuo, ma tanto grosso, ed era solo moscio!. Ho immaginato come sarebbe diventato duro, e mi sono bagnata immediatamente. Lui si è accorto del mio stupore, si è seduto e incominciando a menarselo mi ha detto: spogliati, sei così bella che è un peccato che tu nasconda il tuo corpo sotto dei vestiti. Sono rimasta un momento immobile, indecisa sul da farsi, ma lui con la sua voce calma e risoluta ha continuato a dirmi di spogliarmi, che si sarebbe solo limitato a segarsi in onore della mia bellezza. Ipnotizzata da quel cazzo che stava crescendo in maniera impressionante, ho incominciato a togliermi i vestiti sempre fissandolo. Ben presto ero solo con lo string e il reggiseno, mentre lui lo aveva portato al massimo della sua erezione. Enorme! Sia in lunghezza, sia in circonferenza, grosso come una lattina di birra!. Mi ha invitato ad avvicinarmi, a saggiarne la durezza ed io ho allungato una mano, l’ho stretto e non sono riuscita congiungere le dita. Mi ha appoggiato una mano sulla spalla e mi ha fatto inginocchiare davanti a lui. L’ho afferrato con entrambe le mani ed era tremendamente duro, virile impressionante. Una pressione della sua mano sul mio capo mi ha fatto capire che dovevo leccarlo e così ho fatto. Ho cercato d’infilarlo in bocca, ma ci riusciva a mala pena solo la metà.”
“ leccalo, scorri con la lingua lungo la sua lunghezza fino alle palle.” - mi ha detto .
“ ho incominciato a insalivare un cazzo bellissimo, e quando mi sono trovata in basso e ho visto le palle sono rimasta senza fiato, enormi, perfettamente proporzionate allo strumento, belle piene e grosse, come si vedono nei film porno ad attori di colore, ma erano lì, per me ed io ne ero affascinata. Mi ha slacciato il reggiseno, e ha preso a giocare con i miei capezzoli eccitandomi oltre modo ancora di più. Si è sollevato in piedi e mi ha infilato dentro la gola in palo. Gemevo e ingoiavo con continui conati di vomito che riuscivo trattenere a stento. Poi mi ha invitato a distendermi sul tavolo, e dopo avermi tolto lo sting, si è seduto davanti a me emesse le mie gambe sulle sue spalle a preso a leccarmi.”
…huuhmmm…che profumo eccitante che haii…sei un brodo..adoro le porcelle che si bagnano alla vista del mio palo, ora ti lecco tutta , poi ti sfondo!!!....
“ quelle parole seguite dalla sua lingua infilata fra le pieghe della mia fradicia micetta mi hanno spedito in orbita, non ho capito più nulla e in breve ho avuto un devastante orgasmo.”
….sssiiiiii…godooo!!!....venggggoooooooo!!!!!!......orraaaaa!!!!!!!!.....ssiiiiiiii…..
“ scossa da un tremendo orgasmo ho perduto ogni cognizione di tempo e luogo. A un tratto lui si è alzato e con un colpo secco è entrato per metà dentro di me. L’ho sentito aprirmi, strusciare il suo palo nelle pareti della mia vagina che si dilatava cercando di contenere quell’enorme massa che tendeva ogni muscolo pur di aprirsi un varco dentro di me. Ho inarcato il corpo, spalancato la bocca, ma non sono riuscita a emettere un suono. Lui mi ha afferrato i fianchi e ha spinto ancora.”
… sssiiiii…bella troietta ti spacco!!!!...senti come te la slabbro la tua giovane fichetta!!!!.....
“ è affondato tutto dentro. L’ho sentito sbattere con forza sul fondo e spingere ancora oltre, quasi a voler sfondare anche l’utero. Ho sentito un tremendo dolore/piacere che mi ha fatto provare subito un altro orgasmo che mi ha fatto tremare come mai avevo provato. Ho goduto mentre lui incessantemente mi stantuffava dentro/fuori tutto il suo meraviglioso strumento. Sentivo a ogni affondo sbattere le palle sul culo, ho goduto tanto che a un tratto credo di aver perduto i sensi, mi ricordo solo che mi ha strizzato con forza i capezzoli portandomi di nuovo alla realtà. Sfinita e scossa dai molteplici orgasmi, non ho reagito quando lui si è sfilato e mi ha fatto scendere dal tavolo mi ha rigirato e mi ha piantato il cazzo in culo. L’ha fatto con delicata maestria, spingendolo con decisione, ma lentamente, consapevole forse sia delle dimensioni che della sua lunghezza. L’ho sentito entrate solo per metà. Dopo un momento mi ha afferrato per i fianchi e si è seduto di nuovo con me ancora con mezzo cazzo in culo. Mi ha lasciato di colpo ed io mi sono impalata da sola tutto il resto dentro. Mi è sembrato che non finisse mai. Poi ho cominciato a salire scendere lungo tutta l’asta, lui mi torturava i capezzoli strizzandoli e facendomi gode.”
…. Godi!..senti come ti sfondo anche il culo!!!..dai che te lo pianto tutto dentro!!! Mettiti un dito in figa..dai toccati!!!...
“ l’ho fatto. Ho messo la mano sul mio bottoncino, e mi sono masturbata mentre lui continuava sfondarmi il culo. Ho goduto, sono venuta ancora due volte, poi mi ha fatto alzare, per poi inginocchiare infilandomi di nuovo il cazzo in bocca. Si è segato velocemente e mi ha inondato il viso, il seno e tutta la faccia di tanta sborra. Eruttava in continuazione, mi ha anche messo la punta in bocca, dove, ha scaricato tre abbondanti fiotti di crema densa e dolce. Ho ingoiato, leccato e spremuto tutto ilo suo piacere, mentre lui godeva con me.”
….Sborrooo!!!!!….beviii!!!! ….sssiiiiii…..lecca tuttoooo!!!....sei meravigliosaaa!!!!!........
Mentre parla ho chiuso gli occhi immaginando la scena, il mio cazzo si è gonfiato rapidamente, e lei ora lo sega con più decisione. Poi riprende a parlare.
“Da quella volta sono cambiate alcune cose. C’era una telecamera nascosta che ha ripreso tutto, e l’indomani Flavia mi ha detto che era molto soddisfatta di come avevo goduto con suo marito. Sono rimasta un momento perplessa, ma lei con sorriso mi ha detto che loro oltre ad essere moglie e marito erano anche complici delle loro porcate e che io ero al centro dei loro desideri, si ha detto di entrambi. Infatti una settimana dopo mi hanno invitato a cena da loro. Tu facevi il turno di notte e ti ho detto che uscivo con mamma e che sarei stata a dormire da lei. Quando sono giunta a casa loro, vi erano oltre a Flavia e Carlo altri otto uomini. Per un attimo ho avuto paura, ma lei mi ha tranquillizzato, nessuno mi avrebbe torto un capello, erano tutte persone altolocate e molto ricche, che volevano solo vedere una bella donna spogliarsi nuda per loro. Mi sono eccitata tantissimo, tu sai come mi piace esibirmi, e un simile pubblico esclusivo, solo per me mi ha fatto uscire di testa. Erano tutti seduti in circolo intorno a me, mentre io al centro della sala avevo solo una sedia. Mi sono spogliata con estrema lentezza mentre loro hanno cominciato a tirare fuori i loro attrezzi. Ve ne erano di tutte le dimensioni, ma tutti erano eccitati per me. Mi sono bagnata tantissimo, e quando ero nuda Flavia, si è avvicinata a me nuda anche lei, ha incominciato e leccarmi tutta. Sono impazzita, ho raggiunto velocemente il primo orgasmo senza nemmeno rendermene conto. Poi mi ha fatto distendere sul tappeto e ci siamo avvinghiate in un 69. Sono impazzita, mi ha leccato fino allo sfinimento mentre tutti i maschi in piedi intorno a noi si sono segati fin quando dopo l’ennesimo orgasmo di entrambe ci hanno schizzato addosso tutta la loro sborra. Sentire quelle frustate di piacere colpire il mio corpo, il viso, i seni, la faccia mi ha fatto godere ancora di più. Senza quasi rendermene conto mi sono ritrovata con un cazzo in bocca mentre Flavia mi leccava la semenza che avevo sul corpo, poi qualcuno mi ha scopato, poi uno in culo e via così fin quando tutti ci hanno preso a tre per volta in ogni buco. È stato fantastico!, non ho mai goduto tanto. Da quella sera sono passati alcuni mesi, durante i quali Flavia a conosciuto anche mamma che era venuta a trovarmi a negozio, mi ha chiesto se fosse mia sorella mentre la guardava con due occhi carichi di desiderio. Quando le ho detto che era mia madre e che non si sarebbe fatta tanti problemi a darle una leccata ha esultato di gioia. Circa sei mesi fa, tu eri via tre giorni, per quel corso di addestramento, siamo state invitate entrambe a casa loro. C’erano sempre i soliti nove uomini, e dopo che io mi sono esibita nello spogliarello e Flavia, si è messa a leccarmi anche mamma si è unita a noi, un perfetto triangolo di fiche che si leccavano. Io avevo Flavia fra le gambe, mentre mamma ha perso leccare me ed io lei. È stato emozionante sentire la sua bocca darmi piacere, non me lo sarei mai aspettato. Dopo un orgasmo ci siamo ritrovati i maschi intorno, ci hanno posseduto ripetutamente a tre per volta. Dopo il primo giro ho visto una cosa che mi ha lasciata basita. Un tizio disteso sotto mamma le ha infilato il cazzo davanti, mentre un’altro lo voleva mettere in culo, ma è scivolato davanti ed entrambi sono finiti per scoparla in figa. Lei ha gridato per un attimo, ma loro hanno continuato nel loro gioco. Distratta da ciò che avevo visto, non mi sono resa conto che mentre ero impalata con un cazzo in culo anche il mio secondo anzi che nella figa me l’ha piantato dietro. Ho urlato con tutto il fiato che avevo in gola pur avendo un cazzo in bocca, ma lui ha continuato a sfondarmi il culo ridendo.”
…. Aaa che meraviglia!!!!..ssi un bel culo da spanare!!!…forza ragazzi sfondiamole queste troieee!!!..
“ fortunatamente sono venuti subito e poco dopo mentre si godevano Flavia con un trattamento quasi peggiore, a lei due in figa e uno, non so come in culo, mentre Carlo le infilava il suo in gola, mamma è venuta vicino a me, e mi ha consolato un poco. Dopo quella sera sono stata poco restia, giocare ancora con loro. Nel frattempo Flavia a stretto amicizia con mamma, e lei gli ha detto del particolare di Bruno che ha difficoltà nel venire. Lei ha voluto costatare di persona la cosa e una sera sono andati a cena insieme, poi hanno fatto lo scambio di coppia, e Flavia è quasi impazzita sul cazzo di papà. Aveva invitato anche me, ma io non me la sono sentita di fare sesso con mio padre. Non so perché ma dentro di me qualche cosa stava cambiando pur non sapendo cosa. Circa dieci giorni fa Flavia ci ha invitato a una nova serata insieme con la promessa che nessuno avrebbe ripetuto quello che era successo l’altra volta, aveva notato che io ne ero uscita sconvolta, ma facendomi capire che vi sarebbe stata una bella serata con una novità che avrei dovuto vedere. Mamma ha declinato l’invito per via del ciclo mestruale. Quando sono arrivata, ho trovato le solite persone, ma un maschio era nuovo. Il tizio aveva con se la figlia, una bella ragazza di diciannove anni, ma con un corpo decisamente acerbo, a vederla le avresti dato al massimo quindici anni. Erano tutti indecisi sull’età e lei ha mostrato i documenti per tranquillizzare tutti. Abbiamo inscenato un piccolo gioco, dove, io e lei ci spogliavamo a vicenda, loro erano tutti nudi e con le mazze gia in tiro. Poi mentre Flavia si accingeva a leccarmi, il padre della ragazzina ha sfilato la cinta dei pantaloni e a preso a frustarla con evidente piacere di lei che inarcava il corpo per ricevere meglio i colpi sia sul seno sia sul, ventre, e fra le cosce. Poi quando è diventata tutta rossa per i colpi, si è girata e ha offerto il culo alla furia del padre che la colpiva con estrema durezza e precisione. Quando ne ha avuto, abbastanza l’ha sollevata da terra, e messa dietro una sedia l’ha legata a viso in giù, per poi incularla di botto senza nessuna preparazione. Tutti osservavano eccitati la scena, io ero basita, non riuscivo a capire ma ben presto l’uomo è venuto e ha invitati tutti a inculare e scopare la figlia con durezza, cosa che lei ha gradito particolarmente al punto tale che quando uno dopo aver sborrato le ha pisciato addosso a lei ha ringraziato con le lacrime agli occhi. Ero sconvolta da tanta brutalità, mi hanno scopato anche a me, ma non sono riuscita a godere, non capivo cosa mi fosse presa, poi sul finire ho avuto ben chiaro tutto. Ho visto la ragazzina mentre si rivestiva, era radiosa, la gioia era dipinta sul suo volto, ha baciato i piedi di tutti ringraziandoli per averla umiliata, goduta e questo gli a permesso di dimostrare a lui la sua vera natura. Aveva goduto nel far vedere a suo padre la grande perversione che lei aveva e di come solo lui era riuscito a capire la sua vera natura. In quel momento ho capito pure io cosa non andava: non c’eri TU! Lei si era esibita per lui! Era la stessa cosa che avevo fatto io con te nella spiaggia nudista, quando cinque maschi si erano segati mentre io mi masturbavo. Io mi ero esibita per te, ti succhiavo il cazzo mentre le tue mani mi accarezzavano, ero felice del piacere che la mia esibizione ti dava. In questo contesto la ragazzina si era esibita per lui, come io per te ecco cosa non andava, mi mancavano i tuoi occhi, le tue mani, e il piacere che avrei visto sul tuo volto nel vedermi, godere del tuo piacere. Per questo motivi quando all’alba sei tornato ti ho abbracciato forte, e tu me ne hai chiesto il motivo ti ho detto che avevo sognato di perderti. Hai sorriso, poi stanco ti sei addormentato di fianco a me ed io ti ho guardato dormire, ho ammirato il tuo corpo e mi sono masturbata a finalmente sono riuscita a godere. Ne ho parlato con mia madre, lei ha capito che dovevo coinvolgerti e allora ha elaborato un piano, ti ha chiesto di aggiustare una cosa che lei aveva manomesso. Era vestita in maniera provocante, ma tu non te ne sei forse accorto, quindi quando le hai proposto di andare a raccoglie gli asparagi ha accettato. Ha chiamato il tizio che le l’ha scopata nel bosco, tutti gli anni le porta degli asparagi a casa, e lei lo paga sempre allo stesso modo, ma questa volta ha voluto pagarlo sul campo. Ti ha portato lì di proposito, e quando ti ha visto arrivare dalla collina si è fatta scopare, tanto era te che voleva, che tu le avessi chiesto lo stesso trattamento o che avrebbe dovuto comprare il tuo silenzio non cambiava nulla era te che doveva provocare, farti venire dei dubbi, costringerti a chiedere, e poi è quello che hai fatto. “
Durante tutto il racconto mi ha tenuto il cazzo in mano, dentro di me ho mille dubbi e tante domande.
“ dunque, alla fine dei giochi io sarei l’ingenuo marito che ha portato a spasso le corna .” - le dico
Lei mi sale sopra, s’infila il mio cazzo dentro.
“ ma da come direi che lo sento dentro non sembra che ti sia dispiaciuto tanto, e poi non ti sei ripetutamente scopato mia madre ?, direi che anche tu hai avuto il tuo piacere.” – ribatte ondeggiando su di me.
La rigiro e metto sotto. La scopo con forza, quasi rabbia, ma non per le corna, ma forse per ribadire il fatto che se le sono mancato allora, sono io il suo maschio, e lei questo lo intuisce subito.
….ssi daii scopami!! guarda come godo!! sono la tua troia che gode per te!!!!!!..guarda come solo il tuo piacere mi fa godere!! guarda come solo tu puoi vedermi felice di esibirmi, scopare o altro per te…
La sbatto con furia selvaggia, le gode, alza le gambe e mi cinge i fianchi fin quando esplodo dentro con un orgasmo che ci sconvolge entrambi. Poi ci distendiamo di lato, lei mi accarezza ed è felice. Non so cosa ci riserverà il futuro, se riuscirà a scopare con Bruno o le piacerà ancora esibirsi per altri, ma sono sicuro che lo farà sempre con me. In questa giornata un mazzo di asparagi ha cambiato la mia vita, ne abbiamo fatto una frittata che insieme abbiamo cotto e non bruciato, e ora che la mangio, scopro che ha un sapore diverso, ma è decisamente buona.
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9 years ago
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Un meraviglioso regalo
Davanti al computer, Emmanuelle si incantava ad ogni parola della relazione che stava stilando. Ultimamente non c'era proprio niente che riuscisse a catturare la sua motivazione.....tutto sembrava di una noia mortale.
Improvvisamente, squillo' la suoneria dei messaggi....prese il telefono con poco interesse e....non capì più niente. "Ti voglio. Vengo domani. Solita ora. Vieni a prendermi alla stazione. " Poi nulla più. ...disconnesso. Non era il solito messaggio, era perentorio, quasi impersonale, si chiese addirittura se l'avesse scritto LUI o qualcun'altro che volesse metterla alla prova ma......aveva voglia di crederci, di vederlo, di riaverlo dentro di sé, anche solo per un pomeriggio, e tutto il resto diventava secondario.
Il giorno dopo si svegliò carica, pronta.....più vogliosa di sempre, con il timore che LUI chissà cosa dovesse dirgli per spingerlo ad organizzare un'improvvisata del genere ma anche con la certezza che in qualche modo avrebbe saputo come passare delle ore fantastiche, leggere e divertenti. ....ASSOLUTAMENTE leggere e divertenti!
E in questo senso si preparò....mettendosi un completino sexy ed un vestito nero con una profonda scollatura dietro e la gonna di pelle.....forse poco adatto al mattino ma.....sicuramente adatto alle sue intenzioni.
Dalla stazione direttamente in albergo.
In effetti c'era un pò di tensione nell'aria....qualche carezza sfuggente, chiacchiere del più e del meno....LUI appariva distante, come se fosse altrove con la testa, non completamente lì.
Ogni tanto messaggiava....distratto.
In albergo Emmanuelle decise di prendere l'iniziativa.
Mentre LUI si accendeva una sigaretta davanti alla finestra lei lo abbraccio da dietro, comincio a baciarlo dietro l'orecchio, qualche morso lungo il collo.....nel frattempo gli infilò una mano nei jeans, gli accarezzò il pene, che subito ebbe un guizzo.
Gli disse quanto lo desiderava, ed era vero....non vedeva l'ora di prenderlo dentro di sé.
Lo fece girare lentamente e, mentre a LUI tornava il desiderio di lei, si levò il vestito rimanendo con un Baby Doll prugna che non lasciava niente all'immaginazione.
Si inginocchio' e prese in bocca la sua erezione. Adorava il suo sapore e comincio a leccare quel pene già umido in tutti gli angoli inesplorati....l'aroma leggermente salato sulla punta......lecco' e succhiò con devozione....lo spinse in fondo finché potè, aspettandosi di sentirlo esplodere nella sua bocca ma...LUI all'improvviso la fermò.
Non voleva venire, non in quel modo.....
Emmanuelle si sentì frustrata, voleva soddisfarlo e non sapeva come, non si faceva "avvicinare" davvero.....decise di ritentare.
Lo portò in camera, sul letto, finì di spogliarlo.....si godette lo spettacolo del suo corpo, soffermandosi su quel membro ancora eretto, lo sfiorò ma.....andò oltre....si mise a cavalcioni sul suo viso....non l'aveva mai fatto ....questa volta voleva donarsi tutta.....LUI sembrò risvegliarsi....la attirò a sé ed entrò con la sua lingua dentro di lei.....subito dentro, senza esitazioni.....la leccò e succhiò con l'impeto conosciuto e lei potè finalmente sentirsi nuovamente sua.....appoggiata alla testiera si abbandonò, mugolando come una gatta in calore, e più godeva più LUI incalzava facendola impazzire......era lì, così vicina ad un meraviglioso orgasmo....
Basta! Doveva averlo dentro di sé.
Emmanuelle, si staccò con non poca fatica, e lo abbracciò in un goffo tentativo di farsi penetrare.
LUI scivolò via....si alzò e tornò alla finestra con un'altra sigaretta. ....
Lei decise di lasciarlo stare, dargli del tempo, prima o poi avrebbe capito cosa gli frullava per la testa, cosa di tanto importante l'aveva portato lì ma contemporaneamente lo teneva lontano.....e nell'attesa si addormentò. ...
Lo sentì avvicinarsi di soppiatto, cercando di non fare rumore.....lo senti' accarezzarle le natiche, la schiena, i capelli.....poi le passò un foulard sugli occhi "Shhhh. .....lasciati andare".....le annodo' i lembi dietro la testa e tirò su, lasciandola completamente al buio.
Passarono così diversi minuti. "Ora torno", si alzò e si allontanò. ....
Quando LUI rientrò nella stanza l'atmosfera era cambiata. Emmanuelle sentì una forte tensione sessuale e lo immagino' mentre la guardava famelico.
Le mani partirono dal basso, accarezzarono i lembi degli stivali che erano ancora indosso, e poi il pizzo delle autoreggenti.....gli aprirono le gambe e cominciarono a masturbarla. ...una mano dentro, l'altra che le stuzzicava il capezzolo.
Lei era in estasi. Poi un'altra mano le strinse con forza il sedere cercando di infilare un dito dentro.....
Emmanuelle si ritrasse....seduta sul letto abbassò il foulard e si trovò ai piedi del letto due ragazzi di colore, visibilmente eccitati.
LUI appoggiato alla porta, osservava la scena, con lo sguardo un po' schivo di chi non sa cosa aspettarsi e teme qualcosa ma al tempo stesso era già sul punto di non ritorno.
Gli occhi tradivano un'eccitazione ben poco contenibile.....
Era tutto fuori di testa, ma ora tornavano tante cose.... l'urgenza, la distanza, quella sensazione di confusione tra di loro.
Lei era.....com'era? Arrabbiata.....delusa.....spaventata.....e eccitata, sì. ...terribilmente eccitata.
Vederlo lì, timoroso e speranzoso, le dava una sensazione di infinito potere.
Lo guardò con aria di sfida e. ....tirò su il foulard.
I due ragazzi lo presero come un via libera e si avvicinarono rapidamente, stendendola con un movimento all'unisono.
Due lingue, due bocche ardenti che la succhiavano e leccavano, le mordicchiavano e divoravano i capezzoli induriti.
Le labbra di uno risalirono lungo il collo, quelle dell'altro invece cominciarono a scendere si infilarono nella fessura ricca di umori della sua fica, cominciando a leccarla sensualmente.
Il suo mondo straripava di sensazioni.
I baci di uno la attraversavano, la lingua si spingeva dentro la sua bocca con la stessa forza dominante con cui quell'altra si immergeva nel suo sesso bagnato.
Una cascata di colori le esplose dietro alle palpebre socchiuse e il piacere eruppe in tutto il suo corpo.
I due ragazzi la spostarono. Uno si mise sotto. Le gambe furono divaricate e un cazzo durissimo fu spinto verso l’apertura della sua vagina. Un attimo dopo affondò con decisione dentro di lei, proprio quando le mani risolute che la tenevano per i fianchi la spinsero verso il basso.
Dietro di sé sentì l'altro avvicinarsi, sentì la grossa punta del pene spingere contro l’entrata del suo culo. Gemette disperatamente. Però era tremendamente bagnata e questo facilito' tutto.
Un "no" poco convinto, sussurrato, strozzato, riuscì solo a rendere il ragazzo più delicato. ....si fermò un attimo....poi ricominciò piano....fino ad affondare quasi completamente.
Non avrebbe potuto immaginare qualcosa di più intenso, più piacevole e più forte.
Le spinte si sincronizzarono, sia con il corpo di Emmanuelle che tra di loro, e via via la colmarono sempre più in profondità.
Raggiunse rapidamente l'orgasmo più potente che avesse mai avuto, il corpo percorso da violenti spasmi e la sensazione che quel piacere non finisse mai.
Solo a quel punto i due uomini si unirono a lei con spruzzi di sperma bollente che la ricoprirono completamente.
LUI aveva goduto appieno di tutta la scena, masturbandosi lentamente, accarezzando con sguardo voluttuoso ogni angolo dei loro corpi per incidere nella memoria i più piccoli particolari: i muscoli scuri, tesi, frementi di quei due ragazzi che si erano scopati con tanto impegno la sua donna, il corpo di lei segnato, ora rilassato e bagnato, i respiri e i gemiti che ancora gli risuonavano nella testa.....uno dei suoi più grandi sogni erotici, forse un cliché, comunque un film più volte girato nelle sue fantasie....
Mentre i due ragazzi se ne andavano, LUI si stese accanto ad Emmanuelle, le sfilo' il foulard dal capo e riprese ad accarezzarla precisamente da dove prima si era interrotto, con la stessa delicatezza....ora poteva prendersi nuovamente cura di lei, ritornare a lei, riavvicinarsi.....ebbro e sazio dell'esperienza condivisa.... ora era davvero completamente suo.
DEDICATO AL MIO TRASGRESSIVO LUI
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Maja71,
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Cronaca di una coppia allegra e del singolo giusto
Venerdì sera. 7 febbraio.
"Amò, ma i racconti di Taboo li hai letti?"
"Si, aspè, ho letto quello lì... quello del pescivendolo..."
Lui adora i miei racconti. Lei non lo so. I miei racconti piacciono ai maschietti, ma cosa penserebbe una donna leggendo un mio racconto? Cosa penserebbe poi di me?
Loro sono nella cucina, davanti ai fornelli a preparare la cena. Io, sul divano del soggiorno, riesco a scorgerli con la coda dell'occhio.
"Eh, mo mi dirà "Maniaco! Taboo pervertito!""
Se la ridono "mi è piaciuta soprattutto l'introduzione: "se siete moralisti è inutile che leggete sto racconto", ma infatti! Se sei moralista, che c'è stai a fa su desiderya?!?"
"Appunto! Vai su vatican punto va, o sul sito di padre Cionfoli!"
Ora so che almeno l'introduzione le è piaciuta; e che ho ancora tanto da scoprire del mondo femminile.
Finita la cena, riprendiamo a parlare dei miei racconti. Io e lei sul divano, lui seduto a un metro davanti a noi.
"Magari Taboo scriverà un racconto su di noi..."
Sanno però che ho il pc fuori uso, che non posso ripararlo e per ora mi appoggio al portatile di mia sorella.
"Vabbè" aggiunge lei, leggendomi la mente "di' a tua sorella di lasciarti il portatile per un paio d'ore!"
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Lei è vicino alla tavola. Sta annodando un fazzollettino al collo della bottiglia. Da quando sono entrato in casa non mi sono smosso dal divano. Penso che sia il caso che mi dia una mossa. Mi alzo e mi dirigo verso di lei.
"Ecco un salvagoccia artigianale!"
"Ah, ecco" gli rispondo, sedendomi su uno sgabello attorno alla tavola.
"... amò, ma tu non dovevi fare una cosa?" Borbotta lui dai fornelli.
"Solo se cucini bene..."
"Ma dall'odore mi sembra che la carne stia venendo bene!" aggiungo io, prontamente.
"ah, hai capito questo! Te lo sei scelto bene, l'amichetto. Ma come te lo sei scelto, lui?"
Ci siamo conosciuti alcuni anni fa, su desiderya. Il mio annuncio aveva attirato l'attenzione di lui. "Sono stupefato da ciò che leggo!"
In quel periodo avevo un lavoretto che mi portava alcuni giorni alla settimana ad un paesino vicino al loro. Mi "concesero" un incontro conoscitivo. "Concesero" perchè come singolo non avevo speranze! Senz'auto, patente, esperienza... Avevo scoperto desiderya e tutto il mondo che c'è dietro solo da poche settimane, e ne avevo ancora di cose da scoprire.
Passammo una serata parlando delle nostre esperienze e aspirazioni. O meglio, parlavamo io e lui! Lei era uno schianto, lui simpaticissimo. Ma ero molto ingenuo, timido, e forse interessato più all'amicizia che ad'altro.
Fu una serata piacevole, come quella che si prospetta stasera. Lui porta la cena a tavola; si siede di fronte a me, lei alla mia sinistra. La guardo con disinvoltura, come se non mi facesse nè caldo nè freddo il suo misero abito, che copre solo la schiena e a malapena il petto. Gli arriva giusto sotto i glutei, e fingo di non essermi accorto che non indossa le mutandine; che quello che vedo non è il suo pube ben depilato, ma forse un indumento color carne...
La cena è deliziosa; lui ha cucinato bene e prendo la cosa come di buon auspicio. Abbiamo parlato tanto, la sessualità è stato l'argomento principale, come l'abbiamo vissuta nella nostra vita privata, come viene vissuto in altri mondi, nella spiritualità.
Questa volta io e lei parliamo molto. Dopo quel nostro primo incontro conoscitivo, continuai a sentirli, soprattutto cercai di conquistare l'amicizia di lei. Ma riuscìi solo a tempestarla di sms, e così, dopo alcuni mesi, il rapporto si spense quasi naturalmente.
Alcuni mesi fa, lui mi scrive, complimentandosi per i miei racconti, soprattutto per le mie fantasie... Riprendiamo il rapporto, scrivendoci su desiderya e via sms.
Aver letto le mie fantasie gli da coraggio di parlarmi delle sue... gli piacerebbe realizzarle insieme a me.
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Due settimane fa, un suo messaggio "...finalmente la casa in fitto è pronta e ci stiamo già abitando dentro. eeeee giustamente l'abbiamo battezzata pensando a te... dopo lunedi 2febbraio,torno in puglia,spero di organizzare una cena e averti come nostro ospite. "
Ok. Una cena. Gli rispondo che per me è un piacere.
Alcuni giorni dopo mi risponde "venerdi arrivo e visto ke si sta avvicinando il mio compleanno le ho chiesto se mi regalava un mio grande desiderio, lei ha acconsentito, di conseguenza nn mi tocca ke chiederlo a te.
vorrei festeggiare venerdi sera il mio compleanno, vengo a prenderti alla stazione, organizzo una cena ed una piccola torta, festeggiamo e poi resti a dormire a casa, visto ke nn ci sono treni(il divano nn è comodissimo,ma accettabile) la mattina ti riaccompagno in staz.
sai benissimo ke il sesso è l'ultima cosa, meglio dire ke se ci sarà, sarà solo dopo una lunga conoscenza e ke nn sia scontata.
questa volta,visto ke sono il festeggiato,vorrei fare un eccezzione. :-)"
Entriamo a casa sua. Lei ancora non è tornata da lavoro. Da quell'ultimo messaggio ho vissuto la mia vita come una lunga attesa nella sala d'aspetto di un dentista.
"Mettiti comodo" mi dice accendendomi la tv, davanti a un divano in pelle bianco. Fra i cuscini, uno a forma di cuore.
Dopo aver sistemato le buste della spesa, mi invita a fare un giro della casa. Piccola, ma non mancano i comfort.
Rumori dall'ingresso. E' arrivata. Sono nervosissimo.
"Ciao!" è sempre bellissima.
Si salutano e mi sembra di vedere la classica coppia di innamorati che hanno fatto il grande passo, di vivere insieme "gli hai fatto gli onori di casa?" gli domanda con tono di rimprovero.
"Certo... non è vero, taboo?" Lei sembra non credergli. Chissà se fa sul serio o è il suo modo di giocare? Quel piacere un po' egoistico tutto femminile nello sminuire il proprio uomo.
Lei ha bisogno di una doccia. Io, sul divano, sono concentratissimo sui programmi tv. E' difficile capire come devo comportarmi "il singolo deve essere consapevole del suo ruolo" Quante volte l'ho letto su desiderya; nasce la paura di fare qualcosa di sbagliato, di irrispettoso nei confronti di lui e di lei.
Riesco a vedere la porta socchiusa della camera da letto. "Cosa devo mettermi?"
"Qualcosa di facile da togliere" gli risponde lui.
Per andare dalla stanza da letto al bagno deve passare affianco al divano. Io, nervosissimo, continuo a fissare la tv.
Lui tira fuori una penna usb, mette su un film d'azione. Partono subito le immagini drammatiche viste da un soldato americano in medio oriente.
L'acqua scorre nella doccia "Qualcosa di più allegro no, eh?"
"Metti "i pinguini di madagascar"!" propongo io.
"Si vabbè, non dico proprio "i pinguini di Madagascar"" aggiunge lei.
"Ok, mettiamo "Natale in Iraq" e facciamo felici tutti".
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"Altra cosa, se accetterai, forse è meglio ke noi due, ci diciamo un po cosa ci piace e cosa nn ci piace, cosa vogliamo e cosa fantastichiamo, questo xkè lei nn prende iniziative(tranne se nn le chiedo) e tu, sei abbastanza timido e nn sei uno ke si lancia sulle donne, di conseguenza, il mio compleanno nn voglio passarlo in tre a vedere la tv. :-)"
La serata, per quanto piacevole, non si sta svolgendo come avrebbe voluto lui. Durante la cena ha cercato di farmi capire cosa voleva. Le si è avvicinato più volte, stuzzicandola. Lei non sembrava infastidita, ma io non sapevo proprio cosa fare. Lui le accarezza una spalla, cerca di scivolare giù, di tirargli fuori i seni. Lei si oppone, ma ride divertita. Ho sempre pensato che un gesto del genere mi avrebbe fatto guadagnare solo un ceffone.
Non starò mica rovinandogli la festa? Forse avrei dovuto riufiutarmi, forse non sono quello che cercavano.
"bene, accetto il tuo consiglio e ci lavoriamo sopra. forse è meglio migliorare il mio ego. sono sicuro ke verrà fuori un bellissimo compleanno :-)
nn è carino dirlo,ma viva la sincerità. di ragazzi disposti a stare nel gioco, c'è ne sono davvero tanti, alcuni ke ho conosciuto in chat, anche disposti a farsi umiliare, amanti del sadomaso, e altri disposti pure a pagare.
penso ke se abbiamo tutte queste richieste è perchè di singoli ce ne sono davvero tanti e forse xkè come coppia siamo abbastanza carini e di sicuro giovani(visto ke dopo una ricerca fatta, quasi tutte le coppie sono sopra i 35 e tanti di piu sui i 40anni).
xkè tu? xkè sei VERO! sei cosi come sei ke a me piace tantissimo, poi.... sempre con discrezione,anche quando ti ho fatto capire ke nn c'erano possibilità, hai sempre risposto e hai voluto continuare a coltivare quest amicizia"
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Dulcis in fundo.
La torta la prendiamo sul divano. Il suo abitino misero... Per tutta la serata ho fatto finta di nulla, ma le si vede tutto.
"Cosa bevi?"
"Amò, hai dimenticato? Lui non beve"
"Ha detto il vino, magari qualcosa di più forte la prende"
"Si, infatti" li calmo io "di solito qualcosa di più alcolico lo prendo"
Io e lei siamo seduti sul divano, praticamente uno affianco all'altro, il divano è largo giusto per due persone. Lui si divide tra la cucina e il tavolo a mezzo metro da noi.
"ad esempio, se entri un bar o in un locale per qualcosa da bere, tu che chiedi?"
"mah, direi un whisky..."
Ora è davanti al divano, tra lui e noi ci sono solo due pouf. Apre l'anta del mobile di fronte e incomincia a maneggiare tra le bottiglie.
"Adirittura il liquore al caffè della nonna! Stai a fare sul serio, allora..." esclama lei, aggiungendo che non lo usa che per le occasioni speciali.
"Eh no, scusami, ha detto un whisky, sto solo cercando la bottiglia..."
Lei a volte cambia un po' la posizione. Non posso fare a meno di sbirciare le gambe. Le ginocchia puntano verso destra, ora verso sinistra, mostrandomi di volta in volta un nuovo particolare: il polpaccio sinistro, l'interno coscia destro, la parte bassa del gluteo sinistro, quella cosa lì nel mezzo... non oso ancora accertarmi, anche solo con gli occhi, se è senza mutandine o ne ha una color carne... soprattutto non capisco se quello è il suo modo di invitarmi a fare qualcosa. Come devo comportarmi? Lei lo vuole o mi tirerà uno schiaffo? Cosa vogliono le donne?!?
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La sua bocca addenta la forchetta. Tra una portata e l'altra abbiamo parlato molto, soprattutto di sesso.
Ricordo quand'ero piccolo. Mio padre si avvicinava a mia madre per darle un bacio, una carezza. Lei si dimenava, un verso di disapprovazione e una gomitata nel suo stomaco, senza problemi. Che modello negativo... penso che non si dovrebbero mostrare comportamenti del genere ai propri figli, meglio il divorzio.
"Si, sicuramente. Ma sai, col tempo entrano in gioco vari fattori. L'affetto, la sicurezza dell'abitudine..."
"ma la sessualità è la base di un rapporto di coppia. Io avrei divorziato..."
"Eh ma non pensi che tuo padre cerchi altrove quello che gli manca?"
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"Dai, un sorso di grappa e una tirata..."
Guardo lui, che dopo aver abbassato le luci si è seduto su uno dei due pouf davanti a noi. Gli ricordo di una nostra chiacchierata, quando gli dicevo che il compito della donna è quello di "far cedere in tentazione" l'uomo, che altrimenti penserebbe a godersi incosciente il paradiso terrestre.
Lui annuisce divertito, mentre lei mi scuote il tubo del narghilè davanti al viso, mentre io mi irrigidisco e fisso lo sguardo altrove.
"ma perchè non ti va?"
"No, per motivi salutistci..."
"Eh vabbè" dice lei "il narghilè è come l'aerosol, poi mica lo devi buttare giù, dai solo una tiratina in bocca, per sentire il sapore..."
"No...."
Lei passa il tubo a lui che fa il suo tiro, poi lo riprende. Fa una boccata e me la soffia in faccia
"Ma guardalo, come si irrigidisce! Trattiene pure il respiro!" esclama divertita.
E che mi è sempre sembrato folle fumare, riempire i polmoni di fumo...
"Dai, fai un sorso e tira..."
"Nooo..."
Lei, provocante e provocatrice, continua a soffiarmi in viso. Non so cosa pensare. Non voglio rovinargli il compleanno, devo pur fare qualcosa. I bicchierini li ho tirati giù come nulla, non è un problema... eh già, il fumo nei polmoni no e l'alcool nelle vene si! Che poi è solo un narghilè, non è proprio come la sigaretta... un sorso e poi una tiratina, piccola però, che può far sempre male alla gola... ma quanto mi hanno fatto bere?!?
"Ah, visto? Di che sa?" Nell'offrirmi il narghilè si è fatta sempre più vicina. Ha un seno bellissimo, riesco a intravederlo sotto il suo misero abitino.
"eh, tabacco..."
"Dai, fai un altro tiro..."
"Aspè, prima un altro sorso..." La sagoma di lui, illuminata solo dallo schermo della tv, sembra si goda divertita lo spettacolo, seduta sul suo pouf.
"Ma vedi! Addirittura la sta buttando giù! Il fumo dal naso!"
"Eh, la cosa se la devo fare, la faccio per bene!"
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Mi sono impegnato al massimo, ma non ci sono riuscito. Ci sono caduto anche ora. Ho realizzato che è venerdì notte. E anche ora non sono riuscito a non pensare a lei. Che delusione, e quanto rancore mi è rimasto dentro. L'ho corteggiata per anni, ma ha scelto il più stronzo della compagnia. E' finita sempre così, con i miei amori pazzi... Sicuramente anche lei ora starà facendo l'amore. Involontariamente, ho calcolato i loro tempi, il venerdì è la loro serata... Sono passati sei mesi; quanto male ancora mi fa... "Non ti voglio nella mia vita! ...Ora voglio vivere la mia storia con lui!..."
Lui. L'ho detestato dal primo momento che l'ho visto. Ancora non so se esagero e se la mia diffidenza nei suoi confronti ha un fondamento. Lei mi ha sempre respinto, anche con una certo senso di sgradevolezza, che ovviamente non vuole ammettere "no, non ti odio, mi sei solo indifferente..." eh, meglio essere odiati...
Lei si prepara per la doccia, lui sgomita tra i fornelli.
"Ma poi con quella ragazza come siete rimasti"
Dal divano, gli riassumo la cosa "Ah, ti sei beccato l'asso di picche!"
Quella volta che ebbi l'occasione di starle accanto. Un viaggio con gli amici, seduti sui sedili di dietro.
"oh" mi disse, appena arrivati a destinazione e scesi dall'auto "ma non ti sei mosso di un millimetro per tutto il viaggio!" Interpretai subito pensando fosse semplicemente sbalordita per il controllo assoluto che riesco ad avere del mio corpo.
Ora sono seduto accanto a lei. Mi si è fatta sempre più vicina, lenta lenta. Anch'io, tra fumo e alcool sono sempre meno dritto e più sciolto sul divano. Il mio ginocchio destro è a contatto con il suo sinistro. Ho i brividi lungo la schiena.
Nel buio, non riesco a capire cosa si accennano.
"Eh amò" gli risponde lei "e più di questo che devo fare?!?"
"Eh" aggiungo io, che ho intuito "più di sbartermela in faccia come sta facendo, che deve fare?"
Mi faccio coraggio, lento lento mi avvicino anch'io a lei.
"Mi ricordo un paesano mio..." racconta lui, mentre io, con un gesto rapido e deciso, mi levo gli occhiali e li poggio sul pouf libero.
"...diceva che quando teneva i denti non aveva il pane..." scivolo il dorso della mano destra sulla sua coscia sinistra, l'accarezzo "...e quando poi si è guadagnato il pane, non aveva più i denti!" La mia mano scende su e giù, su e giù.
"Guarda che il tuo maestro spirituale-marziale non dice nulla" aggiunge lei.
"Il mio maestro?!? Ma se lo sapesse, mi direbbe - coglione! Ancora non ti butti?!?"
"Eh! Puoi pure girarla la mano..."
"Ma è sudata..."
"Ma magari è piacevole..."
Prendo coraggio è poggio il palmo. Continuo ad accarezzarla. Cerco di essere il più delicato possibile. Anche lei ha cominciato ad accarezzarmi le spalle. Mi accarezza fra i capelli, è magnifico.
"Amò, mi sa che è come te, gli piacciono i grattini!"
Sento che sto perdendo il controllo. Sciolgo ogni resistenza. Faccio salire la mia mano sul suo corpo, ma non riesco a fare a meno di accarezzarla con il dorso.
PAT! Mi tiro uno schiaffo sulla mano "AH, non devo usare il dorso!"
Lei sembra divertita. La punta delle mie dita scorrono sul suo corpo; le infilo sotto il vestitino, come le accarezzavo le gambe, ora le accarezzo il seno. Lei vuole spronarmi un po' di più, inizia a darmi dei bacini sul collo. Quanto è bello...
Sento il suo seno. Senza vederlo, con gli occhi della mente. Le mie dita sentono i capezzoli. Delicato, glieli sfioro. Lentamente. Su, Giù. Poi delle piccole rotazioni; sento la sua pelle, i bordi delle sue mammelle. Lui me l'aveva detto, non ce ne sono seni così belli. Quanto aveva ragione...
Sono rapito. Chinandomi lentamente e raccolto, porto il mio viso al suo seno. Inizio a baciarla anch'io, morbido e passionale. Quasi mi sdraio su di lei, facendogli sentire la presenza del mio bassoventre.
"Ah, però!" Mi chiede di usare la lingua. Non solo me lo chiede, ma me lo dimostra pure, continuando a baciarmi sul collo. Che meraviglia... "Ora capisci perchè si usa la lingua?" Devo ricambiare. Non posso fare a meno di dirgli "hai un buon sapore"
"Grazie. Questo ha una donna fa sempre piacere sentirselo dire"
Allunga la sua mano al mio petto. Mi allontano da lei quel poco che basta per permettergli di sbottonarmi la camicia, cominciando dall'alto. Movimenti delicati, ardenti. E' una sensazione piacevolissima. Anche lei comincia a baciarmi il petto. Ogni bacio sembra una pugnalata. Le sue labbra calde, umide, sulla mia pelle vergine e sensibile. Mi bacia il petto. Più scende e più la sensazione si fa fitta e dolorosa. Scende giù, fino al mio ventre.
Io continuo a cercarla con le mani e con le labbra. Mentra la bacio la frugo con la punta delle dita, e sono perfino stupito sentendola emettere piccoli gemiti. Ancora non mi sembra vero che le sensazioni piacevoli che sta provando sono dovute a me, alle mie labbra, al movimento delle mie dita. Le cerco le ascelle. Sono un punto del corpo delle donne che mi ha sempre attratto. Un po' me lo impedisce, forse le fa solletico.
Lei intanto realizza quello che non sa essere uno dei sogni della mia adolescenza. Le sue mano scendono fino lì. Mi accarezza il pacco. Sta per sbottonarmi i calzoni. Quanto mi eccita l'idea di una donna che cerca il mio cazzo...
Con movimenti lenti e desiderosi, mi sbottona la cintura, mi abbassa la zip e mi infila una mano nelle mutande. La lascio un po' fare, la cosa è troppo deliziosa. Poi alzo il bacino, e l'aiuto a calarmi pantaloni e mutande.
Non la guardo mentre si china a baciarmelo. L'immagine potrebbe farmi perdere il controllo e verrei in un istante. Io, che ho già esplorato ogni parte del suo corpo, penso sia il momento di abbattere l'ultimo taboo.
La punta delle mie dita cominciano ad accarezzarle il pube.
"Ah, ma non hai le mutande!"
Lei scoppia a ridere. E sento la sua lingua avvolgermi il cazzo. Sento la sua bocca, i suoi denti. Il rumore delle sue labbra che succhiano è eccitantissimo.
Io non vedo nulla; le luci sono spente, a parte lo schermo della tv che trasmette inutilmente chissà cosa, e non ho gli occhiali. Continuo a scoprire il suo corpo ad occhi chiusi, solo con il tatto. Ne ho viste tante su internet. Così riesco a riconoscere le grandi labbra, l'apertura vaginale, il clitoride. E' inutile cercare di capire cosa devo fare, forse è meglio lasciarmi andare, seguire l'istinto. E' porto il mio dito indice su e giù; scorre lentamente dall'alto in basso e viceversa lungo la sua fica.
Il suo breve e deciso gemito è musica per le mie orecchie, mi fa capire che sono sulla buona strada. Continuo così, a volte scorrendo su e giù, a volte roteando su quello che penso sia il clitoride. Lei un po' me lo succhia e un po' lo bacia, mentre io scopro allegramente cosa vuol dire quando le donne si bagnano.
Andiamo avanti un bel po', fino a quando gli faccio intuire che ho bisogno di asciugarmi la mano.
"si, si, ho capito, aspetta..." mi dice alzandosi e andano a prendermi un asciugamano. Solo ora mi accorgo che lui non c'è. Forse si è allontanato per mettermi più a mio agio.
Lei torna. Mi da un asciugamano e si risiede accanto a me. Ripulito, torno ad abbracciarla e a baciarle il collo. Voglio far scorrere le mie mani a palmo pieno lungo la sua schiena, scorrendo delicatamente sulla spina dorsale, per poi accarezzarle i glutei. Lei ricambia.
Andiamo avanti così fino a quando lui non rientra. Sappiamo tutti cosa stiamo cercando. Io e lei continuiamo indisturbati, lui quasi indifferente mette in ordine le sue cose. Dopo un po' anche lui si avvicina. Rimane in piedi dietro di lei, e prende a masturbarla.
"Senti come è bagnata, senti..."
Lei geme "Amò, ma il compleanno stasera è il tuo o il mio?"
Gli sta piacendo. Ma che vorranno mai le donne? Possibile che anche il mio ultimo amore sfortunato voleva dirmi questo? "non ti sei mosso di un millimetro!" Possibile che aspettava una mia iniziativa?
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La tv trasmette inutilmente i suoi programmi, almeno fino a quando lo speaker di un canale radio-tv annuncia che è sabato 8 febbraio. Ah, ma è anche il suo compleanno! Quell'altro amore sfortunato mio... Anche lei, corteggiata per anni e sempre respinto. Anche lei ebbe la geniale idea di fidanzarsi con un bellimbusto spaccone. Si vedeva che era l'uomo sbagliato. Ora sta con un altro, e da diversi anni. Spero stia bene, soprattutto stasera, che sicuramente starà festeggiando con gli amici suoi più cari il suo compleanno.
"Forse è meglio se ci spostiamo in camera da letto" dice lui.
Lei è già sul letto. Io lo raggiungo. Mi siedo sul bordo del letto e comincio a spogliarmi. Lei è dietro di me.
"mi tolgo le calze, che forse sono poco sexy..."
"secondo me ti fai troppi problemi..." mi dice lei avvicinandosi e avvinghiando le sue braccia alle mie spalle, riprendendomi ad accarezzare e baciare. Io mi abbandono completamente alla sua passionalità.
Mi bacia per un bel po' prima che io reclini lentissimamente la testa all'indietro, accompagnata dal mio piacere, e incominci a ricambiare i suoi baci. E non c'è solo quello da ricambiare.
Dopo non so quanto tempo passato a goderci reciprocamente, mi giro deciso verso di lei. Le bacio il petto, e pian piano scendo, le bacio il pancino, e giù giù fino al pube. Che profumo meraviglioso...
Come per il ditalino, anche per il cunilingus mi affido all'istinto e al mio piacere personale, oltre che a quello che ho visto per anni nei porno...
Lei è supina sul letto, le gambe abbastanza aperte. Io, quasi inginocchiato con il viso sulla sua femminilità, alterno baci a colpi di lingua; delicatamente e con un ritmo lento ma regolare gli lecco il clitoride, qualche volta scendendo un po' più giù, all'apertura vaginale.
Clitoride e vagina sono due parti così vicine del corpo, eppure come sono distinguibili per il senso del gusto, per la consistenza, per le differenti reazioni che la mia lingua provocano in lei.
Incomincio a leccare in maniera più decisa e veloce. Lei incomincia a gemere così forte che il suo partner, che nel frattempo si è messo in piedi vicino al suo viso per baciarla e farsi succhiare, le chiede di abbassare la voce per non far sentire ai vicini.
"Stasera è il compleanno un po' di tutti!" Neanche sa quanto ha ragione... "...e diceva di non avere esperienza... per me ci ha preso per il culo!"
Assumo un ritmo incalzante. La lecco così veloce che praticamente non stacco il viso dal suo pube, e la mia lingua non si muove più lontano di un centimetro dal suo clitoride. Lei con una mano mi spinge la testa sul pube... fantastico, avevo sentito dire che le donne lo fanno quando il cunilingus sta funzionando.
"Amò, mettimi un dito dentro!"
Mi raggiunge, io continuo incessantemente a martoriarle il clitoride con la lingua, lui con un dito gli da colpi vigorosi nella vagina. Lei arriva al culmine.
Geme in un modo che quasi mi sconvolge. Sembra quasi che stia piangendo. Si rannicchia su di un fianco in posizione fetale, con una mano fra le cosce. Io, per fare un gesto carino, le accenno una carezza a un gamba, ma lei con un breve scatto mi fa capire che non vuole essere toccata.
"Lei è molto sensibile..."
Dopo qualche attimo si riprende. Torna in posizione supina; asciugandosi ci dice "siete stati bravi..." dopo un po' aggiunge "sdraiati"
Io eseguo. Decido di rimanere completamente passivo, soprattutto per concentrarmi ed evitare di venire.
Riprende a succhiarmi. E' una sensazione dolcissima; sono quasi in trance. Qualche volta mi risveglio, e l'immagine che mi si mostra è io sdraiato sul letto, lei a pecorina che mi sbocchina mentre lui dietro la scopa.
"Amò, mi sembra di avere un coniglio dietro!"
Io, divertito, mi riabbandono.
In un altro momento di lucidità, vedo lei che mi infila un preservativo. Ma lo voglio veramente?
_____________________________________________________
Lui prepara il narghilè. Lei sul divano ha cominciato a sedurmi.
Ci guarda e mi fa "assomigli a me, anch'io quand'ero ragazzino con le donne ero esattamente così"
"Si amò, ma tu eri un po' più piccolo... ti sei svegliato un po' prima"
Mi torna in mente quando lui mi scriveva di lei, delle sue risposte quando le proponeva di incontrarci "ma figurati! Se lasci me e Taboo seduti su una sedia, quando torni ci ritrovi esattamente come ci hai lasciati! Non si sposterebbe di un millimetro!"
Non aveva tutti i torti. Ce ne ho messo di tempo per scioglermi, ne hanno sudate di camicie per trascinarmi sul letto!
Lei è sdraiata a pancia in su. Io sono alla sua sinistra, lui a destra; siamo inginocchiati vicini ai suoi fianchi, con i membri rivolti verso il suo viso. Ci masturba, qualche volta ci delizia con la bocca.
E' un momento fantastico, visto tante volte su internet... la cosa mi eccita tanto che perdo ogni inibizione e realizzo una mia fantasia: le scopo la bocca.
Lei capisce le mie intenzioni e mi asseconda. Potessi vedermi: io muovo freneticamente il bacino avanti e indietro nella sua bocca, lei asseconda il mio ritmo con la testa.
Lui intanto si masturba freneticamente "ci sei?"
...Eh no, per assurdo non ci sono! E non capisco, sicuramente sono eccitato, lo dimostra il fatto che ho il pene in erezione, e sento il piacere montare dal fondo del cazzo.
Anche lui vuole realizzare la sua fantasia: la "doccia". Ha il pene indirizzato sulle sue tette, vuole che la docciamo insieme.
Ma proprio non mi esce nulla... mi masturbo freneticamente, a volte sento che sta per arrivare, ma proprio non vuole uscire.
"Vabbè, finisco io" taglia corto lui.
Le viene sul petto, qualche schizzo va anche oltre la spalla. E' venuto molto, doveva essere molto eccitato.
Lei si alza e va a farsi la doccia. Lui si accascia sul letto e si gode l'estasi del post-orgasmo.... Io cerco di non drammatizzare! Soprattutto sono curioso di sapere come affronteremo questa mancanza, che non solo non riesco a spiegarmi, ma mi fa anche un po' paura: non è che mi si è rotto qualcosa li sotto?
Mi viene un dubbio. Aspetto che il bagno sia libero. Mi dirigo verso il water. Dubbio confermato, avevo la vescica troppo piena... Che figura! E adesso come glielo spiego a lui!
_____________________________________________________
E' buio. Il divano non è comodissimo, ma non è per nulla un problema. Lei è stata molto gentile, mi ha offerto un asciugamano e mi ha invitato a fare la doccia.
Lui mi ha detto qualche frase "è successo anche a me, le prime volte è difficile gestire una coppia..." Con gli occhi sbarrati guardo il buio, e penso a come spiegargli la mia teoria sul mio incidente... e se invece mi sbagliassi? Se veramente, a furia di rimandare, mi si è rotto qualcosa? Domani mattina, appena torno a casa, vado su youzozz e verifico...
Che serata... Chissà loro tre dove, come l'avranno passata... vabbè, ormai l'unico contatto che ho con il mio primo amore è su fb, quando mi invita a giocare a kitchen scramble... l'altra sicuramente stara vivendo le ultime emozioni di un nuovo compleanno... e il mio ultimo folle amore sicuramente sarà sotto le lenzuola, abbracciato a lui... la mia amica coppia dorme nella stanza affianco; chissà cosa passa a loro per la testa...
E io qui, che non so esattamente dove sono, che non riesco ad accontentarmi di una sola vita e devo sognare quelle degli altri fuori da questa stanza, avvolto dal buio a chiedermi se in tutto questo c'è un perchè.
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9 years ago
admin, 75
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Schiavo leccatore di una coppia (seconda parte))
........"Leccamela bene e preparami troia" io mi ci tuffo e comincio a succhiare e leccare la clito con la punta della lingua,cosa che lei gradisce molto perchè inizia e a premere dietro la mia nuca per far aderire sempre di più la mia bocca alla sua figa.
Nel frattempo al marito viene in mente una variante , mi sposta e fa sedere la moglie su di se ma senza penetrarla,io quindi sempre in ginocchio mi ritrovo a portata di bocca sia la figa di lei che il cazzo del marito che spunta tra le sue gambe spalancate.
"Leccala così mia moglie" esclama lui con un perfido sorrisetto,anche la moglie sorride e afferra la mia nuca guidando la mia leccata su e giù tra la sua passerona e la cappella di lui roteando anche il bacino per sentire meglio la lingua"Ti succhia bene?" dice lei al marito che nel frattempo mugola di piacere,sento gli umori di lei riversarsi sulla cappella che io prontamente ripulisco, sento che godono entrambi della mia lingua mentre si baciano e lei mi tiene ferma la testa fra le sue gambe.
Finito tale trattamento lui esordisce"Adesso noi scopiamo e tu ci farai da assistente",neanche il tempo di capire che mi afferra la testa e me la fa posare sul ventre della moglie che,nel frattempo, era seduta a gambe spalancate.La penetra e mi spinge la testa in modo che io possa leccarla, mentre la scopa (io ho il mio cazzo fuori e comincio a masturbarmi )dopo un paio di minuti lo tira fuori e me lo ficca in bocca mi da qualche colpo e lo rimette nella figa della moglie che nel frattempo gode e mi insulta"Ohhhh siiiiiii lecca lecca troia leccaciiiiii mmmm ohhhhh"e nel mentre mi accarezza il culo e gioca col mio buchetto depilato.Il marito emette un grugnito "Ti vengo dentro troiaaaaa" "Siiiiiiii" io sono lì tra loro due con la testa tra i loro sessi uniti e non c'è altro posto in cui vorrei essere,lui estrae il cazzo e se lo fa ripulire da me,la moglie è ancora lì a gambe aperte gocciolante"Adesso lecca lei,puliscila" lei si sistema apre la figa con le dita "Bevici troia mmmmmmm leccami fammi venire mentre me la pulisci"io eseguo e lecco la figa di lei con tutti i suoi umori misti alla sborra del marito, a quel punto esplosi anche io in una sborrata colossale........Siamo tutt'ora in contatto ,dove la trovano una troia come me ;-) P.S. Il racconto è verissimo al 100%
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9 years ago
piacerebsx77,
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Per un mazzo di asparagi
Per un mazzo di asparagi
Mi chiamo Mario, ho venticinque anni e sono sposato con Lisa mia coetanea. Siamo sposati da tre anni, e al momento non abbiamo figli. Lisa è una bella donna, alta uno e settantacinque, occhi scuri capelli neri, bocca ampia e labbra carnose. Ha una quarta di seno, cosce lunghe e un bel culo, anche se lei dice che è troppo grande a me fa impazzire, specie quando lo trafiggo con il mio cazzo, che, anche se, non è da super dotato è un calibro venti di tutto rispetto. Come lavoro, lei fa la commessa, mentre io il pompiere. Sessualmente parlando è una donna molto calda, che ama il sesso e non si fa molti complessi quando c’è da vivere delle interessanti esperienze. Non pratichiamo lo scambio, ma amiamo il nudismo che ci ha regalato dei momenti molto erotici. Ama molto succhiarlo, ingoia piacevolmente quando mi fa sborrare in bocca e come ho detto, lo prende piacevolmente anche nel culo. Abitiamo in una zona nuova della città, a poca distanza dai miei suoceri, mentre i miei genitori abitano in un paese vicino. Bruno, mio suocero, è un pezzo uomo di media statura, tipo calmo e di poche parole, fa il camionista e resta fuori casa dalla domenica sera il venerdì successivo. Ada è mia suocera, è una bella donna, alta come mia moglie, stessa grandezza di seno, e colore di capelli e occhi, è molto solare e allegra, insieme al marito formano una bella coppia molto affiatata. Spesso quando escono lei e mia moglie sembrano due sorelle tanto si assomigliano fisicamente. Fra me e la mia suocera vi è un bel rapporto, e quando ha qualche problema, è a me che si rivolge, come alcuni giorni fa quando mi ha chiamato dicendo che le scattava sempre il salvavita e non riusciva a capire il motivo. Appena uscito dal turno di notte, sono passato da lei è ho risolto velocemente il problema, era una presa di corrente che faceva contatto. Mentre aggiustavo il guasto, lei era intenta a curare il giardino, insieme concordiamo che la primavera è arrivata. Mi ha preparato un caffè, e mentre lo bevevo, abbiamo parlato della possibilità di andare l’indomani a cercare degli asparagi, primizia di cui siamo tutti ghiotti. L’indomani, come d’accordo ci siamo recati in una zona dove ci sono ottime possibilità di trovarne e lei appena scesi dalla vettura m’indica un posto lì vicino.
“ cerca qui, ci sono molte piante di asparagi, poi raggiungimi sul sentiero, io vado dall’altra parte della collina.”
Cerco fra le piante e subito mi rendo conto che già ci sono passati e ne devono aver raccolti parecchi. In ogni caso ne trovo un discreto mazzetto, poi stanco decido di risalire la piccola collina per scendere dall’altro lato invece che fare il sentiero. Quando sono sull’altro versante, vedo, mia suocera parlare allegramente con un tizio più anziano e poco dopo appartarsi dietro dei cespugli di ginestre. In un attimo lei abbassa i pantaloni della tuta e si mette a 90° mentre il tizio tirato fuori un discreto cazzo la penetra di colpo da dietro e incomincia subito a pomparla di buona lena. Resto basito dallo spettacolo inatteso, non avrei mai creduto di vedere una simile cosa fatta da mia suocera che ho sempre considerato una persona corretta, e mai ho visto in lei una femmina da scopare. Il tizio la tiene ferma per i fianchi e la sbatte molto velocemente e ben presto se ne viene con un grugnito da vero porco. Poi mentre lui si riveste e se ne va lei raccoglie i due grossi mazzi di asparagi e va verso il sentiero. Ritorno velocemente sui miei passi e vado ad attenderla dall’altra parte della collina. Quando arriva, mi mostra soddisfatta i due mazzi.
“ vedo che ne hai trovati pochi, guarda e impara.” - mi dice ridendo.
Io mi avvicino, mi sposto verso un tronco d’albero quasi penduto e con un sorriso ironico le rispondo:
“ certo è facile farseli raccogliere da un altro e poi pagarli con una scopata.”
Resta un momento in silenzio, mi si avvicina e poi mi guarda dritto negli occhi.
“ non andrai a raccontarlo in giro, spero? In ogni caso per due mazzi una scopata mi sembra un prezzo equo.” – mi risponde seria.
“ non me ne frega nulla di come o quanto li hai pagati, ma voglio guadagnarci qualche cosa anch’io.” – gli ribatto toccandomi il pacco quasi duro.
Lei sorride compiaciuta, poi s’inginocchia davanti a me ed estrae il mio cazzo .
“ Lisa mi ha detto che hai un bell’attrezzo, ed io e da un po che ne avevo voglia di assaggiarlo. Il porco è stato troppo veloce, non ho avuto nemmeno il tempo di scaldarmi che era già tutto finito, quindi se mi fai godere, dividerò i mazzi con te. “ – detto questo lo infila direttamente in gola.
Resto immobile, stordito sia dalle sue parole che dal suo modo davvero sconvolgente di succhiarmi il cazzo.
“ come?’ che dici Lisa ti racconta di noi?” - le chiedo con un filo di voce.
“ mio caro, fra noi due non abbiamo segreti di nessun genere, lei sa cosa faccio io e lei mi racconta cosa fa lei, tutto in ogni dettaglio.” - mi risponde sfilandosi per un attimo il palo dalla bocca .
Sono sconvolto, la mia mente inizia a vagare inseguendo mille pensieri, ma lei mi riporta alla realtà, si abbassa i pantaloni fino alla caviglia e si distende sul tronco.
“ dai prendimi, ti prego fammi godere.” – mi dice con voce molto languida ed eccitata.
La penetro in un sol colpo. Come un ariete entro in lei che è gia fradicia della semenza dell’altro, quando raggiungo il fondo, sbatto con forza sul collo dell’utero e le provoco un improvviso orgasmo.
…….aaaahhhh….ssiiiiiii……gggooooodddooooo!!!!!!!....siiiii sfondami daiiiiii…sbattimelo in fondooooo!!!..
Gode e si dimena sotto di me. Io la pompo di gran carriera, sono eccitato e nello stesso tempo mi sembra un sogno. Mentre la scopo la mia mente, torna alle sue parole, mi sorge il dubbio che anche Lisa possa essersi venduta per interesse. La cosa mi sconvolge e Ada se ne accorge ci va giù dura.
“ mio giovane torello ti vedo pensieroso, starai sicuramente domandandoti se anche tua moglie è un po zoccola come la madre. Accidenti al solo pensiero ti si è gonfiato di più il cazzo! Allora anche a te come a Bruno, piace pensare che tua moglie sia un po troia! Dai torello scopami, dai che sei un vero toro corna comprese!” - mi dice ridendo.
La sbatto con furore e dopo l’ennesimo orgasmo, le scarico dentro tre fiotti di semenza calda che la fanno godere ancora di più. Sfinito, confuso, mi sfilo da lei e mi appoggio alla pianta mentre lei presi dei fazzolettini, si asciuga e si riveste, poi si gira verso di me e mi guarda divertita.
“ sei stato bravo, mi hai fatto godere, quindi finisco l’opera. “ - mi dice inginocchiandosi davanti a me e lo mette tutto in bocca, fino a che non è del tutto pulito.
Poi si rialza, e m’invita a pranzo da lei. Durante il tragitto nessuno di noi due parla. Io insegue i miei pensieri. Ricordo le porcate con Lisa, specie al mare nelle spiagge nudiste, dove, lei ama far emergere la sua meravigliosa vena esibizionista, ma non è mai andati oltre un certo limite. Il massimo è stato lo scorso anno, quando aveva radunato cinque maschi davanti a se che si segavano mentre lei mi succhiava il cazzo, poi a preteso che tutti le sborrassero sui piedi. Raggiunta casa di Ada in pochi minuti lei organizza il pranzo, e mentre mangiamo io torno sull’argomento. Cerco di capire, e lei non mi lesina una spiegazione.
“ tutto è cominciato qualche anno fa, quando Bruno ha cominciato a lavorare con il camion, quando tornava, mi scopava alla grande, ma ha il problema che non riesce a venire facilmente. Una sera, dopo che mi stava scopando da due ore ed io ero sfinita, mi ha chiesto se durante la settimana mi fossi fatta sbattere da qualche maschio. Io lo guardo, egli dico: non uno, ma tre. È venuto immediatamente. Da allora vuole sempre che gli racconti come mi faccio sbattere da altri maschi, a volte è vero altre sono solo fantasie, come con te. La sera che vi siete sposati eravamo a letto e lui mentre mi scopava mi chiede se mi sarebbe piaciuto farmi sbattere da te, se avrei voluto essere al posto di Lisa. Gli ho risposto di si e lui se ne venuto come un fiume in piena. Anche lui ha le sue avventure, quando va con la bisarca in Polonia a caricare le auto, resta a dormire da una troietta del posto che si fa ammazzare di scopate, poverina non conosce il trucco per farlo venire. In ogni caso tu sei spesso nelle mie fantasie, e questo lo sa anche Lisa, la quale mi ha detto che la sbatti da Dio.”
Mentre parla, mi sono eccitato di nuovo, mi alzo e mi metto di lato a lei con il cazzo in mano. Lei beve un sorso di vino, poi si alza lo afferra e mi dice di andare in camera sua, vuole stare più comoda. Durante il tragitto dalla cucina alla camera ci denudiamo e distesi sul letto incominciamo baciarci con passione, poi lei scende verso il basso e lo prende di nuovo in gola. Mi fa morire per qualche secondo poi di colpo sale su di me e se lo pianta dentro tutto fino in fondo. Si muove c9on calma, assapora il piacere di sentirlo dentro che le batte sul fondo facendole quasi male, ma le piace, mi fa stringere i capezzoli con forza.
…sssiii….dddaiiii sfondmiiii…stringiii fammii….. maleee…..hhhhaaaiiiii!!....sssiiiii…vengoooo!!!!!.......
Gode, mentre io inarco le gambe e incomincio a sbatterla dal basso facendola sobbalzare sul mio cazzo e ogni volta che ricade giù le sbatto il fondo della fica. Gode, si dimena e urla di piacere. Gli orgasmi si susseguono senza sosta, poi sfinita si distende su di me. Sento il suo cuore battere come un tamburo impazzito. Resta un poco così poi scivola di lato.
“ prendimi dietro, Bruno ce l’ha troppo grosso e mi fa male nel culo, ma a me piace un casino e il tuo mi sembra perfetto, dai sfondami il culo.!! - mi dice con un filo di voce.
Le passo un braccio sotto il collo e mentre le pianto il cazzo in culo le strizzo un capezzolo fino al dolore, mentre con l’altra mano le pianto due dita in fica. Impazzisce!!!. Urla che la faccio morire, gode e si dimena tra un orgasmo e l’altro.
“ immagina di avere due cazzi che ti sfondano!!.” – le sussurro all’orecchio.
…… sssiiiii …li senttooooo!!! Due cazzi che mi sfondateeee!!!! Sssi tu e Bruno!!....ssiiii..venggooo!!!.....
È troppo anche per me. L’idea di scoparla davanti a lui mi eccita da morire e non resisto oltre. Sborro con un affondo dentro il suo culo. Lei lo sente e ha un altro orgasmo.
………….sssiiiiiiii……veeennGGGGOOOOOOooo!!!!...godddooooo…..ssisiiiiiii…porco! riempimi!!!!!!........
Restiamo un momento abbracciati, poi lentamente si scioglie e va verso il bagno, dove, sento che si fa una rapida doccia. Resto lì disteso con il cazzo impiastricciato dai suoi e miei umori, ma la mia mente insegue mille e uno pensieri. Credo che dovrò spiegarmi con Lisa, o forse anche lei dovrà dirmi qualche cosa. Lei torna avvolta in un telo, si piega per prendere della biancheria in un cassetto, poi si distende sul letto, imbocca il mio cazzo fra le labbra e lo lecca con estrema passione.
“ mi figlia è proprio fortunata, sei un bel maschio e hai un bel cazzo che sai usare proprio bene. Ti ringrazio mi hai fatto godere molto. Non starti a dannare l’anima con la tua gelosia, se anche avesse fatto una scopata extra non è la fine del mondo. Divertiti e falla divertire anche a lei e vedrai che la vita ti sorriderà sempre. “ - mi dice ridendo mentre me ne vado in bagno.
Certo, per un mazzo di asparagi ho scoperto una cosa che non immaginavo, ma il fatto è che ora siamo già alla frittata, e ora stà a me cuocerla bene senza farla bruciare.
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 7 hours ago -
Milf
Ho il cuore che batte forte, e l’animo leggero di una ragazzina. Ti vedo arrivare lentamente dentro la tua macchina, tra i riflessi del vetro vedo appena il tuo sorriso. Sì, sei tu. Sei quello che mi ha fatto impazzire al telefono, quello che ha risvegliato i miei sensi morti e sepolti sotto una montagna di polvere. Sei più bello dal vivo che in foto. Son qui in piedi, in questo luogo che non ha senso se non per il nostro punto d’incontro, con i capelli scomposti da un leggero vento. Chissà cosa scatta nella mente di quelli come noi, che si conoscono tramite un banale contatto telefonico di lavoro, prima litigano, poi fanno pace e si stanno simpatici, e cominciano a scriversi messaggini ironici. E dopo i primi messaggini divertenti, non si sa bene come, ci si ritrova catapultati in un gioco fatto di seduzione e attrazione senza freni. Questo appuntamento è passione incontrollabile travestita da “amicizia”, e lo sappiamo bene. Io quarantun'anni e tu venticinque, ma non farmici pensare, prima che torno indietro. Apro la portiera dell’auto mentre ci guardiamo sorridendo, mi dici che dimostro meno anni di quelli che ho realmente, e questo mi da coraggio. Ci presentiamo, e senza la minima esitazione le nostre labbra si sfiorano e si assaporano in un intreccio di lingue calde e assetate. Sei esattamente come ti immaginavo. Le tue labbra carnose sono morbide, la tua lingua ha un sapore che mi sembra di aver già conosciuto, i tuoi abbracci sono caldi e avvolgenti. Mentre mi accarezzi i capezzoli e passi la tua lingua sul collo mi dimentico di chi sono, da dove vengo e perché . La mia testa reclinata indietro, mentre ti monto con tutta la voglia che ho maturato in questi quindici giorni fatti di messaggi provocatori. Ti mordo leggermente le labbra, ti succhio la lingua per bere un po’ di te, che in questo momento vorrei entrassi nel posto più profondo del mio corpo. Ti muovi sotto di me con movimenti circolari, tenendomi salde le chiappe fra le tue grandi mani, che ogni tanto si staccano per darmi qualche sculacciata e affondi i colpi in un mare di liquido caldo che copioso cola sino a bagnarti lo scroto.
Con te mi sono persa e ritrovata. Ho perso quella donna ormai nascosta sotto un’enorme strato di polvere, quella sfiduciata e delusa, e ho ritrovato quella donna che è ancora capace di amare, di dare e provare piacere. Tu non lo sai, e forse non lo saprai mai, ma con te ho ricominciato ad essere io.
Grazie A.
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5
9 years ago
WomanInChains,
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Primo incontro!
Il racconto è scritto da una donna piu' grande di me, che frequento ogni tanto, tra i vari giochi, gli ho proposto di scrivere del primo incontro tra di noi,cosi' per avere un ricordo, lei accettò subito e quindi mi sono limitato a fare un copia-incolla,aggiungendo solo questa piccola premessa, se vi piacerà chiederò di scriverne altri e forse un giorno mostrerò a lei questa mia pagina segreta e ben custodita!
Le prime volte che ti ho visto non hai subito attirato la mia attenzione, ma io amo parlare con le persone perché spesso le espressioni e i modi di parlare o pensare intrigano ancor più di un solo aspetto fisico, diciamo che un uomo mi deve piacere in tutto.Cosi' facendo,hai attirato la mia attenzione, io una donna con tantissime esperienze di vita,l'ex marito, l'ex compagno,adesso mi ritrovavo incuriosita dallo sguardo fermo e deciso di un giovane come te.. I tuoi occhi addosso mi facevano provare un mix di stranissime sensazioni;finiti gli allenamenti ti avvicinavi a me tutto sudato con quell'aria decisa dell'uomo che sa ciò che vuole e come prenderselo.Non credevo piu' in me, attratta da un ragazzo cosi' giovane.Cosi' con il tuo fare scherzoso davi confidenza a tutti con il sorriso sulle labbra, meno che a me, quando ti giravi a guardami mi tiravi occhiate che mi mettevano in soggezione, mi scrutavi, guardavi le mie mani, il mio corpo, turbandomi dentro,cercavi di capire... In quel momento decisi che dovevo fare qualcosa per darti qualche segnale e cosi' iniziai a frequentare i tuoi stessi orari di allenamento, truccata e ben decisa a far colpo su di te, volevo vedere se quello sguardo era davvero cosi' sicuro. Non appena misi piede in palestra al tuo stesso orario con un po di trucco e con i capelli un po piu' sistemati del solito, il tuo sguardo cambiò nei miei confronti, oltre ad essere deciso come al solito era molto provocante, ne ebbi conferma non appena mi dicesti che ti piaceva il nuovo look e mi sussurrasti all'orecchio che cosi' facendo avrei fatto girare la testa a tutti gli uomini presenti in sala attrezzi.. Fu assurdo come hai scrutato per bene ogni mia mossa, senza perdere tempo, nella classica pausa post palestra, mi dicesti che avevi troppa voglia di cucinare qualcosa di sfizioso e sapendo che vivevo da sola hai preso subito la balla al balzo, proponendomi di cucinare qualcosa che mi avrebbe fatto rimanere a bocca aperta...Io accettai con un po di paura e cosi' dopo mezz'ora,dopo averti dato tutte le indicazioni eri già sotto casa mia.
Io ero disperata sembravo una ragazzina che fremeva al primo incontro, mi fermavo a pensare alla situazione incredula che da li a poco si sarebbe creata davanti i miei occhi,ma non immaginavo neanche... cosi' il campanello mi riportò nella realtà, ti feci accomodare,un po imbarazzata dalla tua oscena presenza in casa mia! Stavi li, sorridente e affascinante, con una bottiglia di vino bianco in mano, entrasti e come se fosse tua abitudine ti fiondasti in cucina a mettere su qualcosa per cena, aiutandoti , me ne stavo in piedi a un centimetro da te che eri tutto preso da quello che volevi preparare ma non lasciando a caso gli sguardi che buttavi sulla mia scollatura,ovviamente avevo curato l'abbigliamento come ben ricordi ,indossando un abito corto,scollato,con autoreggenti e tacchi alti... Ad un tratto ti fermasti e con il tuo fare gentile iniziasti a versare da bere per entrambi, con i bicchieri in mano uno difronte l'altro,dicesti di brindare alla donna piu' bella della palestra e con movenze quasi naturali ti fiondasti sul mio collo con le labbra bagnate di vino,io li esplosi, sentivo il calore salire dal mio basso ventre,continuasti sentendo il tuo corpo sulla mia schiena, mi baciavi,accarezzavi e quasi senza accorgermene mi denudavi, le tue labbra bagnate scivolavano su tutto il mio corpo,alla ricerca delle mie forme e soffermandoti sul mio ventre mi regalasti un orgasmo...Ripresa da quel momento, apri gli occhi e vidi te con il mio clitoride tra i denti che sorridevi,mi facevi male,però mi piaceva da matti quella vista,cosi' inizia a toccarti giu' per i pantaloni e avidamente presi il tuo membro tra le mani portandolo in bocca, volevo sentire il tuo sapore,cosi' iniziai a baciarlo e succhiarlo con ritmi decisi,dopo un po ridendo,immaginandoti quello che mi avresti fatto, mi prendesti con forza, buttandomi sopra il divano, il tuo arnese non trovava ostacoli nel lago del mio ventre e cosi iniziasti a riempirmi, prima con fare piano e delicato,e poi con colpi decisi facendomi godere come non facevo da tempo..
Cambiammo svariate posizioni, una piu' bella dell'altra, finchè non mi mettesti a pecorina e senza neanche avvisarmi, lubrificandomi con i miei umori ti facesti largo sul mio stretto fondo schiena,scioccai,ma non opposi resistenza,era una cosa che non avrei mai fatto con uno sconosciuto,ma sentendo che mi stavi sfondando persi ogni controllo e per via degli orgasmi o per via del tuo fare da padrone, mi lascia andare sottomessa da quel momento di sesso selvaggio, fino a sentire il tuo orgasmo dentro di me... Dopo riprendesti a cucinare e ti guardavo quasi scioccata e un po vergognata per quello che ti avevo permesso di fare tra le mura di casa mia.. La cena era davvero squisita, ma l'antipasto è stato quello che ho gradito di piu'!
Un bacio porcellino..
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5
9 years ago
Le1vie1di1Tinto,
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Schiavo leccatore di una coppia (prima parte)
Mattina di Settembre del 2013, il clima era ancora da piena estate,avevo inserito un last su Desiderya in cui mi proponevo come schiavo bisex a coppia matura e dominante.Spengo il pc poichè avevo delle commissioni da sbrigare e non ci pensai più. Al mio ritorno riaccendo il computer per controllare la mia mail personale per scaricare degli allegati che la mia ditta mi aveva mandato e sorpresa mi arriva una notifica di risposta al mio last. Sono una coppia interessata al mio annuncio e mi danno appuntamento per la sera stessa nei pressi del parcheggio dello stadio. Passo tutto il pomeriggio in preda all'eccitazione mista alla tensione per il fattore incognita.Appuntamento per le 21.30,mi avevano detto di avere una macchina nera modello xxxx. Arrivo puntuale anche se un pò spaesato perchè mi accorgo che il luogo non è proprio deserto, faccio un paio di giri e finalmente scorgo la macchina, mi avvicino tiro giù il finestrino loro mi guardano e :"Sei Luca?" alla mia risposta affermativa mi chiedono di parcheggiare la macchina e di salire dietro nella loro. Sono entrambi sulla quarantina , lui un bel tipo,aria decisa ma gentile,lei una biondina tutta curve con due tette fantastiche che si intravedevano nella abbondante scollatura di un vestitino nero leggero.Ci presentiamo,le solite frasi di circostanza e poi vanno subito nello specifico:Se fossi davvero bisex e se fossi disposto a servirli come uno schiavetto,alla mia risposta affermativa ci spostiamo in una zona più buia e appartata, lui ferma la macchina e entrambi scendono e mi raggiungono nei posti dietro.Mi trovo tra loro due lui mi guarda e con fare perentorio e autoritario mi dice:"Beh! Che fai? In ginocchio!!!" Io eseguo lui si rilassa divarica le gambe e socchiude gli occhi lei si avvicina lei si avvicina, mi mette una mano dietro la nuca e mi spinge la testa sulla patta di suo marito:"Adora questo bel cazzo troietta,dovrai soddisfare le nostre voglie e berci" lì per lì non capii molto ma, ebbi modo di appurarlo in seguito. Io da vera troia avvicino la bocca sul cazzo del marito ancora vestito e la moglie nel frattempo comincia a baciarlo sempre premendomi la testa tra le gambe di lui che comincia a sospirare:"Succhiatemelo tutte e due come due troie".Detto fatto,la moglie mi ordina di slacciargli la cintura e abbassargli i jeans lui si inarca per facilitarmi il compito tiro giù anche gli slip,il cazzo è già di ottime dimensioni,lei lo afferra alla base e me lo fa imboccare fino a metà esortandomi:"Siii prendilo così, prendilo in bocca"poi si avvicina tenendomi la testa per un pompino a due bocche, le nostre lingue saettavano tra di loro e sulla cappella del marito,lui inarca un pò la schiena e mi preme la testa verso il basso per farsi leccare il buco del culo,io eseguo mentre la moglie sopra pompa alacremente il cazzo del suo uomo che nel frattempo è già bello duro.Dopo alcuni minuti di questo trattamento in cui io mi alternavo con la moglie sul cazzo,lui rivolgendosi a lei:"Spogliati che adesso lecca anche te" la moglie ormai era già un lago di umori e non se lo fece ripetere due volte solleva il vestitino e tira giù il perizoma e mi si presenta davanti un magnifico figone, la allarga con due dita e dice:"Leccamela bene e preparami troia"quasi con un sussurro........(Continua)
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2
9 years ago
piacerebsx77,
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Primo incontro
Finalmente è arrivato il momento, dopo giorni, settimane, mesi di contatti msn con il cornuto, e di telefonate con lei, mi preparo per incontrarla. Abbiamo appuntamento in spiaggia, preparo tutto per la lunga giornata che mi aspetta, ombrellone, cibo, bevande, senza dimenticare il preservativo, spero di scoparla al primo incontro, lì in spiaggia. Mi metto in auto, il viaggio che mi attende è lungo,durante il viaggio mi ritornano in mente i lunghi mesi di corteggiamento, prima con lui per convincerlo che sono la persona giusta, lui è un cuckold sottomesso anche da lei, non la scopa da anni, o meglio lei non si fa scopare perchè non la sa prendere. Io avevo avuto altre esperienze con coppie, quando un giorno mi imbattei in C. iniziamo a parlare e conoscerci, da subito ho avuto impressione che C. avesse paura di sua moglie. Con l'andare dei giorni, i contatti si intensificarono, lui era generoso nel mostrarla, una bella donna, ormai avevo deciso volevo scoparla. Ora dipendeva da me, dovevo conquistarla, lui mi aveva dato tutte le informazioni oer poterla conquistare, come si dice C. aveva abbassato le mutandine di A. per me. Concordiamo che io vado in ufficio da loro a cercarlo come un vecchio amico, ma lui non si fà trovare, e io posso corteggiarla, il gioco è che lei finge di non sapere, io fingo di non sapere che lei sà. Tutto fila come previsto, mi da un contatto per poter parlare con lei. Mentre sono assorto nei miei ricordi squilla il cellulare, è il cornuto:
C. - Ciao, ci vuole ancora molto?
Io - Ciao, 10 minuti e sono lì, non vedi l'ora di farti una sega, gli rispondo?
C. - Scemo (è il suo termine preferito, quando lo dici vuol dire che è vero).
- Senti lei vuole farti una sorpresa si farà trovare nel parcheggio..... e poi aggiunge, come al solito io non ti ho detto nulla;
Io - certo ci mancherebbe
Certo che il cornuto più devoto e sottomesso che abbia mai conosciuto;
Arrivo al parcheggio, e con la coda dell'occhio la vedo tra gli alberi, con la bandana, occhiali da sole, prende le mie cose dall'auto e faccendo finta di non vederla mi incammino, quando mi giro di scatto e la "vedo", lascio cadere le cose, l'abbraccio e le stampo un bacio sulla bocca, lei è realmente sorpresa dal mio atteggiamento e cerca di allontanarsi, in quel momento vedo il suo bellissimo culo appena coperto da un costume brasiliano bianco, le mie mani afferrano le sue chiappe, sono sode, la bacio, le solleva la maglia per vedere i seni che si sono inturgiditi, lei si svincola e mi dici ci vediamo dopo, e torna in spiaggia da lui.
Io arrivo in spiaggia mi sistemo ad una decina di metri da loro, iniziamo una serie di sms a tre, io e lei, io e lui, ho il cazzo gonfio, non vedo ora di scoparla.
Ad un certo punto lei si alza e va nuovamente verso la pineta, prendo il mio asciugamano e la seguo, ci appartiamo in un luogo nemmeno molto coperto, la voglia è tanta, il cazzo gonfio, iniziamo a baciarci, toccarci, le tolgo la maglia le succhio i capezzoli, lei sembra in estasi ma ancora un pò bloccata, le scosto le mutandine, ha la figa gonfia di un colora rosa bellissimo, le infilo un dito poi due, quella è la chiave per sbloccarla mi prende il cazzo in bocca e comincia a leccarlo avida, non avevo mai visto una femmina cosi vogliosa di cazzo, lo succhiava poi si fermava e lo avvicinava al viso, lo odorava si riempiva la bocca con la cappella, io ero in estasi, fare un lungo viaggio anche solo per quei momenti ne era valsa la pena, nella strada sottostante passavano auto e motorini ma niente poteva distoglierci da quel godimento, ad un certo punto la prendo e cerco di metterla sopra di me, lei mi chiede hai il preservativo? - cazzo no nella fretta di seguirla l'ho lasciato in spiaggia, - allora non si fa disse lei; - come no, mi lasci con le palle gonfie di sperma le dissi con un tono di voce da disperato, mi guardò: " ho detto solo che non scopiamo" si inchino e mi fece un pompino fenomenale, con una passione incredibile, e quando sentii che stavo per esplodere si allontano con la bocca e disse: "dove vuoi sborrarmi?" non fece in tempo a finire la frase che il mio cazzo l'esplose sul suo viso una quantità infinita di sperma.
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9 years ago
admin, 75
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In terrazza
L’incontro questa volta aveva lasciato ben poco spazio ai convenevoli, era passato troppo tempo....i loro sessi pulsavano già da quando si erano visti alla stazione, la fatica di trattenersi, e poi di corsa in albergo, la roba gettata con foga per terra e subito....lingue, mani a frugare quasi violentemente i luoghi più nascosti in un amplesso veloce, lo sfogo di mesi di attesa.
LUI le era entrato dentro subito, senza chiederle il permesso, senza aspettare che Emmanuelle fosse pronta….perchè sapeva con certezza che era sempre pronta, bagnata e in attesa….
Finalmente, la sete era placata…almeno per ora…..
Emmanuelle era uscita in terrazza per prima, non si era rivestita, aveva messo il cappotto sulla lingerie ed infilato gli stivali. Frugò nella tasca alla ricerca di una sigaretta che gli venne prontamente accesa.
Era buio....la luna illuminava i tetti della città. Un panorama bellissimo.
Attraverso le finestre si potevano spiare le scene quotidiane di altre routine... ...ma anche gli altri...se avessero alzato lo sguardo, messo a fuoco le ombre, avrebbero visto tutto....LUI e Emmanuelle carichi di desiderio, con le mani in tasca nel tentativo di trattenersi.
Era un gioco noto tra di loro, girarsi in tondo, guardarsi, senza parlare, lasciar correre la fantasia senza toccarsi. Alcuni minuti, giusto per vedere chi dei due cedeva prima, chi per primo abbandonava la posizione di potere per dire all'altro "sono qui, prendimi....non scappo più".
Questa volta però LUI aveva in testa un’altra scena.
Mentre lei indietreggiava, si sbottonò la camicia e la lasciò cadere a terra. Lentamente si levò la cintura di cuoio dai jeans e tenendola ben salda agli estremi si avvicinò. “Ti fidi di me?” Emmanuelle era intimorita e confusa, arrivata alla ringhiera si dovette fermare. Aspettò che si avvicinasse accennando un sì con la testa. LUI le prese le mani, le baciò e poi con un gesto rapido gli fece passare la cintura intorno ai polsi, un paio di giri, poi il rimanente alla ringhiera, bloccandole le braccia sulle testa.
Era si' una sua fantasia ma trovarsi lì, così esposta, a LUI e agli sguardi di chiunque si affacciasse alla finestra era più complicato di quello che aveva immaginato....si pentì di aver condiviso così tanto, e poi.......una fantasia è semplicemente una fantasia. ....
Ma oramai LUI era partito.
"Mi ero allontanato, ma hai visto che ero inquieto e hai dovuto cominciare a stuzzicarmi. Sei una piccola micetta curiosa"
Poi le percorse il lato del collo con i denti. Lei fece ricadere indietro la testa, mentre la familiare debolezza che LUI riusciva a provocarle dentro si diffondeva in tutto il suo corpo.
Non avrebbe potuto fare altro che lasciarsi andare alla deriva in quel piacere. Lasciargli prendere il controllo.
«Sapevi cosa sarebbe accaduto» Lei scosse la testa d’istinto. «No.» «Non mentirmi.» Poi le fece qualcosa che non avrebbe mai creduto potesse piacerle, i suoi denti le strinsero il capezzolo, ne morsero la punta, provocandole un’esplosione di piacere nel ventre, tanto forte da rubarle il fiato. Fu un morso deciso e pungente. Al limite del dolore. Un piacere agonizzante che la fece guaire di sorpresa.
Guardandola negli occhi con aria di sfida si inginocchio' davanti a lei, ed era sofferenza anche non potergli accarezzare la testa, le allargo' con fermezza le gambe, lei cercò di rimanere ferma, appoggiata, quasi per non dargli soddisfazione, ma non potè nascondere l’eccitazione che rendeva scivoloso il suo sesso e ridisegnava i capezzoli contro il pizzo del reggiseno.
Lentamente affondo' un dito dentro di lei, poi due e poi tre, facendola godere come non mai.
Dopo con entrambe le mani le afferrò le natiche, gliele strinse forte affondando la lingua nella vagina e cominciò a muoverla ovunque avanti e indietro, sempre più veloce.
Lo senti allargare i lembi delle labbra con le dita, era dappertutto dentro e fuori di lei.
Improvvisamente Emmanuelle cominciò a mugulare senza alcun ritegno, era sicura che dalla strada potevano sentire tutto, ma quel piacere era quasi insopportabile. E poco dopo venne, con un lungo lamento non trattenuto. LUI si tirò su e la bacio' a lungo, in modo che potesse assaggiare bene il proprio sapore "sai di buono....mi sono bevuto il tuo orgasmo".
Nella sua voce c’erano ancora inquietudine e desiderio ed ora il suo pene era così duro che LUI riusciva a sentire il dolore sferzante dell’eccitazione rimbalzargli su per la spina dorsale. "Mi sa che in questa situazione non mi puoi essere di grande aiuto...." .
Si sbottono' il jeans, era senza gli slip, prese la sua asta in mano e cominciò ad accarezzarsi piano. Emmanuelle avrebbe voluto fare qualcosa, era tremendo averlo ad un passo e non poterlo avere....lo avrebbe preso in bocca e leccato fino allo sfinimento. ..ed invece non poteva che guardare....le braccia le facevano male per la tensione, il bacino si muoveva avanti e indietro come a simulare un rapporto.....lo voleva dentro...ora....tutto. "basta, per favore....ora slegami".
Ma per LUI tutto questo era intrigante, si avvicinava la sfiorava con il pene e poi si riallontanava.....i suoi occhi scintillavano divertiti ma erano colmi anche di desiderio represso.
E vagavano sul suo viso, sui suoi seni e sulle sue cosce con intenti carnali.
Vicino all'orgasmo si fermò "Mi vuoi? Mi vuoi dentro di te? Chiedilo! "
"Scopami!" sussurrò
"Non ti sento.....alza la voce"
Aveva paura che dalle case intorno potessero sentire ma.....nonostante cio' alzò la voce, una, due, tre volte....finché LUI non si decise a liberarle le braccia, mettendosele intorno alle spalle.
Finalmente poteva muoversi, sfogare attivamente le sue voglie.
Si guardò velocemente intorno e individuo' due gradini alla loro sinistra, lo prese per mano e lo trascinò lì. Si sedette e finalmente potè prendere in mano il suo sesso rigonfio.
Lo leccò a lungo, con avidità, cercando di imprimersi nella mente tutto di lui, la dimensione, il sapore....ascoltando piacevolmente i suoi gemiti.
Era per rivivere ancora quella sensazione impossibile da descrivere che Emmanuelle aveva vissuto le settimane precedenti senza arrendersi. Per l’istante in cui lui le sarebbe entrato dentro di nuovo e l’avrebbe riempita ancora, colmando l’abisso del suo bisogno.
Fu lei a scostarsi gli slip e a farsi penetrare. Lui iniziò a muoversi con un ritmo serrato, confidando nel fatto che l’alcool e i precedenti orgasmi gli avrebbero permesso di scoparla a lungo e bene. Lei gli andò incontro ad ogni affondo, mordendo, leccando e ansimando. LUI le afferrò con maggiore forza le natiche, affondando le dita nella carne morbida, scese con il viso sul seno, iniziando a succhiare e a mordere, sollecitando gemiti più acuti e portandola al limite dell’orgasmo. Non riusciva quasi più a pensare, a respirare. Sentiva solo l’urgenza primitiva di sprofondare dentro di lei ancora e ancora, fino in fondo, fino alla fine. Aveva sognato questo momento per mesi. Fottere, fottere senza pietà. Possedere, succhiare, leccare, mordere. Pompare come un animale dentro quel corpo tutto il desiderio e la frustrazione. Tutto il bisogno arcaico del sesso per il sesso. Poi lei finalmente si inarcò, scossa da un’ondata di contrazioni potenti che gli massaggiarono l’uccello dall’interno, che glielo strinsero come tenaglie. Infine lo morse su una spalla, soffocando le proprie grida di piacere nella sua carne. LUI venne poche spinte dopo, con il viso sprofondato nella conca di quel collo esposto per lui, liberando in quel sesso accogliente fiotti abbondanti di sperma.
Quando si alzarono, appagati e matidi di sudore, si abbracciarono affacciandosi dalla terrazza.
Era buio....la luna illuminava i tetti della città. Un panorama bellissimo.
Attraverso le finestre si potevano spiare le scene quotidiane di altre routine... ..una coppia, scopava in cucina, di fronte a loro.......ma entrambi ne avevano avuto abbastanza. ....almeno per ora!!!!
DEDICATO AL MIO LUI
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9 years ago
Maja71,
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W.e. con mia moglie_domenica
La Domenica ci svegliammo con comodo e dopo una bella doccia uscimmo per una bella e succulenta colazione, che consumammo in bar del centro e dopo aver passeggiato andammo a fare la spesa per il pranzo.
Tornati a casa Daniela si preoccupò delle faccende domestiche ed io mi misi all'opera per prapare un bel pranzetto, sono un eccellente cuoco.
Alle 13.30 il pranzo era pronto tutto a base di pesce che consumammo sul terrazzo protetti dalle tende, e a completare il tutto c'era una bottiglia di Falanghina del beneventano fredda al punto giusto, di ottima qualità che tra una portata e una chiacchera ci scolammo interamente.
Intorno alle 15,00 il caldo era veramente insopportabile e quindi proposi a Daniela se aveva voglia di un giro in un vicino centro commerciale dove sicuramente con l'aria condizionata in funzione avremmo trovato refrigerio, lei acconsenti.
Quindo dopo una veloce rinfrescata ci ritrovammo in camera da letto per vestirci e completamente nudi iniziammo a prendere i nostri indumenti.
Daniela dopo aver armeggiato dentro un cassetto tirò fuori un completino intimo perizoma e reggiseno e mentre si accingeva ad indossarlo le dissi:” no questo oggi non ti serve”
Daniela:” Ma che dici? Che hai in mente? Ma vuoi che vada in giro senza mutande?”
Io:” Esatto, giochiamo un po', divertiamoci”
Ci guardammo negli occhi e, forse complice il ricordo del giorno prima e complice la Falanghina che ci aveva reso allegrotti, scoppiammo a ridere.
Daniela: “ allora dimmi tu cosa devo mettermi”
Io:” Sotto nulla, poi metti quella gonna bianca di lino con la chiusura lampo davanti che mi fa impazzire”, era una gonna che avevo sempre amato perché, agendo sulla lampo, potevi regolare lo spacco come volevi. Lei prese la gonna dall'armadio e la indossò, dopo di che chiese: “ora, cosa metto?”
Io:” Sopra metti una bella camicetta “ , ne scelse una blu molto carina.
Finimmo di prepararci e uscimmo di casa per raggiungere il centro commerciale, entrammo e effettivamente i climatizzatori rendevano il luogo piacevolmente fresco e accogliente, c'erano parecchie persone che giravano qualcuno gustava del gelato, altri guardavano le vetrine, alcuni seduti ai tavoli dei bar presenti nel centro.
Notai che passeggiando e girando nel centro parecchi occhi venivano catturati dal culo e dal decoltè di Daniela che, sapientemente aveva lasciato alcuni bottoni della camicetta aperti, e permettevano cosi di intravedere la presenza delle sue belle tette in quel gioco stupendo del vedo e non vedo che resta sempre il più intrigante, e tutto questo sommato al fatto che sapevo che era senza reggiseno e senza mutandine, mi procurava un adrenalina e una eccitazione pazzesca.
Ad un certo punto Daniela si fermò davanti la vetrina di un negozio di scarpe, articolo che lei ama in modo particolare, e iniziò a contemplare le scarpe esposte.
Io dando un'occhiata dentro il negozio vidi due commesse e un ragazzo sulla quarantina dietro al bancone che dava l'impressione di essere il titolare.
Daniela tutta presa a guardare le scarpe mi faceva notare ora un paio ora un altro decantandone la bellezza e la qualità, e fu allora che mi venne l'idea.
Le dissi:” amore perché non te ne provi qualcuna”
Lei:” ma non mi servono che le provo a fare?”
Io:” non devi mica acquistarle, devi solo provarle ma devi farti servire dal titolare”
Lei mi guardò capì al volo sorrise e disse:”ma sei proprio un porcone”.
Aspettammo che le commesse fossero entrambe impegnate con altri clienti per mettere in atto il nostro gioco.
Io:” vai amore mio è il momento giusto” , le misi la lingua in bocca e contemporaneamente approfittai per far salire ancora di più la lampo della gonna.
Lei mi sussurrò “porco” ed entrò.
Appena la vide e, come speravo, il titolare le andò incontro con un gran sorriso mettendosi a sua disposizione, notai subito che con lo sguardo la squadrò da capo a piedi soffermandosi volentieri sella scollatura della camicetta che, generosamente aperta mostrava gran parte delle tette, inoltre, si intravedevano chiaramente i capezzoli ed il tutto lasciava intuire la mancanza del reggiseno.
Parlarono un po' e poi si avvicinarono alla vetrina dove Daniela indicò alcuni modelli che intendeva provare, L'uomo fece ok con la testa e la invitò a prendere posto su una delle poltroncine adibite alla prova delle calzature. Prima di andare Daniela mi lanciò uno sguardo complice che mi fece ben sperare sull'esito di un gioco che comunque non avevamo concordato.
Eccola prendere posto ed attendere il titolare che nel frattempo era andato a recuperare le scarpe da farle provare. La troia si sistemò sulla poltroncina e prima che lui arrivasse alzò ancora un pochino la lampo della gonna, era splendida, e il mio cazzo iniziò a diventare durissimo.
Tornò l'uomo del negozio con una serie di scatole contenenti le calzature e il gioco ebbe finalmente inizio. Le propose il primo paio di scarpe, lei fece per togliersi le sue, e quel movimento del busto in avanti aveva fatto si che l'uomo scorgesse per intero le sue tette, subito si propose di aiutarla a togliere le scarpe e poi iniziò a provarle le nuove. Nel fare questi movimenti Daniela fece in modo di allargare le cosce e notai chiaramente lo stupore e il compiacimento di lui quando si accorse della mancanza delle mutandine. Si accovacciò ancora di più davanti a lei armeggiando con le scarpe ma il suo sguardo era calamitato li, in mezzo alle gambe quasi in venerazione di quella ficona nuda che ora poteva ammirare benissimo.
Fu molto eccitante, e lei, non perdeva occasione per mostrarsi sempre più.
L'uomo era visibilmente sorpreso ed eccitato, continuava con la prova delle scarpe, e tra una scarpa e l'altra aveva preso a farle poggiare con delicatezza il piede nudo sulla sua coscia per evitarle di poggiarlo a terra.
Dopo un paio di questi movimenti, mi accorsi chiaramente che il maiale aveva iniziato a poggiare il piede di Daniela sul suo cazzo facendoglielo sentire in tutto il suo gonfiore, e la troia non disdegnava affatto quel contatto anche perché come mi confessò dopo, si trattava di un cazzo di tutto rispetto.
Finito di provare le scarpe l'uomo l'aiutò ad indossare le sue, ripose quelle nuove nelle apposite scatole e l'accompagnò verso l'uscita. La salutò dandole la mano che trattenne più del necessario e notai che le diceva qualcosa.
All'uscita Daniela era visibilmente alterata scura in viso e mi disse: “andiamo cammina” e si avviò a passo veloce verso i parcheggi. Provai a parlare a dire qualcosa ma lei non me lo permise e ripeté: “zitto, cammina mi hai fatto fare la figura della puttana”.
Era veramente incazzata e in quel momento ebbi una gran paura di aver esagerato e magari di averla persa. Entrammo in auto e ci dirigemmo verso casa, non ebbi più il coraggio di aprire bocca, entrammo in casa e Daniela andò verso la camera da letto, io la seguii sempre senza parlare non sapevo ne cosa dire ne cosa fare.
Ora eravamo nella stanza e a quel punto provai a dire:” amore senti” , lei subito mi interruppe e disse:” zitto, hai capito? zitto”, cosi dicendo mi diete una spinta costringendomi a sdraiarmi sul letto. Mi saltò addosso, si tirò su la gonna e salì a cavalcioni sul mio viso dicendo:” senti come mi hai ridotto porco”. Era un lago tra le cosce ed io iniziai a leccare come un forsennato scaricando la tensione e l'adrenalina accumulata prima quando pensavo di averla fatta incazzare irrimediabilmente. Era solo eccitatissima e mi disse che non ce la faceva più e aveva bisogno di cazzo, che stava quasi sentendosi male e doveva sfogarsi.
La leccai e lei venne come una fontana facendomi assaporare tutto il nettare che emetteva la sua splendida fica, si voltò sempre a cavalcioni tenendomi la fica sulla bocca in modo da potersi chinare e prendermi il cazzo in bocca e iniziò a farmi un pompino favoloso. Il fatto che dopo la paura mi ero completamente rilassato e che nella mia mente si stavano riproponendo come un film le immagini viste nel negozio di scarpe, mi portarono quasi subito ad avere un violento orgasmo, mi irrigidii e inarcai la schiena pronto ad esplodere, Daniela se ne accorse e lo imboccò ancora di più.
Esplosi tutto nella sua bocca urlandole;”troiaaaaaaaaaaaaaaaaa”, e lei una volta ingoiato tutto venne vicino al mio viso, mi baciò infilandomi la lingua in bocca facendomi assaporare il mio stesso sperma, poi si staccò e disse:”si amore, sono la tua troia. Oggi mi hai fatto sentire proprio puttana”.
A quel punto le chiesi:” la cosa ti è dispiaciuta?”
Daniela:” No amore affatto, li per li mi sono vergognata ma quando il maiale del negozio mi ha fatto sentire il suo cazzo con i piedi mi sono eccitata da morire. Sai amore aveva un cazzo enorme e gonfio mi stavo veramente sentendo male.”
Io:” peccato non averlo portato a casa con noi, magari mentre facevamo il 69, poteva scoparti da dietro.”
Daniela:”ora non esagerare, mi vergognerei”.
Io:” può essere, ma sono sicuro che zoccola come sei ti passerebbe in fretta la vergogna e lo prenderesti tutto.”
Daniela:” porco sei veramente un porco, però hai ragione credo di essere veramente un po' mignotta, è che il cazzo mi piace da morire.”
Io: “ lo so amore lo so e spero che prima o poi mi farai il regalo di prenderne uno.”
Daniela: “Maiale, sai che prima quando ti stavo facendo il bocchino immaginavo che stavo succhiando il suo cazzone, a giudicare da quello che ho sentito dev'essere davvero grosso.”
Io:” se è cosi grosso pensa come dev'essere in fica”.
Daniela:” mmmmmmmmmmmm, sai che mentre mi accompagnava all'uscita mi ha messo una mano sul culo?”
Io:”mmmmmmm, davvero?”
Daniela:” si, e mi anche detto che se volevo tornare un giorno nell'ora di chiusura mi avrebbe dato tutte le scarpe che desideravo. Mi era venuta una voglia di toccarlo che non ti dico.”
Io: “amore mio troiona vieni qui che mi sono arrapato di nuovo.”
Ricominciammo a scopare e stavolta la presi per bene in fica e in culo e lei si dimenava e godeva in maniera esagerata, sicuramente pensava al cazzone di quell'uomo.
Le dissi poi che se voleva poteva tornarci, a patto che mi avrebbe raccontato tutto nei minimi particolari. Credo non ci sia tornata anche perché non ho visto scarpe nuove.
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9 years ago
g4pippo7,
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W.e. con mia moglie_sabato
Era Luglio di qualche anno fa, faceva un caldo pazzesco e io e mia moglie eravamo soli per tutto il w.e. in quanto, i nostri figli, erano fuori con amici.
Siamo una coppia 50enne Franco e Daniela.
Avevamo passato il sabato al mare e la sera, dopo aver mangiato una pizza in un locale dove eravamo soliti andare, ci siamo recati sul lungomare per prendere un caffè, dopo il quale io mi sarei fumato il mio immancabile sigaro in pieno relax.
Arrivati, ci sedemmo sulla terrazza di un bar che era praticamente sulla spiaggia e quindi di fronte al mare, consumammo accesi il mio sigaro e ci rilassammo guardando il mare. Nel frattempo arrivava da poco distante una musica tipica latino americano e scorgemmo in lontananza delle luci che indicavano chiaramente la presenza di un locale da ballo all'aperto creato in uno stabilimento balneare.
Ad un certo punto ci incamminammo per fare una passeggiata e ci dirigemmo verso il locale da cui proveniva la musica, vedemmo da fuori che c’era molta gente, la musica era gradevole e decidemmo di entrare. Prendemmo posto su un divanetto e guardavamo gli altri ballare, ad un certo punto mia moglie mi disse:”mi è venuta voglia di ballare, che ne dici?” io risposi:” sai che io amo ascoltare la musica e guardare come ballano gli altri, ma tu vai pure io ti guardo”. Dovetti insistere un po’ ma alla fine andò e si buttò nella mischia. Era bella ed era bello vederla ballare e dimenarsi insieme a sconosciuti, notai subito che attirò l’attenzione di alcuni uomini che iniziarono a ballarle intorno. Ogni tanto passava da uno all’altro disegnando dei passi di danza e dimenando il suo stupendo culo. Quella situazione non mi dispiacque affatto, anzi tutt’altro. Seguivo con attenzione tutti i movimenti e, ad un certo punto, notai che un tizio in particolare prese a ballare in maniera assidua con lei e mi accorsi che sfruttava il fattore ballo per avere contatto con il suo corpo sempre più frequente. Il culmine fu quando, approfittando di alcuni passi di salsa, girò mia moglie di spalle attirandola a se, e abbracciandola da dietro, aveva fatto in modo che il suo ventre combaciasse con il culo di lei. Si muovevano a tempo di musica ed ebbi la netta e precisa visione del pacco di lui che strusciava sul culo di lei, vedevo che a lei la cosa non dispiaceva e lui divenne sempre più intraprendente. Tutto questo suscitò in me una eccitazione devastante, sentivo il cazzo nei pantaloni che sembrava dovesse scoppiare da un momento all’altro. Continuarono cosi per un po’ fin che decidemmo di andare a casa e, saliti in auto iniziai a stuzzicarla facendole delle domande.
Io: “Ti sei divertita?”
Lei: “Si. È stata una bella giornata, ed era tanto tempo che non ballavo”
Io: “si, credo anch’io sia stata una bella giornata, e credo che anche il tipo che ballava con te si sia divertito ho visto che era molto preso da te”
Lei: “Ma che dici, si sarà divertito perché ballava”
Io: “ si ma il cazzo lo ha strusciato sul tuo culo”
Lei: “Ma dai non fare lo scemo erano i passi del ballo”
Io: “dici? A me sembrava che non perdesse occasione di fartelo sentire e di metterti le mani addosso”
Lei : “ ma che sei geloso?”
Io :” No sono solo arrapato” , e cosi dicendo le presi una mano e la poggiai sul mio cazzo.
A quel punto capì che la cosa non mi era dispiaciuta e si lasciò andare un pochino, prese a sua volta la mia mano allargò le cosce e se la portò sul piccolo triangolo di perizoma che le copriva a malapena una porzione di fica.
Disse: “Senti quanto sono bagnata porco, ed è vero non mi è dispiaciuto affatto sentire il cazzo di Pino (cosi le disse di chiamarsi) che premeva sul mio culo e sul mio ventre.”
Era decisamente bagnata la troia, e quando mi chiama porco e' il segnale che le sue barriere inibitorie vacillano.
Le dico: “ il maiale si chiama Pino?”
Lei: “Si ed ha anche un gran cazzo duro e le mani lunghe”
Io: “Sei proprio una gran troia”
Lei: “ Si amore”
Corsi con l'auto verso casa per arrivare nel più breve tempo possibile, e arrivati già in ascensore la baciai, le succhiai la lingua, le leccai il collo e le orecchie, mentre con una mano le frugavo tra le cosce.
Entrammo in casa, l'eccitazione aveva raggiunto livelli altissimi, ci liberammo dei vestiti mentre raggiungemmo la camera da letto e, poi ci tuffammo sul lettone e ci avvinghiammo scambiandoci baci e carezze.
Ad un certo momento mi spinse verso il materasso costringendomi a sdraiarmi, con le mani mi fece allargare le gambe, si sistemò in ginocchio davanti a me, si chinò in avanti e inizio a leccarmi il cazzo, scese in basso ed ora con la lingua giocava con le mie palle, per fare questo dovette abbassare il busto fino a far aderire il seno con le lenzuola, divaricò le cosce in modo quasi osceno, e dalla mia posizione, vedevo lei oscenamente aperta a pecora riflessa nelle porte a specchio dell'armadio, era divina potevo ammirare non solo il suo splendido culo ma anche la fica che grazie a quella posizione svettava tra le sue cosce.
Riprese a risalire con la lingua dalle palle pian piano lungo l'asta del cazzo fino ad arrivare alla cappella con la quale giocò un pochino a colpi di lingua e poi improvvisamente lo ingoiò tutto iniziando un pompino da favola e, mentre pompava il cazzo, iniziò un movimento avanti e indietro come se qualcuno la stesse scopando da dietro.
“ Che zoccola che sei” le dissi e lei avendo la bocca piena rispose con un :”mmmmmmmmmmmmmmmm”
rincarai la dose e le dissi: “ ti piacerebbe prendere un cazzone dentro la fica ora cosi come sei messa vero?”
e lei lasciando per un attimo il cazzo disse:” Siiiii lo vorrei tutto dentro mentre succhio il tuo cazzo”
Io: “magari vorresti quello di Pino che hai sentito stasera “
Lei: “ Siiiiiiiiiii, porco “
Io:”Che zoccola sei”
Lei: “Si e sai cosa ti dico che da questo momento tu non sei più Franco, sei Pino e voglio scopare con te Pino”
Iniziò cosi un gioco nuovo mai provato prima che aumentò ancora di più la nostra eccitazione, si staccò dal cazzo si girò e si mise a cavalcioni sul mio viso mettendomi praticamente la fica sulla bocca, si chinò verso il cazzo e quando fu con le labbra vicino alla cappella disse:” Dai Pino leccami la fica dai che dopo voglio il tuo cazzo dentro, siii voglio far cornuto quel porco di mio marito daiiiiiii” . Era scatenata e ormai priva di inibizioni, io a quelle parole dovetti fare un grande sforzo per non sborrare.
Andammo avanti per un bel po' scopando in tutte le posizioni possibili e, mentre scopavamo chiamandomi sempre Pino mi incitava ricordando la serata pronunciando frasi che sapevano di confessione. Diceva:” Dai Pino scopami sbattimelo bene tutto dentro, me lo hai fatto sentire tutta la sera addosso ora dammelo tutto” oppure:” Sii spaccami il culo si cosi Pino dai mi hai messo le mani ovunque stasera mentre quel cornuto di mio marito guardava” ,
Ad un certo punto la presi a pecora prima in fica e poi nel culo e mentre parlando sempre con Pino mi dava continuamente del cornuto le riempii il suo splendido culo con una sborrata memorabile.
Ci addormentammo abbracciati rilassati e felici.
Segue la Domenica.
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9 years ago
g4pippo7,
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A casa di giusy
Come ogni sabato mattina ero a casa impegnato a farmi la barba e a breve sarei uscito per un aperitivo con degli amici. Stavo per mettermi il dopobarba quando squilla il mio ‘cellulare del bull’ e vedo che mi stava chiamando Giusy, una casalinga insoddisfatta, sposata con un marito cornuto, che mi chiama per trascorrere dei momenti intensi quando è libera da faccende domestiche e private. “Ciao Andrea, come stai? Potresti per favore venire a casa mia che ho un problema con il Pc e non riesco a sbloccarlo?” .. Avevo già capito l’antifona, ma siccome mi piacciono le situazioni da gioco di ruolo, accetto di buon grado e le rispondo che in una mezzoretta sarei stato lì. Giusy ha 38 anni, mora occhi castani, è alta 1.65 circa, magrolina, taglia 40, una una bella terza di seno e un viso dolce e perfettino, fa l’insegnante. Il marito Antonio, insegnante anche lui, è più grande di Lei di diversi anni, consapevole ormai del fatto che non è più in grado di soddisfarla, anzi, lui gode di più nel vederla corteggiata e scopata davanti ai suoi occhi, meglio ancora se a casa, possibilmente nel suo letto. Un classico cuckcold!
Mi dirigo così a casa di Giusy, fuori fa abbastanza freddo considerando che è febbraio, ma i miei ormoni mi tengono su al sol pensiero di questo gioco così eccitante, sempre diverso di volta in volta, e che ormai riuscivo a condurre in maniera spontanea e decisa. Suono al campanello, mi risponde Giusy al citofono e m’invita a salire al solito terzo piano. Salgo lentamente e arrivato sul pianerottolo vedo subito Lei con il suo sorriso malizioso affacciata alla porta e m’invita ad entrare. Saluto Antonio che era in salotto a guardarsi la Tv e ci dirigiamo nella sala computer, dove Giusy corregge i compiti in classe degli alunni e naviga in internet con il suo portatile che ogni tanto (chissà come mai!!) si blocca. Giusy indossava una classica gonna da ufficio, fino al ginocchio, grigia, calze scure, una camicia nera leggermente sbottonata e giusto un filo di trucco in viso. La faccio accomodare alla sua sedia e dopo i soliti complimenti la invito a spiegarmi cosa fosse successo. “Guarda Andrea, quando apro Firefox mi esce questa schermata che non so cosa sia, mi dà un gran fastidio e non so toglierla”. A quel punto mi avvicino a lei e mi piego in avanti per iniziare ad operare con mouse e tastiera mentre lei è ancora seduta. Mentre mi fa i complimenti per il profumo del dopobarba e inizia ad accarezzarmi l’interno coscia, io proseguo nel risolverle il problema del pc. Le spiego di stare più attenta quando naviga su internet alla ricerca di programmi da installare e nel tempo di 5 minuti le risolvo il problema.
“Ecco fatto mia bella Giusy, come vedi ad ogni problema c’è sempre una soluzione, hai fatto bene a chiamarmi” le dico guardandola intensamente negli occhi e lei per pronta risposta inizia a sbottonarsi la camicetta nera dicendomi “Non ti ho mica scomodato solo per questo Andrea, c’è qualcos’altro per te..”.. Alla vista di quel delizioso reggiseno rosa chiaro, con quella bella terza di seno incastonata la dentro, non resisto più e inizio a palpeggiarla mentre le nostre lingue si contorcevano in un bacio appassionato da veri amanti; nel frattempo il cornutone era ancora di là comodamente seduto sul suo divano a vedere non so cosa in Tv. Giusy bacia veramente bene, con una grazia unica, la sua lingua scorre a tratti veloce e tratti lenti, è una vera goduria e il mio arnese non tarda di certo a irrigidirsi dentro il jeans. Giusy, presa anche lei dall’eccitazione più totale, non aspettava altro che sentirsi dire “Tiralo fuori troietta, adesso tocca a te ‘ripagarmi’ del servizio”, così mi abbassa la zip, infila la mano e appena lo sente bello duro lo stringe forte, iniziando a segarmi lentamente mentre ce l’avevo ancora nel boxer. Inizio ad emettere i primi gemiti di piacere e quando lo tira fuori per affondarlo tutto in bocca, comincio ad andare in estasi.. “Siii Troia succhiamelo tutto, fammi sentire la tua gola profonda!!” e Giusy pompava sempre più forte, mentre con una mano mi aveva delicatamente tirato fuori anche le palle dal Jeans.
Quel cornutone di Antonio non aspettava altro che sentirmi godere per venire a spiarci, infatti l’ho visto affacciato alla porta, mentre si gustava la scena e aveva iniziato a menarsi il suo cazzettino. “Guarda com’è brava tua moglie a succhiare, e ora mi faccio leccare anche le palle!!”… Giusy obbediva, le piaceva essere comandata e così la guidavo in tutti i miei piaceri. Ma ora era arrivato il momento di assaggiare Lei, la faccio alzare in piedi, la piego a novanta sulla scrivania e le alzo la gonna… mmmhh che culetto delizioso che ha la Giusy, liscio come seta, bianco come il latte e tra le natiche le passava un perizoma che stranamente non era abbinato al reggiseno, ma era di un nero trasparente con inserti dorati, fantastico!! Mi chino, le scosto il perizoma e inizio a passarle la lingua sul buchino posteriore, so che piace a Giusy e infatti dopo 3/4 colpetti di lingua la sento già fremere di piacere.. “Sii amore, così, sono tutta tua” … mentre dietro di me sentivo ansimare il cornutone che si stava gustando la scena! Le tiro via le mutandine, le allargo bene le gambe e inizio a leccare e assaporare quella figa così profumata, già bagnata, ma pronta a godere. Infatti dopo un paio di minuti la sento venire.. “Ohhh siiii, vengoo…mmmmhhh….daiii!!” una magnifica squirtata che mi prende in viso e un po’ va a finire per terra, per la gioia del cornutone che non aspettava altro. Giusy è letteralmente estasiata, totalmente sdraiata sulla scrivania, e la lascio rifiatare mentre continuo a baciarla tra le cosce.
Poi la faccio girare, la bacio di nuovo in bocca e la prendo in braccio, essendo magrolina e bassina e un’operazione che non mi comporta alcun sforzo … “Adesso andiamo in camera da letto, voglio scoparti sul letto dove dormi con quel cornuto di tuo marito!” e così mi dirigo con lei in braccio verso la camera da letto, non prima di incrociare il cornutone sull’uscio della porta, e gli ordino “Vai a pulire per terra, lecca il piacere di tua moglie, è buonissimo!”… Arrivati in camera, la butto sul letto, e in tono da vero bull le ordino di spogliarsi tutta… “Basta con le carinerie, adesso ti sbatto come una troia” mentre mi metto in piedi sul letto e lei in ginocchio, pronta a spomparmi di nuovo. Stavolta però comando io, così le tengo la testa ferma e inizio un deep throat che più volte la lascia senza fiato.. “Che troia che sei, hai una gola più profonda dell’inferno!” solo che la sua gola mi manda in paradiso!! Bene, ora che è diventato di marmo, la posiziono a pecorina e inizio a sbatterla da dietro, Giusy inizia a dimenarsi, le piace essere scopata in questa posizione e guardarsi allo specchio, mentre la ricopro di insulti e di sberle sulle sue docili chiappe bianche… “Dai puttana, fammi sentire come ti piace, e ora che viene tuo marito guardalo dritto negli occhi mentre godi!” .. Antonio non ha tardato a venire ad osservare la scena, si è portato la solita sedia da cornuto per gustarsi comodo lo spettacolo, quando si stava per sedersi ma … “Cornutone, vieni qui a lubrificare il buco del culo di tua moglie, che ho voglia di incularla!”. Quel cornuto non se l’è fatto ripetere due volte, ha preso il lubrificante dal bagno e me l’ha preparata per bene. Giusy era già in posizione, pecorina, faccia sul cuscino e culo in alto; ho sempre avuto l’impressione che quella troia godesse da matti a prenderlo dietro e così senza pensarci l’ho affondato, delicatamente ma con decisione, tutto nel culo. Dalla bocca di Giusy è uscito solo un “Fai piano amore” per poi diventare “Sii tuttooo, tuttoooo, Antonio guardamiii” .. Antonio era lì seduto col suo cazzettino moscio in mano e sbavava come una lumaca dal piacere, mentre io aumentavo di minuto in minuto il ritmo dell’inculatura … “Ti piace puttana eh? Ti piaci farti sfondare il culo davanti al tuo maritino, vero? Dai, cambiamo posizione, offriamogli una visione degna dei migliori porno e tu cornutone, prendi il cellulare e filma tutto”
Così mi sdraio di traverso sul letto, con le gambe in direzione del cornutone e ordino a Giusy di salirmi sopra, seduta, con le spalle verso di me e le gambe spalancate di fronte al marito! La infilzo di nuovo nel culo, ma questa volte lascio a lei scegliere il ritmo, mentre il marito se la gustava con gli occhi sgranati, quasi incredulo di quanto la moglie potesse essere troia. Giusy infatti ha l’aria della brava donna, ma a letto si trasforma in una docile troia servizievole e.. gode da matti! La sua andatura aumenta, sento il suo culo che si allarga sempre di più e Antonio aveva iniziato a filmare la scena .. “Dai troia, impalati tutta, fai vedere al tuo maritino quanto ti piace prenderlo nel culo dagli altri!” .. fino a quando un altro orgasmo, questa volta anale, la sconvolge totalmente, sento il suo bacino irrigidirsi di colpo ed all'improvviso il retto inizia a pulsare molto forte.. “E brava la Giusy, sei venuta anche col culo…”.. Le scappa un sorriso per poi girarsi a pancia in giù sul letto, sfinita! Mi giro verso il cornuto .. “hai filmato questo bel orgasmo anale?” lui annuisce. Ora il desiderio di orgasmo si impadronisce di me, mi stendo sul letto e invito Giusy a svuotarmi .. “dai troia, voglio sborrare qui, dove dorme tuo marito”.. Giusy raccoglie le ultime forze, se lo prende tutto in bocca e inizia un pompino coi fiocchi, mentre con la mano mi massaggia la zona prostatica.. sono davvero in estasi e vicino all’eruzione, Giusy se ne accorge e affonda ancora di più con quella gola magnifica mentre con il dito medio spinge contro il mio sfintere anale… “Siiii cosìììì, ahhhhhh” un fiume di sborra le riempie la bocca e il viso, e volontariamente faccio andare qualche schizzo sulle lenzuola dove dormirà il marito… “Sei stata grande Giusy, complimenti”. La lascio lì sul letto, sfinita, mentre si assapora ancora il mio nettare e mi dirigo in bagno per le pulizie di rito. Mi rivesto, le faccio una dolce carezza e la bacio in fronte “Alla prossima tesoro, per qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi” e senza salutare il cornuto me ne vado via, svuotato ma soddisfatto. A casa di Giusy il godimento è sempre assicurato!
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Il compleanno di alessia
PREMESSA
Essendo un fatto realmente accaduto, cambierò i nomi dei personaggi principali con nomi a mio piacimento e dichiaro da subito che ogni riferimento a fatti e persone esterne è puramente casuale.
Un ringraziamento anticipato va ai nostri protagonisti Alessia e Giulio che fornendo informazioni, che non avremmo potuto nemmeno immaginare da soli, hanno contribuito alla scrittura del racconto.
Possiamo dire di averlo scritto a 8 mani, grazie ragazzi.
IL COMPLEANNO di ALESSIA
Io sono Marco, piacere di conoscervi. Sono un ragazzo di 33 anni. Fisico asciutto, moro con gli occhi verdi, riservato ed educato, etero e con un pene nella norma, amante della pulizia e del sano sesso. Per sesso intendo sesso vissuto con piacere intenso, non la solita botta e via, ed insieme al mio compagno di giochi Daniele, 32 anni e fisicamente molto simile a me, ci siamo da sempre divertiti ad incontrare coppie e singole di buon gusto per divertimento e gioco.
Era l’inizio della primavera, io e Daniele ci eravamo un po stancati delle solite cose che ci venivano proposte.
Carsex, locali e cinema non erano piu cose che ci eccitavano tanto.
Desideravamo altro, rinnovare un po il nostro baule di esperienze con qualcosa di nuovo ed originale.
Una sera veniamo contattati da una coppia, che iscritta da poco su un sito di scambisti, chiedeva di incontrarci. Nel loro profilo non avevano foto o video dove poter capire come fossero fisicamente quindi abbiamo spostato la conversazione tramite mail.
La mail scritta dal marito in questione, Giulio, allegava delle foto di entrambi e ci descriveva la situazione, oltre a riportare il suo numero di cellulare.
Erano una coppia di 30 anni lei e 39 lui, entrambi etero. Lei dal fisico asciutto, capello biondo corto, carnagione chiara, terza piena di seno con grossi e larghi capezzoli e un culetto da sballo. Lui molto alto, un po in carne ma con un bel viso, barba corta e curata e con capello brizzolato. Erano sposati da 5 anni e ancora non avevano figli.
Ci disse che la settimana dopo sarebbe stato il compleanno di Alessia, sua moglie.
Ci raccontò che mentre facevano sesso immaginavano spesso che ci fosse un secondo uomo, quindi voleva organizzare qualcosa di interessante.
Era la nostra occasione per uscire fuori dagli schemi, fare qualcosa di nuovo, qualcosa di erotico e di classe.
Una moglie ignara degli avvenimenti non ci era mai capitata.
Accettammo la proposta.
Nelle mail successive ci scambiammo dettagli importanti per poter far riuscire la cosa al meglio.
Alessia e Giulio non avevano mai fatto nulla del genere, nessuno scambio di coppia o gioco erotico che implicava qualcun’altro nel loro rapporto.
Era la loro prima esperienza.
Ma Giulio ci assicurò che non sarebbe andato storto nulla. Era fondamentale. La cosa avrebbe potuto degenerare e il loro matrimonio finire, cose che sottolineai spesso proprio per far rendere conto ad un marito, eccitato, della reale situazione che poteva verificarsi. Giulio era sempre piu determinato e sicuro.
Quella sicurezza la passò a noi.
Ancor piu eravamo eccitati all’idea di accontentarlo.
Facendo le cose nel modo giusto potevamo esaudire la richiesta e se voluto chiudere il gioco prima di far danni. Questo era il patto.
Arrivò il grande giorno, venerdi.
Ci recammo a casa di Giulio e Alessia verso le 17:00.
L’appartamento era grazioso, in pieno centro a Roma. Non molto grande ma aveva una bella sala, una cucina spaziosa, un bagno con vasca e una camera da letto, tutto in stile moderno. Giulio era ad aspettarci e ci disse che Alessia sarebbe arrivata per le 19:30 dal lavoro. Quindi avevamo un po di tempo per sistemare i dettagli e fare il punto della situazione.
Pochi secondi dopo arrivò la cena, che Giulio aveva commissionato ad un ristorante di zona.
Naturalmente noi avremmo solo dovuto servire, non cucinare.
Demmo una mano a Giulio a sistemare la sala e la tavola, apparecchiammo in tre tutto a dovere, sembrava la tavola di un ristorante a 5 stelle, set di posate per 2, piatti impilati per antipasto e seguito, 2 calici per il vino e 2 bicchieri per l’acqua. Per ultimo una candela al centro e preparammo le luci soffuse.
Ci sistemammo in cucina io e Daniele e iniziammo a vestirci da perfetti camerieri.
Indossammo una scarpa nero lucido, un pantalone elegante nero, una camicia bianca, un panciotto nero e mettemmo anche il papillon. Una veloce pettinata da cresima ed eravamo perfetti cosi. Non ho parlato degli slip perché non li mettemmo affatto, lasciammo il nostro giocattolo libero nel pantalone. Sarebbe stato tutto molto piu semplice in questo modo, un po scomodo, ma semplice per quello che avevamo in mente.
Alessia alle 19:30 spaccate arrivò a casa.
Noi rimanemmo in silenzio in cucina, Giulio andò ad accoglierla.
Le diede due baci e le disse di andare in bagno a prepararsi e poi in camera a vestirsi che l’avrebbe portata a cena, ordinando di non andare o guardare in cucina ne in sala perché c’era una sorpresa.
Alessia molto stupita lo guardò negli occhi, lo baciò per qualche secondo e si diresse velocemente verso il bagno.
Giulio tornò da noi, ci disse che tutto procedeva bene e poi, ribadendo il fatto che l’avrebbe tenuta lontana dalla sala e dalla cucina, ci invitò a seguirlo verso il bagno.
Noi lo seguimmo.
Giulio aprì delicatamente la porta senza far rumore e ci fece intravedere Alessia che si spogliava e si infilava nella vasca.
Aveva un corpo da favola, guardai Daniele negli occhi senza parlare e lui intuì subito quello che avrei voluto dire a gran voce: “ è una sventola da paura”.
Alessia era come l’avevamo vista in foto, anzi meglio.
Un seno fantastico e un culetto da oscar.
Tornammo in cucina subito perché Alessia faceva tutto molto velocemente, eccitata all’idea che Giulio si fosse messo in opera nell’organizzarle qualcosa di speciale. Non immaginava nemmeno cosa sarebbe successo dopo.
Giulio la prese dal bagno e la accompagnò in camera da letto dove Alessia aprendo l’armadio tirava giù vestiti per la serata, coperta solo dal suo accappatoio rosa. A Giulio quei vestiti non erano graditi, anche se belli Giulio voleva qualcosa adatto a ciò che stava per accadere, allora si propose per sceglierle l’abbinamento corretto.
Alessia, incredula a tutto ciò, perché mai Giulio si era prestato a tanto, lo lasciò fare.
Giulio le prese per prima cosa le scarpe, una scarpa aperta nera, con tacco non troppo alto e che si allacciava a x sul polpaccio arrivando appena sotto il ginocchio. Poi passò all’intimo, prese un perizoma nero senza pizzo e lo poggiò sul letto, Alessia le disse che non aveva a corredo nessun bel reggiseno per quello e Giulio le rispose che quella sera non l’avrebbe affatto indossato. Il suo seno, una terza piena, era ben tirato su al naturale che l’avrebbe voluta cosi per la sera del suo compleanno. Lei, anche questa volta, acconsentì.
Poi prese l’abito, un vestitino nero a righine finissime grigio chiaro a gonna corta e ondulata molto leggero con spalline molto fine e grossa scollatura. Alessia disse: “ si è molto bello ma non avrò fresco tornando a casa?”
Giulio le rispose: “Non preoccuparti perché prevedo una serata molto calda”.
Alessia sorrise e iniziò a vestirsi come Giulio le aveva chiesto. Poi tornò in bagno a rifinire il trucco e a sistemarsi i capelli.
Giulio tornò da noi che balbettava dall’eccitazione e non riusciva a descriverci cosa le avesse fatto indossare. Facemmo come precedentemente una capatina in bagno.
Giulio scostò appena la porta e vedemmo Alessia che si truccava davanti allo specchio.
Una mano poggiata sul lavandino a sostegno, l’altra che passava il rossetto color carne sulle labbra. Il suo seno stava nel vestitino tirato talmente su che si gonfiava sopra la scollatura. Il culetto spinto in fuori e verso l’alto che le impennava la gonnellina leggera. Le gambe ben dritte sopra quei tacchi e i polpacci racchiusi in quel giro di lacci la rendevano molto sexy.
Alessia era uno schianto! Il profumo inebriante che usciva dal bagno era paradisiaco.
Per noi 2 era una preda troppo appetitosa. Ci saremmo impegnati al massimo. Tornammo subito in cucina.
Giulio ci disse che ci avrebbe chiamati per il vino e per tutto il resto della cena.
L’iniziative le avremmo prese solo noi, lui era la nostra spalla e non viceversa.
Eravamo già eccitati ma occorreva molta lucidità.
Si inizia! Dissi a Daniele che annui mettendo un visetto da tredicenne davanti ad un nuovo giocattolo.
Alessia uscì dal bagno, attese Giulio che le prese subito la mano, si scambiarono i complimenti per l’abito, anche Giulio era in giacca azzurra e cravatta abbinata, e si diressero verso la porta.
Ma Giulio l’accompagnò in sala tenendole gli occhi coperti con le mani.
Arrivati davanti la tavola le liberò gli occhi e le disse: “sorpresa”.
Alessia osservò la tavola, si girò verso di lui e sorridendo gli disse: “ che scemo che sei”
Giulio le scostò la sedia e la fece sedere, poi si sedette lui.
Si guardarono in faccia per qualche secondo, erano uno di fronte all’altra, poi Alessia gli chiese: “ e … cosa mangiamo?”
Giulio a voce alta esclamò: “possiamo avere del vino come aperitivo?”
Presi la bottiglia di prosecco con la mano destra, misi il tovagliolo rosso sul braccio sinistro e uscii dalla cucina diretto in sala. Pochi passi ed ero alla sinistra si Alessia. La sua testa era all’altezza della mia vita.
Dissi: “buona sera, io sono Marco e sarò il vostro cameriere per questa sera”
Alessia sorrise arrossendo, mi guardò negli occhi, poi osservò come ero vestito e rivolgendosi a Giulio disse: “tu sei proprio scemo” e rise con discrezione.
Versai da bere nel calice di Alessia, non potevo fare a meno di guardarle i seni, da sopra si vedevano benissimo. Erano stupendi, molto gonfi e tirati su, i capezzoli uscivano appena dalla scollatura e tra i due seni c’era lo spazio sufficiente per poggiare la bottiglia che avevo in mano. Saliva il profumo della sua pelle al mio naso e inebriava i miei sensi. Le sue gambe, bellissime e accavallate l’una sull’altra, lasciavano spazio, nonostante la scarpa alle sue bellissime e finissime caviglie.
WOW pensai e andai da Giulio, versai anche a lui il prosecco, poi rimasi a centro tavolo fermo finche Giulio mi disse che potevo andare.
Tornai in cucina piu eccitato che mai. Daniele mi chiese com’era andata. Raccontai un po al volo come quei seni già mi facessero eccitare e di come era angelico e delicato il viso di Alessia. Daniele mi chiese se l’atmosfera era tranquilla, risposi di si. In effetti per ora era tutto come sarebbe dovuto essere.
Giulio chiamò per l’antipasto. Uscimmo entrambi questa volta. Daniele si diresse verso Alessia per servirle il piatto, io verso Giulio. Era un’antipasto di mare misto, come piaceva ad Alessia, ma lei anziché guardare il piatto osservò Daniele.
Poi guardando Giulio gli disse: “non avremmo speso meno andando al ristorante?”
Giulio rispose: “non tutto ti danno al ristorante”
Noi rimanemmo un po congelati dalla frase di Giulio, non l’aspettavamo affatto.
Alessia si mise a ridere di nuovo con fare molto garbato e annuì.
Aveva involontariamente rimesso apposto le cose. Una reazione strana ma era quello che ci occorreva in quel momento.
Tornammo in cucina, dando modo alla coppia di rimanere un po sola e sondare la situazione.
Dalla porta della cucina vedevamo tutto. Alessia era di spalle a noi, Giulio di fronte. Iniziarono a parlare. Alessia chiese come gli era venuto in mente e Giulio diede varie e vaghe spiegazioni ma tanto per chiacchierare. Poi le disse che era uno schianto. Lei ricambiò i complimenti. Giulio chiese se il cibo le piacesse lei disse di nuovo di si e aggiunse: “sono molto carini”. Giulio sorrise, era quello che voleva sentirsi dire e non aveva nemmeno dovuto chiedere. Le rispose subito: “sono contento che ti piacciano, l’idea mi intriga anche”.
Alessia chiese: “che vuoi dire? in che senso ti intriga?”
Giulio: “beh, siamo serviti come al ristorante ma siamo sempre a casa nostra, senza la gente intorno e la confusione”
Alessia: “si, questo l’ho capito, ma in che senso ti intriga? Chiedevo”
Giulio: “ti faccio una richiesta per fartelo capire, impiegherei troppo a spiegarlo”
Alessia: “chiedi pure e ti sarà dato, visto quello che hai organizzato mi sembra giusto”
Giulio: “senza fartene accorgere esci un seno dal vestitino”
Alessia: “ma che dici? Sul serio?”
Giulio: “si, l’ho sempre immaginato al ristorante”
Alessia: “ok, scemo”
Alessia posò il calice, prese la spallina del vestito e la scostò un po, noi da dietro intuivamo tutto ma non vedevamo nulla, era molto eccitante.
Alessia: “va bene cosi?”
Giulio “certo, ora tirala fuori, voglio vedere il capezzolo”
Alessia prese il seno sinistro e lo mise poggiato sulla scollatura, Giulio era rossissimo in viso, si vedeva che era eccitato e noi avevamo capito che l’immagine che gli si proponeva era davvero di un erotico unico.
Alessia: “va bene cosi? Ti piace?”
Giulio: “si moltissimo, ora anche l’altro”
Alessia, scostate entrambe le spalline del vestito ma senza tirale giu del tutto, tirò fuori entrambi i seni completamente e disse: “sono belle le mie gemelline?” Giulio annui eccitatissimo, vedevamo che si stringeva il pacco con la mano, ed esclamò: “Marco posso avere altro vino?”
Come prima presi la bottiglia e il tovagliolo dirigendomi verso il tavolo, Alessia fece un piccolo movimento per rimettere tutto al suo posto ma Giulio la guardò e le disse di restare ferma e mi disse: “servi da bere a mia moglie per favore”
Io risposi: “subito signore” e giratomi verso Alessia versai da bere nel calice, Alessia mi guardava in viso rossissima dall’imbarazzo, io la guardai prima negli occhi poi le guardai il seno. Stupendo, stavo morendo di eccitazione. Lei guardava Giulio con le mani unite poggiate sulle gambe e le spalle strette, in quel modo il seno si univa e impennava ancora di piu.
Rimasi fermo li dopo averle versato da bere, finche Giulio mi disse di andare a preparare i primi. Tornai in cucina e risposi alle mille domande di Daniele che mi chiedeva i particolari, risposi a tutto molto eccitato.
Come entrai in cucina Alessia rimise apposto il suo seno nel vestito, guardò verso la cucina al volo e poi disse a Giulio: “tu sei proprio scemo, mi sono vergognata”.
Giulio: “io invece mi sono eccitato, sei stata fantastica”
Alessia: “ora ho capito cosa intendevi prima”
Giulio: “sono contento, è da tanto che immaginavo una scena simile al ristorante”
Alessia: “quindi? Non vuoi sapere se mi sono eccitata anche io?”
Giulio: “certo, ti sei eccitata?”
Alessia: “molto, mi è piaciuto farmi ammirare, Marco penso abbia gradito molto il mio seno, non si staccava piu dal guardarlo”
Giulio: “quindi … continuiamo ad ordinare? Ti va?”
Alessia: “certo, ho ancora piu fame ora”
Ascoltammo tutto, eravamo al settimo celo. A quanto sembrava Alessia aveva capito benissimo le intenzioni di Giulio e la cosa le piaceva.
Alessia chiese a Giulio: “posso ordinare una cosa fuori menù?”
Giulio: “penso proprio di si, Marco, Daniele potete venire un secondo per favore?”
Andammo al tavolo e Giulio ci disse che Alessia aveva una richiesta, restammo accanto al tavolo impalati ad attendere che Alessia prendesse coraggio e aprisse la bocca nel dirci cosa avesse in mente. Fu molto decisa come se fosse il suo turno di governare la situazione.
Alessia: “vorrei sapere se è possibile avere al posto del menù un piatto speciale, molto speciale “
Rispondemmo con fare molto galante ed educato che qualunque cosa avesse richiesto noi l’avremmo potuta fare.
Come rispondemmo Alessia fece cadere il tovagliolo di proposito sotto il tavolino. Daniele si chinò per raccoglierlo e lei, aprendo le gambe, mi disse: “vorrei 2 piatti diversi, uno alla mia sinistra e uno alla mia destra, in modo tale da poter scegliere cosa mettere in bocca. E’ possibile?”
Risposi guardando Giulio che annuiva: “certo che si, 1 minuto e siamo da lei”
Daniele si rialzò e posò il tovagliolo al suo posto, Alessia richiuse le gambe e guardò Giulio chiedendo con gli occhi il permesso, quel permesso che in realtà Giulio le aveva già concesso. Noi tornammo in cucina, io avevo avuto l’input dal suo seno meraviglioso Daniele dalle sue gambe a dalla vista del suo perizoma. Eravamo eccitati, ma ancora non abbastanza da poter mettere con soddisfazione il nostro caldo cazzo su un piatto.
Giulio lo aveva intuito e iniziò a chiacchierare con Alessia, chiedendole ancora se noi eravamo di suo gradimento e se avrebbe potuto fare questo e quello, stava sondando ancora la situazione, ma oramai era chiaro, Alessia stava giocando come lui voleva che facesse. Punto di non ritorno.
Nel frattempo, noi in cucina ci menavamo un po il cazzo per farlo diventare piu duro.
Senza darlo a vedere e con la porta socchiusa.
Alessia si alzò per andare in bagno. Tornò pochi secondi dopo, si sedette e posò il perizoma sul suo piatto dicendo a Giulio: “questo è molto bello, ma oramai è un po bagnato, non mi serve più”
Giulio si chinò con il capo sotto il tavolo, senza scomporsi piu di tanto, Alessia gli spalancò le gambe facendogli vedere la sua vagina completamente depilata e umida.
Lui si risollevò e le disse: “molto sexy, non ti vergogni più vedo”
Alessia annuì e gli chiese se i suoi piatti avessero ancora tardato ad arrivare.
Giulio esclamò a voce alta: “sono pronti i 2 piatti speciali?”
Era il segnale che attendevamo, prendemmo i piatti tenendoli dal basso con la mano sinistra mentre con la mano destra impugnavamo alla base il cazzo che usciva dal pantalone solo attraverso la zip aperta e lo poggiavamo sul piatto, poi con un tovagliolo rosso lo coprimmo tenendolo sdraiato sul piatto.
Ci dirigemmo al tavolo.
Io a sinistra di Alessia, Daniele alla sua destra.
Come arrivammo Alessia esclamò: “mmmm, era ora. Ho molta fame questa sera.”
Poi guardando Giulio disse: “posso curiosare?” Giulio rispose: “devi”
Alessia guardò Daniele senza scomporsi piu di tanto e gli chiese: “cosa hai di bello per me?”
Daniele rispose: “questo pezzo di carne signora” sollevò il tovagliolo e tenendo il cazzo alla base lo premette sul piatto. La reazione di Alessia fu fantastica, disse: “wow che bel pezzo di carne, posso toccarlo?” e senza ottenere risposta da Daniele lo accarezzo solo con il dito indice della mano destra, al contatto vidi le vene che si ingrossarono.
Poi si rivolse a me e chiese la stessa cosa, io le risposi: “oltre alla carne questa sera abbiamo una grande fava, se gradisce anche la verdura signora”.
Mi guardò negli occhi e mentre toglievo il tovagliolo dal mio giocattolo ci poggiò la mano aperta sopra premendo e disse: “è calda per essere una fava, posso sentirne il sapore?” risposi “certamente”, abbassò appena la testa e passò solo la lingua sulla mia asta che nel frattempo aveva espulso umori di eccitazione, ne assaggiò il sapore, mi guardò di nuovo e disse: “sapore buono e delicato, penso di volere la fava e la carne questa sera, sono sicura che i due piatti vadano in armonia insieme”. Giulio la osservava e non smetteva di accarezzarsi, era al settimo celo.
Noi restammo fermi accanto ad Alessia che, guardando Giulio, gli disse: “posso rifare la cosa che mi hai chiesto prima?”
Giulio rispose: “certo, se anche io posso slacciare la mia cintura per mettermi piu comodo”
Alessia rispose: “certamente, non vorrei farti scoppiare nei pantaloni”
Giulio, si alzò dal tavolo, si slacciò la cintura, calò i pantaloni e gli slip e tirò fuori un cazzo di tutto rispetto. Era gonfio e rosso, pulsava dall’eccitazione. Si rimise seduto al suo posto e continuava ad accarezzarlo molto delicatamente, aveva sicuramente paura di venire prima del dovuto.
Alessia, alla vista del suo cazzo, disse: “vedo che ti piace vedere che io mi appassioni al cibo questa sera”. Prese le bretelline del vestito e, questa volta, le tirò completamente giù.
Era a seno scoperto a pochi centimetri dai nostri cazzi che, pressati sul piatto dalla nostra mano, diventavano sempre piu grossi e gonfi facendo fuoriuscire una buona quantità di umori.
I suoi seni erano gonfi, li premeva tra se stessi con le braccia e li faceva ballonzolare appena mentre ci guardava in viso e disse: “vi piacciono le mie pere? Se gradito io ho portato la frutta”
Sorridemmo timidamente e accennammo con il capo il nostro gradimento.
Alessia prese il mio cazzo con la mano sinistra e quello di Daniele con la destra e passò il glande gonfio e rosso sui suoi capezzoli. Io il seno sinistro Daniele quello destro. Bagnò i suoi capezzoli con il nostro liquido e poi disse: “voglio mangiare la carne per prima” in un battibaleno prese il cazzo di Daniele in bocca, tutto di un colpo, e iniziò a pomparlo delicatamente. Daniele posò il piatto e le accarezzò il seno. Mentre Giulio si toccava sempre di piu Alessia mi segava delicatamente toccando con il pollice la punta e strofinando il mio cazzo spesso sul seno sinistro.
Eravamo tutti eccitatissimi.
Si girò verso di me e, mentre segava Daniele, disse: “ora la fava, voglio mangiarla” iniziò a pompare piu freneticamente, stavo quasi per venire. Se ne accorse e si fermò.
Si alzò dalla sedia e disse a tutti e tre: “vorrei servire il dolce sul divano” e si diresse a pochi metri dove vi era un divano fatto a penisola, ci guardò e ci disse di sederci. Sedemmo subito tutti e tre, uno accanto all’altro, lei in piedi di fronte a noi con il seno al vento. Bello, eretto, sodo, con i capezzoli gonfi.
Si girò di spalle e tolse il vestitino facendolo scivolare delicatamente in terra, mostrando un culetto stupendo. Si chinò in avanti e allargò le natiche. Era uno spettacolo fantastico.
Giulio ci guardò, lui era nel mezzo, tra me e Daniele e disse: “vi piace mia moglie?”
Rispondemmo: “Tantissimo”
Alessia si avvicinò, si inginocchiò e prendendo in bocca il cazzo di Giulio, iniziò a segare i nostri delicatamente. Poi si alternò con la bocca su tutti e tre e strofinando le tette sul cazzo di Daniele disse: “il letto ci contiene tutti questa sera, e io voglio scartare i miei regali sotto le lenzuola”
Ci dirigemmo verso la camera da letto spogliandoci e lasciando vestiti ovunque, tutti e tre.
Passammo tutta la notte alternandosi tra le curve di Alessia, lei che gemeva e ci tirava verso di lei con molta frenesia e inaspettata calma. Era eccitatissima e coinvolta.
Ebbe il regalo da tutti e tre quella sera, Giulio per ultimo, attese che noi venissimo sul corpo di Alessia per godere di quella vista e solo ad allora esplodere dentro di lei.
La mattina seguente si svegliarono ma noi eravamo già tornati alle nostre vite, sul tavolo lasciammo il “conto”, un foglietto con scritto: SERVIZIO COMPLETO + PEZZO DI CARNE + FAVA = PERE, BACI ED ESPERIENZA DA RIPETERE.
Ci contattò Giulio il giorno dopo, ci ha ringraziato. Lo sentimmo a natale e capodanno, ci ha ringraziato. In tutto ciò, noi ringraziamo lui e la sua fantastica moglie. Perché grazie a loro, siamo usciti dalla banalità e abbiamo iniziato a prendere gusto di una cosa nuova: l’eccitazione mentale è piu importante di quella fisica e una cosa fatta bene ne provoca tanta, indispedabile per poter star bene.
Ci rivedemmo tempo dopo, in un ristorante a cena tutti e quattro. Ridemmo tutta la sera sul comportamento dei camerieri che ci servivano.
Questo racconto è stato lungo lo ammettiamo, ma solo così potevamo dare importanza ai gesti e le sensazioni piu che alle posizioni effettuate a letto, che volendo alla fine sono sempre le stesse e le ben conosciamo tutti.
Marco & Daniele
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MarcoBullperLei,
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E dire che....2
E dire che….2
Da quel week end, sono passati sei anni e, oltre a sentirci telefonicamente per lo scambio di auguri in occasione delle festività importanti non ci siamo più visti.
A quanto fosse successo quella notte non ci pensavo più. Si.., ogni tanto mi sfiorava i pensieri, ma oramai non ci pensavo più di tanto. E questo, fino ad agosto di quest’anno.
Ero andato a passare qualche giorno di relax e stare un po’ con mia madre al paesello d’origine.
Il giorno di Ferragosto mia madre mi dice che Carla e Claudio ci hanno invitato a passare la giornata da loro. Devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. Rispondo che per me va bene. Anzi, visto che la roro casa è una viletta con piscina contornata di verde e con alberi maestosi, mi sarei veramente rilassato….
Chiamo mia cugina per chiedere se avessero bisogno… Mi risponde lei e quando sente la mia voce esclama… Marcoooooo!!! Che piacere sentirti! Io e i ragazzi abbiamo una gran voglia di abbracciarti….
A proposito… Se magari venissi con un po’ di anticipo mi daresti una mano a preparare gli antipasti. So che sei molto bravo… In effetti, sono abbastanza pratico ad aprire i frutti di mare e preparare delle gustose salsine. Chiedo a mia madre e gli dico che saremmo stati da loro per le ore 10 circa. Ok! Vi aspetto.
Claudio e sua sorella stanno per scendere in paese insieme al marito e Cristian. Il gelato lo comprano loro quando tornano per pranzo, aggiunge Carla. Aspetto mia madre che si prepari, prendo dalla cantina due bottiglie di spumante italiano, una di secco a un’altra amabile e partiamo.
Arrivati a casa di mia cugina, suono il campanello del cancello.. Sono Marco… Ciao Zio Marco!! Sono Morena… Che Bello…. Parcheggio l’auto sotto un pergolato, scendo e la prima a saltarmi addosso è Morena. Cia zio… Ti ricordi di me? Mi abbraccia e mi stringe schioccandomi rumorosi baci sulle guance. Carla aiuta mia madre a scendere dall’auto, saluto di rito, e poi viene verso di me e mi dice..
Fatti abbracciare cuginone mio… Mentre ci stringiamo, nel tentativo di scambiarci il bacetto sulle guance finisce che le nostre labbra si sfiorano… Buono il sapore del tuo rossetto, commento io.
Si defila dall’abbraccio… Il mio cugino biricchino sempre pronto ai complimenti, mi omaggia di un altro bacio a fior di labbra e ci fa accomodare sotto il portico….
Morena, prepara qualcosa di fresco per la zia, e tu Marco, vieni in cucina che il lavoro ti aspetta…
Lei cammina davanti a me e posso ammirare le sue ammalianti forme…
Una volta in cucina mi metto subito all’opera.
Carla è abbigliata con uno di quei leggeri parei estivi che gli modella il corpo, e per giunta, anche trasparente…Mentre sono impegnato nei preparativi, lei non perde occasioni di scodinzolarmi davanti, e volte, si pone in modo che posso ammirare le sue bellissime tette nude sotto il pareo, la sua intimità è coperta da un minuscolo slip da mare…
Il continuo distogliere lo sguardo da quello che sto facendo per ammirare la femmina al mio cospetto, mi pungo un dito con la punta del coltello e dalla mia bocca esce un…Ahi! Che pirla che sono. Carla vede che esce un po’ di sangue e … Dai, vieni in bagno che ti disinfetto e ti metto un cerotto. Mentre mi tiene il dito da medicare mi ritrovo con il viso all’altezza del suo seno. Però!!!! Certo che hai delle belle tette! Ti ricordi quando da ragazzini giocavamo al Dottore e tu ispezionavi tutto il mio corpo proprio come un medico? Carla?... Lascia stare questi ricordi, mi eccitano ancora.. E lei, per tutta risposta, mi mette una mano tra le gambe e,.
Caspita Marco! Non ricordo di averlo mai sentito cosi duro quando giocavamo al dottore… Mi fa alzare, mi abbassa il pantaloncino e inizia a masturbarlo…. Peròòòòò…. Si abbassa e se lo infila in bocca… mhhh… Vediamo se sono diventata più brava di quando ero una ragazzina? Lo lecca come un gelato, lo succhia e con la mano lo sega…. Carlaaa? Ti prego… Mhhh. È l’unica parola che odo… Continua con maestria la sua opera… chiudo gli occhi e mi abbandono ad un’esplosione di sperma nella sua gola…. Deglutisce con avidità fino all’ultima goccia. Si passa la lingua sulle labbra soddisfatta. È da quando sono venuta a casa tua che avevo voglia di farlo… Mi tira su lo slip da mare, vi riposta il fallo ancora mezzo duro carezzandolo e mi dice… Guarda che lo voglio ancora… Ho voglia di scopare con te giocando al Dottore…Mi cinge un piccolo cerotto sulla ferita e torniamo in cucina. Per fortuna Morena era rimasta sotto il portico con mia madre…
Continuiamo con i preparativi non disdegnandoci complici sguardi.
Tutto pronto. Arrivano gli altri… Cristian corre ad abbracciarmi… mi stringe cosi forte che il suo esile corpo aderisce al mio in modo quasi passionale. Il suo caschetto biondo, viso dai lineamenti gentili e curato.
Mi guarda con uno sguardo illuminato…. E la maturità? Tutto a posto? Si zio! A settembre veniamo a fare l’iscrizione all’Università. Veniamo? Dico io. Si! Io e Morena abbiamo deciso di iscriverci alla stessa Facoltà.
Bene! Rispondo. Se volete venire a stare da me vi ospito volentieri…. Uaoooooo. Magari!!
Ok! Quando siete pronti mi avvisate. Ma no! Interviene Claudio. Magari se ci dai una mano a cercare un piccolo appartamento cosi non disturbano te…. Ma quale disturbo! Mi farebbe davvero piacere se venissero a stare da me. Mi farebbero anche un po’ di compagnia… Iniziano le portate e interrompiamo l’argomento.
Gira che ti gira, mi ritrovo seduto a tavola con Morena alla mia destra, Carla alla mia sinistra all’angolo del tavolo e… Cristian di fronte. Morena mi tira qualche scanzonata gomitata ed elogia il mio impegno a raccontare barzellette. Carla, non perde occasioni, ogni qualvolta che si deve alzare per andare in cucina, di chiedermi aiuto invitandomi a seguirla per darle una e ne approfitta per passarmi lascivamente la mano sul pene fino a farmelo diventare duro.
Tira fuori dal forno la teglia dei cannelloni col ripieno di pesce e inizia a sezionarli a porzioni. Per fortuna ha le mani impegnate perché entrano Cristian e la sorella di Claudio per aiutarci nel portare i piatti a tavola.
Noto che lo sguardo di Cristian è fisso sulla mia spropositata erezione, la fissa con occhi languidi e imbarazzati.
I piatti sono pronti e iniziano a portarli a tavola. Io mi attardo nella speranza di far tornare normale il mio pene.
Probabilmente Morena ha captatto qualcosa. Mi siedo e poco dopo, sento che spinge in modo deciso la sua coscia contro la mia. Faccio finta di niente…
Incrocio lo sguardo interrogativo di Cristian come per chiedermi che cazzo stesse succedendo.
Defilo il mio sguardo. Il pranzo arriva alla fine.
Bene! Penso proprio di chiedervi il permesso di congedarmi e trasferirmi su un lettino a bordo piscina per un riposino. Mi alzo e vado stendermi su un lettino sotto un gazebo. Non so per quanto tempo sono rimasto in un piacevole dormi veglia, ed è proprio durante il dormiveglia che ho avvertito di nuovo quella manina sul membro. SI! Ancora quella manina… Sempre nel dormi veglia, mi godo quella manina che massaggia il mio membro duro sfiorando il pantaloncino. Poi d’un tratto… Più niente. Apro gli occhi e vicino a me, nessuno…
Vedo Cristian seduto sul bordo della piscina a pochi metri da me.
Mi metto a sedere sul lettino e chiedo a Cristian dove fossero gli altri. Lui si gira… ciao zio!
La zia, (mia madre), è andata a riposarsi in camera, la mamma e Morena stanno finendo di sistemare in cucina, e gli altri, sono andati a fare una passeggiata nel bosco.
A questa risposta, riaffiora prepotente il ricordo di quella notte. “E dire che… non ci pensavo più”!
Vengo riportato al presente da Cristian che mi chiede. Davvero zio, ci ospiteresti da te? Certo che si! Cristian. Allora ti chiedo di parlarne con la mamma per convincerla. Ci penso io. Non ti preoccupare…
Nel frattempo, arrivano Carla e Morena con un fumante caffè.
Dormiglione…Eccoti un buon caffè cosi ti svegli… Grazie Carla! Mi ci vuole proprio…
Sorseggio il caffè intavolando il discorso di ospitare a casa mia Cristian e Morena per tutto il periodo degli studi universitari.
Lo faccio con molto piacere. Credimi.. Mi guarda, gli chiedo un segno di assenso con lo sguardo e lei annuisce dicendo che volevano comunque partecipare, lei e sua cognata, alle spese.
Di questo ne riparliamo rispondo. Noto un complice e felice sguardo tra Morena e Cristian. Mi ringraziano in coro e mi vengono a schioccare un bacio sulle guance, e sempre in coro mi dicono, grazie zio!
Chiacchierando, si sono fatte quasi le ore 17. Mia madre si è svegliata e ci ha raggiunto.
Quando vuoi, andiamo a casa mi dice mia madre. Dai Zia, interviene Carla, restate qui anche per cena e poi ve ne andate. Mia madre mi guarda e attende l’assenso. Ma si, mamma, torniamo stasera col fresco.
Tornano gli altri, ci raggiungono e Carla, informa i genitori di Morena su quanto prima concordato in merito alla mia ospitalità offerta ai ragazzi per il periodo degli studi.
Il cognato di Claudia ribadisce il loro voler contribuire alle spese per il soggiorno della loro figlia a casa mia.
Rassegnato, rispondo che ne avremmo riparlato quando i ragazzi sarebbero venuti da me a settembre.
Ormai tardo pomeriggio, Carla e sua cognata si spostano in cucina per preparare una leggera cena…
La serata scorre piacevolmente e terminata la cena, saluti, baci e abbracci con un arrivederci a settembre.
Passo ancora una giornata con mia madre e torno a casa mia.
Durante il viaggio, ho pensato di divere il mio lettone in due letti nei quali avremmo dormito io e Cristian, mentre Morena, si sarebbe sistemata nella camera degli ospiti.
Continua
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complicita360,
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E dire che.....1
Vivendo in un’affascinante città, un bel giorno mi chiama mia cugina chiedendomi se posso ospitare per il w.e. successivo lei, suo marito e suo figlio. Certo gli rispondo, volentieri. Arrivano il venerdì sera e noto con sorpresa che sono in quattro, c’è anche la nipotina, figlia della sorella del marito.
Dopo i convenevoli saluti, propongo di andare al ristorante per cena. Ok per tutti.
Arrivati al ristorante, ci assegnano un tavolo e mia cugina Carla occupa posto di fianco a me.
Pensavo foste in tre dico a Carla, vuol dire che dormirete i 4 nel lettone e io andrò nella camera degli ospiti, visto che c’è un letto alla francese, un piazza e mezzo. Ma no! Dice lei. Possiamo fare cosi… Io, Claudio e Morena, la nipote, nel lettone e Cristian dorme con lo zio. Va bene Cristian? Certo mamma. Se allo zio Marco non dispiace? Certo che no! Rispondo con un po’ d’imbarazzo. Spero di non russare..
Cristian è un ragazzino di 14 anni, biondino con i capelli a caschetto.
La serata scivola allegra tra ricordi e barzellette…
La ragazzina, anche lei più o meno stessa età di Cristian, mi guarda divertita ad ogni mia barzelletta o battuta.
Finito di cenare, torniamo a casa. Mostro la camera da letto a mia cugina e andiamo in salotto dove ci aspettano gli altri. Ancora qualche barzelletta e tutti a letto.
Carla, Claudio e Morena nella Camera da letto e, io e Cristian in quella degli ospiti.
Le camere sono dotate di Bagno con vasca e doccia.
Richiusa la porta dietro di noi, Cristian mi chiede… Zio Marco, ti dispiace se vado prima io in bagno? Ho un urgente bisogno. Certo! Va pure. Intanto che Cristian è in bagno, io mi metto svesto e resto in box. Accendo la TV e mi siedo sul letto. Dopo circa dieci minuti, Cristian esce dal bagno, prende il suo pigiama e Scusa zio, ancora 5 minuti… Ok. Rispondo.
Riesce e s’infila nel letto. Ora tocca a me. Vado in bagno, denti e solito bidet. Esco, mi metto nel letto pronto per dormire.
Devo essermi addormentato di pacca con la TV accesa.
Nel mezzo della notte, una piacevole sensazione desta il mio sonno. La TV è ancora accesa. Mi rendo conto che ho una forte eccitazione e avverto qualcosa di caldo che avvolge il mio pene. Senza fare movimenti bruschi, riscontro che quel piacevole calore è dato dalla manina di Cristian che avvolge con delicatezza il mio pene. Porca miseria…. E adesso cosa faccio? Dico tra me e me…Da un lato vorrei fermarlo, ma la cosa potrebbe creare dei malintesi, dall’altra, ho una strana voglia di far finta di dormire.
Opto per la seconda. Con gli occhi socchiusi mi abbandono al sublime piacere che sto provando…
La manina ora lo avvolge più forte. Forse vuole sentire le pulsazioni del mio membro. Mi abbandono completamente al piacere che quell’atto incestuoso mi sta regalando. La manina ora molla la presa, accarezza delicatamente il mio pene duro e si ritira…
Mi aspetto che riprenda ma…. Niente… Sento che si gira e…Invana è la mia attesa…
Resto immobile con il pene duro e le palle che quasi mi duolono.
Dopo circa una ventina di minuti, realizzo che si è addormentato.
Mi alzo, vado in bagno e non posso fare a meno di masturbarmi…
Ritorno a letto e a fatica mi riaddormento.
Mi sveglio con la luce del giorno, guardo Cristian che dorme come un ghiro, entro in bagno a scaricare la vescica e vado in cucina a preparare la colazione per tutti.
Arrivo in cucina e noto che Carla è già sveglia. Buongiorno Carla… Come mai già in piedi? Lascia stare va…
Morena non è rimasta ferma un minuto, si muove in continuazione… Figurati… Claudio che russa da una parte, Morena che si muove in continuazione dall’altra, ed io, in mezzo a fare la statuina sveglia…
A chi lo dici, (prendo la palla al balzo). Anche Cristian si è agitato tutta la notte. Mi sa che stasera io dormo sul divano. E no! Delle due è Claudio che dorme sul divano… Giacché russa. No. No… Intervengo prontamente. Mandi a dormire tuo marito con suo figlio ed io dormo sul divano, dico con fermezza.
A guardare bene mia cugina in deshabillé, quasi quasi non mi dispiacerebbe dargli una bella ripassatina.
E’ sabato, e non devo andare in ufficio. Ma, come tutti i sabati mattina, approfitto per sbrigare alcune faccende…Loro escono dicendomi che sarebbero tornati per sera e che avremmo cenato al ristorante e che sarei stato loro ospite.
Durante la giornata riaffiora sovente il pensiero di quello che è successo durante la notte.
Tornano a casa verso le ore 20 e, dopo essersi rinfrescati, ci dirigiamo al ristorante.
Stesso tavolo. I ragazzi vogliono la pizza e noi adulti ci aggreghiamo. Noto che Cristian è un po’ taciturno, mentre, la ragazzina mi chiede ancora barzellette..
Tutto bene Cristian? Si zio.. Ti chiedo scusa se la notte scorsa non ti ho fatto dormire…
Non ti preoccupare, stasera toccherà a tuo padre. Rispondo scherzandoci sopra….
Fine della serata, tutti a casa e tutti a letto.
La mattina seguente, colazione al bar… Saluti, baci e abbracci e un sincero arrivederci.
Nel salutarci, la ragazzina, mi schiocca un rumoroso bacio sulla guancia e mi dice…
Posso chiamarti anch’io Zio Marco? Certo Morena. Chiamami pure zio Marco…
Continua…
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complicita360,
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..cosi divenni la chicca...
Guardo le foto facendole scorrere sullo schermo del mio tablet, bellissime, perfette, scattate con la cura dei particolari. Ricordo di ogni singola posa, la preparazione, i dettagli, tutto. Una foto in particolare attira la mia attenzione, è perfetta, bellissima, l'ho desiderata così, e il risultato va ben oltre le mie aspettative. Mi ritrae di spalle, con le ginocchia appena genuflesse, lo sguardo di lato ammiccante, le labbra sensuali mimano un bacio, ma tutta l'attenzione è per il mio lato B. Tondo, perfetto, provocante, appena fasciato da una mini di stoffa nera elasticizzata, alta appena venti/ venticinque centimetri, ma che mi costringe a ricordare come tutto è cominciato. La mente ritorna indietro di alcuni anni. All'epoca avevo appena finito le medie, e già il mio corpo rivelava quello che dentro di me sentivo da qualche tempo, il forte desiderio di assomigliare a una donna. Il mio aspetto minuto non lasciava dubbi, biondino, gambe e braccia esili, un viso incorniciato in un ovale perfetto che mi donava un’aria da efebo, un corpo che tutto aveva tranne l'aspetto maschio, virile e possente. Al contrario ero esile, minuto e con un’aria fragile impressionante. Tutte le mie attenzioni per il sesso femminile erano incentrate unicamente per ascoltare i loro discorsi, le ragazze parlavano di moda, rossetti, trucchi, scarpe e di come far impazzire i maschi: erano il meglio che potessi ascoltare. All'epoca vivevo ancora con i miei, e mia sorella più grande, in un paese stretto fra una grossa montagna e la Statale molto trafficata. Ammiravo mia sorella quando si truccava, vestiva e subito non avevo capito perche all'inizio era fisicamente come me, poi lentamente le erano spuntate delle protuberanze sul petto che finirono per donarle una magnifica quarta, misura che ancora oggi le invidio, e un culo meraviglioso che quando indossava appunto la famosa “mini” il suo allora fidanzato le diceva che era talmente bello che sfondarlo era un dovere nei confronti della natura che lo aveva fatto così. Già il suo fidanzato, oggi mio cognato. Luca è quello che si dice un vero maschio virile. Muscoli possenti da ogni angolo del corpo, massiccio, alto, e terribilmente peloso!e se non bastasse tremendamente porco. Porco, ma un porco, fantastico. Una sera che stava scopando mia sorella, avevo sentito i rumori e li avevo spiati. Avevo avuto modo di ammirare suo magnifico cazzo. Grosso, duro, nodoso, in cima una cappella grande con una fragola, mi ero segato fino a sfinirmi al solo pensiero di averlo dentro. Circa due anni dopo, fra i 16/17 anni, la mia vita ebbe la sua prima svolta. Ricordo che era un sabato sera, in paese c'era una festa e tutti vi erano andati, io no. Avevo accampato delle scuse, ma in realtà ero stanco delle battutine dei ragazzi del paese e delle risatine ironiche delle ragazze, e poi avevo in mente altro. Appena solo mi sono fiondato in camera di mia sorella, all'epoca era gia sposata con il porco, ed era pure incinta di alcuni mesi. Aperto l'armadio, le ho preso appunto questa mini che adoravo, un paio di “ zatteroni” scarpe con il tacco a zeppa altissime, che lei metteva sempre quando indossava la mini e che le elevava ancora di più il culo verso l'alto rendendolo ancora più desiderabile. Mi trasferisco in camera mia, e nudo, indosso le cose prese, mi ammiravo allo specchio muovendomi con movenze da troia che batte, mi gustavo tutto quello che vedevo e a mio avviso era bellissimo. Da qualche tempo, avevo sperimentato l'introduzione nel mio culetto di vari oggetti di relative dimensioni per provare la sensazione di essere posseduto, e ora mi ammiravo fingendo di essere una puttana da marciapiede che cerca il suo cliente. Improvvisamente entra Luca in camera e mia afferra con forza un polso.
“ lo sapevo che eri una puttanella, un frocetto tutto da gustare, una troietta da scopare con gusto, dai inginocchiati che voglio sentire come lo succhi.”
Senza aggiungere altro mi torce il polso e mi costringe ad abbassarmi davanti a lui che nel frattempo ha aperto i pantaloni e ha tirato fuori il suo magnifico cazzo, e senza indugi me lo pianta dentro la bocca. Mi tiene fermo il capo con entrambe le mani e mi scopa in bocca in maniera dura, brutale.
.. Sei una meraviglia!!!.. mi ricordi un giovane trav che batteva lungo la Statale qualche anno fa, anche lui lo leccava bene, tutti la chiamavano la Chicca, tu gli assomigli, e allora da oggi ti chiamerò così, Chicca, la mia puttanella tutta da godere.! - dice mentre continua scoparmi infilandolo sempre più dentro la mia gola incurante del fatto se mi piace o meno.
Mi sento quasi soffocare con quel palo infilato in gola, ma tutta questa brutalità mi eccita da morie, scopro che mi piace essere maltrattato. Poi mi solleva e mi gira appoggiandomi al letto, piegato a novanta, sputa un poco di saliva sul buchetto e si lubrifica anche il cazzo poi mi penetra con durezza piantandolo tutto dentro in un colpo solo. Urlo, mi sento sfondare, squarciare, dividere in due, le gambe mi cedono.
…..aaaaahhhhhiiiiiii.......AAAAHHHHHHiiiiiiiiii...pianoooo....ti pregoooooo...........
M'immobilizza tenendomi per i fianchi, aspetta un momento immobile dentro di me poi parte a limarmi il buchetto incurante delle mie suppliche. Mi sbatte con un ritmo costante che ben presto da i suoi frutti, sento il piacere scorrere lungo tutto il mio corpo.
“…..a ti piaceee!!!!..lo sapevo che eri una troietta , ma non credevo fossi anche vergine, meglio! Mi divertirò di più a godere di questo culetto stretto, vedrai che alla fine ci passa pure un tir.......”
Mi lima e mi fa godere molto, poi si mette disteso e m’impala su di lui e con le mani mi strappa letteralmente i, capezzoli procurandomi un piacere/dolore che mi fanno sborrare senza toccarmi il cazzo. Inarca le gambe e mi scopa velocemente, poi si sfila e mi mette in ginocchio davanti a lui.
“… dai succhialo che ti faccio bere anche la sborra!!.. vedrai ti piaceràà..daiii succhiaaaa ...cosììì...”
M’infila di nuovo il palo in gola e poi di colpo erutta un fiume di caldissima semenza che cerco, allora inesperto, di non farmela scappare. Da quel giorno sono la sua troia. Mi scopa e sfonda appena se ne presenta l'occasione. Mi fa impazzire quando mi sbatte e m’insulta, umilia e mi dice di tutto. Godo, mi piace essere sottomessa e lui lo sa, a tal punto che quando lo provoco, mi sbatte con furia selvaggia devastandomi il culo.
…..aaaaa.....sssiiiiii....porcoooo!!!!!...ci godi a scopare mia sorella e sfondare il culo al cognato!!......
Per circa due anni la mia vita è finire gli studi, rendere felice il porco che m’inonda il culetto di una quantità industriale di caldissima sborra. Un ennesimo sabato pomeriggio sono a spasso per le vie della grande città che dista da noi circa cinquanta chilometri, quando alla vetrina di un negozio di abbigliamento vedo un cartello che indica la ricerca di un commesso. Entro deciso, ho dato la maturità, non voglio andare all'università, quindi devo trovarmi un lavoro. Scambio alcune frasi con il proprietario, un bel maschio alto uno e ottanta, spalle larghe, moro, con un filo di capelli bianchi alle basette che gli donano un'aria veramente da macho fantastico! Per lui il posto c'è, ma devo dimostrare di saper trattare con i clienti. Proprio in quel momento entrano due donne, subito mi attivo e senza saper nulla di moda, campionari o altro le invito a provare diversi modelli. Alla fine è un successo, le clienti escono dopo aver speso un bel gruzzolo. Flavio, il proprietario rimane favorevolmente impressionato dalla delicatezza e scioltezza con cui ho trattato le clienti, mi vuole assumere subito in pianta stabile. Obbietto che essendo di fuori non ho un posto per dormire. Lui non si perde d'animo.
“ questo non è un problema, ho un grande appartamento che occupo solo io, puoi venire da me almeno fin quando non trovi di meglio.” - mi dice con estrema naturalezza.
Accetto. La sera a casa scopro che ha un bellissimo attico finemente arredato. Mi sento attratto dal tipo che mi mette subito a mio agio. Mi offre di fare una doccia, e quando mi spoglio, lo vedo osservarmi con occhi che brillano dalla gioia, come quelli di un bimbo davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli. Lentamente si avvicina, mi bacia il collo da dietro, sento un grosso pacco incunearsi fra il solco delle mie natiche, le gambe mi tremano, sono eccitatissimo. Insieme andiamo sotto la doccia. Mi massaggia, e copre di baci, poi avvolti in un bianco telo ci trasferiamo in camera, dove, posso prendermi cura del suo pacco che per tutto il tempo mi ha impedito di toccare. Rispetto a quello di Luca è più piccolo di circonferenza, ma sicuramente bello lungo. Lo prendo tutto in gola. Lo lascio scivolare oltre le corde vocali, ho tanta esperienza con il cazzo di Luca che per questo mi sembra una passeggiata. Intanto lui mi ha lubrificato bene dietro, poi si distende supino e m'infila dentro tutto quel ben di Dio. M’impalo e lentamente me lo godo a lungo. Lui mi tortura divinamente i capezzoli stringendoli a morte con un dolore che mi eccita tantissimo. Passiamo quasi tutta la notte a scopare. Devo ammettere che ha una notevole resistenza. Nel pomeriggio del giorno dopo mi accompagna al paese per prendere le mie cose. Giunti in casa trovo solo Luca che sta guardando un grosso evento sportivo su Sky. Mi guarda e si rende conto che me ne vado. Osserva l'altro poi mi chiede che sia.
“ lui', è un gran porco come te!” - gli rispondo guardando verso Flavio.
I due si scambiano una rapida occhiata d'intesa.
“ se te ne vai permettimi di giocare con te ancora una volta.” - mi chiede .
Io resto immobile, lo guardo e poi m’inginocchio davanti a lui e prendo il cazzo in bocca mentre Flavio ci osserva incuriosito. Lo succhio per bene, mi eccito, poi mi giro e lo invito a scoparmi lì in piedi piegato a novanta. Senza un attimo di esitazione mi lubrica sommariamente il buchetto e me lo infila con durezza.
….... aaaaaahhhhh ...che troia fantastica che sei!!!!!!...sai mi mancherà molto Chicca..........
Flavio osserva la scena segandosi il cazzo gia duro. Luca lo invita infilarmelo in gola, cosa che fa con piacere.
...sai..è una vera troia...io la chiamo Chicca..e scopa meglio di una puttana.........
Per circa due ore sono l'oggetto dei desideri di quei due porci che mi trattano da vera troia, mi umiliano, e coprono d’insulti che hanno l'effetto di farmi veramente godere. Da quel momento la mia vita cambia radicalmente. Di giorno sono Sergio, il perfetto commesso di abiti femminili, mentre di notte divento Chicca, la puttana che fa godere il suo maschio. Passano alcuni anni, perfeziono sempre più la tecnica di travestimento, mi perfeziono nel vestire, depilarmi, camminare con tacchi vertiginosi e nel trucco. Con Flavio vivo esperienze sempre esaltanti, poi circa due anni fa mi porta a cena vestito da donna, e da quella sera io divento per sempre Chicca.
Amore, hai deciso quale vuoi mettere? - mi chiede con un bacio.
“si, mettiamo questa con la mini e quella che mostra il mio lato B con le calze”.
Quella sera ho conosciuto un suo amico che mi ha offerto 200 euro per dormire una notte con me. Carlo, questo il suo nome è un bel maschio, non troppo alto, ma
simpatico e cordiale , sarei andata con lui anche gratis, ma lui insiste per pagarmi, dice che lo eccita di più. Con il permesso di Flavio passo con lui una notte da favola durante la quale mi ha scopato per ore con un bellissimo cazzo di notevoli proporzioni, sborrandomi dappertutto. Ora di tanto in tanto mi cerca, mi paga per avermi tutta per se una notte. Essere pagata mi eccita da morire, Flavio ne è un poco geloso, ma un fatto triste lo convince a cambiare atteggiamento nei miei confronti. Circa un anno fa ha avuto problemi alla prostata che ne hanno compromesso la sua sempre virile erezione, quindi lui ha messo un annuncio su di un sito e ha preteso di selezionare i maschi che mi devono montare, perche come dice lui il culo di Chicca è per molti, ma non per tutti.
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Quella volta che mi sono sentito una merda
nella mia vita ho spesso avuto incontri con coppie donne anche due insieme. insomma non mi sono fatto mancare certo le avventure ma una cosa cosi non mi era mai capitata incontro una ragazza giovane e carina amica di una mia ex e subito mi sento obbligato ad essere galante e carino del resto lei era veramente carina con tutte le curve alta 168 castana una terza abbondante e un faccino da troia tutta da scartare ma conversando amabilmente vengo a sapere che non e' libera la cosa non mi frega piu' di tanto e continuo con il corteggiamento che lei accetta. sorrisetti, allusioni, passiamo un po di tempo insieme e alla fine riesco anche a dargli il mio numero, non pensavo mi chiamasse e invece una sera tardi io avevo finito di lavorare mi arriva la sua chiamata ti ricordi sono xxx si certo ho subito riconosciuto la tua voce. che ne dici di vederci per approfondire la conoscenza?figurarsi io non aspettavo altro anche se l'ora era tarda lei mi da le indicazioni non sta in citta' dovro spostarmi in provincia una quindicina di km ma per una figa si puo' fare.ci sentiamo quando arrivo li vicino .arrivato in un lampo, a quell'ora la strada era deserta la richiamo per le ultime indicazioni non fare rumore sai la gente nel paese mormora sa tutto di tutti . alla fine finalmente posteggiato l'auto ad una certa distanza dalla casa mi avvicino come un ladro. mi calo nei panni di 007 e alla fine trovato l'uscio aperto salgo le scale vedo una porta socchiusa mi fiondo dentro e finalmente l'abbraccio lei mi sorride felice come una bimba monella ha i capelli bagnati
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10 years ago
nico5666,
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Centro commerciale
Era un po' di tempo che giravo per un centro commerciale dove avevo vissuto la fantastica avventura del racconto precedente, sperando di poter incontrare di nuovo quella fantastica donna che mi fece letteraralmente girare la testa quella giornata, quel seno bellissimo che si intravedeva da un body a rete, quelle gambe lunghe per non ripetere altri particolari, mi erano rimasti impressi nella mente, per non dirvi che sono stati anche soggetto di immaginazione, quando tornando a casa dopo un car sex, e non trovato niente, per sfogare le mie voglie.
Comunque ieri allo stesso centro commerciale, e girando per le corsie del supermercato, mi trovo che entrando in una di queste, vedo una bellissima ragazza, con gonna non tanto lunga, che sta cercando qualcosa nei ripiani bassi degli scaffali e guarda un po' che riesco a vedere era senza slip e con una fica pelosissima, come piacciono a me, ed il cervello va finire subito sul canale trasgressivo, lei alzando la testa mi vede che sto arrivando ed osservando, ma che fa, allarga ancora di piu' le gambe e subito il mio uccello va in erezione, capendo che lo stesse facendo apposta, ma il proseguio e' ancora piu' bello, avvicinandomi mi chiede se la potessi aiutare a tirare quella cosa che cercava di prendere, fuori dallo scaffale, ed io penso subito, ma che puttana, mi vorra' prendere in giro, ma, nel frattempo si alza e squilla il telefonino, come ho potuto capire era il marito che l'aveva persa per il centro commerciale, chiusa la telefonata mi dice che era il marito che la stava raggiungendo ed io stupido gli dico come si puo' perdere una donna cosi' affascinante e lei mi risponde che era solamente un cornuto con il cazzo anche piccolo, io rimango di stucco e cerco di salutare veloce per andare via, non potevo sapere fino a che punto poteva essere cornuto, ma lei mi dice di aspettare che arrivasse e di non preoccuparmi, vabbe' rispondo come vuoi, nel fattempo ci presentiamo ed ecco arrivare il marito, bel ragazzo, ben vestito e con modi molto garbati, ed io penso che questa cerca altri solamente perche' forse avra' il cazzo piccolo, che puttana.
Arriva e ci presentiamo e lei apre subito il discorso che l'avevo aiutata a tirare fuori quella cosa dallo scaffale e si dovevano disobblicare, l'adrenalina comincia a salire ed il cervello a fantasticare, pensando non poteva essere quella dell'altra volta, comunque dopo un'intesa con sguardi tra di loro, mi invitano a prendere un caffe', ed io accetto subito ed andiamo a sederci ai tavolini di un bar un po' in disparte, dove non c'e' tanto affollamento, scelgono loro, e comincio a capire le loro intenzioni, comunque ai tavolini lei si siede di fronte a me un po' lontano dal tavolo, in modo che quando accavallava le gambe potessi vedere qualcosa, che puttana, comunque si parla della nostra vita, senza niente di straordinario ed io comincio a ripensare di nuovo al film che mi ero fatto, ma mi sbagliavo. Si intendevano molto con lo sguardo perche' dopo un po' il marito con la scusa che era preoccupato della macchina nel parcheggio, che non era messa bene, si allontana, chiedendo permesso e lei risponde vai pure, tanto se mi scoccio di aspettarti ho l'accompagnatore, ma nemmeno il tempo 2 minuti lei mi dice se la voglio accompagnare ai bagni ed io gli dico che anche io ho bisogno di andare e ci diriggiamo verso i bagni e lei mi dice che se non la vedevo uscire dovevo avere il coraggio di andarla a cercare.
Finito i fatti miei attendo che esca, ma non viene, ma il pensiero gia' mi aveva detto che lei voleva che io antrassi dove era lei, conto le persone che entrano ed escono e lei non viene, approfitto del fatto che sono sicuro che nei bagni delle donne e' da sola e mi precipito dentro ed entrando vedo lei con la porta socchiusa quasi nuda, gli erano rimasti addosso solo il perizoma ed il regicalze, faccio finta di niente per assicurarmi che non ci sia altra persona in bagno e lei mi dice che fai non ne approfitti ed io rispondo certo, mica sono quel cornuto di tuo marito, guarda che cazzo che ho, lei mi dice vieni che lo voglio tutto in bocca fino alla gola, mi comincia a fare un pompina da vera professionista, fino alle palle, ingoiava il cazzo, poi mi chiede se gli voglio leccare la fica ed io accetto e nel frattempo che lecco, lei manda un messaggio, ma dico, gli stara' piacendo come lecco, mi dicono tutte che sono bravissimo, maaaa. Dopo un po' bussano alla porta del nostro bagno e lei dice non preoccuparti apri il cornuto, era il marito che senza dire una parola si abbassa i pantaloni e si comincia a segare, aveva veramente un cazzo piccolo, non capisco cosa gli dice nell'orecchio, ma lei mi dice che vuole che me la scopi violentamente e se e' possibile metterglielo nel culo, lui risponde ti aiuto io e cosi' fu' , mentre lei appoggiato a lui che la sosteneva io sono riuscito a metterglielo, che puttana, aveva il buco del culo piu' rotto della fica.
Comunque sbatto fortissimo e lei se ne accorge che sto venendo e mi dice di venire dentro al culo. Lui nel frattempo si era segato ed era venuto e poi vengo anche io e lei mi dice hai visto e' anche un coniglio.
Ci rivestiamo ed usciamo, prima lei a controllare e poi noi. Usciti fuori ci salutiamo, scambiandoci i numeri di telefono.
Comunque era una gran bella donna, paragonabile a quella incontrata la volta precedente, aveva gli stessi gesti e poi quando camminava anche lei muoveva il culo da far girare anche un vecchio di cent'anni e anche a lei piaceva indossare biancheria molto intrigante e tragressiva. Ritornero' piu' spesso in quel centro commerciale, con la speranza pero' di poter incontrare la prima grande donna che ho avuto il piacere di vedere li', anche se con poche speranze che lei possa arrivare al punto che e' arrivata quella. Speriamo.
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10 years ago
admin, 75
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