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Mitologia Perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - 2° parte
(trovate le parti precedenti e successive sul nostro profilo!)5.
Narciso si accasciò spossata sul letto. Sembrava un’eternità, ma non erano passate nemmeno due ore dall’inizio di tutto. Stava cercando di tornare in sé, mentre gli uomini sembravano concederle una tregua, avvicinandosi al tavolino delle bevande.
Si chiese per un secondo se fosse tutto finito, ma immediatamente si rese conto che forse il clou ÂÂ doveva ancora venire. Era stato quasi fin troppo facile, finora. Non le avevano nemmeno fatto troppo male, di certo non più dei suoi standard. Sì, l’avevano strapazzata ben bene, sfondato figa e culo che ora pulsavano incandescenti, non lesinato schiaffi, insulti e sputi. Ma per qualche motivo non avevano ancora usato nessuno di quegli attrezzi di piacere e tortura che erano così in bella vista, e soprattutto pareva che nessuno di quegli straordinari amanti fosse già venuto, a parte forse uno che a un certo punto mentre la soffocava con il cazzo in gola e strozzandole il collo, tra tutti i conati di saliva le era sembrato di percepire in bocca un altro liquido caldo dal sapore familiare: nel dubbio ovviamente aveva ingoiato tutto, ubbidiente ed assetata.
Era sorpresa, almeno in parte: dentro di sé sapeva che, nonostante le remore espresse, avrebbe in fondo goduto di un’ammucchiata del genere, anche -o forse soprattutto- con tutta questa violenza. Ma in realtà non si aspettava di prenderci così tanto gusto, anche mentalmente. Essere al centro della scena di una piccola folla, unico oggetto dell’attenzione di occhi e corpi e istinti di diverse persone insieme, per lei così generalmente apparentemente riservata, era un’esperienza nell’esperienza. Un nuovo livello di eccitazione, che toccava -fino ad abbracciarlo in pieno- il concetto di esibizionismo, con tutto ciò che di perverso ne consegue. Ed era davvero solo l’inizio.
Finalmente Eco si avvicinò a lei, le prese tra le mani il volto sfatto e stravolto, la baciò dolcemente fino a morderle le labbra e poi le strizzò la bocca tra pollice e indice impedendole di parlare:
Ti è piaciuto, eh?
Mhhhh!
Non si capiva se era un mugolio di approvazione o di fastidio, ma proprio non importava.
Pensavi sarebbe stato così semplice? Lo sai che ti meriti “ben di peggio”…
Allentò la stretta sulla sua bocca per farla parlare:
Lo so, devo essere punita ancora. Ne voglio ancora, ti preego..
Si lascio scappare un sospiro di piacere, mentre con la mano si avvicinava alla sua figa ancora bagnata. Lui le diede un altro schiaffo, le fermò di colpo la mano.
Non toccare! Hai goduto abbastanza, ma ora è il momento di soffrire sul serio.
Lei fece finta di protestare, era il gioco delle parti, in realtà fremeva già all’idea della prossima fase.
Non si immaginava però neanche lontanamente che nemmeno quella sarebbe stata l’ultima.
6.
Tra gli oggetti che le era parso di scorgere sul tavolo, aveva sicuramente individuato tre vibratori di varia forma e dimensione, due fruste, una più morbida a 9 code e una apparentemente più rigida, e altri oggetti non meglio definiti. In realtà non aveva visto quali altre cose erano state volutamente nascoste, e non le avrebbe viste -insieme a tutto il resto- fino a molto dopo.
Narciso non se ne ricordava nemmeno più, ma aveva ancora addosso il guinzaglio e quando si sentì tirare su da dietro, non si accorse subito che Eco le stava per mettere una benda sugli occhi.
Immediatamente pensò che sarebbe stato eccitante essere in balia di tutti questi uomini, ma senza poterli vedere. Non aveva però idea di a che punto sarebbero arrivati. Decise di affidarsi a Eco, in fondo non poteva fare altro.
Si sentì aprire la bocca e scivolare dentro la sua lingua. La baciò e la succhiò. Si appoggiarono la fronte una sull’altra, un modo per salutarsi, ribadirsi fiducia, prima dell’incognita imminente. - Sei pronta?!
Lui aveva già un tono diverso, non sembrava nemmeno la sua solita voce
Non lo so, ho paura..
Cazzi tuoi!
Le arrivò uno schiaffo, secchissimo. Rimase del tutto sbalordita: non vedendolo partire, sentì il dolore mentre la testa le si ribaltava di colpo, prima ancora di capire cosa effettivamente fosse successo.
Si rese conto solo in quel momento che qualunque cosa le stessero per fare, l’avrebbe sentita subito sul corpo, senza avere il tempo per prepararsi mentalmente. Era tutto un altro gioco. Non aveva ancora capito se e quanto le piaceva. Iniziò a tremare, impercettibilmente.
Eco diede uno strattone al collare, e Narciso finì per terra di colpo.
Sentì quattro, cinque, sei braccia che la sollevavano di peso, per poi ributtarla sul letto. Qualcuno le tirò i capelli sollevandole la testa, fino a quando si mise a quattro zampe. Aveva aperto automaticamente la bocca, convinta -e già contenta- di dover fare un altro pompino.
Ma c’era un silenzio irreale, cercava di capire cosa stava accadendo intorno a sé, cosa volevano farle, quando le arrivò la prima frustata sul culo. Potente, dolorosa, bruciante. Ma il fatto che arrivasse dal nulla la fece gemere soprattutto di piacere.
Subito dopo ne arrivarono altre 2, veloci, una dopo l’altra, sulla schiena. Per ciascuna un urlo.
Taci, ho detto!
Cercò di ubbidire, ma le frustate continuavano ad arrivare. Cinque, sei, dieci. Aveva la sensazione che fossero di mani diverse, per l’intensità e l’altezza. Non riusciva proprio a smettere di urlare, anche perché intanto aveva preso a toccarsi tra le gambe. Voleva godere, ancora e ancora.
Taci, e stai ferma!
Era Eco, sicuramente. Le tirò il collare e finalmente le diede da succhiare il cazzo che lei conosceva meglio di tutti, non il più grosso che avesse mai assaggiato, ma quello che le dava così tanta soddisfazione da tenere in bocca e sentirne i gemiti che generava.
Tolse le dita dalla figa, fradicia, e se le leccò avidamente. Voleva usare su di lui anche le mani, accarezzargli le palle e toccarlo dappertutto, quasi dolcemente, nonostante tutto quell’impeto dietro di lei.
A un certo punto però le frustate si interruppero: qualcuno le allargò il culo, dando prima un morso fortissimo a ciascuna chiappa, e ci infilò dentro senza troppi complimenti quello che sembrò essere un dildo gigante. Un secondo dopo gliene infilarono un altro davanti, ancora più grande, e subito iniziarono entrambi a vibrare velocissimi all’unisono. La sensazione fu sconquassante. Perse la presa sul cazzo di Eco e iniziò a tremare tutta.
Oddiodiodioddiomuoiooooooo!!
Stava venendo letteralmente a fiumi, quando…SBAM! Il tremore e l’invocazione alle divinità furono interrotte da una scudisciata di qualcosa che non poteva che essere una durissima paletta di legno. Narciso ne aveva solo sentito parlare o vista in video, ma sentirsela sbattuta sul culo così potentemente le fece per la prima volta uscire delle sincere lacrime di immenso dolore.
No, no, no. Vi prego, basta!!
Cosa?!
Eco faceva finta di non capire. Non la parola, ma il senso.
Basta, fa male!
Pensavo ti piacesse soffrire…
È troppo, ti prego..
Mi spiace, dovevi pensarci prima. Nessuna safeword ti salverà, ormai.
Di nuovo stava affiorando quella sensazione quasi disperata di non avere nessun controllo, e di nuovo inaspettatamente questa stessa consapevolezza la fece abbandonare all’estasi massima di piacere. Era nelle sue, nelle loro, mani. Non poteva ribellarsi, non tirarsi indietro. Era ricattata e senza nessun potere. Doveva obbedire, e soffrire. E, quindi, godere.
La sessione di frustate e battute andò avanti ancora, anche se non avrebbe proprio saputo dire quanto. Culo, schiena, gambe, ma anche piedi e mani. Per ogni colpo un grido.
Poi, d’un tratto, si fermarono tutti, in silenzio. Narciso tese le orecchie per capire la prossima mossa, ancora immersa nel buio, cercò di alzarsi dal letto ma qualcuno la ributtò giù violentemente.
Ferma, immobile!
Obbedì, ovviamente.
Si trovava a pancia in su, gambe aperte, sesso esposto, corpo già tutto arrossato.
Il silenzio era ancora irreale, ma sentì di colpo un profumo strano, piacevole. Stava ancora cercando di associarlo a un ricordo, quando sentì una goccia bollente arrivarle appena sopra il pube. Urlò, per l’ennesima volta, ma ora era difficile non percepire quanto godimento ci fosse in quel suono smorzato.
Le gocce di cera continuavano ad arrivare, sparse per tutto il corpo, dalla testa ai piedi ma indugiando ovviamente sui capezzoli, sulle cosce, sulle tette più sensibili. Lei cercava di dimenarsi e liberarsi, o almeno faceva finta, ma era gioco facile per quelle forti braccia tenerla bloccata.
Un paio di loro non resistevano alla tentazione di schiaffeggiarla con il proprio cazzo duro, sbattendoglielo sulle labbra aperte o infilandolo dentro brevemente. Lei aspirava di dolore e piacere, non distinguendo più la differenza tra uno e l’altro.
Era una sorta di orgasmo continuo e strisciante, mentale più che fisico, anche perché nessuno le dava la soddisfazione nemmeno di sfiorarle la figa, figuriamoci di scoparla come in quel momento avrebbe voluto. Anzi, ogni volta che provava ad avvicinare la propria mano a quel clitoride capriccioso e viziato, quegli uomini glielo impedivano senza pietà, provocando in lei una frustrazione totale ma di conseguenza regalandole l’intensissimo piacere della privazione.
Non c’era tregua, per lei: tornarono fuori di nuovo le fruste, la girarono di nuovo a quattro zampe, e la giostra ricominciò. Le attaccarono a un certo punto delle mollette di ferro ai capezzoli. Anche quelle dovevano fare parecchio male, ma ormai Narciso sembrava quasi anestetizzata. Urlava e gemeva, godeva senza soste, ma forse il dolore aveva già raggiunto la più alta soglia possibile.
Eco se ne accorse, e in fondo ci contava. Era decisamente giunto il momento di passare alla terza e ultima fase. Fece un gesto agli uomini, come concordato, che si fecero indietro per prepararsi al gran finale.
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6 years ago
Eco e Narciso,
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Mitologia Perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - 3° parte
(trovate le parti precedenti e successive sul nostro profilo!)7. Era quasi tutto pronto per l’ultimo e più alto livello, anche se forse era più corretto definirlo il punto “più basso” a cui potevano arrivare. Eco decise però di dare prima una sorta di tregua rigeneratrice a Narciso, quasi un premio fuori programma. Alla fine se l’era meritato per come aveva tenuto duro, e prima dell’ultimo passo verso il baratro, era giusto farle delle coccole.
Lei era sdraiata sulla schiena, cercava di prendere fiato e massaggiarsi le parti più colpite, togliendosi i resti di cera, passandosi le mani su tutto il corpo dolcemente, ancora bendata.
Senza la vista, aveva naturalmente tutti gli altri sensi maggiormente acuiti: non le fu difficile quindi riconoscere un odore nuovo e diverso che si stava avvicinando al suo volto.
Quando le fu proprio sopra, le bastò allungare di istinto la lingua per sentire subito il sapore acre, la consistenza morbida e la calda umidità della figa dell’unica altra donna presente in sala, Boccadoro. Ne fu letteralmente estasiata, non si aspettava proprio un regalo del genere.
Tra l’altro questa femmina così bollente aveva passato le ultime ore, anche mentre spompinava Eco e suo marito, a contemplare quanto quegli uomini facevano a Narciso, con un misto di invidia, ammirazione, infinita eccitazione, ma anche di tenera preoccupazione. Ora poteva finalmente prendersi un po’ cura di quel corpo maltrattato, come solo una donna sapeva fare. Si mise in ginocchio a cavalcioni del suo viso, rivolta verso le sue parti basse.
Iniziò ad accarezzarle le tette e a piegarsi piano piano fino a far entrare tutta la faccia di Narciso nella sua passera bagnata. Narciso si mise a leccare e succhiare come da un’oasi nel deserto, e con le mani se la tirava sempre di più a sè. Intanto Boccadoro finì di prostrarsi fino ad arrivare anche lei all’altezza della figa di Narciso, ormai letteralmente incandescente, per la più classica e godereccia delle posizioni complementari tra donne.
Era una davvero una manna per Narciso: continuavano a toccarsi e leccarsi dappertutto, a strofinarsi tette su tette, pelle su pelle, con dolcezza ma anche con una voglia tutta nuova, come se non fosse appena stata scopata a ripetizione da 7 grossi cazzi.
Sentiva che stava per arrivare un altro, ennesimo, orgasmo. Ovviamente diverso da tutti gli altri, più graduale, consapevole, viscerale. Le donne, solo loro, le facevano quell’effetto.
Le mancava giusto quella componente psicologica, quella spina mentale che toccasse la sua perversione, per proiettarla ancora su un altro livello.
Fu incredibile quindi quando si rese conto, di nuovo innanzitutto grazie all’olfatto, che qualcosa di familiare si stava insinuando tra le sue labbra e quelle altre, grandi, labbra in cui aveva trovato caldo rifugio: esatto, era proprio il cazzo di Eco.
Non era la prima volta che si trovavano in quella posizione, era anzi tra le loro preferite. Ma c’era qualcosa di ancora più pungente del solito nell’idea che -dopo tutto quello che le aveva fatto passare- lui volesse comunque penetrare un’altra donna proprio a un centimetro dalla sua bocca.
Eppure, sarà stato tutto l’insieme, sarà stato che intanto Boccadoro dava pieno significato al proprio nome continuando a succhiarle divinamente il clitoride, sarà stato che in fondo a quel suo bastardo gli voleva proprio bene, non fece altro che eccitarsi ancora di più. Continuò quindi a fare il suo dovere e il suo piacere, leccando avanti e indietro tra la figa e il cazzo che ne stava entrando e uscendo, fino a inglobare le palle come sapeva piacere da morire a lui, il tutto senza sosta e con sempre più ritmo, mentre con le mani spingeva la testa di Boccadoro e con le cosce la stringeva e immobilizzava sul suo sesso.
L’orgasmo che stava montando era davvero quello più profondo di tutta quella interminabile esperienza: tre corpi che si muovevano e godevano all’unisono, alzando ogni secondo il tono delle urla, scopando, succhiando, leccando, pelle, sudore, odore, sesso, cazzo, figa, peli, palle, bocca, labbra, lingue, godo, godo, godoooo..!!
Le due donne, tremando dalla testa ai piedi, si inondarono la bocca a vicenda nello stesso preciso istante, e pochissimi secondi dopo Eco si sfilò dalla figa di Boccadoro per menarselo una sola volta: il fiotto di sborra calda che ne uscì fu il più grosso e denso di forse tutta la sua vita, finì in pieno sulla faccia di Narciso, sulle sue tette, sul suo addome.
Lei si tolse istintivamente la benda, e immediatamente si ritrovarono occhi negli occhi, stravolti e raggianti.
Si stavano ancora fissando, quando Boccadoro non potè fare altro che gettarsi sul volto di Narciso, come nella migliore tradizione dei migliori film porno, per baciarla finalmente profondamente, leccandosi di dosso a vicenda quei resti di liquido viscoso bianco.
Sorridevano ansimanti, tutti e tre, e non si erano nemmeno quasi accorti degli applausi spontanei degli altri presenti, che non potevano fare altro che omaggiare il giusto tributo a quella perfetta sincronia di orgasmi, a quell’equilibrio di corpi in subbuglio e soprattutto, come i peggiori maschi allupati, a quelle due gnocche clamorose che slinguavano tra loro accarezzandosi le tette e passandosi copiose gocce di sborra da una bocca all’altra, senza esimersi ovviamente di ripulirne insieme tutte le ultime tracce dal cazzo che ancora duro si erigeva tra i loro volti.
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6 years ago
Eco e Narciso,
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Last visit: 2 years ago
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Esigente
“Sono esigente” hai detto, quando un tipo ha provato ad avvicinarsi e toccarti e tu gli hai detto che non era il caso. E anche poi all’altro che, dopo averti lungamente lumato, ti ha salutato dicendoti che eri una gran bella figa… “non mi vanno bene mica tutti…” mi hai detto, mentre ti giravi offrendomi la vista meravigliosa della tua schiena e del lato b… ti ho presa da dietro e l’eccitazione è cresciuta. E mentre ti scopavo l’ho visto entrare: giovane, biondo, con il fisico scolpito… ti guardava…ti ho sussurrato di guardare alla tua sinistra; lo hai visto e hai sussurrato sì… E’ bastato un mio cenno e lui subito si è tolto l’asciugamano e si posto nudo seduto a gambe aperte davanti al tuo viso…. ciao, gli hai detto, e lo hai accarezzato… poi gli hai preso l’uccello in boccaNon ho resistito più; avrei voluto continuare a scoparti, ma vederti giocare è stato troppo bello e ti ho sborrato dentro… tu hai continuato a giocare con lui e il suo uccello; hai fatto una pausa e hai preso anche il mio in mano, poi hi ripreso a giocare con lui; “che bocca!… “ ti ha detto e poi ti ha supplicato di farlo venire… glielo hai menato fino alla sborrata che ti è colata sulla mano…Gli hai sorriso e gli hai chiesto il nome… “Devis” ti ha detto e abbiamo scoperto che non era venuto al club da solo, ma la sua compagna se ne stava a giocare in un’altra stanza…. Era svizzero, di Bellinzona, carino e gentile e aveva 33 anni… Ci ha salutati e tu mi hai detto che era davvero carino, meglio di Rudy, e che era tutto depilato… ti ho chiesto se volevi che mi facessi dare il numero di telefono e mi hai sorriso… Siamo scesi e mentre bevevi la tisana lo abbiamo rivisto… Ti ha salutato con un gran sorriso; così gli ho chiesto se gli avrebbe fatto piacere scambiarci i recapiti per magari rivederci ancora; mi ha detto sì con entusiasmo e mentre cercava il telefono nell’armadietto mi ha detto che ero molto fortunato a stare con una donna cosi bella e giovane…. Ho risposto che era vero! Tornati di là lui continuava a guardarti, anche se la su ragazza lo aveva raggiunto… Se gli avessi fatto un nuovo cenno sono sicuro che sarebbe tornato su con te… ma era tardi e dovevamo rientrare… Anche ora, mentre scrivo, il cazzo mi diventa duro al pensarti con lui…
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5 years ago
albimanu,
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Last visit: 10 months ago
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Noi due
Da molti mesi ci dicevamo che sarebbe stato bello andarcene in montagna, senza il solito fardello di figli scontenti e parenti da invitare a pranzo e cena…Finalmente ci siamo riusciti. Siamo partiti da Milano subito dopo il lavoro, lasciando quel che occorre ai ragazzi per gestirsi la sera e la giornata di domani; non abbiamo detto nulla a nessuno se non che avevamo un impegno importante (penseranno tutti al lavoro, senza capire che l’importante invece siamo noi…!) Arriviamo su che è già buio. l’aria è fredda fredda, c’è un cielo limpido e pieno di stelle. Ti guardo scendere dalla macchina che già rabbrividisci e affretti il passo verso la porta di casa… prendo la borsa e corro per raggiungerti sulla soglia; apriamo e un piacevole calore ci accoglie: la caldaia ha funzionato a dovere e la casa è calda come piace a te… Ci baciamo subito e ti aiuto a toglierti il piumino e i guanti…. approfitto per baciarti ancora e infilare le mani sotto il tuo maglioncino… ho voglia di toccarti; ho voglia di toccarti da quando siamo partiti… ho voglia di toccarti da quando, mentre guidavo in autostrada, mi hai appoggiato la mano tra le gambe e mi hai accarezzato…. “ti amo” ti ho detto, e anche io ho spostato la mano dal volante per appoggiarla tra le tue gambe, ho alzato un po’ la tua gonna e le ho accarezzate risalendo verso il centro… poi un tuffo al cuore e quanti una sbandata!… hai tenuto le gambe aperte e ho scoperto che non avevi indossato gli slip…. sei una grande! E’ così che ho guidato eccitato per tutta la strada rimanente andando avanti con l’immaginazione alle nostre ore successive…. Mi allontani: hai fame e vai in cucina per preparare qualcosa per cena; io intanto accendo il caminetto, cerco il nostro tappeto e lo stendo davanti, oscuro le finestre e accendo qualche candela… anche l’atmosfera conta… (a proposito, cerco un po’ di musica giusta e la metto in onda…)…. Hai preparato crostini caldi e pomodorini… ce li scambiamo, un boccone con l’altro; beviamo un goccio di birra dallo stesso bicchiere e ridendo ci divoriamo le fragole intinte nello zucchero… Ti prendo per mano e ti porto davanti al camino… ti metti con la schiena alla fiamma; mi allontano da te qualche passo e ti guardo: come sei bella!“Spogliati per me…” ti chiedo.Non dici nulla, apri la gonna e la lasci scivolare a terra. Io non smetto di guardarti mentre mi tolgo la camicia, e tutto il resto insieme ai pantaloni… rimango nudo davanti a te…. Sei bella da guardare con le calze parigine alle gambe, e le cosce nude sopra le quali si intravede il tuo sesso liscio e pronto ad aprirsi…. Mi accarezzo lentamente l’uccello che diventa subito duro, mentre ti osservo sfilarti il maglioncino e lasciare cadere il reggiseno… Lo splendore dei seni che svettano ancora alti sul tuo corpo è quasi abbagliante… continuo a toccarmi e vedo che anche tu non resisti a spingere una mano tra le gambe ad accarezzare la figa che pulsa da dentro piena di voglia ….Mi tendi una mano: “Abbracciami…” mi chiedi. Avanzo verso di te e ti stringo forte, passando le mani sulla tua schiena, mentre sento i seni morbidi premere sul mio petto e il cazzo che si appoggia al tuo pube… lo prendi in mano e scivoli lentamente in ginocchio davanti a me; lo tieni stretto con una mano, mentre con l’altra continui a toccarti di sotto; lo scappelli tutto, apri la bocca e lo prendi tra le labbra; cominci a succhiarlo con forza, mentre la mano ora mi stringe le palle… poi lo molli, ti abbassi ancora e mi prendi una palla in bocca sempre succhiando… è una sensazione forte; un dolore leggero unito ad un piacere intenso; ti accorgi quanto mi piace da come senti il cazzo indurirsi ancora… non resisti e lo riprendi in bocca spingendolo più in fondo che puoi… Poi: “ora tocca a me”, mi dici allontanandomi un poco e sdraiandoti a terra con le gambe divaricate… Non mi faccio pregare: mi sdraio bocconi davanti a te e affondo il viso tra le tue cosce…. passo la lingua da sotto in su, più volte e più volte, ogni volta partendo da un po' più sotto… ti sento inarcare leggermente la schiena per darmi da leccare anche il buchino… hai scoperto quanto sia piacevole e ora non hai più né vergogna né paura…. sento il mio cazzo premere da sotto mentre è schiacciato sotto la mia pancia ma è troppo bello leccarti… sentire le tue labbra schiudersi e aprirsi, mandare la lingua dentro a cercare i punti più sensibili della tua vagina per poi risalire fino al clitoride… leccarlo in tondo e scendere di nuovo… Sei golosa e vuoi venire subito, mi tieni la testa mentre la mia lingua si muove dentro di te e con un dito risalgo nel tuo buchino stuzzicandolo… Decido di farti impazzire, e mentre continuo a titillarti il buchetto del culo, pian piano infilo due dite nella fica, cercando al suo ingresso il morbido cuscinetto del punto G; tu ti apri ancora di più, sento i tuoi sospiri farsi più intensi mentre la lingua gioca con il tuo clitoride teso e duro… Muovi le tue mani sul tuo corpo, accarezzandolo (sai che mi eccita), giochi con i seni e poi scendi ad aprirti ancor di più le grandi labbra… sei tutta tesa nel piacere e cerco di ascoltare i tuoi fremiti per assecondare il tuo godere con i movimenti delle mie dita e della lingua… Sento la fica che dentro si gonfia, sento il buchino pulsare, sento i tuoi respiri affannarsi finché lasci che l’orgasmo ti pervada; è una sensazione fortissima, senti da dentro quasi il bisogno di fare pipì, ma sono solo le tue ghiandole che producono il più dolce dei nettari …. voglio berti fino all’ultima goccia mentre il piacere ti scuote tutto il corpo e lasci che la voce emetta vocali piene di godimento. E’ un orgasmo lunghissimo, ti sento tutta inarcata finché non ti abbandoni sfinita…. Scivolo via con le mani, mi sdraio al tuo fianco e mentre tieni gli occhi ancora chiusi ti accarezzo i seni, le spalle, la schiena, i fianchi e le cosce… Passa poco e ti giri: “lo voglio! ora!” mi dici, e ti metti carponi offrendomi il culo magnifico…. non posso che baciarmelo tutto ancora mentre il cazzo si indurisce tra le mie mani…. poi anche io in ginocchio dietro di te lo infilo tutto nella fica che si apre e lo accoglie…. spingo a fondo, ti piace e ti sento ancora ansimare di piacere… spingo, sento il cazzo farsi ancora più duro e mi piace….mentre ti scopo mi appago beato della forma del tuo corpo, con le curve dolci e armoniose come quelle di una viola che suona solo per me… Con la mente ti rivedo mentre succhi anche altri uccelli, facendoti scopare da me e viceversa (questa è un’immagine che non smette mai di eccitarmi)…. Ma oggi sei solo mia… finché: “nel culo, lo voglio nel culo” mi ansimi quasi ordinando…Ho paura di farti male, ma sei così decisa che sfilo l’uccello dalla fica e lo appoggio al buchino che subito si apre voglioso… spingo appena e lo sento stretto dentro di te; tu sussulti ma il piacere ti invade. Ti sento spingere verso di me, mentre io mi muovo dentro di te, piano ma senza fermarmi…. “sborrami in culo”, mi chiedi ancora…. Sentirti così è ancora più eccitante, sento la sborra prepararsi ad uscire, mi muovo ora più forte, la sento risalire e finalmente esplodere tutta dentro di te…. Ed è lì che tu senti l’orgasmo ripartire dentro e anche tu godi con me, senza capire quasi cosa sta succedendo…. Ci ritroviamo così, fianco a fianco, accaldati e appagati…. ci guardiamo e ci baciamo a lungo senza dire nulla… Sappiamo tutti e due che tra qualche ora avremo ancora voglia, ma ora ci aspetta un letto caldo e sarà bello tornare a giocare domattina ancora più innamorati….
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5 years ago
albimanu,
48/48
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una volta
mi piace raccontare di piccole storie realmente accadute,le stesse che tiro fuori dai ricordi quandomi sego il cazzo pensando a quanto sia troia la mia adorabile compagna.una volta eravamo a mare dalle parti nostre,puglia adriatico tra polignano e monopoli,era una domenica primaverile , faceva caldo e avevamo voglia.si decise di mettere un annuncio online di cornuto che cerca bull per sfondare la sua giovane compagna quello stesso pom.a corredo dell'annuncio inseriamo una bella foto scattata al momento in una caletta appartata con il suo maestoso culo a pecora in attesa poggiata ad uno scoglio e qualche indicazione per risalire alla zona.pubblicato l'annuncio continuiamo a camminare sul litorale non pensando a quanto internet certe volte sia veloce .....ed efficiente.fatto sta che un ora dopo tornando verso la macchina ci accorgiamo di un giovane uomo che ci guarda con insistenza e sorridendo si avvicina e ci chiede se siamo quelli dell'annuncio e nello stesso momento senza neanche attendere la risposta tira fuori un cazzo grosso per davvero,uno di quelli larghi che riempiono la mano a stringerli.eravamo in una zona appartata sul mare ma non troppo e quel grosso cazzo li davanti a noi era una tentazione irresistibile sopratutto perchè cosi improvvisa.lei senza nessun indugio gli si avvicina e lo prende in mano davanti a me,lo guarda negli occhi,mi guarda negli occhi e lentamente si inginocchia e si riempie la bocca fino in gola.io adoro guardarla alle prese con i cazzi in generale,ma quelli molto grossi(diciamo piu grossi del mio ) mi fanno impazzire e da cornuto semplice divento cornuto e sottomesso in un istante.lei che mi conosce e questo lo sa bene,dopo averlo succhiato un po mi prende per mano,mi fa inginocchiare e li davanti al mare e allo sguardo probabile di qualcuno li nei dintorni,mi spinge la testa sul cazzo e me lo infila in bocca.e io lo prendo tutto in ginocchio,mentre loro si baciano con la lingua sopra di me e lui le infila subito due dita in fica e poi,subito dopo due dita nel culo.questo lo so perchè mentre continuo a succhiare il cazzo in ginocchio,lei parla col bull del suo cornuto che lo prende in bocca e poi dice"amore mi ha messo due dita nel culo,che faccio?" mentre mi sorride con la lingua in bocca al bull e la sua mano che mi spinge il cazzo fino in gola
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6 years ago
cuckk,
29/29
Last visit: 6 years ago
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INCONTRO DI BOCCHE
Arrivammo al club verso le 11,00 , la ragazza in reception mi informò che c’era la possibilità di prenotare un massaggio ,io accettai con molto entusiasmo ;Fabio invece declinò la proposta. La ragazza mi avvisò che con me avrebbe messo un singolo, io acconsentii tanto con me ci sarebbe stato anche Fabio .Salutammo ed entrammo nel club.Una volta svestiti ci indirizzammo verso la zona estiva e li mi immersi nella vasca sentivo la sensazione calda dell’acqua sulla pelle mi abbandonai tra le braccia di Fabio completamente appagata. Ad un certo punto sentii una voce femminile che mi chiese “posso entrare , vi disturbo?” Aprii gli occhi e vidi due sagome , mi girai verso le donna e notai quanto fosse bella , pelle ambrata , gambe lunghe e toniche , una cascata di ricci castani e due seni “pieni d’oro” ,rotondi, caldi, morbidi, vogliosi. Fabio parlò per me perché io rimasi stupefatta .Entrarono in vasca lei si sedette dalla mia parte e notai i suoi occhi verdi e profondi come una foresta misteriosa e fitta.Iniziammo a parlare e notai presto una certa sintonia con quella Venere ammaliante e capì presto che lei era molto esperta nell’antica arte della seduzione e che erano assidui praticanti dello scambio di coppia.Ad un certo punto la Venere mi sfiorò la coscia con la mano e sentii il mio corpo pervaso da brividi non mi capacitavo non avevo mai provato attrazione per una donna e presa dal panico sorrisi alla Venere e chiesi a Fabio di andare sui lettini per prendere un po’ di sole li salutai e ci alzammo.Mi pentii subito , non volevo lasciarla eppure la paura mi fece fare quel gesto , la Venere e il suo compagno ci salutarono e sparino all’interno della spa che in quel momento mi sembrò un grosso buco nero e vidi il suo dolce corpo sinuoso perdersi al di la della porta..Decisi di non pensarci e cercai di rilassarmi , arrivò l’ora del pranzo e io e Fabio ci avviammo alla zona buffet e mi sorpresi quando mi accorsi che la stavo cercando e non vedendola sentii un morso di rabbia nello stomaco e pensai tra me” ecco ..sicuramente saranno andati via adesso non la rivedrai più ..”Dopo aver pranzato entrai con Fabio nel bagno turco ed assaporai il vapore e l’assenza fresca di menta..Arrivò l’ora del massaggio e Fabio mi accompagnò davanti alla porta entrai nella stanza e notai la Venere li davanti a me di schiena che stava parlando col massaggiatore .Il mio corpo prese a pulsare , il cuore a battere e senza pensarci due volte mi girai verso Fabio e gli dissi “amore se vuoi prendere un po’ di sole mentre io sto qui vai pure tanto c’è una donna che fa il massaggio con me” lui mi baciò sulla bocca e mi disse che mi avrebbe aspettato fuori.Mi girai e vidi lei che mi guardava con occhi famelici , la massaggiatrice ci fece sdraiare sui lettini e il massaggio iniziò.Chiusi gli occhi per rilassarmi e calmare il mio inguine , sentivo il sangue bollire , non capivo , quella donna mi aveva stregato.MI concentrai sulla mano della massaggiatrice ma ad un certo punto sentii un piccolo gridolino apri gli occhi e la vidi .. mi guardava con occhi irreverenti e mentre aveva fissi gli occhi su di me iniziò a leccarsi le labbra della bocca ,io rimasi li ad osservare la maestrie e l’ingordigia della sua lingua e sentii il mio inguine bagnarsi come non mi era mai capitato.. ero eccitata..Il massaggio finì e io potei alzarmi , la massaggiatrice ci avvisò di fare una doccia così da poter togliere l’olio .Io pensai sinceramente che più per l’olio mi serviva una doccia fredda per calmare i miei bollori e schiarirmi le idee..La Venere si mise a parlare col massaggiatore , io cercai di rimanere li il più possibile ma poi mi resi conto che lei era impegnata nella conversazione quindi mio malgrado salutai e mi avviai verso lo spogliatoio più confusa che mai..Aprii la doccia e optai per l’acqua tiepida mi ci ficcai dentro e chiusi gli occhi ..Mi sentii afferrare le mani e mi sentii spingere contro il muro , aprii gli occhi presa dal panico e mi sentii sussurrare all’orecchio “TI voglio adesso ” riconobbi subito la voce della Venere mi si avventò da dietro e inizio dapprima a stuzzicarmi con le dita il mio capezzolo poi a giocare con il mio seno con un movimento rotondo , accelerando sempre di più ..poi scese e con frenesia iniziò a giocare col mio clitoride , io ero completamente nelle sue mani e più eccitata che mai…con l’altra mano giocava col mio seno sinistro.. “mi disse apri bene le gambe e appoggia le mani al muro” sentii la sua lingua scorrere sulla mia schiena fino alla mie chiappe .. le aprì e inizio a leccarle con la maestria di un’artista .. girava , infilava la lingua e risucchiava il mio buchino.. ad un certo punto si fermò, mi girò e mi disse” io ti voglio fare impazzire .. vieni con me .. la guardai e lei capì subito.. ho mandato mio marito dal tuonon si accorgerà di nulla.. “ nel mio intimo morivo dalla voglia di possederla ma non riuscivo ad ammetterlo .Lei non mi diede la possibilità di declinare l’offerta perché mi sbatté di nuovo contro al muro e iniziò a stuzzicarmi di nuovo il clitoride guardandomi con quei suoi occhi felini .. si alzò mi baciò e per la prima volta ebbi il contatto con la sua lingua che sapeva di me.. il tocco fece esplodere le ultime resistenze . Lei si staccò e mi disse “seguimi”..La seguii , mi portò nel privè e ci avviammo nella stanza con la porta , una volta dentro mi fece sdraiare sul letto e iniziò ad assaporare tutto il mio corpo con la lingua , iniziò dalla bocca e scese fino a miei seni dove iniziò a succhiare prima con delicatezza poi con estrema voracità .Il mio miele colava come non mai ,non ero mai stata così bagnata come con lei e senza dirmi niente infilò la mano all’interno di me .. sempre più dentro e li venni per la prima volta..Lei a quel punto si buttò sopra di me apri le gambe all’altezza della mia faccia e mi disse “prendimi , leccami” mentre con la mano non mi dava tregua e continua a stuzzicarmi il mio sesso .. io mi avvicinai ero in certa sul da farsi per me era una situazione completamente nuova allora lei presa dalla frenesia mi spinse il suo clitoride forte sulla bocca continuando a gemere . Aprii la bocca e iniziai a leccare sentii il suo profumo di donna , dolce ed etereo che mi riempiva la bocca .. presi il suo sesso e iniziai a mordicchiarlo e più sentivo i gridolini della Venere più io mi eccitavo.. finché sentii il suo sesso gonfio di piacere e pronto ad esplodere .La Venere a quel punto completamente presa dal piacere si staccò , mi mise seduta mi apri le gambe, lei fece la stessa cosa e con avidità si avvicinò e con ingordigia inizio a strofinare il suo sesso col mio sempre più forte finché entrambe esplodemmo in un piacere sconvolgente..Tutte grondanti ci accasciammo sul letto , lei a quel punto mi si avvicinò e cerco la mia lingua con la sua , ci baciammo dapprima con dolcezze poi sempre più passionali finché lei si avvicinò al mio orecchio e in un sussurro mi disse “ non è ancora finita , girati ,mettiti a carponi vicino alla ringhiera “ io la guardai stupita mi girai e vidi il mio compagno dalla ringhiera con uno sguardo pieno di desiderio .. lei mi guidò alla ringhiera ,mi misi a carponi e lei si sdraiò proprio sotto di me , chiamò il mio compagno e lui tutto preso dal desiderio si abbassò per penetrarmi . Lei iniziò a leccarmi da sotto .. morsicchiando e inghiottendo completamente il mio sesso e i miei umori.Chiamò a lei suo marito che entrò nella stanza e iniziò a sua volta a leccarla .. a quel punto Fabio non resistette più mi alzò le chiappe , le allargò un pochino ed entrò con una voglia mai sentita .Iniziò ad entrare con forza , sentii tutto il suo membro duro e pulsante tutto dentro di me e le sue palle sbattere su di me e sulla Venere.Mi sentii in visibilio , e li che provai il piacere più alto vedere la Venere sotto di me che mi assaporava tutto il sesso e con le mani mi schiacciava e massaggiava il seno mentre Fabio mi penetrava.Mi fece esplodere ed emisi un urlo di piacere .Fabio sentendomi urlare non resistette più ed arrivò all’ appagamento .Sentii il suo liquido scorrere fuori da me e la Venere leccò il mio umore con il sapore di Fabio.Lei arrivò all’orgasmo poco dopo di me … Ci alzammo lei si avvicinò mi bacio il seno .. stringeva ,morsicchiava e leccava il capezzolo . .. mi prese la faccia e la avvicinò al suo e io assaporai i suoi seni sodi ,tondi, gonfi e sentii il suo capezzolo turgido in bocca nel frattempo il marito la prese da dietro e inizio a spingere sempre più dentro e sempre più forte a quel punto fu lei a mettersi a carponi e mi fece capire con i suoi occhi famelici cosa avrei dovuto fare.. mi sdraiai io a pancia in su e iniziai a leccarla , baciarla , il suo sapore mi mandava in estasi le morsicchiavo le grandi labbra le leccavo le piccole labbra e risucchiavo il clitoride e mi resi conto di essere ancora bagnata perché sentivo il mio liquido scorrere tra le chiappe.. finché vidi lei che si abbassò coi gomiti e iniziò di nuovo a succhiarmi , mi penetrò prima con un dito poi con tutta la mano sempre più veloce ed è li che venni un’altra volta.. sentii che anche la Venere stava per esplodere è così fu.. e sentii il suo sapore in bocca fino a quando non assaporai un sapore nuovo e li capii che anche suo marito raggiunse il massimo piacere.Lei a quel punto mi sorrise .. si avvicinò alla mia bocca mi baciò portandosi via il suo umore e quello del suo compagno .. e mi disse “ti ho voluto e ti voglio ancora “ poi mi salutò con un bacio , salutò Fabio e com’era comparsa si allontanò insieme al suo compagno con il suo sorriso beffardo…
2024
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6 years ago
laure,
30/27
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Soggiorno alle terme.
Le terme sono un paradiso per rigenerare lo spirito e il corpo.Che bello immergersi nelle piscine termali e coccolarsi con la sauna e il bagno turco.E che delizia i massaggi.Uno tra i miei massaggi preferiti, piacevole e coccoloso, è l’ayurvedico: un massaggio eseguito con olio caldo e fatto iniziando dai piedi per poi terminare con la testa.Ho prenotato il mio massaggio per le ore 17,00.Il mio massaggiatore si chiama Franco, un bell’uomo di mezza età, cappelli brizzolati e fisico longilineo, ma con due avambracci muscolosi come si conviene ad un esperto massaggiatore.Solo dopo avermi fatta accomodare sul lettino a pancia in su, si è ricordato di farmi indossare l’apposito slippino di carta per non ungere il mio di cotone.Senza farmi scendere dal lettino, con disinvoltura mi ha sfilato lo slippino e mi ha aiutata ad indossare quello di carta.Franco che posa lo sguardo sui miei genitali è stata la prima immagine a cui ho pensato quando ho chiuso gli occhi ed ha iniziato a massaggiarmi.Le sue mani erano calde e si muovevano lente, ma con un leggero e gradevole vigore; ogni tanto lasciava colare dell’olio caldo sul mio corpo e quel calore improvviso mi faceva fremere di piacere.Inizia a massaggiarmi i piedi, poi le caviglie, i polpacci e infine le cosce, dove insiste a lungo, soffermandosi soprattutto all’interno coscia; ogni tanto sento le sue mani che arrivano a sfiorarmi il clitoride.Tengo sempre gli occhi chiusi e in quei momenti è solo la mia femminilità a prevalere e a godere del massaggio.Ora inizia a massaggiarmi circolarmente l’addome e il basso ventre; sento le sue mani calde scivolare ancora nello slippino.Lo sento spostarsi dietro di me e poi protendersi in avanti per massaggiarmi il seno e ho quasi l’impressione - o il desiderio – che stia indugiando sui capezzoli, strizzandoli dolcemente.Ho la sensazione di essermi bagnata e avrei voglia di toccarmi per tastarne il nettare.Mi chiede se sono soddisfatta, gli rispondo di si, che ci sa fare ...Ora mi chiede di girarmi a pancia sotto.Inizia sempre a massaggiarmi i piedi, passa poi ai polpacci e quando arriva alle cosce, abbassa completamente lo slippino e mi massaggia le natiche, comprimendole e allargandole.Lo sento spostarsi dal mio fianco verso i piedi, li afferra e mi chiede di divaricare bene le gambe; eseguo la sua richiesta, ma non è sufficiente … sposta allora i piedi al di fuori del lettino, in modo che le gambe siano più divaricate e le natiche ben allargate.Questo sicuramente gli consente di intravedere il mio buchino ed apprezzare che sono depilata.Riprende a massaggiarmi i glutei e lascia colare dell’olio caldo … sento scorrere l’olio all’interno dei glutei e sento con piacere la sua mano che mi accarezza il fondoschiena.Inarco la schiena per invitarlo a violare, con l’aiuto dell’olio, il mio buchino…sono confusa ed eccitata.Dopo aver massaggiato i glutei, mi risistema la mutandina e completa il massaggio con la testa.Mi raccomanda di stare qualche minuto distesa prima di alzarmi e mi chiede com’è andata.Gli dico che sono stata molto bene e che una parte di me si è eccitata.Franco non riesce a capire quello che volevo dire e gli rispondo che fa lo stesso, ma lui insiste; è curioso di sapere che cosa avessi voluto dire con quelle parole.Gli rispondo che mi sento imbarazzata e lui controbatte che in tanti anni ormai non si sorprende più di nulla.Allora gli chiedo carta e penna e gli scrivo l’indirizzo di un sito e il mio pseudonimo di travesta, spiegandogli che, durante il massaggio, chi ne aveva goduto e tratto piacere era stata “lei”, la donna che c’è in me.Mi alzo dal lettino, infilo l’accappatoio e gli chiedo conferma del successivo massaggio che avrei avuto sempre con lui per dopo domani.Lo saluto e gli auguro una buona serata.Due giorni dopo mi presentai all’appuntamento per il massaggio con una decina di minuti d’anticipo.Franco si affacciò alla sala d’aspetto, mi vide e con un sorriso mi chiese di seguirlo nell’ufficio attiguo e chiuse la porta.Sembrava imbarazzato e gli chiesi se ci fosse qualche problema per il mio massaggio o per cos’altro.Assolutamente non c’erano problemi.Iniziò a parlare e, tutto d’un fiato, mi disse che aveva visitato il sito e visto le mie fotografie e che questo fatto l’aveva così sorpreso (era la prima volta che aveva a che fare con un cliente che gli aveva confidato di essere una travesta in privato) e così piacevolmente eccitato che alla fine si era dovuto masturbare tanto era grande il desiderio di godere, fantasticando sul fatto che aveva già massaggiato quel corpo (e penso che lo avesse fatto anche per il proprio piacere e con un pizzico di malizia e forse di trasgressione).Aggiunse che non era riuscito a trattenere per sé questo segreto e che l’aveva confidato anche al collega Stefano, un amico più che un collega, con il quale aveva già condiviso altre piccanti situazioni a sfondo sessuale.Terminò il racconto spiegandomi che aveva una proposta indecente da farmi, vale a dire un piacevole massaggio a quattro mani, lui insieme all’amico Stefano.Ero così disorientata e sorpresa per tutte le cose che mi aveva detto che acconsentii, senza aver ben compreso che cosa mi avesse proposto!Alzò la cornetta del telefono e, visibilmente eccitato, informò Stefano che avevo accettato la loro proposta.A quel punto, mi invitò a seguirlo in una stanza appartata in fondo al corridoio.La stanza era calda, arredata con un lettino per massaggi e un materassino, parzialmente illuminata da due candele; l’aria profumava di una fragranza delicata, ma intensa.In quel momento entrò Stefano ed ebbi un sussulto, ma fui subito tranquillizzata dal suo sorriso e dalla dolce espressione del viso.Stefano si presentò: trentasette anni con esperienza del genere trav; un fisico abbronzato, robusto e curato.Franco mi tolse l’accappatoio e mi fece cenno, aiutandomi, di salire sul lettino a pancia in giù.Stefano mi accarezzò il fondoschiena e mi tolse lo slippino.Chiusi gli occhi.Entrambi si bagnarono le mani d’olio e ognuno mi prese un piede iniziando il massaggio; dai piedi salirono ai polpacci e infine si soffermarono all’interno coscia.Quando mi piegarono le gambe e se le appoggiarono al petto, mi resi conto che erano a petto nudo; mi divaricarono le gambe e lasciarono colare dell’olio caldo all’interno delle natiche … Franco si spostò al mio fianco, dalla parte del mio viso, mentre Stefano iniziò ad accarezzarmi tra i glutei soffermandosi nella zona perianale … era eccitante e piacevole sentire l’olio caldo e l’abbondanza di olio che aveva versato mi faceva capire quanto Stefano stesse indugiando e provasse a penetrami con le dita.Adesso riuscivo a sentire un suo dito che mi penetrava … aprii gli occhi e vidi Franco togliersi i pantaloni della tuta e mostrarmi il suo pene, lo scappellò due, tre volte e lo avvicinò alla mia bocca.Ero eccitatissima, aprii un po’ la bocca e Franco non esitò ad infilarmelo dentro … lo sentivo pulsare e iniziai a spompinarlo.Stefano, anche lui eccitatissimo, mi stava ormai penetrando con il dito medio e cercava di farsi spazio anche con l’indice, massaggiandomi per allargare lo sfintere.Iniziai a gemere di piacere e dissi che stavo per avere un orgasmo.Mi sollevarono a forza e mi spostarono sul materassino nella posizione “alla pecorina” … anche Stefano si tolse i pantaloni scoprendo il membro duro e ritto.Me lo infilò in bocca e, tenendomi una mano sulla nuca, iniziai a spompinarlo assecondando le sue spinte … poco dopo indossò un preservativo e, mentre Franco si era posizionato sotto il mio ventre e aveva iniziato a succhiarmi il clitoride, Stefano lo spinse dentro il mio buchino e iniziò a penetrarmi dolcemente … sentivo il suo membro scivolare dentro di me e una volta tutto dentro, iniziò a scoparmi.L’eccitazione era altissima e le spinte decise di Stefano e la bocca di Franco che mi spompinava il clitoride mi facevano sentire come in una morsa che mi impediva di arrivare all’orgasmo.Gemetti a lungo e finalmente sentii fuoriuscire il mio nettare nella bocca di Franco mentre Stefano continuava a cavalcarmi con sempre più vigore.Ero stremata … ho avvertito che Stefano stava per venire e mentre Franco continuava a massaggiarmi con la lingua il clitoride, Stefano si tolse il preservativo … io aprii la bocca e lui masturbandosi mi sborrò abbondantemente in bocca e sul viso … con un dito raccolse lo sperma sul viso e lo infilò nella mia bocca … lo succhiai avidamente, prima il dito e poi il suo membro che iniziava a perdere vigore … ingoiai tutta la sua sborra calda.Mi distesi da una parte e Stefano mi baciò una natica.Dopo qualche minuto mi presi cura di Franco, avevo voglia di sentirlo godere dentro di me.Era sdraiato sul materassino, mi misi al suo fianco e iniziai a masturbarlo, scappellandolo dolcemente … mi disse che mi desiderava e che voleva prendermi alla missionaria.Iniziai a spompinarlo.Franco mi distese di schiena, mi divaricò e alzò le gambe e infilò con decisione il suo pene nel mio buchino ormai ben lubrificato.Stefano mi afferrò il clitoride in modo che potessero vedere bene il mio buchino che si dilatava ad ogni affondo di Franco.Franco iniziò a montarmi con un ritmo cadenzato, penetrandomi per tutta la lunghezza del pene.Stefano si godeva la scena, masturbandosi.Franco chiese a Stefano di infilarmi in bocca il suo membro … e così fece.Ogni tanto Stefano mi strizzava i capezzoli … questa manovra mi faceva inarcare la schiena e contrarre lo sfintere, aumentando il mio piacere e quello di Franco.Tutti e tre ci sentivamo in uno stato d’estasi … io gemevo come una troia in calore e i miei due uomini erano eccitatissimi e ormai prossimi all’orgasmo.Franco disse che voleva vedere Stefano mentre mi sborrava in bocca … aprii un po’ la bocca e il fiotto di sborra calda me la riempii … la ingoiai lentamente, assaporandone il sapore … in quel momento venne anche Franco e io insieme a lui.Mi assestò ancora qualche colpo, si tolse il preservativo e mi mise in bocca il pene gocciolante … lo succhiai fino a quando non uscii più alcuna goccia di sperma.Stefano mi baciava … mentre Franco leccava lo sperma sul mio ventre, là dove avevo eiaculato.Ci coricammo sul materassino ed esausti ci riposammo per qualche minuto.Ci salutammo con un abbraccio affettuoso e l’intesa di ritrovarci per rivivere le intense emozioni di quel piacevole pomeriggio alle terme..
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5 years ago
cora_trave,
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La sala d'attesa
La sala d'attesa dello studio medico non era piena come al solito; chiesi dell'ultimo arrivato e mi sedetti vicino ad un uomo dal portamento elegante.Stava navigando con lo smartphone.Inevitabilmente vidi che era in un sito di annunci di travestiti.Si accorse che lo stavo osservando ed allora, per tagliare l'aria, gli chiesi, sfacciatamente, se gli piaceva il genere trav.Sorpreso dalla domanda, rispose d'istinto di si.Gli confidai che anch'io ero un appassionato del genere.In particolare si era soffermato su una travesta che lo intrigava da tempo.Me la mostrò, si chiamava Cora, una travesta matura, ma ancora piacente e con un fisico longilineo.Sorrisi e gli dissi che la conoscevo bene.Rimase incredulo. Le aveva scritto varie mail, ad una sola aveva risposto, ma in modo vago.Gli dissi che gliela avrei potuta presentare, ma doveva raccontarmi qualcosa di lui.Mi raccontò che era esperto del genere trav, di essere normodotato, resistente e disponibile ad esaudire qualsiasi desiderio che Cora gli avesse chiesto.Aggiunse che ogni tanto si masturbava pensando a lei.Mi feci lasciare un suo recapito email con l'intesa che ne avrei parlato con Cora e che mi sarei fatto sentire presto.Si chiamava Roberto, intorno ai sessant'anni, brizzolato, fisico asciutto; mi aveva fatto una buona impressione.Gli scrissi e feci riferimento all'amico comune che lo aveva raccomandato.Poteva ospitare e quindi ci mettemmo d'accordo per un giovedì di primo pomeriggio.Avevamo stabilito delle regole: io avrei cercato di soddisfare le sue richieste, mentre Roberto era obbligato a soddisfare le mie.Arrivai a casa sua, entrai e, senza guardarmi, m'indicò la stanza dove mi sarei cambiata.Una volta pronta, mi presentai in soggiorno dove mi stava aspettando.Fu piacevolmente sorpreso, mi disse che ero meglio di come m'immaginava e soprattutto ero vera e davanti a lui.Si avvicinò per un bacino di benvenuto e, per caso, feci scivolare la mia mano sulla patta dei pantaloni...era evidente il gonfiore di un membro in erezione.Mi strinse a se e, prendendomi per le natiche, mi fece sentire il suo cazzo duro contro il mio clitoride.Mi sedetti sul divano e gli chiesi di spogliarsi e di sdraiarsi per terra sul tappeto, pancia all'aria.Mi tolsi lo scialle e rimasi in sottoveste, reggiseno e slip di pizzo, calze velate autoreggenti bianche, scianel nere con il tacco...mi misi a gambe aperte sopra la sua testa, mi tolsi gli slip e rimasi ferma...poi mi accucciai con il mio sedere sul suo viso...con la mani allargai bene i glutei e avvicinai l'ano alla sua bocca...iniziò a baciarmi...premetti sulla bocca e iniziò a slinguarmi il buchino.Mi inginocchiai per arrivare a prendergli il membro ed iniziai a masturbarlo.Sentii la sua lingua che cercava di penetrarmi...era confuso e si stava lasciando andare a qualsiasi cosa.Mi protesi in avanti per prenderglielo in bocca, iniziai a slinguarlo sul glande e poi presi a spompinarlo...in quel momento sentivo che la sua lingua mi stava penetrando con forza...entrambi ansimavamo di piacere.Mi rigirai, lubrificai il mio buchino e il suo pene e lo infilai dolcemente nella mia fichetta...mi protesi un pò in avanti e, inarcandosi, cominciò a scoparmi con sempre maggior vigore.Per il caldo tolsi reggiseno e sottoveste, presi le sue mani e mi feci strizzare i capezzoli mentre il suo pene, colpo dopo colpo, entrava sempre più dentro di me.Gli chiesi dove desiderava venire; mi rispose che così sarebbe andato bene.Mi mise alla pecorina sul bordo del letto e riprese a montarmi...ero protesa in avanti per sentirlo tutto dentro...nel frattempo prese a masturbarmi tenendo il ritmo della scopata...ero tutta un fremito...iniziò a rallentare il ritmo penetrandomi più a fondo...ormai stava per eiaculare...emise un gemito e si fermò con il pene affondato nel mio ventre...sentii il fiotto della sborra calda che mi riempiva tutta...estrasse il suo membro e continuò a smanettarmi mentre lo sperma iniziava a colare dal buchino sul lenzuolo...con l'altra mano mi accarezzava l'ano bagnato di sborra...mi girò, lo prese in bocca e subito dopo eiaculai anch'io...ingoiò la mia sborra continuando a spompinarmi lentamente.Sentivo il bisogno di sciacquarmi, mi accompagnò in bagno, mi guardò mentre facevo la pipi e volle sciacquarmi l'ano e i genitali...anch'io contraccambiai, lavandogli il membro.Ci sdraiammo sul letto per riprenderci dopo l'orgasmo.Avevo il viso appoggiato sul suo petto e con una mano gli accarezzavo lo scroto, sfiorandogli il pene.Non so se si fosse reso conto chi fossi veramente.Era rilassato ed aveva un'espressione dolce.A quel punto gli confidai che ero l'uomo che aveva conosciuto in sala d'attesa.Sorrise e rimase in silenzio.Si bagnò le dita della mano con un pò di lubrificante e prese ad accarezzarmi l'ano e la zona perianale.Mi disse che aveva ancora voglia di possedermi e mi diede un bacio sulla bocca.Dopo una decina di minuti il membro riprese vigore e mi chiese di prenderglielo in bocca.Lo scapellavo dolcemente e lo sentivo diventare sempre più duro...mi prese per mano e mi fece stendere sul tavolo del soggiorno, mi divaricò le gambe, si protese in avanti e mi baciò mentre m'infilava nuovamente il membro nella mia fichetta ormai ben aperta e riprese a montarmi.Si rizzò in piedi e, tenendomi le gambe divaricate, guardava eccitato il suo pene che mi scopava.Gli chiesi, quando sarebbe stato il momento, di venirmi in bocca.Dopo qualche minuto, ormai spossato, mi disse che stava per eiaculare...estrasse il pene e, scappellandolo, lo portò alla mia bocca.Appoggiò il membro sulle mie labbra ed iniziai a sentire il calore del liquido seminale che mi entrava in bocca, lo spompinai ed ingoiai tutta la sua sborra calda.Ci baciammo e ci riposammo qualche minuto prima di salutarci.Mi rivestii e lasciai l'appartamento; ormai mi aveva conosciuta e sapeva come risentirmi.
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5 years ago
cora_trave,
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Dal dottore
L'appuntamento era per le 18, sarei stato l'ultimo cliente.Era la prima volta che mi presentavo per l'esame della prostata ed ero un pò preoccupato.L'infermiera mi fece entrare nella stanza e mi disse di spogliarmi tenendo solo l'intimo.Il dottore entrò subito dopo.L'urologo era un cinquantenne robusto, alto poco meno di me, capello fluente, abbronzato e dai modi gentili.Mi chiese se era la prima volta e mi descrisse come sarebbe stato l'esame. Avrebbe fatto un'esplorazione digito rettale; mi rassicurò che non avrei provato alcun fastidio e tanto meno dolore.Mi fece togliere lo slip, mi invitò a salire sul lettino, a coricarmi sul fianco sinistro e a divaricare un po' le gambe.A quel punto si infilò un guanto e fece colare del liquido lubrificante sul mio ano.Abbondò con il liquido e sentii il suo dito che cercava d'entrare nel mio orifizio...istintivamente mi irrigidii contraendo lo sfintere...mi disse di stare tranquillo e cominciò a massaggiarmi la zona perianale...era una sensazione piacevole...a quel punto mi rilassai e sentii il suo dito dentro l'ano...lo stava esplorando minuziosamente...questa sorta di massaggio aveva provocato l'uscita incontrollata di qualche goccia di liquido seminale...il dottore se ne era accorto e per questo mi sentivo molto imbarazzato.Terminata l'esplorazione, mi asciugò con dei kleenex e mi disse che potevo rivestirmi.Non aveva riscontrato nulla di anomalo, ma mi fece una domanda che mi colse di sorpresa.Mi chiese come mai la zona anale era depilata.Subito gli risposi che era per un motivo d'igiene; mi guardò in modo disincantato ed allora gli dissi che mi piaceva giocare e che l'ano era depilato per il ruolo che avevo nel gioco.Mi chiese se ero gay, gli risposi che mi piaceva interpretare il ruolo della donna, travestendomi solo in privato.Mario, questo era il nome del medico, mi disse che era molto curioso di vedermi nei panni di una donna e mi propose un secondo incontro di approfondimento per il mercoledì successivo, sempre alle 18.Arrivai con qualche minuto d'anticipo, mi affacciai all'ingresso dell'ufficio, l'infermiera non c'era, mi venne incontro il dottor Mario che mi fece accomodare in una saletta attigua dove mi sarei cambiata.Prima di questo incontro ci eravamo scambiati degli sms ed avevamo concordato le regole del gioco: una formale visita ginecologica ad una matura e piacente signora.Dopo una ventina di minuti bussai alla porta dello studio, Mario aprì la porta e rimase piacevolmente sorpreso del cambiamento.Indossavo un ampio scialle che mi copriva tutta, calze velate color carne, scarpe nere con i tacchi ed una collana di perle.Mi squadrò da capo a piedi, mi fece girare su me stessa e si soffermò in particolare sulle gambe; si avvicinò da dietro, mi prese per i fianchi e mi fece sentire la patta gonfia di desiderio.Mi fece accomodare sulla sedia, accavallai le gambe, scoprendole perché riuscisse ad intravedere che indossavo delle autoreggenti.Dopo i convenevoli - stavamo recitando la parte - mi chiese di togliere lo scialle; rimasi in reggiseno e sottoveste di pizzo nero.Mi disse che era meglio togliere anche il reggiseno per esaminare anche il seno; gli chiesi di slacciarlo e s'intravedevano i capezzoli attraverso la sottoveste.A questo punto mi indicò il lettino ginecologico, mi aiutò a salire e mi sfilò lo slip liberando i genitali.Mi accomodò le gambe sul poggiagambe, mi avanzò sul lettino prendendomi per i fianchi e divaricò il portagambe in modo che i glutei fossero ben aperti e lasciassero vedere il mio buchino.Mi disse che avevo una fichetta stretta e che sarebbe stato meglio dilatarla un pochino...poi capii il perché.Si infilò un guanto, prese il lubrificante ed iniziò a massaggiarmi la zona perianale soffermandosi infine sull'ano.Ero eccitatissima.Gli chiesi di spogliarsi; aveva un fisico prestante ed un membro che era una via di mezzo tra il normodotato ed il superdotato. Gli chiesi di venire alla mia destra, avevo voglia di toccarlo, lo presi in mano...lo scapellai tre, quattro volte e gli palpeggiai lo scroto.Anche il dottore era visibilmente eccitato. Tornò di fronte a me, si sedette, divaricò bene i glutei ed inizio a baciarmi ed a leccarmi il buchino, slinguando anche il mio clitoride.Poi prese lo speculum, il divaricatore anale e vaginale, lo lubrificò per bene e piano piano lo fece scivolare nell'anoIniziò a divaricarlo lentamente ed appena possibile lasciava cadere dell'olio lubrificante sullo speculum, olio che poi scivolava lentamente dentro l'ano.Mi spiegò che avevo una fichetta molto stretta e che sarebbe stato meglio prepararla alla penetrazione per non rischiare che la dimensione del suo pene potesse causarmi del dolore.Si protese verso il mio viso, mi baciò sulla bocca, passò la lingua sulle mie labbra e poi la spinse nella mia bocca con passione.Un bacio che mi travolse.Aprì ancora il divaricatore.Venne verso il mio viso e mi prese per la nuca invitandomi a prenderglielo in bocca.Cominciai a leccarlo e poi iniziai a spompinarlo...con fatica riuscivo a prenderlo in bocca...era gonfio, duro e carico di desiderio di scoparmi...Tornò a divaricare ancora lo speculum raggiungendo così la dilatazione voluta.Gli chiesi di riprenderlo in bocca,...anch'io ero ormai pronta...Estrasse lo speculum e dolcemente infilò il suo membro nella mia fichetta...lo infilò fino in fondo ed iniziò a montarmi lentamente...Ansimavo dal piacere.Quando Mario mi sentii fremere iniziò ad affondare i colpi con più vigore e con le mie mani lo accompagnavo per sentirlo tutto dentro di me...si protese in avanti e, mentre mi stava scopando, mi baciò con passione.Ci eravamo anche accordati per come arrivare all'orgasmo.Quando stava ormai per venire, avvicinò il pene alla mia bocca...io la aprii e distesi la lingua...lui si masturbò fino a quando non eiaculò sulla mia lingua e nella mia bocca un abbondante fiotto di sborra calda...Con la bocca ancora piena di sperma caldo iniziai a sbocchinarlo per non perderne nemmeno una goccia...infine lo ingoiai tutto...Si sedette nuovamente davanti a me ed inizio a spompinarmi fino a farmi venire sul mio ventre...Mi sentivo frastornata.Mi rivestii e ci salutammo con l'accordo di fissare una nuova visita di controllo.
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5 years ago
cora_trave,
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Io, Franco e lo schiavo Mauro.
Con Franco eravamo ormai una coppia affiatata, da un po' ci incontravamo almeno un paio di volte al mese.Entrambi avevamo la stessa fantasia, coinvolgere un terzo uomo nei nostri giochi.Franco fece qualche annuncio e ricevemmo diverse risposte, ma furono poche quelle selezionammo. La maggior parte erano volgari e non rientravano nelle nostre aspettative.Con Giorgio, il primo che contattammo, ci scambiammo qualche mail conoscitiva.Arriva il giorno dell'incontro e si presenta un uomo intorno alla quarantina e di bella presenza.Franco, il mio partner, aveva qualche anno in più, ma questa differenza d'età era un aspetto che non ci preoccupava.Franco era un uomo dolce, mi coccolava e mi possedeva con passione e questo mi faceva sentire la sua donna.Anch'io sono subito piaciuta a Giorgio, era evidente da come mi guardava e, quando si avvicinò per un bacino di benvenuto, allungò la mano sotto la sottoveste di pizzo nero e mi accarezzò il sedere.La luce della stanza era soffusa.Li presi per mano, mi sedetti sul letto e li sistemai in piedi davanti a me.Abbassai ad entrambi i pantaloni e cominciai ad accarezzarli sugli slip...sentivo i loro membri diventare sempre più gonfi e duri...Abbassai entrambi gli slip scoprendo i membri e lentamente iniziai a scappellarli.Cominciai a leccare il membro di Giorgio e poi quello di Franco ed infine iniziai a spompinarli.Franco era eccitatissimo; aveva voglia di scoparmi, mi prese di forza, mi mise alla pecorina, lubrificò per bene la mia fichetta e poi iniziò a penetrarmi, lentamente e dolcemente.Giorgio era spettatore di questa scena.Quando ormai il suo pene entrava facilmente dentro di me, iniziò a pompare con più vigore facendomi fremere ogni volta che affondava il suo pene.A quel punto, inaspettatamente, Giorgio si rivestì e ci lasciò.Abbiamo concluso che deve averlo "spaventato" l'intesa che c'era tra noi e il non ritenersi all'altezza delle nostre aspettative.Ci abbiamo riprovato con Mauro, uno schiavo.Nelle mail conoscitive avevamo chiarito le regole del gioco: avrebbe soddisfatto tutte e solo le mie richieste e non sarebbe entrato in contatto con il membro del mio uomo se non richiesto da me.Infine sarebbe sempre stato a quattro zampe, a parte mie particolari richieste.Mauro fu puntuale; gli dissi di spogliarsi e di tenere adosso solo gli slip.Mi abbracciai con Franco e chiesi a Mauro di infilarsi tra le nostre gambe e di baciare dolcemente i genitali di Franco...Franco, eccitato, iniziò a toccare le mie labbra con la lingua, altrettanto feci io finché Franco non mi dette un bacio carico di passione.Dissi a Mauro di alzarsi, di abbassare la mia sottoveste e di togliermi il reggiseno.Mi sedetti sul letto ed iniziai a baciare il membro di Franco...dopo i primi baci, lo presi in bocca ed iniziai a sbocchinarlo...Mauro era ai miei piedi a guardare la scena, gli chiesi di togliersi gli slip...il suo membro era gonfio, lo toccai e gli strinsi lo scroto con forza.A quel punto, mi misi alla pecorina, allargai le gambe e chiesi a Mauro di tenere bene aperti i miei glutei e di baciare e leccare la mia fichetta fino a penetrarmi con la lingua...Era confuso ed eccitatissimo.Nel frattempo, Franco mi scopava in bocca.Chiesi a Mauro di prendere del lubrificante e di lubrificare bene il mio buchino, penetrandomi prima con un dito e poi con due.Quando fui pronta, dissi a Mauro di lubrificare il membro di Franco e di masturbarlo per mantenerlo duro.Franco si avvicinò e mi prese prima dolcemente e poi con vigore...sentivo la forza dei suoi colpi nel mio ventre...Dissi a Mauro di stendersi tra le mie gambe e di guardare mentre il pene di Franco mi penetrava... poi gli chiesi di arrivare con il viso fino ai miei genitali e di prendermelo in bocca...Franco continuava a montarmi vigorosamente ed era ormai prossimo all'orgasmo...anch'io ero nella stessa situazione...non capivo più nulla, il piacere era intenso e stordente...Sentivo Franco ansimare, affondò due colpi decisi, spinse il pene fino in fondo, ero tutta un fremito.Mentre Mauro mi spompinava, sentii il fiotto di sborra calda colare dentro il mio corpo...in quel preciso momento eiaculai copiosamente in bocca a Mauro ed urlai di piacere...Avanzai con il corpo e Mauro capii, senza che glielo ordinassi, che avrebbe dovuto leccare il mio buchino ed ingoiare anche lo sperma di Franco che fuoriusciva lentamente...Ero esausta ed anche Franco e Mauro erano provati per quello che era successo.Andai in bagno e feci cenno a Mauro di seguirmi, mi misi a gambe divaricate sul bidet e gli ordinai di sciaquarmi il sedere e poi anche i genitali...mi asciugò dolcemente...il mio clitoride riprese inaspettatamente vigore, avevo ancora voglia...lo avvicinai al viso di Mauro che riprese a spompinarmi facendomi venire ancora una volta...Tutti e tre ci riposammo sul letto e dopo una mezz'ora salutammo e ringraziammo Mauro per il bellissimo pomeriggio trascorso insieme, altrettanto fece lui.
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5 years ago
cora_trave,
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Il centro benessere.
Dopo una giornata intensa, non c'è niente di meglio che passare un paio d'ore in un centro benessere.Premetto che nel centro benessere che vado si gira senza costume, eventualmente con un telo.Mi piace iniziare con una sauna.Non ero sola, un altro paio di donne e un uomo.Mi sono seduta ed ho scoperto un po' il telo, senza mostrare nulla se non il seno.L'uomo era seduto davanti a me, non aveva un telo e mostrava senza pudore i genitali.Ho però fatto caso che ogni tanto mi lanciava qualche occhiata; la cosa era molto strana. Dopo la sauna, ho fatto un bagno turco, preso una tisana e mi sono sdraiata per rilassarmi.Poi ho fatto un idro su uno dei quattro lettini di una piccola piscina.Mi sono sdraiata nel penultimo, distante dall'accesso.Dopo qualche minuto arriva il signore della sauna e si sdraia nell'ultimo lettino, alla mia sinistra.Ho un fisico longilineo e mi ero completamente sdraiata lasciando intravedere i genitali e lasciando correre la fantasia.Ad un certo punto mi sento toccare dal piede dell'uomo, istintivamente sposto il mio...poi ci ripenso e lo riavvicino al suo...ero tesa, ma curiosa di vedere la sua reazione...Riavvicina il suo piede e questa volta lo sento bene; non sposto il mio e lui continua a toccarmi.Decido di mettermi sul fianco destro e di girargli le spalle.Inizia a toccarmi il sedere, allargo un pochino le gambe e sento la sua mano scorrere tra i glutei e i miei genitali, carezze sempre più audaci...allargo di più le gambe...le sue dita si soffermano sul buchino del mio sederino...ora sento le sue dita che spingono la zona perianale e un dito che cerca di farsi spazio...con le mie mani allargo i glutei per facitargli i movimenti...incredula, sto impazzendo dal piacere...Mi giro verso di lui, il suo membro è eretto...lo accarezzo ed inizio a masturbarlo...Mi sento confusa.Lo invito a raggiungermi in camera dopo una decina di minuti.Arrivo in camera, indosso le autoreggenti, le scarpe con i tacchi, una sottoveste di pizzo, mi trucco con un po' di fard, rossetto ed indosso una parrucca tipo Valentina.Lascio una luce soffusa.Sono pronta.Sento bussare alla porta, apro, è lui in accapatoio.Mi guarda sorpreso e sento il suo sguardo carico di desiderio sul mio corpo.Si avvicina e mi stringe contro il suo corpo.Con la mano sento il suo pene gonfio e duro, mi bacia sul collo...e palpeggia tutto il mio corpo...Mi mette a pecorina sul letto, con le mani allarga i miei glutei ed inizia a baciarmi fino a penetrarmi con la lingua...lo sento dentro di me...è instancabile...e mi sento una troia in calore...Gli apro l'accapatoio, mi inginocchio davanti a lui ed inizio a spompinarlo...Mi strizza i capezzoli e lo prendo tutto in bocca fino in gola...Lo sento sempre più eccitato, sta per venire...mi tolgo la sottoveste e riprendo a sbocchinarlo...Gli chiedo di farmi capire quando sarà il momento perché vorrei vederlo venire e sentire il suo sperma sul mio seno...Ecco, toglie il suo pene dalla mia bocca e masturbandosi schizza la sua sborra calda sul mio seno...spalmo la sborra calda sul petto e lo riprendo in bocca per assaporare le ultime gocce di sperma e sentirlo fremere di piacere...Esausto, lo bacio e lo ringrazio per il piacevole incontro; altrettanto fa lui augurandosi che ci sia un'altra occasione.Sono ancora eccitata per questo fuori programma e mi lascio andare masturbandomi di piacere fino all'orgasmo...Concludo con una lunga doccia in attesa di addormentarmi ripensando a come si era inaspettatamente conclusa la giornata.Buona notte e sogni d'oro...Cora
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5 years ago
cora_trave,
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La lesbo/trans e l aspirante Trav
Era molto tempo che Enza si travestiva in privato e si sfondava il sedere con falli sempre più grandi. Era solo passiva,ma di lingua e mani buone.al max gli piaceva fare la troia in cam quando non incontrava uomini volgari.sapeva già di essere una troia rottinculo ma non gli piaceva sentire uomini che la chiamassero puttana e così via. Sarà per questo che i suoi unici incontri dal vivo  furono con sorelline e passivi in generale sognando sempre una coppia bsx di cui diventare intima amica di letto. Oppure l utopia di trovare una fidanzata lesbo o trans con cui fare coppia e porcate.il sogno resta come l utopia.Â
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5 years ago
travpass,
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Il Primo scambio
E dire che avevamo mille paure, perplessità, dubbi e poi...Lo avevo già incontrato il LUI, ci eravamo dati un appuntamento in un bar peruna prima conoscenza; arriva: alto, testa rasata, occhiali da sole, fisico asciutto ma non da palestrato prestante, un bell'uomo occhi chiari profondi ma...tutto tatuato e con gli orecchini! Ommioddio. Non è certo il mio tipo. Va be, beviamo una caffè e poi alzo i tacchi e me ne vado. Ci sediamo e sono pronto a sentire i soliti discorsi da macho porco e turpiloquiante e invece, si rivela di poche parole, gentile educato e scopriamo in pochi minuti di avere in comune una grande passione in un mondo che nulla ha a che fare con questo gioco. Passione della quale si dimostra esperto e competente e che è anche la passione di Sily. Bene!I pregiudizi...Parliamo parliamo parliamo sopratutto di questa grande passione e ci lasciamo ripromettendoci un incontro a quattro.Torno a casa e racconto a Sily sia della passione sia descrivendo LUI. "Hummm tatuato? con gli orecchini? ma sei sicuro? mah speriamo bene"Il giorno dopo arriva un WA "Tra 10 15 minuti potremmo essere da voi per giocare, Va Bene?"Questi sono pazzi, figurati se faccio venire a casa uno con tatuaggi e orecchini così d'acchito.MA ANCHE NO!Va be la passione in comune ma non è una garanzia e poi è tatuato no no, prima facciamo una incontro a quattro in territorio neutro e poi si vede. Il giorno dopo ancora, altro WA. "Sono da solo se vi va vengo a trovarvi voi giocate e io guardo così vi sembrerà come nel privè che avete raccontato."Ma questo davvero è matto questa cosa mi puzza. E poi Sily cerca una che la introduca nel mondo bisex e con due uomini non è che possa succedere no?Rifiuto.Accetta con discrezione il rifiuto e nulla di fatto. Ma la situazione psicologica era davvero compromessa. Cosa vuole questo? Perché insiste? Come mai LEI non si vede mai? Hummmm tutto molto hummmmm.Poi finalmente tra una impegno e l'altro mio di Sily e loro, si arriva ad un invito irrinunciabile. "Domenica alle 14,30 da noi ci incontriamo e vediamo come si sviluppa."Dai così ci va bene. Confermato.Speriamo che Sily riesca ad ottenere il suo scopo e sopratutto che le piaccia. Sarebbe così bello essere tutti e due al 100% bisex.Armati di prosecchino e scatola di cioccolatini arriviamo puntuali come due alpini all'appuntamento. Ci guida LEI osservandoci dalla sua finestra dal parcheggio fino alla casa. Sily stretta al mio braccio, io piuttosto teso, ma in cosa ci stiamo cacciando? Scappiamo? Mille pensieri mi frullavano per la testa ma cercavo di apparire sicuro per dare conforto a Sily.Entriamo.Scala una rampa, due rampe, terza rampa e appare LEI. Occhi fantastici, bellissimi, sorriso accattivante i capelli raccolti sulla nuca, calze a rete e vestitino nero. Mica male la LEI! LUI con tutti i suoi tatuaggi e orecchini ci aspetta seduto.Bella casa. Mansardata ben arredata, proprio bella.Ci salutiamo calorosamente consegno il prosecchino di ordinanza da mettere in frigo e lei ci offre una crostata. Bene dai.Chiacchieriamo a lungo sopratutto della passione che anche LEI condivide con LUI e quindi siamo tutti e quattro intorcinati nella passione. Ci intorcineremo anche dopo tutti nudi? Mah!!! Vedremo. Intanto osservo Sily che sembra gradire sia LUI sia LEI. Bene bene, allora si fa qualcosa. Io avevo deciso che per me si poteva fare e quindi attendevo. Ad un certo punto Sily chiede di andare in bagno e LEI la accompagna. Approfitto per chiedere a lui chi dovesse prendere l'iniziativa, non volevo apparire maleducato e poi non sapevo se piacevo a LEI. Nel frattempo LEI ritorna e LUI per tutta risposta le solleva il vestito rivelando una vulva bellissima depilata alla perfezione con una pelle bianca che anche a distanza sembra avere sapore di latte. E' un attimo Sily ritorna e LEI la prende per mano accompagnandola nella loro stanza dei giochi. Ne riescono dopo qualche secondo e cominciamo a spogliarsi. Sily ha un bel completino sexy molto elegante, e LEI ha un baby doll che le valorizza il bel seno con i capezzoli già turgidi. LUI si precipita, si spoglia alla velocità della luce e io faccio lo stesso. In qualche secondo ci troviamo a letto tutti insieme.Esattamente quello che speravo.Cominciamo a baciarci ovunque, profondamente, mentre LUI tocca Sily e le carezza il seno io mi gusto quella bellissima vulva leccandola per il reciproco godimento. Ad un certo punto LUI si mette dietro a Sily e la penetra, dolcemente, da dietro. Dico a LEI fagliela leccare e LEI si mette a cavalcioni di Sily offrendole la sua vulva bagnata della mia saliva e il suo monte di venere bianchissimo. Non si fa pregare, mentre si gode la penetrazione, comincia leccare come se non ci fosse un domani per urlare dopo qualche minuto "Hai una figa fantastica!" Fatto!!! Sily è ufficialmente bisex.I giochi continuano, io penetro LEI da dietro doggy style, e sto quasi per venire ma lei si toglie; prima io dice! e allora dai, a cavalcioni sopra di me che la lecco forsennatamente sentendo i suoi umori colarmi sul viso. Viene. Intanto LUI lo ha messo in bocca a Sily che se lo sta godendo. Viene anche LUI nella sua bocca ma solo dopo aver chiesto a Sily se poteva. Noblesse oblige! Bellissimo.Manco solo io e LEI non si fa pregare e mi lavora con la bocca per farmi poi venire sul suo seno, quando la avviso che sto per dimostrarle, in pratica, quanto mi sta facendo godere. Un attimo di relax e si riparte con LEI che lecca la vulva di Sily io che lecco la sua nella posizione che adoro e cioè da dietro con lei a quattro zampe.Ma mi mancava ancora qualcosa e allora mi avvicino a LUI e prendo la sua asta in bocca succhiandola a lungo, poi mi avvicino a Sily e insieme gli lecchiamo tutto scambiandocelo nella bocca con voluttà. Peccato che avesse già regalato a Sily il suo godimento. La prossima volta voglio partecipare al party!Una sensazione meravigliosa, di grande intimità e di complicità con la mia Sily mi avvolge. La mia donna è bisex, io sono bisex, noi ci amiamo e nessuno potrà mai separarci. Il sesso sarà sempre meraviglioso fatto di complicità trasgressione e amore con la meravigliosa certezza che queste trasgressioni non potranno mai minare la nostra unione. E l'amore lo faremo da soli, noi due. Sempre.E dire che avevamo mille paure...Grazie LUI e grazie LEI ci avete permesso di introdurci in questo mondo meraviglioso dalla porta principale, con eleganza, gentilezza pulizia e semplicità. Grazie davvero. Sarete sempre ospiti benvenuti nella nostra casa. Un bacio.
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3 years ago
coppiaala,
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Prima Volta Al Privé
Era deciso, si doveva fare. Ma quante perplessità, quanti dubbi, quante paure, e poi sta storia del dress code! Red Passion. Bisognava che lei fosse in rosso! Allora dai, via per le città a cercare lingeire rossa, ma hemm come taglia siamo un po' abbondanti, risultato? non si trova nulla. Cosa fare? Idea! Andiamo in un sexy shop. Grandeeee. Entriamo e ci troviamo davanti un tipo barbuto che tira fuori quattro straccetti fuori taglia e ci dice, in rosso è difficile, tornate verso fine anno che si trova di più. Già ma noi venerdì andiamo al privè. Uff. Allora cerchiamo un altro sexy shop e stessa storia. Un altro ancora (sono tutti attaccati uno all'altro) e niente da fare. Desolati ormai pensavamo di rinunciare ma porca di quella vacca no! Non rinuncio.Chiamo il club e mi dicono si certo il rosso va bene, ma non è che sia obbligatorio.Basta qualcosa di rosso comunque sia.Via di corsa nuovamente a cercare ma ancora il problema della taglia si fa vivo. Allora torniamo diretti al sexy shop che ci era sembrato più gradevole e li, troviamo tutto quello che volevamo in nero e pure un boa ROSSSSSSSSOOOOOO!Bene siamo pronti e belli convinti.Domani sera festa!Belli convinti partiamo e arriviamo come al solito in anticipo. Tessera e si entra. Locale bello, un night club ma con una musica da disco che fa bum bum bum e continuerà così per tutta la serata. Veramente sgradevole. Ma dico una musica rilassante, coinvolgente languida stimolante non sarebbe meglio?Vabbe, siamo li, abbiamo pagato solo la tessera dato che l'ingresso era gratuito. Va bene lo stesso. Allora ci mettiamo a osservare e sta cosa del rosso è davvero una bufala. Meno della metà delle signore ha qualcosa di rosso. E noi stupidi siamo diventati matti a cercare lingerie color rosso.Siamo seduti e nessuno non dico si avvicina, ma nemmeno ti degna di uno sguardo, almeno ti guardassero e ti schifassero, sarebbe già qualcosa, ma proprio ci sembra di essere trasparenti e, trasparenti non siamo proprio...Avevamo fatto un giro prima dietro la tenda dove evidentemente si svolge la vera azione. Proviamo a tornarci, ma è ancora deserto. Boh! Vabbe torniamo a sederci, nel frattempo ci avevano occupato il posto, fa niente ne cerchiamo un altro un pochino più in vista ma niente, continuiamo ad essere trasparenti.Dopo un'oretta, francamente stufo di fare tappezzeria, dico torniamo dietro la tenda voglio fare l'amore.Ed ecco che le aree sono tutte occupate; andiamo nella zona riservata alle coppie e passiamo davanti a un gruppetto che sta facendo sesso. Vedo una lei depilatissima che la espone e la cosa mi piace. Entriamo nell'altra stanza e vediamo una altro gruppo di due coppie al lavoro, e un letto che si sta liberando in quel momento. La coppia che lo occupava se ne va e noi ne prendiamo possesso. Non esito un secondo comincio a spogliarmi e faccio spogliare lei un filo titubante, ma con mia sorpresa si da coraggio e in un attimo è pronta. Ci sdraiamo e lei comincia subito con una fellatio che mi manda alla stelle e godo come un matto vedendo che altri ci osservano, coppie che entrano escono, guardano sorridono e tutto continua come se niente fosse, anzi con una crescendo di eccitazione che ormai era palpabile. L'intesa tra noi saliva di intensità ogni secondo che passava. Lei era bagnata come non mai, io gocciolavo letteralmente. continuo a guardare quell'altro gruppo che gioca e così fa lei, ma non abbiamo il coraggio di avvicinarli, c'è una che sta facendo una fellatio impegnatissima da 10 minuti. Fantastico. Mi lancio in un 69 sul fianco con le sue gambe spalancate verso gli altri e la porta di ingresso alla stanza. Entrano guardano si siedono sui divanetti si toccano, succede di tutto e noi due siamo ormai alle stelle. Non ne posso più, la penetro, è semplicemente fantastico, la sto godendo come non mai. E' tale il godimento che mi trattengo non voglio che finisca, sto troppo bene, e ci guardano. Tra noi e il resto del mondo si è creata una barriera invisibile che ci tiene uniti intimamente e separati dal mondo che però ci osserva e ne godiamo.E' paradossale e eccitante in modo incredibile.Poi mi lascio andare e l'eccitazione si sfoga dentro di lei con una serie di schizzi caldi e copiosi che lei riceve con grande eccitazione e godimento. E' finita.Ma no, ci sdraiamo uno di fianco all'altra e rilassandoci continuiamo ad guardare quelli che ci osservano come se loro non potessero vederci, ma sappiamo che siamo nudi e ci vedono. La serenità che ci avvolge è come una culla calda e confortevole.Ok è tempo di rivestirsi e lasciare ad altri l'uso del letto.Uscendo passiamo nella zona non riservata dove in ogni stanza ci sono coppie e trii che giocano. Ci soffermiamo a guardare eccitatissimi baciandoci con calore, trasporto e passione infinita.Ci sono molti singoli.Mentre guardiamo le varie attività in svolgimento, inavvertitamente spingo lei verso un singolo, lo guardo, mi guarda con aria interrogativa. Non capisco. Ce ne andiamo.Ci soffermiamo nuovamente a guardare altre coppie e ci baciamo ancora e ancora e ancora. Le infilo una mano in mezzo alle gambe, lei fa lo stesso, ci guardano, non ci da nessun fastidio. Anzi!Ormai siamo esausti abbiamo un'ora di auto per tornare a casa. Ci sediamo nuovamente nella discoteca, beviamo un caffè e poi torniamo a casa raccontandoci quanto ci è piaciuto e quanto siamo stupiti dalle nostre positivissime reazioni.E' stata una esperienza indimenticabile che ha rafforzato il nostro rapporto e che ha aperto il nostro orizzonte a nuove esperienze.Lei mi ha poi raccontato che il singolo le aveva toccato il sedere e, con suo stupore, le aveva fatto piacere.Peccato che lo scambio in questo posto sia soltanto nel nome. Arrivano tutti già accoppiati per lo scambio oppure da soli a coppie e rimangono tra di loro. Però forse è stato meglio così, come prima esperienza lo scambio vero forse sarebbe stato troppo.
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4 years ago
coppiaala,
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Ho messo l’intimo di Vickoria’s Secret che mi hai regalato
Alis mi comparve davanti, finalmente pronta, dopo che ne avevo seguito tutta la preparazione e vestizione. La guardai ammirato partendo proprio dai piedi dove indossava le bellissime scarpe dal tacco altissimo e dalla suola rossa che le avevo preso e ancora non aveva mai messo. Le gambe erano fasciate da calze velate con la riga dietro sostenute, ma questo non si vedeva, da un reggicalze. Un vestito elasticizzato le partiva da poco sopra le ginocchia e le disegnava un culo ancor più bello del solito. Fece una giravolta mostrando come dietro il vestito legato dietro al collo le lasciasse l’intera schiena nuda mentre davanti fosse scollato e le aderisse ai seni, lasciati, per forza di cosa, senza reggiseno. Era bellissima. Molto sexy. Forse troppo. Chiunque si sarebbe girato a guardarla. Arrivammo al ristorante di lusso che avevamo prenotato. Il cameriere ci accompagnò al tavolo in fondo alla sala, come da noi richiesto. Gli spiegai che le altre due persone per cui avevamo prenotato dovevano ancora arrivare. Nell’attesa ci offrì da bere un vino da aperitivo e noi accettammo con piacere. Nell’attraversare la sala mia moglie aveva fatto colpo, molti l’avevano notata, mentre camminava sculettando e tenendomi la mano. Fu molto affettuosa, nessuno poteva avere il dubbio che fossimo una coppia e molti, probabilmente, un po’ mi invidiarono. “Eccole!” esclamò vedendo entrare nel locale i nostri commensali. Un sorriso le comparve sul volto. Appoggiò il bicchiere e si alzò per andare loro incontro, facendosi quindi nuovamente notare dagli altri avventori. Mise le braccia intorno al collo prima donna che non si fece troppi problemi a sostenerla con una mano sul culo. Lo baciò, ma non innocentemente sulle guance come uno si sarebbe potuto aspettare. Lo baciò sulla bocca. Con la lingua. Restandogli avvinghiata qualche istante di troppo. Notai subito qualche sguardo perplesso nella sala. Con la seconda donna la scena non si ripeté anche perché fu chiaro che non si conoscevano. La donna li presentò. Si salutarono e poi vennero verso il tavolo dove io, ancora seduto, li avevo osservati. Anche a me venne presentata la seconda donna, mentre la prima già lo conoscevo. Erano entrambi molto eleganti, la prima donna indossava un tailleur, la seconda con un tubino nero attillatissimo, erano entrami molto belli, entrambi più giovani di noi. Si sedettero ai fianchi di mia moglie che, da quel momento, ebbe occhi, orecchie e attenzioni solo per loro. Si capiva benissimo che flirtavano, che c’era molta intesa fra loro e che io, invece, ero lasciato in disparte. Si scambiavano effusioni, non preoccupandosi di nascondersi neanche alla presenza del cameriere. Chiunque guardasse verso il nostro tavolo non poteva avere dubbi sulla situazione. Certamente poteva esserne stupito visto che l’uomo con cui era entrata quella bellissima donna, cioè in modo evidente suo marito, non sembrava batter ciglio di fronte ad altri due commensali con cui lei sembrava essere molto intima. Ad un certo punto lei e la prima donna si alzarono, dopo che lei le aveva sussurrato qualcosa nell’orecchio. Sculettando in modo evidente e trascinandosela dietro tirandolo per una mano si diresse nelle toilette del ristorante. Passò qualche minuto e non erano di ritorno. La mia commensale si alzò, per andare a vedere. Rimasi solo seduto al tavolo con i camerieri che intanto ci portavano i piatti ordinati. Mi sentivo tutti gli sguardi addosso. “Fra poco arrivano.” mi disse la seconda donna, di ritorno dalla toilette, appoggiando a fianco del mio piatto un mucchietto di stoffa. Forse non tutti capirono di cosa si trattasse sebbene fosse abbastanza evidente: il perizoma di mia moglie, umido e profumato. Lei tornò poco dopo, sorridente e su di giri, seguita dall’altra. Dopo che si fu seduta ci fissammo negli occhi per un tempo lunghissimo. Lei con una espressione tra il malizioso e l’eccitato. La bocca leggermente aperta. Sembrava come se fossimo telepatici e lei mi stesse raccontando cosa aveva appena fatto. In qualche modo ci riuscì. Io, a causa di tutta la situazione, non riuscii a trattenermi. Sentii il mio cazzo eiaculare in un orgasmo silenzioso. Lei capì. La cena proseguì, la tensione si allentò un po’ e sembrammo anche quattro normali amici che cenavano. Dopo il dessert, mangiato da lei con gesti molto equivoci, loro tre si alzarono. Lei mi salutò con un bacio sulla bocca sussurrandomi ti aspettiamo in macchina fai presto e si fece condurre fuori da loro, ognuno con una mano su un suo fianco, pericolosamente vicina al culo. Rimasi di nuovo da solo al tavolo, sentendomi ancora osservato. Dopo essermi gustato mentalmente il momento passato e pregustandomi quello che mi aspettava fuori, chiamai il cameriere per farmi portare il conto. Continua… liberamente tratto dalle fantasie di Alis e Miky
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5 years ago
Alisemiky,
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66 candele verso il cammino della perdizione...
66 candele disposte sulla scaletta che portava al nostro appartamento,un cammino riservato a due bellissime troie portate dai loro compagni cuck al branco di Gangbangbologna...Sopra questo cammino dei peccati...dieci bull nascosti nella penombra,nudi con i cazzi eretti e pronti a entrare nelle bocche delle belle porche...Tensione nell'aria...e in quel misto di oscurità...dieci orecchie in tensione per sentire il calpestio dei tacchi salire i gradini di legno...Le verge tese aspettavano chi le doveva sfamare...Ecco...quel classico e divino calpestio segnale dell'arrivo delle troie alla monta.Tic,tic,tic...eccole li paventarsi nella penombra due stupende figure femminili,alte come dee...imperiali...una musica in sottofonfo e via...subito un ballo sensuale tra loro...Due corpi femminili che si aggrovigliano...si uniscono...Fiona che si china,toglie le mutandine a Lulù e incomincia a leccarli la figa...Noi intorno come lupi...pronti a sbranare le pedre...i cazzi pulsavano volevano entrare dentro quei corpi che continuavano a muoversi in un amplesso bisex...Eccitazione incredibile nell'aria...avere davanti a pochi cm due due divine che si leccavano a vicenda...Poi Fiona...come a prendere contatto con tutti noi...è passata a uno a uno a stringerci il cazzo e a segarlo un attimo...come per un segnale di intesa,di comprendere quanto era riuscita a farci eccitare...Anche Lulù ha seguto il suo esempio...Ci siamo alzati dai divanetti e abbiamo accerchiato le due porche...Hanno incominciato a succhiare a destra e a sinistra...speccatolo divino vederle prendere tanti cazzi...E' incominciata la monta...animale,cazzi che entravano e altri che uscivano...Lulù e Fiona indemoniata volevano cazzi in tutti i buchi...Vedere queste stupende dee ci ha riempito di forza...i culi sono incominciati ad essere preparati...con olio speciale...e via magnifiche doppie con le cavalle che saltavano sui cazzi...Qualcuno non ha resistito alla situazione super eccitante ed è esploso sul corpo di Fiona...Meraviglia a questo punto...Lulù si è avvicinata e in un altro groviglio bisex ha incominciato a lesbicare con la sua amica...Estasiati noi singoli le abbiamo lasciate stare...per poi ripartire a montarle anche dietro con una forza e una deciosione incredibile..Una monta senza sosta con i bull che si ruotavano,coordinati e quei culi a pecorina che venivano aperti dalle verghe dure...Altre esplosioni abbondanti stavolta sul corpo di Lulù e Fiona che ricambia strusciandosi su di lei come una gatta in calore...Tutti e dieci bull le hanno possedute come troie in calore...sono venuti su di loro...Il cammino della perdizione è riuscito veramente alla grande...le due troie sono state confessate dai nostri cazzi...
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6 years ago
Gangbangbologna2018,
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Di che colore mettiamo l'ombretto?
Sono esaltata,eccitata,un po' nervosa.Dopo mesi ho la possibilità di incontrare di nuovo Lara...
Applicando il mascara,ho la cura maniacale di esaltare ogni singola ciglia, che insieme alle altre incornicerà questa tela umida di querce infuocate: i suoi occhi, fragili e forti, schivi ed intensi, fumosi ed abbaglianti.
Ora mi guardano dal basso, fiduciosi e speranzosi.
Sì,credimi, sarai bellissima.
Già lo sei ...
Mi guardano dal basso, quegli occhi che da tempo desidero scoprire docili e persi di eccitazione.
Io, un'inedita "Mangiafuoco", tra le dita avrei i fili delle tue fantasie.
Mi guardano dal basso i tuoi occhi e li immagino più lontani e rapiti...
In quel posto magico che connette basso ventre e testa, esplode il desiderio di vedere già le tue labbra carnose tinte di rosa scuro, accogliere cazzi che non vedono l'ora di godere nella tua bocca.
Mi guardano ancora quegli occhi...
Sanno di potersi fidare e non vedono l'ora di godere e divertirsi insieme alla padroncina.
Siamo compagne di gioco, lo sappiamo entrambe... ti tengo stretta al guinzaglio mentre in fila, uno dopo l'altro, i cazzi si avvicinano per farsi leccare e succhiare da te.
Lo so che sei brava a stare in ginocchio, ma ora mi servi a 4 zampe. Voglio il tuo bel culetto a disposizione.
Bisogna tenerlo lubrificato quel buchetto delicato e stretto.
Pronto ad essere usato per farti godere come piacerebbe a me...
Mi piace tenerti ferma dal collare mentre uno con un cazzo bello grosso cerca di fartelo succhiare tutto fino a sbattertelo in gola.
Ma poi ti comando di leccarlo dolcemente, e golosamente, come sai fare tu...
Ora ti sono molti intorno, ti lascio un po' baciarli e accoglierli come ti piace, mentre chiedo al mio nuovo amico di penetrarmi e farmi godere come mi piace.
Lui mi tiene dal collo e mi scopa forte.
Godo e gemo, sono quasi completamente abbandonata...ho il guizzo di lanciarti un'occhiata e ti faccio i miei complimenti: hai due cazzi che cercano di scoparti la bocca contemporaneamente.
Sei la mia troietta preferita.
Eccoti fuggire dalla folla dei cazzi duri e correre verso me. Ti inginocchi e chiedi di poter leccare i liquidi della tua padroncina...
I cazzi ti inseguono e facendosi un po' succhiare un po' leccare ancora dalla mia splendida cagnolina le vengono addosso...i più cercano di cogliere il contatto della sua lingua golosa, ma la pioggia si fa' intensa e complessa da gestire.
Devi stare lì finché non ne ho abbastanza.
E non ne avrò abbastanza finché non dovrò portarti via avvolta in un accappatoio...
Di che colore mettiamo l'ombretto?Miss Hanna
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4 years ago
LucaHanna,
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LA MINIGONNA DI SABRI
Questo è il fedele resoconto di una bellissima avventura cuck che ho vissuto circa 15 anni fa, i fatti sono reali mentre i nomi sono inventati.Rispondo ad un annuncio, il lui di una coppia cerca un singolo che sia disposto a corteggiare la moglie all’oscuro di tutto. Giorgio e Sabrina sono una coppia cuck, con lui felice ed instancabile procacciatore di uomini ed eccitato spettatore dei giochi erotici della moglie. Sabri, che poi descriverò meglio è molto esibizionista e si eccita ad uscire con minigonne e vestiti super attillati provocando sguardi, commenti, e a volte, approcci. Per pochi fortunati, questi approcci finiscono nel letto di lei. Giorgio mi risponde dicendo che le mie foto e il modo in cui mi presento lo hanno convinto che sono il tipo di uomo che a Sabri interessa e che la cosa si poteva organizzare. Abito vicino a Como, loro in un piccolo e pittoresco paese tra Brescia e Verona, quindi, visto le distanze, la cosa andava organizzata per bene. Infatti trovo in Giorgio un organizzatore fantastico mi fornisce ovviamente le foto non censurate della moglie, le sue abitudini e il fatto che frequenta molto spesso una palestra nel centro del paese. Io mi sarei presentato come uno appena arrivato per questioni di lavoro e per un breve periodo. Frequentando la stessa palestra l’avevo notata e volevo conoscerla, questa era la semplice scusa per approcciarla. Arriva così il giorno X, Giorgio con cui avevo ormai una corrispondenza quasi giornaliera, mi avverte che quel pomeriggio Sabri verso le quattro sarebbe stata in palestra e di solito dopo circa un’ora sarebbe uscita, era quello il momento giusto per tentare l’aggancio. Con grandi speranze ma anche con la consapevolezza che tutto poteva risolversi in un viaggio a R....o e ritorno, chiedo un pomeriggio di permesso e parto. Arrivo con molto anticipo in modo da potermi ambientare, trovo subito la piazzetta, sede della palestra e parcheggio, il paese è piccolo e in una mezz’ora me lo giro tutto. Torno alla piazzetta e conoscendo il numero di targa mi piazzo vicinissimo alla macchina di Sabri e aspetto. Puntualissima poco dopo le cinque Sabri esce dalla palestra e viene verso di me, cioè verso la sua macchina, devo dire che anche se era un gioco, avevo un po’ il cuore in gola, non sono mai stato uno molto abituato a questo genere di approcci, comunque ero lì e tanto valeva buttarsi. Giorgio si era raccomandato di usare con lei un tono deciso e molto esplicito, senza arrivare alla volgarità; le piacevano gli uomini decisi e che la facessero sentire desiderata, sexy e "un po’ puttana”, parole sue. “Ciao Sabri” le dico, lei si ferma mi guarda e si vede che sta cercando di capire chi sono, “Ci conosciamo?” mi dice squadrandomi e anche se è notevolmente più bassa di me sono io che mi sento piccolo. Parto con la storiella che ci siamo inventati e con una notevole faccia di bronzo le dico che da pochissimo frequento la sua stessa palestra, che ho notato questa fica incredibile e che dopo molte insistenze il proprietario della palestra mi ha detto come si chiama ed ha anche aggiunto di mettermi in fila perché tutta la palestra, la parte maschile in toto e anche qualche elemento femminile, è innamorata di lei. Mi guarda con aria di chi è abituata ai complimenti ma si vede anche che le fa piacere. Giorgio mi ha detto che da ragazza ha fatto danza classica e che va in palestra almeno due volte alla settimana e si vede: corpo tonicissimo, magra con il culo sodo e il bacino stretto, gambe dritte, seni piccoli, non molto alta ma molto proporzionata. Il tutto, quel giorno, confezionato in un paio di fusò color pesca attillatissimi che non lasciavano nessuno spazio all’immaginazione, il culo era una poesia, immaginate due piccole mele perfettamente rotonde che si muovono ad un ritmo ipnotico e sensuale. Il tipo di donna che mi eccita alla follia. “Sono qui per qualche giorno per lavoro e poi tornerò a casa, non conosco nessuno e quando ti ho vista ho pensato che sarebbe stato bello cominciare con una donna così sexy...” Il suo sguardo è enigmatico, intuisco che sta cercando di valutarmi e di capire se la persona che ha davanti è un mezzo matto, un maniaco, o uno a cui si può dare un po’ di tempo e di spazio. Fortunatamente decide per l’ultima opzione, guarda l’orologio e mi dice “Vabbè ho un po’ di tempo, avrei dovuto fare altro in paese ma lo faccio un’altra volta, li c’è un bar carino possiamo bere qualcosa.”Nella mia testa comincio a sparare fuochi artificiali, il primo scoglio è superato ma ce ne sono tanti altri. Ci sediamo e cominciamo a parlare un po’ e a conoscerci, io di me dico il minimo indispensabile e invece voglio sapere tutto di lei, le sue abitudini, i suoi hobby e ricordandomi delle raccomandazioni di Giorgio di farla sentire un po’ puttana, i suoi vizi. “Stabiliamo subito che sono sposata, felicemente sposata e che non cerco avventure, I miei hobby come hai potuto vedere sono la palestra e mi piace correre, vado la mattina presto o la sera.”La interrompo dicendo che è chiaro che frequenta una palestra, perché ha un corpo fantastico e che lei è proprio il tipo di donna che mi fa impazzire e che dal momento in cui l’ho vista non faccio altro che pensare a una cosa... “E sarebbe?” dice guardandomi con una faccia tipo: “Lo so che cosa pensi maiale, voi siete tutti uguali.” La lascio di stucco rispondendole “Non faccio altro che pensare a come sarebbe bello invitarla per un aperitivo, come sto facendo ora.” La risposta la sorprende e anche piacevolmente perché si mette a ridere e mi guarda questa volta con uno sguardo diverso. Decido che è il momento di passare a una nuova fase, un altro punto cruciale del nostro piano per cui ho bisogno dell’aiuto di Giorgio. Con la scusa di andare in bagno mi allontano e lo chiamo, risponde al secondo squillo, gli dico solo “Siamo in un bar, va tutto bene, chiamala”. Ritorno al tavolo dopo tre o quattro minuti e la trovo immersa in una conversazione al telefono, ovviamente sta parlando con Giorgio e se, osservandola da lontano, la conversazione è animata, nel momento in cui mi siedo al tavolo Sabri risponde solo con dei monosillabi: sì, no, no, sì, forse, va bene. “Era Giorgio, mio marito, gli ho raccontato dove sono e con chi sono, con lui non ho mai segreti, siamo una coppia molto affiatata e allo stesso tempo molto aperta.” Una frase sibillina che se non fossi stato a conoscenza dei retroscena mi avrebbe lasciato un bel po’ da pensare, “Gli ho raccontato che sei un mio collega della palestra che sei appena arrivato e che non conosci nessuno e lui mi ha proposto di invitarti a cena, mio marito è sempre così gentile con tutti e molto comprensivo con me.” Anche questa frase se non avessi saputo tutto avrebbe avuto un sapore piuttosto enigmatico. Non le do il tempo di pensarci ulteriormente e rispondo che erano straordinariamente gentili, che accettavo volentieri e che avrei preso del vino e del gelato.Anche questo scoglio era stato superato e secondo Giorgio, il fatto che avesse deciso di invitarmi, dava all’impresa una percentuale di riuscita attorno al 50%. Non male!Così la seguo in macchina fino alla loro casa, parcheggiamo, entriamo e mentre mi accomodo in cucina Sabri va in camera per cambiarsi, si ripresenta pochi minuti dopo con un top bianco che lascia scoperta la pancia, perfettamente piatta e un paio di pantaloncini di spugna attillatissimi, sempre bianchi. Mi sembra chiaro che le piace essere ammirata e le piace sentirlo quindi la guardo e dico “Sei veramente una gran fica”. Lei ghigna e risponde “Questo me l’hai già detto, invece di star lì seduto a spiarmi e a farti seghe, dammi una mano!” Mi alzo e la aiuto a preparare la tavola e a tagliare un po’ di cose per un’insalata, facendo così siamo molto vicini, a volte si mette di fianco a me per posare sul tavolo altre verdure, a volte mi da la schiena e i nostri corpi quasi si sfiorano, sentirla così vicino mi fa indurire il cazzo e decido di accelerare un po’ i tempi. Approfittando del fatto che sta lavando qualcosa nel lavello, le metto le mani sui fianchi, mi appoggio a lei e comincio a baciarla sul collo. Sono sicuro che attraverso la stoffa leggerissima dei pantaloncini sente perfettamente la pressione del mio uccello duro che si incunea facilmente tra le sue natiche sode e morbide allo stesso tempo. Reagisce sorpresa ma non tanto, come se si aspettasse e quasi desiderasse una avances del genere. Mi scosta con la mano e mi dice “Ma cosa fai, guarda che tra poco arriva Giorgio!” per fare così si deve voltare e a quel punto incollo la mia bocca alla sua e con mia grande sorpresa non trovo nessuna resistenza. A me piace baciare, lasciare che le bocche si uniscano, le lingue si mischino, scambiarsi la saliva. Anche a lei fa piacere, è ovvio, le lingue giocano entrando in profondità nelle bocche, la sua sa di fresco, forse nei pochi minuti in cui si è cambiata ha trovato anche il tempo per lavarsi i denti e percepisco un sottile aroma di menta. Per un paio di minuti buoni le nostre lingue giocano e le mani sfiorano i corpi, stringo subito le sue natiche apprezzandone una volta di più, la forma perfetta. La sollevo facilmente, è proprio leggera, e la metto a sedere sul piano della cucina in modo da averla ad un’altezza più simile alla mia. Le allargo le gambe e di nuovo il mio uccello in piena erezione si appoggia a lei, la spingo contro di me in modo di far combaciare perfettamente il mio cazzo e la sua fica. E comincio a strusciarmi, Sabri si lascia scappare un gemito, la stoffa dei suoi pantaloncini di spugna è sottile come carta velina, sicuramente lo sente quasi come se fossimo nudi. Scendo di nuovo sul suo collo e la lecco, poi mi sposto in su. Mordicchio i lobi e appoggiando le labbra al suo orecchio le sussurro “Ti voglio leccare tutta e poi ti scopo” provocando un brivido e un altro debole gemito. Le mie mani, adesso libere di muoversi, si concentrano sui suoi seni, non porta niente sotto la stoffa sottile del top che indossa e posso sentire i capezzoli induriti dall’eccitazione. Mentre li strizzò gentilmente sento il suo respiro farsi più pesante, mi apro un bottone della camicia e porto le sue mani sul mio petto invitandola a continuare.Risponde al mio invito slacciandone altri due, adesso la camicia è quasi tutta aperta, mancano solo gli ultimi bottoni in basso, fa scorrere le mani sulla mia pelle, mi strizza gentilmente i capezzoli poi si china e con la lingua li lecca e li mordicchia piano, è una cosa che nessuna donna mi ha mai fatto e mi attraversa una scarica di adrenalina lasciandomi per un attimo senza fiato.Ho una mezza idea di contraccambiare il favore, slacciarle il top e baciarle i capezzoli ma proprio in quel momento sentiamo il rumore inconfondibile di chiavi nella serratura, è Giorgio che rientra. Ovviamente ognuno torna velocemente al proprio posto: io a tagliare i pomodori e Sabri a lavare qualcosa nel lavello. Giorgio entra in cucina e se coglie qualcosa di strano: la tensione evidente, la forma del mio uccello ancora molto duro sotto i pantaloni, il viso arrossato di Sabri, la traccia della mia saliva sul suo collo, fa finta di non accorgersene. Finalmente dopo tanti scambi di mail e telefonate ci incontriamo, è un uomo molto distinto con un viso cordiale e sorridente che mi piace immediatamente, la differenza di età tra i due è molto evidente. È un dirigente importante in una banca di una città vicina.Intanto Sabri ha finito di preparare, ci sediamo e mangiamo, io racconto un pò di me, poco, e loro mi raccontano com’è vivere a R....o. È una cena semplice e veloce, nella stanza c’è un misto di buon umore, di eccitazione e di attesa, le occhiate tra me e Sabri e tra me e Giorgio dicono molto di più delle parole. Giorgio si alza e dice che prenderemo il caffè in salotto e va di là, lo sentiamo trafficare con bicchieri e bottiglie, io aiuto Sabri a sparecchiare ma non ce la faccio a passarle davanti senza prenderle con le mani il viso e metterle di nuovo la lingua in bocca, il cazzo mi sta scoppiando nei pantaloni prendo la sua mano e glielo faccio sentire attraverso la stoffa dei jeans. Lei la toglie ma non subito, indugia un po’ sulla forma come a valutarne le dimensioni, poi si alza e mi dice “Meglio se vai di là, vi raggiungo.”Trovo Giorgio che armeggia con i cuscini del divano, scambio con lui qualche segno di intesa ma non c’è tempo di parlarci perché Sabri è praticamente dietro di me. Quando siamo tutte e tre seduti e con un bicchiere in mano, sparo il proiettile di grosso calibro, la frase che nel nostro piano può aprire le porte del paradiso: “Giorgio ma non sei geloso di tua moglie, mi dicono che va in giro con delle minigonne pazzesche, e che quando esce gli uomini la seguono in processione, io purtroppo non l’ho ancora vista in minigonna però ho sentito che alcune sono esageratamente corte.” ”Come non l’hai ancora vista? Sabri bisogna rimediare, ha delle minigonne che sono cortissime e a me eccita sapere che gira così e che gli uomini sbavano. E anche a te eccita, vero tesoro, ti fa piacere che gli uomini ti guardino.” Lei seduta accanto a lui ride e dice che le piace indossare la minigonna e vedere l’effetto che fa e che la maggior parte degli uomini le fanno pena, si limitano a guardarla ma non fanno niente, non tentano neanche di scambiare due parole con lei e dicendolo mi guarda fisso “Poi ci sono le eccezioni.” aggiunge. “Dai Sabri facci una piccola sfilata, fai vedere a Filippo cosa si è perso fino adesso.” Intervengo anch’io ”Dai Sabri ti prego, fammi vedere cosa mi sono perso.” Si fa pregare ancora per qualche secondo e poi alzandosi un po’ svogliata dice “Va bene lo faccio solo perché me lo chiede Giorgio.” Mentre si allontana Giorgio mi lancia uno sguardo d’intesa e ad alta voce aggiunge “Mi raccomando, metti quelle cortissime!” Incomincia così una sfilata indimenticabile. La prima che indossa è una minigonna bianca con dei disegni azzurri, svasata e molto corta, copre metà coscia, ma mentre cammina la fa ondeggiare scoprendo tutta la gamba fino alle mutandine, per l’occasione si è messa anche scarpe eleganti con tacco a spillo e l’effetto è fulminante. Io e Giorgio siamo seduti sul divano fianco a fianco, Sabri provenendo dalla camera da letto arriva dritta verso di noi e, come una modella professionista, si ferma in pose provocanti, ondeggia un po’ i fianchi, poi ci dà le spalle sculetta e riparte verso la camera da letto per un nuovo cambio. Giorgio ride, batte le mani, mi guarda, mi fa l’occhiolino e mi dice “Guarda che va tutto alla grandissima, mi sa che ci divertiamo.” Io non sto più nella pelle e neanche nei miei vestiti, il cazzo sta ormai bucando i pantaloni ed è un rigonfiamento evidentissimo, Giorgio lo nota e si mette a ridere “Vedo che tu sei già pronto, bravo, tienilo caldo che tra poco ti serve.”Entra Sabri con la seconda minigonna questa volta è rossa, più corta della precedente e attillata, quando arriva vicino a noi si volta e si piega a novanta, come per sistemarsi qualcosa nella scarpa, dandoci così la visione del suo culo perfetto nella cui fessura vedo sparire il tessuto nero delle mutandine. Giorgio le mette le mani sul culo alzando completamente la minigonna e mi incita a far lo stesso, non mi faccio pregare e sostituisco le mie mani alle sue.Le natiche sono sode e lisce, infilo l’indice sotto le mutandine che in corrispondenza della vulva sono già umide, lei rimane in quella posizione lasciandomi fare, sto per perdere completamente la testa ma Sabri è più veloce di me, si rialza e rientra in camera da letto avvertendoci che la prossima sarebbe stata l’ultima.Io ho la bocca secca e senza accorgermene mi sto toccando il cazzo sotto i pantaloni, Giorgio intanto si è spostato e si è seduto su una poltrona di fianco lasciando a me tutto il divano. Rientra Sabri con un’altra minigonna anche questa cortissima e come la prima svasata in modo da non rimanere troppo attillata sulle gambe. Come la volta precedente arrivata davanti a noi si china, ma questa volta non indossa niente sotto la gonna, vedo la le labbra della vulva completamente depilate a questo punto non capisco più niente, anzi, capisco tutto quello che devo fare, mi metto in ginocchio e immergo la mia faccia nella sua fica già bagnata. Lecco le labbra e assaporo i suoi umori sulla lingua, le divarico un po’ le gambe in modo da poterla leccare meglio, lei con le mani prende la mia nuca e mi guida in modo che la mia bocca vada dove può darle più piacere. Nonostante l’eccitazione sono scomodo, quindi mi stacco mi giro e a questo punto mi trovo davanti a lei, immergo di nuovo la faccia nella fica bollente. Lecco l’interno delle cosce e bacio la fica di Sabri come se stessi baciando la sua bocca, strofinando le mie labbra sulle sue, immergendo la mia lingua tra le sue. Il solo suono che si sente sono i mugolii di Sabri e i suoi gemiti, anche lei deve essere un po’ scomoda e allora si siede sulle gambe di Giorgio, spingendo di nuovo la mia faccia in mezzo alle sue gambe, invitandomi a riprendere il lavoro. Intanto Giorgio che fino a quel momento si era limitato a guardarci, slaccia i bottoni del top di Sabri e lo fa cadere per terra e poi le mani vanno a cercare subito i seni e capezzoli gonfi e appuntiti. Io intanto non ho mai smesso di strusciare, strofinare, leccare, mordicchiarle la fica, i gemiti si sono fatti più sonori e frequenti, inserisco un dito e poi sentendo che l’interno della vulva è completamente bagnato, anche il secondo. Comincio a scoparla con le dita è il momento in cui Sabri ha il primo orgasmo, si inarca spingendo contemporaneamente il bacino verso l’alto mentre un lungo brivido la percorre, l’orgasmo è intenso e lungo ripetendosi parecchie volte con scatti che piano piano si quietano, lasciandola un po stordita tra le braccia di Giorgio. La raggiungo e le metto la lingua in bocca, facendole assaggiare i suoi umori più intimi. Poi mi alzo, ho un caldo pazzesco e mi rendo conto di essere ancora completamente vestito, mi tolgo la camicia, mi slaccio i pantaloni e mi sfilo le mutande, eccolo lì il mio uccello in piena erezione che non chiede altro che di essere accolto nella bocca di Sabri. Lei lo guarda e nonostante fossimo tutti un po’ agitati ha ancora lo spirito per fare una battuta “Quando me l’hai fatto toccare prima non sembrava così grosso” poi lo prende tra le mani e se lo porta alla bocca. Inizia un lungo scambio di effusioni tra la sua bocca e il mio cazzo, non solo un pompino, ma un’opera d’arte, senza quasi toccarlo con le mani lo percorre tutto con le labbra leccandolo e mordicchiandolo, dalle palle fin su alla cappella. Arrivata in cima si ferma un attimo per poi con le mani posate sui miei glutei spingermi dentro di lei ingoiandolo tutto fino in gola e lasciandomi letteralmente senza fiato. Ripete questo esercizio due, tre volte e io mi accorgo che con questo ritmo non posso resistere ancora per molto, la fermo, mi siedo sul divano e la faccio salire a cavalcioni invitandola a impalarsi sul mio cazzo. Giorgio che intanto ci guardava e scattava foto le passa un preservativo, Sabri me lo infila e poi con un lungo gemito mi fa entrare dentro di lei. Mentre mi cavalca mi prende le mani e se le porta sui seni poi si china e mi mette la lingua in bocca e mi sussurra di fotterla e di scoparla come una troia. Mentre è chinata ne approfitto per metterle il medio nel culo, “Siiiiiiiii scopami anche il culo.” Ormai il parossismo è al limite, ci limitiamo a muoverci all’unisono e a dare il più possibile piacere all’altro fino a che, quasi contemporaneamente veniamo, io con un lungo orgasmo che mi provoca spasmi e brividi e lei subito dopo, dimenandosi su di me per poi lentamente abbandonare la testa sul mio petto. La accarezzo e la bacio, stiamo così per qualche secondo, immobili, assaporando ancora le ondate di piacere. Mi divincolo da Sabri che crolla sul divano e chiedo a Giorgio il bagno, ci sto parecchio un po’ per riprendere fiato un po’ per lavarmi un po’ per guardarmi allo specchio e sorridermi, solo poche ore prima ero partito da Como pieno di dubbi e incertezze e adesso avevo appena finito una delle scopate più belle e intense della mia vita. Ritorno in salotto ancora completamente nudo, Sabri è sempre sdraiata sul divano in posizione fetale e Giorgio sta riguardando i film e le foto che ha fatto con la macchina.“Sono venuti una meraviglia, poi ti mando qualcosa” mi dice con un sorriso, “Ma mi sa che la Sabri è fuori combattimento, io speravo in un bis ma ho paura che dobbiamo organizzare un’altra volta.” In effetti Sabri non aveva più energie e anch’io mi sentivo molto stanco, oltretutto mi aspettavano almeno due ore di strada per arrivare a casa. Dopo quella volta ci siamo rivisti altre volte ed è stato divertente spiegare a Sabri tutto il piano e tutte le manovre che abbiamo architettato quel giorno. é passato tanto tempo ormai, quasi 15 anni, ma la memoria di quella serata selvaggia rimane ancora indelebile nella mia testa.
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2 years ago
XDUDE70,
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La collega
Spesso per motivi di lavoro mi devo trasferire a Napoli. Esercito l’attività di penalista ed il Foro partenopeo offre notevoli possibilità di allagare l’esperienza su casistiche ignote ai Colleghi del Nord.Ero impegnato in un processo per contrabbando internazionale e difendevo un’imputata in concorso con altro soggetto patrocinato da una Collega Napoletana.Per dovere di colleganza e per concordare la strategia difensionale contattavo più volte telefonicamente l’avvocatessa del co-imputato instaurandosi presto un rapporto di amichevole confidenza.“Chiamami Rosy”, certo era più facile che Rosaria, pensai tra me e me.“Volentieri basta che anche Tu mi chiami Andrea”.Passammo presto al Tu e, quindi, a qualche nota di carattere personale descrivendoci la nostra situazione familiare e sentimentale. Lei era separata, cinquantenne e con due figli adolescenti.Il giorno dell’udienza mi organizzo per raggiungere Napoli in aereo come uso fare solitamente. Prenoto l’andata di primo mattino ed il ritorno all’alba del giorno successivo.Arrivo trafelato in Tribunale sfidando il traffico napoletano a bordo di un taxi guidato da un pazzo.Giunto all’aula scruto la situazione cercando di individuare la Collega Rosaria.Mi si avvicina alle spalle una donna alta 1,60 raggiunti grazie a un paio di tacchi 12, minuta, con capelli neri corvini legati in una coda di cavallo, zigomi alti che spingono la mascherina che forma un triangolo con un naso piccolo e regolare. Due grandi occhi di un nocciola scuro mi scrutano e una voce sussurra: “sei Tu Andrea?”“Si ciao Rosy! Come hai fatto a riconoscermi?”.“Ti ho visto con un aspetto così nordico e non potevi essere che Tu!...scherzo…vuoi la verità: ero curiosa di associare la Tua voce ad un’immagine e Ti ho cercato in Google!...Mi ero preparata!” mi dice con voce cordiale e gioviale ed accompagnando l’affermazione con una strizzatina di entrambi gli occhi come a farmi intuire il sorriso comparso sotto la mascherina.“Sono lusingato Rosy!” rispondo un po’ imbarazzato e poi aggiungo cercando di sviare “Come siamo messi?”.“Ci sarà un po’ d’attesa…approfittiamo per berci un caffè”.Acconsento con piacere e ci accomodiamo in un tavolo del bar all’interno del Tribunale.Si toglie la mascherina rivelandomi due labbra carnose che si abbinano alla perfezione al viso affilato.Ne osservo meglio l’aspetto. Le gambe magre sono fasciate da un paio di jeans attillati che mettono in risalto un lato b generoso, ma non esagerato. Un maglioncino nero scollato ne fascia le forme superiori rivelando un seno trattenuto a fatica da un reggiseno che lo comprime e lo spinge in su portando a schiacciare il cameo che pende da una collana d’oro bianco.Si accorge del mio sguardo e sorridendo mi dice “sono i gioielli di famiglia” lasciando maliziosamente il dubbio se intendesse riferirsi alla collana ed al cameo o al seno.“stavo appunto osservando perché trovo che siano di gran pregio” rispondo a mia volta continuando volutamente ad alimentare il sottile gioco di seduzione.La conversazione prosegue in tono sempre confidenziale e malizioso mentre Lei, cercando un contatto fisico, appoggia distrattamente la mano sopra la mia o sfiorandomi la gamba nell’accavallare le Sue.Facciamo l’udienza dove riesco a segnare un punto importante a favore della mia Assistita ed indirettamente anche a favore del co-imputato difeso dalla Collega.“Bene Andrea…devo dire che sei anche molto bravo…oltre che un uomo affascinante!” esordisce appena usciamo dall’aula accompagnando la frase ad un’intonazione ironica e alla strizzatina d’occhi che, ormai l’ho capito, fa parte della sua espressività.“E' andato tutto come da copione..come piace a me – rispondo- adoro calcolare ogni opzione processuale per non aver sorprese ed alla fine, quando la strategia dà i suoi risultati è una soddisfazione”.“Beh…io soddisfatta non lo sono ancora del tutto!” mi rimbotta lei con un finto broncio.“Perché rosy?” rispondo con fare ingenuo.“Non mi hai ancora invitata a cena!....anche a me mi piacciono le cose che vanno come da copione e nella trama del racconto che avevo fantasticato nella mia mente ora ci doveva essere il Tuo invito!” mi dice ridendo.“…Ok. ok – replico con fare divertito – ma mi devi passare a prendere Tu, io sono senza auto…!”“Allora aggiudicato. Alle otto. Ci vediamo in Piazza Carlo III” mi incalza subito con tono ora serio per farmi capire che ha smesso di scherzare e che, forse, non lo aveva mai fatto. Accompagna queste frasi risolute con uno sguardo intenso che indulge dritto sui miei occhi.Appena il tempo di rispondere: “va bene” che lei gira i tacchi, mi saluta con la mano svolazzante in un ciao gioioso mentre si allontana tra la folla del Tribunale accompagnando il gesto con un “a dopo” festoso.Alle 20 sono in piazza Carlo III e subito vengo accostato da una Panda con vistose ammaccature sulla fiancata. Cala il finestrino e dall'abitacolo esce la voce squillante di Rosy che mi dice “Ciao Andrea! Salta su!”.Mi affaccio e Le dico: “fai guidare a me …sennò che sorpresa è?”.Mi guarda interrogativa e sorridente “non so se sia il caso di farti guidare nel traffico di Napoli?”.“Guarda…peggio di così questa macchina non Te la posso ridurre!” replico proseguendo nello scherzo.Parcheggia due metri avanti, scende dall’auto con notevoli doti di equilibrismo su un paio di tacchi che sfidano le leggi di gravità e mettendo in risalto due belle gambe coperte dalla gonna corta di un vestito verde smeraldo. Non indossa le calze sfidando con noncuranza il clima autunnale.Mi si avvicina e mi stampa due baci appoggiando le labbra sulle guance non accontentandosi del solito rituale di sfioramento dei volti.Saliamo in auto e mi getto nel traffico partenopeo. Lei girata di tre quarti verso di me mi guarda divertita e mi dice “dove mi porti di bello?”.“Top secret” è la mia risposta.Ho selezionato le Colonne della Chef Marziale, trovando miracolosamente posto, nonostante la stella Michelin, grazie al fatto che è un lunedì.Il posto è magnifico e Rosy rimane a bocca aperta.La serata è un susseguirsi di cibi e vini che ogni volta strappano alla Collega un “Ohhh” di ammirazione. Evidentemente sono il Suo primo appuntamento che la porta in un locale stellato perché ha il viso di una bimba nel Paese delle meraviglie.“Beh…quando Ti avevo detto di stupirmi non pensavo proprio a questo…mi hai spiazzato” biascica a fine cena un po’ alticcia per i 6 calici abbinati al menù di degustazione.“Cosa Ti aspettavi Rosy?” replico molto più sobrio (non bevo vino) di quanto avrei voluto essere in quella situazione.Si avvicina leggermente con la sedia in maniera tale che protendendosi si poteva avvicinare al mio orecchio. Si stende leggermente per arrivare a sussurrare “avevo pensato che mi avresti scopata”. Nel dirlo appoggia per un istante la punta della lingua nel lobo per poi ricadere nella sua sedia fissandomi con uno sguardo sornione.“….” La mia replica.Visto il mio sguardo impagliato, Rosy mi prende la mano attirandomi a sé mettendo l’altro palmo dietro la mia nuca per attirarmi vicino al suo viso. In quella posizione, con i nostri sguardi a pochi centimetri di distanza sussurra: “e’ da questa mattina che penso a quanto ti vorrei scopare…ho voglia di Te…mi vuoi scopare Andrea?...mi vuoi scopare?”.“Si”.“”bene….ed un sorriso le compare in faccia…allora andiamo!” ed immediatamente si alza e si dirige all’uscita.La seguo come un bambino segue l’aquilone.Appena fuori sul marciapiede si gira verso di me ed avvinghiando sue braccia al mio collo e si tuffa sulla mia bocca penetrandomi con la sua lingua saettante. Appoggio una mano sulla sua schiena e l’altra sopra le natiche e sento che il suo corpo preme contro il mio con i suoi seni che spingono contro il mio petto. Nascosta dal cappotto divincola una sua mano che subito si intrufola tra le mie gambe tastando la consistenza del mio sesso da sopra il pantalone. Sobbalzo per l’audacia, lei lo vede e ridendo sussurra “mmm...è già pronto….e se non nascondi un’imbottitura nelle mutande mi pare che tu sia ben attrezzato…”.La stessa mano si infila nella tasca dei miei pantaloni e si appropria delle chiavi della Panda che custodivo.Tenendole a mo’ di campanello si avvicina all'autovettura dicendo…”guido io…conosco un posto”.La seguo imbambolato accomodandomi sul lato passeggero.Parte con una sicurezza inusitata per una persona che non è certamente sobria.Allacciandomi la cintura le dico “Rosy…se ci fermano avrai bisogno di un buon avvocato!”.Lei ride esclamando “ho qui il migliore….” E mi appoggia la mano sulla coscia accarezzandomi sino all'attaccatura dell’inguine.Dopo una decina di svolte folli a velocità esagerata arriviamo in una zona industriale dove parcheggia l’auto in un angolo non illuminato.“A casa mia ci sono i miei ragazzi” abbozza a giustificazione e togliendosi le scarpe si catapulta nel sedile posteriore.“Vieni” mi dice protendendo le braccia verso di me e facendomi il segno di raggiungerla.Immediatamente sono nel sedile posteriore dopo essermi liberato di cappotto, giacca e cravatta. Ci abbracciamo travolti dalla passione con le nostre lingue che esplorano ogni anfratto delle nostre bocche mentre le nostre mani viaggiano attraverso i corpi tastandone la consistenza attraverso i vestiti. Lei ansima mentre le accarezzo i seni attraverso la scollatura e con l’altra mano esploro le sue gambe sino all'attaccatura delle mutandine.Improvvisamente lei si divincola mi prende la testa tra le mani appoggiando i palmi sulle guance e gli zigomi e mi sussurra: “fammi godere Andrea…”Mi spinge quindi con forza il viso in basso inducendomi ad inginocchiarmi di fronte a lei e portandomi con la bocca di fronte alla sua micetta.....; lascia la presa solo il tempo necessario per alzarsi la gonna e scostarsi le mutandine mostrandomi la fessurina..quindi la stessa mano che aveva compiuto tale operazione si appoggia sulla mia testa scompigliandomi i capelli e spingendola in giù fino a che la mia bocca non entra in contatto con i suoi umori…Affondo la lingua e subito rimango sorpreso da quanto era bagnata e da come grondavano le mille goccioline che le imperlavano il pube e percorrevano le natiche lungo la linea dell’ano lasciando una macchia umida sul sedile dell’auto.“Ahhh…Andrea….lecca, lecca, lecca” mugola mentre con la mano mi direziona la testa a turno sul clitoride e sulle grandi labbra che tiene aperte con l’indice ed il medio dell’altra mano.“Mmmm…dai…mi stai facendo godere…lecca” continua muovendo il bacino su e giù e mettendo a piacimento la sua lingua sul bottoncino, sulla fessura, fino ad arrivare al buco del culetto.Sono il suo dildo, il suo strumento di piacere, mi stà utilizzando per godere…Con la mano destra mi intrufolo sotto il vestito arrivando sino al reggiseno che alzo lasciandolo legato, impossessandomi delle sue tette dove dei capezzoli ritti come soldatini fremono al contatto con il mio tocco.Con la sinistra, dopo essermi succhiato l’indice, lo infilo nella micetta. Rosy freme “ahh….si….continua…” e nel dirlo uno zampillo esce dalla sua passerina riempiendomi la bocca del suo squirting.Ora sono riverso con la mia lingua sul suo bottoncino mentre le mie mani si dedicano instancabilmente l’una ai suoi capezzoli e l’altra ad un lento ditalino. Sento di aver trovato il punto giusto perché ansima più forte…muove il bacino con frenesia e mi ha inondato il viso del suo liquido.“Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” all'improvviso un profondo suono gutturale mentre il corpo viene investito da mille brividi e sento contrarsi la sua micetta sul mio dito mentre le sue mani affondano tra i miei capelli spingendomi la testa contro il suo pube.“Andrea, Andrea, Andrea” dice a mezza voce mossa da continue scosse.“Basta, basta fermati…sono venuta…sono venuta…Andrea basta…sono venuta…” biascica.Tolgo il dito dalla micetta e glielo infilo nel culetto, fradicio degli umori della sua fichetta mentre con la lingua scendo dal clitoride alla sottile striscia che divide l’ano dalla passerina.“Ahhhh….cosa fai Andrea……ahh…..” sussurra in un finto rimprovero mentre muove il bacino per accogliere meglio il mio medio profondamente dentro l’ano.Ora sono le sue dita che si dedicano al clitoride…si stà masturbando mentre la penetro con il mio dito da dietro…“Ahhhhhhhhhh….Andrea mi hai fatto venire di nuovo….” Bisbiglia nuovamente scossa da fremiti.La tregua è solo passeggera. Con sguardo spiritato mi guarda e dice:“scopami Andrea! Scopami forte…Ti prego…Scopami.Mi sollevo, tiro giù i pantaloni rimanendo inginocchiato davanti a lei, con la bocca sradico la confezione del profilattico che prelevo dalla tasca e lo infilo sull’erezione che mi tormentava da quando l’avevo vista godere così intensamente attivando tutti i miei feromoni…Glielo infilo subito tutto fino in fondo con un solo colpo sentendo sbattere la cappella contro l’utero.“Ahh, Andrea, si, dammelo ancora, ti prego, sbattimi, sbattimi sbattimi”.Incomincio a stantuffare portandomi le sue gambe sulle spalle per farlo entrare sempre con forza fino in fondo.“si Andrea, si andrea si andrea pronuncia ad ogni colpo mentre con le mani mi slaccia la camicia e incomincia a giocare con i miei pettorali e capezzoli.“spingi, spingi, trattami come una troia” continua con il viso paonazzo.“ahh….vengo…” grida questa volta aprendo le gambe ed appoggiando i polpacci sui miei avambracci.Quindi si divincola, si gira e mi ordina…”scopami da dietro!”.Non me lo faccio ripetere…ha le mani appoggiate al finestrino ed asseconda i miei colpi coi movimenti delle sue belle natiche piene che fanno sparire il membro alla mia vista ad ogni sussulto.Improvvisamente mi fermo…”Rosy…fuori dalla macchina c’è un guardone che si stà masturbando”..dico spaventato accorgendomi dell’ombra vicino alla macchina.“Non importa Andrea…Ti prego continua…”.Proseguo titubante e la mia incertezza aumenta ancora più quando Rosy abbassa il finestrino. Il guardone si avvicina e lei con una mano inizia a fargli una sega….“Venite…venite tutti e due…” dice dopo neanche un minuto.Tolgo il mio pene e appena levato il preservativo mi parte un fiotto che le macchia tutta la schiena fino ad arrivare ai capelli. Quasi in contemporanea il voyeur esplode riversando il suo seme per terra. L’ignoto avventore, quindi, si ricompone velocemente e sparisce come era giunto. Rosy si butta sul sedile esausta e lo stesso faccio io, entrambi grondanti di sudore ed ancora ansimanti.Ci giriamo l’uno verso l’altra, ci guardiamo e scoppiamo in una lunga risata abbracciandoci
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1 year ago
Andrea1111,
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..solo una ...
Ma poi ,era fine Aprile,un caro amico ci lasciò la sua casa all’isola d’elba e decidemmo di andarci a stare in teoria fino a luglio,finche non ci sarebbe poi andato lui con la famiglia,la casa era in una zona poco abitata,un paesino molto piccolo,vicino al mare ,era una meraviglia,il posto,l’aria,ma c’era quel non so che di “non vita” determinata dal covid che rendeva tutto surreale.La mattina facevamo colazione fuori e andavamo a prendere le briosche a un bar a gestione familiare ,quasi sempre c’era Marco al bancone a servire .il figlio di 32 anni ma che ne dimostrava 10 in meno ,a vederlo come prima impressione non trasmetteva nulla che facesse pensare al sesso,e io ,da attenta osservatrice degli esseri umani in generale,ero abituata a scrutare bene i dettagli.Eravamo tutti con la mascherina e con l’ansia di seguire tutte le regole imposta dal governo,meno male che almeno andavamo a fare delle bellissime passeggiate ,al mare o nelle campagne e il lavoro al computer era meno stressante sapendo che poi ,fuori,c’era una natura meravigliosa.Ma nonostante questo cambiamento io non ebbi nessun segno di ripresa dell’attivita’ sessuale,anzi ,a dire il vero ,non era neanche la mia preoccupazione principale…finche…Una mattina al bar vedo Marco zoppicare ,gli chiesi cosa gli era capitato,lui mi disse che aveva una strana infezione al piede,io gli dissi che avendo lavorato in uno studio medico e come estetista ,gli avrei potuto dare un’occhiata,lui mi disse di non preoccuparmi ma due giorni dopo mi chiese se avevo qualche disinfettante perche’ non stava bene, io gli dissi di farmi vedere il piede allora lui si sedette sopra a al tavolo, io su una sedia di fronte,quel giorno aveva iniziato a fare caldo,io indossavo un vestitino a fiori bianco e blu,ero senza reggiseno ,non avevo previsto di fare l'infermiera,poi essendo vicino al mare e col caldo che andava ad aumentare,stava diventato piu’ consueto vestirsi leggeri,ma da quella posizione piu’ alta dal tavolo, Marco mi sbirciava dentro il vestito e mi guardava le tette anche in modo palese,io facevo finta di niente,afferrai il piede e lo avvicinai a me,piu’ in mezzo alle mie gambe,lo tenevo in mano e scrutavo,gli dissi che c’era da disinfettare e da applicare una crema,cosi gli dissi di venire casa nostra nel pomeriggio per effettuare la medicazione.Marco era un ragazzo moro,sembrava avesse un bel fisico sportivo,insomma era anche molto giovane ,ed e’’ bassino di statura,forse non arriva a un metro e sessanta,poco piu’alto di me,ma assolutamente proporzionato ,sembrava ,solo un po timido.Cosi’ lui si presento’ da noi e io lo medicai,la mattina dopo mi disse che iniziava ad andare meglio,io gli dissi di tornare anche in quel pomeriggio per almeno altri 4 giorni.Cosi iniziammo anche a parlare del piu’ e del meno,il terzo pomeriggio Marco si sbilancio’,mi disse :” sai che non avevo notato quanto sei……..”cosa?”gli chiesi io.....e lui …”e…che con questa cavolo di mascherina non ti rendi conto bene,caspita complimenti ,sei proprio una bella ragazza…” …e io arrossiii,lo ringraziai per la “ragazza”.gli dissi che ero molto piu’ grande di lui ,e lui non ci credeva,pensava io avessi 3235 anni,e io “seeee….magari!!...” e poi gli svelai che avevo 46 anni,e lui ci rimase di merda….”ma che cazz…non e’ possibile,hai un corpo di una 30enne,sei stupenda ..".. parlava e nel mentre mi guardava come se mi dovesse mangiare,io avevo indosso un pantaloncino che mi esaltava il fondo schiena e un top aderente,quando gli afferrai il piede e gli spalmai la crema non potei non notare quale grossa sorpresa avesse lui tra le gambe,gli si gonfio’ il pisello a forza di parlare del mio corpo, le mie tette si muovevano mentre gli spalmavo la crema e cosi’ dovetti scoprire che aveva un pisello da pornoattore,vista la sua statura(che non vuol dire niente)non avrei mai immaginato una cosa del genere,gli si vedeva la forma sotto il pantaloncino di stoffa leggera e aderente,cavolo,era un bastone di notevole dimensione,..lui si accorse della cosa e tento’ immediatamente di coprirsi con le sue mani…mi chiese scusa,non si era accorto del fatto che si vedesse…io non so come mi venne ma feci una battuta poco felice,gli dissi,non ti preoccupare,non fa niente,al limite dopo ti andrai a fare una sega…Marco disse “,,ma che dici!!?!!...” io non mi faccio le seghe!..mi resi conto di aver detto una stronzata,ma poi mi sorprese con la frase successiva ..”beh! in realtà ieri me la sono fatta …e che tu ,con quelle tette mi fai eccitare…”..“cazzo”...che avevo combinato…non sapevo che rispondere e come uscirmene da quella situazione imbarazzante…lui si sentiva molto a suo agio con me a tal punto da poter dire certe cose nonostante la sua timidezza"allora oggi te ne farai un’altra…” gli dissi ripensando anche delle seghe che si faceva mio marito guardando le mie foto…”dai,ci vediamo domani,ultimo giorno ,in teoria,sei praticamente guarito.Lui mi ringrazio’ e mi disse “ok,grazie! allora a domani”Sentivo che qualcosa era cambiato,anche in me,mi sentivo diversa,un piu’ ..boh!non saprei dire..ma ne parlai subito con Luca,gli raccontai tutto e mentre lo raccontavo sentivo finalmente vita "là sotto”..senza dire ancora niente a mio marito,ma lui non rimase sorpreso,disse che si era accorto da un po che Marco mi “mangiava con gli occhi”..e io gli dicevo che era cosi’ piu’ giovane di me che proprio non avevo minimante considerato questa probabilita’,Luca mi disse che secondo lui Marco non vedeva l’ora di farmi e che era molto arrapato,beh,io mi eccitai’ e gli risposi ”..mi sa che mi sono bagnata,e lui sbarrò gli occhi..”veramante!!!!dai non ci credo…finalmente! “ io mi sedetti sopra le sue gambe in modo da fargli sentire la mia patata,lui aveva il pisello duro e me lo infilo’ subuto,quasi per non perdere quel momento,io avevo una voglia pazzesc,con la mente fantasticai di “Marco”,cominciavo attiva come una volta ,era passato troppo tempo e quella nuova prima volta mi fece ricordare quanto era bello fare sesso,non vi dico mio marito quanto era felice per il mio “ritorno”.“luca,pero’ devo dirti che da sotto il suo pantaloncino ho visto che ha un bastone al posto del pisello,ero li di fronte a medicare il piede,era impossibile non notarlo”,Luca mi disse,”non sono geloso,e’ troppo giovane per essere in competizione,se guardare ti fa bene alla mente sono contento anzi visto anche i tempi che corrono.Il giorno dopo non andai al bar ,mi sentivo un po in imbarazzo ,poi sapevo che comunque il pomeriggio il ragazzo sarebbe venuto da noi ed ero curiosa ed eccitata ,Luca mi disse di stare tranquilla e di non esagerare con le provocazioni ,gli andava bene che io mi eccitassi all’idea pero’ poi non voleva che io andassi oltre,invece,con la scusa del caldo esagerai ,mi misi la mia minigonna nera che usavo per andare al mare e la canottiera bianca che mi disegnava il seno e nel caso che mi fossi eccitata mi si sarebbero visti indurire anche i capezzoli,Luca quando mi vide mi disse “noooo!! e’ esagerato cosi!!...dai,e’ un chiaro messaggio di richiesta di sesso !no,dai mettiti almeno una maglietta diversa….ma arrivo’ Marco,e non feci in tempo a cambiarmi…sorrisi a mio marito che accetto’ quella “sfida”,Marco quando mi vide ebbe un attimo di smrrimento,mi saluto’ in modo impacciato,io invece gli chiesi come stava andando col piede ,poi ci mettemmo come alsolito,lui seduto sul tavolo e io piu’ in basso su una sedia,solo che con la minigonna,ero coperta al limite della patata,da sopra lui non mi avrebbe visto le mutandine ma ben presto mi eccitai anch’io e non riusci a non farmi venire i capezzoli duri,ma facevo finta di niente,Marco ,che era molto spontaneo e ormai aveva una certa confidenza,disse “il piede va bene,anzi e’ guarito,pero’ se ti vedo cosi’ mi fa male qualcos’altro,” io mi misi a ridere,gli dissi di non esagerare ,che non stava vedendo nulla di particolare per cui stare male….lui mi disse “stavolta si che mi faro’ una sega…” io risi di nuovo e gli dissi ..”ehhhh,esagerato,per cosi poco,allora se vedi una donna nuda che fai?...”...lui rispose,,”se vedessi te nuda non so cosa ti potrebbe succedere!! ..”...guardando i suoi pantolonicni ,gli dissi ..”vedo..vedo..che sei sensibile a certi argomenti…dai,ok….tutto apposto,ora sembra guarita bene l’infezione,mi raccomando non camminare a piedi scalzi ovunque…e ora ti puoi fare anche una sega!....e lui “ ..”qui?..davanti a te?”..e io “nooo,scemotto ,a casa tua!!”...ridevo e mi divertivo molto ma ero ormai bagnata e avevo u po di affanno per il solo pensiero, non vedevo l’ora che se ne andasse ,infatti appena chiuse la porta andai da Luca ,gli presi la mano e gli dissi “senti!”..avevo la patata stra bagnata e di nuovo scopammo con una voglia da adolescenti,mi scopo’ molto forte,sul tavolo dove era Marco, Luca mi diceva “..ma se ti fa eccitare cosi’ invitalo piu’ spesso,lui ti guarda e io ti faccio!..peccato allora che non verra’ piu’..! e io presa dalle sue parole e dall’eccitazione e dal fatto che mi scopava,sussurrai “sai che voleva farsi una sega davanti a me…stavo per dirgli di si ma avevo paura che dopo non arei resistito e mi sarei fatta scopare..” Luca era sempre piu’ eccitato,gli piaceva che dicessi quelle cose e io ero frastornata,dopo mi resi conto che le fantasie non erano piu tali ma desideravo che diventasse realta’,cioe’ ,volevo vedere Marco farsi una sega davanti a me.Finita la concitazione della scopata,ci rilassammo un po,sul letto,con l’aria condizionata,Luca era nudo e sudato ,io ero con i vestiti addosso,non era stato neanche necessario spogliarmi..e Luca…disse “beh! se ti fa questoe effetto e io ho questi benefici per me e’un sogno,allora ,sai che c’e’ …se vuoi,se ti fa eccitare ,stuzzicalo ancora…Incredibile la vita,chi l’avrebbe detto,mio marito accettava quella cosa,uscivamo da un anno di astinenza e non era mai successo prima ,cosa che ci aveva molto spaventato,ora avevo ritrovato la “chiave “ per il mio risveglio e Luca non voleva perdere quella opportunita’.Marco ci venne a trovare il giorno dopo,nel pomeriggio,alle due,io gli dissi subito,con un fare sbrigativo,”vediamo?”..ma va bene,non c’e’ nulla da preoccuparsi”..ma quando alzai la testa il suo pisello era gia’ dritto sotto i pantaloni,e scoppiai a ridere.” ma..Marco…ma non e’ possibile che…!!!” lui si mise le mani sopra ma anche il palmo della destra sul tronco e faceva piccoli massaggi al suo pisello…” e che cavolo,solo perche’ mi sfiori mi tocchi il piede con le tue mani mi succede questo??”...e io,”pensa se ti prendo il pisello in mano!!secondo me vieni appena te lo sfioro”..lui sentondomi parlare in quel modo,tento’ la sua mossa ,mi chiese”..dai,me ne posso fare una davanti alle tue tette?...e risposidi istinto “ma che dici,sei impazzito?..e poi qunto ci metti a venire???”..lui si scuso”..mannaggia,scusa e che ,mamma mia ,che figa che sei..”...allora io senza dire nulla…guardai dritta verso il pisello.poi gli dissi,dai,se ci metti poco pero ..” lui non se lo fece ripetere,si tiro’ giu’ il boxer,se lo prese in mano,duro e grosso come non so che cosa e inizio’ a masturbarsi davanti a me..non credevo a miei occhi,stava succedendo sul serio…io gli dissi..”aspetta un’attimo,devo andare in bagno..” invece andai nell studio dove c’era Luca e gli spiegai sottovoce…” c’e’ Marco di la che vuole farsi una sega davanti a me….io sono..eccitata, dopo pero’ scopiamo..” E luca…” ecco lo sapevo che andava a finire cosi,.. se gli permetti di farsi una sega davanti a te sta sicura che quel pisello finira’ dritto nella tua patata ..” e io “noo,ma no,vuole solo farsi una sega e poi lo mando via”...e Luca,dopo svariati secondi di attesa”.......va bene,se questa cosa ti serve per eccitarti…facciamola”..…io andai in soggiorno emozionata ,li trovai Marco seduto ancora sul tavolo ad aspettarmi,”eccomi” ..gli dissi..e lui si ritiro’ fuori il pisello dando x scontato che aveva avuto il permesso di farlo e ricomnicio’ a segarsi,”me lo prendi in mano un po tu?”..e io “no!!” ma poi allungai le mani sulle suo cosce e lui me le porto’ sul suo pisello ,ero curiosa di senitre nelle mie mani un cazzo diverso,erano anni che ero con Luca e che non toccavo un pisello che non fosse il suo…Porca miseria quanto era grosso..”no ,no ,no,non devo pensare questa cosa..” dicevo tra me e me,si perche’ gia’ mi stavo immaginando come farmi fare”...meno male,che lui mi mise la sua mano sulla mia ,e aumentanto i ritmo della sega mi venne subito,spruzzando addosso…tantissimo,mi fece una doccia praticamente..lui si scuso’ per non essersi trattenuto e per essere venuto sopra di me…io ero esterefatta..gli dissi di vestirsi e di andarsene…appena chiuse la porta mi raggiunse Luca che mi piego’ a 90 sul quel tavolo e io gli dissi..” dai,Luca,se aspettavi ancora un po mi avrebbe presa Marco…”Erano mie parole che mi facevano eccitare molto, e cosi ancora sesso,avevo cosi tanta voglia che non capivo come avessi fatto a stare un’anno senza fare l’amore…..”e adesso che si fa?”..domandai io….Luca Rispose con un bel boh!...Questa cosa era troppo eccitante ,era un peccato interromperla ma dovevo mettere in conto che non avrei resistito ancora molto e presto avrei ceduto il mio corpo ,ero troppo “debole” per resistere,al suo prossimo approccio ero sicura che mi avrebbe scopata di sicuro,quindi c'era da capire come affrontare la situazione…" e’ sicuro che lui cerchera’ di avere tutto da te,cerca solo di resistere il più possibile..,mi voglio godere questa situazione e approfittarne finché si puo’…poi vedremo"disse Luca.La mattina dopo siamo andati al bar ,ci siamo seduti al tavolo a abbiamo fatto colazione,io avevo messo una canotta che mi faceva vedere le tette dai lati e questa cosa sapevo che avrebbe attirato Marco che puntualmente mi fece i complimenti per quanto ero bella e disse a Luca che era fortunato,non immaginate quanto quei complimenti mi fecero piacere,ero diventata un lago di piacere e non so che mi prese,chiesi a Marco dove potevo lavarmi le mani,lui mi accompagno’ in cucina,non c’era nessuno,poi mi spinse dentro uno stanzino ,mi mise subito la mano sul mio culo,io anziché arrabbiarmi gli abbassai la tuta del lavoro e glielo presi tutto in bocca,era gia’ molto duro ,e il pompino forse duro’ 10 secondi,poi mi rialzai e gli dissi”mi devo lavare le mani,senza dirci nulla tornammo al tavolo.Quando lo raccantai a mio marito un po si arrabbio’ ma subito dopo facemmo tanto sesso che per tutto il giorno ci sentimmo “pieni”.Passarono alcuni giorni ,io non cercai mai volontariamente di ritrovarmi da sola con Marco e per una settimana non successe nulla,ma nella nostra testa c’era e come .abbiamo vissuto la settimana di “rendita” con i ricordi di quel pomeriggio,poi la domenica mattina andammo a fare colazione al bar e puntualmente arrivo’ lui,io gli chiesi,ma tu non sei mai in ferie?non vai mai al mare ,sei sempre qui?...lui rispose che era a casa lunedi e martedi mattina perche’ tutti i giorni doveva lavorare perche’ erano sempre aperti con la crisi che c’era…poi chiese a noi se andavamo da qualche parte,io gli dissi che avevamo voglia di andare alla scoperta di quache bella spiaggia,lui chissa’ che film si fece nella testa e subito ci propose di accompagnarci in un posto molto bello e poco frequentato,Luca accetto’ e io pure,cosi ci andammo la mattina dopo di lunedi che Marco non lavorava,sara’ che il ragazzo non faceva sesso o neanche una sega da qualche giorno ,ma era proprio arrapato,andammo con la sua macchina,appena 15 minuti per arrivare ed effettivamente il posto era bellissimo…” vedete qui?” ci spiego’ Marco,”in tempi normali non avremmo mai trovato parcheggio invece,eccoci qua noi e altre due auto parcheggiate…”..probabilmente le auto dei proprietari del chioschetto giu’ in spiaggia.Arrivati giu’ prendemmo da bere ,faceva caldissimo,credo 30/32 gradi, io mi avvicinai al mare e l’acqua era abbastanza fredda e mi sentivo al tatto subito rigenerata,con l’immancabile inturgidimento dei capezzoli che Marco non si fece scappare,beh! io mi slaccia subito il pezzo sopra e rimasi in topless, e mi sentivo la regina in mezzo a loro due,Luca si lamento’del fatto che io potevo e loro no,certo non si poteva stare completamente nudi.Dopo un po che prendevamo il sole,io noto una canoa “chissa se le noleggiano” dissi ad alta voce,,” Certo che si,perche’ vi piace andare in canoa?”....chiese Marco,a me piaceva si,e non ci ero mai andata e mi sarebbe piaciuto provare.Fu un’dea fantastica,prendemmo una canoa 3 posti, io mi misi al centro,Luca d’avanti e Marco dietro e cosi’ iniziammo a pagaiare,c’era un misto di profumi di mare ,scogli,e il sole iniziava a essere molto caldo,avevamo tutti e tre il cappellino e grazia all’acqua che schizza va dai remi si stava molto freschi.Andavamo molto veloce,con la canoa fai tanta strada in poco tempo,ci eravamo allontanati tanto dal punto di partenza e un certo punto vediamo una piccola cala ,molto piccola ,decidiamo di andarci,era proprio piccolina in mezzo a due scogliere, ma con una spiaggettina di sabbia bianca al centro ,troppo bella e così intima,era lunga neanche ⅚ metri di larghezza e alle spalle avevamo forse 4 metri di spiaggia prima dell’altissima scogliera .Comunque sbarcammo li, portammo in nostri zaini con il pranzo e i teli da mare,ci mettiamo li da soli,la sensazione ere di stare su un’isola deserta,eravamo solo noi tre e un sacco di cormorani neri che svolazzavano sugli scogli,rimanemmo li per circa un’ora ,tra un tuffo nell’acqua azzurra e cristallina che sembrava una piscina ,poi sopraggiunse la fame e mangiammo un panino,appena finito ,giusto il tempo di rilassarsi dieci minuti che Luca volle proseguire il viaggio sulla canoa,cosi raccolta tutto il nostro “bagaglio” risalimmo e via verso il mare aperto.Ma dopo circa 10 minuti si intravedeva una piccola isoletta di scogli e man mano che ci si avvicinava scorgemmo una piattaforma dove ci si poteva fermare,l’isolotto era stra abitato di uccelli vari,soprattutto i soliti cormorani,quando fummo vicini pero’ molti semplicemente si spostarono un po piu’ in la ma non sembrava fossero spaventati della nostra presenza,poi una volta scesi fu una meraviglia,avevi la sensazione di essere tu e la natura,lontano da tutto ,e tranne noi stessi non c’era la benche’ minima presenza di un mondo civilizzato …quella sensazione unita al fatto che ero con mio marito e Marco mi provoco’ una forte eccitazione,e credo che anche loro due si sentissero cosi,infatti Luca,che era l’unico che poteva prendere una iniziativa del genere,disse”ragazzi, in questo posto non e’ consentito stare con i vestiti…”e allora si tolse tutto, via il boxer e la maglietta ,rimase completamente nudo col pisello leggermente in erezione,poi guardo’ Marco e gli disse”..dai ,che aspetti,non ti vergognerai mica?’..lui guardo’ me come per cercare il mio consenso i segno di rispetto ,,”ma non posso con te presente”...Luca gli disse di non preoccuparsi di nulla,quel piccolo paradiso andava vissuto allora Marco si convinse e si spoglio’ anche lui,io gli guardai il pisello e da moscio non sembrava cosi grosso ma iniziavo pericolosamente a eccitarmi tanto che tentennai a spogliarmi perche’ avevo la sensazione che si sarebbero accorti,allora le feci lentamente e cercando di nascondere qualcosa con le braccia e le maniDai facciamoci una foto..disse Luca..e io non volevo,era troppo imbarazzante ma poi…poi Marco tiro’ fuori la sua piccola fotocamera professionale e disse che avremmo avuto delle foto “serie”..quindi trovo un posto dove posizionarla e con autoscatto a raffica scattava una foto ogni 5 secondi ,ognuno si metteva nella posizione che voleva ,una serie di 7 foto molto divertenti,solo che tendevano a nascondere le parti intime..Poi ci preparammo per una seconda”sessione”,stavolta Luca era piu’ vicino a me e disse anche a Marco di stare vicinissimo a noi e poi a una certo punto io ero in mezzo e piano piano Marco dietro di me e Luca davanti attaccati in una sorta di sandwich…sentivo i piselli sul mio corpo,quello di Luca si era gonfiato e non lesinava a farmelo sentire sulla pancia,quello di marca era “educatamente ancora molle e sentivo la carne sulle mie natiche,inutile dire quanto gia’ fossi bagnata…Poi la fotocamera scatto’ le sue 7 foto e quando le andammo a vedere sul piccolo display Luca era ormai col pisello dritto,disse “embhe!che volete..e’ la natura..”Poi un’altra sessione ,stavolta Luca dietro di me ad abbracciarmi e Marco davanti…”mamma mia ,pensai come avrei fatto a resistere a non fare cavolate ,ma Luca mi anticipo’,mi mise le mani sulle tette e nel mentre Marco era appiccicato a me …sentivo a quel punto che anche lui si stava eccitando…e io non ho piu’ resistito,ho preso il suo pisello in mano,che si ingrossava sempre piu’ ,allora mi sono chinata ,e poi ho afferrato anche quello di Luca e ho detto “finalmente la foto che desideravo fare”loro hanno riso e Luca ha detto “fai quello che vuoi,tanto qui non ci vede nessuno”...dicendo cosi’ sblocco’ la situazione e ci siamo fotografati in molte posizione erotiche senza mai sfociare nel porno,ci siamo baciati anche sulle labbra …”Io pero’ ero stremata stra stanchezza e voglia di scopare repressa ,chiesi di ritornare in quella spiaggetta a dieci minuti da li perche’ mi volevo stendere,cosi ci siamo rivestiti e siamo tornatiUna volta risistemati i teli Luca si spoglio’ completamente e si stese giu’,poi mi aiuto’ a slacciarmi il pezzo del costume di sopra e quindi mi sfilo’ il sotto,poi mi disse “vieni qui che ti spalmo un po’di protezione solare,io gli diedi la schiena ,ero stesa sul fianco destro ,in mezzo a loro due ,Marco si tolse il costume e si giro’ verso di me per guardami ,e io ero nuda con le tette bianche a pochi cm di distanza da lui ,cosi indietreggiai verso Luca fino a far aderire il mio culo col suo pisello e quando inizio’ a spalmare la crema sul braccio,spalla e sul fianco,sentii”qualcosa “ indurirsi ,non dovetti fare altro che indirizzarlo sulla patata e “ciaf” dentro!..poi seguito da un mio sospiro di piacere…era ora!liberta’ di scopare davanti a Marco che si eccito’ moltissimo,gli venne duro e incomincio’ a segarsi,Porca troia quanto godevo,gli afferrai con la mia mano il pisello ,era troppa invitante ,non potevo non approfittare della situazione per infrangere qualsiasi barriera pudica e poter fare liberamente qualsiasi cosa….. infatti sono venuta subito!! ,troppo troppo presto…. ,mentre Luca mi baciava il collo e mentre stringevo il pisello di Marco…il quale ,dopo che io mi ero “calmata” mi fa:”...e io?..niente?...”io rispondo facendo la gnorri :” niente cosa?”Marco “:...dai,fammi fare anche a me…sto andando in depressione con tutte queste seghe..”io : eh!ma …devi chiedere il permesso a Luca…Luca : ..che centro io…la patata e’ tua…..!io : “dai ,vieni qui,ti aiuto io ..”Altro che aiuto,andai dritta con la bocca , io ero bella nuda davanti a lui,gli ho messo una mia gamba appoggiata su di lui facendogli intravedere anche un po delle mie parti basse,lui si e’ infoiato e poi mi letteralmente spruzzato addosso non so quanta roba ,e mi sono dovuta andare a fare il bagno..Beh fu tutto molto bello ed estremamente eccitante,non mi sarei mai aspettata di trascorrere una giornata del genere e il merito fu sicuramente per buona parte di Marco che ci aveva portato in quel posto paradisiaco oltre che per la sua stessa presenza .Al ritorno,eravamo ormai da soli in macchina,io dissi a mio marito una cosa che mi passò per testa,tanto per provocarlo :” …sai,dopo una giornata cosi bella…beh,un regalino a Marco sarebbe meritato ,noo?...un’infilatina ci stava, “...e Luca…”non se ne parla neanche ,e’ gia’ tanto quello che gli fai fare…!.io:”...si,e’ vero’,ma almeno una se la meriterebbe pero’Luca :” NO!!!”Io ..”..dai…mi sto bagnando di nuovo solo al pensiero…e poi, lui e’ timido,se non gli dai il permesso tu lui non avra’ mai il coraggio di provarci”Luca..”non gli daro’ mai il permesso di scopare mia moglie,se proprio vuole deve avere il coraggio di provarci da solo… se la deve guadagnare …e se lo vuoi tu…ovviamente”Che per me voleva dire “si”...percio’ mi convinsi che era solo questione di tempo,…”ma con tutto quello che ha fatto,cioe’,mi ha fatto diventare una….boh,una troia tutta per te?..non sei contento?...e poi ,dai.si vede che ci tiene a noi…”luca :“ si ,perche non ha niente da fare e ..ti vuole solo scopare, fin dall’inizio….La sera ci guardammo con calme le foto che avevamo fatto in quella giornata,erano molto erotiche ma in verita’ eravamo talmente esausti e sazi che poco dopo ci addormentiamoIl giorno dopo Luca pose la questione se far vedere quelle foto a Marco,non sapevamo cosa fare e le risposta ci arrivo’ da sola ,quando si esauri’ quella carica sessuale accumulata durante quella giornata al mare.Fu lo stesso Marco che ci chiese :” ma quelle foto?...mi piacerebbe vederle…”..io dissi che mi vergognavo ma sotto sotto volevo che le vedesse,Marco disse “..ma si,appena ci organizziamo vieni da noi che le guardiamo insieme..”..e con questo fu chiaro il messaggio che non gliele avremmo fatte avere a lui ma che poteva solo guardarle in nostra presenza,non si sa mai..Cosi quello stesso pomeriggio Marco ci invito’ a casa sua,lui era da solo,disse che aveva uno schermo bello grande e che avremmo apprezzato di piu’ le foto,io non persi l'occasione per fare una battutina scema ma provocante .”..certo ,piu’ e grande piu’ godi!!” ,Luca ironizzo’ e concluse.."..e certo ..!le dimensioni contano,altro che..!Cosi,subito dopo pranzo,prima che ci piombasse addosso il sonno andammo 10 minuti da lui ,disse Luca,si sarebbe trattato di poco,invece successe il pata-track!!io arrivai con la solita minigonna nera e top rosso senza reggiseno,faceva caldo,come mi sarei dovuta vestire!!..ci sedemmo davanti alla scrivania,Marco preparo’ un caffe’, si accese il computer,credo che lo schermo fosse un bel 32 pollici che in effetti rendeva molto bene,Luca era seduto vicino a me,e quando iniziarono ad arrivare le foto in cui eravamo nudi, io immancabilmente sentii un caldo umido nella patata e inizia a bagnarmi talmente tanto che dovetti mettermi la mano sopra ,ma non fu proprio una mossa azzeccata perche’ il contatto con la pelle mi fece eccitare ancora di piu’ e mi ..masturbai un pochino ,Luca vedendomi in quella situazione disperata ne approfitto’ e disse “..ma perche’ non ci mettiamo comodi sul letto cosi nessuno sta in piedi?”....e gia’...troppo comodi,ma io non ci capii piu’ niente ,una volta a letto io mi misi a pancia in giu’,Luca invece disse che mentre vedevamo le foto mi avrebbe fsatto un massaggio ,certo,col pisello dentro la patata,ma io avevo talmente voglia che lascia fare tutto quello che volevano,vedevamo le foto e nel frattempo Luca mi sollevo’ la minigonna e non ebbe problemi aa penetrarmi in un attimo,quindi mentre mi scopava io chiesi a Marco di avvicinarsi ,per non escluderlo dal gioco,gli abbassai il boxer e afferrai il pisello con la mia bocca finché non fu grosso e duro ,mi girai a pancia in su e Luca si sposto’ di lato,invitai Marco in mezzo alle mie gambe e lui stavolta un impacciato mi chiese “ ma davvero?”....e poi finalmente gli feci usare quell’arnese dentro di me,gli dissi “..dai.vieni,qui…vediamo se riesci a farmi venire…”e cosi ,nella classica posizione del missionario mi scopo’ per la prima volta in quell’estate,appena il suo pisellone mi penetro’ sentii’ un calore nuovo,una sensazione diversa,era probabilmente il sapore della trasgressione,io gli misi le mie mani sul suo culo super sodo e lo accompagnavo nei movimenti ,il tempo che ci metteva a fare su e’ giu’ mi sembrava lunghissimo e quando arrivava in fondo io emettevo un piccolo suono di godimento che non riuscivo a trattenere ,e poi gli dissi a un’orecchio mentre mi faceva,”alla fine c’e’ l’hai fatta brutto stronzetto”…e lui disse una cosa bella ,”...si,mi sento in paradiso,non pensavo fosse cosi bello..”Luca mi disse che eravamo davvero eroticii da vedere ,tutti edue depilatissimi,il pisello di Marco che entrava e usciva facendomi godere…..poi Luca disse”Marco,lasciamela un po a me..” e cosi continuai con mio marito,che mi prese da dietro mettendo in mostra le tette e lui davanti e me e che mi leccava e mi baciava,indescrivibile,un sensazione troppo forte che mi lascio’ ubriaca per tutta la giornata.Ora che Marco mi aveva avuta tutta come avremmo continuato?Il giorno dopo ,a mente piu’ serena,cosi almeno credevo,io e Luca cercammo di analizzare un minimo l’accaduto,lui inizio’ col dire “..penso che dovremmo darci una calmata”..e io risposi “ credo che ve la daro’ ogni volta che vorrete,il fatto di essere presa e usata per fare sesso mi fa andare fuori di testa…”Luca non disse nulla,mi bacio’ e basta!Marco era incredibile,beh era anche molto giovane percio’ aveva una energia pazzesca,tutte le volte che mi vedeva ,fosse stato per lui ,mi avrebbe scopata ma io giocavo un po a “tirarmela”,a volte facevo la difficile e loro due si arrapavano ancora di piu’ ,a volte avevo voglia io e trovavo il modo per fare sesso,mi piacciono molto le sveltine ,breve e intenso,cosi posso farlo anche piu’ volte al giorno,quando mi va,e poi il fatto di avere due uomini e’ un vantaggio,mi piaceva fare sesso cosi’ ,solo per voglia o per attrazione fisica,senza nessun coinvolgimento sentimentale tra me e Marco,Sesso x sesso e basta,come quella mattina che Marco venne da noi, io ero al computer e lui mi inizio’ a toccare il collo e poi le braccia fino alle tette e nel mentre io mi toccavo sotto finche’ lui non mi fece alzare da quella sedia mettendomi a 90 e scopandomi da dietro mentre io teroicamente lavoravo al pc,oppure quella volta che andavamo in macchina,di sera in un locale e prima di arrivare,ci siamo fermati in una campagna dove non cera nessuno e abbiamo scopato in piedi appoggiati alla macchina perche’ non abbiamo resistito fino a dopocena ,Luca da dietroe Marco davanti, e fu pazzasco e quando arrivammo al locale mi tremavano le gambe e quasi non riuscivo a stare in piedi,Marco era eccittao per tutta la cena e al rientro in macchina,mentre Luca che era gia’ esausto e guidava ,Marco mi porto’ sul sedile psteriore con lui e me ne fece di ogni,forse mi fece venire 3 volte ,mi scopava lentamente gustandosi ogni attimo e tutto il contatto dei nostri corpi nudi…..sembrava non essere mai sazio,mi diceva “...cazzo cazzo!!mi fai un effetto che non capisco,ti scoperei tutta la notte,,”....e infatti gli proponemmo di rimanere a dormire da noi perche’ non volevamo che quella magia che si era creata finisse subito…..Rimanemmo sull’isola fino a settembre,saremmo dovuti rientrare a Milano a Luglio ma il nostro amico e la sua famiglia quell’anno non si spostarono da Milano quindi prolungammo la permanenza per altri due mesi,io invece ci sarei rimasta a vivere su quell’isola…ma non si puo’ avere tutto…Con Marco durante quel periodo ci furono giorni in cui non ci si vedeva per diversi motivi,io a volte preferivo stare da sola ,c’erano giornate in cui mi piaceva stare nuda in casa nel mio spazio,mi piaceva fantasticare e poi vivere nella realta’ quelle fantasie,alcune volte Luca e Marco mi portavano in giro per l’isola senza una meta’ ben precisa ,e io ero il loro oggetto del desiderio..quella fu un'estate indimenticabile
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11 months ago
Adamella,
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Sorpresa sotto l'Albero: Quando la Vita Ti Gioca uno Scherzo Natalizio
Trama: Era la notte prima di Natale e in tutta la casa non si muoveva una creatura... tranne me e mi arrabbiavo sempre di più mentre passavo da una stanza all'altra alla ricerca di ciò che avrebbe dovuto esserci. In casa avrebbero dovuto esserci una moglie e tre figli, ma non c'erano.>Sono Marco Colombo, un dirigente aziendale che aveva pianificato con cura di trascorrere le festività natalizie con la mia amata famiglia. Avevo preparato sorprese per i miei bambini e volevo dedicare del tempo speciale alla mia vecchia mamma. Tuttavia, la vita ha il suo modo di sorprenderci.Una società cinese con cui la mia azienda aveva importanti rapporti commerciali ha organizzato un meeting cruciale a Parigi. Nonostante fossi stato assolutamente determinato a godermi le vacanze, il dovere ha chiamato, e mi sono trovato costretto a partire per la capitale francese in un periodo così speciale. Ho comunicato con tristezza la notizia alla mia famiglia, promettendo che sarei tornato il prima possibile.Il meeting si è svolto con una tensione palpabile, ma proprio quando sembrava che il mio Natale sarebbe stato lontano da casa, ho ricevuto una chiamata che ha cambiato tutto. La società cinese aveva deciso di cancellare il prosieguo nei giorni successivi del meeting a causa di circostanze impreviste.Ho deciso di mantenere la sorpresa per me stesso, desiderando vedere la gioia negli occhi della mia famiglia quando mi sarei presentato all'improvviso.Avevo preso così il telefono e iniziato a chiamare le compagnie aeree per vedere se riuscivo a trovare un posto a sedere a così breve distanza dalla festività. Ho ricevuto un "mi dispiace" da tutte, tranne una. Mi dissero che erano al completo, ma che c'era stata un'ondata di cancellazioni e di “no show” e che se avessi voluto venire all'aeroporto e mettermi in "lista d'attesa" sarei riuscito a prendere un volo. Era il mio giorno fortunato, il mio regalo di Natale da parte del destino, e così riuscii a prendere un volo.Con il cuore colmo di felicità, avevo preso un taxi per tornare a casa, desideroso di creare una sorpresa indimenticabile per la mia famiglia proprio alla vigilia di Natale.Arrivato a casa, avevo notato subito l'atmosfera festosa. La casa era splendidamente decorata, le calze erano appese con cura, e l'albero di Natale risplendeva con luci scintillanti. Ma qualcosa non quadrava. Non c'erano regali sotto l'albero. L'atmosfera di festa era presente, ma l'assenza di pacchetti avvoltoi mi aveva colpito.Confuso, ho iniziato a cercare una spiegazione. Avevo pianificato con cura ogni dettaglio della mia sorpresa, e non potevo credere che i regali fossero mancati all'appello. Con il cuore in gola, ho chiamato mia moglie, ma il telefono non era raggiungibile. Il panico ha iniziato a farsi strada mentre tentavo di immaginare cosa fosse successo.Dopo aver chiamato a casa dei miei genitori, ho parlato con mia madre, sperando di ottenere qualche informazione. Mi ha spiegato che Monica aveva chiamato chiedendo se poteva badare ai bambini per un po'. Poiché voleva uscire con le amiche per la cena di Natale, aveva deciso così di consegnare i regali ai bambini in anticipo e poi li avrebbe portati da mia madre per la notte. I bambini erano accoccolati nei loro letti, ignari della mia improvvisa comparsa.Monica aveva lasciato la casa alle sette, dicendo che li avrebbe visti la mattina successiva. Inizialmente, ho respirato un sospiro di sollievo, ma il mio stato d'animo è rapidamente cambiato quando ho sentito della cena con le "vecchie amiche di liceo."Nove anni di matrimonio erano trascorsi senza che mia moglie menzionasse mai queste amiche, e il repentino cambio di piani aveva suscitato il mio sospetto. I pensieri negativi avevano cominciato a fiorire nella mia mente, e la paura di una rivelazione sconcertante si era fatta strada.All'improvviso, un'auto aveva svoltato nel vialetto di casa, come dimostravano i fari che attraversavano la finestra del soggiorno. Avevo guardato l'orologio e avevo notato che erano le dieci e dieci. Ero balzato su dal divano, mi ero avvicinato alla finestra, avevo spostato la tenda e avevo guardato fuori.Il bagliore della luna sulla neve appena caduta aveva chiaramente mostrato un uomo e una donna seduti in macchina, baciandosi come due adolescenti. Un brivido di confusione e stupore mi aveva attraversato mentre cercavo di capire chi potesse essere. Il cuore aveva battuto forte nel petto, e la mia mente era stata travolta da pensieri incerti.Il loro abbraccio sembrava non avere fine, e mentre i finestrini dell'auto non emanavano fumo, il mio sconcerto stava raggiungendo livelli vertiginosi. La mia mandibola si stava stringendo, e le mie mani erano diventate pugni serrati, tanto che provavo dolore agli avambracci.Mentre osservavo incredulo, giunto il momento in cui avrei dovuto essere testimone di ciò che i miei occhi non potevano credere, l'uomo si era spostato all'indietro, e la testa della donna era scomparsa dalla mia vista. Non c'era bisogno di essere un genio per capire cosa stesse accadendo.La realizzazione mi colpì come un pugno nello stomaco. Il tradimento era davanti ai miei occhi, e la sensazione di tradimento e dolore si fece strada in me. Mentre la scena continuava a svolgersi nel vialetto di casa, ho sentito un misto di rabbia, tristezza e incredulità. La neve caduta sembrava ora un velo freddo su un momento che avrebbe cambiato tutto.Avevo capito in un attimo che l'uomo stava ricevendo un pompino, un pompino di livello mondiale, come ben sapevo da tutti quelli che Monica mi aveva fatto. Lo vedevo nella mia mente. Le dita di Monica che si appoggiano alle sue palle mentre lei gli leccava la lunghezza e stuzzica la testa del cazzo con la lingua, prima di prenderlo in bocca e lavorarlo fino a farlo entrare in profondità nella sua gola. Riuscivo a immaginare i pensieri che gli frullavano in testa.Mentre lei godeva, lo pompava sempre più velocemente per farlo eccitare e farlo sborrare. Era facile immaginare la sensazione che avrebbe provato lui nel momento in cui Monica avrebbe ingoiato fino all'ultima goccia e poi lo avrebbe leccato per bene.E poi in un batter d'occhio vidi la sua testa sobbalzare all'indietro e capii che si era appena sfogato e un attimo dopo la testa di lei tornò su. Si scambiarono alcune parole e poi vidi aprirsi sia la portiera del passeggero che quella del guidatore e capii che stavano entrando in casa.Ho chiuso la tenda lentamente, incapace di guardare oltre. La mia mente era in tumulto, e il calore che sentivo non era più dovuto all'emozione natalizia. L'aria intorno a me si era fatta densa di un silenzio scomodo, e il Natale che avevo immaginato si era trasformato in un'inattesa e dolorosa rivelazione.Lasciai la finestra e mi diressi verso il seminterrato dove tenevo tutta l'attrezzatura. Pensai di usare una mazza perfettamente adatta allo scopo".Ma lo stato d'animo in cui mi trovavo in quel momento era buono per un omicidio.Sentii la porta d'ingresso aprirsi e i due entrare. Sentii dei mormorii mentre i due si muovevano per la casa verso le scale che portavano alle camere da letto e mi chiesi se lei lo avrebbe portato sul nostro letto o avrebbe usato una delle camere dei bambini. Decisi di permettere loro di spogliarsi e sistemarsi sul letto, iniziando il loro accoppiamento. Pensavo che il mio ingresso sarebbe passato inosservato fino a quando non mi fossi avvicinato abbastanza per colpire con la mazza.Con il cuore pesante e la mente in tumulto, salii silenziosamente le scale.Mi fermai in cima ai gradini e i gemiti provenienti dalla nostra camera da letto raggiunsero le mie orecchie, stringendomi la mascella. Mentre mi muovevo silenziosamente lungo il corridoio, i pensieri ronzavano nella mia mente, un'elaborata strategia si stava formando.Raggiungere la camera da letto era come camminare sull'orlo di un precipizio. Tutte le cose che avrei dovuto fare, quasi tutte richiedevano la collaborazione di un'altra persona. Dovevo trovare un buon posto dove nascondermi, almeno fino al giorno dopo Natale. Sapevo che coinvolgere la polizia sarebbe stato inevitabile, una volta che avessi affrontato l'intruso nella mia camera, sul mio letto.Le prospettive di dover affrontare conseguenze legali mi spinsero a pianificare con attenzione. Non potevo permettermi di finire dietro le sbarre prima di aver sistemato le cose che erano davvero importanti. Dovevo rimanere fuori dalla custodia almeno fino alle 10 del mattino del giorno dopo le festività. Questo mi avrebbe dato abbastanza tempo per sistemare i conti bancari e svuotare la cassetta di sicurezza. Il giorno di Natale, pianificai di recarmi agli sportelli del servizio clienti per cancellare le carte di credito e proteggere al meglio i miei averi.La tensione nel corridoio era palpabile mentre mi avvicinavo alla porta della nostra camera da letto. Il Natale che avevo immaginato era diventato un intricato labirinto di segreti, tradimenti e decisioni difficili. Con la mascella serrata e il cuore pesante, ero pronto a confrontarmi con quello che mi attendeva al di là di quella porta.Mi ritrovai in una situazione difficile, in bilico tra l'impulso di reagire con rabbia e il bisogno di pianificare attentamente i passi successivi. Non avevo mai picchiato una donna, e anche se il desiderio di farlo poteva pulsare dentro di me, sapevo che Monica non doveva essere la prima vittima di una mia violenza.La mia mente macinava opzioni, cercando di trovare una via d'uscita che potesse garantire la giustizia senza compromettere ulteriormente la situazione. L'idea di vederli piangere sul loro tradimento, consapevoli che avrei preso la mia parte di carne nel processo legale, era il mio unico conforto.Mentre mi avvicinavo alla porta della camera da letto, decidetti di aspettare di sentirli giungere al culmine del loro piacere prima di interrompere la loro festa. Sembrava giusto infliggere loro il massimo dolore nel momento in cui stavano godendo del massimo piacere. Mi posizionai accanto alla porta, con le spalle al muro, ascoltando attentamente ciò che accadeva in camera da letto.Le sue voci, i gemiti e i piccoli gridi acuti riempivano il corridoio, e un senso di nausea cresceva in me. "Basta," pensai, "è ora di mettere fine a tutto questo." La porta sembrava più pesante mentre la spingevo lentamente, preparandomi a fronteggiare la verità che si celava dietro di essa.Lei gemeva ed emetteva piccoli gridi acuti e sentii lui dire:"Dannazione tesoro, sei stretta. Non riesco a capire. Per quanto ti scopo e per tutto il tempo che ti ho scopato dovresti essere abbastanza larga da non dover faticare per entrare".Cristo santo! Quanto era durato tutto questo? Per quanto tempo stava succedendo dietro le mie spalle? Non ne avevo idea. Non ne avevo mai avuto idea. Le mie frequenti assenze per progetti fuori città sembravano averle fornito ampio spazio per giocare con il fuoco. Avevo sempre creduto di avere un matrimonio solido, una roccaforte di fiducia reciproca, ma sembrava che mi stessi illudendo.La rabbia e la delusione si mescolavano dentro di me mentre continuavo ad ascoltare dalla porta socchiusa. La realizzazione che tutto ciò che credevo fosse stabile stava crollando come un castello di carte era schiacciante. L'inganno, nascosto dietro il velo delle mie assenze, mi colpiva come un pugno allo stomaco.Le emozioni turbolente si agitavano mentre cercavo di affrontare la realtà di quanto stesse accadendo. Avevo investito tanto in questo matrimonio, credevo che ci fosse una base solida su cui costruire il nostro futuro. E ora, tutto sembrava sgretolarsi davanti ai miei occhi.Il desiderio di vendetta si mescolava al senso di tradimento, ma sapevo che dovevo rimanere calmo e pianificare attentamente i passi successivi. Non volevo precipitare le cose, ma allo stesso tempo, il bisogno di affrontare la verità diventava sempre più urgente. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, mi preparai a entrare nella camera da letto e affrontare il caos che si era instaurato nel mio matrimonio."Oh sì, piccola, spingi, spingi. Dai, spingi indietro e prendi tutto il mio cazzo !"Il suono inconfondibile della carne che si scontra l'una contro l'altra risuonava attraverso la porta chiusa. Era un rumore crudo e intimo, un rituale di passione tradita che riecheggiava nel corridoio.Ogni colpo sembrava vibrare nell'aria, un'armonia malinconica che sottolineava il tradimento svelato dietro quella porta. Era come se il mondo intorno a me si stesse dissolvendo in quel suono, rendendo la mia presenza in quel luogo ancora più surreale.Le percussioni irregolari e appassionate si diffondevano attraverso le pareti, amplificando la profondità della tragedia che stava accadendo al di là della mia vista. Ogni sussurro della carne in movimento sembrava un colpo al cuore, un richiamo a una realtà che avrei preferito evitare."Ci sono quasi" disse e io presi in mano la mazza. Proprio mentre ero pronto ad allontanarmi dal muro e a girarmi per attraversare la porta della camera da letto, il mio cellulare suonò. L'avevo messo in vibrazione prima di lasciare il seminterrato, perché non volevo che un cellulare che squillava sconvolgesse i miei piani.Chi diavolo poteva chiamarmi a quest'ora della vigilia di Natale? Ho tirato il cellulare e vidi che il numero sullo schermo era il numero di cellulare di Monica. La troia mi stava chiamando per parlare con me mentre il suo amante la scopava? Era così che si eccitava?La mia mente era confusa, sospesa tra il tumulto dell'infedeltà che stavo per affrontare e la curiosità di scoprire cosa potesse spingere Monica a chiamarmi in quel momento. Mi infilai nella stanza di fronte, chiusi silenziosamente la porta e poi risposi al telefono. Risposi al telefono cercando di mantenere la calma, anche se il mio cuore batteva forte nel petto."Pronto?""Ciao tesoro. Tua madre mi ha appena detto che hai chiamato per dirmi che eri a casa"."Dove sei !!??""Sono a casa dei tuoi genitori. Dove sei tu?""Sono a casa"."A casa?""Sì"."Devi uscire da lì e venire qui e devi farlo subito!! "."Perché!!?""Perché ho fatto un regalo di Natale a mia sorella. Visto che tu dovevi essere via e io sono venuta qui da tua madre, ho detto a Isabella che lei e Roberto potevano usare la nostra casa stasera, invece di prendere una stanza d'albergo. Le lascio prendere in prestito la casa per una notte. Devi uscire da lì e venire qui per non rovinare la loro serata!"Abbassai lo sguardo sulla mazza che avevo appoggiato al muro quando aprii il telefono e borbottai: "Rovinargli la serata, oh sì; non vorrei rovinargliela. Ci vediamo tra poco"."Sbrigati, tesoro, ho un regalo da darti, ti amo", disse e poi ridacchiò, "ma non puoi fare troppo rumore quando vieni potresti svegliare i tuoi genitori. Ti voglio bene, tesoro"."Ti amo anch'io". La mia risposta, anche se carica di amore, trasudava un'ombra di amarezza.Mentre chiudevo la chiamata sapevo cosa mi sarei regalato per Natale: avrei tenuto per me quello che avevo quasi fatto. Monica non sarebbe stata minimamente contenta di me se avesse saputo i pensieri che avevo avuto da quando quell'auto era entrata nel vialetto. Ora potevo capire tutto.Con un sorriso beffardo, uscii di casa, presi la mia bici dal garage e mi avviai verso i tre chilometri che mi separavano dalla casa dei miei genitori.Mentre pedalavo fuori dal vialetto, ho esclamato, prima di sparire: "Buon Natale Isabella e Roberto! Che la vostra notte sia altrettanto movimentata quanto la mia! Ah, e Roberto, sembra che tu abbia appena guadagnato il premio di 'Sopravvissuto alla Vigilia'! Ah... ah... ah..."...Quando una telefonata salva la vita!...
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11 months ago
LiberaCoppia43,
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il ricatto
Partiamo dall'inizio così da fare capire tutto il racconto, anni indietro avevo conosciuto una trans molto bella magra alta bel seno (anche se finto) ma soprattutto un bel gran cazzo e così ho iniziato a conoscerla, soprattutto per il sesso che era moooolto appagante fino a quando era completamente single e così abbiamo iniziato a frequentarci alla luce del sole io andavo spesso a casa sua si guardava la TV, si usciva per locali, pizze ecc. un po' come una coppia. Tutto questo e durato circa un anno fino a quando per cause nostre fini tutto e non e che ci siamo lasciati molto bene anzi eravamo cane e gatto però che ci vuoi fare non si andava più d'accordo sul lato relazionale . Io mi sono rifatto una vita passano anni ci siamo rivisti e sembrava che l'astio tra me e lei fosse finito ci si salutava quando eravamo in giro. Ma nelle mia testa le serate passate con lei dove si faceva di tutto e di più in una notte mi mancavano così un giorno a casa dal lavoro sono andato sotto casa sua sapendo che aveva un cane prima o poi doveva scendere, così colgo l'occasione di salutarla e perché no far due chiacchiere magari anche con un caffè. Passa qualche ora e la vedo che scende ovviamente faccio finta di niente come se fossi per lavoro lì lei mi saluta e iniziamo a parlare del più del meno intanto mi incammino con lei e con il cane a fargli fare il giro per poi riaccompagnarla a casa mi chiede se avevo voglia di salire per un caffè e non me lo faccio ripetere due volte salgo senza problemi. Arrivati in casa (sembrava di essere in Africa dal caldo che faceva) leisi scusa per il caldo ma ama il caldo e mi fa accomodare sul divano, nel frattempo lei e andata in camera a cambiarsi per star in casa mettendosi un vestito azzurrino smanicato taglio culo classico di cotone nulla di che, arriva in cucina e inizia a mettere su la caffetteria si siede sulla sedia di fronte a me ci fumiamo una sigaretta nel mentre ci si ricordava dei tempi passati. Salito il caffè lo versa mi dà la tazzina e nel mentre che e seduta sulla sedia si tocca il cazzo e io non gli riesco a togliere gl'occhi da lì e lei mi dice ti piace? Lo vorresti ma sei impegnato ora addirittura sposato quindi cosa vorresti fare? E ovviamente non gli resisto e gli dico che lo vorrei in bocca lo vorrei come me lo dava una volta. Così si alza mi viene vicino mano sinistra sulla mia testa e allora tieni stronzo e me lo mette in bocca così gli inizio a succhiare con foga come se fossi in un film porno ci do dentro nel mentre mi abbasso i pantaloni e il perizoma mi toglie il cazzo dalla bocca, mi spinge sul divano e mi dice di aspettare li, va in camera prendere un suo collante e mi fa la domanda ti ricordi e vecchi tempi? Ti piaceva essere bendato no? Così mi benda con il collant occhi chiusi sono nelle sue mani nelle su grinfie. Mi fa girare sono in ginocchio sopra al divano aspetto il momento più atteso uno sputo appoggia la cappella e si fa strada mi dice che sono stretto (in effetti era da molto che non facevo l'anale) ma che dire sono stati i 20 minuti più belli sentir quel cazzo che mi scopava ero in estasi fino a quando sta per venire sfila il cazzo mi prende la testa e me lo mette in bocca fino a farmela riempire. Mi toglie i collant dall'occhio e gli continuo a succhiare il cazzo da ripulirlo bene, ci guardiamo e non si sa perché scoppiamo a ridere e ci siamo detti meno male che si doveva prendere un caffè con tante risate, mi offre un bicchiere d'acqua nel mentre mi rivesto ci salutiamo con un bacio alla francese.Passano diversi giorni e mi arriva un suo messaggio su WhatsApp lo apro mi si gela il sangue, uno spezzone di quel giorno magnifico ma che si e trasformato in terrore con un messaggio se questo non vuoi che vada a tua moglie ci vediamo al più presto con il numero di mia moglie sotto. Subito non riuscivo a scrivere ne a chiamare finisco il lavoro alle 7 e prendo coraggio da chiamarla gli dico che avrei pagato fatto quello che voleva mi sentivo un criceto in preda ad un serpente e lei mi dice che dovevo dir a mia moglie che dovevo trovare una scusa per assentarmi 5 giorni da casa, e stessa cosa con il lavoro se no nel giro di 3 giorni avrebbe mandato tutto a lei. Così arrivato a casa presi la palla al balzo e trovai un scusa del lavoro che mi toccava star fuori 5 giorni e al lavoro non avendo grossi problemi me li ero presi di ferie.Il giorno dopo gli mando un messaggio che avevo fatto tutto e ci saremo visti il lunedì.Arrivò il lunedì che dovevo andare da lei esco come tutte le mattine di casa in veste da lavoro mi dirigo verso casa sua e con un telo per non aver problemi copro anche la macchina gli suono e salgo ovviamente gli parlo di un paio di cose per non aver problemi volevo sentir la mia consorte 3/4 volte al giorno e al termine dei 5 giorni che cancellasse tutto sotto i miei occhi, lei mi rispose che non c'erano problemi ma aggiunse che c'erano le sue regole:1 dovevo assistere a tutti i suoi incontri essendo escort potevo immaginare2 dovevo fare tutto quello che mi chiedeva3 mi dava vitto e alloggio acqua per lavarmi tutto4 dovevo aver la gabbietta di castità giorno e notte5 star nudo sempreCosì per non aver problemi gli strinsi la mano.Prima cosa mi spoglia subito e fu lei a mettermi la gabbietta e la chiave se la teneva legata al collo e secondo mi ha fornito una serie di plug anali in cui potevo scegliere quale tenere o intercambiare nei vari giorni più grandi più piccoli ecc e così ebbe inizio la mia avventura.Alle 10 aveva un appuntamento con un cliente mi disse che dovevo star in ginocchio nella camera da letto nell'angolo e aspettare avevo il butt plug già dentro e la gabbietta, sento suonare il campanello gli apre la porta e una volta chiusa sento che gli parla dicendo che aveva un assistente che poteva fare quello che voleva che se gli creava disagio mi avrebbe bendato che ero disponibile a giocare da passivo e fare rizzare i cazzi lui risponde che non c'erano problemi ma avrebbe preferito che non lo vedevo così entro in stanza mi mise una benda sull'occhio poi fece entrare lui.Sentivo parlare di cosa gli piaceva fare e cosa avrebbe voluto ricevere così la "serpe" mi prese per la testa e disse hai sentito no vuole essere scopato quindi gli prepari il culo lo lecchi poi mi succhi il cazzo a me così mi spinse la testa in mezzo alle chiappe di lui e con la lingua leccai per un bel po' il culo sentivo che gli piaceva e il suo buco si stava rilassando così ho smesso e presi in bocca il cazzo di Lei già mezzo duro non ci voleva tanto a farlo diventare cemento quando era pronta mi tolse e sentivo che gemeva gli e lo stava mettendo dentro. Sentivo tutto gemiti i colpi che gli dava tutto il loro parlare esplicito sentivo tutto però lei si accorse che lui iniziava a perdere molti liquidi dal cazzo così mi diceva di mettermi sotto di lui e raccoglierli con la bocca, mi accompagno con le mani sotto di lui presi il suo cazzo in bocca e stavo lì ad aspettare che finissero. Non ci mette molto che lui mi venisse in bocca e quando è venuto lui, anche lei gli sborro dentro con il preservativo lui si tolse e rimasi sdraiato sul letto sento che lei sul tolse il preservativo mi disse apri la bocca e me mette in bocca difendo di masticarlo nel mentre loro si rivestivano io rimango lì nel letto sento che gli chiede quando doveva per la prestazione gli dice la tariffa si salutano e se ne va e lei viene in camera mi tolse la benda e mi chede se mi era piaciuto?? Avendo la bocca piena non riuscivo bene a parlare così mi tolse il preservativo dalla bocca e gli dicevo di si chiedendo chi fosse quello? Risposta bho uno nuovo. Arrivò il mezzogiorno mi faceva mangiare bene pasta carne bere tutto quello che volevo. Ovviamente mi disse che se dovevo andare al bagno mi aveva fornito un sacca da clistere per esser sempre pulito in ogni evenienza. Finito il pranzo lei si metteva sul divano a guardare la TV io gli toglievo la roba dal tavolo ovviamente rigorosamente come mi aveva detto di stare nudo, finito di pulire e lavare i piatti mi metto vicino a lei che mi chiede se gli portavo il cazzo a pisciare perché non aveva voglia di alzarsi e io le ho detto non ho capito in che senso??? La sua risposta è stata ti fidi?Io nella mia testa ho detto dopo quello che ha fatto no però che cosa mai mi capita gli rispondo di si. Così lei prende dietro al testa del divano un siringone enorme sarà stato da 500ml con un tubo da circa 40cm e spesso mezzo centimetro con sguardo maligno mi dice "ora vedrai prendi il mio cazzo e tienilo mentre piscio" così eseguo il suo ordine il tubo ben chiuso fra le sue dite prendo il cazzo lo tengo lei porta il siringone senza stantuffo e inizia a pisciare ne fa circa 250ml una bel po' direi una volta finito mette lo stantuffo fa uscire l'aria mi chiede di alzarmi in piedi e dalla cintura di castità inserisce il tubicino nel cazzo subito un male o bruciore non lo so però poi quasi piacevole man mano vedo che sparisce 40 cm e dico dove sono finiti inizia a spingere con lo stantuffo e sento la vescica riempirsi del suo piscio man mano scende sempre più giù fino ad arrivare a zero, mi sfila il tubicino e ho una voglia di andar a pisciare assurda e con un sorrisino mi dice ora vai al bagno.Corro senza farmelo dire due volte e finalmente mi scarico la vescica e sento dal sala ora capisci cosa vuol dire quando ti dico di portarmi il cazzo a pisciare??Continua...
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10 months ago
cerialebsx,
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il ricatto parte 2....
Arrivò il pomeriggio dove mi concesse la telefonata alla moglie così potevo chiamarla e mentirgli dicendo che andava bene al lavoro che era un manicomio ecc che poi l'avrei sentita la sera. Chiusa la telefonata mi prendere il telefono lo mette al sicuro.Il pomeriggio stava passando bene tranquillo TV qualche bacio tra me e lei e in meno che non si dica si fanno le 19.00 ora che si inizia a preparare la cena e lei mi propone un meno a base di wurstel nel culo e mangiato alla fonte ridendo dico dai perché no così prende un pacco di wurstel quelli grossi le succhia si alza il vestito e facendo attenzione che non si rompe lo mette nel suo culo poi si mette a covaccioni sulla sedia e mi dice dai ora mangia, avvicinò la mia faccia e con la bocca pian piano le prendo con i denti senza tagliarlo di netto lo tiro indietro per farlo uscire e poi tagli secco e mastico così il gioco e durato il tempo di 4 wurstel poi abbiamo fatto le patatine fritte. Ma nel mezzo della cena la chiama un suo cliente chiedendo se era libera se poteva passare da lei la sera per qualche ora, sembrava che era uno fisso da come gli parlava, aveva molta confidenza al tal punto che le ha parlato di me. Chiude la telefonata posa il telefono e mi dici preparati lui e un cliente attivo ora anch'io mi inizio a preparare. Nel giro di 20 minuti suona la porta, io come regola vado in camera e aspetto, gli apre la porta chiede se doveva bendarmi, ma per lui non c'era nessun problema. Così entrano lei aveva un vestito sexy lui jeans maglia nera e giacca di pelle mentre si baciano lei mi fa segno di venire mi presenta a lui e lui rimane soddisfatto mi fa fare una piroette mi fa mettere a 90 mi fa rigirare e dice penso che mi divertirò molto ma speriamo di durare perché ho voglia. Io mi rimetto al mio posto in ginocchio aspettando di aver ordini, ma lui domanda alla trans che se poteva fare qualsiasi cosa con me ovviamente nei limiti del possibile. Lei risponde certamente e così parlando con voce normale, per capirci non bassa voce ha proposto un gioco ovvero lei doveva star seduta su una poltrona e lui doveva scopare me. Lei da un lato non gli sembrava vero prendere la tariffa per una prestazione senza fare nulla non esito minimamente ad accertare così prese una poltroncina lei siede gambe larghe e inizio a giocare con il suo cazzo io mi giro verso lui che si stava slacciando i pantaloni per prenderlo in bocca era molto eccitato gli piaceva essere guardato mentre lo faceva. Mi prende e mi porta vicino alla trans e mi ordina di succhiare il suo cazzo io messo a gattoni, lui mi toglie il plug anale e mi mette il cazzo un piccolo gemito perché effettivamente era più largo di 4 cm inizia a scoparmi ed era veramente eccitato a bestia proprio per la situazione anche perché si e dovuto fermare un paio di volte per non sborrare subito. Ma come tutte le belle cose devono finire non riusciva più a tenerla e così mi sborro dentro anche la trans che la stava pompando di bocca mi schizzo in gola, loro si sta no baciati lui piano piano sfilo il cazzo dal mio culo e mi rimetto il plug, la trans mi ordinò di prendere le salviette e pulire il cazzo di lui così presi le salviette umide e facendo piano e delicatamente gli pulisco tutto. Una volta pulito si riveste gli lascia i soldi sul letto si salutano e se ne va io come ogni volta stavo lì al servizio, la trans si alza dalla poltroncina mi dice hai visto come e facile hai già preso 4 sborrate in un giorno, dai alzati e ora di andare a dormire domani e un altro giorno. Vado in bagno anche con lei mi tolgo il plug per scaricare la sborra di prima un po' di pipi un bel bidè e rimetto il mio plug, mi avvio in camera lei era nuda nel letto mi dice di venire lì con lei e di togliermi il plug dal culo che voleva dormire con uno o due dita dentro così io mi sdraio verso il fianco del materasso mi levo il plug così lei entro con due dita, così si passo la notte.I giorni a seguire passarono analoghi al primo più o meno le solite cose chi passivo chi attivo chi voleva giocare con entrambi il mangiare era sempre dato in modo bizzarro e i bisogni erano fatti sempre con lo stesso criterio e sempre un media di 4/5 sborrate mi prendevo al giorno. Il penultimo giorno aveva invitato una coppia di amici uomo e donna , per la sera e così il pomeriggio siccome non poteva prendere tutto in rosticceria si mise a cucinare e io ero tranquillo sul divano e pensare che mancava poco che potessi prendere e cancellare video foto tutto ma nel pensare e vedere la TV il tempo passa si fanno le 7 e mi ordina di corsa di darle una mano a preparare il tavolo tovaglia lunga tovaglioli piatti posate bicchieri tutto per aver un bel tavolo per tre persone perché io dovevo star sotto al tavolo. Suona il campanello io mi metto sotto al tavolo sento che si salutano li fa accomodare in cucina e parlano del più del meno e li invita a sedersi, dicendo che ci sarà una sorpresa durante la serata. Stando sotto al tavolo vedo lui un pantalone elasticizzato nero lei un vestito ultra corto e mi sembrava che non portasse nemmeno le mutande, si siede la trans che aveva una sorta di sottoveste e quando si e seduta gli e uscito il cazzo dal vestito, io cerco di non farmi notare dalla coppia perché dovrebbe essere una sorpresa quindi evito ma la trans con la mano da sotto mi dice di andar vicino a lei una volta avvicinano mi allarga Ancor di piu le gambe e mi fa segno di prendere toccare il cazzo lo inizio ad accarezzare poi lo bacio gli passo la lingua sull'uretra man mano diventa duro enorme come era la su dimensione reale. Mi allontana perché doveva prendere la portata sento una esclamazione calla coppia delle serie ammazza e cosa ti e successo la sottoveste non copre nulla così, e lei gli risponde e va bhe dai vi farò vedere la sorpresa, con un battito di mani era il cenno di uscita dal tavolo a gattoni esco sorpresi mi alzo in piedi rigorosamente nudo e sbalorditi mi guardano ed fanno i complimenti alla trans per lo schiavetto la trans si avvicina con il cazzo durissimo gli mette la mano dietro la testa e gli chiede non gli vuoi dare un bacino? Fino adesso me li ha dati lui. La compagna gli dice dai amore si non ti vergognare sai quanti ne ho presi per te!!??. Così lui si avvicina inizia con un bacio sulla punta poi da una piccola leccata sul frenulo e poi in un solo boccone lo prende fino a metà, tutti a parte me gli fanno un applauso. La compagna di lui si alza e esclama bhe direi che la cena e servita si potrebbe passare al dopo cena no? E nel frattempo si inizia a spogliare, aveva un bel seno grosso non esagerato ma che stava su due capezzoli già duri figa rasata e un bel culetto a mandolino. La trans si toglie la veste come se fosse la maglia e aveva ancora il cazzo nella bocca di lui e dice che facciamo rimaniamo in cucina o andiamo di là? Le due donne si guardano e insieme dicono andiamo di là... Fanno alzare il compagno che anche lui si spoglia giù i pantaloni, via i boxer che nel succhiare aveva il cazzo già duro si sfila il maglioncino e devo dire che aveva un bel fisico magro si intravedeva la tartaruga pochissimo Pelo e un bel paletto della luce. Tutti e 4 in fila indiana andiamo in camera la capofila la trans e io lui e la lei, la trans mi ordina di mettermi in ginocchio e la lei chiede alla trans cosa potesse fare la risposta era ovvia tutto quello che era nel possibile dal lui, e con un sorriso mezzo malefico mi guarda e si avvicina mi mette la mano sulla guancia e mi dice ho un bel po' di fantasie vediamo se riesci a farmele avverare.La trans si avvicina a me dai su succhia un po' e prendo il suo cazzo in bocca poco dopo si avvicina anche lui e chiede gentilmente se può la trans gli dice certo è qui apposta così prendo anche il suo e devo dire anche la sua dimensione era generosa anche se era di colore bianco. la lei si siede sul letto a gambe larghe si gode la scena con la mano destra si toccava la figa era molto eccitata dalla situazione, nel mentre si tocca chiede alla trans se mi poteva preparare per i suo desideri, la trans ovviamente da il consenso così si alza dal letto e mi dice di andare lì da lei, mi allontano dai quei due cazzi che tra l'altro mi piaceva a gattoni mi dirigo verso di lei mi fa segno di salire sul letto lei e in piedi dietro di me con la lingua mi inizia a leccare attorno al plug e con la bocca lo prende e me lo toglie una volta posato mi fa i complimenti dicendo che si sarebbe divertita, e guardando la trans che si stava divertendo con il compagno di lei dice l'hai allenato bene complimenti. La lei va dal comodino apre il cassetto come fosse casa sue e sapesse dove cercare prende il lubrificante me lo fa colare sul mio buco e mi sussurra ora vediamo il mio primo desiderio se si realizza, mi mette subito due dita poi tre poi quattro mi stava dilatando parecchio sento che continua ad alzare l'asticella del piacere spinge e arriva fino al pollice la fa ruotare e man mano mi fa abituare alla dilatazione la tira un po' fuori e mette il pollice con molta calma superano le nocche della mano e mi dice dai un bel respiro, lo eseguo un spinta un po' più secca entra la mano nel mio culo una volta entrata esclama evvai è entrata amore guardando il compagno lui si gira e gli risponde brava amore hai visto ora possiamo spuntare la casella delle cose fatte ma hai visto come la nostra amica mi sta succhiando? Io mi giro verso la trans mi stava guardando mentre era alle prese con il suo cazzo e mi alza il pollice come complimento pochi secondi dopo si alza prende il cazzo di lui lo tira verso il letto e guarda la lei dicendo direi che ora e pronto questo non lo sente nemmeno, pian piano mi sfila mano fa un rumore tipo tappo di bottiglia, la trans direziona il cazzo di lui me lo mette dentro lui un gemito di piacere guarda la compagna si baciano, con un tovagliolo lei si pulisce la mano dal lubrificante la trans sale sul letto e si mette a gambe larghe davanti a me schiaffeggia con il suo cazzo il viso tento di prenderlo in bocca e ci riesco. Lui mi inizia a stantuffare e dalla gabbietta stava diventando un colabrodo tra liquido pre-spermatico e anche un po' di lubrificante si era formata la chiazza la lei notando la perdita di liquidi si mette sotto le gambe di lui e con la testa tirata tutta indietro mi lecca la gabbietta giocando con la lingua facendola entrare nel buchetto da toccarmi la cappella. Una volta che ha ripulito tutto la lei si alza dalla scomoda posizione fa il giro del letto e sussurra qualcosa all'orecchio della trans e risponde a voce sentire tutto: penso di sì che ci riesca visto che gli è entrata la mano penso che quello sia come un bicchiere d'acqua. Non facendo caso a cosa si potevano esser dette io continuo a farmi scopare da lui; la lei mi chiama e mi dice di salire più avanti così gattonando mi porto sopra la trans la lei prende il suo cazzo e me lo direziona e mi ci siedo sopra ed entra tutto. girando un po' la testa vedo che lei prende e porta il cazzo del compagno verso di me e capii cosa voleva fare una doppia penetrazione anale, lui appoggia la cappella sul mio buco ma essendo già occupato non entrava così facilmente così mi alzo un po' quasi da farlo uscire tutto per poi farli entrare insieme (il problema era farlo) pian piano sento le due cappelle dentro che vogliono entrare anche se mi era entrata la mano ma due cazzi non era proprio come un bicchiere d'acqua un bel respiro e provo a scendere, una scossa lungo la schiena da togliere in fiato erano entrati non riuscivo più a parlare o urlare a fare nulla si stavano muovendo e il mio culo era aperto molto la lei eccitata ha richiamato l'attenzione del compagno dicendo anche questa e da spuntare amore vede due cazzi dentro ad un buco. Poi anche lei sale sul letto si mette sopra la faccia della trans e si fa leccare la figa quasi per farla venire che la trans fa fermare tutti, ordina alla lei di andare in bagno e prendere la sacca per il clistere così lei lo esegue va al bagno e la porta in camera, ordinando a tutti di sborrare e chi doveva pisciare farla li così la lei sfregando le dita sul clitoride inizia a squirtare e fa andare tutto dentro alla sacca poco dopo arriva lui che sfila il cazzo dal culo e io rimango con quello della trans e sborra anche lui li dentro e la trans presa che ormai tutti erano venuti sfila il cazzo si mette in piedi mentre la coppia gli succhiava i capezzoli e sborra anche lei, mentre io ero rimasto nel letto. Si sa per prassi quando uno sborra poi deve anche pisciare, così non passarono 5 minuti che lui inizio a pisciare la lei gli toccava il piscio e si leccava le dita poco dopo anche la trans inizia pisciare dentro e tutti e tre guardandomi la lei mi dice di venire lì, a gattoni scendo dal letto mi metto in mezzo a loro la lei prende la cannula che me la mette nel culo e dir la verità manco la sentivo apre il rubinetto e man mano si svuota la sacca. Una volta svuotata mi mettono un plug più grosso dato che ero molto dilatato e mi dicono di alzarmi in piedi mi alzo guardo loro che si bacino e man mano si iniziano a vestire. Una volta tutti vestiti si saluto con un grosso bacio sia lui che lei e ringraziano per la sorpresa, una volta usciti la trans mi chiede se riuscissi a dormire in quelle condizioni ovvero con il loro piscio e sborra più il plug ben più grande le risposi che potevo riuscire così lei andò in cucina a togliere la roba dal tavolo e io nel frattempo mi ero sdraiato nel letto. Poco dopo arrivo anche lei totalmente nuda accese la TV e io un po' stanco dalla prestazione data provai a chiudere gl'occhi. Passo la notte al mattino finalmente riuscì ad andare al bagno e poter scaricare tutto, la trans mi fece un regalo dicendomi che oggi era il giorno libero ovvero niente sex e alla sera potevo rientrare a casa subito non mi sembrava vero la mattina una volta alzati abbiamo fatto il letto caffè ci siamo vestiti abbiamo fatto un giro un po' di TV pranzato e io non vedevo l'ora che arrivano le 5. Alle 16 inizio a prendere il suo telefono e me lo diede da poter cancellare foto video miei, poi prese la chiave della gabbia di castità e mi libero il mio pisello, mi diede il mio telefono e mi disse ora puoi andare. Mentre stavo uscendo come se si fosse ricordata qualcosa mi ferma e mi dice ah la coppia di ieri ho voluto il tuo numero per contattarti quando vogliono ovviamente io lo dato, un bacio piccolo mio. Nella mia testa ho già pensato che mi dovrò rivedere con loro o bloccare il numero quando mi chiamano e quando succederà spero di essere solo. Così esco scendo le scale salgo in macchina e vado verso casa, mi fa male il culo da star seduto oltretutto ho fatto 4 giorni in cui prendevo solo cazzi, arrivato a casa saluto mia moglie e inizio a inventarmi la mia settimana lavorativa ovviamente finta.Un grosso bacio alla trans Valentina S.
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10 months ago
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La Sessualità
La Sessualità
La sessualità è un aspetto fondamentale del comportamento dell'essere umano che comprende quegli atti (finalizzati alla riproduzione, alla ricerca del piacere ma anche sociali) che si sono sviluppati in relazione alle proprietà tipiche dell'apparato riproduttivo.
Infatti l'ambito sessuale investe in modo massiccio tutta l'evoluzione
e la crescita dell'individuo e coinvolge tutta la sua vita relazionale.
Il termine "sessualità" è riferito anche agli aspetti psicologici, sociali e culturali del comportamento sessuale umano, mentre col termine "attività sessuale" ci si riferisce più specificatamente alle pratiche sessuali. Sessualità umana Identità di genere
Prima che in relazione all'atto sessuale vero e proprio la
sessualità dell'individuo comprende tutti quegli aspetti che
differenziano i maschi (uomini) dalle femmine (donne).
Infatti ogni individuo fin dalla nascita è accolto e trattato anche
in base alla sua appartenenza biologica ad uno dei due sessi e
crescendo si costruisce un'identità sessuale in base ai rapporti con
l'ambiente familiare e culturale in cui è inserito.
Tutte le sue relazioni con gli altri si impostano in base al sesso, anche prima di raggiungere la maturità sessuale.
Una divisione basata sull'identità di genere
è più complessa di una basata semplicemente sui comportamenti sessuali
in quanto l'identità dell'individuo è più difficile da definire ed ogni
essere umano ha una concezione diversa della propria identità sessuale
e del ruolo di genere che può derivarne.
Possiamo comunque distinguere:
MaschiFemmineIntersessualiTransessualiTransgender
La sessualità umana può essere inoltre concepita come una parte
della vita sociale degli uomini, governata da regole di comportamento e
dallo status quo.
Così, si dice, la sessualità influenza le norme sociali e la società
per converso influenza i modi in cui la sessualità può essere espressa.
Dall'invenzione dei mass media, film e pubblicità hanno dato alla sessualità maggiori opportunità di modificare l'ambiente in cui viviamo.
Modelli sociali
Pur partendo sempre dai due generi sessuali, società diverse
adottano modelli sociali molto diversi tra loro, per esempio nella
gestione della famiglia (patrilinearità o matrilinearità), della società (patriarcato o matriarcato) nella distribuzione del lavoro, ecc.
Tali differenze riguardano il modello stesso di famiglia. A seconda del numero di persone coinvolte nella relazione sessuale, abbiamo:
MonogamiaPoligamiaPoliandriaPoliginia
Educazione sessuale
L'Educazione sessuale
è l'introduzione di argomenti legati al sesso in un contesto educativo.
Negli Stati Uniti, praticamente tutti gli stati occidentali hanno delle
forme di educazione sessuale, ma di varia natura. In alcuni stati
europei, l'età appropriata per l'educazione sessuale spesso comincia in
età pre-scolare, mentre in altri stati è l'adolescenza, o addirittura
la tarda adolescenza. L'educazione sessuale copre un grande campo di
argomenti, da “da dove vengono i bambini?â€, alla contraccezione,
le malattie legate al sesso, e le implicazioni sociali e psicologiche
legate alle relazioni sessuali, comunque riguardanti la prevenzione e
gli aspetti "relazionali". In Italia poco o niente si parla di qualità
della vita sessuale, delle pratiche erotiche e delle "fantasie" ad essa connesse. Sono pubblicati manuali in merito, di cui il più noto è di certo il "Kama Sutra".
Influenze sociali
Il comportamento sessuale umano è in molti individui influenzato, o
pesantemente compromesso, dalle regole della cultura in cui l'individuo
vive. Esempi di queste norme sono la proibizione di rapporti sessuali prima del matrimonio, o contro l'omosessualità, o altre attività, poiché le religioni proibiscono tali attività (vedi tabù).
A volte, se non nella maggior parte dei casi, questi comportamenti
indotti culturalmente, non riflettono le naturali inclinazioni sessuali
dell'individuo. Coloro che desiderano esprimere una sessualità
dissidente sono spesso forzati a formare subculture all'interno della cultura principale. In altri casi, forme di sessualità possono svilupparsi in un feticismo o alternativamente svilupparsi come forma di disordine psichico o parafilia
Tipi di sessualità
Una prima e relativamente semplice divisione può essere basata sulle
inclinazioni sessuali, in primis sul genere sessuale verso cui si prova
attrazione:
AsessualitàBisessualitàEterosessualitàOmosessualità
Si definisce invece castità
l'astinenza sessuale temporanea o definitiva, assunta come forma di
impegno di solito dovuto a motivazioni di tipo morale o religioso (ad
es. celibato ).
Tuttavia oltre al sesso del partner, molti altri aspetti possono caratterizzare la vita sessuale degli esseri umani.
Alcuni comportamenti sessuali sono considerati patologici, altri
sono vietati da alcune legislazioni, altri (più o meno bizzarri, più o
meno diffusi) costituiscono un esempio della varietà comportamentale
umana.
Elenco di pratiche sessuali
MasturbazionePenetrazioneSesso oraleSesso analeFeticismoBDSM
Caratteristiche dei rapporti sessuali
Le caratteristiche dei rapporti sessuali variano in società e
periodi storici diversi. Tra i fattori da considerare l'età del primo
rapporto sessuale, la prosecuzione dell'attività sessuale in età
avanzata, la frequenza dei rapporti sessuali, ecc.
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La Masturbazione
MASTURBAZIONE La masturbazione è una pratica autoerotica consistente nella sollecitazione manuale degli organi sessuali al fine di ottenere piacere.
//
Uso del termine
Il termine è usato anche per definire la stimolazione erotica degli
organi sessuali primari, come il pene, e secondari, come i capezzoli,
che può anche effettuata sia con la mano che con taluni oggetti. Può
essere compiuta su altra persona, anche in forma di masturbazione reciproca, solitamente nel petting.
Nel linguaggio colloquiale, comunque, il termine masturbarsi è spesso sostituito da espressioni volgari, spesso figurative ed immaginifiche. Al maschile, la più comune è farsi una sega
che estende per l'appunto il movimento del braccio quando adopera la
sega a quello che produce durante l'atto di autoerotismo. Altri termini
sono pugnetta (che il dizionario Zingarelli accosta all'equivalente spagnolo puñeta, e nella sua radice verbale ha quindi implicito il riferimento al pugno usato per compiere l'atto) pipa o regionalmente pippa (la cui parola in alcuni dialetti indica anche il membro virile) e raspa (termine usato per motivi analoghi a quelli di sega) . Al femminile si usa la parola ditalino (o ditale) con riferimento al dito impiegato dalle donne nella masturbazione.
Etimologia del termine
Il termine masturbazione deriva dal latino masturbari, ma la derivazione di questo termine è controversa: alcuni la fanno derivare da 'manu stuprare composta da "manu" (ablativo di manus, mano) + stuprare (disonorare, violare: forse da mettere in relazione con stupere, "restare stordito, stupefatto"). Altre fonti sostengono che masturbarsi deriverebbe dall'espressione manu turbare (turbare con la mano). Sebbene questo etimo sia tacciato come "falsa etimologia popolare" dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana
di O. Pianigiani, risulta invece accettato nel dizionario Devoto-Oli.
Un'altra derivazione ipotizzata è il greco "mezea" (μεζεα, "i peni") in
unione al latino turbare.
I modi di masturbarsi (si intende in questo caso il significato
estensivo del termine) comuni agli individui di entrambi i sessi sono
il premere e/o lo strofinare i genitali contro un oggetto, come un
cuscino; inserire dita od oggetti nell'ano (masturbazione anale), e stimolare il pene o la vulva o il clitoride con vibratori elettrici, che possono altresì essere inseriti nella vagina o nell'ano. Persone di entrambi i sessi possono inoltre trovare piacere nel toccare, strofinare o pizzicare i propri capezzoli
durante la masturbazione; entrambi i sessi usano a volte sostanze
lubrificanti per migliorarne la qualità e renderla più soddisfacente.
Una masturbazione risulta più soddisfacente se la si effettua da seduti
o sdraiati.
Contemporaneamente alla masturbazione è spesso pratica comune leggere o visionare materiale pornografico o lasciarsi andare a fantasie sessuali. L'attività masturbatoria può essere in alcuni casi ritualizzata: in questi rituali possono essere presenti, tra le altre, delle componenti feticiste o delle parafilie. Alcune tecniche estreme per rendere più intenso ed elaborato il piacere, sono l'asfissia autoerotica, consistente nell'impedire un apporto normale di ossigeno ed il self-bondage (legarsi da sé). Queste ultime due pratiche possono rivelarsi molto pericolose.
Maschile
Gli uomini sembra usino meno tecniche di masturbazione, ed anche per
loro, influiscono gusti e preferenze individuali. Le tecniche usate
possono differire tra uomini circoncisi
e non circoncisi, dato che alcune tecniche adottate dagli uni, sono
spesso dolorose per gli altri. La masturbazione maschile è chiamata in
gergo "sega".
La tecnica più comune, consiste nel tenere semplicemente il pene in
erezione fra le dita chiuse a pugno, con una stretta analoga a quella
che potrebbe essere quella della vagina, e muovendo la mano
ritmicamente lungo l'asta del pene fino a raggiungere l'orgasmo. Negli
uomini non circoncisi, la stimolazione progressiva deriva dal movimento
del prepuzio, il quale, anche per l'azione del frenulo, copre e scopre ritmicamente il glande.
Questa azione del prepuzio evita il contatto fra la mano e il glande
stesso, riducendo di molto l'attrito, il quale comporta in genere una
sensazione di fastidio. Per gli uomini circoncisi invece la
stimolazione avviene sempre muovendo ritmicamente la pelle intorno al
glande che si copre e scopre interamente: molti massaggiano
direttamente il glande stesso (anche usando un lubrificante per ridurre
l'attrito) e il suo bordo. Alla grande sensibilità del pene
contribuisce anche le sottigliezza ed elasticità della pelle che lo
ricopre, dello spessore di pochi decimi di millimetro, nonché la sua
straordinaria mobilità rispetto al tessuto sottostante.
Un'altra tecnica consiste nell'unire il dito indice e il pollice a
cerchio attorno all'asta del pene, circa a metà lunghezza, e muovere la
pelle ritmicamente lungo l'asta, facendo nascere la sensazione di
piacere e incrementandola fino al raggiungimento dell'orgasmo ed
all'eventuale eiaculazione, la quale non sempre avviene, specialmente in età puberale
Molti maschi riescono a protrarre a lungo la sensazione di piacere,
rallentando o sospendendo la stimolazione un attimo prima del
raggiungimento dell'orgasmo, e riprendendola subito dopo, ripetendo il
ciclo anche più volte. Questi soggetti, in possesso di un notevole
autocontrollo, gustano infine un orgasmo particolarmente appagante e
subiscono di meno il cosiddetto periodo refrattario.
Una tecnica meno comune è il giacere a faccia in giù su una
superficie morbida, come un materasso,o un cuscino, e strofinare il
pene contro di essa fino a raggiungere l'orgasmo. Questo tipo di
masturbazione viene praticata maggiormente nella fascia di età che va
dai 15 ai 18 anni visto che è anche molto meno conosciutaì;
questo tipo di autoerotismo provoca quindi un maggior piacere al
momento dell'eiaculazione. Altre tecniche ancora prevedono l'uso di una
vagina artificiale o altro simulacro per la masturbazione.
Per quanto riguarda la masturbazione ad opera del partner essa può
essere praticata con diverse parti del corpo come mani, piedi (footjob), cosce, oralmente (sesso orale) o, se il partner è di sesso femminile, con l'ausilio del seno, in questo caso è chiamata volgarmente "spagnola".
Al piacere della pratica masturbatoria, in cui è coinvolto il pene,
può aggiungersi contemporaneamente il piacere della semplice
stimolazione dei testicoli
o l'anale, consistente nella stimolazione con un dito della mano libera
dello sfintere anale; tale stimolazione può avvenire con il semplice
contatto o con la penetrazione del dito nello sfintere. Alcuni
considerano, infatti, la prostata (la ghiandola che secerne il liquido seminale) come la zona di massima sensibilità erogena negli uomini. Questa può essere stimolata, come già detto, inserendo le dita o in alternativa un dildo adeguatamente lubrificati, nel retto attraverso l'ano; questa tecnica, detta postillonage porta in alcuni individui ad orgasmi
di intensità notevolmente maggiore. Similmente, un partner sessuale può
offrire masturbazione con le mani o la bocca, inserendo la lingua (rimming) o un dito ben lubrificato nel retto.
Il momento dell'eiaculazione può essere controllato, indossando un profilattico
di forte spessore o un tipo specifico definito "ritardante". In ogni
caso la pratica più diffusa è recarsi a terminare l'atto sul wc o sul
lavabo in modo tale che lo sperma emesso vi defluisca agevolmente.
Inoltre molti uomini si masturbano solitamente sotto la doccia e ciò
evita il pericolo di sporcare l'ambiente con la propria eiaculazione.
In alternativa è possibile, all'approssimarsi del momento liberatorio,
tenere in prossimità della testa del pene un fazzoletto nel quale
vengano a raccogliersi gli schizzi di seme che segnanalano la
conseguita soddisfazione carnale. Esiste anche una controversa tecnica
di controllo dell'eiaculazione consistente nel premere sul perineo, un punto circa a metà strada fra lo scroto e l'ano, poco prima di eiaculare: quest'azione può spingere lo sperma dentro la vescica, e a lungo termine porterebbe secondo alcuni a danni dovuti alla pressione sui nervi e sui vasi sanguigni del perineo Si dice orgasmo asciutto quello raggiunto trattenendo l'eiaculazione (o di chi è troppo giovane per eiaculare). I sostenitori del sesso tantrico affermano che tale tecnica può essere appresa e che può abbreviare il periodo refrattario
Alcuni hanno notato una connessione fra la circoncisione e la
frequenza della masturbazione. Tale relazione è tuttavia argomento che
rimane assai controverso e poco esplorabile coi tradizionali metodi
sondaggistici. Riportiamo comunque a titolo di lettura un sondaggio
condotto su 1410 uomini nel 1992 negli Stati Uniti (Laumann),
il quale sembrerebbe aver scoperto che: "Il 49% degli uomini circoncisi
riferisce di masturbarsi almeno una volta al mese, contro il 34%
riportato dai non circoncisi."
Femminile
Le tecniche di masturbazione femminile sono più numerose e più varie
di quelle maschili, e sono influenzate da un certo numero di fattori e
di preferenze individuali.
L'immaginazione
sembrerebbe rivestire un ruolo fondamentale, soprattutto nella
masturbazione femminile; infatti molte donne per goderne appieno e
raggiungere l'orgasmo,
hanno bisogno di dedicare un tempo considerevole ad una fase
"preliminare" in cui lasciarsi andare ad evocare fantasie stimolanti.
Tali tecniche includono lo sfiorare o lo strofinare la vulva e soprattutto il clitoride
con il dito indice o medio, o entrambi: questo è piacevole per la
maggior parte delle donne, soprattutto se si accarezzano allo stesso
tempo il seno e i capezzoli. L'inserimento di anulare e medio, per
stimolare la parete interna-anteriore della vagina, consente di
comprimere il palmo della mano sul clitoride; in questo modo si modula
una pluristimolazione (interna ed esterna) che conduce a notevoli
contrazioni orgasmiche. A volte una o più dita possono essere inserite
nella vagina per manipolare ripetutamente la parete interna anteriore,
dove è situato il punto G. Allo scopo di ottenere una migliore stimolazione possono anche essere usati degli ausili alla masturbazione, come vibratori, dildo e palline Ben Wa;
per alcune donne è preferibile la stimolazione anale, in virtù della
presenza in questo muscolo di un notevolissimo numero di terminazioni
nervose; nel caso vi sia penetrazione, spesso si usa del lubrificante per facilitarla.
Le preferenze delle donne, sul modo e nel luogo dove masturbarsi sono varie, alcune scelgono la vasca da bagno
o la doccia, usando il flusso d'acqua tiepida per stimolare il
clitoride; altre invece cavalcano un cuscino, tenendo le gambe ben
allargate per stimolare il clitoride attraverso le grandi labbra e gli
abiti come nel frottage.
Alcune donne amano masturbarsi in presenza di altre donne, che spesso
le aiutano nell'azione. Se è presente un partner, può essere gradita la
stimolazione con varie parti del suo corpo; la lingua solitamente
riveste in ciò un ruolo fondamentale, ma anche altre parti del corpo
possono essere di gradimento, piede, gomito, naso, ecc. Alcune donne
raggiungono l'orgasmo anche solo guardando i loro partner masturbarsi.
Si tratta di una forma di autoerotismo emulativo. Alcune donne si
masturbano inserendo nella vagina oggetti di grosse dimensioni dalla
forma fallica. Al pari degli uomini, anche una percentuale di donne
amano masturbarsi vedendo filmati o riviste a sfondo erotico. Ancora,
alcune donne sono capaci di raggiungere l'orgasmo accavallando
strettamente le gambe e stringendo i muscoli delle cosce per creare
attrito: è possibile masturbarsi in questo modo anche in pubblico,
senza essere notate, anche pedalando in bicicletta, il sellino può
tradursi involontariamente in oggetto di stimolo.
Alcune donne considerano ancora la masturbazione come una attività secondaria e "sostitutiva" del coito. Psicologi e sessuologi
sono invece concordi nel considerarla una pratica che, oltre alla
funzione di fonte di piacere, ha l'importante funzione di conoscimento
del proprio corpo.
Le ricerche mostrano infatti che le donne che riescono a raggiungere
l'orgasmo attraverso la masturbazione sono avvantaggiate nel riuscire a
raggiungerlo anche nel rapporto con il partner.
Raggiungere l'orgasmo con la masturbazione può essere più facile che
raggiungerlo con la penetrazione; è anche per questo motivo che molte
donne si stimolano la clitoride con le dita anche durante il rapporto
sessuale, oppure chiedono al partner di farlo. La masturbazione
femminile è anche chiamata con il termine "Ditalino".
La masturbazione tra gli animali
La masturbazione può avvenire anche tra gli animali. È il caso tanto
di scimmie antropomorfe quanto di animali domestici come i cani. Tra i
cani di sesso maschile, per esempio, la masturbazione è possibile
inserendo il pene tra una delle zampe posteriori e una di quelle
superiori incrociate, in posizione sdraiata su un lato. Il cane intento
nella masturbazione inizia quindi a muoversi come se si stesse
accoppiando.
Stime sulla frequenza della masturbazione per età e sesso
La masturbazione può avvenire sin dall'infanzia quando il bambino
scopre che l'area genitale, se stimolata, fornisce piacere(questo
avviene circa a 11 anni) , e viene cercata ancor di più a partire dalla
pubertà,
mentre può diventare meno frequente dopo i primi rapporti con un/una
partner o con l'avanzare dell'età. È una pratica che accompagna molti
individui per tutta la vita. Le domande sulla frequenza della
masturbazione e sull'età in cui viene ricercata consapevolmente dai
ragazzi è stata posta in molti studi clinici, scolastici e in parecchi
sondaggi informali. Ne riportiamo uno, a titolo di semplice lettura,
che ovviamente ha tutti i limiti propri dei sondaggi e delle modalità
con i quali essi vengono effettuati (per esempio esso non fornisce una
categorizzazione demografica dei partecipanti, che sono soltanto i
lettori di una rivista urbana di Toronto, né la loro storia sessuale,
perciò non può rappresentare la popolazione media generale; è inoltre
da considerare la tendenziale reticenza delle persone a parlare di
tematiche così intime, anche quando si tratta di sondaggi anonimi).
Il sondaggio in questione è del 2004 della rivista NOW di Toronto ([1])
ed ha ricevuto migliaia di risposte. Esse mostrano che una schiacciante
maggioranza di maschi – 81% – ha iniziato a masturbarsi consapevolmente
fra i 10 ed i 15 anni. Tra le femmine, la stessa fascia di età mostrava
una più modesta maggioranza del 55%. Non è insolito tuttavia iniziare
molto prima, cosa che è più comune fra le ragazze: il 18% di esse ha
iniziato prima dei 10 anni, e il 6% addirittura prima dei sei.
Sempre secondo il sondaggio di cui sopra:
la frequenza della masturbazione diminuisce dopo i 17 anni di età:
questo declino è più netto fra le ragazze e più graduale fra i ragazzi.
Mentre le ragazze fra i 13 e i 17 anni si masturbano in media almeno
una volta al giorno (quasi altrettanto spesso dei loro coetanei maschi)
le donne adulte lo fanno solo 8 o 9 volte al mese, contro le 18-22
degli uomini di pari età.sembrerebbe che la capacità di masturbarsi declini con l'età: gli
adolescenti dichiarano di potersi masturbare anche sei o più volte al
giorno, mentre gli uomini di mezza età fanno fatica a eiaculare anche
una volta al giorno soltanto.
Essendo il tema principale della sessualità infantile, la masturbazione è stata osservata in bambini molto piccoli. Nel libro Human Sexuality: Diversity in Contemporary America, di Strong, Devault e Sayad, gli autori precisano che un
bimbo può ridere nel suo lettino mentre gioca con il suo pene eretto
(sebbene non eiaculi). Le bambine a volte muovono ritmicamente i loro
corpi, quasi con violenza, apparentemente sperimentando un orgasmo.
Sulle leggende circa gli effetti positivi o negativi sull'organismo
Esistono molte voci e leggende in gran parte delle culture
su questa pratica, che possono essere dirette ad incoraggiarla (si
pensi ai riti di alcune popolazioni africane che pensano di rendere più
fertile la terra spargendovi sopra il proprio seme) o anche al fine di
scoraggiarla. In quest'ultimo caso non di rado sono state spacciate
come verità assolute, dicerie assolutamente prive del minimo fondamento
scientifico oggettivo, nei più svariati periodi storici o culture.
Questo fenomeno è da mettere in relazione anche al grado di controllo
che la morale di ogni epoca specifica rivestiva sui comportamenti delle persone nei vari momenti storici, luoghi, "strati sociali".
Per citare due esempi tradizionali, la masturbazione porterebbe alla cecità, o ad incurvamenti della colonna vertebrale (forse in riferimento al tentativo di auto-suzione del pene).
Tali tesi trovarono tra i loro sostenitori il medico inglese Bekker che nel 1771 pubblicava il libro dal titolo: Dell'onania, ovvero dell'odioso peccato dell'auto-polluzione con tutte le sue logiche conseguenze in entrambi i sessi; con suggerimenti spirituali e medici, e il medico svizzero calvinista Samuel Tissot il quale nel 1760 pubblicava un trattato sulle malattie prodotte dalla masturbazione. Autori come Rousseau e Voltaire assunsero posizioni analoghe.
Negli Stati Uniti uno dei maggiori oppositori della masturbazione fu il medico John Harvey Kellogg (l'inventore dei Corn flakes) che sostenne l'alimentazione a base fibre come lotta all'autoerotismo da lui definito "crimine abominevole".[1]
In realtà non è stata provata nessuna influenza negativa della masturbazione sulla salute fisica. Da uno studio [2] svolto da un gruppo di ricerca australiano, condotto da Graham Giles presso il Cancer Council Victoria di Melbourne, e pubblicato il 16 luglio 2003 sul British Journal of Urology,
è invece emerso che eiaculare almeno cinque volte a settimana,
soprattutto in giovane età, porta ad una riduzione del rischio di
cancro alla prostata
fino al 65 per cento. Lo studio ha indicato inoltre che le eiaculazioni
raggiunte tramite masturbazione sarebbero più efficaci per la
prevenzione rispetto a quelle raggiunte in seguito alla penetrazione,
perché in quest'ultimo caso potrebbero venire trasmesse malattie che
aumentano il rischio di cancro.
Considerazioni dal punto di vista della psicologia
La masturbazione è genericamente considerata, soprattutto nella fase della pubertà, un mezzo per prendere confidenza con i cambiamenti del proprio corpo
e acquisire familiarità e coscienza di sé, oltre che, ovviamente, un
modo per ricavare puro piacere. In quest'ottica, di taglio
psicologico-educativo, la conoscenza di sé derivante dalla
masturbazione può costituire una buona base di partenza per ottenere un
maggiore soddisfacimento anche nei rapporti con i partner.
L'assoluta preferenza della masturbazione al rapporto, così come la masturbazione compulsiva (al pari di tutte le pratiche che assumono connotati compulsivi) in particolare nell'età adulta, sono spesso sintomo di un disagio psicologico o di difficoltà relazionali e sessuali.
Aspetti religiosi Nell' ambito Cristiano la masturbazione è condannata come atto
impuro in particolare modo dalla chiesa cattolica e dal mondo
evangelico pentecostale, fra le poche organizzazioni religiose
Cristiane ad accettare la masturbazione come un normale comportamento
dell' uomo c' è l' unione delle Chiese Evangeliche Valdesi e Metodiste
e la Jesus family(ex bambini di Dio) che non considerano un peccato la
masturbazione.
La masturbazione nella storia
La prima testimonianza della masturbazione risale a 28000 anni fa, infatti nel 2005 fu trovato in Germania, nella caverna di Hohle Fels, un fallo di pietra levigata risalente a tale epoca probabilmente utilizzato come dildo.
Nella religione degli antichi egizi il dio Atum, attraverso la masturbazione, facendo uscire il proprio sperma, diede vita ai primi esseri viventi.
Tra gli antichi greci, invece, la masturbazione era considerata un atto naturale. Il filosofo Diogene il Cinico, addirittura si masturbava in pubblico. Galeno
di Pergamo, invece, consigliava agli uomini di masturbarsi per regolare
la produzione dei liquidi corporei ed alle donne per curare i disturbi
nervosi.
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Sesso Orale
Sesso orale
Sesso orale è il termine con cui comunemente ci si riferisce alle pratiche sessuali che richiedano l'uso della bocca e della lingua per la stimolazione erotica degli organi genitali, maschili o femminili. Storia
Il sesso orale è stato considerato un tabù in gran parte delle nazioni occidentali sin dall'inizio del Medio Evo,
in particolare a causa dello stretto ed esclusivo nesso fra sessualità
e procreazione, imposto dal cristianesimo. In funzione di questa
connessione, ogni altro tipo di sessualità, non collegata alla
riproduzione, risultava quindi impura e perciò severamente proibita.
Prima di allora, entro certi limiti, la pratica del sesso orale era
generalmente accettata in quelle culture che praticavano regolarmente e
socialmente la balneazione (terme, bagni pubblici) . Anche in questi casi vi erano dei notevoli tabù: nell'antica Roma
precristiana le attività sessuali di tipo orale erano generalmente
viste in un'ottica di sottomissione e controllo. Ciò è evidenziato da
due parole latine che descrivono l'atto: irrumare (penetrare oralmente) e fellare (essere penetrati oralmente).
In questo sistema, era considerata un'aberrazione per un maschio essere penetrato (o controllato) da un'altra persona di classe sociale inferiore. Questa stessa logica permetteva ad un uomo di ricevere la fellatio da una donna o da un altro uomo di una classe sociale inferiore (come uno schiavo o un debitore), perché avrebbe diretto le azioni della persona di classe inferiore.
I romani consideravano il sesso orale come pratica molto più deplorevole rispetto, per esempio, al sesso anale: si diceva che chi era noto praticarlo soffriva di alito pesante ed era spesso un ospite sgradito a tavola . Si pensava che fossero state le donne di Lesbo, ad aver introdotto la pratica della fellatio, e si diceva che usassero tingere di bianco le labbra con il seme.
Così, mentre in Grecia la persona che eseguiva il sesso orale era considerata attiva e quella che lo riceveva era considerata passiva ,
nei tempi della Roma antica eseguire la fellatio ed il cunnilingus era
considerata una pratica passiva e perciò deplorevole per un maschio, ed
il sesso orale tra membri di classi sociali basse era considerato
atteggiamento ancor più vizioso e quindi spesso visto come tabù Quindi eseguire qualsiasi tipo di sesso orale era considerato passivo (nel senso di sottomettente) mentre ricevere il sesso orale era considerato attivo (ovvero riflesso di una attività controllante).
A tal proposito, Catullo, nel suo carmen XVI, scrive:
(LA)
« Pedicabo ego uos et irrumabo,
Aureli pathice et cinaede Furi,
qui me ex uersiculis meis putastis,
quod sunt molliculi, parum pudicum.
nam castum esse decet pium poetam
ipsum, uersiculos nihil necesse est;
qui tum denique habent salem ac leporem,
si sunt molliculi ac parum pudici,
et quod pruriat incitare possunt,
non dico pueris, sed his pilosis
qui duros nequeunt mouere lumbos.
uos, quod milia multa basiorum
legistis, male me marem putatis?
pedicabo ego uos et irrumabo »
(IT)
« Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano
Aurelio bocchinaro e Furio culattone,
a voi, che per certi miei versi, è vero,
un po' sconci, mi credete un degenerato.
Un poeta all'altezza dev'essere casto
lui stesso, non certo i suoi versi,
che di fatto hanno arguzia e sapore
proprio in quanto un po' spinti e senza pudore
e in grado d'eccitare quel certo prurito,
non dico nei ragazzi, bensì nei caproni
ormai incapaci nel darci dentro coi fianchi.
Voi, perché leggete di tutti quei baci a milioni,
voi non pensate che io sia maschio a dovere?
Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano. »
La pratica era tabù anche per ragioni di igiene.
Nell'antica Roma, infatti, i genitali erano ovviamente una parte del
corpo non particolarmente pulita e perciò si riteneva che il sesso
orale avrebbe reso la bocca sporca e avrebbe costituito un potenziale
rischio per la salute.
Storia moderna
Le disposizioni in materia religiosa, specialmente del cristianesimo, verso gli atti sessuali non direttamente finalizzati alla procreazione,
hanno reso di fatto questa pratica poco diffusa in Europa. La
liberalizzazione dei costumi sessuali, a partire dai filmati erotici
degli anni '30 fino ai giorni attuali, ha fatto sì che il sesso orale
terminasse di essere un tabù
e lo ha in un certo senso "sdoganato". Ciò ha avuto riflessi sul
costume, tanto che opere cinematografiche come le seguenti presentano
alcune scene esplicite di sesso orale:
E Johnny prese il fucile, di Dalton Trumbo, 1971Il portiere di notte, di Liliana Cavani, 1974;Ecco l'impero dei sensi, di Nagisa Oshima, 1978;Una spirale di Nebbia, di Eriprando Visconti, 1990;The Brown Bunny, di Vincent Gallo, 2003;Swimming Pool, di François Ozon, 2003;Battaglia nel cielo, di Carlos Reygadas, 2005.
Oggi praticare il sesso orale è considerata un'attività, sia dal
punto di vista attivo che da quello passivo, complementare o, per
alcuni e/o in alcune circostanze, alternativa al rapporto sessuale
completo; spesso esso viene praticato nell'ambito dei preliminari al rapporto vero e proprio, ovvero come forma di petting.
Casi di interesse giudiziario
Il sesso orale è stato oggetto di diverse vicende giudiziarie, anche
clamorose; ciò dipende anche dalla particolare considerazione che
questo tipo di sessualità riveste in alcune culture, secondo le quali
esso non può considerarsi un vero e proprio rapporto sessuale, ma una
forma di contatto "improprio" che non comporta lo stabilirsi di una
relazione sessuale a tutti gli effetti.
Il sesso orale è al centro della vicenda che riguarda il primo caso di violenza sessuale di una donna su un uomo, avvenuto in Norvegia. Nel gennaio del 2005,
un ragazzo, rimasto a dormire in casa di amici dopo una festa, è stato
svegliato dalla sua amica che gli stava praticando del sesso orale. Il
compagno della ragazza si era assunto il compito di fotografare
l'evento. Durante il processo il ragazzo sottoposto al sesso orale si è
dichiarato contrario all'atto, contro quanto affermato dagli altri due.
La ragazza è stata condannata a 9 mesi di carcere e cinquemila euro di
multa.[1]
Nel
2006, a seguito della denuncia di una moglie tradita con del sesso
orale, l'Alta Corte di Taiwan ha decretato che il rapporto orale non
implica tradimento, poiché la legislazione vigente non equipara il
sesso orale a un rapporto completo che per le leggi taiwanesi consiste
esclusivamente nel contatto dei genitali di entrambi i partner. A
seguito della denuncia ben quarantanove uomini di legge si sono riuniti
per decidere in materia. Il sesso orale non è stato considerato
adulterio e la legge non è stata aggiornata.
Il sesso orale era illegale fino a poco tempo fa in 22 Stati federati degli Stati Uniti d'America,[2] così come in altre nazioni del mondo; spesso le leggi che ne dichiaravano l'illegalità proibivano anche la sodomia.
Tuttavia, queste leggi sovente erano dirette solo a coppie omosessuali,
o per lo meno applicate solo in riferimento a tali coppie. Nel 2003 queste leggi sono state dichiarate illegittime e sia i rapporti omosessuali che il sesso orale sono stati resi legali.
La questione sulla definizione di sesso orale è diventata preminente negli Stati Uniti nel 1998, con lo scandalo Lewinsky: il presidente statunitense Bill Clinton dichiarò davanti ad una corte di non avere mai avuto una relazione sessuale con la stagista Monica Lewinsky,
nonostante avesse ripetutamente ricevuto da questa sesso orale. In
questo caso egli stesso definì il sesso orale "rapporto improprio" per
scagionarsi dall'accusa di aver mentito davanti alla corte, presso la
quale era stato accusato per la suddetta relazione.
Ruolo del sesso orale nelle pratiche sessuali
Molte persone scelgono il sesso orale come alternativa al rapporto
sessuale, anche con l'obiettivo di evitare i possibili effetti
fecondativi del rapporto completo. Va tuttavia ribadito che il sesso
orale non è un metodo di contraccezione, ma semplicemente un atto sessuale che evita il contatto diretto dello sperma con la vagina.
Sebbene molte persone siano disgustate al solo pensiero del sesso
orale, sono però altrettante quelle che lo considerano molto piacevole
e in alcuni casi lo preferiscono alla penetrazione vera e propria. Spesso questa attività è ritenuta parte integrante di quella fase che in un rapporto sessuale è detta dei "preliminari".
Gli organi sessuali non sono le uniche parti anatomiche ad essere
molto sensibili e ricche di terminazioni nervose: anche la bocca, la
lingua e le labbra lo sono; per questo motivo il piacere del sesso
orale non si limita unicamente alla persona che lo riceve.
Il sesso orale può anche agevolare la successiva eventuale penetrazione, in particolare laddove l'eccitazione che esso produce nella donna che lo riceve, ne migliora la lubrificazione vaginale, agevolando l'ingresso del pene. La pratica del sesso orale sul pene del maschio, inoltre, ne favorisce l'erezione e può essere utilmente adottata per risolvere temporanei deficit erettivi, dovuti ad es. a cause psicologiche transitorie.
Tecniche
Fellatio
Questo tipo di stimolazione, che può portare all'orgasmo ed all'eiaculazione,
non è per forza dovuto alla suzione come si può pensare, ma più sovente
allo stesso meccanismo del coito genitale: il partner stimola il glande
con labbra e lingua, in genere tenendo fermo il pene con la mano o
accarezzandolo, coinvolgendo eventualmente nell'azione anche i
testicoli.
A questo si aggiunge il profondo coinvolgimento psico-emozionale.
Secondo alcuni psicologi molti maschi considerano l'offrire il
proprio pene a pratiche di sesso orale come un accrescimento del
proprio ego, ritenendo che un tale atto sia una forma di dominazione
del partner.
Deep throating
Una tecnica, definita in inglese deep throating, ("gola profonda" - dal celebre film omonimo)
è quella in cui l'intero pene eretto viene introdotto nella bocca.
Poiché di solito il pene eretto è più lungo della profondità della
bocca, questa tecnica richiede di "inghiottirne" una parte; ciò è
possibile solo: sopprimendo il riflesso istintivo a vomitare che si genera, ad esempio, quando ci si infila un dito in gola; per eseguire il deep throating chi lo offre deve prima di tutto rilassare i muscoli faringei
mentre viene gradualmente inserito il pene eretto. La posizione più
favorevole da assumere per eseguirlo è quella inversa al partner (tipo
69, per intendersi) poiché il pene eretto ha un andamento obliquo ed
ascendente con un'angolazione di 45 gradi che risulta incompatibile con
quello della gola che invece ha un andamento discendente e verticale.
Qualora si praticasse la fellatio in posizione stante (per esempio
inginocchiati), è indispensabile flettere il pene eretto del partner
per portarlo almeno in una posizione orizzontale.
L'Irrumatio
La pratica dell'irrumatio è simile alla fellatio ma comporta la
penetrazione della bocca come orifizio passivo, rendendo la persona
penetrata passivamente coinvolta, ossia con poco controllo sull'atto.
Cunnilingus
La vulva, in particolar modo il clitoride, viene baciata
e leccata. Anche l'ingresso della vagina può essere stimolato con la
lingua. Per alcune donne il cunnilingus, specialmente se ricevuto da un
partner allenato, è molto più efficace della penetrazione nel portarle
all'orgasmo.
Alcune persone ritengono che mormorare durante il cunnilingus (od anche durante la fellatio) aumenti la soddisfazione della partner. Il comico Sam Kinison, suggerì in un numero di cabaret, di disegnare con la lingua lettere dell'alfabeto durante il cunnilingus. Lo spunto ironico è stato ripreso anche dall'italiano Daniele Luttazzi, che parla di polinomi. Ma soprattutto é stato utilizzato nel film Cruel Intentions nel quale Ryan Phillippe seduce ed inizia al sesso una giovanissima Selma Blair recitandole l'alfabeto.
L'odore, a volte pungente, del sesso della partner può risultare
gradito ad alcuni (una pratica consiste nel respirare tali odori) ed
infastidire altri. Una corretta e tempestiva igiene intima, in ogni
caso, del resto suggerita dal buon senso in qualsiasi tipo di rapporto
sessuale, può evitare la formazione di odori sgradevoli, che in
generale sono da attribuirsi alla presenza di batteri e alla
decomposizione di tessuti e secrezioni.
Il Facesitting
Il facesitting (letteralmente 'sedersi sulla faccia') è una
forma di cunnilingus o anilingus in cui chi lo riceve ha un ruolo
attivo e si siede sul viso della persona che lo offre, premendolo coi
propri genitali o con il proprio sedere. Come nell'irrumatio, la
persona che offre il sesso orale durante il facesitting ha un ruolo
esclusivamente passivo.
Sessantanove
La posizione del 69 fra due donne
Il sesso orale può essere eseguito da entrambi i partner allo stesso momento, nella posizione del 69. La posizione è così chiamata perché il numero sessantanove
richiama da un lato la forma delle cifre 6 e 9 simili a persone
stilizzate, e dall'altro suggerisce una loro posizione affrontata e
reciprocamente inversa.
Il
sesso orale reciproco e contemporaneo è considerato da taluni di
particolare soddisfazione per la sua profonda valenza ideologica, in
quanto rappresenterebbe un momento alto di reciprocità partneriale,
durante il quale il piacere viene vissuto da entrambi i partner non
solo in contemporanea, ma al tempo stesso come una donazione ed una
ricezione. Per altri invece (che semmai lo vivono esclusivamente in
senso fisico), il piacere dato e ricevuto al tempo stesso non è
particolarmente gradito, in quanto non permetterebbe di concentrarsi –
e quindi di vivere intensamente – né sull'uno né sull'altro piacere,
preferendo pertanto che i momenti di donazione siano alternati ai
momenti di ricezione del soddisfacimento sessuale, senza mai farli
coincidere; dunque di fatto evitando il 69
Le posizioni che si possono assumere durante un 69 sono: quella in
cui entrambi i partner sono affrontati stando distesi su di un fianco;
oppure quella in cui uno dei due si dispone sopra l'altro.
Nella posizione distesi sul fianco, il sesso orale può avvenire in
modo statico (nel qual caso la stimolazione reciproca avviene
soprattutto con la lingua o con le labbra); oppure in modo dinamico,
quando i movimenti ritmici del bacino dell'uno o di entrambi i partner
rendono il rapporto orale simile ad un coito (nel qual caso la
stimolazione è data soprattutto dal fondo della bocca e dalla gola).Nella posizione in cui uno si pone sopra l'altro, è possibile
scegliere fra quella distanziata e quella ravvicinata. In entrambe è
necessaria una buona intesa fra i due partner ed una grande attenzione
dell'uno verso l'altro.
- Nella posizione distanziata, un partner (in genere l'uomo) si pone
in ginocchio poggiando le mani a terra (“alla caprinaâ€), mentre l'altra
persona gli si distende al di sotto supina. Se non vi è una sufficiente
intesa fra le due persone, la suzione del pene da parte della persona
supina risulterà alquanto faticosa e spiacevole, tanto per l'eccessiva
altezza a cui esso si troverà situato, quanto per lo spazio troppo
angusto esistente fra le gambe, obbligandola ad uno sforzo
supplementare di sollevamento della testa, sia che voglia avvicinarsi
in modo statico che in maniera ritmica.
- Un'intesa perfetta fra le due parti è invece indispensabile nella
posizione ravvicinata. Infatti, mentre la persona supina è
immobilizzata dal corpo del partner che le è disteso sopra, essa
rischia di venire soffocata dall'immissione del pene nella sua bocca
che le ostruirà ogni via di respirazione. Diversamente, una grande
soddisfazione vi può essere in questa posizione per entrambi i partner
quando la grande attenzione verso l'altro ed una piena intesa reciproca
porterà dapprima la persona in posizione dominante a farsi guidare dal
partner sottostante sia nel ritmo di penetrazione da assumere (che
dovrà tenere conto del ritmo di respirazione della persona
sottostante), sia riguardo la profondità massima possibile di
immissione del pene (oltre la quale vi sarebbe l'istintivo riflesso faringeo
di rigetto); e poi assumendo queste modalità e limiti concordati
insieme (semmai tacitamente, con piccoli gesti) per dare avvio ad un
pieno, soddisfacente, intensissimo rapporto orale, molto coinvolgente
per la sua completezza ed armonia.
Mormoratore (Hummer)
Chi riceve la fellatio o il cunnilingus può trovare piacevole se chi
esegue queste pratiche mormora o canta durante l'atto. Questo
effettivamente rende la bocca come un vibratore, anche se diversamente da un vibratore meccanico la bocca ha un lubrificante incorporato (la saliva). Un effetto simile può essere ottenuto posizionando un piccolo ma potente vibratore sotto la mascella,
facendo vibrare la lingua, cosa che può essere molto piacevole se fatta
in piccole quantità, ma può portare all'insensibilità di entrambi i
partner se usata eccessivamente.
Anilingus L'anilingus, detto anche rimming o rimjob, consiste nello stimolare
l'ano con la bocca e la lingua. Tale pratica può essere gradita sia
dagli uomini che dalle donne, in considerazione della identica sensibilità dell'ano in entrambi i generi sessuali.
Auto-stimolazione orale
Auto-fellatio
È il sesso orale praticato da un uomo su sé stesso: una forma di
masturbazione che consiste nello stimolare il proprio pene con la
propria bocca e lingua. In realtà, è un atto che alla stragrande
maggioranza degli uomini risulta impossibile; infatti non riesce se non
vi è la giusta combinazione di un corpo snello, di una notevole
flessibilità della spina dorsale, e di una sufficiente lunghezza del
pene, necessari per compiere questo atto.
L'auto-fellatio (selfsucking in inglese), laddove ricorrano
questi requisiti, può essere eseguita in diverse posizioni: stando in
piedi, stando in ginocchio, da seduti, oppure distesi supini. Di fatto
si distinguono sostanzialmente due posizioni: la posizione “a Câ€, e la
posizione “a Xâ€.
La posizione “a C†è la più frequente, e consiste semplicemente nel
flettere il torso in avanti, fino a raggiungere il proprio pene con la
bocca. Raramente essa viene eseguita stando in ginocchio (per la
consistenza delle cosce che urtano contro le costole inferiori), ed
ancora meno stando in piedi (postura più faticosa). La maggior parte
delle persone capaci di auto-fellatio la eseguono: stando seduti su di
una superficie piana (a terra o su di un letto) e divaricando le gambe;
stando seduti su di una postazione rialzata (una sedia, uno sgabello,
ecc.) nel qual caso vi è il vantaggio della spinta dei piedi che
permette un ulteriore avvicinamento del bacino; ed infine da una
posizione supina, stando sdraiati a terra o su di un letto e buttando
all'indietro le gambe come a voler fare una capriola all'inverso.La posizione “a X†è la più difficile di tutte e richiede una
estrema flessibilità, da veri e propri artisti circensi. È una
posizione “a C†dove però il corpo viene ulteriormente flesso (diremmo
oltre i 180 gradi), da risultare come arrotolato su se stesso. È
possibile eseguirla solo stando supini e buttando le gambe
all'indietro, facendo emergere fra le cosce prima la testa e poi tutto
quanto il torso e le braccia, ed infine bloccando le gambe rivoltate
indietro facendole passare sotto le proprie ascelle. In questa
posizione il mento viene a trovarsi ad altezza dei testicoli.
Esistono, sparse nel mondo, associazioni di cultori
dell'auto-fellatio (molte delle quali rintracciabili su internet). In
genere esse invitano ad una grande prudenza e cautela nell'eseguire
questa pratica, poiché per chi non è predisposto, tentativi frettolosi
e maldestri potrebbero portare a gravi danni alla colonna vertebrale [3].
La pratica dell'auto-fellatio offre diverse curiosità:
Una leggenda metropolitana, probabilmente fondata sulla risaputa intensa attività erotica del poeta Gabriele D'Annunzio,
ha attribuito a questo personaggio l'uso dell'auto-fellatio, resa
possibile in seguito ad una operazione per la quale egli si sarebbe
fatto asportare due costole.Un fotografo di professione, ha fatto dell'auto-fellatio il motivo
ispiratore per le sue foto artistiche. Immagini in bianco e nero o a
colori lo ritraggono nelle più svariate posizioni, dove risalta
nettamente il suo interesse per la forma e per le linee di contorno,
associati ad effetti chiaroscurali e di luminosità ricercati e
decisamente raffinati[4]Sull'isola di Bali
gli indigeni vendono ai turisti delle sculture in legno scuro (in
genere piccole come una castagna; ma ve ne sono anche di dimensioni più
grandi che raggiungono un'altezza fino a 20-30 cm circa) che ritraggono
un uomo corpulento a torso nudo vestito solo di un perizoma, seduto con
le gambe incrociate, e con la testa abbassata fino a nascondere il viso
nel suo grembo; il viso è incorniciato da una zigrinatura di dieci
tacche, che quindi dovrebbero corrispondere alle dieci dita con le
quali si coprirebbe gli occhi. Secondo alcuni il personaggio sarebbe Budda,
secondo altri invece una divinità indu o malese. Quando si interrogano
i locali al riguardo, le persone non vogliono pronunciarsi, forse per
pudore oppure perché riguarda un loro aspetto religioso. Infatti pare
che a Bali esista una setta segreta i cui aderenti praticherebbero
l'autospermofagia, esaurendo così in se stessi il loro ciclo vitale.
L'auto-fellatio
L'auto-cunnilingus
Auto-cunnilingus
L'auto-cunnilingus è l'auto-stimolazione orale della vagina. Solo una piccolissima parte delle donne riesce ad eseguire questa pratica sessuale.
Auto-anilingus
L'auto-anilingus è l'auto-stimolazione orale dell'ano. Pochissimi uomini e donne riescono ad eseguirlo.
Questioni sanitarie
Il liquido seminale contiene acqua, piccole quantità di sali minerali, proteine e zuccheri. Essendo una sostanza leggermente basica,
può avere un gusto amaro o salmastro a seconda dell'alimentazione della
persona; tuttavia, come tutti i fluidi sessuali maschili e femminili,
non è dannoso per chi sugge, se non per quanto riguarda eventuali malattie sessualmente trasmissibili.
Alcune leggende metropolitane descrivono il liquido seminale come nutriente e ricco di proteine;
ciò è vero solo in minima parte, dato che solitamente la quantità di
liquido seminale eiaculata è modesta e contiene meno del 5% di proteine.
Nel praticare il sesso orale, alcuni esagerano nel mordere i
genitali o nel graffiarli coi denti. Se il sesso orale viene eseguito
con molta veemenza è possibile provocare danni o abrasioni sia agli
organi genitali sia alle mucose orali.
Malattie sessualmente trasmissibili (MST o MTS)
Vi sono molte malattie trasmissibili tramite rapporti orali:
il virus dell'immunodeficienza umana HIV
di cui esistono due tipologie: la più diffusa è l'HIV-1, mentre l'HIV-2
è prevalente in Africa. Trasmissibile attraverso le secrezioni
(vaginali o lattee) ed eventuali tagli nella bocca o in prossimità di
essa;il virus del papilloma umano che genera il condiloma, delle verruche che si localizzano sul pene, nell' ano, o nelle mucose vaginali dove possono causare il carcinoma della cervice;l' herpes simplex
o labialis, di cui si conoscono due tipi di virus: l' HSV-1 che produce
una infezione non genitale; e l' HSV-2 che è la causa principale
dell'infezione genitale e neonatale. I pareri non sono univoci, ma
diversi studiosi ammettono che il virus può essere trasmesso dalle
regioni orali a quelle genitali e viceversa, durante il sesso orale;il virus di Epstein-Barr, nella trasmissione della mononucleosi infettiva tramite la saliva;il Cytomegalovirus, altro sierotipo della famiglia degli herpes virus.Altre malattie virali trasmissibili sono l' Epatite virale A e l' Epatite virale B.
Anche alcuni parassiti possono generare patologie trasmissibili, ad esempio:
il Trichomonas vaginalis, un protozoo flagellato, trasmissibile durante l'atto sessuale, in grado di colonizzare le pareti vaginali;batteri, tra i quali il più diffuso soprattutto a livello maschile, è il Neisseria gonorrea (gonococco) che provoca la gonorrea
quando infetta le pareti dell'uretra, generando risposta infiammatoria
e secrezioni purulente associate a dolori o bruciori durante la
minzione.Altri batteri collegati a patologia trasmissibile sono i Treponemi, di cui l'agente eziologico della sifilide,
con penetrazione della mucosa e formazione di ulcera non dolorante, e
nelle fasi tardive provoca rush cutaneo e papule diffuse dovute alla
risposta infiammatoria ed immunitaria.
Tutte queste malattie possono essere evitate con l'uso del
preservativo, sia quello tradizionale che quelli appositamente
progettati per il cunnilingus. Questi ultimi possono in ogni caso
essere sostituiti dall'uso di una qualsiasi barriera in lattice (ad es.
un preservativo tagliato) o anche da una semplice pellicola
trasparente, frapposta fra la bocca e i genitali femminili.
Curiosità
Gli esseri umani non sono gli unici animali a praticare il sesso orale. Infatti questa usanza è stata osservata sporadicamente anche nei bonobo (Pan paniscus), primati affini agli scimpanzé,
i quali sono soliti utilizzare il piacere sessuale come base per i
rapporti sociali all'interno del gruppo, ad esempio per la condivisione
del cibo o per fare pace dopo un litigio.
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16 years ago
admin,
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Un altro incantesimo riuscito alla perfezione..
"Rotta per casa di Dio...stiamo volando alla festa...rotta per casa di Dio e siamo già con la testa...e le troveremo già a 90° gradi e noi...con il plug anale e noi...ce le tromberemo per tutta la notte"...ecco con la colonna sonora rivisitata degli 883 una delegazione Gangbangbologna si lanciava un venerdi sera in direzione bassa modenese dal leggendario Merlino.Merlino conosciuto nell'ambiente per le sue feste orgiastiche,ricche di artifizi,cambi di scenario e personaggi...vera icona in questo mondo pirotecnico e trasgressivo.Che onore presenziare anche se non tutti noi del gruppo,alle sue celebrazioni festaiole.Così Davide,Tony e Francesco veramente rotta per casa di Dio bazzicando posti sconosciuti ai più come Cavezzo,Bomporto,Sorbara...con quella meta,il castello del mago Merlino.Laggiù si tengono i riti carnali più forti e potenti e anche noi volevamo respirare quella magica sensazione delle sue serate...e come suoi aiutanti di una sera eravamo stati chiamati e non potevamo mancare all'appello.Forse troppo emozionati e troppo sul pezzo che eravamo anche troppo in anticipo.Sosta in apposito luogo di ricovero con un Tony rinfrancato dalla cura Rizzi anche noi "bolognesi" nel nostro piccolo cerchiamo illusioni e artifizi al normale scorrere dell'esistenza.Arriviamo con orario più consono sotto al Castello.Rimaniamo in attesa.Nel metre nel piazzale vediamo altri valorosi cavalieri gironzolare con agitazione.Sono cavalieri come noi,andiamo a stringere amicizia.Ecco il via libera...si aprono le porte del regno di Merlino...come il mondo incantato si apre lo scenario con una bella cula a 90° gradi riposta su un giaciglio...noi proseguiamo il cammino e troviamo in un altro ambiente una vogliosa sola nel letto...In questo primo momento saremo noi di Gangbangbologna a prendersi cura di lei...portandola al massimo dell'eccitazione e godimento...Davide tranquillizza...,Francesco convince e Tony penetra...penetra con vigore,forza tanto che siamo costretti a tenere la puledra,vuole scappare alla punizione anale che la aspetta.Ma non riuscirà a sfuggirci.Gli artifizi solo paventati eccoli che si manifestano.Da non so dove arriva una bionda spumeggiante portata al gunzaglio come una cagnetta nervosa e pervertita....,Merlino la cinge con una strumentazione di tortura e godimento...vediamo le sue nudità alla mercè di ogni cavaliere...lei aperta con le gambe spalancate...,a turno entriamo in lei,sentiamo i suoi spasmi la sua eccitazione primordiale...è bendata non sa quale cazzo di quale individuo la sta penetrando o deflorando...i liquidi goduriosi che emana il suo sesso hanno lubrificato ogni canale rendendolo via preferenziale di godimento...La tensione raggiunge livelli altissimi quando questa cagnetta viene ricondotta a 4 zampe nell'ambiente sottostante...si sente i colpi assestati di una frusta o qualcosa che lascia sul suo corpo segni inequivocabili di punizione...Ancora in balia dei cavalieri che se la ripassano per bene...Il rito magico prosegue per ore...si ode quel melodioso lamento femminile di trasporto intervallato anche da qualche momento maschile...Le damigelle vengono tenute per qualche ora dalla comitiva dei cavalieri.Nessuno sa o può solo immaginare questi fenomenali momenti magici del mago Merlino.Illusione o realtà?.a voi la sentenza...
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6 years ago
Gangbangbologna2018,
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Erotismo
Erotismo
Fernande - foto di Jean Agélou (1878-1921)
La parola erotismo, da Eros, divinità greca dell'amore, indica le varie forme di manifestazione del desiderio erotico che ci attrae verso qualcuno o qualcosa.
Secondo Platone (Simposio), nel momento in cui ne sentiamo la mancanza (desiderium in latino), l'oggetto erotico ci attira verso di sé con la forza di una calamita. Nella teoria freudiana, invece, il desiderio erotico è concepito come libido, ovvero come un impulso fondamentale che muove l'essere umano verso la ricerca del piacere. L'oggetto erotico, quindi, in questo caso è investito eroticamente come potenziale fonte di soddisfazione della pulsione.
Si può pertanto provare attrazione erotica, spirituale e fisica insieme, per una persona dell'altro sesso o del proprio, ma anche per la sua rappresentazione (vedi ad es. la leggenda della statua di Pigmalione).
L'erotismo può altresì esplicitarsi in forme e attività non
direttamente connesse al suo appagamento concreto, ovvero mediante l'immaginazione o la fantasia. In questi casi esso può concretizzarsi in veri e propri prodotti artistici o intellettuali, come la fotografia, la letteratura, il cinema, la pittura, etc.
Va distinto l'erotismo dalla pornografia:
nell'erotismo infatti è importante e rilevante la presenza di un
vissuto emotivo, laddove la pornografia si caratterizza per la netta
separazione fra la sessualità, esibita nella sua crudezza, e il sentimento amoroso, che ne è perlopiù escluso.
Esiste una copiosa letteratura erotica scritta in genere da e per gli uomini (anche le poche donne che ne scrivono, si rivolgono in genere ad un pubblico maschile);
negli ultimi anni si è assistito tuttavia al crescere dell'interesse
femminile per questo tipo di letteratura, probabilmente in relazione al
mutamento dei costumi (liberazione sessuale) avvenuta a partire dalla seconda metà del Novecento nella cultura occidentale.
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16 years ago
admin,
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Viola la peccatrice...espiazione a suon di cazzi...
"Ti fidi di me...lo sai che sei una porca depravata...sei venuta qui per espiare le tue colpe di peccatrice..."Prendo la mano di Viola...apro la porta che conduce nei sotterranei del palazzo e la conduco giù nel nostro inferno...Enrico,il compagno,ci segue...Viola nelle mie mani di gran sacerdote della depravazione...sento le sue vibrazioni di eccitazione e timore...,siamo estranei e sconosciuti...solo il compagno è stato filtro per lo svolgimento di questa serata...Io sono la sua estensione..è presente ma lascia fare...Scendiamo le scalinate...armonioso il tacco che si infrange sul gradino...ogni tacchettio mi giro guardo Viola e la sfido visivamente per vedere i segnali equivocabili sul suo volto...In quei 30 gradini percorsi ho percepito curiosità,preoccupazione e un crescente e irrefrenabile desiderio...Siamo arrivati alla porta...mi sono fermato frontalmente a lei ho preso la benda e l'ho calata sul suo volto..."Bene cara puttanella...ora sei qui nel nostro luogo sacro,sei venuta per avere la tua espiazione...sei pronta?".Viola: "Non lo so..."Davide: "Lo capirai ben presto troietta !"E con questa ultima perentoria frase ho aperto la porta del nostro inferno.Buio...solo tante candele illuminate...una musica liturgica in sottofondo...Viola ha allungato le mani come a cercare un senso,uno cognizione dello spazio...io sono arretrato dietro di lei e materialmente le ho fatto fare quei passi che la portavano all'interno...Io e Enrico eravamo ben consapevoli che li dentro erano presenti 6 sacerdoti pronti a venire fuori per incominciare il processo di punizione della giovane peccatrice...lei no invece...ancora sentiva le nostre presenze dietro di lei...ma il rito prevedeva che la puttanella avesse iniziale timore per questo portata in posizione centrale nella stanza,ci siamo pure noi allontanati lasciandola quindi bendata la così da sola...Passati qualche minuto e abbiamo goduto nel vedere quel suo crescente smarrimento nel non sapere cosa sarebbe precisamente capitato...la puttanella cercava cazzi ma poteva subire la punizione di una bella frusta...Ho assaporato il momento opportuno per ripresentarmi sulla scena..."Bene cara vogliosa peccatrice se sei qui ti sei voluta sacrificare al nostro gruppo...ora sarai la nostra troia di questa sera...entrate fratelli..."E da ogni angolo del locale eccoli 6 confratelli uscire e accerchiare la giocane Viola che bel presto si è sentita sei presenze maschili a cerchio..."La puttanella è stata fatta inginocchiare e ad ogni sacerdote è stato oralmente interrogato...presa e rialzata stata condotta nella camera penetrata con vigore...Godeva la puttanella...il rito è proseguito sempre con più intensità...Viola punita e scopata...la punizione si è tramutata in godimento assoluto in una sorta di rito magico...i suoi schizzi di piacere testimoniavano che il rito di punizione si stava trasformando in rituale di piacere...I sacerdoti hanno continuato per ore prendendosi ogni pertugio della donna che si lasciava fare vinta dalla forza dei valorosi sacerdoti...Portata,esausta e basgnata nuovamente nel centro del'ambiente ha sentito esplodere schizzi caldi di 7 uomini dentro la sua bocca...
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6 years ago
Gangbangbologna2018,
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Penetrazione
Penetrazione sessuale
La penetrazione sessuale consiste, comunemente, nel
compimento fisico dell'unione sessuale fra due o più soggetti. Nel caso
di coppia eterosessuale, tale atto consiste nell'inserimento del pene nella vagina; si parla altresì di penetrazione sessuale anche nel caso di coppia omosessuale ovvero di coppia eterosessuale dedita al sesso anale; in questi casi la penetrazione consiste nell'inserimento del pene del soggetto attivo nell'ano del soggetto passivo.
Meno propriamente, il termine penetrazione può essere usato anche per descrivere il sesso orale, ovvero per la masturbazione intesa come introduzione di dita o delle mani (fisting) nella vagina o nell'ano.
Quando si parla di penetrazione sessuale ci si riferisce, infine,
anche al "sesso con oggetti" che viene praticato, ad esempio, tramite plugs, dildos o vibratori,
e quindi, in genere, all'inserimento di qualsivoglia oggetto o parte
del corpo all'interno di uno qualsiasi degli orifizi del corpo maschile
o femminile, accompagnata da sensazioni di piacere e di eccitazione sessuale.
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16 years ago
admin,
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Un massaggio a 4 mani è...
Un massaggio a 4 mani, ispirato al massaggio tantra, è tradimento?Ecco, questa era la domanda che Carlo, il marito, mi fece al telefono. La mia risposta non si fece aspettare: Dipende. Per esempio, se il marito è consapevole o presente può essere un'esperienza appagante anche per lui. Anzi talvolta si arriva ad un'intensa eccitazione del marito a vedere la moglie nelle mani di un altro uomo o, come in questo caso, di un uomo e una donna.Ah, si. Ho letto di cose simili in un sito che parlava di come un marito può vivere da cuckold il proprio matrimonio..., beh, e come funzionerebbe?E' semplice, io e F. arriviamo con lettino e oli da massaggio e ci si mette dove avete uno spazio tranquillo in casa...il resto, i dettagli del rituale si possono definire anche al momento. Quello che chiedo è solo chiarezza e rispetto reciproci. Nessuno è tenuto a fare cose che non vuole, e i limiti devono essere definiti prima del massaggio. Anzi, chiediamo al marito di far firmare prima alla moglie una liberatoria di consenso al massaggio a 4 mani.Ah, come sei formale!Vero, ma non vorrei mai che il gioco fosse solo nella testa del marito...e la moglie e noi ci trovassimo in una situazione a dir poco imbarazzante.Ah,haha vero...Credo che si possa fare, ma potrei invitarti in hotel invece che a casa nostra per il massaggio? E puoi dirmi di più di come si svolge?Casa od hotel per noi è uguale, non chiediamo soldi ma neanche li vogliamo spendere, e riguardo a come funziona....che dire? Ogni esperienza è diversa ma ti racconto qualcosa del massaggio di settimana scorsa, anche se in quel caso ero da solo e la cosa era una sorpresa regalo per la moglie, così riesci ad avere un'idea di come può essere...Con il marito ci si era accordati il giorno prima con whatsapp per andare in casa prima di cena, appena lei tornava dal lavoro di cassiera. La moglie sapeva del massaggio ma non sapeva che era quella la serata dedicata e trovò il marito ad accoglierla a casa sulla porta...per dirle che avevano ricevuto un invito e di andare subito a far la doccia ...che lui, nel frattempo, le preparava i vestiti da indossare e che non doveva truccarsi ma solo controllare di essere totalmente depilata. Appena sotto la doccia, Carlo mi conferma di salire in casa e preparare il setting per il massaggio.Quando la moglie finisce la doccia, il marito le fa mettere un paio di tacchi, la benda e la porta nuda per mano nel salotto dove avevo allestito per il massaggio e si sentivano profumi e musica di sottofondo. Una volta entrati, le dice:Ecco ora ti lascio nelle mani del massaggiatore...Ed io prendendole la mano,piacere, io sono Paoloe guidandola verso il lettinoprego..accomodatiL'ambiente era profumato, la musica piacevole e la temperatura perfetta così con un sospiro la moglie di Carlo si siede sul lettino e togliendosi le scarpe, si lascia andare sdraiandosi sulla schiena, totalmente nuda..esposta allo sguardo e nelle mani di un estraneo.Sia lei che il marito in quel momento desiderano solo scoprire come lei potrà godere di questa esperienza totalmente nuova.A quel punto anche io mi spoglio e comincio ad avvicinarmi per sentire l'odore della sua pelle e permetterle di sentire il mio.Lei mi chiedeCome mi dovevo mettere? Va ben cosi?chiede un po' timidamente.Stai pure così, rilassati e lascia che sia io a muovere il tuo corpo. Ti puoi affidare a me ora?e nel dirlo, vado nella parte del lettino opposta alla testa e delicatamente le prendo i piedi e muovo le sue gambe come per aprirle un pò e sentire se è pronta a lasciarsi andare completamente.Lei lascia che io cominci a governare il suo corpo, come se avesse capito che solo cosi potrà avere il massimo del piacere da questa esperienza.Ecco ora ilcontrattoè fatto, la liberatoria era solo un proforma..il senso vero dell'incontro sta in questo lasciarsi andare e nel mio prendere la responsabilità di governare quel corpo attraverso un'esperienza di piacere fisico e mentale.Il massaggio inizia, le mani sanno come fare e i sospiri non tardano ad arrivare sotto gli occhi del marito...Che ne dite, il marito si sentirà tradito?
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5 years ago
cptantrami,
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esperienza omo, spiaggia gay tenerife
Come ogni giorno, al mattino mi sono recato nella parte gay della spiaggia di La Tejita a Tenerife, nella zona cespugliosa ove vi è la possibilità di prendere il sole all’interno di uno dei piccoli bunker in muretti di pietra che sono disseminati a margine della spiaggia. Messomi nudo dopo un po’ nel bunker poco distante al mio, si è installato un bel uomo di mezza età (55-60), longilineo, completamente depilato e con il capo totalmente rasato. Ha steso la sua asciugamano e poi in piedi ha cominciato a irrorarsi il corpo con un diffusore di acqua accarezzandosi la pelle con la mano. Mi aveva notato e vedendo che avevo il mio sguardo su di lui, si è posto di profilo facendomi vedere che piano piano il suo membro si ingrossava…..a quella vista mi sono messo pure io ad accarezzarmi lentamente tra le gambe..continuavamo a osservarci e ad accarezzarci…lui in piedi..io seduto…ad un certo punto con un gesto del capo e della mano mi ha invitato a prendere posto accanto a lui; ho preso la mia asciugamano, l’ho affiancata alla sua e mi sono seduto..davanti a me questo maschio sublime..rasato ovunque e sempre più eccitato…era tedesco…..si è seduto accanto a me accarezzandomi il viso..ho cominciato ad accarezzare il suo.. a baciarlo sul capo completamente calvo….poi le nostre labbra..dolcemente si sono avvicinate..le nostre lingue hanno miscelato la nostra saliva di uomini mentre ci abbracciavamo sempre più teneramente accarezzandoci ovunque….distesi, con la bocca sono sceso sui suoi capezzoli…le sue mani tra i miei capelli…era tutto di uno spontaneo e gradevole immenso..essere al sole nudi…con un uomo accanto da baciare e accarezzare, in una zona frequentata solo da omosessuali nudi…mi pareva di sentirmi in paradiso…mi eccitavo a essere omosessuale..ad avere accanto un omosessuale con il quale condividere i propri desideri….distesi fianco a fianco di lato ce lo siamo baciato reciprocamente, accarezzandoci i testicoli, entrambi consci del prezioso, tiepido e cremoso succo di maschio che vi era all’interno. Poi ho chiesto se poteva anche girarsi sul ventre…e ho cominciato ad accarezzargli la schiena ..baciargliela..a mordergli piano i lobi delle orecchie….poi sono sceso….con le mani ho aperto quelle natiche sode e miei occhi si sono posati sul suo ano completamente liscio....non ho resisto…ho cominciato a baciarglielo..a leccarglielo…finalmente potevo dare sfogo ad uno dei miei sogni repressi..leccare un maschio nella sua parte più intima, avere con lui il massimo dell’intimità…capire quanto è bella la parola culo riferita ad un uomo…mi ha chiesto di accarezzarlo anche dentro con le dita..piano piano..ho messo un ditino…l’ho tolto e facendomi guardare da lui me lo sono messo in bocca…poi piano piano..due dita…poi in bocca di nuovo e poi ci siamo baciati….si era instaurato un feeling eccezionale..lui mi sentiva e io lo sentivo….aveva un cazzo di lunghezza normale..ma di notevole diametro…come ho sempre gradito…mi piace sentire il palato completamente a contatto con la pelle del pene, quando un uomo mi sta venendo in bocca, sento ancora di più pulsare il suo membro se il diametro è notevole e dietro, per me, è più lo spessore che conta che non la lunghezza, sin da quando, adolescente, amavo sodomizzarmi con zucchine enormi stringendogli il più possibile in mio ano attorno una riuscito a farle penetrare. Ci siamo poi amati in un meraviglioso 69 con io sopra, le sue dita e la lingua lungo il mio culetto...a un certo punto sono scivolato verso i suoi piedi baciandogli e leccandogli le dita...non vi era nulla in lui che non desiderassi...La mancanza di conoscenza ci ha poi fatto venire masturbandoci...entrambi non aveva profilattici..ripromettendoci però che la prossima volta si sarebbe agitato dentro il mio corpo con il suo grosso calibro….dopo siamo rimasti abbracciati al sole..dandoci ancora dei bacini e accarezzandoci, parlando di noi..di cosa facevamo, da dove venivamo, ecc..ecc...Ad un certo punto si è alzato dicendomi che doveva andare a fare pipi..nei cespugli...non ho resistito ad un altro mio desiderio: gli ho detto che mi sarebbe piaciuto farmela fare addosso, sul viso e in bocca ...da lui. Mi ha risposto ben volentieri! E tra i cespugli inginocchiato di fronte a quell’uomo mi sono fatto irrorare del suo secondo succo di maschio su tutto il corpo...e in bocca; con mio stupore mi ha chiesto di baciarlo...poi ci siamo tuffati in acqua nella vicina spiaggia. E’ stata un’altra meravigliosa sensazione...la pipì di un uomo..di un maschio..per me...mmmmm..esperienza deliziosa che allo stesso tempo mi ha fatto sentire gay e cagna di quel maschio divino...La storia è poi continuata per tutto il periodo di vacanza e finalmente siamo arrivati a rapporti completi. A lui piaceva farlo anche indossando tacchi a spillo, calze nere e giarrettiere…...mmmmm…..era una meraviglia e di un sexy sublime in quella tenuta...calvo completamente...depilato...con la sua muscolatura di maschio in tacchi alti... ma narrare tutto potrebbe diventare lungo e noioso. Spero che sin qui la mia storia sia piaciuta. Dal quel giorno ringrazio sempre più il cielo di essere anche attratto dagli uomini...anzi..le donne mi dicono sempre meno e non vedo l’ora di tornare dal mio Horst...questo è il suo nome..ci sentiamo via whatsapp ogni giorno..ed entrambi abbiamo il desiderio di stare assieme il più possibile...
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5 years ago
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La casa in campagna (la svolta)
Giugno 2021,Riesco finalmente a organizzare un pomeriggio con il mio Padrone nella casa di campagna,allora mi preparo di tutto punto per farmi trovare bella e femminile come piace a lui.Lascio il cancello del vialetto aperto per facilitargli l’accesso in macchina e mi posiziono per il suo arrivo.Lui arriva e mi trova inginocchiata, con le mani ammanettate dietro la testa, collare con guinzaglio,la gabbietta al mio inutile cazzetto, plug nel culo e occhi bendati.Senza dire una parola mi accarezza il viso, mi bacia sulle labbra e mi ficca la lingua in bocca per trovare la mia.Mi fa aprire la bocca e fa colare la sua saliva dentro…Si prende il tempo che gli serve per spogliarsi e prepararsi come crede,per farmi quello che gli passa per la testa,si avvicina a me e mette il tuo meraviglioso cazzo ancora barzotto nella mia bocca.Inizio a succhiarlo, ma vengo fermata…Lo tiene fermo, si gode il calore delle mie labbra e della mia lingua.Lo tira fuori, mi sputa in bocca e lo rimette dentro.Quindi inizia a pisciare intimandomi di non perderne una sola goccia.Appena finito, sento il suo cazzo gonfiarsi e allora inizia a scoparmi la bocca come fosse una fica.Affonda il suo meraviglioso cazzo fino in gola, fino a farmi piangere, ignorando i conati di vomito…Mi schiaffeggia, mi sputa in faccia, mi sculaccia…Mi maltratta come una cagna disubbidiente.Si impone come fa un vero Padrone con una schiava senza valore, come piace a me.Fino a svuotarsi le palle nella mia gola.Io ingoio il tuo dolce nettare, è inevitabile.Nel frattempo il mio inutile cazzetto ha sbrodolato una quantità immensa di umore senza avermi dato un orgasmo eil grosso plug è sfuggito via dal mio sfintere.Vengo obbligata a ripulire il pavimento con la lingua e nel frattempo mi rificca il plug nel culo dopo averlo ispezionato bene con le dita.Lo spinge in fondo e lo estrae. Senza delicatezza.Capisco che ha ancora voglia di usarmi e il pomeriggio è ancora lungo……Dopo essersi svuotato i coglioni nella mia bocca e divertito un po’ con il mio culo e il plug,sento il Padrone armeggiare con il cellulare e capisco che sta scambiando messaggi con qualcuno, ma non oso chiedere e lui non si sbottona.Io sono ancora bendata e ammanettata e non mi rendo conto al 100% di cosa mi succede intorno.Succedeva, a volte, che invitasse qualcuno di sua conoscenza a divertirsi con me in sua presenza…Ma mai è successo che qualcuno arrivasse a giochi iniziati.In ogni caso la cosa non mi preoccupava e anzi ero anche eccitata dall’idea,perché al di fuori del gioco, eravamo anche in ottimi rapporti di amicizia e conoscevamo le rispettive vite, relazioni e fantasie.In ogni caso succedeva spesso che ricevesse messaggi di lavoro e di tanto in tanto controllava e rispondeva.Quindi mi sentivo in una botte di ferro.Sapevo che non avrebbe fatto mai nulla di compromettente nei miei confronti.Si avvicina, mi libera dalle manette, prende il guinzaglio e mentre lo tira a sé dice: “Vieni qua troia, leccami le palle che ho ancora voglia di godere!”Io lo seguo a quattro zampe, in silenzio e alla cieca fino a che lui non raggiunge il divano e si accomoda.Allora inizio a leccargli le palle come ordinato e sento il suo meraviglioso cazzo che inizia a svegliarsi.Allora provo a prenderlo in bocca, ma lui:“Troia, ti ho detto le palle, non il cazzo!"Si fa in avanti e mi da uno schiaffo.“Apri la bocca, schiava!”Mi ficca due dita in bocca e ci sputa dentro.Padrone: “Chi sono io?”Io: “Il mio Padrone”Padrone: “E tu? Chi o cosa sei tu?”Io: “Sono la tua schiava, Signore. La tua cagna”Padrone: “Bene. E chi ti ha detto che puoi prendere iniziative?”Io: “Nessuno, Padrone"Padrone: “Bene, ora riprendi a leccarmi le palle e leccami anche il culo, da brava cagna!”Riprendo il mio dovere e lui continua ad armeggiare al telefono…Dopo qualche minuto mi concede di leccargli il cazzo e anche di succhiarglielo. Io sempre bendata.So che sta scambiando messaggi con qualcuno e credo che abbia anche fatto qualche foto, ma non mi preoccupo.“Insalivalo bene, troia, ché ora ti inculo!”“Sì, Padrone”La saliva gli arriva fino al buco del culo ed è allora che mi invita a mettermi sopra di lui…Seguo il suo invito e mi metto a smorza candela sul suo splendido cazzo che in men che non si dica è dentro di me fino alle palle.Inizia a scoparmi divinamente (come suo solito) e a strizzarmi i capezzolimentre dalla sua bocca escono insulti di ogni tipo…Sono fatta così, più vengo insultata, più mi eccito. E lui lo sa bene!Padrone: “Sei solo una lurida troia! Dillo!”Io: “Sì Padrone, sono una lurida troia, la tua!”Padrone: “Una femmina mancata. Ecco cosa sei! Una vera adoratrice del cazzo!”Io: “Sì Padrone!”Padrone: “Sei la mia femmina e la mia cagna! E di tutti quelli che voglio io!”Io: “Sì Padrone, è vero Padrone!”Nel frattempo sento il rumore di una macchina che si spegne e lo sportello chiudersi…Immagino sia arrivato il complice di turno…Allora il Padrone mi fa alzare e mettere a pecorina ai piedi del divanoPadrone: “A pecora, cagna! Prendi la tua posizione naturale e mentre mi spompini mostra il culo all’ospite che sta entrando!”e poi, rivolgendosi all’ospite: “Accomodati, prendi posto e goditi lo spettacolo di questa lurida cagna!”E rivolgendosi a me: “Vero che sei la mia schiava, lurida cagnetta?”Mi stacco un attimo dal cazzo e “Sì, Padrone, sono la tua lurida cagnetta”Padrone: “Bene, ora facciamo vedere come lo prendi nel culo!”Lui si sposta dietro di me e io mi metto nella giusta posizione per farmi penetrare…Padrone: “Prendi troia! Prendilo tutto nel culo, frocia che non sei altro! Dillo che ti piace il cazzo"Io: “Sì Padrone, adoro il cazzo, sono fatta per dare piacere ai maschi veri!”Padrone: “Brava cagna! Dillo cosa sei davvero!”Io: “Sono un finto maschio, Signore. Una femmina mancata. Un frocio rotto in culo!”Padrone: “Continua!”Io: “Sono solo una schiava, la tua schiava, Padrone!"Padrone: “Guardati cagna… Sei vestita da troia, il tuo inutile cazzo ingabbiato e lo stai prendendo in culo come una puttanadopo avermi già fatto godere e ingoiato tutta la mia sborra e il mio piscio!”Io: “Sì Padrone. Lo so, sono una vera troia!”Padrone: “Che troia che sei! Cosa potrebbe mai pensare la tua Federica se ti vedesse così?” (Federica è la ragazza che frequentavo in quel periodo)Io: “Che sono più troia di lei, Padrone!”Padrone: “Secondo me dovresti dirglielo e farla divertire con un vero maschio, non con un frocio come te!”Io: “Sarebbe bellissimo, Padrone se Federica accettasse… Per me sarebbe meraviglioso essere la schiava di entrambi”Padrone: “E per me sarebbe bello scoparvi insieme e farti vedere come un vero uomo scopa una vera donna come Federica”Io: “Hai ragione Padrone. Io sono un finto maschio e non sono in grado…”Padrone: “Lo so lurida troietta. Me lo dice sempre quando la scopo!”Io: “Cosa?”Padrone: “Sì, troia, hai capito bene. Mi scopo la tua donna da due mesi e quando lei mi ha confessato di sentirsi in colpa,le ho detto che non doveva perché tu sei più troia di lei!”Io: “Sì, come no…”Padrone: “È tutto vero, per questo le ho detto di venire a vedere di persona, oggi”Faccio per staccarmi da lui e girarmi per affrontare l’argomento quando sento una voce a pochi metri da noi,una voce femminile e familiare: “È tutto vero, caro il mio frocetto!”Io paralizzato… ormai avevo capito, ma non avevo il coraggio di togliere la benda dagli occhi…Sento Federica che si alza e i suoi passi verso di me: “Ora dimmi, caro il mio frocetto, è tutto vero quello che ho sentito finora?”Mi toglie la benda, ma non ho il coraggio di guardarla…“Rispondi, frocio di merda! Che lo sei l’ho potuto constatare con i miei stessi occhi, ma è vero che hai ingoiato la sua sborra e il suo piscio? Da quanto va avanti questa storia?”Padrone: “Rispondi frocio!”Federica: “Zitto tu, che con te faccio i conti dopo!”Io: “Sì, diversi anni...”Federica: “Già non ci credevo quando lo stronzo del tuo amico me lo ha raccontato, non ci credevo nemmeno quando ho visto le foto che mi mandava prima,e non ci credevo quando ti ho visto con i miei stessi occhi fino a due minuti fa!”Io: “Fede…”Federica: “Zitto, frocio testa di cazzo! Sei indifendibile! E io che mi sentivo in colpa perché ti tradivo con sto testa di cazzo!”Padrone: “Beh, non ti credere molto diversa da lui! Anche tu ti sei fatta scopare da me..."Io: “Scusa Fede… hai ragione a essere incazzata con me, ma non posso farci niente se mi piace anche il cazzo. Anche se te lo avessi detto, non avresti accettato...”Federica: “Su questo hai ragione, stronzo frocio di merda! Non lo avrei accettato, ma...”Io: “Ma cosa?”Federica: “Ma lo posso capire… L’unica cosa che non capisco è il perché sono così eccitata, oltre che incazzata!"Padrone: “Ammettilo, la cosa ti piace! Altrimenti non saresti venuta per verificare e poi…”Federica: ”E poi cosa?”Padrone: “E poi non mi sei sembrata così sconvolta quando te lo raccontavo. Anzi...”Federica: “…”Padrone: “Sei eccitata, l’hai detto tu! E tu, frocio del cazzo, torna a succhiarmelo, subito!”Io: “Ma…”Padrone: “Senza se e senza ma. Succhiamelo, schiava! Fai il tuo dovere”Resto un attimo perplesso. Che cazzo sta succedendo?Mi ritrovo in intimo da troia (e il pisello ingabbiato) con il mio amico/Padrone che ha fatto lo stronzo perché si è scopato la mia donna dicendoletutto sul mio conto e la mia donna qui incazzata perché la tradisco con un uomo…Stiamo litigando di brutto e lui mi chiede di succhiarglielo!È surreale! Ma sta succedendo davvero?E il Padrone rivolgendosi a Fede: “La situazione è questa, ti piaccia o no. Ora io voglio continuare a divertirmi e sei invitata a non rompere le palle!”Io sempre più incredulo…Padrone: “Il tuo uomo è un rotto in culo, è anche più troia di te. A me piace e a lui piace”Io completamente shockato li guardo entrambi…Federica, rivolgendosi a me: “Hai sentito il Padrone? Fai la brava, dai, schiavetta… fami vedere quanto ti piace il suo cazzo!”Ritorno nel mio ruolo da “femmina” e come ipnotizzata mi avvicino al cazzo del Padrone per succhiarlo davanti agli occhi e all’eccitazione della mia donna.Lei si avvicina a noi per guardare meglio, mi accarezza mentre spompino il Padrone e inizia a solleticarmi il buco del culo.Sembra affascinata dalla gabbietta e rivolge delle attenzioni anche alle mie palle, ma poi torna sul mio buco del culo che inizia a penetrare con le dita.Federica quindi si spoglia e si unisce a noi, prima aiutandomi in un favoloso pompino a due bocche e poi,sotto la guida del Padrone, penetrandomi con il plug mentre io continuavo a succhiare.Padrone: “Vai Fede, rompi il culo al frocio del tuo uomo!”Federica: “Giulio (il Padrone), ma ti sembra un uomo questo frocio di merda vestito da troia?”Giulio: “Hai ragione Fede, è solo una troia rotta in culo, una cagna in calore!”Federica: “Giulio, dovresti vedere come le ho aperto il culo, potrebbe entrarci una mano!”Giulio: “Vai allora, rompila con la mano, anzi, prima fammela fottere altrimenti poi nemmeno la sento!”Allora il Padrone si posiziona dietro di me e Federica davanti.Lui inizia a scoparmi divinamente mentre lei si fa leccare la fica fino a godere.Io ero esausta.Un pompino interminabile e adesso una leccata “violenta” alla fica della mia ragazza. Avevo il collo che non reggeva più.Padrone: “ Fede, vieni qua, voglio che ficchi la mano nel culo del frocio mentre lo inculo!"Fede: “Sicuro? Non è che lo spacchiamo?”Io: “Vai Fede, se sento dolore ve lo dico…”Fede si mette dietro, accanto al Padrone e dopo essersi sputata sulle dita inizia a penetrarmi mentre Giulio mi incula.Inizia con due dita e passa subito a tre…Non crede ai suoi occhi quando inserisce anche il quarto.Federica: “Amore, ma che culo sfondato hai?”Io non ragionavo più, troppo piacere… ero in estasi!Giulio: “Visto? Chi è più troia, tu o lei?”Federica: “Avevi ragione! Ora però togli il cazzo che voglio provare a entrare con tutta la mano…”Giulio tira fuori il cazzo dal mio culo e si sposta davanti a me per farselo succhiare ancora e tenerli larghe le chiappeper favorire il fisting da parte di Federica…Ci ripensa e si posiziona dietro di lei è impegnata a penetrarmi con tutta la mano.Federica: “No! Non in fica! Dopo che l’hai tenuto nel culo di questo frocio non puoi scoparmi in fica…Dopo quello che ho visto e sto vivendo oggi, mi pare giusto che lo prenda in culo anche io”Giulio: “Ti accontento volentieri!”Diamo vita a questo strano trenino in cui il mio Padrone incula la mia donna che a sua volta fista me…Il mio cazzo ingabbiato sgocciola a non finire, Fede gode come una troia e Giulio è felicissimo!Federica non riesce più a reggere quindi tira fuori la sua mano dal mio culo per stare più comoda,Giulio la incula come non ci fosse un domani e io appena mi riprendo mi accingo a togliere la gabbietta dal cazzo pergodermi un po’ la mia donna quando “Che stai facendo, schiava?” è Federica“Tolgo la gabbietta così ti scopo un po’ anche io” rispondo“Non ti permettere!” ribatte lei, insieme al Padrone.“Mettiti sotto e leccami la fica mentre lui mi incula” Continua Fede“E leccami anche i coglioni!” Aggiunge GiulioCapisco che non ho scelta… mi metto sotto e inizio a leccare entrambi fino a quando lui non gode nel culo di Federicaper poi farsi ripulire il cazzo dalla mia lingua mentre la sborra che cola dal culo della mia donna, mi finisce sul collo.Federica si gira e sempre con la fica sopra di me, inizia a pomiciare con Giulio mentre io ho ancora il suo cazzo in bocca…Lentamente si stacca dalle labbra del Padrone e si avvicina alle mie… mi bacia con dolcezza, lascia colare un po’ di saliva nella mia bocca emi dice che è il momento di togliere la gabbietta.Mi alzo, la tolgo e mi avvicino a lei ma mi respinge mentre abbraccia Giulio e riprende a baciarlo.“Dai, schiava. Facci vedere come gode una cagna. Segati per noi!” mi ordina Federica.E aggiunge: “Da oggi in poi, sarò libera di incontrare il tuo Padrone ogni volta che voglio e fare quello che voglio.Ogni volta che lo inviterò a casa tu te ne starai fuori se non ti voglio tra i piedi, intesi?Ma anche tu sarai libera di vederlo ogni volta che vuoi e senza nasconderti da me, anzi, io sarò sempre presente e sarò la tua Padrona.E ogni volta che avrai voglia di me, dovrai chiederlo a Giulio, al Padrone.Faremo l’amore solo se lui ti darà il permesso, chiaro? Se proprio avrai tanta voglia, allora ti inculerò io, come abbiamo fatto oggi!”Nel frattempo sto per venire… vengo…"Sì, Fede”“No tesoro, si dice "Sì Padrona!”"“Sì, Padrona!”Da Giugno a Ottobre del 2021 siamo stati un trio molto affiatato.Abbiamo giocato in ogni modo, io da trav o in versione maschile, non aveva importanza.Sono stato anche attivo con lei e qualche volta siamo riusciti a coinvolgere altre persone, coppie, singoli, singole…Una bella parentesi. Poi la fidanzata di Giulio si è trasferita per lavoro e lui l’ha seguita.Federica e io abbiamo continuato a frequentarci per un po’, ma nonostante il bene che ci volevamo, ci siamo allontanati.Capita che ci vediamo qualche volta, anche tutti e tre insieme. Qualche volta finiamo anche a letto.La vera amicizia dura per sempre.
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lustdoll,
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Come tutto ebbe inizio
Estate 1990. Era da poco finita la scuola, ed io come abitudine mi trovai un lavoro stagionale per mettere da parte qualche soldo per poi poter fare un viaggio a settembre. Trovai un alberghetto in montagna, un posto molto frequentato in estate da chi non amava il mare. I proprietari,molto gentili,una coppietta sulla 50ina, mi diedero una stanzetta in mansarda, dove c'erano tutte piccole stanzette dedicate al personale. Mi ambientai subito,i colleghi erano gente tranquilla, si lavorava sodo,ogni tanto si usciva per una birretta ma poi subito a letto, la mattina ci si alzava presto. Io avevo le mie fantasie sessuali, già ero particolarmente inclinato al travestimento, mi ero portato,oltre gli abiti da lavoro,il mio particolare corredo. Calze autoreggenti,perizoma,reggiseno,parrucca a caschetto mora, e qualche altra cosetta che usavo per sentirmi una vera femminuccia, e la sera dopo il lavoro mi trasformavo completamente per giocare un pò da sola, fino a quando, continuando a toccarmi il pisello e il culetto, venivo copiosamente addormentandomi così nel mio letto. La stagione scorreva tranquillamente, io spesso sotto gli abiti da lavoro indossavo il mio intimo personale, mi eccitava molto sentirmi i pantaloni strisciare sulle mie calze di nylon. Eravamo giunti a fine agosto,l'albergo si stava svuotando, e mano a mano i colleghi se ne andavano. Mi chiamò il titolare, Enzo, e mi chiese se potevo rimanere un altra settimana, perchè stava arrivando una famiglia di 6-7 persone, e saremmo rimasti io e lui,che avrebbe cucinato oltre a gestire tutto. Io acconsentii, tanto avevo programmato un viaggetto ad Amsterdam per il 10 settembre, e una settimana in più mi avrebbe fatto comodo. La famigliola arrivò, feci conoscenza, e poi per 2-3 giorni filò tutto tranquillo. Una sera,dopo il servizio,stavo in camera, avevo indossato le mie cose, e approfittando del fatto che non c'era più nessuno del personale, passeggiavo nel corridoio della mansarda, cercando di assumere movenze femminili. Ad un certo punto, sentii una voce che veniva dal piano inferiore, che sottovoce mi chiamava. Giulio, sei tu? Era il capofamiglia della comitiva che alloggiava in albergo, e avendo sentito i miei passi stava salendo su. Ero terrorizzato, rientrai in camera, e aspettai. Era arrivato su, e continuando a cercarmi mi disse che era salito su per fumarsi una sigaretta in compagnia, visto che la sua famiglia stava già dormendo. Io lo ascoltavo da dietro la porta, e gli dissi che poteva fumare tranquillamente. Lui da dietro la porta mi chiese: Ma non mi fai entrare, non ti mangio mica,fumiamo una sigaretta e vado via. Stavo sudando,non mi aveva mai visto nessuno travestita, ma ad un certo punto,pensando pure che la stagione era finita, aprii la porta e lui entrò. Quando mi vide rimase a bocca aperta, io ero completamente ammutolita, indossavo le mie solite calze autoreggenti nere,il reggiseno,una vestaglietta che mi arrivava appena a coprire il pisellino, ero sui tacchi, e con la parruca sembravo proprio una troietta: Ma che bella sorpresa, e chi se lo aspettava di trovare una bella signorina qui dentro, sei proprio carina! Io balbettai qualcosa, e gli dissi che era una cosa che facevo solo per gioco. Ma lui continuò: no no,sei veramente carina, non sembra proprio che sei tu. Effettivamente era vero,quando mi guardavo davanti lo specchio non mi riconoscevo neanche io. Ero alta,magra,gambe affusolate, completamente depilata, se fossi andata in giro così avrei fatto girare la testa a molte persone. Mauro,così si chiamava, si accese una sigaretta, e continuava a squadrarmi da cima a fondo,facendo qualche sorrisino, e poi mi disse: Guarda, me lo stai facendo diventare duro, disse mentre si toccava il pacco. Io ero terrorizzata, e gli dissi che per me era soltanto un gioco, e non ero mai stata con un uomo. Ma lui fece finta di non sentire, si sbottonò i pantaloni e tirò fuori un arnese che era almeno il doppio del mio. Non preoccuparti,continuò, vedrai che ti piacerà. Io gli dissi di no, che doveva andarsene. Va bene,me ne vado, chissà che dirà Enzo quando saprà che invece di un cameriere aveva assunto una cameriera. Lo pregai di non farlo, e lui allora mi fece sedere sul letto, si abbassò del tutto i pantaloni e mettendomi il suo cazzo davanti la faccia mi disse che c'era solo un modo per non farlo sapere a nessuno. Mi mise una mano sulla testa e cominciò a spingerla verso di lui, io ancora dicevo che non volevo, cercavo di allontanarlo spingendogli le gambe, ma non c'era niente da fare. Il suo cazzo si era indurito, era sempre più vicino ed io cercavo di resistere con tutte le mie forze. Ad un certo punto mi diede uno schiaffone in pieno volto. Rimasi per qualche attimo rintronata, e lui ne approfittò. Mi aveva messo il cazzo in faccia,me lo stava strusciando sulle guance,sul naso, sulle labbra... Mi fece aprire la bocca con la forza...e lo spinse tutto dentro.Io non stavo capendo più niente, mi faceva andare su e giù con la testa, mi mise tutte e due le mani sul capo, e lui spingeva come se mi stesse scopando la bocca. Ero completamente rintronata, però ora si stavano avverando tutte le mie fantasie sessuali,avevo immaginato sempre di succhiare un bel pisello, e adesso si stava avverando. Non facevo più resistenza, anzi,facevo su e giù con la bocca, gli leccavo la cappella, sentivo l'odore del suo sesso misto a sudore e....mi era diventato duro. Lui lo vide, e chiamandomi troia disse che lo sapeva che mi sarebbe piaciuto. Si fermò, e mi disse di girarmi e mettermi a pecora sul letto. Lo implorai di non farlo, che non me la sentivo, e che gli avrei continuato a succhiare il pisello. Ma ormai era brutalmente eccitato, mi rigirò e dandomi altri due schiaffoni sul culo mi disse di non muovermi e di stare zitta. Ero alla sua mercè, a pecorina sul letto senza potermi ribellare, avevo una paura fottuta. Si avvicinò con la testa al mio culetto, e cominciò a leccarmi il buchetto. Incominciai a provare piacere...sempre di più, sentirlo mentre mi leccava mi stava mandando in estasi. Adesso è ben lubrificato, disse, entrerà con piacere.Provai ancora a ribellarmi, ma ormai non riuscivo più a muovermi, e sentii che aveva puntato la cappella sul mio buchetto. Cominciò a spingere, e mi disse di rilassarmi, sennò avrei sentito più dolore. Stava entrando, piano piano, ogni tanto si fermava e mi allargava le chiappe, e continuava a spingere. Lo sentivo entrare dentro di me, mi stava inculando....e con mio grande stupore,io stavo godendo. Entrò tutto..... Lo senti? è tutto dentro, ti ho rotto il culo puttana. Mi prese per i fianchi, e cominciò a muoversi, sempre più velocemente, mi stava facendo male, ma allo stesso tempo stavo godendo tantissimo. Con una mano mi prese il pisello e cominciò a segarmi mentre mi stava inculando. Erano durissimo, sia il mio che il suo, e dopo qualche secondo venni tra le sue mani.....Brava la mia troietta, vedo che hai goduto tantissimo con un cazzo nel culo. Era vero, non avevo mai goduto così tanto. Lo tirò fuori, e rimettendomelo in bocca mi disse: Adesso devi completare l'opera. Ormai facevo tutto quello che voleva, ero inerme, mi aveva rotto il culo, e non stavo capendo più niente. Mentre glielo succhiavo ancora, lui se lo menava con la mano e stava per venire. Quando stette per sborrare, me lo infilò tutto nuovamente in bocca,tenendomi ferma la testa. Lo sentii venire, gli schizzi mi arrivarono in gola, sentivo il suo cazzo nella mia bocca che pulsava in continuazione, avevo la bocca piena di sborra. Lo tirò fuori e tappandomi la bocca mi disse di ingoiare tutto. Non volevo, ma lui alzò il braccio come per darmi un altro schiaffo, ma lo fermai....mandai tutto giù, spalancai la bocca e gli feci vedere che avevo inghiottito tutto. Brava, mi disse, mi si allungò sopra e mi infilò la lingua in bocca. Pomiciammo un pò, dopo di che si rialzò , e dopo essersi vestito mi disse: brava, sei stata una vera puttanella, mi hai fatto godere tantissimo, tornerò a fumarmi un'altra sigaretta domani sera, e se ne andò. Rimasi sul letto, ero ancora in trance, passarono diversi minuti prima che mi ripresi. Mi aveva violentata, ma forse aveva dato inizio al mio essere donna e puttana, e la cosa mi aveva eccitato tantissimo. Avevo goduto come non mai. Dopo un pò con la lingua cercavo di pulirmi le labbra dallo sperma che c'era ancora, e ricominciai a segarmi......
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4 years ago
Giuliana70,
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Deborah con l'acca
Finalmente il momento tanto atteso era arrivato. Sua moglie sarebbe rimasta fuori città per un paio di giorni per un corso di aggiornamento organizzato dalla ditta di cosmetici per cui lavorava. Aveva pianificato tutto da tempo. Cominciò a scendere nel seminterrato, si diresse verso l’armadio in cui teneva l’attrezzatura da pesca e aprì lo scomparto segreto, una sorta di doppio fondo in cui custodiva i suoi tesori. Aprì il baule col cuore che gli batteva a mille. Finalmente era pronto per trasformarsi in Deborah. Era quello il nick, rigorosamente con l’acca, che usava quando si loggava sulle chatroom dedicate a crossdresser, trans e bisex. Quel mare fatto di perversione lo aveva completamente soggiogato e non appena aveva del tempo tutto per se tornava a tuffarsi in quelle acque in preda alla trasgressione e al desiderio di esibizionismo più sfrenato. Osservò compiaciuto il suo corpo naturalmente glabro riflettersi nello specchio, una fugace posa ammiccante per mettere in risalto il sedere e cominciò a vestirsi. Per prima cosa scelse il perizoma. Viola, con un cuoricino di pizzo che posizionò con precisione poco sopra il solco dei glutei, mentre il sottile filo di tessuto sfiorava il suo piccolo buchetto rosa. Poi si infilò le autoreggenti a rete assaporando il brivido mentre il bordo in silicone scorreva verso l’alto per fermarsi a metà coscia. Prese il miniabito con spalline e se lo calò sul corpo fino ad arrivare appena sotto le natiche. Adesso mancava solo la parrucca, nera medio lunga. Indossò le tacco 12 dorate con suola rossa e tornò di sopra in camera da letto.
Aprì il cassetto dei cosmetici dove sua moglie teneva una marea di campioni, e dopo aver preso fondotinta, mascara, rossetto e eye liner andò in bagno per completare il suo capolavoro. Adesso era pronta. Aprì il portatile, e si preparò ad essere Deborah. All’improvviso suonò il campanello. Terrore! Chi poteva essere? Almeno era sicuro che non potesse essere sua moglie. Si avvicinò allo spioncino ma non vide nessuno. Lentamente cercò di sbirciare dalla finestra e vide un uomo grasso sulla sessantina con una valigetta di metallo. Il tecnico della caldaia! Si era completamente dimenticato che sarebbe venuto quel giorno per il controllo periodico. Cosa avrebbe dovuto fare? Il campanello suonò di nuovo. Sbirciò ancora, non lo conosceva. Considerò se farlo entrare rischiando che poi andasse a raccontare in giro cosa avesse visto. Alla fine l’eccitazione prese il sopravvento. Si avvicinò alla porta ed aprì. «Signorina buongiorno sono il tec….» «Buongiorno, prego si accomodi» esclamo cercando di farlo entrare prima possibile per non restare troppo sulla soglia. Non potendo sottrarsi allo sguardo insistente del panzuto omone che aveva di fronte si dichiarò subito per sbrogliare la situazione «E’ esattamente ciò che sembra, piacere mi chiamo Deborah» «Deborah? Complimenti bellissimo nome, e a quanto pare non solo quello» disse girandogli attorno e soffermandosi sul posteriore. «La ringrazio, vuole chele prepari un caffè prima di cominciare? Con la caldaia intendo» «Molto volentieri grazie» Sculettando vistosamente Deborah si avvicinò al piano della cucina e mentre prendeva una delle cialde dalla s**tola sentì una presenza dietro di se. Fece un passo indietro e senti il suo sedere appoggiarsi a qualcosa di morbido. Con i tacchi era un po’ troppo alta e il culo arrivava all’altezza del pancione del tizio che le strinse le braccia attorno e la tirò a se. «Signorina stia attenta non vorrà mica cadere! Sa io non potrei camminare su quei cosi così alti» «Deve ammettere però che sono molto belle, prego si metta pure seduto» L’uomo scese su una delle sedie senza mollare la presa trascinando Deborah sulle sue ginocchia. «E il caffè? Non lo vuole più?» «Magari più tardi, prima avrei piacere di assaggiare questo meraviglioso pasticcino» Prese tra le mani il volto di Deborah e la baciò. Poi si passò un dito sulle labbra e osservò la striscia di rossetto sul pollice. «Che ne dici di mettermi un po’ di questo anche sul cazzo?» Deborah sorrise, si sollevò e si inginocchiò davanti alle sue gambe. Tirò giù la zip e immediatamente salto fuori il cazzo già duro. «Omone non porti le mutande eh? Sporcaccione!» Poi avvicinò la bocca e cominciò a decorare di baci il cazzo, le palle e la pancia. Quando i segni cominciavano a diventare più chiari sollevò lo sguardo e disse: «Vuoi che vado e mettermi dell’altro rossetto?» «Magari dopo, prima vorrei vedere se quella tua boccuccia sa fare anche altro oltre che baciare» «Ogni tuo desiderio è ordine omone» Dolcemente le labbra di Deborah si chiusero attorno alla cappella e cominciarono ad andare su e giù, alternando succhiate intense a dolci pernacchie, soffiando e facendo vibrare le labbra sulla pelle turgida del cazzo. «Oh cavolo stavo quasi per venire, dove hai imparato a fare certe cose?» «Non so, forse il mio è un talento innato!» sussurrò Deborah dopo lo schiocco delle labbra con il cazzo che usciva dalla sua bocca. «mmm interessante, e quali altri talenti hai?» «So fare i pompini col culo. Davvero! Almeno così mi dicono in chat quando gioco con il plug anale. Se vuoi possiamo provare ad usare il tuo» disse Deborah strizzandogli l’occhio. «Sono curioso di vedere, dai voltati» Deborah si girò e lasciò che le sue mani le abbassassero il perizoma. Poi con disinvoltura se lo tolse del tutto, facendo passare prima una gamba e poi l’altra, e glielo appoggiò sul viso. «Ho della vaselina nella mia valigetta» «Non ce n’è bisogno, non sono una verginella, i miei plug anali già conoscono quello che so fare e poi ho questa» Deborah gli lascio cadere della saliva sul cazzo e lo massaggiò con cura. Poi si bagnò le dita e se le infilò nel buchetto. «Eccomi sono pronta» Scese dolcemente facendo entrare solo la cappella. Poi senza muoversi cominciò ad alternare piccole spinte a momentini pausa. Poi di nuovo una spinta e una pausa. Lo fece entrare un po’ di più continuando a ripetere il ciclo di spinte. Alla fine scese del tutto prendendolo completamente. I sui glutei erano sulle cosce dell’uomo e cominciò a fare piccoli e lenti movimenti, ondeggiando mentre proseguiva con le spinte. Il tutto con una lentezza e una intensità che presto portarono all’orgasmo entrambi. «Allora omone ti è piaciuto incularmi?» «E me lo chiedi? Non mi era mai capitato di venire così, praticamente senza movimenti ne tuoi ne miei, mai provato un sesso anale del genere» Deborah si sollevò poi si portò una mano dietro al culo e spinse facendo uscire lo sperma con una piccola scoreggia. Si porto la mano alla bocca e la leccò ammiccando facendo l’occhiolino. «Senti un po’ omone, misà che ti ho fatto fare tardi, forse è meglio se torni anche domani che ne dici?» «Signorina Deborah penso che sia un ottima idea, e poi abbiamo ancora in sospeso il nostro caffè» Lo accompagnò alla porta e prima di aprirla lo baciò con passione sulle labbra. «A domani omone» Con lo sperma che colava ancora dal buchetto Deborah cominciò a scendere le scale del seminterrato fantasticando su cosa indossare l’indomani per il suo omone. «A proposito non gli ho chiesto come si chiama» sussurrò tra se e se Ma non importava perché quello era l’omone che l’aveva fatto diventare davvero Deborah. Con l’acca. .
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4 years ago
brunatrav,
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Vibrazioni di piacere
Era un pomeriggio di fine aprile e la mamma di Bruno stava per uscire a fare la spesa quando suono il campanello. “Bruno dai scendi che devo uscire, qui c’è Simone, mi raccomando non fate come al solito e fate anche i compiti invece di giocare!” Dopo aver salutato la mamma del suo amico Simone andò a sistemarsi sulla poltrona e poco dopo sentì Marco che scendeva le scale. “Allora che fai, sbrigati, ho portato l’ultimo episodio di Call of Duty, vedrai, è uno spettacolo! Hei ma cosa ti sei messo?” “Non cominciare a prendermi in giro adesso, sono i leggings di mia sorella, mi mamma si è dimenticata di fare la lavatrice e non ho nemmeno una tuta pulita” “Vabbè dai sbrighiamoci, non vedo l’ora di provarlo, dai attacca la play alla tv” “Però è meglio se andiamo di là nello studio, purtroppo la rete del divano è rotta e c’è solo quella poltrona” “E qual è il problema, ci stiamo anche in due, e poi la tv dello studio fa pena, qui abbiamo un quaranta pollici, sarà come essere dentro il gioco!” “ Ok allora, ma visto che il tv è mio voglio iniziare io, dai lasciami il posto” “ Eh no, chi primo arriva bene alloggia!” “ E dai, facciamo 10 minuti ciascuno, dai siediti sul tappeto!” “No, no, è così comodo qui, ma se vuoi puoi sederti qui” disse marco battendosi le mani sulle ginocchia. “Sulle tue gambe? Mica sono una femmina!” “Mmm forse no, certo però che quei leggings ti fanno proprio un bel sederino” “Ecco lo sapevo che mi avresti preso in giro!” “E dai non prendertela e vieni qui, basta che non ti sieda troppo indietro ah ah!” “Va bene, però tu non muoverti altrimenti non riesco a giocare bene….cavolo avevi ragione ha una grafica da paura!” Dopo quasi venti minuti Bruno non pensava più a dove era seduto e aveva iniziato a muoversi assecondando i movimenti del protagonista sullo schermo. “Dai Simone, adesso è il tuo turno” “No aspetta, puoi continuare se vuoi” “No, il gioco è tuo e poi devo anche a andare in bagno a fare una scoreggia, la sto tenendo da un po” “ E che sarà mai una scoreggina, puoi farla, mica mi offendo per così poco, e poi ti confesso che così sto davvero molto comodo” Bruno si voltò e vide il gonfiore sotto la tuta di Simone. “Ma che fai, ti sei eccitato?” “Eh, volevo vedere tu al mio posto, con questo culetto fasciato dai leggings che mi ballonzola sulle cosce!” “Ah davvero, quand’è così ci penso io a farti passare certe voglie, ti meriti una punizione…….prrrrr” “Tutto qui? Eppure quando le fai a scuola ti sente tutta la classe ah ah” “Ah vuoi la guerra? prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr prrrrrrrrrrrrrrrrrrr. Che mi dici adesso, si sentono così?” “ Ora ti riconosco!!” E così dicendo strinse le braccia attorno alla pancia di Bruno e lo tirò indietro facendolo finire col sedere proprio sopra la sua erezione” “Simò, ma che fai?” “Bruno ti prego non fermarti proprio adesso, fammene ancora!” “Ma sei matto ti eccitano le scoregge?” “Tu non lo sai, ma ogni volta che a scuola ti sento scoreggiare mi eccito da morire, non so quante volte ho sognato di trovarmi in una situazione come questa, perciò ti prego, continua a scoreggiare!” “Non pensavo che fossi così perverso, comunque se sei contento tu…. prrrrrrrrr, prrrrrrrrr, prrrrrrrrr” “E’ stupendo, un’altra dai!” “prrrrrrrrrrrr” “Ancora!!” “Guarda che non sono mica una bombola di gas…..prrrrrrrrrrrrr, ecco questa era proprio l’ultima. Hei mi hai sentito?” “Ti ho sentito, eccome se ti ho sentito!!” A quel punto Bruno sentì i leggings inumidirsi così si alzò e vide una chiazza umida sulla tuta di Simone” “Sei proprio un pervertito, sei addirittura venuto?” Quando la sera la mamma torno a casa chiese subito: “Avete fatto i compiti vero? E aprite un po’ la finestra, c’è un cattivo odore qua dentro!”.
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brunatrav,
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Gita al mare
Primi di luglio, finalmente anche gli esami di terza media erano passati e potevo pensare solo a godermi la tanto sospirata estate. Abitando in un paesino nell’entroterra, il mare non era troppo lontano ma per arrivarci in bici era comunque una faticaccia. Così quando quella sera sentii mio fratello che organizzava una piccola gita per la mattina successiva gli chiesi se potevo andare con lui e i suoi amici. Mi disse di no, perché i posti in auto erano già tutti prenotati. E ovviamente non aveva intenzione di avere tra i piedi un moccioso come me. Ma non mi diedi per vinto e così mi alzai presto, misi in fretta il costume e i pantaloncini, infilai la canottiera e corsi in garage. La macchina era aperta e così mi accucciai dietro il sedile del passeggero e aspettai. Qualche minuto più tardi arrivò mio fratello, salì in auto e partì per andare all’appuntamento con i suoi amici. Perfetto, non si era accorto di me. Arrivati alla piazzetta del paese fermò l’auto e dal finestrino gridò «Dai sbrigatevi che le fighe in spiaggia mica aspettano noi!» Non appena aprirono lo sportello posteriore si accorsero di me. «Francè ti eri accorto di avere un passeggero?» Lessi la rabbia negli occhi di mio fratello mentre urlava «Che cavolo ci fai qui? Ragazzi aspettate che lo riporto a casa! » «Sei matto? Così arriviamo per pranzo! Francè misà che ti tocca portarlo con noi» «Ma se non c’è posto, siamo già in cinque! Anzi no, forse un posto c’è, mi dispiace fratellino ma te ne vai nel bagagliaio o te ne torni a casa a piedi» «Non fare lo stronzo, dai ci penso io salta sù» disse Marco battendosi le mani sulle ginocchia. «Tanto è un viaggetto di mezzora» Con un po’ di imbarazzo accettai e mi sistemai sulle sue gambe piegandomi in avanti per non battere la testa sul tettuccio. Marco aveva un anno in più di mio fratello, era un bellissimo ragazzo, moro occhi verdi e già abbronzato. Mi aveva sempre messo un po’ di soggezione.
Quando tutti eravamo a bordo mio fratello partì. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere, mi sembrava quasi di essere un po’ femmina e in fondo la cosa non mi dispiaceva. Complice il caldo col passare dei minuti la pelle delle mie gambe e delle sue comincio a diventare umida e scivolosa a causa del sudore. Non so se perché cominciavo a scivolare e voleva tenermi fermo, ma ad un certo punto sentii la mano sinistra di Marco che mi stringeva a se. Subito dopo però si infilò sotto la canottiera e iniziò accarezzarmi dolcemente il capezzolo. Con la coda dell’occhio cercai di capire se gli altri accanto a lui si stessero accorgendo della cosa ma erano distratti a guardare fuori dai finestrini. Cominciai a sentire qualcosa che premeva sul mio culo. Pensavo che avesse infilato sotto la mano destra. Poi vidi che la teneva con disinvoltura di fianco a lui. Allora capii che non era la mano, era il suo cazzo che stava diventando sempre più duro. Quando l’auto curvava io scivolavo un po’, da destra a sinistra e poi nuovamente a destra, quasi galleggiando sulla sua erezione. Gli stavo facendo una specie di sega col culo. I pantaloncini mi erano anche scesi un po’ e tra il mio buco e lui c’era solo il sottile velo di lycra del costume. Avrei voluto muovermi avanti e indietro ma non potevo, paralizzato dal timore che gli altri si accorgessero di quello che stava accadendo. Fuori dal finestrino si vedeva la spiaggia, e poco dopo mio fratello fermò la macchina e tutti scesero di corsa. «Forza ragazzi guardate che spettacolo! Marco sbrigatevi anche voi!» «Andate, arriviamo subito!» Quando si furono allontanati Marco mi strinse a se e cominciò a spingermi contro il sedile anteriore. «Ma sai che hai proprio un culetto da ragazza? Guarda in che stato mi hai ridotto» disse mentre mi faceva scivolare di fianco a lui. Si abbasso i pantaloncini e tirò fuori il suo cazzo dritto e durissimo. «Mica posso andare in spiaggia così!» Mi guardò negli occhi e mi disse «Devi aiutarmi, ho bisogno della tua bella boccuccia» Il suo sguardo era dolce e sensuale, ero come stregato, così avvicinai le labbra e d’istinto comincia a leccarlo e a baciarlo. Era profumato di lavanda con quella cappella rossa e lucida che sembrava un opera d’arte. «Se bravino, ma bisogna che facciamo in fretta, avrai già visto dei video porno no?» Feci di sì con la testa e dopo aver stretto le labbra alla base della cappella iniziai a succhiare. Mi vergognavo perché facevo un sacco di rumori, ma al tempo stesso ero eccitato, con quella cosa gommosa tra le mie labbra mentre la lingua scorreva e scorreva. Marco cominciò a mugolare e pochi istanti dopo mi ritrovai la bocca piena del suo sperma, dolciastro e denso. Non sapevo cosa fare così mi voltai e lo lascia cadere sul tappetino. «Dio che sborrata! Sai che se proprio bravo ragazzino? Se fossi tuo fratello ti porterei sempre con me» Si avvicinò e mi diede un’intenso bacio sulle labbra. «Dai adesso andiamo, gli altri ci stanno aspettando!» Quell’estate Marco divenne il mio amante ed io la sua piccola puttanella..
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4 years ago
brunatrav,
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compleanno della "sorellina"
Fine settembre 2019, una "sorellina" risponde ad un mio annuncio proponendomi la partecipazione alla festa del suo 65 compleanno, segnalandomi di aver proposto la situazione ad altre "amiche" in modo da avere un buon numero di "signore", mi segnala che la festa sarà di giovedi infrasettimanale in cascina indipendente in basso Piemonte dal mattino fino a quanto uno vuole stare, obbligatorio indossare propria lingerie, trucco parrucche e scarpe disponibili sul posto per chi non ne avesse o impossibilitato a portarsele. Essendo in settimana quindi con la possibilità di avere la scusa della clientela fuori sede, accetto di presenziare. Due giorni prima mi dice che saremo in cinque sorelline, Lui (Mara) Io (Lia), Betty, SusY, Marika, ognuna dovrà indossare un colore diverso, lei Mara la festeggiata in rosso, Betty ha scelto il bianco, Susy il rosa, manchiamo io e Marika, al che io scelgo il nero. Per il giovedi lascio detto in azienda che sono fuori da alcuni clienti, a mia moglie dico che rientrerò solita ora attorno alle 19 e alle 9 del mattino sono in auto direzione Ovadese, in 50 minuti mi ritrovo nel parcheggio della cascina.Mi accoglie sulla porta Mara, spettacolare tutta in rosso compresa parrucca e stivaloni sopra il ginocchio con tacco, mi fa accomodare in una camera dove cambiarmi e come da accordi mi fa trovare parrucca nera e, io pensavo scarpa con tacco.... invece mi ritrovo paio di stivaloni uguali ai suoi neri per il trucco quando pronta mi manda la Betty "specialista" della materia..... Mi preparo, autoreggenti tenute su anche da reggicalze, perizoma in pizzo con reggiseno coordinato neglige lucido che copre sino al bordo della calza, stivale e parrucca, sono veramente figa e zoccola...... avviso Marika che si presenta e mi presenta la Betty tutta n bianco scarpa tacco 12 biondo platino che in 10 minuti mi trucca in modo spettacolare come non sono mai stata in vita mia, nel frattempo in altre due stanze erano arrivate e si stavano preparando Susy e Marika.Scendo nel salone (saranno circa le 10,30) e mi accomodo con Mara (festeggiante il 65 compleanno) che fa gli onori di casa, dopo circa altri 10 minuti ecco arrivare Betty (63) seguita da Susy (57) "confettino rosa" e Marika (55) in viola, presentazioni e scambio di complimenti su quanto siamo "fichissime".....Ci sediamo su divani e poltrone e, sorseggiando il caffe iniziamo a raccontarci le nostre storie come 5 amiche al bar, ognuna fa una specie di passerella a ritmo di musica e si comincia a ballare, sfiorarsi, "appoggiarsi" abbracciarsi e le mani e le lingue cominciano a "lavorare" l'ambiente si "surriscalda" e i perizomi cominciano a prendere "forma" e far fatica a contenere....le bocche cominciano a riempirsi con vari passaggi tra una e l'altra in modo che tutte assaggino tutte..... intorno alle 12 finito il giro ognuna si è fatta la sua bevuta..... Ci rimettiamo in tiro con giro al bagno, la Betty ci rifà un giro di rossetto e ci spostiamo nella tavernetta per aperitivo e buffet con torta per la festeggiata, siamo 5 donne in libera uscita tutte molto "eccitate" dalla situazione per cui si sprecano brindisi, cori applausi urla e risate, il classico "faccela vede faccela tocca...." va per la maggiore......Persa ormai ogni remora alle 14 torniamo nel salone parte la musica ricominciano le danze stile capodanno.....a un certo punto Mara ferma la musica e propone di mettere "Disco Samba" e partire col trenino Lei la locomotiva dietro si attacca (penetrandola) la Marika segue la Betty la Susy e a chiudere io che come avevo segnalato non lo prendo dietro, tutte danno e prendono escluso io e la Mara che poi lo metterà nel primo che viene che si staccherà e andrà a fare la locomotiva (che sarà poi la Betty).....Treno spettacolare tutte alla fine veniamo e ci buttiamo sfinite su divani e poltrone.....Alle 15,30 Marika e Susy salutano e tornano nelle camere a cambiarsi e andarsene uno alla volta, come da accordi a parte Mara nessuno degli altri si doveva far vedere da uomo.Rimaniamo io Mara e Betty, ci beviamo un super caffe in relax, finche la Mara non ci propone di salire nella sua camera dove provarci e indossare dei body che aveva comprato per una festa precedente. Sono super sexy sgambatissimi se non fossimo in "pace dei sensi" conterrebbero ben poco.... Mara indossa quello nero e si sdraia al centro del letto, Betty quello rosso io quello bianco, ci chiede di fare una sfilata lesbicando davanti a lui, che ci confida di avere preso un Cialis e avere ancora voglia, naturalmente non ci tiriamo indietro e il nostro "gioco" lo arrapa per bene come da erezione che gli esce dal lato del body, ci buttiamo con le bocche su di lui e lo sfiniamo con un pompino da super troie...... ci lava x bene la faccia ingoiamo tutto felici...... la fetsa è finita ci diciamo sdraiandoci nel letto per una decina di minuti.........
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2 years ago
travinpvtlia,
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Notte d'estate
Notte d’estate
Sono le 22,00 e arriviamo davanti alla casa dell’uomo che dobbiamo incontrare, mio marito mi ha fatto mettere un vestito senza intimo, aspettiamo pochi secondi ed esce dalla casa un uomo, fa il giro della macchina e si avvicina alla mia portiera, la apre e mi dice di non guardarlo mai in faccia, mi allunga la mano e mi fa scendere, mi accompagna all’ingresso ed entriamo in casa, si presenta
“piacere di averti qui a casa mia, io sono Saverio”
mi indica il bagno mi dice di entrare
“se ti scappa la pipì questo e il bagno, quando hai finito mettermi a pecorina senza togliere il vestito”,
rimango qualche secondo in quella posizione, lo sento entrare in bagno, sento il suo dito accarezzarmi il buchino dietro e poco dopo sento che lo inserisce lubrificato con una certa facilità, lo fa scorrere un pochino, un piccolo plung di gomma prende il posto del dito, esce dal bagno e mi dice
“torna in salotto tenendo sempre lo sguardo basso”
mi fa segno di sedermi davanti a lui, mi dice
“tieni le cose bene aperte le cosce non si devono toccare fra loro”
Mi sistemo come mi ha indicato
“cosa preferisci bere”
gli chiedo dell’acqua, va in cucina e mio marito mi dice di seguirlo e di tirare fuori dai pantaloni il suo cazzo e di fargli un pompino, mi alzo e vado in cucina, mi avvicino a lui e gli slaccio i pantaloni abbasso gli slip e gli tiro fuori il cazzo e glielo spompino. Dopo circa un minuto mi dice
“smetti e rimani in ginocchio e metterti a pecorina”
lo vedo infilarsi il preservativo e mi toglie il plug che avevo nell’ano, me lo infila piano, piano nel culo sento il suo cazzo che si fa strada nell’ano. MI penetrata per un minuto, toglie il cazzo e mi rimette il plug di piccole dimensioni nell’ano
“alzati e torna in salotto e siediti davanti a me a gambe aperte, appoggia la schiena e a divaricare le gambe”,
mi tocca la figa che e bagnata, sono molto eccitata, mi dice
“mostra a tuo marito cosa hai nel sedere”
mi metto a cosce larghe e con le mani allargo le cosce per mostrarmi al massimo. Mio marito e molto eccitato alla visione della mia figa e con il buco del culo tappato.
Suonano alla porta e Saverio mi dice
“Rimani cosi spalancata, vado ad aprire”
entra un’uomo che a vedermi in quella posizione gli viene duro, si avvicina a me e mi tocca la figa che e molto eccitata, chiede a Saverio
“posso andare in cucina a prendermi da bere”
Saverio mi dice
“Seguilo e tirargli fuori il cazzo e fargli il pompino che hai fatto a me”
Mi alzo e vado in cucina gli slaccio i pantaloni e tiro fuori il cazzo e gli faccio un pompino.
Fin che lo spompino mi dicembre
“Sono Stefano, hai sempre quel coso nel culo?”
Gli rispondo di si
“Girati e mmi vedere cosa e?”
Mi giro mi metto a pecorina e alzo il vestito per mostrarmi a lui, lo sento armeggiare il plug lo toglie e lo rinfila più volte
“ok Andiamo in sala”
Entro in sala e Stefano vuole che mi metta a pecorina sul divano, Saverio mi mette il cazzo davanti alla bocca e mi dice con voce ferma
“succhiami il cazzo”
Intento Stefano si infila il preservativo e mi viene dietro e mi mette il cazzo nella figa, entra rapidamente, sono molto eccitata, continuano cosi per qualche minuto, poi Stefano si siede sul divano si mette il preservativo e mi toglie il plug dal sedere e mi dice”
“Siediti sul mio cazzo e mettitelo nel culo che vogliono vedere lo spettacolo del cazzo che ti entra nel culo”
Saverio e mio marito vedendo la scena si masturbano, sono ipnotizzati dal cazzo che mi entra nel culo, sono li a gambe spalancate, mi sento tutta un fremito dall’eccitazione, accarezzo le palle a Stefano e le sento che la pelle si e irrigidita, sta per venire, subito dopo lo sento godere nel mio culo. Mi alzo in piedi e Saverio mi dice con voce roca:
“ora e il tuo turno a scopare i nostri culi”
Da una borsa prende un fallo finto con cinture e me lo mette, assicurandosi che le cinghie siano indossate bene, Saverio fa mettere a pecorina Stefano, gli spalma il lubrificante nel buco del culo, mi fa avvicinare e mi aiuta a penetrarlo, inizio un movimento avanti, indietro lento e costante, Saverio mette il cazzo in bocca a Stefano e gli dice:
“fammelo diventare ancora duro che poi ti inculo pure io”
Mio marito spiazzato da questa situazione rimane li a guardare.
Continuo a scopare Stefano che non mugolii mi fa capire che quello che gli sto facendo gli piace. Saverio ha il cazzo duro, si mette un preservativo mi viene dietro, prende un po di lubrificante e me lo spalma sul buco del culo, me lo appoggia al buco, mi fermo per facilitare il suo ingresso, mi penetra e mi dice:
“dai muoviti avanti e indietro che godiamo tutti e tre”
Mio marito eccitatissimo da questa visione si alza e senza tanti preamboli mette il cazzo in bocca a Stefano, inizia a scoparlo nella bocca, lo vedo fare un sussulto, e lo vedo godere, ha sborato in bocca Stefano, senza tanti complimenti si beve lo sperma e gli ripulisce il cazzo.
Sento Saverio che mi dice che tra poco sbora, si alza e si toglie il preservativo, me lo infila in bocca ed esplode il suo orgasmo, sono molto eccitata e bevo tutta la sua sbora, tolgo il cazzo dal culo di Stefano e ci distendiamo per riposarci. Sono tutta sudata come tutti, vado in bagno e mi metto sotto la doccia, Stefano mi segue, ha il cazzo duro con un preservativo infilato, entra in doccia con me e mi fa girare e mi mette il suo cazzo nel culo, dicendomi:
“ti sei divertita ad incularmi ora inculo te”
Quando Stefano e venuto ci siamo buttati chi sul tappeto, chi sul divano a riposare.
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1 year ago
lorettamanto,
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io e la coppia
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una scicaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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cerialebsx,
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