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In bilico, tra sesso e amore
Il desiderio: ecco cosa era veramente calato. Luisa, era sempre bella e desiderabile, ma la routine aveva logorato il loro rapporto o, era meglio dire, che non si cercavano più come una volta. Vederla girare nuda, era diventata normalità e a letto mancava quel qual cosa che facesse la differenza. La stava guardando mentre si sistemava i capelli allo specchio dorato che fungeva da quadro alla parete : era nel pieno della bellezza, la sua donna; trentacinque anni, slanciata, mora, longilinea. A prima vista sarebbe potuta sembrare la tipica ragazza siciliana, in realtà, era di Rimini. Guardò la schiena e poi scese ad ammirare il sedere: sembrava un mandolino e le curve non erano il solo pregio. Aveva sempre detto che si era innamorato del suo culo prima d’ innamorarsi di lei e in parte, era vero. Continuò a guardarla e a scrutare i suoi movimenti: dovette ammettere che era difficile trovare dei difetti, forse i seni piccoli, ma, anche quello, era una questione di gusti. - Maurizio, dovremmo fare qualcosa per rinfrescare il nostro rapporto… Rimase stupito nel sentire quelle parole: era come se avesse letto nella sua mente ; - Si, lo penso anche io… Lei si girò mostrando un’abbronzatura perfetta, la guardò tra le cosce ammirando la fine strisciolina nera che portava al paradiso - Secondo te, sta cambiando qualcosa tra di noi, oppure, è semplicemente la via di coppia che porta a questi appannamenti? Disse lei - Non lo so amore, ma, sono d’accordo con te che bisogna rinvigorire la passione. Hai qualche idea? - Ci ho pensato e ho anche letto in giro e ascoltato amiche e parenti. - Per Dio, ne hai fatto una chiacchiera di piazza? - Ma no…Lo sai che so muovermi nel mondo e poi, sono cose che non si spiattellano facilmente. - Cercò di immaginare la piazza che sparlava di loro… - E cosa ne è venuto fuori? Lei tardava a rispondere e si morsicava il labbro superiore, sapeva che quando si comportava così, era perché aveva paura di fare qualcosa. - Allora? Quale è la tua idea? - - Posso dirti cosa mi ecciterebbe… - Certo, intendevo quello. - Coinvolgere un’altra persona… Lui alzo le sopraciglia, non si aspettava una proposta del genere, ma il pensiero di una donna nuova nel letto lo eccitò subito. - E dove la troviamo una donna che voglia condividere i nostri giochi? - Trovarla non sarebbe difficile, ma, chi ha detto che dovrebbe essere una donna? Lui rimase come un ebete: non aveva considerato minimamente la possibilità di un uomo; - Non penserai davvero che io ti faccia scopare da un altro? - Tu però hai pensato tranquillamente di scopare con un “ altra”- e sottolineò la frase con una cadenza ironica tutta sua. Dovette ammettere che quello che diceva la ragazza, era vero; - Giusto…Allora cosa facciamo? - A questo punto potremmo trovare una coppia, così non ci sarebbero discussioni di sorta. …………………………………………………………… Due settimane dopo avevano fatto la loro scelta. Avevano trovato una coppia sulla trentina di bella presenza che abitava dalle loro parti: sembravano ben navigati e avrebbero potuto insegnargli parecchio di quel mondo oscuro che veniva chiamato “ scambismo” Il primo incontro si rivelò meno difficile del previsto. Cercarono di essere disinvolti mentre li vedevano arrivare verso di loro, ma, l’imbarazzo rimaneva, fortuna che la coppia che avevano scelto, li mise subito a loro agio; - Ragazzi, che bello vedervi dal vero, siete ancora più belli e solari – Lui, le prese la mano e la strinse nel modo giusto, tranquillizzandola e facendole venire un brivido di piacere, quando, un dito aveva sfregato dentro il palmo. Lo guardò ancora e fu molto soddisfatta della sua scelta, anche perché, quando era scesa con lo sguardo sul suo “pacco” ne aveva visto la consistenza e il pensiero era partito per la tangente. Si ritrovò eccitata e bagnata come non le capitava da molto, si girò verso il suo ragazzo e gli bisbigliò; - Io ci sto, mi piacciono questi due. Lui aveva appena fatto senza saperlo, la stessa cosa alla ragazza e il sorriso provocante che aveva ricevuto in cambio, era, molto soddisfacente, molto… - Ok - Non disse altro Luisa, vide negli occhi di Maurizio, una luce che da molto non vedeva, si girò verso la sua coetanea e la squadrò per bene, Capiva perché il suo ragazzo ne fosse attratto, dal vero, era ancora più attraente e eccitante che in foto. Era venuta all’appuntamento vestita di un tailleur grigio, sotto una camicia bianca metteva in evidenza un seno prosperoso, probabilmente una quarta, portato senza reggiseno. Cercò d’immaginare cosa portasse sotto la gonna, poi, fu distratta dal ragazzo di lei che si era presentato come Paolo - Io e Barbara eravamo veramente curiosi di vedervi dal vero e devo dire che siete una bella coppia anche nella realtà, al contrario di tante volte dove, la cosa più bella rimane in fotografia. Restarono ad adularsi per diversi minuti, bevendo qualcosa per scongelare del tutto l’atmosfera. Alla fine, Paolo lanciò la proposta; - Bene, che ne dite di spostarci a casa nostra per approfondire la conoscenza senza che nessuno rompa? Nessuno parlò, tutti annuirono. Maurizio, pagò velocemente il conto e seguì la coppia godendosi il posteriore di Barbara, la quale, stava amabilmente parlando con la sua ragazza: si avvicinò per ascoltare; B- A me, piace tantissimo portare le autoreggenti, sono veramente comode e ti danno la possibilità di agire velocemente, anche nei posti più sconvenienti. Maurizio, capì cosa intendesse Barbara e subito ricordò che anche Luisa, aveva messo le calze autoreggenti. Ascoltò la risposta; L- Devo dire che anche io amo molto le autoreggenti, le trovo erotiche e comode. Maurizio tornò con lo sguardo sul sedere di Barbara e immaginò la scena di lei che si spogliava, sentì un calore tra le gambe che era tutto un programma. Paolo nel frattempo, li aveva portati alla macchina. Luisa guardò la BMW X 5 colore nero, con vetri oscurati, fece un sorriso compiaciuto a Paolo; L- Bella macchina. P- E molto comoda… Paolo, con signorilità aprì la portiera anteriore lato passeggero e invitò Luisa a entrare; P - Sali davanti, così ci conosciamo meglio - Poi, guardando Maurizio; P- se sei d’accordo. Maurizio sorrise, la mano di Barbara, si era appoggiata alla sua coscia sfiorando il suo sesso teso, un attimo prima di rispondere. Era già d’accordo, ma quel gesto, aveva gratificato la sua sicurezza. M- Niente in contrario. Aprì lo sportello dietro e fece passare Barbara ricambiando il tocco della coscia, non vedeva l’ora di toccare la calza che spariva sotto la gonna e assaporarne la fine. Paolo, Partì dolcemente; approfittando del cambio automatico, mise una mano sulla coscia di Luisa ne apprezzò la compattezza; P- A casa ho un whisky eccezionale, ti piace Maurizio? M- Preferisco il cognac, ma non disdegno neanche il whisky. Barbara, aveva preso l’iniziativa nello scompartimento dietro, aveva appoggiato la mano sui calzoni di Maurizio e aveva cominciato a fare pressione sul sesso, quello che sentiva, era un bel cazzo duro; B- e per noi ragazze c’è del buon spumante, lo preferiamo allo champagne, ti va bene Luisa? Luisa, era imbarazzata, cercò di non pensare alla mano di Paolo che stava salendo sotto la gonna rossa che aveva messo. incendiandole tutto il corpo di piacere, rispose quasi balbettando, proprio nel momento in cui, Paolo superava l’autoreggente e toccava la carne nuda; L- Ottima scelta… Le venne naturale ricambiare e appoggiare il palmo della mano sulla patta di Paolo, quello che sentiva, era notevole, forse leggermente superiore a quello di Maurizio: ebbe modo di accorgersi in poco tempo che il suo pensiero, era esatto. P- Ci vorrà circa un mezzora per arrivare: davvero, è la prima volta per voi? Guardò Luisa e aspettò una risposta da Maurizio, mentre, faceva capire cosa avrebbe voluto in quel momento da lei. Luisa, istintivamente, si era girata a guardare Maurizio in attesa della risposta , rimase stupita vedendo la testa di Barbara tra le cosce del suo uomo, il movimento che effettuava, non lasciava dubbi e neanche la faccia estasiata di Maurizio; fece scendere lo zip di Paolo e tirò fuori il cazzo, lo guardò un attimo negli occhi, poi, andò a sentire un sapore di sesso diverso, dopo tanti anni, da quello di Maurizio. Paolo, sentendo le labbra di Luisa, rallentò ancora. Maurizio, rispose con una voce appena ascoltabile, si stava gustando la bocca di Barbara e doveva ammettere, che sapeva come muoversi; M- Sì, è veramente la prima volta… Non disse altro, mise le mani sui capelli corti della ragazza e cominciò ad accarezzarli, seguendo il ritmo della testa. Luisa, sentì una mano che le toccava la testa e le dava un ritmo, inizialmente, le aveva dato fastidio, di solito sapeva cosa fare, ma poi, accettò quella nuova situazione cercando di stare concentrata sul sesso di Paolo; il rischio di farlo mentre si andava in auto, era che una buca troppo buca, gli e lo facesse arrivare in gola fino a non respirare, già, era più grande e tozzo del suo uomo, pensò: quando sentì la mano di Barbara prendere la sua e stringerla come a sigillare un patto comune di un atto indecente, ebbe la certezza di avere fatto la scelta giusta. Maurizio non credeva alla fortuna che avevano avuto, avevano trovato una coppia perfetta che li stava portando in paradiso, la sua mano sotto il tailleur di Barbara, stava accarezzando il possibile, lo slip di lei, intriso di umori, era stato spostato di lato e le dita stavano accarezzando il monte di venere, la reazione che provocava nella ragazza quel contatto, si trasformava in strette sul pene e mugolii lenti. Tutto, era un’esplosione di sensazioni. Paolo, si gustava le labbra di Luisa, godeva al pensiero che fosse la prima volta che lo faceva con uno che non fosse Maurizio, con la mano strinse forte sul pube di lei facendole emettere un lamento soffocato, poi, sposto la mano sui glutei, ne apprezzò la consistenza e pensando a quello che le avrebbe fatto nei giorni a venire, prese i capelli di lei stringendoli e venne copiosamente. Luisa non era preparata, non permetteva quasi mai a Maurizio di scaldarle la bocca con il suo seme caldo, al primo schizzo, ebbe la voglia di scappare, ma, la curiosità nel cercare la differenza di sapori e la situazione erotica creata, oltre alla mano di lui, fece si, che assaporasse completamente Paolo. Maurizio, si aspettava che Barbara uscisse da lui nel momento dell’eiaculazione invece, con suo grosso piacere, lei, sentendo il fluido irrorarle il palato, strinse ancora più forte e succhiò ancora più avidamente, lasciandolo sconvolto e sfinito per quel primo piacere provato, si rilassò tremando ancora un poco. P- Adesso, credo che una bella bevuta faccia piacere a tutti, poi, troveremo il modo di ringraziare le ragazze. Guardò Maurizio, il quale, sorrise; M- Se il buongiorno si vede dal mattino, credo che sarà una gran bella giornata. Continuò ad accarezzare le intimità di Barbara aspettando con impazienza di arrivare alla casa di loro: rimase incredulo vedendo che le due ragazze avevano le mani incrociate tra di loro, non conosceva il lato omosessuale di Luisa, cominciò a pensare a loro due che facevano sesso e sentì il vigore tra le gambe riemergere. ……………………………….. …………………………………… Luisa guardava la sala della villa, stava ammirando il gusto originali dell’arredamento, alle pareti quadri dell’ottocento ritraevano scorci di Venezia. I divani neri riempivano la sala, mentre, dal soffitto pendeva un lampadario di Murano di rara bellezza, ma, quello che più colpiva, era il tavolo tondo in onice al centro della sala, era incredibilmente unico. Leggermente più basso dei tavoli classici, aveva al centro uno specchio più piccolo che veniva sostenuto da quattro falli in legno perfettamente levigati e lavorati ricoperti da vetri laterali ovali che ne evitavano qualsiasi smussatura che potesse ferire; scendendo, intarsiati nel legno, figure erotiche copulavano in svariate maniere, si capiva che se quel tavolo avesse potuto parlare, avrebbe narrato storie indicibili per orecchie normali ad ascoltare. P- Ti piace? Luisa , si riscosse dai suoi pensieri; L- molto originale, dove l’avete trovato? P- Faceva parte della collezione di un ricco principe Indiano tutta imperniata al Kamasutra. E non è finita, vieni con me che ti faccio vedere altre cose curiose. Le prese la mano cominciò ad andare verso una scala che portava al piano superiore; P- Niente in contrario se le mostro tutta la casa? Disse rivolgendosi a Maurizio. Maurizio, era seduto su una poltrona avvolgente, aveva seguito la sua donna e Paolo nei discorsi e notato i disegni raffigurati nel tavolo, poi, aveva guardato Barbara a pochi metri da lui che lo guardava intensamente: ripensò a quello che era successo in macchina la fitta di gelosia che aveva provato nel vedere la sua donna che teneva tra le labbra un sesso che non era il suo, era durata il tempo brevissimo, sapeva che sarebbe successo, bisognava solo superare l’attimo fuggente, sapeva anche cosa voleva dire da parte di Paolo “ fare vedere la casa a Luisa”, gli stava chiedendo il permesso di scoparla; M- Certo, questa, è una casa che merita di essere visitata e scoperta con calma. P- Ok, ci vediamo tra un po’. Paolo cominciò a salire le scale scomparendo dalla visione di Maurizio e Barbara. Maurizio, era un po’ sconcertato, pensava che avrebbero fatto sesso insieme, tutti e quattro; in questo modo, se Luisa fosse stata in difficoltà avrebbe potuto intervenire, nello stesso tempo, trovarsi solo con Barbara, lo faceva sentire più libero e disinibito e a pensarci bene, il fatto di non vedere la sua ragazza posseduta, magari da un uccello più grosso, lo sollevava. Barbara sorrise dentro di se, quando, vide che Paolo spariva con Luisa: avevano discusso la sera prima su come comportarsi e doveva ammettere che Paolo, sapeva sempre dire e fare le cose giuste; loro , erano gli esperti e quindi, era logico che prendessero le iniziative. Paolo, arrivò all’altezza di un porta lume a forma di fallo adiacente ad un angolo poco prima di una porta; P- Prova ad accarezzarlo come se fosse vero… Luisa eseguì, lasciò scivolare la mano sull’obice freddo e una calda luce azzurrasi accese ai bordi della porta adiacente, mostrando altre figure erotiche, rimase a guardare quello spettacolo indecente come ipnotizzata, mentre, sentiva il desiderio di lui spingere contro le sue natiche. Le mani di Paolo accarezzarono i seni di lei, trovando i capezzoli duri; P- Ti va di vedere cosa c’è al di la di questa porta?- Le sussurrò , lambendo il lobo. Luisa, ebbe un lungo brivido, sentiva la pelle accapponarsi tra piacere e paura, ma, quel languore che percepiva tra le gambe, unito al piacere che ancora non aveva sfogato, decisero per lei. L- Si… Paolo aprì la porta e la fece entrare. Era basita, La stanza trasudava erotismo da tutte le pareti, anzi, per meglio dire, da tutti gli specchi: un soffitto completamente specchiato, rifletteva il letto ovale, le pareti erano quasi uno specchio unico, le poche parti che si salvavano, erano di un rosso cremisi. I mobili, erano tutti ovalizzati. In rilievo nel ferro battuto a mano del letto, sopra i cuscini, due falli di materiale indefinito, svettavano verso il soffitto. L’armadio a quattro ante, aveva delle maniglie a forma di manette e lo stessa scrivania, era dotata di prese per mani e piedi. Tutto era stranamente erotico e perverso, immaginò e poi capì poco tempo dopo, a cosa servivano tutti quegli oggetti. Di sotto, Maurizio ascoltava e guardava Barbara che piegata sul tavolo, dandogli la schiena, spiegava le figure intarsiate; B- si dice che le abbiano cesellate mentre qualcuno lo faceva per davvero, in modo che i particolari fossero perfettamente realistici e che obbligassero i concubini a rimanere per ore nelle stesse pose. La vide armeggiare con la gonna e tirarla su con una lentezza estenuante, quando vide la fine dell’autoreggente nera e l’inizio della carne chiara, non resistette più, si alzò e slacciandosi i calzoni si pose dietro di lei prendendole i fianchi; B- E si dice che questo tavolo emani sesso solo a toccarlo- Spinse indietro le natiche divaricando le gambe e piegando ulteriormente le braccia, fece in modo che il sedere svettasse fiero e aspettò… Maurizio, era ipnotizzato da quelle forme imperiose che erano a sua disposizione, Barbara aveva cominciato a muoversi eroticamente facendo danzare i glutei, spostò una mano sullo slip e lo trovò intriso di umori, il leggero gemito che emise Barbara al tocco, fu l’ultimo momento di lucidità che ebbe, preso il suo sesso e spostando leggermente il filetto dello slip nero, lo spinse violentemente tra le calde labbra vaginali a cercare pace per il suo piacere. La porta della camera superiore, lasciata appositamente aperta da Paolo, permetteva di sentire i gemiti di piacere che provenivano da sotto, Paolo prese di nuovo la mano di Luisa; P- vieni… La portò silenziosamente all’inizio della scala, da quel punto si poteva vedere il tavolo al centro della sala, la fece appoggiare alla balaustra; P- Guarda… Non disse altro. Luisa, guardava il suo uomo che possedeva una ragazza sconosciuta fino a qualche ora prima e la montava con una violenza inaudita. Paolo, nel frattempo, si era posizionato dietro di lei e aveva alzato la gonna spostandole di lato il piccolo slip; Quando varcò la tenera carne, Luisa, sentì un fuoco intenso tra le gambe strinse le labbra per non urlare: le mani strette attorno al Sali scendi l’aiutarono a resistere ai colpi cruenti e decisi. Era indubbiamente più dotato di Maurizio, ma, quello che l’eccitava veramente, era guardare il suo uomo che stava fottendo un’altra. Paolo si stava godendo quel momento, la sentiva stretta in quel passaggio e questo, già lo faceva impazzire di piacere, poi, guardare quel culo ballare sotto le sue spinte, era estremamente eccitante: si trovò soddisfatto a pensare che la scelta della coppia, era stata quella giusta, ricordava ancora la frase della sua donna; B- Sembrano veramente inesperti, te l’immagini se è davvero la loro prima volta?, avremo di che divertirci. Adesso che stava dentro quel caldo pertugio, sapeva che Barbara aveva ragione, si sarebbero proprio divertiti con quei due, a quel pensiero, spinse con forza al limite delle sue possibilità facendo urlare per la prima volta Luisa. L’urlo fece alzare la testa a Maurizio: vide la sua donna violata da dietro come lui stava facendo con Barbara, vide gli occhi di lei e poi di lui, seguì le mani che stringevano i seni e guardò ipnotizzato come veniva sbattuta contro la balaustra, spostò tutto quello che aveva visto su Barbara e cominciò a scoparla con cattiveria. Barbara, stava guardando il suo uomo che possedeva la ragazza, gli occhi s’incrociarono e non si meravigliò quando sentì l’irruenza di Maurizio crescere, era abituata ai giochi di Paolo e sapeva che alla fine lui avrebbe domato tutti, come sempre. Vennero insieme, lei Maurizio e Paolo, l’unica che ancora non era giunta all’orgasmo, era Luisa, ma non era un problema per Paolo, lui, era abituato a venire più volte e rimanere rigido, era sempre stato orgoglioso della sua resistenza sessuale, continuò imperterrito a riempire il caldo utero di Luisa senza smettere di entrare e uscire da lei. Continuò ancora per altri dieci minuti sotto chi occhi del suo uomo, poi, quando vide e sentì che lei stava per arrivare all’orgasmo, si fermò; L- Non ti fermare adesso, ti prego, sono vicinissima. .. Paolo, sadicamente uscì da lei, sapeva che era il momento giusto;; P- Non ti preoccupare, prima che sia finita questa serata, mi implorerai di smettere. Spinse di nuovo il sesso completamente in lei facendola gemere ulteriormente, poi, tirandolo fuori, le prese la mano e la portò nella camera dei piaceri. Maurizio rimase con l’immagine di lei che gemeva e che pregava Paolo di non smettere, cercò di ricordarsi i suoi occhi pieni di piacere, mentre Barbara mettendosi in ginocchio davanti a lui cercava di rinvigorire il suo aeaao. ……………………………………. ………………………… Luisa, era costernata, eccitata e legata con le mani ai due falli situati sopra i cuscini. Quando lui le aveva detto; P- Ti fidi di me? Lei aveva subito risposto di si Lui, l’aveva spinta senza cattiveria sul letto e le aveva preso le mani per poi legarle con della seta nera ai due finti falli, poi, aveva preso un altro pezzo di seta e le aveva coperto gli occhi. Lei aveva cercato di opporsi, non amava quei giochi e voleva sentirsi libera e soprattutto vedere; L- ti prego, non mi bendare… Paolo non rispose, scese piano all’altezza delle gambe le alzò completamente la gonna, le liberò i seni senza spogliarla, andò in bagno prese un paio di forbici e tornò verso di lei facendo scorrere la lama fredda sui capezzoli; P- Hai paura? L- Non lo so… P- ti fidi sempre di me? L- Si, ma adesso ho anche paura… Paolo scese con le forbici e tagliò di netto il perizoma che cadde inerte ai lati lasciando scoperto il pube glabro e gonfio di Luisa; le labbra vaginali indecentemente aperte dai fendenti subiti alla balaustra, pulsavano di vita propria in controtendenza con il respiro flebile che emetteva. Paolo sapeva cosa fare, con le dita, aprì delicatamente quel fiore e, una volta individuato la clitoride , si avvinghiò famelico a torturala con la lingua dandole leggeri morsi a risucchi violenti. Luisa, stava dando fuori di testa, mai nessuno, l’aveva scopata oralmente in quel modo, sentiva il fuoco tra le cosce e il cuore andava a mille, urlò di piacere e poi urlò ancora di più quando, lui continuò imperterrito. Chiese mille volte di smettere e non venne ascoltata, era sfinita e distrutta da quel attacco e non pensava possibile si potesse godere così intensamente. Maurizio, ascoltava le urla di piacere provenire dalla stanza sopra di lui, il sesso, era tornato duro, prese Barbara e senza chiedere permesso la rimise carponi sul tavolo, non sapeva cosa stava facendo Paolo a Luisa, ma, ciò che avrebbe fatto lui, avrebbe tacitato il suo orgoglio di maschio; non era un amante della sodomia e con Luisa non l’aveva mai cercato, perché a lei non sfiorava neanche l’idea di farlo “ contro natura”ma Barbara, aveva un sedere da spettacolo, sembrava un invito alla profanazione e mentre spingeva a violaree quel pertugio, si rese conto che per lei, era una pratica abituale, a parte un piccolo mugolio alla spinta iniziale, lei, si era subito adattata alle spinte e con una mano era andata a strofinarsi la clitoride per cercare un ulteriore piacere. Le prese le gambe e tirandole verso di se la obbligò a chinarsi al massimo e continuò a spingere in lei per saziare la gelosia che cresceva per la sua donna che continuava ad urlare come un’ossessa dalla camera sopra. Luisa non aveva più la saliva, Urlava e lo pregava di smettere. Supplicava una pausa e lui non rispondeva, continuava a martellargli la clitoride da ormai venti minuti. Aveva la gola secca: quando Paolo aveva forzato il suo sfintere con un dito, si era irrigidita e aveva chiarito che lei non intendeva praticare quel tipo di sesso e lui, ascoltando le sue proteste, aveva smesso subito, ma, la lingua aveva continuato a scopare fin dove poteva. Paolo, aveva visto la reazione di Luisa al tentativo di lubrificarla dietro, capì subito che se voleva sodomizzarla, doveva portarla oltre il lecito mentale, si fermò un attimo; P - Vuoi bere? L- Si, grazie e mi puoi slegare? P- Non avere fretta- E si alzò andando in cucina Prese una polverina che aumentava l’eccitazione e la sciolse nell’acqua, poi, prese un'altra polvere che se sparsa sopra la clitoride, la faceva sensibilizzare ulteriormente accrescendo anch’essa la disponibilità sessuale e, sorridendo sornione, tornò da Luisa; avrebbe avuto quello che voleva e lei l’avrebbe supplicato perché lui lo prendesse…. “ Finalmente qualcosa di fresco” pensò Luisa, poi, quando sentì le dita di lui giocare con la clitoride, disse; L- Ma tu sei fuori di testa, non avevo mai trovato uno che amasse tanto leccare e giocare in questo modo… Paolo non rispose, aveva appena spalmato tutto il perimetro della clitoride, aspettò che lei implorasse il suo membro. Si mise ad accarezzarle i seni e la pelle, non lasciò un centimetro inesplorato nei dieci minuti che passarono. Luisa stava impazzendo di piacere, si sentiva esplodere dalla voglia, aveva il fuoco addosso; L- Basta toccarmi, scopami… Paolo, smise di accarezzarla, le prese le gambe e le alzò divaricandole e scese di nuovo con la lingua tra le sue cosce a torturare le sue intimità; L- ti prego, basta…Ti voglio dentro di me… Paolo rimase in silenzio, aspettò ancora trenta secondi, lasciò che lei continuasse a urlare, poi, con un dito entrò nuovamente nel suo retto. Il piccolo gemito che fece Luisa, fu l’unica resistenza reale che trovò. Cominciò dolcemente ad abituarla a quella intrusione e continuò fino a che non la sentì pronta. Luisa, era in preda a una febbre sessuale, smaniava di essere riempita, quando Paolo, le introdusse il dito nel suo ano vergine, le sembrò di sentire una scossa elettrica, il piccolo fastidio si tramutò in un leggero piacere; aveva bisogno di sentirsi posseduta; P- Lo vuoi? Luisa, era confusa, la febbre cresceva. L- Si, ti prego, fottimi… P- Girati… E lei fece quello che non avrebbe mai creduto, si girò. Paolo prese un paio di cuscini e li mise sotto la pancia di Luisa, in quel modo , il sedere svettava in tutta la sua bellezza, con la mano accarezzò le labbra pulsanti e lubrificò lo stretto sfintere. Si alzò, prese in un cassetto un lubrificante apposito e lo spalmò sul proprio sesso, infine si spalmò due dita e tornò da lei. Il senso di fresco e di piacere che provava Luisa, era per lei una novità assoluta, quando al primo dito se ne aggiunse un altro, lanciò un gridolino che presto si trasformò di nuovo in piacere; “ Ci sapeva fare quel bastardo” dovette ammettere, era riuscito a varcare una porta che lei aveva sempre pensato inaccessibile per chiunque. Quello che la sconvolgeva veramente, era che lei voleva essere presa, voleva sentire la bestia dura dell’uomo scavarle dentro e impossessarsi delle sue intimità in qualsiasi modo, l’importante, era che fosse dentro di lei L- Scopami… P- lo sai cosa voglio. L- Si… P- Allora chiedimelo. L- Sei una bastardo… Lui non rispose, le divaricò i glutei e scese di nuovo con la lingua a eccitare la clitoride, ma, questa volta, la lingua usciva e leccando il perineo, giocava anche con il piccolo bocciolo rosa aumentando lo spasmo sessuale di Luisa. Luisa. Cercò di resistere. Un altro orgasmo l’aveva squassata, eppure, la voglia di un uomo dentro di lei non calava L- Scopami bastardo P- dimmelo. L- Che cosa ti devo dire? P- Lo sai. E Luisa cedette. Abbassò la voce, si vergognava di chiedere una cosa del genere e non voleva che il suo uomo sapesse o capisse cosa stava per chiedere; Fottimi il culo , bastardo – Alzò le natiche e aspettò… “ Incredibile quella polverina” pensò Paolo soddisfatto, mentre poggiava il glande all’altezza del bocciolo, si sdraiò sul corpo di lei e la baciò nel momento della deflorazione. Luisa si sentiva morire per il dolore, si sentiva lacerata, ma, nello stesso tempo sentiva che non poteva farlo smettere, il bacio aveva evitato che urlasse al cielo la sua sofferenza. Cercava di abituarsi a quella intrusione, ma il dolore non calava, quando poi, lui uscì per un attimo completamente da lei, fu terribile. Paolo, prese altro gel, lo spalmò ancora sopra il cazzo lubrificandolo per bene e fece altrettanto sull’orifizio; P- Coraggio, il peggio è passato. L – Bastardo, sei un bastardo – Ma alzò di nuovo il sedere e si allargò al massimo, quando, capì che stava per entrare di nuovo. Un altro bacio, un altro gemito ed era di nuovo dentro di lei, dove mai nessuno aveva osato. Il dolore, era ancora intenso, ma, il gel e il tempo stavano ottenendo risultati; Paolo, smise di baciarla, ormai era da diversi minuti dentro di lei e il suo scroto aveva sbattuto già diverse volte contro il pube, non c’era più niente da introdurre, doveva solo abituarla con calma. Era tanto che non scopava un culo così stretto e aveva intenzione di sfruttarlo a dovere. P- Come va? L- Mi brucia… Ti abituerai, vedrai. Luisa non rispose, ma, fece una cosa che non credeva possibile, cominciò a spingere piano il sedere verso il suo profanatore e scese con una mano ad accarezzare la vulva; sentiva ancora un bisogno pazzesco di sesso. Infine accadde: per la prima volta un uomo venne dentro di lei scaldandole l’intestino, sentiva distintamente il fluido irrorare il suo corpo, proprio mentre lei, inarcando la schiena, godeva delle sue dita esperte. Paolo, aspettò che il respiro tornasse normale, la sciolse e le tolse la benda; P- Tutto bene? Lei non avrebbe voluto rispondere a quella domanda, si era comportata come una troia e si vergognava di avere goduto con quello sconosciuto in quel modo; L – Non lo so, mi sembra tutto così strano, io qui e il mio uomo sotto con un'altra. Paolo sorrise; P -Tranquilla, tra poco li raggiungiamo, Mangiamo qualcosa e finiamo la serata conoscendoci meglio. Luisa, ebbe un brivido, aveva capito cosa intendesse Paolo con “ conoscerci meglio”Non ebbe il coraggio di approfondire, sentiva ancora una grande voglia di sesso, si stese sul letto pensando a quello che aveva fatto e si sentì di nuovo bagnata. Paolo andò in bagno, prese una pillola azzurra e la ingurgitò, aveva intenzione di prendere il massimo di Luisa e anche di Maurizio… Riempì un bicchiere di acqua e versò altra polverina, la mischiò bene facendola sparire e sorridendo tornò da Luisa; P- Vuoi bere? L- Si grazie… ……… Continua………………………………. ………………………………………
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13 years ago
fantasypervoi,
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Il triangolo con carlo
Oltre che con Mario, di cui abbiamo già scritto, anche con un altro amico condividiamo momenti di piacere: Carlo; un singolo che come Mario, ed anzi prima di lui, abbiamo conosciuto su questo sito. Solitamente non troviamo appagante l’incontrare chi è più giovane di noi, preferiamo decisamente i coetanei, ma il giovane Carlo è l’eccezione che conferma la regola. Con lui, che Vale chiama “il professore”, il piacere dell’incontro è sempre assicurato. La sua profonda cultura lo rende persona estremamente piacevole nel conversare e brillante e fantasioso nel giocare. Pur avendo quindici anni meno di noi è un partner perfetto, in tutto. L’ultimo incontro con lui poco prima di Natale. Quel giorno, dopo un velocissimo saluto e neppure il tempo di prendere un caffè, Vale, appena entrata in garconniere, si sfilò il vestito, donandosi immediatamente ai nostri sguardi solo ricoperta da tanga e reggiseno a balconcino blu e nero. Capii che, sarà stato per il fatto che causa vacanza natalizie non ci si sarebbe più visti per parecchi giorni, sarà stato per il fatto che è attratta da Carlo, Vale aveva voglia di scatenarsi… senza perdere tempo in cose diverse dal far sesso. Così fu. Vale quasi non consentì a Carlo di spogliarsi. Subito iniziò a baciarlo e palpargli quella parte del corpo da cui è sempre attratta. Stando in disparte, la vidi slacciargli i pantaloni e prendergli in mano il membro, già perfettamente turgido, per poi chinarsi facendolo sparire tra le sue labbra. Mi godetti la scena… la schiena di Carlo che si riversava all’indietro, la testa di Vale che ondeggiava ora lenta ora veloce succhiando il membro. Poi Carlo che quasi di forza la staccò da se e la spinse sul letto, iniziando a leccarle la figa, ormai umidissima. Io sempre lì a guardarli, a guardarli sino a che sentii Vale giungere in tempi brevissimi al suo primo orgasmo. Quel sentirla godere fu il pronti via del il mio ingresso in campo. Mi avvicinai ai due ed iniziai a baciare Vale, alternando baci a piccoli morsi sui suoi capezzoli induriti, mentre Carlo continuava a suggerne gli umori che sempre più copiosi fuoriuscivano dalla sua fighetta. Lei passò da un primo orgasmo ad un secondo senza quasi accorgersene, era un gemere continuo, un implorare continuo “ancora”, “ancora”, “godo di nuovo”, “non smettete”… Io e Carlo ci alternammo, lui a baciarne bocca e capezzoli, io a giocar di lingua tra le sue cosce sempre più aperte, bevendo il frutto del piacere e titillandone con la lingua il magico bottoncino. I nostri corpi erano totalmente uniti, intrecciati, incuneati l’uno nell’altro. Mentre mi godevo i succhi che Vale continua a dispensare, sentii Carlo prendermi in bocca il pene… che bello leccare mentre si è spompinati… con Vale che mi stuzzicava con le unghie i capezzoli senza mai smettere di gemere. Quasi senza rendermi conto, tanta era la frenesia che agitava i nostri corpi, mi trovai non più con la fighetta di Vale tra le labbra, ma con il cazzo di Carlo in bocca e Vale affiancata a me a succhiarlo in contemporanea, masturbata lentamente da Carlo. La sentii godere di nuovo, con il gemito affievolito dal cazzo di Carlo che, uscito dalla mia bocca, entrava nella sua e poi nuovamente nella mia ed poi ancora nella sua, in un palleggio continuo tra lei e me, tra me a lei. Per oltre mezzora intersecammo in ogni modo i nostri corpi, regalandoci reciproco piacere con ogni tipo di fantasia che può guidare mani e bocche… con Vale che a quel punto aveva voglia di sentire il cazzo dentro di se. Poche volte ho visto Vale godere al pari di quando la penetra Carlo. Sarà perché la giovine età di Carlo gli consente posizioni particolarmente ginniche, sarà perché tra Vale e lui vi è attrazione fisica, sarà perchè sarà, dato certo è che sotto i suoi colpi Vale moltiplica gli orgasmi. Anche questa volta fu così. Carlo la sollevò afferrandola per le caviglie e, inginocchiato sul letto, la penetrò. Prima lentamente poi sempre più veloce. Vale godette quasi subito e quasi subito iniziò il suo splendido erotico ritornello, fatto di gemiti intervallati da implorazioni… “ancora”, “dammelo tutto”, “prendimi”, “sono tua”… Lui cambiò posizione, passando alla pecorina… ed il rito di gemiti ed implorazioni si rinnovò. Vale era completamente succube del piacere che quel cazzo le stava regalando. Intanto io la baciavo, soffocandole in gola le implorazioni e stringendole i capezzoli tra le dita, a prolungarle ed aumentarle sempre più il piacere. Carlo cambiò nuovamente posizione, si mise su di lei ponendosi le sue gambe sulle spalle. Vale, approfittando della nuova postura, mi chiese di riempire la bocca del suo stallone, per gustarsi la scena di Carlo contemporaneamente intento a spompinarmi e chiavarla. Detto fatto; mi inginocchiai su Vale offrendo il mio membro a Carlo, che subito lo imprigionò tra le sue labbra. Il ritmo con cui Carlo pompava Vale divenne anche il ritmo del pompino che faceva a me, mentre la lingua di Vale scorreva sulle mie palle. Sentii Vale mugulare di godimento, mentre sia io che Carlo eravamo ormai giunti alla via di non ritorno. Lo sperma che ribolliva da quasi un’ora chiedeva di essere finalmente liberato. Vale ci chiese di liberarlo su di lei, per finire di godere sotto quella calda doccia che tanto le piace. Senza bisogno di parole, ci posizionammo l’uno davanti all’altro. Io masturbai Carlo e lui masturbò me. Vale, stesa tra noi ed eccitata dal guardare i cazzi muoversi tra le nostre rispettive mani, si contorceva masturbandosi a sua volta ed urlando “spruzzatemi tutta”… “voglio vedervi sgocciolare su di me”…, per poi lasciarsi avvolgere dall’ennesimo orgasmo. Mentre godeva, la innaffiamo, spruzzandole di sperma viso, collo e seno; una spruzzata che lei si spalmò gemendo mentre la riceveva. Appena Carlo ci lasciò, Vale, entusiasta per l’incontro, mi chiese di organizzare a quattro, con Carlo e Mario insieme. La porcellina, dopo averli più volte goduti separatamente, vuole provare a gustarsi in contemporanea quei due uccelli che tanto le piacciono.
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13 years ago
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Il mio vedovo parte seconda
Avevo gia' conosciuto intimamente il mio uomo per ben due volte, ma con me era stato molto tenero e dolce e sopratutto attento a non sverginare il mio culetto caldo che sentivo ormai pronto di accoglierlo. Si ero già pronto ad accoglierlo dentro con tutta l'anima perchè avevo sempre visto, tramite i giornali hard scene di grossi cazzi che inculavano culi maschili e mi ero chiesto tante volte cosa si provava ad averlo dentro: quindi ora volevo provare cosa si sentiva, quali fossero le sensazioni provate. Fu così che a fine giornata di lavoro, chiamai il mio lui, a cui da questo momento in poi attribuirò il nome fittizio di Giancarlo, dicendogli che avrei avuto voglia di vederlo , e lui mi rispose natuiralmente che era contento di incontrarmi, perchè sapeva che l'avrei chiamato! Appena arrivato chiusa la porta mi incollai alla sua bocca che ricambiava i caldi baci e già lo sentivo che era già eccitato all'idea ma che prima dovevamo cenare. Uscimmo per andare in pizzeria e dopo un'oretta fummo di ritorno. Appena arrivati ci spogliammo e mi portò in bagno per fare una doccia ristoratrice, dove iniziammo a baciarci, toccarci e pomiciare mentre l'acqua tiepida scendeva giù per i nostri corpi avidi di sesso. Ancora ricordo le sue manoni grandi che accarezzavano il mio corpo, le mie tette pronunciate dovute al fatto che prima ero più cicciottello, quindi poteva toccarle succhiarle come fossero quelle di una donna, mi diceva che ero la sua troietta e a mi faceva impazzire. Nel frattempo iniziava ad allargare il mio buchetto ancora vergine prima con un dito poi con due e poi con tre e ne frattempo mi diceva che mi voleva, che gli piacevo che iniziava a voler bene e che non avrei dovuto lasciarlo perchè con me si appagava ed io nel fratttempo godevo tutto. Ci asciugammo e subito andammo sul letto dove mi mise a pangia in giù e piano piano incominciò a leccarmi dal collo fino ai talloni per poi tornare sopra fino al buchetto e facendomi divagare le cosce e allargandomi tutte le natiche mi leccava il buco infilandoci lingua e poi le dita: ed io iniziavo a godere sempre più di piacere. Iniziava a salire e scendere con il suo cazzone ormai duro e grosso, una cappella con un diameto di quasi 5 cm. che piano piano ormai andava facendosi strada, ed io che gridavo di piacere ed ogni tanto lo bloccava perchè il dolore si faceva sentire ma nel contempo avevo desiderio che entrasse ancora tutto, e così ogni tanto usciva dal buco si avvicinava a me baciandomi dicendomi che mi avrebbe fatto sua da lì a poco. Subito dopo riprese le stantuffate e non appena ebbe entrato la capppella e poco più dell'asta dette l'ultimo strattone entrando fino all'ultimo cm. del suo cazzone procurandomi un dolore e piacere contemporaneamente: finalmente ero sua del tutto! Iniziò così a stantuffare alternandosi prima a leggere stantuffate e poi scopate più violente: era capace di stare fino a mezz'ora senza venire dentro di me........Poi quando ormai eravamo esausti e desideravo anche io avere tutto il suo piacere dentro di me dava le ultime stantuffate venendo e iniettandomi tutto il suop sperma che così tanto ne aveva che dopo mi usciva pure dal mio buco. Finalmente! Avevo provato quella magnifica sensazione mista a piacere e dolore, ma ne valeva la pena. Avevo uno stallone per me tutto per me ed ero al settimo cielo. E così continuammo per tanto tempo ancora, ma la prossima volta sarà un'altra storia.
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13 years ago
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Cliccando su desiderya
Sul sito scambio qualche mail con una coppia cinquantenne nostra coetanea. Il dialogo virtuale si palesa positivo e passiamo all’incontro reale. Appuntamento da loro in garconniere per un caffè. Il posto è in centro città, comodo ed accogliente, perfetto per lo scopo, a partire dalle luci per arrivare alle dotazioni. Contro una parete fa bella mostra di se un lettino professionale per massaggi. Ci sediamo su poltrone e divano e prendiamo il fatidico caffè d’apertura. Sia Bruno che Elena sono buoni conversatori. Intrattenerci con loro risulta subito piacevole, a prescindere dal fatto prettamente sessuale che ci ha portato ad incontrarci. Mentre parliamo, vedo Vale che continua a guardare quel lettino per massaggi. Bruno, altrettanto conscio di quell’interesse della mia amica, le propone un bel massaggio a più mani. Detto fatto; Vale, quasi senza rispondere, svestendosi si sdraia pronta a ricevere quelle carezze delicate sul corpo che tanto ama. Lei nuda sul lettino e noi tre vestiti a suo contorno, inizia il massaggio. Bruno ed Elena le passano le loro sapienti mani su collo, schiena, sedere e gambe, io osservo. Ad un certo punto vedo la mano di Elena staccarsi dal corpo di Vale per posizionarsi sul mio cavallo di pantalone. La sento palparmi, mentre Bruno concentra il suo massaggio sull’incrocio cosce di Vale, trastullando lentamente sedere e fighetta. Vale inizia a sospirare. Io cerco il seno di Elena aprendone la camicetta e, contemporaneamente, la accarezzo sotto la gonna, sentendo sulla mia mano quell’umido spia di un’eccitazione ormai in crescendo. La mano di Vale, si stacca dal lettino e va a cercare il membro del suo massaggiatore. Ormai il massaggio su Vale è solo più a due mani. Io ed Elena iniziamo a spogliarci reciprocamente, alternando lo sfilar vestiti con lunghi baci e sensuali passaggi di lingua sulle varie parti del corpo che, l’una dopo l’altra, iniziano ad essere non più ricoperte di indumenti. Poso la mia bocca sulla vagina di Elena e ne percepisco la voglia. Al pari lei, prendendo in bocca il mio cazzo, lo sente pulsare goloso di sesso. Vedo Vale, nel frattempo, aver liberato dai pantaloni il membro di Bruno e, protesa dal lettino, succhiarlo avidamente. Anche Bruno a questo punto si spoglia… il massaggio si trasforma in gioco di tutti con tutti. Ci troviamo avvinghiato sul letto, con i quattro corpi che si contorcono, si aggrovigliano, si strusciano, mentre le bocche ormai fameliche si cercano e cercano le rispettive parti erogene, nell’intento di ripagare il piacere che ognuno sta assaporando su se stesso. Mentre l’eccitazione sta diventando ormai incontrollabile, Vale scende dal letto e, invitando Elena a seguirla, si va a sedere sul lettino dei massaggi. Io e Bruno ci troviamo soli nel letto con le due donne che, dall’alto, ci guardano. A quel punto ho capito ove Vale vuole portare il gioco. Mi chiedo solo se anche ad Elena la cosa piaccia quanto piace a Vale. La risposta la da Elena stessa che, anticipando Vale, ci chiede di esibirci per loro due giocando tra noi… solo uomini per il desiderio guardonistico delle donne. Vale è entusiasta per ciò che si appresta a godersi ed ancor più per l’aver trovato un’amica con la sua stessa passione: masturbarsi guardando due uomini che si succhiano. Detto fatto, io e Bruno ci posizioniamo a sessantanove succhiandoci i membri, scorrendoci gli scroti con le lingue, mentre l’occhio di entrambi va alle due donne che, scosciatamente sedute sul lettino l’una a fianco dell’altra, ci guardano eccitate masturbandosi reciprocamente. Solo raramente staccano lo sguardo da noi per mordicchiarsi i capezzoli o per baciarsi… il gioco in quel momento non è saffico, è prettamente omo per il desiderio e l’eccitazione di Venere. Le sentiamo, prima Elena poi Vale, godere, gemendo senza però schiodarsi dal guardare noi due che, nelle posizioni più articolate, ci palleggiamo i membri e ci succhiamo reciprocamente. Ancora sussultanti per il piacere appena provato, le vediamo scendere dal lettino e tornare sul letto. Le sentiamo inserirsi tra noi. Vale affianca la sua bocca alla mia per dividere con me il cazzo di Bruno, altrettanto fa Elena per dividersi con Bruno il mio cazzo in bocca. Il gioco delle bocche è volutamente lento, fatto di delicate leccate tendenti a far durare il più possibile il momento. Man mano i cazzi divengono proprietà solo delle due donne. Io e Bruno ci corichiamo fianco e fianco, godendoci il bel vedere delle due che, a questo punto, si scambiano i nostri strumenti tra le labbra. Ora l’una ora l’altra, ora tutte e due sul medesimo cazzo per poi, sempre insieme, passare all’altro… Non so quanto sia durato quel gioco di lingue e bocche… tanto, troppo per la mia voglia di orgasmo. Non riesco più a tenere. Vale capisce che sto per esplodere ed allora cambia le posizioni. Loro due stese sul letto e noi maschi, inginocchiati sul pavimento, a leccarne il nettare, a farle godere con le nostre lingue. Vedo a fianco a me Bruno con il viso affondato tra le cosce di Vale, mentre io bevo gli umori sempre più copiosi di Elena. Vedo le due vibrare di piacere sotto le nostre lingue mentre si cercano i capezzoli con le bocche. Le sentiamo godere quasi in contemporanea. Elena gemendo mi inonda il viso con i suoi caldi succhi, mentre Vale urla “vengo… ancora… ancora”. E mentre ancora sussulta, Elena si gira offrendomi la sua fighetta fradicia per un finale alla pecorina. La prendo e lei continua a godere, prima godeva sotto i colpi della mia lingua ora gode pompata dal mio uccello. Sento Vale che mi sussurra “prendila”, “scopala bene”, “sborrala tutta”, mentre con le unghie mi pizzica i capezzoli ed invita Bruno a mettermi il cazzo in bocca. Lui è subito in piedi davanti a me, con il suo cazzo proteso verso la mia bocca. Lo prendo in bocca mentre pompo Elena. Ad ogni affondo nella figa di Elena affondo la bocca sul cazzo di Bruno, con erotico sincronismo di movimento. Vale ci guarda estasiata, masturbandosi inginocchiata al nostro fianco. Poi vuole tornare partecipe anche lei. Dirigendo il gioco fa mettere Bruno sotto di noi. Sento la sua lingua accarezzare il mio cazzo ogni volta che fuoriesce dalla figa di Elena, mentre Elena la sente sul suo clito quanto io le sono completamente dentro. Noi scopiamo e lui ci lecca… ma non solo. Mentre Bruno ci delizia ulteriormente con la lingua il già delizioso piacere della scopata, Vale imprigiona nella sua bocca il suo cazzo ed inizia a spompinarlo sempre più velocemente. Io sto scopando Elena in figa, Bruno sta scopando Vale in bocca. Ormai non riesco più a tenermi… annunciando l’orgasmo, esplodo dentro Elena. E mentre insieme ci godiamo i sussulti del post coito, vedo Bruno in piedi fuori dal letto con Vale inginocchiata davanti a lui… capisco al volo la situazione. Vale vuol godersi la spruzzata di Bruno sul viso e sulle tette, mentre con una mano si masturba e con l’altra porta lui all’esplosione. Li sentiamo godere insieme. Vale entra nel suo ennesimo orgasmo di quel pomeriggio esattamente mentre Bruno la spruzza ovunque con al sua calda crema. Io sono ancora dentro ad Elena, ed insieme li guardiamo e godiamo mentalmente di quel loro godere fisico, peraltro da noi provato poco prima. Senza rivestirci incominciamo a chiacchierare, riprendendo quella conversazione prima interrotta per la voglia di massaggio di Vale. Ci troviamo bene a chiacchierare insieme, così come ci siamo trovati più che bene nel divertirci con i corpi poco prima. L’impegno, quando ci lasciamo dopo circa un’oretta, è di rivederci a breve. Non passa una settima ed infatti siamo nuovamente insieme in quella garconniere. Il divertici insieme è stato così pregnante che, a quella seconda volta, son seguite altre volte, tanto da essere divenuto anche possibile, quando una delle due donne, che sono quelle che hanno maggior problemi sugli orari, non può liberarsi, divertirci anche solo a tre, io con Bruno ed Elena o Bruno con me e Paola. Questa è storia di circa un anno addietro, precedente a quella dei due altri racconti già pubblicati, ma mi è venuto di scriverla ora perché, tra poco, ci troveremo per l’appunto io e Vale con Bruno, per un bel fine pomeriggio a tre... preferiamo chiudere una giornata di lavoro on questo tipo di aperitivo, rispetto a quello classico che si sorseggia al bar.
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13 years ago
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Serata a cinque
Sono solo le otto di sera. Tra mezzora arriverà il nostro amico Mario. Questa volta però non per divertirci in tre, ma con una coppia sua amica. Anche se non siamo certo neofiti di questo gioco, un po’ di tensione c’è; la coppia attesa non l’abbiamo neppur vista in foto, tutto al buio, solo fiduciosi sulla capacità di valutazione di Mario. Vale è splendidamente vestita in rosso natalizio… un micro tanga sovrastato da un bustino di egual colore che da il giusto risalto al suo splendido seno. Mentre attendiamo l’arrivo del terzetto non riesco a controllarmi… faccio sedere Vale sulla poltrona, poi, lentamente, inizio a baciarla e mordicchiarle i capezzoli, per finire con la più classica delle posizioni: la mia testa tra le sue cosce con la lingua impegnata a darle il primo orgasmo di una serata neppur ancora iniziata. Puntualissimi alle otto e mezza suonano il campanello. Apriamo la porta e li vediamo. Mario non ci delude mai, non solo come compagno di sesso a tre, ma neppure come organizzatore di serate birichine a cinque. Lei, Viviana, bruna con meravigliosi e pungenti occhi, avvolta in un cappotto, lui, Carlo, un bel cinquantenne. Mentre ci presentiamo, già Viviana si sfila il cappotto. Sotto quello spesso indumento, null’altro che una perfetta mise per il proseguio di serata… bustino nero, micro tanga ed un bel collare di cuoio al collo con anello per guinzaglio. Vale immediatamente si sfila il vestito indossato per riceverli e le si affianca. Noi tre maschietti lì come statue, completamente vestiti a rimirare le due splendide donne già pronte ad aprire le danze del piacere. Un flut di champagne per dare il via alla serata e, ancor bevendo, mi si affianca Viviana; vuole assaporare le bollicine direttamente dalla mia bocca… a lei lo champagne piace berlo così. A un paio di metri da noi, Mario e Carlo baciano e palpano Vale stringendola tra i loro corpi. Dal suono del campanello non è ancora passato neppure un quarto d’ora… è già la camera inizia a profumare di sesso. Sento la mano di Tiziana scorrere lenta sul cavallo dei miei pantaloni, mentre vedo Vale posare le sue su entrambi i maschietti, palpandone gli strumenti che già sa saran a sua disposizione per l’intera serata. In un baleno anche noi maschi ci svestiamo, omaggiando le due donne dei nostri tre membri, quali moderni cavalieri con la lancia in resta pronti alla tenzone. L’atmosfera si arroventa. Viviana imprigiona tra le sue carnose labbra il mio cazzo, mentre Vale si dedica ai due ospiti con egual perizia. Ci alterniamo tra l’essere succhiati da quelle due belve affamate di sesso ed il leccare ogni parte dei loro corpi. Ormai il primario esserci divisi a due e a tre è divenuto un cinque completo. I cinque corpi sono avvinghiati, la mia lingua passa da Viviana a Vale così come quella dei miei sodali maschi, mentre il mio pene, così come il loro, viene passato di bocca in bocca tra le due donne. Mi trovo a tenere Viviana per il collare, usando l’anello per dare il ritmo al suo suggermi. Vedo Viviana e Vale di tanto in tanto cercarsi i corpi, toccarsi le fighette fradice e mordicchiarsi i capezzoli o abbandonarsi a lunghi baci tra loro. Anche in quel contesto Vale non rinuncia comunque al suo spettacolo preferito; prende in mano il membro di Mario e lo posiziona nella mia bocca. Inizio a succhiarlo, mentre lei succhia il mio, per poi alternarmi e farmelo succhiare da lui mentre io lecco Vale, che a sua volta spompina Carlo. Viviana passa dal giocare con le tette della sua nuova amica al godersi in bocca il cazzo di Mario, sino a che Vale, eccitata nel vedere noi maschietti spompinarci e contemporaneamente leccata, ci inonda con i suoi umori… nessuno di noi vuol privarsi del piacere di gustarne la figa grondande, ed allora a turno la assaporiamo mentre gode. Il caos di corpi intrecciati è totale, paradisiaco. Il piacere sta arrivando all’apoteosi. Mario si stacca dall’intreccio e alla pecorina prende Vale, che ancora sussulta per l’appena raggiunto orgasmo. Lo vedo pomparla, riempirla, mentre lei urla “ancora”… “lo voglio tutto”… e lui sempre più veloce, sempre più violento nel possederla. Io intanto condivido con Viviana il cazzo di Carlo, sino a che Vale non mi trascina sul materasso, per terra davanti al divano, sostituendomi a Mario e chiedendomi di prenderla, di venirle dentro. Vuole sentire la sborra calda colarle tra le cosce. Le salgo sopra, le sue gambe sulle mie spalle ed inizio a penetrarla, mi implora di pomparla velocemente; sto esplodendo ed infatti, dopo poco, la riempio di sperma, mentre con lo sguardo rimiro Viviana sguaiatamente seduta sul divano intenta a spompinare Carlo, con Mario inginocchiato che la penetra, riservando a lei quel nettare che, scopando poco prima con Vale, gli era ormai salito in canna. Dopo essere venuto nessuna pausa. Subito Viviana mi prende in bocca il membro, per sentirlo afflosciare lentamente sotto la sua lingua, tra le sue labbra, gustando gli ultimi sussulti. Ma neppure Vale si ferma. La vedo inginocchiata davanti a Carlo. Lo succhia e lo masturba, con occhi solo per quel cazzo che ha tra le mani ed in bocca. Non ci vuole molto e sentiamo Carlo ansimare per l’orgasmo imminente, con Vale che gli chiede di riempirle di sperma viso e tette. Lei e li, inginocchiata davanti a lui, con la testa leggermente inclinata all’indietro pronta a ricevere, quando dal cazzo di Carlo arriva finalmente la spruzzata tanto agognata da Vale. Non vuol perdersi neppure una goccia, continua a masturbarlo mentre calda sperma ormai le cola sul viso e le bagna i capelli, ma lo fa ora con una sola mano, l’altra la usa per spargersi quella crema ovunque. Sono le dieci… tutti e tre noi maschietti abbiamo goduto di un orgasmo spettacoloso, mentre le due signore sostengono di non riuscire neppure a ricordarne il numero… Per la serata ho preparato uno spuntino in piedi, ma sappiamo tutti che sarà solo uno spuntino d’intervallo, perché il gioco non è certo finito. Manca ancora quel secondo tempo che incomincerà di lì a poco. Tra una tartina ed un pasticcino, tra un bicchiere di vino ed un sorso di cognac, l’atmosfera torna a scaldarsi. Quell’erotismo che aveva riempito la camera non è certo svanito, si è semplicemente assopito per darci modo di tirare il fiato. Basta poco… un paio di battute su quanto avvenuto pochi minuti prima, un apprezzamento per un gesto ed ecco che la scintilla torna ad infiammare la serata. Viviana mi si avvicina e, mentre posa la sua bocca sulla mia, con la mano va e tastare la voglia di ricominciare del mio membro. Contemporaneamente Vale le accarezza seno e fighetta. Carlo e Mario senza indugiare si uniscono a noi tre, palpando e baciando le due donne. Senza renderci conto dei movimenti, ci troviamo tutti attorno al divano… con Viviana sdraiata e gran protagonista della scena. Inginocchiati a rendere omaggio alla sacerdotessa di tanta lussuria, noi maschi ci alterniamo a leccarne gli umori, mentre Vale, in piedi dietro il divano, giocando con i suoi capezzoli non smette di limonarla. Ebri dei suoi umori, poniamo poi a turno i nostri cazzi tra le labbra delle due donne che, in perfetta sincronia tra loro, continuano a limonarsi ed al tempo stesso a leccarci… Ad un certo punto Mario si unisce alle due donne nel succhiare me e Carlo…, masturbandole in contemporanea; Vale con questo gioco si inebria di piacere… adora essere masturbata mentre sugge il cazzo insieme ad un uomo. L’eccitazione è al culmine… non riusciamo neppur più a capire cosa stiamo facendo… in un spettacolare girotondo erotico, ci troviamo ora a leccare una vagina ed ora a succhiare un cazzo, ora a sentirci il cazzo manovrato tra le mani ora a sentirlo risucchiato in bocca, senza differenza tra maschi e femmine. Mentre vedo Mario masturbato da Vale sgocciolare sul seno di Viviana, a sua volta penetrata da Carlo, sento crescere anche in me la voglia di orgasmo. Vale lo capta dalla tensione del mio viso ed allora si appropria dello strumento, togliendolo dalla bocca di Viviana, e si inginocchia tra le mia gambe. Sento la sua lingua calda sullo scroto, sento i miei testicoli nella sua bocca, sento le sue labbra baciarmi la radice del membro, mentre la mano, veloce, lo porta all’esplosione. Il tempo di vedere che Carlo sta unendo il suo sperma a quello di Mauro sul seno di Viviana ed anch’io spruzzo… una spruzzata che vedo colare, lenta, sulle tette di Vale, mentre lei, ormai fuori di se, geme masturbandosi e godendosi la calda crema che le scorre sul corpo. Siamo tutti stremati quanto appagati. I corpi lentamente smettono di sussultare e torniamo in noi dopo oltre tre ore di puro eros, interrotto solo pochi minuti per un veloce tramezzino. Coppia fantastica, con Mario gran anfitrione… tant’è che neppure due settimane dopo abbiamo ripreso il gioco esattamente da dove l’avevamo interrotto, anche se con meno impeto, ma molta più fantasia. Al secondo incontro non son mancati vibratori e frustino e le donne a finire la serata in un lunghissimo sessantanove, con noi maschietti attorno a loro quali spettatori… unica possibilità dataci, il masturbarci ammirandole ed il benedire quel rito saffico, celebrato da Vale e Viviana stese sul tappeto, con una finale spruzzata collettiva sui loro corpi avvinghiati.
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13 years ago
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In viaggio...
Qualche anno fa mi trovai a viaggiare in pullman di notte. Ci fermammo verso le 2 per una sosta di circa 30 minuti in un autogrill poco frequentato, eravamo giusto noi viaggiatori (una ventina, stranamente il pullman era semivuoto) e qualche camionista. Essendo estate ero vestita leggera, con una canotta dalla scollatura profonda e una gonna corta di jeans. Mentre sceglievo una bevanda fresca dal frigorifero mi si affiancò un uomo che poteva avere tra i 45 e i 50 anni. Era un camionista, non molto attraente in verità ma con una faccia da gran porco. Mi guardava insistentemente la scollatura e ne approfittai per fare un po' la scema...guardacaso scelsi una bottiglia che si trovava alla sua sinistra e mi allungai per prenderla senza farlo spostare, permettendogli di scorgere i miei seni e di avvicinare il mio fianco sinistro al suo pube. "Scusi, sa..." gli dissi, e prendendo la bottiglia me la portai al petto bagnandomi i seni. Lo lasciai li come un rimbambito ed andai a pagare. Ne approfittai per andare in bagno e mentre mi lavavo le mani vidi nello specchio il camionista che mi fissava. Mi piegai un po' di più sul lavandino, col culo in fuori e le tette strizzate dalle mie braccia che si vedevano riflesse nello specchio. Lui stava fermo sulla porta e potevo vedere la mano dentro la tasca che si muoveva. Avevo la possibilità di divertirmi e lo feci. Andai nel secondo corridoio di lavandini sulla destra con lui che mi veniva dietro. Mi tolsi la canotta lasciando libere le mie tette già gonfie per l'eccitazione e un sorrisino si dipinse sulla sua faccia. Mi tolsi anche la gonna e gli slip, mentre lui si smanettava ancora più velocemente sussurrando un "Brava, porca". Mi misi col culo sul marmo freddo del lavandino, con la schiena poggiata allo specchio e allargai le gambe davanti a lui. Avevo la fica tutta bagnata e una gran voglia di allargarmela con le dita e masturbarmi davanti a lui. E lo feci. Con le gambe spalancate mi violentavo la passera con le dita e gli chiesi di farmi vedere il cazzo. Non se lo fece ripetere due volte e si abbassò i pantaloni tirando fuori un bel pisello lungo, largo e dritto con una cappella tutta da succhiare. "Ti piace eh, puttana? Ti piace il cazzo?" mi diceva. Più mi parlava così, più se lo smanettava e più io divaricavo le gambe ficcandomi dentro la fica le dita della mano. Ma la vista di quel bel cazzo mi faceva aumentare la voglia di succhiarglielo per bene, di essere troia fino alla fine e prendere in bocca il pisello di uno sconosciuto. Lui se ne accorse e si avvicinò a me. Io, che avevo tutte le intenzioni di farlo esplodere come mai nella sua vita, mi misi a pecora sul lavandino con il culo e la fica rivolti allo specchio. Abbassai totalmente le spalle e la testa fino ad incontrare la sua cappella ed iniziai a leccargliela mentre lui godeva della mia lingua e della visione allo specchio del mio culo e della mia fica aperti e grondanti di umori. Il sapore del suo cazzo mi inebriava, lo volevo tutto in gola. Volevo che mi scopasse la bocca prendendomi per i capelli e così fece, spingendo il suo pisello tutto dentro e ordinandomi di toccarmi la fica e di continare a succhiare perché ero una piccola troia. Io obbedii e presi a stantuffarmi il buchetto bagnato con due dita mentre mi riempivo la bocca di cazzo e godevo nel farlo. Lui aumentò la velocità e lo feci anche io, strusciando tutta la mano sulla fica aperta e godendo come una porca mentre lui mi schizzava in bocca e mi ordinava di leccargli tutta la sborra. E io la leccavo vogliosa e golosa mentre lui continuava ad ammirare la meraviglia delle mie gambe aperte allo specchio. Ero stravolta e all'improvviso mi venne il terrore di essere stata lasciata li dalla corriera. Mi rivestii di corsa e lui mi bloccò prendendomi dai fianchi e dicendomi "Dove credi di andare? Guarda che gli autisti lo sanno...e comunque sono passati solo dieci minuti e io devo scoparti ancora". Sentivo il suo cazzo premere sul culo e nonostante fossi appena venuta avevo una gran voglia di essere sbattuta dallo sconosciuto. Ma non mi fidavo, così feci per andarmene ma lui non era molto d'accordo così mi prese per i capelli sbattendomi sul lavandino e abbassandomi le mutande me lo ficcò nella fica da dietro e iniziò a spingere forte tappandomi la bocca con una mano. Mi stava scopando con violenza e lo sentivo grugnire dietro di me dicendo piano "Che c'è, non ti piace più il cazzo, troia?". Ero frastornata dal suo avermi presa contro la mia volontà ma ero anche eccitata dallo squallore della situazione. Io a pecora su un lavandino di autogrill con la fica piena del cazzo di uno sconosciuto cinquantenne. "Si che mi piace, dammelo tutto!" risposi, e lui continuò a stantuffare forte e veloce finchè non tolse il cazzo, mi fece girare e mi venne ancora in bocca. Mi schizzò l'ultima goccia e se ne andò. Pochi secondi dopo sentii una voce maschile chiamare tutti i viaggiatori della corriera. Mi svegliai. Ero sul pullman e avevo sognato tutto. Avevo gli slip fradici. Scesi per la sosta in un Autogrill deserto. Ripensando al mio sogno sentivo la mia passera pulsare e avevo una gran voglia di fare tutto veramente...avevo voglia di toccarmi e di fare un pompino ad uno sconosciuto, ma non accadde. Tornai sul pullman e, una volta ripreso il viaggio, si abbassarono le luci. Ero troppo eccitata per dormire e avevo una gran voglia di sentire le mie dita dentro la fica. Non c'era nessuno nei sedili intorno a me, solo un signore davanti ma stava dormendo. Iniziai a toccarmi sopra gli slip, allargando leggermente le gambe. Con la mente pensavo al cazzo del camionista nella mia bocca, alla mia fica aperta davanti a lui. Mi abbassai gli slip e sollevai la gonna. Con la mano frugavo in mezzo alle mie gambe, godendo in silenzio e morendomi le labbra. Solo poco dopo mi accorsi che l'uomo seduto davanti a me era sveglio e mi stava guardando dallo spazio presente tra i due sedili. Feci finta di non accorgermene ma allargai le gambe per lui, mostrandogli la mia passera aperta ed eccitata. Lo sentivo ansimare e avevo voglia di avvicinarmi con la bocca per farmelo dare ma non volevo dare troppo nell'occhio, così continuai a infilarmi nella fica due dita per farlo eccitare. Lo sentivo ansimare più forte e incontrai il suo sguardo in quello spazio vuoto. Lui quasi si bloccò ma riprese subito a masturbarsi quando mi sdraiai ancora un po' allargando totalmente le gambe e mostrandogli anche il buchetto del culo. Presi a toccarmi velocemente godendo a bocca aperta e venni mentre lui si sborrava in una mano. Già mi vedevo a pulirgli il cazzo con la lingua...ma non lo feci. Mi addormentai stremata.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Una storia di donna
Trova un piacere indescrivibile nel farsi guardare. Si diverte a provocare: vestiti stretti, corti...sempre tacchi...D'estate calzoncini attillati...bianchi, neri, e sempre, sempre scollature adatte a far intravedere il seno. Lo ha sempre fatto. Si eccita soltanto a guardarsi allo specchio, mentre si prepara per uscire. Indossare le autoreggenti, il perizoma...mmm! sia piace tanto. Lui non sembra neanche vederla. Gli altri, tutti! la riempiono con i loro sguardi. Ogni sguardo è un brivido. Ogni brivido è una conferma. Ieri sera si è toccata...appoggiata in piedi davanti allo specchio....guardava il suo corpo...una mano sul seno...l'altra sulla fessura della sua fica, bagnata. La fantasia cammina sempre con le proprie gambe. Ogni tentativo di stopparla è inutile, dannoso e profondamente banale. abbiamo paura di noi stessi...del senso profondo della ricerca del piacere: piacere agli altri per confermare noi stessi...trovare nell'altrui desiderio la soddisfazione del proprio io. Domani in palestra indosserà la solita tuta grigia iper aderente. Loro muoiono ogni volta che la vedono. Sembrano essere lì solo per aspettare lei. Eccoli, in fila quasi. Adoranti, iniziano a sudare appena arriva. Si offrono di aiutarla, quasi facendo a gara. Eccolo, è giovane, pieno di ormoni...lo sente mentre dietro le sue spalle la sta aiutando ad effettuare un esercizio...sente il suo respiro, caldo, affannato...non osa avvicinarsi troppo, ma lei sente che anche lì sotto qualcosa si muove. Appena finito lei si volta, lo guarda negli occhi e lo ringrazia...mordendosi leggermente il labbro inferiore. La sera a casa non riesce a fare a meno di ripensarci: ogni volta è lo stesso. Di nuovo la mano sul seno...il dito dell'altra dentro la fica bagnata...immagina: lei sola...e poi loro...In palestra, sono in due...l'aiutano nell'esercizio...uno dietro e l'altro davanti...sente il loro fiato...il caldo, la voglia...stavolta sono più audaci. Le loro mani sul suo seno, sui fianchi...la tuta si abbassa.... E' bello: lei è lì, desiderata e posseduta da loro...al centro dell'attenzione... L'orgasmo arriva...un godimento incredibile...l'impossibilità di urlare...di là c'è lui, potrebbe sentire... Poi la cena, il divano, la tv...la fantasia lascia spazio alla realtà...eppure qualcosa deve accadere... (continua)
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13 years ago
schopenauer,
32
Last visit: 11 years ago
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Angela diabolica
Giacchè lo giorno è bigio e assai noioso e che lento passa tra le brighe, vorriati rallegrarlo col dire mio scherzoso, d'onde mi induco a scrivere due righe. D'ora antelucana, in sul finir dell'anno vecchio, l'imago tua desiata scaldommi il basso ventre indi ,col membro in mano.. tosto.. mossi allo specchio Ma l'omo ch' io vidi giacchè mi fei d'appresso avea sfatto lo viso, sì torto e gobbo il dorso alchè saltai stupito, tirandomi d'un passo Il braccio ei pose in alto e con gran lai puntommi dritto il dito e ratto disse "chist'omo che tu vedi, d'oggistesso.. tu sarai." "Non pote la natura esser si ria un bon cristiano io fin anzi fui, non veggio a tale pena menarmi me dovria!" Favellai arrogante con falsa sicumera, celando la sorpresa dell'evento, com' un che ad ogni passo impera! "Non cogitar colpe od a misfatti quali, che in la tua mente la cagion indaghi molto più basse son le cause tali. A farti in cotal guisa fu sol esso, che dell'abuso è nota la doglianza tosco nel suo piacer sovente è il SESSO." I non credea ancor al mi cascante orecchio ciò che più al mondo aveo in diletto era, al dir del mio riflesso, causa del mio venir immantinente vecchio. "Ma io!.. sol con la dritta !!", posi obiezion tutto tremante che da sconforto ero chino e soverchio "PUR CON LA MANCA !" rimbrottòmmi cupo lo mio sembiante. "Che già il lo menar con una, al ciel, è gran peccata " fu a seguitar nel dire con solenne nota " indi.. con due, la pena è raddoppiata". "Non basti che a venir sia la vecchianza" disse con mala bocca lo tristo vate "a maggior doglio ti castighi .. l'IMPOTENZA !" Del verbo appreso mi posi in tal sgomento e repente l'occhi al ciel volti,pietando, sanza più nullo poter, caddi in mancamento. Ignote mi fur l'ore in cui fui lasso chè l' tempo alla memoria mi fu assente ma ritto che mi fui, lesto allo specchio volsi il passo. Niuno d'ogni sorta nel vetro era presente sol'io, com'era pria del buio arcano, in carne, ossa e, in tutto il suo pesar,l'onor pendente. Nol dicerotti amica cara la grande contentanza nell'aver certo lo saver che ancor durava intatta gioventute e ,in tutto il suo turgor, bassa possanza. E come for dal bozzo sbatte l'ale in l'aere farfalletta a far la prova di funzione, stesso mi posi all'ovra e con lena da collaudo mi indussi alla manetta. "Eureka!!...L'arnese tiene appieno la funzione" baldo esclamai di gioia pura e schietta "Bisogna presto addivenir alla gentil concione" Vorria venire tivi e tollere ogni indugio pria che torni l' gobbo disgraziato in sogno e passarmi ore soavi in ogni tuo pertugio. Or vedi, l'agognar mio impellente mi desta di mattina, è come saetta che l' cielo squarcia lesta e m'avvampa col tuo nome... diabolica Angelina .
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13 years ago
rotterdam19,
69
Last visit: 3 years ago
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Sauna a roma
ciao vi racconto un'altra storia vera. un giorno vado a rilassarmi in una sauna privè vicino Roma. Mi butto nudo nella vasca idromassaggio e mi godo la sensazione rilassante dell'acqua calda e del massaggio delle onde. Entrano alcune coppie nella vasca e una mi si mette al mio fianco. lei inizia a toccarmi sotto l'acqua; poi quando la pressione deglia altri singoli si fa pesantina mi portano in una stanza a divertirci. tutto va a meraviglia ed infatti soddisfatto dopo aver goduto a meraviglia mi faccio una doccia e me ne vado a casa. all'uscita dal locale un'altra coppia mi viene dietro e mi da un biglietto col proprio numero di telefono. UAU!! mi dicono anche di telefonargli presto. Già il giorno dopo lo faccio e la sera stessa mi invitano a casa. La coppia una volta entrato in casa loro, mi offre da bere. dopo i primi convenevoli le mi comincia a baciare e a spogliarsi mentre il marito ci guarda a parte. poi lei mi porta sul suo letto mentre il marito sparisce. noi scopiamo e riscopiamo finche dopo arriva anche ilmarito ed insieme a lui facciamo una doppia penetrazione con la caldissima e porchissima donna. la serata continua alla grande: sono stato il loro amico di giochi per alcuni anni.
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13 years ago
maialino973,
40
Last visit: 1 week ago
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Club privè
Ciao a tutte/i. Vi racconto ora una mia storia di qualche anno fa: una sera vado in un club privè in provincia del nord. Molte coppie presenti alcune molto belle e giovani. Giro perle stanze e vedo spettacoli di ogni genere :) due coppie scopano al primo piano sopra un vetro. Per cui dal piano di sotto, alzando la testa, si vede uno spettacolo straordinario. Giro e rigiro per le stanze e mi rendo conto che si sta facendo ormai quasi l'ora di chiusura. Nel frattempo vedo due coppie che parano sul divano tra di loro; sono coppie amiche. le due donne sono a dir poco magnifiche: entrambe bionde. una con i capelli rasati sulla nuca e il resto corti. L'altra con i capelli lunghi. Sono a dir poco bellissime, snelle, corpo da gattine. Sinuose, magre e vestite in modo eccitantissimo. Ad un certo punto mi sembra che mi stiano guardando...ma non mi faccio idee particolari perchè mi sembra che siano di quelle coppie che giocano solo tra loro e poi le ragazze mi sembrano troppo belle :) per essere vere. Eppure dopo un po', quando vado al bancone del bar a bere qualcosa, si alzano e mi si mettono una a destra e una alla mia sinistra. Ed insieme mi dicono all'orecchio: "ti va di giocare con noi due insieme?". Mi sembrava un miracolo: erano troppo belle: erano due modelle! Mi portano in una stanza e mi fanno sdraiare a terra a testa in su. Una si posiziona sopra la mia testa e l'altra sopra il mio arnese. Sono in piedi ed hanno delle minigonne che si sfilano in un momento, il tutto sotto i miei occhi increduli. Una ha la patatina completamente rasata (quella con i capelli corti) mentre l'altra ha solo una piccola strisciolina di peli. Bellissime!!! Quella sopra la mia testa si piega e si "siede" praticamente sulla mia bocca; l'altra me lo prende in bocca. Dopo minuti di succhiate reciproche le due si danno il cambio. I loro uomini sono in piedi ai lati con loro pisello in mano che si masturbano. Poi le due ragazze a turno mi scopano; io ho le mani ovunque. un Culo magnifico entrambe. loro nel frattempo lesbicano tra loro. quella che mi sta sopra il pisello bacia l'altra e poi le lecca la fica quando questa si alza davanti a lei. quando vengo penso che non mi scorderò mai una serata del genere in vita mia!!!!!! purtroppo non le ho più viste...
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13 years ago
maialino973,
40
Last visit: 1 week ago
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For sweet..sognando realtà
....sono nel bar di un cinema in attesa che inizi il film e stò leggendo la recensione seduto sorseggiando un prosecco, ad un certo punto sento un profumo che mi avvolge e vedo una donna, vestita con una gonna al ginocchio stretta, una camicetta con sopra un maglioncino aperto sorseggia un caffè al banco, nella sua mano destra ha la borsetta e il cappotto...ci scambiamo uno sguardo breve ed intenso....si avvicina al mio tavolo e chiede se può prendere l'altra parte del giornale...glielo porgo con un sorriso che lei ricambia. Il suo profumo è inebriante, il suo sorriso è caldo ed accogliente....con delicatezza inizia a sfogliare il giornale. E' l'ora escono le persone dallo spettacolo precedente (il nostro è l'ultimo ci sono poche persone) vedo che si avvia nella sala e noto che le cade il portafoglio dalla borsetta, mi precipito a prenderlo (scordandomi anche di pagare la bevuta) c'è molta gente che esce e la vedo sparire nella sala, mi ricordo di dover pagare così torno al bar, pago e mi avvio nella sala. E' buio ci sono poche persone non la vedo, la cerco, inizia il film....continuo a guardarmi intorno..la vado uscire dal bagno e posizionarsi nell'ultima fila lontano dall'entrata e da tutti...mi alzo e mi avvicino a lei...le bisbiglio porgendole il portafoglio...lei mi sorride e mi ringrazia...le chiedo se le disturba che rimanga li, lei mi dice che le fa piacere e che dopo vorrebbe ricambiare il mio gesto. il suo profumo mi invade...lei ha il soprabito sopra le gambe...ad un certo punto , lo mette sul sedile accanto...scoprendo così le sul tornite gambe che sono in bella mostra e si nota che porta le autoreggenti, sento muoversi tutto dentro i miei pantaloni....vedo che con la cosa dell'occhio ella controlla se io la guardo...poi poggia il braccio, sul mio bracciolo e siamo a contatto...io non mi ritraggo e lei neppure...mi piace questo contatto con la sconosciuta e mi eccita....ad un certo punto vedo che lei con l'altra mano, la fa scendere fra le sue coscie, allargandole leggermente....e comincia a mordersi le labbra...a questo punto io eccitatissimo...comincio a toccarmi....e le stringo la mano......ci guardiamo...io lo tiro fuori e comiciamo a masturbarci e a guardarci...lei guarda mentre io mi masturbo io guardo mentre lei si masturba ci guardiamo negli occhi e ci stringiamo forte la mano.....
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13 years ago
thc69bx,
45
Last visit: 7 years ago
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Appena si spengono le luci apro la porta e....
CI SIAMO DATI APPUNTAMENTO IN QUEL PARCHEGGIO...le indicazioni sono state perfette e il mio gps trova facilmente la strada . Arrivo lavata pulitissima profumata e vuota....le luci accese dicono che non sonoancora pronta e infatti chiudo tutto tranne le luci , mi cambio , infilo la parrucca il perizoma, il reggiseno, il reggicalze , i tacchi a spillo , il rossetto e metto pure del gel all'interno del mio culo e fuori. spengo le luci e apro la porta del mio camper. Mi metto sul letto quello basso matrimoniale alla pecorina e aspetto. Il segnale erano le luci accese che adesso sono spente e la porta socchiusa. Ci eravamo scritti tante volte con questo amico e ci eravamo scambiati i cellulari e ci eravamo parlati dei gusti dei limiti , delle considerazioni su cosa ci piaceva e cosa ci aveva eccitato maggiormente nei pochi incontri uomo-uomo. Solitamente incontro coppie e solo coppie. Il gioco e' piu' bello per me anche se non scopo la donna ma solo vedere lei che si bagna a vedere il cazzo di lui entrarmi piano piano tutto dentro il culo e' una libidine pazzesca. e poi quando lei infila il mio cazzo di lattice fra le gambe legandoselo alla vita e mi incula davanti a lui magari mentre si fa succhiare e' troppo bello ! Ma adesso sono la' io per lui solo...questo amico misterioso sentito tante volte e mai visto di persona , molto educato e gentlemann come pochi. Vediamo cosa ne verra' fuori. Il segnale era che le luci si chiudessero e la porta si aprisse poco poco perche' il caldo non uscisse. Sento la portiera di una macchina chiudersi l'allarme inserirsi e dei passi avvicinarsi...fremo e tremo di paura e di voglia. La porta si apre del tutto e sale il mio amico che subito richiude la porta dietro di se e sento che si spoglia. non dice nemmeno ciao e mi meraviglio sebbene sia perfetto non parlarsi per niente per non sentire niente di maschile. Lui poco dopo palpa il mio culo accarezza le mie natiche le apre facendomi emettere un piccolo gemito di sorpresa. LUI INFILA UN GUANTO IN LATTICE CHE ERA VICINO A ME DI QUELLI DA INFERMIERI E MEDICI PER INTENDERCI e poco dopo un suo dito il medio penso....mi riempie di colpo il culo e affonda fino in fondo ritirandosi subito dopo e riaffondando altrettanto subito dopo dentro di me e poi ancora fuori e poi ancora dentro . Cominciai subito a lamentarmi quando di forza infilo' anche il secondo che mi fece letteralmente sobbalzare in avanti per il male ma lui mi prese con forza sotto le gambe davanti si sedette vicino a me mi mise sopra le sue gambe e senza darmi scampo mi riinfilo' le due dita di prima cercando di metterci anche un terzo dito senza assolutamente riuscirvi. Singhiozzavo dal male e mugolavo come una troia muovendomi in avanti e indietro per togliermi dal culo quelle dita che continuavano ad affondare e affondare e sbattere sempre di piu' dentro il mio buco stretto. Poco dopo finalmente il mio amico disse che avevo proporio un bel culo e tirando via le dita da dentro per un attimo mi giro' stendendosi vicino a me mi mise seduta e prese a baciarmi in bocca infilandomi la sua lingua dentro e andando a leccare la mia. Questa cosa mi faceva schifo e lui lo sapeva ma ero la' per farlo godere e per essere la sua vacca cosi' lasciai farepoi lui mi tiro' verso di lui mi mise una mano fra le gambe e con due dita mi rientro' dentro il culo baciandomi e inculandomi di brutto senza lasciarmi il tempo di respirare...poi lui si stese ancor di piu' e presa la mia testa con forza la tiro' verso il suo cazzo che era veramente pulito e asciutto e mangiai molto volentieri se lui non volle infilarmewlo fino in gola schiacciandomi giu' con forza e poi facendosi scopare dalla mia bocca su e giu.....su e giu'....su e giu'...gllooobbhhhh glooobbhhh gloooobhhhh mi veniva da vomitare ma tenevo duro perche' sapevo mi avrebbe scopato da li a poco e infatti poco dopo mi prese per i capelli tirandomi su la testa mi volto a pancia sotto prese un cuscino mettendolo sotto il culo si mise sopra di me mi allargo' le natiche e con una mano mi appoggio' la cappella al buco affondando subito dopo dentro di me apreendomi come una vacca allargandomi come una baldracca e senza lasciarmi nessun tipo di fuga perche' in quella posizione e tutto il suo peso mi schiacciava giu' e mi riempiva fino a sentire le sue palle schiacciare sopra le mie natiche.... Cazzo che cazzo era grossissimo e mi lacerava l'ano e gemevo e mi lamentavo e mugolavo ma doveva piacergli molto perche' assolutamente non si toglieva dal mio buco stando anche tutto dentro e fermo sentendo le palpitazioni dell'ano arrivarmi al cuore per poi cominciare a fottermi veloce 10 15 volte mi sbatteva sciafff sciaffff sciaffff sciafff sciaffff il suo cbasso ventre schiaffeggiava le mie natiche finche un fiotto di sperma calda riempi' il goldone infilato dentro il mio culo e lui grugni di goioia mentre anch'io godetti molto a sentirlo venire e sbavare sopra le mie spalle restando dentro fino alla fine della sua venuta e fino alla fine di avermi sparato dentro al culo i suoi fiotti caldi copiosi . Mi lascio' li sul letto semi dolorante senza dire una parola e senza richiudere la porta. andai a lavarmi ma quando uscii gia' senza parrucca e senza tacchi trovai un altro uomo che mi disse...ciao sono io.....Cazzo ma allora chi era quello di prima dissi io? Un amico...ti e' piaciuto? Non sapevo che dire ma lui si avvicino' a me gia nudo e mi mise una mano sulla spalla per mettermi in ginocchio e mi riempi' subito la bocca del suo grosso cazzo piu' grosso del suo amico e io ancora disorientata non sapevo che fare ma lui sapeva bene che fare e mi prese la nuca dicendomi Dai troia succhia che poi ti riempio il culo gia' bello largo....succhiai anche troppo tempo per i miei gusti ma poi mi stese in ginocchio faccia sul cuscino sul letto mi allargo' le cosce senza tanti complimenti e senza chiedere se poteva...mi spalmo un po' di gel sul buco e appoggiata la sua maestosa cappella mi riempi con molta fatica e facendomi urlare .....il buco del culo andando veloce fino in fondo. fermatosi in fondo sentivo pulsare il suo cazzo e il mio buchetto non ce la faceva a tenerlo dentro ma poco dopo lui comincio' la monta che duro' un tempo interminabile fra lamenti grida e urli da parte mia tutti soffocati dal cuscino ma lui doveva eccitarlo molto tutto questo mio dimenarmi tanto che comincio' a dirmi se mi piaceva e che ero la sua troia e comincio' anche a sbattermi le natiche con forza tenendomi con le mie braccia in equilibrio. Finalmente sentii anche lui godere tantissimo con ruggiti e grugniti ssiiiiii sssiiiiii bbbeeellllooooooo che ccculloooo checccullooooooooo belllloooooooo beelllooooo sssiiiii troiaaa e mi schiaffeggiava forte anche mentre veniva e resto' dentro di me anche dieci minuti dopo essere venuto. Stesi sul letto il suo cazzo non piu' duro ma sempre bello grosso mi teneva aperto il buco che tentava di richiudersi invano.....mi disse in un orecchio che ero meglio di sua moglie e che adesso sarebbe arrivato un'altro amico che da fuori aveva aspettato con il cazzo in ,mano e che l'aveva conosciuto poco prima mentre aspettava il suo turno. No gli dissi di no assolutamente no.....non potevo no....era abbastanza per me ...anche piu' del normale ma poi quella sera fino alla mattina dopo ne presi altri due.
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13 years ago
pistoniecilindri, 44
Last visit: 11 years ago -
Al cinema porno
pochi giorni fa'sono stato dopo un po'di tempo in un cineporno di genova. E' stata una gradevole esperienza. Nel locale c'era una decina di persone,giovani vecchi e mezza eta',pochi i marchettari. Io sono andato normalmente vestito,quindi non trav,anche se a me piace depilarmi,tacchi e perizoma,al limite calze,il viso e'molto carino e nn ho bisogno di altro al limite una parrucca. Il locale era pulito,appena entrato mi sono messo nelle file dietro,ho aperto la cerniera abbassato i pantaloni e ho cominciato a masturbarmi,guardandomi intorno. Dopo poco si e'avvicinato un quarantenne,si e'seduto al posto vicino e a cominciato a toccarmi il cazzo,nel giro di qualche secondo aveva i pantaloni calati e con un cenno mi fece capire di succhiarglielo. Ho cominciato a spompinarlo salivando cappella palle,intanto stantuffavo il suo cazzone,dopo un po'sborro'in bocca ,io ingoiai il tutto pulendo per bene goccia a goccia la sua sborra dolciastra. Avevo appena finito quando una mano mi prese e mi porto'in bagno,li trovai altre 3 persone,il totale era 4,ovviamente,mi si presentava davanti un bukkade,credo si scriva cosi',risultato dopo essermi infilato nel bagno e chiudendo la porta,uno a uno sborrarono in bocca,in faccia,l'ultimo che non venne mi succhio il cazzo e mentre gli infilavo 2 dita nel culo gli sborrai in bocca. Cominciammo poi a limonare saliva e sborra si mischiavano sulla lingua,a quel punto un tipo che era gia'venuto mi entro'nel culo,sborro'lasciandomi il profilattico nel culo,beh mi sono divertito.
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1
13 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Bendata
Bendata.... sei sdraiata...hai gli occhi bendati...ti senti strana , non ha mai provato una sensazione così.. l'oscurità ti circonde...sei vestita con la vestaglia trasparente, un miniperizoma nero e delle calze autoreggenti...sei molto eccitata non sai cosa succederà...senti solo dei rumori soffusi...un brivido ti percorre quando senti una mano che inizia ad accarezzarti il tuo corpo...senti la mano che ti accarezza il seno da sopra la vestaglia...senti un'altra mano sulle tue gambe...poi senti un'altra sull'altro stuo seno... capisci che nella stanza ci sono due persone...le mani che ti accarezzano i seni iniziano a slacciare la vestaglietta e a liberarli...ai i capezzoli talmente duri per l'eccitazione come degli spilli...senti dell'umido attorno...capisci che qualcuno te li sta succhiando...mentre con l'altra mano ti accarezza quello libero... intanto l'altro continua ad accarezzarti...è arrivato alle cosce e senti il contatto della sua mano dove finiscono le autoreggenti e inizia la pelle libera...e continuano ad andare sempre + su, in un lento massaggio...la bocca di uno intanto continua su un seno e poi su un altro... ogni tanto sale un po' più su e ti lecca il collo per poi arrivare all'orecchio... te lo morde...sei molto eccitata, ti umetti le labbra con la lingua... sotto senti che l'altro si è avvicinato al tuo fiore ricoperto solo di quel piccolo perizoma...senti le mani avvicinare fino a quando le senti che scostano il tuo perizome...ti senti accarezzare lentamente, per facilitargli il compito gli apri leggermente le gambe...sentire solo con il tatto senza vedere ti fa accelerare il respiro,,,senti che ti stai bagnando...le mani sotto si trasformano in una bocca...senti una lingua che ti sta penetrando dentro...la senti prima sulle grandi labbra poi si fa più audace ed entra dentro di te...intanto la linguia che si stava occupando della parte di sopra scende di nuovo verso i seni...te li succhia ancora un pò e ad un tratto capisci che qualcuno si è messo a cavalcioni su di te...senti le mani che ti stringono i seni e qualcosa di duro in mezzo a loro...un cazzo...stai facendo una spagnola bendata... senti che va lento...tiri fuori la lingua per sentirlo nel momento che si avvicina al tuo viso...lui capisce e te lo avvicina di +... inizi a leccarglielo... intanto sotto di te..la lingua si è sostituita con un dito...ti sta masturbando...ogni tanto senti un guizzo della lingua sull'altro tuo fiore...con un orgasmo in arrivo continui il tuo pompino.......... ...sei un lago...un cazzo in bocca che te lo stai gustando come se fosse il gelato più prelibato che tu abba mai assaggiato...una lingua che ti sta esplorando il tuo secondo fiore mentre delle dita ti stanno esplorando la tua fica...no ce la fai più ed hai un orgasmo...ti bagni tutta e brividi ti corrono per tutto il corpo grazie anche alle sensazione che sono più acuite essendo bendata...dopo questo orgasmo...i tuoi amanti si fermano...e ti lasciano lì in mezzo al letto...un flebile "no" ti esce dalle labbra...ma ad un certo punto... senti qualcosa di duro premere vicino alla tua bocca...sorridi e accogli il cazzo...lo trovi diverso da quello di prima e capisci che è della persone che prima ti leccava la figa...e inizi a leccarlo come hai fatto prima...la tua fica è bollente...e senti anche lì qualcosa che piano piano entra... e il cazzo dell'altro uomo...mugoli con la bocca piena mentre il cazzo ti entra nella fica...coi muscoli della vagina inizi a pomparlo...lui sta fermo poi inizia un lento movimento dentro di te, mentre continui a succhiare l'altro cazzo...sono sensazioni nuo0ve per te...bendata...ti stanno scopando in due...la tua bocca continua a succhiare inperterrita...ogni tanto delle mani ti accarezzano i senti e ti tintillano i capezzoli...senti ad un certo punto che quello che ti sta scopando in fica ti prende le gambe e te le alza...senti dell'umido sulle dita dei piedi...capisci che mentre ti sta scopando, con la bocca ti sta succhiando le dita dei piedi inguaiate nelle calze...e questo ti fa piacere....il cazzo che hai in bocca diventa sempre più grosso..capisci che lo stai portando all'orgasmo... ma...si fermano di nuovo...e ti lasciano di nuovo in bali della cecità....senti che ti prendono le mani e ti fanno alzare...avverti un movimento sul letto...capisci che uno si è sdraiato...l'altro ti accompagna su di lui...senti che sotto di te c'è un cazzo svettante che non vede l'ora di rientrare neela tua fica.... e allora visto che sei eccitata da morire...ti impali...sei a smorzacandela...te lo fai entrare dentro tutto e inizi a cavalcarlo...dietro di te sulla tua schiena nda è appoggiato l'altro...da dietro ti accarezza i seni mentre vai su e giù...senti il suo cazzo da dietro....le mani continuano ad esplorarti e scendono sempre più giù...accarezzano la tua figa mentre cavalchi l'altro cazzo...poi si spostano fino ad arrivareal tuo culo...prima le senti sulle tue chiappe poi si fanno sempre più audaci e una arriva vicino all'altro tuo fiore...tu continui la tua cavalcata...senti il cazzo duro dentro di te...i tuoi muscoli vaginali lo spremono...intanto un dito da dietro inizia ad entrare dentro di te...poi ne senti due...stai godendo...un cazzo un fica e due dita nel culo...ad un certo punto le dita escono...senti una mano premee la schiena per farti capire che devi piegarti verso il basso..smetti un'attimo di cavalcare...ti abbassi e senti la lingua di quello che cavalcavi lambire i tuoi seni aiutandosi con le mani...hai sempre il suo cazzo in fica...intanto dietro, le mani dell'altro ti allargano le chiappe....e inizi a sentire qualcosa di + grosso rispetto alle dita...è il cazzo del secondo uomo...il tuo respiro si fa sempre + affannato per via dell'eccitazione e del godimento che stai provando...lo senti entrare dentro di te...sempre pìù lentamente per non farti male ma per farti provare solo piacere...il tuo respiro si blocca un attiamo...lo senti tutto dentro di te...anzi li senti tutte e due...uno in fica e l'altro in culo...aspettano un secondo che i tuoi muscoli si adattino ai loro cazzi..e poi con movimenti coordinati..iniziano a scoparti.... ...sei piena dentro di te...due cazzi...uno nel culo e l'altra nella figa che coordinati ti stanno scopando...tu sei ancora con la benda...sensazioni mai provate prima...nella stanza si sentono i tuoi gemiti ad ogni affondo...due mani e ogni tanto una lingua di quello di sotto, li senti sui tuoi seni...altre mani sui tuoi glutei...le tue mani appoggiati sul letto facilitare i tuoi movimenti...senti arrivare l'ennesimo orgasmo di questo incontro...tutto il tuo corpo rabbrividisce e ti bagni come una fontana...esausta ti accasci sull'uomo sotto di te...i cazzi ancora duri si sfilano da te...senti che ti girano...ora hai la schiena a contatto con il torso dell'uomo che ti stava sotto...le sue mani iniziano ad accarezzarti in un lento massaggio...senti il suo cazzo duro vicino al tuo secondo fiore...intanto l'altro uomo ha iniziato ad accarezzarti le gambe...e ogni tanto ti fa sentire il suo cazzo lunghe di esse...le mani di quello di sotto iniziano di nuovo a massaggiare il tuo seno...la voglia sta rinascndo...con il cazzo vicino tu inizi un lento massaggio col tuo sedere...poi le tue mani si avvicinano a lui, glielo prendi e telo indirizzi nel tuo secondo canale...piano, lentamente entra dentro di te...lo senti tutto...intanto anche l'altro si sta avvicinando seguendo le tue gambe...lo senti vicino al tuo fiore, e come una carezza, lentamente entra anche lui dentro di te...se di nuovo piena...due cazzi...in fica e in culo...solo che sei in altra posizione...le tue gamba si incrociano sulla schiena di chi ti è appena penetrato...e di nuovo...come se lo facessero da anni...iniziano a scoparti...i tuoi gemiti ricominciano a farsi sentire...un odore di sesso e di corpi imprenia la stanza...mani ti accarezzano lungo tutto il corpo...vanno avanti, dentro di te...li senti prendere velocità...ti manca il respiro...e inizi il piacere arrivare...fino a quando hai di nuovo un brivido...l'orgasmo è arrivato...urli dal piacere...ma loro non hanno finito..i loro cazzi sono ancora duri...ad un certo punto pronunci con un fil di voce..."venitemi in viso"...e come un comando, la macchina si ferma....escono da dentro di te...ti fanno sdraiare...senti i due cazzi dri vicino alle tue labbra...ed inizi ad assaggiarli..prima uno poi l'altro..senti i tuoi sapori...poi ti fai più decisa e inizi un doppio pompino...alternadoti..prima uno poi l'altro, e poi di nuovo...fino a che no li senti pronti...che sta per arrivare anche per loro finalmente l'orgasmo...apri la bocca tirando fuori la lingua e... ti sborrano come due fontane...accogli tutti in bocca...sborrano copioso il loro nettare....lo senti tutto...e lo ingoi...un sorriso di gratitudine e appagamento compare sul tuo volto...e come sono arrivati..le due macchine da sesso...silenziose...escono lasciandoti ancora bendata.... FINE
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13 years ago
admin, 75
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History
Fisicamente sono un po' piccolina, ma molto carina, proporzionata ... dicono che dimostro qualche anno in meno, probabilmente per la mia pelle molto fresca e sicuramente per seno piccolino. Ho sempre avuto un rapporto un po' strano col sesso: con la mia fissazione di aspettare il "principe azzurro", sono rimasta vergine fino a 19 anni. Prima di allora mi sentivo decisamente "bloccata" nei flirt di tipo sentimentale, ma in compenso ... ero fin troppo "sportiva" nelle avventurette senza un domani. Insomma, se sono rimasta vergine tanto tempo è stato grazie al sesso orale ... e lo sapete anche voi che per una vergine si tratta di "pompini" completi, non di romantico petting! Oltretutto, quando mi sono resa conto che "il pompino" funzionava alla grande per ottenere un risultato pratico come quello di ... non cedere alla tentazione di scopare, ho capito anche che poteva funzionare per altri motivi. Anche se non l'ho mai fatto di mia iniziativa e ho risposto "picche" in diverse occasioni, in qualche altra occasione sono stata ... gentile. Diciamo che ho fatto anche qualche "pompino col rossetto" ... quei lavoretti puliti, perfetti, che lasciano solo un anello rosso alla base dell'uccello di un uomo con un completo elegante e la camicia profumata. Dire che "col rossetto" non è sesso ma "pubbliche relazioni" mi i sembra un po' troppo ... forse è sesso a scoppio ritardato, perchè "dopo", quando una si è sitemata il trucco e ha bevuto una cola per dimenticarne il sapore, allora si sente vincente, sa di aver superato un ostacolo e ... si ritrova pure bagnata sotto. Credo che comiciate a capire: da una parte inseguivo il mio sogno del Grande Amore, dall'altra mi "capitava" di essere abbastanza "zoccoletta", e questo mi metteva agitazione, mi faceva sentire in colpa. Come se non bastasse, c'e stato l'episodio di Riccione: avevo 18 anni, passavo quindici giorni di vacanza ospite di mia zia ... e lei mi lasciava molto più libera dei miei genitori. Chiaramente mi sono fatta una storia: lui un bel tipo di Milano, stava in una pensione assieme a due amici, e la loro camera aveva l'ingresso sul retro. Per me era la prima volta che facevo sesso su un letto e già la mia verginità cominciava a pesarmi ..., perciò, quando i suoi amici toglievano il disturbo, su quel letto si scatenava la battaglia: lui ovviamente tirava a scopare, io puntavo tutto sui 69 più infuocati. Solo che, in quella posizione il sesso orale per me diventava molto impegnativo ... più che altro lui mi scopava nella bocca e io ero molto "indifesa" tra le gambe. Lui non usava solo la lingua ... quando mi teneva le mani sotto al sedere, le sue dita mi facevano capire molto bene che "nel buchetto" il problema della verginità non esisteva ... e a forza di insistere, mi sono convinta a "provare" ... ma "solo un po', fai piano ti prego". Come potete immaginare, "solo un po', fai piano" lui l'ha capito "fai piano solo un po'"... nel senso che ha cominciato piano, ma poi la profondità e il ritmo mi hanno tolto il fiato per buoni 10 minuti! Durante la notte, sul lettino a casa di mia zia, non ho smesso un attimo di tormentarmi: mi rendevo conto che non potevo tornare indietro, mi davo della stupida, anzi, della stupida troia ... ma ero agitata anche perchè sapevo che il giorno dopo sarei tornata lì su quel letto e sarebbe successo di nuovo, magari con più calma e più tempo per capire il piacere della penetrazione. Così è stato, ma non solo il giorno dopo ... esattamente il pometiggio e la sera dopo, e altrettanto per altri due giorni ... con relative notti agitate sul lettino a casa di mia zia. A peggiorare la situazione ci si son messi anche i suoi amici: sicuramente conoscevano la storia fin nei minimi dettagli ... e non avevano più molta voglia di togliere il disturbo. Non so se succedeva spontaneamente o se si trattava di una loro "tattica", comunque si permettevano di tornare "sul più bello" e di sedersi "amichevolmente" sul letto senza darmi il tempo di infilarmi niente di più della maglietta. Non è successo niente di "irreparabile", però questo per me è stato un inquietante campanello d'allarme: mi sono resa conto di non aver fatto niente per evitare "rischi" di far sesso anche con i suoi amici! Parlo di rischio concreto, non di pensieri notturni ... soprattutto in una occasione: loro erano particolarmente su di giri e io avevo appena avuto un rapporto anale completo, quindi, se solo "me lo appoggiavano" ... sarebbe scivolato dentro senza scampo! Finita la vacanza, pensavo che tutto sarebbe tornato come prima ... invece quella esperienza aveva cambiato i miei sogni. Immaginavo il mio Principe Azzurro in modo molto meno romantico, ... lo volevo decisamente più "maschio" di prima. Il colpo di fulmine è arrivato in autunno: io avevo trovato un impiego decente, lui stava facendo una consulenza tecnica in quella azienda. Nessun dubbio: era lui quello giusto. Single, bella moto, bella macchina, miniappartamento ... peccato che era anche circondato da "gran fighe" che, coi tacchi, mi sbandieravano le tette davanti al naso e mi facevano capire che dovevo tornare al mio posto! Fregate tutte! non tanto per merito mio quanto perchè le "gran fighe" gli stavano troppo addosso e lui ha notato proprio me, che stavo "in seconda fila" e avevo le tette piccole, la faccina pulita ... e non portavo il reggiseno. E' stato lui a dirmi: - ti va di uscire con me questa sera? - ... CERRRRTO! ... e qualche ora dopo non ero più vergine.
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13 years ago
admin, 75
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Splendido vedovo di 48anni.
Avevo 16 anni e mi trovavo a Ostia Lido per lavoro, un lavoro di garzone presso una bottega di bombole. Un giorno, uno come tanti pieno di consegne, ma quel giorno non pensavo che i miei successivi due anni sarebbero stati pieni di.......leggetemi e sentirete. Dicevo che un giorno arrivò una telefonata mediante la quale ordinavano la consegna di una bombola al 4° pianop di un palazzo X un certo signor Y; presto mi preparai e visto che era vicino al luogo dove lavoravo, quasi 100 metri e sarei arrivato, pensai di metterla sulla spalla e mi diressi sul luogo della consegna. Suonai e una voce seria e compita mi rispose 4° piano. Presi l'ascensore e non appena arrivato trovai la porta aperta e sempre la stessa voce che mi diceva entra pure, accomodati (era la prima consegna che facevo in quell'abitazione). Subito entrai e mi venne incontro un uomo alto capello ancora biondo occhi azzurri, insomma il padrone di casa! Rimasi per la bellezza del suo fisico, aitante e curato nel vestire. Mi salutò e mi fece cenno di entrare in cucina, sostituì la bombola e poi mi disse di controllare il tubo da dietro, perchè ogni tanto sentiva odore di gas: così feci, ma per farlo mi dovetti inchinare tanto quanto bastasse per mostrare il mio culo. Non appena vide in bella mostra quel popò di culo (allora ero più rotondetto di ora) mi si avvicinò e facendo finta di mostrarmi dove si attaccava il tubo alla cucina, si accostò a me vicino tanto da fare in modo che la sua patta turgida si strofinasse al mio culo: che goduria! un gran cazzone si apprestava a strofinarmi per benino il mio culetto, ed io che avevo capito l'antifona non ero che contento. Dissi che tutto sembrava a posto e che non c'era bisogno di cambiare nulla. Rimisi tutto a posto e non appena si era discostato da me, mi girai di botto e con fare normale e deciso gli feci capire avvicinandomi a luio e toccandogli il cazzo che mi avrebbe fatto piacere di veglierlo di prsenza. Fu così che mi portò a letto e dopo che ci fummo baciati a accarezzati mi sbottonò piano piano, dopo io ricambiai il piacere e non appena gli tolsi i suo slip sventolò a bella vista un bel cazzone di 20 cm che inizia subito a leccare e a baciare tanto era bello. Amici non crederete, ma tante volte avevo sognato di fare l'amore con un uomo bello, aitante e finalmente il mio desiderio si conccetizzava. Pomiciammo per un'ora tanto da venire insieme masturbandoci solamente. Dopo ripuliti mi raccontò che era vedovo da un paio di anni ma che aveva da tanto tempo il desiderio di farlo con un ragazzo, perchè voleva provare l'esperienza di farlo con persona dello stesso sesso. Quella fu la prima volta con l'uomo Y, una delle tante sere, il resto continuerà presto, e ora dopo che lo leggerete fatemi sapere se vi è piaciuto. Ciao.
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13 years ago
admin, 75
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Avventura in un cinema
l'anno scorso, era una sera di dicembre, stavo un po' giu di morale x vari problemi, e decisi di andare al cinema svagarmi un po'; purtroppo nella mia citta' hanno chiuso i porno e quindi andai a vedere un film d'azione, entrai alla'ultimo spettacolo, c'era poca gente, mi sedetti al piano di sopra verso l'ultima fila, dopo qualche minuto entro' una coppia sulla 50ina e vennero a sedersi vicino a me, la donna accanto a me(mi parve strano visto che c'erano tanti posti vuoti, ma dentro di me mi faceva piacere e d ero un po emozionato, dopo circa 15 minuti di proiezione(io non stavo seguendo tanto il film), la donna con fare casuale si era leggermente sollevata la gonna e si intraveevano le gambe liscie e sode x la sua eta', non vi nascondo che mi era diventato durissimo, e dopo un po, inizialmente timidamente e poi con piu' sicurezza l'ho tirato fuori e ho cominciato a masturbarmi, lei aveva notato questo e con la coda degli occhi guarava, a questo punto ho cominciato a palparle le cosce e le ho preso una mano l'ho portata sul mio cazzo che lei ha cominciato a masturbare(sembrava che non aspettasse altro, il lui penso l'abbia fatto apposta si è allontanato x il wc ed io ne ho approfittato x farmelo succhiare e riempirle la gola di copiosa sborra, il gioco poi è comtinuato a casa, mi hanno ospitato ed ho scopato con foga, una bella ed eccitante esperienza, che vorrei tanto ripetere
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13 years ago
liberospirito,
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Last visit: 9 years ago
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Mai dire mai esperienza bisex
Cari simpatici amici che frequentano questo sito. Voglio farvi partecipi di una nostra esperienza. Quanto sto per raccontare, non è frutto di fantasia, ma un fatto realmente accaduto che mi ha profondamente stupito e vorrei che i lettori possano trarne spunto e insegnamento…….mai dire mai. Siamo una coppia realmente e felicemente sposata, amanti del mare delle gite in barca alla ricerca della splendida sensazione di potere stare nudi e prendere il sole magari sorseggiando un ottimo vino per poi fare un tuffo la dove le acque sono più limpide. Qualche volta avevo chiesto a mia moglie se per caso le sarebbe piaciuto condividere questa nostra sensazione ed esperienza fisica con qualche altra coppia, in me vi era la voglia di provare qualche cosa di trasgressivo, ma non osavo proporlo alla mia consorte in modo più esplicito poiché la risposta era stata sempre più o meno evasiva ma sempre negativa adducendo il motivo che non ne vedeva la necessità e nemmeno trovava la cosa in qualche modo frizzante. Ciò premesso avevo quindi abbandonato l’idea. Un giorno, casualmente, abbiamo conosciuto in porto una coppia simpatica, più giovane di noi, che amava il mare ed era curiosa di provare l’esperienza di navigare su una barca, cosa mai fatta, per brevi gite. Non vedendo nulla di male abbiamo invitato la coppia in questione per una gita fino a St Tropez. Abbiamo navigato per alcune ore, ci siamo fermati per una merenda, poi rientrati in porto ci siamo salutati e scambiati il n. del cellulare. Nulla era accaduto. La sera, molto timidamente, avevo chiesto l’opinione a mia moglie sulla coppia, risposta fu: simpatici conviviali e non fumatori, cosa per noi importantissima. A questa gita ne seguirono molte altre sempre nello spirito di una simpatica conoscenza, ed io avevo messo a tacere le mie voglie e curiosità. Ovviamente in ogni gita le signore erano rigorosamente in costume da bagno così come i rispettivi mariti. Poi un giorno durante l’ennesima gita accadde l’imprevisto. Lo scrivente era ai comandi della propria imbarcazione e mentre si navigava illustravo all’amico tutta l’elettronica di cui era provvista la barca, mentre le nostre rispettive consorti erano a prua a prendere il sole, poi vuoi per il caldo od altro la moglie del mio amico si tolse il reggiseno, mia moglie pareva impassibile, poi la nostra ospite si tolse gli slip e rimase così completamente nuda, io tremavo per paura di un increscioso incidente, (debbo dire la Signora in oggetto era, cosi come mia moglie molto bella e seducente) ma nello stesso tempo ero affascinato dall’ardire della signora e dallo spettacolo. Poi la Signora, che identificheremo in seguito con le sigle M.C iniziò in modo molto garbato ad accarezzare le gambe di mia moglie che, contrariamente alle previsioni sembrò, apprezzare molto. Poi fu un crescendo di effusioni sempre più coinvolgenti fatte con grade classe e sapienza. Io ero sconcertato, mai avrei immaginato che ciò accadesse, poi rosso in viso e imbarazzato per la mia evidente erezione chiesi al mio amico, ridotta la velocità della barca, di tenere il timone per il tempo necessario per scendere in cambusa con il pretesto di cercare una bottiglia di vino fresco. Risalendo i gradini che mi separavano dal posto di pilotaggio trovai il mio amico in erezione ed eccitato, con un pene turgido con una cappella prepotente e umida. L’amico si era tolto il costume da bagno e senza tanti complimenti mi aveva messo il suo pene sulle mie labbra. Io provai un brivido avevo capito che la cosa mi eccitava e mi piaceva e che forse l’avevo sempre desiderata e così incominciai a succhiarlo, poi ci baciammo con ardore sulla bocca e su tutto il corpo in ogni suo più recondita parte. Il resto non lo sto a raccontare passammo intere giornate in mezzo al mare a sbizzarrirci in ogni gioco erotico senza alcun limite con piena soddisfazione di tutti. Poi si sa le vacanze finiscono ognuno torna nella propria città e resta un bellissimo ricordo e anche un desiderio di ripetere l’esperienza. Purtroppo tra noi e questi amici vi sono quasi 1000 chilometri. Ci si sente ogni tanto con la promessa di rivederci. Rotto il ghiaccio, con mia moglie, abbiamo cercato anche altre esperienze con lo stesso spirito “full bisex” che ci aveva ammaliato, ma è difficilissimo trovare coppie con classe, raffinate che sappiano coinvolgerci senza forzature in un esaltante gioco erotico, va detto che abbiamo provato proprio tutto, tutto, con grande soddisfazione. Non so cosà raccontare di più ma devo ammettere che la vita di coppia spesso è una sorpresa, che nel nostro caso è stata inebriante e consigliamo a tutti, magari non in barca ma anche in bosco o in una villa discreta …..Baci a Tutti e buone feste. A&M
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13 years ago
toboto,
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Prima volta
Eravamo usciti a cena, doveva essere una serata tutta per noi ma stava finendo in una litigata, mio marito si lamentava come sempre del mio scarso interesse sessuale, del fatto che non prendo mai l'iniziativa e che non ci penso mai, non era vero ma non riusciva a capire che gli impegni, la casa, il lavoro,avevano la precedenza, ma il sesso a me il sesso piaceva ancora e molto. Ero davvero arrabbiata... "Continui a dire che sono sempre stanca, che non sono calda, non ho fantasie, non faccio nulla di nuovo e di provocante, non prendo mai l’iniziativa... insomma guarda non sono una "mattonella" fredda come pensi tu, se voglio mi faccio scopare da uno dei presenti!, Io ho più coraggio di te, attento, perchè guarda se continui mi alzo rimorchio il primo che capita e mi faccio scopare! non sono così ingenua, schizzinosa come pensi" Ma va, ridacchiava mio marito, "Tu sei troppo bigotta e solo una ragazzina e... restia ad ogni novità ... figurati" Ero troppo incazzata, odiavo quel suo sorrisetto scemo, mi guardo attorno e vedo due uomini seduti al tavolo in fondo alla sala. "L'hai voluto tu, considerala una scommessa e ricorda che quando scommetti con me perdi sempre" Mi alzo, mentre Lui non dice una sillaba e resta ad osservarmi ridacchiando, con passo deciso mi dirigo verso i due uomini. "Scusate se vi disturbo, posso sedermi" "Certo" dice uno dei due "stavamo aspettando il caffe" "Ho appena litigato con il mio uomo e mi serve un aiutino, posso tenervi compagnia?" "Ma il suo uomo è qui?" "Sì. è seduto la in fondo alla sala, si è comportato da stronzo" "E come? guarda che non vogliamo scenate" "No, non preoccupatevi è una sorta di scommessa" dico mordicchiando un grissino con un fare un tantino sexy: "Ma la riuscita... dipende.... anche da voi" Mi fissano increduli, mi sento abbastanza scema ma non devo darla vinta a mio marito. "Ma cosa le serve?" "Vedete, ho fatta una specie di scommessa con il mio uomo che sarei stata capace di rimorchiare qualcuno" I due si guardano negli occhi sorpresi. "Ma... è uno scherzo?.... Oppure lei è...." "No,no, non sono una mercenaria. Il problema è che continua a offendermi, insomma mi descrive come una sciacquetta, per niente sexy, incapace di qualsiasi fantasia e iniziativa e poi dice sempre che sono una frana a letto.. Voi che dite?" Mi osservano attentamente: "Lei è veramente una bellissima ragazza... Però su certe cose non possiamo giudicare..." dice uno dei due sorridendo. Intanto conosciamoci, "Io sono Laura voi come vi chiamate" "Noi Paolo e Roberto" "Roberto... come mio marito... speriamo tu sia più simpatico... posso darvi del tu vero?" mi ero sfilata una scarpa e con il piede lo stavo toccando all'interno coscia. "Si certo, spero di essere più simpatico e si direbbe che tu ci sa fare..." Mi avvicino a Paolo, in modo da vedere meglio mio Marito, che mi fissa da lontano ridacchiando, come lo odio!!! riprendo il mio lavoro con il piede in modo più deciso.. "Siete sposati?" chiedo osservando le mani e le fedi nuziali. "Sì. Le nostre mogli sono ad una cena tra colleghe di lavoro e noi poveri maschietti ci siamo ritrovati soli soletti..." "Poverini...." con una mano sfioro la gamba di Paolo seduto al mio fianco. Mio marito era più serio, iniziava a capire che non stavo scherzando... "Che programmi avete per questa sera" "Nulla di particolare, avremmo dovuto incontraci con un'amico dopo cena ma se tu ci proponi qualche cosa di interessante" Mi guardano, come in attesa... "Ok, voi dove mi portereste?" sentendo risposta così decisa sgranano gli occhi Paolo il più smaliziato dice "E tuo marito lo lasci qui? comunque mi sembri su di giri, non giriamoci tanto intorno, che ne dici di andare in un motel qui vicino a divertici" "Si certo lo lascio qui, la vostra è una proposta interessante si può fare" dico sorridendo guardando verso mio marito. Ci alziamo e ci dirigiamo all'uscita, mentre Roberto paga il conto. Esco con Paolo, arrivati alla sua auto mi dice "Allora... sicura" Con uno sguardo di ghiaccio faccio un segno d’assenso con la testa apro la portiera e mi siedo. Quando arriva Roberto mette in moto e parte, avevamo lasciato il locale ero in preda alla paura, ripensando alla cosa era una vera follia, ero su un’auto con due sconosciuti magari anche violenti... Mentre l’auto usciva dal parcheggio, continuavo a fissare la porta d’ingresso, sperando che comparisse mio marito a fermarci, avrei voluto dirgli di tornare indietro ma ero troppo combattuta, non sapevo cosa fare. "Senti, ti va che ci raggiunga anche il nostro amico" dice Roberto che stava telefonando. Rispondo si, forse presa dalla situazione e dai pensieri che mi frullano in testa. Dopo pochi chilometri L’auto si infila nel motel, Roberto scende a prendere la stanza, entriamo e parcheggiamo nel vialetto scendono io resto in auto "Su scendi andiamo dentro" dice Roberto mentre apre la porta della stanza, io ero diventata silenziosa, Paolo apre la portiera e mi prende per mano, avrei una voglia matta di scappare. Una volta entrati chiudono la porta, Paolo si butta sul letto per provarlo, devo andare in bagno la tensione mi ha fatto venire una gran voglia di fare pipì, avrei voluto non uscire più ma mi chiamano. Paolo si era gia tolto la camicia e Roberto stava facendo altrettanto, io sto in piedi vicino al letto, in silenzio. "Che fai? Non parli più adesso? non avrai mica cambiato idea" "E NO CAZZO! dice Roberto, non puoi farci questo! prima ci provochi ed adesso vorresti lasciarci così?" "abbiamo anche pagato il motel" potevi dirlo prima, comunque se non ti va lasciamo perdere. Mi rendo conto della situazione e spaventata dalle possibili reazioni, mi vedo oramai costretta a ballare quella musica che io stessa avevo scelto. "Avete ragione, sono stata io iniziare tutto quindi se volete vi faccio solo un pompino" "Va bene" dice Paolo "Però è un vero peccato tu non ti voglia divertire e poi potevamo evitare la stanza" Mi siedo sul letto e Paolo mi si siede accanto e inizia a slacciarmi la camicetta ma lo fermo. Intanto Roberto si era abbassato pantaloni e slip esibendo un membro eretto di notevoli dimensioni, si avvicina, io inizio a toccarlo, è una sensazione tattile strana è molto più grosso e diverso da quello di mio marito, lo porto alla bocca. Quando squilla il telefonino ho un sussulto spero sia un imprevisto che interrompa il gioco, invece no, è il loro l'amico che sta arrivando e chiede in numero della stanza. La situazione è surreale... Pochi minuti prima ero seduta a assieme a mio marito, ora stavo facendo un pompino ad uno sconosciuto. Anche Paolo intanto si era spogliato, si avvicina e riprende a slacciarmi la camicetta, Cerco di resistergli, dico "no dai solo con la bocca" "Si ok va bene ma almeno spogliati, noi siamo nudi" Intando che lo diceva aveva fatto uscire le mie tette e mi stava slacciando la gonna. Bussano alla porta speravo di vedere la figura rassicurante di mio marito, magari ci aveva seguito, ma non è lui, è il loro amico, interrompo il lavoro di bocca che stavo facendo si presenta facendomi qualche complimento visto che sono mezza nuda, si chiama Luca. Paolo continua il suo lavoro e mi sfila la camicetta, la gonna e poi le mutandine, ora sono nuda, con tre uomini, cerco di non pensarci e continuo a succhiare il cazzo di roberto. Anche Luca, nel mentre anche Luca si era spogliato, e Paolo stava dedicando le sue attenzioni alla mia figa, mi ero anche depilata e quanto pare apprezzava la cosa. "Avevo detto di no, faccio solo dei pompini Io a voi" "Dai non vorrai far divertire solo noi, hai una fighetta così bella... e poi... sei già bagnata" In effetti ero eccitata, sento che con due dita apre le labbra della vagina, lo lascio fare e apro le gambe, lu si inginocchia, per leccarmi. Continua a lavorarmi, leccando, infilando due, tre dita in figa è veramente bravo. Devo confessare a me stessa, che la cosa mi stava eccitando, stavo scoprendo forse un lato nascosto della mia personalità . Anche luca intanto si era anche lui avvicinato alla mia bocca con il cazzo eretto, anche questo diverso, non molto lungo ma tozzo, che strana situazione non avevo mai succhiato altri cazzi al di fuori di quello di mio marito e ora ne stavo succhiando due assieme, alternando il lavoro sui due cazzi, la cosa mi stava anche divertendo il fatto di essere con tre uomini sebrava passata in secondo piano, non mi imbarazzava più, anzi iniziavo a divertirmi. Paolo si era messo un preservativo, vedendolo, serro le gambe, speravo di non arrivare a tanto, non posso parlare sono troppo occupata con la bocca, ma faccio cenno di no con la testa. "Dai su ne hai voglia anche tu, si vede chiaramente" Mi accarezza ancora un pò in mezzo alle gambe, sono eccitata è vero... mi convinco a riaprirle, si posiziona davanti alla figa con il suo arnese in tiro, lo appoggia ed entra. Mi scopa per un pò poi lascia il posto a Roberto, mi scopa un pò po è la volta di Luca, si alternano tra la mia bocca e la mia figa, mi piace sentire cazzi di diverse dimensioni, ogni volta è diverso il modo con cui mi scopano, Paolo è il primo a venire lo sento pulsare e venire, Lascia il posto a Luca, che prende a scoparmi con incredibile foga non dura molto visto il lavoro di bocca fatto prima, anch'io vengo un prima volta, riprende Roberto che inizia a scoparmi mentre Paolo toltosi il profilattico mi da il suo cazzo da ripulire, poco dopo viene anche Roberto, non mi danno tregua, il Cazzo di Paolo è ritornato duro si stende e mi chiede di salirci sopra, lo faccio, mi infilò il suo cazzo nella fica, mentre Luca mi fa succhiare il suo cazzo per farlo ridiventare duro. "Adesso ti facciamo provare una cosa che non hai mai provato" dice "Dai Luca mettici anche il tuo" Luca mi viene dietro e punta il suo accanto a quello di Paolo, mi allarga un po la figa già occupata con due dita, lo sento entrare tutto, mi sento aprire come una mela, rimango senza fiato almeno per una diecina di secondi, fino a quando entrambi cominciano a scoparmi, mentre succhio il cazzo di Roberto, tre cazzi in una volta, non capisco più niente, oltre a scoparmi insieme, mi accarezzano e palpano, si alternano nella mia figa ma ho sempre due cazzi dentro, Roberto è il primo dai tre a venire toglie lo toglie dalla mia figa e mi sborra in faccia mentre gli altri due continuano a scoparmi. Vengo in un orgasmo violento e devastante, un orgasmo lunghissimo, interminabile, è la prima volta che grido dalla goduria sono talemente bagnata che mi sembrava fare pipì, accelerano il ritmo, li sento pulsare tutti e due raggiungono contemporaneamente l'orgasmo sborrandomi copiosamente dentro, per fortuna non è un giorno fecondo, almeno spero. Non avevo mai fatto una porcata del genere, sono distrutta, loro si alzano e iniziano a rivestirsi. Non riesco quasi a reggermi in piedi per tutto il tempo passato a coscie spalancate. La fica in fiamme ancora aperta e dolorante, però ero appagata e felice di averlo fatto. Dopo che mi sono rivestita mi hanno riaccompagnato a casa, con la promessa che ci saremmo rivisti, mio marito mi stava ancora aspettando, non mi chiede nulla, Gli faccio vedere i tre presevativi usati sporchi di sperma, anche se in realtà le scopate sono state di più, a letto dopo che gli ho raccontato tutto, o quasi, ha voluto scopare nonstante il dolore l'ho accontentato, mi sentivo in colpa, il suo cazzo mi sembrava piccolo. Non potrà più dirmi nulla, ho vinto la scommessa. Da quel momento la mia vita è cambiata in meglio ovviamente.
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13 years ago
admin, 75
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Vicini di casa, vicni nel letto (2)
Parte 2 Ho deciso. Busso, con una scusa entro, mi accerto che siano loro (qualche dubbio cel'ho ancora), e mi propongo. Loro sono a casa. Ho sentito che parlavano che avevano appena finito di mangiare e che oggi non lavoravano (benedette pareti sottili di Roma!). Io sono solo fino a domani sera. Alle 14 è abbastanza logico bussare per chiedere il sale? Credo di sì. Vado. -Ciao. Sono Antonio, il vostro vicino. Ti volevo chiedere se hai un po' di sale, l'ho finito- -Certo Antonio, entra. Io sono Maria. Ci siamo visti tante volte, ma non ci siamo mai presentati. Giuseppe sta facendo il caffè, ne vuoi un po'?- -Oh grazie! Volentieri. È tuo marito Giuseppe?- -Sì, siamo sposati da 5 anni. Vieni accomodati.- -Ma siete giovanissimi! Quanti anni avete? 30?- -34, entrambi. Giuseppe, lui è Antonio, il nostro vicino. Gli serviva un po' di sale. Oddio ma forse stavi cucinando?- -No tranquilla, volevo preparare la parmigiana per stasera e mi sono accorto che non avevo sale. Ho già pranzato anche io. Piacere.- -Piacere. Tu invece quanti anni hai?- -29. posso dirvi una cosa? Siete proprio una bella coppia. Giovani, affiatati e sembrate anche innamorati. Si vede che avete una bell'intesa. Vivete soli?- -Sì, ti faccio vedere la casa, vieni- -Con piacere- -Questo è il bagno, questo il salotto e questa è la camera da letto.- -Molto carina e arredata con gusto. Mi sembra famigliare. Oh grazie del caffè Giuseppe, che gentile a portarmelo fin qui. Dicevo, mi sembra di averla già vista questa stanza... mah. Forse mi sbaglio.- -Tranquillo parla pure, io e Maria non ci scandalizziamo mica, siamo aperti a qualsiasi rivelazione... anche noi è come se un po' ti conoscessimo- -Giuseppe dai, non essere volgare.- -Volgare, perchè? Dimmi tranquillamente, in che senso mi conosci? Anche io non mi formalizzo mica sai- -Beh sai come sono questi appartamenti. Le pareti sono sottili... si sente tutto. Anche quando tu e Fabio vi date da fare.- -Giuseppe! Sei un cafone!- -Tranquilla Maria, anzi scusateci se facciamo troppo rumore, non pensavamo si sentisse. Staremo più attenti le prossime volte.- -Dai figurati, siamo giovani anche noi. È normale che ci si diverta a letto.- -A proposito di divertimenti. Anche voi non ci scherzate. Ho visto che avete bel materiale con cui divertirvi...- -In che senso hai visto?- -Beh diciamo che ho molto apprezzato le vostre foto su desiderya, il sito di annunci.- -Ah! Beh almeno qualcuno le ha viste, avevo il timore che non ci cacasse nessuno. Proprio ieri dicevo a Giuseppe che forse dovevamo cambiare annuncio o mettere un video per attirare un po' di più. Finora non abbiamo mai concretizzato nulla con quel sito- -Se per questo neanch'io, finora.- -Ma qual è il tuo nick Antonio, a questo punto giochiamo a carte scoperte... hai visto il mio pisello, credo che anche noi potremmo vedere il tuo, non pensi?- -Perchè vederlo in foto? Volendo ce l'avete qui dal vivo...- Oddio che ho detto! L'ho fatto. Mi sono proposto. Ma il mio cazzo mi si è ritirato per la paura. Come andrà adesso? Cosa succederà? Loro mi sono molto simpatici e hanno parecchia carica sessuale. Credo proprio che anche io gli piaccio. Lei mi si avvicina. Mi mette una mano dietro al collo. -Ma vorresti dirmi che ti piacciono anche le donne? Se così fosse, non saresti niente male. Anzi, come sai, saresti il candidato perfetto. Perchè sicuramente saprai che a Giuseppe ogni tanto devo tappargli il buco del culo. Ma lui dice che le mie dita sono piccole...- -In verità non sono mai stato con una donna. Ma ho molta voglia di provare. Magari Giuseppe potrebbe insegnarmi qualcosa e tu indicarmi come farlo al meglio. Poi saprei tappare bene anche il buchetto di Giuseppe se vuoi. Magari mentre lui tappa uno dei tuoi...- -Che dici Giuseppe? Te la senti di prenderti la responsabilità di educare questo “verginello”? Da quello che abbiamo sentito che combina con Fabio, scusami se mi permetto caro Antonio, tu sei capitato proprio bene... mi sembra che vi alternate abbastanza nelle posizioni tu e lui, o sbaglio?- -Cazzo ma si sente proprio tutto?- -Diciamo che abbiamo sentito soprattutto te... dal punto di vista sonoro, sei un po' esibizionista...- -Sì ma al tempo stesso è anche timido, del tipo voglio e non voglio farmi sentire. Comunque credo che mi divertirò a farti conoscere il corpo di una donna. E tu Maria hai tutto da guadagnare, sia dai suoi errori che dai suoi progressi. Inoltre anche io non ci perdo mica, anzi, finalmente sarò scopato da un uomo, anche abbastanza esperto in materia.- -A quanto pare abbiamo tutti qualcosa da imparare qui.- -Sì ma c'è qualcuno che ha ancora qualcosa da mostrare...- -Beh Maria, l'educazione vuole che si accolgano bene gli ospiti, vediamo un po' come possiamo soddisfare il nostro nuovo amico- Io oramai ero imbambolato. Le loro parole sembravano il canto di due sirene. Non credevo di essere sveglio. La situazione erotica perfetta si stava svolgendo con me al centro come protagonista. Maria e Giuseppe mi si misero accanto. Maria mi accarezzava il collo, poi spostandosi alle mie spalle comincia ad accarezzarmi la schiena, scendendo fino al culo. Ci appoggia i palmi aperti delle mani e mi palpa un bel po', cosa che non ho mai disdegnato. Nel farlo si appoggia alla mia schiena, facendomi percepire i capezzoli attraverso i vestiti. Che magnifica sensazione percepire quella durezza su quella massa di seni morbidi. Mi trasmette un calore intenso lungo tutta la schiena. Nel frattemppo Giuseppe, con praticità tipica maschile, mi accarezza il petto e fa scorrere svelto le mani al mio pacco. Me lo soppesa con una mano, come a valutarne la consistenza, e all'improvviso, con l'altra mano mi attira la testa verso la sua e comincia a baciarmi profondamente. A questo punto allungo le mani sul culo di Giuseppe e lo stringo forte a me. Percepisco benissimo il suo cazzo duro sulla mia gamba. Maria riesce ad infilare le mani tra i nostri fianchi attaccati e mi slaccia la cintura ed i jeans. Me li abbassa fino ai piedi. Poi si siede a terra e mi slega lentamente le scarpe e mi libera le gambe. Giuseppe ed io continuiamo a baciarci con passione, la sua mano ora scorre sul mio cazzo sopra gli slip e le mie sempre attaccate al suo culo. Maria passa dietro di lui e gli sfila il pantalone della tuta. Le nostre bocche si separano. Ci togliamo le maglie e, contemporaneamente, ci giriamo verso Maria. Telepaticamente ci dividiamo i compiti: Giuseppe le sfila le scarpe e le sbottona i jeans, facendoli scorrere lungo le sue gambe; io le comincio a sbottonare la camicia nera, che in quel momento ha assunto una valenza erotica altissima. Mi balena alla mente l'immagine di una maestra sexy di qualche B-movie anni '70. liberata da quei vesti si siede sul letto, appoggiandosi sulle mani. Uno spettacolo altamente erotico. Non resisto dal fiondarmi sul suo collo e comincio a baciarla e a leccarle le orecchie. Lei sembra apprezzare e con la mano mi spinge a scendere verso il suo seno sinistro. Giuseppe le sfila anche il reggiseno ed insieme cominciamo a leccarle e ciucciarle i capezzoli. Ogni tanto glielo mordicchio, facendole emettere gridolini di piacere. Maria ci appoggia le mani sulla testa, invitandoci a non smettere. Intanto abbiamo afferrato i lembi dei suoi slip e li facciamo volare via. Per la goduria dei miei occhi vedo una fighetta bella curata e con solo una strisciolina di peli cortissimi al centro. Sono sempre più convinto di star sognando. Con la mia mano sinistra mi appoggio al suo interno coscia e comincio a palparla. La mia bocca è sempre sul suo seno. La mia mano sale, sono troppo curioso di toccare per la prima volta una figa. Arrivo all'inguine ma Giuseppe mi afferra violentemente il polso. Cazzo, penso, ci ha ripensato e non vuole più continuare. (Continua)...
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13 years ago
Cockincam,
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Notte di halloween
era la notte di halloween girovagavo in auto e ad un tratto mi arriva un mess da un numero che non conoscevo. avendo messi vari annunci in cerca di coppie, come alsolito poteva essere il solito bsx o gay che non legge attentamente gli annunci,quindi non gli diedi peso. dopo qualche minuto mi chiamo lo stesso numero e risposi. era una voce di donna mi chise chi fossi e cosa cercavo, risposi e le dissi che mi aveva cercato lei , mi disse di essere una coppia e cercavano un singolo ma non ricordavano il mio annuncio, e voleva conoscermi, risposi quando, e lei: stasera a casa nostra. rimasi stupito e le dissi: di dove siete? . erano a circa 150km da dov'èro. le chiesi se non avevano problemi ci avrei messo circa un ora e mezza. lei:nessun problema chiamaci quando sei a 10 minuti e mio marito ti indica la strada. cosi impostai il navigatore e presi quella direzione, per strada mi chidevo se poteva essere la solita buca ma mi ispirava fiducia e continuai. quasi giunto a quel paesello in montagna chiamai e rispose lui: chi sei? io :antonio .lui: ciao antonio sono mario, anna e in bagno . sei quasi arrivato? ed io : si sto per lasciare la strada principale. lui mi diede le indicazioni che segui alla lettera. mi ritrovai davanti a una casa a 2 piani sola in mezzo al nulla. lui appena vedendomi usci sulla porta accese le luci esterne e mi attendeva alla porta. parcheggiai, andai veso di lui un uomo sui 46 anni con capelli neri con una tuta, mi presentai ed entrai mi fece accomodare in salotto in attesa di sua moglie anna. iniziammo a parlare di noi e che loro amavano questi giochi el la tranquillità.poi arrivo anna, una donna di 45 anni biona un po bassina indossava una minigonna calze autoregenti tacchi alti maglietta e un maglioncino di lana che lasciava libera la scollatura , mi alzai e mi presentai.poi mario mi chise se poteva offrirmi qualcosa e comando anna a prendere da bere, le chiesi solo un bicchiere d'acqua e per lui un whisky lei ando in cucina porto un vasoio con dei bichieri una bottiglia di whisky e una d'acqua. lo poso sul tavolino dandomi le spalle e mentre versava l'acqua non potevo far a meno di notare il che sotto la gonna portava un perizzoma rosso che affondava tra le sue natiche ,mario mi guardava e disse: anna ma stasera hai messo le mutandine come mai non lei metti mai in questi incontri. lei lo gurdo e sorrise. lo dide da bere e si accomodo accanto a e mentra mario era sulla poltrona, chiaccierando le chiesi come mai lei non prendeva nulla e lei mi disse che avrebbe preso un po dal mio bicchiere e io gle lo offri poi disse che faceva un po freddo anche se mi sembrava strano dato che la casa era ben riscaldata e lei alveva un paghione pesante di lana. pero non mi feci sfugire l'occasione, offrendomi di riscaldarla io cosi l'abbracciai avvicinandomi a lei. lei mi appoggio la mano sulla gamba salendo e sentendo il mio mio cazzo sotto il pantalone che cresceva per la situazione andandosi a creare, mi girai iniziando a baciargli il collo facendo scendere le miemani sotto i vestiti togliendogli il maglione e poi la maglia tirando fuori il senoiniziando a leccarglielo tutto mentre amrio si toccava guardandoci dall altro lato.le sfilai la gonna baciandogli le gambe scesi fino alla figa , le tolsi il perizzoma e incomincia a leccarla . mario si alzo e lo tiro fuori mentre io la leccavo lei incominci a spompinarlo , sentivo i suoi umori la sua figa ben curata mentre al penetravo con al mia lingua facevo scivolare le lia mani sul suo corpo accarezzandogli un seno mentre mario giocava con l'altropoi ci demmo il cambio lui la masturbava lei mi abbaso i pantaloni e inizio a lavorare sul mio cazzo ormai in tiro, sentivo la sual lingia salire e scendere poi con fatica prenderlo tutto in bocca salendo e scendento, notai che mario si era rimesso al lato mastirbandosi lasciandola solo tra le mie mani. lei stesa sul divano col mio cazzo in bocca e a gambe aperte sentivo che al figa li abbandona e bagnatanon potei resistere che allungando al mano stimolandogli il clitoride, lei gemeva e continuava a giocare col mio cazzo, prendendogli la figa tra le mani notai che mario non le aveva allargato solo la figa ma anche il buchetto del culo non potei resistere che con dolcezza porovai a infiraci un dito , vedendo che le piaceva continuai a penetrarla con le dite sia il culo che la figa. poi la girai e mi si sotto di lei mettendoci nella mitica posizione del 69 lei succhiava e gurdava mario che godeva della scena, poi lei arrivo inondandomi dei suoi umori togliendo attenzione al mio cazzo e genendo con degli urli soffocati. mario disse: puttana sei venuta? nessun e mai riuscito a farti venire solo con la bocca , bravo antonio. lei per ricompensarmi riprese a succhiarmi il cazzo mettendosi a carponi accanto al divano dacendo sedere mario accanto a me e iniziando a masturbarlo poi un pompino a me a uno a lui , chiedendoci di arrivarli in faccia, ma cosa mi sembrava molto porca ma non riuscivo ad arrivare , mario stava per arrivare e lei lo prese tutto in gola , speravo che avrebbe fatto lo stesso con me cosi poi mentre stavo per arrivare aiutandomi masturbandomi da solo lei si avvicino e lo ingoio tutto per posi passarsi il mio cazzo sulle guance asciugando fin l'ultima goccia. si alzo e ando in bagno. rimasimo solo io e mario seduti soddisfatti sul divano mentre attendevamo lei che tornasse. mario disse: antonio ti e piaciuta la maia troia? e dissi che ci sapeva propio far a letto anna.ritorno anna e mi invito a dormire da loro vista l'ora e il lungo viaggio da fare . vidi l'ora erano le 5 del amttino e a contare che ero arrivato li all'1 non potei accettare ma avrei accettato la prossima volta se volevano, e lei: la settimana prossima ma sarai ospite a cena e dopocena,ok? a quell invito non potevo rinunciare anche perche il mio cazzo bramava anche la sua figa dolce calda unida e stretta.ma questa e un altra storia...
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13 years ago
amplex, 33
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Umiliazione
Ho conosciuto questa coppia qui su Desiderya... Si sono presentati all'appuntamento fuori dalla pizzeria lei con vestito nero sopra il ginocchio e tacchi alti, lui abito scuro. Come da accordi io avrei fatto il marito di lei, lui un nostro amico prima e poi la maggiordoma. Presi lei (Marina) sottobraccio ed entrammo. Seduti vicino io e lei cominciammo a parlottare ignorando completamente lui (Gianni). lei mi stringeva le mani sopra il tavolo... ogni tanto guardavamo Gianni e ridacchiavamo. Gianni era a disagio e diventò un pò rosso quando cominciammo a baciarci. Dopo la pizza io e Marina ci alzammo ed andammo in bagno... La feci appoggiare al lavandino le sollevai la gonna... e le sfilai le mutandine.. poi con il suo cell. la fotografai... aveva una micia liscia e gonfia... piena di gocce di rugiada... Mi prese il cazzo ormai duro in mano e poi in bocca e immortalai in foto anche questi momenti.... Tornammo al tavolo... ridacchiando cominciammo a guardare le foto senza mostrarle a Gianni... Ogni tanto facendo finta di niente lasciavamo che sbirciasse. Dopo il caffè gli dissi di andare pure a pagare che noi lo aspettavamo in macchina. Quando arrivò all'auto ci trovò sul sedile posteriore. Le mutandine di lei ormai piene di umori erano sul volante.. Ci accompagnò a casa. Come da accordi lui salì per primo e quando fu pronto ci fece uno squillo. Suonammo alla porta. Gianni ci apri nudo con un ridicolo grembiulino ai fianchi, una cuffietta in testa da cameriera, calze e scarpe con tacco sulle quali stava malamente in equilibrio.. In mano teneva uno spolverino. Lo guardammo e cominciammo a ridere di gusto... gli dissi di muoversi a servirci qualcosa.... Feci sedere Marina sul divano e le feci spalancare le cosce in modo da ammirare la sua micia strepitosa... e fradicia... Mi appoggiai al tavolo di fronte a lei rimirandola e coprendola di apprezzamenti anche pesanti.. Lei cominciò a toccarsi... ma le dissi di non farlo.. se voleva poteva strusciare un pò le cosce..ma poi doveva restare a gambe per aperte... Gianni tornò barcollando con un vassoio in mano... i suoi occhi guardavano le cosce oscenamente spalancate della moglie... poi si accorse che avevo l'uccello fuori... lo obbligai a succhiarlo di fronte a lei che guardava a cosce aperte il mio cazzo sempre più duro che entrava e usciva dalla bocca del marito.... Con il cazzo ormai durissimo mi avvicinai a Marina sempre a cosce aperte che lo guardava come ipnotizzata.... mentre Gianni barcollando sulle sue scarpette si metteva in un angolo... poi............ un bacio
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13 years ago
admin, 75
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Io, lei, lui e........la webcam
Lei l’avevo conosciuta su questo splendido sito, ma fino ad allora ci eravamo concessi “solo” qualche videochat, io, lei ed il marito. Donna di gran classe, coltissima, in carriera e come spesso accade in questi casi, con tanta fantasia erotica, difficile da contenere tra le mura domestiche. “Lunedi vado a Milano per lavoro” mi disse, ed io che ormai le mura domestiche le avevo abbattute con la stessa forza di un bulldozzer a cui era andato di traverso la benzina, non mi lasciai sfuggire l’occasione e dissi “Oh che strano devo venirci pure io ho un incontro con un cliente” lei che in quanto ad intelligenza non era seconda a nessuno, timorosa forse che il marito potesse rimanerci male, del resto cuckold non era, senza esitare un secondo esclamò “Aspetta che guardo l’agenda non vorrei sbagliarmi….infatti mi sbaglio è martedi” Il giorno ero al lavoro quando arriva una telefonata “Ciao sono Valeria, scusami per ieri sera, io mio marito lo amo, però amo pure lasciar “sfogare” le mie fantasie erotiche e come sai ormai le mura domestiche non mi bastano più, io lunedi sarò a Milano” ed io “Amore guarda che l’avevo capito, poi anche a me tuo marito mi sta simpatico, vuol dire che gli faremo una sorpresa” . Era martedi e mancava una settimana, così come se niente fosse continuammo a chattare tutti e 3 la sera come niente fosse, si parlava del più e del meno, anche perchè la nostra era una bella amicizia dove il sesso era solo il contorno e non la portata principale, ed il marito forse per tastare il terreno, forse preso realmente da fantasie erotiche esclamò “Valeria perchè non vai lunedi a Milano, così incontri pure il nostro amichetto e se il caso lo inviti a casa per la prossima volta, così lo fai conoscere pure a me che sembra tanto simpatico” e lei “Amore, sono tanti anni che stiamo insieme, perchè io ti amo e non vorrei mai farti soffrire” e lui “Non ti preoccupare, se siamo entrati in questo mondo, è perchè fa piacere anche a me, l’importante è che poi mi racconti tutto” e lei “Sei l’uomo più meraviglioso del mondo” a quel punto intervennio io e dissi “Paolo non ti preoccupare ti faremo una bella sorpresa…grazie” Arrivò il Lunedi, partii tutto eccitato per Milano, del resto ormai avevo imparato ed ad apprezzare, la sua classe, la sua eleganza, la sua bellezza, la sua intelligenza, che mi sembrava troppo bello per essere vero, ma era vero, verissimo. Arrivato a Milano la chiamai “Valeria, amore, dove sei?” e lei “Amore, finisco questo incontro e ti raggiungo tu inizia ad andare in albergo, aspettami al bar che prendiamo qualcosa e facciamo due chiacchiere”. La vidi arrivare, elegantissima, profumatissima, le andai incontro e le baciai la mano. “Sono stanca morta, prendiamo un te e andiamo in camera che ho bisogno di una doccia” Saliti in camera, mi misi a guardare la TV, del resto io ero freschissimo, e l’incontro di lavoro me lo ero inventato, lei si fece la doccia, e si vestì, “Dai andiamo a mangiare qualcosa che ho fame” mi disse, acconsentii ed andammo in un bel ristorante del centro” Mangiammo molto leggero, infatti avevamo tutt’altro tipo di fame, e così rientrammo in hotel per le 22.00, l’orario delle nostre chat quotidiane. Lei mi guarò e mi disse “Ma tu non mi avevi parlato di una sorpresa?” ed io si certo l’ho gia preparata, è li sul tavolo e guardai il mio portatile, lei “Scusa non capisco, abbiamo lavorato tutta la giornata e tu pensi ancora al PC?” “Ma no aspetta e vedrai” ed accesi il PC, lanciai MSN “Eccolo è in linea Paolo, vuoi parlargli?” dissi io, e lei “Si dai fammi parlare con il mio amoruccio”, si mise al PC e parlarono 10 minuti del più e del meno, ad un certo punto lei esclamò “Dice Paolo che sorpresa volevi fargli?” ed io “Digli di restare su MSN che se gliela dico io che sorpresa è?” ed intanto mentre loro continuavano a parlare, spostai il comodino al centro del letto, dal lato opposto ai cuscini. Presi il computer, e lo portai sul comodino, con la webcam integrata rivolta verso il capezzale, salii sul letto e chiesi a Valeria di fare la stessa cosa, così continuammo a parlare tutti e 3, come era ormai abitudine serale, solo che si erano mescolate le carte, non ero più io ad ammirare le loro effusioni, ma da li a poco sarebbe stato Paolo ad ammirare le nostre e così giusto per riscaldare l’ambiente gia bollente come la magma dell’Etna per la verità, dissi” Paolo ti dispiace se Valeria, si sdraia sulle mie gambe mentre parliamo” e lui “No ci mancherebbe, altrimenti non te l’avrei nemmeno m”mandata” e si mise a ridere. Valeria che ormai aveva gli ormoni fuori controllo, con il volto iniziò a salire sempre più in alto, arrivandò li dove si fermò dando inizio alle danza, sbottonò il pantalone abbassò gli slip con le manine delicate, lo afferrò con decisionee se lo portò alla bocca, iniziando a dare delle sapienti “pennellate” con la lingua come una grande pittrice, guardai Paolo nella webcam, non sembrava tanto arrabbiato, anzi, forse anche lui aveva trovato la sua strada, era sbocciato il cuck che era in lui e così restò in silenzio a guardarsi lo spettacolo. Lei si girò e si mise con il bel culetto rivolto alla webcam, cos’ io da seduto potevo osservare il suo culetto e l’espressione sempre più cuckoldiana di Paolo, in preda ad una crisi orgasmica lei iniziò ad urlare “Si Paolo, leccami il culo dai dai, fammi sentire la tua lingua” ma Paolo restava in silenzio anzi il cuck che era entrato in lui, fece scomparire le mani sotto la tastiera, iniziò a toccarsi, come aveva visto fare a me, durante qualche nostra chat “bollente”. Valeria, donna dalla fantasia erotica e dalla malizia sviluppatissima, mi guardò e disse “Dai leccamela tu ora”, lo disse per cambiare posizione in modo da vedere Paolo in faccia nella webcam mentre gliela leccavo, e più gliela leccavo, più Paola si avvicinava alla webcam, più gliela succhiavo più urlava nel microfono, Paolo ormai aveva calato tutte le difese e pur non potendolo vedere, sentivo che stava masturbandosi. Io sarei andato avanti per ore, del resto leccare, succhiare morsicare, e sentire la partner tremare in preda a crisi orgasmiche è la cosa che mi piace di più, ma lei ormai era entrata nel ruolo, stavamo girando un film hard, in diretta per un solo e il più importante dei suoi ammiratori, Paolo, e così ogni minuto che passava diventava sempre più Porca, Porca con la P maiuscola, perchè le Donne come lei anche quando sono prese da porcaggine acuta sanno sprigionare classe ed eleganza, così mi fece mettere sdraiato con la testa verso il cuscino, mentre lei dandomi le spalle si inarpicò sul mio pene duro per quella che fu la più bella cavalcata a cui Paolo avesse mai assistito. La posizione non era stata scelta a caso, infatti in quel modo, poteva cavalcare, e contemporaneamente guardare la reazione di Paolo che ormai era li li per espodere anche lui, questa volta potevo ammirare contemporanemente le loro espessione sul monitor, sembrava che aspettassero quel momento da una vita, lei aveva abbattuto le mura domestiche, lui aveva finalmente capito di essere un cuck. Io stavo per esplodere, la voglia sopita per tanti giorni, quel ritmo indemoniato, stava per “Svuotare” lemie ultime energie, ma lei a lui voleva vederlo sempre più da vicino, voleva arrivare con lui, voleva arrivare per lui, e così si inginocchiò e mi offrì il suo bel culetto, più spingevo più lei avanzava verso la webcam, la fiorava, la toccava e con la lingua lasciava sul monitor tutto il suo desiderio, stavano per venire tutte e due contemporanemaente ma non erano mai stati così lontani. Ma la sorpresa ce l’aveva anche lei, o meglio il regalo per Paolo, lo tirò fuori dal culetto, se lo portò alla bocca e con le sue maestose pennellate, gli diede un ultimo tocco di colore, colore bianco latte, che ingoiò fino all’ultima goccia proprio li davanti la webcam, poi lo tirò fuori e con la lingua lo spalmò sula webcam quasi a volerne far sentire l’odore anche a Paolo, che in quel precisò istante esplose fisicamente e linguisticamente con un “Grazie per la sorpresa”….. Da quel giorno diventai il loro amico di famiglia, abbiamo fatto tante vacanze insieme, abbiamo riso, abbiamo pianto, solo una cosa è rimasta intatta, il loro grande amore, ebbene si perchè senza amore non si può avere nessun amico di famiglia, ed è per questo che io sono orgoglioso del loro amore e spero non finisca mai…ma mai finirà!
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13 years ago
EccitazioneMentale, 40
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Al negozio di scarpe.....
….la Signora ha un paio di piedini niente male, ed io che ho una grande passione per i piedi, starei ore ed ore a calzarle e sfilarle scarpe, magari passando pian piano da elegantissimi stivali a sandali di tutte le forge che possano risaltare l´eleganza di uno smalto disegnato da Leonardo su delle dita scolpite da Donatello. “Queste le stanno proprio bene, ma dovrebbe provarle senza calze, per mettere in risalto la perfezione del suo piede, l´eleganza delle sue forme, la classe dei suoi colori” esclamo io in modo molto professionale. “Va bene me le dia che le vado a provare nel camerino” mi rispose la Signora “Eccole un 38, dovrebbero andare bene se ha qualche problema mi chiami che le vengo in aiuto” Passarono alcuni minuti ma la Signora era ancora chiusa in camerino, mi avvicinai alla porta ed esclamai “Signora posso aiutarla?” “Le scarpe sono perfette, il numero dovrebbe essere quello giusto ma non riesco a calzarle, se non e´un problema mi dia una mano”. Ed io che non desideravo di ascoltare altro, entrai nel camerino, del resto nel negozio eravamo rimasti solo io e lei, e l´orario di chiusura stava per avvicinarsi. Le presi il piede, passandolo sotto il palmo della mia mano, provai la stessa Emozione che un gallerista potrebbe provare toccando un quadro di un grande pittore, il piede era freddo le mie mani bollenti, e da questo shock termico, parti´un brivido che mi percorse tutta la schiena fino ad arrivarmi al cervello. Guardando il suo volto rialzandomi per chiederle come le stessero, capii´che lo stesso brivido aveva percorso anche la sua schiena, si leggeva negli occhi che le mie mani sui suoi piedi non l´avevano lasciata indifferente. “Mi stanno bene, forse leggermente strette sul collo del piede” mi rispose, ed io cominciai a massaggiarle il collo del piede, per riuscire a capire se fosse il numero giusto, ma soprattutto per riuscire a capire se fosse il “momento” giusto. Tra un massaggio e l´altro e tra un “Va meglio?” e l´altro, alzavo gli occhi per incrociare il suo sguardo, in un´occasione l´avevo scorta con gli occhi chiusi, gli occhi di chi sta per abbandonarsi a se stessa. Lei pero´ebbe la forza di dirmi iniziando a chiamarmi confidenzialmente col mio nome di battesimo “Gianni proviamo un numero piu´grande, perche´voglio comprarli, mi piacciono molto e poi quest´acquisto me lo ricordero´per il resto della mia vita” “almeno spero” aggiunse con un sorriso malizioso. Andai di la in magazzino e ritornai con il numero piu´grande, non feci in tempo ad aprire la porta che subito notai che Manu, questo era il suo nome si era messa in liberta´lasciando a coprire lo splendido corpo il solo abbigliamento intimo, di un´eleganza sopraffina, come il tanga intravisto in precedenza e lo charme con cui era entrata nel negozio lasciavano presagire. “Signora, mi dia il piede che gliela calzo io” esclamai e lei mi rispose “Gianni, chiamami Manu, perche´fino a 5 minuti fa ero una cliente come un´altra, ma ora, dopo il massaggio al piede, voglio essere di piu´molto di piu´”. In preda ad un turbinio di Emozioni, con la sola fortuna di essere molto calmo e quindi padrone della situazione, non osai ribattere null´altro che un “Grazie Manu”, presi il piede, iniziai a massaggiarle il collo, scendendo questa volta piu´giu´verso le dita con le quali inizia a fare conoscenza. Sentivo Manu vibrare, ad ogni massaggio un sussulto, e cosi´presi l´audacia di sdraiarmi ai suoi piedi e di sostituire le mani con la lingua, iniziai a leccarle le dita, con dolcezza, lentamente, salendo dalle dita al collo e viceversa, dopo alcuni minuti mi inginocchiai per salire con la mia lingua sempre piu´su. Le gambe erano uno spettacolo, un´autostrada del piacere, dove ad ogni casello corrispondeva un pedaggio gratificante, le nostri menti ormai erano un tutt´uno, casellante ed autista allo stesso momento in un continuo scambio di ruoli. Ero quasi arrivato alla fine dell´autostrada, quando sentii aprire la porta, strano di solito a quell´ora non arrivava mai nessuno, ed allora mi “parcheggio” alla prima area di sosta, spengo il “motore” che per la verita´era diventato di fuoco, e vado verso l´entrata, arrivo alla cassa e c´era un signore sulla cinquantina, “Come posso aiutarla?” esclamai, e lui “Manu e´qui?” bhe non ci misi poi molto a capire che era il marito “E dissi si e´di la in camerino che sta provando un paio di scarpe, ora gliela chiamo” e andai verso il camerino. Lei nel frattempo invece di raffreddare il “motore” lo aveva riscaldato ancora di piu´infatti la trovai schiena verso la porta, a masturbarsi con un dito infilato nella fighetta ormai bagnata come la Costiera Amalfitana in un giorno di burrasca. “Signora c´e´suo marito di la” le dissi per non fare insospettire lui, e lei “Gianni ti ho detto che devi chiamarmi Manu, fallo aspettare noi dobbiamo finire di provare le “scarpe”", senza perdermi dánimo ritornai di la e dissi “Se puo´aspettare 5 minuti finiamo di provare le scarpe e torniamo da lei”, “Si va bene” disse lui. Tornai in camerino e trovai Manu sempre piu´scatenata, ormai non poteva stare piu´da sola, ed infatti appena entrai, mi afferro´la patta dei pantaloni, e con stile, dolcezza ma anche avidita´lo tiro´fuori…….
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13 years ago
EccitazioneMentale, 40
Last visit: 13 years ago -
Bellissima serata
ciao mondo di desy....da poco in questo mondo ma con varie esperienze....questa è stata un'altra bellissima esperienza.....una mia carissima coppia di amici mi invitano a mangiare una pizza e invitano un'altra coppia....l'amica della mia amica si siede vicina a me e comincia ad osservarmi per tutta la serata,parlando mi stuzzicava facendomi delle domande su come amerei una donna e se le piaceva passare una serata con loro, chiamandola dopo pizza, io accettai, ad un certo punto dice alla mia amica che le piacerebbe pernottare in zona, quindi mi preoccupo per trovarle un B/B....quando finiamo di mangiare la pizza e li accompagno, lei mi chiede di salire e se non avevo mai giocato...io dico che avevo avuto qualche esperienza....lei va n bagno, io parlando con il marito scopro che le piace avere leccata la fica, mi siedo sopra il letto e aspetto, lei dopo qualche minuto si presenta con un vestito di seta chiuso solo con la cintura, si siede fra me e il marito e comincia ad accarezzarmi, io slaccio la cintuare e comincio a succhiare i capezzoli e con la mano accarezzavo la fica che diventava sempre più bagnata, ad un certo punto lei mi spoglia mi fa sdraiare sopra il letto e comincia a succhiare il mio cazzo fino a farlo diventare duro, il marito guardava seduto su un divano, appena ha finito di succhiarmelo, lo ha messo tutto dentro facendomi impazzire con i suoi movimenti, io mi giro la metto alla pecorina e lei con voce bassa e sensuale mi chiede di metterlo in culo, cosa che io faccio immediatamente....dopo mi chiede ancora che le piace sentire la mia lingua dentro la sua fica e ricomincio a leccare la sua fica e con le dite le dite le massaggio culo, lei mi dice che vuole fare un 69 per poi sentire il il mio caldo sperma nella sua bocca.....allora io l'accontento subito....mi ha succhiato tutto lo sperma e cominciato a risucchiarmi ancora sbattendomi fino a tarda notte...che serata.....stupenda.....dicendomi alla fine.....ci rivedreno era da tanto tempo che non godevo da pazzi....salutandomi mi diceva all'orecchio esaudirò anche il tuo sogno....fare l'amore con due donne...ciao
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13 years ago
tartaru05,
50
Last visit: 9 years ago
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Intercity
INTERCITY:Roma Napoli Nello scompartimento vuoto solo i nostri due posti sono prenotati. Tu di fronte a me, vicino al finestrino. Quando entro non ci sei, noto solo la tua giacca blu appoggiata sul sedile. Poi ti vedo entrare... jeans blu stretto... camicia bianca ... calzino in tono con la scarpa ... occhiali neri che ti nascondono un po', capelli corti e un filo di barba. Avrai 30-35 anni? Ti siedi di fronte a me, le nostre gambe si sfiorano ed inizialmente mi infastidisco un po'... ma con tutti i posti liberi, proprio qui? Ora mi sposto... ora mi alzo... Poi mi lascio distrarre dal mio telefonino, mando sms con il ragazzo che ho visto ieri sera... lui mi chiama, esco un attimo nel corridoio e quando rientro ti trovo che stai toccando qualcosa che ho lasciato sul mio sedile... ma cosa?? La mia conversazione telefonica continua, forse capisci che parlo con un uomo. Dato che ho lasciato la mia sciarpa nella sua macchina e che la sua donna è gelosissima, ci stiamo accordando su come riprenderla. Al mio prossimo ritorno sarà alla stazione con la sciarpa. Lui al telefono mi risponde, citando l'Otello: - Ah il fazzoletto! Si, dico io, ad alta voce, come il fazzoletto, ma non voglio fare la fine di Desdemona! E tu, avrai capito di cosa sto parlando? Sono ancora eccitata dalla serata di ieri per accorgermi subito di te, che da sotto gli occhiali scuri mi guardi... e non riesci a trovare un posto per le tue gambe. Mi metto a leggere il giornale ma non posso fare a meno di notare che pian piano ti sfili le scarpe .... prima sollevi le gambe e le appoggi sui sedili accanto a te. Mi rituffo nella lettura e quando sollevo di nuovo lo sguardo ti trovo sdraiato sui sedili di fronte a me, completamente rilassato, un braccio sotto la testa, una gamba piegata sotto il bacino che è leggermente sollevato e la tua camicia... la tua camicia .. che è troppo corta e lascia scoperto il tuo ventre, l'ombelico ... fisso qualla parte del corpo.. Fai un tentativo con la mano di tirartela più giù, ma un attimo dopo, mentre riposizioni il braccio sotto la tua testa, ti riscopri nuovamente. I pantaloni erano a vita bassa ti lasciano scoperto ancor più, vedo le ossa del tuo bacino, quella zona deliziosa tra l' ombelico e il pube, e noto il tuo tatuaggio... non posso fare a meno di guardarti...e di guardarlo.. Dietro i tuoi occhiali da sole, vedo i tuoi occhi chiusi che si muovono...allora non stai ancora dormendo... mentre il tuo addome si muove su e giù in un respiro rilassato. Non posso credere che stai già dormendo, in quella posizione, così beatamente rilasciato come se ti offrissi a me. Non riesco a distogliere lo sguardo da quella striscia di pelle, mi metto gli occhiali da sole anch'io, e se aprissi gli occhi improvvisamente, se mi vedessi? Ecco... pure le gallerie... la tentazione è irresistibile... alzarmi e toccarti proprio lì, accarezzare il tuo...delfino.., insinuare le dita sotto la linea della cintura... i pantaloni sono larghi in vita...e forse potrei infilare anche tutta la mano. Oddio ma cosa mi viene in mente...il tuo delfino mi tenta... Potrei forse appoggiarci su le labbra ...e... Solo 50 minuti di viaggio, ed io ne ho sprecati già 30. Mi rimane poco tempo.... forse se provo a fare un po' di rumore... Mi alzo per rifarmi il trucco, mi guardo allo specchio, in piedi ti do le spalle, mi metto il rossetto e intravedo riflesso te che ti infili una mano.... dove??? Mi giro quasi di scatto, invece hai semplicemente preso il telefonino dalla tasca dei tuoi jeans...ma che tensione! E te ne ritorni beatamente nella tua posizione... ma davvero dormi? E se ora così, improvvisamente mi mettessi a cavalcioni sopra di te? Che faresti? E perché ti sei sdraiato proprio così, con il bacino sollevato, quasi a provocarmi? Perché? Mancano pochi minuti... il mio sogno sta svanendo... mi alzo, prendo le mie cose e mentre apro la porta dello scompartimento e tu, che hai un piede appoggiato lì sopra, invece di sussultare, apri quella gamba accompagnando il movimento della porta, offrendomi di nuovo quella visione di un corpo abbandonato ed offerto. Ma allora non dormivi !!!
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13 years ago
Mr1Fantastik,
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Last visit: 3 months ago
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Seguito
queste cose le hanno scritte a me: Tu vieni a casa nostra. Io ti ricevo. La mia lei non c'è. Tu ti siedi sul divano del salotto. Io ti preparo il caffè e te lo porgo. Mentre sorseggi, mi metto in ginocchio davanti a te, ti apro la patta, tiro fuori il tuo uccello, lo scapoccio, te lo leccho.. ti palpeggio i coglioni... Quando sei al massimo dell'eccitazione, mi ordini: spogliati e vestiti come se fossi lei. Io mi alzo, vado in camera da letto e faccio quello che mi hai ordinato... dopo un po' mi ripresento a te indossando i suoi indumenti intimi: mutandine, reggiseno, calze autoreggenti e tacchi alti. Io sono diventato mia moglie. Le luci sono fioche, in modo che tu possa percepirmi come la mia lei. Ti spogli totalmente nudo. Mi ti siedo sopra... e tu cominci a pomiciarmi... mi lecchi il collo... senti il tuo cazzo duro sul mio culo vergine... ti lecco il petto... scendo piano piano sul pube... ed ecco il cazzo... lo prendo in bocca e comincio a spompinarti.... a un certo momento tu me lo sficchi dalla bocca, mi metto a pecora e tenti di mettermelo nel culo.. No, lì, no, non farlo - ti imploro. Mi fai troppo male - ti supplico. Mi rimetti in ginocchio davanti a te: te lo riprendo in bocca e ricomincio a succhiarti. Ma tu insisti, mi prendi con la forza, essendo io piccolino, e mi rimetti a pecora... mi ripunti il cazzo sull'ano, io strillo, ma tu impietoso me lo ficchi tutto dentro... provo molto dolore, ma poi piano piano mi passa, tu fai più piano e io comincio a gustarmelo... ti sento che fai avanti e indiero... sentoi la tua carne dentro di me... mi stadi dando un piacere grande... sto per sborrare davvero, Angelo, ecco sborro sborro... ho sborratoooooo!!!! Adesso che mi sono un po' ripreso, continuo così, potrebbe accadere questo. Mentre ti riplisco il cazzo con la bocca, e vedo che mi hai fatto uscire anche un po' di sangue, ecco che arriva lei... mi vede in ginocchio davanti al tuo cazzo... che lo ripulisco... si mette in ginocchio anche lei... e tutti e due con la lingua lo ripuliamo mentre le tue dita iniziano a frugare nella sua figa... la senti inumidirsi...e mentre io continuo a succhiarti il cazzo... la fai alzare... la metti di fronte a te... e la baci in bocca... continuando a frugare nella sua figa e quando il tuo cazzo è di nuovo duro.... ti stendi a terra... lei si siede sopra al tuo cazzo....e ti chiava...mentre io lecco la sua figa con il tuo cazzo che entra ed esce....e quando la riempi di calda sborra.... io mi precipito a leccarla.... per poi baciarla in bocca....
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13 years ago
angelo482,
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Last visit: 6 years ago
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Fantasia
Ti sento suonare alla porta. Lei ti apre. Io sto sopra nel mio studio. Ansioso scendo nel piano di sotto per sentire cosa vi dite nel piano terra (la casa è a tre piani). L’ho preparata come tu mi hai chiesto: autoreggenti nere, mutandina rossa, gonna di raso attillata, tacchi molto alti, décolleté spinto che lascia vedere le coppe gonfie dei seni. «Ciao, entra» - dice lei. «Ciao, finalmente!» - sento dire da te. Poi silenzio. Evidentemente vi state abbracciando e baciando. Mi spingo sulle scale e sbircio. Vi state baciando in bocca: con le lingue vi rovistate… vi succhiate la saliva… con il capo reclinato all’indietro lei ti succhia la lingua… la tieni stretta con una mano sul culo… le fai sentire l’uccello già duro sulla pancia… vi contorcete… «Dai, vieni» - finalmente riesce a dire lei, staccandosi. Ti prende per mano e ti conduce nel salotto. «Cosa possiamo offrirti?» «Va bene anche un caffè». «Amore – dice lei chiamandomi – ci vieni a preparare un caffè». Io scendo le ultime scale e mi presento. Ci stringiamo la mano e me ne vado a preparare il caffè. Dopo un po’ arrivo e vi servo un vassoio con due tazze di caffè e vari tipi di biscotti. Lei è seduta su una tua coscia, con una mano posata sulla patta dei tuoi pantaloni a gustarsi il rigonfio duro del tuo uccello. «Ci vediamo dopo» - balbetto e fingo di tornare nel mio studio. In realtà resto a sbirciare lungo le scale. Vi vedo che continuate a pomiciare mentre prendete il caffè… vi baciate in bocca… le palpeggi le tette… tiri fuori i seni dal décolleté e li lecchi… succhi i capezzoli… «Dai, andiamo in camera da letto» - dice lei svincolandosi tra i contorcimenti. Ti prende per mano e ti conduce, mentre tu con una mano le alzi la gonna e la palpeggi nel culo liscio e sodo. Entrate in camera e accortamente lasciate la porta socchiusa per fare in modo che io in qualche modo partecipi… almeno sentendo e possibilmente vedendo… Lei si siede sul bordo del letto: tu in piedi davanti a lei, con la patta dei pantaloni davanti al suo viso… ti sbottona… tira fuori l’uccello, gonfio, duro (io posso vederlo), lo scapoccia … annusa… comincia a leccare… Sei eccitatissimo, la prendi per la testa e glielo ficchi tutto dentro… glielo spingi in gola e cominci a stantuffarla… lei geme… bava… a un certo momenti tiri il cazzo, le sollevi la testa e la baci in bocca… ti scosti un poco… lei resta a bocca aperta… con la lingua fuori… e tu le sputi sopra la tua saliva… prima sulla lingua e poi direttamente in bocca… lei assapora e ricomincia a ciucciarti l’uccello… Lei apre e inghiotte… lecca e succhia… scende sui coglioni e lecca anche quelli… A un certo momento cominci a stantuffarla con forza… geme… vedo rivoli di bava che le colano dalla bocca… A un tratto la sollevi, con il suo aiuto ti togli i pantaloni, le mutande e tutto il resto. Quindi spogli lei… completamente nuda… completamente nudi entrambi… la giri con il culo verso di te… la fai mettere in ginocchio sul bordo del letto… a pecora… con una mano le prendi la testa… per i capelli… e la tieni inchiodata sul letto… con l’altra prendi il tuo mastodontico uccello e glielo punti tra le chiappe… Vedo il tuo cazzo che svetta maestoso davanti alla sua fighetta tutta bagnata, Lei allunga la mano tra le cosce, te lo prende e se lo ficca dentro… ma, nonostante la vagina sia lubrificata dai suoi liquidi, l’uccello entra con difficoltà: è troppo grosso, sia in larghezza che lunghezza… vedo il suo corpo che si contorce, non so se per piacere o dolore…lo vuole tutto dentro… tu pompi con forza ed ecco che entra… le scuoti l’utero… tutto il suo pancino si contrae e si scuote… gode come una cagna, penetrata dal tuo uccello… ad un certo punto lo tiri fuori dalla fica e glielo punti sul buco del culo… No, mi fai male! – implora lei. No, dai…- piagnucola ancora. Ma tu, impietoso, la schiacci sul tuo cazzo…lo tieni dritto sul suo sfintere… Noh! Noh! Noh! – geme lei. Vedo il tuo uccello che comincia a entrarle nel culo… prima la capoccia … poi dai un colpo possente… ed ecco che sei tutto dentro… Nooooooooh! – strilla lei. Ma tu ormai glielo hai spaccato il culo. Dopo una decina di minuti di crudele stantuffamento finalmente ti sentiamo dire: Vengo… vengo… vengo… Lei si solleva e al posto del culo porge la sua boccuccia… glielo ficchi dentro e sborri a più riprese… la tieni con la testa ferma… ingoia… ingoia… ma un paio di rivoli le colano dalle labbra… quando molli la presa e finalmente può sollevare la bocca dal cazzo… con una mano raccoglie la sborra che cola e se la porta in bocca, leccandosi le dita…Tu sei sfinito. Ti allunghi sul letto… accanto a lei… che pure si rilassa… il cazzo è ancora duro, possente; filamenti di sborra continuano a gocciolare insieme ai suoi liquidi. «Amore, vieni» - mi chiama lei. Io, che già stavo sbirciando dalla porta socchiusa, entro… sono quasi nudo. solo con la camicia… sbottonata… ho il cazzo semifloscio… «Amore – dice lei rivolta ancora a me – prendi un fazzoletto di carta e pulisciglielo». Io ubbidisco. Prendo un fazzoletto di carta e te lo pulisco, con delicatezza, piano piano… provo gusto a farti docilmente questo servizio. E lei (sempre rivolto a me): «Amore, c’è il rischio che resti incinta. Sai cosa devi fare per evitarlo… dai, amore, ora leccami tutta e togli ogni traccia del suo seme da dentro di me....così non corro nessun rischio e mi darai un’altra prova che mi ami da impazzire». E anche ora, ormai rassegnato e devoto solo al suo piacere, ma in fondo perché godo anch’io, rispondo di sì. Mi metti tra le sue cosce, tiro fuori la lingua e comincio a leccarle la fica… lecco i suoi umori e la tua sborra… allargo le labbra grandi, poi le piccole, e ficco la lingua nella sua vagina… la pulisco… succhio… rificco la lingua… risucchio… con cura la ripulisco di tutta la sborra che le hai lasciato dentro. Quando penso di aver finito e mi sollevo, ho tutto il viso imbrattato delle vostre impurità. «Vatti a lavare» – ordina lei. «Vado prima io» - intervieni tu. «Andate insieme» - dice lei. Quando siamo nel bagno, tu ti metti in piedi davanti al bidé. Io mi inginocchio e ti lavo il cazzo, i coglioni e anche il culo. Con cura e delicatezza. Dopo che ti ho asciugato, come ultimo atto di devozione ti lecco la cappella. Vorrei succhiartelo il cazzo. Ma me lo impedisci. «Adesso basta. Vatti a curare di lei. La prossima volta ti farò ancora vedere come me la inculo». «Ok» - balbetto. Quando sei perfettamente rivestito e pronto per andartene, abbracci la mia lei e le dai un bacio in bocca, mentre le palpeggi le tette e il culo. Le ficchi la lingua dentro e la rovisti fino alla gola… lei gode e succhia… «Sei magnifica – le dici – succhiami ancora il cazzo così…». E la spingi con la testa verso la tua patta nuovamente gonfia. Lei ti sbottona, lo tira fuori e comincia di nuovo a leccarti e a ciucciarti… glielo strofini sul viso… lei apre le labbra e tu glielo infili dentro con forza. Io guardo stupito e confuso… resto inchiodato di fronte allo spettacolo che mi offrite. La scopi in bocca per una decina di minuti. Ogni tanto lo tiri fuori… bagnato e gocciolante della sua saliva… lo prendi in mano e glielo sbatti sulle labbra, sulle guance, sugli occhi… e lo rificchi dentro… fin quando di nuovo sborri… la tieni ferma tenendola per i capelli… «Succhia tutto, troia». Glielo scoli bene dentro… con una mano ti spremo il canale lungo l’asta per scolarlo fino all’ultima goccia… quindi piano piano lo tiri fuori. Io estatico ed eccitato, prendo un fazzolettino di carta e mi avvicino per ripulirmelo… comincio dai coglioni, la base della mazza e poi piano piano risalgo fino alla cappella… «Cara – dici tu rivolto a lei – ho l’impressione che il tuo lui oltre ad amare te ama anche il mio cazzo». La mia lei, ancora in ginocchio davanti a te, fa di no con la testa. Ma tu, rivolto a me, mi ordini indicando il tuo uccello: «Bacialo, dai, bacialo. Se l’ami veramente, devi desiderare tutto quello che piace a lei». Ed ecco che io posi la mia bocca sulla boccuccia del mio uccello… mi spingo anche a dare una leccatina alla cappella… «Lo vuoi succhiare?» Faccio no con la testa. «Va bene. Ormai sono già spompato. Sarà per la prossima volta». A questo punto ti rimetti l’uccello dentro i pantaloni e ti riabbottoni. Io e la mia lei stiamo entrambi sempre in ginocchio davanti a me. Ci dai uno scappellotto e finalmente te ne vai.
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13 years ago
angelo482,
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Anna, mia moglie condivisa
Anna mi aveva seguito in una trasferta di lavoro per poi trascorrere assieme il week end in Toscana. Avevo prenotato a sua insaputa in un buon hotel gestito da amico che, su internet, avevo avuto modo di conoscere e che si era dimostrato molto interessato ad Anna, anzi, diciamo pure, al suo corpo. Gli accordi erano stati chiari fin dall’inizio: in cambio di una buona camera concessa a prezzo di favore avrebbe avuto via libera a corteggiare Anna con il solo impegno di raccontarmi tutto, commentarmela poi privatamente, saziando così il mio desiderio di sapere Anna piaciuta e/o goduta da altri. Non sapevo che tipo fosse, ma neanche mi interessava più di tanto il suo aspetto fisico. Francesco ci accolse alla reception e subito mi resi conto che era lui perché, osservati i nostri documenti fece presente ad Anna che ci doveva essere un errore sulla sua carta d’identità: la data di nascita non corrispondeva all’apparenza, alla donna che si trovava davanti dimostrava almeno dieci anni in meno... Anna sorrise arrossendo, io feci finta di nulla, salvo poi scherzarci su, con Anna, mentre eravamo sull’ascensore. “Per me sei il suo tipo e se appena gli dai un po’ di corda, mi sa che ti ritrovi a trombare con lui, la qual cosa non mi spiacerebbe, se poi ci farà un buono sconto sul soggiorno...”, Le palpai il sedere vedendo con piacere la mia mano che si rifletteva sullo specchio dell’ascensore mentre cercavo di scoprire al tatto che intimo indossasse. Avevo regalato ad Anna alcune mutandine super sexy da usare durante quel week end. Non avevo capito quali indossasse e pertanto, mentre camminavamo lungo il corridoio, le chiesi di alzare la gonna e farsi vedere e fotografare: Rimasi di stucco. Ne indossava ben due: un paio brasileiro trasparente nero e, sotto, il micro-perizoma con laccetto tra le chiappe. Entrambi gli indumenti, dietro, le sparivano ingoiati dalle sue chiappe: da urlo! Prendemmo il possesso della camera, veramente bellina. Andai in bagno, mentre Anna apriva la valigia: il mio cazzo era duro e la tensione cerebrale a mille, fantasticando su come si sarebbe evoluta la serata. “Non ti sei cambiata”, le chiesi. “No”, fu la risposta, “ma mi sono spogliata l’intimo dato che mi dava fastidio. Tanto so che non può che farti piacere....” Salì per prima sull’ascensore e, bloccando con la mano l’interruttore della chiusura delle porte, si piegò a 90 gradi per confermare quanto dettomi pocanzi, offrendo il suo B-side all’obiettivo della fotocamera. “Desidero che, stasera tu trovi il modo per mostrare la tua passera al tuo amico albergatore” le sussurrai con voce alterata dal piacere”. “Vedremo” fu la sua risposta. Ci accomodammo al nostro tavolo, in un angolo della sala a mezza luce. Dopo poco sopraggiunse il gestore a prendere le ordinazioni. “Cosa posso dare a questa bella coppia di turisti? Sono a vostra disposizione per farvi godere un ottimo soggiorno...”. Parlava ad entrambi, ma guardava Anna. “Ho tutto quanto nella lista, mentre fuori lista ho degli ottimi saltimbocca o, se gradite il pesce, vi posso proporre un’ottima passera al forno”. “Lei cosa mi consiglierebbe” chiese civettuola Anna che sembrava essere entrata nel gioco. “Beh, io adoro la passera” fu la risposta di Francesco, "ma è una scelta soggettiva, tutto qui è ottimo...". Ci chiese anche quali fossero i nostri programmi serali e gli spiegammo che, salvo altri suggerimenti, era nostra intenzione andare al multisala lì vicino, essendo serata uggiosa. Ci suggerì di vedere il film di Pieraccioni, “Una moglie bellissima”. “E’ un film molto divertente, l’ho visto l’altra sera. Il titolo è enz’altro in tema con sua moglie”, disse rivolto a me con un sorriso. Seguimmo i suoi consigli e ci trovammo effettivamente soddisfatti sia del mangiare che, successivamente, del film. Non conoscevo la trama, ma almeno la prima parte del film rappresentava quanto io desideravo; mostrare mia moglie, offrirla, vederla desiderata. Nel buio della sala, appoggiandole la mano sul ginocchio, le sussurrai che mi eccitava la trama, pensando lei come protagonista e alludendo che forse l’albergatore, indicandoci quel film, aveva voluto trasmetterci un messaggio forte. Anna sorrise, evidentemente lusingata dall’idea di essere corteggiata da uno e mi chiese se veramente io l’avrei offerta in cambio di un servizio fotografico remunerato o altro. “Sì, una volta, per gioco...”, le risposi con la bocca impastata dall’eccitazione, “e mi sa ma il tuo amico Francesco ci starebbe”, proseguii. “Non penso”, ammiccò Anna. “Mi sa ma dice così a tutte le clienti, per tenersele buone, ma se poi anche solo deve offrire un grappino, si tira indietro”. “Proviamo” le risposi, “ma se poi hai torto, paghi penitenza, vale a dire ti comporterai come Miranda, la protagonista di questo film”. “Accetto la sfida, ma ora rilassati”, tagliò corto Anna, mentre la mia mano, nascosta dal buio della sala, era ormai salita a massaggiarle la coscia con piacere. Rientrammo in albergo verso le 22,30 e ritrovammo ad accoglierci Francesco. “Fa un freddo boia, fuori. E’ ancora aperto il bar, per prendere qualcosa, gli chiesi”. “Lo riapro, no problem” disse sorridente verso Anna. Ci accomodammo seduti su un basso divanetto. La minigonna di Anna non poteva stare a posto. Le sue gambe apparivano bellamente in vista, accavallate. Io optai per una grappa, mentre Anna si lasciò suggerire un passito di Pantelleria, con due biscottini. “Ve li offro io” furono le parole magiche di Francesco che decretarono la perdita della scommessa da parte di Anna. “Grazie”, dissi per entrambi, “ma a questo punto diamoci del tu e dacci qualche suggerimento su cosa fare domani in zona”. Lui si sedette davanti a noi, discorrendo. Posai la mia mano sulla gamba di Anna, quasi a ricordarle la scommessa. Lei disaccavallò le gambe e, in quel gesto, Francesco senz’altro vide a nudo, per un attimo, la sua intimità. “Piaciuto il film” ci chiese. “Sì”, rispose Anna con mio stupore, “divertente e, nella realtà, potrebbe essere anche una verosimile soluzione a problemi di bilancio famigliare. In fondo, se una ragazza è carina, non vedo perché non debba valorizzare il suo corpo come modella, sempre che il marito sia consenziente. Tutto sommato, se ancora fossi giovane, mi sa ma Piero mi lascerebbe posare per un servizio fotografico che ci permettesse di saldare qualche conticino...”. “Son convinto che tu, Anna, abbia già posato in passato, da come parli. Ma guarda che anche le donne di mezza età, come te, hanno il loro fascino. Anzi, sono quelle che io preferisco perché più posate, ma anche più smaliziate. Hai un bel viso pulito, da brava ragazza, delle gambe molto carine e mi sa non solo quello”, disse Francesco rivolto a lei.” “Mi fa piacere che Anna ti piaccia”, mi inserii io nel discorso, baciandola subito dopo sulla bocca e posando il mio braccio sulla sua spalla destra, con la mano cascante sul suo seno. “Vediamo, allora: se te la mostro in camera, ci fai poi un buon trattamento quando scriverai il conto?” Anna allargò leggermente le gambe. “Un accordo senz’altro lo troviamo, ma ci vediamo domani sera; stasera debbo presidiare la reception, aspetto ancora alcuni clienti e domani sono via per ritirare le provviste” rispose sorridendo e aggiungendo subito dopo rivolto ad Anna: “ho intravvisto la TUA passera. Scusa, ma non ho potuto non vederla, bella rasata. Te l’ho già detto che le adoro! Se Piero acconsente mi piacerebbe sentirtela un attimo, come acconto”. Anna, obbediente cagnolina, allargò le gambe ancora un pochino e sentì la sua mano scivolare tra le cosce. Ebbe un sobbalzo quando il medio di Francesco si insinuò nella passera umida. Lui ritrasse la mano e si portò, sorridendo e sospirando, il dito umido al naso. Ci congedammo, salimmo in camera e trombai Anna come un riccio, alla pecorina, chiedendole di immaginare essere trombata dal suo amico Francesco e sentendomi dire che, se questo fosse stato il mio desiderio, mi avrebbe senz’altro assecondato, essendo oltretutto un tipo brillante. Il giorno dopo trascorse velocemente con visite dei luoghi e tappe nei negozietti. Cenammo fuori e rientrammo verso le 21,30. “Pensavo non tornaste più”, ci accolse sorridendo Francesco. “Noi manteniamo sempre gli accordi; ci vediamo tra mezz’ora”, gli risposi sorridendo e baciando Anna sulle labbra, per ribadire che comunque, la troietta sarebbe sempre stata mia. Salimmo. “Vorrei fotografarti prima, durante e dopo” fu la mia richiesta rivolta ad Anna, quando ci trovammo in camera. Ancora una volta mi accontentò in tutto: si lasciò fotografare mentre si spogliava, attendendo, nuda sul letto, l’arrivo di Francesco, al quale io aprii la porta. Lei si alzò senza proferire parola, mostrandosi in tutta la sua nudità, sculettando prima davanti a lui e poi aiutandolo a spogliarsi e, sempre in piedi, lavorandogli con sapienza il pisello al fine di portarglielo alla massima erezione. Si piegò quindi a 90 gradi offrendosi da dietro e sorridendomi come una troietta. Sospirò di piacere e eccitazione fino a quando, dopo poco, Francesco le venne dentro. “Io ho dato quanto dovevo” disse a quel punto sorridendo. “Ora vado a farmi una mezza doccia mentre voi ve la raccontate...” Tornò dopo pochi minuti avvolta dal bianco accappatoio, mezzo aperto, sedendosi a gambe larghe sulla poltrona di pelle. Trascorremmo ancora qualche minuto scambiandoci ancora dei convenevoli e poi Francesco si congedò. Il mattino dopo trovammo alla reception solo sua moglie e il conto già preparato, senza addebito della cena: come mi spiegò qualche giorno dopo su MSN, anche lui mi aveva offerto la...passera
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13 years ago
admin, 75
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Intervallo di pranzo
Intervallo di pranzo… sono appena entrato in garconierre quando suona il campanello. È Mario, il singolo che avevo incontrato giorni prima dopo un contatto sul sito. Mi era piaciuto, nessun problema quindi ad invitato a trascorrere un’oretta con me e Vale. Passano dieci minuti ed arriva Vale. Prima di ora aveva visto Mario solo di sfuggita. È il nostro modo di selezionare, io incontro e lei passa davanti al bar… breve occhiata e via. Questa volta lo squadra bene e dallo sguardo capisco che gli piace. Veloci presentazioni di rito, poi si chiude in bagno. Riappare dopo un paio di minuti vestita di solo reggiseno e tanga… a lei non piace perdere tempo e l’intervallo di pranzo è breve… inutile sprecare troppi minuti a chiacchierare, quando il compagno di giochi piace. Abbasso le luci e inizio a baciarla… Mario si affianca a me e la baciamo insieme. Dalla bocca passo a baciarle seno e cosce e Mario schiena e culetto, mentre le nostre mani all’unisono le accarezzano il divino monticello e il tondo fondoschiena, svestendola di quei pochi indumenti che la ricoprono. Lei, vogliosa e già bagnata, su struscia su di noi, accarezzandoci i membri ancora prigionieri nei pantaloni. A turno ci stacchiamo da lei per sfilarci velocemente i vestiti. Quando finalmente i nostri membri sono apertamente a sua disposizione, si china e li bacia, prima l’uno poi l’altro, poi nuovamente uno, poi nuovamente l’altro, in una girandola che finisce con la sua bocca che saetta su entrambi, mentre con la mano li tiene stretti uno sull’altro. Noi in piedi, lei inginocchiata tra le nostre gambe… a godersi in bocca i nostri membri duri, passando lentamente da uno all’altro, intervallando il succhiare con piacevoli colpetti di lingua sui testicoli. E’ il suo modo di scaldarsi, per poi prendere le redini del gioco. Ci ordina di toccarci tra di noi, di succhiarci i membri mentre lei guarda e si masturba. Come soldati davanti al colonnello, obbediamo. Stesi a sessantanove, iniziamo a spompinarci, mentre l’occhio di entrambi va su Vale, che, sguaiatamente seduta sulla poltrona davanti al letto e senza distogliere lo sguardo dalle nostre bocche che si muovono sui reciproci membri, si masturba freneticamente. Adora guardare due uomini intenti a darsi piacere, la eccita alla grande. Sentiamo i suoi gemiti salire gradualmente di intensità, mentre il suo corpo sussulta nel piacere dell’orgasmo… il primo di quella giornata. Mentre ancora gode di quell’autopiacere che si è appena regalata, si butta poi su di noi. Assatanata di sesso si affianca prima a me per succhiare insieme il membro di Mario, poi a lui per succhiare il mio. Ci gestisce bocche e membri nel vero senso della parola… Adesso però le nostre bocche le vuol sentire su di se. Ci alterniamo l’uno tra le sue gambe e l’altro sulle sue tette. Mario si dimostra un leccatore instancabile ed abilissimo, a lui va il giusto premio di ricevere in bocca l’orgasmo di Vale, mentre io le mordicchio i capezzoli. Siamo all’apoteosi finale… tra i gemiti dell’orgasmo, Vale chiede a Mario di prenderla, subito, violentemente, di pomparla sino in fondo… Mario penetra in lei senza difficoltà… è bagnatissima. Ma solo essere scopata non le basta. Mentre si gode dentro il membro, vuole tornare spettatrice dello spettacolo che più le piace… ed allora mi ordina di mettere il cazzo in bocca a Mario. Sotto di noi la sentiamo godere per lo stantuffare sempre più veloce di Mario e per lo spettacolo del mio uccello succhiato da Mario… In quel delirio di piacere, libera l’uccello di Mario dall’umida gabbia in cui l’aveva imprigionato sino a pochi istanti prima. Vuole il quarto orgasmo e lo vuole raggiungere usandoci, come tanto le piace. Con noi inginocchiati al suo fianco inizia a masturbarsi, ordinandoci di farci reciprocamente una sega. Non stacca gli occhi dai nostri membri che si agitano su di lei tra le rispettive mani. Non passa molto e la sentiamo implorare di spruzzarla tutta, di farle sentire lo sperma caldo colato sulle tette. Attendevamo solo quella sua richiesta per dare finalmente sfogo ai nostri reciproci orgasmi… Immediatamente i nostri membri, all’unisono, iniziano a spargere sul corpo di Vale, dal viso alle tette, calde gocce di denso sperma… è il via libera al nostro orgasmo ed è il via libera al suo esplodere finale… con una mano sempre più frenetica si accarezza il clitoride e con l’altra si spalma delicatamente sulle tette quanto le abbiamo appena riversato… godendo e gemendo senza ritegno… Quando torna in se bacia entrambi… Mario si è dimostrato un perfetto compagno per il suo piacere. A quel primo incontro son seguiti quindi altri incontri, sempre più caldi, sempre più intriganti. Con Mario, ormai divenuto un nostro compagno fisso di gioco, abbiamo trovato un piacevole modo di trascorrere, di tanto in tanto, l’intervallo di pranzo.
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13 years ago
admin, 75
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Quella volta al negozio...
Poche settimane fa, accaduto realmente. Parcheggio l'auto nel piccolo spiazzo davanti al negozio. Ho fretta e devo trovare alla svelta ciò di cui ho bisogno, per poi tornare in ufficio per un appuntamento. Conosco il proprietario del negozio perchè da lui ho già comprato poco tempo fa. So che è una persona molto attenta alle esigenze del cliente e che sa indicarti il prodotto giusto rapidamente, senza tanti fronzoli e perdite di tempo. Per quello ho deciso di tornare da lui. Ho bisogno di un materasso per il nuovo letto e so che qui troverò ampia scelta e soprattutto un bravo venditore. Entro nello spazio vendita e vedo materassi ovunque. E' una specie di magazzino suddiviso in stanzoni con vari tipi di materassi per ciascuno. Cerco Claudio con lo sguardo ma dietro al tavolo c'è una donna. Mi avvicino quasi infastidito, perchè ho fretta e so che adesso perderò senz'altro tempo a rispiegare tutto a lei e che difficilmente saprà consigliarmi tanto bene quanto lui. "Buongiorno", dico mentre giunto a pochi passi, focalizzo la mia attenzione su di lei. Lei non risponde subito e mi da una squadrata dal basso verso l'alto apprezzando evidentemente la mia altezza, che - devo dire - sfiorando i due metri non passa quasi mai inosservata. Io intanto ricambio lo sguardo e apprezzo i suoi capelli castani, lunghi, lisci e lucenti che incorniciano un viso dai lineamenti graziosi, marcatamente sudamericani. "Buongiorno a lei, posso aiutarla?" - mi risponde infine in un italiano quasi perfetto, con un leggero accento spagnolo che si palesa giusto sulla pronuncia della doppia esse. "Cerco un materasso bello spesso e rigido, di tipo ortopedico, che non faccia soffrire troppo la mia schiena durante il sonno", le accenno mentre il mio sguardo segue le sue braccia avvolte in un maglioncino nero ricamato e aderente. Ha delle belle mani piccole e curate, con uno smalto verde intenso sulle unghie appena sporgenti sui polpastrelli. Le guardo anche le spalle e inevitabilmente le tette per qualche istante. Direi una seconda abbondante o una terza, comunque belle sode e probabilmente senza reggiseno. "Ne abbiamo di diverse marche e materiali, ma non tutti sono in pronta consegna. Lei ha fretta o può anche attendere eventuali tempi di consegna più lunghi?", mi dice mentre mi guarda fissa negli occhi, come se quello che mi stesse dicendo le importasse meno di capire dove i miei occhi si stessero posando. "In realtà avrei una certa fretta, possibilmente vorrei comprarlo oggi e riceverlo a casa entro al massimo 2 o 3 giorni". L'occhio intanto scivola di nuovo sulle sue mani curate, rimbalza sui suoi capelli lisci e lucenti e si abbassa per cercare di intravedere se indossa una gonna o dei pantaloni. "Allora seguimi che ti faccio vedere cosa abbiamo disponibile in negozio", e mentre lo dice si alza in piedi dirigendosi verso uno degli stanzoni del punto vendita. Indossa un paio di jeans a vita bassa, molto attillati... anzi no! Sono dei leggings di finto jeans... aderentissimi... mamma mia che bel culo! Bello tondo e alto. Anche le gambe sono affusolate e decisamente adeguate ad essere messe in mostra. Le scarpe con un tacco di 10 centimetri buoni non lasciano indifferente il mio lato vagamente feticista. La seguo senza levarle gli occhi dal culo fino a quando non arriviamo vicino ad un materassone piuttosto grande e spesso. Quando si gira verso di me faccio in modo di farle trovare i miei occhi nuovamente sui suoi... non mi piacerebbe farmi beccare mentre le guardo le sue parti intime. "Ma quanto sei alto caro?" mi dice lasciandomi vagamente spiazzato. Pensavo avrebbe parlato del materasso, e non di me. "2 metri esatti esatti, sono una taglia extra-long", le rispondo sorridendo. - chissà quanto è alta la tua donna, vero? - ribatte subito lei. "In realtà è forse qualche centimetro più bassa di te..." le dico io osservando la sua figura intera. Lei si mette quasi in posa per farsi osservare meglio: - davvero? - domanda con tono fra lo stupito e il curioso. "Sì, tu sei leggermente più alta... ma forse è merito delle tue scarpe...". - ti piacciono? sono nuove... - accenna lei. "Molto belle, molto femminili... e poi sono un uomo" - sorrido - "...e le scarpe col tacco mi piacciono per forza!". Lei mi sorride di rimando, fingendo un imbarazzo lusingato. Ci sa fare, penso... guarda come fa la civetta per vendere un materasso in più... Allora sto un po' al gioco e mentre mi parla inizio a guardarla un po' lungo il suo corpo così ben fatto e ben vestito. Le chiedo del materasso e lei inizia a raccontarmi di come è realizzato, con quali materiali e con che genere di tecniche... l'ascolto ma nel frattempo la gusto con gli occhi. Lei lascia fare e qualche volta sembra voler cedere ad un sorriso spontaneo, che però trattiene mentre finisce la presentazione del prodotto. Ammetto di essermi perso metà delle cose che diceva, mentre la guardavo studiando le sue reazioni ai miei sguardi sempre più malandrini. Poi alla fine mi dice: "sdraiati sopra, provalo e vederai!". In effetti mi ci sdraio sopra ed è uno dei materassi più comodi che abbia mai provato... mi ci accomodo per bene e lascio che le fibre si adeguino alla forma del mio corpo. Ora la guardo dal basso verso l'alto e vedo distintamente il profilo del suo pube a mezzo metro da me, ottimamente in rilievo sui leggings aderenti, ancora più in risalto grazie alla postura con le gambe vagamente divaricate. Improvvisamente mi sento avvampare e la fretta di rientrare in ufficio svanisce d'un colpo. Insisto a guardarle il pube e poi risalgo fino al seno e poi ai suoi occhi. Mi sta guardando sorridendo. "Potresti sdraiarti anche tu sul materasso con me?" azzardo... "voglio capire se si flette troppo o se resta comodo anche con qualcuno nel letto". Che scusa patetica, pensai nello stesso istante in cui lo dicevo,... ma alla fine... che importa! vediamo come reagisce! E in effetti... - Certamente! - mi risponde col tono di chi non aspettava altro. E così dicendo fa il giro attorno al materasso per salire dall'altra parte. Una breve passerella in cui mi gusto il movimento delle sue splendide gambe e delle belle chiappe sempre a pochi passi da me. Ci si sdraia anche lei, e si rotola avviciandosi a pochi centimetri da me. Un movimento sensuale dove i suoi capelli si scompigliano un po', e le sue forme risaltano sotto i miei occhi. Ora sento il calore del suo corpo vicino al mio, e guardo i suoi occhi nocciola così vicini da apprezzarne le striature. Dice qualcosa, e sento il profumo del suo rossetto pervadere le mie narici. E' così vicina a me, sdraiata su questo materasso, da percepirne ogni minimo movimento, ogni più sottile profumo. Sicuramente anche per lei è la stessa cosa. I suoi occhi perlustrano il mio viso, le mie mani... sembrano cercare di capire le stesse cose che sto cercando di capire anch'io. Mi guarda con espressione quasi stupita, incredula; le labbra appena socchiuse sembrano voler dire qualcosa. Ma non glie ne do il tempo. Azzardo, la voglio baciare! Mi avvicino a lei azzerando quei pochi centimetri che ci separavano e lascio che i nostri corpi si tocchino. Prima le gambe, poi le mani e infine le labbra. La bacio in modo delicato, assaggiando le sue labbra dapprima con un lieve tocco, poi - sentendo che lei non si ritrae - affondando la lingua nella sua dolce e morbida bocca. La sento fremere e abbracciarmi, ricambiando il bacio in modo voluttuoso. Mi succhia la lingua per qualche secondo e subito dopo si stacca per guardarmi negli occhi. Ci guardiamo per qualche secondo, poi spingo il mio pube contro il suo. Immagino la sua pelle coperta solo da un millimetro di tessuto, capace di sentire ogni mio muscolo e soprattutto l'accenno di erezione che ormai non può più essere ignorata. Sfrego il mio pube sul suo, mentre la bacio e la palpo sulla schiena e soprattutto sul culo. Lei si avvinghia con le gambe a me e preme il suo seno inequivocabilmente senza reggiseno sul mio petto. Sento i suoi capezzoli duri e il calore del suo corpo arrivare dritti alla mia pelle. Sento il suo odore e la mia mano che dal culo insiste ad esplorala sino a scorrere da dietro fino alle grandi labbra, si inumidisce della sua eccitazione che ormai bagna in modo scandaloso i suoi indumenti. Ci spogliamo in un lampo, restando completamente nudi sul letto a pochi centimentri l'uno dall'altra. Ci guardiamo, estranei e nudi nello stesso letto, eccitandoci a vicenda in questa situazione surreale. Ho il membro completamente in erezione, duro e bello scappellato che punta verso il corpo di lei ora lievemente sudata e con una lacrima di piacere che le scivola dal suo fiore, lungo la sua coscia. Comincio a masturbarmi sotto i suoi occhi, e lei non resiste iniziando a fare altrettanto. Ora i nostri corpi non si toccano, ma i nostri sguardi sono avidi e assaporano ogni istante di questo malizioso gioco erotico. Dopo qualche istante lei non resiste e si avventa sul mio cazzo così eccitato da inumidirsi leggermente di liquido seminale; sono ancora lontano dall'orgasmo ma evidentemente la cappella deve comunque gocciolare un poco per l'estrema eccitazione. Lo impugna con una mano, strofinandoselo prima in faccia, annusando il suo odore mentre con l'altra mano continua a masturbarsi. Poi in preda ad una trance sessuale che la porta evidentemente fuori controllo, inizia a spompinarlo con foga, infilandoselo fino in fondo alla gola, cercando quasi l'urto di repulsione. Cerca di metterlo tutto in bocca... ma è lungo e quando le sue labbra arrivano allo scroto, la cappella è già in fondo alla sua gola. Dopo qualche colpo sapiente, riesce a ingoiarlo tutto... lo sente dentro fino in gola, e riesce a gestirlo senza ulteriori difficoltà. Lo tiene in gola per diversi secondi, fino in fondo, poi lo lascia scivolare leggermente in fuori per riprendere fiato. Io sono succube della sua passione, e la lascio fare perchè vedo che ci sta dando dentro di brutto e ormai la mano con cui si masturba il clitoride è fradicia. Accarezzo solo la sua testa mentre mi pompa, e con l'altra mano le stuzzico un capezzolo di una tetta, facendola fremere di piacere ad ogni leggera strizzata. Continua a spompinare senza sosta, accarezzandolo con la lingua lungo tutta l'asta e con le labbra molto bene sulla cappella, facendolo irrigidire ancora di più... lei intanto è già venuta due volte con la mano, e mentre godeva cercava di tenersi in bocca l'enorme cazzo che tanto le dava piacere succhiare. Al secondo e più grandioso orgasmo però dovette liberarlo, lanciando un grido di piacere estermo mentre si ficcava due dita nella fica e con il pollice finiva di far godere il clito. A quel punto ne approfittai per avvicinarmi alla sua fica con il mio cazzo ormai bello pronto... ma lei non volle: "no, non metterlo nella figa, buttamelo in culo!". A quelle parole rimasi allibito, ma non me lo feci ripetere due volte: la girai mentre le dicevo quanto era troia e quanto era brava a succhiare cazzi e poi le appoggiai la cappella ancora grondante della sua saliva, sulla rosellina del suo culo. Lei spingeva col bacino all'indietro, per invitarmi ad infilarlo... io apposta indugiavo per farglielo desiderare ancora di più... iniziai poi a infilare la cappella, per poi ritrarla subito... lei mugolava di piacere che quasi venivo solo a sentirla.. mi implorava di sfondarle il culo... ma tenni duro e continuai a giocherellare col suo ano per qualche secondo... poi finalmente spinsi il cazzo ben dentro nel culo - di colpo -, facendola gridare un po' di dolore e di piacere.... Sentii le sue chiappe stringersi fortissimo... e lei gridare "aaaahhhhh... cazzo che colpo... cazzo! che male...! dai ora pompa... cazzo, pompa.. forte!!!! mmmm...che bello...!! mmm..... spingilo tutto... mmmmmm!!". Le piaceva sentire un po' di dolore, si vede... e io dovevo trattenermi con tutte le mie forze per non inondarla subito del mio sperma bollente. Presi a stantuffarla nel culo a tutta velocità, spingendolo sempre più a fondo, con lei che ne chiedeva ancora e ancora... e io che glie lo davo tutto fino allo scroto... Sentivo il corpo di lei sballottarsi di qua e di là ad ogni mio colpo e visto che le piaceva un po' il dolore ma ormai si era abituata al mio cazzo che la spanava nel culo, presi a schiaffeggiarla sulle chiappe e a strizzare i suoi capezzoli ancora più forte mentre la montavo da dietro. "Bravo, bel porco, bravo... tirami i capezzoli... fammi sentire la tua troia! sono la tua troia...", lo ripeteva ossessivamente mentre la scopavo... "sono la tua troia, sono una puttana!" era totalmente fuori controllo e prese a dire una serie di porcate incredibili mentre chiedeva di scoparla nel culo fino a farla venire... non ci volle ancora molto perchè eravamo tutti e due così eccitati da non poter resistere ancora... prima venni io esplodendo nel suo culo un getto caldissimo di sperma mentre gridavo tutto il mio piacere chiamandola nei modi più sconci, e subito dopo lei, che al sentire tutto quel piacere dentro di lei venne immediatamente dimenandosi come una puledra in calore. Ero così eccitato che sentivo il cazzo restare ancora bello duro nonostante l'orgasmo... e così continuai a pomparla ancora per un po' nel culo, nonostante fossimo venuti tutti e due... Quando lo tirai fuori era arrossato e un po' dolorante... come del resto il suo bel culo sfondato... ma avevamo goduto come due animali in calore ed eravamo totalmente soddisfatti ed esausti! Restammo sul materasso qualche minuto, finchè non ci venne in mente che il negozio era rimasto aperto!! Ci alzammo di scatto rivestendoci di tutta fretta, per poi mettere la testa fuori dalla porta per vedere se era entrato qualcuno. In effetti il negozio era vuoto. Ma la porta di ingresso stava finendo di chiudersi lentamente. Evidentemente qualcuno, ora uscito di tutta fretta dopo averci sentito rivestire, era entrato e si era gustato la nostra bella scena di sesso o da dietro la porta, ascoltandoci, o magari riuscendo a vedere qualcosa attraverso il buco della serratura della porta... Ci guardammo scoppiando a ridere, poi lei mi disse: "ma allora, questo materasso lo compri o no?". Le feci l'assegno, perchè una prova così completa non me l'aveva mai fatta fare nessuno :)
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13 years ago
erotic3mind255232,
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Bacio-letto-amore.
Quello di cui maggiormente mi stupisco ancora è quanto la sua vicinanza mi faccia l'effetto di eccitarmi e rilassarmi allo stesso tempo. La complicità è forse il piacere più grande quando si incontra la donna della propria vita. Solitamente sono io il primo che si infila sotto le lenzuola. Lo faccio già nudo perchè mi piace essere 'io solo con il mio cazzo'. Lei arriva, nuda anch'essa o solo con le mutandine. Scivola verso di me. Mi sorride. Mi bacia. Mi accorgo di cercarla già con le mani. Pelle contro pelle. Accarezzo le cosce, passo leggero il palmo sulla fica delicatamente prima e poi in modo più ruvido. Le chiedo, ma voglio lo scambi per un ordine, di allargare le gambe per farla sentire ancora più desiderata, ancora più mia. Contemporaneamente anche lei mi cerca. Fortunatamente, penso io, il mio cazzo le piace. Lo stringe forte alla base ed inizia a muoverlo. Io mi piego sui suoi seni. Bellissimi. Appartemente morbidi ma sodi subito sotto. L'aureola rosa è un richiamo irresistibile. Mentre lecco le sussurro:"continua a masturbarmi", "dai, fammi una sega" e così lei lentamente accellera e continua a muovere la sua mano su e giù. La bacio. Ci baciamo. Lingua contro lingua. Sento la mia mescolarsi con la sua. Le lecco le labbra della bocca. Che buona. Torno ai suoi seni ed a questo punto sento la cappella rossa, viola, piena. dura. Ho voglia che lo prenda. Ho pochi riguardi al proposito: prendendola per la nuca la spingo e guardo il mio cazzo sparire tra le sua labbra. So che non durerà molto. Il sesso orale è un piacevoe antipasto, la dominazione pura insieme al quello anale. "Brava" la incito, "continua così con la bocca, leccalo". Pensieri attraversano la mia mente, presa dal momento ma con la fame chimica provocata dal quel sesso fatto con amore infinito. Voglio penetrarla e così la metto supina ma per farlo non l'allontano, anzi, in contrario. Semplicemente ruoto il mio corpo su di lei, passandole sopra, spingengola con il mio petto. Lei è... obbligata sotto di me. "Allarga le cosce ancora... sei proprio ubbidiente" e nel fare come chiedo alza contemporaneamente i polsi sopra la testa, verso la testiera del letto: sa che mi piace. Le appoggio il cazzo, vicino, in prossimità dell'incavo. Mi muovo. Si eccita ancora di più, io la seguo. Poi entro. A volte lo faccio gradualmente, pochi centimetri alla volta, poi rimango lì. Altre invece entro diretto. Mi piace allargarla. Dilatarla. Aprirla. Ed inizio a muovermi. Vedo la tua testa ruotare e la bocca cercare il braccio per leccarlo come fosse il mio uccelo o quello di un altro o la bocca di un'altra donna. Mi muovo lento o almeno mi pare. Voglio entrare tutto dentro. Voglio che senta le vene del mio cazzo sfregarle le pareti. Sento il bagnato tra le sue cosce. Il miei peli sono fradici. Uhmmm... che buono deve essere il suo sapore. Non vedo l'ora di leccarla. Il momento arriva. Sento la sua fica stringersi intorno al cazzo. Il suo volto diventa rosso. Abbassa le braccia. Mi avvolge. Sempre di più. Sempre di più. Mi muovo a fatica ma adoro farmi largo dentro di lei incurante della morsa. E affondo sempre di più. Mentre gode... nelle mie orecchie, nel mio cuore.
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13 years ago
admin, 75
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Regalo di nozze
Era il tardo pomeriggio del mio ultimo giorno da scapolo. Stavo camminando per strada e guardavo le vetrine quando mi sentii chiamare. "Non ci credo! Tu! Da quanto tempo!" Era una mia amica, con la quale ci eravamo persi di vista da qualche anno. Bionda, corporatura esile ma con un seno pronunciato che faceva capolino dalla camicetta ed un culo da favola inguainato in una minigonna jeans. "Che mi racconti di bello?", mi chiese. "Mah, domani mi sposo...", le dissi con un mezzo sorriso. "Davvero? Non ci posso credere!", fece lei, sgranando quegli occhi verdi nei quali mi ero perso tante volte. "Ebbene si, ho deciso di capitolare anche io..." "Allora bisogna festeggiare!", mi interruppe. "Aperitivo?" Annuii... L'inizio della serata trascorse tra qualche drink, qualche stuzzichino e tantissime cose di cui parlare, ricordi da disseppellire dalle nebbie del tempo, nomi e luoghi dimenticati... "Accidenti com'è tardi!", disse guardando l'orologio. "Ti accompagno?", le chiesi. "Ma... sei a piedi o sbaglio?" "È vero, che scemo..." "Ti accompagno io", mi disse. Salimmo nella sua auto. Mentre guidava, la sua mano indugiò un istante di più sul cambio e poi si spostò sfiorandomi la coscia. Pensai che l'avesse fatto inavvertitamente, ma guardandola, vidi che stava sorridendo. Giungemmo sotto casa mia. Improvvisamente non avevo più voglia di andarmene e lei se ne accorse. "Mi prepareresti un caffè? Mi sa che ho bevuto un drink di troppo!", disse lei senza troppa convinzione. "Certamente", le dissi strizzandole l'occhio, "non posso rischiare che ti venga un colpo di sonno mentre torni a casa!" Entrammo in ascensore. Abito all'ottavo piano, ma già al secondo piano eravamo avvinghiati in un bacio profondo. Le nostre lingue si intrecciarono, stuzzicandosi a vicenda mentre le nostre mani cercavano di liberarci dai vestiti. Entrammo a casa mia seminudi. La condussi in camera da letto e lei si mise a pecorina sul letto, inarcando la schiena. Il mio sguardo corse sulle sue gambe tornite e in men che non si dica, stavo già armeggiando con la cerniera della sua minigonna. In un colpo solo volarono via anche le sue mutandine ed io affondai il mio viso nella sua intimità. Mi inebriai del suo profumo, assaporai il dolce miele che sgorgava da lei, mentre il suo respiro si faceva affannoso e la sua voce, inizialmente roca si trasformava in mugolii di piacere. Mentre la mia lingua stuzzicava il suo clitoride e giocava con le labbra della sua passerina, mi slacciai i pantaloni, tirai giù i boxer e prima che lei potesse accorgersene, la penetrai, scivolando facilmente dentro la sua fighetta umida. Il respiro le si fermò un attimo, ma dopo il primo colpo si abbandonò totalmente al piacere. Le sue mani artigliavano il copriletto, mentre lei sembrava incapace di muoversi sotto le mie spinte e rimaneva totalmente offerta a me, con la testa abbandonata sul letto ed il suo culo sollevato verso di me che la impalavo senza sosta. Dopo un po' la feci girare di schiena, mi misi le sue gambe sulle spalle e continuai a scoparla alternando focose galoppate e movimenti lenti e profondi. Ad un certo punto, il suo orgasmo esplose. Lei si inarcò all'indietro dimenandosi mentre le ondate di piacere la squassavano da capo a piedi. Io accelerai e tirandolo fuori all'ultimo momento, spruzzai la mia sborra su di lei che ancora fremeva per l'orgasmo appena passato. Mi distesi ansimante e felice accanto a lei, ma lei era di nuovo vogliosa di sesso. Senza dirmi nulla iniziò a spompinarmi, facendomi tornare duro in pochissimo tempo. "Adesso tocca a me condurre il gioco" mi disse e salì sopra di me. Iniziò a cavalcarmi furiosamente, muovendo le anche e strusciandosi sopra di me. Le sue mani mi graffiarono il torace, la sua bocca mi straziò i lobi delle orecchie mentre raggiungeva l'orgasmo ancora ed ancora. Infine, venni anche io, stavolta dentro di lei, e lei si abbandonò su di me ansimante. Mi addormentai profondamente. Fui svegliato dalla sveglia del cellulare che suonava. Ero solo. Se n'era andata ed io sapevo che questa volta non l'avrei più rivista. Aveva lasciato un bigliettino sul comodino. "Spero che il mio regalo di nozze ti sia piaciuto!" Ah, già!... Il mio matrimonio!!!
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13 years ago
admin, 75
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Eccitante pazzesca meravigliosa intrigante e assol
la coppia mi aveva dato appuntamento in quel posto...una taverna fatta da un casotto in mezzo alla campagna scaldato da due stufe e ricoperto da legno e tappeti grossi. Come da accordi lo trovai aperto entrai e mi cambiai diventando pamela la troia trav, Mi stesi sul divano con la paura che arrivasse il vero padrone della casa che non era la coppia che avevo sentito al telefono ma un vecchio contadino rozzo o un architetto stravagante o una coppia di stranieri in affitto o chissa' che cos'altro. Ero terrorizzata ma allo stesso tempo non me ne andavo. passarono lunghissimi 30 minuti e io ero sul divano quando arrivo' l'auto con la coppia e dopo pochi attimi entro' solo lei e disse subito la frase perfetta.....MAZZA CHE BELLA SIGNORA CHE SEI ! Ciao amore sei Pamela vero? sei bellissima davvero come ci ha detto Marco il lui della coppia di amici lche hai gia conosciuto. Risposi che anche lei era veramente bella e toccandole il culo la baciai. Lei disse....volevo vedere se eri a posto prima di far entrare lui....sai...abbiamo preso le nostre fregature con travesta orrende e squallide da toglierci la voglia di frequentarne per sempre....quindi adesso ci stiamo attenti ma tu....tu caspita sei un vero schianto. Le piacerai molto. Anzi.....Adesso ti spiego cosa devi fare per piacere molto.....e mi sussurro' all'orecchio qualche consiglio da mettere in atto senza che lui mi dovesse dire niente e poi mi disse e per favore non parlare che cosi' sei donna fino ai piedi. Belle le tue scarpe tacco 12 mi pare...mi disse. poi io mi diressi sul divano e lei senza dire niente mi fece mettere le mani avanti e me le lego' alle corde che spuntavano da sotto cosi facendo il mio corpo si proietto' in avanti appoggiando la schiena allo schienale alto del divano in mezzo alla stanza poi lei dolcemente accarezzandomi la schiena spense le luci e accese un paio di candeline dicendomi ....sei bellissima! Piacerai un sacco al mio lui. Lui non l'avevo mai visto e forse non l'avrei mai visto dato che la luce era data solo dal fuoco tenue delle due stufe. Finalmente lui entro' ed era di spalle a me. mi venne vicino e lei si stese sul divano e ad un cenno di lui lei mi accarezzo il seno e il cazzo anzi...pardon il clitoride facendomi sussultare dal piacere e poi lei mi bendo' . ADESSO sentivo le mani di lui diverse dalle mani di lei passarmi sul corpo accarezzarmi dolcemente mentre diceva Mamma mia quanto e' bella questa donna.....Mi piaceva essere presa come una donna da entrambi loro e tutto si stava consumando nel migliore dei modi....sentii che luio si spogliava e si tolse le scarpe i calzini e tutto nudo giro' andando davanti a me mettendomi subitissimo senza perdere tempo il suo cazzo semifloscio fra le labbra una mano sulla mia nuca e una sotto il mio mento dicendomi .....Apri troia dai.....Io aprii la bocca e il suo cazzo scorse dentro di me e la serata ebbe inizio....Ero eccitatissima e con le mani legate potevo sentire le sue gambe poco pelose sbattermi contro mentre la sua cappellona diventa sempre piu' grossa dentro la mia gola facendomi venire degli sforzi di vomito che cerco di contenere perche' la voglia di succhiare quel bel cazzo grosso e tozzo pulitissimo che sa di sapone profumato mi fa veniir voglia di continuare a succhiare e far godere quell'uomo cosi' straordinario che ci sa veramente fare. Riesco a sentire lei che forse lo sta leccando ma non riesco a capire. poi pero' lei si stende vicino a me sul divano mi tira giu' a mezza coscia il perizomalasciandomi addosso reggicalze calze e gonnellino nero....e mi palpa il culo graffiandomi anche un po' con le sue adorabili unghie . Mi apre le natiche e infilando uno dei miei guanti in lattice da chirurgo che avevo messo sul divano quando ero arrivata ....mi unse il buchetto liscio e morbido e mi penetro' il culo con un dito prima e poi addirittura con due facendomi aprire di piu' la bocca occasione buona per lui per poter affondare un po' di piu' dentro di me fino a toccarmi le tonsille . lei mi scopo' con le dita e poi facendomi allontanare con la pancia allo schienale del divano me lo prese pure in bocca facendomi godere come una grandissima vacca tanto che lui si stacco' da me perche' stavo sbavando godendo e sculettando quindi lui duro come un sasso mi venne dietro per vedere la scena da vicino e ordino' a lei di infilare il mio strap on e di incularmi subito per aprirgli la via perche' a detta sua non ce la faceva piu' a tenere tutta quella eccitazione. Lui mi sbendo' gli occhi anche se sempre non lo vedevo pero' poco dopo emettei un gridolino dicendo a lei che stavo per venire perche' si togliesse se voleva ma lei mi bevve tutto e continuo' a ficcarmi le due dita nel culo che mi sfioravano la prostata con le sue adorabili unghiette che mi facevano un po' male ma che anche mi eccitavano tantissimo. Adesso che avevo goduto lei si sfilo' da me si infilo' il cazzo in mezzo alle gfambe mi appoggio' la punta al culo dopo averlo nuovamente lubrificato e mi inculo' con quel pene di lattice affondandolo tutto dentro fino in fondo e muovendosi piano piano dentro e fuori proprio imitando un vero cazzo. godevo come una pazza e mi dimenavo avanti e indietro sculettando e dimenandomi come una troia in calore fino a che lui autoritamente le disse ....BAsta incularla tu vieni fuori che tocca a ,me. Po co dopo il cazzo di gomma mi si sfilava da dentro il culo e lei ando' subito dietro allo schienale dove io avevo la bocca per farsela leccare. ERa bagnatissima e buonissima la sua passera rasata come un praticello tagliato raso. Lui intanto mi lubrifico' il buco salto' sopra il divano con i piedi mi sculaccio' un po' forte e piano facendomi ansimare e poi mi ordino' di dirgli che volevo essere inculata e io cominciai a dirgli che ssiiii cvolevo essere inculatea ma di fare piano per favore fa piano....piano non mi fare male e lui continuava a sculacciarmi e poi finalmente mentre io lo pregavo di far piano e di non sfondarmi il culo...lui mi apri' le natiche con i pollici tenendomi le anche appoggio' la punta della sua grossa cappella e mentre io continuavo a dirgli dai inculami fammi tua non farmi male lui spinse forte forte la sua cappella con un violentissimo colpo di reni mi inculo' tutta fino in fondo al buco....togliendomi la voglia di essere trav di essere femmina di essere troia e di essere la in quel momento....gridai come non avevo fatto mai supplicandolo di uscire subito che il mio culo non era cosi' aperto da prendere quella mazza cosi' grossa,,,,ma lui invece di ubbidirmi come nei patti di questi giochi.....comincio' a scoparmi violentemente e duramente mentre io urlavo veramente e strillavo nnoooooo nnnnoooooo nooooooo aaagghhhhhh mmmmhhhhh sentivo il suo grosso cazzo aprirmi il culo come non avevo mai sentito in vita mia da trav .... un male boia fino in pancia dove pensavo fosse arrivato il cazzo....poi finalmente lui si sfilo' ....ando' davanti a me e finalmente potei vedrlo....me lo mise in bocca e mi scopo' la bocca ancora un po' fino a riempirmi la bocca del suo nettare che se anche io solitamente non bevevo ...bevvi tutto fino all'ultima goccia ....poi lui dicendomi brava veramente brava e bella disse a lei di toccarmi ancora il c..litoride e ubbidendo godei tantissimo subito poi pero' lei di sua spontanea volonta' mi inculo' ancora una volta aprendomi il culo mettendolo a dura prova ancora una volta ...mmmmhhhhh mmmghhhhh aaahhhhhggg ssiiiiiiii e godevo godevo poi lei mi si sfilo' ancora una voltta e lui nuovamente dopo avermi slegata mi ordino' di mettermi sopra di luie di incularmi spopra al suo cazzo mentre lui potecva guardarmi.....mamma mia che male ma loi lui molto bravo ....strinse le mie mani intrecciando le mie dita ....con le sue dicendomi cavalcami troia puttana vacca....Ormai ero la sua vacca e montavo montavo incurante del male e incurante che lui fece una cosa mai fatta prima con un uomo....mi bacio' infilandomi la lingua in bocca e mentre mi inculava baciandomi capii pure che on doveva avere il goldone visto che in un rantolo di godimento misto all'enorme eccitazione che gli davo...mi sborro' dentro il culo schizzando liberamente tutta la sborra calda che mai avevo potuto provare visto le malattie in giro.... pero' dopo lo stupore di essere stata fregata....godetti tantissimo di sentire quanti schizzi mi riempirono il buco del culo e quanta era l'eccitazione che gli potevo aver dato per riempirmi il buco in quella maniera li'....in cui mi stava riempiendo come si riempie una gran figa quando non scopi da venti giorni. bello sentire gli schizzi comunque soprattutto dopo che lui mi disse essere medico sottoposto a visite periodiche per la salute ....ed essersi fatto dare le mie referenze dai nostri amici in comune che sono donatore avis..... prima di montare me senza goldone. La serata fini' solo dopo molte ore in cui io presi ancora due volte la mazza grossa di lui in culo e il mio strapon legato allal vita di leigridare quanto ne avessi voglia sia per il male sia per godere e.....potei leccare ancora lei fino a farla godere e potei ancora mugolare dal male di avere il buco del culo spanato da quella grossa cappella che mi aveva spanato il culo e mi aveva fatto anche sanguinare e per calmare il dolore poi leccavo ancora lei mentre lui pero' non perdeva l'occasione di tentare di incularmi da dietro mentre mi teneva le natiche me le sculacciava e mi diceva quanto bella e femmina ero...e lei mi faceva godere come una pazza toccandomi con le mani e le sue preziose unghie lo scroto le palle....e mentre mangiavamoancora rileccare la passera di lei infilandomi sotto la tavola con la banale scusa di raccoglier il tovagliolo.... poi io scopai lei alla pecorina cosa che non mi riesce tanto facile fare solitamente quando sono donna ma quella situazione era tremendamente.....eccitante pazzesca meravigliosa intrigante e assolutamente........unica dammi un voto per favore e ti dedichero' una storia solo per te
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13 years ago
pistoniecilindri, 44
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Donna sposata
Fabio è mio marito. Siamo sposati da 14 anni e ci vogliamo ancora bene. Per gli amici siamo la coppia felice, e anche fra noi due ci piace ripeterlo spesso: "insieme siamo così felici!". Forse fingendo un po', forse mentendo anche un po' a noi stessi. Intendiamoci, non è che io non voglia più condividere la mia vita con Fabio, anzi. Ma il tempo ha cambiato qualcosa.... Il tempo cambia sempre qualcosa. O forse voglio dare la colpa al tempo che passa, perchè non riesco neppure a dare la colpa a Fabio o a me stessa. Non lo so. Ma da diverso tempo mio marito non mi sussurra più nell'orecchio le parole giuste prima di mescolare i nostri sensi e soprattutto l'atto ormai è diventato meccanico, quasi ripetitivo; la fantasia ha lasciato il posto alla prevedibilità e la passione alla certezza di aversi. Ma cosa prentendo? sono 14 anni di matrimonio, abbiamo quasi 40 anni, ci conosciamo da 20... Posso aspettarmi ancora di essere stupita, corteggiata, sedotta? No, certamente no. Ma lo sogno, spesso a occhi aperti. Fabio adesso è di là in salotto, sta leggendo un giornale. Chissà se anche lui ha di questi pensieri. Sbircio dalla fessura della porta: no, direi di no. E' immerso nelle sue letture... come al solito. Forse chissà... quando è in giro per la città, sui mezzi pubblici... anche lui guarderà qualche bel fisico... magari anche lui fantasticherà dietro le pagine dell'immancabile quotidiano che si porta sempre appresso. Quasi lo spero! Forse vorrebbe dire che la passione non si è assopita del tutto, che anche dentro di lui c'è della brace ardente sotto questo strato apparentemente insondabile di cenere fredda e grigia di cui noi ci ostiniamo solo a voler considerare la piacevole impalpabilità, sulla quale corichiamo supino il nostro desiderio, compiacendoci della morbidezza di quella patina che tutto ricopre, come se ciò fosse il meglio che avremmo mai potuto desiderare. Che strani pensieri oggi: vorrei che mio marito mi saltasse addosso baciando e graffiando il mio corpo, avvolgendomi fra i suoi muscoli, imprigionandomi fra le sue braccia e cullando la mia passione ormai alla deriva, nel piacere di sentirlo dentro di me, ondeggiando di piacere fra la mente e il corpo. E al tempo stesso me lo immagino - volentieri - mentre sogna scopate selvagge e senza anima con la donna seduta davanti a lui in metropolitana! Ma che diavolo mi sta succedendo?! E' meglio che esca a prendere una boccata d'aria. Gli dico che vado a fare shopping, e lui mi saluta con la mano sorridendo. Forse perchè non gli ho chiesto di accompagnarmi. Forse perchè anche lui qualche volta ha piacere a stare un po' da solo. Zoccolo alto estivo, vestito giallo appena sopra al ginocchio, di quelli che stringono un po' ai fianchi e lasciano il seno bello in vista. Oggi ho voglia di rimestare un po' fra la mia brace! Entro nel mio negozio preferito di vestiti e come sempre ad accogliermi trovo Laura, la titolare, con cui mi fermo volentieri a scambiare due chiacchiere. Il discorso finisce non so come proprio sugli uomini e su certe routine della vita di coppia. Laura mi capisce: ha superato i sessanta da qualche anno e ha vissuto una vita intera con un uomo sin da quando erano giovanissimi. Non si sono mai sposati, ma questo non ha impedito loro di vivere una relazione forte e soprattutto solida, lontano dalle tentazioni che inevitabilmente la vita finisce col proporci. Laura lo dice spesso: "amo mio marito più di ogni altra persona a questo mondo, e per niente al mondo l'avrei mai tradito. Però è anche vero che, figlia mia... resistere alle tentazioni a volte è proprio difficile!" Laura è una donna semplice, diretta. Ha vissuto la sua vita sentimentale come il resto di tutta la sua vita: senza farsi troppe domande e tirando dritto. Non si è mai preoccupata più di tanto di quello che poteva passarle accanto, di ciò che avrebbe potuto essere o fare se avesse preso decisioni diverse nella propria vita. Laura era Laura. Ed è Laura. A volte infelice, a volte gioiosa... ma sempre lei. Io sono una donna diversa. Ho cento pensieri e mi pongo mille domande. Solo ad alcune riesco a dare risposta. Tutte le altre restano attorno a me, e rispuntano fuori all'improvviso come folletti spiritosi. Alcune di queste sono ricorrenti, altre vengono seppellite da altre domande e dall'inesorabile scorrere del tempo. Poi, qualche volta, qualcuna risale verso la superficie e riesce a farsi viva nuovamente. "Sei davvero felice?" mi domando. Non lo so davvero... ma ora sono nel corso e mi voglio distrarre un po'... basta con le domande e vediamo di trovare qualcosa di buono da comprare! Il negozio di intimo qui davanti ha delle cosucce niente male... sono sicura che potrei fare la felicità di parecchie persone se mi presentassi a letto con quel completino! Claudio, il mio collega che non ha mai fatto mistero di avere un debole per me sono sicura che impazzirebbe. Ma naturalmente sto solo immaginando... E Alessandro? quel body di pizzo bianco chissà come me lo commenterebbe se me lo vedesse addosso! Lui che non perde occasione di prendermi in giro ogni volta che mi vede con qualcosa di appena meno casto di una suora di clausura! Giro un po' l'occhio e.... guarda quel tanga rosso praticamente inesistente! è un furto che possa costare così tanto! ci saranno si e no 2 grammi di cotone! Deve essere il modello di cui mi parlava Alice, che ha indossato a San Valintino e che ha fatto un gran colpo su Gianluca, il suo fidanzato. Mi raccontò che fece di quelle evoluzioni fra le lenzuola....! E Fabio? Mio marito? mah... negli ultimi mesi ci manca solo il completino da crocerossina e quello da Ilona Staller e poi glie li ho indossati tutti. Apprezza, si attizza... e poi via col solito disco! Nulla di male eh... ma neppure mai nessun sussulto. Mmmm... cambiamo aria va, che qui sto ricominciando a pensare troppo. Vado oltre e mi fermo davanti alla vetrina del negozio di scarpe. Accidenti ne comprerei almeno una mezza dozzina! Entro, ne provo una raffica ed esco con il mio primo sacchettone in mano: un paio di stivali bianco lucido fin sopra al ginocchio! Alla faccia! non è proprio il mio stile, ma... diavolo! con questi si gireranno tutti a guardarmi! Avanti col prossimo acquisto: negozio di profumi. Adoro Chanel, ma oggi ho voglia di qualcosa di un po' diverso. La commessa me ne fa provare alcuni, ma nessuno è quello che vado cercando. Forse quello lì, con gli occhi da gatta sulla confezione e la fiamma della passione sullo sfondo. Se il profumo è pacchiano quanto la confezione, lo compro al volo. E' così e dopo la strisciata della carta di credito, esco soddisfatta dal negozio. Non so che mi è preso, ma oggi mi sento volgare. Selvaggia. Lasciatemi fare no? A voi che vi importa?! Mi ci vuole adesso un bel vestitino di quelli giusti. Nel corso non c'è nulla che faccia al caso mio. Ma so che dietro la piazzetta posso trovare quello che vado cercando. E' il negozio più trash della zona, noto in tutta Milano. Non avrei mai immaginato che ci avrei messo piede in vita mia. Almeno non senza una pistola puntata alla tempia. Ma oggi l'ho già detto, è un giorno strano. E voglio fare tutto quello che mi gira per la testa in quel momento. Mi va di andarci e ci vado. Basta con le domande! Ci sono minigonne di jeans tempestate di strasse, pantaloni ultra-aderenti di pelle nera, con borchie ovunque. Ce n'è uno, particolarmente fine, con una cucitura proprio sul pube quasi a voler ricalcare quello che ci sarebbe sotto, una volta indossato! Non così tanto trash, mi dico. Continuo a cercare... eccolo il vestito che fa al caso mio: degli hot pants ultra corti, di quelli che da dietro ti entrano quasi fra le chiappette e che davanti è meglio se ti sei depilata, prima di andarci in giro! Presi! E voglio anche quella maglietta gialla corta e fatta a brandelli con scientifica arte proprio lì sulle spalle e sul seno. Detto, fatto. Entro nel camerino con tutta la roba e inizio a provarla. Mi sta tutto a puntino. Penso che sia il caso di tenere tutto quello che ho comprato addosso... e di togliere tutto il resto. Così mi spoglio completamente e ricomincio la vestizione: mi infilo gli hot pants senza mutandine, gli stivali di lattice bianco, e osservo con un po' di apprensione il mio seno completamente nudo. Sta su bene anche senza reggiseno... non è molto grande. Ma la maglietta tutta bucherellata non farà vedere un po' troppo? mah! proviamo! Mi infilo la maglietta e mi rigiro un po' davanti allo specchio! Diamine, chi l'ha disegnata è un genio! l'ho detto che i buchi erano calcolati scientificamente... si capisce che non ho il reggiseno, ma non si vede nulla di troppo: è abbastanza aderente da non far intravedere troppo dai fori e i buchi sono tutti in posizioni strategiche senza mai lasciare scoperto qualcosa di troppo. E' perfetta! Ah già, dimenticavo! Il profumo! è piuttosto intenso e dolciastro... un po' da zoccoletta mi dico... ma guarda come mi son voluta vestire! è proprio il profumo più adatto! Abbondo un po', visto che ormai ci sono, e ficco tutto il vecchiume che indossavo prima nel sacchettone. Esco dal camerino e il ragazzo del negozio stenta a riconoscermi. Mi squadra per bene dalla testa ai piedi, senza mancare di soffermarsi ovviamente all'altezza del seno, e farfuglia qualcosa su come mi stanno bene addosso i vestiti che sto comprando da lui. Lo guardo dritto negli occhi mentre pago, e lui appare evidentemente in imbarazzo. Si fa rosso rosso in faccia e abbassa lo sguardo sul registratore di cassa. Io dentro di me mi sento rinascere. Aria fresca! Sarà che sono mezza nuda, ma mi sento davvero più fresca e leggera! Esco dal negozio e mi dirigo dritta in centro. Voglio proprio farmi guardare! E adesso vediamoli tutti questi uomini! Vediamo tutti questi mariti addormentati come si risvegliano a guardare il provocante incedere di una sconosciuta così sexy e sfacciata! Voglio proprio vederlo, quello con l'anello al dito, col giornale, bello composto, che allunga l'occhio sulle mie gambe o sulla mia bella magliettina... Cammino per il centro con una certa soddisfazione. Noto gli sguardi indiscreti di molti, e percepisco quasi invidia in quelli di qualcuno, che forse addocchiando l'anello di matrimonio pensa a quanto è fortunato il mio dolce maritino. Non sanno quanto si sbagliano... o forse quanto mi sto sbagliando io, visto che in effetti lui avrebbe molte ragioni per potersi reputare fortunato, ma ultimamente pare non apprezzare come un tempo la merce. Sta di fatto che qui sono circondata di grandi intenditori, invece... e quanto apprezzano devo dire! Sono quasi imbarazzata, non sono abituata a tutta questa attenzione da parte degli estranei... sì, mi guardano, sono una bella donna lo so. Ma tutta questa attenzione non l'avevo mai provata. E la cosa mi piace. Mi sento potente, forte... quasi superiore... è una sensazione strana, ma bellissima. Non voglio smettere. Proseguo la passeggiata e vado al parco. Non vi dico l'effetto! I runner si girano tutti a guardarmi il culo! e i ragazzini si danno di gomito indicandomi. Lo so che mi stanno dando della puttana, ma loro sono così piccoli... che volete farci? Forse la storia della volpe e dell'uva la conoscono appena, o più facilmente non l'hanno ancora mai sentita. Mi siedo su una panchina e allargo le braccia appoggiandole sullo schienale come nel gesto di abbracciare due uomini al mio fianco, o come se volessi accogliere tutto il sole che mi riscalda. La maglietta tira sul seno e si solleva dall'inguine lasciando completamente scoperto l'ombelico. Il profumo di me si espande per qualche passo attorno alla panchina e non c'è uomo che quando passa non faccia cadere l'occhio verso di me. Ehi, ce n'è uno che viene verso di me! Vestito bene, borsa porta documenti... sembra un agente immobiliare o qualcosa del genere. Comunque deve essere uno che lavora di sabato. Si, si sta proprio avvicinando a me. Io fingo di non notarlo, ma guardandomi attorno con aria distratta cerco di notare i dettagli: scarpe eleganti, giacca, quotidiano sotto il braccio. Se è sposato è l'uomo che stavo aspettando! Ormai è a pochi passi da me, e io fingo di essere interessata a qualcosa proprio affianco a me. Sento i suoi passi fermarsi davanti a me e mi volto. E' davvero un gran bell'uomo: leggermente brizzolato, lineamenti decisi ma equilibrati, occhio fiero e... bellissima voce: "Scusa" - si rivolge a me - "hai per caso da accendere?" - Umpf, penso io. Si vede che sei bello arrugginito vecchio mio... tanti anni di matrimonio imbolsiscono chiunque eh? ma è un pensiero che tengo per me. Comunque mi fa piacere che ci stia spudoratamente provando. Io sono qui apposta e cercavo proprio te, bel maritino di qualcuna, col giornale sotto braccio! "Mi dispiace, non fumo". Qualche secondo di silenzio. "In effetti neppure io...", prosegue lo sconosciuto. "In realtà, come avrai capito, volevo solo conoscerti. Ti ho vista e non ho potuto fare a meno di rivolgerti la parola, spero non ti offenderai per questo". Gli sorrido dolcemente e lo rassicuro: "Ma certo che no! anzi, mi fa piacere. Sei un bell'uomo e i tuoi complimenti mi fanno piacere!". "Mi posso sedere?" "Certo, ma solo se prima ti presenti!" - scherzo per metterlo un po' più a suo agio. "Hai ragione, mi chiamo Ivan. Lavoro all'agenzia immobiliare laggiù, dopo il parco", mi risponde mentre si siede. "Aspetti qualcuno?" mi chiede sporgendosi lievemente verso di me. "No, a dire il vero nessuno. Mi stavo annoiando... ma per fortuna che sei arrivato tu..." - stavo proprio recitando la parte della puttanella dei desideri. Lo so che a voi maschietti piace così... e io oggi voglio proprio farvi impazzire come si deve! Ivan non deve essere abituato a donne così aggressive e resta leggermente in imbarazzo. Lo aiuto io: "C'è molto lavoro al sabato?" "No, oggi non molto... sono ancora tutti in ferie e in ufficio ci sono solo io... e qualche curioso che entra ogni tanto!" "Ti va di fare due passi? magari ti accompagno verso il tuo ufficio..." Non se lo fa ripetere due volte e ci incamminiamo senza perdere tempo verso l'ufficio. Ho visto che si stava eccitando lì alla panchina... In effetti sono stata un po' birichina: l'ho guardato davvero con fare languido... e poi ho fatto sempre in modo che la bella maglietta che indosso fosse sempre bella attillata sul seno nudo, di sotto. Non si vedrà tutto, ma i buchi lasciano intravedere molta pelle... e poi il tessuto è fine e con questo sole di sicuro ha notato i miei capezzoli scuri. Le gambe leggermente divaricate e rivolte verso di lui devono averlo eccitato definitivamente, perchè non smetteva di ciondolare lo sguardo dal mio seno ad in mezzo le mie gambe. Ok, lo ammetto... mi sono eccitata un po' anche io. Ma non è il momento di lasciarsi andare. Lo seguo mentre mi conduce verso il suo ufficio. Intanto comincia a farsi più esplicito: "Sai, sei davvero sexy e mi piacerebbe offrirti un caffè da me in filiale. Abbiamo una macchinetta che lo devi provare...!" "Ma certo Ivan, voglio che mi fai vedere il tuo ufficio!" e mentre lo dico lo abbraccio alla vita, stringendo il mio corpo caldo e vagamente sudato contro il suo. Ha un fisico atletico e inizio a non poter fare a meno di immaginarlo mentre si spoglia davanti a me. Mi vedo i suoi pettorali sodi all'altezza delle mie labbra, e le sue braccia scorrere sui miei seni e suoi miei fianchi. Ma... aspetta, calma... Non voglio questo! Voglio solo provocarlo, ma non posso lasciarmi trascinare in mezzo dalla situazione! Allontano il pensiero e lascio però che la sua mano cinga il mio corpo, scivolando malandrina verso il culo. Sì, ora è decisamente lì... sulla chiappa destra. L'ha appoggiata con cautela, quasi lasciandola scivolare per forza di inerzia. Ma ora è lì... bella aperta sul mio culo. E mi piace. Lo lascio fare, sono sicura che adesso deve averlo bello duro il ragazzo. Ma guarda un po' che bel maritino intraprendente che sono andata a scovare! Siamo davanti alla porta di ingresso dell'agenzia. E' chiusa e lui sta per aprirla con le chiavi. Io mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro: "ti voglio sentire dentro...", e nel dirlo lascio che la mia lingua scivoli sul suo lobo. Mi sento la testa girare... ma che diavolo sto facendo?? non voglio mica fare le corna a mio marito! volevo solo giocare un po'! dove mi sto spingendo... aspetta, sono ancora in tempo per fermare tutto. Penserà che sono matta, ma faccio ancora in tempo a girare sui tacchi e lasciarlo lì sulla porta come un fesso! Si farà una sega di quelle da ricordare... alla fine non ho ancora fatto nulla di male... posso andarmene se voglio. Appunto... se voglio. E invece io voglio restare lì, entrare con lui e lasciare che la passione del marito annoiato si riversi invece tutta su di me, con rinnovato vigore! Voglio sentire tutto quello che non da più a sua moglie, per me. Intorno a me, sopra di me, dentro di me! Ha aperto la porta... prendo il coraggio a due mani, uccido con secco colpo di karate la mia coscienza, ed entro con lui nel negozio. Richiude prontamente la porta dietro di sè. Ed inizia a calarsi i pantaloni. Io sono tutta un fremito e vorrei che mi strappasse i vestiti di dosso facendo di me ciò che vuole. Non so neppure dove voglio sentire il suo membro su di me... probabilmente lo voglio su tutto il corpo, ovunque dentro di me. Ha un pene ben fatto, ritto e direi anche molto duro. Mi ci avvento come un disperso su una pozza nel deserto. Lo afferro con voluttuosità e lo ingoio come se volessi farlo mio in un sol boccone. Lo sento che si irrigidisce come non mai e sento le sue mani esplorare ogni piega del mio corpo... mi accarezza ovunque e ovunque mi bagno: di sudore o di dolce piacere. Mi stacca la bocca dal suo corpo e inizia a slacciarmi i pantaloncini... poi con un gesto secco mi strappa la maglietta di dosso lasciando il mio seno nudo davanti alle sue labbra... Mi ha letto nel pensiero... "strappami questi vestiti di dosso e fammi godere!", ora voglio che mi penetri selvaggiamente! e così fa senza bisogno di pronunciare una parola. Solo ansimi e mugolii attorno a noi. Mi toglie gli hot pants e prima mi lecca voracemente il basso ventre; io lo spingo con forza contro le sue labbra e lui ci da dentro ancora di più... mi tira i capelli, mi palpa le tette quasi fino a farmi male... mi chiama puttana e mi ci fa sentire davvero, la sua puttana... ormai sono totalmente abbandonata a lui e soprattutto al mio desiderio. Erano anni che avrei voluto che mio marito mi scopasse così. E adesso sono sicura che mio marito, come quest'uomo che tanto gli somiglia, è da anni che sogna di scoparsi una puttanella come me, incontrata per caso al parco. Ma lui è a casa a leggere e io sono il suo sogno che si realizza. Ivan è il mio, che adesso entra dentro di me... potente, profondo... ritmato... le nostre labbra finalmente si incontrano e si mescolano come i nostri corpi sudati e odorosi. Mi piace anche il suo odore! Sono completamente persa fra le sue braccia e le sue gambe... mi avvinghio a lui per sentire ogni centimetro della sua pelle su di me... e lui spinge più forte dentro di me! Chiudo gli occhi e lo graffio dietro la schiena... geme e gode, geme e gode... io quasi piango, non so se dal piacere, dalla gioia o da un senso di colpa che forse non riuscirò mai a scacciare del tutto. Piango sotto i colpi del suo addome e il suo incedere si fa più dolce, più adatto alle mie sensazioni che stanno mutando. Ora ho bisogno di affetto e di amore... e quest'uomo, questo sconosciuto l'ha capito... forse non mi sta più scopando, forse si è reso conto anche lui che stiamo facendo l'amore. Forse ci siamo trovati, come due aghi in mezzo all'immenso pagliaio del mondo. Emozioni che non avevo mai provato prima mi inebriano il corpo e la mente. Mi sento completamente libera, per la prima volta dopo tanti anni, e padrona di me stessa. Questa sordida situazione di sesso, nella mia mente si sta trasformando nella più incredibile delle possibili storie d'amore. Ivan è venuto, copiosamente su di me... ma ora si sta dedicando al mio piacere... lo fa in modo impareggiabile. Con passione, con delicatezza ma al tempo stesso con quella rudezza che mi impedisce di sottrarmici anche dopo che sono venuta! Oh diavolo! Questo è sesso! Cazzo questo è sesso! Ora resta al mio fianco accarezzandomi, sdraiati entrambi sul divanetto nel salottino. Hanno suonato alla porta ma nessuno andrà ad aprire. Siamo nella nostra bolla di felicità, e nessuno può disturbarci. Forse mi sto innamorando. "Domani ti voglio rivedere", mi dice Ivan. Chissà che ne sarà dei nostri matrimoni, gli chiedo io. "Credo che ormai sia inesorabile", mi risponde guardandomi negli occhi. Restiamo abbracciati per non so quanto tempo, poi si deve tornare a casa. Abbiamo qualcosa da dire a qualcuno. Ma non questa volta, in realtà. Ho solo sognato una strana e strampalata storia d'amore. Continuo a guardare mio marito dalla fessura della porta e chiedendomi, in mezzo ad altre mille domande, se sono pazza nell'immaginare certe fantasie o rassegnata nel concludere che son solo sciocchezze. Non uscirò a fare shopping, non mi vestirò da puttana e non conoscerò nessun amante capace di farmi perdere la testa per lui. Rewind: cucina, salotto, camera da letto. Dai Fabio, accendi la musica che si balla.
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13 years ago
erotic3mind255232,
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Last visit: 4 years ago
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2a puntata) questa sono io e cio' che cerco
......LA sua mano destra spinge forte la mia nuca verso il suo sesso semifloscio che pero' ad ogni colpo di reni che mi da spingendo il suo cazzo fra le mie labbra carnose e vogliose di dare piacere mi ficca la sua cappella sempre piu' dentro la gola facendomi quasi soffocare ed e' entratoda soli pochi minuti.... Adesso mi metto sdraiato di schiena e lui si inginocchia vicino alla mia faccia mettendomi di nuovo il suo cazzo gia' bello duro fra le labbra e le sue due mani mi tengono la faccia e i suoi pollici mi toccano le mie labbra aperte aprendole ancora un po' di piu' e sentendo con l'unghia il suo cazzo scorrere dentro di me su e giu' .....su e giu ......su e giu' dentro fino in fondo e poi fuori fino a estrarre tutta la cappella dalla mia bocca e poi dentro nuovamente tutto in bocca fino alle palle e poi di nuovo fuori mentre la mia lingua lo segue fuori dalla mia bocca andandogli a leccare il prepuzio per non farlo mai lasciare asciutto e godo di sentirlo diventare sempre piu' duro, sempre piu' grosso e sempre piu' lungo dentro di me anche se a volte ho degli sforzi di vomito. Lui rantola e gode molto di quella scopata dentro la mia bocca e io cerco di contenerlo. Ha un cazzo duro veramente il mio amico ed e' veramente grosso contenerlo in bocca ....non e' troppo lungo ma importante e' che sia duro e questa e' la cosa importante....so di eccitarlo molto e di essere la cosa piu' bella che ci sia in questo momento. Succhia troia puttana vacca succhia che poi te lo metto tutto dentro il culo .....lo vuoi nl culo???? mmmmhhh gghhhoooffff non riesco a rispondere ma farfuglio qualcosa alla sua seconda domanda se lo voglio nel culo faccio cenno di si con la testa e poi lui me lo toglie dalla bocca e mi richiede se lo voglio nel culo e io sottovoce gli dico che lo voglio ssiiiiiiiiiii tutto dentro che lo voglio sentire....allora lui estrae il suo cazzo dalla mia gola mi dice di girarmi alla pecorina mi tira giu' il perizoma a mezza gamba e prima di penetrarmi mi sculaccia energicamente le natiche nude facendomi sussultare e facendomi avanzare per sottrarmi a quelle sberle cosi' dolorose.... Allora lui si sedette mi mise sopra le sue gambe e continuo' a sculacciarmi le natiche dicendo di stare zitta e ferma dicendomi anche troia baldracca vacca. Siiiiiiiiiii mi eccitavo tantissimo e il mio cazzo scappellato mi faceva godere molto di quella situazione. Non so quanti minuti passarono ma troppi per il male che avevo alle culatte liscie e morbide che ho che adesso dovevano essere belle rosse......che lui mi prese di peso alzandomi e tenendomi in piadi alla pecorina prese un po' di gel dal comodino mi imbratto' il culo con due dita anche entrando un po' e quindi facendomi sonbbalzare in avanti dal male e dal godimento.....poi lui si infilo' il guanto in lattice che era anch'esso sul comodino e con un dito mi entro tutto dentro roteando il dito dentro il mio culo mentre ansimavo forte e mugolavo di un ,male misto a piacere perche' non volevo smettesse mai quel tipo di penetrazione che mi faceva cosi' bene non so perche' . Quando fui ben lubrificata le sue mani mi presero per le anche e i suoi pollici mi aprirono le natiche ancora doloranti dalle sculacciate poi una sua mano prese il suo cazzo e lo appoggio' al mio buco quasi fosse una sorta di iniziazione....a quel punto lui mi prese le mani e cosi' facendo la mia testa ando' ad appoggiarsi al materasso ...me le mise dietro e mi disse di tenermi aperte le natiche affinche' lui entrasse dentro di me. Vacca tienti le natiche aperte cosi'....che ti riempio il culo con il mio bel cazzo duro....Lo senti quanto e' duro il mio cazzo? troia di una vacca? Lo senti o no rispondi troia ...Dimmi che lo vuoi dentro VACCA!!!! sssiiiii lo voglio dentro per favore mettimelo dentro inculami dissi io.....siiiii sei una troia e ti piace il cazzo lo so.......prese a schiaffeggiarmi ancora a ridosso del mio buco aperto poi pero' prese il suo cazzo tenendolo vicino alla sua cappella...lo appoggio' al mio buco mi riprese per le anche con entrambe le mani mi aiuto' a tenermi aperte le natiche poi un colpo secco che mi fece sobbalzare di nuovo avanti gridando aaaahhhhhhmmmmmhhh ffffffhhhh fhhhhhhhhscccc aaaahhhhggg e lui mi tenne stretta stretta a se e adesso il suo cazzo stava penetrandomi tutto il buco scendendo tutto dentro di me mentre lui mi continiuava a tenere le natiche aperte mentre io dalla spinta avevo lasciato le mie natiche per tenermi in equilibrio per non cadere in avanti e lfare che il suo cazzo non uscisse dal mio buco. Quando fu in fondo lo potevo sentire bello duro che mi stava slabbrando il culo che piano piano si stava adattando alla dimensione del suo cazzo e anche a contenerlo tutto dentro . Il mio buco del culo palpitava aprendosi e io prendevo respiro con respiri piccoli e veloci per aprire il diaframma e far si che il culo mio si allargasse per bene. 3 minuti lunghissimi di cazzo quasi immobile dentro il mio buco stretto mentre il dolore lancinante stava trasformandosi in godimento ....che lui comincio' la monta....e prima piano poi sempre piu' veloce comincio' ad incularmi mentre lui rantolava per le splendide sensazioni che il mio buco stretto gli dava e io mugolavo di piacere vero mentre lo sentivo sfiorarmi la prostata e per il piacere che gli davo sentendo la sua bava uscirgli dalla bocca cadere sul mio culo per il godimento che dovevo dargli a sentirmi godere Lui sbatteva il suo ventre contro le mie natiche sciaffff sc iafff sciaffff sciafff e io adesso lo assecondavo andandogli incontro perche' volevo che la sua cappella sempre piu' dura mi entrasse tutta dentro fino a sfiorarmi la prostata facendomi andare in visibillio il mio clitoride sotto che in mezzo alle palle floscie e cadenti dall'alto sbatteva su e giu' impazzito e lussurioso al massimo del godimento terreno che un uomo possa aspirare ad ottenere da un rapporto anale. DAII TROIA VACCA SCIAFFF SCIAFFF MI SCULACCIAVA E LO SEntivo sempre piu' duro infatti si lascio cadere giu' sul materasso e io con lui ma sempre alla pecorina distesa continuo' ad incularmi su e giu' su e giu dentro e fuori e adesso ogni tanto estraeva il suo cazzo tutto da dentro il mio culo ....mi faceva sentire pulsare l'ano all'arietta aperta e poi la sua cappella ritrovava la strada da sola entrando tutta aprendo nuovamente il varco e portandosi dietro tutto il cazzo duro che padrone della situazione mi inculva a suo piacimento toccando il fondo restando fermo mentre lui mi diceva.....SEI MIA VACCA!!! Lo sai di essere la mia vacca vero? SSISIIIII Soiiiiiii mmmhhh mugolavo io e lui riprendeva a montarmi tenendomi per i fianchi . Erano passati soli 10 minuti da quando era entrato e mi sembravano 100 quando con dei rantolii antecedenti a godere.....urlo' forte e poi si abbandono' su se stesso dicendo vvvvveeenenenggooooooooooo troia puttana baldracca ladra zoccolaaaaaaaaaaaaaaaaaaa e mi riempi' il culo senza estrarre il suo cazzo dal mio buco mentre inguantato dal profilattico lo riempiva tenendomi il suo cazzo sempre dentro di me tutto fino in fondo finche ebbe finito e io toccandomi e solo sfiorandomi il clitoride venni con lui quasi simultaneamente godendo soffocatamente per non disturbarlo......si rivesti' da li a poco e se ne ando' . NON AVEVAMO NEMMENO PARLATO OLTRE QUELLE QUATTRO PAROLE DURANTE IL RAPPORTO.
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13 years ago
pistoniecilindri, 44
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La punizione
Sbagliato,lo sai In ginocchio davanti a me tieni lo sguardo a terra Non sai dire altro che “Mi spiace Padrone” Troppo facile,sapevi la Regola E l'hai trasgredita Ora nessuna giustificazione ti salverà Meriti di essere punita e ne devi essere consapevole Ti indico il tavolino Sei percorsa da un brivido Ti avvicini timorosa Ti metti a pancia in giù Tramite le polsiere e le cavigliere ti lego alle gambe del tavolo Nessuna comodità,sarai ben stretta Ti abbasso le mutandine Ti accarezzo il solco fra le natiche Scendo fino alla tua intimità Sei calda e bagnata,sarà tutto più semplice SBAM Il primo schiaffo ti colpisce Lasciando il segno rosso delle cinque dita sulla natica SBAM SBAM SBAM Sussulti ad ogni colpo E a ogni colpo mi ringrazi Una pausa,senti qualcosa che vibra Qualcosa che si avvicina alla tua intimità Fremi,sai che è grosso Sai che ti penetrerò il sesso solo per lubrificarlo Sai che entrerà nel secondo canale Sai che ti farà un po' male Sai che lo lascerò in te per un bel po' di tempo Sai che....hai sbagliato
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Il ritorno
E' stata una giornata piena,ma finalmente sono a casa Giro la chiave e apro la porta di casa Mi hai sentito arrivare Ti presenti nella tua “divisa da casa” La parigina in raso nero ti dona molto Le scarpe a stiletto ti slanciano la figura Il tuo sguardo basso,come desidero Ti inginocchi Mi avvicino a te e ti porgo la mano La baci Mi accerto che il collare sia stretto giusto Ne sono soddisfatto e posso vedere nei tuoi occhi un'espressione L'espressione di chi è felice di poter soddisfare il proprio Signore Fa ancora caldo,ti faccio alzare Sai cosa devi fare Mi precedi in bagno,la vasca è colma di acqua Lascio che mi spogli,la camicia Le scarpe I pantaloni Mi baci i piedi e mormori: “Grazie Mio Signore” Anche gli slip cadono Il tuo sguardo si sofferma sul mio membro,la fonte del tuo essere Entro nell'acqua,la temperatura è quella giusta Cominci a passare la spugna dolcemente sul mio corpo Comincio finalmente a rilassarmi Ti prendi cura di ogni angolo del mio corpo Uscito dall'acqua,mi avvolgi con l'accappatoio Lentamente mi sfreghi per asciugarmi Arrivi al sesso,ti soffermi Lo senti crescere sotto le tue mani Non c'è bisogno di dire niente Mi siedo sul bordo della vasca Sei inginocchiata davanti a me Con una prese decisa ma allo stesso tempo lieve Avvicino la tua testa al mio inguine Apri la bocca e il calore mi avvolge
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
La lettera
Mio signore amato, non aver paura, non muoverti, resta in silenzio, nessuno ci vedrà, rimani così, ti voglio guardare, io ti ho guardato tanto ma non eri per me, adesso sei per me, non avvicinarti, ti prego, resta come sei, abbiamo una notte per noi, e io voglio guardarti, non ti ho mai visto così, il tuo corpo per me, la tua pelle, chiudi gli occhi, e accarezzati, ti prego, non aprire gli occhi se puoi, e accarezzati, sono così belle le tue mani, le ho sognate tante volte adesso le voglio vedere, mi piace vederle sulla tua pelle, così, ti prego continua, non aprire gli occhi, io sono qui, nessuno ci può vedere ed io sono vicina a te, accarezzati signore amato mio, accarezza il tuo sesso, ti prego, piano, è bella la tua mano sul tuo sesso, non smettere, a me piace guardarla e guardarti, signore amato mio, non aprire gli occhi, non ancora, non devi aver paura son vicino a te, mi senti? Son qui, ti posso sfiorare, è seta questa la senti? È seta del mio vestito, non aprire gli occhi e vedrai la mia pelle, avrai le mie labbra, quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra, tu non saprai dove, ad un certo punto sentirai il sapore delle mie labbra, addosso, non puoi sapere dove se non apri gli occhi, non aprirli, sentirai la mia bocca dove non sai, d’improvviso, forse sarà nei tuoi occhi, appoggerò la mia bocca sulle palpebre e le ciglia, sentirai il calore entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi, dentro, o forse sarà sul tuo sesso, appoggerò le mie labbra, laggiù, e le schiuderò scendendo a poco a poco, lascerò che il tuo sesso socchiuda la mia bocca, entrando tra le mie labbra, e spingendo la mia lingua, la mia saliva scenderà lungo la tua pelle fin nella tua mano, il mio bacio e la tua mano, uno dentro l’altra, sul tuo sesso, finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio, morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio, e con il cuore tra le mie labbra tu sarai il mio, davvero, con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre, se non mi credi apri gli occhi signore amato mio e guardami, sono io, chi potrà mai cancellare quest’istante che accade, e questo mio corpo senza più seta, le tue mani che lo toccano, i tuoi occhi che lo guardano, le tue dita nel mio sesso, la tua lingua sulle mie labbra, tu che scivoli sotto di me, prendi i miei fianchi, mi sollevi, mi lasci scivolare sul tuo sesso, piano, chi potrà cancellare questo, tu dentro di me a muoverti adagio, le tue mani sul mio volto, le tue dita nella mia bocca, il piacere nei tuoi occhi, la tua voce, ti muovi adagio ma fino a farmi male, il mio piacere, la mia voce, il mio corpo sul tuo, la tua schiena mi solleva, le tue braccia che non mi lasciano andare, i colpi dentro di me, è violenza dolce, vedo i tuoi occhi cercare nei miei, vogliono sapere sino a dove farmi male, fino a dove vuoi, signore amato mio, non c’è fine, non finirà, lo vedi? Nessuno potrà cancellare questo istante che accade, per sempre getterai la testa all’indietro, gridando, per sempre chiuderò gli occhi staccando le lacrime dalle mie ciglia, la mia voce dentro la tua, la tua violenza a tenermi stretta, non c’è più tempo per fuggire e forza per resistere, doveva essere questo istante, e questo istante è, credimi, signore amato mio, quest’istante sarà, da adesso in poi, sarà, fino alla fine. Noi non ci rivedremo più, signore. Quel che era per noi, l’abbiamo fatto, e voi lo sapete. Credetemi: l’abbiamo fatto per sempre. Serbate la vostra vita al riparo da me. E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità, a dimenticare questa donna che ora vi dice,senza rimpianto, addio.
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13 years ago
robertino1980414606,
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Last visit: 9 years ago
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Un capodanno indimenticabile..
Era la sera di capodanno, girovagavo sulle vie di milano deluso e amareggiato dagli amici che mi avevano lasciato solo, e dopo la rottura con la donna con cui stavo insieme, girando per le strade senza una meta, vengo fermato da un ragazzo ben vestito che gentilmente mi chiede una sigaretta, e gliela porgo tranquillamente, e lui mi dice vedo tristezza nei tuoi occhi, se ti va facciamo due passi insieme, io rispondo volentieri… camminando gli racconto un po di me, e lui mi dice che è gay e se non avevo dove andare potevamo andare da lui a farci una spaghettata e festeggiare l’ultimo dell’anno insieme… io gli dissi imbarazzato, io sono bsex ma non sono abituato ad andare a casa del primo che incontro per strada, ma la sua simpatia e i suoi bei e gentili modi di fare mi convinsero ad accettare l’invito… gli dissi però staremo insieme come due buoni amici a festeggiare, e mi rispose nessun problema e ci recammo nel suo appartamento… Un appartamentino caldo e carino arredato di buon gusto, appena entrati mi disse, mettiti pure comodo indicando un lussuoso divano molto ampio, se vuoi vai a farti una doccia mentre io vado a preparare da mangiare… accettai l’idea della doccia sentivo di averne bisogno dopo aver camminato tanto… mi diede asciugamani e una bella tuta comoda… Quando finii di fare la doccia mi misi su quel morbido divano, e sentivo di eccitarmi mentre attendevo ma restai li a rilassarmi… Dopo aver mangiato e scherzato insieme per un bel po, lui mi disse rilassati sul divano e io vado a farmi una doccia puoi guardare la tv o cercarti un film da vedere se vuoi… Presi uno dei suoi DVD era un film porno, e mi misi comodo a godermi il film, dopo un bel po ritorno luca, vestito come una donna supersexy, quasi non credevo hai miei occhi, si era messo una parrucca bionda molto lunga con un babydoll di colore rosso molto provocante, con calze a rete nere, si avvicinò inpiedi davanti a me dicendo stasera sarò Vanessa per te ti va di prendermi? e senza nemmeno aspettare che io dicessi niente si abbasso su di me baciandomi, si inginocchiò davanti a me e cominciò a spogliarmi finchè scopri il mio cazzo e cominciò a succhiarmelo a lungo sembrava non fermarsi mai, era davvero molto bravo, memmeno la mia donna succhiava cosi bene, dopo si alzò in piedi e mi mise il suo bel cazzo davanti alla mia bocca, e cominciai a succhiarglielo anche io, era proprio un bel cazzo piu grosso del mio, e mi piaceva, glielo succhiai e leccai a lungo, finchè lui si girò e mi disse dai infilamelo dietro che ho voglia, e si sedette sopra il mio cazzo e gli cavalco sopra per un bel po e poi si fece mettere a pecora, e ancora e ancora quando stavo per venire si girò velocemente lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo ancora fino a farmi svuotare dentro la sua bocca… Poi si sedette sul divano e con il cazzo duro mi invitò a sedermi io sul suo cazzone, e cosi feci e mi scopava veramente tanto bene, e io vedermi scopare il culo da luca vestito da donna mi eccitava davvero tanto, mi fece cambiare diverse posizioni, finche poi mi sborro tutto in bocca.. Ci rilassammo un pochino e poi andammo insieme a farci una doccia, e io che avevo ancora voglia gli confessai che mi sarebbe piaciuto avere piu cazzi insieme… Ritornammo sul divano io mi rimisi la tuta, e lui si rimise i suoi sexy vestiti.. fece un paio di telefonate, e due suoi amici arrivarono e ci mettemmo a sedere a chiacchierare e a fare conoscenza, erano una travestita e un bel bsex tutti e due ben dotati, e cosi esaudi il mio desiderio, e per molte ore andammo avanti a scambiarci di ruolo facendo una marea di posizioni… non avevo mai goduto cosi tanto… Il giorno successivo tornai a casa pensando un capodanno che non dimenticherò mai!
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2
13 years ago
iomauretto,
42
Last visit: 13 years ago