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Mike e zik amici di figa. cap 2
MIKE E ZIK AMICI DI FIGA (genere vario) CAP. II
“Occazzo!....” esclama Mike, di nuovo eccitato.
"L'americana si è abbassata in un attimo la gonna, ha fatto rientrare le tette ed era subito pronta... ad aprire! MA IO ERO SENZA PANTALONI, con la faccia LAVATA, la camicia pure e il cazzo ancora ABBONDANTEMENTE duro.... ho fatto giusto in tempo a fare un salto nascondendo la mia nudità dietro all'americana per non farmi vedere da chi bussava. E l’americana, incurante, ha aperto. Era l'ufficiale di bordo, incazzata per gli schiamazzi! Una donna alta e magra, bella, mora, capelli lunghi coi boccoli, labbra carnose, con la divisa scura, spinta appena in fuori dal seno piccolo, i pantaloni stretti che disegnavano le cosce e il culo leggermente ampio... e perfettamente tondo…. Ma stranamente portava delle scarpe colla zeppa. Un dettaglio femminile e non adeguato alla divisa. Lei una figa mostruosa… una venere. Dall’autorità che mostrava sembrava il capitano. Io sbirciavo da dietro, sempre un po’ nascondendomi, e non potevo toglierle lo sguardo di dosso…. era davvero figa. Lei nell' incazzatura per gli schiamazzi... E’ ENTRATA in stanza!"...
All’ingresso di questo nuovo personaggio della storia Mike torna interessato e senza accorgersi, forse il fascino della divisa o la donna alta e bella, incazzata e da domare pure lei... si riporta la mano sul pene, ancora bagnato.
Continua Zik:" Quella è entrata e... mi ha visto quasi nudo, ha abbassato lo sguardo e vedendo il mio LUI, ha sbattuto gli occhi INCREDULA…, eh, sai...,"
Mike oramai è infastidito, e Zik è prevedibile…
"Poi – prosegue Zik – ha visto la vasca con la schiuma... non ci voleva un genio per capire che noi dovevamo….!
E a quel punto sai che ha fatto? Si è calmata!!!
Si… Ha abbandonato la rabbia… e con uno sguardo aguzzo da porcona ha detto all'americana di chiudere la porta. "
“EHHHH?” Mike non ci crede:
"NO!!!!! NON e' possibile...!
NOn ci credo non ti puoi essere fatto anche l'ufficiale..."
"infatti, - continua Zik - come ti dicevo, purtroppo no".
“E come mai?”
Zik cambiò tono e si fece serio. Sembrava... SINCERO!
"MI ha guardato a lungo il cazzo. Sorrideva in modo infido. Poi guardava la passerona Americana. E rideva. L'Americana si mostrava forte e spavalda e le è andata incontro con la mano tesa dicendo: "Hello, I am Julie!" quali a scusarsi per lo schiamazzo precedente e proponendosi come amica, come nulla fosse...
Ma l'ufficiale… aggrottando improvvisamente le ciglia le ha schiaffeggiato con notevole violenza la mano!"
***
"NO!..." esclama Mike che davanti all introduzione delle seconda donna nel racconto già faceva fatica a tenere a bada la sua mano. Soprattutto da quando l'ufficiale aveva ordinato di chiudere la porta...!
Allo schiaffo violento sulla mano, poi... a Mike era tornato di nuovo durissimo!
"E... cosa ha fatto? Vai avanti!" incalza Mike.
"Allora..- riprende Zik- io avevo ancora i miei 30 cm fuori..."
“Seeeeeeeeh! Non esagerare! - fa Mike! – ora ce l’hai più lungo di Rocco?”
"Va beh, ok, 25! ... che questa, dai pantaloni si è tolta.... la cintura! La vacca ... ecco cosa stava pensando divertita!"
"Ma mi sembri serio, Zik.." chiede Mike.
"Sì... questa parte non mi piace, perchè MI HA COSTRETTO A GUARDARE!"
"Cosa????" chiede Mike sbalordito.
“Sì, non ci crederai: Hanno fatto di tutto… e senza di me! Il "capitano" ha detto a Julie di entrare nella vasca schiumosa così com'era: vestita”.
"Vestita? La troia!... - esclama Mike - Una lesbicona autoritaria e stupenda cui piace vedere la carne vogliosa attraverso un vestito intriso d'acqua!... e...?"
Zik prosegue: "Julie era nella vasca posta al centro della stanza, inzuppata come un babà al Rhum ! la testa e le tette sporgevano dalla schiuma. Io non potevo muovermi se no prendevo una cinghata... ma non mi lamentavo della scena, a dire il vero. La cagna in calore, si è tolta la camicetta colle mostrine e ha esibito un seno spettacolare: alto, sodo, una terza perfetta. Abbronzato pure!
Poi (bada bene) senza togliersi i pantaloni, si è avvicinata alla vasca e L’HA... CAVALCATA! mettendo le gambe aperte che penzolano fuori i bordi, il culo che si riempiva di schiuma e il corpo inclinato all'indietro con le mani appoggiate sul bordo. Ora una cosa che mi ha fatto quasi venire guardandole: la "capitana" … che fino ad ora era stata incazzata, autoritaria e a tratti violenta…. Vira di netto e… ha addolcito tutto il suo atteggiamento, quasi a ricordarsi di essere una dolcissima femme fatale.
La voce quindi è diventata dolcissima, e la sensualissima donna guardava con dolcezza la faccia di Julie che sorrideva, intanto che fuori il cielo diventava blu…. Ci sarebbe voluta una musica sottile.... tutto diventava… romantico…. E appassionatamente…. lesbo. (E io guardo…)
In quella dolce atmosfera colei che aveva assunto il comando sussurra dolcemente a Julie di abbassarle la cerniera... dietro la quale non c’erano mutandine....
La (ormai dolcissima e astutissima) comandante in capo VOLEVA essere leccata, e leccata, e leccata.... e per Julie probabilmente diventava sempre più chiaro che SOLO DOPO una lunga leccata, avrebbe potuto farle di tutto... tutto (!) quello che anche Julie voleva”.
***
"MIIIIINCHIA..... !" Esclama Mike.
"Certo che... non essere coinvolto... Col tuo cazzone...(!) deve far male... ma se è lesbica è lesbica!" Mike stuzzica un pochino Zik.
"Secondo me non è lesbica. E' per punirmi! Perche non avevo scelto di trombarmi lei, ma Julie, che non era certo bella come lei". Conclude Zik. Ma sinceramente mi sembrava molto più zoccola….”
Mike capisce che Zik non stava raccontando balle stavolta. La storia diventa profondamente intrigante poiché era una storia ... VERA!
"OK... , e poi?" chiede Mike. "Eri arrivato alla figa del capitano, aperta davanti alla faccia di Julie... tra l'altro pelosa?"
"Mike,... stavolta ti saresti fatto una sega davanti a loro, se fossi stato in me: era la fica più pelosa che avessi mai visto. Talmente pelosa che "la capitana" ha dovuto mettersi una mano dentro i pantaloni quando Julie ha tirato giù la cerniera, per non farsi strappare il pelo... e quando la cerniera era abbassata, il pelo usciva dalla patta come un cazzo. Avrà avuto 7/8 cm di pelo sporgente, o di più!"
"Eeeeeh!"
"Giuro! Credo la capitana fosse di nazionalità nordafricana troppo pelose per me... Algerina, o che. NO: Berbera! Ecco. Berbera!
Comunque Julie era estasiata! Aveva gli occhi sgranati per la bellezza ammaliante di Atef" dice Zik.
"Atef si chiama la “capitana”?"
"Sì. Lo so perchè ho fatto indagini dopo... Avrei voluto scoparmela dopo aver visto tutta quella scena, ma... lei per il resto del viaggio mi ha guardato sempre sorridendo della serie: Zero, mio caro.... Zero chance!
"Ma dopo tutta quella scena?-chede Mike. “Cosa è successo?”
“Julie, tutta piena di schiuma e bagnata come una spugna imbevuta prima ha usato le dita e toccava la capitana con una delicatezza che prima non potevo nemmeno sospettare. Tra le sue dita che morbide allargavano il folto cespuglio nero e la schiuma bianca che lo ammorbidiva e pettinava… arrivava l’altra mano a toccare e fuggire, con tocchi sapienti e repentini, il clitoride di Afef, che se non sbaglio è diventato… il triplo!!! Non ci crederai: un cazzino ritto e turgido, che Julie sgrillettava allo stesso tempo con l’altra mano.
lo spettacolo era unico. La capitana si contorceva… mugulava, sospirava… e dopo lunghissimi minuti, … un BALZO in avanti sulla vasca: la “capitana” voleva la bocca di Julie.
E con una provocantissima delicatezza da lesbicona, con un sorriso complice e porco… la bocca di Julie… è arrivata!”
***
Zik continua nel suo racconto: “Afef inarcava la schiena irrigidendosi e tremando “… AH!” A volte urlava. E Julie cambiava ritmo: ora più forte e poi la lingua succhiava… lentamente…. Poi d’improvviso, una sberla alla figa! La capitana scattava irrigidendosi per un secondo e godendo il secondo dopo…. E intanto Julie cercando delicatamente di scoprire i limiti del piacere di chi aveva di fronte, le infila, uno dopo l’altro, tre dita nella fregna! E al terzo….un profondo e diffuso AAAAAAAHHHHHHHH! pervade la cabina...
Caro Mike… Avevo l’impressione che non fosse più il bianco della schiuma a scendere dalla figa della capitana….”
Mike non ce la fa più e viene per la seconda volta…
***
“E poi, mio caro Mike, la scena finale: Afef si avvolge lentamente un capo della cintura su una mano e poi sempre lentamente, l’altro capo sull’altra mano lasciando una cinquantina di cm di cintura tra le due mani e… violentemente ha agganciato il collo di Julie che aveva riperso a penetrarla colle dita. Così tirando il collo di Julie a sé, si scivolò avanti colla sua sorca fino alla bocca di Julie e…. un'altra ondata, anzi TZUNAMI di godimento, tra le dita che la fottevano forte, la lingua ora a sgrillettare pazzamente e Afef che si teneva stretta la cinghia e la testa di Julie…
Eh, no. Non ce la facevo più… mi sono allora mosso ormai deciso a chiavarmele entrambe, col cazzone prorompente…!!!
E…. SCIAFFFFFF ! La capitana aveva calcolato tutto: anche il mio movimento. E mi ha fermato con una CINGHIATA!!! Ho ancora il segno su schiena e culo… maledetta stronza troiazza!
Voleva umiliarmi e lo poteva fare! Controllava tutto.
Cavalcava la vasca, sferzava scudisciate allo stallone (me) e si gongolava dal piacere, alternando dolcezza e determinazione!
Poi la cosa tra loro è ripresa e io buono a guardare, col mio cazzo in mano…”
Mike comincia ad averne abbastanza di venire… ma non può staccarsi dal telefono.
Il racconto è ancora lungo e questa incredibile Afef è diventata un sogno per Mike, che è abituato alla e prevedibile dolcezza della sua compagna Moane. Mike desidera ora trasgredire….
“Zik,- gli dice – la nave è ancora qui?”
“Sì… perché?”
Mike ha raggiunto quel momento della vita dove si prendono decisioni e la decisione era… che era arrivata l’ora di muoversi.
“Vado al porto.Te la trombo io quella!!!”
Detto fatto, Mike si fa dare l’ indirizzo esatto dall’esterrefatto Zik, ed esce.
“Ma Mike! - Esclama Zik,- stasera venivamo a cena da voi io e la mia nuova tipa. Volevo presentarvela, che così mi dite,…”
Ma Mike non è più al telefono. Se n’èa già andato: ormai nulla l’avrebbe più tenuto. Una volta nella vita quella Afef passa di lì. Deve provare a DOMARLA! E in un colpo vuole eguagliare e superare Zik.
Troppi anni Zik aveva parlato delle sue imprese stimolando Mike. Stavolta Mike vuole emularlo. Anche lui ha diritto a provare la fica di qualcun altra. La sua donna è sempre dolce e mai aggressiva a letto… scopare la fantastica Afef avrebbe avuto un altro sapore!!!
***
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7 years ago
admin, 75
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Mike e zik, amici di figa cap 1
MIKE E ZIK AMICI DI FIGA (genere vario) CAP. I
Mike è sempre stato un bravo bambino, suo cugino Zik un ragazzaccio.
Eppure sia da piccoli che ancor oggi, a 30 anni passati da un po’, sono sempre molto amici.
Da adolescenti, andavano in giro insieme ad abbordare le ragazze della loro età. Eh! A 15 anni... hai il massimo degli ormoni! Ma le ragazze… niente! Solo una o due, col fare molto più da troia delle altre, ci stavano per un po', ma poi mollavano divertite un due di picche. Quelle sere solo tante seghe.
Mike e Zik oggi sono cresciuti e si raccontano ancora molto le loro esperienze. Molto diverse per la verità…
Zik ha provato di tutto o quasi. Mike no. Ma non invidia Zik: non ha la convinzione che Zik sia realizzato perché è sempre agitato. Zik non è mai stato un ragazzo tranquillo e non si capisce se sia oggi un uomo appagato. Forse un valido motivo che spiega la cosa è proprio che Zik non ha mai avuto una compagna fissa, e questo lo rende ansioso… desideroso di apparire… mentre Mike non è come lui: è tranquillo e riservato, da tempo insieme a Moane,una sua coetanea. … Il nome ricorda la mitica Moana Pozzi, che fu una donna da capogiro… e che fece sognare il mondo dell’eros e… , a dire il vero, chiunque! Ma Moane non la ricorda per nulla. E’ anzi giudicata poco sexy, una donna senza malizia, acqua e sapone, modello “casa e famiglia”, solare e forse troppo semplice per Mike, che le vuole bene… ma invece ha la fantasia di donne sofisticate, che non te la danno “facile”, proprio come le sognava da adolescente, e quasi a farti impazzire, ti attizzano con vestiti e atteggiamenti da vere stronze di gran classe, maliziose, consapevoli, divertite, inarrivabili…
I racconti piccanti tra i due sono ancora all’ ordine del giorno. Quelli telefonici di Zik sono sempre infuocati e... forse esagerati. Ma Mike sogna molto e... a dire il vero si eccita ascoltando storie e fantasie. La verità è che si masturba persino per i racconti telefonici di Zik. Mike vorrebbe… osare come lui. Avere il coraggio… ma non è pronto. Forse un giorno.
Zik non lo sa, ma percepisce che a Mike piacciono i suoi racconti. E a lui peraltro piace raccontare e farsi bello, stando al centro dell’attenzione...
Oggi è proprio un giorno di telefonata piccante... e Zik, al rientro da un viaggio, racconta a Mike di una porcellona ricca e formosa, sui 40, e molto stronza e porca. Una di quelle donne che non sono bellissime, ma forse anche per quello hanno un richiamo sessuale enorme, per tutto: la classe, i vestiti, il trucco, le scarpe, la faccia…! Insomma: i tanti soldi rendono una ricca donna matura col fare sprezzante, da volgare bagascia ad arrapante troiona di gran lusso...
***
"Ero dunque in crociera - racconta Zik al telefono - e lei seduta al tavolino di uno dei bar della nave. Maneggiava whatsapp velocemente come avrei voluto che maneggiasse il mio cazzo. E ogni tanto socchiudeva gli occhi compiaciuta, probabilmente per un video o che. Io immaginavo che lo fosse per aver visto foto delle mie dimensioni mostruose."
A Mike non piace quando Zik si vanta del suo uccello. Mike non ha grandi dimensioni. Lunghezza normale. Ha molta circonferenza invece. Sa che molte donne apprezzano molto e a volte preferiscono la grande circonferenza, ma la lunghezza per lui è importante e… invidia da morire Zik e tutto il suo mondo esagerato, il suo pene esagerato, le sue avventure esagerate. Lui non l’avrebbe mai avuto un pene enorme. Si tiene queste cose per sé, un po’ timido… ma enormemente voglioso. Voglioso di trasgredire con qualcuna diversa da Moane… una che solo a guardarti… vuole che tu capisca che lei è troia.
"Mi sono alzato dal mio posto, a tre tavolini di distanza - continua Zik - perchè vedendo che era sola da un po', ho dedotto che non aveva nessun marito o uomo. E ho deciso di abbordarla".
"Com'era fisicamente?" chiede Mike.
“Una quarantina d'anni, forse poco meno. Grassa no… ma non magra, un po’ volgare, e con due tette enormi e mal contenute da un vestito fasciante, lungo, rosso scuro. Gambe magre, con cavigliera sottile d'oro. Scarpe di sicuro italiane, molto di lusso,... tacco 12, fatte di una garza nera traforata, con il buco centrale davanti, da cui uscivano grandi unghie rosse smaltate ... e tutto questo… era di giorno! Una puttanona di sicuro!"
"E il viso?" Chiede MIke.
"Ma checcazzo te ne frega?"
"mi eccita il viso – replica Mike - hai detto stronza: si vedeva dal viso?"
Zik ci pensa un po' e poi esclama: "Si ! Viso molto da stronza. Un viso presuntuoso con gli angoli della bocca all'ingiù, tipo da incazzata. Le sopracciglia da malefica che quando rideva nemmeno si alzavano... insomma: una “cattivona”! Ha ha ha…”
"Non dirmi che sei riuscito a trombarti anche questa..." chiede Mike che già “assaporava” la cosa, visualizzando il vestito e le scarpe…
"Certo! che ti credi?"
"Racconta, dai...!"
Zik procede: “Ho deciso l'approccio da "castigatore", pertanto mi son fatto una… carezzina in mezzo ai jeans guardando lei, me lo sono fatto rizzare subito, poi coi jeans attillati e il pacco gonfio che si vedeva benissimo, sono andato verso di lei deciso."
Mike già si era portato la mano sul pene, eccitato.
"Sono arrivato davanti a lei e lei mi ha guardato subito con disprezzo. Come dire CAZZO VUOI??..."
"YES?" mi dice con faccia schifata. Poi vede il mio RAPACE gonfio ed esplode a ridere e mi fa: “SIT DOWN!"
"Davvero? – esclama Mike - Perchè ha riso? E poi… Ti ha detto di sederti! Era inglese?"
"Calma! …. Americana. Grandi scopatrici le Americane.... Si mangiano letteralmente il tuo cazzo, con una figa che ci manca poco abbia davvero i denti...
Oh, non ci crederai, ma mi ha preso, nemmeno chiesto il nome, e portato in cabina." conclude Zik.
"Così???? Senza che tu le chiedessi nulla...?"
"Certo! Una troia affamata che secondo me si era messa i tacchi e il vestito per cuccare e... sapeva ci avrebbe messo ben poco!"
MIke si smanetta già l'uccello perchè la situazione lo intriga molto.
Zik contunua: "Non ci credevo: una scena come nei migliori film porno: abbiamo preso un corridoio riservato ai VIP, e con scheda magnetica che aveva tra le tette apre la porta borchiata e…. una cabina da sballo, grandissima, con una vasca da bagno imperiale in centro alla stanza, già con acqua e schiuma!!! Quella donna volgare e di certo troiona doveva essere una mafiosa, o una donna potente… o comunque una piena di soldi da fare schifo... abituata a prendere quello che voleva avere.
Appena dentro la cabina dopo l’attimo di ammirazione per la vasca e la cabina, mi sono girato verso di lei che aveva chiuso la porta e le sono saltato addosso con grande mascolinità! E quasi violentemente l’ho schiacciata tra… la porta e il mio CONDOR!"
Mike, sempre invidiosamente stizzito, non apprezza ma lascia correre. Vuol sapere il seguito!
" insomma – continua Zik - lei si mostrava tanto sprezzante e decisa, ma poi ho preso io il comando e l'ho fatto con furore: attaccata, e subito stantuffata!"
“Subito? Senza nessun preliminare?”
"Ma vaffanculo i preliminari! Meritava di essere subito messa al suo posto la ricca americana tettona e troiona! E così faccio: la trombo, e la trombo, e la ri-trombo!"
Mike ha una turgidità di uccello evidente... e prova gusto al più piccolo tocco…
"Poi- prosegue Zik- dopo mezz’ora che la stantuffavo per bene, lei ha fatto una cosa fantastica: sopra la porta c'era un ripiano sorretto da due grossi sostegni di ferro, e LEI…. lei... si è appesa!!!
Bella piena, con quelle tettone immense… sarà stata 80 kg ...! Eppure... agile!!!!
Allora…. Ho fatto la contromossa: io ho messo i miei avambracci sotto le sue cosce, le ho alzato le gambe e l'ho penetrata da sotto, come se fossi io a sostenere tutto quel peso! HA ha ha!!!
"Una posa piena di energia!" Disse MIke un po' invidioso... mentre, eccitatissimo, al contempo si smanettava ormai con decisione e rozzezza, e stava attento a non venire.
“Lei – continua Zik - aveva gli occhi infuocati e guardandomi con possesso diceva" ITALIAN STALLION! YOU ARE FUCKING GOOD!" E poi il suo frequente YES ! YEEEEEES! Contraendo le sopracciglia in segno di evidente godimento.
***
"Fantastico"- dice Mike - " te la sei scopata sulla porta!" E poi quasi a compensare, sminuendo l’amico, aggiunge: "Ma a me non piacciono le ciccione che di solito sono rasate e senza un pelo..." A Mike e Zik in realtà piacciono molto le donne più diverse, anche se a entrambi piacciono “tonde”, anche mature, e sicuramente delle gran porche, ma a Mike piace da morire il pelo.
"Hei!- si indispettisce Zik - 80 kg non sono ciccione, sono solo piene e abbondanti, con tanta roba che si muove e... che TU muovi! E poi.... era pelosa!"
"Davvero?" Mike sgrana gli occhi al pensiero.
"Sì... biondo rossa... pelosissima! Non si rasava da mesi! Una selva bagnata!!! Quasi ispida!....
SCHERZO!”
Mike stava per venire...! "ECCHECCAZZO, ZIK! Vaffanculo!"
“Mi dispiace per te, caro Mike, ma quella donna di pelo nemmeno l’ombra. Aveva la pelle fantastica: tesa come un tamburo africano! E la patatina era depilatissima: liscia come la polpa di un AVOCADO, e avev labbra morbide e saporite come una.... MORTADELLA FRESCA!
Dopo la stantuffata sula porta infatti, mi sono abbassato velocemente e con voracità, lei sempre appesa, mi sono messo le sue gambe in spalla HA HA HA! e ho cominciato a leccare!
Lei... MMMMH! Ah... AH... AHHHH! godeva come una vacca,....
Io, ha ha ha!, non sapevo più in quale lingua parlasse e ... premevo nella fica colla lingua dura, poi col naso e la lingua e poi con tutto il mento e il naso e... ci affondavo quasi la testa! Una fica fatta apposta per il fisting!”
***
Mike si ritrova le mani piene di sperma.
"E Lei .... E' venuta ancora, ma a questo punto, emettendo un urlo da sirena dei pompieri, ha stretto le gambe e mi ha quasi spappolato la faccia!
E' scesa da quella porta che mi guardava esausta e compiaciuta, ma, come se non ne avesse ancora abbastanza, sempre con le sopracciglia aggrottate e provocanti come per dire: SEI UN MAGO del piacere e mi hai fatto godere come una cagna…, ma non credere di aver finito!"
"Fantastico..." dice Mike.
Mike pensa che Zik sia un grande, ma gli pare che spesso ne approfitti e forse gonfi la cosa per farsi bello, con quel suo cazzo gigante, le donne super-troione, le situazioni intrigantissime, ecc... insomma non è al 100% sicuro che sia proprio tutto vero quello che racconta.
"E non è mica tutto..." aggiunge Zik.
"NO???" Mike era ormai venuto e non era interessato in altre probabili sbruffonate... Non ci credeva più tanto a quella storia.
"Si è aggiunta un altra donna..."
NO, Mike sta per dirgli che non ci crede...
"…che però non sono riuscito a scoparmi".
Mike si trattiene: qualcosa non gli torna nell’ipotesi delle balle del tutto inventate. "Continua!" gli disse quindi.
“Certo. Appena finita la leccata e il “fisting” col naso e col mento e quasi con la testa, e mentre io avevo la faccia ancora lavata dal suo umore... bussano dannatamente forte alla porta: Una voce incazzata… di donna!"
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7 years ago
admin, 75
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È così che tutto ebbe inizio …. (prima parte)
Un'estate calda e bella di tanto tempo fa.
Mia moglie, Virginia, ed io (Luca) spesso ci ritrovavamo a parlare come sarebbe stato farlo con una coppia. Certo non sarebbe stato facile trovarne una che poteva soddisfare tutte le nostre esigenze, soprattutto quelle relative alla riservatezza.
All’epoca non avevamo nessuna esperienza in questo campo, solo le nostre fantasie.
In quel periodo avevamo stretto una solida amicizia con una coppia. Uscivamo quasi tutti i sabati sera, organizzavamo i nostri viaggi estivi ed invernali insieme, insomma, eravamo molto affiatati e, direi anche, complici.
Infatti spesso, nei nostri momenti insieme, ci ritrovavamo a parlare di sesso. Loro erano più esperti di noi, avendo avuto alcune esperienze con altre coppie e, saltuari “visite” a club privé della nostra zona.
I loro racconti ci incuriosivano sempre più, la nostra paura ricorrente era quella che se fosse successo qualcosa di sesso tra di noi, pensavamo che fosse possibile che si alterasse in nostro ottimo rapporto di amicizia.
Le discussioni, le situazioni “strane” però si accavallavano sempre più, sempre più si parlava di sesso e di rapporti con partner diversi fino a raggiugere una sorta di accordo che si configurava nel fatto che tra noi poteva benissimo accadere senza che il tutto fosse preventivamente organizzato.
I fatti dimostrarono come realmente la questione, tra di noi, fosse proprio realizzabile in questi termini.
Ma, ritorniamo, a quella estate molto calda. Visto le condizioni particolari del tempo, la coppia di amici, ha avuto la buona idea di invitarci a trascorrere il sabato pomeriggio a casa loro per goderci con loro la nuova piscina che avevano fatto costruire nel parco della casa.
Noi accettammo ben volentieri, quindi, nel primo pomeriggio, io e mia moglie ci siamo messi in viaggio, con la nostra auto, per raggiugere la loro casa.
Seduta sul lato del passeggero, Virginia indossa un pantaloncino di jeans blu chiaro, il tipo di pantaloncini che scendono appena sotto la piega dei glutei e su cui gli uomini amano lasciare vagare gli occhi. Sopra indossava una piccola canotta nera sotto la quale nascondeva un reggiseno coordinato con il perizoma che indossava sotto i pantaloncini.
Io indossavo un bermuda beige e una camicia in tinta.
Dopo alcuni minuti di viaggio, raggiungemmo la casa dei nostri amici.
Loro vivono in una bella casa di campagna con un terreno molto ampio tutto intorno all’edificio principale. Il tutto delimitato da alte siepi che non lasciano intravedere nulla dell’interno.
Mia moglie, appena scesa dall'auto, si premurò di suonare il campanello posto alla destra del cancello, le rispose la voce femminile della nostra amica Elena, Virginia a quel punto disse: “Ehi, ciao, eccoci qui!”
Aperto il cancello, ci avviammo lungo il viottolo che conduce alla casa e ci trovammo, dopo pochi passi, faccia a faccia con una grande piscina blu in cui i nostri amici già si stanno rinfrescando.
“Ciao, come va?” ci chiese Elena, avvicinandosi a noi.
Era evidente che era appena uscita dall'acqua della piscina. Il suo corpo brillava sotto l'effetto del sole sulle gocce d’acqua. Il costume da bagno nero con puntini bianchi di Elena si infilava sul suo cavallo e sul suo pube che, evidentemente, immaginavo fosse epilato. Sul petto, gli stessi motivi con piccole bretelle che si ergono sulle sue spalle.
La forma dei suoi seni ha attirato subito la mia attenzione.
“Sei già in equipaggiamento da combattimento!” disse Virginia, sorridendogli.
“Perché dovremmo privarci di questo piacere?” rispose Elena, e si avvicinò a noi per darci un bacio.
Le sue guance bagnate si sono appena incollate su quelle di mia moglie e mia. L'acqua ha sempre avuto su di me un potere molto erotico.
"Ciao amici" disse Giuseppe, il marito di Elena
“Come stai?” Gli risposi.
“Eccellentemente!” disse avvicinandosi a Virgilia i cui occhi si spostarono rapidamente sul corpo di Giuseppe, anch'esso gocciolante d'acqua.
“Vuoi farti un tuffo in piscina?” Giuseppe chiese a mia moglie.
“Certo,” lei rispose “non prima di essermi messa in costume.”
Entrambi si scambiarono un sorriso amichevole.
“Potete andare a cambiarvi in casa.” ci disse Elena.
Conoscevamo bene la casa, quindi, aprimmo la porta che si affaccia su una piccola stanza adibita a magazzino. Comincio o a spogliarmi, togliendomi i bermuda ed il boxer che indossavo.
Il mio cazzo era, a quel punto, proprio di fronte in direzione di mia moglie che lo guarda.
“Ciao”, disse sorridendo, venendo a stuzzicarlo con le dita.
Il mio cazzo rispose con un piccolo movimento involontario.
Ho sorriso a mia moglie che ha iniziato a togliersi la canottiera riponendola sulla mia testa.
Poi si sgancia il reggiseno per liberare il suo petto, un piccolo scrigno con bellissime areole sormontate da un capezzolo che aspettano solo di essere accarezzate.
Indossa la parte superiore del suo costume da bagno, un top che si allaccia sulla schiena facendo un piccolo nodo. Quindi rimuove i suoi pantaloncini di jeans e, inevitabilmente, mi appare il suo pube rasato che domina l'entrata della sua vagina.
“Ehi, piccolo guardone!!!” mi disse, voltandosi.
Sorrido e poi mi affretto a guardare i suoi glutei rotondeggianti. Un gluteo che amo toccare, guardare, massaggiare e sul quale ho già fatto molte cose “cattive”.
Pensai: “Wow, il culo di mia moglie è troppo bello!”
Lei lo nascose alla mia vista indossando il suo costume, tipo brasiliano, che lasciava intravedere la rotondità delle sue natiche per il piacere degli occhi maschili.
Legandosi i lacci sui fianchi mi disse: “Allora, hai intenzione di restare qui dentro?”
“E perché no!” Risposi con un sorriso.
“Dai, mettiti il costume e uniamoci a loro.” ha aggiunto Virginia.
Mi metto il mio boxer nero da bagno che modella il mio cazzo, non proprio a riposo ma neanche in piena rigidità, come risultato del suo solletico manuale. Usciamo per unirci ai nostri amici che ci aspettano vicino alla loro piscina. Virginia e io sentiamo i loro sguardi sui nostri corpi quasi nudi.
"Dai, andiamo a nuotare." disse Elena, iniziando a entrare nell'acqua.
“Eccomi!” dico io tuffandomi direttamente.
Virginia, nel frattempo, in modo più tranquillo, entra a poco a poco con delicatezza della scala, prima di immergere completamente il suo corpo nell'acqua.
“Ooooh, bellissimo!” Dico, sentendo la freschezza dell'acqua su di me.
“Ne approfittiamo ogni giorno.” dice Giuseppe.
"Hai ragione, è veramente bello." rispose Virginia.
Nuotiamo un po' e siamo tutti e quattro nell'acqua. Dopo alcune decine di minuti trascorsi in piscina, Elena ci offre un drink.
Esce dall'acqua vicino alla scala, momento magico perché non sono lontano e posso tranquillamente vedere le sue natiche e le sue gambe fuori, una scena super sensuale e molto eccitante.
Ritorna qualche minuto dopo con un vassoio sul quale sono collocati quattro bicchieri e una brocca di sangria.
Virginia, Giuseppe ed io usciamo dalla piscina e andiamo alle sedie, dove c'è la nostra ospite.
Sediamo Virginia e io fianco a fianco su due sdraio mentre Elena e Giuseppe sono posti di fronte a noi.
Giuseppe riempie i quattro bicchieri e ce ne offre due.
“Salute!” esclama mia moglie, alzando il bicchiere.
Tutti e quattro beviamo qualche sorso di sangria, leggera, poco alcolica.
Gli sguardi vagano, di tanto in tanto, sui corpi seminudi l'uno dell'altro.
Le gambe delle donne, i torsi degli uomini, i seni delle donne, l'inguine degli uomini. In breve, passiamo un buon pomeriggio.
Una volta svuotata la brocca di sangria, ci sdraiamo sulle sedie per goderci il sole sulle nostre pelli discutendo tra di noi.
Disteso sulla pancia, la testa rivolta verso Elena, i miei occhi la scrutano con discrezione. La visione del suo corpo mi dà una certa eccitazione.
Poi mi giro per sdraiarmi sulla schiena, senza preoccuparmi del “gonfiore” del mio costume.
Virginia mi guarda meccanicamente e dice: “Beh, baby sei eccitato?”
Poi mette la sua mano tra le mie gambe, sul mio costume e accarezza il mio cazzo.
Lei sorride stringendo nella mano il cazzo, dice: "È una buona cosa, ma non è il posto giusto per mostrarti.”
Un po' imbarazzato, arrossisco, mentre Elena e Giuseppe ridono guardando la mano di Virginia accarezzare il mio cazzo.
“Oh non preoccuparti, ne ho già visti altri!” disse Elena, mettendo la mano sulla coscia di Giuseppe.
“Sì, lo immagino ….” aggiunse Virginia sorridente, “però questo è ancora il cazzo del mio uomo! Un bel pisellone.”
La mano di Virginia sul mio cazzo non calma la mia eccitazione, anzi, stimola di più l’erezione. A quel punto sento le due donne parlare tra loro.
“E tu, tu non dai retta a Giuseppe?” Virginia chiede a Elena, “mettigli una mano sul …..”
Elena, non sentendo alcuna tensione nel suo costume da bagno, inizia ad accarezzare delicatamente il sesso di Giuseppe attraverso il costume.
La sua mano si muoveva dolcemente, una carezza che sembra essere gradita dall’espressione del viso di Giuseppe.
Virginia guardando anche le carezze che Elena dà a suo marito, imita i suoi movimenti su di me. Una certa atmosfera erotica è palpabile tra noi quattro.
Giuseppe e io ci godiamo le carezze che le nostre donne ci fanno. I nostri sessi stanno crescendo entrambi. Dopo pochi minuti, Elena sposta il costume da bagno di suo marito e rivela il suo sesso ai nostri occhi.
Virginia non si nasconde dal guardarlo. I suoi occhi sono inchiodati su di esso. Ma presto, lei può vedere solo la bocca della Elena che divora letteralmente il sesso di Giuseppe, il quale inizia a gemere di piacere.
È come se io e Virginia stessimo guardando un film porno eccetto che, in questo caso, entrambi gli attori erano veri, in carne ed ossa, proprio di fronte a noi.
Le mie mani non reggono più, li faccio scivolare sul retro di mia moglie per accarezzarla e farla eccitare. Dal basso verso l'alto, dall'alto verso il basso, mentre lei guarda i nostri amici, soprattutto Elena che sta facendo un bel pompino a Giuseppe.
Poi, senza dire nulla a Virginia, tiro il nodo che allaccia la parte superiore del bikini che le cade sulle cosce.
Giuseppe si gira a guardare il seno di mia moglie che ho appena scoperto.
È elettrizzato e sorride a Virginia mentre sua moglie lo lecca dalle palle al glande.
Virginia fa scorrere la mano sotto il mio costume da bagno e mi masturba, mentre io solletico i suoi capezzoli con il mio pollice e il mio indice.
Accarezzo i suoi piccoli seni allegramente sotto gli occhi divoratori di Giuseppe.
La mia mano segue le curve del corpo di Virginia, lei comincia ad ansimare e far uscire alcuni piccoli furtivi gemiti.
Poi le mie dita scendono sul suo ventre e girano intorno all'ombelico, sentendo una piccola contrazione negli addominali, che non mi impedisce di immergermi sotto il suo costume per accarezzarla direttamente sul sesso.
Elena gira la testa verso di noi mentre succhia ancora avidamente il suo uomo.
Virginia chiude gli occhi e approfitta delle mie dita che iniziano a bagnarsi.
Giro attorno al suo clitoride e gioco con le labbra del suo sesso inserendo di tanto in tanto una falange dentro per inumidire il mio dito della sua secrezione, in modo che scivoli meglio sul suo clitoride.
Il corpo di Virginia ondeggia, lei se ne compiace.
Poi si alza, voltando le spalle a Elena e Giuseppe. Si sporge in avanti per togliere il mio costume da bagno, lasciandomi completamente nudo di fronte ai nostri amici.
Sale su di me, si sovrappone e allarga il suo costume.
Giuseppe non si priva di guardare l'intimità di Virginia che prende il mio cazzo in mano e lo introduce all'ingresso della sua figa. Lei, a quel punto, si lascia cadere delicatamente su di me.
Sento il calore della sua vagina che arriva a circondare il mio pene e, poi, la lunghezza del mio sesso.
Ci stiamo baciando e scopando di fronte ai nostri amici. Questa è la prima volta che facciamo questo genere di cose. La situazione ci dà una grande eccitazione.
Virginia ondeggia sempre di più su di me, i suoi piccoli seni al sole, mentre Elena si alza per togliersi gli slip del bikini e si pone sopra il cazzo di suo marito.
Le donne si danno da fare con i nostri gingilli, provando piacere e ne danno anche a noi.
Le mani di Giuseppe e le mie accarezzano i corpi delle nostre donne.
Per liberare completamente il corpo, Virginia, scioglie il fiocco che lei aveva fatto per tener su lo slip del costume, lasciandolo cadere sul pavimento accanto a noi.
Ore è completamente nuda, il che non dispiace per nulla a Giuseppe che accoppiandosi con la moglie non distoglie gli occhi da lei.
Elena e Virginia si lanciano qualche sguardo complice e sorridono.
Giuseppe si alza e mette Elena inginocchiata sulla sedia sdraio. Lui ora la prende da dietro.
Mia moglie guarda quella sorta di film a luci rosse, scene che non la lasciano indifferente.
Giuseppe irrompe nella figa della moglie che fa una smorfia di piacere. I suoi seni, ancora prigionieri del suo bikini, oscillano al ritmo della scopata di Giuseppe.
Sono entrambi belli in questa posizione, carini da guardare.
Virginia si alza, mi sorride, poi dice: “Dai, piccolo, sta a te lavorare ora.”
Si sdraia sul lettino, guardandomi intensamente.
Quindi, mi tolgo totalmente il costume da bagno per mettermi a mio agio. Sento lo sguardo di Elena su di me. Mi prendo del tempo per lasciarla guardare.
Poi mi adagio tra le cosce di mia moglie che ha sollevato e, allargato le gambe per facilitare il mio accesso, metto il mio glande sulla sua vagina e spingo per entrare in lei.
Lei urla di piacere: “Aaaaaaaaahhhhhhhhhhh!”
Iniziamo a scopare nella posizione del missionario accanto ai nostri amici che, allo stesso tempo, stanno scopando alla pecorina.
Lo sguardo di Giuseppe è sempre su mia moglie, proprio come il mio su la sua.
A questo punto sentiamo Elena dire: “Oh sì tesoro, mi sto divertendo, continua, continua ….”
Giuseppe la sta scopando alla grande alla pecorina.
Quindi Elena porge la mano verso Virginia, sorridendo, la quale accetta il contatto allungando la sua.
Elena, dopo averla affetta, la stringe con forza mentre raggiunge l'orgasmo.
“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! Sii!! Sii!” Possiamo sentirla gridare.
Allo stesso tempo, Giuseppe stringe le labbra e anche lui fa un gemito di piacere mentre, godendo, scarica tutto il suo sperma dentro sua moglie.
Entrambi erano al settimo cielo.
Cosa che non è diverso per noi, infatti sento la figa di Virginia che si contrae dal piacere, gli occhi chiusi, la bocca aperta, grida: “Aaaaaaaaahhhhhhhhhh!” Anche lei è arrivata a godere sotto la forza del mio cazzo.
La guardo godere, proprio come Elena e Giuseppe che si abbracciano.
Dopo diversi lunghi secondi di estasi, Virginia riapre gli occhi e sorride.
Mi spinge un po' a tirarmi fuori da lei il mio pene. Distesa sulla sdraio, inizia a masturbarmi sorridendo, mi dice: “Baby, ora è il tuo turno.”
Mi crogiolo nella sua mano mentre accarezzo i suoi piccoli seni.
La sua mano è attaccata al mio sesso. Bastano pochi secondi per farmi venire. Lo sperma esce dal mio pene e innaffiando la sua pancia.
Mi sorride mentre le ultime gocce le colano sulla mano e sull'avambraccio.
Restiamo alcuni momenti così, tutti e quattro, non sapendo cosa dire.
Poi Elena, prendendo l’iniziativa, disse: “Farò una doccia prima di tornare in piscina.”
Ridemmo tutti e quattro e, seguimmo Elena, tutti nudi, verso le docce.
Continua …….
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7 years ago
Al2016,
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Sul lungotevere
Sul Lungotevere
Era mezzanotte o poco più. Stavo percorrendo il Lungotevere direzione da S. Paolo verso il Flaminio. Ero giunto nei pressi di Castel S. Angelo e sentivo il bisogno di urinare. Mi ricordai che lì, dopo il ponte di Castel S. Angelo c’era un vespasiano. Rallentai, mi accostai sulla destra e posteggiai. Scesi ed attraversai la strada, poiché il vespasiano si trovava in prossimità del parapetto che dava sul Tevere.
Dovetti fare qualche decina di metri nella direzione in cui stavo andando e… eccolo lì. C’era un tizio che bighellonava nei pressi ma, iniziando ad avere una vera urgenza di urinare mi avvicinai e vidi che il primo box (il vespasiano era fatto ad otto, con due box con le aperture verso il Tevere era occupato da un tizio che stava mostrando di masturbarsi con piacere, il secondo… era libero, ed era anche quello che rimaneva meglio nel cono d’ombra rispetto alle macchine che arrivavano da Sud. Vi entrai e mi affrettai a scaricare la vescica. Il tizio dell’altro box venne a vedere meglio chi fossi e, vedendo che stavo ancora pisciando, si avvicinò e mi posò una mano sul culo. A quel punto le cose erano due: o lo scacciavo in malo modo o… ci stavo a farmi accarezzare. Essendo bsex la cosa non mi dispiaceva per niente. Tra l’altro, venendo da una partita tra amici, giocata all’Eur, ero in tuta e questo facilitò il tizio che, accortosi del mio abbigliamento, risalì un attimo sino alla cintura e, verificato che era effettivamente il pantalone di una tuta, infilò la mano nell’elastico e, facendo scendere un po’ il pantalone, iniziò a massaggiarmi le chiappe a piena mano. Nel frattempo il tizio, che all’inizio si aggirava nei pressi, si era avvicinato e allungando una mano e prendendomi per la spalla mi aveva fatto ruotare di 90° e tirato verso l’ingresso del box. In questo modo ero completamente rivolto, con le spalle, verso il tizio che mi stava massaggiando il culo e che, in tal modo, si trovò avvantaggiato nel cercare di penetrarmi tra le chiappe e stimolarmi lo sfintere, riuscendo ad inserirvi due dita. Colui che mi aveva fatto ruotare si impossessò di uno dei miei capezzoli, torturandomelo. Ero tutto un brivido, vuoi per la situazione a rischio che scatenava l’adrenalina, vuoi per le sensazioni che mi stavano dando. Entro qualche minuto sentì quello che mi stava inculando con le dita smettere di masturbarsi, calarmi i pantaloni, sputarsi sulla mano e bagnarmi il buco del culo e, subito dopo, puntarmi il suo uccello sul buco e spingere per penetrarmi. Mi resi il più morbido possibile e…. mi penetrò con una certa facilità. Respirai a fondo, mossi un po’ il culo per assestarlo meglio e…. lasciai che iniziasse ad incularmi. Prese un ritmo lento, gustando ogni cm. del suo possesso. Ero in sollucchero !
Godevo da pazzi a sentirmi inculare in quel modo. L’altro, nel frattempo, aveva smesso di torturarmi il capezzolo, che ormai era super sensibile, ed aveva iniziato a masturbarmi al ritmo dell’inculata. Allungai la mano all’indietro per prendere in mano il suo e contraccambiare la masturbazione, cosa che gradì molto.
Fui il primo a godere, schizzando sulla parete del vespasiano. Quello che mi inculava sembrava in grado di trattenersi a lungo. Cercai di stimolarlo contraendo lo sfintere e dandogli la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo. Gradì molto, ma ciò non lo portò a cambiare il ritmo né ad accelerare il suo godimento. Era una super inculata. Me la stavo veramente gustando ed ero tutto un brivido. Quello che stavo masturbando iniziò a godere mentre aveva ripreso a torturarmi i capezzoli. Ma colui che mi stava inculando con il suo ritmo mi stava distruggendo ! Riusciva a controllare il suo piacere ma ciò mi stava creando grossi problemi di equilibrio e di resistenza sulle gambe, semi piegate per dargli miglior angolo per l’inculata. Erano già più di venti minuti che mi stava inculando e… andò avanti ancora per una decina di minuti. Ma ogni cosa ha un inizio ed una fine e finalmente cedette ed iniziò a scaricarmi nel culo un torrente di sborra, facendomi nuovamente godere. E in un attimo il suo uccello si ridusse e scivolò fuori dal mio culo. Riuscì, così, a rialzarmi e stendere un po’ la schiena, stanza per la posizione, ma colui che avevo masturbato e che era ancora lì, presente, mi rigirò e mi baciò in bocca, in modo lascivo, lussurioso. Il bacio, per me, è da sempre motivo di grossa eccitazione. Gli concessi molto goduriosamente la mia bocca, contraccambiando in toto il suo bacio, ritrovando una erezione di cui il tizio si accorse e pertanto smise di baciarmi, si inchinò e me lo prese in bocca iniziando a farmi un pompino favoloso.
Quello che mi aveva inculato, vedendo la posizione di colui che mi spompinava, gli posò le mani sul culo e gli abbassò i pantaloni iniziando a palparglielo in maniera possessiva, allargandogli le chiappe e cercando di violargli lo sfintere. Mi accorsi che glielo aveva infilato nel culo da come strinse la bocca sul mio cazzo. Rimase per un momento immobile… poi riprese a succhiarmelo. Gli presi la testa tra le mani per trattenerlo e cercai di controllarmi per dare al sodomizzatore tutto il tempo di godersi l’inculata. Prendemmo lo stesso ritmo. Fu così che, dopo un po’, godemmo insieme riempiendo il tizio in bocca ed in culo., una esplosione di sborra.
Ripreso fiato… mi riassettai e me ne andai salutandoli. Che bella serata !!
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7 years ago
admin, 75
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Brezza marina
Quella che ti sa regalare la brezza marina è una piacevole sensazione e quel giorno di un assolato agosto leggera soffiava dal mare verso la spiaggia. Sembrava un giorno come tanti, sole, mare, relax, insomma, tutto come sempre. Percorso il sentiero che precedeva il paradiso, mi accorsi che, nonostante fosse ancora mattino presto, c'era già un bel pò di gente; il mare era fantastico così come il sole, intento a baciare quei corpi vestiti solamente dei loro colori mentre quella leggerissima brezza dolcemente li accarezzava. Liberatomi finalmente del costume mi sdraiai, ci misi poco a chiudere gli occhi, la notte a lavoro e il viaggio mi avevano un pò frastornato. Ma purtroppo la quiete durò poco, una voce interruppe bruscamente il mio sonno.. sentii chiamarmi una, due, tre volte, mi voltai e la sagoma di Simone, un amico di vecchia data, mi si parò davanti.. Simo, più a destra, ecco, bravo. così va bene.. aprire gli occhi e accecarmi non sarebbe stato proprio il massimo. Ci salutiamo e si comincia a parlare del più e del meno. Nel frattempo, però, avevo bisogno di mettermi gli occhiali da sole.. troppo chiari i miei occhi per resistere ai suoi raggi.. quel sole che, col passare del tempo, si faceva sempre più intenso.. il caldo cominciava a farsi strada e con esso anche la temperatura della spiaggia, lievitata da qualche lei di coppia veramente interessante a cui lanciavo, di tanto in tanto, qualche occhiatina nei momenti in cui Simone era intento a fare altro, come lanciare qualche pietra in mare oppure rovistare nel suo marsupio alla nevrotica ricerca di qualche mini accendino che tanto amava collezionare. Mi ripeteva spesso, se scopassi tanto quanto fumo sarei l'uomo più felice di questo mondo. Ci salutammo promettendoci che una sera saremmo andati a bere qualcosa insieme; lo seguii con lo sguardo mentre andava via, mi accorsi che non era solo, con lui c'erano altre 2 persone che non conoscevo e, nonostante il suo invito ad unirmi a loro, preferii restarmene da solo, quel giorno mi andava così. Intanto, si era fatta già metà mattinata e un bel bagno era quello di cui avevo bisogno, anche per svegliarmi un po'.. l'acqua era bellissima e cristallina, un tuffo e di ritorno in spiaggia a lasciarmi asciugare dal sole; così pensavo io ma il movimento, a mio dire sospetto di una coppia, che avevo già notato appena arrivato in spiaggia, stravolse i miei piani. Niente da dire, gran bel stravolgimento; li seguo con la coda dell'occhio e vedo che s'incamminano verso la scogliera.. lui al collo portava una macchina fotografica, lei aveva addosso solamente un pareo che portava con eleganza, nonostante ai suoi piedi non ci fossero nè scarpe nè tacchi vertiginosi ma solamente un normale paio d'infradito. Aspetto qualche attimo, il tempo di saperli già dall'altra parte della scogliera e m'incammino anch'io verso quei grandi massi.. arrivato fino in fondo oltrepasso una grande siepe, mi arresto all'improvviso e mi ci nascondo dietro.. faccio per scorgermi quanto basta ed eccomi li, nel bel mezzo di un book fotografico, dove lei giocava col pareo, in pose sensuali ed ammiccanti, mentre il suo uomo era intento a non perdersi un solo attimo di quei momenti. Toh, eccolo lì, spettatore fortunato di un film che da sempre mi ero immaginato.. quel giorno, quella mattina di un ferragosto ormai alle porte, si stava avverando un mio sogno. Toccai la siepe, chiusi e riaprii gli occhi e realizzai che ero proprio io e, soprattutto, che mi trovavo a vivere quell'esperienza che tante volte mi ero immaginato nella mia testa. Qualche altro scatto e poi via verso quella galleria abbandonata.. appena un cenno istintivo di saluto e l'emozione che dentro di me sentivo farsi sempre più forte. Abbracciati e sorridenti, mano nella mano, s'incamminano verso l'uscita della galleria mentre io li seguo a debita distanza.. ma non vanno via, chissa', forse la voglia di qualche altro scatto, pensai, avrà preso, nel frattempo, il sopravvento; ed eccola li, a mostrare tutta la sua grazia e tutta la sua femminilità al marito fotografo e a me, spettatore fortunato. Di spalle e con le mani appoggiate alla ringhiera la sua bellezza volteggiava nell'aria, quel suo profumo e il suo visino da birbante mi avevano stregato.. l'emozione provata dalla siepe si era fatta più grande e sentivo crescermi dentro l'adrenalina.. un balbettante mio "posso avvicinarmi?", quindi un cenno con la testa di lei ed eccomi li, al suo fianco. Devo ammettere che da vicino era ancora più bella, con quel suo seno favoloso e quella sua pelle finemente abbronzata.. le diedi un bacio sotto l'orecchio e il suo profumo continuava a farmi impazzire; dolcemente le accarezzai il seno fino a baciarlo, mentre notavo che suo marito per un attimo si era arrestato, ben felice di contemplare la sua meravigliosa donna. E che donna.. afferrò il mio membro e si chinò mettendosi in posa, non poteva mancare uno scatto del genere.. felice il suo lui e felicissimo io.. uno, due e poi ancora un altro.. "brava così, non muoverti.. ferma così.. bravissima"; poi fui io ad inginocchiarmi verso il suo piacere mentre le sue mani afferravano i miei capelli.. "ancora un altro scatto, ferma così".. Si voltò, regalandomi il suo culo; ero eccitatissimo, il mio membro era sempre più duro.. le toccai le sue fantastiche natiche fino ad aprirgliele per poi avvicinarci prima la bocca e poi la lingua.. aveva un buon odore, si chinò leggermente appoggiandosi al cancello. Ti piace? Da morire le risposi.. continuai a leccarglielo, i suoi gemiti di piacere mi mandavano fuori di testa. All'improvviso mi fermo', adesso tocca a me! E la vidi lentamente avvicinarsi al mio piacere.. che bocca favolosa che aveva, cominciò a prenderselo in bocca, ci sapeva fare, eccome se ci sapeva fare, prima con le mani e poi senza continuava nel suo gioco, mentre ero io adesso ad accarezzare i suoi capelli biondi. Ogni tanto mi guardava con quei suoi occhi belli e blu, quando invece li richiudeva potevo ammirarne il suo viso intento a spompinarmi con passione ed energia alternate a qualche momento di dolcezza. Di tanto in tanto sentivo una voce che mi ricordava di non essere soli io e lei in quel momento; era il suo uomo che molto eccitato ci guardava estasiato. Intanto il mio piacere saliva sempre di più.. daiii che vengo.. sì mi disse, lo voglio tutto in bocca; non finì di pronunciare quelle poche parole che copiosamente le inondai la sua bellissima ed accogliente bocca. Speravo che fossero attimi senza fine quelli che stavo vivendo ma alla vista del pareo che aveva, nel frattempo, raccolto da terra, mi accorsi che il mio viaggio stava volgendo al termine.. "ci sono i bimbi in spiaggia ad aspettarci".. in quel momento, lo ammetto, ho maledetto l'apertura della scuola a settembre, anticiparla ai primi di agosto, no eh?! Ci fu un saluto e uno scambio di sorrisi; rimasi lì, fermo per un pò, mentre uno stridente frinire delle cicale accompagnava i miei pensieri che andavano ad infrangersi nella bellezza di quella piacevole brezza marina.
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7 years ago
incercadiemozioni,
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Anaizit, laragazza della chat
Era una sera come tante altre, girovagavo per la chat senza riuscire ad aprire una conversazione con nessuno…quando “Anaizit” rispose al mio messaggio!
Dopo le presentazioni di rito, iniziamo a discute del più e del meno, quando le chiedo da quale città della sicilia scrivesse…lei rispose “sono di catania!” e pensai: ecco dopo tanto tempo riesco a trovare una ragazza con la quale si riesce a discutere e dove stà?! A 200km da me!
Ma comunque non mi lascio demoralizzare dai km e continuiamo a chattare, lei ragazza di 28 anni sposata senza figli, la discussione è molto varia…dall’attualità alla politica ai gusti personali e finalmente al sesso!
Ci raccontiamo gusti esperienze e preferenze sessuali, lei mi racconta che non è mai stata fedele al suo attuale marito intrattenendo incontri a luci rosse con il suo migliore amico nonché testimone di nozze, ma che interruppe questi incontri in quanto si stava innamorando e preferì fermarsi li!
Ad ogni modo, le nostre conversazioni continuarono a susseguirsi nei giorni e mesi seguenti instaurando un bel rapporto confidenziale al punto che ci siamo confidati cose che mai a nessuno avremmo detto! Lei mi disse pure che il marito non la baciava e non le laccava la figa!
Nei mesi di conoscenza non mancarono foto intime e video di masturbazioni di entrambi e sopratutto videochiamate hot su skype Decisi che si doveva passare dal virtuale al reale…lei fu d’accordo e decidemmo di incontrarci a metà strada, ovvero ad Enna!
Fissammo il giorno ed, arrivò!
La andai a prendere alla fermata del bus e finalmente la vidi in carne d ossa!
“Anaizit” è una ragazza alta circa 1.65, corporature nella norma, una 3° scarsetta di seno ma credetemi un culetto tondo da fare paura!
Ci salutammo con un bacio sulla guancia, salimmo in macchina e ci spostammo sul lago di Pergusa, li entrammo in un parco e ci sedemmo su di una panchina di fronte il lago.
Eravamo impacciati, ma passati pochi minuti iniziammo a parlare del più e del meno…trascorsa un’oretta per metterci a nostro aggio si passa ai discorsi hot e di li a poco la mia erezione si fece evidente in quanto, strategicamente misi un pantalone di tuta, lei la notò, io le passai un braccio attorno al collo e tirandola verso la mia bocca iniziai a baciarla portandole la mano sopra il mio pacco gonfio di desiderio di possederla!
Dopo pochi minuti bi bacio salivoso e strizzatine di tette il pacco mi stava esplodendo….era indispensabile dare una svolta a quella situazione!
Le dissi devo andare in bagno a fare la pipì, i servizi sono da quella parte andiamo….ci incamminammo e mentre ci si avviava verso alla toilette non facevo che altro che toccarle strizzarle il culo (cosa che per altro io adoro); Arrivati ai servizi ci dividemmo perché anche lei aveva bisogno di andare, entrato in bagno e tirato fuori il cazzo duro come il marmo, ebbi notevoli difficoltà ad urinare tanto che standoci più del dovuto sentii bussare alla porta: occupato risposi! Sono “Anaizit” tutto ok?! Si risposi, sgrullando il cazzo durissimo che non faceva cenno di volersi sgonfiare.
Presi la palla al balzo…aprii la porta e la tirai dentro e chiudendo la porta e la sbattei contro iniziando a cacciare la mia lingua dentro la sua bocca e toccandole i seni ed appoggiando il mio durissimo desiderio di lei poco sopra l’ombelico, essendo lei alta 1.60 ed io 1.80, lei inizia e a dimenarsi come se fosse posseduta e cerca il mio cazzo con le mai.
Io la fermai, mi fermai di baciarla e di esplorare il suo corpo con le mai.
La fissai e senza dirle una parola le sbottonai i jeans e tirando giù in un solo colpo anche gli slip…mi si presentò uno spettacolo paradisiaco….gli slip erano praticamente fradici di umori vaginali e la fica totalmente depilata grondante di lussuria, mi inginocchiai e lei capendo i miei intenti si distaccò leggermente dalla porta, divaricò le gambe ed inarcò leggermente la schiena in modo da offrirmi una eccellente posizione per leccarle la fica….mi ci fiondai subito….quanto la desideravo quella fica, vista fin ora solo attraverso foto e video, e finalmente era mia!
Ma bastarono poche passate di lingua a farla venire emettendo mugolii di piacere!
Ritornata in se disse: è ora che ricambi il favore, e le posizioni si invertirono!
Si inginocchiò davanti a me che appoggiato alla porta le puntavo il cazzo turgido e gonfio dritto in faccia, lo prese in mano e con una coordinazione mano-bocca eccezionale, dapprima lo scappellò e poi lo fece sparire tutto dentro la bocca iniziando un "suegiù" divino!
Mai nessuna mi aveva fatto una pompa del genere, aveva una coordinazione assurda tra mano e bocca, quando affondava prima lo scappellava con la mano e poi affondava di gola, e quando si tirava indietro sentivo la sua gola scivolare via lasciando posto alla sua mano intrisa di saliva…che goduria….non potevo più resistere dove possederla!
La allontanai, presi un preservativo dalla tasca, lo srotolai sull’asta, e la misi a pecora facendole appoggiare le mani sulla porta, e la penetrai…era bagnatissima ed il membro si face strada facilmente dentro di lei.
Iniziai fin da subito a affondare colpi secchi e potenti…lei gemeva di piacere e mentre con una mano le strizzavo la 3° scarsa con l’altre le smanettavo il clitoride gonfio e turgido di piacere, la feci godere mentre la possedevo!
Dopo pochi minuti che la trapanavo ero al limite non potevo resiste più…avevo necessità di esplodere, le sfilai l’asta dalla fica grondante e nel frattempo sfilandomi il condom le dissi: inginocchiati davanti al mio cazzo e guardami godere…detto..fatto!
Diedi forse 1 o 2 scappellate alla mazza e le esplosi in faccia inondandole il viso con il mio sperma!
Ci ricomponemmo e ripulimmo ed uscimmo dal bagno, le poche ore che rimasero da trascorre insieme passarono parlando del più e de meno.
Poi la riaccompagnai a prendere il bus e salutandoci ci dicemmo….dobbiamo rivederci…..ma questa è un’altra storia.
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7 years ago
admin, 75
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L’idea ….. particolare di virginia (seconda parte)
Sin dalla mattina di sabato, dopo una nottata tranquilla, trapelava nell’aria una certa tensione.
Già dalla colazione, Virginia, sembrava che volesse farsi perdonare, in anticipo, per qualcosa che avrebbe fatto solo nel tardo pomeriggio.
Sicuramente emergeva in lei una certa sensazione di disagio nei miei confronti.
Atteggiamento messo in atto per tutta la mattinata e per l’intero pomeriggio. Fino, quasi, all’ora dell’appuntamento.
Avendo capito il perché di tale comportamento, la rassicurai, dicendogli: “Virginia, non essere né ansiosa né preoccupata per me, va tutto bene, in fondo se vedi che le cose non vanno per il verso giusto o che la situazione non ti piace o non piace a me, basta dire di no e fermare tutto. Siamo a casa nostra, anche per questo devi sentirti tranquilla, qui comandi tu.”
Lei, facendo un gran sospiro, rispose: “Hai proprio ragione, sono tesa come le corde di un violino. Troppo agitata, soprattutto per te. In fondo io sono l’artefice di tutto ciò, l’unica responsabile e se le cose non vanno bene ….”
Te lo ripeto, dissi: “Non preoccuparti, basta parlare o solo darci uno sguardo e se non ti va, o se ti senti a disagio, si blocca tutto, ok? …. Ora rilassati, fatti un bel bagno caldo tonificante e preparati per la serata.”
Virginia per l’occasione aveva comprato un bel completino, molto sexy, reggiseno e tanga in pizzo nero, accoppiandolo ad una vestaglia di seta nera. Aveva voluto presentarsi così agli ospiti, senza abiti, senza l’ipocrita falsità della scena dei vestiti. Lo aveva anche detto a Johnny e Federico di non aspettarsi preamboli di discussione in salotto o di caffe o altro. Essendo lei sempre molto risoluta, puntava sempre all’obiettivo.
A quel punto si erano fatte le 19, Virginia era pronta e sedeva sul divano in vestaglia. Io, vestito normalmente, sorseggiavo un bicchiere di vino bianco seduto accanto a lei.
Sentimmo, con un sussulto, il suono del campanello di casa. Ci aspettavamo l’evento ma ci raggiunse quasi inaspettato.
Guardai Virginia e le chiesi: “Vuoi andare tu, o vuoi che vada io ad aprire?”
Lei rispose, con un filo di voce: “No, vai tu, sono troppo agitata e mi batte forte il cuore.”
Le dissi: “Ok.” e mi allontanai per andare alla porta di casa.
In qui momenti mi risuonavano nella mente le parole di Virginia: “Caro, per favore lascia che succeda, entrambi sappiamo di cosa si tratta, per favore lasciami avere questa esperienza, lasciami scopare con loro due, ti prego, io ti amo e ti amerò sempre!"
Quelle parole di Virginia per me erano state (e lo sono ancora) pura lussuria e senza pensarci, dopo averli fatti entrare, condussi i due amici nel salotto di casa dove ci attendeva Virginia.
I due sembravano aver già vissuto quella situazione, in pratica sapevano quello che sarebbe successo da lì a poco e sorrisero fiduciosi e si avvicinarono decisi verso Virginia. Lei si alzò dal divano e venne in contro a loro.
Io pensavo: “Wow, che spettacolo, due ragazzi di bell'aspetto e la mia Virginia, sono così belli che non sembra reale”.
Mi sono fermato un po' in disparte per guardare il tutto. Il mio cuore pulsava e ho notato come il mio pene stava già rizzandosi.
Entrambi, senza preamboli, come avevamo concordato nelle lunghe discussioni in chat e Skype, si sono avvicinati a Virginia e hanno iniziato subito a toccarle le tette e il culo. Tutto il suo corpo è stato sondato da quattro forti mani.
Virginia chiuse gli occhi e si lasciò andare. Potevo sentire un gemito sommesso che le usciva dalla bocca.
Johnny, gli levò la vestaglia di seta nera, e il reggiseno, e si concentrò con un massaggio sui capezzoli di Virginia.
Virginia mise le mani attorno alla testa di Federico, la avvicinò alla sua e lo baciò intensamente.
Io, molto eccitato, ma al contempo, molto impaurito, a quella visione, mi sono chiesto: "cosa sta succedendo qui, cosa stiamo facendo, amo così tanto la mia Virginia da concedergli questo! È giusto quello che stiamo facendo? "
La risposta è stata immediata, è bastato toccare il mio cazzo. Era così duro, che non ne potevo più, dopo averlo tirato fuori dai pantaloni, ho iniziato a masturbarmi.
Johnny se ne accorse e sorrise. Anche Virginia mi guardò e sorridendo annuì.
Johnny si tolse la camicia mentre Federico apriva la cintura e sbottonava i pantaloni.
Virginia a quel punto disse a tutti noi: “perché non andiamo di là, nella stanza da letto, staremo tutti più comodi.”
Arrivai nella stanza per primo, indicando a Johnny e Federico la strada. Quindi, mi sedetti sul letto per guardare loro.
Virginia, raggiungendoci nella stanza, sembrava pienamente convinta e capace di gestire la situazione.
Baciava entrambi toccandosi le sue tette calde. I suoi capezzoli erano ora molto duri.
Federico si tirò giù i pantaloni e allo stesso tempo, la mia dolce piccola Virginia, cadde in ginocchio ai suoi piedi.
Non potevo credere ai miei occhi. Ora il cazzo circonciso di Federico era diventato veramente grosso e duro.
Senza pensarci troppo, Virginia aprì la bocca e iniziò a succhiarlo e leccarlo. Con la sua mano era intenta, inoltre, a massaggiare le palle. Dopo un poco, lo tiro fuori dalla bocca, per massaggiava il prepuzio con entrambe le mani. Cominciò a coccolare con la lingua il glande, era completamente fuori di testa. Non avevo mai visto Virginia così prima d’ora.
Federico, dimostrando di gradire molto l’opera di Virginia, gemette. Si tolse anche la maglietta e le scarpe e rimase completamente nudo. Il suo corpo era armonioso e muscoloso.
Anche Johnny ha iniziato a spogliarsi. Virginia si gustava, leccandolo e succhiandolo, lo scroto di Federico, mentre Johnny tirava giù i suoi boxer, tutti guardammo il suo cazzo. Ragguardevolmente più lungo di quello di Federico. La venatura del pene erano davvero incredibili. Erano così evidenti come se stesse facendo esercizi di forza con il suo membro.
Virginia non ci pensò a lungo. Lasciando quello di Federico, ha immediatamente iniziato a succhiare il cazzo nero di Johnny. Gemeva per la pura lussuria, anche se non la toccavano nemmeno.
Ora i due cazzi erano tesi e duri, leccati e succhiati entrambi da Virginia. Si sentiva un suono schioccante mentre rilasciava il cazzo di Johnny dalla sua bocca e prendeva quello di Federico. Lo stesso al contrario. Lei gemeva mentre veniva afferrata e palpeggiata dalle quattro mani dei nostri amici.
Ad un certo punto, Federico, guardandomi, l'afferrò per i capelli e premette il suo viso verso di me. La spinse sempre di più nella mia direzione finché lei non arrivò con la sua bocca all’altezza della mia. Lei a quel punto, comprendendo le intenzioni di Federico, mi baciò.
Sentii un sapore molto intenso e particolare. Una miscela della sua saliva di Virginia e il sapore dei due grossi cazzi che prima aveva succhiato.
Nel frattempo, tutti i miei dubbi erano spariti, la conferma era data dalla possente erezione del mio pene.
"Guardalo Virginia, ehi, a Luca piace!" disse Johnny sedendosi sul letto.
Non mi importava nulla ora, i miei pensieri si erano dissolti. Di nuovo, ho spinto la mia lingua nella bocca di Virginia. Mi resi conto di come sorrideva e gemeva con lussuria e dissi in risposta a Johnny "Si amico, è fico. Virginia! Ti amo!".
Virginia si sedette inginocchiata sul letto. Il pene di Johnny era proprio di fronte al suo viso. Ancora una volta, prese il suo cazzo in bocca e si lanciò in un andare su e giù selvaggio.
Che spettacolo!
Il culo si sollevò in modo che io e Federico avessimo una visione perfetta della sua fica esposta e arrapata e totalmente rasata, e del suo buco del culo anch’esso rasato.
Mai prima d'ora avevo visto la figa di Virginia così bagnata, la sua secrezione addirittura colava con tante piccole gocce.
Federico si avvicinò e si sistemò in ginocchio proprio dietro di lei, appoggiando il glande sulla fica umida di Virginia e, lentamente, lo infilò dentro. Virginia si fermò e gemette rumorosamente. Centimetro per centimetro Federico spinse il suo cazzo più avanti nel buco.
Johnny aveva ora premuto la testa di Virginia contro la sua minchia, ed è per questo che si sentivano solo dei sommessi gemiti soffocati. Lei non riusciva a gestire le dimensioni del pene, ma fece uno sforzo.
Dopo che Federico ebbe affondato il suo cazzo dentro di lei per diverso tempo, il gemito di Virginia si fece più forte e improvvisamente iniziò a godere come una matta.
Virginia, liberandosi dal cazzo di Johnny dalla bocca, gridò violentemente per l’orgasmo raggiunto.
In quel preciso momento, dalla emozione suscitata dalla sonora goduria di Virginia, sono venuto anche io, facendo cadere alcune gocce del mio sperma sul pavimento.
I ragazzi nel sentire i geniti di Virginia e nel vedere la mia reazione, scoppiarono a ridere. Erano anche loro in estasi.
Ho visto Federico spingere energicamente, di nuovo, il cazzo dentro Virginia, la sua galoppata continuava ritmicamente. Tirandolo, ogni tanto, interamente fuori, sulla sua asta ora era chiaramente visibile il muco della fica. Anche le sue palle, quasi penetrate dentro, erano piene di muco.
Johnny si alzò. Ora voleva scopare Virginia da dietro. Federico, a quel punto, tirando fuori il cazzo, lasciò Virginia all’amico.
Una figa completamente aperta si manifestò davanti ai miei occhi. Non ho potuto resistere e ho dovuto alzarmi e leccare quella meraviglia. Virginia non aveva mai assaggiato così bene la mia lingua. La mia faccia era completamente bagnata dagli umori. Virginia gemette e si contorse al minimo tocco del suo clitoride.
All'improvviso, notai la verga di Johnny accanto alla mia faccia. Lui mi guardò, e, senza dire nulla, improvvisamente, mi prese per i capelli e mi ficcò il suo cazzo in bocca.
Strana sensazione che però non mi diete fastidio, anzi, assecondandolo, cercai di infilare il suo caldo pistone più a fondo nella mia bocca.
A Johnny la cosa piacque, lasciandomi fare, disse: “Hai visto che anche tu sei bravo a succhiare, non solo Virginia.”
Virginia, sentendo queste parole, ha afferrato il pene di Federico succhiandolo voracemente.
Dopo un poco, Johnny guardando Virginia, fu attirato dalla posizione che aveva assunto, quindi tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e di girò verso di lei. Mi sedetti di nuovo sul bordo del letto per guardare la scena.
Johnny era proprio dietro a Virginia, lei era ancora con il cazzo in bocca di Federico.
Johnny la sollevò per i fianchi e avvicino il suo lungo pene verso il suo culo. Sentii Virginia lamentarsi, gemendo e ansimando, con un respiro sincopato.
Dissi a Virginia: "Cosa ti sta succedendo?!"
Lei non rispose, ma dalla espressione del suo volto, non sembrava nulla di negativo, anzi …
Ho pensato guardando Johnny “Quel mascalzone ha davvero messo il suo enorme pene nel culo di Virginia?”
Si, Johnny aveva infilato il suo mostruoso cazzo nel suo buco stretto. All'improvviso l'urlo di Virginia fu più intenso. Una miscela di dolore e lussuria attraversò il suo corpo.
Johnny spinse il suo cazzo nero rasato sempre più nel suo buco del culo. Fino a quando non è stato completamente riposto in esso. I suoi testicoli ora toccavano la fica di Virginia.
Virginia ha cominciato a vibrare di nuovo sotto i colpi di Johnny, scatenandosi in un gemito di godimento che non lasciava dubbi.
Gli chiesi: “Sei venuta di nuovo?”
Lei mi guardò senza rispondere. Aveva le lacrime agli occhi, ma sembrava enormemente felice.
Johnny continuava a pompare nel buco del culo di Virginia. Ancora e ancora, tirava fuori il suo cazzo completamente, lo metteva nella figa di Virginia, per poi, tirarlo fuori e spingerlo di nuovo nel suo buco del culo ora completamente allargato. Ogni volta che lo tirava fuori, il suo ano era sempre più visibilmente aperto.
Anche il mio cazzo era di nuovo duro.
Ho guardato verso Federico. Si era appena alzato in piedi e, subito dopo, inginocchiato davanti a Virginia.
Lentamente, Johnny iniziò a gemere più forte. Era arrivato il momento per lui?
A quel punto, i tre interruppero brevemente il loro sesso.
Federico si sdraiò sul letto di schiena. Fece segno a Virginia di salire su di lui. Virginia, afferrato il suo uccello, lo spinse dentro la sua fica ancora bagnata e gocciolante. Ora stava cavalcando su Federico.
Johnny, tornando di nuovo di dietro, spinse il suo cazzo dentro il buco del culo di Virginia.
Ora i suoi due buchi erano allargati fino all’inverosimile.
Dopo alcune spinte, Virginia è arrivata a godere con un enorme orgasmo. Vidi le sue unghie scavare nella pelle di Federico. Virginia gemeva e tremava come non mai.
Federico e Johnny, a quel punto, hanno aumentato il ritmo. Virginia li assecondava. Le loro palle si toccavano sbattendo tra di loro.
Ansimando e gridando dal piacere, i due sono venuti allo stesso tempo.
Sono venuti con forza nella mia dolce compagna.
Entrambi hanno pompato il loro sperma nella mia Virginia, una volta così timida e pudica.
Tirarono fuori il loro cazzo, ancora duro, dal culo e dalla figa di Virginia, lei era inondata di sperma, gli colava a tutte le parti.
Virginia si voltò, scese da Federico e si sdraiò sul letto, immobile e ansimante. Il seme dei due ragazzi le scorreva tra le gambe.
La seguii con attenzione, mi avvicinai e la baciai appassionatamente. Lei sollevò il bacino e mi strinse la testa con una mano. Sapevo cosa dovevo fare ora. Pieno di piacere ho leccato la sua figa. Una miscela di sapori, sensazioni e situazione estrema che mi ha fatto venire di nuovo.
Con la faccia imbrattata, ho baciato di nuovo Virginia e mi sono sdraiato accanto a lei.
Intanto Johnny e Federico erano spariti nel bagno. Dopo poco sono ritornati. Ci siamo seduti sul letto per parlare un po' dell’esperienza vissuta insieme, tutti eravamo molto soddisfatti, soprattutto Virginia che aveva avuto a disposizione tutto il necessario per soddisfare i suoi sogni più reconditi.
Dopo circa 30 minuti, Johnny e Federico, si sono rivestiti e sono andati via, non prima di prendere l’impegno di rivederci ancora.
Dopo che sono andati via, Virginia ed io ci siamo guardati e ci siamo abbracciati, eravamo ancora nudi e odonati degli umori di tutti. Ci siamo ripromessi che quell’incontro non avrebbe cambiato nulla nella nostra vita di coppia, ma che, sicuramente, andava rifatto.
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L’idea ….. particolare di virginia (prima parte)
L’altro giorno, a tarda sera, quando siamo andati a letto io e Virginia, ho notato nel suo volto una espressione del tutto inattesa, sembrava che sognasse a occhi aperti.
Le chiesi cosa stesse pensando in quel momento. Lei mi diede una risposta evasiva, asserendo che non pensava a nulla.
Risposta che non mi ha convinto, per cui ho insistito, precisando che poteva dirmi tutto, come al solito, senza nessun problema.
Ha esitato un po' e, poi, mi ha fatto capire che aveva appena pensato a come sarebbe stato tra di noi se avessimo fatto sesso insieme con un ragazzo di colore.
A quel punto gli chiesi: “Vuoi dirmi che non sono abbastanza per te? Forse l’idea di avere un cazzo nero tra le gambe ti è nata per via del film porno della sera prima?”
Lei rispose: “Sei bravo a letto ma ho, dà qualche tempo, questa idea che mi gira per la mente.”
Continua dicendo: “l’idea mi è venuta a causa di una cosa che mi è successa l’altro giorno mentre stavo camminando per il parco in una zona molto tranquilla ed isolata. Sono passata accanto a una siepe molto alta ed ho sentito un violento gemito. Non mi sono fermata e sono andata avanti, ma la curiosità era così grande che sono tornata indietro per capire chi e cosa fosse stato a generare quel gemito. Tra gli arbusti alti, allora, vidi cosa stava succedendo, una donna stava scopando con un ragazzone nero. Volevo allontanarmi, ma non lo feci. A quel punto, osservando di nascosto, ho visto tirare fuori dalla figa della donna l’enorme cazzo del ragazzo di colore, il quale, girando come un fuscello la donna, la impalava da dietro, credo nel buco del culo. I gemiti della donna diventarono veri e propri ululati di piacere, si vedeva e si sentiva che gli procurava un enorme piacere la sventola del ragazzo.”
Dopo qualche secondo di pausa, Virginia continua il racconto: “… Andai via, ma quella vista mi aveva così catturato e turbato positivamente che avrei avuto voglia di ritornare indietro. Appena arrivata a casa ho preso il vibratore e mi sono scatenata.”
A quel racconto, io risposi: “Cosa ti aspetti da me? Cosa vuoi che ti dica o che faccia dopo questo racconto.”
Lei: “Io dico solo che mi andrebbe di provare con un ragazzo di colore, ma solo se tu vuoi farlo e sei partecipe.”
Non era la prima volta che avevamo fantasticato con situazioni come quella che mi aveva raccontato Virginia. Sempre e solo fantasie mediate dall’uso di vibratori durante il nostro sesso.
Qualche volta era capitato di fare sesso assieme ad una coppia di amici. Ma in quanto amici veri, il tutto era passato senza lasciare nessun segno particolare. In fondo ci conoscevamo così bene da essere quasi “normale” scambiarci i partener e fare sesso insieme.
Quella sera però era tutto diverso, passò interamente discutendone senza fare sesso, restando d’accordo che il giorno dopo avremmo fatto una ricerca in rete sui siti specializzati per valutare meglio la cosa.
L’indomani mattina, Virginia si sedette davanti al computer prestissimo e, navigando tra moltissime inserzioni di uomini neri che si proponevano per le coppie, ne ha selezionato alcune e me le ha proposte.
Disse Virginia: “Spero che la cosa non ti turbi, lo so è un desiderio folle però, spero, che sia bello anche per te vedermi godere con un uomo nero dal cazzo enorme. In fondo è già successo che qualche altro mi fotta assieme a te, e la cosa ci è piaciuta molto.”
Poi si gira verso di me, mi prende la mano e la spinge tra le sue gambe. Posso sentire quanto è bagnata dopo aver solo visto delle foto, la sua eccitazione era quasi incredibile.
Non avevo mai visto così determinata Virginia, quindi che era assolutamente inutile oppormi a quella sua idea, conoscendola bene, l’avrebbe realizzata anche senza il mio consenso.
Lei, senza aggiungere altro, mi diede un bacio, io la abbracciai e, quindi, continuammo ad andare avanti nella ricerca.
Navigammo tra gli annunci e ne evidenziammo alcuni di singoli di colore. Quindi studiammo attentamente questi annunci un po' più in particolare.
Io chiesi a Virginia: “cosa pensi che sia importante per te individuare in questi uomini.”
Virginia: “dovrebbe avere un bell'aspetto, avere anche un lungo e grosso cazzo resistente, oltre ad essere molto serio e riservato. Non deve avere preclusione per la tua presenza.”
Cercammo ancora fino a trovare un annuncio in cui si descriveva un ragazzo nigeriano: “ho 28 anni, pratico molti sport, sono alto 190 ed il mio cazzo è 22x5, vivo a (in sostanza molto vicino a noi), ecc.”
Chiedo a Virginia: “Cosa ne pensi?”
Virginia mi guarda con gli occhi scintillanti e dice: “Sì, potrebbe piacermi, il suo aspetto fisico si adatta a quello che avevo immaginato di avere”.
Continua dopo qualche attimo: “Quindi, cosa ne pensi, scriviamo a lui e gli chiediamo altre foto e un incontro su Skype. Gli spiego meglio cosa intendiamo fare ed aspetto la sua risposta?”
Gli risposi di sì, anche se non ero molto convinto, e le dissi: “Se per te è ok, scrivigli un messaggio”.
Quasi immediatamente arrivò la risposta.
Il suo nome è Johnny, accettava positivamente tutte le nostre richieste dichiarando di aver avuto, in precedenza, esperienze del genere altre volte. Chiedeva più notizie su Virginia, soprattutto rispetto a cosa si aspettava da questa avventura e ci dava appuntamento sulla chat del sito.
Una volta fatto l’accesso alla chat, lascio la tastiera a Virginia e mi siedo accanto a lei.
Dopo un'iniziale imbarazzo ed esitazione, lei si sblocca, e chatta liberamente. Quando i due sono totalmente d'accordo su tutti punti, prendono un appuntamento per il prossimo fine settimana. Ci diamo anche un appuntamento su Skype per il giorno dopo. Quindi ci salutiamo.
Virginia è così eccitata che riesce a malapena a contenere sé stessa, lei mi prende tra le braccia, mi bacia e dice: “Tesoro, grazie per aver consentito di esaudire questa mia fantasia, vedrai sarà meraviglioso.”
Poi lei tira la mia mano verso il suo addome, e dice: “senti come sono bagnata, è successo adesso”.
Davvero lei era così bagnata che il suo umore usciva già fuori dalla figa. Potevo spingere, senza problemi, le mie dita dentro. Lei era così calda e vogliosa che, con un movimento delle mani sulla gonna per rimuoverla, mi invita esplicitamente a scopare.
Sono un po' confuso, non avevo mai visto Virginia così, sicuramente l’idea di venire scopata da un cazzo nero l’aveva stimolata.
Comunque, pensai, perché non approfittarne in fondo il mio attrezzo era già pronto, tirai giù i pantaloni e, dopo aver fatto distendere Virginia sul divano, lo infilai in profondità nella sua umida figa.
Dopo una lunga e aggressiva cavalcata, Virginia si girò per farlo alla pecorina, posizione che le piaceva particolarmente. Quindi, con quel movimento, mi mostrò il suo culo perfetto, io feci scorrere con cura le mani sulle sue curve. Mi fermai, per un attimo, a godermi quel momento e quella vista perfetta.
Lussurioso lasciai che la mia lingua vagasse per le sue chiappe. Mentre mi avvicinavo all'ano con la lingua (perfettamente rasato come lo teneva sempre Virginia), lei girò la sua faccia di colpo verso di me, e mi guardò con la passione dipinta negli occhi, le restituii lo sguardo e le dissi: “Se per te va bene, io continuerei, lentamente, a lubrificare il tuo culo.”
Lei, con un profondo sospiro rispose: “Si, mi piace molto … ma non ti dimenticare di masturbarmi il clitoride”.
Arrivato all'ano, l'ho leccato dolcemente ma intensamente. Ad un certo punto, notai la contrazione dei suoi muscoli anali, sapevo cosa voleva dire e cosa dovevo fare. Infatti, mentre allargavo con la mia lingua il suo ano, ho lentamente spinto una mano tra le sue gambe e accarezzato il clitoride. Dopo alcuni colpi, la senti genere e godere con una intensità tale che aveva raramente provato prima, almeno per quel che io mi ricordo.
Io mi stesi di schiena sul divano e strisciai tra le sue gambe. Mentre facevo questo movimento, lei abbassò il bacino e mi spinse in faccia la sua figa già bagnata. Felicissimo, la leccai intensamente. Ero così eccitato che non ci voleva molto prima che arrivassi. Infatti, è bastato la mano di Virginia, posta dietro la sua schiena, che mi masturbasse, ed io, con un sussulto di piacere, le spruzzai il mio sperma lungo la sua schiena.
Eravamo tutti e due esausti ma felici, Virginia si abbassò su di me, e con passionalità prese il mio cazzo, ancora pieno di sborra, in bocca. Lo succhiò così intensamente da tiragli fuori tutto il seme. Lo sentì rinvigorirsi così tanto da diventare duro di nuovo.
A quel punto non ebbi più dubbi, era la volta di inculare Virginia per bene. La stuzzicai di nuovo con la lingua tra il clitoride e il buco del culo e, dopo averla lubrificata abbondantemente, la presi da dietro con delicatezza.
La senti vibrare e genere sotto i miei colpi, senza pensarci su, anche con una certa violenza, la penetrai con il mio cazzo con un ritmo sempre più intenso.
Lei diceva: “Si, è così che ti voglio. Dai continua … continua, mettilo tutto dentro, sto arrivando di nuovo.” E con la mano stuzzicava vivacemente il suo clitoride.
Dopo alcuni minuti la sentì urlare dalla goduria, le vibrazioni e i sussulti del suo culo e della sua figa mi eccitarono così tanto che venni dentro di lei quasi all’unisono.
Eravamo veramente stanchi, ma, tutti e due, soddisfatti e piacevolmente rilassati.
Se tutto questo era nato solo dall’idea di avere tra di noi qualcuno, immaginavamo tutti e due, cosa sarebbe potuto accadere di più intenso con un cazzo reale in più tra di noi.
Nei giorni successivi, prima dell’incontro, Virginia chatto più volte con Johnny, e più volte ci incontrammo su Skype, entravamo sempre più in confidenza, a tal punto che lo stesso propose qualcosa di molto trasgressivo.
Parlando delle sue avventure, Johnny aveva citato alcune sue esperienze con coppie e un suo amico bianco, Federico. Anche lui dal pene ben messo e che aveva come caratteristica particolare di essere circonciso. Ne avevano parlato così tanto, nei minimi particolari, che Virginia era rimasta, prima, molto turbata, poi, confusa, ed in ultimo molto stimolata e catturata.
Quella idea gli ha frullato in mente per tutta la settimana, parlandone ripetutamente con me. Io non sapevo cosa dirle, più volte ho tentato di mettere sul piatto della bilancia i pro e i contro di tale situazione, ma lei non riusciva a staccare la mente da quella idea dicendomi: “Caro, per favore lascia che succeda, entrambi sappiamo di cosa si tratta, per favore lasciami avere questa esperienza, lasciami scopare con loro due, ti prego, io ti amo e ti amerò sempre!".
Non opposi più la mia volontà, raccomandando a Virginia di contattare Johnny per avere maggiori informazioni su Federico e, se fosse possibile di metterlo in contatto direttamente con noi per conoscerlo meglio.
Virginia acconsentì e si mise subito in contatto con Johnny.
L’appuntamento era rimasto inalterato come giorno ed orario, l’unica cosa che cambiava erano gli ospiti, sarebbero stati due invece che uno.
…….. Continua …….
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7 years ago
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Una esperienza .... travolgente
Per un po', dopo la prima mia esperienza bisex, non sapevo davvero quale fosse la mia sessualità.
Una sera, nel mio appartamento, mi sono trovato da solo (mia moglie era in viaggio per lavoro), con le mie domande e con le mie fantasie.
Come al solito, invece di stare a guardare la tv, mi sono connesso a un sito di chat, erano già le 18, volevo chattare, solo chattare.
Mi sono immerso, come al solito, in discussioni molto strane e spesso sconnesse quando, improvvisamente, un uomo di 55 anni, luigi (nome probabilmente inventato) mi ha contattato.
Dai discorsi intrapresi, sembrava più “normale” di quelli con cui avevo chattato fino a quel momento. Un uomo davvero simpatico, che riusciva a intraprendere discorsi molto affascinanti, aperto mentalmente e capace di discutere di tutto.
Dopo una buona mezz'ora di discussione, visto che vivevamo nella stessa città e molto vicini tra di noi, mi ha chiesto se avessi voglia di incontrarlo dal vivo, bere qualcosa insieme, e continuare a parlare.
Ammetto che ero un po' spaventato ma accettai lo stesso l’invito. Concordammo di vederci ad un Bar che conoscevamo tutti e due, molto vicino casa mia, quindi, fatto una doccia, mi sono vestito e sono uscito da casa.
Come concordato, vedo la macchina di Luigi posteggiata proprio davanti al Bar, ci presentiamo e, dopo, siamo entrati nel Bar per bere qualcosa e parlare un poco.
Sin dal primo approccio si è dimostrato un uomo dall’aspetto molto curato e carino, con un modo di fare molto tranquillo, per cui, tutti i miei timori e paure svaniscono, mi rassereno e tranquillizzo.
Dopo aver consumato l’ordinazione al Bar, Luigi mi invita a raggiugere la sua auto per continuare la nostra discussione a casa sua. Entrato nella sua auto, ci avviamo, come d’accordo. Arrivati siamo saliti nel suo appartamento, molto normale, in ordine, con un buon profumo.
Non noto nulla di speciale a parte, con mio grande stupore, un film gay, piuttosto esplicito, che andava sulla sua TV.
Lui nota che osservo il film e mi dice immediatamente:
"Se ti dà fastidio, posso spegnere la TV".
Gli dissi di no, d'altronde durante le discussioni online avevo parlato e fatto domande a lui soprattutto su quell'argomento. Quindi ci accomodammo su un ampio divano per chiacchierare, lui mi offre un drink che accetto molto volentieri.
La discussione è normale, lui fa di tutto per farmi sentire a mio agio.
"Cosa fai nella vita, da dove vieni, ecc."
All'improvviso inizia a parlare apertamente di sesso. Mi sento un po' a disagio, forse non mi sentivo ancora pronto ad affrontare quei discorsi, quindi ci tengo a precisare che ho poca esperienza e che la sodomia mi attrae molto ma che non so se potrei anche provare piacere.
Dopo queste mie parole, cominciò a cambiare un po' il suo comportamento, mostrandosi sempre più apertamente interessato. Mi manifesta il suo gradimento nei miei confronti ed afferma che avrebbe avuto molto piacere ad aiutarmi a svelare la mia vera natura sessuale.
Mi ritrovo improvvisamente rosso di vergogna ma molto interessato alla sua proposta. Il film porno gay era sempre in background e improvvisamente mi ha chiesto se la sua visione mi eccitava, ho confessato di sì.
I tanti drink e la situazione particolare mi avevano sbloccato, riuscivo ad essere più sincero rispetto ai miei veri sentimenti.
A quel punto lui disse:
"Senti penso che tu sia molto bello, ti piacerebbe vedere il mio uccello dal vivo invece di vederli in TV?"
Continua dicendo, con una voce rassicurante:
“Rispondi di si solo se l’idea ti piace e ti può interessare.”
Con qualche imbarazzo, ho acconsentito. E lui, senza perder tempo, ha tirato fuori il suo membro. Era già visibilmente eccitato. Nella mia mente mi sono detto: "wow, è davvero enorme!”
Lui, vedendo il mio volto stupito, mi dice:
"Quindi ti piace?"
Ed io: "Sì, ammetto che è più grande di quanto pensassi."
"Bene, ora che hai visto il mio cazzo, mi faresti vedere il tuo culo?"
Non sapevo cosa dire, ma accettai, così mi alzai dal suo divano per sbottonarmi i pantaloni, appena abbassati, tirai giù anche i boxer, mostrandogli, inavvertitamente, il mio cazzo, già in erezione.
E lui: "Wow, ma sei già eccitato!”
Ero in una stanza, con i pantaloni e i boxer abbassati alle caviglie, davanti a un cazzo enorme, e tutto mi sembrava normale. Mi girai per mostrargli il culo, come mi aveva chiesto.
A quel punto, lui prende l’iniziativa, mi afferra per i fianchi per avvicinare il mio culo al suo cazzo. Mi sono ritrovato senza accorgermi, con il culo per aria e con lui che lo allarga le chiappe per individuare meglio il mio buco vergine. Ero rosso di vergogna. Ma anche molto emozionato ed eccitato.
"Bene, ora che sei qui che ne di ci di provare tutto quello che ci siamo detti?"
Non ero in grado di rispondere. Lui mi ordina:
"Mettiti a carponi sul divano."
Istintivamente ho eseguito l’ordine. Mi sono ritrovato a quattro zampe, con il culo per aria, i pantaloni ancora alle caviglie e lui che stava già cominciando, dopo aver spruzzato del liquido oleoso, a spingere le dita nel mio buco senza chiedermi nulla ... Ero elettrizzato.
"Ora ti apro il culo e ti fotto, vedrai ti piacerà", mi disse.
"Sono vergine, sono spaventato dal possibile dolore", gli dissi a bassa voce.
"Non preoccuparti, ci so fare, non è il primo che apro".
La mi paura era tanta, lui sembrava ignorare tutto ciò che gli avevo detto, affondando il dito spingendolo nel culo, con l'altra mano mi reggeva per poter manovrare meglio, dicendomi:
"Ti piace? Pian piano vedrai, prenderai tutto il mio cazzo dentro".
"lo vuoi? Chiedimelo puttana" ha detto, io non ho risposto subito ... e lui ha spinto un secondo dito nel mio culo lubrificato.
"Il cazzo, lo voglio" gli ho detto.
Avevo due dita di uno sconosciuto nel culo, già pronto a sfondarmelo. Non sapevo cosa fare, più volevo fuggire più mi sentivo intrappolato.
"Vuoi il mio uccello, avrai il mio caro tesoro!"
Ero paralizzato, spaventato e con il desiderio di scappare, ma anche con un forte desiderio di andare fino in fondo alla mia fantasia, quest’ultima ha preso il sopravvento su tutti gli altri stati d’animo.
Lui, intanto, allargava il mio culo con le sue due dita, e la cosa mi piaceva sempre più, ho iniziato a rilassarmi davvero. E più muoveva le dita, più mi sentivo eccitato.
All'improvviso tolse le dita dal mio buco. L'ho sentito mentre cercava qualcosa nel tavolino del salotto. Non mi sono mosso, le natiche aperte. Vidi che appoggiava un pacchetto di preservativi sul divano.
Non ci credevo, le cose che avevo immaginato pensavo che sarebbe sempre rimaste una fantasia, un desiderio latente, ma non che il tutto poteva accadere proprio ora. Stasera sarei stato sodomizzato. Mi sentivo in dovere di implorarlo, con una voce molto bassa:
"Ho paura, farà del male?"
"No, lubrificheremo tutto, vedrai, scivolerà dentro il tuo piccolo buco senza problemi"
In quel momento, sempre a culo aperto, non vedendo nemmeno quello che Luigi stava facendo, immaginavo quello che sarebbe successo e lui, aggiunse:
"Spero che tu sia bravo a scopare come sembra" mi disse in un modo che era quasi dolce quanto brutale.
Come riflesso a tale considerazione ho messo in atto un movimento quasi incontrollabile, o inarcato il mio culo ancora un po'.
E lui:
"Hai capito velocemente come offrire il buco del culo al cazzo."
Le parole che Luigi utilizzava, a quel punto, sono diventate molto volgari, ma anche terribilmente eccitanti. All'improvviso senti un liquido viscoso correre nel mio culo, e quasi immediatamente le sue dita tornarono a cercarmi il buco.
"Ti fotterò mia cara", ha detto lui!
Più durava questo momento, più mi vergognavo, e non cessavo mai di dirmi:
"Ma cosa ti sta facendo!!! Perché lo vuoi così tanto!!!"
"Dai, tesoro, adesso ti fotterò!" Il mio cuore batteva all’impazzata. Sono quasi entrato nel panico.
Ho sentito il suo pene appoggiato sul culo ed una forte sensazione di piacevole calore.
"Vedrai come ti piacerà" e cominciò a spingere delicatamente.
Mio Dio, ho sentito che il mio culo che stava per strapparsi, ho tentato di emettere dei lamenti, ma le parole non mi sono uscite di bocca:
"Io ... att ..." Non ho finito nessuno dei miei tentativi di parlare.
"Zitto, concentrati sulla mia verga nel tuo culo!" ha detto autorevolmente.
Mi bruciava tutto, ho avuto l'impressione di morire dal dolore e non provare piacere quando il suo membro mi ha aperto il culo.
All'improvviso si fermò:
"Ok, ora spingo un po' di più!" mi ha detto.
Pensai: “Mio dio, ho capito bene, ora spingerà tutto il suo pene nel mio culo!”
Sono entrato nel panico, cercando di discutere la cosa con lui, il quale, tenendo i miei fianchi saldamente, inizia a spingere il suo cazzo fino in fondo nel mio buco, troppo stretto per il suo cazzo enorme. Il mio culo era lacerato, mi contorcevo ma non osavo dire nulla per paura di deluderlo.
In pochi istanti sentivo le sue palle contro il mio culo. Mi resi conto che aveva entrato il suo intero membro. Ho sentito un terribile calore nella mia pancia.
"Ecco, mia cara, ora pensa che il mio cazzo è in fondo al tuo buco" mi disse.
"Ugh! AAARGH! Sto soffrendo", gli dissi.
"Ti abituerai, rilassati e sentirai con piacere il mio cazzo in fondo al tuo culo da troia", disse come se avesse qualche volta provato la stessa sensazione.
Sapeva come farlo, il mio culo ha iniziato a tollerare quel cazzo, il dolore si attenuava piano piano fino a diventare piacere. Ecco, ho avuto un cazzo nel culo fino in fondo. Dovevo sapere se alla fine lo avrei amato o se mi fosse rimasto solo il dolore. Quindi, ho provato a dare dei piccoli colpi indietro con il corpo, nonostante il dolore.
E lui: "Hai visto, hai capito come si fa, puttana"
Il mio movimento Luigi l'ha preso come un invito a darci dentro. Ha iniziato a ficcare nel mio culo, andando avanti e indietro, il suo enorme cazzo. Il buco del culo sembrava in fiamme. Prima, tutto in fondo. Poi più movimenti brevi. Ripetendo innumerevoli volte la sequenza. L'ho sentivo ansimare: "Sì! YAAH! Sì! WOW! Sì!"
Il dolore intenso è gradualmente scomparso senza che me ne fossi accorto e ho iniziato a sentire piacevolmente qualcosa che si muoveva nel culo. Senza accorgermene, non stavo più lamentando sotto i suoi colpi di cazzo ma gemendo.
Quando se ne accorse, divenne quasi incontrollabile: "Ti sfondo il culo, non sarai in grado di camminare dopo", ha detto. Ma anche, con voce calda, si complimentò del mio culo stretto.
Una volta che lui ha preso il ritmo, ho iniziato a sentire aumentare il piacere anale. Ma montava anche una terribile vergogna per aver offerto il mio culo a un completo sconosciuto.
Mi sentivo eccitato come non lo ero mai stato prima. Cominciai a rantolare, ad amare questo cazzo, le sue spinte, ho allargato il culo come se mi fosse naturale.
All'improvviso, lui, lo ha tirato fuori dal mio culo, dicendomi:
"Guarda quanto è aperto quel culo vergine! Eccoti diventato una vera troia!"
Con mia sorpresa, ricordo ancora la mia voce sommessa che diceva: "Oh, peccato, dai rimettilo dentro!"
Non ci potevo credere! Come potevo trasformarmi da un uomo pieno di dubbi come ero, in un animale in calore.
Ovviamente la risposta non si è fatta attendere per molto: "Ti vado a fottere mio piccolo frocio, apri il culo!" E ha conficcato il suo cazzo, senza timore, nel mio culo ancora aperto.
Ha continuato a fottermi senza tregua: "Mi godrò la mia troietta preferita" disse.
ho capito che gli piace tanto, spingendo fino in fondo il suo cazzo, sbattere le palle sul mio sedere.
Insultarmi per Luigi era un vero e proprio divertimento, non ricordo le sue esatte parole, ma ovviamente era sempre molto oscene.
Mi ricordo, però, perfettamente, quando stava per venire. Tirò fuori il cazzo, tolse il preservativo e con la sua mano finì l’opera. Sentì i suoi gemiti e la forza dirompente del suo caldo sperma che inondava il mio fondo schiena.
Queste sensazioni intense, credo, non le dimenticherò più per il resto della mia vita.
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6
7 years ago
Al2016,
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Capodanno (cont.)
tornai in casa, mia moglie sembrava molto indaffarata anzi agitata, mentre Gianni aveva l'aria pacifica, malgrado il suo pacco fosse ancora molto gonfio... li seguivo con gli occhi mentre giravano per la casa, tra il salone, il salotto, lo studio, il pranzo, la cucina, ma non era mai da soli...
oramai si avvicinava la mezzanotte, saltarono i tappi di spumante, scambi di auguri, baci ed abbracci con tutti, Lalla fu molto dolce con me, ma quando lui l'abbracciò era tesa spasmodicamente, il suo corpo era una muta offerta al maschio che aveva saputo eccitarla al massimo... finalmente mi accorsi che scendevano e li seguii con gran cautela mentre andavano verso la cantina e lui la spingeva delicatamente con
la manona posata sul suo splendido culo: si chiusero la porta alle spalle.
Io entrai dal garage, al buio, da lì si passava nel ripostiglio per il giardinaggio che comunicava direttamente con la cantina vera e propria, e fu lì che mi acquattai nel buio per spiarli... e potevo vederli bene, perchè avevano acceso la luce nella cantina...
si stavano baciando, ma già lui freneticamente le sollevava il vestito fino in vita e le sfilava l'esiguo slippino di pizzo rosso, aiutandola a sedersi sul tavolo da lavoro, con le gambe allargate... la testa di lui affondò immediatamente fra le cosce di Lalla, e lei emise un gemito prolungato, ora potevo sentire il rumore della lingua che lappava la fica di mia moglie mentre la porca fatti scivolare gli spallini tirava fuori le tette e bagnati i diti di saliva si umettava i capezzoli, grossi, duri... l'uomo si accorse della manovra, e continuando a slinguarle la fregna allungò entrambe le mani a strizzarle i capezzoli quasi con violenza, ed infatti lei ululava sordamente ma credo che il piacere superasse il dolore... la leccò a lungo fra le gambe passando poi anche al buchetto (cosa che a me la porca non voleva mai concedere)...
finalmente, lui si sollevò, slacciò i calzoni e li lasciò cadere attorno alle caviglie, attirò mia moglie sul bordo estremo del tavolo e, stringendo in mano il suo grossissimo affare, lo scappellò appoggiandoglielo alla fica... lo sfregava lentamente contro le labbrone bagnate mentre le titillava il clitoride con il dito medio... certi di essere da soli, gridavano scatenati, sfogando tutta la loro lussuria... lei lo implorava di sfondarla, di farglielo sentire fino nella pancia, di inondarla di sborra... e lui la trattava da troia, lodando le sue magnifiche tettone, la figa bagnata, dicendole che era una vacca da soddisfare, da riempire di cazzo...
la penetrò all'improvviso con un colpo secco che le tolse il respiro e quindi prese a cavalcarla con ritmo sicuro, accelerando man mano...
ben due volte lei urlò tutto il piacere, da me mai - disse - era stata squassata da un orgasmo come quello che il porco le procurava e lui sghignazzava promettendole che l'avrebbe fatta godere ancora di più...
tolse il cazzone sbrodolante dalla fica di mia moglie e si arrampicò sul tavolo, si inginocchiò sopra di lei, calandosi pian piano fino a posarle l'uccello fra le tette... la porca capì a volo e le strinse attorno al bastone nodoso, che lui strusciava mugolando... ogni volta che la cappellona spuntava fra i seni, lei allungava la lingua a leccarla con ingordigia... poi lui avanzò ancora e iniziò a chiavarla in bocca... sentivo i suoi lamenti sordi e qualche rigurgito, sembrava soffocasse...
io, nel buio, mi masturbavo frenetico, impazzito dal piacere...
lo stallone per qualche attimo si bloccò... scese dal tavolo e fece scendere pure Lalla, mettendola a 90°, le braccia appoggiate sul piano, le gambe leggermente divaricate e il culo offerto alle sue voglie... prese a passare lentamente il grosso cazzone nel solco dell chiappe sode di mia moglie e poi iniziò a spingere molto lentamente, ignorando i lamenti di lei, veramente assai deboli... potevo vedere l'enorme pezzo di carne dura che affondava nel suo corpo , fino a scomparire completamente... si fermò per un momento prima d'iniziare
a penetrarla ritmicamente, stringendola per i fianchi e inculandola a lungo... i grossi coglioni pelosi sbattevano con un rumore sordo... e la porca godeva, godeva e glielo diceva ed ascoltandola godevo anch'io.
Quando il maschio urlò che stava per venire, lei gli gridò di riempirle la fica, quindi lui estrasse il grosso manico dal suo culo e lo infilò in mezzo alle cosce di Lalla, chiavandola alla pecorina... con pochi colpi violenti si vuotò nel corpo di mia moglie... erano esausti tutti e due...
io avevo già schizzato a terra, nel buio, da un bel po'...
mia moglie raccolse da terra le mutandine e si asciugò le cosce lungo le quali scendeva il liquido del maschio che le aveva riempito la fica, poi si rassettò l'abito, mentre anche Gianni si rivestiva...
scivolai in casa un attimo prima di loro, lei mi vide, si avvicinò e mi disse compiaciuta che la festa stava andando proprio bene e lei era molto contenta, io le risposi che il nuovo anno sarebbe stato certamente bellissimo...
se ripensavo che lei sotto l'abitino elegante ora era nuda, con la fica ancora bagnata del succo del mio amico, mi tornavo ad eccitare...
entrai nel salone, la festa continuava...
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1
7 years ago
bobo45sex,
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Capodanno
è successo l'altro capodanno...
il mio collega ed amico Gianni è un bell'uomo molto ben dotato e un grande porco, ama vantarsi con me delle sue conquiste e anche se mi racconta tutti i particolari, molto correttamente mai mi ha detto chi erano le donne - quasi tutte sposate - con cui compie le sue indescrivibili maialate...
proprio un anno fa invitammo a casa nostra un foltissimo gruppo di amici per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo e naturalmente c'era pure lui (con sua moglie)...
mia moglie era particolarmente attraente con un elegantissimo abitino mini dalla profonda scollatura, tanto profonda che non potè mettere il reggiseno, quindi sotto il leggerissimo tessuto indossava soltanto il doveroso slippino rosso benaugurale...
c'era chi ballava, chi chiacchierava, chi giocava, come la moglie del mio amico, ma con tanta gente che invadeva la casa, c'era naturalmente una gran confusione, però il mio amico per fortuna dava una mano a mia moglie tra la sala e la cucina mentre io mi occupavo delle bevande...
ad un certo punto uscii sul terrazzo per prendere una cassetta di bottiglie e vidi che la cucina era illuminata, mi accostai alle persiane, le cui lamelle erano semiaperte e li vidi: lui con mia moglie...
le stava carezzando le spalle, la schiena, la stringeva a sé e lei lo lasciava fare molto compiaciuta poi la lingua di lui prese a scorrerle sul collo, le mordicchiava l'orecchio (lo so che è una cosa che le fa perdere ogni freno) quindi si baciarono, a lungo, voluttuosamente, slinguandosi in modo osceno; intanto la manona di lui le carezzava le chiappe, per infilarsi sotto l'abito, sollevandolo in modo da poterle accarezzare il culo ed infilarsi sotto lo slippino mentre lei muoveva i fianchi lascivamente...
accidenti... sentivo il bozzo che mi si stava gonfiando, non era possibile... stavo guardando mia moglie che pomiciava pesantemente con il mio migliore amico e l'uccello mi tirava... sì, ero eccitato come un porco...
Gianni ora le palpava le tette e senza difficoltà riuscì a farne uscire una dalla scollatura di mia moglie leccandola e succhiandole il capezzolo mentre lei gettava la testa all'indietro e spalancava la bocca sospirando di piacere...
pure lei però si dava da fare, vedevo le sue mani curate che massaggiavano il bozzo prorompente del maschio, per poi far scorrere lo zip infilandosi nella patta, fino a tirargli fuori la minchiona dai calzoni, ed era un arnese incredibile, grosso e duro, già in completa erezione che lei prese a menare vigorosamente...
l'uomo le posò una mano sulla spalla premendola verso il basso e costringendola così ad abbassarsi fino ad essere accucciata con il viso davanti al grosso cazzone svettante: lei lo ammirò estasiasta prima di scappellarlo scoprendo il glande rosso-violaceo tutto imperlato di goccioline... naturalmente prese a baciarlo, a leccarlo con avidità, facendo scorrere la lingua rosea su e giù lungo quell'asta
sontuosa...
io non resistevo più, spiando mia moglie che leccava il cazzo di un altro maschio (e che maschio) mi tirai fuori l'uccello e presi a menarmelo... mi eccitavo come un matto guardandola succhiare quel manico eretto, e leccare le grosse palle pelose che il mio amico aveva tirato fuori strofinandole sul viso della mia signora... oramai stavo per scoppiare, ma in quel momento qualcosa o qualcuno li disturbò e si ricomposero con rapidità frenetica... ma io oramai avevo sborrato nella mia mano... oddio: avevo sborrato mentre mia moglie si faceva palpare da un amico e lo spompinava perdutamente...!
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3
7 years ago
bobo45sex,
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La mia prima volta da bisex
Qualche anno fa ho scoperto la mia curiosità bisex.
Ho sempre amato guardare i film porno e, col tempo, ho capito che mi piaceva guardare sia le donne sia gli uomini.
La fantasia di fare sesso con un uomo è nata automaticamente.
Un'estate, ho avuto la possibilità di entrare in contatto in rete e fare amicizia con un uomo, Francesco.
L'ho trovato subito interessante e simpatico, così, durante le nostre chiacchierate online, gli ho proposto di conoscerci dal vivo.
Avevo 32 anni a quel tempo e lui aveva 39.
Quando ha accettato il mio invito, non ero sorpreso, in effetti si era creata tra di noi una certa amicizia,
direi quasi complice, avevamo avuto modo di parlare di tutto e sinceramente.
Francesco arrivò all’appuntamento con qualche minuto di ritardo.
Quando ci siamo presentati per la prima volta nella vita reale, è stato tutto molto naturale, ci siamo sentiti subito a nostro agio, quasi automaticamente.
Abbiamo chiacchierato un po' e poi, spiegandogli che stavo molto vicino a quel posto, l’ho invitato a salire nel mio appartamento per bere qualcosa insieme.
Lui accettò molto volentieri. Arrivati a casa, gli ho offerto una birra.
Abbiamo parlato a lungo, del più e del meno.
Dopo qualche tempo, tra una birra e l’altra, Francesco, ha iniziato a parlare di cose più personali.
Situazione che ha stimolato in me un certo nervosismo, l’eccitazione mista a un po' di alcol mi ha portato a sciogliermi ed a eliminare il mio imbarazzo.
Abbiamo parlato dei nostri rapporti sessuali passati con le donne, le nostre prime volte, le nostre situazioni strane.
Lui ha continuato con le relazioni che ha avuto con uomini, cosa che ha attirato maggiormente la mia attenzione.
Non sapevo cosa dire, e per rompere un po' la tensione che si era creata, gli ho proposto di continuare la discussione guardando uno dei miei film porno.
Accettò la mia proposta scherzando sul fatto che capiva le mie intenzioni, e comprendeva completamente perché ero così nervosa in quanto, quella situazione, era per me una novità.
Fu allora, immagino, che decise di prendere l’iniziativa. Si alzò e si avvicinò a me.
Mi chiese se mi sentivo agitato e cominciò ad accarezzarmi la schiena per farmi rilassare.
Andando sempre più in basso fino ad accarezzare i glutei. Nell’eccitazione di quel momento,
ho completamente dimenticato l'idea di vedere il porno. Ho iniziato ad accarezzargli e baciargli il petto
chiedendogli se anche lui si sentiva bene in quella situazione che si stava venendo a creare. Lui rispose di sì.
Ero così eccitato che il nervosismo e l'imbarazzo non esistevano più.
La voglia di prendere il suo cazzo tra le mie mani era per me irresistibile, quindi mi sono tolto la maglietta e i jeans, e mi sono avvicinato a lui chiedendogli di sedersi sul divano.
Con le mani, pian piano, l'ho accarezzato su tutto il corpo.
L'idea di essere sottomesso ad un altro uomo, fantasia che aveva accompagnato la visione di molti film, era diventata realtà, la mia eccitazione era al massimo.
Mi inginocchiai davanti a lui. Ero pronto a tutto. Guardandolo negli occhi, ho visto quanto era eccitato, gli ho tolto la cintura, gli ho sbottonato i pantaloni e ho aperto la cerniera.
Alzò i fianchi per aiutarmi a togliersi i jeans. Indossava anche un paio di boxer stretti.
Poi ho visto il suo pene per la prima volta. Non era ancora completamente eccitato, ma le sue dimensioni sembravano enormi, sicuramente era più grande del mio.
Ho messo le mie mani sul suo boxer, accarezzando dolcemente, ho avvicinato la mia bocca per baciarlo.
Ero completamente fuori di testa ed ipnotizzato dal suo membro.
A quel punto, ho iniziato a tirare giù il suo boxer, per vederlo finalmente, sussurrandogli che l'ho trovavo davvero bello e grande.
Dalla sua espressione, sembrava gradire il commento. Poi ho preso il suo cazzo in mano e ho iniziato a masturbarlo molto lentamente.
Non era circonciso, quindi ho tirato giù il prepuzio per rivelare il suo glande.
A quella visione, non ho potuto fare a meno di avvicinarlo alla bocca.
Ero motivato a fare tutto il necessario per dargli il massimo piacere possibile, così ho iniziato a succhiarlo, leccarlo ed accarezzarlo ovunque.
Pian piano era diventato talmente duro e imponente da impressionarmi, non avevo mai visto una tale consistenza.
Succhiando, massaggiavo le palle, ed allo stesso tempo, lo masturbavo, adattando la velocità della fellatio con il piacere che individuavo dai suoi gemiti di piacere.
Mi sono divertito ed ho sentito un immenso piacere nel succhiare il suo cazzo, facendolo entrare sempre più profondo della mia gola.
È stato davvero intenso. Dopo alcuni minuti, mi ha detto che stava per venire.
L'ho succhiato finché non ho sentito degli spasmi delle palle e del suo cazzo e, quindi, l'ho tirato fuori dalla bocca e lo ho fatto venire sul mio petto continuando a masturbarlo.
Il sentirlo e vederlo venire è stato meraviglioso. Dopo il suo orgasmo, mi guardò e disse che, per essere stato il mio primo pompino, lui lo aveva apprezzato molto, dichiarandolo uno dei migliori tra tutti quelli che gli avevano fatto in tutta la sua vita.
Sono stato davvero contento di avergli dato così tanto piacere.
Ero coperto di sperma su tutto il petto, e la cosa mi piaceva immensamente.
Dopo essermi lavato, restammo a parlare sul divano ancora a lungo, lui mi chiese di rivederci ancora,
promettendomi che avrebbe fatto di tutto per farmi esplorare tutti i lati della mia bisessualità.
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2
7 years ago
Al2016,
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Giochini particolari
Tutto era iniziato con un semplice incontro di conoscenza, come al solito, senza pretese da parte di nessuno.
Ci incontrammo fuori ad un bar, ci presentammo ed entrammo per sederci.
Iniziammo a fare conoscenza, loro mi descrivevano quello che cercavano e perché… ed io descrivevo i miei desideri…
Lei era una donna procace, elegante, poco trucco ed una silhouette molto intrigante.
Lui era un signore con un volto rude, un omone in piena regola. Elegante nella sua mise casual.
Li guardavo entrambi, seduti di fronte a me, che con parole e tono pacato, sembrava mi stessero dando il benservito.
Sono un tipo normale, non sono un fotomodello e non ho muscoli che straripano dai vestiti, quindi avevo immaginato che non fossi il loro tipo.
Parlavamo di come l’esperienza nella trasgressione avesse cambiato le nostre vite, la lei di coppia mi fissava, mentre lui si continuava a guardare intorno come a cercare qualcuno che non riusciva a trovare.
Ero quasi sul punto di chiedere scusa per il poco tempo a disposizione e di congedarmi, quando lei allunga una gamba sotto il tavolo e mi fa il piedino…
Ok, forse le mie impressioni erano sbagliate, quindi continuiamo a discorrere.
Saremo stati una mezz’oretta in quel bar. La coppia era molto affiatata e sembravano stare bene insieme.
Pago il conto ed usciamo fuori, lei mi chiede se voglio salire in macchina con loro e fare un giretto per continuare a parlare senza persone che possano ascoltare i nostri discorsi. Faccio cenno di si, ma avverto che ero andato “impreparato”, quindi non ho “protezioni”…
Saliamo in macchina, io siedo dietro.
Appena partiti si inizia a parlare apertamente di quello che loro intendono per trasgressione. Sono uniti, non hanno bisogno di sesso, non hanno bisogno di bull. Vogliono una persona normale da coinvolgere nella loro vita, una persona che possa rendere eccitante il tran tran quotidiano. Una persona con cui guardare la partita e, perché no, giocare…
Penso che io sia quello che cercano. Più o meno le nostre speranze sono le stesse.
Chiacchieriamo di quello che loro intendono per trasgressione, le fantasie che vorrebbero realizzare, i posti in cui hanno fantasticato di farlo.
Abbiamo parlato per più di un’ora, adesso è il momento di separarsi e di riflettere su quello che vogliamo e se siamo compatibili.
Lui mi saluta con una stretta di mano vigorosa, lei con un dolce bacio sulla guancia.
Ritorno a casa e rifletto su quello che ci siamo raccontati. Dopo poco tempo ho le idee chiare, sono la coppia che cerco, semplici, fantasiosi, trasgressivi.
Adesso non devo fare altro che attendere una loro chiamata, sempre che ce ne sia una, ed accordarci sul da farsi.
Passano tre o quattro giorni, il telefono squilla, sono loro. Il lui mi dice che hanno pensato bene a quelli che ci siamo detti e non sono sicuri che io sia compatibile con quello che cercano, ma la lei della coppia vorrebbe comunque avere un incontro “particolare”.
Chiedo cosa significasse e mi spiega che vorrebbe realizzare una fantasia. Se questa fantasia andrà bene, potremmo avere incontri ripetuti…
Gli chiedo di spiegarmi la fantasia, ma lui mi dice di rincontrarci nello stesso bar, da soli, per parlarne.
Prendiamo appuntamento e ci incontriamo. Come per il primo appuntamento, si avvicina e mi stringe la mano. E’ un omone grosso, mi incute timore, ma pensando a sua moglie, tutto passa.
Ci sediamo ed ordiniamo un caffè, lui mi dice che la moglie vorrebbe che io andassi a casa loro (avrei trovato la parta aperta), entrassi, mi mettessi un cappuccio che avrei trovato sullo svuota tasche all’ingresso ed andassi in camera.
Lui sarebbe già legato al letto (residui di un gioco), avrei dovuto svegliare in modo rude lei ed avrei dovuto abusarne…
Insomma un kidnapping… un gioco di ruoli…
Ripeto per l’ennesima volta che sono etero e non avrei mai abusato di lui, quindi se quel gioco sarebbe arrivato al punto in cui lei mi avesse chiesto una cosa del genere, io sarei andato via.
Accenna un sorriso. Neanche lui ha voglia di essere sodomizzato.
Ci accordiamo per realizzare il tutto un venerdì sera.
Sono su di giri, non ho mai provato un gioco del genere, ma mi elettrizza, sperimentare è la base della trasgressione…
Fermo l’auto sotto casa, entro nel portone ed inizio a salire le scale. Arrivo davanti alla loro porta, è socchiusa, qualcosa dietro fa resistenza. Spingo dolcemente per non fare rumore, entro in casa e nello svuota tasche all’ingresso c’è un cappuccio (come mi aveva detto), lo indosso ed inizio a vagare per la casa. C’è una sola luce, fievole, accesa. La segue, credo sia quella della camera da letto. Mi affaccio dall’uscio per controllare, non vorrei trovare brutte sorprese, la scena che mi si para davanti è proprio quella che mi ha descritto. Lui è steso sul letto, semi legato e lei accovacciata su di un lato nuda.
Mi avvicino, tiro un po’ di più le corde in modo che i movimenti non siano così ampi e vado dall’altro lato del letto dove, rannicchiata su di un lato, c’è lei.
Stupenda, con un seno molto prosperoso e le gambe affusolate.
Inizio a spogliarmi, mi tolgo i pantaloni e le metto una mano sulla bocca. Non sono sicuro che stesse dormendo, ma la reazione è alquanto realistica.
Non urla, ma si dimena e cerca di liberarsi dalle mie braccia che nel frattempo l’avevano cinta.
Lui si sveglia, cerca di alzarsi, ma le corde lo impediscono. Sul comodino c’era uno di quei bavagli bondage, ordino a lei di metterlo al marito così non potrà disturbarci. Lei, ubbidiente, esegue gli ordini e mentre imbavaglia il marito, inizio a toccarle il seno. Sento dei gemiti sommessi e la sua mano scivola sul pene del marito. Io, che le mantenevo la mano sulla bocca, mi appoggio al suo culo, lei inizia a stusciarsi.
Di sicuro non urlerà, quindi le tolgo la mano dalla bocca e le prendo le braccia tirandole leggermente indietro. Voglio che senta il mio membro che cresce. Lei si abbassa ed inizia a leccare il boxer del marito. Credo sia eccitato, il pene si ingrossa, ma non può calarsi i boxer. Allora libero una mano della moglie e lei delicatamente li abbassa.
Mi sfilo gli slip. Oramai anche il mio pene è bello duro, le allargo il culetto e lo poggio in mezzo. Lei si abbassa ed inizia a fare un pompino al marito ed io da dietro inizio ad inumidirle la figa…
Probabilmente lui è eccitatissimo, è diventato paonazzo, vorrebbe scoparla, ma non può, così, all’improvviso, la tiro via dal cazzo del marito e la giro verso di me.
La stendo sul letto, le prendo la testa e le porto la bocca davanti al mio cazzo.
C’è un po’ di resistenza, fa parte del gioco, ma dopo pochi secondi lei apre la bocca ed inizia a leccare mentre con la mano sega il marito…
Nel frattempo, io, con le mani, continuo a farla bagnare. E’ bella bagnata, sarebbe quasi il momento di penetrarla ma, essendo un gioco di ruoli, la afferro delicatamente per i capelli e la costringo a strofinare la sua figa sul cazzo del marito che, eccitato ancora di più da questa pratica, è diventato oramai color peperoncino…
La faccio alzare e la metto distesa sul lato con una gamba sulla mia spalla. Ho proprio voglia di scoparla, ed inizio a mettere il mio cazzo dentro, piano piano, delicatamente.
Sarà passata una mezz’oretta e nel mentre giocavo con il buchetto del culo mentre lei, nei momenti in cui aveva le mani libere, continuava a masturbare il marito.
Ad un certo punto lui venne e lei le tolse il bavaglio. Si sentì una fragorosa risata e, visto che non poteva muoversi, disse che si sarebbe goduto lo spettacolo in quella posizione.
Lei venne ed una macchia di umori macchio le lenzuola.
Ora, viste le mie esperienze passate, mi resi conto che avrei dovuto uscire dalla figa ipersensibile. Ma siccome non ero ancora venuto, la girai sul letto, la misi a pecorina e, con estrema delicatezza, iniziai a metterle il mio cazzo nell’ano.
Il culo delle donne è particolare, ognuno si comporta in maniera diversa e, se non si ha un po’ di esperienza, si rischia di far male la partner.
Quindi iniziai molto lentamente e, quando sentii che potevo aumentare il ritmo, lo feci.
Si sentivano di tanto in tanto dei mugolii, ma credono fossero di piacere ed infatti lei iniziò a baciare suo marito e a mordergli i capezzoli.
Ero pronto anch’io a venire, quindi, seguendo il ruolo del gioco, tolsi il preservativo, la feci girare e le ordinai di succhiarmelo.
Non dovetti insistere troppo. Ricevetti uno dei pompini più gustosi della mia vita.
Volevo toglierle il cazzo di bocca e venire, ma lei, vogliosa, lo volle tenere e farsi venire in gola…
Io contentissimo la accontentai e lei, con il mio sperma in bocca, si avvicina al marito ed inizia a baciarlo passandoglielo.
Poi, le mise la figa alla bocca e lui, avidamente, iniziò a leccarla. Dopo pochi minuti iniziò a sciogliere le cordicelle che lo trattenevano e venne vicino a me, mi riprese il cazzo in mano (oramai nel periodo refrattario) e con la lingua iniziò a pulirlo.
Poi mi chiese se anche il marito potesse aiutarla.
Avendo avuto esperienze del genere accettai, avevo già ricevuto soft bisex, e mi stesi sul letto aspettando che decidessero di andare a lavarsi.
Dopo qualche minuto in cui mi leccavano cazzo e coglioni, si fermarono.
Chiesi loro di darmi una pulitina e lei mi accompagno in bagno. Quando uscii li trovai in cucina. Lui stava preparando il caffè, lei mi fece sedere e si sedette sulle mie gambe.
Parlammo dell’esperienza appena vissuta e se quella trasgressione mi sarebbe stata concessa ancora.
Dissero che era piaciuta, che ci avrebbero pensato e, nel caso, ricontattato loro.
Dopo il caffè andai via, ripensavo a quello che avevamo fatto. Speravo in un loro messaggio in cui mi dicevano che erano stati bene…
Da allora li ho incontrati altre volte, non spesso, ma la trasgressione non si “conta”, si vive…
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7 years ago
Hypnos1975495932,
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Una serata come tante altre... o almeno così sembrava
Ieri è stata una di quelle giornate interminabili e piene di problemi che avrei voluto non fosse mai iniziata. Uscito di casa alle 6:00 e senza neanche avere il tempo di pranzare sono rientrato alle 19:00, a quel punto le alternative erano solo due: doccia divano/tv ad aspettare l'arrivo di Morfeo, che non avrebbe sicuramente perso troppo tempo, o doccia e quattro passi all'aria aperta per distendere corpo e anima; la bella serata facilita la scelta della seconda opzione.
Infilo jeans, camicia e scarpe, metto le cuffie alle orecchie e inizio la riproduzione random della musica del mio iPhone.
Vago per una trentina di minuti, mi sento già meglio e la musica mi aiuta a non pensare alla giornataccia trascorsa, fino a raggiungere un localino molto carino e poco frequentato. Decido di fermarmi e ordinare da bere, direi che è la serata adatta ad un bel Southern Comfort. Ordino e mi siedo al banco aspettando di essere servito, la cameriera gentile e simpatica riesce a strapparmi un sorriso e decisamente mi inietta una bella dose di positività.
Mentre aspetto noto entrare nel locale una bella e attraente ragazza, vestita come se stesse rientrando o meglio, visto l'orario, stesse andando ad una festa, gonna corta ma non proprio mini, una bella camicetta che lascia intuire l'abbondanza del suo seno, un paio di scarpe con un bel tacco e una giacca portata solo sulle spalle. La guardo per qualche istante e riconosco in lei la stessa mia aura negativa di qualche ora addietro, lei fissa il cellulare come se aspettasse una chiamata da un momento all'altro e nemmeno si accorge di me che la fisso.
Inizio a sorseggiare il mio whisky e sono indeciso se avvicinarmi o no a quella ragazza, così vestita e così attraente starà sicuramente aspettando qualcuno ...
Finalmente mette via il cellulare, da un'occhiata rapida al menù e cerca con lo sguardo la cameriera che la nota e non tarda ad arrivare, decido che potrebbe essere l'occasione che aspettavo!
Faccio un cenno al ragazzo dietro al banco e quando si avvicina gli dico che vorrei offrire io la bevuta alla ragazza che ha appena ordinato, lui chiama la cameriera che ci raggiunge, scopro anche che la ragazza sola e pensierosa ha appena ordinato un Sex on the Beach.
Non appena il cocktail è pronto la cameriera si dirige al tavolo, le poggia il bicchiere sul tavolo e dopo averle detto qualcosa indica verso me, lei volge finalmente lo sguardo nella mia direzione e con un gesto di cortesia mi ringrazia e mi indica la sedia vuota al suo tavolo.
Prendo il mio whisky e dopo averle dato la mano ed essermi presentato mi accomodo.
Da vicino è ancora più bella, ha solo un filo di trucco e usa il mio profumo preferito, Hypnotic Poison di Dior. Scambiamo qualche chiacchiera e tra una cosa e l'altra mi dice che il ragazzo con cui sarebbe dovuta andare ad una festa di amici l'ha simpaticamente bidonata!
La conversazione è molto piacevole, lei si dimostra colta e intelligente, il tempo passa e in modo del tutto naturale ordiniamo un altro giro da bere. Colpa di quella situazione così insolita ma anche così piacevole, o sarà stata colpa dell'alcool fatto sta che ben presto i nostri discorsi prendono una piega decisamente esplicita riguardo al sesso, gusti e esperienze passate iniziano a venir fuori senza freni. Lei senza false moralità mi racconta di essere commessa in un sexy shop da un paio d'anni e di aver praticamente provato quasi tutti gli articoli del suo negozio: "il miglior modo per consigliare bene i clienti è conoscere alla perfezione i prodotti che devono essere venduti" mi dice con un sorriso malizioso e fissandomi dritto negli occhi. L'effetto è immediato, patta gonfia e ormoni in subbuglio!
E non ancora contenta di quello che stava suscitando in me decide di appoggiare la mano sulla mia gamba e avvicinandosi mi sussurra: "ti andrebbe di vedere qualche mio giocattolino in azione?" la mia risposta è immediata quanto inattesa: "si, ma devo essere io a sceglierlo!".
Pago il conto, le rimetto la giacca sulle spalle e ci avviamo verso il suo negozio che scopro non aver mai visto pur essendo a pochi isolati da casa mia.
Una volta entrati l'atmosfera è decisamente diversa, la porta si chiude alle nostre spalle e entrambi lasciamo spazio alla parte più libidinosa che ognuno di noi si porta dentro: siamo lì solo per un scopo, il piacere senza compromessi...
Lasciata scivolare la giacca per terra mi afferra per la camicia e mi bacia facendo scivolare la lingua calda e vogliosa tra le mie labbra, io ricambio afferrandola per i fianchi e stringendola le faccio sentire la protuberanza della mia patta tra le sue gambe e mentre lei continua ad esplorare la mia bocca, cercando il continuo contatto con la mia lingua, io inizio a sbottonarle la camicetta e le stringo le grosse tette tra le mani. I capezzoli sono turgidi e le tette stanno perfettamente in su anche quando il reggiseno non è più lì a sorreggerle.
Si stacca dalle mia bocca, mi prende per mano e mi porta davanti ad una vetrina piena di oggetti, dai comuni falli a manette e frustini, mi fissa e dice di prendere ciò che voglio: "io e il mio negozio siamo a tua completa disposizione"... È così che dopo averla ammanettata la faccio inginocchiare sbottono i pantaloni e le piazzo davanti il mio bel cazzo che aspetta solo di essere accolto da quelle calde labbra che ho assaporato fino qualche minuto prima, inizia a baciarlo e dopo una rapida leccata lungo tutta l'asta se lo infila in bocca, inizia ad andare avanti e indietro ma lentamente, devo però prenderla per i capelli e spingerle la testa fino in fondo per poterlo vedere sparire completamente nella sua gola, cosa che dimostra ben presto di apprezzare. Continua a succhiare e leccare avidamente per lunghi minuti, poi mi supplica di riempirle la bocca del mio caldo liquido, perché ha sete ed ha bisogno di bere... Aumenta il ritmo e non si ferma finché non mi sente venire, con abbondanti getti di cui non si perde neanche una goccia, beve e ripulisce con attenzione la cappella. Le ore successive le passiamo a provare su di lei ogni giocattolo e scopando col un solo obbiettivo, il reciproco piacere.
Da quella notte quel negozio ha acquistato un nuovo cliente... Spesso ci porto anche qualche amica che, in caso di dubbi, viene aiutata dalla commessa esperta... Anche con dimostrazioni sul come certi giochi vadano usati!!!
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7 years ago
dolcemisterioso,
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Last visit: 3 years ago
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Un incontro casuale ma voluto
Sono una donna matura di 57 anni barese bisex. Sono alta 1,63, un bel seno della
taglia 4^ o 5^, belle cosce, insomma non sono male.
Con mio marito da alcuni anni ci dilettiamo nella conoscenza di coppie serie, distinte e perbene e qualche singolo altrettanto affidabile con i quali, dopo aver consolidato l'amicizia, ci
dilettiamo e pratichiamo lo scambio di coppia o un triangolo.
Io e mio marito abbiamo iniziato questo tipo di esperienze dal 2007 ed abbiamo incontrato per la prima volta un singolo, tanto per rompere il ghiaccio da parte mia,
molto educato, un po’ timido, insomma: una brava persona.
Dopo averlo conosciuto ed incontrato due volte, abbiamo deciso di concretizzare la
conoscenza invitandolo in un residence di Torre a Mare un sabato pomeriggio. E così
fu che io ho iniziato la mia esperienza di donna e di moglie trasgressiva ed esibizionista.
Se poi lo vorrete, potrei dilettarvi con i racconti di tutte i miei incontri.
Ora arriviamo al dunque.
Una domenica pomeriggio avevo una certa voglia e pregai mio marito, senza dirgli niente del mio grado di eccitazione, di contattare un nostro amico per uscire insieme e andare a bere qualcosa insieme, tanto per rompere la monotonia della domenica pomeridiana.
Mio marito prontamente ha contattato il solito amichetto ma il telefono risultava spento. Motivo per cui tramite un sito di annunci erotici ha contattato un singolo di Casamassima, mai conosciuto prima.
Me ne ha parlato e mi ha domandata se era il caso per me di fare una nuova amicizia e mi ha chiesto il permesso di fissare l’appuntamento per l’incontro solito conoscitivo. Io un po’ scocciata e delusa ho acconsentito.
Ci siamo incontrati in un bar di Casammasima ed abbiamo consumato qualcosa tra una chiacchiera e l’altra, battute simpatiche e domande da parte del singolo un po’ imbarazzanti.
Ad un certo punto l’amico conosciuto si allontana e poco dopo ritorna con un pacchetto per me: un dono che mi aveva riservato, ed aperto il pacchetto ho trovato un bel foulard davvero carino, in pura seta e firmato da una casa stilistica di alta moda. Non volevo accettare, ma lui ha insistito dicendomi che è proprietario di una boutique alquanto conosciuta a Bari.
Ho accettato il dono ed abbiamo continuato nel bar a scherzare amichevolmente.
Dopo aver trascorso più di un’ora nel locale, ed aver constatato che l’amico era una persona a modo, non permettendosi di compiere avance nei miei confronti, lui ci ha invitati a casa sua per proseguire con l’allegra conoscenza. Mio marito si è riservato di far decidere a me sicuro che non avrei accettato. Io ero molto imbarazzata a dire il vero ma anche molto eccitata. Il tipo era simpatico, tuttavia non ho mai consumato un rapporto al primo incontro. Voglio sempre approfondire facendo più incontri conoscitivi e solo dopo essere sicura decido di concedermi.
No, non è il caso che ti disturbi, continuiamo qui, stiamo bene …. Dissi con voce incerta
Lui ha insistito più volte ed alla fine ho ceduto e ci siamo tutti e tre recati in casa dell’amico. Una bella casa, accogliente, e l’amico ha acceso subito la TV in un canale che trasmetteva una partita di calcio della squadra preferita di mio marito che si è subito collocato a seguire l’incontro.
Dopo pochi minuti l’amico mi ha detto che voleva farmi vedere una cosa al computer. Ci siamo quindi recati al suo studio, una stanza adiacente al salone, ed aveva il computer accesso e dal monitor si vedeva una mia foto ingrandita alquanto spinta. Era una delle mie foto postate nel sito d’incontri utilizzato da mio marito per reperire il nuovo amico.
Mi ha chiesto se conoscessi la persona della foto, ed io con un certo imbarazzo sono scoppiata a ridere dicendogli: ma daiiii, cosa mi chiedi ?
Lui, come se non ci fosse nulla di strano e come se ci conoscessimo da vent’anni ha reagito dicendomi:
volevo conoscere la persona che avrei incontrato da lì a poco, vedere com’è fatta, curiosità, null’altro che curiosità
Quindi è passato a descrivere con me la mia foto:
vedi, sei una bellissima donna, hai un seno spettacolare, delle cosce fantastiche, una bocca sensuale ….
LA mia foto mi ritraeva vicino al muro di casa, con le gambe aperte, il tanga che ricopriva parte della mia figa, la camicetta bianca aperta ed il seno che fuoriusciva dal reggiseno mostrando due capezzoli turgidi, ed una delle mie mani sgrillettavano la figa. Vi immaginate la scena ?? Io imbarazzata ma contemporaneamente eccitata di lui che mi guardava in una posa così oscena. Mi ha detto, guardandomi negli occhi:
sei proprio una gran bella figa, sei una donna molto eccitante ed hai un viso da grande troia !!
Io non mi sono per niente sentita offesa perché da un lato sapevo che ero effettivamente una grande troia e dall’altro perché mi ero bagnata tutta fra le gambe.
Lui si è alzato dalla sedia e dopo essersi sbottonato i pantaloni ha tirato fuori il suo cazzo dritto e duro e me l’ha avvicinato. Io, senza indugiare e senza toccarlo con mano ho aperto la mia bocca ed ho preso in bocca tutto d’un fiato il membro dell’amico. Le mie mani tenevano le gambe e la mia bocca andava avanti e dietro succhiando e leccando a ritmo la capocchia del suo cazzo. Lo vedevo andare in estasi ……. Ed io lavoravo di bocca ed ingoiavo i sapori di quell’uccello fantastico. Ad un certo punto lui mi ha preso la testa ed ha iniziato a scoparmi in bocca, spingendo il suo cazzone fino in fondo alla mia gola. Io era eccitata da matti …
Poi ha preso a sbottonarmi la camicetta ed ha tirato fuori i miei seni grandi ……. Li ha massaggiati, palpati e tirava i capezzoli fino a farmi gemere di piacere ….. Io succhiavo, succhiavo e leccavo anche le palle ……
Si è fermato e mi ha presa e messa a sedere sulla scrivania a cosce aperte …. Senza neanche leccarmi la figa, ha preso e mi ha infilato il suo cazzo nella mia figa che era un bagno di liquido !!! Diceva:
che grande troia che sei, una vera puttana, hai una figa enorme e si vede che hai preso tanti cazzi e pure grandi, ora prenditi il mio cazzo, tutto dentro tutto in fondo !!
e così sbatteva e sbatteva, pompava e pompava ed io lo incitavo affinchè pompasse sempre più:
dai, sbatti, scopami, sono la tua troia, continua siiiiiii
fino a farmi godere come non mai !!
Dopo, lui mi ha presa e mi ha girata con le mani sulla scrivania, mi ha allargato le natiche e mi ha penetrata dritto nel culo, senza neanche ungerlo o almeno bagnarlo. Io ho fatto un salto di dolore, ho dovuto frenare il lamento per non farmi sentore da quel cornuto di mio marito. SI, perché dopo questo incontro, mio marito è diventato un gran cornuto.
Dopo il dolore iniziale, ho iniziato a gemere di piacere, e lui stantuffava il mio culo ed io mi masturbavo il clitoride, la figa ….
In un orecchio mi ripeteva, dai, rottainculo, fammi godere grande zoccola, voglio sborrareeee ..
Così fu che io ho rigoduto una seconda volta come una vera troiaaaaaa.
Accortosi l’amante che ero giunta al termine, mi ha presa, mi ha messa in ginocchio e mi ha schiaffato il cazzo dal culo alla mia bocca (mai nessuno l’aveva fatto prima), mi ha penetrata bene bene ed io succhiavo tutto il suo cazzo, i suoi umori ed i sapori. Quindi ha concluso con una grande sborrata tutta dentro in bocca che ho in parte ingoiato e parte è scivolata sul collo per poi cadere sulle mie tette. Io ho spalmato tutto quel bel liquido sul mio corpo e sono andata infine in bagno.
Sono uscita ed ho trovato l’amico con mio marito a commentare la partita, l’amico entusiasta in volto per avermi scopata bene bene e mio marito contento e cornuto per aver tifato per la sua squadra.
Io, invece, avvertivo difficoltà nel camminare, mi faceva male il culo e non riuscivo a tenere le cosce strette. Camminavo a cosce larghe cercando di non farmi accorgere da mio marito del dolore che ancora provavo.
Però ero contenta, molto contenta di aver fatto una esperienza per me nuova fino ad allora, contenta per aver preso un cazzo grande nel mio culo senza prepararlo e contenta di aver bevuto una così buona sborra non sempre così saporita e desiderata
Dimenticavo, contenta anche per aver fatto cornuto mio marito, per ciò che da li a qualche anno sarebbe successo.
Alla prossima, se lo vorrete.
Rossella
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7 years ago
Rossella1963,
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Piazzola di servizio
Questo che sto per raccontarvi l'abbiamo vissuto circa 10 mesi fa.
dovevo andare a Genova per andare a trovare i miei figli e parenti.
Decidemmo di partire verso sera, da Napoli a Genova era un bel viaggio e partendo la sera avremmo evitato un bel po di traffico.
Eravamo in autostrada, ci trovavamo in Toscana e un po per la stanchezza decisi di fermarmi in una piazzola di servizio. Era un po nascosta e dissi a mia moglie ...
" fumiamoci una sigaretta amore"
" si ne ho proprio voglia"
spensi le luci, era buio totale. dopo poco si fermò a poca distanza da noi una macchina, accese le luci interne e vedemmo che era un uomo sulla trentina.
" Hai visto amore......non sembra male.....mi vengono certi pensieri...." dissi a Rosy.
" Vero amore, non e niente male....scommetto che si sta toccando il cazzo."
" ti è venuta voglia....troia mia"
" mmmmmm si la situazione e eccitante, tiralo fuori cornuto mio che ti faccio un pompino."
Cominciò a giocarci....lo toccava e succhiava in modo sublime. eravamo eccitati al pensiero di quello che sarebbe accadere.
accesi le luci interne e baciai Rosy, la toccavo...poi spensi e aspettammo.
lui scese dalla macchina e si avvicinò a noi..guardava. si vedeva che si stava toccando il cazzo.
Rosy gli disse.
" mmmmmm si segati, fammelo toccare. ho voglia di fottere."
aveva un cazzo stupendo, grosso come piace a noi, aprì la portiera, lui si mise davanti a lei e glielo mise in bocca.
" oh che cazzo stupendo, fammelo godere tutto. guarda cornuto come me lo godo in bocca."
Lui era eccitatissimo, Rosy si alzò e si mise a pecora.
" adesso fottimi non resisto più, mmmmmmm si riempimi la ficaaaaaaa"
la scopava da dietro gli dava dei colpi di cazzo che gli riempiva la fica.
" prendilo troia goditelo tutto, mi stai facendo godere come un porco."
" oh siiiii chiavami, spaccami la fica....."
la scopava e io ero estasiato a vederla fottere con un altro uomo, io ero sceso e stavo vicino a lui e li guardavo godere. poi non resistette piu.
" diooooo sto x sborrareeeee"
tirò fuori il cazzo e sborrò come n porco. mi abbassai e cominciai a succhiarglielo tutto lo ripulii bene , sentivo il sapore della sua sborra e gli umori della fica di mia moglie.
si ricompose e ci ringraziò per la bellissima scopata.
" ti è piaciuto troia stupenda che sei......"
Da morire amore. mmmmm che cazzone stupendo che aveva....adesso fottimi tu cornuto mio."
la scopai, ero cosi eccitato che dopo poco sborrai in fica. mi chinai su di lei e leccai tutto.
" mmmmmm che marito porco che ho...."
ci fumammo una sigaretta appagati, e ricominciammo il nostro viaggio.
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7 years ago
admin, 75
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Una mattina stupenda
questa è una trasgressione vissuta.
ci scrive un singolo, anche lui della campania. ci dice che gli farebbe piacere poterci conoscere e che gli sarebbe piaciuto giocare con noi.
Faccio vedere la sua foto a mia moglie e gli dico se le piacerebbe conoscerlo.
Lei mi dice " si magari per un caffè, possiamo fare lunedì mattina che siamo soli e il bimbo è a scuola."
" va bene amore allora organizzo per lunedì."
lo contatto, gli dico che sarà per un caffè conoscitivo e che niente è scontato. gli do l'indirizzo e ci salutiamo.
Arriva il lunedì, mia moglie era eccitata e nervosa, si era messa solo un vestitino senza troppe pretese, mi disse "amore sono eccitata come una porca come sai tu, ma non so ancora che farò."
" tranquilla farai solo quello che ti senti di fare."
Suona il citofono, è lui Marco ( non è il suo vero nome)
Entra al primo impatto sembra simpatico, ci salutiamo e ci sediamo .
" Ciao, piacere di conoscerti, piacere Rosy. ti faccio un bel caffè"
Eravamo un po nervosi per la situazione che si creava ma eccitati, lui si vedeva dalla patta che aveva il cazzo duro, Rosy se ne era accorta e lo guardava.
era eccitata e dopo una mezz'oretta che stavamo parlando si alza dalla sedia e si avvicina a lui.
" Ora Marco ti saluto come si deve...."
Si mise davanti a lui, lo baciò in bocca, la sua lingua era affamata, lui le mise le mani sotto il vestito, gli toccava il culo e poi andò a toccargli la fica. Rosy era eccitata.
" mmmmm si toccami senti come è zuppa.mmmmmm siiiiiiiii"
Marco stava scoppiando lei gli toccava il cazzo, poi gli disse,
" Vieni con me porco, e tu cornuto mio guarda"
Andarono sul letto, si spogliarono affamati di godersi, Marco gli aprì le cosce e cominciò a leccargli la fica che era un fiume.
" Mmmmmmm che fica che hai rosy"
" Come lecchi bene, voglio succhiarlo non ne posso più"
fecero un 69 stupendo mia moglie si godeva il suo cazzo come non mai, poi la mise a pecorina e cominciò a fotterla. lei godeva.
mi spogliai anche io e mentre la fotteva lei mi fece un pompino stupendo, ormai si era lasciata andare e voleva godere.
" siiiiiii fottetemi, sono la vostra troiaaaaaaaaa"
ci mettemmo a 69 e marco la fotteva a pecora, io vedevo il suo cazzo che entrava nella sua fica e lei che urlava di piacere. io leccavo fica e cazzo insieme quando non trattenendosi più vennero entrambi, la mia bocca era piena di sborra e dei suoi umori.
lei succhiando a piu non posso mi fece sborrare.
"Godi porco, cornuto mio guarda come mi ha fatto godere.... mmmmmm si mi piaceeeeee"
dopo ci mettemmo a fumarci una sigaretta.
Marco poi si alzò e andò in bagno, vidi Rosy che lo seguiva.......dopo poco mi alzai e li vidi a farsi la doccia insieme. si toccavano, si baciavano e la prese da dietro, la riempiva di colpi di cazzo nella fica e la sentivo gemere di piacere fino a che non sborrarono entrambi.
é stata una mattinata di sesso stupenda.
7
1
7 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Come sono diventata la sua amante.
Avevo un appuntamento con un uomo sposato.
Non lo conoscevo ma avevo scambiato messaggi con lui per molto tempo.
Eravamo diventati intimi sulla chat.
Mi aveva confessato che lui aveva spesso voglia ma che non riusciva a soddisfarla.
Un uomo stanco della solita routine con una moglie che ormai si concedeva raramente.
Lui sui 60 alto 190 brizzolato e grosso. Insomma un tipo ancora piacente. Il mio tipo.
Ci eravamo dati un appuntamento in riviera dove lui aveva un appartamento ma ci siamo prima visti in un parcheggio per capire se ci saremmo piaciuti.
Mi ero preparata con molta cura. Tacchi alti, intimo sexy con sottoveste, camicetta nera, gonna nera sopra al ginocchio, cappottino rosso aragosta. Volevo piacere.
Sono arrivata che lui era già ad aspettarmi. Camicia azzurra con pantaloni eleganti. Proprio un bel tipo.
Ci siamo presentati e abbiamo iniziato a parlare in auto con molta naturalezza e a un certo punto si è avvicinato e mi ha baciata. Un bel bacio. Passionale e porco allo stesso tempo.
Non aspettavo altro, l'ho abbracciato e mi sono fatta baciare sul collo che mi piace tanto.
Sono andata letteralmente in calore! A quel punto lui ha proposto di andare a casa sua.
Ero eccitata e felice. Avevo voglia ma soprattutto mi piaceva così tanto che cominciavo a bagnarmi tutta. Ero entrata in calore come mi succede quando ho l'uomo giusto.
Salendo le scale cercavo di sculettare il più possibile per eccitare anche lui, che , appena dentro mi ha preso, stretto a se, e cominciato a toccarmi e baciarmi da vero porco.
Non mi sembrava vero e l'ho lasciato fare. Sentivo sotto i pantaloni il suo arnese contro di me. Lo abbracciavo forte per sentirlo tutto.
Anche lui era eccitato e a quel punto ha tirato giù la cerniera e lo ha tirato fuori...
Non era ancora completamente duro ma perfetto e con una bella cappella disegnata!
Ero rimasta a bocca aperta. Non ero riuscita a dire più nulla... Era come lo avevo sempre sognata. Ero in estasi!
Lui mi guarda e mi dice: "ti piace? ho così voglia di usarlo che rimarrai contenta"... Non riuscivo a parlare pensavo che era proprio quello che desideravo e quanto avevo sognato un uomo così... Non so se in quel momento lo ha capito.
Mi piaceva così tanto che mi pulsava la testa e sentivo il buchino contrarsi dalla voglia....
Lui è stato un galantuomo. Si è avvicinato e mi ha preso dolcemente la mano se l'è avvicinata al suo arnese e io ho cominciato ad accarezzarlo come si fa con un oggetto prezioso...
Sentivo l'eccitazione pulsarmi la testa e il buchino mi si stava aprendo tutto.
Ero ubriaca di voglia!
Ho iniziato a baciarlo tutto... lui, la sua pancia, la cappella, le palle, l'asta...
Lui mi incoraggiava: "brava, è tuo, fanne quello che vuoi..."
Lo sentivo crescere dentro la mia bocca. Poi ha cominciato a scoparmi in bocca tenendomi la testa. Ormai lo avevo tutto duro in bocca.
Poi all'improvviso mi mette a pancia in su sul divano e mi viene sopra. La mia gonna era ormai all'inguine e il suo arnese contro le mie mutandine che spingeva. Mi tira su le gambe e se le mette dritte lungo il corpo e ormai la sua cappella è contro il mio buchino.... Ero già tutta lubrificata e pronta a godere e farlo godere.
Mi guarda dolcemente, mi prende per i fianchi e comincia lentamente a spingere dentro la cappella e montarmi con un ritmo da trentenne e una faccia da porco che mi eccitava moltissimo.
Io mugulo:"scopami... sono in calore... e ho bisogno di cazzo!"
Lo abbraccio e lo gli accarezzo il viso, le braccia, i glutei. Lo bacio e mentre mi scopa gli sussurro continuamente: "dai, dai, dai,... sfondami e poi riempimi tutta!", "così mi fai venire..."
Lui scopandomi ha cominciato a mugulare e poi a dire ad alta voce: "sei mia, sei tutta mia..."
Le parole mi eccitavano... mi sentivo solo sua... mi stava facendo godere tanto.
Lo sentivo mio. "Amore così mi fai venire..."e dopo pochi colpi ho iniziato a colare...
Mi ha scopata, baciata, girata e riscopata per un'ora di seguito senza darmi tregua con colpi forti e piano. Continuavo a venire e ormai ero venuta nelle mutandine e sulla pancia almeno 3/4 volte. Volevo che venisse anche lui. Non ce la facevo più!
Poi finalmente lui: "ora voglio farti sentire quanta crema ho da riempirti".... e nello stesso istante sento uno spruzzo caldo dentro con un grido di goduria degno di una bestia. Un colpo secco dentro che mi ha fatto urlare di piacere e di dolore...
L'ho voluto leccare tutto ma anche lui mi ha leccata... E poi baci e abbracci...
Quanto mi sono goduta quest'uomo fantastico!
E quanto me lo sto godendo...
Amore ho sempre voglia di te.
Ti adoro.
Daniela.
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7 years ago
Daniela1Do,
45
Last visit: 3 years ago
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Il gigante 2
Il gigante 2
Fu così che divenni la sua amante fissa. Due volte a settimana andavo a trovarlo per farmi inculare e soddisfarlo. Due sole volte a settimana poiché, nonostante tutti gli esercizi fatti e che continuavo a fare, per almeno due giorni non riuscivo a pensare di farmi scopare da lui per l’indolenzimento allo sfintere che comunque mi causava. Riuscivo a farlo con altri, di ben altre dimensioni, ma per andare con lui… mi ci volevano almeno un paio di giorni di pace. Nel frattempo mi alternavo un po’ con la Contessa ed un po’ continuando a frequentare le toilette dei giardini di Piazza della Repubblica. Non potevo abbandonare l’Antonio che smaniava per incularmi e portarmi clienti. Mi ero fatto, ormai, una discreta clientela fissa che mi garantiva un bell’ introito. In uno di quei giorni l’Antonio mi disse che c’erano due clienti fissi, che si conoscevano tra loro, che gli avevano chiesto espressamente se ero disposto a farlo con tutti e due assieme. Gli dissi che non era un problema. Di li a poco me li vidi arrivare. Erano due con i quali mi ero sempre trovato bene, due con cazzi importanti ma non grandissimi, che sapevano controllarsi e non godere in due minuti, due che mi facevano “vibrare”.
Iniziarono con lo spogliarmi completamente e palparmi da tutte le parti mentre mi succhiavano i capezzoli. Io intanto, avevo iniziato a masturbarli, visto che avevano tirato fuori gli uccelli. Avevano portato un materassino gonfiabile sul quale, dopo un po’ e dopo che ci fummo spogliati, uno di loro si distese attirandomi sopra di se a mo’ di 69 iniziando a succhiarmelo e chiaramente facendo si che contraccambiassi il pompino. L’altro mi si mise dietro, iniziando a leccarmi il buco del culo, cercando di penetrarmi con la lingua, predisponendomi così alla vera e propria inculata. Dopo un po’ di questa lavorio lo senti appoggiarsi al mio culo con il suo attrezzo ed iniziare a penetrarmi. Mentre continuavo a spompinare quello sotto di me mossi un po’ il culo per favorire la penetrazione ed in breve… mi sentì riempito completamente, profondamente da quel cazzo che, in un primo momento, ristette un po’ fermo dentro di me e una volta capito che ero pronta iniziò a stantuffarmi lentamente, profondamente. Colpi lenti e profondi, una vera goduria. Se aveva l’impressione che stessi per godere si fermava. In questo modo mi portò alla follia, a chiedergli di godermi, di riempirmi ma lui…. Niente, continuò con il suo ritmo devastante. Quello sotto di me, che stava quasi per godermi in bocca, si fermò, si sciolse dalla posizione, si girò in modo di baciarmi in bocca e fece segno a colui che mi stava inculando di fermarsi. Lo fece uscire dal mio culo e mi mise sopra di lui in modo che mi inculassi da solo mentre mi baciava con tutta la lingua, rovistando nella mia bocca, erotizzandomi da impazzire. Una volta che fu tutto dentro di me, mi attirò ancor più sul suo petto, offrendo il mio culo totalmente al suo compare, il quale, presa una crema apposita per facilitare le inculate, iniziò a spalmarmela prima tutto intorno allo sfintere, poi pian piano, cercando di introdurre un dito alla volta accanto al cazzo che mi stava possedendo riuscendo, con molta delicatezza, ad introdurre un secondo dito, iniziando a muoverli nel mio culo, allargandoli e stringendoli, in modo da ampliare lo spazio. Quando fu soddisfatto del risultato ottenuto tolse le dita ed iniziò a forzare il mio culo con il suo cazzo. Piano piano, con molta calma, si fece spazio e riuscì a penetrarmi completamente. L’altro, durante tutta l’azione di penetrazione, era rimasto fermo, ma una volta che anche l’altro fu tutto dentro di me, si guardarono negli occhi e presero a stantuffarmi, alternativamente. Uno entrava e l’altro usciva, dandomi sensazioni incredibili. Iniziai a smaniare ed a godere, come una fontana, sul petto di colui che era sotto di me. Andarono avanti così per un bel po’, finche non decisero di cambiare ritmo ed entrare e uscire contemporaneamente. La cosa mi portò vicino alla pazzia per le sensazioni che mi stavano dando. Continuarono così per una buona ventina di minuti finché iniziarono a godere contemporaneamente. Io smaniavo dal piacere. Dicevo loro di non smettere, troppo era il piacere che mi stavano dando. Il loro sperma tracimava dal mio culo. Finito di godere rimasero ancora dentro di me godendo delle contrazioni del mio sfintere, ma alla fine la natura ebbe il suo decorso ed i due membri iniziarono a perdere la loro erezione e, quasi per magia, mi ritrovai improvvisamente vuoto. Era stato troppo bello. Ero tutto un brivido. Avevo un buco del culo morbido ed elastico ed immediatamente pensai che in quelle condizioni avrei potuto farmi riempire con facilità dal gigante.
Non appena si furono ripresi e mi fui ripulito e rivestito, fattami pagare la marchetta li salutai velocemente e mi avviai verso il bar più vicino per telefonare al gigante.
Quando mi rispose gli dissi subito: “ Non era programmato di vederci, ma ho voglia di te. Ti va di vedermi?” La risposta affermativa non si fece attendere (“E me lo chiedi? Lo sai che non desidero altro che poterti godere!”) ed allora gli dissi che entro mezz’ora sarei stata da lui. Mi accolse a braccia aperte e mi baciò a tutta lingua, eccitandomi ancor di più di quanto già non lo fossi.
Lo spogliai velocemente e lo trascinai in camera da letto. Era eretto in tutta la sua possanza. Mi inchinai e lo leccai, quasi famelicamente. Non stavo più nella pelle pensando a come, stavolta, sarebbe stato facile accoglierlo in me. Mi stava guardando sorpreso dalla mia irruenza. Quando non ne potei più di succhiarglielo, per la voglia che avevo di sentirmelo dentro, mi spogliai in fretta e, distesa sulla schiena, alzando le gambe e tenendole aperte con le mani poste sotto le ginocchia… mi offrì a lui che, più che mai impaziente di possedermi, me lo puntò ed iniziò a spingere, delicatamente, penetrandomi. Rimase sorpreso dalla facilità con cui riuscì a penetrarmi e mi guardò, sorpreso. Gli spiegai cos’era successo e che, quando mi ero reso conto di come mi avevano ammorbidito in modo splendido, mi aveva fatto desiderare di verificare se veramente potevo accogliere meglio lui, Livio (questo il suo nome) che desideravo soddisfare con tutta me stessa poiché…. e qui ebbi un momento di impaccio…. mi ero accorta di essermi innamorata di lui e del suo cazzone. Mi penetrò completamente e mi baciò a tutta lingua, lussuriosamente, iniziando a fottermi, con calma, amorevolmente.
Fu una cosa lunga, elettrizzante, possessiva! Ero la sua donna e lui mi voleva.
Non so quanto tempo durò quell’inculata, ma ci sfinì entrambi. Dormì da lui, con il suo cazzo nel culo, completamente dilatata. Una nottata splendida: ogni tanto si risvegliava e riprendeva a godermi. Non so quante volte godette, quella notte.
Fu così che andai a convivere con lui: era di famiglia benestante e viveva praticamente di rendita. Un periodo splendido: ormai riuscivo ad accoglierlo in me con facilità ed era un totale godimento, mio e suo. Amava le cose belle ma soprattutto le motociclette, per le quali aveva una vera passione e purtroppo questa passione, un brutto giorno, me lo portò via.
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1
7 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Adele
Geneticamente non è sua madre. Adele è la seconda moglie di mio suocero, buonanima, ed è la donna che ha cresciuto mia moglie e che lei chiama “mami”.
Valeria aveva appena diciotto mesi quando sua madre morì. Il padre, uomo in carriera cercò una tata che si occupasse della piccola mentre lui mitigava il dolore per la perdita dedicandosi alla sua attività. Adele a quel tempo era una universitaria fuori sede che cercava lavoro per potersi mantenere agli studi. Nelle foto che la ritraggono all’età di 19 anni è di una bellezza esagerata. Da subito si affezionò a quella bambina che il destino aveva messo alla prova così presto. Mio suocero si innamorò di quella ragazza che amorevolmente si occupava della sua principessa. Il sentimento era contraccambiato e così quando Valeria aveva poco più di due anni, fece da damigella alla cerimonia che univa in matrimonio il suo papà e la sua tata.
Adele è sempre stata una donna disinibita, lei e mio suocero non hanno mai avuto problemi nel mostrarsi nudi. Quando io ho conosciuto Valeria e poi ho cominciato a frequentare casa loro mi sono più volte trovato in imbarazzo. Quando eravamo ancora fidanzati capitava che mi fermassi a dormire da loro, con l’approvazione dei miei futuri suoceri io e Valeria condividevamo lo stesso letto. Facevamo l’amore senza problemi e più di una volta la mattina venivamo svegliati da Adele che ci portava la colazione a letto trovandoci nudi. Sovente mi è capitato di entrare in bagno pensando non vi fosse nessuno e invece trovavo mi suocero “biotto” che si lavava, o di trovare mia suocera mezza nuda mentre si stava depilando o semplicemente era seduta sulla tazza. E anche di ritrovarmi uno dei due completamente nudo appena uscito dalla doccia.
Non hanno mai paventato alcun imbarazzo, per loro era ed è ancora, un comportamento del tutto naturale. Valeria mi ha confessato che da piccola non ha mai avuto la curiosità di vedere delle persone “grandi” in totale nudità perché a casa sua l’essere “liberi” era normale. Le era capitato anche, durante le vacanze estive passate coi genitori, di frequentare spiagge naturiste, in varie località Europee. Gli argomenti relativi al sesso per loro non sono mai stati un tabù, parlavano tranquillamente di ogni cosa con la loro piccola.
Io mi sono adeguato con qualche difficoltà a questo loro modo di essere disinibiti, sono cresciuto in una famiglia più conservatrice. Alla fine, però, ho messo da parte il mio imbarazzo e ho cominciato a vivere la mia nudità serenamente.
Dopo la scomparsa di mio suocero Adele non se l’è più sentita di vivere nel grande appartamento è così si è ritirata nella casa che ha ereditato dai suoi genitori, sulle colline toscane da cui vede il mare. Ha quindi lasciato la città ed io e mia moglie ci siamo trasferiti in quell’appartamento in cui Valeria è cresciuta, molto più grande e confortevole del nostro piccolo bilocale.
Sono nel letto avvinghiato a Valeria in quella posizione che possiamo definire a “cucchiaio”, abbiamo appena finito di scopare, il mio uccello è fradicio dei suoi umori ed è premuto contro le sue chiappe. La sua mano accarezza la mia che le sta stringendo un seno.
- “Ieri ho sentito mami al telefono.” – mi comunica.
- “Come sta?” – le chiedo.
- “Bene, credo.” – dice dubbiosa.
- “Come, credo?” – le rimando.
Mia moglie mi spiega che la sua è solo un’impressione, ma le è sembrato di cogliere della malinconia nella voce di sua “madre”, forse dovuta alla solitudine, ipotizza.
- “Dille di venire qui da noi per un po’.” – suggerisco io.
- “Dopo la chiamo!” – mi dice mentre strofina il culo contro la mia erezione.
Riprendiamo a scopare lentamente come piace a me sino a quando io le inondo nuovamente la bernarda col mio orgasmo. Lei mi fa voltare e mi cavalca finché a sua volta tocca l’apice del piacere abbandonandosi poi sul mio petto.
- “Ha 57 anni ed è ancora molto bella, non trovi?” – mi chiede Valeria riferendosi ancora a sua madre.
- “Bella e affascinante.” – confermo io.
- “Te la faresti?” – chiede sibillina.
- “Se non fosse tua madre…… si!” – ammetto senza ipocrisie.
Adele ha un fascino innato, una femmina a trecentosessanta gradi. Un fisico curato una donna di quelle con la “gonna”, se capite quello che intendo. Valeria alza la testa e mi guarda dritto negli occhi.
- “Davvero te la faresti?” – mi interroga nuovamente.
Non mi faccio problemi a confermarle che come donna, la vedova di suo padre mi attrae e che, se non fossimo parenti e non fossi legato sentimentalmente alla donna più bella della terra, si, io mia suocera me la scoperei. Da tempo ho imparato che non serve a nulla mentire alla mia donna, lei mi sgama sempre.
Valeria si fa seria, pensa lungamente a quello che le ho appena detto. Interrompe la sua silenziosa meditazione dicendomi che la eccita fantasticare di vedermi mentre faccio l’amore con un’altra donna con lei presente a guardarci mentre faccio le cose che di solito metto in atto nei nostri amplessi. Quindi aggiunge che questo non lo riterrebbe un tradimento ma un gioco tra noi due in cui lei realizza una sua fantasia e per di più, se questa donna fosse quella che l’ha cresciuta, a lei non dispiacerebbe. Prosegue la sua riflessione confessandomi che quando era una ragazzina alla scoperta del sesso chiese delucidazioni alla sua tata-mami la quale le insegnò come toccarsi per darsi piacere. Fu Adele, che la masturbò per la prima volta, insegandole dove toccare quel fiore acerbo. Mia moglie ha imparato a masturbarsi toccando ed esplorando la figa della sua matrigna.
- “Questo è il nostro segreto!” – afferma.
- “Se ti vedessi scopare con lei la cosa non mi dispiacerebbe. Credo piacerebbe anche a lei, ora che è rimasta sola!” – sostiene mentre mi sorride maliziosa provocandomi imbarazzo e al tempo stesso eccitazione.
Questa sua esperienza intima, che non mi aveva mai confessato prima, e la sua esternazione in riferimento ad un ipotetico rapporto sessuale con quella donna che le ho sempre sentito chiamare “mami”, mi lascia esterrefatto. Non ho parole. Riesco solo a stringerla più forte e a baciarla. Mi immagino mentre lecco la passera di mia suocera succhiando il suo clitoride e saggiando la consistenza delle sue tettone, la rotondità delle sue chiappe e l’elastica risposta del suo buco posteriore. Mentre sono assorto in questa visione onirica la mano di mia moglie si protende e trova la mia erezione.
- “Ti sei eccitato pensando a lei o sono io che ti faccio questo effetto?” – chiede mentre la mia verga sparisce nella sua bocca. Mi succhia con avidità e quando sente che sto per venire mi libera continuando a farmi una sega con entrambe le mani. Vengo sparandole in faccia tutta la sborra che ho a disposizione.
Vado al lavoro appagato. Mia moglie sa come farmi contento ed io penso di essere altrettanto bravo nel soddisfare i suoi bisogni. Sa anche come sorprendermi affrontando argomenti che non hanno mai sfiorato la mia mente.
- “Arriva Venerdì!” – m’informa mia moglie quando rientro dall’ufficio.
- “Chi arriva?” – chiedo io cadendo dalle nuvole.
- “Come chi? Mia madre!” – dice lei.
- “Me lo hai detto tu di invitarla a stare qualche tempo qui da noi” – aggiunge.
- “Ma si certo. Bene, sono contento!” – rispondo io resettando la mia mente.
Andiamo in stazione a prenderla. Vedo Adele spuntare dalla folla trainando dietro di se la valigia, l’espressione triste che ha stampata in faccia svanisce non appena ci vede. Distende i lineamenti sorridendoci, abbracciandoci e baciandoci. A casa declina l’invito, di mia moglie e mio, a sistemarsi in quella che sino a non troppo tempo fa è stata la camera in cui lei e suo marito si stendevano uno di fianco all’altra nel grande letto. Sceglie invece di occupare la camera che una volta era di Valeria asserendo che si sente più a suo agio.
Mentre siamo in cucina intenti a preparare qualcosa per cena, mia suocera entra indossando solo le mutandine e il reggiseno, un coordinato di pizzo azzurro alquanto trasparente, l’effetto “vedo non vedo” lascia intuire le areole dei capezzoli e l’alone scuro di peli sulla sua passera. Sul suo corpo non vi sono segni evidenti del tempo che è passato, la sua pelle non è ancora sfiorita. Ci comunica che va a farsi una doccia. Io sento un fremito nella forza che alberga nelle mie mutande.
Siamo nel nostro letto, Valeria sta leggendo un romanzo, io sto smanettando sul cellulare. Il lenzuolo copre i nostri corpi nudi. Mia moglie ha una gamba che scavalca la mia coscia, l’incavo posteriore del suo ginocchio è appoggiato sopra il mio uccello che inizia a gonfiarsi. Ovviamente lo percepisce, finisce il paragrafo chiude il libro, si toglie gli occhiali e li appoggia sul ripiano del comodino. Si volta sul fianco e la sua mano afferra la mia mascolina erezione, le sue dita giocano con la punta della mia cappella. Mi racconta che mentre sistemava la cucina, dopo cena, ha fatto una chiacchierata con Adele la quale si è confidata apertamente confessandole quanto le manchi il marito. In tutti i sensi. Quando il desiderio sessuale la opprime si sfoga masturbandosi, le ha detto di avere un vibratore col quale si dà piacere ricordando i focosi incontri consumati col padre di mia moglie.
Il mio cazzo pulsa nella mano di Valeria, mi metto sopra di lei, la sua mano guida il mio uccello all’apertura della sua bernarda. Sento la mia cappella scivolare tra le labbra del suo sesso, mi piego e la bacio le nostre lingue si incontrano. Affondo lentamente il mio rigido cannolo nella sua accogliente figa sino in fondo, sino a quando sento le mie palle schiacciate contro le sue chiappe. La pompo lentamente, è così bagnata che scivolo avanti e indietro senza difficoltà. Lei stringe con forza le mie chiappe incitandomi, spingo con vigore facendola venire e subito dopo schizzo ripetutamente dentro la sua passera tutto il succo del mio piacere.
E’ Sabato mattina mi alzo un po’ più tardi, mia moglie è distesa al mio fianco, ho l’uccello in tiro ma non la voglio svegliare. Vado in bagno una doccia è quello che ci vuole per cominciare bene il weekend. Mi lego in vita l’asciugamano e mi insapono la faccia per radermi, Adele entra indossando una camicia da notte leggera, intravvedo le sue forme attraverso il tessuto.
- “Ti dispiace se mi faccio una doccia mentre ti radi?” – chiede ravvivandosi i capelli.
- “Ci mancherebbe, fai pure!” – le rispondo.
Si spoglia davanti a me, non è la prima volta che la vedo nuda, ma per la prima volta la osservo con occhi diversi. Mi tornano in mente le parole di mia moglie e realizzo che sto guardando mia suocera con desiderio. Lei accenna un sorriso e si infila sotto il getto d’acqua. Mentre il rasoio scivola sulla pelle della mia faccia la mia consorte compare sulla porta.
- “Buongiorno!” – esclama stirandosi. Indossa solo una canottiera che le arriva all’ombelico e non lo copre.
- “Ehilà! Adesso ci siamo tutti.” – rispondo ironicamente.
Valeria si appoggia alla mia schiena, libera l’asciugamano che mi copre, fa scivolare le dita della sua mano nel solco tra le mie chiappe e prende possesso del mio ano, con l’altra mi accarezza il petto e scende lentamente verso il mio cazzo. Lo prende in mano che è già duro come il marmo.
- “Quanto mi piace sto pisello sempre pronto” – esclama. In quel momento Adele esce dalla doccia e ci guarda sorridendo.
- “Non è un bell’uccello mami?” – chiede maliziosamente alla sua matrigna.
- “Si è proprio bello, sei una ragazza fortunata” – afferma mia suocera fissando la mia nerchia che la mano di mia moglie ha scappellato mettendo in mostra la punta gonfia e pulsante.
- “Sapessi che buon sapore ha quando lo succhio” – rincara la mia dolce metà.
- “Dovresti assaggiarlo!” – aggiunge la tentatrice.
- “Mi piacerebbe! Davvero posso?” – chiede vogliosa la moglie di mio suocero.
Valeria le fa cenno di avvicinarsi, io sono impietrito, non riesco a spiccicare una parola. Adele accoglie l’invito e viene ad inginocchiarsi davanti al mio cannolo turgido, avvicina le labbra e la mano di mia moglie guida l’apice del mio uccello dentro la bocca di mia suocera. Sento la sua lingua massaggiare la mia cappella, la succhia con le sue labbra morbide mentre le sue mani hanno afferrato le mie chiappe mi attira verso di se. Io ho infilato la lingua in bocca a mia moglie che è eccitatissima. Lo sento perché la sto penetrando con due dita, ha la figa copiosamente allagata.
Adele sa come fare un pompino, prende tutto il mio uccello nella sua bocca succhiandolo e lavorandolo sapientemente con la lingua. Questa donna è una grande esperta la sua bocca scorre lungo la mia rigida asta provocandomi sensazioni intense, ora mi pompa con foga mentre la mano di mia moglie mi accarezza delicatamente le palle. Quando sparo il primo fiotto di sperma nella sua bocca le labbra di mia suocera mi stanno succhiando la cappella. Lei subito prende dentro di se tutta la mia lunghezza sino alla base e i successivi spruzzi di sborra le riempiono la bocca. Allo stesso tempo Valeria sente le mie contrazioni, le mie dita, che non hanno mai smesso di frugare la sua intimità, le provocano un sonoro orgasmo che avverto sentendo le pareti della sua figa contrarsi a stringere le mie estremità. Adele, dopo avere ingoiato tutta la crema che le ho regalato, si alza e mi bacia delicatamente le labbra e poi quelle di mia moglie.
- “Grazie! Hai davvero un bel cazzo!” – esclama sorridendo.
- “Mi piacerebbe sentirlo dentro di me!” – aggiunge vogliosa.
- “Andiamo!” – dico io ad entrambe.
Le guido verso la camera ora occupata da Adele. Loro si stendono sul letto ed iniziano a masturbarsi. Mia suocera estrae dal cassetto un vibratore fucsia ed inizia a passarlo sul clitoride di Valeria che apprezza mugolando, poi lo appoggia sul suo. Sono estasiato nel vedere quelle due femmine procurarsi piacere, le penetro entrambe con le dita e trovo tutte e due le passere bagnate della loro voglia di cazzo. Il mio nel frattempo ha ripreso vigore ed è rigidamente puntato verso di loro.
- “Dammelo” – implora mia suocera.
Lo punto contro la sua figa spalancata, entro dentro di lei con la cappella e inizio a scoparla solo con la punta dell’uccello. Lei emette mugolii di piacere. Valeria si è stesa lì di fianco, ha preso possesso del sex toy che sento vibrare e vedo entrare ed uscire dalla sua figa calva, lucido dei suoi umori più reconditi. Affondo la mia verga nella passera di mia suocera e la scopo lentamente, lei appoggia le sue gambe alle mi spalle io scivolo dentro di lei fino in fondo sento il mio pube schiacciato contro il suo. Al nostro fianco, mia moglie geme di piacere trastullandosi col giocattolo fucsia, se lo infila tutto nella sua bernarda e lo ritira lentamente inarcando la schiena. Tiro fuori l’uccello dalla accogliente tana di Adele, mi stendo sulla schiena di fianco a mia moglie.
- “Adesso scopami tu!” – ordino a mia suocera.
Lei sale sopra di me e si impala sulla mia asta rigida, muove il bacino avanti e indietro strofinando il suo grilletto contro il mio bassoventre, le mie mani prendono possesso delle sue tette ancora piuttosto sode, i suoi capezzoli sono turgidi, ne sento il contatto coi palmi mentre massaggio quei due meloni maturi. Adele si piega verso di me le sue labbra cercano le mie. Dischiudo la bocca lasciando che la sua lingua mi penetri in cerca della mia. Le libero le poppe e con una mano scivolo su una chiappa cercando il suo buco posteriore, lo trovo, Si contrae sotto la pressione del mio dito, lo sento dilatarsi e richiudersi, spingo un poco di più, aspetto che il suo sfintere si rilassi e sono dentro di lei che apprezza gemendo più forte. L’altra mano la appoggio sul ventre di mia moglie che si alza e abbassa assecondando il ritmo delle sue manovre masturbatorie, trovo la sua mano che stringe l’attrezzo artificiale, la scosto e prendendo possesso del giocattolo vibrante. Sono in estasi. Mia suocera mi sta scopando con foga cavalcando il mio uccello, io scopo lei con un mio dito nel suo culo e contemporaneamente scopo mia moglie col vibratore, lo spingo e lo ritraggo sempre più velocemente dalla sua figa meravigliosa. In poco tempo le due donne raggiungono l’orgasmo gemendo quasi contemporaneamente. Subito dopo tocca a me toccare l’apice del piacere riversando tutta la sborra che ho a disposizione nella profondità della passera di Adele. Poi tutti e tre ci abbandoniamo felici ed appagati uno di fianco all’altro.
L’entroterra toscano offre un paesaggio meraviglioso nonostante il caldo eccezionale. Dal terrazzo di mia suocera godiamo di questo panorama fatto di colline verdeggianti che finisce là dove comincia il blu intenso del mar Tirreno. Il sole abbronza i nostri corpi nudi distesi su questo accogliente materassone che ci accoglie tutti e tre. Le mani di Valeria e Adele si contendono il mio uccello e le mie palle, le mie mani i loro seni. Che donne meravigliose. Come è fantastica la vita in loro compagnia.
24
6
7 years ago
masaraj,
58
Last visit: 8 months ago
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Una serata al cinema.
Era tanto che io e mia moglie ne parlavamo....accadde tutto due anni fa. ci trovavamo a genova ( io sono di genova) Dopo averne parlato decidemmo di andare in un cinema a luci rosse.
eravamo un po titubanti perchè non sapevamo cosa poteva succedere ma eravamo eccitati e ormai avevamo deciso di fare questa trasgressione.
entrammo, ormai era deciso. facemmo il biglietto e mia moglie non vedeva l'ora di entrare in sala perchè aveva paura di essere vista e un po si vergognava.
La sala era buia e non si vedeva tanto bene. andammo negli ultimi posti e ci sedemmo.
una volta che gli occhi si erano abituati al buio, vidi che ci stavano pochi uomini, io ne contai 4.
lei aveva messo una gonna x stare più libera. gli toccai le cosce e misi la mano nella fica. (non aveva le mutandine.) ci baciavamo eccitati che qualcuno ci stesse guardando.
le era bagnata e mi segava piano.
dopo poco si misero dietro a noi due uomini, ci stavano guardando. non passò molto che si stavano segando. mia moglie li vedeva ed era eccitata. mentre ci stavamo baciando, uno dei due avvicinò il cazzo alle nostre bocche, era bella duro e niente male.
eravamo eccitatissimi, cominciammo a leccarlo avidamente, leccavamo e succhiavamo quel cazzo bellissimo. l'altro si sedette vicino a lei e cominciò a toccarla, gli faceva un ditalino. mia moglie godeva come una porca, aveva cominciato a lasciarsi andare e se li voleva godere.
ci alzammo e lei si mise appoggiata alle ultime poltrone. gli alzarono la gonna e uno si abbasso a leccargli la fica. io succhiavo il cazzo mentre mi godevo la vista di mia moglie leccata da un uomo.
si alzò, e gli mise il cazzo in fica, la stava fottendo e lei impazziva.
diceva ......siiiiii scopami.... guarda il cornuto come gli piace...siiiiiiiiii ancora...
lui era eccitato e tirò fuori il cazzo e sborrò come un porco.
poi toccò all'altro, si avvicinò a lei, la baciò in bocca e le toccava la fica. poi anche lui la mise a pecora a la scopò, era eccitato e dopo poco le sborrò in fica.
lei non so quante volte era venuta. poi mi disse e adesso amore mio puliscimi bene cornuto.
mi abbassai la sua fica era zuppa dei suoi umore e della sua sborra e cominciai a leccarla come un porco ero eccitato da morire.
è stata una esperienza stupenda. vorremmo ripeterla ma qui a napoli non sappiamo dove poter andare e se ci possiamo fidare.
26
5
7 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Da sopra la costa dei barbari
Da sopra la Costa dei Barbari
Sopra la Costa dei Barbari c’è un parcheggio, ritrovo di coppiette ma soprattutto di incontri omosessuali. Da quel parcheggio partono, uno all’inizio ed uno a metà, da una rotonda, due sentieri che arrivano giù sino al mare.
Un giorno iniziai a scendere da quello che partiva dalla rotonda e dopo un centinaio di metri vidi una deviazione verso sinistra che si affacciava su una specie di terrazzamento: da una parte si vedeva perfettamente il mare ed il tratto di costa frequentato dai nudisti, a monte tutto un boschetto che nascondeva la vista dall’alto. Mi avviai su quel terrazzamento, lungo una cinquantina di metri o più, e vi vidi, distesi alle falde del boschetto, un paio di tizi, nudi, interessanti, posti ad una decina di metri uno dall’altro. Li superai e trovai anch’io uno spazio dove potermi distendere, non visibile dall’inizio del terrazzamento. Posai la mia borsa, tirai fuori una stuoia, la distesi e mi spogliai. Poi andai a cercare un posto dove poter scaricare la vescica. Trovatolo iniziai ad urinare ma dopo qualche attimo mi si affiancò uno dei due tizi che, borbottando un “Chi non piscia in compagnia…”, iniziò anche lui a pisciare. Fu più rapido di me e mentre io me lo stavo sgrullando, me lo prese in mano ed iniziò a segarmelo, come se la cosa fosse del tutto normale, guardandomi negli occhi che rivolsi meravigliato verso di lui. Sentendo che il mio membro apprezzava lo smanettamento mi attirò verso di se e mi mise una mano sul culo, iniziando ad accarezzarmi le chiappe e successivamente a cercare di dividerle per arrivare al mio sfintere. E mentre lui cercava di arrivarci, penetrando tra le chiappe, sentii due mani appoggiarsi sulle stesse ed accarezzarmele, impastandole.
Era l’altro tizio che, quatto quatto, si era avvicinato e voleva partecipare ai giochi. I due, evidentemente, erano in combutta: uno dava iniziò alle danze e l’altro vi si aggregava. A tale contatto il mio membro si erse fiero, tanto che il tizio che mi stava masturbando si chinò e me lo prese tutto in bocca, all’inizio finendo di asciugarlo dall’urina, e poi imboccandolo totalmente dando inizio ad un pompino da favola. Smise di cercare di aprirmi le chiappe, lasciando tale incombenza al socio, per dedicarsi esclusivamente al pompino. L’altro, intanto, mi stava allargando le chiappe sempre più arrivando a stuzzicarmi lo sfintere massaggiandolo in modo di allargarlo ed in filarci prima un dito, facendomelo ruotare dentro, e poi infilandocene anche un secondo. Ruotandoli ed allargandoli in modo che il mio sfintere si rilassasse. Quando capirono di avermi erotizzato sufficientemente mi trascinarono verso una delle loro postazioni, dove c’era un bel materassino ad aria da una piazza e mezza e dove colui che prima mi sbocchinava vi si distese trascinandomi su di se a mo’ di 69. Chiaramente, così facendo, mi ritrovai in ginocchio, a 90°, e le chiappe completamente offerte all’altro. Il primo riprese immediatamente a spompinarmi, offrendomi contemporaneamente il suo attrezzo. Erotizzato com’ero lo feci ben volentieri. Nel contempo l’altro mi stava leccando il culo profondamente, spingendo la lingua nel mio buco, cercando di sodomizzarmi con la stessa. Quando vide che il mio sfintere era bello e rilassato, prese un po’ di crema da un borsello lì vicino, me ne spalmò un bel po’ sul buco facendone entrare anche un bel po’, e quindi si posizionò puntando il suo cazzo, di dimensioni notevoli, sul mio buco, iniziando lentamente a penetrarmi. Cercai di farmi più morbido possibile, senza contrastare l’intromissione, anzi aiutandola spingendo come se dovessi defecare. In questo modo lui riuscì ad entrare in un attimo, senza causarmi notevole dolore e ….. mi sentì invaso. Dovetti fare un respiro profondo, nonostante l’attrezzo che avevo in bocca. Arrivato in fondo ristette per un po’, assestandosi meglio, muovendosi un po’ a destra ed un po’ a sinistra, poi quando capì che ero pronto iniziò a fottermi, prima lentamente, con movimenti morbidi, senza fretta, poi aumentò la cadenza e la profondità dei colpi, facendomi sentire tutto il suo possesso. Tutto questo, aggiunto al pompino da favola che il tizio sotto di me mi stava facendo ed il fatto di succhiare un gran bel cazzo, mi fece andare in orbita ed iniziai a godere, con estrema soddisfazione di colui che mi stava sbocchinando che ingoiò tutto ciò che eruttavo, aumentando così il mio piacere che si propagò al mio sfintere che iniziò a contrarsi dando al mio sodomizzatore la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo, cosa che lo portò, in breve, a godere e riempirmi di sborra. Diooo… che goduta ! Quando colui che mi aveva inculato si sfilò dal mio culo, soprattutto a causa dell’ammorbidimento del suo cazzo, mi rovesciai a pancia all’aria, respirando affrettatamente come dopo una corsa. Ero pieno di brividi per le sensazioni che mi avevano regalato. Il sodomizzatore andò a prendere una borsa frigo e ci offrì delle bibite per dissetarci.
Riprendemmo fiato. Ci presentammo ed iniziammo a chiacchierare e dopo un po’ vidi che colui che mi aveva fatto uno stupendo pompino stava riprendendo consistenza e, guardandomi, se lo accarezzava finché, senza por termini in mezzo, mi disse papale papale “Ora vorrei provare anch’io la tua fighetta “! E prese le mie gambe se le portò sulle spalle e mi puntò il suo attrezzo dritto sul buco.
Iniziò a penetrarmi lentamente. Allargato com’ero dall’inculata precedente non trovò resistenza ed in men che non si dica mi ritrovai invaso e posseduto da un cazzo di tutto rispetto (comunque inferiore all’altro) che iniziò immediatamente a stantuffarmi. Nel mentre lo faceva mi guardava fisso negli occhi ed iniziò a dirmi: “ Goditelo tutto…. senti ogni cm. …. Perché sarà una cosa lunga, voglio farti andar fuori di testa, in modo che ti ricordi di questo incontro”.
La cosa era di un erotismo incredibile. Nel frattempo l’altro, eccitato dalla scena, se lo stava smanettando lentamente, ma dopo un po’ prese una mia mano e se la mise sul cazzo acciocché glielo smanettassi. Io, ammaliato da colui che mi stava inculando con tanto erotismo, iniziai quasi automaticamente a masturbare l’altro cazzo. Dentro tutto, fuori quasi tutto e nuovamente dentro.. fuori.. dentro,,, fuori… a lungo. Non capivo più nulla. Iniziai a smaniare, a chiedergli di godere, di farmi sentire il suo piacere, di riempirmi con la sua sborra e…. finalmente… credo dopo più di mezz’ora…. iniziò a colpirmi più a fondo e dopo qualche minuto riversarmi nello stomaco quello che percepii come un torrente di sborra che fece sì che godetti anch’io schizzandomela addosso. Davanti ad una scena del genere anche colui che stavo masturbando godette, schizzandomi la sua sborra sul viso e sulla bocca, gocce che leccai voluttuosamente.
Fu un pomeriggio stupendamente godereccio e….. ci rivedemmo diverse volte.
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3
7 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Roberta
Con Roberta naturalmente e nata una amicizia e una complicita profonda , e’ come avere una sorella piu piccola alla quale bisogna insegnare tutto , cosi a volte ci facciamo delle visite durante la settimana e ci vestiamo da zoccole e usciamo a passeggiare per esibirci , alla fine rientriamo a casa e lesbichiamo come matte .
E’ stato un Mercoledi sera che eravamo particolarmente allegre che provando i vari vestiti e lingerie ci siamo ritrovate tutte e 2 in corsetto nero con reggicalze , perizoma nero e stivali tronchetto neri con zeppa e tacco 15 , vestito nero cortissimo collane orecchini e Roberta ha voluto provare una parrucca bionda lunga e mossa , ci siamo guardate allo specchio ed eravamo 2 fighe da paura , gli chiesi se voleva uscire a fare una passeggiata , mi rispose di si che non vedeva l’ora di fare arrapare qualche uomo , ci dirigemmo a Limena dove di solito ci sono le travesta e i trans che pero non sono invadenti ne gelosi infatti nessuno rompe se sei nei parcheggi del cinema , facciamo un giro in auto per il quartiere e subito abbiamo una coda dietro di 5 macchine , quando parcheggiamo e scendiamo e iniziamo a esibirci si avvicina una macchina con 2 ragazzi giovani sui 22 molto carini e iniziano a farci i soliti complimenti , poi uno chiede a noi se non ci andrebbe di fare una cosa in 4 che abitano poco lontano , nello stesso momento l’altro tira fuori dai pantaloni un cazzo enorme che era ancora moscio , troviamo una scusa e ci allontaniamo verso la nostra auto e partiamo per andare a casa commentando le misure del cazzo appena visto quando una macchina dietro inizia a farci segno di fermarci , in panico accosto e una persona scende e viene verso di noi , lo riconosco e’ uno dei 2 ragazzi , abbasso il finestrino e lui mette la testa dentro e fa una domanda a noi 2 .
Ragazze siete stupende , io e il mio amico abbiamo voglia di festeggiare stasera percio’ vogliamo farvi una proposta : se vi diamo 200 euro a testa venite da noi ?
Ci guardiamo un attimo e poi la voglia di essere prostitute per una notte prende il sopravvento specialmente a Roberta che sara la sua prima marchetta , accettiamo , li seguiamo sino al loro appartamento saliamo le scale stando attente a non fare rumore con i tacchi , appena dentro casa ci offrono da bere , ci danno i soldi , mettono un porno , quello con il cazzo enorme e da Roberta e la lecca da testa a piedi il mio e gia eccitato ha un cazzo discreto bello diritto e duro , lo prendo in mano e mi inginocchio a succhiarglielo . Anche Roby sta succhiando e di gusto , un cazzo di 25 centimetri la sento ansimare e gemere , il mio si siede sul divano , non mi faccio pregare mi impalo sul suo cazzo .
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7 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Incontri
Era da molto tempo che avevo programmato un incontro con una bellissima Travesta LigureEra da molto tempo che avevo programmato un incontro con una bellissima Travesta LigureEra da molto tempo che avevo programmato un incontro con una bellissima Travesta Ligure , ci eravamo sentite per telefono una volta a settimana pianificando il mio viaggio da Padova a Genova dove sarei rimasta ospite a casa sua , cosi arrivato il Venerdi e avendo preso delle ferie sono andata a fare shopping a Padova , ho acquistato un paio di stivali neri scamosciati alti sino a meta coscia con piattaforma da 5 e tacchi a spillo da 15 centimetri e un paio di scarpe rosse con tacco da 15 centimetri , 2 vestitini nuovi uno rosso e uno nero a tubino e delle lingerie , fatto questo sono tornata a casa e dopo una doccia e una pulizia tramite peretta mi sono preparata e avevo deciso che il trucco lo avrei messo strada facendo pero non ho rinunciato a mettere subito le unghie finte rosse e anche un plug per tenermi aperta il forellino .
Salita in auto e imboccata l’autostrada mi sono fermata su una piazzola di sosta dove ho completato il trucco e messo orecchini e una parrucca lunga bionda liscia , il vestitino guidando con i tacchi alti era salito lasciando scoperte le autoreggenti nere , mi sentivo figa e anche molto troia allo stesso tempo , lungo la strada mi sono fermata un paio di volte a fare pipi su aree di sosta frequentate da camionisti , e’ stato alla seconda sosta che appena entrata in bagno ho incontrato un ragazzo milanese giovane di nome Claudio che oltre a farmi i complimenti mi ha chiesto il numero di telefono pero non abbiamo concluso nulla anche se me lo sarei fatto subito .
Con un po di rammarico sono partita verso la mia strada e dopo pochi kilometri il mio telefono suona , era Claudio che mi chiedeva se volevo fare due chiacchiere e che lui doveva uscire dall’autostrada dopo pochi kilometri da dove mi trovavo , cosi accettai e mi indico un parcheggio su una zona industriale poco lontano , quando arrivo con il suo camion scesi dalla macchina mostrando bene le gambe e mi avviai verso di lui sculettando come una professionista , lui mi invito a salire e mi apri la portiera tirandomi su per un braccio , rotto il ghiaccio mi confido che spesso in viaggio andava a Trans e Travesta e che lo eccitavano molto , nel frattempo mi accarezzava le gambe facendomi andare in estasi , come in automatico ho iniziato a carezzare il suo pacco , mentre lui mi baciava sul collo , mi sono abbassata e ho iniziato a succhiare il suo cazzo che dopo un paio di minuti e venuto sulla mia faccia , senza perdere tempo mi afferro per i fianchi e mi mise sul lettino a pecorina e mi sfilo il plug e infilo il suo cazzo che era rimasto duro come il marmo , infilo quell’arnese lungo 18 centimetri in un solo colpo facendomi gridare e gemere nello stesso tempo , purtroppo anche questa volta venendo sulle mie natiche in pochissimo tempo . Ripuliti e rivestiti mi disse che abitava solo alle porte di Milano e quando tornavo da Genova se volevo passare a trovarlo ero la benvenuta .
Rimessami alla guida arrivai verso le 19:30 a Genova e complice l’oscurita scesi dalla macchina e mi avviai verso la casa della mia amica la quale mi apri la porta completamente vestita da gran figa , con un bustino rosso e una mini in pelle nera reggicalze e calze nere e un paio di tronchetti con tacco 17 , una parrucca nera a caschetto , mi fece accomodare in salotto e ci sedemmo sul divano e iniziammo a carezzarci e baciarci , facemmo sesso tutta la notte aiutate da vari oggetti per penetrarci a vicenda , il giorno dopo ci ritrovammo in salotto , nel frattempo mi ero lavata e cambiata e messa in tiro con il vestito rosso e le scarpe nuove e iniziammo a chiacchierare sui nostri inizi e difficolta , e avventure vissute , verso le 16 ci salutammo a malincuore perche lei doveva uscire con amici e amiche per una cena . Io avevo preso due giorni di ferie compreso il Lunedi e strada facendo decisi di telefonare a Claudio il quale fu felicissimo di sentirmi e mi disse di passare a casa sua , naturalmente presi lo svincolo per Milano e arrivai giusto quando iniziava a calare l’oscurita’ suonai al campanello , abitava in un condominio e presi l’ascensore , nel frattempo pero un vicino di casa entro con me e io mi sentii imbarazzata per Claudio , questo ragazzo avra avuto si e no 18 anni mi spogliava con lo sguardo , scesi al terzo piano e quello continuo a salire .Claudio mi aspettava sulla porta e quando entrai non feci tempo a togliere l’impermeabile che inizio a baciarmi e dicendomi quanto ero figa vestita cosi . Chiacchierammo un po’ e gli raccontai del vicino che avevo incontrato in ascensore , lui mi disse di non farci caso che lo aveva gia incontrato in strada che andava a Trans , mi calmai e tirai fuori il cazzo a Claudio e iniziai a succhiarlo fermandomi un paio di volte quando stava per venire , lui nel frattempo mi pizzicava i capezzoli e mi diceva quanto ero troia e puttana il che mi eccitava ancora di piu’ e mi afferro e mi mise di sponda sul divano , mi alzo il vestito e scosto il tanga di pizzo rosso e inizio a leccare il mio buchino e infilando la lingua sempre piu in profondita , mi faceva gemere come una ragazzina alle prime armi , poi mi girai e lo pregai di scoparmi , non ce la facevo piu ero in preda al desiderio , mi penetro e dopo pochi colpi venni tra spasmi brividi di piacere alla fine mi riempi tutta con la sua sborra calda , e si distese sopra di me abbracciandomi stretta .
Mi feci una doccia e mi preparai nuovamente volevo essere figa per lui quando busso alla porta e mi chiese se avevo voglia di uscire a fare un giro sui parcheggi dove fanno scambio e ci sono travesta e ammiratori , io risposi di si certo che mi sarebbe piaciuto e lui mi chiese se potevo vestirmi come il giorno che ci siamo conosciuti , con stivali e abitino nero , risposi che non era un problema e mi feci portare la borsa con le mie cose in bagno .
Cosi misi un paio di calze nere con reggicalze un reggiseno a balconcino in pizzo uguale al tanga il vestito nero corto e gli stivali alti , orecchini e collana e un trucco pesante da zoccola e una parrucca bionda lunga e mossa , sembravo una professionista del marciapiede , quando uscii dal bagno lui rimase senza parole e io gli dissi , andiamo ?
Al primo parcheggio non c’era nessuno , solo 2 guardoni , ma al secondo parcheggio di un cinema cerano travesta e coppie che parlavano davanti alle auto , e qualche travesta che si esibiva in passeggiate sculettando e attirando l’attenzione di uomini e donne , Claudio conosceva bene la zona e mi disse che non girava la Polizia in quella zona e parcheggiata la macchina mi chiese se non volessi scendere e fare una passeggiata assieme a lui , accettai subito anche perche mi sentivo protetta da lui , scendemmo e mi prese a braccetto e iniziammo a passeggiare , io sculettavo come una puttana in calore e molti complimenti venivano rivolti sia a me che a Claudio , poi mentre ci stavamo dirigendo verso la macchina per visitare un altro posto si avvicina una moto e si dirige verso di noi , e si rivolge a Claudio con naturalezza , guardo attraverso il casco con la visiera aperta e riconosco il vicino del piano di sopra , si complimenta con Claudio per la conquista e si presenta come Roberto 18 anni appena compiuti , parlando del piu e del meno Claudio mi guarda e invita Roberto a casa a bere una birra , annuisco e mi sento gia tra 2 maschi giovani e belli .
Pero Roberto dice che prima deve passare da casa a prendere delle cose e naturalmente diciamo che lo aspettiamo .
A casa siamo tutti sul divano e Claudio ha messo un film porno di Trans e tutti e 3 elogiamo le bellissime trans , e io anche i maschi dotati di cazzi giganti , i due mi accarezzano e mi baciano il collo e io prendo in mano i loro cazzi e inizio a succhiare quello di Claudio e a segare Roberto il quale si avvicina al mio orecchio e mi sussurra che anche lui e travesta e che da anni voleva farsi scopare da Claudio il quale udito questo afferra per la testa e ficca il cazzo duro in bocca a Roberto , io guardo e dico , beh a quanto pare Roberto e una Roberta e anche vogliosa . Ci guarda e chiede se si puo vestire e se posso dare una mano con il trucco , Claudio va in brodo di giuggiole e dice sto sognando , che va benissimo , ci avviamo verso il bagno sculettando come 2 troie . Roberta e depilata a parte una striscia di pelo sul pube , in borsa ha una mini aderente nera e delle autoreggenti , un corsetto in pelle delle collane braccialetti un paio di tronchetti tacco 15 una parrucca nera con i capelli lunghi e dritti , le presto uno dei miei tanga e vestita la trucco , non e riconoscibile , una figa da paura , usciamo , Claudio sta guardando il porno ,il rumore dei tacchi fa si che giri la testa e rimane come perso , ci viene incontro e lo abbracciamo , iniziamo a baciarci e Roberta prende l’iniziativa e si inginocchia e inizia a spompinare Claudio mentre succhia i miei capezzoli duri come chiodi , ci da delle troie e zoccole e vuole scoparci tutte e 2 assieme sul divano , non chiediamo di meglio e dopo averci cavalcate ci viene sulla faccia e sulla bocca , io e Roberta ci baciamo.
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7 years ago
admin, 75
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Geisha 1
Geisha 1
Era passata quasi una settimana dall’incontro con il lottatore e mi sentivo ancora eccitata a tale punto che la notte non riuscivo a dormire ripensando a quel cazzone che mi aveva rovistato lo stomaco e cercando sollievo mettevo le dita sul culetto aperto masturbandomi e venendo copiosamente sul letto.
Portavo quel liquido con le dita sulla bocca assaporando il mio sperma e poi introducendolo sul culetto per sentirmi sbrodolare sulle cosce.
La mattina fatidica era arrivata e sapevo di dovermi presentare nuovamente al negozio per appagare le voglie del lottatore; fatta una purga per pulirmi dietro, iniziai ad indossare degli autoreggenti di colore nero, un perizoma che esaltava le mie natiche, e un body stretto che mi stringeva la vita e risaltava anch’egli il culetto facendolo apparire come un mandolino; il tutto per cercare di esaltare le mie rotondità e avere un effetto eccitante per l’uomo che mi avrebbe presa. Indossata la solita tuta mi incamminai per la strada.
Giunta al negozio la signora cinese mi apre con un sorriso smagliante facendomi accomodare direttamente sul retro del negozio e, come la prima volta, inizia a truccarmi e a farmi indossare una parrucca e degli stivali neri fino alle cosce. Ero pronta; la Geisha avrebbe soddisfatto le voglie di qualsiasi persona si fosse presentata dall’altra parte del negozio.
Io ero tutta eccitata e già mi bagnavo con il cazzo mezzo turgido facendo gocciolare sulle cosce quel liquido biancastro. Camminavo e ancheggiavo per il corridoio con quei tacchi altissimi cercando di immedesimarmi nella situazione e immaginando cosa sarebbe successo da qui a pochi minuti.
Entrai in quella stanza e mi misi a sedere su un sofà rosso porpora ad aspettare che qualcuno si facesse avanti. Ad un tratto si presentarono le ragazze sempre con vestaglie velate e incominciarono a toccarmi e a baciarmi dappertutto.
Stavamo lesbicando tutte insieme abbracciandoci e baciandoci; le lingue erano sul mio corpo e carezzavano le mie parti intime fino ad arrivare al mio sfintere che si apriva ad ogni colpetto. Ero larga dietro e il muscolo pulsava reclamando qualcosa di grosso che mi avrebbe impalata sul sofà.
Ad un tratto vedo una figura longilinea che si incammina verso di me. Una donna stavolta; vestiva con tailleur grigio e una gonna stretta aperta sul fianco; le calze nere autoreggenti si intravedevano su quelle lunghe cosce e non portava reggiseno perché nei suoi movimenti i capezzoli saettavano fuori la giacchetta.
Il viso non era cinese ma europeo e capì che doveva trattarsi di una donna in carriera che aveva voglie lesbiche e si era rivolta alla signora per avere la sua parte di godimento forse durante la sua settimana lavorativa.
Si avvicinò con disinvoltura e sicurezza, forse perché sapeva che io ero la sua preda e non avrei detto o fatto nulla per bloccarla. Iniziò a toccarmi e baciarmi prima sul collo poi sulle labbra con la lingua che frugava la mia bocca.
Il sapore era dolce e la saliva fresca mi riempiva il palato. Mi strizzava il culo con le mani da dietro e stringendomi ai suoi seni premeva il bacino sul mio cazzo ormai turgido.
“Mi piaci molto” mi disse sibilando con parole sottovoce; “Ho voglia di te” continuò sbattendomi sul sofà. Non capivo se voleva che me la scopassi oppure cercava effusioni tra donne; ma quando le altre ragazze che nel frattempo si erano fermate per l’ingresso della signora iniziarono a farmi prendere posizione in ginocchio sul sofà iniziai a capire che lei mi avrebbe scopata.
Una cinesina nel frattempo aveva legato alla vita di Lei un fallo di gomma dalle dimensioni extralarge e tanto era lungo e grosso che non riusciva a stare dritto ma penzolava tra le sue gambe e veniva sorretto da un’altra ragazza.
Iniziai a sentire le dita delle cinesine che mi spalmavano un unguento tra le natiche fino ad introdurlo sul culetto e facevano roteare le dita allargando e preparando lo sfintere. Sapevano che era un cazzo molto grande e cercavano di aiutarmi abituando il culetto a una apertura davvero grande.
Io mi rilassai e le feci continuare aspettando di essere impalata da quel bastone di gomma cercando di deliziarmi di quella masturbazione anale a cui ero sottoposta. Ad un tratto si fermarono e li capì che era arrivato il momento: Lei poggio il suo strap-on sullo sfintere e iniziò a premere con fermezza.
Era grosso davvero e alla pressione di Lei mi spostavo in avanti perché non riusciva ad entrare; allora una cinesina si mise seduta davanti a me e accucciò la mia testa tra la sua fighetta e bloccandomi nei movimenti mentre altre mi bloccarono le spalle.
Immobile e senza potere andare in avanti sentì nuovamente premere dietro il culetto e stavolta lo sfintere cominciò ad allargarsi a dismisura impossibilitato a respingerlo. Mi stava letteralmente spaccando il culo facendosi strada dentro di me; il dolore aumentava ad ogni minimo movimento di penetrazione e le gambe mi tremavano.
Mi sentivo larga e impalata e il calore sulle natiche aumentava; Lei mi mise le mani sopra i glutei premendo con i polpastrelli e tirandoli in su diede un ultimo colpo per lacerarmi ed entrare. Gridai in quel momento e le lacrime di dolore iniziarono a colare sul mio viso: il trucco mi colava tra le guance ma le cinesine con la lingua iniziarono a leccarmi il viso e la bocca cercando di stordire quelle grida di dolore.
Lei ormai era dentro e iniziava a pompare leggermente per guadagnare centimetro dopo centimetro il mio intestino. Mi aveva spaccata in due e ora conquistava il mio stomaco dilatando le viscere. Lo sentivo che premeva sulla pancia ma dall’interno e lo vedevo anche con gli occhi e la mano che mi ero portato sopra.
Ad ogni colpo cercavo di contrastarlo con la mano da fuori per cercare di alleviare quel dolore che man mano si trasformava in piacere. Inizia a gemere e ad ogni colpo mi scappava un grido di piacere come se volessi far capire che doveva continuare a scoparmi e con forza.
Lei gemeva e gridava che ero la sua troietta in calore, una cagna da spaccare in due e far godere come non mai. Diceva che non aveva mai spaccato un culetto come il mio e stava venendo da matti sentendo i miei gemiti ad ogni colpo.
Si accovacciò sopra di me strusciando i seni sulla mia schiena e, completando la penetrazione fino alle palle di gomma, iniziò a baciare e mordere il collo e la schiena. Ero bloccata da quel cazzo che ora roteava per allargarmi di più e mi sconquassava lo stomaco fino allo svenimento.
Ero svenuta infatti e non capivo se più per il dolore o per il piacere; i miei sensi erano allentati e la testa mi girava; sentivo le voci e i gemiti ma come se fossero in sottofondo. Forse anche i profumi orientali della stanza mi avevano stordita. Ad un tratto lo sento che estrae quel palo di gomma e mi sento svuotata dentro, come se mi mancasse qualcosa che mi apparteneva e risucchiandomi pure il respiro.
Ero accasciata e vuota dentro; mi ero liberata di quel cazzo ma sentivo che mi mancava. Sfinita mi trovo sul sofà piena di sperma sulle cosce; ero venuta almeno tre volte senza accorgermene.
Mi passo la mano dietro e sento che il culo era rimasto aperto anche dopo che quel cazzo era fuori e la mano entrava senza difficoltà. Mi sentivo troia dentro e fuori ma non mi dispiaceva questa cosa. La signora si incamminò dall’altra parte e rivolgendosi a me si complimentò e mi assicurò che ci sarebbero state altre occasioni di incontro.
Sorrisi e senza dire nulla gli feci un cenno di approvazione. Le cinesine dopo qualche attimo iniziarono a pulirmi e a baciarmi e rimasi lì ancora per qualche mezz’ora fino a quando la cinese anziana mi riaccompagnò in camerino per farmi rivestire e andare via.
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7 years ago
admin, 75
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Diventare una geisha
E’ parecchio che non racconto qualche mia avventura e, se devo essere, sincera ne ho avute tante in questo periodo. Forse perché le cerco e lo faccio pure capire oppure perché mi si legge in viso la voglia che trasmetto sia a donne che uomini.
Come al solito mi trovo in giro per le strade di Roma e la curiosità di sbirciare tra i negozi, specialmente quelli di intimo femminile oppure nei negozi dei cinesi, è sempre alta.
Nei negozi dei cinesi trovo sempre parrucche o abitini femminili da provare e a prezzi accessibili a tutti e poi non sono sempre interessati a quello che fai e sei libera di girare senza problemi.
Io ero già con un completino intimo addosso: un perizoma bianco che esaltava le mie natiche rotonde, delle calze velate bianche e una guepiere con laccetti che sostenevano le calze. Per comodità il tutto sotto una tuta per cui molto facilmente da togliere e provare nuovi abitini.
Girando per i corridoi iniziai a scegliere vestiti tipo maglioncini che arrivano fino alle ginocchia a mo’ di gonna da indossare a casa e rimanere comunque in lingerie. Ne scelsi un paio di diverso colore: uno sul grigio e l’altro colorato e mi avviai verso il camerino per provarli.
Mentre li indossavo non mi accorsi che la tendina era un po’ spostata ( forse lo faccio apposta per far sbirciare da fuori perché la cosa mi eccita ) e una donna cinese che stava sistemando altri indumenti iniziava a curiosare e a sorridere.
Senza che io avessi detto nulla, lei aprì la tendina e iniziò ad aiutarmi e a parlare con un italiano non tanto comprensibile toccandomi da tutte le parti. Io rimasi dapprima stupito ma poi iniziai a chiedere consigli se mi stava bene o meno.
Lei con tranquillità mi rispondeva che ero una troietta davvero carina e che mi avrebbe portato tutto l’occorrente per truccarmi. Dopo un po’ si presentava con il materiale e inizia a truccarmi molto pesantemente fino a farmi diventare in viso veramente una troia in calore e mi fornisce degli stivali con tacco altissimo.
“tu ola venile con me da altla palte di negozio; ti plesento mie donne e puoi stale con lolo” con un italiano da strappare dei sorrisi. E prendendomi per mano mi conduce per un corridoio lunghissimo in un altro ambiente del negozio.
Mi ritrovo in una sala piena di odori profumati mista a fumo e mi viene difficile guardare oltre; mi sentivo però eccitata da quella situazione strana e misteriosa allo stesso tempo. Cammino avanti e lei inizia a chiamare ad alta voce battendo le mani per richiamare l’attenzione.
In pochi secondi si fanno avanti altre tre donne vestite con un camice velato bianco e trasparente che mostravano le loro nudità femminili: un pube ben rasato e dei seni piccoli ma irti e la pelle molto bianca; capelli a caschetto neri e truccate pure loro pesantemente.
Li capì che mi trovavo in un luogo dove si poteva scegliere la donna e appartarsi nei vari camerini per farsi massaggiare o andare oltre e fare sesso con persone di alto rango. Loro erano donne al servizio di uomini o donne che volevano avere amplessi particolari con donne cinesi istruite in quella meravigliosa arte che è quella della Geisha o come si dice da noi della troia.
Mi presero per mano e mi condussero in una stanza con lettino cosparso di petali di rose e profumo di incenso e mi fecero sdraiare ma prima togliendomi il vestitino; iniziarono a massaggiarmi su tutto il corpo con i loro corpi e mani e piedi e qualcuna, più audace, iniziò a saggiare il mio buchetto.
Le sensazioni che provavo erano indescrivibili e l’eccitazione era ormai al culmine e iniziavo a bagnarmi di brutto e il presperma colava sulle mie cosce bagnandomi tutta.
Ad un tratto due di loro mi allargano le gambe e la terza inizia a leccare prima il mio cazzo rivolto all’indietro e schiacciato dal mio peso per poi passare con la lingua sulle natiche e dopo soffermandosi sul mio sfintere introducendo a colpetti la lingua dentro di me.
Iniziai a gemere e ad aprire sempre di più il culetto sollevandolo in aria per facilitare l’ingresso di quella lingua sublime. Dopo molti minuti oltre la lingua inizio a sentite qualcosa di duro e caldo: Tra il fumo e lo stordimento di quelle sensazioni non mi ero accorto che era entrato un omone di grandi dimensioni.
Si trattava di una specie di guerriero cinese lottatore e io ero la preda preparata per il suo godimento. Pensavo comunque che i cinesi ce l’hanno minuscolo e quindi non mi preoccupai più di tanto dato che ero abituato a calibri di certe dimensioni, ma dopo alcune spinte iniziali sentì che aveva qualcosa di grosso e il suo cazzo era asinino.
Iniziai a provare un certo dolore dato che lo sfintere si stava allargando a dismisura e faceva fatica ad entrare nonostante le donne mi avevano lubrificato per bene anche con unguenti. Sentì un colpo forte che mi aprì il culo e gridai per farlo smettere.
Ma le donne mi tenevano stretta e rilassai i muscoli per farlo entrare dentro di me. Aveva un cazzo enorme, ed era come se mi stesse entrando un pugno sullo stomaco ma dal culetto. Mi sentivo impalata da suo cazzo e dal suo peso che premeva sulla schiena e rovistava dentro di me con movimenti lunghi e profondi.
Mi aveva aperta e spaccato il culo e con movimenti lunghi e profondi arrivava fino allo stomaco facendomi male ma nello stesso tempo provavo un piacere enorme.
Ora avevo capito. Se avesse scopato quelle donne forse le avrebbe squartate e le loro fiche piccoline non sarebbero servite più a niente rendendole inutilizzabili. Io invece ero la preda da sacrificare e comunque sapevano che ero troia fino in fondo e mi sarebbe piaciuta e poi, un culetto aperto è sempre utilizzabile, anzi di più, sarebbe sempre utilizzabile e aperto a nuove esperienze.
L’omone si muoveva velocemente dandomi scossoni su tutto il corpo e piacere dietro dentro di me e il chè mi faceva presagire che stesse venendo. Sentì un fiume caldo sull’intestino che mi riempiva riscaldandomi la pancia e iniziai a venire pure io su quel lettino afflosciandomi e sorridendo per il piacere provato.
L’omone tirò fuori il suo cazzone lasciando aperta con il culo per aria e prima che quel liquido potesse fuoriuscire, una cinesina mi lasciò la gamba e si mise a leccare e a bere quel nettare caldo e succoso che iniziava a colarmi dappertutto.
Mi baciava e leccava, inghiottiva e beveva mentre mi toccava il cazzo dal di sotto continuando ad eccitarmi di brutto.
Ero estasiato e sorridevo per quel piacere provato e nello stesso tempo orgoglioso di quello che avevo fatto al contrario di quelle donne che non sarebbero riuscite a far godere il lottatore. Infatti mi trattavano con molto riguardo iniziando a pulirmi e a baciarmi dappertutto. Ero la loro regina ed eroina per averle, forse salvate da quell’essere con un cazzo mostruoso e asinino.
Dopo un’oretta e passa di quell’amplesso venne di nuovo la cinese anziana e sorridendo mi disse che era orgogliosa di me e mi pregava di ritornare ogni fine settimana per calmare le voglie di quel lottatore.
Ero diventata la sua Geisha.
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7 years ago
admin, 75
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Ti amo, ti amo, ti amo
Era la terza volta che incontravo quest'uomo e non era certo la prima volta che mi travestivo da donna, questa però era la prima volta che incontravo Franco con l'unico desiderio di sentirlo godere. Le altre volte ero eccitato e cercavo solamente il mio orgasmo, questa volta però era davvero diverso. Avevo impiegato tutta la mattina a scegliere le calze, le mutandine e il reggiseno, avevo comperato un bellissimo vestito lungo nero: il mio colore preferito. Io sono un po' formoso e lo scuro davvero sfina la mia siluette.
Avevo chiesto un minuto da solo in bagno per cambiarmi e infilarmi le scarpe tacco 12. Dio quanto mi sentivo donna, sentivo il vestito sfiorarmi le gambe, sentivo il nylon delle calze che entrava nelle scarpe, mi sono tolto la giacca della tuta e ho fatto scendere il vestito che avevo indossato sotto agli abiti. Mi sentivo bellissima.
Sono uscita dal bagno facendo restare di stucco Franco, non so ancora se per la sorpresa o per il fatto di aver incontrato una brutta donna. Franco era eccitatissimo. Mentre salivamo le scale sentivo le sue mani nell'interno coscia, a meta della scala che ci portava nella stanza da letto mi sono fermato e gli ho preso l'uccello e, come con il guinzaglio, l'ho condotto in camera.
Mentre lui si sfilava la camicia e la maglietta io l'avevo già denudato dalla cinta in giù e mi ero infilato il suo uccello in bocca. Lo sentivo gemere, sentivo che li piaceva, passavo la lingua sul glande, giocavo infilandola e stuzzicando il prepuzio, sentivo il suo sapore.
Sento le sue mani che cominciano a toccarmi le tette, si fanno strada nel mio reggiseno e, prima toccandoli e poi stringendoli, mi danno piacere usando i miei capezzoli.
Franco è completamente nudo, io indosso ancora tutto. Prima di sdraiarci a letto mi sfila il vestito e lo ripone delicatamente sulla sedia e poi mi fa sedere sul bordo del letto.
Franco si avvicina piano e cominciamo a baciarci. E' il primo bacio che do a un uomo, per un momento ho quasi il timore poi mi lascio andare. Mi sdraio sul letto e lui sopra di me, mi tiene giu con i polsi sul materasso.
Mi sento completamente suo, mi libero le mani e comincio a accarezzargli la schiena e poi su piano piano la testa, sento le sue labbra sulle mia, sul mio collo, sul decoltè, sposta il reggiseno e comincia a mordicchiarmi i capezzoli.
Sono completamente eccitato, il mio uccello sembra quasi scoppiare e anche il suo è durissimo.
Mi giro e alzo leggermente le natiche in una posa che non da addito a nessuna interpretazione se non una: prendimi, sono tuo!
Lui si inginocchia dietro di me, sento che prende dal comodino il lubrificante e comincia a giocare e bagnare di olio lo sfintere, ci infila prima uno, poi due dita e poi lo sento appoggiare il suo uccello.
All'inizio faccio fatica e mi fa un po' di male e allora gli chiedo pazienza: "proviamo in un'altra posizione, ti va?". Mi sfilo le mutandine, Franco rimane in ginocchio e io mi distendo supino e alzo le gambe vedo che lui si avvicina con il suo uccello che questa volta altro non desidera che entrarmi dentro. Glielo sento appoggiare, comincia a spingere, poi lo ritrae lo rimette dentro di nuovo fino a quando non è completamente dentro di me.
In quel momento il tempo si è come fermato, era come se mi guardassi da fuori, vedevo le mie gambe fasciate dalle autoreggenti nere 20DEN con il filo, guardavo le mie scarpe, guardavo le sue mani che dalle caviglie mi tenevano le gambe divaricate mentre mi stava scopando. Sentivo le sue mani, mi stringeva ma non voleva stringere, sentivo il suo uccello che da scopata selvaggia si trasformava in un far scorrere il suo uccello dentro di me cercando di farmi provare piacere. Adesso Franco si ferma e sempre tenendomelo dentro si china su di me e mi bacia. Lo bacio anche io, come se non avessi mai baciato prima, sento la sua lingua, sento le sue labbra, le stringo tra le mie e per la prima volta in vita mia sussurro in un orecchio a un uomo: "ti amo". Per lui deve essere stato altrettanto intenso ed eccitante tanto da eiaculare immediatamente. Lo sento gemere, stringermi fortissimo e poi baciarmi.
Lui si sposta delicatamente alla mia sinistra, io gli accarezzo il petto poi fino giù in mezzo alle gambe. Io sono ancora eccitato mentre lui sta andando incontro al suo momento refrattario. Di fianco a lui gli accarezzo il viso e lui mi dice: "non sapevo come dirtelo neanche io, avevo vergogna ma ti amo, ti amo, ti amo".
Sento ancora il mio buchetto che pulsa e allora gli chiedo se mi accompagna in bagno, mano nella mano entriamo poi mi fa inginocchiare e giocando con il mio sfintere lo rilassa di nuovo e mi chiede di spingere: sento il suo sperma che esce e che gocciola sul pavimento, è una quantità davvero enorme! pazienza, dopo puliremo assieme.
Io ho 53 anni e Franco 64, siamo ancora amanti clandestini e ci desideriamo ogni giorno di più
Ti amo Franco
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7 years ago
versatix,
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Last visit: 7 years ago
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In bici
Amante della mtb, ormai da anni che pratico questa attività.Pratica che per la maggior parte delle volte si fa in gruppo, poche volte singolarmente. Più che altro per il tipo di percorsi, che sono per la maggiore impervi e, quindi se dovesse succedere qualcosa possiamo contare sull aiuto di qualcuno del gruppo. Un giorno di questa estate ci ritrovammo io ed Andrea in una uscita di coppia. Andrea è un signore di 55 anni. Libero professionista, sposato. Fisicamente ben messo ma basso di statura. Dopo una bella arrampicata, decidemmo di fermarci, per prendere fiato e mangiare qualcosina. Mi sedetti sotto un albero, mentre Andrea si sdraiò. Dato che fisicamente era asciutto, dal body si capiva che aveva un bel cazzo, anche se era a riposo si vedeva bene che era grosso e di belle dimensioni. In quel momento non mi balenò nessuna idea, anzi mi dava fastidio. Ma parlando del più e del meno, finimmo a parlare di sesso e donne. Il suo cazzo era ancora "moscio" fino a quando, parlando di qualche esperienza vissuta mi disse che era curioso di andare un giorno con un trans, raccontandomi di un nostro amico che questa esperienza l ha avuta. Raccontando i particolari il suo membro gli si ingrossò. Era un bel vedere.Ma adesso mi suggestionava ed in me saliva una voglia repressa da tempo. Gli dissi che anche io ho avuto quel tipo di esperienza, ma come passivo ed oggetto del desiderio. Mi guardò stranito e notai che mise la mano sul suo cazzo, che stava scoppiando. Mi chiese, balbettando ed incredulo cosa intendessi. Spiegai che mi piace travestirmi da donna ed essere dominato e trattato come la peggior prostituta. Lo dissi con vergogna e chiesi a lui di non parlare. Lui mi guardò con un sorrisetto e, senza proliferare parola si alzò e mi disse di star tranquillo. Mi avvicino carponi a lui, capisce le mie intezioni, si abbassa il body e mi trovo il suo cazzo davanti al naso. Odorava di maschio di uomo, cioè poco tempo prima aveva urinato e misto a sudore aveva un odore fortissimo. Lo presi in mano ed iniziai a fargli una sega. Era duro all inverosimile e lungo, pronto a scoppiare. Iniziai a leccarlo dalle palle fino ad ingoiarlo fin dentro la gola.lui ansimava e mi dava della troia della puttana dicendomi che mi vuole spaccare tutto....iniziai a succhiare forte e dare piccoli morsetti. Capì che stava per venire ed lo strinsi di più. Lo senti gonfiare ancora di più e mi riempi la bocca di sborra calda. Cercai di toglierlo dalla bocca ma lui mi disse di ingoiarla...cosi feci. Poi si abbassò a me mi baciò sulla bocca e mi abbassò il,body. Prese il mio di cazzo e due movimenti mi fece venire. Alla fine mi disse...stasera passo da te, ti voglio aprire, voglio farti mia. Accettai. Ritornammo verso casa come se non fosse successo niente.ci salutammo e rimanemmo per le 23. Era da tanto che non mi sentivo cosi zoccola. Arrivate le 23 lui arrivò. Aprì la porta e gli dissi di accomodarsi sul divano. mi prese la mano e la mise sui pantaloncini. Era già duro, mi disse che da quando siamo tornati con le bici che pensava a stasera. Mi preparai un paio di calze a rete un perizoma ed una sottanina. Lo chiamai e venne nella stanza. Si spogliò volando, il tempo di rendermene conto mi ritrovai il suo cazzo in bocca. Continuava a dirmi di fare piano che voleva venirmi in culo. Allora mi girai a pecorina. Gli dissi lubrificare il buchetto con un po della sua saliva, mi mise prima un dito e piano piano anche il secondo. Ero pronto. Appoggiò la testa sul mio buchetto ed iniziò a penetrarmi. Aveva troppa voglia di prendermi. Mi diede un colpo secco che mi fece male. Lo fermai e lo feci uscire e gli dissi di andar piano. Ed in effetti cosi fece. Entrò piano piano fino che, ad occhio i suoi 20 e passa centimentri li senti dentro.iniziò a spingere piano piano fino ad aumentare di intensità. Mi scopò il culo con foga per buoni 5 minuti ingiuriandomi in tutti i modi.Fino a quando lo senti gonfiare e muovendomi anche io con i suoi movimenti mi venne dentro.Si buttò sopra di me e restò dentro di me fino a quando non smise di pulsare. Poi mi girò e mi disse di masturbarmi. Venni anche io. Si rivestì, perchè doveva rientrare a casa, dicendomi che sarò la sua puttana di tanto in tanto. Da allora successe altre 2 volte e mi regalò dei bei completini da usare solo con lui.Grazie andrea per essere la tua" donna" kiss.
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7 years ago
mcdps,
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Giulia
Per cause varie mi sono ritrovato ad organizzare le vacanze da solo. Seconda e terza settimana di Settembre. Destinazione? Sardegna.
Arrivato il giorno della partenza carico i bagagli in macchina e parto per Livorno, traghetto e arrivo ad Olbia, sbarco e dopo una buona oretta di auto arrivo a destinazione.
Il residence è di recente costruzione, carino, all’inizio del paese, con tutte le sue cose a posto, reception, piscina, tavolini, lettini eccetera. Bellino anche l’alloggio, due stanze e un bel terrazzo su cui si poteva mangiare e volendo, anche prendere il sole. Il mio confina a sinistra con quello di una famiglia tedesca, mentre a destra sembra non ci sia nessuno. Le persiane di quello che sicuramente è il soggiorno e quelle corrispondenti alla camera da letto, sono chiuse. A delimitare gli spazi che separano le rispettive zone, un muretto alto poco più di un metro.
La prima sera decido di mangiare all’aperto, per cui apparecchio la tavola sul terrazzo. Il menù che mi sono preparato prevede: carbonara e a seguire una caprese. Anche la famigliola teutonica cena sotto il cielo, ci scambiamo dei semplici saluti.
- “Guten abend” - mi apostrofano i crucchi, nel loro idioma.
- “Good evening” - rispondo utilizzando il mio stentato Inglese.
Passo tre giornate così, salutando gli Sturmtruppen quando li incontro e per il resto in totale relax. Di giorno in spiaggia, giornale, nuotate, radio, libro, qualche lumata alle dotazioni “chiappiche” e “poppiche” delle ultime turiste presenti ma, vi assicuro, solo a quelle che attraggono la mia attenzione. Insomma, mi rilasso.
La sera del terzo giorno tornato dalla spiaggia mi faccio come ormai consuetudine una doccia prima di piazzarmi ai fornelli per cucinarmi la cena. Scelgo il terrazzo come location per degustare i “manicaretti” che mi sono preparato.
- “Buon appetito!” - mi apostrofa una voce femminile.
- “Grazie” - rispondo, voltandomi.
Il riquadro della porta finestra, che sino a qualche minuto prima aveva le persiane serrate, ora incornicia la figura snella di una donna. Lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo, due occhi da cerbiatta e due labbra create solo per baciare ed essere a loro volta baciate. Un viso grazioso punteggiato di lentiggini. Indossa una polo bianca e un paio di bermuda beige, gambe toniche, caviglie sottili, bei piedi che calzano un paio di sandali infradito. Il seno non è abbondante, si intuiscono i capezzoli che il tessuto della maglia non riesce a nascondere e il reggiseno a trattenere, ammesso che lo stia indossando. Sorride e le si illumina il viso. Mi alzo, passandomi il tovagliolo sulla bocca.
- “Io sono Carlo, piacere.” - le dico porgendole la mano.
- “Giulia. Piacere mio” - risponde stringendola, trasmettendomi un fremito.
Mi informa che sono arrivate poco prima, dal Piemonte. Mentre ci scambiamo questi convenevoli dalla porta esce correndo una bambina.
- “Mamma sono pronta, andiamo?” – chiede la piccola.
Mi presenta Sara che ad occhio ha sei o sette anni, indiscutibilmente somigliante alla madre e sicuramene luce dei suoi occhi. Occhi che in quel momento, potendoli guardare da una distanza ravvicinata, sebbene luminosi e profondi mi parvero velati da un’ombra indefinibile. Stanchezza? O qualcos’altro?
- “Noi andiamo a mangiarci una pizza. Sono morta per il viaggio e non mi va di cucinare.” -, mi informano.
- “Allora, buona serata.” – auguro alle due nuove vicine.
- “Arrivederci” - aggiunge Giulia e il mio ego si aggrappa alla speranza che quel saluto sia una promessa.
Quella sera la voglia di andare in paese non ce l’ho, così scelgo la compagnia di un libro. Sprofondato nel divano mi immergo nella lettura e piano piano Morfeo mi accoglie tra le sue accoglienti braccia.
Apro gli occhi incontrando il buio della stanza. Nel torpore del risveglio sento una voce dal tono sommesso ma alquanto contrariato.
- “La verità è che sei uno stronzo. Sara ti cerca e tu invece di essere qui con lei, con noi, sei rimasto a casa a scoparti quella troia!” -.
Realizzo da dietro la persiana che a parlare è Giulia, riconosco la voce, anche se l’ho sentita solo una volta. Ipotizzo sia nel pieno di una discussione, probabilmente col marito. Non sono affari miei. Guardo l’ora è quasi mezzanotte, senza fare rumore me ne vado a letto. La mattina successiva mi sveglio tardi, esco sul terrazzo sorseggiando il mio caffè, vedo gli Austroungarici stanno caricando pinne, maschere, remi e canotto sull’auto prodotta rigorosamente dalle patrie officine e stanno per partire alla conquista di qualche italica spiaggia. L’appartamento attiguo, abitato dalle due nuove inquiline ha le persiane chiuse. Probabilmente sono già scese al mare, penso tra me e me.
Mi preparo e scendo anch’io in spiaggia. Nei giorni precedenti mi sono ritagliato un posto vicino agli scogli che delimitano, sulla destra, la distesa di sabbia fine. Un po’ defilato, ma offre un riparo all’ombra da una certa ora in poi. La spiaggia non è per niente affollata, del resto, a questo punto della stagione non c’è molta gente. Mi sistemo e le vedo.
Giulia e la figlia hanno preso posto alla mia sinistra, vicino la riva ad un centinaio di metri da dove le sto osservando. La piccola sta giocando con la sabbia, la madre è occupata ad armeggiare col suo cellulare. È sdraiata sul ventre, indossa un bikini nero di quelli che si annodano sui fianchi, sulla schiena e nella parte posteriore del collo. Due chiappe da urlo sono offerte quasi totalmente al caldo bacio del sole, poiché il triangolo di stoffa che dovrebbe almeno parzialmente coprirle è invece sapientemente raccolto nel solco che separa quelle due perfette rotondità.
Apro gli occhi dopo essermi appisolato, il sole sta calando, il momento che preferisco. Giulia sta camminando sul bagnasciuga impegnata in una telefonata, la figlia è sdraiata sul telo assorta nelle sue attività. La telefonata termina e la mia vicina rimane per qualche istante a fissare un punto indefinito all’orizzonte, poi si volta, torna dalla piccola, raccatta i teli e le altre cose, la prende per mano e le vedo avviarsi verso “casa”. La stradina che porta al nostro residence è ad una quarantina di metri da me, quando arrivano più o meno a quell’altezza mi vedono e mi fanno un cenno di saluto al quale rispondo agitando la mano. Rimango lì assorto nelle mie fantasie erotiche in cui, da ieri sera, la protagonista è una giovane donna ignara, forse, di avere catturato la mia attenzione.
Aspetto che la sfera infuocata scompaia al di là dell’orizzonte dopodiché mi incammino verso il mio alloggio. Prima una doccia poi ai fornelli. Decido di mangiare all’interno, incontrare la mia vicina alimenterebbe ancora quei pensieri pornografici che la doccia ha appena sedato. E’ calato il buio, ho sistemato la cucina e acceso il fuoco sotto la caffettiera, esco sul terrazzo, lei è lì nel suo spazio, sta aiutando Sara a colorare qualcosa, nella scarsa luce che la singola lampadina riesce a dare. Mi vede.
- “Salve” - pronuncia. Neutro, forse non osa un più amichevole “Ciao”.
Rispondo allo stesso modo non sono un temerario e lei è sposata. La mia nonna diceva sempre.
- “Tra moglie e marito…….” –
Scambiamo qualche convenevole neutrale parlando della bellezza del posto, del tempo, del caldo, della bella giornata passata e mi pare di rivedere quell’ombra nei suoi occhi. Il gorgoglio della caffettiera mi riporta alla realtà, le offro un caffè.
- “Volentieri, grazie.” - accetta lei con un sorriso.
- “E tu, un gelatino?” -, propongo alla piccolina.
- “Siii, grazie, Mammina posso?” - sbotta euforicamente saltellando sulle gambette.
- “Va bene.” - le concede la madre accarezzandola.
Passiamo la serata chiacchierando del più e del meno, nel frattempo la bambina si è addormentata sulla sdraio, la madre l’ha coperta amorevolmente con un telo da spiaggia. Così, conversando cordialmente, vengo a conoscenza che il marito ha rimandato la partenza per motivi di lavoro, arriverà dopodomani. Mentre dice queste cose mi guarda direttamente negli occhi ed io colgo nettamente l’ombra che vela il suo sguardo inumidendole le pupille. Mi comunica che è ora di mettere a letto Sara.
- “Buonanotte!” - mi augura. Sorridendo.
- “Sogni d’oro!” - le rispondo sperando egocentricamente di esserne io il protagonista.
Rientro a mia volta. Accendo la TV, faccio un po’ di zapping quindi, visto il nulla proposto, decido di andare a dormire dopo un’altra rinfrescante doccia.
Mi sveglio. Nel buio della stanza cerco a tentoni il mio cellulare, il display si illumina comunicandomi che è l’una e quarantacinque della notte. Le persiane accostate e la finestra aperta non offrono alcuna barriera contro i rumori notturni provenienti dall’esterno. Avverto, ma non distintamente, dei suoni sommessi, qualcosa, tipo un tirare su col naso, forse singhiozzi. Mi alzo incuriosito, esco sul terrazzo e vedo Giulia, appoggiata al parapetto, ora sento chiaramente che sta piangendo, il viso coperto dalle mani che stringono un fazzoletto. Scavalco la ridicola barriera architettonica che ci separa e sono davanti a lei, la afferro delicatamente per i gomiti.
- “Ehi, che succede?” - le chiedo sottovoce.
Solleva lo sguardo su di me, non dice nulla, appoggia la testa nell’incavo del mio collo, mi cinge le spalle con le sue braccia e si lascia andare ad un pianto liberatorio. Le cingo i fianchi a mia volta, stringendola delicatamente a me. Singhiozza. Le accarezzo la schiena per confortarla. Sento che si sta calmando, ma non accenna a ritirarsi da quell’abbraccio. Io nemmeno. Purtroppo si sa la carne è debole, la mia sicuramente lo è. Così mi ritrovo con una erezione imperiosa che l’unica barriera, costituita dal cotone della mia biancheria intima, non riesce a dissimulare. La rigidità del mio uccello preme contro il suo ventre, la sento ritrarre il bacino.
- “Ti chiedo scusa” -, le sussurro. Incrociamo gli sguardi.
- “Non devi!” - mi dice, agevolandomi un accenno di sorriso.
- “Significa che per qualcuno sono ancora desiderabile.” - esterna con un filo di voce.
- “Tu mi desideri?” - chiede, tornando ad appoggiare il viso al mio petto.
- “Non sai quanto!” - le sussurro ad un orecchio.
- “Forse. Però lo sento!” - dice accompagnando quella esternazione con un accenno di risata e tornando ad appoggiare il suo pancino alla mia verga esultante.
- “Tienimi stretta così” – dice. Ed aggiunge: - “Per favore!” -. Restiamo lì per un tempo indefinito, stringendoci, senza dire una parola sino a quando non l’ho sentita tremare.
- “Hai freddo?” - le chiedo.
- “Un po’” – ha risposto.
- “Rientriamo!” - le propongo accompagnandola nel suo alloggio. La bambina dorme beatamente nell’altra stanza, nel lettone. Tenendomi per mano, Giulia si affaccia per controllare, poi senza lasciarmi torniamo nel soggiorno mi fa accomodare nel divano e mi segue adagiando la sua schiena al mio busto, appoggia la testa alla mia spalla.
- “Stringimi” - mi ordina.
Prende ad accarezzarmi il petto poi fa scivolare la mano sulla mia nuca e piegando un poco la testa all’indietro mi offre la sua bocca. La pace della notte è interrotta dal frinire dei grilli, e dai richiami di qualche animale nottambulo. In quella stanza solo i nostri respiri riempiono il silenzio. Poggio le mie labbra alle sue, le perlustro, ne assaporo il gusto, lentamente, dolcemente. Poi lei le dischiude, la imito. L’incontro delle nostre lingue è titubante. Prima le punte si studiarono reciprocamente, timidamente e una volta acquisita la conoscenza reciproca si rincorrono esplorandosi avidamente. Tengo un braccio attorno alle sue spalle e con l’altra mano comincio ad accarezzarle le gambe lisce, salendo impertinente sempre più su, sino a trovare il pizzo umido delle sue mutandine, custodia del suo giglio, che non vedo l’ora di cogliere. Di fare mio. Lei mi ferma la mano.
- “No, non posso, non sono pronta per questo!” - dice perentoria.
Capisco subito che il senso della sua frase fa riferimento al marito.
Quindi, nonna, sii orgogliosa di me, ho ritratto il dito, anzi, tutta la mano. Cosa volete mi hanno educato così, se una donna mi dice no, e vi assicuro che me lo hanno detto innumerevoli volte, per me è no. Quante occasioni avrò perso? Chissà?
Quella notte passa in un lampo. Abbracciati, baciandoci, sfiorandoci, accarezzandoci. L’alba ci trova così.
- “Oddio, è già giorno, meglio se vai.” - mi dice alzandosi.
- “Non voglio che Sara ti trovi qui quando si sveglia” - esclama determinata.
Mi accompagna alla porta del suo terrazzo mi accarezza.
- “Grazie!” - dice, dandomi un ultimo bacio. Sulla bocca. Dove se no? Mi sdraio nel letto, vorrei dormire qualche ora ma il sonno non arriva. Mille pensieri turbinano nel mio cervello, sulle mie labbra persiste il sapore delle sue. Alla fine riesco a riposare un paio d’ore, quando arrivo in spiaggia è pomeriggio inoltrato, ho ben chiaro quello che voglio e devo fare. Le devo parlare.
Mi metto al solito posto, madre e figlia stanno guardando qualcosa che non riesco a vedere. Un giornale, un libro, non so. Vorrei poter parlare a Giulia da solo, ma la piccola non ha intenzione di staccarsi dalla madre ed io non riesco ad aspettare ancora. Mi avvicino.
- “Ciao ragazze.” - esordisco cercando di mascherare i miei sentimenti.
- “Ciao.” - rispondono in coro.
Cerco un argomento plausibile per giustificare la mia presenza. Riesco solo a raccontare che ho dormito male ed è per quel motivo che sono sceso alla spiaggia così tardi. Intuisco che Giulia mi ha sgamato così affronto l’argomento direttamente, arrivo subito al nocciolo.
- “Ti va di parlare della notte scorsa?” - spiattello sottovoce, sperando che Sara non senta.
- “Amore, perché non vai a raccogliere un po’ di conchiglie, così questa sera facciamo una collana?” - dice alla figlia.
Felice dell’idea suggerita da sua madre Sara si mette all’opera allontanandosi di qualche metro ma abbastanza per consentire a noi due di parlare senza bisbigliare.
- “Senti Carlo, questa notte è accaduto qualcosa che non doveva succedere.” – ha esordito lei frantumando ogni mia possibile speranza.
- “Quando mi hai trovato ero arrabbiata e disperata. Le mie difese erano totalmente assenti” – ha aggiunto.
- “Ti sei trovato al posto giusto proprio nel momento in cui io ero totalmente inerme” – ha continuato.
Io l’ho ascoltata attentamente senza interromperla. Scoprendo così che la causa del suo stato d’animo era imputabile ad un litigio telefonico col marito, il quale le aveva comunicato che non sarebbe arrivato l’indomani, adducendo la classica scusa del lavoro. Lo avrebbero visto per il week end. In realtà lei sapeva con certezza che lui la tradiva e conosceva pure con chi.
- “Baciandoti ho avuto l’impressione che quanto stavamo facendo piacesse anche a te.” - le ho detto con una punta di risentimento.
- “Tantissimo.” – ha replicato, sollevando la testa e fissando i suoi occhi nei miei.
- “Sono stata bene. Ogni tuo bacio, ogni tua carezza sono stati preziosi e li avrò sempre con me” - mi ha confessato.
- “Però? Perché ora arriva il però, vero?” – le ho chiesto in controbattuta.
- “Però io amo mio marito, anche se lui mi sta uccidendo. Non riesco a non amarlo.” – mi ha confessato.
Per cui tra noi non ci sarebbe stato nessuno sviluppo futuro, quel che era accaduto ere stato bello ma non si sarebbe ripetuto, doveva solo essere archiviato. Lei non voleva diventare come lui. Il marito traditore. Non voleva abbassarsi al suo livello. Qualunque cosa questo significasse, non ebbi l’ardire di replicare anche perché l’ha salvata la campanella. Come a scuola. Il suo telefono s’illuminò proprio mentre stava pronunciando quelle parole che sgretolavano ogni mia velleità. Sul display una scritta: “Antonella”.
- “Scusa devo rispondere.” - alzandosi, si è allontanata.
La osservai per cinque minuti buoni senza sapere come comportarmi. Gesticolava dandomi l’impressione che l’argomento fosse importante. Mi sono alzato, e recuperate le mie cose sono tornato al residence.
Dopo essermi fatto una doccia, mi sono vestito e sono uscito. Un piatto di fritto misto e due calici di Vermentino per consolarmi dell’ennesimo semaforo rosso. Una passeggiata per schiarirmi le idee e per abituarmi all’idea di non poterla avere.
Il risveglio e brusco, socchiudo gli occhi cisposi. Pensavo che i colpi che sentivo fossero parte del sogno, invece erano reali. Lo schermo del mio telefono diceva che erano le due e dieci. Ancora colpi. Bussavano alla porta. Mi sono alzato e ho socchiuso la porta per vedere chi è. Giulia mi fissava con le lacrime che le rigavano il viso. L’ho fatta entrare. Lei mi ha messo le braccia attorno al collo.
- “Baciami. Ti prego, baciami!” – ha singhiozzato.
Non me lo sono fatto ripetere due volte, ho cercato le sue labbra e la mia lingua ha cercato la sua, trovandola. La mia voglia di lei era prepotente e ho premuto la mia erezione contro il suo ventre che questa volta non ha ritratto, anzi lo ha spinto contro la mia verga strusciandosi, saggiandone la consistenza.
- “Ti voglio!” – mi ha sussurrato infilando una mano nelle mie mutande e afferrando il mio uccello, spingendomi verso il letto.
Ci siamo caduti dentro insieme continuando a baciarci. Le ho sfilato la maglia mettendo a nudo il suo corpo, indossava solo un paio di mutandine bianche che mi sono premurato di sfilarle. Il suo sesso era nudo davanti a me, solo una striscetta di peli rasati sul suo pube. L’ho fatta sdraiare sulla schiena ed ho iniziato a baciarle il collo, le ho succhiato il lobo dell’orecchio. Sono sceso a baciarle il seno succhiandole i capezzoli, giocando con la mia lingua li ho esplorati girandogli intorno. Sono scivolato lungo la sua pancia e mi sono soffermato a fare la conoscenza del suo ombelico, l’ho sentita ansimare. Aiutandomi con le mani le ho fatto divaricare le gambe, lei mi ha assecondato. Dalla fessura della sua passera sporgevano leggermente le piccole labbra, mi sono chinato su quel fiore e ho prendo a baciarne il petali, assaporandone il sapore. Ho leccato la sua figa dall’ano al clitoride passandole la lingua su entrambe le gonfie labbra esterne ed infilando la punta, ho cercato il suo clitoride che ho succhiato e leccato avidamente. I gemiti che emetteva mi dicevano che a Giulia piaceva quello che le sto facendo. Ho tolto le mani dalle sue tette e le ho divaricato la fessura infilando la mia lingua dentro quello spazio ravanandole l’apertura fin dove mi era possibile, riempiendomi la bocca dei suoi umori. Le sue mani hanno mi afferrato i miei capelli tirandomi verso di lei che, inarcando la schiena, ansimava più forte. Avevo la bocca premuta contro la sua bernarda.
Ho cercato il suo clitoride e l’ho succhiato dolcemente, l’ho sollecitato con la punta della lingua, poi sono tornato a succhiarlo. Lei ha sollevato la schiena arcuandola e tirando con forza la mia testa contro il suo pube, liberando un lungo sospiro che ha accompagna l’estasi del suo orgasmo.
- “Ti voglio dentro, voglio sentirti nella mia pancia” – ha detto abbassandomi l’elastico delle mutande di cui mi sono liberato in un istante. L’ho vista contemplare la mia erezione finalmente libera, il mio cazzo era pronto e lei lo voleva.
- “Scopami!” – ha esclamato.
Ho appoggiato la mia cappella alla fessura fradicia della sua figa e l’ho “pennellata” su e giù soffermandomi per qualche istante sul suo grilletto ripetendo quel giochetto esasperante.
- “Entra dentro di me, ti prego” – mi ha detto ansimando.
Sono scivolato dentro di lei. La mia verga e annegata nel suo ventre accogliente, pregno dei suoi umori. Spingevo avanti e indietro estasiato. Giulia mi ha accolto vogliosa e fremente. Sono tornato a baciarla affondando la mia lingua nella sua bocca mentre affondavo il mio uccello nella sua passera, sino in fondo ed aumentando il ritmo.
Anche se le nostre labbra erano un tutt’uno, la sentivo gemere sempre più forte. L’orgasmo ci ha colto insieme, lei spingendo avanti il bacino e afferrandomi per le spalle, io affondando tutto me stesso dentro quel corpo meraviglioso ed eruttando il mio sperma nella profonda intimità di quella Femmina.
Abbiamo ripreso fiato abbracciati, coccolandoci in silenzio. La mia vicina aveva la testa poggiata sul mio petto mentre la sua mano esplorava la mia intimità. Accarezzava le mie palle delicatamente sfiorando il mio cazzo molliccio. Io accarezzavo con una mano i suoi capelli profumati e con l’altra le massaggio un seno. Lo sentivo nel mio palmo, tondo e sodo, il capezzolo turgido. Lei ha liberato la mia cappella tirando in dietro la pelle del prepuzio.
- “Hai un bell’uccello!” – ha detto, facendo scivolare avanti e indietro le sue dita lungo il mollusco.
- “Sei tu quella stupenda.” – le comunicato in tutta sincerità.
Il tocco sapiente di Giulia ha risvegliato il dormiente che ha preso a lievitare nella sua mano. Lo teneva stretto ne assodava la consistenza, lo sentivo, mi sentivo pulsare tra le sue dita. Lei ha avvicinato le sue labbra e mi baciava la cappella gonfia, la punta della sua lingua scivolava lungo il frenulo. Era bellissimo.
- “Hai un buon sapore.” – ha commentato.
- “E’ perché so di te.” – le ho risposto.
Lei ha ripreso generosamente ad occuparsi del mio uccello che ormai aveva raggiunto una consistenza marmorea, lo ha accolto tutto nella sua bocca, con movimenti lenti esplorava la mia asta pulsante, dalla punta alla base. Con una mano mi accarezzava le palle e con un dito mi sollecitava l’ano. Mi sono lasciato andare alle sue sapienti attenzioni, regalandomi totalmente a lei, ero interamente suo. Sentivo l’eccitazione crescere sempre di più.
- “Così mi fai venire!” – l’ho informata.
Lei ha rallentato sino a fermarsi, si è sollevata e si è messa a cavalcioni sopra di me, sedendosi sopra la mia appendice legnosa. Ha iniziato a muovere il bacino avanti e indietro strofinando la sua passera sulla mia rigida consistenza, la sentivo ansimare.
- “Ahh siii!” - sussurrava reclinando la testa all’indietro.
Io accompagnavo i suoi movimenti prendendo tra le mani i suoi seni, giocando coi capezzoli. Lei si è sollevata, ha afferrato il mio cazzo con la mano, lo ha guidato all’apertura del suo piacere e lo ha accolto dentro la sua avida fessura. E’ rimasta ferma in quella posizione ed io sentivo le contrazioni della sua vagina stringere il mio pungolo carnoso affondato sino all’elsa nel suo paradiso. Poi ha iniziato a muoversi lentamente, sollevandosi e abbassandosi. Non riesco a non pensare che in quel momento lei mi stava possedendo, la fusione dei nostri corpi, dei nostri sessi era oltre quell’atto sessuale. Giulia mi stava scopando era lei che conduceva la danza. Ha aumentato il ritmo della sua cavalcata e in conseguenza a ciò sono aumentati anche i gemiti e gli ansimi di entrambi. I suoi affondi si sono fatti sempre più veloci ed il suo piacere è esploso con un ultimo gemito che le si è smorzato in gola, ha inarcato la schiena poggiando le sue mani sul mio petto. La tenevo per i fianchi, sentivo nuovamente le pareti della sua vagina stringersi sul mio uccello. Non ero venuto ma non mi mancava molto.
- “Continua, ti prego. Fammi venire!” – l’ho implorata.
Si è chinata su di me e mi ha baciato. Mentre la sua lingua cercava la mia, ha ripreso a cavalcarmi io, accompagnando i sui movimenti con le mie mani sui suoi fianchi, sollevavo il bacino per scivolare dentro di lei, sincronizzando le spinte col ritmo dei sui affondi. Lei gemeva ed ansimava ed io con lei.
- “Quanto mi piace il tuo uccello!” – mi ha confessato accelerando.
Ho sentito distintamente arrivare il punto di non ritorno, quella sensazione al basso ventre che si irradia in tutto il corpo e non trattenendomi più ho eruttato dentro Giulia tutto il mio piacere, nello stesso momento in cui lei, nuovamente, ha emesso un gemito prolungato e si è arresa, col corpo proteso all’indietro, al suo orgasmo.
Poi ci siamo abbandonati nel letto, esausti ed appagati. La luce dell’alba che filtrava dalle fessure delle persiane ci ha trovati abbracciati riportandoci alla realtà.
- “Devo andare, tra un po’ Sara si sveglia!” – ha detto, infilandosi la maglia.
- “E poi oggi arriva mio marito.” – ha aggiunto con voce contrariata.
Mentre mi diceva quelle cose ha preso il cellulare e mi ha mostrato alcune foto in cui si vedono un uomo e una donna seduti al tavolo di un ristorante, la mano di lui su quella di lei. Poi mentre si scambiano un bacio. Mi ha spiegato che quello è suo marito insieme ad una collega nonché amante. Gliele aveva inviate la sera precedente una sua amica, quell’Antonella, che casualmente si trovava nello stesso locale.
Il mio ultimo giorno di vacanza, alla fine era arrivato, la valigia era pronta, io no. Non avevo voglia di tornare al lavoro e alla mi solita vita. Ho pranzato ed ho preparato il caffè, mancavano un paio d’ore alla partenza. Sono uscito sul terrazzo con la tazzina in mano, su quello confinante c’era il marito di Giulia sdraiato su un lettino, assopito. Lo distolgo dal torpore buttando là un saluto a cui risponde sollevando gli occhiali da sole e aprendo un solo occhio. Lei è apparsa salutandomi mi ha regalato un sorriso, indossava la maglia della notte precedente che le arrivava quasi a metà coscia, si è avvicinata ad una poltroncina, l’ha tirata orientandola verso me e vi si è accomodata. Ha sollevato le gambe poggiando i piedi alla seduta e poi, lentamente, le ha divaricate mostrandomi che sotto quell’unico capo di vestiario non indossava nulla, tranne se stessa. Mi ha guardato fisso negli occhi, le sue labbra si sono dischiuse in un sorriso malizioso. Alle sue spalle il marito aveva ripreso a sonnecchiare ignaro. Ho piegato un poco la testa annuendo e le ho sorriso a mia volta.
Milano e Torino non sono agli antipodi del globo. Ieri sera mi ha telefonato Giulia, questa settimana si fermerà in città tre giorni per questioni lavorative. E’ il motivo che mi porta, in questo Lunedì mattina, ad essere una delle tante formichine frenetiche che affollano la stazione. Il suo treno ha 10 minuti di ritardo vado a bermi un caffè per ingannare l’attesa. Un pensiero prende forma: “Chissà se indossa le mutandine?” mi chiedo mentalmente. Beh, non lo so, ma tra pochi minuti lo scoprirò.
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masaraj,
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La fabbrica
E' notte fonda, la periferia della città metropolitana dorme in totale silenzio... Una giovane donna cammina tra le auto parcheggiate assorta nei suoi mille pensieri.
Arrivata all'altezza del vecchio cementificio ormai dismesso, qualcosa di inaspettato le ruba la concentrazione. Un rumore improvviso interrompe il silenzio della notte e una luce proveniente da una finestra al primo piano della struttura ormai in rovina, proietta sulla strada siluette di persone che si muovono all'interno...
Un brivido freddo le attraversa la schiena arrivando fin su sulla testa; vorrebbe scappar via ma qualcosa di incomprensibile la trattiene... L'iniziale paura lascia spazio ad un onda calda quasi piacevole e la curiosità di entrare a vedere che succede le fa battere il cuore a mille.
Spinta da quelle sensazioni e dall'eccitazione del rischio, la ragazza zittisce l'istinto e si avvicina alla struttura diroccata. Attraversando un pertugio aperto sulla recinzione, entra nel cortile e si avvicina velocemente ad una porta che la condurrà all'interno della struttura. All'ingresso vi è una rampa di scale che porta ai piani superiori; dalla tromba delle scale stridio di cocci e mugolii tra dolore e piacere...
Sempre più incuriosita, la ragazza imbocca le scale arrivando velocemente al primo piano... Un'enorme stanzone vuoto, cocci a terra ovunque, parzialmente illuminato da una torcia elettrica di cantiere... Al centro della stanza, una giaciglio di fortuna fatto di rete e un materasso stra-logoro...
Sopra al materasso c'era una donna legata per i polsi, completamente nuda, che ansimava, urlava e gemeva... Sopra di lei un uomo che con movimenti rapidi e profondi le stava lavorando l'ano...
La ragazza, sorprendentemente compiaciuta della scoperta, rimase ad osservare... La visione della scena di sesso, portò quasi automaticamente la sua mano all'interno delle mutandine e le sue dita sul clitoride... Più lui affondava e più la donna gemeva, più la donna gemeva più la ragazza si sgrillettava...
Arrivata al limite e quasi sul punto di non ritorno, la ragazza abbandona ogni forma di paura e pudore, si denuda completamente e raggiunge i due amanti al centro della stanza. Il due accorgendosi del terzo incomodo interrompono le danze.
"Tranquilli, non vi faccio nulla!! Sono qui solo a riscuotere il mio orgasmo" esclamò la ragazza...Avvicinatasi poi al ragazzo, si china davanti a lui, gli sfila il preservativo e gli imbocca la cappella; si dedica con perizia, senza rifiutare nulla... Sliguate aperte alla cappella, all'asta e ai gioielli di famiglia, affondi in DP che costringono il ragazzo a dirle di rallentare per non far finire subito il gioco...
Abbandonato lui, si fionda tra le gambe della donna... la sua lingua esplora la vulva pregustando gli umori di un orgasmo ormai quasi imminente... Anche in questo caso, la ragazza dimostra la sua abilità nell'arte oratoria alternando affondi all'interno con leccate al clitoride prima verticalmente e poi orizzontalmente. La donna è al limite, si contorce e geme fino a quando non viene copiosamente in bocca alla ragazza.
Nel frattempo il ragazzo, rimesso il guanto stava penetrando la ragazza che riceve volentieri i colpi vigorosi e profondi destinati alla sua fighetta bagnata. Il gioco però dura poco... Il ragazzo si sfila il guanto appena in tempo per inondare i due buchi di sborra bianca e calda...
5 minuti di silenzio... La ragazza rimasta a bocca asciutta, dopo aver accompagnato sulla soglia del piacere i due amanti dice timidamente "E il mio orgasmo dove sta??"
"Slegami che ci penso io..." le rispose la donna... E cosi sdraiata sul letto, ricevette lo stesso trattamento che poco prima aveva riservato alla donna....
E vennero tutti felici e contenti
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7 years ago
jjp80,
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La moglie del mio caro amico.
Non so se vi è mai capitato, guardando le foto dei profili, di pensare che quei capelli, quella bocca o quel sedere hanno un non so che di familiare; o allo stesso modo, all’improvviso, mentre parlate con una coppia di amici di pensare se anche loro coltivano fantasie e desideri trasgressivi.
Mi piace fantasticare di queste cose, forse proprio per questo motivo non mi è sfuggito un annuncio last-minute che una coppia con cui ero in contatto aveva inserito…proprio nella stessa località dove si trovavano in quei giorni i miei cari amici. Casualità o forse c’era qualcosa di più? Si dice che tre indizi fanno una prova ed io ne avevo ben più di 3…;-).
Nel frattempo sul sito continuavo a scambiare i messaggi con il lui di coppia che mi chiedeva un incontro, che fare? Lasciar cadere la cosa per evitare imbarazzi o invece cogliere la palla al balzo? Gli dico che ho capito chi sono e che non so se è il caso di proseguire, può stare tranquillo sulla mia discrezione. Lui mi risponde eccitato dall’idea che ci conosciamo perché potrebbe essere l’occasione propizia per realizzare la loro fantasia più grande, farlo con un amico di famiglia al quale mostrare quanto Lei sa essere calda e porca. Messaggio dopo messaggio, inizio a lasciare indizi, consapevole che presto avrebbe capito da solo chi fossi. La mia situazione lavorativa e personale mi obbligava ad andarci cauto. Lui è un ragazzo squisito, simpatico, affidabile, riservato e molto serio, un amico con cui sono sempre andato d’accordo e poi Lei è una Donna bellissima e l’idea di vederla in abiti e comportamenti diversi dal quotidiano me la rendeva ancora più desiderabile. In chat fantasticavamo sull’incontro, mi raccontava i dettagli di quello che sarebbe avvenuto, di come Lei fosse eccitata all’idea di mostrarsi Troia davanti ad un amico di famiglia e far fare una bella figura al suo adorato cuck. Di comune accordo abbiamo deciso di tenerle nascosta la mia identità, il non sapere chi fossi ha ancor di più aumentato l’eccitazione mentale. Dopo aver immaginato mille volte arriva finalmente il momento dell’incontro. Attendo in strada che lui mi apra , salgo nello studio, mi lavo ed entro nella stanza, luci basse, un po’ di musica, lei bellissima con la sua benda nera sugli occhi…si mostra decisa sui suoi tacchi a spillo, un vero defilè solo per i miei occhi. Cerco di assaporare ogni momento per imprimerlo dentro di me a futura memoria. Sembra più alta, più Donna, più provocante, più porca. Si spoglia, il mio cazzo già sull’attenti, attendo con calma per ammirarla in tutto il suo splendore…il perizoma mini infilato nel culo una vera sorpresa, bellissimo! Un seno pieno contenuto in uno splendido reggiseno, non pensavo fossi così bello al naturale. Mi avvicino, la lascio abituare alla mia presenza…annuso il suo profumo tra collo ed orecchio; accarezzo la sua pelle vellutata, lei si muove sinuosa…nessuno parla, l’atmosfera si fa rovente...finalmente stringo tra le mie mani il suo seno, i suoi capezzoli eccitati sono una delizia, sente dietro prepotente la voglia che ho di Lei. Le sue mani vanno subito a cercare la mia eccitazione, la sente tra le mani, spero sia soddisfatta di trovarlo già eccitato e durissimo. Dallo sguardo del mio amico cornuto vedo che la cosa eccita moltissimo anche lui. Mi spoglio al volo, lei si inginocchia e mi fa sentire il calore della sua bocca., sembra voglia succhiarmi l’anima, lecca e succhia, accarezza le palle con le mani in modo delicato ma molto passionale. Voglio assaggiarla , la sdraio sulla sua scrivania, dove di solito lavora, ed inizio a leccare la sua figa dal sapore afrodisiaco, accarezzo, lecco, mordicchio, succhio finchè non la sento godere in modo molto intenso, è uno spettacolo. E’ arrivato il momento di sentire quanto è accogliente la sua figa, completamente aperta riesce in breve tempo a prendersi tutto il mio cazzo dentro, è grosso, durissimo, le arrivo in fondo, lo sento, la allargo, le piace moltissimo. Il cornuto la incoraggia, non ce n’è bisogno, la possiedo con decisione sulla scrivania, colpi lenti e ben affondati, sempre più forti e veloci, sento che le piace, ogni tanto rallento per godermi fino in fondo il piacere di violare le carni della moglie del mio amico, la giro a pecora e continuo a fotterla, schiaffi a mano aperta sulle natiche, voglio mettere alla prova la sua voglia di trasgressione, di essere troia, lui si esalta, lei mugola, posso continuare.
Me la prendo in braccio e continuo ad infilarla, mi siedo sulla sedia, così che lei possa regolare il suo sali e scendi e sentirsi aprire ancora di più, la sento tutta, il suo seno sul mio viso, i capezzoli in bocca, sento che le piace. Il mio amico fotografa la sua bellissima moglie porca che si impala sul mio tronco durissimo, è completamente aperta, non fa più fatica ad impalarsi, non le basta mai, sento che vuole godere, cambiamo ancora posizione finche non viene ancora questa volta sul mio cazzo. Ora è Lei che vuole farmi godere, glielo sbatto in faccia , sulla guancia, mi faccio leccare le palle e poi aspetto che me lo imbocchi con tutto il suo ardore. Mi pompa alla grande , sto per sborrare, una gran quantità di sperma che lei beve senza indugio e poi finisce per spalmarsi sul seno, bellissima, porca e viziosa. Il marito è felicissimo, io ancora di più. Forse la situazione più eccitante che potessi vivere, in attesa di scoprire cosa ci riserverà il futuro. Grazie!
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7 years ago
lucapilon, 51
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Erica
Questa storia necessita l’introduzione tramite un breve preambolo.
Dopo sedici anni insieme, la storia d’amore tra me e la mia compagna è finita. Male. In un giorno qualunque a poche settimane dalle ferie estive abbiamo rotto. Dopo una furibonda discussione, ho preso la porta e me ne sono andato via.
Non sto a tediarvi col racconto delle fasi successive, concitate e dolorose, del resto sono sicuro che a voi che leggete interessino ben altri argomenti. Qualcosa con più ciccia.
E allora ecco qui.
E’ domenica mattina, sto cercando un parcheggio sotto quella che sino a poche settimane fa era la casa in cui abitavo. Sono qui perché ieri nell’ultimo sms ricevuto, Anna, la mia ex compagna, mi informa che ha disdetto il canone d’affitto dell’appartamento, lo lascerà a fine mese. Ha imballato le mie cose in alcuni scatoloni e mi “ordina” di provvedere al loro ritiro. Mi mette anche al corrente che è partita per alcuni giorni di vacanza e al suo rientro non vuole trovare più niente che sia riconducibile a mie proprietà.
Gli scatoloni sono sei, devo fare più viaggi. Il caldo è insopportabile, questa attività mi fa sudare abbondantemente e la polo che indosso è zuppa. Mentre sto caricando gli ultimi due cartoni sento una voce alle mie spalle.
- "Ehilà vicino, lo sai che la domenica non si lavora?" -
Mi volto e mi ritrovo a contemplare due occhi verdi. Una coppia di smeraldi. Una cascata di capelli color rame, lunghi fin oltre le spalle. Mossi. Le danno un’aria un po’ selvaggia. Un seno, pieno, direi una terza tendente ad una quarta, naturale, sodo e tondo. Il tutto assemblato ad un corpo molto ben proporzionato, atletico, due gambe toniche sormontate da due chiappe a cui manca solo la parola. Le caviglie sottili da cui si staccano due polpacci tonici.
Insomma una carrozzeria di tutto rispetto, ma, se proprio devo trovarle un difetto, lo identificherei coi lineamenti del viso; marcati. Intendiamoci, non bellissima ma nemmeno brutta, carina, di una bellezza diversa, equilibrata ed armonica. Per i miei canoni estetici è davvero affascinante, mi ha sempre attratto, da che la conosco.
Si chiama Erica ed è la mia vicina di casa. Vive nell’appartamento esattamente sotto a quello dove io, sino a qualche tempo prima, abitavo insieme alla mia compagna.
Forse vi state chiedendo: perché tutto questo preambolo? Ebbene, Erica oltre ad essere nel complesso avvenente, ha due peculiarità: le piace fare all’amore, lo fa spessissimo e con passione. Ed è un’urlatrice.
Ma al bando le divagazioni e torniamo ai fatti.
Quella caldissima mattina festiva, Erica indossa una canottiera arancione fluo sopra un paio di short elasticizzati aderentissimi che non nascondono, anzi, mettono in evidenza il suo sesso infilandosi maliziosi nella fessura della sua passera. L’alone scuro sul suo petto evidenzia che anche lei è sudata, ha appena finito la sua sessione di jogging. Le rispondo.
- "Ciao a te vicina, e tu lo sai che non si va a correre con questo caldo?" - e proseguiamo per qualche minuto a colloquiare ironicamente e amichevolmente.
Poi lei mi invita a salire da lei per bere un po’ d’acqua o una birretta, voi avreste declinato? Sii? Bugiardi!
Beh, io no, io ho accettato al volo, non mi pareva vero. Abitando nello stesso palazzo ci siamo incontrati più volte, nell’androne, davanti al portone, sulle scale, abbiamo anche condiviso l’ascensore qualche volta, limitandoci sempre a cordiali convenevoli tra condomini anche se, in tutta onestà, durante quei brevi incontri non riuscivo a non immaginarla intenta in pratiche sessualmente acrobatiche dando libero sfogo ai suoi sorprendenti vocalizzi.
La seguo nel suo appartamento senza riuscire a togliere gli occhi dalle sue chiappe fasciate dagli short neri, scommettendo con me stesso che sotto quel sottile strato di tela elasticizzata non vi è alcuna traccia di biancheria intima. Apre l’anta del frigorifero.
- "Vuoi acqua, birra o succo?" - mi chiede.
Opto per l’acqua e mi accomodo su una sedia, beviamo e conversiamo ancora qualche minuto quindi lei mi informa, avviandosi verso il bagno, che sente il bisogno di togliersi quegli indumenti zuppi di sudore.
- "Fai pure come fossi a casa tua." - aggiunge, allontanandosi da me e portando con se quella meravigliosa dotazione di chiappe sulle quali avrei voluto appoggiare le mie mani.
Dopo un minuto riappare riempiendo in un istante la stanza, l’appartamento, il condominio, il mondo intero, ma soprattutto, i miei occhi, con la sua nudità. Una meraviglia. Rimango senza parole, probabilmente ho stampata in faccia un’espressione ebete, ho l’impressione che la mia mandibola abbia toccato il pavimento.
- "Beh che c’è? Non hai mai visto una donna nuda? Non essere ipocrita ho sempre notato come mi guardi, so che questo è ciò che vuoi! Che hai sempre voluto, vedermi nuda, scoparmi!" -.
Balbettai qualcosa.
- "Si, beh, ma, ecco, cioè, io, tu …." -
- "Si va beh, noi voi essi." - ribatté lei aggiungendo.
- "Io mi faccio una doccia, ne hai bisogno anche tu, se ti va la facciamo insieme!" -
Ora dovete sapere che mi sono sempre reputato un credente, magari all’acqua di rose, non praticante ma credente, e in quanto tale da quel preciso momento ho avuto la certezza che un essere superiore esiste.
Qualcosa devo avere risposto, certamente ho buttato là un cenno assertivo, fatto sta che i pochi indumenti che indossavo hanno esorcisticamente abbandonato il mio corpo e così, la mia vicina, si è ritrovata di fronte un inebetito ed estatico esemplare dell’opposto sesso che le esibiva, in tutta la rigida dimensione di cui madre natura l’ha dotato, la felicità di accettare il suo insperato invito. Fece un passo avanti, mi agguantò l’uccello con una mano, con l’altra mi afferro i capelli e mi attirò a se infilandomi la lingua in gola perlustrando a lungo la mia cavità orale quindi, senza mollare la presa dal tronchetto della mia felicità, mi guido verso il bagno.
- "Vieni" - disse.
Dopo essere rientrato in possesso delle mie facoltà cognitive presi il bagnoschiuma e iniziai ad insaponarle la schiena, scendendo lungo i fianchi arrivai al suo magnifico culo, lo massaggiai, lo strizzai, lo accarezzai, insinuandomi, impertinente, con le dita sino al suo, a me sconosciuto, buchetto. Completai il servizio proseguendo lungo le gambe sino ai piedi. Completata l’attività igienico esplorativa del lato B di quel corpo meraviglioso, la feci voltare e mi applicai diligentemente al lato A, il collo, le tette, il ventre e, ovviamente, la passera. La esplorai curioso, feci scorrere la mano sul suo sesso morbido e liscio, la penetrai col dito medio, appurando quanto fosse già bagnata, lei mi infilò nuovamente la lingua in bocca, avida di baci. Feci scivolare le dita nella fessura tra le labbra del suo frutto non più proibito, massaggiandolo lentamente e constatando la turgidità del suo clitoride. Quindi, affinché non si dica che io sono contro la parità dei sessi, lasciai che fosse lei ad applicare lo stesso trattamento a me. Da abile porcella si soffermo sul mio culo lo esplorò sino al mio orifizio, con dita esperte, procurandomi piacevoli brividi lungo la schiena, abbandonandolo solo per dedicarsi al mio cannolo che, per quanto possibile, aveva incrementato il suo vigore. Le mie palle fecero conoscenza col sapiente e delicato tocco delle sue mani. Ci sciacquammo a vicenda e terminata questa operazione le appoggiai il cazzo tra le chiappe, le afferrai un seno stringendo, tra pollice e indice, il capezzolo eretto mentre con l’altra mano le giravo la testa e le infilavo la lingua in bocca. Lei non si ritrasse, strinse le cosce e le chiappe attorno al mio uccello, io spingevo e ritraevo, sentivo la mia cappella strofinarsi contro le creste del suo buco nero. Cercai di piegarla in avanti per penetrarla ma si divincolò.
- "Aspetta." - mi disse.
E girandosi prese a leccarmi i capezzoli, poi abbassandosi arrivò al mio cazzo e ai coglioni, ne prese uno in bocca mentre stringendomi nella mano mi segava con una lentezza esasperante, ogni tanto racchiudeva nel suo palmo la mia cappella pulsante e la massaggiava roteando il polso, quindi riprendeva ad andare su e giù lungo la mia asta passando all’altro testicolo.
- "Ti piace?" - mi chiese.
- "Cazzo si!" - mugolai.
Allora lei prese a leccarmi dai coglioni al frenulo avvolgendo, di quando in quando, la mia cappella con le sue labbra. Poi ingoiò tutto il mio uccello nella sua bocca e prese a solleticarmi il buco del culo con le dita, quindi iniziò a pomparmi lentamente, le presi la testa tra le mani e provai a guidare il ritmo lei intensificò gli affondi, liberò la sua bocca giusto il tempo per dirmi.
- "Voglio bere il tuo sperma!" - e sentii il suo dito farsi strada dentro di me.
Contemporaneamente riprese a spompinarmi con aumentato vigore sino a quando sentii di essere all’apice del mio piacere e nell’impossibilità di trattenermi esplosi fiotti di sborra nella sua accogliente e avida bocca. Lei ingoiò e rialzandosi mi disse.
- "Sai di dolce e salato al tempo stesso." - e baciandomi la sua lingua ingaggiò una scaramuccia con la mia.
Attesi il tempo necessario per riprendere il controllo delle mie articolazioni inferiori che, in seguito all’orgasmo appena raggiunto, sembrava avessero la consistenza della gelatina, poi concentrai le mie attenzioni alle sue tette. Voi non lo sapete ma ho una predilezione per i capezzoli e il clitoride, sentire come si inturgidiscono tra le mie dita o tra le mie labbra. Mi soffermai a lungo leccando, baciando, succhiando quei frutti sodi e deliziosi, poi sentii le sue dita affondare tra i miei capelli e le sue mani spingere la mia testa in basso verso il suo ventre, verso la sua figa. Mi soffermai con la lingua nel suo ombelico, ma lei aumentò la pressione finché non incontrai il suo sesso. Le leccai la pelle liscia delle grandi labbra, giù e su, dal basso verso l’alto in senso orario poi antiorario e di nuovo in senso orario. Prese ad emettere quei mugolii che già conoscevo per averli sentiti dal mio vecchio appartamento, ora erano in presa diretta ed io ne ero la causa. A quel punto presi a far scorrere la punta della lingua nella sua fessura leccandole avidamente le piccole labbra bagnate dei suoi umori, assaporando il suo sapore, spingendo la lingua dentro di lei, facendola mugolare ancora più forte, per tornare a leccarla lentamente dentro e fuori. Sentendola ormai preda del piacere che le stavo procurando ebbi cura di avvicinarmi al suo pistillo che lei mi offriva divaricando con le dita i petali che lo racchiudevano. Mi presi cura del suo clitoride sollecitandolo con la lingua, baciandolo e succhiandolo con le labbra, per tornare a ripercorrerlo lungo la sua circonferenza descrivendo piccoli cerchi quindi ancora a succhiarlo e baciarlo. Lei intanto ansimava ancora più forte.
- "Ahh si, così. Mi fai venire, cazzo, mi fai venire!" -
Il livello delle sue esclamazioni probabilmente veniva captato da eventuali passanti, ma anche dalle orecchie di quelli che abitavano gli appartamenti delle case vicine e non mi meraviglierebbe venire a conoscenza che le sue esternazioni possano essere state inserite come punto all’ordine del giorno della prossima assemblea condominiale dei palazzi adiacenti. Da parte mia tutto l’insieme di questa situazione aveva risvegliato l’inquilino che alberga tra le mie gambe, ma volevo diligentemente concludere l’opera, non doveva mancare molto al suo orgasmo e allora cominciai a fare al suo grilletto quello che potremmo definire tecnicamente un pompino. Venne tenendomi la testa premuta contro la sua passera e condividendo, con generosa profusione di decibel, il suo piacere con me e con quanti in quel momento fossero sintonizzati e in ascolto.
Mi rimisi in piedi e le lasciai il tempo di riprendersi regolarizzando la respirazione, quindi la baciai ripetutamente sul collo, le mordicchiai i lobi delle orecchie mentre con le mani le massaggiavo le poppe rotonde e sode. Lei ripeteva.
- "Cazzo, cazzo, cazzo!" -
Allora premetti la mia nerchia contro la sua passera lasciandole intendere quale continuazione volevo dare al nostro incontro, lei però mi allontanò dicendomi.
- "Non qui!" -
E agguantandomi ancora l’apparato genitale, senza prenderci la briga di asciugarci, mi guidò con urgenza verso il letto, mi spinse facendomi sdraiare sulla schiena e con agilità felina salì anche lei mettendosi a cavalcioni sopra di me. Iniziò a strusciare la sua prugna sul mio battacchio e dopo averne saggiato la consistenza si mosse in modo che l’apice del mio uccello puntasse l’entrata della sua passera. Sentivo la cappella penetrarla lentamente e altrettanto lentamente la sentivo uscire per poi rientrare dolcemente in un andirivieni guidato dai suoi movimenti, inarcava la schiena ed io ero fuori, spingeva indietro le chiappe ed ero dentro di lei. Poi appoggiò le sue mani sul mio petto e con un movimento repentino prese dentro di se tutto quello che avevo da offrirle. Sentivo le pareti della sua figa contrarsi attorno al mio cazzo. Restò ferma così per un tempo indefinito, ero estasiato, dalla mia posizione vedevo il suo seno salire e scendere seguendo il ritmo del suo respiro. Mi tirai su, in posizione seduta, afferrandole i fianchi, raggiunsi con le labbra il suo seno e inizia a baciarlo, lei incrociò le gambe dietro la mia schiena, sentivo il suo respiro aumentare di intensità, lasciai che la mia lingua entrasse in azione titillandole i capezzoli con la punta, iniziò ad emettere i primi vocalizzi. Poi mi spinse indietro facendomi tornare alla posizione sdraiata e prese a muoversi con un ritmo che aumentava ad ogni colpo, percepivo il mio uccello penetrare e ritirarsi nella sua passera fradicia dei suoi umori, prese a cavalcarmi al trotto, poi al galoppo e poi furiosamente, emettendo suoni ed esclamazioni al livello sonoro che ormai conoscevo bene. Infine venne; inarcando la schiena all’indietro, stringendo le sue mani attorno alle mie caviglie e spingendo in avanti il bacino quasi a volere dentro sé, oltre al mio uccello, anche i miei coglioni. La voce le si smorzò in gola e per un tempo che mi parve eterno smise di respirare, tanto che pensai le fosse preso un colpo apoplettico. Quando riprese a respirare ansimava come un mantice, come se avesse appena concluso un’intera maratona. Aspettai che tornasse in se e mi girai accompagnandola fino a farla sdraiare sulla schiena, a questo punto afferrai le sue caviglie divaricandole le gambe tanto quanto le mie braccia permettevano e in quella posizione presi a stantuffarla molto lentamente, ritraevo il mio cazzo sino a vedere la cappella avvolta dalle labbra della sua figa accogliente, quindi tornavo a spingerlo dentro fino in fondo, fino a farle sentire le mie palle premute contro le sue chiappe. Mi incitava a gran voce di chiavarla più velocemente ma volevo farla morire con movimenti lenti, quando sentii che era quasi pronta a godere nuovamente aumentai la frequenza delle spinte e all’improvviso mi fermai estraendo il mio arnese con suo sonoro disappunto. La feci girare carponi facendole afferrare con le mani la spalliera del letto, mi abbassai e cominciai a lavorarle, con la lingua, il buco del culo e l’entrata della sua vagina gocciolante, continuai sino a quando lei, esasperata, mi disse.
- "Ti prego, voglio sentirti dentro di me!" -
Le spinsi il pollice nella figa, lo ritrassi bagnato delle sue abbondanti secrezioni e iniziai a lubrificare la sua entrata posteriore, andando avanti così sino a quando sentii che il mio dito scivolava dentro il suo culo senza fatica. Lei apprezzava verbalizzando.
- "Siiiii, così, sbattimelo dentro!" - e ancora.
- "Voglio il tuo cazzo dentro di me!" - l’accontentai.
Mi misi dietro di lei, puntai l’uccello all’apertura fremente della sua figa e lo spinsi fino in fondo, contemporaneamente col pollice la scopavo nel culo. La sentivo gemere di piacere mentre, senza fretta, aumentavo il ritmo degli affondi. Come in precedenza, sentii il suo respiro fermarsi nell’estasi dell’orgasmo ed ebbi l’impressione che mi avesse inondato dei suoi umori perché avvertivo la sensazione che gocce del suo piacere scivolassero lungo il mio uccello sino ai coglioni. A quel punto, senza liberarle l’accogliente buco posteriore, le afferrai il fianco con la mano libera l’attirai a me cominciando a spingere con sempre più foga finché avvertii un calore al basso ventre, le mie gambe diventare molli, e il primo fiotto di sborra esplodere nella profondità della sua figa, seguito da un altro e un altro e un altro ancora, finché tutto lo sperma di cui disponevo non fu riversato in quella fantastica e avvolgente ampolla. Anche lei gridò all’universo intero, una volta ancora, tutto il suo godimento. Rimasi dentro di lei sino a quando la rigidità del mio arnese lo consentì, poi ci sdraiammo uno di fronte all’altro, unimmo le nostre labbra in un bacio infinito continuando così, in un modo più dolce, il nostro amplesso.
Mi sono preso alcuni giorni di vacanza, i colori di questo tramonto infiammano il cielo, in questo angolo di paradiso che è possibile raggiungere solo via mare. Gli ultimi turisti se ne sono andati e ormai li immagino seduti al tavolino di un bar mentre sorseggiando il loro aperitivo o intenti a preparare la cena. Mi sono liberato del costume e mi godo in totale nudità la pace di questo luogo, i suoni, i colori e la bellezza di quella sirena che uscendo dall’acqua sta avvicinandosi.
Scusate, devo andare, devo spegnere il tablet. Urgenti questioni necessitano della mia attenzione. La sirena, Erica, è anche maga. Ha appena fatto sparire il mio uccello dentro la sua bocca. Mi chiedo quali siano le sue intenzioni?
Mah!
C… c….c….ciao.
P.S.: I nomi dei personaggi, i luoghi e le situazioni descritte in questo racconto, sono esclusivamente frutto della fantasia dell’autore (cioè io), ogni riferimento a persone, località e contesti reali è puramente casuale.
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7 years ago
masaraj,
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Il gigante
Il gigante
Mi aveva detto: “Sei stata formidabile, mi hai fatto godere come non mi era riuscito mai in tutta la mia vita, proprio a causa delle dimensioni del mio pene. Se te la sentirai… mi piacerebbe riprovarci, magari a casa mia, così potresti stare più comoda. E mi aveva dato il suo biglietto da visita, dopodiché, dandomi ancora un bacio profondo mi aveva salutato. (vedi “Nei giardini di Piazza della Repubblica 5)
Era da qualche tempo che stavo pensando di chiamarlo. C’era, da una certo lato, la paura di riaffrontare quella “bestia” e da un altro la voglia, pazzesca, di riuscire nuovamente ad accoglierlo in me e sentirmi posseduta come mai lo er4o stata prima. Ero combattuta ma prevalse il desiderio, solo che a quel punto volevo arrivarci consapevole e preparata al meglio. Iniziai, pertanto, ad indossare durante la giornata un plug-in di una certa dimensione aumentando, dopo un paio di giorni, la dimensione e dopo un altro paio di giorni aumentandola ancora, arrivando, così, ad indossarne uno del diametro di quello del gigante. Andare in giro, durante il giorno, con quei dilatatori era una sofferenza, ma anche…. una goduria. Facevo fatica, davanti ad altri, a nascondere il piacere che provavo, sedendomi magari al bar per prendere un caffè o un aperitivo, sentendomi posseduto da quell’attrezzo.
Era qualcosa di una libidine pazzesca che, dovendo nascondere, era ancor più eccitante. Un giorno, un amico con il quale stavo prendendo un aperitivo e con il quale avevo avuto qualche storia, subodorò qualcosa, per cui, quando stavamo per andarcene e ci eravamo alzati. Mi diede un pacca sul culo che mi fece fare un salto con urletto, tanto che, guardandomi fisso negli occhi, mi disse: “ora vieni immediatamente a casa mia perché devo vedere cosa cazzo ti sei messo nel culo e devi farti inculare. Fu una goduta meravigliosa, eccitata com’ero.
Dopo una settimana ero convinta di poter affrontare “la bestia”, e pertanto gli telefonai. Quando mi rispose gli ricordai come ci eravamo conosciuti e che mi aveva dato il suo biglietto da visita. Fu felicissimo di sentirmi, mi disse che da quella volta non aveva più goduta se non masturbandosi, ripensando a come ero riuscita ad accoglierlo e, se me la sentivo, non vedeva l’ora di accogliermi a casa sua e vedere se….. riuscivo nuovamente a farmi penetrare da lui. Sentirlo così felice per la mia telefonata e desideroso mi ringalluzzì e, piena di emozione, gli risposi che ero pronta a riprovarci anche subito. Sentìì un urlo di gioia ed immediatamente mi disse: ”Se puoi… vieni subito, già non sto nella pelle dalla voglia di rivederti”.
Ci misi mezz’ora e quando arrivai mi accolse a braccia aperte e…. mi baciò in bocca, lussuriosamente, a tutta lingua, eccitandomi da impazzire. Mi trascinò in camera da letto ma a quel punto mi divincolai e gli dissi che avevo bisogno di rinfrescarmi.
Mi indicò il bagno e mi ci rifugiai, riprendendo fiato e riordinando le idee.
Mi rinfrescai la faccia, ripresi fiato e mi tolsi il plug-in che avevo ancora in culo, spalmandomi lo sfintere di Luan, abbondando. Rientrai in camera da letto e lo trovai nudo che si stava smanettando quel “boa constrictor” che si ritrovava tra le gambe. Mi spogliai. Mi ci inginocchiai davanti, iniziando prima a masturbandoglielo e poi iniziando a leccarglielo, cercando di sbocchinarlo. Era una cosa da slogarsi la mascella ma riuscì, più o meno, a farlo. Dopo un po’, però, mi fece capire che voleva provare ad incularmi, perciò smisi di leccarglielo e mi misi inginocchiato davanti a lui riproponendogli le raccomandazioni che gli avevo dato nelle toilette dei giardini, e cioè di lasciare che fossi io a riuscire a farmelo entrare, senza che lui spingesse. Ubbidiente me lo posizionò sul buco e rimase fermo, lasciando che fossi io a muovermi ed a farlo entrare. Iniziai a stringere e rilasciare il buco del culo, spingendomi, contemporaneamente, verso di lui. Stringi, rilascia, spingi… stringi, rilascia, spingi….. pin pianino stava iniziando ad entrare. Gli esercizi fatti con il i plug-in sembrava avessero dato una certa elasticità al mio sfintere tanto che, improvvisamente, me lo ritrovai dentro. Mi fermai, respirando in maniera accelerata, ma lui esplose in un “Sei incredibile… ci sei riuscito con una certa facilità, bravo!” Ripreso un ritmo normale nel respiro iniziai a succhiarglielo con lo sfintere, per prenderne le misure, per sentirlo meglio e dopo un po’ gli dissi: “Ora lascia che mi muovo io, poi quando te lo dico potrai iniziare a chiavarmi come meglio credi”.
Ed iniziai a muovermi lentamente, con calma, gustandomelo tutto. Il fatto che mi fossi allenato con i plug mi aveva dato un grosso vantaggio. Ero riuscito a farlo entrare quasi senza sentire dolore e ciò significava molto nello aggiustarmelo nel culo e goderne. Me lo gustai, adeguandomi sempre meglio, allargando sempre di più il mio sfintere finché sentendo che ero bello largo gli dissi: “Ora vai, chiavami per bene, sono la tua troia e chiavami come sai fare tu.”. Non me lo fece ripetere… iniziò a colpirmi con colpi profondi che mi sembrava mi arrivassero in testa. Era magnifico!! Ero sempre più morbido e lubrificato, anche perché me lo stavo gustando tutto. Mi piaceva da impazzire sentirmi posseduta in cotal maniera.
Mentre mi inculava mi stavo masturbando, cercando di trattenere l’orgasmo che, se mi fossi lasciato andare, sarebbe esploso in un nulla. Mi stava inculando alla grandissima; era una meraviglia sentirsi riempito così, era stupendo.
Era talmente felice di avere un culo accogliente che mi arava con continuità, mormorandomi in continuazione: “ dio… mi stai facendo impazzire, non credevo riuscissi di nuovo ad accogliermi, a farti inculare, invece… è anche meglio dell’altra volta!” - e poi “che culo stupendo, sei accogliente… ti inculerei per ore !” e ci dava dentro, senza sosta, portandomi a godere come un pazzo, mi sentivo sua e glielo dissi. “Sono la tua troia, scopami coma meglio credi” e lui… uscì, mi rigirò sulla schiena, mi alzò le gambe sulle sue spalle e…. mi rinfilò senza trovare ostacoli, guardandomi negli occhi e dicendomi “Mi stai facendo impazzire, non credevo potessi riuscire ad essere così disponibile” - “Ti voglio, sei mia !”
E continuò a chiavarmi finché non iniziai ad urlare “Godooo…. Mi stai facendo impazzire… ti prego, godimi dentro, voglio sentire che mi riempi.” Ma lui continuò a ravanarmi, facendo orecchie da mercante e portandomi alle soglie della pazzia.
Quando sentì che stavo tremando dal piacere, iniziò a godere, riempiendomi di sborra in quantità industriale. Rimase eretto, infilato dentro di me, inchinandosi verso il mio viso ed iniziando a baciarmi libidinosamente risucchiando la mia lingua e succhiandomi anche il cervello. Oddio… che chiavata… e l’avevo ancora dentro, ben infisso in me. … E la cosa mi piaceva, mi ero abituato ad essere posseduto da quel boa constrictor, che mi aveva fatto impazzire. Il mio culo, iniziò a contrarsi e succhiarglielo, tanto che lui esplose in un “Non è possibile, me lo stai succhiando, mi stai facendo un pompino con il culo !!” …. E per reazione iniziò nuovamente ad incularmi. Pazzesco. Non era un uomo, era una macchina del sesso. Meraviglioso!! Io ero sempre più aperta e disponibile. Iniziò a darmi colpi lunghi e profondi ed io iniziai a mormorare frasi senza senso. Ormai ero sua, completamente, poteva fare di me ciò che voleva, non sentivo più alcun dolore, ero come una bambola di pezza tra le sue mani. Iniziai a godere, riversandomi sulla pancia tutto il mio piacere, che lui raccolse con le dita andando poi a succhiarsele per poi riabbassarsi verso di me per baciarmi nuovamente condividendo il mio sperma. E mentre mi baciava venne nuovamente dentro di me, tanto che iniziò a tracimare dal mio culo. Si trattenne dentro di me ancora per qualche minuto e poi,
con calma, si sfilò dal mio culo, mentre si stava ammosciando, rimanendo peraltro sempre di notevoli dimensioni. Mi abbracciò dicendo che solo con me aveva goduto tanto e che non voleva perdermi.
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La contessa
La Contessa
La Contessa l’avevo conosciuta nelle toilette dei Giardini accanto a Piazza della Repubblica (vedi “Nei giardini di piazza della Repubblica 4” ) e mi aveva dato il suo bigliettino da visita. Un giorno la chiamai, mi feci riconoscere e lei mi rispose; “Speravo tanto mi richiamassi. Iniziavo a perdere la speranza. Quando puoi venire da me ?” - Le risposi: “ Anche subito!” Allora sbrigati… ti aspetto !”
Tempo un quarto d’ora ed ero da lei. Mi accolse con un sorriso dicendomi subito che era felice che l’avessi chiamata e che fossi lì. Disse che non vedeva l’ora di poter ripetere l’esperienza avuta con me alle toilette dei giardini e che lì. A casa sua, saremmo stati più liberi. ….e mi portò subito in camera da letto dove iniziò, quasi con frenesia, a spogliarmi. Una volta spogliatomi, iniziò a suggermi i capezzoli, nel mentre si spogliava. Mordendomeli un po’ mi portò ad avere una erezione notevole e lei, immediatamente, vi si fiondò sopra iniziando a succhiarmelo voracemente. Quando fu soddisfatta del risultato ottenuto si distese sul letto, trascinandomi su di se invitandomi a penetrarla immediatamente. Trovai una fica bollente, umida, superpronta per essere chiavata. Iniziai, con calma, a ravanarla lentamente, metodicamente, guardandola negli occhi e cercando di sottometterla psicologicamente. Ogni tanto le infliggevo qualche colpo potente, sino in fondo, a toccarle l’utero, facendola sussultare ma pregandomi di continuare così, invece…. Lo facevo solo di quando in quando, per portarla a desiderarmi di più. Dopo una mezz’ora di questo andirivieni iniziai ad accelerare, portandola, in breve, a godere come una fontana, ululando tutto il suo piacere. Quando finì di godere…. non mi fermai, per farle superare i limiti del piacere e condizionarla alle mie voglie. Iniziò a pregarmi di fermarmi, di darle il tempo di riprendersi, ma non lo feci ed alfine raggiunsi il mio scopo: iniziò a godere nuovamente, gridando, pregandomi di smetterla, ma non lo feci finché non capì di averla portata oltre i limiti del piacere e…. svenne. A quel punto mi fermai, iniziando a leccarla dappertutto. Rinvenne mentre le stavo leccando la fica, suggendo, soprattutto, il clitoride. Bloccò, con le mani, la mia testa in modo che continuassi a leccarle il clitoride, spingendo ancor più il bacino verso di me. Iniziò a tremare tutta. Sembrava epilettica. Ed iniziò a borbottare “Sìì… così…. mi stai facendo impazzire…. Sei un diavolo… così.. ancora… oddio… godoooo… come godooooo…” e mi schizzò addosso un torrente di schizzi del suo piacere. Mi misi al suo fianco e lasciai che si calmasse, che si riprendesse da quell’orgasmo squassante. Quando si riprese dichiarò che era una vita che non aveva più orgasmi del genere e…. che l’avevo fatta ringiovanire e non aveva nessuna intenzione di perdermi, era disposta ad esaudire ogni mio desiderio, purché continuassi a frequentarla e scoparla. Iniziammo, così, a vederci piuttosto spesso e mi riempiva di regali (spesso facendomi anche trovare in tasca biglietti da centomila). Un pomeriggio in cui avevamo appuntamento, come al solito a casa sua, mi accolse dicendomi che aveva una sorpresa per me. Mi portò in salotto, che normalmente era diviso dalla sala da pranzo da un gradino, e che trovai diviso da un tendaggio. Mi fece sedere sul divano, posizionato esattamente davanti al tendaggio, mi offrì un Whisky & Sauer ed andò ad aprire il tendaggio. Dove prima c’era una sala da pranzo ora aveva creato un’alcova, una camera da letto, in cui una tizia in baby doll sembrava si stesse preparando per andare a letto. In quel momento suonò un campanello e la tizia uscì dalla stanza rientrando, poco dopo, con un’amica vestita molto elegantemente che, con voce rotta dal pianto, le stava raccontando come quello stronzo di suo marito l’avesse tradita. E sempre piangendo si sedette sul letto (era una recita, ben congegnata, a mio uso e consumo). La tizia che impersonava la padrona di casa, le si avvicinò ed iniziò, appoggiandole una mano sulla spalla, a consolarla. Dopo un po’, sempre usando parole di conforto, tra cui il fatto che tutti gli uomini sono degli stronzi egoisti, le si sedette accanto, abbracciandola, al che la tizia, sempre piangendo, le appoggiò la testa sulla spalla. Immediato fu il gesto della tizia di darle bacini sulla testa, sulla fronte, sulle guance arrivando a dargliene anche sulla bocca, cosa che la “cornuta” accettò passivamente ma, dopo un po’, iniziò a corrispondere ai baci, finché arrivarono a baciarsi “alla francese”, con tutta la lingua in bocca e con la “padrona” di casa che iniziava nel contempo ad impastarle le tette. In pochi minuti di effusioni arrivarono a ritrovarsi nude sul letto, con la “cornuta” che ormai aveva smesso di piangere ed iniziava ad emettere versi di piacere poiché l’altra le stava leccando la fica stuzzicandole soprattutto il clitoride. Qualche attimo ancora e si ritrovarono a fare un 69 da applausi. Nel frattempo la contessa, notando che queste scene avevano provocato in me uno stato di erezione, aveva prima iniziato ad accarezzarmi “il pacco” da sopra i pantaloni, quindi si era abbassata, me li aveva aperti e subito dopo sfilati, unitamente alle mutande, ed aveva iniziato a masturbarmi mentre io le avevo infilato una mano sotto la gonna, molto ampia, che vestiva quel giorno arrivando a stuzzicarle il clitoride.
Eccitato dalla visione dal 69 e dalla manipolazione del mio membro da parte della contessa, la feci alzare e la trascinai verso il letto ove si stava svolgendo quella scena erotica e…. mi fiondai sullo splendido culo che era rivolto verso di me, infilandolo in un colpo solo. La tizia che stava sopra (la cosiddetta “padrona di casa”) ebbe un soprassalto ma poi mi accolse con fare molto disponibile, dimostrando di apprezzare di essere inculata, anche se, scoprirò poi, che tendenzialmente era esclusivamente lesbica. La contessa, intanto mi baciava voracemente, sgrillettandosi, nel mentre strizzava i capezzoli di colei che stavo inculando. Quando stava per giungere all’orgasmo, mi fermai, uscì da quel culo così disponibile, respirai a fondo un paio di volte, allontanai la lesbica da calla “cornuta” e mi infilai in quella vagina così ben inumidita e preparata. La contessa prese immediatamente tra le mani il volto della lesbica e la baciò a tutta lingua, iniziando con lei una masturbazione reciproca.
La “cornuta” dimostrò fin da subito di apprezzare le mie attenzioni, iniziando ad agitarsi sotto di me per godere al massimo del mio “compagno di giochi”.
La arai violentemente, sino a quando non la sentì godere, digrignando i denti, ed a quel punto rallentai la foga ma continuai a chiavarla finché non mi supplicò di fermarmi. Era elettrica, colpita da tremori. Io non avevo ancora goduto, ero al massimo, potevo trattenermi ancora, esaltato da tutta quella situazione così erotica.
La contessa, non appena vide che ero libero, si liberò dall’intreccio erotico che stava vivendo e si fiondò su di me, portandomi immediatamente ed infilarglielo in fica, caldissima, umida, pronta all’uso. La scopai da maestro, guardandola negli occhi, come usavo fare, e lei con occhi pieni di libidine si aprì a me completamente, grata di ciò che le stavo facendo provare. Fu una chiavata maestosa, con cui la portai ad urlare il suo piacere, finché non si sciolse, sotto di me, come neve al sole, senza forze.
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Donna caterina 2
Donna Caterina 2
Riprese le forze, appoggiandosi su un gomito per ergersi un po’ e potermi guardare bene in volto, mi disse: “ Sei pazzesco, avevo intuito sin da subito che sarebbe stato bello far l’amore con te, ma non credevo tanto. Sin quando lo vorrai sarò la tua amante, disponibile in tutto, ti darò tutto ciò che vorrai e che sarà nelle mie possibilità ma…. tu devi, e dico devi, continuare a scoparmi, ora che mi hai fatto provare tutto ciò. Sarò discreta, non ti romperò le palle in famiglia, ma… dobbiamo continuare a vederci al di là dei rapporti professionista/cliente. …E la prossima volta DEVI farmi anche il culo. Promesso?” - “Ok., - dissi – sarai la mia donna”.
Per poterci organizzare al meglio, rimanemmo d’accordo che, sicuramente, una volta a settimana ci saremmo incontrati e avremmo cercato di vederci anche una seconda, da concordare volta per volta, in funzione dei miei impegni.
Quando ci rivedemmo era “splendente”. Pur nella sua “non bellezza” emanava sesso dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli. Mi avvolse in una sensazione di erotismo unica, incredibile, e mi sentì eccitato da morire, tanto che non vedevo l’ora di essere dentro di lei e sentirmelo risucchiare da quella fica che riusciva a dare l’impressione che due mani ti stessero masturbando nel mentre una bocca te lo succhiava. Non appena entrai a casa sua e chiuse la porta mi si avventò addosso, piena di voglia, baciandomi in bocca con una tale voracità che…. mi ritrovai immediatamente a “cazzo duro”. Che femmina !! Sensuale, animalesca, vorace.
Mi portò di corsa in camera da letto, mi spogliò, mi fece distendere sul letto, si spogliò anche lei e mi venne sopra impalandosi immediatamente, cavalcandomi a torso eretto, guardandomi negli occhi e spingendo le anche, la fica, tutto il suo bacino con forza contro il mio, iniziando a mugolare dal piacere. Mormorava frasi sconnesse, intramezzate da :… “ Sììì,… cosìììì.. chiavami a fondo…. Fammelo sentire tutto…. fammi sentire tua… “! Finché, a denti stretti, iniziò ad urlare “Godooo……. Oddio come godooo….. mi fai impazzire…. Sei meraviglioso…. ! E venne come una fontana, bagnandomi tutto il bacino, allagando il materasso, finché non si accasciò su di me, abbracciandomi stretto, respirando affannosamente. Io non avevo ancora goduto, ma ciò non mi dava fastidio, c’era tempo. Quando riprese fiato, la feci scendere e me la misi di fianco e messa sul fianco in mod9 che mi desse la schiena iniziai a stuzzicarle l’ano, con delicatezza, inumidendo le dita e, lentamente, iniziando ad infilargliene prima uno, poi un secondo sino ad arrivare, con molta calma, ad infilargliene un terzo. A quel punto riscontrata la sua disponibilità, come da sua richiesta della volta precedente, me la inculai, lentamente, assaporando ogni cm. che andavo conquistando di quel culo che non credo fosse vergine ma, comunque, da molto tempo non veniva invaso. Lei partecipò con molto piacere: lo desiderava da tempo ed io la feci felice facendole provare un piacere sottile che la portò ad un orgasmo squassante nel preciso momento in cui iniziai a riempirle il culo con una sborrata pazzesca, dovuta anche al fatto che prima non avevo goduto.
Che donna…. bruttina di viso, piuttosto magra ma… di una femminilità e di una sensualità pazzesca.
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Desiderio inconfessabile: essere una grandissima pompinara...
Mi chiamo Jessyca,ho 38 anni sono sposata da diversi anni con un uomo che un tempo era strepitoso...ora purtroppo ha tempo solo per il calcetto la caccia la pesca il fantacalcio i tornei di carte e mille altri interessi...il tutto si traduce nel trascurare me non dandomi il suo interesse in alcun modo.
A letto è penoso,le rare volte che lo facciamo è un coniglio rapidissimo...pochi colpi ed è già venuto...altre volte una sera è stanco una sera ha sonno una sera è fuori a pesca...mi lascia spesso sola e naturalmente insoddisfatta e con una gran voglia di fare sesso per bene ed a lungo...
Eppure a detta di tutti sono ancora una bella signora,sexy e desiderabile.Sono alta 1,68 peso 59 kg ho una terza di seno sodo e ben fatto ed a detta di tutti un gran bel sedere a mandolino sporgente...molto sodo ed alto.Un viso carino...un nasino ben fatto e due labbra carnose e leggermente sporgenti che sono sempre piaciute moltissimo agli uomini che ho avuto.
La mia insoddisfazione sessuale la sfogo facendo volare la mia fantasia...e dando libero sfogo a desideri intimi inconfessabili che poi traduco nei miei racconti erotici.La cosa mi eccita terribilmente...sopratutto il sapere che molti uomini leggeranno le mie voglie e sapranno dai miei racconti quali sono i miei desideri + intimi ed inconfessabili.Spesso mentre scrivo un mio racconto la mia fica è bagnatissima....perchè nello scrivere mi eccito moltissimo nel rivelare i miei desideri e le mie fantasie e perchè sò che nel leggerlo un uomo si farà di me l'idea che sono una troia...questo contrasto tra la signora per bene nella vita di tutti i giorni e la troia caldissima che descrivere le proprie voglie ed i propri desideri in un racconto è per me una continua scarica erotica che mi avvolge...la scossa sessuale che sento dentro di me coinvolge i capezzoli dei seni per scendere poi fino al clitoride....scrivendo vivo una perenne condizione quasi di pre-orgasmo che mi dà un intenso godimento continuo...
Uno dei desideri erotici per me + eccitante è il potermi immaginare di vivere un'esperienza erotica nella quale sono trattata e considerata come una grandissima pompinara...
Immagino la situazione così come la leggerete nel mio racconto di seguito:
E' una sera come molte....mio marito è come al suo solito fuori a pesca con gli amici.Io sono a casa davanti alla tv ma la noia e l'apatia come tutte le sere quando sono sola stanno prendendo il sopravvento.Ripenso al tipo conosciuto nel pomeriggio a fare benzina...un ragazzo simpatico che fà il benzinaio e che mi ha detto che se volevo conoscere gente nuova potevo venirlo a trovare al CLUB 2000.Da quello che aveva detto si trattava di un club dove molte persone vanno per conoscere e per passare una serata diversa.
Il pensiero si faceva strada dentro di me...che stavo a fare lì quando potevo passare una serata brillante e spensierata??Quel coglione di mio marito sarebbe tornato a casa forse nel pomeriggio di domani...tutto preso dalla battuta di pesca al tonno...avevo praticamente quasi un giorno intero di libertà e la cosa mi piaceva non poco.
Alla fine mi decido.Scivolo sotto la doccia,mi faccio i peli alle gambe,mi passo un olio che lucida e fà ancora + morbida e profumata la pelle del mio corpo,mi sistemo per benino mettendomi un perizomino nero ed un reggiseno nero di pizzo,mi trucco per bene,mi fono i capelli mi metto un vestitino nero modello sottoveste,scarpe con tacchi un pò di profumo e sono pronta per una serata spensierata e divertente.
Un ultimo colpo d'occhio allo specchio....si direi che sono ancora una bella gnocca...il vestitino è decisamente sexy e l'intimo fà la sua parte alla grande...alla faccia di quel coglione di mio marito che non sà apprezzare la donna che ha accanto!!
Salgo in macchina e mi dirigo al CLUB 2000.Il tipo si chiamava Mauro e mi aveva detto che il CLUB 2000 si trovava non molto lontano dall'uscita dell'autostrada.Seguendo le sue indicazioni in circa 30 minuti ci sono.Non c'è nessuna insegna e la porta in ferro ha uno specchio che non fà vedere dall'altra parte.Quanti misteri!Che cosa avranno mai da non far vedere..mi domando.Suono il campanello e dopo pochi secondi mi si apre la porta in ferro.
Entro.Una signora alla cassa mi dà una card d'ingresso e mi dà il benvenuto con un sorriso.Non pago nulla.Un corridoio piuttosto lungo mi si para davanti.La luce è tenue...soffusa...la musica molto soft e delicata.Percorro il corridoio ed infine giungo in uno stanzone dove c'è gente che parla a bassa voce.Ci sono uomini...ragazzi...donne ben vestite insomma un locale strano ma non poi così brutto come sembrava dall'ingresso.Un bar a dx ed uno a sx fanno da contorno allo stanzone.Mi fermo al bar ed ordino un gin lemon.Il barista mi serve con un sorriso.Mentre sorseggio il mio drink ecco apparire Mauro.Con un sorriso mi accoglie e mi stringe la mano.Mi dice:"Sono molto contento che sei venuta!!Sei incantevole jessyca...mamma mia che signora sexy che sei...hai un vestitino che è uno schianto e sei truccata in un modo incantevole..."Accetto con piacere i complimenti...ad una donna fanno sempre piacere.Passano pochi minuti e mi presenta 3 suoi amici...3 ragazzi carini e ben vestiti.Brindiamo tutti insieme alla serata che ci aspetta.
Con Mauro faccio un giro del locale...sono curiosa di vedere cos'è questo CLUB 2000 e com'è fatto.Usciamo dallo stanzone e ci inoltriamo nel corridoio...dal quale si diramano diverse stanze tutte con luci soffuse dal colore rosso viola azzurro...
Nelle stanze vedo persone sdraiate sui divano o su letti matrimoniali....altre sono sedute su poltrone...lentamente inizio a capire che cosa sia questo CLUB 2000...Le gote mi si fanno rosse mentre domando per conferma a Mauro:"Mauro scusa ma questo CLUB 2000 è un club priveè??"
Lui annuisce con la testa...mentre un sorriso molto malizioso gli illumina il volto...Io resto molto sopresa...per la miseria sono andata a passare una serata in un club per coppie e single dove la gente fà sesso a tutta manetta!!!Il pensiero successivo non lascia adito a dubbi...vestita come sono poi...non tarderà molto che mi si faranno avanti in 1000 per fare sesso con me...Finisco il giro del locale e ricompaio nel salone...Mauro mi riporta al bar e questa volta mi offre un secondo Gin Lemon...mentre gli amici che prima erano in 3 ora sono in 6...che caso strano!!
La gente nel locale compare e scompare...le stanze si riempiono e svuotano...la serata ha preso il via decisamente alla grande ed io mi sento un attimo imbarazzata per essere stata così ingenua da non capire prima dove fossi finita.
Un amico di Mauro mi offre ancora una volta da bere...sono al terzo gin lemon ed incomincio ad andare su di giri...sò cosa succede se vado troppo su di giri...Il mio lato oscuro tenuto tanto bene a bada potrebbe uscire allo scoperto ed in questo caso non ci sarebbe posto migliore di quello per scatenare la troia che è in me.
Dopo il 3° gin lemon ecco che Mauro si fà avanti....mi cinge un fianco con il braccio ed inizia a ballare un lento molto sensuale...sfrontatamente ecco che mi inizia a strusciare il suo pube contro il mio...non contento mentre mi sorride sfacciato eccolo premere il suo cazzo sulla mia fica facendomi sentire che è eccitato.
E' musica per le mie orecchie...i 3 gin lemon hanno fatto molto bene il loro lavoro...il locale è perfetto per sfogare le voglie che a lungo ho tenuto a bada...la lunga astinenza che quel povero idiota di mio marito mi ha obbligato a fare hanno fatto si che il mio lato oscuro possa uscire alla grande in una sera come quella...non potevo capitare in un posto migliore di quello per scatenare la troia che è in me e che troppo a lungo ho represso....
Guardo Mauro dritto negli occhi...poi avvicino la bocca al suo orecchio per digli:"mmhh...sei su di giri...sento che sotto c'è qualcosa che tira....o sbaglio??"
Lui mi sorride ironicamente...e rilancia:"eh si jessyca....sei una gran fica e sarei scemo se non ci provassi stasera....."
Un attimo dopo eccomi a pensare che il ragazzo non sà che quando la troia che è in me prende il sopravvento non basta assolutamente quello che lui mi propone....quando vedrà di cosa sono capace resterà senza parole....
Finisco di pensare...lo guardo con un sorriso molto provocante negli occhi e poi gli dico:"e gli amici....poverini...li lasci a bocca asciutta??Anche loro avranno voglia..."
Mauro sbarra gli occhi....non immaginava nemmeno lontanamente di sentirmi dire una cosa del genere!!Lo guardo con un altro sorrisino molto malizioso...passandomi la lingua sulle labbra carnose...Resta a bocca aperta qualche secondo poi mi dice:
"Aspetta quà...jessyca...sono sicuro che apprezzeranno la premura che hai avuto per loro"
Si allontana....mentre io pregusto quello che di lì a poco succederà.Da tanto tempo avevo un desiderio sexy...una voglia intima che da lungo tempo avevo voglia di sfogare...e quella sera finalmente mi sarei levata la voglia ed avrei confessato a lui ed ai suoi amici il desiderio che a lungo avevo tenuto tutto dentro di me.
Dopo 5 minuti torna...è solo ma poco lontano gli amici sono in gruppo a guardarmi.Mi cinge di nuovo il fianco con il braccio e avvicina le sue labbra alle mie...Un attimo dopo mi bacia...lentamente socchiude le labbra e fà scivolare la lingua nella mia bocca...Un sommesso MMMMHHH mi sfugge mentre inizio a limonarlo con delicatezza.Ormai è la fine....la troia che è in me ha preso il via e l'esito della serata è scontato...il mio desiderio sexy si esaudirà...la mia voglia eorica repressa sarà ampliamente soddisfatta...mauro non immagina nemmeno lontanamento che razza di zoccola e troia ha davanti!!!
Limoniamo qualche minuto...giusto il tempo per Mauro di iniziare a toccarmi le tette...di infilare una mano sotto la sottoveste per toccarmi prima le cosce e poi la fica...ritrae la mano dicendomi che sono bagnata...Lo guardo con un sorriso che è tutto un programma e gli dico:"beh non è questo che volevi??avere una donna calda...sexy molto troia e con una voglia matta di cazzo??"
Resta un attimo sbigottito...la risposta lo ha choccato....eheheheh!Poi si riprende e dice:"cazzo jessyca sei tutta una sorpresa...decisamente sai quello che vuoi!!"
Ed io a quel punto rilancio....dicendogli:"per schiarirti le idee lo sai come mi avevano soprannominato al liceo??"
E luii:"no...come??"
ed io:"POMPINIA....."e nel dirlo mi ripasso una seconda volta la lingua sulle labbra....questa volta però lo faccio lentamente molto lentamente.....facendogli vedere bene come sò muovere la punta della lingua sulle labbra....Poi vado avanti e gli dico ancora:"Oppure anche "GOLA PROFONDA...a seconda di come lo tiravo..."...gli dico ancora....
Ancora una volta resta di sasso...il ragazzo non è ancora in grado di capire che razza di zoccola sia io...resta sbigottito qualche secondo poi riprendendosi mi prende per mano e mi porta verso una stanza nel corridoio.
Entriamo dentro la stanza azzurra...c'è un grande letto matrimoniale...dei cuscini sparsi sopra...un comodino con un secchio con il ghiaccio e dentro una bottiglia di champagne.
Mi adagia sul letto ed inizia a spogliarmi.Sento distintamente che ha il fiatone per l'eccitazione...non vede l'ora di scoparmi il ragazzo....ma non è quello che avevo in mente io!!
Lo fermo con un sorriso...e sorridendo gli dico:"Mauro...ho un desiderio sexy molto forte...è tanto tempo che me lo voglio togliere...e questa sera credo che con te ci riuscirò...."
Lui ovviamente non capisce.Mi guarda con un chiarissimo punto interrogativo negli occhi.Allora io con uno sguardo da perfetta zoccola gli dico:"Amore domandami quale sia il mio desiderio sexy...chiedimi quale sia la voglia erotica che da tanto tempo ho voglia di levarmi....no???"
A quel punto finalmente mi chiede...."Jessyca qual'è la tua voglia...che cosa vuoi fare stasera qui..."
Ed io con un sorrisetto molto sexy e con lo sguardo da perfetta troia guardandolo dritto negli occhi:"ho voglia di fare almeno 10 pompini...voglio mettere 10 o + ragazzi o uomini intorno a me...in cerchio...voglio stare in ginocchio al centro del cerchio per avere i loro cazzi stupendamente dritti davanti alle mie labbra e tirare a tutti un bellissimo pompinio con l'ingoio...voglio fare una scorpacciata di sborra Mauro...."
Lui mi guarda inebetito dalla voglia....per un istante crede che scherzi...poi il mio sguardo che lo fissa gli fà capire che non stò scherzando.A quel punto comincia a realizzare che razza di puttana sia se mi ci metto.Ma resta lì fermo...forse quasi smarrito dalla confessione che gli ho fatto.A quel punto prendo decisamente io il sopravvento su di lui...voglio sfogarmi di brutto e realizzare la mia voglia erotica.Gli dico con uno sguardo che è tutto un programma:
"vai dai tuoi amici....portali tutti qui...falli mettere in cerchio ma non farli spogliare..."
Mi guarda ancora...fà fatica a realizzare che megatroia gli è capitata tra le mani...poi esce dalla stanza mentre io prendo due cuscini e li butto in terra.
Rientra dopo 2 minuti...il gruppetto è cresciuto....sono in 10 o 12 + lui...probabilmente di là ha sparso in un attimo la voce che c'è una pompinara che vuole sfogarsi...non potevo chiedere di meglio per dare forma al mio desiderio inconfessabile.
Mi circondano in un attimo...Mauro vedendo i cuscini per terra e sapendo cosa ho in mente capisce che i cuscini servono a me per stare per bene in ginocchio...E' come drogato dalla voglia di vedermi all'opera e di vedere cosa sono capace di fare...gli leggo negli occhi che stà morendo dal desiderio di mettermi al centro del cerchio...Probabilmente ha anche letto nel mio viso il desiderio incontrollabile che ormai ha il sopravvento su di me.
Eccomi con le ginocchia sui cuscini....li faccio mettere in cerchio ontorno a me...sono in 12 + Mauro....alcuni sono ragazzi ma c'è anche qualche uomo...probabilmente la voce che ha messo in giro mauro uscendo dalla stanza ha attirato qualche cliente del club desideroso di fare sesso senza problemi.Sono tutti vestiti...proprio come avevo chiesto...lentamente li guardo uno ad uno...il mio sguardo è carico di voglia e loro lo vedono chiaramente...mentre li guardo mi passo e ripasso per bene la lingua sulle labbra...li voglio far impazzire ancora prima di cominciare.....
Mi calo le spalline della sottoveste....lentamente prima la sx e poi la dx.......infine calo il reggiseno...anche qui lo faccio molto lentamente...ecco uscire la prima tetta....poi la seconda...ora sono a seno nudo...Ho fatto uscire le tette perchè voglio le vedano...così da potermele toccare ed eccitarsi ancora di +... e perchè quando comincerò la favolosa serie di pompini voglio che vedano i miei seni ballare su e giù mentre lentamente succhierò e leccherò quei favolosi cazzoni che tra breve mi sventoleranno davanti alle labbra....La zoccola che era dentro è uscita e lo fà capire molto chiaramente.
La sottoveste è ai miei piedi...il reggi anche....ora sono in perizomino e tacchi...le ginocchia sono comodamente sui cuscini....loro sono tutti intorno a me ma nessuno si muove...come x magia sono io a condurre la danza...non potevo chiedere di meglio.Li guardo ancora negli occhi...uno ad uno..leggo che muoiono dalla voglia di farsi spompinare...e sicuramente loro leggono che io sono eccitata come una troia in calore...sono sensazioni che escono subito fuori in una situazione come questa.
Sò chiaramente come mi muoverò....prima mi leccherò per bene i 13 cazzi....per farli indurire e così saggiarne le dimensioni...la lunghezza...la larghezza...Poi dopo averli leccati per bene con la punta della lingua mi leccherò le palle...per vedere come sono piene...dure..sode....quanta sborra hanno dentro...Infine li spompinerò lentamente tutti..uno dopo l'altro me li godrò in bocca...tra le labbra...e li porterò al piacere godendomi così i loro densi schizzi caldi in gola...quando avrò finito di spompinarli tutti voglio avere il pancino pieno della loro stupenda sborra...Che megatroia sono quando mi ci metto!!!
Guardo il 1° dei miei uomini...un ragazzo sui 25 anni...lo guardo dritto negli occhi mentre gli slaccio i jeans...li calo ai suoi piedi...poi calo i boxer....svetta fuori come se avesse una molla un bel cazzo già splendidamente eretto....Un MMMHHH di piacere mi esce dalle labbra...godo molto a ritrovarmi un cazzo duro davanti al nasino...Lo guardo ancora negli occhi un altra volta prima di cominciare...sono in una situazione decisamente adatta ad una puttana...e quella puttana sono io...sia perchè sono in ginocchio davanti a lui....con le tette fuori come farebbe una zoccola...sia perchè mi ha messo davanti alle labbra il suo cazzo per farmelo leccare...
Mi ripasso la lingua sulle labbra....mentre lo guardo dritto negli occhi...voglio veda che troia sono...bagno le labbra per bene prima di prenderlo in bocca...sò che così scivolerà bene tutto in bocca facendomi godere già al primo contatto....Socchiudo gli occhi...apro le labbra...le avvicino alla cappella e lentamente inizio a prendermelo in bocca....Un deciso MMMHHHH AHHHH mi esce dalle labbra mentre con dolcezza appoggio le labbra intorno all'asta...ho due labbra molto carnose e sò che quando con delicatezza le stringo intorno all'asta il mio uomo le sente perfettamente...inizio un lento su e giù con le labbra...la saliva fà scorrere il delizioso cazzone su e giù nella mia bocca facendo godere lui sin dai primi istanti.
Se solo sapesse però come godo io....la situazione nella quale sono...al centro di una cerchia di cazzi da far godere con la mia bocca...il desiderio fortissimo di essere una fantastica pompinara in quella sera...sono tutte scosse erotiche che partono dal mio cervello...passano dai miei seni e prorompono sulla mia fica e sul mio clitoride dandomi un piacere immenso...
Mi fermo.Ho dato un primo assaggio di cazzo ma li voglio tutti intorno eretti e pronti...voglio che mi sventolino i loro cazzoni duri tutti intorno a me.Mi dedico al 2° uomo...è un altro ragazzo sicuramente della comitiva di Mauro.Lo guardo dritto negli occhi...mentre allento la cintura dei sui pantaloni.Eccoli scivolare a terra...gli slip sono già gonfi...li calo ed ecco uscire prepotentemente fuori il suo cazzone...è anche lui ben duro...Mi avvicino con le labbra....lecco con la punta della lingua la cappella....pochi colpi delicati....un altro MMMHHH di godimento mi esce di bocca...socchiudo gli occhi nell'attimo delizioso nel quale appoggio le labbra alla cappella...infine spingo piano piano le labbra e socchiudo la bocca...un altro MMMHHH mi esce mentre lentamente mi entra in bocca la cappella prima e l'asta turgida poi...Dio come godo in questo momenti...la bocca mi sembra una seconda fica...la penetrazione in fica ha per me lo stesso godimento di quando mi faccio scilvoare un bel cazzo in bocca....
Inizio a spompinarlo...lentamente...molto lentamente...voglio che goda ed io godo da morire a fare un pompino così...Affondo ancora le labbra...arrivo fino ad appoggiare la punta del mio nasino tra i peli del pube....un sommesso MMMHH di godimento mi esce nel sentirmelo tuto in gola...Lui emette un ben deciso AHHHH SIIII nel sentire il calore della mia gola intorno alla sua cappella...
Lo faccio uscire dalle mie labbra.E' la volta del 3°.Anche lui sicuramente della comitiva di mauro....avrà sui 30 anni...faccia da schiaffi e sorrisetto scanzonato...guardo anche lui come ho fatto con gli altri.Slaccio la cintura e calo i pantaloni...poi è la volta degli slip...Anche lui è già eccitato...balza fuori gonfio ed eretto un bel cazzone duro...Lui mi guarda ed a differenza degli altri mi dice:"beh signora credo ti piaccia un bel cazzo duro da spompinare....no??"
Nel dirmelo lo impugna e me lo sventola davanti alle labbra....infine mi mette una mano tra i capelli e dolcemente mi avvicina alla cappella...Mi sento svenire dal godimento...essere trattata come una puttana pompinara mi eccita terribilmente...Faccio uscire piano piano la lingua e inizio a leccargli l'asta...voglio insalivarlo per bene prima di mettermelo in bocca....Lecco l'asta con dolcezza...infine socchiudo le labbra e me lo faccio entrare per bene in bocca.Anche qui come per gli altri un deciso MMMHHH mi sfugge...mentre dentro di me penso e dico:"dio come godooooooo!!!" Inizio a spompinarlo con decisione....il porco lo voglio far godere bene...se lo merita per come mi ha saputo leggere nella mente ed ha saputo come trattarmi.Vado avanti un pò...infine lo mollo per dedicarmi al 4°.
E' un uomo questa volta...sulla 40ina...brizzolato...belloccio...Slaccio i panta guardandolo negli occhi...leggo nel suo sguardo che mi stà decisamente dando della troia....godo già solo a leggergli cosa pensa....infine gli calo i boxer ed ecco uscire fuori un altro bel cazzo...non durissimo ma comunque piuttosto largo.Lo lecco piano piano...infine me lo metto in bocca...di nuovo mugolo di piacere...le labbra delicatamente a cerchietto intorno all'asta scivolano su e giù...lo spompino un pò e poi decido di dedicarmi al 5° dei miei uomini.
Il 5° è un ragazzo biondino....magro...mi guarda come in estasi...devo piacergli molto.Mi aiuta a slacciargli i jeans e poi da solo si cala i boxer...deve avere una gran voglia visto come fà.Ecco che fà uscire il suo cazzo...non è eretto...forse le'mozione gli ha giocato un brutto scherzo...hihihihhi!Con dolcezza lo prendo in bocca e inizio a leccarmelo....gioco con la lingua sulla cappella e inizio a far andare su e giù le labbra.Dopo poco è magnificamente su...la cappella è tesa e l'asta è durissima....dò qualche slinguatina quà e là prima di lasciarmelo uscire dalle labbra.
Il 6° è un uomo sui 50 anni....barba e pizzo...abbronzato...Lo guardo come ho fatto con gli altri.Gli calo i pantaloni..poi gli slip.Ecco uscire il suo cazzone...un MMMHHH di godimento mi esce dalle labbra mentre mi sbatte davanti un cazzone favoloso....piuttosto lungo e molto largo...Mi guarda un attimo e mi dice:"dai troia....sò che ti si sarà bagnata la fica solo a vederlo...è tutto tuo sai??Vediamo cosa ci fai con un cazzo così...."Finisce la frase ed io ho già la fica che pulsa...il clitoride mi batte come se fossi in calore...umori mi colano dalle grandi labbra sugli slip...il porco sa decisamente come trattare una zoccola come me.
Lo riguardo dritto negli occhi mentre avvicino le labbra alla sua magnifica cappella...infine come sempre faccio quando godo davvero socchiudo gli occhi e inizio a leccarmelo tutto...Ancora una volta ma questa volta molto forte un MMMHHH di godimento mi sfugge dalla gola...Eccomi a leccargli la base...la punta...l'asta...mi godo ogni cm di quel suo splendido cazzone...infine appogio le carnose labbra alla cappella...socchiudo i denti e lentamente spingo la bocca verso il suo pube...Cm dopo cm lo splendido cazzone mi scivola in gola...la saliva lo ha lubrificato benissimo...entra nella mia bocca deliziosamente piano...mi sento riempire la bocca e godo come una porca....la fica mi pulsa ed il clitoride è turigidissimo.in quegli istanti favolosi dalle labbra della mia fica gli umori escono con decisione...godo da morire quando mi mettono in bocca un bel cazzo come quello.Inizio a succhiarmelo...le labbra salgono e scendono dalla cappella alla base...con un lento su e giù lo porto quasi a godere...le tette mi ballano dolcemente e la cosa non passa inosservata agli altri...ho i loro occhi tutti sul mio seno adesso.Lui allunga una mano...mi stringe un seno con dolcezza...infine mi stuzzica il capezzolo....In quell'istante faccio uscire il suo cazzo dalle mie labbra ed urlo un deciso AHHHHH SIIIIIIII di piacere....lo stimolo che mi ha dato al capezzolo mi ha fatto quasi avere un orgasmo...la mia fica e sopratutto il mio clitoride sono già provati dal godimento fino a qui avuto...
A quel punto lo mollo...a fatica lo confesso...stavo godendo da morire nel fargli il pompino e la sua manovra al mio seno mi ha mandato in orbita ma devo andare avanti con gli altri.Il 7° è un ragazzo moro...guardo anche lui negli occhi ma ormai sono come stregati dallo spettacolo che ho messo su.Calo i pantaloni e poi gli slip.Esce prepotente il suo cazzo...duro eretto non grosso ma piuttosto lungo.Lo lecco con dolcezza infine come per gli altri inizio a spompinarlo.Anche per luii ho un MMMHHH di godimento...ormai lo hanno capito tutti che godo molto nel prendermi un cazzone in bocca...vado avanti un pò e poi mi dedico all'ottavo mio uomo della serata.
L'ottavo è un discreto e muscoloso signore sulla 40ina.Vestito sportivo e con una maglietta polo.lo guardo dritto negli occhi mentre gli slaccio i calzoni.Calano ai suoi piedi e con essi subito dopo i boxer.Anche lui è eccitato...mi avvicina la cappella con prepotenza per come mi desidera...Lo lecco piano piano infine me lo metto in bocca...Ancora MMMHHH ancora un intenso godimento da parte mia...Lo spompino dolcemente un pò...infine passo al 9o dei miei uomini.
E' un ragazzo molto giovane...non avrà + di 20 o 25 anni.Mi guarda anche lui come un drogato...deve essersi fatto tante di quelle seghe prima di decidersi e venire qui...penso.Non credo abbia una grande esperienza data l'età.Ma la voglia si...eccome!!!Appena lo guardo con il mio solito sgaurdo da zoccola inzia subito a spogliarsi...dopo un attimo è nudo a cazzo dritto!!Mi mette delicatamente una mano sulla nuca e mi spimge verso la sua cappella....Riecco il mio MMMHHH di godimento....dopo un attimo ce l'ho in bocca...è duro e spledidamente eretto!!Non mi ha dato nemmeno il tempo di insalivarlo...il porco....deve essere davvero eccitatissimo!!!inizio a spompinarlo e dopo un attimo lo sento fremere...Mamma mia stà per sborrare...mi dico....Mi fermo..lo faccio uscire e con uno sguardo carico di voglia gli dico:"amore...aspetta...volgio godermelo un pò quel tuo cazzone in bocca...se vieni subito non mi fai godere!!!"
Lo lascio così per dedicarmi al mio 10 uomo.E' un signore sulla 40ina anche lui...molto asciutto...vestito con una giacca e cravatta...molto distinto.Lo guardo dritto negli occhi...e gli leggo che è sia voglioso che molto porco...a dispetto della presenza.Solo allora riconosco in lui il barista del CLUB 2000....il porco si è unito al gruppo appena ha sentito che nel salone c'era una signora che voleva spompinare tutto il locale....Gli slaccio i panta e nel frattempo si sfila la giacc...resta in camicia e slip.Si leva la cravatta e pochi istanti dopo gli slip...Un bel cazzo già eretto svetta verso l'alto...Mi avvicino con le labbra...faccio uscire la lingua e con la punta slinguo il glande con delizatezza...colpetti veloci che gli fanno uscire di bocca un ben chiaro:"AHHH SIIII PUTTANAAAAA....leccamelo tutto!!"
Un intenso calore alla fica ed un forte piacere al clitoride mi fanno capire che mi ha fatto godere di brutto questo porco dicendomi così...guardo l'asta bagnata per bene di saliva...socchiudo gli occhi.... appoggio le labbra alla cappella mentre un godimento delizioso si impossessa di me.Lui in un attimo mi mette una mano tra i capelli e spinge....in pochi secondi me lo spinge tutto in gola quasi soffocandomi...Un violento MMMHHH...un mugolio di godimento intensissimo mi esce di gola mentre sento la cappella arrivarmi fino quasi alle tonsille!!Ad occhi chiusi per il godimento provato inzio a farlo uscire di qualche cm....ma lui con la mano mi rispinge la testa verso la base del suo cazzo.Resto ferma così....con il suo splendido cazzo piantato in gola per qualche secondo...quasi soffocata...poi lentamente ritraggo la testa e questa volta mi lascia fare.Lo spompino un pò e poi lo tiro fuori.Una volta a bocca vuota gli dico:"amore mi soffochi così...lascia fare a me...ti farò impazzire!"
E lui di rimessa:"Non ho dubbi troia....sei fantastica come pompinara...avevano ragione i ragazzi quando hanno detto che nel salone c'era una troia che voleva spompinare tutti!!!Sei decisamente speciale come pompinara....!"
lo guardo con aria di sfida....lui sà che lo farò godere per bene ma io sò anche che lui farà impazzire di godimento me...un porco come lui sà resistere durante un pompino e questo mi farà godere per davvero....più lo spompinerò e + lui resisterà facendomi diventare la fica un lago di piacere ed il clitoride un turgido piccolo cazzo eretto dal godimento che mi darà nel farsi leccare a lungo il cazzo duro....il porco lo sa bene e ha l'esperienza che serve con una zoccola come me....
Ecco il mio 11o uomo.E' un ragazzo sui 30 anni...capelli lunghi raccolti con la coda.E' in jeans e maglietta.Lo guardo con il mio solito sguardo da troia....lui mi sorride.Gli calo i jeans e con stupore ecco scappare fuori il suo cazzo....un cazzo normale come dimensioni ma seminascosto da molti peli.Non ha mutande ne slip ne boxer....praticamente è a cazzo nudo!!E' molto peloso...faccio fatica a dstinguere le sue palle per come le ha nascoste da una foresta di peli.Avvicino le labbra alla sua cappella...gli diventa come per magia subito duro....lo lecco appena appena ed ecco che già sbuffa...hihihihihi...deve essere un bel pò che non gode!!!
Lo lecco ancora infine lo spomino per qualche istante...lo sento già avere il fiatone...segno che è vicino.Lo faccio sucire dalle labbra lasciandolo per dedicarmi al mio 12imo uomo.
E' un uomo di oltre 50 anni...a giudicare forse + vicino alla 60ina...capelli brizzolati ai lati e molto stempiato al centro.Mi guarda con desiderio e mi sorride mentre gli slaccio la cintura dei pantaloni.Calo i pantaloni a terra e con le mani faccio scendere gli slip.Ecco che anche lui nonostante l'età mette in mostra un gran bel cazzo duro....non lo avrei detto visto la presenza!!Lo guardo negli occhi mentre mi avvicino con le labbra alla cappella...lui mi sorride ancora una volta e socchiude gli occhi mentre inizio a leccarmi il suo amichetto.Pochi colpi di lingua....poi sono io a socchiudere gli occhi per l'inteso godimento che ogni volta provo in quegli attimi...anche qui mi esce il solito MMMHHH mentre la fica ormai pulsa impazzita.Appoggio le labbra alla cappella...le socchiudo lentamente...faccio entrare la punta prima ed il resto poi....nella mia mente un solo pensiero:"DIO COME GODOOOOO!!!"infine inizio ad andare su e giù con le labbra e la testa....il cazzone lubrificato ad arte dalla mia saliva mi scivola in gola fino alle palle...poi riesce fino allo scalino della cappella...su e giù...su e giù...le tette mi ballano lentamente mentre un intensissimo godimento mi parte dal cervello per sfociare nella mia fica....il clitoride è ormai gonfissimo per il godimento....lo sento chiaramente.Vado avanti un pò...infine lo mollo altrimenti mi sborrerebbe in gola e non voglio che ciò accada...non ancora almeno.
Infine mi dedico al mio 13imo cazzone...è quello di Mauro..il porco che nel pomeriggio alla stazione di servizio mi aveva invitata qui ben sapendo che si trattava di un club priveè.Aspettava con impazienza il suo turno e mi guarda dall'alto verso il basso in segno di dominio su di me.Gli sorrido mentre gli slaccio i pantaloni...infine gli calo gli slip ed ecco schizzare impetuosamente verso il cielo il suo cazzone...magnificamente eretto e duro come il marmo!!E' eccitatissimo...lo vedo...prima mi avrebbe scopata in un secondo ed ora sapendo quello che gli rivelato essere il mio desiderio inconfessabile ed avendo visto cosa sono capace di fare non vede l'ora di entrare in gioco!!!
Ha un bel cazzo...la cappella punta al cielo in un modo delizioso...è duro e leggermente arcuato verso l'alto...Avvicino le labbra e lo lecco piano piano...quasi con amore...il fatto che lui mi abbia permesso di poter finalmente sfogare un desiderio erotico così fortemente voluto rende questo ragazzo un pò speciale per me...lecco la cappella...l'asta...infine socchiudo gli occhi quasi in segno di venerazione e lentamente aprendo le labbra me lo metto piano piano in bocca...facendo entrare però solo la cappella...Poi faccio una cosa che non ho fatto a nessuno finora...metto le mani sui sui glutei e letamente lo spingo verso di me.Così facendo mi penetra con il suo cazzone in bocca....quasi mi scopasse...Infine lo faccio muovere piano...molto piano avanti ed indietro...mimando la scopata vera e propria.Un MMMHHH molto chiaro mi esce questa volta di bocca...mentre un ancora + forte ed intenso godimento mi parte come sempre dal cervello per arrivare giù alla mia fica.Lui capisce e inizia dolcemente a fottermi in gola...il porco ha spinto infatti il cazzo fino alle palle nella mia bocca ed ora la sua cappella è proprio quasi in gola....sicuramente sente che la mia gola è calda e bagnata come una fica e dallo sbuffare che fà sento che stà godendo da morire!!!Se solo sapesse quanto e come godo io in questi momenti!!!!Il clitoride mi batte senza sosta...è turgido e duro ed io sono quasi sul punto di venire...i capezzoli mi fanno male per come godo e la fica mi cola ormai liberamente sugli slip...se mi mettesse una mano sulla fica la ritrarrebbe come se la avesse messa sotto un rubinetto....mi faccio letteralmente schifo per quanto godo!!!
Vado avanti un pò a farmi scopare in gola....infine lo faccio uscire che è quasi lì lì per godere...Mi devo ridedicare al mio cerchio ora!!
L'immagine che posso vedere è deliziosa...io al centro..a tette di fuori..le ginocchia su due cuscini messi da me apposta per stare comoda...tutto intorno un cerchio di uomini senza mutande con i cazzi dritti e duri...magnificamente eretti...Me li sventolano davanti agli occhi aspettando che sia io a decidere quale leccare...succhiare...far godere....In quei momenti mi rendo fortemente conto di essere una grandissima troia....una puttana e zoccola come ce ne sono poche...Ho messo intorno a me 13 cazzoni duri e pronti per poi potermeli spompinare tutti...uno dopo l'altro....fino a farli sborrare...che altro posso essere se non una grandissima troia???
Lascio che il pensiero svanisca....voglio sentire le loro palle...come avevo deciso prima...Voglio sentire come le hanno..se sono piene...se sono dure e gonfie di piacere...le leccherò tutte e con la punta della lingua mi godrò la loro consistenza e durezza...Ecco che mi avvicino al 1° cazzone che ho leccato.Gli altri intorno a turno ogni tanto si segano per poter avere il cazzo duro quando sarà il loro turno...mugolando mi avvicino al ragazzo 25enne...ora voglio leccargli le palle...x sentirne la consistenza e così sapere chi avrà tanta calda sborra da schizzarmi in gola e nel pancino quando deciderò di farlo godere...Con la punta della lingua gli lecco le palle.....sono dure e gonfie....non chiedevo di meglio....deve essere molto che non gode...Piccoli colpi ancora con la punta della lingua...colpi dolci delicati che fanno godere lui e mi dicono che ha due stupende palle piene di sperma...socchiudo gli occhi ancora una volta dal godimento mentre con la punta della lingua dò ancora piccoli colpetti alle sue stupende palle dure.
Di seguito ripeto la cosa con tutti i miei uomini....splendidi stalloni a cazzo duro tutti intorno a me...Il + pieno è il signore abbronzato con un cazzo da sogno sulla 50ina...il sesto del mio cerchio....ha due palle gonfie e dure da far paura.Pensando a quando verrà e come verrà nella mia gola ho quasi un pre-orgasmo di piacere...sono decisamente eccitata fuori da ogni regola....le labbra della mia fica ormai colano umori senza alcun ritegno...gli slip sono bagnati come se li avessi messi a bagno.
Ora è arrivato il momento di farli godere....sò che arriverò ad un deciso pre-orgasmo mentre li spompinerò tutti....la fica e il clitoride sono sul punto di scoppiarmi.dal godimento....non sò se riuscirò a farli godere tutti senza godere come una cagna in calore anche io....
Faccio avvicinare il primo dei miei uomini....chiudo gli occhi mentre mi faccio appoggiare la cappella alle labbra...infine lo accolgo in bocca con un mugolio intenso di piacere...Inizio ad andare su e giù con le labbra....l'asta mi arriva per bene in gola mentre lo spompino dolcemente.Ogni tanto mugolo di piacere...se qualcuno mi toccasse la fica ora credo che godrei in un modo pazzesco...Inifine lo sento sbuffare...è vicino a godere!!Aumento il mio su e giù...eccolo sborrare....Affondo con le labbra fino al suo pube...la mia gola è come una fica calda...ed accoglie i suoi schizzi caldi....Ecco urlare un forte AHHHHH SIIIIIII mentre gode...il mio ragazzo 25 enne mi sborra per bene in gola....io a bocca piena mugolo e dentro la mia testa sono io ad urlare un bellissimo SSIIIIII SBORRAAAAAAA....Ancora qualche affondo della mia bocca ed infine ecco che lo ritrae ormai moscio e gocciolante...Ha le gambe molli il mio ragazzo mentre io mi giro vero sil 2° cazzone duro.
Il 2° ragazzo me lo mette in bocca con voglia...ricomincio il mio su e giù...lo guardo negli occhi mentre le mie tette ballano dolcemente al ritmo del mio pompino...Affondo bene le labbra e lo porto velocemente al piacere....un OOOHHHH SIIIII da parte sua mi dice che stà venendo....chiudo gli occhi ed affondo il nasino tra i suoi peli...ricevo ancora dei favolosi schizzi di sborra....un GODOOOOO intenso mi attraversa la mente mentre con dolcezza vado ancora un pò su e giù...Infine esce dalla mia bocca...Mi giro e guardo il 3° dei miei cazzi.
E' il ragazzo che me lo ha messo in bocca dandomi della signora che ama spompinare un cazzo duro.Lo guardo con un sorriso di sfida...voglio che veda che razza di pompinara sono...Eccolo che come per il primo assaggio mi mette una mano nei capelli e mi tira verso il suo cazzone...Chiudo gli occhi e un forte MMMMHHH di piacere mi esce dalle labbra mentre sento la sua cappella appoggiarsi alle mie labbra.Le apro con dolcezza e lo faccio entra nella mia bocca....un intenso godimento mi pervade mentre lui inizia a farmi fare su e giù con la testa...Ci sù fare il porco e sà cosa piace ad una donna che adora fare i pompini!!!
Vado su e giù a lungo...ho gli occhi chiusi dal godimento intenso che provo...voglio farlo scoppiare di voglia prima di ricevere la sua deliziosa sborra come premio per il mio stupendo pompino!!Infine lo faccio venire...caldi e densi getti mi colano in gola....lui piega le gambe per il piacere che le ho dato...io ho la fica ormai in delirio ed il clitoride è al limite dell'orgasmo o quasi!!
Ecco il 4° dei miei uomini...è quello sulla 4oina brizzolato...Mi metto davanti a lui,in ginocchio apro le labbra e lo prendo in bocca...E' molto voglioso..si è segato bene nell'attesa e per questo durerà poco...affondo le labbra fino al suo pube...infine le ritraggo...ancora un pò di su e giù ed eccolo sborrare...gode molto e sbuffa forte mentre mi schizza in gola la sua sborra densa e calda...ad occhi chiusi la ricevo ed il GOOOODOOOOO che urla il mio cervello è sempre + forte...
Il 5° è il biondino....socchiudo le labbra e lo prendo in bocca con dolcezza...anche lui si è segato nell'attesa....pochi affondi delle mie labbra e gode...sento colare la sua calda sborra in gola mentre dò gli ultimi colpi con le labbra...
Il 6° è il 50 enne con la barba ed il pizzo abbronzato...ha un cazzone stupendo...a quel punto decido di non farlo godere subito ma di tenermelo per dopo...lo spompino appena un pò e passo oltre lasciandolo a menarselo con un sorriso interrogativo...
Il 7° è il ragazzo moro....appoggio le labbra alla cappella e socchiudo gli occhi...quel momento è per me sempre un godimento fortissimo...infine lentamente apro le labbra e lo faccio entrare nella mia bocca...Vado su e giù qualche istante e lui eccolo godere...si è segato come gli altri aspettando che io lo spompinassi ed ora è pronto a venire...Caldi schizzi mi colano nel pancino mentre il mio godimento cresce ad ogni loro sborrata nella mia gola...
E' la volta del mio ottavo uomo...anche per lui basta poco...pochi affondi della mia gola e viene...ancora schizzi...ancora sborra che mi cola nel pancino...ancora un intenso godimento del mio clitoride mentre la mia fica ormai è un delirio di umori e piacere.
Ecco il 9°...il ragazzo giovane....anche lui regge poco la mia bocca e le mie labbra...affondo con dolcezza fino al suo pube e dopo pochi istanti viene...ancora schizzi ancora piacere ancora la mia fica che pulsa chiedendo il tanto atteso orgasmo.
E' la volta del porco sulla 4oina....il mio decimo cazzone è il barista che mi servì il gin lemon...Slinguo la punta della cappella mentre lo guardo dritto negli occhi...voglio che lui veda che pompinara sono...infine appoggio la cappella alle labbra mentre lo riguardo dritto negli occhi...E lui con un sorriso ironico eccolo a dirmi:"Siiii puttana lo sò che adori il cazzo...lo vedo come mi guardi per farmi vedere che sei una grandissima pompinara!!Dai lecca...che poi ti sborrerò in gola troia!!"
un attimo dopo sento chiaramente la fica contrarsi...il clitoride impazzire....l'orgasmo a lungo rallentato è molto vicino...devo fare uno sforzo pazzesco per non godergli davanti....Socchiudo gli occhi e lo prendo in bocca....ma non riesco a trattenere un violento MMMHHHH di godimento mentre sento il suo cazzone arrivarmi fino in gola...Mi mette come la prima volta una mano tra i capelli...spinge come la prima volta la mia nuca per farmi arrivare la sua cappella decisamente in gola...Dentro di me un urlo fortissimo mi prorompe nella testa.....GOOODOOOOOO....mentre sento che lui inizia a farmi andare su e giù...La fica cola sulle mie cosce...il perizoma meno male che è nero altrimenti tutti avrebbero visto che è letteralmente fradicio....stò godendo senza ritegno mentre il porco mi spinge di nuovo il cazzo in gola....Ritraggo le labbra di quanlche cm...poi inizio ad andare su e giù...le tette ballano splendidamente mentre tiro il pompino al porco...Sò che mi farà impazzire cercando di durare il + a lungo possibile...ma sò che se voglio lo farò godere in breve mettendomelo in gola fino alle palle...
Continuo il mio su e giù...lui regge bene il ritmo...le mie tette giocano a mio favore...perchè sono stupendmente sode e ballano dolcemente...lui le guarda spesso e questo lo eccita di brutto...Infine eccolo sbuffare....affondo le labbra fino ad arrivare alla base del suo cazzone...poi muovo lentamente la testa a dx e sx facendogli sentire la mia gola calda tutta intorno alla sua cappella...così facendo dò il colpo di grazia a lui...eccolo sborrare!!
Un fortissimo MMMHHH mi esce dalle labbra mentre ho la bocca piena del suo cazzone duro...il nasino è tra i suoi peli mentre i tanto attesi schizzi di sborra mi colano nel pancino...Ancora un forte GOOOODOOO mi passa nella mente mentre il porco esce dalla mia bocca.
Mi giro ed ecco il mio 11o uomo...è quello con la coda...molto peloso...Lecco la punta un istante e poi me lo metto in bocca.Pochi affondi ed anche lui che si era segato nell'attesa gode...Mi sborra in gola densi getti di sperma...infine lo tira fuori moscio...Sento il pancino davvero pieno....mamma mia ho già preso in bocca 11 cazzoni e tutti meno 1 sono venuti nel mio pancino!!!Ho davvero fatto una bella ingozzata di sborra...e ne mancano ancora 3 che devono sborrare...l'abbronzato con un cazzone da urlo...mauro e l'uomo con + di 50 anni con un altro bel cazzone.....
Avevo tenuto l'abbronzato con il suo cazzone favoloso...Mauro e questo per ultimi...volevo che il mio stupendo dediderio eorico finisse nel migliore dei modi...facendoli godere e godendo a mia volta con loro....
Mi giro ed eccomi davanti alle labbra il 12o cazzone...è quello con + di 50 anni ed ha un bel cazzone grosso...Appoggio la lingua alla sua cappella...lo guardo negli occhi...voglio che anche lui veda che splendida zoccola sono...Inzia a spingere il cazzone nella mia bocca...uno splendido MMMHHH mi esce dalla gola...Infine lo sento in gola.Chiude gli occhi per come gode....il mio porco...ha le ginocchia quasi piegate per il piacere che prova quando inizio ad andare su e giù con le labbra...Lo pompo con dolcezza...e gli dico:"guarda porco come ti tiro questo pompino....guarda le mie tette come ballano mentre ti spompino...porco....."
Apre gli occhi....mi guarda...i nostri sguardi si intrecciano...lui vede una bella signora bionda con le tette di fuori in ginocchio con il suo cazzo piantato in bocca...le labbra una ventosa intorno al suo cazzo...leggo che gode già solo a vedermi...Dopo pochi istanti inizia a sbuffare...sento le contrazioni delle sue palle...stà godendo...Chiudo gli occhi proprio mentre inizia a sborrare...urla un AHHHHHH SIIIIII e il suo urlo si fonde con quello che ho nella mia mente e che fà:"GOOODOOOO!!!!!!"Schizzi caldi mi colano di nuovo nel pancino....sento che la sborra mi riempie sempre di + il pancino...Esce lentamente dalla mia bocca ed ha decisamente le ginocchia piegate dall'orgasmo.
restano Mauro e l'abbronzato col cazzone grosso...li ho tenuti volutamente x ultimi...sento che chiuderò il mio cerchio godendo in un modo delizioso.
Dico a Mauro di avvicinarsi...lui mi sorride mentre impugnando il cazzo con una mano me lo appoggia alle labbra.Lo guardo e gli sorrido anche io...socchiudo gli occhi e lentamente apro le labbra come ho fatto per tutti gli altri...un intenso godimento mi pervade mentre sento il suo cazzo scivolarmi fino alla gola.Pochi attimi e sento i peli del suo pube sul mio nasino...è tutto nella mia gola...inizio a ritrami per poterlo spompinare con dolcezza.Voglio che con lui sia diverso...voglio che goda più di come hanno goduto tutti gli altri...voglio superarmi nel farlo impazzire ma nello stesso tempo voglio godere anche io....Ho la fica che è bagnatissima...il clitoride è gonfio...turgido...teso....l'orgasmo che da troppo rimando vuole esplodere in me...ed io con tutta me stessa voglio che l'orgasmo mi avvolga dalla testa ai piedi.
Continuo ad andare su e giù...le labbra scivolano sul cazzo teso...arrivo fino alla base e torno su fino alla cappella...è un dolcissimo su e giù quello che faccio...le mie tette ballano deliziosamente al ritmo delle mie labbra...lui dall'alto vede lo splendido balletto delle mie tette..dei miei capezzoli..delle mie labbra chiuse a ventosa intorno al suo cazzone...Lo guardo dritto negli occhi...e leggo che gode e che mi stà dando della splendida pompinara...Richiudo gli occhi mugolando di piacere...la fica mi si contrae di nuovo..dopo pochi istanti mi cola sulle cosce dalla fica l'umore del godimento che è sempre + vicino...
Ancora pochi istanti e mi fermo....sento che è vicino e voglio farlo impazzire...ritraggo le labbra e faccio uscire il suo cazzo duro...con la punta della lingua gli lecco le palle...colpi delicati che lo fanno godere per bene....poi lecco l'asta e così facendo allontano per qualche istante l'orgasmo che per mauro è molto vicino.Infine lo riprendo in bocca...la gola mi si riempie mentre scendo verso il suo pube con le labbra...riprendo ad andare su e giù...Dopo qualche affondo guardo l'abbronzato...ha il suo splendido cazzone magnificamente duro...con una mano lo invito a sdraiarsi per terra vicino a me.Ho deciso che mentre farò scoppiare e venire mauro mi impalerò su quello stupendo cazzone duro...L'abbronzato si sdraia vicinissimo a me....ora sdraiato per terra vicinissimo a me vedo un vero paletto di carne duro e largo che mi spaccherà deliziosamente la fica...e nell'istante in cui mi impalerò su di lui sentirò ancora una volta i caldi schizzi di sborra di mauro...io con la fica spaccata verrò proprio mentre mauro mi godrà in gola...non potevo chiedere di meglio per concludere il mio desiderio erotico!!!
Vado avanti a spompinare mauro...poi mi rifermo un attimo....gli rilecco le palle ancora una volta..allontano per un attimo il suo orgasmo...Lo tiro fuori dalle labbra giusto il tempo di dire all'abbronzato:"Amore tu mi scoperai ma non devi venire...ok??"
Lui con lo sguardo ormai pieno di voglia annuisce...resta fermo a cazzo duro vicinissimo a me...io nel mentre riappoggio le labbra carnose intorno al cazzo di mauro e riprendo a spompinarlo.Vado avanti un pò...poi lo sento sbuffare...eccolo...è vicino!!
Sono in ginocchio...e per impalarmi la fica devo lasciare che lui mi scivoli sotto...allora mi accuccio con le gambe come se dovessi fare la pipì...il cazzo di mauro sempre tra le mie labbra...infine faccio gesto al mio stallone abbronzato di infilarsi sotto di me.Un istante dopo eccolo proprio sotto di me...il cazzone magnificamente eretto punta decisamente alle grandi labbra della mia fica...l'abbronzato ha uno sguardo decisamente pieno di piacere nel sentire che dalla mia fica colano gli umori del mio godimento...pochi istanti ed ha il pube bagnato per come mi cola la fica!!Eccolo allungare le mani e cingermi i fianchi...il porco mi vuole mettere subito il cazzone in fica!!LO fermo decisamente e con lo sguardo gli faccio capire che sono io a condurre il gioco...
Riprendo il pompino a mauro....con dolcezza rivado su e giù con le labbra ma ormai sò che manca poco...Affondo delicatamente le labbra ed eccolo sbuffare e cominciare a godere....
Un istante dopo sento le sue palle contrarsi...la cappella si apre...è il momento che aspettavo da tutta la sera!!!Socchiudo gli occhi mentre mi lascio andare a peso morto sul cazzone dell'abbronzato....un attimo dopo mauro sborra...caldi getti di sborra mi iniziano a scendere in gola e in quel preciso momento ecco che la fica mi si spacca del tutto sotto il mio stesso peso...il cazzone dell'abbronzato mi si pianta fino all'utero e sento distintamente le sue palle appoggiarsi alle grandi labbra della mia fica!!!!Nel preciso istante in cui mi impalo l'orgasmo che da una vita aspettavo si impossessa di me....il cazzo di mauro mi esce dalle labbra ormai moscio mentre io mi inarco all'indietro...la fica mi si contrae a ripetizione ed il clitoride turgido sembra pulsare nell'apice del mio stupendo orgasmo....ora la fronte mi punta verso l'alto mentre un fortissimo SIIIIII AHHHHHHH SIIIIII GOOOODOOOOO mi esce dalla bocca...La mia fica ha ancora qualche sussulto mente mi muovo lentamente sul cazzone dell'abbronzato...per qualche secondo resto così...impalata fino alle palle su uno splendido cazzone grosso e largo....infine faccio leva con le cosce e me lo sfilo dalla fica che cola ancora come una fontana.Resto sulle sue cosce semiaperte...la fica mi cola sulle sue gambe...sento proprio gli umori scendermi dalle grandi labbra verso le sue gambe...ho goduto moltissimo...una cosa assolutamente splendida!!
Mauro è a gambe piegate...ha goduto moltissimo nel vedermi impalata e nel sentirmi venire...il pompino poi lo ha fatto godere fino allo stremo...si fà da parte lasciandomi sola con l'abbronzato.
Guardo il mio stupendo montone sdraiato...mi piego in avanti...appoggio le tette al suo petto...lo bacio in bocca con dolcezza...poi gli sorrido mentre gli dico che è stato stupendo sia per come mi ha fatto godere sia perchè non è venuto...lui mi rimanda uno sguardo complice pieno di dolcezza...Lo faccio alzare in piedi e mi rimetto in ginocchio solo per lui....sono quasi in venerazione davanti a quel suo cazzo grosso e splendido...gli farò un pompino stupendo...il + stupendo di tutti è per lui e per quel suo cazzone da sogno...la zoccola che è in me non è ancora domata del tutto anche se ho il pancino pieno di sborra e la fica spaccata di brutto!!
Mi riavvicino con le labbra al suo cazzone teso...lo guardo negli occhi...e gli sussurro:"guarda che pompino ti tiro stupendo cazzone mio...guarda questa signora che zoccola che è per te...goditi le mie tette che ballano mentre ti spompino...ti farò impazzire fino a farti godere tutto tra le mie labbra..lo sai??"
Infine socchiudo gli occhi vinta dal piacere...appoggio le labbra ancora una volta alla cappella...ancora un MMMHH ma meno forte di prima visto che ho goduto mi esce dalle labbra...infine apro lentamente le labbra e faccio entrare quel magnifico cazzone nella mia bocca.Il suo sapore è un misto dei miei umori e del suo piacere...è delizioso sentire gli umori della mia fica in bocca...la cappella mi arriva in breve in gola quasi soffocandomi...un attimo dopo penso :"mamma mia che magnifico cazzo ha questo porco!!!"
Inizio a spompianarlo...vado su e giù con delizatezza...quasi adorando quello stupendo cazzone teso...ogni tanto apro gli occhi e lo guardo...è magnifico...duro...teso...grosso...mi sento una troia totale mentre lo spompino!!Mentre lo guardo vedo il mio abbronzato che mi guarda...vedo che guarda le mie tette ballare lentamente...vedo il piacere avanzare in lui...infine chiudo gli occhi vinta dal piacere....una parola sola mi rimbomba in testa mentre mi faccio arrivare la cappella in gola e appoggio ancora il nasino tra i peli del suo pube:"GOOOOODOOOOOOOO!!!!!!!"Vado avanti ancora un pò...poi mi fermo...faccio uscire il cazzo dalle labbra...lo prendo in mano e segandolo lentamente lo guardo negli occhi per dirgli:"Amore sei stupendo...un cazzo così mi fà godere + di tutti gli altri...sei favoloso...mi hai rotto la fica prima...lo sai vero??ti ho sentito fino nel pancino amore...ho sentito la fica sfondarsi....lo sai??E nonostante tutto mi fai godere ancora...mmhh....ti adoro!!"
Poi me lo rimetto in bocca...riprendo a spompinarlo...ma volevo dirgli che sono sua...tutta sua...che lo adoro e che adoro quel suo cazzo stupendo...sono in adorazione per lui e non vedo l'ora che venga...Sono totalmente sottomessa a lui e volevo che lo sapesse...e che sapesse che + di tutti questa sera sono stata la sua troia...la troia di un cazzo splendido e magnifico che mi ha rotto la fica deliziosamente bene!!!
Riprendo il pompino...ora inizia a sbuffare...è vicino...Mi preparo a ricevere la sua sborra...ha le palle dure e sode...deve averne tanta....godo già solo a sentirlo sbuffare!!!Vado avanti con dolcezza....lentamente arrivo fino al pube con le labbra...poi risalgo fino alla cappella...affondo di nuovo e poi risalgo...le mie labbra carnose stringono delicatamente l'asta...voglio porto all'orgasmo con una dolcezza infinita...lo amo in quei momenti il suo splendido cazzo!!!
infine viene....urla forte JESSYCA GODOOOOOO mentre inizia a schizzarmi in gola una rapida successione di fiotti di sborra....ingoio tutto...schizzo dopo schizzo....mentre per l'ennesima volta un forte GOOODOOOO mi passa nel cervello come un lampo...la fica mi ripulsa di nuovo...umori mi colano sulle cosce mentre lecco la cappella tesa...le ultime gocce me le godo sulla lingua...è splendidamente eretto anche dopo essere venuto...che cazzone meraviglioso ha questo mio splendido porco!!
Ho finito...l'ultimo mio uomo mi ha dato il suo piacere...ho la pancia che mi scoppia per la sborra ingoiata!!Lentamente si rivestono tutti...uno dopo l'altro...Per ultimo resta il mio splendido abbronzato col cazzone grosso...Mi bacia dolcemente sulle labbra appena mi rialzo dai cuscini...poi mi sussurra in un orecchio:"Amore ti voglio inculare tutta...hai un culo che è un sogno...lo sai??"
Lo guardo dritto negli occhi....lo sguardo è + che un invito...è un volere essere inculata da lui urlato con tutta me stessa anche senza dire una parola...Capisce...mi ribacia e se ne và.Resto nella stanza che mi ha vista splendida protagonista di un delirio erotico incredibile.Mi rimetto il reggiseno...poi la sottoveste a minigonna nera...Mi rimetto a posto i capelli...mi trucco...un filo di rossetto e volo verso l'uscita.I miei splendidi cazzoni non ci sono +...vinti dal piacere saranno andati tutti via.
Esco dal CLUB2000 che ormai è l'alba....risalgo in macchina...metto in moto e mi dirigo verso casa.Ad un certo punto faccio un ruttino....un forte sapore di sborra mi torna in gola e nella bocca...in un attimo mi tornano davanti le splendide immagini di me protagonista di una serie di pompini deliziosi...Un attimo dopo ecco un altro ruttino...mamma mia ho la pancia così piena di sperma da non poterne +....La macchina scorre verso casa con una consapevolezza.....se il sapore della sborra mi eccita ancora è il pancino pieno di sperma a farmi capire che magnifica grandissima pompinara sono stata!!!
FINE
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7 years ago
jessyca,
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La festa di fine estate
Era una delle ultime sere d'estate...ed io avevo deciso di passarla al mare allo stabilimento balneare dove avevamo passato l'estate io e mio marito.Era una bella sera estiva, faceva ancora caldo e decisi di dire a mio marito della festa.Lo convinsi,saremmo stati lì per la serata: Verso le 8 gli dissi di prepararsi perchè saremmo andati al mare a cena ed a festeggiare con gli amici conosciuti in spiaggia. Lui si mise la solita maglietta della NIKE,bermuda e le scarpe da tennis...era pronto.Io invece mi preparai con cura.Volevo essere strafica...far girare la testa a tutti ed essere al centro dell'attenzione.Con mio marito le cose non andavano poi molto bene mi trascurava...preso dal lavoro e dalle 1000 cazzate che lo interessavano...calcio...pesca...caccia... una moglie bella e calda forse non la meritava...ed io ero sia l'una che l'altra cosa...Quella sera poi ero particolamente eccitata e sottili brividini mi partivano dalla schiena...piccole scariche di voglia mi scendevano sul monte di venere...segno che ero davvero su di giri... Ero stata a comperarmi un piccolo top bianco semitrasparente,dovevo solo decidere se indossare anche il reggiseno... ed una mini di jeans davvero moooolto mini...mi copriva a stento il sedere...Un perizoma minuscolo mi copriva la fica e spariva tra lo spacco del sedere...ero davvero sexy...Inoltre fin da quando ero ragazza tutti mi avevano sempre fatto notare che avevo un gran bel culetto...a mandolino...sporgente e terribilmente sexy... guardandomi allo specchio mi compiacevo..era vero..avevo un gran bel sedere...forse una delle mie parti + sexy.... Infine spogliandomi e restando in perizoma mi accorsi che forse avevo anche esagerato con l'abbigliamento sexy...sembravo davvero una puttana da night club!
Completava l'opera un sandalo con tacco nero e lacci al polpaccio...con quella roba addosso....capelli sciolti ed un trucco giusto...l'avrei fatto venir duro anche ad un morto!Infatti la nomea che mi ero sempre fatta era quella di una splendida signora che sapeva fare drizzare di brutto i cazzi al suo passaggio!! Mi feci un bagno...lavai i capelli...li asciugai...mi profumai la pelle con un olio al sandalo...e mi misi gli abiti...Mi truccai con cura,decisi per non mettere il reggiseno....volevo vedessero che bel paio di tette avevo... alla fine ero pronta...Mi guardai allo specchio...mamma mia...ero davvero una gran fica!!!La serata sarebbe stata mia...e molti sarebbero stati quelli che si sarebbero fatti venire l'acquolina in bocca guardandomi....Adoro far eccitare con lo sguardo e con l'abbigliamento un uomo... saperlo a cazzo duro per me mi eccita in un modo terribile!!Mio marito mi guardò con la solita noncuranza...per poi dirmi...il solito:"si stai bene...jessyca...sei carina..." La solita frase da scemo....sempre la stessa...mai un complimento...mai una parola dolce...era davvero un povero scemo... Arrivammo al bagno...le luci erano accese...la musica alta...ed un profumo di pizza e di pesce arrosto ci avvertì che la cena era già cominciata. Scesi dall'auto e mi diressi ai tavoli...gli amici ci aspettavano e iniziai a salutarli. Un coro di elogi mi colse di sopresa...non credevo di aver fatto così colpo..tutti mi guardavano con ammirazione...e le mogli di alcuni con un pò d'invidia per come i mariti mi squadravano dalla
testa ai piedi. Salutai tutti...mentre mio marito aveva posteggiato...poco dopo eravamo al tavolo con gli altri...e ordinammo la cena. Uno degli amici mi guardava con voglia...lo vedevo..era un single incallito e non riusciva a staccare gli occhi dal mio top...che mi copriva a malapena le tette,se mi muovevo troppo con le braccia i capezzoli mi spuntavano dalle pieghe del top..e lui trasaliva ogni volta. Lo guardai con un sorriso..dicendogli...:"aldo...così poi non digerisci...sai?Hihihi!!"... Lui annuì e mi rispose che ero una megafica...molto meglio delle sciaquine che girottolavano per la disco quella sera. Finii il 1° e dissi che dovevo andare alla toilette,il vino e la coca cola bevuta mi avvertivano che dovevo andare a far pipì. Mi alzai e mi diressi verso il bagno che era dietro il ristorante.Mentre stavo andando incontrai il bagnino...un bel ragazzo che era tutta l'estate che mi sbavava dietro...
Mi fermò e mi disse apertamente che quella sera ero una cosa da sogno...e che avrebbe fatto di tutto per potermi stare addosso un pò.Gli sorrisi dicendogli:"ma dai...chissà quante ne hai qui..." e lui per tutta risposta mi mise un braccio intorno alla vita e con forza mi schioccò un bacio in bocca!Appoggiandosi a me mi preme con il pantaloncino da bagno sulla fica... sento che ha una favolosa erezione....il cazzo duro mi preme sulla mini...mentre la sua lingua incontra la mia...una scossa micidiale mi parte dalla fica...inizio a gemere ed una vampata di calore mi arriva sul viso...segno che la cosa mi piaceva e parecchio. Mi riesco a staccare...lui mi guarda e mi dice:"quando ballano...ti vengo a cercare....sai?" io ero ormai in calore...una voglia infinita mi prende...salendo dalla pancia fino al cervello...non riesco a resistere...e così gli rispondo:"ok...dopo.. ora finisco la cena...c'è mio marito...vediamoci dopo"..... ormai ero eccitata al max...quel ragazzo mi aveva colpito nel segno...avevo una voglia di cazzo micidiale e con lui me la sarei tolta davvero! Vado in bagno...e qui noto subito un'altro segno di come la cosa mi era piaciuta...avevo la fica fradicia d'umori...mamma mia...che voglia mi era presa... quel bacio e quel contatto mi avevano acceso un desiderio tremendo. Tornai al tavolo...e come se nulla fosse ripresi le solite conversazioni ed il resto della cena trascorse tra chiacchere e risate. Il vino scorreva a caraffe...fresco...bianco e frizzante...in breve eravamo tutti allegri e mio marito aveva deciso per un torneo di briscola con gli amici....ottimo..mi sarei potuta assentare senza dare nell'occhio...e lui nemmeno se ne sarebbe accorto. La disco iniziò a salire di tono..in breve la pista era piena...ed in mezzo ad un bordello pazzesco...chi mi avrebbe vista? Andai da lui e mentre era tutto preso dal torneo....gli dissi:"amore ballo un pò..ok?" Lui annui e nemmeno si voltò a guardarmi...meglio...pensai io...gioca gioca...che io me la spasso a modo mio! Dopo poco ecco il bagnino...che guardandomi mi fà un cenno di seguirlo.Io con noncuranza inizio ad allontanarmi...lui in breve si dirige verso le cabine...un lungo corridoio di cabine che finisce nel buio... Dopo poco si ferma in un angolo...da lì non ci avrebbe visto nessuno.
Dopo pochi attimi arrivo...il cuore mi batte all'impazzata mentre lo raggiungo!Un attimo e mi è addosso....mi bacia con foga...la sua bocca incollata alla mia...le sue mani mi frugano la mini... e dopo pochi attimi sono già sotto la corta gonna di jeans...un secondo dopo è sul perizoma...non perde tempo il tipo...è eccitato come un cavallo!! Mentre mi bacia scende un pò il mio top...le tette mi fuoriescono dal generoso scollo...mi inizia a leccare un capezzolo...io non capisco + nulla...sono su di giri da morire e la fica mi pulsa come non mai! Si apre la camiciola...e mi mette davanti un petto liscio e muscoloso...mmhh....inizio a leccarlo con la punta della lingua mentre la sua mano è dentro il perizoma e mi stà rovistando la fica....un :"mmhh...sei fradicia...puttana!!!" gli scappa mentre mi tocca tra le cosce...io mugolando gli rispondo di sì. Inizio a scendere con la lingua...sono al pube...i primi peli mi avvertono che stò per arrivare al cazzo...ed io non chiedo di meglio!! Leccandolo ho piegato le ginocchia....sono quasi in ginocchio mentre lui è appoggiato alla cabina...guardandolo gli appoggio le mani ai lati dei pantaloncini da mare... e lentamente inzio a calarli....
Dopo qualche attimo un cazzo da sogno mi esplode dai pantaloncini calati...lui guardandomi dall'alto in basso mi sventola il suo cazzone eretto davanti al nasino....un cazzo strepitoso....una meraviglia...mentre io appoggio i pantaloncini ai suoi piedi!! Mi guarda e mi dice:"beh...credo che la cosa ti piaccia...o no?" io sorridendo non riesco a staccare lo sguardo da quella magnifica asta...le palle sono gonfie...sode...e proporzionate al cazzone. Mentre lo osservo gli rispondo:"dio ...hai un cazzo da sogno!!" e già pregusto che cosa mi farà con quella meraviglia.... Confesso che sono tremendamente troia.....quando mi fanno scatenare...e lui ci era riuscito in pieno! Mi sorride e mi dice..."Forza troia....vediamo se sei una brava pompinara....vediamo di cosa sei capace....!" Non aspettavo di meglio....lo guardo mentre ho la cappella ad 1 cm dalle labbra e gli rispondo..."ora vedrai....che razza di bocchinara sono....ti farò pentire di avermi sfidata....sappilo!" Ed inizio a leccargli le cosce...salgo....poche leccatine e sono alle palle....le lecco con voglia...lui inzia a sbuffare....salgo ancora...la punta della lingua percorre l'asta....dura..venosa...eretta....con gli occhi guardo quel ragazzo in piedi.......che sorridendo mi dice di farlo godere...
Mi raccolgo i capelli con un elastichino che avevo al polso....ora si che sono pronta a fargli un pompino da sogno... Legandomi i capelli faccio in modo che lui mi veda nel viso..senza ostacoli vedrà perfettamente come gli tiro il pompino...voglio veda che gran pompinara sono..e come sono brava a farli!!!Vedrà che razza di puttana sono se mi ci metto.... Inizio a leccare la cappella...deliziandomi da come è gonfia e dura....mi passo diverse volte la lingua sulle labbra...sia per fargli vedere che voglia di cazzo ho...sia perchè così facendo..quando andrò su e giù con la bocca su quel cazzo da sballo lui mi scorrerà bene in gola...mmhh...sono una pompinara da urlo...e se ne accorgerà anche lui! Lecco con godimento l'asta...la base...salgo sù alla cappella...lasciando un abbondante filo di saliva lungo il mio leccare.... ora è insalivato bene...scorrerà perfettamente tra le mie labbra chiuse delicatamente a cerchietto su quel cazzone da favola.... Inizio un lento su e giù...mugolando per il godimento che provo...lentamente l'asta scompare nella mia bocca...arrivo fino alla base...il nasino mi scompare tra i ciuffi dei peli sopra l'asta... poi risalgo verso la cappella...la mia lingua slingua il glande e poi ricomincio a scendere...lui sbuffando inzia a godere sempre di +... Il top calato mostra le tette...che dolcemente ballano mentre io salgo e scendo su quel delizioso cazzone...i movimenti sono lenti...stò godendo molto e lui se ne accorto. Infatti mi dice:"che troia sei...jessyca...stai godendo come una puttana a farmi questo pompino....sei davvero una grandissima zoccola...sai...ma quanto ti piace leccare un bel cazzo?" Io mi fermo...e guardandolo dritto negli occhi gli rispondo:"si...stò godendo molto...hai un cazzo da sballo....e quando mi ritrovo un cazzone così...faccio un pompino da favola... voglio farti impazzire e godermelo per bene....volevi vedere se ero una brava bocchinara???bè ora lo sai....mi piace da impazzire leccare un cazzo così...comunque a me pare che anche tu non scherzi...o no?"
E ricomincio il mio pompino...lecco l'asta....salgo sul glande...apro le labbra e inzio a farmi scendere quel cazzone da sogno in gola....una scossa violenta alla fica mi fà capire che sono bagnatissima...un "Mmmmhh..." sommesso mi sfugge mentre la sua cappella mi arriva in gola.... Su e giù...aumento il ritmo...lui ormai ha un erezione superba...se continuo così sborrerà...penso...e voglio godermelo ancora a lungo!! infine aprendo le labbra faccio uscire quello spettacolo di cazzo....inizio a leccargli le palle...sbollisco il suo orgasmo...lecco il pube...l'inguine....le cosce....sento che lui si stà riprendendo. Ora mi rimetto la cappella in bocca...succhio piano...infine metto le mie mani dietro i suoi glutei....le appoggio ed inizio a spingerlo verso la mia bocca....mimando come se mi scopasse in bocca...Lui capisce..e lentamente inizia a fare su e giù muovendo il bacino...il cazzone mi scorre lubrificato dalla mia saliva tra le labbra....un movimento delizioso... in pratica mi stò facendo scopare in bocca!!Inizio a godere...la fica...me la sento un lago....e lui gode molto a fottermi in bocca... Su e giù...ogni tanto affonda il cazzone nella mia bocca...facendomi arrivare a toccare con la punta del mio nasino i peli del pube sopra al cazzone....mi sento quasi soffocare quando spinge più a fondo...mi caccia la cappella in gola...mmhh....mi sento quasi violentare la gola da quell'asta superba! Affonda i colpi...mi stà fottendo in bocca stupendamente...le mie mani non spingono + i suoi glutei....è lui a condurre il gioco..e lo stà facendo meravigliosamente bene...ho un cazzone da sogno piantato in gola...stà scopandomi divinamente in bocca...con affondi stupendi e ritirate fino a farmi arrivare la cappella tra le labbra mi stà facendo godere come una zoccola....sale...... poi rispinge giù facendomi scorrere l'asta tra le labbra....ariivo a sentire le sue palle sul mio viso...l'ho prso tutto in bocca fino alle palle...mi sento terribilmente troia...ma se solo si immaginasse come godo quando fà così!! Poco dopo inizia ancora a sbuffare...è vicino...stà per sborrare deliziato dalle mie labbra e dalle slinguate della mia lingua sulla cappella e sull'asta... non sò che fare...ancora pochi affondi e sborrerà....
Ci pensa lui...mi prende per le braccia...mi alza..apre la cabina dietro le sue spalle...e richiude la porta...siamo dentro... La luce della luna entra dalla persiana in legno...lui non dice nulla...mi prende...mi gira a forza verso la porta chiusa...poi mi prende per un fianco con una mano...con l'altra mi abbassa a forza la schiena...pochi secondi e mi ritrovo piazzata splendidamente a pecorina... Un attimo dopo mi alza la mini...scosta il perizoma e senza dire nulla appoggia la cappella alla mia fica...sono bagnatissima....entra in un attimo e senza fatica.... la mia fica non voleva altro....solo pochi attimi...pochi colpi decisi e mi penetra....l'asta mi impala la fica e dopo pochi attimi sento le sue palle sode e piene di sborra appoggiarsi alle mie grandi labbra....dio...me l'ha messo tutto in fica in un attimo!! Per forza..ero talmente dilatata...vogliosa e bagnata......un soffocato "OOOOHHHH...." mi esce dalla gola....mentre lui inizia a scoparmi con decisione! Colpo su colpo mi fotte superbamente...mi sento così bene...ho la fica piena e sento le sue mani sui miei fianchi...mi serra in una morsa stupenda...dandomi colpi decisi mi scopa divinamente...inizio a godere sul serio ora!! Va avanti un pò....ogni tanto mi stringe le tette...poi si pianta sui piedi e ricomincia....1,2,3,4,5 colpi secchi....a sfondarmi....ogni colpo mi lascio sfuggire un lamento per come godo... e lui dicendomi di stare zitta mi tappa la bocca con una mano! Che monta deliziosa!!!godo come una pazza....sbattuta a pecorina mi godo quella monta in modo magnifico...le sue palle sbattono sulla mia fica...segno che l'ho preso davvero tutto in fica... che gran troia sono...mio marito gioca a carte ed io mi stò facendo scopare come la peggiore troia...messa a pecorina come una puttana da strada...e fottuta divinamente in una cabina al mare dal bagnino! Và avanti a lungo....mi fotte in modo splendido....godiamo come pazzi....io con un cazzone da sballo piantato nella fica fino alle palle...lui fottendosi una della + belle fiche della spiaggia...
Ancora colpi..ancora gemiti miei..ancora il godimento di una scopata a lungo voluta e davvero stupenda! Ancora colpi...poi dopo un pò si ferma...esce dalla mia fica...un sospiro di piacere mi annuncia che era vicino a venire...ecco perchè è uscito! Io resto a pecorina mentre lui mi abbassa la mini ai piedi...poi mi leva anche il perizoma...ma che vuol fare? Dopo pochi secondi allunga una mano..prende dell'olio doposole che era sopra al mobiletto nella cabina e se lo mette sul cazzone...io continuo a non capire... Infine sento la sua mano appogiarsi al mio buchetto del sedere...mi unge bene anche lì...entra con un dito e mi lubrifica il buchetto dentro...a quel punto capisco... "ma che vuoi fare?Sei matto??" gli domando io....e lui con un sorriso scanzonato mi risponde:"jessyca è tutta la stagione che mi scodinzoli davanti con quei costumini da sballo... è tutta la stagione che ti guardo questo tuo magnifico culo....in tanga sul mare sei uno schianto...non sai quante volte ho fantasticato di sbatterti a pecorina questo mio cazzone tutto nel culo...ora sei qui..a pecorina...ti ho scopata stupendamente...ora voglio incularti...ora lo voglio...non puoi scapparmi...capisci?" Si leva la camicia...si leva i pantaloncini da mare e resta nudo...alla luce della luna...è davvero un gran bel ragazzo!!Ha il cazzo duro...splendidamente eretto....sembra un paletto....magnificamente pronto...ho l'acquolina in bocca dalla voglia di sentirmelo tutto nel culetto... Dopo aver detto così...con una mano mi apre il sederino...poi con l'altra mano impugna l'asta dura e perfettamente eretta...infine sento la sua cappella appoggiarsi al mio sederino.... sono a pecorina e stò per essere inculata per bene...mio dio...che voglia ne ho...le sue mani stringono ancora + forte i miei fianchi mentre con piccoli colpetti comincio a sentire il mio buchetto dilatarsi...socchiudo gli occhi per il godimento....inculata senza ritegno...dentro una cabina al mare...come la peggiore delle puttanella da spiaggia!! Poi...sento la sua cappella che inizia lentamente a dilatarmi il culetto...e mentre tutto questo accade...inzio a sentire un languore...un forte godimento...inizio ad avere un piccolo orgasmo dovuto a quella penetrazione.... Lui và avanti...e + si fà strada nel mio sederino quel magnifico cazzo...+ io inizio a gemere..a godere...la sensazione è ora sempre + forte...la fica è fradicia e inizio a sentire colare gli umori del godimento che provo dalla mia fica sulle cosce!Allibita inzio a gemere ancora di +....poco dopo inizio a parlargli...dicendogli:"siiii....oohh.....siiii...mettimelo tutto....siiiii" ed ancora:"inculami...siiii.....inculami amore....dai....sbattimelo tutto nel sederino...daiiii....siiii daiiii!!!!" lui è eccitatissimo..le mie parole hanno avuto un effetto eccitante davvero micidiale...inzia a spingermelo tutto dentro....sento il buchetto dilatarsi sempre di +...e sento il godimento aumentare di pari passo!!
Altri colpetti...l'asta mi entra decisamente nel sedere...mi sento piena....mi ha messo buona parte del suo delizioso cazzone nel culetto.... infine si ferma...sento le sue palle dure che si appoggiano alla mia fica...dio...l'ho preso tutto nel culetto....oohh dioooo....ora si che mi sento davvero piena...ho un cazzone magnifico tutto nel culetto....non immaginavo di essere così tanto troia!! Dopo essersi fermato un attimo inizia a muoversi....mi inzia ad inculare con dolcezza...colpetti dolci....mentre io girando la testa lo guardo...è magnifico...teso...nudo davanti a me...le sue mani sui miei fianchi...il suo cazzone dentro il mio sederino...lo guardo e gli dico:"beh.....ora dai...fottimi...fammi sentire di cosa sei capace!!Non sono 3 mesi che volevi incularmi...beh ora finalmente mi stai inculando...dai...fammi sentire quel tuo cazzone...spaccami il sederino...che aspetti??" Talmente è forte il godimento in me che non ho + remore...ho lanciato una sfida...per poter così avere da lui il massimo...un volergli dimostrare quanto sia troia.... non lo sò...ma la cosa ha in breve un effetto eccezzionale! Lui pianta i piedi....mi serra i fianchi e dopo pochi attimi inizia a darmi dei bei colpi...inizia a incularmi con passione e forza! Colpo dopo colpo sento un godimento intenso...il culetto si è rilassato...il buchetto è ben dilatato...inizio a godere come mai mi era successo prima.Alcune fitte di dolore mi ricordano che forse ho esagerato...ho preso tutto nel culo un cazzo davvero super....mi stà spaccando il sederino ed i colpi un pò di dolore me lo danno...x forza...ero strettina se devo essere sincera...e sfidarlo e fare la troia non è stata forse una buona idea....ora ne pago le conseguenza...mi stà rompendo il culo di brutto!!! L'olio doposole aveva fatto sì che il cazzo mi scivolasse dentro bene...sento le sue palle che sbattono sulla mia fica ad ogni colpo...lo stò prendendo tutto... e lui se ne è accorto molto bene! Infatti poco dopo mi dice:"che magnifica puttana sei jessyca....hai preso il mio cazzo tutto in culo...lo sai?Sei proprio una gran troia...e questo culo che mi ha fatto penare tutta l'estate ora te lo voglio rompere per bene davvero!!" Dopo di chè inzia a darmi colpi a raffica...smuovendomi tutta...le tette ballano avanti ed indietro mentre mi incula magnificamente!!! Inizio a godere....sbattuta a pecorina in un modo magnifico vengo inculata in un modo delizioso...godo da morire e lui mi tappa la bocca con una mano...i miei gemiti sono troppo chiari...e quindi li smorza con la mano tappandomi le labbra...Il dolore è sparito...sono dilatata al max...il buchetto è largo....ad ogni colpo un'onda di brividi mi scende dalla schiena alla fica....
Godo forte....una serie di "ooohh...siiiii....ahhhhhh..." mi escono dalla gola...mentre lui và avanti colpo dopo colpo... Un orgasmo mi assale improvvisamente...una scossa + forte mi parte dalla fica mentre inizio a godere come una pazza...Ancora una volta mi tappa la bocca... facendomi uscire così solo un "MMMMHHHHHHH"...smorzato dalla sua mano..... Mi giro ancora...voglio vederlo mentre mi incula...voglio avere il ricordo di come sono stata inculata da questo magnifico ragazzo con un cazzone spettacolare... lo guardo....con gli occhi incontro i suoi...uno sguardo speciale mentre sento il suo cazzone duro tutto nel mio culetto ormai sfondatissimo... Un nuovo orgasmo mi chiude gli occhi....eccolo...siiii....apro le labbra per dire ancora:"dio amore...siiii...godo..godo...godooooo!!" Và avanti ancora un pò....mi incula stupendamente il mio bagnino...godo ormai senza freni.... Alla fine mi dice:"dai troia...muoviti..inculati da sola...fammi vedere quanto sai essere troia!!" Stacca le mani dia miei fianchi lasciandomi lì...a pecorina come una puttana...e con quel cazzone nel culo...piantato fino alle palle....si ferma.... Io allora inizio a sculettare...mi muovo lentamente....sempre messa per bene a pecorina...inizio a muovermi appoggiando le mani alle sue cosce e tirandolo a me! Inizio a spingerlo verso di me....lui stà fermo..vuol vedere come mi inculo da sola....che gran porco!! Inizio a muoverlo...lo muovo facendo leva sulle sue cosce...su e giù...il cazzone mi si muove lentamente nel sederino....segno che mi stò impalando da sola... Lo smuovo e lentamente sculetto....la cosa mi fà godere...mentre lui soddisfatto dal mio essere così troia inizia a rimettermi le mani sui fianchi...dopo pochi attimi mi dà 3 o 4 colpi forti.... che mi ridilatano bene il sederino.... "Che gran troia sei"...mi dice......ti stavi inculando da sola...ma quanto ti piace il cazzo in culo....ehhh? "da morire...."rispondo io....mi sento così troia che tu nemmeno lo immagini....dai spaccami il culetto...gran porco!!"
Altri colpi....furiosi...mi fanno mugolare....una serie lunga di affondi nel mio culetto....è al massimo dell'erezione...ho il buchetto slabbrato ed aperto....il suo cazzone è piantato nel mio culetto fino alle palle..tutto dentro...lo sento tutto dentro in un modo stupendo!!!Abbasso la testa....vinta da quel cazzone che mi stà dando orgasmi a ripetizione...i capelli mi coprono il viso...sono a testa bassa....scossa dal piacere....ormai lui fà di me quello che vuole...Altri colpi....ho il culetto in fiamme...esce fino alla cappella e poi con un colpo di reni me lo rimette tutto dentro...becco in un attimo cm e cm di cazzone nel culo...fino alle palle....l'asta mi scivola dentro con facilità... Infine si ferma....inzia ad arretrare e dopo pochi attimi esce dal mio buchetto ormai sfondato,sento chiaramente il sederino dilatato che lentamente tenta di richiudersi mentre lui mi fà girare...ed inginocchiare con il mio viso davanti al suo cazzo splendidamente eretto. Mi guarda mentre io come prima...mi ritrovo quel magnifico cazzone duro e pronto davanti al nasino....e dopo pochi attimi mi dice:"ti ho scopata...inculata...e mi hai fatto un pompino da sballo..ora fammi una spagnola che ti voglio sborrare sul viso come si fà con le puttane!!!" Detto questo mi mette il cazzo tra le tette...versa ancora un pò di doposole e prendendomi le mani me le chiude sulle tette! Lo guardo con aria di sfida...e gli rispondo:"che gran porco sei....bene ti farò morire tra le mie tette...lo sai?" E mentre gli rispondo inizio un lento su e giù con le tette racchiuse a coppa...le mani socchiudono tra le tette quel delizioso cazzone la cui cappella esce dal di sopra.... Inizio a fargli la spagnola...ogni tanto lecco la cappella che lui mi spinge in bocca inarcandosi....gode molto lo sento...ed io confesso che sono in delirio...la fica mi pulsa e la voglia mi stà facendo avere dei deliziosi brividini....
Vado su e giù...ma molto molto lentamente...lo voglio far morire visto che è così porco! Su e giù...l'olio doposole mi fà scivolare il cazzone tra le tette magnificamente....slinguo la cappella e lecco il glande ad ogni passaggio....sento che è vicino... sento che stà per sborrare... Mi fermo...lo faccio sbollire un pò leccandogli le palle gonfie e dure....slinguo le palle dandogli colpetti deliziosi...gode molto mentre le lecco per saggiarne la durezza le sento piene....quando sborrerà mi schizzerà moltissima sborra...lo sento da come sono gonfie e dure..... lui mi dà ancora della troia....mi dice che puttane come me ce ne sono poche....e la cosa mi fà godere ancora di +..... Riprendo a fargli la spagnola...su e giù..le tette stringono dolcemente quel magnifico cazzo...su e giù...con un moviemnto lento lento...lo faccio morire....così...lo sò! Ancora pochi colpi e sbuffando mi inzia a dire:"siii...godo.....siiiii...jessyca...siiiiiii!!!" Mi rifermo...gli lecco ancora le palle....il pube....l'interno delle cosce...voglio gli scoppino le palle quando sborrerà...e poi mi godo ancora quel cazzo da favola...non immagina come goda quando arrivo a leccargli la cappella che esce dal cuscino delle mie tette....mamma mia che megatroia sono!!! Infine aumento il ritmo della spagnola.....ho deciso di farlo sborrare....ancora pochi affondi ed eccolo...ecco i primi schizzi...copiosi fiotti di sborra mi arrivano sul viso.... Dopo pochi attimi inzia a sbuffare violentemente....una seria di:"OOOHHHH....SIIIIIIII..... OOOHHHHHHHHH....." si susseguono intensi...mentre mi schizza copiosi fiotti di sborra sul viso..sulle tette...sulle labbra....
Mi metto in bocca la cappella...ed inizio a leccargliela....così mi godo gli ultimi schizzi in gola....mmmhhh altri fiotti caldi e densi....mamma mia quanta ne aveva....le palle erano davvero piene.... mi delizio a sentirmela scivolare sul viso....raccolgo le gocce che mi colano dal mento...Lui mugolando si appoggia alla cabina mentre le ultime gocce di sborra mi scendono in gola... restiamo così un minuto...due...Mi guarda e mi dice:"sei magnifica....sei una puttana da sogno...credo poche donne sono calde...troie e puttane come lo sei tu...sai?" Lo guardo e gli rispondo:"lo sò...ma è anche merito tuo...hai saputo accendermi la passione come poche volte mi è successo...se perdo il controllo sò di essere tremedamente puttana ma molto è merito tuo...." Poi si inizia a ricomporre...raccoglie la camicia...i pantaloncini... Mi passa un asciugamano preso dall'appendiabiti dicendomi di pulirmi....mica potevo andare di là piena di sborra....mi dice ridacchiando.... Mi alzo in piedi....mi ripulisco il viso ed il seno...mi asciugo la fica ancora fradicia...mi asciugo il culetto unto di olio doposole....il buchetto è ancora molto dilatato... che culo mi ha fatto questo splendido stallone...mamma mia!! Ci rimettiamo un pò in ordine....mi rimetto a posto i capelli...il top...il perizoma e la mini di jeans.La sborra mi resta appiccicata alla pelle del seno... ricordandomi la stupenda certezza di come sono stata zoccola....
Apre la cabina ed esce prima lui...controlla che sia tutto ok e mi fà uscire. Si incammina rapido verso la direzione..lasciandomi indietro...esco dalla fila delle cabine e con passo elegante mi rituffo nella disco...il ballo impazza ed io mi getto nella mischia come se nulla fosse! Dopo qualche minuto arriva lo scemo di mio marito...che mi chiama a bere l'ultimo brindisi con gli amici del mare. Esco dalla pista e vado al nostro tavolo...mentre un dolce bruciore al culetto mi ricorda di quanto sono stata puttana in quella cabina.... pochi minuti prima. Sorseggio lo champagne che mi leva il sapore di sborra dalla gola...ripensando a cosa avevo fatto pochi minuti prima sorrido.... E lo scemo di mio marito mi domanda:"perchè sorridi??" ed io:"perchè è la festa di fine estate....perchè festeggiamo gli amici che tornano a casa noooo??" Ah...risponde lui..allora ed alzando il calice dice:"cin cin!!" Ed io:"si cin cin!!" e penso...."SI CIN CIN AL CAZZONE CHE MI SONO GODUTA TUTTO FINO IN FONDO ALLA FACCIA TUA!!" Finiamo il brindisi e torniamo alla macchina.Sedendomi mi sfugge un "ahi ahi..." di dolore per il culetto ancora dolorante..... E lui:"che hai?ti fà male la schiena?" Ed io:si...deve essere stata tutta quella disco..i balli...." Accende la macchina e si torna a casa...lui contento della serata...io contenta del mio essere stata così tanto magnificamente troia.....
FINE
7
2
7 years ago
jessyca,
56/56
Last visit: 6 years ago
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Chi l'avrebbe mai detto!!!
Una normalissima giornata, iniziata come tante altre con il solito caffè al solito bar con i soliti amici. Io, Angela, Tony, Marco e Marcella, come ogni mattina ci incontriamo al bar, scambiamo 4 chiacchiere mentre consumiamo la nostra colazione e poi ognuno per la sua strada.
Quel giorno si iniziò a parlare di computer e dei vari problemi che possono derivare dalla non perfetta pulizia e manutenzione del proprio Windows, Angela allora mi dice che da qualche settimana il suo computer è lentissimo ad avviarsi e mi chiede se fosse possibile fare un salto in negozio da lei a darci un'occhiata (io mi occupo proprio di sistemi informatici e lei ha un negozio di casalinghi). Accetto volentieri di passare da lei in negozio a guardarle le tette... ops, il computer! Eh, si, la mia amica ha una bella e abbondante 5 di seno e nulla fa per tenerle nascoste... ci conosciamo da più di 15 anni, ormai siamo come fratelli e pur avendola desiderata per anni non ho mai osato dirle niente per non rovinare il bel rapporto che esiste tra noi e con il marito che conosco dallo stesso periodo (erano già fidanzati quando ci siamo conosciuti).
Dopo aver sbrigato i miei impegni mi presento in negozio lei sta servendo dei clienti, come sempre indossa una bella camicetta che a stento riesce a contenere le sue grazie, mi accompagna rapidamente nell'ufficio e indicandomi il portatile incriminato mi dice sorridendo: "so di potermi fidare ciecamente di te, quindi non fare troppo caso a quello che potresti trovarci dentro" e poi torna dai suoi clienti.
Quella frase, così sibillina, non fece altro che incuriosirmi e invece di cercare di capire quale potesse essere il reale problema del computer iniziai a sbirciare qua e là alla ricerca di qualcosa di "strano". A dire il vero la cosa fu molto più facile del previsto, fin da subito notai foto con primi piani della sua scollatura, altri con le sole labbra e con la lingua fuori, insomma le foto che si possono trovare su siti come A69!!!
A quel punto dovetti per forza approfondire, piccola analisi della cronologia del browser e ogni sospetto divento certezza: un sito per scambio di coppie era tra i più visitati!!!
Stupore ed eccitazione si iniziarono a insinuare tra i miei pensieri, la mia amica una frequentatrice di questi siti? E il marito? Che fosse lei era abbastanza ovvio, le foto trovate erano tutte sue, ma poteva anche avergliele fatte il marito e poi averle lui stesso pubblicate. La curiosità si era ormai completamente impadronita di me, con la coda degli occhi cercai quindi di capire a che punto fosse con i clienti e notai che ancora ne aveva per un pò, allora cerco di aprire Skype e servendo la password non ci riesco ma noto 2 username diversi, uno che conosco e l'altro molto "ammiccante".
A queso punto vedo che i clienti si avvicinano alla cassa per pagare, quindi smetto di curiosare e faccio quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio... Un pò di pulizia e qualche aggiornamento al computer incriminato.
Lei saluta i clienti e viene in ufficio, con lo stesso sorrisino di prima: "vero che non hai trovato niente di sconveniente dentro quel coso"? Io a fatica riesco a trattenermi dal dirle quello che ho scoperto e farle mille domande, ma credo che il mio rossore e la mia titubanza abbiano lasciato capire abbastanza.
Angela mi si avvicina, mi si mette alle spalle e, con la scusa di vedere cosa stessi facendo, mi sfiora la schiena con le enormi tette. Un brivido mi percorre la schiena, dal basso alla base della nuca, sento il suo respiro sul mio collo e la pressione sanguigna inevitabilmente aumenta.
Continuo a lavorare cercando di concentrarmi solo su tastiera e monitor ma lei si fa più insistente, continua ad alludere a contenuti strani che potrebbero erroneamente finiti sul computer, mi dice che qualcuno con dei virus avrebbe potuto far aprire involontariamente siti per adulti, insomma senza girarci troppo intorno gioca a provocarmi!
Per fortuna arrivano altri clienti, io ne approfitto per finire il mio lavoro di manutenzione dopodiché saluto e vado via dicendo che ci saremmo rivisti con più calma in un altro momento.
Arrivato a casa il primo pensiero è stato di mettermi al computer aprire quel sito e cercare l'utente con il nome dell'account Skype secondario di Angela, utente che esisteva e che aveva 6 foto nel suo profilo quindi "click" e ... stupore! Io quelle tette, anche se non le ho mai viste nude, le conosco benissimo, conosco benissimo quella camera da letto perché in quella casa ci sono stato tante volte a cena!
Ormai nessun dubbio, Angela è la donna delle foto e con grande sorpresa noto che a farle compagnia con il cazzo duro in mano c'è anche il marito. Quindi sono ufficialmente una coppia di scambisti... ed io che per anni non ho neanche osato sfirorarla con un dito.
Mentre la mia mente ormai è in viaggio vengo riportato alla realtà da un messaggio che arriva sul telefono: "non so cosa tu abbia fatto ma ora il computer va molto meglio, vorrei ringraziarti di persona.
Ci vediamo domattina per la solita colazione. Angela"
Non posso non rispondere e le scrivo: "non ho fatto niente di particolare, solo un pò di pulizia, domattina mi offri il caffè e siamo pari. Buona notte"
Poso il telefono sul comodino e mi metto a letto ma un arriva altro avviso di messaggio: "il caffè te lo offro con molto piacere, ma credo di dover pagare un prezzo un po' più alto per il tuo silenzio "maldestro". Buona notte anche a te"
L'indomani arrivo al bar, la solita compagnia già è fuori dalla porta che aspetta solo me e Angela si affretta a venirmi incontro per abbracciarmi e darmi un bacio sulla guancia ringraziandomi per averle salvato il computer. Finito il rituale della colazione ci avviamo come sempre per le nostre strade ma Angela si avvicina e mi sussurra: "ieri sei andato via così in fretta che hai dimenticato di chiudere le mie foto che stavi guardando sul computer" io rosso paonazzo e senza parole non so cosa poter rispondere ma lei continua: "credo che tu abbia un debole per quello che c'era fotografato ma ti garantisco che dal vivo sono ancora più belle" mi saluta e va via.
Resto immobile senza riuscire neanche a dirle ciao, tanta è la sorpresa per quello che era appena successo.
Tutta la mattina lavoro ma con fissa nella mente la scena e la sua frase di questa mattina, decido allora di contrattaccare! Mi registro al sito che frequenta, le scrivo con il nik di fantasia che ho utilizzato, le faccio i complimenti e le mando una bella foto in cui le mostro nel dettaglio che effetto mi fanno le sue tette. Fortunatamente non devo attendere troppo la sua risposta, mi risponde quasi subito ringraziandomi e dicendosi fiera di essere la causa di una così bella erezione.
Iniziamo così a giocare e punzecchiarci a vicenda, io la conosco benissimo e quindi posso permettermi di "colpirla" in modo molto più mirato ma sempre senza mai rivelare la mia vera identità, ipotizzando per esempio quanto mi sarebbe piaciuto scoparla sulla scrivania di un ufficio.
Finito di chattare ho un'erezione da far male, una voglia matta di correre da lei e sbatterla sulla scrivania del negozio e la rabbia per non aver mai prima di questo momento pensato a lei sotto questa nuova ottica.
E mentre penso a tutto questo e a fatica mi trattengo dal tirar fuori l'uccello e farmi una bella sega liberatoria ecco che arriva un messaggio, prendo il cellulare ed è lei che mi scrive di aver probabilmente bisogno che dia un'altra occhiata al suo pc.
Naturalmente le rispondo che ci sarei passato appena possibile e lei per tutta risposta: "beh, per evitare che ti possa dimenticare di me, e per accelerare il tuo intervento, ti ricordo che sul mio computer potresti trovare queste..." e mi manda una foto della scollatura!!!!! Ecco, ora la sega e d'obbligo prima di poter prendere sonno.
Non le rispondo, la mattina dopo al bar non si presenta per la colazione, e io sbrigo tutti i miei impegni in tempi record ... Alle 10:00 mi presento al negozio, le mi guarda mi indica il computer e continua a servire una signora che ha in negozio. Mi dirigo al computer e non appena sposto il mouse ho l'ennesima sorpresa, una foto delle sue tette aperta! Lei segue tutta la scena e inizia a sorridere, accompagna alla porta la signora che nel frattempo ha ultimato i suoi acquisti e chiude alla sue spalle la porta a chiave.
Ora la situazione è decisamente chiara ad entrambi, lentamente si dirige verso di me e lungo il tragitto inizia a sbottonare la camicetta. Più si avvicina e più riesco a vedere i capezzoli che spingono la stoffa e capisco che non porta il reggiseno, quando è a pochi passi da me si ferma e guardandomi mi chiede se preferivo continuare a guardare solo le sue foto o se magari non fosse meglio vederle dal vivo, detto questo apre la camicetta e libera la sua fantastica 5 misura di tette. Troppo lontana per essere toccata ma abbastanza vicina per ammirare lo splendore dei capezzoli turgidi e desiderosi di attenzioni.
Mi alzo e vado verso di lei, senza dire niente le metto le mani sulle spalle e lentamente faccio scivolare a terra la camicetta, le sfioro con le dita il collo mentre le sposto i capelli dietro la nuca, poi scendo lentamente dal collo al petto, molto lentamente.
Il suo respiro cambia, diventa lento e profondo, gli occhi brillano di ardente passione, e le mie mani sono ormai sulle tette per anni desiderate, le sfiorano i capezzoli, li stringo tra le dita e li tiro verso di me.
Anche il mio respiro diventa più lento e mentre con le mani inizia a sbottonare i pantaloni avvicino le mie labbra alla sue le sfioro e la bacio facendo scivolare la lingua alla riccerca della sua, lei ricambia con altrettanta foga, capisco a questo punto che il desiderio represso per anni non era solo il mio...
Mi sbottona i pantaloni, li abbassa e mettendosi in ginocchio mi bacia lungo una coscia mente le sue sapienti mani liberano il mio cazzo ormai duro dagli slip, lo accarezza e se lo porta alla bocca sfiorandolo con le labbra calde e umide. Inizia così a farmi quel pompino che in vita mia avrò sognato centinaia di volte e che non avrei mai osato chiederle. È bravissima e l'eccitazione è tanta che faccio fatica a non venire subito, ma lei insiste mi guarda dritto negli occhi e dice: "so che non resisti più ed io voglio sentirti venire ora in bocca, voglio gustare il tuo dolce sapore" ... queste parole, pronunciate dalla donna che ho desiderato per anni, sono state il colpo di grazia la prendo per i capelli e inizio a farla andare avanti ed indietro sempre con più foga, lo prende tutto in gola, e quando le vengo in bocca lei continua a stringere tra le labbra in cazzo per non far andare persa nemmeno una goccia della mia calda crema, la manda giù tutta e ripulisce con attenzione la cappella.
La gioia nel suo volto è palese, ma ora tocca a me farla godere. La aiuto ad alzarsi in piedi la prendo in braccio e la metto a sedere sulla scrivania, la faccio sdraiare e dopo aver messo le sue gambe sulle mie spalle mi tuffo sulla fica ormai fradicia dei suoi umori, la bacio e la sfioro delicatamente, la penetro con la lingua e le lecco ogni centimetro in lungo ed in largo. La sento che freme, urla ed è pronta a godere ed è proprio mentre sta per venire che, senza alcun preavviso, le spingo un dito dentro culo. Smette per qualche istante di respirare, le sue gambe tremano e tutto il suo corpo inizia a fremere all'impazzata prima rimanere quasi esanime.
E distesa sulla scrivania, senza nessuna forza, riesce a malapena a girare la testa verso di me e bisbigliare qualcosa di incomprensibile prima che le mie labbra si poggino nuovamente sulle sue per un lungo bacio.
Finisce così il nostro primo incontro, ma da allora per entrambi ha avuto inizio una nuova vita e, magari, prossimamente ve ne racconterò qualche altro episodio.
Un ringraziamento a tutti coloro che sono arrivati fino la fine.
Alla prossima,
Dolce.
9
6
7 years ago
dolcemisterioso,
44
Last visit: 3 years ago
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Fantasie.....
Faceva caldo... una giornata di metà settimana di luglio.... devi andare da Decathlon x prendere selle cose... parti da sola x la bufalotta, arrivi il caldo attanaglia, si vestita sbrigativa ma da donna. Tacco, vestitino elasticizzato al ginocchio.... finalmente arrivata, sali le modili che ti portano sopra, ops... Sabrina... Sabrina, ti senti chiamare ti giri ed era Claudia... ahoooo, che fai qui... Niente scappata x prendere delle cose al volo e ritorno a casa... bhe anche io x prendere delle cose, ma non sono di fretta...mi faccio un giro. Dai .. ti dice Claudia... andiamo a prenderci una cosa da bere che poi scappo... ok....
Siete li..a bere una cosa fresca, prosecchino pomeridiano e chiacchierate.... finite e fuori al bar.. vi salutate... ciao claudia, ciao sabrina... ed ognuno x la tua strada.....
Dopo 20 min che cammini nel centro a curiosare x i negozi.... senti il prosecchino che ti ha dato leggerezza....
Ad un tratto senti dire... "ehiiiii.... ciao Sabrina"...incredula che oggi è la giornata dei conoscenti ti fermi, ti giri.... e vedi due ragazzi che... non sai chi sono. Li guardi... e vedi che uno dei due ti dice... ciao Sabrina, con fare deciso allunga la man..... piacere Marco. Incredula... spiazzata... x educazione tendi la tua. Piacere Sabrina, ma ci conosciamo che mi chiami x nome?
Bhe in verità no, ma eravamo io e Sandro al bar e ti abbiamo prima notata e poi...abbiamo ascoltato il tuo nome... ed eccoci qui, sfacciati a conoscerti.... per poter conoscere una bella donna.
Incredula saluti Sandro.... (i due 33 e 35 anni, bei ragazzi, carini ben vestiti, curati.... non ti danno la sensazione di brutte persone)...., Bhe se non ti da imbarazzo.... possiamo offrirti da bere, scambiando una piacevole conversazione ?
Sarà per il prosecchino, lo stare sola al centro... e perché no... due ragazzi carini, che gli dici... si certo, andiamo.
C'era li al secondo piano dei divanetti fuori ad un bar giovanile, vi sedete ed iniziate con gli inconvenienti..... arriva la cameriera e chiede cosa bevete, Sandro chiede una bottiglia di prosecco... va bene Sabrina... continui quello che bevevi prima... si certo, x ne ok... basta che reggete l'alcool....
Arriva... bello gelato, col ghiaccio che bagna i bicchieri... si parla del più e del meno, conversazione piacevole, non noiosa... scorrevole. La bottiglia è quasi finita.... vedi l'orologio.. caspita ragazzi è passata un'ora e mezza senza accorgermene... dovrei andare, devo comprare delle cose... altrimenti faccio tardi...(in reAltà non avevi voglia di alzarti.... eri piacevolmente soddisfatta di te.... ed avevi quel friccicolio che percorreva il tuo corpicino).
Dai sabrina, se vuoi ti accompagnamo, anche noi siamo qui x ammazzare il tempo... e fuori fa un caldo.
Vi alzate.... e ti senti girare un pokino la testa. Marco si accorge di questo, e ti chiede se va tutto bene... tu con orgoglio..si tutto ok, il tacco mi ha fatto traballare.
Camminate... compri due cose che ti servivano e vi recate presso le macchine nei parcheggi.... camminate ..camminate, sandro dice... ho una idea sabrina, sentila... e poi mi dici. Tu... si dimmi... bhe qui vicino c'è un bar che fa degli apericena carini, musica.. su sta bene, che ne dici di andarci... una mezz'ora e poi ci salutiamo. Bhe non male, diciamo ok.. massimo mezz'ora.... si ok... andiamo tutti con la macchina di marco se a te non dispiace, che dopo ti riportiamo qui... si dai.. anke xké ora non sono molto idonea alla guida... e ridiiiiiiiii...
Salite tutti in macchina con te davanti, Marco alla guida.. e sandro dietro.
In auto dici un po' di te... mentre ti racconti senti sandro che da dietro, inizia a toccarti la nuca, e con una leggera pressione dei pollici inizia a massaggiarti.... non dici nulla.. sospiri che è bravo nel farlo... molto bravo, ti rilassi.... parlando con una voce sottile...molto rilassata... e dove sandro annuisce che il massaggio funziona... ad un tratto Marco mentre guida.... bhe anche io sono bravo a toccare Sabrina.... e tu... in estasi... mmmmmmm si, anke tu bravo come sandro, allora fammi assaporare le tue mani se sono calde come queste di sandro...
.... eccolo marco allungare la mano sulla tua gamba..... sopra al gino chio, la senti calda, morbida.... ma non ti eri accorta che mentre sandro massaggiava, il tuo vestitino elasticizzato, era salito completamente sopra, scoprendo del tutto la tua passerona, completamente depilata (il giorno prima da estetista)..... e li che marco salendo salendo...mira. siiiiii cosi inizi ad ansimare... Sandro massaggia, e sposta le mani sul tuo seno.... passando il suo dito medio sulle tue labbra, che al suo passaggio..... si aprono x accoglierlo... ad un tratto senti la mano di Marco decisa sulla tua passerona.... ci gioca, accarezza, massaggia la parte esterna...... mmmmmmmm tu ansimi dal piacere...ad un tratto urli... siiiiiiiiiiii....wowwwwwewwww Marcooooo siiiiiii.... eccolo il porco, ha infilato il suo pollice tutto dentro.... eccola che vogliosa gocciola....era ciò che voleva....... mmmmmmmmm.... l'eccitazione sale, è palpabile..... hai le gambe divaricate..... senti i due iniziare a parlarti... a dirti che una porcellina cosi, non l avevano mai vista, addirittura senza intimo...
Il caldo fa il suo dovere.. i corpi ormai caldi emanano sudore.... allunghi prima la mano sul pacco di Marco... lo senti bello gonfio... ingrifato..... Sandro si mette al centro... e la tua mano tocca voracemente anke il suo cazzo... gonfissimo... eccitantissimo..... sei li, persa nel tuo stato di porcellina... due cazzi pronti x te.....
Marco scende una discesa... va in un sottopalazzo.... dove ci sono vari box, col telecomando apre una serranda... wow... un box grande..libero con soli attrezzi da palestra... Sandro ti dice, dai Sabrina...scendiamo... qui stiamo tranquillissimi e tutto insonorizzato....
Scendete tutti e tre.... subito sandro si china e inizia e leccharti la passerona.... lo senti ansimare.... leccare con voglia, la sua lingua, vorace...... Marco e li già nudo, col suo cazzo duro.... lo guardi ed esclami... wow Marco che gran cazzo.... enorme.... mmmmmmm, oggi voglio divertirmi..... e giù tutto in bocca mentre Sandro continua con la sua lingua..... li senti parlate ansimare.... ti dicono che sei una troia... e TU in estasi...siiiiii gli rispondi che adori il cazzo e che devono sbatterti come una gran troia a cui piace il cazzo.... e giù a pecorella (90), dove Sandro dopo averti dato orgasmo di lingua, lo infila...e con colpi secchi violenti ti infila il suo cazzo x scoparti come meriti... Marco sempre li con sul cazzo tra la tua bocca...con una mano spinge la tua testa sempre di più a quel grosso sesso..... siiiiii
Marco si stende per terra sul tappeto verde....mmmmmm ti siedi sopra di lui... lo cavalchi e senti lui penetrarti ... Sandro... daiiiii porcellona... facci vedere come ci scopi..troia, daiiiii.... tuo marito non ti scopa, si vede da come hai la passera.... una voglia di cazzo che si annusa.....
Sandro mentre cavalki affannosa Marco.... ti fa chinare ponendosi dientro di te... e lentamente cerca il buco del tuo culo..... siiiiiiii ora porcellone ci facciamo una doppia ... che deve urlare x l orgasmo che gli arriverà.... e mentre vogliosa cavalki marco.... boooooom, Sandro lo infila dentro, il tuo sussulto è forte... ma sei alle prese col caxxo di marcooooooo...... inizi a incitare Sandro.... dai toro, scopami come una troia e fammi godere......ho voglia di essere presa e sbattutaaaaa ... siiiiiiii sandroooooo spingiiiiiiii.....
i due con forza, siiiiii.....siiiii urli di piacere perverso.... inciti loro
Siiiiiiii....porcelli siiiiiiii eccomiiiiiiiiiii...siiiiiiiiii....siiiiiiiii....aahhhhhh.... vengoooooo col culoooooo siiiiiii.......porcelloniiiiiii siiiiiiiiiii ancora non fermateviiiiiiii....più forte...sfondatemiiiiiiiiiiiiiii.........
Hai un orgasmo lungo.. il tuo orgasmooooooo sbrodola di sano piacere su Marcoooooo....(ormai esauso). i due tori, ingrifati, con le palle piene si alzano.... hanno i loro cazzi bagnatissimi del tuo piacere, in ginocchio che inizia a spompinarli.... prima uno poi l'altrooooooo..... assaporarli ti eccita ..... succhi con particolare fameeeeee.... ed i due ti incitano a succhiare i loro cazzi.... dai troia...siiiiii come lo succhi bene ti dice Marco..... ne hai visti..di cazzoni ingrifatiiii... e Marco ti spinge la tua testa sul biscotto fino ad affogartiiiiii..... nel frattempo il cazzo di andro lo masturbi scappellandolo tuttooooo.... e con firza la tua mano va su e giù... woww.... eccoli, siiiiii sono pronti x spruzzarti... arriva prima Marcooooo eccolo troia...senti che sborra che ti sta'x arrivareeeeeee... siiiiiiii lingua tu a lingua di fuori e bocca aperta... e wowwwwww eccolo spruzzare..... bollente...densa, dal sapore dolceeeeeeeee...... e nel mentre sei inondata dalla sborra di marco.... masturbi Sandrooooo.... siiiii anke lui è prontooooooo...... eccomi Sabrinaaaaaaaaa siiiiii eccolooooooooooooo.... wowwwwww troia beviloooooooo ti spruzza in modo capiente...pieno, il viso ormai è pieno del loro nettareeeeeeeeeee....... continui a pulire la loro cappella...... siiiiiiiii....... mai sazia, assapori tutto il loro piacere.
Finite ti pulisci, lavi il fiso, la passerona...ormai slabrata, rossa...... monti in macchina e gli dici...bhe ragazzi...siete stati fantastici con i vostri caxxi..... e mettendo le dita nella tua passera..... gli dici... bhe lei vi ringrazia e non pocooooooooo....è rossa dalla contentezza.
Un primo fantasioso racconto scritto a 4 mani ... scusateci ma ci abbiamo provato!!!!! Grazie x la lettura
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7 years ago
admin, 75
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Un breve ritorno
Il corso iniziava alle 9 ed io me la potevo prendere comoda. Farmi una doccia in santa pace e colazione con le mie amiche al bar, non succedeva spesso.
Davanti all’armadio pieno di vestiti, un retro-pensiero fece capolino, come accadeva ogni volta che i seminari erano organizzati presso l’aula di Neuropsichiatria Infantile.
Mi chiesi se questa volta Giancarlo avrebbe partecipato, impegnato com’era nel suo lavoro e che effetto mi avrebbe fatto dopo i mesi passati senza di lui. Né io né lui avevamo più mandato un messaggio, quasi fosse un tacito accordo.
Arrivai con 20 minuti di ritardo, ma come previsto niente era ancora cominciato, sulla porta osservai i vari gruppi di colleghi che discutevano, finché dall’altro lato non lo scorsi. Mi stava fissando, sorridendo e muovendo leggermente la mano tra un “Ciao” e un “Vieni qui”. Attraversai tutta l’aula magna, sperando di non inciampare rovinosamente per via dei miei sandali col tacco alto. Lui spostò la sua roba dal sedile accanto per farmi posto e quasi sussurrò: “Sapevo che saresti venuta”. “Io ci sono sempre” dissi, poi mi resi conto che la frase poteva avere un senso ben diverso da quello che intendevo comunicare e arrossii.
Giancarlo ridacchiò e disse “Che meraviglia…”
Dopo quattro ore, quattro docenti, due caffè ed infinite chiacchiere a riempire la noia dell’argomento, eravamo nuovamente estremamente vicini l’uno all’altro, e anche alla pausa.
“Ti offro il pranzo, andiamo” mi disse senza aspettare la fine degli interventi previsti per mattina. Io mi alzai al volo e lo seguii, come facevo sempre quando lo sentivo risoluto, senza i tentennamenti dati dalle emozioni contrastanti che sapevo di dargli.
Nel tempo avevo capito che il mio modo di gestire le cose lo faceva arrabbiare terribilmente: in tanti anni non lo avevo quasi mai chiamato per prima, ma avevo risposto subito quando lo aveva fatto lui e in quegli incontri gli raccontavo molto di me, ma diceva di non riuscire comunque a sentire le mie profondità.
Per uno psichiatra doveva essere ben frustrante tutto ciò.
“Cosa mi prepari?” buttai lì, nel mio solito modo indiretto di dire le cose. “Ti dovrai accontentare di un paio di tramezzini, ho il frigo quasi vuoto, sto poco a casa in questo periodo”. Anche lui aveva lanciato un sassolino, ma io decisi di lasciarlo cadere.
Appena a casa si mise subito al lavoro e prima ancora di tirare fuori la roba dal frigorifero, stappò una bottiglia di vino. La solita. “Tu mi vuoi morta? Un vino così su due fette di pancarrè mi stendono” gli dissi sbarrando gli occhi. “Non necessariamente, ho in mente una cosa, magari sarai tu che stenderai me! Stai tranquilla…ho mai approfittato di te?” “Mai!” risposi e immediatamente sentii una scossa al basso ventre, mi erano passate per la mente alcune scene della nostra relazione in cui forse la parola –approfittare- non era calzante ma qualche sinonimo sicuramente sì.
A tavola, prima di portare il calice alle labbra gli chiesi: “Quindi? Come farai a non stendermi con questo vino?”. “Quanto potere mi dai! Facciamo una cosa, parliamo di noi adesso, leviamoci i dubbi l’uno sull’altro, chiediamo ciò che abbiamo voglia di sapere e se l’altro non vuole rispondere beve, altrimenti può anche rimanere completamente sobrio.”
Misi giù il calice. Il gioco era carino ma comunque non mi sembrava paritario. Lui era arrabbiato e mi avrebbe volentieri sbattuto in faccia la sua vita privata, io non lo ero e non avevo voglia di ferirlo ulteriormente. Mi si prospettava una sbronza memorabile.
“Comincia tu, così stai tranquilla”. Io in realtà non avevo molta curiosità, ma decisi di riprendere in mano il sassolino lanciato prima. “Hai una donna ora?”. Come avevo previsto Giancarlo fu molto disponibile nel rispondere alle varie domande su di lei e non toccò il vino finché non gli chiesi se la amava, allora si versò un bicchiere intero e lo bevve avidamente.
Le domande per me spaziarono sicuramente di più, dalla mia famiglia alla storia ormai chiusa della chat. Poi arrivò al Milanese e ancora sapevo che poteva “tenere” per cui risposi sempre, senza approfondire troppo se non su esplicita richiesta.
E infine la domanda che mi faceva sempre le poche volte che ci incontravamo arrivò anche in questo giochetto del cazzo “E l’altro? Lo hai risentito?”.
Che sarebbe cambiato se avessi bevuto? Niente. Avrebbe comunque capito la risposta, per cui “Si”. E sapevo che non gli era piaciuta affatto. Si aprì un capitolo immenso su cosa pensavo, cosa sentivo e se lo avevo visto e cosa avevamo fatto e se lo avrei rivisto e cosa pensavo di fare. Mi barcamenai tra sincerità, omertà e calici di vino. Alla fine la bottiglia era vuota e la mia testa svuotata.
“Avevi ragione tu, ti ho stesa”. Si alzò e venne alle spalle della mia sedia, prese la mia testa tra le mani e cominciò uno dei suoi meravigliosi massaggi. Alle tempie, sul viso, dietro al collo. Sentivo la stanza girare e mi concentravo sulle sue mani, così calde e potenti. Mi sfilò la maglietta e lavorò le spalle, con entrambe le mani, premendo con le dita delle terminazioni nervose che neanche sapevo di avere. Intanto la mia eccitazione cresceva. L’avevo tenuta a bada durante tutti quei discorsi sul sesso, ma ora il vino e il massaggio scioglievano ogni nodo ed io mi bagnavo impunemente. Mi fece strada fino al divano, facendomi poggiare alle sue spalle mentre sfilava i sandali e i pantaloni. “Mettiti giù che ti faccio stare bene”.
Mi sdraiai a pancia in sotto, chiudendo gli occhi e godendomi ogni centimetro di pelle che veniva sfiorata, sfregata e percossa. Adoravo i massaggi di Giancarlo. Mi sfilò gli slip ed io non riuscii a dire niente di più che un “Hey?!” ma era poco convinto e lui neanche se ne accorse. Con un ginocchio mi allargò le gambe e poi continuò passando dai glutei all’interno coscia, premendo l’osso sacro e scendendo intorno all’ano. Non potei fare a meno di gemere. La situazione per me era bollente.
“Se non sei cambiata, scommetto che sei già infinitamente bagnata, potrei penetrarti in questo istante, senza neanche stimolarti oppure farti avere un orgasmo senza penetrarti”. E aveva ragione da vendere, sentivo i miei fluidi sgocciolare e il basso ventre pulsare forte. “Ma è troppo presto…” Improvvisamente infilò un braccio sotto la mia pancia e mi tirò all’indietro sulle ginocchia, contemporaneamente mi infilò due dita nella vagina. Mi uscì una specie di urlo, sentendomi così violentemente riempita, ma ero eccitata e le dita scivolavano a loro agio, dentro e fuori, facendomi godere da impazzire. Ne entrarono tre, e poi quattro e i gemiti di entrambi erano gli unici suoni che riuscivo a sentire. Stavo per venire, mancava poco, sentivo le gambe che stavano per cedere, l’onda di piacere che si avvicinava, i bottoni della sua camicia che mi graffiavano le spalle.
Inaspettatamente levò la mano e mi dette un morso nell’interno della scapola, dove la pelle è un po’ più sottile. Fu un morso forte, profondo, lungo, sembrava non finire mai.
Il dolore era pungente misto al calore ancora pulsante dentro di me e lui sapeva che se lo poteva permettere, poteva farmi provare un poco (e sottolineo poco) di dolore e mi sarebbe piaciuto ma doveva stare attento, troppo dolore mi avrebbe fatto scappare a gambe levate.
“E’ ancora troppo presto…” disse “Nooooo…” mugolai. “Voglio venire, fammi venire!”
“Se me lo chiedi così…”. Levò il braccio e mi spinse giù, mi aprì il sesso con due mani e poi infilò la sua testa tra le mie gambe. Sentivo la sua lingua accarezzare le mie pareti interne e poi infilarsi dentro. Lui mi teneva aperta ed io alzavo il sedere, gli andavo incontro col bacino perché potesse andare in fondo e assaggiarmi completamente, e succhiarmi il clitoride con la sua fame di me. Finché scossa da un orgasmo potente non mi lasciai andare, nuovamente molle sul divano.
“Vieni qui”, mi tirò su per un braccio, “Dammi un attimo”…volevo godermi quella sensazione di svuotamento, “Non ho un attimo, vieni qui ora”. Mi tirai su, poggiando la mia pancia alla spalliera del divano, in ginocchio, a gambe larghe per farmi penetrare.
Lui sbottonò solo il pantalone, non se lo levò, non lo abbassò, ma fece uscire la sua asta perfetta. Mi prese le mani e portò le braccia sopra alla spalliera, quasi una sopra l’altra. Il suo corpo era nuovamente appoggiato al mio.
Con la sinistra teneva ferme le mie mani, con la destra puntò il suo cazzo, duro come il marmo, e con un’unica stoccata lo fece entrare tutto. Poi poggiò il braccio sul mio volto, in modo da tenerlo reclinato sul cuscino e poter ansimare direttamente nel mio orecchio.
Rimaneva fermo, dentro di me, e il suo peso mi impediva di muovermi.
Mi agitavo davanti a lui, ma non riuscivo a spostare neanche un muscolo da quella posizione e lui rimaneva fermo, dentro di me, facendo aumentare la mia voglia. Poi quasi usciva, stando attento a non scivolare fuori e poi…una spinta più potente della precedente, con un autocontrollo che mi stava facendo morire. “Dai, ti prego” gemevo. “Mi piace che mi supplichi, ma ancora di più restare qui, dentro di te. Sei calda, bagnata e immobile, non mi capita più spesso ultimamente, fammela godere”. Non so quanto tempo riuscì a resistere, alternando quell’immobilismo ai colpi profondi, ed ogni volta io gli andavo incontro, per quello che potevo, col bacino, per sentirlo ancora più dentro.
Poi mi lasciò le braccia e la testa, entrambe un po’ indolenzite e infilò le unghie nei miei fianchi, affondò nella pelle, sembrava mi bucasse e cominciò a pompare, sentivo di nuovo il dolore, ma molto di più il piacere, il mio e il suo, l’ondata che ci stava per travolgere. Io venni prima, contraendomi intensamente e lasciandomi poi usare per il suo godimento, finché non si svuotò completamente dentro di me. E si accasciò anche lui esausto.
Sdraiata sul divano, stanca e soddisfatta, accanto a lui , ripensavo all’intera giornata, al giochetto del cazzo che lo aveva fatto rovistare nella mia intimità e soprattutto ad una sua domanda in particolare: “Sono contrariato, da come vanno le cose tra di noi, lo sai. Potrei farti un po’ male mentre scopiamo?”
Ed io…avevo scelto di bere.
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7 years ago
Maja71,
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