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incontro al buio
Buio totale, sei stesa su un letto con lenzuola di seta, vestita con reggicalze e calze velatissime solo per me!... forse bendata.... o con gli occhi chiusi per non vedere ed aspettare o sentire gli odori i sapori. Aspetti con ansia di sapere cosa succederà, sei libera di muoverti ma continui a stare distesa... forse legata dall'ansia e dall’abbigliamento inusuale per te! Ma la contraddizione è cosi’ forte che non ci fai piu’ caso perchè il sapere cosa accadrà……... è piu’ forte di qualsiasi altra cosa. Senti un clic... la porta si è aperta tendi le orecchie, ma puoi sentire solo dei passi leggeri... rimani ancora ferma sul letto, vorresti vedere cosa ti succede attorno... ma non sai cosa fare... Poi senti un sussurro, una voce calda... vorresti toccare chi ti è vicino, ma prima che tu lo faccia, ti chiedo di non farlo... e al contrario di toccare te stessa... incominci dal collo... senti intanto le mie mani su di te... e percepisci cose che mai avevi sentito, senti la pelle calda, le sue pieghe, la sua freschezza... puoi continuare fin che vuoi, lenta e sensuale, ma dopo qualche minuto ti invito a scendere... i tuoi polpastrelli indugiano ancora per un attimo sulle labbra... e poi scorrono prepotentemente sul tuo corpo.. fino a lambire i capezzoli... tu li tocchi... ma è come se in realtà fosse quello sconosciuto a toccarti... con le sue parole sussurrate al tuo orecchio... sfiori i capezzoli... li senti dapprima morbidi... ma in una crescente emozione li senti risvegliarsi, inturgidirsi, sotto le mani che senti di un altro, anche se sono le tue... vorresti scendere ancora... per arrivare a provare emozioni piu intense, subito,... ma lo sconosciuto ti chiede di aspettare un poco.. rendere l'attesa del piacere così intensa da divenire quasi dolorosa... Quando poi ti lascio cercare fra le pieghe della tua intimità ti accorgi della pelle già completamente umida, e senti fremere al tuo stesso tocco, al tocco delle parole sulla tua pelle... vorresti essere esplorata da questo perfetto sconosciuto che sussurra... ma non puoi fermarti.... senti le tue dita indugiare tra le carni zuppe di umori...fino a fermarti su quel piccolo bottoncino che accende il culmine della passione... con le gambe aperte aspetti che quel perfetto sconosciuto ceda al tuo piacere... continui ancora a masturbarti rapita dal piacere che ti stai dando, quando senti il primo tocco leggero su di te... la sua lingua sta assaporando il piacere che le parole ti hanno dato... dapprima dolcemente, languidamente, ma sempre piu passionale... mugugni ininterrottamente... non sai nemmeno piu cosa dici... vorresti fare tuo il suo corpo... sentirlo su di te, dentro di te... se una voce ti ha così sconvolta...........cosa potro’ fare veramente !?"
6614
1
13 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 6 ore fa
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Fine settimana al Castello
La macchina percorreva velocemente la strada che si apriva tra colline e campi coltivati, la mia padrona non mi aveva rivolto nessuna parola da quando eravamo partiti, ed io stavo chiedendomi cosa stesse pensando… Era bellissima avevo il cuore in gola e dall’inizio del viaggio ero in uno stato di eccitazione perenne.
Eravamo partiti la mattina presto la sera precedente mi era arrivato un messaggio sul cellulare dove mi diceva di depilarmi completamente e che l’indomani mattina avrei dovuto raggiungerla alle 7 in punto a casa sua perché l’avrei dovuta accompagnare per il fine settimana da una sua amica in campagna. La fortuna fu che il venerdì era ponte altrimenti avrei avuto seri problemi in ufficio.
Mentre la strada scivolava sotto di noi, ripensavo se avessi messo tutti i giocattoli nella borsa, sapevo benissimo che le dimenticanze sono punite severamente. Rapidamente ripassai mentalmente l’elenco delle cose da prendere e poi mi lasciai prendere dalla bellezza del paesaggio. Dopo circa una mezz’oretta, probabilmente mi addormentai, mi chiamò e mi disse: “caro Paolo, siamo quasi arrivati, passerò un fine settimana dalla mia amica Roberta, le ho già parlato di te e sa tutto, ma probabilmente ignora quanto tu possa essere servizievole, devoto e soprattutto ninfomane, mi raccomando devi farmi fare bella figura”. Annuii e risposi “si signora” Lei continuò, dicendomi: “ Roberta è una mia carissima amica, forse la più cara che ho, è una donna molto autoritaria e tu dovrai essere molto compiacente con lei, anche se ha gusti particolari….” E si mise a ridere io risposi che l’avrei servita devotamente e che avrei fatto tutto quello che la mia padrona mi avrebbe ordinato di fare.
Dopo circa 15 minuti arrivammo ad un cancello, la mia padrona scese citofonò e rientrò in macchina, il cancello si aprì ed imboccammo un viale fiancheggiato da entrambe le parti da dei cipressi, dopo alcune centinaia di metri arrivammo ad un casale fortificato in pietra. Regina, così si chiama la mia padrona, si fermò e scese dalla macchina ordinandomi di prendere tutte le valige e di seguirla. Intanto lei andò avanti busso alla porta ed un maggiordomo le aprì e la fece entrare inchinandosi riverente ed accompagnando con un gesto della mano la sua entrata. Io presi tutti i bagagli e la seguii. Varcato il portone, mi ritrovai in una stanza rettangolare sulla quale si aprivano delle finestre con delle pesanti grate in ferro e delle porte, il maggiordomo era alla mia destra mentre la mia padrona stava abbracciando la sua amica Roberta, una donna sui 50 anni, rossa di capelli, sul metro e settanta che sprizzava energia da ogni poro. Dopo i convenevoli di rito Roberta si rivolse al suo maggiordomo e gli ordinò di accompagnarmi a portare le valigie della sua ospite nella stanza e di sistemarmi. Fui accompagnato al piano nobile si apri una doppia porta in quello che era un vero e proprio appartamento privato, lasciai le valige ed il maggiordomo fece il segno di seguirlo, mi portò in una stanza molto piccola che nulla aveva a che fare con gli arredi ed il fasto delle altre, mi fece cenno di mettermi seduto su una panca in pietra murata nella parete, poi prese un collare me lo mise al collo, lo chiuse con un lucchetto lo fisso ad una catena che pendolava dal muro. Andò via senza dire alcuna parola tirandosi dietro la porta. Dopo un tempo che non riuscii a quantificare si aprì la porta, entrò della luce e riconobbi la sagoma di padrona Regina. “Ti piace la tua camera?” mi disse ridendo, era tra l’euforico, eccitato ed il divertito, le risposi di si lei se ne rallegrò mi venne vicino mi accarezzo la testa dicendomi che ero un cucciolo e che avrei imparato molte cose nuove. Mi liberò dalla catena, e mi ordinò di spogliarmi nudo lasciandomi solo il perizoma di pizzo, indumento che dovevo portare regolarmente, e di raggiungerla in stanza. Liberatomi dei vestiti superflui la raggiunsi, era mollemente distesa su un divanetto, come mi vide mi ordinò di inginocchiarmi e di prostarmi di fronte a lei. Poi incominciò a parlarmi “caro Paolo sai cosa sono le fluffers?” no risposi, lei riprese il discorso “ho parlato con Roberta delle tue attitudini e, lei complimentandosi con me, mi ha suggerito un tuo uso estremamente divertente penso che seguirò i suoi consigli. Hai portato tutto il necessario? Corri a prenderlo e torna qui”. Esegui rapidamente e tornai da lei rimettendomi prostrato di fronte ai suoi piedi. Mi ordinò di mettermi a pecorina a gambe larghe, testa alta come se fossi un cane, poi tirò fuori dalla borsa un guanto in lattice lo indossò ed incominciò a ispezionarmi. La sua mano si insinuava tra le mie cosce lisce e depilate, poi scostò le mutandine ed incominciò a saggiare la durezza delle palle pian piano, salì fino a raggiungere il mio buchino e mentre un dito, incominciava a penetrarmi con l’altra mano mi prese un capezzolo e dopo averci pianto le unghie incominciò a tirarlo. Mentre mi mungeva inserì nel mio buchino un altro dito ed incominciando a sditalinarmi il culo mi mungeva i capezzoli. Il tutto durò qualche minuto poi esclamò sfilandomi di botto le dita dal culo “ bene, hai le palle belle gonfie, rispondi bene alle stimolazioni e la tua fichetta è abbastanza burrosa. Ora prendimi la cintura di castità e le mollette e mettiti in posizione” obbedii presi tutto quello che mi aveva comandato e la raggiunsi, mi misi in ginocchio con il sedere sporto e lei incominciò il rito a cui ormai ero abituato. Per prima cosa mi tirò le palle per farmi sgonfiare il pisello, me le strinse fortissimo poi mi mise la cintura di castità, che a dire il vero era strettina, ed infine mi applicò delle mollette con una catenella ai capezzoli. “perfetto” esclamò “ma manca ancora qualcosa, prendi un cuneo anale dalla borsa, quello medio” mi spinse con il busto sul pavimento, spostò il perizoma e mi spinse fino in fondo il cuneo nel culo, poi prese una catenella e la trasformò in una mutandine che lo bloccava dentro in modo da non farlo uscire. Guardandomi compiaciuta per il lavoro mi disse “perfetto mettiti il grembiulino da lavoro poi vai a prepararmi un bel bagno caldo e l’occorrente per un bel massaggio”. Feci come mi aveva ordinato preparai il bagno, l’aiutai a spogliarsi, la lavai e poi la massaggiai con i suoi oli preferiti per circa un’ora. Quando ebbi finito si alzò, e preso il telefono sul comodino fece un breve numero “ciao Roberta, la cameriera è pronta manda su il maggiordomo per portarsela via” mi guardò negli occhi e disse “ora fai il bravo, questa sera ci dovrai servire tu a tavola” mi accarezzò e subito dopo busso il cameriere, che messomi un guinzaglio al collare che precedentemente mi aveva applicato mi portò via.
Percorremmo un scala stretta ed arrivammo salendo al piano che una volta doveva essere quello della servitù, mi portò in cucina dove era presente una cuoca molto grassa a cui consegnò il guinzaglio; si chiamava Olga. Doveva avere circa quarantacinque anni, castana chiara le mancava un dente laterale e come già detto era molto grassa. Mi strattonò e mi condusse verso uno sgabello di legno mi ordinò di sedermici sopra e poi indicandomi delle cassette mi intimò di sbucciare tutto quello che contenevano e di riporlo nei contenitori che erano sul tavolo. Pelai verdure per circa un ora ed il cuneo nel culo stava facendo il suo lavoro. Quando ebbi finito mi alzai per andare verso la cuoca ma lei accortasi si adirò, mi prese per il guinzaglio e disse” mettiti con il busto sul tavolo ed allarga le gambe” poi prese un cucchiaione di legno e mi ordinò di contare i colpi fino a 10. Mi sculaccio per bene 5 colpi per natica poi aggiunse “in cucina comando io devi chiedere il permesso per ogni cosa troia!!! Imparerai a servire padrona Olga!!!” alla fine della punizione mi fece lavare le pentole, ripulire la cucina. Io dopo avere eseguito tutto incominciavo a sentire il bisogno di urinare, mi avvicinai alla donna e le dissi “padrona Olga , dovrei fare pipì”. Lei mi guardò che sembrava un toro infuriato e mi rispose “troia come osi chiedere di soddisfare i tuoi bisogni” mi prese per il guinzaglio e mi obbligò a sdraiarmi sul pavimento, poi si sedette sul mio viso e mi intimò di aprire la bocca, infine disse “ora berrai la mia urina e poi mi leccherai fino a darmi piacere sia davanti che dietro” mise la sua mano grassa sotto il mio perizoma di pizzo ed afferrò le mie palle, le strinse fortemente orinandomi di bere tutto. Un getto caldo zampillò nella mia bocca mentre la sua presa si faceva più stretta e le sue cosce mi stringevano forte il viso. Quando ebbe finito la dovetti leccare fino a farla venire, si fece ripulire davanti e poi mi disse di leccarle il buchino dietro infilandoci bene la lingua. Eseguii alla lettera, lei fu soddisfatta si rialzò e mi disse che per quella volta avrebbe chiuso un occhio e non avrebbe detto nulla alla mia padrona. Suonò un campanello e mi affidò nuovamente al cameriere che al guinzaglio mi condusse nella sala da pranzo. Qui finalmente parlò: “serva questa è la tavola dove ceneranno le regine, apparecchia bene la tavola poi al suono del campanello vai in cucina ed aspetta in silenzio che padrona Olga ti ordini di servire la cena”. Così feci. Dopo circa un ora la cuoca mi fece indossare una crestina e delle scarpe con il tacco, mi diede un vassoio con l’antipasto e mi ordinò di andare a servire la cena.
Entrai nella sala da pranzo e mi sentii fortemente imbarazzato, ondeggiavo come una puttana di strada vuoi per il dildo in culo, vuoi per i tacchi, padrona Regina vedendomi sorrise divertita mentre la padrona di casa esclamò “cara Regina la tua è veramente una bella troietta vedremo se ci soddisferà, ma stai sicura che se non lo farà domenica, dopo l’addestramento ci riuscirà senz’altro”. Meno male che sapevo servire, la cena andò bene anche se spesso padrona Roberta mi palpava il culo facendo pesanti apprezzamenti. Alla fine della cena servii il dolce quando padrona Roberta mi disse “cameriera devo orinare vai sotto al tavolo e fammi da cesso” Guardai la mia padrona che annuì ed aggiunse di essere molto delicato con la lingua quando dopo aver bevuto tutto l’avrei dovuta pulire. Tutto andò bene fino a che sfiorai con la lingua troppo a punta il clitoride. Si alzò in piedi urlando che la lingua doveva essere sempre piatta chiamò il suo maggiordomo e gli ordinò di condurmi nella stanza rossa. Venni preso mi fu riagganciato il guinzaglio e ritornai per le scale alla sala d’entrata passai una porta e mi ritrovai in una specie di cella, senza finestre e con un cavalletto al centro e un grande armadio chiuso. Fui legato ad un anello che era murato al muro e poi la porta si chiuse. La stanza aveva tutti i mobili rivestiti di pelle rossa inchiodata sul legno. Dopo un po di tempo entrarono nella stanza le due regine Regina era seccata per il mio errore, mi slegò e mi ordinò di mettermi carponi sul cavalletto. Poi insieme a Roberta mi legarono delle cinte intorno ai polsi ed alle caviglie e legarono una piccola corda alla punta della cintura di castità. L’altro estremo fu assicurato ad una specie di gancio alla base del cavalletto. Mi sentivo completamente perso, non sapevo cosa sarebbe successo, ed ero legato, bloccato per la base del pisello con le gambe divaricate ed il culo in mostra. Roberta aprì l’armadio ma non potei vederlo perché l’avevo alle spalle, sentii la sua mano che mi spostava il perizoma e incominciava a toccare il cuneo anale come a masturbare una fica. Regina intanto si era messa davanti a me, mi liberò della catenella ai capezzoli, ma vi applicò delle mollette con dei pesi, poi prese la chiave della cintura di castità e la passò a Roberta. Intanto carezzandomi mi disse “il tuo cazzo non ci interessa, le troiette hanno solo tette, fica, culo e bocca ma poiché tu non hai la fica….. dovremmo accontentarci del resto. Tuttavia le palle sono divertenti da torturare!!! Roberta mi liberò il culo dal dildo, poi sentii che si infilò dei guanti in lattice e mentre con una mano mi tirava le palle con l’altra incominciò a perlustrare il mio culo. “Bene Regina, la tua troia ha un bel culo burroso penso che domani sera ci farà fare bella figura, ora per favore passami quel vibratore” sentii una cosa molto larga piano piano aprirmi in due, mi mancava il respiro, poi fu levata e mi fu spalmato qualcosa sul buco e dentro, infine sentii una cosa che scivolò, non senza fatica dentro, fino a raggiungere quelle che sembravano palle. Roberta poi si mise di fronte a me si fece passare un altro cazzo finto fissandolo ad un supporto del cavalletto mi ordinò di spompinarlo. “da brava troietta che sei lo sai cosa sono i fluffer? Bene oltre a fare la troia per il nostro divertimento, domani verranno dei miei amici a cena, e tu entro domani dovrai saper spompinare cazzi come una puttana di strada, ce li dovrai rimettere presto in tiro per farceli godere” mentre diceva questo e mi incitava a succhiare e leccare la cappella del cazzo finto, la mia padrona armeggiava dietro. Sentivo il rumore di una pompetta e pian piano il mio culo diventava sempre più pieno, mi avevano infilato un cazzo gonfiabile. Io stavo godendo come non mai, spompinavo sempre più avidamente il cazzo finto mentre godevo di quel pisello ormai gigante mi apriva in due, mentre il mio scoppiava nella cintura di castità. La mia padrona ad un certo punto disse a Roberta “cara amica prendiamo due strapon e facciamogli provare l’ebrezza di essere chiavato senza pietà. Si infilarono due cazzi finti, Roberta di circa 22 cm nero, e la mia padrona di 26 bianco, leggermente più stretto dell’altro ma molto più lungo. Poi venendomi vicino alla bocca mi ordinò “leccalo bene, lecca un vero cazzo, e più lo lecchi meglio entrerà nel tuo culo”, Roberta intanto commentava ad alta voce, “ti piacciono i cazzoni, vedi il tuo pisellino può giusto servire per masturbarsi il clito, mangia i cazzoni che ti fanno bene”. Mi furono messi entrambe difronte la bocca e fui costretto a spompinarli, sbavavo come un cane e la mascella mi faceva male, poi Regina andò dietro di me ed incominciò a penetrarmi. Lo sentivo scorrere dentro, entrava tutto ed io gemevo, una sensazione tra il dolore ed il piacere, Roberta allora per non sentirmi mi infilò il suo in bocca ed incominciarono a scoparmi insieme in bocca ed in culo. Non so quanto durò, si scambiarono spesso di posto ed i loro cazzi non si sgonfiavano mai, intanto io godevo, piangevo, stavo per raggiungere l’orgasmo ma loro non me lo facevano mai toccare. Ad un certo punto Roberta disse “Regina siamo sicuri che riuscirà a spompinare un vero cazzo che sa di sborra? Facciamo una prova” non bastò neanche il consenso che suonando un campanello arrivò il maggiordomo. Gli fu ordinato di levarsi i pantaloni, vidi che era completamente depilato, Roberta lo mise difronte a me e mi ordinò di prenderglielo in bocca. Mi afferrò per i capelli mentre Regina affondava sempre più nel mio culo. Il cazzo del maggiordomo incominciò a gonfiarsi nella mia bocca fino a diventare duro. Sarà misurato circa 20 cm ed aveva una cappella molto grande e definita. Sentivo Roberta che incitava “lecca il buchino, ora l’asta, ora prendilo in bocca succhia e lecca con la lingua il filetto” ero in preda ad un trans, incominciai a spompinarlo, lui mi afferrò la testa ed incominciò a scoparmi in bocca fino a che un getto di sperma denso e caldo mi arrivò in gola fino a farmi strozzare. A quel punto Roberta gli ordinò a lui di levarmelo ed a me di ingoiare tutto e di leccare quel gelato fino a farlo ridiventare duro. Esegui fino a che ritornò bello duro, Regina allora disse ad alta voce “brava troietta l’hai rimesso in forma meriti un premio. Che ne pensi Roberta?” si guardarono e l’ordine arrivo simultaneamente, fui inculato per la prima volta da un cazzo vero. La sensazione era molto diversa, il calore, la morbidezza della pelle lui mi schizzo dopo circa 10 minuti nelle mie viscere ma purtroppo successe una cosa involontaria. Roberta si accorse che la punta del pisello grondava sborra. La raccolse con un dito e me la fece leccare, poi commentò ad alta voce “si bagna come le vere troie” penso che domani sarà l’attrazione della serata” e guardando Regina scoppiarono a ridere.
Mi svegliai che ero ancora nella stanza rossa, il maggiordomo mi stava scuotendo e con lui era presente una donna che non avevo mai visto. Aveva circa 25 anni, magrolina, con un bel culo tondo e due tettine piccole ma decisamente eccitanti, sul metro e sessantacinque circa. Mi slegarono e mi svestirono completamente ad eccezione della cintura di castità e del collare, mi presero sottobraccio e mi portarono in una stanza vicino che era tutta rivestita di maioliche anche sulle pareti con un chiusino di scarico al centro. Vi pendevano degli anelli a cui venni legato, le braccia unite tese verso il soffitto e le caviglie a due anelli in basso contrapposti. Mi ritrovavo in una posizione estremamente scomoda, il mio sesso ingabbiato pendolava e le mie palle erano esposte oscenamente. La donna disse al maggiordomo di prendere il tubo dell’acqua. Un getto freddo mi colpì violentemente, poi preso un secchio lei mi lavò con una spugna come se fossi un cavallo, in particolare il culo venne lavato accuratamente ed i miei genitali. Incominciavo a capire la gerarchia, il maggiordomo era uno schiavo e tutti potevano comandarlo, la donna che portava un collare ed una cintura di castità a mutandine, doveva essere una schiava ma essendo donna poteva comandare sull’uomo, io ero poco più di un giocattolo. Non avevo capito ancora il ruolo della cuoca. Dopo essere stato accuratamente lavato, venni asciugato dal maggiordomo mentre la donna mi infilava un dito nel culo e facendo finta di sditalinarmi rideva guardando il mio cazzo che scoppiava nella cintura ed io che mi dimenavo come un ossesso. Ad asciugatura avvenuta fui slegato, mi fu rimesso il collare ed i due mi accompagnarono dalla mia padrona.
Entrai nella sua stanza ed era bellissima, vestita di calze, reggicalze, un sottoseno e sopra una vestaglietta trasparente, indossava due pantofole con circa 5 centimetri di tacco e stava con le gambe accavallate seduta su una poltrona a leggere una rivista. “Bene, ti sei ripreso” disse “tu vai via disse al maggiordomo, e tu schiavetta vieni qui insieme al mio servo” ci avvicinammo e ci prostrammo ai suoi piedi, poi lei commentò ad alta voce “hai visto che gentile padrona Roberta, visto che tu non sai leccare la fica mi ha regalato una schiava da lecco. Anche lei da ora in poi sarà mia, abita vicino a noi, e dietro mio ordine potrà utilizzarti” poi allargando le gambe le ordinò di leccarle la fica mentre io dovevo vedere come avrei dovuto fare. Venne godendo, poi aggiunse “ora tu dovrai leccare lei, è il mio regalo perché mi ha fatto godere” fu liberata della cintura di castità, io mi sdraiai a pancia all’aria e lei si sedette sopra di me, incomincia a leccare, intanto la mia padrona mi aprì le gambe e sentii un suo dito perlustrarmi il buchino, poi piano piano una cosa bagnata lo bagnava ed infine capii, il suo strapon mi penetrava. La scena vista dall’esterno era fin troppo chiara, io leccavo la schiava e lei mi scopava a pancia all’aria gambe divaricate come se fossi stato una donna, quando venne la schiava, padrona Regina smise, si sedette e ordinò ad entrambe di mettersi a pecorina e di pulire con le nostre lingue il suo cazzo. Provvedemmo spompinavamo quel cazzone e la schiava lo prendeva in mano e mi porgeva la cappella quasi ad insegnarmi. Passarono quasi 5 minuti. Poi la nostra padrona si alzò e ci disse, ora vado a letto, voi dormirete ai miei piedi, rimise la cintura alla schiava e ci assicurò con due guinzagli uno a destra e l’altro a sinistra del letto a baldacchino. “schiavetto domani alle 9 svegliami leccandomi i piedi ora dormite” si girò dall’altra parte e spense la luce.
Passai la notte quasi insonne a fissare le lancette fluorescenti della sveglia. Alle nove una leggera luce penetrava tra le doghe della persiana, io incomincia subito a leccarle i piedi, lei pian piano si sveglio, poi con il piede mi allontanò e vide che ore fossero, disse “male sono le nove e trenta secondi sarai punito per questo” poi mi slegò e senza farmi fare un fiato slegò anche la schiava dicendole “porta la cameriera a prepararsi tra 10 minuti voglio la colazione a letto.
Fui portato in cucina, la cuoca rise e messasi seduta gustò la schiava che mi metteva calze a rete, vestitino nero, grembiulino di pizzo e crestina, mi fece infilare delle scarpe con poco tacco e con sorpresa mi levò la cintura di castità. Il mio pisello incominciò a crescere e vistosamente alzava il vestitino. La cuoca allora infilata la mano sotto disse stringendomi forte le palle con una mano, “aiutiamolo a crescere” poi dopo pochi secondi infilò l’altra e toccando il cazzo esclamò “bello duro chiederò a Roberta di farmelo usare” poi mi mise in mano il vassoio e mi ordinò di portare la colazione alla mia padrona. Entrai nella stanza, la padrona mi fece avvicinare e poi mentre mangiava commentò “che strano gonfiore sotto il tuo grembiulino, fammi controllare” infilò la mano ed incominciò a segarmi, poi mi ordinò tiralo su e segati molto lentamente senza ricoprire la cappella e soprattutto senza venire. Obbedii, le gambe mi tremavano stetti per venire 2 3 volte e la punta grondava, lei fece finta di nulla fino alla fine della colazione poi mi ordinò di levare il vassoio e di andare in bagno a prepararle la vasca. Andai senza fiatare. Entrò in bagno completamente nuda, era bellissima, si mise sul water e mi ordinò di inginocchiarmi a bocca aperta, poi aggiunse “bene visto che ormai sei abituato da oggi in poi sarai il mio cesso2 mi prese la testa per i capelli ed incominciò ad urinarmi in bocca. La bevvi tutta, poi mi venne ordinato di ripulirla con la lingua, poiché la ruvidezza della carta non poteva essere tollerata dalla sua fica, infine mi disse di infilare la testa tra le sue gambe nel water perché avrei dovuto godere della sua defecazione. Defecò, prese un pezzetto di carta igienica e poi disse “mettiti cazzo all’aria che mi dovrai pulire il culo” obbedii lei si sedette sopra il mio viso allargandosi con le mani il sedere, io incominciai a leccarglielo mentre lei mi incitava a infilarci dentro la lingua per pulirlo bene anche dentro. Quando fu soddisfatta entrò nella vasca, si fece lavare e poi asciugare. Poi mi disse “tu devi andare al bagno ed ancora non hai mangiato giusto?” annui “bene ora entra nella vasca e mettiti a 4 zampe, esegui lei mi scrutò e poi disse liberati. Iniziai ad urinare nella vasca ormai svuotata, poi lei prese dal cassetto una pera da clistere, la riempì di acqua calda e disse, “per il tuo errore di questa mattina, ti farcirò con 3 litri di acqua che dovrai tenere per 30 secondi e poi potrai liberartene davanti a me” eseguì non so come riuscii a trattenerla ma evacuare di fronte a lei mi umiliava e mi faceva sentire suo. Quando finii mi ordinò di farmi una doccia e di seguirla in camera. Eseguii, arrivato in camera mi fece mettere a pecorina e poi mi applicò una borsa del ghiaccio sulle palle facendomi sparire il pisello. Poi infilatasi un guanto di lattice mi ispezionò il culo con le sue dita affusolate mentre ordinò alla schiava di prendere una fetta biscottata e di metterla sotto al mio pisello minuscolo. Dopo pochissimo non accorgendomi di nulla ricoprii la fetta e lei disse “ecco cucciolo ti ho preparato con le mie mani la colazione” mentre la schiava la levava da sotto lei mi rimise con facilità la cintura di castità, poi si sedette sulla poltrona, la schiava mi offrì la fetta ed io consumai la colazione di fronte alla mia divina Regina.
Subito dopo la mia colazione, dovetti massaggiare per circa mezzora la mia padrona, tutte le volte era per me un supplizio, il pisello scoppiava dentro la cintura, quando fu soddisfatta, mi ordinò di aiutarla a vestirsi. Indossò perizoma e reggiseno, poi dei pantaloni per andare a cavallo, una camicetta bianca e degli stivali, poi mi mise un guinzaglio e mi portò nell’entrata principale. Ci aspettava Roberta. “dormito bene?” le chiese, poi aggiunse, andiamo ti porto a vedere la casa e la proprietà” usci dalla porta, Regina la seguiva portandomi al guinzaglio completamente nudo, con indosso solo la cintura di castità, il collare, ed un paio di ciabattine che mi porse il maggiordomo.
La giornata era bellissima, era primavera inoltrata ed il sole scaldava il mio corpo. Uscimmo sul piazzale che avevo già avuto modo di vedere all’arrivo, accanto alla macchina della mia padrona ne erano arrivate altre, il che mi faceva presagire qualcosa per la serata! Girammo dietro l’edificio e percorrendo un lungo porticato che costeggiava un’orto, giungemmo a quelle che mi sembravano delle stalle. Entrati ebbi la conferma, c’erano dei cavalli, dei poni e degli alani. Roberta adorava i cavalli ed i cani e capii che aveva un allevamento. Padrona Regina rimase stupita per la bellezza degli animali, mentre commentava arrivò un uomo di colore sui quarantanni, era lo stalliere di Roberta. Salutò riverente e si prostrò di fronte alle due donne baciando gli stivali ad entrambe. Poi incominciò a farci da guida. Roberta spiegava la genealogia degli animali, le loro caratteristiche, poi pian piano il discorso prese un indirizzo inaspettato apparentemente. “Guarda che membri hanno i miei stalloni” disse a Regina. Effettivamente gli stalloni avevano dei membri enormi da mosci figurarsi in altre situazioni, ed anche gli alani erano molto ben dotati, avevano palle enormi ed un pisello che molti uomini avrebbero invidiato. Poi rivolgendosi alla mia padrona disse “ed il tuo schiavetto invece è dotato?” Regina rise e disse, “non tanto ma verifichiamolo”. Mi liberò della cintura e tutte e due incominciarono a ridere per le dimensioni del mio pisello. Parlò subito Roberta “se me lo affidi ti dimostro la mia teoria” certo rispose Regina. Roberta chiamò lo stalliere, era alto circa un metro ed ottanta, molto muscoloso, indossava scarponi e una lungo grembiule in cuoio, questi mi prese e mi fece mettere a 4 zampe, poi mi portò vicino ad un poni, Arrivarono le donne e Roberta mi ordinò di prendere in mano il cazzo dell’animale e di segarlo difronte a loro. Tentennai ma fui preso per il collare dal negro che mi spinse con la testa quasi a baciare il membro dell’animale, poi incominciò con uno scudiscio a colpirmi sul culo fino a che mi feci coraggio ed incomincia a menare quel cazzo. Mentre cresceva quello dell’animale cresceva anche il mio, Roberta disse “vedi cara il cazzo lo devono prendere gli uomini, perché più ne prendono più cresce il loro!!!” e si misero a ridere. Il poni incominciava a godere le donne mi incitarono a portare a termine il lavoro, continuai fino a che uno schizzo enorme uscì dalla proboscide dell’animale. Roberta aggiunse “vedi come è ingoiato il tuo cane, ti ricordi cucciolina ed il cavallo, lei era troia ed anche lui è troia quindi…. Cosa gli facciamo provare un cavallo o il mio alano?” Regina divertita disse “facciamogli segare un cavallo e poi lo stalliere gli farà sborrare sul culo, poi lui dovrà segare un cane e lubrificato dalla sborra si dovrà far inculare” Roberta annuì divertita, lo stalliere mi portò sotto un altro cavallo, lo segai poi fui legato a pecorina, le donne mi aprirono le chiappe mostrando il mio buchino, e lo stalliere continuò la masturbazione fino a farmi sborrare sul culo. Poi fu portato un cane, aveva un cazzo sui 20 cm, non mi fu dato il tempo di segarlo perché era già eccitato, fu liberato e fu aiutato dallo stalliere a penetrarmi. Le donne guardavano divertite, mi ritrovavo un cazzo animale che mi scopava mentre appoggiava le sue zampe anteriori sopra le mie spalle. Dopo poco venne tra le urla divertite delle donne. Fui liberato e lo stalliere mi ripulì usando un tubo d’acqua che era lì vicino. Mi fu rimesso il guinzaglio e continuammo la passeggiata. Altre delizie mi aspettavano nell’orto.
Infatti mentre percorrevamo il portico per tornare alla casa, Roberta incontrò la cuoca che raccoglieva le verdure per la cena. Come mi vide esclamò “che bel cagnolino lo vedo un po’ denutrito non trovate?” le donne annuirono, allora lei generosamente chiese se volevano farmi mangiare delle verdure, Regina annui dicendo che la verdura fa bene allora lei prese dal cesto delle carote, dei cetrioli e delle zucchine, mi fu ordinato di mettermi a pecorina appoggiando il busto sopra la staccionata, presero dei lacci usati per legare le piante e mi blocco i polsi e le caviglie, poi chiese a Roberta se poteva iniziare, lei annuì. Come prima cosa con dei rami di ortiche mi frustò poco sopra il sedere all’altezza dei lombari, poi prese delle carote ed incominciò a incularmi, una due tre entravano tutte dentro mentre lei commentava che per via anale le avrei digerite prima, poi passo ai cetrioli ed infine alle zucchine. Il culo bruciava per via delle ortiche, ed il buchino già precedentemente allargato sembrava ingoiare avidamente tutte le verdure che venivano appoggiate. Ad un certo punto accorgendosi che il mio pisello gocciava, la donna disse “c’è anche la salsa” prese delle carote e mentre Regina e Roberta continuavano a giocare con le verdure dietro, lei strofinò le carote sul mio cazzo, facendole insaporire e mi ordino di spompinarle e mangiarle. Ne mangiai circa una dozzina poi mi fu comunicato che avevo consumato il mio pasto. Fui liberato e riaccompagnato all’entrata della casa, ma mi portarono nelle cantine in quella che sembrava una cella, dove mi fu ordinato di fare i miei bisogni in un bagno alla turca, di ripulirmi e lavarmi con un pezzo di sapone di Marsiglia che era su una mensola sotto ad una doccia. Eseguii tutti gli ordini e mi misi ad aspettare.
Venne dopo non so quanto la nuova schiava di Regina che mi portò i vestiti da cameriera che mi aiutò ad indossare, poi andò via. Dopo molto tempo venne il maggiordomo, mi prese e mi accompagnò in cucina dove mi aspettava la cuoca.
Le comparve un sorriso non appena entrai, mi venne incontro e infilata la mano sotto il gonnellino mi afferrò per le palle e mi portò in un angolo, poi mi fece piegare con il busto in avanti e ridendo come una matta mi infilò un dito nel culo ed esclamò “come sta la nostra troietta dal culetto d’oro?” poi avvertii che prese qualcosa ed incominciò ad infilarmelo nel culo, Capii che erano delle palline cinesi, saranno state larghe come un uovo, mi farcì e poi mi fece inginocchiare e mi porse la mano. Perentoria mi ordinò di spompinarle le dita, mentre divertita mi dava dei calcetti sul pisello e sulle palle. Mi fece rialzare e poi mi disse “le signore sono pronte per la cena, incomincia a servirle” mi diede un vassoio con gli antipasti e mi incamminai verso al sala da pranzo, il cuore mi batteva, entrai nella stanza e vidi il tavolo apparecchiato sedevano Roberta e la mia padrona a capo tavola e sugli altri due lati sedevano altre due donne. La schiavetta ed il maggiordomo erano impeganti a servire sotto la tavola mentre due maschi prostrati avevano inserite nel culo due fiaccole accese e lo stalliere seduto carponi faceva da sedia a padrona Roberta. La mia andatura era incerta per la farcitura ed i tacchi, ancheggiavo molto e le donne si divertirono a prendermi in giro, e di tanto in tanto mi ordinavano di baciare loro i piedi o la fica. Roberta e la mia padrona invece si divertivano a tirare il filetto che usciva dal mio culo fino quasi a farmi uscire la prima sfera e poi con uno sculaccione mi invitavano a non distrarmi ed a servire. La cena finì, le donne si trasferirono in salotto dove servii loro il caffè, mentre la schiavetta ed il maggiordomo slegarano i candelieri ed il negro. Stavo per ritirarmi quando Regina perentoria disse: “ troietta vieni qui e prostrati difronte a noi, lo sai che Roberta ha organizzato questa festicciola in tuo onore? Vai a baciarle i piedi poi mettiti in ginocchi di fronte a noi” obbedii, le donne si alzarono e mi incominciarono a girare intorno scrutandomi, intanto la schiava fece entrare gli schiavi compresi il maggiordomo ed il negro completamente nudi che si misero in fila su un lato della parete, poi lei si accuccio vicino al divano. Le donne si rimisero sedute, prese la parola Roberta, in tuo onore visto che sei una troia ognuna di noi sceglierà il suo stallone e tu con la bocca andrai a prepararlo per farci godere del suo pisello. La schiava intanto mi ammanettò dietro la schiena le mani. La prima fu Regina, scelse uno dei candelieri, aveva un cazzo veramente notevole, lo presi in bocca e lo spompinai seguendo il ritmo che le donne mi davano, quando fu pronto fu legato a pancia all’aria e Regina si gustò il suo bastone. A turno spompinai tutti i maschi, negro incluso e ciascuna donna godè i frutti del mio lavoro. Soddisfatte tutte, dovetti ripulire loro la fica che grondava sborra di ogni singolo stallone, poi Roberta dichiarò aperti i giochi. Ci trasferimmo in un locale della cantina, vennero legati gli schiavi al muro, davanti c’era una riga, la gara consisteva nel farmi preparare a me ed alla schiavetta i loro cazzi e poi ogni padrona li avrebbe fatti sborrare. Vinceva chi riusciva a farlo schizzare più lontano. Vinse Roberta. Io e la schiavetta li dovemmo ripulire nuovamente spompinandoli poi venne il gioco del salto in largo, Regina disse che avrei dovuto partecipare io. Su delle panche vennero agganciati dei falli di legno che andavano via via aumentando di diametro. Il gioco consisteva nell’auto impalarsi fino a toccare con il culo la panca e poi passare al diametro superiore. Il vincitore era quello che nel minor tempo sarebbe arrivato al palo più grande. Incominciai, ogni padrona poteva spingere lo schiavo per farlo impalare meglio, il primo andò, poi il secondo, il terzo fece fatica, il quarto era molto grande ero a pari con il maggiordomo, Roberta gioiva ma Regina mi sussurrò in un orecchio “mi vuoi far fare brutta figura? Stringi i denti e rilassati, hai il culo di burro” ed incomincio a spingermi sul palo, entrò fino in fondo mancava l’ultimo, mi alzai lentamente mi ci misi seduto sopra e cercai di rilassarmi, lei mi prese per le palle e mi tirò lentamente giù, con l’altra mano mi spingeva i reni, e mi incitava a spingere, il mio culo si aprì ulteriormente ed arrivai prima del maggiordomo. Avevo vinto, Regina gioiva e mi diede un bacio sulla fronte, gli altri si erano fermati al secondo piolo.
Stanche le padrone si misero sedute a fumarsi una sigaretta, mentre fu data libertà agli stalloni di potersi divertire con me e con la schiavetta. Le padrone si godettero un vero film porno in diretta. La schiavetta ebbe il compito di spompinare e spippettare i stalloni, mentre a me venne applicato un imbuto nel culo ed il mio compito era quello di raccogliere e smaltire la sborra di ognuno. Quando furono ben svuotati, dovemmo prepararli nuovamente perché le padrone volevano godere di quei cazzoni enormi, poi stanche si sedettero fu portato un cavalletto a cui venimmo legati io e la schiavetta e Regina ordinò di dare anche a noi troiette la giusta razione di cazzo. Incominciarono gli stalloni, uno mi scopava in bocca e l’altro in culo, poi si diedero il cambio, e nuovamente si cambiarono i miei con quelli della schiava, non so quante volte accadde alla fine grondavo sborra dal culo. A quel punto le padrone decisero che era il loro turno, indossarano degli strapon e continuarono il lavoro degli stalloni, ma con dei cazzi ancora più grossi e duri. Ero esausto, venni slegato e mi fu ordinata l’ultima fatica. Fui sdraiato, mi fu applicato un imbuto in bocca, ed ecco sarei stato il cesso delle padrone, a turno mi urinarono in bocca, tutte tranne Regina al suo posto lo fece la schiava. Le padrone si ritirarono, fui liberato e mi fui accompagnato dalla schiava nella cella, ci rassettammo e poi raggiungemmo la nostra padrona nella sua stanza. Mi aspettava, mi portò al bagno e mi ordinò di bere tutto il suo nettare, poi le dovetti fare il bidè, le leccai il culo, ed infine, si fece mettere la crema per il corpo e si fece massaggiare sul letto. Stanca ma soddisfatta ci legò al solito modo e con l’impegno di svegliarla alle nove in punto si mise a dormire.
Sprofondai in un sonno ristoratore, poi verso le sette mi svegliai di soprassalto pensando che non avessi svegliato la mia padrona, mi tranquillizzai e mettendomi a ripensare all’esperienze fatte in quei giorni aspettai l’ora della sveglia.
La svegliai leccandole i piedi, e come il giorno precedente fui preparato vestito e le servii la colazione a letto, poi la seguii in bagno dove le feci da cesso, la ripulii davanti , e dietro dopo che ebbe espletato le sue funzioni, poi le preparai un bagno caldo e la massaggiai a lungo. Quando uscì le porsi l’accappatoio e poi la sfregai per aiutarla ad asciugarsi e per scaldarla. Andammo nella camera da letto dove l’aiutai a vestire, mi chiese le sue mutandine di pizzo trasparenti, il suo reggiseno a balconcino, calze e reggicalze, ed il suo vestito con la scollatura quadrata e la gonna a pieghe fino al ginocchio. Infine le scarpe, i sandaletti con il tacco che adoravo e che le portai in bocca come se fossi un cane.
Si mise seduta e mi disse “hai visto quanto è bravo il compagno di Roberta? Ti piacerebbe diventare il mio maggiordomo?” rimasi senza respiro poi annui con la testa, lei mi accarezzo e mi disse bene diventerai la mia cameriera personale, dovrai accudirmi, farmi godere, mi darai il tuo cazzo come se fosse un vibratore, non potrai venire mai senza mio ordine, e sarai sempre riverente e devoto verso di me. Poi mi chiese se lo volevo, annuii nuovamente allora lei mi autorizzo a baciarle i piedi, poi si alzò mi ordinò di fare le valige e di mettermi le mollette ed il dildo nel culo, di rivestirmi con i miei abiti civili e di aspettarla all’atrio dopo aver caricato i bagagli in macchina.
Nell’atrio ci aspettava Roberta, affettuosamente salutò Regina ed io devotamente le dovetti baciare il culo ed i piedi. Regina mi ordino di andare in macchina potei scorgere il maggiordomo che mi faceva l’occhiolino. Il viaggio fu silenzioso, poi Regina disse, questa sera dormirai da me.
Arrivati a casa sua portai i bagagli in casa, le preparai la cena, poi dopo in salone lei mi disse: “bravo mi hai soddisfatta meriti un premio, spogliati” eseguii. Mi fece mettere a pancia in aria, prese una borsa del ghiaccio e l’applicò sui miei genitali, poi mi liberò della cintura, ed infilato un guanto in lattice mi svuotò per bene dalla sborra, ridendo incominciò poi a farmelo diventare duro, mi salì sopra ed incomincio a cavalcarmi tenendomi strette le palle con una mano. Venne urlando, poi mi disse “hai dato piacere alla tua Padrona meriti un premio” mi mise a pecorina ed incominciò con le dita a sditalinarmi il culo fino ad infilarci tutta la mano. Vedi questo è il mio regalo, ti senti pieno della tua padrona!!!! Continuò fino a farmi sborrare poi mi ordinò di preparmi e preparare tutto per andare a letto. Mi assicurò con il guinzaglio e baciandomi sulla fronte mi disse: “mi raccomando domani sveglia alle sette” ed andò a dormire!!!
21992
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13 anni fa
pakemon,
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Ultima visita: 8 anni fa
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Uno strano vino
Uno strano vino
Io e SARA amiamo molto viaggiare e capita a volte che ci siano le condizioni per dormire in macchina.
Vi voglio ora raccontare di uno strano incontro che abbiamo avuto in una calda notte d'estate in riva al mare la sera che avevamo cenato in un ristorante a base di ottimo pesce, bevendo forse un po troppo un vinello fresco e leggero che ci aveva regalato una strana euforia in cui tutto ci pareva possibile ed eccitante.
Ci eravamo fermati per dormire su un piazzale appartato dalla strada ed avevamo preparato la macchina in modalita” hotel” che prevedeva il materasso disteso con comodi cuscini e leggero lenzuolino e vetri oscurati da appositi pannelli con ventose.
Eravamo molto arrapati ed il vino ci rendeva meno guardinghi del solito e appena chiusa la macchina dall'interno ci siamo subito scatenati in una performance sessuale degna di un film hard.
La bocca di SARA ingoiava avida il mio cazzo che mi sembtrava piu' grosso del solito e se lo conficcava giu' giu' nella gola provocandosi piccoli conati che si riperquotevano in strane contrazioni della sua splendida gnocca che mi spingeva nella bocca la protuberanza carnosa del suo utero che potevo succhiare estraendone umori dolcissimi quasi come se anche io le stessi facendo un pompino.
Ad un tratto in un movimento accidentale urtai il pannello che oscurava il lunotto posteriore facendolo cadere e la luce potente della luna piena di quella notte di incanto entro’ prepotente ad illuminare le splendide natiche tese di SARA che si avventava vogliosamente sull'asta rigida del mio cazzo turgido mugolando dal piacere frasi oscene che mi incitavano ad essere piu' porco che mai.
Ora dovete sapere che SARA e’una splendida femmina che da poco ha superato i quaranta ma che ha ancora un fisico da sballo con un grande seno, un vitino da vespa e fianchi opimi dalla pelle levigata con natiche superbe ben separate tra le quali si intravede una succulenta gnocca ben depilata e carnosa sormontata da un invitante buchetto scuro.
E’ cosi’ che si presento’ alla luce della luna ed allavista di un giovane ragazzo che stava vicino al portellone posteriore dell’auto masturbandosi eccitato dalle frasi oscene che noi ci scambiavamo in preda all’arrapamento piu’ estremo.
Lo vedemmo ma, forse per la strana condizione di incoscienza che ci aveva regalato il vino, non ci allarmammo e anzi, notai che SARA si eccitava molto all’idea di essere guardata, di eccitare a sua volta e di esibirsi per il piacere di uno sconosciuto.
Ed anche io dovetti ammettere che la situazione mi intrigava ed il mio cazzo lo rivelava in modo evidente visto che pareva esplodere nella mano di SARA che apriva ancor piu’ le natiche offrendole alla vista del giovane sconosciuto che a sua volta si era fatto piu’ intraprendente avvicinandosi in modo che alla luce della luna potemmo vedere che l’attrezzo che stava maneggiando in effetti era una bestia enorme da attore porno.
SARA lo guardava con occhi sgranati e si passava la lingua sulle labbra deglutendo, segno evidente di quando sente la voglia prepotente di avere un cazzo in bocca.
Io, in uno sforzo di razionalita’ studiai la situazione, e realizzai che il ragazzo, oltre che bello, per come era vestito e per l’atteggiamento che teneva, non costituiva un elemento ostile e non destava preoccupazione e pertanto, vedendo l’evidente interesse di SARA, mi decisi a parlargli.
Dovete sapere che e’ da tempo ormai che ho capito cosa mi eccita maggiormente senza dubbio e’ la eccitazione stessa di Sara che mi eccita e cosi’ io sono schiavo di questa situazione, che per provare piacere io, devo inesorabilmente ricercare il piacere di lei, in ogni forma, se posso glielo voglio dare io il piacere, ma anche se e’ un altro, pazienza, basta che goda lei, cosi’ sono sicuro che godo anche io.
E’ come quando cucino per lei, e’ splendido vedere come gode quando riesco ad azzeccare il piatto giusto, ma mi va anche bene se la vedo godere gustando cio’ che magari ha preparato per lei un cuoco sconosciuto in un ristorante qualsiasi.
Insomma l’importante per me e’ vederla godere e cosi’ le dissi:
“vuoi che lo facciamo vedere meglio, poverino vedi come ti desidera, potrei aprire il portellone e …magari farlo partecipare…se vuoi”
E lei apparentemente scandalizzata:” ma che dici, non sono mica una troia…ma, (guardando ancora una volta quel cazzo enorme che la attraeva come un magnete)
se a te fa piacere….allora….vedi tu….ma …solo guardare pero’”
Aprii allora il portellone e il culo sublime di SARA si offerse allo sguardo arrapato del ragazzo che gentilmente le chiese se poteva toccarla e lei inaspettatamente le rispose che certamente poteva e che anzi le sarebbe piaciuto essere anche leccata.
Io la guardai stupito e lei si scuso’ dicendomi che non le sembrava carino da parte sua negarsi “ poverino vedi come mi desidera !!“ e giu’ con la bocca sul mio cazzo mentre la faccia dello sconosciuto spariva tra le bianche natiche della mia donna che a quel punto comincio’ a gemere e a contorcersi avvolgendo il mio cazzo, che ormai stava scoppiando, in una spirale di lussuria come mai mi era capitato di provare.
Me ne stavo li con le gambe aperte e il cazzo duro conficcato nella gola di lei che dimenava il culo sulla bocca di lui che si menava il cazzo quando ad un tratto sentii che lei si contraeva emettendo un lungo lamento che pareva il lamento di un animale ferito a morte e mi guardo’ strabuzzando gli occhi.
“Che ti succede “ le dissi e lei imbarazzata mi rispose che aveva sentito il birbante inumidirle il buco del culo introducendo una lingua lunghissima che le pareva quella di un formichiere.
Dio mio che libidine vedere che lei godeva, e allora perche’ non vederla godere ancora di piu’ e guardandola dritto negli occhi le dissi “adesso gli dico di mettersi un preservativo” e lei dolcemente e con uno sguardo malizioso mi rispose:
“ ma hai visto che cazzo che ha, prima che si metta il preservativo vorrei tanto provare a prenderglielo tutto nella gola…..se non ti da fastidio”
Pazzesco!! Pensai che provavo gelosia, ma anche un intenso arrapamento per la strana situazione che si stava creando e allora la abbracciai, la baciai teneramente sulla bocca e le dissi “ scatenati “
Mi sorrise e fulminea si giro’ di scatto e senza guardare in viso il ragazzo si avvento’ su quel cazzo enorme voltando verso di me lo splendore della sua gnocca che gocciolava il suo piacere sul mio cazzo impazzito.
La penetrai a fondo facendola sedere sul mio membro pietrificato mentre lei, spingendosi il cazzo di lui fino in fondo alla gola si procurava violente contrazioni che si ripercuotevano in quel guanto di carne pulsante che avvolgeva il mio povero cazzo ormai pronto a esploderle dentro inondandola di sperma caldo.
Lei avvertendo che stavo per venire, ormai completamente assatanata, stacco’ la bocca dal cazzo dello sconosciuto dicendogli di mettersi il preservativo mentre si prendeva cura di me.
Come una trottola roteo’ su se stessa portando rapidamente la bocca sul mio cazzo che le erutto’ in gola un torrente caldo di sperma che lei ingoio’ a piu’ riprese finche’ le riusci’ e poi con un rivoletto di sperma che le scendeva in un angolo della bocca, guardandomi con un sorriso malizioso mi disse:
“non ti dispiace vero se mi faccio impalare da quel cazzo enorme…” io la guardai stupito e mi ritrovai a dirle…“ lo sai che mi eccita vederti godere, non ho niente in contrario, ma tu mi devi guardare e mi devi descrivere esattamente quello che provi e …. non trattenerti con le parole, questo e’ il momento di essere piu’ porca che mai” e mentre parlavo vedevo che lei apriva bene le cosce inarcando il culo verso l’alto in modo che il ragazzo che stava in piedi fuori dalla macchina la potesse prendere bene fino in fondo.
“Ecco” mi disse” mi sta leccando tutta la fregna ma non serve perche’ e’ come se mi fossi pisciata addosso dagli orgasmi che ho gia’ avuto……. E adesso sento la sua cappella che sta entrando… mio dio e’ enorme…mi spacchera’ tutta …..piano ecco sta scendendomi dentro riempendomi bene….sento dilatarsi le pareti della mia figa in modo quasi doloroso, ma ecco adesso e’ piacevole …anzi bellissimo…e ancora scende piu’ dentro…ma mio dio quanto cazzo ha questo stallone, mi pare un cavallo…..ecco ora esce lentamente e la mia passera si sente svuotata….e sono tutta fremente nell’attesa di essere di nuovo riempita di cazzo.”
E io guardando in controluce vedevo il cazzo enorme di lui che usciva lucido nel preservativo grondando gli umori della vulva della mia donna ed anche il mio cazzo sembrava rizzarsi nuovamente eccitato dalla scena che mi stava esplodendo nel cervello, e lei ancora:
“ ecco mi apre di nuovo le natiche e mi penetra piu’ deciso e muovendosi avanti ed indietro ogni volta mi mi penetra piu’ in profondita’ scavandomi in posti che non sapevo neanche di avere……mio dio che cazzo…si scopami di brutto…spaccami tutta …….fottimi….” e vedendo il mio cazzo nuovamente duro mi disse “perche’ non mi scopate tutte e due…mi sento proprio troia e ho una voglia matta di farmi sbattere”
Poi con abile regia fece coricare il ragazzo sulla schiena impalandosi sul cazzo di lui mentre mi offriva il culo che inumidito con la mia saliva accolse a fatica il mio membro che trovava lo spazio occupato dal cazzo di lui che le occupava quasi tutta la cavita’.
La stantuffammo cosi’ come animali per un tempo che non saprei definire gridando in un modo osceno fino ad arrivare ad un orgasmo liberatorio che le scaricai dentro il cunicolo del culo mentre sentivo che lei era a sua volta squassata da un orgasmo incredibile mentre il ragazzo rantolando sotto di lei dilatava il preservativo con un imponente getto di sperma caldo che le riempiva ogni angolo piu’ recondito della sorca sconvolta e fremente.
Ci ritraemmo e solo allora notammo che fuori c’erano altri tre uomini che si stavano masturbando con gli occhi fuori dalla testa per quello che avevano visto.
La mia donna allora, ancora assatanata e visibilmente fuori di ogni controllo, si rivolse a loro dicendo “ scusatemi ragazzi , capisco che anche voi vorreste godere ma adesso io non ce la faccio proprio piu’ dopo i tanti orgasmi che mi hanno provocato questi due mandrilli, ho la figa ed il culo in fiamme, ma fatemi riprendere e domani sera se sarete di nuovo qui potrete prendermi a turno tutti e cinque, ognuno di voi dovra’ provare tutto di me, le mani, la bocca, la figa ed anche il culo. Per il momento devo accontentarmi di ricevere su di me solo i vostri orgasmi e cosi’ dicendo si offri’ alla loro libidine e presto fu inondata da un mare di sperma che si spalmo’ sulla pancia e sulle tette succhiandosi le dita mentre mi guardava maliziosa, adorabilmente troia.
Il ragazzo si ricompose e ci disse che facendo il rappresentante era sempre in giro e cio’ gli rendeva complicato avere una ragazza e dato che per di piu’ gli affari non andavano tanto bene, per risolvere il problema del sesso, veniva spesso in quel posto dove veniva praticato il car-sexi per proporsi e che spesso gli andava bene ma che……rivolgendosi alla mia donna, mai gli era capitata una situazione cosi’ eccitante.
Dormimmo poi in macchina e al risveglio Sara mi disse:”ma che cosa c’era in quel vino !?!.....ho fatto uno strano sogno….” Ed anche io in effetti non avevo ben chiaro se era successo davvero o se si era semplicemente trattato di uno dei tanti sogni erotici e perversi che spesso mi capitava di sognare.
Quando pero’ mossi l’auto facendo manovra per andarmene vidi che sotto l’auto vi era un preservativo usato.
Ma d'altronde quello era un luogo di incontri amorosi ed era normale che ci fosse un preservativo, non voleva dire che quello che avevo immaginato fosse davvero successo!!! O forse si ????.
Ma che importa, ancora adesso quando ci ripenso mi viene il cazzo duro e Sara e’ contenta e si eccita quando cerco un posto appartato per dormire in macchina.
Non e’ mai piu’ successo niente, ma noi siamo sempre pronti a tutto.
Un saluto a tutti!!!!
BESASEX
5390
1
13 anni fa
besasex,
48/48
Ultima visita: 1 anno fa
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SEI IN SERVIZIO DOMENICA MATTINA
La coppia Padrona decise di sfruttare i servigi della loro serva sin dal mattino e dopo aver concordato la data le fu ordinato di presentarsi domenica alle dieci in punto, avrebbe trovato la porta aperta, l'abbigliamento adatto le era stato preparato dalla Padrona con l'unico obbligo di portare con se un paio di scarpe nere che la serva sapeva dovevano essere di gradimento e il fermarsi in una pasticceria vicina per prendere delle brioches fresche rigorosamente con marmellata . Arrivati trovammo tutto come da ordini: porta aperta....luci soffuse e completo silenzio interrotto da una voce che arrivava dalla camera in fondo al corridoio....." muoviti serva sei gia in ritardo vestiti e vieni a portarci il caffe' in camera......" Liceale si vesti', gonna cortissima nera, camicia bianca, grembiulino bianco, nessun reggiseno ma un paio di mutandine bianche proprio da liceale, preparo' il caffe' , sistemo' il necessario su un vassoio e si diresse verso la camera da letto, la porta era appena socchiusa, busso' e dall'interno...." finalmente cagna entra......siamo svegli gia da diverso tempo....lascia una tazza sopra il comodino del tuo Padrone e poi lascia il vassoio qui sopra il mio comodino. Quando Liceale si avvicino alla sua Signora le venne subito messo il collare con il guinzaglio, spostarono la trapunta nella parte inferiore...." bene troia ora mentre noi facciamo colazione vieni a leccare i piedi dei tuoi Padroni come ti ho gia insegnato con attenzione nei vari spazi senza fretta perche' sai che odio le cose fatte senza cura e dedizione"......con cenno deciso al guinzaglio la fecero salire sopra il letto e con i piedi la rimbalzavano facendogli cambiare estremita' in maniera dolce ma decisa e continua......." bene troia ora scendi e mettiti a quattro zampe sopra la poltrona vogliamo uno spettacolo degno di risveglio che da molto desideravamo....bene inarca la schiena e butta fuori il sederino.....facci vedere le mutandine che ti ho preso.....che troia sei vestita da puttana con le mutandine da fanciulla....". Sotto gli ordini decisi dei Padroni si mise nelle posizioni piu' particolari e sicuramente oscene per soddisfare la loro vista, l'atmosfera e la temperatura stavano salendo continuamente la coppia eccitata iniziava a scambiarsi attenzioni sempre piu' spinte finche' la donna fece girare a pancia in giu' il suo uomo...." Il tuo padrone ha avuto una settimana molto particolare e ora voglio rilassarlo ......inizia a prenderti cura di lui con la lingua partendo dai piedi.....gambe in tutta la loro lunghezza.....culo e schiena.....non usare in nessun modo le mani..." La padrona si alzo' si mise gli stivali che aveva doverosamente preparato sotto il letto raggiunse il marito dalla parte opposta si prese il guinzaglio e segui' con attenzione il lavoro della sua cagna la lecco, la prese per i capelli e la accompagno' nelle zone piu' meritevoli di dedizione....culo e schiena....." sei proprio una lurida cagna....non avere fretta perche' oggi non ci sono orari....Dopo un lavoro attento e accurato dopo una ventina di minuti fece girare il marito e con un cenno le porto' la bocca sopra il glande facendo scomparire il cazzo quasi interamente in gola, con movimenti decisi, sempre piu' profondi, oppurtunamente nel momento di maggior ingoio la teneva bloccata per farla risalire in tempo, copiosa di saliva......
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13 anni fa
AdamDTS,
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Amiche per la pelle
Una normale giornata di lavoro infrasettimanale.
Un sorriso regalato con dolcezza strana, un bacio affettuoso, la sua mano sopra la mia gonna lunga di velluto a leggere con le dita il gancio del reggicalze in rilievo…Lo so: lo fa' impazzire quando vado a lavorare vestita così…Gli piace che la sua fresca sposa venga ammirata, un po’ puntata…Gli piace che mi piaccia. Che poi gli racconti dei miei giochi accennati , altre volte graffiati a “tentare” gli uomini del mio quotidiano, a tentarmi da sola…
Sa che al lavoro ci provano in tanti: occasionali avventori, colleghi più o meno attempati, il giro frequentato da rappresentanti, businessmen, camionisti e varie tipologie di umanità nei bar attorno al mio ufficio o le persone che incontro e che frequento per i motivi più banali…
Una tranquilla cittadina di una provincia ricca pronta a risvegliare i pruriti di caccia verso una avvenente giovane ragazza sposata.
Mi piace giocare col cervello del mio uomo, spiazzarlo, sorprenderlo, abbandonare la sua presa e risaltargli in braccio, essere il suo giocattolo…Mi ha spinta con decisione verso la mia parte ombrosa, la ha voluta a tutti i costi, la ha cercata. Io ne sapevo l’esistenza più che altro istintivamente, percettivamente…Senza volere guardare in quella stanza, col timore di risvegliare la predatrice, l’animale. Ed è stato come respirare di colpo ossigeno puro, una sensazione forte, vivere quella parte di me…
Il velluto della lunga e morbida gonna viola è una carezza che mi è sempre piaciuta, e oggi era una giornata in cui volevo carezze. E graffi. Assieme.
Per sottolineare il senso di carezza mi ero messa le calze di seta grigio canna di fucile, con il reggicalze: mi piace essere sensuale anche solo per me stessa, mi piace la sensazione del velluto sulle natiche al confine tra la seta delle calze e gli slip…Le mie cosce sono uno dei punti più sensibili a sottili sensazioni e carezze anche solo sfiorate…
Il maglione è una ulteriore carezza di cachemire: è molto morbido e molto caldo e in giornate così di nebbia densa che sembra pioggia mi piace indossarlo a pelle…Una giacca morbida ma pesante, calda di un velluto dello stesso colore della gonna con una cintura, delle scarpe chiuse, comperate proprio perché anche quelle ricoperte dello stesso velluto viola…Una bella pettinata, un rossetto caldo e forte, la borsetta di pelle rubata alla mamma, preziosa ma di linee e cuciture molto ’70…Il solito profumo nascosto nella “trasparente colonnina romana” che sa di borotalco e felce…
Il graffio nella mia mattinata e in quella del mio uomo è sfilarmi, in macchina, le mutandine: voglio mi sappia al lavoro completamente nuda sotto…Mentre lui guida la macchina che resterà a me dopo che sarà salito sul treno, non dico una parola e mi muovo lenta e sensuale, sveglia a quell’ora come non sono sempre, agitata in questo giorno speciale…Gliele infilo nella tasca interna della giacca e gli dico di pensarmi, che sono molto su di giri quel giorno…Che mi toccherò, che gli telefonerò…Scendiamo a bere assieme un cappuccino, due battute, lo vedo salire sul treno dopo averlo salutato con un bacio appassionato…
E’ ancora molto presto quando arrivo in ufficio, poco prima di Paola. Splendida, al solito. Biondissima, occhi azzurri, un sorriso incredibilmente avvolgente, un seno da impazzirci, che spesso mi ha turbata… Nei tanti anni della nostra amicizia non sono mancate le occasioni di vederla nuda e mi hanno sempre lasciato senza fiato quelle tettone davvero molto molto grosse per una ragazza esile, solare raffinata…Non eccessive intendo: ma davvero grosse, forme perfette, definite, sode, capezzoli molto disegnati e naturalmente eretti che spesso tendevano i bottoni delle camicette al limite della provocazione…
Elegante di stile, come sempre, una gonna corta al ginocchio, la camicetta di trasparenze discrete e della lingerie sempre impeccabile appena in mostra sotto il taglio della giacca…Appena il tempo di salutarci con affetto, siamo amiche dai tempi della scuola…
Le chiedo come va, dice che va tutto bene, che suo marito al solito lavora a casa ai progetti che deve consegnare in questo periodo; poi prendo le carte e parto per il solito disbrigo burocratico per banche ed uffici e le varie incombenze a pedinare il mio capo…Abbiamo ruoli diversi, lei è più animale da ufficio, io più “jolly”…
Le accenno che oggi non so quando torno, ci salutiamo e parto…
In realtà oggi il mio capo è in trasferta, quindi ho ben poco da fare di “determinante”…
Salgo in macchina; sistemo l’auricolare poi faccio alcune telefonate e sistemo i due tre appuntamenti di lavoro nel pomeriggio, poi accendo lo stereo e metto le mie musiche. Guido un po’, non ci metto più di un quarto d’ora. Guido nel traffico a velocità bassa, con una mano scivolata nello spacco della gonna, allargo un po’ le cosce e mi accarezzo la spacca che ci mette davvero poco a bagnarsi…
Parcheggio, tolgo le chiavi dal cruscotto, mi sistemo i capelli allo specchietto retrovisore e butto un’occhiata all’orologio: non sono nemmeno le nove…
Faccio il breve tragitto del vialetto e suono alla porta…
“Ti sono mancata…?”. Dico persa nell’abbraccio delle sue mani che mi percorrono il corpo sopra i vestiti e si fermano a palparmi il culo; persa nei baci travolgenti che mi regala ingoiata subito dalla sensazione della sua lingua nella mia bocca…
Appena il tempo di chiuderci dietro la porta e sorride senza dire nulla….
Gli sfilo il maglione a collo alto indossato a pelle: un corpo disegnato, perfetto, statuario. Lo accarezzo, lo lecco, lo adoro, lo guardo dritto negli occhi con una “fame” indicibile…Indugio con le dita all’attaccatura dei jeans, slaccio il primo bottone…
Poi lui va verso il fornello e mi chiede se voglio un caffè…
Tolgo la giacca e appoggio la borsetta, poi vado a sedermi sul tavolo della cucina. Lascio cadere a terra le scarpe, sposto lo spacco centrale della gonna per liberare del tutto le cosce, apro completamente le gambe e inizio a masturbarmi guardandolo…
Non voglio caffè, sono già abbastanza sveglia, ho altre voglie…Lo guardo cattiva, mi passo la lingua sulle labbra e gli dico solo : “ho bisogno di cazzo…”.
Viene da me, calmo, deciso, mi fa stendere sul tavolo di schiena, mi accarezza deciso le cosce, scivola con le mani sotto a prendermi il culo e tenermi aperta poi scende col viso, a leccarmela, duro, avidamente. Mi trova già completamente bagnata, pronta…
Mi dice … “Mi fai impazzire quando hai queste giornate…” . Mi fa vibrare guardandomi, slacciando la cintura lentamente, abbassa i pantaloni, poi le boxer e rimane completamente nudo, mi fa aspettare, soffrire…Lo guardo, guardo quel cazzo pazzesco, lo guardo diventare duro tra le sue mani.
Pochi istanti. Mi entra di forza li, sul tavolo: in un colpo solo; poi mi afferra, mi guarda cattivo e affonda una serie di colpi decisi lasciandomi senza fiato, chiamandomi puttana; poi inizia ad aumentare i ritmi…: straordinario come al solito …
Enorme, perfetto…Il suo cazzo mi stravolge, una sensazione di appagamento dal principio…Venoso, bollente, pulsante.
Sa usarmi, sa quando può, come oggi, entrarmi senza preamboli e quando invece lanciarmi, preparami…Gli faccio effetto, è durissimo…. “Il tuo profumo…Questo profumo mi entra nel cervello…Sei una troia…”…Mi pompa, i colpi sono violenti, mi sbatte mentre i nostri occhi si scontrano cattivi, senza respiro…
Barcollo alzandomi, andando verso la camera.
Cattiva, voglio sesso, lo voglio; mi tolgo rabbiosamente il maglione lasciandolo cadere a terra Tengo gonna, calze e reggicalze per essere più icona di puttana, di amante…
Il letto è ancora sfatto e caldo… Ho fretta, ho fame di cazzo, non posso aspettare, voglio consumare…Ho il respiro affannato, il cervello appannato dal desiderio…
E sento l’odore di Paola sulle lenzuola, dei suoi capelli sul cuscino…
Una scarica perversa, strana, difficilmente spiegabile…Mi sto infilando nel letto della mia amica con suo marito; era li, in quelle lenzuola, nemmeno un’ora fa…
E’ in effetti è ancora tiepido e l’odore di lei si sente, forte…Il profumo delle sue gambe, della sua fica…
Mi piace il suo odore, mi eccita l’istinto di traditrice, mi spinge alla sfida…
Ricordo una foto che lui mi aveva mostrato giorni prima, di lei splendida, nuda, il cuscino incastrato tra le cosce, su quel letto…Prendo lo stesso cuscino tra le mani, lo metto tra le mie cosce e mi faccio a cavalcioni, con lui che guarda emozionato, eccitato…
Mi scopa in maniera selvaggia, poi salgo io sopra di lui, mi impalo su di lui, gli chiedo di rallentare il ritmo, di farmi sentire quanto lo ha grosso, di riempirmi la fica.
Poi prendo il telefonino e chiamo Paola, con il cazzo di suo marito completamente dentro me le parlo dicendole che ho chiamato “per sapere se va tutto bene in ufficio”; parlo con lei mentre suo marito mi sta montando e la sensazione mi da una scarica di adrenalina…
Mi gira di forza, brutale, solleva la gonna e dice : “Tira su il culo puttana”. Dice che sono stata cattiva, che deve punirmi.
Mordo il cuscino perché so che sarà cattivo…Sento il mio odore, sento quello di Paola sul cuscino…
Mi lecca, a lungo, il viso affondato tra le mie natiche…Poi mi fa succhiare le sue dita, mi penetra con due dita, dietro, a fondo…Mi scopa il culo con le dita…
Poi le sfila e …Inizia a darmi cazzo. Spinge, cerca di farsi largo, vuole il mio culo avidamente. E forza, e spinge e spinge…Fino a scivolarmi dentro, tutto. Mi afferra le carni e pompa, mi sfonda l’anima…Poi mi afferra per i capelli. “Adesso tocca a te”. Dico di no, ma me lo impone. Devo chiamare il mio uomo…La voce stravolta, lui può solo ascoltare, probabilmente ha gente intorno, mi chiede sottovoce e balbettando dove sono …Ansimo e gemo sotto i suoi colpi…Riesco a dire poco. Solo che sono in un bagno, che mi sto masturbando, che ho voglia di cazzo, che sono una puttana, che mi sarei fatta fare da quelli che mi avevano guardata durante la mattinata. Che sto male…Gli dico che mi pensi con altri, che sto scoppiando e lascio cadere la telefonata. Appena messo giù urlo, stringo e lenzuola e lo imploro di pomparmi più forte, di rompermi…A occhi chiusi penso a Paolo legata nuda, costretta a guardare me farmi suo marito; immagino il mio uomo sorprendermi e aggiungersi a noi, aiutarlo a punirmi. E poi assieme violentare Paola….
Allungo una mano tra le gambe e mi masturbo mentre ansimando continua a spaccarmi il culo senza darmi tregua, vengo di schianto e le cosce mi cedono di colpo…Lo eccita sentirmi preda delle convulsioni, lo tira fuori…I getti mi arrivano al collo, scivolano sui seni e sulle gambe, macchiano la gonna. Il suo corpo perfetto di muscoli disegnati è velato di sudore come il mio e ci scambiamo la pelle umida in un abbraccio. Scendiamo uno tra le gambe dell’altro, a lungo, a leccarci…
Un po’ di musica, mi riprendo un po’ poi mi riassetto alla meglio, mi rivesto….Parliamo con gli sguardi. Adesso il caffè va bene…Parliamo del suo progetto sul tavolo; e di quanto è carina Paola quella mattina…Dice che lo sa... “Fattela in pausa pranzo”. “Non serviva me lo dicessi; prima o poi vi voglio assieme in quel letto…”. Rispondo che mi piacerebbe moltissimo. A patto che ci sia anche il mio uomo, perché se mi eccita vedere un’altra scopare non mi va di restare li a guardare… “E poi mio marito impazzirebbe a farsi tua moglie”…Mi risponde che lo ecciterebbe da morire…. Fantasie, ma parlarne non costa nulla….
Un saluto in un abbraccio e risalgo in macchina. E’ tardi quando torno in ufficio…
Il tempo di qualche battuta con lei, mi fa notare una calza smagliata. Siamo sole. Sollevo la gonna, vede i reggicalze, l’inizio. Si mette a ridere…Dice che vestita così farei resuscitare quei cadaveri di banchieri che vanno a bere il caffè di fronte . E che…” Se ti vedesse così mio marito saresti senza scampo…Già ha una predilezione per te….Comunque hai la gonna macchiata…” dice sorridendo e passandoci sopra un dito…”Porca, mi sa che il tuo Marco lo consumi: straordinari di prima mattina…”.
Mi eccita, mi emoziona….Mi sfiora dove suo marito…Cerco di riprendermi la battuta e le dico : “Senti chi parla, con quello frutteto di pere in mostra stamattina chissà quanti clienti hai fatto imbizzarrire…”.
Mentre mi dice di no, che ha dovuto girare per commissioni anche lei e che era rimasta Laura in agenzia mi colpisce un dettaglio…Mi sembrava di avere visto il reggiseno nero sotto la camicetta, ma vedo che sotto non ha nulla mentre si sistema la borsetta…Anche la treccia sempre perfetta è un po’ meno curata… “Va bene, allora vado: ci vediamo il pomeriggio…Forse arrivo un po’ più tardi”. Mi dice sistemandosi con nonchalance una autoreggente: spettacolare. Mi guarda con un sorriso strano, splendida al solito, a lungo. Poi chiudiamo. Torno a casa e, sorpresa di quelle che apprezzo sempre, pranzo pronto: Vale è già tornato. “Lavati le mani che è pronto” mi dice sfornellando e senza badarmi…
Mi affretto entusiasta e affamata; passo dalla camera a togliere gli orecchini, non ci faccio quasi caso al primo istante….Un reggiseno nero, una terza, sul letto, riflesso allo specchio, inequivocabilmente riconoscibile…Una polaroid che cado a guardare…Un viso, quello di Paola, stupendo in un sorriso malizioso, le labbra imbiancate di crema e una scritta a pennarello… “Se la prossima volta usiamo la stessa macchina risparmiamo tempo e benzina, Paola”. Resto li inebetita e battuta come una idiota… “Dai Manu che abbiamo amici a pranzo tra cinque minuti…”. Mi affaccio alla cucina: i piatti sul tavolo sono quattro….
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13 anni fa
belzebù,
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Ultima visita: 3 settimane fa
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INIZIAZIONE SCHIAVA IN BAGNO
Fra i momenti di maggior eccitazione in un gioco di ruolo è quando la padrona porta la sua padrona in bagno....fu cosi' che......dopo essere stata frustata e usata a dovere la signora le disse " bene schiava seguimi ora devo andare in bagno " la prese per il guinzaglio e la porto' in bagno a quattro zampe e la posiziono' davanti al vater " ascoltami troia la tua padrona si dovra' sedere ma prima esigo una doverosa pulizia della tazza con la tua lingua.....non serve ti dica che esigo una pulizia accurata a lingua aperta vero....." la prese per i capelli e la costrinse a passare piu' volte tutto l'anello dove si doveva sedere che poi le alzo' " bene cagna ora ora lecca bene la tazza in superficie voglio sia tutto perfettamente pulito dalla tua lingua da puttana".Sotto il controllo attento della padrona la schiava dovette mettere la sua lingua a disposizione del vater per almeno dieci minuti sino a che la signora " spostati troia e fai sedere la tua padrona".....stranamente la padrona si sedette senza togliere lo slip....la prese per i capelli non si sedette completamente " bene cagna apri bene la bocca e assaggia gli umori della tua signora....questo è solo un assaggio perche ' la prossima volta la berrai direttamente ". Quando fini' si tolse lo slip...." bene schiava ora apri la bocca...ti devi abituare al profumo della tua padrona.....le dovrai tenere in bocca fino a che sta bene a me.....e fu cosi che le mutande zuppe di pipi' finirono in bocca alla schiava.....
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13 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 6 ore fa
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Mikonos
“che mare splendido ti ricordi amore?”…e così dicendo mi abbracci..io seduto sul divano a sfogliare le foto di quella vacanza a mikonos…di alcuni anni fa…sento il tuo viso vicino al mio ed insieme ci rituffiamo in quei ricordi…così piacevoli….
Mi piace proprio girare per mikonos con il nostro scooter…si può stare ancora senza casco e sentire il vento sil viso è piacevole “anna sei pronta?”…”eccomi”…e ti vedo arrivare con una camicia lunga in lino.. leggera e sotto un bikini bianco..”sei favolosa mia cara” “grazie caro” mi rispondi mentre sali dietro e ti stringi a me…via si parte..destinazione nord..oggi voglio andare in una spiaggia meno affolata delle solite banana beach e super banana…piene di vita come essere in riviera romagnola..ma sempre con grande voglia di divertirsi e di divertire.
…girando per questo meraviglioso paesaggio ecco finalmente a Panormos…laggiù la spiaggia…scendiamo per le ripide stradine ed arriviamo alle spalle di un piccolo barettino sulla spiaggia con una grande distesa di cuscini sotto un tendone..fatto con diverse vele da windsurf…è carinissimo..
prese le nostre cose…ci incamminiamo lungo la lingua di sabbia ….ci sono pochi ombrelloni….o piccole tende..tutta la spiaggia è libera…decidiamo di andare verso il lato opposto dove le persone sono ancora più rade.
“paolo qui mi piace che dici?”…”va benissimo amore” e ci organiziamo con i teli stesi e piccoli sassi per fermarli..il vento si fa sempre sentire….non faccio in tempo a mettere lo zainetto a terra….che tu ti sei già tolta la camicia….slacciato il reggiseno…e senza battere ciglio fai scivolare a terra anche il perizoma del costume….mi piace guardare il tuo corpo nudo…il seno pieno con i grandi capezzoli….il tuo ventre…che scende dolcemente sino al monte di venere….labbra ben visibili…per queste vacanze hai deciso di depilarti completamente…un look che mi piace molto…subito ti seguo e mi spoglio completamente….sono anni che amiamo frequentare le spiagge naturiste…lasciare che il sole scaldi completamente il nostro corpo..ci regala meravigliose sensazioni.
“paolo mi spalmi l’olio di cocco sulle spalle?”…adoro farlo..e tu lo sai…lascio cadere un filo di olio sulle spalle…poi con le mani comincio a spalmarlo per bene…spalle….collo…schiena..e passo sui fianchi sino a sfiorare sempre più i ruoi seni….poi torno sulle spalle….le braccia….e tu ti lasci coccolare…poi ti stendi pancia in giù…e quindi passo un filo d’olio sulla schiena..sino ai glutei…hai un piccolo brivido..e io passo le mie mani lungo tutta la tua splendida schiena sino al solco che divide i tuoi glutei…passo con una mano…sento…il piccolo buchetto…poi scendo ancora dove già mi aspetta il tuo sesso…le cui labbra sono un po’ aperte..passo la punta dell’indice…tra di esse…come una piccola ostrica…sento i tuoi umori…..poi proseguo a spalmarti l’olio sulle belle gambe ben tornite…adoro il colore della tua pelle abbronzata…
Ti lascio a scaldarti sotto questo splendido sole…mentre io leggo un po’…nn passa molto tempo ed arriva una coppia e si sistema nn molto lontana da noi…lui è grande e grosso…coperto di tatuaggi..capelli scuri e a spazzola…lei al contrario e longilinea..alta buonda con un bel caschetto e pure lei alcuni tatuaggi in posti strateggici. Stendono le loro stuoie sistemano gli zaini e anche loro si spogliano….del resto siamo a mikonos..regno della libertà e della trasgressione.
Dopo un po’ li sento correre verso il mare….si tuffano…nuotano un po’..poi si avvicinano…giocano tra di loro..lei lo abbraccia…li sento ridere…e intanto guardano verso di noi….esce prima lui…e vedo…che nonostante l’acqua fredda….il “giocare” con la sua compagna deve averlo…stimolato…il suo sesso…è ancora un po’ turgido…poi lei lo segue correndo…il suo piccolo seno…è così sodo che nn si muove …le goccie d’acqua salata corrono sulla sua pelle abbronzata…sino a scendere tra le sue gambe…anche lei completamente depilata…e noto un piccolo bagliore…ha un piercing..proprio lì…la guardo e lei ricambia sorridendo maliziosa.
“ma che carino mi piacerebbe provarlo”.. mi giro e vedo che anche tu ti sei girata e stai osservando la stessa cosa che gardavo io con tanta curiosità…ti guardo sorridendo..
poi mi giro e ti chiedo di spalmare a me..un po’ di olio sulla schiena…ti siedi a cavalcioni sulle mie gambe…e sento…le tue labbra…venire a contatto con la mia coscia…poi cominci a spalmarmi tutta la schiena ..e mentre mi godo il tuo massaggio ho la testa girata…e vedo che i nostri vicini…ti stanno guardando mentre sei su di me…ora lui è steso…a pancia in su..e lei…è stesa…su di lui…poi..lentamente scende…e gioca….gioca con il sesso dell’uomo…che impugnato da quelle mani…si stà ingrossando…vedo ora la sua cappella scura e grossa…sparire tra le labbra di lei…lo stà succhiando!!!...per fortuna che sono a pancia in giù…sento che mi si è ingrossato pure a me…ma anche tu…le labbra del tuo sesso…le sento particolarmente umide…mi giro e vedo che stai guardando anche tu la scena…”sentiamo se ti fa effetto lo spettacolino?”…e così dicendo passi una mano sotto di me…ed impugni il mio cazzo..ormai duro…ti chini mi baci sul collo mordendomi un po’..e sento il tuo seno strusciare sulla pelle della mia schiena…”ma piace pure a te” rispondo io.
Detto questo…corriamo entrambi in acqua…a placare i bollenti spiriti una bella nuotata ..giocando tra noi…poi risaliamo sorridenti sotto lo sguardo attento..della coppia di nuovi amici …..
Ora lui è seduto..e lei e dietro di lui..le si struscia..e con le mani…cerca tra le sue gambe…poi si gira e gli si siede a cavalcioni…con la mano..prende il suo sesso..e se lo dirige dentro la sua vulva….comincia a muovere il suo bacino su di lui…vedo le chiappe di lei…contrarsi e spingere in avanti il bacino..lei mette le sue mani sul collo di lui..e si lascia baciare i piccoli seni……cavolo sono eccitato sono steso su un fianco e li guardo…tu sei davanti a me…anche tu guardi…ti giri su un fianco…e spingi indietro..il tuo culo….tra le tue coscie spuntano le labbra gonfie del tuo sesso…allungo una mano….infilo l’indice…sei grondante…allora infilo l’indicce ed il medio….tu spingi ancora più indietro aprendoti sempre di più ..nn resisto..ho il cazzo duro…e ti penetro…tu nn aspettavi altro…e spingi contro di me…prendo il tuo fianco…e spingo prima…la cappella..poi tutto il mio sesso…tutti e quattro ci stiamo guardando…che situazione incredibilmente eccitante..
..mi lascio andare completamente dentro di te…allungo una mano verso la tua bocca…e tu godendo mi mordi le dita che sanno ancora di te…e vedo lei buttare la testa indietro scossa da un bell’orgasmo prendere il sesso di lui e farlo uscire poi continuando a menarlo con la sua mano veloce..lascia che faccia uscire tutto il suo seme…sul suo ventre..e lui grugnendo..si lascia cadere all’indietro….a questo punto tutti in mare…per rilassarci dopo questo piacevole spettacolo…ci rimettiamo al sole…mentre i nostri amici…si mettono a scattare alcune foto..ormai è il tramonto e la luce è stupenda..colori caldi il sole rosso…e sulla pelle nuda rende dei toni meravigliosi…lei si stende sulla sabbia…poi si mette in ginocchio..e lui continua a scattare…poi sento che parlano…ma si stanno rivolgendo a noi allora un po’ di inglese masticato si fanno capire…e voglio che tu vada a fare alcuni scatti con lei…mi guardi e maliziosa ti alzi e vai verso di lei….ora siete vicine…tu mora….e con un seno splettacolare…lei bionda seno minuto..ma entrambe sembrate complici in questo gioco vi abbracciate ed i vostri corpi si unisco in un incredibile miscuglio di pelle…prendo pure io la macchina fotografica…ed inizio..a scattare…..ma questa poi è una altra…storia
…un bacio a te..anna..mia splendida complice
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6
13 anni fa
gibers,
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Ultima visita: 2 mesi fa
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In autostrada
Questa avventura vissuta all'inizio dell'estate desideriamo descriverla con le sensazioni sentite sia da me, Victoria che da Marco.
Eravamo diretti al lago, la giornata era bella, e ci siamo fermati ad un autogrill per bere un caffè e fare benzina; non essendoci posto ci siamo fermati nell'area dedicata ai truck.
Scesi dalla nostra vettura vedo Marco che si dirige spedito verso un camionista che stava osservando le ruote del suo mezzo; senza neppure un perché lo seguo anch'io.
Marco saluta gentilmente quella persona e si mette a parlare alcuni minuti di questi enormi mezzi e poi gli esprime un desiderio: salire in cabina e sentire la sensazione che si prova a stare lassù.
Con un sorriso Roberto ( il camionista, uomo affascinante di 40 - 45 anni ) dice a Marco di salire pure e lui, non a fatica è salito e si è seduto alla guida.
Sceso mi dice: “sali anche tu, è da vedere, è un panorama interessante.”
Solo a quel punto ho capito esattamente cosa intendeva Marco, che effettivamente è affascinato da quei grandi mezzi, voleva che io salissi sul truck e nel farlo facessi vedere il mio panorama a Roberto.
Indossavo una mini color rosa antico a pieghe, una t-short bianca, un sandalino e la mia biancheria intima ( tanga ) era di pizzo anch'esso bianco.
Con un cenno delle sopracciglia feci intendere a Marco che non era il caso, dato l'abbigliamento, e di risposta sempre con un cenno delle sopracciglia e delle mani mi trasmise un messaggio chiaro che diceva “dai lo so che ti piace”.
E' vero, sono esibizionista, ed è anche vero che a Marco questa lo intrigava e decisi di andare in cabina.
Per salire, da cavaliere ( astuto ) Roberto si avvicinò e mi indicò dove e come appoggiare i piedi dato che ci sono tre passaggi da fare.
Io alzai la gamba per arrivare al primo gradino e già sentivo di essere tutta scoperta ma senza curarmi di ciò andai al secondo appoggio e su al terzo, ed eccomi in cabina.
MARCO. Era da tempo che desideravo questa situazione e essere li a viverla mi dava già eccitazione; quando Vittoria ha iniziato a salire Roberto e io avevamo uno splendido panorama da vedere; il tanga bianco infilato totalmente in mezzo alle natiche, la figa di Victoria a malapena contenuta dall'intimo e il suo bel culo lì da ammirare.
Roberto prima si gustò il panorama e poi si voltò verso di me e disse ”atletica” e nel frattempo le sue sopracciglia e gli occhi dicevano “mamma mia che spettacolo” ; che eccitazione per me.
La vista dalla cabina in effetti è notevole, avevo un senso di potere e di indistruttibilità e dissi “ bello spettacolo veramente” e Roberto di risposta “ anche qui dal basso”, ma io feci finta di nulla.
Pochi istanti e Roberto disse che se volevo potevo restare in cabina e capire veramente come si sta su un veicolo come quello, e dato che andavamo nella stessa direzione al prossimo autogrill scendevo, nel frattempo Marco ci seguiva con la macchina.
Una sola occhiata e già avevo visto che Marco era super arrapato a questa proposta e rispose che avrebbe preso il caffè, fatto benzina e ci avrebbe raggiunti.
E così mi avviai con Roberto su un fiammeggiante Scania.
In pochi chilometri avevamo parlato di molti argomenti: lavoro, famiglia, figli, impegni ecc.
Quando chiesi a Roberto se aveva mai visto cose strane mentre viaggiava mi disse che era curioso come da li in alto si possano scorgere situazioni intriganti, alcune volute ed altre no.
Mi disse che aveva visto uomini che guidavano con giornali pornografici aperti e nel frattempo si masturbavano, donne che al telefono si accarezzavano le gambe o in mezzo alle gambe; donne che a gambe aperte con la gonna sù giocavano con il vibratore mentre il marito nel superare il suo mezzo lampeggiava e rallentava; donne che facevano un pompino all'uomo alla guida e altre che si facevano scopare sul sedile posteriore e altro ancora.
In tutto ciò che diceva mi riconoscevo un po e con l'eccitazione in aumento gli chiesi se aveva mai caricato donne, ragazze.
Roberto mi rispose che in oltre 18 anni sulle strade le occasioni erano state veramente rare e che solo due volte, in viaggi dalla Germania aveva avuto a bordo compagnia con la quale divertirsi.
Mi venne spontaneo chiedergli che prezzo aveva un trasporto sul suo truck e Roberto sorridendo rispose “ è ad offerta”. ( che signore)
MARCO Sapere Victoria su quel bestione era eccitante perché sapevo che se Victoria aveva acconsentito a fare quel tragitto con Roberto significava che lo trovava intrigante e quindi lo avrebbe certamente stuzzicato ancora. Ma dato che il tragitto non poteva essere molto lungo cosa avrebbe voluto fare e poi realmente fatto?
Trovavo Roberto sornione e il fatto che guardasse la strada e poi guardasse me, per più volte, lo interpretai come se fosse in attesa di qualche cosa e allora feci quello che mi viene più spontaneo quando non sono alla guida: allargai leggermente le gambe, e passando sotto la cortissima gonna andai ad accarezzarmi la mia patatina in attesa di vederne gli sviluppi.
Anch'io guardavo la strada ma guardavo anche Roberto e notai che la sua mano sinistra aveva lasciato il volante e si stava posizionando sui suoi pantaloni proprio lì sul pene.
Mi sentivo lusingata ed eccitata e sentivo la mia vagina inumidirsi al contatto delle mie dita; tirai un poco sù la gonna per far vedere a Roberto come avevo spostato il tanga e ci fosse contatto fra il mio clitoride e le mie sapienti dita.
Non avevo più lo sguardo rivolto alla strada ma guardavo Robero e la sua mano che strusciava sui pantaloni che si erano rigonfiati e non poco; pensai che la dimensione della cabina era notevole e facendomi scivolare lentamente mi misi più vicino a lui e accostai la mia mano destra alla sua mentre con la sinistra continuavo a toccarmi.
Roberto aveva il cazzo duro e costretto nei pantaloni e lentamente gli feci scendere la cerniera e con mano esperta Roberto fece uscire il suo pene duro e dritto.
Pochi movimenti mi furono sufficienti per poterlo prendere in bocca e succhiarlo lentamente, lentamente e sentire il suo ansimare dal piacere.
Io li abbassata ma comoda col suo pene duro in bocca e la macchine che velocemente passavano al nostro fianco, era una libidine.
Il piacere durò poco perché Roberto disse “entriamo nella stazione di servizio Marco è dietro di noi”.
Staccai la mia bocca dal suo eccitassimo cazzo e poi molto lentamente lo riposi a fatica nella sua gabbia e mi sedetti al mio posto.
MARCO Con molta calma presi il caffè e feci il pieno perché non volevo incollarmi a loro; ero eccitato e mentre guidavo pensavo che magari Victoria, come spesso fa con me, adesso si stava masturbando o stava facendo una sega o un pompino a Roberto e che certamente dopo mi avrebbe raccontato tutto.
Nel parcheggio scesi da quel notevole esemplare di Scania e salutando Roberto gli ricordai che se voleva venirci a trovare era il benvenuto ma che non avevamo un posteggio per il suo mezzo.
Saliti in macchina raccontai tutto a Marco e alla sera scopammo immaginando che cosa potrebbe succedere se il viaggio fosse molto lungo? Come sono le cuccette?
21528
4
14 anni fa
Victoria e Marco,
54/55
Ultima visita: 4 settimane fa
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4 uomini tutti per me
Sono passati solo alcuni giorni dall'incontro e così desidero riportare e condividere le varie sensazioni ed emozioni provate.
Era da tempo che desideravo incontrare con Marco, mio marito, più uomini insieme, ma c'era sempre una certa titubanza sia a chiedere di essere esaudita in questo desiderio sia per il timore di non trovare le persone giuste per questa esperienza.
Come se mi avesse letta il pensiero l'altra settimana Marco mi ha proposto di cercare alcuni singoli e di giocare insieme a casa nostra io non potevo che dire di sì e ho delegato a lui la scelta delle persone.
Gli ho chiesto di trovare tre singoli per sabato sera e eccitata ho atteso che giungesse la sera, sicura che Marco si sarebbe attivato per organizzare il tutto.
Durante la giornata mi sono sentita frizzante e vogliosa e sentivo le mie grandi labbra pulsare e desiderose di essere leccate e con questo stato di inebriante gioia mi sono truccata e ho indossato gioielli luminosi.
Un completino di pizzo bianco con un tanga elegante che a malapena racchiudeva la mia calda patatina, calze autoreggenti, vestitino tigrato cortissimo, sandalini con tatto a spillo, trucco che metteva in risalto i miei occhi azzurri e rossetto rosso leggermente chiaro; pronta per la serata.
Verso le 21,30 allo squillare del campanello di casa Marco è andato ad aprire e ha fatto accomodare gli ospiti in salotto offrendo loro da bere; io stavo in quel momento specchiandomi per vedere quanto di ciò che lasciavo già intravvedere poteva essere per loro stimolante quando la voce di Marco mi ha fatto tornare nel presente con il suo “ ti stiamo aspettando cara”.
Entrata nel salotto sentivo le gambe un poco titubanti ma il desiderio di dare seguito alla mia fantasia era tale che con un sorriso smagliante e una certa disinvoltura mi sono presentata a loro.
Mi sono trovata di fronte tre uomini Riccardo, Francesco e Luca; quarqntenni, carini e sorridenti che con gli occhi sgranati mi guardavano ed io sentivo già i loro sguardi spogliarmi.
Riccardo dei tre era il più estroverso e veramente affascinante, ex modello, palestrato, elegante, occhi verdi profondi; Francesco dallo sguardo più timido alto e riservato; Luca molto alternativo da artista ma sorridente e loquace.
Dopo alcuni minuti di conversazione è stato Marco a rompere il ghiaccio chiedendo ai ragazzi se andava bene che fosse Victoria, dato che era in minoranza, a prendere l'iniziativa e il loro assenso
“ mmmm”, fu unanime.
Muovendomi al ritmo della musica ho invitato tutti gli uomini a unirsi a me nel danzare e fattami coprire gli occhi ho iniziato a ballare fra loro sentendo quanto fosse bello decidere cosa fare con loro.
Per prima cosa ho chiesto che iniziassero a spogliarmi lentamente e così uno mi tolse il vestitino, uno le scarpe,l'altro le calze e il quarto il reggiseno.
Vestita dei miei gioielli e ancora con addosso il mio tanga ormai già esageratamente umido ho deciso che era meglio controbilanciare la situazione e ho iniziato a spogliare lentamente i miei vari uomini.
Che eccitazione! ad occhi chiusi e senza sapere chi era davanti ho iniziato a togliere scarpe, calze, camicia e pantaloni lasciando in slip tutti e quattro i miei maschietti.
Non contenta, con il solo senso del tatto ho iniziato ad accarezzarli lentamente partendo dal viso e giungendo alle cosce e non trascurando ovviamente quanto ancora non era scoperto e liberato.
Anche ad occhi chiusi potevo distinguerli e con piacere ho notato che Riccardo doveva possedere non solo i muscoli sviluppati.
Sentivo la loro eccitazione salire ogni qual volta strusciamo il mio sedere sui loro membri e il sapere che loro mi vedevano porca come mi piace sentimi mi stimolava a continuare lentamente in questo gioco.
Lentamente poi con le mani e la bocca ad uno ad uno ho fatto scendere gli slip lasciando liberi i loro cazzi di manifestarsi turgidi nell'aria.
Non li vedevo perché ero ancora bendata ma uno dopo l'altro ho incominciato a prenderli in mano e sentire il loro stato.
Sono passati pochi istanti prima di sentire mani tirare giù e sfilarmi il mio tanga e altrettante sul mio corpo accarezzarmi e intrufolarsi dolcemente in mezzo alle mie gambe.
Assaporavo le labbra che mi baciavano, e i vari cazzi che incontravano il mio corpo e le mani che mi davano sensazioni piacevoli ma di chi erano le une o le altre non mi importava assolutamente.
Anche le mie mani toccavano più corpi e più cazzi e uno più duro dell'altro.
Il gioco piaceva a tutti e sempre bendata ho sentito mani sicure che mi accompagnavano ad inginocchiarmi.
Mentre venivo baciata languidamente, una mano mi invitava ad aprire un poco le gambe e percorrendo l'interno delle mie cosce giungeva alla mia figa eccitata umida, anche la schiena e le natiche erano oggetto di palpeggiamenti intensi e delicati.
C'era un lento e continuo scambio di ruoli che io seguivo e contraccambiavo attivamente prendendo in mano e muovendo sempre i cazzi di coloro che mi erano di fronte.
Li sentivo duri e di dimensioni diverse e neanche più sapevo ben distinguere quello di Marco.
Come le prima dite si sono introdotte nella mia figa un gemito di piacere ha riempito la stanza e un insieme di miei umori ha inondato il tappeto e ancora ora non so chi mi ha portato tanto piacere.
Il dito si muoveva ritmicamente dentro di me, i baci si facevano più appassionati e io continuavo a godere e gemere dal piacere; su quest'onda altre dita mi hanno stimolato ed ognuno senza difficoltà alcuna mi ha portato ad uno o più orgasmi consecutivi.
Mi sentivo una “ cagna in calore” e sentivo che era giunto il momento di vedere i miei quattro uomini e cosi ho tolto la benda dagli occhi perché volevo leggere sui loro visi la libidine e fargli assaporare anche la mia.
L'eccitazione di tutti era ben visibile; Marco con una mano si menava il cazzo e nello stesso tempo scattava foto, Luca mi baciava sulle natiche, Francesco mi baciava collo e saliva sulla bocca, Riccardo con la sinistra si muoveva lentamente il cazzo e con un dito della mano destra girava come un lento vortice nella mia figa ancor più umida.
Vogliosa di eccitare maggiormente questa bella tribù mi sono coricata sul tappeto e ho incominciato e toccarmi a gambe e figa spalancate, guardandoli negli occhi e scendendo con lo sguardo sui rispettivi cazzi duri; che meraviglioso spettacolo vederli tutti che si masturbavano e notare che avevano difficoltà a distogliere il loro sguardo dalla mia figa che continuava a gonfiarsi per il piacere.
Fu Riccardo che per primo avvicinò il suo pene turgido alla mia bocca per farselo succhiare. Era grosso e tenuto alla base da un anello metallico che ne accresceva sicuramente ancora di più la già notevole dimensione; con una certa difficoltà iniziai ad assaporarne la cappella divenuta nel frattempo rosso viso e cosi iniziò un lungo giro di splendidi pompini accompagnati da lunghe e pazienti leccate della mia figa sapientemente dosate da ognuno.
La mia voglia di essere penetrata stava salendo e come se mi avessero letto contemporaneamente il pensiero mi fecero ruotare e sollevandomi il bacino mi misero nella miglior posizione per penetrarmi da dietro, alla pecorina, la mia posizione preferita.
Come io stessa speravo fu proprio Riccardo che appoggiò le sue mani sui miei fianchi e il sui cazzo alla bocca della mia figa.
Per alcuni istanti stette lì fermo col suo cazzo appoggiato e io ne sentivo il calore e il pulsare, mi schiaffeggiava le natiche e mi diceva “sei una vera maiala vogliosa”, “ora ti prendo perché ho voglia di sentirmi tutta dal di dentro”; le sue parole mi risuonavano e un “si, si” uscì dalle mie labbra mentre la mia lingua stava leccando il cazzo di Luca.
Sebbene io non ami farmi penetrare da cazzi grossi perché ho una vagina stretta e pertanto mi è doloroso, il mio desiderio era tale in quel momento che il sentire le pareti interne della mia figa aprirsi al lento spingere del cazzo di Riccardo fu sublime; il movimento prima lento e poi leggermente più accelerato in pochi minuti mi portò nuovamente ad un orgasmo lungo ed intenso.
Raggiunto il suo obbiettivo, farmi godere, Riccardo si ritirò ma io non rimasi senza cazzi perché a turno fui scopata e più volte venni.
Erano ormai passate parecchie ore quando tutti soddisfatti i miei quattro uomini erano seduti sui divani ed io dissi loro “non scherzate, io ho ancora voglia, chi viene a prendermi con il mio fedele amico vibratore?
Pensavano che scherzassi ma quando videro sparire l'oggetto nella mia direi voragine tutti si precipitarono chi ad assistere e chi a manovrarlo.
Il recupero di ciascuno fu rapido e il gioco prosegui fino a quando alla colazione che servii quando ormai aveva già albeggiato e dei vari orgasmi ciascuno ne aveva perso il conto.
Grazie Riccardo, Francesco, Luca e Marco per la splendida e indimenticabile serata.
Chissà quale incontro organizzerà, spero a breve, Marco per soddisfare le nostre fantasie!
20447
11
14 anni fa
Victoria e Marco,
54/55
Ultima visita: 4 settimane fa
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a rileggerlo fa un certo effetto...
vabbè allora vi racconto di quella volta che sono stata con un amico ben dotato... la lunghezza del suo attributo era diciamo nella norma ma la sua larghezza era più di quanto avessi visto nella mia vita...eravamo sul letto... lui prima mi eccita cominciando a baciarmi da dietro le orecchie... poi sulla bocca riemprndola con la sua lingua succhiando la mia e già questo mi poteva far immaginare e avere voglia di averla sulla mia passera... grossa e dura...intanto sentivo qualcosa gonfiarsi nelle sue mutande...poi la sua bocca scende... con le mani mi afferra i seni e uno alla volta li succhia avidi... me li morde un po' ma non sento dolore ma un calore che sempre più si diffonde per il mio corpo... mi sento sempre più eccitata... e anche lui lo sento sempre più grosso... nel muoversi si sfrega sul mio sesso... voglio sentire la sua pelle a contatto con la mia... mentre lui è ancora impegnato con il mio seno gli sfilo gli slip... che ormai non riuscivano più a contenerlo... sbuca dall'elastico e lo accompagno nel centro della mia eccitazione per bagnarlo e fargli sentire l'effetto che aveva la sua bocca su di me... allora lui si stacca dalle mie tette e allarga dolcemente le mie gambe... con la punta gonfia del suo pene si appoggia dolcemente per bagnarla bene per poi giocare con il mio clitoride ormai gonfio e pulsante.. io non ce la faccio più... voglio essere sua ma lui mi blocca mi dice "piano, piano... voglio gustarmi tutto il tuo nettare... ho sete e voglio ubriacarmi di te!!!" li mi sento sempre più sbrodolare... vorrei anch'io assaggiarlo ma mi blocca... con una mano mi afferra i seni e mi tiene schiacciata la schiena al letto con l'altra si fa spazio tra le labbra per poi chinarsi e penetrarmi con la sua lingua... un colpo dentro e una succhiata al mio clitoride... sto sudando... lo sento come un tormento... una tortura... una piacevole tortura che mi manda in estasi... sento sempre più caldo.. poi ad un tratto si ferma... ma per non farmi perdere l'eccitazione mi stuzzica i capezzoli tra il pollice e l'indice... mi prende e mi mette sopra di lui... lo sento enorme.. caldo.. pulsante... penso che mi farà un po' male perchè così grossi non li ho mai presi... invece mi fa sedere su di lui dolcemente... piano e con mio stupore il mio sesso lo avvolge... lo riceve bagnandolo tutto... lentamente comincio a muovermi... io veramente penso di aver visto gli angeli!!! ci muovevamo insieme nella danza dell'amore... un po' lentamente per gustare reciprocamente il corpo dell'altro... poi un po' più veloce per soddisfare anche la nostra eccitazione... avevo le mie mani sul suo petto villoso... sentivo il suo cuore battere forte... in un momento di pausa mi sono abbassata su di lui e ho baciato la sua fronte mandida di sudore... poi la sua bocca e questa volta la mia lingua ha riempito la sua bocca... gli dissi che volevo assaggiare il suo sesso... volevo fargli capire che ogni parte del mio corpo voleva provare la sua grandezza... riluttante mi sono staccata... ho offerto ancora il mio nettare da bere che sembrava inarestabile e io ho preso in bocca la sua mazza... dura calda... mi ha riempito la bocca... la sua carne ha occupato tutto fino ad arrivare in gola... sento il mio sapore e il suo... lo succhio avida come fosse il frutto proibito... con la punta della lingua gioco con il buchetto... per poi scendere e succhiarlo ancora... lo sento vibrare in bocca e io mi sento vibrare nella sua... me lo gusto, me lo bagno, me lo mando fino in gola... ma il mio sesso senza si sente vuoto la sua lingua non mi basta più.. mi metto alla pecorina... mi penetra e torna a riempire la mia passera che sbrodola tutta contenta... ormai i nostri corpi sono allo stremo... vogliono scoppiare... vogliono gridare la loro festa... mentre uno spasmo mi parte dalla passera per irrigidirmi in tutto il corpo sento il suo sperma entrare con forza dentro di me... riempendomi tutta fino a scendere giu per le gambe... io non riescom più a reggermi e mi butto a pancia in giu e lui mi copre con il corpo... tutti e due sudati... stramati... pieno dei nostri umori... ma felici... anzi estasiati... siamo rimasti così finche i nostri cuori non hanno ripreso un ritmo normale e la nostra pelle non si è un po' rinfrescata... ci siamo abbracciati... baciati... per poi andare in doccia... per prolungare ancora un po' quel piacere provato per poi tornare ciascuno alle proprie vite...
5530
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14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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un pomeriggio
Bologna, 10\10\2009
Questa mattina mi sono alzata con uno strano pensiero in testa. Sono arrivata a Bologna. Avevo una strana eccitazione, non capivo il perché. Ho fatto i miei regolari giri (posta, banca, e varie cose personali) e poi sono rientrata in studio. Non stavo più nella pelle, ero agitatissima ed eccitatissima.
Guardavo sempre l’ora sperando arrivasse la pausa in fretta.
Ho iniziato a preparare la roba per tempo, non volevo arrivare in ritardo “all’appuntamento”.
Sono andata in bagno e mi sono messa le autoreggenti.
Ho fatto qualcosa per far passare il tempo, ero sempre più agitata e smaniosa.
Poi sono tornata in bagno e mi sono tolta reggiseno e canottiera. Sono rimasta solo con la maglia e niente più.
Il tempo non passava mai e i vari componenti dello studio si alternavano ad entrare ed uscire. Sempre più agitata.....
Poi alle 12.30 finalmente la pausa, potevo preparami praticamente del tutto, dovevo solo aspettare che lo studio si svuotasse.
Prima è uscito Sandro. Verso l’una meno 10 è uscito Claudio. Ero sola. Ho spento le luci. Sono tornata in bagno e mi sono tolta gli slip e mi sono messa la minigonna.
Sono tornata nella mia stanza ad aspettare.
All’improvviso è rientrato Sandro. Lo sapevo, non posso restare in pace un minuto. Per fortuna è andato via dopo 5/6 minuti. Mi sono nuovamente rilassata. L’agitazione ha ricominciato a salire, il battito ad aumentare, senza parlare dell’eccitazione.
Sento nuovamente infilare le chiavi nella porta. Eh no eh, ce l’hanno tutti con me.
Questa volta era Stefania. Ho cercato di stare il più nascosta possibile, avevo la minigonna ed i tacchi. Sandro non ci avrebbe fatto caso, ma Stefania, avrebbe notato tutto e si sarebbe insospettita. Ho approfittato di una sua telefonata per correre nello studio di Emma e rimettere i jeans. Sotto ero ancora senza slip. Ero completamente nuda ed eccitata.
La fortuna sembrava essere dalla mia parte, anche Stefania era passata solo per prendere delle cose e poi se ne sarebbe andata subito dopo.
Uscita Stefy sono nuovamente corsa a rimettermi la minigonna e a togliere gli ingombranti jeans. In gonna senza slip si sta veramente comodi, peccato che sia la stagione fredda e non è conveniente andare in giro nuda.
Non sentivo neanche il freddo da tanto ero eccitata. Pensavo, ora suona, lo so che ora suona.
Quando apre la porta non gli salto addosso, non fa per me, ma lo prendo per mano e lo rinchiudo nella stanza di Emma. Poi lo faccio sedere, gli slaccio i pantaloni e mi ci siedo sopra. Gli farò capire che sotto la gonna ed alla maglia non ho niente. Sono pronta, oggi sono pronta.
Ora suona, vero che suona?
Ma il tempo passa e nessuno suona. Peccato. Ho aspettato, ingannato il tempo e nel mentre l’agitazione e l’eccitazione salivano. Oh se oggi ero pronta, mi sarei concessa volentieri....
Le 14 sono arrivate inesorabili e nessuno è passato a trovarmi. Ripeto peccato. E ora? Ero nuda ed eccitata. Non ho resistito. Mi sono tocca, masturbata. Ho goduto. Più volte.
Quando i “calori” si sono calmati mi sono tolta la gonna e nuda ho camminato verso il mio armadietto. Ho preso gli slip ed il reggiseno e me li sono messi. Ho rimesso gli scomodi jeans, la canottiera e la maglia. Sono tornata al mio posto ed ho iniziato a lavorare.
Nessuno è venuto a trovarmi.........
13286
5
14 anni fa
cpbo70,
54/52
Ultima visita: 5 mesi fa
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GODYLIFE
Care amiche coppie di questo fantastico sito, siamo Maurizio e Marinella, una coppia come voi che ha vissuto una esperienza veramente notevole che vuole qui condividere.
La Romagna è un posto strano. Puoi incontrare di tutto, noi eravamo li in vacanza in riviera e quando il tempo non era proprio dei migliori facevamo qualche giro nell’entroterra. E’ così che ci siamo imbattuti in un ristorante che si chiama “Il gusto del porco” e anche in un bar che ha un nome promettente “Bar, latteria del … cactus!”. Vogliamo parlare di un paese che si chiama GODO? O del chiosco di piadina “Piadina e parsot e …. par tot”? Che dire, le abbiamo proprio viste tutte, invece …
E’ nelle prime dolci e ondulate colline romagnole che forse si incontra l’incredibile. E noi lo abbiamo incontrato, si chiama “Agriturismo GODYLIFE”. Proprio così con GODYLIFE tutto maiuscolo. Sulle prime eravamo un po’ straniti, ma siccome eravamo un po’ lontani dall’hotel a Rimini decidiamo di fermarci per cenare e per passare li la notte.
L’ingresso è abbastanza piccolo ma arredato con gusto, porte color wengè, inserti in alluminio, vetrate e specchi. Sul banco della reception spicca una cosa strana: un porcellino di ceramica vicino a una pantera nera sempre di ceramica. Boh!. Tutto sommato comunque un ambiente con un certo stile e classe.
Dopo pochi istanti dal nostro ingresso ecco apparire quella che dovrebbe essere la padrona di casa. La signora non deve avere più di 45 anni ottimamente portati e si muoveva su dei tacchi da 12. Non era certo il massimo della comodità ma in seguito scoprimmo che era il suo stato normale. Anche il vestitino era succinto e lasciava trasparire un corpo perfetto e sinuoso. Si presentò come Monica. Era una vera mora dai lineamenti decisi, volto un po’ squadrato, occhi inquieti che riflettevano l’anima e una bocca sensuale e carnosa. Il suo modo di porsi e di muoversi sembrava quello di un animale selvaggio stretto in un temporaneo ruolo che sembrava non appartenergli. Sembrava una pantera …
Mentre iniziavamo a collegare la signora con l’animale di ceramica ecco entrare con fare deciso e presentarsi senza esitazione Marco, lo chef. Sarà stato alto circa 190 cm, di corporatura robusta e massiccia, capelli brizzolati su un volto quadrato e severo ma al contempo rassicurante.
I due si guardarono un istante e poi entrambi ci squadrarono dalla testa ai piedi. I loro occhi brillavano di una intensità strana. Fu Marco a esordire con la voce sicura e ferma di chi nella vita ormai non si stupisce più di niente “siete venuti per mangiare o per scopare?”
Io e la mia compagna rimanemmo sorpresi neanche tanto per la domanda, ma per la naturalezza con cui era stata posta. In un batter d’occhio decidemmo di stare al gioco “forse per tutte e due le cose, cosa proponete?”
Monica “di sedervi a quel tavolo, sopra ci sono due menù, decidete voi quello che volete consultare”
Ci sedemmo e subito lo sguardo di entrambi cadde su quello che doveva essere il menù alternativo … un vero e proprio libretto dalla copertina verde con incisa la frase: MARCO E MONICA – LAVOGLIAMATTA.
Lo aprimmo, mentre Monica passando ci disse: “fate pure con comodo, non c’è nessuna fretta”
Iniziammo a leggere:
Gentili ospiti, Marco e Monica vi danno il benvenuto al GODYLIFE.
In questo menù potete trovare tante pietanze che soddisfano ogni palato, fino al più esigente. Ogni piatto è riccamente descritto in modo che possiate scegliere con cognizione e accortezza per godere nei sensi e nelle emozioni della generosità della nostra terra e dei suoi frutti.
MENU’ TRADIZIONALE HARDCORE
Questo è il menù della tradizione dove la coppia ospite o la singola bisex si può inserire nel gioco come meglio gli aggrada assecondando senza indugio la sua fantasia e intrecciando le geometrie più svariate con i padroni di casa. Tutto è concesso, ma con stile e rispetto reciproco.
SCOPATE IN FIGA. Ovviamente lo facciamo in tutte le posizioni. Monica è la vera mora per antonomasia e quindi gradisce il metodo selvaggio alternato a pochi momenti di delicatezza e tenerezza, infatti dalla posizione frontale gradisce anche nel momento del parossismo lo sputo in faccia e le mani attorno al collo ben strette. Non di rado ciò si realizza con un plug gonfiabile ben piantato nel secondo canale.
SODOMIZZAZIONI. Anche queste in tutte le posizioni e anche qui non si va per il sottile, si preferisce il metodo brutale (es. con il morso nel collo …) e un sapiente uso del cazzo per dilatare il più possibile l’ano e favorire l’orgasmo anale che sovente è accompagnato dal momento squirting della figa con relativo spruzzo di orina. Anche in questo caso un plug gonfiabile nel primo canale fa il suo dovere. Teniamo a precisare che Monica è poliorgasmica e inoltre riesce ad avere l’orgasmo contemporaneamente sia di culo che di figa.
FELLATHIO. Che dire? Essendo Marco dotato di grosso glande stringendogli il cazzo alla base si favorisce la congestione sanguigna della parte alta con grossa soddisfazione di Monica quando se la affonda in bocca fino in gola. Ovviamente il tutto è accompagnato dalla sega e dalla leccata dei grossi coglioni di Marco nonché da un sano dito nell’ano per favorire la turgidità dell’attrezzo. Violenti e furiosi sputi sulla cappella da parte di Monica con relativo gioco con il filo di saliva completa l’opera. Inutile dire che lei non spreca nemmeno una goccia del prezioso e nutriente seme del suo uomo nutrendosene in modo vorace.
MASTURBAZIONE. Qui non basterebbe un libro intero per descrivere l’arte e la maestria della signora. Si tratta di talento, o ce l’hai o non ce l’hai. Ad ogni movimento bisogna capire le reazioni del membro maschile, Monica dialoga con il cazzo e alla fine gli fa “sputare” la verità, sempre, fino all’ultima goccia che ovviamente non va sprecata, ma aspirata.
CUNNILINGUS. Praticata con vigoria e intensità dallo chef regala alla fortunata veri momenti di estasi e abbandono alternati a furiosi e imprevisti, nonché incontrollabili e orgasmici momenti squirting. Questo grazie alla capacità istintiva dello chef di capire le reazioni dello “strumento” che sta suonando.
MENU’ SPECIALE HARDCORE
E’ un menù speciale a richiesta. Non è per tutti, ce ne rendiamo conto. L’elaborazione di queste pietanze richiede preparazione mentale, esperienza, tatto e sensibilità. In genere è un menù che si degusta quando gli ospiti, se lo gradiscono, ritornano e sono bene affiatati e in sintonia con i padroni di casa in quanto è necessario un feeling totale con loro. E’ il menù delle emozioni forti.
FISTING. Lo pratichiamo abbastanza spesso sia vaginale che anale. Quello vaginale procura orgasmi squassanti e abbondanti spruzzi di pioggia dorata che fanno la gioia del palato di Marco che è sempre assetato. Quello anale porta Monica a volte allo svenimento dopo una serie di orgasmi convulsivi sempre accompagnati da abbondante pioggia dorata.
INCULATA ALLA ROCCO. Vera specialità del padrone di casa che, ispirato dalla famosa pellicola “Rocco e le calde ragazze di Praga”, riesce a realizzare con sincronia perfetta: affondo della testa nel water, tiro dello sciacquone, estrazione del cazzo dal culo e schizzo finale di sborra in faccia con un tempismo che lascia senza fiato! E’ una vera gioia per gli occhi anche per chi assiste paralizzato dall’adrenalina!
INCULATA CON L’ACQUA CALDA. Non è per tutti. Se la signora gradisce la massima sensazione di riempimento del secondo canale questa è la pietanza per lei. Prima di tutto si procede con un lento riempimento del secondo canale con una siringa appropriata fino ad introdurre circa 2 litri di acqua tiepida. Dopo di che lo chef introduce il suo membro nel culo della fortunata e può procedere in modo classico o deviare per l’inculata alla Rocco. In ogni caso l’effetto è amplificato da un sano vibratore in figa. D’obbligo una risolutoria doccia finale.
LA DOPPIA IN CULO. Esperienza, tempismo perfetto e agilità dello chef e soprattutto l’accogliente secondo canale della padrona di casa permettono in esso anche una comoda sistemazione dell’ospite. L’uso sapiente ed esperto dei due cazzi permette di godere dello spettacolo fantastico degli orgasmi anali della signora! Ovviamente si può riempire contestualmente la figa di qualsiasi plug. In tutti i casi è assicurata la pioggia dorata!
LA DOPPIA IN FIGA. Come sopra in tutto e per tutto, ma ovviamente ribaltato sul primo canale.
POMPINO ALLO SPECCHIO. Si tratta di un attrezzo in voga negli anni 80. E’ uno specchio con scannellatura centrale che la signora appoggia sul pube e permette a lei di guardarsi mentre pratica il lavoro di bocca e conseguentemente di gioire del sul stato e dimensione di troia.
LISTA DEGLI ACCESSORI
Come un buon piatto può essere accompagnato da un buon vino, così una sessione godereccia di sesso può essere valorizzata da un valido toy che a volte può diventare il protagonista della sessione stessa. A nostri gentili e graditi ospiti del GODYLIFE proponiamo la lista aggiornata della nostra speciale “cantina”.
N° 4 vibratori di diverse forme e lunghezze per tutte le necessità di riempimento. Tra tutti spicca sicuramente il “cactus” attrezzo ultramoderno con sporgenza laterale che infallibilmente e compiutamente va a sollecitare il clitoride procurando alla fortunata travolgenti e inaspettati orgasmi.
N° 6 set diversi di palline vaginali e/o anali. Di diversa foggia e materiale (1 set è in acciaio) assicurano tutte quella piacevole sensazione di “pieno” di una cavità predisponendo l’altra al ricevimento del cazzo di turno. Inoltre sono ottime nella fase propedeutica: volete mettere andare al privè o a cena con una coppia con le palline nel culo o nella figa? È tutta un'altra cosa…
N° 3 plug. Uno è quello classico con coda di cavallo che trova la sua naturale collocazione nel secondo canale, gli altri due sono vibranti e espandibili con relativa pompetta. Si differenziano per dimensione riuscendo quindi a colmare le dilatazioni più estreme. Esplosiva la sensazione che si ottiene in accoppiata con un sano membro debitamente turgido.
N° 1 siringa da 60 ml. Indispensabile per l’inculata con l’acqua calda di cui sopra.
N° 1 fallo doppio di generose dimensioni con cui le lei si trastullano nei loro giochi.
N° 1 mascherina. Per non vedere con gli occhi ma con l’immaginario della mente. Quello che si vede è molto di più di quello la vista consente.
N° 1 strap on. Dopo diverse esperienze con aggeggi poco pratici e scomodi, finalmente la nostra “cantina” si è dotata di qualcosa di veramente valido! Non si sposta con l’uso, può supportare cazzi di gomma di varie misure e infine procura piacere anche a chi lo indossa in quanto è fornito di due plug per le altrettante cavità di chi lo indossa. Insomma le lei possono scopare per ore come meglio credono che lui non le tradirà mai!
N° 1 vibratore a campana. Dulcis in fundo l’attrezzo unico, introvabile, da lasciare in eredità al museo della scienza e della tecnica! Se lo usa lui piantandoselo sul glande si procura un effetto aspirazione associato allo scuotimento di tutta l’asta. Potete immaginare cosa succede se la lei o le lei intanto armeggiano con in resto dei vostri gioielli… si rischia l’infarto! Se lo usa lei appoggiato al clitoride nella maggioranza dei casi finisce in un devastante orgasmo nel giro di 30 secondi. Viene tenuto in “cantina” come una bottiglia pregiata e ci assicuriamo che l’uso (a volte l’abuso…) non ne pregiudichi il funzionamento!
Finimmo di leggere e i nostri sguardi si incontrarono. Eravamo tutte e due stralunati. Non avevamo ancora pronunciato una parola che ecco apparire Monica “allora ragazzi cosa vi servo?” Fu allora che capimmo quanto doveva essere vacca e troia questa donna. Tutto quello che avevamo letto era coerente con quello che lei appariva, non poteva essere diversamente, era una sorta di ritratto.
Notammo anche Marco muoversi in cucina e anche l’ultimo pezzo del puzzle andò a posto. Ci voleva della forza per preparare certi “piatti” e certamente non doveva mancargli, pesava non meno di 110 kg, le spalle erano larghe e il torace robusto. Il suo sguardo denotava sicurezza e ti metteva a tuo agio, ma si vedeva la determinazione dalla mascella squadrata e volitiva. Se lui era il porcellino sulla reception noi lo avremmo visto meglio come orso.
“è un menù molto ricco”, risposi “c’è da perdersi, proponiamo di improvvisare ognuno seguendo le proprie pulsioni”.
Ci trattenemmo al GODYLIFE qualche giorno assaggiando i piatti che più ci ispiravano e che meglio rientravano nei nostri gusti. Apprezzammo il fatto che non vi erano forzature da parte dei padroni di casa, non pretesero mai di imporci qualcosa che non era nei nostri gusti.
Nel momento del commiato la padrona di casa ci abbracciò e ci disse “tornate quando volete basta fatecelo sapere con qualche giorno di anticipo”.
Girammo l’auto e stavo per inserire la prima marcia quando Monica improvvisamente si avvicinò al finestrino aperto e guardandomi con i suoi occhi neri come la sua anima perversa e dannata disse “esiste anche un altro menù, un menù segreto, se tornate ve lo facciamo vedere” e ci salutò.
Era buio, i fari dell’auto tagliavano la notte come due lame, che cosa avrà voluto dire Monica? Un altro menù? Segreto? Di cosa si trattava? Non ci restava che scoprirlo, ma questa è un'altra storia …
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16
14 anni fa
lavogliamatta,
57/47
Ultima visita: 6 mesi fa
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una serata diversa...in tre.
Si trattava veramente di un sabato qualunque,una serata che si preannunciava frizzante,ma nulla era stato deciso...il mio Lui aveva gia' deciso tutto per me,il mio abbigliamento nero tremendamente sexy,rigorosamente tacco altissimo,e i miei lunghissimi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo.L'appuntamento era a casa sua,apro la porta di casa e mi trovo davanti l'altro Lui,il suo migliore amico,con il quale gia' in passato mi ero fatta vedere dal buco di una serratura...un caffe',qualche chiacchiera e decidiamo per iniziare la serata noi tre..tutto perfetto.Un paio di drink nel locale alla moda della nostra citta',iniziamo tutti noi ad entrare in sintonia,osserviamo le scarpe e l'abbigliamento delle persone che ci circondavano,facendo apprezzamenti maliziosi...i pensieri e le fantasie erotiche galoppavano veloci nella nostra testa,e a quel punto il mio Lui decide di portarci in un posto dove potevamo essere guardati mentre tutto quello che ci frullava nella testa poteva diventare reale...Ero la loro regina quella sera e io volevo donarmi a loro come mai avevo fatto,siamo entrati in un locale:luci soffuse,immagini maliziose e di classe sulle pareti,candele,tendaggi di broccato alle pareti,i nostri sensi erano amplificati dall'alcool e dalla grande carica erotica che sprigionavamo tutti noi..poi...una grande stanza semibuia,un letto rotondo,un grande specchio alla parete,io nuda che mi dimenavo in mezzo a loro due,guardavo i loro visi eccitati e in preda alla sensualita' piu' profonda e intensa..mai sazia di piacere,ho capito per la prima volta cosa volesse dire essere amata e penetrata contemporaneamente da due uomini...splendido vedere le facce di chi avrebbe dato chissa' cosa per essere al posto di uno dei miei cavalieri di questa serata tanto erotica...
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14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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La "femme fatale"
Ciao a tutti, sono Alessandro e ho quarant’anni, conosco la vita: ne ho viste di tutti i colori e, modestamente, le donne non mi sono mai mancate. Qualche settimana fa ho scoperto questo sito: dapprima ho dato un’occhiata come visitatore esterno e poi, insieme con mia moglie, ho deciso di iscrivermi. Abbiamo pensato che fosse il posto giusto per guardare, passare in rassegna le varie coppie e cercare di conoscere qualche persona interessante. Devo dire che la cosa funziona: l’offerta è molto vasta, te ne stai nel tuo angolino, se vuoi contatti, se non vuoi ti limiti a dire “no” e amici come prima…
E’ proprio sfogliando i vari profili che ci siamo imbattuti in V. Non puoi non notarla: capelli lunghi e biondi, foto eleganti e non volgari, ma che lasciano trasparire una sensualità pazzesca! Anche Ilde, mia moglie, che non è una vera bisex, ma non disdegna il fascino femminile, la nota e mi spinge a contattarla, beh… a contattare la coppia, visto che V. si presenta qui col suo compagno, anche lui niente male…ma io non sono bisex, dunque punto alla "femme", mentre mia moglie fa un pensierino pure su di lui…
Capiamo al volo che non si tratta di una di quelle coppie che “abbordi” facilmente, per cui ci presentiamo con molto tatto, delicatamente, giusto per tastare il carattere di quella meravigliosa creatura. S’intuisce la stoffa della donna di classe: sta sulle sue, sfoggia una scrittura dotta, ragionamenti intelligenti, battute argute, ma è anche molto gentile e affabile. Bene, il primo passo è fatto… Chiuso il collegamento, andiamo a letto con quelle immagini ancora negli occhi. “Sai Ale? – mi dice languidamente mia moglie mentre si spoglia – mi piacerebbe anche solo sfiorarle quelle tette così candide e floride!” e intanto si accarezza le sue, che sono molto belle, ma un po’ più piccole di quelle di V. e di forma meno tonda.
Difficile dire se mi sta eccitando il gesto di Ilde o il pensiero di lei con l’altra donna o addirittura il solo pensiero dell’altra donna…fatto sta che me lo ritrovo duro e impaziente...
Chiaramente non è la prima volta che ci confidiamo le nostre fantasie, abbiamo anche avuto qualche esperienza con altre coppie, però è sicuramente la prima volta che entrambi abbiamo come oggetto del desiderio la medesima donna… Continuo a parlarle di come sarebbe se ci fosse V. lì adesso con noi e lei inizia a strusciarsi contro di me, a baciarmi il petto e a roteare la lingua intorno ai capezzoli quasi fossero quelli di lei. Ricambio con slancio e succhio il suo seno, mordicchiandolo come so che le fa piacere. Perdere la testa è un attimo: apre le gambe umide ed io entro in lei, possedendola con un impeto e una resistenza che, forse, da qualche tempo non mi riconoscevo più… In realtà, lo confesso, sognavo che ci fosse V. al posto di mia moglie, ma mi tengo il segreto, non vorrei ferirla. Invece è proprio Ilde a stupirmi col suo commento: “Di’ la verità: ti piacerebbe che al mio posto ci fosse la bionda!” Beh, come negare??? Segue un altro amplesso, ancora più intenso, ancora più dedicato a lei…
La coppia con cui siamo in contatto è ancora in ferie, dovremmo aspettare per conoscerla, sempre a patto di riuscire a vincere la riluttanza di lei che preferirebbe continuare a scriverci ancora per un po’ prima di incontrarci. Ma Ilde è risoluta: “Scrivile che andremo a fare una gita dove stanno in vacanza, così solo per conoscerci da vicino e cenare insieme” e intanto continua a guardare quelle foto sul sito… Stavolta temo proprio che V. mi risponda con un “vaffa”, invece mi dice che, se proprio non vogliamo aspettare metà settembre, possiamo raggiungerli domenica a RCT, un ridente paesino sui monti di una regione vicina e ci indica cortesemente il percorso da seguire.
E’ solo venerdì, ma sia Ilde che io non stiamo più nella pelle e, nella frenetica attesa, consumiamo un amplesso dopo l’altro, come se l’immagine di V. fosse un’irresistibile afrodisiaco per entrambi. Intanto io studio bene la strada e mia moglie fa passare in rassegna più volte tutto il guardaroba per decidere cosa mettersi e presentarsi nel modo giusto. Alla fine opta per un semplice abitino blu di seta con uno spacco che fa risaltare le sue splendide gambe e sceglie un paio di sandaletti bianchi col tacco alto, impreziositi da pietre e strass, abbinati ad una pochette uguale. Io mi vesto in jeans e camicia con qualche piccolo particolare ricercato e griffato.
Siamo ansiosi di vederla e questa frenesia, mista ad uno stato di eccitazione, ci accompagna per tutto il viaggio. Più l’auto macina chilometri e più si accresce la curiosità: come sarà vestita, pettinata, alta, bassa, snob, alla mano…insomma tutto ed il contrario di tutto. Finalmente giungiamo davanti al loro cottage e fuori ci aspetta F. che ci saluta con grande cordialità e ci accompagna attraverso il piccolo giardino: è indubbiamente un bel pezzo d’uomo, alto e in perfetta forma, capelli neri di media lunghezza e profondi occhi blu scuro….Ilde lo contempla compiaciuta, mentre lui nello sguardo ha solo gentilezza ed un leggero imbarazzo. Insomma entriamo nella vasta sala a giorno con tanto di camino e mobili rustici in legno chiaro…
Tutte le nostre domande di poco fa si dileguano in un lampo: V. ci viene incontro con un sorriso disarmante, i lunghi capelli sciolti sulle spalle, un paio di pantaloni neri morbidi ed una maglietta senza maniche in tinta, leggermente scollata, meravigliosa nella sua austera semplicità!!! Le foto non le rendono giustizia perché nascondono un viso da bambolina, con nasino all’insù e zigomi pronunciati, lucenti occhi grigi sapientemente valorizzati dal trucco e una bocca carnosa da far venire pensieri sconci solo a guardarla…. Che classe, ragazzi, che donna!!!
Anche Ilde rimane abbagliata e capisco che si senta quasi a disagio nel suo vestitino sexy, mentre la sensualità di V. prorompe e la prevarica pur con abiti quasi monacali…. Ci sono donne che possono presentarsi anche nude e tu te le scopi e dopo cinque minuti le hai dimenticate, mentre ce n’è un’esigua minoranza che, più sono vestite, e più ti seducono, magari anche solo con la luce di uno sguardo o l’abbozzo di un sorriso… V. è una che ti fa innamorare solo a vederla. Punto.
E’ curioso come il preventivato quadrilatero si riduca subito ad un triangolo… Ilde ed io facciamo quasi a gara ad accaparrarci la sua attenzione, a parlare, a metterci in mostra. Lei è cordiale, ma estremamente distaccata, quasi fosse irreale. Ci mostra i suoi dipinti appesi alle pareti: splendidi paesaggi di mari e monti e ci offre un aperitivo con qualche tartina. Si muove con un’armonia mai vista, infondendo grazia anche ai gesti più banali come porgere un tovagliolo o un bicchiere… Siamo completamente rapiti da questa “femme fatale” tanto lontana dalla volgarità quanto lo è il demonio dall’acquasanta….
Ceniamo in un locale caratteristico e poi balliamo nell’immenso cortile adiacente con tanto di orchestrina di paese e una marea di facce rubiconde e sorridenti che si godono la serata danzante. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, alle feste di paese di tanti anni fa, così lontane dalla nostra caotica Torino… In mezzo a quell’allegria e semplicità si dissolvono i pensieri lussuriosi e ci lasciamo andare al ballo e alle risate…
Ci congediamo dai nostri nuovi amici poco più tardi dell’una di notte: un cordiale saluto e nessuna allusione ad un eventuale seguito…. Certo, ci sarà una prossima volta…e V. scompare nel buio della notte mentre ancora ci fa cenno con la mano quando noi ci stiamo già allontanando in macchina….
A quel punto i nostri istinti repressi, o meglio, bloccati dall’ammirazione per quella deliziosa “femme fatale”, si sciolgono tutto d’un tratto. Accosto la macchina nella prima stradina sterrata che porta a qualche boschetto e, dopo essere usciti quasi di corsa, ci ritroviamo uno nelle braccia dell’altra. I baci si fanno sempre più infuocati, le labbra si cercano con voluttà, le mani frugano, i bottoni si aprono, i vestiti volano sull’erba fresca e anche noi ci adagiamo su quel morbido tappeto verde mentre le nostre mani frugano rapaci nelle parti più intime. Le cosce di Ilde sono completamente bagnate, la sua vagina non attende altro che le mie dita frenetiche. La masturbo un po’ e lei fa altrettanto con me, poi invertiamo i nostri corpi e cerchiamo di sfamare le nostre bocche vogliose. Io affondo la mia lingua dentro il suo sesso, lei rigira la sua intorno al mio pene gonfio fino ad ingoiarlo tutto e a muoversi con frenesia su e giù…di lì a poco la inondo di sperma contraendomi in un orgasmo di un’intensità raramente provata. “Stavi pensando a lei?” mi chiede Ilde in un soffio. “No, amore, sto pensando solo a te!” E’ la verità: la bellezza e la grazia di V. ci avevano come paralizzati e non eravamo riusciti nemmeno ad accennare all’ipotesi di giocare insieme. Adesso eravamo tornati a liberarci dei nostri freni e a dare libero sfogo alla nostra reciproca passione. In quel prato avevamo ritrovato noi stessi, indipendentemente dall’altra coppia. Abbraccio mia moglie ancora più forte, mentre la voglia torna a manifestarsi con prepotenza. Lei si adagia sull’erba umida di rugiada ed io la penetro godendo dei suoi sospiri…. Alle prime luci dell’alba siamo ancora lì, sporchi d’erba, di terra e dei nostri umori mescolati in un unico, infinito piacere….
Non so se avremo mai l’occasione di spingerci oltre con quella coppia: Il fascino emanato da quella donna al tempo stesso ci attrae e ci allontana, lei è pura essenza, noi siamo materia e come tale abbiamo i nostri istinti sessuali….Forse nascerà una bella amicizia, ci saranno altre cene, altre danze, ma la cosa importante ora è che io e mia moglie ci amiamo come pazzi, abbiamo fuso insieme le nostre fantasie, abbiamo ritrovato un’intimità talmente intensa da lasciarci ogni volta senza fiato…. Che sia merito della “femme fatale”? Forse il nostro comune oggetto del desiderio, con la consapevolezza dell’impossibilità di ottenerlo, ci ha spinto ad allearci piuttosto che a competere, forse è merito di quella fantasia condivisa….ma la realtà, si sa, supera sempre la fantasia…..
P.S. Spero (ma nutro qualche dubbio) di avere sufficientemente protetto l’anonimato dei nostri amici, in ogni caso non me ne vogliano, ne ho parlato bene e con discrezione…in fin dei conti loro sono stati solo l’alibi per raccontare un’esperienza intimamente profonda mia e di mia moglie vissuta grazie all’iscrizione a SC.
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14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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Invito intrigante
L’esperienza del privè sul divano è stata inaspettatamente molto intrigante e coinvolgente, prima di uscire lei in bagno ti lascia il suo numero di cellulare, se ci viene voglia di ripetere, tu le lasci il tuo, così senza pensarci troppo. Questa sera mentre rientriamo dal ristorante squilla il telefono, è lei che ti invita ad una festa speciale, devi andarci, tu non sai decidere mi chiami e io ti convinco. L’incontro è in un albergo di Modena, camera 69, vorrà dire qualcosa?
Ti apre lei, su due tacchi da vertigine e una tutina di pizzo tutta forata, soprattutto nelle parti giuste. “Occhiverdi”, maschio di tua gradita conoscenza, è nel centro della stanza davanti ad un tavolo che beve qualcosa e ti osserva. Entri nella stanza, grande con diverse luci gradevoli, un letto normale ma alto, da una parte un divano e al centro il tavolo quadrato, con gli angoli arrotondati. Sul letto una coppia immersa in un bel 69 e un’altra ancora vestita che li osserva in piedi, mentre lui le tiene una mano sotto la gonna corta. Lei ti chiede se vuoi bere qualcosa mentre ti segue, praticamente attaccata alla tua schiena, ti fermi davanti al tavolo mentre pensi che quello che vorresti bere non si trova in bottiglia, lei ti accarezza la schiena e il culo! Breve presentazione mentre lei ti sbottona la camicetta e subito le tue tettone catalizzano l’attenzione anche della coppia sul letto che a questo punto si alza e viene nel centro della stanza, solo allora ti accorgi che la ragazza ha ai polsi e alle caviglie delle corde…..la festa era già iniziata da tempo…. Ti giri verso Occhiverdi con la faccia pensierosa, dici che non vuoi niente da bere per il momento e così ti accorgi che occhi verdi ha dei pantaloni di raso con le palle e il cazzo molle fuori dai pantaloni. Non te lo ricordavi così muscoloso! E il cazzo poi proprio nella posizione come piace a te, da sbocchinare delicatamente per farlo venire duro.
Mentre sei li concentrata su quella visione gli altri ti stanno mettendo le corde sui polsi e sulle caviglie ma gli occhi di lui ti rassicurano e li lasci fare! Lei ti sfila la gonna, le mutande non le hai, ti piega verso il tavolo che scopri di misura perfetta, nessuno sforzo, appoggiata senti per un attimo i brividi per la superficie fredda o forse perchè lei si è chinata e ti sta leccando il culo e la figa in modo magistrale. Ti stanno legando le mani e le caviglie alle gambe del tavolo, ma le corde ti lasciano un po di movimento. Preferiresti la lingua di un maschio ma effettivamente lei è proprio brava, ti giri per vedere intorno che intenzioni hanno, mentre occhi verdi si avvicina e il suo cazzo molle è proprio con la punta all’altezza della tua bocca, il suo profumo di maschio ti sale per le narici e per un attimo contrai il culo intrappolando la lingua di lei che ti stava lubrificando meticolosamente. Le altre donne sono tutte in ginocchio davanti ai loro uomini e stanno praticando un bocchino arrapante, lento e profondo, ma anche senza quella vista non avresti aspettato un secondo di più…....allunghi la lingua e cominci a stuzzicare il cazzo di occhiverdi, le corde ti permettono di prendergli il culo tra le mani e tirartelo vicino la faccia, così puoi farlo affondare lentamente nella bocca, fino ad appoggiare le tue labbra ai suoi peli. Dentro lo senti cominciare a pulsare e allora lo lasci scivolare fuor piano mentre la sua donna dietro di te si sta divertendo con il tuo clito.
La tua figona sbrodola nella sua bocca, mentre senti delle mani forti di uomo che ti accarezzano la schiena , una mano va verso il collo e l’altra verso il culo. Il cazzo di occhi verdi è ormai in tiro, tu cerchi di girare un po’ la testa di lato per vedere il maschio che ti accarezza, ma è troppo vicino e vedi solo la sua pancia e un cazzo duro che sbuca sopra il tavolo, allora allunghi una mano di lato per cercare di afferralo, lo raggiungi è caldo, durissimo ancora bagnato dalla saliva della sua donna, mentre lui con la mano sul tuo culo dopo avertelo solleticato un po’ ti infila un dito dentro, tu stringi il cazzo con la mano e lui capisce che ha fatto centro, è quello che vuoi! Occhiverdi reclama più attenzione, ti prende la testa tra le mani la gira verso di lui e comincia a muoverla avanti indietro, il suo cazzo ti entra fino in gola, tu apri meglio la bocca perché il diametro è diventato enorme, lo senti scorrere arrivare fino ai suoi peli ora è quasi impossibile, ma inarchi la testa e lui entra fino in fondo come per miracolo, ti manca il respiro ma la voglia di cazzo e del suo profumo è troppo forte, lo sfili piano piano e quando sei alla cappella lo succhi come una ventosa.
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14 anni fa
stuzziconi,
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LA MORA & LA BIONDA
Premesso che il mio amico e collega Carlo quando vede una donna non capisce più niente…oddio, a volte basta solo che ci pensi per cadere in uno stato confusionale preoccupante…insomma un mattino arrivo in ufficio e lo trovo con un sorrisino da satiro e l’occhio “spermatozoico” che mi dice: “Tieniti libero stasera: ho organizzato una mega-scopata con due pezzi di figa da cinema!” Lo guardo perplesso e lui, eccitato al solo pensiero, continua: “Ho contattato due manze che avevano messo un annuncio sul sito XXX…già fissato l’appuntamento, ci si vede direttamente in motel, mi sembrano chiare le intenzioni di queste due signore!!!” e sogghigna. Quando fa così mi mette quasi paura. Cerco di farlo ragionare: stasera ho promesso a mia moglie di portarla al ristorante, cosa le racconto? Non vuole sentire ragione: ormai ha in mente solo le due tipe….
“Almeno sai come sono e se sono davvero donne…insomma potrebbe trattarsi di uno scherzo!” obietto io. “Tranquillo, ho già parlato con una al telefono per gli accordi: ha una voce che ti fa venire solo a sentirla! Mi ha mandato poco fa una mail con la foto sua e della sua amica: due pezzi di gnocca assurdi! Dai, fidati di me…” Ecco, è proprio questo il punto: conoscendo Carlo, non mi fido per niente! Comunque do un’occhiata al computer dove ci sono le foto delle signore…
In effetti lo spettacolo è invitante: una è mora e l’altra bionda, ovviamente non si vedono i volti, ma traspaiono due fisici mozzafiato! Che stavolta Carlo ci abbia azzeccato???
“Hanno posto un’unica condizione” Ah, ecco mi pareva: chiederanno qualche regalino per il rendez-vous, saranno due mercenarie e lui c’è cascato come un pollo… “Prenotano due camere separate ma comunicanti e vogliono iniziare in coppie singole, poi si vedrà… Tu ti pigli la mora o la bionda???” Ok, lo ammetto, ormai anch’io sono tutto preso dalla logica contorta del mio amico e cedo a questa follia: “Beh, mia moglie è castana, quasi quasi preferirei la bionda, giusto per cambiare…” “Bravo Luca, avevo pensato la stessa cosa: mia moglie è bionda, dunque preferirei la mora!” e se la ghigna a più non posso….
Arriviamo al Motel XYZ in perfetto orario, alle 22, Carlo sosta davanti alla portineria ed entra a chiedere… esce dopo poco tutto trionfante: “Cazzo Luca, queste fanno sul serio: ci hanno lasciato indicazioni precise, stanze comunicanti…la 302 con la mora e la 303 con la bionda!” Accidenti, sta a vedere che abbiamo trovato due agenti della CIA… Vabbè, andiamo verso la nostra seratona…. Carlo entra con l’auto nel posto della 302, usciamo dalla vettura, mi strizza l’occhio e, menando le mani in alto, con un gesto tipico di vittoria, mi incita: “E vaaaiiiii…!!!!”
Mi trovo davanti alla porta della 303 non senza un certo imbarazzo… Certo, l’eccitazione è tanta e già mi stanno stretti i pantaloni, però sono ancora un po’ dubbioso…è tutto talmente facile e bello!!! Busso leggermente alla porta, sento rumore di tacchi e poi il clic della serratura…entro…è la prima volta che vivo l’esperienza di un incontro al buio….
Mi trovo in mezzo a luci soffuse nelle tonalità del rosa, grandi specchi alle pareti, sottofondo di musica soft e…appare lei: incredibilmente bionda, capelli lunghi fino in vita, completino di pizzo nero da stordimento, autoreggenti a rete in tinta e sandali con plateau e zeppa arrapanti come pochi, il tutto sorretto da gambe affusolate e lunghe che mi mozzano il respiro in gola. Beh, piatto ricco, mi ci ficco…
Inizio a toccarle il seno prosperoso, dapprima dolcemente poi, vista la sua reazione di immediato turgore, con più veemenza. In un attimo mi sbottona i jeans e me lo prende in mano…grosso, gonfio, duro come il marmo. Allora anche la mia mano si insinua fra le sue cosce: il pizzo è già tutto bagnato, lo scosto e infilo due dita nella sua figa grondante per la voglia. Scivolano dentro in un attimo, allora provo con tre e la sento mugolare… Che inizio, ragazzi!!!
Scivoliamo sul letto e lei si gira offrendomi un culo da spettacolo! Si piega invitandomi in maniera inequivocabile: glielo sbatto dentro e la sento quasi urlare dal piacere… Continuo a sodomizzarla mentre con una mano le strizzo i capezzoli sempre più rigidi e con l’altra le struscio il clitoride tanto da farla ansimare dal piacere profondo…. Trema tutta, mi accorgo che sta avendo un orgasmo di intensità violenta, urla, si eccita ancora di più e mi incita: “Non fermarti, ti prego, voglio venire ancora due, tre, cento volte”…A questo punto, dopo mezzora di resistenza, vengo io…inondando di liquido caldo il suo meraviglioso sedere ed emettendo a mia volta sospiri di gran soddisfazione….
“Fammela leccare” mi dice, allora io con la mano raccolgo la sborra e le avvicino la mano alla bocca. Me la ripulisce in un attimo, con un’avidità che …è un invito a ripetere la cosa finchè ce n’è! Golosona…!!! Mi stendo un attimo e lei si avventa sul mio pene, prendendoselo in bocca e iniziando un movimento circolare di lingua che me lo fa immediatamente indurire… Cazzo, che donna… Si insinua in ogni angolo, passa la lingua sul filetto talmente bene che…devo trattenermi per non venire ancora! Per sfuggire a quel piacere così intenso, l’attiro a me e glielo metto dentro alla vagina dilatata e grondante come una fontanella…. Si mette a cavalcioni e si muove su e giù sul mio pene sempre più grosso, miagola come una gatta in calore, si siede bene per sentirlo dentro tutto e….cazzo, sto quasi per venire di nuovo!!! Cerco di fermarmi per evitare…ma non c’è verso: ormai cavalca verso verdi praterie a briglia sciolta ed io….sussultando e tremando a scatti per la goduria pazzesca, non posso far altro che…annegare la sua figa in una pozzanghera di sborra!!! Lei lecca subito tutto e me lo riprende in bocca….cazzo, ce la farò??? Sì, mi si gonfia ancora….e tre!!!
Quando l’assatanata signora si ferma esanime stendendosi accanto a me, l’orologio digitale sul comodino segna le 3….che tirata pazzesca!!! Non riesco a contare gli orgasmi! A proposito, ma nella stanza di fianco che succede? La porta comunicante non si è mai aperta, almeno credo…me ne sarei accorto in qualche modo…. Mi alzo per andare in bagno e porgo l’orecchio ai vicini: tutto tace! Beh, avranno finito anche loro….se la mora è all’altezza della bionda, il buon Carlo deve avere passato una serata da mille e una notte…
“Mi lavo e mi vesto, ma tu resta così: non è ancora finita…adesso arriva il bello!”. La bionda si riveste di tutto punto: indossa camicetta e jeans…sembra molto lontana dalla sexy-lady che mi ha strapazzato fino ad ora… Magari fa parte della sorpresa: scommetto che adesso si apre quella porta e inizia a giocare alla ragazza perbene con la sua amichetta mora e ricomincia tutto in quattro….
Mi sto godendo quel pensiero quando, in effetti, si apre la porta comunicante ed entra per primo Carlo, stravolto e satollo di sesso, con aria trionfante…sto per dirgli qualcosa di grandioso ma…mi si strozzano le parole in gola quando entra la mora. Il ghigno sulla faccia di Carlo si gela e….atterriti dallo stupore, pronunciamo insieme, in stereofonia, la stessa identica frase disperata: “Ma quella è mia moglie!!!” guardando ognuno la donna dell’altro….Cazzo, mi sono scopato sua moglie tutta la notte ma, quel che è peggio, è che lui si è scopata la mia…!!!!!!!!!!!
“Beh, che c’è di strano? Volevate la serata trasgressiva con due sconosciute? L’avete avuta…non siete soddisfatti???” In effetti il ragionamento della mora, cioè della mia consorte, non fa una grinza…. Sì, ma la figura degli allocchi l’abbiamo fatta noi….
“Dai su, ragazzi, un piccolo giochetto… Sono anni che lavorate nello stesso ufficio, ma nessuno conosceva la moglie dell’altro e così ne abbiamo approfittato per divertirci un po’…in fin dei conti, noi o altre due, che differenza fa???” Anche questo ragionamento della bionda fila liscio…… Sì, ma la differenza la fa…eccome!!!
Accidenti a Carlo e alle sue idee del menga….. andavamo per suonare e siamo stati suonati!!! Ah, le donne, le donne….
P.S. Nessuno dei due ha mai avuto il coraggio di chiedere all'altro come era andata....
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14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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Al fresco in moto
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14 anni fa
pamEalex,
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in treno
Tornavamo da milano una fredda sera d inverno , mely e dario tutto il giorno in giro x la metropoli infreddoliti , finalmente seduti in terno quello che ci avrebbe riportato a casa ,il mezzo di locomozione lasciò la stazione piano piano , la carrozza quasi totalmente vuota finalmente iniziammo a rilassarci ,mely si alzò in piedi si affacciò al finestrino mentre io con la mano saliii sotto la gonna e le spostai le mutandine sentivo la sua figa senza peli che si bagnava a vista d occhio nn curanti di occhi indiscreti ...poi avvicinò al suo uomo con fare coccolante iniziò a lasciarsi andare piano piano tre sedili dietro di noi un ragazzo , sicuri di non essere visti i giochi tra noi si fecero sempre piu audaci ...mely quasi spogliata totalmente si masturbava sul sedile di fronte al suo uomo x il suo uomo con una boccetta di profumo di forma affusolata ed accattivante trovato in borsetta ... il ragazzo dietro di noi faceva finta di nulla rovistava nella borsa di calcio si alzava e sedeva in continuazione ...il gioco di riflessi dei finestrini probabilmente rendeva chiaro ed eccitante ai suoi occhi quello che mely stava facendo ... quando mely si accorse dell imbarazzo ed eccitazione che aveva provocato in lui... lo fissava negli occhi mentre si spalancava ancora di piu le gambe insieme al profumo si infilò 3 dita nella figa .....mi fece un super pompino mentre\" luca\" si spostò un sedile piu avanti .. fece un timido gesto a lei come x chiederle se poteva avvicinarsi mely mi chiese il da farsi .. acconsentii ma solo che luca guardasse dalla fila di sedili in fianco alla nostra ....continuava a spompinarmi sempre piu furiosamente vedendo sotto i pantaloni della tuta di luca un grosso rigonfiamento fece cenno a lui di tirarlo fuori nn se lo fece ripetere 2 voltei iniziò a masturbarsi mentre mely si metteva alla pecorina vidi il bigliettaio che si avvicinava in 5 secondi eravamo tutti ricomposti ..... passato il controllo ricominciammo iniziai a scopare mely alla pecorina mentre luca si toccava diceva che stava venendo gli dissi di nn godere di fermarsi ... questo successe piu volte luca stava letteralmente scoppiando impazzendo mentre mely godeva come una troia in calore ad essere scopata da me e desiderata da luca .....quando mely stava godendo x l ennesima volta feci cenno a luca di avvicinarsi lei assatanata gli prese il cazzo fino in gola mentre io le stantuffavo il buco del culo luca estrasse il cazzo dalla bocca di mely stava sborrandole sulle tette lei se lo prese in mano e se lo reinfilò in gola mentre la sua sborra gli colava ovunque io le sborrai nel culo luca rimase senza parole nel vedere che mely bevve tutto il suo sperma, chiedendole come aveva fatto, mai nessuna ragazzina lo aveva fatto prima di lei .... gli chiedemmo quanti anni avesse ci disse 18 voleva ns numero di cell che ovviamente rifiutammo di dargli .... ci disse che da quella sera in poi tutte le volte che avrebbe preso il treno ci avrebbe cercato e sperato di rivederci ........
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2
14 anni fa
dglporcellini,
44/38
Ultima visita: 12 anni fa
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G&A - che coppia!
Cari amici,
ci sono coppie che vanno raccontate. Vi ho parlato di E&C qualche tempo fa...
ora è il turno di G&A. anche loro meritano una descrizione dettagliata, una coppia super.
Ci incrociamo in modo virtuale, ci scriviamo email, ci sentiamo al telefono, pare ci sia feeling.... incontriamci!
li aspetto in stanza al motel, ansioso. li vedo parcheggiare, lei pare splendida. suonano. è così.
G è fortissimo, una persona che ti sa mettere a proprio agio. A è vestita con un abitino nero, calze e scarpe con tacco 12. sembra quasi casta.... discorriamo, parliamo amorevolmente. passa il tempo ... quanto? guardiamo l\'orologio! più di 40 minuti... è ora! G freme (e anche io)! ci chiede il permesso e A va in toilette. poi è il turno di G. io e A iniziamo a conoscerci, mi racconta delle sue fantasie. mi rendo conto che è stata in silenzio praticamente tutto il tempo. ora parla e... altro che timida... è molto esplicita! io registro tutto... quando verrà il mio momento...
G torna e mi chiede di andare in toilette... vado! faccio una doccia, mi spoglio ed entro nella stanza col solo aciugamano indosso
G&A sono sul letto, in ginoscchio. si baciano. G è nudo, A è in perizoma, autoreggenti e scarpe. mi mostra il suo culetto. mi avvicino. inizio a baciarle la schiena ed a toccarla dolcemente. è fradicia. e io... che palo! sapete quella sensazione di iperdurezza? non so a voi ma a me a volte pare che sia \"piiu\" duro... vabbe! da dietro A mi toglie l\'asciugamano e inizia a masturbarmi. G è eccitatissimo e la sprona. si gira ed inizia a succhiarmelo. A pecorina. E G inizia a leccarla con amore, come solo un marito può fare. A è avida. io amo le donne che ti amano con la bocca, con piacere.
giochiamo per più di tre ore, G è resistente, come me. A gode a ripetizione. ad un certo punto ci avvicinamo ai vetri per aprire la finestra, non si respira più.
G&A, mi avete preso il cuore
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14 anni fa
IlVenerabile,
42
Ultima visita: 2 anni fa
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VI PRESENTIAMO LA NOSTRA SCHIAVA FINE
.....le era gia stato messo in gola....quel divano stava ospitando una scena molto forte sembrava un branco concentrato su una preda non inerme ma senza scampo....almeno sessualmente, la schiava era a servizio da almeno tre ore e sembrava che la sua padrona non fosse completamente soddisfatta. I due cazzi si alternarono in culo sino a che l erezione fu tale da poter entrare in uno spazio ogettivamente limitato condizionato dalla presenza della mano della padrona in figa, a quel punto l\'altra donna si accorse che la virilita\' giustamente veniva a mancare riempi\' il buco del culo della schiava con le sue dita, la forma geometrica era tornata quella iniziale con le due donne concentrate sulla loro serva sessuale e con i due uomini molto eccitati che si godevano la spettacolo. La padrona usci\' con delicatezza con la mano prese il luan....bene ora è tempo di fare una profonda ispezione anale credetemi la troia non aspetta altro....e rivolgendosi all\'altra donna.....aprimi bene le natiche che prepariamo bene la strada.....I preparativi furono piu\' delicati ma dopo averle messo quattro dita in culo le appoggio\' il pollice....bene troia ora spingi il tuo culo verso la mano della tua signora, i miei ospiti sono qui anche per godersi questo gioco....Liceale fece cio che le venne ordinato....bene puttana ora sei mia tu rimani ferma sono io che ti devo prendere e semmai non il contrario....L\'altra donna lascio\' le natiche della schiava e le mise la fica davanti alla bocca e stranamente dopo essere stata quasi.....educata e sorpresa per tutta la serata esclamo\'.....forza cagna lecca no ho mai visto una troia come te....la schiava era in completa balia delle due padrone e non credo riuscisse a fare piu\' quello che le veniva chiesto troppo era il mix di dolore forse piacere forse lussuria forse perversione. I piu eccitati erano i mariti che cambiavano continuamente posizione per poter vedere il gioco da varie angolazioni sino a quando la padrona di casa decise che il gioco poteva bastare.....fece mettere la schiava a carponi sul tappeto e accomodare i due uomini sul divano e si rivolse alla sua serva.....vorrei concludere la serata regalando ai nostri uomini il secondo orgasmo che tu ovviamente dovrai bere.....inizia a leccare il buco del culo con calma e senza fretta senza preferire uno ad un altro....muoviti troia lingua bene aperta e generosa come ti ho insegnato.....con un gesto deciso al guinzaglio la porto\' con la bocca fra le gambe dell\'ospite per poi avvicendarlo al marito, i due uomini erano gia molto eccitati, al momento del primo orgasmo la padrona prese per i capelli la schiava la stacco\' dal glande per far vedere bene l\'uscita dello sperma.....bene puttana voglio vedere solo lingua in pulizia su tutta la lunghezza del cazzo.....sei proprio una leccacazzi e leccaculi....poco dopo anche il marito arrivo\' al piacere e la scena si ripete\'. Erano le due e mezza passate.....e come disse la padrona a inizio serata fu proprio....una serata piu\' lunga del solito....
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14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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VI PRESENTIAMO LA NOSTRA SCHIAVA 2
......gli ospiti assistirono alla scena molto eccitati e compiaciuti......la padrona le fece leccare per bene il bicchiere sino a dove la lingua lo consentisse e poi si rivolse alla sua serva \".....bene il lavoro piu\' di quantita\' e\' stato fatto ora pulisci per bene i due cazzi con la lingua prima che vadano in doccia....\" fece accomodare i due uomini sul divano la prese per i capelli trascinandola verso il cazzo dell\'ospite e glielo sbatte\' fino in gola \"......muoviti troia datti da fare il gioco è appena iniziato e voglio vederti sempre impegnata guai a te se ti fermi in qualsiasi compito ti venga affidato....\". La schiava fu costretta a dare piacere orale a entrambi alternandosi poi in una doccia ristoratrice, il gruppo riprese le postazioni di inizio serata seduti al tavolo del salotto, la padrona si rivolse alla sua cagnetta togliendole il collare.....\"muoviti vatti a lavare e poi ti rivesti con l\'abbigliamento che ti ho lasciato sopra il mio letto, non farci aspettare troppo ci devi servire il vino....\". Il gruppo riprese a conversare e dopo circa dieci minuti Liceale usci\' dalla camera matrimoniale vestita proprio da prostituta calze a rete con apertura vaginale e anale, minigonna e top neri....appena la signora la vide \".....era ora, forza versaci il vino per noi è tempo di ristorarci e il tuo di servirci....guardatela guardatela la sgualdrina le piace farsi vedere sei proprio una lurida cagna....bene ora che hai versato vai di la in cucina a lavare i piatti e pulire la cucina intanto gli uomini si riposano e poi li vorrei vedere ancora in azione\". Erano gia mezzanotte inoltrata e la serata era iniziata da piu\' di due ore....dopo un quarto d\'ora la padrona ando\' in cucina a prendersi il suo giocattolo \"....bene troia mettiti a quattro zampe sopra il divano che io e la mia amica ti vogliamo fistare per bene\", le due donne presero un lubrificante e dopo meno di dieci minuti le loro mani si alternavano all\'interno della fica della schiava.....quando una mano usciva per fare posto all\'altra le veniva messa in bocca per gustare i suoi stessi umori . La padrona si rivolse alla sua amica \".....mettile tre dita in culo che mi sembra di vedere gli uomini eccitati da questa scena....sai la vorrei vedere inculata mentre sono con mano dentro di lei , gli uomini non aspettavano altro che essere invitati al \"pranzo\" comune e in pochi minuti la schiava si ritrovo\' con una mano in fica, un cazzo in culo, tirata per i capelli per succhiare fino in fondo il cazzo che le era gia stato messo in gola...CONTINUA......
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1
14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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VI PRESENTIAMO LA NOSTRA SCHIAVA....
......per quella serata fu raccomandato alla schiava che doveva arrivare un po\' prima e che la serata si sarebbe protratta piu\' a lungo...arrivammo e come capita sempre nessun combenevole o buona sera da parte della padrona......\" muoviti troia sei gia in ritardo mettiti in ginocchio e dai il buona sera al tuo padrone fagli subito un pompino come si deve, ti anticipo che sara\' una serata un po\' particolare....\" intanto che \"intervistava\" il marito la padrona le mise il collare e il guinzaglio e con un gesto deciso la stacco\' dal membro e la costrinse a seguirla a quattro zampe verso il tavolo del salotto.....\" bene schiava ora vai sotto il tavolo e aspetta le mie indicazioni \"....a quel punto misero una tovaglia molto grande prepararono come si dovesse consumare un caffe\' o un te pomeridiano con tanto di tazzine pasticcini e anche una bottiglia di vino con dei calici.....la moglie fece un cenno al marito che si diresse verso la camera apri\' la porta e usci\' una coppia li fecero accomodare e servirono un caffe\' a entrambi e mentre sorseggiavano .....\" sotto questo tavolo c\'è una cagnetta a Vostra completa disposizione potrete farle quello che volete, il suo unico compito è quello di allietare i miei amici per qualsiasi voglia o fantasia.....datti da fare puttana vai a leccare la figa e poi il cazzo.....a casa mia stasera l\'ospite è sacro......anche sessualmente \" . Era curioso ascoltare il conversare semiserio e vedere i visi dei commensali cambiare espressione ogni volta che le attenzioni erano rivolte proprio a loro.....ogni tanto la padrona alzava la tovaglia e si rivolgeva alla sua schiava con turpiloquio spinto intimandole di muoversi e di rivolgere contemporaneamente con mani e bocca a due ospiti per volta. Il gioco\' duro\' per almeno venti minuti poi la padrona la fece uscire dal tavolo e la mise a quattro zampe davanti a tutti e inizio\' a frustarla sempre piu\' forte....\" sei proprio una troia meriti solo di essere frustata e maltrattata....ora io e mio marito vogliamo goderci lo spettacolo della nostra cagna che da piacere a nostri amici......\" La coppia si avvicino\' a Liceale e comincio\' a usare il giocattolo che era stato \" gentilmente \" prestato.....la lei se la porto\' fra le cosce e il lui inizio\' a scoparla a pecorina.....piu\' i colpi erano in profondita\' piu\' veniva stretta tra i capelli e tirata verso il sesso dalla lei di coppia che esclamo\' ...\" è proprio una troia come ci avevato raccontato....vorrei vederla inculata da mio marito....\" la padrona \" .....ovviamente la potete inculare entrambi....una schiava che rifiuta la sodomia non sia mai scherziamo......lei è nostra ospite non certo per la sua simpatia ma perche\' noi possiamo fare quello che ci va.....una sera è arrivata pensando di fare quale cosa.....le ho fatto lavare i piatti ....pulire la cucina e il bagno e poi\' l\'ho spedita a casa senza se e senza ma che scherziamo \". La schiava fu inculata ripetutamente da lui e da lei con lo strapon.....fino a che la lei non la fece salire sopra il cazzo finto e lui la prese da dietro......a quel punto la padrona fece un cenno al suo uomo .....\"..... aggiungiti caro vedo che la troia ha un buco libero ....sbattile il cazzo un gola falla soffocare....\".La forma geometrica si era allargata quasi avesse bisogno di un altro componente per rendere ancora piu\' sottomessa la schiava....fu presa ripetutamente dai due uomini e la donna aiutava nei vari passaggi.....allargandole le gambe all\'occorenza.....schiaffeggiandola.....prendendola per i capelli. Il gioco aumentava costantemente di intensita\' e perversione....fino a che la padrona ...\" mi raccomando come d\'accordo quando state per venire......\" ....al momento dell\'orgasmo dei due maschietti la padrona prese uno dei calici e raccolse tutto lo sperma......si riprese la schiava con il guinzaglio la mise in ginocchio con il busto eretto verso chi era seduto sul divano ....\" bene cagna ora sai cosa devi fare.....apri la bocca...\" le mise il bicchiere a venti centimetri dalla bocca e davanti a tutti lentamente verso\' il contenuto dandole un paio di volte il tempo per deglutire....gli ospiti assistirono alla scena molto eccitati e compiaciuti....CONTINUA
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1
14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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... era lì ...
Era lì, in piedi di fronte a lui…sorpresa come mai, perché aveva accettato quell’incontro, perché…..ancora non riusciva a spiegarselo..lei così intrigata ma anche così timorosa…così provocatoria ma anche così restia…lui con due dita le alzo’ il mento…”se vuoi sei libera di andartene…”..lei senti forte l’impulso di girarsi e infilarsi in macchina e scappare…lei, che aveva messo tutta una cura particolare nel vestirsi quella sera, lei che aveva sognato di stupirlo con quell’abbigliamento così fetish….ora voleva scappare….”no – disse – no, rimango…andiamo…” c’era in programma una cena a casa di lui…”…nello scannatoio – pensò lei sorridendo – eh si…entrerò a far parte della rosa delle sue conquiste…”…poche parole durante il viaggio, lui le sfiorò appena la seta delle autoreggenti, null’altro…lei fumava, girata spesso verso il finestrino…e si teneva il cappotto chiuso perché non si vedesse troppo quel fantastico mini abito in latex nero…che lui aveva già adocchiato al momento delle presentazioni…arrivarono così a destinazione…lui cerco’ di metterla a proprio agio, cercando di ovviare a quell’evidente imbarazzo che era parte di entrambi….le offrì un calice di ottimo vino rosso…e la fece accomodare, mentre iniziava a preparare la cena…lei aspettò che lui si voltasse e si tolse finalmente il cappotto….dio che meraviglia..!!!! quel vestitino in latex, quelle autoreggenti velate, di seta…quelle scarpe con quegli altissimi tacchi a spillo…lui si voltò…si blocco…lei sorriso allo sguardo incredulo di lui…si avvicino’ e si accucciò davanti a lei, seduta comodamente sul divano….”sei un po’ più tranquilla?”….lei annuì, ma non era vero….lui le prese le mani, la tirò a sé e la bacio….un bacio a dir poco sconvolgente, di quelli che fanno perdere ogni contatto con la realtà…trovò giusto la forza per dirgli “attento….gli spaghetti scuociono..!!”in realtà erano già scotti, ma tanto nessuno dei due pensava più al cibo….mangiarono poco e senza appetito…parlando con imbarazzo…lei abbassava gli occhi…lui rideva…lei accennava qualche colpo di tosse….si arrivò alla frutta…una bellissima hawayana con cioccolato fuso…un desiderio forte l’uno dell’altra era ormai tangibile, quasi si poteva toccare….lui prese una fetta di papaia coperta di cioccolato sopra, la fissò negli occhi e si avvicino’….le divaricò leggermente le gambe e spostò appena il perizoma….la penetrò con quel frutto….lei gettò la testa all’indietro e socchiuse gli occhi…”dio che sensazione bellissima..!” ….dopo la stessa cosa con una fragola…con la banana….frutti che subito dopo lui metteva in bocca e assaporava….”dimmi che ti piace..!” …”mi stai facendo impazzire…” lui le infilò un’altra fragola, si chino’ e avvicinò le sue labbra a quelle stupende labbra che ormai sapevano di cioccolato e di frutta e inizio a mangiare quella fragola proprià là…nel posto in cui l’aveva posizionata…mangiava quella fragola e la fissava e lei si sentiva sciogliere….raggiunse in poco tempo un orgasmo incredibile…lui la prese per mano..l’avvicino a sé..la strinse e le sue mani erano ovunque in un momento…lei continuava a bagnarsi in maniera incredibile…un orgasmo incredibilmente continuo…lei cerco con le mani lui…sentì un’erezione pazzesca…gli slaccio i pantaloni con frenesia…e si abbassò davanti a lui…cercando con le labbra lo strumento di quel piacere senza misura…con quelle labbra che fremendo lo trovarono, e, avide, lo fecero loro e così continuarono con un ritmo che era impossibile frenare e che stava procurando ad entrambi un qualcosa di piacevolmente grande ed indescrivibile…lui la prese per la braccia, la girò e la appoggiò alla tavola ancora apparecchiata…la penetrò e lei rimase senza fiato….la teneva per i fianchi e la possedeva…la possedeva e la possedeva ancora….e lei continuava a raggiungere orgasmi così ravvicinati da sembrare sempre lo stesso orgasmo….”si, si ti prego, prendimi ancora…non smettere….ti vogliooo..!!!! lei senti che lui stava per inondarla del suo piacere e si scostò porgendogli nuovamente le labbra…giusto in tempo per accogliere avidamente tutto ciò che lui le offri in quel momento…caddero insieme sul divano, stremati da quel piacere enorme…felici e soddisfatti….ansimanti….”che dici? – disse lui – ci rivedremo?” lei lo guardò e annuì sorridente “certo…ci rivedremo..”
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14 anni fa
angelaandrea,
43/46
Ultima visita: 9 anni fa
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BDSM - la mia prima volta - parte seconda
A quel punto con modi bruschi mi fece alzare e mi tolse le manette dai polsi. Stavo nudo con gli occhi bassi a guardarla mentre mi girava attorno e mi colpiva con la sua frusta insultandomi.
A un certo punto venne verso di me e mi spinse fino a un cavalletto di legno posizionato verso un angolo della stanza.
Mi fece piegare in modo da avere le gambe e le braccia da una parte e dall’altra del cavalletto. Con calma ma con decisione legò le mie caviglie ai piedi del cavalletto e poi legò i polsi dall’altro lato.
Ero praticamente piegato a novanta gradi con mani e piedi immobilizzati.
Sentii lorna trafficare alle mie spalle per alcuni istanti poi apparve nel mio raggio di visuale. Indossava alla cinta uno strap-on nero di dimensioni assai più grandi del mio pene. Era maestosa, eccitante e spaventosamente determinata nello stesso tempo. Presto capii quale sarebbe stata la mia punizione. “Verme per punizione sfonderò quel tuo bel culetto! Scommetto che nessuno mai te lo ha infilato nel culo fino ad ora!â€.Io me ne stavo zitto e eccitato con il cazzo che premeva nella cintura di castità da una parte e dall’altra avevo paura delle conseguenze di questa situazione. Avevo sempre pensato che solo i “froci†se lo facevano mettere nel culo. La sola idea, solitamente, mi provocava disgusto; ma in quella situazione mi sentivo tremendamente eccitato. Lorna mi diede una frustata fortissima sul culo “Animale che non sei nemmeno capace di leccare ... sto dicendo a te ... lo hai mai preso nel culo?†“Noâ€, dissi io ... e giù altre tre frustate fortissime sul mio culo. “No, Padrona devi rispondere lurido schiavo!†disse lei. “No, Padrona “ ripetei io come un bravo scolaretto. “Bene! Allora il compito di sverginartelo e sfondartelo tocca a me†ridacchiò Lorna. Tornò alle mie spalle e sentii che mi stava lubrificando il buco del culo a tratti infilandomi una delle sue dita per alcuni centimetri. Proseguì per diversi istanti con movimenti molto calmi. Mi sentivo imbarazzatissimo, sentivo la faccia come pervasa da un fuoco ma nello stesso tempo ero talmente eccitato da sentire il mio pene esplodere. Finito di lubrificare il mio culetto vergine Lorna tornò davanti a me stando per alcuni secondi immobile. Vedevo il pene del suo strap-on davanti ai miei occhi: era di cuoio nero, lucente e , sinceramente, di dimensioni notevoli. Lorna faceva ondeggiare il suo pene davanti alla mia faccia, poi iniziò a strofinarmelo sulle guance, sulle labbra ... finchè me lo infilò in bocca e inizò a farlo andare avanti e indietro nella bocca. “Lurida puttana di uno schiavo! Avanti fai un pompino alla tua Padrona†Urlò mentre con una mano teneva la mia testa alzata e ferma e spingeva sempre più giù nella mia gola il suo pene. A un certo punto, sempre tenendomi la testa immobile, mi infilò quasi tutto lo strap-on in gola e lo mantenne fermo. Mi mancava il respiro, avevo quasi il vomito, non ce la facevo più; cercavo di divincolarmi ma lei spingeva sempre più forte la testa verso il suo pene. “Puttana ti piace farti fare i pompini eh? Adesso tocca a te ... vedi quanto é piacevole? Sei la mia puttana. Di te posso fare qualsiasi cosaâ€. Finalmente liberò la mia bocca e potei respirare affannosamente. Mentre ancora cercavo di riprendermi mi ordinò: “Adesso leccalo, voglio che tu mi faccia un pompino a regola d’arte!†Sempre più imbarazzato ma, oramai, soggiogato inizia ad avvolgere cone le mie labbra quel mastodontico pene e a fare del mio meglio nell’arte del pompino. Dopo alcuni, interminabili, minuti Lorna mi gelò il sangue: “Adesso é l’ora della tua punizione verme!†Estrasse il pene dalla mia bocca e si portò alle mie spalle. Con le dita si divertì a solleticare il mio ano e a penetrarlo alcune volte e poi, tutto ad un tratto sentii una scossa partire dalla schiena verso il mio ano e un dolore fortissimo; Lorna era entrata prepotentemente nel mio culo, fino ad allora, vergine. Iniziò a stantuffare sempre più velocemente e sempre più a fondo. Mi sentivo un fuoco, sentivo un dolore lancinante provenire dal mio ano ma ero immobile, legato, impotente di fare qualsiasi cosa. Cercai di divincolarmi ma senza riuscire; emisi alcune urla di dolore, vero dolore ma Lorna mi zittì subito aumentando il ritmo della cavalcata ...Piano piano il dolore cessava e lasciava il posto all’eccitazione; iniziavo a provare piacere in quella situazione. Imbarazzo, eccitazione, piacere ... “Puttana te la stai godendo! Lo sapevo voi schiavi siete tutti uguali; siete tutte puttane vogliose di farsi scopare dalla Padona. Dimmelo che ti piace puttana!†e riprese a frustarmi sulla schiena e sul culo. “Puttana! Puttana!!†A un certo punto, venni: sentii uno scroscio di sperma uscire dal mio pene imprigionato nella cintura di castità . Lo sentivo uscire ma non provavo quel piacere tipico “del venire†a cui fino allora ero abituato. Il piacere si era trasferito al mio ano; lo sperma semplicemente colava fuori dal mio pene. Lorna si accorse di quella situazione e con una mano tastò la cintura di castità umida. “Sei una grandissima puttana†disse ridendo “ ... lo sapevo che ti sarebbe piaciuto. Altro che punizione. Troia. D’ora in poi sarai la mia troia!†Estrasse il suo pene dal mio ano e venne davanti a me facendomelo annusare. “Senti come puzza? La prossima volta che ci vediamo voglio che il tuo culo sia pulito e profumato cone un fiore altrimenti dovrai ripulire il mio strap-on con la tua lingua. RICORDATELO BENE SCHIAVO†Lorna iniziò a slegarmi; finalmente potei alzarmi eretto. Mi sentivo dolorante da tutte le parti (culo in particolare) ma piacevolmente soddisfatto. A quel punto prese la chiave dal suo collo e aprì il luccetto che chiudeva la cintura di castità . Finalmente il mio pene era libero! “Marco adesso puoi rivestirti e se ti é piaciuto possiamo rivederci martedì sera†mi disse “Adesso ai capito cosa mi piace e quale sono i ruoli. Se sei disposto possiamo continuare a vederci. Adesso dipende da te. Io sarò la tua Padrona e tu lo schiavo. Tu apparterrai a me e verrai addestrato per eseguire tutti i miei ordini e capricci. Sei disposto?†Inutile dire che la mia risposta fu “Sì†ma questa é un’altra storia ... CONTINUA By Marco_capp
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14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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BDSM - la mia prima volta
Ciao a tutti questo vuole essere il racconto di un'esperienza particolare che mi è capitata alcuni anni fa ... ovviamente non ü il mio solo modo di approcciare il sesso ... ma sicuramente un'esperienza che mi ha molto intrigato.
Buona lettura
Conobbi Lorna una sera in un locale di Milano; ero solo, seduto al bancome a sorseggiare un drink quando la vidi entrare.Era alta, capelli neri, lunghi e lucenti, il viso abbronzato e una bocca stupenda. Indossava un corpetto nero che metteva in evidenza un seno prosperoso e una minigonna nera che lasciava che evidenziare delle gambe lunghissime e affusolate. Si diresse anche lei verso il bancone ma dal lato opposto e si sedette ordinando da bere.Non potevo non guardarla era stupenda; a un certo punto si accorse che la stavo fissando e subito abbassai lo sguardo intimidito. Passarono pochi minuti e la scena si ripetè. A un certo punto si alzò dalla sua sedia con il bicchiere in mano e sparì in mezzo alla folla del locale.“La solita occasione per conoscere una bella donna sprecata dalla mia solita timidezza†.. pensai con rammarico.Dopo alcuni minuti sentii una voce calda e sensuale provenire da dietro che mi disse : “Ciao sono Lorna .. come stai?â€. Mi girai e la vidi ... aveva quasi appoggiato la sua bocca alle mie orecchie per pronunciare quella frase senza essere coperta dalla musica del locale. Mi sentii arrossire tutto in volto e farfuglia qualche cosa. Lei si sedette accanto a me e iniziammo a parlare un po’. Dopo circa un’ora che conversavamo mi disse: “... senti qui c’é troppo casino. Ti va di venire da me?†Non mi feci scappare questa occasione e dissi: “Certamente!!!â€.Così andammo a casa sua un appartamento al pian terreno di zona Buens Aires. Ci sedemmo sul divano davanti all’ennesimo drink e lei mi disse: “ ... sai a me piacciono le situazioni un po’ paricolari†... Oramai sbronzo e sempre di più eccitato da questa situazione dissi: “ ... si anche io .. adoro tutto ciò che é fuori dal comune...†ma non sapevo ancora dove stavo andando a cacciarmi!Lorna, con un grosso sorriso mi disse di spogliarmi e di rimanere lì nudo nel salotto in piedi mentre lei andava a cambiarsi.“Era l’occasione della mia vita†pensai. Mi spogliai e rimasi in attesa eccitatissimo.Il tempo passava e dopo, credo, almeno mezz’ora tornò vestita con solo una gepierre nera che le strizzava il seno e le lasciav libera una passera mozzafiato.Mi dissse: “Marco, come ti ho detto a me piacciono le situazioni un po’ patricolari. Se ti v a possiamo divertirci un po’. In qualsiasi momento mi potrai dire che ti vuoi fermare. Ma ricorda ... quello sarà l’ultimo momento in cui mi vedrai!â€Così facendo mi prese per mano e mi condusse in un altro locale. Aprì la porta e, grazie a un’illuminazione soffusa di colore rosso scorsi sulle pareti una serie di oggetti appesi: fruste , catene, vibratori ... diedi un’occhiata alla stanza e vidi un sacco di oggetti strani ... o almeno così mi pareva.Lorna mi prese per mano e mi portò verso una parete. Mi alzo un braccio e mise il mio polso all’interno di un legaccio di cuoio che pendeva dalla parete. Poi fece lo stesso con l’altro polso e con le gambe, mantenendole divaricate.A questo punto mi disse nuovamente che ero libero di andarmene in qualunque momento io avessi voluto. Bastava dirlo.Andarmene era l’ultimo dei mie pensieri in quel momento!Ero completamente immobilizzato alla parete. Lei si pose a circa due metri da me e nella penombra delle luci soffuse mi gurdò. Poi si avvicinò, prese da uno scaffale un qualche cosa che non riuscivo a vedere e me lo legò all’altezza delle palle. Sentivo i miei testicoli imprigionati e compressi. Poi , ancora, prese una specie di catenina con dei pesi attaccati e mi si avvicinò. Attaccò il tutto alla guaina di cuoio che cingeva le mie palle e lasciò andare il tutto ... sentii i miei testicoli tirare verso il basso e emisi una smorfia di dolore. Lorna rise e si avvicinoò a me baciandomi. “Ti piace eh?†disse guardando la mia erezione. In effetti era vero ero eccitatissimo!A quel punto si avvicinò a me divaricò le gambe e si mise a cavalcare il mio pene. Iniziò a farselo passare in mezzo alle sue gambe a contatto con la sua passera.. Continuava a muoversi avanti e indietro mentre il mio pene rigido come una verga solleticava il suo interno coscie.Ero completamente estasiato e non mi accorsi che Lorna aveva, intanto, preso alcune mollette metalliche dallo scaffale vicino a noi. A un certo punto sentii un dolore fortissimo: Lorna mi aveva applicato una clip a un capezzolo. Emisi un urlo e guardai il mio capezzolo al quale era attaccata una clip con un peso che penzolava. Lei mi guardò languida e mi diede un bacio in bocca che mi zittì subito. Mentre ero intento a saettare la mia lingua con la sua, non mi accorsi che Lorna stava applicando una seconda clip all’altro capezzolo e mollò il peso tutto di un tratto. Gemetti mentre ancora la stavo baciando. Poi sempre senza staccare la sua bocca dalla mia prese in mano i due pesi attaccati alle due clip e iniziò a tirali. Era un dolore fortissimo ma non osavo staccare la mia bocca dalla sua per urlare e così soffrii in silenzio mentre sentivo la sua lingua ispezionare la mia bocca. Lorna era divertita si staccò da me e cominciò a grarmi attorno ammirando il suo lavoro.Ero legato al muro mani e piedi, avevo pesi alle palle e ai capezzoli ed ero eccitatissimo. Lei vide il mio pene gonfio di voglia e mi disse “Marco, d’ora in poi tu sarai il mio schiavo e io la tua Padrona. Te lo ripeto ancora in qualsiasi momento puoi fermare il gioco e andartene ma, ricorda che quella sarà l’ultima volta in cui mi vedrai.â€. Annuii e le chiesi di continuare.Tornò verso di me e prese in mano il mio cazzo gonfio di voglia; lo strinse fino a conficcarli le unghie dentro me mi disse: “Vergognati schiavo é così che ci si presenta alla tua Padrona? Non lo sai che é maleducazione avere un’erezione davanti alla tua Padrona senza che te lo abbia chiesto? Ma rimedieremo subito; sarai educato. Diventerai il mio schiavo perfetto.†Si allontanò nell’altro locale e dopo pochi istanti tornò con un aggeggio di plastica trasparente e iniziò ad armeggiare con il mio pene e i miei testicoli. Tolse i pesi che aveva applicato prima e inserì un anello attorno a entrambi i miei testicoli; poi prese una sorta di gabbia, sempre trasparente e tentò di infilarvi dentro il mio uccello ma era troppo duro e geosso per popterlo fare. Più ci provava e più mi eccitavo rendendo l’operazione sempre più difficile. Se ne andò dinuovo nell’altro locale. Questa volta torno con dei cubetti di ghiaccio in mano; me lo fece vedere bene davati agli occhi, me lo passò sui capezzoli ancora straziati dalle clip e poi con un movimento deciso mise la mano e il ghiaccio sui miei testicoli. Dopo alcuni istanti cominciai a sentire il freddo sempre più pungente e una sorta di dolore comniciare a farsi largo. L’effetto voluto dalla mia Padrona iniziava. Lentamente il mio cazzo perse l’erezione e Lorna soddisfatta potè finalmente applicare la sua gabbia al mio pene. Chiuse il tutto con un piccolo lucchetto metallico e si mise la piccola chiave al collo usando una catenina sottile che portava. “Vedi caro schiavo: questa é una cintura di castità . Ora ho io il controllo delle tue erezioni. Sarai educato a servire la tua Padrona e non il tuo piacere. Potrai avere un’erezione solo quanto te lo permetterò io, non potrai toccarti o darti piacere. Il tuo scopo d’ora in poi é quello di dare piacere alla tua Padronaâ€. Mentre pronunciava quelle frasi stavo ricominciando ad eccitarmi ma il mio pene era compresso in quella gabbia e sempre di più cercava di gonfiarsi senza però riuscirci ... provocandomi un dolore atroce.“Vedi schiavo? Ci stai riprovando di nuovo†disse Lorna con un ghigno di soddisfazione mentre prese in mano il mio pene oramai al limite di scoppiare.A questo punto iniziò a togliermi le clip dai capezzoli e a slegarmi. Mi fece mettere in ginocchio e mi ammanettò le mani dietro la schiena. Mi fece stare in quella posizione per alcuni minuti mentre lei mi girava intorno guardandomi divertita.“Schiavo, adesso la tua Padrona vuole essere soddisfatta!†mi disse con voce decisa. A questo punto pregustavo già la scopata. Mi aveva eccitato da morire tutto questo e non vedevo l’ora di poter “concludereâ€. Feci per alzarmi e andare verso di lei ma Subito Lorna mi gelò con una frustata sulla schiena. “Dove vai lurido verme? Ti ho forse detto di alzarti?†e mi piantò altre due frustate sulla schiena. A quel punto si mise davanti a me e disse “Inizia a leccare verme!†portando la sua passera vicino alla mia bocca. Sempre stando in ginocchio e con le mani legate dietro la schiena iniziai a leccare la sua figa densa di umori. Si vedeva (e si sentiva) che tutta questa situazione aveva eccitato anche lei! Cercavo di fare del mio meglio: infilavo la mia lingua tra le sue labbra simulando un pene; andai a leccarle la clitoride gliela strinsi dolcemente tra le labbra e la sentii gemere. Con le sue mani prese la mia testa da dietro la spinse contro la sua passera; continuai a leccare e lei spingeva sempre di più ... mi mancava l’aria, non riuscivo a respirarer da tanto avevo la faccia nella sua passera, mi facevano male le ginocchia, sudavo dal caldo e dall’eccitazione, avevo il cazzo stretto nella cintura di castità che stava scoppiando ma la sentivo gemere di piacere.La sentii accelerare i gemiti e spingere la mia faccia contro la sua passera con un ritmo crescente; la mia Padrona stava per venire.Poi a un certo punto accadde l’irreparabile: per respirare dovetti interrompere il mio gioco di lingua per una frazione di secondo ma, aimè, sufficente ad interrompere la mia Padrona proprio sul punto in cui stava venendo. Andò su tutte le furie. Prese la frusta e inizio a colpirmi sulla schiena mentre mi urlava di tutto. “Incapace! Sei talmente incapace da non essere nemmeno in grado di leccare!†e intanto mi colpiva. “Persino un cane saprebbe fare il tuo lavoro meglio di te!â€.“Ma ora sarai punito ... oh sì che sarai punito! E vedrai sarà la peggiore cosa che un uomo possa desiderare. Dopo vedrai che la prossima volta ci metterai più impegnoâ€. Intanto continuava a colpirmi con la sua frusta mentre io, incapace di qualsiasi reazione me ne stavo a occhi bassi a ricevere le frustate e gli insulti.“Preparati schiavo! Adesso é l’ora della tua severa punizione!†CONTINUA
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15 anni fa
AdamDTS,
32
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Mia Moglie....Insospettabile....
Salve a tutti....quello che sto per narrare è un episodio di vita privata....che a me personalmente ha lasciato di stucco.....Tutto parte in una giornata di freddo inverno....Gennaio...pioviggina fuori e un freddo secco spacca in due....io vivo in montagna...ecco anche il motivo...delle temperature artiche!!!Mia moglie...è una bella ragazza...di 32 anni, molto in carne...con un gran paio di tette e un sedere....bello formoso....e molto carina e dolce....e a letto devo dire...che malgrado la sua mole....sa il fatto suo....Da tantissimo tempo si parla di un rapporto a tre di giochi vari...o con una donna o con un uomo...e lei in fase intima...magari lo desidera ma poi nn ne vuole sapere....si andava avanti cosi' per ore...mentre le scopavo tutta....ma subito dopo...nulla.Da un po' di tempo...da circa un mese...mia moglie non aveva piu' la stessa voglia di fare l'amore la sera si addormentava sempre e di giorno si faceva gli affari suoi....io non capivo cosa potesse essere...litigavamo spesso ma non capivo mai. In effetti visto che la mia lei non e una modella pensavo che era un momento cosi'...Io ho il vizio della caccia...mi piace tanto in mezzo alle foreste specialmente da solo, una mattina esco alle 4 per andare a caccia, da premettere che mia moglie...non mi ha dato mai modo di essere geloso sempre una bravissima moglie, cmq esco e mi avvio per circa 20 kilometri con la makkina insieme ad un mio amico d'ifanzia, arrivati sul posto...pero' la strada era franata provocando un incidente e siccome onestamente la giornata era iniziata maluccio io con il mio amico decidemmo di andare a trovare una vecchia amica per divertirci unpo' ( io non sono e non saro' mai un santo). Arrivati dalla nostra amicalei non c'era...mannaggia..e ora? da Premettere che si erano fatte le 7 quasi.niente facciamo cosi' torniamocene a casa dalle moglie e ci divertiamo li, visto che era domenica e non si lavorava tutto il giorno...Ok lascio il mio amico a casa e mi avvio verso la mia...Arrivato a casa mia nel cortile vedo un furgoncino del latte fermo davanti casa, mi sembra strano perke latte non ne mangiamo nessuno dei 2, poso la makkina in garage e salgo le scale interneper andare a casa, con le mie voglie addosso.Sento parlare dalla mansarda...ma non capisco cosa dicono....mi rendo conto che all'ultimo piano di casa mia le persone erano 3 o 4 compresa mia moglie, ma non capivo ancora...allora senza chiamare ad alta voce salgo le scale e piu' salivo e piu' sentivo che le parole erano volgari con alcuni gemiti....mamma mia dico che sta succedendo?Nella mansarda purtroppo le scale sono ripide e io di sotto ho capito cosa succedeva, era frenato...volevo andare su a spakkare la faccia a quei 2 che stavano con mia moglie, ma sentendo i gemiti di lei mi venne il cazzo durissimo....e non sali'....Allora mi arrampicai dall'altra parte della casa...e camminando sul tetto arrivai...alla finestrella della mansarda...mi misi in un angolo e vidi cose che no potevo mai pensare di vedere...Mia moglie seduta sul divano...ancora in pigiama...e 2 ragazzi ai lati...che le facevano ingoiare 2 grossi cazzi...e lei...che io avevo sempre pensato una donna modello e che difficilmente attrae un uomo visto che e grossa...era li aggrappata a 2 cazzi alla volta...a questo punto visto la mia posizione completamente nascosta...pensai una cosa...e velocemente scesi presi la videocamera...e risali...per riprendere tutto..ma ero eccitato come un animale...Al mio ritorno lei era senza pantaloni di pigiama..ed era con le gambe aperte con uno di quei due che se la leccava tutta mentre l'altro era in piedi con il cazzo davanti la sua bocca che gli scopava la gola...Sistemai la camera nel migliore dei modi e mi misi ad osservare toccandomi....e nello stesso tempo arrabbiandomi come un matto...I ragazzi erano diversi tra di loro...uno era alto e capelli lunghi sulle spalle..l'altre era bassino con la barba...e tutti e due erano ancora vestiti con il cazzo solo fuori.Cambiano posto a leccare mia moglie quindi si spogliano tutti....uno di loro aveva un cazzo enorme...saranno stati almeno 23 cm e una cappella cosi' grossa che mia moglie riusciva a malapena ad ingoiare, l'atro aveva una cazzo lungo si ma normale...Riuscivo a vedere mia moglie ingoiarsi quella cappella...e leccarsela tutta....e l'altro che la leccava e le infilava 2 dita in culo....e lei si dimenava tutta...io avevo il cazzo bagnato e in pietra....ma rimasi li...Ad un certo punto mia moglie si spoglia tutta....e subito i 2 le leccano le tette...lei prende il cazzo piu grosso...con le mani e lo tocca con la voglia di sentirlo in pancia...ma e l'altro ragazzo a mettersi seduto e invita la mia lei a sedersi sopra di lui...ed infatti 2 secondi dopo mia moglie...cavalcava come una troia....e con le due mani avvolge il cazzo enorme e lo succhia tutto...il ragazzo seduto sotto mentre la penera la masturba e lei...dopo pochissimo...gli dice che viene tutta e sta impazzzendo solo asentire 2 cazzi...a questo punto il ragazzo superdotato...la gira e la mette alla pecorina...gli va dietro e la lecca tutta mentre lei riprende in bocca l'altro cazzo...quando all'improvviso...ecco che l'enorme cazzo le punta la figa...il ragazzo e bravo perke non la penetra glielo fa desiderare..e lei che gli dice dai entralo dammelo...e all'improvviso dal forte strofinamento della cappellona al clitoride lei viene ancora....e in quel momento il ragazzo comincia piano piano a penetrarla...e lei stavolta salta e urla...dicendogli di fare piano che si sente aperta tutta.....ma dopo un po...il cazzone e in pancia e la pompa....e lei con il culo va all'indietro per prenderlo meglio dentro....sempre a continuare a succhiare l'altro....dopo una bella sbattuta...il cazzone esce dal culo...e ritorna nella sua bocca....e lei aprendo le gambe lascia spazio all'altro cazzo che la divarica tutta e la penetra ancora...e lei viene ancora...mettendosi un cuscino in bocca perche le gira la testa e ubriaca di cazzo..e io sto strappando i pantaloni...ho voglia di masturbarmi....e sborrare in 2 secondi...ma ecco che mia molgie fa mettere uno dei ragazzi a terra disteso e gli dice piano piano di infilarle il cazzo in culo...cazzo.,..voleva fare la doppia....allora quello normale piano piano le entra nel culo...e dire che il culo a me lo dava rarmente....quello grosso....prima un paio di volte si succhiava la cappella...e poi piano piano...lei mettendosi sdraiata sull'altro ragazzo apriva le gambe al cazzone...che appena le tocco' la figa....la feve venire ancora....era solo il pensiere che la faceva sborrare...fatto sta che i due la penetrano tutta...in coppia...e lei con il braccio sulla bocca gode da paura....dura per un bel po'....due pistoni la stavano straziando e lei veniva a ripetizione...aveva la fighetta tutta rossa...e lei era drogata di cazzi...uno dei due , quello normale, poi stava per sborrare allora lei....si mette a terra prende il cazzo lo porta sulla faccia...e comincia a leccarlo...solo con la lingua...fino a farlo esplodere...il ragazzo si mete le mani in faccia perke vorrebbe menarlo e sborrare ma lei vuole cosi'...a colpi di lingua....fino a che poggiandoci ulteriormente la lingua sopra il ragazzo sborra a fiumi....lavandole gli okki...la bocca e la lingua e colando sulle tette....il ragazzo e ammattito......sembrava la fine ache per l'altro quello con il gran cazzo...che si masturbava davanti a lei e stava skizzando quando mia moglie gli dice qualkosa...che nn capisco....lei si mette con le gambe allargate....e il cazzone la penetra...ancora....il ragazzo le dice che sta per arrivare..allora lei...gli esce quel kazzo che era lucido e bagnato...dalla figa..e se lo porta al culo..non ci potevo credere...quel kazzo grosso con la sola cappela lavrebbe sfondata...lo sfrega sul culo..e allora ilragazzo...piano piano vuole entrare ma lei grida forte...mi fai male...piano....il ragazzo ci mette la saliva...ma quel kazzo era enorme...e lei voleva provarlo...riappoggia la cappella sul culo...e piano piano con il cuscino in bocca soffrendo riesce a infilare la cappella...mia moglia muove la testa a destra e sinistra...la vedo che impazzisce...non si vuole fermare..ma il ragazzo tra poco la lavera' tutta...e con un altro colpetto di bacino...entra ancora cazzo....e rivine e ancora...il ragazzo nn ce la fa piu'..e le grida sto venendo sto venendo e lei gli risponde...si dai riempimi il culo tutto...dai...quello allora sborra....dentro il culo...e lei lo sente tutto e viene ancora anche lei...il ragazzo pompa ancora...ma lei non si e accrota...che quel kazzone e quasi tutto dentro al culo...il ragazzo continua finoa che non esce il cazzo provato e mezzo morto....e mia mglia con il culo ancora dolorante...sta ferma a terra....e si mette le mani in faccia tanto a goduto....e il bello e che dal culo non esce nemmeno una goccia tanto loa sborra earrivata forte...i ragazzi allora aiutano mia moglie ad alzarsi...lei si siede sul divano...i due la abbracciano e la chiamano per nome...quindi la conoscono gia...si rivestono...e vanno via...lei rimane un po' sopra poi va a fare la doccia...e a letto io rimango sopra il tetto poi faccio finta di tornare....la chiamo..e lei mi risponde si sono a letto nn sto troppo bene...certo dico io riempita in quel modo...salgo su...e lei e stravolta a letto..io faccio finta di nulla e le dico amore mio ho voglia di te....e lei mi risponde..caro nn sto tanto bene se per te va bene...te lo succhio un po' e ti bevo tutto, perke nn sto bene...mi fa male la schiena....sapete cosa ho fatto...?Mi sono sbottonato...le ho dato il mio cazzo in bocca...e dopo 3 ingoiate....lo fatta bere..e lei mi dice ma caro eri eccitatissimo come mai?a cosa pensavi?...Ma questo non lo sapra' mai......
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16 anni fa
trinita72,
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