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Victoria e Marco 53/54 anni
Coppia
Alessandria, Italia
Ultima visita: 1 giorno fa
Group sex

4 uomini tutti per me


Sono passati solo alcuni giorni dall'incontro e così desidero riportare e condividere le varie sensazioni ed emozioni provate.

Era da tempo che desideravo incontrare con Marco, mio marito, più uomini insieme, ma c'era sempre una certa titubanza sia a chiedere di essere esaudita in questo desiderio sia per il timore di non trovare le persone giuste per questa esperienza.

Come se mi avesse letta il pensiero l'altra settimana Marco mi ha proposto di cercare alcuni singoli e di giocare insieme a casa nostra io non potevo che dire di sì e ho delegato a lui la scelta delle persone.

Gli ho chiesto di trovare tre singoli per sabato sera e eccitata ho atteso che giungesse la sera, sicura che Marco si sarebbe attivato per organizzare il tutto.

Durante la giornata mi sono sentita frizzante e vogliosa e sentivo le mie grandi labbra pulsare e desiderose di essere leccate e con questo stato di inebriante gioia mi sono truccata e ho indossato gioielli luminosi.

Un completino di pizzo bianco con un tanga elegante che a malapena racchiudeva la mia calda patatina, calze autoreggenti, vestitino tigrato cortissimo, sandalini con tatto a spillo, trucco che metteva in risalto i miei occhi azzurri e rossetto rosso leggermente chiaro; pronta per la serata.

Verso le 21,30 allo squillare del campanello di casa Marco è andato ad aprire e ha fatto accomodare gli ospiti in salotto offrendo loro da bere; io stavo in quel momento specchiandomi per vedere quanto di ciò che lasciavo già intravvedere poteva essere per loro stimolante quando la voce di Marco mi ha fatto tornare nel presente con il suo “ ti stiamo aspettando cara”.

Entrata nel salotto sentivo le gambe un poco titubanti ma il desiderio di dare seguito alla mia fantasia era tale che con un sorriso smagliante e una certa disinvoltura mi sono presentata a loro.

Mi sono trovata di fronte tre uomini Riccardo, Francesco e Luca; quarqntenni, carini e sorridenti che con gli occhi sgranati mi guardavano ed io sentivo già i loro sguardi spogliarmi.

Riccardo dei tre era il più estroverso e veramente affascinante, ex modello, palestrato, elegante, occhi verdi profondi; Francesco dallo sguardo più timido alto e riservato; Luca molto alternativo da artista ma sorridente e loquace.

Dopo alcuni minuti di conversazione è stato Marco a rompere il ghiaccio chiedendo ai ragazzi se andava bene che fosse Victoria, dato che era in minoranza, a prendere l'iniziativa e il loro assenso

“ mmmm”, fu unanime.

Muovendomi al ritmo della musica ho invitato tutti gli uomini a unirsi a me nel danzare e fattami coprire gli occhi ho iniziato a ballare fra loro sentendo quanto fosse bello decidere cosa fare con loro.

Per prima cosa ho chiesto che iniziassero a spogliarmi lentamente e così uno mi tolse il vestitino, uno le scarpe,l'altro le calze e il quarto il reggiseno.

Vestita dei miei gioielli e ancora con addosso il mio tanga ormai già esageratamente umido ho deciso che era meglio controbilanciare la situazione e ho iniziato a spogliare lentamente i miei vari uomini.

Che eccitazione! ad occhi chiusi e senza sapere chi era davanti ho iniziato a togliere scarpe, calze, camicia e pantaloni lasciando in slip tutti e quattro i miei maschietti.

Non contenta, con il solo senso del tatto ho iniziato ad accarezzarli lentamente partendo dal viso e giungendo alle cosce e non trascurando ovviamente quanto ancora non era scoperto e liberato.

Anche ad occhi chiusi potevo distinguerli e con piacere ho notato che Riccardo doveva possedere non solo i muscoli sviluppati.

Sentivo la loro eccitazione salire ogni qual volta strusciamo il mio sedere sui loro membri e il sapere che loro mi vedevano porca come mi piace sentimi mi stimolava a continuare lentamente in questo gioco.

Lentamente poi con le mani e la bocca ad uno ad uno ho fatto scendere gli slip lasciando liberi i loro cazzi di manifestarsi turgidi nell'aria.

Non li vedevo perché ero ancora bendata ma uno dopo l'altro ho incominciato a prenderli in mano e sentire il loro stato.

Sono passati pochi istanti prima di sentire mani tirare giù e sfilarmi il mio tanga e altrettante sul mio corpo accarezzarmi e intrufolarsi dolcemente in mezzo alle mie gambe.

Assaporavo le labbra che mi baciavano, e i vari cazzi che incontravano il mio corpo e le mani che mi davano sensazioni piacevoli ma di chi erano le une o le altre non mi importava assolutamente.

Anche le mie mani toccavano più corpi e più cazzi e uno più duro dell'altro.

Il gioco piaceva a tutti e sempre bendata ho sentito mani sicure che mi accompagnavano ad inginocchiarmi.

Mentre venivo baciata languidamente, una mano mi invitava ad aprire un poco le gambe e percorrendo l'interno delle mie cosce giungeva alla mia figa eccitata umida, anche la schiena e le natiche erano oggetto di palpeggiamenti intensi e delicati.

C'era un lento e continuo scambio di ruoli che io seguivo e contraccambiavo attivamente prendendo in mano e muovendo sempre i cazzi di coloro che mi erano di fronte.

Li sentivo duri e di dimensioni diverse e neanche più sapevo ben distinguere quello di Marco.

Come le prima dite si sono introdotte nella mia figa un gemito di piacere ha riempito la stanza e un insieme di miei umori ha inondato il tappeto e ancora ora non so chi mi ha portato tanto piacere.

Il dito si muoveva ritmicamente dentro di me, i baci si facevano più appassionati e io continuavo a godere e gemere dal piacere; su quest'onda altre dita mi hanno stimolato ed ognuno senza difficoltà alcuna mi ha portato ad uno o più orgasmi consecutivi.

Mi sentivo una “ cagna in calore” e sentivo che era giunto il momento di vedere i miei quattro uomini e cosi ho tolto la benda dagli occhi perché volevo leggere sui loro visi la libidine e fargli assaporare anche la mia.

L'eccitazione di tutti era ben visibile; Marco con una mano si menava il cazzo e nello stesso tempo scattava foto, Luca mi baciava sulle natiche, Francesco mi baciava collo e saliva sulla bocca, Riccardo con la sinistra si muoveva lentamente il cazzo e con un dito della mano destra girava come un lento vortice nella mia figa ancor più umida.

Vogliosa di eccitare maggiormente questa bella tribù mi sono coricata sul tappeto e ho incominciato e toccarmi a gambe e figa spalancate, guardandoli negli occhi e scendendo con lo sguardo sui rispettivi cazzi duri; che meraviglioso spettacolo vederli tutti che si masturbavano e notare che avevano difficoltà a distogliere il loro sguardo dalla mia figa che continuava a gonfiarsi per il piacere.

Fu Riccardo che per primo avvicinò il suo pene turgido alla mia bocca per farselo succhiare. Era grosso e tenuto alla base da un anello metallico che ne accresceva sicuramente ancora di più la già notevole dimensione; con una certa difficoltà iniziai ad assaporarne la cappella divenuta nel frattempo rosso viso e cosi iniziò un lungo giro di splendidi pompini accompagnati da lunghe e pazienti leccate della mia figa sapientemente dosate da ognuno.

La mia voglia di essere penetrata stava salendo e come se mi avessero letto contemporaneamente il pensiero mi fecero ruotare e sollevandomi il bacino mi misero nella miglior posizione per penetrarmi da dietro, alla pecorina, la mia posizione preferita.

Come io stessa speravo fu proprio Riccardo che appoggiò le sue mani sui miei fianchi e il sui cazzo alla bocca della mia figa.

Per alcuni istanti stette lì fermo col suo cazzo appoggiato e io ne sentivo il calore e il pulsare, mi schiaffeggiava le natiche e mi diceva “sei una vera maiala vogliosa”, “ora ti prendo perché ho voglia di sentirmi tutta dal di dentro”; le sue parole mi risuonavano e un “si, si” uscì dalle mie labbra mentre la mia lingua stava leccando il cazzo di Luca.

Sebbene io non ami farmi penetrare da cazzi grossi perché ho una vagina stretta e pertanto mi è doloroso, il mio desiderio era tale in quel momento che il sentire le pareti interne della mia figa aprirsi al lento spingere del cazzo di Riccardo fu sublime; il movimento prima lento e poi leggermente più accelerato in pochi minuti mi portò nuovamente ad un orgasmo lungo ed intenso.

Raggiunto il suo obbiettivo, farmi godere, Riccardo si ritirò ma io non rimasi senza cazzi perché a turno fui scopata e più volte venni.

Erano ormai passate parecchie ore quando tutti soddisfatti i miei quattro uomini erano seduti sui divani ed io dissi loro “non scherzate, io ho ancora voglia, chi viene a prendermi con il mio fedele amico vibratore?

Pensavano che scherzassi ma quando videro sparire l'oggetto nella mia direi voragine tutti si precipitarono chi ad assistere e chi a manovrarlo.

Il recupero di ciascuno fu rapido e il gioco prosegui fino a quando alla colazione che servii quando ormai aveva già albeggiato e dei vari orgasmi ciascuno ne aveva perso il conto.

Grazie Riccardo, Francesco, Luca e Marco per la splendida e indimenticabile serata.


Chissà quale incontro organizzerà, spero a breve, Marco per soddisfare le nostre fantasie!

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