-
GODYLIFE
Care amiche coppie di questo fantastico sito, siamo Maurizio e Marinella, una coppia come voi che ha vissuto una esperienza veramente notevole che vuole qui condividere.
La Romagna è un posto strano. Puoi incontrare di tutto, noi eravamo li in vacanza in riviera e quando il tempo non era proprio dei migliori facevamo qualche giro nell’entroterra. E’ così che ci siamo imbattuti in un ristorante che si chiama “Il gusto del porco” e anche in un bar che ha un nome promettente “Bar, latteria del … cactus!”. Vogliamo parlare di un paese che si chiama GODO? O del chiosco di piadina “Piadina e parsot e …. par tot”? Che dire, le abbiamo proprio viste tutte, invece …
E’ nelle prime dolci e ondulate colline romagnole che forse si incontra l’incredibile. E noi lo abbiamo incontrato, si chiama “Agriturismo GODYLIFE”. Proprio così con GODYLIFE tutto maiuscolo. Sulle prime eravamo un po’ straniti, ma siccome eravamo un po’ lontani dall’hotel a Rimini decidiamo di fermarci per cenare e per passare li la notte.
L’ingresso è abbastanza piccolo ma arredato con gusto, porte color wengè, inserti in alluminio, vetrate e specchi. Sul banco della reception spicca una cosa strana: un porcellino di ceramica vicino a una pantera nera sempre di ceramica. Boh!. Tutto sommato comunque un ambiente con un certo stile e classe.
Dopo pochi istanti dal nostro ingresso ecco apparire quella che dovrebbe essere la padrona di casa. La signora non deve avere più di 45 anni ottimamente portati e si muoveva su dei tacchi da 12. Non era certo il massimo della comodità ma in seguito scoprimmo che era il suo stato normale. Anche il vestitino era succinto e lasciava trasparire un corpo perfetto e sinuoso. Si presentò come Monica. Era una vera mora dai lineamenti decisi, volto un po’ squadrato, occhi inquieti che riflettevano l’anima e una bocca sensuale e carnosa. Il suo modo di porsi e di muoversi sembrava quello di un animale selvaggio stretto in un temporaneo ruolo che sembrava non appartenergli. Sembrava una pantera …
Mentre iniziavamo a collegare la signora con l’animale di ceramica ecco entrare con fare deciso e presentarsi senza esitazione Marco, lo chef. Sarà stato alto circa 190 cm, di corporatura robusta e massiccia, capelli brizzolati su un volto quadrato e severo ma al contempo rassicurante.
I due si guardarono un istante e poi entrambi ci squadrarono dalla testa ai piedi. I loro occhi brillavano di una intensità strana. Fu Marco a esordire con la voce sicura e ferma di chi nella vita ormai non si stupisce più di niente “siete venuti per mangiare o per scopare?”
Io e la mia compagna rimanemmo sorpresi neanche tanto per la domanda, ma per la naturalezza con cui era stata posta. In un batter d’occhio decidemmo di stare al gioco “forse per tutte e due le cose, cosa proponete?”
Monica “di sedervi a quel tavolo, sopra ci sono due menù, decidete voi quello che volete consultare”
Ci sedemmo e subito lo sguardo di entrambi cadde su quello che doveva essere il menù alternativo … un vero e proprio libretto dalla copertina verde con incisa la frase: MARCO E MONICA – LAVOGLIAMATTA.
Lo aprimmo, mentre Monica passando ci disse: “fate pure con comodo, non c’è nessuna fretta”
Iniziammo a leggere:
Gentili ospiti, Marco e Monica vi danno il benvenuto al GODYLIFE.
In questo menù potete trovare tante pietanze che soddisfano ogni palato, fino al più esigente. Ogni piatto è riccamente descritto in modo che possiate scegliere con cognizione e accortezza per godere nei sensi e nelle emozioni della generosità della nostra terra e dei suoi frutti.
MENU’ TRADIZIONALE HARDCORE
Questo è il menù della tradizione dove la coppia ospite o la singola bisex si può inserire nel gioco come meglio gli aggrada assecondando senza indugio la sua fantasia e intrecciando le geometrie più svariate con i padroni di casa. Tutto è concesso, ma con stile e rispetto reciproco.
SCOPATE IN FIGA. Ovviamente lo facciamo in tutte le posizioni. Monica è la vera mora per antonomasia e quindi gradisce il metodo selvaggio alternato a pochi momenti di delicatezza e tenerezza, infatti dalla posizione frontale gradisce anche nel momento del parossismo lo sputo in faccia e le mani attorno al collo ben strette. Non di rado ciò si realizza con un plug gonfiabile ben piantato nel secondo canale.
SODOMIZZAZIONI. Anche queste in tutte le posizioni e anche qui non si va per il sottile, si preferisce il metodo brutale (es. con il morso nel collo …) e un sapiente uso del cazzo per dilatare il più possibile l’ano e favorire l’orgasmo anale che sovente è accompagnato dal momento squirting della figa con relativo spruzzo di orina. Anche in questo caso un plug gonfiabile nel primo canale fa il suo dovere. Teniamo a precisare che Monica è poliorgasmica e inoltre riesce ad avere l’orgasmo contemporaneamente sia di culo che di figa.
FELLATHIO. Che dire? Essendo Marco dotato di grosso glande stringendogli il cazzo alla base si favorisce la congestione sanguigna della parte alta con grossa soddisfazione di Monica quando se la affonda in bocca fino in gola. Ovviamente il tutto è accompagnato dalla sega e dalla leccata dei grossi coglioni di Marco nonché da un sano dito nell’ano per favorire la turgidità dell’attrezzo. Violenti e furiosi sputi sulla cappella da parte di Monica con relativo gioco con il filo di saliva completa l’opera. Inutile dire che lei non spreca nemmeno una goccia del prezioso e nutriente seme del suo uomo nutrendosene in modo vorace.
MASTURBAZIONE. Qui non basterebbe un libro intero per descrivere l’arte e la maestria della signora. Si tratta di talento, o ce l’hai o non ce l’hai. Ad ogni movimento bisogna capire le reazioni del membro maschile, Monica dialoga con il cazzo e alla fine gli fa “sputare” la verità, sempre, fino all’ultima goccia che ovviamente non va sprecata, ma aspirata.
CUNNILINGUS. Praticata con vigoria e intensità dallo chef regala alla fortunata veri momenti di estasi e abbandono alternati a furiosi e imprevisti, nonché incontrollabili e orgasmici momenti squirting. Questo grazie alla capacità istintiva dello chef di capire le reazioni dello “strumento” che sta suonando.
MENU’ SPECIALE HARDCORE
E’ un menù speciale a richiesta. Non è per tutti, ce ne rendiamo conto. L’elaborazione di queste pietanze richiede preparazione mentale, esperienza, tatto e sensibilità. In genere è un menù che si degusta quando gli ospiti, se lo gradiscono, ritornano e sono bene affiatati e in sintonia con i padroni di casa in quanto è necessario un feeling totale con loro. E’ il menù delle emozioni forti.
FISTING. Lo pratichiamo abbastanza spesso sia vaginale che anale. Quello vaginale procura orgasmi squassanti e abbondanti spruzzi di pioggia dorata che fanno la gioia del palato di Marco che è sempre assetato. Quello anale porta Monica a volte allo svenimento dopo una serie di orgasmi convulsivi sempre accompagnati da abbondante pioggia dorata.
INCULATA ALLA ROCCO. Vera specialità del padrone di casa che, ispirato dalla famosa pellicola “Rocco e le calde ragazze di Praga”, riesce a realizzare con sincronia perfetta: affondo della testa nel water, tiro dello sciacquone, estrazione del cazzo dal culo e schizzo finale di sborra in faccia con un tempismo che lascia senza fiato! E’ una vera gioia per gli occhi anche per chi assiste paralizzato dall’adrenalina!
INCULATA CON L’ACQUA CALDA. Non è per tutti. Se la signora gradisce la massima sensazione di riempimento del secondo canale questa è la pietanza per lei. Prima di tutto si procede con un lento riempimento del secondo canale con una siringa appropriata fino ad introdurre circa 2 litri di acqua tiepida. Dopo di che lo chef introduce il suo membro nel culo della fortunata e può procedere in modo classico o deviare per l’inculata alla Rocco. In ogni caso l’effetto è amplificato da un sano vibratore in figa. D’obbligo una risolutoria doccia finale.
LA DOPPIA IN CULO. Esperienza, tempismo perfetto e agilità dello chef e soprattutto l’accogliente secondo canale della padrona di casa permettono in esso anche una comoda sistemazione dell’ospite. L’uso sapiente ed esperto dei due cazzi permette di godere dello spettacolo fantastico degli orgasmi anali della signora! Ovviamente si può riempire contestualmente la figa di qualsiasi plug. In tutti i casi è assicurata la pioggia dorata!
LA DOPPIA IN FIGA. Come sopra in tutto e per tutto, ma ovviamente ribaltato sul primo canale.
POMPINO ALLO SPECCHIO. Si tratta di un attrezzo in voga negli anni 80. E’ uno specchio con scannellatura centrale che la signora appoggia sul pube e permette a lei di guardarsi mentre pratica il lavoro di bocca e conseguentemente di gioire del sul stato e dimensione di troia.
LISTA DEGLI ACCESSORI
Come un buon piatto può essere accompagnato da un buon vino, così una sessione godereccia di sesso può essere valorizzata da un valido toy che a volte può diventare il protagonista della sessione stessa. A nostri gentili e graditi ospiti del GODYLIFE proponiamo la lista aggiornata della nostra speciale “cantina”.
N° 4 vibratori di diverse forme e lunghezze per tutte le necessità di riempimento. Tra tutti spicca sicuramente il “cactus” attrezzo ultramoderno con sporgenza laterale che infallibilmente e compiutamente va a sollecitare il clitoride procurando alla fortunata travolgenti e inaspettati orgasmi.
N° 6 set diversi di palline vaginali e/o anali. Di diversa foggia e materiale (1 set è in acciaio) assicurano tutte quella piacevole sensazione di “pieno” di una cavità predisponendo l’altra al ricevimento del cazzo di turno. Inoltre sono ottime nella fase propedeutica: volete mettere andare al privè o a cena con una coppia con le palline nel culo o nella figa? È tutta un'altra cosa…
N° 3 plug. Uno è quello classico con coda di cavallo che trova la sua naturale collocazione nel secondo canale, gli altri due sono vibranti e espandibili con relativa pompetta. Si differenziano per dimensione riuscendo quindi a colmare le dilatazioni più estreme. Esplosiva la sensazione che si ottiene in accoppiata con un sano membro debitamente turgido.
N° 1 siringa da 60 ml. Indispensabile per l’inculata con l’acqua calda di cui sopra.
N° 1 fallo doppio di generose dimensioni con cui le lei si trastullano nei loro giochi.
N° 1 mascherina. Per non vedere con gli occhi ma con l’immaginario della mente. Quello che si vede è molto di più di quello la vista consente.
N° 1 strap on. Dopo diverse esperienze con aggeggi poco pratici e scomodi, finalmente la nostra “cantina” si è dotata di qualcosa di veramente valido! Non si sposta con l’uso, può supportare cazzi di gomma di varie misure e infine procura piacere anche a chi lo indossa in quanto è fornito di due plug per le altrettante cavità di chi lo indossa. Insomma le lei possono scopare per ore come meglio credono che lui non le tradirà mai!
N° 1 vibratore a campana. Dulcis in fundo l’attrezzo unico, introvabile, da lasciare in eredità al museo della scienza e della tecnica! Se lo usa lui piantandoselo sul glande si procura un effetto aspirazione associato allo scuotimento di tutta l’asta. Potete immaginare cosa succede se la lei o le lei intanto armeggiano con in resto dei vostri gioielli… si rischia l’infarto! Se lo usa lei appoggiato al clitoride nella maggioranza dei casi finisce in un devastante orgasmo nel giro di 30 secondi. Viene tenuto in “cantina” come una bottiglia pregiata e ci assicuriamo che l’uso (a volte l’abuso…) non ne pregiudichi il funzionamento!
Finimmo di leggere e i nostri sguardi si incontrarono. Eravamo tutte e due stralunati. Non avevamo ancora pronunciato una parola che ecco apparire Monica “allora ragazzi cosa vi servo?” Fu allora che capimmo quanto doveva essere vacca e troia questa donna. Tutto quello che avevamo letto era coerente con quello che lei appariva, non poteva essere diversamente, era una sorta di ritratto.
Notammo anche Marco muoversi in cucina e anche l’ultimo pezzo del puzzle andò a posto. Ci voleva della forza per preparare certi “piatti” e certamente non doveva mancargli, pesava non meno di 110 kg, le spalle erano larghe e il torace robusto. Il suo sguardo denotava sicurezza e ti metteva a tuo agio, ma si vedeva la determinazione dalla mascella squadrata e volitiva. Se lui era il porcellino sulla reception noi lo avremmo visto meglio come orso.
“è un menù molto ricco”, risposi “c’è da perdersi, proponiamo di improvvisare ognuno seguendo le proprie pulsioni”.
Ci trattenemmo al GODYLIFE qualche giorno assaggiando i piatti che più ci ispiravano e che meglio rientravano nei nostri gusti. Apprezzammo il fatto che non vi erano forzature da parte dei padroni di casa, non pretesero mai di imporci qualcosa che non era nei nostri gusti.
Nel momento del commiato la padrona di casa ci abbracciò e ci disse “tornate quando volete basta fatecelo sapere con qualche giorno di anticipo”.
Girammo l’auto e stavo per inserire la prima marcia quando Monica improvvisamente si avvicinò al finestrino aperto e guardandomi con i suoi occhi neri come la sua anima perversa e dannata disse “esiste anche un altro menù, un menù segreto, se tornate ve lo facciamo vedere” e ci salutò.
Era buio, i fari dell’auto tagliavano la notte come due lame, che cosa avrà voluto dire Monica? Un altro menù? Segreto? Di cosa si trattava? Non ci restava che scoprirlo, ma questa è un'altra storia …
11564
16
14 anni fa
lavogliamatta,
57/47
Ultima visita: 6 mesi fa
-
Prima esperienza in un Club ...
Venerd, ed il venerd si esce, andiamo a ballare, ci vogliamo divertire ... balliamo latino tutta la sera, beviamo, beviamo molto Wiski fino a mezzanotte e poi decidiamo di cambiare posto. Prendiamo un Taxi mentre decidiamo dove andare simultaneamente ci viene l'idea, quell'idea che ci circolava in testa da tempo, che sognavamo mentre facevamo l'amore ... andiamo in un Club ... ma non sappiamo dove si trova, beh mi moglie scende dal taxi ed inizia a chiedere ai passati se per casco conoscessero un Club di scambisti ... fatto sta che dopo pochi minuti torna nel taxi e mi dice ... scendi ne ho trovato un qui vicino ... pago e scendo ... sembra uno studio di bellezza, nessun'insegna ... ci si avvicinano due signori e ci spiegano il funzionamento ... entriamo ... vediamo un sacco di gente in vestaglia, non capiamo, non siamo mai stati in un posto del genere, ordiniamo una bottiglia di Wiski, ci guardiamo intorno e facciamo un giro. In un angolino vediamo una porta, piscina, sauna e bagno turco, ci cambiamo ed entriamo in piscina, io naturalmente faccio molta fatica a stare tranquillo, vedo gente che fa l'amore da tutte le parti, inizio a sentire eccitazione faccio avvicinare mia moglie in modo tale da far uscire il mio membro duro dall'acqua e lei inizia a succhiarmelo, sono eccitatissimo, solamente l'idea di tutta quella gente che mi guardava, che guardava il mio cazzo ... mia moglie che me lo succhiava mi faceva eccitare in una maniera che non avevo mai provato ... mentre lei me lo succhia io bevo, poi la alzo la metto sul bordo della piscina ed inizio a leccargliela ... tutto mi sembra eccitante, nella piscina ci sono coppie che scopano che si toccano ... noi stiamo a disparte, ci sentiamo osservati, desiderati ... e ci piace cos .... completamente ubriachi vediamo delle scale .... andiamo al piano di sopra .. una stanza lunga con un letto in pelle lunghissimo, si sentono gemiti, uomini e donne aggrovigliati, odore di sesso ... noi siamo troppo eccitati in fondo vediamo come un tavolo rotondo in pelle io mi ci sdraio sopra e mia moglie inizia a baciarmi tutto, io sono in estasi, vedo donne bellissime a pecorina che si fanno scopare, tette, sono al settimo ciel perso nella mia follia vedo avvicinarsi una coppia, lui nudo lei mi rimane impressa perche avevo degli stivali in pelle che gli arrivavano alle ginocchia ... lei si avvicina io a testa in gi non faccio che fissare le sue gambe ... ci chiede, possiamo partecipare ??, mia moglie alza la testa dalla mio pene e acconsente con la testa, lei sale sul "tavolo", io alzo la testa e vedo questa donna bellissima con due tette grandi e formose, guardo mia moglie ed impulsivamente le dico, ma guarda che belle tette, inizio a toccarle a baciarle mentre mia moglie le mette la lingua in bocca, mi sdraio vedo suo marito che rimane a disparte, io naturalmente non reclamo, e la mia bellissima moglie con la nuova invitata iniziano a fare uno stupendo assolo con il mio pene, non avevo mai sentito finora due lingue, due labbra che facessero su e gi dal mio cazzo, non so guanto sia durato ma e stata una sensazione fortissima, non resisto pi devo penetrare, mia moglie si sdraia in modo tale da portare la sua bellissima vagina in bocca a la nuova amica ed io mi trovo un bel culetto davanti ... Mi giro, e come fossi un veterano, guardo il marito e gli chiedo un preservativo ... lui tranquillamente me lo passa ed io ora sono libero di prendermi sua moglie a pecorina, alzo la testa e vedo circondare il nostro tavolo da coppia che si scopano guardandoci, tutti intorno a noi, gente in piedi che ci guarda, a pecorina, nessuno che osa toccarci, per un momento mi sento di essere in un film porno ... e mi eccita ancora di pi ... me la scopo per un bel po di tempo poi mi scopo mia moglie e lei finalmente si fa penetrare da suo marito, noi sopra il tavolo e loro sono scesi, lei inizia ad infilare la lingua tra me e mia moglie, mentre si fa scopare vuole leccarci, mi legga il cazzo, faccia girare mia moglie per poterle permettere di leccarci bene entrambi, e vedo questa lingua sulla vagina di lei e sul mio cazzo mentre continuo a pompare ma lo faccio lentamente per poter sentire anche la sua lingua ... stanco ed eccitato non capisco pi niente e vengo ... mi giro mia moglie mi accarezza, lei mentre si fa scopare in 4 dal marito non ancora sazia avvicina al mio pene ed inizia a succhiarlo, beh sentire il suo corpo che faceva su e gi, sentirla muovere e gemere sul mio cazzo ... behe mi ha fatto venire ancora ..... alla fine ci anno guardato, salutato e noi che ci siamo ripresi dalla sbornia ... ci guardiamo increduli ... non ci rendiamo conto di ci che e successo. Il mattino ci svegliamo e facciamo l'amore altre due ore pensando all'esperienza vissuta ....
6522
8
14 anni fa
Lumio,
31/35
Ultima visita: 3 mesi fa
-
AL MONASTERO CON V.
Già dal saluto nel parcheggio mi sono trovato davanti ad una coppia spigliata e carina e davvero simpatica....dopo i saluti siamo entrati insieme….. piccola perlustrazione nel locale…fino alla scelta della nostra stanza….dopo aver rotto il ghiaccio con un drink…lei vestita di blu con un’ampia scollatura si è finalmente seduta vicino a me….e con la distanza così ridotta…e i miei jeans così imbarazzatamente gonfi…è bastato uno suo sguardo… per spingere la mia mano a scivolare lungo la sua gamba…e in un attimo lei era seduta su di me… avevo il suo seno tra le mani…e le succhiavo i capezzoli….uno spettacolo.
Nel frattempo lui….. con la macchina fotografica ha iniziato ad immortalarci.
E io ero sempre più eccitato, all’idea di poter rivedere tutto quanto…..
Lei si inginocchia davanti a me..e inizia a togliermi i jeans…e poi lentamente gli slip….il mio cazzo è durissimo e pulsa…lei mi tocca un paio di volte……e poi inizia a leccarlo ….e a succhiarlo in un modo veramente fantastico indescrivibile…..e vi assicuro che di bocche ne ho provate tante…ma la sua è davvero irresistibile…..ha continuato a torturarmi per un bel po’ di tempo..fino a che lui…… posa la macchina fotografica si spoglia e inizia a prenderla da dietro….davvero una scena molto elettrizzante….ad un certo punto lui si è seduto sul divanetto e lei ha iniziato a succhiarlo a leccarlo…allora io mi sono avvicinato lentamentee ho iniziato a leccarlo su un lato … lei dall'altro…poi lei ha iniziato a cercare la mia lingua...non ci eravamo ancora baciati….è stato fantastico abbiamo fatto un pompino in due lunghissimo...continuando a baciarcipoi dopo un po' ...lei si è alzata, si sono baciati loro due mentre io continuavo a toccarmi e a toccare leiera bagnatissima...dopodiché io mi sono seduto sul divano…lei si è inginocchiata davanti a me…ed ha iniziato a succhiarlo, ancora…. con una delicatezza, ma al tempo stesso una passione…davvero indescrivibile…e finalmente mi sono lasciato andare in una sborrata molto intensa e sentita…..sono rimasto senza parole….
davvero un incontro memorabile, con un intensità e una complicità inusuale per un primo incontro…un bacio e un grazie di cuore …..a presto V.!!!!!!
9125
8
12 anni fa
wolfbisex74,
42
Ultima visita: 2 anni fa
-
è uscita sola
Stasera,sabato, sono a casa da solo. Dovevamo andare ad una cena a casa di cp furbetta amica con altre cp amiche: 4 cp in totale.Io, Luca, non mi sentivo bene. Alle 20 eravamo entrambi pronti; Amanda con tacco 16, maglioncino in vita, giubbino corto in pelle e leggins che ben risaltavano il suo culo da urlo. La mia troia ! Si era preparata per me e per gli amici. Gli dico : ma tu amore vai alla cena, non stare a casa a causa mia; divertiti con le tue amiche (tutte bisex soft come lei). Prenditi anche una borsetta con un paio di scarpe perché così non guidi ! Ok caro, sicuro ? vado alla festa ?!Amanda attenta però ai maschietti in particolare a quel Gianni che ce l'ha grosso ! (Effettivamente mi sorpassa un pochino in circonferenza è ben dotato ).Che premuroso !! Ascolta, vieni qui che ti bacio ! Un abbraccio ed un bacio in bocca ! Alla fine un sussurrio: accerezzami bene il culo stronzo ! Accarezzalo che poi lo faccio accarezzare da Gianni ! Così poi me lo provo per primo ! Così parto bene e sento subito qualcosa di forte, prima che altri me lo aprano piano piano ! Guardami amore ! Ciao ! A più tardi !Esce. Ora son qui che la penso, penso a mia mogliettina, al suo corpo. Sarà tra le mani di qualche lei o di qualche lui ? O Gianni starà banchettando con il suo culo? Vado a letto, intanto riposo.
12529
11
11 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 3 giorni fa
-
Una sera sola in sauna
Premetto che il gioco della sauna mi eccita moltissimo e mi piace andarci anche sola, per poi raccontare a mio marito quello che è accaduto. Tramite un amico singolo ho individuato una sauna di un Hotel poco fuori Bolzano, dove dopo una certa ora si poteva trovare poca gente e qualche singolo valido. Così una sera mentre lui era al lavoro, ho pensato di andare a farmi in sauna.Arrivata al Hotel verso le ore 20:30 circa non c’era più tanta gente nella zona sauna.Già durante la prima sauna avevo adocchiato un bel ragazzo sui 25 anni con fisico atletico. Il ragazzo si fece sempre più intraprendente già dalla prima seduta di sauna.Così dopo che mi ero messa a riposare e ho visto il ragazzo entrare in sauna, ho pensato di seguirlo.Facendo finta di nulla mi sono sistemata di fronte a lui. Dopo un po’ ho iniziato ad accarezzare le mie cosce e ad allargare lentamente le gambe, mostrando per bene la passerina. L’eccitante era che tutto sembrava fatto per caso con indifferenza, come se lui non vi fosse. Niente sorrisi, niente parole. Lui iniziò a toccarsi in maniera molto discreta e con grande indifferenza, il cazzo che divenne durissimo.La situazione era diventata eccitante!Lui con indifferenza aveva mosso un suo piede e aveva sfiorato il mio polpaccio. Io non mi sono mossa, e questo aveva chiaramente dato l’ok a lui, che con il piede era risalito alla mia coscia. Ma ecco che un uomo un po’ bruttino entra in sauna e cosi aprendo la porta interruppe il gioco. Presi l’asciugamano e uscì a fare la doccia, strizzando l’occhiolino al ragazzo. Dopo la doccia mi rilassai un su un lettino e mi accorsi che il ragazzo di prima era entrato in una grande vasca idromassaggio che era nella sala di fronte al mio lettino, dove vi era immersa un’altra coppia di turisti anziani. Lui entrò in acqua nudo e si immerse sino al torace. Mi avviai in acqua prendendo posto vicino a lui. Sempre con grande indifferenza lui mise le braccia in acqua e il braccio destro era palesemente protratto verso di me che però mostravo estrema indifferenza anche perché da fuori non si poteva vedere nulla visto l’enorme massa di bolle che produceva l’idromassaggio. Poco dopo altri due ragazzi circa 30enni entrarono in acqua e si misero quasi di fronte a noi, mentre la coppia anziana uscì dalla vasca. Chiaramente le cose si erano un po’ rallentate. Lui aveva ritirato la mano da sotto l’acqua e così, visto il suo imbarazzo ripresi in mano il gioco e fu io ad allungare una mano sotto l’acqua e ad accarezzargli il cazzo che mi tornò durissimo. I due di fronte avevano capito il gioco ma vedendo che in quel momento non erano graditi uno dopo l’altro uscirono dalla vasca. Il secondo aveva un gran bel cazzo duro e mi passò vicino, sorridendomi, cosi senza nascondere la sua erezione e uscì. Così il giovane ritornò a toccarmi sotto l’acqua e io a masturbarlo lentamente.Ad un tratto dopo essermi guardata attorno, mi spostai e salì a cavalcioni su di lui guardandolo di fronte e iniziai a ondeggiare sul suo cazzo in acqua mentre lui mi toccava le tette e mi baciava. Il gioco andò avanti un altro po’ ma si interruppe per il passaggio della coppia di prima. Io uscì dall’acqua eccitatissima. Andai a fare la doccia e così anche il ragazzo mi raggiunse sotto la doccia ancora un po’ eccitato. Mentre facevo la doccia lui mi propose di andare nelle stanze relax e massaggio dove si poteva giocare un po’ visto che lui era bravo a fare i massaggi e aveva l’olio da massaggi. Andai in spogliatoio dove avevo il cellulare e via sms informai mio marito di cosa stava succedendo. Con l’occasioni ho potuto accertare che in sauna era rimasta ancora la coppia di anziani e i due ragazzi di prima. Scrissi a mio marito se potevo andare con lui in stanza relax a farmi massaggiare. Mio marito eccitatissimo mi rispose di sì e mi chiese di portarmi il cellulare per mandargli sms e qualche foto. Cosi andiamo nella zona relax, che nel frattempo si era svuotata. Lui si mise subito a massaggiarmi mentre io ero sdraiata a pancia in giù. Lasciavo qualche piccolo sospiro.Ad un certo punto lui mi sussurra qualcosa nell’orecchio e subito prendo il cellulare e per informare con un sms mio marito “Questo mi vuole scopare che faccio?” mentre il ragazzo continuava a massaggiarmi. Sento la vibrazione dell’arrivo del sms di mio marito “vaiiiiiiiii!”Pensai di rilassarmi prima in sauna a vapore, anche per capire se siamo rimasti soli. Notai che la coppia era già andata e rimasero soltanto il mio amichetto e gli altri 2 singoli. Entrai in sauna a vapore e mi misi sull’ultimo scalino, dove eccitata dalla situazione, potevo starmene oscenamente a gambe aperte a far prendere aria alla mia fica calda.Pochi secondi dopo intravedo l’ombra di lui che si avvicina verso di me e vedendomi sola in sauna e lui ancora vistosamente eccitato si avvicina toccandomi subito tra le gambe. Poi lui mi girò a pecorina e inizio a baciarmi e leccarmi i buchini. Mi stacco da quella posizione e inizio a spompinarlo, mentre lui è semi seduto e io inginocchiata e piegata a sbocchianarlo come una vera porca. Lui mi prende i capelli dalla nuca e mi scopa in bocca come se fosse la fica mentre io emetto rumori gutturali di sforzo e lui mi incita a succhiare sempre più a fondo.A quel punto entrano dentro anche i due ragazzi di prima. Senza scomporci per il loro arrivo e senza presentazioni riprendo a spompinare a turno facendoli tornare i cazzi duri.Visto che ormai siamo rimasti soli, gli proposi di andare nella stanza relax, dove saremmo stati più comodi. Ad un certo punto il mio amichetto di turno prese un condom lo aprì e lo mise sul cazzo durissimo mentre io lo feci sdraiare, poi girandogli le spalle mi sedetti su di lui e gli dissi di stare fermo che mi sarei messa il suo cazzo nel culo per la doppia. Qualche minuto dopo il suo cazzo era totalmente infilato nel mio culo e lo cavalcavo con grande passione, mentre lui mi sditalinava con furia.Guardando gli altri due il mio amichetto disse: ”dai cazzo, che aspettate a sfondarla!!!!” La cosa mi eccitò moltissimo. Senza tante storie uno dei due si infila un condom mi entrò in fica pompandomi lentamente.Mi trovai a sentire i due cazzi che mi pompavano con violenza come piace a me. La situazione era troppo eccitante. Il terzo ragazzo invece era a fianco in piedi che si toccava e guardava un cazzo veramente notevole che avevo voglia di gustare. Poco dopo quello che mi scopava in fica mi sborrò sul pancino, riempiendomi tutta. L’altro invece continuava a incularmi ancora, mi fece girare mettendomi a pecora con la faccia affondata nel cuscino, mentre mi dava colpi di cazzo nel culo da farmi saltare, mentre mi insultava dicendomi che mi avrebbe rotto tutto il culo. Ma anche lui preso dall’eccitazione durò poco e si tolse velocemente il condom. Mi fece girare e mi spruzzò tutto sul collo e sulle tette, ordinandomi di spalmarmela tutta. Rimasi esterrefatta della quantità di sperma che aveva spruzzato e me la spalmai su tutto il seno e mi leccai la mano per sentire il suo succo.Andammo tutti e tre a fare una doccia e mentre io mi dovevo fare lo shampoo e il balsamo e la cosa richiedeva un po’ i due ragazzi andarono verso gli spogliatoi. Mentre facevo la doccia il terzo ragazzo che assisteva a tutto nella zona relax toccandosi quel bel cazzo enorme, mi aveva avvicinata sotto la doccia, apre la porta del box e mi chiede se poteva finire quel giochetto, mostrandomi il cazzo durissimo. Eccitata per quel cazzo lunghissimo prendo una manata di gel da doccia e gli insapono il cazzo iniziando una lenta sega. Mi inginocchio subito ed inizio a sbocchinarlo. Lui inizia a godermi in bocca senza neanche un preavviso, tenendomi la testa spinta dalla nuca, contro il suo cazzo, impedendomi di farlo uscire dalla bocca. Un po’ sorpresa lascio che lui si scarichi tutto in bocca e aspetto che lui molli la presa, ingoiando quell’enorme quantità di seme caldo e densissimo, lasciando defluire un pó fuori dalla bocca .
5447
6
6 anni fa
coppiaintimissima,
30/36
Ultima visita: 2 anni fa
-
la prima volta a quattro
come si può convincere una donna a provare a fare qualcosa di diverso... che in cuor tuo sai che le farà provare qualcosa di indescrivibilmente piacevole...anche se lei rifuggeva quest'idea...ma io ne ero convinto...e ci sono riuscito!!lei non ha mai considerato un incontro a quattro...se è per questo nemmeno a tre, ma questo è passato...ora, avendolo provato, avendolo gustato, avendo la consapevolezza di questa trasgressione, si sente più donna...ora è indispensabile che le faccia sentire qualcosa di più, uno step che le faccia provare cosa significa avere le attenzioni di una donna....delle carezze che nessun uomo è in grado di fare..ma la cosa non è facile...districarsi tra le richieste di molte coppie che si propongono...alcune sono navigate, altre non lo sono nemmeno un po'...altre non sono altro che dei fake messe lì per tentar di fare breccia verso coppie che non vogliono saperne dei singoli...all'improvviso un bagliore di luce....una mattina la sto guardando mentre fa gli esercizi...sono le sei di mattina e lei, come ogni giorno, fa i suoi quaranta minuti di esercizi per mantenersi tonica...io guardo distrattamente il pc e noto l'arrivo di un messaggio..telegrafico..banale, forse...diceva; mattinieri...ed io rispondo che sto osservando mia moglie nuda che fa esercizi...giusto per rompere il ghiaccio.da lì un continuo viavai di messaggi, sempre con una naturale simpatia... fino a quello che stabilisce un incontro conoscitivo..difficile per noi, abbiamo bimbi piccoli ..diciamo...come risposta...anche noi..il fatto di avere a che fare con una coppia che presenta delle similitudini fa molto piacere...e fa crescere la curiosità di farne conoscenza...stabiliamo di incontrarci a venezia, nostra meta preferita domenicale..con tutta la prole al seguito...Più facile dirsi che a farsi..avete presente com'è venezia alla domenica? come un mercato rionale all'ora di punta...perdipiù trovare una famiglia con cui non hai dato un punto preciso, ma solamente nelle vicinanze del ponte di rialto poi..ricomincia l'altalena dei messaggi....ma alla fine ci riusciamo.ci conosciamo..lui un tipo giovanile, più o meno come me...più o meno stessa età...tutti e due accomunati dal dover badare ai figli piccoli...lei, si presenta ma non fa ora a scandire le ultime sillabe del suo nome ed è subito alla ricerca del pargolo che le sfugge di mano..comunque si fa notare per la sua altezza, con un paio di occhialoni scuri che scopriremo più tardi nascondere dei bei occhi azzurri...le due lei si presentano e scatta la classica intesa femminile, subito a parlare fitto fitto di cose che noi uomini siamo estromessi, tanto dobbiamo pensare alle prole..riusciamo ad approdare in un bar dove beviamo un caffè e dopo un'ora di chiacchere ci congediamo, con la promessa di sentirci via messaggio o telefono.le nostre impressioni sono più che buone, l'intesa sin da subito si è rivelata ottima..lui un bell'uomo che vuol far conoscere alla sua donna delle sensazioni diverse, del sesso allo stato puro...praticamente il mio credo!nei giorni seguenti ci sentiamo, sempre con un piacere crescente, finchè, dopo mille peripezie, fissiamo un giorno per poter conoscerci ancor di più.la mia lei si è preparata, vuole far sfoggio della sua prorompente e naturale bellezza...ha messo in uso tutta la sua lingerie più sexy, i tacchi alti...la minigonna che fa intravedere le calze sorrette dal reggicalze...un vero bocconcino..o un vero regalo di natale pronto per essere scartato (come mi ha suggerito l'altra lei).entrano nella nostra casa...lui è vestito casual, jeans e maglietta...lei ha un bel paio di stivali al ginocchio con un bel tacco a spillo..calze e reggicalze (ma questo lo avevo già notato quando stava scendendo dall'auto...piegandosi per prendere la borsa avrebbe fatto felici un migliaio di voyeur con quella bella veduta di un bel culo scoperto..)cominciamo a parlare e il nostro dialogo è piacevole, cordiale, come dei vecchi amici conosciuti da tempo....ma come è possibile?questione di feeling, qualcuno suggerirebbe...ed è proprio così..precisiamo i nostri limiti..ma li avremmo realmente rispettati?andiamo avanti con i discorsi..facciamo vedere la nostra produzione video pubblicata su di un sito amatoriale e l'atmosfera si fa più calda..ma non si sblocca...però sono sicuro che è da tutti desiderato...l'altra lei ha un interesse, non molto celato, per il seno di mia moglie...e' molto sodo..dice..ed io colgo l'occasione...toccalo...lei lo avvolge con la sua mano e ne resta entusiasta, tanto che il marito subito replica...e conferma quello che la moglie ha appena detto..ma non succede nulla!chiedo, se lei ha voglia di provare qualche posizione per fare delle foto...lei acconsente.ho voglia di vedere mia moglie che prende un bel sedere con le mani piene, con le unghie piantate nelle natiche...lei segue i miei suggerimenti e viene fuori una immagine bellissima...dopo accontento il desiderio che mi ha espresso la nostra ospite...ma in cuo mio anche io voglio vedere una donna baciare il seno di mia moglie...lei chiede alla mia donna se non le da fastidio se la bacia...ah, non ho precisato che mia moglie non è bsx, anche se qualche pensiero lo ha fatto...comunque lei si avvicina al capezzolo ed apre la bocca...con la lingua comincia ad assaggiarlo, ci prende gusto e con la bocca aperta lo bacia con voluttà...non avevo mai visto una scena così eccitante ed allo stesso tempo così naturale..una donna che bacia il seno di mia moglie.....l'atmosfera comincia a scaldarsi...le due lei danno sfoggio dei loro corpi sinuosi e noi maschietti cominciamo a liberarci dei vestiti...invito la nostra ospite ad assaggiare mia moglie...lei non ha mai conosciuto una lingua femminile che esplori il suo sesso..lo ha immaginato..ma ora è diverso, lei è lì, pronta a farle provare questa nuova esperienza...comincia a leccarla..lei le prende la testa e non la lascia..comincia a farle provare l'estasi della lingua sul suo clitoride, e le piace, molto..mentre è in estasi, le porgiamo i nostri membri ed uno alla volta lei li prende, ingordamente, e cominciamo ad assaporare la sua bocca nei nostri sessi...ora è il momento di far sentire il calore della mia donna al nostro ospite...lo facciamo stendere e faccio salire la mia lei sopra il sesso di lui, ma senza inserirlo...era negli accordi...così invito la moglie a sostenere il sesso del suo uomo contro le labbra della vagina della mia lei, che comincia a strofinarsi, bagnata, molto bagnata....le regole poco prima fissate, cominciano a barcollare...il cazzo di lui comincia a percepire il caldo pertugio dove naturalmente dovrebbe introdursi...la mano della moglie alla fine lo sospinge dentro e comincia l'estasi del maschio...assieme a quello della moglie che lo bacia intensamente...sta godendo anche lei di tutto questo...io nel frattempo mi sono goduto lo spettacolo..e che spettacolo...ho il cazzo che non ne può più di far da spettatore....chiedo alla nostra ospite se riesce ad inumidire il mio membro con un pò di saliva, e mi accontenta prendendolo in bocca con una maestria pari a quella di mia moglie...me lo inumidisce per bene e la invito a farsi da parte...io so che farò qualcosa che loro non sono preparati..mia moglie è sopra di lui e lo sta cavalcando...la fermo e la faccio abbassare, offrendomi il suo culo bellissimo e la sua fica impegnata con il cazzo del nostro ospite....prendo il mio membro e lo appoggio sopra all'altro e spingo, entrando nella fica occupata, ma tanto era grondante di umori che la mia entrata è stata agevole...vedo gli sguardi esterrefatti dei nostri ospiti...comincio a fare quello che lei desidera..essere posseduta da due cazzi dentro la sua fica accogliente....Comincia così una cavalcata a due in quel buchetto bagnato di umori dolcissimi....che continuerà fino ad un dirompente orgasmo di lei che, non appena inizierà ad urlare per il piacere, si ritroverà con l'altra mogliettina che le tapperà la bocca con un bacio passionale....bellissimo!!! Mia moglie in quel momento non so se è riuscita a capire quante persone si stavano dedicando a Lei...certo è che il risultato è andato oltre le più rosee delle previsioni...purtroppo anche le belle cose hanno fine e, causa la tirannia dell'orario ci siamo congedati, certi di uno prossimo incontro, tanto è stato eccitante il primo.
13020
9
8 anni fa
4youreyes,
43/47
Ultima visita: 1 mese fa
-
quello che cerchiamo da una coppia...
Ste ha contattato una coppia e ha deciso con loro il giorno, luogo e ora di un nostro incontro. Si occupa sempre di tutto lui perché conosce benissimo i miei gusti e perché io non riuscirei a sopportare l’imbarazzo in quanto molto timida!!
Il posto deciso è un bel hotel e l’orario è per dopocena. Noi saliamo nella nostra stanza che abbiamo preso mentre l’altra coppia è già in hotel in una loro stanza.
Arrivati in camera ci prepariamo e Ste mi benda poi manda un SMS all’altra coppia per dirgli il numero della nostra stanza. Ecco, hanno bussato!! Ste va ad aprire la porta e li accoglie silenziosamente.
Li sento entrare… sento le mani di Ste che mi toccano… ora sento su di me anche le mani di LEI e del suo LUI.
Sento le loro labbra che iniziano a sfiorare il mio collo e il mio viso!!! Mi sfilano piano il vestitino che indosso e iniziano a toccarmi ovunque… e le loro bocche sfiorano tutto il mio corpo e le loro mani mi accarezzano ovunque!!!
Io mi sento inebriata e sottomessa al loro piacere!!
La LEI mi guida verso il letto e mi dice di stendermi a pancia in su. Inizia a leccarmi tutta mentre il suo LUI e Ste si avvicinano coi loro bei cazzoni duri alla mia faccia e inizio a leccarglieli per bene!!!
Ora LEI mi dice di girarmi e di mettermi a pecorina poi dice al suo LUI di scoparmi tutta, di mettermelo dentro tutto!!!
LEI si mette semistesa davanti a me e mi chiede dolcemente, quasi a supplicarmi, di leccargliela!!!
Dopo un po’ mi dice… “voglio vederti che lo prendi tutto nel culo fino alle palle!! Voglio sentirti urlare e godere di piacere… Dai fammi vedere come lo prendi bene in culo…” e a quel punto chiede al suo LUI di infilarmelo tutto nel culo… piano ma… TUTTO!!!!
Io sento il suo LUI che inizia ad appoggiarmelo li dietro... sento le mani di lei tenermi le natiche bene aperte e poi... ecco... lo sento entrare dolcemente ma inesorabilmente tutto... e sento sempre la presenza di LEI che mi dice cosa vuole vedermi fare…. E la cosa MI PIACE!!!
Ste si divide dal giocare con me e con LEI… ma lo sento godere nel vedermi aprire per bene!!!!
Si, stiamo veramente godendo tutti da matti…. E i LUI stanno per venire!!!!
LEI dice al suo LUI di venirmi in bocca e a me dice… “dai, fatti sborrare in bocca!!! Fatti sborrare in bocca e bevi tutto senza perdere una goccia…”
ECCO… mi stanno inondando la bocca… a fatica mando giù tutto ma… ci riesco e… quanto è buona!!!
Chissà se rimarrà sempre e solo una fantasia o se prima o poi si avvererà!!!
5832
8
13 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 7 ore fa
-
IL MASSAGGIATORE di vane23
Era da un po’ che avevo adocchiato questo nuovo massaggiatore. Tra noi solo uno scambio reciproco di sguardi ma nulla di più, nemmeno una parola. Era già la quinta volta che andavo in questo centro, ma non avevo avuto modo di essere stata ancora sotto le sue mani.L'occasione si presentò un autunnale pomeriggio di ottobre quando lo vidi seduto alla reception. Andai verso di lui con un sorriso smagliante. Sicura di me, del mio passo nonostante indossassi delle ballerine, avevo i capelli sciolti e lucenti, un paio di short di jeans che nascondevano il mio bel sedere e le gambe sode avvolte da un paio di collant neri, una camicetta bianca che attirò il suo sguardo sulla mia scollatura una volta davanti al bancone."Ciao, sono venuta per il solito massaggio, avevo un appuntamento con Andrea." - gli disse sorridente e solare."Ciao, purtroppo Andrea oggi è malato, ci sono solo io, se per te non è un problema...""No, assolutamente! Come ti chiami?" - mi tese la mano per presentarsi."Marco piacere, te?" - mi disse sicuro."Vane!" – risposi subito."Bene Vane, andiamo di là..."Percorso il corridoio, mi accompagnò nella stanza, dove c’era il lettino. M’indicò il separé, dove potermi cambiare e mi disse di avvolgermi con un asciugamano e sdraiarmi mentre lui preparava il necessario per il massaggio.Mi accorsi subito che da parte sua c’era la tentazione di sbirciare, sentivo il suo sguardo su di me, lo percepivo, si avvicinò di nascosto per dare un'occhiata... riuscì a intravedere poco, mentre mi calavo i pantaloncini, quel poco che bastava per intravedere che non indossavo nulla d’intimo.Mentre preparava l'olio, io mi sdraiai sul lettino pancia in giù pronta per beneficiare delle sue abili mani, mah anche con la speranza che alcuni dei pensieri maliziosi che avevo fatto su di lui potessero prendere vita.Si avvicinò e sussurrò con voce calda “ Vane, possiamo iniziare".A differenza degli altri massaggiatori, che spostano l’asciugamano in base alla zona da massaggiare, lui invece mi tolse completamente l'asciugamano lasciandomi nuda ai suoi occhi, la cosa mi turbò da un lato mah tutto passò in secondo piano nel momento in cui iniziò a fare cadere delle gocce d'olio sulla schiena. L’effetto dell’olio freddo sul corpo che scivolava e a contatto sulla pelle mi fece venire qualche piccolo brivido. Iniziò a massaggiarmi le spalle e poi salì e si avvicinò pian piano al collo.Le sue mani esperte prendevano i miei muscoli e ci giocavano per sciogliere la tensione.Con le mani scese verso il mio fondoschiena continuando a massaggiare... evitò di toccarmi il sedere ma sentivo che stava osservando il mio culetto sodo e che intravedeva una piccola fessurina rasata...Sentii la sua forza e il suo vigore quando mi massaggiò le cosce. Prese ancora dell’olio e fece cadere un paio di gocce su i miei piedi e iniziò a massaggiarli con molta concentrazione, tanto da non rendersi conto di essere molto vicino al lettino, perché inavvertitamente il mio piede destro sfiorò il suo pacco.Resosi conto, cercò di allontanarsi. Mah, la tensione che si avvertiva nella stanza era qualcosa di mai provato e decisi di non farmi scappare un’occasione così ghiotta e quindi presi coraggio e a quel punto gli dissi c’è una zona che hai trascurato di massaggiare.Lui: quale scusa?Io risposi … il sedere. Lui esclamò: “ Ah bene te ne sei accorta “, l’ho fatto volutamente per vedere se fossi attenta al massaggio.Dopo un primo momento di silenzio lui calò due gocce d'olio sulle natiche e una in mezzo ad esse... mi agguantò il sedere con le mani piene.Le sue mani avevano la capacità di trasmettere la sua voglia, la sua potenza …. E lo ammetto volevo che si spingesse oltre … che mi scopasse.Non riusciva più a tenere le mani a freno … Si muovevano in modo circolare sul mio culo sodo e suoi pollici andavano sempre di più al centro.Mi sfiorò volontariamente l'ano e scese sotto per sfiorarmi con delicatezza la patatina. Ebbi un sussulto, mah non lo fermai.Iniziò a massaggiarmi il culo con più vigore e ora le sue dita passavano in mezzo ad esso.Massaggiò le natiche con un dito bagnato bene nell’olio.Con la mano sinistra mi schiacciò leggermente la schiena sul lettino per fermarmi, fu lì che il suo dito medio mi penetrò il buchetto.Urlai … e poi infilò anche un secondo dito, spinse forte e riversò un colpo secco nel culo … Il mio gemito di piacere gli fece capire che stavo al gioco e continuò con le sue dita a giocare con il mio culetto.A quel punto mi disse di girarmi, senza fiatare mi girai. Mi tirò verso di lui in modo da farmi scendere la testa dal lettino, si mise davanti a me e iniziò a massaggiarmi il seno. Le sue dita abili giocavano con i miei capezzoli diventati turgidi al contatto con esse … Era una situazione analoga, ma non volevo rinunciarci il suo tocco era qualcosa di mai provato prima.Mi ritrovai con la testa chinata esattamente di fronte al suo pacco che volontariamente mi spingeva sulla faccia...Lo guardai e con voce suadente mi disse "prendimelo in bocca". Si slacciò il camice, sbottonò la zip del pantalone lo tirò fuori vidi il suo grosso uccello con la cappella larga, duro e rasato. Mi prese con forza le guance, le sue dita scorrevano dietro la nuca, fece pressione per stimolare l’apertura della mia bocca e puntare la sua cappella sulle mie labbra.Dischiusi le labbra e accennai una piccola leccatina sulla sua asta. Il suo cazzo durissimo mi penetrò la bocca e iniziai a mugolare.Iniziò con dei colpi leggeri per poi accelerare piano. Più le sue mani stringevano forte la mia faccia più i colpi del suo cazzo si facevano secchi e profondi, sentivo la cappella che arrivava in gola quasi a volermi soffocare.Il ritmo dei suoi colpi aumentava e diminuiva, dettava lui il tempo, la cosa mi piaceva era avvincente sentivo chiaramente le sue palle sbattermi in faccia. A quel punto provai a sfiorarmi il clitoride con la mano destra, ma lui mi bloccò le braccia e preso dall’impeto mi disse “ eh, no?! Il massaggiatore sono io, ora piccola troietta devi solo succhiare e basta, perché sei davvero brava ” … ecco si succhialo così …Un ultimo colpo secco e avvertii il suo cazzo pulsare ed ecco che i suoi schizzi caldi e copiosi iniziarono a inondarmi la bocca e avidamente cercai di ingoiare tutto.Tirò fuori il suo uccello stremato e mentre mi alzavo dal lettino per ricompormi, lui si rivestì, io davanti a lui in punta di piedi e ancora nuda gli diedi un bacio sulla guancia quasi a ringraziarlo … Lui mi afferrò mi mise una mano sul culo e tirandomi a se mi disse, se vuoi, denunciami pure alla direzione … Mah spero che la prossima volta tornerai a farti massaggiare da me.Se ne andò velocemente ed io rimasi lì a finire di vestirmi col suo sapore in bocca.
6998
16
11 anni fa
vane23,
26
Ultima visita: 2 giorni fa
-
Io lui e.........lei
Roberto era uno di quelli che si definiscono trombamici, ci conoscevamo da molto ma ci vedevamo poco e solo quando entrambi liberi da legami; quello che sto per raccontare accadde in un periodo proprio così: quel pomeriggio ricevetti il suo messaggio e non poté che farmi piacere. Mi chiedeva se volessi uscire a cena con lui quella sera stessa; un sorriso spontaneo mi si disegnò sul volto sapendo benissimo che la cena era solo un pretesto per poi stare insieme; risposi di si e che lo avrei raggiunto a casa sua visto che ero in ufficio con la macchina. Mi rispose che stava tornado da un viaggio di lavoro e sarebbe arrivato a milano alle 17.45, quindi mi avrebbe raggiunto in ufficio e di aspettarlo lì.Le ore passarono velocemente avvicinandosi il momento dell'incontro; era molto che non lo vedevo, e l'idea di rincontrarlo mi eccitava parecchio.Ci vedevamo si per un motivo ben preciso, ma era anche un ottimo compagno di cene e mi divertivo un sacco con lui, sapeva metterti a tuo agio ed era proprio simpatico.Cominciai a prepararmi, per quello che si poteva fare in ufficio; comunque ero più che presentabile, un vestitino bianco sportivo aderente nella parte sopra ma largo nella gonna, non più lunga di metà coscia, e un paio di stivali scamosciati marroni con un tacco non a spillo ma comunque il solito12 il tutto coperto da una giacchettina di jeans molto ridotta; la mise era perfetta.Quella mattina avevo indossato le palline cinesi che per tutto il giorno, con le loro sottili vibrazioni, mi avevano regalato brividi di piacere che però in quel momento erano del tutto soffocati dall' idea della serata con Roberto; stavo per estrarle e riporle in borsa quando mi balenò l'idea di tenerle facendo una sorpresa al mio caro amico, curiosa anche di come si sarebbe comportato.Poco dopo le 18 ricevetti un suo messaggio annunciando il suo arrivo e di scendere; tutta di fretta, mi infilai la giacchina, raccolsi le mie cose, chiusi l'ufficio e scesi; era lì, proprio di fronte al portone, ancora i giacca e cravatta, sorridente che mi guardava arrivare; ci abbracciammo subito, due baci sulle guance e sorridenti ci dirigemmo a prendere un aperitivo.Erano quasi 6 mesi che non ci vedevamo e avevamo un sacco di cose da raccontarci; parlammo davanti ai nostri 2 drink ed il tempo passò in un baleno.Roberto era molto loquace ed il tempo volò in modo piacevolissimo; un ottimo sushi fu la nostra cena durante la quale i discorso lentamente si spostò sulle nostre avventure e cominciarono dei punzecchiamenti un pochino piccanti.La serata stava volgendo al termine ed entrambi sapevamo cosa sarebbe successo dopo; con lui sentivo sempre quella tensione della prima volta, anche se non lo era, ed ecco che anche quella sera, con l'avvicinarsi del momento, il nervoso nelle gambe ne fu il primo sintomo.Ci alzammo e decidemmo di fare una passeggiata sui navigli visto che ci trovavamo li dietro; c'era un sacco di gente e passeggiare tra la folla risultava quasi difficile, ma questo non fermò Roberto dal posarmi una mano per nulla innocente sulle natiche.Quando lo sentii palparmi ebbi un brivido, ero già carica da prima, in più camminando sentivo le vibrazioni che le palline mi trasmettevano delicate dall' interno del mio intimo; quando mi sussurò nell'orecchio " che ne dici di andare a casa mia" non ebbi certamente dubbi sulla risposta.Mentre guidavo la sua mano era ormai fissa sulla mia coscia, accarezzandomi li dove la gamba é più sensibile, al suo interno; ormai ero pronta, sentivo l'umido e il calore ricoprire il mio intimo, e lui, da quello che si poteva notare attraverso i pantaloni, era decisamente eccitato.I miei tacchi rompevano dolcemente il silenzio di quel cortile componendo una melodia dal ritmo deciso che segnava l'inizio della nostra avventura; appena entrati in casa Roberto mi prese all'improvviso e mi appiccicò letteralmente al muro e cominciò a baciarmi; io lasciai cadere a terra la borsa, gli misi le braccia al collo ed ecco che i giochi cominciarono; desideravamo quel momento ormai da troppe ore e la foga di entrambi ne era un chiarissimo segnale; le nostre lingue s' intrecciarono fulminee in un bacio profondo, lunghissimo, mentre sentivo il suo sesso, gonfio e voglioso, premermi sul ventre attraverso i vestiti.Frettolosamente cominciai a spogliarlo; gli tolsi la giacca, la cravatta, nervosamente gli slacciai la camicia e i pantaloni che subito caddero a terra; le mie mani correvano sul suo corpo, mentre sentivo le sue sul mio. Ecco che una sua mano cominciò a salirmi da un fianco sotto la gonna e non incontrando intimo interruppe il bacio ed esclamò " vedo che le buone abitudini non si perdono mai". Sorrisi. La mano dal fianco subito si spostò sul mio basso ventre per poi giungere lì, sul mio già umido sesso. Io d'altro canto avevo già raggiunto il pene nei boxer e lo stavo accarezzando; ne apprezzavo la generosità e la morbidezza di quella pelle accuratamente depilata ne faceva uno splendido contorno.Sentivo le sue dita delicate sul mio clitoride che dolcemente mi faceva vibrare; poi si spostarono più in giù fino ad incontrare l'anello in silicone delle palline che spuntava dalla vagina;" e questo cos'è?" mi chiese Roberto. " è un giochino che mi tiene compagnia da stamattina ma che puoi togliere quando vuoi" risposi; subito si inginocchiò di fronte a me, mi sollevò la gonna, e le sue labbra si poggiarono sul mio intimo; un brivido mi percorse quando la lingua mi sfiorò il clitoride per poi continuare verso la vagina. Divaricai le gambe e, appoggiata di schiena al muro mi gustai quel fantastico connilingus; mi passava dappertutto dal clitoride fino all' ano, ancora stretto tra le natiche, in un modo stupendo; le mie mani erano ad accarezzargli la testa mentre lui era impegnato col mio sesso; sentivo dei brividi delicati percorrermi tutto il corpo mentre lui continuava inesorabile a leccarmi e baciarmi.Ad un certo punto si alzò, mi baciò mentre con la mano sulla vulva mi prese con con un dito l'anello e tirandolo leggermente in fuori mi disse " visto che qui è occupato...." e subito mi girò faccia al muro; capii subito cosa intendeva e la cosa non mi dispiacque affatto; inarcai leggermente la schiena e divaricai le gambe mentre lui mi sollevò la gonna scoprendo le mie natiche. Qualche istante e sentii puntare il glande sul mio buchino posteriore già abbondantemente inumidito. Mi rilassai ed ecco che lentamente lo sentii farsi strada attraverso il mio sfintere; un mio gemito accompagnò il suo affondo, e subito aumentando il ritmo cominciò ad infilarsi dentro di me fino a sbattere rumorosamente con il corpo sui miei glutei.Era bellissimo, sentivo la sua presa decisa sui fianchi ed i suoi affondi vigorosi nel mio retto cancellavano le vibrazioni delle palline che però strette nella mia vagina e mosse dagli affondi stimolavano meravigliosamente la parete pelvica; appoggiata al muro con le mani aperte e ben salda sui tacchi mi godevo quella penetrazione stupenda. Cercavo di soffocare i gemiti mordendomi le labbra, mi sentivo meravigliosamente piena ovunque, dei brividi percorrevano il mio corpo ed ogni affondo inarcavo la schiena per sentirne di più, lo volevo in fondo; quando sentii una sua mano prendermi dolcemente i capelli in una coda tenendomi con delicata decisione, e l'altra raggiungermi il clitoride, i gemiti si fecero incontenibili; lui affondava imperterrito procurandomi in breve un orgasmo violento sconquassato dalle sue spinte che non accennavano a fermarsi. Le sue mani interposte tra me ed il muro ora stringevano il mio seno, mentre i suoi colpi quasi violenti mi schiacciavano al muro; cercavo di contrastarli spingendo il sedere indietro ma questo non faceva altro che accrescere l'eccitazione di quel maschio che mi stava sodomizzando con decisione; quei colpi, quella sensazione quasi di impotenza, quel pene dentro di me, e non da meno quelle palline che vibravano ogni affondo, mi riportarono alto il livello di libido. Il tempo che ormai sembrava essersi fermato da tempo riprese il suo corso quando mi sentii strizzare con forza il seno, ed un getto bollente m'invase le viscere; ancora qualche affondo e si fermò, infilato dentro di me, mi baciò il collo delicatamente e mi sussurrò " sei sempre uno spettacolo..... Ti fermi qui stanotte vero?" " mi dispiace, è stato stupendo e sai che con te continuerei a lungo ma è già tardi devo andare" risposi girandomi facendolo così uscire dal mio corpo". Lo baciai, lentamente raccolsi la borsa e un po' controvoglia andai via.Non so ancora cosa mi prese, non era tardi, era stato bellissimo e avrei sicuramente continuato, ma un qualcosa di misterioso mi aveva portato fuori da quell'appartamento; la stessa cosa che mi portò a scrivere a Francesca.Lei sapeva del mio incontro galante di quella sera e subito mi rispose " ma come, già verso casa? Fermati qui a fare 2 chiacchiere tanto sei sulla strada e non è nemmeno mezzanotte"Quando Francesca mi aprì la porta indossava solo una camicina da notte sul rosa decisamente trasparente che non nascondeva per nulla i suoi seni stupendi e quel suo intimo fresco e privo di peluria; " ciao tutto bene?" mi chiese con fare interrogativo. Con un sorriso stampato in faccia le risposi " certo, sai che con Roberto va sempre bene...... Ma avevo voglia di te!!!" e subito la baciai; qualche istante di sua esitazione e subito le lingue s'intrecciarono, la porta si chiuse dietro di noi e appiccicate ci gettammo sul divano li vicino.Subito cominciammo a spogliarci reciprocamente ed in breve mi ritrovai con indosso solo gli stivali, troppo complicati da togliere in quella foga che ci accompagnava; ci baciavamo, i nostri seni strusciavano lisci tra di loro, sentivo le sue mani scivolare decise sulla mia schiena fino ai glutei per palparli e carezzarli passando anche sull'ano, ancora dilatato e imbrattato di sperma; " beh vedo che ti sei proprio divertita stasera" mi disse violando con un dito il mio sfintere.Ci trovammo presto in uno splendido 69 in cui lei vedendo l'anellino fuoriuscire dal mio corpo non esitò a giocare con le palline estraendo la prima per poi rispingerla dentro mentre mi leccava e succhiava divinamente il clitoride; io intanto la leccavo e succhiavo con gusto, quella sua pelle liscia, quel suo sapore delicato tutto era magnifico.La sentivo leccarmi abbondantemente, fino anche al sedere dove il solletichino delicato della sua lingua lá dove prima c'era stata decisione, il tutto aggiunto a quell'entrare e uscire delle palline mi stava portando al settimo cielo; i nostri corpi cominciarono a muoversi assecondando i baci dell'altra, accompagnati da timidi gemiti, il ritmo aumentava e nel momento in cui mi sfilò del tutto le palline venni travolta da frotte di brividi prodotti da quell'orgasmo in esplosione; rimasi immobile qualche istante mentre Francesca strusciava freneticamente il suo sesso sulla mia bocca semiaperta; non appena rincominciai a leccarla, quasi istantaneamente, ecco che giunse anche il suo momento, accompagnato da un gemito fortissimo.Mi alzai, mi tolsi gli stivali e mi coricai abbracciata teneramente a lei; mi confessò che sentire il sapore di un uomo e del suo sperma su di me la eccitò moltissimo; ci coccolammo a lungo prima di coricarci e addormentarci nel letto.
5178
5
11 anni fa
elisa85ely,
26
Ultima visita: 4 anni fa
-
CHE TROIA CHE SONO ...
La appuntamento in piazza Arnaldo per le 23.Squilla il cellulare.Una voce femminile con accento russo mi chiede dove siamo.Le rispondo che siamo parcheggiati sulla salita per il castello e che davanti a noi ci sono un paio di posti liberi per parcheggiare.Dopo un minuto una Maserati bianca parcheggia davanti a noi.Lascia le luci di posizione accese. Sono loro. Quasi contemporaneamente scendiamo tutti e quattro dalle auto.Lui un tipo carino, un poa corpulento, ma con un viso interessante.Lei proprio bella.Capelli biondi tirati in una coda di cavallo, occhi azzurrissimi, bocca ben disegnata, trucco pesante agli occhi, fisico statuario.Ci presentiamo.Lui mi squadra da capo a piedi senza curarsi di mascherare la libido che gli leggo negli occhi.Gli accordi sono chiari.Salgo sul sedile posteriore della loro auto con il lui della coppia.Inizio subito a pomparlo, mentre Paolo e la bionda ci osservano dal finestrino, nascondendoci agli sguardi di chi passa.Ha un bel cazzo, sui 20 cm, diametro importante e tutto depilato, palle e buco del culo compresi.Mentre lo pompo guardo negli occhi la bionda.Cinque minuti e arriva la sborra.Mi lascio riempire la bocca senza togliere gli occhi da quelli della bionda che mi guarda con aria di sfida. Con la sborra in bocca aspetto che il lui si ricomponga.Scendo dalla macchina per seconda e mi piazzo davanti alla russa a cinque cm dal suo viso cazzo pi alta di me sono sicura che da quella distanza sente il profumo dello sperma del suo uomo Le sorrido, le faccio vedere la bocca piena di sborra e, sempre guardandola dritta negli occhi, ingoio la sborrata leccandomi le dita con consumata libidine.Lei mi sorride compiaciuta, lancia uno sguardo da intesa a Mister 20 e sale in macchina dalla portiera che ho lasciato aperta invita Paolo a seguirla Chiusa la portiera anche la tizia inizia subito a pompare.Si vede che le piace ciucciare. Gioca con la punta della lingua sulla cappella mentre con la mano sega la asta ad un ritmo velocissimo. Vuole farlo venire.Mentre lecca e pompa mi restituisce lo sguardo. Un poa la invidio adoro la prima sborrata di Paolo Da improvviso Paolo viene, mentre lei gli sta lavorando di labbra e lingua il filetto.La sborra schizza sulla addome (e sulla camicia) del mio porcone e sulla mano della troia che guardandomi negli occhi continua a segare ed a far uscire la borra dalla cappella devo ammettere che proprio eccitante Finita la schizzata la troia tuffa il viso sulla addome di Paolo imbrattandosi tutta la faccia di sborra e guardandomi sorridente.Poi inizia a leccarsi lo sperma dalla mano e dal polso imbrattati, ad aspirare la sborra rimasta dalla addome e dalla camicia di Paolo ed infine a pulirsi il viso portandosi lo sperma in bocca con le dita.Scende dalla macchina mi bacia sulla labbra Poi, guardandomi negli occhi, ingoia tutto.Dopo aver chiamato la padrona di casa stiamo andando a giocare nel retro del bar che ci piace tanto.La troia russa non sa cosa la aspetta; una sorpresa.Lei pensa che si stia andando da una altra coppia amica.Dopo il solito rituale al portone da ingresso entriamo nel parco giochi per troie.Appena entrati, del corridoio da ingresso si sentono gi i gemiti.La padrona di casa e seduta a gambe aperte su di un divano un tizio le sta leccando la figa e il buco del culo un altro le sta spingendo ritmicamente la testa a farsi pompare.Intorno a loro una decina di maschi si segano a quello spettacolo.Avvicinandoci vedo che la padrona di casa ha dello sperma secco sul viso e tra i capelli; in mano regge un bicchiere con dentro della sborra.Non ci hanno aspettati per iniziare a giocare.Il maschio che si sta facendo pompare viene e schizza tutta la sua sborra nel bicchiere.Appena ci vede Laura si stacca dal tipo che la sta leccando e, con il bicchiere in mano, ci viene incontro.Mi bacia con la bocca che sa di sborra e mi offre il bicchiere.Bevo un bel sorso e passo il bicchiere alla bionda per vedere la sua reazione.Intanto i maschi presenti continuano a segarsi e piano, piano si dispongono intorno a noi.La bionda guarda il suo lui con sguardo da troia, beve un bel sorso di sperma e fa per passare il bicchiere a Laura guardandomi negli occhi.Improvvisamente uno dei maschi mi prende per i capelli, mi invita ad inginocchiarmi davanti a lui e, mentre mi sta mettendo il cazzo in bocca, viene.Lo sperma mi va di traverso ed inizio a tossire come un ossesso.Mentre si placa la tosse la bionda si inginocchia vicino a me e, come se volesse offrirmi un sorso da acqua per aiutarmi a riprendermi, mi porge il bicchiere di sborra che troia Ea una sfida Prendo il bicchiere e guardando negli occhi la troia me lo svuoto in bocca povera cocca non sa che sono abituata a ben pi di un paio di sborrate per sera ingoio e comincio a prendere in bocca gli altri cazzi Siamo nel bar da una oretta scarsa continuano ad arrivare singoli il solito senso di nausea gi arrivato Paolo sta inculando la russa sul divanetto mentre questa pompa a ripetizione ha un buco del culo che sembra una autostrada il suo lui si sta godendo la scena segandosi io e Laura siamo in doppia lei uno in culo e uno in figa io uno in culo e uno in bocca Io e la russa siamo abbastanza provate Laura pi reattiva non ha bevuto come noi Arriva una altra sborrata ho perso il conto il senso di vomito a ricordarmi che sto esagerando ma che cazzo me ne frega incrocio lo sguardo della bionda nel momento in cui il cazzo che sta pompando le viene in bocca distrutta lascia uscire la sborra dalla bocca non riesce pi ad ingoiare abbiamo bevuto come vacche da quando siamo entrate Paolo se ne accorge le esce dal culo e glielo mette in bocca adora godersi quel tipo di scena lei non dice nulla pompa meccanicamente penso non sappia nemmeno che il cazzo di Paolo Poi succede Paolo schizza la bionda si mette una mano davanti alla bocca e corre verso il bagno Con la sborra in bocca la seguo e la vedo sboccare nel lavandino Con il senso di nausea al livello di guardia resisto sputo la sborra che ho in bocca sul palmo della mano e mi avvicino Cazzo distrutta il trucco intorno agli occhi completamente colato faccia e capelli sono pieni di sborra alza la testa si pulisce la bocca con un asciugamani di carta e mi vede riflessa nello specchio ancha io sono piena di sborra le metto il palmo della mano davanti alla bocca e le sussurro alla orecchio a€œmanda gi questa se sei capacea Il solo profumo della sborra la fa sboccare di nuovo vero ha ragione Paolo tremendamente eccitante vedere una bella troia vomitare sborra mi sento toccare il collo Laura ha la bocca piena la zoccola non fa fatica non ha bevuto un cazzo rispetto a noi stasera vuole limonarmi mi viene da vomitare Mister 20 ci sta guardando la troia russa sta ancora sboccando, ma lui ha il cazzo duro me la aveva detto al telefono che la sua troia sbocca spesso senza problemi pensavo fosse la solita esagerazione per convincerci ad incontrarli invece da come vomita e da quello che ho visto la bionda russa beve proprio senza ritegno Laura mi forza a baciarla apro la bocca lingue e sborra si fondono cazzo, quanta sono tentata di vomitarle in bocca ingoiamo tutte e due mentre ci baciamo mi viene da sboccare mi sgancio da lei non ce la faccio pi mister 20 mi guarda la sua troia ha smesso di sboccare mi prende per le spalle mi fa inginocchiare davanti al suo cazzo vuole venirmi in bocca proprio adesso oppongo resistenza mi mette il cazzo in bocca mi viene da sboccare mi tiene la testa premuta con una mano chiama la sua troia le dice di guardare come beve una vera troia La frase mi eccita ... voglio un cazzo in culo per rimanere eccitata mi divincolo da lui lo afferro per il cazzo e lo trascino verso il divano lo spingo a sedersi e mi inginocchio davanti lui gli riprendo il cazzo in bocca lui fa per cominciare a segarsi, ma gli spingo via la mano comando io sbocchino e sego io la bionda si inginocchiata vicino a me potremmo sbocchinarlo in due se volessimo ma lei ancora stravolta voglio un cazzo in culo mi giro a guardare chi ca dietro quattro o cinque tizi si stanno segando ne invito uno ad incularmi poi ricomincio a pompare mister 20 ridice alla sua troia di guardare e imparare come si fa le dice di vergognarsi a non aver resistito pi a lungo questa situazione mi sta eccitando da pazzi il tizio dietro di me comincia ad incularmi pazzesco sto godendo come una pazza la nausea si assopita come per magia anche se so che tra pochissimo torner ma non importa ho gi vinto sono io la pi troia del reame Pompo e sego, pompo e sego voglio la sborra il tizio dietro spinge di brutto con la mano libera cerco il buco del culo della troia vicino a me lo trovo cazzo entrano quattro dita come niente fosse ne ha presi di cazzi questa russa del cazzo con una mano sego il cazzo di Mister 20, con la altra esploro il buco del culo della sua troia sono straeccitata sento il tizio che mi sta pompando in culo che si prepara a venire lo sento uscire mi giro e lo faccio schizzare sul buco del culo della troia la sborra entra nel buco giro dietro la zoccola e comincio a leccarle la sborra nel buco del culo guardando dritto negli occhi il suo uomo lo vedo dimenarsi sul divano mentre si mena il cazzo la troia inizia a mugulare di piacere insisto con la lingua dentro il buco Mister 20 non ce la fa pi si sborra addosso lo guardo schizzare con la lingua infilata nel buco del culo pieno di sborra della sua troia torno da lui inizio a leccare lo sperma colgo lo sguardo di Paolo non si perso nulla arriva anche Laura guardo la orologio al polso di Mister 20 la una e un quarto la notte giovane Sono le 2 di notte.Ci siamo riprese.Laura e rimasta al bar.Siamo tutti e quattro in macchina.La bionda si rifatta il trucco le rimasta solo qualche ciocca di capelli a€œlaccataa stile a€œTutti pazzi per Marya .Ancha io mi sono sistemata, solo che lo sperma nei miei capelli un poa pi evidente chi se ne frega La serata non finita.Stiamo andando ancora a cazzi.I nostri porconi vogliono vederci ancora alla opera e noi siamo proprio due bambine cattive Piove peccato niente parcheggi Il lui della troia al mio fianco sta invitando dei singoli al Vipa s a Lonato.Lei gli suggerisce i nomi, lui li chiama e glieli passa.E proprio una grandissima zoccola non lo fa solo per compiacere lui le piace proprio mentre parla al telefono si tocca poi la accento russo mi fa morire comincio a toccarmi ancha io mi eccita sentire come la promette ai singoli La sborrata una di quelle mega abbiamo pompato questo cazzo meraviglioso per venti minuti buoni tutte e due le nostre bocche sono state solo per lui 28 cm di carne nera i nostri bei culetti sono distrutti ci sono 7 maschi in camera con noi e sono venti minuti che ci stanno sbattendo senza sosta solo il tempo di darsi il cambio che serata meravigliosa La sborra mi riempie la bocca la bionda pretende il limone la bacio appassionatamente ca sborra per tutte e due Ce la passiamo di bocca in bocca sei o sette volte poi, forti dello spettacolino, iniziano a sborrare anche gli altri Ce li dividiamo da buone amiche la bionda tornata in formissima io ho qualche problema la mia libido ne berrebbe ancora dieci, cento, mille ma il mio stomaco al capolinea Succede mentre sto limonandomi con la troia la quarta o la quinta sborrata mi stacco e volo in bagno sbocco cazzo incredibile la quantit di sborra che sto vomitando alzo la testa Paolo e il lui della russa mi stanno guardando tutti e due con il cazzo duro in mano guardo la zoccola sta ancora pompando sul letto mi guarda i suoi occhi ridono mentre con la bocca continua su e gi dal cazzo lei uno spettacolo io sto da schifo mi sciacquo la faccia e la bocca Paolo tenta di mettermi il cazzo in bocca non riesco devo rifiatare un attimo guardare la troia pompare mi eccita mi concentro su di lei cazzo se pompa di gusto Mister 20 si avvicina mi prende per mano mi accompagna al letto la zoccola continua a pompare mi fa sedere arriva anche Paolo sento il tipo insultare la zoccola entrambi mi accarezzano poi me lo dicono vogliono sborrarmi in bocca ora vogliono vedermi vomitare ancora non vorrei dentro di me questa perversione mi confonde sto male non voglio vomitare ancora ma sarei troppo troia a farlo mi inginocchio i due bastardi iniziano a segarsi di fronte alla mia faccia io mi infilo due dita in figa mi stanno guardando la ragazzina che ha appena vomitato sborra pronta ad ingoiare ancora forse sono malata fana culo posso farmi tutti cazzi che voglio forse a trenta anni smetter , ma adesso il primo a venire Mister 20 ormai scarico bevo tutta la misera schizzata poi viene Paolo scarico anche lui altra misera sborrata niente vomito troppo poca zoccola sta ancora pompando mi sostituisco a lei il cambio di bocca sortisce la effetto desiderato il bull si svuota tra gli spasmi cazzo questa si che una sborrata la mando gi tutta cazzo devo sboccare vomito sul letto solo sborra Dio che troia che sono se i miei sapessero che razza di troia sono Siamo tornati in piazza Arnaldo.Il mio ragazzo sar in giro da qualche parte.Io sono in macchina con due maiali quarantenni che hanno goduto a vedere due belle troie bere e vomitare sborra tutta sera e sto limonandomi come bacio della buona notte una bionda russa strafiga con la bocca al gusto di sperma Mmmh chiss perch, ma mi piace
20613
14
14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 7 ore fa
-
la prima volta della mia lei
Era stata già tante volte provata con vari oggetti abbondanti... giochini, bottiglietta, banana cetriolo, ecc... solo per il piacere di infilarle qualcosa di più dopo le mie penetrazoni abituali... lei piccolina, esilina, depilatina, biondina, delicata come una bambina. Rifiutava all'inizio e poi accettava per provare... ma una volta eccitata si apriva tutta e si dilatava a dismisura, bagnatissima, mentre io le garantivo che avrei preteso prima o poi, di farlo con un amico, in due dentro di lei, veri e duri... e forse lei, se li sognava dentro col pensiero proprio mentre diceva che li avrebbe rifiutati...
Poi... un giorno che la ritenevo pronta... mentre la infilavo per mezzo pomeriggio le dissi che era già stato invitato un amico fidato per la pizza con noi... perché dopo sarebbe salito in quella camera d'albergo... e che l'avevo portata a Montecatini proprio per questo. Le proteste furono molte e di varia natura ma lei ormai sapeva di essere tanto mia che non poteva rifiutarmi nulla. Unica concessione: le avrei imposto tutto io... in un modo dolce, graduale e accettabile che lei non doveva conoscere prima. Io e solo io, mi sarei ritenuto unico colpevole di tutti i suoi peccati di quella notte. Al momento opportuno l'avrei mandata in camera da sola per preparare la stanza in una penombra quasi buia, per non vederla arrossire di vergogna... e l'avrei voluta trovare nuda sotto il lenzuolo, tutta coperta, testa compresa. Alle ore 20 la feci vestire senza intimo: solo un leggero vestitino nero e tacchi un po altini. Due sole cose. Niente calze; niente slip; tettine nude. Era carinissima. Non provocante. Come sempre. Praticamente segreta. Solo io e lei sapevamo com'era sotto. Volevo che si sentisse "pronta" e diversa dal solito. Solo per mantenere nella sua mente eccitata il pensiero del misterioso amico che avrebbe visto poco dopo e che avrebbe dovuto accettare pur senza conoscerlo prima. La mente è un organo sessuale importante.
La pizza fu piacevole, con presentazione e conoscenza amichevole, senza nessun accenno al sesso. L'amico aveva i baffi: sorpresa ! Nessuno di noi la toccava: uno strano normalissimo approccio. Ognuno appariva elegante e raffinato. Modi cordiali, gentili, piacevoli. Poi.. caffè nel bar dell'albergo, come turisti qualsiasi. Poi... parlando, le misi in mano la chiave e le chiesi di salire per prima. Dopo 5 minuti entrammo noi. Buio, silenzio assoluto. Spogliati, veloci, subito sotto a quel lezuolo. Zitti. Uno per parte. L'abbiamo accarezzata tutta dolcemente, a lungo, dovunque, escluse le parti intime, con quattro mani... e mentre stava rigida l'abbiamo sentita vibrare tremolante. Poi le ho aperto la sua vagina con le dita ed era bagnatissima. Colava fino al lenzuolo, sul buchetto, fra le natiche. Allora le ho chiesto di prendere coraggio e di concederci solo le sue mani: una per ciascuno di noi. Maneggiava timidamente il mio e teneva fermo l'altro; dopo un po ho sentito che iniziava a palpare e muovere anche quello.
Il primo ghiaccio era stato facilmente superato. Tremava ancora ma ne teneva uno per mano senza rifiutarli e ora li maneggiava bene. Era pronta. L'ho baciata a lungo senza mai toglierle le mani da quei due contatti caldi... poi girata lentamente a pecorina col culo per me, l'ho infilata gradualmente nel buchino anale scivoloso e bagnato di fichetta colata. Lei è rimasta con l'altro in mano all'altezza del viso che lui le accarezzava x invitarla a prendere la decisione fatale. Superò diversi minuti di gioco, rifiutando palesemente molti inviti. Ma io la sentivo già sculettare eccitata. Poi finalmente... ad un certo punto capii che aveva aperto la bocca. Lui cominciava a godere e lei non lo rifiutava più.
Era fatta. Lei succhia molto bene quando è infilata. Si sente coinvolta e offre il meglio della sua bocca. Da quel momento in poi potevamo farle di tutto. Ovviamente con le buone maniere. Sapeva che non avrei mai permesso cattiverie. Scelsi di provarla con la doppia penetrazione. Dopo tante manovre di piacere me la misi sopra a gambe aperte e dopo averla infilata tutta davanti, la invitai a spiaccicarsi con le tettine su di me baciandola e sussurrandole di inarcare bene la schiena per alzare un pochino il culetto ed offrirlo alla cappella dell'altro. L'avevo voluta davanti per seguire sul suo viso le sensazioni che provava. La tenevo abbracciata e la sentivo vibrare tutta mentre timidamente si porgeva a quei tentativi di penetrazione. Finalmente si era rilassata e l'amico riusci a farglielo passare da quel buchino socchiuso. Lei ebbe un sussulto e fece una smorfietta. Poi vidi il suo viso disteso dal piacere e cominciò a respirare sempre più profondamente con tanta sensualità. Io sotto al mio cazzo duro che scorreva dentro la sua vagina sentivo passare l'altro che scorreva nel suo canale anale. L'altro evidentemente sentiva la presenza del mio. Lei li sentiva tutti e due mentre la forzavano e la riempivano. era bagnata e dilatata e mi colava il suo liquido umore sulle palle... lo sentivo. E soprattutto sentivo lei eccitatissima, riempita, spaventata per l'effetto nuovo e strano che provava. Non riusciva a rifiutare quel piacere diverso che prima aveva accettato solo per compiacermi e che dopo non sapeva più respingere perché ne era totalmente coinvolta. Si offriva apertamente senza più alcuna vergogna, porgendosi bene sia dietro che davanti, decisamente convinta di continuare a lungo in quello stato di benessere. Sculettava assecondando i nostri movimenti tutta piena di gioia. Tutta piena... di tutto.
In seguito non è mai stata una donna che lo chiede di proposito... è modestina... ma ha sempre dichiarato che la doppia le piace moltissimo: non la rifiuterebbe mai. Adesso che sono passati un paio d'anni è ancora più legata a me e riproviamo ogni tanto a fare incontri di sesso spinto. Preferiamo le coppie giuste, e lei sempre, riceve i complimenti per come si comporta: dicono che è brava, carina, e soprattutto ben addestrata.
coppia4455
34046
14
14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 7 ore fa
-
Come si inizia...
Inserisco qui un racconto gia inserito in passato pu o meno recente su altri siti........ cosi abbiamo iniziato....
_________________________-E' successo domenica Erano almeno due anni che speravo di concretizzare, ma forse dieci che ne parlavamo.Il sesso con mia moglie è forte, intenso, fantasioso, e lei è¨ molto molto porca. Tra noi nessun segreto, aperti a raccontarci tutte le fantasie più hard, una vita insieme, da quando eravamo adolescenti ad oggi superati i 40. Soddisfatti insieme di amarci e del sesso. Sicuramente l'ho lavorata ai fianchi a lungo parlandole di sesso a tre e del desiderio di vederla con un altro mentre gode in tutta serenità .Un piccolo particolare non affatto trascurabile, lei non ha mai avuto un altro uomo, oltre a me, qualcuno mi dia pure dell'ngenuo ma è davvero così.Non abbiamo una gran vita sociale, tutti presi dal lavoro e dai figli, qundi poche sono le occasioni di incontro casuale e in generale abbiamo escluso il coinvolgimento di amici di vecchia data, anche se qualcuno alberga nei sogni erotici della mia mogliettina.Allora ecco una mia ricerca di un terzo su internet. Ne avevo selezionati due, abbastanza fini discreti, riservati, conosciuti solo in rete, lunghi scambi di e-mail con me, mai un coinvolgimento diretto di lei, non ne avevo il coraggio.Lei sapeva perchè¨ glielo avevo detto più volte nei momenti di sesso ma anche in qualche momento "normale" che cercavo un terzo che la facesse godere davanti a me e insieme a me. Ci siamo andati vicino più volte, due in particolare. La prima volta ho invitato il terzo in un locale di Latino Americano, per incontrarci e poi chissà a lei non lo avevo detto, mentre ballavamo lui era lì io l'avevo riconosciuto ma lui no perchè non aveva nostre foto. Lei non lo sapeva, lui non sapeva chi fossimo, io non ho avuto il coraggio di prendere l'iniziativa, insomma tutto sfumato. La seconda volta un incontro pianificato in un locale, fino al giorno prima lei desiderosa e arrapata, ma il giorno fatidico, eccola nervosa, agitata, incazzata con me che continuavo con questa menata del terzo, che non ero soddisfatto di quello che avevo, e poi la paura, l'imbarazzo, le malattie e poi cosa sarà dopo del nostro amore ... ecc. Anche quella volta l'appuntamento nel locale non funziona, il terzo non ci trova, io non lo riconosco, il cellulare scarico, tutto a monte. Risultato moglie incazzata, discussioni, pace e promessa che non ci avrei più provato perche volevo la sua felicità e non la sua ansia. Accade poi che il tempo passa, le fantasie ritornano ed ecco che lei torna ad eccitarsi insieme a me all'idea. Cosi' torno su internet riprendo uno scambio di e-mail con il primo dei due e finalmente dopo difficolta' inenarrabili riusciamo a combinare un incontro a tre in bar, vicino a casa sua, poco preavviso non c'e' tempo perche' monti l'ansia, domenica pomeriggio. Ed ecco che la aiuto a prepararsi che le indico e le consiglio come vestirsi, lei si chude in bagno e mi dice che perfeziona la depilazione della sua passera, io che sento dentro di me eccitazione e contemporaneamente le gambe molli. E' pronta, bellissima, mora, occhi fiammeggianti che mi sciolgono, sorride e ogni tanto si incupisce. Parcheggiamo davanti al bar, aspettiamo fuori, lui mi manda un SMS sta arrivando....Arriva, carino aspetto pulito da bravo ragazzo, occhi azzurri, fine, cordiale e cortese, piu' giovane di noi, poco piu' di 30 anni (?).A lei piace, anche se so che normalmente preferisce, nelle sue fantasie, un maschio più trasgressivo. Ci sediamo al tavolo chiacchieriamo, beviamo tutti un Martini, scelto da lei, alle 17:00 della domenica un Martini?Serve a carburare.La conversazione procede io mi alzo per pagare li lascio volutamente soli. Torno, la conversazione arriva ad un punto morto, silenzio di quasi imbarazzo e ad un tratto " beh! andiamo?" e è lei, mioddio è lei che sblocca la situazione che prende in mano la situazione e conteporaneamente i sobbalzi del mio cuore. Chi l'avrebbe detto.Due minuti a piedi e siamo a casa sua entriamo e lui lascia la casa in penombra come insieme avevamo ipotizzato per l'incontro. Mi siedo sul divano e prendo lei vicino a me, la abbraccio la bacio e a voce alta dico "amore non ti preoccupare inizio ad accarezzarla, lui si siede dall' altra parte lei è in mezzo anche sui allunga le mani, lei è irrigidita ma ad un certo punto sento chiaramente che si abbandona si gira verso di lui inizia una lunga limonata io continuo ad accarezarle tra le gambe, dopo un attimo lui ocupa il mio posto, sotto il suo perizoma la sua mano la accarezza.Ed ecco lì mia moglie a gambe larghe sul divano, uno sconosciuto che la bacia e ha infilato la sua mano nel perizoma e io lì a guardare, siamo ancora vestiti. Lui la accerzza le bacia e succhia il seno, io le lecco la cosa più bella del mondo, va avanti un po così, poi lei allunga una mano, sta cercando il suo cazzo, lo tira fuori lo prende in mano lo accarezza e mi guarda, complice, perfida, amore mio. Passa pochissimo ed eccola con le labbra intorno alla sua cappella, io mi spoglio, lui anche e lei la spogliamo insieme.Lei lo pompa, lui prova i movimenti per scoparla in bocca, so che non le piace, che lei è una maestra del pompino leggero ed estenuante, con lingua e dita solleticanti, lui del resto non lo sa non può conoscere cio' che io conosco bene , ma lei ci sta lo prende in bocca fin che può e intanto io lecco instanzabile sbirciando i suoi occhi sognanti. Ci fermiamo un attimo, la prendo per mano e le porto vicino ad un tavolo, è cosiì che tante volte abbiamo sognato che succedesse, a pecorina appoggiata ad un tavolo con uno stallone che la monta. Lei è bagnata aperta eccitata e sorprendentemente decisa, lui le guarda la figa, a lei piace da matti essere guardata e poco dopo entra dentro di lei, e' lui un estraneo con il suo cazzo dentro la figa di mia moglie che la monta come abbiamo sempre sognato. La amo.Poi lui esce la prende per mano la porta sul letto e li a gambe larghe la scopa deciso e lei viene, vedo l'orgasmo nei suoi occhi e sento i suoi gemiti, sono vicino, col cazzo in mano me lo meno lentamente. Dopo di lei è lui che gode, gode della mia donna grugnisce si contrae e viene ( sesso protetto) , lei mi sorride e mi tiene la mano.Dopo di lui mi invita a scoparla, mi adagio su di lei e mi infilo al caldo della sua figa appena scopata, lei èsudata, pelle lucente bellissima, basta poco ed eccola venire di nuovo di un orgasmo di quelli lunghi e travolgenti che non sempre avvengono. Anche io godo mentre lui ci guarda. Lei è partita completamente vorrebbe finalmente provare la sua piu' segreta fantasia, due cazzi contemporaneamente, ma lui è in fase di stanca ha bisogno di un po'di tempo e la magia scompare. Ci alziamo ci rinfreschiamo e siamo quasi pronti per salutarci, prima di uscire lui la prende, le accarezza un seno e la bacia profondamente. Dio come la amo
7849
12
15 anni fa
zucchero e cannella,
58/58
Ultima visita: 1 mese fa
-
La Genesi dei Nostri Giochi_1
Sulla famosa spiaggia naturista catalana...nudi e sereni. Altre coppie, rade ma ragionevolmente vicine... bei ragazzi apparentemente tranquilli, distesi al sole. Corpi quasi tutti beli e accattivanti. Silenzio, il canto del mare a cullare sogni e fantasie fino ad allora inconfessate ma sempre più insistenti. Eravamo sposati già da un pezzo e la nostra vita sessuale, così come quella sentimentale, era un tripudio....complicità e armonia regnavano sovrane. Ma certi racconti sentiti qui e là ...certi siti sulla rete....la pratica del naturismo iniziata anni addietro.... quasi impossibile non incrociare la strada della curiosità su un mondo solo "ascoltato" e mai sperimentato. Rompo gli indugi e per la prima volta trovo il coraggio di sussurarle in un soffio..."ma tu hai delle fantasie qualche volta? hai mai pensato a situazioni, diciamo trasgressive ?" E lei... "ma cosa dici? ma stare un pò tranquillo a goderti sole e mare no? " e il tono di voce non lasciava adito a dubbi: meglio fare un bagno nell'acqua limpida ma soprattutto fresca del Mediterraneo. Ma ormai il meccanismo era innescato e indietro non volevo tornare senza provare ad andare fino in fondo. Si ride e si scherza fino a sera. Voglio andare a letto presto, il sole mi ha brasato, dico io. Lei mi segue docile ma con lo sguardo furbetto.
A letto iniziamo a toccarci e baciarci delicatamente e poi sempre più passionalmente. Sale sopra di me come piace fare a lei.... ma le impedisco di "prenderlo". L'abbraccio e la bacio ovunque....arrivo con le mie labbra ai suoi lobi.... approfittando di un remoto ricordo faccio riaffiorare una sua lontana confidenza circa l'aver limonato una sua bellissima compagna di classe al liceo (e le era piaciuto!) sussurro ancora: "non ci credo che non ti piacerebbe riprovare il brivido nella schiena di quella volta con la tua amica del Parini".
Tace, ma non ha alcuna altra reazione. Allora non mollo: "Pensa ritrovarla ora, sposata come te, con un bell'uomo....li incontriamo per caso al cinema. Grande euforia per la bellissima sorpresa. Li inviti a casa nostra una sera, si rinverdisce la tua amicizia con lei.... (sintetizzo)... a cena sotto il tavolo lei ti fa piedino, tu non disdegni...con una scusa vai in bagno e mi mandi un SMS avvertendomi su cosa sta accadendo a mia insaputa....e allora io ti incoraggio. Finisce la cena, dopo due bottiglie di champagne in 4 e un fiume di vino da dessert...tutti sul divano, candele e musica soft...chiacchiere frivole e sorrisi intriganti,..lei la tua amica, rompe il ghiaccio e ti bacia di nuovo a distanza di 15 anni, con la stessa passione e desiderio di quel lontano giorno nella palestra del Liceo..." mentre sussurro tutto ciò nel suo orecchio infilo la mano sotto il suo ventre a sfiorarle il fiore del piacere: è già un lago senza neanche bisogno di infilare le dita più in là . Incalzo: "Pensa allora che io se marito ci godiamo lo spettacolo di due splendori come voi mentre si amano con grande sensualità . Ma non siamo di legno.... Claudia ti sta leccando proprio lì e tu sei bagnato come non mai, suo marito non ha resistito e sta leccando e succhiando dolcissimamente i capezzoli del tuo meraviglioso seno, mentre io , vinta la timidezza accarezzo dolcemente il sesso di Claudia, la tua amica, per scoprire che è pronta per ricevere qualsiasi cosa in quella fessura invitante e profumata" E mentre raccontavo tutto ciò la mia dolce metà era salita impaziente sopra di me e mi stava scopando (non stava facendo l'amore) mi stava scopando come mai prima! Urlandomi che ero un "maiale" ma che l'avevo fatta eccitare in maniera incredibile e mi odiava da morire perchè non voleva ammetter che quel racconto la faceva impazzire e non se lo sarebbe mai aspettato! Che notte...
(continua)
4785
12
14 anni fa
Ah_LaNobileCoppia,
40/44
Ultima visita: 6 anni fa
-
Mikonos
“che mare splendido ti ricordi amore?”…e così dicendo mi abbracci..io seduto sul divano a sfogliare le foto di quella vacanza a mikonos…di alcuni anni fa…sento il tuo viso vicino al mio ed insieme ci rituffiamo in quei ricordi…così piacevoli….
Mi piace proprio girare per mikonos con il nostro scooter…si può stare ancora senza casco e sentire il vento sil viso è piacevole “anna sei pronta?”…”eccomi”…e ti vedo arrivare con una camicia lunga in lino.. leggera e sotto un bikini bianco..”sei favolosa mia cara” “grazie caro” mi rispondi mentre sali dietro e ti stringi a me…via si parte..destinazione nord..oggi voglio andare in una spiaggia meno affolata delle solite banana beach e super banana…piene di vita come essere in riviera romagnola..ma sempre con grande voglia di divertirsi e di divertire.
…girando per questo meraviglioso paesaggio ecco finalmente a Panormos…laggiù la spiaggia…scendiamo per le ripide stradine ed arriviamo alle spalle di un piccolo barettino sulla spiaggia con una grande distesa di cuscini sotto un tendone..fatto con diverse vele da windsurf…è carinissimo..
prese le nostre cose…ci incamminiamo lungo la lingua di sabbia ….ci sono pochi ombrelloni….o piccole tende..tutta la spiaggia è libera…decidiamo di andare verso il lato opposto dove le persone sono ancora più rade.
“paolo qui mi piace che dici?”…”va benissimo amore” e ci organiziamo con i teli stesi e piccoli sassi per fermarli..il vento si fa sempre sentire….non faccio in tempo a mettere lo zainetto a terra….che tu ti sei già tolta la camicia….slacciato il reggiseno…e senza battere ciglio fai scivolare a terra anche il perizoma del costume….mi piace guardare il tuo corpo nudo…il seno pieno con i grandi capezzoli….il tuo ventre…che scende dolcemente sino al monte di venere….labbra ben visibili…per queste vacanze hai deciso di depilarti completamente…un look che mi piace molto…subito ti seguo e mi spoglio completamente….sono anni che amiamo frequentare le spiagge naturiste…lasciare che il sole scaldi completamente il nostro corpo..ci regala meravigliose sensazioni.
“paolo mi spalmi l’olio di cocco sulle spalle?”…adoro farlo..e tu lo sai…lascio cadere un filo di olio sulle spalle…poi con le mani comincio a spalmarlo per bene…spalle….collo…schiena..e passo sui fianchi sino a sfiorare sempre più i ruoi seni….poi torno sulle spalle….le braccia….e tu ti lasci coccolare…poi ti stendi pancia in giù…e quindi passo un filo d’olio sulla schiena..sino ai glutei…hai un piccolo brivido..e io passo le mie mani lungo tutta la tua splendida schiena sino al solco che divide i tuoi glutei…passo con una mano…sento…il piccolo buchetto…poi scendo ancora dove già mi aspetta il tuo sesso…le cui labbra sono un po’ aperte..passo la punta dell’indice…tra di esse…come una piccola ostrica…sento i tuoi umori…..poi proseguo a spalmarti l’olio sulle belle gambe ben tornite…adoro il colore della tua pelle abbronzata…
Ti lascio a scaldarti sotto questo splendido sole…mentre io leggo un po’…nn passa molto tempo ed arriva una coppia e si sistema nn molto lontana da noi…lui è grande e grosso…coperto di tatuaggi..capelli scuri e a spazzola…lei al contrario e longilinea..alta buonda con un bel caschetto e pure lei alcuni tatuaggi in posti strateggici. Stendono le loro stuoie sistemano gli zaini e anche loro si spogliano….del resto siamo a mikonos..regno della libertà e della trasgressione.
Dopo un po’ li sento correre verso il mare….si tuffano…nuotano un po’..poi si avvicinano…giocano tra di loro..lei lo abbraccia…li sento ridere…e intanto guardano verso di noi….esce prima lui…e vedo…che nonostante l’acqua fredda….il “giocare” con la sua compagna deve averlo…stimolato…il suo sesso…è ancora un po’ turgido…poi lei lo segue correndo…il suo piccolo seno…è così sodo che nn si muove …le goccie d’acqua salata corrono sulla sua pelle abbronzata…sino a scendere tra le sue gambe…anche lei completamente depilata…e noto un piccolo bagliore…ha un piercing..proprio lì…la guardo e lei ricambia sorridendo maliziosa.
“ma che carino mi piacerebbe provarlo”.. mi giro e vedo che anche tu ti sei girata e stai osservando la stessa cosa che gardavo io con tanta curiosità…ti guardo sorridendo..
poi mi giro e ti chiedo di spalmare a me..un po’ di olio sulla schiena…ti siedi a cavalcioni sulle mie gambe…e sento…le tue labbra…venire a contatto con la mia coscia…poi cominci a spalmarmi tutta la schiena ..e mentre mi godo il tuo massaggio ho la testa girata…e vedo che i nostri vicini…ti stanno guardando mentre sei su di me…ora lui è steso…a pancia in su..e lei…è stesa…su di lui…poi..lentamente scende…e gioca….gioca con il sesso dell’uomo…che impugnato da quelle mani…si stà ingrossando…vedo ora la sua cappella scura e grossa…sparire tra le labbra di lei…lo stà succhiando!!!...per fortuna che sono a pancia in giù…sento che mi si è ingrossato pure a me…ma anche tu…le labbra del tuo sesso…le sento particolarmente umide…mi giro e vedo che stai guardando anche tu la scena…”sentiamo se ti fa effetto lo spettacolino?”…e così dicendo passi una mano sotto di me…ed impugni il mio cazzo..ormai duro…ti chini mi baci sul collo mordendomi un po’..e sento il tuo seno strusciare sulla pelle della mia schiena…”ma piace pure a te” rispondo io.
Detto questo…corriamo entrambi in acqua…a placare i bollenti spiriti una bella nuotata ..giocando tra noi…poi risaliamo sorridenti sotto lo sguardo attento..della coppia di nuovi amici …..
Ora lui è seduto..e lei e dietro di lui..le si struscia..e con le mani…cerca tra le sue gambe…poi si gira e gli si siede a cavalcioni…con la mano..prende il suo sesso..e se lo dirige dentro la sua vulva….comincia a muovere il suo bacino su di lui…vedo le chiappe di lei…contrarsi e spingere in avanti il bacino..lei mette le sue mani sul collo di lui..e si lascia baciare i piccoli seni……cavolo sono eccitato sono steso su un fianco e li guardo…tu sei davanti a me…anche tu guardi…ti giri su un fianco…e spingi indietro..il tuo culo….tra le tue coscie spuntano le labbra gonfie del tuo sesso…allungo una mano….infilo l’indice…sei grondante…allora infilo l’indicce ed il medio….tu spingi ancora più indietro aprendoti sempre di più ..nn resisto..ho il cazzo duro…e ti penetro…tu nn aspettavi altro…e spingi contro di me…prendo il tuo fianco…e spingo prima…la cappella..poi tutto il mio sesso…tutti e quattro ci stiamo guardando…che situazione incredibilmente eccitante..
..mi lascio andare completamente dentro di te…allungo una mano verso la tua bocca…e tu godendo mi mordi le dita che sanno ancora di te…e vedo lei buttare la testa indietro scossa da un bell’orgasmo prendere il sesso di lui e farlo uscire poi continuando a menarlo con la sua mano veloce..lascia che faccia uscire tutto il suo seme…sul suo ventre..e lui grugnendo..si lascia cadere all’indietro….a questo punto tutti in mare…per rilassarci dopo questo piacevole spettacolo…ci rimettiamo al sole…mentre i nostri amici…si mettono a scattare alcune foto..ormai è il tramonto e la luce è stupenda..colori caldi il sole rosso…e sulla pelle nuda rende dei toni meravigliosi…lei si stende sulla sabbia…poi si mette in ginocchio..e lui continua a scattare…poi sento che parlano…ma si stanno rivolgendo a noi allora un po’ di inglese masticato si fanno capire…e voglio che tu vada a fare alcuni scatti con lei…mi guardi e maliziosa ti alzi e vai verso di lei….ora siete vicine…tu mora….e con un seno splettacolare…lei bionda seno minuto..ma entrambe sembrate complici in questo gioco vi abbracciate ed i vostri corpi si unisco in un incredibile miscuglio di pelle…prendo pure io la macchina fotografica…ed inizio..a scattare…..ma questa poi è una altra…storia
…un bacio a te..anna..mia splendida complice
10195
6
13 anni fa
gibers,
42
Ultima visita: 2 mesi fa
-
4 uomini tutti per me
Sono passati solo alcuni giorni dall'incontro e così desidero riportare e condividere le varie sensazioni ed emozioni provate.
Era da tempo che desideravo incontrare con Marco, mio marito, più uomini insieme, ma c'era sempre una certa titubanza sia a chiedere di essere esaudita in questo desiderio sia per il timore di non trovare le persone giuste per questa esperienza.
Come se mi avesse letta il pensiero l'altra settimana Marco mi ha proposto di cercare alcuni singoli e di giocare insieme a casa nostra io non potevo che dire di sì e ho delegato a lui la scelta delle persone.
Gli ho chiesto di trovare tre singoli per sabato sera e eccitata ho atteso che giungesse la sera, sicura che Marco si sarebbe attivato per organizzare il tutto.
Durante la giornata mi sono sentita frizzante e vogliosa e sentivo le mie grandi labbra pulsare e desiderose di essere leccate e con questo stato di inebriante gioia mi sono truccata e ho indossato gioielli luminosi.
Un completino di pizzo bianco con un tanga elegante che a malapena racchiudeva la mia calda patatina, calze autoreggenti, vestitino tigrato cortissimo, sandalini con tatto a spillo, trucco che metteva in risalto i miei occhi azzurri e rossetto rosso leggermente chiaro; pronta per la serata.
Verso le 21,30 allo squillare del campanello di casa Marco è andato ad aprire e ha fatto accomodare gli ospiti in salotto offrendo loro da bere; io stavo in quel momento specchiandomi per vedere quanto di ciò che lasciavo già intravvedere poteva essere per loro stimolante quando la voce di Marco mi ha fatto tornare nel presente con il suo “ ti stiamo aspettando cara”.
Entrata nel salotto sentivo le gambe un poco titubanti ma il desiderio di dare seguito alla mia fantasia era tale che con un sorriso smagliante e una certa disinvoltura mi sono presentata a loro.
Mi sono trovata di fronte tre uomini Riccardo, Francesco e Luca; quarqntenni, carini e sorridenti che con gli occhi sgranati mi guardavano ed io sentivo già i loro sguardi spogliarmi.
Riccardo dei tre era il più estroverso e veramente affascinante, ex modello, palestrato, elegante, occhi verdi profondi; Francesco dallo sguardo più timido alto e riservato; Luca molto alternativo da artista ma sorridente e loquace.
Dopo alcuni minuti di conversazione è stato Marco a rompere il ghiaccio chiedendo ai ragazzi se andava bene che fosse Victoria, dato che era in minoranza, a prendere l'iniziativa e il loro assenso
“ mmmm”, fu unanime.
Muovendomi al ritmo della musica ho invitato tutti gli uomini a unirsi a me nel danzare e fattami coprire gli occhi ho iniziato a ballare fra loro sentendo quanto fosse bello decidere cosa fare con loro.
Per prima cosa ho chiesto che iniziassero a spogliarmi lentamente e così uno mi tolse il vestitino, uno le scarpe,l'altro le calze e il quarto il reggiseno.
Vestita dei miei gioielli e ancora con addosso il mio tanga ormai già esageratamente umido ho deciso che era meglio controbilanciare la situazione e ho iniziato a spogliare lentamente i miei vari uomini.
Che eccitazione! ad occhi chiusi e senza sapere chi era davanti ho iniziato a togliere scarpe, calze, camicia e pantaloni lasciando in slip tutti e quattro i miei maschietti.
Non contenta, con il solo senso del tatto ho iniziato ad accarezzarli lentamente partendo dal viso e giungendo alle cosce e non trascurando ovviamente quanto ancora non era scoperto e liberato.
Anche ad occhi chiusi potevo distinguerli e con piacere ho notato che Riccardo doveva possedere non solo i muscoli sviluppati.
Sentivo la loro eccitazione salire ogni qual volta strusciamo il mio sedere sui loro membri e il sapere che loro mi vedevano porca come mi piace sentimi mi stimolava a continuare lentamente in questo gioco.
Lentamente poi con le mani e la bocca ad uno ad uno ho fatto scendere gli slip lasciando liberi i loro cazzi di manifestarsi turgidi nell'aria.
Non li vedevo perché ero ancora bendata ma uno dopo l'altro ho incominciato a prenderli in mano e sentire il loro stato.
Sono passati pochi istanti prima di sentire mani tirare giù e sfilarmi il mio tanga e altrettante sul mio corpo accarezzarmi e intrufolarsi dolcemente in mezzo alle mie gambe.
Assaporavo le labbra che mi baciavano, e i vari cazzi che incontravano il mio corpo e le mani che mi davano sensazioni piacevoli ma di chi erano le une o le altre non mi importava assolutamente.
Anche le mie mani toccavano più corpi e più cazzi e uno più duro dell'altro.
Il gioco piaceva a tutti e sempre bendata ho sentito mani sicure che mi accompagnavano ad inginocchiarmi.
Mentre venivo baciata languidamente, una mano mi invitava ad aprire un poco le gambe e percorrendo l'interno delle mie cosce giungeva alla mia figa eccitata umida, anche la schiena e le natiche erano oggetto di palpeggiamenti intensi e delicati.
C'era un lento e continuo scambio di ruoli che io seguivo e contraccambiavo attivamente prendendo in mano e muovendo sempre i cazzi di coloro che mi erano di fronte.
Li sentivo duri e di dimensioni diverse e neanche più sapevo ben distinguere quello di Marco.
Come le prima dite si sono introdotte nella mia figa un gemito di piacere ha riempito la stanza e un insieme di miei umori ha inondato il tappeto e ancora ora non so chi mi ha portato tanto piacere.
Il dito si muoveva ritmicamente dentro di me, i baci si facevano più appassionati e io continuavo a godere e gemere dal piacere; su quest'onda altre dita mi hanno stimolato ed ognuno senza difficoltà alcuna mi ha portato ad uno o più orgasmi consecutivi.
Mi sentivo una “ cagna in calore” e sentivo che era giunto il momento di vedere i miei quattro uomini e cosi ho tolto la benda dagli occhi perché volevo leggere sui loro visi la libidine e fargli assaporare anche la mia.
L'eccitazione di tutti era ben visibile; Marco con una mano si menava il cazzo e nello stesso tempo scattava foto, Luca mi baciava sulle natiche, Francesco mi baciava collo e saliva sulla bocca, Riccardo con la sinistra si muoveva lentamente il cazzo e con un dito della mano destra girava come un lento vortice nella mia figa ancor più umida.
Vogliosa di eccitare maggiormente questa bella tribù mi sono coricata sul tappeto e ho incominciato e toccarmi a gambe e figa spalancate, guardandoli negli occhi e scendendo con lo sguardo sui rispettivi cazzi duri; che meraviglioso spettacolo vederli tutti che si masturbavano e notare che avevano difficoltà a distogliere il loro sguardo dalla mia figa che continuava a gonfiarsi per il piacere.
Fu Riccardo che per primo avvicinò il suo pene turgido alla mia bocca per farselo succhiare. Era grosso e tenuto alla base da un anello metallico che ne accresceva sicuramente ancora di più la già notevole dimensione; con una certa difficoltà iniziai ad assaporarne la cappella divenuta nel frattempo rosso viso e cosi iniziò un lungo giro di splendidi pompini accompagnati da lunghe e pazienti leccate della mia figa sapientemente dosate da ognuno.
La mia voglia di essere penetrata stava salendo e come se mi avessero letto contemporaneamente il pensiero mi fecero ruotare e sollevandomi il bacino mi misero nella miglior posizione per penetrarmi da dietro, alla pecorina, la mia posizione preferita.
Come io stessa speravo fu proprio Riccardo che appoggiò le sue mani sui miei fianchi e il sui cazzo alla bocca della mia figa.
Per alcuni istanti stette lì fermo col suo cazzo appoggiato e io ne sentivo il calore e il pulsare, mi schiaffeggiava le natiche e mi diceva “sei una vera maiala vogliosa”, “ora ti prendo perché ho voglia di sentirmi tutta dal di dentro”; le sue parole mi risuonavano e un “si, si” uscì dalle mie labbra mentre la mia lingua stava leccando il cazzo di Luca.
Sebbene io non ami farmi penetrare da cazzi grossi perché ho una vagina stretta e pertanto mi è doloroso, il mio desiderio era tale in quel momento che il sentire le pareti interne della mia figa aprirsi al lento spingere del cazzo di Riccardo fu sublime; il movimento prima lento e poi leggermente più accelerato in pochi minuti mi portò nuovamente ad un orgasmo lungo ed intenso.
Raggiunto il suo obbiettivo, farmi godere, Riccardo si ritirò ma io non rimasi senza cazzi perché a turno fui scopata e più volte venni.
Erano ormai passate parecchie ore quando tutti soddisfatti i miei quattro uomini erano seduti sui divani ed io dissi loro “non scherzate, io ho ancora voglia, chi viene a prendermi con il mio fedele amico vibratore?
Pensavano che scherzassi ma quando videro sparire l'oggetto nella mia direi voragine tutti si precipitarono chi ad assistere e chi a manovrarlo.
Il recupero di ciascuno fu rapido e il gioco prosegui fino a quando alla colazione che servii quando ormai aveva già albeggiato e dei vari orgasmi ciascuno ne aveva perso il conto.
Grazie Riccardo, Francesco, Luca e Marco per la splendida e indimenticabile serata.
Chissà quale incontro organizzerà, spero a breve, Marco per soddisfare le nostre fantasie!
20481
11
14 anni fa
Victoria e Marco,
54/55
Ultima visita: 1 mese fa
-
Il regalo di mia moglie
Siamo al nostro privè preferito, questa sera c'è un sacco di bella gente e tu vuoi farmi un regalo speciale per il mio compleanno. Come sempre nulla è premeditato, ci piace vivere le situazioni così come arrivano, se arrivano.
Abbiamo ballato tanto, siamo eccitati e l'atmosfera è calda: è il momento giusto per spostarsi nella zona privè, dove c'è già azione. Stasera sei molto provocante, indossi un completo intimo nero, una camicetta bianca semitrasperente, autoreggenti e tacchi a spillo. La minigonna l'hai già tolta mentre ballavi...
Ci inoltriamo nei corridoi bui, si sentono lamenti lussuriosi e si intravedono corpi avvinghiati oltre le tende.
Entriamo in una stanza, sul letto una coppia amoreggia timidamente... Intorno coppie e singoli guardano. Ti stringo a me, abbracciati ci baciamo appassionatamente. Gli sguardi cominciano a spostarsi su di noi... inizio a toccarti sulla schiena, poi mi sposto sui seni, sul culo e sulla figa. Ma ci sono anche altre mani che stanno esplorando il tuo corpo. Due singoli alle tue spalle, uno moro e uno biondino, ti stanno toccando nel modo che ti piace. Ti chiedo se devo allontanarli, ma la risposta la trovo tra le tue gambe: sei già bagnatissima.
La situazione ti eccita, ad un certo punto non sento più il tuo abbraccio, così con le mie mani cerco le tue... dalla spalla seguo il braccio, lo sento muoversi ritmicamente, finalmente arrivo alla tua mano... stai stringendo e menando un grosso pene. Anche l'altra mano è impegnata allo stesso modo.
Tolgo le mie mani e faccio un passo indietro, lasciandoti in balia di quei due ragazzi. Riesco ad ammirarti solo per un attimo: in piedi davanti a me con gli occhi chiusi e una smorfia piena di lussuria sul viso, masturbi lentamente i due sconosciuti alle tue spalle, mentre le loro mani strapazzano i tuoi seni e si insinuano dentro il perizoma. Non sai che faccia abbiano questi ragazzi, ti bastano le loro mani...
Il perizoma scivola sul pavimento, la camicetta vola per aria... Poi il moro ti trascina sul letto, lui è steso supino e tu sopra senza mollare la presa inizi senza esitazione un pompino delicato. Così facendo offri il culo al biondino, che subito infila il preservativo sul suo grosso membro e inizia a scoparti a pecorina, senza fare complimenti. Sotto i colpi decisi del biondino, il pompino si fa subito più profondo e spregiudicato.
L'altra coppia si sposta, è chiaro a tutti che la regina della scena ora sei tu. Adoro osservarti, mentre dirigo il gioco... Le altre coppie e singoli osservano, rapiti dalla scena e dalla tua sensualità. Alcuni singoli non resistono, ti toccano e ti offrono i loro membri. Qualcuno lo fa in maniera poco garbata, e viene da me prontamente allontanato, mentre altri due ragazzi (uno più minuto, l'altro più prestante) che sanno come ci si comporta vengono premiati, e conquistano le tue mani e la tua bocca. Nel frattempo anche il reggiseno è andato disperso, sei sul letto a pecorina vestita solo di autoreggenti, tacchi a spillo e occhiali, che fanno tanto segretaria porca.
Sei impegnata a soddisfare i 4 ragazzi che ti circondano. Ti guardo e sento il bisogno di baciarti appassionatamente... la tua lingua sa di maschio e questo mi eccita ancora di più. Sei completamente presa, ti sento ansimare e mugolare, e anche urlare nei rari momenti in cui la tua bocca è libera. Ma non ti bastano tutti quei membri e quelle mani su e dentro di te, vedo le tue dita insinuarsi tra le tue gambe, alla ricerca del clitoride lasciato incredibilmente senza attenzioni dai 4.
Lo stallone dietro di te continua a martellare instancabilmente. Davanti il moro continua a godersi il lungo pompino, insieme agli ultimi due arrivati che continuano a toccarti dappertutto, mentre tu cerchi di dedicare loro attenzioni, con le mani e con qualche leccatina. Il minutino indossa il preservativo, e ogni tanto si sposta dietro nella speranza che il biondo gli ceda il posto, ma lo stallone non ha nessuna intenzione di mollare il colpo.
Il moro intanto ti avvisa che sta venendo, tu inebriata dai colpi dello stallone non rispondi, lo guardi dritto negli occhi mentre si scarica nella tua bocca. Lui soddisfatto esce di scena, non è rimasta alcuna traccia del suo sperma...
I due ultimi arrivati rimangono a contendersi la tua bocca, finchè per tutti si avvicina il momento di sfogarsi: il biondino chiede il permesso di venire sul tuo seno generoso, tu accetti con entusiamo. Ti siedi sul letto, in piedi davanti a te i tre ragazzi superstiti si masturbano, pronti a scaricare il loro piacere sul tuo corpo. Io sono sul letto, dietro di te, pronto a fare lo stesso dopo essermi gustato la scena.
Il biondino è il primo a venire, numerosi schizzi ricoprono il tuo seno. A quella vista non resisto, ti tiro da dietro, ti lasci andare distesa sulla schiena, e inizio a schizzare mentre cerco di puntare la tua bocca. Ingoi i fiotti andati a segno, mentre gli altri imbrattano il tuo dolce viso.
Intanto il ragazzo palestrato salta sul letto e schizza sul tuo ventre, mentre il minutino (che col preservativo ancora indossato non ha mai perso la speranza di scoparti) si trova finalmente solo davanti alle tue gambe aperte. Non si fa sfuggire l'occasione e penetra la tua figa indifesa. Tu stremata dal piacere lo accogli senza opporre resistenza, lui stretto nella morsa delle tue labbra calde, bagnate, gonfie e pulsanti viene dentro di te dopo un paio di colpetti.
Sei completamente ricoperta di sperma: viso, seno e pancia, qualche schizzo è arrivato anche sulle braccia, sulle gambe e sui capelli. Adoro guardarti così, ma i singoli premurosi e riconoscenti ti porgono i fazzoletti. Ti ripulisci in qualche modo mentre gironzoli per la stanza, in autoreggenti e tacchi a spillo, alla ricerca di camicetta, reggiseno e perizoma, finiti chissà dove...
Poi vieni da me, mi guardi negli occhi, mi baci con dolcezza e mi dici:"Buon compleanno, Amore!"
Indimenticabile
14946
10
11 anni fa
vicinidicasa,
38/44
Ultima visita: 2 anni fa
-
la nostra prima volta a tre......
Ci siamo visti......è accaduto.... !
Era stato stupendo vedere mia moglie al mattino rasarsi le parti intime dopo la doccia, indossare un intimo da sballo, nero, con delle classiche autoreggenti, le sue scarpe con tacco 10 preferite, e seduta alla sua toilette, sciogliere e pettinarsi la sua lunga chioma nera, così abbigliata e con sopra una vestaglietta di seta nera e trasparente.....
Ci eravamo dati appuntamento con lui in un hotel. Due camere per non dare nell'occhio...lo abbiamo atteso nella hall. E' arrivato...Guardava mia moglie, estasiato. Prendiamo un caffe e ci avviamo all'ascensore...saliamo in camera. Ci sediamo sul letto. Parliamo un po....metto della musica di fondo..abbasso le luci...lo sguardo mio e di mia moglie si incrocia...le faccio di si con la testa e lei sorride...allora mia moglie gli prende il viso fra le mani e comincia a baciarlo come lei sa fare....lui contraccambia....io inizio a scattare qualche foto e metto in azione la videocam...Lui è seduto ai piedi del letto lei a cavalcioni sopra....si baciano appassionatamente...lei inzia a spogliarlo...gli toglie la camicia...come fa anche lui. poi la gonna....resta in quell'intimo da sballo, con quelle belle cosce avvolte dalle autoreggenti.....lui è sotto, lei sopra. E' lei che ha deciso di condurre il gioco con lui. Gli slaccia la cintura dei pantaloni….abbassa la zip…gli prende il cazzo fra le mani e comincia a menarlo…lentamente con dolcezza…poi avvicina le sue labbra e lo avvolge tutto….riempendosi la bocca. Accompagnando con entrambe la mani quel cazzo nella sua bocca…lui fa volare i pantaloni…ora sono nudi sul letto.….lui si distende sul letto…lei sopra continua a baciarlo in ogni dove e a lavorare di bocca con quel cazzo,,il secondo della sua vita in assoluto…ora lei lascia quel lavoro di bocca e struscia la sua figa sul suo cazzo…lui la bacia avidamente visto che la sua bocca è di nuovo alla sua portata.. sento lei mugulare mentre nel frattempo mi spoglio anche io.....continuando a scattare qualche foto……la sento emettere mugolii di piacere....sento mia moglie che mi chiede di porgerle un preservativo con tono voluttuoso…vuol dire che è pronta.....mi alzo dal letto, ne prendo uno e lo passo al lui che lo indossa....è sempre disteso con lei che si è sempre sopra..... sono dietro di loro....vedo il suo bel culo e la figa bagnata nella cui fenditura entra il perizoma che ancora indossa.....ed il cazzo del lui duro....lei si scosta il perizoma prende il suo cazzo in mano e lo dirige nella sua figa....subito dopo vedo il suo cazzo sparire nella figa di mia moglie… lei sopra che sale e scende con ritmo….è la prima volta di un cazzo nuovo nella figa della mia donna…è adrenalina pura vedere lei all’opera..verderla salire e scendere su quell’asta, godersela tutta fino in fondo....salire e scendere su quell'asta dura con dolcezza, mentre mi gode le labbra della sia figa che lente assecondano col bordo bagnato il cazzo del ns amico, turgido e duro…lMi avvicino a loro….tocco la schiena di mia moglie ....la sua pelle è morbida…le tocco il buchino del culo mentre lei nella sua figa sta godendo del cazzo di lui …la bacio mentre lui le tocca il seno con la bocca si dedica a quei capezzoli grossiduri e turgidi.....…io mi metto in piedi sul letto , di fronte alla sua bocca, mentre è seduta su di lui disteso…. le do il mio cazzo in bocca..che lei succhia con altrettanta avidità….la sento godere sbattuta da quel cazzo e riempendosi la bocca del mio…..ora lei si sposta si mette distesa sul letto con le gambe poggiate per terra…lui quasi in ginocchio sul lato del letto le infila il cazzo nella figa mente io in ginocchio sul letto continuo ad offrire il mio cazzo alla sua bocca…lui la sbatte con ritmo e foga…lei gode di questo lo vedo sul suo viso……poi si cambia ancora….io mi distendo sul letto lei mi mette a 90 gradi, poggia le braccia sul letto per poi afferrare sempre il mio cazzo portandoselo alla bocca; lui gli infila in cazzo in figa da dietro…so bene che, per lei, è questa la posizione che predilige….tante volte immaginata nelle nostre fantasie ed ora realizzata…sento che ha mugugni e parole di goduria e come nelle ns fantasie ora comincia con le sue frasi elogiando quell'uomo che la sta sbattendo come una troia, elogiando il suo cazzo duro da cavallo da monta mentre lui la sbatte dapprima dolcemente poi con piu ritmo…lei bellissima…sensuale con quei tacchi ed autoreggenti che ancora indossa…..io le tocco il seno…bacio avidamente alternativamente i suo capezzoli disteso sotto di lei ….lui la sbatte ancora e lei mi dice pronunciando il mio nome “…guarda marito mia come mi sbatte il tuo amico….che bel cazzo grosso che ha….si si è grosso…come mi riempie tutta la figa….mi piace…sto godendo….”” E dopo molti minuti di questo sbattere e scopare la sento mugulare e venire in un orgasmo lungo…prolungato......anche lui nn si trattiene piu e viene nel suo preservativo……allora lui si sposta in bagno …noi restiamo sul letto…mia moglie mi abbraccia e distesa mi dice “…penetrami…" io la sbatto alla missionaria ..forte deciso….sento lei godere ancora…lui nel frattempo arriva e gli porge il suo cazzo in bocca……lei lo prende mentre si agita sotto i miei colpi….tolgo il mio cazzo e le lecco la figa mentre lei spompina il suo cazzo…è bagnatissima…un lago….lei sempre si dedica al suo cazzo con la bocca…..poi si gira verso di me e dice “…ora tocca a te godere….” Mi stende sul letto e si infila il mio cazzo in figa e comincia a salire e scendere sulla mia asta……lui gli da il suo cazzo in bocca…lei lo prende per un po…ma vuol dedicarsi a me….toglie la figa e si dedica con la bocca a me…lui ha capito. Ora osserva solo….osserva in uno specchio la vicino il culetto perfetto di mia moglie china su di me e si mena il cazzo…..lei pompa alla grande…su e giu…intensamente…con amore per quella giornata che ci siamo regalati……vengo alla grande… sborro copiosamente sussurrando il nome di mia moglie e baciandola e pronunciando due parole …"Ti amo"...Poi lei mi guarda....mi accarezza e mi da una bacio a sfiorarmi le labbra ..si alza e si avvicina a lui regalando anche a lui un suo bacio.....
La mia donna da oggi non è solo una moglie, mamma perfetta e sempre presente ma è anche una incredibile complice di giochi,grande e sensuale amante con la quale condividere i piaceri segreti della vita.
ps Che ne pensate.....? lasciate un vostro parere. grazie
ps2 la foto pubblicata è inerente l incontro raccontato
17443
11
13 anni fa
luca e giovanna,
37/44
Ultima visita: 3 anni fa
-
Una scoperta particolare... di una calda serata estiva
Era luglio, luglio dell’anno scorso, faceva caldo, ma come tutti i sabati, anche quel sabato siamo andati al mercato per fare i soliti acquisti di frutta e verdura, tutto normale, gente di fretta… gente interessata più al prezzo, che alla qualità, insomma tutto normale… Ma ad un certo punto vedo qualche metro oltre il banco in cui stavamo scegliendo delle albicocche, una donna molto carina… la guardo meglio, ma non riesco a ricordare, poi come se si fosse aperto uno scrigno… ricordo!
Anche perché si volta verso di noi un uomo… Si! È proprio Lui, Piero un mio ex collega dell’azienda per cui lavoravo prima, adesso ricordo bene!
Quasi involontariamente i nostri sguardi si incontrano, ci sorridiamo, ed entrambi ci muoviamo automaticamente l’uno verso l’altro, ecco che tutto si rende semplice! Lo saluto: “ciao Piero!” gli dico a voce alta, e Lui ricambia con un sorrisone: “Ciao Roberto!!!” mentre ci avviciniamo per stringerci la mano, si volta la donna che avevo notato prima, ora ricordo bene… E’ Susanna sua moglie, ero stato a casa loro, alcune volte alcuni anni prima, io mi volto verso Aleska e prendendola per mano attraggo la sua attenzione distogliendola dalla scelta delle albicocche!
Stringo calorosamente la mano di Piero e con voce sommessa, ma ferma, gli presento: “Aleska… la mia compagna!” Lui si volta verso la donna carina che stava dietro di Lui e di rimando: “Susanna!! Mia moglie…” poi rivolgendosi a Lei: “Ti ricordi? Era venuto un giorno di alcuni anni fa a casa nostra… per aiutarmi a configurare il PC per lavorare in azienda!!!” di rimando io: “Certo che mi ricordo!!! E come si può dimenticare una donna come la Tua!” Lui ricambia il sorriso ed ammicca, incominciamo la solita prassi delle persone che non si vedono da alcuni anni…: “come stai?.. cosa fai? Come stanno i Tuoi figli?... ecc. ecc. “ Io continuo a guardare Susanna, ma solo per ricordare meglio… E’ proprio carina! Una donna di cinquant’anni scarsi, alta, bruna, con uno sguardo molto profondo!!!
Esordisco… “prendiamo qualche cosa? E’ quasi mezzogiorno, un aperitivo ci sta proprio bene, noi andiamo sempre da Beppe, qui vicinissimo, ha i tavolini fuori sul Po! “Venite!” dico con tono convincente, ma loro, non avevano bisogno di essere troppo pregati, ci sono nella vita dei momenti, in cui le cose, vanno proprio come devono andare!!!
Ci sediamo e prendiamo quattro prosecchini!! Leggeri e frizzanti… Insomma l’empatia si è subito creata, ci sorridiamo, ci raccontiamo, tutti con voce calma e rilassata, come se ci fossimo lasciati la sera prima e ci fossimo conosciuti da sempre!
Mentre i bicchieri si stanno svuotando, mi ricordo che saremmo dovuti passare a ritirare per la mezza, un vestitino nuovo per Aleska! Così esordisco: “Noi abbiamo ancora una commissione da fare! Però possiamo continuare questa sera a cena!!! Nulla di speciale, ma abbiamo preso due bei polpi ed una cena fresca a casa nostra ci potrebbe permettere di continuare questo bel momento!!!” Loro si guardano un momento senza scambiare parola… e Piero dice: “Grazie, Te lo faccio sapere subito dopo, quando arriviamo a casa, perché Marco nostro figlio ha la partita oggi…. E non sappiamo ancora bene come si vuole organizzare…” Aleska ribatte: “Anche il mio Marco, oggi ha la partita, ma sicuramente poi si organizzerà con i suoi amici… Aspettiamo una vostra risposta nel primo pomeriggio!” ed aggiunge…: “Ma ci contiamo!”
Ulteriori sguardi reciprochi fra di noi e fra di loro… e poi, ci salutiamo definitivamente, dopo esserci scambiati i numeri di cellulare. Torniamo a casa tranquilli, ma euforici, come se fosse scattata la scintilla di un nuovo amore! Io preparo tavola, e metto a bollire i due bellissimi polpi appena acquistati in pescheria, Aleska, mi dice: “Porto un po’ fuori Stella…” la nostra cagnolina, ed aggiunge: “Così poi, dopo pranzo possiamo stare tranquilli e riposare un po’…” Certo “ rispondo io… “perfetto, io finisco di preparare pranzo intanto adesso dovrebbe arrivare il Tuo Marco!!!”
Mangiamo tranquilli e conviviali, Marco oggi è sorridente e tutto eccitato per la partita, anche se è solo un’amichevole!!!
Finito ci alziamo tutti, Marco riordina tavola, mette i piatti in lavastoviglie, ed esordisce: “Mamma… questa sera dopo la partita, sono invitato a cena da Francesco, sai lui abita quasi in centro, così poi possiamo profittare per uscire….” E dopo un attimo aggiunge: “Anzi, pensavo di rimanere anche a dormire da lui, così non devo tornare fino a casa, a mezzanotte… Che ne dici, mamma?” Aleska mi guarda con aria intrigante e conferma il piano di suo figlio!!!!
Alle 14,30 squilla il telefono, appoggiato sul tavolo, sul display appare il nome del chiamante: “Piero & Susanna Xy” così identifico i contatti, diciamo “particolari” Aleska, mi guarda stupita, ma io rispondo e non do peso al suo stupore. Difatti sento la voce squillante di Piero che mi dice: “va bene, per questa sera… però permetteteci di portare qualche cosa, oltre ad un prosecchino squisito che beviamo sempre…! Io guardo Aleska e le dico, senza allontanare troppo il telefono dalla bocca… “E’ Piero, dice che per loro va bene!! Ma vogliono portare qualche cosa… anche loro, cosa suggerisci Tu?” Aleska, riflette un momento, poi dice: “non ci serve nulla di particolare… facciano loro… magari un dolce fresco e morbido!!!” io rivolgendomi a Piero, dico: “Hai sentito? Non ci serve nulla di particolare, fate Voi!!!” Lui risponde: “Ok, va bene, ci pensiamo noi… allora ci vediamo alle 20,30!”
Il pomeriggio trascorre tranquillo e rilassante, Aleska si mette sul letto a leggere nella penombra della camera da letto oscurata, io che non riesco mai a stare fermo, prima taglio l’erba nel giardinetto della cucina e poi mi metto a montare un riduttore di tensione per la moto, in modo da alimentare il navigatore ed il telefono…
Il pomeriggio avanza tranquillo, Marco chiede ad Aleska di accompagnarlo al campo, dovendosi portare la borsa con il cambio per domani, oltre alla roba da rugby, “così dormo da Francesco… e torno a casa poi domani con calma! Va bene?” Aleska non distoglie gli occhi, ma sorride annuendo a suo figlio, mandandomi un rapido ed intrigante sguardo!
Esco verso le 17 a prendere le ultime cose per il fine settimana … così approfitto anche, per fare un rapido giretto in moto… Torno a casa, Aleska era ancora in bagno, stava finendo la doccia… “Ciao tesoro, tutto a posto? Dico. “Si!” risponde lei aggiungendo: “carina Susanna la moglie di Piero…” “Si!” rispondo io senza dare peso… Dopo circa un quarto d’ora, appare con un vestito morbido e lungo fino ai piedi, che segna tutte le curve, non si intravvedono segni ne degli slip, ne del reggiseno, tant’è che i capezzoli puntano dritti e lasciano poco spazio alla fantasia, Aleska sa, che a me piace e che in queste occasione e non solo… Lei sia completamente senza intimo, seppur coperta anche da vestiti magari lunghi, con qualche spacco o scollatura diciamo generosa, sul suo abbondate seno… Io la guardo e dico, senza mezzi termini… “Perfetta… una troia magnifica!” mi risponde: “Grazie, sei Tu che mi ispiri!!!” e mi schiocca un dolce bacio sulla bocca ed aggiunge: “Tranquillo, passeremo una bella serata rilassante…”
Finisco di preparare l’insalata di polpo, sono le 20,15 mentre Aleska cura, con molta attenzione la tavola nel giardinetto posteriore della villetta a schiera in cui abitiamo, accende alcune candele in giardino, sul tavolo dove avremmo mangiato, ne dispone alcune in salotto e poi come ultimo tocco… ne va a disporne anche alcune per le scale, che portano alla tavernetta sotto ed alle camere sopra… Socchiude tutte le persiane, Spegnendo così tutte le luci tolto quelle della cucina, e quelle del prato nel giardinetto posteriore, dove di li a poco, avremmo mangiato e mi dice: “Così rimane più fresco…” “Certo!!! “ rispondo “Mia dolce troia!!!”
Puntuali più di un orologio svizzero alle 20 e 30, squilla il campanello, vado al citofono per aprire il cancelletto di ingresso del giardino, li intravedo dalla finestra, al citofono dico: “Buona serata e benvenuti a casa nostra!!!”
Aleska invece, va ad aprire direttamente il portoncino di casa, accogliendoli di persona… dicendo: “Buona serata, come sei bella Susanna!!!” Piero e Susanna entrando ci guardano e subito si rilassano, dicendo: “Siete splendidi…” “Anche Voi!” rispondo intravvedendo la mise di Susanna, adatta ad uscire di casa, ma elegante e sexy… con una gonna ne corta ne lunga, ma rifinita con un generoso spacco, proprio davanti… ed una giacchina da sera blu che copre una camicetta chiara… Sorpresa, entrando in casa aiuto Susanna a sfilare la giacca, la camicetta che si vedeva sotto la giacca è un corpino di seta che lascia tutta la schiena nuda, scende mollemente dal collo solo davanti, adagiandosi sui seni (senza intimo) fino all’ombelico trattenuto lateralmente da due laccetti in vita, mi scappa un’esclamazione di ammirazione, Lei mi guarda e mi dice: “credevo di aver esagerato un po’…. Ma il Tuo saluto, mi ha subito confortata…” poi guarda Aleska… “anche Lei sta molto bene…” Interviene Piero dicendo ad entrambe, da vero signore: “con due donne così, non potrà che essere una magnifica serata! Ecco questo è ciò che abbiamo portato, prosecco, gelato e dolce di frutta fresca…” Aleska, risponde: “perfetto… ottima accoppiata!” ed aggiunge: “così il vostro prosecco si aggiunge al nostro… E’ identico, anche noi lo prendiamo da Beppe!!!” Io propongo di sederci tranquilli in giardino a bere un Martini… “come lo faccio IO!” Mi guardano, come per chiedermi, com’è? Rispondo: “tranquilli… nulla di speciale, assaggiate e poi mi direte!” aggiungo: “…e poi ci sediamo a tavola… Va bene?”
La serata si mette benissimo, a tavola… due donne stupende… ottimo prosecchino e tanta allegria, mista a complicità! La sensualità ed i sottintesi scivolavano in bocca come il prosecco… Non era necessario cercare argomenti particolari tutti andavano bene, vuoi parlare di vacanze, vuoi parlare di mobili, vuoi parlare di gite in moto, vuoi parlare di sesso… Il sole era tramontato già da un po’ e la luce, man mano si affievoliva, lasciando sempre più in risalto le candele sparse sapientemente… A proposito di parlare di mobili… Aleska racconta dei mobili ereditati dalla sua famiglia, citando i vari stili ed i vari utilizzi, fin quando racconta di avere ereditato anche un “vero inginocchiatoio” da chiesa, si vede ancora il segno della targhetta di ottone che distingueva l’appartenenza di famiglia…. “vieni a vedere!” dice a Piero.. Aleska si alza ed io chiedo: “Vi và un caffe? Lo preparo? Io lo prendo volentieri, tanto domani mattina si può dormire un po’ di più!” la risposta è quasi unanime “ No grazie!!!” mentre Piero si alza per seguire Aleska su al primo piano, allora io ripiego con Susanna: “Mentre loro vanno a vedere i mobili antichi, posso invece, farti vedere la mia moto nuova? Non è bella come quella di Tuo marito…” la risposta di Susanna fu repentina: “Certo! Ho anche bisogno di fare due passi… e di andare in bagno…” “Perfetto!” rispondo io “Seguimi!!”
Mi avvio all’interno della casa, indico la porta del bagno a pian terreno, mi fermo all’inizio della scala e dico: “Ti aspetto qui!” rivolgendomi verso la scala interna che porta giù al garage, dopo pochi minuti si apre la porta del bagno ne esce Susanna con un gran sorrisone ed incomincio a scendere le scale, seguito da Lei, sento intanto Aleska e Piero che parlottano davanti al serrapapier, ricordo di famiglia, poi entriamo in garage ed io allungo volentieri la mano attorno alla schiena nuda di Susanna, per guidarla dolcemente nella giusta direzione, Lei rimane dolcemente disponibile al mio contatto!!! Anzi si volta e mi sorride! L’accompagno fino alla moto, Lei mi chiede se può salire… “Ovvio!!!” rispondo io, metto la moto sul cavalletto centrale e l’aiuto a salire, Lei per facilitare l’operazione, si alza la gonna fino all’inguine, lasciando abbondantemente intravvedere la sua passerina, appena ricoperta da un triangolino di stoffa nera ed io le cingo completamente la vita con le due mani, quando è sulla moto, invece di lasciarla, continuo ad accarezzarLe la schiena, risalendo con entrambi le mani, fino a passare sotto la camicetta blusante e prendendole entrambe i seni con i capezzoli turgidi….
Continuo ad accarezzare ed a titillare i capezzoli, Susanna si sta abbandonando tranquilla, collaborando attivamente girandosi verso di me e baciandomi dolcemente sulla bocca, a questo punto il silenzio nella casa era quasi totale, non sentivo più parlare ai piani superiori, continuo a baciarla e sposto ulteriormente la gonna tutta arricciata sulla parte alta delle cosce, arrivando così a rivedere quello che si potrebbe chiamare “intimo” ma che è come essere senza intimo! Intanto il tasso di umidità da quelle parti era molto alto… anzi era già bagnata fradicia… propongo quindi di passare a situazioni migliori, almeno dal punto di vista della comodità. Piano, piano, la aiuto a scendere dalla moto, ci avviciniamo alle scale, quando si sente chiaramente un mugolare ansimante proveniente dai piani superiori… Saliamo al piano terreno, nessuno! Ma la cosa non mi stupisce di certo, conoscendo Aleska. Faccio cenno a Susanna di salire ulteriormente, mi sorride, annuendo, anche parecchio eccitata dalla situazione che si è creata, non riuscivo a staccare gli occhi dal suo culo, fino a che con un gesto quasi involontario, ma perfettamente coscio le metto entrambe le mani sul culo una per gluteo, sodo ma morbido, come solo il culo di una donna sa essere! Arrivati sul pianerottolo del 1° piano, vedo la camera da letto vuota, al che incuriosito, mi affaccio, anzi ci affacciamo entrambi in studio… Bellissima scena di sesso… Aleska aveva ribaltato la seduta dell’inginocchiatoio ed appoggiata alla schienale dello stesso, completamente nuda, si stava godendo il cazzone di Piero che entrava ed usciva in continuazione dal suo bellissimo culo, totalmente proteso all’indietro, favorendo di colpo in colpo l’entrata e l’uscita del cazzone di Piero, dal suo sfintere aperto e rilassato!
Non disturbiamo assolutamente, questo momento di grande patos, restiamo li, qualche secondo a gustarci questa bellissima scena di sodomia profonda, poi faccio cenno a Susanna di seguirmi in camera da letto, loro ci avrebbero raggiunti poi, quando fosse scesa la tensione sessuale! Appena entrati in camera, le abbasso la cerniera della gonna, la quale scende da sola a terra, le sfilo quel micro slippino, lasciando vedere nella sua totalità, una bellissima “passera” tutta liscia e depilata, più che umida, sicuramente bagnata, la faccio sedere sul bordo del letto ed inginocchiandomi davanti, non le do un attimo di tempo per pensare a suo marito, ed ad Aleska, le prendo subito il suo grosso clitoride in bocca succhiando con quanta più capacità ho! Poi la faccio distendere sdraiata sul letto, lentamente, senza mai smettere di succhiare il clitoride, incomincio a titillare con una mano il capezzolo destro e con l’altra mano ad allargarLe la sua passera prima con due, poi con tre dita… La sua eccitazione sale alle stelle ed uno squirt violento ed abbondante, allaga il letto e mi affoga in un momento solo!
Che dire, che fare? Battere il ferro fin che è caldo… diceva mio padre, subito cambio posizione e continuo instancabile a succhiare, ma con la lingua le lambisco completamente la passera, togliendo le mie dita da dentro ed infilandoci completamente la lingua!!! Un minuto, forse due minuti erano passati dal primo schizzo di squirt… ed ecco che questa volta è un vero e prolungato orgasmo, ottenuto solamente con lingua sulla passera e due dita nel culo che si era aperto da solo… diventato accogliente ed elastico, pronto ad accogliermi ed a soddisfarmi completamente con una lunga ed abbondante eiaculazione nel suo sfintere, mi sono quindi subito reso conto che il culo doveva essere il suo vero organo sessuale… L’orgasmo ottenuto, difatti a questo punto, fu incontenibile e prolungato, perché ne ebbe: uno, due, tre… o più orgasmi, da farmelo sembrare un unico lunghissimo e continuo orgasmo anale!!! Fino a quando dopo poco, anche io mi sono abbandonato e le ho riempito il culo con abbondante “sborrata”.
Ma sicuramente, avevamo destato l’attenzione di Aleska e Piero… perché, appena mi sono riavuto, li ho visti affacciati alla stanza entrambi… appoggiati allo stipite della porta, ancora eccitati per la loro lunga inculata, sull’apposito ing.. scusate ho sbagliato, sull’apposito “INCULATOIO”!!!
Da quella serata, l’INCULATOIO è diventato il feticcio di casa nostra, già parecchi amici hanno avuto il piacere di provarlo, con Aleska e/o con le proprie donne, hanno avuto il piacere di assaporare la gioia ed il risultato della posizione perfetta ed immensamente appagante, tanto che abbiamo pensato di proporlo come attrazione delle nostre festicciole ed incontri con amici ed amiche, purché, porcelli e disinibiti!
Anche Susanna, ha voluto poco dopo provarlo a sua volta, ma questa volta sodomizzata da suo marito Piero, per capire meglio, quale fosse la differenza data dall’inculatoio e non dall’inculante, il successo fu pieno ed appagante. Posizione unica! Ergonomia unica! Funzionalità unica! Si ottiene il massimo con il minimo sforzo di tutti, sia di chi lo prende nel culo che di chi lo mette!!! Il successo dell’inculatoio…. Continua ancora ora a distanza di tempo, anzi, chi lo prova, lo vuole utilizzare ogni volta che ritorna a casa nostra, senza mai stancarsi, quel gesto così elegante della donna che alza la seduta, si inginocchia sulla morbida pelle, segnata dalle centinaia di ginocchia che si sono posate su di esso e le centinaia di mani che si sono appoggiate ad esso, quale che fosse l’obiettivo di quella posizione, la perfetta altezza dello schienale, che in quella posizione diventa spagliera, sulla quale ci si può appoggiare perfettamente con i gomiti e dare contenuto alla propria azione, non di sottomesso… Ma di attore, nella dura battaglia fra: cazzo e culo!
6981
5
8 anni fa
ask2me,
65/55
Ultima visita: 1 mese fa
-
Cena con amica
Stasera deve venire a farci visita una mia carissima amica. Ho organizzato io la serata e con la mia amica abbiamo già fantasticato su come potrebbe evolversi la serata, ma non voglio dire niente alla mia ragazza, voglio che sia una sorpresa. E comunque non deve per forza succedere qualcosa.
Con Cesca siamo già un qualcosa di più che amici, c’è una certa intimità un po’ sbarazzina che ci distrae dalla solita routine di coppia di entrambi. Ogni tanto capita di vederci noi due, all’insaputa del suo fidanzato e di sfogarci non solo fisicamente, ma anche, come due amici di vecchia data, da tutto ciò che solo noi due possiamo raccontarci.
È un sabato di metà luglio, il caldo a Torino inizia a farsi sentire, ma accompagnato da un venticello gradevole. Mancano solo poche ore alla cena e io e Chiara stiamo finendo di apparecchiare e cucinare. Lei, nonostante sia in vesti casalinghe con una semplice maglietta, un pantaloncino corto e i capelli raccolti, è sempre sensuale; i suoi seni si intravvedono sotto la maglietta bianca e il suo bel culo è evidenziato dai pantaloncini forse ormai un po’ stretti. Rimango imbambolato a guardarla mentre raccoglie uno strofinaccio che le è appena caduto: “certo che potresti darmi una mano invece di fissarmi il culo!” inveisce con quel suo sorrisetto con un misto di stanchezza e maliziosità. Io mi scuso con un semplice “lo sai che mi piace fissare le cose belle” e torno a finire di apparecchiare. La tavola è imbandita molto semplicemente, nessuno di noi ama le cose sfarzose e impegnative. Per fortuna abbiamo preparato tutte portate fredde, così, ora che è tutto pronto e mancano solo più 45 minuti all’arrivo della nostra ospite, ci concediamo un po’ di relax e il tempo per prepararci.
“Visto che c’è tempo, mi faccio una doccia” mi avverte Chiara, mentre entra nel bagno “tu intanto vestiti, mica vorrai rimanere in tuta!”. Nel frattempo prendo la macchina fotografica e la seguo “quasi quasi, rimango nudo per le mie due donne” sorrido al sol pensiero che questo forse accadrà veramente, proprio questa sera. “Sei il solito maiale! E poi chi lo sa … tu vestiti, che se ti vogliamo nudo ci pensiamo noi a spogliarti; non credi sia meglio? … … Hey e smettila di farmi le foto!” Il flash mi ha fregato, però intanto la foto è venuta degna di nota: son riuscito a fargliela proprio mentre si insaponava quel suo bel grosso seno.
Guardo l’ora, mi accorgo che ormai manca poco all’arrivo della nostra ospite e decido di andarmi a vestire sul serio. Decido di mettermi un pantalone bianco leggero e una maglietta nera, quelle che mi ha regalato Chiara lo scorso Natale.
Lei esce dalla doccia “come mi vuoi vestita?”, non ci penso neanche e mentre controllo l’ora le dico “che ne dici della minigonna e la maglietta nera scollata? Sexy e un po’ maialina come piaci a me!”; sono già le nove e cinque e mi arriva un messaggio di Cesca che dice che sta parcheggiando. Pochi attimi dopo sentiamo il citofono. “Finalmente! Ho una fame!” esclamo mentre apro il portone.
Dopo esserci salutati, nasce un po’ di imbarazzo generale dovuto forse al fatto che è la prima volta che ci troviamo noi tre soli in casa. Cesca, vestita con un bel vestitino tutto rosso abbondantemente scollato e non molto lungo, cerca di rompere il ghiaccio complimentandosi per la casa. “Mentre io finisco di mettere le cose in tavola, falle fare un giro della casa” mi consiglia Chiara. Facendo cenno a Cesca di passare avanti, la indirizzo verso le altre stanze. Lei si gira verso di me, io non posso fare a meno di guardarle il seno che sporge dalla sua scollatura. “Sei sempre il solito eh?! Sai una cosa? Non ho le mutandine stasera.” “Ma dai, non ci credo! Fa vedere! Tanto Chiara è di là, mica ci vede” sorrido, mentre lei, senza farselo ripetere si gira di schiena, si china leggermente in avanti e alza il vestitino quel tanto che basta a mostrare il suo sedere tutto nudo. “Wow, sei proprio una monella eh?!”. Sorridendo torniamo in sala, dove Chiara ha finito di mettere in tavola e ci aspetta. L’atmosfera si è fatta pian piano più rilassata e, mangiando si inizia a ridere e scherzare tranquillamente.
La cena è ormai al termine, manca solo più il dolce: del gelato servito con della crema di whisky, per tenere freschi i bollenti spiriti. “Mi ricordi dov’è il bagno?” chiede Cesca. L’accompagno proponendomi “chiamami se ti serve una mano eh” con Chiara che subito dietro “ma la smetti di fare il maiale?! Perdonalo, è fatto così” con quel suo bel sorriso un po’ arrossato da forse un po’ troppa crema di whisky. “Tranquilla Chiara” rassicura Cesca.
“Cazzo, sono già le dieci, è meglio che io vada”, la nostra ospite recupera la giacca e la borsetta e ci saluta baciandoci entrambi sulle guance sfiorando a mala pena anche le nostre labbra. Chiara l’accompagna alla porta “mi spiace che tu debba andare via così presto, vieni a trovarci presto, così possiamo trattenerci più a lungo.” “Tranquilla, ci vedremo più presto di quanto possiate pensare!” sorride lanciandomi uno sguardo d’intesa.
“Che ne dici di provare quelle nuove cavigliere e polsiere? Avervi tutte e due vestite così provocanti mi ha messo una voglia …” L’abbraccio forte e, con le mani sul suo culo bello sodo, la bacio con passione! “Ma dobbiamo mettere a posto tutto, dai …” “Lo faccio io più tardi, prometto. Ora ho voglia di te!” Andiamo in camera da letto, prendo le cavigliere, le polsiere e una benda nera; mi giro verso di Chiara e la trovo già nuda “Hai voglia di me? Fai di me tutto ciò che vuoi!” “Sei proprio la mia porca!” così dicendo, la faccio sdraiare e la lego al letto e la bendo. La bacio su tutto il corpo e, baciandola sulla sua figa, sento che è già eccitatissima. “Arrivo subito, vado a prendere una cosa di là!” “Dove vai? Dai, rimani qui che ho voglia!” Senza dirle nulla mi allontano in silenzio e vado verso la porta d’ingresso. Come avevamo stabilito prima in bagno, Cesca era lì ad aspettarmi; non faccio in tempo ad aprire la porta che lei mi bacia con foga “Non vedevo l’ora di farlo, ho una voglia che neanche immagini!” “Lo dici a me? Come ho detto prima a Chiara, avervi entrambe così provocanti, mi stavate facendo impazzire di voglia. Dai, togliti le scarpe e andiamo di là, che è già legata e bendata.” Ci dirigiamo entrambi in camera da letto “Eccomi maialina mia!” “Dov’eri finito? Pensavo non …” non la lascio finire di parlare, che la bacio subito in bocca, mentre Cesca rimane a guardare e inizia a palparsi il seno. “Ho una piccola sorpresa per te, spero ti piaccia.” “Mmmm che aspetti, dammela!” “Sei la solita curiosa, porta pazienza e l’avrai” e inizio a palparle il seno e leccarle i capezzoli. Mi spoglio anch’io di fronte a Cesca, la bacio e le faccio cenno di spogliarsi anche lei. Prima di spogliarsi, si china e prende in bocca il mio cazzo “Hey sei sparito di nuovo?” “No, ci sono, mi sto spogliando e preparando la sorpresa” le dico mentre Cesca si rialza e si spoglia. Mi porto nuovamente sul letto e, con una mano sulla sua figa bagnata, le punto il mio cazzo duro e ancora umido della saliva di Cesca sulla bocca. Chiara lo prende nella sua calda bocca e inizia a succhiarlo. Adoro i suoi pompini, starei ore a farmelo succhiare da lei; ma stasera è lei che deve godere! Prima di abbandonare quel paradiso, le prendo la testa e la spingo verso di me, da farle andare il mio cazzo fino in gola.
Ora è il turno di Cesca. Le faccio cenno di prendere il mio posto e di cominciare a palparla. Lei non se lo fa ripetere due volte, si mette sul letto e inizia a muovere le sue mani su tutto il corpo: le palpa il seno, gioca con i capezzoli e inizia a prendere confidenza con la figa bagnata di Chiara. Per entrambe è la prima volta con una donna. “Amore, ma sei tu?” Io non rispondo, mi avvicino a Cesca e le faccio intuire di baciarla in bocca. Lei tentenna un po’, ma l’eccitazione è fortissima e cede. Inizia a baciarla solo sulle labbra, ma Chiara, ignara di chi fosse, apre la bocca per un bacio con la lingua e la nostra amica si diletta in un bacio profondo alla francese. “Dai cazzo, non sei tu! Dimmi chi c’è dai!” Se n’è ovviamente accorta. “Sh, non te lo dico, tu pensa a godere e goderti il momento!” le dico salendo anch’io sul letto e rimettendole il mio cazzo in bocca. “Leccagliela un po’!” suggerisco a Cesca, che baciandomi nuovamente ed eccitata come non avevo mai visto, obbedisce e inizia a leccargliela. Sento Chiara che inizia godere, la lingua della nostra amica la sta facendo impazzire e più gode più prende il mio cazzo in bocca. “Prendilo tutto in bocca come prima, porca!” le dico spingendole nuovamente la testa contro di me e scopandola in bocca. Nel frattempo Cesca si è lasciata prendere dalla voglia e sta leccando come una vera maiala nel mentre che si tocca. Vedo che anche lei è bagnatissima ed eccitata, interrompo il fantastico pompino e mi porto dietro la nostra amica. Le faccio intendere di stendersi sul corpo di Chiara. Lei si sposta in avanti, lasciando il suo seno strusciare su tutto il corpo della mia ragazza, fino a che i loro seni si scontrano. Chiara trasale un attimo, ma è troppo presa dall’eccitazione del momento che non dice nulla e continua a godere, a godere delle mie dita che stanno penetrando la sua fighetta ormai fradicia di umori e della lingua di Cesca che gioca con i suoi capezzoli e le sue labbra. Chiara cede a quella lingua insistente e la bacia, la succhia come fosse un cazzo. Mi distanzio per un momento e mi godo lo spettacolo. È una scena magnifica ed eccitante vedere le mie due maiale giocare così. Mi riunisco a loro, abbasso il culo di Cesca, così che le due fighe siano a contatto tra loro e inizio a leccarle entrambe. Le sento godere e più le sento più la mia lingua affonda nelle loro fighe. Afferro una spalla di Cesca per farla alzare e sedersi su di Chiara. La bacio a lungo mentre lei si struscia sulla mia ragazza che sento godere e dire “Dai porco, scopami, ho voglia del tuo cazzo ora!” “Sì porca, ora avrai anche il mio cazzo!” e rivolgendomi a Cesca “mettile la tua figa sulla bocca, voglio che anche lei te la lecchi” “Sì, ma poi anch’io voglio il tuo cazzo, non dimenticartelo … a noi è quello che piace!” Appena finisce di dirlo e di posizionarsi sulla faccia di Chiara, mi metto in piedi davanti a lei e le spingo la testa sul mio membro. “Eccoti il mio cazzo! Vi adoro così porche!” Mentre mi godo il pompino della nostra amica, tolgo la benda a Chiara, e lascio che si goda la visione della figa di Cesca e del pompino in atto. Ormai l’eccitazione è al massimo e inizia leccare, pian piano sempre con più eccitazione tanto da far staccare la bocca di Cesca che si lascia andare ad un grido di piacere e agli spasmi dell’orgasmo. Ne approfitto per allontanarmi un attimo e slegare la prigioniera che afferra i fianchi della nostra amica e continua a leccarla. Ormai ci ha preso gusto e rimango a godermi lo spettacolo per qualche attimo. “Ora però ho proprio voglia di essere scopata” dice spostando dolcemente Cesca e mettendosi a pecora. Non me lo faccio certo ripetere e la penetro, scopandola subito con forti colpi! Più gode e più la scopo con forza, mentre Cesca la bacia e le palpa il seno. Ormai la nostra amica è del tutto disinibita e di sua iniziativa, si porta sotto Chiara come se dovessero fare un 69 e inizia a leccarle velocemente il clitoride. Sta godendo come una vera porca! Anche lei ormai ha perso ogni inibizione, abbassa la testa e inizia a leccare avidamente la figa della nostra amica. Con un po’ di saliva lubrifico il culo di Chiara che continua a danzarmi davanti agli occhi e, penetrandolo con un dito lo preparo. Appena pronto il culo, la penetro pian piano e sempre più a fondo per abituarla al mio cazzo e inizio a scoparla con forza anche lì. Le bocche delle due ragazze ormai non si staccano dalle loro fighe, fino a che con un grido acuto e fortissimi spasmi sento Chiara venire e vedo colare il suo piacere sulle labbra della nostra amica. “Ora tocca a me farmi scopare!” In un attimo Cesca mi fa cenno di sdraiarmi sulla schiena e mi è subito sopra con il mio cazzo dentro di lei. Inizia a cavalcarmi con movimenti circolari, tenendomi dentro di sé. Sento le pareti della sua fighetta avvolgermi completamente e vedo la sua espressione farsi sempre più vogliosa. Chiara ancora vogliosa, si mette a cavalcioni sulla mia faccia “che effetto fa avere una figa in faccia?” vendicandosi per quello che è successo prima. “Un effetto stupendo” le dico infilandole la lingua dentro e iniziando a muoverla su e giù. Con Cesca che continuava a cavalcarmi, la figa di Chiara in faccia e le due ragazze che ogni tanto si baciano che “sto venendo, fatevi sborrare sul seno”; entrambe si mettono in ginocchio di fronte a me, Cesca, vogliosa anche del mio sperma, mi spompina veloce e si gode i miei primi schizzi in bocca lasciandoli colare sul suo seno, lasciando tutto il resto a riempire quello di Chiara.
Un po’ stanchi da tutto quel movimento “allora che ne pensi di questa sorpresa?” “Niente male, direi … goduriosa!”
Contenti della riuscita della serata, ci risistemiamo e rivestiamo. “Faccio un caffè?” propone Chiara “così da riprenderci un po’.” La serata si chiude dimentica dell’imbarazzo iniziale prima della cena e con i buoni propositi di ripetere l’esperienza.
7733
5
13 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 7 ore fa
-
Prova di disubbidienza a Villa Ubbidienza
Villa Ubbidienza è il luogo ideale per una schiava che deve avere un'adeguata formazione: dispone di molta attrezzatura e di persone valide, che hanno lunga esperienza nel campo del sadomaso. Master Vito è un uomo severo, ma giusto, che sa calibrare con precisione le punizioni da infliggere alle schiave. Anche alle schiave ribelli come me. Io e Mario decidemmo di ritornare per la terza volta a Villa Ubbidienza, per un'altra lezione di sottomissione. Io ero stata marchiata sotto i piedi e ormai non sarei stata più accettata da altre case di rieducazione, visto che quelle due lettere marchiate a fuoco stavano a "rivendicare" la mia appartenenza a Villa Ubbidienza. Arrivammo alla villa al mattino presto, come ci era stato consigliato da Master Vito. Come sempre mio marito parcheggiò l'auto fuori dal cancello della villa e mi invitò a spogliarmi, dicendo: "Sonia spogliati, che metto i tuoi vestiti al sicuro nel bagagliaio". Quella mattina l'aria era frizzante e a me non andava di percorrere nuda il lungo viale alberato che conduce alla villa. Risposi perciò a Mario: "No, non mi spoglio. Ho freddo, mi spoglierò all'interno della casa, dove la mia nudità è essenziale. Suonammo il campanello e poco dopo, come sempre, apparvero George e Frank. Vedendomi ancora vestita, Frank si sentì autorizzato ad apostrofarmi così: "Signora, perchè lei è ancora vestita? Ormai conosce le regole e sa che una buona schiava non può percorrere il viale con gli abiti addosso. Si spogli, si spogli subito!". L'aria fresca del mattino e il modo in cui Frank mi aveva parlato mi indussero a non spogliarmi e a rispondere a tono a quel tipo strafottente: "Caro Frank, oggi non mi spoglio proprio all'esterno e lei non mi deve dare ordini. Io gli ordini li ricevo solo da Master Vito. Andiamo, non ho tempo da perdere!". George e Frank si guardarono con aria attonita e George mi disse che quella mia strafottenza mi sarebbe costata cara. "Prego, signora, le faccio strada", mi disse Frank con aria sorniona. Sapeva benissimo che la strada per la villa non aveva più segreti per me. Giunti alla villa, entrammo nel solito salone, dove ci aspettava Master Vito, che vedendomi ancora vestita ebbe un sussulto di sorpresa. George, impaziente di farmela pagare, si rivolse a Master Vito, dicendo: "Signore, questa insolente non ha voluto spogliarsi. Ha detto che faceva troppo freddo e ha aggiunto che lei non prende ordini da nessuno. Se posso esprimere umilmente la mia opinione... la punirei in modo esemplare per la sua baldanza!". Master Vito ringraziò il fido George. Poi si rivolse a me con tono imperioso: "Schifosa puttana, quindi ti sei ribellata agli ordini di George e Frank. Tu sei una lurida schiava e devi ubbidire a tutti gli ordini che ti vengono impartiti. Se ti hanno chiesto di spogliarti, ti assicuro che lo hanno fatto per il tuo bene... Ma tu ti credi potente... tu credi di poter fare il bello e il cattivo tempo, solo perchè hai due schifose tette, una sfrontata figa e un culo da sfondare. Ora ti pentirai amaramente di quello che hai fatto, perchè ti sottoporrò ad un'umiliazione forte... molto forte... anzi fortissima! Ah, ah, ah". Chiamò due degli uomini che stavano alle sue spalle e diede loro un ordine perentorio, avvicinando una mano al mio viso: "Questo bel fiore va coltivato. E come tutti i fiori ha bisogno della terra per crescere ed aumentare il suo splendore. E noi la piantiamo: nuda o vestita. Questo è il dilemma. Ma visto che non si vuole spogliare... Portatela fuori nel campo! Non la voglio più vedere qui dentro al caldo...". "Non capisco", balbettai io. I due uomini mi presero per le braccia, mi sollevarono e mi portarono fuori dalla villa, seguiti da Master Vito, da mio marito e da altri uomini. Solo George e Frank non ci seguirono. Mi portarono fuori dalla villa e raggiungemmo un campo alle spalle del fabbricato. Lì c'erano due buche, dalle differenti dimensioni e forma. Mi trascinarono fino alla buca più piccola, a sviluppo verticale: era poco profonda e poco larga. Master Vito disse ai due uomini: "Legate le braccia alla schiava all'altezza dei fianchi, perpendicolari al suo corpo.". Loro mi legarono le braccia e Master Vito continuò: "E ora calatela nella buca, ai vermi piace la terra e Sonia è proprio una bella vermetta! E mi raccomando, non svestitela, ha molto freddo questa troia". "No, non potete, che cosa volete farmi... voi siete completamente pazzi!. Noooo!", urlai con quanto fiato avevo in gola. Ma non feci in tempo a finire la frase, che i due aguzzini mi calarono nella buca. Per fortuna era meno profonda di quello che mi sembrava e le mie scarpe toccarono presto il fondo; ero infilata nella buca fino all'ombelico, che rimaneva però sotto al livello del terreno. Poi i due uomini si armarono di badili e iniziarono a buttare terra nella buca, attorno al mio corpo. Era la terra che era stata ammucchiata lì vicino e che proveniva dallo scavo della buca. Presto la buca si riempì di terra, che venne compattata intorno al mio corpo con badilate decise: ora ero immobilizzata. Solo la mia testa e parte del busto uscivano dal terreno. Master Vito girava intorno a me, disegnando dei cerchi perfetti. Mi guardava dall'alto in basso, con aria di compatimento. Poi mi disse in tono di sfida: "Avevi freddo questa mattina, vero schiavetta? Ma come sei bella oggi con questo maglione color giallo; peccato per i tuoi pantaloni gialli e le tue scarpe anch'esse gialle... chissà come saranno sporchi di terra, ora. E peccato per questo maglione... era davvero bello... E' un vero peccato tagliarlo, ma non ho scelta". Chiamò uno dei suoi collaboratori e ordinò: "Tagliale una manica del maglione. Sì all'altezza della spalla". E quell'uomo tagliò la mia manica all'altezza della spalla e poi all'altezza del terreno, nel punto dove il mio braccio spariva nel terreno. Poi passò all'altro braccio e fece la stessa cosa. Anche il "resto" del maglione venne fatto a pezzi e poi la camicetta subì la stessa infausta sorte. Ero rimasta con il reggiseno e il busto scoperto. Solo la parte del mio corpo, infilata nella terra, rimase coperta dai vestiti. Tagliarono le spalline del mio reggiseno e me lo levarono, lasciandomi con le tette all'aria. Il freddo fece subito "rizzare" i mie capezzoli, che vennero "amorevolmente" strizzati da più uomini. "Hai fatto colazione, piccola puttanella?", mi disse Master Vito, con ghigno beffardo. "Ora ti daremo noi da mangiare. Apri la bocca", poi invitò tutti gli uomini presenti a "devolvere" una piccola quantità di sperma alla povera affamata. Ad uno ad uno si misero in ginocchio davanti a me e si masturbarono. In poco tempo la mia faccia era coperta di sperma, i miei capelli anche e la mia gola era invasa da quel prezioso liquido caldo. Poi Master Vito venne raggiunto da Frank, che disse: "Povera Sonia, come sei ridotta. Perchè non la lavate un po'? La piscia dell'uomo farebbe al caso di questa poveretta...". Master Vito annuì e io mi ritrovai sulla testa gli uccelli di cinque uomini, che all'unisono iniziarono a lavarmi con la loro pioggia dorata. Altri si avvicinarono a me e io in un battibaleno fui lavata dalla loro puzzolente urina. Poi Master Vito ordinò di tirarmi fuori dalla buca, ma potei assaporare la "libertà" per pochissimi minuti. Mi venne ordinato di togliere gli indumenti che mi rimanevano e di rimanere completamente nuda. Frank ritirò i resti della camicetta, del maglione, i miei pantaloni e le mie scarpe ed infine le mie mutandine. Tutto era sporco di terra e anch'io mi sentivo schifosamente "sporca". Nuda e sporca, come un verme appena uscito dal terreno! Mi presero con la forza e mi depositarono nella altra buca, facendomi mettere alla "pecorina", con il culo in alto e ben sollevato. Nella buca era no fissati quattro paletti, a cui furono legati le mie mani e i miei piedi. Poi mi misero in testa un sacco di cellophane trasparente e fecero un buco in corrispondenza della mia bocca. Mi infilarono in bocca un lungo tubo di gomma, che poi capii serviva ad assicurare la mia respirazione. La buca venne riempita di terra, che attorniava completamente la mia testa e il mio corpo, dandomi un tremendo senso di soffocamento. Comunque la mia respirazione era salvaguardata dal tubo di plastica infilatomi in bocca, che sporgeva dal terreno e mi assicurava la giusta quantità d'aria. Alla fine solo il mio culo sporgeva dalla terra, ma il mio supplizio non era ancora terminato: improvvisamente sentii qualcosa che premeva sul buco del mio culo... e poco dopo sentii al suo interno un ortaggio lungo e duro. Era una zucchina lunga e leggermente nodosa, che mi dava una sensazione strana e particolare. Anche questa volta il mio culo era stata devastato! Quando mi tirarono fuori da quella scomoda buca, la mia pelle era sporca e il nio viso era visibilmente sudato. Mi portarono davanti ad un lavandino al quale era collegata una lunga canna e li mi fecero una bella doccia... gelata. "Ora puttana sei pulita, puoi tornare alla tua confortevole casina, con quel porco di tuo marito che si è masturbato davanti a tutti, mentre tu eri "sepolta"!", disse Master Vito. Prima di lasciarmi andare Master Vito controllò che la marchiatura a fuoco fattami la volta precedente sulle piante dei piedi fosse ben evidente, in quanto non voleva che una schiava docile e ubbidiente come me cambiasse la "scuola di rieducazione". Questa volta però non mi ero eccitata tanto, avevo solo subito umiliazioni e costrizioni, forse dovute allla mia tracotanza iniziale. Credo che la prossima volta, se ci sarà una prossima volta, mi spoglierò subito, preferendo il freddo ai patimenti che avevo dovuto subire.
14191
5
12 anni fa
soniaslave,
42
Ultima visita: 11 anni fa
-
Sonia
Tutto è successo in una fredda sera d'inverno del dicembre scorso. Quella sera avevo appuntamento con Luciano, il mio Padrone numero tre: e sì, perchè tramite questo fantastico sito mi sono trovata ben tre Padroni, tutti molto severi ed esigenti, che si conoscono tra loro e che qualche volta architettano punizioni "comuni" ai danni della sventurata che scrive. Luciano era in compagnia di tre amici e il mio arrivo è stato salutato in modo molto festoso, addirittura con spumante e pasticcini. Ma le feste durano poco per le schiave come me e io so bene che quando vado a queste riunioni finisco sempre per soffrire molto. E' chiaro che comunque queste sofferenze me le cerco volutamente, perchè nessuno mi impedirebbe di stare sul divano di casa a guardare la televisione. Dopo il primo quarto d'ora di stampo godereccio, Luciano ordiina con voce perentoria a due suoi amici di spogliarmi. "Via tutto, lasciatela nuda". I due eseguono e poco dopo finiscono sul pavimento maglione, camicetta, reggiseno, gonna, stivali, calze e mutandine. Dopo essere stata denudata, devo inginocchiarmi a leccare i piedi di tutti i miei aguzzini. Vi confesso che, dopo i pasticcini e lo spumante, l'odore dei piedi maschili, che sono stati chiusi negli scarponi tutto il giorno, non è il massimo. Ma eseguo alla perfezione, leccando i loro piedi sopra, sotto e in mezzo alle dita. Poi Luciano mi fa stendere su un tavolo a pancia in giù e mi fa un clistere di grandi dimensioni. "Così sarai ben pulita e potremo usare il tuo culo a nostro piacimento", disse il Master in modo severo. "Padrone, posso andare in bagno a liberarmi?", chiedo io dopo pochi minuti. "No, questa volta vogliamo assistere tutti al tuo show. Se hai bisogno di liberarti, lo farai sul quel cellophane disteso sul pavimento", disse Luciano indicando un angolo della stanza. Scesi dal tavolo e mi accovacciai sul cellophane, liberandomi a dovere. Mi fecero risalire sul tavolo e mi fecero mettere a "quattro zampe". Mi abbassarono il busto, fino a farmi toccare il tavolo con le tette e il mio culo rimase inarcato verso l'alto. A quel punto Luciano prese un grosso fallo di plastica e lo posizionò sul mio buco dell'ano. Iniziò a premere con forza, nel tentativo di farmi dilatare. Il mio ano sembrava rifiutare categoricamente quel fallo dalle dimensioni importanti e io lo implorai di smettere. "Mi fai male, smettila per favore, non resisto... mi stai spaccando tutta!", dissi a Luciano. Lui però non mi ascoltò e alla fine vinse la battaglia con il mio culo: il fallo entrò con fatica, dilatandomi il buco che iniziò a bruciarmi. Poi Luciano prese una corda e mi fece una specie di mutandina, che passava nella mia figa e tratteneva in posizione quel grosso fallo di plastica. Mi fecero rivestire, ma mi impedirono di rimettermi le mutandine, le calze e gli stivali. Mi infilarono il cappotto e Luciano mi disse: "Ora ti recherai da Alberto, un mio amico, che ti sta aspettando in via ... Avrai a tua disposizione venticinque minuti per raggiungere quel luogo, dove ti toglieranno quel cazzo dal culo. Ma ricorda: ogni minuto di ritardo ti costerà una frustata moltiplicata per il numero dei presenti a quella sessione. Loro sono in quattro, per cui per ogni minuto di ritardo riceverai quattro frustate. Sono le ventidue e trenta... vai e raggiungi velocemente Alberto. Ne hai tutta la convenienza!". Uscii dall'appartamento a piedi nudi, senza calze e senza le mutandine. Intanto quel coso ingombrante mi irritava il retto, mentre la corda già mi faceva bruciare l'interno delle labbra della mia figa. Appena appoggiai i piedi sul gelido pavimento del pianerotttolo un brivido mi serpeggiò nella schiena. Mi feci coraggio e scesi le scale, temendo che qualcuno mi potesse vedere in quelle condizioni. Raggiunsi la macchina, che per fortuna era poco distante dal portone della casa. Salii e posizionai il navigatore sulla via che dovevo raggiungere. La via era in zona dell'autostrada Milano - Genova e il tempo previsto dal navigatore mi gelò il sangue: ventotto minuti, tre in più di quelli che mi erano stati concessi. Avevo inoltre perso un paio di minuti per salire in macchina. Praticamente cinque minuti in tutto, che tramutati in frustate volevano dire... venti colpi! Partii a razzo e seguii le indicazioni del navigatore. Dopo qualche chilometro incontrai un posto di blocco della Polizia. L'agente mi fece segno di accostare e gentilmente mi chiese la patente e il libretto. Poi con estrema calma andò verso l'auto della Polizia e controllò i miei documenti. Io non scesi dalla macchina, in quanto ero scalza e senza calze. Mi avrebbero presa per pazza con quel freddo pungente. Poi l'agente tornò verso la mia auto e mi rassicurò sulla mia posizione di brava cittadina! Io tenevo i piedi ben nascosti sotto la pedaliera e con il cappotto coprii le gambe nude; il fallo nel culo era diventato insopportabile, mentre la corda con il suo sfregamento mi faceva bruciare l'interno della passera. L'agente si complimentò con me per la macchina, che in quel momento era l'ultimo dei miei pensieri: "Bella questa macchina... è un'Audi... sembra una coupè, ma in realtà è una spaziosa berlina. E via con tutti i complimenti di questo mondo (alla macchina!). Alla fine riuscii a ripartire e alle ventitre e dieci arrivai a destinazione. Dovetti lasciare la macchina un centinaio di metri lontano dal capannone, in quanto la strada sterrata era bloccata da una sbarra; scalza proseguii al buio, su una stradina fangosa piena di buche. Scivolai più volte, ma per fortuna riuscii a non cadere. Alle ventitre e tredici arrivai al capannone, dove mi aspettavano con trepidazione i quattro amici: erano trascorsi quarantatre minuti dalla mia partenza, che tradotti in frustate facevano... settantadue colpi! Per la seconda volta quella sera venni denudata e poi venni appesa a testa in giù per la punizione. Avevo sempre nel culo quell'oggetto ingombrante e le corde mi avevano ormai irritato irreversibilmente l'interno della figa. I quattro a turno, armati di fruste, mi colpirono settantadue volte: i miei seni, la mia schiena, tutto il mio corpo venne colpito senza pietà e alla fine solo la mia faccia e i miei piedi si salvarono da quel tremendo supplizio. Succede poi che coloro che sono addetti alle fruste ci trovano gusto nel sentire i lamenti della poveretta di turno, che grida e implora di smettere, puntualmente inascoltata. Anzi più gridavo e più loro ci mettevano forza nel frustarmi. All'inizio il dolore non è tanto, ma poi le fruste finiscono inevitabilmente per colpire più volte la stessa zona del corpo e lì iniziano i dolori: la pelle si arrossa e poi si lede, fino alla comparsa del sangue. Alla fine il mio corpo era pieno di segni rossi, lividi e anche piccole ferite sanguinanti. Mi tirarono giù sfinita, a fatica mi reggevo sulle gambe e mi liberarono il culo dal fallo di plastica. Dopo le frustate, ricevetti un fragoroso applauso e potei rivestirmi per fare ritorno a casa. Ero sempre scalza e percorsi la strada sterrata tra il fango, che era aumentato a causa della pioggia battente, che aveva intanto iniziato a scendere. Arrivai a casa infreddolita e disastrata nel corpo e nella mente. Mi ci vollero parecchi giorni e buone pomate per dimenticare quella sera da incubo!
17202
5
12 anni fa
soniaslave,
42
Ultima visita: 11 anni fa
-
Umiliato da mia moglie
E' un po' lungo ma prima di smettere di leggere guardate i commentiFaccio subito la mia presentazione, mi chiamo Giulia, ho 32 anni, occhi chiari, capelli chiari, patatina chiara… con una peluria morbida morbida che non ha mai richiesto l’intervento di creme depilatorie o rasoi. Sono sposata , udite udite, da 15 anni, dopo una intensa storia d’amore con Paolo, mio marito, il primo uomo della mia vita, il primo bacio della mia vita, che ha la mia stessa età e che a 17 anni pensò bene di non uscire tempestivamente dal mio pancino, per cui dopo un paio di mesi mi ritrovai con un pancione.
L’incoscienza , l’amore, il fatto di avere dei genitori benestanti risolsero la situazione e ci trovammo marito e moglie con un pargoletto in arrivo a 18 anni.
Furono anni di passione travolgente, vivevamo la spensieratezza dei nostri coetanei grazie al sostegno della famiglia, però eravamo marito e moglie, avevamo un figlio e ci perdemmo tutte quelle cose che fanno della giovinezza un ricordo che ti riscalda il cuore quando vai avanti con gli anni.
Mio marito prese la laurea e si trovò in prima fila quando Internet esplose in Italia, trovò un bellissimo posto di lavoro in una grossa società e fece, essendo pagato, quello che gli altri avrebbero pagato per fare.
Era un esperto e da maritino innamorato amava condividere le sue esperienze con me, tanto che dopo un po’ di tempo riuscì a trovarmi un impiego in una società del suo gruppo.
Sono stati anni pieni di scoperte, che ci hanno riempito la vita. Però dopo 10 anni di convivenza qualche cosa cominciava a prendere il sapore dell’abitudine, ritrovarci nelle braccia l’uno dell’altra era sempre fantastico e soddisfacente ma , soprattutto lui, mi confessò, che alle volte si ritrovava a fissare e desiderare il sedere o la scollatura di una collega ventenne (dio mio! come è bassa l’età media di chi lavora su Internet, frotte di ragazzine che assediano i call center per guadagnarsi spesso solo il top o le scarpe all’ultima moda o un nuovo telefonino).
Ho detto soprattutto lui perché io non sentivo assolutamente alcun disagio, a me lui bastava, eccome, avevo un figlio meraviglioso, un lavoro appassionante e Internet che faceva da legante alla mia vita. Però il problema di questa insoddisfazione latente covava e l’evoluzione della coppia, una coppia moderna e antica come la nostra passava tra l’esperienza dei filmini hot visti e commentati insieme e consumati come un afrodisiaco.
Ricordo ancora la prima volta che guardammo insieme uno di questi film, non osavo credere che potessero esistere uomini così dotati e donne così spregiudicate, donne con la patatina depilata che si facevano prendere da tre uomini contemporaneamente, più che film porno mi sembravano film di fantascienza.
Oppure collezionare gli oggetti acquistati dai sexy shop della rete che davano luogo alle fantasie più spinte.
Il fallo gigante color negro che mi dava i brividi e che dava origini a feroci confronti con quello del mio compagno, normo dotato, come scoprii in seguito e che introdusse la fantasia del terzo uomo, insomma un percorso comune a tante comunissime coppie.
Poi Paolo iniziò a fare dei discorsi strani "cosa ne diresti di invitare un ospite" ed io "quale ospite? Proprio non me la sento di cucinare nel fine settimana" . Non lo facevo apposta a non capire, proprio non riuscivo a concepire una cosa del genere per cui mi sembrava assurda solo pensarla o discuterci.
Paolo paragonava l’ospite ad un vibratore fatto di carne anziché di plastica e non capiva le mie obiezioni quando gli dicevo che dietro il vibratore di plastica non c’e’ nulla a parte la mano di chi lo utilizza, mentre dietro un vibratore di carne c’era un altro uomo, con pensieri, gesti, umori, sapori e sentimenti e che io non sarei mai andata o mi sarei fatta toccare da uno sconosciuto, il solo pensare di trovarmi in un letto con un altro uomo, sentire le sue mani addosso, o qualcosa d’altro che ti tocca scatenava in me un rifiuto violento, pensando di smontarlo gli dicevo che per fare una cosa del genere avrei dovuto approfondire la conoscenza, uscirci insieme, apprezzarlo sentirmi desiderata e questo poteva comportare il rischio di innamorarmi di lui.
E quando restavo sola riflettendo su quanto Paolo proponeva mi infuriavo ancora di più, però quelle parole ottenevano il risultato di incuriosirmi, alle volte mi soffermavo a guardare i miei colleghi maschi e immaginarli nel contesto della mia vita, "strano" pensavo "il fatto in se non è disgustoso, quello che è disgustoso è che il mio uomo, il mio amore, il mio gelosone possa solo pensare di condividermi con uno sconosciuto" e le immagini di questa fantasia erano tratte pari pari dal copione di uno dei tanti film porno visti insieme a Paolo: io china su Paolo a fargli un pompino mentre l’ospite mi prendeva alle spalle, il pene di mio marito che mi scappava dalla bocca sotto le spinte dell’ospite o io che succhiavo alternativamente i loro membri.
Scoprii allora l’altra faccia della rete fatta di sesso, filmati, immagini , chat, gruppi di discussione, blog. Restai folgorata da quell’offerta di sesso, i motori di ricerca che usavo per lavoro trasudavano di sesso, alle volte lo schermo si riempiva talmente di sessi in erezione che non ero più in grado di fermare quell’orgia di peni senza staccare la spina del computer, con buona pace dell’addetto dell’office-automation che poi avrebbe dovuto rimettere le cose a posto.
Ad un certo punto riuscii anche a percepire l’origine del malessere di Paolo, ma non riuscivo o non volevo scavare a fondo, le sue parole mi dissociavano, avevano il potere di mettere in discussione i principi su cui si basava la mia vita, però cercai a modo mio di risolvere la situazione secondo il mio modo di lavorare…
Non potendo contare su esperienze precedenti all’incontro di Paolo a parte il maldestro tentativo di palpeggiarmi il seno di un compagno di liceo durante una gita scolastica finito con una paccata in faccia e le libidinose attenzioni di uno schifoso fotografo di paese che tentò di mettere le sue manacce sotto mia la gonna finito anche questo con una randellata con l’ombrello, e le confessioni della compagnia di scuola che la dava a tutti, mi rivolsi ad Internet, il materiale non mancava e così scoprii che usando il ditino sul culetto di Paolo, lui godeva da pazzi mentre glielo succhiavo, scoprii il gusto della doppia penetrazione con l’uso dell’attrezzo di Paolo e il vibratore (non quello grande grande), insomma cercavo di "aggiornarmi" di seguire le tendenze .
Paolo che è una persona di grande sensibilità ed intelligenza, dotato di una mente estremamente creativa percepì questo mio sforzo e da parte sua cercò di fare altrettanto ma quello su cui lavorò in modo particolare fu il tentativo di capire il mio modo di ragionare, in seguito mi ha confessato che in quel periodo si documentò sul modo in cui le donne percepiscono la sessualità, come comunicano e rimasi colpita dal fatto che effettivamente ad un certo punto riusciva ad essere particolarmente affettuoso e comprensivo, anche a letto le cose filavano diversamente, mi ritrovavo a godere tra le sue braccia in un modo sfrenato, tra di noi si stava sviluppando una intesa che era molto appagante.
Ad esempio, io non ho mai gradito di essere toccata nella zone anale, pur non disdegnando i rapporti anali, soprattutto quando l’atmosfera non è veramente surriscaldata e il "delirio dei sensi" funge da narcotico per una educazione pseudo-moralista dura da superare. Ebbene in un paio di settimane riuscì a farmi apprezzare la sua lingua che percorreva tutta la mia schiena per poi soffermarsi a titillare il mio buchetto posteriore, anzi divenne così bravo che riuscii a trovare il coraggio di chiedergli io stessa la prestazione con sua grande soddisfazione.
Non mi accorgevo che stava studiando il mio essere donna, successivamente mi confessò che aveva comprato e "studiato" un manuale: Super Sex Power di CR James, vera bibbia della seduzione (a suo dire) e che aveva avuto un intenso rapporto epistolare con tanti appassionati della materia, tra i quali anche una vostra conoscenza: Xlater.
A questo punto vi chiedo come può un’onesta moglie difendersi da un assalto così scientifico, articolato e studiato a tavolino ricorrendo a dei marpioni di questo genere?
Tanta strategia generò un piano diabolico per irrettirmi.
Un giorno Paolo, che periodicamente è afflitto da forti mal di testa di origine cervicale e per i quali ha sempre tentato di tutto, mi dice:" sai sono stato da un massaggiatore/pranoterapista che lavora in quella Beauty Farm xxxxxx , costosissima e affermata, che si è detto disponibile a tentare di risolvere il mio problema con una nuova tecnica di massaggi… effettivamente ne ho tratto un certo giovamento"
Alle sue parole esultai (il cinicone aveva previsto che la cosa mi avrebbe fatto tanto piacere e che quindi subito avrei provato una devota simpatia per il massaggiatore) , poi aggiunsi " chissà, però, quanto ti verrà a costare"-" molto meno di quello che si possa immaginare" aggiunse prontamente" dopo il lavoro fa degli extra a casa sua o presso i clienti e le tariffe sono decisamente abbordabili, circa 50 euro, inoltre essendo diplomato può farmi la ricevuta per il rimborso da parte della nostra assicurazione sanitaria"
Non aggiunse altro, mi sarei immaginata una dettagliata descrizione del suo incontro ed invece nulla, ci rimasi un po male e fui costretta a chiedergli chi fosse il massaggiatore, cosa gli aveva fatto ecc. ecc.
Mi disse che aveva 35 anni, si chiamava Simone e che l’aveva ricevuto dopo l’orario d’ufficio in un appartamento in periferia in cui si era appena trasferito per cui non disponeva ancora di una sala attrezzata e che lo aveva fatto accomodare nella sua camera da letto.
Basta, non aggiunse altro. Il cinico aveva imparato molto bene come incuriosirmi, lui non mi raccontava alcunché mentre io quando andavo dall’estetista dovevo spiegargli cosa avevo fatto, con chi, se c’erano uomini tra i clienti o tra il personale e di che colore era dipinta la sala d’aspetto!!!
Simone, ovviamente con la famosa beauty farm non aveva nulla a che fare, era un massaggiatore-gigolò, con chiare tendenze bull ma anche bisex, insomma una miscela esplosiva di perversione e simpatia che aveva preso a cuore la causa di mio marito e che si dannò l’anima per cercare di aiutarlo a esaudire il suo sogno segreto, ovviamente tutto questo lo scoprii molto più tardi a mie spese?!
La "cura" andò avanti per un paio di settimane, perché Simone "doveva dividersi" tra il suo lavoro alla beaty-farm e l’attività a domicilio (da leggersi: dovevo cuocere a fuoco lento).
Mio marito aveva quasi cambiato umore, sempre allegro, senza "mal di capa", si usciva e si faceva l’amore molto più spesso del solito, ero quasi giunta alla convinzione che Simone fosse dotato di qualità taumaturgiche, tanto che un giorno, mentre Paolo innalzava l’ennesimo peana al santone-massaggiatore pronunciai la mia condanna "Sarei curiosa di provare un massaggio, sai anche io, dopo 8 ore di lavoro e gli impegni di casa, a fine settimana non avrò mal di testa ma certo non sono al top"
Squilli di trombe, fuochi artificiali, il pollo ovvero la pollastra era caduta nella trappola.
Si era attivata la fase uno del piano strategico tra Paolo e Simone.
Premetto che non sono mai stata in un centro massaggi, per cui chiesi a Paolo di spiegarmi nei dettagli come si svolgeva il massaggio, come dovevo vestirmi, cosa dovevo attendermi.
Paolo non si perse in chiacchiere:"mettiti della biancheria intima comoda e fai attenzione che lui usa tanto olio per massaggi, per il resto non devi preoccuparti è uno che sa il fatto suo, sai dove lavora…" e concluse con un "mettiti nelle sue mani" che suonò decisamente stonato tra le labbra di Paolo che si scocciava quando qualcuno mi sfiorava in metrò.
Arrivammo a casa di Simone, al secondo piano di una palazzina di periferia, ci aprì la porta e ci accolse con un sorriso e presentandosi ci fece accomodare in un soggiorno/angolo di cottura multiuso che sembrava più un pied-à-terre di uno scapolo: tv al plasma 30 pollici, xbox 360, mobile bar pieno di bottiglie a metà, un divano in pelle ultracomodo estremamente vissuto.
Con curiosità notai che il rapporto tra Paolo e Simone era quello di due vecchi amiconi, fatto di mezze frasi, sorrisi, commenti su cose di cui ero completamente all’oscuro. Simone però era simpatico, capelli castano chiari lisci e corti, degli occhi celeste chiaro che ti scrutavano dentro e che non lasciavano trasparire cosa stesse pensando mentre ti guardava, era alto quasi 1.80 con un fisico snello, pensai che sotto la polo che indossava doveva avere un fisico muscoloso, con quei muscoli lunghi e guizzanti che forse un massaggiatore deve avere, vestiva una polo firmata e jeans.
Ci fece strada in camera da letto, attraverso un lungo andito su cui si aprivano altre tre stanze, arrivati in camera da letto, il mio sesto senso femminile urlò a squarciagola "dove stai andando".
Effettivamente quella che provavo era una vaga sensazione di disagio, al centro della camera un grande letto matrimoniale, di fronte un grande armadio con una parete a specchio, un comò in stile e due lampade che fornivano una luce soffusa, una candela profumata spargeva un profumo dolciastro che ricordava l’essenza del sandalo.
Paolo mi lesse nel pensiero "dove mi hai portato?" infatti aggiunse prontamente che si trattava della soluzione provvisoria a cui mi aveva accennato e che Simone stava aspettando dal comune l’autorizzazione per fare una ristrutturazione per ricavare lo studio in una delle altre stanze del corridoio, Simone farfugliò qualche cosa approvando.
Simone stese un telo su di un lato del letto e mi invito ad accomodarmi sull’altro lato mentre invitava Paolo a prepararsi per il massaggio fornendogli un telo di spugna per coprirsi.
Simone uscì dalla stanza e Paolo inizio a spogliarsi, rimasi stupita dal fatto che restasse completamente nudo, stendendosi sul telo e che si coprisse le natiche col telo di spugna. Gli chiesi perché non tenesse gli slip e lui mi disse che con tutto l’olio che usava Simone per il massaggio non voleva rovinarsi la biancheria e che per il massaggio Simone gli aveva detto che era meglio non avere alcun capo di vestiario od oggetto addosso.
Visibilmente preoccupata gli dissi "a me non importa della biancheria, io mi tengo il reggiseno e le mutandine, altrimenti niente massaggio" – " infatti ti avevo avvertito in anticipo" fece lui cominciando a rilassarsi in attesa del massaggio.
Simone tornò e cominciò a massaggiare la schiena di Paolo, i suoi movimenti erano sicuri, lenti e senza pause, mentre lavorava mi spiegava quello che stava facendo, veramente incredibile la varietà di manipolazioni che stava eseguendo. Saliva e scendeva lungo la colonna vertebrale di Paolo e dall’espressione del viso di mio marito percepivo un estremo rilassamento, quando Simone iniziò a massaggiare i polpacci e le cosce potevo vedere quale fatica doveva costare eseguire quel massaggio, Simone aveva la fronte imperlata di sudore e ogni tanto usava il polsino tergisudore.
Ad un certo punto arrivato ai glutei tolse il telo di spugna dai fianchi di Paolo e cominciò un massaggio ai glutei veramente energico alternando quell’azione decisa a un massaggio superficiale molto delicato che assomigliava alle carezze di un amante.
Simone aveva disposto le gambe di Paolo leggermente divaricate, io dalla mia posizione d’osservazione potevo vedere la peluria scura del perineo di mio marito e … si indubbiamente quella pelle chiara che si vedeva sotto erano i suoi testicoli, rimasi imbarazzata al posto suo per quella oscena posizione e maliziosamente pensai a memorizzare la cosa per una feroce presa in giro alla prima occasione. Simone nella sua azione allargava e avvicinava le chiappe di Paolo e si vedeva chiaramente il suo buchetto che avevo imparato a conoscere nelle sue reazioni alle mie carezze quando lo sfintere si rilassava e si creava un piccolo pertugio che amavo violare.
Poi Simone chiese a Paolo di voltarsi e con mia grande sorpresa vidi che c’era una parvenza di erezione, avete presente quello stato di pre-erezione, quando il pene aumenta di dimensioni ma non ha ancora la forza di ergersi, che precede e segue la vera erezione, ebbene Paolo era in quello stato, forse lui non lo percepiva perchè era rimasto tanto tempo a pancia in giù e la compressione sul pene gli aveva tolto un po di sensibilità.
Simone si accorse che io avevo notato la cosa e mi sorrise allargando le mani come a voler dire che si trattava di una reazione spontanea ad una sensazione di benessere.
Risposi al sorriso come un sorriso da ebete che visualizzai come se mi stessi guardando in uno specchio e distolsi lo sguardo. Paolo dava l’impressione di vagare in un altro mondo, mentre Simone continuava incessantemente a contribuire al suo nirvana, quasi felice del piacere che le sue mani stavano donando.
Quando terminò il massaggio quasi fu costretto a svegliare Paolo dal suo torpore e mi disse di prepararmi mentre lui andava a rinfrescarsi.
Mentre Paolo atterrava nuovamente sulla terra, io incominciai a spogliarmi e risentii nuovamente il mio sesto senso che mi avvertiva del pericolo, ma ormai non potevo tirarmi più indietro per cui forte delle mie mutandine e del mio reggiseno mi sdraiai al posto di Paolo che si stava pian piano riprendendo, ivi compreso il suo pene che rientrava nei ranghi per evitare di lasciare traccia di quella erezione inopportuna.
Le mani di Simone sulle spalle mi fecero sobbalzare, non l’avevo sentito tornare, si muoveva in quella casa come le sue mani si muovevano sul corpo delle altre persone. Delicatamente mi slacciò il reggiseno per poter effettuare il massaggio della schiena. Un altro brivido lo provai quando un’abbondante dose di olio raggiunse la mia schiena scorrendo lungamente prima di arrestarsi alla base dei fianchi.
Simone ci sapeva veramente fare, il massaggio al collo , ai lati del collo , sulle scapole e sulla colonna vertebrale mi precipitarono in una sensazione di benessere, sano benessere , ancora ero turbata dalla reazione di Paolo, che guardava la scena direttamente o attraverso l’ampio specchio che rifletteva la parte posteriore del mio corpo.
Fu in questo momento che i nostri sguardi si incrociarono, Paolo mi stava guardando anzi mi stava studiando con attenzione come faceva di solito quando tentava di comunicare sul secondo livello di comunicazione, come diceva lui, quello caratteristico dell’animo femminile, mi domandai il perché di questo suo atteggiamento ma non riuscii a darmi una valida spiegazione, il massaggio di Simone mi stava sprofondando in un piacevole torpore, anzi mi sentivo anche piacevolmente ristorata e leggermente eccitata, attribuii il fatto alla lunga astinenza sessuale dell’ultimo mese dovuta agli impegni di lavoro di Paolo che inspiegabilmente aveva concentrato in quel mese moti impegni all’estero che normalmente diluisce in tutto l’anno, solo dopo capii che anche questo faceva parte del piano che aveva studiato per fiaccare la mia resistenza.
Vi è mai capitato per qualsiasi motivo di non fare sesso a lungo e poi sfogarvi in una lunga serata di puro sesso con il vostro uomo? Allora sapete cosa voglio dire.
Simone proseguiva il suo incessante lavoro, oramai la mia pelle era sensibilizzata al suo tocco leggero e vigoroso al tempo stesso, pian piano mi accorsi che qualche cosa era cambiato nel suo modo di massaggiarmi, mentre prima seguiva una sequenza precisa ora saltava dalla testa, alle spalle, al collo, ai fianchi, alla parte interna delle ascelle, percorreva la spina dorsale sino al bordo all’insenatura dei glutei e riprendeva subito dopo con una sequenza diversa, questa operazione mi stava impedendo di rilassarmi, anzi mi stava creando una sensazione di caldo che dal collo arrivava sino al bacino.
Stava insistendo su alcuni punti che hanno il potere di eccitarmi, come potevo sapere che Paolo gli aveva dato la mappa delle zone del mio piacere, che aveva rivelato a Simone ogni più piccolo stratagemma che mi faceva godere, in pratica era come se io tentassi di combattere una battaglia con un nemico che conosceva l’esatta disposizione dei punti caldi dell’avversario.
Ma Simone non era un nemico era un grandissimo figlio di buona donna, che stava giocando con me come il gatto gioca con il topolino, anzi la topolina.
Sentivo le sue mani soffermarsi sotto i lobi delle orecchie, massaggiarli sino al collo e da qui allargarsi ai lati del corpo con una leggera carezza sulla parte esterna del seno, per poi convergere sui fianchi e risalire sulla parte centrale della schiena e scendere sino alla separazione tra i glutei, dio mio che sensazione, dovevo concentrami per non sollevare il bacino e chiedere una carezza più profonda e decisa, dopo 10 minuti di questo trattamento sentii una cosa che mi sconvolse: il clitoride si stava facendo strada tra le grandi labbra. Io ho un clitoride particolarmente sviluppato, che quando è in erezione fuoriesce per circa un centimetro dalle grandi labbra, Paolo mi prende sempre in giro quando ciò accade e mi dice che facendomi del sesso orale gli pare di succhiare un piccolo pene, io gli rispondo scherzosamente.. "e allora checca succhia e datti da fare".
La cosa mi lasciò sconvolta e trovai una giustificazione con l’erezione che avevo notato in precedenza su Paolo. Ma non c’era solo il clitoride ad essersi svegliato, come una reazione a catena potevo sentire che il cotone delle mutandine si stava inumidendo, avevo terrore che Simone e Paolo potessero notare la cosa, fortunatamente la penombra dell’ambiente rendeva difficile scorgere i dettagli, ma quando Simone passò a massaggiarmi le gambe mi divaricò le stesse per poter operare i massaggi nell’interno cosce.
Quel movimento tese gli slip e li sentii incollati alla pelle delle grandi labbra, stavo male ma al tempo stesso il massaggio nella parte interna delle gambe mi procurò un ulteriore eccitamento, stavo cominciando a mordicchiarmi il labbro inferiore, volsi lo sguardo verso Paolo, mi guardava serio, aveva percepito sicuramente cosa stavo provando, ma subito cambiò espressione e mi sorrise volgendo lo sguardo altrove.
Simone continuava nel massaggio, aveva spostato gli slip per evitare di ungerli con l’olio che aveva versato troppo in abbondanza, nel fare questo la punta delle dita della sua mano destra entrarono in contatto con il lato destro delle grandi labbra, si fermarono solo un attimo ma il tanto sufficiente a fare in modo di sentire quanto fossi bagnata. Dopo di che mi disse di girarmi.
Mi sollevai e il reggiseno cadde sul letto, ero nel pallone e mi ero dimenticata di riallacciarlo e in ciò mi aiutò Paolo.
Stavo supina, ero sconvolta da quello che stavo provando, da quello che un altro uomo mi stava facendo provare, dal fatto di provare quelle sensazioni di fronte a Paolo. Ero solo io a essermi resa conto della situazione? Perché , sempre gelosissimo, non reagiva al fatto che un altro uomo mi stava letteralmente scopando con le mani?
A questo punto mi concentrai su Simone, ora potevo guardalo in faccia, avrei voluto scoprire un lampo di libidine nei suoi occhi per avere la scusa di alzarmi ed andare via, ma Simone continuava a guardarmi con quella espressione da professionista che sta lavorando per te, non c’era una sbavatura in quello che stava facendo, tutto era perfetto, anche quelle mani che avevano iniziato a fare una strana danza intorno al mio seno e che spostandosi velocemente da un punto all’altro sfioravano i capezzoli che la stoffa del reggiseno non riusciva più a nascondere.
Ad un certo punto sobbalzai nel sentire il viso di Paolo che aveva avvicinato la bocca al mio orecchio e mi chiedeva come stavo, il "bene" che uscì dalle mie labbra somigliava più ad un rantolo, tanto che lo vidi sorridere e al tempo stesso scambiare un rapido sguardo che a me parve di intesa con Simone.
Cosa stava accadendo? Nulla, come tutto era iniziato, così tutto finì all’improvviso lasciandomi sfinita, incerta, avevo sognato tutto? No, Paolo e Simone erano li, e Paolo mi accompagnò alla doccia per togliermi tutto l’olio che avevo addosso.
La doccia… che bella sensazione, mi riportò alla realtà l’unica traccia di quello che era accaduto la scoprii tra le mie gambe quando ci passai la mano, lui era ancora prepotentemente eccitato, non capiva cosa stava accadendo, perché non aveva ricevuto la sua parte di gratificazione, solo un rapido getto d’acqua gelata lo riportò alla ragione, incredibile pareva animato di vita propria.
Uscita dal bagno con l’accappatoio che avevo trovato appeso alla porta tornai in camera da letto per rivestirmi, fortunatamente ero sola, ma quando mi stavo togliendo l’accappatoio la voce di Simone mi fece sobbalzare e l’accappatoio cadde a terra lasciandomi completamente nuda di fronte a lui che senza perdere il controllo lo raccolse dal pavimento e me lo porse sollevando lo sguardo dai miei piedi al mio viso in una lenta carrellata che gli permise con la vista di scrutare fin nell’angolo più recondito che con le mani non aveva toccato.
Non fu imbarazzante, oramai mi sentivo a mio agio con lui, tanto che incomincia a rivestirmi prima ancora che lui molto discretamente andasse via.
Anche i saluti non furono per nulla imbarazzanti e quando nel salutarmi anziché porgermi la mano mi sfiorò la guancia con un bacio, come quelli che si danno gli amici di lunga data non provai alcun disagio, la sensazione di "prima volta" mi fece fremere.
Uscendo dalla casa di Simone, Paolo mi cinse le spalle e baciandomi sulla guancia mi chiese amorevolmente come stavo, ebbi un attimo di sbandamento a quella domanda, e risposi in modo diretto "molto bene" chinando leggermente il capo sulla sua spalla per nascondere l’espressione del viso, temendo di tradire l’emozione che stavo provando.
Salimmo in auto che orami si era fatta notte, ringraziai la penombra che impediva a Paolo di vedere l’espressione dei miei occhi e voltai il viso con fastidio quando l’abitacolo dell’auto fu invaso dalla luce della plafoniera, cercai di trovare mille scuse pur di non farmi coinvolgere in un dialogo, con la paura di tradire l’ansia che sentivo montare e che mi serrava lo stomaco.
Una sigaretta mi venne in aiuto, a Paolo dava fastidio che fumassi, soprattutto in auto, però quella sera stranamente non protestò come era solito fare, fortunatamente anche lui era immerso nei suoi pensieri e dopo aver acceso la radio, la voce e le battute di Fiorello distesero un po la tensione palpabile che c’era in macchina.
Mi propose di andare a cena fuori, ma risposi che mi sentivo un po intontita e che preferivo tornare subito a casa e mangiare qualche cosa dopo aver fatto un bagno caldo. Lui comprensivo aggiunse che anche a lui le prime volte il massaggio aveva provocato quella reazione.
A casa, fui grata a Paolo che aveva mandato nostro figlio dai nonni, anche questo faceva parte del suo piano, mi infilai in bagno e immersi nella vasca per l’idromassaggio tutti i miei pensieri con la speranza che le bollicine riuscissero a scacciarli.
Tra i vapori dell’acqua che scorreva e che saturavano il bagno mi parve di vedere Simone seduto sul bordo della vasca che mi guardava, la sua presenza era talmente viva che ero attraversata dagli stessi brividi che poche ore prima avevano scosso il mio corpo. Mi ritrovai ad accarezzarmi il seno, i fianchi e giù giù in mezzo alle gambe tentando un rewind veloce degli avvenimenti di quella sera.
Lui prontamente spuntò tra le mie labbra, avvampavo, lo sfiorai, lo sfregai, lo toccai direttamente, indugiavo in questo deliquio stordita dal caldo dell’acqua quando fui richiamata alla realtà dalla voce di Paolo, "tua madre al telefono, Aldo ha qualche linea di febbre e vuole parlarti".
La cosa mi colpì come un violento ceffone, la vita di tutti i giorni riprendeva. "Presente!" urlai dentro di me, felice di riprendere il mio ruolo di moglie e di madre, Simone fu risucchiato dal gorgo della vasca, che si svuotava, con tutta la schiuma che aveva lavato la mia coscienza.
Due sonniferi, estremo rimedio di quelle giornate stressanti in cui famiglia e lavoro ti succhiano ogni energia, fecero il resto, la mattina il sole che filtrava dalla finestra illuminò con una benefica luce il mio piccolo e travagliato mondo.
Nei giorni che seguirono ci furono poche occasioni per riparlare di quello che "non era successo", Paolo dovette recarsi a Parigi per lavoro , ma una sera, al suo ritorno mi disse "Mi ha telefonato Simone, ti saluta moltissimo, e ci ha fissato un’appuntamento per venerdì sera, visto che siamo ancora da soli ho accettato, ho fatto bene?"
Risposi che ci avrei pensato, adducendo come scusa il fatto che dovevo sentirmi con una collega per preparare una relazione e non sapevo ancora se il venerdì l’avrei dovuto dedicare al lavoro. Paolo non protestò come di solito fa quando gli antepongo il lavoro, aggiunse " decidi con comodo, posso andarci anche da solo non è un problema".
Mi sentii offesa, non sopportavo l’idea che lui frequentasse Simone senza di me, mi sentivo oramai parte di un gioco, riaffiorarono tutti i dubbi, ad un certo punto non resistetti più e gli posi la domanda che mi frullava in testa da una settimana "Ma non ti da fastidio che Simone mi massaggi di fronte a te, mi veda e mi tocchi come solo tu sino ad ora hai potuto fare".
La mia era una domanda diretta come avrebbe fatto lui, Paolo candidamente rispose "vedi, prima di proporti la cosa, ho parlato a lungo con Simone e gli ho spiegato la situazione, penso che ci siamo capiti per cui non ho motivo di essere geloso, e poi sono li presente" "E se volessi andare da sola da lui" aggiunsi, lui accigliato rispose "e per quale motivo, lo vedi che sei tu che stai pescando nel torbido".
"Che stupido che sei, intendevo dire: cambierebbe il tuo atteggiamento se volessi andare da lui perché tu sei all’estero o hai altri impegni, o Simone è il tuo fisioterapista personale al quale concedi la tua donna a tuo piacimento" aggiunsi in tono ironico e provocante.
Paolo che non è uno stupido colse la mia provocazione "e cosa faresti se potessi andare da sola" , oramai la fantasia aveva preso a galoppare e l’astinenza forzata contribuiva ad accelerare la sua corsa "beh, potrei togliermi le mutandine di fronte a lui adducendo come scusa che non ero potuta passare da casa a cambiarmi e non volevo rovinare con l’olio dei massaggi un intimo da 200 euro"
"Non ne saresti mai capace" fece lui " Non sfidarmi, lo sai quanto sono testarda, se mi ci metto" ribattei.
" Vogliamo scommettere (la nostra seconda passione dopo il sesso)? Se tu trovi il coraggio di farti massaggiare senza le mutandine per il tuo compleanno puoi scegliere quello che desideri"
C’era cascato in pieno, gli uomini non possono competere con noi donne, se gli prendi in mano il sesso il cervello cessa di funzionare correttamente, il sesso in un uomo funziona come un virus in un computer, pensa di essere tranquillo mentre il virus gli cambia le carte in tavola e solo al riavvio se ne renderà conto
Ma non era questo il caso, avevo attaccato, mi ero esposta, ero avanzata ma il nemico era avanti di tante mosse in questa ideale partita a scacchi, Paolo conoscendomi aveva previsto le mie reazioni ed aveva alzato la posta per fornirmi una giustificazione di fronte ai suoi stessi occhi.
Stavo giocando grosso e aggiunsi " e se lui allunga le mani in questa situazione" strofinando il pancino su quella che sembrava una erezione super, lui afferrandomi per il sedere e attirandomi ancora di più aggiunse "mah! Se ti va sei autorizzata a lasciarlo fare" .
" e la tua gelosia? Dove la metti " ma oramai ne lui ne io eravamo in grado di scherzare, anche se in quella notte di sesso estremo le battute su Simone non furono poche.
La mattina dopo, mentre ci apprestavamo ad uscire di casa, mentre mi truccavo di fronte allo specchio gli domandai " allora quando la ordini la spider (il mio eterno sogno sin da ragazza, fosse anche un barattolo di auto ma con il tettuccio apribile) che ho scelto come regalo" lui rispose immediatamente con un sorriso "attenta che se perdi la scommessa la macchina nuova me la faccio io" e scomparve dietro la porta.
Venerdì sembrava non dovesse mai arrivare, passai la settimana combattuta tra l’ansia e una strana frenesia che mi portava spesso a perdermi con la mente in tanti pensieri e fantasie. Chi mi stava attorno percepì che non ero la solita Giulia che tutti conoscevano, era tremendamente vero, interrogavo me stessa sulle sensazioni che stavo provando, spesso mi capitava di sorprendermi a vagare con la mente in un universo fatto di torbide atmosfere con Lui che spesso e volentieri si risvegliava nei momenti più impensati: in sala riunioni, parlando con un cliente, ascoltando le confessioni intime della collega che la dava a tutti quelli che gliela chiedevano.
E quel disgraziato di Paolo ancora una volta mi aveva lasciata sola, Dio mio! Quanto mi mancava il sesso. Per un attimo mi sfiorò l’idea che Paolo mi stesse tradendo, conoscendo quanto anche per lui fosse importante il sesso non mi capacitavo di quel lungo mese di astinenza forzata, pensai stesse male o che avesse qualche problema che non voleva confessarmi ed intanto scacciavo il fantasma di Simone che spuntava sempre più spesso nei miei pensieri.
Non lo desideravo, conoscendolo così poco non c’era alcun lato del suo carattere su cui soffermarmi a riflettere ma sentivo dentro di me che le sue mani, impastandomi con quell’ olio avevano modificato la struttura del mio corpo modellandola in un’altra Giulia nella quale non riuscivo a riconoscermi.
Simone, cercai, secondo il mio metodo logico di ragionare, di capire cosa mi portasse a pensare a lui ad aspettare venerdì come un evento oltremodo desiderato. Percepii una sensazione fatta di libidine e astinenza ma alla fine mi parve di capire che dietro c’era altro: Simone aveva carisma, un carisma da bello e dannato che con la sua aria di professionalità ti dominava, ecco spiegata la sensazione di paura mista a desiderio che avevo provato quella sera a casa sua.
Avevo paura di spingermi oltre, di fronte avevo Paolo, il mio uomo, che pareva complice di Simone, anzi Simone pareva il simbionte di Paolo e di lui acquisiva emozioni e l’ambiente che lo circondava gustando e assaporando quello che Paolo gli metteva a disposizione.
Scacciai il pensiero , non avevo le basi di conoscenza per avvalorare la mia ipotesi ne volevo cercarle, giunsi alla conclusione che alla prima notte passata insieme a Paolo tutto avrebbe ripreso le giuste proporzioni e che l’astinenza mi stava giocando veramente un brutto scherzo.
Paolo rientrò venerdì all’ora di pranzo e si recò in ufficio per una riunione, mi telefonò per ricordarmi l’appuntamento della sera e che sarebbe passato alle 18 per prendermi.
Venerdì non andai al lavoro, passai la mattinata dall’estetista: ceretta alle gambe, maschera e parrucchiere, uscii che il sole splendeva e entrai in un pub per una veloce colazione dopo di che un giro per negozi. Quanto mi era dolce naufragare in quel mare di "vacuità e vanità" femminile.
Poi incominciai a prepararmi per la seduta con il mio "fisioterapista" , proprio da ridere. Non sapevo che mutandine e reggiseno indossare! Dovevo evitare l’imbarazzo della volta precedente e optai per un paio di slip di cotone con un tassello (il fondo dello slip) un po’ consistente mentre il reggiseno a fascia questa volta aveva le coppe leggermente imbottite per evitare che la punta del seno denunciasse la sua presenza.
Completai il tutto con una tuta nera, a metà strada tra il casual e lo sportivo. Ero pronta, mi stavo per sedere sul divano quando squillo il telefono, era Paolo, mi chiedeva di prendere un taxi e raggiungerlo in ufficio perché era in ritardo, da li avremmo proseguito insieme per andare da Simone.
Paolo mi aspettava all’ingresso principale della sua compagnia e quando mi vide mi strinse in un lungo e dolce abbraccio " come stai micina, mi sei mancata, sai?!" il bacio che seguì era appassionato, mi venne la tentazione di mandare a monte il programma e trascinarlo nel primo motel,ma fui preceduta dalla sua indicazione all’autista che indicava la casa di Simone.
Il tragitto era lungo e Paolo lo sfruttò per raccontarmi quello che aveva fatto durante la settimana e le prospettive che si erano aperte con quella missione. Bevevo le sue parole, felice di vederlo così allegro ed entusiasta, lo toccavo come una donna innamorata può fare , lo baciavo dolcemente inebriandomi della sua vicinanza e rimasi senza parole quando mi porse una scatoletta, impallidii quando vidi il marchio Tiffany sulla confezione, emozionata l’aprii velocemente: conteneva un filo d’oro con al centro un pendente a forma di cuore con un diamante sul bordo inferiore, non avevo mai ricevuto un regalo più bello, gli stampai sulla bocca un bacio mozzafiato, lo esplorai con la lingua, se fossimo stati soli sicuramente gli avrei strappato gli abiti e me lo sarei fatto sul posto. Si irrigidì e capii il motivo guardando il sorrisetto dell’autista che sicuramente pensava al classico regalino per l’amante vogliosa.
Volevo indossarlo ma lui obbiettò che era meglio indossarlo dopo l’incontro con Simone. Già , Simone, quasi mi ero scordata dove stavamo andando.
Quando arrivammo a casa di Simone ebbi quasi un attimo di indecisione, volevo proporgli di rimandare per non rompere l’atmosfera che si era creata ma poi ci rinunciai sapendo come Paolo ci tenesse a mantenere fede agli appuntamenti.
Suonammo il campanello dell’abitazione di Simone e dopo un paio di secondi venne ad aprirci, fui stupita di vederlo con una "tunica indiana" che gli conferiva un’aria conturbante. "Ciao Giulia" accompagnando il saluto con un bacio sulla guancia , appena accennato, che però mi permise di percepire la leggera fragranza di sandalo che l’avvolgeva e da una stretta delle mani sulle spalle "finalmente ci rivediamo, ciao Paolo com’e’ andato il viaggio".
Restai perplessa nell’apprendere che Simone sapeva del viaggio di Paolo, tornarono a galla immediatamente tutti i dubbi e i pensieri che avevano riempito la settimana.
Ci accomodammo in salotto e senza chiederci nulla Simone ci offrì una tisana nella quale aggiunse un paio di gocce di un dolcificante prelevate da un altro contenitore. Ci disse che si trattava di un regalo di un amico indiano e che predisponeva il corpo al massaggio.
L’effetto della tisana ebbe il potere di rilassarmi, ma non si trattava di un effetto calmante anzi il benessere era accentuato da un certo aumento delle lucidità o se volete dalla percezione dell’ambiente circostante.
A questo punto Simone disse " ho una sorpresa per voi" e anziché proseguire per la sua camera da letto ci condusse in un’altra camera del corridoio, all’interno una serie di candele poste su una mensola illuminavano l’ambiente che apparentemente non aveva finestre.
Un leggero profumo di sandalo, lo stesso che avevo percepito su di lui all’ingresso, aleggiava nell’aria, sul pavimento un lettino di legno che sul piano di appoggio aveva la forma di un corpo umano infossata e ai lati dei canali di scolo.
Sull’altro lato della stanza un letto fatto di stuoie poggiava su di un supporto di canne di bambù, tutto intorno una musica che ricordava quelle orientali, mentre il soffitto era costituito da uno specchio che rifletteva la stanza e i bagliori delle candele che creavano un effetto veramente suggestivo.
Quando Simone chiuse la porta dietro di se sembrò che l’ambiente circostante sparisse, provai la stessa sensazione di quando mi ero recata con un amico musicista in sala d’incisione. L’isolamento acustico era totale, anche l’aria era leggermente calda ma non si avvertiva la presenza di un sistema di riscaldamento.
La voce di Simone mi scosse dall’aria meravigliata che dovevo avere "Giulia, cosa ne dici ora è di tuo gradimento l’ambiente" L’unica cosa che riuscii a fare fu di rispondere con un sorriso alla sua domanda, effettivamente ero colpita da quella camera, la raffinatezza dell’arredamento non era cero quella di una sala massaggi.
Simone ci spiegò che finalmente aveva avuto la licenza per eseguire i lavori e l’arredamento gli era stato fornito da un amico che l’aveva recuperato da un rigattiere di Mantova e che proveniva direttamente dall’India.
Il lettino (sic!) per i massaggi riportava la forma del corpo umano ed era in legno di teak per evitare contaminazioni con gli oli usati per i massaggi e i canali di scolo ai lati servivano per raccogliere i residui dell’olio.
Simone aggiunse "Giulia preparati voglio che sia la prima a provarlo" Fui colta dal panico, le cose e le situazioni nuove mi mettevano in apprensione, ma di fronte al tono deciso e non avendo obbiezioni da fare riuscii solo a chiedergli dove potevo cambiarmi, lui mi indicò una porta su di un lato della stanza e aggiunse " troverai anche la biancheria da indossare per evitare di rovinarti l’intimo".
Lo spogliatoio era un bagno molto accogliente dotato di tutti i confort compresa la doccia e una piccola sauna. La biancheria a cui aveva accennato Simone era costituita da una banda per il seno e delle mutandine, il tutto di un materiale che pareva carta, probabilmente articoli usa e getta.
Diedi uno sguardo allo specchio e trovai il tutto mi donava (sono una donna lo ricordate?!) e rientrai da Simone mentre Paolo si era accomodato nella panca vicina al lettino e non potei fare a meno di sorridere quando lo vidi con una tunica simile a quella di Simone, ma anche quella fatta dello stesso materiale della biancheria che indossavo, Paolo rispose al mio sorriso con la sua tipica espressione "me che hai da ridere".
Simone invece mi diede un’occhiata che mi fece rabbrividire, aveva lo sguardo di un predatore che assapora con lo sguardo la vittima indifesa, solo per un attimo quella luce gli attraversò lo sguardo ma portò il mio stato d’allerta al massimo.
Si avvicinò e mi spiegò che avrebbe eseguito un massaggio con diverse essenze e che le avrebbe versate anche sul capo e tra i capelli per cui mi avrebbe posto una benda sugli occhi per evitare irritazioni.
Mi fece avvicinare al lettino e sedere sull’incavo del legno destinato ad accogliere il bacino, dopo di che prese una benda di seta e me la posò sugli occhi, dolcemente poi mi fece sdraiare con il viso all’ingiù sul lettino, il lettino aveva un foro in corrispondenza del viso con una imbottitura sui bordi come i moderni lettini per fisioterapia.
Mi sembrava di vivere su di un set cinematografico di uno di quei film osé tipo Emanuelle. Sentii Simone armeggiare con qualcosa di indefinito che tintinnava poi un lungo brivido caldo attraversò la mia schiena, stava versando un olio caldo e profumato sulle spalle, scendendo giù per la schiena, sui glutei sulle gambe.
Rabbrividii quando l’olio si infilò nel taglio dei glutei, lo sentii scorrere sino alla rosellina che proteggeva il mio buchetto e da qui come una piccola cascata trovare la strada tra la peluria del pube sino a riscaldarmi le grandi labbra, che mi procurarono un brivido.
Sentivo la carta delle mutandine incollarsi alla pelle, infradiciarsi completamente, poi il flusso riprese a salire verso le spalle, sulla nuca, sul capo, lo sentii colarmi nelle orecchie, sulle tempie.
Subito dopo lo sentii, riconobbi le mani di Simone, spargevano sul corpo l’olio tiepido, sulla nuca, distendendo i muscoli del collo, poi scendevano sulla schiena, si soffermavano in un lento massaggio sotto le ascelle, arrivavano ai fianchi e li impastavano, scendevano sul bordo dei glutei immergendomi in uno stato di deliquio.
In quella posizione, con il viso costretto nel foro per la faccia non avevo percezione dell’ambiente circostante, la benda sugli occhi copriva anche le orecchie e rendeva soffusi i rumori della stanza e anche la musica sembrava arrivasse da molto lontano.
Ad un certo punto avvertii una piacevole sensazione ai piedi, Simone aveva preso a massaggiarli da vero maestro, poi passava alle caviglie, all’incavo delle ginocchia e alle parti interne delle cosce che si trovavano costrette ad essere divaricate dalla forma dell’impronta del corpo umano impressa sul lettino di legno.
Il massaggio proseguiva incessante, una mano dietro l’altra, una mano sulla schiena e l’altra sulle cosce, poi una nuova cascata d’olio con un aroma decisamente più forte mi percorse le spalle, il calore dell’olio era adesso intenso, quando l’olio colpì i glutei iniziò il massaggio di Simone, non capivo come facesse a massaggiarmi e contemporaneamente versarmi l’olio addosso ma il dettaglio era poco importante, l’azione dell’olio e delle mani uniti alla fragilità del tessuto degli slip ben presto ebbe ragione di questi ultimi, sentivo chiaramente le mani di Simone che si impadronivano delle mie natiche, le afferravano le strizzavano le allargavano e quando le allargavano l’olio caldo aumentava il suo flusso.
Ad un certo punto pensai che l’olio mi stesse penetrando all’interno del corpo, la sensazione di quella massa calda era di una voluttà incredibile, persa in quelle sensazioni non osavo protestare l’invadenza di quel massaggio che oramai percorreva la fessura dei glutei incessantemente, sentivo la punta delle dita accarezzare apertamente lo sfintere che pian piano sotto l’effetto del massaggio e del caldo flusso si stava socchiudendo.
Quando stavo incominciando a chiedermi cosa stava accadendo e se era il caso di protestare per l’eccessiva disinvoltura di Simone, sentii in lontananza una voce che mi invitava a girarmi "Giulia ti aiuto a girarti" era Simone che con molta dolcezza infilando le mani sotto le ginocchia e sul petto mi stava voltando, tentai di sollevarmi ma lui dolcemente me con fermezza me lo impedì e mi tolse la benda dagli occhi, mi ritrovai supina, le mani corsero sul petto dove quello che rimaneva del reggiseno ara letteralmente incollato ai miei seni, l’azione dell’olio l’aveva reso quasi una poltiglia, andava un pò meglio per gli slip ma per un attimo pensai che l’olio sulla carta la rende quasi trasparente, sperai che così non fosse e cercai con lo sguardo Paolo, lui era li al mio fianco, con un sorriso mi chiese come stavo e io risposi che mi girava un po la testa ma che stavo benissimo.
Dall’altro lato Simone mi chiese se poteva continuare, prendendomi una mano e iniziando un dolce massaggio che estendeva al gomito e al braccio, feci un cenno affermativo con il capo e mi rituffai in quelle sensazioni, chiusi gli occhi.
Le sue mani ripresero a danzare sul mio corpo, affondavano decise nei muscoli dell’addome, tiravano, afferravano la pelle e la sollevavano, poi riprese a cadere dall’alto l’olio e senza la benda mi resi conto che era Paolo a versarlo seguendo il percorso delle mani di Simone.
Scorrendo l’olio, eliminò anche l’ultima traccia degli slip di carta dal mio corpo e percepii distintamente il flusso caldo che dal centro dei seni arrivava al diaframma per proseguire a formare un laghetto d’olio sull’ombelico per proseguire sul monte di Venere e ancora più giù.
Il flusso che precedeva le mani di Simone si fermò sul mio sesso, allargò le grandi labbra e allagò il clitoride e l’ingresso della vulva, fui colta da una fremito che si ripercorse per tutto il corpo, poi arrivò Simone, le sue mani percorrevano le grandi labbra, il palmo pieno copriva con una carezza continua lo spazio dal monte di venere al perineo, quasi sobbalzai a quel tocco, aprii gli occhi e trovai il viso di Paolo, con gli occhi gli chiesi aiuto, lui di rimando mi baciò sulle labbra, un bacio che ricambiai, un bacio che voleva essere di passione e di rassicurazione.
"Tesoro" mi disse " ti amo, hai vinto la scommessa", mentre Simone mi apriva le grandi labbra, facendo scorrere le dita su e giù in un massaggio che mi diede una scossa che mi fece emettere un sospiro.
Paolo riprese a baciarmi e con una mano mi sfiorava il viso , incrociai il suo sguardo e allora presi coscienza che era d’accordo con Simone, il suo sguardo era lo stesso di quando mi procurava un orgasmo accarezzandomi mentre mi cullava in grembo.
La tenerezza di Paolo funse da amplificatore delle sensazioni che Simone mi stava procurando, sentivo che stavo abbassando le barriere e mi stavo aprendo a quella esperienza che forse avevo sempre desiderato (uno dei miei fantasmi preferiti mentre facevo l’amore con Paolo era proprio quello di avere un altro uomo che mi procurasse piacere), il mio corpo reagì a quel pensiero con un forte scarica di adrenalina che funse da catalizzatore di quello che Simone aveva incominciato a fare: riconobbi la dolce sensazione di una lingua che ti percorre il sesso, quella inconfondibile sensazione dell’energia della punta, del ruvido della superficie, del liscio della parte inferiore.
Simone era un professionista, abituato a "lavorarsi" almeno un paio di donne al giorno aveva una lingua prensile, esercitata, lunga e robusta. Affondava in mezzo alle piccole labbra con l’energia di un dito, entrava ed usciva dalla mia vulva, percorreva la circonferenza del mio clitoride incessantemente, lo mordicchiava leggermente con i denti, lo succhiava, lo aspirava e poi lo respingeva con la lingua.
Allargava la lingua e la passava su tutta la parte anteriore della vulva, con la parte anteriore del labbro inferiore sfregava sotto il clitoride tra l’uscita dell’uretra e le piccole labbra scatenando delle ondate di piacere e dei fremiti che mi scuotevano. Se a questa azione devastante aggiungete le incessanti carezze di Paolo ai seni, ai capezzoli vi potete rendere conto delle condizioni in cui mi trovavo.
L’azione di Paolo aveva il duplice affetto di procurarmi un grande piacere diretto e una sconvolgente sensazione di libidine dovuta alla condivisione tra due uomini dai quali mi sentivo gratificata, desiderata e almeno da uno dei due amata, percepivo il suo amore dal godimento fisico che provavo.
Ad un certo punto sentii che le dita di Simone si facevano strada dentro di me, sia davanti che dietro affondavano nel mio corpo, si agitavano penetravano dentro di me e sentii un oceano di piacere che mi sommergeva, urlavo dal piacere, succhiavo la vita e l’anima di Paolo dalla sua bocca e me ne beavo, fui scossa dal più violento degli orgasmi che avessi mai provato in tutta la mia vita, ad un certo punto mi immobilizzai come un burattino a cui avessero spezzato i fili tanto che Paolo pensò che fossi svenuta, quando riaprii gli occhi vidi i visi di Paolo e Simone su di me un po’ intimoriti e dolcemente feci scivolare una carezza sui loro volti che mi sorrisero rassicurati e amorevoli.
Paolo mi sollevò dal lettino e mi stese amorevolmente sul letto di stuoie e si mise di fianco a me, mentre Simone si dispose dall’altra parte, da quella posizione diedi uno sguardo al soffitto che rifletteva la nostra immagine, pensai alla scena di Novecento di Bertolucci dove l’attrice protagonista sta tra i due suoi uomini. Paolo e Simone, entrambi nudi, stavano al mio fianco, mi sentivo al settimo cielo. Oramai l’imbarazzo per la situazione era del tutto svanito per lasciar spazio alla peccaminosità, anzi diciamo pure alla lussuria della situazione.
Mentre i miei uomini indugiavano in lente carezze sul mio corpo, cercavo di riprendere il controllo per uscire da quello stato di giocattolo erotico in cui ero sprofondata, nel fare ciò notai che sia Paolo che Simone erano in piena erezione, con una certa soddisfazione e spirito di corpo notai che Paolo non sfigurava nel confronto con Simone e con fare malizioso guardandoli alternativamente negli occhi per vedere le loro reazioni afferrai i loro membri, anzi diciamo pure i loro cazzi, ritengo che fosse quello il termine esatto per la situazione.
Nel fare ciò, sorridendo, dissi loro "qualcuno è rimasto a bocca asciutta o sbaglio" . Entrambi volsero lo sguardo nella direzione del mio e sorrisero insieme alla scena che lo specchio rifletteva.
Sempre più eccitata e rossa in volto, mi rivolsi a Paolo e spiando la sua reazione gli domandai "con chi devo incominciare a sdebitarmi" . Paolo non aspettava altro, lo intuii dalla reazione che ebbe il suo cazzo, se possibile divenne ancora più duro e grosso, io dandogli una strizzatina aggiunsi " brutto porco, vuoi vedere la tua mogliettina tra le braccia di un altro, dimmi è questo che vuoi"
Non riusciva a ammetterlo, il suo orgoglio di maschio geloso prevaricava la voglia che montava.
"Simone" dissi sorridendo " a te l’onore di essere il secondo uomo della mia vita" Simone non se lo fece ripetere due volte e guardandomi negli occhi e passandomi un profilattico mi disse "puoi farlo tu per piacere, io ho tutte le mani piene d’olio e non ci riesco.
Quel bastardo sapeva il fatto suo, ero pronta a farmi scopare, ma non a compiere un’operazione così intima e se vogliamo imbarazzante con un quasi sconosciuto e per giunta di fronte a mio marito, ma non potevo tirarmi indietro per cui facendo ricorso a tutta la mia facciatosta dissi "anche io sono nelle tue condizioni, Paolo aiutalo tu che hai le mani pulite"
Se volevano giocare sporco avevano trovato pane per i loro denti, passai il preservativo a Paolo e Simone si spostò dalla sua parte, e mentre Paolo tentava di mettere il cappuccetto al pene di Simone che io, con la mano, tenevo fermo di fronte a lui, presi in mano anche il membro di Paolo e cominciai a masturbarlo dolcemente facendogli perdere concentrazione tanto che dovette ripetere un paio di volte l’operazione prima di riuscire ad incappucciare Simone.
Vi assicuro che idealmente il tabellone segnò dieci a zero per me. Volevo stravincere e avvicinai la bocca al sesso di Simone che stava a 30 centimetri dalla faccia di Paolo, anche se c’era di mezzo il profilattico era pur sempre il cazzo di un altro uomo che stavo succhiando ma non mi bastava per cui con estrema dolcezza misi la mano sulla nuca di Paolo e con lo sguardo fisso sui suoi occhi prima lo baciai e poi avvicinai la sua bocca al membro di Simone.
Simone parve apprezzare la cosa e ricambiò il mio sguardo con un cenno di riconoscimento alla vincitrice, ci mancò poco che mi dicesse "batti cinque" porgendomi il palmo della mano.
Si vedeva che per Paolo si trattava di una violenza alla sua mascolinità però mi sembrava una punizione adeguata alla storia in cui mi aveva coinvolto e che pian piano le mie sinapsi stavano rielaborando facendo combaciare dettagli insignificanti presi da soli ma che collegati gli uni agli altri portavano ad una cospirazione incredibile.
Fu Simone ad interrompere la cerimonia di iniziazione di Paolo, lui ambiva a ben altro trofeo, l’olio che ricopriva il mio corpo era ancora tanto e quando Simone si stese su di me sentii il suo corpo aderire come una ventosa.
Raggiunse il mio viso, mi fissò intensamente, stava avvicinando le sue labbra, in quel momento capii il rifiuto che provano certe donne a baciare il compagno occasionale, nella vagina o anche nell’ano puoi accogliere di tutto ma la bocca è la porta dell’anima e congiungerla con un’altra bocca coinvolge il tuo spirito, sentii le sue labbra, come erano diverse da quelle di Paolo, pensai, poi sentii quel serpente della sua lingua che tanta estasi aveva suscitato in me, entrare dentro di me, si muoveva come un predatore che arriva alla tana del nemico, come una faina che entra nel pollaio e fa strage.
Tentai di contrastarla con la mia lingua me questa ne fu avvolta e risucchiata, fui costretta a spalancare al bocca e fui riempita dalla sua lingua, sentivo la sua saliva scorrere dentro la mia bocca, poi si calmò, dolcemente prese a solleticarmi il palato, ad insinuarsi sotto la mia lingua, la sua era talmente lunga che me la sentivo quasi in gola, era dolce e morbida.
Era una lingua abituata a far impazzire chiunque avesse a che fare con lei, sentii le sue gambe farsi strada in mezzo alle mie, aprii gli occhi e attirai a me la bocca di Paolo voleva essere l’estremo saluto al mio compagno prima di accogliere Simone, notai un lampo di smarrimento negli occhi di Paolo, non ebbi pietà di lui, mi aveva corrotto e anche se gliene ero profondamente grata meritava quella punizione, sempre che la considerasse come tale.
Ripresi a baciare Paolo e allargai ancora di più le gambe, ora non aspettavo altro che sentirlo, accarezzare il suo arnese congestionato con gli umori della mia intimità.
Simone puntò il suo membro all’ingresso della mia vagina, lo fece scorrere un paio di volte a titillare il clitoride che si era erto pronto a recepire un’altra dose di piacere, quel massaggio mi faceva impazzire, poi Simone entrò, il glande si fece strada tra le grandi labbra, ero tutta fradicia di umori e di oli che quando superò l’ingresso della vulva, in astinenza da un mese, sentiti una contrazione di piacere, sentivo che la vagina stava prendendo le misure del nuovo arrivato, si stava dilatando per accoglierlo confortevolmente, poi… lo accolsi completamente.
Dio mio! Che sensazione, era più grosso di quello che mi sarei aspettata, probabilmente l’eccitazione aveva dilatato le sue dimensioni, attese che fossi pronta e incominciò a contrarsi senza muoversi, mi ricordai di una trasmissione televisiva che parlava di amore e orgasmo tantrico, con gli amanti che si accarezzano con la contrazione dei muscoli del pene e della vagina.
Ci avevo provato, senza successo con Paolo, ma dopo un paio di minuti la passione ci aveva travolto e avevamo abbandonato le velleità amatoriali orientali.
Provai a seguirlo e iniziai a contrarre i muscoli della vagina, lui rispondeva e al tempo stesso sfregava la radice del pene sul mio clitoride, stavo provando un piacere nuovo, sentii la voglia di abbracciarlo di attirarlo a me.
Che strano abbracciare una persona diversa dal partner abituale, tutto è diverso: la schiena, la nuca, le braccia, i fianchi, il sedere, le gambe, le palle, il cazzo, il torace, il collo, l’odore, il sapore, il suo modo di respirare, il modo di contrarre i muscoli, il modo di godere e di farti godere.
Simone era il secondo uomo della mia vita, ma anche adesso che gli uomini con cui sono stata superano abbondantemente la dozzina rimango dello stesso parere, nessuno è uguale ad un altro, anche senza parlare con una persona se la conosci intimamente ti puoi accorgere delle differenze che la fanno unica.
Simone comunque era quel che si dice un vero professionista, profondo conoscitore della psicologia e della sessualità femminile era in grado di cambiare registro per soddisfarti, esplorava sempre nuove strade, non si fidava di nessuno, neppure dei gusti delle sue clienti, si reputava il migliore e scopriva sempre il lato oscuro del piacere di una donna.
Nel suo lento incedere aveva incominciato a seguire il mio respiro, con la guancia mi stava chiudendo il naso costringendomi a respirare con la bocca, stavo respirando dalla sua bocca che teneva incollata alla mia, capii quello che stava facendo e lo assecondai anche quando sentivo che la testa si faceva leggera per il tasso di anidride carbonica che stava aumentando nel sangue, però le sensazioni si stavano acuendo, oramai mi stava scopando con tutto il corpo e il movimento dei sui fianchi aveva preso un ritmo più svelto, lo tenevo stretto a me con le braccia e con le gambe sollevate sino a cingergli i fianchi, il suo pene usciva sempre di più dalla mia vagina e affondava di colpo scuotendomi dalla testa ai piedi.
Ad un certo punto cambiò l’inclinazione della penetrazione e prese a muoversi in modo circolare, subito ebbi la sensazione di essere penetrata da un pene di enormi dimensioni, ebbi delle contrazioni, Simone cessò quasi di respirare ed io con lui, allora l’orgasmo scoppiò all’improvviso violento e sconvolgente, la sensazione si irradiava dalla vagina e si irradiava nella pancia, le gambe presero a tremare convulsamente e un’ondata di piacere mi avvolse, mentre il collo si contraeva all’indietro e la boccata di ossigeno quasi mi bruciò il cervello tanto che fui scossa da un paio di colpi di tosse violentissimi.
Anche Simone però era arrivato al capolinea, uscì dalla mia pancia e dopo essersi tolto il profilattico proruppe in un urlo di piacere mentre scaricava fiotti di schiuma su tutto il mio corpo per poi accasciarsi sfinito su di me.
Voltai lo sguardo e colsi lo sguardo incredulo e meravigliato dipinto sul viso di Paolo, aveva ottenuto quello che andava cercando?
17230
9
7 anni fa
gi63capo,
38/46
Ultima visita: 4 mesi fa
-
Per S.Valentino ha sbocchinato un cameriere davanti a me
Il suo regalo per S.Valentino... una doppia bevuta di sborra. Che Monella...Ieri sera, 13 febbraio, centro di Milano, locale raffinato, cena di San Valentino.
Monella è come sempre splendida, particolarmente elegante ma allo stesso tempo femmina. Molto femmina. La conosco troppo bene, sento che ha in mente qualcosa, qualche sorpresa. Vedremo. Durante la cena faccio finta di nulla, parliamo di tante cose, cerco di non scivolare su argomenti piccanti, voglio che sia lei a prendere l’iniziativa.
Prima del dessert mi dice “amore, è la nostra festa, voglio farti un regalo, però voglio fartelo ora, ok?â€. Io sorrido e le rispondo “non vedo l’ora, le tue sorprese sai che mi fanno impazzire, specialmente quando sono audaci…†Mi fissa negli occhi e mi dice “in attesa di gustare il dolce vado alla toilette… tra 5 minuti raggiungimi!â€.
Si alza e si dirige verso i servizi, a metà salone vedo che si avvicina a un giovane cameriere, parlano per qualche secondo poi le sale le scale. Osservo meglio il cameriere, mi pare leggermente agitato, avrà 25-26 anni, testa rasata, abbronzato, spalle larghe. Indubbiamente un bel tipo. Dopo qualche istante vedo che il ragazzo confabula con un suo collega, poi sale anche lui le scale…
Immagino che Monella voglia fare come qualche mese fa, quando dopo una cena con amiche si è fatta scopare – anzi meglio dire che si è scopata - un cameriere. Per poi raccontarmi tutto appena rientrata a casa. Stavolta però c’è una differenza: nel locale ci sono anche io. Lascio passare due minuti e poi mi dirigo verso la toilette, salgo le scale carico di voglia, entro nell’antibagno e non c’è nessuno, davanti a me ho naturalmente due porte: maschi e femmine. Mentre mi appresto ad aprire quella delle signore sento la sua voce che mi dice “amore, sono di qua, sai che preferisco i maschi…â€.
Ho il cuore in gola, apro la porta pensando invece che lei sia sola e di aver esagerato con l’immaginazione. Invece lui è lì, in piedi, spalle al muro. Si stanno baciando. Lei mi tira dentro al bagno, poi chiude la porta. Il cameriere è agitato, completamente spiazzato, quasi intimorito. Monella ci guarda negli occhi e contemporaneamente sbottona i nostri calzoni per liberare i due cazzi ormai gonfi e pieni. Si inginocchia e li impugna, li tiene uno vicino all’altro senza però che si tocchino.
Volge lo sguardo verso di noi, sorride e mi dice “amore, sai che questo è il mio dessert preferito… però stasera voglio di più, voglio una doppia razione… voglio assaporare un cocktail di sborraâ€. Le due cappelle iniziano a sparire tra le sue labbra, le due aste scivolano e si alternano nella sua bocca. Mentre inizia a spampinarci con ritmo, mi fissa negli occhi. Quando è così spudorata mi fa letteralmente impazzire, è una vera femmina, una super-femmina!!! Il ragazzo tiene gli occhi chiusi, il suo cazzo ha una pelle scura, un bel pezzo di carne, davvero potente e soprattutto molto largo in circonferenza.
Monella si dedica prevalentemente a lui, probabilmente sente che è al limite. Con la mano destra mi fa cenno di aspettare che venga prima lui, non è facile, sono troppo eccitato. Il cameriere ormai sta per venire, Monella apre la bocca, tira fuori la lingua, con la mano gli dà gli ultimi colpi… ecco arrivare il primo schizzo, potentissimo! Subito dopo ecco gli altri, violenti e densi, la sua bocca è quasi piena di sborra però Monella non la ingoia, la tiene lì e mi fissa negli occhi….
È troppo, basta, non resisto più, mi sego leggermente e inizio a schizzare anch’io, le centro la bocca, la mia sborra si mescola a quella del cameriere, Monella continua a fissarmi negli occhi, sembra sfidarmi, come se mi volesse dire “che puttana che sono, vero?†Ormai le labbra e la sua bocca sono completamente imbiancate, a quel punto inghiotte tutta la doppia crema, la fa scivolare nel suo corpo… Il ragazzo sembra in trance, quasi incredulo, il suo bel cazzo è stato svuotato da mia moglie, svuotato fino all’ultima goccia. Il mio anche.
Dopo aver bevuto tutto, Monella si alza, ci sorride, ci bacia sulle labbra e dice “grazie ragazzi, questo è il dessert preferito, un vero cocktail di sborra. La vostra!†Il cameriere ci guarda stupito, poi si ricompone e torna giù. Monella mi bacia e mi dice “dai amore, andiamo a tavola…. Però non prendo più nulla, neppure il caffè… voglio restare con questo gusto in bocca, il vostro gusto, il gusto del maschio. Anzi, il sapore di due maschiâ€.
Sono estasiato, torniamo giù come se niente fosse.
E’ fantastica. E’ il mio amore. E’ la solita Splendida Monella!
Buon San Valentino amore mio.
[email protected]
9511
9
14 anni fa
splendidamonella,
47/47
Ultima visita: 11 anni fa
-
Sorpresa - massaggio a 4 mani-
Sorpresa – massaggio a 4 mani- …
La nostra coppia: Lei magnifica Mora poco più che 30enne alta 1,70 fisico atletico seni piccoli tondi e sodi, gambe e lato B da FAVOLA…. IO 45enne non palestrato ma atletico molto alto e senza pancetta…. Entrambi intolleranti alla peluria…
Baciati dal sole dell’estate, fortunatamente visto il tempo che c’è stato quì abbiamo scelto un’isoletta lontana dall’Italia, un fine agosto filato liscio nella nostra grande complicità di coppia, elegante esibizionismo fatto con coppie o singoli ai quali era molto gradito… magnifiche cene sul mare con la mia Lei sempre poco vestita, numerosi scatti anche dettagliati della Nostra bellezza di Coppia….. Sempre carichi di fantasie nei nostri rapporti…. Ma purtroppo le ferie sono finite, eccoci siamo rientrati alla base pronti a riprendere il lavoro…. Per fortuna abbiamo ancora un week end che abbiamo deciso di passare in montagna.
Bellissimo hotel a Moena con una SPA da favola (luogo che non può mai mancare nelle nostre location). Arriviamo il venerdì sera, ceniamo leggeri e a nanna presto, si pensava di dormire e poi invece come sempre si finisce avvinghiati, ripercorriamo le trasgressioni del mare e la cosa ci eccita molto…. Così iniziamo a fantasticare, le nostre trasgressioni nella fantasia sono sempre molto più ardite che nella realtà… Lei dice di voler fare grandi cose poi in realtà è molto frenata e io conoscendola e Amandola non la spingo mai oltre…
Comunque sia entrambi appagati dall’intreccio dei nostri corpi abbiamo continuato la provocante conversazione durante la quale Lei si è fatta scappare che le sarebbe piaciuto fare qualcosa di trasgressivo ma che avrei dovuto farle una sorpresa…
Io ho apprezzato la richiesta e ho messo in moto il cervello…. IL giorno seguente leggera colazione e giornata passata in SPA tra idromassaggi e bagno turco… nulla di rilevante se non un po’ di esibizionismo con una bella coppia nella grotta di fieno… ma purtroppo la lei dell’altra coppia era troppo bisex per i gusti della mia Lei… La sera cena in Hotel, poi nella sottospecie di disco bar nella mega taverna, c’era pochissima gente ci siamo seduti su un divanetto con il nostro drink preferito….
…sono stato io a farLe notare un ragazzo al bancone del bar, sembrava una statua alto almeno un metro e novanta abbronzato quasi quanto noi con i capelli rasati neri e gli occhi azzurri…. Lei mi ha ringraziato sorridendo maliziosamente e ribattendo che io non mi dovevo aspettare da Lei lo stesso trattamento in quanto non mi avrebbe segnalato se entrava qualche strafiga da sola…. Sorrisi e le ordinai in tono ironico di andarsi a vestire in modo più sexy… eravamo entrambi in jeans e camicia…. Sorrise e si diresse verso la camera….. mentre usciva il tipo al bancone e i pochi altri presenti si rifecero gli occhi guardandole il culo…
Chiedo informazioni al cameriere sul ragazzo al bancone e mi dice che è un massaggiatore che lavora presso il centro benessere dell’hotel, così gli chiedo di invitarlo al mio tavolo (il cameriere mi avrà certamente preso per gay… ma poco importa).
Arriva il ragazzo al tavolo molto imbarazzato, lo rassicuro dicendogli che avrei voluto fare una sorpresa alla mia Lei il giorno seguente e avrei voluto lui come massaggiatore… chiesi inoltre di non dire alla mia compagna che era massaggiatore e che lavorava nell’hotel…
Il ragazzo era molto timido o forse riservato ma questa cosa della sorpresa sembrava piacergli… ma ecco che rientra “in scena” la mia Lei Magnifica Creatura… indossa un vestito nero non troppo corto ma eccessivamente trasparente, non è affatto stupita che il ragazzo sia al nostro tavolo… si side facciamo le presentazioni, il ragazzo si chiama Marco è di Rimini e ha 40anni…
La mia Lei si siede facciamo un brindisi alla conoscenza poi un altro poi un altro …. Il clima è rilassato e inizia il gioco di sguardi la mia lei accavalla le gambe sempre più lentamente e spesso le lascia dischiuse io e lui ci godiamo lo spettacolo io la carezzo in modo vistoso lui impassibile spettatore…. Il bar chiude lui non ha il guizzo giusto quindi la serata si conclude così… Rientrati in camera la mia Lei è in fiamme mentre la fotto ancora vestita lei geme dicendo che avrebbe menato molto volentieri il cazzo a quello conosciuto al bar…. Io le ribattei che stavolta era talmente carica che se quel “fesso” avesse avuto solo il coraggio di chiederci di accompagnarci in camera secondo me l’avrebbe anche succhiato per bene mentre io la scopavo ……
Mattina seguente prima di colazione mi reco alla SPA e contatto Marco per il massaggio a sorpresa accordandomi sui dettagli… Fu lui a fissare il massaggio per le 19.30 dicendo che era l’unico buco disponibile e che anche se alle 20.00 la SPA chiudeva noi potevamo tranquillamente restare…. Da questa spiegazione iniziai a ricredermi sul ragazzo forse non era così imbranato….
Colazione passeggiatina e poi via a rintanarci in SPA, comunico alla mia Lei di averle prenotato un massaggio per le 19,30… Lei strafelice inizia a succhiarmi il cazzo nel bagno turco, sono alla massima erezione la sua bocca stringe… ed ecco i rompi palle, arriva una coppia di anziani tedeschi ci ricomponiamo io accavallo a fatica le gambe…
L’ora del massaggio, ogni dettaglio di questa situazione era stato pianificato da me e Marco era un perfetto esecutore, l’unica cosa che non sapevo era quanto si sarebbe sciolta la mia Lei e dove saremmo arrivati…
L’accompagno alla stanza dei massaggi, stanza 1 luxury la accoglie una bellissima inserviente che le fa indossare un perizoma di carta le olia i capelli e glieli raccoglie, poi abbandona la stanza nella quale oltre al lettino dei massaggi si trova un lettino in mosaico riscaldato e una vasca idromassaggio tonda…. La stanza è caldissima e discretamente illuminata anche se da sole candele che profumano di spezie delicate…
Cinque minuti sola in rilassante attesa del massaggiatore, eccolo entra Lei lo saluta e lo riconosce sorride, ma è un po’ impaurita, lui la tranquillizza, il suo compagno sa tutto anzi ora entrerà ad assistere al massaggio….
Cosi entro anch’io in divisa da massaggiatore ossia solo con dei pantaloni bianchi lunghi molto leggeri, bacio la mia Lei e invito anche Marco a rimanere a petto nudo, io ho il ventre piatto ma lui ha gli addominali scolpiti… detta da uomo ma è veramente una statua…
Inizia il suo massaggio da piedi e gambe io Le carezzo la testa e la bacio sul collo la sento calda e profumata quasi vibrante… invito marco a salire con le mani fino ai glutei non si fa pregare il massaggio si fa sempre più intenso e invadente, ora la ricopre di olio tiepido prima sulla parte posteriore poi la fa girare, le carezzo i seni oleati… lui la carezza tra le cosce, Lei spalanca le gambe la sua figa glabra è uno spettacolo invito Marco a leccarla, Lei si dedica con passione al mio cazzo che è come il marmo lo appoggio sulle labbra e mi sento risucchiare sotto i colpi di lingua inizia a godere, invito il massaggiatore a leccarle anche il culo… lei alza le gambe lui se le poggia sulle spalle e inizia la piacevole preparazione, dopo poco mi metto al posto suo e inculo la mia Lei pronta e imburrata a dovere, come sempre per lei ogni stantuffata nel culo è un godimento… la vedo fissare il pacco di Marco mal celato dai leggeri pantaloni, così gli dico di sfilarseli, io mi sono sempre ritenuto normodotato e anche qual cosina di più visti i miei 18 diciamo 20cm… ma questo era impressionante e ha incantato la vista della mia Lei che ha iniziato a menarlo in modo furioso…. Estasiata tra culo tatto e vista ha goduto ripetutamente….
Facemmo una doccia a tre dove lui spugnava e insaponava la mia Lei mentre io la palpeggiavo ovunque coccolandola… poi baciandola intensamente la abbraccia stretta facendo segno a lui di cingerla da dietro era stretta in un sandwich di abbracci e cazzi che si appoggiavano sule sue parti più intime….
…. La feci stendere sul lettino di mosaico riscaldato e iniziammo a leccarla dalla testa ai piedi era di nuovo pronta e vibrante la penetrai e inizia in modo lento e delicato lei mi guardava con la lingua fuori, così dissi a Marco di avvicinarle il cazzo alle labbra per vedere la reazione… Mi stupì lo prese per le natiche e iniziò a succhiargli il cazzo morbosamente in modo frenetico non capivo più nulla accelerai i miei colpi dentro di lei… lui strizzava gli occhi stava per venirle in bocca, lei aveva orgasmi ripetuti e ravvicinati io ebbi solo la forza di ordinare lui di non venirle in bocca, lui estrasse il cazzo anche se Lei leccava ancora e le venne a spruzzo come una cascata sulle tette… io mi avvicinai a baciarla dissi a lui di ripulirle la figa con la lingua… lei ripulii come sempre ad arte il mio cazzo…. La baciai intensamente e la sentivo aver ancora piacere mentre lui continuava a leccarla…..
Altra doccia e poi via nella vasca idromassaggio, Lei tra di noi con abile manualità stava facendo ricrescere i nostri cazzi, noi con le nostre quattro mani a carezzare ogni parte del suo corpo… Lei mi sussurrò all’orecchio che aveva paura di esagerare e perdere il controllo ma si fidava di me…. Ha fatto bene a fidarsi, io la Amo.
2869
9
10 anni fa
giocointrigante6979,
35/31
Ultima visita: 6 anni fa
-
In autostrada
Questa avventura vissuta all'inizio dell'estate desideriamo descriverla con le sensazioni sentite sia da me, Victoria che da Marco.
Eravamo diretti al lago, la giornata era bella, e ci siamo fermati ad un autogrill per bere un caffè e fare benzina; non essendoci posto ci siamo fermati nell'area dedicata ai truck.
Scesi dalla nostra vettura vedo Marco che si dirige spedito verso un camionista che stava osservando le ruote del suo mezzo; senza neppure un perché lo seguo anch'io.
Marco saluta gentilmente quella persona e si mette a parlare alcuni minuti di questi enormi mezzi e poi gli esprime un desiderio: salire in cabina e sentire la sensazione che si prova a stare lassù.
Con un sorriso Roberto ( il camionista, uomo affascinante di 40 - 45 anni ) dice a Marco di salire pure e lui, non a fatica è salito e si è seduto alla guida.
Sceso mi dice: “sali anche tu, è da vedere, è un panorama interessante.”
Solo a quel punto ho capito esattamente cosa intendeva Marco, che effettivamente è affascinato da quei grandi mezzi, voleva che io salissi sul truck e nel farlo facessi vedere il mio panorama a Roberto.
Indossavo una mini color rosa antico a pieghe, una t-short bianca, un sandalino e la mia biancheria intima ( tanga ) era di pizzo anch'esso bianco.
Con un cenno delle sopracciglia feci intendere a Marco che non era il caso, dato l'abbigliamento, e di risposta sempre con un cenno delle sopracciglia e delle mani mi trasmise un messaggio chiaro che diceva “dai lo so che ti piace”.
E' vero, sono esibizionista, ed è anche vero che a Marco questa lo intrigava e decisi di andare in cabina.
Per salire, da cavaliere ( astuto ) Roberto si avvicinò e mi indicò dove e come appoggiare i piedi dato che ci sono tre passaggi da fare.
Io alzai la gamba per arrivare al primo gradino e già sentivo di essere tutta scoperta ma senza curarmi di ciò andai al secondo appoggio e su al terzo, ed eccomi in cabina.
MARCO. Era da tempo che desideravo questa situazione e essere li a viverla mi dava già eccitazione; quando Vittoria ha iniziato a salire Roberto e io avevamo uno splendido panorama da vedere; il tanga bianco infilato totalmente in mezzo alle natiche, la figa di Victoria a malapena contenuta dall'intimo e il suo bel culo lì da ammirare.
Roberto prima si gustò il panorama e poi si voltò verso di me e disse ”atletica” e nel frattempo le sue sopracciglia e gli occhi dicevano “mamma mia che spettacolo” ; che eccitazione per me.
La vista dalla cabina in effetti è notevole, avevo un senso di potere e di indistruttibilità e dissi “ bello spettacolo veramente” e Roberto di risposta “ anche qui dal basso”, ma io feci finta di nulla.
Pochi istanti e Roberto disse che se volevo potevo restare in cabina e capire veramente come si sta su un veicolo come quello, e dato che andavamo nella stessa direzione al prossimo autogrill scendevo, nel frattempo Marco ci seguiva con la macchina.
Una sola occhiata e già avevo visto che Marco era super arrapato a questa proposta e rispose che avrebbe preso il caffè, fatto benzina e ci avrebbe raggiunti.
E così mi avviai con Roberto su un fiammeggiante Scania.
In pochi chilometri avevamo parlato di molti argomenti: lavoro, famiglia, figli, impegni ecc.
Quando chiesi a Roberto se aveva mai visto cose strane mentre viaggiava mi disse che era curioso come da li in alto si possano scorgere situazioni intriganti, alcune volute ed altre no.
Mi disse che aveva visto uomini che guidavano con giornali pornografici aperti e nel frattempo si masturbavano, donne che al telefono si accarezzavano le gambe o in mezzo alle gambe; donne che a gambe aperte con la gonna sù giocavano con il vibratore mentre il marito nel superare il suo mezzo lampeggiava e rallentava; donne che facevano un pompino all'uomo alla guida e altre che si facevano scopare sul sedile posteriore e altro ancora.
In tutto ciò che diceva mi riconoscevo un po e con l'eccitazione in aumento gli chiesi se aveva mai caricato donne, ragazze.
Roberto mi rispose che in oltre 18 anni sulle strade le occasioni erano state veramente rare e che solo due volte, in viaggi dalla Germania aveva avuto a bordo compagnia con la quale divertirsi.
Mi venne spontaneo chiedergli che prezzo aveva un trasporto sul suo truck e Roberto sorridendo rispose “ è ad offerta”. ( che signore)
MARCO Sapere Victoria su quel bestione era eccitante perché sapevo che se Victoria aveva acconsentito a fare quel tragitto con Roberto significava che lo trovava intrigante e quindi lo avrebbe certamente stuzzicato ancora. Ma dato che il tragitto non poteva essere molto lungo cosa avrebbe voluto fare e poi realmente fatto?
Trovavo Roberto sornione e il fatto che guardasse la strada e poi guardasse me, per più volte, lo interpretai come se fosse in attesa di qualche cosa e allora feci quello che mi viene più spontaneo quando non sono alla guida: allargai leggermente le gambe, e passando sotto la cortissima gonna andai ad accarezzarmi la mia patatina in attesa di vederne gli sviluppi.
Anch'io guardavo la strada ma guardavo anche Roberto e notai che la sua mano sinistra aveva lasciato il volante e si stava posizionando sui suoi pantaloni proprio lì sul pene.
Mi sentivo lusingata ed eccitata e sentivo la mia vagina inumidirsi al contatto delle mie dita; tirai un poco sù la gonna per far vedere a Roberto come avevo spostato il tanga e ci fosse contatto fra il mio clitoride e le mie sapienti dita.
Non avevo più lo sguardo rivolto alla strada ma guardavo Robero e la sua mano che strusciava sui pantaloni che si erano rigonfiati e non poco; pensai che la dimensione della cabina era notevole e facendomi scivolare lentamente mi misi più vicino a lui e accostai la mia mano destra alla sua mentre con la sinistra continuavo a toccarmi.
Roberto aveva il cazzo duro e costretto nei pantaloni e lentamente gli feci scendere la cerniera e con mano esperta Roberto fece uscire il suo pene duro e dritto.
Pochi movimenti mi furono sufficienti per poterlo prendere in bocca e succhiarlo lentamente, lentamente e sentire il suo ansimare dal piacere.
Io li abbassata ma comoda col suo pene duro in bocca e la macchine che velocemente passavano al nostro fianco, era una libidine.
Il piacere durò poco perché Roberto disse “entriamo nella stazione di servizio Marco è dietro di noi”.
Staccai la mia bocca dal suo eccitassimo cazzo e poi molto lentamente lo riposi a fatica nella sua gabbia e mi sedetti al mio posto.
MARCO Con molta calma presi il caffè e feci il pieno perché non volevo incollarmi a loro; ero eccitato e mentre guidavo pensavo che magari Victoria, come spesso fa con me, adesso si stava masturbando o stava facendo una sega o un pompino a Roberto e che certamente dopo mi avrebbe raccontato tutto.
Nel parcheggio scesi da quel notevole esemplare di Scania e salutando Roberto gli ricordai che se voleva venirci a trovare era il benvenuto ma che non avevamo un posteggio per il suo mezzo.
Saliti in macchina raccontai tutto a Marco e alla sera scopammo immaginando che cosa potrebbe succedere se il viaggio fosse molto lungo? Come sono le cuccette?
21564
4
14 anni fa
Victoria e Marco,
54/55
Ultima visita: 1 mese fa
-
David e Barbara
David e Barbara - 29 Settembre 2012
Premessa:
Abbiamo deciso di riprendere a scrivere, o meglio descrivere i nostri incontri. Servirà a conoscerci meglio e riaffermare la voglia di esibizionismo di Melissa. Si, ormai ci siamo trasferiti in Inghilterra e possiamo usare i nostri nomi veri, senza più paura di essere riconosciuti e soprattutto importunati, come lo siamo stati tempo addietro quando ancora eravamo in Italia.
Da quando risiediamo qui ci siamo disinibiti; lo scambismo è praticato in modo molto naturale, e anche se non si può dire che per noi è una abitudine, dobbiamo riconoscere che, volendo incontrare qualche coppia amica, le occasioni non mancano e raramente si trovano false coppie. Anche i pochi singoli che abbiamo incontrato, a volte in modo quasi casuale frequentando locali per swingers, si sono sempre comportati da veri gentleman.
Siamo anche iscritti ad un club privato, per la verità un po' lontanuccio da dove abitiamo, ma la maggior parte dei nostri incontri, si svolgono, dopo i dovuti accordi, in caratteristici inn delle nostre contee a conclusione di allegre cene serali. Il sesso è solo la naturale conclusione, raramente non se ne fa nulla, ma può capitare.
Scusate il lungo preambolo. Lascio la parola a Melissa per il resoconto dell'incontro della serata di ieri, 29 settembre 2012.
Racconto di Melissa.
Mi eccita molto tornare a scrivere. In genere i ricordi dei nostri incontri rimangono indelebilmente nella mia testa e li ripercorro con la mente bagnadomi ed eccitandomi al solo ricordarli; ma sapere di affidarli alla lettura di altre persone mi fa veramente entusiasmare.
David e Barbara li avevamo già incontrati in un party a casa di amici; avevamo constatato che c'era feeling fra noi, ma non c'era stata occasione per altro se non scambiarci i riferimenti. C'eravamo poi sentiti un paio di volte al telefono, fino a concordare l'incontro in un albergo di Gloucester.
Coppia raffinata, un po' più giovane di noi; David 48enne, fisico massiccio, muscoloso e con un bel viso forte, Barbara 50enne rossa naturale con un sexy appeal magnetico, dal viso alle gambe ben tornite, snella con pochissimo seno compensato da due fianchi notevoli che avevano da subito attratto Sandro.
Ci siamo incontrati nel pomeriggio e la loro compagnia è stata molto piacevole, spiritosi e allegri, dotati di fascino anche nella conversazione. Come d'abitudine da queste parti si è cenato molto presto ed alle 20 eravamo già di ritorno in albergo, a nostro agio e anche un bel po' eccitati tutti e quattro.
Mentre Sandro e David si fermavano al bar dell'albergo per un drink, Barbara mi invito' a salire in camera loro. Era vestita casual e voleva prepararsi per l'incontro, mentre io ero già uscita con un vestitino sexy e l'intimo che indossavo era quello che volevo esibire per loro.
Non fece in tempo a chiudere la porta della camera che mi strinse a sé, prendendomi il viso con le mani e baciandomi in modo più che appassionato; la lingua ficcata in gola, la bocca umida e vogliosa bagnava le mie labbra. Le sue mani accarezzarono la mia schiena per finire presto sul mio seno, smanacciandolo, cercando i capezzoli con le dita per stringerli e farmi gemere nella sua bocca.
Ci sapeva fare... ero eccitatissima, bagnata e con la voglia di farmi toccare, di godere subito.
“Vieni con me” mi disse, prendendomi la mano ed accompagnandomi in bagno. Si spogliò completamente di fretta, in pochi secondi, poi: “Ti dispiace se faccio pipi davanti a te?”
mi chiese prima di sedersi sul water. Annuii il mio consenso, non mi formalizzo certo per quelle cose, anzi, in un contesto di eccitazione, anche i giochini in bagno stimolano le mie voglie.
Mentre la faceva mi volle davanti a lei e mi spogliò del vestitino, ammirando il mio intimo nero, e, sempre da seduta mi tolse gli slip e iniziò a masturbarmi, trovandomi subito bagnata. Del resto non posso trattenere gli abbondanti umori che la mia vagina dispensa ogni volta che mi eccito; mi bagno subito ed abbondantemente; a volte con i pantaloni, mi sento in imbarazzo perchè ho paura di macchiarli e tengo sempre un assorbente per contenere le secrezioni.
La sua mano mi stava avvicinando all'orgasmo e dovetti toglierla perchè volevo godermi tutta la serata, soprattutto aspettavo di lasciarmi andare completamente con il corpo e con la testa alla presenza dei nostri uomini. “Stop, stop please, please...” mormorai con la voce strozzata dall'eccitazione.
Venne con me in camera a prendere il suo abbigliamento e tornò in bagno per una rinfrescata e per prepararsi.
Io attesi sul letto, ma neanche due minuti dopo entrarono David e Sandro. Io ero ancora senza slip, erano rimasti in bagno, e David lanciò subito un complimento alle mie gambe aperte, al mio sesso esposto alla sua vista depilato e luccicante di umori: “What a wonderful pussy...”. Sandro lo invitò subito ad ammirarla da vicino: “Tonight it is for you too, ...taste it”. David si lanciò fra le mie gambe e mi leccò come una furia. “Sweety, sweety...” ripeteva in continuazione.
Barbara uscì dal bagno in un completino blu scuro: guepiere e calze dello stesso colore. Il tanga appariva piccolissimo fra i suoi fianchi; Sandro la abbracciò baciandola, la mano di Barbara si intrufolò nei suoi pantaloni alla ricerca del suo cazzo.
Ed io feci altrettanto con David.....
In men che non si dica, io e Barbara eravamo sdraiate sul letto supine ognuna scopata dall'uomo dell'altra, vicine, i nostri respiri e sospiri che rimbombavano nell'orecchio dell'altra e aumentavano il nostro piacere... e quello dei nostri uomini.
Il cazzo di David era notevole, soprattutto largo, non dovevo concentrarmi sui muscoli del mio sesso per sentirlo fra le pareti della mia figa... e già pensavo a quando mi avrebbe chiesto di metterlo dietro....
Barbara era una furia, orgasmava in modo rumoroso, e stringeva Sandro a se con le mani sul suo culo. So che a lui piace molto sentirla così.
Fra una scopata e l'altra, ci alternavamo prendendo in bocca i nostri uomini, a volte dedicandoci a succhiarli entrambi; scambiammo attimi di passione saffica leccandoci e toccando con le mani e le unghie i nostri punti più sensibili ed io lavorai con i piedi il cazzo di David.
Ma Barbara sapeva che il pezzo forte per Sandro sarebbe stato il suo sedere ampio, il suo culo così invitante per qualsiasi uomo la guardasse. “Take my ass.... hard!” gli disse con un tono di voce irresistibilmente sexy. Si era messa a quattro zampe sul letto e aveva tutto l'onore della scena principale della serata. David gli leccò ed insalivò il culo e poi lo aprì con le mani, un esplicito invito a Sandro per la penetrazione.
Il cazzo di Sandro entrò senza difficoltà e Barbara emise un sospiro, penso fosse abituata a ben altro. La scopò per un paio di minuti, sapevo che non sarebbe resistito a lungo; quando è eccitato si lascia giustamente andare al suo piacere; e non lo aiutò Barbara che continuava ad incitarlo: “Fill my ass, fill me... fill my belly....”
Sandro orgasmò violentemente ed i due si accasciarono sul letto esausti.
Fu allora il mio turno ad accovacciarmi sul viso di David; mi leccò dapprima la figa poi passò al mio buchino posteriore e lo bagnò con la saliva, penetrandomi anche con la lingua. Io nel mentre lo masturbavo con le mani e sentivo il suo cazzo ingrossarsi e diventare sempre più turgido.
Sandro e Barbara erano ancora sdraiati in mezzo al talamo ed allora mi posizionai sulla sponda laterale del letto, un cuscino sotto la pancia, culo ben esposto ed attesi l'attimo della penetrazione. Sentii il cazzo di David appoggiarsi al mio buchino ed indugiò li fuori; sentii che mi leccava il collo e correva con la lingua lungo la mia spina dorsale. Poi all'improvviso, mentre mi stavo rilassando, una spinta inaspettata ed il suo cazzo penetrò completamente il mio culo. “Ahhhhhhhhhhiiiiiii...” non riuscii a reprimere un urlo di dolore. Ma ormai era dentro di me. Raramente ero stata inculata così violentemente, ma sono anche abituata a sopportare anche un lieve dolore per il piacere mio e del mio partner. Al mio urlo David si fermò dentro di me, poi cominciò a scoparmi lentamente, quasi da fermo, facendolo roteare più che facendolo andare avanti ed indietro. Mi ripresi e lo invitai a scoparmi lentamente: “Fuck me slowly... you are so big....”.
Mi scopò forse per una decina di minuti, mi ero abituata e i miei umori anali facilitavano la penetrazione. Ma sentivo anche avvicinarsi i primi dolorini alla pancia che a volte accompagnano i miei rapporti anali. “Please cum in my ass... I cannot take it longer...”
David ebbe pietà di me e scaricò il suo sperma cremoso ed abbondante nel mio intestino. Mi sentii sollevata e come al solito, in questo casi, molto troia. Scambiai uno sguardo di complice appagamento con Sandro. Ero felice per me e per lui.
Mi alzai per andare in bagno, e mi accorsi che avevo lasciato una macchia di godimento sul cuscino sotto la pancia. Ero venuta e quasi non me ne ero resa conto, forse troppo concentrata nel sopportare l'inculata di David.
La notte Sandro si fermò a dormire con Barbara ed io dormii con David nella nostra camera. Fu tenero con me e mi lasciò dormire.
Il mattino seguente facemmo colazione e ci salutammo con la promessa di rivederci presto.
P.S.: le foto 'Intimo malizioso e calze nere...' e 'Footjob' sono una testimonianza di questo incontro.
Baci, Melissa
22521
4
12 anni fa
Sanmely,
61/67
Ultima visita: 6 anni fa
-
Esperienza 4 - Evoluzione
Ci siamo detti, cosa c'è di meglio di andare una domenica in un centro benessere quando fuori nevica?
Vista la giornata milanese grigia e fredda, optare per un centro benessere pensando al bagno turco o alla sauna era un idea troppo allettante, per cui poteva essere un bell'idea.
Il mio lui da buon birichino aveva pensato di prendere due piccioni con una fava e, dopo aver cercato in rete venne a farmi una proposta “indecente”. “Sai, tesoro, ho trovato su internet un centro benessere non lontano da Milano che fa anche da privè: almeno lì, se giriamo nudi, nessuno ci farà caso”.
Mi pareva interessante, anche se la proposta era messa giù in modo troppo impeccabile e non riuscivo a trovare un elemento per sfuggire. Io non sono una grande amante dei privè, come già ho avuto modo di scrivere, per cui non riuscire a trovare un'argomentazione da contrapporre alla proposta mi innervosiva. Riuscii solo a dirgli: “Non sarà mica uno di quei locali pieni di singoli, spero?”. Ma lui lui senza esitazioni. “Ma no, tesoro, quelli tipicamente desiderano il privè classico, dove si scopa e via.” ma il tono con cui l'aveva detto non sembrava propriamente veritiero.
Non potendo fare altro accettai la proposta incrociando le dita, anche se la mia irrequietezza mi portava ad esitare.
“Come ci dobbiamo abbigliare?”, chiesi.
“Direi che il vestito usato l'altro sabato andrà benissimo, poi le attrezzature per la SPA penso che ce le daranno loro“.
“Ma quel vestito non è un po' troppo corto: mi si vedono le autoreggenti solo a camminare?”
“Tranquilla...., lì non ci farà caso nessuno.....”.
Quando mi dice “tranquilla” mi si alzano sempre le antenne, però non commentai ulteriormente e mi vestii come desiderava.
Durante il tragitto le sue mani si intrufolavano tra le cosce a cercare il contatto con la carne alla fine delle calze, per poi infilarsi sotto il perizoma a rivelare quanto fossi bagnata.
Quando arrivammo avevo una voglia di sesso considerevole: se solo fossimo stati a casa gli sarei saltata addosso.
Fatta la tessera di iscrizione e pagato l'ingresso ci diedero gli asciugamani e la borsetta per portarceli in giro.
Nel piccolo spogliatoio c'era una giovane coppia che si stava cambiando e quando iniziai a togliermi il vestito mi trovai addosso lo sguardo interessato del ragazzo e nello stesso istante colsi negli occhi della sua ragazza un piccolo lampo di gelosia. La mia vanità era stata appagata.
Con l'asciugamano in vita iniziammo a curiosare per il locale. La parte SPA era posizionata a piano terra mentre ci dissero che al primo piano era situata l'area privè.
Iniziammo ad infilarci nel bagno turco che trovammo abbastanza angusto: due sedute poste ad angolo retto per un totale di 4 posti.
Sull'altra seduta c'era una coppia con una lei formosetta, il suo seno abbondante ispirava.
Mentre eravamo seduti a gustarci i vapori entra un singolo. Vista la carenza di spazio si appoggia al muro proprio di fronte a me. La distanza, viste le dimensioni del locale, era di circa 80 cm.
Il suo uccello era notevole e, guardando il mio sguardo imbarazzato, iniziò a toccarsi.
Ero abbastanza elettrizzata da quell'oggetto di desiderio turgido posto a breve distanza dal mio sguardo... Il mio lui se ne accorse e cercò di mettermi una mano tra le cosce, ma le gambe che tenevo rigidamente accavallate gli impedirono di arrivarci.
Un po' scombussolata, quando giunse la proposta, da parte del mio uomo, di andare a provare una delle tre vasche idromassaggio, mi sentii sollevata e penso che se ne accorsero anche gli altri presenti perchè mi alzai di scatto quasi a fuggire da quel luogo.
Dentro l'acqua calda recuperai la tranquillità necessaria e potei gustarmi un po' di intimità con il mio lui. I nostri baci e le nostre effusioni richiamarono ben presto altre persone tra cui la coppia che avevamo trovato nel bagno turco e un paio di singoli.
Mentre ero intenta a baciare il mio lui sentii una mano che mi sfiorava la schiena. Li per lì non ci feci troppo caso, ma quando l'episodio si ripetè mi girai verso il singolo che l'aveva fatto e gli dissi che era meglio che si toccasse lui con quelle mani.
Si, lo ammetto, sono così.... non amo sentirmi le mani addosso.... sarò fatta in modo strano... ma non ci riesco... non so che dire.
Dimenticato l'episodio, e sparito il singolo, abbiamo iniziato a conversare con la coppia (Marta e Giorgio), che si è dimostrata veramente simpatica e affine, anche sull'argomento specifico dell'essere toccati. Infatti anche a Marta non piacciono i toccamenti altrui.
Dopo aver girandolato per sauna e docce ci siamo seduti per una gustarci una tisana.
Abbiamo scambiato quattro chiacchere con la coppia giovane dello spogliatoio che stupiti per la nostra inesperienza ci dissero che loro praticavano lo scambismo già da qualche anno con una tendenza attrattiva di lei verso le donne.
Era la seconda volta che venivano in questo locale e quando gli chiedemmo come era la parte privè si offrirono per farci da guida.
Sopra era abbastanza caldo, la luce era soffusa e vi erano diverse stanze.
Una di queste era chiusa e dalla vetrata era possibile osservare due coppie veramente affiatate che si stavano divertendo con scambi di ogni tipo.
In un'altra vi erano altre due coppie e arrivammo in fondo dove trovammo Marta e Giorgio su un lettone. L'ambiente era parzialmente sbarrato e l'accesso era solo dal corridoio. Quando ci videro furono felici, anche perchè a Marta non solo non piacevano le palpatone dei maschietti ma non gradiva neanche molto gli sguardi.
Ci offrimmo di occupare il lettone insieme a loro anche per evitare possibili intromissioni di gente non voluta. Giorgio, vista Marta tranquillizzata dalla nostra presenza, iniziò a leccarla in mezzo alle gambe e visto che reggere il moccolo non è la principale occupazione del mio uomo, anche lui iniziò a baciarmi percorrendo con la lingua tutto il mio corpo..... mmmmmhhhhh.... come adoro quel suo modo di fare.... quando si sofferma sul mio ombelico penetrandolo con dolci colpetti di lingua, quando scende lungo i fianchi... per arrivare al mio boschetto che esplora con voluttà. E' tremendo quando scorre con la lingua ma non mi accontenta, si avvicina alle grandi labbra, ma le sfiora distrattamente facendomi salire la voglia secondo per secondo, e quando arriva a leccarmi il clitoride dopo un attimo che sento la voglia di venire, si stacca e resta immobile lasciandomi a soffrire di desiderio. Dopo un po' non ce la faccio più e gli prendo la testa per spingerlo a penetrarmi con la lingua fino in fondo, lui per farmi impazzire ulteriormente inizia a tormentarmi il culetto: prima la sua lingua mi scorre intorno poi inizia con penetrazioni sempre più profonde fino a quando infila la lingua fino in fondo e muove la punta dentro di me. Inizio a venire come una fontana e mi accorgo che nonostante l'ambiente non familiare inizio a urlare e i miei orgasmi rumorosi si propagano in quel corridoio. In breve tempo noto che si concentrano diverse persone sull'apertura di ingresso. Sono quasi tutti singoli che si stanno accarezzando sentendo i miei gemiti. Qualche intraprendente tra questi tenta di inserirsi sul lettone ma viene prontamente respinto da Giorgio.
Il mio uomo mi gira e mi mette a quattro zampe per scoparmi in una posizione più consona: in questo modo il mio viso è più vicino al corpo di Marta. Mentre mi scopa selvaggiamente mi prende una mano e l'appoggia sull'abbondante seno di Marta che non disdegna, le chiedo se questo la disturba e lei con un gemito mi risponde: “No, anzi... posso ricambiare?” Imbarazzata le accenno un timido si. Lei alla risposta porta la testa sotto il mio seno e inizia a baciarmelo mentre allunga le dita verso la mia natura bagnatissima. Sento il suo tocco delicato mentre l'uccello del mio uomo mi sta penetrando e inizio a venire. Intravedo sull'ingresso i maschietti che si masturbano guardandoci, vedo i loro cazzi tesi allo spasimo e non mi piace quello che mi passa per il cervello. Mi giro in modo da voltare le spalle all'ingresso e a quel punto anche Marta viene messa nella stessa mi posizione. Io sono un fiume in piena e continuo così per almeno altri 5 orgasmi squirtando sugli asciugamani, poi facciamo una piccola tregua.
Quando il mio uomo si sfila da me il suo uccello lo presenta in primo piano a Marta che percependone per la prima volta le reali dimensioni sbotta “Che uccello! Non l'avevo visto prima.... posso provare a baciarlo?” A quella domanda mi si chiude lo stomaco, la mia gelosia prende il sopravvento, ma se le rispondessi di no capisco che farei una pessima figura e quindi a malincuore faccio un cenno con il viso perchè le parole non riesco seriamente a farle uscire.
“Non so neanche se ci riesco, mi sa che è troppo grosso per la mia bocca... sai... non sono abituata a queste dimensioni.” Così dicendo inizia a leccarlo, annusando i miei umori che lo avvolgono, tutto lì odora di me: squirtare vuol dire anche monopolizzare i profumi dell'ambiente e delle persone con cui stai facendo sesso.
In breve ma a fatica riesce a prenderlo ed il mio lui la prende per la testa guidandone il ritmo. Vedo che a lui non dispiace... mi guarda e me lo fa capire sposta la testa di Marta in modo che io possa vedere meglio il suo membro che entra ed esce dalla sua bocca. Mi trattengo, sento che la mia gelosia mi attanaglia e non posso reagire... dall'altro lato del cervello questa visione mi eccita e vorrei dirle che quello è il mio uomo e che, mentre lei se lo gusta solo per cinque minuti, io ce l'ho sempre a disposizione.
Marta estasiata dalla degustazione vorrebbe forse qualcos'altro ma è bravo il mio uomo che leggendomi dentro propone: “Vista la sudata, che ne direste di andare a bere qualcosa insieme?”
Anche loro sono abbastanza provati e tirando un respiro di sollievo e scendiamo a rilassarci.
Dopo aver scambiato quattro chiacchere il mio lui mi prende per mano e mi porta in una delle vasche idromassaggio.
Ho capito che cerca un po' di intimità per coccolarmi e per farmi capire che mi è vicino.
“Come l'hai vissuta?” mi chiede quando siamo accoccolati, soli dentro la vasca. “Non posso dire che non mi ha colpito cervello e stomaco.” rispondo. “E' la prima volta che assisto ad una scena del genere... in altri momenti ad una donna che ti guardava con troppa voglia le avrei strappato i capelli... poco fa mi sono stupita di me stessa.... comunque non prenderci troppo gusto al fatto che te l'ho permesso...”.
Abbiamo continuato a farci effusioni e smettendo solo quando è arrivato qualcosa da spizzicare al buffet. Anche Marta e Giorgio si sono avvicinati e così abbiamo potuto discutere con loro di quello che era successo. Loro, come noi, non avevano avuto esperienze scambiste, ed è forse per questo che ci trovavamo bene insieme: voglia di far qualcosa ma senza strafare.
Ormai si era fatta un'ora, quella a cavallo tra pomeriggio e sera, in cui il locale si era abbastanza svuotato, probabilmente si sarebbe rianimato dopo le 22.
Facciamo un saltino in sauna che viste le ridotte dimensioni ora non è affollata e quando usciamo non vediamo più neanche Marta e Giorgio, la zona SPA è praticamente deserta.
Saliamo nella parte privè per cercarli: tutte le stanze sono praticamente vuote e con fatica li troviamo su un letto piccolo un po' riparato nella stanza grande.
Lui è steso a pancia in su mentre lei è intenta a succhiarlo, li salutiamo senza disturbarli più di tanto. Attorno a loro vi sono tre singoli che li osservano accarezzandosi. Un di questi inizia ad accarezzare Marta sulla schiena, scendendo ben presto su quel generoso sedere.
Noto con stupore che non lo rifiuta, anzi, la sento ansimare con maggior intensità. Lei guarda negli occhi Giorgio e lui la tranquillizza con una carezza sulla testa, allora riprende a succhiare. La mano del singolo si insinua a cercarle la figa e noto che quando ci arriva lei si solleva a posizionarsi meglio.
La scena è eccitante, e ci stendiamo ad osservarla sul lettone grande posto di fronte al piccolo dove sono loro: io sono sul bordo e il mio lui, alle mie spalle.
Marta risale per andare a baciare Giorgio e il singolo si sposta al loro fianco in piedi sul letto offrendo il suo uccello alla bocca di Marta. Senza molto pensarci apre le sue labbra e inizia a succhiarglielo. I singoli nella stanza sono diventati cinque e mentre uno se lo fa succhiare da Marta un altro inizia ad accarezzarla e a leccarla da dietro.
Il mio lui mi sussurra in un orecchio: “Alla faccia della coppia inesperta con lei che non sopporta gli sguardi degli uomini.”
Lei è in preda ad una eccitazione notevole ma anche io mi sento abbastanza coinvolta e inizio ad agitarmi: sento il maschio arrapato alle mie spalle e avverto il suo cazzone che si appoggia alla mia schiena. “Ti piace lo spettacolino? Meglio di un film porno, che ne pensi?” Io non so cosa rispondergli per cui l'unica cosa che mi esce dalla bocca è un voluttuoso sospiro quando inizia ad accarezzarmi. “Come sei bagnata.... sei proprio una maialina, ti piace proprio fare la guardona!”.
Il tizio dietro a Marta smette di leccarla e, afferrato l'uccello, glielo infila afferrandola dai fianchi. Lei inizia ad ansimare. Vedo che le piace proprio essere posseduta in quella posizione mentre riprende a succhiare il cazzo del singolo al suo fianco.
Anch'io inizio ad avere un primo orgasmo e non riesco a trattenere il mio suono gutturale, i singoli che sono attorno concentrati sulla scena porno se ne accorgono, vedo i loro cazzi duri allo spasimo mentre se li accarezzano.
Il tizio che la stava pompando viene urlando e ben presto si stacca da lei.
Osservo che si scambiano due parole e poi Marta e Giorgio escono dalla stanza per andarsi a lavare salutandoci.
Il mio lui per non farmi raffreddare inizia a strusciarmi il suo uccello sulle grandi labbra e dopo un attimo mi penetra strappandomi un urlo di gradimento. Non capisco più niente, non riesco a concentrami.... sono eccitata, mi sento finita in un vicolo cieco senza poterne scappare. La situazione mi appare irreale, sono di fatto sola in una stanza enorme con cinque maschi. Ora si fanno avanti e li vedo vicino a me con i loro cazzi rigidi in mostra, quasi che fosse una vetrina di un negozio dove una donna può scegliere quello che la aggrada di più.
Chiudo gli occhi e abbasso la testa sul materasso: non voglio vedere. Il mio uomo nota questo stato e mi dice “Stai tranquilla, ci sono qui io a proteggerti. Nessuno ti farà cose che tu non vuoi farti fare.” La frase poteva apparire sibillina ma nel profondo so cosa significa.
Il più intraprendente, quello che se lo era fatto succhiare da Marta senza eiaculare, mi si avvicina.
Ha il pareo e vedo il suo uccello non rigido che spunta dall'apertura centrale. Inizia a toccarmi sulla spalla e sulla schiena. Io mi irrigidisco... non riesco a sopportare le carezze di questo sconosciuto, per quanto dolci siano.
Vedo il suo uccello che si irrigidisce e me lo fa sentire sul braccio. Ho un brivido e un attimo dopo ho un altro orgasmo: il mio lui cerca di modulare la mia eccitazione penetrandomi ora piano ora veloce. Ora è proprio lui che mi prende una mano e l'avvicina all'uccello dello sconosciuto. Resisto, non voglio. Ma lui ci riprova ed è come un ordine.... cedo … Sento un'altra mano che mi accarezza le gambe, non riesco neanche ad irrigidirmi... tra le mie dita sento la turgida carne e sempre senza guardare inizio dolcemente ad accarezzarlo.
Non voglio essere troppo presente a me stessa.... lascio che i pensieri fluiscano fuori di me. Sento che non sono più io, o forse meglio, che qualcosa dal profondo affiori per prevalere sulla mia parte razionale.
Lo sconosciuto mi prende la mano e se la porta sui testicoli: dolcemente inizio ad accarezzarli.
Mi prende dolcemente la testa per ruotarla leggermente e mentre fa questo appoggia la sua cappella al mio viso. Sento il glande che pulsa sulla mia guancia... lo impugna e lo abbassa.... le mie labbra sono a contatto con quel pene pulsante durissimo. Il mio lui, che mi conosce, mi assesta una penetrazione profonda per cui non posso non urlare. Aprendo la bocca, l'uccello dell'uomo entra e lo sento emettere un suono gutturale di piacere.
Ora non capisco più niente... non avevo mai provato ad essere posseduta da due uccelli.... capisco di aver oltrepassato una frontiera...
Ora sono io che inizio a muovere la testa per succhiarglielo meglio. Il mio lui mi fa cambiare posizione e mi mette a quattro zampe.
Lo sconosciuto sale sul letto in ginocchio per offrirmelo meglio e io riesco a succhiarlo più a fondo come piace a me. Non essendo grosso come quello del mio lui, riesco a toccargli le palle con la lingua. Anche lui non capisce più molto e mi dice che sono una fantastica succhiatrice.
Mi prende la testa con due mani e sento che chiede qualcosa al mio lui ma non riesco a capire cosa.
Mi piace sentire la sua cappella scorrere sulle mie labbra fino alla gola.
Lo sento diventare sempre più duro e sento la sua presa sulla mia testa sempre più incalzante. In quell'attimo sento un potente schizzo che mi coglie di sorpresa, lui urla il suo godimento.
Il mio lui sentendo questo accelera i suo colpi urlandomi che sono una troia e io che non ho mai smesso di avere continui orgasmi mentre avevo quell'uccello in bocca, esplodo in un orgasmo travolgente urlando a squarciagola. Il mio uomo sentendo questa esplosione viene anche lui riempiendomi la figa di sperma.
Dalla mia bocca cola ora un'abbondante quantità di sborra e noto che non è dolce come quella del mio uomo.
Lo sconosciuto si avvicina e mi bacia sulla testa ringraziandomi e facendomi mille complimenti.
Solo ora mi guardo intorno e noto che lo spettacolo ha fatto schizzare anche gli altri singoli presenti.
Il mio uomo mi abbraccia in una sorta di dolce protezione e mi dice che sono stata stupenda: lui riesce sempre a farmi sentire una dea.
7296
4
11 anni fa
corallium,
44/43
Ultima visita: 1 anno fa
-
PRIMA TRASGRESSIONE
Gli stravolgimenti nella vita delle persone a volte arrivano all’improvviso, per caso, senza cercarli, senza valutare se si è pronti o no ad accettarli, sta poi a ognuno di noi viverli valutarli per poi decidere se proseguire un determinato sentiero, oppure cambiare percorso. A noi è successo, non ne siamo rimasti stravolti, abbiamo vissuto la novità in tutta la sua interezza, per poi decidere, non di percorre quella strada ma nemmeno di abbandonarla, di comune accordo abbiamo deciso di percorrerla in parallelo per avere la possibilità, quando ne abbiamo voglia, di tornare a percorrerla per un breve tratto. Siamo, Serena 40 anni, bionda, un fisico eccellente donata di classe innata e di gusti raffinati di professione Docente di storia dell’arte in un istituto superiore, Angelo 45enne, non eccessivamente alto con incipiente calvizie, con un passato non proprio limpido motivo per cui riesce a barcamenarsi in qualunque situazione anche in quelle di una certa pericolosità, di professione direttore amministrativo in un ente pubblico. Risediamo in una città del nord, viviamo in una villetta che abbiamo sognato da sempre, non eccessivamente grande, non abbiamo figli, ma con un ampio giardino un grande patio dove poter organizzare feste e la ciliegina sulla torta una bella piscina dove da metà primavera in poi passiamo i nostri pomeriggi. Economicamente non abbiamo problemi, potremmo dire che siamo benestanti, usiamo i nostri risparmi in viaggi alla scoperta di nuovi posti approfittando del fatto che possiamo usufruire di 2 mesi di ferie. Viviamo la nostra sessualità, fatta di frequenti ed appaganti rapporti, ma in modo normale, a letto non ci poniamo limiti, ci piace fare sesso ed approfittiamo dell’avere molto tempo liberi riuscendo a volte a farlo anche 2/3 volte al giorno. Leggendo o guardando su internet, non essendo bacchettoni eravamo venuti a conoscenza che esistevano coppie ed anche locali dove la gente con desiderio di trasgredire poteva dare libero sfogo alle proprie voglie, essendo di idee liberali abbiamo pensato che ognuno può nell’intimità la propria sessualità come più gli aggrada, noi eravamo soddisfatti della nostra e non avevamo mai avuto occasione di parlare con coppie trasgressive. L’incontro che ci aveva fatto conoscere a fondo una coppia di queste era accaduto durante una crociera, quell’anno avevamo optato per una vacanza di una settimana nella Grecia classica, per visitare monumenti e musei e l’altra settimana per una crociera nelle isole greche ed in Turchia. La prima sera della crociera, per la cena, ci viene assegnato il posto a tavola insieme ad una coppia di italiani, Aldo e Cristina veneti sui 30 anni, sono una coppia socievole e molto simpatica, al contrario di noi che avevamo cercato anche la vacanza culturale loro cercavano solo il divertimento, perlomeno non negavano il loro poco interesse per la cultura, essendoci simpatici non avevamo avuto nessun problema ad accettare di fare l’escursione a terra in loro compagnia. Il mattino dopo, quando sbarchiamo per l’escursione nell’isola, noi ci eravamo vestiti all’occorrenza, con pantaloncini maglietta e delle comode espadrillas ai pieni e con comodo zainetto a spalla, con nostra sorpresa loro erano vestiti come se dovessero andare in centro città a fare shopping, lui pantaloni e camicia bianca di lino, lei una gonna a fiori ampia con top in tinta e scarpe con tacco altissimo. Serena mi guarda in modo perplesso, non posso far altro che fare spallucce e prendere atto che eventuali escursioni in qualche sentiero impervio era da escludere, rassegnati ci avviamo alla scoperta dell’isola, che essendo abbastanza piccola aveva poco da offrire, sarebbe stato interessante salire sulla cima per osservare il panorama dell’arcipelago, ma visto il loro abbigliamento lo avevamo escluso a priori. Il paesino era a picco sul mare ed avevamo deciso, almeno, di inoltrarci lungo le scalinate per vedere la parte alta, mentre salivano una ripida scalinata, Serena mi dava un leggero colpo del gomito e facendo una espressione da grossa sorpresa mi faceva segno di osservare Cristina, quando giro lo sguardo verso di loro che sono un paio di metri davanti a noi, resto sorpreso anche io, ad ogni passo che fa, Cristina mette in mostra il suo sedere nudo non avendo indossato le mutande, con Serena ci scambiamo un sorriso ma tutto finisce lì, poiché subito dopo iniziamo la discesa. Arrivati nel cento del paese, per non essere scortesi, accettiamo di accompagnarli in un giro sulla via principale dove Cristina aveva intenzione di fare shopping, Serena accetta di buon grado poiché anche lei intenzionata a fare shopping, ad un certo punto entriamo in un negozio di calzature, le donne hanno visto delle scarpe che gli piacciono ed è in questa situazione che abbiamo la prima sorpresa. Le donne sono sedute su un divanetto mentre il proprietario/commesso li aiuta a provare le calzature, con Serena procede tutto normalmente ma Cristina quando il commesso l’aiuta a indossare le scarpe, di proposito, almeno così ci sembra, allarga le gambe in modo che il commesso inginocchiato davanti a lei possa osservare il suo sesso nudo. L’espressione del commesso ha anche un po' si esilarante, inizia a sudare, deglutisce a vuoto e balbetta quando deve parlare, Serena sceglie subito un paio di sandali, poi si alza e viene accanto a me, al suo posto accanto a Cristina siede Aldo, che invita Cristina a provare altro, davanti al sempre più impacciato commesso che adesso non riesce a distogliere gli occhi dal sesso di Cristina. Anche lei alla fine opta per un paio di sandali, chiedendo al commesso se fosse possibile fare una piccola modifica, dicendogli che sarebbe passata a ritirarle nel pomeriggio, si mettono d’accordo che sarebbero passati dopo pranzo, visto che dopo dovevamo imbarcarci, il commesso acconsente anche se era orario di chiusura. Continuiamo la passeggiata alla ricerca di un ristorante che troviamo in riva al mare, pranziamo in allegria, assaggiando le specialità locali, alla fine del pranzo visto che mancavano ancora 2 orette all’imbarco, Aldo ci propone, visto che noi eravamo interessati a visitare l’isola, di continuare il giro mentre loro tornavano al negozio a ritirare sandali, ci mettiamo d’accordo su punto dove trovarci e ci dividiamo. Il paese era molto piccolo e finire di visitarlo ci aveva occupato meno tempo del previsto, a questo punto decidiamo di ritornare al negozio in cerca di loro due, quando arriviamo al negozio è completamente chiuso, non solo la porta come tutti gli altri ma anche la serranda abbassata, ci scambiamo uno sguardo perplesso poi non sapendo cosa fare, visto che eravamo a pochi metri dal punto di ritrovo e li avremmo sicuramente visti se arrivavano ci siamo accomodati al tavolino di un bar a bere qualcosa. Il tempo era passato, ormai mancava solo una mezzoretta per imbarcarci, il molo era a un centinaio di metri da dove eravamo, stavamo quasi decidendo di avviarci quando la saracinesca del negozio si alza, insieme al proprietario compaiono Aldo e Cristina, siamo sorpresi dal modo fin troppo amichevole con cui si salutano, ma pensiamo che non ci riguarda ed una volta che ci raggiungono ci avviamo all’imbarco, a bordo ci salutiamo dandoci appuntamento per la cena e raggiungiamo la nostra cabina. Sono sdraiato a letto, dopo aver fatto una doccia, in attesa che anche Serena finisca, quando esce dal bagno mi raggiunge e si sdraia accanto a me, quando mentre la bacio, infilo la mano sotto l’accappatoio e raggiungo il suo seno, lei di scosta leggermente da me mettendosi seduta sul letto e fissandomi mi chiede:
- Amore cosa ne pensi di Aldo e Cristina?
- Non saprei, li conosciamo da poche ore. Ti riferisci al fatto che vada in giro senza intimo?
- Non solo a quello, sono rimasta basita a vedere che apriva gambe davanti a commesso. Lo faceva di proposito, e Aldo sembrava sorridesse come se gli facesse piacere
- Solo quello? Li hai osservati bene quando sono usciti dal negozio? E poi perché tutto chiuso?
- Vuoi dire che è successo qualcosa? Si in effetti avevano l’aria un po' strana.
Attiro a me Serena ed inizio a baciarla, adesso si lascia aprire l’accappatoio ed accetta le mie carezze, raggiungo subito il suo sesso e la sento già bagnatissima, bastano poche carezze e lei mi attira sopra di lei, è chiaro che desidera essere penetrata, scivolo dentro di lei con facilità poi mentre sono dentro gli chiedo:
- Tu al posto suo avresti provocato il commesso?
- Amore, io non esco mai senza mutandine, mi sento a disagio
- Non dico quello. Ti faresti guardare come ha fatto lei?
- Non saprei, è stata una cosa strana. Il commesso, poverino, non capiva più nulla.
- A quanto sembra, se le mie supposizioni sono esatte, dopo è stato premiato.
- Dici che hanno fatto sesso? Ma Cristina non era sola.
- Io credo di si. Forse Aldo ha partecipato anche, oppure osservava
- Assurdo dai. Non penso che tu staresti a osservare mentre lo faccio con un altro.
- Ma a te ecciterebbe farlo con me insieme ad un altro? Con tutte e due intendo.
Serena non risponde, mi stringe e mi bacia con trasporto, inizia ad assecondare i miei movimenti iniziando a muovere il suo bacino e quando sento contrarsi il suo corpo in preda all’orgasmo godo insieme a lei. Ci prepariamo senza ritornare sul discorso e raggiungiamo Aldo e Cristina a cena che ci accolgono in modo caloroso, durante la cena tutte e due fanno battute a doppio senso, ma è dopo, mentre siamo nel grande salone che iniziano a parlarci, all’inizio facendo attenzione a non scandalizzarci, ma poi quando hanno certezza che non avremmo avuto strane reazioni, in modo quasi naturale ci raccontano tutto. Ammettono che Serena ha provocato di proposito il commesso e poi ci confermano, come avevamo sospettato, che il pomeriggio avevano fatto sesso insieme al commesso, aggiungono che sono una coppia aperta e trasgressiva, gli piace fare sesso con altre coppie scambiandosi di partner. Logicamente restiamo sorpresi, ma loro non sembra abbiano problemi, nemmeno alle nostre domande frutto della nostra curiosità, ci descrivono il loro modo di pensare e vivere le situazioni che si creano. In linea generale e, dal loro punto di vista, non ci sarebbe nulla da obiettare, sono ambedue d’accordo e non sono gelosi, ma in una coppia normale ci sono tanti scogli da superare, alla fine in modo educato e gentile, concludono dicendo che ci trovano unna coppia molto carina e che se volessimo provare questa nuova esperienza sarebbero molto contenti di viverla insieme a noi. Dire che rimaniamo basiti e spiazzati dalla loro proposta è poco, ci guardiamo meravigliati senza dire più nulla, loro capiscono il nostro stato d’animo ed educatamente cambiano discorso, poi per ristabilire una atmosfera più rilassata ci propongono di spostarci nel salone discoteca, lì anche a causa della musica ad alto volume, è difficile continuare a chiacchierare. Durante il resto della serata, balliamo parecchio, scambiandoci come coppie, si ride e si scherza ma non possiamo fare a meno, come mi confermerà poi Serena, che i loro corpi cercano il contatto con più insistenza, Cristina sorride in modo trionfale quando sente la mia eccitazione, ma invece di scostarsi si struscia contro di me con maggiore insistenza facendomi capire che desidererebbe andare ben oltre. Quando rientriamo in cabina, dopo averli salutati, stranamente con Serena, non accenniamo alle loro confessioni ed alla loro sfacciata proposta, facciamo l’amore con una intensità diversa dal solito, sicuramente la loro proposta in noi ha scatenato una libidine sopita che adesso esplode facendoci godere in un modo diverso ma molto intenso. Nei giorni che seguirono tutto procedeva normalmente con eccezione di quando facevamo l’amore, avevo iniziato a fantasticare di accettare loro proposta e mentre facevamo sesso provavo a descrivere a Serena cosa sarebbe potuto succedere, lei ad ascoltarmi si eccitava moltissimo lasciandosi andare alle fantasie, ma tutto succedeva solo quando facevamo l’amore, poi un giorno mentre eravamo a letto rilassati io gli avevo chiesto:
- Amore ma a te piacerebbe provare questa esperienza?
- Boh non so. Quando me ne parli mi fa eccitare, ma l’idea di una cosa organizzata e obbligata non mi piace molto. Non so, forse se nascesse per caso potrebbe succedere, ma sapere già prima no.
- Mi vuoi dire che se capitasse in un certo contesto ti lasceresti andare?
- Forse, ma non so come mi comporterei. Ma tanto non succederà loro organizzano a priori.
Visto che anche a me intrigava l’esperienza, nello stesso modo che la concepiva Serena, quel giorno a pranzo in un momento in cui ero rimasto solo con Cristina, l’avevo messa al corrente di quello che avevamo parlato, aggiungendo anche che Serena non gradiva le volgarità tantomeno le cose programmate, lei ne era rimasta piacevolmente sorpresa aggiungendo che ne avrebbe parlato con Aldo e poi creare situazione. Quella sera a cena, Aldo, dicendoci che il giorno dopo saremmo arrivati a Mikonos e che saremmo salpati il giorno dopo, ci proponeva di passare la serata e parte della notte a terra, loro la conoscevano già e conoscevamo molti locali trasgressivi dell’isola, quando io aggiungevo che avevo letto che l’isola era il paradiso dei gay, mi rispondeva che si in effetti era vero, ma c’era di tutto e volendo nei locali trasgressivi ogni orientamento sessuale aveva occasione di divertirsi. Dopo cena andiamo a ballare, Cristina mi comunica che aveva parlato con Aldo aggiungendo anche che l’ideale sarebbe stato se li avessimo invitati a bere qualcosa in cabina, avevo notato che Serena, mentre ballava con Aldo chiacchierava e rideva alle sue battute, sembrava si stesse creando un certo feeling, ma anche un po' di gelosia da parte mia, soprattutto quando ritornando al tavolo si tenevano per mano, lei si era accorta ed aveva prontamente mollato la sua mano, per un attimo mi era passata per la mente l’idea di lasciare perdere tutto, poi l’eccitazione aveva preso il sopravvento ero stato io a lanciare idea di andare in cabina, proposta gradita da tutti. Dentro noi pur non parlando, eravamo coscienti che sicuramente qualcosa sarebbe successo, mentre camminavamo io avevo avuto occasione di sussurrare a Serena
- Amore se dovesse succedere qualcosa, solo sesso, niente sentimento, avrei crisi gelosia
- Vale la stessa cosa per me. prometti anche che se non me la sento nemmeno tu farai nulla.
- Lo stesso deve valere per te. Poi non è detto che succeda.
In cabina l’atmosfera diventa subito elettrizzante, vista l’esiguità degli spazi siamo seduti tutti sul letto, quando all’improvviso smettiamo tutti di parlare, scatta come un segnale, siamo tutti consapevoli che qualcosa sta per succedere, io e Serena non riusciamo a trattenere il nostro disagio, quando Aldo appoggia una mano sulla coscia di Serena lei si stringe a me e mi bacia, mentre la mano di Aldo sale lungo la sua coscia la sento tremare, mentre è stretta a me ed allora gli sussurro “lo vuoi”? lei con la testa fa cenno di si ma si stringe di più a me e quando infine la mano raggiunge il suo sesso, ha un gemito di piacere. Da seduti ci mettiamo sdraiati, sempre restando abbracciati e continuando a baciarci mentre le mani di Aldo continuano a esplorare il corpo di Serena, insieme a lui iniziamo a spogliarla, io mi occupo della parte superiore e lui di quella inferiore, Cristina si è denudata velocemente ed adesso stesa al mio fianco inizia a slacciarmi i pantaloni, ed in un attimo siamo tutti nudi tranne Aldo, che dopo aver delicatamente sfilato il perizoma a Serena ha affondato la testa fra le gambe di Irene che continua a gemere restando abbracciata a me, mentre adesso anche Cristina ha iniziato a baciare e succhiare il mio sesso. Quando Aldo si alza per denudarsi anche lui, Serena non smette di osservarlo, ha un bel fisico, e quando infine è completamente nudo Serena osserva il suo sesso con desiderio, quando lui si avvicina con la chiara intenzione di penetrarla di nuovo chiedo a Serena se desidera farlo, questa volta fa cenno di sì con la testa in modo più convinto. Cristina si appresta a venirmi sopra, ma gli faccio cenno di attendere, voglio osservare bene il momento in cui la penetra, vedo i sessi che si avvicinano e, quando dolcemente, Aldo la penetra entrando fino in fondo, Serena apre la bocca come per far uscire un suono, la sua espressione è al contempo meravigliata ed eccitata, poi mentre lui inizia a muoversi dentro di lei inizia a gemere di piacere. Nel frattempo anche Cristina venutami sopra ha inghiottito dentro di lei tutto il mio sesso, adesso si muove leggermente sopra di me facendomi provare un intenso piacere, continuo a baciare Serena, forse perché inconsciamente non gradisco vede Aldo che la bacia, continuo a chiedergli se gli piace ricevendo in risposta dei lunghi gemiti di piacere, e quando inizia a stringermi forte capisco che è il momento ed infatti gode urlando di piacere, ed a questo punto godo anche io. Loro di fermano e ci osservano, non hanno goduto con noi, ma non sembra gli importi molto, quando dopo esserci ripresi glielo facciamo notare, ci rispondono che se avranno occasione di godere dopo, sempre se noi abbiamo voglia di continuare. Restiamo seduti sul letto a dissetarci, io osservo bene il corpo, molto bello, di Cristina che mi tiene una mano sulle spalle, mi accorgo che Serena dal canto suo, spesso guarda il sesso ancora in piena erezione di Aldo per poi anche lei appoggiare una mano sulla sua coscia. Quando smettiamo di bere, restiamo ancora di nuovo tutti muti, ma l’atmosfera al contrario di prima è meno tesa, Serena lentamente dalla coscia risale fino a circondare con la mano il sesso di Aldo, che si sdraia sulla schiena lasciandola fare, lei dopo averlo accarezzato si piega ed inizia a leccarlo in tutta la sua lunghezza, poi lo prende tutto in bocca cominciando a succhiarlo. Invito Cristina a sdraiarsi e come aveva fatto Aldo con Serena inizio a leccarla, le parti si sono invertite, seguiamo lo stesso clichè seguito da loro, io penetro Cristina che è sotto di me, mentre Serena accogli dentro di sè il sesso di Aldo. Ci muoviamo lentamente cercando di farli arrivare all’orgasmo e quando godono anche noi ci lasciamo andare godendo insieme. Quando infine loro vanno via, restiamo a lungo abbracciati scambiandoci le impressioni sulle sensazioni provate, ci è piaciuto molto ance se a tratti tutte e due abbiamo provato attimi di gelosia, concordiamo fra noi il comportamento da tenere in future occasioni proprio per evitare che possa nascere gelosia. Quando ironicamente faccio notare a Serena che se stiamo cercando delle regole sul come comportarci è chiaramente palese che abbiamo intenzione di ripetere esperienza, lei sorride aggiungendo soltanto che non è obbligatorio ma che da parte sua non gradirebbe qualcosa organizzata a tavolino, mentre chiacchieravamo, non aveva smesso di accarezzare il mio sesso che adesso è di nuovo in erezione, mi osserva con un sorriso sbarazzino e poi mi dice “scopami”. Resto sorpreso dal vocabolo usato da Serena, ma capisco che ancora l’eccitazione è notevole ed ha usato il vocabolo scopami, in senso liberatorio e per sancire un nuovo tipo di disinibizione, facciamo l’amore pensando a procurarci il massimo piacere e poi ci addormentiamo esausti. Il giorno dopo arriviamo a Mikonos l’isola è molto bella ma anche molto affollata, tutti turisti, facciamo un giro per il paese, poi andiamo in spiaggia con accanto ristorante dove poter mangiare, restiamo fin quasi al tramonto poi torniamo a bordo per cambiarci, Cristina consiglia a Serena, se lo gradisce, di scegliere vestito sex e poi facendogli occhiolino aggiunge anche che sia facilmente sfilabile nel caso ci dovesse capitare occasione adatta. Quando raggiungiamo il locale dove ci porta Aldo loro, come ci avevano preannunciato, si defilano con voglia di cercare qualche avventura lasciandoci liberi di fare quello che vogliamo. Il locale è molto bello, con musica dal vivo e gente che balla, fuori una grande terrazza con tavolini dà la possibilità di godere di un panorama fantastico. La gente che lo frequenta sembra sia di tutti orientamenti sessuali, ballando abbiamo intravisto baciarsi coppie uomo/uomo ma anche donna/donna, cerchiamo di non farci caso e quando iniziamo a sentire caldo usciamo sul terrazzo a bere un drink, siamo seduti su un divanetto un po' appartato, in un divano di fronte a noi una coppia si sta scambiando effusioni abbastanza spinte, facciamo finta di non guardarli e poi anche noi iniziamo a baciarci ed accarezzarci, la sento bagnata:
- Amore sei tutta bagnata un lago di umori. Ti eccita il posto?
- Il posto è eccitante ma tutto è cosi nuovo e mi fa eccitare
Mentre parliamo accanto a noi siede una ragazza bionda, poi guardandola bene ci rendiamo conto che non è una donna ma un travestito, attacca bottone chiedendoci di dove siamo, in inglese riusciamo a capirci, lei è olandese, quando gli diciamo che siamo italiani inizia a elogiarci, diventa piacevole parlare e Serena lo trova simpatico. Dopo il secondo drink offertoci dal travestito olandese, Serena a causa dell’alcol è più spigliata, è lei a capire che Sissy ci sta invitando a casa sua ed accetta ancora prima che io mi renda conto, e quando ci invita a seguirlo lei mi prende per mano e gli andiamo dietro, ma mi viene un dubbio e chiedo
- Amore ma chi ha invitato da lui per bere?
- Si! ci ha invitato a bere qualcosa a casa sua. Ha appartamento in affitto.
- Penso che spera si vada oltre il bere un drink. In quel caso che si fa?
- Non siamo obbligati a fare nulla, a essere sincera mi ispira una esperienza del genere, sono curiosa
- Ok, se a te va bene. Non vorrei però che mirasse solo a me, non ho mai avuto esperienze gay.
Anche in casa al chiarore delle luci, Sissy se non guardata bene sembra davvero una donna, fa molta impressione la sua altezza, notevole, ed i lunghi capelli biondi naturali, ci fa accomodare su delle poltroncine in terrazzo e prepara subito un altro drink, che quando l’assaggio noto che ha esagerato molto con l’alcool, sono certo che se Serena lo beve tutto perderà gli ultimi freni inibitori, ed infatti succede quello che prevedevo. Una volta terminato drink, Serena è palesemente alticcia, ride spesso e poi ad un certo punto rivolta a Sissy gli dice che non aveva mai visto un travestito e che era molto curiosa a vedere come era messo sotto gonna, Sissy sorridendo gli risponde che se vuole è libera di alzargli gonna, dicendo questo però la invita a entrare in casa visto che nei balconi vicini ci sono altre persone, si alzano per entrare e Serena guardandomi dice:
- Amore tu non vieni? Senza te io non entro.
- Sei tu la curiosa. Sai bene che poi si andrà oltre. Lo vuoi?
- Lo voglio solo se lo vuoi anche tu e solo se siamo insieme.
Seguiamo Sissy in camera, che ci invita a sedere sul letto, poi si mette in piedi davanti a Serena dicendogli che se vuole può togliersi curiosità. Ormai non può più tirarsi indietro, ridendo per celare l’imbarazzo gli alza la gonna fino a che sotto un minuscolo perizoma non appare un sesso di buone proporzioni, Serena fa la meravigliata e poi lascia cadere la gonna, ma a questo punto Sissy davanti a inizia a spogliarsi ed in un attimo resta nudo, poi invita noi a fare altrettanto, Serena ride di nuovo poi mi guarda sempre ridendo e mi dice:
- Dai! Facciamolo, ormai a questo punto inutile tirarsi indietro
- Sei sicura di volerlo? Non è che poi te ne pentirai?
Senza rispondermi si alza in piedi ed in un attimo anche lei è nuda, poi mi guardano e senza dire nulla si avvicinano a me ed iniziano a spogliarmi quando finiscono siamo già stesi a letto, Sissy con sguardo voglioso osserva il mio sesso, sono un po' impacciato, mi affianco a Serena e di lato la penetro, è già molto bagnata quindi sono facilitato nella penetrazione, Sissy avvicina il sesso alla sua bocca e lei tenendolo con una mano inizia a leccarlo e succhiarlo e ben presto assume dimensioni notevoli, sento che è eccitatissima ed infatti ha un orgasmo subito, è bello sentire i suoi umori che bagnano il mio sesso, ma non esco da lei continuo a stare dentro, mentre lei dopo aver preso respiro continua ancora a occuparsi del sesso di Sissy per poi dirmi se poteva farlo con lui. Mi stacco da lei e vengo sostituito da Sissy, che anche se è ben dotato entra dentro tutto. Mi avvicino a porgere alle labbra di Serena il mio sesso, lei inizia a succhiarlo ma anche Sissy si avventa sul mio sesso e lo fagocita, lo ingoia tutto ed inizia a muoversi in modo più veloce dentro Serena che inizia a godere poi anche io godo in bocca a Sissy che ingoia tutto non mollandomi un attimo per poi all’ennesimo orgasmo godere anche lui. Ci rilassiamo un po', poi ci congediamo e decidiamo di tornare a bordo, anche se Sissy ci aveva chiesto se fossimo rimasti ancora perché voleva essere penetrato da me. Quando usciamo e ci avviamo alla nave, per tutto il percorso Serena ha una risata isterica, non riesce a smettere, quando siamo in cabina crolla di colpo quasi addormentata, mi sdraio accanto a lei che poco dopo, forse avendo smaltito i fumi dell’alcool si accuccia accanto a me in cerca di coccole, restiamo a coccolarci a lungo, ma quando sente che sono di nuovo eccitato, ha una frenesia sessuale che mi sconvolge, facciamo l’amore a lungo come se fosse la prima volta per poi alla fine addormentarci distrutti.
4811
4
4 anni fa
irene_alberto,
67/67
Ultima visita: 3 anni fa
-
VI PRESENTIAMO LA NOSTRA SCHIAVA FINE
.....le era gia stato messo in gola....quel divano stava ospitando una scena molto forte sembrava un branco concentrato su una preda non inerme ma senza scampo....almeno sessualmente, la schiava era a servizio da almeno tre ore e sembrava che la sua padrona non fosse completamente soddisfatta. I due cazzi si alternarono in culo sino a che l erezione fu tale da poter entrare in uno spazio ogettivamente limitato condizionato dalla presenza della mano della padrona in figa, a quel punto l\'altra donna si accorse che la virilita\' giustamente veniva a mancare riempi\' il buco del culo della schiava con le sue dita, la forma geometrica era tornata quella iniziale con le due donne concentrate sulla loro serva sessuale e con i due uomini molto eccitati che si godevano la spettacolo. La padrona usci\' con delicatezza con la mano prese il luan....bene ora è tempo di fare una profonda ispezione anale credetemi la troia non aspetta altro....e rivolgendosi all\'altra donna.....aprimi bene le natiche che prepariamo bene la strada.....I preparativi furono piu\' delicati ma dopo averle messo quattro dita in culo le appoggio\' il pollice....bene troia ora spingi il tuo culo verso la mano della tua signora, i miei ospiti sono qui anche per godersi questo gioco....Liceale fece cio che le venne ordinato....bene puttana ora sei mia tu rimani ferma sono io che ti devo prendere e semmai non il contrario....L\'altra donna lascio\' le natiche della schiava e le mise la fica davanti alla bocca e stranamente dopo essere stata quasi.....educata e sorpresa per tutta la serata esclamo\'.....forza cagna lecca no ho mai visto una troia come te....la schiava era in completa balia delle due padrone e non credo riuscisse a fare piu\' quello che le veniva chiesto troppo era il mix di dolore forse piacere forse lussuria forse perversione. I piu eccitati erano i mariti che cambiavano continuamente posizione per poter vedere il gioco da varie angolazioni sino a quando la padrona di casa decise che il gioco poteva bastare.....fece mettere la schiava a carponi sul tappeto e accomodare i due uomini sul divano e si rivolse alla sua serva.....vorrei concludere la serata regalando ai nostri uomini il secondo orgasmo che tu ovviamente dovrai bere.....inizia a leccare il buco del culo con calma e senza fretta senza preferire uno ad un altro....muoviti troia lingua bene aperta e generosa come ti ho insegnato.....con un gesto deciso al guinzaglio la porto\' con la bocca fra le gambe dell\'ospite per poi avvicendarlo al marito, i due uomini erano gia molto eccitati, al momento del primo orgasmo la padrona prese per i capelli la schiava la stacco\' dal glande per far vedere bene l\'uscita dello sperma.....bene puttana voglio vedere solo lingua in pulizia su tutta la lunghezza del cazzo.....sei proprio una leccacazzi e leccaculi....poco dopo anche il marito arrivo\' al piacere e la scena si ripete\'. Erano le due e mezza passate.....e come disse la padrona a inizio serata fu proprio....una serata piu\' lunga del solito....
12611
4
14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 7 ore fa
-
come tutto ebbe inizio 1
COME TUTTO EBBEINIZIO -1A Giugno, come l’annoprecedente con le prime giornate assolate tornammo sulle rive del Ticino dovel’anno prima scoprimmo un posto dove ci si poteva fare naturismo, era pocolontano da Malpensa dove coppie e singoli si ritrovavano per stare nudi al solee non solo, ma questo lo scoprimmo dopo e essendo mia moglie un po’esibizionista decidemmo di andarci e provare anche noi questa esperienza senzasapere che sarebbe stata la causa scatenante di ciò che accadde dopo. La prima volta che ci andammol’impatto non fu dei migliori, c’erano coppie nude sparse qua e la al sole ealcune di queste non si limitavano a questo ma facevano giochi eroticiattorniati da singoli che le guardavano masturbandosi.Seppur scettici per non farcivedere imbranati assumemmo il fare di una coppia sgamata abituata a certe cose emuovendoci con finta naturalezza scegliemmo un posto dove stendemmo i nostriteli e ci spogliammo nudi a prendere il sole.Sarà che eravamo nuovi delluogo oppure per le curve di mia moglie, fatto sta che i maschi allupaticominciarono a girarci intorno per vederla e incuriositi si toccavano igenitali davanti a lei.C’è da dire che nonostante abbiacompiuto 50 anni è parecchio bona, ha ancora un bel paio di tette belle piene eun culo da sballo, nell’insieme è proprio una bella figa. Comunque vederci attorniati cidette fastidio, erano poco distanti e si toccavano i genitali in modo, ma quellapratica doveva essere normale in quel posto perché guardandoci in giro vedemmoche altri facevano lo stesso con le altre coppie e ad alcune di queste sembravache apprezzassero, così ci adeguammo lasciandoli fare.Alcune donne di coppia li facevanoanche eccitare cospargendosi di crema/oli solari e a gambe aperte si ungevano lecosce e l’intimo fino a che questi masturbandosi godevano venendo poco distantida loro. Claudia a pancia sotto e col mentoappoggiato sulle braccia non si perdeva una sola virgola di quanto accadevacommentando sottovoce con me ogni singola cosa. Ogni tanto sollevava la testae si guardava in giro soffermandosi per lo più sui maschi ben dotati e se siaccorgeva che qualcuno di questi era in procinto di venire non lo perdevad’occhio fino a che non vedeva i loro schizzi finire sulla sabbia davanti a loro. - Haivisto quello col cappellino come se lo mena veloce disse, e come ce l’ha grosso,siè pure avvicinato, non vorrei che ci venisse sui teli. Quello come se avesse sentitoindietreggiò di qualche passo e sborrò getti che caddero vicinissimo allenostre salviette, quando finì ci buttò sopra della sabbia col piede. - Hasborrato come un cammello disse lei quando si allontanò, c’è mancato poco checi venisse addosso, hai visto quanta ne aveva. - Perforza risposi, ha un cazzo chesembrava una clava, ti piaceva e?? - Si masolo il cazzo però, lui è un buzzurroma vederlo a vederlo sborrare mi sono bagnata, mamma mia che tarello! - Mi ero accorto che lo guardavi e hopensato che fossimo stati in un posto più appartato magari ti sarebbe purepiaciuto menarglielo e farlo sborrare con le tue manine, mi sono eccitato apensarlo. - Ma sei scemo, ora ti ecciti se guardo icazzi degli altri? Tu non sei solo un porco ma anche pervertito. - Puòdarsi pure che lo sia risposi, ma l’haidetto tu che ti sei bagnata a guardare venire quel grosso, se poi vuoi farmeneuna colpa accomodati pure ma mi piace pensarti alle prese con un arnese così e mieccita. Lungo il ritorno verso a casale chiesi cosa ne pensasse del luogo e mi rispose che appena arrivati aveva comeuna repulsione a vedere degli uomini menarselo davanti a delle donne anche senude, ma di essersi pure incuriosita nel vedere che ad alcune donne delle altrecoppie quella pratica piaceva e ne traevano piacere, così si mise ad aspettare divedere se qualcuno se lo menasse per lei, cosa che accadde varie volte e che lepiacque molto perché mi confessò che si era eccitata a guardarli. Mentre le parlavo feciscivolare la mano tra le cosce accorgendomi di quanto fosse bagnata e le dissi:- Meno male che hai l’asciugamani sotto il culo altrimentim’inzuppavi il sedile dell’auto da quanto sei fradicia d’eccitazione.- Cretino rispose lei piccatadandomi un leggero buffetto dietro la nuca, sonocosì perché sono sudata.- Si si risposi ridendo, e perquella risposta rimediai un altro buffetto sulla nuca.Quella sera a letto mentre latoccavo tra le gambe le chiesi se ci fosse stato qualche cazzo in particolareche le fosse piaciuto.- Si rispose, il più bello era quello del buzzurro colcappellino bianco, ma solo quello aveva di buono, per il resto era brutto efaceva schifo, se quel cazzo l’avesse avuto quel bel ragazzo con i Rayban allorasi che ci si poteva fare un pensierino.Quelle parole insieme agliumori che iniziarono a uscirle dalla figa innescarono in entrambi un’eccitazioneincredibile e riprendemmo a scopare come due amanti arrapati. Questo nostro nuovo sfizio ciintrigava e decidemmo di declinare le vacanze al mare scegliendo di restare acasa e frequentare il fiume per tutta estate.Acquisendo più esperienza smettemmodi frequentare le rive affollate da maschi arrapati e dandoci da fare trovammo postianche più belli, meno affollati e meglio frequentati che si prestavano di più allenostre esigenze e fantasie. Uno di questi posti è sulfiume Sesia in provincia di Vercelli, lungo il fiume ce n’è molti di posti chesi prestano a praticare il naturismo, lungo il greto si trovano delle piccole oasidi sabbia per lo più circondate da vegetazione fatta di fitti cespugli e alberiche permettono un’adeguata privacy dove volendo si può fare anche sesso senzail patema di essere visti.Ovviamente non si era soli, ancheli c’è gente che gira e capita che alcuni singoli arrivando nelle vicinanze civedesse, ma è Claudia scegliere a chi dare corda o meno, se il tipo non le va agenio copre le sue nudità in modo che quello capisce che non c’è trippa pergatti e se ne va scoglionato, se invece il tipo le va a genio mostra non fanulla per nascondere le sue grazie ma assumendo pose provocanti lo eccita finoa che quello non si mette a masturbarsi davanti a lei fino a sporcare la sabbiadi sborra dinnanzi a lei.Non appena questi siallontana contento divento io il suo oggetto di gioco e con mio immenso piaceremi lascio usare come strumento per la sua libidine. Quest’anno però Claudia ha trovatoun nuovo ammiratore che le piace particolarmente ed è un ragazzo che vedemmo ilsabato prima, vedemmo un tizio che camminando in riva al fiume dirigendosiverso la nostra direzione e essendo noi coperti dal verde ci vide solo quandosuperò i cespugli, sembrò sorpreso di trovare qualcuno, posò lo sguardo su miamoglie e si guardò in giro per cercare il posto adatto in cui mettersi.Scelse un punto a una decinadi metri da noi, sistemò le sue cose si spogliò e si mise a prendere il sole. Claudia con un sorrisetto malizioso mi guardò e si sdraiòmettendo il suo bel culo in bella mostra in modo che il ragazzo potesseammirarlo mentre io sdraiato e con le parole incrociate davanti a me facevofinta di essere concentrato su di esse ma non mi facevo sfuggire il minimomovimento di lui e con l’accortezza di non farmi sentire dicevo a lei tuttoquanto faceva.Doveva avere circa trent’anni,corpo snello e un’abbronzatura da fare invidia a un Marocchino.Guardava Claudia insistentementee quando sottovoce glie lo dissi lei iniziò a muoversi e ad aprire le gambe,era un segno positivo, evidentemente le andava a genio. Mi sembrava di avergli vistoil cazzo che ora da seduto teneva tra le gambe ripiegate nella classicaposizione di yoga e mi era sembrato di notevoli dimensioni, ma era solo statoun attimo e non ne ero sicuro ma lo dissi ugualmente a Claudia che poco dopoincuriosita si voltò e pure lei si mise seduta nella sua direzione.Prese la crema solare e con naturalezzamanco fosse nel bagno di casa si mise a spalmarsi il corpo con una lentezzaesasperante.Si massaggiò il seno fino aquando la crema non fu tutta assorbita, poi passò alle gambe risalendolentamente sulle cosce che con maestria apriva sempre più. Il ragazzo a quel punto rottogli indugi e stando sempre seduto si appoggiò all’indietro su un gomito eaperte anche lui le gambe prese in mano un cazzo da paura e mostrandolo conorgoglio iniziò a menarlo lentamente davanti a noi. Restai allibito, e chi siimmaginava una cosa del genere, Claudia non se n’era ancora accorta perché atesta bassa stava mettendosi la crema sulla figa.La toccai facendole segno diguardare e appena lo vide rimase si bloccò e a bocca aperta mi guardòincredula. Sarà stato perché lei si era bloccatadopo averlo guardato e averla vista girarsi subito verso di me doveva averglifatto credere che avesse preso male la cosa e di conseguenza smise subito ditoccarsi e si sdraiò sulla schiena a prendere il sole.Il fatto però che fosseeccitato lo dimostrava senza ombra di dubbio il suo cazzo ancora turgidoletteralmente appoggiato sulla sua pancia e con dei piccoli colpi sembravavolersi sollevare, pareva un totem. Vedendo come lo guardava la immaginaialle prese con quel coso e dovetti lottare per resistere da metterglielo inbocca e farmelo succhiare.Il fatto che l’amassi non importava,e pensarla di vederla giocare con un cazzo di quelle dimensioni mi facevabattere il cuore in una maniera indescrivibile.Se pensavo a quanto fossigeloso prima che iniziassimo a frequentare le rive dei fiumi mi veniva daridere, ora invece mi eccitavo come unmandrillo sperando di arrivare a trasgredire. - Ma dai le dissisussurrando, perché ti sei fermata, ha pensato che ti fossi contrariata e asmesso di toccarsi, dai continua e fallo eccitare.Erano queste le situazioniche più le piacevano ed ero curioso di vedere cos’avrebbe escogitato pereccitarlo. Si immedesimò nella partedella seduttrice e rilassandosi aprì le cosce e ricominciò a in cremarsi tra lecosce guardandolo.Lui si girò verso leimettendosi su un fianco con il cazzo che poggiava sul telo, accortosi che lei gli guardava l’uccello loprese in mano e lo scappellò lentamente mentre io continuavo a fare finta difare le parole incrociate.Vedendo che lei continuava atoccarsi intanto che lo guardava, lui prese coraggio e sedutosi a gambe aperte difronte a lei iniziò a menarselo.Vidi che lo guardò ecompiaciuta gli sorrise, prese dell’altra crema e mentre con una mano sispalmava il seno con l’altra si toccava tra le gambe senza staccargli gli occhidi dosso.Lui col grosso cazzo in mano completamentescappellato con la cappella umida e violacea guardò Claudia e con le labbramimò un bacio.Il cazzo mi faceva male daquanto l’avevo duro, mi alzai e mi misi vicino a lei che appena lo vide loafferrò e si mise a menarlo continuando a guardare lui.Sentivo la sua vogliacrescere, spostai la sua mano e con la mia cominciai a farle un ditalino chesubito ebbe l’effetto di farla godere, inarcò il bacino e con dei versiraggiunse l’orgasmo subitaneamente seguito da un altro. Lui estasiato dalla scena simise in ginocchio e avvicinatosi al bordo del telo se lo menò aumentando ilmovimento fino a che sborrò sulla sabbia dinnanzi a lui.Ora eravamo tutti appagati oquasi, io non ero venuto e come loro mi distesi e mi misi a prendere il sole.Il bello era che non ci funeanche una parola tra noi e il bello era propri li, ci eravamo scambiatierotismo a piene mani senza conoscerci e godendo delle nostre azioni.Ci lavammo con dellesalviettine umidificate e mangiammo un po’ di frutta che ci eravamo portatiappresso e una volta finito Claudia si rimise in posizione col suo bel culoverso di lui e mi disse di metterle della crema sulle spalle.Mmmmmmm, non le era bastato,ora con la mia complicità voleva farlo di nuovo eccitare e per farlo decisi diprendere l’olio anziché la crema e lei acconsentì.Iniziai dalla schiena, neversai una buona quantità lungo tutta la schiena e presi a spalmarlo dappertutto,con la pelle lucida d’olio risultava ancora più attraente, passai a ungerle legambe che lei prontamente divaricò a benefici odi lui, una volta fattofinalmente mi dedicai al suo magnifico e tondo culo.Lasciai cadere l’olio suentrambe le chiappe facendo in modo che ne andasse anche nel solco, poi iniziaia spalmarlo per bene passando lentamente le mani sopra le natiche arrivando adaprirle e far scorrere le dita sull’ano e scendendo poi sulla figa dove misoffermavo accarezzandole le grandi labbra ancora una volta smaniose di esseretoccate.Alzai la testa e lo vidiseduto che si toccava il cazzo ancora svettante, lei sentendo che le allargavole chiappe le sollevò leggermente facilitandomi e le infilai un dito nel culo.- Hai! Fecelei emettendo un gridolino poi voltò la testa e guardandomi maliziosa disse inmodo che sentisse pure da lui: non vediche non siamo soli.- Dai dissi iogirati che te ne metto un po’ davanti. Quando si girò i loro sguardis’incrociarono e lei si compiacque di vederlo ancora in tiro per lei, si mise semisdraiataappoggiata sui gomiti con le gambe leggermente divaricate mentre le versavo trale tette l’olio che scendeva fino a riempirle l’ombelico e scendere oltre.Con gesto lento raccolsil’olio da sopra il suo pube e lentamente lo cosparsi dappertutto soffermandomia massaggiarle il seno, i capezzoli erano già duri e disse di fare piano perchéora erano sensibili, lo disse in modo da farsi sentire anche da lui.Scesi con la mano amassaggiarle il ventre e guardando il ragazzo portai la mano sulla figa gonfia,vedendolo più attento che mai allargai le labbra e la penetrai con le dita, leiper facilitarmi aprì di più le gambe sospirò e lanciò un gridolino per farsisentire e eccitarlo di più.Lui attentissimo e allupato simenava il cazzo allo stesso ritmo che usavo io mentre con le dita la penetravocon Claudia che mi segava allo stesso ritmo. Quando Claudia ebbe l’orgasmofu davvero intenso, venni anch’io e sporcai dappertutto, la salvietta ora eraintrisa dei suoi umori e dal mio sperma, anche lui venne e come prima sborròcopiosamente sulla sabbia dinnanzi a lui. Io e Claudia andammo in acquaper darci una sciacquata e passandogli accanto mi disse che le sarebbe piaciutoritornare li anche il giorno dopo. Ovviamente lo disse perchélui la sentisse e sapesse che l’indomani saremmo stati ancora li.
2123
3
4 anni fa
krakatoanew,
66/65
Ultima visita: 3 anni fa
-
Esibizione in auto.
Si sentiva arrivare la primavera, pur non essendo ancora caldo, anzi era piuttosto freddino, ma una sera di marzo, dopo essere stati a cena in un ristorante della bella Versilia, decidiamo di fare un salto sul lungomare dove ci sono un sacco di locali per una bevuta di un qualche intruglio tropicale di moda. Arriviamo sul lungo mare, dove d'estate c'e' un brulichio di ragazzi che ballano sia nei locali che nella strada,... ci siamo resi conto pero'che in quel periodo i locali sono chiusi. Non c'era uno straccio di locale aperto e allora ci siamo limitati ad una passeggiata prima sulla strada e poi sulla spiaggia. Ci si vedeva bene perche' la luna rischiarava molto. Ecco che dal deserto della spiaggia vediamo muoversi qualcosa dietro una capanna, di quelle che si improvvisano d'estate, ed in quel periodo semidiroccata. C'e' voluto poco per capire che era qualcuno che ci spiava. Ci siamo un po' impauriti li per li, ma la cosa ci ha fatto prima un po' sorridere e poi ci ha pervaso un'eccitazione molto intensa, ...ci faceva piacere che qualcuno ci guardasse. E non stavamo facendo nulla, solo camminavamo mano nella mano. Continuando la passeggiata, siamo tornati nell'auto che era parcheggiata sul ciglio della strada in prossimità della spiaggia. Un pò per la bottiglia di vermentino che ci siamo scolati, un pò per lo spione, ci e' venuta voglia di..limonare come ai vecchi tempi. Noi siamo vicini ai cinquanta, ma con la voglia di una coppia di trentenni..Lei aveva un abito abbastanza corto, nero attillato, che lasciava scoperto un bel po' di seno, retto da uno splendido reggiseno a balconcino quinta misura. Autoreggenti nero fume' stivali con un tacco piuttosto alto e orrecchini a goccia completavano il suo corpo. Io jeans camicia bianca e maglione. Ci e' venuta una voglia...e cominciamo a toccarci, le sfioro i capezzoli , sopra il vestito, lei mi tocca la zip dei jeans. Inutile dire che eravamo molto eccitati. Ci aggorgiamo solo dopo un po', un po' presi dalle effusioni, che fuori dall'auto c'era il tipo della spiaggia, che con il chiarore della luna riusciamo a vedere meglio. Avrà avuto circa trentacinque anni, piuttosto alto e asciutto e...stringeva tra le mani il suo membro turgido. Che emozione, difficile da desrivere, sia io che lei ci siamo eccitati molto alla vista di quello che faceva, si stava masturbando mentre ci guardava. Ci e' parso di capire che lui avrebbe voluto vedere di piu'. Ho abbassato le spalline del reggiseno ed ho mostrato al tipo il seno turgido come il suo membro. Lui ha avuto un sussulto e mi è sembrato che l'attrezzo che stringeva tra le mani si fosse ulteriormente ingrossato. Anche lei lo guardava intensamente e colta dall'eccitazione, con mia sorpresa, mi ha abbassato la lampo dei jeans e ha fatto uscire anche il mio cazzo che fremeva dalla voglia. Ha cominciato a toccare e poi si e' abbassata ed ha cominciato a succhiarlo avidamente. Il tipo si e' avvicinato per vedere meglio quello che facevamo. Lei chinata su di me, aveva il sedere rivolto verso di lui. Io non capendo piu' nulla, ho alzato l'abito e gli ho mostrato le natiche coperte solo da un sottile filo del perizoma. A quel punto ho abbassato un po' il vetro e l'ho pregato di farsi vedere bene il cazzo. Lui ha abbassato completamente i pantaloni e ha mostrato interamente il suo membro. Era piuttosto grande, e se lo menava piano piano, su e giu' mostrando una cappella grande e durissima. Ora anche lei lo guardava mentre continuava a toccarmi. Le ho chiesto se avrebbe voluto toccarlo il suo... Lei ha abbassato ancora un po' il vetro ed ha cominciato ad accarezzarlo. Avrei voluto che glielo prendesse in bocca, ma non ha fatto in tempo, Lui si e' scostato ed è venuto copiosamente con schizzi da urlo, tra l'altro centrando con uno schizzo anche il cofano dell'auto. Lui ci ha rigraziato moltissimo ed ha detto di non aver mai goduto tanto, scusandosi pure per lo schizzo impazzito.
Quella sera ci siamo proprio divertiti, e perche' non riprovare una prossima volta? Chissa!!!
9583
8
14 anni fa
cieloblu,
38/38
Ultima visita: 13 anni fa
-
Un giorno in Croazia 2° parte
La sera dopo aver fatto una bella doccia e cenato ci avviamo in macchina verso il villaggio AMARIN dove incontriamo i nostri amici da poche ore conosciute, lei è vestita con una gonnellina leggera e una camicetta che le copriva appena le belle tettone e come abbiamo potuto costatare era anche senza mutandine, li facciamo salire in macchiana con noi e dopo un breve saluto con qualche bacio ci avviamo verso il locale all'aperto vicino la spiaggia, il suddetto locale è un posto dove la trasgressione è consentita senza problemi, arrivati li ci sediamo e ordiniamo da bere, la musica non è male e dopo un po la temperatura comincia ad alzarsi e si comincia con la nostra amica che scopre un po le tette e si comincia a dare qualche palpatina quà e là non trascurando la bella sorpresa di essere senza mutandine, anche Mary si lascia un po andare ma è un po più timida. verso le 23,00 gli proponiamo di andare nel nostro appartamento e loro senza farsi pregare accettano subito, le nostre lei sono già bagnate e noi uomini siamo più che arrapati all'idea di cosa succederà da li a poco, arrivati in camera in un attimo siamo tutti e 4 quasi nudi, le due lei stanno gia ad accarezzarsi le tette e a baciarsi con trasporto io eccitato a quella fantastica scena non resisto ad avvicinare anche la mia bocca e a baciarlie un po insieme un po alternativamente poi mentre io sono impegnato in un bacio appassionato con l'altra lei Mary fa altrettanto con l'altro lui, poco dopo sono con la mia bocca tra le sue cosce a leccarla con gusto mentre Mary insieme a Eva spompinano l'altrotra un bacio e l'altro ed vari intrecci di lingua, dopo un po ci scambiamo i ruoli e sono io a godermi le bocche delle due donne che mi lavorano l'uccella come non mai, quello che è avvenuto dopo ho sbiaditi ricordi, di sicuro ricordiamo che è stata l'esperienza in quatro più bella della nostra vita! naturalmente dopo la serata che si è protratta fino a le due circa ci siamo dato appuntamento alla spiaggia per il giorno dopo e dobbiamo dire che il giorno dopo non è stato da meno, ma quest è unìaltra storia e magari tra qualche giorno ve la racconterò!
6709
4
12 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 7 ore fa
-
l estate scorsa
L'estate scorsa.
Eravamo a Taormina in uno dei nostri week end estivi per le varie località della nostra bella isola. Avevamo affittato un simpatico piccolo attico in un accogliente hotel al centro, Dopo il mare del mattino, un pranzo di fronte il meraviglioso panorama di Mazzarò ed Isola Bella, lo shopping del pomeriggio ed una cenetta intima la sera, stanchi eravamo rientrati in stanza e ci eravamo messi comodi e bere qualcosa nel terrazzo. Io avevo anticipato mettendomi in pantaloncini e polo, seduto sul divano, aspettando la mia signora. Di fronte su un'altro terrazzino vedo una oppia che chiacchiera e che saluto con un cenno del capo. Ad un tratto si presenta in un intimo scuro, con una vestaglietta fino alla coscia di seta. Splendida, mora ed abbronzata, con un sandalo con un tacco che slanciava le sue belle gambe e dava ancor piu "sodità" al suo bel culetto. Spegne la luce esterna del terrazzo e si mette di fronte a me, lasciando che la piccola luce interna e la luce della luna facesse intravedere le nostre ombre. Poggia due bicchieri di drink sul tavolo e si siede cavalcioni su di me......io vedo la coppia di fronte che nel frattempo rientra e spegne la luce estrena lasciando accesauna luce piu soffusa in camera....li vedo dietro alla persiana che ci guardano....mia moglie che da loro le spalle forse non se ne è accorta ed allor cominia a sfilrmi il pantaloncino lasciandomi nei soli slip e togliendomi anche la polo. Poi mi bacia tutto, tirando fuori il mio cazzo e mettendosi alla pecorina mentre mi pompa.......sono in estasi...soo certo che quella coppia ci sta guardando da dietro le persiane...vedo delle ombre che i muovono ed immagino che stiano anche loro facendo la stessa cosa.....mia moglie allora, sempre secondo me all'oscuro di quanto immagino, mi sale sopra inginocchianosi sul divanetto e cominciando a salire e scendere sulla mia asta ormai durissima.....proviamo anche altre posizioni....io sempre seduto e lei di schiena che sale e scende sempre...poi messa a pecora mentre io la sfondo....poi sul divano a gambe aperte che la lecco.....infine veniamo e godiamo come due matti..senza fare eccessivo rumore.....esausti rentriamo e ci facciamo una doccia ed andiamo a letto. Do un'occhiata al balcone di fronte. La luce si spegne....anche io allora spengo la luce e auguro la buona notte a mia moglie che ricambia e mi dice:-" Credi che saremo piaciuti ai nostri vicini.....? "...un fremito ed un brivido mi passano per la schiena....
5947
4
13 anni fa
luca e giovanna,
37/44
Ultima visita: 3 anni fa
-
una serata emozionante
I due ragazzi si alzarono insieme, e dal salotto passarono alla cucina. Da lì poi sarebbero scesi in cantina. C'era da scegliere il vino, bisognava "bagnare" quell'incontro tra amici. Era la prima volta che si trovavano a casa di Stefany. Prima di quella sera, i quattro si erano visti per un aperitivo,e prima ancora i contatti avvenivano solo tramite mail. infatti Gio e Pier si erano "trovati" casualmente su internet, per una vendita di libri usati. Non si incontrano spesso persone dotate di cervello , specialmente nella jungla online...così le due coppie decisero di frequentarsi. Nonostante i loro lavori fossero i più diversi, trovarono molti punti in comune nelle loro vite che rendevano i loro dialoghi molto spontanei e piacevolissimi. Per dirla tutta, quando si incontrarono per la prima volta furono presi da un moto di paura vicendevole...paura di trovarsi di fronte due persone che magari in apparenza erano state giudicate bene ma che in realtà si sarebbero rivelate maleducate, volgari o superficiali. Non fu così, anzi, ci fu la conferma di quanto di buono pareva essere. Oltretutto, anche la componente estetica regalò agli occhi dei quattro delle belle sensazioni, si trovarono insomma belli dentro e fuori. E così la sera di quell'aperitivo le due coppie parlarono per ore dell'argomento per cui si erano trovati, lo scambio di vecchi libri. Si diedero l'appuntamento in casa di Stefany qualche giorno dopo per approfondire l'argomento. Ed ecco quindi i ragazzi alle prese con il vino, come detto. Il fatto di aver lasciato di sopra le due ragazze sole, non sembrò dare adito a particolari pensieri da parte degli uomini. Poi, nel decidere tra un cabernet o un dolcetto, Pier esclamò:"Molto bella, tua moglie, oltre che simpatica, e la stessa cosa me l'ha detta Stefany.." Gio:"Grazie, sei gentile, anche la tua è molto bella. E ti sembrerà incredibile ma anche Helène mi ha detto la stessa cosa..." Un silenzio imbarazzato seguì tra i due. In realtà nel silenzio c'era la speranza che al loro ritorno al piano di sopra, le ragazze si fossero lasciate andare a qualche effusione. Gio e Pier erano due belle e brave persone, ma come quasi tutta la totalità dei maschi in circolazione sono convinti che il corpo femminile sia la perfezione, l'esaltazione del bello, e DUE corpi femminili quindi ancora di più. Se poi questi due corpi si muovono intrecciandosi tra loro, ansimando e sospirando all'unisono...
Le ragazze continuarono per qualche minuto i loro discorsi che variavano dai figli, ai gatti, alla casa (quella di Pier e Stefany era da mille e una notte...). Stefany si alzò e si recò vicino al tavolo dove c'era il computer portatile. Chiamò vicino a se Helène e aprì il suo sito preferito sull'arredamento. Voleva farle vedere alcune ambientazioni e chiederle dei pareri. Lo schermo era piccolo ed Helène dovette avvicinare molto il suo viso verso quello di Stefany. Rimasero così, qualche minuto ad aprire finestre, a cliccare, evidenziare, commentare. Helène ascoltava interessata, ma da qualche istante si era mentalmente distaccata, perchè la vicinanza con l'altro corpo le stava dando i brividi, e non di freddo...Stefany aveva la stessa sensazione in corpo, ma nessuna delle due poteva immaginare dell'altra...
Fu un gesto più istintivo che altro, quasi involontario, ma netto, deciso. E inequivocabile. Helène passò il braccio intorno al collo di Stefany e dolcemente la tirò a se. I volti emozionati, uno di fronte all'altro, per un momento lunghissimo rimasero così, come sospesi, incorporei. La distanza tra le loro labbra si faceva sempre più sottile, fino a quando si appoggiarono l'una sull'altra. Il bacio fu meraviglioso e intenso. Ne seguirono tanti altri e dal tavolo si spinsero sul divano. In quell'istante arrivarono i loro compagni; a Gio quasi cadde di mano la bottiglia di vino che avevano scelto. Pier rimase a bocca spalancata. La visione era qualcosa di celestiale e meravigliosa. Quasi con timore di disturbare, i due si sedettero sul divano di fronte.
La sera era appena iniziata, davanti a loro ancora molte ore.....
6085
4
13 anni fa
leibellabisex,
27/35
Ultima visita: 5 anni fa
-
Istinto animale
Salve a tutti,siamo una coppia che si è avvicinata al mondo scambista da un paio d'anni e amiamo realizzare le fantasie sessuali che per molto tempo ci siamo tenuti dentro.Frequentiamo volentieri un noto locale scambista nel vicentino e sin dalle prime volte che ci siamo stati, sono sempre stata attratta da una stanzetta dove si può praticare il "glory hole".Inizialmente non ho manifestato subito interesse perchè un po' mi vergognavo nel confessare al mio compagno il mio desiderio di entrarci e mettermi a disposizione dei maschi che si posizionavano all'esterno.Una sera, li al locale, mentre camminavamo al buio nel corridoio che circonda il glory hole, ho iniziato a sentire dall'interno dei sospiri. Ho chiesto al mio compagno di fermarsi un attimo e con le mani ho iniziato a palpare nel buio attraverso uno dei fori che comunicano con l'interno. Ho trovato subito il corpo di una donna che ho iniziato ad accarezzare e salendo mi sono trovata tra le mani il pene in erezione del suo compagno che era dentro con lei. Senza pensarci troppo ho iniziato a masturbarlo con una foga ed una voglia che non mi era mai capitata. Mi sono ricomposta ed ho continuato la visita con il mio compagno. La serata è poi trascorsa all'insegna dell'eros ma una volta in macchina, tornando a casa, ho confessato al mio compagno l'eccitazione che avevo provato nel prendere in mano quel pene duro al buio. A quel punto lui mi ha chiesto: "Ti piacerebbe provare ad entrarci la prossima volta?". Imbarazzata ma decisa risposi subito di si ed insistetti per tornarci subito il sabato seguente. Per l'evento avevo indossato scarpe nere con tacco 10, autoreggenti ed un miniabito piuttosto trasparente senza intimo sotto. Ricordo che mentre ballavamo ad inizio serata, io non vedevo l'ora di entrate nel privè e provare quella nuova esperienza. Dopo un paio di bicchieri ero eccitatissima e pronta. Ho afferrato il mio compagno per la mano e mi sono diretta all'interno del privè e senza esitare sono entrata nella stanza del glory hole chiudendola con il lucchetto alle mie spalle. Il buio mi ha subito disinibita e in un attimo mi ero sfilata il vestito restando in tacchi ed autoreggenti.Confesso che il mio compagno mi ha aiutata molto a sciogliermi invitandomi a fargli un pompino in prossimità di un foro di comunicazione con l'esterno. Mentre glielo succhiavo ho iniziato a masturbarmi lentamente. Ero bagnatissima per l'eccitazione. Il primo curioso non tardò ad arrivare. Allungò una mano verso di me ed iniziò a palparmi il seno. Prima lentamente, poi con più forza. Mi strizzava i capezzoli fino a farmi quasi male. Ma io lo lasciai fare. Quando scese con la mano io allargai le gambe aiutandolo nella ricerca. Senza troppi complimenti mi penetrò avidamente con le dita della mano aumentando il ritmo nel sentirmi godere senza pudore. A quel punto ero pronta. Temevo un po' per paura di malattie, ma quando il suo pene eccitato fece capolino, glielo afferrai con forza e lo presi in bocca affamata come non mai. Mi impegnai moltissimo cercando di soddisfare le sue voglie fino a proporgli un preservativo che indossò senza perdere tempo. A quel punto non potevo più tirarmi indietro. Mi girai chinata verso la feritoia offrendogli il mio corpo. Mi penetrò con forza in modo animalesco. Sentivo che voleva usarmi e la cosa mi eccitava. Uno sconosciuto al buio mi stava scopando da dietro mentro facevo un pompino al mio compagno.Ad un tratto si fermò, tolse il preservativo riproponendomi il pene libero. Ero nuovamente indecisa, ma il mio compagno mi girò afferrandomi per i fianchi e cominciò a pomparmi forte. Poi mi afferrò per i capelli da dietro e mi spinse la testa sul cazzo di quello sconosciuto. A quel punto, veramente stravolta dall'eccitazione, mi abbandonai al piacere succhiandolo fino a sentirmi riempire la bocca di sperma. Mi girai verso il mio lui facendo scedere lo sperma dalla bocca lungo il corpo. "Sei una porca" mi disse. "Ora che hai capito come funziona continua pure". Trascorsi più di un'ora a fare sesso con tutti i mebri che facevano capolino dalle feritoie. Ero eccitatissima di vedere tutti quei peni duri per me e soddisfatissima nel riuscire a farli venire sul mio corpo. Ne contai otto in tutto. Quando ne ebbi abbastanza lo comunicai al mio compagno. Mi infilai il vestito al buoi senza ripulirmi dallo sperma. Uscii dalla stanza e mi diressi verso il bagno.Allo specchio mi resi veramente conto dell'accaduto. Ero zuppa di sperma dalla bocca fin giù lungo le gambe. Il mio lui mi scopo' da dietro con una foga insolita. Mi eccitava sentirmi dare della troia e raggiunsi un orgasmo mondiale. Lui mi venne dentro con gli ultimi colpi che quasi mi fecero male.E' stata una esperienza incredibile. Un po' troia mi sono sentita, ma anche coraggiosa nel riuscire a realizzare la mia fantasia e fortunata ad avere un compagno così porco e sessualmente libero.Un bacione dalla vostra Pornolisa.
4312
4
8 anni fa
Pornolisa,
34/28
Ultima visita: 2 anni fa
-
Spiaggia Afrodisiaca
Il titolo dice tutto,abbiamo scoperto questa spiaggia lungo un fiume dell'alto Ossola,isolata, bella e tranquilla.Spesso ci rechiamo a fare naturismo con adeguate precauzioni, se all'orizzonte vediamo qualcuno(raro)abbiamo il costume e non solo (anche mazza da baseball per i malintenzionati non si sa mai)a portata di mano.E' stato circa 15gg fa,sole,caldo e voglia di evadere.Caricato la macchina di cibarie e bevande,via!!!!Arriviamo sul luogo e il bello della spiaggia ci permette di arrivare sino all'acqua del fiume.Ombrelletto,asciugamani e incomincia la pacchia.Scambio di spalmatura di crema con scivolamento alle parti intime l'uno con l'altro,lo stuzzico è il gioco principale.Il sole è bello,l'atmosfera invitante,dopo aver stuzzicato cibo e bevuto,l'invito a Lei a toccarsi è normale,incomincia lentamente con indifferenza,è invitante,ormai ognuno di noi gioca con il suo sesso,guardandoci aumenta il tutto,la voglia,la protuberanza,gli umori lago di Lei.Il buttarsi a stimolare con la lingua raccogliendo ogni voglia, è un gioco bellissimo!!!Le piace da impazzire sentirsi leccata e toccarsi.L'eccitazione è a 1000/10000/100000!!!scivola dentro che è una meraviglia,le gambe sulle spalle,bagnatissima e aperta a ricevere ogni movimento,la fantasia viaggia al tal punto che se fossero arrivati o una bella Donna o un bel maschione (ma bello) sarebbe stato motivo di provare qualcosa in più e nuovo.Le menti viaggiano e così anche l'eccitazione,Lei ha un orgasmo da vero urlo, che si diffonde intorno,solo la natura ha poture cogliere tutto quel piacere e Noi soddisfatti continuiamo a prendere il sole.
BellaMora
6495
7
14 anni fa
BellaMora,
45/45
Ultima visita: 2 settimane fa
-
La Genesi dei Nostri Giochi_2
Quella vacanza a Cadaqués stava modificando in meglio il nostro rapporto, accendendo tutti i nostri sensi imprimendo un deciso colpo d'ala alla nostra intesa!
Il giorno successivo a quella notte, che era stata di fuoco grazie alla confessione delle reciproche fantasie, ci stendemmo al sole in quella bellissima spiaggia nudista con uno spirito e una predisposizione totalmente diversa. Era tutto un bearsi non solo di sole, profumo di mare e ginestra, vento suadente che accarezzava la pelle....il senso più attivo dei cinque era diventato quello della vista.
Corpi nudi, quasi tutti belli, giovani.
Quella coppia appena una decina di metri più in là ....l'avevamo già notata qualche giorno prima.
Lei, sulla 30ina, una chioma capelli rossi naturali e fluenti, un pò mossi, fino a metà della schiena, quasi a indicare come un segnale stradale il suo lato B che partiva, come un perfetto mandolino, dallo stretto girovita creando un armonia di curve difficile da ignorare! Lui, appena più grande di lei d'età , non particolarmente atletico, ma curato nel fisico, e delicato nei modi con lei. Sono disteso a pancia in giù di fianco a Vittoria (mia moglie) che ha gli occhi socchiusi.
Le dico:
3841
7
14 anni fa
Ah_LaNobileCoppia,
40/44
Ultima visita: 6 anni fa
-
2 black Cuba 2000
Risale ad alcuni anni fà, eravamo a Cuba.
Il racconto e' stato scritto da Amanda per un altro sito anni fà.......
A me piace fare sesso con il mio marito Luca ma da alcuni anni siamo arrivati nel mondo dello scambio e ne siamo veramente contenti.
A Luca piace molto anche vedermi sedurre altri uomini, sempre pero' sotto suo controllo seppur molto discreto. Quando poi si arriva ad andare a letto con questi ultimi sono scintille !
A lui piace molto la trasgressione ed io lo amo ancor di più anche per questo.
Eravamo in un albergo e lì avevamo conosciuto dei ragazzi locali molto simpatici.
Dopo aver passato una sera insieme nei pressi di un bar proposero di farci fare un corso di ballo che si sarebbe tenuto nel locale stesso la sera successiva.
Andammo, io arrivai con un abitino corto che, credo, stimolò molto la loro fantasia sessuale.
Durante il corso ballai con loro tre.
Erano proprio bravi ed è proprio vero che i loro corpi sentono la musica in maniera straordinaria.
Io invece, quando mi stringevano forte, sentivo il loro grosso pacco probabilmente eccitato ballando con la sottoscritta e, penso, attiravo l'attenzione anche di molti altri presenti.
Le loro mani a volte scendevano un po sotto la mia vita, io li guardavo e sorridevo quindi loro ne approfittavano ancor di piu', a me piaceva essere al centro dei loro bollenti sguardi e non solo. Luca ogni tanto mi faceva l'occhiolino con il quale mi da' il benestare quando io vado un po oltre con altri uomini. Ci divertimmo tutti molto.
Ci ritrovammo la sera successiva in un altro locale molto fumoso e squallido.
Io e Luca ci guardammo e loro capirono che non ci piaceva il posto.
Cosi' tornammo al nostro albergo a bere qualcosa assieme a due dei tre amici.
Alle dieci in accordo con Luca io decisi di stupirli invitandoli in camera nostra.
Ci chiesero perché, io mi alzai e mi recai al banco cosi' finché i loro occhi fasciavano visibilmente il mio fondoschiena Luca rispose: a divertirsi ! I due acconsentirono, probabilmente erano già eccitati e speravano in qualcosa.
Arrivati in camera dopo 20 minuti di risate per varie cazzate che mi permisero di alzare ulteriormente la temperatura con miei strofinamenti più o meno casuali sui loro corpi Luca propose un gioco nuovo per farmi felice.
Dopo quasi una ora di preliminari vari si misero tutti e tre nudi a mia disposizione.
Prima io scopai con Luca poi mi mise alla pecorina e mi sodomizzo'.
Poi mi scopai uno di loro a smorzacandela finché l'altro e Luca mi toccavano tutta.
Dopo essermi estratta il primo dei due cazzi neri Luca mi rivolle tutta per lui per 3 minutini nei quali mi riscopo' in entrambi i canali, a lui piace molto scoparmi in presenza di altri che ansimano in mia attesa...
Dopo Luca mi scopai il secondo amico alla caprina.
L'ingordo non si accontento' della mia passerina e, dopo aver visto Luca, ad un certo punto me lo mise nel di dietro.
Me lo sentii aprire ulteriormente ma mi fece molto piacere tanto che Luca mi chiese se lo doveva fermare ma io dissi che se stasera volevo essere troia lo volevo fare fino in fondo.
Forse non usai le parole giuste o forse Luca si ingelosì un po': forse per ripicca parlo' in spagnolo con l' altro nero; io non capii ma intesi subito dopo.
L' amico si infilo' sotto di me ed in un momento in cui l' altro lo aveva fuori dal mio corpo me lo rimise nella passerina io gli dissi anche si' si' si' ma dopo qualche secondo mi sentii sfondare ancora il culo. Ne avevo due dentro! Due neri! Uno per buco! Dopo un attimo Luca mi disse ti va amore? Gli dissi : SI, PORCO! Cosi lui mi chiese anche di succhiarglielo cosi che sarei stata troia del tutto. Non me lo feci ripetere e glielo succhiai ! Ero a tre!
Uno di loro due ad un certo punto esplose e gonfio' di sperma il preservativo cosi ci fermammo perché non mi fidavo oltre.
Mi sentii divelta per un paio di giorni e a Luca piaceva scoparmi e dirmi che non sentiva più nulla e che ero troia al cubo, tanto ero aperta . Ma in realtà sentiva eccome: visto che mi veniva dentro ogni volta.
I giorni dopo i due amici venivano sempre in spiaggia per stare con noi ed ammirare il mio perizoma ma non ci fu altro sesso anche se mi piaceva sentirmi fasciata di sguardi e desiderata.
Amanda e Luca
[email protected]
7532
7
14 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 3 giorni fa
-
Una vacanza MOLTO particolare
Siamo una coppia di 45 anni circa della prov. di Napoli, sposata, con due figli.
Mia moglie è una gran bella mora non molto alta, una terza piena di seno e un culo da sballo, è una di quelle donne che anche con uno straccio addosso attira sguardi di libidine dagli uomini. E io ogni volta ho quasi voglia di sbatterla contro un muro e scoparmela lì in mezzo alla strada.
Sono alto 1.70, brizzolato e dicono di me che sono un’uomo brillante e interessante.
Scegliemmo per la ns. settimana bianca una località sulle Dolomiti.
Un posto incantevole, così come l’albergo che ci ospitava.
Facemmo subito amicizia con una coppia anche loro della prov. di Napoli ns. stessa età 47 lui 42 lei. Sembravano la ns. fotocopia, se non fosse per il colore di capelli; lei Maria bionda, lui Pablo capelli corvini appena striati di bianco sulle tempie, lui medico lei professoressa di liceo.
Dopo due giorni diventammo inseparabili, si sciava e si cenava insieme.
Tra le tante cose parlammo anche di sesso, delle ns. e delle loro fantasie, scoprendo così di avere gli stessi desideri chiusi nel cassetto dei tabù. (e chissà quante altre coppie come noi).
Tutti e quattro capimmo che dopo esserci fatte queste confidenze tanto intime, la ns. amicizia si arricchiva di una nuova complicità , che risultò tra l’altro essere molto piacevole, potevamo considerarlo l’inizio di un nuovo cammino verso le porte socchiuse della trasgressione.
La serata trascorsa in discoteca confermò ulteriormente le mie impressioni, le cose tra noi erano cambiate (in meglio) si era diventati più libertini, Pablo ballando con Antonia la carezzava dappertutto soffermandosi piacevolmente sulle sue chiappe, così come facevo io con Maria.
Entrambe le donne non davano segni di disagio, anzi pareva apprezzassero le ns. attenzioni.
Dopo aver lungamente ballato e seccata una bottiglia di spumante in disco, noi ometti proponemmo di salire in camera per brindare alla nuova amicizia nata tra noi con una nuova bottiglia di spumante, e così facemmo.
Brindammo a noi e cominciammo a simulare di ballare, la serata si scaldava, le mani si allungavano palpandosi e gli abiti delle lei si sollevavano sempre di più sulle cosce aiutati da noi maschietti per poi passare alle spalline che lentamente scivolarono dalle spalle e caddero ai loro piedi lasciandole entrambe con il solo perizoma e i seni al vento. Ci gettammo sul divano con gli animi accalorati e, aiutati forse anche dallo spumante ci ritrovammo tutti e quattro a fare l’amore attaccati gli uni agli altri ognuno con il proprio partner.
Quando finimmo restammo nudi a contemplarci e a ridere per quanto accaduto.
Sia io che mia moglie non potemmo non notare che Pablo aveva una dotazione da cavallo, molto grosso in circonferenza e più venti centimetri di lunghezza.
Antonia ridendo chiese a Maria ma come fai a prendere un coso così grosso, non ti fa male?
Maria gli rispose che invece era bellissimo sentirsi completamente riempita e che Pablo era bravissimo nei movimenti e le faceva sempre raggiungere degli orgasmi fantastici, le dispiaceva solo che dato le dimensioni non potessero praticare il coito anale che lei avrebbe invece voluto provare.
A questo proposito chiese a mia moglie se noi lo facevamo (sono normodotato) e con mia sorpresa Antonia gli rispose che quando ci andava lo facevamo senza problemi La sera successiva a cena le donne espressero il desiderio di non voler far tardi in discoteca e che avrebbero invece preferito salire in camera come la sera prima a gustare dello spumante. Io e Pablo ammiccammo compiaciuti.
Dopo una ventina di minuti ci fecero segno che era giunto il momento di salire.
Arrivati in camera, mentre Pablo stappava la bottiglia noi tre ci sedemmo sul divano e io cominciai per scherzo a palpare tutte e due, così che Pablo lasciò perdere la bottiglia e ci raggiunse.Si mise alle spalle della moglie palpandole le tette e baciarla sul collo poi le tirò fuori le tette dalla scollatura, prese la mia mano e l’appoggiò sulle tette della moglie, subito dopo rivolse le sue attenzioni a Antonia e ripetendo quanto appena fatto alla sua, le mise a nudo il seno, la palpò un po’ e poi fece il giro del divano, gli si inginocchiò di fronte e mentre le palpava le tette con le labbra le lambiva le cosce di baci.
Poco dopo ci spostammo in camera, ci spogliammo e cominciammo a giocare ognuno con il proprio partner.
Mentre Antonia mi leccava e ciucciava il cazzo, Maria prese la mano di mia moglie e la guidò verso il cazzo di Pablo.
Mi sarei aspettato che Antonia la tirasse indietro invece lo prese, e mentre mi sponpinava cominciò lentamente a muoverla su e giù.
Avevo l’andrenalina a mille, la vedevo femmina e vogliosa e dominatrice della sua sensualità . Speravo nel mio io che si lasciasse andare, che non si bloccasse sul più bello, fosse stato per me l’avrei subito fatta scopare da Pablo, ho sempre sognato di vederla penetrata da un cazzo asinino, così scelsi la posizione a 69 io sotto e lei sopra di me alla pecorina, in modo di lasciarla col culo per aria senza alcuna difesa (con la fantasia erano anni che lo facevamo e lei si è sempre bagnata quando le chiedevo se si sarebbe fatta scopare da uno sconosciuto in quel momento, lei sbrodolando e succhiando avidamente rispondeva si.
Intanto Maria in ginocchio succhiava il cazzo al marito mentre con la mano palpava il cazzo mio.
Mentre leccavo e succhiavo il nettare che produceva la figona bagnata di mia moglie sentii che anche Maria si era unita a lei e contemporaneamente mi spompinavano che era una delizia.
Pablo si posizionò in ginocchio dietro mia moglie carezzandola e baciandole le chiappe, poi le scostò e iniziò a leccarle l’ano, sembrava quasi che volesse penetrarla con la lingua tanto che sembrava volesse mangiarglielo, scostai la testa per fargli spazio e lasciarlo fare.
Dalla posizione in cui mi trovavo vedevo ogni minimo movimento, Antonia era un colabrodo, Pablo non ce la faceva più, col cazzo in mano mi guardò come a chiedermi il permesso di osare di più; glielo diedi.
Cominciò a farlo scorrere su e giù tra il solco in alto delle chiappe fino giù strusciandolo sulle labbra fradici e massaggiandogli il grilletto con la grossa cappella.
Antonia a quel contatto iniziò a muoversi per assecondarne i movimenti: (conoscendola capii che non pensava ad altro che concentrarsi su quelle emozioni e il piacere che provava, se non fosse per i tabù che si porta dietro da sempre si sarebbe già fatta impalare da quella nerchia che già tanto piacere le procurava.)
Era la nostra fantasia che prendeva vita, ora il super dotato c’era, stava a lei ora mettersi alla prova, decidere se restare nei limiti che si era prefissata di non superare, oppure lasciarsi andare e quello che accadeva,accadeva. (sapeva che comunque finisse, mi avrebbe sempre trovato d’accordo sul traguardo che avesse raggiunto)
Ora Pablo concentrò il suo massaggio esclusivamente sulla figa di Antonia, le grandi labbra sentendo la grossa cappella strofinarle cominciarono ad aprirsi e chiudesi, come se stessero cercando di respirare affannate.
Ancora una volta Pablo mi guardò, non stava più nella pelle, mi chiese con lo sguardo il permesso di osare di più, con un cenno gli feci capire di provare, che se andava bene a lei, andava bene anche per me.
Detto fatto, smise quanto stava facendo e preso in mano quel popò di carne (dalla mia posizione mi sembrava ancora più grosso) lo guidò con fermezza tra le grandi labbra facendosi spazio con la grossa cappella e dolcemente lo posizionò sull’ingresso della figa.
Al contatto, sentii un fremito percorrere Antonia, Pablo da gran maestro iniziò a muoversi dolcemente, non ce la faceva più, la prese per i fianchi per fare capire a Antonia quale era la sua intenzione, e Antonia a quel punto allungando il braccio mise la mano sul basso ventre di Pablo per fargli capire di non andare oltre, io carezzandole la schiena le scostai la mano dicendogli di non fermarsi ora, di lasciarsi andare e di assaporare ogni istante di quanto stava accadendo.
Ebbi l’aiuto anche di Maria che la incoraggiò sussurrandogli qualcosa all’orecchio che non riuscii a capire, ma che fece effetto, tanto che Pablo riprese con dolcezza da dove aveva interrotto.
Sempre sdraiato sotto di lei, con le mani dall’esterno delle cosce le tenevo aperte le chiappe e le grandi labbra, sia per non perdermi nulla di quanto stava per accadere sia per aiutare Pablo alla penetrazione (non che ne avesse bisogno).
Fu bellissimo vedere quella grossa cappella farsi strada nella fessura che fino ad allora aveva accolto solo me, temevo (i dubbi dell’ultimo momento) potesse farle male, era troppo più grosso del mio, comunque mi dissi che al primo segnale di sofferenza di Antonia sarei intervenuto fermandolo, invece con incredulità vedevo che a ogni piccola spinta entrava di qualche centimetro senza alcuna fatica, lo vidi lentamente scivolare dentro fin che il basso ventre di Pablo non si fermò contro il culo di Antonia.
Le restò dentro senza muoversi, voleva sondare la capacità di Antonia senza farle male, cominciò poi a muoversi, lo vedevo uscire ed entrare centimetro dopo centimetro, Antonia tremava come una foglia e io con lei, non l’avevo mai vista così, mugolava in continuazione, con me lo faceva solo quando stava venendo, per un momento li confusi per lamenti dovuti al dolore, ma mi sbagliavo, muoveva il culo avanti e indietro per gustarsi ogni centimetro di quel magnifico cazzo che la riempiva tutta facendola sentire una femmina in calore.
Pablo sbuffava, sembrava un toro da monta, abbandonò il ritmo lento e cominciò a darci dentro con colpi che mi sembravano dovessero sfondarla e invece la facevano godere ancora di più.
Antonia ebbe due o tre orgasmi intensi uno dopo l’altro, e i versi che di solito faceva in queste occasioni si trasformarono quasi in grida.
Pablo non ce la faceva più, i suoi colpi divennero sempre più decisi, stava per godere, non so a chi ma ci chiese con voce rauca se poteva venirgli dentro, lasciai che a rispondere fosse lei, e come in trance gli rispose: siiiiiiii, siiiiiiii sborrami dentro
Era come se volesse premiare e gratificare quel magnifico cazzo che l’aveva fatta godere come mai aveva provato.
Sentendole pronunciare quelle parole e consapevole che tra un’attimo un’ altro cazzo per la prima volta era in procinto di sborrargli i figa, ebbi anch’io un’orgasmo liberatorio.
Fu una sborrata stupenda, sussultavo mentre la bocca di Maria mi succhiava la cappella, sembrava quasi una pompa che aspirava tutto quanto usciva, e mentre faceva questo, sditalinandosi raggiunse anche lei l’orgasmo con nostro grande piacere.
Eravamo esausti, mia moglie rossa in viso andò in bagno tenendosi la mano sulla figa per non fare uscire lo sperma che l’aveva appena riempita, l’altra la seguì.
Io e Pablo restammo senza parole, non ci sembrava vero che quanto accaduto fosse davvero successo, mi ringraziò per averlo aiutato a disinibire sua moglie, gli risposi che la cosa era reciproca e che non avrei mai pensato che finalmente Antonia fosse riuscita a lasciarsi alle spalle i tabù inculcatogli nell’educazione che si riceve fin da piccoli, e però gli feci notare che io ero in credito con lui perché lui si era goduta totalmente Antonia e ora toccava a me farmi Maria.
Tranquillo disse, anch’io voglio togliermi voglio realizzare il mio sogno, vedere mia moglie che viene inculata e di soddisfare così anche un suo vecchio desiderio.
Finimmo di passare gli ultimi giorni che restavano quasi sempre in camera farne a più non posso, Maria impazziva dal piacere a prenderlo nel culo, tanto che il marito si preoccupò facendogli notare che finita la settimana bianca si sarebbe dovuto tornare ala normalità , le donne risposero all’unisono che niente ci avrebbe impedito di rivederci visto che abitavamo a pochissimi km di distanza.
Da allora ci frequentiamo regolarmente non solo per il sesso ma per la profonda amicizia che è nata tra noi.
6675
7
14 anni fa
gianniantonia,
47/45
Ultima visita: 13 anni fa
-
in giro tra negozi
ero in giro con il mio ragazzo per negozi,vidi una bella ragazza e mi avvicinai a lei e senza farmi accorgere da lui gli proposi di seguirci .lei doveva entrare in un camerino e io seguirla ,mentre ero dentro la comincia a spogliarla ,baciarla e poi toccarla e lei gemeva come una bella porca.il mio ragazzo sentendo gemere entrò pure lui,e ementre il gli leccavo la figa lui toccava il seno da dietro e lei con una mano gli toccava il cazzo e a un certo punto lui glielo ficco in culo e la sbatteva di brutto a talpunto gli blocco la bocca perchè stava urlando di brutto .godeva come non mai e si stava bagnando molto,poi lei disse ora scopa pure la tua intanto io lecco lei. così fece poi lui scopò di brutto tutte e due .quando uscimmo tutti e tre dal camerino vedemmo la gente che ci fissava e una ragazzo mi si avvicino e mi disse se potevo darle il mio numero ,gli dissi perchè lo voleva e lei disse lo voglio fare pure io godere come non mai
6647
7
14 anni fa
moana76,
31/35
Ultima visita: 14 anni fa
Le storie hot possono migliorare la vostra vita sessuale?
I racconti erotici possono avere un effetto positivo sulla vostra vita sessuale. La lettura di storie erotiche può ispirarvi, aiutarvi a scoprire nuove fantasie e ad ampliare il vostro repertorio sessuale. Questi racconti possono essere una fonte di stimolazione erotica, aumentare il desiderio e suscitare curiosità, contribuendo così ad aumentare l'intimità e l'eccitazione nella vostra relazione sessuale.
Qui potrete leggere storie di sesso gratuite che solleticheranno i vostri sensi e risveglieranno i vostri desideri più intimi. Esplorate il nostro archivio di racconti di sesso gratuiti e scoprite le storie che risveglieranno le vostre fantasie più intense. Scritti con una combinazione di calore e autenticità, i nostri racconti porno vi porteranno in un viaggio erotico che vi lascerà con la voglia di saperne di più.
Categorie di storie sensuali, ce n'è per tutti i gusti:
- racconti per donne
- racconti per la prima volta
- racconti per milf
- racconti di masturbazione
- racconti strapon
Come sapete. SexyCommunity.it ha un sacco di membri che fanno parte della comunità scambista in Italia, Ecco perché si possono trovare grandi storie di sesso da coppie come:
- racconti di coppie scambiste
- racconti cuckold
- racconti di tradimenti
- racconti a tre
- racconti d'orgia
I racconti erotici italiani sono la nostra specialità e siamo orgogliosi di offrire una raccolta di storie che riflettono la cultura erotica italiana. Esplora la nostra selezione di racconti erotici italiani e scopri un mondo di lussuria e preliminari.
Storie di sesso gratuite scritte da donne e uomini reali
Invitatevi a immergervi in racconti sexy che accendono i vostri sensi e risvegliano l'erotismo che è in voi. Lasciate che le parole e le descrizioni vi guidino in un mondo di piacere e passione, dove ogni parola è scelta per risvegliare le vostre fantasie più sensuali.
Cercate un sito di romanzi erotici con storie per gay e lesbiche, bisessuali, etero e trans:
- racconti bisex
- racconti gay
- racconti lesbo
- racconti trans
Lasciatevi sedurre dai nostri racconti sexy e datevi il permesso di sognare e fantasticare. La nostra collezione di racconti sexy vi aspetta per portarvi in un viaggio attraverso la lussuria e il desiderio. Aprite la porta a un mondo di avventure erotiche e concedetevi il piacere che meritate.
Qual è la differenza tra racconti porno e racconti erotici?
La differenza tra i racconti porno e quelli erotici sta nell'attenzione e nel tono. I racconti porno si concentrano principalmente su descrizioni esplicite e grafiche di attività sessuali, mentre i racconti erotici mirano a creare un'atmosfera più sfumata e sensuale, ponendo l'accento sulle emozioni, la tensione e le situazioni erotiche. Ciò significa che i racconti porno possono essere più esplorativi, concentrarsi sui preliminari e creare un'esperienza emotiva e sensuale più profonda.
Le categorie migliori per leggere storie porno sono:
- racconti bdsm
- racconti fetish
- racconti di dominazione
- racconti di sesso anale
- storie bondage
Che preferiate i racconti porno o le storie hard, abbiamo una vasta gamma per soddisfare i vostri desideri erotici. I nostri racconti porno italiani vi porteranno in un viaggio attraverso il ricco paesaggio della fantasia, dove i confini sono sfumati e il piacere diventa il protagonista.