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Una scoperta particolare... di una calda serata estiva
Era luglio, luglio dell’anno scorso, faceva caldo, ma come tutti i sabati, anche quel sabato siamo andati al mercato per fare i soliti acquisti di frutta e verdura, tutto normale, gente di fretta… gente interessata più al prezzo, che alla qualità, insomma tutto normale… Ma ad un certo punto vedo qualche metro oltre il banco in cui stavamo scegliendo delle albicocche, una donna molto carina… la guardo meglio, ma non riesco a ricordare, poi come se si fosse aperto uno scrigno… ricordo!
Anche perché si volta verso di noi un uomo… Si! È proprio Lui, Piero un mio ex collega dell’azienda per cui lavoravo prima, adesso ricordo bene!
Quasi involontariamente i nostri sguardi si incontrano, ci sorridiamo, ed entrambi ci muoviamo automaticamente l’uno verso l’altro, ecco che tutto si rende semplice! Lo saluto: “ciao Piero!” gli dico a voce alta, e Lui ricambia con un sorrisone: “Ciao Roberto!!!” mentre ci avviciniamo per stringerci la mano, si volta la donna che avevo notato prima, ora ricordo bene… E’ Susanna sua moglie, ero stato a casa loro, alcune volte alcuni anni prima, io mi volto verso Aleska e prendendola per mano attraggo la sua attenzione distogliendola dalla scelta delle albicocche!
Stringo calorosamente la mano di Piero e con voce sommessa, ma ferma, gli presento: “Aleska… la mia compagna!” Lui si volta verso la donna carina che stava dietro di Lui e di rimando: “Susanna!! Mia moglie…” poi rivolgendosi a Lei: “Ti ricordi? Era venuto un giorno di alcuni anni fa a casa nostra… per aiutarmi a configurare il PC per lavorare in azienda!!!” di rimando io: “Certo che mi ricordo!!! E come si può dimenticare una donna come la Tua!” Lui ricambia il sorriso ed ammicca, incominciamo la solita prassi delle persone che non si vedono da alcuni anni…: “come stai?.. cosa fai? Come stanno i Tuoi figli?... ecc. ecc. “ Io continuo a guardare Susanna, ma solo per ricordare meglio… E’ proprio carina! Una donna di cinquant’anni scarsi, alta, bruna, con uno sguardo molto profondo!!!
Esordisco… “prendiamo qualche cosa? E’ quasi mezzogiorno, un aperitivo ci sta proprio bene, noi andiamo sempre da Beppe, qui vicinissimo, ha i tavolini fuori sul Po! “Venite!” dico con tono convincente, ma loro, non avevano bisogno di essere troppo pregati, ci sono nella vita dei momenti, in cui le cose, vanno proprio come devono andare!!!
Ci sediamo e prendiamo quattro prosecchini!! Leggeri e frizzanti… Insomma l’empatia si è subito creata, ci sorridiamo, ci raccontiamo, tutti con voce calma e rilassata, come se ci fossimo lasciati la sera prima e ci fossimo conosciuti da sempre!
Mentre i bicchieri si stanno svuotando, mi ricordo che saremmo dovuti passare a ritirare per la mezza, un vestitino nuovo per Aleska! Così esordisco: “Noi abbiamo ancora una commissione da fare! Però possiamo continuare questa sera a cena!!! Nulla di speciale, ma abbiamo preso due bei polpi ed una cena fresca a casa nostra ci potrebbe permettere di continuare questo bel momento!!!” Loro si guardano un momento senza scambiare parola… e Piero dice: “Grazie, Te lo faccio sapere subito dopo, quando arriviamo a casa, perché Marco nostro figlio ha la partita oggi…. E non sappiamo ancora bene come si vuole organizzare…” Aleska ribatte: “Anche il mio Marco, oggi ha la partita, ma sicuramente poi si organizzerà con i suoi amici… Aspettiamo una vostra risposta nel primo pomeriggio!” ed aggiunge…: “Ma ci contiamo!”
Ulteriori sguardi reciprochi fra di noi e fra di loro… e poi, ci salutiamo definitivamente, dopo esserci scambiati i numeri di cellulare. Torniamo a casa tranquilli, ma euforici, come se fosse scattata la scintilla di un nuovo amore! Io preparo tavola, e metto a bollire i due bellissimi polpi appena acquistati in pescheria, Aleska, mi dice: “Porto un po’ fuori Stella…” la nostra cagnolina, ed aggiunge: “Così poi, dopo pranzo possiamo stare tranquilli e riposare un po’…” Certo “ rispondo io… “perfetto, io finisco di preparare pranzo intanto adesso dovrebbe arrivare il Tuo Marco!!!”
Mangiamo tranquilli e conviviali, Marco oggi è sorridente e tutto eccitato per la partita, anche se è solo un’amichevole!!!
Finito ci alziamo tutti, Marco riordina tavola, mette i piatti in lavastoviglie, ed esordisce: “Mamma… questa sera dopo la partita, sono invitato a cena da Francesco, sai lui abita quasi in centro, così poi possiamo profittare per uscire….” E dopo un attimo aggiunge: “Anzi, pensavo di rimanere anche a dormire da lui, così non devo tornare fino a casa, a mezzanotte… Che ne dici, mamma?” Aleska mi guarda con aria intrigante e conferma il piano di suo figlio!!!!
Alle 14,30 squilla il telefono, appoggiato sul tavolo, sul display appare il nome del chiamante: “Piero & Susanna Xy” così identifico i contatti, diciamo “particolari” Aleska, mi guarda stupita, ma io rispondo e non do peso al suo stupore. Difatti sento la voce squillante di Piero che mi dice: “va bene, per questa sera… però permetteteci di portare qualche cosa, oltre ad un prosecchino squisito che beviamo sempre…! Io guardo Aleska e le dico, senza allontanare troppo il telefono dalla bocca… “E’ Piero, dice che per loro va bene!! Ma vogliono portare qualche cosa… anche loro, cosa suggerisci Tu?” Aleska, riflette un momento, poi dice: “non ci serve nulla di particolare… facciano loro… magari un dolce fresco e morbido!!!” io rivolgendomi a Piero, dico: “Hai sentito? Non ci serve nulla di particolare, fate Voi!!!” Lui risponde: “Ok, va bene, ci pensiamo noi… allora ci vediamo alle 20,30!”
Il pomeriggio trascorre tranquillo e rilassante, Aleska si mette sul letto a leggere nella penombra della camera da letto oscurata, io che non riesco mai a stare fermo, prima taglio l’erba nel giardinetto della cucina e poi mi metto a montare un riduttore di tensione per la moto, in modo da alimentare il navigatore ed il telefono…
Il pomeriggio avanza tranquillo, Marco chiede ad Aleska di accompagnarlo al campo, dovendosi portare la borsa con il cambio per domani, oltre alla roba da rugby, “così dormo da Francesco… e torno a casa poi domani con calma! Va bene?” Aleska non distoglie gli occhi, ma sorride annuendo a suo figlio, mandandomi un rapido ed intrigante sguardo!
Esco verso le 17 a prendere le ultime cose per il fine settimana … così approfitto anche, per fare un rapido giretto in moto… Torno a casa, Aleska era ancora in bagno, stava finendo la doccia… “Ciao tesoro, tutto a posto? Dico. “Si!” risponde lei aggiungendo: “carina Susanna la moglie di Piero…” “Si!” rispondo io senza dare peso… Dopo circa un quarto d’ora, appare con un vestito morbido e lungo fino ai piedi, che segna tutte le curve, non si intravvedono segni ne degli slip, ne del reggiseno, tant’è che i capezzoli puntano dritti e lasciano poco spazio alla fantasia, Aleska sa, che a me piace e che in queste occasione e non solo… Lei sia completamente senza intimo, seppur coperta anche da vestiti magari lunghi, con qualche spacco o scollatura diciamo generosa, sul suo abbondate seno… Io la guardo e dico, senza mezzi termini… “Perfetta… una troia magnifica!” mi risponde: “Grazie, sei Tu che mi ispiri!!!” e mi schiocca un dolce bacio sulla bocca ed aggiunge: “Tranquillo, passeremo una bella serata rilassante…”
Finisco di preparare l’insalata di polpo, sono le 20,15 mentre Aleska cura, con molta attenzione la tavola nel giardinetto posteriore della villetta a schiera in cui abitiamo, accende alcune candele in giardino, sul tavolo dove avremmo mangiato, ne dispone alcune in salotto e poi come ultimo tocco… ne va a disporne anche alcune per le scale, che portano alla tavernetta sotto ed alle camere sopra… Socchiude tutte le persiane, Spegnendo così tutte le luci tolto quelle della cucina, e quelle del prato nel giardinetto posteriore, dove di li a poco, avremmo mangiato e mi dice: “Così rimane più fresco…” “Certo!!! “ rispondo “Mia dolce troia!!!”
Puntuali più di un orologio svizzero alle 20 e 30, squilla il campanello, vado al citofono per aprire il cancelletto di ingresso del giardino, li intravedo dalla finestra, al citofono dico: “Buona serata e benvenuti a casa nostra!!!”
Aleska invece, va ad aprire direttamente il portoncino di casa, accogliendoli di persona… dicendo: “Buona serata, come sei bella Susanna!!!” Piero e Susanna entrando ci guardano e subito si rilassano, dicendo: “Siete splendidi…” “Anche Voi!” rispondo intravvedendo la mise di Susanna, adatta ad uscire di casa, ma elegante e sexy… con una gonna ne corta ne lunga, ma rifinita con un generoso spacco, proprio davanti… ed una giacchina da sera blu che copre una camicetta chiara… Sorpresa, entrando in casa aiuto Susanna a sfilare la giacca, la camicetta che si vedeva sotto la giacca è un corpino di seta che lascia tutta la schiena nuda, scende mollemente dal collo solo davanti, adagiandosi sui seni (senza intimo) fino all’ombelico trattenuto lateralmente da due laccetti in vita, mi scappa un’esclamazione di ammirazione, Lei mi guarda e mi dice: “credevo di aver esagerato un po’…. Ma il Tuo saluto, mi ha subito confortata…” poi guarda Aleska… “anche Lei sta molto bene…” Interviene Piero dicendo ad entrambe, da vero signore: “con due donne così, non potrà che essere una magnifica serata! Ecco questo è ciò che abbiamo portato, prosecco, gelato e dolce di frutta fresca…” Aleska, risponde: “perfetto… ottima accoppiata!” ed aggiunge: “così il vostro prosecco si aggiunge al nostro… E’ identico, anche noi lo prendiamo da Beppe!!!” Io propongo di sederci tranquilli in giardino a bere un Martini… “come lo faccio IO!” Mi guardano, come per chiedermi, com’è? Rispondo: “tranquilli… nulla di speciale, assaggiate e poi mi direte!” aggiungo: “…e poi ci sediamo a tavola… Va bene?”
La serata si mette benissimo, a tavola… due donne stupende… ottimo prosecchino e tanta allegria, mista a complicità! La sensualità ed i sottintesi scivolavano in bocca come il prosecco… Non era necessario cercare argomenti particolari tutti andavano bene, vuoi parlare di vacanze, vuoi parlare di mobili, vuoi parlare di gite in moto, vuoi parlare di sesso… Il sole era tramontato già da un po’ e la luce, man mano si affievoliva, lasciando sempre più in risalto le candele sparse sapientemente… A proposito di parlare di mobili… Aleska racconta dei mobili ereditati dalla sua famiglia, citando i vari stili ed i vari utilizzi, fin quando racconta di avere ereditato anche un “vero inginocchiatoio” da chiesa, si vede ancora il segno della targhetta di ottone che distingueva l’appartenenza di famiglia…. “vieni a vedere!” dice a Piero.. Aleska si alza ed io chiedo: “Vi và un caffe? Lo preparo? Io lo prendo volentieri, tanto domani mattina si può dormire un po’ di più!” la risposta è quasi unanime “ No grazie!!!” mentre Piero si alza per seguire Aleska su al primo piano, allora io ripiego con Susanna: “Mentre loro vanno a vedere i mobili antichi, posso invece, farti vedere la mia moto nuova? Non è bella come quella di Tuo marito…” la risposta di Susanna fu repentina: “Certo! Ho anche bisogno di fare due passi… e di andare in bagno…” “Perfetto!” rispondo io “Seguimi!!”
Mi avvio all’interno della casa, indico la porta del bagno a pian terreno, mi fermo all’inizio della scala e dico: “Ti aspetto qui!” rivolgendomi verso la scala interna che porta giù al garage, dopo pochi minuti si apre la porta del bagno ne esce Susanna con un gran sorrisone ed incomincio a scendere le scale, seguito da Lei, sento intanto Aleska e Piero che parlottano davanti al serrapapier, ricordo di famiglia, poi entriamo in garage ed io allungo volentieri la mano attorno alla schiena nuda di Susanna, per guidarla dolcemente nella giusta direzione, Lei rimane dolcemente disponibile al mio contatto!!! Anzi si volta e mi sorride! L’accompagno fino alla moto, Lei mi chiede se può salire… “Ovvio!!!” rispondo io, metto la moto sul cavalletto centrale e l’aiuto a salire, Lei per facilitare l’operazione, si alza la gonna fino all’inguine, lasciando abbondantemente intravvedere la sua passerina, appena ricoperta da un triangolino di stoffa nera ed io le cingo completamente la vita con le due mani, quando è sulla moto, invece di lasciarla, continuo ad accarezzarLe la schiena, risalendo con entrambi le mani, fino a passare sotto la camicetta blusante e prendendole entrambe i seni con i capezzoli turgidi….
Continuo ad accarezzare ed a titillare i capezzoli, Susanna si sta abbandonando tranquilla, collaborando attivamente girandosi verso di me e baciandomi dolcemente sulla bocca, a questo punto il silenzio nella casa era quasi totale, non sentivo più parlare ai piani superiori, continuo a baciarla e sposto ulteriormente la gonna tutta arricciata sulla parte alta delle cosce, arrivando così a rivedere quello che si potrebbe chiamare “intimo” ma che è come essere senza intimo! Intanto il tasso di umidità da quelle parti era molto alto… anzi era già bagnata fradicia… propongo quindi di passare a situazioni migliori, almeno dal punto di vista della comodità. Piano, piano, la aiuto a scendere dalla moto, ci avviciniamo alle scale, quando si sente chiaramente un mugolare ansimante proveniente dai piani superiori… Saliamo al piano terreno, nessuno! Ma la cosa non mi stupisce di certo, conoscendo Aleska. Faccio cenno a Susanna di salire ulteriormente, mi sorride, annuendo, anche parecchio eccitata dalla situazione che si è creata, non riuscivo a staccare gli occhi dal suo culo, fino a che con un gesto quasi involontario, ma perfettamente coscio le metto entrambe le mani sul culo una per gluteo, sodo ma morbido, come solo il culo di una donna sa essere! Arrivati sul pianerottolo del 1° piano, vedo la camera da letto vuota, al che incuriosito, mi affaccio, anzi ci affacciamo entrambi in studio… Bellissima scena di sesso… Aleska aveva ribaltato la seduta dell’inginocchiatoio ed appoggiata alla schienale dello stesso, completamente nuda, si stava godendo il cazzone di Piero che entrava ed usciva in continuazione dal suo bellissimo culo, totalmente proteso all’indietro, favorendo di colpo in colpo l’entrata e l’uscita del cazzone di Piero, dal suo sfintere aperto e rilassato!
Non disturbiamo assolutamente, questo momento di grande patos, restiamo li, qualche secondo a gustarci questa bellissima scena di sodomia profonda, poi faccio cenno a Susanna di seguirmi in camera da letto, loro ci avrebbero raggiunti poi, quando fosse scesa la tensione sessuale! Appena entrati in camera, le abbasso la cerniera della gonna, la quale scende da sola a terra, le sfilo quel micro slippino, lasciando vedere nella sua totalità, una bellissima “passera” tutta liscia e depilata, più che umida, sicuramente bagnata, la faccio sedere sul bordo del letto ed inginocchiandomi davanti, non le do un attimo di tempo per pensare a suo marito, ed ad Aleska, le prendo subito il suo grosso clitoride in bocca succhiando con quanta più capacità ho! Poi la faccio distendere sdraiata sul letto, lentamente, senza mai smettere di succhiare il clitoride, incomincio a titillare con una mano il capezzolo destro e con l’altra mano ad allargarLe la sua passera prima con due, poi con tre dita… La sua eccitazione sale alle stelle ed uno squirt violento ed abbondante, allaga il letto e mi affoga in un momento solo!
Che dire, che fare? Battere il ferro fin che è caldo… diceva mio padre, subito cambio posizione e continuo instancabile a succhiare, ma con la lingua le lambisco completamente la passera, togliendo le mie dita da dentro ed infilandoci completamente la lingua!!! Un minuto, forse due minuti erano passati dal primo schizzo di squirt… ed ecco che questa volta è un vero e prolungato orgasmo, ottenuto solamente con lingua sulla passera e due dita nel culo che si era aperto da solo… diventato accogliente ed elastico, pronto ad accogliermi ed a soddisfarmi completamente con una lunga ed abbondante eiaculazione nel suo sfintere, mi sono quindi subito reso conto che il culo doveva essere il suo vero organo sessuale… L’orgasmo ottenuto, difatti a questo punto, fu incontenibile e prolungato, perché ne ebbe: uno, due, tre… o più orgasmi, da farmelo sembrare un unico lunghissimo e continuo orgasmo anale!!! Fino a quando dopo poco, anche io mi sono abbandonato e le ho riempito il culo con abbondante “sborrata”.
Ma sicuramente, avevamo destato l’attenzione di Aleska e Piero… perché, appena mi sono riavuto, li ho visti affacciati alla stanza entrambi… appoggiati allo stipite della porta, ancora eccitati per la loro lunga inculata, sull’apposito ing.. scusate ho sbagliato, sull’apposito “INCULATOIO”!!!
Da quella serata, l’INCULATOIO è diventato il feticcio di casa nostra, già parecchi amici hanno avuto il piacere di provarlo, con Aleska e/o con le proprie donne, hanno avuto il piacere di assaporare la gioia ed il risultato della posizione perfetta ed immensamente appagante, tanto che abbiamo pensato di proporlo come attrazione delle nostre festicciole ed incontri con amici ed amiche, purché, porcelli e disinibiti!
Anche Susanna, ha voluto poco dopo provarlo a sua volta, ma questa volta sodomizzata da suo marito Piero, per capire meglio, quale fosse la differenza data dall’inculatoio e non dall’inculante, il successo fu pieno ed appagante. Posizione unica! Ergonomia unica! Funzionalità unica! Si ottiene il massimo con il minimo sforzo di tutti, sia di chi lo prende nel culo che di chi lo mette!!! Il successo dell’inculatoio…. Continua ancora ora a distanza di tempo, anzi, chi lo prova, lo vuole utilizzare ogni volta che ritorna a casa nostra, senza mai stancarsi, quel gesto così elegante della donna che alza la seduta, si inginocchia sulla morbida pelle, segnata dalle centinaia di ginocchia che si sono posate su di esso e le centinaia di mani che si sono appoggiate ad esso, quale che fosse l’obiettivo di quella posizione, la perfetta altezza dello schienale, che in quella posizione diventa spagliera, sulla quale ci si può appoggiare perfettamente con i gomiti e dare contenuto alla propria azione, non di sottomesso… Ma di attore, nella dura battaglia fra: cazzo e culo!
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5
8 anni fa
ask2me,
65/55
Ultima visita: 1 mese fa
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Sauna molto eccitante
Io e la mia signora adoriamo fare le saune in particolar modo quelle poco frequentate perché ci piace la nostra intimità .... Quindi prediligiamo andarci durante la settimana quando c'è meno gente, 3 settimane fa siamo capitati in una Spa per naturisti ed abbiamo vissuto una situazione molto eccitante..... Eravamo entrambi sdraiati in posizione ad angolo, nel senso che le nostre nuche si toccavano ed i nostri corpi erano opposti uno all'altro, la sauna era molto grande costruita con 3 gradini, noi occupavamo il secondo gradino ed eravamo disposti ad L, eravamo completamente soli, dopo qualche minuto una coppia entro' in nonostante il grande spazio decise di sedersi proprio sul gradino sotto di noi, subito iniziarono a scambiarsi effusioni passando dai baci alla stimolazione reciproca dei loro genitali, incuranti di noi, comportandosi come se fossero soli, sempre più intenzionati a darsi piacere reciproco, incuranti anche dell'arrivo in sauna di un singolo che prendendo posto di fronte a loro non poteva fare a meno di eccitarsi alla vista di tali effusioni.... Io fingevo indifferenza ma ero a mia volta eccitato dalla scena che si stava consumando sotto di me a pochi centimetri da me e da mia moglie, il signore era in preda ad una forte erezione il clitoride di lei stimolato dalle dita del compagno la faceva gemere di piacere, mia moglie a quel punto con fare quasi indifferente alzava la gamba destra così da aprire le cosce con una certa maliziosità; a quel punto notai che lui sempre più vicino alla vagina di mia moglie con il viso con la mano iniziava ad accarezzare il piede dx di mia moglie la quale con mio immenso stupore non si ritraeva, anzi sembrava gradire le attenzioni dello sconosciuto.... A questo punto io guardai mia moglie con tono interrogativo, lei con un cenno del viso mi indicava la femmina sotto di me, notai allora che anche lei aveva iniziato ad accarezzare il seno di mia moglie, a questo punto anch'io decidevo di rompere gli indugi ... mi alzai e scesi al gradino inferiore per poter giocare con la signora... Mentre compio l'azione il signore infila la sua testa tra le cosce di mia moglie e la penetra con la lingua, il singolo si alza li raggiunge guadagna il gradino sopra mia moglie gli trastulla il clitoride con le dita, vedo il piede di moglie premere contro il membro gonfio del singolo, esterrefatto ma molto eccitato dalla scena tocco la vagina bagnata della signora poi imito suo marito e gli lecco il clitoride fino a farla venire... In pochi istanti sento gemere mia moglie la guardo venire con due sconosciuti, la signora mi prende in bocca il cazzo ed in pochi colpi raggiungo uno dei più bei orgasmi della mia vita provando un misto di gelosia e trasgressione perversa. Mia moglie alla fine mi ha detto : è stato così bello perché spontaneo e senza programmazione non come le perversioni che tu sempre ti inventi... Ho goduto da morire e' un gran leccatore proprio come piace a me' .... Mi ha limonato a lungo e quando facciamo l'amore si eccita ricordando quell sauna intrigante !!!PS: abbiamo rischiato l'infarto con quel caldo .... Se all'inferno si sta così mi prenoto..
4688
3
8 anni fa
Cioccolatinoallatte,
44/43
Ultima visita: 2 mesi fa
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sesso a tre
conosciuto una coppia via inserzione che cercava un singolo mi presento nel posto concordato con il pensiero sara' un bidone ?arrivo nessuno beh aspetto un po' mi dico poi vado dopo un po arriva la coppia lei bionda curvilinea come piacciono me lui maschio che mi mette subito a mio agio presentandomi la lei ciao baci lei che mi da subito la lingua in bocca andiamo in una casa tuttaper noi ancore lingua in bocca mentre lui mi spoglia io spoglio lei nudi ci spostiamo sul letto dove incomincio a leccarle le grandi labbra fin che non esce il clitoride allora lo prendo tra i denti e succhi lei sborra subito con un urlo mentre sento una bocca che mi succhia mentre lingua in bocca bacio lei lui mi chiede se mi da fastidio io dico no continua pure allora la bionda raggiunge il marito in una pompa a due bocche dopo un po la faccio sdraiare col sedere in alto e glileo spingo tutto dentro il culo mentre il marito gli succhia le tette allora mi tolgo lo faccio sdraiare e dico a lei infilati sopra di lui quando e' ben impalata glielo rimetto nel culo e cominciamo a scopare tutti e due la moglie finche non raggiungiamo il piacere assieme lui la riempie in figa io gli riempio il culo di sborra poi restiamo a coccolare la bionda x un po e mi dicono che non avevano mai provato la doppia e che volevano rivedermi ancora ciao alla prossima...............
6318
4
8 anni fa
robyn493,
52
Ultima visita: 8 anni fa
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Voglia di tradimento..!!
Ecco soddisfatta la sua voglia di esser "tradito" dalla moglie !!Ci troviamo in un centro commerciale io e lui, lei in giro per negozi. Si siano io e il marito, vuole capire eh tipo sono per realizzare la sua fantasia, infatti lui si sarebbe allontanato lasciando posto alla moglie , ma dovevo chiamarlo e lasciare il telefono aperto per sentire cosa ci dicessimo , la moglie non sapeva di questo dettaglio. Naturalmente mi disse che se a lei fosse andato potevamo andare in motel. Lui si alza , eravamo in un bar del centro commerciale , io faccio partire la chiamata e dopo qualche minuto arriva lei . Incantevole donna di 41 anni, alta e con un seno che a momenti le usciva dal top e con una gomma con uno spacco che lasciava a bocca aperta. Io comincio a corteggiarla e dopo un po' ci baciamo , lei  confessa che è la prima volta che incontra senza il marito, anche se sapeva che lui era all'interno del centro. Lei prende l'iniziativa , spiazzando min e mi dice che vuole esser portata in un motel vicino , già l'aveva concordato con il marito . Saliamo in macchina , io non resisto quando dallo spacco fa capolino la balza dell'auto reggente , le metto la mano sulla gamba, lei ha un sussulto e subito dice che mi desidera e che vuole scoparmi . Arriviamo, neanche il tempo di entrare in stanza  che la sbatto sul muro dicendole quanto fosse provocante vestita in quel modo. Lei mi dice che l'ha fatto apposta a vestirsi così perché quel giorno lei sarebbe stata la mia "troia". Il marito poi mi confesso' che ascoltando  questa frase è venuto mentre si segava ascoltandoci...........!! Questa è una storia vera successa qualche giorno fa ''. Tutto comincio' cosi': Vengo contattato da un lui di coppia che mi propone di conquistare la moglie, consapevole del gioco , telefonicamente . Unica regola che io devo sentirla solo quando lui non è con lei e che poi, subito dopo, gli raccontassi cosa ci siamo detti , lei non doveva sapere di questo nostro patto . Mi fornisce il numero e cominciando con dei messaggi di whatsapp comincio a corteggiarla , lei sta al gioco e dopo qualche giorno mi di che vuole sentire la mia voce è così , un pomeriggio la chiamo . La sua voce è molto calda anche se si nota un leggero imbarazzo , che dopo un po '' va via entrando subito in confidenza . Ci sentiamo spesso , sempre quando il marito non c''è e dopo , dettagliatamente gli mando l''sms sel racconto della telefonata , telefonate che si fanno sempre più calde ed eccitanti , lei mi dice che spesso si tocca pensando a me . Un giorno , il marito, mi chiama dicendomi se il sabato successivo mi andasse di incotrarli .Marco
7239
0
8 anni fa
Marcoilary,
32
Ultima visita: 1 mese fa
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Natale con la suocera.
E’ il 24 Dicembre
2011 e come al solito io e mia moglie, siamo dai suoi genitori in toscana.Siamo sempre noi, i
suoi genitori e sua sorella Franca con il marito Roberto.Qualche volta io e
mia cognata ci siamo strusciati, ci siamo toccati un po, ma mai oltre.Comunque dopo la
classica cena di pesce, si va a messa e verso l’una siamo di rientro a casa.I genitori vanno
subito a letto e noi altri 4 rimaniamo in soggiorno a chiacchierare. Poco dopo
anche le due sorelline (mia moglie e mia cognata) vanno a letto, io e Roberto
restiamo a bere il goccio della staffa.Durante la messa
avevo notato che Roberto scambiava sguardi con una donna e gli ho buttato li la
battuta.Roberto, hai visto
come ti guardava quella mora ?? una bella cavalla con il viso da troia…..Lui sembra non
aspettasse altro, comincia a raccontarmi una storia con lei, era molto porca
etc. etc, in quel momento Laura, nostra suocera, si è alzata per andare in
bagno, ci ha raggiunto nel soggiorno dicendoci che era tardi……Non so cosa mi sia
passato per la testa però . . . Laura,
anche se quasi 70enne non è affatto una brutta donna anzi, il suo grosso seno
ancora ben sodo traboccava dalla vestaglia, aveva una natica scoperta perché la
vestaglia era rimasta impigliata alle mutandine e si vedeva l’effetto delle
lezioni di ballo, due belle cosce sode e un gran bel culo e poi . . . a me
quelle ciabattine da camera con il tacchetto e il peluche sulla punta, mi
arrapano proprio.Mentre penso a tutto
questo sono gia a letto accanto a mia moglie che ormai dorme.Sembra che Roberto
sia rimasto in soggiorno con Laura, sento delle voci, sono ancora eccitato per
prima, mi alzo e li raggiungo.Arrivato in salotto
vedo Roberto sdraiato sulla poltrona, Laura accovacciata tra le sue gambe,
ormai mezza nuda, gli succhia il cazzo con gran foga.Quando mi vedono si
gela la stanza !! trascorrono degli attimi infiniti quando . . . Mia suocera
interrompe la gran pompa, si alza, viene verso di me, mi infila una mano nel
pigiama me lo tira fuori e comincia a succhiarlo senza dire nulla. Roberto si è
alzato dalla poltrona e ha cominciato a scoparla cosi come stava, china a
succhiarmi. Piano piano ci siamo spostati sul divano, Laura si muoveva tra me e
Roberto con fare esperto e da vera troia.Credo che l’abbiamo
scopata per quasi un’ora poi….. tutti a letto.Il mattino dopo,
tutti insieme per la colazione, Laura si comportava come non fosse successo
nulla, Roberto però mi lanciava degli sguardi.Piu tardi, prima di
pranzo, sono rimasto solo con Roberto e lui mi ha confidato che scopava con
Laura gia da un po.Bhe! Le vacanze
natalizie sono passate nel miglior modo possibile, io e Roberto abbiamo scopato
altre 2 volte con Laura, e pensare che Giulia mia moglie, non voleva scopare
per paura che i genitori sentissero.Roberto vive li
vicino quindi ogni tanto si ripassa la nostra bella suocera. Io e Giiulia
andiamo molto piu spesso a trovare i suoi per il WE.Si può chiamare
incesto ???
14861
0
8 anni fa
MAIALENA,
47/41
Ultima visita: 3 anni fa
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Il cinema
Ho cominciato a frequentarlo circa tre anni fa ed ogni volta è stato sempre uno spingermi un po' oltre. All'inizio mi presentavo con una tuta blu, molto aderente, scarpe da ginnastica e nient'altro sotto. I soldi li tenevo stretti in mano per non dover portare nemmeno il portafogli. Ancora ricordo la sensazione che provavo allo stomaco ed il tremore alle gambe mentre camminavo in quel tratto di locale tra la cassa ed il pesante tendone viola che separava dalla sala proiezioni, fremendo dalla voglia e dalla paura per quello che avrei subito.
Poi, una volta dentro, abbandonavo ogni ritegno e vergogna, ringraziando continuamente il mio corpo da troia perché mi faceva provare esperienze intensissime.
Da allora, e sino ad oggi, il mio cammino di degradazione ed umiliazione non ha più avuto limiti e così, le ultime volte che sono andato in quel cinema, ho avuto la sfacciataggine di presentarmi come donna.
Mi ero preparato già da tempo il necessario per quelle serate.
Immaginavo tutto sin nei minimi particolari e desideravo che la realtà fosse al pari, se non meglio, della mia fantasia. Avevo comprato una parrucca nera a caschetto, stile “Valentina”, un mini abito nero aderente in cotone, davvero corto, con spalline e pizzo al fondo e dei sandali borchiati stile “schiava” con tacchi da 10 centimetri. A completare l’abbigliamento un collare in pelle con borchie e gancio al centro. Ovviamente sotto sarei stato completamente nudo, con il culo quasi completamente fuori, e pronto ad essere usato da chiunque.
Quando nelle varie occasioni mi guardo nello specchio, un brivido di eccitazione mi percorre ogni volta la schiena. Non immaginavo di poter provare quelle sensazioni e quel carico di adrenalina. Anche il mio culo, ogni volta, sembra fremere e nello stomaco avverto un formicolio come preambolo di grande goduria.
Quando poi ho dovuto percorrere a piedi quel tratto strada tra il parcheggio ed il cinema, mi sono fatto coraggio, cercando di assumere il tipico portamento da troia, sculettando quasi con naturalezza.
In quella maniera accade che attiro ulteriormente l'attenzione degli automobilisti. Il suono di qualche clacson poi, mi fa eccitare oltre misura, allo stesso modo di una cagna in calore che vuole essere dominata ed abusata nel peggiore dei modi.
Non ho mai avuto problemi ad entrare così nel cinema ed anzi, in più occasioni, il cassiere mi è sembrato quasi interessato a me ed al mio abbigliamento. In sala però è stata tutta un'altra cosa.
Un sabato sera tra i tanti ricordo di non aver fatto nemmeno in tempo ad arrivare alla prima fila di poltrone che già due persone avanzavano veloci nell'oscurità da metà sala. Dopo avermi affiancato mi hanno obbligato a fermarmi vicino ad una porta laterale e, senza tanti complimenti, hanno cominciato a palparmi rudemente il culo, strapazzandomi le chiappe le tette e le gambe, e colpendomi con sonori schiaffi. Uno dei due uomini mi ha cinto il collo con tutte e due le mani, quasi a volermi strozzare, poi mi ha afferrato dall'anello posto sul collare e mi ha trascinato in fondo alla sala. L'altro nel frattempo mi spingeva avanti con le mani posizionate sempre sul mio culo, aprendolo oscenamente. Io riuscivo a malapena a stare in piedi a quell'andatura, rischiando più volte di cadere dai tacchi. Mentre percorrevo la sala vedevo ai miei lati molti uomini, qualcuno seduto e molti in piedi, che si toccavano il cazzo e mi guardavano come lupi affamati. In quel tragitto mi sono davvero sentita una troia, schiava del piacere e della voglia infinita di essere usata per soddisfare tutti quei cazzi. Mi sembrava anzi che quello fosse il mio unico compito da portare a termine.
In fondo alla sala sono stata quasi lanciata sulla fila di poltrone che si trova dinanzi al corridoio di passaggio ed obbligata a mettermi con la faccia al muro. Uno dei due mi ha alzato il vestito fino alle spalle, arrotolandolo sulla schiena ed incastrandolo al di sotto del collare. In quella posizione e non indossando nient'altro sotto, il mio corpo era completamente esposto a tutti ed il mio culo da troia faceva bella mostra di se. Da quel momento, con la faccia schiacciata contro il muro, ho cominciato a sentire i primi commenti di apprezzamento e denigrazione dei vari spettatori. Molti uomini si sono avvicinati dalle altre parti della sala ed hanno cominciato a chiamarmi “CAGNA”, a schiaffeggiarmi forte le chiappe, ad inserirmi tre o quattro dita nel culo, a stringermi forte la vita ed i capezzoli cosicché, dopo breve tempo, ha iniziato a girarmi la testa per il godere e per tutte quelle mani che mi trattavano come la peggiore delle puttane.
Mentre mi dimenavo per gli schiaffi e le dilatazioni anali, ho sentito un getto caldo scorrermi lungo la schiena. Voltandomi quasi di scatto ho visto un uomo sulla cinquantina brizzolato che mi stava pisciando addosso, incurante delle altre persone intorno a me. A tale vista non ho resistito oltre, ho sfilato velocemente il vestito rimanendo solo con i tacchi ed il collare, e mi sono sdraiata in terra a pancia in giù, per permettergli di lavarmi completamente da testa a piedi. Sentivo il piscio colarmi ovunque ed insinuarsi nel solco anale e tra le cosce. A volte il getto veniva diretto sulla mie guance e sui capelli ed io mi rotolavo in terra per averlo anche sulla pancia, spalmandolo dappertutto come se fosse una crema per il corpo. Non è passato molto che anche altri hanno cominciato a pisciare ed a scaldarmi con quel liquido dorato. Dovevo certamente essere uno spettacolo del tutto nuovo in quel cinema, tanto che sentivo il vociare della gente che si avvicinava da ogni parte della sala. Quando ero ormai completamente fradicia di piscio si è avvicinato un uomo sulla 60 che mi ha strattonato da sotto l'ascella, ordinandomi di alzarmi da terra. Nudo così come ero mi ha fatto mettere carponi con le ginocchia poggiate su di un sedile e, premendo sulla mia schiena, mi ha ordinato di tenere il culo in aria, mentre con le mani dovevo tenermi allo schienale. Il viso e la bocca erano rivolte alla fila successiva di poltrone dove presto si radunarono diversi uomini con il cazzo in mano. Non ho perso un attimo di tempo ed ho cominciato a succhiare quei cazzi golosamente, come se fossero dei gelati, assaporando la loro cappella fino in gola. Contemporaneamente l'uomo dietro di me, dopo aver infilato un preservativo, ha posizionato il suo cazzo sul mio buco del culo ed allargandomi le chiappe, ha iniziato a penetrarmi con forza. Ricordo che era un bel cazzo di almeno 25 cm, di diametro notevole e fuori dal comune, tanto che ho sentito il culo allargarsi più di tante altre volte. Mentre mi inculava l'uomo mi prendeva a schiaffi sulle cosce e sulle chiappe, altre volte mi chiamava troia e mi diceva che dopo quell'inculata mi sarei di certo ricordato di lui. Due uomini davanti a me continuavano intanto ad alternare i loro cazzi nella mia bocca, circondati da almeno altri sei uomini che guardavano masturbandosi vicino al mio viso.
Quel trattamento è durato almeno venti minuti ed il mio culo ha cominciato a dilatarsi oltre limite, tanto che mi sembrava di avvertire una corrente di aria fredda nel buco ogni volta che il cazzo usciva. Era fantastico sentirsi sfondare come una cagna e soddisfare i cazzi di tutti quegli uomini infoiati. Il modo in cui mi trattavano cingendomi brutalmente la vita, schiaffeggiandomi e strizzandomi i capezzoli, mi faceva eccitare ancora di più, facendomi gridare la mia goduria con toni più alti di quelli degli attori del film. Quel cazzo nel culo poi era fantastico. Lo sentivo avanzare prepotente dentro di me ed arrivare a toccarmi la parete interna della pancia. A forza di godere selvaggiamente mi sembrava di essere in un ambiente quasi ovattato, tanto da non sentire altro se non quei cazzi che mi dilaniavano in ogni buco. Li vedevo solo avvicinarsi uno dopo l’altro alla mia bocca e cacciarmelo in gola senza pietà. Il cazzo dentro il mio culo, invece, non sembrava voler calare il ritmo ed anzi l’uomo mi tirava dalla vita verso di lui per farmelo entrare, se possibile, ancora più a fondo. Le palle ormai sbattevano violente sulle mie chiappe e le tenevano costantemente aperte.
Dopo una decina di minuti di continuo andirivieni l’uomo dietro di me ha preso a stringermi forte le chiappe ed a fare pressione dall’alto per allargarle ancora di più. Poi, dopo aver emesso un grugnito, mi ha sborrato nel culo, svuotandosi i coglioni di tutta quella crema accumulata da chissà quanto tempo. Sebbene indossasse il preservativo, mi sembrava di sentire quel liquido muoversi dentro di me da una parte all'altra, ma era in realtà il mio ano dilatato a darmi quell’ulteriore sensazione. Non appena l'uomo si spostò da me per ricomporsi non passarono più di dieci secondi che già un altro pretendente avanzava con il suo cazzone in mano, anche questo di dimensioni generose e soprattutto di forma tozza, con un diametro esagerato. Il trattamento riservato al mio culo da quello precedente mi permise di accogliere quel nuovo cazzo senza alcun problema. La foia del godere mi prese nuovamente tanto che cominciavo ad avere la vista annebbiata per quella nuova intrusione. Davanti a me, invece, continuavano a sfilare cazzi di ogni tipo ed io dispensavo seghe e pompini a quante più persone potevo.
Tutto ciò accadeva in fondo alla sala del cinema, proprio sotto il proiettore, ed io ero una cagna nuda nelle mani di tanti porci affamati che si affannavano su di me. Sentivo nel mio culo e su tutte le chiappe un calore indescrivibile, certo dovuto a quel mix di eccitazione, schiaffi e dilatazioni. A forza di pizzicotti e sberle anche i capezzoli mi sembravano roventi mentre sulla schiena e la pancia ero quasi completamente ricoperto di sborra, piscio e sputi di tutti quelli che si erano dati il cambio su di me.
Mentre realizzavo questo, chiedendomi come sarei potuto uscire dal cinema mantenendo un aspetto dignitoso per la strada, venni bruscamente strattonato da un extracomunitario, forse algerino, che senza palare mi fece segno di mettermi carponi in terra. Prima di obbedire notai il suo enorme cazzo e pensai bene di infilargli un preservativo, pregustandolo nel mio culo. Poi mi chinai poggiando i gomiti in terra e sollevando il culo verso l'alto. Qualche secondo dopo venivo nuovamente riempito e ricominciavo gemere per la goduria e per quella situazione di estrema umiliazione che mi eccitava sempre più. Da sopra cominciarono a piovere su tutto il mio corpo getti di sborra e piscio che presto formarono una pozza sotto ed intorno a me. Dopo una trentina di colpi poderosi anche l'algerino mi sborrava in culo e dopo essere uscito, si liberava del preservativo svuotandolo sulla mia schiena. Subito dopo raccoglieva in terra il mio abito e lo usava per pulirsi il cazzo dalla sborra che ancora colava poi, schiacciandomi con la sua scarpa, mi obbligava a sdraiarmi in terra dove c'era sborra e piscio. Approfittai per rotolarmi di nuovo da una parte all'altra e quando mi rialzai ero sporco più di ogni immaginazione.
Due uomini mi sollevarono quindi da sotto le braccia e mi fecero sedere con le gambe divaricate poggiate sui braccioli di una poltrona al centro della fila, mentre tutt’intorno si radunavano gli uomini presenti in sala. Un anziano si posizionò davanti a me e, dopo avermi alzato le gambe, si srotolò un preservativo sul suo cazzone e cominciò ad incularmi ancora. Gli altri si affannavano su di me, chi tirandomi i capezzoli, chi massaggiandomi la pancia ed il petto, chi schiaffeggiandomi in viso, chi inserendo dita nel mio culo, già occupato dal cazzo dell’anziano. Questo, forse anche sollecitato da quel vedere, mi affondava il cazzo in culo con sempre più forza, quasi volesse rompermelo del tutto. Io non facevo altro che godere e gridare “ANCORA!” “PIU’ FORTE!” "SFONDAMI!", e così uno di quelli in piedi dietro la mia poltrona mi mise le dita in bocca per farmi fare silenzio. L’anziano sborrò nel mio culo dopo circa 5 minuti, mentre sulla pancia e sul viso continuavo a ricevere la sborra di quelli che si masturbavano su di me.
Stavo davvero realizzando tutte le mie più perverse fantasie e non mi sembrava vero.
Dopo oltre un’ora e mezza da quando ero entrato nel cinema ed aver soddisfatto con il mio culo e la bocca almeno una ventina di uomini, la proiezione del film stava ormai per terminare e molti si ricomposero avvicinandosi all'uscita.
Io, invece, ancora nudo ma completamente soddisfatto per quel trattamento ricevuto, mi massaggiai per un poco il culo e le tette, pensando a cosa avevano provato.
Recuperai il mini abito, ormai ridotto ad uno straccio maleodorante, lo indossai alla meglio, e mi incamminai anch'io verso la porta, barcollando sui tacchi con il culo mezzo scoperto.
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9 anni fa
marcosodes,
32
Ultima visita: 7 anni fa
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Una gita culturale a Carcassonne. Da leggere guardando il video con lo stesso titolo in questo sito
Carcassonne è una splendida città in stile medioevale nel sud della Francia, a circa un’ora di macchina da Cap d’Agde.
Una giornata di maltempo, durante le vacanze estive al Cap, abbiamo deciso di fare una gita culturale a Carcassonne con alcuni amici: non si vive di solo mare o di solo sesso no?
Abbiamo usato la nostra macchina, abbastanza grande. Piero guidava; al suo fianco Cathy, una bella francese snella, bionda, occhi azzurri chiaro. Cathy era la capogruppo quando c’era da fare casino. Sul sedile posteriore sedeva François, il marito di Cathy, molto più posato. Alto con i capelli rasati e un pizzetto. Molto preso da me, che però gliela facevo sospirare e non gliela davo mai: noi donne abbiamo le nostre tattiche! Si è aggiunto all’ultimo minuto un americano, John, un ex attore porno californiano, bellissimo uomo con i capelli brizzolati, fisico palestrato, occhi azzurri dolcissimi: io, come tutte le ragazze del gruppo, ne ero pazza. Potete vedere immagini di John in alcuni dei nostri video. Io esibivo la mia abbronzatura estiva, con una maglietta bianca trasparente, senza reggiseno, e minishorts senza mutandine.
A Carcassonne abbiamo visitato il centro storico, le mura, e abbiamo scherzato per le strade. François mi stringeva e mi sfiorava le tette, facendomi rizzare i capezzoli sotto la maglietta sottile, Piero accarezzava Cathy, che non perdeva occasione per mostrare le sue bellissime gambe e il perizoma incuneato nel culo ben modellato.
Il pomeriggio ci siamo messi in macchina per il ritorno. Eravamo su di giri: Piero dal sedile di guida ha subito allungato una mano verso Cathy che si è sfilata il tanga per permettergli di infilarle due dita nella fica. Con l’altra mano guidava.
Io dietro mi sono buttata sul cazzone di François. Lo ha lungo e grosso, con un piercing sotto la cappella. Ho cominciato a succhiarglielo, mentre John mi ha sfilato la maglietta, per cui sono restata a torso nudo. John, ha cominciato a leccarmi i capezzoli e a sfregarmi il cazzo contro le tette. Dopo pochi minuti nel retro della macchina eravamo tutti e tre nudi. Io spompinavo un po’ uno e un po’ l’altro. John ha un cazzo lungo dritto e sottile, che mi piace molto. Gli anni da attore porno gli hanno insegnato molto.
Piero guidava, in una situazione non previstaa, credo, del codice della strada. Guidando toccava la fica di Cathy. Cathy, girata indietro, prendeva foto di noi tre e intanto urlava per gli orgasmi. Sul sedile posteriore io, John e François eravamo nudi in un groviglio di braccia, gambe, tette e cazzi.
John ha pensato bene di metter un po’ d’ordine: mi ha infilato il cazzo nella fica bagnatissima. Ho cominciato prima a gemere, poi ad avere un orgasmo dietro l’altro, come al solito con John. Il povero François, è rimasto una volta di più a bocca asciutta. Piero davanti aveva il cazzo fuori dai pantaloni, dritto verso il soffitto della macchina e Cathy ha cominciato a succhiarglielo. Dopo pochi minuti le ha schizzato in bocca, sempre guidando, rispettoso dei segnali stradali. Guidava ovviamente molto lentamente e i camion si affiancavano, guardavano increduli nella nostra lentissima macchina, poi cominciavano a strombazzare … e se la polizia stradale ci fermava per chiedere i documenti?
Per fortuna John ha goduto in fretta. Prima però si è tolto il preservativo per schizzarmi bene sulle tette dato che amo sentire la sborra calda sul petto. Piero non era d’accordo e gridava che non gli macchiassimo i sedili della macchina nuova…
E’ stato un grande viaggio, denso di cultura, come usa sempre durante le vacanze al Cap… Abbiamo le foto, prese da Cathy, di questo viaggio: potremmo montare un filmato, ricavato dalle foto, da mettere online. Interessa?
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9 anni fa
pierovale2013,
51/55
Ultima visita: 2 anni fa
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il mio dottore
Il mio dottore mi ha visto nascere crescere e diventare donna . Da qualche tempo sembra interessato ad altro oltre la mia salute. Un giorno mi recai nel suo ambulatorio come capita a tutti quando non stanno bene,aspettai il mio turno, ed ebrea una volta dentro mio sedetti sulla sedia e gl dissi che era da un pò che era un pò che avevo male di stomaco lui mio chiese di accomodarmi sul lettino e così mi sdraiai e tolsi la felpa della tuta e lui mi disse; "ah non porti il reggiseno?!" e mio tocco, mi chiese di alzare un pò la maglietta e abbassare un pò i pantaloni guardo e mi disse: "ma non porti nemmeno le mutande?" Ma è rasata!!! Io risposi si lui mio guardò con un sorriso malizioso dicendo: " Mmmmm bene" e da li inizio tutto.
Quella mattina ero a casa quindi mi alzai dal letto relativamente tardi erano le 8:30, una giornata splendida caldo al punto giusto suona il campanello chiesi al citofono chi fosse non aspettavo nessuno mi rispose il dottore che veniva a controllare come stavo aprii mi infilai la vestaglia la prima che mi è venuta in mano e mi accorsi che era quella quasi trasparente solo nel momento che il dottore, entrato dalla porta, esclamò il mio nome e mi chiese sei avessi caldo e risposi che mi ero appena alzata dal letto e che io dormo sempre nuda. Mi sono scusata e dissi che andavo a coprirmi lui mi disse che non era un problema per lui che andava benissimo quel mio abbigliamento e mi chiese un bicchiere d'acqua glielo diedi e gli offrii anche un caffè che accetto volentieri.
chiesi la spiegazione della sua visita, quella reale, mi rispose che era di passaggio ed ha pensato di passare per poter ammirare il mio corpo e potermi fare una visita privata acconsentii e chiesi sei il letto potesse andare bene lui finì il caffè si alzò in piedi mi passò la tazzina io la presi la misi nel lavandino e lui era li dietro di me e mi sussurra che andava benissimo anche li.con le sue mani accarezzava i miei fianchi per poi salire e toccarmi il seno mentre mi baciava e leccava il collo non me l'aspettavo e nel frattempo sentii qualcosa crescere dietro di me e capii subito, era eccitato, e pensai di chiedere con quante pazienti faceva queste visite private ma non mi importava in quel momento eravamo io e lui e sentendo la sporgenza mi faceva piacere che quel giorno pensò a me.
Mi girai guardandolo negl'occhi mentre gli slacciai i pantaloni si fermò un momento e capì che acconsentivo.
iniziò a succhiare il mio seno mentre io gli calavo i pantaloni e poi quei slip neri con bordi bianchi che sembravano soffocare quel nel cazzo duro che saltò fuori in un attimo non pensavo fosse così grande, iniziai a toccarlo poi il dottore mio invitò a chinarmi davanti a lui e mi misi a pecorina a succhiare quel cazzone mentre lui accarezza la schiena per poi arrivare al mio sedere e passare il dito, bagnato dalla sua saliva,nel mio buchino stretto spinse e lo infilò tutto non sentii niente demmeno quando le dita aumentavano dentro di me erano tre e si facevano spazio del mio buco per ricevere quel cazzo che ingordamente avevo ancora in bocca, come mi piaceva.... me lo sfilò delicatamente mi alzò e mi fece sedere sul bordo del lavandino in cucina e con un sorriso mi disse chedi li a poco mi avrebbe provato le febre ma mentre parlava mi aprì le gambe e iniziò a leccare la mia figa già inumidita la sua lingua passava da entrambi i buchi con due dita aprì bene le labbra e infilò la sua lingua fino in fondo con il suo movimento e la sua bravura venni in un istante Leccò tutto si prese in mano il suo cazzo e lo infilò nella mia figa e mi dette due botte che mi fecero perdere l'equilibrio mi prese con le sue mani grandi sulle mie chiappe mi appoggiò sulla penisola li, poco lontano, sentivo le sue dita dentro il buchino che anche prima cercava di allargare il suo cazzo sempre di più dentro di me quanto mi piaceva sentirlo nella mia figa ad un certo punto lo sfilò e, un pò dispiaciuta, guardai il dottore con occhi tristi perilli gesto fatto ma nel frattempo infilò il suo cazzo nell'altro mio buco quello che un attimo prima conteneva le sue dita, c'era riuscito a dilatarlo per bene per infilare quel cazzo che sembrava sempre più grosso. avanti e indietro, avanti e indietro una mano accarezzava il mio seno e giocava con i miei capezzoli l'altra con la mia figa e venni per la seconda volta il tempo passava e lui, con una trentina o forse più di anni di me resisteva, era atletico.... Mi chiese sei poteva venirmi nel culo e con un cenno dissi di si venne dentro di me sentii la sua sborra calda pensavo che la visita fosse finita ma non si fermò il suo cazzo si stava stringendo ma continuò a spingere e il suo cazzo cominciò a spingere sulle pareti lo sfilò e ancora avvolto da quella sborra che usciva da quel buco un attimo prima chiuso da quel cazzo mi affrettai a succhiarlo per bene una volta pulito dal suo sperma lo infilò di nuova nella mia figa ancora umida ricevette con facilità ed estremo piacere quel cazzo dentro di sé.
Mentre spingeva la sua bocca era impegnata a succhiare i miei capezzoli alternandoli era eccitatissima e venni per la terza volta... Sfilò il cazzo e mi invitò a tornare a pecorina mentre si masturbava si mise dietro di me e infilò il suo cazzo duro dentro a quel buco del culo ormai ben dilatato dopo un pò lo sfilò e me lo mise davanti la faccia avevo capito cosa voleva fare un un attimo aprii la bocca tirai fuori la lingua e mi avvicinai un quel momento un getto di sborra calda dritta in gola leccai le restanti gocce sul suo cazzo e capii che era finita li.
Quelle ore di piacere erano finite, per quel giorno. Lo accompagnai un bagno si diede una lavata e una sistemata mi ringraziò e se ne andò appena chiusa la porta andai a lavarmi anch'io poco dopo rientro, in anticipo, il mio compagno dal lavoro e mi chiese se stavo bene perchè aveva incrociato il medico non sapevo cosa dire ero uscita dalla doccia ero nuda non potevo dire che era un casa mi avrebbe scoperto ed era successo solo quella volta e avrei voluto che capitasse ancora... in un attimo risposi: "no niente era di passaggio e mi ha detto se ci servivano qualche ricette e dato che ero nuda pronta per lavarmi gli ho risposto che non ci serviva niente ed ho ringraziato!" Ci ha creduto!!!
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9 anni fa
laraEfabio,
40/47
Ultima visita: 9 anni fa
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il prof.
In attesa da anni di occupazione senza trovare niente decisi di tornare nei banchi da scuola. Iniziai a cercare un istituto che promuoveva corsi per adulti, mi ritrovai in una scuola professionale che dava la possibilità di avere un diploma con esami finali ad un prezzo ragionevole e anche un aiuto di sostegno per i le persone che potevano avere qualche difficoltà. Iniziammo la frequentazione di questi corsi e mi accorsi che avevo tantissime lacune un diverse materie iniziarono ad emergere con le prime verifiche. A quel punto chiesi un aiuto con dei docenti che potevano aiutarmi con delle lezioni private e una mattina mi recai a scuola e mi presentarono colui che mi avrebbe aiutato si chiama Giovanni origine calabresi si era trasferito per lavoro la prima volta che l'ho incontrato mi è sembrarono pò arrogante ma sicuro di sé, era poco più grande di me barba incolta ma curata di media altezza fisico sportivo. Iniziò a darmi ripetizione tra i banchi di scuola tra le varie ricreazioni ma non era abbastanza un giorno dopo avere parlato a Fabio,il mio compagno, chiesi a Giovanni se poteva venire a casa nostra a darmi ripetizioni e senza esitazione accetto. I mesi passarono e l'aiuto dava i suoi frutti a poco a poco iniziavo a migliorare. ormai la scuola era finita e ho passato tutti gli esami li avevo passati quindi una sera Fabio mio disse di invitarlo a cena per ringraziarlo per avermi aiutato e sopportato tutto questo tempo. Il giorno seguente essendo l'ultimo chiesi a Giovanni che era invitato a cena da noi e di scegliere la sera che preferiva ovviamente era libero di portare qualcuna. non sapevo se avesse una compagna,non ci siamo mai confidati, avevamo un rapporto di solo conoscenza. quello stesso giorno mi accompagnò a casa per ringraziare Fabio e chiedere se poteva andare bene un sabato sera spiegando che anche se sarebbe andato a letto tardi il giorno dopo era libero e si poteva permettere di riposare e di comunicare che sarebbe venuto solo! Il Sabato mattina alla buon'ora iniziai a preparare le lasagne e tre tipi di arrosto e dolce fatte con le mie mani. La cena era programmata per le 20 ed erano già arrivate quasi le 19 preparata velocemente la tovola dissi a Fabio di ricevere l'ospite mentre io mi sarei lavata e cabiata. Mi misi della vasca con acqua tiepida e sali da bagno luce soffusa e sul mobile dell'incenso profumato per potermi rilassare un pò e mi addormentai sembrava che fossero passato qualche minuto quando sentire il campanello suonare era Giovanni! Uscita velocemente dalla vasca andai di corsa ad accendere il forno per poi recarmi in camera appena un tempo...Fabio aprì la porta e offrì a Giovanni un aperitivo dicendo che io, come tutte le donne ero un ritardo e dovevo ancora vestirmi e con il consiglio di Fabio mi infilai un completo intimo un pò provocante che mi aveva regalato sui toni del rosa pallido e nero una camicia bianca e una gonna a tubino nera calze autoreggenti sempre nere e scarpa decoltè nera e bianca con cristalli di swarovski ero impeccabile senza contare il trucco che avevo fatto, intero occhio partivo con un bianco perlato per finire all'esterno del occhio con un nero metallizzato e labbra rigorosamente rosse. a Fabio piace mettermi in mostra ad altri uomini per vedere le reazioni che possono avere. Ormai ero pronta e un pò imbarazzata mi reco a ricevere l'ospite che alle mia vista rimane fermo qualche secondo per poi girarsi verso Fabio e fissandolo gli disse : "non l'ho mai vista così elegante e sexy". la cena era pronta, nvitando i due uomini ad accomodarsi io a capotavola Fabio alla mia sinistra e Giovanni alla mia destra, servo il primo piatto una porzione di lasagne fumanti mentre stavamo mangiando fabio mi accarezza la gamba sinistra e poi col piede mi spinge la mia gamba destra verso Giovanni lodando le mie doti collinare mentre Giovanni facendomi i complimenti è il primo a finire il piatto poi Fabio e io per ultima. ritirai i piatti per servire il secondo un arrosto di maiale uno di tacchino e uno di vitello, della salsa tonnara e come contorno verdura grigliata e patate Giovanni assaggiò tutto per poi finire con il dolce,una fetta di tiramisù e il caffè. La mia gamba per quasi tutta la cena appoggiava sul ginocchio di Giovanni dopo il caffè invito i commensali di accomodarsi pure sul divano mentre io ordino la cucina Fabio si alzò subito mentre Giovanni aspettò una decina di minuti allora mentre ero girata di spalle all'ospite, senza farmi vedere, mi slacciai un bottone e girata di nuovo per finire di sparecchiare mi piegai verso di lui e prese le ultimo cose sul tavolo gli feci intravedere il mio seno mi girai ancora una volta ed a quel punto Giovanni con un movimento svelto si accomoda sul divano. Poco dopo li raggiunsi anch'io e mi accorsi che al nostro ospite tiravano un pò i pantaloni proprio sul cavallo si intravedeva la forma quando Fabio mi disse: " perchè non trattieni il nostro ospite con uno spogliarello?" Avrei voluto dire tante cose e farne altre ma ero li ferma davanti a loro e quando iniziò la musica iniziai a ballare e spogliarmi ero curiosa di vedere se il cazzo del nostro ospite si sarebbe gonfiato ancora e mi tolsi una scarpa poi l'altra, la prima calza e avvicinandomi al nostro ospite la seconda calza la feci sfilare a lui poi ad uno ad uno slacciai i bottoni della camicia per poi sfilarmi la gonna e seduta sulle sue ginocchia a gambe aperte gli lasciai la scelta di slacciarmi oppure no il reggiseno mi mise le sue mani sul seno e baciandomi il collo mi sfilò il reggiseno i miei capezzoli stavano diventano duri e più me li stuzzicava più crescevano come il cazzo sotto di me che spingeva sul mio sedere allora mi alzai e sempre girata di spalle sfilai piano il perizoma piegandomi a novanta e non mi sarei mai aspettata il gesto di Giovanni. con le mano destra mi tiene il fianco per non farmi allontanare con la sinistra appoggiata sopra il sedere come segno di stare piegata in quella posizione si portò avanti il viso sentii la sua lingua passare da un buco all'altro ero eccitata anch'io e sentire quella lingua muoversi dentro di me dandomi tante senzazioni contrastanti venni la prima volta un quella serata assurda. Mi invitò ad alzarmi e girare il corpo verso di lui, Fabio guardava era eccitato anche lui, mi girai e mi tirò a se e mi succhiò il seno e vidi i pantaloni slacciati non riusciva a tenerlo dentro si suoi slip lo vedevo spuntare prepotentemente e non ho resistito lo presi un mano era grosso Giovanni mi guardò e mi disse:" lo vorresti prendere un bocca vero?!" E mentre diceva queste parole mi spinse il viso verso il suo Cazzola e da ingorda lo succhiai poco dopo lo infilai nella mia figa calda Fabio si mise dietro e mi inculò che goduria avere due cazzi dentro di me dopo qualche spinte venni per la seconda volta Fabio mi sborrò del mio culo poco dopo Giovanni mi sfilò il suo cazzo dalla figa per potermi sborrare un faccia e così fece. scambiarono posizione Fabio sul divano infilando il suo cazzo nella mia figa mentre Giovanni prima mi infilò il cazzo un bocca per farmelo indurire ulteriormente poi lo infilò del mio sedere.... Godevo come una matta sentire quei due nei cazzi ma anche loro non erano da meno Giovanni mi riempe il culo di sborra calda ma continua a muoverlo dentro di me e piano piano lo sento gonfiarsi di nuovo poi lo sfilò e infilò nella mia figa sino a quel momento non avevo mai avuto mai provato ad avere dentro due cazzi per lo più così grossi ad un certo punto sentii,un getto di sborra calda era venuto Fabio e poco dopo anch'io Mmmmm impazzivo. Il nostro ospite continuò a sbattermi per bene mi mise a pecorina e si divertiva a passare da un buco all'altro mentre Fabio guardando la scena gli disse: " ti piace scopare lara vero? È una vera porca non credi? quando vuoi possiamo scoparla e non pensare che questa sia la prima e ultima!!!" Giovanni rispose: "si mi piace fottere con lei e ripeterei molto volentieri è proprio una porca e mi eccita tanto" mentre parlava le sue mani prendevano il mio seno e le spinte si fecero più cattive stavo per venire e lo sentiva mi spostò mi mise stesa sul divano un posizione 69 io continuai succhiando mentre lui un pò con la mano e poi con la lingua e mi fece venire quasi subito e mi pulì leccando tutto poi venne anche lui la sua ultima sborra era poca quella sera aveva svuotato per bene il suo serbatoio. Fabio lo accompagnò in bagno per potersi dare una rinfrescata e io li seguii lui chiese, se era possibile, di potermi guardare mentre mi lavavo quindi preparai la vasca entrai e mentre guardavano entrambi usai il doccino lo accesi e lo puntai verso il mio punto g e questa cosa non era indifferente hai due e Fabio disse: "cosa ti avevo detto è proprio una porca che va punita ci organizziamo e la puniamo insieme!!!" dopo la doccia Giovanni si mise a chiaccherare ancora un pò con Fabio mentre io finivo di asciugarmi poi ,ancora nuda, andai nel salotto Giovanni venne verso di me e mi baciò mi ringraziò e mi disse che era già daccordo con Fabio per ripetere il tutto e se ne andò Fabio mi baciò a lungo dicendo che era orgoglioso di me e andammo a letto il giorno seguente mi raccontò tutte le chiacchere che fece con Giovanni e si sarebbe ripetuto tutto molto presto.
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9 anni fa
laraEfabio,
40/47
Ultima visita: 9 anni fa
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nuova casa
Nuova casa finalmente!!! Entriamo in questa modesta casa appena comprata che abbiamo arredato con i pochi mobili in nostro possesso. Si entra nella porta di entrata e trovi un mobiletto con un svuota tasche in una parete un divano di fronte un piccolo rialzo con sopra la tv e la sala è così spoglia che sembra quasi che manchi qualcosa. di lato alla sala c'è la cucina moderna con una penisosa.
Dalla sala passi in uno stretto corridoio dove si trovano 3 porte una a destra una a sinistra e una di fronte quella di destra è la nostra camera che contiene letto matrimoniale armadio cassettiera e un'altra tv, nell'altra stanza è vuota completamente tranne per uno specchio enorme quasi grande come tutta la parete di quasi quattro metri e un tappeto di colore rosso molto soffice.l'ultima porta, quella infondo al corridoio, è il bagno con doccia, vasca, ovviamente i sanitari e due lavelli molto spaziosa.
Abbiamo ben pensato di inaugurarla. Ma purtoppo non tutti gli invitati sono potuti venire.
Eravamo io (lara) lui (Fabio) e altre persone di cui Pablo Adam Andrea Clara Giuseppe Francesco Francesca.
Appena arrivati ho fatto fare il giro della casa che è durato molto poco ovviamente, non c'era molto da vedere, per poi offrire da bere a tutti Francesca ha accettato anche se non è molto abituata a bere infatti dopo poco dice di non stare molto bene mentre noi aprivamo bottiglie e scherzavamo tutti insieme Clara mi chiede di andare in bagno la vedevo pallida sono stata un pò con lei e non vederci tornare Francesco,il suo compagno, ci raggiunge e data la situazione toglie il disturbo con Clara e scusandosi e accompagna a casa anche Francesca dispiaciuta saluto e li congedo. Ecco sono rimasta sola con cinque uomini ..... Vado in cucina a preparare qualche altro stuzzichino quando arriva Fabio e mi dice che i suoi amici mi apprezzano molto!!! porto in sala gli stuzzichini e l'ennesima bottiglia senza sapere che era stata sbattuta per farmi uno scherzo e vedere se bagnandomi si potesse vedere qualcosa in più tra il tessuto della mia maglia bianca, aprii la bottiglia che mi fece la doccia senza contare il lago che ha fatto sul pavimento,quindi, dato che volevano vedere, ho preso uno straccio mi piegai a pecorina con i miei pantaloni sottili di colore grigio chiaro senza mutande, che spesso non porto, e la mia maglia tutta bagnata che traspariva il mio seno. Tutti gli occhi sbarrati su di me, un pò mi è piaciuto, dopo aver lavato il pavimento vedendo Fabio, Pablo e Adam toccarsi e sentire qualche commento nei miei confronti mi scusai e mi diressi in bagno.
Io e Fabio avevamo già fatto incontri con altre coppie e e con un singolo e Fabio si eccita molto vedermi con altri ma sempre sconosciuti e questa era l'opportunità di vedere la sua reazione in quanto erano tutti suoi amici.
lasciai socchiusa la porta del bagno per sentire altri commento e vedere se qualcuno veniva a vedere di più o toccare, entra Fabio e mi disse se ero disposta a fare qualcosa con i sui amici acconsentii e li chiamai tutti dicendo che era colpa loro se ero un quelle condizioni e ordinai di spogliarmi e di leccare via tutto il vino che avevo ancora addosso a me mentre Fabio mi ha rovesciato il resto della bottiglia per poi mettersi in un angolo a guardare e masturbarsi
Adam da vero ingordo iniziò dal mio seno per poi scendere sempre più giù Pablo e Andrea dalle braccia mentre Giuseppe dal collo e ha proseguito sulla schiena
Dopo avermi leccato ed accarezzato mi hanno adagiata nella vasca e hanno voluto lavarmi mentre vedevo gonfiarsi i loro pantaloni ho detto loro che potevano spogliarsi, dovevo ancora finire di parlare erano già nudi. Allora iniziai a prendere quei cazzi duri e toccarli per poi da uno ad uno li succhiai tutti
Mi alzai dalla vasca e ancora bagnata mi diressi in cucinare come i topi seguono il pifferaio magico loro seguivano me. mi misi a 90 con l'aiuto della penisola e metre Adam mi penetrava da dietro un pò nella mia figa calda e un pò nel mio culo anche se con fatica mentre io succhiavo quello di Fabio a turno hanno girato tutti non ricordo quante volte ma sono sicura che Adam è quello che lo ha fatto più volte ed è stato l'ultimo ad entrare nel mio culo e ha anche detto "adesso si che è bello largo il buco ci possiamo mettere più cazzi" e così fecero ne misero dentro due cazzi duri per poi riempirlo di sborra calda che colava mentre Giuseppe e Andrea mi venivano in bocca e Fabio teneva stretto il suo cazzo per non spruzzare mi strattonò e mi tirò a se mentre gli altri guardavano mi alzò una gamba per far vedere bene si suoi amici che mi fotteva anche lui mi fece venire per l'ennesima volta,avevo perso il conto, per poi sborrarmi nella mia figa. dissi: " ciao ragazzi vado a lavarmi!!! Mi avete riempita se volete potete guardare ma nient'altro si ripeterà un'altra volta sono sfinita" ormai si era fatto molto tardi e non vedevo l'ora di andare a letto.
Mi lavai e loro erano li che guardavano dallo specchio nel bagno mentre 2 alla volta si lavavano i loro cazzi ormai sgonfi anche se a qualcuno tendeva al rialzo.
Mi asciugai e ancora nuda li salutai per poi andare sotto le coperte.
Andarono anche loro con la promessa di ripetere la serata!!!
Lara
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9 anni fa
laraEfabio,
40/47
Ultima visita: 9 anni fa
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15 agosto
15 agosto
Oggi partiamo per le vacanze al mare.
Con Piero abbiamo deciso di cambiare. Lo scorso anno eravamo andati in una spiaggia nudista in Francia, a Saint Aygulf. Era molto bella, ma ero un po’ imbarazzata a stare tutta nuda. Piero guardava la fica delle altre donne, e la cosa mi mandava in bestia. Molti passanti guardavano la mia. Mi sentivo bagnata e la cosa mi imbarazzava, perciò quest’anno andiamo in un bell’albergo in Corsica nel Golfo di Santa Manza. Mangeremo bene e non ci saranno tentazioni per quello scemo di Piero.
17 agosto
Ieri siamo arrivati. L’albergo è magnifico. Ci sono molte coppie giovani, tutte carine. Sulla spiaggia le donne tolgono il reggiseno. A me questo va bene. Basta evitare il nudismo totale. Comunque mi sono rasata bene la fica, abitudine presa lo scorso anno a St. Aygulf.
Abbiamo passato l’intera giornata sulla spiaggia.
Piero, il solito attaccabottoni, ha cominciato a chiacchierare con una coppia sulle sdraio vicino alle nostre. Lei è molto carina, bruna come me, belle tette, bella figura. Ha l’aria un po’ mignotta, ride tanto e fa ballare le sue bellissime tette. Lui è proprio figo. Alto, ben costruito, occhi azzurri, bel sorriso. Comunque io sto sulle mie e lascio Piero a chiacchierare.
18 agosto
Piero guarda troppo le tette della nostra vicina. Si chiama Stefania ed il suo uomo si chiama Mario. Anche Mario mi guarda e vedo che gli piaccio. La cosa non mi dispiace, devo dire, è proprio un bell’uomo. Abbiamo mangiato assieme sulla spiaggia e Piero e Stefania hanno riso come scemi. Io invece resto silenziosa, come al solito.
19 agosto
Stasera … sono le tre e non riesco a prendere sonno.
Abbiamo cenato al tavolo con Mario e Stefania.
Poi Mario ha detto: andiamo in camera mia a bere qualcosa, vi faccio vedere le foto di un viaggio che ho fatto l’inverno scorso in Arabia. Piero ha subito detto “certo”. Io non ero troppo d’accordo, ma era troppo tardi.
Saliamo in camera e cominciamo a guardare le foto.
Dopo un poco mi accorgo che quel farabutto di Piero ha messo una mano attorno alla vita di Stefania, che ridacchia. Mario guarda anche lui, ma è rilassato. Io sento l’incazzatura crescere.
Poi … Piero mette una mano nella scollatura di Stefania che continua a ridacchiare. Mario mi si siede vicino e mi mette una mano sul ginocchio. La tolgo sgarbatamente e mi siedo più in là.
Piero ora ha cominciato a baciare Stefania, che risponde con un palmo di lingua fuori. Bisogna che me ne vada. Domani gliela dico io a quel disgraziato.
Mario si siede nuovamente vicino a me. Vorrei alzarmi, ma d’improvviso mi sento le gambe molle, ho la fica bagnatissima. Mario mi appoggia la mano sulla spalla ed ho una scarica elettrica, poi scende verso il seno. Non gli tolgo la mano, ma mi sciolgo tutta. Ho il respiro affannoso. Infila la mano nella mia scollatura, come sta facendo Piero. Mi tocca i capezzoli che si rizzano come soldati. Non credevo di essere così molla: ma cosa mi succede?
Sono in una stanza con il mio uomo e mi lascio toccare da un altro?
Ora sento le mani di Mario che mi slacciano il vestito, le tette saltano fuori prepotenti, con i capezzoli dritti in avanti. Mario me li lecca, e sento nuove scariche elettriche fino a dentro la fica.
Sento le mie mani, ma non forse sono quelle di un’altra, che vanno verso la lampo dei pantaloni di Mario e tirano giù la zip. Ne esce un cazzo grosso, durissimo. Non ne avevo mai visto uno così largo e lungo. La mia mano, indipendentemente dalla mia volontà lo accarezza.
Vedo che Piero ha già infilato il suo cazzo nella fica di Stefania, e sta pompando, mentre quella troia si agita tutta e dice “ancora, ancora”.
Però non sono passati 3 minuti che Mario mi prende la testa e la abbassa su quell’arnese mostruoso. Come ho la bocca vicino alla cappella, mi viene automatico di aprirla e cercare di infilarmela in bocca. Impossibile è troppo grossa. Devo spalancare proprio la bocca per infilarmici una parte del cazzo e cominciare a leccarlo e ad andare su e giù; è più comodo leccargli le palle e scorrere con la lingua lungo il cazzo, e girargli la lingua sotto la cappella, come piace a Piero. Vedo che anche Mario gradisce molto e comincia a mugolare. Mi infila due dita nella fica che è inondata e fa “squisc-squasc”. Mario continua a fare andare su e giù le due dita, mi pizzica il clitoride mentre io mi prendo cura del suo enorme attrezzo: ma cosa mi sta succedendo? Non sono io che faccio queste porcate!!!
Mario si sdraia sul divano, con il cazzo diretto verso il cielo, e mi viene spontaneo di sedermici sopra. Dio che roba … fa fatica ad entrare, ma poi mi riempie talmente che lo sento fino a dentro la gola, anche se è invece nella mia fica fradicia.
Ho cominciato ad andare su è giù impazzita … che sporcacciona, ma che bello! Non capivo più niente.
Mi sono chinata in avanti per accarezzare la faccia di Mario con le tette, piano piano, che senta bene i capezzoli duri. Così, inchinandomi, ho lasciato il culetto diretto verso il cielo. Mi sento toccare da dietro. È Piero che ha smesso per un momento di scopare Stefania, che guarda divertita.
Mi tocca il culo, ed infila un dito nel buco. Ma come si permette quello stronzo. Sa che non mi piace che mi si tocchi il culo. Poi mi devo concentrare bene su questo arnese meraviglioso che mi stantuffa dentro e che mi fa venire ininterrottamente.
Non ho finito di pensare così che sento un dolore lancinante di dietro. Piero mi ha infilato nel culo il suo cazzo, non grosso come quello di Mario, ma pur sempre ragguardevole. Non gli avevo mai permesso di infilarmelo nel culo. Fa troppo male. Ora me lo trovo dentro, sento le palle che picchiano contro le mie natiche e sento, dentro, le due cappelle, quella di Mario nella fica e quella di Piero nel culo che si strofinano una contro l’altra. Che roba! Malgrado il dolore continuo a venire, credo di morire. E poi … mi trovo davanti alla bocca la fica di Stefania, che mi accarezza i seni, mi sfiora i capezzoli. Ma come si permette, non sono mica una lesbica! I toccamenti di Stefania però sono così dolci che comincio a leccarle il clitoride, che sporge bene dalle labbra ben depilate, infilo la lingua tra le labbra della fica, sento la sua goduta colarmi in bocca. Che buon sapore, non ne avevo un’idea, mi piacerebbe sentirlo all’infinito. E così continuiamo un poco, Piero e Mario infilati dentro di me, ed io dentro a Stefania. Dopo un poco sento che i colpi dei due uomini aumentano, sento i loro cazzi farsi totalmente rigidi, la cosa mi fa impazzire ed accelero i movimenti dei miei fianchi e della mia lingua nella fica di Stefania. Poi esplodiamo tutti e quattro assieme. Sento un torrente caldo riversarsi nella fica, un torrente nel culo, la mia goduta rischia di farmi morire, mentre Stefania urla come impazzita. Mamma mia che roba.
Poi Piero e Mario si sfilano con i cazzi ammosciati e sento il loro sperma colarmi sulle cosce e sulle gambe. Stefania è stesa come morta, con le gambe ben spalancate e la labbra della fica aperte e mostrare l’interno roseo, con la sua venuta che cola fuori.
Io mi lascio cadere sul letto vicino a lei, grondando della mia goduta e di quella dei due uomini. Dopo qualche minuto i tre cominciano a riaversi e ridacchiano chiacchierando. Piero mi guarda con uno sguardo nuovo, mi pare quasi stupito. Io sono sfinita.
Dopo una bibita ci salutiamo e sento Piero e Mario dirsi “a domani”. Ma io non sono mica una puttana, cosa dicono “a domani”.
Non mi sogno neanche di rivedere quei due, anche se sento la fica tirarmi all’idea… e poi non sarebbe mica male vedere Piero e Mario inculare a turno Stefania …
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9 anni fa
pierovale2013,
51/55
Ultima visita: 2 anni fa
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Luca e le quattro...
Venerdì sera Amanda è stata proprio sexy, autoreggenti, perizoma, si è fatta leccare molto e bene da Luca. Finchè la scopa alla pecorina gli lubrifica bene il buco del lato B. Gli accordi erano che dopo l'orgasmo di entrambi si passava al sesso anale... Ma Luca non resiste, dopo 30 minuti di penetrazione Amanda arriva all'orgasmo trascinandosi Luca che gli esplode dentro e la riempie letteralmente di sperma. Il giorno dopo, sabato sera, in un club, ci sono quattro donne favolose sui 40...tutte in autoreggenti...
Amanda con gesto di sfida a Luca: scommetto che non riesci a scoparle tutte e quattro; ti spompi prima !!
Luca sfidato, reagisce. "Tra poco provo" !
Dopo 20 minuti di convenevoli Luca scopa la prima delle quattro.
Amanda arrossisce...e poi via la seconda la terza e la quarta ! Senza mai venire, mi giro verso Amanda: "ti piace??" E' ancora duro! Dai che sarai la quinta ! trovati un maschietto per il tuo buchino davanti che io ti inculo in doppia troietta.
Il maschietto lo ha trovato ovviamente subito (52enne), glielo ha solo infilato 30 secondi poi è venuto subito (sfortuna per entrambi...)... io gliel'ho puntato in culo e son venuto dopo 5 minuti.
Che brividi !!!!!!!
Amanda e Luca
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9 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 5 ore fa
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Sabato a tre.
Ieri sera serata in tre coppie. Cena fuori e dopocena a casa di una delle tre. Risate, molte, molto prosecco, e poi carezze e poi sesso sul letto. Il prosecco dilata i canali ad Amanda. La vedo a smorzacandela sopra ad un amico. La piego un pò e gli entro dietro... L'amico chiede di invertirsi e dopo 5 minuti Amanda acconsente. Io sotto, Amanda a smorza candela e l'amico dietro. Molto perverso. Quasi vengo dentro di lei ma resisto. Finché Amanda mi ricorda "adesso sei il mio zerbino" e chiede due forestieri dentro di lei. Acconsento: pur di partecipare con la sua bocca, sorride con gli occhi. Sempre lo stesso ordine: il primo steso sotto, poi Amanda lo cavalca, uno la infila dietro. Appena ansima le ricordo l'impegno della sua splendida bocca. Mi fa' avvicinare e apre la sua bocca...siamo in tre dentro di lei. Dopo 10 minuti io esplodo ! è troppo trasgressiva la situazione. Qualche minuto e Insieme partono il secondo e Amanda. Appena concluso Amanda ordina la fine del gioco.Terribile per le coronarie di Luca !
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9 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 5 ore fa
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umiliazione da sottomesso
Io ed Anna abbiamo un rapporto che potremmo definire con l'inglesismo diffuso oggi Femdom. In un paio di occasioni mi ha anche reso cornuto ma principalmente mi sottomette con varie pratiche che esaltano le sue caratteristiche di donna autoritaria e le mie di sottomesso per natura ed anche di marito poco dotato. Usa spesso strap on su di me per farmi venire in culo in maniera prostatica oltre che usare il pissing e fare leva sul mio feticismo per piedi gambe e calze velate per tenermi sulla corda.Il racconto che vorrei condividere è un'episodio non proprio recente che mi ha molto stimolato mentalmente e non solo... Una sera come non capita spesso anna ha accetto di uscire con alcune amiche quindi si e preparata minuziosamente come piace a noi con unghie smaltate trucco e soprattutto calze che si è infilata solo dopo che le ho minuziosamente cosparso gambe e piedi di crema profumata. Essendo io in astinenza forzata su suo ordine da diversi giorni ovviamente ho avuto un'erezione mentre la aiutavo in questa pratica e quando si è messa dei sandali aperti da me regalati che mostravano i suoi splendidi piedi in calze velate ho estratto il cazzetto e cominciato a masturbarmi. Come spesso accade mi ha lasciato fare un paco apostrofandomi come cazzetto e frocio poi però mi ha detto di smetterla altrimenti non avrei più visto la sua figona depilata per molto tempo. Si è sistemata il perizoma infilata una bella gonna al ginocchio beige che mi piace tanto ed è uscita raccomandandosi ancora di non segarmi. Lei infatti tastandomi le palle e soprattutto infilandomi un dito in culo e tastando la prostata capisce con una certa precisione se ho sborrato di recente quindi non posso trasgredire.Il tempo della sua uscita è stato molto lungo ed io come spesso faccio mi sono segato a lungo senza sborrare quando anna è rientrata ero veramente al limite e non ne potevo più, quando sono a quel livello di arrapamento la mia sottomissione raggiunge un livello sublime. Anna si è lasciata andare in poltrona a bere una cosa ed io ne ho approfittato per andare ai suo piedi a leccarli nelle calze velatissime lei ovviamente ha capito il mio stato e mi ha subito domandato ti sei segato culattone?Io ho negato ma ho ammesso di essere al limite allora lei che come avete capito ama molto farmi concentrare sul mio culo aperto mi ha detto quello che spesso mi dice quando mi vuole inculare con lo strap ovvero vatti a fare il clistere. Io sono andato subito in bagno per prepararmi ma contrariamente al solito lei mi ha raggiunto e mi ha detto stasera telo faccio io perché ti faccio calmare . Allora mi ha fatto un doppio carico molto caldo e devo dire che essere clisterato da Anna ancora in mise da uscita serale è stato un momento indimenticabile. Poi dopo avermi fatto trattenere il tutto è uscita ad aspettarmi in camera. Io dopo essermi liberato la ho raggiunta ma il cliestere abbondante e bollente mi aveva ammosciato moltissimo ed anche rilassato dopo le ore di manette smorzate. Quando mi ha visto mi ha detto che era quella la mi condizione naturale cazzetto moscio e culo aperto quindi mi ha preparato dietro un poco con lubrificante e mi ha fatto mettere il mio plug piccolo. Quindi ci siamo sdraiati assieme a baciarci prima di dormire io con plug in culo . E stata una notte bellissima per me.
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10 anni fa
robby anny,
38/41
Ultima visita: 6 anni fa
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A spasso con la Padrona
«Ma che bel cane...» La guardo e taccio; avevamo appena girato l'angolo e il maltese era lì, accoccolato su uno sgabello.«Posso accarezzarlo?» chiede, mentre io ho cominciato già a fargli i grattini sulla testa di riccioli bianchi.«Ti piace il cane???»La guardo e annuisco, senza capire bene.«Allora: ti piace, il cane? E' bello, vero??»Poi capisco: non osavo sperare e quindi ero spiazzato; ma se insiste così, allora forse... Ma no, dai! Non ci credo!!! Ma eppure, quel tono, quell'insistenza, quel modo di guardarmi tenendo la testa leggermente piegata da una parte, una piega beffarda sulle labbra...Inghiotto saliva, per inumidirmi la gola, diventata secca di colpo: «Sì, mi piace...»Mi fissa con “quello” sguardo, insiste, mi incalza: «Ti piace davvero? Ti piace MOLTO?E' davvero molto bello, non trovi?»Ho capito, alla fine e mi arrendo, con timore di sbagliare ed intima gioia: «Sì... Signora!»
La giornata è bella, la luce pulita, potente.
Sono felice di accompagnare la Signora a conoscere la mia cittàn così diversa dalla Sua e che riesce ad affascinarLa.
L'ho portata nei luoghi più panoramici, Le ho mostrato le cose che so interessarLa di più ma oggi, con questa luce, la mia città dà il meglio di sé per far innamorare: riesce quasi a far diventare suggestivo perfino un cassonetto dei rifiuti!
L'ho portata a visitare i palazzi del potere e poi, ad una manciata di passi da lì, una strada fitta di prostitute e Lei mi ha detto, ridendo, che ama questo mix di “Sacro & profano”.
Per un tacito accordo, durante queste esplorazioni, accetta che io Le dia del “Tu” e forse sembriamo una coppia di sereni turisti, sullo stesso piano.
Si ferma a osservare le merci esposte nella miriade di negozi qui, in quella che ricordo -nella remota epoca in cui ero un bambino- fosse “La strada delle compere”, nella città vecchia.
«Sai -mi dice, serena- adoro girare così, guardare le vetrine, curiosare senza che nessuno sbuffi, mi dica di andare via...»
Sorrido, contento di vederla così rilassata ed annuisco: non è un grandissimo sacrificio, in fondo e la mia anima cortese è ben lieta di vedere questa donna dinamica perdersi mollemente tra le mille distrazioni che questa mia antica, affascinante, contraddittoria città le sa offrire.
Poco prima le avevo donato un libro, appena uscito, che parlava di un mio illustre concittadino mancato da un anno e avevo avuto il piacere intellettuale di raccontarle l'uomo, le sue parole e le sue gesta per farle capire quanta stima abbia per questa persona che lei aveva forse solo distrattamente sentito citare.
Mentre si diverte a guardare un'altra vetrina, io rifletto furiosamente considerando la nostra attuale posizione e cosa ci possa essere nei paraggi da mostrarle.
E mi viene in mente: «Sai, tra meno di due mesi intitoleranno una piazzetta a quella persona; è qui vicino, in una delle zone dove svolgeva la sua opera: la vuoi vedere?»
E' rilassata, si fida di me, della mia conoscenza della città e si accomoda pigramente come una gatta sulle mie proposte.
Venti metri per arrivare in fondo a quella via, poi l'altra a destra per una trentina di metri e subito un vicoletto a sinistra e dopo poco la piazzetta; declamo -tra l'orgoglioso ed il divertito- cosa ci sarà scritto sulla targa toponomastica e spiego perché proprio quella piazzetta, ricavata dove sorgeva un casamento distrutto dalla guerra, è importante per ricordarlo.
Ho sempre avuto l'idiosincrasia di arrivare in un posto e poi tornare indietro facendo lo stesso percorso; per cui, anche questa volta, anziché ritornare nella via che avevamo a cinquanta metri dietro di noi, proseguiamo per il vicolo e poi svoltiamo da una parte e, all'incrocio successivo, dall'altra.
Giusto dietro l'angolo, il cane, il maltese, sul suo cuscino, in cima ad uno sgabello.
E accanto la sua padrona: una trans di aspetto stupendo: alta, abbronzatissima, lunghi capelli neri, un cardigan scuro sopra a calze di fitta rete color castoro e sandaletti dorati.
La Signora mi chiede, stavolta in modo più esplicito: «Lo vuoi?»
Deglutisco, a disagio: «Se Lei lo vuole, Signora...» Cerco di prendere tempo, di capire quanto la Signora lo voglia davvero.
«Chiamami Padrona, testadicazzo!»
Capisco che ormai ci siamo: o mi tiro indietro -come un cavallo che rifiuta di saltare l'ostacolo- giocandomi ogni possibilità futura, oppure accetto: salto quella fitta siepe senza sapere cosa c'è oltre e... sarà quel che sarà, ma comunque piacevole!
La trans ci fa entrare (un ambiente davvero raffinato, di gusto, che ti dà subito un'impressione di pulito, di accogliente), ma appena oltre la porta si chiarisce con la Signora: «Devo però dire una cosa: io NON vado con le donne!» Ha una bella voce, bassa, senza alcun accento.
La mia Padrona, dietro di me, la rassicura, con un sorriso complice: «Nessun problema, io voglio solo guardare!»
Sally, la trans, si rilassa: la sua intelligenza le ha permesso subito di capire il “gioco” tra me e la Signora e si sintonizza perfettamente, in un istante «Tu, spogliati e mettiti sul letto; svelto, cazzo!»
Mi levo il panciotto “milletasche”, in un attimo faccio scattare gli automatici della camicia di jeans, mentre slaccio la cintura, abbasso i jeans, scalcio con discrezione i mocassini e poi capisco che... che non è abbastanza divertente, spogliarmi così in fretta; resto curvo a torso nudo, scalzo, coi jeans che tengo alle ginocchia ed i boxer ancora a posto.
Guardo Sally e, come se fossi molto imbarazzato, chiedo stupidamente: «Ma.... Tuuuutto?»
Sally mi fulmina con un perentorio «Tutto!» e poi si rivolge a entrambi; sembra un po' a disagio mentre dice: «Scusatemi, ma devo toccare un argomento un po'... volgare...»
Delizioso il modo con cui ci ha portato a parlare della sua mercede!
Lei ha indicato la sua richiesta e noi abbiamo subito accettato e “per festeggiare” si è tolta il sandaletto dorato, ha appoggiato il piede inguainato nell'autoreggente sul letto e mi ha ordinato di baciarle i piedi.
Così ho cominciato, sentendo la presenza sprezzante della mia Padrona dietro di me, a contemplare divertita il mio estremo umiliarmi davanti ad una "sconosciuta".
Mi son fermato un istante a contemplarmi “con l'occhio della mente” (come se io fossi una terza persona che mi guardasse!) e lei mi ha dato uno schiaffo; perfetto, lo schiaffo: abbastanza forte da sentirlo, da essere “vero”, ma non così tanto da farmi davvero male!
Sally si è aperta in cardigan ed ho potuto vedere due seni fatti magnificamente -almeno una quarta- ed ho incrociato il suo sguardo. Altro schiaffo. «Non guardarmi mai negli occhi o ti massacro!»
Oddio... Cosa è giusto fare in quella situazione? Guardarla per autorizzarla a darmi (chiederle!) altri schiaffi od obbedire?? Ho deciso di obbedire.
Nel frattempo, aveva preso un flogger col quale mi sferzava la schiena ed il culo.
Poi mi ha detto: «Succhiami i seni» ed io ho obbedito, ma -prigioniero dell'abitudine!- ho anche appena saggiato, molto delicatamente!, il capezzolo con i denti e quello mi ha fruttato un'altra sberla, oltre alla precisazione: «Ti ho detto di succhiarli, coglione, non di morderli! Se lo rifai, ti disfo!»
E, subito dopo, l'ordine imperioso: «Dai segati quel cazzetto ridicolo! Voglio vederti sborrare!» ed io ho obbedito, anche se “lui” era poco collaborativo e faceva fatica ad ergersi, travolto com'ero dalle sensazioni, dalla voglia di rendermi conto e poter memorizzare e godere mentalmente di tutto...
Poi è tata deliziosamente stronza: mi ha messo due dita sotto il mento e mi ha obbligato ad alzare lo sguardo fino ad incrociare il suo e lo schiaffo che aspettavo è arrivato subito.
«Dai: adesso succhiami per bene il cazzo»
Fino a quel momento pensavo quasi che avesse fatto l'operazione completa, perché sotto il minuscolo perizoma di pizzo nero non intuivo ingombri sospetti, ma quando mi sono avvicinato con la bocca al suo pube ed ho visto... Oddiomio!!!
Solo nelle mie più sfrenate fantasie erotiche, probabilmente avevo immaginato un cazzo del genere! Pur essendo ancora mollo -ma i miei sforzi son riusciti a portarlo in una apprezzabile fase di erezione- l'ho valutato non meno di cinque centimetri di diametro e, nella migliore erezione, doveva essere lungo non meno di venticinque centimetri buoni!
Ero assolutamente affascinato dal quel... mostro col quale stavo devotamente giocando!
La mia padrona, comunque, non si era disinteressata a me: anche lei, come Sally, mi colpiva ogni tanto con una single-tail, giusto per farmi sentire il suo interesse alle mie vicende.
Sally mi ha anche sputato addosso ed ho sentito le goccioline fredde sulla pelle della mia pancia e del petto (Peccato! Avrei trovato più deliziosamente umiliante se me lo avesse fatto sul viso, ma d'altra parte in quei momenti -come diceva quell'antica pubblicità- ero “un uomo che non deve chiedere mai!”)
Quando mi ha sfiorato le natiche con la mano, mi sono mosso in modo che capisse che non mi dispiaceva, ma che anzi ero disponibile ed il suo commento sprezzante è stato: «Ah! Vorresti anche che te lo mettessi nel culo, eh?»
Con la bocca occupata da un così delizioso fardello, non ho potuto far altro che annuire più volte.
Continuava ad incitarmi a masturbarmi, a sborrarmi sulla pancia (se avessi sporcato il letto, me ne avrebbe fatto pentire!), ma a quel punto hanno congiurato troppe cose: oltre al fatto che sono... a lenta combustione (anche quando avevo vent'anni, a fare una 'sveltina' non ci mettevo mai meno di venti minuti, con grande gioia delle amiche...), mi stavano succedendo troppe, mirabolanti cose da vedere, sentire, assaporare, memorizzare!- perché riuscissi ad avere la giusta concentrazione mentale per sentire l'onda dell'eiaculazione alzarsi, incresparsi ed infine esplodere in un vortice di spuma, come un cavallone sulla spiaggia; infine, ho pensato che sarebbe stato ancora più umiliante per me il dover dichiarare che non ce la facevo e che mi arrendevo...
Per un attimo, è stato un momento deliziosamente vanilla: Sally ha fatto (o detto?) un qualcosa di amichevole, incoraggiante ed ho percepito sulla guancia accaldata una breve ma struggentemente piacevole carezza dei polpastrelli della mia Padrona.
Tra noi tre, comunque, era scattata una sorta di simpatia e quando, mentre mi rivestivo, Sally mi ha detto: «Dai, la prossima volta che venite te lo metto nel culo», lo ha detto col tono di chi promette un regalo gradito ad un amico, non la minaccia ad uno schiavo: ci siamo tutti scambiati sorrisi complici.
Alla fine, un momento davvero imbarazzante: quando Sally aveva affrontato la “questione volgare”, avevo ricordato con quanti soldi fossi uscito di casa ed avevo chiesto alla mia Signora di imprestarmi la differenza; però tirando fuori il contante, ho subito visto che la cifra era inferiore! Occavolo! Avevo dimenticato di aver pagato in contanti il pranzo ad entrambi!
La mia Padrona aveva anche lei bisogno di rifornirsi di banconote al bancomat, per cui siamo riusciti, con grande imbarazzo, a mettere insieme solo il novanta per cento della cifra pattuita.
Sally, da vera signora, ci ha sorriso e ci ha detto: «Dai, va bene così...», ma non andava bene a me: se quelli erano i patti, dovevo onorarli! Così le ho promesso che appena usciti da lì, avremmo raggiunto un bancomat, avrei ritirato e poi sarei tornato (subito, non prima-o-poi!) a portargli il denaro mancante.
Lei sorrideva e ripeteva che andava bene così, ma alla fine, ho messo una mano in tasca ed ho trovato -non nel portafogli: mischiata con gli scontrini e le monete per la fretta di un acquisto al volo!- una banconota dell'esatto importo mancante e così ho potuto onorare la mia parte della transazione.
Ci siamo salutati, ripromettendoci di rivederci ed abbiamo lasciato il suo quartierino succhiando le caramelle che ci aveva squisitamente offerto prima che cominciassimo a tirar fuori i soldi.
Fatti pochi passi, proseguendo lungo il vicolo da cui avevamo svoltato incontrando Sally, avevo “il cuore nelle rose” per la piacevolissima esperienza e gonfio di gratitudine; ho detto alla mia Signora, chiamandola per nome come avevo fatto per tutto il giorno: «... Grazie! E' stato bellissimo!»
Lei mi ha guardato con “quello” sguardo e mi ha sibilato, ancora deliziosamente sprezzante. «Grazie??? Se mi vuoi davvero mostrare la tua gratitudine, baciami i piedi!»
Lì??? In mezzo al vicolo? Con altri trans che davanti alle loro porte ci guardano? Con i pur rari passanti? Nella MIA città?
Mi sono inginocchiato e lei mi ha offerto prima il suo piede destro e poi il sinistro per essere debitamente ringraziata.
Il ticchettio di tacchi sottili sul selciato mi ha fatto alzare lo sguardo ed ho visto Sally che si avvicinava con passo regale ed anche lei ha voluto essere ringraziata come la mia Padrona, entrambe molto divertite.
Alla fine, soddisfatte, mi hanno concesso di alzarmi e dopo aver ancora salutato quella deliziosa persona, abbiamo continuato i nostri giri urbani, soffermandoci ogni tanto a ricordare qualche momento od a scambiarci ridendo commenti scherzosi, come due buoni amici.
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10 anni fa
zorrogatto,
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MASTER ESPERTO
Che fosse un Master in gamba e molto determinato
capace di sottomettere psicologicamente e sessualmente le sue schiave lo avevo
capito appena avevo risposto alla sua telefonata. La sua voce era ferma e
determinata priva di qualsiasi esitazione capace di farmi sentire
immediatamente un suo oggetto di piacere e d’oscenità. Mi comunicò senza mezzi
termini che il giorno seguente sarebbe venuto a casa mia per una prima sessione
e mi ordinò di vestirmi da cagna con calze a rete, perizoma di pizzo nero, body
anch’esso di pizzo e tacchi a spillo. Mi affermò che gli piaceva un mondo
umiliarmi così vestita, vedere il mio corpo ridotto ad una lurida zoccola.
Sarebbe giunto alle 22 in punto e non ammetteva
ritardi; quell’ uomo mi metteva addosso uno strano timore ma anche tanta
eccitazione. Mi preparai con molta calma, mi depilai ben bene, trucco pesante
da troia e parrucca biondissima. Devo affermare che già a vedermi mi eccitai,
vedere quell’enorme buco così a lungo devastato e slabbrato mi fece rizzare il
cazzo.
Alle ventidue in punto sentii suonare il
citofono e aprii immediatamente compresa la porta appena suonò dal
pianerottolo. La persona che mi trovai davanti poteva avere circa 60-65 anni,
alto un metro e sessanta circa, pelato e con la pancia ma non grasso. Mi squadro
dalla testa ai piedi poi tirò fuori un guinzaglio da cane e me lo applicò al
collo e con quello mi trascinò nella
penombra del saloncino. Seduto in poltrona mi disse di camminare avanti
e indietro facendogli vedere bene come sapevo sculettare sui tacchi e mentre
eseguivo mi apostrofava con insulti ed oscenità, mi chiamò la sua “ frocia
rotta in culo” anzi mi disse che da allora in poi quello sarebbe stato il mio
nome. Si alzò ed avvicinandosi prese il guinzaglio e mi obbligò ad
inginocchiarmi ai suoi piedi e disse: “ Frocia… apri la bocca e spalancala
bene”. Io eseguii e lui avvicinandosi con il viso ci sputò dentro “ Ingoia “ mi
disse “ Impara a conoscere i sapori e gli odori del tuo padrone”. Chiusi la
bocca ed ingoiai senza remore, cominciavo ad eccitarmi veramente e lui lo
notava dal rigonfio sul mio perizoma. Ero in ginocchio ma lui mi fece mettere
alla pecorina con il viso e le spalle poggiate per terra, in quel modo il mio
culo era visivamente profanato e completamente aperto e il Master non tardò
molto a farsi sentire…..slacciò il guinzaglio dal collare e disse: “Togliti…e
senza cambiar posizione… il perizoma e fammi vedere che fogna ti ritrovi a
posto del culo”. Mi vergognavo da morire ma l’eccitazione era tanta e…purtroppo
si vedeva.
“Come osi eccitarti così davanti al tuo Padrone
frocia rotta in culo” e cominciò a frustarmi sul culo che avevo bene in
esposizione; i colpi cadevano con lentezza ma con determinazione capaci di
farmi sentire spasimi di dolore ma non in modo cruento. Il Master era
effettivamente molto esperto. Smise solo per ordinarmi di aprire con le mani il
culo fino a fargli vedere com’era ben dilatato e compiacendosi ad alta voce per
le rosse striature. Mi riappuntò il guinzaglio mi fece indossare il perizoma e
sollevandomi mi ordinò di spogliarlo. Cominciai dalla camicia e poi gli sfilai
la maglietta mentre lui mi palpava voluttuosamente le chiappe del culo, le
serrava tra le dita e poi gli mollava dei sonori ceffoni, mi stava facendo
impazzire dalla voglia e se ne rendeva perfettamente conto; non aveva neanche un pelo sul petto ma in
compenso c’erano due capezzoloni erti,
grossi e scuri che subito mi ordinò di ciucciare. Quando finivo con il primo mi
faceva aprire la bocca ci sputava dentro e mi obbligava a succhiare il secondo
e così via e ogni volta che cambiavo dovevo farmi riempire la bocca della sua
saliva. Mi stavo eccitando come una troia in calore e mugolavo sui suoi
capezzoli senza nessun ritegno, senza accorgermene mi ritrovai due sue dita
sprofondate nel mio culo che rovistavano con forza, sentii anche l’anulare e il mignolo unirsi alle
altre in modo che tutte e quattro mi profanavano a dovere. “ Frocia hai tutto
il culo bagnato dalla voglia” e così dicendo le tolse dal culo e me le spinse
in bocca. Le ingoiai tutte e quattro leccando e succhiando con voracità tutti i
miei umori, sentivo la sua mano spingere le dita fino in fondo alla gola, i
miei conati lo facevano eccitare da matti. A questo punto mi fece mettere in
ginocchio e mi ordinò di continuare a spogliarlo, tolsi le scarpe ed i calzini
e sbottonandogli i pantaloni li feci scivolare giù; portava un paio di mutande
bianche a slip vecchio stile e sul davanti si vedeva un bozzo di notevole
entità. “Ti piace frocia?” disse passando in maniera volgare la mano su quel fagotto
e poi con lentezza prese l’elastico tra le mani e si abbasso lo slip. Anche lì
era senza peli cosa che accentuò la grandezza di quel cazzo ma soprattutto
delle palle, grosse e voluminose che pendevano in modo osceno; il cazzo era
grosso, tozzo e nodoso e pendeva moscio sui coglioni una cosa da farmi riempire
la bocca di saliva. Con la destra si
scappellò il cazzo e tenendomi con la sinistra la testa all’insù
strofinava la grossa cappella sulla faccia e spingendola sotto il naso mi
diceva: ”Frocia annusa l’odore del tuo Padrone”. Sentivo l'odore del maschio
eccitato e a mia volta mi eccitavo, poi lui lasciando la mia testa mi infilò il suo dito mignolo in bocca
ordinandomi di leccarlo e bagnarlo con la saliva, poi serrando con la destra il
cazzo appena sotto la cappella vidi il suo mignolo farsi strada dentro il meato
e sparire completamente. Sapevo già cosa avrebbe fatto. Tolse il mignolo me lo
fece annusare e leccare per poi farlo sparire di nuovo nel buco che ora stava
diventando largo e ricettivo e tutto questo per svariate volte finché….” Frocia
rotta in culo…. Infilaci la lingua dentro e lecca”. Non me lo feci ripetere due
volte e metà della mia lingua spariì nel pertugio largo ed odoroso.
Cominciai a vederlo indurirsi un po’ e a quel punto me lo sbatté in gola ordinandomi di succhiare e leccare;
lo ingoiavo tutto fino alle palle, lo sentivo aumentare di volume nella gola
soffocando di piacere. Mi pompava e scopava con forza la bocca mentre la saliva
mi colava dalle estremità mischiata dai suoi ripetuti sputi. “Frocia bocchinara
la prima sborrata te la faccio direttamente in bocca perché è tanta, è bianca,
densa e appiccicosa. Voglio che la ingoi tutta e guai a te se ne perdi una
goccia”.
Sentii la sborra salire dai coglioni, succhiai
con maggior vigore e non pensai alle dimensioni del meato; con le mani mi
bloccò la testa tenendomi solo la cappella in bocca. Sentii tre schizzi
violenti in ripetizione ma la quantità di sborra che usciva da quel meato
dilatato mi inondava la bocca, dovevo ingoiare per non farla uscire e più ne
ingoiavo e più ne schizzava; talmente era densa che mi sembrava di ingoiare
marmellata. Si fece ripulire tutto il cazzo
meato compreso, il mio perizoma era invaso dalla mia sborra avevo goduto
senza toccarmi… mi fece ripulire con la lingua anche quello, devo dire che la
mia sborra fu più umana. Mi afferrò con forza ma senza violenza per i capelli e
mi trascino fuori dal saloncino, dovetti indicargli il bagno già pregustavo una
delle cose che mi fa impazzire ma non potevo pensare che….
“ Frocia, come sborratoio te la cavi abbastanza
bene ora vediamo come pisciatoio del tuo Padrone. Inginocchiati vicino alla
tazza e apri la bocca”. Eseguii senza batter ciglio, si avvicinò alla mia bocca
con il cazzo scappellato e facendomi piegare la testa all’insù lascio partire
un leggero ma costante fiotto di piscia. “ Frocia …anzi fogna, tienila tutta in
bocca e non farne cadere neanche una goccia altrimenti ti frusto a sangue le
natiche”. Mi riempiì la bocca con il suo caldo piscio. “Ingoia!!” disse
perentorio. Eseguii senza fiatare sentendo il sapore salato e acido scendermi
nello stomaco…mi stavo eccitando di nuovo. L’operazione la ripeté altre due
volte compiaciuto di come ingoiavo; poi mi prese la testa e la spinse nel water
e finì di pisciarmi sulla faccia e in bocca. Tornammo in salotto lui si mise a
pecorina sul divano ordinandomi di fargli un bel bidé, solo allora vidi il suo
buco …anzi bucone era completamente aperto e slabbrato e lui ridendo divertito
disse “Frocia è proprio lì che mi devi leccare e infilare la lingua per bene”.
Continuava a stupirmi era effettivamente un Master con tante….risorse. Ripulii
con la lingua tutto il cazzo e le palle per poi salire fino al buco; leccai con
la lingua ma non bastò volle che la infilassi tutta dentro eseguendo un
massaggio lungo e rilassante. Quando fu soddisfatto si alzò e costrinse me a
mettermi a pecorina senza perizoma e mi legò le mani con le gambe con dei
legacci che aveva tolto dalla giacca, mi
immobilizzò. “Frocia adesso quel tuo culo…anzi la tua fogna la
allargherò fino a farla diventare una cloaca larga e piena del mio
piscio”. Mi spalmò mezzo tubetto di Luan
su per il culo, io tremavo dalla voglia ma anche dal timore di quanto mi
avrebbe fatto, tirò fuori dalla tasca della giacca dei guanti di gomma che
coprivano fino oltre all’avanbraccio e li indossò mentre io lo imploravo di non
penetrarmi così in profondità perché non lo avevo mai fatto.
“Zitta e rilassati” le uniche sue parole. Sentii
la mano entrare con delicatezza ma con fermezza, mi sentivo aprire fino a che
la mano non scivolò dentro fino al polso; la muoveva con sapienza, mi palpava
la prostata provocandomi brividi di piacere cominciai a gemere e a strillare
dal piacere, spingevo volevo che mi penetrasse di più ma lui si ritraeva, mi
stava facendo impazzire ed io strillavo di sfondarmi tutta. Dopo un po’ lui
fece di meglio ed accostandosi con la bocca vicino al mio orecchio mi sussurrò:
“Adesso ti farò provare cosa significa sentire il culo slabbrato, avrai la
sensazione da squarciaculo e per te troia lo allargheremo sempre di più”.
Sentii la sua mano che si stringeva a pugno dentro il mio ano poi di scatto la
sfilò completamente; lanciai un urlo ma la sua mano libera era già sulla mia
bocca mi sentivo aperta come non mai. Stavo assaporando quella sensazione
quando la mano aperta entro di colpo e senza fatica nel culo e subito dopo si
strinse a pugno e fu spinta fuori, altro urlo soffocato. Pensavo a come si era
oramai dilatato e mi eccitai, il Master continuò finché non smisi di urlare
soffocato non più dalla sua mano ma dal piacere crescente a dismisura. Non
contento mi fece abbassare di più la schiena sul divano e cominciò a spingere
la mano in fondo al mio intestino fino a farci entrare il braccio fino al
gomito. Godevo solamente a sentirmi così impalata mentre lui lo sfilava e lo
riinfilava; un dentro e fuori che aumentò di ritmo facendomi quasi svenire dal
piacere. “Adesso frociona mia finiamo in bellezza” mi disse.
Capii cosa voleva dire solo quando mi infilò con
forza entrambe le mani nel culo per poi rotearle con gusto. Le sfilo, mi slegò
e mi porto di nuovo in bagno, mi fece mettere alla pecorina nella vasca si mise
dietro di me e con le mani mi divaricò il culo facendo partire una calda
pisciata. Cercava di centrare e di riempirmi il buco, mi fece proprio un bel
clistere, e quando fu pieno ritirò le mani facendo richiudere il buco. “Adesso
sei proprio una cloaca …fogna del tuo Padrone e Signore”. E così dicendo mi
fece girare finendo di scaricarmi addosso e in faccia il suo caldo piscio.
Mi fece rimanere nella vasca mentre lui si
vestiva e se ne andava. Mi feci una doccia e quando tornai nel saloncino trovai
un biglietto scritto a mano:
“La prossima settimana la mia frociona sarà prestata a due miei
amici”. Rimasi interdetta, ma già al
pensiero…
9257
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10 anni fa
lola.bruni,
52
Ultima visita: 10 anni fa
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Una notte di goduriosa follia..(il vero significato della parola orgia).
Mi ero preparata con cura, vestendomi in maniera molto esplicita per quello che era il mio grande obiettivo: godere con il mio Roby e tutte le coppie presenti al party della nostra amica Micettasex. Solo una stretta e anonima scalinata mi separava dalla trasgressione e uno sguardo di Roby mi diede l'ultima conferma che ero perfetta. Mi spogliava con gli occhi anche se c'era ben poco da togliere: una camicetta verde chiaro elasticizzata semitrasparente e scollata, minigonna nera e autoreggenti da troietta: nere con una parte trasparente e un fiocco rosso.
Appena entrati Micettasex mi ha accolta con un abbraccio e un bellissimo bacio in bocca: il ghiaccio ormai era rotto. Lei mi ha guidato alla conoscenza delle sei coppie, delle due bellissime singole e dei tre singoli selezionati con cura. Era la prima volta che mi trovavo ad una festa con così tante persone! C’era Lycan, il padrone di casa, una coppia che ben conoscevamo, e il singolo che mi aveva fatto godere tanto alla festa dell'8 marzo. Ad un certo punto ho sentito qualcuno (di cui ovviamente non ricordo il nome) esclamare "non ricorderò mai i nomi di tutti i presenti…" e io non ho resistito, ho alzato la minigonna e ho detto: “il mio nome è scritto sul mio perizoma!” attirando gli sguardi di tutti.
Non mi rimaneva che studiare l'ambiente per poi passare all'azione. Notai che c'erano 2 materassi matrimoniali in una zona e uno in un altro spazio un pochino più appartato. Il resto era come me lo ricordavo l’altra volta: altalena, gogna, lettino ginecologico, mascherine. Mi accorsi anche che mentre ancora parlavamo, c'era già una donna seduta senza mutandine con le gambe spalancate e suo marito che la masturbava. L'eccitazione nell'aria stava salendo quando la singola Jessica si è avvicinata a me appoggiandomi una mano sulla spalla: io le ho sorriso e lei mi ha baciata. Roby ovviamente era con me e così ci siamo ritrovati a giocare in 3 sul materasso più appartato, ma sempre visibile agli altri. Stavo parlando con la singola mentre Roby ha iniziato a leccarle la figa, cosa che ha reso ancora più goloso il 69 con la mia nuova compagna di giochi, che buona la sua fighetta. Però non mi andava di lasciare in disparte il mio amore: prima lo abbiamo deliziato con un bel pompino con due lingue, poi la singola si è messa a pecorina e, mentre Roby la scopava, io da sotto leccavo a turno la figa di lei e le palle di lui facendoli impazzire entrambi con la mia lingua esperta, ma quella che godeva più di tutti ero io.
Il party però era solo all'inizio e non mi ritenevo ancora del tutto soddisfatta. Roby ed io ci siamo spostati e abbiamo raggiunto gli altri materassi. Lui si è messo a scopare con la lei della coppia che conoscevamo bene, mentre suo marito li leccava da sotto. Mi eccitava guardarli, perché il mio amore con loro gode tantissimo e io ne sono molto soddisfatta. Così quando 2 singoli si sono avvicinati a me io mi sono aperta completamente a loro che, a turno, mi hanno scopata a lungo. A rendere tutto perfetto poi ci ha pensato Micettasex che con il singolo dell'8 marzo (vedi altro racconto) mi hanno fatto la doppia penetrazione davanti e dopo la doppia penetrazione davanti-dietro facendomi raggiungere l’apice del godimento. Sono proprio bravi!
Ad un certo punto ero in piena tranche ed ho iniziato a succhiare il cazzo dell'altro singolo e, siccome prima mi aveva già scopata, micetta mi ha chiesto "come si chiama quello?" indicando il cazzo di lui. La domanda arrivò nel momento peggiore, mi sentivo come ad un quiz e... sono stata costretta ad ammettere che mi ero dimenticata il nome. Micetta non si è smentita ed ha detto che dopo avrei meritato una punizione, cosa che mi ha bagnata ancora di più e che mi ha aiutato a ricordare il nome di quel singolo che poi mi ha finita di scopare godendo come un porco. Ne ho presi di cazzi quella sera!
Iniziavo ad essere soddisfatta ma avevo bisogno di una pausa: sono andata al tavolo dove c'era da bere e tante leccornie.
Nel frattempo Roby era andato al lettino ginecologico dove c'era una lei di coppia con le gambe divaricate e una bella coda di cazzi pronti a farla godere. In attesa c'era anche il mio amore che, dopo breve, l'ha scopata, in seguito ha raggiunto la singola Jessica. invitandola ad andare sul lettino ginecologico per poi scoparla a lungo, successivamente ha ammesso di gradire particolarmente la sua fighetta stretta che quasi l'aveva fatto sborrare… ma Roby, ormai si sa, somiglia all'orsacchiotto della pubblicità della Duracell, non si scarica mai! Infatti si era diretto verso Micetta e l'altra singola kiara: quest'ultima gli ha preso il cazzo in bocca e ha iniziato a succhiare, fino a quando si è avvicinato il lui della coppia nostra amica e la singola ha passato il cazzo dalla sua bocca a quella di lui e si sono alternati in un godurioso pompino. Roby ha passato la sua lingua vellutata sul culo e sulla figa della singola Kiara e poi l'ha scopata, ma non tanto a lungo, cambiando di nuovo patner, è andando a insidiare la moglie del lui che gli aveva succhiato il cazzo, Mentre sorseggiavo il drink, vedevo lei che si strusciava con la figa sul suo membro e lui le faceva un lungo e profondo massaggio con le mani e con il suo cazzone duro che le ha delicatamente passato su tutto il suo corpo mentre lei era tutta goduta e rilassata.. La forte eccitazione che provavo in quel momento, non eclissò del tutto un pizzico di gelosia e dissi al marito di quella: "ma questi ci danno dentro eh?..."
Per fortuna ero ancora nuda e 2 singoli si sono avvicinati vogliosi a me iniziando ad accarezzarmi e toccarmi per eccitarmi. Ben presto mi scordai la gelosia e mi ritrovai sui materassi di nuovo con in bocca il cazzo del singolo di cui precedentemente non ricordavo il nome, e mentre lo succhiavo di gusto, Micettasex mi ha di nuovo interrogata, ma questa volta sapevo bene chi leccavo. Per par condicio succhiai anche l’altro singolo, quello dall’8 marzo. Il pompino stava diventando piacevolmente lungo, lui aveva una resistenza eccezionale tanto che volevo premiarlo ingoiando il suo nettare, ma lui mi disse di aspettare…
Si avvicinò Lycan che conficcò la sua faccia tra le mie gambe ed iniziò a succhiarmi avidamente la figa bagnatissima… intanto osservavo scene eccitanti intorno a me: una donna nuda con la faccia goduta, seduta sull’altalena che si faceva leccare la figa da qualcuno, trattenendo la sua testa fra le mani; Micettasex sempre circondata da persone che desideravano la sua attenzione (e non solo quella…J); persone avvinghiate ovunque; sentivo gemiti di lussuriosa goduria provenire dalla zona un po’ più appartata, davvero una bellissima atmosfera in un ambiente perfetto!
Avevo perso di vista Roby e lo ritrovai seduto su una sedia, chissà se pensava di potersi riposare un pò? Invece la singola Jessica voleva goderselo ancora: era seduta su una sedia con da una parte Roby e dall’altra un singolo, lei ha iniziato una lenta e appassionata sega ad entrambi, molto eccitante da osservare.
La serata era un successo, ma mancava ancora la classica ciliegina che fu posta da Micettasex. Infatti ha proposto che lei, il singolo e Roby dovessero sborrare nella mia bocca e in quella della singola Kiara Mentre io e Kiara avvicinavamo le nostre teste, sentivo la soddisfazione crescere in me ed eruttare dal cazzo di Roby che mi riempì la bocca proprio mentre Micettasex sborrava in quella della singola. Non avevamo ancora finito di ingoiare che il singolo ha fatto calare i titoli di coda sborrando in entrambe le bocche… Che esperienza incredibile ed indimenticabile!
P.S. non potete neanche immaginare il numero di meritate “tettate punitive” che si è preso in faccia il mio Roby il mattino seguente…J
Grazie ai partecipanti e soprattutto agli organizzatori di queste magiche feste che ci permettono di vivere esperienze così goduriose!
11999
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10 anni fa
Coppiatimidosa torino,
37/33
Ultima visita: 9 anni fa
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Il mercato degli schiavi
Da ormai 20 anni, Pascal organizza questo evento "mondano" tutti i mesi. La prima volta che partecipai, fu tramite una amica slave russa, con multi-padrone, che frequentavo intensamente in un determinato momento della mia vita. Mi parlo' di questo evento, allora sconosciuto a molti, come una novita' assoluta.Arrivammo in questo baretto, molto piccolo ma accogliente, con luci basse ma non troppo soffuse, con un lungo bar, tavolinetti e sedie, e un piccolissimo palco. Passammo il controllo, il tempo di depositare le giacche, pagare l'ingresso del privé, e con stupore ci consegnarono falsi dollari: chiesi all'amica il valore, e lei mi rispose solo con un sorriso ammiccato. Il tempo di sedersi a bere un bicchiere, salutare un po' di gente, e Pascal, da vero istrione qual'e' si presento' sulla scena, con microfono e una dolce musica di sottofondo. Urla di gioia e di scherno dei presenti, come fossimo veramente in mezzo al mercato. Questo ambiente semplice, gioioso, non stereotipato, mi entusiasmo' immediatamente. Pascale comincio' a presentare una donna sui 50 anni, di chiara origine marocchina, ne presento' il master, e spiego' cosa faceva (fisting, pissing, aghi e frustate) e cosa desiderava il lui per lei. A quel punto la folla comincio' a puntare come ad un'asta, con risate e delirio dei presenti; io mi entusiasmai al gioco e provai a partecipare, ma le cifre salivano vertiginosamente.Poi fu il turno di un bel transex, tutto vestito in lattex nero, che voleva essere pugnalato con un enorme dildo e frustato con forza; l'asta ricomincio' furente e furono una coppia di anziani italiani che se lo aggiudicarono. Alche' una coppia vicina ci chiese di riunire il malloppo con loro, per avere un potere di acquisto superiore, e ci sedemmo al loro tavolo.Passarono ancora a turno una coppia di slaves, che desideravano una sottomissione brutale, e partecipammo inutilmente, poi venne il turno di un marito cuck che voleva punire la moglie traditrice, una bellissima mulatta sudamericana. Cominciammo ad animare l'asta con furore, gli altri non desistevano, fin quando Pascale si avvicino' al nostro tavolo e, di soppiatto, ci assicuro' il suo aiuto economico, e vincemmo la preda con facilita'. Il marito l'accompagno' al nostro tavolo, lo invitammo a bere per conoscersi meglio, mentre la sua cagna rimase, inginocchiata e testa bassa, accanto a noi in silenzio.Passata circa un'oretta, decidemmo di scendere, come gli altri, nella cantina al piano sottostante. Li mi resi conto che sopra si rideva e si urlava, ma sotto le richieste diventavano realta'. Gli schiavi ricevevano, da estranei, la punizione richiesta, con il loro master al lato, a controllarne lo svolgimento.La marocchina era seduta su una sedia ginecologica, e la stavano fistando a turno tre signori, il transex era legato con le braccia al soffito e stava assaggiando la frusta, la coppietta era in un'altra stanza.Noi sdraiammo la nostra giovanissima bellezza, di pancia, sulla cavallina, io lasciai cominciare il mio socio, questi estrasse delle bacchette cinesi, ne mise qualcuna dentro un preservativo, lo infilo' nel culo della tipa, e poi comincio', una ad una, a riempirglielo. Io nel frattempo mi sedetti tra le due nostre slaves, e mentre la mia amichetta mi animava il cazzo con massaggi e colpi di lingua, io insinuavo le mie dita a dilatare l'orifizio dell'altra slave, che ansimava a piccoli respiri, con gli occhi sbarrati a guardare la vittima del suo master; poi anche lei si sistemo' meglio, e comincio' a ingoiarmi interamente il sesso, mentre la mia lady si occupava animatamente della sua figa.Il mio socio, dopo un po', mi chiese di scambiarci i ruoli. Quindi mi rialzai, sotto gli occhi del marito, impassibile, intento a fumare, e mi era rimasta la parte piu' difficile; ormai il culo della slave era completamente slabbrato da almeno 35 bacchette riunite, e ogni supplemento che aggiungevo la faceva miagolare con una voce rauca, mi fermai a 43, smossi questo mazzo enorme per farlo scivolare avanti-indietro con difficolta', poi dopo che ebbe un sussulto rantoloso, cominciai a toglierle, fino alla fine. Il suo ano era completamente esploso, una rosa tumefatta e violacea, con gli umori mescolati al resto che colavano; lei rimase sdraiata e spossata a lungo, prima di potersi rialzare. Nel frattempo il mio socio stava cavalcando la mia amichetta con molta violenza, e io invece, ormai eccitatissimo, presi la sua con estrema dolcezza, aprendole i buchi come un fiore che stava sbocciando a primavera, ma fissandola intensamente per provocarla, infatti venimmo quasi simultaneamente. Avevo la testa che girava come un vortice, nel mezzo di quella bolgia di persone, molti in rigoroso silenzio, tranne le vittime che urlavano.Mi rialzai per andarmi a lavare in bagno, e a mia grande sorpresa la moglie della coppia sottomessa era stata parcheggiata a fianco di un urinatoio, dove tutti potevano pulirselo nella sua bocca dopo aver pisciato, ma era tutta fradicia, quindi dedussi che molti la utilizzavano .... durante.Risalimmo tutti insieme dalla cantina, ci rimettemmo al tavolo dove il marito cuck offri da bere, continuammo a discutere e chiacchierare in allegra compagnia; altri pure recuperarono il loro posto nel bar, finquando decidemmo di rientrare. Arrivati a casa, e ancora completamente adrenalinici dalla serata, riprendemmo a scopare con inaudito ardore, fino alle prime luci del mattino. Ero spossato ma felice. Da allora sono passati molti anni, ma le aste di schiavi proseguono con inaudito furore, per veri amateurs
8328
1
10 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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Le soupé royale
Io ho cominciato molto presto, giovanissimo, a frequentare il mondo bdsm, ho avuto maestri di grande spessore, che mi hanno permesso di progredire evolvendo la mia mente, sono transitato nel sottobosco dark di Parigi, e incontrato tante situazioni; poi con matrimonio e figli, ho giurato di reprimere il fuoco, che mi pervadeva, fin quando ho incontrato maya.Frequentavo comunque, da single serate partouze, situazioni hard e ambienti libertini, ma sempre restando a dovuta distanza dall'estremo. Lei, nuova collega di lavoro, molto sexy, sprigionante sensualita' da tutti i pori, mi ha subito stuzzicato, e siamo finiti a letto insieme varie volte, poi, di comune accordo, abbiamo smesso per evitare noie nell'ambiente nostro, rimanendo comunque complici, del nostro segreto erotico.Poi lei, molto curiosa di natura, si e' avvicinata all'estremo, e cosi' ha scoperto chi ero io, prima. Figuriamoci, vogliosa com'e', sapendo di avere un vero master in ufficio, le ha riacceso il desiderio, e quindi compromesso i miei labili equilibri. Tanta insistenza viene premiata da un mio invito a casa, durante un'assenza della famiglia, per una cena.Me la ricordo ancora con le parigine nere, un completino di lattex rosso fuoco, e i capelli a caschetto nerissimi, un bijoux. Le preparo un aperitivo, discutiamo un momento, poi lei mi chiede il menu e rispondo semplicemente "le soupe royale'". Andai in cucina e cominciai a estrarre un porro, due grosse zucchine, varie carote di diverse misure, un cetriolo lunghissimo e una melanzana media, lavate con cura e appoggiate su un vassoio d'argento.Trasferito il tutto in soggiorno, lei sorridendo mi chiede "uhhh, e come le mangiamo", risposta fredda "tu non lo so', ma i tuoi orifizi si riempiranno con estremo gusto". Immediatamente collare e guinzaglio, poi, per scaldarla, le ho applicato dei ciappetti sulle grosse tette, sugli addominali e sulle labbra della figa; l'ho appoggiata a braccia aperte contro il muro e, con il mio frustino da cavaliere, le ho scaldato il corpo a colpi, togliendogli i ciappetti con violenza, poi si e' messa a 4 zampe, le ho piantato il porro nel culo, che le faceva una bella coda, e l'ho fatta passeggiare per il corridoio, a colpi nel culo, per renderlo bello colorato.Ci siamo quiindi accomodati, e, dopo un attimo di ripresa, e un bicchiere di vino, l'ho stesa sul tavolino del soggiorno e ho cominciato a spalmarle gli orifizi con burro salato di normandia, cosi' bella unta, e poi ho cominciato il soupe': 1 carota, poi 2, poi 3, infine 4 nella figa, sempre ben umidificata dal burro, poi tolti e via il, cetriolo, in seguito la zucchina ... la seconda zucchina. Lei riversa a occhi chiusi boccheggiava dal crescendo di riempimento, sbavava dalla goduria e ansimava a piccoli respiri. Ripulita la figa dilatata, l'ho rigirata e il gioco ha coinvolto il suo orifizio: 1 carota, poi 2, poi 3; tolte e messa la zucchina e infine il grosso cetriolo che l'ha fatta boccheggiare. Era rossa in viso, si sforzava di resistere, ma le contrazioni le aprivano lo sfintere sfondato, infine ha goduto a spasmi violenti.L'ho rigirata, lei ha continuato a pomparsi il culo con la grossa zucchina umida di umori, io mi sono slacciato i pantaloni, e le ho messo in gola il mio cazzo turgido, fino in fondo, soffocandola, poi ho cominciato a scoparle la bocca dall'alto, e mentre lei continuava a stantuffarsi il culo, io le frustavo il clitoride con colpetti leggeri alternati ai violenti.Nel momento che le ho scaricato il mio sperma in gola, lei ha goduto nuovamente lasciandosi andare, spossata, sul tavolino. Rimessasi dai ripetuti orgasmi, mi si e' accucciata vicino come una gatta stravolta.Speravo che la seance educativa l'avrebbe calmata definitivamente, invece era il preludio a un film che sta' durando da anni, a scapito delle mie promesse non mantenute. Alterniamo sesso complice a sedute educative, e vi posso assicurare che ancora oggi i suoi occhi brillano, come quella prima sera
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10 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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Il club
L’ingresso delle vacche era previsto tra le 16.00 e le 16.20. Non volevo arrivare tardi e così decisi di prendere il treno che partiva un’ora prima. Già durante il viaggio non potevo fare a meno di pensare a cosa mi aspettava e cosa avrebbero fatto di me i tori, e così mi ritrovai a fantasticare senza vestiti nel bagno del treno, immaginando dei grossi cazzi che si facevano strada nel mio culo già largo oltre misura. Seduto al contrario sull’asse del water, mi dimenavo vicino al finestrino con tre dita dentro, incurante se nelle stazioni qualcuno potesse notare, attraverso il finestrino opaco, la mia sagoma nuda che si agitava.
Arrivai puntuale a destinazione ma l’ansia e le voglie che avevo addosso mi indussero a camminare sempre più veloce, cosicché giunsi davanti alla porta del locale con quasi venti minuti di anticipo. Evitai però di sostare davanti alla porta e nonostante la pioggia ed il freddo, per quanto indossassi solo una tuta e le scarpe, mi sistemai sul lato opposto della strada, guardando le altre persone che poco alla volta facevano ingresso. Erano quasi le 16.10 e così presi coraggio e suonai il campanello. Mi venne ad aprire un ragazzo robusto con pochi capelli, vestito con pantaloni e maglia in latex neri, che mi prese per un braccio e mi tirò all’interno dicendo “IMMAGINO CHE TU SIA UNA VACCA?” Risposi di si a voce bassa e mi avvicinai al bancone per mostrargli la mia tessera del club. Dopo una breve attesa il ragazzo mi intimò di salire le scale e raggiungere i locali superiori dove avrei trovato altro personale. Mentre salivo, pur non vedendolo, mi sembrava di sentire il peso dei suoi occhi sul mio culo strizzato nei pantaloni aderenti della tuta.
Pochi passi oltre il pianerottolo e mi ritrovai immerso nella quasi totale oscurità; qualcuno mi si avvicinò da dietro e sfiorandomi la schiena, mi disse con voce autoritaria di spogliarmi completamente ed attendere lì. Obbedì a quell’ordine in pochissimi istanti e mi posizionai vicino la porta che antecedeva un corridoio e dal quale udivo provenire gemiti inequivocabili, forse per l’audio di un film. Ero talmente assorto nei miei pensieri ed eccitato oltre modo per quella particolare situazione, che quasi mi spaventai quando due braccia mi presero con forza i polsi e mi trascinarono all’interno del corridoio. Poi venni bloccato in una zona ancora più buia e qui bendato con una fascia sugli occhi ed un cappuccio al di sopra di essa, ma con una sola apertura davanti alla bocca. Mi venne pertanto intimato di fare due giri su me stesso e quindi sentii le mani di prima guidarmi davanti ad un letto od un divano e spingermi in ginocchio verso terra, con la pancia appoggiata sul tessuto ed il culo verso l’alto.
Non impiegai molto ad abituarmi al non poter vedere nulla ed anzi quella forzata cecità non fece altro che amplificare le mie capacità di percezione, tanto che mi sentivo ancor più eccitato di prima. I miei sensi si infiammarono oltre ogni limite quando cominciai a sentire le prime voci ed i commenti sul mio corpo, profferite da più persone che avevano fatto ingresso nel locale; quelle voci, sempre più vicine, si trasformarono ben presto in palpeggiamenti e schiaffi su ogni parte del corpo, ed in particolare sul culo, su cui cominciai a distinguere chiaramente la presenza di almeno sei mani. Le mie chiappe venivano massaggiate e schiaffeggiate e più dita si insinuavano nell’ano, allargandolo indecentemente, mentre altre mani ancora mi schiacciavano sulla schiena o mi stringevano la vita; accompagnate da frasi come “MA CHE BELLA TROIA!” “QUESTA LA INGROPPIAMO COME SI DEVE!” ROMPIAMOLE IL CULO COSI’ SE LO RICORDA!”
Avevo già cominciato a godere oscenamente ma cominciai a perdere del tutto la ragione quando avvertii il primo cazzo davanti la bocca ed un secondo che mi premeva sul culo. Fui infilzato quasi contemporaneamente e cominciai ad adattarmi a quella posizione da vacca da monta, gustando quei cazzi in tutta la loro possanza. Chi mi inculava sembrava farlo quasi con rabbia, roteando il cazzo nel mio culo o alzandomi ed abbassandomi il bacino per allargarmi il più possibile. Per fare ciò mi serrava la vita con forza, quasi graffiandomi, a volte accompagnando i movimenti con pesanti schiaffi su culo, cosce e schiena. Incitato da entrambi i tori muovevo la testa avanti ed indietro fino a quando il cazzo che avevo in bocca fini per esplodere, inondandomi di sborra che in parte ingoiai e in parte usci dai bordi delle labbra raggiungendo collo e petto. Ero quasi senza respiro, soffocato da quel mare di sborra, ma l’altro toro continuava imperterrito a sfondarmi il culo, strizzandomi i capezzoli selvaggiamente. Lo sentii accanirsi ancor di più, con movimenti più veloci e colpi potenti e profondi, quasi che mi sembrava facesse entrare anche le palle, finché ad un tratti mi venne dentro rendendo il mio culo una caverna allagata di sborra.
Mi stavo ancora gustando quel calore in bocca e nel culo che subito dopo i due tori si allontanarono da me lasciando il posto ad altri due che ricominciarono con lo stesso ritmo e trattamento ancor peggiore. Questi difatti iniziarono a schiaffeggiarmi in viso, sulle cosce e sul petto. Avvertii il toro che con il cazzo si faceva strada tra le mie labbra mentre con mani poderose mi allargava le chiappe quasi oltre la soglia del dolore, tirandomi verso di lui per farsi spompinare meglio. Non feci in tempo a godermi questa nuova posizione che subito un altro cazzo mi infilzò senza ritegno da dietro, così allargato com’ero.
Ciò che mi stavano facendo aveva probabilmente attirato l’attenzione di altre persone che sentivo parlare a poca distanza da me e che commentavano il mio corpo ed il modo in cui venivo usato. Qualcuno mi prese le mani e me le porto su altri due cazzi a lato del mio viso, mentre sulla schiena continuavo a sentire schiaffi ed altre mani ancora che mi premevano e stringevano, altre che mi spalmavano la sborra che sentivo cadere dall’alto. In quel continuo andirivieni di cazzi in bocca e culo non mi trattenni dal gridare il piacere che provavo ad ogni colpo, ma subito dopo mi ritrovai varie dita in bocca, oltre al cazzo, e mani intorno al collo che mi fecero azzittire.
Con poche pause tra un toro e l’altro ricevetti almeno undici cazzi in culo, tutti di notevoli dimensioni, ed altrettanti in bocca. Avevo il buco letteralmente in fiamme e dilatato più di ogni mia immaginazione, ma non riuscivo a smettere di godere e di desiderarne sempre di più, agitandomi forsennatamente avanti ed indietro, a destra ed a sinistra, per sentire il cazzo di turno in tutto la sua lunghezza e larghezza nel profondo del mio culo.
Credo fosse passata circa un’ora e mezza dall’inizio quando il responsabile diede l’ordine di stop alle monte. Avvertii tutti quei tori avvicinarsi a me e cominciare a masturbarsi forsennatamente; chi prima chi dopo terminarono sborrandomi sulla schiena e sul solco del culo ormai dilatato a dismisura. Tutta la sborra caduta su di me mi ricopriva come un velo ed in parte la percepivo quasi come cera secca. Nello stato osceno in cui mi trovavo due braccia mi accompagnarono al mio armadietto e mi tolsero quindi la benda ed il cappuccio.
Qui mi rivestii e potei lasciare il locale.
Fuori pioveva fortissimo e faceva freddo ma non lo avvertivo; sarei potuto tranquillamente uscire nudo, e certo lo desideravo. Subito dopo cominciai a camminare in direzione della stazione dei treni, percependo ad ogni passo la sborra che mi usciva dal culo e scivolava sulle cosce.
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10 anni fa
marcosodes,
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Ultima visita: 7 anni fa
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Seratina con sorpresa
Ho ricevuto un invito, per lettera, da un master che conosco da anni, veniamo dalla stessa scuola di pensiero, abbiamo uno storico comune, e ama stupire un pubblico avvertito.Ha un pied-a-terre, con donjon, alla mouffetard, e mi sono presentato alla ora prefissata. Mi ha accolto il suo assistente simbad, un alto ghanese, scolpito nel marmo, talmente muscoloso da impressionare chiunque, che mi ha indicato il salone dove ho ritrovato i convivi, il proprietario maitre H, la solforosa lady T., vecchia conoscenza invitata come me, e la slave di casa Armelle, guinzagliata al tavolo, con gamella dell'acqua. Il tempo di assaggiare un chateau Giscours, di parlare della vita corrente, e simbad ci ha invitati tutti nella "sala dei giochi".Ci attendevano tre signori, eta' pensionabile, seduti sul canape' in rigoroso silenzio, e una coppia di giovani slaves, nudi, in piedi, con lo sguardo abbassato. Io e lady T ci siamo posizionati comodamente in poltrona, con armelle che, a quattro zampe, mi sfregava la testa sul pacco, come un docile cagnolino, mentre simbad si occupava di massaggiare il collo dell'invitata.Maitre H ci ha quindi spiegato la sorpresa, si tratta di una nuova frusta, in materiale plastico sintetico, estremamente flessibile, che non lascia ferite, solo arrossamenti, ma che da l'effetto dovuto. Nel mentre la slave legava il suo lui alla croce di sant' andrea, mettendosi poi supina a fianco del maitre.Le frustate sono partite lentamente, il sibilo ben udibile, i segni visibili, l'effetto della schiena che si contorceva era evidente, ma, con grande stupore, non c'erano ferite. Eccitato da quella cagna di armelle, che ormai mi aveva indurito il cazzo, mi sono alzato e avvicinato alla vittima, e, con grande stupore, ho ben notato il dettaglio. Il maitre H, palesemente felice per il risultato ottenuto, me ne ha spiegato i minimi dettagli, intanto che l'ho provata varie volte sul culo dell' inetto. Simbad nel frattempo aveva prostrato l'enorme membro indurito a lady T. che lo accarezzava, tintillandogli i testicoli con le unghie. A un gesto preciso del maitre ha slegato lo slave, che si e' inginocchiato con le mani dietro la schiena, ha preso la slave e l'ha posizionata alla pecorina di fronte al divano, nel frattempo i pensionati si sono alzati, sempre rigorosamente in silenzio, slacciati i pantaloni, e rigirati.A quel punto simbad ha violentemente sodomizzato la giovane a secco, che ha rantolato un piccolo gemito, e lei ha cominciato, freneticamente, a leccare il culo del primo pensionato. Il ritmo dei colpi e' aumentato pesantemente, come il frenetico movimento della testa che puliva il culo; il secondo pensionato ha preso il posto del precedente, e cosi' poi il terzo, intanto che simbad abusava dell'orifizio della giovinetta.Nel frattempo lady T, quatta quatta, stava sodomizzando lo slave maschio con un enorme dildo nero, e questi, con respiro pesante, manteneva una posizione degna, da slave scafato. Dietro di lei, armelle le leccava la schiena, con colpetti di lingua dolci e prolungati.Ho quindi preso due enormi candele, e girovagando per la sala, ho cosparso di cera i due corpi degli slaves, mentre i pensionati si masturbavano sulla schiena della piccola. Simbad ha goduto copiosamente nella bocca della sua vittima, mentre noi 3 siamo tornati nel salone per terminare la bottiglia, seguiti da armelle che, gentilmente, ci ha lucidato le scarpe con la sua saliva.Ormai stanco, dovuta alla pesantezza della giornata passata, ho ringraziato maitre H dell'ospitalita', ho riaccompagnato lady T a casa, chiacchierando del nostro passato e delle amicizie comuni, quindi sono rientrato.
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10 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 6 ore fa
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SERATA MOLTO PICCANTE
Io e la mia Giulia decidiamo di organizzare una serata molto piccante a casa nostra.
Come al solito mettiamo un last sul sito in cui richiediamo la presenza di altre 2 coppie e di 3 singoli. Condizione indispensabile essere molto decisi.
Rispondono in molti e dopo un'accurata selezione scegliamo le 2 coppie e i 3 singoli che più ci intrigano quanto a decisione ed a presenza fisica, particolare mai da trascurare negli incontri.
Giunti al venerdì, giorno programmato per la serata, arrivano all'ora stabilita una coppia da Novara, Daniele e Sara (i nomi sono di fantasia), una singola, che sarebbe dovuta essere in coppia ma il suo lui impegno di lavoro serale improvviso, di nome Paola da Pavia e 3 singoli Marco da Milano, Davide da Vercelli e Claudio da Savona, insomma un incontro multi regione.
Dopo i normali convenevoli, e con qualche bicchiere di buon vino, e con discorsi che via via che ci si conosce diventano sempre più piccanti, ci spostiamo nella nostra camera da letto.
In pochi attimi siamo tutti nudi ed iniziamo le danze.
Da vera padrona di casa Giulia si dedica a stuzzicare ed a far rizzare i membri dei tre singoli, alternando profondi ingoi a leccate e colpi di lingua lungo gli uccelli e fin sotto le palle di chi di volta in vlta si alterna nella sua calda bocca, il tutto mentre gli altri 2 fanno correre le loro mani lungo il suo bellissimo corpo a cercare i suoi buchetti che sono gìà dilatati, bagnati e pulsanti di voglia.
Io mi dedico in modo alternato sia a Paola che a Sara facendomi coadiuvare da Daniele e riempendo ora la bocca di una ora la bocca dell'altra mentre in modo alternato succhiamo i frutti delle loro passerine.
Giulia orami presa dall'oblio dei sensi si concede facendoi penetrare ripetutamente ora uno ora dall'altro cazzo, cercando sempre con la bocca di sollazzare il terzo uccello.
Nel frattempo dopo aver fatto squirtare la bellissima Paola, con molta naturalezza mi concede il buchetto del culo e con esperienza di lungo corso si fa inculare fino in fondo. Essendo pluriorgasmica dopo aver laternato colpi forti a colpi più delicati la dolce Paola viene in modo intenso ed incontenibile.
Inanto uno dei singoli si stacca da Giulia per dedicarsi alla bellissima Daniela, la quale con il marito complice si concede ad una doppia penetrazione.
Le grida di piacere delle 3 donne si alternano e si confondono insieme.
Dopo 3 ore di sesso e piacere, tutti i maschietti presenti vengono copiosamente sui corpi e sui visi delle 3 donne ormai paghe e stanche da lungo piacere ricevuto ed insieme accolgono il nostro doce ma intenso bagno di sperma.
Ringraziamo tutti i coloro che hanno partecipato al godimento ed alla riuscita della piccantissima serata.
Kiss G&M
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10 anni fa
GIU-MAURI,
38/38
Ultima visita: 4 anni fa
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8 marzo...altro che festa!
Saliamo le ripide scale su fino all’ultimo piano, l’adrenalina sale a mille… è tutto organizzato; ho fatto delle richieste precise e ora chissà: sarò all’altezza della situazione? 3 secondi di panico… Entriamo e veniamo accolti con un caloroso abbraccio ed il sorriso conosciuto di un'amica trav, Micettasex, dalla dolcezza di un angelo, ci mette subito a nostro agio. Mi guardo attorno ambiente dai colori caldi, atmosfera accogliente, tavolo apparecchiato, 2 materassi… ma guardando meglio, anche un tavolo ginecologico, una gogna , manette, catene, frustini, mascherine e varie attrezzature dall'uso inequivocabile…Partono i flash, ho due fotografi e un regista alla fotografia a mia completa disposizione, che mi immortalano in tante posizioni sexy…Ed ecco che cominciano ad arrivare gli sconosciuti singoli… uno, due, tre quattro e poi cinque… Non sono niente male, anzi piuttosto carini!! Ma soprattutto, sono tutti lì, solo per me e per soddisfare i miei desideri più porcellini… dopo un brindisi ecco che iniziano ad avvicinarsi… mi sfiorano, mi accarezzano, io mi struscio su questi corpi che mi circondano. Il mio Roby osserva in disparte… incrocio il suo sguardo, lui beve e poi, lentamente, mi si avvicina e si fa spazio tra tutti gli uomini, che ormai hanno le mani dappertutto… allungo anche io le mani e sento, attraverso i jeans, le loro verghe già durissime ed eccitate… sembrano molto grosse! Chissà se riuscirò a prenderle tutte dentro?... Mi sfilano l’abito nero, mi accompagnano sul materasso. Mi sdraio ed ecco che tutti accarezzano il mio corpo nudo… 14 mani che mi accarezzano la schiena, le gambe, mi palpano il fondo schiena… mi allargano tra le cosce e l’ano… poi mi giro in posizione supina e di nuovo le 14 mani mi palpano i seni le gambe, l’inguine, si insinuano fino al frutto proibito… che è lì, aperto e a disposizione di tutti! Sento una lingua che si infila tra le mie grandi labbra e inizia a leccare il mio fiore già tutto bagnato.Ed ecco che a destra del mio volto vedo un grosso membro, lo prendo in bocca e inizio a succhiare, intanto un altro uomo mi allarga le gambe e infila la sua grossa verga nella mia figa e inizia a scoparmi… Alla mia sinistra vedo un altro cazzone e me lo metto tutto in bocca, fino in gola… lecco le palle. Un altro cazzo si alterna nella mia figa… non so chi sia, ma questo mi sbatte forte a lungo… avanti il prossimo che me lo sbatte dentro ancora più forte… mi da certi colpi…Intanto un’altra verga mi scopa la bocca..e presto mi ritrovo tra le mie labbra due cazzoni insieme… poi altri due diversi dai precedenti… Roby
osserva il tutto dall’alto e scatta alcune foto… Poi si avvicina e mi prepara l’ano.. scopandomelo bene..ma presto lascia il posto a qualcun altro… sempre con cazzi che si alternano nella mia bocca… godo così tanto che non sempre capisco bene chi c’è e cosa succede intorno a me… qualcuno propone la doppia… Micettasex mi fa adagiare con la mia figa sopra i suoi 19 cm e qualcuno da dietro.. mi incula! Sento una sensazione fortissima.. completamente piena… e non ho neanche il tempo di realizzare tutto questo che mi viene offerto un bel cazzo in bocca… Esplodo in un orgasmo infinito… Non posso neanche urlare perché ho sempre la bocca piena..Poi si alternano altri due bei grossi cazzoni nel mio culo sfondato, mentre la trav dà colpi decisi col bacino per sfondarmi l’utero… Sento proporre la doppia penetrazione davanti… così mi sfilano un cazzo dal culo e ne infilano un altro nella mia figa insieme a quello che già c’era.. mi sento la figa superpiena, completamente sfondata… talmente bagnata che i cazzi entrano senza difficoltà e mi chiavano a lungo. Cambio posizione… Roby si mette sotto di me e inizia a scoparmi, mentre un altro cazzo si insinua insieme dentro la mia figa sfondatissima.. talmente piena che sembra quasi esplodere… Non si parla con la bocca piena, “ma quanto mi piace il cazzo!” …mi incitano ad urlare… “ho ancora e sempre voglia di cazzi, ne voglio ancora! Sono una troia! Sfondatemi ancora, vi prego!” .. e infatti continuano ancora a lungo… perdo la percezione del tempo… Ma quanto godo!!! Mai goduto così tanto in vita mia…Mi chiedono se va tutto bene e mi portano da bere… ho la faccia così goduta e voglio continuare…e inizia il secondo tempo…Mi fanno spostare sul tavolo ginecologico, con le gambe divaricate mi legano le caviglie… ho sempre desiderato stare lì con le gambe spalancate e figa e culo aperti a disposizione di tutti… (il mio culo è così sfondato che non ha più bisogno di lubrificante), si mettono in fila con le loro verghe grosse e durissime e iniziano a scoparmi nel culo a turno: via uno, avanti l’altro… come una gran troia! Un cazzo enorme mi rompe il culo, mi sbatte ancora più forte di prima, per un attimo penso di non resistere a quei colpi così forti, e invece godo tantissimo… gli orgasmi sono continui tanto che ho già perso il conto.. I singoli non vogliono smettere di scoparmi, mi fanno i complimenti per la mia resistenza. Complimenti anche a loro!Alla fine mi fanno accomodare di nuovo sul materasso, vedo tutti i cazzi intorno a me e inizio a succhiarli in rapida successione, lecco le palle ad uno che con la mano si sega e, dopo soli due colpi, sborra copiosamente sulla mia faccia… uno dopo l’altro, senza tregua, versano sborra calda sulla mia faccia, tengo la bocca aperta per assaporare al meglio la gustosa crema calda… mmmCon mezzo litro di sborra calda in faccia che mi cola dappertutto, Roby inizia a scoparmi nella figa e mi sborra dentro lavandomi l’utero sfondato da tutti… che goduria!GRAZIE A TUTTI I PARTECIPANTI E ORGANIZZATORI (MICETTASEX) PER AVER REALIZZATO IN MODO COSì PERFETTO TUTTE LE MIE FANTASIE!Chi vuole pensare che sia solo fantasia, è libero di pensarlo… ma io impazientemente e golosamente aspetto il prossimo 8 marzo… (si potrebbe aumentare il numero!)
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10 anni fa
Coppiatimidosa torino,
37/33
Ultima visita: 9 anni fa
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la nostra prima gang di Giulia
Il racconto che vi vado a raccontare è corrispondente al vero, solo i nomi che verranno indicati sono di pura fantasia. Una delle scene erotiche che ho sempre sognato di vivere insieme alla mia lei è quella che lei fosse la protagonista di una gang. In passato se ne è parlato, ma Giulia ha sempre glissato il discorso dicendo che non rientra tra le sue fantasie erotiche, ed io da compagno che la rispetta non ho mai forzato la mano, fino a quando per curiosità decidiamo di partecipare al party a casa di Laura, una trans molto dolce, educata, seria, che ora la riteniamo una nostra fidatissima amica. Arriviamo a casa sua intorno le 17 del pomeriggio e come entriamo notiamo 2 coppie ed un numero incredibile di singoli, do uno sguardo a Giulia facendole capire che se non se la sentiva ce ne potevamo anche andare. Giulia mi dice restiamo. Si avvicina Laura e con molta dolcezza mette la mia lei ed anche me a mio agio dicendo di non preoccuparsi per il numero di singoli presenti, che volendo avrebbe potuto andare in camera anche solo con un uomo o con quanti lei avrebbe deciso e che comunque lei sarebbe stata molto vigile a controllare che nessuno potesse crearci problemi o fastidio. Nel frattempo riconosciamo un nostro amico singolo con cui abbiamo giocato altre volte di nome Mauro, il quale al pari di Laura ci dice di stare tranquilli poichè conoscendo Giulia, nulla sarebbe successo se non ciò che noi avremmo voluto.
Dopo i dovuti convenevoli con i presenti, Giulia si intrattiene a parlare con chi gli ispirava fiducia e dopo poco mi dice che vuole dare in camera a giocare. Chiama Laura e gli dice che ha scelto con chi andare a giocare. Io ancora ignaro, in quanto non sapevo cosa avesse chiesto a Laura, seguo Giulia in camera da letto e dopo poco vedo entrare prima un singolo, poi un altro poi un altro ancora insomma in poco tempo ci trovammo in 7 uomini tutti per lei. Non mi sembrava vero. Cominciammo a spogliarci, ed in poco tempo ci trovammo tutti e 7 intorno a lei. Volle farsi portare dei cubetti di ghiaccio e con essi uno ad uno cominciò a spompinare i 7 membri che si trovava a sua disposizione. con la lingua andava su e giù per il cazzo di ognuno fino alle palle e sotto di esse mandando in estasi ognuno di noi. Nel frattempo uno dei presenti iniziò a leccarle la figa mentre lei con la sua bocca dava attenzioni e godimento a tutti gli uccelli che di volta in volta si accostavano alla sua bocca. Aveva mani che la toccavano, la palpano e la penetravano dappertutto, ormai era completamente in balia dei 7 membri che aveva a disposizione. Ci si alternava a leccarle la figa fino a quando non la sentimmo gemere smisuratamente dal piacere. A quel punto volle essere prenetrata da ognuno di noi. Venne più volte e più volte ancora, ma nello stesso tempo fece sborrare copiosamente tutti i partecipanti almeno 2 volte. Dopo 3 ore paga dal tanto godimento dato e ricevuto diede un caldo bacio a tutti invitando gli stessi a godere con lei al prossimo party di Laura. Ci rivestimmo, salutammo Laura rigraziandola per il piacere che ci aveva dato modo di provare chiedendole di essere annoverati tra le sue coppie per le prossime gang bang.
Baci G&M
Â
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10 anni fa
GIU-MAURI,
38/38
Ultima visita: 4 anni fa
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AL MARE
Lo scorso anno ci siamo ritagliati un settimana si vacanza in Sardegna a fine settembre, una settimana di relax in un hotel di Baia Sardinia, abbiamo passato alcuni giorni tra mare e qualche gita nell' entroterra, gli ultimi giorni a causa di un vento fastidioso avevamo preso l' abitudine di andare verso sera nella non troppo lontana spiaggia di Capriccioli, c' era ancora molta gente e non nascondo che spesso ho sognato di vedere la mia Anna con uno dei tantissimi vu' cumprà, ma non l'ho mai detto a lei, però ogni tanto le chiedevo se sarebbe stata interessata ad un singolo...la risposta fu un no deciso, sono in vacanza e mi voglio godere il mare.Il penultimo giorno siamo arrivati alla nostra spiaggia verso le 17 e ci siamo sistemati per un bagno veloce, al rientro dalla nuotata alcune delle nostre cose erano volate via ed un signore sui 55/60 ce le aveva raccolte e riconsegnateRingraziamo e ci fermiamo a chiacchierare, specie del vento che ci spara la sabbia addosso e lui ci dice che per l' indomani è previsto che smetta e che, se siamo interessati, ha un gommone a Portorotondo e che ci potrebbe portare volentieri a fare un giro.Siamo titubanti ma è il nostro ultimo giorno! e Franco, questo è il suo nome, sembra veramente simpatico; ci racconta che fa il consulente ed abita vicino a Milano ma passa lunghi periodi in Costa Smeralda..e si vede dalla sua abbronzatura! ci scambiamo i numeri e se davvero non ci sarà più vento, usciremo con lui l' indomani.Poco dopo le 9 il telefono squilla, è Franco e ci aspetta a Portorotondo, ritiriamo le nostre cose paghiamo il conto all' hotel e ci avviamo con la nostra 500 bianca presa a noleggio verso l'a puntamento; la giornata è splendida ! ci troviamo al bar per un aperitivo, soliti convenevoli poi Franco carica una grande borsa frigo sul gommone ( che non è neanche piccolo e che ha due motori da 150 Hp ) ci dice che dentro c'è il necessario per uno spuntino e che possiamo stare fuori tutto il giorno; Anna è come al solito preoccupata.. dobbiamo essere all' aeroporto di Olbia alle 19 e dobbiamo ancora restituire l' automobile…ma lui la rassicura, faremo in tempo a fare tutto…partiamo.E' tarda mattinata e in un attimo arriviamo alle isolette di fronte poi all' isola di Mortorio poco lontano, facciamo un lungo bagno, poi ripartiamo per un il giro attorno a quest' ultima, verso le 2 del pomeriggio Franco ci propone di andare a mangiare in un' ansa tranquilla ( per non dondolare tanto dice lui ) per cui dopo una mezz' oretta arriviamo il una piccola baia alle spalle di Golfo Aranci, è veramente tranquilla e non c'e' nessuno ed in più il mare è di un bellissimo turchese ed invita ad un bagno rinfrescate; risaliti in barca Franco apre "la dispensa" ed oltre a vari tipi di tramezzini spunta una bottiglia di Sella e Mosca frizzante ed ancora bella fresca, brindiamo alla nuova amicizia, alla gita e ci scusiamo di non avere portato nulla. Ridiamo parecchio, anche Anna, che dopo un paio di bicchieri sembra molto a suo agio, specie perché Franco dopo la prima bottiglia ha già stappato la seconda. dopo pranzo ci sdraiamo tutti sugli asciugamani stesi sui grandi cuscini a prua del gommone; Anna slaccia il reggiseno e mette al sole le sue tettine…non me lo sarei aspettato, ma forse è l' effetto del vino, a questo punto Franco butta un " se volete potete prendere il sole nudi, qui non viene mai nessuno" Anna chiede se è sicuro poi in un attimo vedo già il suo tanga alle caviglie ! anche Franco toglie il costume e si nota che è abituato a prendere il sole nudo, lo tolgo anche io ed il cuore comincia battere forte, forse c'è la possibilità che succeda ! dopo un quarto d'ora con la scusa del caldo chiedo a Franco de posso prendere la maschera che ho visto vicino al cruscotto quasi a fare capire che starò via molto e poi mi tuffo. I fondali sono bellissimi ma il mio interesse è per Anna ed il nuovo amico per cui non mi tengo troppo lontano e li controllo; Anna ride e lui si alza e si sposta verso di lei.. mi pare che le stia spalmando la crema sulle spalle allora mi dirigo a riva, sono più lontano, e quindi non li disturbo, e dal sopra di uno scoglio posso vedere all' interno del gommone.Anna si gira a faccia in sù e Franco comincia a spalmarle la crema sui seni accarezzandoli a lungo poi scende sul pancino ed alla fine entra tra le sue cosce, sono a circa 20 metri e vedo distintamente che mia moglie prende in bocca il suo cazzo abbronzato, lui continua a masturbarla poi si sposta ed affonda la bocca tra le cosce spalancate di Anna, la lecca a lungo poi li sento parlare, il rumore del mare mi impedisce di sentire, ma credo le abbia chiesto se poteva penetrarla, a quel punto lei si sistema per riceverlo ed inizia la monta…cambiano alcune volte posizione alla fine Anna sale su di lui ed inizia la cavalcata finale che termina poco dopo con lei che indugia su Franco piena del suo seme.La vedo sollevarsi e con una mano trattenere lo sperma che cola dalla sua fica per non gocciolare sui cuscini e poi buttarsi in acqua per lavarsi, è li che la raggiungo, stiamo insieme un po' e le chiedo di raccontarmi, anche Franco si butta in mare ma dal lato opposto del gommone…quando tutti tre risaliamo non parliamo di quello che è successo e, grazie all' arrivo provvidenziale di un' altra imbarcazione, ci vestiamo e partiamo; il rumore del motore e delle onde che si frangono sul gommone fanno si che per tutto il viaggio di rientro non ci siano commenti.Arrivati nel porto recuperiamo le nostre cose e ci salutiamo come vecchi amici che hanno passato una comunissima giornata in barca, e mentre salgo in macchina vedo che Anna gli da ancora un lungo ed ultimo bacio in bocca.Ci avviamo all' aeroporto e rimaniamo presi da tutte le solite operazioni poi, nell' attesa dell' imbarco seduti sulle poltroncine comincio a farmi raccontare i particolari, Anna indossa un vestitino leggerissimo su un tanga minuscolo ed i suoi piccoli seni si induriscono leggermente contro la stoffa, la bacio…sa ancora di mare, racconta i particolari ed io ancora la vedo mentre sussulta sotto i colpi di Franco, lei ha una luce soddisfatta negli occhi e chiede a me se sono contento….Un cuck è sempre contento in questi casi !!!
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10 anni fa
wasabee,
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Ultima visita: 1 anno fa
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Anna, Laura e gli amici di colore
Una cena tra amici, nulla di erotico in previsione, semplicemente due coppie a cena, poi complici le bollicine i discorsi si fanno più intriganti, si parla in modo generico di sesso e tra una risata e l'altra di dimensioni dei rispettivi compagni e si finisce nel luogo comune...gli uomini di colore...Anna sorride sorniona e fa qualche battuta quasi ne sapesse qualcosa! fine della cena tutti a casa a smaltire il bicchiere di troppo. L'indomani però è Laura a chiamare Anna, piccoli convenevoli poi la domanda fatidica...ma tu sei stata con un negro? com'è ? io avrei una voglia pazza di provare...ecc..Anna all'inizio non sa se sbilanciarsi, poi alla fine cede e racconta a Laura che siamo una coppia un pò trasgressiva e che volendo avremmo anche amici di colore con cui si potrebbe fare una serata; detto fatto! nel giro di pochi giorni si organizza con due ragazzi ivoriani fidati. Laura e suo marito arrivano presto, sono emozionati, lui più di lei; per fortuna i ragazzi arrivano subito ( di solito non sono mai puntuali ! ) e si rompe il ghiaccio pochi istanti ed abbassiamo le luci, un pò di musica e Anna, da padrona di casa, si alza ed invita Laura a fare lo stesso, non sapendo se è bisex la accarezza piano ma lei, eccitatissima per la situazione, la bacia e le due iniziano a spogliarsi; in breve sono nude davanti a noi quattro, poi si alzano anche i ragazzi...si spogliano ma rimangono in boxer, le palpano e le accarezzano e già si vede che i loro cazzi si sono fatti duri! poi ogni uno si prende la sua puledra bianca, anche il marito di Laura si spoglia tra l'eccitato e l' impacciato ma poco dopo desiste... è la loro serata! dai boxer saltano fuori gli uccelloni neri e le due iniziano a succhiarli con avidità, cambiano posizione..Anna si inginocchia e comincia a pompare il cazzo di Hamed mentre Laura si avvicina al viso del suo moretto..le lingue si aggrovigliano in un bacio rovente. Io e Paolo ormai guardiamo estasiati le nostre mogli ormai preda dei due torelli neri che nel frattemo le hanno distese e hanno preso a leccarle tra le coscie, le due troiette gemono e dopo un pò senza preavviso è proprio Laura a salire a cavallo ed a farsi penetrare; Anna non vuole essere da meno, si distende sulla schiena spalanca le gambe e chiede di essere presa...Hamed non di fa pregare ed entra a pelle dentro dei lei..vanno avanti minuti che sembrano ore, poi quando sembrano esauste si scambiano i cavalieri, Laura si mette a pecorina ( sua posizione preferita ) ed Anna sale sul torello lasciato libero dall' altra e dinuovo gemiti e rumore di corpi sudati che si uniscono nell' amplesso...odore di sesso..ci sono tutti gli ingredienti per la buona riuscita della serata. Si scambiano ancora un paio di volte ed i cazzi neri e turgidi entrano nelle loro fiche bagnate in un valzer di colpi; sono passate quasi due ore quando Hamed esplode nella fica di Anna a questo punto appena lo tira fuori Laura abbandona il suo boy ed inizia a pulire lo sperma con la lingua poi lecca la fica di Anna..chiede ancora sperma e le due si inginocchiano davanti a Daniel e cominciano a succhiarlo a turno strappandosi di bocca il cazzo nero fino allo schizzo che le investe entrambe in piena faccia e mentre lui prima geme e poi ride loro si leccano la bocca avidamente l'un l'altra per raccogliere le gocce di seme. Tutti al tappeto e non solo in senso metaforico ! Paolo si avvicina a Laura la accarezza si parlano piano lui vorrebbe entrare dentro di lei ma Laura lo blocca, no questa sera per le due porcelle solo cazzi di colore nero!. Mentre i ragazzi sono in bagno chiedo ad Anna come è andata..la risposta è nei suoi occhi e sulla sua pelle resa appiccicosa dallo sperma ricevuto in abbondanza. I ragazzi salutano e forse per l' imbarazzo della serata anche Laura e Paolo se ne vanno, restaimo noi a fare ordine con la certezza che Laura ha trovato quello che cecava.
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10 anni fa
wasabee,
44/41
Ultima visita: 1 anno fa
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serata super gang
Un sabato freddo di gennaio. Freddo nebbia ma non mi arrendo, prendo l'auto e dopo essermi preparata auto e via nel mio club privè preferito. Già all'inizio nei primi approcci sembrava una serata strana..diversa.....il locale era pieno come a solito di singoli, sorelline e tante coppie....molto molto carine. Dicevo strano perchè non avevo voglia di giocare con i singoli ma osservavo le coppie. Dopo un drink osservo una donna in coppia ovviamente  con delle tette superrrrr gli faccio un complimento e ci troviamo in camera a ciucciarla le tette infilare le dita nella sua figa già bagnatissima..lei mi ciuccia in cazzo con maestria...ma tengo duro non vengo ..è presto..lei viene abbondantemente mentre lui osserva estasiato. pausa drink. In un corridoio una bionda ciuccia avidamente il cazzo al suo uomo mi avvicino e la riempio di carezze palpaggi...è bagnatissima.....si gira e mi ciuccia anche il mio uccello...resisto ancora è presto... sul tardi incontro una coppia già conosciuta prima ma poi ci eravamo persi...la vedo ed inizio un palpeggiamento mi ritrovo con dieci mani su di lei e su di me...eccitantissimo..ci scaldiamo e decidiamo di andare in stanza io, loro ed altre tre sorelline attive anche loro...l'abbiamo solazzata per un ora con sborrata finale nella sua bocca sulle tette e sul corpo....mia prima vera gang. Da rifarla subito.
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10 anni fa
giorgiatrav,
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Ultima visita: 10 mesi fa
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attraverso la grata
E' un normale venerdi sera e non so come mai mi sento pervadere il corpo da un eccitazione immotivata e comincio a pensare che è meglio trovare qualcosa da fare.Decido quindi di uscire e dirigermi in un noto locale nel veronese.Una volta arrivato nel parcheggio posso notare che ci sono molte macchine parcheggiate e rimango un attimo a pensare- Speriamo non siano tutti singoli...-dopo qualche minuto decido di entrare, mi riceve una bellissima Signora bionda, educata, con un bel vestito nero in pizzo,deposito gli oggetti personali nella cassetta e il giubboto al guardaroba, comincio a sentire un senso di agitazione dentro di me, senza sapere il perchè...-ormai sei qui Alex-mi dico, quindi rompo gli indugi e mi dirigo verso la tenda che separa l'ingresso dal club, la scosto leggermente, entro e...WOW...mi rendo conto di essere l'unico ragazzo in mezzo a una cinquantina di coppie ed in meno di qualche secondo tutti gli occhi sono su di me e gia vedo la malizia ed il desiderio di qualche coppia nei miei confronti e sento salire l'eccitazione che provavo, che fino a quel momento era rimasta latente e pulsante dentro di me, farsi strada sempre più intensamente e con vigore.-Ho bisongno di bere qualcosa- penso...e mi vado verso il bar dove c'è una coppia giovane con lei bionda,capelli mossi abbraciata da un vestito tanto stretto che si vedeva quasi tutto ed il fresco dell'locale faceva apparire i suoi turgidi capezzoli dal vestito, un gioco di sguardi e mi presento, dopo uno scambio di battute ed un paio di Martini decidiamo di andare a fare quattro salti in pista .Abbiamo cominciato a strusciaci con la signora in mezzo a noi che dirigevano le danze e man mano che il ritmo della musica avanzava la signora è diventata sempre più imbizzarrita, fino a quando non ci ha presi per mano dicendoci-Andiamo a curiosare?- e ci ha portato nel buio dei priveè dove abbiamo potuto ammirare diverse coppie compiere evoluzioni fantastiche e stimolanti. Un altro drink al tavolo e ci siamo salutati dicendomi che ci saremmo visti dopo.Passati 10 minuti in disco, mentre il locale man mano andava riempiendosi di coppie, decido di tornare nella zona buia dei priveè, dove posso sentire con enorme piacere che ci sono ancora altre coppie intente godere, vederle e sentirle gemere di piacere fa in modo che la mia eccitazione cresca a dismisura facendo crescere il desiderio ancora di più dentro di me. Provo a cercare la coppia di prima ma non li trovo, rimango un po nella zona priveè e sento che ci sono delle coppiè che mi vorrebbero conosce, qualche gioco di sguardi, uno scambio di battute ma la mia mente torna a quella
coppia che non trovo più. Ad un certo punto decido di allontanarmi dalla zona dove era presente la maggior parte delle coppie e vengo richiamato all'attenzione da un gemito femminile dalla parte piu scura del priveè...inuriosito mi avvicino, e con lo scorrere dei metri sotto i miei piedi posso cominciare ad intravedere la parete in legno con sopra una grata da confessionale alla quale mi avvicino silenziosamente e comincio a scrutare all'interno...impossibile...non ci credo...sento quel profumo che mezz'ora prima mi faceva compagnia...si sono loro, lei con la faccia schiacciata contro la grata ed il marito in ginocchio sotto di lei che le sfiora con la sua lingua il suo clitoride, facendola trasudare di piacere. Rimango come paralizzato dall'emozione, non riesco a far nulla se non guardarla negli occhi attraverso la grata e sentirla gemere di piacere mentre il suo uomo la fa sentire importante.Attraverso il buio della grata riesco a capire che loro sanno che sono li e che lei sta per impazzire di piacere, proprio in quel mentre mi sentro toccare l' interno delle gambe e con un po di stupore mi accorgo che ottanta centimetri sotto la grata c'è un buco dal quale fuori esce la sua mano che mi invita ad abbassarmi. Una volta abbassato ho visto che la signora si era girata e messa supina ha cominciando una bella, lunga e appasionata pratica di fellazio al suo uomo che godeva come un matto e con tocco tenue ha stretto la mia mano e portata al suo splendido e sodo culo, dalla pelle liscia e profumatissima e ha cominciato a farsi toccare accompagnando i muovimenti della mia mano con la sua fino ad allargare le sue cosce ed invitarmi semplicemente con un gesto ad entrare con un dito nel suo caldo e umido pertugio comingiando a spingere in basso il suo corpo per sentirmi dentro di lei e prepararla alla penetrazione del suo compagno ormai quasi pronto. Dopo qualche minuto il suo uomo la afferra in maniera decisa ed alzandosi la sbatte nuovamente alla grata e comincia a spingere dentro di lei il suo menbro ormai pomposo di piacere, tra me è lei c'è solo una grata spessa solo un paio di millimetri posso vedere i suoi capelli che ne fuori escono attraverso e sentirne il profumo intenso dei suoi umori, qualche secondo dopo mi sento nuovamente toccare con più decisione e vedo che le sue mani sono ancora fuori dal buco che mi cercano e che questa volta mi vogliono perciò porto il mio pube verso il buco e le sue mani cominciano a slaciarmi i pantaloni, con superba sicurezza prende il mio menbro e comincia a massaggiarlo con enorme maestria e delicatezza, sincronizzando i colpi del marito con i suoi sia di forza che di intensità, da li a poco siamo stati trasportati tutti in un ondata di piacere vigoroso che ha è sfociato in un bagnatissimo orgasmo di lei che con i suoi gemiti e sospiri di estasi ci ha condotto contemporaneamente ad un supremo appagamento.Con garbo,gentilezza e un cenno del capo ci siamo salutati...
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11 anni fa
alexx979,
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Ultima visita: 1 ora fa
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Esperienza 5 - Il videoamatore
“Non è possibile! Ti dico che non ne voglio sapere di una simile iniziativa!”Marco risponde serafico: “Ma dai! Non è mica una condanna a morte! Magari ci trovi anche del divertimento in una cosa di questo genere. Ogni tanto è necessario fare anche qualche passo avanti.”“Non discuto che si possano fare passetti avanti… ma questo …no … mi imbarazza troppo.”“Dai cucciola è solo un gioco in fondo…. cerchiamo di viverla in scioltezza….”Era cominciata così una discussione su una classica proposta da “maschietto” … aggiungerei “perverso”.Lui doveva partire per motivi di lavoro e, come spesso accade, mi propose di seguirlo: sono sempre momenti dolci, quelli in cui siamo solo noi e non abbiamo attorno il mondo che ci circonda usualmente. In queste occasioni riscopriamo la vera essenza del nostro amore…. e.... anche un minimo di trasgressione.... ma questa la consideravo proprio una “proposta indecente”.In pratica voleva che al posto di autofilmarci, come sempre facciamo, invitassimo una persona a farlo.Non sapevo come contrastare una simile iniziativa se non dirgli di no e basta…“Tesoro… ma cosa ci potrà mai essere di male? In fondo quando siamo in un privè dove altri ci guardano … che cambia?”Odio quando mi mette con le spalle al muro… mi sento un gatto che fa vedere gli artigli ma è incapace di reagire di fronte ad un nemico soverchiante. “Si, ma quelli ci guardano e basta…. così …. è… è diverso! E’ come avercelo addosso… è una violazione della mia intimità!Mi sentivo soddisfatta, sembrava una risposta risolutiva…..“La tua intimità? Ma come puoi parlare di intimità quando ti sei trovata con quattro o cinque uomini a meno di un metro di distanza, con i loro uccelli duri che si accarezzavano mentre godevi con me come una matta?Non sapevo cosa rispondergli…. “Si, ma li era un contesto diverso….. comunque fai quel che vuoi, poi vedremo….” Accidenti mi frega sempre. ..ho pensato in quel momento. Vabbè… vedremo cosa succederà, al massimo mi nascondo….Avuto questo assenso un po’ tirato con la corda, per qualche giorno non ne abbiamo parlato più, ma (in confidenza) … ero molto preoccupata….Nei giorni successivi vedevo Marco spesso al PC, su siti che non conoscevo….. Ad un certo punto la mia curiosità femminile prevalse e gli ho chiesto: “… ma questo è un nuovo sito?”Lui con tranquillità mi rispose: “Si … vedi…. i diversi siti hanno delle connotazioni territoriali…. perché alla fine molti utenti vogliono incontrarsi, per cui un sito che opera in zona Milano è difficile che venga troppo visitato (con interesse non virtuale) da uno di Palermo. Le stesse pubblicità di club o di locali la dicono lunga sulle collocazioni territoriali.”“… e allora? Perché sei su questo sito?”“Visto che ci spostiamo al sud è meglio trovare un videoamatore locale….”“Forse è meglio non trovarlo del tutto!” ribadisco…Ma eccolo che si rituffa nella ricerca dei contatti, senza quasi ascoltarmi….“… e come mai ci perdi così tanto tempo?”“… la ricerca… deve essere fatta in modo scientifico. Guarda che non è facile trovarne uno con le ‘doti’ giuste.”La frase li, per lì non mi era apparsa niente di che… per cui non le ho dato peso più di tanto”.”… poi sai, ci sono tanti millantatori…. molta gente scrive di avere quel tipo di dote e poi non è vero… bisogna controllare le referenze… insomma …. vorrei uno che sappia il suo mestiere… “.“Guarda... che stai rischiando di fare una brutta figura!” gli dico con fare minaccioso….. e lui guardandomi perplesso risponde “… in che senso? Vorresti punirmi? In sua presenza mi punirai per l’affronto che ti faccio?”“Non ti dico niente…” e chiusi lì la discussione….Arriva il fatidico giorno della partenza senza occasioni per discutere ulteriormente della cosa. Durante il viaggio mi dice che forse ha trovato la persona giusta e che l’incontro, orientativamente è fissata per domenica. Iniziai un periodo di ansia incredibile… sentivo le pulsazioni cardiache aumentare… ma in fondo mi dico “di cosa dovrei preoccuparmi? Non può succedermi niente…” ma se al cuor non si comanda sono sicura che alla testa molto meno e quindi iniziavo a sentire un senso di blocco nella respirazione… cercavo di scacciare quelli che in psicologia vengono chiamati pensieri negativi.. Giovedì, e venerdì dedicati al lavoro e sabato allo shopping…. Sabato sera durante una bellissima cenetta romantica e dopo qualche bicchiere di vino (secondo me aveva pianificato tutto) mi accenna all’argomento. “Sai, ho sentito Achille, il videoamatore, dice che ha problemi di sera, per cui la cosa è fissata per il pomeriggio…. si pensava di andare in una pineta qui vicino. Potremmo fare qualche cosina in macchina in modo che lui simulerebbe i guardoni a cui non sei così disabituata…”“In pieno giorno...? No, non ci penso nemmeno…..Un conto è quando sei avvolta dal buio che neanche ti rendi conto che qualcuno ti guarda dal finestrino, e la luce accesa all’interno ti acceca la vista verso l’esterno… un conto è farlo in piena luce del giorno vedendotelo addosso.”Lui tranquillo: “ … se preferisci ti bendo… “ e scoppia a ridere….Sono un po’ troppo brilla per reagire … e inizia a baciarmi sul collo… sento una scossa che mi attraversa il cervello e scende lungo la schiena…. non capisco più niente…. mi dice “lo sai che questo ristorante ha una bella terrazza sul mare? Dai vieni che andiamo a vedere le luci sul golfo!” e così dicendo mi prende per mano e mi porta su questa stupenda terrazza. L’aria non è troppo fredda anche se è aprile: la brezza marina porta i profumi di zagare. Da dietro mi bacia sul collo e la sua lingua si insinua nel padiglione auricolare penetrandomi. Percepisco il suo desiderio e dopo poco sento la sua rigida presenza premere appoggiata alle mie natiche….. Mi muovo dolcemente come in una lambada sensuale rispondendo alla sua eccitazione con la mia… sento la sua mano forte tra i capelli e la dolcezza si trasforma presto in voluttà …. in qualcosa che è solo nostro…. quel misto di forte desiderio e dolcezza… che io amo e che solo lui sa darmi… preme con forza…. lo sento turgido contro di me… non so se è il vino o l’eccitazione… mi sento fusa…. mi allunga una mano sotto il vestito corto e aderente ad incontrare la carne alla fine del pizzo delle autoreggenti…. insinua le dita sotto gli slip…. sono fradicia .. le sue sapienti dita si intrufolano tra le grandi labbra e mi penetra ….. prima con un dito e poi con due. Mi appoggio al cornicione in cemento con le mani perché le gambe tremano…. sfila le dita appiccicose e me le porta sotto il naso, poi sulle labbra….. ed infine non resisto e apro la bocca vogliosa che viene penetrata da quelle dita forti…. il sapore è forte e non mi dispiace, con lui ho imparato anche questo. La mia lingua scorre ad incrociare nella bocca le sue dita ..... inizio a succhiargliele con forza e lui, che lo sente, diventa un toro assatanato. Mi alza il vestito e mi sfila gli slip che mette in tasca non prima di averli assaggiati con lingua e naso. “Se arriva qualcuno?” Gli dico con una voce ormai ridotta ad un flebile sussurro. “Lo facciamo partecipare.” Mi risponde lui prendendomi in giro…. Si è sfilato con fatica il suo grosso uccellone dai pantaloni e sento che lo usa come un mazza picchiettandolo sulle mie natiche…. lo desidero….. sento tutta la sua durezza……. ora lo voglio dentro. Sento la sua cappella con i suoi 17 cm di circonferenza appoggiarsi alle grandi labbra. Con abili movimenti lo struscia su tutta la mia area ipersensibile, dal clitoride fino al buchino posteriore con lenti movimenti. Gli attimi diventano secoli, sa che mi sta torturando e ci prende gusto…. sa che una lunga attesa mi darà un grande piacere ma adesso non ce l’ha faccio più…. lo voglio dentro… la sua mano è tra i capelli ora li stringe provocandomi quel dolore che piace alla sua devota ancella…. si ferma con la punta del glande appoggiata all’imbocco della passerotta e mi chiede ”Cosa vuoi?” Non stò capendo più niente mi sento una cagna in calore…. … quasi senza voce gli rispondo “voglio il tuo (c...)” … a quel punto mi strattona per i capelli e con un solo colpo di reni mi penetra infilandomelo fino alla radice… lancio un urlo e non mi importa se ci sia qualcuno in zona, lo faccio e basta, ormai sono in un altro mondo, in un’altra dimensione. Mi sbatte con forza fino ad arrivarmi al collo dell’utero e io rispondo ai suoi colpi con l’immenso piacere che questo mi provoca… inizio ad avere i primi orgasmi… sono intensi e profondi…… il suono gutturale della mia voce si leva in quel silenzio irreale… si ferma… lo imploro di continuare e lui per tutta risposta si bagna di saliva il pollice e lo appoggia sul mio buchino posteriore e inizia a premere… conosce troppo bene i miei punti deboli .. cerco di muovermi avanti e indietro e lui inizia a farlo entrare… ricomincia a muoversi solo quando arriva ad infilarmelo tutto fino alla base…lancio un urletto.... mi piace…. è una cosa che mi manda in estasi…. Dopo un po’ di questo giochino mi chiede “Vuoi che sostituisca il dito?” lui sa già cosa voglio ma vuole tenermi sul filo… sa che lo desidero.. sa come adoro essere presa dietro…. “Sì!” gli rispondo….. ma lui incalza “non ho capito cosa vuoi che ti faccia? … mi vuole ….umiliare…. ma se lo voglio, e cavolo se lo voglio, devo farlo: “voglio che mi inculi…. che mi spacchi in due...”.Solo in quel momento sfila l’uccello dalla (f...)sbrodolante e lo appoggia al buchino, indugiando sul da farsi… come piace a lui…. io sto morendo dalla voglia… non penso di resistere molto in questo stato….. “dai…. ti prego… fallo… sfondami” lui per tutta risposta inizia a spingere… sento l’enorme cappella che mi apre e quando l’uccello arriva in fondo vengo scossa da un orgasmo incredibile. Lancio un urlo animalesco…. è solo fantastico quello che sto vivendo….Nel sentirmi così partita e calda anche lui non riesce a trattenersi più di tanto….. e dopo poco mi fa girare e mettere in ginocchio davanti al suo uccello … apro la bocca con la voglia di sentirmi riempita in tutti i miei buchi e lui, tenendomi la testa, mi penetra profondamente per farmelo arrivare dove piace a me … in gola…. sta ansimando come un toro alla monta e finalmente sento i suoi schizzi sul palato…. è carico…. mi piace…. stasera è dolcissimo….lo trattengo un po nella bocca fino a quando non ho raccolto anche le ultime gocce… e poi lo mando giù un po’ alla volta … in modo da gustarne meglio il sapore: un misto di tutta me e della sua essenza… assolutamente fantastico….Mi ricompongo e torniamo dentro, e meno male che non è passato nessuno… le gambe mi tremano e lui teneramente mi sorregge nel mio barcollare, fino al tavolo. Mi accompagna la sedia e mi godo questi momenti di beatitudine…Arriva il cameriere “Signori posso portarvi qualcosa di dessert?” Un po’ stordita, un po’ maiala … rispondo …”Oggi l’ho già preso!” Marco mi guarda e si mette a ridere… Allo sguardo interrogativo del cameriere Marco cerca di fugare possibili dubbi interpretativi “questa ragazza ha paura di ingrassare e che non gli entrino più i vestiti” e mi metto a ridere anche io seppure con un accentuato rossore in viso….Riesce sempre a distogliermi dai pensieri negativi e devo dire che quella notte sono riuscita a dormire profondamente, complice la bottiglia di rosè.Al mattino mentre sono indaffarata in alcune faccende lui esce a prendere il giornale ma sono più che convinta che abbia contattato il nostro videoamatore.Quando torna mi dice che è andato a visionare la pineta e che lì non sarebbe stato possibile fare molto: troppa gente, ragazzini in vicinanza e così via…. Tiro un sospiro di sollievo e gli dico: ”… quindi, tutto annullato?”“.. no, semplicemente non si potrà fare lì! Potremmo proporgli di farlo qui in hotel.”“No..... dai..... già avevo remore a farlo all’aperto, ma qui mi pare ancora più …. non so come dire…perverso”“beh…. almeno non sarai preoccupata che altri ci vedano”Rimango con i miei dubbi addosso in uno stato di inquietudine che sento crescere col tempo.Arrivano le 16.30 ora dell’appuntamento e scendiamo per incontrarlo fuori dall’hotel, Marco ha preso dietro il computer, che gli servirà per simulare un rapporto di lavoro con il tizio. Il mio cuore sta battendo un po’ troppo forte: sono troppo tesa tra un po’ scoppio… e mi viene voglia di scappare… ma dove?Lui arriva puntuale e scopro che è un ragazzo di circa 35 anni, moro…. non eclatante ma carino e abbastanza simpatico. Anche lui è teso… lo percepisco…. l’unico a suo agio è Marco, come in qualunque occasione, mi fa una rabbia….Marco mi da le chiavi della stanza e mi dice di aspettarli sopra, mentre loro vanno nel salotto dell’hotel per discutere di lavoro….. chissà di cosa discuteranno nella realtà… o meglio, so quale sarà il soggetto della convesrazione…. e mi sento sempre di più un agnello sacrificale...Passano circa 10 minuti .... interminabili e sento bussare alla porta..... non apro.... vorrei lasciarli fuori ... altra bussata.... quasi quasi fingo di non sentirli e ...... alla terza insistente bussata mi decido di aprire.... Entrano, sembrano il gatto e la volpe... Marco spiega ad Achille i comandi della videocamera e lui togliendosi la giacca e inizia a riprendere...Io sono molto in crisi e la cosa non mi va giù.... mi chiudo a riccio e,nonostante tutti i tentativi del mio uomo per tranquillizzarmi, sono un pezzo di legno.... mi abbraccia, mi bacia, mi stringe.... ma sento che non ci riesco... mi stende sul letto scoprendo una parte del pizzo delle autoreggenti e io riabbasso il vestito... ma lui continua....Dopo un po’ di questi tentativi.... mi lascia lì .... sola ...... è incavolato e non fa niente per nasconderlo ... mi avvicino a lui e gli bisbiglio nell’orecchio di perdonarmi... ma che è più forte di me.... lui mi prende tra le braccia e mi dice “... non ti preoccupare cucciolotta... ti amo comunque infinitamente... “ appoggio il viso sul suo petto e mi sento più rilassata mi bacia teneramente e mi stringe.... io mi sento un po’ in colpa.... ma sono fatta così... male... non riesco a lasciarmi andare....Achille stava a distanza per non interferire con i nostri momenti di intimità... e io mi sono sentita un pochino più libera e tranquilla... Marco vedendomi un po’ più rilassata inizia a far scorrere le mani... sembra un polpo ... raggiunge tutti i miei punti erogeni.. e mi scalda mi sfila il perizoma e io mi nascondo sotto le coperte..... lui, per tutta risposta, si infila sotto con la testa e inizia a ad infilare la lingua nel boschetto.... Nonostante la tensione la cosa mi scalda e sento che l’eccitazione salire.... quella lingua mi conosce troppo bene passa dal clitoride alla penetrazione vaginale, per ritornare a succhiare il clitoride e... dopo ridiscende.... mi solleva un po’ le gambe e con la lingua mi stimola la rosetta anale.... sento la punta che si infila nel buchetto ... i brividi iniziano a partire scuotendomi.... la infila tutta dentro e con la punta sento che mi stimola all’interno... mi tornano in mente i disegni del medioevo dove il diavolo era sempre rappresentato con una lunga lingua... e capisco la sua capacità di donarmi piacere....Si sfila dalle coperte “tu qui sotto mi vuoi far morire... le possiamo levare che non riesco neanche a respirare?” e così dicendo si spoglia con tranquillità e naturalezza sotto l’attento obbiettivo di Achille...in effetti anche io ho caldo ... decido di rinunciare alla protezione delle lenzuola, ma il vestito non me lo levo.Marco mi avvicina il membro morbido alla bocca che sfioro con le labbra.... ora mi vergogno un po’.... e allora si stende al mio fianco... dopo un pochino, sentendomi un po’ in colpa, scendo io a baciarglielo.... e diventa durissimo in breve tempo... ora Achille si avvicina sentendo che non sono più ostile, perché presa dal mio gioco orale ..... Quando lo abbraccio con le mie labbra non riesco a pensare più a niente ... sono pervasa da una forte eccitazione.... nel rapporto orale mi sento appagata so di avere in pugno la situazione.... e mi dedico con cura a scorrere con la lingua tutte le nervature dell’asta... la cappella si gonfia... diventando violacea, creo il vuoto nel palato per richiamare sangue nel muscolo... e intanto con la lingua stimolo il frenulo.... lui si contorce... mi appoggia una mano sulla testa e inizia a spingermela per far affondare in profondità la sua asta.... Non mi faccio pregare... è una cosa che adoro. Sentirmelo arrivare in gola: lo collego alla profondità dei sentimenti che provo per lui e lui per me.... è grosso e faccio sempre fatica... per quanto allenata è sempre difficoltoso.... Si alza e piegandomi una gamba mi penetra iniziando con movimenti lenti e profondi... sento emozioni contraddittorie... da un lato non voglio lasciarmi andare dall’altro c’è il mio corpo in preda ad un turbinio di eccitazione... ..Achille con la videocamera ci segue in queste effusioni e intravedo che si sta eccitando..... il rigonfiamento nei pantaloni attillati parla da solo.... si accarezza esternamente e il rigonfiamento cresce...Marco vedendo la scena.... quasi con indifferenza gli dice “mettiti pure comodo se hai dei problemi di contenimento!”Per tutta risposta inizia a slacciarsi lentamente la cintura dei pantaloni e se li abbassa.... le mutande evidenziano ancora di più la sua eccitazione... si abbassa anche le mutande e lo sfila...... ha un uccello enorme.... rimango basita.... non ne avevo mai visti così, se non in qualche film porno ....Nel mio cervello tutto inizia a collegarsi... altro che dotazioni artistiche, ora ho capito tutto... ecco lo sforzo di ricerca del videoamatore con referenze... avrà una lunghezza di circa 25 cm e un diametro pari a quello di Marco.Cerco di non farci caso.... anzi .... cerco di girarmi dall’altro lato il solo pensiero di una specie di trappola per “topa” (sarebbe il caso di dire)... mi atterrisce.... mi sento indifesa ... tra due fuochi...Ora Marco mi accarezza per farmi riprendere l’eccitazione, poi cerca di penetrarmi, ma sono troppo tesa ed ogni tentativo è praticamente un fallimento ... che smonta anche lui... Vista la situazione tragicomica inizia a buttarla sul ridere.... e ci riesce anche.... si piazza vicino alla mia testa così che io mi trovi con questi due ‘arnesi’: uno a destra e l’altro a sinistra... Marco mi prende la mano e la porta sul membro di Achille... cerco di opporre un minimo di resistenza .... ma è talmente inconsistente che il tentativo naufraga nell’immediato... Sento quel bastone di carne nella mia mano.... è grosso e duro, caldo e morbido al tempo stesso. All’inizio lo tengo tra pollice e indice, come se fosse una cosa repellente. Achille cerca di aiutarmi movendomi la mano per farmi capire come gradisce che lo accarezzi... mi ritrovo adesso con entrambe le mani impegnate.... sono sconcertata....Marco scende ad aprirmi le gambe e ci infila dentro la testa e mentre mi lecca ora sento l’eccitazione che mi assale. Sentire da un lato lui che mi infila la lingua dappertutto e dall’altro Achille con il suo scettro tra le mie mani...... lo sento così grosso e duro, mi scombussola la testa.... e inizio a venire. Marco, mentre mi lecca, mi infila un dito nella passera... e dopo un poco un altro nel culetto ... conosce troppo bene le mie debolezze... io a quel punto inizio ad eccitarmi di brutto e vengo a raffica.... Achille sentendomi ansimare, inizia a scaldarsi di brutto....Marco si solleva e mi sale sopra mi apre le cosce in una posa oscena e inizia a sbattermi forte.... facendomi urlare.... è un momento magico.... tre persone che all’unisono stanno ansimando dal piacere generato.... io non posso che venire..... stringendo forte il duro uccello che ho in mano... Marco si ferma e mi fa girare prendendomi a quattro zampe..... mi trovo comunque in una situazione imbarazzante ... continuo a venire come una fontana ... indubbiamente .. anche se me lo nego.... la situazione mi eccita ... e tanto....Sarà che sono così presa dalla situazione, che il ritmo con cui accarezzo Achille aumenta così pure le stantuffate di Marco dentro di me.... mmmmmhhhhh... inizio a urlare e trascino con i miei gemiti anche i miei due partner.... Sento l’uccello di Marco che si ingrossa.... mi stringe dai fianchi e, assestandomi due forti colpi, mi viene sulla mia schiena mentre Achille schizza copiosamente sulla mia mano e sul letto....Mi accascio tra le lenzuola sfinita ma contenta, non so se prevale la gioia per non aver fatto qualcosa di più pesante o per il fatto di aver fatto godere due maschi contemporaneamente... Marco si avvicina, mi bacia teneramente e sorridendomi mi dice “... sei stata fantastica.....”.
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11 anni fa
corallium,
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Una notte al fiume
Sono le 23.00 di una sera d’estate. Da circa un quarto d’ora sono davanti alla stazione di Piacenza ed aspetto di vedere l’auto del mio Padrone. Sono vestito, per così dire, come mi ha comandato Lui, con un pantaloncino ed una t-shirt neri, piuttosto aderenti, ed un paio di sandali. Non porto altro. Sotto la mia pelle è perfettamente depilata e liscia in ogni angolo del corpo, secondo gli ordini che ho ricevuto. Ad un tratto riconosco l’utilitaria del Padrone che si fa strada tra le altre e che si ferma poco distante da me. Con il capo basso mi avvicino alla portiera e chiedo con un cenno degli occhi il permesso di salire. Il Padrone mi fa un segno affermativo ma, non appena salito, mi ordina di togliere subito i sandali e rimanere a piedi nudi. Obbedisco immediatamente e li ripongo sul tappettino posteriore dell’auto.
Dopo aver percorso qualche chilometro il Padrone mi avvisa che quella sera dovrò dimostrare di aver appreso i suoi insegnamenti, soddisfacendo ad ogni sua richiesta ed a quelle che vorranno avanzare i suoi amici. Annuisco con il capo aggiungendo con un filo di voce che lo farò. Lui riprende ancora aggiungendo che spera che non lo deluda e che non gli faccia fare brutte figure e, dicendo ciò, mi colpisce violentemente con un ceffone sulla coscia sinistra facendo immediatamente arrossare la pelle.
Mi ritraggo leggermente dalla mia posizione ed ora il Padrone mi colpisce nuovamente, questa volta l’altra coscia.
Dopo circa una ventina di minuti di auto attraverso una strada scarsamente illuminata, giungiamo nel totale silenzio nei pressi di un paesino limitrofo a Piacenza. Terminate le abitazioni l’auto del Padrone imbocca una stradina non asfaltata che si inoltra in un bosco, in direzione del fiume. Subito dopo la svolta il Padrone mi ordina di togliere pantaloncini e maglietta e di riporli in terra. Dopo aver percorso ancora circa due chilometri di strada il Padrone ferma l’auto nei pressi di un viottolo che si inoltra nel bosco e mi ordina di scendere e cominciare a camminare verso il fiume.
Completamente nudo scendo dall’auto e comincio ad inoltrarmi verso il bosco. Sento il rumore dell’auto del mio Padrone che si allontana, fino a non sentirla più.
Mentre cammino percorso da brividi di freddo ed eccitazione, comincio ad intravedere una sagoma umana che, al mio passaggio, esce dall’oscurità della vegetazione avanzando sul sentiero verso di me; comincia quindi con tono irriverente a fare pesanti commenti su di me, dicendo “GUARDA CHE BELLA TROIETTA, TUTTA SOLA PER IL BOSCO!”. La figura, che adesso riesco meglio a distinguere, è quella di un uomo sui sessantanni che mi tira in malo modo per un braccio costringendomi a voltargli le spalle. Con l’altra mano comincia e palparmi in ogni parte, alternando pesanti massaggi sul mio culo e sulle tette a sonore sculacciate che mi fanno ansimare sempre più forte. Dal buio della vegetazione noto avvicinarsi una folla di altri uomini, ne riesco a contare almeno una ventina, che sembravano essere tutti in attesa di un qualche cenno dal primo uomo, e che si avvicinano rapidamente a me. Il primo uomo riprende quindi a parlare rivolto ai nuovi arrivati dicendo “GUARDATE UN PO’ CHI HO TROVATO NEL BOSCO? ADESSO GLI FACCIAMO RICORDARE LA SERATA A QUESTA CAGNA!”. Le loro numerose mani, come tentacoli, si avventano quindi sul mio corpo, perlustrandomi ovunque in maniera sempre più oscena, qualcuno infilandomi prime due poi tre e quattro dita nel culo, qualcuno facendo lo stesso nella mia bocca, altre mani mi strizzano i capezzoli, altre mi schiaffeggiano la pancia e le cosce, altre mi stringono la vita e mi accarezzano la schiena. In quella situazione di totale sottomissione e stordimento non mi rendo neppure conto che è arrivato il mio Padrone che, facendosi spazio tra quella vera e propria folla di uomini, mi prende per il collo e mi fa inginocchiare davanti a tutti gli altri. Dopo avermi colpito con cinque poderose sberle sul culo mi ricorda quanto già dettomi in auto circa l’importanza di obbedire ad ogni suo volere ed a quello degli altri Padroni; di non provare inoltre a disubbidire altrimenti sarei stato pesantemente punito. Faccio di si con il capo ed aggiungo che obbedirò, ma non faccio in tempo a terminare la frase che una scarica di sberle e ceffoni si abbatte su ogni parte del mio corpo. Sento le dita di più mani che cominciano ad insinuarsi nel mio culo, facendosi largo selvaggiamente. Ne sento almeno cinque che si alternano di continuo e mi obbligano a mettermi carponi sull’erba, mentre altre mani pesanti mi premono sulla schiena.
Sono tramortito da tutti quegli schiaffi quando tra tutti gli uomini si fa largo nuovamente il mio Padrone che, dopo avermi schiacciato la faccia in terra con la scarpa, estrae il suo cazzo e comincia a pisciarmi sulla schiena e sul culo. Subito dopo agita con le scarpe la sabbia presente in terra che va ad inzozzarmi dove ero bagnato. Subito dopo anche gli altri uomini, quasi a comando, cominciano a pisciarmi addosso ed a me non sembra vero di poter ricevere tutta quella pioggia dorata. Sono litri di piscio che mi colpiscono da ogni parte, sui capelli, la bocca, le orecchie, le tette, la schiena, il solco del culo, le cosce, e mi ritrovo fradicio e maleodorante come appena uscito da un bagno in una fogna.
A quel punto sento la voce del mio Padrone che incita gli altri ad usarmi nel peggiore dei modi, avvisandoli che sono solo una troia e che essere maltrattata in quel modo è il mio più grande desiderio. La folla di uomini comincia quindi a spogliarsi e ad avvicinarsi a me.
Mentre mi trovo ancora in terra carponi, con le ginocchia immerse nel fango creato dal piscio, un uomo con un cazzo possente di almeno venticinque cm, si avvicina veloce al mio culo e cerca di farsi largo. Il mio sfintere, già dilatato da tutte quelle dita, non esita ad accoglierlo e lui comincia freneticamente a pompare, spingendomelo dentro per tutta la lunghezza. Accompagna le spinte con schiaffoni sulle chiappe che diventano ben presto violacee. Un altro uomo si posiziona davanti al mio viso e mi spinge la sua cappella in bocca, tenendomi per la testa ed il collo. Mentre i due mi sfondano culo e gola continuo a sentire i commenti di tutti gli altri uomini, che sembrano quasi litigare su chi sarà il prossimo a scoparmi. Mi sento ancora bagnare schiena e culo, poiché altri uomini continuano a pisciarmi addosso. L’uomo che mi incula comincia a fremere sempre di più e, dopo vari movimenti rotatori che mi sembrano allargare a dismisura il culo, emette un grido e mi sborra copiosamente dentro. Forse incitato da quella visione anche l’altro uomo viene e mi inonda la gola della sua crema. A quel punto mi sento già una troia oltre ogni limite di immaginazione, riempito in quella maniera senza alcuna decenza, ma mentre i due uomini si allontanano esausti da me, già altri due prendono il loro posto, incuranti che culo e bocca sono già pieni di sborra. Ricominciano quindi a scoparmi mentre gli altri intorno continuano a schiaffeggiarmi e maltrattarmi in ogni modo. Uno in particolare si posiziona a terra al mio fianco e mi strizza i capezzoli sempre più forte. Un altro invece affianca l’uomo che mi incula ed, oltre a sculacciarmi le chiappe, me le allarga a dismisura per farmi sfondare meglio.
Io non capisco più nulla e mentre cerco di mantenere il conto dei cazzi che sto prendendo, perdo completamente il senso dell’orientamento e della ragione, continuamente affogato da sborra nel culo ed in bocca. Quando mi incula il sesto cazzo ho ricevuto tanta di quella sborra che la sento colare copiosa dal culo ed appiccicarsi sulle cosce. Dalla bocca invece escono rivoli che mi insozzano il collo e le tette e presto riesco a malapena a respirare. Gli uomini si susseguono imperterriti uno dietro l’altro, incitati dal mio Padrone, che non manca di esaltare le mie qualità di troia e succhiatore di cazzi. Quando ormai ho il culo in fiamme in realtà non sono neanche a metà dell’opera; ci sono infatti ancora tanti cazzi da far sborrare e che reclamano il mio culo e la mia bocca. A quel punto il Padrone invita alcuni uomini a sdraiarsi in terra supini e mi ordina di salire alternativamente sul loro cazzo e farli godere. Cosparso di piscio e fango e pieno oltre modo di sborra vado ad impalarmi sui loro cazzi dritti e li cavalco a ritmo alternato voltando la schiena al loro viso. Loro da dietro si godono il mio culo sfondato e mi schiaffeggiano e mi allargano ulteriormente le chiappe, mentre i loro cazzi entrano agevolmente nel mio culo pieno di sborra. Nel frattempo altri due cazzi si accostano alla mia bocca e comincio a succhiarli dapprima a turno, poi insieme tenendoli accostati, fino a farli sborrare tra le labbra e le tette. Ormai ho ingoiato tanta di quella sborra che la sento muoversi nello stomaco come una gelatina ma ne voglio comunque bere ancora. Mi piace il gusto diverso di ciascuno di quei cazzi, da quello più dolce a quello più amarognolo a quello dal sapore selvaggio. Tutto ciò mi fa sentire, se possibile, ancora più troia e schiavo di quello che sono. Di questa mia sfacciata porcaggine se ne accorge anche il mio Padrone che mi colpisce con forti schiaffi sulla cosce e culo, e mi ingiuria dicendo: “TI PIACE VERO TROIA? - TI PIACE FARTI SCOPARE SELVAGGIAMENTE DA TUTTI QUESTI CAZZI?” A sentire quelle parole annuisco con il capo e vado ancor più fuori di me dall’eccitazione; infatti una folla di cazzi si avvicenda senza sosta nel mio culo e nella mia bocca ed io sento di essere davvero una gran puttana, buona per far sborrare cazzi ed esaudire le perversioni del Padrone.
Quel poco di cognizione del tempo che mi resta mi fa pensare di aver preso cazzi per oltre un’ora, tanto che ho il culo e la bocca davvero indolenzite. Uno degli uomini poi si è particolarmente accanito nel mio culo, agitando il suo grosso cazzo con moto circolare ed allargandomi in maniera notevole, mentre con le mani mi tirava violentemente per i fianchi. Tra ulteriori schiaffi, insulti e derisioni di tutti i presenti mi si avvicina il Padrone che mi lega una corda al collo e mi trascina a carponi lontano dalla folla, in direzione del fiume. Poco prima della riva mi indica una fossa tutta piena di fango e melma e mi ordina di entrarvi immediatamente. Già oltremodo insudiciato da tutta quella sborra e dal piscio non esito ad obbedire ed entro, sempre carponi, in quella parte di terreno dove comincio letteralmente a sprofondare. Quando sono ormai con il fango oltre l’ombelico il mio Padrone, tenendomi con la corda al collo, mi schiaccia la faccia con la sua scarpa obbligando ad immergermi completamente nella melma. Riemergo dopo qualche istante per respirare e noto gli uomini messi a cerchio ed intenti a ridere di me; qualcuno approfitta per pisciarmi ancora addosso mentre altri si complimentano con il mio Padrone per come ha saputo educare il proprio schiavo. Si rivestono e quindi si allontanano dalla parte opposta.
Senza poche difficolta riemergo da quell’enorme pozzanghera e subito il Padrone mi dice urlando “BRUTTA TROIA NON VORRAI MICA SALIRE SULLA MIA MACCHINA COSI’ CONCIATO?” Rispondo di no con il capo e, nonostante buio e freddo, mi immergo nelle acque del fiume e mi lavo diligentemente in ogni parte del corpo. Solo dopo, quando ancora tremo come una foglia, mi indirizzo con il Padrone verso il parcheggio dell’auto.
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11 anni fa
marcosodes,
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Ultima visita: 7 anni fa
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Quella fila interminabile di cazzi
Era una sera piuttosto noiosa e calda, ero nuda e giravo per casa cercando di farmi un pò d'aria per smorzare l'afa di un estate in preda alla morsa del caldo. Avevo voglia di qualcosa da mettere sotto i denti ma non sapevo esattamente cosa. Aprii la porta di casa e mi sedetti sui gradini di ingresso a gambe aperte per raccogliere nei punti intimi tutto il fresco che potevo, ad un certo punto mentre ero a gambe aperte passò un ciclista e si fermò di colpo vedendomi li aperta e disponibile. Si fermò a parlare chiedendomi che facevo, parlammo per un pò e mi disse che aveva sete ed se gli potevo offrire un bicchiere d'acqua che stava aspettando i suoi amici che erano rimasti indietro. Lo fece entrare in casa e gli preparai un bicchiere fresco di acqua poi mi sedetti sul tavolo della cucina mentre lo guardavo così bello scolpito e muscoloso ad un certo punti si tolse la tuta per asciugarsi dal sudore della corsa e io mi avvicinai a offrire il mio aiuto, cominciò a baciarmi infilandomi la lingua da tutte le parti io mi stavo dilatando sia davanti che dietro, sentivo qualcosa di duro sbattermi sulla coscia e subito si impossesso di tutti i miei fori senza tregue, mentre sentivo giugere delle voci dall'esterno. Qualcuno si era fermato davanti a casa mia. Erano più di uno. Lui mi assicuro che i suoi amici lo avevano raggiunto e gli vociò di entrare... anche loro avevano molta sete e si spogliarono per asciugarsi dal sudore. Era pieno di corpi scolpiti che mi toccavano e mi leccavano, mi succhiavano e mi possedevano ripetutamente e io mi sentivo piena come non mai.
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11 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 6 ore fa
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VAMPIRE HOTEL
VAMPIRE HOTEL
200
Esci di casa poco prima del tramonto quando la luce ha un colore incerto, bloccata a mezza strada tra giallo e rosso…ti aspetto lungo il viale, al solito posto.
Scorgo subito la tua sagoma in fondo alla via, camini lentamente calpestando con gli anfibi le foglie secche sul marciapiede, foglie che con la loro morte non andranno ad arricchire nessun terreno, foglie morte senza scopo.
Sei completamente avvolta in un mantello nero lungo fino alle caviglie, ti copre le mani e il cappuccio calato sul viso è una maschera per nasconderti dal resto del mondo…da tutti tranne che da me.
Accendo la moto e rombando mi avvicino facendoti cenno di salire…mi cingi la vita con forza, sai che la partenza sarà brusca così come ogni curva sarà al limite, ogni frenata una staccata…ormai inizia a piacerti e poi oggi è finalmente il “gran giorno”.
Le affollate e putride zone metropolitane lasciano presto il posto ai piccoli paesi urbani apatici nella loro solitudine che finalmente spariscono nel sottobosco.
La strada serpeggia il fianco del monte, l’asfalto grigio è percorso da rivoli scuri di pioggia…è come guidare sul dorso di un immobile serpente adagiato a spirale tra questi rilievi sanguinanti di rosso autunnale…è quasi buio qui, l’aria è fredda e i rami degli alberi somigliano troppo a scheletriche braccia maydeniane…si, siamo sulla retta via.
È appena scomparso l’ultimo spicchio di sole quando arriviamo alla vecchia villa.
Nascondo la moto dietro la siepe degenere che divora l’intera cancellata da chissà quanti secoli.
La Villa ci guarda da sopra il terrapieno come un fantasma cieco con le sue finestre sprangate e il tetto sconnesso…rapidi troviamo la sbarra cedevole nella recinzione e guadagniamo veloci il cortile tra l’erba alta.
La Villa sembra diventare sempre più alta e incombente mano a mano che ci avviciniamo…mi segui in silenzio mettendo i piedi esattamente dove li metto io…come ti ho ordinato. La paura e l’emozione ti pervadono facendoti saturare le vene di adrenalina…solo la fiducia che riponi in me ti permette di non scappare via correndo.
Il porticato resta in piedi per qualche strano gioco di baricentri e sopra il grande portone semi divelto troneggia una scritta a bomboletta rossa: “VAMPIRE HOTEL”
All’interno il buio è maggiore e i tuoi occhi chiedono un time-out di qualche minuto…rimuovo il perno che tiene fissato il massiccio portone ai cardini rendendolo quanto mai instabile…sembra solido solo in apparenza e chiunque, entrando, lo farebbe involontariamente cadere…ottimo avvisatore acustico per presenze sgradite dato che tutti gli Altri sono a conoscenza di questo piccolo stratagemma.
Dove poggia il portone ci sono spranghe di ferro per ogni evenienza, ne prendo un paio e ti guido lungo le scale scricchiolanti fino al primo piano.
Il salone è molto grande con un enorme caminetto sul lato est. Mi muovo alla cieca accendendo lumi funebri un po’ ovunque che trasformano le pareti scrostate in rosse opere d’arte: graffiti di ogni epoca testimoniano il passaggio delle decine di Ospiti dell’Hotel.
Ci sono disegni macabri un po’ ovunque compreso il soffitto… i più recenti fatti dagli spray, con nero carbone i più antichi.
A lato del camino una catasta di legna è protetta da un telone scuro…accendo il fuoco che rende più vivido il bagliore nel salone scaldandone l’aria.
A semicerchio davanti al caminetto un grande divano e due poltrone con a lato un tavolo e alcune sedie.
Seduta sul divano ti accendi una sigaretta e non smetti di guardarti attorno cercando di decifrare le vecchie scritte sui muri…hai ancora addosso il mantello ma senza il cappuccio sul volto, gli anfibi bagnati nell’erba della collina luccicano davanti al fuoco.
Le finestre sono sprangate e coperte da pesanti tappeti a mo di tende per evitare che durante il giorno la luce del sole possa in ogni modo filtrare all’interno del salone disturbando il riposo degli Ospiti dell’Hotel.
Mi avvicino a te da dietro e senza che tu te ne accorga ti afferro le spalle facendoti sobbalzare…lascio scivolare le mie mani lungo il tuo mantello fino a slacciarlo sfilandotelo di dosso: rimani splendidamente vestita di nero… raso, velluto, velo e pelle fasciano il tuo corpo tremante…i capelli neri scendono sulle spalle enfatizzando il tuo collo flessuoso.
La tua pelle rimane bianchissima nonostante il riverbero del fuoco e la luce rossa delle candele da cimitero…continui a tremare…attizzo il fuoco e mi avvio verso una vecchia credenza.
Torno da te con una bottiglia di vino completamente avvolta dalle ragnatele e dalla mia sacca compaiono due calici in argento portati apposta per l’occasione.
Il tuo sguardo continua ad essere pieno di fiducia ma agitato dal luogo sinistro in cui ci troviamo.
Stappata la bottiglia ne riempio un bicchiere ciascuno, ti spingo vicino al fuoco per non farti sentire il freddo e alzo il calice per un brindisi:
Brindiamo e beviamo un rosso d’annata…ti faccio cenno di finirlo tutto d’un fiato, senza staccare le labbra dal calice d’argento e tu obbedisci al mio volere lasciandoti sfuggire due rivoli rossi lungo il mento e il collo che ti segnano il seno procace. Sei stupenda!
La vicinanza del fuoco e l’alcol del vino riescono a scaldarti ravvivandoti lo sguardo di nuova energia ma ciò nonostante ti avvolgi nel mio abbraccio dicendo di aver freddo…mentendo.
Ti stringo baciandoti il collo e le orecchie…ti sussurro appena che questa sarà la tua notte più lunga e lascio che le mie mani scorrazzino liberamente sulle curve del tuo corpo, passando dal velluto al pizzo…dal velo alla nuda pelle mentre, ormai bollente, non riesci più a trattenere gli ansimi di desiderio carnale.
Anche la tua mano ora vaga su di me…tra le fredde borchie e le fibbie del chiodo ancora gelate nonostante la vicinanza del fuoco…risali la coscia poggiandomi decisa la mano in corrispondenza del mio sesso, istintivamente ti giri verso di me lasciandoti umilmente cadere in ginocchio smaniosa di poter fondere il sapore del vino col mio…ma questa non è una serata qualunque, il posto non ha niente a che vedere con la banalità, qui i gesti devono assumere dei significati e i piaceri vanno vissuti solo a tempo debito.
Lasciandoti in ginocchio ti blocco le mani che già mi frugavano nei pantaloni e ti porgo il calice argentato ricolmo di vino invitandoti a berlo d’un fiato.
Bevi avidamente tenendo il calice con due mani, stavolta senza perderne nemmeno una goccia.
Ti invito a rialzarti e porgendoti il mantello ti ordino di spogliarti lentamente.
Obbedisci sfoderando un bellissimo sorriso compiacente e assisto alla caduta dei tuoi abiti tanto succinti quanto complessi…leggeri strati di velo nero, velluto, raso…i tuoi occhi mi attanagliano senza sosta, languidi alla ricerca delle mie emozioni.
Ora ti sono alle spalle, ti bendo facendoti sprofondare nelle tenebre più nere agitate dai rossi lampi delle figure tetre ed angoscianti viste poco prima sui muri del salone.
La tua pelle e tutto il tuo corpo bruciano mentre ti guido scendendo le scale completamente nuda sotto il mantello.
Pochi passi e siamo già fuori, la luna è alta nel cielo coprendo i contorni del paesaggio di una patina argentea…l’umidità fa brillare i fili d’erba alta mentre ci immergiamo in essa verso il lato nord del cortile, oltre la discesa del terrapieno.
Ecco stagliarsi a malapena oltre il prato incolto un perimetro lucente di ghiaia bianca delimitato da una sorta di recinzione di rovi neri acuminati … un cancello di ruggine ci indica il passaggio ed entriamo nel piccolo cimitero di famiglia adorno di vecchie lapidi grigie corrose dal tempo.
Lascio che la benda ti scivoli via dando ai tuoi occhi la visione del luogo…le tue gambe si bloccano e ti volti subito a guardarmi. Riecco lo sguardo sperduto ma fiducioso che si perde nel
mio…ti abbraccio e poggio le mie labbra gelide sulle tue, infuocate nonostante la temperatura esterna…il vino sta mantenendo l’effetto.
questo ti basta…riprendi il cammino…sugli scalini della piccola cappella dei lumi tremolano già accesi e 3 figure incappucciate ci attendono.
Sono completamente vestiti di una tunica nera con cappuccio e restano immobili fino al nostro arrivo.
Questo è il momento più difficile…lo so…ora vedrò a quanto arriva la tua devozione, la tua fiducia in me.
tendo il braccio nella direzione degli incappucciati per esortarti ad andare.
Tu mi guardi allibita…mi supplichi con lo sguardo di non abbandonarti, sei pronta a tutto lo so ma in mia presenza….questa divisione non era contemplata nei tuoi pensieri…ora devi scegliere.
Resti immobile solo qualche secondo, mi basta uno sguardo torvo per farti abbassare la testa in segno di sottomissione ed ecco che lentamente ti allontani verso l’ignoto, verso i 3 Oscuri.
Mi dileguo in un lampo tra le lapidi del camposanto, così veloce che già al tuo voltarti non scorgi che il buio della notte. Era quello che volevo, devi provare la sensazione dell’abbandono per liberarti del tutto dei legami terreni…stanotte ti aspetta qualcosa di arcano.
I 3 ignoti ti afferrano per le braccia e senza troppi convenevoli, ti trascinano all’interno della cappella e giù nella piccola cripta sotto l’altare…gli scalini sono resi scivolosi dalla muffa e il fetore di chiuso è fortissimo…una sola candela illumina l’attimo … dal muro di pietra penzola una catena con cavigliera, chiudi gli occhi e tremi all’idea di restare chiusa in quel luogo angusto…ma a nulla servono le tue suppliche, i 3 ignoti hanno già assicurato la catena alla tua caviglia lasciandoti a terra, da sola.
Stranamente, nonostante la temperatura sia bassa, non senti freddo… altri pensieri popolano la tua mente…ti sfugge il motivo del mio sparire…il perché ti abbia lasciata a degli estranei ma in te alberga ancora la certezza del mio ritorno.
Rumori di passi sulle scale, eccoli che ritornano.
Spalancano la spessa porta di legno, ti afferrano in malo modo e ti impongono un inchino forzato:
uno dei tre carcerieri tiene in mano un frustino lungo e rigido…un altro ti afferra le braccia mentre il terzo ti solleva il mantello scoprendoti il culetto nudo. Il frustino ti colpisce con forza, ripetutamente a brevi intervalli di tre lasciando autografi rossi sulla tua pelle bianchissima.
Nonostante la tua resistenza al dolore brevi gridolini ti escono di bocca a denti stretti.
Il terzo incappucciato ti allarga le cosce così da offrire il tuo sesso rosa e liscio allo spietato frustino…non puoi trattenere le urla adesso che risuonano nella profondità sorda della cripta fino a perdersi negli echi della cappella.
Le gambe iniziano a vacillare e cadi in ginocchio sulla fredda pietra levigata.
Esausta ti lasci andare allo sconforto per essere stata abbandonata a quel destino che non riesci a comprendere.
Non è certo il frustino a spaventarti bensì la mia assenza…se fossi io a infliggerti una simile punizione o se almeno fossi presente in quel momento nulla ti risulterebbe tanto gradito, tanto eccitante e perverso.
È la solitudine a logorarti.
È l’abbandono a ferirti e finalmente la rabbia inizia ad addentrarsi nel tuo animo:
Risate sguaiate sono la risposta che ottieni…assieme a due sberle secche sul volto.
Ti liberano dalla catena e ti incitano a salire i gradini tirandoti per i capelli.
Nella cappella le candele sono tutte accese e tra le due piccole file di banchi ecco una bara aperta.
Ti spingono verso la bara facendoti cadere e con un gesto ti impongono di avvicinarti.
Sai che devi obbedire, nonostante ora la paura si stia facendo strada nel tuo cuore.
I tuoi piedi nudi poggiano sul gelido e livido marmo della cappella…un passo, due, tre…è un sospiro che ti muore dentro come una fitta nell’anima… improvvisamente il freddo intenso torna ad avvolgerti come l’abbraccio dell’Oscura Signora…tremi di brividi involontari…solo due calde scie di lacrime ti segnano il viso lungo le guance arrossate, il mento, il collo e giù fino al seno…non ti posso vedere ma so che sei bellissima…non ti vedo perché ci sono io nella bara…immobile e morto.
Percepisco il calore delle tue mani sul volto, mi accarezzi le guance e le tue lacrime mi piovono addosso. Il tuo pianto si fa via via più disperato quando ti accorgi che il mio cuore non batte…sento il tuo sconforto angosciante, si posa su di me assieme alle tue labbra …entrambe fredde ora.
La disperazione lascia presto il posto alla paura…se sono stati i 3 ignoti ad uccidermi di sicuro hanno programmato per te una fine simile, forse peggiore, ne sei certa.
E nonostante i vestiti perennemente neri, i teschi e gli scheletri sulle magliette, la musica satanica nelle orecchie e i pomeriggi passati nei cimiteri a cercare le lapidi più belle per qualche foto ora la morte ti terrorizza come una bimba teme l’uomo nero…ma tu non sei una bimba, ne tanto meno una barbie idiota…
Con la coda dell’occhio cerchi i tuoi, i nostri, aguzzini…sono ancora vicini dinnanzi alla porta d’uscita della cappella…sai che dovrai lottare per sopravvivere e ricacci la paura nel profondo dell’animo per lasciar posto alla vendetta. Così mi piaci!
Restando china su di me infili la mano all’interno del mio chiodo, la fai scendere verso i miei pantaloni…ma che vuoi fare? Non mi sembra proprio il momento cazzo!
E invece pensavo male…mi hai stupito…piacevolmente stupito! La tua mano entra nella mia tasca e ne riemerge stringendo il mio serramanico! Ti adoro!! Lasci che la lunga manica del mantello ti copra la mano armata e a testa bassa, lentamente ti avvicini alla porta d’uscita.
Cammini verso il tuo destino con un’eleganza e una determinazione che non mi aspettavo…mi piaci!
Lasci che il cappuccio del tuo mantello ti cali sul viso rigato di lacrime…sei tu ora ad assomigliare alla Morte!
I 3 ignoti ti si parano davanti…sghignazzano e ridono del tuo dolore…si guardano tra loro…non immaginano le tue intenzioni…non capiscono di essere in lotta…si credono già vincitori.
Il più alto dei 3 ti afferra una spalla trascinandoti a se…lo lasci fare.. aspetti la distanza necessaria al tuo braccio…ZOCK!!
L’incappucciato si blocca col braccio a mezz’aria…i suoi occhi strabuzzano dalle orbite mentre l’espressione di stupore gli digrigna il volto….la lama del serramanico è completamente infilata tra le sue costole…gli ha bucato un polmone…nessuno scampo…cade a terra e rimane a rantolare …
Sei stata grande!
Il secondo incappucciato ti afferra il braccio armato…ti stringe il poso con tutta la sua forza, tanta da farti cadere il coltello…fai partire un calcio verso i suoi stinchi ma sei scalza, i tuoi anfibi non possono aiutarti ora e il calcio è debole…perdi l’equilibrio e finisci a terra di fianco alla tua vittima…il secondo incappucciato gridando furioso sta per colpirti con una spranga di ferro…vuole ucciderti, senza tanti preliminari ora…alzi le braccia in un ultimo tentativo di difesa ma sai che a poco servirà contro i tuoi aggressori…chiudi gli occhi aspettando il dolore…
… e invece nulla accade…nessun dolore…nessun suono…riapri gli occhi e davanti a te solo il coltello a terra. Lo afferri e sei di nuovo in piedi pronta a combattere…così mi piaci!
Poi li vedi…i due incappucciati sono legati per i piedi alle travi della cappella…sgrondano sangue formando una pozza nera a terra…sono senza tunica e cappuccio…hanno uno squarcio enorme sul petto e il volto coperto di sangue.
Ancora stringendo il coltello continui a guardarti attorno in cerca dell’artefice del massacro, del tuo salvatore.
Pochi passi a ritroso ti forniscono la migliore delle verità…la bara è vuota!
Due mani gelide ti coprono gli occhi…sei paralizzata…senti le borchie e le fibbie del mio chiodo poggiare contro il tuo corpo…lasci cadere il serramanico e ti volti in lacrime…ti stringo baciandoti, lasciandomi scaldare dalle tue lacrime di gioia.
Il tuo sguardo è un vortice di rabbia, felicità e mistero…ti sorrido appena mostrandoti i lunghi canini…poggi la testa sul mio petto ma neppure ora percepisci un battito…so esattamente cosa provi perché anch’io provai le stesse emozioni molto, molto tempo fa.
Non rispondi, ti lasci guidare stancamente fuori dalla cappella, il tempo di gettare i 3 cadaveri in una fossa vuota coprendoli alla buona con terra e calce viva e stiamo già salendo le scale verso il salone.
Attizzo il fuoco e preparo altri due calici di vino, ne hai bisogno.
Sei accucciata sul divano con lo sguardo fisso tra le fiamme…le ginocchia al petto in cerca di conforto. Mi siedo al tuo fianco e ti accoccoli con la testa sulle mie gambe come una bambina spaventata.
Le fiamme sembrano dare vita ai disegni sui muri…siamo le uniche figure immobili nel salone…demoni e spiriti danzano in circolo saltando dai muri al soffitto in un sabba medianico.
Sempre distesa sul divano ti apri il mantello restando nuda.
Così dicendo mi prendi la mano e scostando appena le cosce ti penetri con le mie dita… il corpo non mente, rivelatore delle verità più intime e recondite…sei un lago di umori deliziosi…so che non menti.
Ti scosto da me poggiando le mani sul tuo culetto ancora bollente dalle sferzate subite.
Scatto in piedi e riprendo il coltello…mi recido una vena dell’avambraccio lasciando che il mio sangue nero coli nel calice argentato…lo mescolo al vino rosso e te lo porgo…senza la minima esitazione lo afferri bevendolo come stessi bruciano dentro…lo finisci subito ma non ne sei sazia…cadi in ginocchio ai miei piedi, supplicante…so cosa vuoi…stringo il braccio lasciando colare il mio sangue verso di te che a bocca spalancata ne ingoi ogni singola goccia…i tuoi occhi fiammeggiano e, afferratomi il polso, ti avventi a succhiarmi con una foga animalesca…mi sento svenire mentre ti nutri di me…mentre diventi parte di me…non so come riesci ad aprirmi i pantaloni prendendolo in mano…è un attimo e mi ritrovo seduto con te sopra...sempre continuando a succhiarmi il sangue dall’avambraccio afferri il mio membro e ti penetri da sola scopandomi con una foga nuova…mi cavalchi indemoniata mentre sento le forze abbandonarmi…riesco a staccarti dal mio braccio lasciandoti la bocca rossa del mio sangue coi canini allungati e lucenti…continui a saltellare sopra di me fermandoti solo il tempo necessario a godere davanti o dietro…gli ansimi iniziali sono adesso delle urla…le tue unghie mi graffiano il collo…sono debole e finalmente ti sento venire…ebbra di piacere…ti afferro la testa e ti mordo il collo…sono io ora a nutrirmi di te…so di non dover eccedere ma mi avevi tolto le energie…ero come sul punto di collassare ma ora tutto passa…tu vivi in me ed io in te…prigionieri per sempre di un orgasmo senza fine. continua?
2937
3
11 anni fa
Azzard,
24/29
Ultima visita: 4 anni fa
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Il regalo di mia moglie
Siamo al nostro privè preferito, questa sera c'è un sacco di bella gente e tu vuoi farmi un regalo speciale per il mio compleanno. Come sempre nulla è premeditato, ci piace vivere le situazioni così come arrivano, se arrivano.
Abbiamo ballato tanto, siamo eccitati e l'atmosfera è calda: è il momento giusto per spostarsi nella zona privè, dove c'è già azione. Stasera sei molto provocante, indossi un completo intimo nero, una camicetta bianca semitrasperente, autoreggenti e tacchi a spillo. La minigonna l'hai già tolta mentre ballavi...
Ci inoltriamo nei corridoi bui, si sentono lamenti lussuriosi e si intravedono corpi avvinghiati oltre le tende.
Entriamo in una stanza, sul letto una coppia amoreggia timidamente... Intorno coppie e singoli guardano. Ti stringo a me, abbracciati ci baciamo appassionatamente. Gli sguardi cominciano a spostarsi su di noi... inizio a toccarti sulla schiena, poi mi sposto sui seni, sul culo e sulla figa. Ma ci sono anche altre mani che stanno esplorando il tuo corpo. Due singoli alle tue spalle, uno moro e uno biondino, ti stanno toccando nel modo che ti piace. Ti chiedo se devo allontanarli, ma la risposta la trovo tra le tue gambe: sei già bagnatissima.
La situazione ti eccita, ad un certo punto non sento più il tuo abbraccio, così con le mie mani cerco le tue... dalla spalla seguo il braccio, lo sento muoversi ritmicamente, finalmente arrivo alla tua mano... stai stringendo e menando un grosso pene. Anche l'altra mano è impegnata allo stesso modo.
Tolgo le mie mani e faccio un passo indietro, lasciandoti in balia di quei due ragazzi. Riesco ad ammirarti solo per un attimo: in piedi davanti a me con gli occhi chiusi e una smorfia piena di lussuria sul viso, masturbi lentamente i due sconosciuti alle tue spalle, mentre le loro mani strapazzano i tuoi seni e si insinuano dentro il perizoma. Non sai che faccia abbiano questi ragazzi, ti bastano le loro mani...
Il perizoma scivola sul pavimento, la camicetta vola per aria... Poi il moro ti trascina sul letto, lui è steso supino e tu sopra senza mollare la presa inizi senza esitazione un pompino delicato. Così facendo offri il culo al biondino, che subito infila il preservativo sul suo grosso membro e inizia a scoparti a pecorina, senza fare complimenti. Sotto i colpi decisi del biondino, il pompino si fa subito più profondo e spregiudicato.
L'altra coppia si sposta, è chiaro a tutti che la regina della scena ora sei tu. Adoro osservarti, mentre dirigo il gioco... Le altre coppie e singoli osservano, rapiti dalla scena e dalla tua sensualità. Alcuni singoli non resistono, ti toccano e ti offrono i loro membri. Qualcuno lo fa in maniera poco garbata, e viene da me prontamente allontanato, mentre altri due ragazzi (uno più minuto, l'altro più prestante) che sanno come ci si comporta vengono premiati, e conquistano le tue mani e la tua bocca. Nel frattempo anche il reggiseno è andato disperso, sei sul letto a pecorina vestita solo di autoreggenti, tacchi a spillo e occhiali, che fanno tanto segretaria porca.
Sei impegnata a soddisfare i 4 ragazzi che ti circondano. Ti guardo e sento il bisogno di baciarti appassionatamente... la tua lingua sa di maschio e questo mi eccita ancora di più. Sei completamente presa, ti sento ansimare e mugolare, e anche urlare nei rari momenti in cui la tua bocca è libera. Ma non ti bastano tutti quei membri e quelle mani su e dentro di te, vedo le tue dita insinuarsi tra le tue gambe, alla ricerca del clitoride lasciato incredibilmente senza attenzioni dai 4.
Lo stallone dietro di te continua a martellare instancabilmente. Davanti il moro continua a godersi il lungo pompino, insieme agli ultimi due arrivati che continuano a toccarti dappertutto, mentre tu cerchi di dedicare loro attenzioni, con le mani e con qualche leccatina. Il minutino indossa il preservativo, e ogni tanto si sposta dietro nella speranza che il biondo gli ceda il posto, ma lo stallone non ha nessuna intenzione di mollare il colpo.
Il moro intanto ti avvisa che sta venendo, tu inebriata dai colpi dello stallone non rispondi, lo guardi dritto negli occhi mentre si scarica nella tua bocca. Lui soddisfatto esce di scena, non è rimasta alcuna traccia del suo sperma...
I due ultimi arrivati rimangono a contendersi la tua bocca, finchè per tutti si avvicina il momento di sfogarsi: il biondino chiede il permesso di venire sul tuo seno generoso, tu accetti con entusiamo. Ti siedi sul letto, in piedi davanti a te i tre ragazzi superstiti si masturbano, pronti a scaricare il loro piacere sul tuo corpo. Io sono sul letto, dietro di te, pronto a fare lo stesso dopo essermi gustato la scena.
Il biondino è il primo a venire, numerosi schizzi ricoprono il tuo seno. A quella vista non resisto, ti tiro da dietro, ti lasci andare distesa sulla schiena, e inizio a schizzare mentre cerco di puntare la tua bocca. Ingoi i fiotti andati a segno, mentre gli altri imbrattano il tuo dolce viso.
Intanto il ragazzo palestrato salta sul letto e schizza sul tuo ventre, mentre il minutino (che col preservativo ancora indossato non ha mai perso la speranza di scoparti) si trova finalmente solo davanti alle tue gambe aperte. Non si fa sfuggire l'occasione e penetra la tua figa indifesa. Tu stremata dal piacere lo accogli senza opporre resistenza, lui stretto nella morsa delle tue labbra calde, bagnate, gonfie e pulsanti viene dentro di te dopo un paio di colpetti.
Sei completamente ricoperta di sperma: viso, seno e pancia, qualche schizzo è arrivato anche sulle braccia, sulle gambe e sui capelli. Adoro guardarti così, ma i singoli premurosi e riconoscenti ti porgono i fazzoletti. Ti ripulisci in qualche modo mentre gironzoli per la stanza, in autoreggenti e tacchi a spillo, alla ricerca di camicetta, reggiseno e perizoma, finiti chissà dove...
Poi vieni da me, mi guardi negli occhi, mi baci con dolcezza e mi dici:"Buon compleanno, Amore!"
Indimenticabile
14908
10
11 anni fa
vicinidicasa,
38/44
Ultima visita: 2 anni fa
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Se a voi vien da ridere.... pensate a noi!
Già, questo non sarà un racconto erotico! Bensì pillole di leggerezza!!!
Eravamo alla fine del 2012, quel sabato avevamo proprio voglia di… sesso… sì sì… di trasgressione, erotismo e sensualità.
Mettiamo un last… ma veniamo contattati da coppie di età piuttosto superiore alla nostra e iniziamo ad avvilirci, ma ci viene in mente di quella coppietta carina, giovane quanto noi, con cui ci eravamo già scambiati qualche idea in merito.
Guardiamo il loro profilo: sono on-line. Non perdiamo un secondo e scriviamo due righe per vedere se son liberi e programmare un appuntamento… ci eravamo già scritti diverse volte e sentiti al telefono tra i due lui, non c’era quindi bisogno di troppe presentazioni!
Ci scrivono che sono liberi e che sono disposti a farsi loro i km per raggiungerci. Chiediamo una telefonata tra le lei giusto per scambiare le ultime idee in merito alla serata porca cui ci stiamo preparando...
Veronica compone il numero e con quella sottile eccitazione che precede ogni incontro aspetta che l’altra lei (che per privacy chiameremo Susy) risponda. Il saluto è scherzoso, il timbro squillante e allo stesso tempo dolce.
Chiacchierano del più e del meno e la mano di Veronica si avvicina al mio pacco semi duro… è già calda perché si immagina la seratina che ci stiamo per concedere… e mentre ascolta quella bella voce… immagina le porcate che farò con quella donna e nel suo intimo immagina anche l’altro ragazzo instancabile su di lei mentre la porta al piacere più estremo…
La sua mano diventa irrequieta nel più classico su e giù e mi sto eccitando… avvicina il telefono al mio orecchio in modo che anch’io possa ascoltare la voce di Susy…
Quando ad un certo punto… la domanda che Veronica mai si sarebbe aspettata viste le numerose chattate fatte…
Susy: “Veronica tu sei bsex, vero?”
Vero: “Beh, lo sono all’interno del gioco… io cerco prevalentemente il contatto etero”.
… pausa… Veronica ferma la mano e io la guardo…
Vero: “E’ un problema?” … continua a toccarmi, ma la sento più distaccata, ha perso la porcaggine di prima.
Susy: “Io sono bsex e noi facciamo giochi esclusivamente tra le lei”.
Vero: “Ah, mi sembrava di aver capito che per voi non fosse un problema giocare etero con eventualmente delle sfumature bsex all’interno.” “Io sinceramente non mi scaldo giocando con una donna, ho bisogno dell’uomo per eccitarmi”. … Adesso la sua mano è proprio ferma, ancora stretta sul cazzo duro, ma ferma.
Susy: “ah…”
… pausa… Veronica mi guarda, sospira, aspetta un mio cenno…
Vero: “Allora penso che non sia il caso di vederci questa sera, se le cose stanno così perdiamo tempo entrambi”.
… pausa e sentiamo un borbottio in lontananza… probabilmente è il lui dell’altra coppia che sperava di fare qualcosa con Veronica, ma la sua lei non lo sapeva!
Susy: “Beh, ma io ho sempre desiderato il gioco etero, è il mio ragazzo che non mi permette di farlo, perché a lui piace il gioco bsex tra le donne”.
Vero: “Scusa penso di non aver capito…” Veronica mi guarda con aria mista tra l’interrogativo e lo sbigottito…
Susy: “Dicevo che io preferisco giocare etero, ma che il mio lui preferisce il gioco tra le lei, perché lo eccita molto”. Ora Veronica si sente presa per il culo… e la sua mano si muove nervosa sotto il lenzuolo.
Vero: “Ah… quindi per te non sarebbe un problema giocare da subito con il mio lui?”
Susy: “Esatto”.
Vero: “E quindi io potrei giocare con il tuo uomo?”. … la voglia le sta tornando… lo sento dal suo respiro… le accarezzo un capezzolo e si inturgidisce all’istante…
Susy: “Certo, se per lui non ci sono problemi” … Veronica è quasi convinta… la sua mano si avvicina calda alle mie palle e le accarezza con voglia.
Vero: “Tu hai visto le nostre foto? Pensi che il mio lui ti possa piacere?”. E’ la prova del nove e mi sta stringendo il cazzo fortissimo…
Susy: ”Eh, veramente non ho visto il profilo, ma vi ha scelti il mio lui e io mi fido”. … Ecco, lo sapevamo… la mano si stacca, il mio cazzo svetta lì da solo e…
Vero: “Forse è meglio che dai un’occhiata al nostro profilo e poi ci risentiamo, ok?
Susy: “Forse hai ragione tu”.
Vero: “Ok, allora un bacio, ciao”!
Susy: “A dopo, ciao Veronica”!
Veronica mi guarda e si mette a ridere… io non so che dire, la voglia ci è passata.
Ognuno ha le sue fantasie, ma è sempre bene dirsele, soprattutto se si è in coppia, no?!
Stiamo ancora aspettando la telefonata di conferma!!!
Ma… nel frattempo… che scopate ragazzi!!!
6880
1
11 anni fa
CpNinfea,
28/37
Ultima visita: 7 anni fa
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Esperienza 4 - Evoluzione
Ci siamo detti, cosa c'è di meglio di andare una domenica in un centro benessere quando fuori nevica?
Vista la giornata milanese grigia e fredda, optare per un centro benessere pensando al bagno turco o alla sauna era un idea troppo allettante, per cui poteva essere un bell'idea.
Il mio lui da buon birichino aveva pensato di prendere due piccioni con una fava e, dopo aver cercato in rete venne a farmi una proposta “indecente”. “Sai, tesoro, ho trovato su internet un centro benessere non lontano da Milano che fa anche da privè: almeno lì, se giriamo nudi, nessuno ci farà caso”.
Mi pareva interessante, anche se la proposta era messa giù in modo troppo impeccabile e non riuscivo a trovare un elemento per sfuggire. Io non sono una grande amante dei privè, come già ho avuto modo di scrivere, per cui non riuscire a trovare un'argomentazione da contrapporre alla proposta mi innervosiva. Riuscii solo a dirgli: “Non sarà mica uno di quei locali pieni di singoli, spero?”. Ma lui lui senza esitazioni. “Ma no, tesoro, quelli tipicamente desiderano il privè classico, dove si scopa e via.” ma il tono con cui l'aveva detto non sembrava propriamente veritiero.
Non potendo fare altro accettai la proposta incrociando le dita, anche se la mia irrequietezza mi portava ad esitare.
“Come ci dobbiamo abbigliare?”, chiesi.
“Direi che il vestito usato l'altro sabato andrà benissimo, poi le attrezzature per la SPA penso che ce le daranno loro“.
“Ma quel vestito non è un po' troppo corto: mi si vedono le autoreggenti solo a camminare?”
“Tranquilla...., lì non ci farà caso nessuno.....”.
Quando mi dice “tranquilla” mi si alzano sempre le antenne, però non commentai ulteriormente e mi vestii come desiderava.
Durante il tragitto le sue mani si intrufolavano tra le cosce a cercare il contatto con la carne alla fine delle calze, per poi infilarsi sotto il perizoma a rivelare quanto fossi bagnata.
Quando arrivammo avevo una voglia di sesso considerevole: se solo fossimo stati a casa gli sarei saltata addosso.
Fatta la tessera di iscrizione e pagato l'ingresso ci diedero gli asciugamani e la borsetta per portarceli in giro.
Nel piccolo spogliatoio c'era una giovane coppia che si stava cambiando e quando iniziai a togliermi il vestito mi trovai addosso lo sguardo interessato del ragazzo e nello stesso istante colsi negli occhi della sua ragazza un piccolo lampo di gelosia. La mia vanità era stata appagata.
Con l'asciugamano in vita iniziammo a curiosare per il locale. La parte SPA era posizionata a piano terra mentre ci dissero che al primo piano era situata l'area privè.
Iniziammo ad infilarci nel bagno turco che trovammo abbastanza angusto: due sedute poste ad angolo retto per un totale di 4 posti.
Sull'altra seduta c'era una coppia con una lei formosetta, il suo seno abbondante ispirava.
Mentre eravamo seduti a gustarci i vapori entra un singolo. Vista la carenza di spazio si appoggia al muro proprio di fronte a me. La distanza, viste le dimensioni del locale, era di circa 80 cm.
Il suo uccello era notevole e, guardando il mio sguardo imbarazzato, iniziò a toccarsi.
Ero abbastanza elettrizzata da quell'oggetto di desiderio turgido posto a breve distanza dal mio sguardo... Il mio lui se ne accorse e cercò di mettermi una mano tra le cosce, ma le gambe che tenevo rigidamente accavallate gli impedirono di arrivarci.
Un po' scombussolata, quando giunse la proposta, da parte del mio uomo, di andare a provare una delle tre vasche idromassaggio, mi sentii sollevata e penso che se ne accorsero anche gli altri presenti perchè mi alzai di scatto quasi a fuggire da quel luogo.
Dentro l'acqua calda recuperai la tranquillità necessaria e potei gustarmi un po' di intimità con il mio lui. I nostri baci e le nostre effusioni richiamarono ben presto altre persone tra cui la coppia che avevamo trovato nel bagno turco e un paio di singoli.
Mentre ero intenta a baciare il mio lui sentii una mano che mi sfiorava la schiena. Li per lì non ci feci troppo caso, ma quando l'episodio si ripetè mi girai verso il singolo che l'aveva fatto e gli dissi che era meglio che si toccasse lui con quelle mani.
Si, lo ammetto, sono così.... non amo sentirmi le mani addosso.... sarò fatta in modo strano... ma non ci riesco... non so che dire.
Dimenticato l'episodio, e sparito il singolo, abbiamo iniziato a conversare con la coppia (Marta e Giorgio), che si è dimostrata veramente simpatica e affine, anche sull'argomento specifico dell'essere toccati. Infatti anche a Marta non piacciono i toccamenti altrui.
Dopo aver girandolato per sauna e docce ci siamo seduti per una gustarci una tisana.
Abbiamo scambiato quattro chiacchere con la coppia giovane dello spogliatoio che stupiti per la nostra inesperienza ci dissero che loro praticavano lo scambismo già da qualche anno con una tendenza attrattiva di lei verso le donne.
Era la seconda volta che venivano in questo locale e quando gli chiedemmo come era la parte privè si offrirono per farci da guida.
Sopra era abbastanza caldo, la luce era soffusa e vi erano diverse stanze.
Una di queste era chiusa e dalla vetrata era possibile osservare due coppie veramente affiatate che si stavano divertendo con scambi di ogni tipo.
In un'altra vi erano altre due coppie e arrivammo in fondo dove trovammo Marta e Giorgio su un lettone. L'ambiente era parzialmente sbarrato e l'accesso era solo dal corridoio. Quando ci videro furono felici, anche perchè a Marta non solo non piacevano le palpatone dei maschietti ma non gradiva neanche molto gli sguardi.
Ci offrimmo di occupare il lettone insieme a loro anche per evitare possibili intromissioni di gente non voluta. Giorgio, vista Marta tranquillizzata dalla nostra presenza, iniziò a leccarla in mezzo alle gambe e visto che reggere il moccolo non è la principale occupazione del mio uomo, anche lui iniziò a baciarmi percorrendo con la lingua tutto il mio corpo..... mmmmmhhhhh.... come adoro quel suo modo di fare.... quando si sofferma sul mio ombelico penetrandolo con dolci colpetti di lingua, quando scende lungo i fianchi... per arrivare al mio boschetto che esplora con voluttà. E' tremendo quando scorre con la lingua ma non mi accontenta, si avvicina alle grandi labbra, ma le sfiora distrattamente facendomi salire la voglia secondo per secondo, e quando arriva a leccarmi il clitoride dopo un attimo che sento la voglia di venire, si stacca e resta immobile lasciandomi a soffrire di desiderio. Dopo un po' non ce la faccio più e gli prendo la testa per spingerlo a penetrarmi con la lingua fino in fondo, lui per farmi impazzire ulteriormente inizia a tormentarmi il culetto: prima la sua lingua mi scorre intorno poi inizia con penetrazioni sempre più profonde fino a quando infila la lingua fino in fondo e muove la punta dentro di me. Inizio a venire come una fontana e mi accorgo che nonostante l'ambiente non familiare inizio a urlare e i miei orgasmi rumorosi si propagano in quel corridoio. In breve tempo noto che si concentrano diverse persone sull'apertura di ingresso. Sono quasi tutti singoli che si stanno accarezzando sentendo i miei gemiti. Qualche intraprendente tra questi tenta di inserirsi sul lettone ma viene prontamente respinto da Giorgio.
Il mio uomo mi gira e mi mette a quattro zampe per scoparmi in una posizione più consona: in questo modo il mio viso è più vicino al corpo di Marta. Mentre mi scopa selvaggiamente mi prende una mano e l'appoggia sull'abbondante seno di Marta che non disdegna, le chiedo se questo la disturba e lei con un gemito mi risponde: “No, anzi... posso ricambiare?” Imbarazzata le accenno un timido si. Lei alla risposta porta la testa sotto il mio seno e inizia a baciarmelo mentre allunga le dita verso la mia natura bagnatissima. Sento il suo tocco delicato mentre l'uccello del mio uomo mi sta penetrando e inizio a venire. Intravedo sull'ingresso i maschietti che si masturbano guardandoci, vedo i loro cazzi tesi allo spasimo e non mi piace quello che mi passa per il cervello. Mi giro in modo da voltare le spalle all'ingresso e a quel punto anche Marta viene messa nella stessa mi posizione. Io sono un fiume in piena e continuo così per almeno altri 5 orgasmi squirtando sugli asciugamani, poi facciamo una piccola tregua.
Quando il mio uomo si sfila da me il suo uccello lo presenta in primo piano a Marta che percependone per la prima volta le reali dimensioni sbotta “Che uccello! Non l'avevo visto prima.... posso provare a baciarlo?” A quella domanda mi si chiude lo stomaco, la mia gelosia prende il sopravvento, ma se le rispondessi di no capisco che farei una pessima figura e quindi a malincuore faccio un cenno con il viso perchè le parole non riesco seriamente a farle uscire.
“Non so neanche se ci riesco, mi sa che è troppo grosso per la mia bocca... sai... non sono abituata a queste dimensioni.” Così dicendo inizia a leccarlo, annusando i miei umori che lo avvolgono, tutto lì odora di me: squirtare vuol dire anche monopolizzare i profumi dell'ambiente e delle persone con cui stai facendo sesso.
In breve ma a fatica riesce a prenderlo ed il mio lui la prende per la testa guidandone il ritmo. Vedo che a lui non dispiace... mi guarda e me lo fa capire sposta la testa di Marta in modo che io possa vedere meglio il suo membro che entra ed esce dalla sua bocca. Mi trattengo, sento che la mia gelosia mi attanaglia e non posso reagire... dall'altro lato del cervello questa visione mi eccita e vorrei dirle che quello è il mio uomo e che, mentre lei se lo gusta solo per cinque minuti, io ce l'ho sempre a disposizione.
Marta estasiata dalla degustazione vorrebbe forse qualcos'altro ma è bravo il mio uomo che leggendomi dentro propone: “Vista la sudata, che ne direste di andare a bere qualcosa insieme?”
Anche loro sono abbastanza provati e tirando un respiro di sollievo e scendiamo a rilassarci.
Dopo aver scambiato quattro chiacchere il mio lui mi prende per mano e mi porta in una delle vasche idromassaggio.
Ho capito che cerca un po' di intimità per coccolarmi e per farmi capire che mi è vicino.
“Come l'hai vissuta?” mi chiede quando siamo accoccolati, soli dentro la vasca. “Non posso dire che non mi ha colpito cervello e stomaco.” rispondo. “E' la prima volta che assisto ad una scena del genere... in altri momenti ad una donna che ti guardava con troppa voglia le avrei strappato i capelli... poco fa mi sono stupita di me stessa.... comunque non prenderci troppo gusto al fatto che te l'ho permesso...”.
Abbiamo continuato a farci effusioni e smettendo solo quando è arrivato qualcosa da spizzicare al buffet. Anche Marta e Giorgio si sono avvicinati e così abbiamo potuto discutere con loro di quello che era successo. Loro, come noi, non avevano avuto esperienze scambiste, ed è forse per questo che ci trovavamo bene insieme: voglia di far qualcosa ma senza strafare.
Ormai si era fatta un'ora, quella a cavallo tra pomeriggio e sera, in cui il locale si era abbastanza svuotato, probabilmente si sarebbe rianimato dopo le 22.
Facciamo un saltino in sauna che viste le ridotte dimensioni ora non è affollata e quando usciamo non vediamo più neanche Marta e Giorgio, la zona SPA è praticamente deserta.
Saliamo nella parte privè per cercarli: tutte le stanze sono praticamente vuote e con fatica li troviamo su un letto piccolo un po' riparato nella stanza grande.
Lui è steso a pancia in su mentre lei è intenta a succhiarlo, li salutiamo senza disturbarli più di tanto. Attorno a loro vi sono tre singoli che li osservano accarezzandosi. Un di questi inizia ad accarezzare Marta sulla schiena, scendendo ben presto su quel generoso sedere.
Noto con stupore che non lo rifiuta, anzi, la sento ansimare con maggior intensità. Lei guarda negli occhi Giorgio e lui la tranquillizza con una carezza sulla testa, allora riprende a succhiare. La mano del singolo si insinua a cercarle la figa e noto che quando ci arriva lei si solleva a posizionarsi meglio.
La scena è eccitante, e ci stendiamo ad osservarla sul lettone grande posto di fronte al piccolo dove sono loro: io sono sul bordo e il mio lui, alle mie spalle.
Marta risale per andare a baciare Giorgio e il singolo si sposta al loro fianco in piedi sul letto offrendo il suo uccello alla bocca di Marta. Senza molto pensarci apre le sue labbra e inizia a succhiarglielo. I singoli nella stanza sono diventati cinque e mentre uno se lo fa succhiare da Marta un altro inizia ad accarezzarla e a leccarla da dietro.
Il mio lui mi sussurra in un orecchio: “Alla faccia della coppia inesperta con lei che non sopporta gli sguardi degli uomini.”
Lei è in preda ad una eccitazione notevole ma anche io mi sento abbastanza coinvolta e inizio ad agitarmi: sento il maschio arrapato alle mie spalle e avverto il suo cazzone che si appoggia alla mia schiena. “Ti piace lo spettacolino? Meglio di un film porno, che ne pensi?” Io non so cosa rispondergli per cui l'unica cosa che mi esce dalla bocca è un voluttuoso sospiro quando inizia ad accarezzarmi. “Come sei bagnata.... sei proprio una maialina, ti piace proprio fare la guardona!”.
Il tizio dietro a Marta smette di leccarla e, afferrato l'uccello, glielo infila afferrandola dai fianchi. Lei inizia ad ansimare. Vedo che le piace proprio essere posseduta in quella posizione mentre riprende a succhiare il cazzo del singolo al suo fianco.
Anch'io inizio ad avere un primo orgasmo e non riesco a trattenere il mio suono gutturale, i singoli che sono attorno concentrati sulla scena porno se ne accorgono, vedo i loro cazzi duri allo spasimo mentre se li accarezzano.
Il tizio che la stava pompando viene urlando e ben presto si stacca da lei.
Osservo che si scambiano due parole e poi Marta e Giorgio escono dalla stanza per andarsi a lavare salutandoci.
Il mio lui per non farmi raffreddare inizia a strusciarmi il suo uccello sulle grandi labbra e dopo un attimo mi penetra strappandomi un urlo di gradimento. Non capisco più niente, non riesco a concentrami.... sono eccitata, mi sento finita in un vicolo cieco senza poterne scappare. La situazione mi appare irreale, sono di fatto sola in una stanza enorme con cinque maschi. Ora si fanno avanti e li vedo vicino a me con i loro cazzi rigidi in mostra, quasi che fosse una vetrina di un negozio dove una donna può scegliere quello che la aggrada di più.
Chiudo gli occhi e abbasso la testa sul materasso: non voglio vedere. Il mio uomo nota questo stato e mi dice “Stai tranquilla, ci sono qui io a proteggerti. Nessuno ti farà cose che tu non vuoi farti fare.” La frase poteva apparire sibillina ma nel profondo so cosa significa.
Il più intraprendente, quello che se lo era fatto succhiare da Marta senza eiaculare, mi si avvicina.
Ha il pareo e vedo il suo uccello non rigido che spunta dall'apertura centrale. Inizia a toccarmi sulla spalla e sulla schiena. Io mi irrigidisco... non riesco a sopportare le carezze di questo sconosciuto, per quanto dolci siano.
Vedo il suo uccello che si irrigidisce e me lo fa sentire sul braccio. Ho un brivido e un attimo dopo ho un altro orgasmo: il mio lui cerca di modulare la mia eccitazione penetrandomi ora piano ora veloce. Ora è proprio lui che mi prende una mano e l'avvicina all'uccello dello sconosciuto. Resisto, non voglio. Ma lui ci riprova ed è come un ordine.... cedo … Sento un'altra mano che mi accarezza le gambe, non riesco neanche ad irrigidirmi... tra le mie dita sento la turgida carne e sempre senza guardare inizio dolcemente ad accarezzarlo.
Non voglio essere troppo presente a me stessa.... lascio che i pensieri fluiscano fuori di me. Sento che non sono più io, o forse meglio, che qualcosa dal profondo affiori per prevalere sulla mia parte razionale.
Lo sconosciuto mi prende la mano e se la porta sui testicoli: dolcemente inizio ad accarezzarli.
Mi prende dolcemente la testa per ruotarla leggermente e mentre fa questo appoggia la sua cappella al mio viso. Sento il glande che pulsa sulla mia guancia... lo impugna e lo abbassa.... le mie labbra sono a contatto con quel pene pulsante durissimo. Il mio lui, che mi conosce, mi assesta una penetrazione profonda per cui non posso non urlare. Aprendo la bocca, l'uccello dell'uomo entra e lo sento emettere un suono gutturale di piacere.
Ora non capisco più niente... non avevo mai provato ad essere posseduta da due uccelli.... capisco di aver oltrepassato una frontiera...
Ora sono io che inizio a muovere la testa per succhiarglielo meglio. Il mio lui mi fa cambiare posizione e mi mette a quattro zampe.
Lo sconosciuto sale sul letto in ginocchio per offrirmelo meglio e io riesco a succhiarlo più a fondo come piace a me. Non essendo grosso come quello del mio lui, riesco a toccargli le palle con la lingua. Anche lui non capisce più molto e mi dice che sono una fantastica succhiatrice.
Mi prende la testa con due mani e sento che chiede qualcosa al mio lui ma non riesco a capire cosa.
Mi piace sentire la sua cappella scorrere sulle mie labbra fino alla gola.
Lo sento diventare sempre più duro e sento la sua presa sulla mia testa sempre più incalzante. In quell'attimo sento un potente schizzo che mi coglie di sorpresa, lui urla il suo godimento.
Il mio lui sentendo questo accelera i suo colpi urlandomi che sono una troia e io che non ho mai smesso di avere continui orgasmi mentre avevo quell'uccello in bocca, esplodo in un orgasmo travolgente urlando a squarciagola. Il mio uomo sentendo questa esplosione viene anche lui riempiendomi la figa di sperma.
Dalla mia bocca cola ora un'abbondante quantità di sborra e noto che non è dolce come quella del mio uomo.
Lo sconosciuto si avvicina e mi bacia sulla testa ringraziandomi e facendomi mille complimenti.
Solo ora mi guardo intorno e noto che lo spettacolo ha fatto schizzare anche gli altri singoli presenti.
Il mio uomo mi abbraccia in una sorta di dolce protezione e mi dice che sono stata stupenda: lui riesce sempre a farmi sentire una dea.
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11 anni fa
corallium,
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Ultima visita: 1 anno fa
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Fica e culo insieme. Ovvio! - 2 (Sì, il "panino" mi piace troppo...)
Gennaio 2013. Cronaca vera di una serata col mio Monello (e con il suo Amico milanese).
PARTE 1
Io: "Ok Amore, ci vediamo lì alle 20,30 e passiamo a prendere il tuo amico milanese. A proposito, mi spiace che durante il viaggio lui stia dietro da solo, quasi quasi salgo dietro anch'io..... ti dispiace?" Lui: "No Monella, sai che sei libera di agire e di trasgredire".
Salgo dietro e partiamo, nei pochi minuti che ci separano dall'incontro con il nostro ospite controllo il mio look: sotto il lungo cappotto bianco indosso maglia attillata e minigonna, entrambe nere, perizoma e autoreggenti. Scarpe nere con tacchi a spillo. Ovviamente! Arriviamo da lui. Eccolo, fuori dalla sua BMW blu, il mio Amore scende a salutarlo e gli dice di accomodarsi tranquillamente dietro. Sono leggermente tesa, ma neanche troppo visto che l'ho già conosciuto qualche mese prima. Un piccolo bacio sulle guance, si parte, qualche minuto di convenevoli, poi gli metto la mano sul pacco. Lui inizia a limonarmi, gli sbottono i jeans, il suo cazzo e' duro e gonfio, non resisto, ho voglia di assaporarlo, vado giù e inizio a spompinarlo. Lui mi spinge dolcemente la nuca e me lo fa ingoiare tutto, non posso liberarmi. Essere "costretta" mi fa impazzire. Mi sento ancora più troia.
In auto c'è silenzio: il mio Amore guida verso il Motel, ma sono certa che dallo specchietto cerca di scrutarmi mentre succhio il cazzo del suo amico, quest'ultimo ansima e devo stare attenta a non farlo esplodere subito. Io ovviamente non posso parlare, chissà come mai... Dopo qualche istante il mio Monello dice "Accosto un attimo e scendo a fare una telefonata, tranquilli, voi continuate pure". Ora siamo soli. E qui viene il bello: Il Milanese mi tira su la testa, mi ficca la lingua in bocca e inizia a spalancarmi le cosce, la mia fica e' un vulcano, la "lava" cola già da un po'. Restiamo 5 minuti da soli, sono a sua disposizione, gambe divaricate, testa reclinata, le sue dita mi slabbrano la fica, scivolano come una lama nel burro, sono letteralmente allagata!!!
La porta anteriore si riapre, il mio Amore sale e ripartiamo. Tra 2 minuti saremo al Motel. Non vedo l'ora di essere sul letto, in mezzo ai due maschi che ho a disposizione. Voglio essere riempita per bene! E contemporaneamente da tutti e due. Fica e culo. Ovvio!
PARTE 2
...Eccoci al Motel, posteggiamo l'auto proprio davanti alla stanza, entriamo...luci rosse soffuse. Non riesco neppure a togliere il cappotto che il mio Monello e il suo amico milanese mi bloccano, il mio Amore e' in piedi alle mie spalle, il Milanese e' davanti a me, impazzisco alla sola idea di essere in mezzo a loro due, in mezzo a due maschi! Li bacio e li limono entrambi, li alterno, sono miei e me li voglio gustare totalmente. Le loro mani iniziano a spogliarmi, via il cappotto, mi tirano su la minigonna e iniziano a lavorarmi; ho voglia di sentire i loro sessi, prima sbottono i jeans del Milanese e impugno il suo cazzo, tasto i coglioni, sono belli pieni. Ottimo! Ora spoglio il mio uomo, voglio sentire la sua voglia, il cazzo svetta largo, nodoso, magnifico. A quel punto, visto che il mio Monello mi conosce alla perfezione, con voce ferma e decisa mi dice "Vai già!” E succhia i cazzi insieme. Troia!", sa perfettamente che a letto adoro eseguire i suoi "ordini". La cosa mi fa sballare, anzi, mi fa colare la fica solo a sentire quelle parole. Mi accuccio, loro sono in piedi, i loro due cazzi pieni sono davanti ai miei occhi, li impugno contemporaneamente e li lecco insieme, le due cappelle sono vicine ma non riesco a farle entrare insieme, quindi li ingoio separatamente, li lecco da cima a fondo, sono buonissimi, grossi, profumati. I due maschi mi tengono le mani sul capo e mi spingono i loro cazzi in gola, quasi soffoco, mi sento la loro puttana. Secondo "ordine": "Forza, ora leccaci le palle, sotto, e immagina quanta sborra c'è dentro!". E io subito eseguo! Del resto mi piace essere usata per il loro piacere.....Ecco, mi liberano la testa e quindi capisco che posso rialzarmi, per cui ora viene il bello. Il Milanese mi bacia, io gli sbottono la camicia, lui si sfila i jeans ed è completamente nudo, nudo davanti a me. Il mio Amore mi lecca la schiena e il culo, poi si alza dietro alle mie spalle e mi sfiora il collo, il suo cazzo punta e spinge tra la fica e il culo, vorrebbe scoparmi ma al tempo stesso lui è bravo a tenere la mente fredda e non mi entra dentro. Del resto questi attimi sono bellissimi, attimi in cui hai lo stomaco aggrovigliato e le budella contorte, una piacevole sofferenza, vorresti quasi che il tempo si fermasse. Mi spogliano, via la minigonna, via maglia e reggiseno, infine via il perizoma ormai fradicio. Rimango solo con le autoreggenti e i tacchi, mi sento veramente femmina, la loro femmina, la loro preda. Per un istante mi vedo allo specchio, seppure in penombra, sono in mezzo a loro due, il loro petto preme rispettivamente sul mio seno e sulla mia schiena, i loro cazzi spingono davanti e dietro, restiamo così per qualche minuto, di tanto in tanto mi giro, così da baciarli a lungo e sentire la loro lingua in bocca, lingue che da lì a breve mi limoneranno le due "bocche inferiori".
Il mio Monello a questo punto mi prende e mi mette alla pecorina sul bordo del letto, testa bassa e culo in alto, mi allarga bene le chiappe e inizia a leccarmi fica e culo, specialmente quest’ultimo. Sa che mi piace da morire essere lavorata e preparata! Il Milanese invece si sdraia sul letto, gambe divaricate e cazzo svettante, lo avvicina alle mie labbra, naturalmente mi infilo la cappella in bocca e poi scendo a leccargli bene i coglioni, li sento pieni, pieni di sborra densa, e questa sera voglio prenderla tutta dentro. Tutta! Il mio Amore ama vedermi spudorata e audace, per cui il suo cazzo non ce la fa più e inizia a scoparmi la fica, bum! tutto dentro, del resto entra senza alcun problema visto quanto sono allagata. Il mio Amore continua a pomparmi forte mentre io non mollo il cazzo che ho tra le labbra, mi piace essere presa tra due fuochi. Anzi, non vedo l’ora di prenderli davanti e dietro. Fica e culo, ovvio!
continua….
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4
11 anni fa
leimonella,
40/44
Ultima visita: 9 anni fa
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è uscita sola
Stasera,sabato, sono a casa da solo. Dovevamo andare ad una cena a casa di cp furbetta amica con altre cp amiche: 4 cp in totale.Io, Luca, non mi sentivo bene. Alle 20 eravamo entrambi pronti; Amanda con tacco 16, maglioncino in vita, giubbino corto in pelle e leggins che ben risaltavano il suo culo da urlo. La mia troia ! Si era preparata per me e per gli amici. Gli dico : ma tu amore vai alla cena, non stare a casa a causa mia; divertiti con le tue amiche (tutte bisex soft come lei). Prenditi anche una borsetta con un paio di scarpe perché così non guidi ! Ok caro, sicuro ? vado alla festa ?!Amanda attenta però ai maschietti in particolare a quel Gianni che ce l'ha grosso ! (Effettivamente mi sorpassa un pochino in circonferenza è ben dotato ).Che premuroso !! Ascolta, vieni qui che ti bacio ! Un abbraccio ed un bacio in bocca ! Alla fine un sussurrio: accerezzami bene il culo stronzo ! Accarezzalo che poi lo faccio accarezzare da Gianni ! Così poi me lo provo per primo ! Così parto bene e sento subito qualcosa di forte, prima che altri me lo aprano piano piano ! Guardami amore ! Ciao ! A più tardi !Esce. Ora son qui che la penso, penso a mia mogliettina, al suo corpo. Sarà tra le mani di qualche lei o di qualche lui ? O Gianni starà banchettando con il suo culo? Vado a letto, intanto riposo.
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11
11 anni fa
lucaeamanda,
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Ultima visita: 5 ore fa
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La mia prima Gang
Dopo la doccia, la pelle profumata, un paio di autoreggenti nere e stivali con tacco 15, niente intimo, un sottile abito intrecciato davanti, un trucco curato, due gocce di profumo: ero pronta per la serata. Mentre aspetto con ansia il suonare del campanello preparo cinque bicchieri e una bottiglia di champagne con cura nel vassoio ma non riusco a non pensare che quattro di quei bicchieri erano per quattro stupendi ragazzi che avrei visto scendere dalle scale della taverna dove io mi trovo. Uno e’ il mio compagno e tre amici sarebbero scesi con lui. La mia immaginazione, nella attesa, va ovviamente ben oltre…so che sarei stata al centro delle attenzioni di tutti, era la prima volta che provo una gang e sono agitatissima. Non li conosco, e anche questo fa parte del gioco; provo a vedermi sdraiata sul tappeto, accarezzata toccata da tutti, sono già eccitata, devo toccarmi …devo aspettare ancora! Finalmente sento suonare sopra e ascolto le loro voci. I capezzoli sono durissimi, mi sento in fiamme. Scendono dalle scale, il primo di loro è di colore, bellissimo ed elegante mi sorride. Dietro vedo i suoi due amici: il mio primo pensiero è ..tutto ok! Guardo il mio compagno che chiude la fila ma sono stranamente e improvvisamente tranquilla e lui lo capisce. Ricevo un complimento, verso da bere ma non riesco a distribuire i bicchieri. Lui per primo, il ragazzo di colore mi slaccia il vestito e comincia ad accarezzarmi i seni e i fianchi. Gli altri si siedono sul divano e guardano. Io sono in piedi e lo spoglio lui mi sfila il vestito. Mi sembra tutto così normale…io sto per prenderli tutti e il mio corpo sembra prepararsi alla grande, il clitoride si ingrossa fino a farmi male. Comincia a toccarmelo e io sono bagnatissima. La sua lingua scivola tra le mie labbra e mentre lo sto baciando sento il suo cazzo durissimo. Tutti mi guardano seduti sul divano e lui mi fa sedere in mezzo tra due di loro e piano si spoglia. Il suo lungo pene nero è già nella mia bocca mentre altre due mani mi accarezzano e spingono la mia testa verso di lui. Mi porta sul tappeto mi gira e comincia a scoparmi e io mi prendo tutto quel piacere. Mi fa impazzire vedere i suoi amici che mi guardano e vedo anche i loro cazzi adesso, si stanno spogliando. Uno di loro si avvicina e mi sfiora con le dita la schiena. Non riesco a vedere il suo viso ma poi mi viene davanti e mi riempie la bocca .…io sto venendo. Mi alzo e decido di farmi prendere da un’altro di loro. Eccomi sul divano seduta sopra Luca che stava guardando la scena. Prendo il suo cazzo e me lo infilo dentro mentre gli altri due mi vengono davanti e io comincio a succhiarli. Ora ne ho tre tutti per me, li sento, li vedo. Guardo il mio compagno e vedo che anche lui si sta toccando, è eccitato e io mi sento una gran porca e godo ancora di più perché lui mi sta guardando. Il ragazzo di colore si sta facendo succhiare l’uccello, Luca mi sta scopando e io sono seduta sopra di lui, Max si sposta e lo vedo arrivare vicino a me. Comincia a toccarmi i seni e da dietro vorrebbe entrare con il suo cazzo. Mi dice che potrei averli tutti insieme…tutti per me. Ormai la tensione è molto alta, per smorzare mi prendono e mi sdraiano sul tappeto leccandomi dappertutto, io ormai sto per lasciarmi andare. Mi alzo e succhio contemporaneamente i loro cazzi, sto per prenderli e sto per venire. Ecco Tom sdraiato per terra e io su di lui, mi metto il suo cazzo dentro e quello di Luca in bocca, cerco di trattenermi ma sono in un lago e sto per venire. Urlo per il piacere e immediatamente Tom viene e lascia la mia figa pulsante a Max che va avanti, continuando a pomparmi finchè non viene e contemporaneamente Luca esce dalla mia bocca e spruzza come un getto di una fontana il mio corpo ormai inerme. Finisce in una bevuta, una risata….ma tu come ti chiami? E per me c’è ancora con una grandiosa scopata con il mio compagno. Ma forse non finisce qui….va avanti nei giochi tra noi e nei sogni erotici di notti insonni. Baci Silvy
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0
11 anni fa
silviasweet,
41/47
Ultima visita: 6 anni fa
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galeotto fu il guasto
Che piacevole calore alle orecchie e che brividi sul cuoio cappelluto mi stanno dando questi prosecchi mandati giù a stomaco vuoto ... mentre Rudy, il nostro esperto informatico armeggia con lo Smartphone alla ricerca di un posto dove andare a cena, faccio un bilancio della giornata: bloccati per un banale guasto alla macchina qui a Milano, niente cambio o spazzolino da denti, fortuna che ho sempre con me un paio di autoreggenti ed un perizoma in borsetta, con quel poco di spazio che occupano … Allora, hai trovato un ristorante o dobbiamo rimanercene a cenare in Hotel? Lo sguardo di Rudy si stacca dallo schermo, percorre le mie gambe dai polpacci alle cosce, esita un attimo all’altezza dell’inguine e scatta imbarazzato fino a piantarsi nei miei occhi. Deborah, come credi che ci riesca se mi stai davanti a gambe semi aperte e per giunta con questo abbigliamento? Cazzo, la gonna è salita e si intravede l’orlo delle autoreggenti .. non volevo provocarlo, non è il mio tipo, ma l’alcool, la pelle nuda quasi esposta, situazione forzata, mmhm mi sta venendo voglia di maschio, dopotutto se questo corpo di trentacinquenne fa ancora effetto su un quasi cinquantenne …. A guardarlo bene gliene si darebbero si e no quaranta. Sto iniziando ad eccitarmi, meglio distrarsi con qualcosa da leggere … e questo qui da dove sbuca? Avrà circa la mia età, sembra molto sicuro di s, guarda come attraversa tranquillo la sala, aspetta sicuramente qualcuno, continua a guardare l’orologio, chissà se è solo, potrei anche farci un pensierino e …. Accidenti, che mani! Le voglio, sulle spalle, massaggiami lentamente con movimenti circolari, senza fretta, falle scendere verso i seni, voglio sentirti pizzicare delicatamente i miei capezzoli…. Mmm, dai, guardami, sono eccitata, pronta, basta che tu mi faccia un cenno. La smetti di sbavargli davanti? Sei oscena e comunque sta arrivando la sua donna, non ti sei accorta che porta la fede? Guarda, è decisamente più giovane di te e da come gli si sta strofinando addosso non credo che andranno a cena. Ma vuoi parlare più adagio Rudy? Ti ha sentito tutto il bar dell’albergo, che figura ci faccio? Muoviti a trovare un ristorante che ce ne andiamo, tanto loro se ne stanno andando. Aspetta Deborah, fammi vedere dove vanno……. Ascolta, ti piace davvero il tipo? Passando lei ci ha regalato un sorriso malizioso e si sono diretti al ristorante dell’hotel, se ci stai mi sacrifico a distrare la tipa mentre tu ti fai lui. Sei impazzito? Sono una donna sposata e per giunta tu sei un mio collega, con che faccia torno in ufficio domani….. e smettila, ti lamenti sempre che fai poco sesso, che ti ci vorrebbe proprio una bella scopata e fallo una buona volta! Ma quelle sono chiacchere da bar, non ho il coraggio e poi non ho mai tradito mio marito .. e poi non me la sentirei, in quattro, nello stesso letto… no.. Smettila, seguimi altrimenti ti sculaccio qui davanti a tutti…. Non ho il tempo di replicare, la sua mano artiglia la mia e mi trascina verso il ristorante….per fortuna sceglie un tavolo non troppo vicino al loro, almeno posso cazziarlo seza farmi sentire. Ordino da mangiare mentre Rudy si occupa del vino, una breve tregua è scesa fra di noi ma devo mettere in chiaro un paio di cose prima di finire la cena..devo riprendere il controllo, se solo potessi asciugarmi un po’ tra le cosce …. Alzati e vai al bagno, togliti le mutandine e quando torni me le passi con un gesto che lasci capire che mi stai dando qualcosa. Cosa?!!? Sto sentendo bene? Ma chi pensa di essere per darmi certi ordini?....oh merda, allora perché le mie gambe si stanno muovendo puntando decisamente verso la toilette….ho fatto come mi ha detto, torno al tavolo con lo sguardo basso dalla vergogna e gli metto il perizoma umido nel pugno che mi protende sul tavolo, mi siedo senza il coraggio di voltare lo sguardo verso la coppia ma vedo Rudy alzarsi, dove diavoo sta andando? Non è possibile, ha bisbigliato qualcosa all’orecchio del tipo e gli ha passato il mio intimo e adesso sta tornando con un sorriso di trionfo sulla faccia, glielo vorrei far morire, so io come! Sei impazzito? E adesso come faccio a riaverle? Erano un regalo di mio marito, le rivoglio! Se accettano la mia proposta te le riprendi da te, tranquilla. Ma in che razza di situazione mi sono cacciata? Chissà cosa staranno pensando quei due, stanno parlottando fra loro e non mi sembra che siano entusiasti del regalino, guardano il cellulare come se non aspettassero altro che scappare, anzi, adesso lei sta telefonando, stanno concordando qualcosa, fra poco si alzano e spariscono dalla mia vista, per sempre e poi sistemo Rudy come dico io. Un po’mi dispiace però, adesso che posso guardarlo bene visto che è rimasto solo mi accorgo che ha uno sguardo profondo, due spalle larghe e una bocca carnosa come piace a me…. Ecco che torna lei… ma…. È una mia impressione o si è tolta le calze? Si, se le è tolte, lo vedo benissimo dal momento che a 20 cm da me sta parlando all’orecchio di Rudy e gli sta dando qualcosa ma non sembra il mio perizoma. Si allontana ed io fisso uno sguardo interrogativo negli occhi del mio collega che mi fa cenno di avvicinarmi… sai cosa mi ha passato? Il suo reggicalze, ha detto che non indossa intimo….senti Deborah, li raggiungiamo al bar beviamo qualcosa tanto per sciogliere il ghiaccio, e se c’è sintonia saliamo su in camera….patti chiari però, quello che succede stasera, che sentirai o vedrai stasera, deve rimanere qui, a Milano, al nostro rientro tutto deve essere dimenticato e lo stesso vale per me. Incredibile, ma chi ho davanti? Ostenta una tale sicurezza che mi viene da pensare non sia la prima volta che si trova in una simile situazione….. Ok, ma è imbarazzante, tutti e quattro nella stessa stanza, mi vergogno un po’… Ti ho già detto che rimane tutto qui e poi non hai nulla di che vergognarti, hai ancora un fisico eccitante, semmai sono io che dovrei vergognarmi. Cerca di comportarti come se fossimo marito e moglie, non incazzarti se allungo un po’ le mani, fa parte della messinscena e vedrai che va tutto bene, vieni dai… mi prende per un braccio e mi conduce fuori dal ristorante, sento il calore del suo corpo mentre camminiamo verso il bar scaldarmi il basso ventre, una fitta di eccitazione mi piega per un attimo le gambe e questo basta perché lui venga a sbattere contro di me facendomi percepire un rigido rigonfiamento all’altezza del suo inguine… mmmhm è già eccitato il porco, non vede l’ora di farsi la tipa. Li troviamo al bar, lei seduta su uno sgabello e lui in piedi, a farle da scudo contro sguardi indiscreti. Mi accomodo sullo sgabello di fronte al suo, Rudy si piazza al mio fianco, allunga una mano e “piacere, io sono Rudy e questa è Deborah. Piacere, Marco e lei è Lisa”, abbiamo ordinato anche per voi, vi spiace? Prendo il bicchiere che mi viene offerto, bevo senza sentire il sapore del liquido, i miei sensi sono tesissimi, ho degli spasmi al basso ventre che mi impediscono di stare ferma su questo sedile minuscolo, li guardo ridere e parlare senza sentire nulla, consapevole solo della mia eccitazione liquida che sta scendendo lungo le mie gambe, vorrei scappare ma allo stesso tempo vorrei che smettessero con le chiacchere e passassimo ai fatti. Adesso ci si mette anche Lisa, doveva proprio ficcarmi la sua gamba fra le mie, ho la pelle che brucia di voglia ma voglio un maschio lì… Sei così impaziente? Finisci il tuo bicchiere che andiamo su… Rudy mi ha letto nel pensiero, mi sta parlando nell’orecchio e il soffio del suo alito brucia la pelle del mio collo, mmmh sii, sento dei polpastrelli che stanno salendo lungo le cosce, finalmente non ne potevo più, spostati Rudy, fammi vedere la faccia di Lisa mentre suo marito sta…. Ohh, è arrivato dove voleva, mmmh, è bravo, ci sa fare con quel dito, si, spingilo dentro ahh che bello, voglio guardarlo in faccia e leggere negli occhi la sua eccitazione, ma….. LISA! Rimango senza fiato, inebetita, è di Lisa il dito che mi sta frugando con tanta perizia, non pensavo, non credevo, non ho mai….. Sorpresa? Ti dà fastidio? Giro la testa verso Marco che sembra leggere nei miei pensieri poi guardo Rudy per cercare il suo appoggio ma ottengo solo un “che male c’è? Non ti piaceva prima di sapere che era Lisa a toccarti? Che cambia adesso che lo sai?” Fai presto tu a parlare, mica sei tu quello che si fa palpeggiare da una del suo stesso sesso. “Mbhè, credi che mi farei problemi? Se a Marco non dispiace figurati a me”. Sono allibita, restiamo tutti per un attimo a bocca aperta, il primo a riprendersi è Marco, “vediamo, non garantisco che mi piaccia però se ci sai fare forse potrei esaudire un vecchio desiderio di Lisa, vero amore?” “sarebbe fantastico amo, dai andiamo di sopra che non resisto più”. Lisa salta giù dallo sgabello, mi prende per mano e mi trascina all’ascensore “andiamo da noi se non vi dispiace” dice mentre preme il pulsante e le porte si chiudono. La vedo voltarsi verso il suo uomo, ficcargli la lingua in bocca mentre strofina il suo pube contro la gamba di lui, vuole provocarmi la troietta ma non sa con chi ha a che fare, mi volto, prendo una mano di Rudy e me la porto sul sedere, allungo l’altra sul suo cavallo mentre gli passo la lingua sul collo, mmmh senti che rigonfio qui sotto, chi lo sospettava? L’ascensore si ferma e ci strappa dalle nostre effusioni, seguiamo i nostri nuovi amici lungo il corridoio, arriviamo in camera finalmente “come preferite iniziare, ci scambiamo..” interrompo la domanda di Marco spingendolo sul letto, gli sono subito addosso, mi impossesso dei suoi jeans, li abbasso assieme all’intimo e metto a nudo un membro ragguardevole, non spesso ma lungo più della media, mi piace, è liscio, bello ed ha un buon profumo, lo prendo in bocca, avida inizio a succhiare, gli passo la lingua lungo tutta l’asta, gocce di piacere gli escono dalla punta, salate ma buone, lo succhio più forte e inizio un su e giù che gli strappa mogolii sempre più forti. Una presa decisa ai capelli mi costringe a mollare il mio calippo di carne, Marco mi trascina sul letto, mi spinge con la faccia sul materasso, mi blocca un braccio dietro la schiena e con quello mi tiene giù, infila una mano fra le mie cosce ed inizia un lento massaggio, pollice – indice, dal mio buchino dietro scivola avanti fino al bottoncino per poi tornare indietro e tuffarsi dentro, mi fruga con quel dito mentre il pollice massaggia l’altro orifizio… scopami, voglio sentirlo tutto dentro, muoviti prima che divento isterica… sento il rumore della bustina del preservativo che viene strappata e dopo un attimo lo sento farsi strada nella mia femminilità, prendere possesso del mio anfratto, spingersi a fondo in modo incredibile, fermarsi a godere quel possesso e poi iniziare un movimento lento, costante, avanti, indietro, stringo i muscoli per sentire meglio quel palo di carne che scorre fra le mie pareti. Muoviti maialina, segui il ritmo, vienimi incontro. Ti piace vero porcellina, Rudy, guarda come si fa sbattere di gusto la tua Deborah… Eh no, sputtanata no, mi divincolo, approfitto della sua sorpresa e gli monto sopra a cavalcioni, lui mi guarda, all’inizio sorpreso, poi eccitato dalla mia iniziativa.. lascia fare a me, adesso ti faccio vedere come sa fottersi da sola una donna quando ne ha voglia.. e così dicendo gli prendo il pene e lo punto contro le mie grandi labbra, chino la testa per godermi lo spettacolo di quell’asta che lentamente sparisce, inghiottita dalla mia fighetta, ohh, è bello, appoggio le mani sulle sue ginocchia e inizio a scoparmi con un ritmo costante. A meno di 20 cm da noi Rudy sta cavalcando Lisa, l’ha messa a 4 zampe e la sta sbattendo vigorosamente trattenendola con una mano saldamente chiusa attorno ai suoi lunghi capelli, deve fare un buon lavoro perché la troietta scandisce i colpi con urletti sempre più acuti. Spariscono improvvisamente dalla mia vista, a dire il vero sparisce tutta la stanza e vengo sopraffatta da un violento quanto inatteso orgasmo, cado su Marco lasciandomi sfuggire il suo arnese… sento Marco spostarsi, nella visione appannata mi sembra che si diriga verso gli altri due, sbatto gli occhi per mettere a fuoco e mi trovo davanti un groviglio di membra, scorgo Rudy supino, Lisa sopra e Marco che sta tentando di prenderla da dietro.. mmmh che bel sandwich, voglio provarlo anch’io, sbrigati a godere Lisa che poi tocca a me… lei mi guarda con uno sguardo liquido, come se non capisse quello che le dico, poi apre la bocca ed emette un lungo gemito di piacere subito imitata da Marco. Si accasciano spossati dall’intenso piacere, scivolano fuori dai rispettivi orifizi, Rudy ancora insoddisfatto e decisamente in tiro, però che bel calibro, non lungo quanto quello di Marco ma decisamente più grosso… e questo? Solo soletto? Mio!... e in un batter d’occhio mi impalo sopra di lui… ahhh come mi riempie, mi sembra di venir aperta in due, però è bello, non mi sembra possibile di poterlo prendere tutto ma invece è già tutto dentro… adesso devi farmi godere altrimenti ti licenzio – gli dico con sguardo minaccioso, ma per tutta risposta ricevo un sorriso beffardo – non c’è problema, posso scoparti quanto voglio senza venire, dovrai supplicarmi di smettere – che stronzo, pensa seriamente di farcela contro di me? Stringo i muscoli vaginali, voglio aumentare la stimolazione sul suo pene, lo provoco, mi passo le mani sui seni, sembra stiano scoppiando dalla voglia, mi metto le dita in bocca e poi scendo lungo il collo, disegno cerchi attorno ai miei capezzoli, li pizzico piano mentre tengo uno sguardo lascivo piantato nei suoi occhi, una mano cattura il mio polso, lo spinge in basso suggerendo altre zone da stuzzicare, l’altra mano viene girata, palmo verso l’esterno sento sui polpastrelli la pelle fresca e liscia di una donna, riconosco la voglia umida che bagna anche me quando mi eccito, avverto 2 bocche impossessarsi dei miei capezzoli, è troppo, sento l’onda partire da lontano, montare al ritmo sempre più frenetico dei miei affondi, rallento per non venire ma uno spasmo del membro dentro di me rompe i miei argini, apro gli occhi e vedo un sorriso di trionfo sul viso di Rudy, sono vinta, mille luci esplodono nella mia testa e godo per la seconda volta, toccandomi, carezzando un’altra donna, titillata da due bocche sui capezzoli e scopata da dio da un cazzo di tutto rispetto… quando mi riprendo Lisa sta succhiando Rudy che ancora non è venuto, Marco in evidente pausa di riposo la sta leccando mentre Rudy… mio dio com’è eccitante, sta cercando di far rizzare la virilità del nostro ospite, un maschio che ne succhia un altro da così vicino, non pensavo mi eccitasse, mi avvicino per vedere meglio, dai mugolii di Rudy a dalla progressiva rigidità di Marco sembra che piaccia ad entrambi il giochino, mi avvicino ancora e allungo la lingua, la intreccio a quella di Rudy contendendogli porzioni di pelle, apro la bocca e gli rubo l’oggetto del piacere, giochiamo a baciarci con quel bastone di carne a dividerci… raggiunta la giusta durezza Rudy mi sussurra nell’orecchio ed io decido di assecondarlo. Convinco Lisa a sdraiarsi a pancia all’aria sopra un cuscino, Rudy s’infila un preservativo le la penetra, lento ma deciso, io mi porto dietro Marco, gli lecco un orecchio mentre con la mano lo masturbo lentamente, infilo anche a lui un preservativo e lo guido alle spalle di Rudy, insalivo 2 dita e inumidisco il buchetto del mio collega, guardo Marco negli occhi e lo spingo decisa verso Rudy. All’inizio sento che fa resistenza, ma mi strofino contro di lui ed i miei seni contro la sua schiena vincono la sua titubanza, lo aiuto a puntare contro il buchino che ha davanti e spingo, con tutto il peso del mio corpo, fino a quando non sento qualcosa cedere e Marco sprofonda dentro Rudy…. Il solo pensiero mi mette i brivid, li guardo, vedo i loro tentativi per prendere un ritmo sincronizzato che permetta di non far scappare gli uccelli dalle gabbie, vedo bocche aprirsi incredule dal piacere cercare labbra e lingue da succhiare, sento il fuoco riaccendersi fra le gambe e ormai dimentica dei miei tabù mi accuccio sopra la faccia di Lisa, la obbligo a tuffare la sua lingua fra le mie piccole labbra, strofino prepotente il pube contro il suo mento, mi appoggio alle spalle di Rudy e cerco la sua bocca. Viene così, urlando nella mia bocca tutto il suo orgasmo, subito seguito da Marco, che per la prima volta credo, si scarica dentro un altro maschio e mentre loro si fanno da parte per riprendersi, io mi tuffo fra le gambe di Lisa, in un magnifico 69, assaggio la mia prima donna e lecco, succhio, restituisco come meglio riesco il piacere che lei sta dando a me e godiamo, quasi contemporaneamente, innondandoci le facce dei nostri stessi umori.
9048
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11 anni fa
fiammifero,
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Ultima visita: 4 anni fa
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Un sogno che diventa realtà
Lo scorso lunedì è stato a casa nostra un ex collaboratore di Luca che ora non abita più qui nella nostra città, è arrivato inaspettato alle 20 per parlare di lavoro con Luca.Dopo i 2 minuti spesi per i discorsi di lavoro sulla porta di casa, gli chiesi se potevo offrirgli un caffè. Accettò.Dissi ad Amanda di prepararlo, finché lo preparò intavolammo i soliti discorsi di circostanza. Amanda indossava dei leggins neri sottili ed un maglioncino corto. L'occhio di lui cadeva spesso sul culo di lei, d'altronde come non comprenderlo.Dopo il caffè i due non smettevano più di parlare del solito più o meno.Si intrattenne circa 1 ora, per un caffè.... !!Finalmente se ne andò. Il mattino dopo Amanda mi disse: carino il Sign. Marco, ma sai che stanotte mi son sognato che me la leccava?E ti ha scopata poi ?? no no... Pensa e ripensa alle parole di Amanda la sera, scherzando gli dissi : ma sai che i sogni son desideri ? Può darsi ! rispose ridendo e stringendo le spalle. Lei sa che ora lui abita a 50 km.Un paio di giorni dopo ebbi una pensata: lo invito a cena da noi e a sorpresa realizzo il sogno di Amanda ! E magari quello di lui...Giovedì lo chiamo e con una scusa gli dico di fermarsi a cena a casa nostra quando sarebbe stato in zona.Mi disse che il giorno seguente sarebbe passato vicino a casa nostra nel pomeriggio. Bene, dopo l'ultimo appuntamento vieni a cena da noi !! Lui accetto' subito.Alla sera dissi ad Amanda di preparare una cena romantica per noi due perché avevo un regalo per lei.Al mio ritorno la sera la trovai ben truccata, in miniabito e tacchi. Lei pensava alla solita seratina piccante tra noi due. Gli dissi che preferivo però attendere l'inizio della cena perché attendevo una telefonata importante. Dopo mezz'ora di attesa lui mi chiamò per dirmi che era sotto casa nostra.Mi finsi sorpreso e dissi ad Amanda che scendevo un attimo, tornai sù con Marco senza preavvisarla e dissi ad Amanda di aggiungere un posto in più a cena ! Ma non poteva andarsi a cambiare ora !! Era tremendamente sexy ! Cenammo in tre, lui parlava in continuazione ed i suoi occhi erano solo per il corpo di Amanda ! Un buon vino aiutava. Ad un certo punto senza che Amanda sentisse e facendomi l'occhiolino mi disse: certo che tua moglie è in forma !Ah certo ! Ti piace ? Madonna... Vuoi provare ad assaggiargliela ? Lui diventò paonazzo e poi mi disse: la posso guardare ? Chiediglielo, dissi ! Al ritorno di Amanda gli dissi che a noi sarebbe piaciuto divertirci tutti insieme; magari lui potrebbe assaggiartela !Così raccontammo a lui il sogno fatto qualche giorno prima da lei ! Lui arrossì ancora e poi aggiunsi: ad Amanda piace conoscere bene gli uomini !!Ed è meglio farlo prima del caffè altrimenti dopo non te ne vai più come lunedì scorso !! Dopo poco Amanda si sedette sul tavolo e notando che lui la fissava gli si strusciò addosso e disse: solo che nel sogno ero senza perizoma !! Me lo posso togliere o ti dà fastidio !?Dopo un minuto Marco stava leccando Amanda con le gambe aperte sul tavolo di casa !La leccò a lungo poi io la penetrai, andai quindi in camera a prendere i preservativi e lì Marco capì che era festa vera.La festa si concluse con tre orgasmi di lei e lui che la schizzò sull'abito.
10805
2
11 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 5 ore fa