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FESTA DI COMPLEANNO 1
Dopo che Alberto gli aveva organizzato la festa di compleanno a sorpresa, Irene si era ripromessa di ricambiare il pensiero gentile che aveva avuto per lei, conosceva benissimo le fantasie ed i desideri nascosti di Alberto, e si era ripromessa di fare in modo che anche la sorpresa per il compleanno di Alberto fosse davvero speciale. Quel giorno, come succedeva ogni tanto, aveva accompagnato in banca Alberto, da tempo il Direttore gli aveva assegnato una persona incaricata a seguire i loro investimenti, era una ragazza sui 30 anni, molto carina ed a detta di Alberto con un culo fantastico. Fin da subito Olga, cosi si chiamava la ragazza, aveva avuto mille attenzioni nei loro confronti, a volte assumendo un comportamento servile, forse causato dalla consistente entità del patrimonio di cui erano titolari, a volte Irene la trattava in modo freddo e distaccato perché era infastidita da come Olga faceva di tutto per mettersi in mostra e cercare di attirare l’attenzione di Alberto, era chiaro che cercava di circuirlo. Per questo motivo quel giorno gli era venuta in mente l’idea, allora aveva cercato di mettere da parte la sua freddezza e dimostrarsi amichevole nei confronti di Olga, che era rimasta sorpresa, in un momento in cui erano da sole, visto che Alberto era nell’ufficio del direttore. Irene si era dimostrata molto socievole ed amichevole nei confronti di Olga, gli aveva fatto dei complimenti sia per il lavoro che per abbigliamento, Olga ne era rimasta sorpresa e lusingata, ricambiando i complimenti ed aggiungendo anche che l’aveva sempre ammirata per la sua colasse bellezza ed eleganza. Irene aveva subito sfruttato l’occasione dicendogli che dovrebbero diventare amiche e qualche volta uscire insieme, ad Olga non sembrava vero ed aveva accolto con gioia l’invito di Irene ed era stato una vera gioia dargli il numero di telefono quando glielo aveva chiesto. Nei giorni che seguirono Irene trovava mille scuse per passare dalla banca e telefonare ad Olga, quel fine settimana l’aveva invitata a fare un giro di shopping nei negozi del centro, voleva cercare qualche occasione da sfruttare e decisa anche di cercare di crearla, poi aveva dato appuntamento ad Alberto per l’ora dell’aperitivo in modo di trovarsi tutte e 3 insieme con Olga fuori dal contesto lavorativo. Irene di proposito, per impressionarla, aveva portato Olga in boutique di famose griffe, quando provava qualche vestito chiedeva sempre la sua presenza con scusa di qualche consiglio, cercava di notare la sua espressione quando si spogliava, in una occasione aveva fatto provare un vestito anche a lei e con la scusa di aiutarla gli aveva appoggiato la mano sul seno, poi gli aveva fatto complimenti lamentandosi del suo e con scusa di sentire consistenza aveva preso la sua mano appoggiandosela sul seno, lei non aveva indugiato più del dovuto ma non era nemmeno arrossita. Quando si avvicinava l’orario dell’incontro con Aberto, Irene aveva fatto la sua scelta ma con stupore aveva fatto prendere un vestito anche a Olga dicendogli che era un regalo, lei era rimata molto sorpresa e felice e mentre si era avvicinata per dargli un abbraccio ed un bacio in senso di ringraziamento, Irene con mossa repentina aveva spostato il viso in modo che il bacio finisse sulle sue labbra mentre le sue mani si erano appoggiate sul seno di Olga che era arrossita un po'. L’euforia di Olga per il regalo ricevuto non era scemata nemmeno quando raggiunto Alberto avevano trascorso una oretta a chiacchierare di cose futili e non di lavoro, era ormai palese che Olga li ammirava e che Alberto non gli era indifferente, Irene dal canto suo era contenta da come procedevano le cose, ma doveva sbrigarsi la settimana dopo era il compleanno di Alberto e per quel giorno doveva essere certa di riuscire in quello che aveva in mente. Quel lunedì mattina Irene aveva in testa un piano che aveva elaborato ed aveva intenzione di metterlo in atto approfittando del fatto che Alberto sarebbe stato via tutto il giorno e sarebbe rientrato per cena, quindi adducendo una banale scusa su estratti conto bancari non chiari aveva telefonato al direttore chiedendo il favore, visto che lei non poteva, di mandare Olga da lei ed insieme controllarli, il Direttore non aveva fatto nessuna obiezione ed anzi si era offerto di avvertire Olga, ma Irene aveva declinato dicendo che chiamava lei per accordi sugli orari in cui vedersi, quindi la chiama:
Pronto? Ciao Olga, sono Irene ti disturbo?
Ciao Irene, non disturbi affatto è un piacere sentirti. Hai bisogno di qualcosa?
Volevo chiederti un piacere personale. Dovevo andare a fare ceretta ma estetista è via ho pensato che forse mi avresti potuta aiutare se non ti scoccia.
Figurati, non mi scoccia affatto, sono ben lieta di aiutarti, ma esco dall’ufficio alle 17
Tranquilla per quello, ho già chiamata Direttore con una scusa, gli ho detto che mi servivi per controllare degli estratti conto e lui ti ha concesso di venire da me nel pomeriggio.
Benissimo allora dimmi a che ora vuoi che ci troviamo ed arrivo.
Visto che non devi rientrare in ufficio che ne diresti di venire a pranzo? Sono sola Alberto è via.
Ottimo allora quando finisco vengo ho già indirizzo sarà facile arrivare. Ciao a dopo.
Un sorriso soddisfatto era comparso sul viso di Irene, adesso doveva organizzare per il pranzo, si sarebbe rivolta al catering, come al solito, intanto nella sua mente pensava di elaborare il piano che aveva in mente e che doveva mettere in atto all’arrivo di Olga. Irene era indecisa se apparecchiare sul patio o all’interno, poi aveva optato per intero, sul tavolo un piccolo cesto di fiori e due candele facevano da contorno ad una bottiglia di vino bianco ghiacciata il pranzo leggero, un misto carne e verdure, sarebbe arrivato tra poco, aveva tirato un po' le tende e messo musica di sottofondo, creando l’atmosfera di qualcosa di romantico. Fin dall’arrivo Olga era rimasta piacevolmente sorpresa della casa, durante il pranzo Irene aveva riempito più volte i bicchieri ed alla fine la bottiglia era finita, era di buon umore e la discussione riguardava la scusa inventata con il direttore, ridendo avevano concordato, in futuro, di usarla ancora per farsi un pomeriggio a crogiolarsi al sole a bordo piscina. Quando infine erano saliti al piano superiore per raggiungere il bagno attiguo la camera Irene aveva proposto a Olga di indossare un accappatoio per non sporcarsi ed essere più libera, lei aveva accettato ringraziando ma lo aveva indossato sopra slip e reggiseno che aveva tenuto, Irene al contrario sotto accappatoio era completamente nuda. Olga l’aveva aiutata in modo quasi professionale, anche se Irene ogni tanto faceva battute, ad un certo punto era perfino arrivata al punto di pensare che il piano sarebbe fallito, un barlume di speranza lo aveva avuto quando dopo aver finito la ceretta alle gambe gli aveva chiesto
Non so se te la senti ad aiutarmi anche a depilare il sesso. Ad Alberto piace, altrimenti rimando
Non c’è problema lo faccio anche io e so bene che è scomodo farlo da sole
Irene era ritornata fiduciosa, ed anche se durante la depilazione, pur sfiorandola non era andata oltre, alla fine quando gli aveva chiesto di spalmargli la crema antiarrossante uno spiraglio di speranza era ritornato. Quando le mani di Olga iniziano a spalmare la crema sul suo sesso Irene chiude gli occhi ed allarga leggermente le gambe, piano piano le carezze fanno effetto ed inizia ad eccitarsi, poi per facilitargli il compito alza i piedi appoggiandoli su letto e divarica le gambe assumendo quasi la posizione di una partoriente. Il massaggio continua mentre Irene finge di tenere gli occhi chiusi, ma di nascosto spia le espressioni di Olga ed ha la sensazione che anche il suo respiro è diventato affannoso, poi quando massaggiando inguine lei non può fare a meno di sfiorargli il clitoride ha un piccolo orgasmo che gli fa vibrare il corpo seguito da un leggero gemito di piacere. Olga ha un leggero rossore ed un lieve sorriso, a questo punto Irene apre gli occhi e gli propone di fare un idromassaggio insieme visto che la vasca e abbastanza ampia. Una volta nell’idromassaggio, sedute una accanto all’altra, Irene decide di giocarsi il tutto per tutto, è consapevole che se vuole fare regalo ad Alberto non deve indugiare e provare fino a che Olga è disponibile. Appoggia il capo al bordo della vasca poi nel mettersi orizzontale appoggiando i piedi dall’altro lato della vasca, per reggersi appoggia una mano sulla coscia di Olga che non toglie quando è in posizione orizzontale, Olga non fa nessun movimento nemmeno quando la mano incomincia ad accarezzare la sua coscia, allora insiste fino a che arriva al suo sesso, lei resta immobile e si lascia accarezzare, ha il respiro un po' affannoso ma non di scosta dalle carezze. Irene inarca il corpo fin quasi a essere totalmente in orizzontale, in questa posizione il suo sesso è fuori dall’acqua ben visibile, Olga lo osserva senza fare nulla, a questo punto Irene gioca l’ultima carta, prende per mano Olga ed attira la sua mano sul seno, poi la lascia e torna ad accarezzarla sulle cosce e sul sesso, la mano sul seno inizia a muoversi timidamente l’atmosfera si surriscalda ed a questo punto Irene spinge la mano di Olga sul suo sesso, poi si gira verso di lei, che la guarda in modo impacciato e gli sorride, ed a questo punto la mano inizia a muoversi ad accarezzarla ad allargare il sesso e poi introdurre prima un dito e poi due. Irene è molto eccitata sia per le carezze ma anche perché consapevole di aver raggiunto lo scopo prefissato, lascia la posizione orizzontale e si mette seduta accanto, stringendo le gambe e tenendo la mano di Olga dentro il suo sesso. Inizia anche lei a toccarla, adesso in piacere sale sempre di più, raggiunto lo scopo adesso c’è la voglia di raggiungere l’orgasmo, si stanno masturbando a vicenda e quando Irene avvicina le labbra alle sue, Olga non ha più freni ed inizia a baciarla, i loro corpi fremono, le lingue di cercano le mani non smettono di sollecitare i loro clitoridi fino a che con lunghi gemiti non godono insieme scambiandosi un lungo bacio. Quando escono della vasca si asciugano e si vestono senza dire nulla, poi quando scendono vista ormai l’ora è Irene a dirgli
Tesoro forse è meglio che tu vada prima che arrivi Alberto.
Non vuoi che ci veda insieme? Temi possa capire? Lui è geloso?
Geloso? No assolutamente anzi tutto il contrario. Ma dimmi una cosa a te Alberto piace?
E’ un bell’uomo distinto brillante, penso piaccia a molte, ma non temere non sono una rivale
Non temo nessuna rivale e fra noi non c’è gelosia, siamo una coppia aperta. Ma dimmi con sincerità se andresti a letto con Alberto. Sii sincera non avere nessun timore.
Beh penso che se me lo chiedesse non direi di no anzi. Ma tu non sei gelosa?
Sai voglio festeggiare il compleanno di Alberto, che sarà sabato, facendogli una sorpresa che gradirà molto, ma tu devi aiutarmi, devi essere mia complice e lui fino a sabato deve restare all’oscuro
Per me va benissimo, anche se oggi è stata prima volta è stato bellissimo mi è piaciuto molto.
Ok allora, fra un paio di giorni usciamo di nuovo insieme, senza dire nulla ad Alberto e poi sabato verrai anche tu a festeggiare con noi, dovrà essere una sorpresa per lui.
La settimana era passata veloce, le due donne avevano organizzato tutti i particolari del loro piano, Alberto era all’oscuro di tutto, non aveva nemmeno idea di come avrebbero festeggiato, Irene gli aveva solo detto che ci sarebbe stata una festicciola ma qualcosa di intimo senza tanta gente. Il sabato sera, Irene aveva insistito con Alberto, per farlo vestire in modo elegante, in smoking, anche lei dal canto suo aveva indossato un vestito da sera molto elegante e sex, a quel punto Alberto aveva maturato la certezza che sarebbero usciti. Irene di proposito lo aveva tenuto a lungo in camera e quando alla fine erano scesi c’era stata la prima sorpresa. La sala è illuminata in modo fioco solo da candele sparse in punti strategici, nell’ambiente si respira un profumo esotico causato da steli di incenso acceso, sul tavolo illuminato da due candele c’è una meravigliosa orchidea bianca con accanto il carrello con un cestello contenente una bottiglia di champagne, in sottofondo una musichetta arabeggiante crea un’atmosfera esotica. Appena seduti arriva una cameriera che veste un costume arabo fatto di soli veli, come quello che di solito indossano le ballerine di danza del ventre, sul volto ha una mascherina tipo burqa, che coprendoli viso lasciando libera solo la bocca, la rende irriconoscibile. Ha un corpo sinuoso il seno prorompente fatica a restare nascosto e quando si avvia verso la cucina Alberto non può fare a meno di ammirare un culo stupendo, parzialmente coperto dai veli, ha il volto sorridente, Irene è raggiante perché ha capito che ha molto gradito la sorpresa. la cena è composta da cibi esotici leggermente piccanti, tutti i cibi hanno un gusto particolare ma sono molto gustosi. Alla fine della cena Irene lo invita a sedere sul divano, dopo che l’odalisca gli ha portato da bere una bevanda ambrata ma dal gusto intenso. Lo prega di attendere 10 minuti mentre lei sale di nuovo in camera, passano più di 10 minuti ma quando Irene scende la sorpresa è grande, anche lei è vestita da odalisca in tutto simile alla cameriera che li ha serviti, l’unica eccezione, lei non indossa la mascherina. Dopo la cena, quando Irene fa partire una musica sensuale ed arabeggiante dalla cucina arriva anche la cameriera, tutte e due davanti ad Alberto iniziano a muoversi in modo sensuale, non è una danza del ventre, ma è ugualmente molto erotica, lui resta seduto ad ammirarle, è un vero piacere stare a guardarle. Ad un certo punto alternandosi iniziano a strapparsi i veli uno ad uno, ad ogni velo che cade si scopre parte del loro corpo, Alberto inizia a eccitarsi sempre di più fino al punto di sentire il desiderio di alzarsi e raggiungerle, ma viene stoppato da Irene che gli fa promettere che attenderà fino alla fine del balletto, a malincuore si accomoda di nuovo e rimane ad osservare. Esauriti i veli, rimanendo coperte solo da dei minuscoli perizomi, la loro danza sensuale non si ferma, lentamente, alternandosi, iniziano a mettere a nudo i loro seni, non si limitano solo a togliere il reggiseno ma indugiano molto a scambiarsi carezze, adesso Alberto è eccitatissimo, vorrebbe spogliarsi ma Irene con un eloquente sguardo gli fa capire che deve aspettare. Allo stesso modo procedono a sfilarsi i perizoma fino a che rimangono tutte e due nude, la musica non è finita, loro continuano a ballare continuando ad accarezzarsi a vicenda, sia il seno che il sesso, dalle loro espressioni è chiaro che anche loro sono molto eccitate, quando la musica sta per finire, si abbracciano dandosi un lungo bacio, Alberto può chiaramente vedere le loro lingue che si cercano e le loro mani che insistono ad accarezzare i loro sessi, è al culmine non resiste sta quasi per godere solo osservandole. Quando infine la musica finisce loro si avvicinano lo prendono per mano e si avviano verso la camera da letto, è una scena quasi surreale, loro due nude e lui in smoking, giunti in camera, si trova in mezzo a loro che lentamente iniziano a spogliarlo, scambia un lungo bacio con Irene che inizia a emettere gemiti di piacere, poi infine quando è nudo lo fanno stendere sul letto e loro si mettono ai suoi lati, Irene lo prega ancora di non muoversi. Iniziano tutte e due a baciarlo, le loro bocche e le loro lingue si intrecciano in un unico bacio mentre le loro mani accarezzano il suo petto. Quando poi le loro labbra iniziano a scendere lungo il suo corpo fino ad arrivare al suo sesso gli sembra quasi di esplodere, è uno sforzo immane quello che deve fare per non lasciarsi andare all’orgasmo, quando infine le loro bocche arrivano al suo sesso e sente le loro bocche che a turno lo baciano, leccano ed ingoiano fino alla radice non resiste più, ha un orgasmo che lo fa urlare di piacere, si sente succhiare ancora, avendo la sensazione che sarebbero in grado perfino di succhiargli l’anima, poi attira a se Irene dandogli un lungo bacio. Alberto resta sdraiato, con il sesso moscio, poi le donne iniziano a scambiarsi baci e carezze, i loro gemiti di piacere, piano piano, fanno rinvigorire il suo sesso, vedere due donne fare l’amore lo fa eccitare moltissimo. Quando mettendosi a 69 iniziano a baciare vicendevolmente i loro sessi la sua erezione è completa, si pone dietro Irene che per facilitargli la penetrazione si mette carponi, a 4 zampe, e scivola dentro di lei, ormai bagnatissima ed eccitata, la sua penetrazione e i baci e le leccate sul clitoride da parte dell’altra donna la fanno raggiungere subito l’orgasmo, ma nessuno si ferma, adesso Irene è eccitatissima e quando la cameriera gli offre il suo sesso lei inizia a baciarla e succhiarla fino a che non godono di nuovo tutte e due, Alberto trattiene il suo godimento, gode della situazione, adesso è lui, mentre le due donne giacciono spossate, che elargisce baci e carezze ad entrambe in attesa che si riprendano. Quando l’eccitazione arriva al culmine Irene invita Alberto a penetrare la cameriera, che ascoltato l’invito, affonda il suo viso fra le sue gambe iniziando a baciare il suo sesso, ed offrendosi per essere penetrata, Alberto non può fare a meno di ammirare quel culo favoloso che lo attrae tanto ma, come inizio la penetra nel sesso, provando un intenso piacere, inizia un movimento lento e costante, mentre Irene inizia di nuovo a gemere. La cameriera ha delle contrazioni vaginali che fanno capire al Alberto che sta per godere e quindi inizia con movimenti più intensi fino a che lei non gode, ma non si ferma, inumidisce il suo ano con gli umori del suo orgasmo poi punta il suo sesso al buchino anale, lei si inarca ancora di più facendogli capire che è pronta, e quando spingendo lui riesce ad entrare tutto lei inizia a gemere, la prima a godere di nuovo è Irene poi Alberto non resistendo più schizza tutto il suo godimento nell’ano della cameriera che con l’aiuto delle carezze di Irene gode a sua volta. Restano sazi e spossati sul letto, Alberto non smette di baciare e ringraziare Irene per la bellissima festa a sorpresa e poi chiede:
Adesso posso vedere il volto della stupenda sconosciuta?
Quando Olga toglie la mascherina, lui resta a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato che fosse lei, poi viene a sapere che l’artefice di tutto era stata Irene che a lungo l’aveva quasi corteggiata per poi, sapendo che a Olga non era indifferente lui, a convincerla ad essere complice di quella sorpresa. Olga afferma che per lei, sia con Irene che adesso tutte e tre, erano state le sue prime esperienze trasgressive che aveva avuto, le aveva trovate altamente erotiche e soddisfacenti e che gli sarebbe piaciuto ripeterle, ma solo con noi. Rimangono a lungo a chiacchierare fino a tardi, quando Olga sta per andare via è Irene a parlare:
Amore, visto che è la tua festa, e che tutto è stato eccezionale, questa volta voglio fare una eccezione, ma solo per questa volta. Se Olga gradisce stanotte potrà restare con noi, cosi domani possiamo continuare la festa.
Sono felicissima di restare con voi sia stanotte ed anche domani. Ho molto da imparare.
Grazie amore, sei un tesoro, se Olga è d’accordo, per domani potremmo organizzare per essere in numero pari, cosi il divertimento sarà maggiore.
Olga si era dichiarata disponibile, ed a questo punto Alberto con Irene avevano concordato su chi invitare il giorno dopo, ma questa è un’altra storia, che con calma racconterò.
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4 years ago
irene_alberto,
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FESTA DI COMPLEANNO
Tutto era pronto nei minimi particolari, avevo organizzato la festa per il compleanno di Irene tenendola all’oscuro di tutto, probabilmente lei si aspettava una cena insieme agli amici a casa nostra, ma stavolta avevo voluto preparargli una sorpresa, nessun amico invitato, solo noi, ed in un locale caratteristico, la sorpresa ci sarebbe stata ugualmente ma tenendola all’oscuro di tutto e lasciando a lei la decisione. A pranzo lei aveva cercato di indagare, capire come avremmo festeggiato, l’avevo lasciata sulle spine senza svelargli nulla, visto che aveva preso appuntamento dal parrucchiere ed estetista, l’unica raccomandazione che gli avevo fatto era quella di trovarsi a casa per le 18, a questo punto lei sorridendo aveva pensato che avessi organizzato a casa mentre lei era fuori ma si sbagliava. Al suo rientro io sono già pronto, lei è bellissima come sempre, si guarda in giro e non vedendo nessuno nè tantomeno nulla occorrente per la cena capisce che avremo festeggiato fuori, ma io non gli svelo nulla, lei và subito in agitazione non sapendo come vestirsi, io gli consiglio un abito comodo, elegante, sex, alla fine è uno schianto, indossa un abito blu marino, lungo e molto ampio, con uno spacco che lascia gran parte della coscia scoperta ed è molto scollato, è così bella che sarei tentato di mandare all’aria tutto e portarla subito a letto, ma ci sarà tempo per questo, oggi è la sua festa e voglio che si diverta al massimo. Quando la invito a seguirmi che andiamo a cena fuori, si meraviglia che usciamo così presto pensando che forse la porto in qualche posto lontano, ma quando parcheggio davanti al ristorante mi guarda sorpresa e mi chiede:
- Amore ma ceniamo così presto?
- Tranquilla amore, in questo posto si inizia a mangiare presto, ma si finisce tardi
- Che festa hai organizzato? Restare per ore seduti al tavolo a mangiare?
- Non preoccuparti, vedrai che la serata passerà velocemente. Solo una cosa, da quando saremo dentro tu sarai libera di decidere quello che vuoi, anche contro mio volere se vuoi, ma solo fino a mezzanotte, come Cenerentola, allo scoccare della mezzanotte desidero restare solo con te. Sei d’accordo?
- Amore, ma io voglio che tu sia sempre con me. Non capisco questa tua richiesta.
Il locale è molto bello, la sala è grandissima arredata come se fosse un’isola tropicale, è un misto di piante e fiori, al centro della sala una grande pista da ballo termina con un ampio soppalco dove suona una orchestra di chiare origini brasiliane, nella pista un gruppo di uomini e donne in costume continua a ballare al suono della musica, il tavolo che ho prenotato pur se un pochino defilato è in prima fila al limite della pista. A Irene il posto è subito piaciuto, per ringraziarmi mi ha dato un leggero bacio, siamo accolti con un aperitivo ed adesso lei si guarda intorno con curiosità, la sala è ormai piena, e qualche coppia in attesa del cibo ha iniziato a ballare, anche lei mi trascina con forza in pista, resto alcuni minuti ma quando l’orchestra inizia un latino americano con sollievo abbandono e torno al tavolo, Irene smania dal desiderio di ballare ed è subito invitata da un ragazzo mulatto a quanto sembra bravissimo, dopo un paio di balli torna al tavolo molto euforica. Il cameriere ci ha servito il primo piatto, iniziamo a mangiare, lei mi ringrazia della sorpresa aggiungendo che il posto gli piace moltissimo, sono molto contento che gli piaccia e ne approfitto per farla brindare sapendo che bastano pochi bicchieri di vino per farla andare su di giri, ho intenzione di farla sentire libera e disinibita per il resto della serata. Appena finito di mangiare torna in pista a ballare, resta da sola un attimo, subito un altro cavaliere si fa avanti, anche questo un ragazzo abbastanza giovane, mentre ballano chiacchierano, mi dirà poi che gli aveva fatto un sacco di complimenti, restano a ballare fino a che i camerieri passano per i tavoli con lunghi spadoni di carne infilzata fatta arrosto, molto tenera e saporita, Irene mangia con gusto non smettendo di osservare coloro che ballano e fremendo all’idea di tornare a ballare. Non abbiamo ancora finito che l’orchestra attacca con una musica sensuale, il ragazzo mulatto osserva Irene poi guarda verso di me che con un cenno gli faccio capire il desiderio di ballare di Irene, lui si avvicina e la invita, lei smette subito di mangiare e sorridendomi lo segue. La musica è molto sensuale il ragazzo è un ottimo ballerino, i loro corpi si strusciano, adesso il ballo è molto erotico, anche Irene è molto brava, a mano a mano tutti si fermano ad osservarli, i loro movimenti sono molto eccitanti, i corpi si strusciano imitando un amplesso in un ballo molto elettrizzante, alla fine tutti applaudono ed Irene arrossisce rendendosi conto che erano rimasti soli in pista, quando siede al tavolo è palese che il ballo l’ha fatta eccitare molto, stavolta non sono io a versargli da bere ma lo fa lei direttamente. Continua a ballare ancora a lungo, alternando i due ballerini, li osservo che chiacchierano spesso, poi quando per l’ennesima volta torna al tavolo, ne approfitto per chiedergli
- Hai fatto conquiste amore, non ti mollano un attimo
- Ma dai, stiamo solo ballando. Anche se sono balli sensuali
- Dai non mi dire che non ci hanno provato e che non ti sei eccitata
- Beh con balli cosi sensuali è normale eccitarsi. Ci hanno provato si, tutte e due mi hanno invitato ad andare in un posto più tranquillo a bere qualcosa
- Amore, come ti ho detto prima, fino a mezzanotte sei libera di decidere quello che vuoi.
- Ma sei scemo? Io non voglio nulla senza di te, assolutamente
- Beh se non vuoi andare a bere, puoi sempre invitarli da noi a bere qualcosa
- Ma io voglio ballare, non voglio andare via con loro
- Potete continuare a ballare da noi e bere qualcosa, fino a mezzanotte, mancano solo poche ore
A questo punto Irene, con il viso un po' imbronciato, si alza e torna a ballare, subito i ragazzi a turno ballano con lei, poi a un certo punto lei smette un attimo di ballare e si avvicina a me
- Dicevi davvero di invitarli a casa a ballare? Tutte e due?
- Certo amore, come fa piacere a te. Te lo ripeto fino a mezzanotte decidi tu
- Ok aspettami un attimo. Faccio qualche ballo e decido.
Irene balla ancora con tutte e due confabulando, poi mi raggiunge e mi dice:
- Ok andiamo a casa, li ho invitati. Ma continueremo con qualche ballo e berremo qualcosa non altro.
Durante il tragitto in auto, chiedo a Irene se c’è qualche problema visto il suo essere taciturna, lei in un primo momento non risponde, poi come per liberarsi di qualcosa si rivolge a me in modo brusco.
- Amore non capisco perché fai decidere tutto a me, di solito non è cosi
- Tesoro, oggi è la tua festa. Come ti ho detto fino a mezzanotte mi farebbe piacere che fossi tu a decidere, anzi vorrei dirti, se dovesse succedere qualcosa, sarai libera in tutto, preferisco lasciarti libera senza partecipare, sarai tu a decidere fin dove portare il gioco.
- Scusa ma perché non dovresti partecipare? Lo sai che io ti voglio sempre vicino.
- Tranquilla amore, come ti ho detto dopo mezzanotte sarai solo mia, mancano solo 2 ore ormai.
Il resto del viaggio lo facciamo in silenzio, quando entriamo in casa è ancora imbronciata, mi avvicino a lei, la stringo forte e gli dò un bacio, poi la guardo negli occhi e gli dico
- Amore è la tua festa, sei libera di fare quello che ti va. Non preoccuparti per me, avremo il resto della notte. Se ti divertirai io ne sarò felice, se vorrai solo ballare sarò felice lo stesso stai serena.
Quando arrivano i due ragazzi, mentre Irene accende la musica io prendo una bottiglia di champagne, e poi abbasso leggermente la luce per creare un’atmosfera soffusa, beviamo un calice di champagne e poi Irene mi porge il calice e sorridendomi mi chiede di riempirlo di nuovo, mentre beve si porta al centro della stanza ed inizia a volteggiare facendo passi di danza, quando parte la stessa musica sensuale del locale, il ragazzo mulatto la raggiunge e la invita a ballare. Irene è tornata di buon umore, adesso è sorridente ed euforica, ma quando mi guarda sembra essere imbronciata nei mi confronti io al contrario gli rispondo con dei sorrisi, nel modo in cui si struscia addosso al ragazzo sembra che voglia farmi ingelosire, un po' ci riesce, ma resto impassibile. Quando incomincia un nuovo brano, sempre restando in mezzo alla sala, Irene si stacca leggermente dal mulatto e, sempre dondolandosi davanti a lui, lentamente inizia a sbottonargli la camicia, lui resta immobile, Irene balla girandogli intorno e nel contempo continuando a spogliarlo fino a che lui rimane completamente nudo ed immobile. A questo punto invita l’altro e sempre alternando movenze sensuali spoglia completamente anche lui, i due ragazzi restano immobili senza prendere nessuna iniziativa, Irene mi guarda in modo interrogativo, io gli sorrido e gli faccio cenno che tocca a lei chiedere, a questo punto lei rivolgendosi ai due giovani li incita a spogliarla lentamente, i due ragazzi guardano verso di me, seduto su divano, ed anche da parte mia ricevono un cenno a proseguire. Irene ha il mulatto di fronte e l’altro dietro, mentre il mulatto infila le mani nella scollatura ad afferrare il suo seno lei allunga la mano ad accarezzargli il sesso, l’altro ragazzo facendo salire le sue mani lungo le cosce gli alza il vestito poi lentamente gli scende le mutandine fino alle caviglie e poi glieli sfila, risale lentamente con le mani accarezzandogli le cosce, poi allentando le spalline fanno scivolare il vestito ai suoi piedi. Sono tutte e 3 nudi, mentre il mulatto gli accarezza il seno, l’altro inizia a baciarla sul collo, lei piega la testa sospirando, sono attaccati come un sandwich le loro mani esplorano tutto il suo corpo mentre i loro sessi si strusciamo sul suo sesso e sul sedere. I ragazzi non sembra abbiano fretta, sempre restando in piedi iniziano a baciare ogni centimetro del suo corpo, dove non arrivano con i baci ci arrivano con le carezze, dal canto suo lei accarezza i loro sessi facendoli diventare turgidi, i loro corpi continuano a strofinarsi mentre Irene non smette di gemere dal piacere, li osservo in silenzio, la scema mi fa eccitare moltissimo. Quando ad un certo punto lo sguardo di Irene incrocia il mio, pur sapendo che rischio di rompere l’atmosfera, indicando l’orologio faccio cenno che la mezzanotte è vicina, lei capisce subito e ricorda quello che gli avevo detto, ma non sembra avere fretta. Quando dopo le lunghe carezze al suo sesso lei ha un orgasmo, per un attimo mi viene da pensare che forse non vuole andare oltre, poi tutte e due si inginocchiano e lei allargando le gambe li facilita in modo che possono iniziare a leccarla sia davanti che dietro, ed il suo corpo si contrare di nuovo in un altro orgasmo, si stende sul tappeto attirando a se il mulatto che, lentamente, la penetra facendola gemere di piacere. Adesso Irene è consapevole che è lei che deve dirigere il gioco, infatti mentre il mulatto si muove dolcemente dentro di lei l’altro è in ginocchio, immobile, lei allunga una mano ed afferrando il suo sesso lo fa avvicinare fino a che è a portata delle sue labbra, inizia a baciarlo poi lo lecca ed infine lo ingoia succhiandolo, mentre continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, poi si gira di nuovo verso di me che con le mani gli faccio segno che mancano solo 10 minuti, non so se capisce ma si stacca un attimo per cambiare posizione. Fa sdraiare il ragazzo per terra poi sussurra qualcosa al mulatto che fa cenno di sì con la testa, lentamente va cavalcioni sopra al ragazzo afferrando il suo sesso ed indirizzandolo in modo che lei possa scivolare fino a che non lo ha tutto dentro, quando si piega in avanti il mulatto dopo averla leccata un po' si posiziona in modo da poterla penetrare da dietro, quando anche lui, con un colpo secco, entra tutto dentro lei, inizia a urlare di piacere mentre il suo corpo viene scosso da fremiti dovuti agli orgasmi che si susseguono uno dopo l’altro fino a quando l’ultimo il più intenso la raggiunge quando i due ragazzi godono contemporaneamente dento di lei. Si accasciano tutte e 3 sul tappeto ma non trascorrono nemmeno 2 minuti ed il pendolo inizia a battere la mezzanotte, è il segnale, i ragazzi gli danno un bacio ringraziandola, poi senza dire nulla si rivestono sotto lo sguardo di Irene e dopo un cenno di saluto escono chiudendosi la porta alle spalle. Irene mi osserva con il volto estasiato di chi ha appena goduto in modo fantastico, io ricambio con un sorriso, restiamo a lungo ad osservarci senza parlare, non serve, i nostri sguardi si dicono tutto, poi lei senza dire nulla si alza e va in bagno. Quando ritorna indossa un accappatoio, io sono rimasto sempre seduto sul divano, si avvicina lentamente fermandosi davanti a me che resto muto, fa scivolare l’accappatoio restando nuda davanti a me ancora vestito, ci osserviamo senza dirci nulla, poi avvicinandosi inizia a sbottonarmi la camicia, lentamente accarezzandomi il torace e baciandomi sul collo, poi passa ai pantaloni sfilandomeli con la stessa lentezza, appoggia il suo viso sul mio grembo strofinando la sua guancia sul mio sesso ancora dentro gli slip, ma al massimo dell’eccitazione, poi lo porta allo scoperto ed inizia a baciarlo e succhiarlo, io resto sempre immobile anche se muoio dalla voglia di accarezzare il suo seno. Sono al massimo dell’eccitazione e sto quasi per venire nella sua bocca, lei se ne rende conto e si ferma, poi inginocchiata sul divano a cavalcioni su di me, lentamente mi accoglie dentro di se, baciandomi e stringendomi forte, muove lentamente il bacino facendomi provare un piacere intenso, poi quando il suo movimento si fa più frenetico mi prega di non trattenermi e godere insieme a lei, godo per primo schizzando il mio orgasmo che fa godere anche lei che si stringe forte a me baciandomi, dopo alcuni minuti si alza mi prende per mano e mi dice:
- Andiamo a letto amore, la notte è ancora lunga ed io voglio godere ancora sentendoti dentro di me.
3019
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4 years ago
irene_alberto,
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Storia vera di una avventura di mezza estate
STORIA VERA DI UNA AVVENTURA DI MEZZA ESTATE
Qualche anno fa la mia compagna, Celine, ed io decidemmo di concederci un fine settimana di fine luglio in Liguria e naturalmente invitammo a venire con noi Cristiana, la nostra amica del cuore, con la quale formavamo un trio (che in effetti durò per quasi 5 anni).
Scegliemmo i dintorni di Imperia, in quanto lì viveva un mio amico, Manuel, che avevo già fatto conoscere a Celine, in occasione di un altro fine settimana.
Manuel ci aveva avvertito che, a causa di una piccola operazione, non avrebbe potuto combinare molto, ma che comunque ci teneva a rivederci e a far conoscere a Celine la sua ex moglie (che io conoscevo già).
Prendemmo alloggio in un bel 4 stelle con piscina e, approfittando del terrazzo ben riparato, ci mettemmo a prendere il sole nudi.
Celine è bruna, alta, magra , con una terza di seno, un culo non comune e non dimostra i suoi 40 anni. Anche Cristiana è bruna, ma più piccola, minuta, qualche anno più giovane , con una proporzionata seconda di seno. Celine ha occhi neri, penetranti, che fanno intuire la sua durezza da mistress, temperata, per chi la conosce e viene riconosciuto, come me, quale suo pari, da una dolcezza e una affettuosità particolari, spesso preludio di momenti di sesso senza limiti; Cristiana ha candidi occhi da cerbiatta, che nascondono una sessualità esplosiva, perfettamente bsx. Ci eravamo trovati empaticamente e la complicità era totale; tanto più che Celine ed io, entrambi dominanti, stavamo guidando Cristiana a esplorare le sue potenzialità di dominatrice.
Sul terrazzo, al sole del tramonto di quel venerdì, le due fanciulle, scaldate dal sole, si lasciarono andare in un 69 spettacolare, che per un po’ io guardai affascinato masturbandomi. Poi , quando fui certo che Celine, che era sopra, fosse ben lubrificata , gli entrai in figa e cominciai a pompare come un invasato. Cristiana, sotto, leccava entrambi e, non appena Celine ebbe un orgasmo, le sfilò il mio uccello e reclamò’ la sua parte: mi fece sdraiare e si impalò’ su di me di schiena, si chinò in avanti attaccandosi alle mie caviglie, chiuse gli occhi e cominciò il suo su e giù (salire in giostra, lo chiamava lei), fino a venire con il suo classico mugolio arrapantissimo; che infatti portò anche me al limite: Celine, che ben mi conosce, lo capì, mi afferrò il cazzo , lo tolse dalla amica e se lo infilò in bocca, dove esplosi.
L appuntamento con Manuel era per la sera dopo e quindi uscimmo a cena e poi andammo in un bar a bere qualcosa.
Nel bar Celine notò il tatuato giovane barista e ci confessò che “le faceva sesso”. Siamo sempre stati poliamorosi e quindi era scontato che sarebbe stata libera di approcciarlo, ma esitava. Cristiana, dà disinibita birichina quale era, con un lampo di malizia negli occhi e un sorrisetto furbo, si alzò dal nostro tavolo, andò dal barista e gli chiese a che ora smontava, precisando ,a voce non troppo bassa e a beneficio dei presenti al bancone, che la cosa interessava quella sua amica laggiù, che cercava qualche concreta distrazione serale. Inutile dire che, chiarito non essere uno scherzo, il giovanotto fu ben felice di dare un appuntamento fuori dal locale a fine serata. Celine si presentò da sola, prese sottobraccio il ragazzo (vent’anni al massimo, bruno e palestrato), si levò lo slip davanti a lui, in mezzo alla strada, e gli chiese: ”dove andiamo?” II giovane era ovviamente intimorito, ma Celine era sfolgorante nel suo vestito estivo di maglina trasparente sostenuto solo da due sottili spalline, con la sua terza senza reggiseno ben in evidenza . Si avviarono verso la spiaggia e Cristiana ed io li seguimmo a distanza. Il barista aveva le chiavi di uno stabilimento balneare (come disse a Celine, era aiuto bagnino lì, durante il giorno) e condusse Celine nell’ufficio del bagnino. Cristiana ed io riuscimmo a seguirli nello stabilimento e, giunti vicino al locale dove si erano rinchiusi i due, feci appoggiare Cristiana a un muro con le mani, le sollevai la gonna, le scostai lo slip e, senza levarmi i pantaloni, la presi da dietro; con facilità, devo dire, perché la troietta si era ben bagnata al solo pensiero di quel che stava facendo la sua amica.
Dopo neanche un quarto d’ora, mentre stavo ancora pompando, Celine usci dall’ufficio, completamente nuda, si guardò intorno, evidentemente cercando noi, e ci si avvicinò.
“Sapevo che vi avrei trovato qui intorno –disse- Meno male: il ragazzo è durato dieci minuti e poi è venuto; accidenti a lui, sono rimasta appesa. Sergio, adesso devi farmi venire tu.” “ E no - disse Cristiana - sono in pista io adesso. Aspetta il tuo turno”. Io ricominciai a sbatterla mentre Celine cominciava a toccarsi. In quel momento dall’ufficio fece capolino il barista, nudo anch’egli, che rimase basito dallo spettacolo. Cristiana lo squadrò. I palestrati sono sempre stati una sua passione (una volta si fece, uno ad uno, allenatore compreso, tutti i componenti di una squadra di Thai boxe) e quindi gli gridò, ansimando: “ Ehi, tu, rientra e aspettami; arrivo”. Il ragazzo, sconcertato, ubbidì. Cristiana guardò Celine e le disse: “Si spera che dopo la prima sia un po’ meglio, no?” Poi venne con il suo caretteristico gemito sommesso e prolungato. Celine scosse le spalle, la scostò e prese il suo posto contro il muro; io la infilai prontamente. Cristiana si sfilò il vestito, si tolse lo slip e, nuda, si avvio verso l’ufficio.
Quando uscì, meno di una mezzora dopo, Celine ed io avevamo appena concluso. Malgrado fosse “la seconda”, il giovanotto non era stato granchè: lungo a riprendersi e breve a venire. Tanto fumo e poco arrosto, insomma. Le due fanciulle convennero che le avevo abituate male: malgrado i miei 55 anni ero ancora meglio di tanti 20/30enni, aiutato anche dai miei 22 cm e dalla capacità di durare ore. Ce ne andammo salutando brevemente.
Inutile dire che in albergo, prima di dormire, ci conciliammo il sonno con una sana scopata a tre.
Il giorno dopo passò tra piscina, bagni, brevi incursioni in un ampio bagno per handicappati vicino alla piscina, nel quale mi appartavo ora con una, ora con l’altra, e pisolini al sole.
In serata, altra cena in un buon ristorante. Le due si erano “ messe giù da guerra” e facevano la loro porca figura. Naturalmente, con gonne (non mini: troppo facile!)) e senza intimo.
Dopocena, nel bar nel quale ci eravamo dati appuntamento con Manuel, nell’ attesa, guardavamo il passeggio. A un certo punto Cristiana ci fa notare una coppia, dicendoci: “ Guardate che belli quei due: me li farei al volo entrambi”. Fu piacevolmente sorpresa nello scoprire che erano proprio Manuel con la sua ex moglie (Eva).
Fatte le presentazioni, Manuel, che, oltre a essere un gran bell’uomo (35 anni, alto, riccio, occhi chiari e parlantina facile) era un tipo sveglio, sottolineò subito che dopo la separazione i rapporti con sua moglie erano rimasti ottimi, specie per quanto riguardava il gioco. Celine intervenne, complimentandosi con Manuel per l avvenenza della compagna (più alta di lei, bruna, taglio dei capelli maschile, terza di seno, occhio malandrino, ampio vestito estivo rosso fuoco) e precisando, incidentalmente, che né lei, né Cristiana portavano intimo. Eva sorrise e disse: ”Se è per questo, neanch’io”.
Stabilita, con soddisfazione di tutti, la esistenza di tale importante par condicio, ci avviammo sul lungomare, a quell’ora ormai tarda, poco frequentato.
Dopo qualche decina di metri passammo accanto a due chioschi chiusi, in mezzo ai quali vi era uno spazio piuttosto riparato. Ebbi una idea e, strizzando l’occhio a Manuel, dichiarai che non mi fidavo delle parole di tre furbette come le nostre accompagnatrici e che questa storia del senza intimo era da verificare. Manuel mi appoggiò, naturalmente, e le tre pantere, dopo essersi scambiate qualche occhiata e due risatine, si sollevarono insieme le gonne, esponendo le loro splendide passerotte perfettamente depilate ( sul lungomare di Alassio!!!) . Se le accarezzarono brevemente reciprocamente per verificare la qualità della depilazione e poi…. abbassarono il sipario. Noi maschietti, ovviamente, avevamo una erezione imbarazzante (e pericolosa per Manuel, in convalescenza).
Dopo una ulteriore camminata, condita di allusioni, ammiccamenti e imbarazzo per la situazione “impedita” dalla condizione di Manuel, giunti vicino alla nostra auto, sempre per par condicio, questa volta a mio sfavore, stante la invalidità di Manuel, decidemmo di salutarci.
L’ auto dei nostri amici era lontana e quindi decidemmo di accompagnarceli. Eva salì davanti con me e le mie due grazie dietro, con Manuel in mezzo. Naturalmente, due minuti dopo, le due fetenti avevano già allungato le mani, anche slinguazzando a turno la bocca del ben contento Manuel, che non risparmiava carezze e toccamenti sui corpi seminudi delle due. Io allungai la destra, alzai la gonna di Eva e cominciai a masturbarla con leggerezza; lei mi venne dietro e inizio una “radiocronaca” ad alta voce di quello che le stavo facendo, con contorno di ansimi e gridolini.
Dopo poco, alzando lo sguardo sul retrovisore, mi si gelò il sangue: una gazzella dei carabinieri ci stava seguendo a un paio di metri di distanza ed era evidente che stavano valutando con interesse, attraverso l’ampio vetro posteriore della mia station, quello che stava succedendo sul sedile posteriore( in pieno centro cittadino).
Di conseguenza, al primo incrocio svoltai, per vedere se ci avrebbero seguiti. Fortunatamente ritennero di continuare sulla statale e noi tirammo un sospiro di sollievo. Purtroppo, avevo svoltato a sinistra, verso monte, e ci stavamo arrampicando su una di una di quelle tante strade liguri così strette da impedire la svolta ad U per ritornare sulla statale.
Peraltro, mentre continuavamo ad salire a bassa velocità, gli animi in auto non si erano raffreddati affatto, anzi; per cui, a un certo punto, adocchiato il passo carraio di una villa che avrebbe consentito l’inversione di marcia, invece mi sono fermato, sono sceso, ho aperto la portiera lato passeggero, ho tirato fuori l’attrezzo rimanendo in piedi ed Eva, rimasta seduta in macchina, me lo ha entusiasticamente preso in bocca, iniziando un pompino favoloso e sditalinandosi freneticamente. Nel frattempo anche Manuel, impossibilitato ad usare il suo arnese per via di quella piccola operazione, era sceso, si era inginocchiato a terra e stava leccando la figa di Cristiana stesa, nuda, sul sedile posteriore. Dalla parte opposta, Celine, anch’essa ormai nuda, si era seduta sulla faccia della amica per farsi leccare ben bene, con la schiena verso l’interno dell’ auto e il corpo quasi tutto fuori dalla portiera aperta, verso la strada.
Dopo parecchi minuti di questo circo, successe l’inevitabile: un’ auto, scendendo dal monte verso il mare, illuminò la scena con i fari, passando a poche decine di centimetri da noi. Non andò a sbattere contro qualcosa, ma sbandò vistosamente; e altre auto stavano arrivando .
Era troppo; ci ricomponemmo alla meglio e iniziai la manovra per invertire la marcia.
Nel farlo, alzai lo sguardo e solo allora notai, e feci notare, due telecamere di sorveglianza della villa puntate sul punto in cui eravamo.
Scoppiamo a ridere: chissà se qualcuno ci aveva ammirato; o magari erano collegate a un registratore!!!
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4 years ago
2vivaci,
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Aleska e le sue voglie
Ero sul traghetto per Arona, ero li che cercavo di connettere per raggiungere la pace dei sensi… anche questa notte, solo una, ed una soltanto, di “minkia”…. Sempre la stessa!Io avrei voluto un po’ di sesso vero! Un po’ di goduria “rupestre” che ne so io… Mio marito, mi porta sulla statale 33 del Sempione, al Km 13.500 dalla citta di Arona, distributore di benzina… e NON solo! I camionisti… i Guappi… che fanno finta di fare benzina… Gli amici del Bar che escono pensando di trovare la “donna della propria vita…!”Arriva mio marito e dice: “ Buona serata cara!.... Ti andrebbe di fare un giretto, invece di tornare subito a casa?” lo guardo, un po’ allibita, il mio cervello… corre! Ma, mi controllo e chiedo: “Dove?” La risposta, non fu immediata, ma dopo un momento di riflessione arrivò, dicendo: “Ma io andrei a fare un giretto, parcheggiamo la macchina, due passi a piedi, e poi, in qualche bar, per prender un buon Calvados…scaldato dalla mano, lo troviamo sicuramente!Allibita, è dire POCO!!!Da mio marito, una proposta simile? Ebbene SI!Lui continua: “ Sai quel bar sul porticiolo vecchio, al “L’angolino BAR 2.0”…. E’ interessante!!! Fanno dei cocktails molto interessanti!”Continuo a guardarlo allibita! E chiedo: “Ma Tu, come lo sai?” Il silenzio, per qualche secondo, che per me sono sembrati secoli, fu interrotto dalla sua voce, che diceva: “Me ne ha parlato Andreas…. Sai quel ragazzo nero che abbiamo visto l’atro giorno… a mercato! Bene, dice, che fanno dei “crostoni al prosciutto crudo e Maria…” con un “Irish coffe” molto interessanti! Ne mangi uno, e stai bene, per tre o quattro ore! Sei tranquillo, sei rilassato e sei anche eccitato!!!”Io penso che si possa anche provare, non succede nulla, al massimo… uno, si addormenta, per una mezzoretta! Che vuoi… più o di meno?Improvvisamente, ricordo... alto 1.85, magro, ma assolutamente, “non deperito!” anzi, due cosce da lottatore, molto interessanti! Che facevano presupporre, molto… all’inguine! Ma evito di rovinare la sorpresa, anzi, cerco proprio di non pensarci!Annuisco e dico, sempre più scoordinata nelle idee: “Va bene, andiamo! Ma poi… Secondo Te, devo seguire il mio istinto di femmina… oppure devo pensare a Mia madre… che mi cazzierà per tutta la vita, lo venisse mai, a sapere?”Qualche minuto di silenzio e poi la razionalità “fatta persona” mi rispose: “Primo: Qui ci siamo solo noi!”, “Secondo: Perché, Tua madre, dovrebbe mai venirlo a sapere?” “Terzo, più importante: La vita, Tua e Mia la gestiamo Noi!!! Giusto? Cosa mai dovrebbe centrare Tua madre con la minchia, che Tu vuoi prendere ora?”La mia risposta, non fu immediata, ma nel silenzio, fu una valanga!… “Perfetto, andiamo al Deposito 74”...Il percorso fu abbastanza breve, ma sufficiente a rinvangare, se non tutte, molte delle mie eccitazioni della mia vita! Ma sicuramente queste le superava tutte!Lo stomaco, sembrava, non avesse avuto cibo da 15 giorni. Le mie mani, sembravamo non avessero stretto “cazzi” da 15 anni! La mia figa, era un lago… al solo pensiero che Andreas la toccasse!Arriviamo e dopo un attimo, dalla stanza posteriore, quella del bigliardo… appare, non è un angelo, non è un miraggio, sono solo 185 cm di maschio e basta!Un maschio nero, con tutti gli stereotipi dedicati ad esso: alto, faccione simpatico, maglietta scura e jeans, Sarà ma certe volte gli stereotipi… pagano! Eccome, pagano! Ho immaginato subito, quasi tutto quello che sarebbe avvenuto dopo!Ci avviciniamo senza troppe confidenze, ma Lui appena si accorge della nostra presenza, dice con tono giocoso: “Ciao Alberto, ciao Aleska!!! Che piacere vedervi!”Sembra una banalità, ma un buon incontro, è già metà dell’opera! Ed il nostro, è stato un buon incontro, forse Alberto ed Andreas, si erano già conosciuti, forse si erano già messi d’accordo, ma a me in quel momento, non importava niente…Io sentivo e percepivo solo una cosa, che in qualsiasi modo, fosse finita quella serata… Sarebbe finita bene!Per prima cosa, data l’ora, Alberto, propone di andare a mangiare, qualche cosa, dopo l’aperitivo… perché la testa gira subito! Ma contemporaneamente, dice anche che a Lui piacerebbe fare “l’autista guardone’ Andreas, subito risponde: “Cosa vuole dire?” la risposta spiazzò un po’ tutti. Cioè: “E’ semplicissimo, Voi siete una coppia di amanti, ed io sono il taxista… che Vi porta verso il Vs. piacere!”Aleska, si guardò per un attimo attorno, guardò per un attimo Alberto, ma subito abbandonò la eventuale considerazione, per percorrere le strade della vita che si stavano aprendo difronte alla Sua serata! Sentiva, una forte umidità dalle parti del basso ventre! Un’umidità concretizzata dalla presenza di Andreas, il quale incurante della situazione, Le stava infilando una mano, profondamente, allargando tutta la sua figona in un solo colpo! Solo l’eccitazione di Aleska, poteva rendere quella situazione possibile e sensuale, solo l’umidità, se così si può chiamare, ha permesso, così tanto ardire!Ma a questo punto, eravamo arrivati davanti al ristorante il “La Piazzetta” dove si mangia pesce o quasi tutto quello che si vuole!Entriamo chiedendo un tavolo un po’ appartato per tre! “Prego signori…” Fu la risposta del cameriere, e ci guidò in fondo al locale, tavolo d’magolo… Aleska si accomodò subito nella sedia in fondo, così Io ed Andreas, ci potemmo sedere ai suoi lati, classico tavolino quadrato, in quel modo sia io che Andreas, avevamo a disposizione una coscia di Aleska e volendo si poteva anche smanacciare la sua figona! Dico a Aleska: “Non dimentichi qualche cosa?” Lei mi guarda un po’ allibita, ed io aggiungo: “Si cara, Ti sei dimenticata di togliere le mutande, anche se il Tuo tanga è pochissimo ingombrante, è meglio toglierlo, puoi tranquillamente, farlo qui, ora!” Aleska un po’ arrossisce, ma io aggiungo: “Ma si cara, sarà più bello per tutti poter annusare l’odore direttamente dalle Tue mutande, mentre mangiamo!” Aleska esegue un po’ imbarazzata, e mette il suo tanga a fianco al tovagliolo…. Mentre arriva il cameriere, io velocemente, lo prendo e dopo averlo lievemente annusato, lo infilo nel taschino della giacca…. A modo di fazzolettino.Ordiniamo, velocemente, un solo piatto a testa, la serata trascorre velocemente, anche se abbiamo tutta la notte davanti, prendiamo un caffè e vado a pagare, usciamo, risaliamo in macchina facendo salire Aleska ed Andreas dietro, mentre io salgo al posto di guida! Le stradem per tornare a casa, si snodano veloci, ma ci vuole un buon quarto d’ora, per arrivare a casa…. Io ho l’occhio fisso sul retrovisore, che avevo sapientemente, orientato ad altezza sedile posteriore. Era un continuo mugolare per le dita infilate nella figona di Aleska interrotte solo dai silenzi dei baci bocca a bocca!Arriviamo sotto casa e Alberto dice: “Eccoci… adesso, però state zitti, fino a quando non siamo in casa… Poi potremo fare tutto quello che vogliamo!” E così fu! la porta si chiuse alle nostre spalle ed io girai due mandate da dentro!Entrati, fu un continuo bacio profondissimo, mentre i vestiti tutti cadevano a terra mentre ci indirizzavamo verso la camera da letto!Entrammo tutti nudi, mentre ci stiamo sdraiando sul letto, Andreas ci guarda e dice: “No non così! Tu Alberto, sdraiati tranquillo con la testa qui sul bordo del letto!” poi aggiunge: “ Tu Aleska mettiti sopra di Lui, per potergli fare un bel pompino! La Tua figona sopra la sua bocca ed il tuo culo, qui proprio davanti al mio cazzo!”Devo dire che a Alberto la cosa, stava eccitando moltissimo! Io Aleska ero un po’ spaventata… invece! Stavo guardando il cazzo di Andreas, enorme durissimo e con la cappella lucida dal Durex che Lui, si era portato dietro.Appena io Aleska fui in posizione, Alberto incominciò a leccare la figa, bagnata fradicia da ore, Andreas con fare sapiente, versò un’abbondante quantità di Durex all’Aloe fra le chiappe di Aleska, il quale, piano piano, scendeva lambendo perfettamente lo sfintere, Andreas stava allargando le natiche, mettendo in perfetta mostra lo sfintere ancora chiuso, con un dito piano piano, aiutava il liquido a penetrare e contemporaneamente massaggiava lo sfintere, dapprima in modo circolare per rendere più disponibile la penetrazione, poi con un dito, piano, piano, entrò spingendo leggermente… Riuscì dallo sfintere per raccogliere altro Durex e rientrò ma questa volta con due dita! Aleska fece un piccolo gridolino di dolore, ma la sorpresa dell’insieme ebbe il sopravvento, i minuti, si susseguirono ed il gioco rimase lo stesso per alcuni minuti, Alberto lecca la figa ed Andreas dentro fuori dal culo di Aleska con due dita… sentiva in continuazione lo sfintere ammorbidirsi e dilatarsi.A questo punto, Andreas disse: “Adesso Ti inculo… perché bisogna chiamare le cose con loro nome…” Non aveva neanche finito la frase e già aveva appoggiato il suo grosso glande sullo sfintere… lo spettacolo per Alberto era meraviglioso, una visuale ‘unica’ di sua moglie inculata da un altro!La cappella piano piano sotto una spinta costante stava entrando completamente… ma questo era ancora niente per Aleska, il bello doveva ancora venire! Piano piano Andreas entrava ed usciva con la cappella dal culo, lubrificando con il Durex continuamente, poi ad un certo punto, prese Aleska per i fianchi tesi e di pelle liscia, tenendola saldamente con le sue grosse mani, Aleska, non aveva più scampo! Con lentezza e determinazione, spinse dolcemente ma costantemente… Aleska urlò più volte, ma il cazzone di Andreas era tutto dentro! Non c’era più scampo, o si era rotto il culo o si era adeguatamente dilatato… La seconda è quella giusta, il culo si dilata sempre sotto la spinta di un grosso cazzo! Di certo i primi minuti, non furono piacevoli per Aleska, ma il continuo stantuffare di Andreas, il continuo leccare la figa di Alberto, ebbero la meglio! Il culo di Aleska era pronto, morbidissimo e larghissimo, ad accogliere tutto il cazzo di Andreas fino a farlo sborrare! Ma Andreas, non era ancora completamente eccitato, difatti il cazzo si ingrossò ancora un bel po’ tanto da procurare nuovamente dolore a Aleska, la quale a questo punto disse: “Mi fai male!!” di rimando Andrea noncurante rispose: “Volevi o no, che Ti rompessi il culo… ecco fatto, d’ora in poi non avrai mai più problemi a prendere cazzi in culo!” Con le due mani ben salde a fianchi di Aleska, continuò, continuò ed ancora, continuò, solo l’eiaculazione profonda, infilandoglielo completamente dentro ed abbondante, tanto da uscirne un po’ lateralmente sulle natiche, pose fine a questa grandiosa inculata… piano, come era entrato, si sfilò dal culo di Aleska, lei stava per distendersi, quando nuovamente le mani di Andreas la ripresero… e contemporaneamente disse: “Non hai ancora finito!!! Devi anche fare sborrare Alberto… Su, vieni qui Alberto ed incula Tua moglie, sentirai il piacere unico, di sborrare nella sborra degli altri!”Alberto, rimase un attimo perplesso, ma non si fece pregare troppo, appoggio la sua cappella di tutto rispetto al culo della moglie ed in un attimo si sentì risucchiare dentro, in mezzo a tutta quella sborra calda! Gli bastarono pochissime pompate, per sborrare anche lui abbondantemente! “Ecco!” disse Andreas sorridendo: “Adesso Tua moglie è proprio diventata la vera troia che è sempre stata, ma prima non metteva in luce le sue doti migliori! D’ora in poi, sarà sempre più piacevole, sia starle accanto. Che scoparla o falla scopare da altri…. Lei avrà tanto bisogno di cazzo!! E Tu dagliene tanto… e se non basti, fagliene prendere altri… Sai sempre dove trovarmi! Oltre a tutti quelli che saprà trovarsi da sola! Ciao RAGAZZI!” Ci salutò, si rivestì e se ne andò Lasciandoci entrambi esausti nel letto a goderci la notte che oramai, stava quasi terminando.Ero sfinita, nonostante il culo mi bruciasse… ma ero contenta.
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4 years ago
ask2me,
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Gangbang a Roma
Erano anni che io e mio marito passavamo serate trasgressive con coppie e nei privè, prima solo con rapporti orali, poi con scambio completo... e da lì ho capoto che mi piacevano tanti i cazzi grossi! Così ho convinto mio marito a provare qualcosa di più e mi ha organizzato degli incontri con 2-3 singoli alla volta.... belle esperienza ma... la cosa che più eccitava la mia mente era di essere al centro di una Gang senza di lui. Così capita l'occasione di dover andare a Roma da sola per lavoro e... ecco fatto dal sito trovo un gruppo gang pronto ad ospitarmi!! così coinvolgo mio marito che accetta il mio desiderio a una condizione, che mi faccio fare un reportage fotografico completo della serata da rivedere assieme a casa e io.. non posso che accettare))) così lascio a lui la trattativa... con un giro di mail concorda la serata con 4 singoli e un fotografo! Attendevo con impazienza di partire facendo il conto alla rovescia dei giorni che mancano, poi finalmente arriva il grande momento! L'accordo era che due di loro venissero a prendermi all'hotel, io mi ero vestita con una lingerie nera a urlo ... in borsetta del lubrificante e un pò di preservativi per sicurezza. Quando arriva la macchina ero già tutta bagnata dall'eccitazione, salgo dietro dove c'è uno dei 2 singoli mentre l'altro era al volante. "ciao bella" -mi dice subito- "sei pronta?". ed a mia volta "io sì, spero lo siano anche i vostri cazzi!" so che agli uomini piacciono le donne senza peli sulla lingua, infatti li ho visti eccitarsi immediatamente, ma per esserne certa ho subito messo la mano sul cazzo del ragazzo che stava dietro con me sentendo un bel cazzo già duro! "dai andiamo che ti facciamo vedere cosa sappiamo fare" disse l'autista. Dopo 10 minuti arriviamo in una villetta con alcune candele accese in giardino che creavano una atmosfera sensuale... sia apre la porta e dentro trovo altri 7 ragazzi più il fotografo! cavolo dovevano essere i totale 5 e mi ritrovo con 10 cazzi da soddisfare... "mi sa che sarà un'intensa serata!!" esclamo subito sentendo il cuore che mi batte a 1000.
“Mio marito mi ha tirato un bel scherzo” penso immaginandolo super eccitato mentre si fa una sega pensandomi in questa situazione, e allora decido che se lui ha voluto così non mi resta che accontentarlo! Mi portano in centro al salotto e mi ritrovo subito in mezzo a tante mani che iniziano a spogliarmi, prima la camicetta poi la gonna...poi ecco delle mani nelle mutandine... altre dita che entrano nella figa che era un lago...mi toccavano le tette, il culo.... le dita in bocca ... allora ho cominciato a darmi da fare prendendo in mano i cazzi.. erano tanti, duri, come mollavo uno ne arrivava un altro... ecco li segavo a 360 gradi.. poi qualcuno mi spinse per mettermi in ginocchio, io ubbidii e cominciai a succhiare il primo cazzo, ma avevo l’imbarazzo della scelta come mi giravo non avevo altro che cazzi da succhiare… uno… due cazzi in bocca … un cazzo per mano… Dio mio non finivano più! Ad un certo punto uno che doveva essere il capo tira fuori un foglietto e dice” bene ragazzi, ho un accordo con il marito e dobbiamo eseguire i suoi 3 desideri!” ma cos’è questa cosa? Che scherzo mi sta facendo il mio maritino? Poi il ragazzo mi fa alzare e piegandomi a 90 mi fa appoggiare le mani sul muro e aprire le gambe, poi dice agli altri 9 “forza tutti in fila, dovete dovete scoparla alla pecorina a turno, 5 colpi a testa e poi passate al prossimo!” così hanno iniziato a pomparmi… bum bum bum…sentivo i cazzi duri alternarsi nella mia figa, 1, 2,3…7,8… via un cazzo dentro un altro! Poi a un certo punto mentre gemevo mi mettono un telefono all’orecchio.. era mio marito! “ahh ahh..brutto porco” gli dico” ma quanti cazzi mi vuoi far prendere? uhhh” e lui “ma cara o le cose si fanno bene o no si fanno.. dai forza voglio che li fai sborrare tutti 10” non capivo più niente continuavano a scoparmi erano già al secondo giro… bum bum… a un certo punto si fermano come se fossero tutti d’accordo, e il capobanda nuovamente mi invita dolcemente verso un ragazzo sdraiato e ad in filarmi il suo cazzo a smorza candela… dio mio era un cazzo veramente grosso! Ma io ero un lago e mi entrava senza difficoltà tutto in figa, ho iniziato a muovermi convulsamente sul cazzo mentre sento il capobanda dire “ora secondo desiderio del maritino, tutti in fila e inculatela a turno in doppia penetrazione! 5 colpi a testa e poi il prossimo!” non ci potevo credere, mio marito che voleva farmi inculare da una squadra di calcio intera! Neanche finito di pensarci ecco che sento entrare in culo il promo cazzo… diomio quanto mi piace la doppia, sentivo i due cazzi muoversi armoniosamente in culo e figa, dentro e fuori… bum, bum,bum,bum… 2, 3, 4… 5,6,7 cazzi…ed ecco di nuovo il capobanda che mi mette il telefono all’orecchio , era mio marito “allora cara come va con la doppia?” mi dice serafico, ed io “ahh…uhh… maiale che non sei altro…ahhhh…. Questi stalloni mi stanno sfondando culo e figa di bruttooooo…ahh” e lui” ben cara allora falli godere per bene..”- e io “si caro.. e ohhh… tu fatti una sega mi raccomando..ahhhh”. Godevo come non mai pensando a mio marito si segava a casa mentre i cazzi continuavano ad alternarsi nel mio culo. Ad un certo punto, mentre mi pompavano figa e culo, un bull mi ha messo il suo cazzo in bocca e altri 2 si facevano segare, non capivo più niente… avevo solo cazzi duri da tutte le parti e 5 li gestivo contemporaneamente in figa, culo, bocca e mani! Ho avuto un orgasmo con mai nella mia vita… poi gli ho chiesto di fermarsi … ero decisamente stremata!
Così il capo ha preso un paio di bottiglie di champagne belle fresche e le ha stappate offrendo a tutti un brindisi rinfrancante che .. è degenerato subito grazie a qualcuno che ha com9inciato a versarsi lo champagne sul cazzo e a farmelo leccare.. così anche gli altri hanno seguito l’esempio e mi sono ritrovata in ginocchio con tutti i cazzi intorno da sbocchinare! “dai succhiali bene troia.. ohhh” dicevano.
I cazzi erano ancora tutti duri e tra lo champagne e l’eccitazione che avevo dentro ho cominciato a prendere il controllo della situazione, e come una vera padrona dissi “ avanti mettetevi tutti sdraiati che vi scopo io!” non attesero un secondo e me li trovo tutti 10 in fila con i cazzi ad alzabandiera! Inizio dal primo, mi punto il cazzo in figa e guardandolo negli occhi scendo piano piano fino a sentirlo tutto dentro.. poi mio muovo voluttuosamente su e giù “ahh ti piace vero brutto porco?” – “ohh..ahh. ohhh” non riusciva neanche a parlare da quanto era eccitato. Poi esco di scatto e girandomi come una ballerina mostrando il culo al secondo mi punto il secondo cazzo e pian piano anche questo me lo infilo tutto in figa… mi dimenavo su e giù mentre sentivo il cazzo gonfiarsi perché stava per sborrare “fermo! Non sborrare ancora .. poi la sborra la voglio tutta addosso!” così lo lasciai per passare al successivo … era come una giostra del piacere, fuori un cazzo dentro un altro! Non avrei mai pensato di saper tenere a bada 10 cazzi così abilmente, e il fotografo lo documentava con dovizia per ordine di mio marito. Ala fine del giro erano tutti intorno a me che si segavano i cazzi come dannati, io mi giravo e leccavo le cappelle a caso, 1,2,3.. poi altri cazzi 4,5,6.. e dietro altri ancora 7,8,9 .. poi faccio entrare uno in bocca fino in gola! “ahhh…ohhhhh.ahh .. che troia.. succhia dai!”. A quel punto un moretto non riesce a trattenersi e dà il via per primo sborrandomi in piena faccia… “ohhh sborrooooo” a gridato godendo. A quel punto come se non aspettassero che il via hanno cominciato a sborrarmi addosso uno dopo l’altro , 2,3,4,5… i cazzi spruzzavano sborra calda che min innondava il viso e mi colava sulle tette…6,7,8… tenevo la bocca aperta così da assaporare la sborra calda.. “ brava bevila tutta…ohhh” …9,10 così anche il fotografo ha avuto il suo premio sborrandomi per ultimo direttamente in bocca. Ero completamente inaffiata di sborra quando il capo si avvicina a me nuovamente mettendomi il telefono all’orecchio (pieno di sborra!!) era mio marito “ allora cara ti sei divertita?” - disse – “ beh per pegno dovrai prendere un taxi per andare in albergo senza lavarti la sborra dalla faccia, non pensavi mica di passarla lisca ah ah ah” … “che bastardo” pensai, d’altra parte non potevo certo deluderlo dopo l’esperienza che mi ha fatto fare… il capobanda aveva già chiamato il taxi, mi salutarono frettolosamente e mi hanno licenziato senza neanche lasciarmi il tempo di sistemarmi bene il vestito.. erano le 2 di notte … il tassista si era accorto della situazione ma non disse nulla e partì guardandomi insistentemente tramite lo specchietto retrovisore, mi sentivo una vera troia e mi chiedevo se anche questo fosse opera di quel porco di mio marito! Poi arrivammo in albergo, mi saluto con un filo di voce e se ne andò. Io entrai in camera e trovai un mazzo di 15 rose con un biglietto, era di mio marito ” Amore mio ora che hai provato 10 cazzi la prossima te ne faccio trovare 15” … non posso proprio lamentarmi di un marito così.
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5 years ago
coppiatrieste1,
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la voglia....
Il nostro racconto...da dove iniziare...dalla voglia...la voglia che dentro di noi è cresciuta, il guardare altre donne, altri uomini e fantasticare insieme come sarebbe stato farsi guardare, farsi desiderare, farsi prendere dal sopravvento...lasciarsi andare e ...giocare....ma nel rispetto di entrambi, godere ma ancor prima far godere e l'eccitazione di veder godere il proprio partner con l'altra-o .....L'inizio?disastroso...l'idea di cercare una coppia inesperta proprio come noi...imbarazzo, iniziativa repressa...paura...inibizione...tutto questo ci ha avvolto....x un pò di tempo stop...non fa x noi....poi...una coppia...proprio qua su sexycommunity...una coppia insistente...con la lei prima carina, prima signora, poi via via decisa, con in testa...noi.....giorni, settimane, mesi di insistenze mai banali, iniziate con un'approccio soft, per poi seguire una linea ben precisa, stuzzicarci....i complimenti a mio marito...poi a me....i particolari....dapprima erotici...poi sexy...intriganti...poi più hard....e la nostra eccitazione, la nostra immaginazione su come sarebbe stato, su cosa.....l'inibizione che come x magia se ne andava giorno dopo giorno e quei commenti sempre più intimi che ci raggiungevano e ci colpivano....giocare tra noi iniziava a strrci stretto, le fantasie volavano, il desiderio si faceva forte, ci rapiva , ci trasportava in una dimensione mai provata prima.....la voglia di vedere mio marito giocare con un'altra lei...il pensiero di guardarli insieme, di vedere i loro visi ammiccare , lo spavento di vederli di fronte a me baciarsi, intrecciarsi...di sentire i loro gemiti e di vederli fare sesso, orale, poi di vederli uniti...l'uno dentro l'altro...avvolti, tutto questo rappresentava inizialmente una fantasia...ma poi con il passare dei giorni...qualcosa in più....come una cosa quasi dolorosa...la sensazione che mio marito potesse provare troppo piacere, di vederlo eccitato come mai prima d'ora....di vedere il suo...membro...no...il suo cazzo più eccitato che con me, di vedere lei, l'altra lei desiderosa di lui, di vederli insieme, come una coppia....una sola parola...sensazioni conturbanti e distanti tra loro......E poi....io....una donna fino ad ora irreprensibile, come tante, come tutte...poche storie, sempre "normali", finita una storia...il tempo x riprendersi...e poi una'latra storia...sempre cosi "normale"...sesso...si , giochi...normali.....e allora cosa mi stava succedendo...pensavo a lei con mio marito e mi faceva quasi male...ma...pensavo a me..con lei....e la volevo, sentivo le sue labbra sulle mie....la sentivo scendere, baciarmi lette, sudavo freddo, aprivo gli occhi e vedevo mio marito che mi guardava...e finiva il sogno...mi sentivo giudicata, vedevo nei suoi occhi il terrore di vere una donna sporca, lesbica....x un'attimo finiva tutto...ma poi i pensieri si ripresentavano, e diventavano forti e decisi, prendevano il sopravvento...e andavo oltre...mi sentivo bisex...questa strana parola...cosa significava, che ero lesbica...che mi piacevano le donne...no mi dicevo non è possibile...eppure....guardavo le foto di lei...e mi eccitavo...la sentivo bagnarsi...mi passavo una mano sugli slip...e sentivo il piacere che si faceva strada...non può essere mi dicevo...sarà x l'altro lui..x suo marito...è un bell'uomo e ha delle foto...hmmmm...niente male...ma poi mi rendevo conto che...le avevo guardate la volta scorsa...ora avevo visto solo le foto di lei e le avevo riguardate, sognate, desiderate, si in alcune foto volevo esserci, mi immaginavo con la lingua che la cercava, che la baciava, sentivo il suo sapore, era dolce, era meraviglioso....mi riempiva la bocca e non volevo che se ne andasse, cercavo le sue labbra, cercavo consensi, poi la baciavo cosi forte che che...la stavo leccando...avidamente e sentivo i suoi mugolii...le piaceva e ...insistevo....cosi tanto che la mia bocca si inebriava del suo piacere e desideravo che lo sentisse, che lo vedesse, nei miei occhi cercavo un modo xchè tutto questo mi potesse dare la certezza......allora risalivo verso il suo viso xchè volevo vederla...guardarla negli occhi e farle sentire il suo sapore, quello che portavo con me....desideravo la sua lingua ossessionatamente, i pochi minuti di piacere erano finiti in una preoccupazione che mi invadeva, guardare negli occhi mio marito, suo marito ma prima ancora lei.....era come se non fossi x nulla sicura che le fosse piaciuto, come se tutto questo dovesse finire....avevo un solo pensiero...baciarla, farle sentire i suoi umori a poi vedere al sua reazione...se si fosse staccata da me...se anche solo x un'attimo la sua lingua mi avesse lasciato mi sarei accorta....e il pensiero mi terrorizzava...avrei voluto scappare, rivestirmi e lasciarmi alle spalle tutto questo....ma il desiderio era più forte e la speranza anche ...volevo fortemente che lei.....e fu cosi...Quella fu la prima volta, per alcuni giorni non parlammo dell'accaduto poi piano piano con mio marito iniziammo a scambiarci le sensazioni di quel giorno che ci avrebbe cambiati, la cosa che ricordo è la sensazione di aver voluto "fare di più", stranamente la vergogna non faceva parte di quanto successo ma aveva preso il sopravvento il ...godere...si volevamo entrambi godere...di nuovo...rifarlo, magari con un'altra coppia, magari ancora più bisex, magari ancora più disinibita, iniziammo a cercare..., guardavamo tutto, x filo e x segno, quello che le altre coppie scrivevano , le foto e ci immaginavamo i nostri corpi a disposizione, fantasticavamo su come sarebbe stato e x la prima volta non mi sentivo sporca, guardavo le lei e immaginavo mio marito con loro, il pensiero mi inebriava, me ne accorgevo dalle..mutandine...si bagnavano alla ricerca su sc. e quando a volte i nostri gusti sembravano combaciare un brivido mi attraversava il corpo in un fremito che durava anche tutto il giorno, eravamo pronti x una nuova sfida, questa volta più decisi e vogliosi, volevamo toglierci il ruolo di coppia inesperta, lo eravamo ancora ovviamente ma il desiderio era cosi forte che nulla ci fermava, gli annunci più porco e perversi che prima scartavamo a priori adesso ci intrigavano....si trattava di trovare le persone giuste, il nostri requisiti erano tanti ma ci eravamo focalizzati su uno che ci sembrava obbligatorio x fare il "salto" di categoria...l'anal, un'esperienza anale che non fosse circoscritta solo a noi 2 ma un vero e proprio scambio anale, avevo voglia di essere presa dietro, x avere la figa libera xl'altra lei, immaginavo come potesse essere avere il cazzo che mi prendeva mentre la lingua mi faceva godere, ne avevo il desiderio, ero fermamente convinta, amavo il sesso anale da anni ed ero abbastanza dilatata x non dovermi preoccupare troppo delle dimensioni del cazzo che si sarebbe preso cura del mio lato b, avevo la mia fedele crema che mi faceva godere fin da subito e il pensiero fisso della lingua sul mio voglioso clitoride mi dava profonda sicurezza, sapevo di poter fag godere due uomini ed una donna e mio marito ne era entusiasta!!!
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5 years ago
coppiacalorosa,
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la nostra prima volta
Premessa: è il primo racconto che scrivo. Siate magnanimi.il racconto è un fatto realmente accaduto e risale a novembre 2016Ci presentiamo;io sono Diego ho 35 anni sono siciliano , Moro e con un fisico asciutto.icono un ragazzo attraente. Maria è la classica bellezza Siciliana; mora,occhi marroni,capelli ricci ed un corpicino da far invidia a molte.Con Un seno piccolo e sodo ed un culetto a mandorlino.Siamo sposati da 3 anni e la nostra vita sessuale è da sempre stata molto attiva con un feeling pazzesco. Da qualche tempo abbiamo iniziato a fantasticare su situazioni trasgressive. Maria si eccita tanto nell'immaginare di trovarci in mezzo ad altre coppie ed in particolar modo perde le staffe quando gli prospetto situazioni con più uomini. Un week end di novembre siamo dovuti partire per lavoro,destinazione Milano. Una volta li ho incominciato a smanettare con il cell. nell'intento di trovare un club o qualcosa di trasgressivo per prospettarlo a lei. Così una volta intercettato il posto,lo feci vedere a Maria che rifiutò di andarci,forse perché presa dalla paura di poterci ficcare nei guai. Dopo un po di pressioni e con i giusti paletti, Maria si convinse ad andare, forse spinta dalla curiosità o dall'eccitazione. Così ci andammo a preparare per questa nuova esperienza. Arrivati al club,entrammo e subito alla reception capirono che eravamo una giovane coppia inesperta. Cosi iniziammo a girovagare vicino al bar, per cercare di ambientarci ma il posto che ci faceva stare meglio era la sala fumatori. Li tante coppie e singoli ci osservavano con aria da predatori e noi ci sentimmo prede. Maria era molto agitata e così proposi di bere qualcosa di più forte in maniera da poter abbandonare le paure ed i freni inibitori. Dopo il secondo gin/tonic eravamo più rilassati, così con coraggio ci siamo incamminati verso quei meandri del club più segreti, quelle stanze buie dove i corpi si aggrovigliano,dove l'odore degli umori sessuali e le grida di piacere fanno venire i brividi. Ci avvicinammo davanti ad una stanza dove una coppia si scambiava effusioni con la partecipazione di un singolo. Era buio ma si intravedeva quanto bastava per capire che,erano ragazzi giovani e belli. Subito si accorsero di noi e ci fecero segno di unirci a loro. Maria pur essendo un po libera da freni inibitori, rifiutò all'istante e mi fece cenno di allontanarci. Camminando ancora verso altre stanze, vedevamo altre orgie ed altre situazioni molto spinte. In una stanza si stava consumando un gang con una donna e circa 10 uomini attorno che,alternandosi possedevano la donna in tutti i modi possibili ed inimmaginabili. La mia testa però era bloccata in quella stanza con i ragazzi. Cosi chiesi a Maria di ritornare di la a vedere i ragazzi a che punto erano. Lei capì le mie intenzioni e con una freddezza degna di un lottatore di boxe, mi fa ''amò io non ho paura che mi facciano qualcosa ma ho paura se mi lascio andare del tutto e dopo ci rimani male''. A quelle parole nella mia testa si è scatenato un groviglio di emozioni. Da un lato ho sentito una forte gelosia ma dall'altra un eccitazione mai avuta. Il mio cazzo voleva esplodere dai pantaloni. Così con cenno d'intesa ci dirigemmo verso quella stanza. Arrivati li davanti l'invito fu riproposto e stavolta accettato. Si spalancarono per noi le porte dell'inferno. Io presi subito la situazione in mano e avvicinandomi ai ragazzi spiegai che per noi era la prima volta e che volevamo solamente fare soft. Mentre io mi spogliavo i ragazzi iniziarono a spogliare delicatamente Maria, la lei di coppia iniziò a limonarla mentre i ragazzi si attaccarono ai suoi capezzoli e con le mani non lasciarono scoperto un solo centimetro del suo corpo. Io mi sentii per un attimo a disagio e non sapevo cosa fare ma, l'attesa durò poco perché lei si avvicinò a me e con dolcezza iniziò a baciarmi il collo per poi scendere fino ad arrivare al mio cazzo. Era da tanti anni che non sentivo un altra bocca succhiarmi e la sensazione fu straordinaria. Girandomi verso mia moglie uno spettacolo inatteso mi stava aspettando! maria aveva il cazzo in bocca del singolo mentre il lui di coppia era intento a leccarle la Fica. La sentivo ansimare e si dimenava come un anguilla. Quella visone mi fece raggiungere un'eccitazione tale da non capirci più nulla. Così quei paletti prefissati prima di entrare,quegli accordi presi con i ragazzi e tutte le seghe mentali ,svanirono nel nulla. Maria si lasciò andare a tutte le attenzioni che i nostri compagni di gioco le dedicarono. Iniziò a cavalcarli a turno, iniziò a scopare come una forsennata sempre con la bocca impegnata.Con il mio cazzo in bocca o a turno quello dei ragazzi, e per non farsi mancare nulla, anche con la fica di lei. Dopo più di un ora di sesso sfrenato,i nostri corpi esausti si adagiarono su quel materasso fradicio di umori e sudore. Una volta usciti dal club e saliti in macchina,un silenzio agghiacciante ci avvolse entrambi. Provavamo vergogna per quello che poco prima eravamo riusciti a fare. Per tutta la strada di ritorno non ci siamo detti una parola per paura di ferirci a vicenda. Arrivati in hotel dopo aver fatto la doccia, una serie di sguardi anticiparono una risata imbarazzante ma allo stesso tempo liberatoria. La serata si concluse con un altra ora di sesso, ripensando a tutto quello che avevamo fatto al club.Â
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5 years ago
Diegoemaria83,
36/35
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Sex toy per la padrona
Apro la porta e lei mi si presenta davanti con un vestito nero e una scollatura dove mi cade subito l’occhio.
“Dove cazzo guardi, maiale! Ora fammi entrare, e guai a te se apri bocca senza permesso!”
Mi sposto per farla entrare, lei procede in soggiorno e si siede sul divano, tenendo la borsa a fianco a sè.
“Ora vieni qui e inginocchiati a terra, servo!”
Ubbidisco e mi metto davanti a lei che si posiziona con le gambe leggermente divaricate e mi guarda combattuto mentre cerco di evitare di guardarle in mezzo, non senza scivolare con qualche rapida occhiata. Non porta gli slip ed è tutta rasata. Comincia a venirmi duro, cerco di dissimulare, ma inutilmente.
“Guarda che porco, adesso ti sistemo io, togliti subito i vestiti!”
Rapido, senza alzarmi, mi tolgo scarpe, calzini, pantaloni e camicia, rimanendo in mutande davanti a lei.
“Tutto.”
Un po’ reticente, tolgo anche i boxer, e rimango nudo e con un’erezione davanti a lei che si compiace della mia sottomissione.
“Bene, ora è il momento di insegnarti il tuo ruolo e il tuo posto. Mettiti questo, si addice di più alla sgualdrina che sei!”
Tira fuori dalla borsa un vestito fucsia e me lo lancia in faccia. Lo prendo e lo indosso, sentendomi un po’ umiliato.
“Guarda la mia troietta, adesso sì che ci capiamo. Ti piace il vestitino troietta?”
“Sì padrona”
“Bene, ora appoggiati lì e non fiatare.”
Mi prende per il collo da dietro e mi fa stendere il busto sulla chaise longue, con le ginocchia a terra, e il sedere esposto. Sento che armeggia con la borsa, tirando fuori delle cose, poi ascolto l’inconfondibile rumore di guanti in gomma mentre li indossa, seguiti da un barattolo che si apre.
“Adesso ti preparo io per il tuo ruolo da troietta”
Sento immediatamente la sua mano guantata che spalma del gel attorno al mio buco, per poi infilarci dentro una, due, e poi tre dita, armeggiando e a tratti ridendo e prendendomi in giro.
“Guarda la troietta come si apre, adesso ti sistemo”
E infila il quarto dito, iniziando a entrare e uscire con le nocche lentamente ma inesorabilmente, per qualche minuto, continuando a darmi della troietta sfigata. Ad un certo punto inizia a ruotare la mano con le dita dentro di me, e trattengo a stento un gemito.
“Sei proprio una puttana, guarda che robe, sei aperta come una galleria! E scommetto che ti piace. Allora, che mi dici? Rispondi!”
“Sì padrona, mi piace”
E comincia a ruotare e a spingere avanti e indietro con le quattro dita e le nocche, sempre più velocemente, fino a quando non mi scappa un gemito.
“Chi ti ha autorizzato ad emettere suoni? Brutta sfigata, fai silenzio! Adesso ti punisco io!”
Si alza, mi schiaccia la testa sul cuscino intimandomi:
“Adesso stai a faccia in giù, guai a te se guardi”
E se ne va in camera mia dove le avevo detto che tengo i giocattoli. Torna e si rimette dietro di me, e immediatamente sento entrare di colpo il plug nero, cavo all’interno e piuttosto grosso. Non oso emettere un suono, anche se a fatica, e la sento che mi ride dietro:
“Ahahah, che razza di sfigata troietta che sei! Adesso vedi come ti sistemo!”
Prende la mia camicia e me la annoda sulla testa, bendandomi e coprendo tutta la faccia tranne la bocca. Poi cammina e la sento cercare tra i cassetti della cucina. Cos’avrà in mente? Torna e mi intima:
“Ora alzati e fai silenzio, guai se sento una parola!”
Mi alzo in piedi, con il membro duro e il buco aperto, e sento il rumore inconfondibile del cellophane che si srotola. Inizia ad arrotolarlo attorno ai polpacci, stringendo il necessario per impedire i movimenti, e salendo piano piano, giro dopo giro. Arrivata al pene, si ferma e dice:
“Ma che fai? Ti si sta rammollendo? Cos’è, stai diventando una femminuccia sul serio? Brutta troia sfigata!”
A quel punto sento la sua mano che lo prende e inizia a masturbarlo, poi sento la sua lingua, le labbra, l’interno della bocca… Che estasi! Ma appena mi torna eretto, smette subito, mi tira uno schiaffo sulle natiche ancora nude e mi intima
“Adesso stai fermo, troietta di merda!”
Riprende con il cellophane, gira attorno al pene, coprendo le palle e lasciando fuori solo l’asta dura, stringendo bene perché non si muova niente, e continua sul busto chiudendomi anche le braccia, lasciando scoperte spalle e testa. Ora mi trovo davanti a lei, in piedi, bendato e senza potermi muovere, con il buco aperto dal plug costretto in posizione dalla stretta fasciatura, e il pene esposto per i suoi capricci.
“Ora mi diverto un po’, stenditi lì, troietta! Ah ah ah! Sembri un verme mummificato! Il mio verme troietta! Ah ah ah!”
E piano, mi accompagna facendomi stendere a pancia in giù sulla chaise longue.
Sento che armeggia ancora per circa un minuto, per poi sedersi a cavalcioni sulle mie cosce. Con le mani, strappa il cellophane attorno al buco e senza dire una parola estrae lentamente il plug. Poi riprende a giocare con la mano guantata, infilando gradualmente le quattro dita e stantuffando fino all’attaccatura del pollice.
“Guarda la troietta come se la gode in silenzio!”
Ad un certo punto estrae un po’ la mano, e sento che infila il pollice. Piano, inizia ad entrare con le quattro nocche, e infine, dopo poco tempo che entra ed esce, riesce a far passare la nocca del pollice, entrando praticamente con tutta la mano nel mio buco.
“Ah ah ah! Ti sto aprendo il culo come si fa con un cazzo di tacchino ripieno, ma che razza di vacca sei?”
La sento poi chiudere il pugno dentro di me, iniziando a ruotare la mano e infine a stantuffare, aumentando poco a poco la velocità. Dopo parecchi minuti che si diverte ad aprirmi, il mio buco è praticamente slabrato, la sento entrare e uscire col pugno dal polso alle nocche mentre al contempo ruota la mano. Ad un certo punto, senza dire niente, estrae in modo lento ma deciso il pugno chiuso, quasi strappandomi un gemito che non oso pensare a cos’avrebbe portato.
“Aaah, guarda che bel culo aperto che ha adesso il mio verme troietta! È il momento di scoparti come si deve!”
Sento appoggiare all’apertura uno dei miei dildo, dal peso si direbbe quello grosso arancione. Poco alla volta lo sento entrare, centimetro dopo centimetro, fino a quando non sento le sue anche premere contro le mie natiche.
“bene, adesso ti fotto come la troietta che sei!”
E inizia a fottermi con quel dildo enorme indossato come strap-on, dapprima lentamente, poi con spinte sempre più decise, sento il suo peso sulle mie natiche ad ogni spinta, sento che appoggia le sue mani sulla mia schiena e continua dando colpi decisi, profondi e veloci.
“senti come entra comodo, ti ho aperto per bene eh? Troietta, adesso continuo a scoparti finché non mi stanco!”
E continua a schernirmi e a ridere mentre mi scopa da dietro, e io non posso vedere niente né muovermi in alcun modo, sono sotto il suo completo controllo e mi sta usando come una bambola da scopare. Va avanti così per un parecchi minuti, forse una mezz’ora, a quel punto sento il buco slabrato aprirsi e dilatarsi ad ogni suo colpo senza la minima resistenza.
Poi si ferma, lentamente estrae il dildo e si alza, poi sento rientrare il plug che mi aveva tolto prima.
“Non pensare che ti lasci il buco vuoto, meriti di rimanere aperta come la troia che sei!”
Infine riprende la pellicola e la arrotola molto stretta ricoprendo nuovamente tutto e impedendo al plug di uscire anche se lo avessi spinto io.
Poi mi gira a pancia in sù, sento cadere lo strapon a terra, seguito dalla sua mano che prende il mio pene.
“Sei proprio diventato una troietta, ti si è rammollito di nuovo. Sei fortunato che mi sei piaciuto oggi, perciò meriti di offrirmi il tuo cazzo da troietta sfigata per il mio piacere. vedi di non venire in trenta secondi altrimenti te lo stacco a morsi.”
A quel punto lo sento mentre lo prende in bocca e inizia a stimolare succhiando e giocando con la lingua, inutile dire che dopo poco tempo mi ritrovo con un’erezione pulsante. Cavoli, quanto vorrei vederla all’opera, ma non oso aprire bocca, perché ormai sono in suo potere, mi sta usando come il suo giocattolo personale.
La sento che si mette a cavalcioni sopra di me, tenendolo in mano e piano piano guidandolo dentro di sè, mio dio che sensazione estatica!
Appoggia le mani sul torace incellofanato, e inizia a dondolarsi secondo il suo ritmo e le sue esigenze, io non posso nemmeno muovere un muscolo in quelle condizioni, le sto praticamente facendo da bambola per il sesso personale. Continua così per un buon quarto d’ora, ansimando sempre di più finché non sento l’inconfondibile calore dei suoi liquidi di orgasmo che si infiltrano sotto il cellophane. Rallenta un po’, si ferma e rimane seduta per qualche secondo, prima di alzarsi.
“Bene, sei stata brava, non sei nemmeno venuta. Così mi piace, troietta. Adesso te lo tieni così, e se vuoi venire ti arrangi da sola quando me ne vado. Ora alzati che ti libero”
Se ne va in bagno, ci resta qualche minuto e poi torna, si riveste con calma e mi fa alzare, srotola tutto il cellophane, e gentilmente mi asciuga con dello scottex.
“Questo per ringraziarti perché sei stata brava”
Senza togliere il plug mi infila i boxer, i pantaloni e la camicia, io collaboro in silenzio.
“Accompagnami alla porta, puoi salutarmi quando me ne vado”
Andiamo verso la porta, le apro, si avvicina e mi regala un bacio a stampo sulle labbra:
“Ciao stella, grazie di essere stata la mia troietta per oggi. Mi raccomando sfogati adesso. Alla prossima”
“Ciao padrona, alla prossima”
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experiman,
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Stop
Ad un certo punto, mentre le sto versando l’acqua, mi guarda con un sorrisetto beffardo e dice un secco “Stop!”. Io capisco subito a cosa si riferisce, era un gioco che facevamo nella vecchia compagnia da adolescenti, in cui alla parola suddetta, l’interessato doveva immobilizzarsi completamente nella posizione in cui si fosse trovato, a qualsiasi costo. Serviva a creare situazioni imbarazzanti e a ridere facendo a gara a chi fermava chi nella peggior situazione. Il gioco finiva con la parola “Play”, il più delle volte tra le risa a profusione di tutti, vittima compresa. E così mi ritrovo ad esclamare “e che cazzo!” mentre l’acqua continua a sgorgare dalla bottiglia, riempiendo il bicchiere fino all’orlo. Viviana dice “Play!” appena dopo che un po’ d’acqua straborda dall’orlo e bagna il tavolo, scivolando sul pavimento; io sollevo rapido la bottiglia, la mando a fanculo mentre ridiamo entrambi, e vado a prendere dei panni assorbenti per asciugare il disastro.
“Vedo che non ti sei dimenticato come si gioca, mi fa piacere” mi dice mentre asciugo il tavolo
“Si beh, dimmi piuttosto che ce l’hai ancora legata al dito per quella volta che ti abbiamo stoppata sul ciglio della strada mentre tornavamo dalla festa di paese” le rispondo io.
“Dai, è stata una carognata, siete andati a nascondervi e subito dopo è passata una pattuglia a farmi un sacco di domande sul perché fossi sul ciglio della strada in una zona industriale a quell’ora di notte, è stato imbarazzante”
“Ma no dai, alla fine se la ridevano pure loro, è stato divertente” ribatto io mentre mi chino per asciugare il pavimento
“Stop!”
“Mi spiace Vi, ma non sono in equilibrio precario né sto facendo qualcosa di disastroso, stavolta hai toppato”
“Eh no caro, stavolta hai toppato tu. Sei esattamente dove voglio che tu sia” mi risponde lei sorridendo.
“beh, non c’è granché di imbarazzante, pubblico non ne hai e tutt’al più ti puoi fare due risate perché ti sto facendo da sguattero in casa”
“Ah sì? Dici? Eppure qui hai scritto, testuali parole, che ti piace essere dominato, che il tuo buchetto è ben allenato, che aspetti una padrona, che vuoi essere scopato a lungo, che vuoi essere umiliato e ridotto ad oggetto, che…”
A quel punto, bianco in faccia, mi rendo conto che mentre stavo in bagno lei ha sbirciato nel telefono, e sul browser era aperto il mio annuncio. Che stupido, dovevo ricordare che lei conosce le mie password. E ancora più stupido perché che non le cambio mai… Faccio per alzarmi e lei mi ferma subito con il piede sulla schiena: “Eh no caro, sei in stop e non ti muovi. Sai, è un pezzo che cerco qualcuno con cui divertirmi, e tu sembri proprio la persona adatta, così posso vendicarmi di quella volta; sono giorni che pregusto questo momento, ora sei il mio schiavo, e non far finta che non ti piaccia, altrimenti spiffero agli altri del tuo profilo erotico. Ora stai fermo e zitto, finché non dico play.”
A questo punto non ho più nulla per controbattere, mi ha effettivamente in suo potere e non posso fare niente, ma ha ragione, in fondo la situazione non mi dispiace. Viviana è una donna sveglia e fantasiosa, anche se non propriamente bellissima, ma ormai che importa? Sono curioso di vedere dove arriva, in fondo non credo sia così navigata, magari me la cavo con quattro risate alla fine di tutto.
Senza troppe cerimonie, mi butta supino e toglie tutti i vestiti, mentre io decido di assecondarla e di non fare storie stando in silenzio. A quel punto mi dà uno schiaffetto sulle natiche e mi dice “ora ti farò muovere, ma dovrai stare in silenzio. Salirai su quello sgabello in ginocchio senza protestare. Annuisci se hai capito”. Io annuisco, lei attende qualche secondo e pronuncia “Play!”.
Mi alzo in piedi, con lei che mi guarda ridendo, mentre vado verso lo sgabello girevole con le ruote e mi ci inginocchio sopra. Le ruote sono su una base piuttosto larga, perciò l’equilibrio è meno precario di quello che pensavo. A quel punto sento “Stop!” e torno immobile.
Mi passa davanti e va verso un mobiletto, apre l’anta e tira fuori un plug abbastanza lungo, grande quanto una piccola bottiglietta d’acqua e grosso altrettanto nel punto più largo, un barattolo enorme di lubrificante e una sac à poche dal beccuccio piuttosto importante. “Ora ti preparo per i giochi che ho in mente schiavetto mio, rilassati e apri il tuo bel -buchetto allenato-, è così che lo chiami? Vediamo se è la verità.”
Si mette sul tavolo e versa una copiosa quantità di gel dentro la sac a poche, tappando col pollice il beccuccio. La procedura è lenta, vista la consistenza del gel, e mentre osservo in silenzio lei alza lo sguardo e mi dice “Questo ti finisce tutto dentro, così renderà tutto più interessante. Non pensare che finirà tanto presto.”
Finisce di riempire e si alza, si mette dietro di me e infila lentamente il grande beccuccio nel buco. Arriva in profondità e poi si muove lentamente entrando e uscendo, mentre io trattengo un gemito di piacere. “E bravo il mio schiavetto diligente, subisci in silenzio, mi piace, vediamo se reggi anche questo in silenzio”, e improvvisamente schiaccia la sac à poche spruzzando una gran quantità di gel dentro di me, e continua per un bel po’, finché non mi sento pieno fino in profondità, mi sembra di essere gonfiato come un palloncino. Senza dire niente, estrae lentamente il beccuccio e subito fa entrare i primi centimetri di plug per impedire che esca anche solo una goccia di gel. Lentamente poi inizia a spingere, facendo entrare poco a poco il plug in tutta la sua lunghezza. Sento che mano a mano il buco si allarga, lei che sorride compiaciuta mentre trattengo gemiti di piacere, finché non raggiunge il punto più largo, spinge un altro po’ e poi lascia andare, in modo che l’elasticità del buco si chiuda attorno al collo risucchiando il plug per la lunghezza che rimane. Il collo è abbastanza lungo, e sento il plug che continua ad entrare per un po’ prima di appoggiare la base sulla mia pelle. La sensazione è favolosa, e il pene comincia ad indurirsi velocemente; lei si allontana un po’ e osserva la scena: “bene, vedo che ti stai ambientando eh? Ma tu guarda che razza di porco schifoso che mi sono ritrovata per tutto questo tempo senza saperlo! Adesso ti sistemo per bene!”
Cammina con calma verso la cucina, e da un cassetto tira fuori un rotolo gigante di pellicola trasparente per alimenti. “Ora è il momento di impacchettare il mio schiavo, così te ne starai buono buono per quando arriverà la sorpresa”. Inizia ad arrotolare la pellicola attorno alla mia coscia sinistra, per poi passare dietro la schiena e arrotolare anche l’altra coscia, infine ritornando dietro la schiena. Compie questo giro diverse volte, finché la pellicola no forma uno spesso strato che mi tiene le cosce legate al busto, con le ginocchia vicine al petto. Continua poi a girare anche davanti, coprendo pancia, glutei e pene, stringendo bene e facendo molti giri, comprendendo infine anche le braccia che rimangono legate ai lati del busto. Così mi ritrovo inginocchiato in avanti, coperto di pellicola che mi lascia totalmente inerme, lasciando fuori solo i polpacci, la testa e le spalle. Mi sento un pacco, il plug dentro pulsa e fa indurire il pene schiacciato dalla pellicola e io riesco a stento a trattenere i gemiti, ma mi impegno e non emetto un suono. Non riesco quasi a muovermi, ma anche volendo non mi conviene, perché rischio di cadere così impacchettato. A quel punto mi fa alzare il didietro, portandomi quasi a testa in giù, e inizia ad arrotolare i polpacci fissandoli allo sgabello. Poi prende un paio di cuscini quadrati e spessi dal divano e li fissa tra i polpacci e le cosce, in modo da impedirmi di abbassare il didietro. Completa il tutto con altri giri di pellicola attorno a tutto il corpo e lo sgabello, badando bene a lasciare fuori spalle e testa, lasciandomi impacchettato come un salame e col culo all’aria, quasi del tutto incapace di muovermi. Come ultimo tocco, abbassa lo sgabello facendo arrivare la mia faccia fino a pochi centimetri dal pavimento, e le mie natiche a portata per i suoi programmi. Si allontana un po’, mi guarda e scoppia a ridere: “Ma guarda che ridicolo che sei, ti sei fatto impacchettare in questo modo senza fare un solo suono, com’è il giocattolino che hai entro? Ti sta aprendo per bene? A questo punto il gel dovrebbe essersi fatto strada fino in profondità, è ora di divertirsi schiavetto! Entra pure Luca!”
La mia faccia sbianca a quelle parole, mentre giro la testa vedo entrare Luca, uno della compagnia, e a quanto pare anche fidanzato di Viviana.
"tesoro sei favolosa, la tua fantasia supera le mie aspettative, guarda come hai impacchettato il nostro schiavetto, culo all'aria e immobile" e iniziano a ridere e a schernirmi spingendo lo sgabello in giro mentre io mi crogiolo nella vergogna, ma in fondo devo ammettere che la situazione non mi dispiace del tutto, si vede che erano d’accordo su questa cosa fin dall’inizio, e probabilmente sapevano che in fondo sarebbe piaciuto anche a me, perciò decisi di continuare a stare al gioco senza emettere un fiato.
“Dai tesoro, prepara lo schiavetto che adesso ci divertiamo”
“Certo amore mio, vedrai, è tutto aperto e morbido come piace a te, e il nostro schiavetto è così bravo che sarebbe un peccato non usarlo a dovere”
Quindi Viviana si avvicina e con le mani strappa la pellicola attorno al mio buco, iniziando a giocare con il plug, spingendo e schiaffeggiandone la base. Intanto Luca dietro di me inizia a spogliarsi, poi si mette a fianco a me e si abbassa, mostrando un pene enorme ed eretto, mentre se lo masturba con la mano: “lo vedi questo, brutto pervertito sfigato? Questo ti sfonderà finché non ne avrò abbastanza, e non credere che finirà tanto presto!” e si alza ridendo, andando di nuovo dietro di me. “Sei pronto amore? Quando vuoi fammi un cenno che ti lascio spazio”. Passano pochi secondi, e senza preavviso sento il plug estratto di colpo, seguito da una penetrazione decisa e quasi istantanea del grosso cazzo di Luca, che inizia a scorrere dando colpi decisi e profondi, lo sento spingere selvaggiamente dentro di me mentre a tratti mugugna e sghignazza: “Tesoro, scusa se te lo dico ma questo culo è quasi meglio del tuo, sembra un budino, ma quanto lubrificante ci hai messo dentro? Ah ahah, guarda il nostro schiavetto sfigato come lo prende bene, non fa una piega! Sai una cosa? Mi sa che adesso voglio vedere anche te mentre lo fotti, vai a prepararti che io intanto me lo godo ancora un po’!” E così Viviana esce dalla stanza mentre Luca continua a spingere il suo cazzone dentro di me, sembra un enorme martello che mi rimesta tutto il gel che ho dentro, mentre dilata e apre il buco senza sosta, sono in estasi ma non emetto ancora un fiato, per paura di rovinare tutto. Dopo pochi minuti, rientra Viviana in completo intimo, ma con uno strapon grosso come una lattina e poco più lungo. Si avvicina in silenzio, e mi sussurra all’orecchio “adesso vediamo se il tuo -buchetto allenato- è veramente aperto come dici”. Intanto Luca ride di gusto, e poi mi prende sui fianchi e inizia a tirare colpi ancora più decisi, ma più lenti e profondi, mentre inizia a mugugnare fino a quando non si ferma, spinge e tira il mio culo a sè venendomi dentro e riempiendo le mie interiora di sperma caldo in quantità. In fine si stacca, e dice “Tesoro, devo farti i miei complimenti. Credo di non avere mai scopato un culo così piacevole, avrai di che invidiare il nostro schiavetto in futuro!”
“Amore mio, te l’avevo detto che ti saresti divertito, ma ora è arrivato il momento del nostro schiavetto, vediamo che sa fare col suo culo: sta a vedere”.
Con una mano mi cinge il fianco mentre sento la punta del grosso dildo spingere contro il mio ano, ancora pulsante dopo il quarto d’ora abbondante passato a soddisfare il cazzo enorme di Luca. Sento che entra piano piano, allargando sempre di più e poi ritorna, va avanti così per qualche spinta fino a quando la sento dire “però, è già pronto il mio schiavetto, ma guarda un po’, ci hai messo così poco a dilatarti che sono tentata di spingerlo tutto dentro di colpo, che ne dici?” Io faccio per risponderle, ma appena inspiro per farlo, lei mi coglie di sorpresa e con una spinta infila tutto il dildo fino a sbattere violentemente con le anche sulle mie natiche, e a quel punto mi lascio scappare un gemito. “Ah ah ah! Finalmente! Il nostro sfigatello sta cominciando a rendersi conto dov’è finito, hai sentito tesoro?” “Vai così angelo mio, sfonda lo sfigato!”
E inizia il giro: la sento arretrare lentamente, fino quasi a far uscire la punta, per poi dare un’altra spinta decisa fino in fondo, avanti così senza sosta; io sono stordito, immerso in un misto di dolore e piacere, non riesco a dire né fare niente, la mia mente è totalmente invasa dalle sensazioni che vengono da quell’unica apertura lì dietro, mentre si dilata e si distorce sotto i colpi impietosi di Viviana. Il resto del corpo è come inesistente, sotto la coltre di pellicola, sento a malapena gli schiaffi che tira alle natiche e si aggiungono all’umiliante piacere sottomesso che sto provando. Dopo un tempo imprecisato, non sono certo in grado di calcolarlo, Viviana si ferma con tutto il dildo dentro di me, appoggiata alle mie natiche spingendo con forza, stacca il freno dalle ruote e spinge lo sgabello col ventre, tenendomi bene sui fianchi con le mani. “Guarda amore, la mia carriola!” “Ah ah ah” e iniziarono a ridere entrambi mentre venivo spinto in giro. “Adesso guarda: lancio dello sfigato!” e di colpo spinge con le mani, estraendo violentemente il grosso dildo e facendomi scorrere in avanti sul salotto, col buco aperto a dismisura, pulsante e gonfio a tal punto che sento l’aria entrare mentre avanzo per la casa. Dopo aver riso per un po’, vedo Luca che si alza col suo cazzone di nuovo duro ed eretto, mentre viene verso di me, prende lo sgabello e lo blocca di nuovo, e di colpo ricomincia a fottermi senza pietà né preavviso: “cazzo che figata amore, è come lanciare un salame in galleria, ah ah ah! Dai, vai a preparare il resto che quando finisco qui ci rilassiamo un poco”. E mentre Viviana esce dalla stanza, io vengo scopato senza sosta: “non pensare che duri poco stavolta, sfigato di merda, ti ho già sborrato dentro e adesso me la godo finché non mi stanco!” E così avanti, a schernirmi mentre mi fotte con violenza quando, dopo pochi minuti, rientra Viviana e si unisce a lui nel prendermi in giro. Vanno avanti così per una buona mezz’ora, il mio culo è praticamente slabrato quando ad un certo punto si stacca di colpo senza venire. "Tesoro, ho un'idea, tienilo aperto mentre vado a cercare qualcosa" e mentre lascia la stanza, Viviana mi guarda perfida, noto adesso che indossa un guanto di gomma trasparente: "eh già porco sfigato, adesso è ora di sentire come sei messo lì dentro, voglio sentirlo con le mie mani, letteralmente! Ah ah ah!" E inizia subito a infilarci le dita. Inutile dire che a quel punto le bastano ormai pochi secondi perché io inizi già a sentire le nocche che entrano spingendo e allargando, e sento già il buco richiudersi attorno al suo polso mentre piano piano stringe la mano a pugno e inizia a ruotarla dentro di me, dandomi sensazioni indescrivibili. Poi dopo pochi minuti inizia a tirare, estraendo lentamente il pugno chiuso. sento il buco dilatarsi un sacco, la sensazione invade la mia mente finché non esce del tutto, lasciando una voragine aperta e pulsante. A quel punto entra Luca, con il dildo di prima infilato in un tubo di plastica poco più grosso: “Amore, hai fatto un lavoro coi fiocchi, adesso sta a vedere”. Si mette dietro di me, e infila lentamente la prima parte del dildo; poi piano piano spinge in avanti il cilindro, facendolo entrare nel buco centimetro dopo centimetro: “questo terrà il culo dello sfigato aperto e dilatato per i nostri giochi amore mio, ti piace?” “Ma che bella idea tesoro, guarda, lo shiavetto sfigato continua a tacere, che pezzo di idiota, un porco sfigato senza dignità! Adesso lo sistemiamo!”.
Sento ancora il cilindro entrare, sempre di più, fino ad appoggiare in fondo, dove il dildo spinge senza riuscire ad entrare di più. A quel punto Luca estrae lentamente il dildo, e tenendo il cilindro fermo con la mano, allarga bene le natiche in modo che il bordo entri ancora un po’ sotto lo sfintere anale. Ed ecco fatto, ho un cilindro nel culo dentro al quale ci può passare anche una mano, è infilato giusto oltre lo sfintere, così che non scivoli fuori, e arriva in fondo per quasi venti centimetri ad appoggiare sulle pareti interne, lasciando intravedere la caverna che viene dopo. Credo sia di metallo, perché ne sento il peso importante, e inoltre la posizione a culo all’aria mi rende difficile liberarmene semplicemente spingendo. Ma in fondo non lo vorrei fare, sono ancora curioso, anche se un po’ preoccupato, di vedere cosa si inventeranno ora i miei nuovi aguzzini.
“Tesoro, adesso dimmi, cosa ti sembra?”
“Uhm… non lo so, a me sembra quasi un mobiletto, ci metterei dei fiori”
“Ah Ah Ah! Brava! Hai ragione, ma non vorrai mettere dei fiori così a secco?”
“Certo che no, non vorrei che si seccassero, dai che lo riempiamo allora”
“Il nostro schiavetto sfigato è appena stato declassato a vaso da fiori”
“Ah ah ah ah”
E mentre ridono, Viviana si toglie gli slip e sale sopra un tavolino, mentre Luca spinge lo sgabello sotto di lei. A quel punto Viviana si siede sopra le mie natiche, e dopo qualche secondo inizia ad urinare dentro il buco:
“aaahhh, che liberazione! Era un po’ che la tenevo, e tu amore? Ne hai?”
“Certo tesoro, aspetto con educazione che tu finisca, il nostro cesso sfigato ha bisogno di sentirsi utile prima di fare il vaso da fiori”
E così, dopo una lunga urinata, Viviana si alza e lascia spazio a Luca, che dopo pochi secondi inizia a riempire anche lui il buco. Sento il liquido caldo scendere, e mi concentro sulla sensazione di piacere mista al leggero dolore che la dilatazione estrema iniziava a darmi, sotto le loro risa di scherno. Quindi Rientra Viviana, che era uscita subito, con una coperta e un mazzo di spatiflora bianchi:
“Adesso prepariamo il nostro tavolino fiorito, amore mio”. Vai a prendere il resto sù”
“Arrivo amore”
E Luca rientra dopo pochi secondi, con un ripiano a cerchio bucato in centro. Mi appoggia il ripiano sulle natiche, e inizia a girarlo… e scopro che si sta avvitando all’interno del cilindro! Sono scioccato, mi stanno davvero trasformando in un tavolino...
Viviana infine stende la tovaglia sopra il tavolino, in modo da far coincidere il foro con quello del ripiano. Alla fine, ne risulta che io vengo totalmente coperto da una coltre bordeaux, diventando a tutti gli effetti un tavolino da salotto. Il mio culo pieno di urina è esposto, e Viviana inizia a metterci sopra le spatiflora una alla volta, canticchiando come una decoratrice di interni. A quel punto sento che prendono le sedie, mentre Viviana dice:
“Vuoi un gelato amore mio?”
“Certo tesoro, così proviamo il tavolino nuovo”
E così Luca si siede, e aspetta Viviana mentre lo sento giocare con i fiori infilati nel mio buco. A quel punto dice:
“Tesoro, scusa ma credo che i fiori abbiano preso abbastanza, è ora di scaricare”
“Va bene amore, fai pure, arrivo subito”
Quindi tira fuori un dildo piuttosto sottile e lungo, toglie i fiori dal buco e inizia a penetrare sul fondo del cilindro, stimolando l’apertura della caverna e facendo scorrere l’urina in profondità dentro di me. A quel punto sento manovrare e capisco che sta asciugando tutto con uno straccio.
“Amore, ci butto dentro un po’ di acqua e menta, così profuma”
“Certo amore”
E sento scorrere un liquido freddissimo dentro il buco fino in profondità.
Passano pochi minuti, e rientra Viviana dall’altra stanza, si siede e appoggia i piedi sotto la mia faccia. Sono profumati, probabilmente li ha appena lavati, e senza dire una parola me li strofina sulle labbra e sulla pelle, poi indietreggia un po’ e infila l’alluce nella mia bocca, io inizio a succhiare e a leccare, e lei spinge infilando più dita possibile nella bocca.
“Aah, che bravo il nostro schiavetto-tavolino, si sta impegnando tanto”
“Mi fa piacere tesoro”
E mentre do piacere alla padrona, trasformato in un tavolino, con il buco esposto ai loro capricci e slabrato dal cilindro, la coppia conversa e si gusta il gelato.
Â
Continua...
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experiman,
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LEZIONE DI BALLO
Finalmente Irene l’aveva avuta vinta, si era messa in testa che mi doveva insegnare a ballare e ci era riuscita, lei appassionata di ballo mi aveva convinto, per tutto l’inverno mi aveva portato a scuola di ballo, e dopo tante lezioni, a 45 anni di età, la mia goffaggine era sparita, lei diceva che ero diventato bravo, a me bastava soltanto potermi muovere in modo armonioso e farla contenta portandola ogni tanto a ballare. Fino ad adesso avevo ballato solo alla scuola questo primo week end di inizio giugno lei aveva organizzato la nostra uscita, mi aveva tenuto nascosto il luogo dove aveva prenotato, unica condizione che io gli avevo posto era che il vestito per quella serata lo avremmo scelto insieme ma la parola finale toccava a me. La boutique in cui l’avevo portata era una di quelle in cui lei faceva pochi acquisti poiché a suo parere i vestiti erano troppo sex e spinti e non adatti a serate di gala, stavolta però io volevo proprio quello un vestito elegante ma anche molto sex, dopo tante prove alla fine avevamo scelto un vestito color argento in seta una ampia scollatura davanti e schiena totalmente scoperta, logicamente da portare senza reggiseno, completava il lato sex un vistoso spacco che se non si restava attenti lasciava intravedere mutandine, con il vestito era compreso un minuscolo perizoma dello stesso colore e stoffa del vestito. Anche se lo considerava un po' troppo osè, Irene mi aveva accontentato, logicamente come ogni donna non si era accontentata di un solo vestito ed all’uscita della boutique eravamo colmi di pacchetti, per me eravamo andati sul classico, un paio di pantaloni blu che mi calzavano a pennello e la classica camicia bianca. Il giorno dopo appena sveglio vedo Irene già pronta mi invita a prepararmi dicendomi che voleva partire prima di pranzo e che avremmo pranzato per strada, faccio una doccia veloce ed un’altrettanta veloce colazione e partiamo, appena in circonvallazione mi fa subito prendere l’autostrada e mi dice di proseguire verso Venezia, ora avevo chiara la nostra destinazione, quando gli chiedo conferma lei ride negando sia Venezia la destinazione e dicendo che sarebbe stato un posto che lei conosceva bene poiché per anni ci aveva passato le vacanze estive. Arriviamo a destinazione nel tardo pomeriggio, dopo che ci siamo sistemati in camera, sistemato la nostra roba, mi avvicino ad Irene con l’intento di baciarla e portarla a letto per farci l’amore, lei mi blocca subito dicendomi di stare buono di farmi una passeggiata perché lei aveva appuntamento dal parrucchiere, di cattiva voglia acconsento e lei dopo avermi dato un bacio esce per il suo appuntamento, non sapendo come passare il tempo decido di fare una passeggiata sul lungomare in cerca di un buon ristorante per la sera. Passano un paio di ore e di Irene ancora nemmeno l’ombra, inizio ad essere impaziente, decido allora di scendere nella hall ad attenderla, passa quasi un’altra ora, ormai la mia pazienza è al limite, da innervosito divento incazzato anche perché non so nulla del programma della serata e non ho nemmeno prenotato ristorante, sono a smadonnare davanti all’entrata dell’hotel quando la vedo arrivare, più si avvicina più resto sbalordito, quando mi è davanti resto a bocca aperta, è stupenda, ha accorciato i suoi capelli biondi. Sta benissimo. Ma il lavoro perfetto lo ha fatto la truccatrice e stupenda mi avvicino ad abbracciarla e lei mi da un fuggevole bacio sulle labbra e poi prendendomi per mano mi porta di corsa verso la nostra camera, gli chiedo dove vuole andare a mangiare ma lei mi assicura che è tutto a posto e già prenotato, in un attimo è nuda davanti a me, e cerca il vestito da indossare, non resisto a vederla cosi bella gli sono addosso e lei sorridendo mi scaccia pregandomi di aver pazienza, si veste in un attimo aggiungendo qualche gioiello che la rende più affascinante. Come al solito appena arriviamo al ristorante tutti gli sguardi sono diretti al nostro Ferrari, stavolta per poco, appena Irene scende dall’auto i presenti spostano gli sguardi su di lei, gli uomini se la mangiano con gli occhi e mi guardano con molta invidia, facciamo l’ingresso al ristorante e ci portano al tavolo prenotato da Irene, la sala è enorme con in mezzo un grande spazio vuoto, dove presumo si ballerà, il nostro tavolo è in fondo al terrazzo su una piattaforma sul mare, praticamente ci affacciamo sul mare e lo abbiamo anche sotto, è una serata bellissima la nostra zona è illuminata solo dalle candele sul tavolo e dalla luna, devo dire che anche come posto è molto bello, si sente l’odore della salsedine ed il rumore delle onde che si infrangono nei pilastri della struttura, anche io continuo a mangiarmi con gli occhi Irene e lei mi promette che mi farà passare una notte indimenticabile. Quando iniziamo a mangiare una orchestra inizia a suonare ed i primi avventori nella pausa tra una portata e l’altra iniziano a ballare, noi decidiamo di mangiare con calma, prima del dolce Irene mi invita al primo ballo, e un languido e romantico swing, ci dondoliamo abbracciati Irene mi guarda sorridente i suoi occhi sprizzano felicità e mi elogia come ballerino, io sono in estasi a tenerla fra le braccia, e non solo io, basta poco ed ho una notevole erezione, temo che al ritorno al tavolo qualcuno se ne potrebbe accorgere, lo faccio presente a Irene che fa una risata ma ballando, essendo provetta ballerina mi porta in prossimità del nostro tavolo dove possiamo sedere tranquillamente. Passiamo la serata a ballare ed io sono sempre più eccitato, Irene è euforica, ha bevuto qualche bicchier in più e perde in parte i freni inibitori, non cerca più di stare attenta allo spacco del vestito, ne tantomeno al fatto che ogni tanto dalla scollatura fa capolino un capezzolo, io non ho fatto altro che strusciarmi contro di lei per tutta la serata facendogli sentire la mia erezione ed in un momento in cui siamo stati affacciati al balcone sul mare avendo potuto con la mia mano raggiungere la sua figa ho constatato che anche lei era eccitatissima. Ad un certo punto della serata un ballerino di latino americano, si avvicina a Irene e la invita a ballare, lei con mia meraviglia declina l’invito dicendogli che aveva già il ballerino per tutta la serata, approfitto per dargli un bacio e lei mi sussurra che stanotte vuole essere solo mia, sono al settimo cielo dalla gioia ed anche quando un signore sui 50 anni insieme a una ragazza molto bella anche se un po' volgarotta si avvicinano con l’intento di attaccare bottone li liquidiamo gentilmente ma in modo fermo, è chiaro che stasera non ci sarà spazio per trasgressioni e ci godremo la nostra serata. Verso mezzanotte chiedo ad Irene se ha voglia di rientrare, lei sorridendo mi risponde che è consapevole che la voglia è più mia che sua e che dovevo avere pazienza perché avevamo tutta la notte ed il giorno dopo davanti poi ad un certo momento mi prende per mano e mi invita a seguirla, imbocca una scaletta che scende sotto la piattaforma, dove c’è un altro spazio, molto più vicino al mare, con alcune poltrone e due sedie a dondolo, siamo al limite della piattaforma 10 centimetri sotto di noi c’è l’acqua il mare è calmissimo altrimenti credo che le onde sommergerebbero lo spazio, Irene si appoggia alla balaustra poi mi attira a se ed inizia a baciarmi, la sua lingua non mi da pace, bacia con una intensità maggiore del solito, in un momento di pausa lentamente allarga suo vestito e mette a nudo il suo seno è un chiaro invito a baciarlo io inizio ad accarezzarlo, sento i capezzoli inturgidirsi sotto le mia dita Irene sospirando piega il capo all’indietro lasciando scoperto il collo, io inizio a baciare e sfiorare con la lingua il suo collo per poi scendere lentamente fino a raggiungere il suo seno, succhio i suoi capezzoli e con le mani scendo a cercare la sua figa, il minuscolo perizoma è un ostacolo irrisorio, quando sto per inginocchiarmi per poter leccare la sua figa, Irene mi trattiene pregandomi di continuare il quel modo, l’accontento e lei allargando il vestito mette a nudo la sua figa, io continuo a baciare l sua bocca il suo collo il suo seno mentre lei lentamente apre la cerniera dei mie pantaloni ed afferra il mio cazzo, lo accarezza lo stringe e poi se lo struscia sulla figa, la mia cappella sente il suo clitoride sono sempre più eccitato ed invito Irene verso le poltrone, lei mi blocca li e non mi fa muovere continua a strusciarsi il mio cazzo su suo clitoride poi appoggia il suo piede alla ringhiera in questo modo resta con le gambe divaricate e poi aver indirizzato il mio cazzo alla sua figa mi chiede di prenderla in quel modo, anche lei e bagnata fradicia basta una leggera spinta e sotto tutto dentro di lei, mi stringe fortissimo e basta poco e gode con un orgasmo che la scuote tutta continuo a baciarla ed accarezzarla e lei mi chiede di godere anche io vuole sentirsi inondare del mio orgasmo, quando mi lascio andare e i primi schizzi arrivano dentro di lei ha di nuovo un altro orgasmo e si stringe forte a me uso il mio fazzoletto per aiutarla a pulirsi un po' ci sistemiamo e ci sediamo sulla dondolo a riprendere fiato. E’ a questo punto che seduti in un angolo della piattaforma notiamo il signore di prima con la ragazza giovane, lei è intenta a fargli un pompino, sicuramente hanno assistito al nostro amplesso ed adesso vogliono farci capire che sono disponibili anche ad altro, restiamo seduti sulla sdraio Irene abbracciata a me, e li osserviamo, adesso siamo noi a goderci lo spettacolo, l’uomo ci osserva con sguardo invitante ma noi restiamo immobili, poi cambia posizione va piegare la ragazza a pecorina gli alza la minuscola gonna mettendo in mostra un bellissimo culo, la ragazza è senza mutande e lui subito con un colpo secco gli è dentro, si sono posizionati in modo che noi possiamo vedere chiaramente, lui continua a guardare Irene voglioso, come a fargli capire che desidererebbe avere lei, mentre Irene resta impassibile, basta poco ed anche lui gode dentro la ragazza. Dopo che si sono sistemati, con la banalissima scusa di chiedere di accendere sigaretta s avvicinano a noi, la ragazza sposta subito una poltroncina e senza chiedere permesso si siedono davanti a noi quasi a contatto, Irene in un primo momento ha un moto di stizza, li sta quasi invitando ad allontanarsi, poi si calma, dopo le presentazioni si chiacchiera dl più e del meno Arturo e Franca hanno l’educazione ed il buon gusto di non fare nessun accenno agli amplessi consumati pubblicamente poco prima, e con il passare del tempo si rivelano 2 persone colte ed intelligenti anche ad Irene diventano simpatici e la sento più rilassata ed a suo agio, sono regolarmente sposati anche se noi avevamo pensato di no, vista la differenza di età, 20 anni ci confermano loro, Arturo è un piccolo industriale venuto su dal niente e Franca diciamo quadi che se la è cresciuta, ci invitano a pranzo per il giorno dopo a casa loroinvito che accettiamo, poi mentre Arturo che sicuramente ci ha visti arrivare inizia a chiedermi di parlargli del mio Ferrari, mentre noi discutiamo di auto, mi accorgo che Franca furtivamente ha messo una mano sula gambe di Irene che ha un leggero movimento, la guardo e lei mi fa cenno che è tutto a posto e si stringe di più a me, Franca accarezza la coscia nella sua lunghezza, Irene sempre stretta a me si sistema meglio sul dondolo divaricando leggermente le gambe, anche Arturo ha smesso di parlare ed assiste alla scena leggermente più staccato, adesso le carezze di Franca sono più decise con la scusa di dare un bacio bisbiglio all’orecchio di Irene se tutto ok, lei mi fa uno sguardo eloquente dicendo si con la testa, Franca si sposta leggermente in avanti ed affonda la sua bocca sulla figa di Irene ed inizia a leccarla, lei si stringe a me baciandomi ed inarcandoci in modo che Franca posso leccarla a fondo, mentre il suo respiro diventa più affannoso le sue mani armeggiano con mie pantaloni li sbottona raggiungendo il mio cazzo e tirandolo fuori, anche Franca accarezza il mio cazzo e quando Irene ha un primo orgasmo, sposta la sua bocca dalla sua figa al mio cazzo ed inizia a farmi un pompino, Arturo che fino a quel momento era stato in disparte si sposta mettendosi accanto a Franca ed allunga le mani per accarezzare il seno ad Irene, alla prima carezza, anche con mio stupore, Irene gli allontana la mano poi chiede a Franca di spostarsi ed essendo di nuovo il mio cazzo duro mi viene sopra infilandosi il mio cazzo dentro ed attaccandosi al mio collo ed iniziare a baciarmi si muove lentamente in modo dolce, Franca ed Arturo per un po' la accarezzano sulla schiena e sul culo poi anche loro iniziano a far l’amore fra di loro, Irene inizia a tempestarmi di baci tutto il volto e dopo un po' gode di nuovo avendo un orgasmo accompagnato da gridolini, io mi trattengo anche perché la notte sarà lunga e per adesso va bene cosi, pochi minuti dopo anche Arturo e Franca godono, ci sistemiamo sempre non parlando di sesso come se fosse un tabù e ci salutiamo dandoci appuntamento al giorno dopo, mentre rientriamo in hotel chiedo a Irene se ci fosse qualche problema con Arturo e lei mi risponde che non c’era nessun problema e che anzi era un tipo molto intrigante e sicuramente molto delicato e dolce come piaceva a lei, ma poi aggiungeva che quella notte voleva essere solo mia e fare l’amore solo con me, gli do un bacio ed abbracciati saliamo in camera. Appena arriviamo in camera, Irene si avvicina a me mi da un bacio e lentamente inizia a sbottonarmi camicia pregandomi di restare immobile, inizia ad accarezzarmi il torace poi a baciarlo mentre con le mani inizia a slacciarmi pantaloni, quando mi ha spogliato spostando leggermente le spalline fa cadere il suo vestito a terra e poi si sfila il minuscolo perizoma, siede al bordo del letto e mi attira verso di se, il mio cazzo duro è a pochi centimetri dalla sua bocca, lo prende in mano lo accarezza lo sfiora con le labbra, con una mano mi tocca le palle poi lentamente lo fa sparire nella sua bocca, inizia a succhiare come un bimbo succhia il capezzolo, il cazzo mi diventa duro come il marmo, tento di farla sdraiare ma lei mi prega di restare ancora in quella posizione, continua a succhiare ed accarezzare il mio cazzo, ci gioca in tutti i modi, faccio fatica a trattenermi, finalmente lentamente si sdraia, mi inginocchio ai piedi del letto gli faccio mettere le gambe sulle mie spalle ed inizio a leccarla, con la lingua disegno i contorni del suo inguine mentre con una mano le massaggio lentamente il monte di venere, mi avvicino al suo clitoride sfiorandolo e facendogli sentire solo il calore del mio alito, inarca la schiena offrendomi la sua figa ed allora lentamente inizio a leccarla, prendo in bocca il suo clitoride ed inizio a succhiarlo la sento rabbrividire di piacere, poi inizio a dargli lunghe leccate dal clitoride fino al buchetto dietro, le sue mani tengono bloccata la mia testa e quando sento le sue gambe che stringono imprigionandola capisco che sta per godere inizio a succhiare più forte fino a che la mia bocca non è inondata dai suoi umori, succhio fino all’ultima goccia poi mi alzo e lentamente affondo il mio cazzo dentro di lei che attorciglia le sue gambe intorno alla mia schiena tenendomi bloccato dentro di lei. Alterno colpi leggeri e cadenzati alternandole a nuove leccate di figa e culetto, poi quando è bagnata al punto giusto, gli faccio alzare di più le gambe punto il mio cazzo nel suo buchetto dietro e lentamente spingo fino a che sono tutto dentro, continuiamo a baciarmi i nostri respiri diventano sempre più affannosi e quando la sento di nuovo godere mi lascio andare anche io e libero il mio godimento dentro di lei, continuiamo a baciarci per un tempo indefinito e poi ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo finita la colazione e dopo aver fatto passeggiata ci avviamo verso casa di Arturo e Franca, entriamo in una bella e moderna villa con un ampio e bello giardino, all’entrata un grande patio confina con una piscina altrettanto grande con accanto una vasca idromassaggio, Arturo e Franca ci accolgono in modo caloroso, dopo i saluti di rito Irene si avvicina al bordo della piscina seguita anche da noi, Franca gli chiede se ha desiderio di prendere il sole e fare il bagno che in quel caso gli avrebbe prestato un costume, Irene fissandola gli risponde che non ne ha bisogno e che noi siamo patiti del naturismo e senza aggiungere altro sfila il vestito e le mutandine e resta nuda accomodandosi su una sdraio, Arturo resta a bocca aperta, la fissa incantato mangiandosela con gli occhi, lei lo guarda e gli sorride, poi invita anche me a spogliarmi e sdraiarmi accanto a lei, chiedo ad Arturo se ci sono problemi se anche io mi metto nudo e lui deglutendo sempre con gli occhi puntato ad Irene mi invita a fare come se fossi a casa mia, mi spoglio anche io e mi stendo sulla sdraio accanto a Irene, Arturo e Franca si congedano un attimo dirigendosi verso casa e dicendoci che sarebbero arrivati a momenti. Quando restiamo soli fisso Irene con aria interrogativa, lei mi sorride dicendomi che il giorno prima voleva essere solo mia, ma che oggi se capitava occasione avrebbe gradito anche trasgredire, quando gli faccio notare che Arturo era dal giorno prima che se la mangiava con gli occhi lei mi dice che lo trova un bell’uomo, intelligente, colto e molto intrigante, aggiungendo anche che la sera prima aveva notato che era anche ben dotato, sorridiamo consapevoli che oggi a differenza della sera prima ci sarà un seguito con Arturo e Franca. Quando ritornano, anche loro, sono in parte nudi, Arturo ha un costume a pantaloncini, si nota un fisico asciutto e già abbronzato, mentre Franca in topless mette in mostra un bellissimo seno sodo e formoso, il culo lo avevamo ammirato la sera prima ed anche quello era molto bello. Irene li osserva poi si alza e sorridendo di avvicina ad Arturo dicendo che non poteva stare con pantaloncini e senza dargli nemmeno tempo di capire glieli fa scendere sfilandoglieli ed invitandolo a sedere davanti a noi, poi rivolta verso Franca invita anche lei a mettersi nuda, e quando toglie slip mette in mostra una bella figa depilata ma con un ciuffetto di peli all’altezza del monte di venere. Restiamo a chiacchierare del più e del meno, si nota dal loro leggero disagio che non sono abituati a stare nudi, per noi invece è una cosa naturale, Arturo va a prendere aperitivi mentre Franca sistema il tavolo per il pranzo a bordo piscina, Irene intanto ha avvicinato le sdraio ed adesso mi bacia ed inizia a strusciarsi, quando glielo chiedo mi conferma che Arturo è intrigante ed ha voglia di scoparselo, poi facendomi battuta mi dice che nemmeno a me andrà male poiché Franca è una gran bella figa. Quando arrivano gli aperitivi, Irene ha appoggiato la testa sul mio petto , iniziando a darmi bacetti, mentre con una mano sta giocando con il mio cazzo che intanto è diventato duro, Arturo siede e ci osserva un po’ impacciato, Irene continua a massaggiarmi il cazzo fissando Arturo, che memore del rifiuto della sera prima non osa avvicinarsi ne a prendere iniziativa, quando Irene inizia a farmi un pompino lui non riesce più a nascondere la sua erezione e dopo un po’ si tuffa in acqua ma non smette di guardarci, Irene si alza fa passare le gambe a cavallo della sdraio e rivolta verso la piscina lentamente si fa scivolare il cazzo dentro la figa, con una mano si tocca il clitoride e con l’altra si accarezza il seno sempre fissando Arturo che è sempre più impacciato ed eccitato, a questo punto Irene rompendo gli indugi chiama Arturo e lo invita ad avvicinarsi, in un primo tempo resta un po’ interdetto poi lei gli fa chiaramente cenno di avvicinarsi, quando esce dalla piscina, si nota chiaramente che il bagno non è servito a calmarlo, il suo cazzo svetta in piena erezione e bastano due passi per essere davanti a Irene che allunga una mano afferrandoglielo ed iniziando a segarlo, poi lo attira a se e lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo, Arturo chiude gli occhi con una espressione estasiata poi allunga le mani ed inizia ad accarezzargli il seno, Franca ci osserva ma non si avvicina sento la figa di Irene bagnatissima, anche lei è molto eccitata inizia a muoversi più velocemente e raggiunge l’orgasmo, a quel punto anche Arturo eccitato al massimo gode in bocca a Irene che con mia sorpresa – visto che non lo gradisce molto - ingoia tutto nel frattempo anche Franca si è avvicinata abbraccia Irene e gli da un lungo bacio in bocca, sento gli umori di Irene scendere lungo il mio cazzo, ma mi trattengo dal venire e quando Irene si stacca da me è Franca che succhia i suoi umori dal mio cazzo facendomi un pompino, ma anche stavolta mi trattengo dal venire. Ci rilassiamo un po’ e poi pranziamo, stavolta parliamo sia della sera prima che di oggi ed Irene spiega ad Arturo perché aveva rifiutato il suo approccio la sera prima aggiungendo che al contrario oggi era giornata di trasgressione. Finiamo il pranzo con calma e dopo il caffè Irene in modo sorprendente – di solito non prende mai iniziativa – va dietro Arturo ancora seduto a tavola gli mette le mani sul petto ed inizia a baciarlo sul collo, io mi avvicino a Franca mi metto davanti a lei e la invito a succhiarmi il cazzo, dopo un po’ Irene prende Arturo per mano e si avvia verso l’interno della casa, anche io e Franca li seguiamo in camera da letto, Irene si sdraia sul letto ed invita Arturo a leccarla lui è raggiante, dopo sera prima mai avrebbe sperato di scopare Irene, inizia ad accarezzarla dai piedi lentamente sale con le mani lungo il suo corpo facendo seguire la sua lingua lungo le sue cosce fino a che non arriva alla figa, inizia a leccarla delicatamente e dolcemente come piace ad Irene che allarga le gambe offrendosi tutta ai suoi baci per poi invitarlo a prenderla, Arturo delicatamente affonda tutto dentro di lei ed inizia a pomparla aumentando la frequenza dei colpi, lei ha un primo orgasmo ma Arturo non si ferma fino a quando dopo l’ennesimo orgasmo anche lui gode dentro di lei, nel frattempo accanto a loro Franca mi aveva fatto sdraiare supino e mi era venuta sopra godendo anche lei, quando Arturo si stacca da Irene, Franca si alza la afferra dai piedi e la attira il fondo al letto, lei in piedi si piega a 90 gradi ed inizia a leccargli la figa ancora piena del godimento di Arturo ed invita me a prenderla a pecorina, inizio a sbatterla, mentre Irene si gode le sue leccate, poi mi stacco mi abbasso ed inizio a leccargli buchetto, Franca capisce mie intenzioni ed allarga di più le gambe, la bagno con la mia saliva mista ai suoi umori, e dopo avergli infilato il cazzo in figa per bagnarlo, lo sfilo e lo appoggio al suo buchetto, la sento che si contrae e mi prega di fare piano perché è la prima volta, do una spinta decisa e la mia cappella è dentro facendo urlare Franca, resto immobile un attimo e quando vedo che lei lecca con nuova foga Irene spingo con decisione fino a che non sono tutto dentro, Franca smette di leccare Irene anche perché sul suo volto le smorfie di dolore e di godimento si alternano, a questo punto Irene si gira e va sotto ed inizia a succhiare il clitoride a Franca che lentamente trasforma i lamenti di dolore in lamenti di godimento Arturo ne approfitta e si posizione fra le gambe si Irene ed inizia a leccarla per poi dopo un po’ quando torna di nuovo duro affondare il suo cazzo nella figa di Irene, la prima a godere è Franca seguita poi ad uno ad uno da tutti noi in un godimento totale, restiamo a letto a coccolarci, scherzosamente prendo in giro Irene dicendogli che era la prima volta che la vedevo così trasgressiva e piena di iniziativa, risponde allo scherzo dicendomi che visto che gli dicevo sempre che doveva essere più intraprendente e che una volta fatto avevo da ridire sarebbe stata ultima volta. Continuiamo a scherzare e visto il feeling che si è creato con Franca ed Arturo li invitiamo per un week end da noi visto che ci hanno svelato che per loro era stata la prima volta, anche se era da tanto che cercavano occasione, gli proponiamo un week end lungo in modo di avere la possibilità di fargli visitare anche qualche locale scambista e di aiutarli nel loro percorso, ci salutiamo con la promessa di rivederci a breve.
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5 years ago
irene_alberto,
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Serata calda - parte 3
...segue...I 4 erano a tavola e avevano appena finito di mangiare dei panini, naturalmente non avevano perso tempo a rivestirsi, quindi se ne stavano lì seduti completamente nudi, Cristina si alzò con i piatti e lì andò a posare nel lavandino. Cesare seguendola con lo sguardo, non resistette e la raggiunse abbracciandola da dietro e cominciando a baciarla sul collo. Anche gli altri due iniziarono a stuzzicarsi con baci e toccatine. A un certo punto Marco andò da Cristina la prese per la mano e la trascinò via da Cesare dicendo a lui di seguirli, passando di fianco ad Anna prese la mano anche di lei e portò entrambe in camera da letto, le fece sedere una di fronte all'altra sui due lati del letto e poi ordinò di cominciare a masturbarsi guardandosi tra di loro. Lui e Cesare si piazzarono ognuno dietro la rispettiva partner e iniziarono ad accarezzarsi i membri.Quando vide le donne sufficientemente umide Marco disse all'altro uomo di prendere Anna per le gambe e tirarla verso Cristina, lo stesso fece lui, in questo modo avvicinarono le ragazze incrociando le gambe e portando a contatto le due passere, dopodichè fecero sdraiare entrambe con la testa che sporgeva fuori dal bordo del letto, la posizione ideale per un bel pompino rovesciato, in un attimo infatti i due cazzi si infilarono ognuno nella bocca della rispettiva compagna. I due uomini si godevano lo spettacolo di quelle dee spingendo i loro membri in profondità, la posizione permetteva di vedere i rigonfiamenti nelle gole delle donne e questo lì eccitava molto. Anna e Cristina a loro volta eccitate da quella sottomissione iniziarono a muoversi, strusciando le loro belle fighe bagnate, l'eccitazione e il piacere crescevano e i loro corpi acceleravano, sembravano due anguille impazzite. L'orgasmo le sorprese contemporaneamente, dovettero smettere di succhiare per riprendersi.I maschi però non sembravano apprezzare l'idea di fermarsi proprio in quel momento, Marco rovesciò Anna e la mise a pecorina penetrandola da subito con foga, Cesare invece fece girare la su donna di 180 gradi le prese le gambe, se le mise sulle spalle e iniziò a scoparla con determinazione. In quella posizione le teste delle ragazze si trovavano una sopra l'altra, così ne approfittarono per scambiarsi lunghi baci carnali mentre i loro uomini continuavano a trombarle.Marco si infilò un dito in bocca e poi cominciò a passarlo sul buchino massaggiandolo e lubrificandolo, in poco tempo Anna si ritrovò con due dita nel culo..."uhm si che bello, godo..." ansimava la ragazza, dall'altra parte nel frattempo Cesare aveva messo anche Cristina a pecora e la stava scopando così forte che le palle gli sbattevano contro il clitoride, alternava poi colpi di cazzo a pacche sul culo dicendole: "ti piace così vero? fammi sentire quanto ti piace" "oh si...più forte spingi più forte".Marco intanto aveva preparato per bene il culo di Anna, sfilò il membro dalla figa e lo appoggiò al buchino spingendo piano piano, la ragazza era così eccitata che non ci fu molta resistenza e il cazzo in un attimo fu dentro fino alle palle "si dai, così, sfondami tutta". Dopo un po' le posizioni si invertirono, Anna salì sopra di lui dandogli le spalle, si impalò e cominciò la cavalcata.Anche Cesare sentendo un po' di stanchezza decise di sdraiarsi e lasciò che fosse la bocca di Cristina a proseguire il gioco, la ragazza alternava grandi succhiate profonde a seghe spettacolari durante le quali volgeva lo sguardo per vedere cosa faceva l'altra coppia, la visione di Anna che saliva e scendeva facendo sparire quel palo di carne la eccitò ancora di più, non resistette, si posizionò davanti all'amica, la spinse facendola adagiare con la schiena sul corpo di M e mentre lui continuava a incularla lei cominciò a leccarle il clitoride.Cesare si godette per qualche istante quello spettacolo, poi si alzò in piedi sul letto, si piazzò sopra Anna e dopo essersi chinato a darle un bacio con la lingua, le piazzò in bocca il suo uccello."Dai facciamola impazzire, sfondiamola tutta, in fondo è questo che vuole, vero tesoro?"disse Marco "si voglio essere completamente aperta" rispose Anna in preda agli spasmi dell'ennesimo orgasmo. Cesare incrociando lo sguardo del ragazzo intuì subito i suoi pensieri, si portò ai piedi dell'amica, fece spostare Cristina, la quale diede un paio di leccate alla cappella del suo uomo e poi lo aiutò a puntare il cazzo sulla figa dell'amica.Pian piano riusci ad infilarsi, attraverso la carne riusciva a sentire il cazzo di Marco che si muoveva nell'altro buco e dopo un po' di impaccio iniziale i due uomini riuscirono a prendere i tempi giusti e a muoversi sincronizzati. La situazione era all'eccitamento estremo, Anna riempita di cazzo fin nelle viscere scoppiò subito in un violento e prolungato orgasmo che quasi la fece svenire dal piacere, anche Cristina che incantata dallo spettacolo offerto dai tre aveva iniziato a masturbarsi furiosamente raggiunse in fretta un orgasmo.Non passò molto che pure i due ragazzi esplosero inondando tutti i buchi della ragazza di sperma. "ah sto per morire" disse Anna mentre gli altri si sfilavano dal suo corpo. La giovane si distese completamente devastata dalle penetrazioni e dagli orgasmi, dai suoi buchi colavano i liquidi che l'avevano riempita.Anche Marco e Cesare si accasciarono sul letto sotto lo sguardo malizioso e furbetto di Cristina che li rimproverò:"non sarete mica stanchi? Ora arriva il mio turno!".Così detto allungò le mani e afferrò con ognuna un uccello, massaggiandoli per farli tornare duri. Lì fece sdraiare in modo che i due membri fossero molto vicini, praticamente a contatto, dopodichè ci si fiondò con la bocca passando la lingua da uno all'altro e infilandoli in bocca insieme. Non ci volle molto perchè entrambi tornassero al loro iniziale vigore.La ragazza lì voleva entrambi, salì in groppa a Cesare facendo scivolare il cazzo nella sua passera, quando fu tutto dentro si chinò verso il membro di Marco e lo prese in bocca, mentre succhiava faceva oscillare il bacino, provocare piacere a due uomini contemporaneamente la mandava in estasi. Decise che era giunto anche per lei il momento di penetrata in tutti i buchi così chiese a Marco di incularla. I ragazzo approcciò con lentezza e delicatezza, ma lei desiderava essere riempita quindi anche questa volta la penetrazione fu facile. "oh si, mi sento piena" i tre cominciarono a muoversi come una sola persona, Anna intanto lì osservava massaggiandosi le parti intime. Arrivò in fretta il primo nuovo orgasmo di Cristina che non si abbandonò ma continuò a incitare i due uomini, ne voleva ancora, ne voleva di più, dopo un po' cambiarono posizione, questa volta lei si girò facendosi impalare il culo dal cazzo di Cesare e accogliendo nella figa invece quello di Marco "ah...ah...ah" i versi della donna crescevano di intensità, sentiva che mancava poco ad esplodere. "si sto per venire, spingete spingete...siiii vengooo" l'orgasmo fu molto potente, la fece vibrare dalla testa ai piedi, i suoi buchi si strinsero in uno spasmo facendo venire gli uomini che non resistettero a quella ulteriore botta di piacere. Spremettero dentro di lei fino all'ultima goccia, poi si abbandonarono tutti stremati.Quando ritornarono in loro passarono un po' di tempo a chiaccherare e a commentare l'andamento della serata che venne poi conclusa con un rilassante bagno a 4 dove a turno in 3 lavavano il quarto.Si separarono con la promessa di rivedersi presto per sperimentare altri giochi e nuove esperienze.FINE.
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6 years ago
blueyes5,
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Serata calda - parte 2
...segue...Le ragazze sul sedile dietro erano come indemoniate, continuavano baciarsi e toccarsi, e soprattutto a spogliarsi. Nella macchina si stava propagando un profumo di sesso femminile che unito ai mugolii e agli urletti faceva girare la testa ai due uomini seduti davanti che non vedevano l'ora di arrivare.Giunti finalmente sotto casa Cristina e Anna infilarono velocemente i vestiti dentro le borse e indossarono solo i loro cappotti dopodichè scesero e tutti assieme si avviarono verso l'ingresso del palazzo. L'attesa davanti all'ascensore sembrava non finire mai, i maschietti avevano dei rigonfiamenti nei pantaloni che lasciavano immaginare che sotto quelle cuciture i cazzi erano pronti ad esplodere. Appena entrate nell'ascensore le ragazze ripresero a baciarsi lasciando cadere a terra i cappotti, rimanendo con addosso solo le scarpe col tacco. Raggiunto il piano Cristina strappò letteralmente le chiavi dalle mani di Cesare, prese per mano Anna e la trascinò verso l'appartamento lasciando indietro i due uomini inebetiti che si guardarono estremamente arrossati, raccolsero borse e cappotti e si avviarono verso l'uscio socchiuso della casa, attraverso il quale già si sentiva ansimare e godere. Chiusa la porta alle spalle non persero tempo, mollarono tutto lì per terra e si spostarono velocemente in camera dove vennero accolti dallo spettacolo offerto dalle due donne che erano impegnate sul letto in uno stupendo 69, Cristina stava sotto con la testa appoggiata ai cuscini in modo da poter leccare meglio la figa di Anna la quale invece stava sopra a carponi, con il muso affondato tra le gambe dell'amica. In un attimo i maschi furono nudi e con l'uccello in mano, si spostarono ai piedi del letto. "Amore, guarda cosa c'è qui per te" disse Marco "mmm" rispose lei alzando la testa, aprì la bocca e prese il suo cazzo, intanto con la mano cominciò a segare quello di Cesare. I due uomini cominciarono ad alternarsi dentro quella bocca calda, a volte la penetrarono contemporaneamente, fino a quando ad un certo punto Cesare. si stacco per andare a farsi continuare quel lavoretto orale dalla sua donna. Cristina lo accolse ben volentieri, succhiò subito con avidità mentre con le dita penetrava la fighetta bagnata dell'amica.Dal canto suo Anna pareva apprezzare sia le attenzioni di Cristina sia il cazzo di Marco che ad ogni colpo affondava sempre più in profondità nella sua gola. Con la sua mano intanto alternava carezze al clitoride dell'amica a vere e proprie penetrazioni, prima con un dito, poi con due. Quando la sentì bagnata al punto giusto smise di succhiare il cazzo di Marco lo prese e lo indirizzò verso il buco di Cristina guardando il suo ragazzo negli occhi e trasmettendogli tutta la sua eccitazione. Senza mai staccare il suo sguardo da quello di lei Marco cominciò a penetrare quella bella figa lentamente, per tutta la lunghezza, entrava fino alle palle e poi tornava indietro quasi fino a sfilarlo. Cristina in estasi per quella doppia penetrazione cominciò a mugugnare sempre più forte aumentando ulteriormente l'eccitazione di Cesare che le stava scopando la bocca e che cominciò ad accarezzare il culo di Anna tirandole delle sberle di tanto in tanto."ah si così, più forte più forte" Cristina sentiva l'orgasmo avvicinarsi e incitava Marco a darci dentro, il suo uomo aveva gli occhi fuori dalle orbite nel vedere la sua compagna in preda agli spasmi del godimento e non resistette più, doveva infilare anche lui il suo membro in un bell'antro caldo, così si posizionò dietro a Anna e cominciò a penetrarla con colpi decisi, la ragazza cominciò a urlare di piacere e assecondò i movimenti inarcando di più la schiena e spingendo indietro col culo. "ah si così, sfondami!". Cesare non se lo fece ripetere due volte e aumentò il ritmo.Nel frattempo anche Marco pompava fortissimo Cristina che ormai era al limite "ci sono, si, sto per venire...continua...oh...si si si siiiiii vengoooo ahhhhh" una serie di scosse elettriche partirono dalla sua figa e si propagarono per tutto il suo corpo, per qualche minuto non capì più nulla. Quando si riprese scivolò da sotto a Cesare e Anna che nel frattempo godevano come dei maiali e si scambiavano frasi impronunciabili, e si piazzò di fronte a Marco baciandolo con la lingua per poi scendere sempre più in giù fino a prendergli in bocca il cazzo. Succhiava con foga aiutandosi con una mano mentre con l'altra accarezzava le palle, "oh si che brava! non ce la faccio più sto per venire" "mmmm...mmm" Cristina succhiò ancora più forte e il ragazzo non resistette più esplodendo in un poderoso orgasmo e riempiendole la bocca di succo cremoso. A quel punto lei si girò verso Anna e cominciò a baciarla, sentire il sapore del suo ragazzo nella bocca di un'altra mentre veniva trombata dall'uomo della stessa fu il colpo di grazia, l'orgasmo la prese squassandole tutto il corpo. Neanche Cesare potè resistere, sfilò il cazzo e cominciò ad annaffiare la schiena di Anna che nel frattempo era crollata sul materasso. Cristina scambiò un bacio col suo uomo che era visibilmente soddisfatto, poi con uno sguardo provocatorio si chinò sulla schiena dell'amica e cominciò a ripulirla con la lingua.Alla fine di questa scena eccitante i 4 erano stanchi e soddisfatti, ma ancora non del tutto appagati."Cosa dite facciamo una pausa per uno spuntino?" disse Cesare "Si, anche perchè dobbiamo recuperare le energie per quello che ci aspetta dopo..." rispose Marco "e cosa ci aspetta?" ribatterono in coro le ragazze incuriosite e provocanti. Uno sguardo complice tra i due uomini e un sorriso malizioso fu tutto ciò che ebbero come risposta...Continua...
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6 years ago
blueyes5,
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Serata calda - parte 1
Era ora di andare, Anna diede l'ultimo ritocco al trucco e raggiunse Marco alla macchina. Arrivarono sul luogo all'appuntamento, Cesare e Cristina erano già lì. Venendosi incontro si capiva che la serata, nonostante l'aria autunnale, sarebbe stata bollente, gli uomini infatti non fecero neanche in tempo a stringersi la mano che la loro attenzione venne attirata da Cristina e Anna che si stavano salutando con un profondo bacio carnale. "Cominciamo bene" disse Marco che con lo sguardo percorse le gambe delle ragazze dalle caviglie fino all'orlo delle minigonne, lasciando il resto della risalita all'immaginazione."Eh si, mi sa che ci aspetta parecchio divertimento stasera" ribattè CesareDopo un tempo interminabile le ragazze si staccarono e i 4 si incamminarono verso il ristorante.Appena entrati la maggior parte degli uomini si girò a guardare le due donzelle le quali parvero apprezzare, anzi cominciarono ad atteggiarsi e sfilarono per raggiungere Marco e Cesare che nel frattempo avevano occupato un tavolo in un angolo un po' appartato.Durante la cena gli argomenti erano svariati anche se alla fine tutto si perdeva in doppi sensi, battutine e sguardi dall'alto contenuto erotico.Arrivati al dolce Anna e Cristina andarono in bagno e gli uomini ne approfittarono per raffreddare un po' gli spiriti parlando del campionato.Dopo una decina di minuti le donne raggiunsero gli uomini mettendo in mostra sguardi maliziosi e risatine che nascondevano dei segreti, infatti appena seduta Cristina prese qualcosa dalla borsa e la mise nella mano di Cesare sussurrandogli nell'orecchio: "sono le mutandine di Anna" - "ve le siete scambiate come fanno i calciatori con la maglia?" - "mmm no...io non potevo darle le mie...non le ho messe". Cesare arrossato bevve un bicchiere di vino rosso tutto d'un fiato."ueilà pensavamo foste cadute nel buco" disse Marco ad Anna dopo le stampò un bacio sulle labbra e rimase interdetto "sai di..." - "di Cristina" finì la frase Anna"Che è successo in bagno?"- "Beh sai com'è..."-rispose lei fissando l'altra -"eravamo lì, una ritoccatina al trucco, poi ci siamo guardate, ci siamo avvicinate e poi..beh passare dalle labbra alle grandi labbra è un attimo, si è seduta sul tavolino ha allargato un po' le gambe facendomi notare che era senza mutande e io non ho resistito, ho cominciato a baciarle l'interno coscia, poi sono risalita su su su fino al suo frutto proibito, l'ho leccata fino a quando ha avuto un orgasmo" - "ah! e poi?" - "e poi dopo che è venuta ha ricambiato il piacere!" - "ehm" mentre Anna parlava Cristina, aveva preso la mano di Marco e se l'era portata sul ginocchio, trascinandola sempre più su fino a farla sparire sotto la minigonna. Nel frattempo Anna aveva allungato la mano portandola sul pacco di Cesare il quale parve apprezzare molto e favorì l'azione abbassando la lampo e lasciando il suo membro libero di tuffarsi nel palmo della ragazza.La mano di Marco era ormai arrivata nell'antro del piacere di Cristina, cominciò a massaggiarla con delicatezza, infilò il dito che sprofondò senza difficoltà grazie agli abbondanti umori, non pago infilò anche il secondo dito e cominciò a ruotare lentamente, lei ebbe un sussulto di piacere e si morse il labbro per non lasciarsi sfuggire un gridolino. Guardandola negli occhi Marco sfilò le dita e se le portò alla bocca per gustare il suo sapore, poi si rivolse a Cesare il qualche stava ricevendo una bella sega sotto il tavolo, e dopo un cenno di intesa chiese il conto.Si ricomposero, pagarono e uscirono ognuno a braccetto con il partner dell'altro, inutile dire che le mani degli uomini si muovevano sul culo delle ragazze, sia sopra sia sotto la gonna, attirando gli sguardi curiosi dei passanti. Arrivati alle macchine sia Cristina che Anna decisero di prendere in mano la situazione, o meglio, non era la situazione, e a dirla tutta non era in mano...ma in bocca.Entrambe cominciarono a succhiare avidamente, scambiandosi spesso di posizione. Leccavano bene tutta l'asta per poi prenderla in bocca e farla sparire completamente nella loro gola mentre con le mani accarezzavano le palle, la situazione era estremamente eccitante, i due uomini in piedi con la schiena appoggiata all'auto ogni tanto si scambiavano degli sguardi carichi di soddisfazione, mentre le loro donne accucciate davanti a loro lì portavano in paradiso con la bocca. "sto per venire!" esclamò Marco ma Cristina non pareva avere intenzione di fermarsi, andò avanti fino a che lui non le esplose in bocca riempiendola del suo succo caldo, continuò ancora finchè non bevve anche l'ultima goccia, la stessa cosa accadde subito dopo a all'altra coppia ma quando lui esplose Anna tenne tutto sulla lingua, si staccò, aprì le labbra per mostrare a Cesare la bocca piena del suo sperma, dopodichè mandò giù."Adesso è il nostro turno"- disse Marco - "però è meglio spostarci a casa". Salirono in macchina, gli uomini davanti e le donne dietro..che per ingannare l'attesa del viaggio iniziarono a limonare per scambiarsi i sapori dei rispettivi partners, ma si sa, in certe situazioni le mani non possono stare ferme così....CONTINUA..
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6 years ago
blueyes5,
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Pelle su pelle
Vogliamo raccontare un po' una serata ....e la raccontiamo assieme, pertanto di proposito è scritta un po' da lei, un po' da lui ed un po' in terza persona. E' un sabato dello scorso settembre, i sensi sono ancora bollenti dall'estate che sta per arrivare alla fine. Decidiamo di uscire a cena, e giusto per stare in compagnia chiamiamo alcune coppie che conosciamo. Una anche molto intimamente.Luca ha un impegno di lavoro quel pomeriggio così Amanda è libera di prepararsi per bene con calma.Quando Luca arriva a casa va' in camera a cambiarsi ed Amanda dal bagno gli grida che è quasi pronta ! Nel cervello di Luca si accende il desiderio...si immagina Amanda...come sarà...Amanda chiede quali degli amici hanno confermato la presenza... in base a ciò magari si abbiglia..."Sembra tutti coloro che abbiamo chiamato Amore ! " Bene risponde lei...."Ma non essere troppo troia altrimenti le altre donne si ingelosiscono..."In realtà Luca non vede l'ora che Amanda si vesta elegantemente. Amanda mi grida di sedermi sul divano per una sfilata in esclusiva per me! Mi siedo. Esce con dei jeans molto attillati, un top che alza e pone in evidenza i suoi seni e copre a malapena i capezzoli, e delle scarpe con tacco da 16 cm che sotto i jeans non la fa' sembrare neanche tanto troia. Era stata dalla parrucchiera e si era fatta fare un' acconciatura molto moderna ed aggressiva. Il cazzo dentro i miei pantaloni già mi si stava rizzando. Mi alzai gli accarezzai i fianchi e la baciai in bocca con un lungo bacio finché le mie mani scivolavano e massaggiavano il suo rotondo culo. La coppia con cui abbiamo più confidenza (ed intimita') ci telefona e ci dice che passano loro a prenderci. Hanno un Porsche Panamera e la pelle di Amanda già ben conosce la pelle dei suoi sedili. Arrivati al bel ristorante ci troviamo in 4 eleganti signore e 4 signori. La cena scorre allegramente tranquilla...beh con tempeste di ormoni perché credo che ciascuno dei 4 maschi al minimo segnale avrebbe scopato tutte le splendide signore. Eravamo al dolce e da un tavolo si alza una signorina sui 25 anni con un vestito che poco lasciava all'immaginazione, in pizzo, attillato e che faceva trasparire il suo bel seno e l'intimo. Luca volle fare lo spiritoso e ridendo disse "un attimo che mi gira la testa !" La serata stava proseguendo bene, vedevo che gli occhi dei nostri amici maschi desideravano qualcosa di me.... e quella sera volevo divertirmi anche con più di un uomo... Non sopportai che Luca la fissasse per tutto quel tempo ! Così partii al contrattacco e gli dissi "amore guarda che quella lì sa appena come si fa' ad andare a letto con un uomo ! Non ha l'esperienza delle 40enni come noi !! Così Luca guardandomi aggiunse ma proverei a vedere se è davvero così !! Io che stavo seduta di fronte a lui con un signora da un lato ed un signore dall'altro mi alzai e mi sedetti direttamente sulle gambe di colui che era passato a prenderci a casa nostra e che in quel momento era seduto accanto a me. A quel punto strinse i miei fianchi e le mie anche tra le sue mani !! Io cominciai a muovermi lentamente sul suo cazzo per vedere la reazione di Luca e dell'amico (Stefano). Sua moglie si mise a ridere (??) e a fare casino ! Ma lo sapevo che a lei piace fare questi giochi !! Dopo un minuto che ero lì, seduta sopra Stefano dissi agli altri scherzando "beh se anche rimango sopra a Stefano mica sa' questa gente qual'è il mio marito ! " ...e così Luca pensa alla 25enne !! Così si perde una serata con una mogliettina d'oro in cambio di una che chissa' se la becca innanzitutto !! Penso che in quel momento Luca avrebbe pagato non so cosa per avere la signorina seduta sulle sue gambe !! Ma la vita non sempre va' come si vorrebbe, anche se sei benestante, ed intanto era lì a mani vuote ed io tra le mani di un altro uomo che, complice un paravento che c'era accanto al nostro tavolo, massaggiava il mio collo, le mie spalle e quando mi alzavo un po' anche il mio culo !! Ma eravamo tutti insieme, tutti amici open-mind e tutti in vena di scherzare ! Ad un certo punto per non farlo soffrire troppo tornai in maniera più composta sulla mia sedia. Luca e Stefano era stuzzicati !! La moglie di Stefano un po' stordita ma pensierosa....C'erano gli altri 4 che conosciamo meno... La cena si conclude bene, in modo educato, da signore eleganti ma non volgari.... Ci salutiamo tutti, solo che i due ci devono accompagnare a casa.... così finché i maschi andarono a pagare chiesi alla moglie di Stefano se gli andava di giocare un po' a casa nostra e gli chiesi se potevo salire sul sedile posteriore della loro auto con suo marito. Senza esagerare. Ci penso’ ed acconsenti'. Uscendo abbracciai Luca e gli chiesi se gli era piaciuta la serata e mi rispose "si troia" ! "ma se ti piace che io lo sia", " si amore" , "allora ho un'altra proposta: ma te la dico quando sentono anche i nostri due amici di stasera ! ". Prima di entrare in auto, nel buio del parcheggio, Amanda si frappone tra me e la porta posteriore dell'auto dove stavo salendo...mi tocca e dice non ti piacerebbe provare a guidare la Porsche di Stefano così lui si siede dietro con me e magari io provo lui ? o lui prova me ? Luca con lo sguardo cercò subito una reazione contraria della moglie di Stefano, ma lei sorrise ! era mia complice ! E Luca dovette dirmi “ok, amore !” . Quindi tutti concordi, e via partimmo! Avremmo impiegato circa 20 minuti a ritornare. Appena Luca partì gli chiesi come era l'auto, come la sentiva, come era la pelle del sedile. Finché Luca rispondeva io mi tolsi i jeans ed il perizoma. Mi sedetti sopra Stefano come a smorza-candela, ma lui era vestito, per ora. Premetto: è stato difficilissimo perché c'è un tunnel centrale tra i due sedili dietro e poi è stretta ! Girandomi verso il mio guidatore Luca, feci scendere lentamente dalla sua spalla i miei jeans per fargli capire la situazione... Ora diciamo a Stefano che provi la mia di pelle... e così Stefano lanciò le sue mani sulle mie gambe e poi sul mio culo ! Quando si rese conto che avevo tolto anche il perizoma mi baciò il collo mi disse "sei forte" e dopo un po' comincio' ad accarezzarmi le grandi labbra. Io presi il perizoma e lo lanciai sul cruscotto davanti ! Tutti al corrente ! Luca grida "troia ! " A me piace sentirmelo dire quando mi diverto e lo posseggo, mentalmente e non solo !! Stefano ha un bel fisico e mi sapeva toccare bene, anche se il cazzo se lo tenne dentro i calzoni, durante il viaggio di ritorno ci siamo divertiti tutti lo stesso !
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6 years ago
lucaeamanda,
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La peccatrice Vittoria,redenzione a suon di cazzi...
Nel paese con il simbolo del "Cavallino Rampante",c'è una "casa dei peccati" le cui insegne spente in settimana,ogni venerdì sera "magicamente" prendono vita e si illuminano a festa.Lo "slogan" del padrone di casa,recita: "Puttanieri e troie...welcome".Sta di fatto che ogni tanto questo albergatore apre a nuovi amici e un venerdì,la nostra confraternita ha avuto da lui libero accesso agli ambienti della sua "maison particulière".Noi frati confessori delle peccatrici peggiori,chiamati a purificare e redimere la bella Vittoria.Vittoria,immorale espressione della femminilità più assoluta...,angelo del demonio con la sua bellezza statuaria doveva essere presa e riportata sulla retta via.Giorgio il compagno,in confessione privata con me (padre Davide) mi aveva confidato che la giovane donna si era lanciata da tempo in rapporti carnali con tanti uomini sconosciuti.Eresia,inganno,Vittoria era un dono del cielo e come tale solo persone del signore potevano avere il diritto di toccarla ed esaminarla.Noi frati mendicanti bolognesi,a pieno titolo rivendicavamo la pecorella smarrita e volevamo riportarla sotto la nostra ala protettrice.Per il suo trattamento si necessitava di tanti confratelli e quindi alla sacra riunione erano presenti padre Antonio,padre Luca e padre Francesco...proprio loro erano con me in preghiera in quella casa della perdizione.Il nostro saio indossato come arma di difesa,il solo nostro credo per purificare e riportare sulla retta via la giovane Vittoria.Ecco il tocco della campanella ad introdurre l'arrivo della viziosa e del suo compagno.Io padre Davide davanti e dietro di me i frati confratelli; l'uscio si apre e dall'oscurità emergono due figure umane.La peccatrice statuaria entra nella sala della confessione,si inchina in mezzo ai frati in ascolto della predica.Devota annuisce quando incomincio l'orazione."Peccatrice per te c'è una possibilità di redenzione ma dovrai eseguire i nostri voleri..."Lo sguardo della donna è un misto tra paura e perplessità,ha peccato tanto nella sua vita e in quella sera ne avrebbe pagato le conseguenze.Ci mettiamo in cerchio intorno a lei,solleviamo la tonaca e indichiamo il sesso,la devota esegue a turno impegnandosi nella redenzione.I frati confratelli rinvigoriti le prendono il capo e la costringono a ingoiare completamente il membro,deve per colpa,sentirselo proprio dentro alla gola,fino in fondo.Il processo di espiazione è iniziato,si procede alla seconda fase.Sollevata da terra viene condotta al piano superiore dove l'aspetta un attrezzo di pentimento.L'abito immorale che indossa le viene tolto,le mani immobilizzate e legate a una balaustra di legno...lei si trova quindi bloccata,girata di schiena verso il volere dei frati confratelli.Le viene messo sotto le gambe un giaciglio che la porta alla giusta altezza per la redenzione finale.I suoi due buchi del piacere quindi si trovano disponibili per essere usati.Questo accadrà...la bella Vittoria viene presa a turno dai confratelli che eseguono il processo dell'espiazione finale.Aperta e bagnata dopo aver subito questa punizione spirituale viene condotta in un'altra posizione.Vittoria occhi chiusi e testa inclinata all'indietro...i getti arrivano sul suo volto a decretare l'assoluzione finale.Noi siamo qui sempre in attesa di nuove peccatrici...
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6 years ago
Gangbangbologna2018,
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Viola la peccatrice...espiazione a suon di cazzi...
"Ti fidi di me...lo sai che sei una porca depravata...sei venuta qui per espiare le tue colpe di peccatrice..."Prendo la mano di Viola...apro la porta che conduce nei sotterranei del palazzo e la conduco giù nel nostro inferno...Enrico,il compagno,ci segue...Viola nelle mie mani di gran sacerdote della depravazione...sento le sue vibrazioni di eccitazione e timore...,siamo estranei e sconosciuti...solo il compagno è stato filtro per lo svolgimento di questa serata...Io sono la sua estensione..è presente ma lascia fare...Scendiamo le scalinate...armonioso il tacco che si infrange sul gradino...ogni tacchettio mi giro guardo Viola e la sfido visivamente per vedere i segnali equivocabili sul suo volto...In quei 30 gradini percorsi ho percepito curiosità,preoccupazione e un crescente e irrefrenabile desiderio...Siamo arrivati alla porta...mi sono fermato frontalmente a lei ho preso la benda e l'ho calata sul suo volto..."Bene cara puttanella...ora sei qui nel nostro luogo sacro,sei venuta per avere la tua espiazione...sei pronta?".Viola: "Non lo so..."Davide: "Lo capirai ben presto troietta !"E con questa ultima perentoria frase ho aperto la porta del nostro inferno.Buio...solo tante candele illuminate...una musica liturgica in sottofondo...Viola ha allungato le mani come a cercare un senso,uno cognizione dello spazio...io sono arretrato dietro di lei e materialmente le ho fatto fare quei passi che la portavano all'interno...Io e Enrico eravamo ben consapevoli che li dentro erano presenti 6 sacerdoti pronti a venire fuori per incominciare il processo di punizione della giovane peccatrice...lei no invece...ancora sentiva le nostre presenze dietro di lei...ma il rito prevedeva che la puttanella avesse iniziale timore per questo portata in posizione centrale nella stanza,ci siamo pure noi allontanati lasciandola quindi bendata la così da sola...Passati qualche minuto e abbiamo goduto nel vedere quel suo crescente smarrimento nel non sapere cosa sarebbe precisamente capitato...la puttanella cercava cazzi ma poteva subire la punizione di una bella frusta...Ho assaporato il momento opportuno per ripresentarmi sulla scena..."Bene cara vogliosa peccatrice se sei qui ti sei voluta sacrificare al nostro gruppo...ora sarai la nostra troia di questa sera...entrate fratelli..."E da ogni angolo del locale eccoli 6 confratelli uscire e accerchiare la giocane Viola che bel presto si è sentita sei presenze maschili a cerchio..."La puttanella è stata fatta inginocchiare e ad ogni sacerdote è stato oralmente interrogato...presa e rialzata stata condotta nella camera penetrata con vigore...Godeva la puttanella...il rito è proseguito sempre con più intensità...Viola punita e scopata...la punizione si è tramutata in godimento assoluto in una sorta di rito magico...i suoi schizzi di piacere testimoniavano che il rito di punizione si stava trasformando in rituale di piacere...I sacerdoti hanno continuato per ore prendendosi ogni pertugio della donna che si lasciava fare vinta dalla forza dei valorosi sacerdoti...Portata,esausta e basgnata nuovamente nel centro del'ambiente ha sentito esplodere schizzi caldi di 7 uomini dentro la sua bocca...
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6 years ago
Gangbangbologna2018,
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Miss e la bambola
M:_Ciao stellina, entra pure. Ma come ti sei ridotta? Sei proprio senza speranze, così proprio non va.
Entro e mi accompagna in una camera dove mi fa rimanere in piedi davanti a lei.
M:_Ecco, ora togli questi stracci da ragazzo, che non si addicono alla tua essenza. Via la maglietta... Uhm... sei meno in forma oggi, ti sei data alla pazza gioia eh? Non va bene! Vuoi diventarmi una scrofa anche in apparenza? Sù, via anche il resto forza! Fammi sentire come siamo messe qui...
Con delicatezza mi controlla il plug che mi aveva inserito il giorno prima, ormai non mi dava più fastidio nonostante fosse grande quanto una mela, provo un po' di piacere mentre lo muove un po' per vedere se è lubrificato e si compiace di notare che ho mantenuto tutto pulito, lubrificato e dilatato come piace a lei.
M:bene, noto con piacere che almeno hai fatto i compiti, oggi allora ci dedicheremo a vedere se è servito allo scopo. Ora metti questo, l'ho conservato proprio per quest'occasione speciale!
Mi fa entrare in un vestitino da scolaretta giapponese, mi è sempre piaciuta la sua passione per il manga e il cosplay, a quanto pare a lei piace vestire anche le sue schiavette. Le mutandine fucsia hanno un'apertura dietro, molto ampia, il ché mi fa intuire che questa volta ha intenzione di sfiancarmi davvero. La minigonna è praticamente poco più di una cintura, e la maglietta aderente lascia intravedere il reggiseno rosa che mi ha allacciato sotto. Apre un'anta a fianco a quella dei vestiti e ne estrae una chioma viola a caschetto, che mi sistema con la cura di chi sta preparando una principessa, solo che in questo caso sta solo prolungando la propria attesa, per pregustarsi tutto con calma mentre pianifica il da farsi. Io rimango docile mentre mi guida con le sue mani mettendomi in posizione come un manichino, per farmi indossare le autoreggenti bianche e le scarpette viola.
M:_Ecco qua, adesso sembri proprio una bella ragazzina appena uscita dalla maturità. Direi che è ora di smetterla con gli esercizi e lo studio, e di darsi alle cose serie, non credi?
S:_Certo miss, sotto la sua guida che spero di seguire come meglio le aggrada, confido di raggiungere l'obiettivo di diventare la sua bambola preferita.
M:_ma che carina che sei, dai vieni che adesso iniziamo a giocare, so che in fondo non vedi l'ora, maialina che non sei altro!
Mi accompagna in un'altra stanza piuttosto scarna, con due armadi rosa decorati con motivi floreali, nei quali tiene tutti gli strumenti con i quali gioca con le sue bambole, ormai mi è tutto familiare, ma aspetto come sempre che sia lei a muovermi e a guidarmi, come le piace fare, come se fossi un manichino. Mi guida verso quello che chiamo il legatoio, che usa quando deve giocare seriamente, nel caso che le sue bambole comincino ad agitarsi o a muoversi troppo le piace tenerle ben ferme con cinghie e corde che impediscono loro qualsiasi movimento, rendendole praticamente inermi e spalancate davanti a qualsiasi perversione le passi per la testa.
M:_non ti spaventare stellina, è per il tuo bene, so che vuoi diventare una brava bambola, ma per questo devi passare un po' di tempo qui, in modo da abituarti.
Per prima cosa mi sistema piegata in avanti con la testa all'altezza delle ginocchia, appoggiata al cuscino del legatoio. Assicura il mio busto con una cinghia molto larga, che mi copre quasi metà schiena e mi tiene incollata al legatoio. Già così non riesco a muovermi molto, ma so che a lei non basta. Con delicatezza mi solleva le gambe, applica delle cinghie alle caviglie e le assicura alla cinghia più grande in modo che rimangano sollevate da terra, ora sono in una posizione che è equivalente all'essere accucciata, ma quasi a testa in giù.
Prende una corda e assicura le ginocchia al legatoio, ora dal busto in giù è come se fossi letteralmente pietrificato, sento il plug sistemarsi nel mio buchetto largo, so che le piace questa posizione perché quando toglierà il plug il mio buco rimarrà spalancato davanti alla gioia dei suoi occhi mai stanchi.
Ora mi si pone davanti e mi assicura un cuscino comodo sotto il mento, prima di passare la corda su spalle e avambracci, immobilizzandomi completamente alla sua mercé.
M:_bene stellina mia, ora possiamo cominciare. Cerca di fare la brava e avrai un premio quando avrò giocato con te, se sarò contenta.
La sento già armeggiare con il plug dietro, lo sta girando per prepararmi all'estrazione, ma non mi spaventa perché lo sento girare davvero comodo ormai.
M:_ma senti che robe! Sei proprio cresciuta bene stellina!
Lentamente ma con decisione estrae il plug, e sento distintamente un "plop", seguito dalla sensazione dell'aria all'interno del buco. Dev'essere davvero spalancato, penso, e la conferma mi è data dal suo silenzio prolungato, so che sta contemplando la scena.
Sento che sta infilando i suoi guanti, dopo qualche attimo senza che dica una parola sento che introduce le dita e comincia a giocare un po', credo con entrambe le mani... sì, decisamente con entrambe le mani. Sento che sta tirando con tre dita per mano, allargando il buco per bene. Sento che sta inserendo qualcosa di freddo...
M:_questo è per tenerti aperta per un po' stellina, così posso lubrificarti bene anche in fondo
Sì, lo sento che entra e una volta in posizione viene allargato per bene, sono quasi al mio limite... mio dio, sento l'aria fresca fin dentro! Credo che me l'abbia proprio spalancato per bene stavolta, sento tirare tutto... Ed ecco che arriva, una sensazione fredda che scende in profondità, sento che mi sta colando dentro un sacco di lubrificante... ma quanto ne mette? Che sensazione, sembra che voglia riempirmi completamente... Ecco, ora si ferma.
M:_mi raccomando, rimani rilassata. Se solo provi a muoverti e a rovesciare il mio lavoretto, non la passerai liscia!
S:_certo miss, ce la faccio
M:_ma che brava stellina, continua così e il tuo premio si avvicinerà sempre più.
Mentre mi parla, la sento prendere qualcosa, e non ho nemmeno il tempo di pensare che sento subito entrare qualcosa di morbido e lungo...
M:_questo è per distribuire bene tutto il lubrificante stellina, brava così.
Mi sento penetrare in profondità, non è grosso ma sento che scava in fondo, sempre più in fondo... ora lo sta muovendo avanti e indietro, sento scorrere tutto e sento le mie parti più interne stimolate dal suo gioco, comincio a gemere un po', e la sento sorridere come intenerita dalla cosa. Continua così per un po', aumentando sempre più il ritmo, fino al punto che sento scorrere un sacco, probabilmente lo sta inserendo ed estraendo continuamente per tutta la sua lunghezza... Ma quanto lungo è?!?
M:_ok stellina, sembra essere tutto a posto ora.
Sento che mi toglie il divaricatore, il buco non sembra chiudersi per niente, e mentre mi passa davanti per appoggiare i giocattoli, riesco a vedere che ha usato un coso che è lungo quasi quanto un braccio, sottile ma decisamente lungo! Cavoli... Mi sa che oggi sarà dura, chissà cos'ha in mente...
Senza dire una parola, torna dietro di me e comincia a giocare con le dita, in poco tempo sento che sta dilatando, segno che sta cercando di inserire la mano. Oh, beh, a questo punto speriamo che vada tutto bene, l'ultima volta ci ho messo un sacco ad abituarmici, mi ha fatto male tutto il giorno dopo!
S:_uh...
M:_eee dai sù, non vorrai dirmi che è troppo, ieri sembrava ti fossi abituata
S:_sì miss, mi piace così
M:_bene, che brava che sei, è entrata bene sai? E sento tutto così morbido qui... Sei un tesoro stellina mia
S:_grazie miss
Sento che si muove delicatamente, un po' ruotando la mano, un po' avanti e indietro, poi pian piano sento che la tira indietro un po' di più, e torna dentro, sempre lentamente, ma senza fermarsi. Pian piano si muove in modo da far quasi uscire le nocche e poi rientrare, sento il buco dilatato come non mai, credo che abbia la mano chiusa a pugno... Ora sta aumentando la velocità, sento che il buco si è abituato ormai, si sta muovendo agevolmente ruotando e stantuffando, ora rallenta e cerca di uscire con tutto il pugno, cerco di trattenere i gemiti quando estrae
M:_ma che brava la mia stellina, vedi che ce la fai?
ora la sento che rientra, lentamente... passa le nocche e subito estrae, e continua a rifarlo sempre più velocemente, entrando ogni volta sempre più in profondità, sento che ora quando entra chiude il pugno per estrarlo con decisione, riesce a far tutto così bene che il mio buco si abitua subito... o sono le sue "cure" ad avermi resa così "disponibile"? Resta il fatto che ora la sento entrare e uscire a pugno chiuso, fino al polso, al ritmo di una scopata dolce. Mi escono dei gemiti che non so trattenere, mi si sta sciogliendo la mente nel piacere come se fossi in un mare di crema, con la mia miss che mi scopa il buco con i suoi pugni...
M:_ma sentila, la mia maialina! Non hai un minimo di ritegno eh? Cerca di contenerti o niente premio!
Ora rallenta e si ferma, estrae con calma l'ultimo pugno e torna all'armadio, sento un rumore di cinghie e di metallo, probabilmente sta indossando il suo strap-on.
M:_oggi c'è una sorpresa per celebrare l'evento stellina, preparati
Mi passa davanti con quello che sembra avere il diametro di un braccio attaccato allo strap-on. Non so cosa pensare, a questo punto non posso più fare nulla che mi possa sottrarre all'impalamento. Una mera considerazione è la fortuna che abbia scelto qualcosa di non troppo profondo, a occhio direi sui 30cm, all'inizio non è così grosso, ma poi circa a due terzi si allarga parecchio; sembra un enorme tentacolo conico che sussulta come un serpente a ogni suo passo. Senza dire una parola mi cammina dietro, sento scorrere dentro una cascata di lubrificante che mi scivola all'interno riempiendo ogni profindità raggiungibile, è ancora tutto ben dilatato per fortuna.
M:_ora rilassati, iniziamo...
Sento entrare la prima parte, scivola dentro come se fosse risucchiato, non sembra così enorme in effetti. Poi però si blocca, c'è un ingrosso che sento spingere sul buco che è già ben dilatato, è così grosso che sento la mia miss prima appoggiarsi con il suo peso, poi prendere le maniglie del legatoio per tirare e fare forza, quando ad un certo punto sento il buco cedere lentamente per accogliere in profondità l'ultimo terzo del biscione, avrà almeno sette o otto centimetri di diametro. Mi sento impalata, non riesco a muovere un muscolo, incollata al legatoio cerco di non gemere, mentre mi sento scavare, quando percepisco le sue anche ricoperte di latex appoggiarsi a me. È entrato fino in fondo!
M:_ma che brava la mia stellina, vedi che ce la fai? Ora tieni duro che ci divertiamo un po'.
Ora comincia lentamente ad andare avanti e indietro, badando bene a non far uscire la parte grossa in modo che il buco si abitui a quella dilatazione estrema. Non ho mai preso niente di così grosso,
sento che scava in profondità dentro di me e mi dilata il buco come mai prima d'ora. Piano piano riesco a rilassarmi di più, e lei, sentendo una minr resistenza, prende ad aumentare la velocità sempre di più, senza fermarsi, ora mi sta praticamente scopando come se fossi la puttanella di un camionista, spingendo a un ritmo frenetico e affondando il tentacolo gigante nelle profondità del mio buco, mentre a ogni mio gemito ride come divertita dalla scena che lei stessa ha architettato con soddisfazione.
Piano piano rallenta il ritmo, dopo quello che sembra un tempo infinito. Da quanto tempo sono lì? Ore? Giorni?
M:_ma guarda la mia stellina che è stanca! Ma scommetto che ti sei divertita a godere come una maialina, dico bene?
S:_sì miss, grazie
M:_ci avrei giurato... Ma dai, devo dire che sei stata brava, posso dire che ti meriti il premio
Piano piano estrae il mostro, sembra che le mie profondità cerchino di trattenere quell'enormità risucchiando e muovendosi mentre esce, provocandomi moti di piacere che mi fanno fremere il corpo. se non fossi legata credo che le mie gambe cederebbero sotto il piacere, come sciolte.
Ora mi massaggia bene con le mani, aggiungendo lubrificante ed entrando con una mano alla volta, ormai così agevolmente che sembra un dolce massaggio rispetto a prima. La mia dilatazione dev'essere assurda vista da lì. Ora la sento armeggiare con qualcosa di metallico...
M:_questo è un po' più grande del precedente stellina mia, ormai sembri lo scarico di una grondaia. Dai che è quasi finita...
Sento l'acciaio freddo entrare, non troppo in profondità, mentre con quella che credo sia una vite mi allarga a dismisura il buco, fino al punto in cui potrebbe entrare di nuovo il mostro di poco fa. Con la mano lubrificata entra e spalma sulle pareti di quella che ormai è una piccola caverna, un sacco di lubrificante. Chissà cosa vuole fare adesso, sono un po' eccitato e un po' agitato, lei lo sente, e se ne compiace.
M:_stai tranquilla stellina mia, ti ho detto che avresti avuto un regalo e così è, ti ho preparato la cena con le mie manine, e ora, visto che hai fatto tanta fatica per me, ti ricompenserò imboccandoti fino a quando sarai sazia. Contenta?
S:_sì miss, grazie
M:_ne ero sicura. Aspetta qui, vado a prendere la tua cena e torno. Non ti muovere mi raccomando!
Ed esce dalla stanza ridendo sarcastica.
Torna poco dopo con dei contenitori in ceramica coperti, e me li appoggia davanti. Immediatamente ho la conferma di cosa pensavo che volesse fare...
M:_ora facciamo un bel giochino io e te, stellina mia. La tua bocca è bella spalancata, l'ho preparata a dovere perché tu possa saziarti con tutto il cibo che ti piace, perciò iniziamo subito; scegli una delle terrine, e io ti imboccherò con tutto quello che c'è dentro.
S:_...
M:_sù sù, lo so che hai tanta fame stellina, non essere timida, l'ho fatto per te, non vorrai dirmi che non hai fame?
S:_miss, ho tanta fame, la prego mi sazi, non vedo l'ora di assaggiare i suoi piatti...
M:_così mi piace, quale vuoi mangiare prima?
S:_la seconda
M:_bene. Guarda un po' cosa ti ho preparato: Spaghetti! E visto che ti piace tanto, li ho preparati con il lubrificante che preferisci, ce n'è davvero tanto come puoi vedere, so che sei una golosona e ho voluto accontentarti, ti piace?
S:_sì miss, moltissimo
M:_oh, che tenera che sei... dai sù, mangia
Quindi mi si mette dietro e inizia a prendere manate di spaghetti e a ficcarmeli dentro il buco, ma ci staranno tutti? È praticamente un piatto abbondante, non è possibile... Sento che con la mano spinge in profondità, facendo scivolare gli spaghetti fin nei recessi più interni del buco
M:_ma guarda la mia stellina che brava, non si vedono più i primi bocconi! L'hai mandato giù tutto d'un fiato eh? Maialina che non sei altro!
E continua a gettare spaghetti a manate, fino a riempirmi il buco, per poi spingere con il pugno per farli entrare in profondità.
M:_che brava la mia stellina, hai mangiato tutto! Adesso dimmi, sei sazia?
S:_no miss, ho ancora fame
M:_così mi piace, lo immaginavo. Per questo ho preparato tante cose per te. Cosa vuoi mangiare adesso?
S:_la prima
M:_uuuh che ingorda la mia stellina, vuoi mangiare già il dolce? Uff, e va bene ti accontento. Ho preparato per te un'intera tortina di yogurt gelato, sei contenta?
S:_sì miss, molto
M:_bene allora, dai che ti imbocco
Sento la crema freddissima entrare assieme alla sua mano, la "tortina" sarà per almeno quattro persone, mi sembra impossibile che entri tutto... e invece sento che spinge, gli spaghetti in fondo li sento muoversi verso le profondità, mi sta riempiendo davvero!
M:_e brava la mia stellina, dai sù che devi mangiare tutto! Adesso cosa vuoi?
S:_la quinta
M:_bene, so che adori le uova sode e te ne ho preparate una decina, così ti rimetti in forze!
Praticamente le sto facendo da canestro, mentre getta le uova una ad una facendole cadere nel buco aperto, per poi spingerle in fondo con la mano.
M:_ma che ingorda! Scommetto che hai ancora fame eh? Quale vuoi?
S:_la quarta
M:_ah, questo è il contorno: insalata di piselli, fagioli e mais, con salsa di lubrificante che ti piace tanto
E qui prende un imbuto e comincia a versare una terrina di insalata "lubrificata" nella caverna, aiutandosi a farci stare tutto con un dildo della misura dell'imboccatura. Sono allo stremo, sento che non ci può stare più niente, lei se ne accorge
M:_eh, sei un'ingorda, guai a te se adesso butti fuori, mi arrabbio sai!
S:_no miss, ancora la prego
M:_così va meglio. Devi rimetterti in forze dopo le fatiche di oggi. È rimasta l'ultima, vuoi sapere cos'è?
S:_sì miss, ho fame
M:_ma il tuo piatto preferito stella! wurstel bavaresi extra large! Te ne ho preparati quattro dei più grossi che il macellaio mi ha trovato, ti piacciono?
S:_sì miss, ne voglio ancora!
M:_però questi te li devi gustare bene, togliamo questo coso che così te li prendi come si deve
Lentamente svita il divaricatore, tenendo il cibo dentro con la mano e facendo scivolare lentamente l'acciaio su per l'avambraccio, in modo che il buco si chiuda leggermente attorno al suo polso. Poi lentamente estrae la mano, badando a lasciare dentro ogni briciola di cibo, io faccio del mio meglio e fortunatamente non esce nulla. Poi senza che io abbia il tempo di realizzarlo, infila a forza il primo missile facendomi sussultare.
M:_piano, vuoi ingozzarti? Lo so che ti piacciono, maialina!
Poi il secondo, praticamente sparato dentro, e poi il terzo, che inserisce allo stesso modo. Infine sento entrare la punta del quarto, seguita dalla sua mano che lo tiene. Inserisce tutto il pugno e spinge il cibo ancora in profondità. Sono davvero stupito che ci stia ancora tutta la sua mano... ma credo che sia parte dei suoi piani. Infatti si alza e va verso l'armadio.
M:_brava la mia stellina! Adesso facciamo in modo che non esca niente, così digerisci per bene. Sarai sazia adesso, dico bene?
S:_sì miss
M:_Mi fa piacere vedere che ti sei finalmente messa in testa come si debba stare in casa mia, sono proprio felice. Ecco, tieni...
Sento entrare una cosa enorme che si allarga, si allarga un sacco, è quasi come il mostro, ma appena penso di cedere, ecco che si restringe di colpo... è un plug enorme! Viene immediatamente risucchiato dentro dal grosso diametro, spingendo tutto il cibo in profondità. Il collo è talmente stretto che nonostante sia pieno di tutto quel cibo, mi è impossibile spingere a sufficienza per farlo uscire. Dev'essere estratto con l'aiuto di una mano che lo tira, ma dubito che la mia miss abbia in mente di estrarlo così presto.
Mi sento ripieno come un tacchino, mentre piano piano mi libera dal legatoio, mi asciuga e mi pulisce tutto attorno al buco, e mi rimette in piedi. Se non fosse per i cinque piatti di cibo che spingono contro l'insormontabile plug, dilatando le profondità del mio buco come niente mai prima, potrei anche riuscire a sembrare una scolaretta per bene, ma in questo stato devo davvero fare del mio meglio per compiacere la mia miss. Mi guarda soddisfatta, mentre mi scivola dietro abbracciandomi teneramente... Ma poi appoggia un ginocchio sulla base del plug, spinge e allo stesso tempo stringe le braccia attorno alla mia pancia, facendomi gemere da un misto di dolore e piacere. Poi si allontana e mi lascia lì inerme, va a prendere un collare e me lo allaccia addosso, assicurandoci una catena con la quale mi guida in giro per casa, fino a portarmi in una stanza vuota con una gabbia nella quale mi rinchiude, legandomi le mani alle sbarre per evitare che mi tolga il plug. Rimane lontana per un tempo interminabile, sembrano passare ore sotto quella tortura, ogni mio movimento fa sì che tutto spinga per far uscire tutto, ma il plug regge molto bene, il mio buco si è ormai stretto attorno al collo e rimuoverlo sarà un'impresa.
Ma ecco che entra nella stanza con due amiche, mi riportano nella stanza del legatoio mentre la mia miss si vanta della sua schiavetta molto capiente, e invita le amiche a provarmi. Incredula, vengo legata nuovamente, immobile e alla mercé di tre sadiche. Sento tirare il plug e a mia volta cerco di spingere per farlo uscire, quando uno schiaffo della mia miss mi avvisa che lei non vuole che esca nulla. A quel punto cerco di tenere il più possibile, ma quando il plug viene estratto inevitabilmente escono due dei quattro wurstel che contenevo alla fine di tutto quel cibo.
In tre si mettono a ridere e a schernirmi, la miss mi dice che verrò punita per questo, e senza troppe cerimonie mi rimette dentro a forza entrambi i wurstel in un colpo, con tutto il pugno, spingendo in fondo tutto quanto stava per uscire.
A questo punto il legatoio viene girato sul perno dove sta montato, ed io finisco per assumere una posizione verticale, come se fossi accucciato, ma legato e sospeso. Mentre una delle amiche mi tiene tappato il buco con un pugno, non senza divertirsi a ruotare e stantuffare, vedo con sgomento che la miss con l'altra sua amica trascinano sotto di me un dildo meccanico corto, delle dimensioni di una lattina di quelle strette. Sento la mano dentro aprirsi e accogliere il dildo, uscendo piano per non trascinare il cibo. Ora si allontanano tutte e tre, e con il telecomando azionano lo stantuffo che parte lentamente, ma presto sento il movimento accelerare, la miss mi intima di trattenere o sarà peggio per me, ma ad un certo punto il movimento veloce stimola troppo ed escono di nuovo i due wurstel, sono troppo dilatato perché il dildo riesca a fare da tappo. A questo punto, prima che mi renda conto dell’errore commesso, sento la miss
M:_Metti al massimo.
Immediatamente sento il mio buco sconquassato da quella che è l’entrata e l’uscita per intero del dildo alla velocità di una vibrazione. La stimolazione è così forte che sento uscire prepotentemente ogni pezzo di cibo che mi è stato inserito, tra le risa a profusione della miss e delle sue amiche. Dopo un minuto che mi è parso un’ eternità, sento un liquido freddo spruzzato con violenza dal dildo per raggiungere le profondità e far uscire anche il più piccolo granello di cibo rimasto, senza il minimo cenno a rallentare il dildo continua a stantuffare spruzzando acqua e lubrificante per interminabili minuti, mentre le mie padrone decidono cosa fare di me in seguito.
La macchina infernale viene spenta, e sento le miss deridermi per il mio stato pietoso. D’un tratto una delle due amiche vuole provare a rifare il gioco, e terrorizzato vengo nuovamente ruotato col legatoio a testa in giù…
Passano ore interminabili, mentre vengo riempita, svuotata e ripulita per altre due volte, quando alla fine, distrutta e dilatata fin dove possibile, vengo rimessa a testa in giù per l’ultima volta.
A:_direi che è ora di riporre la nostra bambolina ripiena, che ne dite?
M:_certo, ma non vorrete mica lasciarla così, rischiamo che si restringa, poi ci tocca rifare tutto da capo
A:_hai ragione, ho capito al volo. Vado a prendere il tappo.
Vedo tornare l’amica con quello che sembra essere un serpentone molto flessibile, del diametro di un braccio ma soprattutto lungo come un braccio! E come se non bastasse alla base si ingrossa il doppio, finendo con un collo dello stesso diametro della lunghezza e una base. È un enorme e lungo plug!
L’altra amica lubrifica bene l’entrata e con entrambe le mani spalanca impietosa il mio buco. La miss inizia quindi a versare un litro di lubrificante molto denso che scende in profondità grazie alla dilatazione estrema che ho subìto. A quel punto sento entrare il plug gigante, sempre più in profondità, mi sembra incredibile che una cosa simile mi stia riempiendo a tal punto. È come se stessero inserendo ancora cibo, ma lo sento scorrere in profondità molto più velocemente, ben lubrificato ed enorme. Quando penso di non farcela, sento il buco allargarsi oltremodo, mentre l’amica spinge l’ultima parte che entra in uno schiocco umido, stringendosi e impedendomi di espellerlo. Vengo ruotato diritto, e per istinto sento le profondità spingere per far uscire il tappo, che però è talmente in profondità e ben stretto alla base, che alla fine si rivela tutto vano.
Tra le risate delle amiche, la miss mi slega e mi rimette in piedi. Riesco a malapena a camminare con il mio buco così pieno e dilatato, e mentre mi mette il collare, la miss spiega alle amiche:
M:_allora, direi che la puttanella è stata promossa a bambolina ufficiale del gruppo di cucina. Che ne dite?
A:_per noi va bene, gli incontri GIORNALIERI sono sempre divertenti quando le bambole sono così ben fatte.
A:_si, sono sicura che col tempo potremo farci stare anche più cibo, le altre del gruppo non vedono l'ora di provarla!
M:_e sia allora! Abbiamo la bambola! Avvisate le altre, da domani ci ritroveremo tutte e quindici ogni giorno, per iniziare penso che faremo dei turni di tre al giorno, mentre le altre osservano e commentano. Alla fine, la migliore riceverà in premio questa bambola tutta per sé, per tutto il tempo che vorrà. Chissà quanto potrà contenere a quel punto…
A:_già, non sto più nella pelle!
A:_a domani
M:_a domani mie care
M:_bene stellina, sono proprio contenta di te. Sei stata promossa a pieni voti dalle due più severe, sono sicura che le altre ti adoreranno. Ora vieni, ti ripongo in gabbia che de i riposare.
S:_si miss.
Sono completamente alla sua mercé, incapace di reagire o di fare alcunché, in quelle condizioni. Posso solo fare ciò che mi chiede, e prima o poi, se sarò brava e lei soddisfatta, mi libererà. Forse.
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6 years ago
experiman,
32
Last visit: 1 year ago
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66 candele verso il cammino della perdizione...
66 candele disposte sulla scaletta che portava al nostro appartamento,un cammino riservato a due bellissime troie portate dai loro compagni cuck al branco di Gangbangbologna...Sopra questo cammino dei peccati...dieci bull nascosti nella penombra,nudi con i cazzi eretti e pronti a entrare nelle bocche delle belle porche...Tensione nell'aria...e in quel misto di oscurità...dieci orecchie in tensione per sentire il calpestio dei tacchi salire i gradini di legno...Le verge tese aspettavano chi le doveva sfamare...Ecco...quel classico e divino calpestio segnale dell'arrivo delle troie alla monta.Tic,tic,tic...eccole li paventarsi nella penombra due stupende figure femminili,alte come dee...imperiali...una musica in sottofonfo e via...subito un ballo sensuale tra loro...Due corpi femminili che si aggrovigliano...si uniscono...Fiona che si china,toglie le mutandine a Lulù e incomincia a leccarli la figa...Noi intorno come lupi...pronti a sbranare le pedre...i cazzi pulsavano volevano entrare dentro quei corpi che continuavano a muoversi in un amplesso bisex...Eccitazione incredibile nell'aria...avere davanti a pochi cm due due divine che si leccavano a vicenda...Poi Fiona...come a prendere contatto con tutti noi...è passata a uno a uno a stringerci il cazzo e a segarlo un attimo...come per un segnale di intesa,di comprendere quanto era riuscita a farci eccitare...Anche Lulù ha seguto il suo esempio...Ci siamo alzati dai divanetti e abbiamo accerchiato le due porche...Hanno incominciato a succhiare a destra e a sinistra...speccatolo divino vederle prendere tanti cazzi...E' incominciata la monta...animale,cazzi che entravano e altri che uscivano...Lulù e Fiona indemoniata volevano cazzi in tutti i buchi...Vedere queste stupende dee ci ha riempito di forza...i culi sono incominciati ad essere preparati...con olio speciale...e via magnifiche doppie con le cavalle che saltavano sui cazzi...Qualcuno non ha resistito alla situazione super eccitante ed è esploso sul corpo di Fiona...Meraviglia a questo punto...Lulù si è avvicinata e in un altro groviglio bisex ha incominciato a lesbicare con la sua amica...Estasiati noi singoli le abbiamo lasciate stare...per poi ripartire a montarle anche dietro con una forza e una deciosione incredibile..Una monta senza sosta con i bull che si ruotavano,coordinati e quei culi a pecorina che venivano aperti dalle verghe dure...Altre esplosioni abbondanti stavolta sul corpo di Lulù e Fiona che ricambia strusciandosi su di lei come una gatta in calore...Tutti e dieci bull le hanno possedute come troie in calore...sono venuti su di loro...Il cammino della perdizione è riuscito veramente alla grande...le due troie sono state confessate dai nostri cazzi...
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6 years ago
Gangbangbologna2018,
44/39
Last visit: 5 years ago
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Esibizionismo al Lago ....
Premetto che questo non e' un racconto di fantasia, ma e' tratto da un'avventura realmente accadutami qualche settimana fa.Ho iniziato a messaggiarmi con questa coppia, lei 40 anni e lui 47 anni. Erano alle primissime esperienze sui siti, infatti mi dicevano che loro amavano tantissimo l'esibizonismo fatto nella quotidianeita', soprattutto nelle uscite fuori porta..si ..lei amava mostrarsi e provocare altri uomini davanti al suo uomo, infatti mi raccontavano di uomni increduli nel vederla mentre si provava le scarpe senza intimo, in spiaggia con il costume leggermente spostato o, adirittura, al ristorante dove i camerieri godevano di una meravigliosa vista..con scollature vertiginoseche mettevano in mostra i confini delle aureole dei suoi capezzoli...Tutto cio' senza mai programmare nulla...Ormai pero',nelle loro fantasie, c'era anche l'idea di andare oltre... di avere qualche "contatto" fisico con un'altro uomo e, cosi', l'idea di contattare qualcuno su questi siti .Un giorno , una domenica pomeriggio, mi arriva un loro messaggio:" noi tra un po' andremo a Desenzano per far shopping e per bere qualcosa...lei vestita molto leggera...magari potrebbe essere l'occasione per ammirarla di presenza e per sfiorarla con tocchi quasi casuali" Quale migliorre occasione, pensai io, e, Cosi', ci demmo appuntamento ...ma non ci si doveva presentare, avrei dovuto seguirli e giocare inzialemnte solo con gli sguardi, rimanendo sempre in contatto via messaggio con lui...si, perche' voleva sapere "live" cosa pensassi degli atteggiamenti della moglie.Eccoli...sono loro seduti davanti ad una gelateria ..lei indossa scarpe con tacco alto, mini di jeans e un top molto largo e scollato....!Come d'accordo gli mando un messaggio, ho la conferma che sono l'oro...lei mi guarda e mi fa un sorriso e il marito mi scrive:" adesso guarda cosa fa Claudia"... come per magia', scavalla le gambe.....e voila..si mette in un modo da regalrmi la visione del suo perizoma bianco retato.... con evidente trasparenza...Io gli scrivo:" Niente di piu' paradisiaco"Lui risponde:" E questo e' solo l'inizio..."Si alzano si incamminano verso la piazza...io li seguo e vedo che entrano da Yamamaylui mi scrive:"entra e fai finta di povarti qualcosa.." cosi' faccio finta di scegliere qualcosa a caso e noto che lei entra in camerino, prendo al volo una canotta e mi dirigo anche io verso i camerini mettendomi in fila e rimanendo dietro il marito.Lei, molto spudoratamente, ha lasciato la tedndaun po' aperta e assisto al suo strip...si toglie tutto e rimane solo con quel perizoma, molto trasparente, che lascia...davvero poco all'imaginazione. Ecco.. adesso si prova un corpetto.. e noto che mentre lo fa si sfiora le tette..., il ventre..mettendo anche le dita dentro quel perizomino e giocandoco con il suo corpo con dei movimenti molto ma molto sensuali... ma purtroppo mi tocca entrare nell'latro camerino che nel frattempo si e' liberato.Esco per primo e nel passare vedo che lei ormai si e' rivestita, quindi metto giu' la canotta, che nenahce mi ero provato, ed esco dalnegozio decindendo di aspettarli fuori. Ariva cosi' un messaggio:" sono Claudia...prima in camerino mi sono "coccolata" solo per te.."Escono anche loro... vedo che lui sta scrivendo e mi arriva il messaggio: " andiamo a bere qualcosa...mi raccomando siediti di fronte a lei" e, cosi' , dopo che si sono accomodati, in un locale all'aperto, mi siedo anche io di fronte...fortuna vuole che siamo molto vicini. Eccola....lei comincia a muovere le gambe in tuti i modi facednomiammirare ancora quel perizoma...ma non solo...con un gesto quasi molto causale fa in modo che un capezzolo faccia capolino nella scolllatura, si... e' ben in vista... e devo dire che e'stato davvero eccitante vedere la faccia del cameriere, come dai loro racconti precedenti, che ha preso l'ordinazione....!Ormai i nostri sgaurdi divorano i nostri corpi, anche lei nota, e me lo scrisse, che dai miei jeans, molto stretti, si vedeva quanto la desiderassi... , l'eccitazione era alle stelle...Vedo che lei prende il telefono del marito e comincia a scrivere, arriva il messaggio: "adesso vado in bagno, con modo molto garbato seguimicosi' ci presentiamo...ma voglio che tu mi tolga gli slip perche' mio marito vuole annusarli per senire quanto sono eccitata". Si alza e va verso il bagno, io la seguo...siamo nell'antibagno..lei di frontelo specchio che si lava le mani cosi' le vado dietro,la stringo e le bacio sul collo...lei sospira... le giro un po' la testa cosi le nostre labbra vengono a contatto..si anche le ligue adesso... e le mie mani cominciano a percorrere il suo corpo, prima entrando all'interno della scollatura e poi lungo i fianchi... lei mi dice che ha tantisimavoglia di mema che li potrebbe essere pericoloso,potrebbe entrare qualcuno e cosi' .. mi inginocchio dietro di lei, le alzo la mini... le sfilo quel perizoma... al tatto bagnatisimo...consegnandolo a lei...ma non prima di aver affondato la mia bocca fra le sue natiche.....e sentendo con le labbra la sua voglia....!! Mi alzai,diede un bacioe mi disse che era stata la situazone piu' ecccitante ed intrigante mai vissuta......! Io Uscii dal bagno, pagai e andai, ma dopo un po' arrivo' il messaggio del marito che diceva:" grazie di avermela fattabagnare cosi'... il suo perizoma sapeva di sesso...Adesso Caludia ha voglia di te e non vede l'ora di proseguire cio' che avete inizato in quel bagno..ed io voglia di ammriarvi mentre la fai bagnare ancor di piu'"E' stato un incontro molto soft ma, credetemi , e' stata un "orgia olfalmica" che ha mandato in tilt i miei sensi..Adesso continuiamo a sentirci e prospettiamo un altro incontro altamente eccitante..ma con un finale ben diverso....e , magari, ve lo raccontero'.....!!!Marcoilary
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6 years ago
Marcoilary,
32
Last visit: 1 month ago
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una volta
mi piace raccontare di piccole storie realmente accadute,le stesse che tiro fuori dai ricordi quandomi sego il cazzo pensando a quanto sia troia la mia adorabile compagna.una volta eravamo a mare dalle parti nostre,puglia adriatico tra polignano e monopoli,era una domenica primaverile , faceva caldo e avevamo voglia.si decise di mettere un annuncio online di cornuto che cerca bull per sfondare la sua giovane compagna quello stesso pom.a corredo dell'annuncio inseriamo una bella foto scattata al momento in una caletta appartata con il suo maestoso culo a pecora in attesa poggiata ad uno scoglio e qualche indicazione per risalire alla zona.pubblicato l'annuncio continuiamo a camminare sul litorale non pensando a quanto internet certe volte sia veloce .....ed efficiente.fatto sta che un ora dopo tornando verso la macchina ci accorgiamo di un giovane uomo che ci guarda con insistenza e sorridendo si avvicina e ci chiede se siamo quelli dell'annuncio e nello stesso momento senza neanche attendere la risposta tira fuori un cazzo grosso per davvero,uno di quelli larghi che riempiono la mano a stringerli.eravamo in una zona appartata sul mare ma non troppo e quel grosso cazzo li davanti a noi era una tentazione irresistibile sopratutto perchè cosi improvvisa.lei senza nessun indugio gli si avvicina e lo prende in mano davanti a me,lo guarda negli occhi,mi guarda negli occhi e lentamente si inginocchia e si riempie la bocca fino in gola.io adoro guardarla alle prese con i cazzi in generale,ma quelli molto grossi(diciamo piu grossi del mio ) mi fanno impazzire e da cornuto semplice divento cornuto e sottomesso in un istante.lei che mi conosce e questo lo sa bene,dopo averlo succhiato un po mi prende per mano,mi fa inginocchiare e li davanti al mare e allo sguardo probabile di qualcuno li nei dintorni,mi spinge la testa sul cazzo e me lo infila in bocca.e io lo prendo tutto in ginocchio,mentre loro si baciano con la lingua sopra di me e lui le infila subito due dita in fica e poi,subito dopo due dita nel culo.questo lo so perchè mentre continuo a succhiare il cazzo in ginocchio,lei parla col bull del suo cornuto che lo prende in bocca e poi dice"amore mi ha messo due dita nel culo,che faccio?" mentre mi sorride con la lingua in bocca al bull e la sua mano che mi spinge il cazzo fino in gola
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6 years ago
cuckk,
29/29
Last visit: 6 years ago
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Mitologia perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - Gran finale
(trovate le parti precedenti sul nostro profilo!)8.
A quel punto Narciso era davvero convinta che fossero arrivati alla fine. In fondo era stata la conclusione pressoché perfetta di un’esperienza travolgente, l’estasi estrema vissuta in piena condivisione e complicità con il suo Eco, portandoli un ennesimo -enorme- passo più vicini uno all’altra.
Alla fine, tutto sommato, le era anche andata bene. Nel retro della sua mente, in attesa di questa serata così misteriosa, aveva già iniziato a farsi pensieri anche più estremi, soglie che non era nemmeno sicura di poter o voler superare, dove il peso di quella leva ricattatoria forse avrebbe avuto un ruolo ancor più determinante. Invece tutto quanto aveva fatto in quella lunga serata, lo aveva svolto diligentemente come una brava schiavetta, sicuramente con qualche momento particolarmente tosto ma nulla che in fondo non era poi anche curiosa ed eccitata di far succedere.
Per questo motivo non capì subito cosa stesse facendo Eco, mentre la aiutava a rialzarsi, facendole bere un bicchiere d’acqua e poi uno di vino, accarezzandola e parlandole dolcemente di quanto fosse stata brava fino a quel momento, di quanto l’avesse fatto impazzire, ma anche di come ora fosse giunto il momento di ripagare quegli stalloni che per tutta la sera, diciamolo, le avevano regalato un orgasmo dopo l’altro. Insomma, non sarebbe proprio stato carino mandarli a casa con i coglioni ancora pieni.
Lei chiaramente non avrebbe proprio voluto sembrare maleducata ed egoista, nonostante la sua fama mitologica, e in realtà quindi era volentieri prontissima a far scorrere sborra a fiumi, sul suo corpo e nella sua bocca. Ma qualcosa le stava suggerendo che forse non le sarebbe bastato fare 7 semplici pompini in sequenza per pareggiare quanto quel gruppo le aveva fatto provare finora.
E in effetti, visto che di soldi ovviamente nessuno voleva sentir parlare, nella fase organizzativa Eco si era accordato con loro su una equa ricompensa, che soddisfacesse pienamente i loro istinti più beceri senza le limitazioni che un uomo coinvolto anche emotivamente avrebbe posto per forza a un certo punto.
Narciso di colpo comprese con una punta di terrore che Eco la stava per lasciare in completa balìa di quella gang.
NO! Aspetta! Vuoi davvero andartene!?
Non voglio, in realtà. Ma devo. Non credo riuscirei ad assistere a tutto questo. E poi…
E poi!?
E poi non possiamo rifiutarci. Ormai siamo entrambi ricattati. Tutte queste foto e video di stasera..non ci possiamo permettere che vengano rese pubbliche..nessuno di noi..
No! ti prego, non mi lasciare..!
Su, dai. Sarò di là, ad ascoltare. E non lo farei se non pensassi che, sotto sotto, più sotto di quanto puoi forse razionalmente ammettere, non vedi l’ora anche di quest’ultimo livello.
Narciso non disse niente. Non sapeva se piangere o arrabbiarsi, se resistere o lasciarsi andare.
Ci pensò Eco a risolvere il dilemma, una volta ancora. Prese a baciarla, sul collo, su tutto il volto e poi sulle labbra. Intanto, senza che lei lo notasse, agguantò le manette costrittive da dietro il tavolino e le infilò rapidamente sulle mani di Narciso, senza smettere di baciarla.
Lei spalancò gli occhi, provò a divincolarsi, ma lui la immobilizzò e strinse ancora più forte, fino a farle congiungere le mani strette una contro l’altra. Subito dopo le strinse ulteriormente il collare che ancora aveva addosso, facendole mancare per un secondo il respiro.
Era sicuramente la condizione che lei temeva di più, la limitazione di movimento era ancora più determinante e pervasiva della vista negata. Ora il suo tremolio iniziò ad aumentare sensibilmente.
Era pura paura, ma non si stupì nemmeno più di tanto quando si rese conto che aveva, di nuovo, la figa tutta bagnata. Eco le aveva messo dentro un dito, solo uno, velocemente, proprio per darle la prova che erano di nuovo esattamente in sintonia. Lo leccarono e succhiarono insieme, quel dito, per condividere il suo sapore di sesso, ma anche tutte le emozioni che a entrambi passavano per la mente in quell’istante.
Con un ultimo sguardo negli occhi, un buffetto a metà tra uno schiaffo e una carezza sulla guancia, e senza dirle più nulla, Eco si girò e si avviò verso la porta, da dove erano già usciti il fotografo e Boccadoro.
“È tutta vostra”. Disse solo agli uomini rimasti nella stanza, uscendo senza voltarsi.
9.
“Puttana!”
“Cagna!”
Narciso sentì in meno di un secondo che il clima era cambiato. Senza freni inibitori imposti dall’alto, sette uomini che avevano per ore assistito una donna lasciarsi andare così tanto, godendo di e con tutta la l’irruenza possibile, non potevano che finalmente sfogare tutto quello che pensavano di lei.
Quasi nemmeno concepivano razionalmente, figli del sistema culturale patriarcale in cui erano sempre vissuti, che una donna consapevole delle proprie perversioni non è certo vittima né tantomeno colpevole, ma è in realtà in pieno potere di sé e del proprio corpo. Qualcosa di strano però lo percepivano: gli orgasmi di Narciso erano inequivocabili, come già tutti i suoi vicini di casa sapevano da tempo. E quindi se una godeva di tale apparente degradazione, non avevano altri termini con cui inquadrarla. E non potevano che degenerare ulteriormente.
“Sei proprio una troia, vero!?”
“Adesso ti facciamo vedere cosa si fa alle troie”
Uno di loro la tirò per il guinzaglio e la avvicinò a sé. Senza il suo uomo presente, poteva finalmente infilarle 10 centimetri di lingua in bocca. Narciso reagì quasi schifata, ma si prese subito uno schiaffo, e quindi senza pensarci troppo ubbidì, accogliendo quel bacio estraneo e invasivo, mentre quello le strizzava i capezzoli e toccava il culo.
Quando ne ebbe abbastanza, il tizio la spinse letteralmente via, fino a capitare nelle braccia di un altro di fronte a lui. Lei si rese conto che erano tutti in piedi in circolo, nudi e con il cazzo in tiro, e se la stavano per passare come un pallone da basket.
Provò a reagire, implorando pietà, quasi più per inerzia che per reale convinzione. Stava già montando dentro di lei la sensazione di abbandono ultimo e definitivo, ma cercava ancora di aggrapparsi con le unghie a quel pezzo di sua identità, comunque fieramente indipendente e volitiva.
Il circolo di uomini reagì con scherno e furia: iniziarono in effetti a spingersela avanti e indietro, da uno all’altro, non senza elargire a ogni possesso schiaffi, manate sul culo, dita nella figa, nel culo, sputi addosso, qualcuno le mordeva le tette, i capezzoli, senza che lei potesse nemmeno allontanarli con le mani, inesorabilmente legate. Il tutto mentre continuavano a menarselo, pronti finalmente a esplodere.
Narciso a un certo punto capì, o forse decise, che se la cosa doveva finire così, tanto valeva accelerarla e -dal suo punto di vista- paradossalmente dominarla. Si rese conto, come fece subito dopo la prima sessione, che il suo lato esibizionista le stava solleticando la mente. Immaginare che, oltre a letteralmente “farsi scopare” quasi del tutto passivamente -com’era stato il gioco, divino, finora-, poteva mandare in estasi quegli uomini navigati anche dimostrando una certa iniziativa, le aprì un mondo tutto nuovo, una luce su di sé e il suo modo di vivere il sesso che la riempì di euforia.
Appena venne spinta verso l’ennesimo uomo, anziché arrivargli tra le braccia, si accasciò a terra finendo in ginocchio davanti a lui, all’altezza proprio perfetta.
Dal basso verso l’alto lo guardò con quegli occhioni che Eco non riusciva ogni notte a togliersi dalla testa, e con quel suo tono implorante perfezionato negli anni, mormorò le magiche parole:
“Posso succhiarvelo? Dai, vi prego…fatemeli succhiare tutti..voglio la vostra sborra addosso…”
Prevedibilmente, e meravigliosamente, questa frase gettò nello scompiglio totale ciascuno di loro. Le saltarono immediatamente addosso e iniziarono a contendersela per infilarle il cazzo in bocca. Narciso diligentemente spalancava il più possibile la mascella, tirava fuori la lingua per leccare qualsiasi cosa le arrivasse davanti, ma non doveva nemmeno fare la fatica di muovere la testa avanti e indietro e succhiare: ognuno di loro le stava letteralmente scopando la bocca, tenendole ferma la testa, fino ad arrivare con la cappella il più possibile giù nella gola, provocando riflessi faringei e conati di saliva che non facevano altro che rendere tutto il più bagnato, vischioso e godurioso possibile.
Poco dopo fu chiaro che, avendo una bocca sola e nemmeno potendo usare le mani, non era in grado di soddisfare abbastanza velocemente quegli uomini sempre più impazienti. Fu un attimo quindi che qualcuno la sollevò da dietro, e dopo uno sputo ben calibrato, la penetrò nel culo. Narciso lanciò un urlo di dolore, ma ormai era una cavalcata in discesa sempre più veloce, e il punto di non ritorno anche mentale si stava avvicinando inesorabile.
Era piegata a novanta gradi, senza nemmeno più il conforto del letto, con le mani legate e un guinzaglio al collo che la strattonava ogni pochi minuti, aveva cazzi che le entravano costantemente in gola che la soffocavano, la scopavano da dietro e da davanti con quelli che sembravano pali di marmo, stava veramente per perdere di nuovo e del tutto il controllo.
Si dimenticò di ogni possibile ricatto: ogni remora era finalmente abbattuta e nulla la poteva fermare.
“Sìììì! Oraa!! Voglio la sborra! Venitemi in faccia! Riempitemi tutta!”
Non finì neppure la frase che il primo getto caldo le arrivò in fronte, senza nemmeno che lei si accorgesse da che direzione, colando subito sulle guance da dove cercò di leccarselo via avidamente con la lingua:
“Ancora! Ancoraancoraa!!”
Aveva davanti alla faccia tre cazzi con i loro proprietari che se lo menavano furiosamente. Lei spalancava il più possibile la bocca, pronta ad accogliere tutto. Stavano per venire da un momento all’altro ma lei era impaziente, ne prese uno dei tre in bocca leccandone a velocità spropositata la cappella, fino a quando quello finalmente esplose. Accolse il primo fiotto in bocca ma poi si allontanò per farsi gocciolare il resto sulla faccia, e vedendo questa scena anche gli altri finalmente la inondarono tutta con nuovi schizzi densissimi. Lei li guardò riconoscente e ringhiosa, mentre si passava le dita sulla faccia e portandosi in bocca ogni goccia che vi trovava.
Intanto dietro di lei altri due continuavano a scoparla insieme nella figa e nel culo, con un ritmo sempre più vorticoso:
“Sì, sì..scopatemi, più forte!! Più forteee!”
Con un urlo e una serie di insulti, dopo qualche pompata ben assestata, entrambi quegli amanti sconosciuti si tirarono fuori di colpo. Lei si girò velocemente capendo il momento e entrambi le vennero simultaneamente e copiosamente addosso, uno sulle tette e uno sul culo.
Narciso, anche se con le mani legate, prese a spalmarsi quella sborra calda sul resto del corpo, e succhiarsi le dita con lo sguardo infuocato. Era tutta bagnata e appiccicosa, completamente fuori di testa, ma non aveva mancato di accorgersi che all’appello ne mancava ancora uno.
Il mandingo nero, oltre ad essere quello più dotato, evidentemente era anche quello più resistente.
Si era seduto sul bordo del letto a menarselo, sempre più grosso e duro, mentre assisteva a quello spettacolo clamoroso di Narciso in calore. Lei lo guardò, lo fissò, non negli occhi ma solo e soltanto quell’enorme cazzo. Quasi solo d’istinto, animale, si avvicinò a lui lentamente gattonando.
Arrivatagli davanti, non pretese neanche lontanamente di poterlo accogliere tutto in bocca come aveva fatto con quegli altri. Iniziò quindi a dedicarsi al suo altrettanto grosso sacco scrotale, quei coglioni così proporzionati al resto, che quando leccati sono tra le zone più erogene di ogni maschio, di qualsiasi etnia sia.
Quell’uomo nero stava godendo come mai prima d’ora, ma decise di fare un passo in più. Spinse, senza troppi complimenti, verso il basso la faccia di Narciso che le stava leccando così avidamente le palle, fino a farla arrivare davanti al suo buco del culo. Lei capì l’antifona, e ormai non le serviva più nemmeno un ordine verbale: si tuffò a leccargli l’ano come se fosse il sapore più irresistibile della sua vita. Lui continuava intanto a menarsi il cazzo su e giù, su e giù, svettando imponente sulla sua faccia.
Narciso non ce la faceva più: stava accumulando tutte quelle sensazioni ed energia dentro di sé che iniziò a toccarsi il clitoride quasi aggressivamente.
Passò dal suo culo alle sue palle di nuovo fino alla sua cappella, succhiava e leccava e si toccava, vedeva la scena da di fuori, riavvolgendo il nastro fino a inizio serata, e le sembrava il miglior film porno mai messo in scena, di cui era sfolgorante protagonista, pensava al suo Eco nell’altra stanza che l’ascoltava urlare e gemere e poteva solo immaginare in che stato si trovasse.
Le sembrava il massimo concepibile piacere che un essere umano potesse toccare.
Finalmente, con le ultime stoccate di bocca e lingua, anche quel settimo uomo era pronto a farle assaggiare il suo nettare. Questa volta però non voleva perdersene nemmeno una goccia: quando lui iniziò a imprecare con il suo “succhia, troia, sto venendo!”, lei accelerò ulteriormente il movimento senza smettere di aspirare. Quella sborra calda le riempì di colpo la bocca, fece in tempo a sentirne il sapore sulla lingua prima di ingoiare voracemente. Qualche goccia ne cadde comunque fuori e quasi ci rimase male.
Si stava tuttora toccando la figa, e ora dopo aver accontentato tutti poteva infine dedicarsi al suo ultimo orgasmo, giustamente meritato e fieramente auto-generato.
Il problema è che aveva ancora sete, quel tipo di sete non di acqua fresca ma di altri liquidi umani, caldi e pungenti.
Si guardò intorno, con ancora quegli uomini sopra di lei, e cercò ovunque gocce di sborra da leccare via: ne trovò sulle loro gambe, sui piedi, sui cazzi, per terra. Prese a succhiare e leccare ancora, compreso il pavimento, sempre con le mani tra le gambe. Quegli uomini erano quasi più increduli che eccitati, ma quando si resero conto dell’animale che avevano davanti, uno ebbe l’intuizione:
“Hai proprio sete, eh!? Cagna! Allora perché non ti prendi anche questa, che è bella saporita!?”
Di colpo direzionò il suo cazzo ancora mezzo in tiro verso la sua faccia, e partì un getto di liquido dorato. Lei ebbe un, ennesimo, sussulto. Era esattamente quello che le mancava, di cui aveva forse bisogno. Il suggello ultimo di sottomissione e piacere, di degradazione e godimento, di umiliazione e estasi.
Aprì la bocca, pronta ad accogliere tutta la sua piscia, mentre si stava avvicinando pericolosamente all’orgasmo più forte mai provato in vita sua. Iniziò a emettere un suono profondo, montante, costante, mentre con le mani accelerava sempre di più il contatto con il clitoride. In pochi secondi anche gli altri diedero sfogo a quell’istinto primordiale e lei si ritrovò di colpo sotto multipli gettiti di uomini che le stavano pisciando addosso su tutto il corpo.
Le urla erano a un livello talmente alto, che di colpo si spalancò la porta e vi entrò Eco, più incuriosito ed eccitato che realmente preoccupato.
Narciso non aveva più bisogno di altro: il suo sguardo che si rifletteva nel suo, quella scena vista con gli occhi di lui, lei coperta di sborra e piscia di altri uomini, il sentimento e la complicità che li univa, le esperienze passate e future che li avrebbero visti protagonisti.
Fu un terremoto: il decimo orgasmo della serata, il primo del resto della sua vita.
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6 years ago
Eco e Narciso,
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Mitologia Perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - 3° parte
(trovate le parti precedenti e successive sul nostro profilo!)7. Era quasi tutto pronto per l’ultimo e più alto livello, anche se forse era più corretto definirlo il punto “più basso” a cui potevano arrivare. Eco decise però di dare prima una sorta di tregua rigeneratrice a Narciso, quasi un premio fuori programma. Alla fine se l’era meritato per come aveva tenuto duro, e prima dell’ultimo passo verso il baratro, era giusto farle delle coccole.
Lei era sdraiata sulla schiena, cercava di prendere fiato e massaggiarsi le parti più colpite, togliendosi i resti di cera, passandosi le mani su tutto il corpo dolcemente, ancora bendata.
Senza la vista, aveva naturalmente tutti gli altri sensi maggiormente acuiti: non le fu difficile quindi riconoscere un odore nuovo e diverso che si stava avvicinando al suo volto.
Quando le fu proprio sopra, le bastò allungare di istinto la lingua per sentire subito il sapore acre, la consistenza morbida e la calda umidità della figa dell’unica altra donna presente in sala, Boccadoro. Ne fu letteralmente estasiata, non si aspettava proprio un regalo del genere.
Tra l’altro questa femmina così bollente aveva passato le ultime ore, anche mentre spompinava Eco e suo marito, a contemplare quanto quegli uomini facevano a Narciso, con un misto di invidia, ammirazione, infinita eccitazione, ma anche di tenera preoccupazione. Ora poteva finalmente prendersi un po’ cura di quel corpo maltrattato, come solo una donna sapeva fare. Si mise in ginocchio a cavalcioni del suo viso, rivolta verso le sue parti basse.
Iniziò ad accarezzarle le tette e a piegarsi piano piano fino a far entrare tutta la faccia di Narciso nella sua passera bagnata. Narciso si mise a leccare e succhiare come da un’oasi nel deserto, e con le mani se la tirava sempre di più a sè. Intanto Boccadoro finì di prostrarsi fino ad arrivare anche lei all’altezza della figa di Narciso, ormai letteralmente incandescente, per la più classica e godereccia delle posizioni complementari tra donne.
Era una davvero una manna per Narciso: continuavano a toccarsi e leccarsi dappertutto, a strofinarsi tette su tette, pelle su pelle, con dolcezza ma anche con una voglia tutta nuova, come se non fosse appena stata scopata a ripetizione da 7 grossi cazzi.
Sentiva che stava per arrivare un altro, ennesimo, orgasmo. Ovviamente diverso da tutti gli altri, più graduale, consapevole, viscerale. Le donne, solo loro, le facevano quell’effetto.
Le mancava giusto quella componente psicologica, quella spina mentale che toccasse la sua perversione, per proiettarla ancora su un altro livello.
Fu incredibile quindi quando si rese conto, di nuovo innanzitutto grazie all’olfatto, che qualcosa di familiare si stava insinuando tra le sue labbra e quelle altre, grandi, labbra in cui aveva trovato caldo rifugio: esatto, era proprio il cazzo di Eco.
Non era la prima volta che si trovavano in quella posizione, era anzi tra le loro preferite. Ma c’era qualcosa di ancora più pungente del solito nell’idea che -dopo tutto quello che le aveva fatto passare- lui volesse comunque penetrare un’altra donna proprio a un centimetro dalla sua bocca.
Eppure, sarà stato tutto l’insieme, sarà stato che intanto Boccadoro dava pieno significato al proprio nome continuando a succhiarle divinamente il clitoride, sarà stato che in fondo a quel suo bastardo gli voleva proprio bene, non fece altro che eccitarsi ancora di più. Continuò quindi a fare il suo dovere e il suo piacere, leccando avanti e indietro tra la figa e il cazzo che ne stava entrando e uscendo, fino a inglobare le palle come sapeva piacere da morire a lui, il tutto senza sosta e con sempre più ritmo, mentre con le mani spingeva la testa di Boccadoro e con le cosce la stringeva e immobilizzava sul suo sesso.
L’orgasmo che stava montando era davvero quello più profondo di tutta quella interminabile esperienza: tre corpi che si muovevano e godevano all’unisono, alzando ogni secondo il tono delle urla, scopando, succhiando, leccando, pelle, sudore, odore, sesso, cazzo, figa, peli, palle, bocca, labbra, lingue, godo, godo, godoooo..!!
Le due donne, tremando dalla testa ai piedi, si inondarono la bocca a vicenda nello stesso preciso istante, e pochissimi secondi dopo Eco si sfilò dalla figa di Boccadoro per menarselo una sola volta: il fiotto di sborra calda che ne uscì fu il più grosso e denso di forse tutta la sua vita, finì in pieno sulla faccia di Narciso, sulle sue tette, sul suo addome.
Lei si tolse istintivamente la benda, e immediatamente si ritrovarono occhi negli occhi, stravolti e raggianti.
Si stavano ancora fissando, quando Boccadoro non potè fare altro che gettarsi sul volto di Narciso, come nella migliore tradizione dei migliori film porno, per baciarla finalmente profondamente, leccandosi di dosso a vicenda quei resti di liquido viscoso bianco.
Sorridevano ansimanti, tutti e tre, e non si erano nemmeno quasi accorti degli applausi spontanei degli altri presenti, che non potevano fare altro che omaggiare il giusto tributo a quella perfetta sincronia di orgasmi, a quell’equilibrio di corpi in subbuglio e soprattutto, come i peggiori maschi allupati, a quelle due gnocche clamorose che slinguavano tra loro accarezzandosi le tette e passandosi copiose gocce di sborra da una bocca all’altra, senza esimersi ovviamente di ripulirne insieme tutte le ultime tracce dal cazzo che ancora duro si erigeva tra i loro volti.
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6 years ago
Eco e Narciso,
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Mitologia Perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - 2° parte
(trovate le parti precedenti e successive sul nostro profilo!)5.
Narciso si accasciò spossata sul letto. Sembrava un’eternità, ma non erano passate nemmeno due ore dall’inizio di tutto. Stava cercando di tornare in sé, mentre gli uomini sembravano concederle una tregua, avvicinandosi al tavolino delle bevande.
Si chiese per un secondo se fosse tutto finito, ma immediatamente si rese conto che forse il clou ÂÂ doveva ancora venire. Era stato quasi fin troppo facile, finora. Non le avevano nemmeno fatto troppo male, di certo non più dei suoi standard. Sì, l’avevano strapazzata ben bene, sfondato figa e culo che ora pulsavano incandescenti, non lesinato schiaffi, insulti e sputi. Ma per qualche motivo non avevano ancora usato nessuno di quegli attrezzi di piacere e tortura che erano così in bella vista, e soprattutto pareva che nessuno di quegli straordinari amanti fosse già venuto, a parte forse uno che a un certo punto mentre la soffocava con il cazzo in gola e strozzandole il collo, tra tutti i conati di saliva le era sembrato di percepire in bocca un altro liquido caldo dal sapore familiare: nel dubbio ovviamente aveva ingoiato tutto, ubbidiente ed assetata.
Era sorpresa, almeno in parte: dentro di sé sapeva che, nonostante le remore espresse, avrebbe in fondo goduto di un’ammucchiata del genere, anche -o forse soprattutto- con tutta questa violenza. Ma in realtà non si aspettava di prenderci così tanto gusto, anche mentalmente. Essere al centro della scena di una piccola folla, unico oggetto dell’attenzione di occhi e corpi e istinti di diverse persone insieme, per lei così generalmente apparentemente riservata, era un’esperienza nell’esperienza. Un nuovo livello di eccitazione, che toccava -fino ad abbracciarlo in pieno- il concetto di esibizionismo, con tutto ciò che di perverso ne consegue. Ed era davvero solo l’inizio.
Finalmente Eco si avvicinò a lei, le prese tra le mani il volto sfatto e stravolto, la baciò dolcemente fino a morderle le labbra e poi le strizzò la bocca tra pollice e indice impedendole di parlare:
Ti è piaciuto, eh?
Mhhhh!
Non si capiva se era un mugolio di approvazione o di fastidio, ma proprio non importava.
Pensavi sarebbe stato così semplice? Lo sai che ti meriti “ben di peggio”…
Allentò la stretta sulla sua bocca per farla parlare:
Lo so, devo essere punita ancora. Ne voglio ancora, ti preego..
Si lascio scappare un sospiro di piacere, mentre con la mano si avvicinava alla sua figa ancora bagnata. Lui le diede un altro schiaffo, le fermò di colpo la mano.
Non toccare! Hai goduto abbastanza, ma ora è il momento di soffrire sul serio.
Lei fece finta di protestare, era il gioco delle parti, in realtà fremeva già all’idea della prossima fase.
Non si immaginava però neanche lontanamente che nemmeno quella sarebbe stata l’ultima.
6.
Tra gli oggetti che le era parso di scorgere sul tavolo, aveva sicuramente individuato tre vibratori di varia forma e dimensione, due fruste, una più morbida a 9 code e una apparentemente più rigida, e altri oggetti non meglio definiti. In realtà non aveva visto quali altre cose erano state volutamente nascoste, e non le avrebbe viste -insieme a tutto il resto- fino a molto dopo.
Narciso non se ne ricordava nemmeno più, ma aveva ancora addosso il guinzaglio e quando si sentì tirare su da dietro, non si accorse subito che Eco le stava per mettere una benda sugli occhi.
Immediatamente pensò che sarebbe stato eccitante essere in balia di tutti questi uomini, ma senza poterli vedere. Non aveva però idea di a che punto sarebbero arrivati. Decise di affidarsi a Eco, in fondo non poteva fare altro.
Si sentì aprire la bocca e scivolare dentro la sua lingua. La baciò e la succhiò. Si appoggiarono la fronte una sull’altra, un modo per salutarsi, ribadirsi fiducia, prima dell’incognita imminente. - Sei pronta?!
Lui aveva già un tono diverso, non sembrava nemmeno la sua solita voce
Non lo so, ho paura..
Cazzi tuoi!
Le arrivò uno schiaffo, secchissimo. Rimase del tutto sbalordita: non vedendolo partire, sentì il dolore mentre la testa le si ribaltava di colpo, prima ancora di capire cosa effettivamente fosse successo.
Si rese conto solo in quel momento che qualunque cosa le stessero per fare, l’avrebbe sentita subito sul corpo, senza avere il tempo per prepararsi mentalmente. Era tutto un altro gioco. Non aveva ancora capito se e quanto le piaceva. Iniziò a tremare, impercettibilmente.
Eco diede uno strattone al collare, e Narciso finì per terra di colpo.
Sentì quattro, cinque, sei braccia che la sollevavano di peso, per poi ributtarla sul letto. Qualcuno le tirò i capelli sollevandole la testa, fino a quando si mise a quattro zampe. Aveva aperto automaticamente la bocca, convinta -e già contenta- di dover fare un altro pompino.
Ma c’era un silenzio irreale, cercava di capire cosa stava accadendo intorno a sé, cosa volevano farle, quando le arrivò la prima frustata sul culo. Potente, dolorosa, bruciante. Ma il fatto che arrivasse dal nulla la fece gemere soprattutto di piacere.
Subito dopo ne arrivarono altre 2, veloci, una dopo l’altra, sulla schiena. Per ciascuna un urlo.
Taci, ho detto!
Cercò di ubbidire, ma le frustate continuavano ad arrivare. Cinque, sei, dieci. Aveva la sensazione che fossero di mani diverse, per l’intensità e l’altezza. Non riusciva proprio a smettere di urlare, anche perché intanto aveva preso a toccarsi tra le gambe. Voleva godere, ancora e ancora.
Taci, e stai ferma!
Era Eco, sicuramente. Le tirò il collare e finalmente le diede da succhiare il cazzo che lei conosceva meglio di tutti, non il più grosso che avesse mai assaggiato, ma quello che le dava così tanta soddisfazione da tenere in bocca e sentirne i gemiti che generava.
Tolse le dita dalla figa, fradicia, e se le leccò avidamente. Voleva usare su di lui anche le mani, accarezzargli le palle e toccarlo dappertutto, quasi dolcemente, nonostante tutto quell’impeto dietro di lei.
A un certo punto però le frustate si interruppero: qualcuno le allargò il culo, dando prima un morso fortissimo a ciascuna chiappa, e ci infilò dentro senza troppi complimenti quello che sembrò essere un dildo gigante. Un secondo dopo gliene infilarono un altro davanti, ancora più grande, e subito iniziarono entrambi a vibrare velocissimi all’unisono. La sensazione fu sconquassante. Perse la presa sul cazzo di Eco e iniziò a tremare tutta.
Oddiodiodioddiomuoiooooooo!!
Stava venendo letteralmente a fiumi, quando…SBAM! Il tremore e l’invocazione alle divinità furono interrotte da una scudisciata di qualcosa che non poteva che essere una durissima paletta di legno. Narciso ne aveva solo sentito parlare o vista in video, ma sentirsela sbattuta sul culo così potentemente le fece per la prima volta uscire delle sincere lacrime di immenso dolore.
No, no, no. Vi prego, basta!!
Cosa?!
Eco faceva finta di non capire. Non la parola, ma il senso.
Basta, fa male!
Pensavo ti piacesse soffrire…
È troppo, ti prego..
Mi spiace, dovevi pensarci prima. Nessuna safeword ti salverà, ormai.
Di nuovo stava affiorando quella sensazione quasi disperata di non avere nessun controllo, e di nuovo inaspettatamente questa stessa consapevolezza la fece abbandonare all’estasi massima di piacere. Era nelle sue, nelle loro, mani. Non poteva ribellarsi, non tirarsi indietro. Era ricattata e senza nessun potere. Doveva obbedire, e soffrire. E, quindi, godere.
La sessione di frustate e battute andò avanti ancora, anche se non avrebbe proprio saputo dire quanto. Culo, schiena, gambe, ma anche piedi e mani. Per ogni colpo un grido.
Poi, d’un tratto, si fermarono tutti, in silenzio. Narciso tese le orecchie per capire la prossima mossa, ancora immersa nel buio, cercò di alzarsi dal letto ma qualcuno la ributtò giù violentemente.
Ferma, immobile!
Obbedì, ovviamente.
Si trovava a pancia in su, gambe aperte, sesso esposto, corpo già tutto arrossato.
Il silenzio era ancora irreale, ma sentì di colpo un profumo strano, piacevole. Stava ancora cercando di associarlo a un ricordo, quando sentì una goccia bollente arrivarle appena sopra il pube. Urlò, per l’ennesima volta, ma ora era difficile non percepire quanto godimento ci fosse in quel suono smorzato.
Le gocce di cera continuavano ad arrivare, sparse per tutto il corpo, dalla testa ai piedi ma indugiando ovviamente sui capezzoli, sulle cosce, sulle tette più sensibili. Lei cercava di dimenarsi e liberarsi, o almeno faceva finta, ma era gioco facile per quelle forti braccia tenerla bloccata.
Un paio di loro non resistevano alla tentazione di schiaffeggiarla con il proprio cazzo duro, sbattendoglielo sulle labbra aperte o infilandolo dentro brevemente. Lei aspirava di dolore e piacere, non distinguendo più la differenza tra uno e l’altro.
Era una sorta di orgasmo continuo e strisciante, mentale più che fisico, anche perché nessuno le dava la soddisfazione nemmeno di sfiorarle la figa, figuriamoci di scoparla come in quel momento avrebbe voluto. Anzi, ogni volta che provava ad avvicinare la propria mano a quel clitoride capriccioso e viziato, quegli uomini glielo impedivano senza pietà, provocando in lei una frustrazione totale ma di conseguenza regalandole l’intensissimo piacere della privazione.
Non c’era tregua, per lei: tornarono fuori di nuovo le fruste, la girarono di nuovo a quattro zampe, e la giostra ricominciò. Le attaccarono a un certo punto delle mollette di ferro ai capezzoli. Anche quelle dovevano fare parecchio male, ma ormai Narciso sembrava quasi anestetizzata. Urlava e gemeva, godeva senza soste, ma forse il dolore aveva già raggiunto la più alta soglia possibile.
Eco se ne accorse, e in fondo ci contava. Era decisamente giunto il momento di passare alla terza e ultima fase. Fece un gesto agli uomini, come concordato, che si fecero indietro per prepararsi al gran finale.
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6 years ago
Eco e Narciso,
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Mitologia Perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - 1° parte
(trovate le parti precedenti e successive sul nostro profilo!)3.
Arrivarono nello studio del contatto di Eco che era ancora presto, nemmeno le 22.30. Ma gli invitati c’erano già tutti: 7 uomini ben piazzati tra i 30 e i 50 anni, tra cui uno più alto e grosso di tutti, implacabilmente nero, che già lasciava presagire cosa avesse tra le gambe. Narciso ebbe un sussulto solo a vederlo, e strinse forte la mano di Eco, che non aveva ancora lasciato da quando erano scesi dalla macchina. Si fecero avanti il padrone di casa e sua moglie, una donna di una bellezza particolare, non appariscente ma sensuale come poche, con tette sodissime che spuntavano dall’ampia scollatura. A Narciso piacque subito moltissimo, ma le era già stato fatto chiaro che una delle condizioni della sua sessione punitiva era che non l’avrebbe nemmeno toccata: le donne la facevano godere troppo, e lei oggi era lì soprattutto per subire. Non solo: nei momenti topici, quando Narciso avrebbe cercato Eco per un qualsiasi supporto, avrebbe anche dovuto guardare a distanza mentre quella donna glielo succhiava e risucchiava, e mentre suo marito voyeur fotografava e filmava tutto e tutti. Anche questi erano i patti, anche questo era il (prossimo) ricatto.
Narciso era vestita come lui la preferiva: calze autoreggenti, niente mutandine, gonnellina svolazzante corta e nera, camicetta bianca trasparente, niente reggiseno, capelli raccolti. Poco trucco, niente profumo. La sua pelle emanava già tutto ciò che serviva.
Erano sull’uscio della stanza, guardavano dentro dove in mezzo c’era il grande divano bianco apertoÂÂÂÂ e intorno i 7 uomini, già mezzi nudi. Di fianco un tavolino con alcuni promettenti attrezzi, che luccicavano sinistramente, e un piccolo buffet.
Mentre lui le chiudeva il collare intorno al collo, Narciso aveva quello sguardo così fintamente innocente che fin dalla prima volta che l’aveva vista nuda con quegli occhi imploranti l’aveva fatto uscire di testa.
Si trovava in uno stranissimo stato d’animo, quasi dilaniata a metà tra la paura e la voglia, a metà tra il bisogno primordiale di proteggersi di fronte all’incognito e la curiosità estrema di scoprire quei corpi e tutto quello che potevano farle, a metà tra le tracce di personale pudore che ancora conservava e la necessità vitale di esplorare ogni possibile perversione che aveva dentro di sé.
Su tutti questi dilemmi, in ogni caso, non aveva nessuna possibilità di scelta ormai. Poteva solo affidarsi al suo Eco, che si mostrava così sicuro e determinato, e che soprattutto la teneva in pugno.
Ti prego…È davvero quello che vuoi?
Sì, eccome. E tu?
Non lo so. Ho ancora un po’ paura..
Lo so, ma ci sono qui io. E ci sarò anche dopo. E soprattutto, sai cosa succede se ti tiri indietro……
Bastardo, ti odio!
Sappiamo entrambi che non è vero.
La prese per la nuca, si baciarono a lungo senza smettersi di guardarsi negli occhi.Lui di colpo le infilò due dita nella figa: come volevasi dimostrare, era già bagnata fradicia, la porca.
4.
Eco diede un segnale, si abbassò l’intensità della luce, e partì una musica soffusa, quella giusta, da film porno, ma d’alta classe.
I 7 uomini videro entrare una donna a quattro zampe, che gattonava lentamente tenuta al guinzaglio dal suo complice e amante, che aveva deciso di condividerla e concederla a loro fino a quando non ne avessero avuto abbastanza.
Lui la condusse fino al gruppo, e davanti a ciascuno si fermò per strofinarle la faccia sul loro pacco, su quei cazzi che ancora nelle mutande stavano già irrorandosi di sangue e indurendosi pronti a esplodere fuori. Lei si riempiva la bocca e già leccava sopra slip e boxer, si riempiva le narici di odore di maschio, sentendo salire sempre più la voglia. Quando Eco la strattonava con il collare per portarla davanti al prossimo uomo, emetteva un gemito come se già non volesse staccarsi da quel contatto appena creato, salvo poi rituffarsi con la stessa sete su quello successivo. Lui le premeva forte la faccia contro ogni cazzo, contro ogni palla ancora nascosta, lei quasi già soffocava, lo guardava negli occhi, implorando e cercando aria.
Cosa c’è? Abbiamo appena iniziato.
Ti prego, no..
Taci!
Le diede uno schiaffo in faccia, uno solo, forte. La buttò sul divano a pancia in giù, con il collare ancora stretto che le impediva di allontanarsi. Due pacche secche sul culo, lei girò la testa sorpresa e lui pronto le sputò in faccia, con un ringhio. Si mise davanti a lei, cazzo già eretto, e glielo ficcò in gola senza esitare. Lei, a bocca piena, alzò gli occhi già lucidi. Si guardarono per un secondo che sembrò elettrico, poi lui senza staccarle le occhi di dosso fece il cenno che gli uomini aspettavano. Si avvicinarono da dietro, e iniziarono tutti insieme a toccarla, a strizzarla, la pelle, le tette, il culo. I pochi vestiti che indossava volarono via in un secondo, e lei per la prima volta nella sua vita sentì cosa vuol dire avere 14 mani sul corpo contemporaneamente, mentre succhi il cazzo del tuo uomo.
Era in estasi. Ma era ovviamente solo l’inizio.
Eco fece un passo indietro per ammirare la scena, e il gruppo ne approfittò.
Il primo assalto fu brutale. Narciso non capì quasi niente: di colpo si trovò 3 cazzi duri davanti alla faccia, mentre qualcuno le metteva contemporaneamente 2 dita nella figa e 2 nel culo. I capezzoli le vennero strizzati entrambi con forza, lei cacciò un urlo e ricevette immediatamente uno schiaffo. - Zitta!
- Zitta e succhia!
Obbedì subito, spalancò la bocca e ci accolse dentro il primo cazzo, mentre con entrambe le mani ne segava altri due. Era a quattro zampe su quel letto, e stava intanto cercando di capire cosa stavano facendo gli altri intorno a lei, quando sentì la prima penetrazione, secca, profonda, violenta. Le mancò il fiato, perse per un secondo il ritmo del pompino che stava facendo, ma quando quello dietro di lei iniziò a stantuffarla velocemente e regolarmente riprese anche a succhiare, alternando ogni pochi secondi i 3 cazzi che aveva a pochi centimetri dalla faccia, leccando dalle palle alla cappella per poi risucchiare tutto fino all’ugola.
Era già quasi completamente partita di testa, ma con un briciolo di lucidità rimasto cercò con lo sguardo dove fosse Eco. Era a pochi metri del letto, nudo, che se lo stava menando lentamente avanti e indietro, duro come poche altre volte, con un ghigno strano in volto. Si incrociarono di nuovo gli occhi, partì un’altra scarica elettrica di adrenalina.
Di fianco aveva la moglie del fotografo, già nuda anche lei, che si stava per inginocchiare davanti a lui e al marito, ma entrambi non staccavano gli occhi di dosso da Narciso, un animale che si dimenava nelle mani di altri animali.
In quella posizione durò un tempo indefinito, con i 7 uomini che si alternavano in circolo intorno a lei per scoparla a pecorina o a smorza-candela, senza soluzione di continuità, mentre altri se lo facevano succhiare e segare, tirandola per i capelli e strozzandola quando le volevano far assaggiare il proprio diverso sapore, e il resto intanto continuava a palparle il resto del corpo, schiaffeggiando le tette, il culo, le cosce.
Le sputavano addosso, in faccia soprattutto. Le era sempre piaciuto, ma in questo modo, con questi numeri e intensità, era tutta un’altra cosa. Non serviva provocarli, questi, per farsi inondare di saliva: avevano una foga spontanea, una grinta rabbiosa che non poteva che essere stata istruita a puntino da Eco. Sembrava non avessero limiti, tranne il solito irrevocabile paletto dei baci in bocca.
Nessuno poi le dava della “troia” o della “cagna”, perché lui lo aveva espressamente vietato, ma era comunque un continuo ordinare ed eseguire:
Succhia, schiava!
Godi, porca!
Girati! Ferma! Zitta!
Il tutto mentre cercava di soffocare urla, altrimenti partivano altri schiaffi sempre più forti.
Narciso venne 2 volte solo in questo primo giro, in fondo era bagnata fin da quando era uscita di casa quella sera, e probabilmente aveva gocciolato per tutta la stanza fin da quell’entrata scenografica a quattro zampe. Ma non era certo finita.
Se la girano e la rigirarono più volte: la scoparono nel culo, prima uno, poi l’altro, poi l’altro ancora.ÂÂÂÂ Passarono alla doppia penetrazione, che poi in fondo era una tripla, perché per la prima volta -dopo le diverse doppie in coppia con Eco- ora aveva anche la bocca piena, mentre due cazzi entravano e uscivano da una figa sempre più bagnata e un culo sempre più largo. Era un’orgasmo dopo l’altro, un urlo dopo l’altro.
Erano tutti più dotati di Eco (lui li aveva scelti apposta), ma il pezzo grosso in tutti sensi doveva ancora farsi strada nei suoi buchi. Fino a quel momento era stata in grado di inglobare in bocca solo quasi la metà di quell’enorme cazzone nero, ma dopo l’ennesima doppia penetrazione era tempo finalmente anche per lui di prenderla a dovere.
Si sedette sul divano, la sollevò con due mani con una facilità disarmante, e se la fece calare di spalle fino ad appoggiarsi la figa sulla cima di quella gigante cappella. Narciso spalancò gli occhi rendendosi conto di cosa stava per accadere, lanciò un urlo che era una preghiera, cercò il suo Eco che l’aspettava al varco, proprio come aveva previsto: era esattamente di fronte a lei, con una testa bionda che si muoveva avanti e indietro tra le sue gambe e la sua mano che ne accompagnava i movimenti, con il volto tirato in una smorfia di piacere, gustandosi la scena di Narciso pronta a essere impalata come mai prima d’ora. Lei avvertì un’ondata di rabbia, di paura, ma anche di fastidioso enorme piacere.
Ti prego, basta!
Davvero? Vuoi che lo fermo?
Sì, ti prego, ti scongiuro!
Allora vuoi che faccia vedere le tue foto al mondo?
……
Ci fermiamo, va bene, non è un problema. Aspetta allora che invio…
Eco fece per avvicinarsi al suo cellulare.
NO, aspetta!
Era in trappola. Lì, appesa tra le braccia di un mandingo, circondata da altri uomini nudi che si erano appena approfittati di lei a turno, piena di lividi e macchie rosse, bagnata di sudore e liquidi non solo suoi, era completamente alla mercé di Eco. Lui le aveva tolto qualsiasi potere di scelta, e questo pensiero improvvisamente le fece sciogliere mente e corpo.
Si abbandonò di colpo su quei 25 centimetri di lunghezza, e quelli che sembravano 25 anche di circonferenza, gridò senza ritegno per il dolore, e dopo pochissime pompate potenti inizio a venire e squirtare nell’orgasmo forse più profondo della sua vita, con un urlo singhiozzante che sembrò durare minuti interi.(continua qui: https://www.sexycommunity.it/racconti-erotici/bondage-bdsm-sadomaso/2938-mitologia-perversa-di-ricatti-dominazioni-e-complicit-2-parte )
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6 years ago
Eco e Narciso,
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Ieri sera
Racconto reale di Mercoledì 6 Dicembre.Ho ricevuto un messaggio mail da parte di una donna che aveva visto il mio profilo su un sito Sm.Mi chiedeva disponibilità per un incontro durante la mattinata senza specificare meglio consa volesse ne altri particolari. La richiesta era chiara e breve : vederci in un posto pubblico (bar di un supermercato in zona Monza) e poi se ok per entrambi trasferirci. Niente numeri di telefono, solo un giorno ed un orario preciso nel quale avrei dovuto farmi trovare seduto al primo tavolino libero contro la vetrata del posto.Ho risposto dopo qualche ora, il tempo di pensarci e di organizzarmi la mattinata libera dal lavoro, dando la mia disponibilità, in fondo , male che andava avrei buttato via un'oretta, visto che il posto era comunque comodo.Due giorni dopo alle 9 ero seduto al bar come richiesto. Ho aspettato pochi minuti (sono quasi certo che lei fosse già li in anticipo) e una donna molto elegante (pantaloni neri attillati, camicetta bianca, golfino nero cappotto lungo, stivali alti) a cui ho subito dato circa 40 anni, si è seduta al tavolo .In modo molto diretto si è presentata come Axxxxx e mi ha chiesto se volevo seguirla in un motel vicinissimo a dove eravamo, dove l'aspettava un'amica, per qualche ora di giochi Sm alle loro condizioni.Ha aggiunto che se accettavo dovevo dirle subito se qualcosa non mi andava in modo assoluto e poi semplicemente di seguirla.Sono rimasto un po' spiazzato e dopo qualche attimo di indecisione ho detto di si e che, visto che mi aveva contattato tramite un sito dove c'è modo di dettagliare molto bene il profilo, quello che non volevo lo sapeva di certo . Lei ha annuito dicendo che il profilo era chiaro, si è alzata e l'ho seguita nel posteggio del centro commerciale. E' salita sulla sua auto (una audi A4) e mi ha fatto segno di sedermi dietro.Appena partita mi ha detto che dovevo stare in silenzio, e che avrebbe pensato lei al motel. In effetti , il tempo di uscire dal posteggio e fare una rotonda, eravamo all'ingresso dove lei è passata facendo solo un cenno alla guardiola.Ha posteggiato, è scesa e mi ha detto di seguirla. Appena arrivati alla porta della stanza mi ha bendato e mi ha detto che da quel momento non avrei avuto più modo di guardare e non avrei dovuto parlare se non richiesto.Adrenalina a mille ma anche un po' di timore perché non sapevo chi ci fisse nella stanza e lei mi sembrava molto decisa.Entrati ho subito capito della presenza di un'altra persona ma se ci fossero stati dubbi Axxxxx ha salutato e ricevuto la risosta da un'altra donna.Subito mi è stato ordinato di spogliarmi completamente, cosa che ho fatto lasciando cadere i vestiti a terra; appena nudo sono stato preso per le mani e guidato in quello che ho capito essere il bagno in quanto subito dopo è stata aperta la doccia. Mi hanno detto di lavarmi mettendomi in mano del docciaschiuma e hanno poi spento l'acqua e passato un asciugamano. Poi mi hanno guidato e fatto stendere sul letto aperto gambe e braccia che sono state legate. A questo punto l'altra donna , che avevo solo sentito salutare Axxxxx, ha detto che avrebbero iniziato a divertirsi e subito dopo ho sentito applicarmi ai capezzoli, testicoli e corpo pinze molto dure. Erano ai lati del copro e ognuna applicava le pinza su una parte. Ho urlato per il dolore ai testicoli e una di loro mi ha subito chiuso la bocca prima con la mano e poi mettendomi in bocca qualcosa (immagino un foulard ) mentre continuavano ad applicare pinze sul corpo.Dopo un periodo lunghissimo e penso almeno un centinaio di pinzette o mollette addosso, ho sentito chiaramente che si spogliavano e baciavano e poi si sono sedute entrambe sul mio petto, lentamente per scostare le mollette e non farsi male ma facendone molto a me. Ho capito che stavano toccandosi sedute su di me muovendosi in modo sensuale (sicuramente per loro, poco per me) fino a che una delle due è chiaramente venuta e nello stesso tempo l'altra ha iniziato a togliere le mollette facendole saltare velocemente con le mani e i piedi.Liberato il corpo dalle mollette la donna che non conoscevo, mi ha sussurrato all'orecchio che ora si sarebbero divertite a torturarmi i genitali e il pene in erezione e infatti immediatamente ho sentito bruciore dovuto sicuramente a cera calda che veniva fatta cadere sul pube. Hanno proseguito a lungo con una delle due seduta sul petto e l'altra sulle cosce.I miei sobbalzi e le mie urla soffocate dal bavaglio non le hanno fermate .Finito di giocare con la cera sempre l'altra donna mi ha detto che era il momento di vedere quanto brave fossero ad usare la cinta dei pantaloni per ripulirmi ed infatti subito hanno iniziato a frustarmi facendo saltare via la cera.Non so quanto tempo sia passato, ma io ero esausto. Le ho sentite allontanarsi e ridere, e dopo qualche minuto salutarsi. Con me era rimasta solo Axxxxx che mi ha slegato e tolto benda e bavaglio (che ho scoperto essere una paio di mutandine). Lei era rivestita con i pantaloni , senza stivali e in reggiseno (non aveva ancora la camicetta).Mi ha detto di portarle gli stivali e aiutarla ad indossarli, poi si è fatta passare la camicetta e mi ha ordinato di allacciarla senza sfiorarle i seni, mentre la sua mano mi teneva per i testicoli.Mi ha quindi ordinato di rivestirmi .Mi ha detto che mi avrebbe riaccompagnato al posteggio, di non fare domande, di non cercare di contattarla e che lei e la sua amica si erano divertite, anche se erano state tranquille perché era la prima volta con me.Arrivati al posteggio mi ha salutato con un sorriso dicendomi che ci saremmo risentiti ma raccomandandomi ancora di non provare a ricontattarla di mia iniziativa.Tre ore intense, non capita spesso....
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6 years ago
schiavo30,
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sottomessa...
Sono Sandra, 55enne moglie e madre fedele...Da qualche anno, complice la crisi economica, mi sono vista costretta a lasciare le comodità di una vita da casalinga per aiutare mio marito a sostenere le varie spese.. casa, auto, assicurazioni, università di mio figlio etc...Da circa 1 anno lavoro come procacciatrice di contratti assicurativi, il mio compito è quello di andare in giro per la città alla ricerca di clienti, un tipo di lavoro che ho sempre odiato e ora mi ricordo quante volte ho chiuso in faccia la porta a venditori come sono io in questo momentoQuel giorno ero finita per caso in una zona della città che non conoscevo bene, vestita come da regolamento: gonna non troppo corta, calze velate, camicetta, tacco non troppo alto, la borsa 24ore data in dotazione dell'azienda.Ad un certo punto mi resi conto che stavo vagando senza meta in quel quartiere squallido e mal tenuto.Quando decisi di ritornare sui miei passi mi ritrovai faccia a faccia con uno zingaro, persone che ho sempre temuto e ripudiato."bella signora, che ci fa tutta sola in questo posto?"io rispondo seccata " sto tornando verso l'ufficio, qui vicino c'è un mio collega che mi attende"" non dire bugie bella signora, è circa un ora che ti segue e sei tutta sola soletta"Lo guardai e iniziai a studiarlo profondamente, maturo sui 60 anni, sporco e mal tenuto, emanava un odore nauseabondo , imponente alto e grasso...con disgusto gli dissi "bene adesso devo andare, addio"lui si mise davanti a me e in modo deciso mi disse "e no signora, tu adesso resti qui..."iniziai ad avere paura e la prima cosa che mi venne in mente di dire fu "non ho soldi mi lasci andare""e chi ah detto che voglio soldi da te, hai di certo cose più preziose dei soldi!""non uso collane o altro, l'unica cosa che ho è la fede matrimoniale" gli mostrai il collo e i polsi"bella signora non hai capito..."non fece in tempo a finire la frase che iniziai a correre e voltai strada e mi ritrovai in un vicolo cieco. Stretto, buio e malodorante"bella signora adesso parliamo con calma.." si avvicinò e mi costrinse contro il muro"mi lasci andare o urlo" intimai"urla pure qui non ti sente nessuno" si avvicinò ancora e ora il suo corpo bloccavi il mio contro il murosentivo il suo pene duro contro di me, le sue mani si posarono sui miei glutei e piano piano iniziarono a tirare su la gonnaio ero terrorizzata, ansimavo dalla paura ma ero come bloccata"bella signora vedi che ti piace farti toccare..." mi disse ridendosentivo il suo odore acre, le sue mani che mi palavano, il suo membro che spingeva verso il mio ventre..."ora bella signora mi darai una cosa preziosa... inginocchiati.."io feci cenno di no, e gli dissi, anzi implorai "mi lasci andare le darò tutti i soldi che vuole""non voglio soldi da te Sandra, lo sai cosa voglio"ma come faceva a sapere il mio nome? non aveva preso i miei documenti non avevo detto il mio nome..."come fa a sapere come mi chiamo?""so molte cose di te... ma non sono qui per parlare, adesso inginocchiati e apri la bocca o finisce male"ero terrorizzata e ubbidii. mi inginocchiai, il mio viso davanti alla sua patta dei pantaloni, lui aprì la zip e con mio estremo stupore tirò fuori dai pantaloni un cazzo enorme..."apri la bocca Sandra" il suo pene puzzava, io ero disgustata ma non so per quale motivo aprii la bocca, lui si avvicinò e infilò parte del suo glande nella mia bocca... era esageratamente grosso"ora succhia Sandra" ero impaurita, pensavo che se conosceva il mio nome avrebbe potuto creare problemi alla mia famiglia al mio lavoro... così iniziai a succhiarelui gemeva, godeva, grugniva... "sei una grandissima pompinara Sandra..."ad un certo punto mi resi conto che li sotto ero bagnata.... e mi vergognai di me stessa, come potevo in una situazione del genere provare piacere?continuai a succhiare... e poi una mia mano finì tra le mie cosce...lui se ne accorse e mi disse "ti sditalini la fica sandra? hai visto che ti piace? lo sapevo"io senza levare il cazzo dalla bocca feci cenno di no... "no cosa? non ti piace?" feci cenno di si... "e allora cosa NO? se ti piace?levai il cazzo dalla bocca lo guardai dritto negli occhi e gli dissi "non mi sto facendo un ditalino" e lui "a no e allora cosa fa quella mano?""sapendo cosa vorrai da me, mi sto allargando il culo, è da molto che non lo faccio"lui divenne tutto rosso e mi disse "Sandra sei una troia, e pensare che mi sarei accontentato di una pompa, ma a questo punto dovrò romperti il culo"mi fece alzare, e mi butto a terra su un materasso abbandonato, rimasi con il sedere all'aria... il perizoma che io stessa avevo scostato per facilitare il suo ingresso.Si avvicinò, e me lo mise in culo con un solo gesto, tutto fino alla palle...Ero impietrita, godevo come non avevo goduto mai senza proferire parola...Non so dire per quanto tempo mi fece il culo, forse un minuto, forse un ora... so solo che godevo e squirtavo dalla fica...Ad un certo punto sentii la sua crema calda nelle mie viscere... doveva essere veramente molta...lui finendo di grugnire come un porco, uscì da dentro me, si rimise il pene nei pantaloni e mi disse "questo è territori mio, se vieni qui di nuovo sai cosa ti spetta"e senza dire nulla si allontanò... poi si voltò un ultima volta dicendomi... "salutami Marco quando torni a casa..."Di nuovo il terrore..."salutami Marco" mio figlio? ma perchè? era una specie di ricatto? non capivo...mi ricomposi, mi incamminai verso casa e sentito la sua sborra uscire da dentro di me...arrivata a casa mi buttai sotto la doccia, mi lavai più volte come a voler levare la mia pelle debole. Ma nel frattempo mi masturbavo come non mai, davanti e dietro...il giorno dopo mi preparai di nuovo per uscire, solita tenuta da regolamento, presi la borsa, mi avvicinai all'uscita e salutai... "vado al lavoro""ciao mamma, torni nel quartiere di ieri?" non sapevo cosa dire... "si, ci sono diversi clienti interessanti"lui mi guardò sorridendo "divertiti allora e salutamelo..."Spero che questo racconto non offenda la sensibilità di nessuno, mi piacerebbe ricevere commenti e consiglibuona lettura
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7 years ago
mirkok,
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un fine settimana di troiaggine
Erano settimane che mi trascinavo nella routine lavoro famiglia, ma gli ultimi giorni mi vedevano eccitata ed impaziente per il fine settimana in arrivo.
Avevo parlato al mio cornutone della voglia che avevo di fare una bella scopata. Lui cosciente delle sue scarse capacità ed essendo ormai avvezzo a vedermi procurare il piacere, al quale una donna ha diritto, tramite altri uomini non ha potuto far altro che prendere atto della mia decisione ed appoggiarmi nella gestione logistica familiare dei figli.
Venerdì sera uscita dal lavoro mi dirigo in stazione per prendere il treno che mi porterà dal bull che mi attende pronto a allargare ogni mio orifizio.
La ceretta full body appena fatta, manicure e pedicure in ordine con smalto sexy per mani e piedi.
Zaino in spalla con in realtà pochi accessori, non conto di rimanere molto vestita.
Già in treno sono molto eccitata ed ansiosa di arrivare. Il caldo e l'eccitazione crescono sempre di più ed il perizoma si inumidisce dei miei umori.
Un messaggio sul cellulare mi scuote dalle mie fantasie. Il mio bull scrive: “sono in stazione non
vedo l'ora di montarti!”
Sento il viso avvampare per l'eccitazione e la figa pulsarmi.
Finalmente eccolo! scendo dal treno un bacio appassionato emcon la mano scivolo sulla patta dei pantaloni. Lo sento già pronto, all'orecchio gli dico:”sono fradicia...forse avrei bisogno di una doccia” lui mi guarda, sorride e mi dice: “non c'è tempo”.
Appena entrati in casa sua mi sbottona i jeans lasciandomi sfilare solo una gamba mi solleva da terra ed inizia a penetrarmi con forza piantandomi le sue mani nel culo e divaricandomelo nel contempo per agevolare la penetrazione. Come al solito mi scopa a pelle entrambi sappiamo che non vogliamo barriere tra noi e io voglio godere del suo seme caldo quando lo lascia sfogare nelle mie viscere.
Dopo avermi scopato alcune volte facendomi godere ma ancora vestita vado a fare la doccia per prepararmi per la cena ed il resto della serata.
“Ho voglia di sperimentare” gli dico dirigendomi in bagno lasciandogli gustare la vista del mio culo...
Mentre sono in bagno approfitto per chiamare mio marito. Dopo le informazioni sui figli il cornuto morbosamente mi chiede dettagli piccanti... decido di dirgli l'essenziale per lasciarlo sulla corda scopro un nuovo piacere in questa crudeltà psicologica nei suoi confronti.
Fatta la doccia mi vesto: sandali neri con il tacco alto, una blusa che decido di indossare senza mettere il reggiseno in questo modo le tette saranno visibili dalle aperture delle maniche. Completo con pantacollant neri molto trasparenti con il culo coperto solo parzialmente dalla blusa.
Esco dal bagno ed anche lui è già pronto mi guarda tra l'eccitato per la mia mise da troia e l'imbarazzato per doversi accompagnare ad una donna che lascia poco all'immaginazione.
Decide di portarmi in un ristorante un po' fuori mano ufficialmente vicino ad un luogo di incontro car sex, ma io sospetto per evitare di incontrare conoscenti.
Sento il suo imbarazzo mentre entriamo nel locale e gli altri avventori si girano a guardare prima di sfuggita poi a secondo con sguardi lascivi o di riprovazione.
Quando arriva il cameriere mi sporgo verso di lui per agevolare la vista delle tette il cui capezzolo è turgido per l'eccitazione. Tra gli sguardi degli altri avventori le occhiate del cameriere al quale pare le mie tette non dispiacciono qualche risata per il vino, consumiamo la cena.
All'uscita dal ristorante, attraversando la sala, sento gli occhi puntati sul mio culo che ora è completamente visibile poiché ho fatto in modo che la blusa non lo coprisse.
Già eccitati ci dirigiamo verso il luogo del car sex. Arrivati purtroppo non sembra esserci nessuno aspettiamo un po' giochicchiando tra noi.
Dopo qualche tempo di attesa non ce la faccio più ed esco dalla macchina. Non indosso più i pantaloni ne il perizoma e la blusa non copre nulla lasciandomi praticamente nuda dalla vita in giù. Il mio bull ancora in auto mi sorride dal parabrezza mentre mi appoggio con i gomiti sul cofano guardandolo. Non serve altro, esce dall'auto infoiato con il cazzo turgido in mano e la cappella gonfia dal desiderio accresciuto dai giochini in auto.
Si china dietro di me e mentre aspetto che inizi a leccarmi lui si rialza e appoggiandosi con il suo corpo su di me mi sussurra all'orecchio: “alle troie non si lecca la figa”
Si solleva, mi divarica il culo con le mani e mi fa mettere per quanto mi è possibile in punta di piedi, poi mi sputa nella figa e con il cazzo lo spinge con un sol colpo iniziando a pompare con forza. Sento il suo cazzo i suoi fianchi che mi spingono sul cofano e lui che mi dice che sono una troia, una vacca mentre io gli rispondo che si sono una puttana affamata di cazzo e che voglio che mi riempa la fica con il suo sperma.
Lui è sempre più eccitato continua con il turpiloquio e mi sculaccia con vigore. Sento il calore sulle natiche ed il piacere diffondersi ad ogni schiaffo. Godo più volte in quella posizione finché lui non mi dice di girarmi, mi fa inginocchiare davanti a lui e mi riempe la bocca con il cazzo pochi istanti prima di eiaculare copiosamente.
Il getto è talmente impetuoso e tanto che non riesco a trattenerlo in bocca...sento tutto il suo corpo fremere mentre svuota le palle nella mia bocca ed io con le mani sulle sue natiche lo spingo verso di me ingoiandogli tutto il cazzo che si sta ora rilassando e nel contempo gli massaggio le palle. Entrambi soddisfatti dispiaciuti solo di non aver potuto condividere il nostro piacere con altri risaliamo in auto per dirigerci a casa.
La notte è ancora lunga e la passerò interamente con lui sentendomi una vera troia ancora di più pensando al cornutone che si struggerà di curiosità ed ai miei figli che non sospettano di avere una madre zoccola.
Tornati a casa dopo aver ancora goduto dei nostri corpi ed essermi fatta inculare con soddisfazione crolliamo stremati e ci addormentiamo.
Mi sveglio a mattina inoltrata, il mio bull ancora dorme approfitto e faccio le telefonate di rito a mio marito che mi chiede notizie ma ancora una volta perfidamente non do dettagli, la mia voce deve aver svegliato il mio compagno di scopate perché mentre sono al telefono parlando con mia figlia inizia ad accarezzarmi sempre più audacemente prima le gambe ed il seno, poi direttamente la figa infilando un dito ed iniziando a titillare il clitoride.
Volutamente prolungo la telefonata facendomi ripassare mio marito mentre mi sento sempre più una vacca a parlare con i miei familiari e farmi toccare da un altro uomo sono eccitatissima ed inizio a sbrodolare dalla fica.
Saluto distrattamente mio marito che mi chiede come mai del mio tono diverso dal solito. Metto giù il telefono e mi tuffo sul cazzo due rapidi colpi di lingua intorno alla cappella non necessari perché la sua verga di 18 cm punta già verso il cielo.
Vado a cavalcioni ed inizio una lunga cavalcata alternando la fica al culo squirtando il mio piacere finché anche lui al suo culmine finalmente mi riempe la figa con il suo sperma.
Entrambi siamo stremati e sudati. Mi accascio sul suo petto lasciando che la mia fica coli su di lui e sulle mie cosce tutta la nostra passione.
Dopo un breve sonnellino ristoratore andiamo a comprare un frugale pranzo al sacco per dirigerci a prendere il sole nudi al fiume.
Consigliato da altre coppie troviamo una bella ansa con una spiaggetta dove possiamo immediatamente metterci nudi.
Ancora una volta non siamo fortunatiN nessun altro vicino a noi ad eccezione di un paio di attempati signori anche loro nudi dall'altra parte del fiume.
Mentre prendiamo il sole, dopo poco, le nostre mani ed i nostri corpi tornano a cercarsi.
Iniziamo una serie di massaggi con bocca e mani ed un paio di sontuose scopate...il tempo scorre piacevolmente baciati dal sole e sudati per il caldo e le nostre effusioni tra l'altro gradite dai guardoni dell'altra sponda.
E' giunta l'ora di prendere commiato dal mio bull che non si trattiene dal darmi un ultimo colpo mentre a casa sua preparo il mio zaino per tornare indietro dal mio cornuto e dai miei figli.
In treno sorrido mentre ripenso al fatto che sono proprio una zoccola...
Elle
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7 years ago
elledi,
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PARI OPPORTUNITA'
Al telefono mi ha chiesto di non vestirmi seminuda, cioe' solo tanga, tacchi e lingerie, ma da "donna", cioe' con sopra camicetta, gonna.. e cosi' ho fatto, d' altronde a carnevale mi son vestita da donna manager, tailleur con gonna al ginocchio, giacca, camicetta e tacchi, calze con riga (speso non poco),la moglie tailleur gia' suo, giacca e pantaloni a righe, ma baffi finti e cappello Borsalino, scarpe basse( mie ) stile inglese, a proposito serata splendida in giro per il centro, qui a Udine.Comunque,E'entrato e ci siamo accomodati in veranda, fra una chiaccherata e l' altra io, sopra i miei tacchi 12, mi sono alzata ( al femminile perche' in quel momento mi sentivo) per prendere dal frigo una bottiglia di bollicine..e mi chiede "siediti sulle mie gambe".. e cosi' ho fatto;Fra un sorso dai calici di un buon Ca' del Fosco e l' altro mi accarezza le gambe, le cosce..e con un tono che gia' dice tutto..mi dice "come invidio la tua complicita'che hai con tua moglie, io non posso farlo" ...Qui mi fermo con quanto successo perche e' altro che vorrei dire:E' un invito alle lei di coppia, che per il 90% si dichiarano bsx:Praticamente io ho continui contatti e alcuni incontri con i VOSTRI lui di coppia, che di nascostoa voi lo fanno, anche per questo non ci sono feedback, perche' sarebbero imbarazzanti per i lui nei vostri confronti.Io non incontro chi si dichiara gay o trav, non mi attirano, mi piacciono uomini veri e attivi e lady calde, solari e libere mentalmente.QUINDI:Ma cosi' come voi vi dilettate con le parisesso, perche' non liberate dalle catene il vostro amato ?per esempio, se lui non ha coraggio di confessare i propri desideri nascosti, perche' non provate voi a dirgli" mi piacerebbe vederti avvinghiato ad un altro uomo, mi ecciterei sicuramente"..e se pensate che sia ..innaturale, ripensate a voi, capperi..E credetemi, belle signore, che quando e' successo, la serata e tutti assieme... abbiamo preso fuoco,TUTTI.Sono sicuro che se mi legge qualcuno che lo ha provato puo' solo che confermare.in nome delle "pari opportunita', per l' appunto.
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7 years ago
arbagarba,
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Quella sera in riva al mare
Era una sera del mese di Agosto io e mia moglie stavamo passeggiando sulla spiaggia di Viareggio erano circa le 2 di notte quando ci accorgemmo che in lontananza si vedevano 2 persone muoversi in maniere un po’ strana, pensammo questo caldo deve aver dato fastidio pure a loro visto che alle 2 di notte sono in spiaggia, un po’ per il caldo un po’ per la curiosità decidemmo di continuare la nostra passeggiata notturna in loro direzione, appena più vicini ci accorgemmo che erano indaffarati a fare sesso, la cosa non ci stupì più di tanto visto che pure noi molto spesso di notte dopo una nuotata al chiaro di luna ci davamo da fare più o meno nella stessa zona dove erano loro, una volta più vicini con il chiaro della luna vedemmo che erano 2 stranieri una donna bionda sui 25 anni e un uomo di colore sui 30 forse, lui le stava sopra e mentre la penetrava la baciava , pensammo che non si fossero accorti di noi che a 2 metri o poco più li stavamo a guardare, e loro come niente fosse continuavano il loro gioco, la cosa ci fece eccitare entrambi che per calmare un po’ i nostri bollenti spiriti ci gettammo in mare, cosa che servi a poco appena usciti dal acqua eccitati più che mai iniziammo ad amoreggiare a poca distanza da loro, che nel frattempo forse avevano finito o si erano fermati sentendo i nostri tuffi chi lo sa, poco importa cosa stessero facendo loro nel giro di pochi minuti i nostri costumi erano a terra e io ero sopra alla mia compagnia che le succhiavo i capezzoli turgidi e insaporiti dal sale del acqua di mare che li aveva appena bagnati. Oddio che eccitazione il mio arnese non stava più fermo era un continuo pulsare per la gran voglia di entrare dentro a quella bagnata passera insaporita dal sale, ma no non era ancora giunto quel momento mi spostai interruppi dal leccare quelle due splendide ciliegine per passare a leccare la sua meravigliosa fighetta, tuffai la mia testa in mezzo a quelle cosce abbronzate dal sole tanto abbronzate quasi da assomigliare a quelle di una venezuelana e iniziai a leccare la sua succosa passera sino a farmi venire in bocca, mi spostai per iniziare a penetrarla a pecorina come piace tanto a lei, quando vidi dietro di noi a solo 1 metro un uomo di colore con la sua enorme mazza penzolante mezza dura, ed accanto a lui la signorina bionda di poco prima ci stavano a loro volta osservando e noi per ricambiare il fatto di averli visti a nostra volta scopare iniziamo a scopare sino che io non dissi sto per venire la mia compagnia mi fece uscire e inizio un pompino meraviglioso sarà per l'eccitazione di essere visti da altri 2 sarà che eravamo eccitati dal avere visto loro ma lei lo succhiava come non aveva mai fatto prima leccava tutta la cappella con la punta della lingua scendeva lungo lo stelo e leccava le palle poi lo prendeva sino che le palle non le sbattevano nel mento dopo pochi minuti cosi venni 4 o 5 spruzzi di sperma le raggiunsero dalla bocca la gola non riuscì a reggere tutto quel seme che le colo fuori dalla bocca sino sopra quella bellissima sesta l' effetto della abbronzature faceva risaltare sotto i raggi della luna il mio seme che colava giù sino sulla sua pancia. Vedendo questa scena la bionda disse in un italiano stentato se volevamo fare con loro ciò che abbiamo fatto da soli se volevamo scambiarci i partner, io e mia moglie ci guardammo e io le dissi quando ti capiterà mai di trovare un uomo di colore con un cazzo cosi grande e quando mi capiterà mai più di potermi scopare un donna bionda cosi figa, e lei disse hai ragione facciamolo per una volta non succede nulla. Ci facemmo tutti un bagno ristoratore in mare e poi ci spostammo un po’ piu in la io con la bionda e lei con il nero a 2 metri circa uno dal altro di modo che ci potessimo vedere scopare a vicende io inizzia leccare la fica della stupenda bionda anche essa sapeva un po di sale un po dei suoi umori gle la leccai per un bell po, lei mi disse sempre in un italiano stentato che non il suo compagnio non poteva fare sesso anale per via della misure sproporsionate del suo membro e che avrebbe avuto piacere di essere presa dietro da me che avevo un bell cazzo adatto a sfondare il suo culo non mi sembrava vero credevo di sogniare si mise a pecorina mostrandomi un culo spettacolare con un buchetto chiuso sembrava vero che non avesse mai avuto rapporti anali almeno non con lui, al che sputai nel suo buchino e prima con 1 dito poi 2 poi 3 mi feci strada dentro di lei puntai il mio arnese nel suo splendido culo e lentamente inizzia a possederla lei emise da prima un urlo poi molti mugoli di piacere sino che non sentii un fremito seguito da un urlo che penso abbiano sentito sino dalla strada stava venendo le avevo fatto avere un orgasmo per via anale continuai a pomparla per un altro po poi lei mi disse spostati che ora tocca a me farti godere,mi sdraiai a terra lei mi venne sopra con la sua figa fradicia di umori inizzio a fare su e giu e quando le dissi sto per venire scese di corsa lo prese in bocca e inizzio a leccarlo da li a pochi secondi venni copiosamente dentro la sua bocca e lei ingoio tutto leccandomi la cappella sino a pulirla completamente. Ci sedemmo l'uno accanto al altro a vedere mia moglie che ancora si stava facendo fottere dal nero aveva un cazzo enorme e io dissi alla sua compagnia ma quanto lo ha lungo lei rispose 29, io dissi povera moglie la stara aprendo come una scatola di sardine con un palo simile la sentivo godere a pecorina come piaceva a lei beh con un cazzo simile a pecorina viene bene sicuro dopo poco che la guardavamo la sentimmo urlare godeva come non mai quel cazzo la stava davvero saziando bene, quando fini di urlare vidi il nero uscire da lei ed andarle davanti alla facci come dire ora succhia ma lei gli fece cenno di mettersi sdraiato cazzo dissi io non sarà mica cosi matta da farci lo smorsa candele. La vidi che stava per farlo si posiziono sopra al cazzo del nero e lentamente se lo fece entrare tutto dentro, pensai io ad alta voce come può starci tutto se già con i miei 18 cm dice di sentire male, mi avvicinai per vedere meglio e sorpresa delle soprese stava prendendoselo dritto nel culo una bestia simile, la bionda che mi aveva seguito disse cazzo come fa devo pure io allora provare andò la disse a mia moglie che voleva provare pure lei che se lei ci riusciva come poteva lei non riuscire il nero rimase fermo a terra le la bionda già allargata dal mio cazzo prese prima un po’ poi piano piano tra un urlo di dolore e uno di piacere lo prese a sua volta tutto dentro al culo inizio a fare su e già come una vera furia il suo culo si era dilatato abbastanza per prenderlo come voleva saliva su e giù e mi guardava sorridendo come a dire grazie a te e a alla tua compagnia ora anche io posso soddisfare me stessa e il mio uomo con un rapporto totale, nel mentre in nero stava per venire e lo disse cosi la mia compagnia che ancora non aveva potuto assaporare il sapore del suo seme lo fece mettere in piedi, lei si chino e inizio un poderoso pompino 29 centimetri di cazzo del nero le entravano quasi totalmente in bocca sino a sentirlo contro le tonsille vidi la faccia del nero avere un escrezione di godimento e venne in un modo mai visto prima una quantità di sperma degnai delle sue dimensioni inondava bocca faccia occhi capelli corpo tutto era ricoperto dal suo bianco seme, la bionda vendendo tutto quel seme cadere lungo il corpo della mia compagnia si avvicino a lei inizio da prima a leccare con la mia compagna quella poderosa mazza per poi leccare quello sul corpo della mia compagnia. Dopo questa meravigliosa avventura di una notte tornammo diverse volte in quella spiaggia ma di loro non vi era più traccia evidentemente erano ritornati a casa la loro vacanza si vede che era finita.
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1
7 years ago
desideria80,
28/28
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Una notte nella Jungla
Durante un famoso "Full Moon" party in una nota localita' turistica Thalandese dopo vari "bucket" e altro mentre lei balla sulla spiaggia con indosso solo un vestitino trasparente lasciandosi completamente andare travolta dal ritmo della musica noto un gruppo di tre ragazzotti muscolosi che la guardano con insistenza ma non accennano a farsi sotto come lei vorrebbe nonostante i suoi sorrisi ammicanti....a quel punto visto che lei sembra aver voglia di una notte "speciale" mi dirigo verso i ragazzi con tre birre in mano e mi presento offrendo loro da bere, loro si dimostrano subito molto cordiali e di conseguenza passo subito al sodo....vi piace quella troia ? E' mia moglie ma non vi preoccupate anzi cosa ne dite se la portiamo a fare un giro nella jungla ....se mi date 100 $ la potete scopare dove volete, quanto volete e come volete per un giorno intero ....se poi avete degli amici.....potete rivenderla a loro cosi ve la scopate gratis.....inutile dire che nel giro di 5 minuti ci stavamo dirigendo verso un posto appartato nella jiungla e io avevo 100 $ in tasca.....( NB non e' una mercenaria ne scopiamo per soldi ma alle volte le piace essere trattata come una puttana e a me alle volte piace venderla a dei gruppi di giovani arrapati)
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7 years ago
duoxdue,
37/44
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sorpresa
lui è arrivato a casa stanco.......scazzato.......dopo una bella doccia rilassante ,si è infilato tra le coperte,stremato dal troppo lavoro e dallo stress.......io mi metto al pc e navigo....navigo......finche' incontro qualcuno che si sente solo come me e cominciamo a ciattare.....scambiarci frasi e parole.......................finchè il mio "lui" del quale non ho voluto sapere il nome, mi invita a farmi una telefonata..........dopo le parole dolci che mi ha scritto,mi sale la voglia di conoscerlo e di sentire la sua voce....sensuale..unica...................................................................................................................................................accetto..e dopo cinque minuti il mio telefono squilla....lui nel frattempo si è addormentato e a me è venuta voglia........rispondo e all'altro capo una voce sexy e serena che mi dice"ciao..come stai..."io ho un susulto...la sua voce mi piace,mi eccita.....pero'come fare..non l'ho mai tradito..nemmeno con la fantasia...pero' il "telefono nuovo" mi piace...allora mi corico accanto a lui, nel mio letto..lui russa e io parlo con Claudio(nome di comodo)..e claudio mi fa sentire bella,importante,sexy.....e d'un tratto mi chiede di masturbarmi..e io gli dico di si.............lui russava e io ,stando li vicino,ho avuto il piu' bel rapporto occasionale della mia vita..
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1
7 years ago
cpno64,
57/50
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Istinto animale
Salve a tutti,siamo una coppia che si è avvicinata al mondo scambista da un paio d'anni e amiamo realizzare le fantasie sessuali che per molto tempo ci siamo tenuti dentro.Frequentiamo volentieri un noto locale scambista nel vicentino e sin dalle prime volte che ci siamo stati, sono sempre stata attratta da una stanzetta dove si può praticare il "glory hole".Inizialmente non ho manifestato subito interesse perchè un po' mi vergognavo nel confessare al mio compagno il mio desiderio di entrarci e mettermi a disposizione dei maschi che si posizionavano all'esterno.Una sera, li al locale, mentre camminavamo al buio nel corridoio che circonda il glory hole, ho iniziato a sentire dall'interno dei sospiri. Ho chiesto al mio compagno di fermarsi un attimo e con le mani ho iniziato a palpare nel buio attraverso uno dei fori che comunicano con l'interno. Ho trovato subito il corpo di una donna che ho iniziato ad accarezzare e salendo mi sono trovata tra le mani il pene in erezione del suo compagno che era dentro con lei. Senza pensarci troppo ho iniziato a masturbarlo con una foga ed una voglia che non mi era mai capitata. Mi sono ricomposta ed ho continuato la visita con il mio compagno. La serata è poi trascorsa all'insegna dell'eros ma una volta in macchina, tornando a casa, ho confessato al mio compagno l'eccitazione che avevo provato nel prendere in mano quel pene duro al buio. A quel punto lui mi ha chiesto: "Ti piacerebbe provare ad entrarci la prossima volta?". Imbarazzata ma decisa risposi subito di si ed insistetti per tornarci subito il sabato seguente. Per l'evento avevo indossato scarpe nere con tacco 10, autoreggenti ed un miniabito piuttosto trasparente senza intimo sotto. Ricordo che mentre ballavamo ad inizio serata, io non vedevo l'ora di entrate nel privè e provare quella nuova esperienza. Dopo un paio di bicchieri ero eccitatissima e pronta. Ho afferrato il mio compagno per la mano e mi sono diretta all'interno del privè e senza esitare sono entrata nella stanza del glory hole chiudendola con il lucchetto alle mie spalle. Il buio mi ha subito disinibita e in un attimo mi ero sfilata il vestito restando in tacchi ed autoreggenti.Confesso che il mio compagno mi ha aiutata molto a sciogliermi invitandomi a fargli un pompino in prossimità di un foro di comunicazione con l'esterno. Mentre glielo succhiavo ho iniziato a masturbarmi lentamente. Ero bagnatissima per l'eccitazione. Il primo curioso non tardò ad arrivare. Allungò una mano verso di me ed iniziò a palparmi il seno. Prima lentamente, poi con più forza. Mi strizzava i capezzoli fino a farmi quasi male. Ma io lo lasciai fare. Quando scese con la mano io allargai le gambe aiutandolo nella ricerca. Senza troppi complimenti mi penetrò avidamente con le dita della mano aumentando il ritmo nel sentirmi godere senza pudore. A quel punto ero pronta. Temevo un po' per paura di malattie, ma quando il suo pene eccitato fece capolino, glielo afferrai con forza e lo presi in bocca affamata come non mai. Mi impegnai moltissimo cercando di soddisfare le sue voglie fino a proporgli un preservativo che indossò senza perdere tempo. A quel punto non potevo più tirarmi indietro. Mi girai chinata verso la feritoia offrendogli il mio corpo. Mi penetrò con forza in modo animalesco. Sentivo che voleva usarmi e la cosa mi eccitava. Uno sconosciuto al buio mi stava scopando da dietro mentro facevo un pompino al mio compagno.Ad un tratto si fermò, tolse il preservativo riproponendomi il pene libero. Ero nuovamente indecisa, ma il mio compagno mi girò afferrandomi per i fianchi e cominciò a pomparmi forte. Poi mi afferrò per i capelli da dietro e mi spinse la testa sul cazzo di quello sconosciuto. A quel punto, veramente stravolta dall'eccitazione, mi abbandonai al piacere succhiandolo fino a sentirmi riempire la bocca di sperma. Mi girai verso il mio lui facendo scedere lo sperma dalla bocca lungo il corpo. "Sei una porca" mi disse. "Ora che hai capito come funziona continua pure". Trascorsi più di un'ora a fare sesso con tutti i mebri che facevano capolino dalle feritoie. Ero eccitatissima di vedere tutti quei peni duri per me e soddisfatissima nel riuscire a farli venire sul mio corpo. Ne contai otto in tutto. Quando ne ebbi abbastanza lo comunicai al mio compagno. Mi infilai il vestito al buoi senza ripulirmi dallo sperma. Uscii dalla stanza e mi diressi verso il bagno.Allo specchio mi resi veramente conto dell'accaduto. Ero zuppa di sperma dalla bocca fin giù lungo le gambe. Il mio lui mi scopo' da dietro con una foga insolita. Mi eccitava sentirmi dare della troia e raggiunsi un orgasmo mondiale. Lui mi venne dentro con gli ultimi colpi che quasi mi fecero male.E' stata una esperienza incredibile. Un po' troia mi sono sentita, ma anche coraggiosa nel riuscire a realizzare la mia fantasia e fortunata ad avere un compagno così porco e sessualmente libero.Un bacione dalla vostra Pornolisa.
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4
7 years ago
Pornolisa,
34/28
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la prima volta a quattro
come si può convincere una donna a provare a fare qualcosa di diverso... che in cuor tuo sai che le farà provare qualcosa di indescrivibilmente piacevole...anche se lei rifuggeva quest'idea...ma io ne ero convinto...e ci sono riuscito!!lei non ha mai considerato un incontro a quattro...se è per questo nemmeno a tre, ma questo è passato...ora, avendolo provato, avendolo gustato, avendo la consapevolezza di questa trasgressione, si sente più donna...ora è indispensabile che le faccia sentire qualcosa di più, uno step che le faccia provare cosa significa avere le attenzioni di una donna....delle carezze che nessun uomo è in grado di fare..ma la cosa non è facile...districarsi tra le richieste di molte coppie che si propongono...alcune sono navigate, altre non lo sono nemmeno un po'...altre non sono altro che dei fake messe lì per tentar di fare breccia verso coppie che non vogliono saperne dei singoli...all'improvviso un bagliore di luce....una mattina la sto guardando mentre fa gli esercizi...sono le sei di mattina e lei, come ogni giorno, fa i suoi quaranta minuti di esercizi per mantenersi tonica...io guardo distrattamente il pc e noto l'arrivo di un messaggio..telegrafico..banale, forse...diceva; mattinieri...ed io rispondo che sto osservando mia moglie nuda che fa esercizi...giusto per rompere il ghiaccio.da lì un continuo viavai di messaggi, sempre con una naturale simpatia... fino a quello che stabilisce un incontro conoscitivo..difficile per noi, abbiamo bimbi piccoli ..diciamo...come risposta...anche noi..il fatto di avere a che fare con una coppia che presenta delle similitudini fa molto piacere...e fa crescere la curiosità di farne conoscenza...stabiliamo di incontrarci a venezia, nostra meta preferita domenicale..con tutta la prole al seguito...Più facile dirsi che a farsi..avete presente com'è venezia alla domenica? come un mercato rionale all'ora di punta...perdipiù trovare una famiglia con cui non hai dato un punto preciso, ma solamente nelle vicinanze del ponte di rialto poi..ricomincia l'altalena dei messaggi....ma alla fine ci riusciamo.ci conosciamo..lui un tipo giovanile, più o meno come me...più o meno stessa età...tutti e due accomunati dal dover badare ai figli piccoli...lei, si presenta ma non fa ora a scandire le ultime sillabe del suo nome ed è subito alla ricerca del pargolo che le sfugge di mano..comunque si fa notare per la sua altezza, con un paio di occhialoni scuri che scopriremo più tardi nascondere dei bei occhi azzurri...le due lei si presentano e scatta la classica intesa femminile, subito a parlare fitto fitto di cose che noi uomini siamo estromessi, tanto dobbiamo pensare alle prole..riusciamo ad approdare in un bar dove beviamo un caffè e dopo un'ora di chiacchere ci congediamo, con la promessa di sentirci via messaggio o telefono.le nostre impressioni sono più che buone, l'intesa sin da subito si è rivelata ottima..lui un bell'uomo che vuol far conoscere alla sua donna delle sensazioni diverse, del sesso allo stato puro...praticamente il mio credo!nei giorni seguenti ci sentiamo, sempre con un piacere crescente, finchè, dopo mille peripezie, fissiamo un giorno per poter conoscerci ancor di più.la mia lei si è preparata, vuole far sfoggio della sua prorompente e naturale bellezza...ha messo in uso tutta la sua lingerie più sexy, i tacchi alti...la minigonna che fa intravedere le calze sorrette dal reggicalze...un vero bocconcino..o un vero regalo di natale pronto per essere scartato (come mi ha suggerito l'altra lei).entrano nella nostra casa...lui è vestito casual, jeans e maglietta...lei ha un bel paio di stivali al ginocchio con un bel tacco a spillo..calze e reggicalze (ma questo lo avevo già notato quando stava scendendo dall'auto...piegandosi per prendere la borsa avrebbe fatto felici un migliaio di voyeur con quella bella veduta di un bel culo scoperto..)cominciamo a parlare e il nostro dialogo è piacevole, cordiale, come dei vecchi amici conosciuti da tempo....ma come è possibile?questione di feeling, qualcuno suggerirebbe...ed è proprio così..precisiamo i nostri limiti..ma li avremmo realmente rispettati?andiamo avanti con i discorsi..facciamo vedere la nostra produzione video pubblicata su di un sito amatoriale e l'atmosfera si fa più calda..ma non si sblocca...però sono sicuro che è da tutti desiderato...l'altra lei ha un interesse, non molto celato, per il seno di mia moglie...e' molto sodo..dice..ed io colgo l'occasione...toccalo...lei lo avvolge con la sua mano e ne resta entusiasta, tanto che il marito subito replica...e conferma quello che la moglie ha appena detto..ma non succede nulla!chiedo, se lei ha voglia di provare qualche posizione per fare delle foto...lei acconsente.ho voglia di vedere mia moglie che prende un bel sedere con le mani piene, con le unghie piantate nelle natiche...lei segue i miei suggerimenti e viene fuori una immagine bellissima...dopo accontento il desiderio che mi ha espresso la nostra ospite...ma in cuo mio anche io voglio vedere una donna baciare il seno di mia moglie...lei chiede alla mia donna se non le da fastidio se la bacia...ah, non ho precisato che mia moglie non è bsx, anche se qualche pensiero lo ha fatto...comunque lei si avvicina al capezzolo ed apre la bocca...con la lingua comincia ad assaggiarlo, ci prende gusto e con la bocca aperta lo bacia con voluttà...non avevo mai visto una scena così eccitante ed allo stesso tempo così naturale..una donna che bacia il seno di mia moglie.....l'atmosfera comincia a scaldarsi...le due lei danno sfoggio dei loro corpi sinuosi e noi maschietti cominciamo a liberarci dei vestiti...invito la nostra ospite ad assaggiare mia moglie...lei non ha mai conosciuto una lingua femminile che esplori il suo sesso..lo ha immaginato..ma ora è diverso, lei è lì, pronta a farle provare questa nuova esperienza...comincia a leccarla..lei le prende la testa e non la lascia..comincia a farle provare l'estasi della lingua sul suo clitoride, e le piace, molto..mentre è in estasi, le porgiamo i nostri membri ed uno alla volta lei li prende, ingordamente, e cominciamo ad assaporare la sua bocca nei nostri sessi...ora è il momento di far sentire il calore della mia donna al nostro ospite...lo facciamo stendere e faccio salire la mia lei sopra il sesso di lui, ma senza inserirlo...era negli accordi...così invito la moglie a sostenere il sesso del suo uomo contro le labbra della vagina della mia lei, che comincia a strofinarsi, bagnata, molto bagnata....le regole poco prima fissate, cominciano a barcollare...il cazzo di lui comincia a percepire il caldo pertugio dove naturalmente dovrebbe introdursi...la mano della moglie alla fine lo sospinge dentro e comincia l'estasi del maschio...assieme a quello della moglie che lo bacia intensamente...sta godendo anche lei di tutto questo...io nel frattempo mi sono goduto lo spettacolo..e che spettacolo...ho il cazzo che non ne può più di far da spettatore....chiedo alla nostra ospite se riesce ad inumidire il mio membro con un pò di saliva, e mi accontenta prendendolo in bocca con una maestria pari a quella di mia moglie...me lo inumidisce per bene e la invito a farsi da parte...io so che farò qualcosa che loro non sono preparati..mia moglie è sopra di lui e lo sta cavalcando...la fermo e la faccio abbassare, offrendomi il suo culo bellissimo e la sua fica impegnata con il cazzo del nostro ospite....prendo il mio membro e lo appoggio sopra all'altro e spingo, entrando nella fica occupata, ma tanto era grondante di umori che la mia entrata è stata agevole...vedo gli sguardi esterrefatti dei nostri ospiti...comincio a fare quello che lei desidera..essere posseduta da due cazzi dentro la sua fica accogliente....Comincia così una cavalcata a due in quel buchetto bagnato di umori dolcissimi....che continuerà fino ad un dirompente orgasmo di lei che, non appena inizierà ad urlare per il piacere, si ritroverà con l'altra mogliettina che le tapperà la bocca con un bacio passionale....bellissimo!!! Mia moglie in quel momento non so se è riuscita a capire quante persone si stavano dedicando a Lei...certo è che il risultato è andato oltre le più rosee delle previsioni...purtroppo anche le belle cose hanno fine e, causa la tirannia dell'orario ci siamo congedati, certi di uno prossimo incontro, tanto è stato eccitante il primo.
12904
9
7 years ago
4youreyes,
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Al MULTISALA....!
Leggo un last minute di una coppia che cercava un incontro al quanto particolare, ma senza specificare cosa. Gli scrivo e subito mi risponde il marito della coppia spiegandomi la loro fantasia:" Voglio che tu venga con noi al cinema, ma agli occhi di mia moglie tu sarai li' per caso, ti siedi vicino a lei e cominci ad intrigarla, non garantisco nulla sul dopo, ma sicuramente al buoi non ti neghera' qualche carezza" . Non essendo lontano dal multisala dove , in teoria ci si doveva vedere, decido di andare.Gli lascIo il numero e ci sentiamo dopo poco via whatsapp. L'appuntamento e' davanti alla cassa e , per esser sicuri di capitare vicini mi dice di attendere che prima loro facciano i biglietto, mi descrive come sono vestiti, cosi' da mettermi in coda dietro. Attendo all'ingresso e ad un certo putno vedo arrivare una coppia, dalla descrizione sembravano loro.Lei mora molto abbronzata e con un cappotto nero che la copre tutta, rimangono solo in evidenza delel scarpe di verice rosa con tacco altissimo. Lui mi guarda e mi accorgo che ha capito chi sono, mi metto in fila e faccio il biglietto e per esser sicuri che lei si sedesse vicino a me li supero e mi accomodo, ecco che allora il marito si siede lascianoil posto libero vicino a me, cosi' lei si accomoda. Si toglie il cappotto e scorgo un vestitino coloro crema molto sexy, corto con scollatura vertiginosa. La sala, essedn oun emrcoledi' ed essendo le 22.00 e ' quasi vuota cosi dopo circa 5 minuti dall'inizio del film, comincio ad avvicinarle la mano poggiata sul poggiabraccio, lei si scansa leggermente ma al secondo tocco, noto che la sua mano rimane li' ferma. Ogbi tanto vedo il marito che allunga la testa in avanti per vedere cosa succede, ma ancora nulla si puo' scorgere perche' il mio intento e di eccitarla pian pianino, cosi' lei continuo a sfiorarle il braccio e sento sotto le mie mani i birivi di piacere e di emozione che la sua pelle emana. Decido di andare oltre, le sfioro la gamba, lei ha un sussulto, mette la mano sulla mia ma non la toglie , adesso e' lei che mi sfiora.....l'eccitazione sale cosi' decido di percorrere all'insu' la sua gamba fino ad arrivare al bordo del vestito, vado oltre e sento la balza delle autoreggenti, ancora su....... sento il suo caloro e mi accordo, questa cosa mi ha dato un brivido, che lei non indossa nulla sotto. E' ga' tutta bagnata, sento le mie deita umide del suo sesso, non resisto e le porto, quasi involontariamente, vicino al naso per sentire il suo profumo. Io continuo a toccarla, adesso il marito osseva cio' che faccio , le si avvicina all'orecchio e le dice qualcosa, lei cosi' allunga il braccio e i mette la mano sul cazzo gia' duro, prova ad aprire la cintura ed io l'aiuto e cosi' dopo un po' siritrova il mio cazzo duro in mano e comincia a giocarci.......fino a quando si abbassa e comincia aleccarlo delicatamente. Io continuo ad avere la mano fra le sue cosce e a toccarla sempre in modo piu' deciso fino a quando sento che ha un orgasmo, anzima e mi toglie la mano da li'...!!Io non resisto piu' , sto per venire e l'avviso, non non vorei sporcarla , non conoscendola non so cosa possa piacerle, ma lei continua fino a quando avvisandola una seconda volta vedo che non toglie la bocca e cosi' , eccitatissimo , vengo su di lei..............!Credo che lei sapesse dell'incontro, ma la situazione e' stata cosi' particolare ed intrigante che non sarebbe cambiato nulla comunque!
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3
8 years ago
Marcoilary,
32
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io a casa loro
Mi è venuto a prendere Luca al solito parcheggio... siamo entrati in casa e lei stava infornando i salatini e l'erbazzone... bella, incredibilmente bella... vestito nero trasparente, tacchi, smalto scuro.
ci siamo versati il prosecco e siamo andati a chiacchierare sul divano... su X factor, sulle moto... chiacchiere disimpegnate fra amici, davanti al camino acceso.
Intanto fra un sorso e l'altro guardavo Laura, sentivo la voglia crescere; ho notato gli orecchini che le avevo regalato mesi prima, ma non ho detto niente, gliene avrei parlato dopo quando saremmo stati soli . Poi lei si è alzata a prendere gli stuzzichini dal forno e portarlo in tavola. Ci siamo seduti e abbiamo mangiucchiato, mentre gli ammicamenti e gli sfioramenti fra me e lei si facevano più frequenti.
Poi io e lei siamo andati in cucina a fumare... alla luce vedevo ancora meglio le trasparenze, il perizoma e i capezzoli... ci siamo baciati con passione, la toccavo... le ho spostato il perizoma e la sditalinavo mentre ci baciavamo, come dei teenager... Le sentivo il seno e la pelle profumata, mi faceva impazzire, mi tremava il respiro come ad un sedicenne…
Pier si è affacciato e vista la situazione è tornato in sala a preparare il Luca la filmava mentre lei giocava con il mio cazzo leccandolo o versandoci sopra il vino per poi leccarlo ancora... era bella come una modella e porca come una puttana
Al quarto ho subito lo stesso trattamento, ma le infilavo anche io le dita dappertutto... poi l'ho spogliata nuda e l'ho sdraiata sul materasso. Lei voleva la mia lingua nella figa.... ed ho cominciata a leccarla mentre lei baciava il marito. Le leccavo il culo e la figa... volevo torturarla un po'... non stavo sempre sul clitoride... volevo sentirla fremere di voglia... poi quando l'ho sentita davvero carica gliel'ho mangiata per bene... leccavo attorno al clitoride e poi lo succhiavo e leccavo la punta mentre lo tenevo succhiato fra le labbra... poi mi sono concentrato sul suo bottone fino a farla venire... ha goduto davvero tanto...
Mentre era ancora con la pancia che sussultava gliel'ho messo dentro... dolcemente, fino in fondo... e lei sentivo che impazziva perché non aveva ancora finito le contrazioni per la goduta con la lingua. La baciavo dolcemente, aveva le guance rosse infuocate... alla luce del camino era bellissima... Femmina come nessuna, in quel momento sapere che aveva goduto di me la rendeva la mia ragazza, e non era solo sesso quello che le stavo dando.
Poi l'ho girata, Luca era sul bordo del divano e lei ha cominciato a succhiargli il cazzo e le palle... io la scopavo da dietro lentamente... non tanto per lei, ma perché sentivo che non sarei durato molto... ero eccitato a dismisura... Ho chiesto il cambio a lui che si è messo a scoparla e lei a succhiarmi il cazzo bagnatissimo dei suoi umori. Le premevo la testa sul cazzo... volevo scoparle la bocca fino in gola.... Ho ripreso un po' il controllo e sono tornato dietro di lei... la volevo fare godere ed ho preso a sbatterla brutalmente...
non c'è voluto molto e sono venuto dentro di lei mentre sentivo che godeva e affondava la faccia sul divano mugolando fra i cuscini... ma a me non è sceso... e continuavo a giocare con la sua figa, entrando, uscendo mentre il cellulare illuminava la sua figa gonfia e fradicia, controllavo il preservativo e andavo piano ma lo reinfilvo dentro di lei mentre il marito illuminava la vagina della sua troia...
Facendo così praticamente mi è tornato subito al massimo, ho cambiato preservativo ed... ho continuato a sbatterla e l'ho girata, facevamo l'amore con passione davanti a suo marito. Poi mi è venuta sopra e si è messa a muoversi come pareva a lei, venendo ancora e bagnandomi tutta la pancia come se avesse pisciato mentre godeva... forse se ne vergognava e mi ha chiesto scusa tenendosi il viso fra le mani. Per risposta l'ho rimessa giù e l'ho scopata con dolcezza... baciandola e tenendole il viso, mi prendeva davvero tanto, così infinitamente troia e allo stesso tempo infinitamente affascinante.
Lei voleva del vino.. si è alzata e alla vista del suo culo in piedi non ho resistito... mi sono messo dietro di lei e l'ho scopata in piedi... lei con il bicchiere in mano. Luca riprendeva questa scena bellissima.... poi siamo andati in cucina per fumarci una sigaretta... ma non volevo darle tregua... fumavamo, io dietro di lei che la scopavo lentamente, mentre con la mano libera le accarezzavo la schiena o le baciavo le spalle... quando lo tiravo fuori gocciolava per terra... ha fatto un lago... che troia... godeva davvero come una troia...
Siamo tornati e ci siamo messi con lei sopra di me... a Luca è venuta voglia di provare a metterne due in figa... siamo resistiti poco, neanche un minuto... era talmente stretta per due cazzi che dopo poco uno usciva... ma anche quel poco tempo è bastato per farla impazzire; io volevo il culo... mi è rimasta sopra e se lo è infilato... prima piano... sussultando... poi sempre più in fondo... poi muovendosi bene. Sentivo il buco stretto attorno al mio cazzo... e le dicevo di baciarmi con passione mentre la inculavo... di darmi la sua saliva, volevo i suoi sapori. Poi le sono andato dietro e l'ho inculata con forza... facendola godere ancora....
Mi sono andato a lavare e quando sono tornato mi guardava come per dire "e adesso cosa vuoi farmi?"... l'ho presa per mano e ho detto "voglio fare l'amore".
Ci siamo incamminati per il piano di sopra, per andare nel loro letto, ma già solo il fare le scale, tenendola per mano, nuda, bellissima, per me e solo per me… era come in un sogno. Ci siamo sdraiati nel letto e l’ho baciata, sentivo la sua lingua dire più di tante parole... mi voleva dentro di lei con i baci e con il cazzo.
Sono entrato con dolcezza, con lei che mi accarezzava la schiena e mi baciava con trasporto; mi guardava mentre ero sopra di lei come se stessimo scopando per la prima volta... quel misto di stupore per il piacere che il sesso può dare... davvero intenso e bellissimo. Siamo andati avanti un po', poi mi è venuta sopra.. ad ogni cambio di posizione me lo succhiava... ed io adoro quando la donna lo succhia ancora bagnato di lei...
Sono venuto così, con lei sopra di me, mentre stringevo i suoi seni stupendi e vedevo i suoi capelli sussultare sotto i miei colpi. Un orgasmo lungo e forte.
Siamo rimasti a baciarci ed accarezzarci sul letto, ricordando la prima volta che ci siamo "conosciuti" (vedi racconto "un regalo per Laura"), come due che si erano persi e finalmente ritrovati. Era bellissima spettinata dal sesso e struccata dagli orgasmi, stanca di quella stanchezza che rende le donne stupende, dolci e sensuali... Il tempo di gustarmi ancora un po' la vista di quel corpo nudo disteso a fianco a me e siamo tornati giù. Io mi sono fermato in bagno buttare il preservativo e a lavarmi e quando li ho raggiunti erano bellissimi, con lei sopra di lui che lo scopava amorevolmente, baciandolo e sussurrandogli dolcemente cosa aveva combinato al piano di sopra con un altro uomo...
Penso queste siano situazioni uniche, in cui il tuo essere uomo è ancora grato alla donna per il piacere che ti ha regalato poco prima, eppure nel vederla fare l'amore con IL SUO uomo non puoi che apprezzare e cogliere quelle sfumature del piacere che spesso sfuggono....
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8 years ago
emiliano18,
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Un regalo per Laura
Vengo contattato ad agosto da una coppia che aveva notato un mio annuncio su internet. Mi propongono di andare in una piscina estiva per massaggiare e dare la crema in modo un po’ malizioso alla lei (Laura). Il gioco dello scambio di mail lo conduce Luca, il lui, che non vuole nemmeno mandarmi foto della sua donna per motivi di privacy…
Mi sembrano tipi ok, senza forzature e che si muovono in questi giochi di trasgressione con classe e senza l’idea del “tutto e subito”. Dopo qualche mail per accordarci spariscono dicendo che vanno in vacanza; io penso ad un ripensamento, può succedere in certe fantasie… amen..
Dopo un mese mi ricontattano chiedendomi come vedrei un incontro con lei, come vorrei trovarla ecc…
L’occasione è il suo compleanno, Luca vuole farle un regalo speciale, o almeno diverso.
Ci accordiamo per un Hotel in zona, io li raggiungo quando mi contattano, alla fine mi hanno mandato solo una foto di un culetto perizomato davvero bello, ma Luca continuava a ripetere che Laura è stupenda.
Arrivo all’appuntamento con un pacchetto per lei, un vibratore di design che ho preso come regalo di compleanno; mi accoglie lui nel parcheggio e mi dice che lei ci aspetta come nella fantasia che avevamo concordato: entro nella camera e vedo una bellissima donna sul letto, bendata, legata con lacci morbidi alla spalliera del letto, gambe ambrate dall’abbronzatura, seno bello e pieno sotto una camicetta leggera che lascia intravedere l’ombra dei capezzoli. Il viso è bellissimo, capelli neri lunghi sparsi sul cuscino, piedi curati e unghie smaltate… mi eccito già poco dopo essere entrati.
Luca parla con me come se mi avesse portato in una camera del tesoro, si riferisce a Laura dicendo “cosa ti dicevo, non è bellissima?” , “senti che pelle profumata”.
Mi chino e col viso passo vicino al suo ginocchio, ne sento il profumo di crema, e d’istinto bacio la pelle, mentre con le mani accarezzo prima il polpaccio poi la coscia e rivolto a Luca commento la sua donna, su quanto sia morbida e vellutata, gustosa ed erotica. Laura non dice niente, muove la testa ed apre le labbra, forse cercando quelle del suo lui per vincere gli ultimi imbarazzi e lasciare libera l’eccitazione. Le vedo l’intimo chiaro, gonfio sul monte di venere e mentre scendo a baciarle le gambe ed i piedi curatissimi Luca si avvicina a lei, la bacia dolcemente e sento che le dice “buon compleanno amore”. Lei cerca di muovere le mani come se si fosse dimenticata che è legata, io intanto risalgo e le bacio le cosce, ha un sapore buonissimo sulla pelle, poi le sbottono la camicia lasciando scoperta la pancia, bella, piatta che comincia a fare risaltare le forme del seno. La bacio, poi faccio saltare un altro bottone ed arrivo al seno. Non lo stringo ancora, voglio sentire profumo e sapore della sua pelle, alla fine non resisto… slaccio l’ultimo bittone e scopro finalmente un paio di tette favolose, non grandissime, ma fresce, belle e con un’areola abbastanza grande come piace a me. Li stringo mentre li succhio e li bacio, mentre lei sta baciando il suo lui.
Poi mi avvicino per baciarla a mia volta, mentre lui comincia a spogliarsi.
Mi bacia con foga, con passione, muove la lingua come un’adolescente eccitata, e la mia mano prima le tiene il viso , poi scende sul seno e finalmente si infila sotto l’intimo per scoprire la sua figa. Bella, calda e incredibilmente bagnata. Sento il cazzo esplodere dentro i pantaloni, ridiscendo con le labbra il suo corpo mentre con le dita le torturo il clitoride, attingendo dal lago che ha fatto. Lei mugola e muove le gambe, Luca le chiede se sono bravo e lei risponde di sì. Arrivo con la bocca sul suo monte, ancora coperto dall’intimo. L’odore è buonissimo, la mescolanza di profumo di cotone pulito e di sesso è inebriante, appoggio le labbra sul tessuto e le stringo sulla sua figa. Poi con entrambe le mani la libero degli slip. Lei inarca la schiena alzando il culo per facilitarmi; all’inizio tiene la gambe chiuse, quasi fosse un gesto di timidezza, ma appena mi rimetto con la bocca sul suo interno cosce le apre offrendomi la vista di una figa rosa acceso, bagnata e con delle piccole labbra sporgenti; non gioco oltre e mi attacco a questa delizia, succhio, bevo il suo sapore e la lecco con passione. Il suo piacere è una conseguenza, lo sto facendo per il mio, è bella, carnosa e gustosissima, la dolcezza iniziale lascia il posto ad una foga nel leccarla che la fa ansimare e chiedere al suo uomo di darle il suo cazzo.
Luca le libera una mano e si mette a fianco a lei sul letto mentre anche io mi spoglio velocemente continuando a guardare questa femmina davanti a me. Prendo il regalo che le ho portato, lo accendo e torno a leccarla mentre le infilo il gioco dentro. Non se lo aspettava e ad un primo gemito interrogativo mentre continua a succhiare il cazzo del suo uomo seguono altri gemiti di piacere profondo. Io lo muovo dentro e fuori mentre mi stacco dal suo sesso e mi metto a fianco a lei sul letto. Luca le libera l’altra mano e lei con mani bocca gioca con i nostri cazzi, apprezziamo e glielo diciamo, è bravissima, passa la lingua da uno all’altro riconoscendoli di sicuro visto che sono così diversi fra loro, la incitiamo ad essere la regina dei nostri cazzi, la nostra troia… poi Luca la solleva dolcemente e girandola la fa mettere a gattoni sul letto, col viso dalla sua parte; lui si alza in piedi e lascia che lei lo prenda in bocca mentre mi chiede se mi piace il suo culo…
Davanti a me ho una vista stupenda, un bel culo abbronzato col segno del costume, una figa aperta e bagnata, e un ano oscenamente invitante. Comincio a leccarla di nuovo passando dalla figa all’ano, sforzandomi come se volessi incularla con la lingua. Lei si è scaldata ancora di più ed i mugolii sono proprio incitamenti a continuare, a farla godere… Luca senza dire una parola mi fa segno di scoparla, ed io mi infilo un preservativo mentre sento un “no… dove vai???” di Laura che evidentemente apprezzava il lavoro di bocca.
Le entro dentro dolcemente, ho il cazzo con le vene che sembrano scoppiare, vado piano, la tengo per i fianchi che abbandono solo per sentire il seno da sotto. Lei sotto i miei colpi affonda la bocca sul cazzo di Luca ed ogni volta un verso le esce mentre lo metto dentro… Dopo un po’ la metto su un fianco e continuo a scoparla mentre mi gusto la linea del suo corpo dalle spalle ai fianchi al culo e alle gambe…. Comincio a scoparla con forza, ma mi fermo per non venire, la situazione eccessiva rischia di andare oltre il mio controllo… lei allunga una mano come per richiamarmi e mi dice “continua, scopami”
Luca da uomo mi capisce e viene al mio posto, mentre io mi sfilo il preservativo e in un attimo torno dal bagno dove mi sono tolto il sapore di lattice e glielo metto in bocca. Lei scopata dal suo lui è bellissima, sono una coppia che fa l’amore con davanti al viso di lei una fantasia di carne, il mio cazzo, che lei gradisce, stringe, lecca e succhia al ritmo dei colpi di Luca.
Lei viene stringendomelo così forte da farmi quasi male… poi si accascia sul letto con il petto arrossato dal piacere, mi viene istintivo baciarla come se l’avessi fatta godere io; dal suo bacio di risposta percepisco l’eccitante dubbio su chi dei due la stesse baciando; Luca intanto ha preso dal frigobar una bottiglia di prosecco e la apre, poi ne versa un goccio sul seno di Laura e si china a baciarla e mi passa la bottiglia… io a mia volta ne verso un po’ sul ventre, vedo un brivido percorrerla, mi chino a bere dal laghetto che si è formato nell’ombelico…. Il sapore della pelle leggermente sudata e del vino è buonissimo, ma voglio di più… ne verso un po’ sul monte, lasciando che un rivolo di vino corra lungo la figa e sento lei emettere un risolino per il freddo; prima lo assaggio sul monte, da quei pochi peli che ha quella fighetta curatissima, poi scendo a sentirlo sul clitoride e sulle piccole labbra; la giro dolcemente mentre tengo la bottiglia in mano… ho davanti a me un culo bellissimo e verso il vino direttamente nel solco delle natiche, poi affondo il mio viso a leccarle l’ano…
Luca la richiama a se e lei gli sale sopra e comincia a cavalcarlo… io mi sposto in piedi sul letto offrendogli il mio cazzo. In quel momento immagino la vista di lui: la sua donna che lo scopa mentre divora il sesso di un altro… infatti dopo poco lui dice che sta per venire e lei si sfila da lui ed accoglie l’orgasmo nella sua bocca… Poi deglutisce e dolcemente mi dice “scopami”; mi infilo un altro preservativo ormai libero dalla paura di venire troppo presto e comincio a scoparla brutalmente, da dietro, godendo della vista del suo seno che si scuote e delle sue urla… non contento con una mano afferro il vibratore che era ancora sul letto e lo infilo nel culo. Accendo la vibrazione al massimo e lo spingo col pollice al ritmo dei miei colpi mentre le dico che è una troia stupenda; non ci mette molto ad esplodere in una nuova goduta mentre schiaccia il viso sul cuscino per soffocare le urla. La giro e la scopo con dolcezza, come fosse la mia donna, mentre Luca riprende la scena con una videocamera, le accarezzo il viso, le sistemo la benda, mentre le dico che è una donna incredibile, che è bellissima. Si sta facendo scopare come una troia da due uomini, ma il suo sorriso imbarazzato ai miei complimenti è impagabile, è erotismo puro… accelero e lei mi dice nell’orecchio “voglio sentirti godere”… vengo dentro di lei con le braccia che tremano per le scariche di piacere , le bacio il collo mentre godo in un orgasmo davvero lungo, fortissimo.
Il tempo di lavarmi e ci troviamo tutti e tre sul letto sdraiati con lei in mezzo, lei chiede se può togliersi la benda, al sì di Luca se la toglie e mi guarda… ha degli occhi bellissimi, solo al vederli mi ritorna immediatamente duro, lei se ne accorge, lo prende in mano e si mette a ridere di gusto… “ti piacciono i miei occhi, eh?”…..
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8 years ago
emiliano18,
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Una gangbang per Alice
Mi contatta in risposta ad un mio annuncio su internet una certa Alice. Cominciamo uno scambio di mail in cui mi chiede come vedrei un incontro con lei e suo marito. Alle mie prime risposte in cui interpreto un ruolo da optional lei risponde che l’altro sarebbe il marito, non io. Poi mi chiede il numero per parlarmi a voce.
Mi chiama e mi chiede se vorrei incontrarla da sola. Io rispondo di no, che quello che cerco è un gioco oltre la coppia, non una scopata occasionale. Era la risposta che voleva e mi include nell’incontro che hanno organizzato.
Ci troviamo appena fuori Modena, in un parcheggio… pensavo di essermi sbagliato quando vedo diverse macchine. Lei è in macchina assieme al suo lui; le presentazioni sono distratte da parte mia perché sono impegnato a vincere l’imbarazzo e a scoprire Alice che prima avevo solo visto in una foto di spalle via mail. Una bella donna, qualche anno in più di me, seno piccolo, belle gambe, viso piacevole ma non bellissimo.
C’è anche un'altra coppia, me la indicano sull’altra auto a fianco ma io noto le altre sei auto … tutti uomini per loro.
Andiamo in un residence in zona, mentre andiamo in camera lei è al telefono che spiega ad un ritardatario la strada per raggiungerci…
Entriamo in camera e l’imbarazzo dell’approccio si scioglie fra sorrisi e frasi di uno o dell’altro degli uomini presenti rivolti ad Alice (l’altra coppia non è ancora arrivata). Lei si siede sul bordo del letto con il marito dietro che le bacia il collo e le sposta le spalline per scoprire il seno. Un bel seno, una seconda al massimo, ma bello e col capezzolo che fa capire l’eccitazione. Lei si lascia fare ma solo per poco perché prende l’iniziativa e prende me ed un altro ragazzo e ci tira verso di lei.
Ci slaccia i jeans e tira fuori il cazzo mentre le mani di suo marito le strizzano il seno. Ce lo lavora di bocca e lingua avidamente, mentre il marito ci incita a trattarla come una troia. A fianco nel letto si affianca un altro ragazzo biondo con i capelli ricci e tira fuori dai jeans un cazzo davvero notevole. Alice appena lo vede ci abbandona e si sdraia tirandolo a se… io le apro le gambe, le sollevo quel poco di vestito fino ad arrivare agli slip e le scopro la figa. Bella, curata, con un clitoride carnoso e gonfio, comincio a leccargliela mentre la vista dal basso è stupenda. Vedo i suoi capezzoli , poi vedo il suo viso quasi coperto da due cazzi, uno davvero grosso del biondino ed uno di suo marito. Vedo la sua bocca e la sua lingua alternarsi fra i due prediligendo il cazzone, mentre con la pancia si muove per il piacere che le sto dando. Il marito si sposta e arrivano altri due ragazzi in ginocchio sul letto, già nudi e lei si trova circondata di cazzi, uno non ancora in totalmente erezione ma che appena lei lo lecca diventa un altro gioco pronto per Alice.
Ad un certo punto la lingua mia e di quello che ha preso il mio posto mentre io mi spoglio non le basta più, si gira a pecora e dice voglio essere scopata. Ormai gli animi sono bollenti e il tempo di infilare il preservativo ed il primo ragazzo entra dentro di lei e comincia a scoparla lentamente mentre lei mugola con sempre due uomini di fronte a lei. Il marito accende la TV per cercare qualcosa che non faccia sentire troppo le urla della moglie quando viene per la prima volta. Il primo ragazzo viene presto e si sfila. E Lei dice in modo perentorio “un altro, ne voglio un altro”. Ne approfitto e la prendo per i fianchi ed entro in lei di colpo. Vedo dalla schiena che si inarca che non si aspettava questa violenza ma gradisce. Si vede da come si accanisce con il cazzo che ha di fronte. La scopo con forza, dicendole che è stupenda e che ad una troia come lei non può bastare un cazzo solo. Le infilo il pollice nel culo mentre la scopo, poi aprendola bene riesco ad appoggiare anche l’altro per dilatarle l’ano ancora di più… lei succhia così forte da far venire il biondo con il membro enorme.
Il marito è appoggiato alla spalliera che si masturba guardando la scena. Davanti i capelli di alice sono tirati prima da uno poi da un altro per infilargli il cazzo in bocca. Non rifiuta nessuno, forse non li guarda neanche in viso, è lì per il cazzo e ne ha finche vuole.
Le dico che voglio il suo culo, ma lei dice “.. tu no… lui…” . faccio per togliermi e lei mi ferma, “dove vai ?” e mi sdraia sul letto e mi da un bacio… mi monta sopra e si reinfila poi si gira e chiama il prescelto perché le sfondi il culo… se lo bagna con le dita, anche se io lo avevo già allargato per bene…
In quel momento entra l’altra coppia, e i “disoccupati” già eccitati si precipitano su questa arrivata in babydoll attraversando non so come il corridoio del residence.
Io mi ritrovo con Alice sopra di me, che si fa inculare e sento la sua figa diventare come più stretta, faccio fatica a non venire. Ha un’espressione trasformata dal piacere, gode per l’ennesima volta mentre le stringo il seno. Non siamo dolci, sia io che quello dietro ci muoviamo veloci, siamo scomodi, è la prima volta che sono dentro una donna assieme ad un altro, ma è bellissimo. La insultiamo, le diciamo di tutto. Io le giro il viso verso il marito e le dico di fargli vedere la puttana che è….
Poi sento che sto per venire, il tipo dietro è già venuto e sono solo io sotto di lei. Godo con un orgasmo pieno, fortissimo… e mentre godo guardo l’altra tipa che è alle prese con due cazzi e vedo che ha dello sperma sul seno. L’immagina amplifica ancora di più la goduta.
Poi mi sfilo stanco e soddisfatto e lei cammina da gatta verso il marito e gli dice “adesso tocca a te… dove vuoi”… mentre vado in bagno faccio in tempo a vedere lui che comincia a scoparla.
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8 years ago
emiliano18,
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Lussuosa nonche lussuriosa settimana al caldo.
La mia Lei è oggettivamente magnifica, Mora poco più che 30enne alta 1,70 fisico atletico seni piccoli e sodi, gambe e lato B da FAVOLA…. IO 45enne non palestrato ma dal fisico atletico molto alto e senza pancetta…. Entrambi intolleranti alla peluria.
Fantastichiamo molto e concludiamo poco. La mia Lei ama molto guardare ed essere guardata ma non prova piacere a vedermi con altre donne quindi siamo usciti dal mondo dello scambismo, anche se a dire il vero ci eravamo solo affacciati. Quest’anno per svernare siamo andati in Tanzania nel villaggio più esclusivo di Zanzibar. Inspiegabilmente Il villaggio era semideserto; un inserviente ci ha accompagnati in camera a bordo di una GolfCars, pur sapendo di aver prenotato una stanza lussuosa non mi aspettavo una vera e propria villettina con giardinetto privato, la mia Lei era entusiasta.
Una rapida doccina e poi sul letto per un po di relax, il nostro rilassamento è terminato con una piacevole scopata che ha sancito il vero senso alla vacanza di piacere.
Ci siamo preparati per la spiaggia, adoro vedere i micro costumi che indossa mia moglie, più eleganti di un perizoma ma molto più sexy, i seni appena coperti e il culo in bella vista grazie alla piccola brasiliana, e davanti il piccolo lembo di stoffa non lascia dubbi, questa splendida creatura non ha la minima peluria, infila un mini abito colorato calza le sue sgargianti zeppe e usciamo dalla villetta, constatando con grande stupore che l’anziano inserviente era all’esterno alla guida della Golf Car che ci attendeva, mi venne il dubbio di aver esagerato con la mancia e con la mia Lei ci guardammo allibiti, saliti sul piccolo veicolo elettrico ci facemmo portare alla reception per ricevere tutte le informazioni riguardanti orari e luoghi del villaggio.
IL direttore in persona dopo una calorosa e professionale accoglienza ci ha spiegato tutto ciò che riguardava il villaggio, dalle sue spiegazioni abbiamo compreso con piacevole stupore che essendo un villaggio della massima categoria il cliente non aveva alcuna limitazione spazio temporale ne per i pasti nei per i servizi e in particolare nel nostro pacchetto luxury si aveva a disposizione una guida autista per tutto il giorno per tutta la durata del soggiorno; ecco spiegato il mistero dell’anziano uomo di colore che ci attendeva alla guida della macchinina. Al che la mia Lei con educazione ma molto decisa fece presente che non le piaceva vivere in spiaggia o avere fuori dalla camera l’incombente presenza dell’anziano africano, il direttore non comprendendo che lei ne faceva una questione di privacy e non di discrimazione di razza o di età, le disse che poteva cambiare l’autista maggiordomo, la mia Lei a sua volta non comprendendo che lo diceva seriamente disse che ne voleva uno europeo, giovane e palestrato, dopo aver fatto una spontanea risata salutammo il direttore andammo al bar della piscina per berci una bibita fresca.
Tornati verso la reception per prendere il sentiero della spiaggia il nostro autista non c’era più, ci viene incontro un ragazzo italiano abbronzatissimo, che con nostro grande stupore ci dice di essere il nostro autista, i e la mia Lei ci guardiamo e sorridiamo divertiti, il direttore l’aveva presa sul serio.
“Senti le dico il servizo c’è sfruttiamolo”, cosi ci facciamo accompagnare, gli chiediamo di portarci in una spiaggia a sua scelta, dopo un breve tragitto arriviamo in una piccola baietta incantata, il ragazzo scarica i lettini e l’ombrellone dalla macchinina piazza sotto l’ombrellone un fornitissimo frigo bar e se ne torna sulla GolfCars sfruttando l’ombra.
Noi ci facciamo un bagno tonificante nell’acqua cristallina per poi stenderci sul morbido bagnasciuga di splendida e incontaminata sabbia bianca, ci coccoliamo e inizio a stuzzicarla con una fantasia trasgressiva chiedendole cosa intendeva fare adesso che aveva ottenuto l’autista giovane e palestrato, Lei rispose che era veramente un bronzo e che ci avrebbe fatto tutto ciò che io le avrei chiesto e permesso di fare, il cazzo mi si indurì Lei se ne accorse e inizio a massaggiarmelo sopra il costume, le dissi che il ragazzo anche se lontano sicuramente ci vedeva bene, la sua carezza diventò una sega, allora le dissi fammi un pompino così vede quanto sei zoccola, non si fece pregare spostò il costume e iniziò a farmi con maestria un magnifico pompino. Porgeva il suo splendido culo verso il ragazzo che era lontano una cinquantina di metri ma anche se non poteva vedere i dettagli non poteva certo dubitare su quanto stavamo facendo, Lei interrompe il pompino e mi guarda, ci baciamo poi mi dice fallo avvicinare sono curiosa voglio vedere il nostro ragazzotto da vicino; Ancora con il cazzo duro nel costume lo chiamo si avvicina, gli dico che non ci siamo presentati così facciamo le presentazioni, si chiama Eros ed è originario di Milano, gli diciamo di mettersi a suo agio lo invito a togliersi i bermuda e la maglia bianca per fare un bagno, è un ragazzo sveglio ed educato ringrazia e si spoglia rimanendo con un costume bianco sfoggiando una smodata erezione di un cazzo di lungo oltre i venti centimetri e grosso veramente grosso l’derente costumino non lascia dubbi e conferma che aveva visto la mia Lei in azione e le era piaciuta.
Eros agli occhi della mia Lei, “ma è una statua sarà alto quasi un metro e novanta è tutto un muscolo e ha un gran cazzo, attento perché se mi dai il la questo me lo faccio proprio” e sorride la zoccola.
IL gioco mi piace e quando Eros esce dall’acqua prendo in mano la situazione, gli chiedo di restare al sole con noi, lui va a prendere un telo gigante lo stende e ci sistemiamo prima io e mia moglie poi lui a fianco a me, ma io in testa ho solo un pensiero trasgredire e provocare, mi alzo vado in riva faccio finta di sciacquarmi le mani torno e mi stendo in fianco a Lei in modo che resti in mezzo tra noi.
Sono inquieto non riesco a riposare al contrario delle mia Lei e del ragazzotto, entrambi dormono di pancia, così armeggio con il costume di mia moglie lo calo più giù dei fianchi fino a scoprire visibilmente la fessura, le slaccio il pezzo sopra e lo sfilo da sotto Lei apre gli occhi mi guarda, le faccio segno di fare silenzio e le sussurro in un orecchio, goditi la fortuna di avere un marito porco che ti lascia realizzare ogni desiderio Lei sorride passa la lingua tra le labbra e socchiude nuovamente gli occhi.
Con il mio piede spingo delicatamente il piede di Lei fino al contatto con quello di Eros, lui apre gli occhi e mantiene il contatto, le guarda il culo e così io inizio a massaggiarle il culo con l’olio abbronzante, Lei fa sempre finta di dormire, sciolgo i laccetti laterali del costume e Lei resta a culo nudo, prendo una mano di Eros e la poggio sul culo della mia Donna, le massaggiamo le natiche con abbondante olio, che le cola sul buco del culo e ancor più giù sulla figa, con il pollice le penetro agevolmente il culo e il medio lo affondo completamente nella figa, Eros continua a massaggiare facendole muovere per bene le chiappe in modo che le mie dita la masturbino per bene, dopo neanche cinque minuti di cure e attenzioni ansima vibra ed esplode in un orgasmo incontenibile, la carezzo dolcemente si gira a pancia in su, scendo tra le sue cosce il mio cazzo è duro al massimo la penetro e inizio a scoparla energicamente, mentre ordino a lui di tirar fuori il suo cazzo, obbedisce si cala il costume, e gigante lungo grosso e nodoso, prendo il polso della mia compagna e porto la mano a contatto con quel gran cazzone, Lei gradisce, non riesce a racchiuderlo nella sua presa ma comunque lo masturba con maestria, le dico di succhiarlo, lo avvicina alla sua bocca e lo succhia ma non riesce a prenderlo in bocca perché è troppo grosso, estraggo il mio cazzo dalla figa ormai grondante le alzo le gambe e lo punto sul culo, è oliato dall’abbronzante e penetra senza grandi resistenze; Le sono nel culo è sempre un grande piacere per entrambi di li a poco gode e sto venendo anch’io, lei sente la cappella di Eros pulsare sulle sue labbra, lo scosta dalla bocca e lo fa schizzare sulla pancia inondata da un litro di sborra cremosa…. Io e Lei godiamo le riempio il culo, e a lui chiedo di ripulirle la pancia che aveva inondato, lo fece leccando con maestria....
Un rilassante bagnetto in mare ed è già ora di aperitivo, il nostro maggiordomo autista cazzone sarà dei nostri anche per l’aperitivo.
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8 years ago
giocointrigante6979,
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La ricompensa
Seduta sulle ginocchia, al centro della stanza.Fuori è calata la notte.
Con indosso solo un paio di scarpe lucide nere dai tacchi vertiginosi.
In attesa del mio padrone e di ricevere la ricompensa promessa.
Socchiudo gli occhi sentendo dietro di me i suoi passi........ il suo respiro caldo ....... e le sue mani che raccolgono i miei capelli ramati in una treccia.
"Sei pronta per ricevere il tuo premio" un sussurro al mio orecchio. La voce profonda e gentile
"Si mio signore" mordendomi il labbro
Sento la ruvidezza delle corde avvolgermi il corpo. I seni si gonfiano e i capezzoli diventano eretti al loro sfregamento. Il mio respiro si fa sempre più veloce quando inizio a sentire le corde stringermi il collo. E catturare ogni singola parte le corpo. Le braccia. La schiena. I fianchi. In una serie di incroci e nodi che impreziosiscono il mio corpo.
Con le mani legate alla pediera del letto, davanti a noi. A gattoni.La luce proveniente dal finestrone che illumina i nostri corpi.
E le corde che mi imprigionano in una dolce e lenta agonia. Esplorandomi nel mio più intimo.
Attorcigliandosi i capelli intorno alla mano, mi costringe ad alzare la testa mentre le sue gambe aprono le mie......
La mano libera scorre su di me decisa, sublime sui seni, tintillandomi i capezzoli.
Alzo lo sguardo e reprimo un gemito.
"Zitta !" autoritario. Le sue labbra calde sul mio collo.Una seconda tirata di capelli e l'altra mano si insinua in mezzo alle gambe ................ portandomi all'esasperazione.............
Stringo forte le corde che mi tengono legata al letto........ trattengo il respiro........... apro gli occhi.
Lo sento arrivare dentro di me, potente, instancabile. Ad ogni colpo le corde che stringono.... e stringono .......
Punendomi ad ogni mio gemito.
Le nostri voci che diventano una sola. I nostri corpi che vengono l'uno dentro l'altro. Le corde che fanno male...........
Una leggera nebbia inizia a offuscarmi la vista. La mente.Come sospesa in aria.Finalmente libera.
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8 years ago
Scarlett80,
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dall'estetista
Racconto di un esperienza in cui io ed anna siamo stati molto complici ma dove lei ha preso ad un certo punto il controllo delle operazioni per farmi sentire sottomesso con piacere di entrambi. Anna da molti anni frequenta un centro estetico della nostra citta ed e quindi diventata piuttosto confidente della titolare con la quale e' anche uscita un paio di venerdi a cena. Non so se il loro livello di confidenza era arrivato al punto di condividere il nostro tipo di rapporto ma dopo quanto successo le cose sono cambiate. Anna e molto impegnata lavorativamente ed anche piuttosto affermata nel suo campo e quindi non si fa problemi a pagare extra la titolare per avere appuntamenti fuori orario che le consentano di non Rubare tempo al lavoro. Spesso addirittura va al centro la domenica mattina e sono solo lei e la titolare. Io sono sempre completamente depilato su tutto il corpo e mi rado con rasoio. Diverse volte giocando con anna mentre lei mi massaggia la prostata o mi incula con lo strap le ho confessato che mi sarebbe piaciuto che mi smaltasse le unghie dei piedi come lei ha sempre. Quella volta anna ,che di solito non mi dava retta, mi disse semmai una volta ti porto con me da Cristina ( la titolare). La cosa mi ha subito intrigato e spaventato allo stesso tempo ma poi parlando anna mi diceva che e un centro frequentato da molti uomini e non ce nulla di strano. Dopo un poco di giorni Anna mi confermo' mentre eravamo davanti alla tv che la domenica mattina sarebbe andata da Cristina senza aggiungere altro, io ricordo che pensai un attimo poi dissi puoi portare anche me ? Senza specificare altro e Anna disse certamente vedrai che ti troverai bene. Da quel punto in poi io cominciai a parlarle dei colori che piu mi piacevano e lei sosteneva che gli uomini possono fare solo il nero come hanno alcuni rocker. La cosa mi fece molto sentire una puttanella che parla di cose femminili con la moglie che invece prende il cazzo dal suo commercialista di fiducia. Il cazzetto mi si induri soprattutto quando anna confermo ...beh in effetti a un frocetto come te potrebbe stare anche un rosso scuro. Vedendo sotto la tuta da casa il cazzetto che si induriva anna si mise a ridere e mi disse dopo a letto ti carezzo un po ma senza sborrare....fino a domenica. Arrivata ladomenica attesa arrivati da Cristina anna la aveva gia preparata della mia presenza. Il centro era chiuso ed eravamo solo noi tre ,Anna era malgrado il periodo freddo con sandali aperti come fa sempre quando va al centro perche dice che lo smalto si deve seccare bene e a me fece prendere delle infradito. Cristina piuttosto sovrappeso ma molto curata ed avvenente si presento con elegante vestito ma dopo i saluti ando in camerino lo tolse e rimase in ciabattine e camice ..mi pareva che sotto al camice fosse in intimo ma non posso assicurare. Anna apri le danze con la frase: come ti ho detto mio marito ci tiene a provare lo smalto ai piedi ma si vergognerebbe come un cane a dirtelo quindi eccoci... Lei mi guardo e capendo la situazione mi disse Robby non ci sono problemi rilassati e ti faccio bello come Anna ..da li in poi tutta una serie di convenevoli e considerazioni su come fosse possibile anche per gli uomini provare certe cose. Sinceramente da cri trasparva una certa curiosita mista a intrigo per capire che tipo ero. Ci posizionammo io ed anna vicini su due poltroncine e decidemmo di fare lo stesso colore rosso scuro chanel stupendo. Ma soprattutto stupenda l atmosfera che vivevo con due belle signore zoccole a fare anche io la puttanella senza che mi considerassero come maschio ....capii che anche cri cominciava ad immaginare qualcosa ma ancora oggi non ho certezze e devo dire che questo mi intriga molto. A fine lavoro avevo avuto il cazzo duro a piu riprese Cri che aveva sfiorato molte volte le gambe che come tutto il corpo ho depilato disse...dovresti venire anche per la depilazione si puo far meglio.. Anna allora replico lui usa il rasoio ma dietro a volte rimane qualcosa ...scusa robby togli la tuta, io ovviamente a quel punto nella parte non esitai e tolsi i calzone e felpa. Giratomi anna senza esitzione disse tu non hai problemi vero cri...vedi molti uomini..cri ridendo disse dai non fate i furbi fammi vedere il problema ..sicche anna mi abbasso le mutande e cri si trovo di fronte il mio culo. Vedi ecco qui toccandomi la separzione delle natiche rimangono dei peletti. Cri prese un rasoio sigillato e delicatamente li tolse per poi carezzarmi le chiappe dicendo ora son belle liscie.. Io preso dall arrapamento mi girai mostrandole il cazzetto tutto rasato ma semiduro. Lei lo guardo senza mutare espressione ed anna allora mi disse dai rivestiti che Cri ne vede dei piu grossi di sicuro e risero insieme. Ci lasciammo con un intenzione ..Robby la prossima volta ti fai la brazilian wax...
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8 years ago
robby anny,
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