Seduta sulle ginocchia, al centro della stanza.
Fuori è calata la notte.
Con indosso solo un paio di scarpe lucide nere dai tacchi vertiginosi.Fuori è calata la notte.
Con le mani legate alla pediera del letto, davanti a noi. A gattoni.
La luce proveniente dal finestrone che illumina i nostri corpi.
La luce proveniente dal finestrone che illumina i nostri corpi.
E le corde che mi imprigionano in una dolce e lenta agonia. Esplorandomi nel mio più intimo.
Attorcigliandosi i capelli intorno alla mano, mi costringe ad alzare la testa mentre le sue gambe aprono le mie......
La mano libera scorre su di me decisa, sublime sui seni, tintillandomi i capezzoli.
Alzo lo sguardo e reprimo un gemito.
"Zitta !" autoritario.
Le sue labbra calde sul mio collo.
Una seconda tirata di capelli e l'altra mano si insinua in mezzo alle gambe ................ portandomi all'esasperazione.............
Le sue labbra calde sul mio collo.
Una seconda tirata di capelli e l'altra mano si insinua in mezzo alle gambe ................ portandomi all'esasperazione.............
Stringo forte le corde che mi tengono legata al letto........ trattengo il respiro........... apro gli occhi.
Lo sento arrivare dentro di me, potente, instancabile. Ad ogni colpo le corde che stringono.... e stringono .......
Punendomi ad ogni mio gemito.
Le nostri voci che diventano una sola. I nostri corpi che vengono l'uno dentro l'altro. Le corde che fanno male...........
Una leggera nebbia inizia a offuscarmi la vista. La mente.
Come sospesa in aria.
Finalmente libera.
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