{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-b7d274ecdc5bb7bee640a34835e80959.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
- 12 years ago IL CUGINO..... Come ogni tavest ke si rispetti sono sempre stata troia sono convinta ke dare e ricevere piacere sia la cosa piu bella ke questo skifo di vita ci regala.... quindi faqccio del buon sesso un po con tutti senza mai vergognarmi di cio' ke faccio e con ki lo faccio!!! questa storia ke vado a raccontarvi risale ai primi anni 90 quando con qualke annetto in meno e tanta esperienza da fare ma con la voglia in corpo mi gettai tra le braccia e non solo di un aitante bagnino 46enne... ero in vacanza al mare ospite di un cugino nel veneto... in spiaggia c'era sempre un bagnino gentilissimo e anke molto prestante come fisico ke ad ogni occasione con battutine ironike sul mio bel culetto stuzzicava le mie voglie, ancora ero poco esperta come travest e come tante trav avevo una doppia vita nessuno x ora doveva sapere ke sotto sotto ero una gran porca vogliosa di cazzo sopratutto il mio caro cuginetto etero ke mi stava ospitando! un pomeriggio accadde il fattaccio... io e il bagnino ormai entrati in confidenza ci appartammo e mi convinse a portarlo a casa di mio cugino ke sapevo usciva spesso, il suo appartamento a poki passi dalla spiaggia era comodo x una bella scopata al riparo dal caldo sole di luglio... entrati in appartamento ci siamo subito lasciati travolgere dalla passione baciandoci indoddavo un bikini rosso fuoco i lunghi capelli bagnati appicicati sul viso subito mi inginokkiai x fare al mio uomo un degno pompino ke gli fece diventare di marmo il cazzo gia bello duro e lungo... dopo aver preso un preservativo il bagnino ke aveva la sua bella eta ma ke non li dimostrava mi fece cavalcare un po presa x i fianki e dandogli la skiena mi fece sedere sul suo palo quasi obbligandomi... appena mi entro' iniziai a godere come una vacca il caldo e la stagione avevano scatenato i miei ormoni eccitati da quel bel toro... aiutata da lui iniziai a cavalcarlo facendo su e giu sulle sue ginokkia godendo ansimando ad ogni saltello.. presi com eravamo dal piacere neanke ci eravamo accorti di una figura alta e immobile ke ci guardava sorpreso sulla porta della camera... era lui... mio cugino rientrato all'improvviso!! il bagnino non si scompose e continuo' a pomparmelo dentro forte mentre io senza vergognarmi feci un bel sorriso al cuginetto notando ken qualcosa di duro dentro ai boxer stava x esplodere cosi quando si avvicino' a noi senza dire una parola gli tirai fuori il cazzo dai boxer un bel palo duro e lungo e me lo infilaitutto in bocca facendoglo sborrare inmeno di un minuto mentre il bagnino mi veniva in culo... ingoiai la sborra del cuginetto davanti ai suoi okki! quando poko dopo il bagnino se ne ando' soddisfatto mio cugino mi disse...passeremo una bella estate io e te... e altri amici miei!!!! 20634 0 16 years ago
- 12 years ago Esibizionismo.... Non ce niente da fare... il sesso x certe persone e come una droga non si puo' starne lontani a lungo, x me e lo stesso... uomoni donne trans ovunque mi ha portata la mia voglia di sesso io ero li'!!!! ormai da anni ho preso la pericolosa abitudine di esibirmi d'estate a notte fonda girando x le strade dei miei quartieri e stuzzicando le auto ke passano a quelle ore assonnate... abitudine assai pericolosa x la gente ke si incontra nelle ore e nei posti piu' assurdi, gente anke malata o violenta... ma tolti questi pretesti di pericolosita' mi sono sempre divertita e ho fatto tante belle scopate! camminando come una vera prostituta vestita solo con il minimo indispensabile xke' ho sempre pensato ke ki ha qualcosa di bello da mostrare e giusto ke lo mostri bene a tutti... dunque con i miei stivali texani le calze autoreggenti a rete gli slip perizoma un paio di shorts strettissimi in jeans e un top nero mi divertivo a provocare i poveri automobilisti ke x forzan dovevano fermarsi al semaforo dove mi ero messa, tanto presi dalla mia esibizione ke al verde neanke ripartivano ahaha.... fu una notte di quelle ke un paio di automobilisti troppo eccitati dalle mie movenze strusciandomi a mo di lap dance su un palo della luce decisero di passare ai fatti avvicinandosi e godersi meglio lo spettacolo... due auto davanti a me con i fari puntati mentre mi toccavo e mi dimenavo come una gatta in calore davanti ai loro okki vogliosi!!! mi avvicinai ad uno di loro sbottonandogli i pantaloni, ne usci' un cazzo duro come il marmo e lungo come un paletto... inginokkiata sulla portiera aperta iniziai a lavorarmelo sukkiandolo con l'esperienza di una vera troia da strada... poi andai dall'altro a riservargli lo stesso trattamento... mi sdraiai sul cofano caldo della makkina piu vicina a me e a gambe larghe senza piu gli shorts aspettai ke venissero a prendermi li immezzo la strada a cielo aperto, cosa ke i due fecero subito infilandomi prima uno poi l'altro i loro bei cazzi duri dentro di me pompandomi con la foga di un toro e facendomi ansimare come una puttanella! non passava anima viva ma anke se fosse passato qualcuno nessuno mi avrebbe fermata godevo come non mai sotto ai loro colpi duri e forti da veri stalloni... e poi si dice ke non ci sono piu veri maski.... mi finirono riempiendomi e lasciandomi sola con il corpo pieno della loro sborra segno di piena soddisfazione! 20812 0 16 years ago
- 12 years ago Il mio capo era un trans Sicuramente posso dire di averne fatte nel sesso quanto una vera donna senza paura di smentite... la mia fortuna se vogliamo e di essere diversa dalle solite travest ma questo magari ve lo racconto un'altra volta... in 35anni ho fatto tanti lavori x mantenermi uno di essi era fare le pulizie x degli uffici di una nota ditta la IBM tutti sapete cosa produce la IBM... mi era stato daton un capo squadra donna eravamo in 8 4 maski e 4 femmine di cui io ero la piu' giovane del gruppetto... il mio capo era una donna stupenda alta snella lunghissimi capelli biondi lisci come spaghetti un fisico da far concorrenza ad una modella al solo passaggio faceva girare tutti a guardarla! piu' volte mi son trovata a contatto con lei e quasi mi vergognavo a guardarla mentre lei allegra e gentile con tutti con me in special modo era unica, mi prese subito in simpatia e diventammo ottime amike oltre ke colleghi di lavoro. le raccontai di esser una trav in un momento di confidenza e lei ne resto' assai sorpresa tanto ke mi propose di vederci una sera dopo ke tutti nella ditta furono andati via x un'esibizione tra noi due... all'inizio mi vergognai ma poi divertita accettai.... cosi' una sera ke gli uffici si svuotarono ci kiudemmo dentro ad uno di questi ed iniziammo il divertimento x la prima volta mi mostravo da travest ad un mio capo lavorativo cosi' poco x volta lasciai ke la donna mi spoglio' fino a restare in intimo calze a rete reggicalze slip e corpetto nero con i lunghi capelli sciolti avevo gia' il cazzo duro mentre lei mi guardava sorridendomi sei favolosa tesora mi disse...ma ho ankio una sorpresa dsa mosatrarti continuo'... aspettai con impazienza mentre si spogliava fino a quando dagli slip perizoma non spunto' un cazzo piu' grosso del mio... pazzesco quella ke ki unque riteneva una donna in tutto era uno splendido trans..... ancora sorpresa dalla rivelazione restai li ferma come una ststua mentre lei si inginokkio' prese dolcemente il mio cazzo tra le labbra rosse e inizio' a sukkiarlo muovendo la testa bionda avanti e indietro... dopo poki minuti stavo x venirle gia' in bocca era divina aveva una bocca di rosa!!!! si alzo' e mi kiese quasi ordinandomelo di fare altrettanto, ubbidi' mi inginokkiai e meglio ke potei sukkiai quel cazzo enorme sentendola gemere come una vera troia... si mise contro il muro a gambe aperte e mi ordino' stavolta con voce eccitata di penetrarla da dietro... su forza mi disse scopami senza pieta'... non me lo feci ripetere la afferrai x i fianki e glielo sbattei dentro tutto d'un colpo facendola gemere quasi urlare.. iniziai a pomparla piu' forte ke potevo godendo insieme a lei ad ogni colpo ke le davo!!!! la feci sdraiare sulla scrivania e continuai a sfondarla li sopra mentre le sue urla di piacere risuonavano nell'ufficio vuoto... era una voce da donna ancora non potevo credere fosse una trans, in poco tempo le riepii il buco di sperma caldo le venni dentro lavandola... ma ancora non era finita ora toccava a me'... si sedette su una sedia trascinandomi su di lei mi prese x i fianki e mi fece impalare sul suo cazzo duro facendomi saltellare su e giu dalle sue gambe.. dandole la skiena godevo e gemevo io con lei ora piu' ke mai.. fino a farmi riempire di sborra calda mentre le nostre labbra si baciavano!!! pazzesco ma vero io e lei da quella sera diventammo amanti fissi! 23009 0 16 years ago
- 12 years ago LA MIA PRIMA VOLTA AL CINEMA HARD Penso di aver scoperto certi divertimenti troppo tardi, ma cm si dice meglio tardi ke mai... abitando a milano dove di cinema ce ne sono ad ogni angolo specie quelli porno, mi ci sono ritrovata li un po x caso un po x mettermi alla prova... ormai ero diventata trav a tutti gli effetti ma questa e un altra storia... mi mancava la classica prova del fuoco... sapevo din potercela fare scelsi un sabato sera d'estate calda e afosa scelsi l'abbigliamento + adatto, calze autoreggenti a rete slip neri a tanga un corpetto nero fuseux elasticizzati fucsia con stivali da cowboy neri rigorosamente sopra, una maglietta scollata a V senza manike nera e uno spolverino sempre nero un po dark un po fetish sebbene il fetish nn mi piaccia!!!! entrai ben truccata e con i capelli sciolti sulla skiena pagai ed entrai nella buia sala del cinema assai piccolino a dire il vero... restai x un momento senza fiato la saletta era STRAPIENA DI MASKI dai 20 ai 55 anni un po seduti un po in piedi ke fumavano, al tempo ancora si poteva. avevo il cuore in gola appena entrata subito mi puntarono tutti gli okki addosso mi sentivo osservata anke dalle poltroncine... mi sistemai infondo la sala in piedi appoggiata al muro, fingendo di guardare il film a cui neanke davo attenzione. come mosche i maski mi giravano avanti e indietro fissandomi con sguardi vogliosi... mi tremavano le gambe potessi sarei scappata fuori ma ero inkiodata li' ormai... poco a poco iniziai a sentire le prime mani sfiorarmi sempre piu' insistentemente fino a sentirmi addosso un polipo di mani ke mi accarezzavano da ogni parte, qualcuno mi tolse lo spolverino altri la maglietta e altre mani mi tolsero i pantaloni senza rendermene conto ero gia' in intimo intorno ad un gruppetto di maskioni dai cazzi duri e ben pronti a farmeli assaggiare... mi lasciai andare completamente dimenticando ogni paura e iniziai a prendere in bocca piu' cazzi ke potevo sukkiavo e leccavo di qua' e di la' senza sosta tutti volevano darmelo fui messa rivolta contro il muro a gambe aperte e nn so ki mi bagno' il buco infilandoci dentro il suo bel cazzo duro e grosso... nn capivo piu niente ki mi baciava ki mim leccava ki mi accarezzava e ki da dietro mi iniziava a pompare sempre piu veloce... godevo come una vacca sotto i colpi di quei cazzi duri e tosti ogni 5 minuti ne ricevevo uno diverso si davano il cambio pompandomi un po poi lasciando posto ad altri ki non mi scopava guardava lo spettacolo ben piu interessante del film ke proiettavano!!!! ero circondata da qualsiasi parte mi voltassi avevo maski con i cazzi di fuori ke me li mettevano da ogni lato, sudavo come una maiala la dentro... ma stavo godendo come non avevo mai fatto in vita mia... mi fecero sedere su una poltroncina sopra il cazzo di uno mentre altri mi aiutavano a fare su e giu' erano in troppi e mi resi subito conto ke non ce l'avrei fatta a soddisfarli tutti.... decisi di dedicarmi a quelli ke mi stavano scopando di piu!!! non ricordo quanto duro' ricordo solo ke ad un certo punto fui riempita da ogni parte da fiotti di sperma caldo e appiccicoso ke mi lavarono interamente da testa a piedi... stanca ma soddisfatta mi trascinai fino in bagno x pulirmi meglio ke potevo x poi ringraziare e uscire all'aria aperta barcollante neanke stavo in piedi tanto mi avevano spompata era stata la mia prima vera gangbang e superai la prova a pieni voti!!!!! 29840 0 16 years ago
- 15 years ago Voleva di più... Voleva di più. Non gli bastava che lei fosse pronta a tradire per la prima volta suo marito. Era mesi che giocava con lei come il gatto con il topo. Aveva deciso che l’avrebbe portata alla perdizione e adesso sentiva che lei era pronta a seguirlo nel suo gioco perverso. Quella donna che aveva conosciuto tramite amici e che da subito le era parsa indisponente nella sua religiosa serietà. Tutta casa e chiesa, niente lasciato al caso, così fredda e insulsa, perlomeno per lui che si era sempre ritenuto “un uomo di mondo” Eppure quella donna lo attraeva in un modo sconvolgente, il fatto che fosse così casta per quei tempi, la sua bigotteria così evidenziata. Sulla quarantina, di media statura, niente figli, un corpo ancora sodo, una castità nel vestire che era paritario ai suoi istinti. Una corazza esterna che avevo deciso di abbattere a costo di passare dei mesi. E mesi ci vollero affinché lei si lasciasse andare e accettasse che era una donna, una donna che non sapeva cosa volesse dire essere donna. Finalmente si era aperta, si era lasciata andare e aveva trovato il coraggio di parlare con lui di quello che a lui piaceva parlare. Piano, con calma, le aveva fatto dire tutti i suoi modi di fare all’amore, di come lo viveva, e di come percepiva il godimento e ancora una volta aveva capito di avere ragione, quella donna non sapeva niente dell’amore o per essere più precisi, non sapeva niente del sesso. La sua unica esperienza era stato suo marito, il quale si era sempre limitato a rapporti corretti , senza mai superare quello che sarebbe andato contro una normale esigenza sessuale con lo scopo di fare figli. Solo una volta aveva provato a fare sesso orale e ne era rimasta schifata, la sodomia, aveva sempre pensato fosse un castigo del demonio. E io divenni il suo demonio. In quei mesi avevo tramato la mia tela, non vi era cattiveria, era un gioco delle parti, dove io amante libertino, volevo portarla ai miei piaceri. Tutte le sere finivamo con lo scontrarci sul sesso e io ogni sera diventavo più intraprendente, lei ascoltava e ribatteva e io la provocavo, la portavo a leggere racconti erotici dove la fellazio e la sodomia risultavano piacevoli se fatti con il partner giusti. Sentivo che cominciava a cedere, le sue risposte diventavano domande sempre più curiose, non respingeva più l’idea di queste varianti, le viveva solo con la paura dell’ignoranza e il terrore del dolore nel caso della sodomia. Non si era mai posta il problema di toccarsi per godere da sola e mai si era eccitata fuori dal contesto del matrimonio…sino a quel momento. Sentivo che negli ultimi giorni qualcosa era cambiato, la sentivo più partecipe, la sua voce diventava roca al telefono, decisi che era il momento di chiedere di più. - Stasera mi piacerebbe in web- - Che ce di strano, non è la prima volta – - lo so, ma stasera vorrei che tu fossi senza reggiseno e con qualcosa che mi lascia intravedere le forme dei tuoi seni – - sei pazzo? - No, se non ti va lascia stare, ma non mi chiedere di venire per un po’ - - No, dai, che centra, lo sai che mi piace stare con te, ma una cosa è parlare e una cosa e passare a cose che io non ho mai fatto- - Io adesso ho bisogno di più che parole, se non te la senti… meglio smettere qui. Sento un silenzio al cellulare che dura qualche secondo, ma che per lei deve essere una eternità. - Facciamo così, tu vieni stasera, io ci penso. Io approfitto del suo cedimento e dico; - é mettiti una gonna, sai quanto mi piace- Senza aspettare una sua risposta, chiudo . non voglio darle il tempo di riflettere, mi rendo conto che la mia richiesta mi ha eccitato e già penso a cosa vorrò da quella donna se questa sera sarà vestita come le ho chiesto. Alle dieci di sera accendo internet e mi collego con lei, comincio a chiacchierare come sempre di tutto e poi come sempre la porto sul sesso, scaldo l’ambiente e quando sento che la sua voce scende, diventando roca, le chiedo di accendere la web, che voglio vederla. Vedo la scritta che posso vedere le immagini e subito accetto. La conosco, conosco tutto del suo corpo nascosto, guardo subito la camicetta che ha messo e vedo con piacere che sotto non porta niente, vedo i suoi capezzoli eccitati da quella nuova sensazione, spingere forte contro la stoffa, mostrandomi quello che volevo vedere. Guardo il suo viso, vedo che è tesa e aspetta di vedere cosa le dirò: - Alzati, fatti vedere – La guardo mentre spostando la sedia si alza e mi fa vedere la sua gonna nera stropicciata che le copre le gambe sino alle ginocchia . Sono soddisfatto e eccitato: sta bene vestita così e quella camicetta le toglie un poco di quella aria da santa che si è creata. - stai bene e mi sto eccitando - Vado diretto con le frasi, non voglio che si rifugi di nuovo nella sua bigotteria. La vedo arrossire, sa che le vedo i capezzoli per la prima volta e questa frase che ha sentito, è una cosa nuova per il suo modo di vivere il sesso. - Mi piacerebbe essere lì e accarezzarti i seni, poi sbottonare la camicia e toccarti la pelle e assaporare i tuoi capezzoli con la mia bocca – Vedo un tremito sul suo corpo, riconosco l’eccitamento e allora visto che lei non parla, continuo; -Slacciati la camicetta - Sembra in trance, rimane ferma e io incalzo ancora più deciso; - Slacciati la camicetta, fammi vedere quanto sei sexy – Questa volta lei porta le mani sui bottoni e piano li slaccia e poi per la prima volta in vita sua, mostra il suo seno a un uomo che non sia suo marito; -Prendili tra le mani e accarezzali come ti ho detto mille volte farei io, chiudi gli occhi e pensa alle mie mani- La vedo che combatte contro la sua moralità, ma ormai gli argini sono rotti, le mani vanno sui seni e cominciano a sfiorare i capezzoli duri come bottoni e piano si accarezza come tante volte le ho detto che avrei fatto io e in quel momento capisco che quella donna sarà mia nei modi più indecenti e che mi seguirà nel fuoco dell’inferno… del mio inferno. L’incontro È diverse notti che le chiedo di accontentarmi nei miei piacere virtuali, l’ ho fatta vestire ancora più sensuale, con lingerie sempre più erotiche e le ho chiesto di toccarsi per me, non più solo il seno. le sue mani sono andate sotto le gonne e per la prima volta in vita sua, lei ha goduto pensando a un altro che non sia suo marito. - Trova una scusa per domani, adesso voglio sentire il tuo corpo dal vero, farti provare quello che tante volte ti ho descritto, farti conoscere tutto di me- - Non posso, anzi, potrei, ma ho paura di cosa vuoi da me- - Sai cosa voglio e sai che vorrò sempre di più…tutto o niente: non sei obbligata ma questo sono io, o mi prendi per quello che sono oppure sei libera di non cercarmi più. - Ti prego… non dire così, lo sai quanto sei importante adesso per me. - Bene, ti aspetto domani mattina fuori dalla stazione, vestiti sensuale con qualcosa di nero e metti quelle autoreggenti che mi hai fatto vedere l’altra sera. Aspetto una sua risposta che non arriva. -Ciao , a domani – le dico - Ciao – E capisco che domani sarà alla stazione. La vedo scendere dal treno, ancora una volta ha fatto quello che le ho detto, la sua gonna nera è per me un oggetto di desiderio che subito si propaga sotto i miei calzoni; sapere che presto farà con me cose che in vita sua non ha mai fatto, mi fa esplodere di eccitazione, sento il mio membro soffrire chiuso dai miei slip, un saluto con la mano e la vedo incamminarsi verso il suo amante-torturatore. I miei pensieri sono sotto i suoi vestiti mentre fremente aspetto di toccarla per la prima volta. - Ciao Patrizia, dal vero sei ancora più bella – - Anche tu sei meglio dal vero – Lo dice con un filo di voce e come un agnello che va incontro al suo destino, lascia che io la baci. Sento per la prima volta quel suo sapore dolce su due labbra di seta. Stessa sensazione di quando tocchi una pesca. Le accarezzo i capelli e nello stesso tempo le afferro il corpo e stringendolo a me, le faccio sentire quanto la desidero. Ancora una volta arrossisce mentre le apro la porta e la faccio entrare nella mia mercedes. Guardo le sue gambe che cercano la posizione migliore e vedo quelle calze vellutate accarezzarle la pelle e penso alle mie mani quando finalmente potranno prendere il posto delle calze e farle venire i brividi al pensiero di quanto seguirà. I miei pensieri volano veloci come la mia macchina, la mia mano destra si appoggia maliziosamente sulla sua gamba, proprio dove finisce la sua gonna e quel primo tocco della sua pelle, mi da una brivido caldo che velocemente si sparge per tutto il corpo: lo stesso calore che sento sulla sua pelle, lei cerca di rimanere tranquilla. Comincio a giocare con la sua gonna e piano guadagno qualche centimetro arrivando sopra le ginocchia, lei istintivamente, appoggia la sua mano sulla mia e fa pressione come per farmi capire che devo fermare quel tocco crescente. La guardo deciso e le faccio capire senza parlare che deve lasciarmi libero di fare quello che il mio istinto mi chiede, lei capisce e piano alza la mano dandomi strada sul suo corpo e chiude gli occhi. Salgo ancora e trovo la fine delle sue calze autoreggenti e lì la mia pressione si fa sentire; palpo il suo interno coscia e per la prima volta sento il suo sospiro dal vero, il suo primo sospiro che la porta a allargare leggermente le cosce lasciandomi più spazio per muovermi. Guardo il suo viso teso che piano si sta rilassando, gli occhi chiusi le permettono di seguire le mie mani senza vergognarsi mentre il suo corpo mi lancia segnali inequivocabili. I suoi capezzoli, come in web, hanno reagito e ancora una volta spingono soffrendo contro la camicetta che le ho fatto mettere, l’aureola e sproporzionata a confronto al seno e questo mi fa venire voglia di prenderlo in mano e palparlo, lascio che sia la mia mano sotto la sua gonna a prepararla mentre siamo quasi alla mia villa. Il contatto con il suo piccolo perizoma, fa si che lei si sposti per facilitarmi il tocco e io percepisco i suoi umori che ne hanno abbondantemente bagnato la stoffa. Le mie dita cercano furtivamente il caldo della sua intimità e si appropriano di quel frutto proibito a tutti sino a quel momento. Lubrifico bene il dito con il suo desiderio poi esco da lei e metto a posto la sua gonna proprio mentre mi fermo e salgo sulla sua bocca , appoggio il suo umore sulle sue labbra e ne forzo delicatamente l’entrata, lei apre gli occhi , capisce e prende il dito in bocca; - Succhialo… comincia a abituarti con questo- lei avvolge il dito e guardandomi negli occhi, comincia a succhiarmi il dito e comincia a simulare un pompino: il suo viso arrossato, contrasta con quello che sta facendo e questo è un ulteriore colpo al mio basso ventre. Fermo la macchina, vado a aprirle la portiera e prendendola per mano, la porto nel mio mondo proibito. La prima volta La faccio sedere sul mio divano nero e mi metto davanti a lei. le mie mani accarezzano il suo viso e piano scendono sul collo per fermarsi sui suoi seni, sento il suo cuore battere forte e questo muove i seni in modo esagerato. Le slaccio la camicia e li lascio liberi di danzare, mi metto in ginocchio davanti a lei e prendo in bocca quei capezzoli, con la lingua ci gioco e veloce passo da uno all’altro mentre le mie mani accarezzano i fianchi e il resto. Il suo sospiro è come il suo battito, intenso e veloce, ancora non ha avuto il coraggio di farmi una carezza, continuo a preparare il suo corpo e con le mani scendo di nuovo sotto la sua gonna, arrivo allo slip e senza toglierglielo, lo sposto di lato, poi le dico; -faremo all’amore solo quando ti sentirò implorarmi di prenderti- Non aspetto risposta, con la testa vado sotto la sua gonna e con la lingua mi impossesso dei suoi umori ormai esageratamente sulle sue cosce, metto le mani sotto il suo sedere e palpandolo, comincio a cercare il suo piacere. La mia lingua esperta, trova subito i suoi punti più delicati e presto la sento gemere forte, cerca di resistere, ma inevitabilmente le sue mani prendono la mia testa e le sue parole cominciano a essere confuse: io aumento la mia penetrazione orale e vado sul suo clitoride a scaricare la mia voglia e comincio a martellarlo;- -Ohhh…Dio mio, ti prego non fermarti…ti prego… E poco dopo Patrizia ha il suo primo orgasmo con la lingua. Io continuo, per molti minuti resto dentro di lei e sento i suoi umori scendere sempre più copiosi. I suoi movimenti diventano scatti, a ogni mia entrata lei ha un sussulto. -Ti voglio… ti prego… voglio sentirti dentro … A quella richiesta, io le prendo una mano e l’appoggio ai miei calzoni, senza smettere, mi metto di fianco a lei in modo contrario e le faccio capire cosa deve fare. - Lo sai che non lo ho mai fatto – Non gli rispondo, aumento solo il ritmo dentro di lei e dopo pochi secondi, sento i miei calzoni slacciarsi e scendere insieme a gli slip. Sento per la prima volta le sue mani sul mio membro teso, le sento andare su e giù ma non sento il calore della sua bocca, allora le prendo forte i glutei e stringendoli, le succhio forte il clitoride. Lei emette un gemito forte, capisce il motivo di quel gesto e aprendo la bocca si posa sulla mia cappella cominciando a giocarci con timore, superato l’impatto iniziale, sento che piano lo fa entrare in profondità e finalmente si appropria del mio sesso. La sua poca esperienza viene supportata dalla sua voglia di soddisfarmi e così con calma io la aiuto a Migliorare il suo ritmo e quando sento che cresce di nuovo il suo piacere , esco un attimo e le dico; - Quando sei pronta battimi sul fianco, veniamo insieme e vedrai che sarà bello – Scendo di nuovo in mezzo alle sue gambe e ricomincio a leccare tutto di lei, come lei adesso sta facendo con me. Passa un minuto e dietro a un gemito più forte degli altri, sento il suo tocco nervoso sul mio corpo e allora stringo le mie gambe attorno alla sua testa per evitare che nel momento dell’orgasmo lei scappi via sentendo il mio seme e aumentando il ritmo, corro verso il paradiso. Momenti indescrivibili seguono movimenti disordinati e poi sento il mio seme lasciarmi e riempire quella bocca calda e con mia soddisfazione, sento che Patrizia non scappa, anzi, cerca di fare quello che le ho sempre raccontato. Esco da lei per vedere il suo primo pompino con ingoio e vedo che lei mi guarda passionale mentre cerca di trattenere il mio sperma dentro di lei, le prendo la testa e spingo il mio piacere al limite della sopportazione e poi sfinito cado al suo fianco. Ci vogliono 30 secondi perché i cuori tornino normali, lei cerca parole che la rassicurino, mi dice; - Era così che volevi lo facessi…ti è piaciuto?Sono stata brava? Non le rispondo, con gli occhi mi faccio capire, poi ci ripenso e dico; -Vieni qui,baciami, senti il tuo sapore, mischialo con il mio – Esegue felice quell’atto di dolcezza dopo quella esperienza . I baci si susseguono, io non ho bisogno di altro tempo per rinvigorire il mio piacere, ho troppe voglie da soddisfare e quella donna mi eccita molto, - Girati – - - Ti prego, non chiedermi questo – - Se ce qualcosa oltre al sesso, non mi chiedere questo – - Non so cosa sia con te… scopriamolo insieme,- - Girati – Si alza dal divano e senza parlare si mette in ginocchio sul tappeto con le mani che si appoggiano sopra, divarica le gambe e abbassando la testa tra le due braccia, chiude gli occhi. Ha un sedere stupendo, le natiche sono due mezze lune e il mio desiderio di maschio cresce a quella immolazione corporea. Sapere che sarò il primo mi stimola oltre ogni logica, prendo un olio di vaselina che ho preparato dal giorno prima e dolcemente comincio a lubrificarle lo sfintere. Sento la sua rigidità e il suo tentativo di espellere il mio dito che la prepara; - Rilassati, respira forte e segui i miei movimenti, appoggio le mie mani sui suoi fianchi e cerco di calmare il suo tremore quando appoggiando il mio glande, le faccio percepire il momento. - fermati, ti prego fermati – Queste parole strozzate in gola, seguono la mia prima spinta: l’olio fa il suo dovere, la cappella sparisce nel suo stretto buco e solo le mie mani forti, la tengono nella posizione iniziale; il suo tentativo di sfuggire, finisce contro il divano, le sue braccia molli cercano spazio; - Metti quelle braccia contro il divano e spingi il sedere verso di me - La mia voce non accetta replica, vedo che si rimette in posizione e piano alza il sedere e con un movimento leggero cerca di accontentarmi. So che sta soffrendo, ma adesso penso solo al mio piacere, le mie mani vanno sui suoi seni e il mio corpo si appoggia alla mia schiena e in quel momento Patrizia perde la sua ultima verginità. Lascio scivolare il mio membro sino in fondo, solo il contatto del mio scroto contro la sua pelle, mi calma e a quel punto comincio il mio avanti e indietro dentro di lei incurante dei suoi lamenti. Passa qualche minuto prima che Patrizia si calmi e accetto il mio membro completamente dentro di lei, nel frattempo io sono sceso con le dita sul suo pube e la accarezzo, lei adesso geme diversamente, il dolore si è mischiato al piacere e per la prima volta mi dice; - Si, non ti fermare, fai quello che vuoi, ma non ti fermare – E io affondo il mio pene in quella carne morbida con ancora più passione . Passano cinque minuti in cui lei passa dal piacere al dolore e viceversa; poi a un certo punto dice, - Ti prego vieni, non ne posso più, ti prego… I suoi seni arrossati sotto le mie strette, subiscono gli attacchi come i suoi glutei e tutto è stupendamente sexy, talmente sensuale che mi lascio andare e lascio liberi i miei ultimi succhi che presto scendono a scaldare l’intestino di Patrizia. Urlo il mio piacere con un ultimo colpo di reni che la fa urlare un ultima volta e poi mi lascio cadere sulla sua schiena facendola cadere a sua volta sul tappeto. L’animale che è in me, sta lasciando il posto all’uomo, le accarezzo la schiena e le dico parole dolci, so che dopo quel sacrificio, Patrizia sarà per sempre mia. - Che ne dici di mangiare qualcosa adesso? - Non abbiamo ancora fatto all’amore normalmente e ho un sacco di idee indecenti su di te – Vedo un brivido percorrerle la pelle e la sua risposta è quasi un sussurro; - Dio mio, ma cosa pretendi ancora da me… - Tutto e di più… molto di più… - Con quelle parole vado a preparare qualcosa da mangiare.... Per richieste o discussioni msn : [email protected] 21707 0 16 years ago
- 15 years ago L'ingoio al cinema Una mia amica mi raccontò un giorno.... Il tutto, tremendamente vero, è successo molti anni fa, esattamente nel 1995. Ancora non conoscevo l’uomo che sarebbe diventato mio marito; ero una ragazza normale che lavorava come assistente alla clientela in una azienda che produceva software per i POS. Ovviamente nel 1995 i POS utilizzavano software che oggi sarebbero antidiluviani e necessitavano di assistenza continua anche nei giorni festivi. Io lavoravo dal mercoledì alla domenica compresa: era abbastanza pesante ma avevo due giorni interi di riposo ed ogni tanto li utilizzavo per fare shopping o per passeggiare, anche da sola, per le vie del centro. Un martedì di aprile ho preso l’autobus per andare in centro: erano le 11:00 ed il mezzo era abbastanza affollato. Ero in piedi quando sento una persona terribilmente vicina: mi giro di scatto,quasi d’istinto e vedo un uomo sulla quarantina (io all’epoca avevo 25 anni) che era a pochi millimetri da me e che ovviamente guardava dall’altra parte. Io non la presi male, anche perché non aveva fatto “la mano morta”, non potevo dirgli niente, potevo solo spostarmi ma non lo feci perché era un bell’uomo, alto, moro bellissima presenza. Io quel periodo non stavo con nessuno, anzi erano otto mesi che avevo rotto con un ragazzo. Per tutto il tragitto, durato circa 15 minuti, io sono stata ferma in piedi e lui a pochissimo da me: devo dire che la situazione mi interessava, non mi dava fastidio, mi intrigava. Scendo alla mia fermata, una via parallela al corso principale della mia città, e lui fa altrettanto. Cammino circa tre/quattrocento metri fermandomi ogni tanto a delle vetrine e lui mi segue, finchè mi giro ci guardiamo, anche se a distanza, a lungo ma lui non si fa avanti. Ho capito che forse voleva soltanto una avventura: mi sono detta “ perché no?” A pochi passi da me c’era un manifesto di un film che proiettavano in un cinema a poche decine di metri, aperto dalle 10:00 (per via degli studenti che marinavano la scuola). Mi incammino, entro: era un cinema che aveva due sale: nella sala grande era in programmazione un film che adesso non ricordo, mentre nella sala piccola, ma veramente piccola, programmavano FERMO POSTA di Tinto Brass. La sala grande purtroppo era chiusa ed era aperta solo quella piccola: feci per ritrarmi quanto sulla porta del cinema appare lui. Mi convinco ed acquisto il biglietto, seguita a ruota da lui. Entra nella saletta ed era appena finito il primo spettacolo quindi le luci erano accese. Seduti c’erano quattro uomini abbastanza adulti, uno addirittura anziano, e vado a sedermi all’ultima fila, sola. Lui si posiziona in piedi dietro l’ultima fila ma lontano da me. Si spengono le luci, guardo a sinistra e vedo i bagni: per la miseria, penso, sono venuta a sedermi proprio vicino i cessi !. Dopo cinque minuti sento che lui si avvicina, stando sempre in piedi, alle mie spalle. Passano i minuti e non succede niente; il film era molto spinto e francamente avevo incominciato a guardarlo con interesse. Più tempo passava e più mi eccitavo non per la situazione con l’estraneo, di cui mi ero quasi scordata, ma tanto per il film veramente bello. Dopo circa 15/20 minuti all’improvviso sento una mano sul mio seno destro: mi volto di scatto ed era lui che come se niente fosse guardava il film e toccava il mio seno (una discreta quarta sotto un golfino rosso attillato). Mi volto guardo anch’io il film mentre lui continua sempre più “voracemente” a palparmi le tette. Mi sento molto eccitata, allargo le gambe, portavo un pantalone elasticizzato, metto la mia mano sulla passerina e comincio a toccarmi. Sento da dietro una lampo che si apre, mi volto e lui tiene fra le mani il suo cazzo, per la verità non lungo ma abbastanza grosso. Non riesco a rigirarmi, che lui lascia le tette, prende la mia testa e la spinge contro il suo cazzo. Mi sentivo eccitatissima, smetto di toccarmi, e con le mani afferro il suo culo per spingere ancora di più dentro la mia bocca il suo cazzo, duro sino all’inverosimile. Se ne viene come una fontana in bocca ed in gola; mentre lui si gira e chiude la lampo io mi giro per sputare via il suo sperma. Mentre lo stavo facendo, si accendono le luci. Mi rialzo e vedo che gli altri uomini mi guardano. Io arrossisco e penso “ mi avranno vista?”. No cavolo, mentre facevo il pompino all’estraneo emettevo mugolii sempre più intensi e sicuramente mi avranno vista. Sto ferma, intenzionata ad andarmene appena inizia il secondo tempo. Si spengono le luci, neanche il tempo di accorgermene, e tre dei quattro uomini presenti si alzano e si dirigono verso di me. Pochi passi e si siedono a fianco, uno a destra e due a sinistra. Immediatamente tirano giù la lampo ed iniziano a masturbarsi. Io era impietrita, non sapevo cosa fare, se magari gridare o scappare via. Ma loro si masturbavano soltanto, non mi stavano toccando o trattando male. Io li vedevo e più passavano i minuti e più ero sorpresa. Non nascondo che dopo poco, questo loro masturbarsi guardando un po’ il film ed un po’ il mio seno, mi piaceva. Uno di loro infine mi dice “ signorina, posso toccarla?” questa domanda mi lasciò di sasso. Mi dissi che erano probabilmente degli uomini seri ma terribilmente infoiati. Gli dissi sottovoce di si e lui incominciò a toccarmi le cosce, quello a destra vedendo l’altro anche lui mise la mano sulla coscia ed iniziarono a toccarmi; passarono poi alle tette mentre il terzo si alza viene davanti a me si abbassa ed incomincia a baciarmi da sopra i pantaloni la passerina. Ero eccitata in maniera quasi bestiale; loro al contrario dell’estraneo erano dai modi gentili e che ti mettevano a proprio agio, ed io mi sentivo bagnata fradicia. Il terzo poi toglie i miei pantaloni e gli slip ed incomincia a leccarmi avidamente la fica. Poi, i due ai miei lati mi alzano piano, al mio posto si siede uno di loro con l’intenzione di penetrarmi. Mi siedo sul suo cazzo e prendo a saltare e gemere mentre dà forti colpi di reni. Davanti, in piedi, ai miei lati si posizionano gli altri due, e gli prendo in bocca a turno i loro cazzi molto duri e carnosi. A turno mi impalano tutti e tre e tutti e tre ricevono un pompino. Infine mi prendono, mi girano e mi mettono a pecorina sulla poltrona con la testa rivolta verso dove prima ho fatto il pompino all’estraneo. Uno gira verso di me, me lo mette in bocca e dopo alcune pompate mi viene in gola mentre un altro da dietro mi lecca la passerina ed il culo. Così fanno tutti e tre, non ho mai visto tanto sperma in tutta la mia vita, anche se lo sperma lo buttavo subito fuori. Mi salutano con un bacio sulla guancia e se ne vanno. Io ero completamente sfinita; non scopavo da più di otto mesi, non so neanche io quanti orgasmi ho avuto. Mi distendo sulla poltrona, dopo essermi un po’ ricomposta, e chiudo gli occhi. Dopo forse 5 o 10 minuti mi ritrovo il quarto uomo che all’inizio era presente in sala. Il cinema, tranne noi, era completamente vuoto, ma io presa dalle scopate precedenti, di questo anzianotto me ne ero completamente scordata. Mi guarda sorridente, avrà avuto circa sessant’anni, ma i modi erano molto signorili. Comincia a toccarmi, mette la mano nei miei pantaloni elasticizzati e comincia a toccarmi il clitoride. Io butto la testa all’indietro e ricomincio a bagnarmi e a godere: me ne vengo e lui soddisfatto mi dice “ mi fai venire anche a me?” si tira fuori il cazzo, invero un po’ piccolo, io mi inginocchio mentre lui rimane seduto lo prendo in bocca ed inizio a fargli un pompino. Mentre spompinavo dice “ sto per venire, ma ti prego non buttare via lo sperma, lo sperma è salute, è vita e non fa male anzi è tutta vitamina”. Fino ad allora io non avevo mai ingoiato lo sperma perché mi faceva un po’ schifo, ma lui lo disse con una voce talmente tranquilla e saudente, quasi come se io dovessi ingoiare lo sperma di qualcun altro, che lo feci. Lui venne a fontana, mi prese il viso molto dolcemente con una mano sotto il mento, mi avvicinai al suo viso, mi disse “ apri la bocca senza ingoiare” lo feci poi mi disse “ingoia” lo feci. Il sapore era buono e lui era stato dolcissimo. Mi baciò e mi disse di farmi trovare qui il martedì successivo. Ebbi una storia con lui durata sei mesi e tanti litri di sperma ingoiati. msn [email protected] 65243 2 16 years ago
- 15 years ago L'allieva e il professore Marco era un bell’uomo 40 anni ben portati fisico atletico mantenuto da un costante allenamento diviso tra palestra e jogging. Come attività principale aveva uno studio ormai avviato di consulenza fiscale, ma aveva pure mantenuto il suo iniziale lavoro, l’insegnamento Quell’anno era stato trasferito ad un altro istituto e tra le classi in cui insegnava ragioneria, c’era pure una quinta composta per lo più da ragazze dove fra tutte spiccava la bellezza di Giulia una bellissima ragazza figlia di uno dei più importanti industriali della città un uomo noto anche per la ferrea disciplina che aveva imposto alla propria figlia. Quella mattina Marco, che non doveva recarsi a scuola, ne approfittò per andare a fare un po’ di jogging in un parco vicino. Era poco più di dieci minuti che correva quando passando accanto ad una siepe, sentì degli strani rumori provenire da dietro la siepe stessa. Colto dalla curiosità si avvicinò per vedere cosa fosse a provocare quei rumori e quando vide di che cosa si trattava rimase letteralmente sbalordito. La bellissima Giulia era intenta a fare un pompino ad un uomo di una certa età . Si ritrasse immediatamente nella paura che Giulia lo scoprisse, come se fosse lui ad essere stato colto in fallo. Ritornò a casa sbalordito, da lei proprio non se lo sarebbe mai aspettato, poi si pose tra se e se una domanda: ma come avrebbe fatto il giorno successivo a giustificare la sua assenza da scuola? Sarebbe stato il primo a scoprirlo dato che sarebbe stato lui l’insegnante della prima ora e se non fosse mancata anche il giorno successivo….. Nella sua mente intanto si faceva strada un’idea su come poter sfruttare quella situazione, soprattutto se Giulia avesse commesso qualche errore. La mattina dopo Marco si recò a scuola con una strana eccitazione che aumentò quando vide Giulia presente. Dopo il consueto appello, chiese le giustificazioni dell’assenze del giorno precedente. Gli furono portati i libretti delle giustificazioni e subito si accorse che quella che sarebbe dovuta essere la firma del padre di Giulia, era visibilmente falsa. “Questi per il momento li tengo io†e con lo sguardo cercò gli occhi di Giulia che diventò rossa all’istante. Finita la lezione restituì ai vari alunni i libretti delle giustificazioni, a tutti tranne che a Giulia, alla quale disse: “Lei signorina mi può seguire?†Una volta rimasti da soli nel corridoio… “Lei sa benissimo che la firma di suo padre è falsa†“Ma… io…†“Senta per il momento questo lo tengo io vedrò se farlo vedere al preside†“No la scongiuro, se lo viene a sapere mio padre mi uccide…..†“Non sia esagerata…†“Forse lei non conosce… la prego mi aiuti…so di aver sbagliato… ma le giuro che è la prima volta…†“Senta voglio pensarci su… facciamo così lei stasera venga alle 18.30 nel mio studio in Via……….. e le comunicherò la mia decisione†Ormai nella mente di Marco si era già delineata una precisa strategia. “Va bene, ma la prego….pensi a quello che le ho detto†Marco durante tutto il giorno attese con ansia il momento dell’appuntamento. Fece in modo di sbrigare le pratiche più urgenti, ma soprattutto di liberare tutto il personale dell’ufficio.Alle 18.30 in puntò sentì suonare il campanello, andò ad aprire e davanti a sé si ritrovò Giulia più bella che mai, forse era quell’espressione impaurita che la rendeva più desiderabile. Aveva una gonna di jeans appena sopra il ginocchio, e una mogliettina bianca aderente che metteva in risalto i suoi splendidi seni. “Venga entri pure…andiamo nel mio ufficio….†La fece accomodare sulla poltrona di fronte alla sua scrivania, mentre lui si pose in piedi appoggiato con il sedere alla scrivania stessa in modo da dominare psicologicamente Giulia ancora di più. Allora mi racconti tutto….†“Che…che …cosa vuol sapere….†“Innanzitutto perché ha falsificato la firma di suo padre..†“Beh ecco…il giorno prima non ero andata a scuola senza che lui lo sapesse..†“Questo lo avevo intuito pure io….., ma perché non si è recata a scuola….†Mentre pronunciava queste parole, Marco non potè fare a meno di notare che forse anche per l’agitazione che la ragazza aveva addosso, il respiro le si era fatto più veloce e il seno si muoveva ritmicamente in su e in giù e Marco era letteralmente ipnotizzato da quel movimento. “Ehm… sono andata a studiare da una mia amica …†Improvvisamente il tono di Marco passò dal “Lei†al “Tuâ€, forse anche per dar maggior peso alle sue affermazioni. “Ascoltami… non sono qui per farmi sentire raccontare delle bugie voglio la verità …†“Ecco… c’era l’interrogazione di matematica, non ero preparata e quindi sono andata a fare una girata nel parco†“Solo una girata….. o anche dell’altro….†Giulia diventò rossa nel viso senza riuscire a pronunciare una sola parola. “Ti ho visto mentre facevi un pompino a quel signore…..†“Mi ha costretta…io non volevo….†“Però lo hai fatto e oltretutto hai falsificato anche la firma di tuo padre…. come la mettiamo…?†Silenzio “Diciamo che sei sarai carina con me…potrei cercare di dimenticare tutto†“Cosa intende per carina……..?†“Dai che lo hai capito benissimo….†disse Marco avvicinandosi a lei … le prese il mento tra le mani.. “hai un bel visino, una bella bocca….†facendo scorrere il dito indice sulle labbra di lei e inserendolo leggermente dentro tanto da andare a toccare quasi impercettibilmente la lingua.Poi scendendo con la mano andò a sfiorargli il seno…. â€Hai anche due belle tette….â€Il respiro di Giulia nel frattempo era diventato più affannoso.“Guarda come ti si inturgidiscono i capezzoli se le struscio…..chissà come sono duri…..fammeli sentire…â€La mano si infilò dentro la maglietta e scomparve all’interno del reggiseno fino ad andare a palpare per bene quelle stupende tette e a strizzare i capezzoli tra pollice indice. “Hai così mi fa male…..†“Scusa ma sono così belle….. te le hai mai strusciate nessuno così….?†“No…il pompino dell’altro giorno è stato l’unica cosa di sesso mai fatta…..†disse ansimando ancora Giulia. “Allora hai da imparare ancora molto…… e ti è piaciuto fare quel pompino?…†“Beh …un po’ si e un po’ no…†Mentre era ancora seduta le tolse la maglietta e poi la fece alzare…. “Vieni qui…voglio assaporare queste stupende labbra…†Subito la bocca di Marco si incollò a quella di Giulia, la sua lingua cercò avidamente l’altra….si intrecciarono, si succhiarono a vicenda…. Marco attirò ancora di più a se la ragazza, tanto da far sentire per bene la sua erezione nel mezzo alle gambe di lei e mentre continuava a baciarla con la mano le alzò la gonnella e prese a strusciarle per bene quello stupendo sedere infilandole la mano nel solco e cercando di attirarla ancora più a se. “Spogliati ti voglio nuda…†“No non voglio…mi vergogno…..†“Ascoltami non sei nella situazione di poter dettare delle condizioni…devi solo fare quello che ti dico…. ricordati cosa rischi…†In silenzio la ragazza iniziò a spogliarsi…. Si tolse le scarpe….la gonnella…. Era rimasta con le sole mutandine e il reggiseno…. “Fermati… voglio prima ammirarti così….. girati su te stessa……†Si girò lentamente in modo che lo sguardo voglioso di Marco potesse posarsi su ogni centimetro quadrato del suo corpo…. “Perfetto…sei stupenda…adesso vieni qui….†Una volta avvicinatesi lui le tolse il reggiseno…. “Che tette stupende….†e prese a leccarle e succhiarle….poi morse leggermente il capezzolo di lei che emise un leggero gridolino di dolore…. “Adesso via le mutande……†gliele strappò letteralmente di dosso…. Con un movimento quasi meccanico si portò le mani davanti al pube.. “Che fai vuoi nascondere questa meraviglia della natura….†Le prese le mani e le tolse da davanti alla sua fighetta…. Stesse qualche attimo a contemplarla e poi prese a strusciarle la mano sopra….. Lei si inarcò quasi incosciamente voleva che quella mano la penetrasse…. “Ti sei mai masturbata…?†“Si’ qualche volta……†â€E ti piace….? “Si……†“E allora fammi sentire quanto sei accogliente…..†un primo dito si inserì dentro la fighetta.. “Ahhhh…….†“Senti come sei bagnata…. ti piace….eh….. “ “Si…. si….†Nel mentre che la masturbava prese nuovamente a baciarla…….. “Voglio vederti il sedere…..appoggiati alla scrivania……†Si piegò a novanta gradi appoggiando il busto sopra la scrivania….Era stupenda aveva un culo magnifico... Marco prese a strusciarlo poi lentamente il dito prese ad andare in su e in giù nel solco cercando ogni tanto di far pressione sul buchetto….. “Ahi …ma che fa…li no….†“Non ti sei mai masturbata nel sedere….†“No….†“Hai un sedere stupendo…e un buchetto invitante… lasciami fare….†Avvicinò il viso a quel meraviglioso culetto e inziò a leccargli la rosellina, cercando di inumidirla il meglio possibile, ogni tanto con la lingua penetrava per quanto possibile all’interno e dagli ansimi della ragazza capiva che la cosa non le dispiaceva. “Ti piace eh….. “ “Ahhh… si…mmmm….. che bello….†Alternava la leccata del buchetto posteriore a quello della fighetta…che nel frattempo era diventata un lago…. Poi all’improvviso con un fremito che le scosse tutto il corpo Giulia raggiunse l’orgasmo… “ahhh…..si……daii…ancora….†Marco continuò per qualche altro minuto finchè… “Adesso tocca a te farmi godere….†La prese per un braccio e la fece inginocchiare davanti a se…. “Voglio un pompino fatto come si deve…voglio sentire quelle stupende labbra…e la tua lingua†Giulia tirò fuori il cazzo, lo infilò dentro la sua bocca e prese a leccarlo in tutta la sua lunghezza. “Brava così fammi sentire per bene la lingua….†La testa della ragazza andava in su e in giù l’eccitazione di Marco era quasi al culmine, prese ad imporre lui il ritmo… la stava scopando letteralmente in bocca. Giulia si accorse che era vicino all’orgasmo e cercò di smettere come aveva fatto con l’altro, ma Marco accortosi di quanto voleva fare la ragazza, le bloccò la testa con la mano… “Ricordati bella che devi ingoiare tutto fino all’ultima goccia…. “ Era ormai prossimo, lei si apprestò a fare quello che le era stato imposto, e infatti all’improvviso il ritmo accellerò finchè una grossa bolla di sperma le riempì la bocca cercò di soffocare un conato di vomito e riuscì ad ingoiare parte di quello che aveva in bocca, mentre il resto le colò fuori dalle labbra. Con un gesto quasi paterno, Marco con il suo dito prese lo sperma che le colava fuori dalle labbra e fece in modo che Giulia ingoiasse anche quello. “Adesso puliscimi per bene anche il cazzo….†Lo avvicinò nuovamente alle labbra della ragazza che prese a leccarlo in tutta la sua lunghezza. “Brava… con un po’ di allenamento diventerai una bravissima pompinara…. e io sono l’insegnante giusto…. “ fece una breve pausa … “Ti è piaciuto quello che abbiamo fatto oggi…?†“Si “ disse timidamente lei. “Bene prometti di diventare anche una bella troietta….LA MIA TROIETTA PERSONALE†disse mentre con le mani le strizzava nuovamente le tette. La sera, mentre era a letto, Giulia ripensò a quello che aveva fatto durante il pomeriggio, non ci credeva ancora, invece era proprio successo e al solo pensiero sentiva nuovamente un certo calore provenire dalla sua fighetta, prese a toccarsi leggermente sopra le mutandine, poi iniziò un vero e proprio sfregamento, finchè non prese a massaggiarsi il clitoride e a far penetrare il suo medio all’interno della fighetta. Avrebbe voluto avere accanto a se Marco….chissà forse gli avrebbe anche permesso di fare l’amore con lei…. poi ripensò a quello che le aveva detto, se si fosse mai masturbata nel culetto, volle provare, ma sentiva dolore, certo la lingua di Marco era stata un’altra cosa, così riprese a masturbarsi nella fighetta finchè non raggiunse l’orgasmo. Il giorno dopo Marco non aveva lezione con la classe di Giulia, ma lei lo cercò durante l’intervallo. “Buongiorno professore…†“Buongiorno Giulia cosa desidera?†Era tornato a darle del lei, voleva forse mantenere le distanze…La cosa le fece perdere un po’ intraprendenza? “Beh niente…. era per un esercizio volevo chiederle un chiarimento...†“Va bene venga con me nella sala professori….†Quando furono da soli…. “Dimmi la verità cosa volevi di preciso….†“Beh niente….io ripensavo all’altro giorno…..†“E ti è piaciuto e vorresti rifarlo….†“Beh…. Si…†“Senti oggi ho degli impegni… poi domani non ti scordare che avete il compito con me e quindi devi studiare….ne riparliamo domani……†“O.k. va bene….†“Ah una cosa…. domani durante il compito ti metterò al primo banco…. Vieni con una gonna corta e senza mutandine…†“Mah….†“Niente mah….capito!!!†Il giorno dopo Giulia fece come le era stato chiesto, anzi preparò una sorpresa. Così prima del compito di ragioneria si recò nel bagno a togliersi le mutandine…e anche se con la gonna…si sentiva nuda.Una volta iniziato il compito, non appena si accorse che il prof. la guardava, allargò le coscie e a Marco apparve una visione bellissima resa ancora più eccitante dalla sorpresa che Giulia le aveva fatto, si era completamente depilata e la sua fighetta rosa appariva ancora più splendida. Marco subì una repentina erezione, avrebbe voluto andargli vicino, strappargli i vestiti e scoparla sul banco. Le due ore del compito sembravano non finire mai, oltretutto Giulia faceva di tutto per eccitarlo, apriva e chiudeva le gambe, si passava la lingua sulle labbra guardando negli occhi Marco al quale sembrava che il cazzo gli scoppiasse nei pantaloni.Finalmente arrivò il suono della campanella ad interrompere quel supplizio e a segnare l’inizio della ricreazione, tutti consegnarono il compito e Marco fece segno a Giulia di seguirlo. Si recarono in una stanza che Marco sapeva deserta e di cui aveva le chiavi. Non appena dentro la prese e le infilò la lingua in bocca…. “Sei una troietta impertinente….e adesso avrai la giusta punizione…..†La trascinò vicino a una sedia, si mise a sedere la fece sdraiare sopra di lui, poi le alzò la gonnella mettendo in risalto il suo bel culetto e iniziò a sculacciarla…. “Ahi… ma che sta facendo….mi fa male….†“Te l’ho detto è la tua giusta punizione….per poco non mi facevi esplodere il cazzo nei pantaloni….†Giulia la sentiva benissimo la sua eccitazione, la sua fighetta era posizionata propria sopra l’erezione. “Ahi adesso basta…ti prego….†“o.k. …allora tiralo fuori e succhiamelo per bene….†Non chiedeva di meglio….aveva voglia di assaporare nuovamente il cazzo in bocca. Prese a leccarlo e a succhiarlo con una foga incredibile…. “Si succhiamelo tutto….. brava…fammi sentire la lingua…†Stava cercando di dare il meglio di se stessa… Quando sentì che stava per raggiungere l’orgasmo estrasse il cazzo dalla bocca di lei. “Adesso apri la bocca e tira fuori la lingua….†Continuò a masturbarsi da solo voleva sborrare sopra la lingua di lei e verderla mentre ingoiava il tutto…. “Ecco…. preparati a gustare tutto….†Giulia era pronta, non appena i primi fiotti di sperma le pervenirono sulla lingua, aprì ancora di più la bocca in modo da non perdere neppure una goccia di quel nettare…. “Brava..vedo che hai imparato…. assaporalo per bene…..†Ingoiò tutto e poi da provetta pompinara si passò la lingua intorno alle labbra per dimostrare quanto aveva gradito. Una volta ricomposti uscirono dall’aula. “Ti aspetto stasera alla solita ora nel mio ufficio…e …preparati perché stasera ti farò godere..come non puoi minimamente immaginare…†Entrambi erano impazienti che arrivasse l’ora dell’appuntamento. Finalmente le fatidiche 18.30 arrivarono e il campanello dell’ufficio di Marco suonò. Era ancora sulla soglia quando l’attrasse a se baciandola, le lingue si intrecciarono le mani di Marco andarono subito a palparle i seni e successivamente il suo bellissimi culetto.Lei si limitò a strusciare la sua fighetta sulla patta di lui. “Stamani per poco non mi facevi impazzire….. sei una vera troietta…fammi sentire quanto sei bagnata….†Le infilò una mano su per le coscie, le scosto le mutandine e poi prese a frugarla nella fighetta…†“Ahhh. sii… toccami…. Sii..dai…†“Vieni andiamo di là ….†Si spostarono nella sala d’attesa dove c’era un bellissimo divano in pelle, Marco si sedette e poi fece cenno di andargli in collo. Lei sentì immediatamente l’erezione di lui premere contro il suo culetto e immediatamente dopo sentì le sue mani che la frugavano fra le coscie… si lasciò andare all’indietro,.. “Si toccami tutta… voglio sentire le tue mani su tutto il corpo…†E infatti le mani di Marco la stavano frugando dappertutto, ormai era quasi completamente spogliata, le erano rimaste le sole mutandine, che vennero subito tolte. Adesso era completamente nuda, lui osservò per qualche attimo quella meraviglia della natura prima di tuffarsi tra le sue coscie ed iniziare a succhiarle la fighetta. Lei intanto con le due mani gli spingeva la testa verso il suo pube, sembrava quasi che volesse farlo entrare dentro di lei, sentiva la sua lingua percorrerle tutta la fessura, sentiva che gli succhiava il clitoride, sentiva un tremolio nelle gambe, preludio ad un orgasmo a cui non poteva più resistere….e venne…, ebbe un orgasmo che la squassò tutta. “Oh siii che bello… da succhiami ancora…….†“E no bella…. adesso tocca a me….. voglio godere anch’io†Giulia a stento, dato che le tremavano ancora le gambe, si alzò pronta soddisfare le sue voglie e quindi si era preparata a fargli come aveva fatto nelle volte precedenti un pompino. “No…voglio godere in un altro modo…ho voglia di scoparti…†Le disse brutalmente Marco. “Ma…ma non l’ho mai fatto…..†“Per tutto c’è sempre una prima volta…. e ti assicuro che ce ne saranno altre di prime volte….†Non prestò molta attenzione a quelle parole, presa com’era dal pensiero che di lì a poco avrebbe perso la sua verginità . “Vieni qui e allarga per bene queste belle gambe†La fece sdraiare supina sul divano, le divaricò le coscie e iniziò a frugarla tra le gambe con le dita. “Senti, sei già bagnata, dimmi quanto lo desideri il mio cazzo..†Il suo linguaggio si stava facendo volgare, lo eccitava ancora di più. “Si lo voglio… però promettimi di non farmi male…†Marco prese il suo cazzo che aveva già raggiunto un’erezione notevole e prese a strusciarlo sulla fighetta di Giulia.†“Lo senti com’è grosso… “ appoggiò la cappella all’entrata… “Ecco adesso stà per entrare… stò per sverginarti piccola…†Dette un’altra spinta e il cazzo superata la prima resistenza dell’imene, sprofondò all’interno della fighetta. “Ahhh…. piano….ahhh…si… dai…..continua….†Giulia inarcò la schiena, lo voleva sentire tutto dentro…. quanto più era possibile, il leggero dolore iniziale si era trasformato in godimento, voleva sentire quel bellissimo cazzo tutto dentro… con le sue gambe abbrancò letteralmente la schiena di Marco, voleva che lo spingesse dentro quanto più possibile. “Si dai…. scopami… lo voglio tutto….dai….ancora†“Lo sapevo che eri era troietta…lo vuoi e allora ecco….†Cominciò a scoparla con una foga tremenda, faceva uscire completamente il cazzo fuori dalla fighetta per poi sbatterlo nuovamente dentro con violenza….ancora qualche spinta e poi Giulia venne scossa da dei fremiti improvvisi, stava godendo…. “Ahhh. …si …godo….dai continua…†Marco continuo a scoparla per qualche altro istante poi raggiunse anche lui l’orgasmo, tirò fuori il cazzo e sborrò sul viso di Giulia. Quando ebbe terminato l’osservò, era stupenda, esausta sul divano con il viso tutto impiastricciato dallo sperma lui lo raccolse con un dito e lo porse alle sue labbra che immediatamente succhiarono avide quel nettare. “Sei stupenda….†Le mise una mano sulla pancia e iniziò a fargli un leggero massaggio, poi scese e prese nuovamente a massaggiarle il pube. “Mmmm…ahh….†Giulia inarcò la schiena, le piaceva quel contatto. “Cazzo che troietta che sei…. dì la verità ne hai ancora voglia…..†“Sii….†Le prese in mano il clitoride e lo strizzò tra le dita. “ahhh…lo voglio ancora….†“Cosa vuoi…me lo devi chiedere…..†“Voglio ancora il tuo cazzo…..†Marco si prese in mano il cazzo e lo avvicino alle labbra di Giulia che immediatamente lo fece sparire in bocca. Dopo un po’ che lo succhiava, lui prese nuovamente a strusciargli la fighetta finchè con la mano non scese più giù, fino a strusciargli la rosellina del suo culetto. Per un attimo smise di suchhiare.. “Ahh… ma che vuoi fare…..li mi fai male…†“Però quando te lo leccavo ti piaceva…†“Si ..ma con il dito mi fai male…†“Si ma a mi eccita di più…guarda me lo hai fatto diventare nuovamente di marmo…girati…†La girò mettendola prona sul divano….e le infilò due cuscini sotto la pancia “No…ma che vuoi fare…†“Non lo hai ancora capito…. Te lo voglio mettere in quel bel culetto…†“No… li no ti prego…mi farai malissimo…no….†“Lo sai cosa ti succede se non ubbidisci…. devi soddisfare tutte le mie voglie….†“No…tutto.. ma quello no ho paura….†Si divincolava cercando di sfuggire alla presa di Marco, finchè lui non le mollò due sonori sculaccioni…. “Ti conviene fare quello che voglio….capito!!†“Ahi così mi fai male……basta…†Le si posizionò dietro “E allora allarga bene questo culetto se non vuoi altri sculaccioni….tanto nel culo oggi ce lo prendi comunque….†Marco le allargò per bene le natiche e ci si tuffò con il viso prendendo a lecarre e insalivare per bene quel buchetto grinzoso. Al contatto della lingua con il suo buchetto, un brivido percorse la schiena di Giulia che emise un sospiro di godimento. La lingua penetrava sempre più in profondità . “ahhh… si…così mi piace….dai…†Continuò ancora per un po’ le insalivò per bene il culetto poi si alzò prese il suo cazzo in mano ed iniziò a strusciarlo nel mezzo alle natiche… “Lo senti come è duro…. è pronto per entrare in quel tuo bel culetto…†“No…mi farai male….†“E’ dalla prima volta che ti ho visto che ho voglia di sfondartelo….ecco… ci siamo….†Puntò la cappella sul tenero buchetto e iniziò a fare una leggera pressione…. “Ah… per pietà …no lo fare…†due lacrime le stavano scendendo dagli occhi rigandole le guance, poi sentì che la corolla veniva spinta verso l’interno…. Stava per essere inculata. “Eccolo lo senti…. Stà per entrare….cazzo quanto sei stretta….†“Ahhh…che male….fai piano…. aspetta un po’†“Al tre te lo infilo tutto dentro…. respira forte….†“Uno…. due… e …. tre con un colpo secco fu completamente nel suo culetto….†“Ahiii…..noo……†“Ecco…il peggio è passato….. lo senti….ce l’hai tutto dentro questo splendido culetto….come sei stretta e come è bello…†“Ahh… aspetta…. Fai piano…†Le senzazioni di dolore lasciavamo il posto a quelle del piacere. Lentamente, afferrando saldamente Giulia per i fianchi, Marco iniziò a muoversi in su e in giù, il suo cazzo era completamente fasciato dai muscoli del sedere, era una senzazione stupenda. Mentre la inculava prese a strusciarle il clitoride, Giulia era come impazzita, stava godendo come una matta, gemeva, urlava, voleva essere sbattuta con violenza. Raggiunse l’orgasmo con un urlo strozzato. Ormai era prossimo anche Marco, dette ancora qualche spinta, poi fuoriuscì dal culo di Giulia, la fece girare e continuando a menarsi l’uccello con la mano le arrivò sul viso e sulle tette e infine le infilò il cazzo in bocca in modo che lei lo ripulisse per bene. 22666 0 16 years ago
- 15 years ago LA MAMMA LA MAMMA Mia madre è una donna di 43 anni, anche lei timida, alta circa come me, diciamo 1,70, porta una enorme quarta di reggiseno, è una donna ancora pienamente in forma va spesso a correre e mangia sano. Ha dei capelli mossi marroni, lunghi e morbidi. Il suo corpo è giovanile ha delle belle gambe lunghe e affusolate per niente da quarantenne e i segni dell'età si vedono solamente per qualche ruga vicino agli occhi e per le mani un po screpolate così come i talloni dei sui dolcissimi piedi. Ama vestire sempre in gonna, anche in inverno non l'ho mai vista uscire di casa se non con una gonna e un bel paio di calze. In camera sua avrà centinai di tipi diversi di calze! Beh io e mia madre viviamo da soli da ormai due anni, ovvero da quando mio padre ci ha lasciato per trasferirsi in America. Il fatto di vivere da soli ci ha permesso di fare molto amicizia tra di noi e di avere un rapporto speciale, molto più intimo di un normale rapporto tra madre e figlio. Io le parlavo spesso delle ragazze, che non avevo e della mia incredibile timidezza con loro e lei mi parlava spesso della sua incapacità di fidarsi di un altro uomo e del fatto che non avrebbe voluto avere nessun altro dopo mio padre. Insomma stavamo vivendo entrambi un brutto periodo. Era proprio di questi nostri problemi che parlavamo la sera in cui accadde tra di noi la prima volta quello che ora vi racconterò e che oramai va avanti da un po di tempo. Erano circa le undici di sera, faceva abbastanza freddo, noi avevamo finito di vedere insieme un film sul divano e stavamo ora chiacchierando nella penombra di come andavano le nostre vite. Io le spiegavo che avevo trovato una ragazza che mi piaceva molto ma che come al solito non avevo il coraggio di avvicinarmi a lei e che non le avrei mai chiesto di uscire di certo. Lei da parte sua non aveva molto da dirmi, mi consolava e mi diceva che col tempo quella timidezza mi sarebbe passata, che ero un bel ragazzo e che le ragazze avrebbero fatto a botte per avermi. Io le dissi che intanto mi pesava non fare l'amore che ormai avevo una certa età e che dovevo farlo, parlavamo spesso anche di sesso, nonostante fossimo entrambi abbastanza timidi, tuttavia la nostra intimità ce lo permetteva. Quella sera, in quel preciso momento, eravamo entrambi sul divano uno di fronte all'altro, lei indossava una gonna sopra il ginocchio, sotto un soffice paio di calze nere. Io una maglioncino e un paio di jeans. Eravamo l'uno con le gambe sopra quelle dell'altro, quasi intrecciate tra loro, le avevo fatto un massaggio ai piedi mentre guardavamo il film era una cosa che facevo spesso e non era mai accaduto nulla. Rimanemmo così un po a consolarci sul divano finché lei non disse che era ora di andare a letto e ognuno si recò nella propria stanza per me metterci i pigiami e andare a dormire. Mi diede il solito bacio sulla guancia e le vidi sparire in camera sua. Francamente ero un po eccitato quella sera, un po per i discorsi fatti e un po per il contatto con lei, era sì una cosa che capitava spesso ma era anche una cosa che mi faceva eccitare molto e le mie serate spesso finiva con me che mi masturbavo pensando a lei. Mi odorai le mani, nel buio della mia stanza e sentii l'odore dei suoi piedi che avevo massaggiato prima. Dopo nemmeno un minuto la sentii chiamarmi: "Scusa, tesoro, puoi venirmi a dare un mano, mi è rimasta la zip della gonna incastrata e non riesco a toglierla" Mi recai in camera sua di corsa cercando a non pensare alla mia eccitazione. La trovai che si era già tolta la maglia, era solo in reggiseno e stava tentando di slacciare la gonna. La zip era proprio all'altezza del sedere e non voleva saperne di venire giù. Mi avvicinai e cominciai il mio tentativo, resistette un poco ma poi venne giù lentamente. Più abbassavo e più il suo sedere si scopriva davanti ai miei occhi. Lasciai andare la gonna che cadde alle sue caviglie lasciandola davanti a me solo con indosso le mutandine e il reggiseno. Rimasi senza parole, avevo la gola secca ed ero diventato tutto rosso. Non vedevo l'ora di tornare in camera mia per potermi toccare. Passo qualche istante in cui ci guardammo poi lei disse "Grazie", con voce dolce, si mosse e si chiuse in bagno. Io andai in camera mia, mi spogliai e mi misi a letto, mi sfilai subito le mutande sotto le coperte e cominciai a farmi una sega. Facevo su e giu con la mano il più velocemente possibile e con forza sognando che fosse lei a fare quello che stavo facendo da solo al mio corpo. Fu una sensazione intensissima e quando venni non resistetti a fare un piccolo urlo. Il mio cazzo esplose e un grosso fiotto di sborra usci fuori finendo sulla mia pancia. Ero esausto ma ancora eccitato. Speravo non avesse sentito il mio piccolo urlo di goduria mi stesi e mi rilassai un attimo senza toccarmi. Dopo nemmeno un minuto lei entrò della mia stanza e disse a bassa voce: "Posso? ti ho sentito urlare, stai bene? mi ero preoccupata " "No, no sto bene" dissi "era solo un po di tosse " sperando che non facesse altre domande, invece lei entrò e chiuse la porta dietro le sue spalle, si avvicinò al mio letto e si mise seduta accanto a me. Io ero terrorizzato che si accorgesse o che capisse quel che avevo fatto e rimanevo rintanato sotto le mie coperte. Lei mi accarezzò un po il viso, poi vedendo che ero leggermente riluttante alle sue coccole mi disse: "Cosa c'è che non va, tesoro, ti do fastidio? volevo solo farti un massaggio alla schiena, so che è un brutto momento per te e mi dispiace" così dicendo insinuò una mano sotto le coperte, io non riuscii a fermarla e forse non volevo nemmeno che si fermasse, la sua mano scorse sul mio petto e scese fino alla pancia dove finalmente sentì qualcosa di bagnato, subito rimase stupita e tolse la mano "Cos'è?" disse e mentre diceva così odorò e assaggiò quel liquido. Capì immediatamente. "Non mi dire che è quello che penso io! e che quell'urlo di prima in realtà era...", io ero imbarazzatissimo, "Beh vedi mamma...sì in realtà è così scusami mi è sfuggito" Lei si alzò e fece per andarsene, io volevo parlare e mi alzai di scatto per correrle dietro non mi ricordai però che stavo senza mutande e che il mio pene era ancora duro e che la sborra ancora luccicava sul mio ventre. Lei si girò e mi guardò completamente nudo davanti a lei. Rimanemmo entrambi di stucco per alcuni momenti a guardarci. Poi fui io a fare la mossa decisiva, mi avvicinai velocemente a lei, le misi la mani sulle spalle la spinsi verso di me e la baciai! La sua bocca era chiusa e io cercavo di aprirmi un varco con la lingua, la sentivo indecisa su cosa fare, se ricambiare o scappare. Durò circa 10 secondi quella indecisione, poi aprì la bocca e fece scivolare fuori la sua lingua. Sentii una passione indescrivibile nel suo modo di baciarmi era molto attratta da me evidentemente. Lo faceva con passione, la bocca non era secca e la sua lingua esplorava ogni meandro della mia con passione. Ci staccammo dopo un paio di minuti entrambi senza fiato. La tenevo stretta a me durante il bacio e il mio pisello duro aveva sbattuto spesso contro il suo ventre durante quegli attimi. Il suo respiro era affannato così come il mio. "Cosa facciamo adesso" dissi "Non lo so" disse "Vieni con me comunque, sediamoci un attimo sul divano e parliamone" la seguii e ci mettemmo seduti vicini vistosamente in imbarazzo anche se io avevo una gran voglia di coccolarla in quel momento. Ci sedemmo al buoi e io non mi resi nemmeno conto di essere completamente nudo, lei invece indossava un bel pigiamino rosa. "Lo sai da quanto tempo non faccio l'amore?" disse "Sì, mamma, credo siano almeno 3 anni" replicai. "Esatto! e ne avrei una gran voglia, ma non possiamo farlo io e te!". "Capisco" dissi un po tristemente. "Mi piacerebbe molto, lo sai! e prima ti ho baciato con passione" disse, anche un po per consolarmi "Ma non possiamo sarebbe sbagliato, tu mi piaci e mi fai eccitare e ti confesso che non sei l'unico che si tocca la sera, ma tuttavia non possiamo". "Solo un ultimo bacio" le dissi. Ci pensò qualche istante e poi sorridendo disse "e sia, vieni qui dai". Mi avvicinai a lei e appoggiai delicatamente le mie labbra alle sue. Fu molto dolce, lei le dischiuse dolcemente e di nuovo ricominciammo a baciarci con passione. Non lo feci apposta ma mentre ci baciavamo appoggiai la mano sul suo grosso seno e sentii i suoi capezzoli indurirsi sotto il palmo della mia mano. Quando staccai la bocca avevamo il fiatone entrambi e la mano ancora sul seno. La camicia del pigiama si era un po aperta e io intravedevo il suo seno. Ero nudo ed eccitato davanti a lei. Anche lei però era visibilmente eccitata e riprese a baciarmi, lo fece ancora con più voglia e la sentivo già ansimare. Mi prese la mano che avevo sul seno, me la tolse da lì e io pensavo che fosse un cattivo segnale ed invece non fece altro che spostarla più in basso e metterla tra le sue cosce che erano solo poco dischiuse. Io misi la mano lì e con forza strinsi il suo sesso. Era bagnata. Sentii la mia eccitazione salire ancora di più. Staccò la bocca ansimante non riusciva a parlare e nemmeno io. Ci guardammo un po, la mia mano continuava a massaggiarla li e la sentivo bagnarsi sempre di più, "Aspetta!" mi disse e sorridendomi aggiunse: "Così mi fai venire subito!" mi scansò da sopra a lei si alzò in piede e si abbassò velocemente i pantaloni del pigiama e le mutandine che portava sotto appoggiandosi alla mia spalla per non cadere. Poi mi fece mettere seduto bene sul divano e mi montò sopra a cavalcioni. Mi sorrideva mentre con la mano mi prendeva il pisello, diede due o tre botte su e giu per farlo drizzare per bene e poi la sentii guidarlo verso il buco della sua fica, non lo sentii quasi entrare tanto era bagnata. Mi appoggiò entrambe le mani sulle spalle, mi guardava in faccia e in tanto si muoveva su e giù con il mio cazzo dentro di lei. Io stavo già scoppiando, lei si muoveva sempre più velocemente, instancabile. Le affondai la faccia sul seno. "Vienimi dentro, stai tranquillo" mi disse con molto affanno. Venimmo poco dopo entrambi, fu una sensazione liberatoria, finalmente sentii le mie palle che si svuotavano completamente dentro di lei lasciandola piena del mi seme. Lei urlò venendo e si strinse forte a me. Continuava a muoversi nonostante fosse venuta. Dopo circa cinque minuti si alzò sfilandosi il cazzo da dentro. Non sapevo che dirle fu lei però a parlare per prima, mi prese una mano e se la portò sulla fica, lei era in piedi di fronte a me: "Senti ora c'è anche il tuo seme qui, mi hai riempita è stata una sensazione fantastica e devo confessarti una cosa, voglio rifarlo e subito, finche ho ancora il tuo seme dentro di me. Seguimi dai" Sembrava una ragazzina, corse in camera sua e saltò sul letto io la seguivo ero attaccato a lei. "Ti va di scoparmi da dietro" mi disse. Io rimasi sorpreso "e come si fa?" dissi, "Tranquillo non me lo devi mettere nel culo ma io mi metto a pecora e tu me lo metti in fica da dietro, che ne dici" "Facciamolo subito" dissi eccitato. Lei si mise in posizione e io la scopai ancora una volta in quella posizione che non avevo nemmeno mai sognato. Quella prima volta facemmo l'amore tutta la notte in diverse posizioni e godendo al massimo. 45120 3 16 years ago
- 15 years ago La donna delle pulizie Avevo cominciato da qualche tempo a masturbarmi regolarmente nel cesso dell’ufficio. Non saprei dire neanche come e perché fosse cominciata quell’abitudine, ma oramai era una delle tante mie attività…”d’ufficio” che praticavo ogni giorno feriale, poco prima di uscire, quando rimanevo da solo con la scusa di dover sbrigare qualche pratica ‘rognosa’. Mi eccitava l’idea di prolungare il mio orario di lavoro e quindi di fare straordinario solo per masturbarmi! L’idea di essere pagato per procurarmi piacere era una sottile perversione che spingeva con più foga i miei spermatozoi fuori dal mio uccello dritto, sulle piastrelle di quel cesso asettico. Entravo di soppiatto con il viso paonazzo e il cazzo già sgocciolante, chiudevo con cura la porta dietro di me, abbassavo la tapparella e i pantaloni, tiravo la mia verga fuori dagli slip e cominciavo a menarmelo, dapprima lentamente e poi via via più in fretta, fino a svuotarmi e a tornare come se niente fosse alla mia scrivania. Certo, prima mi riempivo gli occhi di immagini…come dire…stimolanti e talvolta stampavo perfino quelle più eccitanti (per lo più donne che orinavano in luoghi pubblici o uomini che si facevano penetrare e deflorare il buco del culo) in modo da portarle nel cesso, masturbarmi convulsamente, sborrare e andar via dopo essermi ripulito e aver aperto la finestra del cesso affinché l’odore di maschio appena svuotatosi andasse via in fretta. Il tutto per magari solo 10 euro di straordinario, ma non importava la cifra: era l’atto che mi saziava, l’atto in sé! Questa storia andava avanti già da diversi mesi ed era diventata oramai un’abitudine come prendere il caffè o fare due chiacchiere coi colleghi, quando avvenne ciò che a volte avevo temuto ma che ero convinto non potesse mai accadere. Erano già quasi le 19, per cui ero strasicuro che non fosse rimasto nessuno su tutto il piano; per la prima volta fui un po’ superficiale, dimenticando di chiudere a chiave la porta, forse per la fretta di svuotare le mie gonadi, dato che avevo trovato delle foto fantastiche di una splendida ragazza che pisciava letteralmente in mezzo alla strada, incurante delle auto che sfrecciavano a non più di un metro da dove lei si era accovacciata per dar sollievo alle sue reni, mettendo generosamente in mostra una splendida fighetta bianca e liscia. Cominciai col solito rito quotidiano, già eccitatissimo prima ancora di toccarmi; tirai fuori l’asta e avevo appena dato le prime due scrollate col polso destro quando tutto a un tratto…SBAM! Si spalancò la porta e mi ritrovai davanti una figura femminile che ad alta voce mi apostrofò con un:”Ecco chi è il porcellino che mi fa faticare tanto per pulire questo maledetto cesso! Ah, ma questa storia deve finire, eh?”. Per un attimo mi convinsi che stavo per morire: il cuore cominciò a battere all’impazzata e sentivo le gambe cedere sotto il peso della vergogna di essere stato scoperto col cazzo duro in mano (proprio in direzione della porta aperta, poi! Che coglione che ero stato!) da un’estranea, ma qualcosa….qualcosa pian piano mi tranquillizzò: riconobbi il donnone delle pulizie con la scopa in mano (cazzo! Avevo dimenticato che era mercoledì, giorno di pulizia del mio piano!!), ma era l’espressione del suo viso, per niente adirato e anzi con uno strano sorrisetto agli angoli della bocca, che mi trasmise calma e tranquillità. Non era quel che si suol definire una bella donna, essendo bassa e tarchiata, sulla cinquantina circa, poco curata nella sua femminilità; ma non vi nascondo che era da anni che le spiavo il seno quando casualmente la incrociavo nei corridoi degli altri piani, un enorme balcone che sarà stato almeno dell’ottava misura e che un guizzo di desiderio di tanto in tanto mi faceva sentire brividi al basso ventre. “E adesso che facciamo? Come farà a guardare in faccia i suoi colleghi quando si saprà questa storia, eh?”, mi incalzava lei, con quello strano sorrisetto e una luce particolare negli occhi. Io, rosso di vergogna in faccia quasi più della mia cappella che oramai cominciava a ritirarsi sotto il suo cappuccio di pelle raggrinzita, balbettai qualcosa tipo:”Ma no, la prego…ma cosa dice….ma io non facevo nulla che..”, cercando vanamente di nascondere ciò che era fin troppo chiaro; non mi sorpresi più di tanto, però, quando me la vidi venire incontro fissandomi l’uccello e la osservai tendere piano la mano destra verso la mia asta e dire, schioccando la lingua e con una vocina molto diversa da prima:”Ma fai vedere…ma guarda…questo poverino si è spaventato e si vuole ritirare…ma no, ma no…ci penso io, dai!”. La paura mi passò completamente quando vidi il mio uccello sparire completamente nelle sue fauci e sentii che pompava come un’assatanata per ridare vigore a quella giovane verga! Anzi, in pochi secondi il cazzo mi ricominciò a pulsare come appena un minuto prima e cominciai ritmicamente a fotterle quella bocca esperta e a desiderare di riempirla del mio seme bianco. Inutile dire che impiegai poco meno di un minuto per raggiungere l’orgasmo, mentre le ripetevo ossessivamente:”Troia, troia! Tu sei una troooooia!!” durante gli schizzi che le riempirono la bocca di un sapore acre di maschio selvatico. Avrei voluto rivestirmi e andar via subito, ma la cagna non sembrava affatto disposta a mollare il suo giovane osso proprio ora che l’aveva trovato! Si era appostata per due settimane per “beccare” il suo porco, quando aveva capito che qualcuno amava farsi seghe in quel cesso (nonostante tutta la cura che riponevo nel cancellare ogni traccia, temo di aver lasciato qualche schizzo galeotto come testimonianza del mio ‘vizietto’…) e non vedeva l’ora di scoprire chi fosse e di usarlo per i suoi scopi, dato che erano diversi mesi che non si faceva dare una bella ripassata da qualche verga dura ed era ingoiata come una lupa in calore. Chiuse a chiave la porta, si spoglio con una rapidità insospettata in una femmina di quella mole e avvicinando un capezzolo alle mie labbra mi invitò con un:”Succhia, porco! Credi non mi sia mai accorta di come mi guardi le tette, eh?” a gioire di quel suo enorme e splendido seno! Non credevo ai miei occhi né alla mia lingua: finalmente potevo succhiare quelle splendide montagne di carne fino a quel momento solo immaginate! Le mie mani cominciarono freneticamente a strapazzare le sue tettone calde e morbide e dai capezzoli rosa e larghi; sentii che cominciava a gemere, la cagna, finalmente sciogliendosi davanti a me e al mio uccello di nuovo ritto e pronto! Senza indugiare, le infilai tre dita nella figa liquefatta: un lago di desiderio bagnò le mie dita; continuai a muoverle dentro e fuori, dentro e fuori fino a sentirla gemere senza alcun ritegno! Quasi le strappai a morsi il capezzolo che avevo in bocca, ma oramai non ero più in grado di controllarmi: la feci girare di spalle, le dissi di poggiare le mani sul lavabo e le infilai il mio attrezzo nel culo senza trovare alcun ostacolo; stantuffai velocemente per un paio di minuti e cominciai anch’io a non trattenere più i miei mugugni di piacere. Le schiaffeggiavo violentemente le natiche ogni volta che spingevo l’uccello più a fondo nel suo retto, luogo sicuramente esplorato centinaia di volte da altri uomini prima di me, a giudicare dalla facilità dell’inserimento. Le porsi il manico della scopa con cui era entrata nel cesso e vidi come lo fece sparire tra le gambe, nella figa fradicia di umori, raddoppiando i gemiti di piacere. Sborrai in quel retto ampio e accogliente ripetendole che era una cagna e che l’avrei riempita di crema, la mia crema; sentii che veniva con un lamento prolungato anche lei; tirai fuori l’uccello, lo porsi alle sue labbra avide per farmelo ripulire con cura, e andai via dicendole ancora una volta:”Ma quanto sei troia! Mi fai schifo, cagna!!”, sputando per terra prima di uscire dal cesso. Erano quasi le 20, quella sera lo straordinario mi aveva fruttato oltre 20 euro! Da quel giorno, per ‘comprare’ il suo silenzio, ogni mercoledì rientro a casa un po’ più tardi del solito, con 20 euro in più sul conto e tanta tanta tanta sborra in meno nelle palle! Per domande e altro 28414 0 16 years ago
- 14 hours ago Come Contattare SexyCommunity Per contattare SexyCommunity puoi utilizzare i seguenti riferimenti: Se desideri collaborare o fare PUBBLICITA' attraverso SC clicca qui! per tutte le info. Se sei registrato ed hai bisogno di assistenza usa direttamente la posta del portale entrando sul profilo SC ed inviando da li un messaggio tramite il box apposito Ricordatevi di inserire sempre nell'oggetto la vostra username. SEI STATO BLOCCATO? prima di contattarci clicca qui! ci sono per te importanti infoSe desideri contattare SC tramite email lo puoi fare utilizzando la mail ufficiale del portale:infoCHIOCCIOLAsexycommunityPUNTOitAll right reserved SexyCommunity ™ 107586 0 16 years ago
- 2 days ago Remo Racconto scritto dalla donna che ho conosciuto in chat ed incontrato successivamente: "Remo è un uomo alto, 50 anni, biondo occhi azzurri, il classico uomo che si definirebbe "distinto", Amelia sorride quando pensa a questi aggettivi per l'uomo che ultimamente frequenta. Intuisce una certa timidezza dietro al suo portamento eretto e questo le piace perché le comunica tenerezza. Però il modo "signorile" di Remo è una cosa che notano tutti…come quella sera al ristorante, la prima volta che si erano incontrati, al loro tavolo era venuto subito il proprietario del ristorante, benché nel ristorante ci fossero altri avventori e Remo non fosse mai stato in quel ristorante. Ufficialmente era un incontro di lavoro ma ben presto avevano finito per parlare di loro, raccontandosi. Amelia adorava la conversazione e trovare uomini brillanti capaci di ascoltare e di tenere una conversazione mai banale non era cosa di tutti i giorni, spesso le capitava di sostenere da sola la serata leggendo sulla fronte del suo accompagnatore a chiare lettere tipo insegna al neon: non mi importa di che parli purchè dopo tu me la dia. Remo le piaceva anche per quello. Nessun messaggio sublimale che diceva "ti voglio scopare!". Quella prima sera non accadde niente, se non un casto bacio sulla guancia alla fine della serata. Remo aveva espresso l'intenzione di fare una passeggiata prima di andare a dormire ed Amelia si era offerta di accompagnarlo e il rifiuto di lui l'aveva un pochino confusa. Qualche settimana dopo, con alle spalle conversazioni telefoniche, mail e frasi in chat piuttosto erotiche, Amelia si trovava in piedi, nel corridoio di un albergo, di fronte alla porta di una stanza dentro la quale sapeva c'era Remo che la stava aspettando. Era lì già da un paio di minuti, si stava chiedendo perché era così emozionata, con il fiato corto e con il cuore che le rombava nel petto. Avevano creato volutamente intorno a questo incontro delle aspettative particolari che rendevano tutto molto intrigante, ma Amelia non era una ragazzina…,eppure era emozionata e questa sensazione le piaceva moltissimo. Il sesso senza emozioni non le diceva molto. Finalmente si decise a bussare, all'interno sentì un lieve rumore e poi la porta si aprì. Amelia sorrise un po' imbarazzata, Remo era in camicia e pantaloni "d'ufficio", le stava sorridendo, fece qualche passo indietro per farla entrare e il suo sguardo l'avvolse dalla testa ai piedi, la squadrò dall'alto in basso, aveva una gonna al ginocchio e un cardigan, sandali con la zeppa e lacci alla schiava, poi le prese la borsa, l'appoggio sul letto e si baciarono a lungo le lingue ad esplorare le bocche, le mani che correvano sul corpo dell'altro…. Si sentiva come un'adolescente al primo incontro, emozionata, impacciata. Si staccarono e si sorrisero, lui le versò del vino in un bicchiere e ruppero il ghiaccio iniziando a parlare di lavoro. Si sedettero fuori in terrazzo, Amelia era imbarazzata perché Remo manteneva una certa distanza e lei aveva bisogno del contatto fisico era una necessità per lei. Dopo un po' Remo propose di iniziare a giocare, tra le cose che le aveva anticipato lui c'era proprio questo gioco con i dadi, tipo gioco dell'oca, con delle tavole che ad ogni casella avevano ovviamente una "penitenza" a sfondo erotico. Gioco che lei aveva trovato subito intrigante proprio perché sessualmente loro due non si conoscevano ancora. La prima tavola li fece rimanere entrambi nudi, i vestiti se li erano tolti uno alla volta come diceva il gioco. Amelia rise molto quando tra le penitenze c'era quella di nascondersi addosso il dado e il partner lo doveva cercare. Lei palpò Remo dappertutto (era rimasto solo con i boxer) prima di capire che se lo era nascosto dietro l'orecchio!! La seconda tavola li vedeva impegnati con penitenze che prevedevano di masturbarsi l'uno davanti all'altra, di mangiare dal sesso del proprio partner (Remo mise una mozzarellina freddissima tra le labbra della figa di Amelia, all'altezza del clitoride e la mangiò un pezzettino per volta eccitandola moltissimo) La terza tavola era fatta di penitenze sessuali, posizioni in cui fare sesso…..ma Remo decise di non continuare il gioco, fece distendere Amelia al centro del letto e la bendò. Poi le legò braccia e gambe al letto. Amelia si sentiva indifesa…braccia e gambe aperte…aperta allo sguardo di Remo senza sapere che cosa stava preparando quell'uomo che si era rivelato avere una grande fantasia ed un erotismo che le piaceva moltissimo. Non era la prima volta che si ritrovava legata ma la posizione era nuova per lei perché non solo era legata ma anche immobilizzata sul letto. Remo le chiese se era preoccupata, lei rispose di no, ma più sentiva Remo muoversi nella stanza e più l'eccitazione le saliva dentro…sentì che qualcosa la colpiva piano sui seni, poi sulle gambe, sulla pancia e ancora sui seni…..Remo la stava frustando con un gatto a nove code, ma piano, senza farle del male, eppure lei sussultava ad ogni tocco…..sentì qualcosa di freddo che le veniva "sbattuto" sulla pancia e sotto i seni…."che cos'è secondo te?" Le chiese lui. "Prosciutto" rispose Amelia. Lo sentì salire sul letto in ginocchio ed avvicinarsi a lei….la stava usando come piatto per il suo cibo….poi le versò del vino nell'ombelico e succhiò…….Amelia era fuori di se dall'eccitazione, era in croce su quel letto mentre lui la stava leccando, succhiando….era una cosa meravigliosa. Ad un certo punto lui prese le palline cinesi, due abbastanza grandi e del gel…. Amelia sentì il calore del gel sul clitoride e poi le palline che venivano strofinate lì e lungo tutto il suo sesso e poi Remo ne infilò una nella sua figa. Amelia sospirò forte, era molto eccitata e non vedeva l'ora di sentirsi riempita finalmente da qualcosa, da qualsiasi cosa. Remo infilò anche la seconda ed Amelia fece un piccolo grido. Poi lui comincio a masturbarla, si muoveva sempre più veloce sul suo clitoride, lei muoveva il bacino e sentiva le palline sbattere dentro di lei, quel peso piacevole al basso ventre che le davano le palline più lo stimolo di Remo….. Amelia venne gridando per quello che le stava facendo Remo ma anche per tutta l'eccitazione che aveva accumulato fino a quel momento e mentre veniva Remo si lanciò sui suoi capezzoli tormentandoli e pizzicandoglieli…….. Remo le tolse la benda e salì sopra di lei appoggiando il suo cazzo tra le tette di Amelia, la stava scopando così, scivolando avanti e indietro tra le sue tette, lei alzò la testa e cominciò a leccarlo… "ti slego"le disse Remo "perché voglio che tu mi tocchi". Remo aveva il membro bagnato ed era molto eccitato, Amelia lo leccò un po' così poi lui si distese sul letto e lei si mise tra le sue gambe leccandogli prima la zona sotto le palle, poi succhiandole avidamente ed infine concentrandosi sull'asta e sulla cappella mentre con un dito accarezzava l'ano dell'uomo…..ad un certo punto Remo le disse di girarsi e di alzare appena un po' il bacino. In quella posizione era esposta ancora di più allo sguardo di lui…le piaceva molto quella posizione, ma i giochi non erano ancora finiti. Remo prese un grosso vibratore, lo unse con il gel e giocò un po' con la figa e il buchetto di Amelia. Amelia era di nuovo sulla strada per un altro orgasmo….Remo la scopò così mettendole il cazzo dentro fino in fondo….sbattendo contro il suo culo….poi uscì, Amelia si sedette sul letto con Remo davanti a lei in piedi e lo riprese in bocca. Ora toccava a lui venire, lei raccolse il suo seno sotto il cazzo e lo prese in bocca mentre Remo si masturbava tra le sue labbra….lei sentì che era vicinissimo all'orgasmo e aprì la bocca per accoglierlo tutto dentro, la mano di lui sulla sua testa……… Remo venne dentro la sua bocca con un lungo gemito lei lo tenne dentro fino a che non smise di venire poi lasciò cadere un po' di sperma sul seno e mentre se lo spalmava sui capezzoli continuò a leccare il suo membro. 24973 0 16 years ago
- 14 years ago Dal ginecologo Dal Ginecologo Abbiamo 43 e 44 anni. Ambedue carini. Lei è una bella donna, ben messa sotto ogni punto di vista. Mia moglie doveva effettuare una visita di controllo dal ginecologo, e prese appuntamento con un medico consigliatole da una vicina. Mi chiese di accompagnarla Era l’ultimo appuntamento della giornata in studio, e la paziente precedente, uscendo, disse a mia moglie che il medico l’attendeva in studio. Io stavo leggendo, su una rivista in studio, un articolo su un giornale che mi interessava, e dissi a mia moglie di andare, che nel caso l’avrei raggiunta. Finito l’articolo, rimasi sulla poltrona sentendo mia moglie che parlava rispondendo alle solite domande che un ginecologo pone prima di una visita. Sentivo bene perché la porta era un po’ aperta. Il medico, credendo che mia moglie fosse venuta sola, una volta uscito nel corridoio per andare in un’altra stanza a fare non so che, l’aveva lasciata un po’ aperta, tanto era l’ultima paziente. Dopo poco, sentii il medico dire a mia moglie di prepararsi per la visita. Ci furono un paio di minuti di silenzio e allora mi alzai per raggiungere mia moglie in studio, ma una volta vicino la porta mi fermai perché sentii il medico dire: “Complimenti signora, come si mantiene bene, non dimostra affatto la sua età †Incuriosito, mi misi a guardare attraverso l’apertura della porta. Mia moglie si stava spogliando, era in reggiseno e mutandine, e il medico dalla scrivania la stava osservando con una espressione piuttosto eloquente. Mia moglie rimase un attimo così in piedi, e il medico, andandole incontro le disse “Si tolga il reggisenoâ€. Lei si tolse il reggiseno mentre il medico le arrivò dietro dicendole: “Cominciamo con il controllo del senoâ€. Iniziò a toccarle i seni da sotto, con molta delicatezza. Troppa, pensai. I capezzoli di mia moglie si indurirono immediatamente. Rimasi un po’ turbato da questo, non avevo mai assistito ad una visita del genere, e mi incuriosii. Il medico continuò a palparle il seno per un bel po’, mentre mia moglie sembrava stesse un pochino in disagio, così in piedi, quasi completamente nuda, con il medico alle spalle. La cosa andò avanti qualche minuto, ed io continuavo a guardare e ad aumentare la mia curiosità . Dopo poco il medico chiese a mia moglie che poteva andare in bagno a fare la pipi se necessario, per procedere alla visita ginecologica. Il bagno era in uno stanzino nello studio, e mia moglie entrò chiudendo la porta. Vidi il medico avvicinarsi e chinarsi per sbirciare dal buco della serratura. Cazzo, dissi tra me e me. Ma che sta facendo!. Nello stesso tempo però non riuscii a muovermi per entrare e dire qualche parola al medico. Le pulsazioni mi stavano aumentando, e sentivo una strana sensazione, mai provata. Mia moglie poco dopo uscì e il medico le chiese di togliersi le mutandine e di accomodarsi sul lettino. Mia moglie si mise accanto al lettino e si sfilò le mutandine rivolta con le spalle al medico. La scena mi colpì. Mia moglie mostrava un culo bellissimo che il medico guardava senza essere visto da lei. Ora era completamente nuda. Iniziò a salire sul lettino e il medico con la scusa di aiutarla, le poggiava i palmi delle mani sulle natiche. Una volta salita, le chiese di divaricare le gambe e poggiarle sui ferri del lettino. Per aiutarla a venire avanti sul bordo, l’aiutò ancora una volta con le mani sul culo. Tutto questo cominciava a farmi sentire una sensazione fastidiosa di gelosia, ma nello stesso tempo di piacere per quello che vedevo. Prima di iniziare la visita, il medico disse “vedo che la sua vagina è bagnata, forse ci sono dei residui di urina, prendo un fazzolettino e l’asciugoâ€. Mia moglie disse “mi scusi, mi sono pulita ma può darsi che non l’abbia fatto bene, ora provvedoâ€. E il medico “ma no, si figuri, non si preoccupi e non si sposti dalla posizione, ci penso io†e prendendo un fazzolettino, cominciò a detergere la parte con molta delicatezza e attenzione, con il viso a pochi centimetri dalla fica di mia moglie. Rimasi immobile con la sensazione già descritta, che aumentava. Mia moglie sembrava anche qui a disagio, e tendeva a chiudere le gambe, come per un senso di vergogna. Ma il medico continuava tranquillo a “detergere†la parte, con movimenti molto delicati, dicendo a mia moglie di divaricare le gambe. Finito di pulire mia moglie, disse a quest’ultima “ora devo iniziare a visitarla, la prego di rilassarsi e di tenere le gambe ben aperte, non si vergogni, sono un medico. Si mise seduto su uno sgabello con il viso di fronte la fica di mia moglie e iniziò infilandole profondamente il dito medio della mano destra nella stessa, e mia moglie, contraendosi un po’, disse al medico “scusi, ma non usa i guanti?†E già , pensai, forse questo tipo di visita si doveva fare così. Ma il medico, tranquillo, le rispose “non si preoccupi, mi sono lavato bene le mani, e preferisco fare le visite senza guanti perché mi permette di sentire meglio la parte e valutare meglio la situazione â€. Sentii il sangue ribollirmi dentro per il fastidio causato dalla gelosia di vedere un uomo, tra l’altro abbastanza carino, snello, distinto, infilare un dito nella fica di mia moglie. Anche se era un medico, trovavo la cosa fastidiosa per me. Ma non riuscivo a pensare più di tanto, la scena mi dava fastidio ma nello stesso tempo, cosa che cresceva sempre di più, una sensazione di piacere e di erotismo che prevaricava tutto. Mi accorsi che il mio pene era in erezione, ed in modo particolarmente forte. Mia moglie non disse altro e il medico continuò nella visita, sfilando e rinfilando il dito come fosse un cazzo, toccando e ritoccando in modo delicato anche la parte esterna delle labbra. Vidi mia moglie avere qualche piccolo sussulto, ma conoscendola, vidi il suo viso tranquillo ma un po’ diverso. Il medico continuò a “starci abbastanzaâ€, su quella fica e disse “vedo che la sua lubrificazione funziona bene†. “E ci credo†pensai tra me e me “se continui a scoparla con il dito!†Poi prese una lampadina tascabile e si mise a vedere bene con la luce, la fica di mia moglie, allargandogliela con un attrezzo metallico che doveva essere un divaricatore. Poi continuò con il dito a “sfrugugliare†la fica di mia moglie, il cui viso si faceva sempre più disteso. Con la scusa di controllare la posizione dell’utero, fece scendere mia moglie dal lettino, la fece mettere dritta in piedi con le gambe larghe e continuò a visitarle la vagina “da sotto†e da dietro , sempre con il dito medio, così con il palmo della mano le poteva tastare il culo. Le mie sensazioni continuavano ad aumentare e iniziavo a provare un gusto che mi portò a toccarmi. Oltretutto vedevo mia moglie tranquillamente muoversi ormai a suo agio Con la scusa di dover controllare non so che, la fece mettere piegata con i gomiti sul lettino e continuò a visitarle la vagina. Mia moglie messa così “a pecorina†era stupenda e quest’uomo che le stava dietro con il dito dentro a mo’ di cazzo era per me molto eccitante. Per lo stesso motivo, le disse che gli dispiaceva doverlo fare, ma era necessaria una visita “rettaleâ€. Pensai “ma tu guarda questo porco che faccia tosta che haâ€. Ma nello stesso tempo mi accorsi che il mio cazzo era ancora più duro e aveva iniziato a emettere del liquido. Mi sentivo bagnato e molto eccitato. Lei tranquilla accettò dicendo “se è necessario, faccia pureâ€. Capii che mia moglie non solo si era eccitata perché era molto bagnata, ma il gioco le cominciava a piacere e stava dando corda al medico. Ma non sapeva che io stavo guardando e sentendo tutto. Pensava che ero rimasto a leggere la rivista. Questo mi eccitò ancora di più, e sentii il bisogno di tirarmelo fuori. Il ginecologo prese della crema, ma non si mise i guanti, il porco (conosco come si fa una visita rettale. Sempre con il dito medio mise della crema sul buchetto del culo di mia moglie, le disse di non contrarsi e appoggiò la punta del dito sul buco del culo. Infilò quel medio con forza e velocità come fosse un cazzo che dovesse sverginare una adolescente. Mia moglie ebbe un sussulto ed emise un piccolo gridolino di dolore. Il medico disse “mi perdoni se le fa un po’ male, ma non ho sceltaâ€. Invece non era vero, perché “il porco†poteva anche essere più delicato, infilare il dito lentamente e non come se dovesse violentarla. Ma mia moglie praticamente lo incoraggiò perché disse “ non si preoccupi, faccia pure, se è necessarioâ€. Iniziai a pensare che forse anche lei era una porca, per come non reagiva e stava tranquilla in tutta la situazione. Anche questa scena, ormai il tutto era in un crescendo micidiale, mi fece eccitare ancora di più, e iniziai a masturbarmi con lentezza perché già ero lì lì per venire solo con questa visone. Probabilmente ero un gran voyeur e non lo sapevo. Il medico continuò la visita sfilando e infilando il dito, come prima nella fica, come se la stesse inculando. E quella porca di mia moglie, perché a questo punto tale è, in quanto non si poteva più pensare che il tutto fosse una normale visita, stava tranquillamente a pecorina e a gambe larghe senza dire nulla e senza nessun ritegno. Anzi!!!!. “L’inculata†andò avanti per un bel po’, con mia moglie sempre lì tranquilla, ed io che stavo per scoppiare. Poi il medico sfilò il dito, se lo pulì con un fazzolettino e disse a mia moglie di stendersi sul lettino. La rimise in posizione ginecologica e continuò con una seconda visita. Il porco non aveva ancora finito di divertirsi, e neanche quella porca troia di mia moglie che si distese tranquilla, questa vola a gambe bene aperte senza farselo raccomandare, pronta per essere ripenetrata dal “dito-cazzoâ€. . Con la scusa di dover risentire, dopo la visita rettale, come aveva reagito la parte visitata, ricominciò “praticamente a masturbare†quella troia di mia moglie, che non reagì in modo negativo, anzi provava piacere a farsi toccare. Il porco, furbo, capì la situazione, si avvicinò con la bocca e cominciò a leccare la fica di mia moglie. Lei, che a questo punto non si può che definire puttana, non disse nulla, anzi, come se se lo aspettasse, si rilassò tranquilla e cominciò a far sentire il suo piacere. Il tutto si svolse in silenzio, mentre io sempre più stupefatto ed eccitato, cominciai a menarmelo sul serio. Il bello è che anche il dottore, seduto sul solito sgabello, se lo tirò fuori e cominciò a masturbarsi anche lui, senza che mia moglie potesse vedere quello che stava accadendo. Mia moglie di solito è “duretta†a venire, ma in questa occasione non ci mise poi molto e dopo poche e sapienti leccate, se ne venne, gemendo quasi in silenzio, forse per paura che io potessi sentirla, ma me ne accorsi dai suoi movimenti. Non ce la facevo più, mi schizzai dentro un fazzolettino, che poi misi in tasca Il porco non se ne venne, ma finita la sua opera se lo rimise dentro senza che lei si accorgesse di nulla. La fece scendere dal lettino, la fece rivestire, le prescrisse alcuni esami e qualche medicinale e le fissò un nuovo appuntamento dicendo “è necessario che la riveda dopo un breve periodo di curaâ€. Lei fissò l’appuntamento, salutò ed uscì. Nel frattempo mi ero riseduto nella poltrona, e quando lei arrivò in sala d’attesa disse “ti aspettavo, com’e che non sei entrato? Lo sapevo che ti saresti fermato a leggere, e non ti saresti preoccupato di farmi compagnia. Pazienza, ho fatto da sola.†Mentre stavamo per uscire, venne il medico in sala d’attesa, vedendomi rimase un attimo interdetto e lei disse “le presento mio marito, mi aveva accompagnato, poi ha trovato la sua rivista preferita e sapevo che non sarebbe entrato, dimenticandosi della moglie, su questo è un po’ distrattoâ€. E lui “Ah, meglio così, spesso le pazienti preferiscono venire da sole per essere visitate perché la presenza del marito le mette in imbarazzo, mentre così la visita si svolge in modo del tutto professionale e libero†Hai capito il porcone professionale? Prima si era quasi spaventato nel vedermi, non si aspettava della mia presenza e forse aveva pensato che potessi aver sentito o visto qualcosa, senza sapere che avevo assistito a tutta la scena. E aggiunse “ va bene, allora vi saluto e a lei l’aspetto per il prossimo appuntamentoâ€. Brutto porco, aspetta lei, non noi per il prossimo appuntamento, come se le volesse far capire “venga da sola, mi raccomandoâ€. Mi diede la mano, ancora sporca degli umori di mia moglie, ed uscimmo. Mentre stavo nel portone pensai “sono sicuro che quel porco si sta facendo una sega di quelle meravigliose. Beato lui†In auto le chiesi “come è andata? tutto bene? ci sono problemi.†E lei disse: “no, in linea di massima tutto a posto, salvo un ulteriore controllo che dovrò fare dopo una leggera cura e un esame, ma niente di che†E aggiunse: “la prossima volta potrò venire anche da sola, non è necessario che mi accompagni, tanto è solo un controllo†Avete compreso? La porca si era divertita, e voleva fare un altro giro, anche più completo, e da sola, perché magari ci voleva mettere del suo stando più libera senza la mia presenza. La sera a casa, prima di andare a dormire lei si spogliò completamente e poi si mise la camicia da notte. E in quel momento si mise avanti ai miei occhi “il quadro†visto poche ore prima. Mi sono di nuovo eccitato e mi sono avvicinato a lei. Lei però mi disse “scusa, ma stasera è meglio di no, dopo la visita mi sento un po’ dolente, sai fa un po’ male, sono arrossata e vorrei evitareâ€. “E ti credo,†pensai “dopo tutte quelle “ravanate†che quel porco ti ha dato.†Ma li non mi sembrava dolente, la troia. Ora mi trovo nella situazione che non so che fare, ed ogni volta che ci penso mi sale il sangue al cervello per la gelosia, ma nello stesso tempo mi eccito per quanto è stata porca e puttana lei, e porco lui, e mi masturbo come un ragazzino rivivendo tutta la scena. E questo accade quasi ogni giorno. Mi piacerebbe scoparci su con lei, ma ho paura che se le dico tutto, lei non va al secondo appuntamento, mentre ho una gran voglia che accada di nuovo tutto, anche meglio, solo che vorrei esserci. Vorrei sapere da voi (soprattutto dalle donne) se avete avuto esperienze simili, che pensate di questo suo comportamento, tutte le vostre impressioni e pensieri in merito, che cosa avreste fatto voi, se la cosa vi ecciterebbe nello stesso modo e cosa mi consigliereste. Insomma qualsiasi vostra mail è bene accetta. Scrivetemi a [email protected] Grazie. 57725 0 16 years ago
- 2 days ago Dalla chat alla realtà Sono le 17 e 30 di domenica. Debbo chiamarli, essere sicuro che stanno arrivando. "pronto, dove siete?" - "siamo a 40 km da Milano" - "ok, vi aspetto al Motel". Come è iniziata la storia? In chat stò cercando un pò di trasgressione. Donne (finte?), coppie (anch'esse finte?), maschi di coppia (forse veri?) e maschi (tanti e veri!). Punto tutto sui maschi di coppia: lì ho maggiori probabilità di trovare la trasgressione. Dopo un'ora di ricerche, capito su un lui che cerca per la sua lei un incontro. Chiamiamoli Mauro e Margherita. Gli chiedo se ha delle foto. Me ne invia una. E' una foto a corpo intero in perizoma e di spalle. Bene, non è la solita foto porno ginecologica, è una coppia vera. Inoltre lei è carina. Seconda foto: lei a quattro zampe vista di lato, un bel corpo ma senza volgarità . Di bene in meglio. Decidiamo di incontrarci domenica. Ci sentiamo per telefono sabato pomeriggio e riesco a parlare con lei (è necessario per non avere sorprese). Torniamo a domenica...... Arrivo prima di loro e mi faccio dare due stanze (è la regola nei motel..). Sono stanze molto "sensuali", stile casa d'appuntamenti. Arrivano...sbircio dalla mia finestra... lei scende dall'auto, ha una pelliccia nera e dei capelli nerissimi. Lui viene verso la mia stanza, lei entra nella loro. Abbiamo deciso di conoscerci prima tra uomini.... Gli dò la benda ed il collare che Margherita dovrà indossare. Lui la raggiunge ed io aspetto che mi chiamino. Vado, busso ed entro. Lei è lì, bendata, ancora con la pelliccia che copre tutto. Mi avvicino e apro la pelliccia. Sotto appare un vestito corto aderentissimo rosso, che lascia una spalla scoperta e stivali bianchi al ginocchio. Comincio a toccarla mentre Mauro stappa lo Champagne. Sotto ha solo un perizoma che appare sotto il vestito di maglina. Comincio a spogliarla. Ha un corpo bellissimo, con abbronzatura integrale. E' un piacere toccarla. Lei comincia a sbottonarmi la camicia mentre lui fa delle foto (è l'unica attività di Mauro prevista per la serata). Mi lecca i capezzoli, mi abbassa i pantaloni, mi tira l'uccello fuori dai boxer e comincia a masturbarmi. Ci sa veramente fare. Mauro l'aiuta a sfilarsi il perizoma per non farle interrompere la masturbazione. Siamo nudi e le nostre mani lavorano sul corpo dell'altro. La porto sul letto e comincio a leccarla tutta. La sua lingua mi chiede di baciarla sulla bocca, nella bocca, sulla faccia. Mi chiede di dirle delle porcate, di trattarla da troia. E da troia si comporta: mi prende il cazzo in bocca e lo succhia con avidità , mi inghiotte le palle mentre me lo stringe tra le mani. Lui continua a fotografare. Ora siamo uno sopra l'altro per un 69. Sul soffitto lo specchio riflette i nostri corpi avvinghiati. "Spogliati" dice lei al marito, che ubbidisce. Le monto sul viso ed affondo il cazzo nella sua bocca, mentre Mauro lecca la figa. Si agita, sta godendo. Approfittiamo del suo stato per legarla al letto a gambe larghe. La scopo a fondo in quella posizione. Ora passiamo alle dolcezze: panna montata sul suo corpo, da leccare e mangiare. Un dessert prelibato. Per finire, tutti nella Iacuzzi per togliere lo zucchero. Siamo pronti per festeggiare la serata davanti ad un bel piatto di pesce ed un buon Verdicchio. 25518 0 16 years ago
- 2 days ago IL TRIO Ero su una chat per passare il tempo, sono entrato in scambio di coppie e mi ha attirato un nick "i birichini". Ho chiamato in pvt convinto di essere buttato fuori. "Disturbo?"... sorprendentemente mi rispondono "Dimmi pure, chi sei?". Sarà il solito maschio che si passa per coppia. Vado avanti, non avevo molto da fare. "Di dove?...Età ?...." solito approccio iniziale ma molto corretto senza forzature. "Sono un singolo che vuole fare esperienza con una coppia". "Siamo una coppia che incontra coppie ma a volte anche singoli, ma siamo molto esigenti. Ci vorrà tempo per capire se sei adatto a noi". Ci scambiamo le mail e ci inviamo qualche foto. (consiglio: se la cosa è seria, niente foto ginecologiche..). Le chiaccherate via mail sono lunghe, eleganti e sempre in tema. Dopo un mese di mail ci scambiamo i cellulari. Al telefono sembriamo due persone normali che parlano di cose normali. Decidiamo di incontrarci, in occasione di un suo viaggio a Milano. Lo invito a pranzo fuori. Ci troviamo simpatici, lavoriamo in settori simili. Ho sempre dubbi. "Io sono etero". "Anche io". Ma sarà il lui di una coppia? Mi fa parlare al telefono con lei. "E' donna ed ha una voce molto sensuale". Decidiamo il programma per un week end insieme. Lei, che non ha visto le mie foto, non dovrà vedermi, sarà bendata. Passa un altro mese e programmiamo l'incontro in un appartamento di un agriturismo in toscana. Loro arrivano prima di me e si preparano. Lo chiamo quando sono a 100 metri dall'agriturismo. La porta è aperta, "dove siete?" "sali le scale". Nella sala lei è in piedi, al centro della stanza, bendata (con una mascherina d'aereo superlusso che avevo dato a lui) e tremante. Ha un vestito corto rosso, scarpe nere con i tacchi. " Ciao Birichina, eccomi". Ha la pelle d'oca. Cominciamo a scherzare toccandola, "di chi è questa mano?". Poi mi accuccio dietro di lei mentre lui rimane di fronte toccandole il seno. Comincio ad accarezzarle le caviglie (è estate non porta calze). Risalgo piano piano. Ginocchia, coscie, alzo la gonna arrivo alle natiche. Sono sode e scoperte, ha un perizoma nero. La gonna è in vita, lui la prende e sfila il vestito dalla testa. Ora è in reggiseno e perizoma neri. Infilo le mani dentro il perizoma e vado a scoprire la forma del suo sesso. E' totalmente depilata. Abbasso il perizoma mentre lui toglie il reggiseno. Le allargo le gambe e comincio a leccarla dove è più sensibile. Lui fa lo stesso sui capezzoli. E' bagnata. Noi siamo vestiti, io in giacca e cravatta. Sempre bendata la portiamo sul letto. Ci spogliamo e mettiamo sul letto, nudi con lei sempre bendata. Appena sdaraiati lei me lo ha preso in bocca senza aspettare che mettessi il preservativo. "Aspetta, è meglio proteggersi". Messo il preservativo, mi sono sdraiato mostrando il mio sesso eccitato e lei, a quattro zampe, a tastoni, lo ha messo nuovamente tra le sue labbra aiutandosi con le mani. Lui, vedendola nella posizione adatta, si è avvicinato al suo posteriore ed ha cominciato a toccarla con la mano tra le coscie. Era molto eccitante vederla bendata con il mio cazzo che entrava ed usciva dalla sua bocca. Lui, quando era ben bagnata, ha iniziato a penetrarla da dietro; ogni sua spinta si propagava, attraverso il corpo di lei, fino al mio cazzo. Preso il ritmo, i nostri respiri si sono fatti più affannosi. "Ora invertiamo i ruoli" disse lui. La portiamo sul bordo del letto dove, sempre a pecoroni, ci permette di stare in piedi e, a me, di prenderla da dietro e, a lui di infilarle il cazzo in bocca. Ora dobbiamo tenere un ritmo regolare per non soffocarla. Dalla bocca escono dei mugulii di piacere attutiti dalla presenza del cazzo di lui. Non vogliamo venire adesso. La stendiamo sul letto a pancia in su. Lui si mette a cavalcioni sulla sua testa strusciandole il suo grosso cazzo sul viso e mettendolo nuovamente in bocca. Io le piego le gambe sullo stomaco per aprirle le coscie e la penetro nella figa bagnata. Siamo sudati e bagnati, vicino all'orgasmo. Lei è sempre bendata. Quando i nostri respiri ci dicono che stiamo per venire, le tolgo la mascherina e ci guardiamo negli occhi, per la prima volta. Ci fissiamo continuando a scopare. Non chiudiamo mai gli occhi, è eccitante scoprire il nostro sguardo mentre i nostri sessi sono in azione. Andiamo verso l'orgasmo attraverso due percorsi che portano entrambi al cervello: dal sesso e dagli occhi. Senza mai smettere di guardarci abbiamo uno dei più intensi orgasmi che abbiamo mai avuto. Lui, che si era messo a guardare la scena masturbandosi, eccitatissimo le viene sul seno. Bagnati, esausti appiccichiamo i nostri corpi per sentire le ultime vibrazioni: lei coperta dai nostri corpi. "Ciao, piacere di conoscerti, hai dei begli occhi". "Anche tu hai uno sguardo attraente". Scopro che ha un bel seno e comincio ad accarezzarlo con dolcezza. Lei ci accarezza i cazzi che ancora mantengono l'erezione. Decidiamo di festeggiare l'incontro andando a cena sul mare. Doccia, vestiti e via a cena. 26871 0 16 years ago
- 14 years ago La videoteca part. I E' un assolato pomeriggio della prima settimana di agosto, il caldo insopportabile, come solo in questa città Lombarda sa fare, mi avvolge completamente. Nel mio appartamento poi l'aria era ferma, irrespirabile. Non ne posso più, mi alzo dal letto e decido di vagabondare per la città in cerca di un centro commerciale. Eccolo, parcheggio l'auto e mi ci tuffo letteralmente dentro. Prima sosta al bar dove ordino una tazza di caffè. Mentre lo sorseggio vedo arrivare con la coda dell'occhio una splendida ragazza sui 25 - 28 anni. Dire splendida è sminuire la sua bellezza che non era solo estetica. Tutto in lei trasmetteva fascino, sensualità e quel quid di lussuria ahimè oramai non così comune nelle donne. Indossa un abito di cotone, fresco e leggero con una serie di bottoni che si chiudevano centralmente sul davanti comprimendo un decolletè degno di una cortigiana del Re Sole. No! Non posso reprimermi, non posso non tentare almeno di sentire la sua voce, di ascoltare il suo nome. Decido di attenderla fuori al bar. Lei beve il suo caffè e fa per dirigersi verso l'uscita. Io le vado incontro e sorridendole le recito una poesia di Baudelaire. Lei mi sorride e mi dice: "ciao, sono Francesca". Non posso crederci, maschilisticamente subito penso:"ci sta!". Mentre parliamo del più e del meno lei mi guarda con quegli occhi color blu cobalto e mi dice:"sai sono fidanzata e sono contenta perchè il mio ragazzo asseconda tutte le mie perversioni". Perversioni? Wow ma forse sto sognando. Forse sono ancora lì, nel mio appartamento, sul letto madido di sudore ad immaginare tutto. La sua voce mi riporta invece nella dolce realtà e mi dice: "adesso devo andare...sai devo aprire il negozio". Ed io oramai preso dall'estasi le dico che l'accompagno...Il tragitto è breve, un paio di minuti a piedi durante i quali lei mi racconta quali sono le sue perversioni. Lei ama frequentare i club privè dove incontra altre sue amiche e tutte insieme si recano nella sala rossa dove un enorme letto le attende per il loro piacere mentre il suo ragazzo le osserva con goduria. Siamo arrivati al suo negozio, è una ideoteca. Mentre lei infila le chiavi nella toppa io da dietro le guardavo i fianchi stretti da cui partivano due glutei che belli così te li puoi solo immaginare, con il vestito che, complice il caldo, si era andato ad infilare maliziosamente lì in mezzo. Non resisto, non vedo l'ora di entrare nel negozio e...(fine prima parte) 27287 0 16 years ago
- 14 years ago la zia trovata... anni fa all'epoca dei miei 24 anni frequentavo un sito di incontri (meetic),il lavoro mi portava via molto tempo e non frequentavo molto amici o locali ma a casa avevo la possibilità di vedere numerose persone e loro potevano vedere me. Da qualche tempo avevo conosciuto D. carina, piccola con 2 bellissimi occhi e capelli corti 56enne da poco separata che come me si era affacciata sul sito alla ricerca di nuove conoscenze, era scattato un feeling tra noi nonostante la differenza di età e conoscendoci ci eravamo piaciuti al punto di fare coppia e conoscerci meglio. Parlando ci eravamo scambiati le nostre esperienze,conoscevamo i rispettivi gradi di parentela e mi ero incuriosito quando mi disse di avere un nipote della mia età , pensai tra me e me se mai mi avesse scambiato per il nipote e la voglia perversa che avevo di provare l'effetto di scoparmi una zia mi eccitava spesso ma mi ero guardato dal domandare una cosa del genere a D. non sapendo come avrebbe reagito visto l'argomento delicato.... Un giorno ci trovammo a passare fuori il fine settimana in una pensione, io e lei tranquilli senza pensieri di dover tornare a casa (io vivevo con i miei e lei aveva parenti dirimpettai e non ci fidavamo a stare a casa sua). Un pomeriggio dopo aver fatto l'amore io rimasi a letto mentre lei andò in bagno, nonostante ciò ero rimasto molto eccitato e la voglia della zia non accennava a placarsi anzi.... mi alzai e apri la porta del bagno, D. era sul bidet e il mio cazzo svettava davanti ai suoi occhi, mi guardava con un misto di stupore e meraviglia, glielo imboccai e lei non si fece pregare , mentre stava succhiando la guardai e dissi: " ti piace il cazzo del tuo nipote?" non sapevo come avrebbe reagito ma la voglia stava premendo all'inverosimile, lei accellerò ingollando tutto il mio arnese e contemporaneamente iniziò a stropicciarsi la passera producendo uno sciaquettio che mi fece gorgogliare le palle, le sue labbra si serrano sulle pareti del mio cazzo "mhhhh...." mugugna lei e vedo che si inserisce due diti nella passera e capisco che sta godendo, si leva il cazzo di bocca e me lo afferra mentre si mette contro la parete del bagno e me lo mena guardandomi con occhi che nn avevo mai visto"sei un porcello lo sai sì..." prende la passera e se la apre " vieni la zia ti aspetta...se hai coraggio!" sono fuori dall'eccitazione, la infilo con un colpo secco fino in fondo e comincio a pomparla forsennatamente"zia mi fai andare fuori, ho il cazzo duro da farmi male" "lo sento, spingi la zia" sibila lei e fa seguire un rantolo di godimento,la sento allargarsi e le mie palle stanno sciaquettando bagnate contro di lei"stringi il mio cazzo zia stringiloohh" e lei mi afferra per il culo e mi stringe a lei "oddioohhh fai godere la zia daiii", il primo schizzo parte dentro di lei seguiti da altri copiosi 3 o 4 poi me lo tira fuori e lo stringe leggermente strusciandosi contemporaneamente la passera con una mano, mi gira la testa e lei strabuzza gli occhi, ci guardiamo e sembriamo sconvolti. "cosa mi hai fatto fare...ma non ho goduto così tanto" mi dice lei poco dopo quando siamo sfiniti sul letto "se avessi pensato troppo di farlo non ci sarei mai riuscito ma sono contento di averlo fatto"risposi io, "forse perchè è stato così veloce e violento, ci saranno altre occasioni" ? Mi rispose con un sorriso malizioso... 33812 0 16 years ago
- 16 years ago dal massaggiatore Un pomeriggio mi sono recata in un centro per massaggi ,ero molto legata alla schiena e alle gambe e volevo rilassarmi un poco. Quel pomeriggio mi decisi ed andai ,entrai in questo studio molto carino e caldo ,mi sentii subito a mio agio , mi presentai a questo tipo carino alto e con le mani caldissime , le sentii dalla stretta di mano. Mi denudai completamente restando solo colperizoma rosso ,e mi stesi sul lettino e cominciai il massaggio che avevo da prima richiesto solamente dietro su tutto il corpo. Le sue mani cominciarono a massaggiare delicatamente sulle gambe le cosce e via salendo per la schiena, ad un certo punto mi rilassai tanto e mi abbandonai. Al suo passare con le mani sulle gambe sentii che piano piano entrava sempre piu internamente alle cosce e li cominciai a muovermi come se stessi andando in calore, sentivo piacere ero eccitata. Sino a quando col braccio mi massaggiò e passò sul mio culetto ,da li piu volte sino a mettermi le dita dentro e a farmi godere ,continuo per alcuni minuti ed io mi dimenavo alzando il culetto per poter sentire di piu ,ad un certo punto scesi dal lettino e cominciai a succhiarlo per bene ,aveva un cazzo duro e robusto, poi mi feci prendere da dietro ed io chinata al lettino. Ho goduto molto e non potendo godere liberamente si faceva il possibile in silenzio ma i movimenti parlavano chiaro. Mi sbatteva come non mai sino a vederlo venire sopra il mio culo sodo ed accogliente . Spero di ritrovarlo ancora... 30476 0 16 years ago
- 16 years ago prima volta trav x maschietto... ....finalmente per la prima volta mi travesto ed attendo un ragazzo che ho conosciuto da sei mesi ma mai visto di persona. Indosso una tuta e sotto un reggicalze, perizoma ed autoreggenti e per l'occasione mi sono depilato il sederino. Arriva e sono emozionatissimo e lo faccio accomodare in camera e con titubanza gli chiedo se gli fa piacere che mi spogni e lui acconsente. Con suo enorme piacere si lustra gli occhi alla vista e un pò x vergogna mi giro e gli do la schiena per togliermi i pantaloni così facendo, lascio vedere perfettamente il mio culetto femminilissimo e depilato ed a lui diventa subito duro tanto che mi fa girare ed abbassare e mi infila con forza il cazzo in bocca. E' la mia prima volta finalmente e che gustoooo...poi dopo che lo succhio e lecco un pò e diventa duro, mi fa alzare e girare a pecorina e mi toglie le mutandine piano piano e inizia con le dita ad allargar il mio buchetto...e dopo un pò appoggia la cappella che piano piano si fa strada....mammamia che piacere sentirsi donna per la prima volta. All'inizio fa male ma per poco. Appena lo sento mio, inizio a muovermi avanti indietro e lui non fa in tempo a godersi il mio sederino che talmente eccitato mi gira mi fa abbassare, me lo mette in bocca e viene dentro di me copiosamente...che goduria ragazzi....mi piace il cazzo 34420 0 16 years ago
- 16 years ago Prima volta in tre.... CAPITOLO 1..L'ATTESA..Doveva succedere una settimana fa....poi tutto andò in fumo per via di altri impegni......è Lunedì mattina ed avverto il ragazzo che doveva farci compagnia che non si fa più niente..tristezza...però gli comunico che molto probabilmente ci incontreremo il lunedì dopo. CAPITOLO 2..LO STUPORE..Io e mia moglie ne parliamo e dispiace aver dovuto rimandare..volevamo entrambi provare questa esperienza..mentre parlavamo mi arriva un messaggio..era Lui..il testo diceva"Non resisto fino a Lunedì prossimo non si può fare prima?" ..la risposta.."cercheremo di fare il possibile".. Arriva Mercoledì..e scambiandoci email come al solito dai nostri rispettivi posti di lavoro..mi si disegna in volto lo stupore..la mail diceva"perchè non facciamo stasera?" l'erezione è stata instantanea e risposi sento lui se può..bene eravamo quasi al traguardo..lui poteva!! da quel momento in poi è stato di marmo fino a quando sono andato a prenderlo vicino casa nostra. CAPITOLO 3..L'INCONTRO..Entriamo in casa mia moglie era fasciata da un vestitino molto leggero e corto con sotto solo mutandine di fronte bottiglia di prosecco e tre bicchieri..era tornato il marmo...si presentano (io ovviamente mi ero già presentato)..ci sediamo e parliamo del più e del meno..era tutto il giorno che pensavamo come iniziare il contatto...mia moglie è alla mia sinistra e lui alla mia destra..mentre stavamo finendo il calice..vedo mia moglie che con discrezione apre leggermente le gambe per volantariamente farmi vedere il frutto della passione..quasi per dirmi..ORA.. CAPITOLO 4..IL SOGGIORNO..Ok Mia moglie da il via con la frase...andiamo a sederci di la?..non aspettavamo altro..ci sediamo sul divano lei in mezzo a noi..inizia a toccarci in mezzo alle gambe e sente che sono durissimi...inizio a baciarla mentre il mio "amico" le sfiora leggermente la gamba nuda sento nel bacio il sussulto..di essere toccata da una mano estranea. intanto che la sento sempre più calda apro con dolcezza le gambe e piano sposto le mutandine fino a toccarla...l'avevo vista molto bagnata..ma così mai era fradicia..un lago..Lui mi ha seguito a ruota ed insieme la penetravamo con le dita..intanto che massaggiavamo il suo corpo e la baciavamo..VENNE!! CAPITOLO 5..IL SOGNO REALIZZATO..Mi inginocchio con lei seduta sul divano e subito bacio delicatamente il clitoride e lecco tutto quel nettare afrodisiaco..ed intanto lei?..prende in bocca il cazzo di Lui ed incomincia uno splendido lavoro .passo la lingua la introduco stà impazzendo di piacere ecco sii viene mentre la stò leccando..ci spostiamo ora tocca a me ricevere un delizioso pompino intanto che anche Lui si disseta del nettare prelibato..sento che gode, gode così tanto che vengo magnifico..lei continua a leccarlo e succhiarlo mentre Lui veste il "signore" e la penetra mentre lei continua ad usufruire della mia asta con la sua splendida bocca fantastico..ci diamo il cambio ed entro dentro di lei..fino a farla venire..veniamo insieme...poi lei si sdraia apre le gambe e la bacio ancora..intanto Lui si mette sopra di lei praticamente mentre io leccavo Lui la stava scopando in bocca...fino a quando il di Lui seme ricopri la gola ed i seni di mia moglie..e proprio in quell'istante venne ed io assaporai di nuovo tutto. CAPITOLO 6..CONSIDERAZIONI PERSONALI..E' stato proprio come l'avevamo immaginato abbiamo goduto tutti e tre ed abbiamo trovato proprio una brava persona veramente sana discreta e pulita..l'unica cosa(che spero di provare la pross volta)che non abbiamo provato doppia penetrazione...Ciao e grazie per la pazienza. 33275 0 16 years ago
- 14 hours ago I miei dati sono al sicuro? SexyCommunity e SexyLombardia sono molto sensibili alla privacy ed alla sicurezza dei propri utenti.per questo abbiamo creato nuovi script che bloccano lo scaricamento dei contenuti non solo da Internet Explorer ma anche da tutti gli altri browser Firefox Safari Opera e Netscape.Siamo al momento gli unici che hanno questa funzionalità ! (per provare basta andare su un qualsiasi altro sito ad esempio usando Firefox e provare a cliccare il tasto destro...;-) IMMAGINI AL SICURO: inserite tranquillamente le vostre foto o video saranno visibili SOLO agli utenti registrati una cosa importantissima da fare sempre è quella di rendere inservibili le immagini scrivendo la propria mail oppure il classico proprietà di..... ben visibile al centro di ogni immagine questo è il sistema in assoluto più efficace per proteggere la vostra privacy . IMPORTANTISSIMA NOVITA' BASTA CON LE MAIL RUBATE LO SPAM ED I VIRUS!!! da oggi chi vuole scrivervi una mail NON vedrà più il vostro indirizzo ma le mail saranno spedite direttamente tramite il form del portale quindi massima sicurezza niente più virus e basta spam...se invece usate la posta del portale vi ricordiamo che supporta gli allegati! potete inviare fino a 3 immagini per ogni messaggio in formato jpeg,png,gif,jpg dimensione max 500kb inoltre utilizzando la posta del portale sarete AL SICURO DA VIRUS...Moderazione del sito: come sapete questo NON E' solo un portale di annunci ma bensì una community moderata e quindi sarete sempre al sicuro da comportamenti scorretti o volgari basta SEGNALARE l'utente scorretto in modo anonimo ed i moderatori verificheranno e risolveranno in brevissimo tempo. 6277 0 16 years ago