{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-f82ca2441ba0cfd38a128106476ef9d6.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
- 12 ore fa Il Colloquio Per un professionista trovare collaboratori all’altezza sta diventando un problema sempre più tangibile. Soprattutto quando si tratta di professioni delicate dove la privacy e la riservatezza sono importantissimi, e basilari per la propria attività. Vi sono continue lamentele in merito agli orari di lavoro, alle disponibilità da offrire, all’abbigliamento. Per questo motivo mi ero ritrovato nuovamente senza un membro del mio staff e mi dovevo accollare, con grande fastidio, tutte quelle attività che prima demandavo alla mia segretaria, ed alle quali non ero più abituato. Tutto ciò mi procurava grande nervosismo tanto che dovevo sfogarlo andando in palestra ed immergendomi in una serie di esercizi che avrei ben volentieri evitato. Premetto che una vita nello sport (basket) mi aveva fornito di un fisico atletico e muscoloso, e non che il lavoro in palestra mi spaventasse, ma preferivo dedicarmi al tennis, nonché ad altri passatempi più lieti che, cari amici, condividiamo in questo mondo... Proprio durante queste sedute in palestra avevo avuto modo di rivedere Marco. Ci eravamo conosciuti sempre in questo ambito durante un altro periodo in cui frequentavo l’istituto ginnico, e avevamo passato anche qualche serata insieme alle solite cene organizzate dagli istruttori per fare gruppo. A queste occasioni semi-mondane, partecipava anche Silvia, la compagna di Marco, anche lei frequentatrice della palestra ma in modo molto saltuario e ad orari così diversi dai miei che non avevo mai avuto modo di incontrarla durante gli esercizi. Devo ammettere che silvia non mi lasciava indifferente, sui 30 anni un corpo longilineo, gambe lunghe, ed un sedere sodo che si attaccava alla schiena formando due fossette che erano fonte dei miei sogni più erotici e inconfessabili. La immaginavo vestita da palestra, con i leggins attillati e sudati, le gocce scendere lungo quella schiena perfetta, e incanalarsi nelle fossette fino alla riga delle natiche. Immaginavo quelle gocce fermarsi li fra le natiche e la vulva ed il mio naso affondare in quella rotondità perfette e la mia lingua assaporare tutto il nettare, un’ambrosia mista di sudore femminile e di sapore di voglia. Anche il viso era sempre molto seducente, e pur non truccandosi molto (stile nature), gli occhi nocciola risaltavano e fuggivano spesso ad incrociare i miei, come una sorta di piacere nel constatare l’interessamento di un uomo elegante. Silvia a queste cene era sempre molto timida, anche se Marco cercava sempre di spronarla e coinvolgerla nei nostri discorsi, ma quando si entrava in argomenti più piccanti, si ritraeva con una risatina e svicolava verso altri discorsi. Un pomeriggio, proprio all’apice del nervosismo per una mattinata persa fra le code delle cancellerie del Tribunale, mentre ero impegnato sull’ellittica, Marco saliva sull’attrezzo in parte al mio. Nonostante alcuni convenevoli sul tempo e sull’andamento non proprio idilliaco della nostra squadra del cuore, vedevo subito che aveva un’aria molto preoccupata ed allora gli chiesi che cosa avesse. Marco mi confidò che Silvia da qualche mese aveva perso i lavoro. La società per la quale lavorava era fallita e in tale situazione ci aveva pure rimesso le ultime buste paga che non le erano state ancora rifuse dal fondo di garanzia. A causa di tale situazione la loro relazione ne aveva molto risentito. Silvia era diventata apatica, rifiutava il sesso, scontrosa, aveva preso il fallimento della società come un fallimento personale, e anche le loro condizioni economiche erano chiaramente peggiorate. Ascoltata la storia di Marco, e dato che neppure io potevo continuare a sobbarcarmi un lavoro che mi avrebbe ben presto portato all’ulcera, gli proposi di presentarmi presso il mio ufficio per sostenere un colloquio di lavoro. Fui però subito chiaro sull’impostazione da dare al meeting: “Marco mi raccomando, sul lavoro esigo e pretendo che le mie collaboratrici siano vestite in modo formale ma anche sensuale. Sai, ho appurato che così trovano più ascolto negli uffici pubblici.,..in fondo siamo uomini...”. La precisazione era dovuta al fatto che avevo sempre visto Silvia in jeans e ballerine, ed anche per il desiderio di ammirarla con un altro look e vedere quel magnifico sedere magari stretto in una gonna e sostenuto da tacchi alti mi procurava già un’evidente eccitazione. L’appuntamento fu fissato per il giorno dopo alle 20:30 presso il mio studio. Avevo scelto l’orario perché così ero sicuro che saremmo stati soli. Non volevo procurare imbarazzi a Silvia per la presenza di altri impiegati, e fare con tutta calma il colloquio di lavoro. Nell’attesa del loro arrivo il mio stato d’animo era un miscuglio di curiosità ma anche di severità. Ero chiaramente curioso dell’abbigliamento di Silvia e delle sue risposte, ma anche severo in quanto realmente necessitavo di un valido supporto in ufficio. Sento suonare il campanello e vado alla porta per accoglierli. Devo dire che Marco ha superato le mie aspettative, nel suggerire a Silvia i vestiti da indossare. Silvia è davvero bellissima, vestita in modo elegante, con un bel completo gonna-giacca nere, calze nere velate e scarpe col tacco eleganti, ma allo stesso tempo molto sensuali. Facciamo i saluti di rito e non posso evitare di fare i complimenti a Silvia per l’abbigliamento. dice : "complimenti alla signorina, hai davvero una splendida fidanzata". Cercando di essere quanto più discreto possibile l’occhio mi si posa sulle sue splendide gambe, ed in particolare sulla cavigliera, molto discreta, che indossa con eleganza, e che non avevo mai notato perché sempre coperta dai jeans. Introduco Silvia e Marco nel mio ufficio e inizia il colloquio vero e proprio. Partiamo con le solite domande di rito, esperienze lavorative, conoscenza delle lingue, curriculum, quali sono le cose che si aspetta nell’intraprendere questa carriera, dal mio atteggiamento si evince che il capo sono io e seppur in un rapporto di collaborazione, ciò che io dico deve essere fatto puntualmente. “Ben e il tuo curriculum è eccellente, devi sapere che qui nei casi di necessità si deve essere disponibili a fermarsi oltre l’orario di lavoro”. “Si Peter nessun problema” “Silvia, il lavoro potrebbe comportare delle riunioni all’estero e dovresti seguirmi anche in queste occasioni in quanto, pur parlando inglese, preferisco sempre che la mia collaboratrice sia con me anche in qualità di traduttrice anche per una questione di immagine, chiaramente il tutto viene ben corrisposto in busta paga, ma non vorrei che per Marco o per te ci sia qualche problema”. “No Peter nessun problema...”. Il colloquio proseguiva...ormai avevo già deciso di dare il posto a Silvia ma volevo godere ancora della sua visione. La immaginavo in ufficio che rispondeva al mio interfono ed entrava molto sensuale, si allungava per porgermi le pratiche. Immaginavo la camicetta leggermente aperta che lasciava intravedere il piccolo seno per il quale non serviva il reggipetto, i capezzoli dritti ed il profumo spruzzato nell’incavo delle mammelle che riempiva l’aria del mio ufficio. Il tempo passava e Marco e Silvia erano sempre più rilassati. Approfittai per entrare allora sul personale e chiedere come andavano le cose, e in modo tranquillo ma sempre più insinuante ed intrigante, riempivo Silvia di complimenti per l’abbigliamento, per il taglio di capelli. Questo mio atteggiamento non lasciava indifferente neppure marco che, chiaramente, sapeva quanto Silvia poteva essere sensuale e dell’importanza che lei trovasse un nuovo lavoro anche per la loro relazione. Passavano i minuti molto lentamente e vedevo Silvia ancor più rilassata. Le gambe accavallate sulla poltrona erano più rilassate e le spalle molto più morbide. Vedevo i suoi occhi raggiungere i miei affondare nel mio verde e cercare ogni tanto consensi da Marco. “Bene dissi! Ora passiamo al look. Anche se non c’è ne sarebbe bisogno, Silvia potresti alzarti che vediamo se tutto in ordine?”. Il vestito nero aumentava la sensualità delle forme di Silvia, e l’eccitazione cresceva in me. “Marco ti dispiace toglierle la giacca? Che vediamo la camicetta se va bene?”. Marco le tolse la giacca e il corpo sinuoso di Silvia diede spettacolo in tutta a stanza. Mi sembrava di percepire la sua pelle vellutata sotto le mie dita le sue gote rosse che imbarazzate sentivano il contatto delle mie mani che la sfioravano in ogni angolo del corpo. “Ora girati per piacere” Ecco lo splendore del suo lato B finalmente era all’altezza dei miei occhi incorniciato dalla gonna nera corta. “Benissimo Silvia solo un piccolo particolare...” Mi alzai e mi portai verso di lei. “Dimmi Silvia lo vuoi proprio il lavoro?”. “Si Peter mi piacerebbe molto collaborare con te”. “Bene...” mi avvicinai ancora di più. “Sei veramente splendida Silvia, dal primo momento che sei entrata ho pensato che potresti avere il posto” le dicevo ciò a distanza molto ravvicinata, quasi all’orecchio. Marco era immobile, stupito dalla piega che avevano preso le cose, ma anche incuriosito da ciò che avrebbe fatto Silvia. Le presi le mani, e iniziai a giocherellare con le sue dita. Ho mani sempre molto calde ma percepii anche il tepore di lei e il fremito del suo corpo a quel contatto. Marco si stava agitando e con la mia mano gli feci segno di calmarsi, che le cose stavano procedendo per il verso giusto. Da vari discorsi che avevamo fatto in palestra, sempre senza entrare nel personale, avevo capito che Marco avrebbe desiderato una vita sessuale meno monocorde e che amava molto ammirare Silvia e vederla in situazioni che ne risaltassero la sensualità. Seppur in quell’occasione così casuale e nella sua prima esperienza questo suo desiderio troppo spesso represso prese i sopravvento e si accomodò tranquillo in poltrona. La sua eccitazione era fin troppo palese, i jeans stretti di Marco facevano vedere il pene gonfio e duro, e ciò non era sfuggito a Silvia che restava stupita nell’assistere alla scena. Intanto mi ero portato ancora più vicino a lei. I suoi sguardi dati alle cene in palestra, e quelli nel mio ufficio, unite al posto di lavoro ormai incombente avevano aumentato la mia audacia, e il desiderio di lei. Le diedi un bacio sulla guancia ed il desiderio si fece subito fuoco. Il suo profumo ora mi riempiva il viso mentre un sospiro le usciva dalla bocca. Le mie mani intanto si dilungavano sulle sue braccia e le arrivarono alle spalle quasi a serrarle nella mia presa. La sentivo cedere sotto il mio tocco. Le gambe sempre più leggere mentre la mia bocca cercava la sua, e le nostre lingue si incontrarono ed attorcigliarono inestricabilmente. Sentivo il suo sapore, fresco e caldo allo stesso modo, mi inebriava ed eccitava provocandomi fremiti che rendevano il mio membro duro. Scendevo avidamente sul suo collo e con le mani lungo i fianchi. Marco attonito non diceva una parola ma guardava la scena eccitato. Il cazzo orami gli esplodeva nei jeans mentre vedeva Silvia che oramai perdeva la camicetta e rimaneva solo con la gonna e le scarpe. Cosi al suo seno nudo per succhiare i capezzoli, dritti ed eccitati. Prendevo tra le mie labbra il capezzolo destro e massaggiavo il seno sinistro. Silvia oramai mugulava, cedeva al tocco delle mie mani. Dalel sue cosce saliva l’inconfondibile profumo dell’eccitazione femminile, della voglia. Marco passava con la mano sopra i suoi jeans sui quali era comparsa una macchia di liquido preseminale. Il profumo della vulva di Silvia mi inebriava. Dovevo averla, la feci risedere in poltrona e le alzai la gonna. Le gambe oramai divaricare si appoggiavano ai braccioli. Mi inginocchiai davanti a lei e guardai la sua vulva rasata e completamente fradicia. Spostai il perizoma e con la bocca mi tuffai sulla sua figa bagnata. La leccavo e introducevo la punta dentro di lei, succhiavo il clitoride senza sosta sena fermarmi. “Silvia toccati il seno!”… Oramai non capiva più niente era partita per l’eccitazione. “Dimmelo che ti piace come ti lecco...”. “Si mi piace” non resisto. Silvioa cercava lo sguardo di Marco che oramai aveva liberato il cazzo dai jeans e si masturbava alla vista del godimento della sua compagna. Con la mano libera strinse la mano si Silvia e poi si alzò portando il cazzo all’altezza delle sue labbra. Silvia lo vide ed prese il pene di Marco in bocca alternando i mugulii per il piacere che le procuravo leccandola avidamente e il rumore del cazzo che le apriva le labbra affondando sempre più a lungo. Venirono all’unisono. Silvia spruzzandomi in bocca tutto il suo piacere, e marco facendo altrettanto e riempiendo di sperma la bocca si Silvia la quale voleva correre in bagno a sciacquarsi la bocca. Ma qui intervenni io dimostrandole cosa voleva dire essere sottoposta. “Ingoialo...” Silvia mi guardò stranita ma vedendo il mio sguardo fermo e sentendo il, tono di voce deciso bevve tutto lo sperma. “Ora baciami”…Silvia si avvicino a me e mi baciò trasferendomi il sapore misto della sua bocca piena dello sperma di Marco. Il mio pene era durissimo e la feci appoggiare con la schiena alla mia scrivania. Le misi le gambe intorno al mio collo. Sentivo la cavigliera graffiare la mia giacca mentre le gambe si inarcavano sulle mie spalle. Estraevo il pene e lo appoggiavo alla fica umida e calda di silvia, che guardava me e poi Marco, il sui cazzo dopo un momento di relax dovuto alla sborrata si era ripreso vigoroso. “Vieni marco dammelo ancora in bocca!” A quelle parole Marco quasi trasalì, non avrebbe mai pensato di sentirle dire da silvia ma si affetto a riempire la bocca delle fidanzata indugiando anche coi coglioni sulla lingua dura e vogliosa. Intanto il mio cazzo prendeva Silvia con forza. La riempiva fino all’addome sconquassandola con colpi forti e lunghi. Si sentiva il rumore di Marco godere e i miei testicoli che sbattevano contro la figa infuocata e fradicia di Silvia ricolmandola fino all’addome. Ad ogni colpo il mio membro fuoriusciva sempre più bagnato degli umori di Silvia, del suo piacere della sua voglia di godere, finchè non esplose un orgasmo zampillando tutta la sua voglia sui miei pantaloni. Stravolta Silvia mi chiese di andare in bagno a ricomporsi. Ma non acconsentii. Avevo troppo fantasticato su quel Lato B per lasciarmelo sfuggire. Anche Marco sembrava preoccupato perché per lei sarebbe stata la prima volta ed il mio cazzo era di dimensioni discrete ma l’eccitazione prese il sopravvento. “Peter..” disse Silvia “Ho paura, non l’ho mai fatto…”. “Silvia il lavoro è li pronto per te...questa è l’ultima tua prova del colloquio”. “Si ma prometti che se fa troppo male smetti”. Promisi senza troppa convinzione e feci accomodare Silvia su un divanetto dell’ufficio. Il viso rivolto al muro ed il culo marmoreo voltato verso di me. Marco seguiva la scena sempre più eccitato. Iniziai baciandole la schiena e le natiche, la mia lingua scendeva su quel magistrale lato B leccandola ed indugiando proprio sullo sfintere, che con piacere trovai molto elastico. Aiutato dall’eccitazione di Silvia, bagnavo le mie dita nei caldi umori della sua figa e per poi inserirle piano nel culetto. Prima una pianissimo , poi due sempre piano per evitarle di procurare dolore e farla ritrarre da quel gioco anale. Il mio cazzo stava esplodendo alla vista del culo che immaginavo sudato nei leggis, li ora aperto dalle mie dita. “Ti fa male Silvia?” “No…se fai piano no” Levai le dita dal culetto e inserii il cazzo nella vagina per bagnarlo bene bene. Fortunatamente eccitazione di Silvia era tornata prepotente dopo i due orgasmi già avuti, e la sua vulva era nuovamente fradicia e pulsante. Ma non volevo farla godere li. Quando il mio cazzo fu bagnato al punto giusto, lo tolsi dalla vulva bagnata e lo appoggia al culo di silvia entrando piano con la punta. “Lo senti ti piace? Ora spingo un attimo” Marco, intanto, si era portato vicino a silvia continuando a masturbarsi davanti ai suoi occhi. Iniziai a spingere piano. Riempiendo quel culo che mai aveva provato tale piacere. Spingevo il mio cazzo fino in fondo sentendo il buchetto che lo risucchiava ancora di più e Silvia godere alle spinte lungo il suo sfintere. Mi stupivo che una “vergine” anale potesse ricever il mio pene duro senza problemi ma ne ero anche invogliato ad aumentare il ritmo delle spinte…sempre più forte.. All’apice del godimento le presi i capelli e li tirai verso di me lasciandole il fiso alla mercè del cazzo di Marco. Silvia venne nuovamente bagnando completamente il divano, mentre il mio seme le colmava il culo ed insieme a noi Marco le riempì di sperma il viso venendo nuovamente. Estrassi il mio pene dal culetto oramai stanco di Silvia e godendomi lo spettacolo dello sperma che la riempiva mentre il suo viso era inondato della sborra di Marco che ansimante si era lasciato andare sul divano. Questa volta lasciai andare Silvia a riassettarsi nel bagno mente io e Marco ci rivestivamo sorridendo a vicenda. Inutile dire che Silvia ebbe il lavoro ed il suo primo compito fu proprio quello di ripulire il casino che avevamo fatto quella sera. Fu l’inizio di una proficua collaborazione. Il colloquio era riuscito perfettamente in ogni senso. 67 0 3 giorni fa
- 12 ore fa La spiaggia Da anni frequentavo sempre la solita spiaggia. Mio padre aveva acquistato una vecchia casa di pescatori un’po’ isolata nelle marche che di fronte aveva una piccola caletta. Era un luogo riservato ed in estate mi rifugiavo a smaltire lo stress dell’ufficio, ed a ritemprarmi delle fatiche quotidiane. Vita sana senza molte distrazioni. La spiaggetta vicino alla casa era sempre praticamente deserta in quanto la gente preferiva accalcarsi nei bagni più vicini muniti di sdrai e bar. La mia vita “monacale” era praticamente salva. Raramente infatti invitavo amici o amiche volendo preservare per me quel rifugio sicuro. La sera raggiungevo la città vicina per cenare in qualche ristorante o bere qualcosa al tavolo di un bar leggendo un libro. Evitavo club o le discoteche estive improvvisate, tanto che, pur frequentando da tempo quei luoghi, ancora nessuno mi conosceva bene o aveva confidenza con me. Mentre leggevo qualche classico best book estivo, scambiavo qualche parola con i miei pochi conoscenti che quasi sempre si risolveva sul numero dei turisti presenti quell’anno e sui soldi che spendevano in negozi o ristoranti. Fu proprio in quelle sere che intravidi Gloria e Giorgio. Stavo cenando in un ristorante che si affacciava sul porto e mentre sorseggiavo tranquillamente il mio vino li vidi entrare dalla porta, e accompagnati dal cameriere, accomodarsi vicino al mio tavolino. Era una coppia decisamente molto sensuale. Lui elegante nei pantaloni azzurri corti e la camicia bianca, mente Gloria indossava un abito bianco leggermente trasparente dal quale si intravedeva la punta dei capezzoli umidi del sudore di quella caldissima notte estiva. Le forme di Gloria erano mediterranee e riempiva sublimemente il corto vestito stile anni 50. Il seno generoso a stento veniva trattenuto nella scollatura chiusa sulle spalle che lasciava la schiena scoperta. L’odore della pelle di Gloria, screziato e pungente come incenso, raggiunse ben presto il mio tavolo e i miei occhi furtivamente si spostavano dal piatto per raggiungere la sua scollatura e le lunghe gambe che a malapena venivano coperte dal corto vestito. Si notava benissimo che Giorgio era fiero di mostrarla e di sentire su di lei gli sguardi degli altri uomini che riempivano il ristorante. Percepivo che anche Gloria amava attirare su di se l’attenzione, in quanto tramutò la sua passeggiata fino al bagno in una specie di sfilata che attirò su di se parecchie occhiate d’ammirazione. Approfittando della sua assenza e della vicinanza dei tavoli scambiai due chiacchiere con Giorgio. Venivano da Milano ed erano capitati in quel posto alla ricerca di relax prima di partire per un’altra vacanza più impegnativa in America del sud. Non apprezzavano il caos che avevano trovato in spiaggia affollata in quel weekend di luglio, ma oramai erano li e si sarebbero fermati ancora un paio di giorni. Gloria ritorno dal bagno e Giorgio me la presentò. Quando le strinsi la mano sentii subito il calore della sua pelle che ancora era permeata dell’odore salino del mare. La immaginavo uscire dall’acqua con il costume che faticava a trattenere l’abbondanza delle curve e la pelle umida, che si raccoglieva nella conca del fondoschiena e bagnava i lunghi capelli castani. Mente le parlavo non potevo non notare gli occhi verdi che risaltavano ancor di più sulla pelle abbronzata, e le infondevano una radiosità sensuale. Decidemmo di proseguire la serata in un piccolo bar proprio sulla spiaggia e fra un drink ed una risata, li invitai a raggiungermi il giorno seguente presso la mia casetta dove avrebbero potuto rilassarsi nella mia caletta isolata. Il giorno dopo verso le 2 del pomeriggio Giorgio e Gloria arrivarono alla spiaggia. Da perfetto padrone di casa li accolsi nel portico e, dato che il sole era ancora troppo caldo, li invitai a mettersi in costume ed a bere un bicchiere di vino freddo. Dopo pochi minuti Giorgio e Gloria uscirono dalla casa per raggiungermi sul portico. Gloria indossava un costume bianco che ne faceva risaltare la pelle abbronzata. Forse la taglia none era giusta ma faticava a contenere i seni prosperosi, e le curve dei fianchi Si sedette sulla poltrona in vimini e iniziò a sorseggiare il vino freddo che gli procurò dei brividi ed un sussulto. Il seno le sobbalzò e mentre la pelle per il la temperatura del vino ed il calore iniziò a riempirsi di goccioline. L’aria iniziò a riempirsi dell’odore di Gloria, inconfondibile profumo di donna, e dovetti assumere delle strane pose per non mostrare la mia eccitazione mentre Giorgio la contemplava estasiato. Verso le 3 li accompagnai in spiaggia. Gli misi a disposizione il mio ombrellone e le sdraiette che avevo per gli ospiti ed iniziammo a prendere il sole. Mi persi nella lettura del mio libro sempre con un occhio a Gloria che si stendeva sinuosa sotto i raggi solari. Ad un tratto Gloria mi disse: “Non sei in imbarazzo se rimango in topless? Sai non mi piacciono i segni del costume...”. In realtà non aspettavo altro ed acconsentii prontamente. I seni di Gloria, finalmente liberati dall’impiccio del bikini, esplosero prosperosi e duri, mentre il calore estivo li inondava. Le mie occhiate aumentarono mentre Giorgio non sembrava prestare particolare attenzione. Ad un tratto Giorgio si scusò dicendo che doveva fare una telefonata e si allontanò dalla spiagetta dove la ricezione era pessima. Dopo pochi minuti Gloria mi disse: “ora mi giro sulla schiena ti dispiacerebbe mettermi l’olio abbronzante?”. “nessun problema” risposi, e mi avvicinai a lei cospargendomi le mani di olio ed iniziando a sfiorarle la schiena e le spalle lungo tutta la sua lunghezza. Ho sempre avuto mani forti e delicate ed il mio massaggio iniziava ad avere un certo effetto su Gloria che si muoveva sempre più sinuosa sotto le mie dita iniziando a mugulare e a muovere leggermente i fianchi. L’odore della sua pelle sudata misto a quello dell’olio solare mi mandava in visibilio. Le mie narici lo gustavano appieno, ed un altro profumo si univa a quelli che già riempivano l’aria. Era l’odore di donna...gli slip bianchi di Gloria non potevano nascondere la sua eccitazione e l’odore acre della sua voglia creava un insieme irresistibile e melenso di piacere. La mia erezione era oramai incontenibile quando decisi di giocarmi il tutto per tutto e con le dita le spostai lo slip iniziando a masturbarle la figa che oramai era un lago. Le entravo con due dita mentre le baciavo la schiena e Gloria mugolava sempre di più e ripeteva dei continui siii. Pensavo al casino che sarebbe successo se Giorgio fosse sopraggiunto ma oramai ero troppo eccitato per smettere e Gloria oramai aveva la vulva fradicia delle mie dita che la riempivano. Quando le estraevo oramai umide le portavo alla sua bocca in modo che leccasse il suo stesso piacere ed aumentasse il suo godimento. Ad un tratto Gloria mi girò a testa e mi disse “Voglio il cazzo…scopami…ho voglia!!”. Sempre stesa con il ventre sul lettino spostai ancor di più gli slip e iniziai a leccarle la vulva riempiendo la mia bocca del suo sapore salato misto di voglia e sudore. Mi riempivo la bocca della sua figa, del suo piacere, del suo desiderio, la sentivo muoversi e godere, quando sfoderai il mio cazzo bagnato e inizia spingerlo dentro di lei fino in fondo. Gloria rispondeva con le anche ai miei colpi per prendere il mio pene ben dentro fino ai testicoli, ed io spingevo con foga, prendendole con una mano i capelli e continuando a baciare la schiena. Alzai lo sguardo solo un momento e vidi Giorgio davanti a noi che vedeva la moglie impalata dal mio cazzo. Ho pensato subito al peggio ma mi sbagliavo. Giorgio si stava menando il cazzo e piano si avvicinava alla moglie facendolo strusciare sul suo viso. Mi diede uno sguardo di intesa di continuare ed io aumentai i miei colpi fino a che Gloria non ebbe un orgasmo molto bagnato che mi riempi interamente il pube. Giorgio allora alzò piano la testa della moglie e cominciò a darle il suo cazzo in bocca. Gloria succhiava avidamente oramai seduta sulla sdraio ed anche io mi avvicinai in modo da farmi succhiare per bene il mio. La bocca di Gloria si riempiva di due cazzi fino ai coglioni riempiendoli di saliva e rituffandosi con piacere su entrambi, quando all’improvviso anche Giorgio si sedette sulla sdraio ed insieme alla moglie iniziò a succhiare il mio cazzo avidamente. Ero stupito, mai un uomo mi aveva succhiato l’uccello ma l’eccitazione era oramai troppo grande ed approfittavo delle due gole che si aprivano davanti a me per colmarle col mio pene. Dopo qualche minuto di quel succhiare Giorgio si sdraio e fece salire Gloria sopra di lui. “dai amore ora fammi godere per bene...” Gloria si sedette sopra di lui ed iniziò a dimenare i fianchi prendendo il cazzo di Giorgio per tutta la sua lunghezza. A quella vista il mio pene divenne più duro che mai e iniziai a masturbarmi estasiato dal culo di Gloria. Mi avvicinai e la abbassai verso il petto di Giorgio che la scopava con foga. Mi godevo lo spettacolo del cazzo che entrava ed usciva...quando iniziai a sondarle il culo con un dito. La risposta alla doppia penetrazione fu fremente ed allora dopo aver cosparso di saliva il mio pene ..lo infilai con un colpo secco nel suo culo fermandomi solo un minuto per farla abituare e poi iniziando a muovere le anche in modo da darle il doppio piacere. Gloria era ormai infoiata “Si riempitemi…cazzo sfondatemi” i nostri cazzi la colmavano. Giorgio al culmine dell’eccitazione ci sbalzò entrambi si mise in piedi e eiaculò sulla bocca di Gloria che ne bevve quanta potè ed il resto lo sparse sulla sua faccia. Mi ritrovavo estromesso dal culo di Gloria ìma ancora con il cazzo in tiro quando lei guardandomi vogliosa si mise a 4 zampe sul lettino e mi disse “Inculami ancora che è aperto e mi piace”. Mi misi dietro di lei e ripresi a incularla quando successe una cosa incredibile. Anche Giorgio si mise a 4 zampe e dopo aver passato il suo buco del culo con un dito pieno di saliva mi invitava ad incularlo pari pari della moglie. Gloria si girò verso di me e mi disse “Inculalo…riempilo col tuo cazzo”. Non lo avevo mai fatto ma oramai ero partito e non mi sarei fermato. Estrassi il cazzo dal culo di Gloria e cominciai a sfondare Giorgio che doveva essere abituato a quella pratica perché aveva il culo molto aperto. Avevo di fronte a me le natiche di entrambi e passavo tranquillamente da un culo all’altro sbattendoli entrambi con foga mentre le loro lingue si intrecciavano baciandosi. Ad un tratto Gloria si alzò e mise il suo culo di fronte alla bocca di Giorgio. Continuando a masturbarsi esplose un orgasmo sulla faccia del marito mentre io continuavo repentinamente ad incularlo sentendo i suoi gemiti di piacere. Sentivo montare l’orgasmo in me ed allora Giorgio si ritrasse velocemente ed insieme alla moglie venne con la bocca di fronte al mio membro. Venni copiosamente riempiendo le bocche di entrambi che si affannarono a ripulire per bene il mio cazzo. Con le bocche piene del mio seme si scambiarono lunghi baci fino ad ingerirne una parte entrambi. Spossati rientrammo nella casetta per ricomporci. Giorgio e Gloria mi tennero compagnia per la cena e solo a tarda notte rientrarono al loro albergo. Fu un bel weekend un’estate da ricordare su quella solitaria spiaggia. 137 0 6 giorni fa
- 12 ore fa Il Bagno del centro commerciale IL BAGNO DEL CENTRO COMMERCIALE. Avevo conosciuto Daniela e Mario rispondendo inviando un messaggio personale. Iniziammo inizialmente un fitto scambio di messaggi personale, per poi passare a chattare col messanger. Mario e Daniela avevano ben più di una titubanza. Si erano da poco affacciati a questo mondo ed era la loro prima esperienza. Li sentivo quando erano insieme e sia separatamente, quando uno o l’altro si appropriavano del PC. Mario era da tempo che maturava un interesse per il mondo cuckold ma era stato trattenuto da varie paure. In primo luogo la paura di rovinare il rapporto con Daniela, con la quale aveva oramai raggiunto un tranquillo menage matrimoniale, la famiglia, avevano, e una certa inquietudine a vedere realmente accadere ciò che da sempre lo aveva eccitato solo nei pensieri. Anche Daniela condivideva le paure del marito ed avendo avuto un’educazione molto rigorosa, era piuttosto restia a lasciarsi andare, avendo quasi del tutto perso il gusto di essere donna e concentrandosi nel ruolo di madre e moglie. Il rapporto puramente virtuale, quindi, si protraeva da un’po’, ma col passare del tempo Daniela si era lasciata sempre più andare. Una sera dopo un corteggiamento serrato si era anche esibita in una cam molto erotica, con affianco il marito. E Daniela non aveva proprio nulla da invidiare alle donne più sensuali che si vedono su queste pagine. Aveva 38 anni ma non portava i segni delle due gravidanze, i lunghi capelli castani si abbandonavano sule spalle, e sul seno ancora duro. La palestra poi l’aveva aiutata nel mantenere il corpo snello che trionfava in due gambe lunghe ed in un culo sublime. Nella cam guidata dalle mie indicazioni si lasciò completamente andare. Le impartivo gli ordini... “Alzati e scendi con le mani sul tuo corpo…piano...” “Ora toccati il seno…prendi il capezzolo e stringilo...” “Potati il capezzolo alla bocca e leccalo…ora scendi di più fra le gambe…” “Apri leggermente le cosce…e strofinati il clitoride…piano…il dito destro inumidiscilo e divarica piano la tua vulva” Anche dallo schermo del PC si vedevano gli umori di Daniela inumidire la mano..che frenetica ora iniziava a girare intorno al clitoride, mentre Mario, visibilmente soddisfatto, la ammirava per poi alzarsi e portarle il cazzo alla bocca. Al culmine dell’eccitazione di Daniela estrassi dai mie pantaloni il cazzo duro perche potesse osservarlo bene…Si staccò dal marito e portò la bocca vicino al video nell’atto di iniziare a gustare il mio pene, per poi ritornare ad ingoiare letteralmente il cazzo di Mario (che comunque non era di misure indifferenti), fino a farsi riempire la bocca di sperma. Con le labbra grondanti del seme del marito, Daniela voleva ripulirsi, ma le diedi un ordine perentorio “BEVI e mostrami la bocca!!!”, ed allora alzo la bocca fino a deglutire immediatamente la sborra del marito fino a riempirsene lo stomaco, per poi mostrarmi la bocca vuota. Finito l’ingoio Daniela corse in bagno per riassestarsi, e Mario, che aveva ripreso l’eccitazione mi confessò che era la prima volta che Daniela ingoiava lo sperma. Mario chiuse la cam ma, come mi confessò il giorno dopo, quella notte aveva fatto con Daniela una delle loro migliori scopate. Da quella prima esperienza puramente virtuale, i nostri contati continuarono finché un giorno gli proposi un appuntamento. Decidemmo di vederci al centro commerciale “Le Vele” di Desenzano alle 9 di un mercoledì mattina, per bere un caffè nel bar al primo piano e finalmente conoscerci dal vivo. Per me non vi erano problemi, attesa la mia attività di libero professionista, e loro avevano un giorno di vacanza. Mario era visibilmente eccitato dall’idea di incontrarsi, tanto che non mi nascondeva la speranza che il caffè si tramutasse in una visita al vicino Motel VIP. Gli dissi di stare tranquillo che gli appuntamenti si sa come iniziano ma non come finiscono, ma anche io chiaramente puntavo su quel finale. Mario, comunque, non mi nascondeva di avere un’po’ di paura per quell’incontro e per il loro vero primo approccio reale. Pur rassicurandolo in tutte le maniere, e sentendomi molto tranquillo che avesse compreso la mia correttezza, Mario era molto inquieto. Daniela rimaneva più defilata, anch’essa aveva le proprie paure e, pertanto, preferiva rimanere serena fino al giorno dell’incontro. Il martedì Mario mi contattò in chat dicendo che non c’è la faceva e che non sarebbe venuto, non pensava di essere pronto a vedere la moglie “dal vivo” e quindi aveva paura di rovinare tutto. Dissi che non c’era problema e che avremmo fatto un’altra volta, ma Mario mi interruppe è disse che Daniela sarebbe venuta a conoscermi da sola. Mi pose però una condizione: voleva avere un resoconto di tutto. Dopo l’incontro con Daniela avrei dovuto contattarlo in chat e dirgli come era andata e se possibile filmare comunque il caffè con la moglie. Accettai la condizione. Il Gioco era a tre e se quella era la situazione che o rendeva tranquillo lo avrei fatto senza problemi. Il giorno dopo mi recai al centro commerciale “Le Vele” e sedetti al bar convenuto. Dopo qualche minuto arrivò Daniela. Si era preparata per l’occasione e le sue splendide forme erano fasciate da una gonna longhette nera e da una camicetta bianca un poco scollata. I capelli perfetti le rincorrevano le spalle mentre ai piedi portava delle scarpe con tacco 10. Non passava sicuramente inosservata in quella mattina di aprile. Sedete al tavolino e scambiammo i convenevoli, parlando del più e del meno. Ogni tanto scattavo qualche immagine che inviavo a Mario tramite whatsup e lui mi rispondeva col caratteristico segno del pollice. Iniziai a riempire Daniela di complimenti e vidi le sue gote arrossirsi mentre le gambe iniziavano a diventare rigide e la sedia improvvisamente scomoda. Capii subito che Daniela era venuta all’incontro molto nervosa, ma comunque con intenzioni più bellicose di quelle che Mario poteva pensare. Allungai la gamba verso il suo piede e lei rispose iniziando sensualmente a sfiorarmi la scarpa. Non potevamo dare scandalo. Il bar a quell’ora è affollato da mamme coi bimbi per cui le chiesi solamente di sbottonarsi un poco la camicetta. Daniela obbedì lasciando intravedere il reggipetto...Le feci subito un’istantanea che ingrandii e mandai a Mario che mi rispose con la faccina con la goccia di sudore. Anche Mario era visibilmente eccitato dalla situazione che, pur non essendo presente, lo vedeva coinvolto. Chiesi a Daniela di fare due passi e iniziammo a percorrere la galleria del centro commerciale. Ammiravo il suo splendido culo che Mario mi aveva confessato ancora quasi vergine in quanto era stato l’unico a perlustrarlo con due dita. Vedere quel bellissimo sedere ondeggiare davanti ai miei occhi mi fece impadronire di un’eccitazione difficilmente contenibile. Il mio cazzo iniziava a delinearsi duro e potente sotto il completo gessato e Daniela notò ben presto la protuberanza, tanto che si avvicinò a me e mi sfiorò i pantaloni con le dita. Si avvicinò poi a me e mi disse che di li a poco sarebbe dovuta andare a prendere i figli. Mise la bocca sulla mia guancia per darmi un bacio e sussurrò “peccato che il tempo sia così poco...”. Decisi di prendere la situazione in mano le intimai.. “Vieni con me”. La presi per mano e la condussi al piano inferiore sotto le scale dove vi erano i bagni. Sicuro che non ci fosse nessuno le dissi “Entra!”. Daniela obbedì subito. Entrammo e chiusi la porta dietro di noi. Iniziai a baciare Daniela furiosamente e lei altrettanto mi rispose su tutto il corpo sulla bocca…scendevo sul collo mentre lei mi baciava e guance …le aprii la camicetta ed iniziai a succhiarle i seni con molta forza…le stringevo un seno con la mano mentre l’altro mi riempiva la bocca e pi mi alternavo su entrambi. Daniela iniziava a godere..ma le dissi “Zitta troia che se ci sentono..” Iniziò a mordersi le labbra ma quel sottile Gioco di silenzio imposto la fece eccitare ancora di più. Alzai la longhette sulla pancia scoprendole le mutandine di pizzo. Le sentivo fradice imperlate dell’umore della sua figa ne sentivo l’acre profumo celestiale mischiarsi al mellifluo odore del bagno ed il mio cazzo reagì subito diventando marmoreo. Iniziai a masturbarla con impeto e lei si mordeva le labbra coi denti per impedirsi di gridare. Le ordinai “Girati!!” Si voltò verso la porta del bagno aggrappandosi alla maniglia e la feci piegare. Mi accasciai dietro di lei ed niziai a leccarle la vulva fradicia per assaporarne ogni umore. Ma ad un tratto mi fermai. Avevo fatto una promessa ed allora presi il telefono e iniziai a riprendere la leccata della sua figa bagnata.. Con una mano tenevo l’I phone mentre con la bocca affondavo sulla figa e con la lingua entravo prima nella vulva e poi nel buco del culo bagnandole l’orifizio anale. Feci il filmato di un paio di minuti e lo inviai a Mario. Continuavo a succhiare la figa avida di Daniela mentre con gli occhi seguivo il cellulare. Dopo un paio di minuti arrivò la risposta di Mario era di una sola parola “Continua”. Daniela intanto mugolava tutto il suo piacere sotto i colpi della mia lingua ma ora le diedi modo di mantenere il suo silenzio tenendo la bocca impegnata. Mi alzai e feci accasciare lei slacciandomi la cintura e facendo calare i pantaloni alle caviglie. Presi Daniela per i capelli e spinsi la bocca contro il tessuto dei miei slip dai quali proveniva il chiaro odore del liquido preseminale. Daniela mi calò le mutande solo con la bocca ed iniziò a prendere il mio pene durissimo fra le labbra. Scendeva lungo tutta l’asta con ogni piacere possibile e io la prendevo per i capelli ed affondavo fino al pube il mio cazzo dandole la sensazione della gola profonda. Sapevo che le piaceva, l’avevo vista in cam prendere in ugual modo il cazzo di Mario ed il mio era leggermente più grosso di quello del marito. Sempre fedele alla mia promessa riprendevo Daniela che succhiava e si riempiva la bocca del mio pene, ed inviavo i brevi spezzoni a Mario che non rispondeva od ogni tanto mandava sempre quell’unica parola. Daniela era oramai partita. La feci alzare girare nuovamente. Abbassai l’asse del water e mi accomodai col cazzo diritto. La presi e le dissi “ora impalati troia!”. Daniela si sedette sul mio cazzo che entro facilito dagli umori bagnati della vulva.. Prima piano e poi fino in fondo per tutta la lunghezza. La tenevo con entrambe le mani, anche con quella occupata dal cellulare, per i fianchi. La innalzavo fino alla punta del cazzo facendola ricadere e continuando ad impalarla con foga mentre vedevo le natiche dilatarsi. Continuavo comunque a fare brevi spezzoni che inviavo a Mario. Ora Dniela aveva ripreso a mordersi le labbra per emettere meno suoni possibile ma ad un tratto non riuscì a fermarsi e irrigidendo tutto il corpo esplose in un lungo orgasmo bagnandomi completamente le cosce con la sua venuta. La lascia accasciarsi un attimo su di me ma le sentivo ancora pulsare le pareti gonfie della vulva. Allora mi alzai la feci piegare ed inizia nuovamente a spingerle dentro il mio cazzo montandola senza ritegno. Filmavo il mio cazzo che entrava ed usciva da Daniela, mandavo il tutto a Mario che ora non dava segni di vita. Daniela aveva ripreso a frinire e godeva ad ogni mia spinta ed allora abbandonai il cellulare e le misi una mano sulla bocca. Con una mano le tenevo i capelli, con l’altra le serravo la bocca mentre con le cosce forgiate da anni di duro sport le spingevo il cazzo fino al punto più lontano dandole una sensazione anche nel ventre. Sentivo montare di nuovo il suo orgasmo che esplose mordendomi la mano da vera troia in calore come era Daniela in quel monento. Ma anche io ero arrivato all’apice del mio piacere. La presi la girai e con la mano sui capelli le abbassai il viso riempiendole il volto di sperma. Ancora sconvolta Daniela si sedette sul water chiuso. Era li con la longhette alzata, i seni fuori ed il viso completamente inondato da sborra calda. Le feci qualche foto che subito inviai a Mario che non si faceva vivo da diversi minuti. Presi il mio fazzoletto e ripulii il viso di Daniela. Ci scambiammo ancora qualche bacio e dopo esserci ricomposti uscii prima io con circospezione dal bagno, facendomi seguire poco dopo. Impossibile dire se qualcuno aveva sentito ma il fatto che non ci fosse la vigilanza era già un fato rassicurante. Ci salutammo ed io e Daniela tornammo alle nostre macchine. Mandai un messaggio a Mario se era tutto ok ma senza risposta. Il giorno dopo fui contattato in whatsup da Mario che mi chiese se mi poteva telefonare. “Certamente!” risposi ed attesi la sua telefonata che arrivò qualche minuto dopo. Mario, visibilmente eccitato, mi spiego di aver avuto sensazioni contrastanti per quello che era successo il giorno prima. In un primo momento era incuriosito ed eccitato dal comportamento della moglie, ma poi, quando l’aveva vista col mio cazzo in bocca e negli altri video, la gelosia aveva preso il sopravvento anche se non aveva potuto fare a meno di guardare e sentire il suo cazzo crescere a vedere la moglie comportarsi come una troia. La rabbia era poco a poco scemata ed aveva cominciato a masturbarsi di fronte ai video a getto continuo che arrivavano. Le foto finali poi lo avevano lasciato completamente appagato facendolo venire per ben due volte. Quando Daniela era arrivata a casa la rabbia era sparita ed avevano fatto subito l’amore velocemente, e la notte ancora. Quello fu l’inizio di un’amicizia, ed inutile dire che al secondo incontro partecipò con molta eccitazione anche Mario. 101 0 6 giorni fa
- 2 giorni fa LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE – 1^ PARTE Questa è una storia reale vissuta nel marzo 2022 che ha rappresentato molto nella mia vita di coppia. Sono un marito innamoratissimo di Patrizia, un’avvenente e calda moglie dotata di un’immensa fantasia erotica. Quando ci siamo conosciuti, quasi 25 anni fa’, aveva avuto poche esperienze sessuali, nonostante ciò a letto si è da subito rivelata molto più passionale e coinvolgente di me. Infatti, sebbene io avessi un “curriculum” sentimentale molto più ricco del suo, è stata Lei a iniziarmi ai provocanti giochi fatti di trasgressioni virtuali dove l’immaginazione la faceva da protagonista. Mentre scopavamo ci eccitavamo raccontandoci reciprocamente le avventure sessuali con i precedenti partners. Io in particolare amavo (e, a dir il vero, ancora oggi amo) ascoltarla raccontare i dettagli più intimi e scabrosi dei suoi precedenti amplessi. Più la sentivo “porca” e più mi eccitavo. Grazie a Lei ho scoperto il sesso in tutti i suoi aspetti fisici e soprattutto cerebrali. Ho imparato a fare l’amore con tutti i 5 sensi: vista, udito, gusto, tatto e olfatto. Ancora oggi adoro palparla tutta, toccarla in profondità, guardare ogni centimetro quadrato del suo corpo, sentirla gemere, assaporare il gusto dei suoi umori, sentire il profumo della sua pelle. Ben presto però la sua intrigante fantasia ci ha spinto a voler sperimentare qualcosa di più realistico. Da qui la decisione di frequentare i club privé….come sempre è stata Lei a presentare la cosa. Non che io non ci avessi mai pensato ma temevo di poter essere frainteso nell’avanzare una tale sconveniente proposta. E si….lo confesso….all’epoca ero un po’ bigotto….inibito da tutte le preclusioni sociali, ma Patrizia mi ha guarito da questa tremenda “malattia”. Le prime imbarazzanti esperienze sono state poco più che conoscitive, ci eccitavamo guardando gli altri e poi facevamo l’amore tra noi. Piano piano però ci siamo sbloccati e abbiamo permesso ad altre coppie (ed anche a qualche singolo) di interagire in modo soft con noi. È stato in questi frangenti che ho scoperto quanto mi piacesse vivere i momenti più intimi di Patrizia da spettatore. Non credo di essere un cuckold…..è solo un problema di prospettiva. Quando facciamo l’amore abbracciati non riesco a vedere il mio amore in tutta la sua interezza….sono costretto ad accontentarmi di una visione parziale di Lei. Inoltre la partecipazione all’amplesso, in qualche modo, limita la possibilità di focalizzare la mia attenzione su ogni parte del suo corpo, sull’attimo della penetrazione, sulle espressioni di piacere, etc. . Dopo un po’ giocare a quattro cominciava a non gratificarmi più, perché intrattenere la Lei dell’altra coppia inevitabilmente mi impediva di osservare Patrizia e così facendo rischiavo di non percepire i suoi movimenti, le sue espressioni, le sue parole,,,,,i suoi gemiti. A me non interessava l’altra, io ero preso solo da Patrizia. Da qui la decisione di passare ai giochi a 3….Io, Patrizia ed un singolo. Tuttavia anche il club privè cominciava a starmi stretto: troppo buio, troppo scontato e soprattutto il tutto si viveva troppo velocemente. Avevo bisogno di ricordare, di rivedere e soprattutto di rivivere quelle esperienze anche nei giorni e nelle settimane successive. Pertanto abbiamo deciso di cambiare anche la location…….basta con i privè…….da quel momento in poi i giochi si faranno in casa….la nostra. Abbiamo così iniziato a giocare con singoli stabilendo dei nostri limiti…..niente rapporti orali (da parte di Patrizia) e no rapporti penetrativi. Ed è stato anche l’inizio della creazione di una mia ricca e preziosa cineteca privata avente come protagonista principale la bella e calda Patrizia, i singoli del caso (a cui, tranne rarissime occasioni, non veniva mai fornita una seconda opportunità di incontro) rappresentavano per noi solo comprimari….comparse. L’unica vera regina della scena hard era Lei……Patrizia. La visione dei filmati dei “giochi di mia moglie” ancor oggi allietano molte mie serate solitarie. Spesso con Patrizia parlavamo di sesso, di sentimenti, di amore. Entrambi riconosciamo che certi bigotti luoghi comuni della nostra società sono assurdi, contraddittori, ipocriti. Ad esempio: mentre lo scambio di coppia è condannato dai benpensanti, le “corna” tra coniugi sono quasi all’ordine del giorno. Sembrerebbe quasi che se si scopa di nascosto dall’altro sia accettabile, ma se si opera un consapevole scambio di coppia “in presenza” sia indecente. Due partners che accettano consensualmente di vivere “momenti” di trasgressione con altri che male fanno? Il fatto che uno scopi la moglie dell’altro (e viceversa) altera forse il loro rapporto sentimentale? Forse non si amano più? Io non lo credo affatto. Al contrario, durante i nostri giochi, io e Patrizia abbiamo conosciuto splendide coppie di scambisti che si adorano alla follia e che si amano molto più di certe bigotte coppie che, pur dimostrando a livello sociale comportamenti integerrimi, non hanno da anni più nulla da dirsi a livello sentimentale e ancor di più nell’intimità delle lenzuola. Io penso che se il gioco viene vissuto insieme (intendo dire “alla luce del sole”….senza inganni e falsità) possa essere un elemento di unione, di complicità che può anche essere utile ad alimentare la sessualità di coppia. Ma poi….cosa si vuole veramente intendere col il verbo “tradire”? A mio parere il termine è un’abbreviazione del più ampio “tradire la fiducia del partner”. Ecco pertanto che anche una cena intima mano nella mano tra una persona “non libera” e un Terzo soggetto, sebbene non costituisca tecnicamente un rapporto sessuale, costituisce un grave tradimento dell’inconsapevole compagno/a. Viceversa lo scambio di coppia non può considerarsi un tradimento giacché accettato e vissuto insieme dai partners. Come dico sempre io: il vero e più grave tradimento è quello dell’anima……quello che viola il rapporto di fiducia. Questa lunga premessa, per arrivare al fatto che, dopo anni di incontri soft, siamo arrivati ad un punto in cui si è sentito il bisogno di un altro passo avanti. I giochi di fantasia erano ancora apprezzati ma, per mantenerli vivi, era opportuno realizzarne concretamente alcuni che in precedenza rientravano nella nostra zona OFF LIMIT. Ed è da qui che partirà la seconda e ultima parte della mia storia. - CONTINUA - 860 2 2 settimane fa
- 8 ore fa Un racconto del mio Angelo Entro nella stanza, mi spoglio completamente e ripongo in maniera ordinata i vestiti sul tavolino. C'è uno specchio a figura intera sul lato della stanza. Mi avvicino, per qualche minuto dovrò stare in piedi lì davanti e guardarmi. Vuole che indugi lì a pensare, vuole che mi veda nuda per lui in questa stanza fredda e chiedermi se veramente lo voglio fare, se veramente voglio passare le prossime due ore ad eseguire i suoi ordini, a compiacerlo in tutti i modi, senza contraddirlo. Vuole che sappia che potrei prendere ed andarmene e tutto finirebbe. Vuole che sappia che il piacere che proverò nel soddisfarlo in tutti i modi non sarà gratis. Vuole che ricordi il dolore, la vergogna, l'umiliazione di essere nulla. Vuole che ripeta a me stessa che ho assoluta fiducia in lui perchè il mio Signore è un padre buono e delicato e non farebbe mai del male alla mia anima. Vuole che ricordi il nostro patto, i vincoli che ci siamo dati e le cautele che prendiamo. Vuole che ricordi che nulla è scontato e che solo ciò che abbiamo espressamente escluso è tabu. Vuole che sappia che mi sto gettando da un aereo e lui è il mio paracadute. Apro la borsa che mi ha dato. Trovo la cintura di cuoio che mi aveva promesso. Sul davanti e ai lati ci sono dei robusti anelli, sul retro invece una doppia impugnatura. La indosso, senza stringere troppo ma neanche lasciando troppo lasco, come mi ha chiesto. Indosso anche le cuffie, di quelle a padiglione. Il volume è piuttosto alto, quando entrerò non potrò sentire quello che mi dirà. Parlerà di me ma non potrò sentirlo, dovrò cercare di capire qualcosa dal labiale e dalle espressioni del viso. Dice che finchè non dimostro di essere la sua schiava devota non merito di sapere cosa pensa di me. Come ordinato, mi metto per terra a 4 zampe, rivolta alla porta e aspetto il mio Signore, che presto entrerà e si prenderà cura di me. Ho un po' freddo, mi ha detto che per scaldarmi posso scodinzolare. Dopo qualche minuto lui entra e si toglie il cappotto. Mi guarda appena, si siede sul bordo del letto e inizia a parlarmi. Come una cagnetta guardo il mio Padrone cercando di capire cosa mi sta dicendo. Non mi sorride più ora. Forse ho combinato qualcosa di sbagliato? Forse lo sto deludendo? Forse mi vuole abbandonare? Mi toglie le cuffie finalmente ma mi mette subito una mascherina sugli occhi e inizia a darmi ordini. Ora sono in piedi con le braccia alzate e mani dietro la nuca e non vedo. Dopo un po' le sue mani sono sui miei seni e li carezzano per qualche secondo ma poi mi stringe i capezzoli facendomi sobbalzare. Ho abbassato per un attimo le braccia, ho temuto la sua collera per questo ma lui già sapeva che sarei stata punita e non ha battuto ciglio. La prima pinza stringe il capezzolo ed è un brivido per tutto il corpo... la seconda mi toglie il fiato... il mio Signore mi fa allargare le gambe, sento dalle sue mani che si appoggiano alla cintura che si è chinato davanti a me e mi lecca la figa... piego le gambe e tengo il bacino in avanti per offrirgliela tutta...sono grondante ed eccitata... lui si alza e viene a baciarmi, strusciandomi sul viso i miei umori appena raccolti... Si è seduto e mi ordina di poggiarmi a pancia in giù sulle sue gambe cingendogli i fianchi con le mie braccia. Mi toglie la mascherina e mi dà una stretta a una pinza... mi scappa un grido... lui mi guarda severo, si gira e tira fuori dalla borsa un osso per cani e mi ordina di tenerlo stretto fra i denti... le sue mani mi stanno accarezzando e impastando il sedere... è piacevole ma so a cosa prelude e inizio ad agitarmi... la prima sculacciata è leggera, la seconda pure ma ben presto i colpi diventano più forti e più ravvicinati... il dolore ai seni e il calore dolente alle natiche si fondono, come una scarica unica che attraversa il mio corpo... non riesco più a tener ferme le gambe, le stendo e poi mi ritraggo sotto i colpi del mio Signore... E' seduto, io sono in piedi davanti a lui...mi ha tolto le pinze e mi accarezza le natiche... dimmi cosa devo fare e lo farò, mio Signore 249 0 2 settimane fa
- 1 mese fa il ricatto parte 2.... Arrivò il pomeriggio dove mi concesse la telefonata alla moglie così potevo chiamarla e mentirgli dicendo che andava bene al lavoro che era un manicomio ecc che poi l'avrei sentita la sera. Chiusa la telefonata mi prendere il telefono lo mette al sicuro.Il pomeriggio stava passando bene tranquillo TV qualche bacio tra me e lei e in meno che non si dica si fanno le 19.00 ora che si inizia a preparare la cena e lei mi propone un meno a base di wurstel nel culo e mangiato alla fonte ridendo dico dai perché no così prende un pacco di wurstel quelli grossi le succhia si alza il vestito e facendo attenzione che non si rompe lo mette nel suo culo poi si mette a covaccioni sulla sedia e mi dice dai ora mangia, avvicinò la mia faccia e con la bocca pian piano le prendo con i denti senza tagliarlo di netto lo tiro indietro per farlo uscire e poi tagli secco e mastico così il gioco e durato il tempo di 4 wurstel poi abbiamo fatto le patatine fritte. Ma nel mezzo della cena la chiama un suo cliente chiedendo se era libera se poteva passare da lei la sera per qualche ora, sembrava che era uno fisso da come gli parlava, aveva molta confidenza al tal punto che le ha parlato di me. Chiude la telefonata posa il telefono e mi dici preparati lui e un cliente attivo ora anch'io mi inizio a preparare. Nel giro di 20 minuti suona la porta, io come regola vado in camera e aspetto, gli apre la porta chiede se doveva bendarmi, ma per lui non c'era nessun problema. Così entrano lei aveva un vestito sexy lui jeans maglia nera e giacca di pelle mentre si baciano lei mi fa segno di venire mi presenta a lui e lui rimane soddisfatto mi fa fare una piroette mi fa mettere a 90 mi fa rigirare e dice penso che mi divertirò molto ma speriamo di durare perché ho voglia. Io mi rimetto al mio posto in ginocchio aspettando di aver ordini, ma lui domanda alla trans che se poteva fare qualsiasi cosa con me ovviamente nei limiti del possibile. Lei risponde certamente e così parlando con voce normale, per capirci non bassa voce ha proposto un gioco ovvero lei doveva star seduta su una poltrona e lui doveva scopare me. Lei da un lato non gli sembrava vero prendere la tariffa per una prestazione senza fare nulla non esito minimamente ad accertare così prese una poltroncina lei siede gambe larghe e inizio a giocare con il suo cazzo io mi giro verso lui che si stava slacciando i pantaloni per prenderlo in bocca era molto eccitato gli piaceva essere guardato mentre lo faceva. Mi prende e mi porta vicino alla trans e mi ordina di succhiare il suo cazzo io messo a gattoni, lui mi toglie il plug anale e mi mette il cazzo un piccolo gemito perché effettivamente era più largo di 4 cm inizia a scoparmi ed era veramente eccitato a bestia proprio per la situazione anche perché si e dovuto fermare un paio di volte per non sborrare subito. Ma come tutte le belle cose devono finire non riusciva più a tenerla e così mi sborro dentro anche la trans che la stava pompando di bocca mi schizzo in gola, loro si sta no baciati lui piano piano sfilo il cazzo dal mio culo e mi rimetto il plug, la trans mi ordinò di prendere le salviette e pulire il cazzo di lui così presi le salviette umide e facendo piano e delicatamente gli pulisco tutto. Una volta pulito si riveste gli lascia i soldi sul letto si salutano e se ne va io come ogni volta stavo lì al servizio, la trans si alza dalla poltroncina mi dice hai visto come e facile hai già preso 4 sborrate in un giorno, dai alzati e ora di andare a dormire domani e un altro giorno. Vado in bagno anche con lei mi tolgo il plug per scaricare la sborra di prima un po' di pipi un bel bidè e rimetto il mio plug, mi avvio in camera lei era nuda nel letto mi dice di venire lì con lei e di togliermi il plug dal culo che voleva dormire con uno o due dita dentro così io mi sdraio verso il fianco del materasso mi levo il plug così lei entro con due dita, così si passo la notte.I giorni a seguire passarono analoghi al primo più o meno le solite cose chi passivo chi attivo chi voleva giocare con entrambi il mangiare era sempre dato in modo bizzarro e i bisogni erano fatti sempre con lo stesso criterio e sempre un media di 4/5 sborrate mi prendevo al giorno. Il penultimo giorno aveva invitato una coppia di amici uomo e donna , per la sera e così il pomeriggio siccome non poteva prendere tutto in rosticceria si mise a cucinare e io ero tranquillo sul divano e pensare che mancava poco che potessi prendere e cancellare video foto tutto ma nel pensare e vedere la TV il tempo passa si fanno le 7 e mi ordina di corsa di darle una mano a preparare il tavolo tovaglia lunga tovaglioli piatti posate bicchieri tutto per aver un bel tavolo per tre persone perché io dovevo star sotto al tavolo. Suona il campanello io mi metto sotto al tavolo sento che si salutano li fa accomodare in cucina e parlano del più del meno e li invita a sedersi, dicendo che ci sarà una sorpresa durante la serata. Stando sotto al tavolo vedo lui un pantalone elasticizzato nero lei un vestito ultra corto e mi sembrava che non portasse nemmeno le mutande, si siede la trans che aveva una sorta di sottoveste e quando si e seduta gli e uscito il cazzo dal vestito, io cerco di non farmi notare dalla coppia perché dovrebbe essere una sorpresa quindi evito ma la trans con la mano da sotto mi dice di andar vicino a lei una volta avvicinano mi allarga Ancor di piu le gambe e mi fa segno di prendere toccare il cazzo lo inizio ad accarezzare poi lo bacio gli passo la lingua sull'uretra man mano diventa duro enorme come era la su dimensione reale. Mi allontana perché doveva prendere la portata sento una esclamazione calla coppia delle serie ammazza e cosa ti e successo la sottoveste non copre nulla così, e lei gli risponde e va bhe dai vi farò vedere la sorpresa, con un battito di mani era il cenno di uscita dal tavolo a gattoni esco sorpresi mi alzo in piedi rigorosamente nudo e sbalorditi mi guardano ed fanno i complimenti alla trans per lo schiavetto la trans si avvicina con il cazzo durissimo gli mette la mano dietro la testa e gli chiede non gli vuoi dare un bacino? Fino adesso me li ha dati lui. La compagna gli dice dai amore si non ti vergognare sai quanti ne ho presi per te!!??. Così lui si avvicina inizia con un bacio sulla punta poi da una piccola leccata sul frenulo e poi in un solo boccone lo prende fino a metà, tutti a parte me gli fanno un applauso. La compagna di lui si alza e esclama bhe direi che la cena e servita si potrebbe passare al dopo cena no? E nel frattempo si inizia a spogliare, aveva un bel seno grosso non esagerato ma che stava su due capezzoli già duri figa rasata e un bel culetto a mandolino. La trans si toglie la veste come se fosse la maglia e aveva ancora il cazzo nella bocca di lui e dice che facciamo rimaniamo in cucina o andiamo di là? Le due donne si guardano e insieme dicono andiamo di là... Fanno alzare il compagno che anche lui si spoglia giù i pantaloni, via i boxer che nel succhiare aveva il cazzo già duro si sfila il maglioncino e devo dire che aveva un bel fisico magro si intravedeva la tartaruga pochissimo Pelo e un bel paletto della luce. Tutti e 4 in fila indiana andiamo in camera la capofila la trans e io lui e la lei, la trans mi ordina di mettermi in ginocchio e la lei chiede alla trans cosa potesse fare la risposta era ovvia tutto quello che era nel possibile dal lui, e con un sorriso mezzo malefico mi guarda e si avvicina mi mette la mano sulla guancia e mi dice ho un bel po' di fantasie vediamo se riesci a farmele avverare.La trans si avvicina a me dai su succhia un po' e prendo il suo cazzo in bocca poco dopo si avvicina anche lui e chiede gentilmente se può la trans gli dice certo è qui apposta così prendo anche il suo e devo dire anche la sua dimensione era generosa anche se era di colore bianco. la lei si siede sul letto a gambe larghe si gode la scena con la mano destra si toccava la figa era molto eccitata dalla situazione, nel mentre si tocca chiede alla trans se mi poteva preparare per i suo desideri, la trans ovviamente da il consenso così si alza dal letto e mi dice di andare lì da lei, mi allontano dai quei due cazzi che tra l'altro mi piaceva a gattoni mi dirigo verso di lei mi fa segno di salire sul letto lei e in piedi dietro di me con la lingua mi inizia a leccare attorno al plug e con la bocca lo prende e me lo toglie una volta posato mi fa i complimenti dicendo che si sarebbe divertita, e guardando la trans che si stava divertendo con il compagno di lei dice l'hai allenato bene complimenti. La lei va dal comodino apre il cassetto come fosse casa sue e sapesse dove cercare prende il lubrificante me lo fa colare sul mio buco e mi sussurra ora vediamo il mio primo desiderio se si realizza, mi mette subito due dita poi tre poi quattro mi stava dilatando parecchio sento che continua ad alzare l'asticella del piacere spinge e arriva fino al pollice la fa ruotare e man mano mi fa abituare alla dilatazione la tira un po' fuori e mette il pollice con molta calma superano le nocche della mano e mi dice dai un bel respiro, lo eseguo un spinta un po' più secca entra la mano nel mio culo una volta entrata esclama evvai è entrata amore guardando il compagno lui si gira e gli risponde brava amore hai visto ora possiamo spuntare la casella delle cose fatte ma hai visto come la nostra amica mi sta succhiando? Io mi giro verso la trans mi stava guardando mentre era alle prese con il suo cazzo e mi alza il pollice come complimento pochi secondi dopo si alza prende il cazzo di lui lo tira verso il letto e guarda la lei dicendo direi che ora e pronto questo non lo sente nemmeno, pian piano mi sfila mano fa un rumore tipo tappo di bottiglia, la trans direziona il cazzo di lui me lo mette dentro lui un gemito di piacere guarda la compagna si baciano, con un tovagliolo lei si pulisce la mano dal lubrificante la trans sale sul letto e si mette a gambe larghe davanti a me schiaffeggia con il suo cazzo il viso tento di prenderlo in bocca e ci riesco. Lui mi inizia a stantuffare e dalla gabbietta stava diventando un colabrodo tra liquido pre-spermatico e anche un po' di lubrificante si era formata la chiazza la lei notando la perdita di liquidi si mette sotto le gambe di lui e con la testa tirata tutta indietro mi lecca la gabbietta giocando con la lingua facendola entrare nel buchetto da toccarmi la cappella. Una volta che ha ripulito tutto la lei si alza dalla scomoda posizione fa il giro del letto e sussurra qualcosa all'orecchio della trans e risponde a voce sentire tutto: penso di sì che ci riesca visto che gli è entrata la mano penso che quello sia come un bicchiere d'acqua. Non facendo caso a cosa si potevano esser dette io continuo a farmi scopare da lui; la lei mi chiama e mi dice di salire più avanti così gattonando mi porto sopra la trans la lei prende il suo cazzo e me lo direziona e mi ci siedo sopra ed entra tutto. girando un po' la testa vedo che lei prende e porta il cazzo del compagno verso di me e capii cosa voleva fare una doppia penetrazione anale, lui appoggia la cappella sul mio buco ma essendo già occupato non entrava così facilmente così mi alzo un po' quasi da farlo uscire tutto per poi farli entrare insieme (il problema era farlo) pian piano sento le due cappelle dentro che vogliono entrare anche se mi era entrata la mano ma due cazzi non era proprio come un bicchiere d'acqua un bel respiro e provo a scendere, una scossa lungo la schiena da togliere in fiato erano entrati non riuscivo più a parlare o urlare a fare nulla si stavano muovendo e il mio culo era aperto molto la lei eccitata ha richiamato l'attenzione del compagno dicendo anche questa e da spuntare amore vede due cazzi dentro ad un buco. Poi anche lei sale sul letto si mette sopra la faccia della trans e si fa leccare la figa quasi per farla venire che la trans fa fermare tutti, ordina alla lei di andare in bagno e prendere la sacca per il clistere così lei lo esegue va al bagno e la porta in camera, ordinando a tutti di sborrare e chi doveva pisciare farla li così la lei sfregando le dita sul clitoride inizia a squirtare e fa andare tutto dentro alla sacca poco dopo arriva lui che sfila il cazzo dal culo e io rimango con quello della trans e sborra anche lui li dentro e la trans presa che ormai tutti erano venuti sfila il cazzo si mette in piedi mentre la coppia gli succhiava i capezzoli e sborra anche lei, mentre io ero rimasto nel letto. Si sa per prassi quando uno sborra poi deve anche pisciare, così non passarono 5 minuti che lui inizio a pisciare la lei gli toccava il piscio e si leccava le dita poco dopo anche la trans inizia pisciare dentro e tutti e tre guardandomi la lei mi dice di venire lì, a gattoni scendo dal letto mi metto in mezzo a loro la lei prende la cannula che me la mette nel culo e dir la verità manco la sentivo apre il rubinetto e man mano si svuota la sacca. Una volta svuotata mi mettono un plug più grosso dato che ero molto dilatato e mi dicono di alzarmi in piedi mi alzo guardo loro che si bacino e man mano si iniziano a vestire. Una volta tutti vestiti si saluto con un grosso bacio sia lui che lei e ringraziano per la sorpresa, una volta usciti la trans mi chiede se riuscissi a dormire in quelle condizioni ovvero con il loro piscio e sborra più il plug ben più grande le risposi che potevo riuscire così lei andò in cucina a togliere la roba dal tavolo e io nel frattempo mi ero sdraiato nel letto. Poco dopo arrivo anche lei totalmente nuda accese la TV e io un po' stanco dalla prestazione data provai a chiudere gl'occhi. Passo la notte al mattino finalmente riuscì ad andare al bagno e poter scaricare tutto, la trans mi fece un regalo dicendomi che oggi era il giorno libero ovvero niente sex e alla sera potevo rientrare a casa subito non mi sembrava vero la mattina una volta alzati abbiamo fatto il letto caffè ci siamo vestiti abbiamo fatto un giro un po' di TV pranzato e io non vedevo l'ora che arrivano le 5. Alle 16 inizio a prendere il suo telefono e me lo diede da poter cancellare foto video miei, poi prese la chiave della gabbia di castità e mi libero il mio pisello, mi diede il mio telefono e mi disse ora puoi andare. Mentre stavo uscendo come se si fosse ricordata qualcosa mi ferma e mi dice ah la coppia di ieri ho voluto il tuo numero per contattarti quando vogliono ovviamente io lo dato, un bacio piccolo mio. Nella mia testa ho già pensato che mi dovrò rivedere con loro o bloccare il numero quando mi chiamano e quando succederà spero di essere solo. Così esco scendo le scale salgo in macchina e vado verso casa, mi fa male il culo da star seduto oltretutto ho fatto 4 giorni in cui prendevo solo cazzi, arrivato a casa saluto mia moglie e inizio a inventarmi la mia settimana lavorativa ovviamente finta.Un grosso bacio alla trans Valentina S. 362 0 2 mesi fa
- 1 mese fa il ricatto Partiamo dall'inizio così da fare capire tutto il racconto, anni indietro avevo conosciuto una trans molto bella magra alta bel seno (anche se finto) ma soprattutto un bel gran cazzo e così ho iniziato a conoscerla, soprattutto per il sesso che era moooolto appagante fino a quando era completamente single e così abbiamo iniziato a frequentarci alla luce del sole io andavo spesso a casa sua si guardava la TV, si usciva per locali, pizze ecc. un po' come una coppia. Tutto questo e durato circa un anno fino a quando per cause nostre fini tutto e non e che ci siamo lasciati molto bene anzi eravamo cane e gatto però che ci vuoi fare non si andava più d'accordo sul lato relazionale . Io mi sono rifatto una vita passano anni ci siamo rivisti e sembrava che l'astio tra me e lei fosse finito ci si salutava quando eravamo in giro. Ma nelle mia testa le serate passate con lei dove si faceva di tutto e di più in una notte mi mancavano così un giorno a casa dal lavoro sono andato sotto casa sua sapendo che aveva un cane prima o poi doveva scendere, così colgo l'occasione di salutarla e perché no far due chiacchiere magari anche con un caffè. Passa qualche ora e la vedo che scende ovviamente faccio finta di niente come se fossi per lavoro lì lei mi saluta e iniziamo a parlare del più del meno intanto mi incammino con lei e con il cane a fargli fare il giro per poi riaccompagnarla a casa mi chiede se avevo voglia di salire per un caffè e non me lo faccio ripetere due volte salgo senza problemi. Arrivati in casa (sembrava di essere in Africa dal caldo che faceva) leisi scusa per il caldo ma ama il caldo e mi fa accomodare sul divano, nel frattempo lei e andata in camera a cambiarsi per star in casa mettendosi un vestito azzurrino smanicato taglio culo classico di cotone nulla di che, arriva in cucina e inizia a mettere su la caffetteria si siede sulla sedia di fronte a me ci fumiamo una sigaretta nel mentre ci si ricordava dei tempi passati. Salito il caffè lo versa mi dà la tazzina e nel mentre che e seduta sulla sedia si tocca il cazzo e io non gli riesco a togliere gl'occhi da lì e lei mi dice ti piace? Lo vorresti ma sei impegnato ora addirittura sposato quindi cosa vorresti fare? E ovviamente non gli resisto e gli dico che lo vorrei in bocca lo vorrei come me lo dava una volta. Così si alza mi viene vicino mano sinistra sulla mia testa e allora tieni stronzo e me lo mette in bocca così gli inizio a succhiare con foga come se fossi in un film porno ci do dentro nel mentre mi abbasso i pantaloni e il perizoma mi toglie il cazzo dalla bocca, mi spinge sul divano e mi dice di aspettare li, va in camera prendere un suo collante e mi fa la domanda ti ricordi e vecchi tempi? Ti piaceva essere bendato no? Così mi benda con il collant occhi chiusi sono nelle sue mani nelle su grinfie. Mi fa girare sono in ginocchio sopra al divano aspetto il momento più atteso uno sputo appoggia la cappella e si fa strada mi dice che sono stretto (in effetti era da molto che non facevo l'anale) ma che dire sono stati i 20 minuti più belli sentir quel cazzo che mi scopava ero in estasi fino a quando sta per venire sfila il cazzo mi prende la testa e me lo mette in bocca fino a farmela riempire. Mi toglie i collant dall'occhio e gli continuo a succhiare il cazzo da ripulirlo bene, ci guardiamo e non si sa perché scoppiamo a ridere e ci siamo detti meno male che si doveva prendere un caffè con tante risate, mi offre un bicchiere d'acqua nel mentre mi rivesto ci salutiamo con un bacio alla francese.Passano diversi giorni e mi arriva un suo messaggio su WhatsApp lo apro mi si gela il sangue, uno spezzone di quel giorno magnifico ma che si e trasformato in terrore con un messaggio se questo non vuoi che vada a tua moglie ci vediamo al più presto con il numero di mia moglie sotto. Subito non riuscivo a scrivere ne a chiamare finisco il lavoro alle 7 e prendo coraggio da chiamarla gli dico che avrei pagato fatto quello che voleva mi sentivo un criceto in preda ad un serpente e lei mi dice che dovevo dir a mia moglie che dovevo trovare una scusa per assentarmi 5 giorni da casa, e stessa cosa con il lavoro se no nel giro di 3 giorni avrebbe mandato tutto a lei. Così arrivato a casa presi la palla al balzo e trovai un scusa del lavoro che mi toccava star fuori 5 giorni e al lavoro non avendo grossi problemi me li ero presi di ferie.Il giorno dopo gli mando un messaggio che avevo fatto tutto e ci saremo visti il lunedì.Arrivò il lunedì che dovevo andare da lei esco come tutte le mattine di casa in veste da lavoro mi dirigo verso casa sua e con un telo per non aver problemi copro anche la macchina gli suono e salgo ovviamente gli parlo di un paio di cose per non aver problemi volevo sentir la mia consorte 3/4 volte al giorno e al termine dei 5 giorni che cancellasse tutto sotto i miei occhi, lei mi rispose che non c'erano problemi ma aggiunse che c'erano le sue regole:1 dovevo assistere a tutti i suoi incontri essendo escort potevo immaginare2 dovevo fare tutto quello che mi chiedeva3 mi dava vitto e alloggio acqua per lavarmi tutto4 dovevo aver la gabbietta di castità giorno e notte5 star nudo sempreCosì per non aver problemi gli strinsi la mano.Prima cosa mi spoglia subito e fu lei a mettermi la gabbietta e la chiave se la teneva legata al collo e secondo mi ha fornito una serie di plug anali in cui potevo scegliere quale tenere o intercambiare nei vari giorni più grandi più piccoli ecc e così ebbe inizio la mia avventura.Alle 10 aveva un appuntamento con un cliente mi disse che dovevo star in ginocchio nella camera da letto nell'angolo e aspettare avevo il butt plug già dentro e la gabbietta, sento suonare il campanello gli apre la porta e una volta chiusa sento che gli parla dicendo che aveva un assistente che poteva fare quello che voleva che se gli creava disagio mi avrebbe bendato che ero disponibile a giocare da passivo e fare rizzare i cazzi lui risponde che non c'erano problemi ma avrebbe preferito che non lo vedevo così entro in stanza mi mise una benda sull'occhio poi fece entrare lui.Sentivo parlare di cosa gli piaceva fare e cosa avrebbe voluto ricevere così la "serpe" mi prese per la testa e disse hai sentito no vuole essere scopato quindi gli prepari il culo lo lecchi poi mi succhi il cazzo a me così mi spinse la testa in mezzo alle chiappe di lui e con la lingua leccai per un bel po' il culo sentivo che gli piaceva e il suo buco si stava rilassando così ho smesso e presi in bocca il cazzo di Lei già mezzo duro non ci voleva tanto a farlo diventare cemento quando era pronta mi tolse e sentivo che gemeva gli e lo stava mettendo dentro. Sentivo tutto gemiti i colpi che gli dava tutto il loro parlare esplicito sentivo tutto però lei si accorse che lui iniziava a perdere molti liquidi dal cazzo così mi diceva di mettermi sotto di lui e raccoglierli con la bocca, mi accompagno con le mani sotto di lui presi il suo cazzo in bocca e stavo lì ad aspettare che finissero. Non ci mette molto che lui mi venisse in bocca e quando è venuto lui, anche lei gli sborro dentro con il preservativo lui si tolse e rimasi sdraiato sul letto sento che lei sul tolse il preservativo mi disse apri la bocca e me mette in bocca difendo di masticarlo nel mentre loro si rivestivano io rimango lì nel letto sento che gli chiede quando doveva per la prestazione gli dice la tariffa si salutano e se ne va e lei viene in camera mi tolse la benda e mi chede se mi era piaciuto?? Avendo la bocca piena non riuscivo bene a parlare così mi tolse il preservativo dalla bocca e gli dicevo di si chiedendo chi fosse quello? Risposta bho uno nuovo. Arrivò il mezzogiorno mi faceva mangiare bene pasta carne bere tutto quello che volevo. Ovviamente mi disse che se dovevo andare al bagno mi aveva fornito un sacca da clistere per esser sempre pulito in ogni evenienza. Finito il pranzo lei si metteva sul divano a guardare la TV io gli toglievo la roba dal tavolo ovviamente rigorosamente come mi aveva detto di stare nudo, finito di pulire e lavare i piatti mi metto vicino a lei che mi chiede se gli portavo il cazzo a pisciare perché non aveva voglia di alzarsi e io le ho detto non ho capito in che senso??? La sua risposta è stata ti fidi?Io nella mia testa ho detto dopo quello che ha fatto no però che cosa mai mi capita gli rispondo di si. Così lei prende dietro al testa del divano un siringone enorme sarà stato da 500ml con un tubo da circa 40cm e spesso mezzo centimetro con sguardo maligno mi dice "ora vedrai prendi il mio cazzo e tienilo mentre piscio" così eseguo il suo ordine il tubo ben chiuso fra le sue dite prendo il cazzo lo tengo lei porta il siringone senza stantuffo e inizia a pisciare ne fa circa 250ml una bel po' direi una volta finito mette lo stantuffo fa uscire l'aria mi chiede di alzarmi in piedi e dalla cintura di castità inserisce il tubicino nel cazzo subito un male o bruciore non lo so però poi quasi piacevole man mano vedo che sparisce 40 cm e dico dove sono finiti inizia a spingere con lo stantuffo e sento la vescica riempirsi del suo piscio man mano scende sempre più giù fino ad arrivare a zero, mi sfila il tubicino e ho una voglia di andar a pisciare assurda e con un sorrisino mi dice ora vai al bagno.Corro senza farmelo dire due volte e finalmente mi scarico la vescica e sento dal sala ora capisci cosa vuol dire quando ti dico di portarmi il cazzo a pisciare??Continua... 273 0 2 mesi fa
- 1 mese fa esperienze che ti cambiano la vita Ci sono notti in cui non riesco a dormire che mi vengono fantasie strane voglie, e queste voglie o fantasie prima o poi devono essere esaudite.Così non riuscendo a dormire il mattino seguente mentre sono al lavoro con un bel po' di sonno mi metto a cerca questo desiderio che ho, ovvero essere lo schiavo zimbello il loro gioco quello che sia di due trans.Inizio a far una ricerca qui in provincia molte trans escort e sinceramente arrivato a non dormire per questa cosa mi sono detto i soldi non fanno la felicità e poi se fossero anche 100/150€ dico pace ma almeno non mi tormenta più sta cosa. Inizio a far un giro di telefonate subito nei paesi limitrofi al mio e man mano allontanandomi sempre di più, dicendo che sono passivo che avrei voluto farlo con due trans se avessero potuto fare sta cosa per me ovviamente pagando.Una mi da lo spiraglio di salvezza ovvero doveva sentire la sua amica se le andava bene l'idea; non ci potevo credere mi ha chiesto se mi poteva richiamare dopo qualche minuto perché ovviamente doveva sentir la sua amica. dopo una mezz'ora ricevo la telefonata della vita era lei mi diceva che erano d'accordo ma il fatto che dovevo passare a prendere una di loro e andar a casa dell'altra, e che problema c'era... Nessuno. In pausa pranzo corsi subito a casa doccia doccia interna un bel perizoma e il tubo del lubrificante salgo in macchina chiamo la trans mi dà l'indirizzo così la potevo passar a prendere. Arrivato sotto casa gli faccio uno squillo, esce dal portone e non credevo che fosse così bella capelli neri corvino, una camicetta rossa che lasciava a vedere un bel decolte un jeans attillato e una sneakers bianca ci presentiamo due baci sulla guancia e mi chiede se sono pronto risposta "ovviamente, sono nato pronto" e allora vai mi guida da questa sua amica che si trovava a pochi km da lei.Suona il citofono e salimo al 4 piano entriamo in casa lei era con un vestito tipo quelli estivi molto blandi leggeri e infrarido capello ricciolo e carnagione mulatta ci presentiamo i soliti due baci. Una volta salutati decisi di fare un po' il giullare o meglio far scendere la tensione mi guardai un po' in giro subito chiesi di andare in bagno e poi se mi potevano preparare un foglio una penna e due sacchetti di carta o qualsiasi contenitore, entrambe si guardarono un po' stranite come dire che cosa vuole fare questo ma poi la proprietaria di casa dice va bene e mi indicò il bagno, entro in bagno e cercando di far il più veloce possibile mi sono messa nel mio culo il tubetto della Durex con il perizoma che me lo teneva dentro e chiuso tutto dal pantalone passato questo tempo uscì loro erano al tavolo mi avevano preparato il foglio di carta la penna e due barattoli vuoti mi son seduto anchi e presi il foglio che ne ho fatto tante striscioline su ognuna volevo che ognuno di noi scrivesse una pratica sessuale che le piaceva che voleva realizzare oppure sperimentare, inizia io e le cose che volevo erano bareback, fisting, pissing, creampie anale, doppia penetrazione, pompini, ne feci il più possibile per aver più chance per far qualcosa che potesse piacermi a me tutti quelli sulle pratiche sessuali finirono in un barattolo mentre nell'altro andavano i nomi delle due trans con cui iniziare la pratica. Una volta finito mi alzo dalla sedia ed esclamò che ne dite di metterci più comodi e nel frattempo far un bel caffè?? Mi rispondono bell'idea la padrona di casa fece la mossa di alzarsi ma la fermai subito dicendo stai comoda e mettiti comoda la cucina e li e non ci vuole una scienza a trovare il caffè e la moca, così mi alzo mi sono messo comodo ovvero sono rimasto in perizoma e il tubetto della Durex che mi allargava le chiappe mentre ero in cucina anche loro si mettevano più "comode" ovvero la padrona di casa, che aveva il vestito è rimasta in reggiseno mentre la sua amica tolti i jeans e camicetta aveva delle autoreggenti verde fluo con il piede tagliato entrambe avevano il loro cazzo a penzoloni si sono risedute e si stavano massaggiando il loro cazzo ognuno il suo. Io nel frattempo piega un po' di qui cerca il caffè accendi il gas ero ritornato al tavolo dicendo ora che siamo comodi si può estrarre a sorte il biglietto, ovvero dovete estrarre tre biglietti a testa da questo barattolo ovvero quello delle pratiche sessuali e uno dai nomi totale 6 biglietti più un nome, il primo fu creampie anale a seguire benda bareback webcam pissing e doppia penetrazione, alcuni scritti io altri no e sinceramente mi preoccupava un po' il lato webcam.La moca era salita così ci siamo presi il caffè, e una volta finito dico e ora dove iniziamo mi guardano e mi dicono non sarà uscito ma senza un pompino i nostri cazzi non diventano duri, nessun problema sposto la sedia e vado sotto al tavolo inizio dalla padrona di casa che a sua volta si sposta con la sedia così da dar il mio culo alla sua amica lo prendo in bocca senza usar le mani sento che man mano cresce mentre la sua amica mi sposta il filo del perizoma da aver così in bella vista il tubetto della Durex me lo toglie e lo rimette dentro e gli dice guarda che e bello accogliente e io mentre mi dedicavo al cazzo con la bocca mi scappa una mezza risata. La trans con il cazzo in bocca si alza e mi dice andiamo a metterci più comodi così mi alzo entrambe avevano una erezione pazzesca due cazzi enormi uno più grosso dell'altro non sapevo piu quale dei due fosse più lungo o più largo comunque portarono in camera si buttarono nel letto una prese in perizoma che aveva sul comodino e me lo mise sulla testa da coprirmi gl'occhi metre l'altra si tolse la calza e mi lego il perizoma in modo che non potesse muoversi o togliere sento una che scende dal letto dicendo ora accendiamo la webcam e andiamo sul mio sito preferito e io potendo ancora parlare dicevo no se mi riconoscono? ma nella mia testa mi dicevo amen meglio una vita felice che una vita di rimpianti e lei mi rispose alla mia domanda "cosa è uscito dal barattolo webcam mi dispiace ma le regole le hai dettate tu...Sentivo il mouse che clicca a più non posso la sua amica nel frattempo mi schiaffeggiava il culo con il cazzo ero in preda ad eccitazione paura e voglia il mix perfetto per farmi uscire il tubetto della durex dal culo e sedermi sul quel cazzo enorme entro in un colpo solo giù fino in fondo sentivo le sue palle attaccate alle mie lei chiamo "teso" la sua amica che diceva accipicchia aspettarmi no? Vai con la diretta ora e cominciamo ero in ginocchio la trans era dietro e mi stava iniziando a scopare mentre l'altra mi ha messo il cazzo in bocca me lo faceva arrivare in gola tra saliva e liquido del cazzo ero bagnatissimo. La trans che avevo il cazzo in bocca dice ora tocca me così si tolse l'altra e mi penetrò l'altra ero a pecora così quella che prima avevo in culo si sdraio davanti a me e mi mise il cazzo in bocca, succhiavo quei cazzi come se non ci fosse un domani come se fosse l'ultima esperienza della mia vita dopa una decina di minuti che sembrava che il mio culo fosse mezzo anestetizzato quella che avevo in culo lo tolse e mi disse dai siediti su di lei ovviamente entro a briglie sciolte, lei dicendomi "ora prendo la webcam vediamo quante visualizzazioni facciamo Non avevo la piu pallida idea di cosa stava facendo mi ha messo la mano sulla schiena da spingermi quasi a far uscire il cazzo della sua amica mi punto il suo e io con tono un po' preoccupato dicevo guarda che non entra e lei mi disse non ti preoccupare ché piano piano entra. Così un po' alla volta mi sono trovato due cazzi nel culo un bel po' di male ma sopportabile di testa perché avevo due cazzi nel culo che mi scopavano. Però loro era un bel po' stretto così tanto che nel giro di pochi minuti una delle due aumento il ritmo dicendo di resistere che stava godendo pochi secondi dopo una stretta di chiappe con le mani e un urlo di piacere una mi aveva riempito il culo fino all'altuma goccia, si tolse mi rimaneva ancora un cazzo da far godere. La trans che si era tolta si alzò dal letto mentre la sua amica mi stava scopando mi tolse la benda con il perizoma, finalmente vedevo qualcosa girai subito la testa verso il PC mi vedevo ero su un sito ed ero in diretta aveva messo la webcam sul mio culo forse da far vedere la doppia penetrazione un po' eccitazione del momento inizia a cavalcare piu veloce la trans sotto di me e lei mi diceva piano che vengo pianooooo così da farla godere e non ci mette molto che anche lei mi sborro dentro. La trans che era venuta prima mi chiese cosa vuoi imbuto o doccia?? Io gli domandai per cosa? La risposta "per il nostro piscio" o mio dio ero stremato non sapevo manco come alzarmi e così ho detto fai te.... Così uscì dalla stanza andò in cucina tornando con l'imbuto in mano mi giro e me lo ha messo in bocca prima una e poi l'altra hanno pisciato mi hanno riempito non solo la bocca ero estasiato da quel momento una volta scaricato la loro vescica siamo andati in cucina per una sigaretta e saldare in conti tiro fuori tre pezzi da 50€ entrambe si guardano e ridono una di loro prende i soldi e mi dice di baciarle il cazzo così diedi un bacio ma nel frattempo mi ha messo i soldi nel culo arrotolati mi diceva dai ora vestiti e andiamo a far un aperitivo così fu stato così con i soldi nel culo ancora pieno di sborra mi rivestii perizoma pantaloni ecc andai con loro a fare aperitivo e una volta finito tutto andavo a casa a togliere i 150€ e farli asciugare tanto per la benzina andavano bene 124 1 2 mesi fa
- 1 mese fa prendere il sole.... Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro).Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole. 144 0 2 mesi fa
- 1 mese fa io e la coppia il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una scicaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO. 88 0 2 mesi fa
- 1 mese fa ..solo una ... Ma poi ,era fine Aprile,un caro amico ci lasciò la sua casa all’isola d’elba e decidemmo di andarci a stare in teoria fino a luglio,finche non ci sarebbe poi andato lui con la famiglia,la casa era in una zona poco abitata,un paesino molto piccolo,vicino al mare ,era una meraviglia,il posto,l’aria,ma c’era quel non so che di “non vita” determinata dal covid che rendeva tutto surreale.La mattina facevamo colazione fuori e andavamo a prendere le briosche a un bar a gestione familiare ,quasi sempre c’era Marco al bancone a servire .il figlio di 32 anni ma che ne dimostrava 10 in meno ,a vederlo come prima impressione non trasmetteva nulla che facesse pensare al sesso,e io ,da attenta osservatrice degli esseri umani in generale,ero abituata a scrutare bene i dettagli.Eravamo tutti con la mascherina e con l’ansia di seguire tutte le regole imposta dal governo,meno male che almeno andavamo a fare delle bellissime passeggiate ,al mare o nelle campagne e il lavoro al computer era meno stressante sapendo che poi ,fuori,c’era una natura meravigliosa.Ma nonostante questo cambiamento io non ebbi nessun segno di ripresa dell’attivita’ sessuale,anzi ,a dire il vero ,non era neanche la mia preoccupazione principale…finche…Una mattina al bar vedo Marco zoppicare ,gli chiesi cosa gli era capitato,lui mi disse che aveva una strana infezione al piede,io gli dissi che avendo lavorato in uno studio medico e come estetista ,gli avrei potuto dare un’occhiata,lui mi disse di non preoccuparmi ma due giorni dopo mi chiese se avevo qualche disinfettante perche’ non stava bene, io gli dissi di farmi vedere il piede allora lui si sedette sopra a al tavolo, io su una sedia di fronte,quel giorno aveva iniziato a fare caldo,io indossavo un vestitino a fiori bianco e blu,ero senza reggiseno ,non avevo previsto di fare l'infermiera,poi essendo vicino al mare e col caldo che andava ad aumentare,stava diventato piu’ consueto vestirsi leggeri,ma da quella posizione piu’ alta dal tavolo, Marco mi sbirciava dentro il vestito e mi guardava le tette anche in modo palese,io facevo finta di niente,afferrai il piede e lo avvicinai a me,piu’ in mezzo alle mie gambe,lo tenevo in mano e scrutavo,gli dissi che c’era da disinfettare e da applicare una crema,cosi gli dissi di venire casa nostra nel pomeriggio per effettuare la medicazione.Marco era un ragazzo moro,sembrava avesse un bel fisico sportivo,insomma era anche molto giovane ,ed e’’ bassino di statura,forse non arriva a un metro e sessanta,poco piu’alto di me,ma assolutamente proporzionato ,sembrava ,solo un po timido.Cosi’ lui si presento’ da noi e io lo medicai,la mattina dopo mi disse che iniziava ad andare meglio,io gli dissi di tornare anche in quel pomeriggio per almeno altri 4 giorni.Cosi iniziammo anche a parlare del piu’ e del meno,il terzo pomeriggio Marco si sbilancio’,mi disse :” sai che non avevo notato quanto sei……..”cosa?”gli chiesi io.....e lui …”e…che con questa cavolo di mascherina non ti rendi conto bene,caspita complimenti ,sei proprio una bella ragazza…” …e io arrossiii,lo ringraziai per la “ragazza”.gli dissi che ero molto piu’ grande di lui ,e lui non ci credeva,pensava io avessi 3235 anni,e io “seeee….magari!!...” e poi gli svelai che avevo 46 anni,e lui ci rimase di merda….”ma che cazz…non e’ possibile,hai un corpo di una 30enne,sei stupenda ..".. parlava e nel mentre mi guardava come se mi dovesse mangiare,io avevo indosso un pantaloncino che mi esaltava il fondo schiena e un top aderente,quando gli afferrai il piede e gli spalmai la crema non potei non notare quale grossa sorpresa avesse lui tra le gambe,gli si gonfio’ il pisello a forza di parlare del mio corpo, le mie tette si muovevano mentre gli spalmavo la crema e cosi’ dovetti scoprire che aveva un pisello da pornoattore,vista la sua statura(che non vuol dire niente)non avrei mai immaginato una cosa del genere,gli si vedeva la forma sotto il pantaloncino di stoffa leggera e aderente,cavolo,era un bastone di notevole dimensione,..lui si accorse della cosa e tento’ immediatamente di coprirsi con le sue mani…mi chiese scusa,non si era accorto del fatto che si vedesse…io non so come mi venne ma feci una battuta poco felice,gli dissi,non ti preoccupare,non fa niente,al limite dopo ti andrai a fare una sega…Marco disse “,,ma che dici!!?!!...” io non mi faccio le seghe!..mi resi conto di aver detto una stronzata,ma poi mi sorprese con la frase successiva ..”beh! in realtà ieri me la sono fatta …e che tu ,con quelle tette mi fai eccitare…”..“cazzo”...che avevo combinato…non sapevo che rispondere e come uscirmene da quella situazione imbarazzante…lui si sentiva molto a suo agio con me a tal punto da poter dire certe cose nonostante la sua timidezza"allora oggi te ne farai un’altra…” gli dissi ripensando anche delle seghe che si faceva mio marito guardando le mie foto…”dai,ci vediamo domani,ultimo giorno ,in teoria,sei praticamente guarito.Lui mi ringrazio’ e mi disse “ok,grazie! allora a domani”Sentivo che qualcosa era cambiato,anche in me,mi sentivo diversa,un piu’ ..boh!non saprei dire..ma ne parlai subito con Luca,gli raccontai tutto e mentre lo raccontavo sentivo finalmente vita "là sotto”..senza dire ancora niente a mio marito,ma lui non rimase sorpreso,disse che si era accorto da un po che Marco mi “mangiava con gli occhi”..e io gli dicevo che era cosi’ piu’ giovane di me che proprio non avevo minimante considerato questa probabilita’,Luca mi disse che secondo lui Marco non vedeva l’ora di farmi e che era molto arrapato,beh,io mi eccitai’ e gli risposi ”..mi sa che mi sono bagnata,e lui sbarrò gli occhi..”veramante!!!!dai non ci credo…finalmente! “ io mi sedetti sopra le sue gambe in modo da fargli sentire la mia patata,lui aveva il pisello duro e me lo infilo’ subuto,quasi per non perdere quel momento,io avevo una voglia pazzesc,con la mente fantasticai di “Marco”,cominciavo attiva come una volta ,era passato troppo tempo e quella nuova prima volta mi fece ricordare quanto era bello fare sesso,non vi dico mio marito quanto era felice per il mio “ritorno”.“luca,pero’ devo dirti che da sotto il suo pantaloncino ho visto che ha un bastone al posto del pisello,ero li di fronte a medicare il piede,era impossibile non notarlo”,Luca mi disse,”non sono geloso,e’ troppo giovane per essere in competizione,se guardare ti fa bene alla mente sono contento anzi visto anche i tempi che corrono.Il giorno dopo non andai al bar ,mi sentivo un po in imbarazzo ,poi sapevo che comunque il pomeriggio il ragazzo sarebbe venuto da noi ed ero curiosa ed eccitata ,Luca mi disse di stare tranquilla e di non esagerare con le provocazioni ,gli andava bene che io mi eccitassi all’idea pero’ poi non voleva che io andassi oltre,invece,con la scusa del caldo esagerai ,mi misi la mia minigonna nera che usavo per andare al mare e la canottiera bianca che mi disegnava il seno e nel caso che mi fossi eccitata mi si sarebbero visti indurire anche i capezzoli,Luca quando mi vide mi disse “noooo!! e’ esagerato cosi!!...dai,e’ un chiaro messaggio di richiesta di sesso !no,dai mettiti almeno una maglietta diversa….ma arrivo’ Marco,e non feci in tempo a cambiarmi…sorrisi a mio marito che accetto’ quella “sfida”,Marco quando mi vide ebbe un attimo di smrrimento,mi saluto’ in modo impacciato,io invece gli chiesi come stava andando col piede ,poi ci mettemmo come alsolito,lui seduto sul tavolo e io piu’ in basso su una sedia,solo che con la minigonna,ero coperta al limite della patata,da sopra lui non mi avrebbe visto le mutandine ma ben presto mi eccitai anch’io e non riusci a non farmi venire i capezzoli duri,ma facevo finta di niente,Marco ,che era molto spontaneo e ormai aveva una certa confidenza,disse “il piede va bene,anzi e’ guarito,pero’ se ti vedo cosi’ mi fa male qualcos’altro,” io mi misi a ridere,gli dissi di non esagerare ,che non stava vedendo nulla di particolare per cui stare male….lui mi disse “stavolta si che mi faro’ una sega…” io risi di nuovo e gli dissi ..”ehhhh,esagerato,per cosi poco,allora se vedi una donna nuda che fai?...”...lui rispose,,”se vedessi te nuda non so cosa ti potrebbe succedere!! ..”...guardando i suoi pantolonicni ,gli dissi ..”vedo..vedo..che sei sensibile a certi argomenti…dai,ok….tutto apposto,ora sembra guarita bene l’infezione,mi raccomando non camminare a piedi scalzi ovunque…e ora ti puoi fare anche una sega!....e lui “ ..”qui?..davanti a te?”..e io “nooo,scemotto ,a casa tua!!”...ridevo e mi divertivo molto ma ero ormai bagnata e avevo u po di affanno per il solo pensiero, non vedevo l’ora che se ne andasse ,infatti appena chiuse la porta andai da Luca ,gli presi la mano e gli dissi “senti!”..avevo la patata stra bagnata e di nuovo scopammo con una voglia da adolescenti,mi scopo’ molto forte,sul tavolo dove era Marco, Luca mi diceva “..ma se ti fa eccitare cosi’ invitalo piu’ spesso,lui ti guarda e io ti faccio!..peccato allora che non verra’ piu’..! e io presa dalle sue parole e dall’eccitazione e dal fatto che mi scopava,sussurrai “sai che voleva farsi una sega davanti a me…stavo per dirgli di si ma avevo paura che dopo non arei resistito e mi sarei fatta scopare..” Luca era sempre piu’ eccitato,gli piaceva che dicessi quelle cose e io ero frastornata,dopo mi resi conto che le fantasie non erano piu tali ma desideravo che diventasse realta’,cioe’ ,volevo vedere Marco farsi una sega davanti a me.Finita la concitazione della scopata,ci rilassammo un po,sul letto,con l’aria condizionata,Luca era nudo e sudato ,io ero con i vestiti addosso,non era stato neanche necessario spogliarmi..e Luca…disse “beh! se ti fa questoe effetto e io ho questi benefici per me e’un sogno,allora ,sai che c’e’ …se vuoi,se ti fa eccitare ,stuzzicalo ancora…Incredibile la vita,chi l’avrebbe detto,mio marito accettava quella cosa,uscivamo da un anno di astinenza e non era mai successo prima ,cosa che ci aveva molto spaventato,ora avevo ritrovato la “chiave “ per il mio risveglio e Luca non voleva perdere quella opportunita’.Marco ci venne a trovare il giorno dopo,nel pomeriggio,alle due,io gli dissi subito,con un fare sbrigativo,”vediamo?”..ma va bene,non c’e’ nulla da preoccuparsi”..ma quando alzai la testa il suo pisello era gia’ dritto sotto i pantaloni,e scoppiai a ridere.” ma..Marco…ma non e’ possibile che…!!!” lui si mise le mani sopra ma anche il palmo della destra sul tronco e faceva piccoli massaggi al suo pisello…” e che cavolo,solo perche’ mi sfiori mi tocchi il piede con le tue mani mi succede questo??”...e io,”pensa se ti prendo il pisello in mano!!secondo me vieni appena te lo sfioro”..lui sentondomi parlare in quel modo,tento’ la sua mossa ,mi chiese”..dai,me ne posso fare una davanti alle tue tette?...e risposidi istinto “ma che dici,sei impazzito?..e poi qunto ci metti a venire???”..lui si scuso”..mannaggia,scusa e che ,mamma mia ,che figa che sei..”...allora io senza dire nulla…guardai dritta verso il pisello.poi gli dissi,dai,se ci metti poco pero ..” lui non se lo fece ripetere,si tiro’ giu’ il boxer,se lo prese in mano,duro e grosso come non so che cosa e inizio’ a masturbarsi davanti a me..non credevo a miei occhi,stava succedendo sul serio…io gli dissi..”aspetta un’attimo,devo andare in bagno..” invece andai nell studio dove c’era Luca e gli spiegai sottovoce…” c’e’ Marco di la che vuole farsi una sega davanti a me….io sono..eccitata, dopo pero’ scopiamo..” E luca…” ecco lo sapevo che andava a finire cosi,.. se gli permetti di farsi una sega davanti a te sta sicura che quel pisello finira’ dritto nella tua patata ..” e io “noo,ma no,vuole solo farsi una sega e poi lo mando via”...e Luca,dopo svariati secondi di attesa”.......va bene,se questa cosa ti serve per eccitarti…facciamola”..…io andai in soggiorno emozionata ,li trovai Marco seduto ancora sul tavolo ad aspettarmi,”eccomi” ..gli dissi..e lui si ritiro’ fuori il pisello dando x scontato che aveva avuto il permesso di farlo e ricomnicio’ a segarsi,”me lo prendi in mano un po tu?”..e io “no!!” ma poi allungai le mani sulle suo cosce e lui me le porto’ sul suo pisello ,ero curiosa di senitre nelle mie mani un cazzo diverso,erano anni che ero con Luca e che non toccavo un pisello che non fosse il suo…Porca miseria quanto era grosso..”no ,no ,no,non devo pensare questa cosa..” dicevo tra me e me,si perche’ gia’ mi stavo immaginando come farmi fare”...meno male,che lui mi mise la sua mano sulla mia ,e aumentanto i ritmo della sega mi venne subito,spruzzando addosso…tantissimo,mi fece una doccia praticamente..lui si scuso’ per non essersi trattenuto e per essere venuto sopra di me…io ero esterefatta..gli dissi di vestirsi e di andarsene…appena chiuse la porta mi raggiunse Luca che mi piego’ a 90 sul quel tavolo e io gli dissi..” dai,Luca,se aspettavi ancora un po mi avrebbe presa Marco…”Erano mie parole che mi facevano eccitare molto, e cosi ancora sesso,avevo cosi tanta voglia che non capivo come avessi fatto a stare un’anno senza fare l’amore…..”e adesso che si fa?”..domandai io….Luca Rispose con un bel boh!...Questa cosa era troppo eccitante ,era un peccato interromperla ma dovevo mettere in conto che non avrei resistito ancora molto e presto avrei ceduto il mio corpo ,ero troppo “debole” per resistere,al suo prossimo approccio ero sicura che mi avrebbe scopata di sicuro,quindi c'era da capire come affrontare la situazione…" e’ sicuro che lui cerchera’ di avere tutto da te,cerca solo di resistere il più possibile..,mi voglio godere questa situazione e approfittarne finché si puo’…poi vedremo"disse Luca.La mattina dopo siamo andati al bar ,ci siamo seduti al tavolo a abbiamo fatto colazione,io avevo messo una canotta che mi faceva vedere le tette dai lati e questa cosa sapevo che avrebbe attirato Marco che puntualmente mi fece i complimenti per quanto ero bella e disse a Luca che era fortunato,non immaginate quanto quei complimenti mi fecero piacere,ero diventata un lago di piacere e non so che mi prese,chiesi a Marco dove potevo lavarmi le mani,lui mi accompagno’ in cucina,non c’era nessuno,poi mi spinse dentro uno stanzino ,mi mise subito la mano sul mio culo,io anziché arrabbiarmi gli abbassai la tuta del lavoro e glielo presi tutto in bocca,era gia’ molto duro ,e il pompino forse duro’ 10 secondi,poi mi rialzai e gli dissi”mi devo lavare le mani,senza dirci nulla tornammo al tavolo.Quando lo raccantai a mio marito un po si arrabbio’ ma subito dopo facemmo tanto sesso che per tutto il giorno ci sentimmo “pieni”.Passarono alcuni giorni ,io non cercai mai volontariamente di ritrovarmi da sola con Marco e per una settimana non successe nulla,ma nella nostra testa c’era e come .abbiamo vissuto la settimana di “rendita” con i ricordi di quel pomeriggio,poi la domenica mattina andammo a fare colazione al bar e puntualmente arrivo’ lui,io gli chiesi,ma tu non sei mai in ferie?non vai mai al mare ,sei sempre qui?...lui rispose che era a casa lunedi e martedi mattina perche’ tutti i giorni doveva lavorare perche’ erano sempre aperti con la crisi che c’era…poi chiese a noi se andavamo da qualche parte,io gli dissi che avevamo voglia di andare alla scoperta di quache bella spiaggia,lui chissa’ che film si fece nella testa e subito ci propose di accompagnarci in un posto molto bello e poco frequentato,Luca accetto’ e io pure,cosi ci andammo la mattina dopo di lunedi che Marco non lavorava,sara’ che il ragazzo non faceva sesso o neanche una sega da qualche giorno ,ma era proprio arrapato,andammo con la sua macchina,appena 15 minuti per arrivare ed effettivamente il posto era bellissimo…” vedete qui?” ci spiego’ Marco,”in tempi normali non avremmo mai trovato parcheggio invece,eccoci qua noi e altre due auto parcheggiate…”..probabilmente le auto dei proprietari del chioschetto giu’ in spiaggia.Arrivati giu’ prendemmo da bere ,faceva caldissimo,credo 30/32 gradi, io mi avvicinai al mare e l’acqua era abbastanza fredda e mi sentivo al tatto subito rigenerata,con l’immancabile inturgidimento dei capezzoli che Marco non si fece scappare,beh! io mi slaccia subito il pezzo sopra e rimasi in topless, e mi sentivo la regina in mezzo a loro due,Luca si lamento’del fatto che io potevo e loro no,certo non si poteva stare completamente nudi.Dopo un po che prendevamo il sole,io noto una canoa “chissa se le noleggiano” dissi ad alta voce,,” Certo che si,perche’ vi piace andare in canoa?”....chiese Marco,a me piaceva si,e non ci ero mai andata e mi sarebbe piaciuto provare.Fu un’dea fantastica,prendemmo una canoa 3 posti, io mi misi al centro,Luca d’avanti e Marco dietro e cosi’ iniziammo a pagaiare,c’era un misto di profumi di mare ,scogli,e il sole iniziava a essere molto caldo,avevamo tutti e tre il cappellino e grazia all’acqua che schizza va dai remi si stava molto freschi.Andavamo molto veloce,con la canoa fai tanta strada in poco tempo,ci eravamo allontanati tanto dal punto di partenza e un certo punto vediamo una piccola cala ,molto piccola ,decidiamo di andarci,era proprio piccolina in mezzo a due scogliere, ma con una spiaggettina di sabbia bianca al centro ,troppo bella e così intima,era lunga neanche ⅚ metri di larghezza e alle spalle avevamo forse 4 metri di spiaggia prima dell’altissima scogliera .Comunque sbarcammo li, portammo in nostri zaini con il pranzo e i teli da mare,ci mettiamo li da soli,la sensazione ere di stare su un’isola deserta,eravamo solo noi tre e un sacco di cormorani neri che svolazzavano sugli scogli,rimanemmo li per circa un’ora ,tra un tuffo nell’acqua azzurra e cristallina che sembrava una piscina ,poi sopraggiunse la fame e mangiammo un panino,appena finito ,giusto il tempo di rilassarsi dieci minuti che Luca volle proseguire il viaggio sulla canoa,cosi raccolta tutto il nostro “bagaglio” risalimmo e via verso il mare aperto.Ma dopo circa 10 minuti si intravedeva una piccola isoletta di scogli e man mano che ci si avvicinava scorgemmo una piattaforma dove ci si poteva fermare,l’isolotto era stra abitato di uccelli vari,soprattutto i soliti cormorani,quando fummo vicini pero’ molti semplicemente si spostarono un po piu’ in la ma non sembrava fossero spaventati della nostra presenza,poi una volta scesi fu una meraviglia,avevi la sensazione di essere tu e la natura,lontano da tutto ,e tranne noi stessi non c’era la benche’ minima presenza di un mondo civilizzato …quella sensazione unita al fatto che ero con mio marito e Marco mi provoco’ una forte eccitazione,e credo che anche loro due si sentissero cosi,infatti Luca,che era l’unico che poteva prendere una iniziativa del genere,disse”ragazzi, in questo posto non e’ consentito stare con i vestiti…”e allora si tolse tutto, via il boxer e la maglietta ,rimase completamente nudo col pisello leggermente in erezione,poi guardo’ Marco e gli disse”..dai ,che aspetti,non ti vergognerai mica?’..lui guardo’ me come per cercare il mio consenso i segno di rispetto ,,”ma non posso con te presente”...Luca gli disse di non preoccuparsi di nulla,quel piccolo paradiso andava vissuto allora Marco si convinse e si spoglio’ anche lui,io gli guardai il pisello e da moscio non sembrava cosi grosso ma iniziavo pericolosamente a eccitarmi tanto che tentennai a spogliarmi perche’ avevo la sensazione che si sarebbero accorti,allora le feci lentamente e cercando di nascondere qualcosa con le braccia e le maniDai facciamoci una foto..disse Luca..e io non volevo,era troppo imbarazzante ma poi…poi Marco tiro’ fuori la sua piccola fotocamera professionale e disse che avremmo avuto delle foto “serie”..quindi trovo un posto dove posizionarla e con autoscatto a raffica scattava una foto ogni 5 secondi ,ognuno si metteva nella posizione che voleva ,una serie di 7 foto molto divertenti,solo che tendevano a nascondere le parti intime..Poi ci preparammo per una seconda”sessione”,stavolta Luca era piu’ vicino a me e disse anche a Marco di stare vicinissimo a noi e poi a una certo punto io ero in mezzo e piano piano Marco dietro di me e Luca davanti attaccati in una sorta di sandwich…sentivo i piselli sul mio corpo,quello di Luca si era gonfiato e non lesinava a farmelo sentire sulla pancia,quello di marca era “educatamente ancora molle e sentivo la carne sulle mie natiche,inutile dire quanto gia’ fossi bagnata…Poi la fotocamera scatto’ le sue 7 foto e quando le andammo a vedere sul piccolo display Luca era ormai col pisello dritto,disse “embhe!che volete..e’ la natura..”Poi un’altra sessione ,stavolta Luca dietro di me ad abbracciarmi e Marco davanti…”mamma mia ,pensai come avrei fatto a resistere a non fare cavolate ,ma Luca mi anticipo’,mi mise le mani sulle tette e nel mentre Marco era appiccicato a me …sentivo a quel punto che anche lui si stava eccitando…e io non ho piu’ resistito,ho preso il suo pisello in mano,che si ingrossava sempre piu’ ,allora mi sono chinata ,e poi ho afferrato anche quello di Luca e ho detto “finalmente la foto che desideravo fare”loro hanno riso e Luca ha detto “fai quello che vuoi,tanto qui non ci vede nessuno”...dicendo cosi’ sblocco’ la situazione e ci siamo fotografati in molte posizione erotiche senza mai sfociare nel porno,ci siamo baciati anche sulle labbra …”Io pero’ ero stremata stra stanchezza e voglia di scopare repressa ,chiesi di ritornare in quella spiaggetta a dieci minuti da li perche’ mi volevo stendere,cosi ci siamo rivestiti e siamo tornatiUna volta risistemati i teli Luca si spoglio’ completamente e si stese giu’,poi mi aiuto’ a slacciarmi il pezzo del costume di sopra e quindi mi sfilo’ il sotto,poi mi disse “vieni qui che ti spalmo un po’di protezione solare,io gli diedi la schiena ,ero stesa sul fianco destro ,in mezzo a loro due ,Marco si tolse il costume e si giro’ verso di me per guardami ,e io ero nuda con le tette bianche a pochi cm di distanza da lui ,cosi indietreggiai verso Luca fino a far aderire il mio culo col suo pisello e quando inizio’ a spalmare la crema sul braccio,spalla e sul fianco,sentii”qualcosa “ indurirsi ,non dovetti fare altro che indirizzarlo sulla patata e “ciaf” dentro!..poi seguito da un mio sospiro di piacere…era ora!liberta’ di scopare davanti a Marco che si eccito’ moltissimo,gli venne duro e incomincio’ a segarsi,Porca troia quanto godevo,gli afferrai con la mia mano il pisello ,era troppa invitante ,non potevo non approfittare della situazione per infrangere qualsiasi barriera pudica e poter fare liberamente qualsiasi cosa….. infatti sono venuta subito!! ,troppo troppo presto…. ,mentre Luca mi baciava il collo e mentre stringevo il pisello di Marco…il quale ,dopo che io mi ero “calmata” mi fa:”...e io?..niente?...”io rispondo facendo la gnorri :” niente cosa?”Marco “:...dai,fammi fare anche a me…sto andando in depressione con tutte queste seghe..”io : eh!ma …devi chiedere il permesso a Luca…Luca : ..che centro io…la patata e’ tua…..!io : “dai ,vieni qui,ti aiuto io ..”Altro che aiuto,andai dritta con la bocca , io ero bella nuda davanti a lui,gli ho messo una mia gamba appoggiata su di lui facendogli intravedere anche un po delle mie parti basse,lui si e’ infoiato e poi mi letteralmente spruzzato addosso non so quanta roba ,e mi sono dovuta andare a fare il bagno..Beh fu tutto molto bello ed estremamente eccitante,non mi sarei mai aspettata di trascorrere una giornata del genere e il merito fu sicuramente per buona parte di Marco che ci aveva portato in quel posto paradisiaco oltre che per la sua stessa presenza .Al ritorno,eravamo ormai da soli in macchina,io dissi a mio marito una cosa che mi passò per testa,tanto per provocarlo :” …sai,dopo una giornata cosi bella…beh,un regalino a Marco sarebbe meritato ,noo?...un’infilatina ci stava, “...e Luca…”non se ne parla neanche ,e’ gia’ tanto quello che gli fai fare…!.io:”...si,e’ vero’,ma almeno una se la meriterebbe pero’Luca :” NO!!!”Io ..”..dai…mi sto bagnando di nuovo solo al pensiero…e poi, lui e’ timido,se non gli dai il permesso tu lui non avra’ mai il coraggio di provarci”Luca..”non gli daro’ mai il permesso di scopare mia moglie,se proprio vuole deve avere il coraggio di provarci da solo… se la deve guadagnare …e se lo vuoi tu…ovviamente”Che per me voleva dire “si”...percio’ mi convinsi che era solo questione di tempo,…”ma con tutto quello che ha fatto,cioe’,mi ha fatto diventare una….boh,una troia tutta per te?..non sei contento?...e poi ,dai.si vede che ci tiene a noi…”luca :“ si ,perche non ha niente da fare e ..ti vuole solo scopare, fin dall’inizio….La sera ci guardammo con calme le foto che avevamo fatto in quella giornata,erano molto erotiche ma in verita’ eravamo talmente esausti e sazi che poco dopo ci addormentiamoIl giorno dopo Luca pose la questione se far vedere quelle foto a Marco,non sapevamo cosa fare e le risposta ci arrivo’ da sola ,quando si esauri’ quella carica sessuale accumulata durante quella giornata al mare.Fu lo stesso Marco che ci chiese :” ma quelle foto?...mi piacerebbe vederle…”..io dissi che mi vergognavo ma sotto sotto volevo che le vedesse,Marco disse “..ma si,appena ci organizziamo vieni da noi che le guardiamo insieme..”..e con questo fu chiaro il messaggio che non gliele avremmo fatte avere a lui ma che poteva solo guardarle in nostra presenza,non si sa mai..Cosi quello stesso pomeriggio Marco ci invito’ a casa sua,lui era da solo,disse che aveva uno schermo bello grande e che avremmo apprezzato di piu’ le foto,io non persi l'occasione per fare una battutina scema ma provocante .”..certo ,piu’ e grande piu’ godi!!” ,Luca ironizzo’ e concluse.."..e certo ..!le dimensioni contano,altro che..!Cosi,subito dopo pranzo,prima che ci piombasse addosso il sonno andammo 10 minuti da lui ,disse Luca,si sarebbe trattato di poco,invece successe il pata-track!!io arrivai con la solita minigonna nera e top rosso senza reggiseno,faceva caldo,come mi sarei dovuta vestire!!..ci sedemmo davanti alla scrivania,Marco preparo’ un caffe’, si accese il computer,credo che lo schermo fosse un bel 32 pollici che in effetti rendeva molto bene,Luca era seduto vicino a me,e quando iniziarono ad arrivare le foto in cui eravamo nudi, io immancabilmente sentii un caldo umido nella patata e inizia a bagnarmi talmente tanto che dovetti mettermi la mano sopra ,ma non fu proprio una mossa azzeccata perche’ il contatto con la pelle mi fece eccitare ancora di piu’ e mi ..masturbai un pochino ,Luca vedendomi in quella situazione disperata ne approfitto’ e disse “..ma perche’ non ci mettiamo comodi sul letto cosi nessuno sta in piedi?”....e gia’...troppo comodi,ma io non ci capii piu’ niente ,una volta a letto io mi misi a pancia in giu’,Luca invece disse che mentre vedevamo le foto mi avrebbe fsatto un massaggio ,certo,col pisello dentro la patata,ma io avevo talmente voglia che lascia fare tutto quello che volevano,vedevamo le foto e nel frattempo Luca mi sollevo’ la minigonna e non ebbe problemi aa penetrarmi in un attimo,quindi mentre mi scopava io chiesi a Marco di avvicinarsi ,per non escluderlo dal gioco,gli abbassai il boxer e afferrai il pisello con la mia bocca finché non fu grosso e duro ,mi girai a pancia in su e Luca si sposto’ di lato,invitai Marco in mezzo alle mie gambe e lui stavolta un impacciato mi chiese “ ma davvero?”....e poi finalmente gli feci usare quell’arnese dentro di me,gli dissi “..dai.vieni,qui…vediamo se riesci a farmi venire…”e cosi ,nella classica posizione del missionario mi scopo’ per la prima volta in quell’estate,appena il suo pisellone mi penetro’ sentii’ un calore nuovo,una sensazione diversa,era probabilmente il sapore della trasgressione,io gli misi le mie mani sul suo culo super sodo e lo accompagnavo nei movimenti ,il tempo che ci metteva a fare su e’ giu’ mi sembrava lunghissimo e quando arrivava in fondo io emettevo un piccolo suono di godimento che non riuscivo a trattenere ,e poi gli dissi a un’orecchio mentre mi faceva,”alla fine c’e’ l’hai fatta brutto stronzetto”…e lui disse una cosa bella ,”...si,mi sento in paradiso,non pensavo fosse cosi bello..”Luca mi disse che eravamo davvero eroticii da vedere ,tutti edue depilatissimi,il pisello di Marco che entrava e usciva facendomi godere…..poi Luca disse”Marco,lasciamela un po a me..” e cosi continuai con mio marito,che mi prese da dietro mettendo in mostra le tette e lui davanti e me e che mi leccava e mi baciava,indescrivibile,un sensazione troppo forte che mi lascio’ ubriaca per tutta la giornata.Ora che Marco mi aveva avuta tutta come avremmo continuato?Il giorno dopo ,a mente piu’ serena,cosi almeno credevo,io e Luca cercammo di analizzare un minimo l’accaduto,lui inizio’ col dire “..penso che dovremmo darci una calmata”..e io risposi “ credo che ve la daro’ ogni volta che vorrete,il fatto di essere presa e usata per fare sesso mi fa andare fuori di testa…”Luca non disse nulla,mi bacio’ e basta!Marco era incredibile,beh era anche molto giovane percio’ aveva una energia pazzesca,tutte le volte che mi vedeva ,fosse stato per lui ,mi avrebbe scopata ma io giocavo un po a “tirarmela”,a volte facevo la difficile e loro due si arrapavano ancora di piu’ ,a volte avevo voglia io e trovavo il modo per fare sesso,mi piacciono molto le sveltine ,breve e intenso,cosi posso farlo anche piu’ volte al giorno,quando mi va,e poi il fatto di avere due uomini e’ un vantaggio,mi piaceva fare sesso cosi’ ,solo per voglia o per attrazione fisica,senza nessun coinvolgimento sentimentale tra me e Marco,Sesso x sesso e basta,come quella mattina che Marco venne da noi, io ero al computer e lui mi inizio’ a toccare il collo e poi le braccia fino alle tette e nel mentre io mi toccavo sotto finche’ lui non mi fece alzare da quella sedia mettendomi a 90 e scopandomi da dietro mentre io teroicamente lavoravo al pc,oppure quella volta che andavamo in macchina,di sera in un locale e prima di arrivare,ci siamo fermati in una campagna dove non cera nessuno e abbiamo scopato in piedi appoggiati alla macchina perche’ non abbiamo resistito fino a dopocena ,Luca da dietroe Marco davanti, e fu pazzasco e quando arrivammo al locale mi tremavano le gambe e quasi non riuscivo a stare in piedi,Marco era eccittao per tutta la cena e al rientro in macchina,mentre Luca che era gia’ esausto e guidava ,Marco mi porto’ sul sedile psteriore con lui e me ne fece di ogni,forse mi fece venire 3 volte ,mi scopava lentamente gustandosi ogni attimo e tutto il contatto dei nostri corpi nudi…..sembrava non essere mai sazio,mi diceva “...cazzo cazzo!!mi fai un effetto che non capisco,ti scoperei tutta la notte,,”....e infatti gli proponemmo di rimanere a dormire da noi perche’ non volevamo che quella magia che si era creata finisse subito…..Rimanemmo sull’isola fino a settembre,saremmo dovuti rientrare a Milano a Luglio ma il nostro amico e la sua famiglia quell’anno non si spostarono da Milano quindi prolungammo la permanenza per altri due mesi,io invece ci sarei rimasta a vivere su quell’isola…ma non si puo’ avere tutto…Con Marco durante quel periodo ci furono giorni in cui non ci si vedeva per diversi motivi,io a volte preferivo stare da sola ,c’erano giornate in cui mi piaceva stare nuda in casa nel mio spazio,mi piaceva fantasticare e poi vivere nella realta’ quelle fantasie,alcune volte Luca e Marco mi portavano in giro per l’isola senza una meta’ ben precisa ,e io ero il loro oggetto del desiderio..quella fu un'estate indimenticabile 124 0 2 mesi fa
- 3 mesi fa Sorpresa sotto l'Albero: Quando la Vita Ti Gioca uno Scherzo Natalizio Trama: Era la notte prima di Natale e in tutta la casa non si muoveva una creatura... tranne me e mi arrabbiavo sempre di più mentre passavo da una stanza all'altra alla ricerca di ciò che avrebbe dovuto esserci. In casa avrebbero dovuto esserci una moglie e tre figli, ma non c'erano. > Sono Marco Colombo, un dirigente aziendale che aveva pianificato con cura di trascorrere le festività natalizie con la mia amata famiglia. Avevo preparato sorprese per i miei bambini e volevo dedicare del tempo speciale alla mia vecchia mamma. Tuttavia, la vita ha il suo modo di sorprenderci. Una società cinese con cui la mia azienda aveva importanti rapporti commerciali ha organizzato un meeting cruciale a Parigi. Nonostante fossi stato assolutamente determinato a godermi le vacanze, il dovere ha chiamato, e mi sono trovato costretto a partire per la capitale francese in un periodo così speciale. Ho comunicato con tristezza la notizia alla mia famiglia, promettendo che sarei tornato il prima possibile. Il meeting si è svolto con una tensione palpabile, ma proprio quando sembrava che il mio Natale sarebbe stato lontano da casa, ho ricevuto una chiamata che ha cambiato tutto. La società cinese aveva deciso di cancellare il prosieguo nei giorni successivi del meeting a causa di circostanze impreviste. Ho deciso di mantenere la sorpresa per me stesso, desiderando vedere la gioia negli occhi della mia famiglia quando mi sarei presentato all'improvviso. Avevo preso così il telefono e iniziato a chiamare le compagnie aeree per vedere se riuscivo a trovare un posto a sedere a così breve distanza dalla festività. Ho ricevuto un "mi dispiace" da tutte, tranne una. Mi dissero che erano al completo, ma che c'era stata un'ondata di cancellazioni e di “no show” e che se avessi voluto venire all'aeroporto e mettermi in "lista d'attesa" sarei riuscito a prendere un volo. Era il mio giorno fortunato, il mio regalo di Natale da parte del destino, e così riuscii a prendere un volo. Con il cuore colmo di felicità, avevo preso un taxi per tornare a casa, desideroso di creare una sorpresa indimenticabile per la mia famiglia proprio alla vigilia di Natale. Arrivato a casa, avevo notato subito l'atmosfera festosa. La casa era splendidamente decorata, le calze erano appese con cura, e l'albero di Natale risplendeva con luci scintillanti. Ma qualcosa non quadrava. Non c'erano regali sotto l'albero. L'atmosfera di festa era presente, ma l'assenza di pacchetti avvoltoi mi aveva colpito. Confuso, ho iniziato a cercare una spiegazione. Avevo pianificato con cura ogni dettaglio della mia sorpresa, e non potevo credere che i regali fossero mancati all'appello. Con il cuore in gola, ho chiamato mia moglie, ma il telefono non era raggiungibile. Il panico ha iniziato a farsi strada mentre tentavo di immaginare cosa fosse successo. Dopo aver chiamato a casa dei miei genitori, ho parlato con mia madre, sperando di ottenere qualche informazione. Mi ha spiegato che Monica aveva chiamato chiedendo se poteva badare ai bambini per un po'. Poiché voleva uscire con le amiche per la cena di Natale, aveva deciso così di consegnare i regali ai bambini in anticipo e poi li avrebbe portati da mia madre per la notte. I bambini erano accoccolati nei loro letti, ignari della mia improvvisa comparsa. Monica aveva lasciato la casa alle sette, dicendo che li avrebbe visti la mattina successiva. Inizialmente, ho respirato un sospiro di sollievo, ma il mio stato d'animo è rapidamente cambiato quando ho sentito della cena con le "vecchie amiche di liceo." Nove anni di matrimonio erano trascorsi senza che mia moglie menzionasse mai queste amiche, e il repentino cambio di piani aveva suscitato il mio sospetto. I pensieri negativi avevano cominciato a fiorire nella mia mente, e la paura di una rivelazione sconcertante si era fatta strada. All'improvviso, un'auto aveva svoltato nel vialetto di casa, come dimostravano i fari che attraversavano la finestra del soggiorno. Avevo guardato l'orologio e avevo notato che erano le dieci e dieci. Ero balzato su dal divano, mi ero avvicinato alla finestra, avevo spostato la tenda e avevo guardato fuori. Il bagliore della luna sulla neve appena caduta aveva chiaramente mostrato un uomo e una donna seduti in macchina, baciandosi come due adolescenti. Un brivido di confusione e stupore mi aveva attraversato mentre cercavo di capire chi potesse essere. Il cuore aveva battuto forte nel petto, e la mia mente era stata travolta da pensieri incerti. Il loro abbraccio sembrava non avere fine, e mentre i finestrini dell'auto non emanavano fumo, il mio sconcerto stava raggiungendo livelli vertiginosi. La mia mandibola si stava stringendo, e le mie mani erano diventate pugni serrati, tanto che provavo dolore agli avambracci. Mentre osservavo incredulo, giunto il momento in cui avrei dovuto essere testimone di ciò che i miei occhi non potevano credere, l'uomo si era spostato all'indietro, e la testa della donna era scomparsa dalla mia vista. Non c'era bisogno di essere un genio per capire cosa stesse accadendo. La realizzazione mi colpì come un pugno nello stomaco. Il tradimento era davanti ai miei occhi, e la sensazione di tradimento e dolore si fece strada in me. Mentre la scena continuava a svolgersi nel vialetto di casa, ho sentito un misto di rabbia, tristezza e incredulità. La neve caduta sembrava ora un velo freddo su un momento che avrebbe cambiato tutto. Avevo capito in un attimo che l'uomo stava ricevendo un pompino, un pompino di livello mondiale, come ben sapevo da tutti quelli che Monica mi aveva fatto. Lo vedevo nella mia mente. Le dita di Monica che si appoggiano alle sue palle mentre lei gli leccava la lunghezza e stuzzica la testa del cazzo con la lingua, prima di prenderlo in bocca e lavorarlo fino a farlo entrare in profondità nella sua gola. Riuscivo a immaginare i pensieri che gli frullavano in testa. Mentre lei godeva, lo pompava sempre più velocemente per farlo eccitare e farlo sborrare. Era facile immaginare la sensazione che avrebbe provato lui nel momento in cui Monica avrebbe ingoiato fino all'ultima goccia e poi lo avrebbe leccato per bene. E poi in un batter d'occhio vidi la sua testa sobbalzare all'indietro e capii che si era appena sfogato e un attimo dopo la testa di lei tornò su. Si scambiarono alcune parole e poi vidi aprirsi sia la portiera del passeggero che quella del guidatore e capii che stavano entrando in casa. Ho chiuso la tenda lentamente, incapace di guardare oltre. La mia mente era in tumulto, e il calore che sentivo non era più dovuto all'emozione natalizia. L'aria intorno a me si era fatta densa di un silenzio scomodo, e il Natale che avevo immaginato si era trasformato in un'inattesa e dolorosa rivelazione. Lasciai la finestra e mi diressi verso il seminterrato dove tenevo tutta l'attrezzatura. Pensai di usare una mazza perfettamente adatta allo scopo". Ma lo stato d'animo in cui mi trovavo in quel momento era buono per un omicidio. Sentii la porta d'ingresso aprirsi e i due entrare. Sentii dei mormorii mentre i due si muovevano per la casa verso le scale che portavano alle camere da letto e mi chiesi se lei lo avrebbe portato sul nostro letto o avrebbe usato una delle camere dei bambini. Decisi di permettere loro di spogliarsi e sistemarsi sul letto, iniziando il loro accoppiamento. Pensavo che il mio ingresso sarebbe passato inosservato fino a quando non mi fossi avvicinato abbastanza per colpire con la mazza. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, salii silenziosamente le scale. Mi fermai in cima ai gradini e i gemiti provenienti dalla nostra camera da letto raggiunsero le mie orecchie, stringendomi la mascella. Mentre mi muovevo silenziosamente lungo il corridoio, i pensieri ronzavano nella mia mente, un'elaborata strategia si stava formando. Raggiungere la camera da letto era come camminare sull'orlo di un precipizio. Tutte le cose che avrei dovuto fare, quasi tutte richiedevano la collaborazione di un'altra persona. Dovevo trovare un buon posto dove nascondermi, almeno fino al giorno dopo Natale. Sapevo che coinvolgere la polizia sarebbe stato inevitabile, una volta che avessi affrontato l'intruso nella mia camera, sul mio letto. Le prospettive di dover affrontare conseguenze legali mi spinsero a pianificare con attenzione. Non potevo permettermi di finire dietro le sbarre prima di aver sistemato le cose che erano davvero importanti. Dovevo rimanere fuori dalla custodia almeno fino alle 10 del mattino del giorno dopo le festività. Questo mi avrebbe dato abbastanza tempo per sistemare i conti bancari e svuotare la cassetta di sicurezza. Il giorno di Natale, pianificai di recarmi agli sportelli del servizio clienti per cancellare le carte di credito e proteggere al meglio i miei averi. La tensione nel corridoio era palpabile mentre mi avvicinavo alla porta della nostra camera da letto. Il Natale che avevo immaginato era diventato un intricato labirinto di segreti, tradimenti e decisioni difficili. Con la mascella serrata e il cuore pesante, ero pronto a confrontarmi con quello che mi attendeva al di là di quella porta. Mi ritrovai in una situazione difficile, in bilico tra l'impulso di reagire con rabbia e il bisogno di pianificare attentamente i passi successivi. Non avevo mai picchiato una donna, e anche se il desiderio di farlo poteva pulsare dentro di me, sapevo che Monica non doveva essere la prima vittima di una mia violenza. La mia mente macinava opzioni, cercando di trovare una via d'uscita che potesse garantire la giustizia senza compromettere ulteriormente la situazione. L'idea di vederli piangere sul loro tradimento, consapevoli che avrei preso la mia parte di carne nel processo legale, era il mio unico conforto. Mentre mi avvicinavo alla porta della camera da letto, decidetti di aspettare di sentirli giungere al culmine del loro piacere prima di interrompere la loro festa. Sembrava giusto infliggere loro il massimo dolore nel momento in cui stavano godendo del massimo piacere. Mi posizionai accanto alla porta, con le spalle al muro, ascoltando attentamente ciò che accadeva in camera da letto. Le sue voci, i gemiti e i piccoli gridi acuti riempivano il corridoio, e un senso di nausea cresceva in me. "Basta," pensai, "è ora di mettere fine a tutto questo." La porta sembrava più pesante mentre la spingevo lentamente, preparandomi a fronteggiare la verità che si celava dietro di essa. Lei gemeva ed emetteva piccoli gridi acuti e sentii lui dire: "Dannazione tesoro, sei stretta. Non riesco a capire. Per quanto ti scopo e per tutto il tempo che ti ho scopato dovresti essere abbastanza larga da non dover faticare per entrare". Cristo santo! Quanto era durato tutto questo? Per quanto tempo stava succedendo dietro le mie spalle? Non ne avevo idea. Non ne avevo mai avuto idea. Le mie frequenti assenze per progetti fuori città sembravano averle fornito ampio spazio per giocare con il fuoco. Avevo sempre creduto di avere un matrimonio solido, una roccaforte di fiducia reciproca, ma sembrava che mi stessi illudendo. La rabbia e la delusione si mescolavano dentro di me mentre continuavo ad ascoltare dalla porta socchiusa. La realizzazione che tutto ciò che credevo fosse stabile stava crollando come un castello di carte era schiacciante. L'inganno, nascosto dietro il velo delle mie assenze, mi colpiva come un pugno allo stomaco. Le emozioni turbolente si agitavano mentre cercavo di affrontare la realtà di quanto stesse accadendo. Avevo investito tanto in questo matrimonio, credevo che ci fosse una base solida su cui costruire il nostro futuro. E ora, tutto sembrava sgretolarsi davanti ai miei occhi. Il desiderio di vendetta si mescolava al senso di tradimento, ma sapevo che dovevo rimanere calmo e pianificare attentamente i passi successivi. Non volevo precipitare le cose, ma allo stesso tempo, il bisogno di affrontare la verità diventava sempre più urgente. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, mi preparai a entrare nella camera da letto e affrontare il caos che si era instaurato nel mio matrimonio. "Oh sì, piccola, spingi, spingi. Dai, spingi indietro e prendi tutto il mio cazzo !" Il suono inconfondibile della carne che si scontra l'una contro l'altra risuonava attraverso la porta chiusa. Era un rumore crudo e intimo, un rituale di passione tradita che riecheggiava nel corridoio. Ogni colpo sembrava vibrare nell'aria, un'armonia malinconica che sottolineava il tradimento svelato dietro quella porta. Era come se il mondo intorno a me si stesse dissolvendo in quel suono, rendendo la mia presenza in quel luogo ancora più surreale. Le percussioni irregolari e appassionate si diffondevano attraverso le pareti, amplificando la profondità della tragedia che stava accadendo al di là della mia vista. Ogni sussurro della carne in movimento sembrava un colpo al cuore, un richiamo a una realtà che avrei preferito evitare. "Ci sono quasi" disse e io presi in mano la mazza. Proprio mentre ero pronto ad allontanarmi dal muro e a girarmi per attraversare la porta della camera da letto, il mio cellulare suonò. L'avevo messo in vibrazione prima di lasciare il seminterrato, perché non volevo che un cellulare che squillava sconvolgesse i miei piani. Chi diavolo poteva chiamarmi a quest'ora della vigilia di Natale? Ho tirato il cellulare e vidi che il numero sullo schermo era il numero di cellulare di Monica. La troia mi stava chiamando per parlare con me mentre il suo amante la scopava? Era così che si eccitava? La mia mente era confusa, sospesa tra il tumulto dell'infedeltà che stavo per affrontare e la curiosità di scoprire cosa potesse spingere Monica a chiamarmi in quel momento. Mi infilai nella stanza di fronte, chiusi silenziosamente la porta e poi risposi al telefono. Risposi al telefono cercando di mantenere la calma, anche se il mio cuore batteva forte nel petto. "Pronto?" "Ciao tesoro. Tua madre mi ha appena detto che hai chiamato per dirmi che eri a casa". "Dove sei !!??" "Sono a casa dei tuoi genitori. Dove sei tu?" "Sono a casa". "A casa?" "Sì". "Devi uscire da lì e venire qui e devi farlo subito!! ". "Perché!!?" "Perché ho fatto un regalo di Natale a mia sorella. Visto che tu dovevi essere via e io sono venuta qui da tua madre, ho detto a Isabella che lei e Roberto potevano usare la nostra casa stasera, invece di prendere una stanza d'albergo. Le lascio prendere in prestito la casa per una notte. Devi uscire da lì e venire qui per non rovinare la loro serata!" Abbassai lo sguardo sulla mazza che avevo appoggiato al muro quando aprii il telefono e borbottai: "Rovinargli la serata, oh sì; non vorrei rovinargliela. Ci vediamo tra poco". "Sbrigati, tesoro, ho un regalo da darti, ti amo", disse e poi ridacchiò, "ma non puoi fare troppo rumore quando vieni potresti svegliare i tuoi genitori. Ti voglio bene, tesoro". "Ti amo anch'io". La mia risposta, anche se carica di amore, trasudava un'ombra di amarezza. Mentre chiudevo la chiamata sapevo cosa mi sarei regalato per Natale: avrei tenuto per me quello che avevo quasi fatto. Monica non sarebbe stata minimamente contenta di me se avesse saputo i pensieri che avevo avuto da quando quell'auto era entrata nel vialetto. Ora potevo capire tutto. Con un sorriso beffardo, uscii di casa, presi la mia bici dal garage e mi avviai verso i tre chilometri che mi separavano dalla casa dei miei genitori. Mentre pedalavo fuori dal vialetto, ho esclamato, prima di sparire: "Buon Natale Isabella e Roberto! Che la vostra notte sia altrettanto movimentata quanto la mia! Ah, e Roberto, sembra che tu abbia appena guadagnato il premio di 'Sopravvissuto alla Vigilia'! Ah... ah... ah..."...Quando una telefonata salva la vita!... 67 0 3 mesi fa
- 6 giorni fa il piacere della sorprea Un sito esplicito..un profilo interessante..malizioso....un contatto con il lui di coppia...che ha un unico obiettivo...rendere regina la sua signora...appassionata..piacente...sorridente...meravigliosamente provocante e sensuale... abbiamo chiacchierato a lungo...ipotizzando diversi scenari....seduzione e malizia...provocazione e sensualità...lei donna donna donna..intensamente femmina....sacerdotessa del piacere..che ama godere e far godere.. lui sapiente regista....intenso organizzatore e tessitore di situazioni... qualche scambio di foto...di video..che evidenziano passione e desiderio..che magnificano i sensi purtroppo la geografia non aiuta...ma in qualche modo si riesce ad organizzare una situazione maliziosa... lui propone a lei una serata fuori..senza una meta precisa....ma dagli occhi e dal tono della proposta lei intuisce che sarà una serata eccitante... piena di emozioni e di sorprese... "ma perchè non indossi le autoreggenti e quella gonnellina che piace tanto a me?" le dice lui..."tanto non fa cosi freddo"... "va bene amore" risponde lei.... ha capito che sarà una serata di passione ...quindi indossa le autoreggenti...non indossa l' intimo..perchè intuisce che potrebbe essere strappato dalla foga erotica del proprio compagno sale in auto....senza chiedere nulla di più.... si fida ciecamente del proprio uomo...non ha bisogno di chiedere...dove andremo o cosa faremo lei sa perfettamente che l' attenzione del proprio uomo nei suoi confronti è senza remore..senza se e senza ma... iniziano a correre per le strade di montagna..la montagna che entrambi amano immensamente.... la velocità è moderata..non vi è fretta...e in ogni caso bisgona guidare con prudenza... lui le carezza la gamba....e con le dita bordeggia il profilo dell' autoreggente...alternando i polpastrelli tra pelle e nylon... "ma dove stiamo andando ..." pensa lei..ma naturalmente no chiede nulla... anche lei allunga la mano sulla coscia del suo uomo che sta guidando...e con dita sbarazzine....raggiunge la patta...e sente un turbamento incisivo... "uhmmm....che voglia di slacciare la patta e prenderlo in bocca....adorare lo scettro del mio piacere..." ma non lo fa...si limita a tamburellare sopra la patta... apprezzando che il turbamento si fa sempre più duro..insistente...erotico... la serata è piacevole..un po fredda...ma cmq piacevole....lei sa che non avrà freddo lei sa che il suo uomo vuole solo il suo piacere.... e che uno dei suoi piaceri più elettrici e intensi è godere all' aria aperta... sentirsi sua ..completamente sua in mezzo alla natura... dopo un po di chilometri...l' auto devia verso un parcheggio...a lei sconosciuto... un posto intimo....riservato... la macchina si ferma... "amore...ti ho portato qui..perchè questo è un posto tranquillo e voglio goderti fino in fondo..." dice lui si volta verso di lei e la bacia intensamente....con lingua saettante...profonda..liquida ..vibrante eravamo giò d' accordo su luogo ed ora...io ero già li ....con l' auto spenta..un po discosto per non creare imbarazzo... li vedo da lontano vedo che hanno spento l' auto...io e lui eravamo d' accordo sul come fare.... si stanno baciando con avidità e intensità rare... lui ha già le mani sotto la gonnellina... lei è eccitata.....bagnata...travolta dal desiderio... mi avvicino lentamente.....con l' auto sempre a fari spenti... lei ha un sussulto....si blocca....percepisce che non sono soli... "amore...non ti preoccupare.....è una persona che conosco"...dice lui cercando di tranquillizzarla... un pizzico di imbarazzo....da parte di lei....ma lui le riprende la nuca ..la porta verso di sè e comincia a ribaciarla con fervore... quelle parole e quel gesto le rendono di nuovo tranquillità.. nel suo intimo lei sa che con il suo uomo è sempre al sicuro... e lei sa che lui sa quanto le piaccia farsi ammirare... riprende a baciarlo con intensità.. lascia che le mani del suo uomo esplorino i seni... è bagnata come non mai.. gli slaccia la patta e fa uscire il suo scettro...duro..forte prepotente che comincia a carezzare con delicata malizia... ...io scendo dall' auto..voglio ammirare meglio quell' universo di eccitazione e travolgente desiderio ...mi avvicino alla porta con delicatezza....senza essere invasivo... ho già il cazzo duro...durissimo...mi eccita da morire la situazione da sotto la giacca...mi carezzo delicatamente...da sopra i pantaloni sono vicino alla porta...vedo benissimo la situazione dal finestrino lei percepisce la mia presenza....mentre con le mani continua a sfiorare il cazzo di lui...si volta...mi guarda... uno sguardo malizioso...ama il fatto che io la stia ammirando... e dopo aver appurato che stavo guardando la loro intimità.... la sua energia..la sua voglia di esibizione...si spinge oltre... con la bocca si avvina alla punta del cazzo del suo amore...e la infila completamente in bocca... quasi senza respirare... e si inginocchia sul sedile con la gonna un po alzata...per farmi ammirare il suo saper essere femmina..provocante e provocatoria... inizia a succhiare come se non fosse un domani e con l' altra mano solleva di piu la gonna... vuole farmi vedere che ha le autoreggenti e che non indossa l' intimo... sono eccitatissimo... tiro fuori il cazzo dai pantaloni..in piedi accanto al finestrino e comincio a carezzarmi.... direttamente..senza piu pudore.... dopo un po lei si volta....mi guarda... vede che mi sto carezzando... apre il finestrino e mi dice... ciao ...mi chiamo Laura....tu chi sei... io imbarazzzato per la situazione le rispondo..."sei bellissima ed eccitantissima..." "ma povero.." dice lei ..."ti sei turbato....avvicinati un po..." mi avvicino e prende il mio cazzo delicatamente in mano allungando il braccio dal finestrino... lo porta alla bocca...e inizia succhiarmelo... "vi voglio entrambi....voglio godere di voi..e voglio vedere che mi desiderate...che siete eccitati per me"... scende dal' auto....e invita il suo uomo a scendere... in piedi accanto all' auto....alza la gonna da dietro.... e struscia il suo culo meraviglioso sulla punta del cazzo del proprio uomo che è in piedi dietro di lei..... lui appoggia la punta del cazzo tra le cosce e inizia sfregare lentamente..fradicio del suo desiderio... mi dice di avvicinarmi.....mi prende il cazzo in mano....e lo struscia su di lei...punta con punta che si toccano... si diverte a farci strusciare su di lei...e mi bacia con avidità... una donna che si sente femmina...desiderata e desiderabile..una principessa con due cavalieri dedicati al suo piacere... il suo uomo che si struscia da dietro...mentre il complice la bacia con passione mente lei ha il suo cazzo in mano...e fa toccare le due punte.... è inverno..ma l' atmosfera è caliente....non si sente il pungere della stagione... ..stacca la bocca dal complice e incita al suo uomo di scoparla..di prenderla da dietro... "scopami amore....mettimelo dentro ti voglio sentire tutto...muoviti con veemenza come solo tu sai fare..." si abbassa un po per offrire meglio la sua figa fradicia al cazzo del suo umo che non perde un attimo e la imbuca.... con forte prepotenza.....mentre lei approfittando della posizione si abbassa ancora di piu..e prende il mio cazzo in bocca... i colpi del suo uomo..profondi e incisivi....si riverberano su di me...ad ogni suo colpo i mio cazzo le si pianta in gola... e per gestire meglio i movimenti..per non perdere un millimetro di cappella grossa e turgida....con le due mani mi prende le palle...e l' asta del cazzo....per spingerla ancora piu in fondo... sono stordito dal piacere..non riesco a muovermi....le mie mani inerti lungo il corpo la testa reclinata avvolta dall' intensità emozionale ....sento la sua lingua..la sua bocca..le sue mani sul mio cazzo....come se ci conoscessimo da sempre donna provocante..donna assetata...donna malizia..donna passione...donna donna donna...meravigliosamente femmina non vuol perdere un istante del piacere che sta provando ....sento i colpi del cazzo del suo uomo che si infrangono su una figa gronda di eccitazione..senti gli schizzi del desiderio ..un profumo intenso di femmina poi improvvisamente si ferma..si blocca.....e dice al suo uomo..."amore...ti amo...grazie per questa sorpresa...ma adesso voglio che mi guardi mente il tuo amico mi scopa...voglio che ammiri il mio piacere..." ...mi offre la schiena...si inarca ancora di piu...e mi dice.."scopami..." mente con le mani allontana il suo uomo ...lo appoggia verso la macchina e gli dice ..."toccati che voglio vedere che ti piace il mio piacere..." il suo uomo..con il cazzo durissimo....quasi stupefatto e sorpreso della iniziativa della propria donna si appoggia alla macchina e comincia a masturbarsi lentamente... mentre vede la propria femmina...godere...godere del cazzo straniero che ha in figa..godere del fatto che il suo uomo la guarda ...godere del fatto che è all' aperto..il luogo che ama di piu ...colpi lunghi profondi la prendo per i fianchi per sbatterla con maggiore determinazione con maschia intensità... un piacere assoluto... sento il suo corpo vibrare... mi cola l' essenza del suo piacere e della sua eccitazione sulle cosce... poi non paga di scosta...e dice.. "voglio bere di voi....dopo aver goduto con i miei due uomini singolarmente....voglio ammirarvi mentre raggiungete l' orgasmo..." si accovaccia....con una mano continua a pastruganre la figa fradicia...mentre con l' altra alternativamente avvicina i nostri due cazzi alla faccia...alla bocca..alla lingua... li prende in bocca uno alla volta.... uno lo infila in gola.. l' altro continua a masturbarlo "come state..." ci chiede..."siete pronti a sborrare?" noi impietriti ed eccitatissimi...rispondiamo di si... e lei "...venitemi in faccia....voglio vedere i flutti di sborra che mi inondano la faccia..la bocca..le labbra.." noi due come se conoscessimo da sempre ..acceleriamo nel movimento..avviciniamo la punta alla sua bocca....e come se fossimo un corpo solo..un solo uomo con due cazzi.....contemporaneamente le schizziamo la faccia... lei avida di sborra.....con la lingua raccoglie i succhi che non le sono finiti in bocca...sorride... con le labbra raccoglie le ultime gocce dalle punte dei nostri cazzi... e come se avesse mangiato il dolce piu buono che esita...si lecca i baffi copiosamente... la mano con cui si trastullava la figa..la avvicina alla sua bocca e lecca anche di se... storditi...soddisfatti....stravolti..quasi attoniti..io e il suo uomo ci ricomponiamo... la guardiamo..il suo volto radioso..appagato... ci sorride.. le sorridiamo... allungo la mano e mi presento..."piacere oscar..." THE END 45 0 4 mesi fa
- 6 giorni fa il piacere della sorpresa....uhmmm Un sito esplicito..un profilo interessante..malizioso....un contatto con il lui di coppia...che ha un unico obiettivo...rendere regina la sua signora...appassionata..piacente...sorridente...meravigliosamente provocante e sensuale... abbiamo chiacchierato a lungo...ipotizzando diversi scenari....seduzione e malizia...provocazione e sensualità...lei donna donna donna..intensamente femmina....sacerdotessa del piacere..che ama godere e far godere.. lui sapiente regista....intenso organizzatore e tessitore di situazioni... qualche scambio di foto...di video..che evidenziano passione e desiderio..che magnificano i sensi purtroppo la geografia non aiuta...ma in qualche modo si riesce ad organizzare una situazione maliziosa... lui propone a lei una serata fuori..senza una meta precisa....ma dagli occhi e dal tono della proposta lei intuisce che sarà una serata eccitante... piena di emozioni e di sorprese... "ma perchè non indossi le autoreggenti e quella gonnellina che piace tanto a me?" le dice lui..."tanto non fa cosi freddo"... "va bene amore" risponde lei.... ha capito che sarà una serata di passione ...quindi indossa le autoreggenti...non indossa l' intimo..perchè intuisce che potrebbe essere strappato dalla foga erotica del proprio compagno sale in auto....senza chiedere nulla di più.... si fida ciecamente del proprio uomo...non ha bisogno di chiedere...dove andremo o cosa faremo lei sa perfettamente che l' attenzione del proprio uomo nei suoi confronti è senza remore..senza se e senza ma... iniziano a correre per le strade di montagna..la montagna che entrambi amano immensamente.... la velocità è moderata..non vi è fretta...e in ogni caso bisgona guidare con prudenza... lui le carezza la gamba....e con le dita bordeggia il profilo dell' autoreggente...alternando i polpastrelli tra pelle e nylon... "ma dove stiamo andando ..." pensa lei..ma naturalmente no chiede nulla... anche lei allunga la mano sulla coscia del suo uomo che sta guidando...e con dita sbarazzine....raggiunge la patta...e sente un turbamento incisivo... "uhmmm....che voglia di slacciare la patta e prenderlo in bocca....adorare lo scettro del mio piacere..." ma non lo fa...si limita a tamburellare sopra la patta... apprezzando che il turbamento si fa sempre più duro..insistente...erotico... la serata è piacevole..un po fredda...ma cmq piacevole....lei sa che non avrà freddo lei sa che il suo uomo vuole solo il suo piacere.... e che uno dei suoi piaceri più elettrici e intensi è godere all' aria aperta... sentirsi sua ..completamente sua in mezzo alla natura... dopo un po di chilometri...l' auto devia verso un parcheggio...a lei sconosciuto... un posto intimo....riservato... la macchina si ferma... "amore...ti ho portato qui..perchè questo è un posto tranquillo e voglio goderti fino in fondo..." dice lui si volta verso di lei e la bacia intensamente....con lingua saettante...profonda..liquida ..vibrante eravamo giò d' accordo su luogo ed ora...io ero già li ....con l' auto spenta..un po discosto per non creare imbarazzo... li vedo da lontano vedo che hanno spento l' auto...io e lui eravamo d' accordo sul come fare.... si stanno baciando con avidità e intensità rare... lui ha già le mani sotto la gonnellina... lei è eccitata.....bagnata...travolta dal desiderio... mi avvicino lentamente.....con l' auto sempre a fari spenti... lei ha un sussulto....si blocca....percepisce che non sono soli... "amore...non ti preoccupare.....è una persona che conosco"...dice lui cercando di tranquillizzarla... un pizzico di imbarazzo....da parte di lei....ma lui le riprende la nuca ..la porta verso di sè e comincia a ribaciarla con fervore... quelle parole e quel gesto le rendono di nuovo tranquillità.. nel suo intimo lei sa che con il suo uomo è sempre al sicuro... e lei sa che lui sa quanto le piaccia farsi ammirare... riprende a baciarlo con intensità.. lascia che le mani del suo uomo esplorino i seni... è bagnata come non mai.. gli slaccia la patta e fa uscire il suo scettro...duro..forte prepotente che comincia a carezzare con delicata malizia... ...io scendo dall' auto..voglio ammirare meglio quell' universo di eccitazione e travolgente desiderio ...mi avvicino alla porta con delicatezza....senza essere invasivo... ho già il cazzo duro...durissimo...mi eccita da morire la situazione da sotto la giacca...mi carezzo delicatamente...da sopra i pantaloni sono vicino alla porta...vedo benissimo la situazione dal finestrino lei percepisce la mia presenza....mentre con le mani continua a sfiorare il cazzo di lui...si volta...mi guarda... uno sguardo malizioso...ama il fatto che io la stia ammirando... e dopo aver appurato che stavo guardando la loro intimità.... la sua energia..la sua voglia di esibizione...si spinge oltre... con la bocca si avvina alla punta del cazzo del suo amore...e la infila completamente in bocca... quasi senza respirare... e si inginocchia sul sedile con la gonna un po alzata...per farmi ammirare il suo saper essere femmina..provocante e provocatoria... inizia a succhiare come se non fosse un domani e con l' altra mano solleva di piu la gonna... vuole farmi vedere che ha le autoreggenti e che non indossa l' intimo... sono eccitatissimo... tiro fuori il cazzo dai pantaloni..in piedi accanto al finestrino e comincio a carezzarmi.... direttamente..senza piu pudore.... dopo un po lei si volta....mi guarda... vede che mi sto carezzando... apre il finestrino e mi dice... ciao ...mi chiamo Laura....tu chi sei... io imbarazzzato per la situazione le rispondo..."sei bellissima ed eccitantissima..." "ma povero.." dice lei ..."ti sei turbato....avvicinati un po..." mi avvicino e prende il mio cazzo delicatamente in mano allungando il braccio dal finestrino... lo porta alla bocca...e inizia succhiarmelo... "vi voglio entrambi....voglio godere di voi..e voglio vedere che mi desiderate...che siete eccitati per me"... scende dal' auto....e invita il suo uomo a scendere... in piedi accanto all' auto....alza la gonna da dietro.... e struscia il suo culo meraviglioso sulla punta del cazzo del proprio uomo che è in piedi dietro di lei..... lui appoggia la punta del cazzo tra le cosce e inizia sfregare lentamente..fradicio del suo desiderio... mi dice di avvicinarmi.....mi prende il cazzo in mano....e lo struscia su di lei...punta con punta che si toccano... si diverte a farci strusciare su di lei...e mi bacia con avidità... una donna che si sente femmina...desiderata e desiderabile..una principessa con due cavalieri dedicati al suo piacere... il suo uomo che si struscia da dietro...mentre il complice la bacia con passione mente lei ha il suo cazzo in mano...e fa toccare le due punte.... è inverno..ma l' atmosfera è caliente....non si sente il pungere della stagione... ..stacca la bocca dal complice e incita al suo uomo di scoparla..di prenderla da dietro... "scopami amore....mettimelo dentro ti voglio sentire tutto...muoviti con veemenza come solo tu sai fare..." si abbassa un po per offrire meglio la sua figa fradicia al cazzo del suo umo che non perde un attimo e la imbuca.... con forte prepotenza.....mentre lei approfittando della posizione si abbassa ancora di piu..e prende il mio cazzo in bocca... i colpi del suo uomo..profondi e incisivi....si riverberano su di me...ad ogni suo colpo i mio cazzo le si pianta in gola... e per gestire meglio i movimenti..per non perdere un millimetro di cappella grossa e turgida....con le due mani mi prende le palle...e l' asta del cazzo....per spingerla ancora piu in fondo... sono stordito dal piacere..non riesco a muovermi....le mie mani inerti lungo il corpo la testa reclinata avvolta dall' intensità emozionale ....sento la sua lingua..la sua bocca..le sue mani sul mio cazzo....come se ci conoscessimo da sempre donna provocante..donna assetata...donna malizia..donna passione...donna donna donna...meravigliosamente femmina non vuol perdere un istante del piacere che sta provando ....sento i colpi del cazzo del suo uomo che si infrangono su una figa gronda di eccitazione..senti gli schizzi del desiderio ..un profumo intenso di femmina poi improvvisamente si ferma..si blocca.....e dice al suo uomo..."amore...ti amo...grazie per questa sorpresa...ma adesso voglio che mi guardi mente il tuo amico mi scopa...voglio che ammiri il mio piacere..." ...mi offre la schiena...si inarca ancora di piu...e mi dice.."scopami..." mente con le mani allontana il suo uomo ...lo appoggia verso la macchina e gli dice ..."toccati che voglio vedere che ti piace il mio piacere..." il suo uomo..con il cazzo durissimo....quasi stupefatto e sorpreso della iniziativa della propria donna si appoggia alla macchina e comincia a masturbarsi lentamente... mentre vede la propria femmina...godere...godere del cazzo straniero che ha in figa..godere del fatto che il suo uomo la guarda ...godere del fatto che è all' aperto..il luogo che ama di piu ...colpi lunghi profondi la prendo per i fianchi per sbatterla con maggiore determinazione con maschia intensità... un piacere assoluto... sento il suo corpo vibrare... mi cola l' essenza del suo piacere e della sua eccitazione sulle cosce... poi non paga di scosta...e dice.. "voglio bere di voi....dopo aver goduto con i miei due uomini singolarmente....voglio ammirarvi mentre raggiungete l' orgasmo..." si accovaccia....con una mano continua a pastruganre la figa fradicia...mentre con l' altra alternativamente avvicina i nostri due cazzi alla faccia...alla bocca..alla lingua... li prende in bocca uno alla volta.... uno lo infila in gola.. l' altro continua a masturbarlo "come state..." ci chiede..."siete pronti a sborrare?" noi impietriti ed eccitatissimi...rispondiamo di si... e lei "...venitemi in faccia....voglio vedere i flutti di sborra che mi inondano la faccia..la bocca..le labbra.." noi due come se conoscessimo da sempre ..acceleriamo nel movimento..avviciniamo la punta alla sua bocca....e come se fossimo un corpo solo..un solo uomo con due cazzi.....contemporaneamente le schizziamo la faccia... lei avida di sborra.....con la lingua raccoglie i succhi che non le sono finiti in bocca...sorride... con le labbra raccoglie le ultime gocce dalle punte dei nostri cazzi... e come se avesse mangiato il dolce piu buono che esita...si lecca i baffi copiosamente... la mano con cui si trastullava la figa..la avvicina alla sua bocca e lecca anche di se... storditi...soddisfatti....stravolti..quasi attoniti..io e il suo uomo ci ricomponiamo... la guardiamo..il suo volto radioso..appagato... ci sorride.. le sorridiamo... allungo la mano e mi presento..."piacere oscar..." THE END 32 0 4 mesi fa
- 3 settimane fa Una sera a tre Lui era il mio migliore amico; chiamiamolo Pino. Ci conoscevamo da anni e da un po’ di tempo aveva iniziato a fantasticare con me sulla possibilità di incontrarci a 4, ossia con le rispettive mogli, per iniziare a fare sesso tutti insieme e poi per scambiarci le mogli. Io mi sarei scopato volentieri sua moglie Teresa, ma ero sicuro che questa proposta per me era improponibile in quanto mia moglie non era assolutamente dell’idea e mai lo sarebbe stata, con chiunque, non solo con lui. Pino insisteva e tute le volte che ci si vedeva faceva allusioni sempre più esplicite, anche in presenza delle lei. Teresa, altra mentalità, sembrava interessata e lo faceva capire con sorrisi ed occhiate decisamente “parlanti”. E fu così che un giorno, quando Pino mi aveva per l’ennesima volta lanciato la proposta, gli risposi molto pacatamente: Pino, come hai capito la cosa non si può fare; mia moglie non è il tipo da prestarsi a questi giochi. Mi sembra invece che Teresa sembrerebbe interessata; se voi siete d’accordo potremmo giocare a tre mettendola in mezzo tra noi due. Pino mi rispose che ci avrebbe pensato e che forse si poteva fare. Per qualche settimana non ritornò più sull’argomento, ma poi un week end in cui avevamo deciso di andare al mare e all’ultimo momento mia moglie per un contrattempo decise di restare a casa, ci trovammo tutti e tre nella situazione ideale per poter concretizzare la fantasia. Avevo deciso di lasciare a lui il compito di condurre il gioco e dopo cena ci trovammo tutti e tre sulla mia barca a parlare del più e del meno; nulla accadeva e dopo aver giocato a carte ed aver bevuto un paio di whisky decidemmo di andare a dormire. La mia barca aveva un grande lettone a prua e lui mi disse; perché non dormiamo tutti e tre insieme sulla tua barca? Aggiungendo subito dopo: però Teresa dorme dalla mia parte, sto io in mezzo. Teresa con un sorrisetto sornione ribadì: perché non tiriamo a sorte? Chi prende la carta più bassa sta in mezzo. E così fu. E la sorte decise che Teresa, avendo pescato un due, sarebbe stata la predestinata a dormire in mezzo; Pino reagì limitandosi a dire: dormire non significa fare altre cose…. Appena spenta la luce Teresa, che evidentemente si aspettava qualcosa di più che dormire, iniziò con grande cautela a sfiorare con la sua mano sinistra la mia coscia, aumentando l’intensità dello sfregamento, ma sempre lentamente, con pause sequenziate. Dopo qualche minuto, ritenendo che Pino si fosse addormentato, presi molto lentamente la sua mano con la mia e la portai sul mio pacco, per farle sentire il mio fratellino che nel frattempo aveva iniziato a risvegliarsi. Contemporaneamente mi girai verso Teresa, per permetterle di infilare la su mano sotto i pantaloni della mia tuta, cosa che fece senza esitare, fino a raggiungere il mio cazzo ormai in piena erezione e ad accarezzarne lentamente con i polpastrelli il glande. Fu a questo punto che Pino, finto dormiente, fece un balzo sul letto, mise la sua mano su quella di -Teresa che mi stava massaggiando, ed urlò “...ti ho beccato troia !!...” Restammo allibiti entrambi; io trovai la forza di dire “...volevamo vedere se stavi dormendo…” Pino a questo punto disse “va bene, volete scopare? allora facciamo così, Teresa, prima mi fai un bel pompino, poi ti scopo e lui te lo mette nel culo…” Teresa non se lo fece dire due volte, però afferrò anche il mio cazzo cercando di metterlo in bocca; questo fece molto arrabbiare Pino che intervenne dicendo “no il suo non lo devi prendere in bocca, solo nel culo”. Pretese poi che io indossassi il cappuccetto per incularla; a quel punto rinunciai al tutto leggendo negli occhi di Teresa un po' di delusione. Finito questo intermezzo i due si ritirarono nella barca di Pino per la notte. La mattina seguente, di buon’ora, sentii salire qualcuno sulla mia barca; era Teresa che esordì dicendo “…sono rimasta molto male per ieri sera…ho preso la scusa di vedere se hai del latte a bordo per venire a trovarti…” Le risposi, se vuoi ho un latte da mungere, bello caldo...” E lei, sai che ora non è possibile, fammelo solo prendere in bocca per un minuto, poi troveremo modo di rifarci a Milano… Lo afferrò, lo osservò per un attimo e disse. Hai proprio un bel cazzo, lo voglio prendere dappertutto. Il resto alla prossima puntata 85 0 4 mesi fa
- 1 mese fa Presa di culo Mi sdraiai accanto al mio amante e appoggiai amorevolmente la testa sul suo petto....... iniziavo ad avere sensi di colpa per quel gran cornuto di mio marito.Feci un respiro profondo: ora ero una vera puttanella.Mi alzai e mi staccai dal suo cazzo, misi la mano proprio sotto l’ano per raccogliere tutto il suo sperma. Strinsi fortemente l'ano e la sborra cominciò a fuoriuscire. Mi sentivo così bene quando la sua sborra usciva dal mio ano spalancato, ce n'era così tanta che facevo fatica a raccoglierla tutta."Prendi il mio cazzo, lurida troietta!...Siii...! Così! Dai, prendi tutto il mio sperma, puttanella", disse mentre si assicurava di spingere tutto il suo cazzo in profondità in modo che tutto il suo sperma riempisse il mio sfintere.Lui mi afferrò il culo e ha continuato a stantuffarmi più forte di quanto mi avesse mai scopato prima, mi spruzzò tanta sborra calda dentro il mio culo ormai spalancato."Oh, mio Dio!!! Sto sborrando col tuo cazzo in culo! " Urlando, il succo della mia figa sprizzò generosamente sul ventre e sul petto di mio padre, e mi assicurai di continuare a muovere il mio sedere sul suo membro in modo da far fuoriuscire ogni goccia di umore dalla mia figa.Cominciai a sentire un orgasmo che scorreva in ogni centimetro del mio corpo, un orgasmo più incredibile, chi l'avrebbe detto che essere inculata sarebbe stato molto meglio che farsi scopare nella figa.Mi sono aggrappata al suo petto muscoloso, ho sbattuto il mio deretano su il suo cazzo ripetutamente più e più volte. Ero completamente eccitata, con un desiderio irrefrenabile di raggiungere l'apice del piacere, e volevo assicurarmi che ciò avvenisse senza toccare minimamente la mia intimità.Muovevo lentamente il mio culo roteandolo fino alla base del suo cazzo e sentivo le sue palle toccarmi il culo. Ben presto rimbalzai con forza e velocità su e giù sul suo cazzo, cominciai a sentire un’ondata di calore che mi attraversava il corpo, avevo una gran voglia di orgasmo.Pino si sdraiò sul letto, mi misi sopra e mi accovacciai sul suo cazzo in teso come una corda di violino. Questa volta il suo cazzo sembrava molto più grande nel mio culo, ma sarei stata in grado di controllare la forza con cui venivo scopata."Certo che sì, dai vieni, sdraiati!", risposi."Tesoro, comincio ad essere stanco, perché non mi cavalchi il cazzo?". Disse lui. "Sì! Sculaccia le mie chiappe da troia, e non toglierlo mai dal mio culo fino a quando non lo riempi con la sborra!". Dissi tutta eccitata.Quel bastardo di Pino iniziò a sculacciarmi su entrambe le chiappe, il calore dei colpi lasciava una sensazione ardente sulla mia pelle, mentre il suono ritmico si fonde con l'atmosfera carica di tensione. Ogni colpo accendeva una scintilla di piacere mista a una lieve pizzicata, creando un balletto di sensazioni sensuale e avvolgente."Immagino che tu sia solo una troia che lo prende solo nel culo, posso capirlo perché adoro scoparti nel culo!". Disse.Lo infilò di nuovo senza prestare attenzione al mio disagio e mi afferrò entrambe le chiappe con le sue mani forti."Rimettilo nel culo, Pinuccio mi piace di più quando mi scopi in culo!". Dissi mentre lui sfilava il suo cazzo dalla figa e lo sbatteva di nuovo nel mio sfintere del culo aperto e caldo. "Cazzo!!! Tiralo fuori! Fa male!!!" Dissi mentre lui mi scopava la figa velocemente e con forte vigore.. Mentre lui mi stantuffava la figa, cominciai a pensare che forse mi piaceva solo più l'anale, non ne avevo mai sentito parlare prima e forse ero la prima donna sulla terra a cui piace solo essere scopata nel culo."Girati e metti il culo in aria". Disse il mio amante. Mi girai e mi misi a faccia in giù sul letto, alzando il culo in aria come voleva lui. Pino mi ha infilato il cazzo nella figa e io non ero pronta.Non avevo mai succhiato il cazzo di mio.marito come adesso, quindi questa era un'altra nuova esperienza. Ho una bocca piccola, quindi prendere in bocca un cazzo così grosso è stato molto difficile, ho provato e riprovato, ma sono riuscita a prenderne solo circa la metà. Succhiai metà del suo cazzo per qualche minuto.Si alzò da me e indicò il suo cazzo, io lo presi come un segno che voleva che lo succhiassi e così feci. Mi misi in ginocchio e cominciai a pulire la sua verga ancora pulsante con dei fazzolettini umidi che avevo nel comodino.Lui cominciò a emettere dei grugniti mentre esplorava la mia figa con passione, e io rispondevo con rumori di piacere, gemendo apertamente. Il mio amante interruppe i baci e rimase disteso sopra di me, entrambi cercando di recuperare il fiato dopo l'intensa fase di coinvolgimento. La stanza era pervasa da un'atmosfera carica di desiderio e complicità.Non ho mai pensato di essere in grado di prendere un cazzo così grosso, ma ci sono riuscita ed ero così orgogliosa di me stessa.Pino si distese completamente sopra di me, seppellendo il suo viso nel mio collo e iniziando a baciarmi appassionatamente. Mentre lui mi spingeva sul letto con forza, io massaggiavo la sua schiena robusta e muscolosa, sentendo la potenza del suo movimento. Il ritmo era così vigoroso che sembrava potesse rompere il letto da un momento all'altro. Il letto iniziò a scricchiolare rumorosamente, aggiungendo un sottofondo sonoro sensuale alla nostra ardente interazione, testimoniando la passione e l'energia travolgente di quel momento condiviso.Lui interpretò il mio entusiasmo come un'istruzione immediata e afferrò la mia vita con le sue mani possenti. Proseguì quindi a martellarmi con una passione travolgente, portandoci entrambi in uno stato di oblio, dove il mondo esterno svanì e restammo avvolti solo dal fuoco del desiderio condiviso. Eravamo come immersi in un viaggio sensoriale in cui il mondo esterno svaniva, lasciando spazio solo alla fervente connessione tra noi due."Sì, ti piace, eh!? Allora se ti piace così tanto, continua a scopare il mio culo da puttana, cazzo!". Esclamai con euforia, trasmettendo la mia forta eccitazione. "Cazzo, sì! Fallo! Continua così! Mi farai sborrare nel tuo culo in men che non si dica!". Disse, mentre iniziavo a diventare la troia che avevo sempre voluto essere.Mentre mi pizzicavo i capezzoli, cominciai a roteare il culo sul suo cazzo.Questa è stata la sensazione più bella che abbia mai provato in vita mia e ora il fatto che sia stato Pino a darmi questa sensazione straordinaria ha reso il tutto ancora più bello.Afferrai i miei capezzoli e iniziai a strizzarli, lo feci mentre lui tolse il pollice dalla mia figa e cominciò a infilare il suo cazzo con forza e velocità nel mio buco del culo dolorante.Le mie mani si aggrapparono alle lenzuola con forza, mentre sollevavo lo sguardo verso il suo corpo scolpito. Gocce di sudore scivolavano lungo i contorni dei suoi muscoli, mescolandosi al mio giovane corpo. Il sudore bagnava i miei seni e lo stomaco, creando una sensazione di calore e intensità che avvolgeva entrambi, come una danza sensuale tra i nostri corpi."Ti prego, scopami il culo! Sono la tua puttanella da usare e scopare quando vuoi! Come na puttana che ho sempre desiderato essere!...Scopami forte e veloce, adesso!". Dissi mentre cominciavo a sentirmi posseduta dalla lussuria. Il suo pollice ha fatto sì che la sua scopata anale fosse così piacevole che ho cominciato a incoraggiarlo.Lui guardò la mia figa e vi appoggiò sopra il suo pollice carnoso e cominciò a sfregare il pollice avanti e indietro sul mio clitoride, provocando ondate di piacere in tutto il mio corpo. La mia testa si muoveva da una parte all'altra e tutto il mio corpo tremava, mentre Pino mi portava a nuovi piaceri che non sapevo esistessero.Pochi secondi dopo lui cominciò a stantuffare dentro di me. Il mio corpo si agitava e si contorceva intorno al suo cazzo e poi arrivai al punto di urlare a squarciagola per il dolore lancinante che mi pervasse la schiena. Ogni spinta sembrava un'esplosione di intensità, come se il mio sfintere rischiasse di spaccarsi, ma ho resistito, permettendogli di penetrarmi con una passione ancora più accesa. La sensazione di rischio e la dolcezza travolgente di quella penetrazione si fusero in un momento in cui il piacere superò ogni limite, creando un'esperienza indimenticabile di connessione ardente."Sii! Voglio che mi scopi il culo! Non mi importa se fa ancora male, basta che usi il mio culo per il tuo piacere!". Gli dissi. Istintivamente lui si fermo per un istante e disse:"Cosa c'è? Non sei in grado di prendere il mio cazzo? Non vuoi essere la mia troia che posso scopare quando voglio?". Disse lui mentre il suo cazzo giaceva conficcato fino alle palle dentro il mio buco del culo, lo sentivo ancora pulsare dentro il mio sfintere."Smettila, Pinuccio smettila !!...Mi brucia!...Fa così male, cazzo! Non ce la faccio! È così fottutamente grande il tuo cazzo!", gridai dal dolore."Ohhh!" Gridai quando Pino finalmente riuscì a infilare tutto il suo cazzo nel mio sfintere. Cominciò a farmi molto male mentre lui iniziò a scoparmi il culo più forte che poteva. Il mio ano era molto più stretto di quanto pensassi?Fino a quel momento, lui aveva sempre incontrato una leggera resistenza nel far penetrare completamente la sua verga, ma io desideravo sentirla tutta, completamente ficcata nel mio sfintere. Determinata a realizzare il mio desiderio, afferrai con fermezza la parte bassa della sua schiena e lo attrassi vigorosamente verso di me. La mossa ebbe successo e molto più della sua verga iniziò a penetrare all'interno, creando un'esperienza intensamente coinvolgente e appagante.La sua verga era troppo grande per me! Il mio buchetto veniva allargato mentre il suo cazzo scivolava lentamente sempre più in profondità. Sentivo la mia carne lacerata, metre la sua enorma cappella strusciava dentro le pareti del mio sfintere. Lo sentivo, la sua cappella era calda e il suo cazzo pulsava di desiderio. Non potevo credere a quello che lui mi stava facendo. Ero molta eccitata con la figa fradicia, un flusso costante di caldo succo di figa colava giù sul mio ano facilitando così la penetrazione.Mentre lui si sforzava di dilatare il mio stretto buco per poter infilare il suo cazzo più a fondo, abbassò il capo e posò le sue labbra sulle mie iniziando un bacio appassionato come mai prima d'ora. Questa volta, invece di percepire solo una piccola parte della sua lingua, come ogni qualvolta mi leccava la figs, sentii ogni centimetro della sua lingua spingersi con ardore nella mia bocca. Pino si rivelò un maestro nell'arte del bacio!Avvolsi le braccia intorno a lui, sfiorando la sua schiena nuda e percependo la robustezza dei suoi muscoli, mi piaceva l'idea di essere il suo giocattolo, una sorta di oggetto del suo desiderio.Mi sono chiesta se tutti le mogli facciano pensieri così sconci e danno con gioia il culo al l'amante. Ero certa di trovarmi in un sogno. Sembrava incredibilmente bello per essere reale, eppure lo era. Non potevo credere che provavo disgusto solo quando mio marito provava a incularmi,pensandolo era strano e inquietante. Ora, invece, desideravo ardentemente che Pino mi devastasse.Mentre lui assestava i suoi colpi potenti sul mio deretano, provavo una sensazione travolgente nell'avere il corpo di Pino sopra di me, una stimolazione che alimentava l'eccitazione nel momento.Sentivo il suo ansimare, la sua eccitazione palpabile come quella di un felino che si avvicina con furtività alla preda, ogni respiro carico di anticipazione e desiderio. con le gambe ancora sollevate, senza dire una sola parola, appoggiò il suo cazzone sul mio buchetto e cominciò a infilarlo delicatamente.Mentre la mia voglia di essere sfondata cresceva, lui si tolse rapidamente la camicia e cominciò a camminare verso di me, sali sul letto e si mise sopra di me. Volevo così tanto che lui si avvicinasse a letto, mi girasse, mi infilasse il cazzo nella figa e mi scopasse come una puttanella.L'atmosfera era tesa, permeata da un'aria sensuale che si insinuava nell'ambiente. Ero così eccitata che sentivo il desiderio irresistibile di essere scopata da Pino. 94 0 4 mesi fa
- 3 settimane fa fantasia di moglie schiava 2 - la villa 2 Il Padrone mi ordina di mettermi a pancia in su e ordina a Betta di leccarmi la figa. Lei ubbidiente comincia a leccarmela e nel farlo mette in mostra il suo bel culo. Il Padrone si mette dietro di lei e comincia a scoparla in culo segnando con i sui colpi decisi il ritmo delle leccate. Tra le leccate di Bart di prima, le leccate di Betta io non capisco piu’ nulla e vengo. Betta continua a leccare imperterrita anche finché lei e il Padrone non vengono all’unisono. Dopo che il Padrone ha finito mi ordina di pulire per bene il culo di Betta. “adesso andate in cuccia cagnette” ci ordina … noi meste meste ci accomodiamo nelle nostre rispettive cucce. Bart intanto s’e’ goduto tutta la scena da poco distante. Io distrutta ma soddisfatta, piombo subito in un sonno profondo. Il Padrone mi guarda e con tutta la tranquillità del mondo mi dice “quella per i prossimi due giorni sara’ la tua cuccia.” Io rispondo con “wolf” … non posso fare altro. A pochi passi dalla cuccia esce dalla seconda casetta Betta. Una bellissima ragazza di massimo vent’anni. Il collare che porta fa pandam con quello di Bart. Appena ci vede comincia ad abbaiare e fare le feste. Poi mi viene vicino e comincia a girarmi attorno. Il mio Padrone mi ordina di allargare le gambe e stare ferma. Lei, come Bart, gira dietro di me e mi annusa il culo. Poi mette il suo culo davanti alla mia bocca. Il Padrone mi ordina di annusarlo e di leccarlo. Io lo faccio. Ha un odore strano, sembra sapere di cane. La mia eccitazione è al culmine mentre la sapiente lingua di Bart fa il suo dovere. Proprio un attimo prima di venire il mio Padrone con uno strattone mi riporta verso casa. Nel cammino Bart continua a girarmi attorno tutto felice. Al margine della villa vedo 3 casette per cani. Sulla prima c’e’ scritto “Bart”, sulla seconda “Betta” e sulla terza “Guest”. Probabilmente mi scambia per una vera cagna perche’ appena si avvicina mi annusa il culo. Appena lo sento faccio per ritrarmi ma il mio Padrone tira secco il guinzaglio e mi ordina di stare ferma e divaricare bene le gambe. Bart per tutta risposta comincia a leccarmi buco del culo e figa. Istintivamente inarco la schiena per dargli piu’ facile accesso ai miei pertugi. Bart continua a leccarmi e mi fa eccitare. Sento passare le macchine e so che tutti stanno guardando un cane che lecca figa e culo di una donna a 4 zampe. Ho il terrore che Bart decida di coprirmi, cosa che certamente farebbe se al mio posto ci fosse un cane femmina. Inaspettatamente questo pensiero mi fa eccitare ancora di piu’. So’ che nella mia situazione non potrei dire nulla se il Padrone decidesse di farmi scopare da Bart. Piangendo faccio quello che mi ha ordinato, so che implicitamente significa che devo comportarmi da cagna. sento il Padrone chiedere al suo amico dove puo’ portarmi a fare i bisogni. Lo sento rispondere che dietro alla villa, al confine con la strada c’e’ un pezzo di prato dove fa fare i bisogni al suo cane. Il mio Padrone mi mette il guinzaglio e mi dice “al passo”. Io a quattro zampe, ancora con le lacrime, mi metto alla sua destra e ci muoviamo nella direzione corretta. Il prato è proprio vicino alla strada. Mi fa mettere proprio con il culo nella direzione della strada e mi ordina di svuotarmi. Mi vergogno “come un cane”, ma non ce la faccio proprio piu’ e faccio i miei bisogni. Dal culo esce cacca mista a sperma. proprio in quel momento arriva Bart, il cane pastore anche lui passato per fare i suoi bisogni. E’ un pastore maremmano adulto di 40 chili molto socievole. Dopo che il pavimento è stato pulito sento il mio Padrone parlare con il padrone di casa. I due conversano amabilmente, ridono scherzano e non si curano di me. Ho il culo in fiamme e devo fare la cacca. Mi alzo e mi avvicino ai due, interrompo la loro conversazione per chiedere dove c’e’ un bagno per lavarmi e fare i miei bisogni. Per tutta risposta il mio Padrone mi da un ceffone in faccia. “cagna, chi ti ha detto di muoverti. mettiti a 4 zampe e restaci”. Racconto scritto dalla mia schiva con piccole mie correzioni. Cosa ne pensate? 1550 2 8 mesi fa
- 3 settimane fa fantasia di moglie schiava 2 - la villa 1 Mentre urlo uno mi viene in bocca e mi obbliga ad ingoiare lo sperma, “mangialo tutto puttana” anche i due dentro di me vengono e sento sborra che esce da tutti i buchi. Gli altri a turno mi mettono il cazzo in bocca fino a venire chi in bocca, chi sulle tette. Quando tutti hanno finito il mio Padrone mi obbliga a leccare tutto lo sperma che c’e’ sul pavimento. Quello nel culo viene ed io sento lo sperma che cola. Uno alla volta mi scopano nel culo, poi cominciano a sculacciarmi con la paletta, prima piano e poi sempre più forte. Quando il culo è bello rosso mi girano, e cominciano a scoparmi nella figa, forte ed incessantemente e contemporaneamente sempre uno in bocca. Arriva il mio momento preferito, la doppia, uno in figa ed uno in culo, mi scopano forte, vengo e mi obbligano ad urlare il mio orgasmo. A questo punto mi legano le mani dietro la schiena e mi ordinano di mettermi in ginocchio. Si spogliano tutti, cominciano a toccarmi ed infilarmi il cazzo in gola uno alla volta. Spingono fino in fondo alla gola fino quasi a farmi vomitare, “dai succhia puttana, fino in fondo e senza vomitare”. Mi scendono le lacrime dallo sforzo di vomito, mi sento usata ed umiliata ma fiera di resistere. Poi mi sciolgono la cima e mi mettono a 4 zampe e cominciano a penetrarmi da dietro, Usano per primo il culo, lo allargano bene, colpi secchi e fondi, mentre a turno uno davanti mi mette il cazzo in gola, “ti piace essere riempita puttana?” Entriamo in casa, io sempre a 4 zampe, andiamo nel salone dove ci sono gli altri 5 uomini. Il mio Padrone mi toglie il guinzaglio, mi siedo ai suoi piedi e tutti vengono ad accarezzarmi e farsi leccare per fare conoscenza. Mi accompagnano in giardino dove c’è la piscina per fare i miei bisogni prima di cominciare ad usarmi. Fare la pipì in giardino non è semplice ma ci riesco anche se mi stanno guardando tutti. Mi sento a disagio ma passa in fretta. E’ un signore distinto, mi saluta come si fa con un bravo cagnolino, accarezzandomi la testa e dicendomi:” che brava cagnetta, sei in calore?”La mia risposta è un “wof”. Un gruppo di 6 uomini ha risposto al nostro annuncio. Ci mandano la posizione di dove andare e partiamo. Al nostro arrivo, verso le 10, vediamo un grande cancello con all’interno una grande villa con piscina. Superato il cancello il padrone parcheggia, mi fa spogliare e mettere il collare e guinzaglio. E’ il nostro segnale. Scendo dalla macchina e mi metto a 4 zampe come deve fare una brava cagna da monta. Percorro il tratto che dal cancello porta alla porta d’ingresso della villa. Chiunque passare ora dalla strada potrebbe vederci perche’ lo stradino che porta alla villa è ben visibile dalla statale. Arrivati ci viene incontro il padrone di casa. ““Ciao a tutti, sono la schiava di mio marito, mi chiamo Puttana e sono molto ubbidiente. In settembre il mio padrone mi porta in vacanza tra la Spagna e la Francia, percorreremo a costa azzura fino al rientro in Italia. Siamo disponibili dal 12 al 24 settembre ad incontrare gruppi di uomini da 5 a 10 elementi interessati ad ospitarci per 1 o 2 notti in cambio della mia totale disponibilità ed obbedienza. Accettiamo qualsiasi location, come ville, casali, chalet di campagna, possibilmente posti discreti e tranquilli. Durante i giorni di permanenza io sarò nuda, collarata e disponibile. Se siete ointeressati mandate un contatto ed una descrizione di come volete trattarmi durante la permanenza. Sarà cura del mio padrone scegliere le persone più adatte a questa esperienza. Buona giornata, la vostra Puttana.“Poco prima di partire per le ferie il mio Padrone mi ha fatto pubblicare questo last: Racconto scritto dalla mia schiva con piccole mie correzioni. Cosa ne pensate? 1305 0 8 mesi fa
- 3 settimane fa fantasia di moglie schiava 1 Mi guarda e mi dice: “Puttana, sei stata proprio brava. Il signore che hai incontrato mi ha appena anticipato 1000 Euro per affittarti per il prossimo week end. Adesso sali in macchina e ricomponiti, tra mezz’ora abbiamo appuntamento con un altro cliente.” Io non capisco piu’ nulla. Il Padrone mi aveva detto che questa era una prova. Mi sento usata e sottomessa ma dall’altra sono molto eccitata e sono davvero pronta per il cliente successivo. Ho superato l’ultimo mio limite, adesso sono una vera puttana. Con ancora i rimasugli di sborra che mi cola dalla bocca mi accompagna alla porta, mi consegna € 500,00 e consegna una busta e mi dice “Questa dalla al tuo Padrone. A presto puttana”. Mi trovo cosi’ nuda davanti al cancello, sento e vedo le macchine passare, qualcuno suona. Dopo 5 minuti che sembrano eterni arriva il mio Padrone e abbassa il finestrino della macchina e si fa consegnare soldi e busta. Dalla busta estrae un lettera e mentre la legge e lo vedo sogghignare. Dalla busta tira fuori e conta 1000 Euro. Torna dalla villa con una corda, mi fa alzare e mi lega le mani dietro alla schiena, mi fa inginocchiare e ricomincia a toccarmi. Mi mette in bocca il suo pene e spinge con forza fino in fondo alla gola. Mi prende per i capelli e mi muove la testa avanti ed indietro fino a quando viene nella mia bocca e mi costringe a deglutire mantenendo il suo pene dentro la mia bocca.Nell’acqua comincia a toccarmi, e masturbarmi. Mi mette il suo pene in mano per fargli una sega, dopo alcuni minuti mi fa uscire dall’acqua e mi fa sdraiare su un materasso a bordo piscina. Lì continua a masturbarmi, mi lecca la figa ed il culo, si mette a 69 ed anch’io lecco il pene ed il culo. Si alza, mi gira e mi penetra nel culo e nella figa con forza, mi fa venire ripetutamente usando anche le dita sul clitoride. Lui ogni tanto si ferma in modo da trattenere l’orgasmo. Quando soddisfatto dei miei orgasmi si si alza mi ritrovo sola sul materasso. Finita il pranzo mi mette il guinzaglio e mi porta in giardino per fare i bisogni. In giardino c’è una bellissima piscina con idromassaggio. Dopo aver fatto i bisogni mi toglie il guinzaglio e mi ordina di entrare in piscina. Poco dopo viene ad aprirmi un uomo di mezz’età, molto curato e distinto. Mi fa entrare e comincia così la serata. Arrivati in casa mi mette un grembiule e mi ordina di cucinargli la cena. Cucino un piatto di pasta completamente nuda, lui aspetta a tavola e quando il piatto è pronto mi ordina di togliere il grembiule, mi mette il collare e mi ordina di accucciarmi. Io da brava cagna mi siedo vicino alla sua sedia ed aspetto che finisca di mangiare. Anche se un po’ nascosti, dalla statale è possibile intravedere il cancello di ingresso della villa e rabbrividisco pensando che un passante potrebbe vedermi. Questo, e il fatto di essere usata la prima volta come una vera puttana, mi eccita da morire”.Arrivati alla villa il mio Padrone mi ordina di spogliarmi e di consegnargli i vestiti, rimango solo con le scarpe coi tacchi. Lui li prende e li butta in macchina e mi ordina di mettere le mani dietro la schiena e mi ordina di aspettare davanti al cancello. Poi suona al campanello e quando il padrone di casa risponde gli dice: “Ti ho lasciato la puttana davanti al cancello, vieni a prenderla. Quando hai finito riportala qui davanti e chiamami.”“Schiava sessuale di bella presenza e molto ubbidiente è disponibile per una serata alternativa. Ubbidisce a qualsiasi ordine ed è disponibile a soddisfare ogni richiesta del padrone al costo di € 500,00.”L’annuncio al quale l’uomo ha risposto recita così:Tutto comincia una mattina presto quando il mio padrone sveglia nella mia cuccia e mi dice di prepararmi perchè un uomo ha risposto al mio annuncio ed abbiamo un appuntamento. Faccio una doccia con lavaggio anale, mi metto il vestito senza mutande e mi mette in macchina.Racconto scritto dalla mia schiva con piccole mie correzioni. Cosa ne pensate? 1513 1 8 mesi fa
- 2 mesi fa Notte d'estate Notte d’estate Sono le 22,00 e arriviamo davanti alla casa dell’uomo che dobbiamo incontrare, mio marito mi ha fatto mettere un vestito senza intimo, aspettiamo pochi secondi ed esce dalla casa un uomo, fa il giro della macchina e si avvicina alla mia portiera, la apre e mi dice di non guardarlo mai in faccia, mi allunga la mano e mi fa scendere, mi accompagna all’ingresso ed entriamo in casa, si presenta “piacere di averti qui a casa mia, io sono Saverio” mi indica il bagno mi dice di entrare “se ti scappa la pipì questo e il bagno, quando hai finito mettermi a pecorina senza togliere il vestito”, rimango qualche secondo in quella posizione, lo sento entrare in bagno, sento il suo dito accarezzarmi il buchino dietro e poco dopo sento che lo inserisce lubrificato con una certa facilità, lo fa scorrere un pochino, un piccolo plung di gomma prende il posto del dito, esce dal bagno e mi dice “torna in salotto tenendo sempre lo sguardo basso” mi fa segno di sedermi davanti a lui, mi dice “tieni le cose bene aperte le cosce non si devono toccare fra loro” Mi sistemo come mi ha indicato “cosa preferisci bere” gli chiedo dell’acqua, va in cucina e mio marito mi dice di seguirlo e di tirare fuori dai pantaloni il suo cazzo e di fargli un pompino, mi alzo e vado in cucina, mi avvicino a lui e gli slaccio i pantaloni abbasso gli slip e gli tiro fuori il cazzo e glielo spompino. Dopo circa un minuto mi dice “smetti e rimani in ginocchio e metterti a pecorina” lo vedo infilarsi il preservativo e mi toglie il plug che avevo nell’ano, me lo infila piano, piano nel culo sento il suo cazzo che si fa strada nell’ano. MI penetrata per un minuto, toglie il cazzo e mi rimette il plug di piccole dimensioni nell’ano “alzati e torna in salotto e siediti davanti a me a gambe aperte, appoggia la schiena e a divaricare le gambe”, mi tocca la figa che e bagnata, sono molto eccitata, mi dice “mostra a tuo marito cosa hai nel sedere” mi metto a cosce larghe e con le mani allargo le cosce per mostrarmi al massimo. Mio marito e molto eccitato alla visione della mia figa e con il buco del culo tappato. Suonano alla porta e Saverio mi dice “Rimani cosi spalancata, vado ad aprire” entra un’uomo che a vedermi in quella posizione gli viene duro, si avvicina a me e mi tocca la figa che e molto eccitata, chiede a Saverio “posso andare in cucina a prendermi da bere” Saverio mi dice “Seguilo e tirargli fuori il cazzo e fargli il pompino che hai fatto a me” Mi alzo e vado in cucina gli slaccio i pantaloni e tiro fuori il cazzo e gli faccio un pompino. Fin che lo spompino mi dicembre “Sono Stefano, hai sempre quel coso nel culo?” Gli rispondo di si “Girati e mmi vedere cosa e?” Mi giro mi metto a pecorina e alzo il vestito per mostrarmi a lui, lo sento armeggiare il plug lo toglie e lo rinfila più volte “ok Andiamo in sala” Entro in sala e Stefano vuole che mi metta a pecorina sul divano, Saverio mi mette il cazzo davanti alla bocca e mi dice con voce ferma “succhiami il cazzo” Intento Stefano si infila il preservativo e mi viene dietro e mi mette il cazzo nella figa, entra rapidamente, sono molto eccitata, continuano cosi per qualche minuto, poi Stefano si siede sul divano si mette il preservativo e mi toglie il plug dal sedere e mi dice” “Siediti sul mio cazzo e mettitelo nel culo che vogliono vedere lo spettacolo del cazzo che ti entra nel culo” Saverio e mio marito vedendo la scena si masturbano, sono ipnotizzati dal cazzo che mi entra nel culo, sono li a gambe spalancate, mi sento tutta un fremito dall’eccitazione, accarezzo le palle a Stefano e le sento che la pelle si e irrigidita, sta per venire, subito dopo lo sento godere nel mio culo. Mi alzo in piedi e Saverio mi dice con voce roca: “ora e il tuo turno a scopare i nostri culi” Da una borsa prende un fallo finto con cinture e me lo mette, assicurandosi che le cinghie siano indossate bene, Saverio fa mettere a pecorina Stefano, gli spalma il lubrificante nel buco del culo, mi fa avvicinare e mi aiuta a penetrarlo, inizio un movimento avanti, indietro lento e costante, Saverio mette il cazzo in bocca a Stefano e gli dice: “fammelo diventare ancora duro che poi ti inculo pure io” Mio marito spiazzato da questa situazione rimane li a guardare. Continuo a scopare Stefano che non mugolii mi fa capire che quello che gli sto facendo gli piace. Saverio ha il cazzo duro, si mette un preservativo mi viene dietro, prende un po di lubrificante e me lo spalma sul buco del culo, me lo appoggia al buco, mi fermo per facilitare il suo ingresso, mi penetra e mi dice: “dai muoviti avanti e indietro che godiamo tutti e tre” Mio marito eccitatissimo da questa visione si alza e senza tanti preamboli mette il cazzo in bocca a Stefano, inizia a scoparlo nella bocca, lo vedo fare un sussulto, e lo vedo godere, ha sborato in bocca Stefano, senza tanti complimenti si beve lo sperma e gli ripulisce il cazzo. Sento Saverio che mi dice che tra poco sbora, si alza e si toglie il preservativo, me lo infila in bocca ed esplode il suo orgasmo, sono molto eccitata e bevo tutta la sua sbora, tolgo il cazzo dal culo di Stefano e ci distendiamo per riposarci. Sono tutta sudata come tutti, vado in bagno e mi metto sotto la doccia, Stefano mi segue, ha il cazzo duro con un preservativo infilato, entra in doccia con me e mi fa girare e mi mette il suo cazzo nel culo, dicendomi: “ti sei divertita ad incularmi ora inculo te” Quando Stefano e venuto ci siamo buttati chi sul tappeto, chi sul divano a riposare. 1648 0 8 mesi fa