Quella sera Bettina era stata invitata ad una festa da amici, allora decise di tornare dal lavoro un po’ prima per prepararsi.
Appena arrivata si spoglio’ e si butto’ sotto la doccia.
Quando usci’ si asciugo’ e si accorse di avere i capezzoli rigidi, cosi’ inizio’ a stuzzicarseli.
Si palpava e accarezzava le tette, poi se li portava alla bocca per leccarle; non riusciva a morderle perché non erano abbastanza grosse, ma in compenso erano belle sode, e stavano, proprio come si dice, in una coppa di champagne.
Aveva i capelli biondi, ma non un biondo acceso, tanto che qualche volta sembrava castana, era alta, con un fisico asciutto e due gambe slanciate. Avrebbe potuto fare la modella se avesse voluto, ma continuava a studiare a Firenze, tanto la mantenevano i suoi.
La parte del suo corpo che preferiva erano i piedi; di tanto in tanto, quando si masturbava, amava portarseli alla bocca e per leccarli e ciucciarli, e succhiare il pollicione; lei li definiva i suoi piedini morbidi.!
Vide che era tardi e andò di corsa a prepararsi.
Mise un reggiseno scuro molto attillato, quasi trasparente, di quelli che non si vedono, e le mutandine abbinate.
Poi cerco’ nel cassetto i collant, e quando prese in mano quelli giusti si senti’ tutta bagnata.
Erano collant marron piuttosto scuri ed inizio’ a passarseli sulla bocca, stava portando una mano alla fica quando senti’ il citofono.
Era Giulio, che era passato a prenderla.
Allora lei decise di infilarsi le calze senza mutandine andò poi all’armadio e prese la sua serafina blu a maniche lunghe e il suo vestito lungo marrone attillato e senza maniche.
Si mise le scarpe, e mentre se le infiliva e vedeva i suoi piedini scorrere all’interno della calzatura si rieccitò, in quel momento inizio’ a sperare di farsi una bella scopata nella serata.
Giulio era in macchina che l ‘ aspettava:
-Ormai venivo su a portarti via di peso!
-Uffa quanto rompi!!! Sei stato tu a insistere che volevi accompagnarmi:
-SI! SI! Va bene!
Giulio era il miglior amico di Elisabetta; era un bel ragazzo, ma tra loro due non era mai successo niente.
Lei aveva anche sentito che una volta che si era ubriacato di brutto aveva fatto un pompino ad un suo amico, e da quella volta si dice che se lo sia fatto mettere anche nel culo, ma a Bettina questo non importava.
Erano le nove e mezza quando i due arrivarono; suonarono al cancello della grande villa.
Furono subito accolti da Piera, la padrona di casa; una ragazza non molto alta ma con due tette enormi, e, a detta di molti, una gran bonazza.
C’erano due o tre ragazzi carini che Betta non conosceva ancora, e da una parte c’era Anna.
Elisabetta non la conosceva bene, ma qualche volta l’aveva vista all’università.
Era una ragazza molto attraente, su questo non c’era dubbio con due grandi occhi neri da pantera, capelli corvini a caschetto, labbra carnose messe in risalto da un rossetto rosso fuoco.
Probabilmente era più bassa di Betta, ma aveva due gambe molto lunghe; quella sera indossava una giacchetta nera corta slacciata, sotto una maglietta scollata che metteva in risalto le tette, un poco più grosse di quelle di Bettina, inoltre quella sera indossava un paio di pantaloni a sigaretta che arrivavano fino alla caviglia e un paio di scarpe che permettevano di vedere il dorso del piede, fasciato da morbidi collant neri.
Le due furono presentate e, Elisabetta, sempre cosi’ spigliata, si sentiva un po’ in imbarazzo; ma ben presto legarono e si trovarono a parlare del più e del meno.
Era l ‘ ora di cena e Betta si ritrovo’ vicina a Stefano, uno dei ragazzi carini che lei non conosceva, davanti pero’ aveva Anna, e preferì passare la serata a chiacchiere con lei piuttosto che conoscere lui.
Era tardi ormai, ed Elisabetta sentiva il bisogno di riposare; andò a cercare Giulio.
Lo trovo’ che chiacchierava animatamente con Stefano, quando la vide avvicinarsi le andò in contro:
– Senti, siccome Stefano abita lontano… pensavo di dargli un passaggio…
Era molto imbarazzato
– Ma come!?! Prima dici che pensi a tutto tu, poi te ne esci con questa storia!
– Scusa non so cosa dirti…
Intervenne Anna, che era stata ad ascoltare tutto il tempo
– Elisabetta, se vuoi ti do io un passaggio, tanto sono di strada, e comunque avevo deciso di andare a casa.
– Grazie, sei molto gentile.
– Allora e’ deciso – disse Stefano
Le due erano cosi’ in macchina insieme, ed iniziarono a parlare e sparlare, in questo modo Betta venne a sapere che Stefano era una checca, e che quindi le storie su Giulio erano probabilmente vere.
Il profumo di Anna era per tutta la macchina, e questo eccito’ molto Bettina, che inizio’ anche a bagnarsi; in questo modo i collant aderirono ancora di più alla figa, e questo non faceva che aumentare la sua eccitazione.
Aveva voglia di spogliarsi e spararsi un lungo ditalino, magari facendosi aiutare da Anna, ma riuscì a resistere.
Erano arrivate. Elisabetta scese
– Vuoi venire su da me che ti offro qualcosa
Non sapeva neanche lei dove aveva trovato il coraggio per quelle parole
– Si – Rispose Anna; Bettina rimase a bocca aperta.
SI trovarono in casa sua, Anna si accomodo’ sul divano
– Allora cosa ti porto?
– Un martini, secco
– Ok
Mentre si trovava in cucina a cercare l’alcolico le venne in mente la sua prima esperienza omosessuale.
Era un periodo in cui i suoi rientravano sempre tardi per lavoro, lei aveva quindici anni, ed era già una bella ragazza.
Una sera era sola in casa con sua sorella, Cristina che aveva da poco compiuto i diciotto, stavano guardando un film alla tv, e in quel momento c’era il bacio finale
– Hai mai baciato qualcuno? – disse Cristina.
– No
In effetti, fino ad allora, non era mai stata con nessuno. Nel frattempo Cristina aveva già appoggiato una mano sulla gamba della sorella, che aveva indosso il pigiama,
– Vuoi che ti insegni?
Non sapeva cosa rispondere, ma non ce ne fu bisogno, in men che non si dica la più grande cinse a se l’altra, e con una mano sulla schiena e l’altra dietro la nuca inizio’ a baciarla.
Poi con la lingua inizio’ a leccarle le labbra, fino a che Bettina non le dischiuse un poco; a quel punto la lingua di Cristina si fece strade nella bocca dell’altra, e inizio’ a farla roteare.
Elisa non rimase ferma per molto, anche lei abbraccio’ la sorella accarezzandole i capelli, e la sua lingua “slumacava” con l’altra, andava a stuzzicarle il palato e l’incavo della guance.
Rimanerono cosi’ per molto tempo, e Cristina si masturbo’ anche.
L’episodio non si ripete’ più, o quasi; una volta al cinema, ma non se ne accorse nessuno, e una volta che le due fecero il bagno assieme.
Nel frattempo Elisabetta aveva finito di preparare i bicchieri, e li stava portando in sala.
Anna era seduta sul divano e cosi’ si sedette accanto a lei.
Le porse il bicchiere e le loro mani si sfiorarono, si guardarono profondamente negli occhi, per alcuni attimi ci fu assoluto silenzio, poi Anna iniziò a parlare con estrema naturalezza.
Ad un certo punto si alzò, chiese dove fosse il bagno e vi si avviò. Bettina si sentiva stranamente attratta da quella ragazza, ma non trovava assolutamente niente di male in quel sentimento, nonostante la sua educazione rigorosamente cattolica.
Anzi, iniziò a sedersi nella maniera più sensuale possibile e a slacciarsi qualche bottone della serafina per mettere in evidenza il suo bel seno.
Ripensandoci considerava stupido quel gesto, ma quando stava per riallacciarsi Anna stava ritornando, allora lascio’ tutto cosi’ come stava. Quando rientro’ si risedettero vicine e riiniziarono a parlare.
Ad un certo punto Anna inizio’ a lamentarsi del dolore di piedi dovuto al tacco, e chiese se si potesse togliere le scarpe.
Elisabetta non pensava ad altro che ai piedi nudi di Anna avvolti dai neri collant, e annui’ timidamente con il capo.
Anna allora si chinò lentamente ed iniziò a sfilarsi delicatamente le scarpe, tutto con un ‘ aria molto sensuale ed un malizioso sorriso sulle labbra. Infine, con un gesto grazioso, portò entrambi i piedi sul divano.
Elisa era sorpresa ed eccitata allo stesso tempo; guardava prima il volto di lei e poi i suoi piedi.
Non sapeva cosa fare, ma fu il suo istinto che fece tutto.
Portò inconsciamente una mano su un piede, ed iniziò a massaggiarlo, quasi ad accarezzarlo.
Anna la guardava sorridendo, cosi’ Bettina fece lo stesso con l’altro.
Poi si tolse anche lei le scarpe, si mise appoggiata al guanciale, con una ginocchio sul divano, in modo da poter portare i piedi di lei sul suo grembo, in questo maniera poté massaggiarli meglio, in quel momento cercò di ricordare come i suoi fidanzati le massaggiavano i piedini, e provò anche lei a fare lo stesso.
Anna sembrava! Soddisfatta, ed era accaldata cosi’ si tolse la giacca e la lasciò cadere a terra; una manica della magliettina che portava sotto scivolò, mostrando una parte del suo capezzolo, ormai durissimo.
Betta iniziò a dedicarsi ad un solo piede, e cosi’ l’amica portò l ‘altro verso il viso di lei, lo passò sulle sue guance, le stuzzicò l ‘orecchio, le accarezzò le labbra; a quel punto Elisabetta lasciò il piede e apri’ la bocca per ciucciare l ‘ altro come se fosse un cazzo.
Lo lecco’ prima sopra e poi sotto, baciò il tallone e le caviglie, ed inizio’ a ciucciare l ‘alluce.
Quasi limonava con quel piede, e presa dall ‘eccitazione si slaccio’ le bretelle del vestito, si portò la serafina fino al collo, e si abbassò il reggiseno, in questo modo poté palparsi le tette e tirarsi i capezzoli turgidissimi.
Anna, che aveva guardato la scena, tolse il piede ormai zuppo dalla bocca, ed iniziò a passarlo sulle tette dell’ amica.
Anche Bettina si sdraiò sul divano, e così Anna poté mettere la gamba libera sotto la gonna di lei per farle piedino, mentre pure lei aveva iniziato a massaggiarle i piedi.
Ad un certo punto Anna si fermò, si levò completamente la maglietta mettendo in mostra il bel seno, poi si avvicinò a gattoni ad Elisabetta, le tolse la serafina, poi mettendole una mano dietro al collo, ed una su una tetta, iniziò a baciarla, lentamente; dischiuse un poco la bocca e diede piccoli colpettini con la lingua alle labbra della compagna, facendoli seguire da un lungo bacio profondo e bagnato.
Bettina, presa dall’eccitazione mise le mani sul culo dell’amica, ed iniziò a palparlo rudemente.
Non sapevano dire per quanto continuarono, ma ad un certo punto si fermarono.
Anna si mise in ginocchio, col sedere sul ventre dell’altra, che nel frattempo aveva iniziato a palparle le tette a piene mani; da questa posizione iniziò a slacciarsi i pantaloni, e alzandosi un poco, riuscì anche a sfilarseli.
Betta poté così vedere le belle gambe dell’amica, non molto lunghe, ma ben tornite.
Notò anche che sul cavallo dei collant c’era un alone, dovuto probabilmente all’eccitazione, che rendeva le calze particolarmente attillate in modo da osservare che pure lei era senza mutandine.
La bruna slacciò poi il vestito della bionda, glielo tolse completamente, così come le sfilò completamente il reggiseno.
Poi si sdraiò completamente su di lei, mettendo a contatto i loro seni, e strusciando le gambe facendo quel rumore che fanno i collant quando si sfregano, e in questa posizione riiniziarono a baciarsi, durante lo scambio di effusioni amorose le due si rigirarono e questa volta fu Elisabetta a smettere per prima.
Si alzò in piedi
Vieni con me… – e così dicendo prese la compagna tra le braccia (anche se con un po’ di fatica), e in questo modo, come due sposini, si avviarono verso la stanza da letto.
Bettina la appoggiò docilmente, e accese la luce soffusa di una lampada.
Anna osservò la stanza, e notò che sembrava quella di una bambina, piena di peluche e con i muri colorati di rosa e rosso, ma la cosa non faceva che eccitarla.
Elisa si mise in ginocchio su di lei, la guardò un poco negli occhi, poi si sdraiò ed iniziò a baciarla sul collo.
Ogni tanto dava un bacio leggero, ogni tanto le si attaccava con le labbra come per farle un succhiotto, e poi la leccava tutta.
Piano piano arrivò al mento e poi alle labbra , a quel punto tirò fuori la lingua, e così fece l’altra, e le due iniziarono a “limonare fuori dalla bocca”.
Elisabetta poi avvicino le sue tette alle altre, e prese i cappezzoli di entrambe tra il pollice e l ‘indice, e stropicciandoli a più non posso. In questo modo Anna, che si stava masturbando di sotto i collant, fu presa da un forte orgasmo e iniziò a emettere dei fortissimi urletti, tanto che l ‘altra fu costretta a tapparle la bocca per non far svegliare tutto il vicinato.
Grazie ! – disse alla fine
– Ora voglio che mi fai godere tu,- disse Elisa- voglio che me la lecchi.-
– Si.
Elisabetta si sdraiò aprendo le gambe, e stava per sfilarsi i collant, quando l’altra disse
– No, non così.
Si avvicinò a lei e, nonostante le unghie fossero perfettamente curate e tagliate, riuscì a praticare un piccolo foro nelle calze, che allargò poi per tutta la lunghezza dello spacco della fica.
Finito di fare questo si mise il medio in bocca, e tirandolo fuori tutto bagnato lo avvicinò alla figa bollente della morosa; e, con un rapido gesto lo infilò completamente.
Bettina, che le aveva messo le cosce intorno al viso, premeva sempre di più con i talloni, e a questo punto Anna iniziò a fare avanti e indietro con la mano, e tirando fuori il clitoride con l’ altra, iniziò a leccarlo come solo una donna sa fare.
Quando ormai Elsabetta stava per venire si fermò
– Ma cosa fai? Perché hai smesso?!?
Anna la guardò per un attimo, poi si sedette davanti a lei, le prese i piedi e se li mise sulle spalle, baciando e leccando prima uno e poi l ‘altro; e, con un suo piede ancora avvolto dai collant, iniziò a masturbarla, accarezzandole le labbra e il clito, e facendolo entrare un poco come un piccolo cazzo.
A quel punto Betta provò uno dei migliori orgasmi della sua vita, e tra dolci mugolii si accasciò sul letto.
Anna invece incrociò le gambe, e incurvando la schiena a più non posso iniziò a leccare gli umori che l’amica le aveva lasciato sul piede.
Poi si sdraiò accanto a Bettina, le prese una mano e vide che stava per addormentarsi, allora si misero sotto le coperte, si abbracciarono teneramente incrociando le loro gambe e si addormentarono dandosi un ultimo bacio sulle labbra.
Erano quasi le dieci di mattina, quando Anna si svegliò ridendo a causa di uno strano solletico alla fica; aprendo gli occhi vide che Elisabetta stava lacerando i suoi collant come aveva fatto a lei la sera prima.
Betta si alzò poi di scatto e si mise a cercare in un cassetto, quando se ne uscì con in mano un vibratore.
Era nero, senza marce, abbastanza flessibile, ma la cosa più interessante era che poteva essere introdotto da entrambe le estremità.
– Ti piace? – Disse Bettina
– Dove l’hai preso?
– E’ un regalo di un mio ex, per l’8 marzo. Pensa te che tipo…
Le due iniziarono a ridere, poi la bionda salendo sul letto si avvicinò alla compagna, leccandola e strusciandole le tette dappertutto, ma con particolare attenzione verso quei piedi che la sera prima le avevano dato tanto piacere.
L ‘altra, mugolando si eccitava sempre di più.
– Finalmente ti stai bagnando!
E così dicendo Elisa iniziò a leccarle la figa. Poi prendendo il vibratore che aveva lasciato in fondo al letto disse:
– Ora voglio provare una cosa
Prima lo leccò per tutta la sua lunghezza, poi iniziò a pomparlo e infine, quando era ormai zuppo lo avvicinò al clitoride dell’amica, che si stava bagnando sempre più, ma quando ormai stava per raggiungere l ‘orgasmo smise.
– Ora mettiti così.
Disse Elisabetta, e prendendole le caviglie le sollevò le gambe, come se dovesse farle fare una capriola, portandole le ginocchia fin sopra il seno.
Dopo prese il dildo, ancora lubrificato dalla saliva, e avvicinandolo alle grandi labbra lo fece scendere lentamente per quasi la metà della sua lunghezza.
Grazie a questa posizione poté sedersi sul suo culo, prendendo dentro l’altra metà. In questo modo potevano anche palparsi le tette a vicenda; ma mentre Elisa lo faceva con le mani ed un po’ di saliva, Anna, che era molto slegata nei movimenti, riusciva a farlo con i suoi piedini, prendendole i duri capezzoli con le dita e i morbidi collant.
In questa posizione, comunque, il piacere fisico era minimo, in quanto il vibratore era uno di quelli che “non vibrava”, ma il piacere emotivo era molto alto, in quanto le due ragazze si sentivano ognuna la parte attiva che prendeva l ‘altra, e i mugolii delle due non facevano altro che aumentare l ‘eccitazione in ognuna.
E così , tra gridolini e strilletti le due, muovendo in cerchio i propri bacini e strusciando tra di loro le fiche e il clitoride vennero in un fantastico orgasmo.
Tolto il vibratore le due si misero nella posizione del 69 per leccare i propri umori.
Dopodiché si sdraiarono un po’ sul letto, limonando, palpandosi le tette e il culo.
Decisero poi, per riprendere le forze, di fare colazione.
Si recarono in cucina con l ‘abbigliamento di quando avevano scopato, cioè nude se non fosse per un paio di collant, neri per Anna, marron per Elisabetta, con uno spacco all ‘altezza della figa; dopo aver preparato la tavola, si sedettero una di fronte all ‘altra a mangiare, ridere e scherzare.
Ad un certo punto però Anna decise di fare il piedino all’altra, prima accarezzandole il piede, poi la caviglia e poi, salendo, massaggiandole l’esterno del polpaccio.
E così fece Elisabetta.
Le due, salendo sempre più in su arrivarono ben presto alla figa, e qui non riuscirono più a fermarsi.
Guardandosi negli occhi si masturbavano sempre più velocemente, ognuna con la mano sul piede dell’altra per poterlo guidare, e, alla fine, le due vennero quasi in contemporanea.
Era ormai mezzogiorno, e Anna doveva tornare a casa per dare sue notizie; avrebbe detto la verità, cioè che aveva dormito da un ‘amica.
Poi una volta raccolti i vestiti sparsi per la casa iniziò a rimetterseli, ma quando stava per infilarsi i pantaloni si fermò, guardò Elisabetta e le disse:
– Non è che hai un paio di collant da prestarmi?-
Serata tra "AMICHE"
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6 years ago
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CHE TROIA CHE SONO ...
La appuntamento in piazza Arnaldo per le 23.Squilla il cellulare.Una voce femminile con accento russo mi chiede dove siamo.Le rispondo che siamo parcheggiati sulla salita per il castello e che davanti a noi ci sono un paio di posti liberi per parcheggiare.Dopo un minuto una Maserati bianca parcheggia davanti a noi.Lascia le luci di posizione accese. Sono loro. Quasi contemporaneamente scendiamo tutti e quattro dalle auto.Lui un tipo carino, un poa corpulento, ma con un viso interessante.Lei proprio bella.Capelli biondi tirati in una coda di cavallo, occhi azzurrissimi, bocca ben disegnata, trucco pesante agli occhi, fisico statuario.Ci presentiamo.Lui mi squadra da capo a piedi senza curarsi di mascherare la libido che gli leggo negli occhi.Gli accordi sono chiari.Salgo sul sedile posteriore della loro auto con il lui della coppia.Inizio subito a pomparlo, mentre Paolo e la bionda ci osservano dal finestrino, nascondendoci agli sguardi di chi passa.Ha un bel cazzo, sui 20 cm, diametro importante e tutto depilato, palle e buco del culo compresi.Mentre lo pompo guardo negli occhi la bionda.Cinque minuti e arriva la sborra.Mi lascio riempire la bocca senza togliere gli occhi da quelli della bionda che mi guarda con aria di sfida. Con la sborra in bocca aspetto che il lui si ricomponga.Scendo dalla macchina per seconda e mi piazzo davanti alla russa a cinque cm dal suo viso cazzo pi alta di me sono sicura che da quella distanza sente il profumo dello sperma del suo uomo Le sorrido, le faccio vedere la bocca piena di sborra e, sempre guardandola dritta negli occhi, ingoio la sborrata leccandomi le dita con consumata libidine.Lei mi sorride compiaciuta, lancia uno sguardo da intesa a Mister 20 e sale in macchina dalla portiera che ho lasciato aperta invita Paolo a seguirla Chiusa la portiera anche la tizia inizia subito a pompare.Si vede che le piace ciucciare. Gioca con la punta della lingua sulla cappella mentre con la mano sega la asta ad un ritmo velocissimo. Vuole farlo venire.Mentre lecca e pompa mi restituisce lo sguardo. Un poa la invidio adoro la prima sborrata di Paolo Da improvviso Paolo viene, mentre lei gli sta lavorando di labbra e lingua il filetto.La sborra schizza sulla addome (e sulla camicia) del mio porcone e sulla mano della troia che guardandomi negli occhi continua a segare ed a far uscire la borra dalla cappella devo ammettere che proprio eccitante Finita la schizzata la troia tuffa il viso sulla addome di Paolo imbrattandosi tutta la faccia di sborra e guardandomi sorridente.Poi inizia a leccarsi lo sperma dalla mano e dal polso imbrattati, ad aspirare la sborra rimasta dalla addome e dalla camicia di Paolo ed infine a pulirsi il viso portandosi lo sperma in bocca con le dita.Scende dalla macchina mi bacia sulla labbra Poi, guardandomi negli occhi, ingoia tutto.Dopo aver chiamato la padrona di casa stiamo andando a giocare nel retro del bar che ci piace tanto.La troia russa non sa cosa la aspetta; una sorpresa.Lei pensa che si stia andando da una altra coppia amica.Dopo il solito rituale al portone da ingresso entriamo nel parco giochi per troie.Appena entrati, del corridoio da ingresso si sentono gi i gemiti.La padrona di casa e seduta a gambe aperte su di un divano un tizio le sta leccando la figa e il buco del culo un altro le sta spingendo ritmicamente la testa a farsi pompare.Intorno a loro una decina di maschi si segano a quello spettacolo.Avvicinandoci vedo che la padrona di casa ha dello sperma secco sul viso e tra i capelli; in mano regge un bicchiere con dentro della sborra.Non ci hanno aspettati per iniziare a giocare.Il maschio che si sta facendo pompare viene e schizza tutta la sua sborra nel bicchiere.Appena ci vede Laura si stacca dal tipo che la sta leccando e, con il bicchiere in mano, ci viene incontro.Mi bacia con la bocca che sa di sborra e mi offre il bicchiere.Bevo un bel sorso e passo il bicchiere alla bionda per vedere la sua reazione.Intanto i maschi presenti continuano a segarsi e piano, piano si dispongono intorno a noi.La bionda guarda il suo lui con sguardo da troia, beve un bel sorso di sperma e fa per passare il bicchiere a Laura guardandomi negli occhi.Improvvisamente uno dei maschi mi prende per i capelli, mi invita ad inginocchiarmi davanti a lui e, mentre mi sta mettendo il cazzo in bocca, viene.Lo sperma mi va di traverso ed inizio a tossire come un ossesso.Mentre si placa la tosse la bionda si inginocchia vicino a me e, come se volesse offrirmi un sorso da acqua per aiutarmi a riprendermi, mi porge il bicchiere di sborra che troia Ea una sfida Prendo il bicchiere e guardando negli occhi la troia me lo svuoto in bocca povera cocca non sa che sono abituata a ben pi di un paio di sborrate per sera ingoio e comincio a prendere in bocca gli altri cazzi Siamo nel bar da una oretta scarsa continuano ad arrivare singoli il solito senso di nausea gi arrivato Paolo sta inculando la russa sul divanetto mentre questa pompa a ripetizione ha un buco del culo che sembra una autostrada il suo lui si sta godendo la scena segandosi io e Laura siamo in doppia lei uno in culo e uno in figa io uno in culo e uno in bocca Io e la russa siamo abbastanza provate Laura pi reattiva non ha bevuto come noi Arriva una altra sborrata ho perso il conto il senso di vomito a ricordarmi che sto esagerando ma che cazzo me ne frega incrocio lo sguardo della bionda nel momento in cui il cazzo che sta pompando le viene in bocca distrutta lascia uscire la sborra dalla bocca non riesce pi ad ingoiare abbiamo bevuto come vacche da quando siamo entrate Paolo se ne accorge le esce dal culo e glielo mette in bocca adora godersi quel tipo di scena lei non dice nulla pompa meccanicamente penso non sappia nemmeno che il cazzo di Paolo Poi succede Paolo schizza la bionda si mette una mano davanti alla bocca e corre verso il bagno Con la sborra in bocca la seguo e la vedo sboccare nel lavandino Con il senso di nausea al livello di guardia resisto sputo la sborra che ho in bocca sul palmo della mano e mi avvicino Cazzo distrutta il trucco intorno agli occhi completamente colato faccia e capelli sono pieni di sborra alza la testa si pulisce la bocca con un asciugamani di carta e mi vede riflessa nello specchio ancha io sono piena di sborra le metto il palmo della mano davanti alla bocca e le sussurro alla orecchio a€œmanda gi questa se sei capacea Il solo profumo della sborra la fa sboccare di nuovo vero ha ragione Paolo tremendamente eccitante vedere una bella troia vomitare sborra mi sento toccare il collo Laura ha la bocca piena la zoccola non fa fatica non ha bevuto un cazzo rispetto a noi stasera vuole limonarmi mi viene da vomitare Mister 20 ci sta guardando la troia russa sta ancora sboccando, ma lui ha il cazzo duro me la aveva detto al telefono che la sua troia sbocca spesso senza problemi pensavo fosse la solita esagerazione per convincerci ad incontrarli invece da come vomita e da quello che ho visto la bionda russa beve proprio senza ritegno Laura mi forza a baciarla apro la bocca lingue e sborra si fondono cazzo, quanta sono tentata di vomitarle in bocca ingoiamo tutte e due mentre ci baciamo mi viene da sboccare mi sgancio da lei non ce la faccio pi mister 20 mi guarda la sua troia ha smesso di sboccare mi prende per le spalle mi fa inginocchiare davanti al suo cazzo vuole venirmi in bocca proprio adesso oppongo resistenza mi mette il cazzo in bocca mi viene da sboccare mi tiene la testa premuta con una mano chiama la sua troia le dice di guardare come beve una vera troia La frase mi eccita ... voglio un cazzo in culo per rimanere eccitata mi divincolo da lui lo afferro per il cazzo e lo trascino verso il divano lo spingo a sedersi e mi inginocchio davanti lui gli riprendo il cazzo in bocca lui fa per cominciare a segarsi, ma gli spingo via la mano comando io sbocchino e sego io la bionda si inginocchiata vicino a me potremmo sbocchinarlo in due se volessimo ma lei ancora stravolta voglio un cazzo in culo mi giro a guardare chi ca dietro quattro o cinque tizi si stanno segando ne invito uno ad incularmi poi ricomincio a pompare mister 20 ridice alla sua troia di guardare e imparare come si fa le dice di vergognarsi a non aver resistito pi a lungo questa situazione mi sta eccitando da pazzi il tizio dietro di me comincia ad incularmi pazzesco sto godendo come una pazza la nausea si assopita come per magia anche se so che tra pochissimo torner ma non importa ho gi vinto sono io la pi troia del reame Pompo e sego, pompo e sego voglio la sborra il tizio dietro spinge di brutto con la mano libera cerco il buco del culo della troia vicino a me lo trovo cazzo entrano quattro dita come niente fosse ne ha presi di cazzi questa russa del cazzo con una mano sego il cazzo di Mister 20, con la altra esploro il buco del culo della sua troia sono straeccitata sento il tizio che mi sta pompando in culo che si prepara a venire lo sento uscire mi giro e lo faccio schizzare sul buco del culo della troia la sborra entra nel buco giro dietro la zoccola e comincio a leccarle la sborra nel buco del culo guardando dritto negli occhi il suo uomo lo vedo dimenarsi sul divano mentre si mena il cazzo la troia inizia a mugulare di piacere insisto con la lingua dentro il buco Mister 20 non ce la fa pi si sborra addosso lo guardo schizzare con la lingua infilata nel buco del culo pieno di sborra della sua troia torno da lui inizio a leccare lo sperma colgo lo sguardo di Paolo non si perso nulla arriva anche Laura guardo la orologio al polso di Mister 20 la una e un quarto la notte giovane Sono le 2 di notte.Ci siamo riprese.Laura e rimasta al bar.Siamo tutti e quattro in macchina.La bionda si rifatta il trucco le rimasta solo qualche ciocca di capelli a€œlaccataa stile a€œTutti pazzi per Marya .Ancha io mi sono sistemata, solo che lo sperma nei miei capelli un poa pi evidente chi se ne frega La serata non finita.Stiamo andando ancora a cazzi.I nostri porconi vogliono vederci ancora alla opera e noi siamo proprio due bambine cattive Piove peccato niente parcheggi Il lui della troia al mio fianco sta invitando dei singoli al Vipa s a Lonato.Lei gli suggerisce i nomi, lui li chiama e glieli passa.E proprio una grandissima zoccola non lo fa solo per compiacere lui le piace proprio mentre parla al telefono si tocca poi la accento russo mi fa morire comincio a toccarmi ancha io mi eccita sentire come la promette ai singoli La sborrata una di quelle mega abbiamo pompato questo cazzo meraviglioso per venti minuti buoni tutte e due le nostre bocche sono state solo per lui 28 cm di carne nera i nostri bei culetti sono distrutti ci sono 7 maschi in camera con noi e sono venti minuti che ci stanno sbattendo senza sosta solo il tempo di darsi il cambio che serata meravigliosa La sborra mi riempie la bocca la bionda pretende il limone la bacio appassionatamente ca sborra per tutte e due Ce la passiamo di bocca in bocca sei o sette volte poi, forti dello spettacolino, iniziano a sborrare anche gli altri Ce li dividiamo da buone amiche la bionda tornata in formissima io ho qualche problema la mia libido ne berrebbe ancora dieci, cento, mille ma il mio stomaco al capolinea Succede mentre sto limonandomi con la troia la quarta o la quinta sborrata mi stacco e volo in bagno sbocco cazzo incredibile la quantit di sborra che sto vomitando alzo la testa Paolo e il lui della russa mi stanno guardando tutti e due con il cazzo duro in mano guardo la zoccola sta ancora pompando sul letto mi guarda i suoi occhi ridono mentre con la bocca continua su e gi dal cazzo lei uno spettacolo io sto da schifo mi sciacquo la faccia e la bocca Paolo tenta di mettermi il cazzo in bocca non riesco devo rifiatare un attimo guardare la troia pompare mi eccita mi concentro su di lei cazzo se pompa di gusto Mister 20 si avvicina mi prende per mano mi accompagna al letto la zoccola continua a pompare mi fa sedere arriva anche Paolo sento il tipo insultare la zoccola entrambi mi accarezzano poi me lo dicono vogliono sborrarmi in bocca ora vogliono vedermi vomitare ancora non vorrei dentro di me questa perversione mi confonde sto male non voglio vomitare ancora ma sarei troppo troia a farlo mi inginocchio i due bastardi iniziano a segarsi di fronte alla mia faccia io mi infilo due dita in figa mi stanno guardando la ragazzina che ha appena vomitato sborra pronta ad ingoiare ancora forse sono malata fana culo posso farmi tutti cazzi che voglio forse a trenta anni smetter , ma adesso il primo a venire Mister 20 ormai scarico bevo tutta la misera schizzata poi viene Paolo scarico anche lui altra misera sborrata niente vomito troppo poca zoccola sta ancora pompando mi sostituisco a lei il cambio di bocca sortisce la effetto desiderato il bull si svuota tra gli spasmi cazzo questa si che una sborrata la mando gi tutta cazzo devo sboccare vomito sul letto solo sborra Dio che troia che sono se i miei sapessero che razza di troia sono Siamo tornati in piazza Arnaldo.Il mio ragazzo sar in giro da qualche parte.Io sono in macchina con due maiali quarantenni che hanno goduto a vedere due belle troie bere e vomitare sborra tutta sera e sto limonandomi come bacio della buona notte una bionda russa strafiga con la bocca al gusto di sperma Mmmh chiss perch, ma mi piace
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14
14 years ago
AdamDTS,
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La spiaggia
....Ciò che sto per raccontare, è accaduto solo qualche giorno fa; Sempre stata molto "liberale" nelle mie precedenti storie, in questa attuale invece, forse perché presa molto più seriamente, sono sempre stata molto fedele tenendomi solo il rapporto segreto con Francesca, la mia amica di sempre e qualcosa di più da solo qualche anno, come unico svago extra; ma quello che è accaduto qualche giorno fa mi ha dato da pensare e tuttora non so come interpretarlo, se dargli importanza oppure considerarlo un momento di debolezza da tenere nascosto.Comunque sia ve lo racconto, al limite sarete voi, lettori e lettrici a darmi qualche consiglio.Mi trovo in Spagna ormai da un mese, a Maiorca per l'esattezza; il mio fidanzato si è trasferito per lavoro, ed io ne ho approfittato per farmi delle belle vacanze prima di un inizio stagione durissimo che ci terrà lontani per un pochino; ovviamente dedico qualche ora al lavoro che posso comunque svolgere anche da qui, ma principalmente sole e mare. Come molti di voi sapranno la Spagna e le Baleari in particolare, hanno delle abitudini molto più libertine di noi in fatto di costume si e costume no; però anche io, che comunque appena posso lo tolgo, ci ho messo un po' di tempo ad abituarmi a questo nudismo spesso presente in spiaggia, senza però mai praticarlo; il classico topless sempre, e qualche volta ho azzardato qualche costumino un po' ridotto, senza però mai eccedere. Ai primi di agosto è arrivata anche Francesca con il suo fidanzato a farci compagnia e passare qualche giorno di vacanza. Con lei, già da anni, si è instaurato un rapporto saffico molto intimo e segreto anche se in presenza dei rispettivi fidanzati siamo semplici amiche d'infanzia, ed in questi giorni non abbiamo avuto occasione di rimanere sole in casa; qualche giorno fa però, Marco, il mio fidanzato, é dovuto tornare inaspettatamente a Milano per lavoro dove si fermerà fino a fine mese; Francesca con la scusa di rimanere a farmi compagnia si è fermata ancora una settimana lasciando che Daniel, il suo compagno, tornasse a Milano da solo; una cosa normalissima già accaduta un sacco di altre volte.Amiche di giorno ma amanti di notte,quello che ci unisce non è altro che un desiderio di qualcosa di diverso, di più dolce e delicato, ma nessun sentimento che vada oltre alla profonda amicizia che ci lega fin da piccine; questo ci permette di vivere le nostre vite normalmente incontrandoci quando lo desideriamo.Ormai sole da qualche giorno eravamo libere di andare dove volevamo, senza orari; spinte dalla curiosità eravamo andate in una spiaggia con nudismo consentito per provare a metterci al sole senza costume in mezzo ad altra gente; anche se nessuno ci avrebbe fatto caso non avevamo avuto il coraggio di togliere lo slip; l'idea mi eccitava parecchio e la mattina successiva decidemmo di riprovarci: bastava che una delle due prendesse il coraggio di farlo e molto probabilmente l'altra l'avrebbe seguita, così io decisi di forzare un pochino la cosa e di costringermi a prendere il sole nuda sotto gli sguardi degli altri. Al momento di vestirmi indossai un vestito di cotone elasticizzato a righe beige e marrone che partiva da sopra il seno e scendeva aderente fino a metà coscia e un paio di converse alte crema. Non presi il costume lasciandolo sul letto e, presa la borsa da spiaggia, senza dire nulla alla mia amica, ci dirigemmo alla spiaggia che distava un'oretta da casa.Durante il tragitto continuavo a pensare al fatto che una volta in spiaggia non avrei avuto alternative e la cosa mi eccitava parecchio. Solo mentre camminavamo sul bagnasciuga per raggiungere l'area libera dissi " sai che non ho il costume? L'ho lasciato sul letto". Francesca sorrise e mi disse " allora oggi sei obbligata!!"Trovammo un posto adatto, i più vicini erano ad una ventina di metri, stesi l'enorme pareo, mi tolsi le scarpe e dando le spalle ai "vicini" mi tolsi il vestito restando completamente nuda. Emozionata ed eccitata subito mi sdraiai a pancia in giù, come per nascondermi. Francesca in topless si sdraiò accanto a me. Mi sentivo gli occhi di tutti addosso anche se in realtà solo qualche passante si girava a guardarmi. Il tempo passava, il gioco mi piaceva, e piano piano le gambe prima serrate ora si stavano allargando come per mostrare il mio frutto a tutti i passanti. Ero ormai rilassata, mi girai a pancia in su; il sole picchiava, ne sentivo il calore si tutto il corpo, mi eccitava il mostrarmi, solo che Francesca non cedeva; gli presi un laccetto del costume e tirandolo glielo slegai; lei non fece nulla se non guardarmi con occhi interrogativi ma finendo per sorridere. Passai la mano sul suo ventre e preso l'altro laccetto feci lo stesso; la guardai, lei mi guardò, presi i costume con la mano e dicendole " fidati si sta benissimo" lo tirai mentre lei alzava leggermente il bacino, e glielo tolsi. Sguardi silenziosi durarono qualche istante per poi perdersi nel cielo; inconsciamente ci prendemmo per mano, come a cercare una certezza, una maggiore sicurezza. Il tempo passava, e ormai anche alzarsi e camminare nude quei metri che ci separavano dal mare in vista di tutti era una cosa fattibile. Nuotare nuda è una cosa che io amo e faccio spesso, farlo li però, in una spiaggia piena di gente, mi eccitava maggiormente. In più potevo ammirare Francesca in tutto il suo splendore, immersa nella natura; bionda, il seno tondo un pochino più grosso del mio ma comunque sodo, le gambe lunghe e dritte che si univano in quel frutto del piacere adornato da una sola e sottilissima striscia di peluria quasi impercettibile per dimensioni e colore chiaro. Camminavamo vicine nell'acqua puntando il mare aperto in cerca di una profondità maggiore; i nostri corpi si toccarono, si sfiorarono, si stuzzicarono; scappò un bacio, poi delle carezze; qualche istante ed eccoci, immerse nell'acqua cristallina fin quasi al collo, avvinghiate passionalmente. Ci baciavamo, ci carezzavamo, i corpi a contatto, i seni si massaggiavano, i miei contro i suoi, la morbidezza femminile tutto ci dava quei piaceri che un corpo maschile non può regalarti. Con la mano percepivo il viscido degli umori femminili vincere il freddo secco dell'acqua salata ad ogni carezza sulla sua liscia e morbida vulva, come sentivo scivolare la sua mano sulla mia; il contrasto del caldo degli umori che anche io emanavo ed il freddo dell'acqua che seguiva ogni sua carezza, mi produceva dei brividi di piacere immenso. Fu qualche breve minuto di piacere enorme ma poi con la frase " siamo in pubblico, non possiamo" Francesca si staccò per tornare a prendere il sole.Avrei voluto molto di più ma in effetti li, sotto gli occhi di tutti non si poteva, così tornammo verso la nostra postazione; camminando, man mano che l'acqua si abbassava sentivo la voglia persistere in me, ma ormai con il sesso all'aria non potevo nemmeno carezzarmi un poco per placarla; cercando con lo sguardo i nostri teli sulla spiaggia notammo che due uomini stavano prendendo posto non molto distanti da noi. Ci prese subito un senso di imbarazzo , ma non potevamo farci nulla e soprattutto non potevamo nemmeno stare in acqua tutto il giorno, così con disinvoltura tornammo al nostro posto proprio passando accanto a loro. Erano due ragazzi dal fisico statuario, tonici, depilati, biondi e abbronzati, ma che per fortuna ancora intenti ad organizzarsi, non ci degnarono nemmeno di uno sguardo parlando tra loro in tedesco; per movenze e aspetto troppo curato, molto probabilmente erano gay e la cosa ci rassicurò parecchio.Il tempo continuava a passare ero ormai tranquilla e rassicurata, ma quel celato desiderio non se ne andava; eravamo sdraiate tenendoci per mano, quando mi alzai e le dissi di venire con me; non ce la facevo più, avevo voglia di lei, delle sue carezze, del suo corpo, e averla accanto a me nuda in pubblico non faceva altro che accrescere questo desiderio; la presi per mano e nude prendemmo un sentiero che portava dietro le dune e la vegetazione che stava dietro la spiaggia. Il luogo era appartato e riparato da sguardi indiscreti, ci baciammo e subito ci stringemmo una all'altra; la sabbia calda sotto i piedi, il sole sulla nostra pelle nuda ed il morbido contatto dei nostri corpi palpati e carezzati dalle nostre mani era tutto un 'insieme di sensazioni meravigliose. Non ci volle molto per trovarci sdraiate direttamente sulla sabbia tra quei cespugli; in un attimo mi trovai con la testa tra le sue gambe aperte; leccavo e baciavo quel caldo frutto umido e viscido, godendone sapore e morbidezza per poi ritrovarmi infine in un meraviglioso 69; io stavo sopra e continuavo a leccarla mentre lei mi leccava e baciava; il sapore di Francesca, la sabbia calda, i corpi a contatto e le sue attenzioni al mio sesso mi portarono in una nuova e meravigliosa realtà. I nostri bacini cominciarono ad accompagnare muovendosi le attenzioni dell'altra; era un momento magico, quando d'un tratto sentii una mano appoggiarsi sulla mia schiena; di colpo mi fermai, mi voltai e alla vista dei due tedeschi che avevano preso posizione vicino a noi in spiaggia, nudi, scattai allontanandomi di qualche metro spaventata; "no non spaventatevi, pensavamo voleste compagnia" disse in inglese uno di loro, aggiungendo poi "abbiamo evidentemente interpretato male i vostri sguardi, scusate" e fecero per allontanarsi. "no non andate" li fermai; non so che mi prese, stavo facendo una pazzia, ma erano due corpi perfetti, modellati meravigliosamente e completamente depilati. Sedute una accanto all'altra col respiro affannato, Francesca mi guardò con guardo spaventato e interrogativo; "goditi il momento, nessuno lo saprà" le dissi. I due si avvicinarono, uno di fronte ad ognuna, con i membri eretti esattamente di fronte alle nostre facce; lo presi in bocca, era salato dal mare, cominciai a succhiarlo e leccarlo mentre guardavo Francesca che invece lo accarezzava timidamente. Continuai nella mia opera e quando mi rigirai verso di lei finalmente lo stava succhiando con un vigore incredibile e con una mano si carezzava la vulva; era entrata nella parte.Il mio partner mi fece alzare, mi girò e mi fece piegare a novanta appoggiandomi con le mani ad un tronco, portò il suo pene in contatto con la mia vagina e cominciò a spingere penetrando nel mio corpo; il suo pene scivolò meravigliosamente nel mio corpo fino a sbattere sui miei glutei con il ventre; Francesca intanto continuava la sua fellatio.Qualche minuto e lo feci sdraiare sdraiare in terra per salirci a cavalcioni infilandomi di nuovo su quel pene e cavalcarlo; il clitoride strusciava su quel ventre liscio mentre il pene scivolava dentro e fuori. Le sue mani mi palpavano i glutei e sentii un dito forzare il mio ano; subito portai con una mano della saliva su di esso, facilitandone l'ingresso; presto le dita divennero 2 che unite a quello che succedeva davanti mi regalavano brividi e scariche di piacere. Vidi Francesca rifiutarsi di continuare e lo sconosciuto dopo aver ricevuto il secondo rifiuto si avvicinò a noi; guardandolo, bagnai due dita di saliva e le portai al mio ano, allontanai le dita che già mi penetravano per sostituirle con le mie bagnandolo per bene; lo sconosciuto si avvicinò si mise in posizione e non appena tolsi le dita sentii il suo pene appoggiarsi per poi lentamente sprofondare nel mio retto; un gemito inconsapevolmente si disperse nell'aria, di nuovo avevo due uomini che mi penetravano; il ritmo presto divenne perfetto, Francesca in piedi mi guardava stupita mentre si toccava tra le gambe. Presto dei brividi intensissimi anticiparono una tensione di tutti i muscoli ed un orgasmo fortissimo m'invase.Di colpo spalancai gli occhi, ero distesa nel letto, la mia mano destra era sul mio intimo fradicio, il respiro affannato, ed il cuore sembrava uscire dal petto; Francesca, nuda, ancora dormiva accanto a me. È stato il sogno più intenso che abbia mai fatto, esprimendo forse il desiderio più nascosto.....Quando ci alzammo e preparammo, io indossai il vestito a righe e lasciai il costume a casa.La sensazione di imbarazzo e tensione ad essere nuda in mezzo a sconosciuti fu fortissima, come nel sogno, solo che Francesca non mi seguì e tenne lo slip.
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11 years ago
elisa85ely,
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Sesso Anale
Il sesso anale (in alcuni casi chiamato anche sodomia, in riferimento al racconto biblico della distruzione di Sodoma) è una pratica del comportamento sessuale umano. Consiste nell'inserzione nell'ano e nel retto, del pene, delle dita, della lingua, di giocattoli sessuali o di altri oggetti, allo scopo di ricavarne piacere.Il sesso anale può risultare piacevole sia per chi penetra sia per chi viene penetrato. L'ano contiene infatti molte terminazioni nervose dello stesso tipo di quelle del pene e del clitoride. Nei maschi la presenza della prostata, solitamente la zona erogena maschile di maggiore sensibilità, se stimolata in modo adeguato, è una significativa fonte di piacere durante la penetrazione. In modo analogo, nelle femmine, la stimolazione di una parte dell'utero, solitamente poco coinvolto nel coito vaginale, può offrire un livello di piacere altrettanto intenso. Spesso la donna associa alla penetrazione anale la masturbazione clitorideae/o vaginale, la quale, oltre a moltiplicare il piacere, contribuisce arilassare la muscolatura anale, agevolando la penetrazione.Considerando che la zona anale contiene terminazioni nervose inquantità molto maggiori della vagina, adottando le dovute accortezze daparte del partner, la penetrazione può addirittura risultare piùpiacevole. Alcuni maschi la preferiscono rispetto alla vaginale; laforte stretta sul pene del muscolo dello sfintere,può offrire una sensazione di maggior piacere, e nel caso il passivo(quello penetrato) raggiunga prima l'orgasmo, le conseguenticontrazioni ritmiche dello sfintere sul pene del partner attivo, nestimolano a sua volta l'orgasmo.D'altra parte, specialmente per il soggetto passivo dellapenetrazione e in particolare le prime volte in cui lo si pratica, ilsesso anale può anche risultare molto doloroso e addirittura provocarelesioni all'ano.Tra gli eterosessuali il sesso anale viene statisticamente praticato con più frequenza nelle coppie stabili. Fra le lesbiche sembra che lo stesso venga praticato pocoGeneralmente il soddisfacimento che deriva da questo tipo dirapporto non è solo conseguenza di sensazioni fisiche ma anche delpiacere psicologico di infrangere un tabù, spesso riconducibile all'educazione cattolica e/o monoteista, la quale, in genere considera tale pratica sessuale una perversione collegata con entità maligne, pertanto vietata. Il sesso anale è ancora un tabù in alcune culture ed è illegale sotto alcune giurisdizioni.Secondo voci non confermate sembra che il sesso anale sia in crescita come numero di praticanti che dichiarano di farlo.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> Rischi e precauzioniIl rapporto anale praticato senza precauzioni, ovvero senza profilattico, espone ad un alto rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (come l'AIDS o la sifilide). Alcuni patologi hanno inoltre ritenuto opportuno definire una sintomatologia nota come "gay bowel syndrome" o sindrome viscerale, collegata con questa pratica sessuale, che ingloba varie patologie come condilomatosi genitale, emorroidi, proctite infettiva batterico-micotica, fistole anali, ascessi rettali, ragadi anali croniche, amebiasi, gonorrea, sifilide, ulcere anali e linfogranuloma venereo di Nicholas - Favre e congestione prostatica. L'ano non è in grado di lubrificarsi autonomamente come avvienenella vagina, pertanto generalmente durante l'atto, viene prestatamolta attenzione alla lubrificazione della zona interessata; nel casoil partner sia femmina e abbia una fuoriuscita di liquido vaginale inquantità adeguata, dato le sue caratteristiche, può essere usato alloscopo, portandolo con le dita sull'ano, in circostanze particolariviene usato anche lo sperma,altrettanto efficace. Negli altri casi occorre ricorrere ad unalubrificazione esterna. Generalmente chi pratica sesso anale, ricorre agel a base d'acqua (lo stesso usato per visite ginecologiche o per lubrificazione vaginale) reperibili in farmacia, nei sexy-shop.È meno frequente e spesso riconducibile ai neofiti, l'uso di pomate a base di vaselina, olii cosmetici o alimentari, burroalimentare; sebbene questi prodotti appaiano sul momento efficaci,rispetto al gel oltre a non offrire lo stesso confort, sonosconsigliabili perché potrebbero essere fonte di irritazioni, reazioniallergiche, o accelerare il deterioramento del profilattico.Occorre altresì dire, nel caso dei neofiti, che questa praticaandrebbe iniziata per gradi; non sono rari i casi in cui la donna,nonostante sia disposta a sottoporsi al rapporto, dopo i primitentativi non riusciti, si convinca di non essere in grado, perconformazione fisica o per soglia di resistenza al dolore, di sostenerela penetrazione del partner. La dilatazione anale richiede unapreparazione graduale progressiva, protratta anche per giorni osettimane. Il partner, con l'ausilio di un buon lubrificante, deveiniziare con l'uso delle dita, a massaggiare delicatamente l'anointernamente con moto rotatorio e lento, prima un dito, poi due e cosìvia, in questo modo, dilatandolo in modo lento e progressivo, sipredispone il muscolo anale a rilassarsi completamente in previsionedella penetrazione, un valido ed ulteriore ausilio tecnico puè esserecostituito dai butt-plug.Nel caso (sconsigliato) non si faccia uso del profilattico e si voglia evitare il rischio di una gravidanza, occorre fare molta attenzione che lo sperma, durante la sua normale fuoriuscita dall'ano, non venga a contatto con la vagina.Un comportamento rude e brusco o l'uso di oggetti non adatti aquesto uso, potrebbero causare lacerazioni alla muscolatura e/o alla mucosarettale con conseguenti lesioni sfinterali che devono esseretempestivamente valutati da un medico. Escludendo questi comportamentinon sembrano esistere casi documentati di perdita della continenza fecale procurati da sessualità anale. Uno studio dell''American Journal of Gastenerologynon ha individuato differenze significative nel livello di incontinenza(in un campione di 58 persone) fra individui omosessuali analmentericettivi ed eterosessuali senza esperienze di sesso anale Varianti Al sesso anale sono associate numerose varianti tra le quali:l'uso di clisteri sia a fini igienici sia come gioco di ruolo nell'ambito sottomissione/umiliazione;l'uso di "butt-plug" (letteralmente: tappi anali) di variegrandezze e forme, si indossano sotto la biancheria intima per archi ditempo più o meno lunghi, anche durante il disbrigo dei lavori domesticio sul posto di lavoro; sono anche utilizzati per il "training anale"cioè l'allargamento progressivo dell'ano per rendere più agevole lapenetrazione con il pene;il cosiddetto "fisting"cioè l'introduzione dell'intera mano nell'ano del ricevente. Talepratica può risultare molto pericolosa, tenuto conto dellaconformazione dell'anatomia umana in prossimità dell'intestino.
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16 years ago
admin,
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IL MASSAGGIATORE di vane23
Era da un po’ che avevo adocchiato questo nuovo massaggiatore. Tra noi solo uno scambio reciproco di sguardi ma nulla di più, nemmeno una parola. Era già la quinta volta che andavo in questo centro, ma non avevo avuto modo di essere stata ancora sotto le sue mani.L'occasione si presentò un autunnale pomeriggio di ottobre quando lo vidi seduto alla reception. Andai verso di lui con un sorriso smagliante. Sicura di me, del mio passo nonostante indossassi delle ballerine, avevo i capelli sciolti e lucenti, un paio di short di jeans che nascondevano il mio bel sedere e le gambe sode avvolte da un paio di collant neri, una camicetta bianca che attirò il suo sguardo sulla mia scollatura una volta davanti al bancone."Ciao, sono venuta per il solito massaggio, avevo un appuntamento con Andrea." - gli disse sorridente e solare."Ciao, purtroppo Andrea oggi è malato, ci sono solo io, se per te non è un problema...""No, assolutamente! Come ti chiami?" - mi tese la mano per presentarsi."Marco piacere, te?" - mi disse sicuro."Vane!" – risposi subito."Bene Vane, andiamo di là..."Percorso il corridoio, mi accompagnò nella stanza, dove c’era il lettino. M’indicò il separé, dove potermi cambiare e mi disse di avvolgermi con un asciugamano e sdraiarmi mentre lui preparava il necessario per il massaggio.Mi accorsi subito che da parte sua c’era la tentazione di sbirciare, sentivo il suo sguardo su di me, lo percepivo, si avvicinò di nascosto per dare un'occhiata... riuscì a intravedere poco, mentre mi calavo i pantaloncini, quel poco che bastava per intravedere che non indossavo nulla d’intimo.Mentre preparava l'olio, io mi sdraiai sul lettino pancia in giù pronta per beneficiare delle sue abili mani, mah anche con la speranza che alcuni dei pensieri maliziosi che avevo fatto su di lui potessero prendere vita.Si avvicinò e sussurrò con voce calda “ Vane, possiamo iniziare".A differenza degli altri massaggiatori, che spostano l’asciugamano in base alla zona da massaggiare, lui invece mi tolse completamente l'asciugamano lasciandomi nuda ai suoi occhi, la cosa mi turbò da un lato mah tutto passò in secondo piano nel momento in cui iniziò a fare cadere delle gocce d'olio sulla schiena. L’effetto dell’olio freddo sul corpo che scivolava e a contatto sulla pelle mi fece venire qualche piccolo brivido. Iniziò a massaggiarmi le spalle e poi salì e si avvicinò pian piano al collo.Le sue mani esperte prendevano i miei muscoli e ci giocavano per sciogliere la tensione.Con le mani scese verso il mio fondoschiena continuando a massaggiare... evitò di toccarmi il sedere ma sentivo che stava osservando il mio culetto sodo e che intravedeva una piccola fessurina rasata...Sentii la sua forza e il suo vigore quando mi massaggiò le cosce. Prese ancora dell’olio e fece cadere un paio di gocce su i miei piedi e iniziò a massaggiarli con molta concentrazione, tanto da non rendersi conto di essere molto vicino al lettino, perché inavvertitamente il mio piede destro sfiorò il suo pacco.Resosi conto, cercò di allontanarsi. Mah, la tensione che si avvertiva nella stanza era qualcosa di mai provato e decisi di non farmi scappare un’occasione così ghiotta e quindi presi coraggio e a quel punto gli dissi c’è una zona che hai trascurato di massaggiare.Lui: quale scusa?Io risposi … il sedere. Lui esclamò: “ Ah bene te ne sei accorta “, l’ho fatto volutamente per vedere se fossi attenta al massaggio.Dopo un primo momento di silenzio lui calò due gocce d'olio sulle natiche e una in mezzo ad esse... mi agguantò il sedere con le mani piene.Le sue mani avevano la capacità di trasmettere la sua voglia, la sua potenza …. E lo ammetto volevo che si spingesse oltre … che mi scopasse.Non riusciva più a tenere le mani a freno … Si muovevano in modo circolare sul mio culo sodo e suoi pollici andavano sempre di più al centro.Mi sfiorò volontariamente l'ano e scese sotto per sfiorarmi con delicatezza la patatina. Ebbi un sussulto, mah non lo fermai.Iniziò a massaggiarmi il culo con più vigore e ora le sue dita passavano in mezzo ad esso.Massaggiò le natiche con un dito bagnato bene nell’olio.Con la mano sinistra mi schiacciò leggermente la schiena sul lettino per fermarmi, fu lì che il suo dito medio mi penetrò il buchetto.Urlai … e poi infilò anche un secondo dito, spinse forte e riversò un colpo secco nel culo … Il mio gemito di piacere gli fece capire che stavo al gioco e continuò con le sue dita a giocare con il mio culetto.A quel punto mi disse di girarmi, senza fiatare mi girai. Mi tirò verso di lui in modo da farmi scendere la testa dal lettino, si mise davanti a me e iniziò a massaggiarmi il seno. Le sue dita abili giocavano con i miei capezzoli diventati turgidi al contatto con esse … Era una situazione analoga, ma non volevo rinunciarci il suo tocco era qualcosa di mai provato prima.Mi ritrovai con la testa chinata esattamente di fronte al suo pacco che volontariamente mi spingeva sulla faccia...Lo guardai e con voce suadente mi disse "prendimelo in bocca". Si slacciò il camice, sbottonò la zip del pantalone lo tirò fuori vidi il suo grosso uccello con la cappella larga, duro e rasato. Mi prese con forza le guance, le sue dita scorrevano dietro la nuca, fece pressione per stimolare l’apertura della mia bocca e puntare la sua cappella sulle mie labbra.Dischiusi le labbra e accennai una piccola leccatina sulla sua asta. Il suo cazzo durissimo mi penetrò la bocca e iniziai a mugolare.Iniziò con dei colpi leggeri per poi accelerare piano. Più le sue mani stringevano forte la mia faccia più i colpi del suo cazzo si facevano secchi e profondi, sentivo la cappella che arrivava in gola quasi a volermi soffocare.Il ritmo dei suoi colpi aumentava e diminuiva, dettava lui il tempo, la cosa mi piaceva era avvincente sentivo chiaramente le sue palle sbattermi in faccia. A quel punto provai a sfiorarmi il clitoride con la mano destra, ma lui mi bloccò le braccia e preso dall’impeto mi disse “ eh, no?! Il massaggiatore sono io, ora piccola troietta devi solo succhiare e basta, perché sei davvero brava ” … ecco si succhialo così …Un ultimo colpo secco e avvertii il suo cazzo pulsare ed ecco che i suoi schizzi caldi e copiosi iniziarono a inondarmi la bocca e avidamente cercai di ingoiare tutto.Tirò fuori il suo uccello stremato e mentre mi alzavo dal lettino per ricompormi, lui si rivestì, io davanti a lui in punta di piedi e ancora nuda gli diedi un bacio sulla guancia quasi a ringraziarlo … Lui mi afferrò mi mise una mano sul culo e tirandomi a se mi disse, se vuoi, denunciami pure alla direzione … Mah spero che la prossima volta tornerai a farti massaggiare da me.Se ne andò velocemente ed io rimasi lì a finire di vestirmi col suo sapore in bocca.
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11 years ago
vane23, 26
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