COME TUTTO EBBE
INIZIO -1
A Giugno, come l’anno
precedente con le prime giornate assolate tornammo sulle rive del Ticino dove
l’anno prima scoprimmo un posto dove ci si poteva fare naturismo, era poco
lontano da Malpensa dove coppie e singoli si ritrovavano per stare nudi al sole
e non solo, ma questo lo scoprimmo dopo e essendo mia moglie un po’
esibizionista decidemmo di andarci e provare anche noi questa esperienza senza
sapere che sarebbe stata la causa scatenante di ciò che accadde dopo.
La prima volta che ci andammo
l’impatto non fu dei migliori, c’erano coppie nude sparse qua e la al sole e
alcune di queste non si limitavano a questo ma facevano giochi erotici
attorniati da singoli che le guardavano masturbandosi.
Seppur scettici per non farci
vedere imbranati assumemmo il fare di una coppia sgamata abituata a certe cose e
muovendoci con finta naturalezza scegliemmo un posto dove stendemmo i nostri
teli e ci spogliammo nudi a prendere il sole.
Sarà che eravamo nuovi del
luogo oppure per le curve di mia moglie, fatto sta che
i maschi allupati
cominciarono a girarci intorno per vederla e incuriositi si toccavano i
genitali davanti a lei.
C’è da dire che nonostante abbia
compiuto 50 anni è parecchio bona, ha ancora un bel paio di tette belle piene e
un culo da sballo, nell’insieme è proprio una bella figa.
Comunque vederci attorniati ci
dette fastidio, erano poco distanti e si toccavano i genitali in modo, ma quella
pratica doveva essere normale in quel posto perché guardandoci in giro vedemmo
che altri facevano lo stesso con le altre coppie e ad alcune di queste sembrava
che apprezzassero, così ci adeguammo lasciandoli fare.
Alcune donne di coppia li facevano
anche eccitare cospargendosi di crema/oli solari e a gambe aperte si ungevano le
cosce e l’intimo fino a che questi masturbandosi godevano venendo poco distanti
da loro.
Claudia a pancia sotto e col mento
appoggiato sulle braccia non si perdeva una sola virgola di quanto accadeva
commentando sottovoce con me ogni singola cosa.
Ogni tanto sollevava la testa
e si guardava in giro soffermandosi per lo più sui maschi ben dotati e se si
accorgeva che qualcuno di questi era in procinto di venire non lo perdeva
d’occhio fino a che non vedeva i loro schizzi finire sulla sabbia davanti a loro.
- Hai
visto quello col cappellino come se lo mena veloce disse, e come ce l’ha grosso,si
è pure avvicinato, non vorrei che ci venisse sui teli.
Quello come se avesse sentito
indietreggiò di qualche passo e sborrò getti che caddero vicinissimo alle
nostre salviette, quando finì ci buttò sopra della sabbia col piede.
- Ha
sborrato come un cammello disse lei quando si allontanò, c’è mancato poco che
ci venisse addosso, hai visto quanta ne aveva.
- Per
forza risposi, ha un cazzo che
sembrava una clava, ti piaceva e??
- Si ma
solo il cazzo però, lui è un buzzurro
ma vederlo a vederlo sborrare mi sono bagnata, mamma mia che tarello!
-
Mi ero accorto che lo guardavi e ho
pensato che fossimo stati in un posto più appartato magari ti sarebbe pure
piaciuto menarglielo e farlo sborrare con le tue manine, mi sono eccitato a
pensarlo.
- Ma sei scemo, ora ti ecciti se guardo i
cazzi degli altri? Tu non sei solo un porco ma anche pervertito.
- Può
darsi pure che lo sia risposi, ma l’hai
detto tu che ti sei bagnata a guardare venire quel grosso, se poi vuoi farmene
una colpa accomodati pure ma mi piace pensarti alle prese con un arnese così e mi
eccita.
Lungo il ritorno verso a casa
le chiesi cosa ne pensasse del luogo e mi rispose che appena arrivati aveva come
una repulsione a vedere degli uomini menarselo davanti a delle donne anche se
nude, ma di essersi pure incuriosita nel vedere che ad alcune donne delle altre
coppie quella pratica piaceva e ne traevano piacere, così si mise ad aspettare di
vedere se qualcuno se lo menasse per lei, cosa che accadde varie volte e che le
piacque molto perché mi confessò che si era eccitata a guardarli.
Mentre le parlavo feci
scivolare la mano tra le cosce accorgendomi di quanto fosse bagnata e le dissi:
-
Meno male che hai l’asciugamani sotto il culo altrimenti
m’inzuppavi il sedile dell’auto da quanto sei fradicia d’eccitazione.
-
Cretino rispose lei piccata
dandomi un leggero buffetto dietro la nuca, sono
così perché sono sudata.
-
Si si risposi ridendo, e per
quella risposta rimediai un altro buffetto sulla nuca.
Quella sera a letto mentre la
toccavo tra le gambe le chiesi se ci fosse stato qualche cazzo in particolare
che le fosse piaciuto.
-
Si rispose, il più bello era quello del buzzurro col
cappellino bianco, ma solo quello aveva di buono, per il resto era brutto e
faceva schifo, se quel cazzo l’avesse avuto quel bel ragazzo con i Rayban allora
si che ci si poteva fare un pensierino.
Quelle parole insieme agli
umori che iniziarono a uscirle dalla figa innescarono in entrambi un’eccitazione
incredibile e riprendemmo a scopare come due amanti arrapati.
Questo nostro nuovo sfizio ci
intrigava e decidemmo di declinare le vacanze al mare scegliendo di restare a
casa e frequentare il fiume per tutta estate.
Acquisendo più esperienza smettemmo
di frequentare le rive affollate da maschi arrapati e dandoci da fare trovammo posti
anche più belli, meno affollati e meglio frequentati che si prestavano di più alle
nostre esigenze e fantasie.
Uno di questi posti è sul
fiume Sesia in provincia di Vercelli, lungo il fiume ce n’è molti di posti che
si prestano a praticare il naturismo, lungo il greto si trovano delle piccole oasi
di sabbia per lo più circondate da vegetazione fatta di fitti cespugli e alberi
che permettono un’adeguata privacy dove volendo si può fare anche sesso senza
il patema di essere visti.
Ovviamente non si era soli, anche
li c’è gente che gira e capita che alcuni singoli arrivando nelle vicinanze ci
vedesse, ma è Claudia scegliere a chi dare corda o meno, se il tipo non le va a
genio copre le sue nudità in modo che quello capisce che non c’è trippa per
gatti e se ne va scoglionato, se invece il tipo le va a genio mostra non fa
nulla per nascondere le sue grazie ma assumendo pose provocanti lo eccita fino
a che quello non si mette a masturbarsi davanti a lei fino a sporcare la sabbia
di sborra dinnanzi a lei.
Non appena questi si
allontana contento divento io il suo oggetto di gioco e con mio immenso piacere
mi lascio usare come strumento per la sua libidine.
Quest’anno però Claudia ha trovato
un nuovo ammiratore che le piace particolarmente ed è un ragazzo che vedemmo il
sabato prima, vedemmo un tizio che camminando in riva al fiume dirigendosi
verso la nostra direzione e essendo noi coperti dal verde ci vide solo quando
superò i cespugli, sembrò sorpreso di trovare qualcuno, posò lo sguardo su mia
moglie e si guardò in giro per cercare il posto adatto in cui mettersi.
Scelse un punto a una decina
di metri da noi, sistemò le sue cose si spogliò e si mise a prendere il sole.
Claudia con un sorrisetto malizioso mi guardò e si sdraiò
mettendo il suo bel culo in bella mostra in modo che il ragazzo potesse
ammirarlo mentre io sdraiato e con le parole incrociate davanti a me facevo
finta di essere concentrato su di esse ma non mi facevo sfuggire il minimo
movimento di lui e con l’accortezza di non farmi sentire dicevo a lei tutto
quanto faceva.
Doveva avere circa trent’anni,
corpo snello e un’abbronzatura da fare invidia a un Marocchino.
Guardava Claudia insistentemente
e quando sottovoce glie lo dissi lei iniziò a muoversi e ad aprire le gambe,
era un segno positivo, evidentemente le andava a genio.
Mi sembrava di avergli visto
il cazzo che ora da seduto teneva tra le gambe ripiegate nella classica
posizione di yoga e mi era sembrato di notevoli dimensioni, ma era solo stato
un attimo e non ne ero sicuro ma lo dissi ugualmente a Claudia che poco dopo
incuriosita si voltò e pure lei si mise seduta nella sua direzione.
Prese la crema solare e con naturalezza
manco fosse nel bagno di casa si mise a spalmarsi il corpo con una lentezza
esasperante.
Si massaggiò il seno fino a
quando la crema non fu tutta assorbita, poi passò alle gambe risalendo
lentamente sulle cosce che con maestria apriva sempre più.
Il ragazzo a quel punto rotto
gli indugi e stando sempre seduto si appoggiò all’indietro su un gomito e
aperte anche lui le gambe prese in mano un cazzo da paura e mostrandolo con
orgoglio iniziò a menarlo lentamente davanti a noi.
Restai allibito, e chi si
immaginava una cosa del genere, Claudia non se n’era ancora accorta perché a
testa bassa stava mettendosi la crema sulla figa.
La toccai facendole segno di
guardare e appena lo vide rimase si bloccò e a bocca aperta mi guardò
incredula.
Sarà stato perché lei si era bloccata
dopo averlo guardato e averla vista girarsi subito verso di me doveva avergli
fatto credere che avesse preso male la cosa e di conseguenza smise subito di
toccarsi e si sdraiò sulla schiena a prendere il sole.
Il fatto però che fosse
eccitato lo dimostrava senza ombra di dubbio il suo cazzo ancora turgido
letteralmente appoggiato sulla sua pancia e con dei piccoli colpi sembrava
volersi sollevare, pareva un totem.
Vedendo come lo guardava la immaginai
alle prese con quel coso e dovetti lottare per resistere da metterglielo in
bocca e farmelo succhiare.
Il fatto che l’amassi non importava,
e pensarla di vederla giocare con un cazzo di quelle dimensioni mi faceva
battere il cuore in una maniera indescrivibile.
Se pensavo a quanto fossi
geloso prima che iniziassimo a frequentare le rive dei fiumi mi veniva da
ridere, ora invece mi eccitavo come un
mandrillo sperando di arrivare a trasgredire.
-
Ma dai le dissi
sussurrando, perché ti sei fermata, ha pensato che ti fossi contrariata e a
smesso di toccarsi, dai continua e fallo eccitare.
Erano queste le situazioni
che più le piacevano ed ero curioso di vedere cos’avrebbe escogitato per
eccitarlo.
Si immedesimò nella parte
della seduttrice e rilassandosi aprì le cosce e ricominciò a in cremarsi tra le
cosce guardandolo.
Lui si girò verso lei
mettendosi su un fianco con il cazzo che poggiava sul telo, accortosi che lei gli guardava l’uccello lo
prese in mano e lo scappellò lentamente mentre io continuavo a fare finta di
fare le parole incrociate.
Vedendo che lei continuava a
toccarsi intanto che lo guardava, lui prese coraggio e sedutosi a gambe aperte di
fronte a lei iniziò a menarselo.
Vidi che lo guardò e
compiaciuta gli sorrise, prese dell’altra crema e mentre con una mano si
spalmava il seno con l’altra si toccava tra le gambe senza staccargli gli occhi
di dosso.
Lui col grosso cazzo in mano completamente
scappellato con la cappella umida e violacea guardò Claudia e con le labbra
mimò un bacio.
Il cazzo mi faceva male da
quanto l’avevo duro, mi alzai e mi misi vicino a lei che appena lo vide lo
afferrò e si mise a menarlo continuando a guardare lui.
Sentivo la sua voglia
crescere, spostai la sua mano e con la mia cominciai a farle un ditalino che
subito ebbe l’effetto di farla godere, inarcò il bacino e con dei versi
raggiunse l’orgasmo subitaneamente seguito da un altro.
Lui estasiato dalla scena si
mise in ginocchio e avvicinatosi al bordo del telo se lo menò aumentando il
movimento fino a che sborrò sulla sabbia dinnanzi a lui.
Ora eravamo tutti appagati o
quasi, io non ero venuto e come loro mi distesi e mi misi a prendere il sole.
Il bello era che non ci fu
neanche una parola tra noi e il bello era propri li, ci eravamo scambiati
erotismo a piene mani senza conoscerci e godendo delle nostre azioni.
Ci lavammo con delle
salviettine umidificate e mangiammo un po’ di frutta che ci eravamo portati
appresso e una volta finito Claudia si rimise in posizione col suo bel culo
verso di lui e mi disse di metterle della crema sulle spalle.
Mmmmmmm, non le era bastato,
ora con la mia complicità voleva farlo di nuovo eccitare e per farlo decisi di
prendere l’olio anziché la crema e lei acconsentì.
Iniziai dalla schiena, ne
versai una buona quantità lungo tutta la schiena e presi a spalmarlo dappertutto,
con la pelle lucida d’olio risultava ancora più attraente, passai a ungerle le
gambe che lei prontamente divaricò a benefici odi lui, una volta fatto
finalmente mi dedicai al suo magnifico e tondo culo.
Lasciai cadere l’olio su
entrambe le chiappe facendo in modo che ne andasse anche nel solco, poi iniziai
a spalmarlo per bene passando lentamente le mani sopra le natiche arrivando ad
aprirle e far scorrere le dita sull’ano e scendendo poi sulla figa dove mi
soffermavo accarezzandole le grandi labbra ancora una volta smaniose di essere
toccate.
Alzai la testa e lo vidi
seduto che si toccava il cazzo ancora svettante, lei sentendo che le allargavo
le chiappe le sollevò leggermente facilitandomi e le infilai un dito nel culo.
-
Hai! Fece
lei emettendo un gridolino poi voltò la testa e guardandomi maliziosa disse in
modo che sentisse pure da lui: non vedi
che non siamo soli.
-
Dai dissi io
girati che te ne metto un po’ davanti.
Quando si girò i loro sguardi
s’incrociarono e lei si compiacque di vederlo ancora in tiro per lei, si mise semisdraiata
appoggiata sui gomiti con le gambe leggermente divaricate mentre le versavo tra
le tette l’olio che scendeva fino a riempirle l’ombelico e scendere oltre.
Con gesto lento raccolsi
l’olio da sopra il suo pube e lentamente lo cosparsi dappertutto soffermandomi
a massaggiarle il seno, i capezzoli erano già duri e disse di fare piano perché
ora erano sensibili, lo disse in modo da farsi sentire anche da lui.
Scesi con la mano a
massaggiarle il ventre e guardando il ragazzo portai la mano sulla figa gonfia,
vedendolo più attento che mai allargai le labbra e la penetrai con le dita, lei
per facilitarmi aprì di più le gambe sospirò e lanciò un gridolino per farsi
sentire e eccitarlo di più.
Lui attentissimo e allupato si
menava il cazzo allo stesso ritmo che usavo io mentre con le dita la penetravo
con Claudia che mi segava allo stesso ritmo.
Quando Claudia ebbe l’orgasmo
fu davvero intenso, venni anch’io e sporcai dappertutto, la salvietta ora era
intrisa dei suoi umori e dal mio sperma, anche lui venne e come prima sborrò
copiosamente sulla sabbia dinnanzi a lui.
Io e Claudia andammo in acqua
per darci una sciacquata e passandogli accanto mi disse che le sarebbe piaciuto
ritornare li anche il giorno dopo.
Ovviamente lo disse perché
lui la sentisse e sapesse che l’indomani saremmo stati ancora li.
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