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BUNCIA
BUNCIA 39/40 y.o.
Couple
Italy
Last visit: 12 years ago
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Vecchio casale abbandonato

E’ una piacevole giornata di primavera e spinto da un'irrefrenabile voglia di farmi un giro in bicicletta per la campagna, decido di rispolverare la vecchia citybike riposta in cantina prima dell’inverno.
Polvere, ragnatele, ruggine… non so nemmeno io quante cose la ricoprino, però la voglia di assaporare il risveglio della natura e di approfittarne per iniziare a perdere qualche chiletto in previsione della prova costume è tanta.

Finalmente eccomi, spensierato, pedalare sulla mia bici. Mi lascio la città alle spalle e mi avventuro nell’unica strada con poco traffico e con un paesaggio decente. Dopo qualche chilometro svolto nella solita stradina di campagna e mi faccio il mio giro tra i campi verdi… Ogni tanto si incontra qualche agricoltore oppure qualche altro sportivo, ma, malgrado il sole, le giornate sono ancora fredde e la gente in giro non è molta ed inoltre è un giorno della settimana e non tutti sono liberi come me a quest’ora. Io per fortuna ho smontato dal turno di notte e fino a domani pomeriggio sarò libero!
Conosco questi posti a memoria e nella mente, da sempre, mi faccio le stesse domande, vedendo quella pianta enorme e mezza rinsecchita, mi chiedo quanti anni possa avere e se si tratta di una pianta sola o di due piante unite dal tempo e poi mi chiedo quale sia il nome di tutti quei casali che si incontrano e che non hanno via e indirizzo.
Alcuni abbandonati, altri ben ristrutturati e parecchi ormai conosciuti agriturismo in tutta la provincia. Uno in particolare, bellissimo e trascurato ormai da molti anni a giudicare dallo stato.
E’ un piccolo edificio che mi ha sempre incuriosito, ben nascosto, da una fitta vegetazione e arrampicato su di un colle. Ci si arriva solo con una stradina, percorribile con la bici o con una jeep, perché vista la pendenza, anche un trattore farebbe fatica a salire fin qui.
Ed eccomi arrivato. Il mio paradiso per le ore di pennichella d’estate e per i momenti tristi della mia giovinezza: quanti ricordi in questo posto che mi ha visto cambiare col passare degl’anni, ma lui è rimasto sempre uguale.
Rimango subito sorpreso da un cartello nuovo che spicca all’ingresso e da una catena di plastica bianca e rossa: “proprietà privata”… qualcuno doveva aver deciso di risistemare il casale e la cosa mi stava disturbando un po’.
Non ci avevo mai visto anima viva e me lo sentivo mio quel posto e sapere che qualcuno mi stava dicendo di restare fuori… non mi andava giù, così scavalco la catena e cerco di andare a scoprire qualcosa in più.
Una macchina parcheggiata al sole e silenzio, un pickup bianco… “beh, se mi vedono dentro, posso sempre dire che sono entrato per chiedere informazione, fingendo di essermi perso…” quindi proseguo e sbircio dalle vecchie finestre… vedo che dentro qualcuno aveva già pulito un po’ l’ambiente e inizio a sentire dei suoni, come dei lamenti. Provengono dal piano di sopra. Che qualcuno si sia fatto male?! In fondo era un edificio molto vecchio e potrebbe esser crollato qualcosa, meglio andare a vedere...
Sempre in silenzio proseguo nella mia intrusione e avvicinandomi, capisco sempre più che quelli non sono lamenti ma gemiti di piacere di una donna…
Sale la mia curiosità e la mia adrenalina è a mille. Arrivo in cima alle scale e ora i versi sono più forti e più insistenti, arrivo di fronte alla stanza nella quale dovrebbe esserci la scena che mi sto immaginando. La porta è socchiusa, ma aperta al punto giusto da poter vedere bene cosa sta accandendo: uno spettacolo inaspettato davanti ai miei occhi!
Quasi da non credere, un set, probabilmente per un video pornografico amatoriale: due ragazze su un materasso bianco, nuovo e pulito, crepe e ragnatele tutt’intorno e alcuni ragazzi che le stanno palpando e leccando.
Sono giovanissimi, avranno vent’anni o poco più e sono tutti belli. Le ragazze sembrano due modelle, una tinta di viola, con rossetto e smalto nero con quello stile dark che tanto va di moda adesso. Un seno meraviglioso libero e ballonzolante davanti ai miei occhi.
Per fortuna hanno le luci del set sparate in faccia e non mi vedono, ignari della mia presenza dietro la porta.
Però incomincio a chiedermi se in realtà l’abbiano presa veramente quella casa o affittata oppure se non l’abbiano semplicemente occupata abusivamente.
Passa poco tempo e i miei dubbi vengono sciolti.
Una delle due ragazze non sta “recitando” bene e un ragazzo, che non vedo, si lamenta, spiegando che devono sbrigarsi, perchè è un rischio restare lì (han paura che qualcuno scopra tutto) ed ecco che a me viene la fantastica idea di fingermi proprietario e di entrare in scena poco dopo.
Quei corpi mi stavano provocando e magari mostrandomi come l’autorità, chissà… potevo ottenere qualcosa.
Così entro in scena, spalanco la porta con violenza e grido “ma cosa?! Chi siete e cosa fate nel mio casale!!?”
Si ferma l’immagine, una fotogramma fermo per qualche secondo: impietriti sul letto, in piedi, dietro le due telecamere e mezzi nudi… alla fine uno balbetta qualcosa… “ma noi… pensavamo che … indomma… scusi…”
E IO: “scusarvi?! Ma siete impazziti… adesso vi denuncio tutti Io!!!”
E così è andata avanti per qualche minuto o meno, il tempo era rallentato per la paura di entrambi.
Improvvisamente prende l’iniziativa una delle due ragazze, forte della sua bellezza, quella che non riuscivo a vedere bene prima.
Era piccolina, capelli neri, magnifici occhi verdi e aveva addosso un reggiseno che evidenziava alla perfezione un seno generoso e un perizoma in tinta col reggiseno nero, calze in rete autoreggenti e anche lei truccata pesantemente: sembrava una giovane prostituta…
Timida si avvicina e mi dice dolcemente… “su dai, possiamo accordarci in qualche modo..” (aveva notato il mio sguardo e non so... era sveglia qeusta!)
Ed era quello che volevo sentirmi dire… e sentirmi fare, perché nello stesso istante in cui ha pronunciato quella frase mi ha preso in mano il pacco, visibilmente gonfio.
Indossavo una tuta e non era semplice nascondere la mia eccitazione.
I ragazzi iniziano a sorridere compiaciuti e in poco tempo la situazione era come quando la spiavo dall’esterno solo che ora c’ero anch’io nella stanza e più precisamente al centro della scena.
Mi sbattono sul letto e la bionda mi porge una tetta alla bocca… inizio a leccarle il capezzolo e lei comincia a gemere di piacere, con una mano inizio a perlustrarle i buchi: è bagnata e visibilmente eccitata.
Sono veramente belle e troie queste due!
L’altra mi ha già sfilato i pantaloni e tirato fuori il cazzo! Duro e fiero, stupita dalle dimensioni, me lo prende in bocca e incomincia il pompino inesperto. Era alle prime armi e si sentiva, non era bravissima, ma solo l’idea di avere quei due magnifici corpi a mia disposizione mi fece esplodere in poco tempo in un orgasmo abbondante nella sua bocca.
Me l’ha leccato e succhiato per bene: ripulito ed ero di nuovo pronto, ma questa volta decisi di prendermela tutta; la giro e la infilzo con il mio paletto di carne, l’amica mi porge le sue labbra umide e inizio a stantuffare una e a leccare l’altra.
Ora siamo tutti al culmine del piacere…
Immagino gl’altri che riprendono e che si gustano la scena e così si continua per un po’ e si ripete il tutto invertendo le parti e le persone.
Passa un intero pomeriggio e devo dire che mai mi sarei aspettato un regalo così grande da quel posto che avevo sempre adorato e che ora amavo ancora di più.
Prima di andare, però mi son preso le cassette delle videocamere, per evitare che mia moglie scoprisse la mia scappatella, visto che quelli l’avrebbero sicuramente venduto, e poi, cosa che sto facendo anche in questo momento, per aiutarmi a ricordare i particolari... per gustarmi le scene a casa...
I ragazzi, non obiettarono e mi diedero le videocassette, si scusarono ancora, mentre le ragazze mi salutarono con un lungo bacio in bocca e ringraziandomi per non averle denunciate. Una delle due, la morettina ha persino voluto lasciarmi il suo numero di cellulare…
Evidentemente si erano divertite anche loro!


…un giorno, con i risparmi di una vita, questo posto lo farò mio!

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