Trio fantastico: le vacanze estive.
Quest’estate abbiamo trascorso le ferie assieme a Paolo. Veramente è stato Paolo a invitarci a trascorrere le ferie giù a casa sua. Dire che i siamo divertiti sembra una cosa scontata, ma noi ci siamo stradivertiti. Oltre al sesso, abbiamo goduto delle bellezze della zona. La famiglia di Paolo vive nei pressi di Palermo, esattamente a Sferracavallo. Ragazzi io non ho mai visto dei posti così incantevoli. Ho girato parecchio all’estero e non mi sono mai accorto delle bellezze delle regioni del nostro sud. Andiamo a dare i nostri soldi agli stranieri solo per fare il bagno in acque cristalline dei tropici e poi non ci accorgiamo che quelle bellissime spiagge le abbiamo anche noi qui in Italia. Basta cercarle. Non parliamo dei prezzi della merce in vendita. Sbalorditivi! Rispetto alla mia Bologna erano quasi la metà, sia abbigliamento che ristoranti e pizzerie. E poi tutte quelle specialità. Purtroppo non abbiamo potuto assaggiare la famosa cassata siciliana né i cannoli in quanto, ci hanno detto, a causa del troppo caldo non era consigliabile fare tali dolci a base di crema di ricotta. E il panino con le panelle? Chi l’aveva mai assaggiato prima. Una cosa semplicissima fatta di farina di ceci. Ma anche lo stesso panino con le melanzane era gustosissimo, quasi come se loro avessero qualche segreto per friggere le melanzane. Ma anche il panino con la milza, che a prima vista mi faceva schifo, era gustosissimo. Ma smettiamo di parlare di arte culinaria e parliamo del culo in aria di mia moglie. Paolo ci portò in una località chiamata Mondello. Mare stupendo e spiaggia bellissima, solo che era un po’ troppo affollata per i nostri gusti. Si, perché mia moglie intendeva starsene nuda in spiaggia, ma a causa dei tanti bambini, non si poteva di certo. Quindi il giorno dopo Paolo ci portò in un posto che non ricordo come si chiamasse. C’erano le rocce, si vedeva Monte Pellegrino proprio sopra di noi e c’era una specie di darsena dove attraccavano sia le barche dei pescatori che i motoscafi dei turisti. Proprio mentre mia moglie prendeva il sole nuda sdraiata sul telo, giunge una barca di pescatori. Erano circa le cinque del pomeriggio, ma il sole era ancora alto. Paolo mi fa notare che quelli avevano le cassette di pesce freschissimo. Ci avviciniamo mentre i tre pescatori si apprestavano a mettere le cassette sul piccolo pontile a loro riservato. Nelle cassette c’era pesce di vario genere, dalle seppioline agli sgombri e tonni. Un tipo di pesce attirò la mia attenzione, era un pesce che sembrava una specie di anguilla lunga oltre un metro ed era piatta circa dieci centimetri ed era di colore argentato. Chiesi come si chiamasse e mi dissero che si trattava della spatola, da non confondere con il pesce spada. Mi girai verso mia moglie chiamandola, per farle vedere il pesce. Mia moglie giunse immediatamente e mentre noi guardavamo il pesce, i tre pescatori guardavano mia moglie. Infatti mia moglie se ne stava impudicamente nuda davanti ai tre, senza essersi messa nemmeno un asciugamano davanti. In poche parole quasi ci regalarono una cassetta di pesce, nel senso che l’abbiamo pagata pochissimo, grazie al corpo nudo di mia moglie. Non è vero, come si sente dire in giro, che i meridionali sono assatanati di sesso e che subito prendono a violentare le donne e altre cazzate simili. I tra pescatori si sono limitati a guardare mia moglie nuda, anche a farle dei complimenti sia sul corpo che per l’audacia nel mostrarsi, ma niente di più. E per tutto il mese che siamo stati lì non abbiamo mai subito violenze o pressioni di nessun genere, nemmeno quando mia moglie passeggiava quasi nuda sul lungomare la sera. Ma passiamo ai fatti più salienti. Ricordo che una volta eravamo in acqua io e Paolo mentre mia moglie era in spiaggia distesa, quando vedemmo che un tizio si era disteso a circa tre metri da mia moglie, verso i suoi piedi. Questo guardava mia moglie in modo assiduo, non le staccava gli occhi da dosso. E dire che la spiaggia era quasi deserta, quindi avrebbe potuto mettersi un po’ più distante. Io e Paolo guardavamo divertiti mentre mia moglie allargava le cosce mostrando la figa al tizio che le stava di fronte. Dopo qualche minuto io e Paolo siamo usciti dall’acqua, ancora caldissima benché fossero quale le sei pomeridiane, andandoci a sdraiare accanto a mia moglie. Questa teneva le cosce ancora più spalancate e Paolo ne approfittò per accarezzarle la figa mentre io presi a baciarla in bocca. Il tizio che ci guardava era come disorientato: come poteva essere che quella donna avesse due mariti? Quel gioco ci è talmente piaciuto che abbiamo fatto l’amore sulla spiaggia, davanti al tizio che ancora non credeva ai suoi occhi. Fottemmo mia moglie sia in figa che in bocca contemporaneamente dandoci il cambio e quando terminammo, mia moglie, facendo finta di stiracchiarsi, disse a voce alta, per farsi sentire dal tizio: “Ah, come mi sento puttana”. Rientrammo in acqua tutti e tre per darci una rinfrescata, quindi vedemmo il tizio che si masturbava velocemente. La sera andavamo a passeggiare sul lungo mare e di solito mia moglie indossava una microscopica mini, che altri non era che una specie di piccolo pareo che lei legava in vita con uno spillone da balia, lasciando poco all’immaginazione in quanto si vedeva lateralmente che sotto non aveva mutandine e poi anche per il fatto che il pareo era trasparente, sebbene fosse a fiori. Ma lei, non contenta, lo girava e rigirava portandosi lo spacco sul davanti per mostrare il pelo della figa oppure dietro per mostrare il culetto. Scopavamo mia moglie tutte le sere, quando non lo facevamo di giorno. C’erano sere in cui i genitori di Paolo preparavano la cena a base di ogni ben di Dio, soprattutto pesce, e ci rimpinzavamo come maiali. Quando eravamo in casa, mia moglie non si comportava da troia. Stava compostamente vestita e non dava l’impressione a nessuno che essere la nostra puttana. Una volta accadde che i fratelli di Paolo, Mario e Cesare, più piccoli di lui, vollero accompagnarci al mare. Ci dissero che conoscevano un posto meraviglioso (ma lì i posti erano tutti meravigliosi) nei pressi di Cefalù, dove avevano anche girato tempo addietro gli spot della Perugina. Siamo andati con la Y10 di Mario, quindi Mario era alla guida e Cesare a fianco a lui mentre io, mia moglie e Paolo ci eravamo seduti dietro. Naturalmente mia moglie si era messa in mezzo. E indovinate come si era seduta? Si, avete capito benissimo. Aveva messo una gamba dietro il sedile di Mario e l’altra dietro il sedile di Cesare. A quel punto il allungai le mani per tirarle su il pareo, ma con mia grande sorpresa mi accorsi che indossava il costume da bagno. In un orecchio le chiesi come mai e lei rispose che era per via di Mario e Cesare. Anche Paolo prese parte alla piccola discussione sottovoce assicurando mia moglie che i suoi fratelli erano alquanto discreti. Giungemmo in un meraviglioso posto con pochissima sabbia, per lo più pietrisco, molti scogli e un pochino di vegetazione alle spalle. Avevamo l’imbarazzo della scelta di dove piazzarci. C’erano altre persone, per lo più coppie e qualcuno singolo, per fortuna non c’erano bambini. Facemmo il bagno il un’acqua limpida trasparente cristallina e di un colore azzurro verde smeraldo. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che ci fossero pochissime persone. Poi pensai a coloro che vanno all’estero oppure che rimangono il quelle bagnarole che chiamano spiagge di Rimini, Riccione, Cattolica, per tanti anni frequentati da me, dove per fare il bagno come si deve occorre fare cinquecento metri camminando nell’acqua che ti arriva al ginocchio. Lì invece c’era di tutto, dallo strapiombo dove ci si poteva tuffare ed immergersi in un paradiso tropicale con i pesci che ti giravano attorno, all’arenile fatto di piccoli ciottoli per niente pungenti. Mentre eravamo in spiaggia vedevo che Mario e Cesare avevano gli occhi incollati soprattutto sul culetto di mia moglie, anche perché lei faceva in modo di distendersi a pancia sotto per farselo bene ammirare in quanto indossava il suo bikini con lo slip tipo tanga. Sicuramente Mario e Cesare non erano indifferenti a quello spettacolo in quanto avevano uno strano gonfiore all’inguine mal celato dal costume da bagno che, per fortuna loro, era del tipo bermuda. Ad un certo punto mia moglie, inaspettatamente, disse che aveva voglia di fare una passeggiata. Mi suonò molto strano in quanto lei era quella che voleva sempre crogiolarsi al sole e non muovere mai un dito. Questa volta fui io a dire che non ne avevo voglia. Anche Paolo declinò l’invito. A quel punto non restavano che Mario e Cesare. Mia moglie li guardò invitandoli solo con un sorriso standosene girata di spalle verso di loro. Mi venne il dubbio che volesse prenderli per la gola mostrando loro il suo bel culetto nudo. I due si alzarono immediatamente prendendo a camminare sul bagnasciuga. Dopo un po’ di avanti e indietro, mia moglie si avvicinò al nostro ombrellone dicendo che poco più in la c’era una ragazza che prendeva il sole tutta nuda accanto al suo ragazzo. Detto fatto, si tolse il minuscolo bikini tornando a passeggiare con Mario e Cesare tutta nuda. Io e Paolo ci guardammo e guardando mia moglie passeggiare in spiaggia tutta nuda, sentimmo un certo prurito nella zona inguinale. Seguivo con la coda dell’occhio mia moglie con Mario e Cesare e ad un certo punto li vidi dirigersi verso la vegetazione. Feci notare quella cosa a Paolo il quale mi disse che probabilmente i suoi fratelli volevano far vedere la scogliera a mia moglie. Tornai con la testa sulla sabbia, ma il pensiero era su mia moglie. Dissi a Paolo che andavo a vedere anch’io, quindi Paolo mi seguì. Appena entrati nella vegetazione esattamente dove erano entrati prima loro, mi accorsi che non era per niente come aveva asserito Paolo. Mia moglie era impalata su di Mario mentre Cesare stava in piedi con suo cazzo in bocca a mia moglie. Quella puttana non aveva perso tempo. Appena comparimmo noi, Mario e Cesare si bloccarono, anche mia moglie si bloccò, ma solo per un momento. Infatti riprese a scoparsi facendo su e giù sul cazzo di Mario e sbocchinando Cesare. E’ proprio vero che le bolognesi sono ottime pompinare, infatti Cesare non resistette a lungo sborrando in bocca a mia moglie. Anche Mario, da lì a poco raggiunse l’orgasmo dentro la figa di mia moglie. Forse qualcuno si starà chiedendo come mai mia moglie non fosse ancora rimasta incinta, dal momento che in tutte le scopate riceveva la sborra in figa, il fatto è presto chiarito, lei prende regolarmente le pillole anticoncezionali, poi tutte le sere prima di addormentarsi si fa una bella lavanda con il Tantum rosa, quello con il becco lungo (che secondo me lei utilizza anche per masturbarsi). In un primo momento Mario e Cesare erano mortificati, ma quando videro me e Paolo prendere il loro posto, si risollevarono presto. Mia moglie era alle prese con quattro bei cazzi, tre dei quali erano dentro i suoi tre buchi disponibili, culo, figa, bocca, mentre il quarto se lo palpava in mano. Naturalmente il culo era riservato a me. Ormai mi era presa la voglia di fottere mia moglie nel culo, mi dava molta più soddisfazione che nella figa, la quale lasciavo a completa disposizione di Paolo, e adesso anche dei suoi due fratelli. Dopo che ci fummo soddisfatti tutti e cinque, ci ricordammo della roba che avevamo lasciato incustodita sotto l’ombrellone, vestiti, soldi, cellulari, chiavi dell’auto. Ci dirigemmo di gran passo all’ombrellone ma, come volevasi dimostrare, nessuno aveva toccato nulla, benché circa un paio di metri dal nostro ombrellone avevano preso posto due coppie di ragazzi. Naturalmente mia moglie era ancora nuda e si lasciava ammirare dai nuovi arrivati. Entrammo in acqua per un bagno ristoratore, dopodiché decidemmo di andare a pranzo. Quella del pranzo è stata un’esperienza fantastica. Avevamo trovato un ristorantino proprio sul mare, con le palafitte sull’acqua. C’erano una decina di tavoli tutti occupati meno che uno e c’era molta gente in costume da bagno. I camerieri erano in maglietta e pantaloncini, quindi non facevano caso all’abbigliamento dei clienti. Mia moglie, che indossava il pareo che l’avvolgeva completamente, a quel punto se lo tolse rimanendo col bikini. Immediatamente il suo culetto non passò inosservato. Ci accomodammo nell’unico tavolo libero ed essendo in cinque ci siamo dovuti stringere un po’. Nonostante avessi già goduto per due volte, vedere mia moglie mezza nuda in mezzo ad altra gente mi eccitava ancora. Con gli occhi feci cenno a mia moglie di abbassarsi un pochino il reggiseno in modo da fare vedere le aureole dei capezzoli. Quando il cameriere venne a prendere le ordinazioni per poco non sveniva. Si, perché vedere un seno completamente scoperto è un conto, ma vederlo per un pochino è molto eccitante. Noi quattro uomini ci divertivamo alle spalle del cameriere che nel frattempo aveva dato la notizia anche agli altri due camerieri. Gli occhi erano puntati su mia moglie ed io ne andavo fiero. Ad un certo punto Mario mi chiese come mai io non fossi geloso di mia moglie. Non ebbi tempo di rispondere che Paolo lo tacitò dicendogli che quelli non erano affari che lo interessavano. Mangiammo delle cozze crude col limone come antipasto e del polpo bollito con olio, limone, aglio, prezzemolo e pepe nero, poi spaghetti al nero di seppia e pesce spada alla brace. Ci vennero anche portati dei crostacei, lumache di mare, cannolicchi e dopo tutto anche un grosso vassoio di gamberoni arrostiti. Mia moglie, intanto, aveva fatto in modo da farsi uscire fuori i capezzoli ed in pratica era con le tette fuori. I camerieri facevano a gara per venirci a servire. Allungai la mano sotto il tavolo tra le cosce di mia moglie e la sentii bagnatissima, e non era sicuramente il sudore, in quanto lì non si sudava affatto. C’era si caldo, ma non umido. Bevevamo un vinello rosso che si chiamava “Rapitalà” del quale non avevamo mai sentito il nome né l'avevamo bevuto, ma era talmente corposo e gustoso che nulla aveva a che fare con i nostri Sangiovese o Trebbiano, senza nulla togliere a questi ultimi. Per ultimo ci fecero assaggiare certi dolcetti alle mandorle e un sorbetto al limone fatto in casa, poi un limoncino ghiacciato e alla fine il conto. Da non credere, dopo tutto ciò che ci eravamo sbafati il conto era di appena 106 euro, poco più di 20 euro a persona. In un primo tempo pensai che si fossero sbagliati, ma Paolo disse che lì i prezzi erano quelli. Poi pensai che ci avevano fatto lo sconto per via dello spettacolo che mia moglie aveva offerto loro. Quando ci alzammo vidi che il reggiseno del costume da bagno di mia moglie le era caduto per terra. Lei non fece nulla per raccoglierlo, mi chiese solo di prenderglielo. Intanto si era già tirata su e mentre ero chinato per prendere il reggiseno, vidi alle caviglia di mia moglie anche il suo tanga. Quella puttana era nuda in sala, in piedi. Anche se non c’era più quasi nessuno nel ristorante, c’erano i tre camerieri che se la stavano mangiando con gli occhi. Per nulla intimorita lei prende il suo pareo piegandoselo su un braccio, poi saluta tutti e si avvia all’uscita seguita sia dai nostri sguardi che da quelli dei camerieri e di qualche altro cliente. Sentii qualche commendo in dialetto fatto da un cliente, ma non lo compresi. Paolo mi disse che “minchia che bottanazza” voleva significare “cazzo che grandissima puttanona”. Mi venne da ridere, è proprio vero che tutto il mondo è paese. Ci affrettammo ad uscire anche noi per paura che mia moglie potesse incontrare qualcuno fuori, oppure qualche pattuglia dei Carabinieri e passare qualche guaio. Appena fuori non la vidi più. Mi girai e vidi che stava accanto la Y10 di Mario, parcheggiata lungo la strada, ad aspettarci. Alcuni ragazzini si erano radunati accanto a lei e Paolo li sgridò in malo modo nel suo dialetto. Salimmo in macchina e mia moglie si piazzò, sempre tutta nuda, al centro dell’auto. Questa volta non aveva bisogno di nascondersi. Con le dita teneva la figa aperta e con l’altra mano si masturbava spudoratamente davanti a noi dicendo sempre a voce alta che era una grande puttana. Questo fatto mi fece andare nuovamente il sangue alla testa, quindi girai la testa verso mia moglie e la baciai in bocca infilandole la lingua dentro. Era bellissimo ed eccitantissimo baciare mia moglie mentre questa faceva la troia masturbandosi sotto gli occhi di altri tre uomini, anche se Mario era intendo a guidare. Prima di entrare nel cancello della casa, Paolo chiese a mia moglie di indossare almeno il pareo in modo da evitare inutili discussioni con i suoi. Andammo a farci una doccia e poi ci distendemmo a letto per riposarci. Subito dopo mia moglie si alzò, pensai per andare in bagno, ma non la vidi rientrare in camera dopo un tempo ragionevole. Pensai che forse si fosse sentita male a causa di tutto ciò che avevamo mangiato. Mi alzai per andare a vedere, ma il bagno era vuoto. Aprii lentamente la porta della camera di Paolo, ma questi dormiva. Forse era andata fuori, quindi mi affaccio dal balcone ma non c’era nessuno, quindi riprendo il giro delle camere. Apro quella di Mario e vedo che era deserta. Apro quella di Cesare e trovo mia moglie a pecorina sul letto mentre Cesare se la stava scopando da dietro e Mario se la scopava in bocca. Per un momento avevo temuto che Cesare glielo avesse schiaffato nel culo, quindi mi avvicino per controllare ed in un attimo mi tranquillizzo. Per fortuna il culetto di mia moglie era rimasto solo di mia pertinenza. Passammo un mese indimenticabile scopando ogni giorno e anche più volte al giorno. Per fortuna che riacquistavamo le forze mangiando alimenti sanissimi e sostanziosi. Una così bella vacanza non l’avevo mai passata, nemmeno al viaggio di nozze. Saluti a tutti.
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18 years ago
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Certificazione Profili
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NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
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17 years ago
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16 years ago
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Last visit: 1 day ago -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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Last visit: 1 month ago
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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Last visit: 10 years ago
Vero o falso ..........i protaginisti sono felici.
Nulla è più bello di una storia con un lieto fine.
Sia nella verità che nella mendacia
non so' se dire beato te....
o poverino................