Eravamo sedute tranquillamente a sorseggiare un succo di frutta, eravamo quattro, le mie due cognate, un’amica ed io. Tra una chiacchiera e l’altra si era arrivate a parlare di sesso.
Una delle mie cognate e la nostra amica avevano letto lo stesso articolo che riteneva che, per un uomo, eiaculare almeno 21 volte al mese gli avrebbe protetto la prostata. A questa affermazione loro si erano divertite commentando che 21 volte sarebbero state troppe anche in un anno.
L’altra mia cognata ed io ci siamo guardate un po’ perplesse e abbiamo sostenuto che, invece, 21 al mese non corrispondevano alla nostra media. In effetti, con il mio compagno lo facciamo tutti i giorni, a volte anche due. Quest’estate lo facevamo mediamente tre o quattro volte al giorno, di tanto in tanto siamo arrivati anche a cinque. Le prime due non riuscivano a credere alle loro orecchie, per loro era impossibile che lo si potesse fare così spesso. E così, non ho proseguito con quella confidenza, altrimenti avrei anche dovuto aggiungere che noi realizzavamo ogni nostra fantasia. Lo avevamo fatto in tre e in quattro e desideravo terribilmente vedere il mio uomo con un altro uomo, mentre se lo succhiavano a vicenda. Intanto la cognata che aveva sostenuto la mia stessa tesi, ci stava dicendo che lei e suo marito, mio fratello, lo avevano fatto fino all’ultimo giorno di gravidanza addirittura.
Il caso volle che la sera dopo mi ritrovassi a casa della mia cognata “complice”. Mio fratello stava fuori spesso per lavoro e lei mi aveva chiesto di andare a dormire da lei per tenerle compagnia. Aveva partorito da appena un mese e preferiva non stare troppo da sola. Quella sera ci eravamo divertite molto a prendere in giro le nostre due interlocutrici del giorno precedente, non riuscivamo a credere che, nonostante fossero sposate da poco più di due anni, già avevano smesso di cercare il proprio compagno tra le lenzuola. Pensavamo che niente era più appagante per una donna essere desiderata dal proprio uomo, sapere come farlo godere e come godere con lui. Mia cognata mi aveva confidato che, qualche volta, a lei non andava di fare l’amore con lui, per stanchezza più che altro, ma, nonostante quello, lo aveva accolto lo stesso. Per nulla al mondo lo avrebbe allontanato da lei. Ero rimasta colpita dalla sua saggezza in materia e, così, è stata quella sera che ho cominciato a raccontarle la mia vita sessuale. Le avevo raccontato dei giochi che facevamo con il mio compagno e lei ne era rimasta affascinata. Sapevo che lei e mio fratello avevano una vita di coppia molto attiva, ma mai prima di quella sera, mi ero resa conto della grande carica erotica di mia cognata.
Il giorno dopo avevo parlato con il mio compagno delle mie conversazioni con la moglie di mio fratello e lui, con mia sorpresa, si era eccitato in un modo incredibile. Mi aveva stretto a lui e mentre mi baciava con passione mi chiedeva i particolari di quel discorso che lui trovava terribilmente erotico. Avevamo fatto l’amore senza spogliarci. Eravamo in ufficio e chiunque avrebbe potuto vederci mentre lui mi sollevava la gonna e infilava le sue mani tra i miei slip. Intanto continuava a leccarmi i lobi delle orecchie e mi chiedeva più dettagli, più particolari. Anch’io ero eccitatissima e lui lo sentiva perfettamente, al punto che si era aperto i pantaloni permettendo al suo pene di uscire dal suo boxer e di entrare in me.
Credo di avere raggiunto l’orgasmo nello stesso momento in cui mi aveva penetrato, ma neanche lui aveva resistito a lungo.
Il fatto di aver parlato con mia cognata di sesso, del nostro modo di fare di sesso, lo intrigava profondamente e, ora ci stavo pensando, piaceva anche a me l’idea di averla fatta eccitare con il resoconto del mio rapporto con lui.
Insieme ci eravamo ritrovati a fantasticare di avere lei in quella stanza che ci guardava mentre facevamo l’amore, che si masturbava davanti a noi.
Una sera ero andata ancora da lei. Il giorno dopo io e il mio compagno avevamo appuntamento con una coppia. Avevo voglia di dirglielo, avevo voglia di vedere la sua espressione. “Siete pazzi” mi aveva detto con un filo di voce. “Mi piacerebbe farlo”, aveva aggiunto. A quel punto mi ero ritrovata a dirle che avrebbe potuto venire anche lei se lo avesse voluto, ma lei aveva detto di no, “per stavolta no” aveva detto.
Il giorno dopo mi aveva chiamato, voleva sentire tutti i particolari di quello che si era rivelato un incontro un po’ deludente, una coppia strana composta da un uomo abbastanza maturo e una donna straniera che non sembrava affatto la sua compagna reale.
Le avevo raccontato che il mio compagno non era riuscito a scoparla perché lei emetteva gemiti non appena lui si avvicinava ed era chiaro che fingesse.
Io, poi, non vedevo l’ora che finisse tutto, l’uomo continuava a parlare, a millantare un’esperienza sessuale che, credetemi, non aveva affatto. Ritrovarsi a scopare con una giovane donna era senza dubbio molto eccitante per lui, ma non per me.
Era molto sicuro delle sue arti amatorie, ma non sapeva neanche lontanamente come far godere una donna.
Lei, mia cognata, mi ascoltava completamente ipnotizzata.
Un fine settimana mi ero ritrovata a casa, febbre e raffreddore mi avevano arrestata a casa. Mia cognata e mio fratello erano venuti a pranzo da me e, nelle prime ore del pomeriggio mi ero messa a lavorare al computer. Tutti riposavano e mia cognata era venuta a sedersi vicino a me, era curiosa di sapere se avessi qualche nuova storia per lei. In quei giorni si era scoperta più passionale del solito, mi aveva detto. A quel punto mi era venuta in mente un’idea, le avevo chiesto se aveva voglia di assistere ad una performance del mio compagno. “Cosa vuoi dire?”. Le avevo risposto che se le fosse piaciuto, avrei chiesto al mio compagno di esibirsi per noi in cam. Prima ancora che mi dicesse di sì con la bocca, i suoi occhi avevano già acconsentito ed io avevo chiamato il mio lui per domandargli di accendere la web cam e di puntarsela sul pene perché io e mia cognata avevamo voglia di assistere ad un suo orgasmo. Ci aveva accontentato, aveva immaginato di fare l’amore con noi e si era eccitato al punto di venire in breve tempo. Noi ci eravamo gustate la scena in silenzio. Le avevo accarezzato i capelli e le avevo detto che la volta successiva, se lo avesse voluto, avrebbe potuto vederlo dal vivo, magari, mentre ero io a prenderlo con la bocca o con le mani.
Non mi bastava ancora, avevo anche aggiunto che se le fosse piaciuto, noi avremmo fatto l’amore per lei davanti a lei.
Non pensavo che si sarebbe mai verificata quella situazione e, invece, dopo qualche giorno, mia cognata era venuta a trovarmi in ufficio.
Quando me l’ero ritrovata di fronte ero disorientata.
Aveva uno sguardo strano, imbarazzato, ma le avevo fatto strada nella mia stanza.
Lei era lì e non parlava, non diceva nulla, ma il mio corpo percepiva il suo desiderio di “vedere”, di partecipare a quella trasgressione della quale tanto le avevo parlato.
Così avevo chiamato il mio compagno e lo avevamo raggiunto, non si conoscevano personalmente. Mi ero avvicinata a lui e lo avevo guidato fino alla sua scrivania, gli avevo circondato la vita con le braccia e lo avevo attirato a me baciandolo con tenerezza prima, con passione poi. Lui mi accarezzava la schiena, mentre io gli sbottonavo la camicia e i pantaloni. Lui era già duro. A quel punto mi aveva fatta sedere sul tavolo e mi aveva sfilato via i pantaloni, mi aveva tolto la maglietta e si era impossessato dei miei capezzoli. Continuava a leccarmeli piano, usava la lingua come un pennello sulla pelle e ad ogni passata la mia pelle sembrava ardere di desiderio. Mi aveva alzato le braccia sopra la testa, continuava a leccarmi mentre con le mani premeva sul mio pube. Sapeva che mi piaceva molto il contatto con le sue dita, le volevo dentro. E delle dita erano entrate dentro di me, ma non erano quelle del mio compagno. Me ne ero accorta dal tocco diverso che avevo avvertito.
Era lei, mia cognata, si era avvicinata a noi, non aveva resistito alla voglia di partecipare a quello che era il gioco più intrigante ed eccitante che avesse mai pensato.
Lui proseguiva a leccare il mio seno e io avevo, invece, incominciato a masturbarlo con la mia bocca. Ero sdraiata sulla scrivania ed ero contesa dal mio compagno e da mia cognata che, intanto, si era spogliata e con una mano toccava me e con l’altra se stessa. Ad un certo punto, però, aveva smesso di toccarmi e aveva cominciato a leccarmi lì dove aveva tolto le mani.
Il mio compagno le si era avvicinato e le stava baciando la schiena fino a giù, fino alle sue natiche. Il suo respiro si era fatto più veloce e avevamo capito che aveva voglia di essere scopata. Il mio lui l’aveva subito accontentata e si era fatto strada dentro di lei. Mentre lui la prendeva così, da dietro, io avevo preso a leccarle il clitoride.
Lui le toccava il seno mentre la penetrava ed io scoppiavo dalla voglia di averlo.
Da un cassetto avevo tirato fuori uno slip con due falli, uno sarebbe entrato in me e l’altro sarebbe potuto servire per farle provare la doppia penetrazione. Io avevo tolto il pene del mio compagno dalla sua fica e ci avevo infilato il mio fallo. A lui avevo offerto un’altra entrata che era stato felice di percorrere. Ero venuta in quel momento, mentre lui era entrato dietro.
Lei stava godendo come mai le era capitato nella sua vita ci ripeteva. Esplose nel suo orgasmo quasi subito dopo di me. Era stata poi la volta del mio compagno che l’aveva inondata. Eravamo ancora frastornati da quello che era appena accaduto, eravamo appagati e soddisfatti.
Non ne avevamo parlato quel giorno e neanche nei giorni seguenti. Ci eravamo comportate come se niente fosse accaduto, ma oggi lei mi ha confidato che non vede l’ora che sia lunedì, ha voglia di passare qualche ora con me…e con lui naturalmente!
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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N&A