dopo il loro incontro Carlo e Serena, appagati di quanto avevano fatto insieme, volevano completare quel terzetto .......... conivolgendo ancor di più Lodovica che, essendo ancora presa dai suoi problemi lavorativi e ......... di famiglia, non riusciva a trovare un pò di tempo per le loro ...... avventure.
Un giovedì, di tardo pomeriggio, Carlo telefonò a Serena " ciao........ come stai"
"Bene .......... "
"E Lodovica ........"
"è in ufficio sempre più presa dal lavoro ........ penso che avrebbe bisogno di un pò di distrazione ......."
"intendi ...... di noi due"
"certamente!"
"sono quasi le sei .........., i nostri colleghi stanno uscendo tutti .......... che ne dici se .........." on finii di dire che sentii la voce di Lodovica che stava chiamando Serena ..... per una pratica importante ........ lei mi rispose "vieni subito ......... io vado da lei e ...... ti aspetto" e riagganciò.
aspettai alcuni minuti e mi avviai per il loro ufficio, con un sorriso malizioso e con la voglia di ....... apagare i nostri istinti.
appena arrivai, sostai un poco nell'ufficio di Serena, sbirciando la porta semi aperta ........vedevo benissimo Lodovica, dietro una bella scrivania colma di scartoffie ed al suo fianco Serena, che mi guardava con gli occhi già vogliosi di attenzione.
Lodovica era tutta presa dal lavoro, che non mi aveva ancora visto, parlava con Serena del lavoro da fare e che quella sera dovevano allungare il periodo lavorativo, in quanto stava preparando una riunione per il giorno dopo.
In quell'attimo alzando lo sguardo .......... mi intravide .......
Ero in piedi, nell'altro ufficio .......... i nostri sguardi di incrociarono, si illuminarono e ..............Lodovica si alzò dalla sedia, guardò Serena e ........ in un attimo capì.
Era vestita con un tailleur arancio, la gonna al ginocchio, le calze velate ed una camicietta bianca che lasciava trasparire il seno ....... tenuto da un reggiseno a balconcino bianco ....... in bella mostra.
Mi fece cenno di entrare ...........
Non passo molto tempo che ........ Serena si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla bocca, le nostre lingue si intrecciarono e si muovevano .......... una vampata mi prese ed una voglia di averla .......... di prenderla lì ....... mi assalì tutto.
Si staccò dalle mie labbra, mi guardò gli occhi, la seguii ........ chiuse la porta a chiave ........ e ..........
.. il click della chiave che chiudeva la porta fu l'inequivocabile segnale che i timori dovevano lasciare posto alla passione e ... dagli occhi di Carlo le donne percepirono che stavolta ci sarebbe stata anche molta trasgressione.
L'ora tarda, quasi le 8 della sera, avrebbe permesso di lasciarsi andare alla libido senza doversi eccessivamente preoccupare di visite inopportune. L'uomo si staccò dalle avide labbra di Serena per avvicinarsi alla più giovane collega. Con forza la prese e la girò di spalle facendola piegare sulla scrivania.
Iniziò a carezzarla tra le gambe, senza dolcezza ... solo con la crescente loussuria che si stava impossessando della mente di tutti. Le mani corsero velocemente ad alzare la gonna arancione, facendo intravedere le autoreggenti color carna e scoprendo che Lodovica era senza slip. Serena si avvicinò e, mentre Carlo infilava due dita nella fica della giovane, iniziò a leccare l'ano della collega con la punta della lingua, intanto le sue mani annaspavano verso il membro dell'uomo, cercando di tirarlo fuori dai pantaloni. Carlo si ritrasse, ordinando alle donne di rimanere ferme dov'erano. Con un'evidente erezione aprì un cassetto della scrivania e tirò fuori un mucchietto di elastici a fettuccia. Ne prese qualcuno e con maestria legò le caviglie di Lodovica alle zampe della scrivania. La donna era così immobilizzata mostrando in modo osceno ma eccitante il suo splendido culo. Poi prese altri due elastici che mise ai polsi di Serena, facendole mettere le mani dietro la schiena, rendendole di fatto più difficile la libertà di movimento.
Si riavvicinò alle donne ... prese per i capelli Serena e le portò il capo verso il suo cazzo ma senza tirarlo fuori. La donna cominciò a cercare di mordicchiarlo attraverso i pantaloni sbavando sul tessuto, ma il membro le sfuggiva e non poteva neanche aiutarsi con le mani. Intanto Carlo aveva ripreso a masturbare Lodovica, infilandole due dita nel culo e la lingua nella fica.
Gli elastici stretti nelle carni delle donne iniziavano a fare i loro primi effetti: la carne vicina agli improvvisati legacci iniziava a diventare bianca, segna evidente di una difficile circolazione del sangue.
Poi ordinò a Serena di tirargli fuori il pene dai pantaloni, ma utilizzando solo la bocca e i denti. Tra i ssospiri di Lodovica che stava vieppiù eccitandosi per la situazione e per le sollecitazioni di Carlo, Serena si diede da fare. I movimenti da contorsionista fecero intravedere il reggicalze bordeaux che reggeva le sensualissime calze nere con riga dietro. "Sbrigati" urlò Carlo"altrimenti quest'altra troia viene prima ancora di essere scopata" sentendo aumentare i gemiti e gli umori grondanti dall'intimità di Lodovica. Finalmente la bocca di Serena riuscì a far uscire il membro del collega, che saettò maestoso con la cappella turgida e purpurea. "Aiutami a infilarlo dentro la fica della tua collaboratrice" intimò Carlo a Serena con evidente atteggiamento da "master". Serena si girò su sé stessa e con la mani indolenzite e intorpidite dagli elastici prese il membro di Carlo e di spalle cercò di infilarlo nella fica della donna che intanto continuava a rimanere piegata a pecorina sulla scrivania. La punta del cazzo appena riuscì a poggiarsi sulle labbra della fica venne ingoiata come un fulmine al suo interno. Carlo iniziò a montarla, schiaffegiandole il culo con sonori schiaffoni, e nel contempo aveva fatto girare a pecorina anche Serena, nella medesima posizione della collega, infilandole tre dita nella fica. I gemiti delle donne ormai si intervallavano senza sosta. Serena con un sussurro rauco invitò Carlo a scoparla "Fotti anche me ... ti prego ... non ce la faccio più ..." Intanto la bocca di Lodovica aveva raggiunto con fatica quella di Serena, iniziando a baciarla con foga ....
Il cazzo di Carlo entrava ed usciva dalla fica piena di umori di Lodovica, la quale gemeva sotto i colpi ben decisi del suo collega …..sentendosi scendere sulle cosce tutti quei liquidi e ……. sentendo aumentare sempre più il calore …….fino allo sfinimento.
Una prima scossa le pervase tutto il corpo e …….. una scossa ancor più forte e decisa la fege gemere ed urlare di piacere “godoooooooooooo ……..”
L’urlo acuto e rauco di Lodovica fece da impulso per l’accellerazione del cazzo di Carlo dentro di lei ………. Sentiva quel membro duro premere dentro e procurarle piacere ….. e scosse elettriche che la fecero godere a ripetizione per tre volte ………
Carlo intanto scopava con le dita la fica ed il culo di Serena, che, ormai fradicia di umori ……. continuava ad implorare Carlo “scopamiiiii ….”
Le due donne si baciavano lingua a lingua, ma non potevano accarezzarsi e toccarsi, data la loro posizione e ……. gli elastici che continuavano a premere sulla loro pelle che,ormai livida lasciava dei segni rossi molto pronunciati mischiando il loro piacere al dolore.
Carlo ………. levò il cazzo dalla fica di Lodovica e lo appoggiò alle labbra di Serena che, ormai fradicie se lo inghiottirono tutto ……… fino alle palle.
“Siiiiiiii “ gemette Serena …… ma nel contempo Carlo prese dalla scrivania un fallo di gomma e ……… glielo infilò tutto nel culo
Serena si contrasse e ……. Iniziò a muoversi quasi indemoniata. Aveva due cazzi dentro di lei e …….”Godoooooooo” iniziò ad urlare ….. mordendo le labbra di Lodovica che la stava baciando.
“Ahhhhhhhhh” urlò Lodovica e Serena insieme …….. Carlo beatamente scopava nel culo sia l’una che l’altra col fallo di gomma.
Carlo graffiò la schiena delle due, le scopava col fallo nel culo e le penetrava col suo cazzo ……. Facendole gemere ………. Mentre il sangue delle loro mani si mischiava agli umori delle due donne.
Le due donne gemevano e godevano sotto i colpi del loro collega, ormai estasiate di quando stavano passando e ……… si baciavano ripetutamente …….. senza proferir parola, ma solo guardandosi negli occhi …… come due cagnoline.
Ad un certo punto …… Carlo, voglioso di schizzare nelle loro bocche, girò dall’altra parte della scrivania e ……….. puntò la sua cappella tra le bocche avide delle due colleghe ………… Serena e Lodovica muovevano le lingue su quella cappella e quel cazzo, sporco di umori delle due donne, e lo infilavano a turno dentro la loro bocca ……..tale era l’unica cosa che potevano fare, in quanto erano ancora legate con gli elastici.
Uno schizzo di sperma caldo ed appiccicoso invase le loro facce e le loro lingue …….. tutte protese per accapararselo tutto.
Si leccarono e baciarono ….. ormai esauste e accontentate di ciò che aveva avuto.
Ormai esausti Carlo, Serena e Lodovica si ricomposero ed uscirono.
Erano già le dieci!
Quel giorno ....... (terza ed ultima parte)
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17 years ago
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
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17 years ago
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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