Sabato sera e come ormai da un po’ di tempo, momento di scegliere il “giochino” erotico che ci avrebbe accompagnato per tutto il week end; la discussione verteva sul fatto se io dovessi o meno assistere in veste di spettatrice al filmino porno che Rolando aveva girato la settimana prima, ovviamente con me quale attrice protagonista principale alle prese con tre suoi amici!!
“Non voglio vedermi mentre faccio la troia, lo sai che mi imbarazza moltissimo, anche davanti a te!” “ Eh no mia cara ti voglio qui vicino a me, molto vicina e anche agghindata, molto agghindata, anzi vai a prepararti e… mi raccomando fatti puttana, in modo esplicito e volgare, molto volgare” – “va bene lo farò, però stasera non mi dovrai scopare, sarò io a far venire te come e quando tu lo vorrai, proprio come si fa con una puttana, anzi facciamo così: perché il tutto sia ancora più realistico voglio che mi paghi come si fa con le battone vere, e io non ti deluderò!” – replicai decisa. “O.K. ma allora visto che vuoi proprio che sia tutto molto reale, pretendo che tu accetti di fare la battona fino in fondo e quindi stasera ti porterò lungo l’Aurelia e verrò a ‘rimorchiarti’ dopo un po’, è deciso!” – troncò secco Rolando – “il filmino me lo guarderò da solo mentre tu ti prepari”.
Cercai inutilmente di far cambiare idea a Rolando, rendendomi conto in fretta del vicolo cieco in cui mi ero andata ad infilare da sola con la mia uscita davvero infelice, ma fu tutto inutile Rolando rimase risoluto: “stasera farai la battona davvero!” – mi disse. Rassegnata andai in bagno a prepararmi, mentre Rolando, si gustava il filmino porno…
“No, no così non va proprio, ho detto battona non educanda!” – mi redarguì severo e deciso venendo a spiare in bagno come intendevo essere puttana, provai ad insistere ma fu tutto inutile: quella sera Rolando mi pretendeva battona davvero!
“Va bene così, capo?!” – lo interrogai sarcastica scendendo le scale un’ora dopo – “si direi proprio di si, brava!” – mi rispose esaminando ogni dettaglio con estrema attenzione – “sei una battona perfetta, e ora andiamo!”. Certo non avrebbe potuto pretendere di più: reggicalze nero, calze nere, scarpe nere con una zeppa e un tacco vertiginoso di 20 centimetri, mutandine e reggiseno assenti, minigonna nera in latex e sopra una maglietta nera di rete a maglie larghissime che mi lasciava i seni completamente in vista, il tutto completato da un trucco che era il più pesante che mai mi fossi fatta sul viso, impossibile sbagliare: solo le puttane DOC lo esibivano!
Raggiungemmo l’Aurelia verso le 11 di sera, ma sopraffatta dall’imbarazzo scartai, con varie scuse, tutte le piazzole che Rolando mi proponeva fino a quando – “ecco qui è l’ideale, dai scendi e mi raccomando non nasconderti, devi stare bene in vista sull’orlo della strada come fanno le altre battone, guarda che io ti osserverò e se non sarai ben esposta non ti verrò più a riprendere, quindi … fai la brava! Ah e … pensa anche a quanto chiedere per le tue prestazioni e mi raccomando per culo e fica usa il preservativo: te ne ho messo due scatole da venti in borsetta! Ciao e a presto” – così dicendo chiuse la portiera dell’auto e si allontanò rapidamente dietro la curva, lasciandomi lì al buio da sola.
La paura che inizialmente mi attanagliò insieme ad una sensazione di profonda vergogna e al terrore di essere riconosciuta da qualche vicino di casa o amico, lasciò ben presto il campo alla rassegnazione, e così come Rolando mi aveva ordinato, mi piazzai sul ciglio della strada in modo da essere illuminata per bene dai fari delle auto che passavano. Cominciai a passeggiare nervosamente ed ecco che un’auto rallentò, si fermò, abbassò il finestrino, due occhi mi squadrarono da capo a piedi – “fammi vedere meglio il culo” – ordinò una voce imperiosa, e io nuova a quella situazione, sollevai quell’esile striscia di gonna per mostrare bene tutto. “Quanto vuoi per una scopata in gruppo, siamo in tre e devi farcelo mettere dappertutto?!!” – “per le orge voglio cinquecento euro” – risposi quasi meccanicamente – “va bene monta in macchina troia!” – risponde quella voce da dentro l’automobile.
Ubbidii meccanicamente e appena dentro l’auto i due uomini che stavano seduti insieme a me sul sedile posteriore, cominciarono a palparmi dappertutto senza pietà strizzandomi violentemente le tette e spingendomi con forza la testa verso i loro cazzi già ben duri e pronti. Smisi di pensare e mi abbandonai agli istinti, così cominciai a sbocchinare entrambi senza più alcun pudore, sentendomi ormai troia davvero! Fermarono la macchina in un parcheggio e mi fecero scendere e sdraiare sul cofano ancora caldo della macchina e dopo essere stata costretta ad un pompino triplo, iniziarono a penetrarmi in tutti i buchi e in tutti i modi dandomi ordini come ad una schiava “Succhia lurida puttana, apriti quel culo rotto brutta vacca schifosa….!” e via così per una buona mezz’ora o forse più, fino a quando decisero che si erano divertiti abbastanza, così “ stai giù in ginocchio e leccaci i cazzi che ti vogliamo sborrare sulla tua faccia da battona!” – ordinò uno e io ubbidii, proprio come una docile battona, fino a farmi riempire tutto il viso e non solo del loro sperma caldo e odoroso. Mi pagarono e mi riportarono alla mia piazzola, senza permettermi di ripulirmi il viso, per cui quando scesi la sborra si era già seccata parzialmente e quando cercai in borsetta un fazzoletto per pulirmi scoprii che Rolando me li aveva tolti tutti!!
Rimasi quindi a battere così imbrattata di sborra, ne sentivo l’odore intenso su di me e pensai che così conciata non avrei avuto più clienti, e invece….
Scoprii così che conciata in quello stato ero ancora più eccitante e i clienti sempre più numerosi, si sentivano autorizzati a farmi le richieste più oscene e che io decisi avrei accontentato tutte – “Rolando mi vuole battona? Bene lo accontenterò!” - pensai.
Mi trovai quindi a prendere cazzi dappertutto e in tutti i modi e le posizioni, sempre più imbrattata di sborra e più odorosa anche del sudore e della saliva dei miei clienti, che si accanivano con particolare sadismo sulle mie tette che palpavano e strizzavano con una violenza inimmaginabile, facendomi urlare per il dolore.
Mi ritrovai accucciata ai piedi di gruppi di tre quattro uomini a succhiare i loro cazzi - “Succhia puttana, sbocchinaci per bene brutta troia, altrimenti non ti paghiamo” – mi incitavano, mentre con le mani mi serravano saldamente le tette, e io mi affondavo in bocca alternativamente prima uno e poi l’altro cazzo, mentre con le mani masturbavo gli altri.
Ancora “colante” e imbrattata mi facevo pagare e poi pronta per nuovi cazzi, così per 4-5 ore di seguito senza che di Rolando ci fosse traccia.
Finalmente la voce che provenne dall’ennesima auto che si era fermata, mi suonò familiare – “quanto vuoi battona per una notte intera, sappi che intendo sborrarti in gola e che pretendo un ingoio completo e il cazzo perfettamente pulito e voglio guidarti io la testa per darti il ritmo?!!!” – “trecento euro, ma per te farò uno sconto speciale: ne basteranno duecento” – risposi con fare professionale fingendo di non conoscere il mio interlocutore. “Monta baldracca, ti porterò a casa mia!” – ordinò secco Rolando.
Raccolta la gonna salii a bordo e rimasi in silenzio mentre l’auto ripartì sgommando – “puzzi di sborra da fare schifo, brutta troia!” – “per forza, ho appena fatto un pompino a tre uomini, mi sembra regolare, anche perché quel bastardo del mio magnaccia mi ha lasciata qui a battere, senza nemmeno una salvietta per pulirmi!”.
Appena a casa lo spogliai completamente nudo, poi mi piazzai con il culo davanti ad uno specchio, così che lui potesse vedere bene, mi piegai in avanti per succhiargli il cazzo golosamente, esponendo al suo sguardo il mio sesso sgocciolante, la sua mano mi guidò inesorabile, spingendomi con forza la testa a sé, facendo in modo che tutto il cazzo mi si conficcasse in gola ed incitandomi con parole sempre più volgari – “dai troia schifosa succhia, succhia bene l’uccello, non ti fermare sgualdrina, continua a spompinare il cazzo per bene così dai lurida baldracca, dai!” – quest’ultimo incitamento accompagnò la sua sborrata che mi finì in ampi e copiosi fiotti direttamente in gola facendomi rischiare a più riprese il soffocamento... La mia abilità di pompinara mi permise comunque di portare a termine quel bocchino con un ingoio da manuale: alla fine il cazzo era pronto per essere riposto nei pantaloni perfettamente pulito. “Sei contento?” – lo interrogai con voce roca – “Si, sei davvero una battona insuperabile, e pensare che oggi ti sei già presa una razione di cazzo impressionante” – mi rispose, mettendomi in mano due banconote da cento euro.
“Lo sai? Stasera ho guadagnato la bellezza di tremila duecento Euro….quasi quasi faccio la battona di professione, non ho mai guadagnato così tanto in poco tempo!” conclusi, prima di andare in bagno finalmente a lavarmi!
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 years ago
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101203
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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