Un ombra estranea oscura il tuo dorso,
la sua pelle, i suoi capezzoli, il suo pene sfiorano la pelle della tua figura distesa prona sul letto.
Il suo sesso,
sempre più turgido,
ora non sfiora più
ma anzi
sembra quasi
col movimento del suo corpo
segnare la tua schiena
come l'aratro fa con la terra.
La sua espressione e la tua
uguali
in una sorta di complice intimo desiderio.
Ed io in disparte osservo
preso da una duplice e contrastante emozione,
un misto di gelosia ed eccitazione,
il tuo ambiguo sguardo
vergognoso e perverso nello stesso tempo
non dipana il dubbio della tua complicità.
In quel mentre mi accorgo che anche il mio corpo reagisce a quelle immagini
quasi come fossi io il fortunato sconosciuto.
Sento i brividi dell'eccitazione,
sento il mio pene ergersi,
e sento i miei capezzoli inturgidirsi
nello stesso momento in cui
i miei occhi vedono le sue mani profanatrici
stringere i tuoi seni come fossero due coppe.
I suoi baci lievi alla base della tua nuca
che ondeggia all'indietro facendo trasparire il piacere da essi provocato.
Porgi lo sguardo verso di me
quasi a cercare un gesto che autorizzi la prosecuzione del gioco
che volutamente non arriva.
Dalla luce dei miei occhi però
percepisci l'eccitazione provocata da quel coacervo di sensazioni.
Ti giri di scatto
il suo pene adesso poggia sul tuo ventre morbido
le mani bramose adesso non sfiorano più i seni
ma li afferrano con energia
non chiedono più bensì pretendono, abusano, violano.
La sua bocca assapora il dolce sapore della tua pelle
le sue labbra stringono i tuoi capezzoli
il suo membro sale ad insinuarsi nel canale delle tue colline
mentre le sue mani stringendole le muovono in un movimento lento ma costante.
A poca distanza dal tuo mento
vedi il suo prepulzio paonazzo
gonfiarsi e pulsare.
Le tue mani sfiorano le sue spalle, la sua schiena
stringono i suoi glutei con forza
quasi ad autorizzare la spregiudicatezza dei suoi movimenti.
Il suo corpo scivola lungo tutta la figura femminile,
fino a che le sue mani non si bloccano sui fianchi sinuosi,
il contatto della sua testa tra le morbide cosce provoca brividi improvvisi.
Mentre la sua lingua assapora la calda umidità della tua intimità,
le vibrazioni del tuo corpo tradiscono un reo trasporto.
Nel culmine dell'eccitazione ti accorgi che
un altro sesso si avvicina al tuo viso,
è il mio,
erto tra la mia mano come la lama di una spada
automaticamente lo sconosciuto arretra
quasi ad evitare un impari disputa tra capobranco,
la tua mano tuttavia lo blocca afferrando il simbolo del sua mascolinità.
In quel mentre la tua bocca è invasa dal mio membro
gonfio di eccitazione.
Il frenetico movimento dei miei fianchi è sincrono con quello della tua mano peccaminosa,
la crescente eccitazione appare sempre più evidente negli occhi dei due maschi voluttuosi,
le espressioni dei visi ed i gemiti tradiscono la crescente intensità
fino a quando una evidente prova del maschile piacere
non si fa strada tra le tue labbra ed i tuoi seni.
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