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nirby
nirby 50 y.o.
Man
Palermo, Italy
Last visit: 3 years ago
Miscellaneous Fetish Cuckold Threesome Swingers

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Ci lavammo e ci stendemmo sul letto a fumare una sigaretta, Laura era quella bambina a cui avevano comprato le caramelle, felice e sorridente ma per nulla soddisfatta. Dopo un po’, infatti, ci invitò a riempirla nuovamente di attenzioni, con l’esplicito gesto di carezzarci i cazzi i quali reagirono prontamente, riacquistando il dovuto turgore. Laura era in mezzo a noi, menando in contemporanea i nostri cazzi e concedendo la sua bocca alternativamente a me e ad Alfredo. Noi la palpavamo di continuo, carezzandole la figa o strizzando e ciucciando quei favolosi seni, o anche accennando a qualche sculaccio. In seguito Laura prese l’iniziativa e mi invitò a distendermi, mi circondò con le sue gambe e si infilò il mio cazzo in figa, facendoselo affondare fino alla radice; da lì comincio a dimenare il bacino gustandoselo tutto, massaggiandosi le pareti della vagina col mio glande, io sentii nuovamente quell'intenso calore intorno al mio cazzo, segno che lei stava ricominciando a grondare copiosamente. Presi l’iniziativa spingendola dalle chiappe verso di me, le mani quasi mi sparivano in mezzo a tanta carne, l’afferrai saldamente e cominciai a stantuffarla furiosamente, lei si abbandonò gemendo, mi sussurrava anche frasi di goduria, mi incitava: “Minchia, che bello, ma cos'hai un bastone al posto del cazzo, dai non ti fermare ...”.
Alfredo fino a quel momento, dopo i servigi che gli aveva riservato Laura, si era dedicato ad immortalarci in foto e filmatini, ma era arrivato il momento di ricevere anche la sua parte. Su invito della stessa Laura le si avvicinò da dietro, le spalmò una cremina sul buchetto e posizionò il suo cazzo: spinse lentamente ma costantemente, nonostante la corporatura di lei il diaframma che divideva la sua vagina dal budello era sottile, sentii il cazzo di Alfredo penetrarla. Laura rispose con un rantolo sordo, roteò gli occhi indietro e si lasciò andare a quel doppio trattamento, la vedevo in estasi nel gustarsi i due cazzi piantati in lei, nessuna resistenza che la frenasse, gli umori che scolavano sulle sue cosce e sulle mie palle rivelavano a quale grado di eccitazione fosse. Io godevo nell'essere dentro di lei ma anche nel vedere quel volto in estasi, che rispondeva ad ogni stimolo, ogni sua parte contribuiva a mandarla in delirio.
Ci alternammo con Alfredo, lui si distese sotto Laura ed io cominciai ad occuparmi di quel portentoso ... retrotreno. Spalmai un po’ di crema sull'asta e l’appoggiai a quel buco dei desideri. Spinsi lentamente ma costantemente, fin quando la cappella sparì dentro. Mi fermai un istante. Laura si lamentò un attimo, dicendomi che era grosso, che non ce la faceva, le chiesi se volesse che io desistessi e lei mi disse un perentorio “Nooo, continua!”. Continuai allora ad affondare, il suo sfintere era morbido, facile da penetrare, mi avvolgeva tutto il cazzo e reagiva con l’adeguata dilatazione al mio procedere dentro. Mi ritrovai piantato in lei fino in fondo, lei non si lamentava più ed immagino che avesse lo stesso volto che poc'anzi avevo visto io, a parti invertite. Cominciai a pomparla, prima lentamente, con un ritmo lento e costante, Laura alternava i sospiri a rantoli di dolore, ad un certo punto credo che il dolore sparì, non si lamentava più, si godeva l’essere posseduta da due uomini in contemporanea ora incurvandosi in avanti stringendo Alfredo e agevolando la penetrazione, ora inarcando la schiena all’indietro, quasi a fondersi col suo uomo. Sentivo che anche Alfredo la pompava, il suo cazzo si alternava al mio nella figa di lei, cercai di agevolarlo mettendomi in piedi e liberandogli ulteriore spazio, cosa che lui recepì immediatamente e cominciò ad aumentare il suo ritmo. Mi fermai, ben piantato nel culo di Laura, per lasciare libero sfogo ad Alfredo, lui agevolò il suo stantuffare prendendo le sue chiappone e tirandole alternativamente in alto ed in basso, ottenendo, come effetto secondario, che anch'io scopavo in culo Laura al ritmo imposto da Alfredo.
Lui venne per la seconda volta, mandando anche Laura in deliquio, dopodiché rimase in figa da lei fin quando non gli si ammosciò, delegandomi implicitamente l’onere di continuare con l’opera cominciata. Non aspettavo altro, Laura era prona su di lui offrendomi tutto lo spazio possibile per continuare a tornire quel buco, agevolandomi ulteriormente allargando con una mano la sua chiappa destra. Rimasi sui miei piedi, le allargai anche l’altra chiappona e la cominciai a trombare nel culo facendole sentire il mio cazzo per tutta la sua lunghezza, arrivando quasi ad uscire per poi riaffondare fino alla radice. Gianni intanto si era sfilato da sotto ed aveva ricominciato a far foto e filmini. Mi rimisi comodo sulle ginocchia e mi rituffai in quello splendido pertugio, Laura stavolta accompagnava i miei colpi spingendo all'indietro, mugolando continuamente. Continuai ancora per circa un quarto d’ora, allargandole le chiappe notavo quanto quel buchetto si fosse arrossato, ma me ne curai poco. Le venni dentro, scaricando la mia sborra dentro quel budello disastrato, come feci prima per la sua figa glielo spinsi al massimo dentro, facendole sentire ogni contrazione della cappella nell'atto dell’orgasmo. Mi sfilai ed andai a lavarmi, Laura rimase distesa, felice e un po’ provata, ma non ancora sazia.
Ci “obbligò” a farle lo stesso trattamento un’altra volta, prima che ci congedassimo. Il tempo era scaduto, Alfredo aveva una serie di appuntamenti pomeridiani in studio, io avevo altre cose da fare e così ci salutammo, ripromettendo di vederci ancora, cosa che avvenne puntualmente la settimana successiva, con medesimo trattamento. In quell'occasione Alfredo, come piccola variante, acquistò della panna fresca (figa alla panna per noi, cazzi marriage per lei) e dell’uva, che ci gustammo dopo averla insaporita con gli umori della sua figa.
Non volevo da parte mia che questo terzetto costituisse un appuntamento fisso, per mia natura ho sempre amato la libertà e rifuggito dagli obblighi ... anche morali. Con Laura ed Alfredo ho passato momenti che non dimenticherò, ma forse, anche inconsciamente, mi stavano assumendo come collante del loro rapporto e la cosa non mi poteva stare bene. Continuo a sentirli, forse qualche altra volta potremo far rivivere quegli attimi, ma senza che questo diventi una regola o altro.
Come dissi nella prima parte di questo racconto, in seguito alla maretta iniziale Alfredo chiuse l’account di quel portale, tutto quel che ho vissuto insieme a loro fa parte dei ricordi che ho voluto condividere con gli utenti che leggeranno, ma non lo potrò mai provare (eccezion fatta per le foto). Nessun feedback accompagnerà questa testimonianza, solo la speranza di venir creduto e compreso.

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