Nei giardini di piazza della repubblica 3
L’indomani arrivai da Antonio, il custode, verso le 15.30 e non lo trovai, in compenso agli orinatoi c’era un tizio molto interessante, pelato, tra i 45 ed i 50 anni, alto, piacente, che si stava masturbando. Aveva un cazzo di tutto rispetto e si accorse subito del mio interessamento. Mi avvicinai a lui, mi aprì la patta, tirai fuori il mio spadino (in confronto al suo) e guardandolo iniziai a segarmi. Lui, continuando a masturbarsi con la destra allungò la sinistra iniziando a palparmi il culo. Stava per infilarmi la mano nei pantaloni quando arrivò l’Antonio il quale, la prima cosa che fece, fu quella di verificare chi ci fosse nella zona orinatoi. Scoprirò poi che era andato a prendersi un caffè. Come mi vide mi fece un cenno, che il tizio colse, allontanando la mano dal mio culo. Dopodiché, visto che mi avvicinavo al custode, rimase dov’era, aspettando gli sviluppi della situazione. L’Antonio mi portò nella zona delle donne, facendomi entrare in una toilette, dicendomi che il tizio con cui ero un attimo prima era uno dei possibili clienti, e mi lasciò per andare a contrattare con il tizio. Dopo qualche minuto me lo portò e ci chiuse dentro. A quel punto il tizio sapeva che mi poteva usare a suo piacimento, avendo pagato, e che ero la sua troia. Mi prese immediatamente il viso tra le mani, me lo leccò tutto e poi invase la mia bocca con una lingua lunga ed invadente che mi portò immediatamente in erezione, eccitandomi da matti. Poi si tolse la giacca, mi fece cenno di spogliarmi, si calò le braghe e mi offrì il suo cazzo da succhiare. Ed eccomi a fare la mia prima “marchetta”. Quando avevo avuto la possibilità di farlo, molti anni prima ed in maniera ben più remunerativa, mi ero rifiutato. Come cambiano i tempi, quando si è giovani spesso si è cretini.
Mi inchinai lateralmente offrendogli la possibilità di fare ciò che prima aveva dovuto interrompere, cioè iniziare a palparmi profondamente il culo. Ci sapeva fare: quasi con dolcezza iniziò a pastrugnarmi le chiappe, aprirmele ed iniziare a stuzzicare il mio sfintere, rendendolo così morbido ed umido che quasi in automatico le sue dita furono inghiottite dal mio culo. Me lo lavorava così bene che provai, immediatamente, dei brividi di piacere ed iniziai a mugolare, dandogli soddisfazione per la sua opera. A mia volta glielo stavo succhiando applicando le mie grandi capacità acquisite negli anni nel fare pompini. Quando mi dicevano che ero una “gran pompinara” mi sentivo omaggiata per la mia bravura. Quando capì che ero pronto, mi fece rialzare dal suo uccello, mi rigirò facendomi appoggiare alla parete, inclinandomi in avanti, me lo puntò sul buco del culo e mi infilzò come un tordo, facendomi sussultare per la velocità dell’azione ma soprattutto per quella introduzione totale. Arrivato in fondo… si fermò, per godere un attimo della conquista della posizione, poi iniziò a ravanarmi in maniera decisa e profonda. Ci sapeva decisamente fare: aveva un ritmo né troppo veloce né troppo lento, ma profondo, costante a cui, ogni tanto, alternava qualche colpo più profondo. Mi stava facendo vedere le stelle, ero in uno stato di beatitudine: mi sentivo veramente desiderata e conquistata dal suo modo di scoparmi. Mi muovevo appena, stretta per i fianchi dal tizio che senza sosta mi dava colpi secchi, forti, decisi; in certi momenti di maggior piacere mi appoggiavo con le mani al muro... gemevo e ansimavo in un modo pazzesco... un "aaahhhhh" sommesso e cupo mi sfuggì dalla gola.
Me lo sento fino al cervello... dio che cazzo.... mi sento scoppiare la pancia!!! Lui va avanti, incurante dei miei rantoli mi incula senza sosta. Colpi continui, il mio sederino ormai è completamente suo. Dopo pochi attimi inizio a vibrare, i gemiti diventano intensi, un orgasmo meraviglioso mi assale... una serie di: "Siii... Ahhh.... Godooo..." mi escono dalle labbra, mentre il culo mi si inzuppa di miele che scivolando mi cola tra le cosce. Lui se ne accorge, sente le mie vibrazioni, sente i miei mugolii e mi risponde: "Che grandissima troia, godi mentre ti spacco il culo, ehhh?? sei proprio una puttana!!" - Nonostante mi stia sfondando divinamente il culetto, e con un filo di voce rotta dal piacere stupendo che provo nel farmi inculare come una grandissima vacca da strada gli dico: “siii... godooo!!” Ed a quel punto non riuscì più a trattenersi e… mi riempì del suo liquido seminale, riempiendomi l’intestino. Quando finalmente smise di eiaculare prese fiato e poi, lentamente, si sfilò dal mio culo, dandomi una pacca sulle chiappe, dicendomi “grazie, sei stata splendida, ci rivedremo!” E se ne andò. Iniziai, allora, a cercare di scaricare tutta la sborra di cui mi aveva riempita e, mentre stavo facendo tale operazione, cercando anche di pulirmi ed asciugarmi, entrò l’Antonio, il custode, il quale eccitato dalla situazione mentre guardava ciò che stavo facendo, seduto sulla tazza, colse l’occasione per tirarselo fuori (era già in tiro) mettermelo davanti alla bocca e dirmi “Dai… solo una succhiatina veloce, perché se ce la fai c’è un altro cliente pronto.” Lo guardai perplesso, poi lo imboccai, glielo succhiai un po’ e poi gli dissi “Bè, non possiamo far aspettare la clientela…. Vai, portalo qui!”
Si presentò poco dopo assieme ad un tizio grossolano sia nei modi che nel vestire che mi apostrofò con un “Sei tu la troietta di cui si parla? Vediamo quello che riesci a fare!” e mentre l’Antonio, chiusa la porta, si metteva in disparte a guardare dicendogli: "vai... fatti sotto... lei è ancora in calore..." mentre sono ancora seduta sulla tazza, senza parlare mi sbatte davanti la patta dei calzoni, poi con poche mosse se lo tira fuori: ha un cazzo grosso e nodoso. Inizio a fargli un pompino, si appoggia alla porta e inizia a godermi. Lunghe salite e discese con le mie labbra. Ha un cazzo da urlo, enorme, duro e gonfio da far paura! Continuo per un po’ così, a spompinarlo con dolcezza. Poi mi prende, mi gira, fa spostare l’Antonio e mi mette a pecorina. Mi lecca un po’ il culo poi con una mossa veloce mi prende per i fianchi e mi sospinge verso il lavandino della toilette. Pochi secondi dopo sono appoggiata con il bacino al lavandino; Antonio mette la sua giacca della tuta tra me ed il lavandino. per farmi stare comoda... Che porco!!! Ora con la giacca di Antonio a farmi da cuscino mi sento molto più comoda, il tizio se ne accorge e pochi attimi dopo inizia a puntarmi la grossa cappella al sedere dopo averci sputazzato sopra per bene. Con decisione inizia a sbattermi la cappella prima ed il suo grosso cazzo poi nel culetto. E' sempre stato così per me: quando sento la cappella che si appoggia con forza al mio buco del culo inizio a smaniare, a godere, un pré orgasmo mi sopraggiunge sempre, in quei momenti magici!!! Godo da morire appena sento la cappella che vuole entrarmi dentro. Non so perché ma in me la cosa dà un piacere immenso, godo come una pazza in quei momenti!!! Un dolore sordo mi fa capire che mi sta spaccando il sederino, sento che entra un po’ alla volta. Cm. dopo cm. si fa strada nel mio sederino, io appoggiata al lavandino gemo, mugolo, ma godo da svenire. Ogni tanto lo ritrae e ci sputa sopra, per lubrificarlo e per lubrificarmi il culetto. Sentendo la saliva che cola nel mio sedere mi rendo conto di come mi sta trattando: da vera troia da strada! Era quello che sognavo, sono eccitata da impazzire! Finalmente entra tutto, si assesta, sento le sue palle gonfie appoggiarsi alle mie chiappe. Mi avrà sbattuto nel culetto quasi 20 cm di quel suo cazzone da sballo. Ora comincia ad andare su e giù, mi incula con passione, stringendomi per i fianchi sento che gode, sento che si sa muovere. Lo tira fuori fino alla cappella e poi me lo rinfila dentro fino alle palle, più volte. Questo giochino mi provoca un godimento meraviglioso: il sentire quel grosso cazzone entrare ed uscire dal mio sederino ripetutamente mi dà un fremito continuo. Se ne accorge e ripete diverse volte la cosa. E così facendo mi allarga il sedere, mi spacca per bene il buchetto con quel suo entrare ed uscire, dio come godo!! Ogni volta che l'appoggia al buchetto ed entra godo, ogni volta che esce, e mi fa richiudere il culetto, rigodo. Entra ed esce dandomi un piacere estremo, ma così facendo mi spacca il sederino in un modo delizioso!!! Sono a pecorina sul lavandino dentro quella toilette, e mi sento terribilmente troia: il tizio mi sta inculando come una zoccola da marciapiede. Mi sento una vera troia da bordello!! Il mio toro da monta incomincia ad incularmi più forte. Smette di sfilarlo ed infilarlo per concentrarsi sul mio culetto; sento che il sedere mi si sta rompendo sempre di più. Mugolo... godo... un orgasmo meraviglioso si sta impossessando di me. Ancora pochi colpi e vengo come una pazza!! Godo con fremiti, mugolii e gridolini sommessi. In preda all'orgasmo inizio a parlargli: "dai.... forza.... che aspetti?? finora mi hai fatto sentire poco o nulla... ci vuole di più per farmi godere... o quel cazzo non lo sai usare?? Dai spaccami....inculami forte... più forte... dai porco... fammi sentire quel tuo cazzone meraviglioso tutto nel culo... tutto.. tutto... dammelo fino alle palle!!" E lui si scatenò, iniziando a colpirmi con forza. Credevo mi sfondasse, ma con ciò mi portò ad avere un seguito di orgasmo pazzesco. E poco dopo venne, copiosamente, allagandomi il culo e, una volta finito di godere, si trattenne dentro di me per riuscire a riprender fiato. Non mi ero accorta che l’Antonio, in tutto quel frangente, di fianco a noi se lo stava menando di brutto e, come si accorse che il tizio aveva goduto mi si affiancò e mi diede il suo cazzo da succhiare. Era la sua percentuale. Glielo succhiai in tal modo che se ne venne in pochi istanti arrivando al punto di dire: “Basta…basta… mi stai succhiando anche il cervello!” Soddisfatta, mi leccai le labbra inghiottendo anche le ultime gocce del suo sperma. Nel frattempo il tizio si era sfilato da me notando quanto spampanato fosse il mio buco del culo, facendo constatare anche all’Antonio quanto largo ( ed ospitale) fosse ora il mio culo. Si rassettò e commentando con un “Certo.. vali tutti i soldi spesi. Ci rivedremo spesso.” Se ne andò. Dissi all’Antonio che avevo bisogno di un quarto d’ora almeno per riprendere fiato e forze e lui mi disse “Fai con calma, non c’è problema.”
Quando finalmente ebbi ripreso le forze e mi ero ripulito un po’ da tutta la sborra che quello mi aveva riversato, facendo attenzione che non ci fosse nessuno nella toilette femminile, mi avviai verso il gabbiotto del custode. Lì giunto mi affacciai e trovai l’Antonio che stava contando i soldi che facevano parte della mia quota. Lui si tratteneva il quaranta per cento ed il sessanta lo dava a me. Quel giorno avevo guadagnato sessantamila lire. Mi sentivo una gran troia !! Gli dissi che l’indomani, che ci saremmo ritrovati con il Carlo, avremmo dovuto dirgli che non si faceva più nulla gratis. Se era d’accordo… bene, altrimenti si cercasse un’altra femminuccia. E, da quel momento, ciò valeva anche per l’Antonio. A parte intermezzi come il bocchino di prima, ma se voleva incularmi…. Doveva pagare anche lui. Concordò, disse che era giusto !
Ci salutammo con un “A domani”.
Nei giardini di piazza della repubblica 3
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7 years ago
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Certificazione Profili
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17 years ago
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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