Una amica conosciuta in chat mi ha postato questa sua esperienza di vita. Non so se è vera ma mi eccito nel vedermi nella situazione del marito. Uomo fortunato.
Quella notte, come mi capitava tre volte al mese, ero di turno in ospedale. Montavo alle otto di sera e smontavo alle otto di mattina. Appena montato mi arriva la mia collega Cinzia che dice: “Senti Mara, ti prego, dammi il tuo turno e tu fai il mio domani. Sai, domani sera tengo i miei a cena.” Un po’ infastidita, ma non lo dò a vedere, acconsento. Ma intanto tra una chiacchiera e l’altra; un paziente da vedere comunque, rompo mezza serata e arrivo a casa alle 23. Con la speranza di trovare ancora Marco, mio marito, davanti al televisore, salgo all’appartamento ed apro con le mie chiavi. Stavo quasi per dire ad alta voce che ero io quando, mi bloccai. Sentivo la voce di mio marito dalla stanza da letto gemere. Lo sentivo dire:”Si…dai…dai…ancora…più forte … non ti fermare”. Oddio, pensai, si è portato una donna a casa. Mi venne un vuoto allo stomaco; una forma di sconforto o di rabbia, non saprei dire. Pensai che forse con una scenata avrei peggiorato le cose. A volte è bene far finta di non sapere. Magari cornuta in silenzio ma salvando il menage familiare. Mia madre mi ha insegnato a non drammatizzare sulle scappatelle del marito. Donna di principi antichi. Penso di andarmene in silenzio. Ma poi mi dico: “Ma almeno fammela vedere stà zoccola rovinafamiglie. Sarà mica una che conosco? Sarebbe un brutto colpo. Meglio una sconosciuta.” Insomma mi affaccio sull’uscio socchiuso. Oddio!!!! Quello che parla e sparla e che geme è proprio mio marito ma cosa vedo? Stà messo a pecorina sul nostro letto con indosso la mia biancheria intima e dietro di lui il nostro amico Gianni che se lo stà facendo di brutto. Oddio che colpo!!!! Resto esterrefatta ma dopo un po’ trovo la forza di allontanarmi. Apro la porta silenziosamente ed esco. Intanto, stando alle voci, il gioco continuava con invidiabile vigore. Rimasi fuori tutta la notte fino alle otto di mattina. Il morale a pezzi. Tornai a casa che ovviamente lui era già andato al lavoro. Sola in casa, rimasi ad osservare quei luoghi. Andai a controllare la mia biancheria intima. Molte cose cominciavano a trovare spiegazione. Quella lingerie che lui mi regalava ogni tanto dicendomi di indossarla quando facevamo l’amore. La taglia sempre un po’ più grande della mia con la scusa che si dimenticava la misura. Insomma era tutto per avere in casa roba da indossare lui. Ed io che non l’avrei mai pensato!!!! In verità passai una settimana di merda fino alla successiva notte in ospedale. Qellla notte, pensando a cosa stava succedendo a casa mia, sul mio letto, con la mia biancheria, mi riscoprii stranamente eccitata. La cosa mi metteva un fremito addosso. Allora decisi una strategia. La sera dopo mi attillai con un po’ di roba addosso e cominciai a stuzzicare Marco finchè me lo portai a letto cercando di portarlo in una posizione di 69. Non tanto per farmi leccare, che pure mi piace, quanto per avere il suo ano a portata di lingua e di dita. Beh .. è inutile dire che mentre lo succhiavo e, insalivandomi le dita cercavo di infilargliene qualcuno dietro, lui stringeva l’ano nel tentativo di non far scoprire la recente e continua dilatazione. Ma si sa: quando una cosa ti piace finisci per mollare gli ormeggi: una donna lo sa bene. Ed invece di uno gliene infilai anche due e poi tre. Ma non commentai. Commentai invece sul fatto che il trattamento si ripercuoteva positivamente sullo stato di erezione del suo pene. “Amò” gli dissi “ credo che se questo è l’effetto dobbiamo trovare il modo di infilarti qualcosa dietro anche quando mi scopi.” E ridemmo di gusto. Mi scopò di brutto e la cosa finì lì. Ma io non avevo finito. Nei giorni seguenti andai in un sexy shop in città, lontano dal paese, e comprai un fallo di lattice di quelli con le cinghie da indossare noi donne. Lo misi nel comodino vicino al letto e ricostruii l’atmosfera. Naturalmente nel momento culminante, quando lui aveva perso i freni inibitori, lo presi e glielo infilai dietro piano piano. Se lo prese senza commentare. Fece quasi finta di niente. Allora glielo dissi io:”Ti piace?” e lui “mmmmhhhh …. Dove l’hai preso?”. “Non è importante dov’è l’ho preso, caro, è importante dove lo prendi tu ora. Adesso te lo faccio sentire meglio. Ti va?” E senza aspettare risposta mi alzo e in un attimo indosso l’arnese fissandomelo all’inguine con le cinghie. Devo avergli fatto un effetto incredibile con quell’arnese dritto all’inguine. Infatti appena gli dico:”Se tu fossi donna ed io uomo cosa saresti capace di fare?”. Me lo ritrovai a succhiare avidamente quell’arnese di gomma attaccato al mio corpo come se fosse un pene vero. “Aspetta, gli dico, se proprio vuoi fare la puttana ti faccio indossare qualcosa di femminile.” Insomma lo riportai a vestirsi con la mia lingerie, lo truccai, lo preparai tutto e appena fummo pronti me lo scopai a pecorina per tutta la notte. E mentre lo scopavo lo chiamavo puttana. E lui gemeva. Io non avevo problemi di erezione ma solo di resistenza fisica. Posso dire che gli feci un culo a cerchio di botte. Confesso che facendolo venni anche io sbrodolandomi lungo le cosce. Da allora lo facciamo sempre ma non prendo mai l’iniziativa di tirare fuori l’arnese. E’ sempre lui che me lo chiede. E credo di aver recuperato un menage familiare tenendo fuori intrusi extra. Infatti son quasi certa che con Gianni la passione deve essersi affievolita. Mi vien quasi voglia di riaccenderla io. Ma non adesso.
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
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NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
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17 years ago
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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Last visit: 1 month ago
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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