Cominciò così: Patrizia una moglie molto seria, dedita al lavoro e alla casa, attenta a non farmi mancare alcunché però assolutamente non "trasgressiva" a letto. La nostra intesa sessuale inizialmente era stata buona, in particolare da fidanzati, purtroppo con l'andar del tempo, dopo il matrimonio, era subentrata la noia. Tramite la lettura di libri erotici e la scoperta di siti porno in internet, in particolare quelli di annunci di coppie, cominciarono a balenarmi nella mente pensieri e fantasie molto spinti che vedevano la mia consorte alle prese con altri uomini, addirittura con donne. Me l'immaginavo scopata da sconosciuti, violentata sotto i miei occhi ed io che mi masturbavo mentre la degradavano. Una sera, guardando un film in tv, per niente pornografico ma raffinatamente erotico ("Bella di giorno" di Bunuel), iniziai a toccarla dolcemente, a masturbarla. Non distoglieva lo sguardo dallo schermo e mi lasciava fare, la sentivo eccitata. Incoraggiato dalla situazione, complice quanto scorreva sullo schermo, mi avvicinai al suo orecchio e le chiesi, quasi sussurrando, se non avesse mai avuto delle fantasie riguardo all'andare con estranei, se non le fosse mai capitato di desiderare, anche solo per un momento, di fare sesso con un altro uomo. Il film tratta appunto di una donna insospettabile che, di giorno, si prostituisce per piacere e gode nell'essere trattata e pagata da puttana di lusso. Non mi rispose ma quasi subito ebbe un orgasmo. Poi prese la mia mano e la allontanò con un certo imperio. Quella notte non riuscii a prender sonno. Tentai di parlarle: il suo atteggiamento fu di chiusura; m'invitò a dormire dato che il mattino avrei dovuto, come sempre, alzarmi di buonora (sono insegnante in una scuola distante da dove abito).
Passarono diversi giorni, forse un mese, senza che m'azzardassi a parlarle delle mie fantasie. A letto raggiunsi quasi l'impotenza e i veri stimoli m'arrivavano dall'immaginare la mia amata nelle situazioni più oscene, in particolare mi eccitavo pensandomi cornuto, con lei che mi tradiva. Mi piaceva pure fantasticare in chiave sadomaso: lei legata e abusata in mille modi con me passivamente presente. Senza tali pensieri il mio membro non reagiva più e ormai la cosa era evidente pure a mia moglie. Inizialmente sospettò che avessi un'amante. Le dissi di sì ma che l'amante era lei stessa nelle mie fantasie. Gliene raccontai alcune, le meno spinte, poi, notando che a differenza d'altre volte non mi chiedeva di smettere, passai a quelle dove mi cornificava o veniva violentata. Ricordo che eravamo a letto; non so come finimmo a fare l'amore in cucina, lei supina sul tavolo arrapata come non mai e, finalmente, posseduta dal mio membro nuovamente arzillo.
La domanda che entrambi ci ponemmo fu se, effettivamente, per non far naufragare la nostra unione avremmo dovuto dar vita a fantasie così spinte, con l'incognita - forse malefica - di un cambiamento radicale del nostro stile di vita più intimo o se limitarci nella condivisione di pensieri sconci. Le nostre paure erano più che giustificate: avvertivo che lei si stava, in un certo senso, violentando, andando contro le sue convinzioni morali, per non perdermi; mi parlò del suo terrore di vedermi reagire brutalmente o di assistere al mio disinamoramento sapendo di un suo reale tradimento. La rassicurai su tutta la linea; il nostro matrimonio poteva andare in crisi se non riceveva degli stimoli; se nuove emozioni non lo avessero ravvivato. In cuor mio ero ugualmente preoccupato: immaginarla con un altro uomo mi eccitava enormemente ma se poi se ne fosse innamorata? Stavo forse preparando la frantumazione della nostra unione? Oppure continuando col solito tran tran avremmo sì, in quel modo, causato la nostra separazione? Parlammo dei nostri timori e convenimmo che sarebbe stato meglio iniziare questo nuovo viaggio tenendo il più possibile separati affettività e sentimenti amorosi da sesso e lussuria. Decise che sarebbe accaduta casualmente la sua scelta "cornificatrice" - con o senza la mia presenza - e che, in ogni caso, m'avrebbe raccontato tutto subito. Da parte mia non dovevo assolutamente andare con altre donne tranne che in situazioni di eventuale scambio dei partner, con lei sempre presente.
Passarono due tre mesi dalla nostra presa di posizione, tanto che temetti un suo ripensamento. Ero in macchina, di ritorno da scuola, quando squillò il cellulare e comparve il numero di mia moglie. Sentii la sua voce consigliarmi di accostare piuttosto che ascoltare col viva voce mentre guidavo. Imbucai una stradina laterale: la sua voce era strana, come alterata. Ebbi paura per un attimo che le fosse occorso un incidente. Poi capii: ansimava, le frasi erano spezzate, mugugnava. “Amore, adesso sei cornuto! Mi stanno scopando ... Sto scopando con un cazzo enorme nella figa ... Aaaggghhh ... E' bellissimo, è durissimo! Tira fuori il tuo cazzetto e comincia a menartelo. Questo sì che è un vero cazzo! Dai, fatti una seghetta mentre mi sfondano. Stasera sentirai come sono larga. Il tuo ci ballerà dentro!” Me lo menavo all'impazzata. Non avevo bisogno di chiedere cosa succedeva; la cronaca era in diretta con tutti gli effetti sonori del caso. Sentivo un po' lontana la voce del fottitore. Le dava della troia, della vacca e lei mugugnava, sospirava, pregava di sfondarla. Poi la comunicazione s'interruppe. Mi ero segato all'impazzata e avevo imbrattato i pantaloni. Era stato un orgasmo intensissimo e la testa mi girava. Solo allora realizzai d'essere in una pubblica via, per fortuna deserta. Realizzai pure che erano le tredici e trenta, che mia moglie per le quattordici di solito era a casa: cosa significava quel "stasera"? Sarebbe stata fuori tutto il pomeriggio? In effetti la casa era deserta. Mangiai pochissimo, da solo. Avrei dovuto mettermi al lavoro, correggere un quintale di compiti ma lo stordimento, l'emozione mi portavano a pensare solo a quella telefonata. Lo stomaco inizialmente s'era chiuso come se una mano, con stretta ferrea, avesse tentato di strapparlo. Poi il cazzo aveva evidenziato il forte eccitamento e uno strano languore aveva preso il posto della sensazione dolorosa all'apparato digerente. Avrei voluto masturbarmi: tutte le volte che ripensavo al mio amore sfondato da un cazzone sconosciuto, mi sembrava d'essere lì lì per eiaculare. Volli trattenermi per la serata, per lei. Le ore passavano lentissime. Sentii aprirsi la porta d'ingresso verso le ventidue. Le corsi incontro. Era sorridente. Mi saltò subito al collo e mi baciò fiondandomi la lingua fino alle tonsille. Mi palpò il cazzo turgido. La tastai sotto la minigonna. Non portava biancheria, era nuda, solo le autoreggenti, era bagnata. Mi portai le dita al naso e mi anticipò: “ E' la sua sborra - sì, disse proprio così, "sborra" quando invece era solito chiamarlo "sperma" - mi ha scopata persino qui sotto casa, nell'androne. Mi ha riempito tutta, in bocca e ... E anche nel culo!” Mi succhiò con aria lasciva le dita intrise di sborra e dei suoi umori ficali. Non m'aveva quasi mai concesso la via anale. Allo sconosciuto aveva concesso tutto. “Ti devo dire una cosa ... Una cosa importante.” Mi allontanò d'un po' per potermi osservare meglio. Mi fissava. Era titubante, temeva, era chiaro, una mia reazione negativa. “Lo abbiamo fatto in tutti i modi e lui è venuto, come me, molte volte. Ecco ... Noi ... Io, beh non abbiamo preso precauzioni ed io ho voluto che mi sborrasse dentro, nella figa. Volevo godere ed ho goduto come una pazza, come ... Una troia!” Non le diedi tempo per continuare. L'attirai di nuovo a me e la baciai con violenza e con amore, sì, l'amavo infinitamente. Glielo dissi e glielo ripetei non so quanto. Mi teneva stretto il viso tra le mani e contraccambiava in continuazione esclamando: “Ti amo, ti amo!” quasi volesse rassicurarmi. Preparai il bagno e la lavai. La lavavo e la coccolavo. Era la mia dea. Ci coricammo dopo una breve cena consumata con lei sulle mie ginocchia. Non le chiesi alcunché dell'avventura, dello sconosciuto. A letto, mi promise di sua iniziativa, avrebbe raccontato "quasi" ogni cosa. Eravamo coricati, abbracciati nudi. “So che ti piacerebbe sentir raccontare tutto mentre mi scopi ma, amore mio, sono esausta. Se vuoi rimandiamo scopata e racconto a domani oppure adesso parlo, ti sego e, se proprio, ti faccio venire in bocca.” Optai per la sega. Seppe eccitarmi come non m'era mai accaduto. Le dissi della sborrata in auto e mi baciò come per ringraziarmi. Continuò ragguagliandomi su chi fosse l'uomo su come s'erano conosciuti - era Antonio il nostro amico di famiglia sua moglie era in vacanza con la figlia “Senti ...” Io pensavo al problema del possibile ingravidamento. “Il prossimo venerdì sera vuole che esca con lui.” Mi stava prospettando una relazione continuativa, si stava facendo un amante fisso. Non gradivo molto la cosa. Mi strinse il cazzo più forte aumentando il su e giù della mano. “Sì, la cosa mi attira e mi arrapa. Se vuoi che diventi un vera troia, dovresti farmi provare ... , ha degli amici, dei maiali come lui. Senti come ti è diventato duro: sei proprio un cornuto. Abbiamo parlato di te. Gli ho chiesto di farti ...” “Partecipare?” “No, per adesso attivamente no, ci intrigherebbe qualche volta farti guardare. Senti, se m'ha messo incinta che facciamo? Io ..., io lo terrei.” “A una condizione: che con lui non nasca una classica relazione da "amanti". Se ti crescerà la pancia, scoperai anche col pancione.” “Ok! Stai per venire, te lo prendo in bocca, sborrami in gola mio amore cornuto.”
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 years ago
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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Last visit: 1 month ago
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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Last visit: 10 years ago
che ne pensi di sentirci?
saluti