LE AVVENTURE DI FRANCESCA
di GATTO LAP LAP
Capitolo 1
Siamo in inverno, nevica da giorni a Parigi, e Francesca ha trovato lavoro in un albergo come cameriera per alcuni mesi di vacanza alla pari. La Direzione dell’Albergo le fornisce alloggio in una soffitta calda e confortevole, dove è stata ricavata la sua stanza.
Francesca è contenta del suo lavoro, e si diverte particolarmente durante il servizio in cucina: il cuoco Carlo è un omaccione, grasso come il suo mestiere impone, molto scherzoso con lei e le due cuoche, Luisa e Marta che lo aiutano nel lavoro. Francesca, i primi giorni, non ha amato molto i suoi scherzi, ma col passare del tempo ha imparato ad apprezzare il suo ottimismo e il suo amore per le donne, che lo portano spesso a fare scherzi e battute grossolane sul sesso, provocando le risate delle due cuoche. Con Lei l'uomo non è mai andato oltre alle battute, ma probabilmente col passare del tempo avrebbe potuto anche cominciare ad allungare le mani, e questo pensiero mette in moto una strana sensazione nel cuore della ragazza: un misto di paura e curiosità. Pur avendo 21 anni ed avendo avuto già esperienze sessuali con diversi ragazzi in Italia, Francesca prova un poco di timore di fronte ai modi aperti e un po’ volgari di Carlo, un uomo maturo e non sposato sulla quarantina, certamente più esperto e smaliziato di lei. Al timore però si aggiunge anche un pizzico di curiosità: chissà quante esperienze ha avuto un tipo così aperto e pieno di vita, chissà quante storie d’amore e quanti ricordi……
La curiosità di Francesca riguardo i suoi nuovi colleghi di cucina non avrebbe dovuto aspettare molto: la sua attività lavorativa le avrebbe presto riservato esperienze molto “particolari”. La prima di queste esperienze ha luogo nel primo pomeriggio di un normale giorno lavorativo, al termine delle attività legate al pranzo dei clienti dell’albergo, quando oramai le sale sono vuote ed il ristorante silenzioso.
Durante il pranzo dei cuochi in cucina, Marta inizia a prendere in giro Francesca a causa di una sua dimenticanza, dicendo che l’amore le ha fatto perdere la testa per un ragazzo francese molto carino, conosciuto alcuni giorni prima, con cui fra l’altro Francesca era uscita già un paio di volte. Anche Carlo e Luisa iniziano a provocare la ragazza, con aria di rimprovero ma nascondendo in realtà sorrisi e sguardi divertiti. Francesca, come spesso succedeva in compagnia dei tre cuochi, si rilassava, si confidava, e rispondeva con fare risentito alle provocazioni, divertendosi a fare il muso o fingendo un imbarazzo a cui nessuno credeva. Oggi, quasi per scherzo, le due cuoche, d'intesa, decidono di prenderla per le braccia e di bloccarla contro il tavolaccio della cucina, mentre il cuoco inizia a farle il solletico dappertutto …
… poi, per gioco, le mani rudi dell’uomo le slacciano i pantaloni e li tirano fino a terra, lasciandola in mutandine piegata sul tavolo con il sederino esposto agli sguardi divertiti dei tre cuochi.
Ridono tutti della situazione, come se Francesca dovesse pagare simbolicamente per la dimenticanza, ma lentamente le risate lasciano il posto al silenzio e la cosa diventa più seria, come se lo spettacolo offerto dalle mutandine di Francesca diventasse interessante per altri versi, al punto che nonostante le proteste di Francesca le cuoche continuano a tenerla ferma.
Francesca si dimena, ma il gioco ha un po’ preso la mano al cuoco, che inizia a palpeggiarla sul sedere sodo ridendo con le cuoche, raggiungendo il bordo delle mutandine fino a stringere fra le dita e pizzicare, oltre la stoffa leggera, le labbra turgide della sua passerina.
Le due cuoche si sono accorte dell’eccitazione del capo cucina,resa evidente dalla protuberanza sotto il grembiule, ma hanno anche visto che la ragazza non sembra così disperata delle carezze che sta ricevendo il suo sederino, quindi facendosi l’occhiolino, continuano a tenere ben ferma Francesca nella stessa posizione, e decidono di stare al gioco, per contenere l’irruenza del cuoco e per vedere come va a finire.
La cuoca Marta, nascondendo un sorriso, osserva severa:
“La nostra Francesca oggi ha dimenticato di lavare e pelare le carote, Luisa, come la mettiamo ?! Penso che abbia i pensieri troppo occupati dal suo nuovo amico del cuore … penso che debba imparare che prima viene il dovere e poi il piacere, non trovi?”
Luisa, la più anziana, incalza con dolce fermezza:
“Hai ragione Marta! Qui ci vuole proprio una lezioncina da ricordare! Carlo perché non prendi le carote che sono su quel tavolo? Faremo un giochino con Francesca, in modo che non abbia a dimenticare in futuro i suoi impegni di lavoro!”
Il cuoco Carlo non crede alle proprie orecchie, non si fa pregare due volte e corre a prendere un cesto pieno di grosse carote appena arrivata dalla campagna, nodose e piene di peluria arancione, con tanto di folta chioma verde lunga almeno 60 cm e lo posa sul tavolo di fronte a Francesca, che incredula è ancora è distesa in avanti, trattenuta da Marta e Luisa …… “Cosa volete farmi? Siete diventati matti?”
“No di certo ragazzina” risponde Carlo in tono ufficiale”stiamo pensando alla tua educazione professionale…non è vero Marta?”
Marta prende il mattarello, lo avvolge in un panno, lo posa appena sopra il sederino di Francesca e, legandolo con un po’ di spago ai cassetti del tavolo, blocca i movimenti della ragazza. In questa posizione Francesca è obbligata a mostrare il suo sederino alle due cuoche ed a Carlo, che riprende a “massaggiare” la sua pesca rotonda e soda con le grosse mani.
“Certo Carlo, tu tieni ferma Francesca e continua a massaggiarla con cura. Tu Francesca dovrai solo stare ferma e cercare di imparare la lezione. Se ti lascerai andare scoprirai che imparare cose nuove può diventare interessante!”
Francesca non può credere a quello che succede, è indignata, eppure forse grazie alla stima che si era creata in quelle settimane di lavoro fra lei, Carlo, Marta e Luisa, non è spaventata al contrario si sente protetta da quelle persone quasi come una nipote che viene sgridata in modo bonario dagli zii … in quella posizione, appoggiata con il busto sul tavolaccio della cucina, con le gambe leggermente divaricate e le sole mutandine a coprire le sue intimità sotto gli sguardi di Carlo e le risate di Marta e Luisa, Francesca sente crescere sempre di più il calore tra le sue gambe, non riesce a tenere fermo il sederino sotto il mattarello e non può nascondere i segni dell’eccitazione: ormai le sue mutandine sono tutte bagnate.
Luisa, intanto, sceglie tra le carote più grosse dal cesto tre esemplari di tutto rispetto, spesse almeno 4 centimetri, piene di peluria e nodi grossi come noccioline e complete di folti ciuffi di foglie, e le mette davanti a Francesca. “Adesso signorina faremo un gioco per tre volte. Tu dovrai indovinare quanto è lunga la carota che sceglierà uno di noi dal cesto e che appoggerà sulla tua fessura attraverso le tue mutandine. Se indovinerai potrai rimediare alla tua dimenticanza e “lavare” simbolicamente una ad una queste tre carote con la tua fontanella più segreta; se sbaglierai dovrai pagare pegno con una penitenza a sorpresa. Andremo avanti fino a che non avremo lavato tutte queste tre carote.
“Vi prego! Vi scongiuro! Mi vergogno tanto, prometto che non mi dimenticherò più dei miei impegni di lavoro! Carlo ti prego!” Francesca si rivolge a Carlo con aria di innocenza, cercando di far leva sul suo ascendente femminile, ma inutilmente. Il buon Carlo è fin troppo preso dal sederino sodo di Francesca che continua a palpeggiare ansimando con foga sempre maggiore, fino ad arrivare a slacciarsi la cerniera dei pantaloni ed a dar sfoggio del suo manico in erezione, grosso almeno quanto la carota più grossa del cesto. Marta e Luisa, sono colte per un attimo di sorpresa a causa delle dimensioni del pene di Carlo, ma si riprendono subito …”Carlo, caro puoi sospendere il massaggio di Francesca e riposarti adesso! Potrai esprimere più tardi il tuo entusiasmo!“ interviene Marta “E’ giunta l’ora del primo indovinello!”
Luisa preleva una bella carotona e la posiziona sulla calda fessura bagnata di Francesca, la muove lentamente su e giù sfregando le mutandine dal buchetto posteriore fino alla clitoride eretta e sensibile … Francesca inizia a muovere ritmicamnete il sederino, aprendo le gambe sempre più… “ahhh” ansima Francesca senza riuscire trattenersi “ahhhh!” mugola cercando di aprirsi sempre più alla carotona che le solletica la passerina ed il buchetto posteriore che comincia a rilassarsi ad aprirsi come il bocciolo di un fiore … La cuoca domanda “Dimmi dimmi marachella, quando è lunga questa bella carotella?”.
Francesca ci pensa un po’, poi risponde decisa ”Trenta centimetri”
“Mi spiace signorina” risponde Luisa con il metro da sarta in mano “Risposta sbagliata! Ora la prima penitenza a sorpresa!”, e da un barattolo di lardo sulla mensola prende un po’ di grasso con le dita, sfila le mutandine a Francesca e inizia a lubrificare il buchetto del suo sederino, che si apre e si rilassa completamente; Marta infila poi gradualmente e con ritmo una delle tre carote, piena di nodi e peluria ruvida … “ahhhi mi fa male!” Francesca stringe istintivamente le chiappe, ma la carota è ormai entrata ed il dolore iniziale scompare per lasciare posto prima al piacevole pizzicore della peluria ruvida della carota che Marta fa scorrere dentro e fuori, poi al piacere della penetrazione anale che cresce sempre più. Francesca ansima e si sente riempire tutta piano piano “ahhh Carlo… ahhh Marta… la sento tutta fino in fondo!!!”. Luisa intanto massaggia sapientemente la patatina di Francesca che viene improvvisamente ed a lungo, bagnandole la mano di umori caldi … che le colano lungo le cosce.
Il godimento per Francesca è arrivato all’improvviso come un’onda travolgente, lasciandola appagata e piena di meraviglia: non aveva mai goduto così tanto prima d’ora. E’ forse la posizione provocante in cui si trova, esposta a culetto nudo e sottomessa alla volontà di Marta Luisa e Carlo, o forse il fatto di essere sottoposta ad una punizione da parte di persone adulte, con le quali Francesca ha sempre avuto un rapporto di reciproca stima, ma la sua eccitazione non scende, al contrario. Il primo orgasmo provocato dalla sapiente masturbazione di Luisa è stato come una liberazione, e la sua passerina ancora inviolata continua ad essere turgida, bagnata e pulsante sotto gli sguardi dei tre cuochi.
“Francesca la risposta ha sbagliato e la prima carota ha ben lavato!” esclama Luisa mentre la ragazza ansima e riprende fiato dopo l’orgasmo “passiamo ora alla seconda, Marta tocca a te!”. Marta sceglie con cura la sua carota dal cesto e la posa sulla passerina della ragazza che dopo qualche istante esclama “Stavolta sono sicura: quaranta centimetri!”.
“Anche stavolta ti sbagli Francesca!” le risponde Marta “La tua penitenza sarà ora data dalle foglie di questa turgida carota” e prendendo una delle due carote rimaste davanti a Francesca inizia a fustigarla con dolcezza sul culetto sodo “ ahhii, ahhii…” esclama Francesca mentre Marta continua a frustarla sulle chiappe, senza risparmiare il buchetto posteriore e lo spazio che lo separa dalla passerina tutta bagnata. Francesca muove il culetto agitandosi per sfuggire ai colpi, ma una strana sensazione di calore inizia a farsi sentire … piano piano il movimento del culetto rallenta e inizia a seguire il ritmo dei colpi leggeri di Marta … che sono tutt’altro che dolorosi, e solleticano la fantasia di Francesca, sempre più eccitata… A questo punto, ormai eccitate dal godimento della ragazza, le cuoca Luisa slaccia la patta di Carlo per succhiare la verga dura e nodosa come fosse un cono gelato e, dopo essersi raccomandata di far piano, la indirizza verso la fessura bagnata di Francesca, massaggiandogli le palle a dovere. L’enorme pene di Carlo entra lentamente nella patatina di Francesca che ansima e lo incoraggia mentre viene riempita completamente” Ahhh Mi piace Carlo, spingilo in fondo, ahhh Fino in fondo così! Ancora… tutto … così … hhh …!”. Carlo inizia pompare, incoraggiato da Francesca che ormai ha perso ogni inibizione ed è prossima al secondo orgasmo, fino a farla venire fra i sospiri e le urla di piacere sul tavolaccio della cucina, sotto gli sguardi di Luisa e Marta che si masturbano eccitate. Carlo estrae la verga ancora palpitante per schizzare abbondantemente nella fessura tra le chiappe della ragazza.
Dopo alcuni minuti Francesca si rialza e Luisa le si avvicina massaggiandola e carezzando il sederino, ancora nudo e palpitante, e con tono scherzoso le dice “Allora, la nostra piccola Francesca ha capito la lezione di oggi?”, Francesca risponde “… non so come ringraziarvi delle cose che mi avete insegnato oggi, a presto!” e ritorna verso la sua camera, sperando in cuor suo che la lezione non sia finita così…
Le avventure di francesca - capitolo 1
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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