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markmark78 31 y.o.
Man
Milano, Italy
Last visit: 5 years ago
Miscellaneous Fetish Cuckold Threesome Swingers

La vendetta di una ex

Entrai in casa di Sabrina; saranno stati almeno due anni che non la vedevo. Avevamo avuto una storia tempo fa, che poi finì perché io le misi le corna con una stagista che lavorava nel suo stesso ufficio e si venne a sapere.
Umiliata da questa cosa sparì mentre io e la bella e giovane stagista, dopo qualche mese di frequentazione, ci accorgemmo che eravamo troppo diversi per stare assieme. Ancora oggi quando penso a quello che ho fatto nei confronti di Sabrina me ne vergogno. Purtroppo però non posso tornare indietro.
Il fatto che Sabrina fosse tornata a farsi sentire per SMS mi stupì parecchio. Non potevo credere che il destino mi avesse dato una seconda possibilità. Quella sera Sabrina mi chiese di vederci a casa sua ed io non esitai.
Lei mi apparve. Era bellissima, più bella di quanto mi ricordassi. Era vestita con stivali neri dal tacco sottile e lungo, una minigonna di jeans e una magliettina molto attillata che metteva in risalto ancor più le sue prosperose forme.
Mi sembrava troppo spinto come abbigliamento per un incontro in casa ma mi aveva già abituato in passato a vestitini sensuali: a letto ci sapeva davvero fare.
Non mi diede neppure il tempo di entrare che mi si strinse a me e mi baciò. Sembrava di essere tornati indietro di due anni almeno. La cosa mi piaceva parecchio ed ero già eccitato dalla situazione. Piano piano, mentre ci baciavamo appassionatamente, mi portava verso la camera da letto. Una volta giunti lì mi iniziò a spogliare…
Velocemente mi ritrovai nudo con lei parzialmente svestita. Abbiamo fatto sesso.
La mattina quando mi svegliai ero nudo e legato mani e piedi al letto, in posizione supina. La prima cosa che vidi fu lei vestita in latex, con ai piedi gli stessi stivali della sera prima. Non sapevo cosa avesse in mente, ma la cosa mi eccitava, lo presi come un gioco.
La mia eccitazione si vedeva senza troppi sforzi; i 22 centimetri di virilità si staccavano eretti e duri fin sopra al mio ombelico. Ero pronto a farla godere di nuovo pensavo. Avvicinò la mano ai miei genitali, accarezzò i testicoli e quindi strinse per un attimo il pugno: emisi un piccolo “ahi!”. Prese sempre dal cassetto una specie di museruola con un fallo in fronte. Mi mise il fallo in bocca ed allacciò la museruola dietro la nuca. Il fallo misurava penso 25 cm e mi sembrava arrivare fino alle tonsille. La prima sensazione fu quella di un rigurgito. Ero immobilizzato, non potevo parlare, respiravo a fatica: che sensazione strana.
A questo punto lei disse: “Ho aspettato due lunghi anni questo momento…”. Sbiancai. Avevo paura ma ero al contempo anche eccitatissimo. Mi prese di nuovo in mano i testicoli ed iniziò a stringerli e a tirare lo scroto. Quindi prese una corda che ebbe cura di fissare bene alla base dello scroto. I miei testicoli erano immobilizzati dal cappio che Sabrina impugnava. Iniziò a dare degli strattoni, prima lenti, poi via via la forza che ci metteva era sempre più forte.
Era doloroso, ma ancora sopportabile. La mia paura era che avesse intenzione di annullare per sempre la mia virilità tirando il cappio fino a staccare i testicoli dal corpo.
Leggevo che nel medioevo uomini venivano appesi in piazza pubblica per lo scroto e lasciati penzolare finché i testicoli non si distaccavano dal corpo.
Iniziò a tirare sempre più forte e costantemente. Non erano più solo strappi ma un tirare continuo che aumentava progressivamente. Il dolore iniziava a prendere il sopravvento. La paura e lo sgomento erano forti. Capì che mi avrebbe castrato per vendicarsi.
Non potevo far suppliche, non potevo parlare. La mia virilità era nelle sue mani. Capì che era lei a decidere se sarei ancora stato un uomo anche domani…

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