In pausa pranzo, con altri colleghi andiamo nello stesso ristorante dove spesso pranziamo quando il tempo per rientrare è poco.
Come sempre succede, prendi confidenza con i soliti avventori e ovviamente con le cameriere.
Una di queste aveva catalizzato l’attenzione di tutti, un viso dolce ma nello stesso tempo acuto, e sempre sorridente, un seno ben pronunciato e un culetto che era la fine del mondo il tutto su un corpicino che sembrava da bambola.
Era sempre al centro di battutine cui rispondeva con allegria in alcuni casi e con un pizzico di sarcasmo in altri, questo senza mai offendere nessuno ma sapendo come tenere a bada chi la importunava.
Al nostro tavolo si soffermava un po’ di più, essendo clienti abituali, e avevo notato che se non le facevo io qualche battuta era lei che attaccava discorso, una volta parlando delle vacanze, una del weekend, ma le ultime volte si era sbilanciata su giudizi personali, tipo “non mi piaci con questa camicia”, “stai meglio con i Jeans “, niente di spinto ma non erano comunque le solite frasi abituali di chi risponde per educazione e per “tenere dentro” i clienti.
Un Venerdì in cui ero andato più tardi e senza colleghi rispondo alla sua battuta “questa è la camicia che ti avevo detto che mi piaceva”, con “E’ per questo che l’ho messa”, ride divertita dicendomi che è la frase che dico a tutte.
Ci fermiamo ancora due minuti a parlare poi le propongo di continuare il discorso davanti ad un aperitivo per quella sera, lei è di turno ma inizia alle venti, e rimaniamo d’accordo di vederci alle diciassette.
La sera lei è davanti al ristorante, sale in macchina e le chiedo dove vuole andare, visto che conosce di sicuro meglio lei i posti.
Mi fa uscire dal provinciale e prendiamo alcune strade che non conosco, e tutte portano verso l’alto, alla fine arriviamo in un bar molto elegante, poche macchine parcheggiate, guardando il panorama si nota l’ansa del fiume e i paesi sembrano quadri visti da qui.
Entriamo e vedo lei avvicinarsi alla cassa e parlare con la proprietaria, che le da una chiave, poi mi fa cenno di seguirla.
Mi porta al piano superiore, un cartello dice “apertura dopo le 21” ,apre ed entriamo in una sala con parecchi tavolini con separé ed un pianoforte a coda in mezzo.
Lei si gira e mi bacia, un bacio lungo ed intenso, poi mi prende la mano e mi porta verso un divanetto, apre un piccolo ascensore che poi scopro essere il portavivande dal piano inferiore mi porge da bere, dicendomi “credo che questo cocktail ti assomigli, dolce e delicato ma nello stesso tempo forte e sensuale”, il gioco lo sta conducendo lei dimostrandosi parecchio intraprendente ma siccome la cosa mi piace la lascio tranquillamente continuare.
Ricomincia a baciarmi , io le sbottono la camicetta, accarezzandole il seno, non molto grande ma ben pronunciato, la forma è a coppa con i capezzoli non molto grandi e rosei, in questo momento ritti per l’eccitazione.
Scendo poi verso i pantaloni, sono neri, larghi sulle gambe e questo mi permette di sfilarglieli senza toglierle le scarpe, quello che vedo è favoloso.
Lei ora è sdraiata sul divanetto, la camicetta è aperta mostrando un reggiseno a balconcino, la pancia è snella pur non essendo troppo magra, gli slip sono viola con ricami, e seguono le sue forme armoniosamente, le gambe appaiono ancora più slanciate viste con le scarpe col tacco.
Scendo verso il basso continuando a baciarla, scosto gli slip ed inizio con la lingua a solleticarle il clitoride, per poi infilarla in profondità, assaporando il frutto della sua eccitazione ,sento che le piace, mi sposta la testa portandola un po’ più in alto ed inarca le gambe, facendomi capire dove prova più piacere, le allargo le labbra per potermi dedicare a quel punto, mentre con un dito inizio un lento andirivieni, quando sento che sta per venire mi fermo con il dito al suo interno e continuo con la sola lingua, l’orgasmo è forte e continuo e non smetto fino a quando non smette di sussultare ad ogni tocco.
Le sfilo gli slip e finisco di spogliarla, rimane con solo le scarpe col tacco, mi siedo e la faccio mettere sopra, sento il calore del suo sesso ed in questa posizione posso lambire il seno che è proprio davanti alla mia bocca.
La posizione è molto eccitante, e piace ad entrambi, con uno sguardo da gattino mi dice “potrei stare così per ore, ma ti avviso che è difficile farmi godere in questa posizione”, continuo allora ancora un po’ poi la faccio sdraiare, affondo nel suo sesso e alterno colpi forti e continui ad altri in cui con il pene “accarezzo” il suo clitoride, lei gradisce questa posizione, i suoi sospiri diventano sempre più forti, li soffoco con un bacio dove la mia lingua è succhiata con avidità, eccitandomi ulteriormente, metto le mie mani sul suo sedere e la spingo verso di me ad ogni colpo, portandola all’orgasmo, rimango dentro di lei godendo di ogni sua contrazione e solo alla fine tolgo il pene e lo porto alla sua bocca, lei lo succhia avidamente, segue con la lingua tutta l’asta per poi accarezzare il glande facendomi quasi venire, ma io voglio il suo di dietro, la metto a novanta e mi appoggio all’entrata, le chiedo se lo ha mai fatto dietro, risponde “no, ma vorrei provare”.
Decido a questo punto di cambiare posizione, la faccio sdraiare in modo di poterla guardare, questo mi permette di capire se le faccio male o se continuare, inizio con un dito, lentamente, essendo bagnata dei suoi stessi umori riesco ad infilarlo senza problemi, poi infilo il secondo e lentamente li faccio roteare allargandolo.
Porto ancora il pene alla sua bocca e me lo faccio insalivare, infine inizio piano a forzarla, continuando a stimolarla davanti, spingendo piano e fermandomi alle prime avvisaglie di dolore, finalmente entro con la prima parte, aspetto che si abitui per poi iniziare a possederla completamente, il suo viso era radioso, quasi avesse scoperto un qualcosa di cui non si aspettava, da una fase passiva iniziava a muovere il bacino facilitandomi l’entrata, sentivo il mio pene stretto dentro di lei, mentre i suoi umori continuavano a scendere lubrificando e favorendo il rapporto.
La faccio mettere distesa con la pancia appoggiata ad un cuscino del divanetto, la gamba destra piegata in avanti in modo di poterla possedere più agevolmente, entro di nuovo in lei, inizialmente dietro, penetrandola ripetutamente ed osservando le smorfie del suo viso, poi scendo con il resto del corpo carezzando con la lingua il suo collo fino al lobo delle orecchie, la mia mano torna a stimolarle il clitoride e la sento gemere sempre più forte, anch’io non riesco a trattenermi oltre, accelero il ritmo fino a giungere entrambi al culmine liberandoci in un orgasmo liberatorio.
Rimaniamo così qualche minuto, poi ci alziamo e mentre ci baciamo iniziamo a rivestirci, guardando l’orologio ci accorgiamo che dobbiamo fare alla svelta e ridendo raccogliamo velocemente i vestiti.
La accompagno di nuovo davanti al ristorante dicendo “Ci vediamo Lunedì”, lei mi sorride in modo enigmatico e mi bacia velatamente le labbra.
Lunedì la proprietaria del ristorante ci dice che non lavora più lì, si è spostata per studio in un’altra città.
Sorrido malinconicamente sapendo che mi mancherà la sua presenza.
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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