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La dolce vita catanese

ssQuesto racconto è un esperienza di vita …già ma di vita di vita vissuta da Stephanie…alcuni anni fa quando abitavo in Sicilia in un paese vicino a Siracusa forse non conosciuto da tutti …Priolo.
Priolo è una località sorta in prossimità di un grande polo petrolifero dove l’aria non è un gran che ma ha la fortuna di avere un buon (ora tutti i verdi gli ambientalisti del caso mi assaliranno dicendo che li il mare è avvelenato) lungomare sabbioso con un acqua (che sembra) molto pulita. I dintorni poi sono da favola la Sicilia è assolutamente da ristirare sia per il patrimonio classico che per quello naturalistico (e naturistico perché no?) che per la gente veramente stupenda. I particolari di questa storia non sono tutti veri e m riferisco per esempio al tipo di lingerie alla parrucca al pizzo cose di questo tipo che per fluidità del racconto saranno inventati. Dicevo dei dintorni e delle possibilità di svago offerte dalla Sicilia, ma essendo questo un racconto erotico mi concentrerò sui luoghi (che su desy vengono definititi) insoliti (cercate in rubrica).Quindi, per sintetizzare Stephanie frequentava, nei dintorni, posti tipo la spiaggia di marina di Mellilli dove, fuori stagione soprattutto, è possibile trasgredire an famme, in abiti maschili o anche facendo jogging (magari senza intimi sotto i pantaloncini, cosa che ritengo iper sexy e che faccio tuttora a Roma); oppure i bangi pubblici all’autogril della Es.. sopra Augusta, dove di notte, è possibile trovare situazioni decisamente hard nelle toilette o anche semplicemente appoggiata agli urinatoi; oppure (ed è in questo luogo che si svolge la storia che mi accingo a raccontare) al parcheggio dei rimorchi alla fine di viale kennedy alla Playa di Catania dove, an famme o n abiti maschili nel tardo pomeriggio di inverno o nelle serate catanesi, è possibile trasgredire in maniera decisamente hard anche in situazioni di forte esibizionismo. Alla Playa Stephanie adorava passeggiare, in sexy abiti provocanti a volte limitando il guardaroba alla parrucca al trucco e alla lingerie, ancheggiando su i suoi immancabili tacchi over 12, oppure nelle serate meno calde rimanendo in auto a portiera aperta mettendo in evidenza lo slancio di gamba fuori dallo sportello oppure leggendo in auto, con la luce di cortesia accesa tendo i piedi sul cruscotto e le gambe fasciate nel sexy nailon della velatura o della rete in bella mostra per i passanti.
Una sera tiepida, di quelle che per il calendario è ancora inverno, ma di inverno ormai alle porte con la valigia in mano che saluta tutti, Stephanie passeggiava fuori dall’auto indossando una parrucca bionda stile starletta californiana (questa è vera, la ricordo bene), un abito corto in lamè a sottoveste un perizoma reggicalze liscio con calze cooordinate sandali in plexyglass gioiello tacco 14 con platform il tutto accompagnato da trucco e qualche volgarmente sexy gioiello di bigiotteria, quando si senti chiamare ….”hei bella bionda che fai”…Stephanie per un attimo fece finta di nulla poi lentamente si volto e con fare da svampita rispose …”tesorooo diiciii a meee”… strascicando le vocali e calcando sull’accento a mezza strada fra il parmigiano e il ligure. Lui era Lorenzo (nome inventato ma che se avrà la fortuna di leggere questo racconto si riconoscerà nel protagonista maschile), splendido sessantenne sposato, che sorridente mi chiamava dalla appena uscita vettura tedesca Serie 1 (la macchina la ricordo). Alto grosso simpatico rassicurante ma sicuramente maschio e padrone mi mette subito a mio agio, nella mia posizione china sul finestrino coe la più classica delle puttane da strada. Intorno a noi tutta quella fauna di trasgressione, popolata da gay, bisessuali, trans, etero in cerca di trasgressione ragazzini alla ricerca di guai, si muoveva secondo le regole non scritte del batteage. Io e Lorenzo chiacchieravamo e lui non disdegnava di passarmi un dito sul fianco, a volte sotto una spallina, facendomi capire che gli piacevo ma senza trascendere mai. In questa situazione di sospensione io mi eccitavo sempre più e un indiscreto gonfiore sull’abito metteva in risalto il piacere che provavo da quella situazione. Un batticuore lo sfarfallio dello stomaco un vago tremore delle gambe mi accompagnavano in quella situazione di eccitazione che purtroppo si concluse quando Lorenzo mi disse che si era fatto tardi e che doveva tornare dalla moglie. Baciandomi su una guancia, tenendomi la mano sul culo mi promise di tornare a cercarmi li e accendendo il motore si allontano facendomi tornare parte della fauna in cerca di sesso trasgressione e esibizione. La mia eccitazione trovò, per fortuna sfogo, con un quarantenne, che appena avuto campo libero mi invito sulla sua auto e portatami nei pressi di un casolare non lontano dall’incrocio verso la Play, mi monto selvaggiamente senza troppi fronzoli ne corteggiamento come si fa con la più puttana. Mi monto selvaggiamente e io selvaggiamente come una femmina in calore affamata di sesso mi concessi a lui. Più tardi però, tornata a casa, non pensai al maschio che mi aveva dilatato il culo come una bocca spalancata, ma la mia mente tornò all’automobilista dal seducete savuoir faire riflettendo sul fatto se lo avrei mai rivisto o meno. Dopo quella sera di sesso e emozioni ne passarono altre ma del mio sessantenne nessuna traccia tanto che pensai che non lo avrei più rivisto. Nel frattempo da un tiepido fine inverno eravamo passati (a causa del clima un po’ folle) ad una avanzata ancora tiepida primavera ed in una sera di fine aprile mentre Stephanie indossando solo un cat suit di pizzo su un reggiseno a rete fina doppio strato (canotta integrata a celze effetto reggicalze) parrucca stile Valentina perizoma in rete fine ciabatte tacco 12 rosse trucco smalto, stava languidamente seduta in auto a portiera aperta che arrivò Lorenzo, questa volta a piedi …”dove sei stata?”…esordi lui ….”ma dove sei stato tu…temevo di non incontrarti più”… replico lei scendendo dall’auto. Stephanie aveva parcheggiato la macchina in cima al terrapieno nello sterrato non lontano da altre tre o quattro auto che erano ferme li. Lui la prese per la vita abbracciandola le pur sovrastandolo di una decina di centimetri si abbandonò a lui buttando la testa all’indietro mostrando il decoltè (potenza delle protesi). Lui la prese dietro all nuca e tirandola a se la bacio sulle labbra ….”mi sei mancato stronzo”…esordì lei, …”anche tu troia” replicò l’uomo le fremette gemendo abbandonandosi a lui mentre l’eccitazione aumentava sotto gli occhi indiscreti dei presenti. I sessi protesi, i baci sempre più languidi, le carezze via via più indiscrete ed audaci, lui la voleva, lei evidentemente voleva essere presa. Lorenzo lo capì e preso per mano Stephanie la accompagno verso il muro in ombra che delimita il porto e li folli di desiderio lui la prese come un uomo sa prendere una femmina dal davanti lei in equilibrio su una gamba lui da sotto la possedeva.
Un ansimare di corpi di gemiti loro e dei guardoni presenti alla scena , lui si irrigidì prendendole il collo e stringendola venne. Stephanie allora si rese conto che Lorenzo la stava riempiendo di sborra e che nella concitazione dell’eccitazione non aveva richiesto l’uso del profilattico. Ma ormai era e mentre lui ancora stava godendo lei con mossa felina si svincolo accovacciandosi e prendendogli il cazzo appena sfilato dal culo ancora pulsante sborra direttamente in bocca. Lui alla visione continuò la monta, questa volta della bocca di Stephanie, che con sottomessa avidità ripuliva il cazzo del suo uomo. Lui tremava dal godimento lei dalla passione quando si stacco con un rivolo di sperma che le colava ai lati della bocca mentre del buco allargato fuoriusciva il resto inzuppandole il perizoma e le calze. Fu allora che si resero conto che uno dei presenti il più audace o il più arrapato, chissà? ma forse è la stessa cosa, si era avvicinato cazzo in mano. Stephanie lo guarda lorenzo con una mano sul capo di lei ancora accovacciata gli fa segno di avvicinarsi. Lei stupita ma comunque confortata dalla vicinanza del maschio che l’aveva appena fatta su rimase immobile mentre il terzo giunto in prossimità iniziò a strusciare il cazzo sulle sue labbra che automaticamente si schiusero morbide e languide ingoiando il cazzo del nuovo venuto mentre Lorenzo assecondava la monta accompagnando il capo di lei. L’uomo avido di sesso le stava scopando la bocca mentre Stephanie, avendo compreso la voglia di Lorenzo di vedere presa da un altro la propria femmina, lo accontentava sottomessa succhiando l’asta dello sconosciuto sino a portarlo al godimento che si manifesto con una copioso sborrata che Stephanie in parte ingoio ed in parte lasciò fuoriuscire ai lati della bocca. Lo sconosciuto sparì lasciando Stephanie scossa dall’imprevisto e dalla scopata precedente e dal sesso orale appena praticato. Lorenzo la aiutò ad alzarsi mentre lei si aggrappava a lui rifugiandosi nell’incavo del suo collo, quando trasalì sentendosi carezzare la schiena e i glutei da un'altra persona. Un ulteriore pretendente si era fatto avanti forse autorizzato, forse addirittura chiamato da Lorenzo il quale continuava a carezzare e coccolare Stephanie mentre il nuovo maschio si strusciava sul suo culo. ….”prendilo amore” sussurrò Lorenzo prendilo per me. Stephanie…io mi voltai verso il nuovo pretendetene che si stava avvicinando a cazzo scoperto cercando di ritrarmi ma Lorenzo con fermezza disse prendilo sottintendendo il fatto che mi voleva montata a pelle. L’uomo da dietro mi allargava le natiche mentre Lorenzo mi solevò una gamba facilitando l’ingresso del pene dell’uomo nel culo di Stephanie già pieno di sborra. Lei si abbasso per facilitare la cosa e la monta ebbe inizio in un andirivieni di gemiti lubrici rumori di cazzo che si fa largo nell’ano dilatato sino alla logica conclusione della scopata. L’uomo infatti mugolando di piacere scarico il suo godimento nelle viscere di Stephanie, che folle dalle situazione e di piacere, proferiva frasi sconnesse di sottomissione e godimento. Lorenzo era di nuovo eccitatissimo, e quando Stephanie fu costretta (ma proprio costretta…???) a chinarsi, per pulire il cazzo dell’uomo con la bocca, la penetrò nuovamente montandola selvaggiamente mentre lei al ritmo dell’inculata spompinava l’altro. Il culo di Stephanie era largo come una fica la sborra colava copiosa dalle palle di Stephanie fuoriuscendo dal culo e quando Lorenzo venne ancora una volta il culo non riuscii più a contenere la massa di sborra che ormai colava lungo le cosce. Lorenzo sfilatosi si uni allo sconosciuto nel violare la bocca di Stephanie ed insieme riempirono la bocca della troia.
L’episodio fu solo la punta di un iceberg che portò Stephanie ai limiti della follia nel corso della successiva estate. Lorenzo la scopava a casa in auto all’aperto ma quando poteva la esibiva mostrando l’ano dilatato che colava sborra ai guardoni, ai quali, se abbastanza audaci, veniva concessa la monta a patto che il tutto fosse teso a riempire di sborra la troia. Successivamente, a fine serata Lorenzo affondava di nuovo il suo cazzo in quell’ano pieno del seme di più di uno sconosciuto. Stepanie si concedeva conscia del pericolo ma folle dalla eccitazione e dalla situazione di massima sottomissione. Una sera dopo la prima scopata di Lorenzo Stephanie fu presa da altri sei maschi che le riempirono il culo e quando tutto fu finito e Lorenzo si scaricò ancora una vota lei non si reggeva più in piedi.
La cosa durò sino a metà del successivo ottobre, quando lei, riuscendo a rompere quella catena di deliziosa sottomessa situazione di schiavitù sessuale, decise di allontanarsi da Lorenzo che per un po’ di tempo mantenne comunque i contatti con Stephanie. Quella folle estate avrebbe potuto portare alla rovina della donna e con lei anche la rovina del suo amante. Per fortuna nei mesi successivi non ci furono evidenze di situazioni pericolose per la salute dei due e tutto fini come e.ra iniziato.
Ps
Alcune volte sono saltata dalla terza ala prima persona ma parlare di Stephanie e di me è ovviamente e la cosa anche se grammaticalmente sconveniente è stata voluta per farmi capire quanto io che adesso scrivo, e in abiti maschili, racconto di Stephanie io sia veramente Stephanie.
PPSS
Nel sito ora mi presento come Natalie ….ma questa è un'altra storia e di passione della vostra francesina

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