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alto1volume 50 y.o.
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Rovigo, Italy
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La cavallona inglese

Settembre 1977, volo AZ Teheran-Roma decollato alle 23,30; ora prevista di arrivo a Roma le 4,30 del mattino. Io ho 19 anni e, modestamente, sono un bel ragazzone di 1,90 m con lunghi capelli biondi. Il mio aspetto nordico ha più volte indotto le hostess a parlarmi in inglese ritenendomi proveniente dalla perfida Albione. Alle mie risposte in italiano, i sorrisi comparivano subito a coprire l'imbarazzo di quegli angeli custodi dei cieli.
L'aereo, un 737, era pressochè vuoto e le gentili hostess lasciarono noi pochi passeggeri liberi di sederci dove volevamo. Io optai per la prima fila di sedili, quelli che davanti non ne hanno altre, in modo da stendere comodamente le mie lunghe gambe. Oltretutto l' essere vicino ad una uscita di sicurezza mi dava un senso di tranquillità.
Il decollo fu rapido e preciso e ben presto fummo in quota, sulla rotta per la mia bella Italia. Alcuni spifferi di aria gelida penetravano attraverso le guarnizioni della porta di sicurezza; dovetti cercare a lungo con lo sguardo per riuscire ad intravedere una hostess che se ne giaceva su una plotrona con lo schienale abbassato,gli occhi chiusi.
Tutte le luci erano state spente per permettere ai passeggeri una comoda dormita; evidentemente anche la hostess ne aveva approfittato.
Mi spiacque moltissimo disturbarla ma la svegliai, non senza imbarazzo, per chiederle una coperta. Con grande cortesia me ne diede immediatamente una tirandola fuori dai "contenitori" sopra la mia poltrona. Mi coprii ed immediatamente scivolai tra le braccia di Morfeo.
Qualche tempo dopo mi svegliai in preda alla più pressante delle pipì; spostai la coperta e alzandomi per andai al bagno, mi accorsi che nella poltrona accanto alla mia stava seduta e addormentata una signora inglese sui 40/45 anni che viaggiava accompagnata da due ragazzi sui 10/12 anni, forse suoi figli. In preda alla pipì scivolai sveltamente al bagno ed. eseguito l'impellente bisogno, ritornai al mio posto.
Porca vacca! L'inglese mi aveva fregato la coperta! Forse credeva che io avessi cambiato posto, fattostà che io ero di nuovo senza. Memore di quanto successo, aprii il "contenitore" sopra la poltrona e scoprii con mio grande disappunto che quella era l'unica coperta!
Timidamente ma con decisione, tirai verso di me un lembo della coperta; l'inglese si mosse venedomi più vicina, evidentemente non voleva rinunciare alla mia coperta. Dopo vari tira e molla, giungemmo ad un tacito accordo: lei,sempre ad occhi chiusi si appoggiava con la testa alla mia spalla e, stando così vicini, stavamo entrambi sotto la coperta.
Con mio grande imbarazzo, lei si voltò di fianco ed allungo un braccio a cingere il mio; il suo volto spigoloso purchè femminile era disteso e rilassato. Me ne ristetti così,guardandola, per qualche minuto. Non potei fare a meno di notare le gambe che nulla avevano da invidiare ad una ragazza più giovane, nè potei non notare le collinette che i suoi seni formavano sotto la coperta. Improvvisa e feroce una erezione si impossessò del mio cazzo; erano tre mesi che non scopavo. Poi la ragione ebbe il sopravvento e me ne ristetti calmo.
La sua testa scivolò sul mio petto, e si sistemò come fosse un cuscino; il braccio che cingeva il mio si abbandonò sulle mie gambe.
Nuovamente e imperiosa l'erezione si presentò e qualcosa deve aver sentito anche lei............
Il suo braccio si muove sulla mia gamba, mi sfiora con delicatezza il ventre; la sua mano si sofferma sul rigonfiamento del mio cazzo.
Lei è sempre ad occhi chiusi: dorme o fa finta.
La sua testa scivola verso il basso,s'infila sotto le coperte; la sua mano mi abbassa la cerniera ed affannata traffica col bottone dei pantaloni........Ecco me li ha aperti! Dolcemente mi tocca il cazzo, me lo accarezza dall'alto verso il basso, con una unghia percorre la circonferenza della cappella causandomi brividi a ripetizione. Non me lo mena, non mi sta facendo una sega, me lo accarezza soltanto.
Poi con ferma decisione abbassa la testa e se lo ficca nella bocca golosa, tutto fino in fondo.
Nell'aereo stanno tutti dormendo, non si accorgono di nulla, nemmeno del rumore che fa lei con la bocca mentre me lo succhia avidamente.
Io allungo una mano sulle tette e le scopro sode e piantate larghe.
Infilo una mano dentro la scollatura e palpo a piene mani le sue bocce, le sfioro i capezzoli ma deve averli molto sensibili perchè si ritrae con un piccolo lamento.
Cambio zona, mentre lei continua a succhiarmi il cazzo roteando la lingua sulla cappella. Le metto una mano fra le gambe ma non le vuole aprire; insisto e risalgo lungo le cosciolone fino a raggiungere uno strano rigonfiamento proprio sulla figa. Cazzo! Ha il suo ciclo!
Ormai partito, tento di infilarle lo stesso una mano dentro gli slip, ma lei non ne vuole sapere, chiude la cosce stringendomi la mano in una morsa e comincia a farmi un pompino incredibile.
Non ci metto molto, a causa dell'arretrato, a sborrarle in gola a pieni fiotti caldi, e devo aver sborrato veramente in grande quantità perchè lei un pò deglutisce ma poi comincia a tossicchiare.......
Si alza e va verso il bagno.....io la seguo dopo avermi riabbottonato le braghe. Lei entra nel bagno,sta chiudendo la porta ma io infilo un piede ed entro di forza.
"What you want" cosa vuoi mi chiede.
"i want make love with you" voglio fare l'amore con te.
"No possible!" Cazzo, io voglio fare l'amore con te!
Per un attimo mi guarda teneramente, mi accarezza il volto, poi si gira appoggiando le mani al lavello, tira giù le mutande e mi rendo conto che veramente ha le sue cose.
"Fuck me the ass" Cosa? Mettimelo nel culo? Io non l'ho mai fatto!
Comunque una prima volta deve pur esserci.
Lei mi offre il suo culo ed io lo prendo, appoggio la cappella al buchetto roseo e spingo piano immaginando di farle male.
Invece il mio cazzo scivola dentro il suo culo senza alcuna difficoltà e,trattenendo i gemiti, ho inculato la inglese per bene.
Lei doveva avere buona esperienza di inculate perchè contraeva e rilassava i muiscoli stringendomi il cazzo come l'avesse in mano.
Fui per un momento turbato quando lei, durante una spinta più forte, emise col culo un suono inaspettato.
Ciò provocò in me un parossismo di eccitazione e la pompai più forte, orgoglioso di come la mia inculata le facesse perdere il controllo......
Non so se lei abbia raggiunto l'orgasmo, ma sicuramente le è piaciuto godersi un buon cazzo italiano. Feci un'altra buona sborrata nel suo culo sfondato, poi lo sfilai e sotto al lavello tolsi dal mio cazzo le tracce che il suo culo mi aveva lasciato. Lei si lavò culo e figa e si ricompose.
Uscimmo nel silenzio dell'aereo addormentato.
All'arrivo a Roma ritornò ad essere la gelida e altera signora inglese che avevo notato all'imbarco a Teheran.
L'unico rimpianto è quello di non averla potuta montare in figa.
Avrebbe potuto essere una vera cavalcata indimenticabile.

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