Sciack……. era la decima cinghiata che mi arrivava sulla spalle. Diedi un urlo. Mi avevano sorpreso, mentre facevo l’amore con un altro ragazzo mio coetaneo lui era riuscito a scappare ma volevano sapere da me come si chiamava. Ero legato completamente nudo con le braccia e gambe divaricate ad un arco di legno e l’Assistente del direttore del Collegio mi stava frustando con la cinghia dei pantaloni per farmi parlare.
PASSIONE INFERNALE
All’epoca dei fatti avevo 14 anni e mi ero già accorto di essere diventato uomo. Frequentavo un mio compagno di banco Claudio mio coetaneo un tipo biondo, senza peli, efebico ma con un cazzo notevole (23 cm.) e con una pella vellutata. Era scoppiata la passione tra noi. Era successo durante una punizione che avevamo subito entrambi. Durante la lezione eravamo disattenti. Fummo portati dal Direttore in quale prima ci fece inginocchiare e poi ci fece mettere le mani sotto le ginocchia, ovviamente sul davanti delle ginocchia. Dopo due ore in questa posizione ci diede 40 spalmate a testa.
Le spalmate consistevano i colpi dati sul palmo delle mani con un riga di legno. Nacque tra noi una intima amicizia e quando avevamo occasione facevamo l’amore ma sempre di nascosto sapevano che se ci scoprivano ci avrebbero punito severamente la pena era di 150 frustate sui genitali e sul petto con il frustino corto di cuoio. Io all’epoca avevo un fisico asciutto come può essere il fisico di un adolescente il mio cazzo era leggermente più piccolo di Claudio (19 cm.) ma circonciso quindi sempre scappellato il che costituiva elemento di attrazione infatti Claudio mi aveva visto il cazzo mentre eravamo a pisciare all’orinatoio e mi aveva sorriso da quel momento avevano iniziato a vederci di nascosto. Lo facemmo di notte nella sacrestia della chiesa annessa al Collegio fu bellissimo. Uscimmo di nascosto dalla camerata e scendemmo al pianterreno la sacrestia era sempre aperta. Ci spogliammo completamente nudi io mi avvicinai a lui e lo baciai sulla bocca mentre le sue dita mi tormentavano i capezzoli i nostri cazzi erano duri come granito. Poi io cominciai a lavorargli i suo pettorali e le nostre cappelle si sfiorarono. Quella notte non ci inculammo a vicenda ma facemmo un 69 che durò oltre un’ora e poiché ci piaceva sfidare il Direttore quando sburrammo non ci preoccupammo di pulire. Eravamo due pazzi incoscienti sapevamo che poi se ci avessero scoperto il fatto di averlo fatto nella sacrestia avrebbe raddoppiato la pena da 150 a 300 frustate sulle tette e sul cazzo con il frustino corto di cuoio (1). Io avevo visto due ragazzi subire quella pena era tremendo per coprire le loro urla il sacrestano suonava le campane.
Il giorno dopo scoprirono le macchie di sburro in sacrestia il direttore Don ……..un prete devotissimo fece pulire e benedire la sacrestia e poi ci fece un assemblea invitando i colpevoli a presentarsi promettendo in cambio clemenza ma nessuno si presentò. La sacrestia venne chiusa con un lucchetto e venne disposto un servizio di sorveglianza notturna che veniva fatta dal suo assistente un certo Tommasino un sadico malvagio e il tirapiedi dell’assistente Alfonso un ex collegiale fallito che sbarcava il lunario facendo le pulizie assistendo il sacrestano e aiutando l’assistente nelle punizioni ed interrogatori dei collegiali.
A turno questi due si alzavano intorno alle ore 2 o 3 del mattino e facevano il giro della camerata cercando di individuare le brande vuote. La sorveglianza durò una settimana poi come tutte le cose fu allentata ma noi stemmo buoni per altri due o tre giorni poi facemmo di nuovo l’amore insieme ma questa volta a me venne in mente una idea diabolica in occasione che Il Direttore era andato fuori per una cena serale con i suoi amici. Quindi avevamo tutto il tempo di far l’amore io e Claudio e lo facemmo nel letto del direttore e lasciammo le lenzuola sporche di sburro. Ma non ci inculammo sapevamo che l’assistente ci avrebbe fatto fare da un medico una visita igienica e si sarebbero accorti che avevamo il culo sfondato e sotto le mazzate avremmo potuto parlare come era successo a quei due ragazzi di cui avevamo assistito tutti noi alla loro punizione. Gli avevano trovato il culo rotto dopo una decina di cinghiate i ragazzi avevano parlato. Il giorno dopo subirono la solita pena: 150 frustate sul petto e sui genitali con la frustino corto di cuoio. Ma noi due sapevamo che se ci scoprivano ci aspettavano 300 frustate perché avevamo fatto l’amore in sacrestia.
L’amore nel letto del direttore fu bellissimo oltre al senso della trasgressione io e Claudio sburramo tre volte la terza volta fu bellissimo perché facemmo il gioco dei froci napoletani ci legammo con lo spago le cappelle poi cappella contro cappella, lingua in bocca mentre con le dita io strizzavo i capezzoli a Claudio e lui li strizzava a me…………………….un litro di sburro usci dai nostri cazzi. Quando sentimmo la macchina del direttore che entrava nel cortile ci alzammo andammo nel suo bagno a pulirci e uscimmo dalla sua stanza mentre sentivamo che saliva le scale ci mettemmo a letto. Dopo un po il direttore accese la luce della camerata e si mise ad urlare che se prendeva i colpevoli avrebbero subito delle punizioni tremende. Per una settimana stemmo tranquilli poi la lussuria prese il sopravvento costruimmo dei pupazzi di pezza da mettere in branda e andavamo a fare all’amore nella aula vicino la sacrestia avendo cura questa volta di non lasciare traccia. La cosa andò avanti per due mesi il trucco dei pupazzi funzionava. Ma una notte le cose si misero male. Qualcuno fece la spia. Io e Claudio scendemmo le scale con solo un asciugamano intorno alla vita. Aprii la porta dell’aula, era buio, poi la luce si accese istintivamente gridai a Claudio di scappare, Claudio scappò al piano di sopra in camerata ma io venni preso.
Mi portarono nella stanza degli interrogatori era una stanza sotterranea attigua all’aula. Mi fecero togliere l’asciugamano e rimasi completamente nudo venni legato ad un arco a doppia L con le braccia divaricate e le gambe divaricate. Sollevarono le funi in modo da avere i piedi leggermente sollevati da terra e le braccia in trazione in questo modo avrei sentito di più le frustate. Entro Alfonso con secchio pieno d’acqua e comincio a sciogliere in questo secchio un pacco di sale doppio da un chilo. L’assistente si tolse la cinghia dai suoi pantaloni, era una cinghia di cuoio larga 3 cm.. Si avvicinò e mi chiese se volevo dargli il nome dell’altro ragazzo che stava con me io gli risposi in tono di sfida che da me non avrebbe saputo niente. Fece un cenno ad Alfonso il quale prese la spugna imbevuta di acqua e sale e mi bagno le spalle. Sentii lo scoppio del cuoio della cinghia sotto la scapola sinistra ma il primo colpo fu come se la carne si addormentasse poi dopo qualche secondo avvertii il dolore. Un dolore tremendo in quanto l’acqua e sale aveva raddoppiato la mia sensibilità. Alfonso si avvicino con la spugna lui bagnava e l’assistente colpiva con la cinghia, le spalle, le natiche, le cosce nella parte interna, i polpacci, dopo un sei o sette colpi diedi il primo urlo. Eravamo arrivati alla decima cinghiata, undicesima e io urlavo a squarciagola anche perché la cinghia mi aveva colpito la cappella del cazzo, dodicesima cinghiata anche stavolta quel bastardo dell’assistente mi aveva colpito i genitali questa volta ero svenuto. Dopo trenta cinghiate venni slegato e mi diedero da bere ero tutto un dolore ma non avevo un segno addosso, merito dell’acqua e sale, venni invitato di nuovo a parlare ma io risposi singhiozzando che da me quel nome non l’avrebbe mai saputo allora lui mi rispose con queste parole
“Adesso cambieremo musica e tu parlerai brutto frocetto sarai torturato con le gocce di fuoco” (2).
Venni legato sul tavolo in posizione di squartamento gambe e braccia divaricate ero legato in maniera da non poter fare il minimo movimento poi l’assistente prese della schiuma da barba e mi fece una rasatura intorno all’ombelico e alle zizze dove avevo una leggera peluria. Prese una bottiglietta con un contagocce e mi colo una goccia di liquido vicino all’ombelico poi con il dito fece un leggero massaggio in modo da far assorbire l’alcool in maniera superficiale cioè l’ombelico era umido non inzuppato d’alcool. L’assistente preso un fiammifero acceso e lo passo sull’ombelico l’alcool residuo prese fuoco. Diedi un urlo tremendo il fuoco durò meno di un secondo ma il dolore era insopportabile, la seconda goccia fu sul capezzolo destro altre urla e svenimento. Quando rinvenni l’assistente mi stava facendo lo stesso lavoro sul capezzolo sinistro con l’alcool, fiammifero sfrigolio della fiamma urla tremende da parte mia e ulteriore svenimento. Rinvenni e l’assistente mi fece lo stesso trattamento al capezzolo destro. Poi l’assistente prese una pinza e comincio a strizzare il capezzolo sinistro già dolorante per la scottatura. Altre urla, pianti e svenimento. Fece lo stesso lavoro al capezzolo destro svenni di nuovo. Quando l’assistente si accosto con il contagocce verso la la cappella del cazzo cedetti e gli dissi il nome di Claudio. Anche lui venne interrogato e torturato ma alla decima cinghiata disse tutto. Ci fecero riposare un paio di giorni e poi fummo portati nell’aula e davanti a tutti gli altri collegiali subimmo 100 (50 e 50) colpi di frustino corto di cuoio sul petto e sui genitali ovviamente il sacrestano dovette suonare le campane per coprire le nostre urla………
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101110
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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