Sono le ventitre e trenta di una fredda notte, sto in piedi lungo il binario numero uno della stazione di Tarvisio, il vento pungente mi costringe rannicchiarmi tutto dentro il collo del mio giaccone. Il fastidioso suono del campanello che annuncia l’arrivo del treno copre parzialmente il rumore dei passi di un altro viaggiatore che si appresta a salire sul treno con me. Lo guardo mentre sale, altro spalle larghe, capelli brizzolati, età apparente sui 40, e insieme percorriamo il lungo corridoio dove ci sono dei scompartimenti. Nei primi quattro ci sono delle persone che dormono, quinto il sesto sono chiusi, e solo l’ultimo risulta aperto e accessibile. Appena entrati ci sediamo entrambi davanti al finestrino, lui si gira e ripone la piccola valigia sopra l’apposito ripiano, mentre io mi siedo e lo guardo. Per un lungo istante i nostri sguardi si incrociano, e il silenzio viene rotto dallo sferragliare del treno che riparte. Guardo fuori e cerco di riscaldarmi rimanendo ancora con il mio giaccone tutto abbottonato, quando improvvisamente la porta dello scompartimento si apre e una grassoccia donna nella divisa delle ferrovie dello Stato tutta sgualcita con i capelli spettinati il rossetto sbavato, con l’aria trasandata ci chiede il biglietto in maniera rude e poco cortese. Entrambi la guardiamo e ci rendiamo conto che all’aspetto di una persona che ha dovuto lasciare un piacevole momento per venire a timbrare i nostri biglietti. Espletato il controllo si gira e se ne va lasciandoci soli nello scomparto.
“Che bei tempi, quando passava un controllore, in genere un signore pulito ed elegante con baffetti da sparviero che gentilmente ti chiedeva il biglietto, mentre faceva gli occhi dolci alle signore.”
Commenta l’altro viaggiatore mentre io con un sorriso annuisco con un gesto del capo a conferma di quanto ha detto lui.
“Mi chiamo Franco, sono il portiere notturno di un albergo qui a Tarvisio, non lontano dall’uscita dell’autostrada, e dalla divisa lei mi sembra un autista, di quelli che portano autobus fino alla frontiera, poi prendere il treno per tornare a casa.”
Lo sguardo stupito, sembra molto informato, nel pronunciare il suo nome a teso la sua mano destra verso di me presentandosi.
“Piacere mi chiamo Mario, ed effettivamente sono un autista di Bus, e la sua supposizione è perfetta infatti sto tornando a casa.
Lo guardò in silenzio, è un bell’uomo, mani curate viso rasato, ed ha un aspetto pulito e ordinato.
“Ho una profonda ammirazione per voi autisti, soprattutto perché vi vedo manovrare quei bestioni mastodontici, con una semplicità è una tranquillità veramente impressionante, e poi in fondo i nostri lavori sono consequenziali, dove finisce il suo quando arriva all’hotel, inizia il mio, nel ricevere, ospitare, sfamare, e far riposare le persone che lei trasporta. Conosco molti autisti, che spesso quando sono alla frontiera si fermano per riposare nel mio albergo e ripartire il giorno dopo, chissà quante avventure strane le saranno capitate, sicuramente alcune anche piccanti.
Lo sguardo compiaciuto, e mentre parlava, ha pizzicato i pantaloni sopra la coscia, tirando la stoffa verso di sé per poi accavallare la gamba sinistra sopra la destra, e con un lieve gesto ha sfiorato il pacco che sembra voluminoso. Ho 39 anni, da 15 anni, faccio l’autista di bus turistici, e sinceramente mi piace il sesso a 360° senza pormi mai tanti problemi, odio solo la violenza, quindi, quando si presenta l’occasione non mi faccio molti scrupoli a godere con uomini o donne, e in questo momento ho la netta sensazione che la persona davanti a me ne stia mandando dei segnali tesi a farmi capire che probabilmente intende avere un contatto più intimo con me. Decido di provocarlo.
“Sì di situazioni intriganti recapitano molte, alcune anche molto particolari.”
Dopo aver pronunciato queste parole, mi alzo in piedi e lentamente mi sfilo il mio giaccone mentre esibisco il mio pacco che nel frattempo si stava gonfiando a poca distanza dalla sua faccia. Mi osserva, morde leggermente il labbro inferiore sul lato destro, poi si inumidisce le labbra sempre guardando fisso il mio pacco, io mi giro e mi piego volutamente per mostrare anche il mio fondoschiena, adagio con calma il mio giaccone sul posto accanto a me.
“Dai non tenermi sulle spine racconta, sono curioso di sapere con le cose particolari mi sono capitate.”
Lo vedo impaziente, e ora sempre meno velatamente passa le sue splendide mani sempre più vicino al suo voluminoso pacco che si sta eccitando.
“Circa un mese fa, avevo caricato dei turisti inglesi che avrebbero passato una settimana in Toscana lungo la via del Chianti. Fra di essi avevo notato una coppia età media, lui alto non troppo grasso leggermente stempiato, lei invece un po’ più basso e anche rotondetta ma non grassa. Capelli biondi sicuramente una quarta di seno è un bel culo che lei evidenziava con indumenti alquanto attillati. La terza sera eravamo insieme quando sono risalito in camera mia me li sono ritrovati in ascensore con me.
“Ti piacerebbe passare la serata con noi a fare sesso?”
Mi hanno chiesto in un italiano alquanto stentato. Ovviamente ho accettato e poco dopo eravamo nella loro camera. Appena entrati la signora senza perdere tempo si è inginocchiata fra noi due dopo aver aperto le patte ha estratto i nostri cazzi e ha iniziato una pompa superba. Nello stesso tempo sia io che lui ci stavamo spogliando velocemente e una volta nudi ci siamo trasferiti tutti e tre sul letto. Dopo aver messo a nudo anche lei lasciandole solo un reggicalze con delle autoreggenti nere abbiamo incominciato a toccarla e a eccitarla tutta. Ad un tratto ci siamo trovati con io che leccavo lei, che succhiava lui mentre lui lo succhiava me. Per nulla infastidito l’ho lasciato fare fin quando con l’ausilio della bocca ha srotolato un preservativo direttamente sul mio cazzo. Completata l’operazione si è fatto da parte e mi ha invitato a montare la sua donna per farla godere pregandomi solo di schizzare il mio piacere sul suo viso. Dopo averla chiavata per quasi mezz’ora, ed averle fatto provare tre orgasmi ero prossimo al mio piacere, all’ora lei si è messa in ginocchio sul letto davanti a me che mi sono messo in piedi. Tolto il preservativo con la mano destra lui ha iniziato a segarmi velocemente mentre teneva la sua guancia incollata quella della moglie. Improvvisamente esplode mio piacere con tre lunghi fiotti di sborra che sono andati a colpire i loro visi. Due bocche fameliche hanno pulito e raccolto ogni singola goccia del mio piacere per poi leccarsi quello che era finito sul loro viso a vicenda. L’ultima sera lui mi ha chiesto se poteva sentire il mio cazzone il culo mentre sfondava quello di sua moglie. Così ci siamo ritrovati a fare un magnifico trenino di piacere fin quando lui ha raggiunto l’orgasmo svuotandosi nella bocca di lei che poi lo ha baciato condividendo la semenza che aveva in bocca con lui e quando è stato il mio turno entrambi mi hanno letteralmente svuotato i coglioni succhiandomi fino all’ultima goccia.
Mentre raccontavo la mia avventura nel treno si sono abbassatele luci, creando un’atmosfera alquanto intima. Durante tutto il racconto lui ha continuato ad accarezzarsi il pacco che ora sembrava aver raggiunto un’ottima consistenza, si è alzato in piedi e si è tolto il cappotto adagiandolo sul sedile di fianco se, poi è andato verso la porta dello scompartimento dopo aver controllato che era ben chiusa ha tirato le tende e si è seduto di fianco a me.
“Mi è sembrato di capire, caro Mario, che a te il sesso piace in tutte le sue forme senza crearti molti problemi e quindi se non hai nulla in contrario vorrei farti provare un piccolo assaggio dell’ospitalità che riservo ai tuoi colleghi quando si fermano a dormire nel mio albergo.”
Dopo aver pronunciato queste parole la sua mano si posa sul mio cazzo, e lentamente inizia una lenta masturbazione attraverso la stoffa dei pantaloni, mentre le sue labbra si posano sul mio collo dietro l’orecchio e lentamente le sue calde labbra mi baciano delicatamente. Apro la patta dei pantaloni e li faccio scorrere fino alle ginocchia, mettendo a nudo il mio membro ormai teso è quasi completamente duro.
WoW…… Che bel cazzone che hai!!!!!...
Detto questo, dopo averlo stretto fra le dita e iniziato segare lentamente. La sua bocca si abbassa le sue calde labbra si appoggiano sulla mia cappella mentre la sua lingua inizia a roteare e a giocare con il fremono scendendo lungo l’asta per poi risalire e infilarne più della metà nella bocca. Si alza in piedi abbassa tutti i miei pantaloni fino le caviglie e si inginocchia davanti a me facendomi sporgere in avanti sul sedile. Le sue mani passano sotto le mie cosce e vanno ad accarezzare i miei glutei poi delicatamente con la sinistra accarezza le mie palle stringendole delicatamente quasi a volerle soppesare mentre con la destra continua una lenta sega che poi lascia il posto al lavoro della bocca. Mi lecca tutta l’asta scendendo giù fino alle palle che delicatamente una dopo l’altra prende in bocca succhiandole, poi risale e si infila il mio palo quasi tutto in gola mentre con la lingua continua un lavoro incredibile muovendola velocemente ogni volta che si sposta lungo l’asta. Molte bocche mi hanno succhiato il cazzo, sia uomini e donne ma non mi ricordo di una più brava di questa. È stupendo, mi porta ripetutamente vicino al piacere, per poi fermarsi e ricominciare tutto da capo. Mi lecca, succhia mordendo lentamente l’asta senza farmi male per poi infilarlo in fondo alla gola fino a soffocare. Lo tira fuori lentamente coprendolo di saliva, sputa sulla punta e poi ricomincia a spalmare la saliva lungo l’asta per poi ricominciare di nuovo a leccare a succhiare e pompare, in un gioco di suzione e masturbazione che mi tengono in un tale stato di piacere nel quale non riesco a decidere se sia il momento di venire o continuare a godere di questo piacere sottile che mi sta regalando. Raccoglie della saliva e dopo aver inumidito un dito della mano sinistra lo sento giocare con mio fiorellino anale poi lentamente lo spinge dentro procurandomi un gemito di piacere. Dopo un primo, ne sento entrare un altro, ora sono due dita che mi pompano il culo mentre lui con la bocca e sta facendo impazzire fino ad arrivare all’orgasmo.
Ti prego non resisto più fammi venire altrimenti impazzisco… Dai dai dai così!! Più forte continua. Si si si
Sborro!!! Ora!!!!! Vengo!!!!! Vengo!!!!! Ora!!!!... schizzoo esci!!!!!!.
Serra le labbra, mentre con la lingua mi fai impazzire e nello stesso tempo riceve in bocca quattro fiotti di sborra che lui ingoia senza perderne una goccia mentre contemporaneamente della sua bocca esce un lungo gemito di piacere e solo allora mi rendo conto che dopo aver tenuto il mio cazzo in bocca con la mano destra si è segato velocemente raggiungendo lo stesso piacere che stavo provando io nel medesimo istante. Si rialza in piedi vedo la sua mano destra coperta di crema bianca mentre lui cerca di prendere un fazzolettino dalla tasca della giacca io lo guardo e prendo la sua mano e la porto alla mia bocca leccando il frutto del suo piacere in maniera porca e lasciva, raccogliendo fino all’ultima goccia del piacere che lui ha riversato nella sua mano. Mi alzo in piedi le nostre bocche si uniscono in un bacio erotico e carico di promesse. Abbiamo solo il tempo di ricomporci che il treno entra nella stazione di Udine e altre persone salgono e vengono ad occupare i posti vuoti nello scompartimento. Il resto del viaggio lo passiamo a parlare di vini e piatti prelibati che ognuno conosce ho assaggiato fin quando giunti a Venezia scesi alla stazione ci scambiamo i nostri recapiti telefonici.
“Se ti capita di tornare a Tarvisio fammelo sapere che ti ospito del mio albergo così poi al mattino riparti e sei più tranquillo” - mi dice salutandomi.
Circa un mese dopo ho avuto l’occasione di tornare dalle sue parti e l’ho avvertito con un giorno di anticipo. Quando sono andato al suo albergo ho trovato una gradita sorpresa lui e altri due miei colleghi mi stavano aspettando e insieme abbiamo passato una vera serata erotica fatta di piacere orgasmi dove lui era al centro delle nostre attenzioni fin quando sfiniti ci siamo lasciati andare fra le braccia di Morfeo.
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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