Ero indaffarato per i preparativi della cena che davano i miei padroni, avevo apparecchiato un bel tavolo rettangolare
per sei persone con tanto di candele, una candela per ogni invitato, sarebbero arrivate altre due coppie amiche dei miei padroni.
Il mio compito sarebbe stato quello di servire al tavolo e mi era stato esplicitamente detto che non avrei potuto parlare
e avrei dovuto ubbidire ad ogni ordine e necessita' degli invitati e dimostrare che ero un bravo schiavo.
Mi avevano depilato le parti intime e le gambe e vestito solo con un paio di collant autoreggenti neri,
un paio di scarpe aperte sulle punte con i tacchi rossi , un collare di pelle nera, un paio di guanti bianchi che arrivavano
al gomito e mi avevano legato le palle con una corda sottile che facendola girare diverse volte le aveva allontanate del pene
tirando la pelle in modo tale che rimanesse perennemente scappellato e alla fine avevo testicoli penzolanti, gonfi e staccati
per piu' di tre dita dal pene.
Lei si era vestita con un nero lungo vestito da sera molto elegante con tacchi vertiginosi e aveva una bellissima
scollatura a V che lasciava intravedere il suo bellissimo seno; un lunghissimo spacco che normalmente rimaneva chiuso ma
camminando si apriva leggermentementre arrivando fino all'anca e facendo capire che forse non c'erano le mutandine.
Lui era in giacca e cravatta e aveva dei pantaloni elasticizzati classici che risaltavano il suo ben delineato fondo schiena.
Io ero il loro schiavo ma era la prima volta che mi ritrovavo a servire persone che non erano Loro, per di piu' erano persone
che non avevo mai visto ed ero eccitato ma allo stesso tempo mi vergognavo; come avrebbero reagito trovandomi in quella situazione?
Sapevano che io ero li'?
Suono' il citofono e feci un sobbalzo, la mia Padrona ando' a rispondere e intuii che erano loro e Lei apri con il pulsante
il cancello in fondo alle scale si diresse per la sala a dare l'ultima occhiata se tutto fosse in ordine e chiamo il Padrone
dicendogli di venire; mi ordino seccamente di andare ad aprire senza nemmeno guardarmi.
Ero tesissimo, dovevo aprire quella porta trovandomi in quello stato; ma dovevo ubbidire e aprii la porta.
Mi ritrovai davanti due coppie distinte vestite elegantemente e abbassai gli occhi in segno di riverenza e di vergona e
vidi che il cazzo era teso e questomi fece ancora piu' sprofondare nella vergona; mi feci di lato e loro passarono
sorridenti salutando i miei padroni, in pratica mi avevano ignorato, come se fossi trasparente... nei fui sollevato e chiusi la porta.
Si salutarono e io mi avvicinai per prendere i loro cappotti, me li passarono senza nemmeno guardami e io comunque stavo
con il capo abbassato in segno di riverenza e andai in camera ad appoggiarli sul letto. Si erano messi sul divano a chiacchierare
e io nemmeno capivo cosa dicevano tanto ero teso ma comunque vedevo che sorridevano quindi la cena stava andando per il verso giusto
e andai in cucina a prendere il vassoio con gli aperitivi. Mi misi in ginocchio davanti a loro e presero gli aperitivi e io me ne
stavo li' col vassoio aspettando che poi riappoggiassero i bicchieri vuoti, dopo qualche minuto finirono l'aperitivo e io mi
rialzai e portai il vassoio con i bicchieri vuoti in cucina.
Quando tornai una signora chiese di andare in bagno e il mio Padrone mi ordino' di accompagnarla; aprii la porta del corridoio
e la feci passare, non mi degno' di uno sguardo, richiusi la porta e le feci strada verso la porta del bagno; aveva una gonna
blu che arrivava al ginocchio e si vedevano i collant a rete con scarpe rigorosamente con tacco a spillo, arrivai davanti alla
porta del bagno e gliela aprii rimanendo fuori, lei fece per entrare e senza neanche guardarmi mi prese con violenza per i capelli
con una mano e mi trascino dentro e di disse " chiudi la porta merdoso schiavo", lo sussuro con sicurezza e cattiveria. Ero gelato
da quelle parole chiusi senza esistare la porta mentre ancora mi tirava per i capelli.
" So' che non puoi parlare e adesso vediamo se stai zitto", ero spaesato e il mio cazzo si era finalmente abbassato, mi infilo'
una mano da dietro e me lo prese e lo tiro con
forza mentre con l'altra mano mi teneva ancora per i capelli; nonstante tirasse il mio cazzo rimaneva scappelato tanto la pelle era
tirata per il lavoro minuzioso dei miei Padroni. Lo strattono' ancora con forza e nel dolore sentivo le palle gonfie che mi sfioravano
le natiche, sentivo dolore e mi sentivo alla sua merce' ... "allarga le gambe! e metti una gamba dentro la vasca bastardo"...
adesso mi trovavo a cavalcione del bordo della vasca e mi tiro i capelli verso il basso " siediti sul tuo cazzo!" mi sono seduto
sul bordo, il cazzo mi premeva tra le natiche e sentivo le palle che mi sfioravano l'ano; ero assolutamente silenzioso nonstante
il dolore fosse aumentato. "Bene! adesso lo voglio vedere ingrossarsi, idurirsi e uscire dalle tue luride chiappe! avanti
voglio vederlo uscire! altrimento lo faccio uscire con la forza e cosi' vediamo fino a che punto resti muto!"... la situazione
surreale mi stava eccitando e incredibilmente il mio cazzo a quelle parola stava ubbidendo, a sua espressione era soddisfatta
e vedevo un sorisetto maligno, sentivo il cazzo diventare duro e sdrucciolava sul bordo della vasca, sentvo dolore alla cappella
e secondo me in quella situazione doveva essere molto gonfia. Sempre tenendomi per i capelli con una mano si tolse una scarpa e
la sbatte' sulla mia cappella rovesciata, sentivo dolore ma non tantissimo, era troppo gonfia e forse non era cosi' violenta,
continuo' a batterlo e aveva un aria divertita, il suo divertimento mi eccitava ancora di piu'... "avevano ragione, sei
ubbidiente penso che questa sera ci divertiremo e i tuoi padroni mi hanno regalato il tuo orgasmo, quindi saro' io che ti
diro' quando potrai sborrare e come dovrai farlo e quando te lo dico non devi esitare, non devi tardare e se non ne farai
abbastanza te ne pentirai" il suo sorriso si era trasfomato in un ghigno sadico, detto questo mi lascio andare " alzati
e rimettiti a posto"...
me lo raddrizzai con solievo, lei si alzo' la gonna, abbasso' i tanga e si sedette sul water " non guardare bastardo! girati!"
mi girai di schiena e sentivo che cominciava a urinare poi sentii una mano che mi afferrava le palle e me le tirava dietro
"mhh, sembrano belle piene... mi raccomando a non deludermi! faresti fare brutta figura ai tuoi padroni", si puli', si alzo
e si lavo le mani e usci' lasciandomi li', mi affrettai per il corridoio per aprirgli la porta verso la sala e ritorno a
fare salotto normalmente.
Comincio' la cena e io servivo al tavolo come un cameriere, era tutto normalissimo se non fosso per il fatto che io ero
nudo con collant, scarpe con i tacchi, collare, guanti e le palle legate.
Poi improvvisamente l'uomo di una delle due coppie disse "Vedo che il vostro schiavo e' vestito come una troia",
il mio Padrone " abbiamo pensato di renderlo piacevole per entrambi i sessi, ci vuole la parita' dei sessi " e si misero a ridere...
"e' ubbidiente?" disse l'altro
"certo, ci e' voluto un po' per addomesticarlo ma e' abbastanza docile adesso" disse il mio Padrone...
"fatti vedere un po' meglio" disse l'altra donna
La mia Padrona mi fece cenno di andare dalla donna e farmi ammirare, mi misi davanti a lei e cominciai a girarmi per farmi
guardare tutto come la mia Padrona voleva
"Non sembra male, potra' intrattenerci decentemente questa sera?" disse
"Non mi deludera' o se ci provera' troveremo il modo di divertici di piu' a sue spese" disse la mia Padrona
"Allora che la troia balli per noi" disse un uomo
"Accendi lo stereo e balla" disse il mio Padrona divertito
Accesi lo stereo e mi misi a ballare fingendomi una donna e cercare di essere il piu' sexy possibile, mi accarezzavo lungo le coscie,
mostravo le natiche mentre mi abbassavo a 90, pizzicavo i capezzoli e mi accarezzavo tra le gambe senza toccarmelo pero',
tutti mi guardavano e si divertivano, il compagno della donna del bagno allungo' la mano e mi schiaffeggio il cazzo " hei! fammi
vedere il culo il cazzo non e' per me ah ah ah "
Mi girai e lui prese una candela e cerco di infilarmela nel culo mentre io ballavo, era insistente e alla fine riusci' a infilarmela
e me la lascio' mezza dentro e mezza fuori e tutti ridevano divertiti.
"ah ah ah proviamo con la bottiglia" disse la donna del bagno
"si, vieni sul tavolo in piedi che ti facciamo sedere su questa bottiglia ah ah " disse il suo compagno
Vedevo i miei Padroni che si divertivano e andai sul tavolo sempre ballando e lentamente mi abbassavo sulla bottiglia e mentre
lei la teneva ferma, prima di arrivare a toccarla la scosse e mi bagno il culo con lo spumante gelato e tutti che ridevano, alla
fine mi abbassai e sentivo il collo della bottoglia che entrava a fatica; andavo lentamente su e giu' e sentivo la bottiglia fredda
che accarezavo con le mie palle.
"le avete legate bene quelle palle, sicuro che non si riesce a farlo rincappelare?" disse l'altra donna e mi prese il cazzo e
comincio a tirare per cercare di ricamppellarlo, sentivo la pelle tirare tanto da farmi male; riusci' a farlo rientrare quasi tutto
poi lo lascio di colpo e si mise a ridere.
" mettiti a pecora" disse l'uomo che teneva la bottiglia, appena fui in posizione comincio' a squotere la bottiglia e il fino mi
entrava nel culo e mi colava dalle natiche.
"E' frocio questo schiavo?" disse la donna del bagno
"No, ma non ci interessano i suoi gusti" disse la mia padrona ridendo
"Allora me lo faccio succhiare da questa troia" disse l'uomo dell'altra coppia
Si alzo' i piedi e tiro' giu' la patta, io a pecora sul tavolo, me lo sbatte' in faccia
"succhia qui troia!" mi prese per i capelli e si fece fare una bocca di forza, me lo spinse fino in gola; si alzo' anche l'altro
e fece altrettanto mentre una donna dietro mi sculacciava divertita " dai succhialo! spingiglielo fino in gola".
La donna del bagno stava succhiando il cazzo del suo compagno, i miei padroni stavano li' divertiti.
Quella che mi sculacciava si spoglio' " adesso me lo scopo come dico io" estrasse dalla borsa una mutanda con un fallo attaccato
e se lo mise. Sali' a cavalcioni, me lo infilo' e mi cavalco stile cowboy tirandomi delle pacche sul culo mentre continuavo il lavoro
di bocca con il suo compagno.
Gli altri due stavano scopando sul divano e cosi' fecero i due che mi stavano addosso, rimasi li' sul tavolo. La mia Padrona prese
una corda elastica e me l'attacco alla legatura delle palle, uno di quelli che stava sul divano capi' al volo, prese la corda
se la lego' alla vita mi misero seduto sulla tavola mise la corda in tiro e comincio a scopare la sua compagna, ogni pompata era
una tirata di palle gli altri due si fermarono divertiti a guardare e lui con sguardo sadico tirava ogni tanto la corda di piu',
tanto da farmi avanzare a bordo tavolo.
"Vorresti scopare? Ma sei uno schiavo e non ti e' permesso ah ah ah al massimo una bella sega!" disse lei e si alzo verso di me,
lo prese con una mano e guardava il suo compagno, lui fece un cenno e lei comincio a farmi una sega violentemente, era solo dolore
"dai cane! forse preferisci che smetto!? o per godere vuoi anche il dito in culo!?"
Avevo le palle strattonate dall'altro che pompava la sua compagna e lei che mi torturava il cazzo e adesso mi aveva infilato in
dito in culo e lo muoveva selvaggiamente " ti piace stronzo!? Ti piacerebbe sborrare perche' finisse la tortura eh bastardo?!"
Quelli che pompavano erano allo stremo, lui era al limite ma si fermarono improvvisamente.
"Sdraiati in terra schiavo" disse la donna del bagno mentre si alzava dal divano e mi si sedette in faccia "lecca la figa tanto
non puoi fare altro" leccavo la sua figa bagnatissima e allargata dalla tremenda scopata; il suo compagno le ando dietro e
comincio' a scoparla nel culo, io leccavo la sua figa e sentivo i colpi e le sue palle che mi sbattevano sul mento.
Andava sempre piu' forte e lei gemeva "ah vengo!!!" lei si giro' rapidamente e gli prese il cazzo, me lo sbatte' in faccia
"adesso bevi troia!", sentii lo sperma caldo che mi innondava la faccia, l'altra donna da dientro con il piede mi schiaccio le palle
e aprii la bocca, sentii il cazzo fino in gola che finiva di sborrare, lei con cura lo strizzo ben ben per fare uscire fino
all'ultima goccia "adesso pulisciti con le dita la faccia e leccale ben bene.
L'altra coppia prese un ferma tovagliolo rotondo me lo ficco' in bocca mi legarono i polsi dietro una sedia lei si mise a pecora
di fronte a me e lui dietro comincio a scoparla, lei mi gemeva davanti al viso e si appoggiava alle mie coscie, poi mi schiaffeggiava
il cazzo quando era prossima all'argasmo, mi guardava negli occhi e il mio cazzo sarebbe esploso solo nel guardala a 10 cm negli
occhi se lei non mi torturava le palle e il cazzo continuamente. Poi lei si sposto' " adesso la bevi tutta davvero", avevo la bocca
con il cilindro del portatovagliolo in bocca, lui mi mise la cappella in bocca e e con qualche colpo di mano sborro' con tutti che
guardavano divertiti, sentivo lo sperma che fluiva in bocca e lentamente tendeva a scendere in gola. Mi tirarono poi via il cilindro
e mi fecero deglutire tutto.
"Adesso e' ora di fare sborrare come un cane questo schiavo, chi vorresti scopare? ..come? non sento... non parli?... se parli ti
farai una scopata che non ti scorderai per molto tempo... bene allora se non parli peggio per te!" disse la donna del bagno.
Mi misero sul tavolo in pancione con il cazzo fuori dal bordo, l'altra donna si sedette sopra e sentivo la sua figa umida sulla
mia schiena, mi infilo' una candela nel culo poi comincio a schiaffeggiarmi il culo; la donna del bagno aveva preso un bicchiere
e con una mano mi prese le palle tirandole a tratti e tenendo il bicchiere sotto il mio cazzo.
"Cerca di sborrare presto altrimenti diventiamo violente". Avevo la candela che andava su e giu' nel culo, aveva smesso di
schiaffegiarmi e aveva afferrato le palle e le strigeva tenendole ferme mentre la donna del bagno mi masturbava violentemente,
stavo godendo, il dolore si trasformava in piacere, piu' mi stringeva le palle piu' godevo, piu' mi masturbava violentemente piu'
sentivo dolore ma cresceva il piacere. Arrivo' un orgasmo potentissimo, una liberazione; adesso mi stringeva le palle piu' forte
come se vollesse strizzarle all'ultima goccia.
"alzati!" mi ordino' la donna del bagno.
Si mi misero tutti davanti a me... "adesso beviti la tua sborra", mi porse il bicchiere la spumante, era pieno a 1/3 tanta attesa
aveva gonfiato le mie palle a dismisura o forse era stata la strizzata finale?
Bevvi e dopo aver finito la mia Padrona mi disse di andarmene nello sgabuzzino e di restarci...
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Certificazione Profili
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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