La prima parte su:
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Più ripensavo a quello che avevo intuito, capito, scorto, più sentivo scendere il mio sdegno e salire la mia eccitazione: gli occhi di Marica brillavano come se fossero due spot alogeni, evidentemente intrigata da tutta la situazione ed io… beh, ero morbosamente curioso di vedere come sarebbe andata a finire.
Capivo che il quartetto mi stava deliberatamente umiliando, ma… ma la cosa, al di là dall’irritarmi, mi provocava una inaspettata eccitazione.
Decisi di assecondare in pieno il loro gioco, qualunque esso fosse, ma come?
Un attimo di riflessione e poi vidi, chiaramente tracciata nella mia mente, la strada per far procedere la cosa, qualunque essa fosse ed in qualunque direzione dovesse andare.
Studiavo l’espressione di Sergio, col terrore che avesse visto, o capito e che stesse per fare qualche sciocchezza: lo vedevo perplesso e capivo che stava riflettendo furiosamente; lo guardavo con uno sguardo affettuoso e con gli occhi carichi di promesse, ma dentro di me avevo paura di aver lasciato proseguire troppo il gioco, per le sue idee così convenzionali.
Restò a riflettere per una ventina di secondi, poi il suo viso si illuminò ed il suo splendido sorriso balenò, come un colpo di flash che illuminasse l’ambiente.
Riflettei ancora un attimo e poi feci quella che, nel mondo scacchistico, si definirebbe ‘mossa d’apertura’: “Beh, sento che stasera mi gira proprio bene! Dai, continuiamo a giocare?” dissi, sorridendo a 32 denti.
Anche gli altri sorrisero e ricominciammo il gioco durante il quale, però, cominciai ‘stranamente’ a veder scemare le mie fiches; in realtà avevo deciso di restare ‘pulito’ e quindi giochicchiavo, passando anche una volta che mi trovai un Full servito.
Inoltre, notavo che gli altri giocavano con maggiore… ferocia, maggior determinazione e quindi in poco più di mezz’ora mi trovai a contemplare con sguardo mesto –ma con la soddisfazione interiore di chi aveva realizzato i propri progetti- le poche fiches che mi erano restate.
Notavo che, nel frattempo, Marica restava –apparentemente rapita dal gioco- tra Gus e Stefano, di cui spesso non vedevo sul tavolo che una sola mano: sospettavo che la loro mano invisibile fosse intenta ad esplorare le grazie di mia moglie…
Decisi, prima di portare avanti la mia strategia, di fare un’ultima piccola, semplice verifica e chiesi a Marica di portarmi ancora da bere.
Amormio, ti porto un altro whisky, se proprio lo vuoi… mi dispiace perché le mani di Stefano e Gus mi facevano fremere di voglia accarezzandomi le gambe ed il culetto e sondandomi il buchino; sarebbe stato complicato, per loro, ripulirsi dello sperma che ancora avevo deliziosamente nella fica, se mi avessero toccata anche lì; la situazione mi teneva in sobbollimento, come il latte sul fuoco, sempre vicino a bollire e traboccare, ma tenuto controllato dalla sapiente regolazione della fiamma.
Comunque, amormio, ho deciso di mettere in atto il suggerimento che mi ha bisbigliato Stefano: questo whisky per te sarà l’ultimo, perché lo allungherò con acqua ghiacciata ed una bella porzione di vodka, di cui non sentirai il sapore, ma di cui indubbiamente sentirai l’effetto…
Come Marica mi si avvicinò col bicchiere, posai le carte e le chiesi un bacio; mentre era china a baciarmi, feci risalire la mano lungo l’interno della sua coscia, fino ad arrivare alla fica, sentendola bagnatissima, scivolosissima ed aperta; solo dopo che si fosse allontanata, portando ‘casualmente’ quella mano a grattarmi il naso, avrei sentito l’odore di un altro maschio (Stefano!) dentro di lei, ma già in quella piccola verifica avevo capito che davvero, mentre mi baciava con così tanta passione, si era fatta montare da un altro…
Si gioca? Ok, e allora giochiamo duro!
Mi era entrata una Doppia ai Re –punto discreto, ma ben lontano dall’essere imbattibile!- e decisi di puntare tutte le mie fiches rimanenti; come avevo previsto, Franco rilanciò, Stefano rilanciò anche lui e Gus stette al gioco; io avrei dovuto ritirarmi, non essendo in grado di coprire i rilanci, ma…
“Accidenti: mi avete tolto anche la camicia…” dissi in tono scherzoso e loro risero della battuta.
“Accettate per coprire la puntata una mia camicia?” Chiesi, strizzando l’occhio un po’ da alticcio, come cominciavo davvero a sentirmi, in realtà.
Allora Franco rise: “Sì, ma non mi piace giocare con un avversario a torso nudo: se vuoi giocartene una, gioca quella che indossa tua moglie!”
Feci la faccia contrita, normale in una situazione del genere, poi accettai.
“Sì, ma… -disse Stefano- … il piatto piange: completa la tua puntata, sul tavolo!”
Chiesi a Marica di togliersi la camicia e di metterla sul tavolo. Mi guardò con un’espressione strana, tra l’offesa e l’eccitata, ed in pochi istanti l’abbagliante bellezza di mia moglie fu sotto gli occhi di tutti.
Accidenti che legnata che gli ha dato, a mio marito, la vodka! Tutto mi sarei aspettata, meno che proprio lui mi obbligasse a spogliarmi davanti a questi maiali!!! Marco è l’unico che non sa darsi un contegno e sbava come un grosso cane davanti ad un osso…
Ovviamente, il mio punto soccombette davanti ad un Tris di Franco ed al Full di Stefano e rimasi così senza una fiche; che fare? Tentai: “Beh, essendo restato pulito, direi che è ora di smettere, per me: me ne andrò a nanna…”
Accidenti!!! Avrei dovuto dire che ci andavo con mia moglie, senno mi mandano via e con un pretesto la fanno fermare!!!
“Vieni, amoremio?”
Loro, che già sembravano ‘rassegnati’ al fatto che io andassi a dormire e che lasciassi mia moglie lì con loro, si precipitarono a dirmi che era ancora presto, che mi avrebbero dato qualche fiche per fare ancora qualche mano… Dopo essermi schermito un pochino, accettai.
Ricominciammo a giocare e per qualche mano riuscii a guadagnare qualche fiche; poca roba, ma abbastanza da non farmi smettere.
Avrei voluto fare di nuovo la prova di rimanere ‘pulito’, stavolta senza la camicia di Marica da perdere, per vedere cosa sarebbe successo, ma mi sentivo la testa dondolare e mi accorsi che mi ero addormentato per pochi istanti… Mi sa che avevo esagerato col whisky!
Appoggiai un attimo il mento sul braccio, appoggiato sul tavolo davanti a me e chiusi un attimo gli occhi, deliberatamente; quando li riaprii –o meglio: quando li socchiusi-, vidi che Marica si stava baciando appassionatamente con Gus, mentre Marco le leccava la schiena.
Decisi di recitare la parte di quello ancora più ubriaco e mi rialzai, li guardai e sorrisi, sbilenco, da sbronzo: “Non è vero che ho una bella moglie, davvero adorabile?” Loro si dichiararono d’accordo, tutti meno Gus che continuò a baciare mia moglie mentre le accarezzava e le titillava i capezzoli.
Appoggiai i gomiti sul tavolo, intrecciai le mani e ci appoggiai il mento, incollandomi un sorrisetto ebete sulle labbra e preparandomi a gustare lo spettacolo.
I quattro mi gettavano occhiate diffidenti, ma si tranquillizzavano dalla mia postura rilassata, mentre la mia adorabile mogliettina mostrava evidente piacere alle loro attenzioni e mi ignorava bellamente.
Gus, che la baciava ed aveva le braccia di lei intorno al collo, abbassò le mani dai seni alle natiche e la sedette di peso sul tavolo; poi, sempre tenendole una mano sulla schiena, armeggiò con la sua patta dei pantaloni e, a giudicare dal sussulto di Marica, la penetrò di colpo. Poi cominciò a possederla con lenti, lunghi colpi, mentre –piegandosi su di lei che continuava ad abbracciarlo ed a baciarlo con passione- la fece sdraiare sul tavolo.
Come Marica fu in quella posizione, Franco glie lo accostò alle labbra e lei cominciò a spompinarlo con passione.
Vidi Gus che faceva sfilare il cazzo da dentro Marica (accidenti, che sventola!!!) e le alzava le gambe appoggiandole le caviglie sulle sue spalle; pensai che fosse una mera questione di sua comodità, finché un sussulto ed un gemito, strozzato dal cazzo di Franco, mi fece capire che stava inculando mia moglie.
Ero attratto, stregato dallo spettacolo che dava Marica; sapevo che era una vera porcellina, ma non immaginavo che fosse così… famelica.
Ma pensavo anche che, se avessi anche solo sospettato che mia moglie si incontrasse con un uomo –anche solo per discutere di giardinaggio!-, avrei fatto fuoco e fiamme ed invece, a vederla così, a godere ed a donare piacere a quattro uomini insieme, non solo mi irritava, ma addirittura provavo… beh, eccitazione, sì!
Oddio, non riesco più a fermarmi! Sono eccitatissima e voglio solo godere, godere, godere…
Sergio è completamente partito, dopo la correzione di vodka e si è messo a guardarci con un sorriso scemo ed io… beh, io sto davvero impazzendo: prima Gus mi ha baciata, sotto gli occhi di mio marito!!! ed io, invece di rifiutarmi o quanto meno di fare le cose con discrezione, ci sono stata, con grande piacere!
Poi Gus mi ha penetrata, col suo grande randello, ed io sono andata in estasi, non capivo più niente: poi mi ha sdraiata sul tavolo e quando mi sono trovata una cappella davanti alla bocca, è stato un fatto ‘normale’, aprirla e cominciare a spompinare; mentre ero intenta a quello, Gus lo ha sfilato, mi ha alzato le gambe e mi ha inculata… Male, eh!, ma anche un sacco di piacere, dopo i primi momenti!
Poi… poi non ricordo la sequenza degli avvenimenti ma, sempre sotto lo sguardo imbambolato di Sergio, mi sono trovata ad essere baciata, leccata ed io ho ospitato i membri dei quattro in ogni orifizio, ad un certo punto ero sul tavolo, accoccolata sul membro di Franco, mentre Marco, Gus e Stefano si alternavano tra la mia bocca ed il mio culetto…
Ho perso il conto di quante volte sono venuta, quella sera, ma alla fine dell’orgia, mi sono avvicinata a Sergio, per andare a dormire, finalmente, e lui ha fatto una cosa che mai e poi mai mi sarei aspettata: mi ha toccata sotto, sondando la mia natura ed il mio culetto, dilatati e scivolosi e poi si è succhiato il dito che aveva inzuppato in me, sorridendo, strizzandomi l’occhio e ridacchiando in modo un po’ scemo.
La mattina dopo mi svegliai, logicamente, con un feroce mal di testa e con una bocca che sembrava ci fosse entrata a morire una bestia dieci giorni prima: erano anni che non mi prendevo una sbronza così.
Nella vaga luce che filtrava dalle persiane accostate, contemplai Marica, che dormiva serena accanto a me, russando leggermente, con i fianchi e le gambe coperte dal lenzuolo: come era bella!
Frammenti di avvenimenti passavano nella mia mente: ricordavo che avevamo cenato, poi chiacchierato e poi che ci eravamo messi a giocare a poker…
Angela, la moglie di Stefano, si era ritirata e Marica era restata con noi, a servirci da bere…
Poi Marica si era cambiata per… sì, perché si era bagnata il vestito e… uhm… aveva messo qualcosa di bianco e di molto corto, mi sembra…
Poi… mi sembra di ricordare che avevo vinto una bella posta e che… mah, non so.
Frammenti strani, fotogrammi incongrui mi passavano per la mente: per un attimo mi parve di ricordare la mia dolcissima ed innamorata mogliettina… con un altro… a fare sesso…
Ma dai!!! Ma figuriamoci!
Eppure, alcuni sconvolgenti ed assurdi fotogrammi di Marica, alle prese con cazzi estranei, mi venivano alla mente, come avanzi di un brutto film porno…
Assurdo! La mia dolcissima compagna, pensare che facesse cose del genere con altri…
Mi grattai il vello pubico e –sorpresa!- trovai i peli incollati da sperma ormai seccato; pazzesco! Erano anni che non avevo più una polluzione notturna!
Eheheh… evidentemente l’inaspettata vacanza mi stava facendo davvero bene…
Guardai teneramente mia moglie, che nel sonno aveva cambiato posizione: ora si era semiraggomitolata sul fianco e continuava a dormire serena, con un’ombra di sorriso sulle labbra: dio, com’era bella!
Sollevai delicatamente il lenzuolo e la contemplai deliziato: il suo collo flessuoso e le sue piccole orecchie fatte apposta per essere baciate, la linea decisa della mascella che così mi aveva intrigato, i suoi lunghi capelli neri molto mossi -ma senza arrivare ad essere ricci- che le arrivavano quasi a metà della schiena, la sua fronte alta, decisa, il suo naso con una piccolissima gobbetta, ma così sexy, i suoi occhi col taglio sbieco, da gatta, verdissimi come smeraldi illuminati dal sole, le sue sopracciglia decise, la sua bocca piena e sensuale, la sua gola delicata, i suoi seni prepotenti ma ancora sodi, con grossi capezzoli scuri e piccole aureole, incorniciati da due spalle scolpite da ore di nuoto in piscina, il suo pancino appena arrotondato con un delizioso, profondo ombelico, la sua vita stretta che esplode nel trionfo dei suoi fianchi e del suo meraviglioso culo tonico a mandolino ed il triangolo nero che le sormonta quella deliziosa fica, con grosse labbra spesse e carnose, facili ad inumidirsi, che risaltano in modo quasi violento col loro rosa carico in mezzo ai folti peluzzi che la incorniciano e poi le gambe snelle ed agili, le caviglie sottili ed il suo delizioso culetto a mandolino, con le natiche lisce e toniche che cela la sua deliziosa ed elastica rosellina che ama farsi penetrare.
Sentivo le pulsazioni del cazzo che mi stava venendo duro e già progettavo di svegliarla –novella Biancaneve!- con un bacio, anche se in un punto che nessuna favola per l’infanzia avrebbe mai considerato, quando sentii picchiettare delicatamente alla porta.
“Sì?” “Siete svegli?” “arrivo!”
Mi misi un paio di short verdemilitare ed andai ad aprire ad Angela, che avevo riconosciuto, dopo aver tirato il lenzuolo addosso a Marica.
“Scusa, ma Marica dorme ancora”, bisbigliai; lei annuì ma entrò in camera.
“Sai –sussurrò- sono venuta a vedere se avrete piacere di venire a fare un giro in barca con noi: pensavamo di partire tra un’oretta e rientrare domani sera, anche perché contiamo di fare una puntata in Costa Azzurra; considerando che martedì è festa, potreste prendervi un giorno di ferie e fare il ponte; siete due persone davvero gradevoli e ci fa piacere godere della vostra compagnia.” Concluse con un sorriso ammaliante, al quale risposi nello stesso modo, ma poi vidi che il suo si allargava maggiormente, guardando oltre di me; mi girai e vidi che Marica, muovendosi nel letto, aveva scalciato via il lenzuolo che adesso le copriva solo le caviglie.
Con uno strano scintillio negli occhi (concupiscenza?) Angela mormorò, un pochino più forte di prima e con un particolare tono più roco nella voce:
“Tua moglie è davvero bellissima… che detto da un’altra donna è tutto dire… -sorrise maliziosa- anche a mio marito ed agli altri è piaciuta molto, come… figura e… beh, sì: come modo di fare!”
Dicendo questo, mi dribblò con l’abilità di un attaccante della Nazionale e le si avvicinò, contemplandola estasiata.
“Credo che a te il programma vada… non pensi che sarebbe meglio svegliarla per proporlo anche a lei?”
Annuii meccanicamente e allora lei si abbasso su Marica e le bacio una guancia; mia moglie mugolò qualcosa e si agitò un pochino, cercando di districarsi dalla ragnatela del sonno, si mosse ma restò con gli occhi chiusi.
Allora Angela si abbassò nuovamente e posò le proprie labbra su quelle della mia compagna, che si stiracchiò ma sempre ad occhi chiusi; vidi che il bacio di Angela si prolungava oltre il normale, ma poi notai che Marica apriva la bocca, per ospitare la lingua che quella bella donna le insinuava dentro.
Ero pietrificato dallo spettacolo: mai avrei pensato che una donna, sconosciuta fino a ventiquattr’ore fa, avrebbe svegliato Marica con un bacio così: ero scandalizzato, offeso –forse- ma anche stranamente intrigato, sedotto dalla situazione così inconsueta; restai a guardare come un allocco, senza dire nulla.
Marica aprì gli occhi, mise a fuoco il volto di chi la stava baciando, li spalancò per un attimo, stupita, poi li socchiuse e, muovendosi morbidamente, ricambiò il bacio di gusto…
Cerco suggerimenti per proseguire la vicenda in QUALUNQUE direzione; mandateli a: [email protected]
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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