al liceo avevo dei problemi con il latino ed il greco, così i miei mi mandarono da un ragazzo figlio di loro
amici per prendere ripetizioni, ma la confidenza che avevamo mi metteva in condizione di non prendre sul serio
lui e le sue lezioni, così non avendo visto miglioramenti mi mandarono da un lontano zio che dava ripetizioni
professionalmente, e visto l'estperienza precedente si raccomandarono con lui per ottenere un trattamento molto
rigido. lui non se lo fece ripetere, era conosciuto a scuola per essere estremamente severo, e approfittando del
lontano legame di parentela non esitò a schiffeggiarmi quando lo ritenne opportuno. lo zio in questione era sui
quaranta e aveva una moglie più o meno coetanea, lui era meridionale come noi, ma sua moglie era del nord, della
provincia di milano, ed era una bella donna con atteggiamenti molto provocanti. le lezioni erano pressocchè
giornaliere e ciascuno degli allievi veniva posto in una stanza diversa dove svolgeva i sui compiti mentre lui
passava da una stanza all'altra per controllare, correggere o spiegare. noi studenti eravamo una decina e,
distribuiti su vari turni, ci davamo il cambio con regolarità nelle varie stanze della casa, lo studio, il
salotto, la cucina, la camera da letto, in ogni stanza era stato approntato un angolo con una scrivania e due
sedie per ospitare la lezione e la vita della casa continuava come se gli studenti non esistessero, tanto che mi
poteva capitare di studiare in cucina mentre la mamma del professore rigovernava o di avere nella stanza con me
la moglie che stirava il bucato. in quel periodo mi ero trasformato in un appassionato consumatore di riviste
porno che scambiavo assiduamente con altri compagni di scuola, e siccome ciascuno di noi aveva la sua particolare
preferenza, ci dividemmo in gruppetti che avevano la stessa passione, la mia erano i trans. vedere quelle
creature più donne delle donne ma con enormi cazzi fra le gambe mi faceva delirare, e quando poi vedevo scene in
cui dei ragazzi dall'aspetto adolescenziale come me succhiavano questi enormi cazzoni o venivano inculati a fondo
non riuscivo a trattenere l'orgasmo. così un giorno prima di andare a lezione mi incontrai strada facendo con un
compagno con cui condividevo l'amore per i trans, c'eravamo dati appuntamento per uno scambio. dandomi il suo
materiale mi indicò una delle riviste in cui avrei trovato proprio una scena del genere che preferivo. sono
passati 25 anni ma la ricordo ancora. lei era una trans di colore, era molto scura di pelle, lucida di olio, il
culo largo e sporgente sotto un vitino stretto da un corsetto chiuso da una serie di laccetti rossi da cui
uscivano due tette perfette con due enormi capezzoli neri, e fra le gambe aveva il più grande cazzo che io avessi
mai visto in anni di cultura pornografica. nella foto grande all'inizio del servizio lei era in posa in piedi,
sorrideva con i denti bianchissimi verso quello che sembrava un ragazzino accucciato a terra che la fissava
terrorizzato guardando il suo membro con gli occhi sbarrati e la bocca aperta. il cazzone era molle e scendeva
fra le cosce completamente scappellato, sembrava una probiscide per dimensione e forma, ma nelle foto successive
quella proboscide prendeva vita e diventava un palo di carne turgido e leggermente curvato verso l'alto, appena
lo vidi mi sentii avvampare le guance, chiusi il giornalino e salutai il mio amico correndo via per la vergogna e
l'eccitazione. arrivato dal prof non riuscivo a togliermi dalla mente quel cazzone nero, avevo il giornalino
nella borsa dei libri, aperto alla pagina in cui c'erano due foto, nella prima il ragazzo cercava di fare un
pompino a quel cazzone di cui a stento riusciva a prendere in bocca la cappella, ricordo che lo teneva a due mani
e questo dava l'idea precisa della sua dimensione, era più grosso del suo polso e lungo quasi come il suo
avambraccio, nell'altra il ragazzo era girato e con le mani sulla pancia della trans cercava di impedirgli di
spingergli ulterormente dentro il cazzone che gli era già entrato quasi completamente nel culo. la borsa era sul
tavolo e durante le pause della lezione, quando ero solo sbirciavo dentro toccandomi il cazzo attraverso i
pantaloni. quando il prof veniva da me e parlava lo seguivo a stento, lui fu costretto a richiamare più volte la
mia attenzione, all'inizio si arrabbiava, mi assestò anche un paio di schiaffi, ma poi arrivò addirittura a
preoccuparsi pensando ad un malore, forse anche perchè le guance costantemente avvampate facevamo pensare alla
febbre. dopo un paio di queste pause non ressi, ero solo nel salotto, la scrivania era in un angolo, io davo le
spalle alla porta chiusa, mi aprii la patta, tirai fuori il cazzo e dopo averlo coperto con il maglione
cominciai a menarmelo. avevo completamente perso il controllo, dovevo scaricare almeno parte della tensione, e
così per un po' me lo menai con l'orecchio teso a sentire i rumori nel corridoio. ma il sangue mi pulsava così
forte nella testa che non mi accorsi che mio zio era entrato. la sua voce che mi chiedeva cosa stessi facendo con
tono duro fu una doccia fredda. cercai di rimettermi a posto ma in due passi fu dietro di me e con uno strattone
girò la sedia. mi trovò ansimante mentre cercavo di infilare il cazzo ancora duro nella patta e mentre lo
guardavo con lo sguardo terrorizzato mi allungò uno schiaffo che mi fece fischiare le orecchie. non capivo più
nulla, mi vergognavo come mai, volevo morire, e mentre lui pronunciava parole che non riuscivo neanche a sentire
l'unica cosa che riuscivo a fare era ripetere "ti prego non dirlo a mamma. ti prego non dirlo a mamma". quando
riusci a riprendere il controllo lui mi stava ancora chiedendo cosa fosse successo ma io non riuscivo a dire
nulla, ero rimasto con il cazzo duro fuori dalla patta, non riuscivo a farlo rientrare e con la bocca aperta
continuavo a guardare alternativamente lui e la borsa sul tavolo, finchè lui non prese la borsa e tirò fuori il
giornale. quando vide di che si trattava cominciò ad insultarmi e a picchiarmi, mi chiamava frocetto,
ricchioncello e diceva che sarei stato la vergogna della famiglia. sfogliava la rivista e michiedeva se mi
piacevano le figure che c'erano, era una rivista di trans ed era piena di uomini che faccevano pompini e venivano
inculati, e io continuavo a dire che era vero che mi piacevano ma lo pregavo di non dire niente, che avrei fatto
sempre i compiti, che avrei fatto tutto quello che mi avrebbe detto. lui continuava a chiamarmi frocetto,
ricchione e mi offendeva pesantemente dicendomi che ero una merda che a quelli come me dovevano tagliargli le
palle finchè ad un certo punto mi disse di guardare il giornale sbattendolo davanti a me sulla scrivania, era la
pagina a cui lo avevo aperto io, avevo davanti agli occhi lo sguardo terrorizzato del ragazzo a cui il trans
stava aprendo il culo, mi chiese se era quello che mi piaceva e io che senza accorgermene avevo ripreso a menarmi
gli dissi di si, che mi piaceva pensare di essere io il ragazzo. sentii la mano di mio zio prendermi per i
capelli e tirarmi verso di lui, e a quel punto mi accorsi che aveva il cazzo fuori e che me lo stava premendo in
bocca, io mi attaccai al suo cazzo e cominciai a succhiare come se da quello fosse dipesa la mia vita, lui
continuava ad incitarmi chiamandomi frocetto e ricchione e mi scopava in bocca tirandomi per i capelli con tutte
e due le mani, io succhiavo e mi menavo, venni quasi subito nelle mie mani ma continuavo a menarmi perchè mi era
praticamente rimasto duro, finchè lui non mi venne in bocca ordinadomi di ingoiare tutto. io ubbidii e mentre lo
facevo venni di nuovo. a quel punto mi ordinò di rimettermi a studiare e usci dalla stanza prendendosi tutte le
riviste porno che avevo in borsa. quando tornò mi disse che da quel momento le cose sarebbero cambiate e che se
non avessi studiato o avessi fatto qualcosa per farmi mandare a ripetizione da qualche altra parte avrebbe
raccontato tutto a mia madre e gli avrebbe mostrato le riviste. da quel giorno lui in privato mi chiamò sempre in
modi diversi, frocetto, rotto in culo, succhia cazzi, ricchione e cominciò a schiaffeggiarmi molto più spesso di
prima, quando poi secondo lui avevo fatto qualche errore particolarmente grave si alzava, tirava fuori il cazzo e
mi ordinava di fargli un pompino, e la cosa succedeva sempre più spesso. un giorno mi capitò di fare i compiti
nella camera da letto e mentre mio zio mi stava pesantemente sgridando entrò sua moglie per prendere delle cose
in un armadio. lui senza scomporsi mi diede una sberla e disse rivolto alla moglie: "hai visto che belle letture
fa questo frocetto nora? le riviste che ti ho fatto vedere erano le sue, e se le deve studiare proprio bene,
perchè succhia il cazzo come una professionista, anche meglio di te" io rimasi con gli occhi sbarrati, non potevo
credere a quello che avevo sentito, lei mi guardò mi sorrise continuò a fare ordine nell'armadio. mi girai
terrorizzato verso mio zio guardandolo quasi in lacrime e lui per tutta risposta si alzò e mi intimò di fargli un
pompino. io non avevo il coraggio di muovermi e lui fu costretto a darmi un altro paio di ceffoni prima che io mi
decidessi ad aprire la bocca. mentre mi pompava come al solito davanti alla moglie mi faceva i complimeni per
come lo spompinavo e diceva alla moglie di guardare. io con la coda dell'occhio vedevo che mentre sistemava
l'armadio guardava con un'aria un po' divertita e un po imbarazzata, poi quando chiuse l'armadio si avvicinò e
continuò a guardarmi mentre il marito mi scopava in bocca fino a qando non mi sborrò tutto in gola, a quel punto
lui mi tolse il cazzo dalla bocca e disse:"dovresti imparare da lui perchè lui la sborra la inghiotte mentre glie
la spruzzo, non come fai tu che prima ti fai riempire la bocca e poi alla fine la ingoi tutta insieme". mi
sentivo in trance, non poteva essere vero, sentivo il tempo scorrere lentissimo, mi sembrava che quella scena
fosse durata una eternità. lei disse che magari qualche volta si sarebbe fatta dare qualche lezione, mi salutò
strizzando l'occhio e ci lasciò soli. da quel giorno non riuscii più a guardarla in faccia, e quando la
incontravo entrando o uscendo cercavo di sprofondare nel pavimento dalla vergogna.
Il professore di latino e greco parte prima
3
1
18 years ago
Top rated stories from category fetish
-
Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
importante:
il simbolo coppia verificata indica esclusivamente la reale esistenza degli utenti certificati al momento del controllo da parte del nostro staff.Il simbolo singolo ok indica che il profilo dell'utente è stato verificato dalla coppia indicata nella certificazione il portale non verifica personalmente questi profili.
215480
0
17 years ago
SexyCommunity, 35
Last visit: 1 day ago -
Come Contattare SexyCommunity
Per contattare SexyCommunity puoi utilizzare i seguenti riferimenti:
Se desideri collaborare o fare PUBBLICITA' attraverso SC clicca qui! per tutte le info.
Se sei registrato ed hai bisogno di assistenza usa direttamente la posta del portale entrando sul profilo SC ed inviando da li un messaggio tramite il box apposito
Ricordatevi di inserire sempre nell'oggetto la vostra username.
SEI STATO BLOCCATO? prima di contattarci clicca qui! ci sono per te importanti infoSe desideri contattare SC tramite email lo puoi fare utilizzando la mail ufficiale del portale:infoCHIOCCIOLAsexycommunityPUNTOitAll right reserved SexyCommunity ™
108025
0
16 years ago
SexyCommunity, 35
Last visit: 1 day ago -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
100275
2
11 years ago
pillinca,
56/45
Last visit: 1 month ago
-
per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97196
0
17 years ago
valerio,
32
Last visit: 10 years ago
Comments