Premetto che il racconto che leggerete riguarda fatti realmente accaduti e dunque, oltre al rapporto fisico, carnale, all’amplesso nella sua interezza, ho voluto riportare anche sentimenti e sensazioni, riferimenti della storia.
I nomi sono veri, trattandosi di nomi propri di donna, non descrivendo le città, non la cosa non danneggia nessuna.
Non avrei sentito come naturale, come sensazione con me stesso, il dover descrivere le scene con un nome inventato, non avrei sentito quell’elettricità che realmente c’è stata.
Sono un uomo che ha superato i 40 anni da un paio, alto oltre 1.80, occhi grandi verdi, fisico magro ma normalmente ben messo, sodo, sportivo. Amo portare i capelli medio lunghi ed un baffone scuro da bandito anni’70. Ho avuto varie esperienze, ero e sono naturalmente cerebrale quanto basta. Mi sento molto maschio proprio perché nella vita ho fatto tante esperienze diverse, conosciuto molta gente come quella che si nasconde dietro occhialetti da intellettuale, titoli di studio che da soli non dicono nulla, commercianti che si nascondono dietro balle solo per interessi di lucro, gentaglia che ai limiti della legalità sfrutta il prossimo, mariti che torturano i familiarii per i loro comodi, connette vuote da due soldi, frustrati e insicuri di vario genere.
Insomma, conosco bene l’umanità che riconosco al primo sguardo; sono con soddisfazione, oggi, un tecnico che lavora in autonomia e conosco il mondo, lo guardo come comodo dall’interno di un treno in corsa, da una comoda berlina, lo vedo passare. Mi piace gustare, odorare, ascoltare.
In uno dei miei appuntamenti di lavoro, l’anno scorso, conobbi lisa, una ragazza di 27 anni, che, appena dopo la laurea in ingegneria, era entrata a lavorare in un’industria mia cliente. Insomma, lei era la persona con cui dovevo parlare per vendere i prodotti dell’azienda che rappresentavo come tecnico. La mia cultura mi fa apprezzare queste ragazze giovani che si sperimentano nelle professioni di oggi. Ci incontrammo dopo esserci sentiti al telefono. Al telefono avevo giudicato la sua voce “arrapante” . Dopo l’attesa seduto nella hole della reception di questo grosso cliente la vidi arrivare. Una bella ragazza alta 1.75, un bel seno nascosto sotto il maglione e non troppo evidente, un viso chiaro con due occhi celesti, acqua e sapone, la carnagione rosata chiarissima, un bel sorriso. Ci accomodammo in saletta.
Lisa aveva un bellissimo fondoschiena, un culo grande grande evidentemente sodo, caldo, morbidissimo, inesplorato.
Il mio rispetto per la donna in genere mi impediva, come sempre, di pensare qualsiasi cosa. Ci addentrammo nella discussione per il rapporto commerciale, comunque il nostro incontro seguiva a numerose mail scambiate. Ero ipnotizzato dagli occhi da cerbiatta di lisa, dal suo sorriso aperto e chiaro. Alla fine dell’incontro la invitai a pranzo, in un prossimo incontro. E’ una cosa che si fa spesso e di routine, o quasi, anche con interlocutori uomini, pertanto nessun secondo fine.
Lei mi salutò stringendo la mia mano calda con la sua sottile, fredda, con una stretta debole, come una donna che ha bisogno di affetto, di essere “presa”.
In settimana ci sentimmo via mail, ci scrivemmo e telefonammo un paio di volte per cose rigorosamente lavorative.
Fissammo un appuntamento per un pranzo la settimana successiva. Io sarei andato a prenderla all’uscita per la pausa pranzo dalla ditta. Puntuale arrivai, le comunicai che ero lì, lei uscì dopo poco. Entrò nella mia calda BMW serie 3 berlina, avevo una musica da inguaribile romantico in sottofondo, con il subwoofer che borbottava. Lei si meravigliò di quella mia auto in quanto i commerciali spesso viaggiavano con station wagon e poi io…”sì?”…le chiesi, io cosa? Io le apparivo come un uomo che viaggiava con un auto cui dava poca importanza, anche perché non portavo la cravatta, un uomo che le piaceva proprio perch di sostanza. Io le dissi che, pur odiando tutto quello che era apparenza e le apparenze inutili, effettivamente amavo la mia vecchia punto economica, amavo anche però le cose belle, calde, che mi facevano apprezzare il viaggio, ecco perché indossavo sempre abiti di lana, caldi, confortevoli, morbidi.
La rigidità delle giacche e dei capi spalla decisamente non faceva per me, così come le camicie e le cravatte.
Arrivammo in un ristorantino semplice, di quelli in cui si fermano i camionisti e dove si mangia bene, vicino la strada che portava alla zona industriale.
A tavola lisa e io parlammo poco del lavoro, un po’ sì, certo, ma poi fu tutto sguardi, sorrisi, d’altra parte eravamo seduti accanto.
lisa era vestita in jeans e maglione, più o meno come me, pantaloni e maglia, ma il calore che si ha dentro lo si trasmette anche senza orpelli.
ci intendemmo, vi dico solo che, dopo l’escamotage banale della mia osservazione sulla sua mano fredda, dopo il pranzo, le presi proprio la mano dicendole questo particolare, guardandola con un’occhiata d’intesa, facendole sentire la mia calda, cosa che lei non sapeva il mio bastone era in tiro.
la riaccompagnai, i giorni successivi ci sentimmo via mail e lei mi disse che aveva fatto numerose riflessioni sull’incontro, che voleva rivedermi per approfondire. così fu, stesso ristorantino, stessa ora.
mi spiegò che io, tra l’altro, le ricordavo un uomo di cui lei era stata sempre segretamente innamorata, da adolescente, un maschio maturo, prestante, vestito sempre con caldi maglioni e con due baffoni neri, come i miei.
mi esposi un po’ per dirle che la cosa mi faceva molto piacere e mi eccitava. la paura di averla urtata sparì, poiché lei convenne.
all’uscita del ristorantino lei, spontaneamente, con un’osservazione del poco tempo a disposizione mi disse che magari avremmo poi dovuto incontrarci di sera, con più clama. io risposi che era naturale, il passare tempo con lei diventava una cosa personale che piaceva a tutti e due, così decimo di estromettere quella brutta e fastidiosa parola “aziendale”, dall’incontro.
così fu, andai a prenderla di sera da casa. lisa era vestita di scuro, una lunga gonna di lana che fasciava il suo gran culo da cavalla mai domata, un leggero tacco che la portava allamia altezza, un modo di fare forse volutamente più invasivo, provocante, quasi ammiccante.
la cena leggera e piacevole, i discorsi vaghi, preludevano a quello che entrambi sapevamo, infatti all’uscita, in auto, lei mi disse la classica frase: “tu che fai adesso?” “sto con te, le dissi”, le misi una mano sulla gamba, mi avvicinai e lei iniziò a baciarmi con foga, voracità, una pantera, ad accarezzarmi. il mio arbusto èra granitico, caldo, forte, stava per esplodere dall’eccitazione.
andammo a casa mia, entrammo, chiudemmo la porta, lei guardò la sala e, dopo un complimento al mio spazio che mi rifletteva, caldo, accogliente, con tutto l’occorrente per sentire musica, si girò, io l’abbracciai e lei mi strinse come una pantera di nero vestita.
sentiva il mio arnese contro di lei, io le dissi : “ti voglio”.
ci spostammo in camera da letto, le chiesi di rinfrescarmi un attimo, lei si spogliò.
tornai dal bagno dopo aver lavato il cazzone duro.
la trovai in piedi con addosso solo un perizoma azzurro di raso. andai verso di lei, in piedi, cominciammo a baciarci con lei che gemeva e io mugugnavo. ci spostammo sul letto, lei tirò fuori dalle mutande il mio grosso e lungo bastone e si lanciò su di lui, scappellandolo, mangiandolo, divorandolo, dicendo che lo voleva tutto.
io la feci alzare, l’accarezzai, iniziai a succhiare i suoi seni e a mordicchiare i capezzoli leccando il suggestivo alone della quasi quarta di seno di lisa. la portai davanti al comò, la feci piegare in avanti, le sfilai il perizoma e mi piegai, affondai la lingua nella sua splendida fica e iniziai a leccarla intorno. lei gemeva come una cavalla in calore,” scopami subito dai”, disse.
Io mi alzai, la feci inarcare, cercai con il mio punteruolo il pertugio bagnato, ne saggiai il cedimento e la infilzai in due colpi facendola urlare. iniziai a scanalarla come un porco, mugugnandole, leccandole il collo, con lei che mi diceva che sentiva il mio gran cazzone dentro di lei, caldo, forte, duro, grande. così le alzai un braccio, mentre la scopavo mi chinai attorno sotto l’ascella, iniziai a leccarle la tetta destra e morderle il capezzolo.
poi mi eressi di nuovo, me la sistemai piegata, mi misi bene fra le sue gambe, iniziai a sfondarla ben bene cavalcandola come una puledra e facendola urlare di piacere. mi fermai, le chiesi se la eccitava o meno fare l’amore con me, il machio baffone delle sue fantasie, più grande di lei. mi rispose che la eccitava un casino, che voleva farmi godere come un porco.
così, reggendomi su un piede, spostando il peso su di lei,, tenendola per i capelli con la mano sinistra, le posi una mia coscia al fianco della sua chiappa destra, poggiando sul comò la mano sinistra, le ero in piedi in sella, praticamente avevo solo la gamba sinistra a terra, il mio cazzone di 23 cm mi consentiva di scanalarla bene anche da quell’angolazione, il suo culo grande grande, sodo, chiaro, mi eccitava come un bufalo, così incominciai a darle dei colpi forti, sentendo il rumore del mio ventre contro quel culo che desideravo penetrare, sfondare, assaggiare nel calore, ma scopandola ovviamente in fica. lei gridò e disse tantè volte sì, io, al momento di venire, estrassi il mio pistone dalla sua vagina e lo poggiai sul suo culone, inondandola con un torrente di sborra calda con un rantolo profondo.
rimanemmo abbracciati fino a notte inoltrata al letto, salvo poi riprendere per una cavalcata alla “missionaria”, dopo la quale le sborrai sulla pancia.
vi è piaciuto? scrivetemi i vostri pareri, realmente accaduto nel nord italia.
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Certificazione Profili
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la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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Mi è parso quasi di rileggere una mia storia ;)ma non capitata al nord e non mi chiamo Lisa :)..ti saluto;
Complimenti
GRADIREI SE GENTE SIMILE SI ASTENESSE.
GRAZIE