L’appuntamento è per le 11.30. Avremo tempo sino alle 15.30 circa.
Le istruzioni prevedono che, prima di ricevere la Padrona, io indossi il “collarino” col campanello ai genitali, il collare, ed il guinzaglio.
Sono sempre agitato ed eccitato prima che arrivi la Padrona.
Ho pensato di farLe una sorpresa (a volte le gradisce): la aspetterò nella casetta. Gli accessori indosso, nudo, in ginocchio. Le farò le feste quando arriverà.
E’ all’uscita dell’autostrada. Vado e mi preparo.
Dopo un attimo suona il telefono. E’ Lei, ci sarà il portone chiuso.
Mi saluta allegra, affabile come sempre. “Ho voglia di un caffè”.
Cazzo!!!! Mi sfugge un “ma non posso…….” E mi becco un “COME NON PUOI. NON ESISTE NON PUOI”.
E’ vero, ho detto una cazzata. Posso. Certo.
“Ci vediamo sotto i portici, 5 minuti e arrivo”.
“NON FARE ASPETTARE LA TUA PADRONA”.
Mi sbrigo. Tolgo collare e guinzaglio. Mi rivesto ma naturalmente tengo indosso il collarino e non metto l’intimo. La Padrona non vuole che io indossi l’intimo quando ci vediamo.
Un sorriso cordiale. “Ciao, tutto bene?”
Ci avviamo al caffè e conversiamo del più e del meno.
Poi si va.
La chiave del portone non funziona. Mi fa disperare sta chiave. Mi girano i coglioni a suonare ancora a qualcuno. L’avevo già fatto prima. Ma non posso permettermi di andare a procurarmi un’altra chiave in questo momento. Scelgo un altro condomino e suono. Nessuno. Suono un altro campanello. Apre ancora prima di chiede “chi è”, e ci intrufoliamo di corsa senza dire nulla.
La prima cosa da fare è spogliarsi. Almeno per me. Non posso stare vestito davanti alla Padrona.
E’ splendida vestita di bianco. Sandaletti bianchi (quelli che ho sul cell come sfondo) e calze a rete bianche. Minigonna bianca. Maglietta con zip bianca. Non credo abbia il reggiseno, ma non ne ha bisogno, sinceramente.
Nudo, la saluto come si deve. La abbraccio e Le do qualche bacio. Si ritrae. “Siediti” e mi indica la solita sedia.
All’improvviso compare una benda in seta. Non ci vedo più. Le mani vengono legate alla spalliera della sedia. Abbiamo appena iniziato e sono già inoffensivo; inerme.
Mi passa dietro la schiena, le sfioro le gambe. Lei mi accarezza il torace. Qualche bacio sfiorato.
Si allontana, ma non vedo cosa fa.
Le chiedo. Non risponde.
Sento che toglie le scarpe (peccato, penso io). Ma poi le rimette. Ha tolto le calze e la gonna.
Sento la zip. Toglie la maglietta.
Ora dovrebbe essere nuda.
Mi sfiora, si siede sulle mie ginocchia. E non è nuda. Cosa indosserà? L’avrei scoperto solo molto tempo dopo. Non so come si chiama, ma è una specie di vestaglietta in pizzo. Nera. Sexyssima da vedere e anche da sentire a pelle.
Il cazzo è durissimo. E non potrebbe essere diversamente.
Si side sul tavolo mi porge piedi e sandaletti da baciare e leccare, ed io non risparmio la lingua. Succhio, avido. Infilo la lingua fin dove posso. Mi accarezza i genitali e i capezzoli con i sandaletti. La suola è fredda. Mi manda in visibilio.
Mi “lamento” per il fatto che non posso vederla. Ma non importa.
Usa il mio uccello. Ci gioca. Ci si siede sopra. E’ bagnatissima. Mi bacia. Si alza. Lo succhia e mi fa assaggiare le goccioline che fuoriescono.
“Grazie Padrona”.
Mi accarezza, ma sento che il contatto è diverso dal solito. Con cosa mi tocca? E’ morbido…… non capisco.
Anzi capisco: è un guanto!! Glieli ho visti quei guanti. Li usa per guidare, talvolta. Sublime il tocco con il guanto.
Mi toglie la benda. Si siede sul tavolo davanti a me. 50 centimetri ma non posso toccare né leccare. Soffro.
Si tocca. Col guanto. Si masturba. Si infila dentro un dito guantato. Lo succhia. Me lo fa succhiare. Non resisto più. Credo di non resistere più, perché la tortura è appena iniziata.
Si fa leccare la fica, è molto umida (la fica della mia Padrona secerne molto nettare regale).
Mi slega. Ho le braccia indolenzite, ma non importa: ho potuto leccare e tanto basta.
Mi ordina di mettermi in ginocchio, ed obbedisco. Ma non ho capito: devo mettermi carponi.
Mi sento un po’ ridicolo. Carponi, col guinzaglio al collo……..
“Vieni Bubi, andiamo” Le parole della Padrona mi riportano alla realtà. Sono il Suo cagnolino, e devo seguirla a quattro zampe verso la camera da letto.
Saranno 45 anni che non mi muovo a quattro zampe. Sono un po’ fuori allenamento ma sarà meglio che mi sbrighi. Le ginocchia fanno male, il collare “tira”, ed è bellissimo vedere la Padrona che cammina sui tacchi a spillo davanti a me.
Purtroppo la macchina fotografica fa le bizze. Ha scattato solo due foto (seduto, legato e bendato, stavolta non ancora imbavagliato) poi è andata in tilt. Pazienza. Useremo la camera dei cellulari, anche se la qualità delle foto sarà sicuramente inferiore.
Giunti in camera devo inginocchiarmi ai piedi letto. La Padrona si siede comoda, e mi porge ancora piedi con sandaletti da adorare.
Poi se alza. “Sta lì, fermo, non ti muovere. Ho detto non ti muovere”.
Va in soggiorno e torna con i legacci.
Devo sedermi in fondo al letto. Ai piedi del letto, ovviamente. Non capisco cose vuol fare ma mi adeguo prontamente. Il guinzaglio ce l’ha in mano Lei.
Vengo ancora legato, stavolta a braccia larghe. Almeno sotto il sedere mi ha consentito di mettere un cuscino. Mi vuole bene la mia Padrona.
Mi sono poi rivisto in quella posizione nella foto che mi ha scattato: ero davvero ridicolo ma ……
Si avvicina mi mette la fica a portata di lingua. Capisco e mi ci fiondo. Lecco più che posso perché so che tra poco me la tirerà via.
Mi guarda dall’alto verso il basso (come è giusto che sia).
“Chi sei tu?”
“Il Tuo schiavo, Padrona”
“Chi?!”
“Il Tuo UMILE schiavo, Padrona”.
Sono un verme, ma mi piace e pare piaccia anche a Lei, che è la cosa più importante.
Certo fuori dal letto (eufemisticamente) sono ben altra cosa. E forse anche per questo piaccio alla mia Padrona. Ma lì………
Mi abbandona. Se ne va. Resto solo. “Padrona ci sei?”
Torna e si siede sul comò. Mangia un pezzetto del dolce che ho comprato per il pranzo. Mi guarda. Soffro perché è lontana da me.
Non ha ancora tolto la vestaglietta, ed è bellissima. Le scatto un paio di foto col suo cellulare (che ha lasciato lì vicino ed il legaccio mi consente ancora qualche movimento), nella speranza che poi me le trasmetterà.
Vorrei masturbarmi e con qualche contorsione riesco a prendermelo in mano. Me lo meno. Mi guarda e ride. Ed io sono eccitato (anche la Padrona è eccitata).
Mi slega e mi indica il letto. Ora ci posso (devo) salire e stendermi a pancia (e uccello! Ma non mi diventa mai molle? Mah…) in su.
Si mette a cavalcioni sopra di me. Sta sempre sopra. Una volta l’ho scopata un po’ da “uomo”, non si era sottratta ma avevo notato che mi guardava con un certo sogghigno. Non capivo cosa significasse ma poi me l’ha detto.
“Ora sei contento? Credi di avermi scopata?”
La guardavo e non capivo.
“Certo che Ti ho scopata e mi sembrava che Ti piacesse anche”, risposi.
“Beh, tranquillo. Ho trattenuto l’orgasmo. E adesso leccami e fammi godere”.
Ci sono rimasto di merda.
Tornando ai nostri tempi.
Mi cavalca un po’, su e già. Dentro e fuori. Bello.
Poi si rialza, e si mette in posizione perpendicolare alla mia faccia. Si abbassa e capisco che devo leccare.
Miodiochebello.
“Lappo” come un cagnolino in lungo e in largo, mi soffermo sul clito. Lo succhio.
Gode.
Mi pizzica i capezzoli, li massaggia, li sfiora, li strizza.
Le parlo, e mi zittisce
“Lecca”.
“Sta zitto e lecca”
Godo. Forse la prossima volta aggiungerà “Lecca, schiavo!. Lecca, cane! Etc etc etc” Se vorrà, lo farà. Potrà farlo, se vorrà e se Le piacerà.
Scende a fare un 69 e si rialza.
Gode.
Mi pizzica ancora. Le piace e mi piace. Fa male ma mi piace da morire.
Mi fa ricordare quando, non avendo una Padrona, mi masturbavo mettendo due mollette da biancheria ai capezzoli: Ma così è molto più bello.
Torna a cavalcarmi. Si infila nuovamente l’uccello. Non lo sapevo ancora, ma sarebbe stata un cavalcata lunghissima. E avrei dovuto impegnarmi molto per non venire. Guai se fossi venuto senza ordine della Padrona.
Non sarebbe tanto difficile trattenere l’orgasmo, se Lei non mi torturasse i capezzoli e non mi frustasse col guinzaglio!
Il problema è che mi tortura e mi frusta con molto piacere (prima Suo e poi mio, ovviamente), e ciò mette a DURA prova la mia capacità di resistere.
“Sfrutta il mio uccello. Goditelo. Usami. Sono il Tuo umile schiavo, il Tuo oggetto di piacere”.
Sembra apprezzare le mie parole e mi chiava ancora più forte.
Gode, si vede e si sente.
Chiedo se posso venire ma non ottengo risposta.
Mi chiava ancora, mi pizzica, mi frusta.
Chiedo se posso godere.
“DEVI godere. Ti ordino di godere”.
E godo.
Siamo (sono) stanchi(o). Facciamo sesso da quasi tre ore.
Si stende sul letto. E’ sudata anche Lei.
Due coccole. Un bacino.
Mmmmmmhhhhh come si sta bene.
Confermo.
“Ora puliscimi”.
Cerco i fazzolettini. Assurdo. Basta un’occhiata e capisco: la Padrona va pulita con la lingua, non con i fazzolettini.
Devo ancora imparare, ma imparerò. La Padrona dice di essere anche Lei una principiante. Non ho motivo per non crederLe, ma devo dire che sta imparando molto alla svelta.
Dobbiamo ricollegarci al mondo. Sono le 15.00.
Mangiamo insieme la pizza che ho comprato e quel che resta dei dolcetti.
Si torna in ufficio.
Speriamo che mi mandi le foto. E me la ha mandate.
Un messaggio mentro sto scrivendo. E’ Lei. “Stai bene?”
“Sto facendo il compitino”.
“Bravo. Ce l’hai duro?”
“No, Padrona. Ma a sentirTi così vicina…..”
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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...ehm... invidio un po' la tua padrona!