Giorgia
Giorgia è una donna normale, molto impegnata nel suo lavoro di contabile, costretta a rimandare al venerdi sera tutte le fantasie che quotidianamente animano i suoi pensieri.
Le piace vivere dei sogni ad occhi chiusi e con la mente lucida, sogni dove tutto è possibile. Di proposito ed unicamente per questo motivo fissa l'orario della sveglia con largo anticipo, ed entra in quel paradiso surreale, caldo ed umido dove i suoi desideri, uno per uno, si realizzano.
Oggi è quasi piacevole sentirne il suono, oggi quel suono le promette che a sera potrà finalmente lasciare alle spalle i noiosi impegni settimanali, oggi è venerdi.
Da sotto le coperte esce il braccio e blocca il suono della sveglia rimandandolo di altri dieci minuti, non sono tanti, ma quando Giorgia sogna va sempre subito al sodo.
E' nel suo letto, e spinge a ritmo lento la testa di Marco tra le sue cosce, sente la sua lingua umida poenetrarla con colpi quasi regolari, poi la tira fuori a leccare il clitoride, avviluppandolo e movendo la lingua sempre più freneticamente.
Toccarsi è d'obbligo, affonda due dita nella sua vagina pregna di umori appiccicosi e dolci per spanderli attorno al clitoride che turgido fuoriesce dalle labbra, inizia un movimento ritmato quasi come se avesse un piccolo pene, immagina Marco ancora li, partecipe al gioco e lo obbliga... "dai, lecca la mia sborra...". Si allarga con le dita di entrambe le mani la vagina madida continuando col medio a massaggiarsi. Dentro è calda e scivolosa e sente i muscoli contrarsi attorno al dito... "dai, dai succhiamela ancora, vai dentro con quella lingua.... apri bene la bocca che voglio annegarti..." tira a se la testa di Marco e con gemiti soffocati iniziano gli spruzzi di calda ed appiccicosa sborra... " uhmm.... uhmmm" sofferma ancora un poco le dita dentro, muovendole per raccogliere quanto più può del suo umore, poi china la testa verso il seno ed infila le dita bagnate in bocca, le succhia e le attraversa con la lingua "uhmmm..." le è sempre piaciuto il suo sapore.
Ritorna il suono della sveglia, adesso deve proprio alzarsi, e poi ci sono una sacco di cose da fare oggi, rassettare casa, stirare la biancheria, fare un salto al supermercato...
E' assolutamente normale chiedersi quanto manca alle vacanze estive.
Marco
Marco per motivi di lavoro dorme spesso in un'altra città e nella casa della signora Francesca, in quella sua dimora abituale, riesce quasi a sentirsi in famiglia. Lei Francesca è una donna molto intraprendente, accudisce al marito e agli ospiti della casa con paranoica meticolosità, si preoccupa se la biancheria della camera è fresca e profumata. Regolarmente, quando Marco dorme da lei, prepara il caffè con un tempismo incredibile, quando il fragore del caffè si diffonde nell'aria la sveglia di Marco inizia il suo cicalio. Attende ancora un minuto e poi discretamente bussa alla sua porta ed entra con la tazzina fumante in mano. Quando Marco sta per andar via si informa se la sera tornerà per cena e se ha preferenze di cibo.
Il marito di Francesca, il signor Carlo, è un uomo estremamente silenzioso, trascorre il suo tempo immerso nella lettura o guardando la tv, a volte gli piace fare conversazione con Marco ma sempre mantenendosi in ogni argomento sul vago. Un uomo che a cinquantacinque anni, prematuramente pensionato, e senza alcun interesse personale, pensa a se stesso come ad un vecchio che già vissuto il vivibile. Ama fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, non che questo lo renda uno sportivo, ma almeno riesce a contenere quel poco di pancia che inevitabilmente si forma a questa età.
Da giovane era sicuramente di bell'aspetto ed il suo fisico robusto ed asciutto facevano di lui una preda appetibile alle donne del paese.
Anche Francesca da giovane doveva essere stata una donna affascinante ed ancora oggi, a cinquantanni, emana nuna sensualità non comune che attrae chi le sta vicino. Non si coglie niente di particolare che la rende così seducente, forse l'azzurro dei suoi occhi grandi o lke carnose labbra, eppure nella sua forma giunonica è armonica, elegante nei movimenti ed è naturale immaginarla mentre fa l'amore.
Francesca entrò nella camera di Marco dopo aver bussato piano, aveva nelle mani la solita tazzina col caffè ancora fumante ed aveva un aspetto radioso, la maglia che indossava modellava le sue forme, le tette non grandi ma generose risaltavano due capezzoli grandi e turgidi. Quella mattina non indossava il reggiseno e tutti i suoi movimenti erano votati affinchè Marco godesse di quella vista. Posò la tazzina sul comodino e si accorse della poderosa erezione di Marco sebbene lui fosse ancora sotto le lenzuola. Sapeva che tutti gli uomini al mattino, prima ancora di vuotare la vescica, sono in stato di erezione, ma a lei piaceva immaginare che fosse lei la causa di tanta eccitazione. Si attardò ancora un poco col pretesto di volere aprire la finestra poichè la stanza odorava del fumo delle sigarette fumate da Marco la sera prima, ed anche in questa occasione Marco notò che sotto quei pantaloni di cotone bianco quasi trasparenti, Francesca era nuda.
Si alzò, indossò l'accappatoio e si diresse al bagno, una bella doccia gli avrebbe schiarito le idee.
Adiacente al bagno c'era la lavanderia della casa, il posto era di assoluta pertinenza di Francesca, mentre in cucina i due coniugi si alternavano o insieme preparavano le pietanze per il pranzo o la cena, la lavanderia era territorio personale di Francesca. La stanza non era grande, ma sufficente a contenere, a parte la lavabiancheria, uno stenditoio per piccoli capi, uno scaffale a più ripiani che lei usava per riporre la biancheria appena stirata e naturalmente l'asse da stiro.
Non c'erano finestre e per questo motivo era stata creata una piccola apertura verso il bagno affinchè un poco di aria vi transitasse.
Quando non c'era luce nella lavanderia la piccola finestra interna, vista dal bagno, era un rettangolo nero affollato alla sua base da contenitori di bagnoschiuma e shampoo.
Adagiò l'accappatoio sullo sgabello, aprì l'acqua tastandone col polso la temperatura e quando gli parve buona entrò dentro il box di vetro. La sensazione dell'acqua calda sul collo era piacevole e più che lavarsi adorava farsi scorrere l'acqua addosso. Sapeva che Francesca lo spiava dalla lavanderia, lo aveva sempre saputo e non aveva mai avuto alcun disagio nel mostrarsi, anzi lo eccitava. Molte volte al mattino esibiva le sue erezioni indugiando davanti allo specchio, e si toccava volutamente con lenti movimenti masturbatori.
Quella mattina era turbato, forse in giornata avrebbe preso la decisione di trasferirsi altrove.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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