Luca già da bambino amava indossare i vestiti della matrigna, sentire il soffice tocco delle calze velate sulle gambe ancora lisce, infilarsi con pudore i reggiseni di pizzo nero, calzare le scarpe di vernice rossa della festa in maschera, truccarsi con rossetti e fondotinta. Poi arrivò la pubertà e con essa la prima peluria sul corpo ed i primi istinti consapevoli, che contrariamente agli amici, lo spingevano curiosamente a frequentare gli spogliatoi della palestra dove si allenava con i compagni di classe, fu qui che in un torrido pomeriggio di giugno conobbe il piacere fisico supremo. L’altro era di due anni più vecchio, continuamente conteso fra tutte le ragazze dell’istituto, e come darvi torto il bell’antonio era alto moro ed atletico, il massimo sulla piazza. L’allenamento era durato più del solito, gli altri si erano velocemente cambiati ed erano tutti usciti in fretta e furia, in tele c’era la nazionale di calcio. Il bell’antonio, non interessato al calcio, se l’era presa comoda ed ora si stava asciugando i capelli al phon attaccato alla parete, era coperto solo dall’asciugamano stretto in vita, sul petto le goccioline d’acqua sfuggite alla veloce asciugatura, brillavano rischiarate dalla luce della specchiera, i piccoli capezzoli erano turgidi ed i muscoli tonici dopo l’allenamento. Luca guardava avidamente il corpo dell’amico, in quel momento sentì che più di ogni altra cosa avrebbe voluto essere una di quelle belle smorfiose che ronzavano attorno ad antonio per poterlo soddisfare in ogni suo capriccio. Nell’estasi luca non si era accorto che antonio già da qualche istante lo stava guardando nello specchio ed aveva notato la sua inequivocabile attenzione. Luca si incendiò istantaneamente, abbassò lo sguardo, in quel momento avrebbe voluto essere lo spazzolino del cesso e non più la bella smorfiosa vogliosa. Antonio, per nulla imbarazzato si avvicinò silenziosamente all’amico, quando fu nel suo raggio visivo si sfilò l’asciugamano che cadde dolcemente a terra. Antonio dimostrò di essere anche sotto all’altezza della situazione. Il cazzo era già eretto, le vene pulsavano, il glande era rosso e grosso; con voce decisa antonio disse “puttanella, inginocchiati al tuo signore e lucidagli la cappella con la tua lingua vogliosa ed esperta.
Luca era come inebetito, le gambe gli tremavano, la voce di antonio sembrava arrivare da un’altra stanza, il cuore in gola pompava a mille, la faccia paonazza non lasciava dubbi sulle sue reali intenzioni, finalmente il sogno di mille solitari palpamenti nella sua cameretta chiusa a doppia mandata si stava avverando, questa volta non si sarebbe trovato in bocca uno di quegli improbabili oggetti inanimati compagni di tante seghe, questa volta un vero cazzo pulsante avrebbe trovato la sua calda ed accogliente tana nel suo cavo orale. Nel frattempo il bell’antonio si stava spazientendo, non capiva perché quella puttanella non gli zompasse sul suo grosso membro eretto così passò all’azione, mise una mano dietro la nuca alla sua troietta e con risolutezza lo costrinse ad avvicinarsi al glande. Luca dischiuse le labbra, con la lingua avida lecco la cappella che si era ingrossata a dismisura poi aprì la bocca e s’ingolò il tarrello di antonio.che inizio a mugolare di piacere, era il primo pompino di luca ma sembrava non avesse fatto altro per tutta la vita, le labbra scivolavano esperte, ritmiche, su e giù, su e giù, antonio continuava, fra un mugolio di piacere e l’altro ad incitare la sua puttanella in calore e luca si sentiva ormai al settimo cielo. Ad un tratto luca avvertì un brivido e sentì la mano di antonio spingergli la nuca, un attimo dopo un caldo liquido gli pervadeva la bocca, antonio stava venendo ed imponeva alla sua puttanella di bere il caldo succo del godimento, bevi tutto senza farne cadere neanche una goccia ripeteva, la sbrodolata di antonio era veramente ciclopica e dalla bocca di luca cominciò a colare un fiotto di sperma. Finito di godere antonio estrasse il membro dalla bocca di luca, se lo asciugò con cura nell’accappatoio dell’amico, gli sorrise malignamente, e disse: “t’avevo ordinato di bere tutto senza perderne goccia ed invece guarda per terra, c’è un lago di sborra, inginocchiati e lecca tutto per bene, puttana”, luca ancora frastornato si inginocchio e fece quanto impostogli dal rude amante. Antonio rimase a verificare che la troia eseguisse il suo ordine alla lettera, poi si vestì in fretta ma prima d’andarsene disse a luca di chiamarlo perché un pompino così meritava più di un bis. Luca corse a casa infoiato come mai, si rinchiuse nella sua cameretta, indosso la parrucca rossa, le calze autoreggenti, il perizoma, e la guepierre abilmente sottratta alla matrigna, si dipinse le labbra con un rossetto glamour e si guardò allo specchio, si portò l’accappatoio alla bocca e ne lecco lo sperma rimasto poi scostò il perizoma ed iniziò a masturbarsi, bastarono pochi secondi ed un fiume in piena inondò il comodino, da quel giorno luca si sarebbe sempre più spesso trasformato in lucrezia.
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Certificazione Profili
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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Last visit: 1 month ago
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97230
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17 years ago
valerio,
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