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gabriel68186770
gabriel68186770 38 y.o.
Man
Palermo, Italy
Last visit: 10 years ago
Miscellaneous Fetish Cuckold Threesome Swingers

C6

Questa storia è capitata parecchi anni fa.
Non ricordo esattamente ma credo fosse il 1998.
Erano i primi tempi delle chat. Mi ricordo la mitica C6, nulla a che vedere con quelle di oggi.

Passavo le serate cercando ragazze con le quali chattare imbattendomi, inevitabilmente, in maschietti che si spacciavano per gioviali signorine.

Ho conosciuto qualche ragazza, una anche della mia città.

Ma quella che ricordo con più soddisfazione è una ragazza del centro Italia di nazionalità asiatica.

Era luglio, caldo afoso. Nel mio bivani si soffocava quindi: finestre spalancate.

Davanti a me il mio pc, le inevitabili sigarette (sembra facciano parte del kit quando compri un pc!) e un bel bicchiere di vino bianco.

Sono su C6.
Fra i tanti utenti contatto una ragazza con almeno altri 6 utenti in linea. Sono l’ultimo arrivato difficile instaurare un dialogo. Inizio scherzando, qualche battuta, so di essere quasi senza speranze. Invece dopo mezzora lei ha mollato tutti e sta chattando solo con me.

Forse perché non sono volgare, forse perché amo usare l’ironia come arma di conquista, fatto sta che continuiamo per un’oretta.
Lei è molto piacevole. Decidiamo di inviarci delle foto via e mail.

L’indomani apro la posta e trovo la sua mail. E’ una ragazza cinese. La foto la ritrae solo in volto. Io mi sono spinto un po’ più in là con le mie foto….Nulla di porno, sono foto che ho fatto come modello per un mio amico gay (non pensate male abbiamo fatto solo le foto, eh,eh…) che fa il fotografo di professione.

La sera ci ritroviamo in chat. Lei è molto contenta che le abbia inviato le mie foto e dice che le sono piaciuto. “Anche tu sei carina” le scrivo io. Si continua a parlare del più e del meno quando lei mi dice: “Ma tu vieni mai nella mia città?” ed io “Di solito no, ma se mi inviti lo faccio con piacere”. Lei mi risponde “Lo sto già facendo”. Cavolo! Non mi era mai capitato di concludere un incontro, e per di più lontano da casa, così velocemente. “Ok, vedo un po’ come sono messo in questi giorni. Chissà che non ti faccia una sorpresa”.
In realtà la mia mente ormai era proiettata verso quell’avventura e nei giorni seguenti ho fatto tutto in funzione di potermi liberare per almeno un giorno. Ci riesco. Organizzo di partire il venerdì pomeriggio e rientrare il sabato mattina. Lavoro anche il sabato ma mi faccio sostituire da un collega il quale viene messo al corrente di tutto. “Ma sei un pazzo!” mi dice lui “E se poi è un cesso?”. “E chi se ne frega, visito la città!!!” rispondo ridendo io.

La sera in chat informo la ragazza che l’indomani potevo essere da lei. “Benissimo” dice lei. Mi da tutte le indicazioni per incontrarci e ci scambiamo i numeri di cellulare.
E’ venerdì. Prendo l’aereo nel primo pomeriggio. Arrivo. Prendo un treno per raggiungere la stazione della metro da lei indicata. Scendo dal treno. L’appuntamento è accanto un’edicola. Indosso i miei soliti occhiali scuri e sono già pronto ad un’eventuale ritirata strategica se si verificasse l’ipotesi avanzata dal mio collega.
Lei arriva.
La classica asiatica.
Piccolina, magra, bel viso. Ok, mi faccio avanti. “Ciao!” le dico. “Ciao!” mi risponde. Ci scambiamo un bacetto sulla guancia come due buoni amici. “Andiamo a casa mia?” dice lei. “Ok” rispondo.
Prendiamo un taxi. Durante il tragitto parliamo delle rispettive città, del lavoro. Noto che lei tende spesso a cercare il contatto. Non è casuale. Arriviamo. Pago, da buon gentiluomo. Ci dirigiamo verso casa sua.
Anche la casa è asiatica. Piccola! Molto. Il mio bivani in confronto è una villetta.
Ho portato come gentile cadeaux due bottiglie di vino. Mi fa accomodare in cucina, saranno le 18 circa. “Vuoi un caffè?” mi chiede con estrema gentilezza. “No grazie, ma se vuoi possiamo fare un aperitivo con questo vino bianco prima di andare a cena”. “Ok, va bene”. Lei prende un cavatappi, me lo porge, prende due bicchieri.
Io intanto stappo la bottiglia. Verso il vino, accenniamo un brindisi. Beviamo.
Il vino è molto buono.
Stranamente cala un silenzio imbarazzante fra di noi. E’ solo un continuo incrociarsi di sguardi. Prima le sfioro la mano. Poi mi alzo e l’abbraccio. E’ realmente piccola! “Non la romperò mica!” penso.
Comincio ad accarezzarle i fianchi e pian piano le tiro su la gonna. Lei mi accarezza con grande intensità.
Le sfilo il perizoma. Inizio ad accarezzarle fa figa. Non è depilata. I peli sono lisci e setosi. Anche se sono un amante delle fighe depilate non mi da fastidio, anzi la cosa mi eccita.
La giro e le palpo il seno, piccolino in verità, da dietro sopra la magliettina. Mi slaccio i jeans e tiro fuori il mio sesso. Inizio a penetrarla, sempre più forte.
Lei geme. Poggia le mani sul pavimento ed asseconda i miei movimenti. Cingo i suoi fianchi e continuo a sbatterla. Sto per venire. Non ho idea se prenda contraccettivi, tiro fuori l’uccello e le vengo sul culetto pallido.
E’ un bel po’ di sperma. Le gocciola. Cade sul pavimento.
La ragazza si gira. Mi bacia. Va in bagno a sistemarsi. Quando esce vado io. Si decide di andare a cena. Usciamo a piedi. C’è un ristorante vicino casa sua. Facciamo la strada mano nella mano.
A tavola mi parla della sua vita. Del perché dalla Cina era venuta in Italia, del fatto che avesse un uomo che abitava in un’altra città, ecc. ecc.
Anch’io parlo di me.
Quando finiamo ci incamminiamo verso casa sua. Sempre come due fidanzatini.
Che strano: si è creata una complicità come se ci conoscessimo da chissà quanto ed invece ci siamo visti soltanto da poche ore.
Arrivati a casa decidiamo di finire la bottiglia aperta prima. “Portiamola a letto” dice lei.
La sua camera da letto ha uno specchio proprio di fronte a noi. C’è un laptop sul comodino. Lei si spoglia.
Adesso è nuda.
Sono eccitatissimo.
I suoi capelli lunghi e neri li raccoglie in una coda equina che la fa apparire davvero eccitante. Si sdraia accanto a me ed accende il laptop. “Vediamo delle foto che ho scaricato da internet?” “Certo!” rispondo.
Apre le varie cartelle: le sue preferenze sono donne asiatiche che fanno sesso anale o imbrattate di sperma.
“Mmmmhh….” Che presentazione!
Mi tira fuori l’uccello ed inizia a succhiare mentre con l’altra mano cambia le immagini. Godo come un matto. Apre il cassetto del comodino e tira fuori un piccolo vibratore rosa.
“Tu non lo hai regalato alla tua donna?” mi dice. “No” rispondo io. “Peccato godrebbe come una matta” e se lo infila nella figa…inizia a muoverlo, io mi masturbo guardandola.
Geme, si contorce, riprende il cazzo in mano e comincia ad fare su e giù.
Mi giro verso di lei e, mentre lei continua con il vibratore, le infilo il cazzo in bocca ed inizio a scoparla così.
Le sue cosce aperte sono un invito. Le tolgo il vibro dalle mani e inizio a sbatterla. Le immagini di quelle ragazze inculate stimolano la mia fantasia.
Le alzo le gambe quasi fin sulle spalle, mi si spalanca il suo culo. Glielo metto dentro. Scivola che è una meraviglia. La stantuffo mentre lei grida. Sono urla di dolore misto a piacere. “Continua così, daaaiii…” mi grida. Io continuo finchè non tiro fuori il cazzo e le sborro sul petto.
Sono due, tre fiotti lunghissimi che la sporcano tutta. Lei se lo spalma addosso e si lecca le dita. Sono esausto e soddisfatto.
Quella notte non abbiamo dormito. E’ andata avanti così fino alle 7 del mattino. Alle 10 mi accompagna in aeroporto. Ci salutiamo.
Rientro a casa, passo il pomeriggio sul divano pensando a come fosse focosa quella ragazza asiatica. Ci siamo rivisti solo una volta. Lei è andata a vivere con il suo uomo. Non ci siamo mai più sentiti.
Dopo tanti anni il ricordo è ancora vivo nella memoria.
Scriverlo è stato ancora più eccitante.
Ciao.

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Comments

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  • pippo16, 51
    hai ragione: è un racconto molto eccitante....
    sarà la donna asiatica.....
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  • ittrio, 39
    esperienza vissuta piu' o meno anche da me...grazie alla mitica vecchia c6...
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