“Certo Paola che questa storia di Amburgo è incredibile mi ha eccitato persino sentirtela raccontare”
“ Amica mia, pensa a me che l’ho vissuta ma credimi non è tutto oro ciò che luccica. Gli effetti collaterali non piacevoli per metabolizzare l’esperienza ci sono stati”.
“Immagino, posso capirlo. Ma senti non fraintendermi, ma quando hai scoperto questa tua, come dire, questa tua…”
“Ah Ah Simona, vocazione? Non so. Il primo segnale vero e proprio forse l’ho avuto a 17 anni al Liceo “
“Me lo devi raccontare dai”
“ Avevo litigato con il mio ragazzo: avevo appena 17 anni come ti ho detto, mi sembra in secondo liceo classico. Lui, in macchina, improvvisamente mentre ci baciavamo, me lo aveva fatto vedere tirandolo fuori grosso e duro e io mi ero arrabbiata molto. C'ero rimasta così male e così turbata che per giorni avvertii una specie di nausea e decisi di lasciarlo. Ma qualcosa mi aveva colpito dentro. Per giorni e giorni sognai quell’ immagine, il suo membro duro, scuro. Poi realizzai: avevo in realtà voglia di vederlo, e soprattutto di vederlo venire come lui aveva detto (durante la nostra litigata) aggiungendo che lo faceva spesso da solo, di scoprire quel misterioso meccanismo . Era una cosa che improvvisamente mi affascinava ma ovviamente avevo paura delle conseguenze. E poi non avrei potuto cercarlo ora che ci eravamo lasciati e dirgli… ok fammelo vedere, fai davanti a me, ti pare?”
“ Ah certo, Paola, ed allora: sei davvero forte”
“Beh, non avevo idee chiare. Mi stavo arrovellando (e masturbando quasi tutti i giorni al pensiero, te lo confesso) quando una volta in classe un mio compagno fece un pesante apprezzamento che in genere mi mandava in bestia sulle mie gambe, le mutandine o qualcosa del genere”.
“E cosa ti disse?”
“ Non ricordo la frase esatta: ma la sostanza era che siccome ,come tutte in quel periodo, avevo la gonna corta lui voltandosi mi guardava spesso le gambe e gli veniva duro”.
“Però, intraprendente”.
“Ma no, aveva anche lui 17 anni e faceva il bulletto ma di sesso non sapeva nulla. Ma quella volta invece che rifilargli uno schiaffo o fare la scandalizzata lo guardai negli occhi e gli chiesi se davvero sarebbe stato capace di masturbarsi davanti a me. Magari all'ultimo banco spiegandogli sinceramente il perché di questa mia strana richiesta. Lui in un primo tempo credeva scherzassi, rimase a bocca aperta ed imbarazzato ma poi riprese colore quando capì che facevo sul serio. All’ora di disegno ( la prof era sempre fuori) siamo andati all'ultimo banco. Io tirai un po’ su le gonne per fargli vedere le gambe perchè lui mi aveva detto che dovevo aiutarlo. Avevo chiarito che non volevo toccamenti e che non glielo avrei neanche sfiorato: volevo solo assistere a quello che lui aveva mille volte detto. Così, rispettoso, l'ha tirato fuori senza chiedere nulla di più. Era più piccolo di quello del mio ragazzo ma molto carino, meno aggressivo. Ha cominciato a farsi una sega piano piano guardandomi le gambe e le calze incurante del fatto che nell'altra fila si potesse vedere. io lo incoraggiavo, e gli facevo i complimenti. Era diventato rosso in viso combattuto gtra l’eccitazione e la paura di essere scoperto. Io gli aprivo le gambe, ero arrivata a fargli vedere lo slip, ma lui era proprio a disagio e non riusciva a venire. Stava quasi male. Vergognandosi quasi, in violazione dell’accordo, mi chiese allora almeno di sfiorarglielo. Provai a dirgli di no ma mi faceva pena, stava proprio male, era nervoso ed allora mi decisi con un po’ di paura a mettere la mia mano sul suo membro. Ma come toccai la base arrivarono getti di liquido bianco così lunghi che uno finì sui capelli della compagna che stava davanti. Non ti dico che casino successe!”
“ Immagino !”
“Ovviamente ci andò di mezzo lui ed io feci la scandalizzata, la vittima. Ma quello che era successo all’ultimo banco dopo poco fece il giro di tutta la scuola. Da una parte mi piaceva questa fama dall’altra stava diventando pesante perché erano in molti ad avanzare pretese, alcuni persino minacciando di dirlo ai miei. In classe però mi capitava spesso di avere voglia e un altro mio compagno mi chiese di fargliela fare anche a lui e lo fece con tale dolcezza che non potei direi di no. Da allora, da quella volta feci fare una decina di seghe davanti a me a diversi ragazzi. Erano tutti ubbidienti e rispettosi: quando volevo venivano all'ultimo banco, lo tiravano fuori in cambio solo di una sollevata di gonne . Una volta ho consentito ad uno di toccarmi tra le gambe ma sopra i collant ed una volta, l'ultima, l'ho finita io la sega perché proprio non riusciva a venire. Insomma fu come sul dirsi… il banco di prova”
“ Ah Ah Paola ma sei tremenda!”
“ A fine anno avevo imparato tutto sui meccanismi del piacere maschile : i rimisi con il mio ragazzo durante l’estate e … questa volta ero preparatissima”.
“Seghe d’estate, appassionate…ah ah mi pari Zucchero”
“Già ma non solo. Ormai con lui in macchina si faceva sempre così: toccamenti, baci poi gli consentivo di leccarmela e di farmi venire ma senza nessuna penetrazione se non quella della sua lingua. Una volta però mi disse che ero bravissima a fare le seghe ma che avrei anche potuto ricambiarlo con la bocca. Rimasi interdetta ma ormai avevo confidenza e gli chiesi di insegnarmi.
E così feci il mio primo pompino ( per la verità più leccata che altro) proprio a seguito di quegli esperimenti in classe”.
“ E come lo facevi venire?”
“ Simona poi sono io perversa eh? Vuoi sapere se mi veniva in bocca? No. Quello lo imparai molto più tardi, con Pino. Glielo baciavo, lo prendevo in bocca delicatamente tra le labbra, al massimo attorno al glande, ma poi finivo con la mano e lui non si azzardava neanche a proporlo. Solo una volta accadde che un improvviso schizzo colpì le mie labbra mentre mi stavo ritirando ed istintivamente tirai fuori la lingua assaggiandolo”.
“Però, questo è forte. E lui?”
“Eccitatissimo. Dopo mi chiese che cosa avevo provato, se disgusto o altro. Mentii, gli dissi di si che mi aveva nauseato. Ma in realtà mi era piaciuta la cosa e piaciuto il sapore”.
“ Peccato – ricordo che commentò – perché se questa cosa ti piacesse avresti in ginocchio tutti gli uomini”. Molto dopo scoprii che aveva perfettamente ragione!
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esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97514
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17 years ago
valerio,
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