ALICE
Sono Alice, 48 anni bionda, la quarta di seno...e sono disposta a fare tutto. Tutto ebbe inizio quando avevo 15 anni.
Dormivo in una cameretta a fianco di quella di mia madre, divorziata. Una notte sento dei gemiti e, preoccupata, entro nella sua camera. La luce sul comodino è accesa, lei è nuda, distesa sulle lenzuola. Appena mi vede cerca di coprirsi dicendo:
- Alice cosa c'è-.
- Nulla mamma, ti ho sentita lamentare-.
- No...no...non era un lamento, cara-.
Accanto a lei è posata una rivista...molto esplicita.
- Vieni, tesoro, vieni sul letto-.
La raggiungo sul letto e...lei mi toglie il pigiama, siamo tutte e due nude.
- Ti vergogni?- chiede.
- Un po'...-.
Poi lei mi posa la sua mano sulla fica, me la accarezza, mi titilla lentamente il clitoride. Io inizio a sentire un po' di piacere, mi infila un dito nella vagina muovendolo lentamente, poi con due dita.
- Ti piace?-.
- Si...si...- riesco a sussurrare.
Mi tocca i miei seni, mi lecca lentamente i capezzoli, che si stanno inturgidendo.
- Ti masturbi, io alla tua età lo facevo spesso...-dice.
- Si...si...spesso...- mormoro.
- Vedrai cara, ora sarà più bello- e così dicendo, impugna il vibratore che aveva accanto.
Me lo appoggia sulla fica, spinge lentamente, lo sento penetrarmi nella vagina. Lo accende, le vibrazioni dell' oggetto mi provocano sospiri di piacere. Lo introduce più a fondo, sento un leggero dolore, ma lei non si ferma. Mi inarco sollevando il bacino.
- Stai...stai per godere?- chiede.
- Si...si mamma, stò per godere...anzi...godo...mmmm...godooo- grido sussultando e dimenandomi tutta.
Mi sfila il vibratore, e mi bacia la fica dicendo:
- Ora tesoro...non sei più vergine-.
Rimaniamo distese l' una accanto all' altra, mia madre prende la rivista e la sfogliamo insieme.
- Ti piace...quello che fanno questi nelle foto?- chiede.
- Si mamma, mi piace...e mi procurano un certo fremito- rispondo.
- Sei proprio come ero io alla tua età...- replica.
Il tempo passa per tutti, e ora a 48 anni sono sempre quella di quella notte. Mi piace divertirmi sessualmente, i masci che mi ronzano attorno non mi mancano.
Ormai da anni lavoro in un ufficio di progettazione siti web. Nel mio ufficio sono l' unica donna con tre bei maschioni. Confesso che, singolarmente, me li ero fatti tutti . Però volevo di più, la mia voglia di sesso mi faceva sentire eccitata. Perciò, un sabato li invito, tutti e tre, a cena da me.
- Sono una brava cuoca- dico a loro.
Per quella sera preparo una cena degna del migliore chef.
Marco Franco e Silvio arrivano puntuali. Dopo avere cenato ci sistemiamo nel soggiorno.
- Scusatemi un momento...torno subito..- dico, lasciando la stanza.
Salgo in camera mia, indosso biancheria intima molto sexy e rientro fra loro.
Nel vedermi cosi "svestita" rimangono senza fiato.
- Accidenti!- esclama Silvio- così conciata ce lo fai tirare!-. e così dicendo si passa una mano sulla patta dei pantaloni. Anche Marco e Franco fecero lo stesso.
- Bhè! Che aspettate?- dico.
Afferrarono il concetto, e si denudarono in un baleno. Avevo di fronte a me tre bei maschioni, nudi, con i cazzi ben duri.
Mi seguono nella camera, mi tolgo quel poco di biancheria che avevo. Eravamo quattro corpi nudi...in attesa di fare sesso. Ero molto eccitata, salgo sul letto seguita da loro. Iniziarono a toccarmi, a palpeggiarmi, a frugare in ogni mio recesso. Poi Franco si distende sulla schiena dicendo:
- Alice...vieni, impalati sul mio cazzo..-.
Sopra di lui, mi infilo il cazzo fino ai testicoli, mi abbasso sul suo petto. Il mio culo bene in mostra.
- Voi due, che aspettate...-. Dico rivolta agli altri.
Sivio mi si pone dietro, mi sfrega il cazzo fra le natiche aperte. Poi punta il membro all' ano. Spinge, e lentamente, mi infila il suo cazzo, fino in fondo. Sento i suoi testicoli battermi sulla mia carne. Marco si mette a cavalcioni del viso di Franco, di fronte a me. Il suo bel cazzo è a pochi centimetri dalla mia bocca. Gli lecco il glande turgido, poi la sua asta mi riempie la bocca. Lecco e succhio quel cazzo che mi riempie.
Gli altri due mi chiavano e mi inculano molto lentamente, vogliona fare durare a lungo il gioco. Io mi sento al settimo cielo, tre bei maschi che mi possiedono! Lo avevo desiderato da tanto...
- Ragazzi-sussurra Sivio- cerchiamo di godere tutti assieme-.
- Si...si...- gli fa eco Silvio.
Io non posso rispondere...avendo nella bocca tutto il cazzo di Marco, con i suoi testicoli che mi sbattono contro il mento.
Finalmente il piacere ha il sopravvento!
Godiamo...godiamo quasi all' unisono, con gemiti e ratolii di piacere. Sono quattro orgami quasi simultanei... Poi, molto lentamente, loro si sfilano da me.
Rimaniamo a letto per un bel po', facendo cose estremamente lussuriose, fino a che loro no decidono di andarsene.
Per ora questo è tutto, arrivederci a prossime avventure.
Comments