Ore 19 Lezione di obbedienza
E ora - pensavo mentre tranquillamente distesa sul divano mi accarezzavo pigramente la fica ancora vogliosa - Ora ci vuole qualcosa che ho sempre desiderato. Un giochino particolare. Così pensai ad una cosa che avevo visto appesa nell'armadio. Si era stata sicuramente opera di Manari, un fulgido esempio di bastardo assoluto quell'uomo, ma dovevo ammettere almeno con me stessa di adorarlo per questo.
Così mi alzai e ondeggiando completamente nuda sui miei tacchi a spillo mi diressi verso la camera da letto. Nell'armadio. Avvolto in metri di carta velina, coronata da un fiocco sfavillante di raso rosso. Eccolo li. Il completo da domina con tanto di strapon e frustino. Il lattice lucido di zip e legacci ammiccava dalla velina seducente e accesso di mille riflessi, quasi chiamandomi. Quell'uomo era deciso a mettermi K.O con la dimostrazione della sua capacità di leggermi dentro in modo perfetto.
E va bene gli avrei dato il suo spettacolino e poi una piccola privata personalissima lezione di obbedienza tutta per lui.
Strappai quasi con violenza la carta velina e il fiocco di raso afferrando avidamente il corsetto di lattice e accarezzando con lo sguardo il dildo svettante dello strapon.
Il corsetto era perfetto mi fasciava come un guanto seguendo la curva dei seni. Dietro era chiuso da una rete di stringhe che finivano in un laccio che pendeva tra le natiche. Davanti dei gancini di metallo cromato tenevano accostati i lembi creando una profonda scollatura a v. Le bretelle finivano in un collare che serrava il collo. Sostitui rapidamente le mie giarrettiere di pizzo con quelle in lattice e agganciai le mie calze di seta. Sfilai le mie scarpe e indossai quelle con il tacco di acciaio e il cinturino di cuoio alto che avvolgeva le caviglie procuratemi da Manari.
L'immagine che rifletteva lo specchio era splendida. Mi sentivo potente, seducente e assolutamente troia. Afferrai il frustino e lo strapon e con delle ampie falcate andai in salotto. I ragazzi sedevano nudi e silenziosi sul divano. Mentre una poltrona di cuoio rosso era stata spostata di fronte a loro e, mi aspettava. Manari semi nascosto nuovamente dalle telecamere mi fissava con uno sguardo ironico e un sorrisetto compiaciuto sul volto.
Mi fermai di fianco alla poltrona. Sollevando un piede, posandolo sul bracciolo mentre sfioravo con le mani il frustino, quasi accarezzandolo. Guardavo i ragazzi negli occhi lentamente senza l'ombra di un sorriso. Le note del blues riempivano di atmosfera la stanza che era illuminata in modo da lasciare quasi in ombra me e sotto una luce potente i ragazzi.
“Bene - iniziai a dire con una voce fredda e dura - quella di stasera sarà una lezione che non dimenticherete. Una lezione preziosa ma anche…dolorosa. Si dolorosa. Ma il confine tra il dolore e il piacere è sottile molto sottile. Ora verrete legati, ammanettati ai polsi e alle caviglie e poi io mi prenderò cura di voi. Ampiamente cura”.
Mentre i ragazzi venivano ammanettati mi sedetti sulla poltrona e spalancando le cosce infilai il manico del frustino nella fica iniziando a masturbarmi violentemente davanti ai loto occhi. La reazione fu immediata. I corpi dei ragazzi si tesero nell'eccitazione. I cazzi svettarono imponenti, ondeggiano verso di me. Affondai il manico in tutta la sua lunghezza nella fica e mi abbandonai all'orgasmo ricoprendo di sborra il frustino.
Dopo qualche minuto sfilai il frustino della fica. E con passo deciso mi diressi verso i ragazzi: Bene - scandii - prima regola IO SONO IL VOSTRO CIBO E LA VOSTRA ACQUA…. Stasera vi nutrirete della mia sborra e vi disseterete con la mia pipi. Ad iniziare da ora. Così dicendo mi avvicinai a Marco che era il primo della fila e gli apri la bocca a forza infilando il manico nella sua bocca e obbligandolo a leccare la prima parte del frustino. Affondai un po' di più il frustino nella bocca di Christopher che l'aveva già spalancata, pronto a leccare. E Lo affondai tutto nella bocca di Jem che fini di ripulirlo restituendomelo lucido. Mi voltai facendo schioccare il frustino contro il pavimento e cogliendo con la coda dell'occhio in un angolo Manari che si menava furiosamente il cazzo eccitato oltre il limite dalla scena.
Era solo l'inizio. Mi sedetti sulla poltrona spalancando nuovamente le cosce e :”La mia fica ha bisogno di attenzioni, in modo particolare voglio che mi succhiate il clito tre minuti ciascuno, non un secondo di più o di meno. Chi sgarra verrà punito. Jam partiamo da te”. Il giovane giapponese riusci con precisione tutta orientale a succhiami sapientemente per esattamente tre minuti. Lo seguirono Marco e Christopher che preso dall'entusiasmo avvertendo tra le labbra le contrazioni del mio orgasmo, non si fermò in tempo. E venne punito. Severamente. Lo frustai 5 volte obbligandolo a chiamare ogni volta la frustata successiva con voce più tremante. Colai sborra sui segni rossi delle frustate. Dopo. E vidi il ragazzo sorridere.
“Seconda regola - ripresi dopo che Christopher ebbe ripreso il suo posto - DOVRETE AVERE SEMPRE IL CAZZO IN EREZIONE IN MIA PRESENZA.
Chi non rispetterà questa regola verrà ancor più severamente punito rispetto alla regola precedente. E ora signori - conclusi allacciandomi lo strapon e accarezzando il dildo lucido come se fosse un cazzo vero…. Siete pregati di voltarvi. Intendo farvi il CULO”. Contemplai quella distesa di magnifici culi offerti alla mia voglia e dopo aver provveduto a sciogliere i ragazzi dalle manette. Spiegai loro cosa volevo. Ci saremmo disposti in circolo ognuno di noi avrebbe inculato e sarebbe stato inculato contemporaneamente da un altro. Li lasciavo liberi di scegliere la disposizione del cerchio. In ogni caso io avrei tenuto lo sguardo incollato a quello di Manari perché non ci fossero dubbi su chi stessi prendendo in quel momento e perché.
Ci disponemmo e mi trovai tra Christopher e Jem. Avrei preso il culo di Jem e il cazzo di Christopher. Affondai nel piccolo culo del giovane giapponese con forza sentendomi immediatamente avvolta dal calore della sua carne. E dalla morbidezza. Ad ogni colpo il dildo affondato nella mai fica rispondeva con una scarica di vibrazioni, mentre il mio culo veniva riempito totalmente dal cazzo di Christopher snello e potente perfetto in quell'occasione. Presto le note del blues nella stanza furono coperte dai gemiti e le parole inarticolate che uscivano dalle nostre labbra. Fissai Manari a lungo. Vibrava, si tendeva, leccandosi le labbra con la lingua, accarezzandosi il cazzo come se fosse lui dentro il mio culo o io dentro il suo. Mentre vibravo nel doppio orgasmo del culo preso e del culo dato lo vidi sborrare. Mi leccai le labbra avidamente. Capì al volo e si portò le dita sporche di sborra alle labbra leccandole con voluttà come avrei fatto io. Sorrisi. Veramente appagata solo in quel momento.
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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