Ore 21.30 La personale lezione di obbedienza di Manari
Immersa nella vasca idromassaggio con un flutè di champagne in mano. Sorseggio il liquido rosato mentre mi rilasso. Muscoli. Testa e Sesso a riposo. La stanza è in penombra e colmata dalle note del mio blues preferito. Appagata? Forse. Non del tutto in ogni caso. Ma Soddisfatta si. Almeno, per quello che riguarda la gang bang. Tutt'altra storia è Manari. Quell'uomo è una vera e propria spina nel fianco. Un tormento. Intrigante e incessante. Quasi evocato dalla forza dei miei pensieri. Lo sento entrare nella stanza ancor prima di vederlo. La forza della sua Voglia di me è tale che la percepisco anche nel silenzio. Violenta e potente. Non apro gli occhi. Vigile. In attesa della sua prossima mossa. Io so già quale sarà la mia, comunque. Quell'uomo ha bisogno di una piccola lezione. Una piccola e deliziosa, per entrambi, lezione di obbedienza. E' la fica che fa girare il mondo. Ed è meglio che lui inizi a ricordarselo. Almeno in mia presenza.
Avverto il suo tocco. E' lieve. Mi ha solo sfiorato un capezzolo. Ma è come se una scossa elettrica mi avesse attraversato il corpo. La fica mi si contrae. E i capezzoli svettano turgidi entrambi a pelo dell'acqua. Si china alle mie spalle e mi morde il collo scivolando con la lingua verso l'orecchio.
Cerco le manette che ho nascosto nell'acqua e lo attiro verso di me per baciarlo e soprattutto indurlo a mettermi le mani sui seni.
Mentre succhio la sua lingua avidamente, mi sposta le mani sui capezzoli. “Bingo - penso sorridendo intimamente - e faccio scattare le manette sui suoi polsi.
Mentre è ancora stordito esco dalla vasca e lo spingo verso una poltrona di pelle nell'angolo della zona bagno con una corda di seta cremisi fisso le sue braccia ammanettate ai braccioli della sedia.
Mi allontano e mi asciugo rapidamente con un telo. Lo guardo è chiaramente furioso. Almeno apparentemente. In realtà nel fondo dei suoi occhi si legge qualcosa di altro. Una sorta di compiaciuta soddisfazione per gli sviluppi della situazione.
“Bene - sorrido ironica guardandolo - direi che siamo nelle condizioni ideali per la nostra piccola lezione di obbedienza”. Mi avvicino a lui. La mia fica è a 30 centimetri dal suo viso. Ne avverte il profumo. Ne sente il calore. Infilo due dita nelle sue calde profondità
e gli sfioro le labbra con la mia voglia liquida. Mi allontano di nuovo. “Ah Ah Ah - rido maliziosa guardando Manari il cui cazzo già svetta attirando il mio sguardo come una calamita - Ti piacerebbe è…. Niente da fare. Ora io chiamerò qui Christopher. E lo userò come un gigantesco dildo di carne. Mi prenderò il mio piacere da lui e lo farò a pochi centimetri da te e dalla tua voglia. Voglio vederti imprecare, supplicare, insultare dalla voglia di fottermi, per la voglia assoluta di essere al posto di Chris. Di essere il mio giocattolo vivente. Ma potrai farlo solo nella tua mente. Non un fiato dovrà uscire dalle tue labbra. Altrimenti… assaggerai la frusta”.
In quel momento entrò Christopher che mi abbracciò da dietro iniziando a stringere i miei capezzoli con forza mentre io mi strusciavo contro il suo cazzo con il culo in tensione per la voglia di essere aperto. I miei occhi non lasciavano un secondo Manari mentre Chris mi faceva piegare a 90 gradi con le braccia appoggiate sui braccioli della poltrona dove l'uomo era seduto. La mia bocca era pochi millimetri dalla sua. Quando Chris con un unico movimento fluido e potente mi riempi il culo. Affondai la lingua nella bocca di Manari scopandogli la bocca con lo stesso ritmo con cui il giovane nero stava fottendomi il culo. I miei seni con i capezzoli duri come il marmo strusciavano sulle spalle di Manari. Assecondavo i colpi di Chris spingendo il culo all'indietro con sempre maggiore frenesia: l'orgasmo stava per travolgermi. La mia fica colava sborra sulle ginocchia e i piedi di Manari. Al vertice del godimento morsi, cercando il sapore del sangue, la lingua di quel dannato bastardo e lui di rimando con rabbia mista ad una voglia travolgente morse la mia. Il sangue invase le nostre bocche. Mi staccai lanciandogli sguardi omicidi e deglutendo il sangue. Liquidai Chris con un cenno della mano e misi il culo in faccia a Manari, ordinando secca: ”Ora ripuliscimi per bene con la lingua se no giuro maledetto figlio di puttana che una decina di frustate non te le toglie nessuno”. Un lampo nei suoi occhi feci appena in tempo a coglierlo mentre mi voltavo. E poi la sua lingua che mi accarezzava lenta e potente il culo. Percorrendo con la punta il solco tra le natiche indugiando sul buco. Raccogliendo le tracce della sborra sparse anche lungo le mie cosce. “Dannato stronzo mi stava eccitando di nuovo. Ero già pronta per un altro giro di giostra. Dio lo odiavo e lo adoravo contemporaneamente. Non era possibile spezzarlo” I pensieri sempre più confusi e tumultosi mi invadevano la testa mentre non potevo fare a meno di abbandonarmi alle cure di quella lingua. Venni ancora su quella lingua, in quella bocca che mi accarezzava selvaggia la pelle tenera tra la fica e il buco del culo. Venni maledicendomi ogni secondo. Ad ogni contrazione un po' di più. Sorrideva il bastardo dopo. Un sorrisetto compiaciuto.
“Ecco mia cara. 2-1 per me direi o se preferisci poker d'assi” sogghigno con voce roca. “Ah. Non cantare vittoria. Mio caro c'è ancora la piccola questione della tua punizione - sorridevo compiaciuta mentre accarezzavo il manico del frustino con una mano. Una punizione secondo la legge del contrappasso. Ti è piaciuto farmi godere mio malgrado bene…. Ora è il tuo turno”. Mi allontanai di un paio di passi e appoggiandomi al bordo della vasca m'infilai il manico del frustino nella fica e iniziai a muoverlo selvaggiamente. Intanto mi leccavo le labbra e fissavo il suo cazzo. Che suo malgrado oscillava verso di me, con la cappella gonfia e lucida. Potevo vedere le vene pulsare mentre affondavo il manico del frustino sempre più nella fica. Ma stavolta eri lui a dover sborrare. Sfilai il frustino dalla mai fica e gli girai intorno con un unico movimento glielo infilai nel culo. Sussultò urlando e sborrò all'istante. Senza riuscire a fermarsi. Mi concessi una risata soddisfatta e…: “Colore mio caro o se preferisci 2 a 2 palla al centro”.
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
100513
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11 years ago
pillinca,
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Last visit: 1 month ago
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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