lucrezia13
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Couple
Milan, Italy
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- 2 weeks ago LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE - 2^ Parte LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE 2^ PARTE Riprendo il racconto che, come già indicato nella 1^ parte, rappresenta una esperienza reale vissuta nel marzo 2022 e che, per come si è realizzata, ha avuto un’importanza significativa nella mia vita di coppia. PREMESSA Sono conscio che il lettore medio di questo racconto sia principalmente interessato alla cronologica descrizione degli eventi più lussureggianti della storia (in fondo siamo in un sito erotico), tuttavia ho ritenuto necessario proporre un preambolo alla narrazione in modo che tutti siano i grado di comprendere a pieno, non solo la situazione in cui si è creata “la prima volta”, ma anche lo stato d’animo e le sensazioni psicologiche degli attori stessi ed, in ultima analisi, il percorso cerebrale che ha portato a maturare questo passaggio. *** È frequente nelle coppie vivere, prima o poi, un periodo di crisi coniugale. Le cause possono essere molteplici: la routine matrimoniale, il fatto di darsi per scontati, lo stress lavorativo, le abitudini, la stanchezza, etc. . In ogni caso sono periodi estremamente logoranti dove rischia di perdersi ogni reciproco stimolo emotivo. Ebbene, durante i primi mesi post emergenza covid, noi eravamo in una di queste fasi. Il nostro sentimento era sempre molto forte ma era meno palese, quasi scontato. Era come se ci fosse un’ombra cupa tra di noi…….qualcosa di non ben definito, che comunque rischiava di allontanarci fino quasi a farci sentire più due individui che una coppia. Sono situazioni difficile da spiegare che, tuttavia, portano (erroneamente) a pensare che il proprio malessere psicologico dipenda in qualche modo dal comportamento del proprio partner. Io, in particolare, sentivo mancare l’empatia di coppia…. non vedevo più nella mia compagna la volontà (e soprattutto il piacere) di comprendere le mie esigenze. Non percepivo più in Lei il desiderio di rendere felice e realizzato il proprio uomo. Intendiamoci, di fatto non avevo nulla di trascendentale da rimproverarle, era una mera sensazione….un’atmosfera negativa che alleggiava tra noi e che, personalmente, mi intristiva molto perché contrastava con il mio assoluto bisogno di unione e complicità di coppia. Più passava il tempo e più la tensione aumentava. Sembrava un progressivo e inesorabile precipitare. A un certo punto, anche futili decisioni, come la scelta del programma tv, sembravano diventare oggetto di beneplacito o quanto meno di compromesso. Tutto stava diventando tremendamente snervante. Dormire con la finestra aperta o chiusa, materasso morbido o rigido, uscire o stare a casa, cosa cucinare alla sera, la mia uscita della domenica mattina per il rituale allenamento in bicicletta……ogni mia scelta sembrava essere motivo di discussione e/o di contrattazione. Lo stesso normale dialogo coniugale cominciava a risentirne; ormai ogni banale conversazione rischiava di trasformarsi in un’accesa discussione polemica……non c’era più nulla di pacato tra noi……tutto sembrava poter sfociare improvvisamente in un conflitto tra opinioni inconciliabili. Anche nell’intimità stavamo vivendo una sorte di triste declino. Facevamo ancora l’amore ma in modo spento, convenzionale……da vecchia coppia stanca. Ormai si faceva sesso sempre nello stesso luogo (nel letto matrimoniale), Patrizia non indossava più la sua sensuale lingerie ed anche nella scelta delle posizioni sessuali spesso si finiva per previlegiare esclusivamente la comodità o la praticità a discapito del piacere. Come se non bastasse (causa lockdown sanitario) da oltre due anni non giocavamo più con coppie o singoli ed i club privé rappresentavano ormai per noi solo uno sbiadito ricordo per noi. In tale contesto, credo che il mio principale errore sia stato quello di non parlare apertamente (e soprattutto tempestivamente) del mio malessere interiore. Ritenevo infatti (oggi posso dire ERRONEAMENTE) che la mia compagna di vita non potesse non percepire la mia palese insofferenza. Pertanto l’unica spiegazione che riuscivo a darmi della sua inerzia ed indifferenza, era che non fosse interessata al mio stato d’animo e ciò, ai miei occhi, equivaleva a mettere in serio dubbio il suo affetto nei miei confronti. Fortunatamente la realtà era diversa e Patrizia me ne diede prova durante il nostro momento peggiore. Infatti, dopo un sofferto e lungo periodo di silenzi, una sera il confronto è improvvisamente arrivato. A dir la verità, più che un confronto sembrava uno “scontro”, fatto di reciproche accuse e lamentele …..poi però, a un certo punto, Lei ha preso l’iniziativa e dopo aver confermato i suoi sentimenti nei miei confronti, ha avviato un costruttivo processo dialettico che, per maggior chiarezza, ripropongo a seguire in maniera pressoché testualmente : P. – Perdonami Amore, ma io ti amo come e più di prima. Non voglio perderti e voglio dimostrarti che possiamo tornare quelli di un tempo. Forse ho dato per scontato il nostro rapporto ma anche a me non piace come stiamo vivendo la nostra relazione. Non mi riconosco più, voglio tornare la donna che hai conosciuto. In fondo ci amiamo e questa è l’unica cosa che veramente conta. Non possiamo buttare via tutto quello che c’è tra noi. IO – Non voglio che Tu cambi solo per paura di perdermi, io vorrei che Tu avessi piacere di stare con me, di condividere cose con me. Io ti ho sempre considerata, non solo mia moglie, ma anche la mia compagna, la mia amica, la mia confidente nonché la mia complice. È questa la Patrizia che ho sempre desiderato. P. – Ma anch’io voglio essere quella donna e voglio dimostratelo. Noi abbiamo bisogno di una svolta, di complicità, di qualcosa che ci unisca nuovamente….di un nostro segreto da condividere…..di trasgressione. Senti…perché non invitiamo un singolo a casa nostra? IO – Per far cosa? I soliti giochi soft per poi tornare alla solita routine? P. – No. Questa volta voglio andare oltre ai nostri vecchi limiti. Questa volta lo voglio scopare. IO – Lascia perdere. Non ci sarebbe alcuna soddisfazione sapendo che lo faresti solo per me. Non è quello che desidero e Tu lo sai? Io ho sempre adorato la nostra complicità di coppia, non mi interessa il tuo sacrificio alla Giovanna D’Arco. P. – E chi ti dice che lo faccio per Te? IO – Vorresti farmi credere che improvvisamente è diventato un tuo desiderio? Scusa ma faccio veramente fatica a crederci? Ricordo ancora benissimo il sorriso malizioso sul bel viso di Patrizia, mentre, con tono quasi di sfida, replicava al mio scetticismo con queste semplici tre parole: P. – Mettimi alla prova. Al termine di questa frase, confesso che ho sentito un brivido corrermi su per la schiena. Ero completamente pervaso e stordito da una moltitudine di sentimenti, confusi e coesi tra loro, che andavano dall’amore, all’ eccitazione, alla sorpresa, alla paura, alla gelosia e molti altri ancora che nemmeno riuscivo a riconoscere. Quel giorno stesso ci mettemmo alla ricerca di un single e già per la sera stessa avevamo fissato un appuntamento a casa nostra con Tommaso. Nel colloquio telefonico preliminare, dopo aver adeguatamente chiarito le regole del gioco (“Patrizia scoperà ma non si concederà a rapporti orali e anali”), avevo raccomandato al nostro amico massima delicatezza e sensibilità considerando che si trattava di una “prima volta” per Patrizia. Appuntamento alle 21, ma già alle 20,30 Patrizia è già tutta “apparecchiata”: stivali neri con tacco a spillo, autoreggenti nere, un abito lungo di pizzo con ampio spacco di coscia e generosa scollatura. La trama del pizzo nero lasciava veramente poco all’immaginazione. Inoltre il vestito era molto leggero e pertanto i suoi capezzoli reagirono rapidamente alla fredda attesa inturgidendosi e sollevandosi nelle trasparenze. Ricordo che le dissi: “Sei bellissima, se ritarda 5 minuti ad arrivare ti scopo io”. Arrivò puntuale. Patrizia prese subito l’iniziativa. Andò incontro al nostro ospite salutandolo e avvinghiandolo subito con uno stretto e prolungato abbraccio che non avrebbe lasciato indifferente neanche un eunuco. Il nostro amico non poteva non aver sentito i suoi seni premergli sul petto. La conferma di ciò, la ebbi subito. Infatti il suo imbarazzo nell’essere accolto in modo così diretto era evidente. Non proferiva parola. Anche questa volta ci pensò Patrizia a “rompere il ghiaccio”. Infatti lo fece accomodare sul divano del salotto e comincio a rivolgergli apprezzamenti con voce volutamente suadente. Senza neanche volerlo, mi trovai ai margini della scena, ne approfittai allora per attivare la videocamera del mio cellulare……non volevo perdere nulla di ciò che si stava prospettando davanti ai miei occhi. Intanto sul divano, le mani di entrambi già cominciavano a dispensarsi carezze e sfioramenti reciprochi, dapprima incerti e superficiali poi sempre più diretti e passionali. Ormai i primi timidi approcci del nostro amico si erano trasformati in voraci palpate…..le sue mani che inizialmente si soffermavano con movimenti lenti e controllati sull’elastico dell’autoreggente quasi a voler definire la zona di confine tra la calza e la pelle liscia della gamba, ora passavano, freneticamente e senza pudore, dall’interno coscia al petto ………quasi a non saper decidere dove stare. Un attimo dopo, vedo il seno sinistro nudo di Patrizia stretto tra le dita di Tommaso mentre la sua bocca ingorda succhia il capezzolo più che mai inturgidito dalle precedenti attenzioni. Patrizia geme prima di piacere e poi di dolore quando l’azione del nostro esuberante amico eccede. Io sono completamente stravolto dall’eccitazione…….le tette di mia moglie succhiate senza ritegno da uno sconosciuto e sta anche gemendo di piacere. Improvvisamente Tommaso si inginocchia davanti a Patrizia la quale, percependone le maliziose intenzioni, anticipa la sua azione aprendo, senza alcun ritegno, le gambe. La visione che offre è irresistibile. Infatti a seguito dei profusi strofinamenti prestati, il perizoma si è insinuato tra le grandi labbra della vulva lasciando trapelare una curata quanto sensuale peluria pubica. Un attimo dopo il suo perizoma è accostato a lato delle grandi labbra scoprendo il clitoride gonfio di eccitazione. La lingua di Tommaso non perde tempo e inizia un lento ma inesorabile lavoro sul “grilletto” di Patrizia. I gemiti aumentano a dismisura e i movimenti ritmici delle mani di Patrizia sulla testa di Tommaso sembrano confermare le manifestazioni di piacere appena udite. Adesso entrambi i seni di Patrizia sono scoperti mentre le dita di Tommaso agiscono sui capezzoli pizzicandoli quasi a voler sintonizzare una stazione radio. Nel frattempo la testa di Tommaso è sempre tra le cosce di mia moglie che, continua a esprimere parole di approvazione per l’insaziabile lavoro di succhiamento che viene riservato al suo clitoride, ora più che mai gonfio e bagnato. Dopo qualche minuto Patrizia riprende il comando delle azioni. Fa sedere Tommaso sul divano e le si siede sopra rivolta verso di Lui. La scena che mi si presenta è favolosa: Tommaso ha la testa tra le tette di Patrizia mentre le sue mani palpeggiano lussuriose il sinuoso culo del mio Amore. P.S. – Per la cronaca, il culo di Patrizia è uno dei suoi punti di forza…..fianchi rotondi e natiche a forma di cuore ne fanno un vero capolavoro apprezzato da tutti coloro che hanno avuto occasione di giocare con noi. Decidiamo di spostarci rapidamente in camera da letto per proseguire più comodamente il gioco. Pochi secondi e Patrizia è sdraiata sul letto con addosso solo stivali ed autoreggenti. Anche Tommaso non perde tempo ed in un attimo è completamente a nudo…….la sua eccitazione è già ben evidente. Ricomincia il cunnilingus che Patrizia dimostra subito di apprezzare. Ben presto, l’azione della lingua viene sostituita dal movimento ritmico di un dito. Patrizia apprezza a tal punto da chiedere: P. - “SIII,…dai! Mettimi anche un dito nel culo” . Non so se sia possibile esprimere a parole l’eccitazione che una frase del genere può generare in un uomo. Io non ci riesco! Il movimento delle due dita all’interno di mia moglie era già di per sé estremamente provocante, ma la reazione verbale di Patrizia alle stimolazioni ricevute mi fece letteralmente sbandare: P. – SI… SI…un dito in figa ed un dito in culo…..mi stai riempiendo tutta. Poi alza la testa cercando il mio sguardo e aggiunge: P. – Amore, mi manca solo un cazzo in bocca. Ben presto le dita in figa passano da due a tre e infine addirittura a quattro. Il nostro amico però si fa prendere troppo dal momento e comincia a stantuffare esageratamente finché un gemito di dolore di Patrizia e un mio immediato rimprovero non lo fanno desistere. Patrizia riprende in mano il pallino del gioco ed estrae da sotto il suo cuscino il suo migliore amico, il suo vibratore “succhiaclitoride”. L’immagine di Lei sdraiata a gambe aperte mentre si masturba provoca in me inquietudini profonde e contrastanti. L’eccitazione si accresce ancor di più quando Tommaso decide di contribuire al piacere di Patrizia infilandole un dito in figa. Questa volta la sua azione è più delicata e controllata e, di conseguenza, più gradita. Pochi minuti ed ecco Patrizia esplodere in un orgasmo fatto di forti gemiti liberatori. Vederla godere, mentre è penetrata da un dito non mio, ha risvegliato in me istinti difficilmente confessabili. Si invertono nuovamente i ruoli. Ora è Patrizia che, riprendendo l’iniziativa, fa sdraiare sulla schiena Tommaso e le regala un sensuale quanto gradito body massage. Sgrano gli occhi, non voglio perdermi alcun particolare. Osservo con attenzione il mio Amore mentre con le sue morbide tette sfiora dolcemente il petto del nostro ospite. Vedo i suoi capezzoli…sono talmente turgidi da sembrare due chiodi e sono altresì evidenti i brividi provocati al fortunato ricevente. Per mettere a contatto le tette di Lei al petto di Tommaso, inevitabilmente il suo culo di Patrizia è rimasto sollevato. Da dietro l’immagine di Patrizia è strabiliante: osservo il suo culo rotondo in primo piano e le grandi labbra ancora aperte dopo il recente orgasmo. Quando poi Tommaso comincia a picchiettare le dita sulla figa ancora leggermente slabbrata di Patrizia, si sente il rumore dei suoi umori……E’ BAGNATISSIMA !!! Non ancora soddisfatta del trattamento ricevuto, Patrizia, con voce lieve ma decisa, le sussurra: P. – Mettimi un dito dentro. Tommaso ovviamente non se lo fa ripetere e inizia a penetrarla intimamente. Patrizia riprende il movimento lento ma costante del suo corpo sinuoso; porta così il suo seno a scendere fino all’ombelico mentre contemporaneamente il suo pube struscia sugli attributi maschili del nostro ospite. Il cazzo di Tommaso ora sembra scoppiare. A questo punto non è più possibile attendere oltre, l’eccitazione di tutti è al limite. Tommaso si infila il preservativo, aiutato da una Patrizia un po’ impacciata in un compito a cui non è più abituata. Il nostro impaziente amico si infila tra le gambe di Patrizia e comincia ad armeggiare con il suo cazzo nel tentativo di penetrarla. Quando ormai aveva appena cominciato a far pressione sulla “soglia”, Patrizia lo spinge via, facendoci sospettare in un ripensamento tardivo. L’imbarazzo però scompare subito, quando la sento rivolgere a Lui con le seguenti parole: P.- Voglio stare sopra. Ti voglio scopare io. In un attimo Patrizia è sopra di Lui nella classica posizione “dell’amazzone”. Da dietro ho una visione perfetta della scena: vedo la mano di Patrizia cercare e trovare sotto di Lei l’asta di Tommaso, la vedo puntare il membro eretto all’ingresso della vulva, la vedo spingere progressivamente il glande dentro le grandi labbra, e infine….la vedo sedersi dolcemente sul cazzo fino a totale inserimento. L’immagine della virilità maschile che lentamente scompare interamente dentro la figa della mia donna è una scena quasi irresistibile per me. Il lento movimento ascendente e discendente del culo di Patrizia sul suo cazzo prosegue ritmico. Vedo il cazzo entrare ed uscire a un cadenza regolare fino a quando, l’impazienza di Tommaso non lo porta ad unirsi a Lei nel movimento….accentuando i tempi delle spinte. Adesso si muovono entrambi in simultanea; quando lei scende con il culo, Lui sale col bacino. In questo modo la penetrazione è più profonda. Tommaso aumenta ancora il ritmo e Patrizia è costretta a interrompere il suo. Ora è solo Lui che spinge…..in modo sempre più profondo e concitato. La mia eccitazione sale ulteriormente quando sento Patrizia gridare: P. – SI…SI…SCOPAMI . Lo voglio dentro, lo voglio sentire tutto…fino in fondo….fino alle palle. Comincio a temere che tutto finisca troppo presto e allora chiedo di cambiare la posizione. Patrizia si mette a 90 gradi (posizione a pecorina” per intenderci). Lui è un po’ basso, fa fatica a penetrarla in quella posizione. Le chiede di abbassarsi davanti fino ad appoggiare petto e viso al letto. Adesso è riuscito ad entrare. Tramite le mani la tiene per i suoi sinuosi fianchi in modo da poter gestire meglio il ritmo delle spinte. Ad ogni affondo, si sente il rumore dei due corpi che si scontrano. Cambiano ancora la posizione, ora tocca alla “missionaria”. Lei si sdraia supina allarga e solleva le gambe velate dalle calze nere. Già solo vederla in questa posizione è uno spettacolo. Lui traffica un po’, sembra non riuscire a trovare la “strada”….Lei per aiutarlo, le dice: P. – più su, più su…..più su, più su! Allora Lui le risponde; T – Lo vuoi nel culo ? E Lei, preso coscienza delle sue reali intenzioni, categoricamente: P. – NO !! Il culo e la bocca li do solo a mio marito. Non credo mi sia possibile esprimere l’orgoglio e la soddisfazione che una tale frase mi ha dato. Alla scorrettezza del nostro ospite che, ben conscio delle regole della casa, ha provato a esigere più di quanto (ed era molto) le era stato concesso, si è sovrapposta la ferma reazione della mia compagna di vita che ha messo in chiaro che Lei era lì per un gioco e solo per quello. Lei è e resterà mia, come io sono e resterò suo. Il fatto che i nostri corpi vengano occasionalmente “condivisi” per i nostri capricciosi giochi trasgressivi non cambia la realtà dei fatti. Dopo questo breve momento di imbarazzo, finalmente il nostro “furbone” trova la strada giusta e comincia il suo movimento “stantufforio” incitato dai gemiti e dalle frasi provocanti di Patrizia. Sposto il mio punto di osservazione…mi posiziono dietro di loro. Durante il frenetico movimento penetrativo, vedo palle di Lui scontrarsi rumorosamente con le natiche di Patrizia. Vista e udito……una combinazione eccitante e sensuale. Il sesso vissuto con tutti i sensi….. Lui le alza le gambe in modo da poter esercitare spinte più ampie e profonde, Dai suoi gemiti animaleschi si intende che è quasi all’apice del piacere. Lei sembra capirlo e grida: P. – SI…SI,,,,,sborrami tutta,,,,,,voglio sentirti godere. E’ troppo per Lui……non resiste…..esplode in una serie di mugugni di piacere seguiti dai rumori degli ultimi due profondi colpi d’anca contro le natiche di Patrizia. Tommaso è stremato, si lascia scivolare a lato del letto. Non perdo tempo. Sposto le gambe di Patrizia verso la mia posizione e la posseggo con energia. Tutti i miei colpi sono seguiti dal rumore dei nostri corpi che si scontrano. La bacio con passione, mentre le dico che l’amo e che sono orgoglioso e felice di avere una donna come Lei. Immediatamente dopo esplodo dentro di Lei, riempiendola con tutto il mio seme. CONCLUSIONE Sono stato un uomo che si “nutriva” di grandi emozioni e, per quanto mi è stato possibile, ho cercato costantemente di vivere la mia esistenza in modo libero e anticonformista. Di conseguenza ho sempre detestato i luoghi comuni, i conformismi e le ipocrisie della nostra società cosiddetta “evoluta” dove le apparenze contano più della sostanza. Pertanto, considerato il mio essere, non avrei potuto trovare donna migliore di Patrizia che per me non è solo mia moglie ma anche la mia donna, la mia compagna, la mia amica. La mia complice, la mia porca…..il mio tutto. Nonostante le inevitabili difficoltà incontrate nella quotidianità della convivenza, mai nessuna persona mi ha fatto sentire tanto realizzato quanto Lei. L’esperienza raccontata, al di là dei suoi piacevoli lati trasgressivi, è stata fondamentale per me perché ha rappresentato un’evidente conferma dell’unione e della complicità della nostra coppia. 1436 1 7 months ago
- 2 weeks ago LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE – 1^ PARTE Questa è una storia reale vissuta nel marzo 2022 che ha rappresentato molto nella mia vita di coppia. Sono un marito innamoratissimo di Patrizia, un’avvenente e calda moglie dotata di un’immensa fantasia erotica. Quando ci siamo conosciuti, quasi 25 anni fa’, aveva avuto poche esperienze sessuali, nonostante ciò a letto si è da subito rivelata molto più passionale e coinvolgente di me. Infatti, sebbene io avessi un “curriculum” sentimentale molto più ricco del suo, è stata Lei a iniziarmi ai provocanti giochi fatti di trasgressioni virtuali dove l’immaginazione la faceva da protagonista. Mentre scopavamo ci eccitavamo raccontandoci reciprocamente le avventure sessuali con i precedenti partners. Io in particolare amavo (e, a dir il vero, ancora oggi amo) ascoltarla raccontare i dettagli più intimi e scabrosi dei suoi precedenti amplessi. Più la sentivo “porca” e più mi eccitavo. Grazie a Lei ho scoperto il sesso in tutti i suoi aspetti fisici e soprattutto cerebrali. Ho imparato a fare l’amore con tutti i 5 sensi: vista, udito, gusto, tatto e olfatto. Ancora oggi adoro palparla tutta, toccarla in profondità, guardare ogni centimetro quadrato del suo corpo, sentirla gemere, assaporare il gusto dei suoi umori, sentire il profumo della sua pelle. Ben presto però la sua intrigante fantasia ci ha spinto a voler sperimentare qualcosa di più realistico. Da qui la decisione di frequentare i club privé….come sempre è stata Lei a presentare la cosa. Non che io non ci avessi mai pensato ma temevo di poter essere frainteso nell’avanzare una tale sconveniente proposta. E si….lo confesso….all’epoca ero un po’ bigotto….inibito da tutte le preclusioni sociali, ma Patrizia mi ha guarito da questa tremenda “malattia”. Le prime imbarazzanti esperienze sono state poco più che conoscitive, ci eccitavamo guardando gli altri e poi facevamo l’amore tra noi. Piano piano però ci siamo sbloccati e abbiamo permesso ad altre coppie (ed anche a qualche singolo) di interagire in modo soft con noi. È stato in questi frangenti che ho scoperto quanto mi piacesse vivere i momenti più intimi di Patrizia da spettatore. Non credo di essere un cuckold…..è solo un problema di prospettiva. Quando facciamo l’amore abbracciati non riesco a vedere il mio amore in tutta la sua interezza….sono costretto ad accontentarmi di una visione parziale di Lei. Inoltre la partecipazione all’amplesso, in qualche modo, limita la possibilità di focalizzare la mia attenzione su ogni parte del suo corpo, sull’attimo della penetrazione, sulle espressioni di piacere, etc. . Dopo un po’ giocare a quattro cominciava a non gratificarmi più, perché intrattenere la Lei dell’altra coppia inevitabilmente mi impediva di osservare Patrizia e così facendo rischiavo di non percepire i suoi movimenti, le sue espressioni, le sue parole,,,,,i suoi gemiti. A me non interessava l’altra, io ero preso solo da Patrizia. Da qui la decisione di passare ai giochi a 3….Io, Patrizia ed un singolo. Tuttavia anche il club privè cominciava a starmi stretto: troppo buio, troppo scontato e soprattutto il tutto si viveva troppo velocemente. Avevo bisogno di ricordare, di rivedere e soprattutto di rivivere quelle esperienze anche nei giorni e nelle settimane successive. Pertanto abbiamo deciso di cambiare anche la location…….basta con i privè…….da quel momento in poi i giochi si faranno in casa….la nostra. Abbiamo così iniziato a giocare con singoli stabilendo dei nostri limiti…..niente rapporti orali (da parte di Patrizia) e no rapporti penetrativi. Ed è stato anche l’inizio della creazione di una mia ricca e preziosa cineteca privata avente come protagonista principale la bella e calda Patrizia, i singoli del caso (a cui, tranne rarissime occasioni, non veniva mai fornita una seconda opportunità di incontro) rappresentavano per noi solo comprimari….comparse. L’unica vera regina della scena hard era Lei……Patrizia. La visione dei filmati dei “giochi di mia moglie” ancor oggi allietano molte mie serate solitarie. Spesso con Patrizia parlavamo di sesso, di sentimenti, di amore. Entrambi riconosciamo che certi bigotti luoghi comuni della nostra società sono assurdi, contraddittori, ipocriti. Ad esempio: mentre lo scambio di coppia è condannato dai benpensanti, le “corna” tra coniugi sono quasi all’ordine del giorno. Sembrerebbe quasi che se si scopa di nascosto dall’altro sia accettabile, ma se si opera un consapevole scambio di coppia “in presenza” sia indecente. Due partners che accettano consensualmente di vivere “momenti” di trasgressione con altri che male fanno? Il fatto che uno scopi la moglie dell’altro (e viceversa) altera forse il loro rapporto sentimentale? Forse non si amano più? Io non lo credo affatto. Al contrario, durante i nostri giochi, io e Patrizia abbiamo conosciuto splendide coppie di scambisti che si adorano alla follia e che si amano molto più di certe bigotte coppie che, pur dimostrando a livello sociale comportamenti integerrimi, non hanno da anni più nulla da dirsi a livello sentimentale e ancor di più nell’intimità delle lenzuola. Io penso che se il gioco viene vissuto insieme (intendo dire “alla luce del sole”….senza inganni e falsità) possa essere un elemento di unione, di complicità che può anche essere utile ad alimentare la sessualità di coppia. Ma poi….cosa si vuole veramente intendere col il verbo “tradire”? A mio parere il termine è un’abbreviazione del più ampio “tradire la fiducia del partner”. Ecco pertanto che anche una cena intima mano nella mano tra una persona “non libera” e un Terzo soggetto, sebbene non costituisca tecnicamente un rapporto sessuale, costituisce un grave tradimento dell’inconsapevole compagno/a. Viceversa lo scambio di coppia non può considerarsi un tradimento giacché accettato e vissuto insieme dai partners. Come dico sempre io: il vero e più grave tradimento è quello dell’anima……quello che viola il rapporto di fiducia. Questa lunga premessa, per arrivare al fatto che, dopo anni di incontri soft, siamo arrivati ad un punto in cui si è sentito il bisogno di un altro passo avanti. I giochi di fantasia erano ancora apprezzati ma, per mantenerli vivi, era opportuno realizzarne concretamente alcuni che in precedenza rientravano nella nostra zona OFF LIMIT. Ed è da qui che partirà la seconda e ultima parte della mia storia. - CONTINUA - 3517 2 7 months ago
- 2 weeks ago Poesiola Un ombra estranea oscura il tuo dorso, la sua pelle, i suoi capezzoli, il suo pene sfiorano la pelle della tua figura distesa prona sul letto. Il suo sesso, sempre più turgido, ora non sfiora più ma anzi sembra quasi col movimento del suo corpo segnare la tua schiena come l'aratro fa con la terra. La sua espressione e la tua uguali in una sorta di complice intimo desiderio. Ed io in disparte osservo preso da una duplice e contrastante emozione, un misto di gelosia ed eccitazione, il tuo ambiguo sguardo vergognoso e perverso nello stesso tempo non dipana il dubbio della tua complicità. In quel mentre mi accorgo che anche il mio corpo reagisce a quelle immagini quasi come fossi io il fortunato sconosciuto. Sento i brividi dell'eccitazione, sento il mio pene ergersi, e sento i miei capezzoli inturgidirsi nello stesso momento in cui i miei occhi vedono le sue mani profanatrici stringere i tuoi seni come fossero due coppe. I suoi baci lievi alla base della tua nuca che ondeggia all'indietro facendo trasparire il piacere da essi provocato. Porgi lo sguardo verso di me quasi a cercare un gesto che autorizzi la prosecuzione del gioco che volutamente non arriva. Dalla luce dei miei occhi però percepisci l'eccitazione provocata da quel coacervo di sensazioni. Ti giri di scatto il suo pene adesso poggia sul tuo ventre morbido le mani bramose adesso non sfiorano più i seni ma li afferrano con energia non chiedono più bensì pretendono, abusano, violano. La sua bocca assapora il dolce sapore della tua pelle le sue labbra stringono i tuoi capezzoli il suo membro sale ad insinuarsi nel canale delle tue colline mentre le sue mani stringendole le muovono in un movimento lento ma costante. A poca distanza dal tuo mento vedi il suo prepulzio paonazzo gonfiarsi e pulsare. Le tue mani sfiorano le sue spalle, la sua schiena stringono i suoi glutei con forza quasi ad autorizzare la spregiudicatezza dei suoi movimenti. Il suo corpo scivola lungo tutta la figura femminile, fino a che le sue mani non si bloccano sui fianchi sinuosi, il contatto della sua testa tra le morbide cosce provoca brividi improvvisi. Mentre la sua lingua assapora la calda umidità della tua intimità, le vibrazioni del tuo corpo tradiscono un reo trasporto. Nel culmine dell'eccitazione ti accorgi che un altro sesso si avvicina al tuo viso, è il mio, erto tra la mia mano come la lama di una spada automaticamente lo sconosciuto arretra quasi ad evitare un impari disputa tra capobranco, la tua mano tuttavia lo blocca afferrando il simbolo del sua mascolinità. In quel mentre la tua bocca è invasa dal mio membro gonfio di eccitazione. Il frenetico movimento dei miei fianchi è sincrono con quello della tua mano peccaminosa, la crescente eccitazione appare sempre più evidente negli occhi dei due maschi voluttuosi, le espressioni dei visi ed i gemiti tradiscono la crescente intensità fino a quando una evidente prova del maschile piacere non si fa strada tra le tue labbra ed i tuoi seni. 2937 0 15 years ago
- 2 weeks ago Desiderio Oggetto: Desiderio Tu ad occhi bendati sdraiata sul tuo letto legata, gambe e braccia a croce, seni scoperti e figa aperta. Ascolti il mio respiro e cerchi di capire cosa succede attorno a te, poi senti lo sfiorare delle mie mani sulla tua pelle, i tocchi sempre più impegnativi ed indiscreti. Percepisci qualcosa di diverso....di umido....i brividi prodotti ti fanno comprendere la loro provenienza...la lingua...che leggera e fuggente copre di saliva ogni centimetro delle tuoi seni, si sofferma sui capezzoli e scende lentamente sul ventre, gira attorno all'ombellico ed infine si arresta sul pube.I peli, le grandi labbra, le piccole labbra e il clitoride....nulla viene risparmiato dalla mia lingua voluttosa.E quando cominci quasi a gustare il piacere, la delicatezza e dolcezza di quell'approccio romantico.....ecco il mio cazzo, grosso e duro come mai, penetrarti senza ritegno e stantuffarti con colpi profondi e vigorosi. Senti il rumore e la pressione delle mie palle che picchiano sul tuo inguine. Mentre il silenzio viene rotto dalle mie volgari parole. Ogni tuo anfratto viene violato senza rispetto.....figa, bocca e culo...incurante dei tuoi lamenti....ognuno ha la sua parte fino a quando senti il getto caldo umido della mia sborra che copre i tuoi seni ed il tuo viso. Poi il silenzio.........cessano i tocchi, cessano le offese, cessano le umiliazioni.........solo il silenzio. Passano i minuti, molti minuti, e tu ti chiedi, ancora bendata, se sono ancora li oppure se me ne sono andato. Le tue chiamate non hanno risposta, finchè a un certo punto proprio mentre stavi quasi per cedere alla stanchezza, vieni improvvisamente risvegliata dal peso di un uomo che senza parlare e senza preliminare alcuno infila il suo cazzo duro nella tua figa poco bagnata provocandoti uno scatto di dolore. Comincia a penetrarti in maniera ritmata e profonda mentre le sue mani ti stringono con violenza i seni provocandoti un gemito di dolore. Ti domandi chi sia quell'uomo, io od un altro....sei spaventata....ma non hai il coraggio di dire nulla. Senti i gemiti maschili e quasi contemporaneamente il caldo schizzo della sua sborra bollente all'interno della tua figa. Il tuo cuore batte all'impazzata dal terrore di scoprire che quel seme sia di uno sconosciuto. Poi di nuovo il silenzio....passano i minuti.....alcuni passi lenti verso di te. Una mano gentile che ti accarezza, lava e ripulisce la tua pelle da ogni peccaminosa prova di quell'amplesso. Una carezza in viso, la benda che sparisce, un viso conosciuto che ti bacia delicatamente le labbra ed un dubbio che resterà perennemente irrisolto: quanti uomini ti hanno violata? Ed anche una certezza......non ti sarà permesso domandare ed, in ogni caso, sai che mai avrai risposta! 2870 1 15 years ago