gloria1951
, 42 y.o.
Female
Genoa, Italy
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- 3 years ago l'amico d'infanzia (seconda parte) Dopo quel primario incontro con il mio amico d’infanzia anche il ritrovarmi a condividere nuovamente situazioni decisamente molto più scabrose di quelle che la sola fantasia non avrebbe mai fatto supporre, divenne l’ineludibile conseguenza di ciò che in fondo tutti noi andavamo complicemente desierando. Per il mio compagno fu inevitabile dover accettare che si andassero sviluppando forme di trasgressione estrema dove il mio coinvolgimento sarebbe divenuto assoluto, permettendo che si potessero realizzare convegni di ogni genere in cui avrebbero preso parte attiva coloro che si sarebbero trasformati in protagonisti molto più tangibili. Posseduta con eloquente soddisfazione, in modo tale che non potessero insorgere altri dubbi sul fatto che la mia natura più recondita venisse rivelata in maniera così inconfutabile, divenni una vero strumento di piacere tra le braccia dei due amici ed inusuali amanti, gratificandoli come mai neppure io stessa avrei potuto immaginare, riuscendo a superare la soglia di ogni possibile limite. Â 1772 0 5 years ago
- 3 years ago l'amico d'infanzia (prima parte) Che un mio amico d’infanzia fosse davvero anche molto porco era cosa risaputa sin dai tempi della prima adolescenza in cui, a dispetto di quella che sin da allora era la sua forma fisica, aveva fatto di lui il ragazzo assieme al quale erano iniziate le prime esplorazioni intime. Quelle esperienze allora condivise, dopo un incontro casuale avvenuto in età già matura, avevano riportato inevitabilmente alla memoria ciò che era stato e di cui era impossibile negare i fatti, facendo rivivere sensazioni evidentemente mai del tutto dimenticate nonostante il tempo trascorso non avesse per nulla modificato in meglio quella sua opulenta fisicità. Tuttavia, privelegiando altri fattori che andavano ben oltre quel suo aspetto, come l’essere stato da sempre molto creativo e capace di realizzare ritratti di ogni genere, si era così specializzato nell’arte pittorica e fotografica e da ciò il chiedermi di posare per lui divenne un motivo in più per stimolare quelle segrete passioni già presenti in me e solo da essere coltivate . Il mio stesso compagno godeva sempre nell’esibirmi al suo fianco, ben consapevole di quanto potessi risultare desiderabile anche agli altri, ed innescandone le morbose fantasie che condividevamo nell’intimo. Sapere che mi sarei esposta anche in maniera integrale di fronte a colui che mi aveva iniziata alle primordiali pratiche sessuali, lo eccitava oltre l’immaginazione, obbbligandolo ad ammettere che l’idea di sapermi in quelle situazioni, sebbene potessero da un lato ingelosirlo non poco, tuttavia lo rendevano capace di fargli accettare la particolarità che da ciò avrebbe potuto generarsi. Dalla rinnovata frequentazione divenne allora quasi inevitabile manifestare nel contempo anche inusuali passioni recciproche, generando frangenti emotivi molto intriganti, ed accrescendo ancor più reali desideri di trasgressione. Il coinvolgimento divenne assoluto quando la stessa complicità del mio compagno ne incentivò le cerebrali fantasie, amplificando ciò che intimamente lo faceva da sempre eccitare, immaginandomi posseduta da qualsasi altro individuo, dicendosi certo che quell’amico sarebbe stato perfetto ad interpretrare un simile ruolo anche nella realtà. Ecco che allora non fu per nulla difficile lasciare che si potessero compiere tutte quelle che sino ad allora erano state solo fantasiose elucubrazioni mentali, rendendo tangibile e privo di formali pregiudizi tutto ciò che altrimenti chiunque avrebbe potuto ritenere un fatto alquanto improbabile…… 2077 0 5 years ago
- 3 years ago lupo di mare Chi avrebbe mai potuto immaginare che quel vecchio pescatore, da astuto lupo di mare quale si dimostrò di essere, sarebbe riuscito la dove molti altri avevano dovuto arrendersi. Così, approfittando del fatto che eravamo rimasti noi due soli, a bordo dell’imbarcazione ormeggiata nella baia antistante la località in cui gli altri naviganti, compreso il mio compagno, si erano recati con il tender a riva per fare alcuni acquisti, egli non perse tempo nell’intraprendere una azione persuasiva volta a fare di me la sua ambita preda. Già in altre occasioni non aveva celato interesse nei mie confronti, sicuramente in ciò motivato anche dal fatto che sovente mi ero esposta ai raggi del sole in maniera che ben poco poteva lasciare all’immaginazione, e per nulla inibita dalla presenza di lui, non potendo certo immaginare che quella mia nudità potesse turbarlo più di tanto, già avvezzo, come ritenevo che fosse, a situazioni analoghe. Tuttavia, confessandomi esplicitamente che alla sola vista del mio corpo aveva difficoltà a trattenere le proprie pulsioni più lubriche, ed aggiungendo, senza alcun ritegno, di essere giunto a masturbarsi nella propria cabina immaginandosi di me, cogliendomi alla sprovvista si liberò dei pantaloni, incurante del tutto della propria senile nudità esposta con arrogante spudoratezza. Quell’azione così repentina sortì l’inusuale effetto di ipnotizzare le mie difese impedendomi di reagire con prontezza di fronte ad un simile atteggiamento. Quella mia titubanza venne interpretata come un segnale di assenso che gli permise allora di proseguire nell’azione intrapresa intimandomi di lasciar scivolare il pareo, che parzialmente ancora fungeva da esile riparo alla mia nuda epidermide, in modo che potesse accarezzare quel corpo che così tanto lo aveva fatto impazzire. Senza neppure comprendere meglio cosa mi sospinse ad assecondarne la presuntuosa richiesta, e non certo il timore di qualche gesto inconsulto se mai avessi deciso di contraddirlo, ma forse più per una sconsiderata volontà di trasgressiva follia, generata dalla calura estrema che aveva offuscato le mie normali facoltà intellettive, il baluardo a protezione della mia intimità volò via nello sferzante fruscio della brezza marina. Elargendo l’ambita esposizione ne avvertii la ruvidità delle mani callose che percorrendomi subito le forme epidermiche del corpo, e facendomi trasalire di inusuale quanto inaudita passione, mi resero ancora più duttile a quelle carezze che andavano facendosi sempre più efficacemente molto intime. Con altrettanta repentinità mi prese, trapassandomi senza alcun ulteriore ritegno con veemente energia, sfogando in me tutta la voglia accumulata e repressa durante quelle estenuanti giornate di navigazione, riempiendomi le viscere del suo orgasmo senile accompagnato dalla frenesia di una cosi facile quanto inimmaginabile conquista. Soltanto con il trascorre di ulteriori giornate passate nell’ozio più assoluto, ed in un momento in cui il mio compagno ed io ci ritrovammo a bordo assieme a colui che era stato il mio segreto amante, trovai il coraggio per confessare dell’accaduto, già ben consapevole delle morbose quanto perverse passioni che da sempre animavano le fantasie del mio stesso compagno. Incitata allora da lui stesso a ripetere quanto già era avvenuto, ed immortalata in quella ulteriore profanazione ad opera dell’anziano marinaio, mi abbandonai totalmente all’amplesso ormai coinvolta sempre di più in quel turbinoso confronto fattosi insospettabilmente molto appagante a dispetto di quanto avrebbero potuto mai sospettare tutti gli altri nostri ignari compagni di viaggio. ÂÂÂÂ 2183 1 5 years ago
- 3 years ago al crepuscolo Non era certo quella la prima volta che osservavo un tramonto dalla scogliera del villaggio naturista dove altre volte mi ero già recata in vacanza assieme al mio compagno. Tuttavia quel magico tepore, unito alla brezza del vento, mi faceva apprezzare più del solito, quel senso di assoluta libertà generata dalla totale esposizione del corpo ai raggi solari che, declinando lentamente verso l’orizzonte, scandivano il finale di una giornata ulteriormente trascorsa nell’ozio più assoluto. Piegato sui remi solo un uomo apparentemente molto anziano occupava quella superficie increspata lievemente dalla onde quando, volgendo la prua verso riva, ancora del tutto incurante della mia nuda presenza su quella scogliera, all’improvviso parve accorgersene iniziando ad osservarmi quasi che gli fosse apparsa una di quelle sirene che dagli abissi marini risalgono le correnti come vogliono quelle leggende tramandate sin dai tempi più arcaici. In quel preciso frangente avvertii l’inusuale vibrazione epidermica che prese a percorrermi per tutto il corpo sebbene fossi ormai avvezza al fatto che mi si potesse guardare nella più integrale nudità, abituata come già ero a che ciò avveniva durante l’arco dell’intera giornata. L’imbarcazione, avvicinandosi sempre più, e dando forma ulteriore all’anonima presenza su di essa, ed ormai prossima al piccolo molo sottostante al punto in cui mi trovavo, rendeva concretamante più tangibili le fattezze senili dell’individuo che la governava. Una volta attraccata, ed ancorata saldamente all’ormeggio di una boa, l’uomo iniziò a scaricare, assieme alle reti da pesca, alcune casse di pesce sicuramente frutto della sua intensa giornata che lo aveva visto di certo intento a procacciare quanto in esse abbondantemente contenuto. La mani callose, ed il volto solcato da rughe che il sole e la salsedine dovevano avergli scolpito col tempo, lo rendevano particolarmente interessante, molto più di tanti altri giovani palestrati che sovente non mancavano di tentare, anche in maniera a volte assai maldestra, di avvicinarmi con l’intento non certo sottointeso di ottenere da me qualche riscontro ulteriore. L’uomo non parve curarsi più di tanto del fatto che fossi completamente nuda, di certo abituato a vedere soggetti femminili che in quei medesimi luoghi di vacanza si esponenavo a loro volta in modo analogo al mio. Eppure in quello sguardo così penetrante che volgeva nella mia direzione, incurante che ciò potesse in qualche maniera infastidire, era come se volesse lanciare dei messaggi subliminali che la mia mente andava raccogliendo in maniera fantasiosamente perversa, portandomi ad immaginare di situazioni ai limiti dell’estremo. Se soltanto il mio compagno fosse stato in quel frangente al mio fianco non avrebbe mancato di esternare delle morbose fantasie che sovente animavano i nostri momenti di intimità. Ora l’uomo risaliva per il sentiero lungo la scogliera reggendo alcune di quelle casse di pescato, giungendo all’altezza del punto in cui ero rimasta immobile ad osservarlo palesemente interessata per quelle movenze e per quel modo di porsi che mi avevano fatto restare ancor più statuariamente esposta e forse anche un po inebetita a guardare. Incrociando il mio sguardo sorrise esibendo una dentatura perfetta che risaltava ancor più candida su quella abbronzatura che ora lo rendevano insospettabilmente attraente a dispetto della sua età. Come ipnotizzata non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel suo andare e venire dal piccolo molo per tornare poi in su oltre la scogliera passandomi di fianco per recarsi a caricare quelle casse su un piccolo furgoncino parcheggiato sulla stradiciola che si trovava alle mie spalle. Quando anche l’ultimo viaggio stava per essere concluso mi rivolse la parola domadarmi se mai,considerata l'ora ormai tarda, avessi per caso necessità di un passaggio alla volta del paese. Ricoprendomi alla meglio con un pareo, che ben poco in realtà occultava della mia nudità, ma incurante di ciò, e senza un preciso motivo non preoccupandomi neppure di indossare prima il costume, accettai prendendo posto su quel vecchissimo automezzo. Durante il breve tragitto egli ebbe comunque modo di chidermi se mi avesse fatto oltremodo piacere visitare anche il posto in cui dimorava, dimostrandosi molto sicuro che ne avrei apprezzata l’ubicazione. Non so cosa mi spinse ad accettare quell’invito che mi trovò obbligata ad ammettere quanto davvero avesse avuto ragione sul luogo dove lo avevo seguito e che affacciava direttamente sul mare con una vista realmente incantevole. Del tutto rapita dalla bellezza che mi circondava, quasi dimentica di avere un compagno che forse si stava già domandando che fine avessi mai fatto, mandai un sintetico messaggio telefonico in cui gli annunciavo di non preoccupasi e che avrei fatto ritorno appena conclusa quella visita. Nel frattempo il mio ospite aveva versato in un bicchiere un liquore a base di sidro che contribuì a rendermi ancor più disinibita di quanto già non gli avessi dimostrato di essere, e che, complice quella inusuale situazione, in cui la loquacità permise di appurare alcuni aspetti anche molto intimi, mi ritrovai euforicamente immersa in una vasca nella quale, completamente nuda, ebbi modo di apprezzare ancor meglio l’ospitalità di colui che così repentinamente si rivelò capace di saper essere un insospettabile amante. Avvertendo quella mani così callose che percorrevano la mia umida epidermide, accarezzandola sino nei punti più nevralgici in cui l’intimità si collega al cervello, facendomela vibrare in maniera ossessiva, mi abbandonai tra le sue braccia lasciandomi galleggiare sulla superficie dell’acqua sino a che, sollevatami ancora grondante mi depose su un giaciglio di crine, assai ruvido come il suo corpo, prendendomi con la foga di chi, avendo avuto forse anche una fame da molto arretrata, non vedeva che l’ora di cibarsi avidamente di un pasto rovente servitogli con tale abbondanza. 1844 0 6 years ago
- 3 years ago in posa Il collant calato sino alle ginocchia, protendendo le nude terga verso colui che ne immortala la trasgressiva esposizione, quasi a voler trasmettere un incentivo ulteriore ad abusarne nella maniera più assoluta, penso sempre, come avviene in ognuna di tali occasioni, a quanto in seguito si ecciterà il mio compagno sapendo in che modo ho elargito il mio corpo lasciandolo divenire oggetto per le ulteriori interpretazioni che sa dare quel mio senile estimatore al quale integralmente l’ho affidato per dare seguito a simili giochi. Non ho mai fatto eccessivo mistero che se un giorno avesse mai desiderato di volermi possedere realmente, ed in maniera ben più tangibile di quanto avvenuto sino ad ora con modalità cerebrali, varcando finalmente quella soglia che limita un'intesa fattasi così tanto assoluta, non ci sarebbero stati motivi di opposizione affinchè ciò potesse verificarsi, ormai certa da lungo tempo di come sarebbe capace di farmi raggiungere quell'oblio che già sa come ottenere con il semplice sfioramento epidermico quando mi impone le pose che dovrò assumere, ed obbligandomi a manterle a lungo immobile mentre mi ritrae. Relegata in quelle forme così strutturate, alle quali poi saprà in seguito far assumere forma definitiva, sia che si tratti di immagine, oppure un dipinto o anche di una scultura, il mio corpo assumerà l'aspetto statuario che ogni osservatore vorrebbe animare magari immaginando di entrarvi dentro con tutto il proprio essere per goderne appieno. Presa in un modo così atipicamente onirico, da chi non potrò mai davvero conoscere, stimola la mente, accrescendo la voglia di sperimentare ancora altre sensazioni mai provate, estendendo la ricerca spasmodica verso tutto ciò che di più inusuale saprà catalizzare segreti interessi. Questo sa e bene anche il mio compagno, già consapevole che non esistono pregiudizi di sorta verso chiunque sappia trovare la formula per vincere ogni mia reticenza, mentre mi penetrerà conducendomi sino all'orgasmo indipendentemente dall’involucro che fa da contorno all'aspetto del mio estimatore. 1983 0 6 years ago
- 3 years ago master L’uomo la fece spogliare completamente, verificandone compiaciuto la totale rasatura del pube, eseguita in modo integrale così come le era stato richiesto, quindi le fece indossare un corpetto formato da un insieme di strisce in cuoio che, cingendole il busto, strizzandole i seni e comprimendole la vagina, le ponevano in ulteriore risalto le intime labbra, solcandogliele profondamente. Soddisfatto da ciò la fece rivestire, ordinandole di indossare obbligatoriamente sotto gli abiti quella singolare struttura, sino a quando si fossero nuovamente incontrati, osservandola allontanarsi con passo incerto a causa della cinghia che le strofinava la clitoride ad ogni movenza. Mostrandosi al compagno, nella costrizione in cui era stata posta, recependone l’inevitabile turbamento al pensiero di quanto avveniva, si predispose ad uscire non senza provare un sottile senso di eccitazione al pensiero delle persone che avrebbe incontrato, del tutto ignare della condizione in cui si trovava. Trascorso il periodo convenuto, ed ormai assuefattasi al bustino che le fasciava il corpo in maniera così succinta, si ripresentò all’uomo che l’aveva obbligata ad attenersi scrupolosamente a quell’insolito rituale. Egli, consegnandole un paio di lunghi guanti in lattice, le fece poi indossare, direttamente sulla nuda epidermide, un abito da sera, quindi uscirono assieme verso una destinazione a lei del tutto ignota. Giunti nella località prestabilita si trovò a contatto con numerose altre persone a lei sconosciute con le quali si intrattenne restando inconsapevole se queste ultime potessero mai essere al corrente di quanto il proprio accompagnatore avesse preteso da lei. La serata trascorse con apparente normalità senza che nulla di particolare potesse modificarne lo svolgimento se non fosse stato per l’insospettabile condizione in cui sapeva di trovarsi. Ancora una volta venne congedata dall’uomo, il quale pareva attratto più dal fatto di vederla con indosso quella struttura, nella quale l’aveva obbligata sotto ai vestiti, che dal volerla possedere realmente come in molti avrebbero di sicuro desiderato alla sola visione della sua nudità integrale. Lo stesso compagno di lei pareva molto stupito che in seguito ad eventi così particolari non avesse dovuto anche concedersi alla persona che l’aveva coinvolta in un gioco nel quale lui stesso si era lasciato trasportare emotivamente, se pure relegato al ruolo passivo di complice. Altre serate ebbero eguale decorso prima che l’uomo si decidesse a confermarle quanto trovasse estremamente eccitante avere imposto ad una donna come lei il giogo che la faceva apparire quale propria schiava disposta ad accettare di sottomettersi a qualsiasi altra prova avesse stabilito di imporle. Solo allora la attrasse a se, sollevandole l’orlo dell’abito e scoprendola sino alle reni, allentandole il corpetto in modo da poterla possedere dopo averla posta piegata in avanti, penetrandola con veemente determinazione senza più alcun altro indugio, profanandola con perentoria determinazione in entrambe gli orifizi. Con le braccia protese contro ad una parete G. si lasciò invadere senza opporre alcuna resistenza, incurante che i propri gemiti potessero raggiungere coloro che, nelle stanze adiacenti a quella dove si trovavano, avrebbero potuto coglierne l’ansimare mentre, in preda ad un piacere così dissoluto, si abbandonava all’orgasmo. Solo allora ebbe la certezza che stava iniziando per lei un nuovo percorso, al quale avrebbe dovuto scrupolosamente attenersi se non voleva essere severamente punita come l'uomo le aveva preannunciato nel caso si fosse opposta alle ulteriori richieste che le avrebbe fatto di volta in volta pervenire. 2557 0 6 years ago
- 3 years ago tropici Dopo una lunga escursione lungo la battigia deserta, cavalcando nella integrale nudità , il mio solerte accompagnatore locale, sicuramente ancor più stimolato dal riscontro di quella dimostrata disinibizione, volle proporre anche una gita in barca, manifestando intenzionalità neppure troppo recondite. Accettando tale invito non potevo che essere ben consapevole di ciò che si sarebbe anche potuto verificare una volta approdati nel punto ancor più isolato dove avrebbe desiderato condurmi. Tuttavia la mia innata voglia di sperimentare, senza preclusioni di genere, esperienze di ogni natura, non poteva impedirmi di aderire all’allettante proposta, lasciando al mio compagno l’onere di condividere quanto avevo stabilito di voler assecondare. Coperta solo da un velatissimo pareo, che ben poco lasciava all’immaginazione di colui che in fondo aveva già avuto modo di ammirare a lungo la mia completa nudità, presi posto all’interno dell’imbarcazione sulla quale prendemmo il largo, seguiti dagli sguardi non privi di eloquente apprensione di chi era rimasto sulla sponda in febbrile attesa del ritorno. Durante la navigazione, liberandomi del pareo, mi distesi lascivamente sul bordo della barca desiderosa di abbronzarmi in maniera integrale, confermando di non avere alcuna remora ad esibirmi alla presenza del mio accompagnatore. Ormai convintosi di poter cogliere l’opportunità per beneficiare di ciò che gli andavo elargendo in quella spudorata maniera, si propose di aiutarmi a cospargere l’epidermide con l’unguento solare che stavo utilizzando. Assentendo a che potesse svolgere quanto prospettato lasciai che quelle sue mani potessero indugiare sempre più nei punti nevralgici che molti uomini avrebbero ambito poter percorrere in modo altrettanto invasivo. In breve le sue dita si impadronirono dei capezzoli già ben turgidi di passione prima di scendere lungo il ventre per andare ad esplorare anfratti ancora più estremi, iniziando una abilissima danza attorno ad una clitoride ormai in preda a convulsive sensazioni mentali. Avvolta nella tribale morsa che mi rendeva epidermica schiava di ciò che in un solo istante si era subito trasformato nel mio nero padrone, mi ritrovai a soggiacere sotto a quella massa di scura antracite, penetrata con foga inaudita da un maglio di ebano puro. Cullata dal flusso ondoso la barca muoveva al ritmo delle percosse che andavo subendo, mentre il vento trasportava lontana la eco rantolante della totale sopraffazione che in breve mi stava conducendo all’orgasmo. Caduta nell’oblio artificioso di cui ero ormai preda, seguendo in ipnosi quell’ombra sino alla riva, inginocchiandomi ai piedi del nero stregone presi a venerarne la nerboruta protuberanza, accogliendola tra le labbra ubbidiente all’ordine che mi veniva impartito. Soffocando in fondo al palato gementi latrati, ed ingollando sino allo spasimo estremo l’intera lunghezza della turgida verga, mi apprestai a cibarmi dell’effluvio copioso e violento che lasciai potesse sgorgare scivoloso tutto giù nelle viscere. Trattenuta saldamente per i capelli venni condotta oltre la fitta vegetazione sino ad un capanno nel quale, legata per i polsi e per le caviglie, ed appesa ad un palo, ad ulteriore suggello di quell’assunto potere, subii la profanante penetrazione anale alla quale mi adeguai docile come esplicitamente preteso. Solo all’imbrunire, e finalmente liberata dal giogo di cui ero stata consenziente ostaggio, venni ricondotta da un compagno in morbosa attesa di poter finalmente apprendere i trasgressivi dettagli di quel mio avventuroso peregrinare. 2121 1 6 years ago
- 3 years ago Photò G. si era recata dal professionista che le era stato suggerito dall’amico artista per aggiornare la propria immagine fotografica. L’assistente del fotografo, all’ultimo istante, aveva avuto un contrattempo, così le riprese ebbero egualmente luogo anche in sua assenza per non perdere il momento stabilito ad eseguire quanto già in programmazione. -”C’é una luce perfetta e sarebbe un vero peccato non approfittarne !”- suggerì il fotografo rivolgendosi a G, la quale, del tutto accondiscendente, convenne con lui per il proseguimento del lavoro. Era la prima volta che G posava per quella persona, accettando di indossare quanto prospettatole e che prevedeva l’utilizzo di alcuni vestiti anche molto sofisticati. -”Brava,ferma così che abbiamo ormai finito!!”- le disse il fotografo immortalandola con addosso l’ultimo abito. -”Sei davvero moto brava e bellissima vestita così!!”- proseguì riponendo la fotocamera ed avvicinandosi a lei che innegabilmente aveva generato in lui emozioni difficili da poter essere mascherate del tutto. -”Dai non fare il cretino, non sarà la prima volta che realizzi immagini di questo genere!”-commentò G. divertita ed anche lusingata da quell’atteggiamento alquanto insolito nel professionista che le avevano descritto essere omosessuale. -”E’vero, ma é la prima volta che una fotomodella mi fa ‘arrapare’ in questo modo!!!”- le confessò dichiarandole l’eccitazione che era riuscita a far nascere in lui. Presa alla sprovvista non seppe ritrarsi dall’abbraccio che l’uomo le rivolse, baciandola istantaneamente sul collo, senza incontrare grandi resistenze. G si accorse improvvisamente di non riuscire a respingere l’azione fulminea che, senza più tanto tergiversare, il fotografo stava compiendo ed alla quale si abbandonò , come impietrita, consentendogli di spogliarla del vestito che ancora indossava. -”Fantastica!!!”- commentò liberandola dalla cintura attorno ai fianchi e sfilandole quel mini completo di cachemire. -”Devo essere impazzita a consentirti una cosa del genere!!!”- gli disse chinando lo sguardo ed accrescendo, con quell’atteggiamento così permissivo, l’eccitazione dell’uomo. Egli, dopo averla spogliata completamente, contemplandola a lungo in quella sua statuaria bellezza, si sbottonò i pantaloni ed abbassandoli assieme ai boxer le esibì la propria morbida intimità interamente rasata. G, alla visione di quella minuta forma, non seppe trattenersi dall’impulso morboso di provarne immediatamente il contatto. China, come in adorazione di quel pene ancora in perfetto riposo, accostò delicatamente la lingua al prepuzio iniziando a saggiarne la consistenza. -”Brava,così,leccalo lentamente!!”- la esortò l’uomo condividendo la medesima emozione della sua bellissima musa ispiratrice. Poi, osservandola compiaciuto mentre, nella completa osservanza delle esortazioni ricevute, lei stessa lo aiutava a liberarsi a propria volta degli abiti, si gratificò per l’ulteriore verifica della reale eccitazione che la donna gli dimostrava, accarezzando con estrema cautela il suo rilassatissimo membro. -”Mi fa impazzire vederlo così, molle e depilato!!!”- confessò stupefatta per la propria maliziosa affermazione mentre, sempre più in preda ad un concitato coinvolgimento, gli addentava lo scroto mordendogli voluttuosamente i testicoli. -”Favolosa!!!!”- commentò l’uomo godendo per la situazione assai particolare. -”Ooohh, finalmente inizia a venirti anche un po’ duro!!”-gli disse quasi stupita per l’aumentato volume del membro che stava da un bel po stimolando. -”Non avrai pensato che fossi impotente!”- -”Nooo, ma all’inizio ero delusa che non si fosse già da subito irrigidito!”- -”Ti apparirò forse perverso, però devi sapere che mi piace di più poter dominare a lungo l’ erezione!”- le confidò l’uomo osservandola, decisamente molto partecipe nel condividere quelle emozioni, mentre se lo andava ancora trastullando con estrema cautela, continuando a giocare attorno al suo pene. -”E’ un’esperienza che non avrei mai immaginato di poter condividere con tale facilità!”- rispose G. dominando ancora le proprie sensazioni emotive, ma sempre più incapace di resistere al desiderio crescente di affogare in fondo al proprio palato la carnosa protuberanza che stava manipolando. -”Rallentare così esasperatamente i momenti della massima eccitazione deve accresce ancor più il desiderio!!”- tentò di giustificarsi mentre, senza più ascoltare null’altro che la propria passione, si poneva in bocca del tutto il pene dell’uomo, iniziando a pomparlo con estrema voluttà. -”Aaaaahhhhhh,cosìììììì...bravissimaaaahhhhhh.....!!!!”- ne convenne il fotografo finalmente cedendo alla coinvolgente azione della sua occasionale fotomodella. -”Aspettaahhhh, fai pianoohhhhh voglio godermi tutta la tua prorompente bellezza il più a lungo possibile!!!”- le disse liberandosi da quella che era ormai divenuta una voracissima degustazione che rischiava di farlo godere anzitempo. -”Sei pazzooohhhhh..!!!”- strillò lei abbandonando visibilmente delusa la presa -”Hai deciso di farmi impazzireehhhh...!!!”- ribadì lasciandosi sollevare e, rovesciata improvvisamente a testa in giù, subito obbligata ad una acrobatica prestazione orale . -”Leccamelo ancora come piace a me!!!”- la incitò trattenendola nell’incomoda posizione e costringendola a lambirgli il prepuzio, eccitatissimo per la prestazione che la donna accuratamente stava compiendo, ed iniziando a propria volta a mordicchiarle la clitoride ormai madida di passione. G, avvampando sino al cervello, improvvisamente comprese che quell’uomo riusciva a godere molto eccitandosi in quella maniera, e tuttavia non poteva negare che tale follia era riuscita a contagiarla a tal punto dal desiderare lei stessa che quel gioco potesse proseguire sino all’infinito. -”Siiiiiiihhhhh, daiiiihhhh....ancoraaaahhhhhh..... sbattimi come se fossi una grandissima troiaaaahhhhh....!!!”-gridava in preda alle più sfrenate convulsioni mentre l’uomo, dopo averla sospinta sul pavimento, la sovrastava brandendosi il membro e mimando una inconsistente penetrazione che tuttavia riuscì egualmente a raggiungerla nella mente, procurandole un orgasmo assolutamente inimmaginabile. 2460 0 6 years ago
- 3 years ago sottile rivalsa Immaginando di incontrare uno degli amici, assieme ai quali da tempo condivideva in maniera molto discreta alcuni segreti convegni, G. si trovò invece a dover fronteggiare un evento imponderbile, sfociante nell’iraconda macchinazione della compagna di uno di essi che, con un sotterfugio, l’aveva attirata nel luogo dove avrebbe posto in atto una perversa vendetta. Sotto la minaccia di una pistola automatica non potè fare altro che assecondarne terrorizzata le esplicite volontà, seguendola docilmente dove l’aguerrita donna aveva stabilito di condurla per attuare il proprio spregiudicato disegno. D -“ e così saresti tu dunque quella stronza per la quale quel porco di mio marito ha perso la testa ,rincoglionendosi a tal punto!!!”- G -“ signora, la prego metta via quell’arma le assicuro che non abbiamo fatto proprio nulla di irreparabile!” D -“ non vorrai farmi credere che non te lo scopi, già mi immagino ciò che faccia una come te per attrarre gli uomini pari alla stregua di insetti sulla frutta!!” G -“ la supplico non è assolutamente quello che pensa, e cosa mi vorrebbe poi fare!” proseguì G. non senza celare la propria apprensione. D -“ tra poco lo scoprirai da te grandissima troia che non sei altro!!!” aggiunse la donna sempre più irritata nei confronti di quella che vedeva sempre più quale rivale pericolosamente inarrivabile. Cercando di assecondarla, senza opporre alcuna ulteriore resistenza, G. si lasciò condurre dove la donna aveva stabilito. G -“ non potremmo parlarne da persone civili e lasciare che mi possa spiegare….!” D -“ taci e non farmi perdere la pazienza se non vuoi che ti spari subito in quella tua bella testolina!!” G -“ spero non voglia fare sul serio, in fondo se mi ascoltasse almeno un po….” D -“ allora non mi sono spiegata!!! Fai una bella cosa inizia a spogliarti che voglio proprio vedere di che pasta sei fatta e guardarti mentre implorandomi chiederai perdono per le tue colpe!!” G -“ ma di quali colpe mi accusa non ho certo violato la sua onorabilità…. D -“ cosa credi carina che non abbia visto alcune delle tue foto!?! E d’ora in poi rivolgiti a me chiamandomi padrona!!! G -“ se è ciò che vuole farò tutto quello che mi chiederà ma la supplico ancora di mettere via quell’arma che potremmo farci davvero del male!! D -“ ecco vedrai adesso quanto ti farò male stronza….!!! aggiunse osservadola mentre G. iniziava ubbidiente a liberarsi degli abiti. Rimasta coperta con la sola biancheria intima la osservò estrarre dalla borsa alcune corde ed uno di quegli strumenti costrittivi con il quale le venne intimato di tapparsi da lei stessa la bocca. Quindi, dimostrando una insospettata maestria, prese a legarla saldamente in maniera da immobilizzarla del tutto. Ormai completamente succube della donna G. poteva solo augurarsi che non volesse infierire oltre a quella umiliazione che già le stava infliggendo. Sbarrando lo sguardo la vide terrorizzata estrarre anche un coltello che fortunatamente per lei venne utilizzato soltanto per strapparle il reggiseno e le mutandine, esponendola nell’intimità più assoluta. D - “ avrei una gran voglia di abbandonarti così, lasciandoti alla mercé del primo sconosciuto che dovesse passare da queste parti!!!” Non potendo fare altro che supplicarla con gli occhi, ne accettò quasi di buon grado la sonora fustigazione eseguita con lo scudiscio che la donna aveva portato con se. Sentendosi arroventare le natiche da quelle sferzate, che senza tregua le venivano inflitte incurantemente ai mugolii che andava emettendo, ritenne tuttavia quello un fattore liberario, sperando che potesse soddisfare la propria severa aguzzina. D – “ bene, bene, e adesso passeremo ad occuparci dei tuoi meravigliosi orifizi!!” aggiunse palesemente non ancora paga di quella tortura. Dalla borsa G. la vide estrarre un ulteriore strumento a forma conica che, senza proferire altre parole, si ritrovò conficcato nell’ano mentre con un enorme fallo di lattice veniva contemporaneamente percossa con altrettanta efficacia sulle intime labbra. Con quei due oggetti infilati in corpo venne immortalata attraverso il telefonino, le cui immagini sarebbero state conservate, a dire della donna, quale monito, e nel caso divulgate, ove avesse ancora provato ad incontrare il di lei marito. Assentendo immediatamente alla perentoria domanda, se avesse ben compreso quello che con ciò si intendeva, G. venne finalmente liberata ed autorizzata a congedarsi. Dolorante, e ricompostasi alla bene e meglio, si accomiatò con altrettanta rapidità, non prima di essere stata obbligata a fornire precisa garanzia che si sarebbe attenuta alle promesse fatte, dileguandosi poi velocemente temendo che la propria implacabile aguzzina potesse avere qualche ripensamento. 1719 0 7 years ago
- 3 years ago la lontananza Quando è la distanza a separare dalla condivisione di eventi molto particolari, dei quali resta sempre primario complice il mio compagno, questa viene colmata dagli strumenti che ne facilitano la comunicazione. Molto sovente è proprio questa forma di obbligata costrizione a rendere ancora più agevole ed eccitante tutto quello che avviene, soprattutto permettendo, all’evolversi di situazioni altrimenti non fruibili con altrettanta facilità, di compiersi senza eccessive remore. Perfettamente consapevole di quanto tutto ciò fosse da lui vissuto in maniera dirompente anche per causa della lontananza, nella consapevolezza di come la mia esteriorità spesso fosse fonte nel catalizzare interessi molteplici, ecco ogni nuovo contatto divenire lo strumento per altrettante fantasiose ipotesi d’avventura. È soprattutto in occasione di viaggi all’estero, dove si vanno rarefacendo i limiti del plausibile, anche i più inverosimili incontri possono trovare materia per tramutarsi, da onirico sogno, in emozionanti convegni dove abbandonare ogni forma di pregiudiziale negazione. Notata da un individuo di colore, sin dal mio primo arrivo in hotel, non potevo fare a meno a mia volta di prendere atto di quella presenza che in brevissimo tempo si fece concreta, avvicinandomi con il palese intendimento di approfondire ancor meglio la mia conoscenza. Senza celare l’attrazione provata, e manifestando in modo esplicito il proprio interesse nei mie confronti, non gli fu molto difficile ottenere ciò che voleva, invitandomi ad un incontro decisamente particolare, facendo leva sulla mia innata curiosità verso tutto ciò che poteva risultare insolito. Audacemente invogliata a predispormi in modo adeguato, ed accettando con trasgressiva malizia di accondiscenderne le intenzioni, divenute sempre più esplicite, lo incontrai come prestabilito. Ricevendomi in un luogo alquanto particolare, presentandosi con il volto coperto da una maschera, ed ordinandomi perentoriamente, senza oltre tergiversare, di sfilarmi subito le mutandine, con tonalità che non ammeteva ulteriori replice, fu consegnandogliele che ottenne l’immediata conferma della mia assoluta disponibilità. Docilmente remissiva, e sollevando, ad un successivo ordine, l’orlo del vestito, mi esposi in modo che potesse contemplare anche la mia intima essenza, restando immobile di fronte a lui per concedergli di poter ammirare quando tanto ambilmente desiderato. Lasciandomi poi scivolare l’intero vestito lungo al corpo, restando seminuda in bilico sulle elevatissime calzature, ormai consapevole di essere divenuta schiava integrale di quello che si stava sempre più rivelando come il mio nero padrone, ammirandomi compiaciuto, dirigendo verso di me, prese a palpeggiarmi tra le cosce e sui seni, procurandomi sensazioni di intensa passione. Appropriandosi anche delle mie labbra e baciandomi voluttuossamente, esplorando, in contemporanea profanazione, sia palato che cavità vaginali, facendomi gemere di convulso piacere, proseguì sculacciandomi con sonora energia sulle natiche, stabilendo di punirmi come affermava che mi meritavo, del tutto incurante delle mie suppliche. Piegata in avanti, e sodomizzata analmente con indomita energia, lo accolsi nelle viscere offrendomi con remissiva docilità ad ogni sua intemperenza, del tutto succube di quel manifesto potere. Pensando a quando avrei in seguito descritto al mio compagno gli accadimenti ai quali avevo consenzientemente aderito, già imaginandone le morbose reazioni, accogliendo nell’ovattato tripudio dei sensi il frutto spermatico dentro al corpo, raggiunsi l’orgasmo, implorando, priva ormai di qualsiasi reticenze, il nerboruto amante, di castigarmi altrettanto severamente, andando ben oltre a quel già spasimante delirio. 1670 2 7 years ago
- 3 years ago Magic Wand Mai G. avrebbe immaginato che in quello scrigno potesse trovarsi lo strumento che l’avrebbe avviata a percorrere nuove strade di intensi quanto reconditi piaceri, in seguito condivi assieme all’artefice di quel dono, spudoratamente offertole, travestito da babbo natale, con il solo intendimento di ottenere, attraverso quell’esplicito regalo, quanto da sempre agognato. L’unica condizione che pretese, in maniera inequivocabile, fu quella di utilizzare il particolare giocattolo in presenza e con la consenziente adesione dello stesso compagno di lei, oltre al fatto che fosse lui solo a manovrare quell’oggetto elettronico a forma di scettro in grado di conferirgli un potere di assoluto dominio sugli eventi che ne sarebbero conseguiti. Sebbene risultasse molto goffo, e non solo per quell’originale travestimento, quando prese ad illustrare le intrinsiche peculiarità, che solo alla prova diretta dei fatti G. avrebbe potuto sperimentare, come fosse stato già ben consapevole di una sua disinibizione di fronte a ciò che di molto inusuale riusciva a generane l’assoluto interesse, non impiegò molto nel persuaderla ad una ben più tangibile verifica. Sfilandosi senza alcuna remora le mutandine, e disponendosi maliziosamente invitante a gambe divaricate, incurante degli sguardi attoniti del compagno, lo esortò spavalda a fornirle una concreta dimostrazione di quanto asserito. Visibilmente eccitato dal fatto che si fossi resa così disponibile, senza oltre tergiversare, mettendo in funzione l’infernale strumento e poggiandoglielo con decisione sulla clitoride, prese a stimolarla con ulteriore soddisfazione, ottenendo quell’effetto tanto desiderato che lei stessa non avrebbe mai immaginato fosse raggiungibile altrettanto repentinamente. Iniziando a contorcersi ed a gemere, come posseduta da chissà quale entità occulta, sensibile a quella tortura, che inarcandosi oscenamente protesa andava a ricevere sempre più consenziente, obbligata a confessare quanto le fossero davvero gradite quelle vibranti attenzioni, lo incitò a proseguire nelle impavide manovre. Ormai fradicia di intrattenuto piacere, raggiungendo l’orgasmo mentre l’inarrestabile meccanismo la percuoteva efficacemente incessante, supplicandolo di sospendere quella azione così perentoria, per non oltre impazzire, fu costretta nel contempo ad ammettere quanto avesse davvero avuto ragione. Quell’energico trattamento, unito alla condizione nella quale si era volontariamente posta, ed all’evidente stato di passiva catarsi nella quale si era calato il suo stesso compagno, associato all’insensato desiderio di essere subito penetrata anche da una carnosa protuberanza, trovò istintivo esortare il proprio aguzzino a possederla senza alcuna remora quale ulteriore gratificazione a quanto appena elargito. Non facendosi ripetere l’allettante proposta, sbottonandosi subitaneamente i pantaloni, le fu immediatamente tra le cosce incuneandolesi dentro al corpo con estrema velocità, iniziando a sbatterla con quella foga troppo a lungo obbligatoriamente dovuta reprimere. Inseminandola nelle viscere, già madide di intensi piaceri, venne eruttando di intrattenuta passione, pur tuttavia riuscendo a condurla egualmente all’orgasmo con inaudita rapidità. Pervasa da irragionevoli voglie, quasi trasfigurata in autentica ninfomane, sollecitando il compagno a proseguire dove l’azione era stata interrotta, lo volle a propria volta dentro di se ancora empia di quelle umorali secrezioni che lo avrebbero fatto a sua volta impazzire, ancora una volta più certo di quanto fosse capace di poter divenire così tanto puttana. Lei stessa ancora incredula di essersi concessa tanto facilmente, seminuda ed andando ad accovacciarsi sulle ginocchia del loro ospite, lasciandosi ancora masturbare da questi come fosse un fatto più che normale, incrociando lo sguardo del compagno poteva decifrare, dalla sua eloquente espressione, ciò che di certo stava pensando. 1717 0 7 years ago
- 3 years ago l'incontro Sono moltissimi gli adolescenti che hanno una attrazione per le donne più mature e sarà forse a seguito della calda stagione che tali pulsioni divengono più evidenti. Raramente utilizzo mezzi pubblici tuttavia, in quella che era stata una afosa giornata di primavera, rientrando a casa dopo una intensa giornata lavorativa, salgo su un autobus fortunatamente non molto affollato, accorgendomi subito degli sguardi insistenti di un giovane che paiono volermi spogliare con gli occhi. Non è certo l’età a poter attrarre il mio interesse, tuttavia mi lusinga essere divenuta l'oggetto di un tale esternazione, facendomelo immaginare dedito a masturbarsi magari ripensando in seguito proprio a me. Mi ricorda un vecchio amico d'infanzia, grassottello con già sin da allora pochi capelli a circondare un volto paffuto, la carnagione molto chiara, una bocca rosata è sottile, le mani tozze, che mi rimandano a giochi maliziosi di lontani trascorsi. Gli occhiali da sole mi permettono di osservarlo proteggendo la mia insana curiosità mentre vengo pervasa da un fremito inusuale quando con la memoria ritorno a quei trasgressivi momenti del remoto passato. Reggendomi ben salda agli anelli contrasto le brusche manovre del conducente con dei movimenti che allo sguardo del giovane devo essergli apparsi come una erotica danza, tanto dallo stimolarlo ancor più nel percorrermi tutta quanta giù sino a dove il tacco sottile fuoriesce dall'orlo dei pantaloni. Arrivata a destino mi appresto a scendere affiancandomi al giovane che lestamente si muove a propria volta restando leggermente indietro rispetto a me, ma non abbastanza dal non poter notare che si incammina con passo deciso per la medesima strada. Affrettando un po il passo, girovagando volutamente rispetto alla meta, tanto per verificare se non sia una mia idea che mi stia davvero seguendo, ne ho la conferma quando ne osservo la sagoma riflessa nella vetrina, ferma alle mie spalle. Superando ogni titubanza mi giro sorprendendo me stessa mentre mi avvicino domandandogli cosa lo induca a seguirmi in quel modo. Il viso gli si infiamma di un palese imbarazzo balbettando una improbabile scusa e rendendo quella sua goffaggine talmente stimolante dal permettere un gesto che solo la follia dell'inusuale frangente poteva essere in grado di potermi far compiere. Porgendogli un biglietto da visita lo incito a richiamarmi quando lo avesse desiderato, lasciandolo come una statua di cera mentre mi allontano sorridendo al pensiero se mai lo farà. Vado a casa lentamente, ripensando a ciò che ho appena condiviso, domandando a me stessa se non sia stata un'altra delle mie torbide fantasie. La medesima sera nel letto, prima di addormentarmi, mi masturbo nel ricordo di quando, molto tempo addietro, un ragazzotto cicciottello, esplorando audacemente le mie forme ancora acerbe, non poteva certo supporre di aver innescato quei segreti desideri di trasgressione. Quando ormai dimentica dell’accaduto il telefono squilla, riconducendomi immediatamente a quell’episodio, accetto di incontralo attratta dalla manifestazione eloquente di volermi ritrarre, dichiarando di una innata passione per la fotografia che, vedendomi, lo aveva fatto sognare, immaginandomi come modella. Sempre più incuriosita, e nel confermargli la mia disponibilità, lo seguo in uno scantinato, dove, dopo i primi convenevoli, ed alcuni ordinari scatti , realizzati tanto per dare un po di sintonia al particolarissimo evento, e mano a mano che la mia partecipazione andava facendosi sempre più evidente, osservandomi guardare le immagni di nudi femminili appese alle pareti tratte dalle riviste, non senza arrossire ecco il formularmi la domanda se a mia volta mi fossi mai fatta ritrarre in tal modo. All’affermativa risposta, che si, avevo posato per alcunia artisti, ed anticipando ciò che non avrebbe forse avuto il coraggio di aggiungere, disponendomi in modo provocatorio iniziai a slacciarmi i pantaloni, lasciandoli scivolare lungo le gambe e con mossa ancora più ardita liberandoli dalle caviglie lanciandoli nella sua direzione. Trepidante, guardando il ridottissimo perizoma che ormai ben poco celava della mia intimità, e subito pronto a cogliere quella insperata occasione, trovando subito maggiore coraggio iniziò a rivolgermi eloquenti richieste di espormi come mai avrebbe osato immaginare sarebbe stato possibile. Praticamente seminuda, coperta solo dal reggiseno e dall’impalpabile slip, quando azzardò l’ulteriore richiesta che mi abbassassi l’esiguo baluardo che molti uomini avrebbero desiderato levare, lo assecondai senza alcuna reticenza offrendomi a quegli scatti fotografici divenuti sempre più trasgressivi. Quando ormai completamente nuda gli chiesi quali pensieri gli passassero per la mente, a seguito di quanto stava avvenendo, non esitò ad aggiungere che, oltre al fatto di non aver mai visto una donna così nella realtà, poteva solo fantasticare immaginandosi cosa avrebbe mai potuto essere un rapporto intimo con me. Consapevole che sarebbe stata una follia, però sicura che averi fatto impazzire il mio compagno raccontandogli in seguito dell’accaduto, certa di farlo morbosamente eccitare, non dovei fare altro che esortare il giovane ammiratore a sperimentare ciò che tanto desiderava. Senza farselo ripetere, in un battibaleno fu a propria volta nudo avventandosi con foga su di me, lasciandomi stupita per l’irruente capacità di introdursi nel mio corpo iniziando a percuotermi con veemenza inaudita, riuscendo a condurmi all’orgasmo nonostante la repentina eiaculazione che non riuscì a trattenere. Soddisfatte le bramose voglie lo incitai a ripetersi con più calma conducendolo nuovamente all’erezione con una sapiente stimolazione orale che, lasciandolo senza fiato, gli fece sicuramente comprendere quanto fossi anche insospettabilmente molto puttana. 2022 0 7 years ago
- 3 years ago spiaggia Distesa su un lettino da spiaggia, avvertendo l'intensità degli sguardi dello sconosciuto individuo che da giorni mi osservava con palese insistenza, già mi immagino ciò che potrebbe anche essere se soltanto egli fosse in grado di poter conoscere la mia recondita indole, da tempo aperta alla condivisioni di giochi proibiti con i pochissimi amici già complici nel mantenere un tale segreto. Trasportata nell'onirica dimensione dei sensi, dove anche la fantasia più surreale contribuirà a rendere tutto plausibile, ben consapevole della mia esposizione integrale, permettendo il godimento visivo di forme rese di sicuro molto ambite, osservo a mia volta, senza alcuna protervia, lo sconosciuto ammiratore altrettanto scoperto dal baluardo che, amplificando estetici pregiudizi, non indurrebbe ad ipotesi di confronto. Dirigendosi verso di me, con la pendente protuberanza già eretta nell'esplicita conformazione di volersi fare spazio tra le mie cosce, quasi conoscesse della mia indebolita capacità di oppormi al libidinoso disegno, mi ritrovo prostrata di fronte a lui rivelandogli la mia vulnerabilità cerebrale, subito pronta ad assecondarne le trame, dapprima oralmente, e poi conducendolo io stessa all'ambitissima meta. Esortandolo a percuotermi intensamente con il suo nodoso bastone, punendo l'arroganza con la quale a molti altri come lui avevo impedito di poter fare altrettanto, supplicando di essere sbattuta come si merita una troia quale dimostravo di essere, lo incitavo a svuotarmi nelle viscere gli umorali sfoghi della sua completa passione. Godendo come la più insaziabile delle ninfomani, attendo di essere da lui nuovamente invasa sino all'orgasmo più estremo, impedita a connettermi con l'episodica realtà che mi circonda. È in quell'istante preciso che lo sguardo dell'uomo va facendosi all'improvviso molto più intenso, come se, potendomi leggere nel pensiero, avesse intuito di poter divenire quell'impenitente predone capace di debellare ogni mia reticenza, mentre, muovendo nella mia direzione, ben edotto sulle mie fantasie, già ne conosce le modalità per assurgere al ruolo di arrogante protagonista. Quando molto più tardi, completamente erosa dai raggi del sole mi rivesto, il ricordo di quell'amplesso torna prepotente nella memoria, condiviso anche dal passivo uditore che ne diviene suo malgrado compartecipe, subendo l'impotenza di non averne potuto impedire l'evoluzione, solo lasciando ad un mio ritratto il compito di illustrarne in maniera indelebile l'accaduto. 3349 1 7 years ago
- 3 years ago mail Mentre si apprestava a quell'anonimo incontro pensava che fosse stata una vera follia aver accettato l'invito di una persona il cui unico contatto era avvenuto scambiandosi alcune mail. Eppure, predisposta come le era stato indicato, si recò all'appuntamento seguendo le indicazioni ricevute e presentandosi all'indirizzo in precedenza trasmessole. L'uomo la accolse con il volto occultato da una maschera, mostrandole subito alcune stampe che la ritraevano, e precedentemente estrapolate dalle immagini presenti sul sito attraverso il quale era avvenuta quell'insolita conoscenza. Senza molto tergiversare le ordinò in maniera perentoria di togliersi subito il vestito, aggiungendo, con un tono che non ammetteva repliche, che desiderava vederla finalmente anche dal vero tutta nuda. G., sebbene fosse pervasa da sensazioni di inevitabile imbarazzo, ubbidì, lasciando che l'abito le scivolasse lungo il corpo, restandosene esposta statuariamente di fronte allo sconosciuto in equilibrio sulle elevatissime calzature dal tacco finemente appuntito. Immobile, mentre veniva accuratamente ispezionata dall'individuo, che girandole attorno ed osservandola con palese soddisfazione raccolse da terra il suo vestito, incrociandone lo sguardo già ne intuiva le ulteriori intenzioni. Egli, indicandole il divano sul quale andò a sedere, e contemplando ancora compiaciuto l'integrale nudità che aveva di fronte, la esortò ad avvicinarsi per prendere posto sulle proprie ginocchia. Assecondandolo, quasi fosse stata un automa se non per le movenze sinuose, si dispose in grembo all'uomo, già ben consapevole di quanto l'attendeva, trasalendo comunque al primo contatto epidermico con le sue avide mani che iniziarono a percorrerle l'intera superficie del corpo sospingendosi subito dopo anche verso gli anfratti più intimi. Al contatto delle dita sulla clitoride, non potendo trattenere un sussulto di inconfessabile eccitazione, ed avvertendone l'efficace manipolazione che la obbligò a rivelare di uno stato emotivo giunto sin troppo repentino al culmine di un convulso piacere, gli si abbandonò docile ed ormai succube di quelle prevaricanti attenzioni. Senza opporre alcuna resistenza, neppure vedendolo sbottonarsi i pantaloni, si lasciò penetrare, del tutto incapace di poter distogliere lo sguardo dal turgido pene che, incuneandosi nell'alveo già fradicio di passione, prese a percorrerla facilmente con estrema irruenza. Quando anche l'effluvio spermatico la colmò nelle viscere, procurandole l'orgasmo immediato alla sola idea di come avrebbe più tardi descritto di quella nuova follia al rispettivo compagno, ribadendo la propria segreta indole di insospettabile troia, andò a lambire con golosità voluttuosa il glande dell'uomo, gratificandolo senza ritegno ormai pronta a donargli altre inenarrabili sensazioni. 1918 1 7 years ago
- 3 years ago in equilibrio Immagino che possa risultare alquanto difficile per chiunque da accettare a cuor leggero l'eventuale condivisione della rispettiva compagna anche con altri, pur nella voluta complicità di sperimentarne le forti sensazioni emotive che potranno derivare dall'emozionante esperienza di saperla apprezzata da chi ambirebbe possederla in modo integrale. Ecco allora che a lenire un tal genere di confronti sarà il perfetto equilibrio instaurato con le persone divenute col tempo fidate, senza tuttavia poter reprimere del tutto la cerebrale sofferenza che non potrà mai eludere la consapevolezza che il corpo della propria compagna verrà percorso del pene che andrà a colmarne le viscere sino all'orgasmo. Irrilevante sarà in ogni caso che ad esserne l'artefice sia un soggetto esteticamente poco attraente, la dove in ogni caso rimarrà colui che andrà beneficiando di quelle forme che si vorrebbero esclusive solo per se medesimi, pur nell'incongrua eccitazione derivante da similari frangenti. A seguire poi l'essere edotto, in minuzioso dettaglio, di come sarà avvenuto il possesso, in quell'orgia compartecipe e sensoriale che avrà trasformato l'individuo di turno nel focoso protagonista capace di condurre allo spasimo estremo. Ad ogni nuovo invito sarà acerrimo il sussulto di colui che dovrà rimanere in obbligata attesa del ritorno dall'ulteriore evento di cui già ben si conosce l'epilogo, nell'impotenza complice che potrà essere, in quel surreale frattempo, appagata solo con una spasmodica auto masturbazione. Similmente è quanto accade nel mio compagno mentre si ritrova costretto ad immaginarsi del rubicondo faccione che l'amico di una mia giovanissima infanzia andrà posizionandosi tra le cosce, degustando quella medesima fessura che nell'adolescenza trascorsa già aveva esplorato con le sue tozze dita, le medesime che la dilateranno nuovamente predisponendomi a ricevere il minuto pene con il quale avevo già in quel tempo ormai lontano giocato con maliziosa curiosità. Molto diverso accoglierlo adesso in una vagina madida di emozionanti trascorsi, osservandolo mentre si incunea trepidante ed ansioso di poterla percorrere sino alle profondità cervicali a produrre insospettabili orgasmi pur nell'assenza di giganteschi attributi. Montando a mia volta l'adiposa figura, rivolgendo pensieri a chi aspetta che si vada compiendo un rituale a lui tragico, esortando il mio amante a sconcezze che facciano di me la più sordida delle troie, mi lascerò irrorare di seminali eruzioni, accogliendole voluttuosamente in ogni mio percorribile anfratto. Posando nuda, a ricordo indelebile dell'avvenuto amplesso epidermico, andrò alla fine ricomponendo la mia intera essenza, certa che nessuno potrebbe mai sospettare quanto possa divenire così insospettabilmente puttana. 1890 1 7 years ago
- 3 years ago backstage Non saprei descrivere con esattezza le sensazioni provate quando, completamente nuda, mi trovo di fronte a coloro che, immortalandomi, ritraggono aspetti molto intimi della mia femminilità, ben consapevole che tali immagini potrebbero essere in seguito condivise anche con diverse altre persone a me sconosciute. Tuttavia le scariche di adrenalina, che pervadono la mia insospettabile essenza, lasciano che sia il corpo ad esprimere linee segrete, esponendomi priva di apparente inibizione. Quello di cui invece sono sicura è ciò che prova nel frattempo il mio compagno che, seppure complice degli eventi organizzati come sempre dall'anziano artista per il quale ormai poso da tempo, fatica a trattenere le proprie incongrue manifestazioni di gelosia, sapendo della mia nudità esibita in un modo così audace. Duranti questo genere di convegni, nei quali divengo protagonista, la mente si perde tra fantasie sovente anche molto trasgressive, nelle quali non esistono limitazioni a far si che possano compiersi onirici confronti di ogni tipo assieme alle persone più disparate, rendendo ancora più intensa e del tutto inverosimile una ipotetica variante a ciò che si sta nel contempo verificando. L'eco di voci che mi vorrebbero più flessibile, anche nell'assumere posizioni ai limiti della decenza, inducono a dover contenere l'euforia degli astanti, offrendomi ad essi attenta a non andare troppo oltre nell'esaudire il preteso. Eppure è nel concedermi volutamente lasciva che immagino quello che sarebbe se tutte le attrezzature adottate per immortalarmi venissero all'improvviso abbandonate permettendo alle persone che mi attorniano di dare libero sfogo a libidinose attenzioni sino a quell'istante represse. Allora le mie forme diverrebbe oggetto di ben altre penetrazioni, che non si limiterebbero a sfiorare epidermiche superfici corporee, quanto a trapassare anfratti che in molti so per certo vorrebbero poter invadere. Persa nell'orgia dei sensi, perdendo facoltà razionali, e profanata da dimensioni capaci di aggredire ogni possibile volontà di opporre resistenza, tra gemiti di palese consenso, mi abbandono al fremito ripetuto di orgasmi altrimenti inimmaginabili dove nulla rimane proibito. 1861 0 7 years ago
- 3 years ago Sognando l'America.... Nella vasca dell'idromassaggio, completamente avvolta dalla schiuma da bagno, in uno stato di catatonica assuefazione mentale, mi ritrovo all'improvviso proiettata al centro di un palco, attorno al quale, una moltitudine di persone, mi incita ad uscire da dove sono immersa. Uno tra gli individui vocianti, salito sul palcoscenico, mi tende una mano aiutandomi ad alzarmi per assecondare tali ovazioni, reggendo nell'altra una piccola doccia, con la quale mi ripulisce il corpo dalla massa di schiuma che, colando lungo le mie forme, le espone totalmente alla visione integrale degli sconosciuti ospiti che assistono allo spettacolo. Senza più alcun altro baluardo, che possa proteggere da sguardi di palese compiacimento, mi offro nuda alle manifestazioni di eloquente apprezzamento che mi vengono rivolti mentre, nel contempo, dall'alto appare un trapezio sopra al quale è seduta una figura che si cala al centro della scena come fosse giunta direttamente dall'olimpo, mostrando statuarie forme scolpite direttamente nel nero colore dell'ebano. Solo un minuscolo drappo di stoffa, a stelle e strisce, ne cela a malapena le intimità, che avvicinandosi mi impone a diretto contatto del corpo, facendomi trasalire alla rigidità sottostante, che non posso in alcun modo evitare di riconoscere estrema. Le incitazioni che giungono alle mie spalle mi vorrebbero subito presa da quel dio greco il quale invece, giocando con la mia anima, ormai persa tra il fluttuare vibrante che mi avvolge la mente, inizia una perfida stimolazione della clitoride, tale da condurmi repentina verso l'oblio. Indotta alla resa vengo obbligata alle mansioni pretese anche dal pubblico, inginocchiata ai suoi piedi, calando quel minuto sipario, avvolgo il suo turgido pene tra le labbra dando inizio alla voluttuosa prestazione orale tra le ovazioni dei presenti soddisfatti alla vista della mia magistrale capacità di mungerlo sino allo spasimo estremo. Ingurgitandone il seme copioso, e cibandomene sino all'ultima goccia, andando a lambire ogni residuo spermatico, leccando golosa ogni sua genitale protuberanza, rivelo la mia insospettabile indole di autentica puttana. Il tepore del liquido svanisce con il cessare della corrente mentre, ormai appagata, uscendo dalla vasca, mi avvolgo nell'accappatoio, raggiungendo il mio compagno in attesa ignara di quanto appena avvenuto. 1880 2 7 years ago
- 3 years ago Pretty Woman Come la più consumata delle puttane, seduta sul divanetto nell'angolo più appartato della hall di un albergo, attendo il sopraggiungere del cliente al quale il mio anziano accompagnatore mi ha destinata esortandomi a seguirlo in quel luogo. In disparte, nell'angolo opposto, il mio compagno, con malcelata impazienza, osserva da breve distanza ciò che avviene, già consapevole di come il suo orgoglio di maschio verrà usurpato da chi, acquistando il mio corpo potrà possederlo a piacere. Eccessiva nell'interpretazione del ruolo, reso ancora più audace dalla succinta gonna che abbondantemente mi scopre le cosce, e subito ligia alla perentoria indicazione di sfilarmi nel frattempo le mutandine, consegnandole ubbidiente all'inesorabile fautore del segreto convegno, rimango ad attendere con febbrile apprensione di scoprire chi sarà la persona che devo incontrare. Pensando a ciò che in quel frangente proverà il mio compagno, immaginandosi il decorso dell'insospettabile convegno di cui sto per rendermi protagonista, volgo ansiosa lo sguardo verso la soglia di accesso, ormai molto curiosa di scoprire chi, varcandola, diverrà l'avventore di quella intima essenza che in molti vorrebbero a loro volta tangibilmente esplorare. Dalla vetrata di cristallo ecco apparire l'individuo a cui sono stata destinata e che avrei dovuto supporre non poteva che essere scelto con la perversa volontà di rendere quell'incontro ancora più estremo. Con incedere lento, ma sicuro di poter soddisfare le proprie pretese, si avvicina sovrastandomi con l'immensa figura di cui già percepisco le flaccide nudità che verranno a contatto con la mia vellutata epidermide. Nella stanza in cui mi conduce vuole immediatamente vedere il mio corpo, ordinandomi subito di spogliarmi degli abiti, non prima di avermi però infilata la tozza mano tra le cosce, per saggiare una fessura incredibilmente umida di passione. Statuariamente eretta sulle elevatissime calzature, unico elemento consentitomi di tenere, mi osserva con la compiaciuta arroganza di chi sa di potermi fare ciò che vuole mentre a propria volta si denuda confermando quanto già avevo perfettamente intuito. Piegata in avanti, con le mani poggiate contro ad una cassettiera, sopra la quale lo specchio mi consente chiaramente di vederlo alle mie spalle apprestarsi alla profanazione, ne avverto la molle protuberanza strofinarsi tra le intime labbra aumentare di consistenza entrandomi in corpo a suggello del rito. Il flaccido ventre di lui, sbattendomi sulle reni, mentre vengo abbondantemente percossa con verve dal pene, che seppure minuto mi impone gementi reazioni emotive, genera quelle frementi convulsioni che indicano una facile resa. Auto stimolandomi sulla clitoride ne percepisco lo sfogo imminente, che accolgo nelle viscere con urla di gratificante abbandono lasciandomi trascinare sul letto ormai privata di ogni possibile facoltà intellettiva. Palpandomi in ogni dove, ed infilandomi la lingua in fondo al palato, soffoca impossibili resistenze, nell'attesa di potermi ancora stuprare, questa volta obbligandomi a riceverlo anche analmente, ma non prima di avermi fatto degustare per bene, sino in fondo alla gola, il sapore residuale della sua gelatina spermatica. Sodomizzandomi senza pietà gode delle mie supplichevoli ovazioni, obbligandomi alla palese ammissione di quanto un simile trattamento riesca incredibilmente ad eccitare la mia recondita indole, fornendo ulteriore conferma di quanto sia realmente quella insospettabile porca che ogni uomo vorrebbe avere tutta per se. 3174 2 7 years ago
- 3 years ago lo scrittore Nessuno avrebbe mai immaginato, guardandola camminare per la strada in quel suo incedere statuario, reso oltremodo flessuoso dalle elevatissime calzature dal tacco vertiginosamente appuntito, che sotto a quella maculata pelliccia, in cui stava avvolta, G. fosse vestita solamente della propria nuda epidermide, come altrettanto impossibile sospettare di lei che si potesse recare agghindata in quel modo da un anziano scrittore che in seguito aveva fatto di lei la musa ispiratrice dei propri racconti erotici. Incontrata presso lo studio dell'artista, per il quale G. si era prestata a fungere da modella, ne era rimasto talmente affascinato dal riuscire, con la propria solerte insistenza, a convincerla a propria volta ad accettare anche la sua amicizia, ma che, a differenza del senile pittore che li aveva fatti conoscere, e senza troppo celarlo, si rivelò un vero porco capace di saperne stimolare le recondite fantasie. L'istintiva gelosia del compagno di G. non superava il desiderio incongruo di saperla coinvolta in episodi che avrebbero accresciuto le pulsioni morbose che lo eccitavano enormemente permettendo sviluppi inverosimili. Eccola allora pronta a far emergere cerebrali emozioni, totalmente priva di alcun pregiudizio apparente verso colui assieme al quale avrebbe condiviso momenti di insospettabile intimità. Liberandosi della pelliccia rimase in equilibrio sulle calzature e con le sole autoreggenti, esposta in tal modo agli sguardi compiaciuti del proprio ammiratore, incurante dell'aspetto di chi le stava di fronte, il quale, masturbandosi freneticamente, manifesto subito il proprio esplicito gradimento. A molti quella prova sarebbe parsa come una libidinosa dimostrazione di potere da parte dell'uomo a cui G. si assoggettava con palese disponibilità, quando in fondo era lei stessa ad essersi resa complice compartecipe dei segreti convegni durante i quali era consapevole di ciò che sarebbe avvenuto. L'uomo, iniziando a propria volta a spogliarsi, senza mai distogliere lo sguardo dalle integrali fattezze di G., mettendo in mostra la propria conformazione fisica, pareva non avere alcuna remora nell'esibizione del proprio aspetto decadente. Neppure G. dimostrava forme di repulsione al contatto epidermico con il proprio senile ammiratore il quale, condividendo l'ultimo racconto da lui realizzato, si faceva masturbare stimolandola a propria volta sulla clitoride. Chiunque avrebbe creduto impossibile che individuo così potesse esplorarla impunemente, infilandosi con le tozze dita tra quelle intime labbra, facendola inarcare a gambe oscenamente divaricate, mentre nel contempo ne assaporava il palato con golosità, invadendola in un voluttuoso intreccio di lingue a cui G. non poteva sottrarsi. Tutto ciò solo a preludio delle ulteriori prestazioni orali a cui la sospinse, dirigendola verso il proprio flaccido ventre, ben determinato a vederla suggere con altrettanta compartecipazione i propri organi genitali. China tra le adipose protuberanze G. si prodigava, con magistrale abilità, lambendo glande, prepuzio e testicoli, alternandosi sino a mungerne la completa linfa che andò ad ingollare senza alcuna apparente repulsione, intercettando le gementi ovazioni di convulso piacere con le quali il senile amico confermava la propria totale soddisfazione. Distendendosi poi lasciva, in armonica attesa che egli tornasse nuovamente in se, provocandolo nel frattempo con una efficace auto stimolazione della propria clitoride, lo incitò a completare l'opera facendosi ancora profanare dalla irruente volontà dell'uomo di godersela in ogni maniera. Presa in entrambe gli orifizi, a palese dimostrazione di quanto segretamente fosse puttana, gli si concesse pensando al proprio compagno che, di sicuro torturandosi, in trepidante attesa che facesse ritorno, di certo se la immaginava in quelle insospettabile evoluzioni, che tuttavia riusciva a condividere in modo passivo, eccitandosene a propria volta morbosamente. 1678 0 7 years ago
- 3 years ago incontro Una delle foto che mi vedeva ritratta in maniera eloquente, poggiata in bella vista sul tavolino, rivelava in modo palese di un'indole ormai non più segreta per l'individuo che avevo di fronte. Confessando ciò che era stato reso così evidente mi adeguai alle particolarissime circostanze assecondando esplicite voglie posizionata sulle sue ginocchia, permettendo che potesse rivolgermi quelle libidinose attenzioni che altre immagini appese alle pareti dovevano aver di sicuro contribuito a stimolare. Poca importanza a quel punto avrebbe potuto rivestire l'aspetto della persona in se, imponendomi di non subire condizionamenti che impedissero di superare ogni possibile forma di pregiudizio, lasciandolo libero di approfittare impunemente della situazione che si era creata. Sollevandomi l'orlo del vestito e scoprendomi sino alle reni, verificando nel contempo che non indossavo biancheria intima, prese a manipolarmi sulla clitoride soddisfatto nel sentirmi subito fradicia di umorali passioni. Impossibilitata a reprimere del tutto ciò che provavo venni esplorata sempre più in profondità, pervasa da incontenibili fremiti nel subire un simile trattamento. Consapevole di poter disporre di me come avrebbe voluto, dopo avermi fatta spogliare del tutto, godendo compiaciuto della mia completa nudità eretta statuariamente davanti a lui in equilibrio sulle elevatissime calzature dal tacco finemente appuntito, ubbidiente ad un suo perentorio cenno, mi prostrai iniziando a stimolarlo oralmente come pretese. Solo in seguito il mio compagno avrebbe appreso quanto avvenuto durante quel singolare convegno attraverso il quale un numero inaudito di orgasmi era stato condiviso sino a condurmi verso quell'euforia sensoriale capace di farmi perdere la ragione. 1661 0 7 years ago
- 3 years ago alien Nella stazione di Antares, distante 12milioni di anni luce dalla terra, in attesa di intraprendere il viaggio verso la destinazione di transito che l'avrebbe ricondotta alla volta di casa, G. si trovava assieme ad una moltitudine di altre specie di vite aliene, ben consapevole di attrarre, come già avveniva per gli umani, anche la loro attenzione, quasi fosse una di quelle mutanti capace di modificarsi a piacere intercettando occulte passioni erotiche di chiunque le fosse giunto a contatto. Non aveva mai nutrito alcuna sorta di pregiudizio, ne avversione preconcetta verso la struttura fisica degli uomini in genere, quando si fossero dimostrati capaci di saperne stimolare le pulsioni cerebrali, entrandole direttamente nella mente sino ad abbatterne le immunitarie difese e rendendola molto più vulnerabile di quanto potesse apparire oltre a quel sofisticato aspetto che avrebbe potuto farla ritenere irraggiungibile. Questo doveva aver pensato anche quello strano individuo che la osservava con palese interesse, facendola sentire improvvisamente nuda in mezzo ad una folla di personaggi non sempre molto rassicuranti e che tuttavia erano parte di quel mondo. Avvicinata non si ritrasse, avendo imparato, viaggiando nell'iperspazio temporale, quanto altre surreali forme di vita potessero esistere nella galassia, ed assieme alle quali anche lo stesso compagno di lei aveva dovuto arrendersi alla possibilità che potessero coesistere rapporti che in altre ere ormai lontane sarebbero risultate decisamente imponderabili. La conformazione mentale di G. pareva idonea a far si che, trovandosi di fronte a chi la avvicinava, potesse adattarsi alle sue esigenze, rendendola irresistibile al punto che il soggetto sarebbe stato disposto a fare di tutto pur di averla per se, attratto com'era da tali impulsi magnetici. Anche per l'essere che ora l'aveva convinta a seguirlo era accaduta la medesima cosa, e lei stessa sapeva perfettamente di non potersi ritrarre di fronte a quelle richieste formulate attraverso la sola lettura dei pensieri che l'avrebbero indotta a compiere ogni sorta di azione. Appartati in un luogo più consono, ad approfondire la reciproca conoscenza, non ci volle molto per ritrovarsi a condividere quanto l'umanoide desiderava verificare e che lei stessa era pronta a concedergli. Subito denudata dalla aderentissima tunica, che le fasciava il corpo, si ritrovò gambe all'aria assaporata voracemente dalla fauci golose del proprio vischioso amante, provando sensazioni sino ad allora mai sperimentate che, irretendola globalmente, la condussero all'orgasmo più folle. Posseduta poi in ogni altra maniera ebbe conferma di quanto, ogni nuova specie aliena, sapesse produrre sensazioni epidermiche tali dal renderla succube di piaceri impossibili da poter descrivere, nel contempo già pensando al modo di far giungere al proprio compagno l'analoga percezione dell'incontro in cui si era resa volontaria protagonista. 2255 2 8 years ago
- 3 years ago fotoromanzo Assecondando la folle proposta dell'anziano maestro che mi ritrae, e posando nella più assoluta nudità assieme al ritrovato amico d'infanzia, di fronte ad alcuni disegni che illustrano le situazioni erotiche in cui spesso vengo dipinta come protagonista, ne recepisco la palese soddisfazione per essere stato coinvolto in un gioco che nel contempo gli ha permesso di rispolverare istanti di una indimenticabile adolescenza. E' durante tali convegni che si rinnovano sensazioni mai del tutto sopite, procurando nel mio stesso compagno stati di ossessivo disagio all'idea di quanto possa essere già stato insospettabilmente condiviso tra di noi, alimentandone le più inverosimili fantasie. Tuttavia ciò comporta egualmente il desiderio ulteriore di trasgredire, sfociante nei complici giochi dove, lasciando come allora cadere ogni più razionale barriera, l'appagamento dei sensi diviene cosa assai naturale ben oltre la logica del pregiudizio. In similari contesti si vanno deformando le consuetudini, rendendo lecite tutte le cerebrali forme di confronto capaci di produrre i più insospettabili orgasmi epidermici, rendendo possibile quanto altrimenti impedito in una dimensione abitudinaria. Ecco allora come quelle morbose sensazioni dell'inizio, che attanagliano la mente di chi resta spettatore passivo, svaniscano a fronte dei maliziosi istanti di assoluta complicità che si andranno ancora sviluppando senza alcuna trama predefinita. 4613 2 8 years ago
- 3 years ago car sharing 2 Dopo quella prima esperienza in un parcheggio, in cui venni esposta alle attenzioni molto particolari di alcuni voyeurs, non senza aver vissuto sensazioni decisamente estreme, divenne quasi inevitabile la richiesta di volermi rivedere posta in una situazione analoga. Pur nella stessa condizione di turbamento mentale, alla sola idea di trovarmi a rivivere ancora quella folle avventura, tuttavia fu come sempre più forte la voglia di trasgredire nei modi più inusuali. Questa volta però non furono le cinture di sicurezza, avvolte attorno al corpo a costringermi legata al sedile, infatti, oltre ad aver scelto un orario della giornata, in cui la luce non avrebbe costituito alcuna limitazione visiva, dopo avermi fatta spogliare, fui esposta liberamente all'integrale visione di chi ancora si era approssimato al veicolo entro il quale ero stata lasciata. L'esortazione ad esibirmi, contorcendomi nell'abitacolo in maniera tale che dall'esterno fosse ben visibile la mia nudità, fu accolta con giubilante compiacimento tra gli sconosciuti avventori che non disdegnavano a loro volta di rivolgermi espliciti incitamenti a far si che il mio corpo divenisse oggetto di assoluta attrazione. Non potevo negare che l'essere trattata alla stregua di una vera puttana in fondo mi eccitava enormemente, senza però riuscire a celare del tutto l'assillante pensiero che una simile situazione potesse sfuggire dal controllo di chi l'aveva generata. Lascivamente distesa sui sedili, in maniera che le mie terga divenissero una attrattiva ulteriore per le frenetiche masturbazioni che nel contempo si alternavano oltre alla protettiva barriera dei finestrini, avvertivo crescente l'eccitazione di chi, dall'esterno, si gustava un evento sicuramente inimmaginabile. Ancora una volta la morbosità perversa di chi mi era complice nella follia di quell'impresa, aprendo una delle portiere, mi espose ancor più vulnerabile alle inevitabili attenzioni dei sempre più euforici ammiratori. Senza impedire che le mani di alcuni potessero cogliere l'opportunità anche di un contatto epidermico, mi sentii avvolgere le caviglie e sospingere pericolosamente verso l'esterno mentre altre anonime carezze si appropriavano delle mie natiche percorrendomele avidamente. Senza avere il coraggio di guardare ciò che stava avvenendo mi ritrovai, quasi senza rendermene conto, ribaltata sul cofano del veicolo attorniata dalle sconosciute presenze che indisturbate mi palpeggiavano ovunque senza più alcuna remora. Il timore di venire profanata completamente si impadronì di me, costringendomi a supplicare che non infierissero oltremisura dichiarandomi subito più che disponibile a soddisfare almeno uno di loro con una esclusiva prestazione orale. Facendo menzione solo del suo nome F. si presentò di fronte a me già con la proprie erettile consistenza pronta per essere oltremodo stimolata, obbligandomi a tenere fede alla promessa fatta. Dominando ogni possibile impulso di istintiva reticenza mi apprestai a compiere una voluttuosa degustazione avvolgendone la turgida asta più che mai compartecipe, pensando di punire in tal modo anche colui che in fondo mi aveva obbligata a condividere una situazione così estrema. Con il palato ancora intriso dell'abbondante libagione spermatica potei finalmente riparare nell'auto, ben determinata a vomitare nella bocca del mio accompagnatore l'intero sapore di quella seminale minzione. 2166 4 8 years ago
- 3 years ago carsharing Saldamente ancorata al sedile di un'auto presa a nolo, ed esibita in modo integrale ai voyeuristi presenti in quell'isolato parcheggio, senza poter escludere che avrei potuto anche essere immortalata, mi fece fantasticare di venire sommersa da abbondanti effluvi di sperma, rendendomi sicuramente incapace di poter mascherare del tutto lo stato emotivo in cui mi sarei ritrovata a seguito di una tale follia. L'esperienza di lasciarsi condurre in un luogo appartato si rivelò subito intensa e molto coinvolgente, pervasa dall'ansia che quell'episodica impresa, che mi poneva nuda ed assai vulnerabile di fronte a chi ne avrebbe visivamente goduto, non escludeva qualsiasi altra ipotesi. Tante volte avevo sentito alcuni amici disquisirne in merito, e più d'una esortata alla sperimentazione di ciò che avrebbe potuto generarsi anche a livello emotivo attraverso un simile evento. Stimolata da una segreta passione esibizionista, che mi aveva già altre volte contagiata portandomi ad esposizioni integrali su spiagge naturiste, dove a chiunque era data l'opportunità di potermi vedere, ben diverso pensai che sarebbe stato quello che mi si chiedeva di compiere. Fu dopo una esilarante serata di gala, nella quale ritornò prepotentemente in auge la pretesa di farmi compiere quella trasgressiva azione, che accondiscendendo al volere del mio senile accompagnatore, coadiuvato dalla complice disponibilità del mio stesso compagno, mi liberai dell'abito da sera sotto al quale, come già sovente ero solita fare, non avevo indossato null'altro, riponendolo assieme alla pelliccia nel bagagliaio dell'auto, e prendendo posto di fianco al sedile di guida, apprestandomi a dare un seguito compiuto alla pazza idea. Pervasa da interiori scariche di adrenalina, che percorrendomi l'intera epidermide e facendomela fremere in maniera incontrollata di convulse reazioni emotive, raggiungemmo il luogo prestabilito. Edotta durante il percorso del fatto che in quella località la frequentazione di persone dedite alla pratica del voyeurismo era cosa assodata, mi apprestai ad immaginare ciò che sarebbe stato divenendone l'oggetto delle sicure attenzioni. Parcheggiato il veicolo al centro di un piazzale all'apparenza semi deserto, nei pressi di un lampione la cui fioca luce era comunque sufficiente per inquadrare il mio stato, da li a breve iniziarono a fare la loro silenziosa comparsa ombre oscure che attorniando il veicolo diedero l'abbrivio ad una sorta di rituale a cui non potei fare altro che adeguarmi visibilmente contratta. Solo la presenza dei mie accompagnatori poteva recarmi almeno una sorta di un qualche conforto mentale, quantomeno sino a che, abbandonandomi nel veicolo, mi esposero ancor più alle lascive attenzioni che mi venivano dall'esterno rivolte. Potevo distinguere perfettamente qualcuno dei visitatori iniziare a masturbarsi ascoltandone i lusinghieri commenti che mi venivano rivolti durante quelle libidinose pratiche culminanti nella completa eiaculazione contro l'abitacolo in cui mi trovavo. Resa ancora più psicologicamente coinvolta nella estrema avventura, ed assecondando le ulteriori richieste che venivano formulate dagli astanti, tra la mia più totale apprensione, venne aperta la portiera dell'auto in maniera tale che la mia surreale condizione fosse esibita nella maniera più completa, permettendo che potessero anche immortalarla per mezzo dei loro telefonini. Abbagliata dai flash che registravano in maniera indelebile la mia nudità, e con la mente ormai sempre più offuscata da una simile esperienza, inizia a mia volta una indecente stimolazione della clitoride, esortata in tal senso dalla morbosa voglia dei mie accompagnatori di vedermi condividere totalmente un gioco fattosi molto perverso. Sempre imprigionata al sedile dalla cintura di sicurezza che limitava i miei movimenti, mi abbandonai inerme alle carezze lascive delle mani di un individuo che, prescelto a caso tra i presenti, percorrendomi l'intera epidermide, tra il giubilante accompagnamento vocale degli astanti, se ne compiaceva gratificandosi per ciò che gli veniva concesso. Con le palpebre socchiuse, mi assoggettai alla profanante manipolazione lasciandomi palpeggiare in ogni dove sino a che quelle sue dita, toccandomi le intime labbra, estesero il percorso sempre più in profondità, generando in me le convulse reazioni alle quali non seppi più trattenere gemiti rantolii di palese consenso. Come assuefatta all'idea di venire considerata alla stregua di un mezzo a noleggio come il veicolo in cui mi trovavo,non mi rimaneva altro che sperare di non essere liberata dal giogo di quelle cinghie, non volendo neppure per un istante ipotizzare ciò che sarebbe avvenuto se fossi stata obbligata ad abbandonare quel sedile sul quale ero prigioniera. Solo quando il mio compagno, riprendendo il posto di guida, pose termine a quella estenuante prova, e la portiera dalla mia parte venne finalmente richiusa, mi rilassai sopraffatta da un occulto quanto inconfessabile piacere per quanto si era appena concluso. Â 2648 0 8 years ago
- 3 years ago Montebruno Una volta condotta in un remoto paesino dell'entroterra, e fatta scendere dal piedistallo di un tacco estremo, quindi spogliata da quella esteriorità che sovente mi rende nell'immaginifico collettivo come inaccessibile, è rivelandomi a chi condivide l'indole segreta alla quale pochissimi hanno sino ad ora goduto del privilegio di accedervi, che avverto immediata una sensazione di crescete adrenalina percorrermi per l'intera epidermide, generando convulsi fremiti emozionali nel timore che altre presenze ignote possano assistere a quanto si sta in quell'insospettabile frangente compiendo. Nel deserto assoluto del luogo ecco all'improvviso apparire, sul piazzale antistante al punto in cui mi trovo esposta in maniera così integrale, la figura di un uomo che di sicuro noterà la vulnerabile condizione nella quale mi ha posta chi mi sta immortalando. Pochi istanti saranno sufficienti per ultimare quelle audaci riprese consapevole che rimarranno registrate indelebili nella mente anche di chi ha fugacemente intravisto la trasgressiva interpretazione che ho saputo offrire senza inibizione apparente. Già la mente vagheggia, sulla strada del ritorno, fantasticando di maliziosi incontri nei quali la mia intera epidermide sarebbe stata esplorata da anonime presenze richiamate tra quei vicoli angusti proprio a fronte della insospettabile esibizione. Questo avrebbe condiviso poi il mio compagno, rimasto in attesa di apprendere degli elementi ulteriori che erano divenuti parte attiva della nuova impresa a cui avevo aderito del tutto partecipe. 1981 1 8 years ago
- 3 years ago l'artista Trovandosi completamente nudi davanti ad una persona è possibile che svaniscano contemporaneamente anche tabù ed inibizioni, come avvenuto spogliandomi dei vestiti e lasciandomi ritrarre dall'artista per il quale ho accettato di posare. Avvertendone le mani senili impadronirsi del corpo, nell'unico intento di farmi assumere le plastiche forme che andrà poi a riprodurre su tela o con la creta, vengo ancora pervasa da fremiti pur sapendo che entrerà in me solo attraverso la mente, come ha già fatto altre innumerevoli volte, estorcendo intime confessioni e fantasie segrete, conducendomi poi a rivelare, in modo ben più disinibito, quello che ancora sarei stata disposta a poter condividere. In tutto ciò il mio compagno si è dimostrato sin dall'inizio subito complice, a propria volta irresistibilmente attratto dalle morbose elucubrazioni che, eccitandolo sovente in maniera anche molto incongrua, permettono lo svolgimento di alcuni particolari convegni assieme ai pochissimi amici nel contempo aggiuntisi in modo assai discreto ad un simile gioco. In tale dimensione tutto allora diviene possibile, senza alcun pregiudizio che possa implicare il rifiuto di ciò che avverrà, anche la dove potrebbe apparire impossibile, lasciando che le più insospettabili trame possano trovare il modo di comporsi, generando congiunzioni corporee inimmaginabili in luoghi diversi dalla cerebrale attrazione. Come fossi distesa sul lettino di un analista emergono desideri e voglie sino a quell'istante represse, lasciando al mio corpo la libertà di ricevere dentro di se forme e misure altrimenti respinte, inebriando chiunque, percorrendomi sino allo spasimo estremo, andrà godendone appieno colmandomi ripetutamente sino all'orgasmo più totale. Solo raggiunta dove il cervello sa eludere ogni altra reazione epidermica nulla allora rimane impossibile da emulare. 1661 1 8 years ago
- 3 years ago il pretesto Il pretesto Come negare le sensazioni emotive che, attraversandomi la mente, si incrociano con lo sguardo di chi osserva mentre gli slip vengono calati di fronte a lui, esponendo integrali nudità ad una visione così assoluta. Poco importanza riveste se ciò avviene alla presenza di chi già ben conosce il mio corpo se l'immaginazione vaga oltre i limiti della consuetudine, generando illusorie provocatorie capaci di catturare le fantasie ed i pensieri più laidi e reconditi. Interpretare il desiderio di trasformare quel contatto visivo, che percorre la mia intera epidermide, in carezze vogliose di giungere sino agli anfratti più nascosti dove risiede il punto nevralgico che mi renderebbe assai vulnerabile ad ogni genere di abusante profanazione. Ecco allora che sarà come avvertire l'intenzionalità di quelle mani pronte ad esplorarmi intensamente sino a vincere le ultime volontà residue di impedire quanto ormai diverrà inevitabile. Il fatto che questo gioco intrigante si ripeta sovente anche con un ritrovato amico d'infanzia, assieme al quale erano stati già condivisi in un remoto passato molteplici frangenti di ludica trasgressione, non implica in ogni caso che il mio compagno resti immune da sentimenti di gelosia che ne attanaglieranno la mente. Tuttavia, incapace di eludere la cerebrale voglia di esserne complice, condividendone in disparte le forti emozioni, asseconda ciò che avviene, in febbrile attesa di poter apprendere poi nei dettagli quanto nel frattempo sarà avvenuto tra di noi. E così, mentre il mio ammiratore cerca con lo sguardo di penetrare nei miei più intimi anfratti, è a mia volta che lo scruto tra le pieghe del tessuto dei pantaloni alla riprova tangibile della sua più completa eccitazione. In tal modo ho la certezza di risultare proprio una gran troia, comportandomi in maniera che i più non possono sospettare, procurando in chi invece mi conosce bene ogni genere di sensazione emotiva. A volte riesco persino a fantasticare sul come potrebbe dimostrarsi esilarante se mi esibissi pubblicamente di fronte ad una platea di perfetti sconosciuti rivelando loro la mia recondita indole. Sarebbe ben diverso rispetto a quando decido di espormi anche integralmente su di una spiaggia, dove chiunque potrà guardare, in tal caso avvertirei ancor più penetranti gli sguardi, ove mai mi mostrassi loro nella maniera più oscena anche gambe divaricate. Chissà quante mani vedrei protendersi verso le mie cosce, alla ricerca spasmodica di poter toccare l'invitante fessura pronta a ricevere sconosciute esplorazioni, dilatandomela irriverentemente senza più remora alcuna. Ormai completamente nuda di fronte all'amico, come allora del tutto incurante di quell'obeso aspetto che non mi generava pregiudizi di sorta, vorrei assistere ancora alla frenetica masturbazione di quel minuscolo pene che mi faceva apprendere sino a che punto già fossi porca. A mia volta le dita, divenute nel frattempo molto più esperte, si accompagnerebbero ad una stimolazione contemporanea, sicura di veder scaturire repentine eruzioni spermatiche a suggello di una insospettabile impresa. 1796 2 8 years ago
- 3 years ago riverberi d'acqua Lasciandomi ritrarre immersa nell'acqua, con indosso la sua enorme camicia, ed il copricapo che ne occultava la calvizia incipiente, rievocando del tempo in cui adolescenti condividevamo, al riparo tra gli anfratti della scogliera, momenti di spregiudicate pulsioni, ecco subito rinnovato il malizioso sapore di antichi ricordi. Come negare, ad un ritrovato amico d'infanzia, il piacere dei momenti che furono, nei quali emergevano primari embrioni di un'indole in fase evolutiva, segregata poi a lungo in protezione assoluta ad evitare rischiosità derivanti da atteggiamenti altrettanto sconsiderati. Permettere, al depositario di arcaici segreti, di tornare alla visione totale di un corpo nel frattempo divenuto maturo, non poteva che rivelarsi un tributo ulteriore alla volontà di apparire sempre più una desiderabile femmina. Il pretesto salmastro, profumando l'epidermide di aromi iodati, altera la ragione permettendo al corpo di estraniarsi dalla mente senza altra inibizione quando, ormai nella nudità più completa, si lascia trasferire sino al contatto con mani a loro volta desiderose di saggiarne l'evolutiva trasformazione. Attraverso un disegnato tratteggio vengono riprodotte forme come se fossero le dita medesime a ricalcarne i contorni, reprimendo a stento il desiderio di raggiungere quell'ambito traguardo che forse ora non potrei più rifiutare di concedere in modo assolutamente globale. Quasi avevo dimenticato quanto fosse bravo anche in quella materia, sentendomi pronta a compensare un tale mestiere nella maniera più consona, e così, lasciandomi trasportare, navigo nella corrente alla volta dello scoglio dove ancora sta seduto, curiosa di verificare quanto nel frattempo sia realmente mutato. 1622 0 8 years ago
- 3 years ago look me Non sarebbe passata di certo inosservata vestita in quel modo, con quegli stivali alti sino al ginocchio, a porre in risalto gambe sapientemente inguainate in una fittissima trama reticolare neutra nel colore, ma non nella vistosità dell'abito in raso la cui lunghezza non poteva celare la perfezione del corpo, evidenziandone le cosce ed obbligando lo sguardo a risalire sino all'ampia scollatura, in una alternanza di contrastanti piaceri visivi che l'avrebbero resa ancor più desiderabile. Questo doveva passare per la mente del proprio compagno, già immaginandola seduta di fronte a chi avrebbe ricevuto conferma di quell'integrale bellezza anche attraverso il ritratto posizionato alle sue spalle, la cui nudità era esibita senza alcun compromesso apparente. Morbosi presentimenti ne avrebbero attanagliato il cervello, pervadendolo con fantasie nelle quali intravedeva la non remota possibilità che venissero accelerate ben altre lùbriche voglie, sospingendola verso ipotetici beneficiari di concessioni trasferibili molto oltre la semplice soddisfazione visiva. Liberandosi dell'abito sarebbe rimasta nell'intimo coordinato dalla tonalità identica al vestito, quasi a voler mantenere ancora integra la propria esposizione che poteva solo raggiungere il culmine estremo sfilandosi anche quegli ultimi baluardi, ritardandone con maliziosa lentezza l'esibizione integrale. Statuaria sulle elevatissime calzature, ed ancora avvolta nella retinatura del collant, a conferire un aspetto ulteriormente intrigante, non celando più molto altro di se, avrebbe lasciato ad avide mani il compito di procedere nell'esplorazione assoluta di forme ormai alla portata di chi, saggiandone liberamente l'intera consistenza, ne avrebbe goduto senza più impedimenti di sorta. 1920 0 8 years ago
- 3 years ago come una puttana ...Distesa sul letto in maniera lasciva non mi sottraggo agli sguardi di ammirazione che le mie forme producono, raccogliendo silenziosi consensi in grado di offrire più di quanto sottolineerebbe un fraseggio banale... 3711 0 8 years ago
- 3 years ago Sporting Club ( seguito da Carnival in Venice ) Avvolta la mia integrale nudità in un'ampia mantella, e condotta per canali sino alla terra ferma in un centro sportivo, ottenendo facilmente la complicità del guardiano, al quale non sembrava vero il poter interagire in quell'insolito convegno, mi ritrovai ad assecondare il seguito di un rituale in cui mi ero consenzientemente posta. Ai limiti del manto erboso, e subito privata dall'involucro che mi ricopriva, venni fatta sedere su una comune sedia in plastica, nella nudità più assoluta. Avvertendo il glaciale contatto epidermico con l'inerte materiale su cui mi trovai obbligatoriamente esposta, e subito ricondotta alla realtà dell'evento in cui non era possibile fare altro che subire quanto stabilito per l'euforico piacere degli artefici delle similari avventure già altre volte insospettabilmente condivise, inerte rimasi in fremente attesa degli ulteriori sviluppi. Lasciandomi immortalare, a conferma palese di una indole rivelata solo nel più assoluto segreto, ed apparentemente incurante dell'aggiungersi dell'anonimo osservatore, che assisteva compiaciuto a tutto ciò che accadeva, incontenibili fremiti si impadronirono del mio corpo, facendolo vibrare di convulse emozioni. A stento dominando il desiderio di liberare la crescente voglia di godere pubblicamente senza altro ritegno, lasciando alle dita il compito di comprimere una clitoride ormai arroventata da piaceri occulti al pensiero di poter divenire preda di un qualsiasi avventore lesto nello sfogare istinti ancora repressi, mi offrii impudicamente all'irriverente gioco. Segregato nella passività di un ruolo, che impediva qualsiasi interferenza, il mio compagno, attenendosi alle regole prestabilite, lasciò che fosse affidato al guardiano del luogo il compito di impartirmi la lezione che meritava la mia palese trasgressione. In un rituale maldestro, in bilico sul fragile basamento plastificato, ed accantonando ogni pregiudizio nel limbo più irrazionale in cui i sensi offrono spazio a congiunzioni assolutamente improbabili, ne avverto l'incredulità che gli venga consentito di entrami nel corpo in maniera così frugale mentre soddisfa inesorabile le proprie libidinose brame. 2167 2 8 years ago
- 3 years ago Carnival in Venice (to be continued) Con un abito che ben poco d'altro poteva lasciare all'immaginazione mi presentai al particolarissimo incontro, unica donna tra gli organizzatori del convegno mascherato nel quale alcuni amici avrebbero potuto godere di una ostentata esteriorità, ben consapevole delle estasiate attenzioni che di certo non sarebbero mancate. Il gioco di ruolo implicava al mio compagno il veto di presenziare a ciò che nel contempo si fosse sviluppato, occultandone la visione con una mascherina posizionata sul volto, dando inizio all'evento che avrebbe convogliato tutte quelle conflittualità emotive condivise in maniera compartecipe, a consentire l'evolversi di interazioni accettate come fossero state più che lecite, anche la dove, in occasioni diverse, non sarebbe stato possibile esternarle con altrettanta facilità. L'impalpabile velo, avvolgendo epidermiche forme esaltate dalle rarefatte trame del vestito, indossato per la particolare occasione, non poteva attenuare il migrante contatto di mani che attendevano solo che il momento di percorrerne l'intera lunghezza, all'avida ricerca di consistenti fattezze tutte da esplorare senza più alcuna remora imposta da normali convenzioni. Impossibile impedire il connubio latente dei sensi, generatosi nell'irrazionalità dell'inusuale frangente, con il desiderio di liberare recondite fantasie subito liquefatte di fronte a qualsiasi pretesa. Mentre il mio compagno, nella sua obbligata cecità, veniva guidato in disparte, quell'esile baluardo scivolava contemporaneamente a terra, sfilato senza ulteriori preamboli, esponendomi nuda tra i sempre più euforici astanti ormai liberissimi di poter godere di un corpo divenuto immediato territorio per ogni altra ambita conquista. Manipolata con impunita determinazione non potei fare altro che cedere alle prevaricanti stimolazioni, assoggettandomi inerme al piacere che mi invase le viscere, ed al quale mi abbandonai totalmente arrendevole sino al sopraggiungere convulso dell'orgasmo. To be continued  1952 1 8 years ago
- 3 years ago materico erotico il mio stesso compagno non cela sintomatiche perplessità nel comprendere quali possano essere le vere cause che generano gli stimoli emozionali che mi conducono a prestare il corpo affinché possa trovare forma compiuta attraverso alcune opere realizzate dagli artisti ai quali lo vado elargendo in misura anche integrale, condividendone le irrefrenabili sensazioni capaci di procurarmi stati di euforica eccitazione difficili da contenere. Quando poso nella nudità più assoluta, di fronte a chi trae ispirazione modellandomi nelle svariate modalità che mi vedono assecondarne le precise richieste, è come se con quelle mani così esperte andassero percorrendomi per l'intera epidermide, animando figurative staticità che poi ne deriveranno. La materia gradualmente si liquefa mentre immobile mi sento a mia volta inumidita da cerebrali passioni, celando a stento l'esternazione di un fradicio orgasmo se mai quelle abilissime dita dovessero soffermarsi un po più a lungo sul corpo, imponendomi l'ulteriore rispetto di ferme rappresentazioni che dovrò saper replicare. Ormai spossata, come neppure l'amplesso più estremo potrebbe sfiancarmi, finalmente mi viene concessa una pausa mentre il virtuale estimatore, comparandosi agli originali contorni appena plasmati, ricerca nel materico clone anche la benché minima impurità che ancora dovrà essere corretta sino a raggiungere la perfezione assoluta. 2038 2 8 years ago
- 3 years ago lungo il fiume Percorrendo su è giù il canale in sella ad una moto d'acqua, in compagnia di chi la stava guidando in quelle acrobatiche evoluzioni, G. pareva non preoccuparsi minimamente della propria condizione di assoluta nudità, ben consapevole di quanto tutto ciò avrebbe di sicuro inciso nei pensieri del rispettivo compagno motivandone le più contrastanti elucubrazioni mentali. Pur trovandosi in un luogo in cui il naturismo veniva tollerato, molte erano le altre persone che non lo praticavano, in particolar modo sull'altro lato del corso d'acqua dalla cui sponda la visione di G. non poteva di certo passare del tutto inosservata. Eccitatissima non aveva esitato ad accettare l'invito della persona assieme alla quale si stava accompagnando in quel modo, incurante di offrirsi integralmente al contatto epidermico generato ad ogni sobbalzo del natante sulla superficie. Le fantasie più estreme iniziarono a prendere corpo nella mente del compagno di lei, facendogliela immaginare mentre, allontanandosi sempre più oltre un'ansa del fiume, andava scomparendo dalla sua vista in compagnia di quell'individuo. Reprimendo l'istinto di volersi a propria volta dirigere in quella direzione, ben sapendo che gli sarebbe stato in ogni caso impossibile poterli raggiungere, ulteriori fantasmi iniziarono ad invaderne i pensieri già assumendo forme non dissimili da quella realtà. All'approdo sulla riva G. non aveva opposto alcuna obiezione, come neppure all'ulteriore invito di lasciarsi guidare dall'uomo verso la fitta boscaglia, per nulla infastidita dal palese desiderio che volesse approfittare di quella sua esuberante disponibilità. A quel punto non sarebbe stato per lui molto difficile comprendere che non avrebbe incontrato eccessive resistenze che potessero contrastarlo in ciò che voleva, anche se incredulo che una donna come lei fosse disponibile nel concedersi in maniera così inaspettata. Il compagno di G. se la immaginava sovrastata dalla mole dell'occasionale amante intento a penetrarla come in molti avrebbero desiderato, percorrendone l'intimo canale con la medesima velocità esercitata poco prima sull'acqua, invadendola con impunita soddisfazione sino a colmarne le viscere al culminare di un orgasmo reciproco. Solo vedendoli ricomparire dall'ansa del fiume il compagno di lei poté attenuare il proprio ineludibile tormento, cercando di mascherare il morboso desiderio di voler apprendere direttamente dalle labbra di lei quanto fosse avvenuto lontano dalla portata della sua vista, sicuro che non gli avrebbe celato il benché minimo dettaglio di quel fugace incontro. 2471 1 8 years ago
- 3 years ago in posa Non è facile posare assieme ad un modello, avvertendone il calore epidermico senza poter celare sensazioni emotive generate dal corpo a contatto con la propria nudità. Immaginarne la genitale protuberanza divenire all'improvviso oggetto contundente, assumendo dimensione spropositata e pronta a ledere anfratti resi ancor più vulnerabili da una simile condizione. Nell'impossibilità di potermi del tutto ritrarre, sentendolo approfittarsi del particolare frangente, eccolo lentamente interferire su labbra rese turgide da incontinente passione, rivelando di un'indole ormai non più tanto segreta. Colui che immortala l'evento non fa nulla per imporre, con la propria esclusiva presenza, che non possa avere decorso ciò che la natura pretende quale tributo all'istinto. Scivoloso come un serpente, la cui sommità si va incuneando nello scovato anfratto, scorre ambiguo oltrepassando senza alcuna omertà il dischiuso pertugio alla ricerca di ovattati piaceri. Dentro di me è un impeto folle che devasta la mente, subito arrendevole al prevaricante dominio che sconquassa ogni possibile resistenza invadendomi sino al cervello. Inutile trattenere gementi confessioni avvertendo le viscere colmarsi dell'irruente sfogo capace di inseminare sino all'orgasmo più estremo. Ormai duttile oggetto di piacere, prostrata di fronte all'implacabile persecutore, lambendone ogni residuo di liquido seminale, dichiaro in maniera indelebile l'essere insospettabilmente puttana, come in fondo il mio stesso compagno desidera. 2037 1 8 years ago
- 3 years ago adrenalina Sempre per mantenere inalterate le attenzione del mio compagno non esito a turbarne i pensieri stimolandone le reazioni emotive soprattutto quando mi appresto ad affrontare altre persone dopo essermi predisposta in maniera voluta a far si che al di la del mio visibile aspetto si possano celare maliziose rivelazioni. Oltre ogni possibile fantasia ciò che maggiormente lo intriga è il sapermi del tutto priva della biancheria intima, immaginando che ciò possa espormi ancor più facilmente alle lubriche attenzioni di chi possa trovarsi nella condizione ottimale per intravedere il mio stato, anteponendo alla comunicazione verbale un tacito invito alla trasgressione. Di fatto il desiderio inesauribile di immaginare l'eventualità di confronti eccitanti non esclude mai che si vadano a generare irrazionali conoscenze come quelle avvenuti tra le persone entrate a far parte della ristrettissima cerchia di amici assieme ai quali condividere nella maniera più complice le nostre rispettive pulsioni. Questo porta ad accettare che tra noi avvengano trasposizioni emotive capaci di eludere forme conflittuali senza che con ciò nel mio compagno non vadano in ogni caso del tutto a reprimersi sentimenti di istintiva gelosia alla sola idea che ad altri sia concessa una occasione di accessibilità alle forme più intime del mio corpo. Come non accogliere allora l'irresistibile richiamo di poter esporre l'essere femmina nei modi che ne esaltino l'essenza in maniera totale, anche quando ciò potrebbe apparire come eccesso per i parametri che differenziano l'abitudine dal desueto. Nel frattempo sono pronta ad indossare, sopra al trasparentissimo collant, solo l'abito con il quale mi presenterò ad un incontro con una persona del tutto ignara delle torbide fantasie che albergano nella mia mente, trovando modo per fare della normalità ricercata alternanza ad una insospettabile indole. Al mio compagno l'onere ti torturarsi al perdurare dell'assenza per ciò che potrebbe nel frangente verificarsi se il mio interlocutore dovesse rivelare un profilo capace di incuriosirmi sino a volerne approfondire meglio l'aspetto superficiale. Non è da molti saper stimolare i mie interessi a tal punto, e se ciò accade chi mi conosce molto bene sa farsene una ragione, condividendo piaceri dai quali non potrebbe mai essere escluso, divenendone a propria volta insostituibile artefice. Quando mi presento di fronte a chi ormai da tempo mi ritrae, soddisfacendo le mia edonistica propensione all'esibizionismo, appaio con sembianze a cui molti ambirebbero, lasciando cadere ogni protettivo baluardo che occulta la mia intimità, esponendomi nuda a sguardi ancora capaci di procurarmi intrinseche inibizioni, con ciò senza esigenza alcuna di sentirmi sfiorare sull'intera epidermide. 2609 0 8 years ago
- 3 years ago antigua Un'isola, il mare, selvatici aromi, musicali aritmie, in una miscellanea di ossessionanti emozioni capaci di stordire oltre ogni immaginabile previsione, lasciandomi nuda in attesa spasmodica che la natura possa avere decorso. Distesa sulla ruvida corteccia di palma avverto una nativa entità presidiare quel medesimo luogo, come fossi già ben consapevole che non sfuggirò al rituale che attende di compiersi come vuole l'arcaica tradizione di un sentire comune. Avvicinandosi ancora, senza proferire alcuna emissione vocale, si libera dell'unico baluardo che ne occulta le forme, divenendo ombra sopra di me prima di entrami nelle viscere senza trovare contrasto che non sia la sola differenza epidermica. La schiena brucia la ruvidità del legno mentre la mia intimità si arroventa e si infradicia nei colpi di un maglio inesorabile a pungere ciò che, serpeggiando oltre i confini del lecito, riempie di inseminanti promiscuità un corpo reso ormai fragile dalla passione. Si allontana poi soddisfatto nella bramosia del misfatto appena compiuto nell'assolato deserto dei sensi, in cui nessuna ragione avrebbe potuto impedire l'evolversi di quanto previsto nell'istante medesimo individuato sin dal mio arrivo. 2763 0 8 years ago
- 3 years ago Dedicato a..... So che vorresti esserci anche tu assieme a coloro che mi hanno tenuta sulle ginocchia, esponendomi nell'essenza di una segreta fantasia che ai più rimane proibita. Come potrai immaginare non sei da solo nel sogno che l'insospettabile convegno possa farsi tangibile, quando in fondo è il mio compagno ad essere ben consapevole dell'esistenza dei numerici tentativi che mi vorrebbero parte di altrui giochi, condividendo desideri emotivi che si vanno in tal modo generando a fronte delle esplicite manifestazioni che sovente mi vengono rivolte. Non potendo, per ovvietà comprensibili, espandere simili elargizioni, ecco allora un compromesso virtuale, ritratta da chi sa cogliere l'istante segreto nel quale assecondo il mio anonimo complice, già immaginando di situazioni ulteriori che da tutto ciò ancora potranno scaturire. Non sarà troppo difficile individuare, entro la cerchia di intimi amici per scelta ristrettissima, chi si presterà a condividere un simile gioco, che all'occasione potrebbe arroventare i pensieri, esternando voglie recondite che dovessero manifestarsi durante il particolare frangente. Dopo essermi lasciata palpeggiare a lungo sui glutei, ricevendo in fondo al palato una lingua golosa, non potrò allora che dimostrarmi ancor più accondiscendente, scivolando docile sino a terra, per generare contemporaneo tormento in chi dovrà subirne, nell'incolpevole assenza, le ineludibile evoluzioni che ne seguiranno.Immortalata in modo indelebile, a documentare dell'insospettabile prestazione, a conferma, ove ancora ve ne fosse bisogno, di quanto sappia trasformarmi nella più desiderabile delle puttane, sarà al culmine del piacere che andrò incitando l'anonimo estimatore a trattarmi come tale, ansiosa di essere penetrata con la veemente determinazione che merito. Salvaguardando l'identità degli attori, il solerte artefice di un tale convegno ne ritaglia le espressioni eloquenti dei volti, attraverso le quali ancora si traduce l'autentica frenesia di una passione giunta ben oltre la banalità culminate di un singolo amplesso. 1991 0 8 years ago
- 3 years ago l'altalena Posizionata nel giardino, con la finalità di materializzare una fantasia che mi avrebbe vista dondolare su di una altalena, per il piacere di chi sarebbe rimasto ad osservarmi in quel moto oscillante, non poteva che accrescere stimoli all'innata voglia di esibizionistica ostentazione di cui solo pochi intimi erano a conoscenza del punto nevralgico che avrei saputo raggiungere. L'immediato ricordo di giocosi trascorsi ebbe il sopravvento su altre remore, ponendomi nella condizione ottimale per dare seguito a quella inusuale rappresentazione, del tutto consapevole che spogliandomi degli abiti, come mi era stato espressamente richiesto, anche il piacere di una simile trasgressione sarebbe stato reso indelebile attraverso le immagini con le quali immortalare quel malizioso frangente. Librandomi nell'aria, con la spregiudicata leggerezza dell'incoscienza infantile, priva di ogni inibizione apparente, come se non esistesse spettatore alcuno che potesse condividere tali sensazioni emotive, mi offrivo nuda alle sferzate del vento, lasciandomi possedere da ignoti amanti vogliosi di introdursi dentro alla gravità del mio corpo. Ogni slancio era nuovo contatto epidermico, sospinta nel susseguirsi infinito di amplessi, ormai persa in un vortice sensoriale da ubriacanti emozioni in grado di far perdere totalmente l'equilibrio. Barcollando ripresi alla fine possesso di forme esauste, raccogliendo da terra, dove erano stati abbandonati, tutti gli orpelli di cui notoriamente mi avvalgo per generare attrazione, approssimandomi ancora una volta alla consuetudine, dove ad attendermi consenziente avrei ritrovato come sempre chi mi è complice nel condividere ogni più utopistica sensazione emotiva. 2190 0 8 years ago
- 3 years ago al cancello ( per F. ) La casa molto isolata, e circondata da un vasto giardino, la cui vegetazione avrebbe permesso di giocare nella maniera spregiudicatamente più audace, non poteva che essere il luogo ideale per dare libero sfogo alle trasgressive passioni che avrebbero nel contempo elargito visuali piaceri a compendio di una non casuale ospitalità. Non era quella la prima volta che per dare materia alle nostre recondite passioni andavamo privilegiando una persona la cui disponibilità, nel concedere gli spazi più adeguati affinché fosse possibile dare seguito a quanto ideato, veniva contraccambiata con il poter assistere a quanto posto in essere. Ciò implicava il fatto che, lasciando presidiare a tali eventi colui che ne avrebbe goduto visivamente, avrei dovuto saper contenere ogni forma di possibile imbarazzo mentre mi offrivo nell'esposizione più assoluta della mia nudità. Eccomi allora, nei pressi di uno storico casale, ancora una volta intenta a giocare in maniera oltremodo intrigante, aggiungendo ulteriore sapore dovuto proprio alla presenza della persona che, consentendo l'accesso a quel luogo, avrebbe avuto modo per beneficiare della insospettabile esibizione che sarei stata pronta ad elargire in maniera solo all'apparenza così disinibita. Posare all'esterno di un qualsiasi altro ambito, che non offrisse adeguate garanzie a ridurre il disagio di essere vista anche da altri, come appunto poteva accadere proprio in spazi molto aperti, generava sempre motivo di inevitabile apprensione. Poggiata ad una enorme cancellata di accesso alla casa, nella nudità più assoluta, e pervasa da ingenti scariche di adrenalina alla sola idea che potessero sopraggiungere all'improvviso altri sconosciuti individui da una strada adiacente, non impediva di perseguire comunque l'intento prefisso. Ubbidiente alle indicazioni ricevute dall'anziano maestro che mi immortalava, assecondandolo nelle richieste ed accompagnata dai vigili sguardi di chi nel frattempo aveva il modo per condividere ciò che era della mia essenza più intima, non potevo evitare di sentirmi ancora più esposta di quanto già non lo fossi realmente. A poca distanza l'ospite esprimeva un interesse palese, manifestando il proprio lusinghiero compiacimento, accompagnandolo con frasi di eloquente soddisfazione capaci di esaltare ancor più la segreta indole di cui resta sempre molto difficile poter sospettare. Una volta ricomposta, pensando a colui che era stato testimone di quel segreto convegno, certa di avergli lasciato in dono un ricordo indelebile della mia trasgressione, iniziai a fantasticare delle sue conseguenti reazioni, immaginandolo intento ad una frenetica masturbazione, sognando di potersi materializzare dentro di me sino allo spasimo estremo. 1875 0 8 years ago
- 3 years ago Il richiamo della foresta Sebbene complice di ogni gioco più trasgressivo sapevo quanta influenza potesse avere sul proprio ego il doversi confrontare con altri individui la cui morfologia ne avrebbe fatto vacillare le certezze appartenute alla psiche maschile. Nonostante ciò in lui risultava più forte l'eccitazione derivante dal fatto di sapermi desiderata da molti uomini, inducendolo a fantasticare di situazioni particolari nella quali non avrei disdegnato per nulla assecondarne le attenzioni che mi fossero state rivolte. Tra noi esisteva da sempre una sorta di codice etico entro il quale muoversi liberamente, impedendo di poter compiere qualsiasi atto che non fosse stato reciprocamente condiviso, ecco allora che all'insorgenza di passioni recondite sarebbe bastato anche un muto cenno d'intesa, per consentire ogni ipotesi evolutiva. Numerosi erano già i tabù superati attraverso formule compromissorie che mano a mano ne avevano autorizzato il consenso, molti resistevano ancora nella mente in attesa di poter essere ripristinati quando se ne fosse presentata l'occasione. A mitigare ancestrali paure era sufficiente non oltrepassare mai la soglia prefissa, pur tuttavia era inevitabile prima o poi che capitassero situazioni entro le quali trovarsi a dover verificare quale fosse più forte tra il desiderio di trasgressione e la consuetudine del quotidiano. Egli sapeva quanto ad attrarmi fossero più gli aspetti cerebrali di una persona che non le fisiche proporzioni della medesima tuttavia, di fronte alla vista del pene che avevo di fronte, non potei rimanere del tutto indifferente alla spropositata dimensione di cui era dotato l'uomo che era riuscito a stimolare la mia curiosità. Abbandonato alle proprie elucubrazioni mentali mi allontanai nel frattempo assieme all'individuo che non aveva, sin dal principio, mai celato il palese interesse nutrito nei mie confronti. Seguendolo all'interno della fitta boscaglia, ben consapevole di quello che sarebbe avvenuto, lasciando che le nostre reciproche nudità dialogassero tra loro, avvertendone subito tra le cosce la pulsante voglia di ergersi verso l'umidità di un solco madido di segrete passioni, ne accettai l'impeto prorompente che mi invase senza incontrare la minima resistenza. Non dovette impiegare più tempo del previsto per ottenere riprova di quanto fossi insospettabilmente puttana, estorcendomi quella fulminea conferma attraverso il subitaneo orgasmo che il mio stesso compagno poté avvertire dalla breve distanza che lo separava dal luogo della mia integrale sopraffazione. Immobilizzato dall'incantesimo in atto osservava come l'occasionale amante mi andava possedendo con indomita determinazione, affogandosi in me con possenti colpi di maglio capaci di rendermi completamente succube di quella efficientissima punizione. Castigata a dovere, rimasi avvinghiata all'individuo di colore, esortandolo a rimanermi nelle viscere sino a che ogni residuo seminale mi avesse colmata interamente, ben consapevole della sofferenza cerebrale che andavo nel contempo infliggendo al mio stesso compagno. Ricomponendomi poi, come se l'episodio non avesse costituito altro che un fatto a se stante, tornammo all'unisono da dove eravamo partiti, lasciandoci alle spalle il silenzio della boscaglia solo interrotto dalla memoria di quello che era stato il nostro ansimare. 2076 0 8 years ago
- 3 years ago analisi Distesa sul divano, lasciandomi analizzare come molti da sempre vorrebbero, impossessandosi in modo completo di ogni mio dettaglio epidermico nella consapevolezza che non mi sottrarrò neppure di fronte ai penetranti sguardi attraverso i quali tradurre altre più vogliose intenzioni, nuda, come in un sogno proibito, confesserò di insospettabili fantasie. Neppure il mio compagno potrà allora completamente astenersi dall'obbligo di doverne condividere, in complice assuefazione, le morbose ossessioni che rendono schiavi dei simbiotici desideri presenti nel recondito della mente. Difficile gli sarà poter accettare altri corpi intersecati nel mio, nell'unisono esproprio di anfratti pretesi in condivisione, defraudandone l'essenza sino ad allora idealizzata come invalicabile. Sfilandomi con maliziosa intenzionalità gli impalpabili orpelli che amplificano il mio essere femmina, senza altri baluardi oltre ai lineamenti del corpo, ecco che le forme verranno immortalate in maniera non dissimile da come altre mani vorrebbero accarezzarle. Il nulla mi separa ormai dal contatto interiore, persa nel vortice cerebrale dove violarmi sarà cosa divenuta improvvisamente oggettiva, senza altri pregiudizievoli veti che possano ancora impedirne l'accesso. Avvertire l'avvicendarsi contemporaneo di orgasmi ricercati in modo reciproco, tanto dal perdersi nelle nebbie del piacere, ascoltandone la dimensione crescente scivolare all'interno sino ad alimentarsi con smisurata potenza, inseminando l'anima ormai privata da ogni potere. Solo pochi accessoriali strumenti basteranno a rendere contemplabile ciò che la natura ha elargito benevola, diffondendola in modo che anche ad altri sia consentito poterne almeno in parte beneficiare, nel gioco delle penombre in cui è la luce ad imporre il ritmo del piacere visivo. L'analista contempla ogni lembo concesso allo sguardo, cercando invano tracce d'imperfezione prima del congedo finale nuovamente pago di quanto ancora ottenuto mentre, del tutto spossata, ricomponendomi torno da dove sono venuta. Allungando la mano sento chi mi è accanto prossimo alla genitale esplosione, al racconto di quell'ultima agonizzante esperienza affinché ne sia altrettanto partecipe oltre ogni forma di ineludibile gelosia. 2628 0 8 years ago
- 3 years ago il bosco incantato Immobile, come fosse una statua di cera disposta su di un basamento, apparentemente incurante di quella sua nudità osservata a distanza da un'altra presenza che ne prendeva visione, G. si lasciava ritrarre, come le è ormai consuetudine, dall'anziano artista al quale si offriva come modella assecondandolo, con il tempo, anche nelle richieste più inusuali. Il fatto che durante un frangente talmente particolare potesse aggiungersi anche qualche altra persona, lesta nel saper cogliere l'occasione per assistere al particolarissimo evento, rendeva sempre ogni episodio similare ancor più intrigante di quanto fosse possibile da poter essere ipotizzato a priori. In fondo G. non era mai eccessivamente disturbata dal pensiero che la si potesse vedere anche nuda, anzi una tale ipotesi ne stimola più che mai i geni reconditi che si traducevano in fantasie poi condivise assieme al proprio compagno, raccontandogli degli accadimenti che le erano occorsi in seguito a ciò, certa che se ne sarebbe eccitato in maniera assai morbosa soprattutto se quelle sconosciute presenze si fossero dimostrate oltremodo inopportune. Meglio ancora se le oscure entità avessero avuto quelle caratteristiche talmente inusuali dal poter rendere ancora più estremo il confronto, facendo in modo che si potessero determinare situazioni ancor più inverosimili. In ciò, gli amici esclusivi chiamati ad essere complici dei giochi cerebrali posti in atto, e sovente capaci di trasformarsi in passionali conflitti per i sensi, in cui ogni forma di trasgressione avrebbe potuto ritenersi lecita, ne sarebbero divenuti a loro volta parte integrante, assumendo ruoli in grado di generare in G. tutte quelle emozioni non solo mentali atte a produrre il desiderato piacere. Onirica ninfa, pronta a soddisfare qualsiasi libidinosa voglia di amanti dalle sembianze più insolite, come in preda ad ipnotica assuefazione che ne avrebbe immobilizzato ogni reattiva capacità di opporre resistenza, eccola distesa sul simulacro di pietra concedersi alle lascive carezze di un pretestuoso occupante del bosco, pronto nel saperne cogliere il delirante abbandono. Senza poter visualizzare le fattezze di colui che si gode, percorrendola impunemente, l'intera epidermide, ed annebbiata com'è dal sortilegio che le impedisce di poterne individuare le forme che la stanno invadendo, G. , lacerando il silenzio ovattato della foresta, esplode nell'orgasmo che solo quella dimensione incantata può cogliere, accompagnandola verso l'oblio sensoriale di un dissoluto piacere. 1881 1 8 years ago
- 3 years ago HISTOIRE G. Non senza celare il piacere nell'apprestarsi a ricevere in dono, dall'amico scrittore, la prima stesura dei racconti di cui si era resa ispiratrice, condividendone le fantasie più inusuali, G. non poteva fare altro che gratificarlo nella misura più adeguata, ponendosi come avrebbe fatto la protagonista di quelle trasgressive avventure, ribadendo audacemente della propria insospettabile indole anche di fronte all'altro suo estimatore, complice nell'immortalarne ogni più maliziosa esposizione. Rimanendo solo con addosso un trasparentissimo body a rete si predispose per lasciarsi nuovamente ritrarre, posando accanto ad una vetrata, del tutto incurante di poter essere vista da chiunque si fosse affacciato dal palazzo di fronte. Il pensiero di una simile eventualità, anche se molto improbabile, ne stimolava in ogni caso i pensieri, fantasticando di ulteriori torbidi incontri con le persone più disparate che avessero dimostrato di saperne catalizzare l'attenzione, superando ogni possibile pregiudizio. Abbattere le barriere, che la rendevano apparentemente irraggiungibile, non era certo cosa semplice, tuttavia anche il compagno di lei sapeva perfettamente quanto fosse capace di cimentarsi nel superare l'immaginario, valicando i limiti imposti della consuetudine, per calarsi nei ruoli che inevitabilmente lo avrebbero fatto impazzire. Posando il libro e sfilatasi anche l'ultimo orpello, consegnandosi nuda ai propri estimatori priva di ogni altro intimo baluardo, era pronta per gratificarli come meritavano senza alcun altro possibile impedimento. 2049 0 8 years ago
- 3 years ago profilo segreto (da histoire G.) Sfilata anche l'ultima guaina di velatissimo nylon il nudo profilo di G. appare a colui che certamente saprà estrarne l'essenza più segreta. Nulla di più coinvolgente che il ritrovarsi esposta di fronte all'anziano maestro, del tutto consapevole che sarà ancora una volta di più da lui immortalata in maniera indelebile senza alcuna possibilità di eludere quanto avverrà. Appropriandosi di quel corpo attraverso le immagini egli potrà vantarne il possesso assoluto come ad altri mai era stato concesso in eguale maniera. Egli aveva imparato ad estorcerle confessioni attraverso le quali far emergere la celata indole che era in lei, esternata in racconti delle più estreme fantasie erotiche, intimamente condivise con l'assunzione delle pose che, esaltandone la femminilità, esprimevano aspetti dello sfrenato desiderio di materializzarsi nei contenuti. A coadiuvarlo nell'opera in seguito si era poi aggiunto anche uno scrittore suo coetaneo ed amico, il quale avrebbe posto le basi per farla assurgere a protagonista di racconti nei quali il ruolo di G. si sarebbe evoluto facendosi di volta in volta interprete delle inusuali voglie emergenti in molteplici situazioni nelle quali si trovava catapultata senza alcun pregiudizio verso gli attori ai quali affidare ruoli ulteriori. In tutto ciò il compagno di lei rimaneva espressione passiva di incongrue gelosie capaci di eccitarlo nella sensuale condivisione di cui morbosamente si cibava dal volontario complice isolamento impostosi, attendendo il ritorno dai particolari convegni che la vedevano sempre insospettabile protagonista. A mitigare quelle sue cerebrali sofferenze contribuiva il fatto che gli occasionali amanti di G. difficilmente sarebbero stati anche espressione totale di fisicità irresistibilmente attraenti oltre all'atto medesimo che si sarebbe consumato nella congiunzione corporale dei compositi orgasmi epidermici che ne avrebbero generato le irragionevoli sensazioni emotive. Ecco allora alcuni soggetti, resi banali nella semplice realtà quotidiana, assurgere improvvisamente a potenziali attori di quelle insospettabili forme di trasgressione attraverso le quali soddisfare le segrete passioni di ognuno. Gli unguenti ancora una volta cosparsi sul corpo, ad esaltarne ancor più la luminosità delle forme, stavano a rammentarle di quelle mani indiscrete ancora intente a percorrerle l'epidermide, accarezzandone i contorni con palese compiacimento, mentre in quel preciso frattempo, qualcun altro rimaneva in attesa di vederla tornare per apprendere della maliziosa avventura. 1608 0 8 years ago
- 3 years ago La statua di creta A volte capita che l'anziano amico, per il quale mi presto a fargli da modella, mi chieda di posare anche per qualche altro artista, e così mi sono offerta ad uno scultore affinché potesse trarre a propria volta ispirazioni realizzando un'opera la cui rappresentazione prevedeva neanche a dirlo la nudità integrale. Non nego quanto divengano stimolanti tali forme di esibizione, soprattutto già sapendo quanto tutto ciò creerà nel mio compagno altrettante ipotesi di ineludibili turbamenti sapendomi esposta in simile maniera di fronte ad una persona che beneficerà di una visione così assoluta. Innescando nel contempo moti di morbosa gelosia, immaginandomi in fantasiose situazioni nelle quali mi verranno manifestate altre libidinose proposte alle quali maliziosamente aderire, cedendo senza pregiudizio alcuno alle lusinghe di occasionali estimatori, verrò nel contempo trasformata in una accessibile preda disposta a concedersi in maniera insospettata ad ogni amante, superando qualsiasi remora o forma di pregiudizio. Posati gli strumenti del proprio lavoro, con le mani ancora unte del materiale utilizzato per plasmare le statuarie forme che stava componendo, eccolo ora sul mio corpo, subito intriso della medesima sostanza, quasi a voler saggiare perimetrali contorni attraverso un contatto ancor più materiale. Non posso che lasciarlo libero di fare ciò che vuole, studiando metafisiche linearità, compiaciuto nella verifica di come risponda con immediatezza mentre, percorrendomi così integralmente, non opponga alcuna resistenza protendendomi a che possa compiere tutto ciò che desidera. Il contatto con le ruvide mani, procurandomi subitanee sensazioni di irrazionale piacere, mi conducono all'abbandono totale dei freni inibitori, esortandolo a stritolarmi ancor più i seni rendendo ben turgida la rigidità dei capezzoli. Ormai del tutto fuori controllo una risata di nervoso compiacimento accompagna l'incitazione a prendermi senza più anteporre confini che possano impedire ogni altra forma di abusante prevaricazione. Poco importa che abbia quasi il doppio degli anni delle statuarie forme che sta plasmando se, una volta introdottomi in corpo il suo pene grinzoso, saprà come muoverlo percorrendomi sino allo spasimo estremo. Mi sciolgo mollemente come la creta manipolata mentre, sbattuta con foga inaudita, mi accingo a ricevere l'esplosione fragorosa alla quale rispondere con altrettante ovazioni, come solo nella silenziosa vastità dello studio possono riecheggiare, tra le altre immobili statue poste quali mute testimoni di un tale misfatto. 1914 1 9 years ago
- 3 years ago sometimes in the mind (tratto da histoire G.)) Le perversioni della mente a volte suscitano eccitanti stimoli che, ove condivisi nella maniera più complice, potrebbero trasformare anche improbabili soggetti in strumenti idonei a generare i più dissoluti piaceri emotivi. Questo doveva aver pensato G. accettando l'invito che ora la vedeva distesa sulla tuga dell'imbarcazione del proprio ospite intenta a scrutarne il prominente addome nella verifica se, oltre il costume di lui, vi fossero evidenti segnali che potessero indurre all'idea di peccaminose voglie di trasgressione. Dopo aver lasciato il proprio compagno alle inevitabili elucubrazioni mentali, che lo avrebbero accompagnato in quella se pur condivisa latitanza, facendolo ancor più ingelosire al solo pensiero di ciò che avrebbe potuto verificarsi durante l'assenza in cui tutto poteva accadere per espressa volontà di sperimentare ogni sorta di malizioso gioco in grado di produrre inusuali emozioni, fu liberandosi del costume che si abbandonò alla follia del momento. Avvolta solo dal tepore del sole, mentre la brezza del vento, sferzandole l'epidermide, le procurava fremiti di passione inturgidendole in modo irriverente i capezzoli, era perfettamente consapevole di ciò che i propri disinibiti atteggiamenti avrebbero prodotto su colui che, guardandola, se ne compiaceva in maniera palese. Non era certo quella la prima volta che egli la vedeva completamente nuda, avendo già avuto occasione di poterla osservare durante una precedente seduta di posa presso lo studio dell'artista dal quale G. sovente si recava per essere ritratta, e di cui custodiva, come fosse stata reliquia, uno di quei disegni che gli erano stati in quella occasione donati. Quello era tuttavia il primo momento in cui aveva l'occasione per trovarsi da solo in compagnia di quell'essenza così sofisticatamente attraente che chiunque altro avrebbe agognato poter conoscere altrettanto intimamente come stava avvenendo, nel desiderio tutt'altro che recondito di sperimentarne le doti più celate che certamente avrebbero fatto impazzire qualsiasi individuo. Ancora incomprensibile restava il fatto di come avesse potuto accettare quell'invito se le confessioni di lei non gli avessero rivelato anche delle molteplici fantasie condivise assieme al proprio compagno, il quale sapeva come esserle complice, permettendo che potesse dare libero sfogo ad ogni passione capace di eccitarlo a propria volta morbosamente, se pur tormentandosi sempre nella maniera più incongrua. L'isolamento della baia in cui si trovavano, lontano da altri sguardi indiscreti, non poteva che dare luogo al coronamento di un sogno nel quale, anche ad un individuo come lui, fisicamente non molto attraente, poteva essere data una opportunità per beneficiare del privilegio di goderne non solo in maniera esteriore. Liberatosi a propria volta del costume, temendo che una minuta consistenza del pene potesse risultare da deterrente nel produrre gli effetti sperati, si avvicinò cercando di venire smentito dal benevolo atteggiamento della propria ospite, la quale, del tutto incurante del flaccido aspetto che le si trovava di fronte, si produsse in una immediata quanto inimmaginabile prestazione orale che repentinamente lo condusse all'oblio. Subito riempita dallo sfogo eiaculatorio voluttuosamente procurato che le invase il palato, G. si obbligò ad ingollarne l'intera minzione, gratificandolo ulteriormente nel vederla cibarsi del proprio liquido seminale senza alcuna repulsione apparente, quasi che la gelatinosa consistenza ingerita fosse stato un goloso tributo a ciò che era preludio di quanto ancora avrebbe potuto donare. Lasciandogli giusto il tempo per riprendersi dal primario conflitto, gli si pose in arcioni, iniziando a cavalcarlo dopo averlo guidato lei stessa all'introduzione di una fessura già inumidita dalla frenetica auto stimolazione della clitoride. Gemendo senza alcun ritegno, sapendo che nessuno avrebbe potuto ascoltare l'eco di quelle grida, raggiunse a propria volta l'orgasmo, incredibilmente eccitata da quella anomala condizione nella quale si era volontariamente calata. Superata l'ansia iniziale ora l'uomo aveva recuperato facoltà di dominio, facendosi molto più intraprendente, alle verifica di quella incredibile disponibilità, ben determinato ad approfittarne al meglio che potesse ancora riuscirgli. Sovrastandola con la propria mole prese a montarla con foga da autentico stallone, abusandone da dietro, esortato da lei stessa ad essere trattata come fosse una autentica puttana mentre, aggrappata saldamente ad uno dei parabordi in acciaio, ne subiva le prevaricanti attenzioni. L'increspatura della superficie marina rifletteva le loro ombre, confondendo l'unione dei corpi in amplesso, amplificandone le forme quando anche l'eccitazione, raggiunto all'unisono il culmine estremo, produsse l'inimmaginabile orgasmo di cui solo stridenti gabbiani, a volo radente su quel lembo di mare, sarebbero stati unici testimoni dell'inusuale connubio dei sensi. 1625 0 9 years ago
- 3 years ago Eyes Wide Shut 2 Più che mai sofisticata, nel proprio modo di apparire desiderabile, G. lasciò che il vestito le scivolasse lungo il corpo, lentamente giù sino alle caviglie, rivelandone la sottostante condizione di assoluta nudità che la poneva al cospetto dei beneficiari ospiti in quel momento presenti alla totale elargizione visiva di una perfezione epidermica esibita con intrigante malizia. Sebbene una maschera sul volto minimizzava in parte l'assillante pensiero che la propria identità fosse rivelata del tutto a chi le era di fronte, l'idea di essersi posta in quello stato di palese vulnerabilità ora le deva una sensazione improvvisa di perdita dall'auto controllo che intendeva imporsi sin dal momento in cui aveva stabilito di voler aderire ad un convegno i cui contenuti si sarebbero dimostrati molto particolari. Non che l'esibizione integrale di se potesse costituire in genere motivo per lei di eccessivo imbarazzo, quanto invece il ritrovarsi a farlo nella condizione in cui si era posta iniziava a generarle un disagio che non aveva preventivato, pur consapevole del ruolo che spontaneamente aveva accettato di condividere. Avvertendo su di se gli sguardi di evidente consenso, accompagnati dal brusio dei commenti che in maniera altrettanto eloquente ne sottolineavano l'esplicita esibizione, G. rimaneva statuariamente immobile in febbrile attesa di eventi ulteriori. Il proprio accompagnatore osservava soddisfatto l'interesse crescente che aleggiava attorno all'audace prova a cui G. si era sottoposta, alternandosi nell'interloquire con tutti coloro che non mancavano di esprimere la personale soddisfazione alla vista dei sublimi lineamenti di un corpo elargito senza che se ne potessero individuare stati latenti di inibitoria reticenza nel mostrarsi in quella trasgressiva maniera. Mascherato assieme ai presenti anche il compagno di lei, in compartecipe anonimato, assisteva con la rassegnata impotenza di colui che ne percepiva il provocatorio richiamo, a propria volta ben consapevole di quanto si fosse dimostrata capace nella stimolazione oggettiva di ogni più lubrico pensiero manifestato dai presenti, come del resto era in grado di fare in chiunque altro l'avesse osservata anche nelle condizioni di assoluta normalità rispetto a quella così estrema che ora andavano condividendo. Poggiata ad una parete G. pareva estraniarsi dal contesto che la circondava, se pur vigile oltre l'unico baluardo della maschera che ancora ne proteggeva i lineamenti del volto, conferendole enigmatico distacco dalle anonime presenze che attorniandola le si avvicinavano incombenti, dimostrando sempre più esplicite intenzionalità. Quando un individuo, senza oltre indugiare, prendendola per un braccio la sospinse con determinazione verso un soppalco posizionato al centro del locale, facendola distendere sul piano rivestito con un drappo damascato, G. non oppose alcuna resistenza, assecondandone docilmente il volere. Trasalendo nell'assistere alla veemente imposizione, il compagno di G. non poteva fare altro che prendere atto, con rassegnata impotenza, dell'evoluzione di un rituale che in breve la pose a contatto con una moltitudine di ansiose mani solo desiderose di poterne percorrere impunemente l'intera epidermide. Dalle evidenti reazioni della meravigliosa creatura, divenuta oggetto passivo di quel comune piacere, era possibile interpretarne lo stato emotivo mentre, subendo la prevaricante profanazione, si contorceva tra i gemiti allorquando l'esplorazione si andava facendo ulteriormente invasiva saggiandola nei punti nevralgici che avrebbero potuto condurla ad un ancor più nebuloso appannamento della ragione. Un altro ospite, dall'opulenta fisionomia, a propria volta incentivato nel prendere parte a quell'orgia sensoriale, iniziò impunemente a stimolarne la clitoride in modo ancor più frenetico, tra l'incitazione degli gli astanti desiderosi di vederla impazzire a quelle libidinose attenzioni che, nell'entusiasmo globale, la condussero alla confessione di piaceri derivanti dall'energico trattamento al quale si abbandonò, producendo uno sfrenato orgasmo subito accompagnato da clamorose ovazioni. Successivamente, ad approfittare di lei, venne il turno di uno smilzo figuro il quale, impalandola con estrema energia, riuscì a propria volta a farla incredibilmente sussultare sotto i possenti colpi di un maglio che, seppure minuto, sortì egualmente l'effetto di confluire in una ulteriore irrefrenabile eccitazione non priva di effetti emotivi. Ribaltata su un fianco accolse ancora quanti a turno, desiderosi di condividere l'opportunità di possedere una preda ormai al culmine dell'inerzia, la presero nuovamente con entusiasmo crescente, inondandola senza ritegno, sino a spossarla oltre i limiti di ogni plausibile resistenza. L'accompagnatore di G., soddisfatto per il coronamento della probante avventura in cui l'aveva coinvolta, rivolgendosi al compagno di lei con un cenno di tributo per il modo in cui aveva saputo dominare comprensibili sentimenti di ineludibile gelosia alla vista di simili elargizioni, la fece finalmente ricomporre, dando termine all'orgiastica prova, acconsentendo a che il commiato dagli appagatissimi amanti fosse definitivo. Solo più tardi, con suadenti parole, G. avrebbe mitigato le ferite cerebrali inflitte al proprio compagno a causa del proprio irriverente comportamento, unite a movenze di un corpo che, tenne a rammentare, ancor prima di fare la di lui conoscenza era stato comunque vissuto, mentre posizionata in arcioni lo andava compensando per ciò che aveva dovuto suo malgrado subire, ribadendo quanto fosse importante la complicità nella loro unione esclusiva a far si che null'altro potesse in alcun modo alterarne le origini. 2422 0 9 years ago
- 3 years ago seconda pelle Solo in un luogo completamente deserto lo avrei assecondato nella maniera adeguata, quale condizione per vedermi indossare la pelliccia direttamente sulla nuda epidermide dopo essermi trovata tra le altre persone del tutto ignare della condizione in cui mi ero posta. Del resto come non gratificarlo per il dono di un capo così eclatante se non accondiscendendo alla richiesta di beneficiare della visione di un corpo liberato in modo sommario da quell'involucro che mi faceva apparire così selvaggia dal rendermi ancor più animalescamente desiderabile. E allora perché opporsi se avesse voluto poi anche sospingermi in un androne dove poter ultimare la propria conquista, consumando ciò che restava di una preda già doma nel concedere con remissiva compartecipazione quanto palesemente agognato. Entrandomi nelle fibre cutanee, con l'ossessivo angosciante pensiero di quanti avessero potuto godere analogo privilegio, prese a percuotermi con morbosa efficacia, obbligandomi a confidare di malefatte follie delle quali in fondo era complice. Eiaculando l'integrale passione, che all'unisono è capace di saper condurre all'orgasmo, apostrofandomi con gli epiteti che sapevo di meritare, venne implorandomi di non rinunciare mai a quel ruolo segreto capace di trasformarmi nella più insospettabile delle troie. 2447 3 9 years ago
- 3 years ago sapore di sale Seduta sulla sdraio lascio che lo sguardo del lontano bagnante vada a posarsi tra le mie cosce audacemente spalancate con la trasgressiva volontà di consentirne l'intromissione visiva, immaginando che sotto all'increspatura salmastra sia intento ad una manipolazione in spasmodica ricerca di un piacere che forse vorrebbe molto più tangibile. Come resistere allora al folle richiamo di immergermi a mia volta dopo essermi liberata, con studiata lentezza, del grande cappello che occulta parzialmente il mio viso, in modo tale che l'integrale nudità del corpo possa magari offrire ulteriori spunti per manuali piaceri, dirigendo verso quella anonima fonte generatrice di quelle perverse ossessioni. Lasciandomi trasportare dalla corrente lungo il tratto di mare dove l'individuo si trova nel bagliore del controluce, impedendo di rilevarne l'espressione soltanto intuita, galleggio alla ricerca della preda da sedurre. Superato quel riverbero ora tutto diviene improvvisamente più limpido, amplificando trasparenze che nulla negano alla visione assoluta mentre, immergendomi nella profondità del fondale, mi pongo da ammaliante sirena disposta a stordire chi osserva da lontano le trasgressive manovre. In apnea cerebrale me lo immagino già senza il costume in protesa erezione cedere di fronte all'incantesimo sensoriale rivelatogli con l'impudica volontà di stupire. Il desiderio dell'uomo, sino a quell'istante represso, si tramuta in libidinose intenzioni, incurante di essere visto mentre si masturba ormai privo di ogni possibile reticenza, quasi imponendomi di premiarne le ardimentose effusioni. Troppo vicina per fingere di ignorare quanto avviene, è allora che mi protendo senza più ambiguità, impadronendomi della rigida asta, e proseguendo io stessa nell'azione sino a che la schiuma gelatinosa si espande repentina mescolandosi al flusso marino. Scrollato sino allo spasimo lo abbandono al proprio destino ritornando altrettanto velocemente verso la riva dove in attesa è rimasto il mio complice già pronto ad accogliermi nella maniera che so di essermi meritata. 2097 0 9 years ago
- 3 years ago l'appuntamento Sotto al soprabito il nulla oltre l'assoluta nudità richiestami per recarmi a quell'appuntamento in un luogo dove l'anziano mentore delle mie segrete passioni mi avrebbe mostrato una delle immagini realizzate presso lo studio nel quale, per la prima volta, avevo accettato di posare in maniera integrale acconsentendo a che potesse ritrarmi come desiderava. Mi eccitava sempre più l'idea di assecondare le senili fantasie dell'interprete di quelle recondite passioni che, da immemorabile tempo, albergavano nella mente in attesa di trovare fertilità adeguate a poter essere riprodotte senza alcuna forma di inibizione apparente, ne di gelosa preoccupazione da parte di chi non si sarebbe opposto a che la materializzazione di audaci giochi potesse trovare appagamento. Assecondarlo, dominando l'angosciosa preoccupazione di poter essere scoperta nell'esilarante gioco che stavamo condividendo, rientrava in patti enunciati solo attraverso i latenti pensieri che di volta in volta conducevano ad insospettabili situazioni alle quali attenersi senza incertezze. Nonostante quel luogo fosse stato prescelto con la cura meticolosa che non potessero incombere altre innaturali presenze a poter recepire dell'intimo stato in cui ero posta, anche la sola idea che ciò potesse avvenire, accresceva l'istintivo disagio di trovarmi nella condizione pretesa. Guardandomi all'intorno lasciai tuttavia che il soprabito si aprisse in maniera sregolata, a dimostrazione palese di essermi attenuta ai voleri dell'anziano estimatore, reprimendo naturali paure di poter essere vista da possibili sguardi lesti nel carpire ciò che andavo fugacemente elargendo. Se il giovane inserviente del locale dove eravamo seduti avesse anche solo potuto intuire dell'audace trasgressione posta in atto, certamente ne sarebbe rimasto a propria volta estasiato, esprimendo di sicuro anche il proprio ammirato consenso. Durante la consenziente esibizione, di per se già pregna di intense emozioni, provai ad immaginare cosa sarebbe avvenuto nel caso in cui mi fossi mostrata in maniera ben più totale ed incurante delle probabili conseguenze di quell'audace follia. Accomiatandomi subito dopo, reggendo la busta contenente la copia che illustrava il modo in cui ero stata ritratta, iniziai a fantasticare di una persona che mi stava seguendo, forse incentivato dal fatto di aver notato la particolarità dell'incontro. Non che la cosa potesse alterare più di tanto il motivo che stava portando quell'anonimo avventore a percorrere la medesima strada che conduceva nel punto dov'era posteggiata l'auto con la quale mi ero recata al singolare convegno, tuttavia, una volta assieme nell'ascensore dell'immenso parcheggio multi piano, trovandomi sola con la sconosciuta presenza e prendendo atto di un isolamento totale, mi strinsi ancor più nervosamente dentro al soprabito che ancora occultava quella che ritenevo essere ancora una insospettabile condizione. Neppure la presenza certa delle videocamere contribuivano ad infondere la ragionevole tranquillità ad un fatto che poteva essere normale se non fosse stato che l'individuo, sfilandomi repentinamente la busta tenuta sotto al braccio, la aprì con altrettanta velocità prendendo immediata visione del contenuto che non mancò di commentare aggiungendovi un esplicito consenso. Apostrofandolo per il gesto inconsulto con il quale mi aveva colta alla sprovvista, ne ottenni invece una ancor più avventata reazione, ritrovandomi sospinta fuori su uno dei pianerottoli della scala deserta, surrealmente senza più alcun contatto con ciò che conoscevo, divenendo preda inerme delle sue bieche intenzioni. Realizzando di non avere molte altre possibilità di scampo stranamente mi arresi, soccombendo senza lottare all'evidenza dei fatti, lasciando che potesse compiere ciò che voleva, avvertendone l'intrusione oltre l'esile baluardo che divideva il tepore epidermico di una nudità totale dalle ruvide mani pronte a coglierne avidamente le forme. Carezze diffuse mi attanagliarono il corpo ormai privato di resistenza, ed obbligata alla resa passiva mi concessi ad ogni sorta di abuso non senza provare una innaturale emozione mentre venivo esplorata in ogni dove senza alcuna reticenza. Le dita parevano già sapere del punto nevralgico attraverso il quale farmi perdere la ragione, insistendo sino a farmi del tutto impazzire di una insospettata eccitazione anche quando il suo pene ne varcò in modo drastico l'intimo anfratto con irruente determinazione, affondando turgidi colpi di maglio che in breve produssero l'orgiastica compartecipazione sensoriale capace di condurre sino ad un ancor più incredibile orgasmo. Resa all'improvviso dai fatti come fossi perversamente ninfomane, mi adeguai, con l'inconfesso desiderio di replica, alle prevaricanti attenzioni che ancora mi vedevano soccombergli, lasciandomi del tutto denudare, ormai incurante di ciò che stava accadendo, mentre venivo ulteriormente percossa con altrettanta efficacia e rigirata di spalle per essere ancor più abusata attraverso la somministrazione di una sodomia anale, impostami con inesauribile ardore. Svanito nel nulla come era venuto, mi ricomposi alla meglio, raccogliendo da terra un soprabito sgualcito dai residui dell'improba lotta, barcollando sino al veicolo per ripulirmi come potevo dagli ubriacanti assalti che avevano lasciato tracce indicibili di sensazioni emotive dalle quali ero stata appena pervasa, e che non avrei mancato di descrivere, solo poco più tardi, ed in ogni dettaglio, al mio stesso compagno, certa che ne sarebbe a propria volta impazzito, condividendone in maniera morbosamente partecipe le follie di quegli estremi frangenti come sempre originati dal desiderio di trasgressione. 3134 1 9 years ago
- 3 years ago tratto nell'ombra D'un tratto dall'ombra, lasciando che dalla tunica possa emergere un tracciato epidermico della sottostante nudità, audacemente scoperta a che se ne possa solo intuire la parte ancora occulta di una ben più integrale visione, protetta da una maschera a celare il mio volto, sono pronta per aderire al trasgressivo rituale posto in atto nell'assoluto segreto del luogo in cui sono stata guidata. Il destino stabilirà a chi volgere il privilegio di proseguire in quel sottile gioco dei sensi nel quale rivelare, all'unico beneficiario di quell'intrigante convegno, la mia identità, permettendogli, senza pregiudizio alcuno, di accedere all'essenza più nascosta. Lasciando che possa eliminare ogni baluardo che separa il mio corpo dal privilegio di saggiarne le forme, non mi opporrò a che le sue mani le vadano percorrendo alla ricerca di anfratti che so rimanere desiderio di chi, escluso dalla sorte, dovrà attendere con invidia che si compia quell'inusuale confronto. Una volta che sarà penetrato in me con il proprio vigore potrà finalmente appagarsi inondandomi delle proprie scomposte minzioni sino allo spasimo estremo che conduce ad orgasmi insensati, ricevendo conferma di una violata inaccessibilità. Nulla a quel punto potrà impedire gli eccessi presenti nella dimensione mentale dove non esiste possibilità di rifiuto neppure in presenza di elementi talmente dissimili da poter apparire innaturali nella realtà quotidiana. L'occasionale amante potrà allora vantare della propria conquista attraverso l'unica fonte cerebrale quale riprova tangibile di ciò che è avvenuto mentre, poi ricomposta, andrò congedandomi come se nulla fosse avvenuto per tornare da chi attende, non privo di morbosa apprensione, che finalmente sia di ritorno. 2204 2 9 years ago
- 3 years ago apologia di un profilo Egli già doveva sapere sin dal primissimo istante come trasformare una femminile presenza da semplice elemento, per le fantasie più banali, in musa ispiratrice di passioni trattenute da sempre nell'oblio di pensieri destinati ad essere soddisfatti unicamente nell'olimpo in cui possono accedere solo illuminati complici, la cui metamorfosi sarà tale dal poter assurgere ad irresistibile ruolo divino condivisibile senza più alcun pregiudizio. Cedendo alle caparbie insistenze dell'anziano pittore, ansioso di poter contemplare lineamenti non solo apparenti, ecco come la nudità sia stata violata in reciproca compartecipazione, sino ad essergli consegnata nella maniera integrale. Libera dai sofisticatissimi orpelli, che fanno assurgere alle tentazioni più estreme, ed esposta senza inibizione apparente, lasciando che il corpo possa essere plasmato nell'interezza di una essenza assoluta, consapevole di generare frangenti di esaltanti passioni in chi rimarrà nell'attesa umorale che il conflitto dei sensi abbia un termine, esterno in segreto dell'essere femmina. Alcune volte, alimentando frazioni di ineludibili gelosie, abbandonata alle cerebrali carezze di suadenti maestri, si riproducono movenze riservate ad eletti avventori capaci di ambientare la mente la dove la fantasia non conosca i confini. Sarà quell'onirico orgasmo alla fine a determinare il reale piacere, lasciando che morbose passioni invadano la mente di chi, condividendo arcaici rituali, ne è complice, a propria volta eccitandosene in completa simbiosi. Rinunciando ad eccessi di espressioni volgari, è a chi non riveste in me alcun genere di interesse, che suggerisco sempre il modo per latitare, cercando altrove quanto di più confacente possa soddisfarne i piaceri molto diversi dalla mia essenza interiore. Agli altri un modo invece diverso per recepire di complicate visioni, esibite in forma molteplice, il cui accesso sarebbe altrimenti impedito se privo della desiderata intelligenza emotiva. “ Neppure G. resta immune, come potrebbe avvenire anche in altre donne, da edonistiche fantasie i cui contenuti sfociano nelle insospettabili ambientazione collocate in labirinti cerebrali difficili da emulare se non durante momenti di confidente intimità assieme al proprio compagno. Quando a subentro dell'incontro carnale si configura l'ipotesi di estendere il gioco ad una nuova entità, la cui innocua apparenza non incide nel conflitto di condivisioni passive, ecco generato l'innesco per la verifica sino a prima solo inventata, aprendo, alla desiderata voglia di trasgressione, quelle soglie che conducono verso l'ignoto. E' allora che le forme prendono consistenza dando inizio a segrete avventure che vedranno G. divenire oggetto delle più surreali attrazioni.” 2073 0 9 years ago
- 3 years ago flash back Eccitante avvertire sulla nuda epidermide lo scorrere di anonimi sguardi posarsi la dove mani sconosciute vorrebbero saggiare le forme proibite andando alla scoperta di anfratti che in molti vorrebbero impunemente violare senza divieti, rendendo impagabile una tale esperienza. Osservare con presuntuosa audacia la dimensione dell'obbiettivo quasi che fosse gigantesca protuberanza di un pene ansioso nel potersi incuneare con determinazione a sfogare istinti selvaggi, inondandomi di schiumose voglie a suggello di umorali passioni che non siano solo derivazione mentali di tributi sino a quell'istante repressi. Contorcendomi con spudorata disponibilità, avvertendo fremente spargersi all'intorno l'adrenalina di spasmi crescenti, è sfilando uno ad uno con studiata lentezza gli ultimi lembi che ancora celano più intime essenze che offro, ad ignoti amanti e nella nudità più lasciva, l'opportunità di carpire segreti nei modi più insospettabili. Difficile poi distogliere il mio stesso compagno dai morbosi pensieri che non inducano ad immaginare di innumerevoli amplessi consumati nella totalità più assoluta, a che il mio corpo ne possa aver recepito, con accondiscendente emozione, il susseguirsi di intrusive penetrazioni. Solo le immagini limitano quanto avvenuto senza poter mai in alcun modo del tutto svelare ciò che si compie durante l'inusuale frangente a celebrazione della metamorfosi che mi pone ancor più simile ad una virtuale puttana. 2155 3 9 years ago
- 3 years ago il segreto (tratto da histoire G.) G. si predispose con la meticolosa cura che costituiva prerogativa per una declamata femminilità, a renderla appetitosamente desiderabile, come il medesimo compagno di lei ormai da tempo era abituato a condividere attraverso le innumerevoli attenzioni che le venivano sovente rivolte. Osservandola nella ricercatissima biancheria intima, che ne esaltava le fattezze in una maniera che risultava oltraggiosa per moltissime altre donne molto più giovani, ed al tempo stesso la rendevano preda di libidinosi appetiti da parte di una numerosa schiera di uomini, non poté del tutto celare il desiderio che aveva di accompagnarsi a lei, seguendola in quella che certamente si sarebbe rivelata una ennesima emozione sensoriale. La vide allontanarsi ammantata in una vistosa pelliccia indossata direttamente su quell'unico baluardo a protezione di quelle audaci intenzionalità che l'avrebbero condotta ad un convegno già codificato dalle intenzioni. Anche l'autista dell'auto pubblica, chiamato per accompagnarla, non poteva fare a meno di notare quanto fosse attraente, pur non potendo intuire ciò che si celava oltre lo spesso involucro che ne garantiva l'incolumità visuale, proteggendola ancora da sguardi che sarebbero stati di ben più estremo consenso. Durante il lungo percorso che la allontanava da una città prossima ad assopirsi, percorrendo anonime strade di periferia, come le era stato espressamente indicato a far si che il tragitto venisse dilatato oltre ogni logica, ed allo scopo preciso che i pensieri di lei potessero correre nel frattempo a ciò che di ignoto l'attendeva, notava gli sguardi intensi che le venivano rivolti, attraverso lo specchio retrovisore del veicolo, portandola ad ipotizzare che lo stesso autista fosse parte di un convenuto intrigo. Giunta nel viale di accesso alla lussuosa villa, congedandosi dall'occasionale accompagnatore, varcò la soglia dove ad attenderla stava un anziano inserviente in livrea il quale, facendole un cenno di seguirla, la accompagnò per gli ampi corridoi che immettevano ad un vestibolo, giunti presso il quale le chiese di consegnare l'indumento che ancora la copriva. Alla istintiva reticenza di lei aggiunse con fermezza di tono che ciò era stabilito negli accordi intercorsi, consegnandole nel contempo una mascherina ed una vestaglia in spesso tessuto damascato con cui avrebbe potuto ricoprirsi, e godendosi l'obbligatorio interscambio al quale G. dovette adeguarsi, eseguendolo di fronte al palese compiacimento dell'individuo che l'aveva accolta. Occultando parzialmente la propria identità con il volto coperto, si lasciò condurre in una stanza, sul cui perimetro si affacciavano alcune porte, e nella quale venne lasciata in attesa febbrile degli sviluppi di quella nuova follia per la quale si era resa partecipe consenziente. Dopo istanti che le parvero infiniti apparvero all'improvviso da un portale scorrevole altre anonime figure, a loro volta ammantate da cappe analoghe a quella da lei indossata, ed a loro volta con il volto celato da strane maschere che, se pur facendoli apparire tra loro dissimili, non ne occultavano del tutto le sembianze ad evidenziare la fisionomia di ognuno di essi. Senza molti preamboli G. venne immediatamente spogliata della vestaglia per apparire in tutta la propria fisicità prorompente di fronte agli ammirati osservatori che, esprimendo espliciti consensi e commentandone la sublime visione, presero a palpeggiarla privi di alcuna remora, impedendole di potersi sottrarre ad esplicite manovre che la rendevano ancor più vulnerabile di quanto già non potesse apparire. Altrettanto repentinamente le sfilarono sia il reggiseno che lo slip, lasciandola con le sole guaine autoreggenti del velato nylon quale unico elemento semitrasparente a ricoprirne la nuda epidermide, ed esponendola in statuaria esibizione di se su scarpe in nero camoscio dall'elevatissimo tacco a spillo che la facevano apparire ulteriormente desiderabile oltre che duttile preda per ogni genere di altra possibile intemperanza. G. non oppose resistenza alcuna neppure quando venne fatta adagiare su una damascata trapunta di raso posta su una dormeuse e circondata dalla anonime presenze che all'unisono presero a masturbarsi freneticamente all'intorno, rivelando le rispettive nudità sino a quel preciso istante ancora mantenute ben nascoste sotto alle spesse cappe di panno, procurandole vorticose sensazioni emotive alle quali si abbandono in una sorta di arrendevole oblio cerebrale. Anestetizzata nella transitoria incapacità di reagire alle libidinose manifestazioni di giubilante entusiasmo che le venivano così esplicitamente rivolte, non poté sottrarsi neppure alle oltraggiose minzioni spermatiche che, imbrattandone l'epidermide, le diedero la perfetta dimensione di ciò che alcuni tra gli astanti più eccitati andavano in quel frangente compiendo. Subito ripulita da tali sfoghi subì una repentina profanazione da parte di un corpulento figuro il quale, senza altro preambolo, la penetrò con estrema efficacia, facendola trasalire mentre, posseduta così energicamente, scopriva quanto potesse avvertire un incredibile coinvolgimento generato da quell'energico trattamento e corrispondendo l'anonimo stupratore con una auto stimolazione sulla clitoride alla ricerca di un orgasmo ancora più estremo. Altri poi la castigarono ancora, turnandosi in rapida successione sul corpo di lei, colmandola delle loro dissolute attenzioni, rendendola ebbra di quegli sfoghi perpetrati senza remora alcuna, profanando orifizi che in molti avrebbero desiderato percorrerle alla scoperta di esclusività solo immaginate quale beneficio destinato a pochissimi eletti. Alla fine di quell'estremo convegno G. venne congedata e nuovamente ricondotta alla volta di casa per mezzo di un altro veicolo pubblico il cui autista, inconsapevole di quanto appena conclusosi, avrebbe potuto ammirare soltanto le ricomposte sembianze di una sofisticatissima passeggera oltre la cui mente si celavano segreti che, se divulgati, l'avrebbero resa oggetto di facili pretestuosità fisiologiche alle quali sarebbe divenuto complesso opporre diniego. 2101 5 9 years ago
- 3 years ago Eyes Wide Shut Soltanto una cappa di velluto, una maschera, ed una borsa, e sano pronta per l'intrigante convegno che avrà luogo ai confini della cerebrale dimensione dei sensi nella quale tutto diviene possibile, senza alcun limite che possa impedirne l'evolversi dove qualsiasi persona troverà modo per appagare le proprie fantasie più recondite. Lascerò che la mia nudità possa venire apprezzata da chiunque lo desideri, approfittando dell'anonimato assoluto, per beneficiarne in modo totale godendone non solo in maniera visiva. Ecco allora l'inevitabile gelosia, che attanaglia i pensieri morbosi del mio compagno, divenire ulteriore percezione a misura di quanto accadrà, motivando passioni obbligatoriamente relegate oltre la ragione dei sentimenti al fine di concedere, ad ogni possibile estimatore, consenso per assurgere al ruolo di amante. Spogliata da ogni orpello, che ancora occulta la mia essenza esteriore, già sapendo come impazzirà chi deve adeguarsi nella complice intesa che abbia compimento il gioco appena avviato, mi concedo al susseguirsi di amplessi a placare libidinose attenzioni. Quando anche l'ultimo degli amanti, scivolando a propria volta in me nella fugace profanazione, facendomi avvertire l'epidermica obesità di un corpo intento allo spasmo ansimante della propria smisurata foga, mi avrà riempita le viscere dell'eccitazione più estrema, allora anche la follia del momento scolpirà nella mente l'indelebile incisività dell'audace frangente. 2931 3 9 years ago
- 3 years ago esibizione Limitatamente alla ristrettissima cerchia di amici più intimi, unici depositari della segreta passione che induce ad insospettabili esibizioni, secondo metodologie molto ben collaudate, non costituisce ormai da tempo una novità in senso assoluto la loro partecipazione mentre viene dato seguito ad ogni nuovo convegno nel quale mi espongo apparentemente priva di ogni possibile forma di inibizione. L'essere immortalata in tali frangenti, mentre divengo espressione latente dell'occulta propensione a rivelare quanto di norma è celato, sarà ulteriore motivo di stimolo per le mentali elucubrazioni del mio stesso compagno, attraverso le quali a propria volta non sa esimersi dal contenere emotività congetturali a poter sviluppare in lui vibranti passioni nell'istante medesimo in cui diverrò oggetto di altri palesi consensi. Traslando tutto ciò per trame fantastiche, che in seguito verranno condivise ampiamente senza alcun pregiudizio, prendono forma le oniriche situazioni nelle quali potrò muovermi divenendone l'assoluta protagonista, anche con l'ausilio dei mie due amici senili e complici a loro volta di regie capaci di poter dare luogo ad ogni forma di inusuale confronto. Il tratto di una penna su un foglio andrà a descrivere ciò che avverrà, unitamente ad immagini che ne diverranno il complemento adeguato, rendendo ancor più stimolante il coinvolgere ogni singolo attore ad interpretare il ruolo preciso di una parte ad esso assegnata. In una tale dimensione non troveranno mai spazio gelosie di alcun genere, come neppure saranno posti ostacoli che possano instaurare pregiudizi nei confronti di alcuno che possano impedire l'avvicinarmi durante tali occasioni, come mai si potrebbe altrimenti verificare in una condizione più reale. Liberata così da ogni altro orpello, che possa occultare una visione integrale di me, apparirò nella mia nudità più assoluta, lasciando che mi si possa guardare come non avverrebbe oltre un tale contesto. In alcuni casi alquanto limitati, e solo a determinate condizioni, è stato ulteriormente ampliato l'accesso agli esclusivi convegni, ammettendo altri individui a prendervi parte, e lasciando che possano occasionalmente ritrarmi usufruendo a loro volta di una più che totale compartecipazione, emulando in tal senso quanto sono avvezza a concedere per il tramite di simili rituali. 3246 1 9 years ago
- 3 years ago la visita inattesa L'originale connubio tra un ritrattista ed uno scrittore ha generato la trasgressiva miscellanea che in abbinamento con altre recondite passioni si è dimostrata efficace nello stimolare tematiche capaci di rendere insospettabilmente eccitante tutto ciò che altrimenti sarebbe rimasto nel limbo delle fantasie inespresse. Ecco come quello che di più improbabile poteva essere immaginato, ben oltre realtà che non fossero esclusivamente di genere virtuale, si è reso attuabile permettendone gli sfoghi creativi di inusuali metamorfosi entro quell'onirica dimensione sensoriale dove nessun impedimento avrebbe mai potuto pregiudicarne inibenti ostative sino ad ottenere il consenso per confronti oltre i limiti del razionale. Da Histoire G. : “Non potevo sapere quando sarebbe passato dall'ufficio mentre, intenta ad apportare alcune varianti ai modelli destinati alle ultime collezioni, rimanevo comunque certa che in ogni caso, se ciò si fosse verificato, non avrebbe sicuramente perso l'occasione per provocarmi con le sue audaci invenzioni. Anche facilitato dal fatto di trovarmi a quell'ora da sola, prese così a rivolgermi subito le attenzioni che era solito esprimere, complimentandosi per il modo in cui ero vestita, e che a suo giudizio rispecchiava in modo perfetto la sofisticata femminilità che caratterizzava il mio essere donna sicuramente appetibile, mostrandomi nel contempo alcune delle nuove illustrazioni che traevano ispirazione anche da quel mio modo di porgermi, e nelle quali venivo descritta in maniera decisamente molto trasgressiva, proprio come un'altra immagine simile che già avevo audacemente esposta in bella mostra appesa ad una parete lasciando supporre, a chiunque l'avesse osservava, che avrebbe potuto trattarsi proprio di me. Senza distogliere l'attenzione da ciò che stavo ultimando risposi al complimento in modo altrettanto compromettente, accavallando le gambe con voluta malizia, in modo tale dall'apparire ancor più similare al modello in cui ero stata descritta, provocandone le immediate reazioni quando l’orlo dell’abito scoprì provocatoriamente il punto nevralgico in cui la balza di pizzo delle autoreggenti unita, al reggicalze, crea quell'effetto squisitamente intrigante che farebbe impazzire un qualunque altro individuo, Sussurrandomi all'orecchio quanto fosse anche per lui i fondo sempre un piacere poter verificare quanto fossi insospettabilmente porca, e recuperata dalla borsa, dove teneva sempre con se, l'inseparabile fotocamera, diede corso ad una serie di istantanee che sequenzialmente mi immortalarono in quella maniera, stimolando ancor più la mia segreta natura. Penso ancora che qualsiasi persona al suo posto forse ne avrebbe approfittato per infilarmi una mano tra le cosce e poi, dopo avermi scostato anche l’impalpabile slip, mi avrebbe molto probabilmente esplorata a dovere facendomi di sicuro impazzire con una efficacissima manipolazione sulla clitoride, resa oltremodo sensibile dalle cerebrali condizioni in cui già mi trovavo. Invece il mio anziano estimatore si limitò, come sua abitudine, a ritrarmi professionalmente nel mio aspetto migliore, esortandomi a viaggiare con la fantasia ed obbligandomi ad attraversare con la mente i meandri più oscuri della passione mentre, facendomi lentamente spogliare, rappresentava in modo indelebile una nudità resa ancora più assoluta da quella provocante esibizione. Fu allora, e solo con il sopraggiungere inaspettato anche dell'altro amico scrittore, che il tutto assunse toni e sembianze ancor più marcatamente trasgressive la dove egli, a differenza del proprio senile coetaneo, si era sempre dimostrato ben più determinato a raggiungere il traguardo che si era sin dall'inizio prefisso senza mai farne eccessivo mistero. Tra i due nacque immediatamente la complice intesa idonea a cogliere l'opportunità per approfittare del particolare frangente, entrambi già consapevoli delle passioni che animavano ogni mio recondito istinto quando stimolata nella giusta maniera. Eccoli allora decisi a coinvolgermi in un nuovo ardimentoso progetto trasformandomi in accondiscendente preda disposta ad assecondare, nei modi più impudici, le libidinose voglie dei mie due anziani ospiti. Come in una scenografia già scritta eccomi privata immediatamente delle mutandine a consentire voluttuose degustazioni di quelle così tanto ambite parti intime, ora oscenamente dischiuse all'abuso orale del mio ammiratore mentre l'altro ne immortala le prevaricanti attenzioni rendendo indelebile una simile azione. Senza poter celare la mia più segreta indole, non potei fare altro che confermare ciò che stavo provando una volta stimolata in quel modo, sempre più consapevole che non avrei arrestato quelle loro ulteriori intenzioni. Adeguatamente lubrificata mi ritrovai allora in grembo all'attivissimo persecutore il quale, a dispetto della sua età, mi prese con impeto estremo conducendomi repentinamente all'orgasmo. Dopo essere stata inondata come meritavo, con ancora nelle viscere la gelatinosa minzione, andai a gratificare l'impegno profuso, prostrandomi a lambirne ogni residuo da quella grinzosa asta così incredibilmente efficace. Pregando che tutto ciò rimanesse un segreto solo tra noi mi ricomposi, certa che nessuno, osservandomi poi, non avrebbe di certo potuto sospettare di quel mio comportamento da autentica troia che così tanto eccitava il mio stesso compagno nei modi più incongrui, ed a dispetto delle gelosie inevitabilmente prodotte che, in quella complice intesa, dovevano essere mantenute in obbligatorio stato di repressione da altre avulse paure.” 2897 0 9 years ago
- 3 years ago senza maschera Levatasi anche la maschera G. apparve bella più che mai di fronte a quanti era stata data finalmente l'occasione di poterne beneficiare, in quella insospettabile metamorfosi che la poneva come solo la fantasia avrebbe potuto far si che potesse essere immaginata nella sua essenza più integrale. Ad eccezione delle calzature, a conferire all'insieme ipotesi ulteriormente intriganti, vestita solo di se stessa e dove la nuda epidermide a contatto con il sofisticato broccato rendeva le linee del corpo ancora più armoniose, lasciava che fosse possibile prendere completa visione di quanto comunemente non sarebbe stato svelato con altrettanta facilità ed in una maniera così audace. Consapevole di essere ritenuta dai più come un ambitissimo quanto difficile traguardo, non poteva negare quanto fosse eccitante donarsi in una dimensione dove a chiunque, senza alcun formale pregiudizio che potesse occluderne l'accesso, sarebbe stato possibile apprendere quanto di norma veniva celato in meandri che la ragione occultava, proteggendone la vulnerabilità da potenziali aggressori esterni capaci di acclamarne la pretestuosa conquista. Eccola allora finalmente esposta per il visuale piacere di chi avesse desiderato apprezzarne integralmente i contorni, senza che nel proprio compagno si potessero destare moti di morbosa apprensione ad amplificare passioni tali da poter essere così liberamente condivise con emotiva complicità a comprimerne eventuali quanto ineludibili gelosie. Così esposta era impossibile immaginarla in una realtà dove nessuno mai avrebbe potuto collocarla, sospettando di ciò che si andava celando oltre quell'aspetto esteriore che la faceva ritenere da sempre come meta impossibile da raggiungere. Se non fosse stato per l'occasionale incontro che l'aveva posta a confronto con una persona capace di far emergere in lei quanto da sempre gelosamente custodito nei meandri segreti della mente, forse non si sarebbe mai spinta, in maniera così audace, alla scoperta di quelle oniriche dimensioni che l'avevano condotta ad esperienze così intensamente emotive come quella che ora stava condividendo. Un individuo, il cui volto restava ancora celato dietro all'apposita maschera, le si avvicinò reggendo uno strumento a forma ovoidale con cui le fece subito intendere quali pratiche intendesse porre in atto per iniziarla ad un rituale sancito da regole alle quali ormai non si sarebbe potuta sottrarre. Lubrificando accuratamente il puntale di lattice, che senza altri preamboli prese a comprimerle sullo sfintere, diede inizio a quanto le aveva preannunciato, introducendolo lentamente tra i glutei sino a farlo in parte scomparire nella cavità anale, accompagnato dalle gementi reazioni con cui G. esprimeva ciò che stava provando. Quella parte del corpo aveva da sempre generato molti consensi da parte di chi aveva sovente ritenuto di non farle mancare ogni sorta di apprezzamento che potesse sottolinearne l'esplicito interesse. Così dilatata rimase in spasmodica attesa di conoscere ciò che le riservava il destino, già immaginandone gli ulteriori sviluppi ai quali avrebbe dovuto adeguarsi con altrettanta docile compartecipazione. Considerata pronta ad accogliere colui che avrebbe beneficiato per primo di quella assoluta disponibilità si lasciò disporre in maniera tale dal riceverlo docile in se, cercando di dominare stati di inevitabile appresnione immaginando quanto d'altro sarebbe potuto ancora accaderle.....to be continued 3231 0 9 years ago
- 3 years ago vintage parking G. seduta alla guida della lussuosa auto d'epoca dell'anziano amico, predisposta nella sofisticata maniera convenuta, si apprestava a posare assecondando, come ormai per consuetudine, i desideri del proprio estimatore senile, il quale non mancava mai di esprimere il personale entusiasmo nel poterla coinvolgere in quello che da tempo si era evoluto in similari convegni sicuramente particolari oltre che molto esclusivi. Il luogo all'apparenza isolato avrebbe loro permesso di poter esprimere, anche nella maniera più audace, quanto negli intendimenti, rendendo il singolare frangente molto trasgressivo, in aggiunta alla consapevolezza che altre presenze si sarebbero materializzate all'intorno, trasformando una situazione all'apparenza banale in qualcosa di estremamente coinvolgente. Dalla fitta vegetazione alle spalle di G. apparve come per incanto un individuo che, se pure non ancora del tutto riconoscibile, avrebbe preso parte ad un gioco di cui lei stessa si era resa compartecipe con il complice assenso del proprio compagno, in tutto ciò coadiuvati, come già avveniva per tutte le altre interpretazioni, dall'anziano amico, sempre efficiente nel fornire assistenza per dare materia alle reciproche fantasie che da tempo assieme condividevano. Le velate trasparenze delle calze color fumè, esposte da sotto alla gonna sino alla balza dove erano agganciate alla guepiere, inguainavano alla perfezione le gambe di G., ed unitamente alle scarpe, in analoga sintonia con l'insieme, erano il giusto complemento che la rendeva ancor più eccitante alla vista, donandole l'aspetto che avrebbe elargito stimolanti piaceri a chiunque si fosse trovato a poter assistere ad uno spettacolo analogo. Ora la presenza della persona, chiamata ad esercitare un ruolo non del tutto fortuito, muovendosi in direzione dell'auto, si andava facendo ben più marcata e priva di indugi, avvicinandosi in prossimità del veicolo dove G. stava ancora seduta nell'esibizione più audace di se. L'uomo non attese ancora a lungo il momento per dare libero sfogo alle proprie libidinose intenzioni, iniziando a masturbarsi con frenetica intensità alla sublime visione che gli veniva elargita senza alcun apparente imbarazzo da parte di chi pareva non desiderasse altro che mostrarsi in una maniera così trasgressiva. G. non si ritrasse neppure di fronte ad uno spasmodico sfogo spermatico, eiaculato con tale energia dal raggiungerla sulle gambe così permissivamente esposte alla completa vista di un anonimo osservatore che, in preda alle manifestazioni più eloquenti del proprio dissoluto piacere, le andava esprimendo la propria totale soddisfazione. Imbrattata in quel modo attese paziente che il proprio anziano accompagnatore prendesse nuovamente posto accanto a lei per riprendere la guida ed allontanarsi dal luogo dove si era appena svolto l'evento di cui si era resa insospettabile protagonista, non prima tuttavia di essersi sfilate sia le calze che lo slip, facendone dono all'occasionale ammiratore, grato nel ricevere anche quei trofei feticisti a riprova tangibile di quanto avvenuto. 2841 0 9 years ago
- 3 years ago La mia Africa (in african tours) A suggello della permanenza a Johannesburg quale miglior regalo che il concedersi una ritemprante seduta presso il centro benessere dell'albergo dove alloggiavo. Ho già descritto del tempo impiegato nella cura del corpo per mantenere quel tono fisico capace di poter destare interesse generando ancora ammirati consensi in chi notandomi finisce sovente con il manifestare anche il proprio eloquente riscontro a dispetto della mia età. Non esiste luogo dove possa rinunciare del tutto a tali pratiche anche quando, lontana dalle quotidiane abitudini, riesco comunque a coniugare simili trattamenti adeguandoli alle circostanze del momento. In attesa che l'estetista sopraggiungesse per dare decorso ad un massaggio rilassante, adagiata sull'etnico futon in paglia di riso osservavo riflettersi da uno specchio frontale i manifesto pubblicitario del loco che, trovandomi posta in quella particolare condizione, finì con lo stimolare recondite fantasie dando origine all'evocazione di altri ben più trasgressivi pensieri. Mi ero auto convinta a quel trattamento ulteriore audacemente incentivata anche dal fatto che a percorrermi l'epidermide sarebbero state le agili mani di una persona del luogo in cui ci trovavamo, alla quale mi sarei volentieri affidata accettandone le cure integrali. Ora che, già predisposta nella nudità più assoluta, attendevo che si compisse un simile rituale, mi era difficile reprimere l'istintiva emozione generata da quel genere di particolare confronto. In totale abbandono offrii la mia candida epidermide alle cure dell'abile massaggiatore, lasciando che mi venisse cosparso il corpo di oli aromatizzati dall'olfattivo effetto anestetizzante, socchiudendo lo sguardo mentre quelle scurissime dita iniziavano a percorrere magistralmente ogni forma sempre più incline ad incontrollabili fremiti cerebrali. Percossa energicamente sulle natiche, dopo che la pressione dalla schiena era scesa sino alle reni attraversando con altrettanto vigore la spina dorsale sino all'estrema punta del coccige, senza opporre alcuna resistenza, ruotando il bacino, mi lasciai volgere ancor più vulnerabile in posizione supina esposta del tutto alle manuali intemperanze che mi stava imprimendo anche sul pube, sfiorando quel vello che in molti avrebbero voluto raggiungere. Impossessandosi delle caviglie riprese l'energica attività con progressiva efficacia, obbligandomi alla totale resa quando, manipolata all'interno delle cosce, avvertii sensazioni oniriche come fossi circondata dagli stessi guerrieri delle immagini appese alle pareti che, improvvisamente animati ne uscivano furtivi impadronendosi di una preda ormai inerme, sfinita dalla lunga caccia che l'aveva inesorabilmente condotta nella trappola dalla quale non sarebbe più potuta fuggire. Deposte le acuminate lance e gli scudi, liberandosi dei perizomi che ne occultavano l'intimità, iniziarono una danza tribale in grado di stordire, sino a che l'oblio più assoluto mi avvolse, posta a soggiacere arrendevole alla mercé dei neri aggressori più che mai determinati a completare quel sortilegio. La mia candida carne venne degustata avidamente da ognuno di essi che a turno, impadronendosi di ogni mia epidermica nudità, la percorsero con dirompente energia facendola propria negli ambiti orifizi adeguatamente lubrificati, lacerandone ogni inutile resistenza sino allo spasimo estremo. Inseminata nelle viscere, da gelatinose essenze spermatiche, rimasi a lungo sensoriale prigioniera delle tribali rivalse che in passato ne avevano proibito le analoghe trasgressioni, sino al nuovo trasferimento oltre quell'oblio inter razziale, per essere nuovamente ricondotta nella realtà di ciò che era stato un onirico orgasmo interiore. Dopo esserne stata consenziente schiava, venni obbligatoriamente destata dall'ipnosi in cui ero sprofondata e nella quale l'oscuro stregone aveva saputo, per un tempo indefinito, tenermi segregata, conducendomi poi al ritorno in quel medesimo corpo lasciato in totale balia di chi aveva saputo così abilmente plasmarlo, generando incontenibili sensazioni emotive. Con il dono floreale ancora intriso nei capelli, in ricordo delle impronte lasciate sull'epidermide, ed indelebilmente impresse ancora nella memoria, rimasi distesa immobile a smaltire le orgiastiche tracce di quelle nere passioni, attendendo che il mio compagno potesse ritrovarmi, ancora del tutto ignaro di ciò che il particolarissimo trattamento aveva originato. 3334 1 9 years ago
- 3 years ago Il divano dello scrittore (tratto da Histoire G.) Rigorosamente selettiva nell'accettare qualsiasi tipo di nuove frequentazioni, se non quando generate da particolarissimi stimoli cerebrali, condizione univoca ed indispensabile per accondiscendere anche al più improbabile degli approfondimenti, tale da non poter essere ipotizzato a priori, è forse solo in un caso oltremodo fortuito che il tutto potrebbe tramutarsi nell'insospettabile confronto utile ad annullare ogni altra ipotesi di pregiudizio formale. Il divano dello scrittore (tratto da Histoire G.) Sfilatasi lentamente anche l'ultimo baluardo di una ormai sin troppo improbabile salvaguardia di una risibile moralità, restando con le sole calze autoreggenti e le scarpe, a rendere maggiormente intrigante l'esibizione di se che stava elargendo al proprio ospite, nel contempo lo osservava intento a propria volta liberarsi degli abiti, sino a rimanere nella nudità più totale, esposta senza alcun imbarazzo apparente nonostante un fisico non certo meritevole di una così audace rivelazione di se. Consapevole dello squilibrio ormonale che con ciò si sarebbe generato anche nella mente del proprio compagno, passivo custode di tutto ciò che incoerentemente ne eccitava in maniera morbosa le torbide fantasie, quale illogica conseguenza degli atteggiamenti trasgressivi di lei, G. proseguì comunque nell'intendimento che si era prefissa. L'uomo era alla fine riuscito a scivolarle dentro al corpo con una facilità disarmante, proprio come aveva saputo penetrarla con altrettanta caparbietà nella psiche, obbligandola a rivelare ciò che sapeva divenire oltre le sole apparenze quando di norma era solo l'involucro esteriore ad essere concesso agli sguardi ulteriori dei molti che invano ne avrebbero desiderato un ben più intimo accesso. Avvertendo il repentino approssimarsi dello sfogo eiaculatorio, che il proprio amante non riusciva più oltre a contenere, ne accolse la completa inseminazione, inarcandosi a riceverla con audace consenso, abbandonandosi a propria volta all'orgasmo più dissoluto mentre veniva invasa così nelle viscere, già immaginando della maniera in cui sarebbe stata accolta più tardi, ed apostrofata all'atto della confessa rivelazione di quel surreale confronto epidermico vissuto con insospettato trasporto. L'uomo le sfilò poi anche la lunga collana di perle, che ancora le ornava il collo, utilizzandola per cingerle i polsi in una sorta di simbolica costrizione, obbligandola con le mani poste dietro alla schiena mentre, rivoltandola, la teneva piegata in avanti, pronto a possederla nuovamente dopo essersi ben posizionato alle spalle di lei. Trattenuta per i fianchi G. subì ancora i velleitari assalti dell'uomo, cedendo con arrendevole docilità alla veemente sua azione, lasciandosi ulteriormente profanare anche un quella maniera. In fondo la eccitavano enormemente le situazioni in cui un qualunque individuo fosse riuscito a prevaricarne la volontà, anche oltre quella prestanza fisica che avrebbe dovuto, secondo una logica più razionalmente attendibile, indurla a desistere. Preda di quelle convulse emozioni si concesse senza alcuna reticenza apparente, pur consapevole della contrastante realtà che stava elargendo ad una persona che per molti altri sarebbe risultata al di sopra da ogni immaginabile tentazione. To be continued 1658 0 9 years ago
- 3 years ago brivido caldo Dove nessun altro sguardo potrà mai giungere, oltre quello inevitabile della persona che ospitandomi sulla propria terrazza potrà beneficiarne, appagandosene in maniera totale, mi espongo nella più integrale nudità, lasciando che i raggi del sole possano a loro volta imprimere sull'epidermide tracce di quel rovente passaggio.Il mio senile estimatore, osservando in disparte l'audace lettura della trasgressiva rivista che mi ha appena donato con lo scopo evidente di provocare nuovi stimoli che possano condurre ad ulteriori rivelazioni, gode impunemente dell'esclusivo spettacolo che gli viene nel contempo elargito. Posata a terra quell'ultimata edizione non posso che cedere all'emozionate compromesso di spalancarmi oscenamente alla brezza marina che, risalendo dalle sottostanti pendici, accarezza il monte di venere dorandolo ancor più di penetranti attenzioni. Lo sguardo allora si posa su grinzose libidini che alle mie spalle raccolgono in maniera palese del godimento assoluto di una nuda presenza così esibita nell'impudica offerta di se. Quelle medesime dita, più volte capaci di immortalare sembianze donate ai magistrali disegni, ora scorrono altrettanto nervosamente su un'asta la cui forma assume sempre più consistenza. Non posso distogliermi da una visione che gratifica delle mie segrete passioni, quelle che insospettabili mi vedono pronta a giocare in maniera totale, facendo si che al mio ammiratore rimanga ancora la possibilità di ottenere quanto in fondo ogni altro uomo in una situazione non molto dissimile certamente vorrebbe. 2552 0 9 years ago
- 3 years ago L'arte del massaggio (brano tratto da Histoire G.) L'arte del massaggio (brano tratto da Histoire G.) Il mio compagno sa quanta importanza dia alla cura della persona, anche attraverso quei massaggi tonificanti ai quali sovente affido il corpo per mantenere una forma che sia adeguata all'età, anche ove, non potendo in qualche caso avvalermi del solito centro al quale usualmente mi rivolgo, trovo però sempre un modo per alternative che permettano l'esecuzione di simili trattamenti. In tali situazioni, esponendomi anche in modo integrale di fronte ad una persona di cui non posso ancora conoscere alla perfezione le modalità operative, potrebbe accadere di essere molto vulnerabile nel caso si verificassero manifestazioni non sempre allineate con le più lecite aspettative. Da Histoire G. “Durante uno dei consueti trattamenti estetici, ai quali G. sovente andava sottoponendosi anche quando non le era possibile avvalersi del centro di sua maggior fiducia, le mani dell'occasionale massaggiatore iniziarono a soffermarsi molto più del dovuto attorno alle aureole dei capezzoli, intensificando sempre di più il manipolante contatto, e procurandole nel contempo sensazioni inusualmente emotive alle quali tuttavia si abbandonò priva di maggior controllo, offrendo in tal modo l'opportunità per incentivare eccessi ulteriori. Senza opporre resistenza lasciò che l'individuo potesse comunque proseguire nella insolita manipolazione, scivolandole dai fianchi sino al ventre, attivando una pressione pubica che dal monte di venere si alternava all'interno delle cosce, sfiorando anche le intime labbra ormai visivamente pulsanti al contatto di mani che, andando facendosi sempre più pericolosamente esploranti, ne anestetizzavano una più reattiva opposizione. Quando l'aspetto di una persona non riveste eccessiva importanza, la dove anche gli impulsi cerebrali prevaricano sulla ragione, ecco come anche mani tozze di un soggetto anomalo possano trovare il terreno fecondo per eccedere, attraverso la mente, alla scoperta di sentieri che, da una clitoride ormai turgida di passione, conducono verso l'oblio inarrestabile dei sensi. Audacemente stimolata in quel punto nevralgico, ed ormai completamente cedendo al profanante abuso, perpetrato con inimmaginabile maestria, accettandone consenzientemente la prevaricante azione, G. confessò, tra i gemiti del piacere, quello che in tal modo gli andava procurando un simile trattamento. Ormai del tutto preda dell'abilissimo persecutore lo lasciò libero di poter così esplorare altrettanto facilmente ogni anfratto più recondito, obbligata a rispondere alle sollecitazione, dichiarando nel mentre della propria occulta predisposizione a condividere quel genere di stimolanti attenzioni. Egli allora non doveva fare altro che portare a compimento l'ordita manipolazione, apponendo quel suggello di cui in molti avrebbero voluto poter a loro volta vantarsi mentre, liberatosi anche degli abiti con repentina velocità, ed esponendo la propria senile figura, resa ancor più grinzosa da una opulenta fisicità esibita senza remora alcuna, lasciò che G., in totale paresi, prendesse coscienza di quella sua inopportuna esibizione. Montando goffamente sul lettino, proseguì strofinando il proprio minuscolo pene su una clitoride ormai completamente impazzita dall'imponderabile desiderio di collaudarne le profananti voglie, che inesorabilmente vennero prodotte con immediato piacere, facendola trasalire mentre, percorsa con altrettanta soddisfazione, si lasciava docilmente possedere sino al contemporaneo raggiungimento di un orgasmo che a lei stessa parve davvero inaudito, quasi che fosse come liberatorio da una condizione talmente succube nella quale lei stessa si era posta con volontarietà inconfutabile.” to be continued 2261 0 9 years ago
- 3 years ago l'attesa Nella sala d'attesa del centro estetico, dove abitualmente mi reco per mantenere tonificato il mio aspetto fisico, e per il quale, cedendo alle insistenze dell'amica che lo gestisce, mi sono anche prestata a fare da “testimonial”, sovente inganno il tempo, in attesa del mio turno, leggendo alcune riviste che di norma occupano l'interesse dell'emisfero femminile. Tuttavia anche in questo luogo non è da escludere che durante tali frangenti possano emergere alcuni trasgressivi pensieri a volte capaci di generare audaci fantasie stimolate dal completo relax. Ed allora anche un frivolo argomento, individuato tra quelle pagine, potrà dare l'abbrivio a reconditi pensieri che, accomunandosi poi con il trattamento epidermico al quale verrò sottoposta dalle abili mani del giovane massaggiatore al quale sovente vengo affidata, diverranno motivo per accrescere desideri proibiti. Certa che la sua bravura derivi molto dal fatto di essere un non vedente, e del tutto ignaro, durante simili frangenti, di ciò che sarei forse anche disposta a concedere in un impeto di follia, mi massaggia integralmente procurandomi sensazioni al limite del consueto. A volte immagino che attraverso quella sensibilità tattile di cui è dotato riesca realmente a focalizzare la propria attenzione su ogni singola parte del corpo a dispetto dell'impedimento di uno sguardo incapace di potergli fornire valutazioni cromatiche. E' duranti tali sedute che immagino come l'esposizione della mia nudità assuma nella sua mente forme surrealmente eccitanti, obbligandolo a frenare moti altrimenti istintivi che potrebbero degenerare in condizioni diverse da quella in cui mi ritrovo. Così, inoltrandomi nella onirica dimensione del pensiero, mentre unguenti profumati, scivolandomi lungo l'intera epidermide, inebriano nel contempo la mente, vengo proiettata oltre quelle pareti dove poter incontrare quello che in tali frangenti è mio stimolatore cerebrale, supplicandolo di massaggiarmi spregiudicatamente come vorrei. Le sue dita finalmente potrebbero varcare una fessura indecentemente dischiusa oltre le accurate forme di un vello dorato, trovandola già umida di incontrollate passioni, andando a stimolare delicatamente una clitoride ormai turgida di desideri repressi. Solo allora non potrei più trattenermi dalla voglia di andare alla spasmodica ricerca di un pene così talmente agognato dal guidarlo io stessa tra le mie cosce, accompagnandolo all'attraversamento assoluto della mia cavità vaginale oscenamente spalancata a riceverlo in profondità. Incitandolo a sbattermi come merito sarei certa di arrivare subitaneamente all'orgasmo consapevole di dover poi lasciar giocare ancora il giovanissimo amante sino a quando a sua volta mi inonderà senza più alcuna remora. Risvegliata dal torpore è arrivato nel frattempo il mio turno, mi spoglio di tutto senza alcuna inibizione apparente di fronte all'onirica fantasia alla quale mi sono appena arresa, sapendo che sino all'imposizione delle mani sul corpo sarò per lui solo come quel lontano pensiero. 2215 3 9 years ago
- 3 years ago La terrazza dello scrittore : tratto da Histoire G. non era più un segreto, per i pochi intimi che ormai la conosceva da tempo, il fatto di come potesse piacerle esporsi nella propria completa nudità ai raggi del sole, facendo ciò anche alla presenza di quegli amici i quali, invitandola sulla loro terrazza, al riparo da altri possibili sguardi indiscreti, coglievano quelle meravigliose occasioni approfittandone per osservarla nella straordinaria esclusività. accompagnando la sublime visione con la lettura di alcuni racconti, ispirati dalle intime rivelazioni di cui lei stessa aveva messo a parte l'amico scrittore, confessando di insolite fantasie già condivise assieme all'altro senile artista che, ritraendola, ne illustrava anche quelle nuove esilaranti avventure, l'anziano ospite si compiaceva ogni volta al riscontro di quanto potesse rivelarsi così audacemente disinibita. descrivendola nelle situazioni più insolite, che da sole già contribuivano ad incrementare le morbose passioni del suo stesso compagno, nel contempo ne stimolava gli ulteriori desideri reconditi, conducendola in tal modo ad immaginare di altri insospettabili convegni che la ponevano a confronto assieme a persone talmente improbabili dal rendere quel gioco sottilmente intrigante anche per gli aspetti emozionali che da ciò ne potevano derivare. quella figura abbondantemente appesantita dall'adipe non costituiva per G. alcun motivo di pregiudizio a far si che potesse divenire impedimento per le attenzioni che le rivolgeva, attratto in modo inevitabile, come accadeva per molti, dalla sublime bellezza alla quale era impossibile rimanere del tutto insensibili trovandosela di fronte in una simile condizione. G. era perfettamente consapevole di poter generare, con i propri disinibiti atteggiamenti, motivo di eccitazione, difficile da poter essere totalmente repressa, ed al tempo stesso alimentando incongruenti gelosie da parte del proprio compagno, sempre pervaso, come era inevitabile che fosse, dal costante pensiero che ad altri potesse venire concesso il privilegio di poter accedere in maniera ben più intima a quanto da sempre di così tanto ambito. l'unico elemento, a mitigarne l'assillo, era costituito dal fatto che amicizie così senili non potessero influenzare più di tanto il loro complice rapporto, anche la dove si fossero trasformate in azioni atte ad ottenerne l'integrale consenso a che potessero evolvere in sensazioni ben più assolute.in fondo cosa avrebbe potuto mai esserci di così irrimediabile nella occasionale condivisione di un corpo elargito affinché fosse possibile, ad una comune persona, provare le indelebili sensazioni di istanti univoci altrimenti negati dalla sola razionalità. ed allora ecco G. non sottrarsi al contatto della mano, intenta a percorrerle l'epidermide arroventata non solo per la calura del sole, facilitata nel lascivo percorso dagli unguenti solari che, proteggendole il corpo, non la rendevano immune dalle prevaricanti attenzioni che le venivano rivolte. girandosi verso l'anziano estimatore, intenzionato ad indugiare sempre più, spalmandole sulle natiche altra crema oleosa con la scusa di renderla ancora più al riparo da quelle esposizioni totali, nel contempo lasciava che ne potesse liberamente approfittare per palpeggiarla sempre più esplicitamente, soffermandosi in modo particolare sui punti nevralgici. definitivamente abbandonato il libro che le stava leggendo, l'uomo prese ad incrementare la propria azione libidinosa, rendendola ulteriormente incisiva a verifica di quanto in fondo non fosse ritenuta molesta dalla bellissima preda che inerte si offriva a quel tocco senza opporre alcuna resistenza. volgendola ancor più verso di se, massaggiandole il seno, e strizzandole audacemente i capezzoli, la sentì vibrare a quelle estreme manomissioni, rompendo allora ogni indugio per andare repentinamente a porsi tra le cosce di lei sino a raggiungere una fessura ormai vulnerabile ad ogni possibile intemperanza. stimolandone la clitoride, certo più che mai di riuscire a farle perdere del tutto la ragione, proseguì l'esplorativo percorso incuneandosi tra quegli anfratti inumiditi di una fremente passione. G. lo lasciò fare, sicura che quando avrebbe messo a parte il proprio compagno di ciò che era avvenuto egli l'avrebbe apostrofata con gli epiteti che sapeva di meritarsi, tuttavia non impedì, al solerte torturatore, di poter perseguire l'intento che si era prefisso, abbandonandosi a lui, senza alcuna remora, alla ricerca di un convulso piacere che in fondo andava da tempo sperimentato. to be continued 2037 3 9 years ago
- 3 years ago il dipinto confesso che nel momento in cui mi si avvicinò, proponendomi poi se fossi stata disposta a posare per lui, pensai che fosse il solito maiale desideroso solamente di poter soddisfare le proprie senili passioni attraverso quella invenzione tutt’altro che fantasiosa ed unicamente dettata dalla voglia di potermi vedere completamente nuda, e magari cercando poi di poter fare ben altro come in molti similmente prima di lui avevano ipotizzato. non so cosa mi spinse a trattenere il biglietto da visita che mi consegnò mentre aggiungeva di essere rimasto davvero folgorato dalla mia sofisticata presenza. condividendo assieme al mio compagno la curiosità generata da quella inusuale richiesta andammo a verificare, all’indirizzo del sito internet, chi fosse realmente quell’anziano individuo, scoprendo che si trattava proprio di una persona sicuramente capace di affermarsi attraverso la realizzazione dei dipinti che ne dimostravano le doti artistiche menzionate. era da moltissimo tempo che desideravamo un ritratto da esporre in casa e pensando che quella fosse l’occasione propizia anche per soddisfare alcune nostre recondite fantasie decidemmo in maniera molto complice di accondiscendere alla singolare richiesta convenendo che mi sarei recata presso il suo studio per approfondire tale ipotesi. fui accolta con vero entusiasmo dall’uomo che, sovvertendo la mia iniziale impressione, prese a mostrarmi le proprie capacità sia nell’arte pittorica come in quella fotografica, aggiungendo che da moltissimo tempo desiderava poter incontrare una modella in grado di saper stimolare ancor più la sua vena creativa dicendosi certo che avrei potuto soddisfare simili aspettative. non impiegò molto a convincermi facendomi nel contempo confessare dei mie giovanili trascorsi di fotomodella e della assoluta dimestichezza che mi avrebbe permesso di posare anche per lui integralmente senza provare eccessivo imbarazzo. tornai dal mio compagno che, dimostrandosi oltremodo entusiasta, mi confermò la propria assoluta disponibilità a condividere quella particolarissima esperienza senza in alcun modo interferire sul fatto che potessero svolgersi tutte le previste sedute di posa dove sarei stata resa protagonista. aggiungendo che avrebbe atteso ansiosamente il mio ritorno da ognuna di esse, per apprendere con trepidante emozione i dettagli di quanto avvenuto presso lo studio dove mi sarei recata per essere immortalata come nessuno avrebbe mai sospettato, riuscì a confermare concretamente di sapersi perfettamente adeguare ad una simile situazione. to be continued 2244 3 9 years ago