Victoria e Marco
, 53/54 anni
Coppia
Alessandria, Italia
Ultima visita: 15 ore fa
- 15 ore fa In autostrada Questa avventura vissuta all'inizio dell'estate desideriamo descriverla con le sensazioni sentite sia da me, Victoria che da Marco. Eravamo diretti al lago, la giornata era bella, e ci siamo fermati ad un autogrill per bere un caffè e fare benzina; non essendoci posto ci siamo fermati nell'area dedicata ai truck. Scesi dalla nostra vettura vedo Marco che si dirige spedito verso un camionista che stava osservando le ruote del suo mezzo; senza neppure un perché lo seguo anch'io. Marco saluta gentilmente quella persona e si mette a parlare alcuni minuti di questi enormi mezzi e poi gli esprime un desiderio: salire in cabina e sentire la sensazione che si prova a stare lassù. Con un sorriso Roberto ( il camionista, uomo affascinante di 40 - 45 anni ) dice a Marco di salire pure e lui, non a fatica è salito e si è seduto alla guida. Sceso mi dice: “sali anche tu, è da vedere, è un panorama interessante.” Solo a quel punto ho capito esattamente cosa intendeva Marco, che effettivamente è affascinato da quei grandi mezzi, voleva che io salissi sul truck e nel farlo facessi vedere il mio panorama a Roberto. Indossavo una mini color rosa antico a pieghe, una t-short bianca, un sandalino e la mia biancheria intima ( tanga ) era di pizzo anch'esso bianco. Con un cenno delle sopracciglia feci intendere a Marco che non era il caso, dato l'abbigliamento, e di risposta sempre con un cenno delle sopracciglia e delle mani mi trasmise un messaggio chiaro che diceva “dai lo so che ti piace”. E' vero, sono esibizionista, ed è anche vero che a Marco questa lo intrigava e decisi di andare in cabina. Per salire, da cavaliere ( astuto ) Roberto si avvicinò e mi indicò dove e come appoggiare i piedi dato che ci sono tre passaggi da fare. Io alzai la gamba per arrivare al primo gradino e già sentivo di essere tutta scoperta ma senza curarmi di ciò andai al secondo appoggio e su al terzo, ed eccomi in cabina. MARCO. Era da tempo che desideravo questa situazione e essere li a viverla mi dava già eccitazione; quando Vittoria ha iniziato a salire Roberto e io avevamo uno splendido panorama da vedere; il tanga bianco infilato totalmente in mezzo alle natiche, la figa di Victoria a malapena contenuta dall'intimo e il suo bel culo lì da ammirare. Roberto prima si gustò il panorama e poi si voltò verso di me e disse ”atletica” e nel frattempo le sue sopracciglia e gli occhi dicevano “mamma mia che spettacolo” ; che eccitazione per me. La vista dalla cabina in effetti è notevole, avevo un senso di potere e di indistruttibilità e dissi “ bello spettacolo veramente” e Roberto di risposta “ anche qui dal basso”, ma io feci finta di nulla. Pochi istanti e Roberto disse che se volevo potevo restare in cabina e capire veramente come si sta su un veicolo come quello, e dato che andavamo nella stessa direzione al prossimo autogrill scendevo, nel frattempo Marco ci seguiva con la macchina. Una sola occhiata e già avevo visto che Marco era super arrapato a questa proposta e rispose che avrebbe preso il caffè, fatto benzina e ci avrebbe raggiunti. E così mi avviai con Roberto su un fiammeggiante Scania. In pochi chilometri avevamo parlato di molti argomenti: lavoro, famiglia, figli, impegni ecc. Quando chiesi a Roberto se aveva mai visto cose strane mentre viaggiava mi disse che era curioso come da li in alto si possano scorgere situazioni intriganti, alcune volute ed altre no. Mi disse che aveva visto uomini che guidavano con giornali pornografici aperti e nel frattempo si masturbavano, donne che al telefono si accarezzavano le gambe o in mezzo alle gambe; donne che a gambe aperte con la gonna sù giocavano con il vibratore mentre il marito nel superare il suo mezzo lampeggiava e rallentava; donne che facevano un pompino all'uomo alla guida e altre che si facevano scopare sul sedile posteriore e altro ancora. In tutto ciò che diceva mi riconoscevo un po e con l'eccitazione in aumento gli chiesi se aveva mai caricato donne, ragazze. Roberto mi rispose che in oltre 18 anni sulle strade le occasioni erano state veramente rare e che solo due volte, in viaggi dalla Germania aveva avuto a bordo compagnia con la quale divertirsi. Mi venne spontaneo chiedergli che prezzo aveva un trasporto sul suo truck e Roberto sorridendo rispose “ è ad offerta”. ( che signore) MARCO Sapere Victoria su quel bestione era eccitante perché sapevo che se Victoria aveva acconsentito a fare quel tragitto con Roberto significava che lo trovava intrigante e quindi lo avrebbe certamente stuzzicato ancora. Ma dato che il tragitto non poteva essere molto lungo cosa avrebbe voluto fare e poi realmente fatto? Trovavo Roberto sornione e il fatto che guardasse la strada e poi guardasse me, per più volte, lo interpretai come se fosse in attesa di qualche cosa e allora feci quello che mi viene più spontaneo quando non sono alla guida: allargai leggermente le gambe, e passando sotto la cortissima gonna andai ad accarezzarmi la mia patatina in attesa di vederne gli sviluppi. Anch'io guardavo la strada ma guardavo anche Roberto e notai che la sua mano sinistra aveva lasciato il volante e si stava posizionando sui suoi pantaloni proprio lì sul pene. Mi sentivo lusingata ed eccitata e sentivo la mia vagina inumidirsi al contatto delle mie dita; tirai un poco sù la gonna per far vedere a Roberto come avevo spostato il tanga e ci fosse contatto fra il mio clitoride e le mie sapienti dita. Non avevo più lo sguardo rivolto alla strada ma guardavo Robero e la sua mano che strusciava sui pantaloni che si erano rigonfiati e non poco; pensai che la dimensione della cabina era notevole e facendomi scivolare lentamente mi misi più vicino a lui e accostai la mia mano destra alla sua mentre con la sinistra continuavo a toccarmi. Roberto aveva il cazzo duro e costretto nei pantaloni e lentamente gli feci scendere la cerniera e con mano esperta Roberto fece uscire il suo pene duro e dritto. Pochi movimenti mi furono sufficienti per poterlo prendere in bocca e succhiarlo lentamente, lentamente e sentire il suo ansimare dal piacere. Io li abbassata ma comoda col suo pene duro in bocca e la macchine che velocemente passavano al nostro fianco, era una libidine. Il piacere durò poco perché Roberto disse “entriamo nella stazione di servizio Marco è dietro di noi”. Staccai la mia bocca dal suo eccitassimo cazzo e poi molto lentamente lo riposi a fatica nella sua gabbia e mi sedetti al mio posto. MARCO Con molta calma presi il caffè e feci il pieno perché non volevo incollarmi a loro; ero eccitato e mentre guidavo pensavo che magari Victoria, come spesso fa con me, adesso si stava masturbando o stava facendo una sega o un pompino a Roberto e che certamente dopo mi avrebbe raccontato tutto. Nel parcheggio scesi da quel notevole esemplare di Scania e salutando Roberto gli ricordai che se voleva venirci a trovare era il benvenuto ma che non avevamo un posteggio per il suo mezzo. Saliti in macchina raccontai tutto a Marco e alla sera scopammo immaginando che cosa potrebbe succedere se il viaggio fosse molto lungo? Come sono le cuccette? 21499 4 13 anni fa
- 15 ore fa 4 uomini tutti per me Sono passati solo alcuni giorni dall'incontro e così desidero riportare e condividere le varie sensazioni ed emozioni provate. Era da tempo che desideravo incontrare con Marco, mio marito, più uomini insieme, ma c'era sempre una certa titubanza sia a chiedere di essere esaudita in questo desiderio sia per il timore di non trovare le persone giuste per questa esperienza. Come se mi avesse letta il pensiero l'altra settimana Marco mi ha proposto di cercare alcuni singoli e di giocare insieme a casa nostra io non potevo che dire di sì e ho delegato a lui la scelta delle persone. Gli ho chiesto di trovare tre singoli per sabato sera e eccitata ho atteso che giungesse la sera, sicura che Marco si sarebbe attivato per organizzare il tutto. Durante la giornata mi sono sentita frizzante e vogliosa e sentivo le mie grandi labbra pulsare e desiderose di essere leccate e con questo stato di inebriante gioia mi sono truccata e ho indossato gioielli luminosi. Un completino di pizzo bianco con un tanga elegante che a malapena racchiudeva la mia calda patatina, calze autoreggenti, vestitino tigrato cortissimo, sandalini con tatto a spillo, trucco che metteva in risalto i miei occhi azzurri e rossetto rosso leggermente chiaro; pronta per la serata. Verso le 21,30 allo squillare del campanello di casa Marco è andato ad aprire e ha fatto accomodare gli ospiti in salotto offrendo loro da bere; io stavo in quel momento specchiandomi per vedere quanto di ciò che lasciavo già intravvedere poteva essere per loro stimolante quando la voce di Marco mi ha fatto tornare nel presente con il suo “ ti stiamo aspettando cara”. Entrata nel salotto sentivo le gambe un poco titubanti ma il desiderio di dare seguito alla mia fantasia era tale che con un sorriso smagliante e una certa disinvoltura mi sono presentata a loro. Mi sono trovata di fronte tre uomini Riccardo, Francesco e Luca; quarqntenni, carini e sorridenti che con gli occhi sgranati mi guardavano ed io sentivo già i loro sguardi spogliarmi. Riccardo dei tre era il più estroverso e veramente affascinante, ex modello, palestrato, elegante, occhi verdi profondi; Francesco dallo sguardo più timido alto e riservato; Luca molto alternativo da artista ma sorridente e loquace. Dopo alcuni minuti di conversazione è stato Marco a rompere il ghiaccio chiedendo ai ragazzi se andava bene che fosse Victoria, dato che era in minoranza, a prendere l'iniziativa e il loro assenso “ mmmm”, fu unanime. Muovendomi al ritmo della musica ho invitato tutti gli uomini a unirsi a me nel danzare e fattami coprire gli occhi ho iniziato a ballare fra loro sentendo quanto fosse bello decidere cosa fare con loro. Per prima cosa ho chiesto che iniziassero a spogliarmi lentamente e così uno mi tolse il vestitino, uno le scarpe,l'altro le calze e il quarto il reggiseno. Vestita dei miei gioielli e ancora con addosso il mio tanga ormai già esageratamente umido ho deciso che era meglio controbilanciare la situazione e ho iniziato a spogliare lentamente i miei vari uomini. Che eccitazione! ad occhi chiusi e senza sapere chi era davanti ho iniziato a togliere scarpe, calze, camicia e pantaloni lasciando in slip tutti e quattro i miei maschietti. Non contenta, con il solo senso del tatto ho iniziato ad accarezzarli lentamente partendo dal viso e giungendo alle cosce e non trascurando ovviamente quanto ancora non era scoperto e liberato. Anche ad occhi chiusi potevo distinguerli e con piacere ho notato che Riccardo doveva possedere non solo i muscoli sviluppati. Sentivo la loro eccitazione salire ogni qual volta strusciamo il mio sedere sui loro membri e il sapere che loro mi vedevano porca come mi piace sentimi mi stimolava a continuare lentamente in questo gioco. Lentamente poi con le mani e la bocca ad uno ad uno ho fatto scendere gli slip lasciando liberi i loro cazzi di manifestarsi turgidi nell'aria. Non li vedevo perché ero ancora bendata ma uno dopo l'altro ho incominciato a prenderli in mano e sentire il loro stato. Sono passati pochi istanti prima di sentire mani tirare giù e sfilarmi il mio tanga e altrettante sul mio corpo accarezzarmi e intrufolarsi dolcemente in mezzo alle mie gambe. Assaporavo le labbra che mi baciavano, e i vari cazzi che incontravano il mio corpo e le mani che mi davano sensazioni piacevoli ma di chi erano le une o le altre non mi importava assolutamente. Anche le mie mani toccavano più corpi e più cazzi e uno più duro dell'altro. Il gioco piaceva a tutti e sempre bendata ho sentito mani sicure che mi accompagnavano ad inginocchiarmi. Mentre venivo baciata languidamente, una mano mi invitava ad aprire un poco le gambe e percorrendo l'interno delle mie cosce giungeva alla mia figa eccitata umida, anche la schiena e le natiche erano oggetto di palpeggiamenti intensi e delicati. C'era un lento e continuo scambio di ruoli che io seguivo e contraccambiavo attivamente prendendo in mano e muovendo sempre i cazzi di coloro che mi erano di fronte. Li sentivo duri e di dimensioni diverse e neanche più sapevo ben distinguere quello di Marco. Come le prima dite si sono introdotte nella mia figa un gemito di piacere ha riempito la stanza e un insieme di miei umori ha inondato il tappeto e ancora ora non so chi mi ha portato tanto piacere. Il dito si muoveva ritmicamente dentro di me, i baci si facevano più appassionati e io continuavo a godere e gemere dal piacere; su quest'onda altre dita mi hanno stimolato ed ognuno senza difficoltà alcuna mi ha portato ad uno o più orgasmi consecutivi. Mi sentivo una “ cagna in calore” e sentivo che era giunto il momento di vedere i miei quattro uomini e cosi ho tolto la benda dagli occhi perché volevo leggere sui loro visi la libidine e fargli assaporare anche la mia. L'eccitazione di tutti era ben visibile; Marco con una mano si menava il cazzo e nello stesso tempo scattava foto, Luca mi baciava sulle natiche, Francesco mi baciava collo e saliva sulla bocca, Riccardo con la sinistra si muoveva lentamente il cazzo e con un dito della mano destra girava come un lento vortice nella mia figa ancor più umida. Vogliosa di eccitare maggiormente questa bella tribù mi sono coricata sul tappeto e ho incominciato e toccarmi a gambe e figa spalancate, guardandoli negli occhi e scendendo con lo sguardo sui rispettivi cazzi duri; che meraviglioso spettacolo vederli tutti che si masturbavano e notare che avevano difficoltà a distogliere il loro sguardo dalla mia figa che continuava a gonfiarsi per il piacere. Fu Riccardo che per primo avvicinò il suo pene turgido alla mia bocca per farselo succhiare. Era grosso e tenuto alla base da un anello metallico che ne accresceva sicuramente ancora di più la già notevole dimensione; con una certa difficoltà iniziai ad assaporarne la cappella divenuta nel frattempo rosso viso e cosi iniziò un lungo giro di splendidi pompini accompagnati da lunghe e pazienti leccate della mia figa sapientemente dosate da ognuno. La mia voglia di essere penetrata stava salendo e come se mi avessero letto contemporaneamente il pensiero mi fecero ruotare e sollevandomi il bacino mi misero nella miglior posizione per penetrarmi da dietro, alla pecorina, la mia posizione preferita. Come io stessa speravo fu proprio Riccardo che appoggiò le sue mani sui miei fianchi e il sui cazzo alla bocca della mia figa. Per alcuni istanti stette lì fermo col suo cazzo appoggiato e io ne sentivo il calore e il pulsare, mi schiaffeggiava le natiche e mi diceva “sei una vera maiala vogliosa”, “ora ti prendo perché ho voglia di sentirmi tutta dal di dentro”; le sue parole mi risuonavano e un “si, si” uscì dalle mie labbra mentre la mia lingua stava leccando il cazzo di Luca. Sebbene io non ami farmi penetrare da cazzi grossi perché ho una vagina stretta e pertanto mi è doloroso, il mio desiderio era tale in quel momento che il sentire le pareti interne della mia figa aprirsi al lento spingere del cazzo di Riccardo fu sublime; il movimento prima lento e poi leggermente più accelerato in pochi minuti mi portò nuovamente ad un orgasmo lungo ed intenso. Raggiunto il suo obbiettivo, farmi godere, Riccardo si ritirò ma io non rimasi senza cazzi perché a turno fui scopata e più volte venni. Erano ormai passate parecchie ore quando tutti soddisfatti i miei quattro uomini erano seduti sui divani ed io dissi loro “non scherzate, io ho ancora voglia, chi viene a prendermi con il mio fedele amico vibratore? Pensavano che scherzassi ma quando videro sparire l'oggetto nella mia direi voragine tutti si precipitarono chi ad assistere e chi a manovrarlo. Il recupero di ciascuno fu rapido e il gioco prosegui fino a quando alla colazione che servii quando ormai aveva già albeggiato e dei vari orgasmi ciascuno ne aveva perso il conto. Grazie Riccardo, Francesco, Luca e Marco per la splendida e indimenticabile serata. Chissà quale incontro organizzerà, spero a breve, Marco per soddisfare le nostre fantasie! 20411 11 13 anni fa
- 15 ore fa Incontri al femminile Da tempo desideravo incontrare una donna da sola e non come spesso è accaduto con i rispettivi mariti e provare cosa poteva accadere in me. Quando Marco mi diede un cellulare di una donna che aveva risposo ad un last messo per me sono rimasta incredula ma con grande emozione composi il numero. Al telefono rispose una donna Anna; sentii che era molto decisa ma dolce nel suo parlare e senza indugiare definimmo di incontrarci e vedere cosa succedeva. Durante una cenetta al ristorante, dove molti uomini ci osservavano, anche perché entrambi indossavamo delle minigonne da sballo, chiacchierammo come solo le donne sanno fare ma entrambe avevamo un forte desiderio di andare ad approfondire fisicamente la nostra conoscenza. Anna aveva qualche anno più di me, magra con un seno sorretto da un reggiseno che lo metteva in risalto e che mi toglieva il fiato. Entrate in camera Anna lanciò via la sua borsetta e con veemenza mi strinse a lei, inizio a baciarmi appassionatamente e senza indugio alcuno mi mise la sua che mano sotto la gonnellina. Tutto mi sarei aspettata fuorché questo e quando con la sua mano accolse totalmente la mia vagina incominciarono per me momenti indimenticabili. Mi teneva con decisione e mi faceva passare la sua mano sotto le mutandine infilandomi subito un dito dentro e la mia vagina ormai bagnatissima e continuando a baciarmi con passione mi spinse sul letto. Forse erano passati 2 minuti e mi trovavo già in balia di Anna con le sole calze autoreggenti addosso, a gambe aperte e Lei che mi leccava le piccole e grandi labbra con sapienza e continuità . Le sue prime parole in stanza non potrò mai dimenticarle, mi disse “ da tempo sognano di scoparmi una bella troiaâ€. Io mi sentivo invasa da eccitazione e il primo orgasmo era alle porte e mentre l’eccitazione arrivava al massimo lei mi incitava “ godi, voglio sentirti e vederti godere così per poi scoparti con un bel cazzo fintoâ€. Lasciai andare alcuni gemiti di piacere che Anna soffocò baciandomi appassionatamente e mettendomi la sua lingua che sapeva ancora dei miei umori in bocca. Sentivo il suo desiderio ed anche il mio era crescente , c’era in me un grande desiderio di farmi possedere totalmente e in un orecchio le dissi “scopami , dai prendimi, usa il tuo cazzoâ€. Mentre mi mettevo in ginocchio per averla dietro e farmi penetrare Anna indossò il suo strap on e solo allora notai quanto era grande. Aveva veramente una dimensione che ritenevo proibitiva ma Anna giuntami dietro, mi diede prima due schiaffi sulle natiche e appoggiò solamente il pene alla mia fessurina umida e vogliosa. Restò in attesa che si aprisse leggermente e sussurrò “lo so che mi vuoi, vieni a prendermi, sono tutta tuaâ€. Mentre lei avanzava lentamente dentro di me io indietreggiavo sul suo cazzo e mi sentivo aprire e occupare totalmente, una sensazione intensa che si propagò nel corpo e non ebbe fine fino a quando il suo cazzo toccò la parete di fondo della mia vagina. Iniziò a muoversi lentamente e poi con un ritmo più veloce e da li a poco iniziai nuovamente ad avere uno e poi in successione alcuni orgasmi. Anna continuava a muoversi e mi diceva†sei proprio una gran maiala e ti piace farti scopare da me, dal mio cazzo, dimmelo , dimmelo…â€. C’era in lei un aspetto fortemente maschile ma insieme una dolcezza nel tono usato che mi alzava ancora di più il livello di eccitazione. La serata proseguì .per alcune ore dove anch’io ebbi il piacere di contattare il mio lato maschile e provare sensazioni nuove. Ci promettemmo di rivederci e spero che ciò accada prestissimo. Il mio cammino nel fare incontri al femminile è iniziato bene e sono certa che proseguirà ancor meglio. 4604 0 14 anni fa
- 15 ore fa Complicità Era da molto tempo che Marta, una nostra amica, non veniva a trovarci e quando suo marito mi aveva avvisato che ci avrebbe chiamato per venire da noi due giorni l'eccitazione e il pensiero di passate una serata di sesso con lei e mia moglie Victoria si è espanso nella testa e nel corpo. Già in passato avevamo tutti e tre in sieme passato una serata di intrigante sesso essendo sia Marta che Vittoria fortemente bisex. Domenica in tarda mattinata puntuale come suo solito Marta si è presentata da noi e dopo tutta una giornata di chiacchiere, che avevano evidenziato il desiderio di Marta di trovare singoli per fare nuove esperienze sessuali era finalmente giunta la sera. Erano le 22,00 e Victoria guardando Marta le disse che era meglio dedicarsi un pò al piacere e insieme eclissarono ritornando alcuni minuti più tardi. Marta indossava un reggisenso color pelle,abbinato al tanga e un velo nero trasparente che ricopriva parzialmente le forme splendide dei suoi fianchi. La luminosità del sorriso e del viso offuscavano l'insieme ma lo spettacolo era stimolante. Victoria aveva una sottoveste nera cortissima che segnava il perizona e metteva in risalto le sue forme. Insieme accompagnati da alcuni brani abbiamo creato intimità e iniziato ad accarezzarci l'un l'altro senza esclusione alcuna. Dopo pochi minuti toccando le intimità di entrambi potevo assaporare che l'eccitazione già ben salita e non mi ha stupito quando baciandosi l'un l'altra Victoria ha invitato Marta a gestire con le proprie mani il vibratore spesso presente nei suoi giochi. Victoria rivolgendosi di spalle a Marta, alla pecorina, veniva penetrata dalle sapienti mani di Marta mentre io con le dita sollecitavo Marta che gemeva dal piacere. I giochi sono proseguiti fino vero le 24,00 quando Victoria disse che sarebbe andata a dormire ma che noi potevamo proseguire da soli. Che emozione poter stare con Marta e sapere che Victoria era in camera ! Carezze, colci sfioramenti e penetrazioni ripetute ci hanno visto attivi fino alle 2,00 con un gran piacere di entrambi fino al decidere di andare a dormire. Entrato silenziosamente nel letto Victoria con voce bassa e complice mi ha sussurrato " Vi ho sentito gemere e godere e solo per la stanchezza non mi sono riunita a voi,....... ma la prossima volta incominciamo a divertirci alle 19,00 !" Grazie Victoria 3785 0 15 anni fa