scrofa
, 52 y.o.
Trans
Modena, Italy
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- 10 years ago la prima volta da puttana Sono andato all'appuntamento con Luigi nel suo ambulatorio in orario di chiusura naturalmente, è un dottore, sono entrato nell’ambulatorio, lui mi ha chiesto se ero quello dell’annuncio e mi ha fatto accomodare nel suo studio e mi ha dato una borsina con dentro indumenti intimi femminili e mi ha detto di andare in bagno e di indossarli, c’erano un corpetto, calze e reggicalze ed un paio di scarpe con tacco alto, quando sono uscito mi ha portato subito davanti ad uno specchio e mettendosi alle mie spalle mi ha detto, ora sì che sei davvero troia , sei eccitantissimo! Ed ha cominciato a toccarmi dappertutto, sempre stando alle mie spalle mi ha abbracciato, baciato sul collo, strizzato i capezzoli, le natiche ed io eccitato con le mani ho cominciato ad aprirgli la patta dei pantaloni ed ho sentito che lo aveva già in tiro, ma lui mi ha fermato e mi ha chiesto se ero davvero il suo schiavo e se davvero poteva fare di me tutto quello che voleva, io gli ho risposto di sì, mi sono meravigliato di questa domanda perché già gli avevo detto che quello era il mio desiderio e che così volevo essere trattato. Poi mi ha detto di stendermi sul lettino delle visite, quei lettini con quegli “archi” dove metti le gambe in alto, tipo quello che usa il ginecologo per capirci, una posizione ideale per mettere bene in vista il buco del culo!!!! A questo punto ma ha detto che mi voleva allargare il buco del culo a "40" ed ha aperto una valigetta piena di cazzi finti di varie dimensioni e, guardandola bene, ho capito cosa vuole dire 40, è il diametro del cazzo, nella valigetta in ordine c’era un cazzo di 30, 40 , 50, 60, 70 ed 80. ha preso il 40 ed un vasetto di crema , che mi ha detto essere una pasta anestizzante che si usa in chirurgia per diminuire il dolore dei tagli, me l’ha spalmata sul buco del culo e poi ha cominciato ad introdurre il “40” piano piano è entrato tutto ed ha portato lo specchio per farmelo vedere. Dolore non ne ho sentito eccitazione invece sì, mi sentivo davvero un porco tanto che gli ho detto di provare una misura più grossa e questa richiesta lo ha eccitato notevolmente tanto che si è messo a toccarsi e dicendomi che sono davvero una troia e questo ha eccitato me tanto che avevo già il cazzo bello duro, tolto il 40 ha cominciato a spingere dentro il 50 e lì ho sentito davvero male, sudavo freddo ma ho sopportato fino a quando non è entrato. Preso ormai completamente dalla eccitazione gli ho detto che glielo volevo succhiare allora ha inclinato il lettino verso il basso dalla parte della mia testa in modo che la mia bocca fosse alla altezza del suo cazzo gli ho abbassato i pantaloni e le mutande ed ho cominciato a succhiare come non mai mentre lui mi strizzava i capezzoli (cosa che a me piace da morire!!!) e allungandosi mi smanettava l’uccelllo. Ma avevo bisogno di sentirmi ancora di più puttana e gli ho detto di girarsi che gli volevo leccare il buco del culo, non solo glielo ho leccato ma mi è venuto da succhiarglielo come fosse un cazzo e credo che gli sia piaciuto perché si è lasciato scapare un dolcissimo siiiii!! A questo punto mi ha detto che mi voleva venire nel culo ed è andato a togliermi il “50” e guardando allo specchio ho visto che il mio buco del culo è rimasto aperto ed ho pensato “speriamo che ritorni normale” poi mi ha infilato il suo cazzo dicendomi che ero un culo sfondato ed una lurida troia e che mi faceva passare la voglia di cazzo e strappandomi una calza ha raggiunto l’orgasmo brevemente a questo punto mi ha ,con tono di comando, detto di alzarmi subito in piedi e di tenere le gambe aperte ed è a questo punto che il suo sperma ha cominciato ad uscire dal mio buco del culo e colarmi giù per le gambe, mi ha detto di raccoglierla con le mani e di ingoiarla cosa che ho subito fatto, anche lui ha cominciato con le dita e rovistare dentro al mio buco del culo alla ricerca del suo sperma e poi mi ha messo le dita in bocca perché gliele leccassi, a questo punto ha cominciato a farmi un bocchino e pure io gli sono venuto in bocca quasi subito, si è alzato e con le dita mi ha aperto la bocca e mi ha passato il mio sperma che aveva nella sua bocca dicendomi di ingoiare pure quello. Poi, ormai sazi, mentre ci pulivamo,ancora una volta mi ha chiesto se facevo tutto quello che voleva, io un pò scocciato gli ho detto di sì, allora mi ha allungato un camice da dottore e mi ha detto di mettermelo che uscivamo, mi sono messo a posto il corpetto, la calza un pò rotta e siamo usciti con la sua macchina mentre giravamo a casaccio mi ha detto di tenere il camice aperto ed ogni tanto mi toccava facendomi ritornare la voglia, mi piaceva girare per la città mezzo nudo, affiancarsi alle altre macchine che ti guardano e non sanno che sei in reggicalze e che hai il cazzo duro!!! Ogni tanto mi chinavo su Luigi e gli succhiavo l’uccello sperando che non si distraesse e di non fare un incidente poi ritornavo a sedermi sempre con il camice aperto,ad un certo punto eravamo in una strada di campagna appena fuori Modena si è fermato ed ha preso una macchina fotografica ed ha cominciato a farmi delle foto, prenditi il cazzo in mano e tac una foto ,mettiti un dito nel culo e tac una foto e così via,era eccitante farsi fotografare. Poi mi dice: visto che qui non c’è nessuno togliti il camice ed esci dalla macchina che ti voglio fotografare in piedi, io con un po’ di titubanza l’ho fatto, ero troppo eccitato per non farlo, appena sono fuori lui comincia a scattare foto dicendomi che sono una troia e che ora si sarebbe allontanato con la macchina e che dovevo stare lì a battere come una vera puttana, infatti parte e mi lascia lì sulla strada mezzo nudo, io nel ruolo di una vera puttana mi sono eccitato ed avevo già l’uccello duro ma avevo anche paura che passasse qualcuno per davvero . In lontananza vedevo Luigi che si era fermato e mi guardava, allora per eccitarlo ho cominciato a fere avanti ed indietro dimenando il culo e l’uccello Dopo 10 minuti circa Luigi ripassa e si ferma e mi fa risalire e a questo punto mi salta addosso per succhiarmi il cazzo e poi mi fa girare i mi incula con rabbia dicendomi che sono la sua troia, e poi mi prende la testa e mi viene in bocca facendomi ingoiare il suo sperma e poi lui fa altrettanto con me. Mi riaccompagna al suo studio, mi cambio e ci salutiamo, io gli chiedo se ci rivediamo e lui risponde che sarà lui a deciderlo. Spero di rivederlo perché ha capito cosa cerco e cosa voglio fare e soprattutto come voglio essere trattato, è una persona pulita ed un dottore il chè non guasta visto le malattie che si possono prendere e lui mi ha già detto che se andremo con altri saranno persone a cui lui prima farà il test del hiv. E questo mi tranquillizza molto e so che non corro rischi e che posso fare di tutto. Sono già passati alcuni giorni dall’incontro con Luigi ed io mi sono fatto un sacco di seghe pensando a quella notte quando finalmente mi chiama e mi dà appuntamento in un bar in centro a Modena per un aperitivo. Appena arrivato lo trovo fuori che mi aspetta, entriamo e beviamo un drink e subito riprendiamo il nostro rapporto di sesso tra padrone e schiavo, infatti allungandomi un pacchetto mi dice di andare nel bagno del bar, di spogliarmi e di indossare il contenuto e che dopo mi avrebbe raggiunto. Sono andato in bagno ed ho aperto il pacchetto, dentro c’era un paio di mutande, quelle da uomo di una volta, un po’ larghe, le ho indossate ed ho aspettato che arrivasse, appena è arrivato mi ha fatto appoggiare le mani sul muro e messosi alle mie spalle ha cominciato a toccarmi il buco del culo infilandoci dentro un dito con le mutande e tutto, poi ha preso a masturbarmi sempre da sopra le mutande, lasciando cioè l’uccello dentro alle stesse, poi mi ha infilato altre dita nel culo continuando a masturbarmi sempre più velocemente fino a quando non sono venuto dentro la mutande, poi me le ha sfilate e mi ha detto di inginocchiarmi, ha tirato fuori il suo uccello e lo sperma che era nelle mutande che indossavo lo ha spalmato sul suo uccello e me lo ha dato poi da succhiare, la cosa mi ha eccitato e mi sono messo a succhiare avidamente quel cazzo che, così lubrificato, scorreva nella mia bocca dolcemente e senza resistenza, fino a quando non ho sentito il calore del suo sperma che mi invadeva la bocca ed ho cominciato a deglutire il tutto con avidità estrema, mentre faccio questo con la coda dell’occhio vedo sulla porta del bagno il barista che ci guarda e si masturba, capisco che era d’accordo con Luigi, vorrei andare a succhiarglielo ma mentre mi sto per alzare Luigi mi ferma e mi intima di non muovermi, prende le mutande in cui dentro ero venuto e le allunga al barista, il barista raggiunge l’orgasmo dentro le mutande e dopo lo stesso me le allunga i mi dice di leccarle per bene e di pulirle con la lingua, io lecco quelle mutande piene di sperma con passione e loro mi guardano e borbottano qualcosa che non comprendo, dopo un pò Luigi mi prende le mutande che stavo ancora leccando e le mette sotto l’acqua del rubinetto e le bagna, poi ritorna e mi dice di aprire bene la bocca e me le strizza facendomi bere l’acqua che ora ha il gusto di sperma. Ci siamo ricomposti e siamo usciti dal bagno, poi mi ha detto che aveva parlato di me al barista, che è un suo paziente e che mi vorrebbe incontrare per una notte di sesso “particolare” con sua moglie ed altri amici, che sono tutte persone per bene e affidabili, sani, ma che ponevano 4 condizioni: 1) che io abbia la testa completamente rasata 2) che non mi rifiuti assolutamente di fare quello che mi chiedono di fare 3) che non devo mai parlare 4) che accetti di essere ripreso con una telecamera avendo però un cappuccio in testa per non essere riconosciuto. La cosa mi ha spaventato ma nello stesso tempo un po’ eccitato, ho chiesto a Luigi se a lui faceva piacere che accettassi e mi risposto che sarebbe la prova più grande che potevo dargli per dimostrargli la mia completa e totale sottomissione e che garantiva il fatto che sarebbe piaciuto anche a me e di non avere nessun timore e che il tutto si sarebbe svolto nel massimo riserbo. Ma di cosa dovevo fare non me lo ha voluto dire perché dovevo fidarmi di lui. Dopo una lunga riflessione ho deciso di fidarmi e di accettare l’invito e lui mi ha abbracciato, baciato, dicendomi che lo avevo fatto l’uomo più felice sulla terra , ci siamo lasciati con l’accordo che appena organizzavano la cosa mi avrebbe telefonato e di tenermi pronto per una notte da ricordare. 9821 0 11 years ago
- 10 years ago mi piace essere puttana Sono finalmente andato all’incontro con il barista amico di Luigi, mi sono preparato come da accordi, mi sono rasato la testa completamente e sono andato all’appuntamento. Arrivato sul luogo trovo già Luigi che mi aspetta con un altro signore di una certa età, sui 70 anni e di piccola statura, appena mi vedono Luigi mi dice di salire su un furgone parcheggiato vicino a loro, l’anziano si mette alla guida e noi due saliamo dentro al cabinato, io gli chiedo chi sia quel signore, lui mi risponde che è solo il custode della villa in campagna dell’amico barista e che è quello che farà le riprese con la videocamera, poi mi dice di spogliarmi e mi fa indossare solo un reggicalze e delle calze bianche, poi mi dice di girarmi che mi deve spalmare un olio nel buco del culo, io mi giro e lui mi spalma questo unguento e poi da un borsone tira fuori un paio di mutandine con fissato al loro interno un grosso fallo di gomma, me le infila e piano piano mi infila il fallo nel culo e poi mi tira su per bene le mutandine in modo che il fallo stia ben dentro al mio culo e mi dice che questo serve per allargare e preparare il mio buco del culo a quello che sarebbe successo dopo, poi mi ricorda le condizioni che ho accettato, farmi riprendere mascherandomi con un cappuccio e ubbidire a quello che mi viene chiesto. Stiamo andando verso la bassa Modenese verso Soliera, una zona di campagna, e finalmente entriamo in questa bella villa, scendiamo, entriamo in casa e ad accoglierci trovo il barista ed un signore sui 60 d’anni, un pò grassottello ed una signora dalla faccia austera e decisa che mi ricorda vagamente Vanna Marchi, subito mi osservano e mi girano intorno, la signora mi tira le mutandine per sbirciare dentro, prime davanti e poi dietro e quando vede il fallo nel mio culo dice a Luigi: bravo così è già pronto! Poi si allontana con il custode dicendo che vanno a prepararsi per dopo, rimango solo con Luigi ed il suo amico che forse per tastare la mia obbedienza mi dice di mettermi a bocconi e di camminare a quattro gambe intorno alla stanza, così facendo però il fallo di gomma vince la resistenza delle mutandine e tende ad uscirmi dal culo, così lui da dietro con dei calci me lo respinge dentro varie volte. Poi mi dicono di seguirli, usciamo di casa ed andiamo nel retro dove c’è una costruzione di legno, entriamo e dentro c’è la signora nuda che si struscia sulle tette e sulla vagina, un enorme uccello di un cavallo, la scena quasi mi disgusta e rimango impietrito,Luigi ed il signore mi si affiancano,uno alla destra e l’altro alla sinistra, arriva il custode che mi mette in testa un cappuccio dove ci sono solo i buchi per gli occhi e per la bocca e poi incomincia a riprendere con la videocamera la signora alle prese con l’uccello del cavallo. Intanto i due ai miei fianchi cominciano a toccarmi, Luigi mi bacia sul collo e mi succhia i capezzoli, mentre l’atro mi abbassa le mutandine quel tanto per farmi saltar fuori l’uccello e per spingere fuori e dentro il fallo che ho nel culo e la cosa comincia ad eccitarmi, davanti a me non vedo più una scena squallida ma solo una donna alle prese con un grosso uccello e non mi importa più di chi è quell’uccello, tutto mi sembra ormai una cosa “normale”. Luigi mi dice che ora devo andare dalla signora e che quel cazzo me lo metterà nel culo, mi sfilano completamente le mutandine e mi spingono verso la signora che mi offre quell’uccello da tenere con le mani mentre lei gli infila una specie di grosso preservativo e poi me lo avvicina alla bocca ed io comincio a baciarlo . L’uccello del cavallo non riesce a diventare veramente duro e quindi riesco a prenderlo in bocca, dopo un pò il barista mette sotto la pancia del cavallo un cavalletto di legno, che altro non è che un’ascia con alle sue estremità due piedi a forma di una A, la signora mi dice di piegarmi sul cavalletto, poi quando sono in posizione mi lega le mani e poi le gambe divaricate ai piedi del cavalletto, il peso del mio corpo piegato poggia tutto sul cavalletto che a sua volta poggia sul mio stomaco e questo mi fa un pò male ma è sopportabile. A questo punto Luigi mi si avvicina e mi unge un pò il buco del culo e poi sento la signora che struscia l’uccello del cavallo fra le mie chiappe e poi spinge per mettermelo dentro sempre più con decisione fino a quando la cappella non entra. Io guardo cosa fanno Luigi ed il signore e li vedo nudi che mi guardano e si toccano a vicenda, la signora pure lei si sta masturbando con la figa aperta, il cavallo intanto non si muove ed il suo uccello lo sento appena dentro, ma fermo, io vorrei che pompasse e vorrei sentirlo più dentro, allora cerco di muovere il culo un pò indietro per farlo entrare di più ma essendo legato non posso farlo più di tanto, Luigi mi vede e capisce e dice alla signora: spingiglielo più dentro che ne vuole di più! Lei con forza lo spinge e finalmente lo sento davvero dentro di me, ma il cavallo continua a tenerlo fermo allora decido di roteare il culo in modo da farlo eccitare e la cosa sembra funzionare tanto che sento che il suo uccello diventare duro e crescere di dimensione tanto da farmi male. Mi sento il buco del culo dilatato al massimo, sento il suo pene fin dentro la pancia e questo eccita me ma anche gli altri che hanno ripreso a masturbarsi mentre il custode riprende la scena, io continuo faticosamente a roteare il culo in tondo e dal basso verso l’alto, ed improvvisamente raggiungo un’orgasmo spontaneo, la signora se ne accorge ed urla al custode: riprendi che sta venendo il porco! Raggiunto l’orgasmo mi fermo ma gli altri mi incitano a continuare: muovi quel culo dai, fai venire anche lui! Allora continuo e mi sento orgoglioso di fare una cosa che a loro eccita e cerco di dare il meglio di me stesso roteando con velocità il mio culo fino a quando l’uccello del cavallo non si sfila e lo vedo penzolare con il preservativo pieno di sperma, finalmente anche lui ha raggiunto l’orgasmo ed ora posso rilassarmi. Mi tirano fuori da sotto il cavallo e mi portano al centro della stanza sempre legato sul cavalletto, invitano il custode a fare un primo piano al buco del mio culo aperto e dilatato.Luigi mi sfila il cappuccio, lo sento confabulare con la signora e dopo mi stanno rimettendo un altro cappuccio di latex molto più attillato, dove ci sono i buchi per gli occhi naso e bocca, e me lo fissano al collo ermeticamente con del nastro. Mi slegano e mi fanno alzare, a questo punto sento come un bagnato in testa, non faccio in tempo a pensare cosa possa essere che mi dicono di sedermi su un balla di paglia che si trova lì vicino, mi siedo e sento la paglia secca che mi punge tutto il culo e le coscie e questo mi provoca un piacere notevole, mi dicono di tenere aperta la bocca e di tirare fuori la lingua mentre Luigi preme con le mani sulla mia testa e dai buchi nel cappuccio per gli occhi, naso e bocca comincia ad uscire un liquido che sa di selvaggio, allora capisco che hanno versato nel mio cappuccio lo sperma del cavallo che ora gronda sul mio viso e sulla mia bocca, capisco anche il perché hanno voluto che mi rasassi la testa, il custode fa un primo piano sulla mia faccia coperta di sperma, ormai la mia bocca è piena ed allora mi dicono di stendermi completamente sulla balla di paglia, ora sento pungere anche tutta la mia schiena come se mi stessero facendo tante micro punture ed il mio piacere aumenta. A questo punto ,con la faccia coperta di sperma, a bocca aperta e con la lingua di fuori, a turno si siedono con il culo sulla mia faccia e lo strusciano avanti e indietro, il signore con il suo culone quasi mi soffoca ed il mio naso quasi entra nel suo culo, così come la mia lingua, con lo sperma che fa da lubrificante è facile per me leccargli il culo ed entrargli dentro con la lingua. Dopo Luigi mi prende per le mani ed il signore per i piedi e mi strusciano avanti ed indietro sulla balla di paglia, sento la mia schiena e le mie chiappe graffiarsi al contatto con la paglia ed il piacere mi fa diventare duro un’altra volta l’uccello e la signora me lo prende in mano e mi masturba un po’, poi mi prende le gambe e se le mette sulle sue spalle, Luigi gli unge una mano e poi comincia ad infilarmela nel culo ancora tutto dilatato, prima un solo dito poi tre e quattro e dopo la mano quasi completamente dentro di me, entra ed esce dal mio culo, mi eccito fortemente e Luigi ed il signore mi danno i loro uccelli da succhiare e me li infilano in bocca contemporaneamente ed il tutto viene ripreso in primo piano con la videocamera, ora mi stanno venendo in bocca ma mi dicono di non ingoiare, mi riempono la bocca anche con lo sperma del cavallo che fanno fuoriuscire ancora dal cappuccio e quando ho la bocca piena il custode si avvicina con la videocamere per riprendere l’ingoio che eseguo e poi, sempre in favore della videocamera, mi fanno riaprire la bocca vuota per dimostrare l’avvenuto ingoio. A questo punto la signora mi dice di leccare la sua mano che era stata dentro al mio culo, dita per dita e poi tutta interamente in bocca, poi mi dicono di girarmi a pancia sotto, sempre sulla balla di paglia, ed ora è la mia pancia, i mie capezzoli, il mio cazzo, le mie palle ad essere punzecchiate dalla paglia, la signora prende la cintura dai pantaloni del barista, si avvicina e me la fa leccare tutta, poi comincia con forza ad usarla sulle mie chiappe mentre Luigi ed il barista mi tengono fermo per le gambe e per la braccia, sembra non smettere mai, la sento ansimare e sento il mio culo bruciare ma il tutto mi piace da morire. A questo punto mi dicono di mettermi sdraiato a cavalcioni sulla balla di paglia, come quando si guida una moto da corsa, mi mettono un morso per cavalli in bocca con tanto di briglia, il barista prende in mano le briglia e va alle mie spalle, mi mette il suo uccello nel culo tirando forte le briglie facendomi stare con la testa in alto mi incula fino a venirmi dentro, poi è il turno di Luigi che fa altrettanto, mi sento preso come un animale, il mio cazzo è duro come non mai, mi rigirano e la signora si siede sul mio uccello e se lo infila nella figa e comincia a scopare fino a quando non raggiunge l’orgasmo, allora mi portano in uno sgabuzzino dove c’è una turca, mi tolgono il morso, e mi dicono di sedermi con il culo proprio dove c’è il buco della turca dove corre giù l’acqua, dal mio culo esce lo sperma di Luigi e del barista e la signora tira l’acqua che mi bagna tutto il culo, l’acqua fredda mi eccita ancora di più, ho ancora il cazzo bello duro ed ho voglia di masturbarmi, a questo punto il custode affida la videocamera a Luigi e si sbottona i pantaloni e poi mi mette il suo uccello in bocca e mi dice di fargli un pompino, dopo un pò viene e Luigi mi dice di non ingoiare ma di farla uscire dalla mia bocca piano piano mentre lui mi riprende, lo sperma mi cola dalla bocca sul collo e sul petto, a questo punto il barista comincia a pisciarmi addosso lavandomi tutto, poi anche la signora si apre la figa e mi urina addosso, il caldo dell’urina in contrasto con il freddo dell’acqua di prima mi eccita tanto che temo di venire senza toccarmi ma non è così, Luigi mi dice di stendermi completamente sulla turca e di masturbarmi, cosa che faccio subito, loro sono tutti lì intorno a me che mi guardano ed ora Luigi comincia a pisciarmi sull’uccello e sulle mie mani che lo masturbano e raggiungo l’orgasmo, poi mi dicono di raccogliere il mio sperma con le mani e di ingoiarlo, di leccarmi le labbra, di infilarmi delle dita nel culo e di leccarmele mentre riprendono tutto con la videocamera, poi di mettermi alla pecorina e di allargarmi le chiappe con le mani per una ultima inquadratura al buco del mio culo. La signora prende un collare con guinzaglio e me lo mette al collo, poi tirando il guinzaglio mi ordina di seguirla camminando a bocconi e mi fa girare avanti ed indietro per la stanza, ogni tanto si ferma e si china e mi ordina di leccargli il buco il buco del culo mentre Luigi riprende con la videocamera, il custode anziano ed l’altro signore dicono che hanno voglia ancora di incularmi e mi rimettono a bocconi sul blocco di paglia, la signora mi tiene allargate le chiappe e dice: avanti inculatelo pure! Poi sento un uccello che mi entra nel culo prepotentemente, è il signore perché il custode mi si mete davanti con l’uccello passo e mi ordina di spompinarlo per farglielo indurire, apro la bocca e lui me lo spinge dentro fino a quasi farmi vomitare, faccio del mio meglio ma non diventa duro, gli lecco le palle, il buco del culo ma niente, intanto quello chi mi stava inculando raggiunge l’orgasmo con un urlo di piacere. Sono sempre impegnato con l’uccello del custode che comincia ad innervosirsi perché non diventa duro e addossa la colpa a me che non sono una brava puttana, decidono di punirmi ancora con la cinghia, questa volta è il custode che la usa sul mio culo già dolorante, io per eccitarlo gli dico: sii ancora anche se in realtà avrei voluto che smettesse, lui si eccita e comincia a dirmi:brutta troia ti piace eh!!! Poi infila delle dita dentro al mio culo dicendomi: godi troia! Finalmente gli è diventato duro e comincia ad incularmi con veemenza, il barista mi si mette davanti e mi ordina di leccargli ancora il buco del culo, io eseguo, glielo lecco e succhio con passione mentre sento il custode che raggiunge l’orgasmo. Sono sfinito, lo sperma esce dal mio culo che brucia, Luigi dice agli altri di tenermi aperto le chiappe che lo vuole riprendere, poi con la videocamera in primo piano sul mio viso incappucciato mi dice di dire: Sono una gran troia, ho ancora voglia di cazzo, sfondatemi ancora il culo vi prego! E’ bastata quella frase per rieccitare un pò tutti, la signora mi appare davanti indossando un grosso fallo di gomma e mi dice di stendermi che adesso mi faceva passare la voglia, si mette ancora le mie gambe sulla sua schiena e mi infila in culo il fallo, così lungo che lo sento dentro lo stomaco, Intanto il barista ha preso della lenza da pesca ed ha legato i miei capezzoli ed ora li sta tirando e li vedo che si allungano, sono di nuovo eccitato e chiedo dei cazzi in bocca, Luigi si avvicina e mi offre il suo, penso di non aver mai succhiato un cazzo con tanta voglia, tanto che poco dopo mi viene in bocca ed io ingoio quello sperma come se fosse una manna. La signora intanto si è tolta il fallo e lo ha fissato a me in modo che non esca dal mio culo e prendendomi per il guinzaglio mi dice che andiamo a fare un giro fuori in giardino, a gattoni la seguo e nel camminare sento il fallo nel mio culo muoversi ad ogni passo e questo mi eccita, la seguo in cortile e giriamo più volte il giardino, mi sento proprio come un animale e non smetterei mai di camminare a bocconi, rientramo ed io chiedo di poter andare in bagno che devo fare la pipì, la signora mi dice di sì ma il barista lancia una idea: perché non lo facciamo pisciarsi in bocca? Sono tutti d’accordo, Luigi dà la videocamera al custode dicendogli di riprendere per bene tutto, mi prendono per le gambe e mi sollevano e mi piegano fino a quando non vedo il mio cazzo che quasi posso prenderlo in bocca, a questo punto mi ordinano di pisciarmi un bocca, passano alcuni minuti e poi riesco a pisciare, il barista mi tiene aperta la bocca e Luigi dirige il getto su di essa, la signora grida : brava, puttana! Il mio piscio a volontà mi arriva in bocca e quando è piena la richiudo per farlo uscire, il barista si masturba ed appena ho finito di urinare mi viene in faccia. Poi mi riportano nel bagno, mi fanno sedere per terra e con una gomma mi spruzzano addosso dell’acqua per lavarmi, Luigi mi ordina di mettermi a bocconi e di aprirmi le chiappe del culo ed ora sento il gettito dell’acqua che quasi mi entra dentro e sento la signora che dice al custode di riprendere la scena più da vicino. La signora riprende in mano il guinzaglio e, sempre a bocconi mi fa uscire dal bagno che grondo ancora di acqua, il barista mi asciuga con uno strofinaccio, mi tolgono il cappuccio e la mia faccia è ancora tutta sporca dallo sperma del cavallo che vi era dentro, mi viene ordinato di non pulirmi la faccia ma di andarmene con lo sperma ancora sulla faccia come una troia, saliamo sul furgone ed il custode ci riporta a casa, durante il tragitto Luigi mi fa i suoi complimenti e mi propone un nuovo incontro con altre persone, io accetto e gli dico che voglio essere la sua puttana e che farò tutto quello che mi chiede, allora con dolcezza mi tiene il viso fermo con una mano mentre con l’atra comincia a masturbarsi e mi viene in faccia e mi dice: fai il viaggio di ritorno a casa con il mio sperma sul tuo viso, solo quando sei arrivato ti potrai ripulire, e così ho fatto. 10001 1 11 years ago
- 10 years ago sono una troia Sono appena passate le 20 e, chiuso il negozio, mi accingo al ritorno a casa quando mi chiama sul cellulare Luigi e mi dice di andare subito da lui in studio. Arrivo e trovo Luigi seduto dietro la sua scrivania e davanti alla stessa un signore seduto sulla poltrona, appena entrato mi dice subito di spogliarmi completamente, io, pur in imbarazzo davanti ad uno sconosciuto che mi osserva, eseguo, Luigi si alza e viene davanti alla scrivania vicino al signore seduto e mi dice di avvicinarmi e di inginocchiarmi davanti a lui e di tenere le mani dietro la schiena, appena fatto tira fuori il suo uccello e con decisione me lo mette in bocca prendendo con le mani la mia testa me la muove freneticamente avanti ed indietro, molto velocemente tanto che se non mi tenesse stretto per bene la testa perderei l’equilibrio, poi improvvisamente me la blocca con tutto il suo cazzo dentro che mi arriva fino alla gola, io faccio fatica a respirare e quando quasi non ce la faccio più, lo tira fuori per il giusto tempo di farmi rifiatare e poi lo rimette dentro ancora fino in fondo e lì ancora lo tiene fino a quando non respiro più ed allora lo ritira fuori, e questo succede per quattro, cinque volte. Poi invita il signore a togliersi i pantaloni e a venire davanti a me per farsi leccare il culo, tolto i pantaloni si appoggia con le mani alla scrivania girandomi la schiena e luigi mi dice di leccargli il culo, sempre in ginocchio mi avvicino, gli abbasso le mutande e comincio a baciarli dolcemente le chiappe, poi con la lingua passo più volte dentro il canale che le divide soffermandomi delicatamente sul buco anale, poi con più decisione la mia lingua lecca quel buco spingendo per farla entrare il più possibile mentre con le mani accarezzo le sue coscie, la schiena, la pancia fino ad arrivare al suo uccello che è già bello duro, non faccio quasi neanche in tempo a prenderlo in mano che lui raggiunge l’orgasmo e viene in parte sulla mia mano ed in parte sulla scrivania. Luigi mi dice allora di leccarmi la mano e poi di leccare lo sperma finito sulla scrivania, quando mi alzo e mi chino per leccare quello sulla scrivania si toglie la cinghia dei pantaloni e mentre sono impegnato a leccare me la usa con forza sul culo. Finito di leccare mi dice di stare chinato sulla scrivania e di tenere con le mani allargate le mie chiappe che me lo avrebbe messo nel culo, infatti sento subito il suo cazzo entrare in me con forza e, superato l’attimo di dolore, mi rilasso e assaporo il piacere di quell’ uccello che entra ed esce dal mio culo fino a quando non raggiunge l’orgasmo. A questo punto mi dice di alzarmi e di masturbarmi lì davanti a loro, prendo il mio uccello già duro in mano e comincio a masturbarmi, con l’altra mano mi accarezzo le palle, il petto, mi strizzo e tiro allungandoli i miei capezzoli, mi schiaffeggio le natiche e sfruttando come lubrificante lo sperma di Luigi che mi esce dal culo, mi infilo più dita nel culo e raggiungo l’orgasmo. Adesso, mi dice Luigi, lecca il tuo sperma che è sul pavimento!! Mi inginocchio e comincio a leccare, Luigi allunga la cinghia al suo amico e gli dice di darmela sul culo e così mentre lecco il pavimento, sento il dolore e piacere di quella cinghia che batte sul mio culo, sulle coscie e sulla mia schiena. Quando tutto è finito Luigi mi dice di stare disteso, sdraiato sul pavimento ed invita il suo amico a pisciarmi addosso, sento il calore della sua pipì sulla mia schiena, sul culo e sulle gambe. Poi soddisfatto Luigi si rivolge al suo amico e gli dice : visto, cosa ti dicevo, fa tutto quello che gli dico, allora che ne dici si può fare? -Certo, risponde l’altro, organizzo tutto e poi ti faccio sapere. - Ma chi ci sarà chiede Luigi -Io, mia moglie e un’altra coppia di amici. -Ok, ma prima mandali da me per gli esami dell’Hiv, non voglio correre rischi. -Ok va bene Poi si salutano e Luigi lo accompagna alla porta e lì hanno continuato a parlare. Quando ritorna Luigi mi dice che posso rialzarmi e che dobbiamo ripulire e mi spiega che quello era un suo amico che mi voleva conoscere per vedere se andavo bene per fare sesso particolare con lui e sua moglie ed un’altra coppia, mi ha detto che gli sei piaciuto tantissimo e che ho avuto fortuna nel trovarti, io gli ho risposto che il fortunato mi sento io, che da quando lo frequento vado la mattina al lavoro non più con il muso ma fischiettando, ci siamo baciati ed abbiamo rimesso in ordine tutto ed ora aspetto con eccitazione il nuovo incontro. 8183 0 11 years ago