IL PRIMO INCONTRO (II parte)
(questa è la versione di Alex del nostri primo incontro, già narrato da Monica)
- Mamma mia, che donna…
Questo il primo pensiero che mi venne appena la vidi all’appuntamento che ci eravamo dati con Gianni e Betta.
Oltre alle naturali doti fisiche, riassunte in un ‘formosa’ che forse non rende a pieno le qualità del suo seno e dei suoi fianchi pieni, quello che mi colpì fu la sensualità che emanava la sua persona in generale, il suo viso dai lineamenti belli ed accattivanti, gli occhi espressivi e le labbra non troppo accentuate ma lucide, lussuriose.
E non furono da meno i suoi atteggiamenti provocanti ma spontanei al tempo stesso, la sua accattivante simpatia che mi travolsero i sensi e la voglia di essergli vicina, sfiorandola nelle poche occasioni che il luogo pubblico mi concesse.
Fu quasi naturale che, più tardi, nel suo habitat, la sua casa, accentuasse la sua spregiudicatezza senza ipocrisie fino al momento in cui colse l’occasione per stare sola con me.
- Dov’è il bagno? – chiesi mentre chiaccheravano da oltre un’ora di argomenti alquanto spinti
- Vieni, ti accompagno – rispose prontamente Betta, prendendomi per mano.
Si avviò verso le scale che portavano al piano superiore:
- Un ospite come te merita il bagno padronale – mi disse in modo quasi sussurrato
Mi aprì la porta invitandomi ad entrare, ma quello che mi sorprese fu la sua mossa di richiuderla alle sue spalle, fermandosi nel bagno con me.
Mi abbracciò alle mie spalle e, mentre sentivo il suo seno schiacciarsi sulla mia schiena, le sue mani mi slacciarono la cintura e si fecero strada negli slip per afferrare il mio sesso.
Lo specchio a parete del bagno mi permetteva di osservarla alle mie spalle e di carpire l’espressione di sincera voluttà nei suoi gesti.
Neanche il tempo di reagire con un’esclamazione di piacevole sorpresa che già mi stava masturbando, accompagnando la sua azione con parole altrettanto eccitanti:
- E’ da quando mi hai vista che volevi godere di me, vero? Te l’ho letto negli occhi…. Lasciati andare su… Sono qui per farti godere…. Poi tu farai godere me…. Lo farai vero? Farai impazzire Betta con il tuo cazzo… le tue mani… la tua bocca… la tua lingua…. Dimmelo che lo farai….. -
Lo stimolo di fare pipì, che aveva generato l’occasione per appartarci, era ormai lontano e l’erezione che mi stava provocando non mi avrebbe comunque permesso di farla.
Betta mi si fece davanti e si sedette sul sedile del water; mi abbassò completamente i pantaloni e gli slip, lasciando in completa libertà il mio sesso ormai turgido ed eccitato.
La sua bocca ben presto si avvolse attorno al glande e le sue labbra scivolarono lungo l’asta mentre con una mano continuava a masturbarmi e con l’altra masturbava se stessa.
Ogni tanto si fermava per succhiare il cazzo mettendoci tutta la forza che aveva in gola per aspirare il nettare che sarebbe esploso da un momento all’altro.
Poi sentii un caldo e bagnato massaggio sul mio buchino, alternato ai momenti in cui rituffava le dita nel suo sesso per tornare a bagnarle.
Ed ecco che quando stavo godendo anche di questo lascivo massaggio, improvvisamente mi penetrò con un dito, poi con due, ed iniziò a masturbarmi anche dietro.
Non resistetti a lungo…….
Esplosi nella sua bocca soffocando a labbra strette il rantolo del piacere mentre eruttavo la sborra che avevo accumulato in un pomeriggio di estrema eccitazione.
- Mmmmmmmmmhhhh, Vengooooooo… Bettaaaaa vengoooooooo
Non volevo urlare per non allarmare Monica e Gianni al piano di sotto, ma fu un orgasmo fortissimo quello che provai.
Betta, ancora vestita, non si lasciò sfuggire una sola goccia ed ingoiò completamente tutto il mio succo, segno inequivocabile di una grande esperienza nell’arte del sesso orale.
Si portò alla bocca persino le dita che erano state nel mio buchino assaporandole e ripulendole. Al vederla così porca mi venne voglia di baciarla e lo feci, sentendo nella sua bocca i miei stessi sapori.
- E’ stato bello anche per me, ora ti aspetto di là in camera, ricomponiti e fai la pipì, ora che si è ammosciato – mi disse Betta
Lasciato solo ebbi il tempo di spogliarmi e rinfrescarmi il sesso, anche se, da grande esperta, Betta non aveva lasciato nessuna traccia del precedente rapporto orale, lucidandolo a nuovo.
Ogni tanto mi giungevano i gemiti di Monica e Gianni dal piano di sotto, ma non mi feci alcun problema; era quello che ci aspettavamo e sapevamo che non ci sarebbe stata la gelosia a fermare la nostra prima esperienza.
Quando andai in camera da letto rimasi estasiato: Betta mi aspettava sul lettone completamente nuda: il seno era pieno e ancora bello gonfio, i fianchi splendidi, il sesso aperto alla mia vista era ‘cicciotto’, gonfio, con poca peluria a farle da vestitino.
Si era probabilmente masturbata nell’attesa perché la figa era lucida, bagnata.
Notò subito che il mio cazzo non era ancora pronto per soddisfarla ma non lo fece pesare.
- Vieni Alex, leccami, fammi godere con la tua lingua come io ho fatto con te – mi esortò.
La assaporai subito, un dolce sapore, che, accompagnato al profumo che usava, mi fece perdere la testa in un oblio dei sensi. La leccai e la succhiai, la penetrai dolcemente con un dito e la masturbai vaginalmente (il clitoride purtroppo non ha niente a che vedere con quello della mia Monica).
Si girò a pancia sotto e mi impartì altri ordini:
- Ora leccami dietro, penetrami con la tua linguetta, preparami e poi masturbami lì con le tue dita.
Come non accontentarla. Il sedere così esposto mi fece impazzire: pieno, grande, cicciotto, molto sporgente. Io che sono un estimatore di quella parte anatomica ho sempre sognato di avere a disposizione una donna con un culo così.
Ci misi tutta la mia passione nel penetrarla analmente con la lingua fino a dove potevo arrivare, lubrificandola con la mia saliva, prima di infilarci due dita e muoverle freneticamente nel suo buchino.
Fummo interrotti dalle grida di godimento di Monica dal piano di sotto che mi allarmarono, ma fu lei stessa a tranquillizzarmi.
Chiesi a Betta di mettere il suo sesso sul mio viso in modo da avere a disposizione il suo sederone ed essere più libero nelle mie manovre. Continuai così la mia masturbazione anale potendo al tempo stesso succhiare dal suo sesso i dolci umori che rilasciava.
In quella posizione si accorse della rinnovata turgidità del mio membro e, dopo averlo tenuto al caldo nella sua bocca volle concludere il nostro primo incontro nel modo più naturale:
- Scopami Alex, riempimi di calda sborra….
Lo infilai nel suo sesso bagnatissimo e caldissimo; non potevo resistere a lungo in quell’alveo così accogliente, ma furono le sue parole eccitanti a farmi esplodere:
- Voglio la mia figa piena della tua sborra da regalare a Gianni stanotte quando la leccherà …
L’orgasmo fu travolgente:
- Vengooooooooo! Betta ti inondo tuttaaaaaa. Ahhhhhhhhhhhh, vengooooooo!
Scaricai tutto il mio piacere nel suo sesso.
Ci baciammo teneramente e mi strinse a sé, invitandomi ad appoggiare la testa sui suoi seni morbidi.
Più tardi, quando scendemmo al piano di sotto, Monica e Gianni stavano appisolati sul divano.
Quando Monica si svegliò mi sentii in dovere di darle un bacio grande; un sigillo del nostro amore che continua a rimanere grande.
….. continua
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