{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-b7d274ecdc5bb7bee640a34835e80959.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
-
La donna di tutti
Mio marito è portato a dominarmi, riducendomi solitamente al ruolo di schiava, ma quella sera volle impersonare il ruolo del marito cuckold. Aveva conosciuto per lavoro il titolare di un club privé e con lui aveva concordato una serata trasgressiva fuori dai canoni in cui avrebbe concesso la moglie a chiunque ne avesse fatto richiesta. Chiaramente chiese la mia approvazione a quel "progetto" bizzarro, Io, quando si tratta di sesso, non mi tiro mai indietro e l'idea di avere nuove esperienze mi eccitava moltissimo. Come già ebbi modo di dire in altri racconti, io amo il colore nero e quella serata mi sembrava adatta per indossare capi di abbigliamento neri ed eleganti. La preparazione fu molto meticolosa e il trucco mi impegnò non poco. Indossai un abito da sera, calze autoreggenti velate, scarpe con il tacco vertiginoso, reggiseno e mutandine in pizzo... tutto rigorosamente nero! Con mio marito prendemmo accordi preventivi, in quanto io dovevo apparire una single e lui si sarebbe seduto su un divano per vedere lo spettacolo. Personalmente non capirò mai che gusto possa provare un uomo nel vedere la propria moglie scopata da altri, ma a mio marito non feci questa considerazione, temendo che cambiasse idea all'ultimo istante. Solo il titolare del locale conosceva la nostra situazione familiare. Come in altri club privé esistevano stanzette appartate e locali comuni in cui troneggiavano grandi letti matrimoniali. Noi scegliemmo il letto matrimoniale "comune" dove io avrei potuto dare il meglio di me stessa di fronte a tanti uomini e donne. Entrammo nel locale e mio marito si sedette su un divano posto davanti al letto, dal quale avrebbe potuto vedere tutta la scena indisturbato. Io mi stesi sul letto e subito alcuni uomini si posero ai bordi dello stesso. Notai subito due bei ragazzi di colore e inizia a sperare che mi chiedessero qualcosa. Fu invece un signore brizzolato a rompere il ghiaccio: si avvicinò al letto e mi chiese se era gradito. L'accordo con mio marito era chiaro: non avrei rifiutato nessuno e avrei soddisfatto qualsiasi richiesta mi fosse fatta. Io risposi affermativamente al signore brizzolato e lui iniziò a baciarmi. Era veramente un bacio appassionato, di quei baci che non ti lasciano indifferente; la sua lingua si muoveva sulla mia, provocandomi eccitazione e libidine. Poi mi mise una mano nella scollatura, entrando nel reggiseno alla ricerca del mio seno nudo. Mi afferrò il seno, muovendo la mano con grande maestria, strizzandomi la tetta in tutti i modi possibili. Poi mi titillò il capezzolo, che ormai era duro e turgido, Mi sussurrò all'orecchio se poteva continuare, dedicandosi alla mia... parte inferiore! Io risposi di sì e lui mi sollevò la lunga gonna e raggiunse le mie mutandine. Le spostò lateralmente e infillò le sue dita nel mio pertugio. io ero bagnata e lui si complimentò con me per il mio stato... già avanzato! E come può una donna resistere ad un trattamento così particolare? Mi sollevò bene la gonna e mi sfilò le mutandine, gettandole all'estermità del letto; poi si levò i pantaloni e gli slip mettendo in mostra un uccello di buone proporzioni. Mi infilò delicatamente l'uccello fino in fondo e io provai una sensazione piacevolissima, sentendo questa dolce penetrazione. Iniziò a pompare, sempre con più forza e con ritmo sempre più accelerato, ma quando avvertì che io stavo per raggiungere l'apice del piacere si fermò di colpo, riprendendo poi in maniera lenta e delicata. Poi aumentò il ritmo, ma si fermava sempre quando avvertiva che stavo per avere un orgasmo. Quell'uomo ci sapeva veramente fare e inoltre pensava al piacere della propria partner, cosa che non tutti gli uomini fanno quando hanno un rapporto sessuale. Alla fine venimmo tutti e due all'unisono, con grandi gemiti da parte di entrambi. Lui mi ringraziò con l'intento di abbandonarmi, ma io lo pregai di farmi ancora compagnia, dicendo: "E il mio culetto, non lo vuoi?". Lui rispose affermativamente, ma aggiunse che a suo parere la cosa non era delle più raffinate, visto che ci trovavamo tra molti uomini e donne, che contornavano la nostra alcova. Io volevo avere un rapporto anale con quell'uomo e mi girai a pancia in giù, sollevando il sedere. Lui mi scoprì il culetto, mi allargò con le mani e fece scendere con grazia un po' di saliva nel mio buchetto. Poi il suo uccello, ancora tonico e performante, si infilò nel buco del mio ano, facendomi gioire per il piacere: "Dai, fallo con violenza, non rispettarmi... voglio essere sfondata proprio lì", dissi io. I presenti commentavano a bassa voce l'evento nei modi più disparati, ma tutti in modo abbastanza raffinato. Sembrava che il turpiloquio fosse stato bandito dalla faccia della Terra in quel privé. Mi trattò in modo deciso, ma molto coinvolgente. Alla fine mi chiese se poteva venirmi dentro e io acconsentii. Era la seconda volta che veniva in poco tempo, ma la quantità di sperma che versò nel mio ano fu davvero considerevole, a tal punto che quando mi sollevai lo sperma uscì copiosamente dal mio buchetto. Quell'uomo così interessante si congedò con un bacio sulla bocca. A quel punto i due ragazzi di colore, che avevo notato in precedenza, si avvicinarono al letto, chiedendo se la loro presenza fosse a me gradita. Io risposi affermativamente, in quanto onestamente speravo in questa richiesta. Si spogliarono e iniziarono a toccarmi e a baciarmi con grande classe. Le loro mani e le loro lingue erano davvero efficaci e provocarono in me più di un brivido. Due donne mi chiesero se potevano togliermi il vestito e io le esortai a farlo. Mi levarono anche il reggiseno e io mostrai con orgoglio il mio seno ancora abbastanza bello, malgrado l'età non più verde. Rimasi con le autoreggenti e le scarpe. Era bello fare sesso con le scarpe, anche se io solitamente preferisco farlo completamente nuda e libera da ogni costrizione. I due ragazzi mi scoparono prima davanti e poi vollero farmi provare, con il mio consenso, un rapporto a due. I loro falli erano di dimensioni veramente considerevoli, sia in lunghezza che in sezione, e l'introduzione nel culetto del secondo fallo non fu molto agevole, visto che la mia fighetta era già ampiamente dilatata dall'uccello che la "occupava". Comunque alla fine riuscì a penetrarmi dietro anche il secondo fallo. Mi sentivo veramente "ripiena"! Iniziò a pomparmi il ragazzo che mi aveva penetrato davanti, poi si fermò e continuò il ragazzo che mi aveva impegnato il lato B e poi tutti e due, alternativamente, cominciarono a spingere con forza. Che stantuffi avevano... paragonabili a quelli di una locomotiva a vapore! Questa situazione perdurò per parecchio tempo, anche se non so quantificare con esattezza quanto durò quel fantastico rapporto, Mio marito mi disse poi che oltre ai gemiti facevo qualche smorfia di dolore per i colpi "subiti", ma io sinceramente provavo solo piacere. E che piacere! Quando ebbero finito, mi venirono entrambi sui seni, ricoprendoli totalmente di sperma caldo e donandomi un piacere fino allora a me sconosciuto. Poi altri uomini chiesero di potermi avere e io acconsentii, come era stato previsto con mio marito. Però solo con i primi tre uomini provai sensazioni particolarmente piacevoli: con gli altri fu la solita scopata "quattro colpi e via". Alla fine della kermesse, una donna propose di farmi bere un po' di caldo nettare in un bicchiere del tutto particolare: la sua scarpa di vernice blu. Gli uomini che si masturbavano intorno al letto (e anche le donne che si toccavano) erano ancora molti. Il proprietario del locale ritornò a fare la stramba proposta di quella donna, dicendomi: "Visto che oggi è il tuo compleanno vuoi brindare con noi nella scarpa della signora? Spero che tu accetterai questa meravigliosa proposta!". "Ok va bene, berrò il vostro nettare... ma non più di una scarpa, però!", dissi io. Un fragoroso applauso si levò dai presenti. La signora si tolse una scarpa e la diede al primo uomo che dopo poco la riempì di sperma. La scarpa passava di mano in mano e si riempiva inevitabilmente di sperma... di tutti i colori... dal biancastro al giallastro! Non pensavo che una scarpa potesse accogliere tanto sperma, visto che poi non si trattava di una scarpa molto accollata. Ma penso che forse anche venti/trenta uomini abbiano dato il loro contributo e alla fine la scarpa era colma... di nettare. Mi porsero la scarpa e io accostai alle labbra la parte posteriore della stessa (dalla parte del tacco, intendo). Mi fecero aprire bene la bocca (per fortuna non ho carie!) e mi invitarono a bere lo sperma contenuto nella scarpa. Io lo feci "colare" dall'alto e poco alla volta lo inghiottii tutto. Poi venni invitata a pulire con la lingua l'interno della scarpa, che fortunatamente era anche nuova. Lo feci e restituii la scarpa perfettamente pulita alla proprietaria. Applausi, applausi e ancora applausi conclusero la mia performance.
4410
2
12 anni fa
soniaslave,
42
Ultima visita: 11 anni fa
-
acquisti particolari..parte seconda
Come promesso vado a concludere la seconda parte della nostra avventura in quel di Mestre...
Dopo che Wanda tiro' fuori dalla sua confezione questo bellissimo vibratore, color rosso a due punte ideale per giochi tra le due lei , e sinceramente lo consiglio a tutte le coppie che vogliono fare esperienze bisex con altre coppie, vi descrivo come era...
Color rosso, fosforescente, quasi trasparente, non duro ma morbido che si poteva piegare, ottima circonferenza non esagerata ma giusta, lunghezza invece da far invidia a un cavallo, lungo da confezione 48 cm circa...
Io ero gia' venuto, e sinceramente avevo bisogno di ricaricarmi, mi piace farla una a modo ritardare a venire, bloccandomi spesso, ma poi quando vengo, vengo e ritirarlo su non è che sia come schioccare le dita..
Ma visto che le donne rispetto a noi hanno un autonomia piu' lunga, incominciarono a giocare alla grande...
All inizio mentre sara gliela leccava, gli infilava questo fallo di plastica, spingendo sempre di piu dentro, entrava come se fosse naturale, la sua fica era bagnata e la saliva di sara aiutava a farlo entrar ancor di piu...
Wanda si muoveva e lo infilava piu di 20 cm dentro, ed insisteva a favorlo di piu,,, anche se ero sempre in standy bye, sara si mise sdraiata sul letto e wanda mi disse di infilarlo dentro mentre glielo leccava...
Mi avvicino a quel posteriore accattivante, si era messa a pecorina, era bagnata, lei la leccava a sara ed io infilavo, 10 cm poi 15 cm e vedevo che entrava come non mai...a volte facevo il paragone con il mio cazzo e dicevo dentro di me (questo è quanto il mio) e continuavo ad infilarlo.. penso di esser arrivato anche a 25 cm, con un mano infilavo con l altra non resistevo e mi masturbavo, mi divertivo a metterlo e poi rilevarlo senza farlo uscire e poi la riempivo di complimenti dicendo che ce l aveva larghissima....
Dicevo a sara che lo avevo infilato piu di meta', "" amore glielo ha infilato meta' tu vedessi come è larga e come entra
3963
2
12 anni fa
luccheselucchesina,
24/28
Ultima visita: 10 anni fa
-
prima volta bsx 2
Come vi raccontavo........ la lei di coppia che chiamerò giulia per la privaci) nom si perse neanche una goccia del nostro sperma......decidemmo di tornare nella vasca idromassaggio per rilassarci e riprendere energie...giulia mi raccontò che era la prima volta e che non pensava di riuscire a lasciarsi andare, e che io ero stato premiato per il rispetto che avevo avuto nel non avvicinarmi fino a che non hanno voluto loro.parlanmo per un oretta e ad un tratto sento una mano toccare il mio....... , l'eccitazione sale e con essa anche ....... a quel punto lei mi sussurra che avrebbe voglia di..... e chiama carlo..( anche questo nome fittizio) per chiedere se fosse d'acordo anche lui..Andammo filati in camera, giulia si tolse il suo ascigamano e rimase nuda .... come ho già scritto era bellissima, non pktevo fare a meno di toccarla e iniziai a leccare la sua ........ carlo iniziò a spompinare me e iniziammo a giocare cambiando di tanto in tanto i ruoli.giulia si fermò e si mise sopra di me e disse a carlo ecco adesso tocca a te entra piano piano che vi voglio sentire tutti e due in contemporanea..... io non riuscii a piu a traymttenermi e venni per la seconda volta......
2594
2
10 anni fa
saturno1,
32
Ultima visita: 1 mese fa
-
La ninfomane vogliosa
La ninfomane vogliosa,
non da' pace e non riposa,
lei è afflitta da sto male,
che però non vuol curare,
prende solo iniziative,
con le cure palliative,
le han prescritto del bromuro,
non lo ha preso di sicuro,
ma in compenso ha poi sedotto,
anche il medico condotto,
non le basta proprio mai,
lei ne vuole tanto e assai,
e lei pace non si dà,
se ogni uomo non si fa',
camionisti, pasticceri,
avvocati, e faccendieri,
quando sta un po' in astinenza,
non le fanno differenza,
predilige quelli belli,
ma non usa solo quelli.
Il suo utero è impazzito,
ha vibrato suo marito,
perciò l'hanno condannata
a una vita ritirata,
l'han rinchiusa in monastero,
e a gioirne ora è il clero...
4404
2
12 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 2 ore fa
-
noi....
Insieme noi-due accoccolati su un soffice divano ci teniamo per mano mentre nella penombra eccitati percepiamo i loro occhi che ci guardano, i loro sguardi vogliosi che si posano sui nostri corpi che emanano profumo di sesso...Stasera il mio amore ha deciso di non essere troppo tenero con me ! Le redini della sua puledra ribelle dovranno essere tenute ben salde del resto lui sa che la puledrina ha già assaporato l'aria di libertà una volta e che pertanto potrebbe perdersi nella prateria disorientarsi perdendo il controllo.Questa volta questo non dovra succedere !I miei sensi si attizzano quando mi induci con decisione a seguirti lungo i corridoi del piacere che collegano le salette , mi sono ripromessa di esserti più obbediente seguendoti e assecondandoti perché il tuo piacere e'il mio !Mi piace quando mi seduci dinnanzi ai loro sguardi non immaginavo potesse essere così,quando con la bocca mi cerchi mi sfiori il collo mi mordicchi mentre le tue calde mani mi sfiorano le cosce fino nell intimità .Distolgo per un attimo il mio sguardo dal mio amore e mi accorgo Dell intesa che c'è tra voi e il tuo tentativo di non farmelo capire si dissolve....ho capito che lei ti piace e che il desiderio di averla si accende in te mentre mi baci davanti a lei....Il tuo desiderio di possederla di penetrarla ovunque traspare dai tuoi sensi e sapere che potrai averla innanzi a me ti eccita incredibilmente perché sai benissimo che il piacere e'reciproco!Il mio sguardo si posa su di lei ,mi piace sensuale bella ribelle ...percepisco il suo desiderio di averti e questo intriga entrambe.Mi allontano da te per assaporare la mia libertà senza mai distogliere lo sguardo da te mentre nella penombra ti vedo allontanare con quella donna mentre vedo che ti apparti in una delle splendide salette.Mi eccita sapere che la sottrarrai al suo scudiero e che la sedurrai dinnanzi a noi!Mi eccita ancor più l idea che il suo scudiero verra a cercarmi per domarmi sulla base di quanto tu vorrai che lui si spinga ....se non rispetterà gli accordi tu potrai violare i suoi! Eccitati io e lo scudiero vi guardiamo mentre tu e la donna date libero sfogo al piacere reciproco il vederti leccare le sue intimità mi intrigherebbe mentre la scopi dinnanzi a noi dietro e davanti....
4179
1
12 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 2 ore fa
-
Storia vera di una avventura di mezza estate
STORIA VERA DI UNA AVVENTURA DI MEZZA ESTATE
Qualche anno fa la mia compagna, Celine, ed io decidemmo di concederci un fine settimana di fine luglio in Liguria e naturalmente invitammo a venire con noi Cristiana, la nostra amica del cuore, con la quale formavamo un trio (che in effetti durò per quasi 5 anni).
Scegliemmo i dintorni di Imperia, in quanto lì viveva un mio amico, Manuel, che avevo già fatto conoscere a Celine, in occasione di un altro fine settimana.
Manuel ci aveva avvertito che, a causa di una piccola operazione, non avrebbe potuto combinare molto, ma che comunque ci teneva a rivederci e a far conoscere a Celine la sua ex moglie (che io conoscevo già).
Prendemmo alloggio in un bel 4 stelle con piscina e, approfittando del terrazzo ben riparato, ci mettemmo a prendere il sole nudi.
Celine è bruna, alta, magra , con una terza di seno, un culo non comune e non dimostra i suoi 40 anni. Anche Cristiana è bruna, ma più piccola, minuta, qualche anno più giovane , con una proporzionata seconda di seno. Celine ha occhi neri, penetranti, che fanno intuire la sua durezza da mistress, temperata, per chi la conosce e viene riconosciuto, come me, quale suo pari, da una dolcezza e una affettuosità particolari, spesso preludio di momenti di sesso senza limiti; Cristiana ha candidi occhi da cerbiatta, che nascondono una sessualità esplosiva, perfettamente bsx. Ci eravamo trovati empaticamente e la complicità era totale; tanto più che Celine ed io, entrambi dominanti, stavamo guidando Cristiana a esplorare le sue potenzialità di dominatrice.
Sul terrazzo, al sole del tramonto di quel venerdì, le due fanciulle, scaldate dal sole, si lasciarono andare in un 69 spettacolare, che per un po’ io guardai affascinato masturbandomi. Poi , quando fui certo che Celine, che era sopra, fosse ben lubrificata , gli entrai in figa e cominciai a pompare come un invasato. Cristiana, sotto, leccava entrambi e, non appena Celine ebbe un orgasmo, le sfilò il mio uccello e reclamò’ la sua parte: mi fece sdraiare e si impalò’ su di me di schiena, si chinò in avanti attaccandosi alle mie caviglie, chiuse gli occhi e cominciò il suo su e giù (salire in giostra, lo chiamava lei), fino a venire con il suo classico mugolio arrapantissimo; che infatti portò anche me al limite: Celine, che ben mi conosce, lo capì, mi afferrò il cazzo , lo tolse dalla amica e se lo infilò in bocca, dove esplosi.
L appuntamento con Manuel era per la sera dopo e quindi uscimmo a cena e poi andammo in un bar a bere qualcosa.
Nel bar Celine notò il tatuato giovane barista e ci confessò che “le faceva sesso”. Siamo sempre stati poliamorosi e quindi era scontato che sarebbe stata libera di approcciarlo, ma esitava. Cristiana, dà disinibita birichina quale era, con un lampo di malizia negli occhi e un sorrisetto furbo, si alzò dal nostro tavolo, andò dal barista e gli chiese a che ora smontava, precisando ,a voce non troppo bassa e a beneficio dei presenti al bancone, che la cosa interessava quella sua amica laggiù, che cercava qualche concreta distrazione serale. Inutile dire che, chiarito non essere uno scherzo, il giovanotto fu ben felice di dare un appuntamento fuori dal locale a fine serata. Celine si presentò da sola, prese sottobraccio il ragazzo (vent’anni al massimo, bruno e palestrato), si levò lo slip davanti a lui, in mezzo alla strada, e gli chiese: ”dove andiamo?” II giovane era ovviamente intimorito, ma Celine era sfolgorante nel suo vestito estivo di maglina trasparente sostenuto solo da due sottili spalline, con la sua terza senza reggiseno ben in evidenza . Si avviarono verso la spiaggia e Cristiana ed io li seguimmo a distanza. Il barista aveva le chiavi di uno stabilimento balneare (come disse a Celine, era aiuto bagnino lì, durante il giorno) e condusse Celine nell’ufficio del bagnino. Cristiana ed io riuscimmo a seguirli nello stabilimento e, giunti vicino al locale dove si erano rinchiusi i due, feci appoggiare Cristiana a un muro con le mani, le sollevai la gonna, le scostai lo slip e, senza levarmi i pantaloni, la presi da dietro; con facilità, devo dire, perché la troietta si era ben bagnata al solo pensiero di quel che stava facendo la sua amica.
Dopo neanche un quarto d’ora, mentre stavo ancora pompando, Celine usci dall’ufficio, completamente nuda, si guardò intorno, evidentemente cercando noi, e ci si avvicinò.
“Sapevo che vi avrei trovato qui intorno –disse- Meno male: il ragazzo è durato dieci minuti e poi è venuto; accidenti a lui, sono rimasta appesa. Sergio, adesso devi farmi venire tu.” “ E no - disse Cristiana - sono in pista io adesso. Aspetta il tuo turno”. Io ricominciai a sbatterla mentre Celine cominciava a toccarsi. In quel momento dall’ufficio fece capolino il barista, nudo anch’egli, che rimase basito dallo spettacolo. Cristiana lo squadrò. I palestrati sono sempre stati una sua passione (una volta si fece, uno ad uno, allenatore compreso, tutti i componenti di una squadra di Thai boxe) e quindi gli gridò, ansimando: “ Ehi, tu, rientra e aspettami; arrivo”. Il ragazzo, sconcertato, ubbidì. Cristiana guardò Celine e le disse: “Si spera che dopo la prima sia un po’ meglio, no?” Poi venne con il suo caretteristico gemito sommesso e prolungato. Celine scosse le spalle, la scostò e prese il suo posto contro il muro; io la infilai prontamente. Cristiana si sfilò il vestito, si tolse lo slip e, nuda, si avvio verso l’ufficio.
Quando uscì, meno di una mezzora dopo, Celine ed io avevamo appena concluso. Malgrado fosse “la seconda”, il giovanotto non era stato granchè: lungo a riprendersi e breve a venire. Tanto fumo e poco arrosto, insomma. Le due fanciulle convennero che le avevo abituate male: malgrado i miei 55 anni ero ancora meglio di tanti 20/30enni, aiutato anche dai miei 22 cm e dalla capacità di durare ore. Ce ne andammo salutando brevemente.
Inutile dire che in albergo, prima di dormire, ci conciliammo il sonno con una sana scopata a tre.
Il giorno dopo passò tra piscina, bagni, brevi incursioni in un ampio bagno per handicappati vicino alla piscina, nel quale mi appartavo ora con una, ora con l’altra, e pisolini al sole.
In serata, altra cena in un buon ristorante. Le due si erano “ messe giù da guerra” e facevano la loro porca figura. Naturalmente, con gonne (non mini: troppo facile!)) e senza intimo.
Dopocena, nel bar nel quale ci eravamo dati appuntamento con Manuel, nell’ attesa, guardavamo il passeggio. A un certo punto Cristiana ci fa notare una coppia, dicendoci: “ Guardate che belli quei due: me li farei al volo entrambi”. Fu piacevolmente sorpresa nello scoprire che erano proprio Manuel con la sua ex moglie (Eva).
Fatte le presentazioni, Manuel, che, oltre a essere un gran bell’uomo (35 anni, alto, riccio, occhi chiari e parlantina facile) era un tipo sveglio, sottolineò subito che dopo la separazione i rapporti con sua moglie erano rimasti ottimi, specie per quanto riguardava il gioco. Celine intervenne, complimentandosi con Manuel per l avvenenza della compagna (più alta di lei, bruna, taglio dei capelli maschile, terza di seno, occhio malandrino, ampio vestito estivo rosso fuoco) e precisando, incidentalmente, che né lei, né Cristiana portavano intimo. Eva sorrise e disse: ”Se è per questo, neanch’io”.
Stabilita, con soddisfazione di tutti, la esistenza di tale importante par condicio, ci avviammo sul lungomare, a quell’ora ormai tarda, poco frequentato.
Dopo qualche decina di metri passammo accanto a due chioschi chiusi, in mezzo ai quali vi era uno spazio piuttosto riparato. Ebbi una idea e, strizzando l’occhio a Manuel, dichiarai che non mi fidavo delle parole di tre furbette come le nostre accompagnatrici e che questa storia del senza intimo era da verificare. Manuel mi appoggiò, naturalmente, e le tre pantere, dopo essersi scambiate qualche occhiata e due risatine, si sollevarono insieme le gonne, esponendo le loro splendide passerotte perfettamente depilate ( sul lungomare di Alassio!!!) . Se le accarezzarono brevemente reciprocamente per verificare la qualità della depilazione e poi…. abbassarono il sipario. Noi maschietti, ovviamente, avevamo una erezione imbarazzante (e pericolosa per Manuel, in convalescenza).
Dopo una ulteriore camminata, condita di allusioni, ammiccamenti e imbarazzo per la situazione “impedita” dalla condizione di Manuel, giunti vicino alla nostra auto, sempre per par condicio, questa volta a mio sfavore, stante la invalidità di Manuel, decidemmo di salutarci.
L’ auto dei nostri amici era lontana e quindi decidemmo di accompagnarceli. Eva salì davanti con me e le mie due grazie dietro, con Manuel in mezzo. Naturalmente, due minuti dopo, le due fetenti avevano già allungato le mani, anche slinguazzando a turno la bocca del ben contento Manuel, che non risparmiava carezze e toccamenti sui corpi seminudi delle due. Io allungai la destra, alzai la gonna di Eva e cominciai a masturbarla con leggerezza; lei mi venne dietro e inizio una “radiocronaca” ad alta voce di quello che le stavo facendo, con contorno di ansimi e gridolini.
Dopo poco, alzando lo sguardo sul retrovisore, mi si gelò il sangue: una gazzella dei carabinieri ci stava seguendo a un paio di metri di distanza ed era evidente che stavano valutando con interesse, attraverso l’ampio vetro posteriore della mia station, quello che stava succedendo sul sedile posteriore( in pieno centro cittadino).
Di conseguenza, al primo incrocio svoltai, per vedere se ci avrebbero seguiti. Fortunatamente ritennero di continuare sulla statale e noi tirammo un sospiro di sollievo. Purtroppo, avevo svoltato a sinistra, verso monte, e ci stavamo arrampicando su una di una di quelle tante strade liguri così strette da impedire la svolta ad U per ritornare sulla statale.
Peraltro, mentre continuavamo ad salire a bassa velocità, gli animi in auto non si erano raffreddati affatto, anzi; per cui, a un certo punto, adocchiato il passo carraio di una villa che avrebbe consentito l’inversione di marcia, invece mi sono fermato, sono sceso, ho aperto la portiera lato passeggero, ho tirato fuori l’attrezzo rimanendo in piedi ed Eva, rimasta seduta in macchina, me lo ha entusiasticamente preso in bocca, iniziando un pompino favoloso e sditalinandosi freneticamente. Nel frattempo anche Manuel, impossibilitato ad usare il suo arnese per via di quella piccola operazione, era sceso, si era inginocchiato a terra e stava leccando la figa di Cristiana stesa, nuda, sul sedile posteriore. Dalla parte opposta, Celine, anch’essa ormai nuda, si era seduta sulla faccia della amica per farsi leccare ben bene, con la schiena verso l’interno dell’ auto e il corpo quasi tutto fuori dalla portiera aperta, verso la strada.
Dopo parecchi minuti di questo circo, successe l’inevitabile: un’ auto, scendendo dal monte verso il mare, illuminò la scena con i fari, passando a poche decine di centimetri da noi. Non andò a sbattere contro qualcosa, ma sbandò vistosamente; e altre auto stavano arrivando .
Era troppo; ci ricomponemmo alla meglio e iniziai la manovra per invertire la marcia.
Nel farlo, alzai lo sguardo e solo allora notai, e feci notare, due telecamere di sorveglianza della villa puntate sul punto in cui eravamo.
Scoppiamo a ridere: chissà se qualcuno ci aveva ammirato; o magari erano collegate a un registratore!!!
3623
1
4 anni fa
2vivaci,
44/47
Ultima visita: 7 mesi fa
-
La prima esibizione
..Vorrei iniziare sottolineando che pur arrivando da una educazione classica, un po' all'antica, non abbiamo saputo né voluto, sottrarci all' impulso di sperimentare nuove emozioni, creando giochi e situazioni che mischiassero un esibizionismo quasi casuale, innocente, pudico, con il voyeurismo; da prima in modo molto soft, velato, per poi crescere nelle esperienze e nella intensità emotiva, ma lasciando sempre il tutto nell'ambito del saltuario, del quando capita, capita, senza farlo mai diventare un abitudine.Credo, che il tutto sia iniziato, quando io, Marco, mi son reso conto che quando qualcuno guardava mia moglie cercando di sbirciare nella camicetta distrattamente aperta o le guardava le gambe scoperte da una minigonna un po’ corta o ancora meglio l’accorgersi delle calze autoreggenti con la balza che sbucava dalla spaccatura troppo generosa della gonna, i sentimenti non fossero di pura gelosia ma anche un po’ di compiacimento e soddisfazione.Così un po’ alla volta, con il passare del tempo dietro le mie “pressanti” insistenze, ha iniziato a lasciare qualche bottoncino in più aperto o la balza delle calze autoreggenti casualmente in vista, e a quel punto anche lei notato gli sguardi distratti della gente. E’ iniziato così un gioco di sguardi e di complicità trai noi e così anche, questo gioco di esibizionismo/voyeurismo soft.E così, cosa tira cosa, e successe, oramai 10 anni fa, fossimo al mare a Cattolica con tutta la prole (abbiamo 3 figli) ed alla sera uscissimo a passeggiare sul lungomare spingendo il nostro bel passeggino. Proprio dietro l'hotel dove soggiornavamo, c'era un bel negozio di scarpe gestito da un simpatico signore sui 45 anni, che tutte le sere invitava Sonia a provare qualche nuovo paio di scarpe o di stivali; anche senza acquistare, giusto per il piacere di provarle. E Sonia quasi casualmente era sempre con una minigonna differente, ma si sa che al mare è abbastanza normale.Lei indossava la minigonna anche perché spesso ero io ad insistere per farla vestire in modo un po’ sensuale, e tra le mie solite insistenze, c'era il mio sogno proibito di vederla uscire un giorno con la minigonna senza indossare la biancheria intima..Sogno che aimè era sempre rimasto tale, e nella mia fantasia mi immaginavo come sarebbe stato e se mai sarebbe avvenuto quel momento. Magari in una gelateria mi avrebbe fatto la sorpresa di incrociare le gambe e farmi vedere la sua nudità? Il solo pensiero mi faceva e mi fa girare la testa; saperla senza intimo in una condizione che se vuole può lasciarsi andare e mostrare “il proibito” al primo passante. Sono quei momenti in cui devi decidere se aprire quel pò di troppo che lascia tutti di stucco… quell’attimo in cui non puoi più tornare indietro e se decidi di lasciarti andare .. ciò che è fatto è fatto, con tutte le conseguenze del casoTornando a noi, ultimo giorno di vacanza ed ultima passeggiata per le vie di Cattolica, mentre scendevamo le scale dell’hotel Sonia mi dice di essersi dimenticata una cosa e rientra in camera. Noi continuiamo a scendere ed in quel momento mi è venuta la speranza che fosse tornata in camera per farmi qualche sorpresa.Devo dire che il solo pensiero di qualche sorpresa mi faceva girare la testa.. Lo so svengo per poco !!! Ebbene quando scese non aveva più la gonna lunga ma bensì una minigonna di jeans. Io ero già contento e fantasticavo. Anche quel giorno solito giretto e passando davanti al solito negozio di scarpe, siamo entrati per vedere se riuscivamo a spendere gli ultimi soldi rimasti e Sonia ha guardato qualche paio di scarpe e di stivali e tra una battuta ed un’altra con il simpatico commesso, si è seduta per provare un paio di stivali da lui consigliati.Appena sedutasi, il commesso le si è inginocchiato davanti per aiutarla ad infilare gli stivali ed in quel momento ho avuto certezza e visto con i miei occhi che non indossava nulla di intimo. In quel momento, a quella vista ho veramente avuto un giramento di testa; lei che non si era mai osata, ora era lì con una minigonna, senza mutandine ed un estraneo che inginocchiato davanti a lei, le infilava dolcemente un paio di stivali. Standole davanti si vedeva chiaramente che non indossava nulla; non era una di quelle situazioni in cui hai la vista per un attimo e poi fantastichi su ciò che hai visto/non visto. No, lei era lì con una minigonna e con quella peluria rasata al punto giusto e la patatina assolutamente visibile a chiunque le passasse davanti ed aveva anzi una persona inginocchiata davanti a lei che le consigliava e l’aiutava ad indossare le alte scarpe con il tacco.Credo che Sonia, quella sera abbia provato un bel po’ di scarpe, tra un mio batticuore ed un occhiata felice del commesso. Lei per la prima volta era così esposta davanti ad un'altra persona che non ero io.. ancora oggi quel ricordo di oramai 10 anni il cuore mi batte all’impazzata e fa ancora salire l'adrenalina nel sangue.
10732
2
9 anni fa
cp_voy,
28/37
Ultima visita: 8 anni fa
-
Con davide, w.end al mare cap.2
La sveglia di quella domenica mattina fu una di quelle che non si dimenticano; il caldo della sera prima era sparito ed una leggera brezza correva nella cabina attraverso l'oblò sul soffitto dietro la tendina oscurante e la porta aperta; il riflesso del sole sul mare invece entrava dagli oblò laterali regalando una luce stupenda alla cabina; ma tutto questo lo notai solo dopo essermi svegliata. Ero immersa nel sonno, a pancia in su, mezza attorcigliata nel lenzuolo che ben poco copriva del mio corpo, quando sentii dei baci e una lingua occuparsi delicatamente del mio intimo; lentamente presi coscienza e vidi Davide con la testa tra le mie gambe.
Mi stava leccando meravigliosamente ed il solletico iniziale presto divenne piacere; allargai ulteriormente le gambe, cominciai ad accarezzargli la testa, e con gli occhi socchiusi continuai a godermi quel momento, accarezzata dall'aria fresca e illuminata dai riflessi del mare.
Le sue mani presto raggiunsero i miei seni e cominciarono a palparli mentre, tenuto dalle mie mani, continuava a leccarmi e mordicchiarmi il clitoride; incrociai le caviglie dietro la sua schiena tenendolo così più saldamente in quella posizione. I brividi cominciarono a percorrermi tutto il corpo, il bacino cominciò istintivamente a muoversi seguendo e accentuando le sue leccate mentre dei gemiti uscivano soffocati dalla mia bocca; sentivo che l'orgasmo era prossimo, molto vicino e volevo solo godere; il battito aumentò, il respiro pure, i muscoli cominciarono a contrarsi, brividi correvano per tutto il corpo, ed ecco che finalmente supraggiunse quel piacere infinito, in un'esplosione stupenda. I brividi e gli spasmi continuarono finchè non smise di leccarmi ed il cuore sembrava uscire dal petto. Solo un'altra persona riusciva a regalarmi orgasmi con rapporti orali, una donna; ma quella volta Davide ci mise solo una decina di minuti, era stato veramente unico e stupendo.
Quando alzò la testa dalle mie gambe mi disse "buongiorno princi, ora siamo pari, non mi piace avere debiti" e sorridendo si sdraiò accanto a me.
Mi girai verso di lui, gli diedi un bacio e sorridendo risposi solo con un "buongiorno".
Restammo lì un poco prima di indossare i costumi ( io solo un perizoma particolarmente ridotto) ed uscire in coperta a consumare una buona colazione a base di caffè e croissant.
Passammo tutta la giornata lì in rada tra sole e mare, con quella sua erezione che spesso compariva sotto il costume aderente. Non ci fu nulla però, nemmeno un bacio o una carezza che indicasse un qualcosa.
Verso le 17 io mi annodai un pareo sopra il seno e, salpata l'ancora tornammo verso Lavagna; ormeggiata e lavata la barca, alle 19.30 eravamo pronti per il viaggio di ritorno a milano; io ero stata costretta a vestirmi come la sera prima non avendo il vestito nero a disposizione, quindi minigonna cortissima di jeans, maglietta aderente rosa e zeppa alta.
Saliti in macchina la gonna era praticamente inutile, il mio intimo,se non accavallavo le gambe era all'aria, ma dopo un po' di inutili tentativi vi rinunciai. La fame sopraggiunse quasi subito così ci fermammo a Recco per mangiare qualcosa; conoscevo un ristorantimo dove facevano anche la famosa focaccia ripiena di formaggio.
Entrammo e ci diedero l'unico tavolo disponibile, piccolo e talmente incastrato in un angolo che Davide dovette sedersi alla mia sinistra perchè di fronte non ci stava.
Ovviamente il discorso subito cadde su quello che avevamo fatto nel w.end soffermandosi sui ripetuti rapporti, specie quello della sera precedente; non ci volle molto per scaldare di nuovo i nostri animi e riaccendere quel desiderio fisico che ormai ci legava. Ad un tratto mentre parlavamo sentii la sua mano sulla mia gamba salire e forzare l'incrocio delle gambe; lo guardai con fare interrogativo, ma lui sorrise e non insistette continuando però a carezzarmi. Parlava e sentivo la sua mano correre sulla mia pelle nascosta dalla tovaglia; sentivo quel nervoso nelle gambe che é il preludio di uno stato di eccitamento e le mie intimità cominciare a risvegliarsi; era incredibile, con lui non riuscivamo a passare più di un tot di ore come normali amici, senza che quell'attrazione fisica quasi incontrollabile non prendesse sempre il sopravvento. Stavamo aspettando gli spaghetti ed ero talmente distratta dalle sue carezze che nemmeno ascoltavo quello che stava dicendo; Il desiderio di sentire una sua carezza era tanto, ma così in pubblico in un locale pieno ero un po' a disagio. Alla fine cedetti e decisi di vedere fin dove si sarebbe spinto; scavallai le gambe tenendole leggermente divaricate, e la sua mano subito si tuffò sulla vulva; ebbi un lieve sussulto, il suo dito medio subito si fece strada tra le labbra ormai fradice e dopo un paio di passaggi s'infilò in vagina. Lo fissai a occhi spalancati e lui mi sorrise dicendo " come non ti piace?" e cominciò ad affondarlo dentro. Ero tesissima, ma eccitatissima, combattuta dal fargli togliere quella mano o farlo continuare. Ero immobile, con le gambe che tremavano, in uno stato di tensione mai provato, incapace però di fermarlo, ma ecco che il cameriere arrivò con i nostri piatti interrompendo forzatamente quel momento. Eccitata ma tesa come una corda di violino, mi allontanai dallo schienale per affrontare quel piatto di spaghetti allo scoglio che mi avrebbe per fortuna distratto; ma in quella nuova posizione la mia vulva ormai aperta era appoggiata direttamente sulla sedia ed era talmente ricettiva che ogni piccolissimo movimento mi riportava a pochi istanti prima.
La cena terminò, ma l'eccitazione e la voglia non era calata, anzi.
Risaliti in macchina rapitamente prendemmo la strada per Milano, entrambi desiderosi di arrivare in fretta.
Da dopo Serravalle la sua mano si fissò su di me, spostandosi dalla coscia all'intimo; io ero tra le nuvole, non capivo più nulla, sentivo gli umori, colare tra le natiche fino al sedile, mi sarei masturbata lì in macchina.
Finalmente sotto casa mia, gli dissi " tu stanotte resti qui, dopo il viaggio che mi hai fatto fare non ti ritiri" e aprii il cancello dei box. Non replicò.
Tutto il viaggio di 8 piani dell'ascensore fu un unico bacio; le labbra non si volevano staccare e le lingue nemmeno, le sue mani sulle mie natiche nude, e le mie sulla sua erezione nei pantaloncini.
Appena entrati gli dissi " aspettami i sala, mettiti comodo intanto, io ci metto un secondo".
La foga di saltargli addosso era tanta ma avevo in mente un giochino, così andai in camera, mi spogliai restando solo con le zeppe, presi dei foulard di seta e tornai in sala; Davide era seduto sul divano, nudo, il pene che sembrava ogni volta più grosso, perfettamente dritto ed eretto appoggiato al suo ventre; da dietro gli misi un foulard sugli occhi e lo legai dietro la testa. " che fai" mi chiese. "ssshhhh" fu la mia unica risposta.
Lo presi per mano, lo feci alzare portandolo alla colonna vicino alla porta aperta sul terrazzo; appoggiato di schiena, con un'altro foulard gli legai le mani dietro la colonna; " che stai facendo?" chiese. " non ti preoccupare e goditi questo momento..." risposi. Girava la testa come per cercare di vedere qualcosa, un segnale, un indizio per capire la situazione; Io mi accovacciai di fronte a lui seduta sui talloni e le gambe divaricate; sentivo il mio intimo spalancato e bagnato, fissai quel pene che puntava poderoso dritto verso di me, lo presi con una mano e mi ci avvicinai con le labbra. Lentamente cominciai a baciarlo, poi a leccarlo ed infine, accoltolo in bocca, a succhiarlo; la mano rimasta libera subito raggiunse il mio intimo aperto e bagnato; subito due dita cominciarono a correre tra le labbra, per poi tuffarsi all'interno, mentre il palmo strusciava con decisione sul clitoride; più su continuavo a carezzare, succhiare e leccare quel pene imponente e quelle due dita si sfilarono per spostarsi poco più in la, sul mio ingresso posteriore, bagnandolo di umori, carezzandolo ed infine violandolo, subito in coppia. Lo sfintere si abituò immediatamente alla nuova misura e le dita vi scivolavano dentro e fuori stupendamente, mentre il palmo continuava a strusciare sul clitoride sempre con più decisione; dei brividi di piacere cominciarono a percorrermi, sentivo il battito che aumentava, tutti chiari sintomi di un piacere che si stava avvicinando; ma io non volevo concludere in quel modo, bensì unita a lui; d'altro canto le due dita infilate nell'ano mi regalavano una sensazione a cui non volevo rinunciare, così le sfilai per rinfilarle subito ma passando da dietro, senza quindi più toccare la vagina. La situazione non cambiò molto e la voglia di sentire quel pene ormai ben cosparso di saliva al posto delle mie dita era tantissima; mi alzai in piedi, mi girai con la schiena verso di lui a gambe leggermente divaricate, bagnai abbondantemente di saliva il mio ano, presi il pene con una mano e lo puntai al mio sedere appoggiandomici; ero tesissima, sentivo quel coso spingere sul mio posteriore pronto ad entrare e con la mano ne percepivo il diametro smisurato; ma nello stesso tempo pensavo a quanto fosse stato bello la sera prima e rassicurata dal non aver sentito dolore inarcai un poco la schiena e cominciai a spingere le natiche indietro. Sentivo lo sfintere lentamente allargarsi aprendo la strada a quel membro; eccitazione e tensione si mischiarono quando senti il glande tutto dentro ed il mio corpo che lentamente si stava abituando; mollai la presa con la mano, le gambe mi tremavano e una tensione percorreva tutto il mio corpo; restai immobile qualche istante, appoggiai le mani indietro sulle sue anche, socchiusi gli occhi, feci un respiro profondo e rincominciai ad indietreggiare con le natiche. Davide bravissimo rimase immobile lasciando che fossi io a decidere come fare; lento ma 'prepotente' lo sentivo farsi strada dentro di me; anche se il mio corpo si adattava perfettamente a quell'intrusione vigorosa, quella tensione-eccitazione ormai era alle stelle. Ad un certo punto feci uno scatto indietro infilandomelo tutto dentro, le mie natiche colpirono rumorosamente il ventre di Davide ed un gemito fortissimo scappò al controllo rimbombando nella stanza. Le gambe tese sui tacchi, il mio corpo a contatto con il suo, la testa appoggiata indietro su di una sua spalla, le mie mani ancora sulle sue anche e quel pene enorme che riempiva il mio retto e mi pareva di sentirlo perfino in pancia, un attimo indimenticabile, meraviglioso in cui sentivo la totale unione dei nostri corpi e percepivo l'impotenza del sesso solitamente dominante ora immobile dietro di me. Lentamente cominciai a muovermi su di lui aumentando ogni affondo fino ad arrivare a sfilarmi quasi completamente per poi tornare indietro mentre lui col bacino seguiva i miei movimenti.
Vedevo riflesso nel vetro della porta della camera di fronte a noi il mio corpo davanti al suo, nudo ma con le scarpe, i muscoli tutti in tensione che seguivano il ritmo, il seno che ad ogni affondo si scuoteva, la mia espressione di piacere, vedevo una scena eccitantissima. Una mia mano si spostò tra le gambe e cominciò a carezzare vigorosamente il clitoride; mi carezzavo seguendo il ritmo crescente degli affondi, ero in estasi. Pochi secondi per sentire i muscoli tendersi al massimo prima che un'orgasmo esplose vigoroso e potente, accompagnato da gemiti quasi animaleschi. Mi appoggiai a lui con il cuore che batteva tanto forte da poterlo vedere, il respiro affannato e vi rimasi qualche istante.
Avrei voluto continuare per lui, ma non ne avevo la forza; mi sfilai da quel membro, mi girai, gli presi la testa con le mani e lo baciai; poi lo slegai e lentamente mi diressi sul terrazzo a prendere un po' d'aria. Non feci in tempo a mettere il piede fuori che mi sentii prendere con vigore ai fianchi da dietro; " e così ti piace tanto prenderlo dietro!!" la sua voce risuonò nella stanza e senza avere il tempo di nemmeno girarmi con una penetrazione decisa mi spinse contro lo stipite della porta; cominciò subito a stantuffarmi con forza e decisione mentre inutilmente mi tenevo con le mani al muro; sotto quegli affondi ero letteralmente e dolorosamente schiacciata sullo spigolo; lentamente riuscii ad arrivare al terrazzo e appoggiarmi al bracciolo del divano subito li. Erano talmente forti le sue spinte che mi trovai il ventre appoggiato al bracciolo sul quale infine mi lasciai andare. " ti piace così vero? Deciso e forte?" mi diceva mentre con decisione s'infilava nel mio retto stringendo la presa ai miei fianchi. Era come un animale eccitato e sicuramente doveva sfogare tutta l'energia e il vigore che da legato non aveva potuto esprimere; la cosa mi piaceva, e anche se mi sentivo come anestetizzata, la mente era appagata da tutta quella forza. " più forte.... Ancora più forte!!!!" dissi mentre, piegata a 90 gradi, inerme su quel bracciolo, respiravo rumorosamente al ritmo degli affondi e subivo quello stupendo sfogo da primate. Qualche minuto ed il suo piacere sprigionò un calore che lentamente si espanse nell' addome. Ero esausta, distrutta, sfinita, ma felice ed appagata; quando si sfilò per sedersi sul divano sudato e senza forze, sentii un frescore spingersi verso l'interno, segnale che il mio sfintere era ancora dilatato ed aperto.
A fatica, dopo qualche istante, riuscii ad alzarmi gli diedi un bacio e dicendogli "ti aspetto di la" mi diressi in camera dove, tolte le scarpe, mi coricai a letto.
2083
2
11 anni fa
elisa85ely,
26
Ultima visita: 4 anni fa
-
Sotto il tavolo
Sabato sera. Sono stata invitata in una villa del comasco per partecipare ad una cena principesca... forse il vocabolo "partecipare" è eccessivo... sì, perchè io sono stata sotto il tavolo per tutto il tempo della cena! In effetti sono andata già sapendo il ruolo che mi toccava, in quanto ero stata contattata da un amico di Nicola, un mio Padrone, che aveva bisogno di una schiava per allietare la serata. Mega villa in un mega parco, ambiente elegante e gente raffinata. Dopo una veloce presentazione, vengo invitata dal padrone di casa a mettermi sotto il tavolo a "disposizione" di chi avrà bisogno di me. "Tu Sonia soddisferai i nostri desideri, senza opporre resistenza e ti ricordo che non sono accettati rifiuti di alcun tipo. Infilati sotto il tavolo, che la cena sta per iniziare", mi dice Gioele, il padrone di casa. Io mi infilo sotto il tavolo, completamente ed elegantemente vestita. Inizia la cena e per i primi venti minuti rimango inoperosa. Mangiano e chiacchierano i commensali, in tutto sei coppie abbastanza giovani. Poi all'improvviso mi sento chiamare in causa da una voce femminile: "Sonia, da brava cagna leccami i piedi. Toglimi le scarpe... io sono quella con le scarpe di vernice nera!". Individuo la tipa che mi ha fatto la richiesta e le slaccio lentamente i cinturini, poi con grande delicatezza le tolgo le scarpe e inizio a leccare il suo piede destro. Io sono in ginocchio, con la testa piegata sul suo piede, e lei mi mette l'altro tra le mie gambe, quasi a cercare la mia parte intima. Le lecco un piede e poi l'altro, in modo minuzioso, dito per dito e poi passo a leccare tutta la pianta che si presenta giovane, liscia e vellutata. Ad un certo punto la tipa si rifà viva dicendomi: "Basta ora. Smetti di leccare, lurida cagna. La tua lingua mi importuna! Togliti le scarpe e dammele, insieme alle mie". Io mi tolgo le scarpe e poi le passo alla signora, che probabilmente le appoggia sul tavolo; poi le porgo le sue e anche quelle spariscono alla mia vista. Vengo poi invitata da una voce maschile a fare un bel pompino: una mano sotto il tavolo mi indica il commensale che desidera quel servizio. La mia posizione è alquanto scomoda, ma inizio il mio lavoro di bocca. Gli sbottono i pantaloni, gli abbasso la zip e gli tiro fuori l'uccello, scostando gli slip lateralmente. E' un uccello grosso e già duro, di grande sezione, ma non mi faccio intimidire e inizio a spompinarlo. Lui geme e mi fa capire di gradire molto il mio servizio; ad un certo punto capisco che sta per venire e lui mi conferma la cosa: "Sì, sì, zoccola. Sei brava... sto per venire. Voglio che tu beva il mio sperma, fino all'ultima goccia. Ohh, ohh...". E viene copiosamente nella mia bocca; io ingoio tutto, stando attenta a non sprecare quel liquido caldo e saporoso. Altri due mi richiedono di essere spompinati e io eseguo. Loro però non vengono e mi chiedono espressamente di fermarmi, essendo vicini al traguardo. Il padrone di casa mi invita a spogliarmi totalmente e a posare i miei indumenti sopra il tavolo. Mi tolgo la camicetta, la gonna, le autoreggenti, il reggiseno ed infine il perizoma e metto tutto sul tavolo. Ormai sono completamente nuda, ma nessuno dei commensali mi ha ancora vista. Una donna mi fa leccare i suoi piedi e alla fine mi chiede di stendermi davanti alle sue estremità inferiori. Io lo faccio e lei usa il mio volto come appoggiapiedi. Poi un altro uomo mi chiama: "Sonia, devo pisciare, ma non ho voglia di andare in bagno. Vieni qui, latrina umana! Devi bere la mia urina... tutta, fino all'ultima goccia. Capito?". Io rispondo affermativamente, lui si abbassa i pantaloni e le mutande, liberando l'uccello. Poco dopo la sua urina scorre nella mia gola, ma la quantità e davvero tanta e io non riesco ad ingoiarla tutta; il mio viso viene colpito dallo schizzo potente dell'uomo e io mi sento lavata da quel liquido disgustoso. Il padrone di casa interviene e mi ordina di leccare la figa liscia e depilata di una commensale, che dopo poco emette gemiti di piacere e mi squirta in viso. Poi Gioele mi dice che siamo verso la fine della cena e anche io devo devo partecipare al banchetto: altro che banchetto... devo ingoiare lo sperma di tutti coloro che vorranno venire nella mia gola! I sei uomini presenti iniziano a masturbarsi, i gemiti non si contano e arrivano i primi schizzi. Io non riesco a bere tutto lo sperma che arriva, perchè i tipi vengono anche contemporaneamente e così finisce che mentre ingoio lo sperma di uno, l'altro mi viene sul culo e sulla schiena. Ho sperma dappertutto: in gola, sul seno, sulla schiena e sul culo e gli schizzi finiscono anche sul pavimento. Ormai tutti i presenti si sono masturbati e hanno irrorato la schiava con il loro caldo nettare. Ad un tratto, come per magia, il tavolo si alza e viene riposizionato poco più in là. Io rimango scoperta e ora tutti mi possono vedere in "costume adamitico". Gioele inveisce contro di me, con voce sprezzante: "Puttana, hai permesso che questi uomini sporcassero il pavimento con il loro lurido sperma. Meriti di essere punita. Prendetela a calci, senza pietà!". E così i presenti si divertono a prendermi a calci, con o senza scarpe. Io sono sdraiata a terra e ricevo colpi nei fianchi, nella pancia, sui seni. Poi sento una mano che preme sul buco del culo. "No, quello no... vi prego... mi fa ancora male dall'ultima punizione ricevuta...", supplico io con voce flebile. Ma il tizio non si fa impietosire e continua ad allargarmi l'orifizio con le dita. Alla fine il mio buco cede alla violenza della mano, che si introduce e mi dilata irreversibilmente l'orifizio. Provo dolore al culo, ma anche le altre parti del mio corpo risentono dei colpi ricevuti. Piango, mi dispero e mi agito, ma non c'è nulla da fare per me. Devo subire e basta! Solo la voce di Gioele riuscirà a fermare i commensali inferociti (e anche arrapati!): "Basta ragazzi, non vedete come è ridotta questa povera creatura? Ora riconosco che è stata punita abbastanza!". Mi aiuta a rialarmi: il trucco è colato dai miei occhi piangenti, il rossetto non è che un ricordo, il mio corpo inizia a mostrare i primi lividi e la sborra si sta seccando sulla mia pelle. Qualcuno mi infila qualche banconota nella figa, ma io non voglio essere pagata. Rifiuto il denaro... faccio la schiava per piacere, non per soldi!
16872
1
12 anni fa
soniaslave,
42
Ultima visita: 11 anni fa
-
Un giorno di ordinaria follia
Sono una donna che ogni mattina si reca in ufficio dove incontro sempre le stesse persone visto che facciamo tutti gli stessi orari, c’è comunque un ingegnere abbastanza carino tutte le ragazzine gli girano intorno tanto che è bonazzo, alto occhi grigi capelli scuri ed è molto alto insomma un fustaccio, io siccome sono una donna sposata, ed anche se ho notato il suo charme, ho sempre e soltanto salutato senza fare troppi complimenti, anche se devo ammettere che lui quando mi incontra è sempre molto garbato con me, ma rimane sempre un semplice buongiorno o buon pomeriggio.Una mattina ero arrivata in ufficio un po’ prima del solito, e non mi andava di chiudermi già nella mia stanza d’ufficio per restarci fino a sera, e siccome era una bella giornata ho preferito consumare la mia colazione al tavolino con tanto di brioche e cappuccino freddo, ad un certo punto vedo il fustaccio che ogni mattina anche lui fa colazione allo stesso bar ma al banco senza sedersi.Quella mattina evidentemente ero più attraente, oppure visto che la sera prima il mio caro maritino, si era addormentato senza darmi ciò che io avrei voluto, evidentemente si notava sul mio viso la voglia irrefrenabile di fare sesso.Quella mattina anche lui si è seduto al tavolino, proprio di fronte al mio, e ordina la sua solita brioche e tropical, io che non porto mai la biancheria intima, e visto che mi stava proprio di fronte, mi sono divertita a provocarlo un po’, accavallando le gambe più volte, per vedere se lui si accorgesse che di me, ma lui sempre con un sorriso di plastica stampato sul viso, sorseggiava il suo tropical, e sbirciava le notizie sul giornale, a quel punto indignata del suo notare e non dare peso, mi sono alzata e sono andata a pagare il mio conto alla cassa, ma giunta alla cassa la signorina mi risponde: già pagato signora, da quel signore lì ed ha lasciato anche un bigliettino per lei, al quel punto mi sono sentita tutto un calore che mi saliva per tutto il corpo, allora mi ha notata, dicevo a me stessa, ma allo stesso tempo, mi dicevo ma non illuderti con tutte le ragazzine carine che gli girano intorno figurati se nota proprio te, avrà voluto essere semplicemente galante visto che eravate da soli a quell’ora.Esco dal bar e con un sorriso ringrazio il fustaccio e vado nel mio ufficio, morivo dalla voglia di leggere quel bigliettino che la cassiera mi aveva dato. Mentre lo apro mi tremano le mani non riesco ad aprire la bustina che è sigillata finalmente ci riesco ed inizio a leggere, “sei bellissima anche se non mi degni di un solo guardo fortunato quell’uomo che ti ha tutta per se, deve essere meraviglioso poter fare sesso con te viste le tue forme sinuose”. A quel punto mi siedo con aria soddisfatta alla mia scrivania e comincio a fantasticare su come avrebbe potuto essere, visto che la voglia non mi era passata dalla sera prima, e sento che sto iniziando ad eccitarmi quindi chiudo con i miei sogni erotici ed inizio il mio lavoro di sempre quando ad un certo punto mi chiamano dai piani alti per delle comunicazioni che mi riguardano, correggo un po’ il maquillage e raggiungo i piani alti dello stabile, entro in ascensore mi do un’altra sbirciatina allo specchio, mi compiaccio con me stessa, arrivo nella stanza del gran capo, busso il citofono e la porta si apre entro, nel megaufficio e la porta si chiude automaticamente dietro di me, non temere dico a me stessa il gran capo è troppo vecchio per poterti saltare addosso, ma comunque avverto un tremore alle gambe, quando raggiungo la grande scrivania la persona che sta seduta è girata di spalle e siccome c’è tanto sole io riesco a scorgere solo la sagoma di un uomo, si gira, ed è lui, il fustaccio del bar che con il suo solito sorriso di plastica mi invita a sedermi, io ringrazio per il gesto della mattina, dice che da quel momento era lui alla direzione dell’azienda e che da quel giorno era lui che comandava tutto e se avrei voluto occupare il posto di sua segretaria particolare, l’imbarazzo e totale anche perché noto che guarda continuamente sul mio seno, così mi accorgo che alla camicetta si è sbottonato un bottone ma allo stesso tempo faccio finta di niente e lascio intravedere il reggiseno di pizzo bianco, al che mi dice, noto che porti il reggiseno ma non gli slip, porca miseria, mi son detta, adesso cosa penserà di me, ma come, farfuglio qualcosa d’incomprensibile arrossendo e balbettando, a quel punto lui si alza e mi viene vicino, nota il mio più totale imbarazzo, e mi invita a bere un drink, così per sollevarmi un po’, sto sudando ho praticamente le parti intime che cominciano a pulsare, ma la soggezione di quella scrivania è tanta, che non riesco neppure a far uscire una parola dalla bocca, mentre lui si alza per prendere i bicchieri, noto che anche il suo pantalone si è gonfiato e nel vedere il rigonfiamento capisco che l’arnese deve essere abbastanza invitante, mi invita a sedermi sul divano per stare più comodi e per poter chiacchierare meglio, io non so se ci arrivo, dato che ho le gambe che mi tremano, raggiungo il divano e lui invece di porgermi il bicchiere allunga la sua mano sul mio seno accarezzandomi dolcemente, mi piaci, mi dice, mi piaci da morire perché non sei come tutte quelle puttanelle che mi girano intorno, tu hai sempre fatto finta di non vedermi e questo mi arrapa da morire, devi essere mia, e mi spara la sua lingua in bocca con un bacio mozzafiato, come bacia bene, io ormai sono tutta un tremito di paura e passione, lui infila la sua mano sotto la mia gonna e comincia ad accarezzarmi lentamente prima le cosce, fino ad arrivare alla mia cosina, che è già in ammollo da tanto e non aspetta che le sue mani l’accarezzino, comincia ad accarezzare il clitoride, a quel punto mi sono lasciata andare ed ho aperto le gambe, si ferma con le sue mani e scende con la bocca comincia a leccarmi la figa in un modo divino come mai nessuno lo aveva fatto, ma ha una lingua lunghissima oppure è troppo bravo, mi dicevo, scendeva fino al buchetto del mio culo che era già tutto bagnato dei miei umori, mi sentivo tutta che colavo e della sua bava e dei miei umori, sto venendo ad un certo punto ho sussurrato quasi timidamente, io che urlo sempre quando sto per raggiungere l’orgasmo, a quel punto lui comincia a succhiare sempre più voracemente infilando il suo dito dentro la mia figa e muovendolo velocemente, ti sto venendo in bocca, e lui si mi piace troppo non la mollo più, continua ad insistere con la bocca e con le sua mani, ad un certo punto mi rendo conto che il suo arnese ormai sta scoppiando nel pantalone allora lo avvicino a me gli apro la zip e fuoriesce un arnese enorme, a dire il vero non avevo mai visto nulla di simile, solo nei film porno, entrerà nella mia boccuccia piccolina mi sono detta, comincio prima a leccarlo con la lingua come si lecca un cono gelato, tutto intorno poi scendo su tutta l’asta che sembra non finire più fino ad arrivare ai testicoli, che con mia somma meraviglia, sono depilati, comincio a succhiarglierli, lui si distende sul divano dicendomi che era meraviglioso ciò che gli stavo facendo e che tutte le donne che era stato insieme prima mai nessuna lo aveva fatto di sua iniziativa, e che quindi ero brava come aveva immaginato, a quel punto mi sono detta, meraviglialo ancora, comincio a scendere sotto i testicoli con la lingua e gli sollecito il buco del culetto riempendolo di saliva ma mentre risalgo sull’asta, gli infilo un ditino nel didietro, e lui comincia a dirmi brava sei fantastica, e più lui si compiace con me più accresce la mia autostima e la voglia di fare di meglio adesso il suo pene non mi sembra più tanto enorme e me lo infilo fino in gola salendo e scendendo come una gran spompinatrice professionista, lui comincia ad andare in estasi, e continua con le sue frasi carine e gratificanti nei miei confronti, mentre mi accarezza il seno torcendomi quasi i capezzoli, a quel punto, mi fermo e gli guardo fisso negli occhi, sono di un azzurro che va nel grigio, lo fisso per bene lui tenta di baciarmi ancora, al che gli salgo a cavalcioni e mi infilo il suo lungo cazzo nella figa, è enorme e mentre entra già sento che sto venendo tanto è lungo e grosso, comincio a cavalcarlo, ma lui continua con le sue frasi mielose, sei fantastica hai una figa da ballo, al che mi fermo, e gli ordino quasi, trattami come una puttana che mi fai eccitare di più, allora lui passa dalla parte di sopra e comincia a chiavarmi dicendomi si ti devo sfondare, perché ti ho pagata e adesso devi sottostare a tutte le mie esigenze fino a quando non sarò esausto e inizia a cavalcarmi come un animale io sento il suo pene fin dentro l’utero oddio adesso mi sfonda tutto sento i suo testicoli, bagnati della mia saliva che mi sbattono nel culo eccitando anche lui visto il modo in cui mi chiava, io sarò venuta forse tre o quattro volte, mentre le sue mani accarezzano tutto il mio corpo, ad un certo punto, lo estrae e mi gira a novata gradi, adesso viene il bello, mi dice vediamo se ti piace che ti sfondi il culo, lo porti a spasso tutti i giorni provocandomi, adesso è venuto il momento scende prima a bagnarlo per bene con la sua bocca mentre mi mette il suo cazzo i bocca, bagnalo, mi ordina quasi, che tra poco ti faccio morire, mi gira e inizia a penetrarmi prima lentamente, per non farmi male, sa che se inizia male finisce la, invece con immensa bravura piano lo lascia scivolare tutto dentro al mio piccolo buchetto del culo, quando è tutto dentro si assicura che io non senta dolore e comincia a stantuffarmi il culo, dio mio quanto mi piace più lui mi sbatte e più esce fuori la troia che è in me godo come una cagna in calore le sue mani stringono forte i miei seni sembra un polipo mentre accarezza il seno scende con le sue mani a sollecitare la figa che è ormai fracida, sento che il suo cazzo sta per venire mentre il mio culo per scoppiare tante le volte che è venuto, a quel punto lo tira fuori quasi con violenza e mi chiede di aprire la bocca inondadomi di caldo sperma tutto il viso e la bocca, e con fare di grande soddisfazione mi urla, brava è così che mi piace venire guardandoti in faccia e lascia schizzare il suo sperma nella mia bocca, io comincio a leccarmi le gocce che ho sulle labbra e lui mi inizia a baciare dicendomi che sono una gran troia e che ho un culo stupendo, brava brava continua a dire così si prende a quel punto lo prendo ancora in bocca per pulirlo del tutto.Dopo averglielo pulito perbene squilla il telefono cosi lui si ricompone si riallaccia la cintura si rimette la cravatta e si siede alla scrivania ed aspetta che io mi ricomponga per poter uscire dalla stanza senza destare sospetti dei colleghi.Dopo essermi ricomposta alla meglio mi alzo lui si avvicina e mi sussurra, il posto di mia segretaria è tuo hai superato l’esame ma da oggi in avanti devi mettere le mutandine per darmi modo di togliertele e anche perché non voglio che altri possano ammirare ciò che è mio. Ma forse il belloccio si è scordato che sono una donna sposata, e che ciò che lui intende sia di sua proprietà in effetti era solo in prestito per quella giornata, bhè non ci pensare adesso lo farai domani mi son detta. Esco da quella stanza tutta strafatta con il trucco quasi colante entro in ascensore torno nel mio modesto ufficio dove trovo un enorme mazzo di rose rosse a gambo lungo e nel bigliettino un cuoricino con su scritto sei stata fantastica, come nessuna prima.A presto con nuove esperienze ci sto trovando gusto anche se amo solo mio marito.
4507
2
12 anni fa
pritti065,
41/39
Ultima visita: 10 anni fa
-
In ufficio da mio marito
Mi era sempre piaciuto fantasticare, di andare a provocare mio marito sul suo posto di lavoro, ma non avevo mai avuto il coraggio di farlo, forse perché temevo la sua reazione un po' irritata, o forse non lo so neppure io ma comunque una mattina ho preso il coraggio a due mani edho deciso di andare.Mi sono vestita di tutto punto con tanto con autoreggenti, scollatura con seno ben a vista, gonna che lascia poco all'immaginazione tanto che è stretta, tacchi a spillo e molta attenzione per il trucco ne volgare ma molto accattivante, rossetto rosso fuoco.Prendo l'auto e raggiungo la sua sede, all'ingresso c'è una guardia che mi squadra da capo a piedi, ma non per indagare sulla mia persona, io la guardo e con aria quasi schifata, gli dico: sono la moglie del direttore e lui cambiando subito atteggiamento mi dice; mi scusi signora non la conoscevo, mi perdoni non volevo essere scortese, mi raccomando parli bene di me a suo marito e mi apre la porta per farmi strada, quarto piano prego.Arrivo vicino all'ascensore, dove dipendenti mi osservano bisbigliando qualcosa, ma non capisco sicuramente sono apprezzamenti sulla mia persona, io faccio finta di essere indignata raggiungo la stanza di mio marito busso ed entro, lui è seduto dietro la scrivania, con tanto di occhiali per la lettura è intento a scrivere su delle carte e nel vedermi esclama: tesoro..!! che bella sorpresa..!! ed io pensavo vediamo quanto ti piacerà la mia sorpresa, entra entra che ci prendiamo un caffè, io sculettando entro mi accomodo, parliamo del più e del meno, e nel frattempo entrano e escono dipendenti a richiedere o firme o conferme, ed io sempre al mio posticino tranquilla lo guardo ma senza dargli tanto fastidio quasi intimidita, da quel suo potere di uomo d'affari, che io conosco poco, poiché per me a casa è una persona normalissima, annoiata da quel suo da fare sempre frenetico e invadente da parte dei dipendenti che entrano e escono ma chiedendo sempre permesso.Dopo aver sorseggiato il caffè passo all'azione, comincio ad accavallare le gambe prima su un lato poi sull'altro, lui nota la mia biancheria, tesoro, esclama porti le autoreggenti? Certo amore mio rispondo e se hai sbirciato bene non porto le mutandine, brava, lui aggiunge fai bene, mentre continua a firmare carte a rispondere al telefono e quant'altro, ma tra una lettera e l'altra tra una telefonata e l'altra trova il tempo anche per dirmi qualche frase carina, sei molto sexy stamattina, come mai quest'improvvisata? Nulla rispondo io, avevo voglia di vederti, e continuo con la mia danza delle gambe, ad un certo punto sembra ci sia un po' di quiete non entra più nessuno da 5 minuti, e io ne approfitto per spalancargli le gambe per fargliela vedere, dentro la figa ho le palline della geisha che lui sa benissimo mi portano all'eccitamento difficile da spegnere, e sa che ho camminato un bel po' a piedi dato che il parcheggio è distante dalla sua sede, quindi hanno sollecitato ben bene la mia cosina. A quel vedere spalanca gli occhi quindi mi avvicino alla sua scrivania dalla sua parte mi ci siedo sopra e gli tiro giù la zip del pantalone, lui sempre molto serio, mi dice ma no..!! non possiamo dai poi stasera a casa sai che qui non è possibile, c'è tanta gente che entra ed esce come facciamo e se ti vedono? Figurati che brutta figura, io me ne sbatto e gli tiro fuori il pisello e me lo comincio a maneggiare su e giù, mentre con l'altra mano ho tirato fuori i seni mi lecco le dita e accarezzo i capezzoli mo di invito per lui, noto che è già abbastanza eccitato ma allo stesso tempo imbarazzato, ma la mia voglia di cazzo non si può lasciare così, mi siedo al posto delle sue scartoffie, e gli apro le gambe, quasi come a dire, prego serviti pure è tutta per te, dai scendi mi ripete lui intimidito da quella mia sfacciataggine. Allora io inizio visto il suo imbarazzo prima a mordergli un orecchio poi prendo le sue mani e me le poggio sui seni caldi dai capezzoli turgidi e comincio a scivolare sotto la sua scrivania prendo in bocca il suo pisello che è diventato di dimensioni notevoli e con la punta della lingua inizio a solleticare il buchetto che c'è in cima, poi lentamente ma con tanto gusto faccio entrare e uscire dalla bocca la parte superiore riempendola di saliva, continuo a scendere sempre più giù sull'asta sempre più la mia bocca si riempie del suo cazzo a farlo arrivare quasi in gola, ma è troppo gustoso ed eccitane quel pompino fatto sotto la scrivania come una vera puttana. Più lui si imbarazza più io mi diverto ad eccitarlo con la lingua, ad un certo punto entra un dipendente, direttore..!! esclama..!! e lui con voce timida quasi balbettando dall'imbarazzo, poiché poteva vedermi lì sotto la scrivania a spompinarlo e sai la figura che ci facevamo entrambi, prego mi dica gli risponde, ci sono alcuni documenti urgenti da firmare, si ma per adesso avrei delle telefonate urgenti da fare fammi la cortesia non far entrare nessuno fino a quando non lo dico io non vorrei essere disturbato per una mezz'ora circa ok, mentre io continuo imperterrita a cucciarmelo fino in fondo godendo come una troia, ormai il suo cazzo è fracido di saliva e la mia figa pure dall'eccitamento, il giovanotto esce dalla stanza chiudendo la porta dietro di se a quel punto mio marito si alza e chiude a chiave la porta mette fuori posto il telefono, e adesso a noi due mi dice. Cosi mi prende on forza e mi sbatte sulla scrivania con le braccia tese in avanti mi toglie le palline dalla figa, sa benissimo che quando escono, non sono da sole ma accompagnate da tanto liquido, che lascia scorrere tra le mie gambe, me la sditalina per bene conoscendo tutti i punti di massimo eccitamento, poi con le mani tutte bagnate di miei umori mi infila un dito nel culo, dio mio come è eccitante, io distesa sulla sua scrivania e lui in giacca e cravatta con il pisello fuori che mi sta chiavando è una scena che ho sempre fantasticato adesso finalmente era realtà e devo ammettere che eccita da morire, lui continua a infilarmi il suo dito nel culo, mi sto eccitando da morire, dai dai urlo io, quel punto mi mette una mano davanti alla bocca, dicendomi , sta zitta non urlare che possono sentirci e sai che figura ci facciamo entrambi, godi in silenzio dai fammi vedere e continua e sbattere su e giù il suo dito nel culo poi riesce a far entrare due e su e giù ancora sempre più dentro io gli sussurro dai così continua che sto per venire, ormai sono tutta bagnata degli umori che sono usciti ho la figa in ammollo, lui mi prende per i capelli e mi ordina quasi, dai adesso prendilo in bocca come una vera puttana ed io tanto l'eccitamento che quasi lo ingoio lo faccio entrare tutto in bocca e su e giù e noto sul suo viso quell'espressione di goduria e soddisfazione contemporaneamente mentre io mi pompino il cazzo lui mi stringe i capezzoli sempre più forte fino a farmi male, mi rendo conto che il suo cazzo ormai e arrivato al punto che sta per esplodere, dai ficcamelo dentro, mi distendo ancora una volta sulle sue carte della scrivania e lo invito a penetrarmi da dove vuole, così il suo cazzo, entra nella mia figa, dio sto già venendo non è neppure entrato che già sto venendo , si dai sbattimi più che puoi, e lui più lo spinge dentro e più io godo provando il massimo dell'eccitazione, sarò venuta almeno due o tre volte ripetutamente, provo a girarmi per cambiare posizione e mi siedo con le gambe aperte davanti e lui che ritorna ad infilarlo dentro con le mani mi tiene le natiche aperte per tenere anche il culo aperto e spinge il cazzo dentro sempre più fino a riempire la mia figa di caldo sperma io incrocio le gambe intorno a lui, siamo entrambi soddisfatti ci scambiamo bacetti dolci, ma ci rendiamo conto che il suo sperma è uscito fuori dalla mia figa è ha sporcato contratti importanti. Adesso come faccio, mentre tira su la lampo dei pantaloni, io cerco di ricompormi pulisco con dei fazzolettini le mia gambe rimetto dentro il seno, mentre lui è intento a ripulire le carte, lo guardo e mi rendo conto che lo amo da impazzire e che devo assolutamente toglierlo dall'imbarazzo, capisco che le carte che si sono sporcate per lui sono un problema serio mi viene in mente una cosa, hai del caffè gli dico, si certo c'è quello di stamattina, bene gli butto sopra il caffè cercando di coprire la macchia di sperma, puoi sempre dire che ti è scivolata la tazzina di mano e che quindi la segretaria deve ristampare questa pagina, brava lui esclama io non ci avevo pensato, e mentre mi accompagna giù al bar porta il foglio sporco di caffè e sperma alla signorina all'uscita, dicendogli, si deve ristampare mi è scivolata la tazzina io scendo a prendere un'altro caffè visto che questo è andato scendiamo insieme al bar sottostante l'edificio e mentre sorseggiamo il caffè la sua mano scende tra le mie gambe, mi è piaciuto mi sussurra ma stasera ti devo rompere il culo preparati, ok sarà tuo e mi allontano sorridendo. Al prossimo episodio.
10295
2
12 anni fa
pritti065,
41/39
Ultima visita: 10 anni fa
-
la vacanza, la prima volta (cap2)
La luce che filtrava dalle persiane accostate mi diceva che era mattino inoltrato; dietro le persiane la portafinestra era completamente aperta e un delicato soffio d'aria, furtivo e silenzioso, muoveva le tende candide e raggiungeva il mio corpo avvolto solo in parte nel lenzuolo, accarezzandolo con dolcezza fino alle parti più intime, per poi proseguire attraverso la porta, anch'essa aperta, nel resto della casa; una sensazione bellissima, un risveglio lento e dolce, ma sola nel mio letto. Mi guardai attorno, il vestito era riposto con ordine sulla sedia, le scarpe affiancate sotto di essa, ma non mi ricordavo come fossi arrivata in camera; lentamente mi si ripresentavano le immagini della sera prima, di quel meraviglioso groviglio di corpi, dell'amplesso violento; un lieve sorriso di soddisfazione e appagamento si formò sul mio viso, tutto era stato bellissimo e ormai sapevo che sarebbe sicuramente successo ancora.
D'un tratto sentii un rumore, finsi di dormire, mi sentii osservata; Luca passando davanti alla mia porta si era fermato e mi guardava;sentivo i suoi occhi sul mio corpo quasi scoperto, il seno e la mia intimità erano sicuramente in vista ma non mi mossi, mi piaceva, sentivo che mi desiderava. Mi girai e rigirai nel letto, i pensieri volavano mescolati tra loro, tutti piacevoli e tutti a sfondo erotico; si tutto era incentrato su quello, il mio desiderio cresceva col passare dei minuti. Ecco un altro rumore, ora era Andrea, io a pancia in giù e le mie natiche completamente scoperte; lo intravedevo ma finsi ancora di dormire; anche lui stette immobile sulla porta a guardarmi per qualche istante prima di proseguire; mi desideravano entrambi, ed io desideravo loro, mi sentivo già eccitata, li avrei voluti lì, tutti e due, in quel momento; si perché il nostro era un trio, un gioco che era appena cominciato ma che ci avrebbe sicuramente accompagnato per un po' ancora. E così decisi di cominciare a giocare sul serio; li volevo stuzzicare, eccitare, provocare; li sentivo in veranda, parlavano ma non tesi e imbarazzati come il giorno prima; così mi alzai e aprii la portafinestra che dava in giardino, una luce fortissima mi accecò per un istante e un caldo sole mi colpì regalandomi un brivido; poi, completamente nuda, gli occhi socchiusi per la luce e i capelli ancora arruffati, mi diressi nel prato a prendere un pareo bianco che era steso poco più in la al sole, ovviamente in piena vista dalla veranda che distava una quindicina di metri. Recuperai il pareo e girandomi li vidi seduti al tavolo che mi fissavano; "buongiorno miei principi, non pensavo foste già svegli.... qualche minuto, mi vesto e vi raggiungo" dissi sorridendo; poi col pareo in mano tornai lentamente in camera; me lo legai sopra il seno facendolo cadere appena sotto le natiche, mi guardai allo specchio notandone la lieve trasparenza e li raggiunsi in veranda dove i due mi avevano preparato un'abbondante colazione; un bacio sulla guancia ad ognuno rinnovando il buongiorno e mi sedetti. Sentivo i loro sguardi furtivi scrutarmi per brevi istanti e godevo sempre più di questo mentre spalmavo la marmellata sul pane tostato.
Visto che il ritorno era fissato per l'indomani, quello sarebbe stato l'ultimo giorno per uscire con la barca di mio padre che gentilmente, come ogni volta, ci aveva concesso di usare durante tutta la vacanza; sarebbe stata una grande occasione, ormai tutti più disinvolti ci saremmo sicuramente divertiti.
Il mio pensiero era ormai fisso sul desiderio sempre crescente di loro due; ero in camera a frugare nell'armadio in cerca di capi che fossero provocanti senza però risultare fuori luogo per la giornata che mi attendeva. Mi infilai una maglietta aderente marrone, scollata ma non troppo e che metteva in risalto il mio seno fasciandolo in modo stupendo; vi abbinai una comoda e soffice minigonna beige a mezza coscia scarsa, con due spacchi ai lati apparentemente invisibili ma che salivano fino alla cintura e che solo con certi movimenti si sarebbero fatti notare, mettendo a nudo la totalità delle mie gambe. Mancavano le scarpe; cercando nella cesta saltarono fuori un paio di zeppe dimenticate qualche anno prima, senza un eccessivo plateau sul davanti ma con una ottima alzata dei soliti 12cm sul tacco. Le indossai e mi guardai allo specchio; ero perfetta, easy ma stuzzicante. Presi la borsa che usavo per andare in spiaggia e li raggiunsi in veranda; ovviamente non mancarono gli apprezzamenti ai quali feci finta di non dare molto peso, ma che invece alimentarono la mia voglia.
Salendo in macchina la gonna cominciò a "lavorare per me" facendo notare ad Andrea, seduto alla guida, l'assenza di intimo; subito se ne uscì chiedendo " ma tu un paio di mutande ce l'hai o no?". Prontamente gli risposi sorridendo" si certo, ma a Milano, qui non ne ho portate, solitamente non mi servono, ma se ti da fastidio un modo per risolvere lo troviamo!"; ovviamente ribattè con un apprezzamento così procedemmo verso il porto con breve sosta causa spesa al piccolo supermercato, dove non persi occasione per stuzzicarli con movimenti o posture apparentemente casuali, ma azzardando anche più del necessario; era un gioco che mi divertiva da matti!
Sentivo gli occhi di Luca perennemente addosso, specie fissandomi le gambe; percepivo il suo desiderio di possedermi, di continuare le nostra avventura; giunti al molo di fronte alla barca, un open cabinato di 12mt, come di consuetudine mi sfilai le scarpe e subito Luca esordì con " è un vero peccato!"; fu lì che dichiarò la sua passione, forse un po' feticista, per le scarpe donna, ma in barca proprio non si poteva.
Fatti tutti i preparativi e mollati gli ormeggi, mi misi al timone e ci dirigemmo verso una baia ad una mezz'ora di navigazione; mare calmissimo, gli strumenti segnavano 27 nodi, solo lievi sobbalzi, cosicché Luca si mise a prua a prendere il sole mentre Andrea mi tenne compagnia ai comandi.
La piccola baia si presentò ancor meglio di quello che ci si aspettava; circondata da rocce in parte coperte dalla vegetazione, ospitava in un angolo una piccola spiaggia deserta; l'acqua era talmente cristallina che solo l'ombra della barca sul fondale sabbioso dava la percezione della profondità; infine un'altra imbarcazione simile alla nostra stava ancorata sulla desta; " il bello di vivere la Sardegna in giugno" dissi sorridendo, ma dentro di me pensavo su quanto fosse bello essere quasi soli con la nostra privacy in uno scenario così incantevole. Scelta una posizione a qualche centinaio di metri dall'altro natante, leggermente esterna ma comunque riparata dalla marea, gettammo l'ancora. I due che già erano in costume subito si accomodarono sul prendisole di prua; io invece ancora vestita scesi in cabina a cercare un costume tra la miriade che lasciavo sempre lì. Ne saltò fuori uno, regalatomi dal mio ex qualche anno prima, che faceva proprio al caso; presi solo lo slip e spogliatami lo indossai; fuxia, due laccetti sottili sui fianchi, vita bassissima, un pochino ridotto sul davanti, terminava con un taglio a brasiliana sulle natiche che rimanevano praticamente scoperte; infine una cucitura centrale lo attraversava da davanti a dietro mettendo in mostra le forme del mio sesso; il topless, che era una mia abitudine, non fu certo una sorpresa, ma il costume subito riscosse apprezzamenti di vario genere; mi sdraiai in mezzo a loro e quando i bollenti spiriti si placarono cominciammo a parlare del più e del meno; ma io non riuscivo a distogliere il pensiero da quella anomala e incessante voglia di sesso.
A mezzogiorno il sole perpendicolare sopra di noi era caldissimo e la leggera brezza non era sufficiente a rinfrescarci; fui la prima ad alzarmi e a tuffarmi in mare direttamente dal lato della barca, presto seguita da entrambi. Un bagno rigenerante che riportò il corpo ad una temperatura normale; al momento di uscire un lieve sorriso mi comparve in viso e ne Luca ne Andrea capirono il perché, finché non cominciai a salire per la scaletta; quel meraviglioso costume fuxia bagnandosi era diventato tutto, tranne gli elastici che ne delimitavano il perimetro, praticamente invisibile; "hey Elisa, sono senza parole" esclamò Andrea; in piedi sulla plancetta mi girai verso di loro e risposi con un gran sorriso provocatorio "vi piace? Un regalo che uso solo in certe occasioni" e lentamente mi diressi di nuovo al prendisole di prua dove mi sdraiai a pancia in su. Ero eccitatissima ma non volevo darlo ad intendere, faticavo a trattenere la mia mano durante la breve attesa dei miei due cavalieri; avrei voluto toccarmi e placare quel desiderio incessante, ma resistetti; poco dopo arrivarono anche loro sdraiandosi accanto a me; attraverso i loro pantaloncini aderenti si poteva notare l'effetto del mio costume, esattamente come previsto. Mi sentivo completamente nuda ai loro occhi ma mantenevo un contegno impeccabile; non appena il costume accennava ad asciugarsi, con la scusa del caldo mi rituffavo per poi tornare tra di loro. Li stavo provocando in tutti i modi, anche introducendo affermazioni e battute un pochino piccanti, cercando una loro mossa, ma il massimo che ottenni furono delle carezze poco più che innocenti di tanto in tanto e argomenti di dialogo che non facevano altro che accrescere il mio desiderio. Le ore passavano, abbozzammo pure un pranzo a base di prosciutto e focaccia, ma nessuno azzardava una mossa; la voglia cresceva in tutti, e i loro membri praticamente turgidi ormai da tempo mi confermavano che non ero la sola ad avere un chiodo fisso. Ormai erano le 4 passate, i ragazzi si erano appisolati da poco, nella baia, già da un po', un altro paio di imbarcazioni più piccole avevano preso posto non troppo lontane da noi; io ero arrivata al limite, dovevo scaricare quella tensione; mi alzai e mi diressi in cabina, le gambe nervose dall'eccitazione ormai incontenibile, scesi i tre ripidi scalini, subito mi tolsi il costume e lo lanciai fuori dall'oblò aperto sul prendisole sfiorando volutamente Luca; appoggiata al tavolo col sedere, divaricai le gambe e subito la mia mano cominciò a carezzare il mio intimo; ero completamente fradicia, gli umori mi colavano fin tra i glutei, le mie dita sparivano nel mio sesso bollente, il clitoride teso in cerca di un contatto; presto quelle dita finirono a violare senza alcuna fatica, subito in coppia, il mio ano; appena entrarono un brivido mi percorse, gli occhi socchiusi e la testa leggermente indietro; quando, poco dopo, portai lo sguardo sull'ingresso della dinette esattamente di fronte a me, arrivò Luca; gli sorrisi, allontanai la mano fradicia dal mio sesso, mi girai, mi piegai in avanti appoggiando le mani sul tavolo e dalla mia bocca uscì una sola tremolante parola "inculami!". Non se lo fece ripetere, scese gli scalini, si abbassò il costume e subito sentii il suo glande appoggiato sul mio ingresso fradicio di soli umori vaginali; sotto la sua lieve spinta mi trovai istintivamente in punta di piedi, stringendo con le mani il bordo di legno del tavolo; lo sentii scivolare in me morbido e fluido, lentamente, fino in fondo; le sue mani mi strinsero con decisione i fianchi e lentamente cominciò a muoversi nelle mie viscere. Una sensazione bellissima, il leggero rollio della barca ci cullava in quell'unione spettacolare; mi rimisi in posizione eretta, i piedi ora saldamente a terra, tenendomi con le mani ad un profilo del soffitto mentre i suoi affondi divenivano sempre più decisi. Tutto era veramente spettacolare, le sue mani passarono ai miei seni, lui affondava ed io spingevo indietro come a volerne di più; vedevo tutta la scena nel piccolo specchio di fronte a me, in un angolo del quale intravidi due gambe fuori dalla dinette dietro di noi; voltai la testa e Andrea ci stava guardando con un gonfiore smisurato che premeva nel suo costume; avrei voluto pure lui, in quel momento, come la sera prima, ma lo spazio lo impediva e interrompere quegli affondi sempre più forti non ci pensavo nemmeno. Mi rigirai verso lo specchio e per contrastare la decisione, ormai quasi violenta, di Luca, mi chinai praticamente a 90 con i gomiti sul tavolo. Gemiti incontrollati ormai uscivano dalla mia bocca, tutto il corpo tremava bagnato dal sudore; riuscita a portare una mano sul mio sesso subito due dita vi sparirono all'interno mentre il palmo carezzava il clitoride; stavo impazzendo, il respiro affannoso e rumoroso, il battito acceleratissimo mi picchiava nel petto, le gambe quasi non mi reggevano più quando esplosi in un orgasmo pazzesco e travolgente. Mentre Luca continuava imperterrito, un momentaneo cedimento degli arti mi portò col torace sul tavolo dove rimasi allungandovi le braccia fino ad afferrare il bordo opposto per contrastare le spinte; affondi ormai nervosi e rudi mi invadevano il retto, le sue mani tenevano ora il bordo del tavolo come fosse una cosa sola con me, finché finalmente non sentii un getto potente e caldo colpirmi dentro; un paio di affondi ancora e con una delicatezza del tutto estranea a quell'amplesso appena conclusosi, si sfilò dal mio corpo per sedersi sul divanetto lì accanto.
Esausta, il respiro ancora affannoso,feci appena in tempo a rialzarmi di nuovo appoggiata al tavolo con le mani, quando, senza nemmeno essere riuscita a recuperare le forze, mi sentii prendere di nuovo per i fianchi e penetrare nuovamente con un affondo deciso; ora era Andrea che aveva assistito da fuori la dinette a tutta la scena e del quale mi ero completamente dimenticata; lanciai un forte gemito di sorpresa misto a non so se piacere o stanchezza; ero stemata, le gambe mi tremavano sempre più, le braccia quasi cedevano, mentre lui con decisione affondava dentro di me. I minuti passavano, e una sua mano andata sul mio sesso mi carezzava stuzzicando il clitoride. Presto sentii nuovamente quel piacere salire, le mani strinsero la presa sul bordo del tavolo, e con mio immenso stupore un nuovo orgasmo sopraggiunse repentino, breve ma intenso; le gambe di nuovo cedettero, ma Andrea stingendo la presa nuovamente sui miei fianchi mi sorresse e continuò a penetrarmi. La testa china in avanti coperta dai capelli che ondeggiavano, gli occhi socchiusi, continuavo a subire quella sodomizzazzione per un tempo che sembrava non finire mai; sentivo il mio ano spalancato, il pene vi scivolava attraverso come se niente fosse finché, finalmente ecco un'altra ondata di caldo mi invadermi dall'interno; sentii ancora qualche contrazione e poi Andrea si sfilò lentamente per sedersi sull'altro divanetto. Completamente bagnata di sudore per il caldo in quella cabina, Il respiro che lentamente riprendeva il ritmo normale, restai ancora qualche istante in quella posizione poi, dicendo "vado a rinfrescarmi", raccolsi le forze e nuda mi tuffai in mare ; il fresco subito mi diede una scossa rigenerante, mi sdraiai a pelo d'acqua, sentivo accarezzarmi delicatamente ovunque dal mare, insinuandosi pure fino a raggiungere il mio ano ancora dilatato e ora desideroso di dolcezza; i capezzoli affioravano inturgidendosi sotto la lieve brezza che soffiava a momenti alterni; era un momento tanto stupendo che solo dopo un po' mi accorsi che non distante c'era un'altra barca dalla quale qualche occhio curioso mi aveva sicuramente notato. Senza cambiar posizione e con indifferenza, lentamente mi spostai sull'altro lato della nostra barca, decisamente più intimo. Presto mi raggiunsero anche Luca e Andrea; per almeno 10 minuti mi lasciai cullare dalla marea, poi risalita in barca e asciugatami mi rinfilai gonna e maglietta; guardai l'orologio ed erano già le 6 di sera, il tempo era volato, ci rilassammo ancora un poco sul prendisole e poi ci dirigemmo con calma verso il porto.
Una volta ormeggiati al molo ci impiegammo quasi un'ora a pulire e riordinare tutta la barca; decidemmo di concederci un aperitivo al bar del porto; ero talmente provata dalla giornata che mi bastò un mojito per sentire già la testa girare; Il secondo mi diede il colpo di grazia. Sentivo il venticello serale insinuarsi attraverso i vestiti, soffiava fresco sotto la gonna, sulla mia intimità, mentre i capezzoli cominciarono a farsi prepotentemente notare sotto la maglietta. Il bar era abbastanza affollato, ma la cosa non mi preoccupava affatto, anzi tendevo ad allargare le gambe per godere maggiormente di quella frescura. Era incredibile, ancora sentivo i postumi di quella sodomizzazione durata più di un'ora, ma forse per colpa di quel solletico cominciavo ad avere ancora voglia di sesso.
Non certo ubriaca, ma un pochino alticcia e non molto stabile sulle zeppe, mi sorressi a Luca per lasciare il bar in modo dignitoso; Andrea si accostò subito dall' altra parte e per tutto il tragitto fino alla macchina entrambi appoggiarono le loro mani sulle mie natiche palpandole.
Durante il viaggio in macchina il pensiero era tornato fisso a loro, al volerli insieme, mi sentivo come malata di sesso; d'un tratto un altro pensiero mi balzò in mente: volevo essere presa si da loro, ma senza quel controllo che fino ad ora ero sempre riuscita a tenere più o meno; per avere questo dovevo riuscire innanzitutto a far prendere l'iniziativa a loro; la serata era ancora lunga ma mi sarei dovuta impegnare per ottenerlo......
3593
2
11 anni fa
elisa85ely,
26
Ultima visita: 4 anni fa
-
Davide, capitolo 1
Avevo conosciuto Davide qualche sera prima ad una festa di amici e fin da subito si era creato un certo feeling, un'intesa; di bell'aspetto, alto, magro, 33 anni, un viso solare e sempre sorridente.
Dal giorno della festa c'era stato un intenso scambio di messaggi che si concluse quel pomeriggio con un invito a cena; ci pensai un attimo ma poi accettai senza farmi pregare.
Quando alle 8 arrivò sotto casa io ero quasi pronta; indossavo uno dei miei amatissimi vestitini marrone chiaro, abbastanza aderente da mettere in evidenza le forme del mio corpo; la gonna si fermava prima di metà coscia e sopra una giacchina di jeans corta slacciata copriva l'abbondante parte di schiena lasciata scoperta dal vestito; ai piedi un bel paio di sandali color bronzo tacco 12.
Lui sportivo, jeans camicia bianca fuori dai pantaloni e converse; ebbi un attimo di panico quando mi aprì la porta dell'auto: era una Lotus Elise, l'auto più bassa e inaccessibile per una donna in gonna. Mi feci coraggio e grazie anche alla mancanza del tetto riuscii a 'scendere' in quella macchina senza che tutto il quartiere vedesse le mie parti più nascoste.
Subito ci dirigemmo verso il lago di Como dove aveva prenotato in un ristorantino molto romantico e carino.
Dal nostro tavolo si notavano le luci che si riflettevano su quello specchio d'acqua immobile, la luna che disegnava le forme nere delle montagne dell'altra sponda nel cielo blu scurissimo; infine una candela posta sul tavolo regalava una luce calda che ci illuminava giusto il necessario. La cena passò tanto piacevolmente che il tempo volò e presto restammo soli nella stanza; non era tardi decidemmo di lasciare il ristorante per fare due passi sul breve lungolago del paese; i miei passi echeggiavano delicatamente nel silenzio totale di quella sera accompagnati dalle nostre parole quasi sussurrate come per non contaminare quella pace. Ad un tratto, proprio nel mezzo della passeggiata, illuminati dalla fievole luce giallastra dei lampioni, mi prese e mi baciò; ebbi un brivido, subito il bacio divenne più intenso ed ecco che le nostre lingue si conobbero, si piacquero e si aggrovigliarono in un lento vortice. Sentivo le sue mani leggere sui miei fianchi come a tenermi timidamente; le mie invece salirono ad abbracciarlo. Il bacio continuava inesorabile, e sue mani delicatamente, ma non più timidamente, salirono per la mia schiena infilandosi sotto la giacchina e incontrando la mia pelle nuda; il suo tocco delicato mi teneva stretta a se con decisione facendomi involontariamente notare un deciso e turgido gonfiore nei suoi pantaloni che pressava sul mio ventre; era eccitato e lo ero anch'io; quel bacio, quel contatto passionale mi stavano svegliando le voglie più nascoste.
Mi disse che voleva portarmi in un posto non molto lontano da dove si poteva godere di una vista eccezionale,così,tenendoci per mano come due fidanzatini, ci dirigemmo alla macchina.
In breve prendemmo una strada che saliva per dei tornanti, deserta e silenziosa, unico rumore quello della nostra auto che velocemente la percorreva; in macchina chiacchieravamo ma i miei pensieri erano a quel bacio meraviglioso, e a quella voglia che aumentava dentro di me; lo guardavo e sentivo che se ci avesse provato mi sarei concessa senza alcun problema; mi aveva stregato.
Giungemmo in breve ad un piazzale completamente deserto, nell'ombra s'intravedeva solo una costruzione completamente buia; spente le luci dell'auto, sopra di noi si notava il cielo tempestato di stelle che sembravano vicinissime; tutto era meraviglioso. Fissavo il cielo immersi nel silenzio quando Davide scese dalla macchina, vi girò intorno, aprì la mia porta e mi disse " vieni, ti mostro una cosa", allungò la mano e prese la mia per aiutarmi a scendere.
Pochi passi e di fronte a me si aprì uno spettacolo meraviglioso: eravamo praticamente come su una terrazza dalla quale si vedeva un lago con una città che mi spiegò essere Lugano e fino all'orizzonte tutte montagne più basse tempestate di luci più o meno intense; fu un'emozione unica. Stavo ammirando il panorama quando sentii nuovamente la sua mano delicata sulla mia schiena, sotto la giacca a contatto con la mia pelle; un altro brivido mi percorse, mi girai verso di lui e,socchiusi gli occhi, ci baciammo di nuovo; le nostre lingue subito si cercarono per intrecciarsi nuovamente, le nostre mani strigevano il corpo dell'altro al proprio, conoscendolo e studiandolo. Ecco che nuovamente quella turgidità nei suoi pantaloni pressava sul mio ventre; l'eccitazione era chiara in entrambi, pure io infatti cominciavo a sentire un calore e un'umidità farsi strada nel mio intimo. Gli occhi erano chiusi ma percepivo il suo tocco leggero carezzarmi la schiena e i fianchi sicuramente curioso di moltro altro; le mie mani facevano lo stesso su di lui quando sentii le sue lentamente scendere e raggiungermi le natiche; ora mi palpava, il bacio si faceva più deciso, nervoso, il desiderio stava salendo ancora; sentivo la gonna salire leggermente e le sue mani appena sotto i glutei, a contatto con la pelle. Ormai fermarsi sarebbe stato impossibile e comunque nessuno dei due avrebbe voluto farlo. Sentivo la gonna tesa continuare a salire lentamente scoprendomi ormai in parte i glutei, e le sue mani cercare sempre più pelle; le percepivo passare vicinissime al mio intimo ormai bagnato e caldo ma prima che potesse raggiungermi interruppi il bacio e guardandolo scesi ad accovacciarmi di fronte a lui; ero curiosa e vogliosa di quel gonfiore che mi continuava a pressare sul ventre; slacciai la cintura e i jeans, lo accarezzai un poco attraverso i boxer constatando una generosità notevole i poi lo estrassi; era buio e a stento ne potei valutare visivamente le misure che però risultarono decisamente fuori media quando vi appoggiai le labbra e lentamente lo accolsi in bocca. Sembrava enorme, mi riempiva la cavità orale come mai mi era capitato e riuscivo ad accoglierne meno di metà; cominciai a succhiarlo e leccarlo fino alla base dove una leggera e corta peluria lo circondava un po' fastidiosamente. Mi prese la testa per accompagnare delicatamente i miei movimenti sul suo pene; praticamente seduta sui miei talloni a gambe aperte continuavo in quella meravigliosa fellatio mentre sentivo l'aria fresca di quella notte di fine settembre carezzare il mio intimo e il mio sedere ormai scoperti.
D'un tratto mi fece rialzare, rincominciando a baciarmi, subito mi appoggiò una mano sul ventre e forzando sulla gonna la portò tra le mie gambe. Mi stimolava il clitoride attraverso il tessuto in un modo divino, ma presto si spinse oltre fino ad incontrare il mio intimo ormai in un bagno di umori; un mugolio di apprezzamento soffocato nel bacio accompagnò la scoperta della mancanza di biancheria, e subito le dita si diedero da fare per procurarmi piacere. Era si delicato, ma anche deciso al punto giusto; sentivo il clitoride vibrare stupendamente sotto il suo tocco, era una meraviglia. Intanto accarezzavo il suo membro per tutta la lunghezza cercando ancora di percepirne meglio le dimensioni.
La gonna era ormai sollevata, io ero appoggiata alla fredda ringhiera con il sedere e ad un certo punto sollevai la gamba appoggiando il piede alla balaustra; dopo un attimo lui si fermò, per interminabili secondi, immobili, ci guardammo fissi negli occhi come a chiederci se continuare o no; il tempo era come fermo, il silenzio totale, ed io con ancora il pene in mano, lo abbassai puntandolo lentamente alla vagina; lui delicatamente lo spinse entrando dentro di me; la sensazione fu incredibile, era enorme ed ebbi un sussulto di dolore quando lo sentii picchiare in fondo; mi chiese scusa e lo ritrasse per poi riaffondarlo un pochino meno. Era pazzesco, lo sentivo grande, invadermi il corpo dandomi dei brividi meravigliosi.
Gli misi le braccia al collo e mi sedetti sulla ringhiera appoggiando anche l'altro piede sulla balaustra, senza pensare che dietro di me c'era il vuoto. A gambe divaricate e ben ancorata a lui mi godevo quelle penetrazioni mentre lo baciavo.
Dopo un po' mi fece girare dicendo che non potevo perdermi quel panorama; io mi misi in piedi a gambe divaricate, leggermente chinata in avanti e appoggiata con le mani alla ringhiera; lui subito s'infilò nella vagina; le sue mani corsero subito sulla schiena sotto la giacca e, infilandosi nel vestito, raggiunsero i seni che cominciò a palparmi mentre continuava ad affondare dentro di me. In tutto questo io con gli occhi socchiusi mi gustavo tutte quelle attenzioni e il panorama mozzafiato, emanando gemiti soffocati di piacere.
Dopo un po' i movimenti, seppur sempre controllati, divennero più decisi, percepivo la tensione del suo membro aumentare, così portai indietro una mano e prendendolo per una natica gli dissi " resta, non uscire" e subito sentii un getto potente e caldo invadermi dentro. Ancora qualche affondo e si fermò, portò le mani sui miei fianchi e chinandosi mi baciò sul collo. Sfilatosi mi girò e ci baciammo ancora; sentivo il suo sperma fuoriuscire dalla vagina ancora dilatata e scendermi lungo la gamba, ma non mi importava, anche se non ero venuta, era un momento magico e tutto il resto passava in secondo piano.
Si era fatto tardi, ci riassettammo i vestiti, e saliti in macchina ci dirigemmo verso casa; durante il viaggio continuavo a sentire lo sperma uscire dal mio corpo, colare tra i glutei e bagnare il vestito; sembrava una quantità smisurata, e questo mi faceva eccitare, avrei voluto toccarmi, toccarlo, e perfino assaggiarlo, ero curiosa del suo sapore ma mi limitai a metterlo a conoscenza che avrebbe trovato il sedile bagnato del suo piacere; mi rispose con un sorriso.
Sotto casa mia, lo invitai a salire ma mi disse che era tardi e che all'indomani sarebbe dovuto partire presto; ci baciammo un ultima volta e poi mi diressi verso il portone. Appena entrata in casa per prima cosa mi tolsi il vestito per valutarne le condizioni e vedendolo pensai che per fortuna dalla macchina al portone erano stati solo pochi passi; dietro era completamente bagnato!
Lo misi nella cesta e voltandomi mi vidi allo specchio, nuda, su quei tacchi stupendi, e la mano automaticamente finì in mezzo alle gambe; poi mi sdraiai sul letto chiusi gli occhi e cominciai ad accarezzarmi pensando a Davide, e a quei stupendi momenti, su quella terrazza sotto le stelle. Non so quanto ci volle, ma dopo un po' cominciarono ad arrivare i brividi, a tendersi i muscoli, ed ecco che prepotente, deciso e accompagnato da un gemito arrivò a donarmi quel piacere tanto atteso; mi lasciai andare inerme sul letto fino ad addormentarmi.
Mi svegliai dopo qualche ora, la luce ancora accesa e le scarpe ancora ai piedi; me le tolsi, spensi la luce e Morfeo mi rapì definitivamente fino al mattino.
2688
2
11 anni fa
elisa85ely,
26
Ultima visita: 4 anni fa
-
quando meno te lo aspetti
Ciao mi chiamo Anna e sono felicemente sposata. Le cose tra me e mio marito  vanno più che bene e da circa tre anni abbiamo iniziato a frequentare coppie scambiste con ottimi risultati e dobbiamo dire che con le persone giuste ci divertiamo e ci piace un mondo questo gioco. Tra noi però perché le cose procedano al meglio ci siamo messi delle regole e che rispettiamo al mille per mille, una di queste è quella di non fare cazzate e rovinare tutto tradendoci l'uno con l'altra, ma veniamo alla mia storia. Un pomeriggio mi trovavo al centro commerciale Auchan  di Mestre per fare la spesa, metto la mia borsa personale dentro al carrello, inizio cosi a girovagare al piano superiore per i corridoi del centro. a un certo punto vedo una bella maglietta e per un attimo distraggo lo sguardo dal carrello, attimo fatale perché subito una signora ...... (lasciamo perdere la nazionalità) ha tentato di portarmi via la borsa, per mia fortuna un signore sulla cinquantina era giusto dietro a lei e intuendo quello che voleva fare ha aspettato il momento fatale per poi intervenire bloccando la donna con le mani dentro la mia borsa. Ne è nata una accesissima discussione tanto che forse per la rabbia ho avuto un piccolo malore, il signore dopo aver chiamato la sicurezza mi ha invitato a prendere un po' d'acqua e mi ha accompagnato al bar li vicino. Ci siamo seduti lì e dopo un po' ringraziandolo ci siamo salutati. Chi leggerà questo dirà cosa centra tutto questo con il racconto piccante, ora arriva il bello, è successo che la fatalità ha fatto sì che questo signore che chiamerò con un nome di fantasia Paolo lo trovassi anche alla nave de vero a Marghera, dopo avermi salutato ha insistito  per offrirmi un caffè, ho accettato molto volentieri anche per aver modo di ringraziarlo ancora ci siamo seduti e iniziato a parlare e devo dire che il suo modo di fare e di parlare mi ha colpito molto per la sua calma e naturalezza nel farlo, eppoi perché nò era anche un bell'uomo e devo dire che mi incuriosiva sempre più . Una volta finito lui mi ha chiesto se poteva lasciarmi il suo numero, gli avrebbe fatto piacere quando volevo poter scambiare ancora qualche parola con me, ho accettato e ci saiamo salutati. Alla sera quando è rientato mio marito gli ho raccontato di aver ritrovato Paolo e che questa volta abbiamo fatto una chiacchierata prendendo un caffè e che una volta lasciati lui ha voluto lasciarmi il suo numero, mio marito ha fatto un sorriso dicendomi subito ti sei resa conto che questo ci stà provando? Scusandomi gli ho risposto che solo alla fine mi aveva dato questa impressione e che avrei gettato via il numero senza alcun problema. La risposta di mio marito mi ha sorpreso e non poco dicendomi perché lo devi gettare, poi mi ha chiesto cosa avevo provato nel sentirmi corteggiata da un altro uomo gli ho detto che mi aveva fatto piacere ma non avevo avuto alcun pensiero strano, forse perché hai rispettato i nostri patti mi ha risposto lui, prova a chiamarlo andarci con più libertà. Cosa dici gli ho risposto ma sei scemo mi stai dicendo di farmi corteggiare per accettare di andarci a letto? avresti coraggio di farlo mi rispose, no non ci riuscirei gli ho risposto. sorrise e mi dice, facciamo così io ti do carta bianca se te la senti perché non provare anche questa esperienza? La mia risposta fu secca e decisa no e se mi stai mettendo alla prova stai sbagliando tutto. Sono passati alcuni giorni e ancora un po' scocciata e sorpresa pensavo e ripensavo a quello che mi aveva detto mio marito e mi chiedevo se mai ci sarei riuscita a incontrare Paolo consapevole che lui ci avrebbe provato, decisi così dopo averne parlato ancora con mio marito di provare a chiamarlo e prendere ancora un caffè, dico la verità in certi momenti la cosa cominciava a interessarmi in altri rabbrividivo solo al pensiero non capivo se mio marito mi aveva messo alla prova. composi il numero e riattaccai subito non ce la facevo, sono passati circa due o tre minuti e mi squilla il cellulare, rispondo e lui dice chiedo scusa ho trovato una chiamata con chi parlo? Ciao Paolo gli dissi sono Anna, dopo averci scambiato alcune parole ci mettemmo d'accordo per trovarci il giorno successivo, non mi sentivo sicura avevo paura e il pensiero era più su mio marito a come l'avrebbe presa e se veramente mi aveva messo alla prova. Alla sera gli ho detto tutto e con mio stupore l'ha presa molto bene e mi ha incoraggiata con delle belle parole. Eccoci al momento dell'incontro ci siamo trovati ancora alla nave de vero, non mi sentivo a mio agio, sembravo una ragazzina e non riuscivo neanche a dire una parola mi giravo di continuo mi sembrava che tutti mi guardassero era in tilt, Paolo lo ha capito il mio stato d'animo e mi ha chiesto se volevamo andare da qualche altra parte risposi subito di si salimmo in macchina e Paolo mi diceva di stare tranquilla che era solo una chiacchierata, ho sorriso e spontaneamente la mia risposata fu quella di dirgli che gli occhi erano un po' più su mi stava spogliando con lo sguardo sorrise e partimmo, non abbiamo fatto molta strada e ci siamo fermati vicino a una palazzina mi ha chiesto se mi faceva piacere prendere il caffè a casa se si che dovevo stare tranquilla accettai e salimmo. Paolo ha preparato il caffè e abbiamo parlato un po' ha cercato di mettermi a mio agio senza riuscirci avevo già giocato con altri uomini ma ero con mio marito e non da sola mi sentivo veramente una imbranata. a un certo punto mi ha guardata e mi ha detto ora ti bacio, ho sentito il cuore in gola e non ho detto nulla ha avvicinato le sue labbra alle mie e quando le ha sfiorate ho sentito un brivido che mi ha attraversato la schiena o chiuso gli occhi e ho aperto la bocca subito o sentita la sua lingua che riempiva la mia bocca, ho cominciato a non capire più nulla in pochi attimi era già senza vestito e l'intimo e la sua lingua mi sfiorava i capezzoli era una bella sensazione, a quel punto mi sono proprio lasciata andare gli ho aperto i pantaloni e cominciato a baciare il suo pene ancora dentro alle mutande sentivo che pulsava si è denudato, a quel punto ho cominciato a baciare e leccare la sua cappella era così grossa che riempiva la mia bocca, aveva una misura veramente super ci siamo trovati a letto lui mi leccava lì e non riuscivo a trattenere i gemiti era veramente bravo mi ha fatto veramente impazzire sembrava la lingua di mio marito dolce e passionale,  poi ha cominciato a penetrarmi sentivo i suoi colpi come un martello poi ha ripreso a leccarmi lì tanto da farmi venire, ho sentito che mi leccava il buco del culo e infilava un po' alla volta il dito ben bagnato, non volevo li sento male anche quando ci prova mio marito che come misure siamo lì forse Paolo ha la cappella più grossa o forse no, poco importa fa male lo stesso, non ha detto nulla ha continuato a leccarmelo tanto che ha un certo punto la sensazione che provavo era quella di toccare il cielo con un dito mi ha chiesto se poteva appoggiare la sua cappella al buco, gli ho detto, si lui l un po' alla volta è riuscito a infilarmelo tutto dentro, ho sentito un male pazzesco ma subito dopo si è trasformato in piacere e devo dire che è sta molto bello , quando ho sentito che pulsava ho cominciato a fargli un pompino e credo da urlo visto che quello è il mio gioco preferito dopo un bel pezzo ho sentito un forte schizzo caldo dentro la mia bocca e vi assicuro che sentirlo godere come un matto mi ha fatto impazzire e godere con lui, il pomeriggio è volato e veramente distrutta ma soddisfatta mi sono fatta riaccompagnare alla nave de vero. Mi ha chiesto se ci saremmo rivisti gli ho detto che prima dovevo vedere la reazione di mio marito dopo che gli avrò spiegato come è andata, a casa lui era già arrivato e mi ha chiesto come fosse andata gli ho raccontato tutto e la sua reazione è stata più che positiva ci siamo eccitati molto lui nel sentire io nel spiegarglielo abbiamo concluso con una bella scopata per me supplementare ma piacevole. Mi sono vista ancora con Paolo sia da sola che con mio marito e per la prima volta ho fatto con due super giocattoli la doppia penetrazione. Cosa dire di questa esperienza, ha aperto in me o meglio in noi un nuovo modo di giocare e provare nuove esperienze e sensazioni.      Â
6118
2
9 anni fa
BIBI.64,
46/44
Ultima visita: 9 anni fa
-
la prima volta felicemente Cornuto
Il titolo della storia che sto per raccontare è la prima volta felicemente cornuto, ma in effetti non è stata la prima volta che ho sentito il peso delle corna sulla mia testa è stata invece la prima volta che sono stato consenziente nel far scopare mia moglie con un altro uomo.Per raccontare meglio devo tornare indietro negli anni a quando ho conosciuto mia moglie Anna al liceo quando lo vista mi è piaciuta subito per me è stato amore a prima vista dire che era bellissima e la ragazza più corteggiata della scuola è a dir poco riduttivo , gli amici mi misero subito in guardia da lei riferendomi che come ragazza aveva una cattivissima reputazione e riuscire a portarsela a letto era facile come bere un bicchiere d'acqua io onestamente essendo praticamente pazzo di lei non diedi ascolto a nessuno e presi a farle una corte spietata fino a quando lei finalmente mi disse di si.Pero la prima cosa che tenne a mettere in chiaro che almeno per il momento desiderava un tipo di rapporo libero senza costrizioni ne obblighi di alcun tipo nei miei confronti , il sabato aveva il suo giorno di libertà doveva uscire da sola con le sue amiche li non cera assolutamente da discutere io anche se con un pizzico di rammarico accettai le sue condizioni , ma ben presto scopri la natura libertina di Anna che per i primi mesi di fidanzamento era riuscita ben a nascondere, uno di quei famosi sabato , ricevo una telefonata da mio cognato che mi chiede di andare a prendere sua sorella in discoteca perchè la sua auto non ne voleva sapere di mettersi in moto io logicamente accettai di buon grado , suo fratello si raccomando che io andassi ad un orario ben stabilito e assolutamente non prima perchè sua sorella era una a qui piaceva rientrare tardi il sabato notte , in fondo non cèra nulla di male anche perche una volta alla settimana era una cosa che si poteva fare fra me e me pensai se Anna si fa andare a prendere in discoteca dal fratello non poteva fare assolutamente nulla di male e questa cosa mi rincuorò parecchio , decisi allora di farle una sorpresa l'appuntamento prefissato con suo fratello era alle 5,00 del mattino avanti alla discoteca io decisi di andarci verso le 3.30 per poter passare un po di tempo con lei anche perchè ero stranamente nervoso e non riuscivo a dormire , alle 3,15 di notte ero gia avanti alla discoteca , mi stavo accingendo ad entrare , quando mi resi conto che avevo lasciato il cellulare in auto e tornai indietro per riprenderlo fu li che assistetti ad una scena che mi gelo il sangue Anna usci dalla discoteca e si diresse da sola verso il parcheggio posteriore notai subito che era vestita in una maniera a dir poco scandalosa una minigonna cortissima , una camicetta che lasciava intravedere il suo seno gia da 19 enne molto prosperoso e la cosa mi diede un fastidio indescrivibile , ma cio che più mi preoccupava è capire dove cazzo stava andando vestita in quella maniera e nel parcheggio posteriore della discoteca a quell'ora di notte ? fu a qual punto che per poco non mi senti male ad attendere Anna cèra un auto di grossa cilindrata con alla guida un uomo che a prima vista mi sembro subito di conoscere , ma si era il nostro professore di scienze , ma pensai in un primo momento che Anna aveva deciso di tornare a casa prima del previsto e aveva chiesto un passaggio al ns prof , non fecci a tempo a chiamarla che l'auto parti , allora presi a seguirli , ad un certo punto l'auto con a bordo la mia fidanzata prese una stradina di campagna li il cuore comincio a battermi come se mi stesse per scopiare in gola subito dopo qualche metro l'auto si fermo , io allora accostai per cercare di capire cosa stava succedendo , ma da quella posizione e col buio della notte non si vedeva assolutamente nulla fu cosi che scesi dalla mia auto per osservare più da vicino e fu a qualche metro dalla macchina del prof che cominciai a sentire dei strani lamenti e anche se i vetri dell'auto erano quasi del tutto appannati vidi chiaramente la testa della mia ragazza fare in maniera equivocabile sopra e sotto con la mano del professore che tenendola per i capelli la spingeva in maniera ritmica sul proprio sesso oramai non cerano più dubbi era più che chiaro che quella troia di Anna stava spompinando alla grande il ns professore che urlava e godeva come un pazzo.Fu allora che completamente schiffato da cio che stavo assistendo decisi di intervenire apri con violenza lo sportello dell'auto gridando contro quei due porci , il professore appena mi vide scappo letteralmente a piedi lasciando la sua auto in aperta campagna e senza nemmeno riuscire a ricomporsi , la mia ragazza invece imbarazzatissima non sapeva che dire e rimase in un primo momento quasi di pietra poi cerco di scusarsi con le solite frasi fatte ma no non è quello che sembra , stavamo semplicemente parlando eccettera , ma comunque morale della storia quella notte dopo aver riaccompagnato Anna a casa la lasciai immediatamente senza voler sentire altre scuse banali visto che era più che chiaro delle ripetizioni orali che il ns professore aveva dato alla mia fidanzata quella notte. Pensavo di riuscire a dimenticarla subito ma non ci riuscivo stavo veramente malissimo allora dopo un periodo di riflessione decisi di perdonarla e tornamo assieme dell'accaduto in un primo momento non ne facemo parola fra di noi fino a quando, un giorno Anna mi telefono dicendomi che doveva parlarmi seriamente di quello che era successo e delle motivazioni che l'avevano spinta a fare cio , quando ci vedemo lei esordi dicendomi che mi amava moltissimo ma era più forte di lei non riusciva a stare con un uomo e a rinunciare a tutti gli altri per lei era una vera e propria malattia se un uomo la corteggiava non riusciva a dire di no , allora mi disse che dovevo prendere una decisione o dovevo assecondarla in questo suo modo di essere ? oppure ero libero di lasciarla e cercarmi un 'altra ragazza , mi diede alcuni giorni per pensarci e darle una risposta , alla fine essendo troppo innamorato di lei e non riuscendo ad immaginare una vita senza i suoi splendidi capelli biondi e quel viso da bambina viziosa e un po imbronciata optai per la prima soluzione acconsentendo a malincuore che almeno una volta al mese era libera di avere tutte le scappatelle che voleva riuscendo a strappare almeno la promessa che si sarebbe limitata a rapporti superficiali quindi solo masturbazione e rapporti orali ma sopratutto che una volta sposati sarebbe tutto finito. Come metodo per i suoi giochi come li chiamava lei scegliemo il cavalcavia di un ponte sulla statale della ns citta famoso per le coppie che praticavano lo scambio quindi un sabato al mese l'accompagnavo in quel posto attendevamo che arrivava qualche coppia ci si lampeggiava e ci si scambiava le ragazze , Anna non mi impose assolutamente di non giocare con la lei della coppia che incontravamo disse che anche se la cosa la ingelosiva un po era più che giusto uno scambio alla pari e che anche io ero libero di divertirmi , ma giuro che non ho mai toccato nemmeno con un dito le signore e ragazze che salivano sulla mia auto in attesa che la mia Anna finisse di fare i suoi giochini col tipo di turno , prendendomi anche gli insulti e le proteste di quelle donne deluse dal fatto che invece di giocare con loro me ne stavo li tutto il tempo ad osservare l'orologio e l'auto del loro uomo che in quel momento stava sicuramente assaporando le grazie e la stupenda bocca della mia fidanzata.Dopo quasi un anno di dolore e umiliazione che mi portavo dentro di me arrivai alla conclusione che oramai non ne potevo più di segreti e sotterfugi ed escogitai l'unica cosa che logicamente avrebbe finalmente messo la parola fine a tutto mi recai da mio suocero come succede ancora in molti paesi del sud d'italia e chiesi apertamente la mano di sua figlia , mio suocero chiamo immediatamente Anna per annunciarle che la promessa di matrimonio era fatta , Anna in un primo momento rimase un po interdeta ma poi quando innanzi hai suoi genitori mi inginocchiai e con un mazzo di rose le dissi apertamente Amore vuoi sposarmi ? lei scopio a piangere e mi disse di si senza pensarci 2 volte, quel giorno festeggiamo fino a tarda sera la promessa di matrimonio , ad un certo punto quando fui ben sicuro che nessuno avrebbe potuto sentirci presi Anna in disparte e le ricordai la promessa che mi aveva fatto appena ci saremo sposati avrebbe smesso immediatamente le sue trasgressioni particolari , Anna cosa che onestamente non mi aspettavo mi sorprese dicendomi che ricordava benissimo la promessa che mi aveva fatto e che era talmente felice di sposarmi che per lei oramai non essisteva più nessun altro uomo all'infuori di me e che sarebbe stata la moglie più fedele e integgerima al mondo, finalmente era fatta l'incubo era finito ora potevo godermi la mia Anna da solo e potevo gettarmi tutto alle spalle . Ci sposamo dopo sei mesi giurandoci eterno amore e fedeltà avanti a dio , i primi 2 anni di matrimonio passarono in maniera del tutto normale io mi laureai in economia e commercio e presi a lavorare nello studio commerciale di un amico di famiglia che decise una volta andato in pensione di affidare il suo studio e il suo portafoglio clienti a me , lavoro che commincio a darmi parecchie soddisfazioni a livello economico tanto che dopo pochi mesi avevo gia la disponibilità economica di versare una capara e poter stipulare un mutuo per l'acquisto della ns casa, mia moglie invece fu un po meno fortunata dopo diversi concorsi andati male decise di dedicarsi esclusivamente alla casa e cominciamo anche a progettare di avere dei figli ,col passare degli anni Anna diventava sempre più bella e sensuale a soli 22 anni aveva il fascino e la bellezza di una donna molto più matura della sua età a confronto un'attrice non era nulla, quando passegiavamo per strada mi rendevo conto che gli uomini la mangiavano con gli occhi e la cosa pur rendendomi un po geloso mi riempiva di orgoglio perchè sapevo che probabilmente ero uno degli uomini più invidiati della nostra citta.Un sabato sera mia moglie mi disse che non saremo usciti perchè in tv davano un film drammatico che le interessava molto e una sua amica insegnante di scuola superiore le aveva chiesto di darle una mano su un progetto contro la discriminazione razziale e sessuale , trama stessa del film per qui era costretta mal volentieri a dover guardare quella che si preannunciava una palla megagalattica , purtroppo le cose non andarono molto bene per Anna , eravamo nel periodo del passaggio al digitale terrestre e quella sera la nostra TV non dava segnali di vita cosi Anna molto dispiaciuta ma sopratutto trovandosi nella situazione per altro di fare una pessima figura con la sua amica ando a dormire molto ma molto arrabiata , fu cosi che decisi di farle una sorpresa mi rivolsi alla mia videoteca di fiducia chiedendogli se era possibile noleggiare il film la moglie del soldato in dvd il titolare mi rispose che essendo un film molto vecchio non lo aveva disponibile in quel momento ma avrebbe potuto procurarmelo in serata l'unico problema che quella sera sarebbe stato chiuso perche aveva degli impegni allora mi disse che avrebbe inserito il film nel distributore automatico , io avrei dovuto semplicemente digitare il titolo del film e avrebbe pensato tutto il distributore a consegnarmi il film tanto desiderato da mia moglie cosa che logicamente feci desideroso anche di fare una gradita sorpresa a mia moglie.Una volta tornato a casa comunicai a mia moglie che il DVD del film la moglie del soldato era in mio possesso e poteva finalmente visionarlo, dopo cena ci accomodammo nel soggiorno ed io inseri il dvd nel notro lettore , ma quasi subito mi resi conto che cera qualcosa che non andava il film sarebbe dovuto essere di produzione inglese e non italiana e poi onestamente i protagonisti del film tutto mi sembravano tranne che attori da oscar , ma dopo un po mi resi conto che il film che stavamo guardando oltre al titolo la moglie del soldato non aveva assolutamente nulla a che vedere con la discriminazione, ma cazzo era un film porno di quelli amatoriali , mi alzai immediatamente per bloccare le immagini di sesso sfrenato che dopo un piccolo prologo comminciarono ad apparire sullo schermo della nostra tv , mia moglie scoppio a ridere come una pazza ed io all'inizio un po imbarazzato e deluso per l'equivoco che si era creato commincia a ridere assieme a lei, fu allora che dopo essermi ripreso dissi a mia moglie che mi sa che era destino che non avrebbe visto quel benedetto film e che l'indomani ne avrei dette 4 al titolare della videoteca per quello che era accaduto fu allora che mia moglie mi fecce una proposta che onestamente non avevo mai pensato di proporle, ma amore perchè non lo vediamo questo film ? potrebbe essere divertente e dai non abbiamo mai visto un film porno assieme in fondo che male cè fra marito e moglie e poi potremo prendere magari qualche idea nuova tutta per noi amo, la cosa in effetti mi sembro abbastanza sensata e divertente , cosi abbracciai mia moglie e feci ripartire il dvd.Il film era un video porno amatoriale di quelli belli tosti dove gente comune col viso coperto da una mascherina faceva sesso davanti alla telecamera cera un tizio che concedeva sua moglie a ben due uomini e scattava foto come un pazzo , masturbandosi quello che mi colpi dell'uomo era che pur prendendo in quel momento delle corna enormi pareva fosse felice e si divertiva parecchio nell'osservare sua moglie trattata come l'ultima delle troie da quei due energumeri cazzuti , la cosa mi sconvolse parecchio anche perche mi resi conto che la cosa mi eccito stranamente come un pazzo , non era la prima volta che visionavo un video porno ma mai mi ero eccitato in quella maniera cosi essagerata tanto che appena fini il film presi mia moglie e facemo l'amore come ricci per almeno un paio di ore tanto da sconvolgere anche lei che durante l'intimita mi disse che se i film porno mi facevano questo effetto avremo dovuto noleggiarli più spesso.Ma la questione in realtà era un 'altra quel film mi aveva letteralmente sconvolto , durante tutto il giorno seguente e anche quelli successivi ripensando a quell'uomo che godeva e si masturbava mentre sua moglie faceva maialate indescrivibili con altri uomini mi tormentava letteralmente e alla fine arrivai perfino a fare fantasie su mia moglie che veniva sbattuta come una puttana da un perfetto estraneo , chiedendomi come fosse possibile proprio a me che ero cosi geloso e che pur di mettere un freno alle trasgressioni della mia Anna l'avevo costretta a sposarmi cosi prematuramente ? cominciai a fare delle ricerche su internet e scopri che chi viveva quel tipo particolare di sessualità era definito Cuckold e consisteva nel'eccitarsi e godere nell'osservare la propria donna che veniva definita Sweet fare sesso con altri uomini i cosi detti Bull e che il cuckolding era talmente praticato in italia e in diversi paesi dell'europa tanto che sul web erano nati una marea di siti dove le coppie cuckold potevano rivolgersi per conoscere dei singoli con qui condividere questa loro trasgressione, decisi che volevo vederci più chiaro e andare in fondo alla faccenda tanto che fingendomi una coppia creai un profilo falso proprio su uno di questi siti, rimasi colpito dal profilo di un ragazzo di napoli in particolare andava bene sia per l'età che avrebbe fatto al caso nostro sia per i tantissimi feed positivi rilasciati dalle coppie cuckold che avevano avuto un incontro con lui dove lo lodavano per la sua bravura nel saper far divertire le signore e umiliare da gran cornuti i loro compagni e mariti , poi la discrezione , il sapere bene le regole del gioco, la pulizia ,poi il fatto che non fosse della nostra citta era un fattore da non sottovalutare insomma il bull perfetto a qui affidarsi per il primo incontro, decisi di lasciargli subito un messaggio dove gli dicevo che eravamo una coppia aspirante cuckold e che ci interessava un incontro con lui.La risposta del singolo non si fece attendere solo che mi disse che non incontrava profili che non avevano foto in bacheca e poi aspiranti cuckold non andava nemmeno bene perche dovendo viaggiare non voleva assolutamente rischiare che ci fossero dei ripensamenti rischiando di tornare a casa a bocca asciutta, io gli risposi che se voleva vedere delle foto di mia moglie non cera problema le potevo spedire via mail lui accetto , dopo aver visionato le foto di mia moglie mi richiamo immediatamente complimentandosi per quanto era strafiga e sexy mia moglie , solo che voleva vedere anche delle foto di mia moglie nuda e non avvendo all'epoca ancora l'abbitudine di fotografare mia moglie senza veli fui costretto a gettare giù la maschera e a dirgli la verità che in realta mia moglie non sapeva assolutamente nulla e che il fatto di averlo contattato era stata solo una mia iniziativa , logicamente lui in un primo momento rimase un po dubbioso ma poi mi chiese di raccontargli un po di noi , fu allora che raccontai a gianni cosi si chiamava quell'uomo di 35 anni un po quello che era stata la storia e il rapporto fra me e mia moglie , lui rimase favorevolmente colpito quando gli dissi dei giochini trasgressivi di mia moglie quando eravamo fidanzati , pero vole parlarmi chiaro dovevo essere io a convincere mia moglie a fare sesso con lui dandomi degli ottimi consigli su come fare , in pratica dovevo liberarla da quella stupida promessa di fedeltà a qui l'avevo legata quando ci eravamo sposati , la cosa doveva andare gradualmente dovevo innanzitutto parlarle apertamente delle mie fantasie ogni volta che facevamo l'amore e poi una sorta di violenza psicologica che consisteva nel mettere la cosa sul piano di una vera e propria prova d'amore che mia moglie avrebbe dovuto offrirmi per domostrarmi quanto ci teneva a me , insomma dovevo entrare nella psiche di Anna fino a convincerla addirittura che la cosa avrebbe giovato al nostro matrimonio , gianni aggiunse che le donne in fondo sono come noi uomini a volte anche peggio e che anche loro hanno le loro perversioni e fantasie nascoste basta solo riuscire a farle venire a galla chissa quante volte tua moglie avra sognato mentre fatte l'amore di farsi scopare da uno sconosciuto caro alfredo solo che tu non lo sai , e comunque visto i suoi trascorsi di appena un anno e mezzo prima era super sicuro che in fondo mia moglie era una gran vacca e se era vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio non avrei faticato molto nel convincerla a farsi scopare da un bel maschione con me consenziente , mi fece i migliori in bocca al lupo e mi disse di contattarlo telefonicamente appena la convincevo cosa che torno a ripetere non sarebbe stato per me molto difficile.Incredibile ecco era fatta io cosi geloso , cosi attaccato ai vecchi valori e che avevo sofferto dei tradimenti di Anna di appena un anno e mezzo prima avevo contattato un bull uno che fa sesso con le donne degli altri e la cosa ancora più strana che ero eccitatissimo all'idea e molto preoccupato che mia moglie potesse non accettare , veramente assurdo e incredibile , non avevo parole per descrivere quello che avevo fatto e per qui ero super eccitato all'idea di riuscire a realizzare questa fantasia che mi turbava oramai da settimane dal giorno di quel maledetto film porno.Cominciai quasi subito a mettere in pratica i consigli di gianni , mentre facevo l'amore con mia moglie me ne uscivo con frasi tipo amore come sei porca sono sicuro che non ti dispiacerebbe prendere un bel cazzone che non sia il mio, a queste provocazioni la mia Anna rispondeva abbastanza bene , infatti mi sussurava all'orecchio si amore che bello sarebbe un bel cazzone che mi squarta la figa , si vedeva chiarissimo che la cosa la stuzzicava mi sa che gianni aveva ragione sul fatto del famoso lupo , ma più che lupo mia moglie era una gran vacca , continuai cosi per mesi , stuzzicando la fantasia di mia moglie più che potevo , ma la cosa stava andando troppo per le lunghe cosi una sera decisi di parlarle chiaramente logicamente nel momento più eccitante che potevo scegliere , mentre mi stava facendo un pompino gli dissi apertamente delle mie fantasie e di come mi sarebbe piacciuto vederla fare la maiala con il cazzo di un altro uomo , lei dopo un primo momento di stupore mi rispose ma amore sei sicuro che non ti darebbe fastidio ? se non sbaglio qualcosa del genere è gia successa un po di tempo fa e non eravamo ancora sposati e mi facesti perfino giurare che non avrei mai più fatto del sesso con altri uomini, io gli risposi si è vero amore pero sai ho ripensato spesso a quel periodo e credo che la mia più grande gelosia fosse dovuta al fatto che in fondo io non ti guardavo quando andavi con altri uomini e quella cosa mi rendeva pazzo ora sarebbe diverso perchè io comunque sarei con te poi non sarebbe un tradimento se io ti do il mio permesso di farlo con un altro uomo ti pare? e comunque solo una volta amore ti chiedo di poter assistere voglio osservarti mentre fai porcate con un altro uomo ti prego fallo per me , insomma senza andarci troppo per le lunghe mia moglie accetto , ma in fondo credo che non aspettase altro 2 anni solo con il mio cazzo sono tanti per una che fino a poco prima del matrimonio si faceva accompagnare in un luogo per scambisti , per segare e fare pompe a dei perfetti sconosciuti ,aveva proprio ragione gianni il lupo perde il pelo ma non il vizio ma sopratutto chi nasce troia non muore santa, logicamente mia moglie mi chiese come si sarebbe dovuta svolgere la cosa? io gli dissi di non preoccuparsi che avrei pensato a tutto io e che sapevo per sentito dire che essistevano dei siti sul web dove si potevano organizzare le piu grandi maialate che si potevano fare sulla faccia della terra, logicamente gli dissi in seguito che gianni lo avevo conosciuto dopo il suo consenso e non prima. Preso dall'euforia telefonai a gianni immediatamente che non sentendomi più per parecchio tempo aveva pensato ad un netto rifiuto da parte di mia moglie , ma quando mi senti fu felicissimo di sapere che quella gran figa che aveva visto in foto molto presto sarebbe stata sua e si complimento con me per essere riuscito a convincerla , io gli dissi che gran parte del merito era suo per gli ottimi consigli che mi aveva dato, l'incontro venne organizzato per un fine settimana dove gianni sarebbe stato nostro ospite per la notte non potendo ripartire per napoli subito dopo l'incontro.Finalmente il giorno tanto atteso arrivo mia moglie era nervossisima subito dopo aver preparato una buona ma leggerissima cena scappo in camera a provarsi una marea di tipi diversi di lingerie e abiti da sera alla fine opto per un abito da sera nero lungo , ma molto scollato in modo che risaltassero le sue meravigliose tette e con uno spacco laterale sulla gonna che avrebbe mostrato le sue gambe e il suo meraviglioso culo al nostro ospite nel bellissimo gioco vedo e non vedo, come lingerie mise un perizoma abbinato a delle calze autoreggenti bianche con reggicalze e gheppiere dire che sembrava una dea era veramente poco mi chiese una decina di volte come stava , ed io non mi stancavo mai di ripeterle che era una bomba, voli provare subito ad immortalare quel momento fotografandola in lingerie sul letto della camera degli ospiti ma mi resi conto che il flasch della mia canon era rotto e non essendoci una luce ottimale in quella stanza le mie prime foto da cuckold venero troppo scure, allora decidemo di ospitare gianni nella nostra camera da letto dove oltre alle foto il pensiero di un altro uomo che avrebbe sbattuto mia moglie nel nostro talamo nuziale mi faceva ancora più eccitare.Gianni fu precisissimo all'orario stabilito era a casa nostra lo andai ad aprire io , mentre mia moglie si sedete ad aspettare il nostro ospite in soggiorno , gianni mi saluto con una vigorosissima stretta di mano come se ci conoscessimo da una vita , aveva inoltre portato con se una bottiglia di prosecco invecchiato e una scatola di cioccolatini per mia moglie , quando presentai mia moglie a gianni sembro quasi che se la volesse scopare li subito per terra per la marea di complimenti che gli fece , fu un perfetto gentleman baciandole perfino la mano cosa che fece molto piacere a mia moglie, che fecce strada a gianni mostrandogli un po la nostra casa , ma gianni non aveva occhi che per lei infatti non gli staccava un attimo gli occhi dalla scollatura e dal culo che ondeggiava elegantemente nel camminare , una volta seduti per cena quella puttana di mia moglie non perdeva tempo nel provocare il povero gianni per tutta la durata della serata , ora si abbassava mostrandogli le sue tette ora con una scusa assumeva posizioni in modo che la gonna si aprisse , mostrando al nostro ospite oltre alla stupenda giarrettiera bianca tutto il ben di dio che cera sotto insomma il povero gianni secondo me stava per scoppiare da un momento all'altro, subito dopo il caffe mia moglie propose di spostarci nel soggiorno e metterci tutti e tre più comodi , ad un certo punto mia moglie chiese a gianni se gli andava di ballare un lento con lei , li onestamente mi venne quasi da ridere ma comunque gianni accetto ed io rimasi li a guardare gianni e mia moglie anna che come due fidanzatini incominciarono a ballare , molto ma molto stretti, ad un certo punto gianni comincio a baciare il collo di mia moglie che sembro gradire molto le effusioni di gianni , che le mise una mano sul culo e con l'altra comincio a tirare giu la chiusura lampo del vestito di mia moglie che presa dalla situazione quasi non si accorse di nulla, il vestito cade giù quasi per incanto lasciando Anna solo con l'intimo e come se io non ci fossi gianni si sedete sul divano con mia moglie sulle sue ginocchia, le loro lingue si cercarono e come due serpenteli pressero a incontrarsi con voracità , la mano di mia moglie era sulla pata dei calzoni di gianni ,e con molte delicatezza prese a massaggiarlo , vedevo chiaramente il gonfiore che cresceva a dismisura nei pantaloni del nostro ospite che ad un certo punto prese letteralmente mia moglie in braccio chiedendomi dove potevano mettersi più comodi perchè il divano non era certo il posto ideale per limonare con la mia signora, io da buon padrone di casa feci strada fino alla camera da letto , li gianni tolse il reggiseno a mia moglie e comincio a leccarle i capezzoli oramai divenuti duri e turgidi per l'eccitazione mia moglie prese ad ansimare gli piaceva come gianni gli stava leccando le tette infatti lo suplicava di non smettere , intanto anche io dopo qualche foto iniziale avevo il cazzo che stava per scopiarmi fra le gambe ma non mi bastava volevo vedere di più. ad un certo punto gianni si tolse i pantaloni e sguaino un cazzo da paura sarà stato almeno 5 centimetri più grosso del mio , fece inginocchiare mia moglie come una cagna e dicendomi di guardare bene ordino a mia moglie di prenderlo in bocca .Anna non se lo lascio dire una seconda volta e comincio a leccare la capella di gianni che comincio ad ansimare , io chiesi a mia moglie se gli piaceva lei con un'aria da bambina cattiva che stava gustando un gelato buonissimo mi disse si amore gianni ha un cazzo stupendo voglio gustarmelo tutto è buonissimo, amore che porca che sei , e lei si amore lo sai che tua moglie è una gran maialina guarda ora cosa gli faccio , io mi sedetti per osservare bene la scena, mia moglie prese a leccare il cazzo di gianni prima dalla capella poi lungo tutta l'asta fino a scendere giu per i coglioni che prese a succhiare come due mele, gianni prese mia moglie per i capelli e in un solo colpo le fico tutto quel ben di dio fino in gola , per poco mia moglie non soffocava per come era grosso e gli era entrato in bocca quel cannone di carne fino alle tonsille cosa che a mia moglie non dispiaque per nulla visto che nonostante gianni evito di spingerle la testa per non farle male lei fece da sola prendendo a piu riprese il cazzo di gianni fino alla radice, gianni era entusiasta e comincio a fare i suoi complimenti , dai troia si cosi prendilo tutto mmm che puttana hai una bocca stupenda e rivolgendosi a me e tu cornuto guarda tua moglie come lo ingoia tutto mi sta facendo impazzire questa zoccola . Anna ci metteva veramente anima e corpo su quell'enorme verga di carne che non smetteva di leccare e succhiare come una pazza , ad un certo punto gianni si stesse sul ns letto e si misse a 69 mia moglie su di lui che non gli aveva mollato nemmeno un attimo il cazzo, gianni li strappo letteralmente via il perizoma e incomincio a leccargli la fica , io continuavo a segarmi e ad immortalare quella scena stupenda con mia moglie che col cazzo di gianni ne stava combinando di tutti i colori , ad un certo punto mia moglie mi dice di andare li e darle una mano o meglio una bocca mi disse amore io lo spompino da sopra e tu gli lecchi le palle, onestamente la cosa in un primo momento mi incuriosi allora da prima feci una foto selfie con la mia lingua molto vicino ad uno dei testicoli di gianni ma poi mi tirai indietro pensando va bene essere cornuto ma pure ricchione come si dice qui da noi proprio no , mia moglie allora per un attimo si sfilo il cazzo di gianni dalla bocca e mi disse ma amore non sai veramente cosa ti perdi , va bene vuol dire che sto bel cazzo me lo continuo a godere tutta da sola e tu mio cornuto guarda bene e in un sol colpo lo riprese nuovamente in bocca, io mi spostai dietro mia moglie per osservare gianni cosa stava combinando con la fica della mia signora ,ed anche li assistetti ad una scena meravigliosa gianni leccava la fica di mia moglie usando la lingua come un pennello su e giu per le grandi labbra soffermandosi sul clitoride che veniva leccato e succhiato ad opera d'arte quando gianni si accorse che lo stavo osservando e fotografando , comincio a dirmi di quanto era buona e profumata la fica di mia moglie e che non avrebbe smesso mai di leccarla , Anna d'altronde lo incitava a continuare e a non fermarsi che era meraviglioso, lui con un sorriso e una battuta vedi gran cornuto come gli piace a tua moglie essere leccata la fica scommetto che tu non la sai leccare cosi? allora guarda bene e impara cornutone che non sei altro , poi mi disse vuoi fare una foto spettacolare della fica di tua moglie ? guarda bene ora , e dopo essersi insalivato per bene le dita prende a succhiare con più voracità il clitoride e con le dita le allarga la grandi labbra a tal punto che io per poco con una foto non gli radiografo perfino la vagina, ad un certo punto mia moglie comincia a mugolare e lanciando un urlo quasi liberatorio ha il suo primo orgasmo riempendo la bocca di gianni con i suoi umori vaginali, gianni beve le secrezioni che escono dalla fica di mia moglie come il più dolce dei nettari.Ora gianni vuole osare ancora di più e sdraiandosi sul letto a pancia all'aria invita mia moglie a sedersi sul suo cazzo , quella troia, puttana obbedisce immediatamente e in un sol colpo prende il cazzo di gianni tutto dentro, e comincia a cavalcarlo da gran cavalerizza , ecco penso è fatta ora un cazzo che non è il mio sta scopando mia moglie ora sono veramente un cornuto completo mi avvicino il più possibile per poter vedere e fotografare la scena , il cazzo di gianni entra ed esce dalla fica di mia moglie ad una velocità ed una foga incredibile con le enormi tette della mia vacca che gli sballonzolavano in faccia io mi avvicino a mia moglie per chiederle se le piace ? e lei o si amore mi fa impazzire mi sta letteralmente squartando la patatina mi sento tutta piena e troia mmm che bello , ed io che puttana che sei , si sono una puttana e tu il mio grandissimo cornuto guarda come mi sta scopando sto cazzone mmm mi fa morire che bello .Gianni si scopo mia moglie in tutte le posizioni possibili ed immaginabili , sembrava veramente di stare assistendo ad un film porno con mia moglie e gianni come protagonisti ora avevo capito il perchè di tutti quei feed positivi su di lui era veramente un toro da monta sfrenatissimo , ma il bello che mia moglie aveva gia avuto 5--6 orgasmi tanto che la sua fica comincio a gocciolare come un tubo rotto e a fare degli strani rumori tipo scoreggie ogni volta che Gianni gli e lo ficcava tutto dentro , mentre gianni pur mugolando ed urlando come un pazzo ancora non riusciva a sborrare, finalmente dopo l'ennesimo cambio di posizione comincio ad urlare che stava venendo ed ordino a mia moglie di aprire per bene la bocca, all'improvviso fiotti di sborra calda investirono mia moglie in faccia e sui capelli , riempiendole letteralmente la bocca .la zoccolona rivelgendosi verso di me a bocca piena , prima mi fece ben vedere tutta quella panna che aveva in bocca poi ingoio tutto , leccandosi perfino le dita come una bambina che non voleva perdere nulla di un buonissimo gelato appena finito di gustare , pensai che oramai tutto fosse finito ma per fortuna mi sbagliavo il meglio doveva ancora arrivare.Gianni ordino a mia moglie di ripulirgli per bene il cazzo con la lingua , ordine che mia moglie esegui immediatamente , leccando i residui di sperma dalla capella di gianni che nonostante fosse appena venuto aveva di nuovo il cazzo duro come il marmo , desideroso di chiavarsi nuovamente mia moglie a pecorina, ma dopo alcune stantufate in figa gianni le sfilo il cazzo e lo punto dritto verso il secondo canale , fu li che mia moglie sobbalzo e tiro indietro gianni da se che in pratica stava tentando di scoparle il culo.Mia moglie disse subito di no che non lo aveva mai preso nel culo che in pratica li era ancora vergine , e gianni le rispose che sarebbe stato bellissimo e che gli orgasmi anali a volte possono essere anche più intensi di quelli vaginali, fu allora che mia moglie con aria da bambina preoccupata rivolse il suo sguardo verso di me come per chiedermi il consenso,e tu amore che ne pensi ? ho sentito dire quello che ha detto gianni ma se tu non vuoi non lo faccio, mbe le risposi io se vuoi provare per me non ci sono problemi , allora solo dopo aver ottenuto il mio consenso disse a gianni che desiderava provare solo che essendo per lei la prima volta e avendo lui un cazzo molto grosso rispetto ad un buco cosi piccolo di fare molto piano e con delicatezza, gianni gli rispose che non cèra problema avrebbe pensato tutto lui , lei doveva cercare solo di rilassarsi il piu possibile, io chiesi a gianni se non fosse il caso come prima volta di usare un lubrificante tipo un po di olio di mandorla o olio di oliva che avevamo in casa, lui rispose di no che avrebbe pensato lui a lubrificare il culo di mia moglie con l'unico modo più bello e tradizionale che conosceva quindi tenendo mia moglie sempre a pecorina , le apri per bene le natiche e in un sol colpo le affondo la lingua nel culo che prese a leccare come un pazzo. mia moglie sembro gradire quasi da subito il trattamento che stava subbendo mugolando e muovendo il culo su e giu , dopo avergli lubrificato per bene il secondo canale sputo da prima fra le natiche della mia signora poi sul suo cazzo e appogiando la capella all'ingresso anale della mia signora comincio piano piano a spingere da prima entro la capella poi pian piano tutta l'asta fino a quando il grosso arnese di gianni scomparve del tutto nell'ano della mia troissima moglie.Anna prego gianni di fare molto piano perche un po le stava facendo male ma gianni dopo un primo periodo di stasi cominio a scoparle il culo con maggiore forza tanto che mia moglie comincio a protestare per il dolore che stava provando , ma gianni rimase quasi indifferente a quelle proteste e piano piano prese a spingere sempre più forte , dal mio punto di vista quello che stavo vedendo era semplicemente un sogno mia moglie sodomizzata cosi da un estraneo era una cosa che mai avrei pensato di vedersi materializzare nemmeno nelle mie fantasie più perverse.Dopo un bel po le proteste di mia moglie per il dolore che provava diedero posto ad una sorta di leggero piacere si finalmente si era sciolta ed ora stava cominciando a provare piacere nell'essere inculata , gianni comincio ad ansimare per il piacere alternando la penetrazione anale a quella vaginale in pratica le sfilava il cazzo dal culo per darle delle vere e proprie pugnalate di cazzo nella figa per poi incularla di nuovo con grande maestria poi prese nuovamente ad umiliarmi dicendo che mia moglie aveva un buco di culo fantastico e ben stretto come raramente gli era capitato , mia moglie ora presa dall'euforia per essere riuscita a prendere per la prima volta un cazzo nel culo e a provare piacere mi disse che ora stava impazzendo e si sentiva sempre più troia con un cazzo che le stava rompendo il culetto , anche nell'anale gianni era molto bravo riusciva a cambiare posizione senza mai sfilare il suo bernacchio dal culo della mia signora , pero li fu molto più sbrigativo rispetto alla penetrazione classica , probabilmente dovuto sia alla stanchezza che alla stretezza del buco di culo che si trovava a chiavare dopo un po comincio ad avvertire che stava per venire e di li a poco avrebbe riempito lo sfintere di mia moglie del suo caldo frutto , io mi avvicinai a mia moglie per chiederele cosa stava sentendo mentre gianni gli stava sborrando nel culo ? e lei o amore è fantastico sento le vibrazioni del cazzo di gianni nel mio culo , ora lo sento che mi sta schizzando dentro e ho il culo che mi scoppia per il piacere , che troia che sei amore e lei si sono la tua troia amore mio, gianni sborro tutto il suo piacere nell'ano di Anna e subito dopo si abbandono stremato sul nostro letto , io osservai lo sperma che colava dal culo di mia moglie scendendo fino a raggiungere la sua fica e a gocciolare sporcando le lenzuola del ns letto.Subito dopo quell'ultimo orgasmo mia moglie mi abbraccio e non finiva più di ringraziarmi per lo splendido regalo che le avevo fatto portandogli gianni a casa e permettendogli di fare nuovamente la troia con un altro uomo inoltre mi confesso che era stato un sogno che finalmente dopo tanto tempo si era realizzato , sperava tanto di farmi due belle corna con me guardone e consenziente che tutto quello che era successo le sembrava ancora un sogno e la cosa fu cosi tenera che ci baciamo io sentivo nella sua bocca il sapore acre della sborra di gianni ma non mi importava nulla ero felicissimo e contracambiai il bacio di mia moglie senza alcun problema.Intanto Gianni si era addormentato nel nostro letto certo che mia moglie da gran zoccola , troia affamata di cazzo come era lo aveva proprio distrutto se addirittura aveva preso sonno cosi, allora decidemo di non svegliarlo e io sarei andato a dormire a fianco nella stanza degli ospiti e mia moglie avrebbe diviso il letto con gianni che era il nostro ospite prediletto e graditissimo, andamo subito a farci una bella doccia mia moglie per ripulirsi da tutto lo sperma che gianni le aveva riversato addosso ed io per rilassarmi da quella serata che aveva quasi distrutto anche me per l'eccitazione e tutte le seghe che mi ero fatto infine andamo tutti a dormire. Durante la notte venni svegliato da uno strano cigolio accompagnato da dei chiarissimi lamenti di piacere era piu che chiaro che mia moglie e gianni ci stavano di nuovo dando dentro di brutto , che Troia pensai dopo quella scopata di ieri sera non è ancora sazzia di cazzo , ero indeciso se alzarmi e andarmi a godere nuovamente la scena o lasciarli fare senza di me ? decisi di rimanere a letto e provare a dormire tanto tutto quello che cera da vedere di mia moglie che scopava con un altro uomo l'avevo gia gustato poche ore prima.Ci svegliamo appena arrivarono le prime luci del giorno , faccemo tutti e tre colazione poi gianni si alzo mi strinse nuovamente la mano e saluto mia moglie con un bacio a stampo ed una pacca sul culo e riempendoci ancora di complimenti e ringraziamenti per la nostra ospitalità e tutto quello che gli avevamo regalato , parti per tornare a casa quella fu l'ultima volta che vedemo gianni in seguito provamo a ricontarlo telefonicamente ma ci disse che era andato a convivere con la sua ragazza che era rimasta incinta , e che quindi aveva dato un taglio definitivo alla sua carrriera da Bull essendo la sua compagna molto gelosa e rompicoglioni come lui stesso la defini una di quelle che ti controllano il cellulare e la tua posta mail ogni momento , mi ribadi il concetto che ero fortunato ad avere una moglie come Anna , fortuna che purtroppo lui non aveva avuto mi saluto e mi fece i suoi in bocca al lupo per la lunga carriera da uomo felicemente cornuto che mi attendeva io un po sorpreso gli risposi che veramente non era detto che sarebbe diventata una trasgressione costante nella nostra vita di coppia , lui scoppio a ridere dicendomi che avrei avuto due corna che non sarei passato da sotto ad una porta , conosceva troppo bene il tipo di donna che era mia moglie ne aveva viste una marea , tua moglie è una Troia nel sangue caro Alfredo di quelle che hanno la figa sempre in calore e che non ne hanno mai abbastanza , ma comunque alfredo non è detto che questo sia un male vedi me cazzo che con la mia ragazza per poco non posso nemmeno respirare dai ti saluto e dai un bacio a tua moglie da parte mia.Quella fu l'ultima volta che senti gianni da quel giorno sono passati 5 anni , e come aveva ragione il nostro gianni quella che doveva essere una trasgressione di una notte divene una costante nella nostra vita intima ci iscrivemo a diversi siti di incontri dove mia moglie ha conosciuto una marea di cazzi nuovi che hanno poi goduto delle sue grazie , nel corso degli anni e diventata anche più esperta e spudorata arrivando a fare perfino sesso con 2 singoli assieme e due gang bang con una quindicina di singoli e altre due coppie cuckold ma queste sono altre storie che se avrò tempo e voglia prima o poi vi racconterò.A proposito vi ricordate quel famoso dvd ? quando lo riconsegnato il titolare della videoteca non aveva piu modi per scusarsi , lo scambio del dvd fù dovuto al fatto che lui aveva dimenticato di mettere nel distributore automatico il film da me richiesto e quando ho digitato il titolo del film in tal caso la moglie del soldato il distributore mi ha erogato l'unico film che corrispondeva alla mia ricerca che in quel caso era un film porno , e per scusarsi dell'accaduto il titolare della videoteca non solo mi ha noleggiato gratis il vero film da me richiesto ma mi ha anche regalato una ricarica da 10 euro sul mio abbonamento raccomandandosi con me di non fare parola con nessuno di quello che era accaduto perchè ci avrebbe fatto una brutta figura con la sua clientela se si fosse saputo in giro , io logicamente lo più che rassicurato ma in realtà avrei voluto pagarlo e ringraziarlo io per l'errore commesso visto che grazie a lui probabilmente era venuta a galla quella che era la mia vera natura di marito felicemente cornuto.Alfredo
17957
2
9 anni fa
CoppiaCuck86,
25/28
Ultima visita: 6 anni fa
-
Il Piacere di due donne
"Quella sera, mentre tu e Matteo ci avete lasciate da sole in albergo, Sara mi disse che vorrebbe invitarmi a Bologna. A casa sua... Da sole.""Cosa?" "si', vorremmo passare un weekend da sole"."ci sara' anche Matteo?""assolutamente no.da sole...vogliamo passare una giornata....da...da lesbiche".Di improvviso, un vuoto alla pancia, il cuore che balza in gola, le gambe pesanti. Giulia non è mai stata attratta da altre donne. Certo, con la sua amica Serena si erano baciate e lei ha sempre trovato magnetico il suo corpo perfetto. Ma tra il dire e il fare...troppo complicato , non sarebbe stato realizzabile.Ma con Sara era diverso.C'era attrazione e entrambe avevano voglia l'una dell'altra.Io, d'altra parte, trovo eccitante il pensiero che la mia donna viva la sua sessualita' senza freni.Cosi' lascia fare. Nei giorni seguenti si accordarono. Alcune telefonate, senza noi uomini ad origliare. Fece i bagagli e un sabato mattina prese il treno. "non chiamarci. Vogliamo fare le lesbiche per un weekend, ok? Ci vediamo domenica sera amore mio".Sara era una calamita ed io un ferro caldo nelle sue mani. Ci eravamo conosciute via email, ci eravamo viste di persona per la prima volra pochi giorni prima, avevamo fatto la nostra prima orgia assieme ai nostri mariti e li' avevamo scoperto una faccia della nostra sessualita' fino ad allora intoccata. Eravamo come due vergini che facevano sesso per la prima volta. Per due donne, comunque, il sesso non è mai meccanica ma soprattutto alchimia. Da qualche tempo, masturbandomi pensavo di voler provare io a dominare l'altro. Io e mio marito avevamo anche comprato un strap-on a mutandina con doppio pene: uno interno da inserire nella mia vagina e uno esterno. Per penetrare.Ma non trovavo eccitante metterlo nel culo di mio marito. A lui piaceva l'idea di farsi dominare da me, ma non era questo quello che volevo.Volevo fare sesso con una donna.Bisessuale? Lesbica? Si', lo ammetto, odio le categorie: volevo solo vivere una nuova emozione.Mai fermarsi, segui l'istinto: se qualcosa ti piace...prendila.Come nello shopping, giusto ragazze?Durante il viaggio, il treno trasformava il paesaggio e diveniva, di stazione in stazione, sempre piu' ondulato e variegato, dai duri volumi di Milano alla fertile pianura attraverso i campi con le cascine fino ai morbidi e sensuali colli bolognesi. Una trasformazione dalla virile milano alla femminile bologna.Con Sara abbiamo condiviso l'idea di giocare ad una giornata da coppia lesbica. Non solo in casa, anche fuori, per strada. Lei abita fuori città, nessun vicino impiccione, viene dal veneto, a bologna non conosce nessuno. Io nemmeno. I battiti accelerano quando leggo l'sms:-Sn slla bankina, nn vedo l'ora d baciarti-Avro' fatto un'altra delle mie? E se incontro qualcuno? Cosa ho combinato?Panico. Sono tesa, non sono brava a sciogliermi. Il treno rallenta, si ferma, scendo. Sara sbuca tra la folla. Due metri, uno. Mi bacia sulla bocca. La apro, la lingua tocca la sua, mi sciolgo d'un colpo.Non esiste nulla attorno a noi. Siamo donne che si baciano.Durante il viaggio in auto parliamo solo di noi, di cosa ci piace, dei nostri sogni, della vita, delle mode,...ma una volta scaricate le valigie, dentro casa sua, non resisto: le palpo il sedere, le metto la mano attorno alla vita. Lei sorride, mi sfiora il seno che da sotto il maglione si inturgidisce."Vieni, ti porto in camera".Saliamo. "il bagno è qui, c'è solo la doccia. Ti ho preparato gli asciugamani..""vieni anche tu?""non vedo l'ora!"Mi bacia e con la mano mi slaccia i jeans, solleva il maglioncino, toglie la canotta."siamo sole, vero?""solissime!"La doccia calda è un sollievo: lei entra dopo di me, ci tocchiamo. Prende il sapone e mi fa impazzire: le sue mani scivolano ovunque, mi abbraccia e prende il mio culetto con entrambe le mani."hai delle tette enormi, Giulia!""si', ma non mi piacciono! Le tue sono piu' piccole ma stanno belle alte...""si' ma guarda: non riesci nemmeno a prenderle bene in mano!""che scema che sei!"Ci stendiamo a letto, tutto è naturale. Come due amanti ci avviluppiamo l'un l'altra. La sua vagina bagnata scivola sulla mia coscia, la sua bocca mi bacia il seno, il collo, le mani...Siamo incollate. Mi bagno mentre mi masturba. Sa dove toccarmi, sale a cavalcioni e mi offre in bocca la sua vagina. Ci lecchiamo a vicenda. Siamo in preda al sesso femminile. Lentamente mi avvicino all'orgasmo. Un sussulto, due, sento le mani informicolarsi dalle dita su verso I polsi, poi le braccia e infine il ventre, la pancia..."vengo, vengooo, vengooo amore!""mmmhmm, mmmmhhhh, mmmmmm!!!"Il bidet è bellissimo: lei mi lava, cosi' come mi lavo' dopo l'orgia a milano. Ci laviamo, profumo, trucco e poi scegliamo i vestiti. "metti queste mutandine. Sotto questo vestito ti stanno benissimo!""dove mi porti, Sara?" "aperitivo in citta'"Indosso un abitino nero aderente, scollato, il reggiseno migliore e una gonna corta. Lei una mini e un top che mostra il suo fisico asciutto e sottile.Mentre camminiamo sotto i portici ci teniamo per mano, o abbraciate alla vita, ogni tanto le infilo la mano sul fianco sotto la giacca sento la sua pelle calda dei fianchi. "Stanotte ti faccio provare una cosa", le dico. Lei mi da un bacino sulla guancia, ci accarezziamo.L'aperitivo dura poco, siamo brille, felici, troppa voglia. Scosto le coscie, sollevo un poco la gonna. Lei lo vede si avvicina. Mi tocca la gamba con la mano, sale sotto il tessuto, mi sfiora le mutandine...mi masturba piano...sento che è troppo: vado in bagno. "vieni con me?"Dentro il gabinetto, insieme, facciamo pipi' mi alzo la gonna e sfilo le mutandine."mettile via", le dico. "non mi servono piu'"."giulia, andiamo a casa..."Mentre lei si fa una doccia, la aspetto sul letto. Ho portato lo strap-on e ora lo devo provare. Lo indosso. Infilo il pene di gomma nella vagina. Entra come avessi vaselina tra le gambe. Resto distesa sul letto.Sara entra in camera e mi salta addosso. Bagna con la saliva il pene esterno e se lo infila dentro. Si muove sopra di me, piano, poi la giro, le salgo sopra, la penetro come un uomo, la domino. È mia!La notte passa con noi abbracciate, senza piu' lussuria, ma con candido affetto femminile. Due donne seminude, capovolte in un weekend di ordinario piacere sessuale."allora, come è andata?cosa avete fatto? Ti è piaciuto? Mica vi siete innamorate, vero? Racconta, cazzo!""Amore, mi dai una mano con la valigia? Sono stanca morta...tutto bene, tranquillo!...Ti amo!"A queste parole, Alessandro si calmo'. Un poco. "Dai, Giulia...andiamo a casa, ok. Ma poi mi racconti tutto, chiaro?""ok, prima fammi spedire un sms, pero'!"-Sn arrivata.Sl due parole: grazie,Sara. A presto, un bacio!***-
2529
2
9 anni fa
coppietta_curiosa,
34/28
Ultima visita: 4 anni fa
-
Nella Spa 3
Nella Spa 3
Il Singolo
Non avevo idea di che ora fosse , il sole gia tramontato . Nel Club stava avvenedo una fase di ricambio di persone , ci siamo fatti l’idea le persone che uscivano dovessero ritornare a casa , qualcuno dovesse uscire con la famiglia amici ecc ecc dopo aver trascorso un pomeriggio hot sia come temperatura estiva sia come trasgressione . Ci accomodiamo comunque su dei lettini da spiaggia al esterno del club sorseggiando un cocktail poco alcoolico e mangiando qualcosa dal buffet . Eravamo ancora eccitati dal nostro incontro con Mauro e Giulia ma non appieno soddisfatti . Accanto a noi c’era una coppia di ragazzi giovani , lui capelli lunghi raccolti in una coda sui 25/30 anni bassino magro torace peloso non tanto muscoloso lei non più di 24/25 anni bionda alta ne magra ne grassa con qualche tatuagio un bel seno grande e poi una terza persona  un uomo sui 40 alto ben tenuto pelato che ridevano e scherzavano e sorseggiavano anche loro qualcosa da bere . Io e Francesca mentre ci stavamo rifocillando sdraiati riassumevamo un pò le sensazioni appena provate quando il terzetto parte e sale le scale del piacere . Nel Giardino esterno del club la gente mangiava rideva si rilassava . Ogni tanto dalla porticina spuntava un singolo qua e la per vedere e tenere la situazione sott’occhio . Francesca mi confessava che il club le piaceva molto sia la parte benessere che la parte privè e la eccitava vedere dal vivo le coppie fare sesso così naturalmente ,  leggendo negli occhi della gente che lo faceva , il piacere che provava nel dare e nel ricevere . Le proposi di risalire a ispezionare tutto il piano sopra , cosa che non avevamo fatto prima per ovvie ragioni . Questa volta entrammo a sinistra delle scale e vedemmo un ambiente più caldo , stanzette con sbarre tende vedo non vedo ecc ecc e in fondo due stanze con porta a vetro in modo da far vedere ciò che succedeva al suo interno ma se chiusa da non poter violare quella privacy . In una c’era una coppia con la lei che stava godendo di un fisting vaginale , nel’altra invece il trio che avevamo accanto nel giardino . La Biondina  stava godendo di una doppia penetrazione dai suoi maschi descritti prima . L’ambiente molto più piccolo del precedente faceva sentire gli ansimi e i godimenti delle due donne nelle stanzette . C’erano altre persone ad osservare il magnifico spettacolo e io e Francesca eccitati da quella situazione cominciammo a baciarci molto sensualmente . Le faccio cadere la fascia che la proteggeva sulle sedie in giardino e le aprii le gambe e le braccia mettendola a x contro le sbarre di una stanzetta . Partii a baciarla dal collo , orecchie le feci drizzare capezzoli e brividi con i miei baci con le mie labbra la mia lingua. Scesi sul seno morsi i capezzoli durissimi e lei tirò un urlo di piacere che catturò l’attenzione delle persone che stavano guardando le due stanzette chiuse a chiave , le baciai  l’interno cosce il retro delle ginocchia e  sentii tutta l’eccitazione di Francesca che usciva dalla sua pelle . La spinsi sul letto in una delle stanzette la feci sdraiare le aprii le cosce e mi concentrai sulla sua figa con la lingua dal monte di venere fino al clitoride , un morsetto e via all’esterno delle labbra , il perineo , l’ano . Le chiesi di dare anche a me ciò che aveva dato a Giulia , poco dopo grazie al movimento sincronizzato di mani e lingua schizzò urlando intensamente per qualche secondo . Io ero già duro dall’ecitazione dai mugoli della bionda dai gemiti di Francesca ero scatenatissimo . Continuavo a bere il suo succo , leccarle il clitoride fare uncino con le dita di una mano a stimolarle il punto G dentro e fuori dalla sua figa mentre schizzava uno due tre non so quanti schizzi , non ho idea di quanto fosse durato il suo orgasmo per quel giochetto che stavo facendo con il suo sesso. Nel frattempo LUI era entrato nella nostra stanzetta e si era seduto accanto a noi , in disparte senza invadere senza parlare , senza farsi vedere da Francesca . Era lì solo io mi ero accorto di LUI . Come se fosse disattivato pronto ad un cenno per attivarsi e …. LUI  pensavo un uomo da solo con noi due mentre Francesca godeva . Francesca si sedette di colpo sul letto mi prese la faccia mi baciò mi disse che cosa le avavo fatto , aveva voglia di me in quel momento , che dovevo incularla fotterla forte come sapevo io . Mi fece sdraiare lo prese in bocca la lingua sul filetto ( non sono circonciso ) su e giù la pellicina e succhiando a tempo debito come solo sa fare lei , massaggiandomi le palle , leccando succhiandomi le palle la cappella , non capiva ciò che stava facendo , intanto il mio piacere saliva , mi sentivo eccitato pauroso tremavo , LUI era sempre li composto alle spalle di Francesca . Nel frattempo altri singoli cercavano di entrare e lei li mandava via con un NO grazie secco . Da sdraiato mi sedetti e lei fece forza per sul mio torace in modo da non farmi cambiare posizione , le sussurrai Fra ne hai uno alle tue spalle da un po di tempo che sta gurdandoci da vicino . LUI senti ciò che le stavo dicendo , lei non lo mandò via , mi chiese se mi dava fastidio , intanto vedevo nei suoi occhioni un eccitazione in piena . Io risposi che non dava fastidio a me se non ne dava a lei e pensavo al suo racconto di quanto fosse impazzita sperando in una doppia sborrata di due uomini al fiume un pò di tempo fa . Mi disse ok ma dirigi tu il gioco . Continuò in quel meraviglioso pompino che mi stava facendo , come sa fare lei , come sa fare chi ascolta il suo partner quando gode . Io non vedo la faccia di LUI , è in penombra comunque gli faccio un segno di OK LUI appoggia delicatamente per terra la sua borsa , si sfila le infradito e a quattro zampe ci raggiunge nel centro del letto . Vedo che tocca delicatamente la schiena e il fondoschiena di Francesca , lei sobbalza , rallenta il pompino che mi sta facendo quasi a sentire gli effetti di queste nuove mani che tastano il suo corpo . Io intanto stimolo continuamente con le dita ad uncino il punto G e con il pollice il clitoride . LUI è delicato rispettoso nei movimenti si sporge e vedo che è un uomo sui 45 brizzolato ben tenuto fisicamente . Le gira attorno sempre toccandola sfiorandola , i capezzoli di Francesca sono sempre più duri l’ eccitazione che sta provando da quattro mani è alle stelle . Vedo che le tocca il seno con una mano e con l’ altra sempre sfiorando il fondoschiena e altre parti mentre io continuo il mio massaggio vaginale . Mi fermo gli tolgo il mio cazzo dalla bocca di Francesca , la porto eretta con le mani in alto come se fosse legata al soffitto in ginocchio sul letto la bacio con passione , in quel momento mi libero dalla paura LUI continua a sfiorarla stimolare la sua pelle mi avvicino al orecchio di Francesca e le sussurro Prendiglielo in bocca ! Come se fosse un ordine imperativo ! Francesca fa stendere al suo fianco LUI , ricambiando delle carezze ricevute partendo dal torace depilato e un pò palestrato scendedo sul addome con un accenno di tartaruga ed ecco il momento prende in mano il suo sesso . Dotato di quanto basta già duro turgido a differenza mia circonciso con la cappella gonfia e le palle piene . Francesca dopo avermi guardato con i suoi occhioni lo prende avidamente in bocca succhiando leccando cominciando un pompino dei suoi lui comincia a godere e io sento il mio cazzo scoppiare mi fa male da quanto sono eccitato . Mi sputo su due dita come piace a lei le lubrifico ben bene il buchino stretto appoggio la mia cappella e affondo in una scopata anale , con due dita sento l’ingresso della sua vagina che è un lago . Intanto LUI gode sotto il pompino di Francesca che man mano che la stantuffo da dietro a sua volta gode come non mai , fermandosi e segando quando i miei colpi si fanno più forti per non perdersi neanche un momento di goduta di quella inculata . La visione della biondina si fa nitida nella mia mente e chiedo a LUI di infilare il preservativo in modo da fare una doppia a Francesca che in un primo momento mi guarda con i suoi occhioni cercando la mia sicurezza di quello che stavo per fargli fare a LUI . Quando ebbe indossato il preservativo Lui si sdraiò e Francesca sedette sopra a quel cazzo che aveva appena spompinato e poi arrivai io con il mio cazzo nel suo buco posteriore . Godette come non mai , io e LUI entravamo e uscivamo da lei ritmicamente . Francesca impazziva urlava godeva schizzava e veniva in un orgasmo lungo che non finiva mai , tutt’intorno alla nostra stanzetta cerano persone trai quali Giulia e Mauro che si stavano toccando alla visione di quanto Francesca godeva nella sua prima doppia penetrazione . Io ero marmoreo duro non solo il mio cazzo ma le palle le gambe le braccia tutto il mio corpo stava sentendo il godimento che mi trametteva Francesca dall’inculata . Francesca sentiva che le nostre spinte si facevano molto più veloci segno dell’ orgasmo che stava arrivando , ci fermò e ci chiese di venirle sulle tette sulla faccia dove volevamo sul suo corpo . Uscimmo rapidamente dai suoi caldi buchi e in men che si dica LUI si tolse il profilattico e le stava spruzzando sulle tette io sulla bocca e sulla lingua . Francesca riprese un bocca il cazzo di LUI che piano a piano si stava ammosciando e lo ripulì meticolosamente bevendo anche un po di sperma che stava ancora uscendo piano piano . LUI poi la baciò sulla fronte , fece un cenno per pulirla dal suo sperma ma Francesca lo fermò , le piaceva il caldofreddo dello sperma quando diventa liquido che cola dal suo seno , ci ringraziò del splendido gioco/scopata infilò le infradito si copri i genitali con il suo asciugamano fascia e come in sordina era arrivato se ne stava andando . Eravamo sfiniti ma appagati dalla nostra prima avventura nel club e alla fine tutte quelle paure e preucupazioni che avevamo in auto durante il tragitto sono scomparse . Dopo una doccia calda uscimmo dal club e scoprimmo che erano l’ una di notte felici e contenti tornavamo a casa nostra . Francesca dormì tutto il tragitto e io rivedevo nella mia mente tutti quei sguardi compiaciuti che avevamo intorno sentendomi realizzato per quello che avevamo provato.
Questo racconto è di esclusiva proprieta di Patatas !
2137
2
8 anni fa
patatas,
39/37
Ultima visita: 6 anni fa
-
In delirio con Big One
Per tutti voi, la meraviglia che mi ha scritto Big One
Lara
*********************************************************************************
Per un uomo come me, che ama la classe, l'eleganza, la raffinatezza..sei irresistibile..sei molto rara..
La tua pelle è terribilmente eccitante..ho notato che è segnata, nella sua fattezza, da un insieme di tondità..miliardi di tondità che segnano linee..curve infinite su di te..abbronzata si notano ancora di più..
Si intersecano..ti rendono davvero speciale..e gli incavi dove non è arrivato il sole..più bianchi..risaltano proprio questo..sotto il tuo culo, intersecando gli inguini..
Sei favolosa..
Una pelle così..una volta eccitata..diventa turgidissima, lo sento…
Questa è la ragione per la quale il tuo corpo è così speciale..
Sono entrato in quella stanza di hotel e ti ho trovata così…Un incontenibile desiderio di avvicinarsi dietro di te..
L'eccitazione che emani è talmente forte che non riesco neanche a svestirmiMi senti avvicinare dietro di te..appena il mio corpo si appiccica al tuo, come una calamita, senti arrivare il mio odore, il mio inconfondibile profumo..
Sei già eccitata di questo..
Aspetti le cose che adori più di me..la prima la senti già durissima nei miei pantaloni, dietro il tuo culo turgido.
La seconda..le mie mani..ti toccano le spalle e iniziano a correre lungo le braccia..con quelle dita delicate e raffinate..ma decise e chirurgiche..
La terza..la mia bocca..nel contempo si posa sul tuo collo con le sue labbra appena carnose e irregolari (cosi sexy per te..)..i baci aumentano..sfiorano le orecchie..
Sei percosa da brividi continui..da vampate di calore che si irradiano dentro di te..le gambe iniziano a tremare..
Incredibile..sei già bagnatisssima..
Rimani con le braccia in aria..senti le mie dita che scendono, le mie mani arrivano a cingerti i fianchi..tirano leggermente su il tuo vestitino sexy…tanto da scoprire un pò di più il tuo meraviglioso culo…
Il tuo cuore, che già batteva forte..sembra uscirti dal petto..stai pulsando come non mai..sei così bagnata che ti sembra di avere la sensazione di colare..
Adesso inizi a perdere la testa..adesso senti che mi vuoi dentro di te..
Con naturalezza, ti stacchi dal muro rimanendo appoggiata con le mani..e con la stessa naturalezza allarghi..spalanchi le cosce mostrandomi le tue meraviglie..
Mi senti arrivare con la bocca..con le dita..prima il culo..poi senti che scendo..bacio e lecco delicatamente il buchino impervio..poi apro, taglio la fessura della tua bagnatissima fica con la lingua ed inizio a prendermi in bocca tutto il tuo succoso ed eccitato nettare..
Senti che non ne puoi più..le vampate di calore si irradiano dappertutto..la tua fica inizia a pulsare sempre di più..sento che il tuo clito tintillato dalla punta della mia lingua è già durissimo..
Mi vuoi sentire dentro di te..terribilmente..
Le mie mani prendono possesso dei fianchi..le mie dita affondano nella tua carne turgida ed eccitatissima..
Percepisci che non mi sono tolto neanche i pantaloni..passa qualche interminabile attimo, e poi senti il mio bellissimo cazzo prima abboccare e poi squarciare la tua figa in tutta la sua grandezza..in tutta la sua larghezza..
Ti senti per un attimo letteralmente aperta in due.. lo senti in tutta la sua enormità,lo senti arrivare fin dentro lo stomaco..
Senti i suoi colpi penetrarti, sbatterti, così profondi e continui… dolcemente violenti.
Non ce la fai più..stai scoppiando..stacchi una mano dal muro e posi le tue dita con maestria sopra il durissimo e gonfissimo clito che sta per scoppiare..Pochi, sapienti movimenti roteatori..e l'orgasmo ti invade violentissimo e devastante..
Vieni senza ritegno..esplodendo con urla di piacere.. squirtandomi addosso tutto il tuo piacere, sei completamente fuori di testa..ti senti letteralmente posseduta..appagata..in quel venire che non finiva piu.....Big One
4502
2
11 anni fa
marcoelara,
44/41
Ultima visita: 11 mesi fa
-
Fame
Notte di fame.Fame di carezze, di baci umidi, di mani che raccontano.Fame di desiderio, scritto nel sudore di un corpo accaldato, fame di spasimi, dell'anima, del cuore.Fame di voglia celata in un respiro corto.Fame, fame e ricordi, ricordi di ciò che è stato e mai più sarà. In questa notte con poche stelle e un inverno che fatica ad addormentarsi, appoggio sogni e desideri tra le mani di chi, con struggente delicatezza, vorrà raccoglierli.
3017
2
10 anni fa
Isabel0071,
42
Ultima visita: 10 anni fa
-
Martini Bianco
Era veramente passato un secolo da quando avevo visto l’ultima volta Enzo; dopo tanti anni di affiatamento ci si era persi di vista , ed è bastato un incontro casuale per rimetterci in sintonia. Gli anni della scuola riscoperti nel tempo di bere un caffè, quanto basta per programmare una splendida serata da passare con le nostre compagne. L’idea di confrontarci con le nostre età aumentate di dieci anni, le nostre donne che , reciprocamente conoscevamo appena , ma che di sicuro , per essere al nostro fianco, un filino di pazzia ce l’avevano anche loro. Nel preparare la serata mi divertivo a raccontare a Sonia le varie occasioni in cui l’affiatamento con il mio amico Enzo aveva dato frutti prodigiosi; era sufficiente un’ occhiata per far partire uno scherzo o creare una copertura adatta ad uscire da ogni situazione nel modo migliore e più divertente.
Con questi presupposti ci stavamo preparando per uscire a cena; avevo chiesto a Sonia di vestire il più leggero possibile ed che anche la calda serata sembrava dare questo consiglio; veramente con Sonia ero andato più sullo specifico tentando di nascondergli tutti gli slip ed i perizomi che avevo trovato in giro per la casa, e chiedendole di indossare per la serata un vestitino molto leggero tra i miei preferiti. Come solitamente succede, mi ascoltò solo in parte, ma il risultato fu comunque molto soddisfacente: vestitino blu leggero, con perizoma ma senza reggiseno (potevo ritenermi soddisfatto).
E chissà da Enzo e Laura che cosa stava succedendo: mi immaginavo la ricerca della perfezione di Enzo alle prese con la libera fantasia di Laura, tacchi vertiginosi e aderenze mozzafiato.
Il programma della serata era: ritrovo da noi, cena in uno splendido e tranquillo ristorantino e rientro a casa loro per l’ultimo drink.
La cena era stata davvero deliziosa: piatti semplici, ma gustosi, innaffiati da un vinarello rosso che aveva riscaldato i corpi, e non solo ……. anche i discorsi si erano infiammati, scivolando in descrizioni sempre più dettagliate sulle cose emozionanti che si potrebbero fare se non ci bloccassero tutti i tabù e le inibizioni dettate dalla educazione ricevuta.
Sarà stato il vino, sarà stata la serata particolare, o le risate e la spensieratezza di tali discorsi, ma la consapevolezza di avere trovato qualcuno che la pensava nella stessa maniera aveva fatto venire a tutti e quattro la voglia di continuare su questa strada, creando una insperata complicità.
Enzo era un eccellente fotografo: già in passato avevamo avuto occasione di apprezzare le sue opere; egli ci aveva ritratto più volte,sia nei momenti “seri” che in altri più spensierati. Fu da questo che ebbi lo spunto per il continuo della serata: una volta finita la cena e rientrati a casa loro, proposi che una simile occasione, con le nostre compagne rilassate e abbigliate in modo così provocante, andava immortalata con un servizio fotografico. L’idea fu accolta con entusiasmo, e ringraziai per questo in cuor mio quel vino rosso che tanto aveva contribuito a sciogliere le riserve che in un altro momento sarebbero sicuramente emerse.
Detto, fatto: Enzo predispose l’attrezzatura e mise un cd di musica rilassante, mentre Laura prendeva quattro bicchieri ed una bottiglia di Martini Bianco dal frigo.
Il leggero imbarazzo che ci coinvolgeva si sciolse nelle risate delle ragazze, che cercavano una posa accattivante, copiando le varie dive sexy viste nei calendari. Noi le osservavamo, e suggerivamo le varie posizioni, costringendole a scoprire ora una spalla, ora una coscia, ora la schiena. L’atmosfera era sempre più incandescente, e l’eccitazione era palpabile.
Sentivo i miei battiti accelerare, e credo che avrei potuto sentire anche quelli degli altri, se solo non avessimo avuto questa musica sensuale in sottofondo.
Non ce la facevo più a trattenermi, e trovai finalmente il coraggio di chiederlo: sarei riuscito, in questa magica serata, a vedere dal vivo due donne che si amavano? Un attimo di silenzio, e poi Laura affermò che a lei andava bene, poiché era una esperienza che voleva fare da tanto tempo….Sonia mi guardò, e riconobbi nei suoi occhi quel guizzo che la anima quando fondiamo i nostri corpi e raggiungiamo l’apice dell’estasi, e compresi che anche lei era pronta.
Laura prese il Martini, e lo versò sull’attaccatura del collo di Sonia; il liquido fresco scendendo nella scollatura le fece comparire sulla pelle dei brividi leggeri, e i capezzoli sotto la stoffa leggera dell’abito si inturgidirono visibilmente. Questo fu un segnale di via libera per Laura, che iniziò a leccare con voluttà il vermouth dall’alto verso il basso, fino all’attaccatura dei seni, aprendo febbrilmente con le dita i pochi bottoni che ancora mancavano per sfilare l’abito dal corpo di Sonia, che continuava a fremere, ora non più per il liquore freddo su di sé, ma per l’eccitazione che continuava a salire, e l’emozione per una esperienza finora mai vissuta. Laura insistette con la sua lingua sui seni di Sonia, provando un piacere nuovo, intenso, dolcissimo. Era bello come donna assaporare quello che prova un uomo con la sua donna, sapendo anche come ci si sente ad essere amata in tale maniera: era come amarsi allo specchio, e tutto questo amplificava le sensazioni piacevoli. Sonia di dimenava, emettendo sensualissimi mugolii, invitando in tal modo Laura a scendere e ad esplorarla oltre. Essa non si fece pregare, e continuò a leccare Sonia lentamente, con dolcezza, prima i fianchi, poi l’ombelico, fino al pube. Enzo ed io eravamo ammutoliti, in preda allo stupore ed al piacere di vedere dal vivo quello che nella nostra mente avevamo solo sperato, e non osavamo muovere alcun muscolo, per non disturbare la scena. Laura continuava nella sua esplorazione, solcando la piega dell’inguine, ed il contorno della peluria, non osando spingersi oltre, fino a che Sonia aprì le gambe, porgendo a Laura le sue parti più nascoste. Le grandi labbra erano gonfie, umide, morbide. Laura vi si avventurò con delicatezza, ma con un ardore via via crescente. Sentiva un grande calore dentro di sé, e dal leggero formicolio al basso ventre che provava si rese conto di essere altrettanto umida, gonfia, pronta. Tutto il suo corpo era eccitato, il respiro sempre più veloce ed affannoso. Affondò le dita nelle natiche sode e generose di Sonia, che iniziò gemere. Nel frattempo Enzo aveva estratto da un cassetto un giocattolo, un fallo finto, che gli avevo goliardicamente donato qualche tempo prima, e lo pose accanto alle ragazze. Ben fatto! Pensai, e lo pensò anche Laura, che lo afferrò e lo usò per accarezzare prima le grandi labbra di Sonia, poi le sue, poi di nuovo Sonia, poi ancora le sue, dimenandosi per il piacere, e per la voglia di sentirlo dentro ma anche di spingerlo dentro. E così fece: lo infilò piano dentro Sonia, portandolo avanti e indietro per qualche istante, e poi lo ritrasse, e lo infilò dentro di lei, continuando a leccare Sonia, che continuava a gemere, sempre di più, di più, fino ad esplodere finalmente in un urlo liberatore.
Laura non cessava di contorcersi, emettendo suoni ravvicinati, sempre più forti, aveva estratto il fallo e con lo stesso si accarezzava tra le gambe, il corpo teso allo spasimo, fino a quando con un impeto da felino emise un ruggito ed un urlo.
Noi restammo a guardare, increduli, felici. Non entrammo nel gioco, poiché quella era il loro momento, a noi bastava così.
Il ricordo di quella serata resta vivo, indelebile tra i miei pensieri migliori.
5285
1
12 anni fa
goliardia.it,
46/45
Ultima visita: 2 anni fa
-
la ns prima esperienza a Cap d'Agde
Non abbiamo mai pensato di essere degli sprovveduti. Senza presunzioni, non avevamo mai avuto esperienze di scambio, ma pensavamo di poter essere sempre e comunque all'altezza della situazione, con chiunque; cosi era stato in altre situazioni le piú diverse, perché non doveva essere cosí là?Ma là non é un posto qualunque: si tratta di Cap d'Agde! ed ora eravamo trepidanti davanti alla porta dell'hammam, timorosi, curiosi, ansiosi a tal punto da non accorgerci dell'eccitazione che ci saliva dentro. Dopotutto avevamo scelto quel tipo di vacanza proprio per provare quelle emozioni, per vivere la coppia in un modo nuovo. E l'hammam é stata la ns scelta come prima esperienza in assoluto; non sapevamo bene perché, ma fra le tante opportunità ci ha attirato il fatto del bagno turco, della sauna, della jacuzzi gigante, e dei salottini ecc. Detto fatto dopo pochi minuti eravamo dentro ad esplorare ogni angolo del locale, anche per capire cosa succedeva e come comportarci. Per concludere le premesse va detto che non era certo la nudità ad imbarazzarci; abbiamo scoperto Heliopolis e l'Ile du Levant già decine di anni fa e l'abbiamo frequentata entusiasti, ma lì era veramente diverso, un'altra cosa: lì ci si poteva veramente e finalmente liberare di tutti i tabú piú nascosti, si poteva scoprire di essere desiderati da persone al di fuori della coppia, e tutto con la complicità del proprio partner!E cosí, senza pensare troppo, ma con un cenno d'intesa, ci siamo immersi nella jacuzzi, e abbiamo cominciato a studiare le 4 coppie presenti. Lei mi ha colpito subito: era bellissima, i capelli biondi raccolti in una treccia arrotolata sul capo, un portamento fiero e dolce, un viso perfetto, con le labbra turgide e carnose al punto giusto, come piace a me, lo sguardo insieme languido ed ingenuo, quasi da ragazzina; era di fianco al suo lui un ragazzone molto robusto, con un bel viso regolare, collo largo ma sguardo guardingo e poco rilassato; ho,pensato che fosse un pó geloso e un pó curioso, forse piú geloso che curioso! Per me la scelta era fatta, ma non sapevo prima di tutto se a Patrizia andasse a genio il tipo e poi se alla francesina ( erano entrambi ben piú giovani di noi) andassi a genio io! L'eccitazione saliva e mi sono confidato con la mia bella che mi ha subito stupito eccitandomi ancora di piú: io non osavo fare la prima mossa cosí lei a toccato il piede del tipo che ha risposto ed ammiccato; si é girata e mi ha detto "é fatta, vaiii" cosí ho sfiorato il braccio della biondina e lei ha fatto lo stesso a me: ero come un ragazzino al primo bacio, senza aver ancora fatto nulla!!! Patrizia é partila con un piccolo tuffo ed in immersione ha raggiunto il ragazzone ed ha iniziato a spompinarlo in apnea, sotto l'ammirazione di tutti; io dopo qualche secondo sono partito ed ho abbracciato la bellissima francesina che mi ha concesso subito un bacio dolce e bellissimo, mentre mi accarezzava delicatamente la testa (come faceva a sapere che mi avrebbe fatto impazzire facendo cosí?). La mezzora successiva é stata fantastica ma l'emozione del nostro primo scambio é stata tutta in quello che é successo prima!Magia di Cap d'Agde!
20504
2
12 anni fa
caldevasioni2012,
55/55
Ultima visita: 4 anni fa
-
Il tuffo
ebbene sì, ci siamo tuffati e la nostra tanto “temuta” fantasia è diventata realtà!!
Dopo tanti incontri conoscitivi, discussioni e fantasie condivise, abbiamo mollato i freni e ci siamo lanciati senza paracadute in questa avventura, a scatola chiusa, al buio.
Il mio lui che nel pomeriggio prende accordi con una coppia per un incontro la mattina seguente. Io, ignara di tutto, vengo avvisata solo la sera prima di liberarmi da impegni perché c’era una sorpresa….
Dopo vari confronti sull’argomento e dopo aver deciso che “ se volevamo trasgredire, tanto valeva farlo in maniera “trasgressiva” e non usuale”, eccomi messa alle strette….agitata ma con tanta voglia di vivere questa esperienza! Da sola non mi sarei mai decisa!
La mattina, impegni familiari assolti, cominciamo a prepararci e partiamo…in macchina sono curiosa ma, allo stesso tempo, desiderosa di godermi la sorpresa e quindi di non sapere….
Il mio lui però si sbottona un po’ ma sempre mantenendo il massimo riserbo: la mia mente vola…chissà cosa sarebbe successo quella mattina, chi avremmo dovuto incontrare e in che modo.
L’unica cosa che sapevo era che io sarei stata bendata, insieme ad un’altra lei e che tutto si sarebbe svolto, seguendo i propri sensi….la cosa mi allettava parecchio. Infatti, negli incontri conoscitivi, la vista e la parola in molti casi hanno avuto il sopravvento sull’evolversi in positivo di situazioni “hot”.
L’incontro è tra i due lui presso un bar, non lontano dalla casa della coppia che poi ci avrebbe ospitato.
Un caffè, uno scambio di idee su come sviluppare l’incontro e il gioco è fatto….il mio lui sale in auto e mi dice di chiudere gli occhi fino a quando non me lo avesse detto lui….io obbedisco!
Il tragitto è breve e io mi sento stranamente agitata ma tranquilla….chissà cosa sarebbe successo e come sarebbe stato! mi sarebbe piaciuto? Avrei avuto voglia di rifarlo? O sarebbe stato un capitolo da cancellare?....i pensieri frullano vorticosamente in testa!!!chissà!!
Arriviamo a destinazione. Il mio lui mi dice di aprire gli occhi e ci troviamo davanti una porta aperta che ci invita ad entrare ed una scalinata….saliamo e, avvolti dal profumo dell’incenso, entriamo (io, a questo punto, bendata!).
Andiamo in bagno, ci guardiamo, ci baciamo e sorridendo, ci dividiamo. Io, mascherata, vengo affidata nelle mani e alle cure del lui di coppia.
Un breve saluto e una veloce presentazione e poi il mio lui va a conoscere la lei di coppia, anch’essa bendata.
Io invece vengo accompagnata dal lui in camera….mi sento subito a mio agio ed è come se tutto fosse naturale…nessuna costrizione, nessun ruolo….tutto avviene in maniera delicata, divertente e senza fretta….Ed eccoci quindi entrati con piacere nel club degli scambisti….Una piacevole sorpresa, davvero!
4364
2
10 anni fa
ifurbetti,
45/44
Ultima visita: 4 anni fa
-
attraverso la grata
E' un normale venerdi sera e non so come mai mi sento pervadere il corpo da un eccitazione immotivata e comincio a pensare che è meglio trovare qualcosa da fare.Decido quindi di uscire e dirigermi in un noto locale nel veronese.Una volta arrivato nel parcheggio posso notare che ci sono molte macchine parcheggiate e rimango un attimo a pensare- Speriamo non siano tutti singoli...-dopo qualche minuto decido di entrare, mi riceve una bellissima Signora bionda, educata, con un bel vestito nero in pizzo,deposito gli oggetti personali nella cassetta e il giubboto al guardaroba, comincio a sentire un senso di agitazione dentro di me, senza sapere il perchè...-ormai sei qui Alex-mi dico, quindi rompo gli indugi e mi dirigo verso la tenda che separa l'ingresso dal club, la scosto leggermente, entro e...WOW...mi rendo conto di essere l'unico ragazzo in mezzo a una cinquantina di coppie ed in meno di qualche secondo tutti gli occhi sono su di me e gia vedo la malizia ed il desiderio di qualche coppia nei miei confronti e sento salire l'eccitazione che provavo, che fino a quel momento era rimasta latente e pulsante dentro di me, farsi strada sempre più intensamente e con vigore.-Ho bisongno di bere qualcosa- penso...e mi vado verso il bar dove c'è una coppia giovane con lei bionda,capelli mossi abbraciata da un vestito tanto stretto che si vedeva quasi tutto ed il fresco dell'locale faceva apparire i suoi turgidi capezzoli dal vestito, un gioco di sguardi e mi presento, dopo uno scambio di battute ed un paio di Martini decidiamo di andare a fare quattro salti in pista .Abbiamo cominciato a strusciaci con la signora in mezzo a noi che dirigevano le danze e man mano che il ritmo della musica avanzava la signora è diventata sempre più imbizzarrita, fino a quando non ci ha presi per mano dicendoci-Andiamo a curiosare?- e ci ha portato nel buio dei priveè dove abbiamo potuto ammirare diverse coppie compiere evoluzioni fantastiche e stimolanti. Un altro drink al tavolo e ci siamo salutati dicendomi che ci saremmo visti dopo.Passati 10 minuti in disco, mentre il locale man mano andava riempiendosi di coppie, decido di tornare nella zona buia dei priveè, dove posso sentire con enorme piacere che ci sono ancora altre coppie intente godere, vederle e sentirle gemere di piacere fa in modo che la mia eccitazione cresca a dismisura facendo crescere il desiderio ancora di più dentro di me. Provo a cercare la coppia di prima ma non li trovo, rimango un po nella zona priveè e sento che ci sono delle coppiè che mi vorrebbero conosce, qualche gioco di sguardi, uno scambio di battute ma la mia mente torna a quella
coppia che non trovo più. Ad un certo punto decido di allontanarmi dalla zona dove era presente la maggior parte delle coppie e vengo richiamato all'attenzione da un gemito femminile dalla parte piu scura del priveè...inuriosito mi avvicino, e con lo scorrere dei metri sotto i miei piedi posso cominciare ad intravedere la parete in legno con sopra una grata da confessionale alla quale mi avvicino silenziosamente e comincio a scrutare all'interno...impossibile...non ci credo...sento quel profumo che mezz'ora prima mi faceva compagnia...si sono loro, lei con la faccia schiacciata contro la grata ed il marito in ginocchio sotto di lei che le sfiora con la sua lingua il suo clitoride, facendola trasudare di piacere. Rimango come paralizzato dall'emozione, non riesco a far nulla se non guardarla negli occhi attraverso la grata e sentirla gemere di piacere mentre il suo uomo la fa sentire importante.Attraverso il buio della grata riesco a capire che loro sanno che sono li e che lei sta per impazzire di piacere, proprio in quel mentre mi sentro toccare l' interno delle gambe e con un po di stupore mi accorgo che ottanta centimetri sotto la grata c'è un buco dal quale fuori esce la sua mano che mi invita ad abbassarmi. Una volta abbassato ho visto che la signora si era girata e messa supina ha cominciando una bella, lunga e appasionata pratica di fellazio al suo uomo che godeva come un matto e con tocco tenue ha stretto la mia mano e portata al suo splendido e sodo culo, dalla pelle liscia e profumatissima e ha cominciato a farsi toccare accompagnando i muovimenti della mia mano con la sua fino ad allargare le sue cosce ed invitarmi semplicemente con un gesto ad entrare con un dito nel suo caldo e umido pertugio comingiando a spingere in basso il suo corpo per sentirmi dentro di lei e prepararla alla penetrazione del suo compagno ormai quasi pronto. Dopo qualche minuto il suo uomo la afferra in maniera decisa ed alzandosi la sbatte nuovamente alla grata e comincia a spingere dentro di lei il suo menbro ormai pomposo di piacere, tra me è lei c'è solo una grata spessa solo un paio di millimetri posso vedere i suoi capelli che ne fuori escono attraverso e sentirne il profumo intenso dei suoi umori, qualche secondo dopo mi sento nuovamente toccare con più decisione e vedo che le sue mani sono ancora fuori dal buco che mi cercano e che questa volta mi vogliono perciò porto il mio pube verso il buco e le sue mani cominciano a slaciarmi i pantaloni, con superba sicurezza prende il mio menbro e comincia a massaggiarlo con enorme maestria e delicatezza, sincronizzando i colpi del marito con i suoi sia di forza che di intensità, da li a poco siamo stati trasportati tutti in un ondata di piacere vigoroso che ha è sfociato in un bagnatissimo orgasmo di lei che con i suoi gemiti e sospiri di estasi ci ha condotto contemporaneamente ad un supremo appagamento.Con garbo,gentilezza e un cenno del capo ci siamo salutati...
5791
1
11 anni fa
alexx979,
44
Ultima visita: 1 ora fa
-
Onde
Il mare era calmo, una tavola.Piccole onde agitavano la superficie.Le uniche increspature erano causate dai corpi di Lui e di Leiche si inseguivano, si lasciavano, si ritrovavano.Lei avvinghiata a Lui lo baciava stingendolo.Poi si lasciava andare all'indietro tenendo le gambe serrate dietro la schiena di Lui.Si sospinsero , in questo gioco, fino alla riva.Mano nella mano uscirono e si sedettero sulla riva.I piedi lambiti dalla piccola risacca.Lei appoggiò la testa sulla spalla di Lui,Lui la cinse tenendola a sè.Con una mano le sollevò il viso e le diede un bacio, dolce e salato.Lento, lungo, dapprima sulle labbra, poi sempre più intensofino a che le bocche non furono una cosa solae le lingue si incontrarono nell' alcova formatasi.Quel bacio che non voleva smettere,mentre le mani di Lei accarezzavano quel visodolce e delicato con la barba appena incolta.Si spostò di lato e Lei per non staccarsi lo seguì,senza mai staccare le loro labbra.Cominciarono così a rotolarsi tra la sabbia caldache quasi non si sentiva visto il calore che avevano dentro loro.Quel lungo e passionale bacio non voleva dar loro tregua .Si fermarono in riva al mare, sulla sabbia appena bagnata.L’acqua salata raffreddava la pelle ma non la loro voglia di unirsi.Lui era sopra Lei, il costume ormai era intriso di sabbia e come pure quello di Lui.Le mani di Lui iniziarono ad accarezzarle il pettoinsinuandosi tra le pieghe del costume quasi asciutto,passarono dietro la schiena, lo slacciarono sfilandolo dalle braccia.Cogliendo nel cavo della mano l'acqua che risaliva sulla battigia,Lui laì fece cadere goccia a goccia sui seni e poi copiosa a lavare via la sabbia.Ripetè il gesto fino a che il petto fu completamente lucido e bagnato.Si chino e inizio a baciarlo con dolce passione.Risalì il seno fino al alla punta che iniziò a diventare turgida,con il pollice e indice dell'altra mano scivolò verso l'altro seno.La sensazione per Lui fu duplice, tra le labbra e sotto la lingua sentire ilcapezzolo diventare sempre più duro enello stesso modo e tempo anche l'altro rispondere al tocco delle dita.Si dedicò con desiderio a questo bacio , Lei si inarcò per offrirsi di più a Lui.Un bacio lungo e passionale, labbra che cercavano di assaporarne ogni fragranza,quel desiderio di averla che si percepiva sulle labbrache si asciugavano da quanto era assetato di Lei e del suo piacere.Le mani di Lei premevano sul suo bacinoper tirarlo verso di se, sentiva la sua eccitazione che premeva sul suo pube.Più la sentiva più cercava di avvicinarlo a se.La mano di Lui nel frattempo cercò di slegarei cordoncini laterali dello slip senza che Lei se ne accorgesse.Senza rendersene conto, fu completamente nuda davanti a Lui,con lo splendore del suo corpo che Luinon avrebbe mai voluto smettere di assaporare.Ad un tratto la sua mano, bagnata del loro saporecominciò a scivolare dal basso verso l’alto.Lei percepì una strana sensazione,freddo dell’acqua mescolato al caldo che sentiva dentro.Ad un tratto Lui si fermò sulle labbra esterne del suo fiore e,mentre la accarezzava, la guardò ,con lo sguardo di Leiche si confondeva col sole che Le accecava gli occhi.Solo Lui tu potè vedere e sentire quanto gemeva per le sue carezze,anche se Lei non potè incrociare il suo sguardoI sospiri di Lei furono un'incitamento a continuare le carezze,con i polpastrelli toccava le labbra calde, risaliva verso il clitoride,riscendeva aprendo i petali.Ogni suo movimento era un sospiro di piacere per Lei.La mano di Lei scivolò lungo il ventree inizio ad accarezzare l'eccitazione di Lui,con passione, desiderio.Con entrambe le mani gli abbassò il costumee prese in mano il suo sesso caldo,durogustandosi la sensazione che le dava.Lo accarezzò facendo scivolare la pelle su e giù lentamente.All'unisono Lui si appoggiò e Lei lo attirò.Si unirono in un unico movimento, il fiore di Lei si aprìal desiderio di Lui.Lei si aggrappò alla sua schiena sollevando il bacino,Lui si spinse dentro con vigore.Si baciarono rimanendo in quella posizione sospesafino che un leggero ondeggiare dei loro corpidiede inizio ad una danza di piacere.Mentre danzavano insieme, le mani di Luiaccarezzavano il suo seno giocherellandocon i capezzoli ormai turgidi da tempo.Quelle di Lei cominciarono a scivolaresulla sua schiena sudata di passione,lo prese per le natiche e le strinse forte verso di se,mentre continuavano a danzare.I movimenti di Lui cominciarono ad essere più decisi e profondi.Lei lo sentì dentro, desideroso di prenderetutto il suo nettare per mescolarlo con quello di lui.Ad ogni movimento deciso un sospiro.Quell’ondeggiare che voleva durasse più a lungo,l’intensa eccitazione che dava ad entrambi.Il suo fiore cominciò a gonfiarsie a liberarsi della voglia che aveva di Luiil suo profumo, il loro umori mescolaticrearono una fragranza tale che Lui non osò staccarsi da quella posizione,immobile per assaporare completamente quella nuova essenza.Lo trattenne dentro se, le mani sulle sue natiche non lo fecero più muovere.Il suo bacino si strusciò su quello di Lui eil suo fiore lo accarezzò con sempre maggiore velocità.Sentì la sua eccitazione dentro, pronta ad esplodere, erano vicini entrambi.Fiotti caldi iniziarono a scorrere veloci dentro Lui,per perdersi tra le contrazioni del piacere di Leiche si stavano lasciando andare.Brividi di piacere li scossero, ansimarono,si baciarono, si strinsero.Il sole era tramontato,la prese in braccio restando dentro Lei,la portò verso il mareper danzare insieme, in un ballo a tre.
1858
2
11 anni fa
JustPhisic73,
32
Ultima visita: 4 anni fa
-
LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA
Sono nata in un paesino di montagna dove tutti si conoscono. Dove, una brava ragazza, non deve dare troppa confidenza a quelli dell’altro sesso, altrimenti viene additata come una puttana. Dove le brave ragazze devono sposarsi avere figli e fare le donne di casa. Io perciò sono cresciuta con queste regole; ho avuto un solo ragazzo, che poi è diventato mio marito, perciò baciato solo lui e fatto sesso solo con lui. Pensavo anche di non essere tanto bella, mi sentivo una donna amata dal mio uomo ma che fosse praticamente invisibile agli occhi degli altri.
Un giorno però, mi sono accorta che invece non era così, ma che i complimenti che ricevevo erano sinceri e non di cortesia. E forse sono cambiata, emanavo un’altra energia, avevo più fiducia in me stessa ed evidentemente si percepiva. Persino mio marito ha cominciato a farmi regalini particolari, complimenti e foto.
Ha iniziato a fotografarmi di sorpresa, sotto la gonna o mentre mi facevo la doccia. Poi ho iniziato a mettermi in posa, in maniera provocante e con completini intimi molto sexi. E mi sono resa conto che dentro di me c’era un’altra persona, imprigionata da anni in una corazza che non le apparteneva.
Un giorno mio marito mi fa una proposta che mai avrei potuto immaginare mi facesse: Incontrare un altro uomo e fare sesso a tre.
Nelle nostre fantasie lo avevamo immaginato spesso, ma davvero !!! Beh….non mi sono sconvolta affatto, anzi , la cosa mi eccitava moltissimo.
Il ragazzo ci stava aspettando su una panchina del parco, mi è piaciuto subito. Distinto, rilassato e anche più giovane di noi. Non c’è stato imbarazzo né timore. Sembrava ci conoscessimo da sempre, abbiamo parlato davanti ad un drink di tutto con molta disinvoltura, persino di sesso, senza pudori e pregiudizi.
Siamo andati nella sua camera d’albergo. Io indossavo una brasiliana e un reggiseno rosa di pizzo, la gonna nera e i tacchi a spillo. Lui ha chiesto di spogliarmi mentre mio marito ci guardava. Ero eccitata ma rilassata allo stesso tempo, due uomini si stavano prendendo cura di me ed era bellissimo. Mi ha sfilato la camicia e mi ha baciato il seno, accarezzandolo con grazia e dolcezza. Poi mi ha tolto la gonna facendomi rimanere in intimo e tacchi. Mio marito ci fotografava e intanto si toglieva i pantaloni lasciando vedere la sua erezione. L’ altro mi accarezzava il sedere e infilava le sue dita calde tra le mie cosce. Completamente nuda ero in balia dei loro desideri. Il nostro nuovo amico mi aveva portato in regalo un vibratore rosa che stava infilando prima nella mia fica bagnata e poi nel mio stretto buchino del sedere. Pensare che a mio marito non avevo mai voluto concedere fino alla mia svolta, alla mia nuova vita sessuale.
I loro cazzi duri ed eccitati per merito mio, mi gratificava molto, perciò volevo ringraziarli in qualche modo, e quale modo migliore di prenderli entrambi in bocca? Mmmmm…. Veramente stupendo, prima uno poi l’altro nella mia bocca, sentirli gonfiarsi ed ascoltare i loro gemiti di piacere…respirare il loro odore e rendermi conto di averli in mio pugno, la mia bocca aveva il potere di farli soffrire o far raggiungere loro il piacere profondo. Ma non potevo farli venire così, dovevano soddisfare anche me. Perciò un cazzo in bocca e uno in fica per godere tutti insieme. Poi il vibratore rosa si è impossessato del mio facendomi urlare ….ma di piacere!! E mentre mio marito veniva copiosamente dentro di me, sentivo il liquido caldo e viscido del nostro amico “intimo” riempirmi la bocca. Mentre io avevo raggiunto l’orgasmo….che pensavo più bello della mia vita. Stanchi e soddisfatti ci siamo salutati come vecchi amici. Sapete cosa ho pensato? . Questa è stata la mia prima volta ma ho ancora tante cose eccitanti da raccontarvi. Se volete sapere il seguito visualizzate in molti il mio racconto e fatemi sapere.
Una casalinga soddisfatta
2671
2
9 anni fa
stor,
37/46
Ultima visita: 7 anni fa
-
tratto nell'ombra
D'un tratto dall'ombra, lasciando che dalla tunica possa emergere un tracciato epidermico della sottostante nudità, audacemente scoperta a che se ne possa solo intuire la parte ancora occulta di una ben più integrale visione, protetta da una maschera a celare il mio volto, sono pronta per aderire al trasgressivo rituale posto in atto nell'assoluto segreto del luogo in cui sono stata guidata.
Il destino stabilirà a chi volgere il privilegio di proseguire in quel sottile gioco dei sensi nel quale rivelare, all'unico beneficiario di quell'intrigante convegno, la mia identità, permettendogli, senza pregiudizio alcuno, di accedere all'essenza più nascosta.
Lasciando che possa eliminare ogni baluardo che separa il mio corpo dal privilegio di saggiarne le forme, non mi opporrò a che le sue mani le vadano percorrendo alla ricerca di anfratti che so rimanere desiderio di chi, escluso dalla sorte, dovrà attendere con invidia che si compia quell'inusuale confronto.
Una volta che sarà penetrato in me con il proprio vigore potrà finalmente appagarsi inondandomi delle proprie scomposte minzioni sino allo spasimo estremo che conduce ad orgasmi insensati, ricevendo conferma di una violata inaccessibilità.
Nulla a quel punto potrà impedire gli eccessi presenti nella dimensione mentale dove non esiste possibilità di rifiuto neppure in presenza di elementi talmente dissimili da poter apparire innaturali nella realtà quotidiana.
L'occasionale amante potrà allora vantare della propria conquista attraverso l'unica fonte cerebrale quale riprova tangibile di ciò che è avvenuto mentre, poi ricomposta, andrò congedandomi come se nulla fosse avvenuto per tornare da chi attende, non privo di morbosa apprensione, che finalmente sia di ritorno.
2210
2
9 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA parte II
Eccomi qua, a raccontarvi un’altra storia.
Il giorno del mio compleanno mio marito, Luca, mi ha fatto un regalo veramente inaspettato.
Un weekend in un grande albergo con annessa spa. Un parco pieno di alberi e giardini, una piscina esterna e una camera veramente con ogni confort. Dopo un tuffo nella vasca idromassaggio e un bagno di vapore nella sauna, ci siamo rilassati con una tisana e dei favolosi biscotti al burro. Mentre eravamo sdraiati in perfetto relax su dei lettini di vimini bianchi, lui mi dice che il regalo non era ancora finito ma, che in camera mi aspettava un’altra sorpresa: un massaggiatore privato completamente a mia disposizione.
Beh!!! Devo dirvi che la cosa non mi ha per nulla sconvolta, anzi, mi ha eccitata da morire.
Siamo entrati nella nostra sweet e dopo pochi minuti abbiamo sentito bussare.
Lui, sui 40 ben portati, bruno, magro e con un pizzetto molto sexi. Mi ha fatto subito una buona impressione, il suo sguardo e i suoi modi, mi hanno messo completamente a mio agio. Dopo le presentazioni e le parole di circostanza, lui ha preso un foulard e mi ha bendata. Sentivo i loro movimenti ma non capivo cosa facessero. Delle mani calde hanno cominciato a spogliarmi lentamente. Io avevo indossato un perizoma nero molto ridotto che mettevano in mostra le mie natiche chiare, che risaltavano sul mio corpo abbronzato. Mi sfiorava lentamente le spalle, la schiena, fino a scendere fino alle caviglie. Poi mi ha fatto sdraiare sul letto a pancia in giù e, con un olio caldo e profumato, ha iniziato a massaggiarmi piedi, caviglie, cosce, arrivando piano piano al mio sodo sedere. Ormai ero in balìa delle sue mani, le sue dita lunghe ed esperte, cominciavano ad insinuarsi in ogni mia piega, in ogni mio angolo nascosto. Mi ha fatto divaricare le gambe e, con le sue mani unte e profumate, mi accarezzava la fica, prima piano con dolcezza, poi con forza e decisione infilandomi due dita dentro. OH….!!! Che meraviglia, stavo provando mille sensazioni una più forte ed intensa dell’altra. Poi mi ha fatto girare e ha fatto la stessa cosa davanti, partendo dai piedi fino ai miei seni che ormai erano diventati turgidi e i ai miei capezzoli appuntiti e vogliosi di essere succhiati. Ora avevo voglia anche io di partecipare e mi sono tolta la benda. Non mi ero accorta che entrambi si erano spogliati e che i massaggi avevano fatto effetto anche a loro. Luca era a fianco al letto e aveva in mano il suo turgido cazzo e, il massaggiatore a fianco a me, era veramente ben dotato. Il suo cazzo nero e lungo mi stava dimostrando la sua voglia di me. Non potevo resistere a questa meraviglia, prima uno poi l’altro nella mia bocca. Ma non troppo… avevamo tante cose da fare ancora!!
Luca è salito sopra di me mentre l’altro mi laccava e succhiava i seni. Poi io sopra il mio massaggiatore e mio marito dietro ….wow!! due contemporaneamente!!!
Io ondeggiavo e andavo su e giù con un ritmo, prima lento e poi sempre più veloce. Ma ero così concentrata e sconvolta dalla mia prima volta “ doppia” che non sono riuscita a venire. Tutto però era bellissimo!!
Luca è venuto con un urlo di piacere dentro di me. Mentre lui mi ha chiesto il permesso di mettermelo dietro. Avevo un po’ di timore, visto le sue dimensioni ma, è stato così dolce e leggero che per me è stata un’altra esplosione di piacere.
Luca, ormai stanco, ci riprendeva con la telecamera, mentre io finivo il servizio al mio bravo massaggiatore con la bocca. Esausti e appagati mi ha ringraziato con un caldo e appassionato bacio.
Mogli volete un regalo memorabile? E mariti volete sorprendere le vostre donne? Un massaggiatore è quello che fa per voi.
Alla prossima storia
2081
2
9 anni fa
stor,
37/46
Ultima visita: 7 anni fa
-
materico erotico
il mio stesso compagno non cela sintomatiche perplessità nel comprendere quali possano essere le vere cause che generano gli stimoli emozionali che mi conducono a prestare il corpo affinché possa trovare forma compiuta attraverso alcune opere realizzate dagli artisti ai quali lo vado elargendo in misura anche integrale, condividendone le irrefrenabili sensazioni capaci di procurarmi stati di euforica eccitazione difficili da contenere.
Quando poso nella nudità più assoluta, di fronte a chi trae ispirazione modellandomi nelle svariate modalità che mi vedono assecondarne le precise richieste, è come se con quelle mani così esperte andassero percorrendomi per l'intera epidermide, animando figurative staticità che poi ne deriveranno.
La materia gradualmente si liquefa mentre immobile mi sento a mia volta inumidita da cerebrali passioni, celando a stento l'esternazione di un fradicio orgasmo se mai quelle abilissime dita dovessero soffermarsi un po più a lungo sul corpo, imponendomi l'ulteriore rispetto di ferme rappresentazioni che dovrò saper replicare.
Ormai spossata, come neppure l'amplesso più estremo potrebbe sfiancarmi, finalmente mi viene concessa una pausa mentre il virtuale estimatore, comparandosi agli originali contorni appena plasmati, ricerca nel materico clone anche la benché minima impurità che ancora dovrà essere corretta sino a raggiungere la perfezione assoluta.
2045
2
8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Il mercato degli schiavi
Da ormai 20 anni, Pascal organizza questo evento "mondano" tutti i mesi. La prima volta che partecipai, fu tramite una amica slave russa, con multi-padrone, che frequentavo intensamente in un determinato momento della mia vita. Mi parlo' di questo evento, allora sconosciuto a molti, come una novita' assoluta.Arrivammo in questo baretto, molto piccolo ma accogliente, con luci basse ma non troppo soffuse, con un lungo bar, tavolinetti e sedie, e un piccolissimo palco. Passammo il controllo, il tempo di depositare le giacche, pagare l'ingresso del privé, e con stupore ci consegnarono falsi dollari: chiesi all'amica il valore, e lei mi rispose solo con un sorriso ammiccato. Il tempo di sedersi a bere un bicchiere, salutare un po' di gente, e Pascal, da vero istrione qual'e' si presento' sulla scena, con microfono e una dolce musica di sottofondo. Urla di gioia e di scherno dei presenti, come fossimo veramente in mezzo al mercato. Questo ambiente semplice, gioioso, non stereotipato, mi entusiasmo' immediatamente. Pascale comincio' a presentare una donna sui 50 anni, di chiara origine marocchina, ne presento' il master, e spiego' cosa faceva (fisting, pissing, aghi e frustate) e cosa desiderava il lui per lei. A quel punto la folla comincio' a puntare come ad un'asta, con risate e delirio dei presenti; io mi entusiasmai al gioco e provai a partecipare, ma le cifre salivano vertiginosamente.Poi fu il turno di un bel transex, tutto vestito in lattex nero, che voleva essere pugnalato con un enorme dildo e frustato con forza; l'asta ricomincio' furente e furono una coppia di anziani italiani che se lo aggiudicarono. Alche' una coppia vicina ci chiese di riunire il malloppo con loro, per avere un potere di acquisto superiore, e ci sedemmo al loro tavolo.Passarono ancora a turno una coppia di slaves, che desideravano una sottomissione brutale, e partecipammo inutilmente, poi venne il turno di un marito cuck che voleva punire la moglie traditrice, una bellissima mulatta sudamericana. Cominciammo ad animare l'asta con furore, gli altri non desistevano, fin quando Pascale si avvicino' al nostro tavolo e, di soppiatto, ci assicuro' il suo aiuto economico, e vincemmo la preda con facilita'. Il marito l'accompagno' al nostro tavolo, lo invitammo a bere per conoscersi meglio, mentre la sua cagna rimase, inginocchiata e testa bassa, accanto a noi in silenzio.Passata circa un'oretta, decidemmo di scendere, come gli altri, nella cantina al piano sottostante. Li mi resi conto che sopra si rideva e si urlava, ma sotto le richieste diventavano realta'. Gli schiavi ricevevano, da estranei, la punizione richiesta, con il loro master al lato, a controllarne lo svolgimento.La marocchina era seduta su una sedia ginecologica, e la stavano fistando a turno tre signori, il transex era legato con le braccia al soffito e stava assaggiando la frusta, la coppietta era in un'altra stanza.Noi sdraiammo la nostra giovanissima bellezza, di pancia, sulla cavallina, io lasciai cominciare il mio socio, questi estrasse delle bacchette cinesi, ne mise qualcuna dentro un preservativo, lo infilo' nel culo della tipa, e poi comincio', una ad una, a riempirglielo. Io nel frattempo mi sedetti tra le due nostre slaves, e mentre la mia amichetta mi animava il cazzo con massaggi e colpi di lingua, io insinuavo le mie dita a dilatare l'orifizio dell'altra slave, che ansimava a piccoli respiri, con gli occhi sbarrati a guardare la vittima del suo master; poi anche lei si sistemo' meglio, e comincio' a ingoiarmi interamente il sesso, mentre la mia lady si occupava animatamente della sua figa.Il mio socio, dopo un po', mi chiese di scambiarci i ruoli. Quindi mi rialzai, sotto gli occhi del marito, impassibile, intento a fumare, e mi era rimasta la parte piu' difficile; ormai il culo della slave era completamente slabbrato da almeno 35 bacchette riunite, e ogni supplemento che aggiungevo la faceva miagolare con una voce rauca, mi fermai a 43, smossi questo mazzo enorme per farlo scivolare avanti-indietro con difficolta', poi dopo che ebbe un sussulto rantoloso, cominciai a toglierle, fino alla fine. Il suo ano era completamente esploso, una rosa tumefatta e violacea, con gli umori mescolati al resto che colavano; lei rimase sdraiata e spossata a lungo, prima di potersi rialzare. Nel frattempo il mio socio stava cavalcando la mia amichetta con molta violenza, e io invece, ormai eccitatissimo, presi la sua con estrema dolcezza, aprendole i buchi come un fiore che stava sbocciando a primavera, ma fissandola intensamente per provocarla, infatti venimmo quasi simultaneamente. Avevo la testa che girava come un vortice, nel mezzo di quella bolgia di persone, molti in rigoroso silenzio, tranne le vittime che urlavano.Mi rialzai per andarmi a lavare in bagno, e a mia grande sorpresa la moglie della coppia sottomessa era stata parcheggiata a fianco di un urinatoio, dove tutti potevano pulirselo nella sua bocca dopo aver pisciato, ma era tutta fradicia, quindi dedussi che molti la utilizzavano .... durante.Risalimmo tutti insieme dalla cantina, ci rimettemmo al tavolo dove il marito cuck offri da bere, continuammo a discutere e chiacchierare in allegra compagnia; altri pure recuperarono il loro posto nel bar, finquando decidemmo di rientrare. Arrivati a casa, e ancora completamente adrenalinici dalla serata, riprendemmo a scopare con inaudito ardore, fino alle prime luci del mattino. Ero spossato ma felice. Da allora sono passati molti anni, ma le aste di schiavi proseguono con inaudito furore, per veri amateurs
8379
1
10 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 2 ore fa
-
A SILVIA (rimembri ancor...?)
Questa è una storia vera, salvo qualche piccola e marginale licenza poetica, e risale a diversi anni fa.
Era ancora l'epoca delle Chat, che frequentavo distrattamente, ma nelle quali avevo instaurato delle buone amicizie, alcune delle quali ancora conservo.
Silvia era una di queste, simpatica, brillante, mi parlava di filosofi tedeschi e della solitudine con leggerezza e un amaro ottimismo. Silvia stazionava per qualche giorno a Firenze , nella quale io non ero mai stato, per cui montai in sella al mio Custom 800 modificato, vestito di pelle di tutto punto e con la barba bene in vista. Tutta la mia determinazione non mi impedì di morire di freddo in quel novembre gelato attraversando la statale 67, una bella strada curveggiante che attraversava l'appennino che ci separava.
Finalmente giunsi a destinazione: un sorriso, l'imbarazzo degli sconosciuti che si vogliono bene, un bacio di circostanza.
Per ripagare Silvia dell'ospitalità le cucinai una bella cena, stappando la bottiglia di rosso barricato che mi ero portato dietro dai colli marchigiani.
Parlammo tanto, anche se lunghe erano state le chiacchiere nelle lunghe notti davanti al computer. Luce soffusa, un bacio, i corpi nudi che si intrecciano.
Lei era bella e bruna di carnagione, con un non so che di indiano e un sorriso che ti apriva il mondo. Il suo culo, per contro, era enorme se rapportato all'esilità del suo corpo e del suo sguardo.
Silvia era timida e non volle farsela leccare, aveva qualche anno meno di me ma comunque più di venti, ma i suoi denti ancora incontravano la mia cappella un po' maldestramente, e i miei ahio facevano esplodere sorrisi e risate. I suoi umori la bagnavano fino alle cosce
Avrei potuto penetrarla, ma qualcosa era scattato tra di noi. Presi la mia cintura e gliela passai intorno al collo: - “ devo andare in bagno” le dissi. Mi guardò sorridente senza capire. “Vieni con me” aggiunsi. Si alzò docilmente ma la fermai con una mano sulle spalle. “A quattro zampe”. Un tremito. Lentamente scivolò carponi sul pavimento, guardandomi. Diedi una tiratina al guinzaglio e mi segui docilmente.
“Fammi strada”
Mi superò, e il suo magnifico culo abbondante e ondeggiante dondolava ipnoticamente davanti a me; ogni tanto si voltava per guardare prima me poi il mio cazzo durissimo per l'eccitazione. Misi il guinzaglio sotto il mio piede costringendola con la faccia sul pavimento e cominciai a sculacciarla. Dapprima piano, solo per vedere tremare quel gran culo gelatinoso. Poi più forte. Silvia emetteva gridolini inconfondibili di piacere afferrando con la sua mano sinistra il mio piede che la costringeva a terra baciandomelo.
Per il momento era abbastanza. Proseguimmo verso il bagno con me che questa volta tiravo il guinzaglio costringendola ad arrancare.
Piscia con lei accucciata al mio fianco. Una volta finito lo misi nella sua bocca per farlo pulire bene.
Tornammo sul divano guardandoci negli occhi, con un sorriso complice e malizioso. Era un sorriso troppo bello per non baciarla intensamente. Mi sussurrò che il suo ex fidanzato glielo metteva sempre dietro, e voleva che lo facessi anche io.
Dissi di no.
La stesi sulle mie ginocchia. La sculacciai ancora. Più lo facevo forte e più gemeva, ma non lo facevo tanto forte da farle male. Ma il simbolismo è importante, per cui afferrai un tomo che era su una mensola a portata di mano. Un testo universitario. Era spesso e grande.
La battei ripetutamente fino a stancarmi le braccia mentre lei si toccava sempre più furiosamente. Poi ad un certo punto la linea delle spalle crollò e rimase morbida sulle mie ginocchia, dopo un sussulto.
Ne seguì un pompino devoto e silenzioso, con uno sguardo intenso e un po' interrogativo.
La sua bocca si spalancò ad accogliere il mio sperma ma la violenza del getto le inondò la gola, la fronte e i capelli.
- Come facevi a sapere che mi sarebbe piaciuto?- Mi chiese.
-Non lo sapevo, l'ho solo intuito, da qualcosa, dal tuo linguaggio del corpo, da quello che so di te.
Sembrava perplessa. Parlammo a lungo quella notte, di noi, delle relazioni, del sesso, e dei filosofi tedeschi.
Questa fu la mia prima esperienza vicina al mondo del BDSM della mia vita, ed anche la sua. Non ci siamo più rivisti, probabilmente anche per una certa vergogna che lei provava per quello che avevamo fatto. Spero che con la maturità abbia accettato questa parte di sé.
Ci siamo sentiti per un po', ma sempre meno di frequente, e sempre con più imbarazzo. Lei si fidanzò poco dopo in quella che spero sia una storia felice ed entro poco tempo non parlammo mai più di quella sera e dei nostri gusti sessuali, anzi lei evitava sempre abilmente qualsiasi discorso che poteva avvicinarsi all'argomento.
L'ultima cosa che mi disse sull'argomento fu che i giorni a seguire venne a trovarla la madre e dovette trovare mille escamotage per non farsi vedere nuda o in mutande mentre si cambiava. Aveva tutti i segni delle mie sculacciate su quel meraviglioso culone.
Ti mando un bacio, dolce Silvia.
Toughenough
(diritto d'autore riservato, vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso dell'autore)
2495
2
9 anni fa
Toughenough,
42
Ultima visita: 5 anni fa
-
il pretesto
Il pretesto
Come negare le sensazioni emotive che, attraversandomi la mente, si incrociano con lo sguardo di chi osserva mentre gli slip vengono calati di fronte a lui, esponendo integrali nudità ad una visione così assoluta.
Poco importanza riveste se ciò avviene alla presenza di chi già ben conosce il mio corpo se l'immaginazione vaga oltre i limiti della consuetudine, generando illusorie provocatorie capaci di catturare le fantasie ed i pensieri più laidi e reconditi.
Interpretare il desiderio di trasformare quel contatto visivo, che percorre la mia intera epidermide, in carezze vogliose di giungere sino agli anfratti più nascosti dove risiede il punto nevralgico che mi renderebbe assai vulnerabile ad ogni genere di abusante profanazione.
Ecco allora che sarà come avvertire l'intenzionalità di quelle mani pronte ad esplorarmi intensamente sino a vincere le ultime volontà residue di impedire quanto ormai diverrà inevitabile.
Il fatto che questo gioco intrigante si ripeta sovente anche con un ritrovato amico d'infanzia, assieme al quale erano stati già condivisi in un remoto passato molteplici frangenti di ludica trasgressione, non implica in ogni caso che il mio compagno resti immune da sentimenti di gelosia che ne attanaglieranno la mente.
Tuttavia, incapace di eludere la cerebrale voglia di esserne complice, condividendone in disparte le forti emozioni, asseconda ciò che avviene, in febbrile attesa di poter apprendere poi nei dettagli quanto nel frattempo sarà avvenuto tra di noi.
E così, mentre il mio ammiratore cerca con lo sguardo di penetrare nei miei più intimi anfratti, è a mia volta che lo scruto tra le pieghe del tessuto dei pantaloni alla riprova tangibile della sua più completa eccitazione.
In tal modo ho la certezza di risultare proprio una gran troia, comportandomi in maniera che i più non possono sospettare, procurando in chi invece mi conosce bene ogni genere di sensazione emotiva.
A volte riesco persino a fantasticare sul come potrebbe dimostrarsi esilarante se mi esibissi pubblicamente di fronte ad una platea di perfetti sconosciuti rivelando loro la mia recondita indole.
Sarebbe ben diverso rispetto a quando decido di espormi anche integralmente su di una spiaggia, dove chiunque potrà guardare, in tal caso avvertirei ancor più penetranti gli sguardi, ove mai mi mostrassi loro nella maniera più oscena anche gambe divaricate.
Chissà quante mani vedrei protendersi verso le mie cosce, alla ricerca spasmodica di poter toccare l'invitante fessura pronta a ricevere sconosciute esplorazioni, dilatandomela irriverentemente senza più remora alcuna.
Ormai completamente nuda di fronte all'amico, come allora del tutto incurante di quell'obeso aspetto che non mi generava pregiudizi di sorta, vorrei assistere ancora alla frenetica masturbazione di quel minuscolo pene che mi faceva apprendere sino a che punto già fossi porca.
A mia volta le dita, divenute nel frattempo molto più esperte, si accompagnerebbero ad una stimolazione contemporanea, sicura di veder scaturire repentine eruzioni spermatiche a suggello di una insospettabile impresa.
1802
2
8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Sporting Club ( seguito da Carnival in Venice )
Avvolta la mia integrale nudità in un'ampia mantella, e condotta per canali sino alla terra ferma in un centro sportivo, ottenendo facilmente la complicità del guardiano, al quale non sembrava vero il poter interagire in quell'insolito convegno, mi ritrovai ad assecondare il seguito di un rituale in cui mi ero consenzientemente posta.
Ai limiti del manto erboso, e subito privata dall'involucro che mi ricopriva, venni fatta sedere su una comune sedia in plastica, nella nudità più assoluta.
Avvertendo il glaciale contatto epidermico con l'inerte materiale su cui mi trovai obbligatoriamente esposta, e subito ricondotta alla realtà dell'evento in cui non era possibile fare altro che subire quanto stabilito per l'euforico piacere degli artefici delle similari avventure già altre volte insospettabilmente condivise, inerte rimasi in fremente attesa degli ulteriori sviluppi.
Lasciandomi immortalare, a conferma palese di una indole rivelata solo nel più assoluto segreto, ed apparentemente incurante dell'aggiungersi dell'anonimo osservatore, che assisteva compiaciuto a tutto ciò che accadeva, incontenibili fremiti si impadronirono del mio corpo, facendolo vibrare di convulse emozioni.
A stento dominando il desiderio di liberare la crescente voglia di godere pubblicamente senza altro ritegno, lasciando alle dita il compito di comprimere una clitoride ormai arroventata da piaceri occulti al pensiero di poter divenire preda di un qualsiasi avventore lesto nello sfogare istinti ancora repressi, mi offrii impudicamente all'irriverente gioco.
Segregato nella passività di un ruolo, che impediva qualsiasi interferenza, il mio compagno, attenendosi alle regole prestabilite, lasciò che fosse affidato al guardiano del luogo il compito di impartirmi la lezione che meritava la mia palese trasgressione.
In un rituale maldestro, in bilico sul fragile basamento plastificato, ed accantonando ogni pregiudizio nel limbo più irrazionale in cui i sensi offrono spazio a congiunzioni assolutamente improbabili, ne avverto l'incredulità che gli venga consentito di entrami nel corpo in maniera così frugale mentre soddisfa inesorabile le proprie libidinose brame.
2175
2
8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
alien
Nella stazione di Antares, distante 12milioni di anni luce dalla terra, in attesa di intraprendere il viaggio verso la destinazione di transito che l'avrebbe ricondotta alla volta di casa, G. si trovava assieme ad una moltitudine di altre specie di vite aliene, ben consapevole di attrarre, come già avveniva per gli umani, anche la loro attenzione, quasi fosse una di quelle mutanti capace di modificarsi a piacere intercettando occulte passioni erotiche di chiunque le fosse giunto a contatto.
Non aveva mai nutrito alcuna sorta di pregiudizio, ne avversione preconcetta verso la struttura fisica degli uomini in genere, quando si fossero dimostrati capaci di saperne stimolare le pulsioni cerebrali, entrandole direttamente nella mente sino ad abbatterne le immunitarie difese e rendendola molto più vulnerabile di quanto potesse apparire oltre a quel sofisticato aspetto che avrebbe potuto farla ritenere irraggiungibile.
Questo doveva aver pensato anche quello strano individuo che la osservava con palese interesse, facendola sentire improvvisamente nuda in mezzo ad una folla di personaggi non sempre molto rassicuranti e che tuttavia erano parte di quel mondo.
Avvicinata non si ritrasse, avendo imparato, viaggiando nell'iperspazio temporale, quanto altre surreali forme di vita potessero esistere nella galassia, ed assieme alle quali anche lo stesso compagno di lei aveva dovuto arrendersi alla possibilità che potessero coesistere rapporti che in altre ere ormai lontane sarebbero risultate decisamente imponderabili.
La conformazione mentale di G. pareva idonea a far si che, trovandosi di fronte a chi la avvicinava, potesse adattarsi alle sue esigenze, rendendola irresistibile al punto che il soggetto sarebbe stato disposto a fare di tutto pur di averla per se, attratto com'era da tali impulsi magnetici.
Anche per l'essere che ora l'aveva convinta a seguirlo era accaduta la medesima cosa, e lei stessa sapeva perfettamente di non potersi ritrarre di fronte a quelle richieste formulate attraverso la sola lettura dei pensieri che l'avrebbero indotta a compiere ogni sorta di azione.
Appartati in un luogo più consono, ad approfondire la reciproca conoscenza, non ci volle molto per ritrovarsi a condividere quanto l'umanoide desiderava verificare e che lei stessa era pronta a concedergli.
Subito denudata dalla aderentissima tunica, che le fasciava il corpo, si ritrovò gambe all'aria assaporata voracemente dalla fauci golose del proprio vischioso amante, provando sensazioni sino ad allora mai sperimentate che, irretendola globalmente, la condussero all'orgasmo più folle.
Posseduta poi in ogni altra maniera ebbe conferma di quanto, ogni nuova specie aliena, sapesse produrre sensazioni epidermiche tali dal renderla succube di piaceri impossibili da poter descrivere, nel contempo già pensando al modo di far giungere al proprio compagno l'analoga percezione dell'incontro in cui si era resa volontaria protagonista.
2269
2
8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
fotoromanzo
Assecondando la folle proposta dell'anziano maestro che mi ritrae, e posando nella più assoluta nudità assieme al ritrovato amico d'infanzia, di fronte ad alcuni disegni che illustrano le situazioni erotiche in cui spesso vengo dipinta come protagonista, ne recepisco la palese soddisfazione per essere stato coinvolto in un gioco che nel contempo gli ha permesso di rispolverare istanti di una indimenticabile adolescenza.
E' durante tali convegni che si rinnovano sensazioni mai del tutto sopite, procurando nel mio stesso compagno stati di ossessivo disagio all'idea di quanto possa essere già stato insospettabilmente condiviso tra di noi, alimentandone le più inverosimili fantasie.
Tuttavia ciò comporta egualmente il desiderio ulteriore di trasgredire, sfociante nei complici giochi dove, lasciando come allora cadere ogni più razionale barriera, l'appagamento dei sensi diviene cosa assai naturale ben oltre la logica del pregiudizio.
In similari contesti si vanno deformando le consuetudini, rendendo lecite tutte le cerebrali forme di confronto capaci di produrre i più insospettabili orgasmi epidermici, rendendo possibile quanto altrimenti impedito in una dimensione abitudinaria.
Ecco allora come quelle morbose sensazioni dell'inizio, che attanagliano la mente di chi resta spettatore passivo, svaniscano a fronte dei maliziosi istanti di assoluta complicità che si andranno ancora sviluppando senza alcuna trama predefinita.
4633
2
8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Pretty Woman
Come la più consumata delle puttane, seduta sul divanetto nell'angolo più appartato della hall di un albergo, attendo il sopraggiungere del cliente al quale il mio anziano accompagnatore mi ha destinata esortandomi a seguirlo in quel luogo.
In disparte, nell'angolo opposto, il mio compagno, con malcelata impazienza, osserva da breve distanza ciò che avviene, già consapevole di come il suo orgoglio di maschio verrà usurpato da chi, acquistando il mio corpo potrà possederlo a piacere.
Eccessiva nell'interpretazione del ruolo, reso ancora più audace dalla succinta gonna che abbondantemente mi scopre le cosce, e subito ligia alla perentoria indicazione di sfilarmi nel frattempo le mutandine, consegnandole ubbidiente all'inesorabile fautore del segreto convegno, rimango ad attendere con febbrile apprensione di scoprire chi sarà la persona che devo incontrare.
Pensando a ciò che in quel frangente proverà il mio compagno, immaginandosi il decorso dell'insospettabile convegno di cui sto per rendermi protagonista, volgo ansiosa lo sguardo verso la soglia di accesso, ormai molto curiosa di scoprire chi, varcandola, diverrà l'avventore di quella intima essenza che in molti vorrebbero a loro volta tangibilmente esplorare.
Dalla vetrata di cristallo ecco apparire l'individuo a cui sono stata destinata e che avrei dovuto supporre non poteva che essere scelto con la perversa volontà di rendere quell'incontro ancora più estremo.
Con incedere lento, ma sicuro di poter soddisfare le proprie pretese, si avvicina sovrastandomi con l'immensa figura di cui già percepisco le flaccide nudità che verranno a contatto con la mia vellutata epidermide.
Nella stanza in cui mi conduce vuole immediatamente vedere il mio corpo, ordinandomi subito di spogliarmi degli abiti, non prima di avermi però infilata la tozza mano tra le cosce, per saggiare una fessura incredibilmente umida di passione.
Statuariamente eretta sulle elevatissime calzature, unico elemento consentitomi di tenere, mi osserva con la compiaciuta arroganza di chi sa di potermi fare ciò che vuole mentre a propria volta si denuda confermando quanto già avevo perfettamente intuito.
Piegata in avanti, con le mani poggiate contro ad una cassettiera, sopra la quale lo specchio mi consente chiaramente di vederlo alle mie spalle apprestarsi alla profanazione, ne avverto la molle protuberanza strofinarsi tra le intime labbra aumentare di consistenza entrandomi in corpo a suggello del rito.
Il flaccido ventre di lui, sbattendomi sulle reni, mentre vengo abbondantemente percossa con verve dal pene, che seppure minuto mi impone gementi reazioni emotive, genera quelle frementi convulsioni che indicano una facile resa.
Auto stimolandomi sulla clitoride ne percepisco lo sfogo imminente, che accolgo nelle viscere con urla di gratificante abbandono lasciandomi trascinare sul letto ormai privata di ogni possibile facoltà intellettiva.
Palpandomi in ogni dove, ed infilandomi la lingua in fondo al palato, soffoca impossibili resistenze, nell'attesa di potermi ancora stuprare, questa volta obbligandomi a riceverlo anche analmente, ma non prima di avermi fatto degustare per bene, sino in fondo alla gola, il sapore residuale della sua gelatina spermatica.
Sodomizzandomi senza pietà gode delle mie supplichevoli ovazioni, obbligandomi alla palese ammissione di quanto un simile trattamento riesca incredibilmente ad eccitare la mia recondita indole, fornendo ulteriore conferma di quanto sia realmente quella insospettabile porca che ogni uomo vorrebbe avere tutta per se.
3182
2
7 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Sognando l'America....
Nella vasca dell'idromassaggio, completamente avvolta dalla schiuma da bagno, in uno stato di catatonica assuefazione mentale, mi ritrovo all'improvviso proiettata al centro di un palco, attorno al quale, una moltitudine di persone, mi incita ad uscire da dove sono immersa.
Uno tra gli individui vocianti, salito sul palcoscenico, mi tende una mano aiutandomi ad alzarmi per assecondare tali ovazioni, reggendo nell'altra una piccola doccia, con la quale mi ripulisce il corpo dalla massa di schiuma che, colando lungo le mie forme, le espone totalmente alla visione integrale degli sconosciuti ospiti che assistono allo spettacolo.
Senza più alcun altro baluardo, che possa proteggere da sguardi di palese compiacimento,
mi offro nuda alle manifestazioni di eloquente apprezzamento che mi vengono rivolti mentre, nel contempo, dall'alto appare un trapezio sopra al quale è seduta una figura che si cala al centro della scena come fosse giunta direttamente dall'olimpo, mostrando statuarie forme scolpite direttamente nel nero colore dell'ebano.
Solo un minuscolo drappo di stoffa, a stelle e strisce, ne cela a malapena le intimità, che avvicinandosi mi impone a diretto contatto del corpo, facendomi trasalire alla rigidità sottostante, che non posso in alcun modo evitare di riconoscere estrema.
Le incitazioni che giungono alle mie spalle mi vorrebbero subito presa da quel dio greco il quale invece, giocando con la mia anima, ormai persa tra il fluttuare vibrante che mi avvolge la mente, inizia una perfida stimolazione della clitoride, tale da condurmi repentina verso l'oblio.
Indotta alla resa vengo obbligata alle mansioni pretese anche dal pubblico, inginocchiata ai suoi piedi, calando quel minuto sipario, avvolgo il suo turgido pene tra le labbra dando inizio alla voluttuosa prestazione orale tra le ovazioni dei presenti soddisfatti alla vista della mia magistrale capacità di mungerlo sino allo spasimo estremo.
Ingurgitandone il seme copioso, e cibandomene sino all'ultima goccia, andando a lambire ogni residuo spermatico, leccando golosa ogni sua genitale protuberanza, rivelo la mia insospettabile indole di autentica puttana.
Il tepore del liquido svanisce con il cessare della corrente mentre, ormai appagata, uscendo dalla vasca, mi avvolgo nell'accappatoio, raggiungendo il mio compagno in attesa ignara di quanto appena avvenuto.
1886
2
7 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
la lontananza
Quando è la distanza a separare dalla condivisione di eventi molto particolari, dei quali resta sempre primario complice il mio compagno, questa viene colmata dagli strumenti che ne facilitano la comunicazione.
Molto sovente è proprio questa forma di obbligata costrizione a rendere ancora più agevole ed eccitante tutto quello che avviene, soprattutto permettendo, all’evolversi di situazioni altrimenti non fruibili con altrettanta facilità, di compiersi senza eccessive remore.
Perfettamente consapevole di quanto tutto ciò fosse da lui vissuto in maniera dirompente anche per causa della lontananza, nella consapevolezza di come la mia esteriorità spesso fosse fonte nel catalizzare interessi molteplici, ecco ogni nuovo contatto divenire lo strumento per altrettante fantasiose ipotesi d’avventura.
È soprattutto in occasione di viaggi all’estero, dove si vanno rarefacendo i limiti del plausibile, anche i più inverosimili incontri possono trovare materia per tramutarsi, da onirico sogno, in emozionanti convegni dove abbandonare ogni forma di pregiudiziale negazione.
Notata da un individuo di colore, sin dal mio primo arrivo in hotel, non potevo fare a meno a mia volta di prendere atto di quella presenza che in brevissimo tempo si fece concreta, avvicinandomi con il palese intendimento di approfondire ancor meglio la mia conoscenza.
Senza celare l’attrazione provata, e manifestando in modo esplicito il proprio interesse nei mie confronti, non gli fu molto difficile ottenere ciò che voleva, invitandomi ad un incontro decisamente particolare, facendo leva sulla mia innata curiosità verso tutto ciò che poteva risultare insolito.
Audacemente invogliata a predispormi in modo adeguato, ed accettando con trasgressiva malizia di accondiscenderne le intenzioni, divenute sempre più esplicite, lo incontrai come prestabilito.
Ricevendomi in un luogo alquanto particolare, presentandosi con il volto coperto da una maschera, ed ordinandomi perentoriamente, senza oltre tergiversare, di sfilarmi subito le mutandine, con tonalità che non ammeteva ulteriori replice, fu consegnandogliele che ottenne l’immediata conferma della mia assoluta disponibilità.
Docilmente remissiva, e sollevando, ad un successivo ordine, l’orlo del vestito, mi esposi in modo che potesse contemplare anche la mia intima essenza, restando immobile di fronte a lui per concedergli di poter ammirare quando tanto ambilmente desiderato.
Lasciandomi poi scivolare l’intero vestito lungo al corpo, restando seminuda in bilico sulle elevatissime calzature, ormai consapevole di essere divenuta schiava integrale di quello che si stava sempre più rivelando come il mio nero padrone, ammirandomi compiaciuto, dirigendo verso di me, prese a palpeggiarmi tra le cosce e sui seni, procurandomi sensazioni di intensa passione.
Appropriandosi anche delle mie labbra e baciandomi voluttuossamente, esplorando, in contemporanea profanazione, sia palato che cavità vaginali, facendomi gemere di convulso piacere, proseguì sculacciandomi con sonora energia sulle natiche, stabilendo di punirmi come affermava che mi meritavo, del tutto incurante delle mie suppliche.
Piegata in avanti, e sodomizzata analmente con indomita energia, lo accolsi nelle viscere offrendomi con remissiva docilità ad ogni sua intemperenza, del tutto succube di quel manifesto potere.
Pensando a quando avrei in seguito descritto al mio compagno gli accadimenti ai quali avevo consenzientemente aderito, già imaginandone le morbose reazioni, accogliendo nell’ovattato tripudio dei sensi il frutto spermatico dentro al corpo, raggiunsi l’orgasmo, implorando, priva ormai di qualsiasi reticenze, il nerboruto amante, di castigarmi altrettanto severamente, andando ben oltre a quel già spasimante delirio.
1675
2
7 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
sorpresa
lui è arrivato a casa stanco.......scazzato.......dopo una bella doccia rilassante ,si è infilato tra le coperte,stremato dal troppo lavoro e dallo stress.......io mi metto al pc e navigo....navigo......finche' incontro qualcuno che si sente solo come me e cominciamo a ciattare.....scambiarci frasi e parole.......................finchè il mio "lui" del quale non ho voluto sapere il nome, mi invita a farmi una telefonata..........dopo le parole dolci che mi ha scritto,mi sale la voglia di conoscerlo e di sentire la sua voce....sensuale..unica...................................................................................................................................................accetto..e dopo cinque minuti il mio telefono squilla....lui nel frattempo si è addormentato e a me è venuta voglia........rispondo e all'altro capo una voce sexy e serena che mi dice"ciao..come stai..."io ho un susulto...la sua voce mi piace,mi eccita.....pero'come fare..non l'ho mai tradito..nemmeno con la fantasia...pero' il "telefono nuovo" mi piace...allora mi corico accanto a lui, nel mio letto..lui russa e io parlo con Claudio(nome di comodo)..e claudio mi fa sentire bella,importante,sexy.....e d'un tratto mi chiede di masturbarmi..e io gli dico di si.............lui russava e io ,stando li vicino,ho avuto il piu' bel rapporto occasionale della mia vita..
5066
1
7 anni fa
cpno64,
57/50
Ultima visita: 6 mesi fa
-
Quella sera in riva al mare
Era una sera del mese di Agosto io e mia moglie stavamo passeggiando sulla spiaggia di Viareggio erano circa le 2 di notte quando ci accorgemmo che in lontananza si vedevano 2 persone muoversi in maniere un po’ strana, pensammo questo caldo deve aver dato fastidio pure a loro visto che alle 2 di notte sono in spiaggia, un po’ per il caldo un po’ per la curiosità decidemmo di continuare la nostra passeggiata notturna in loro direzione, appena più vicini ci accorgemmo che erano indaffarati a fare sesso, la cosa non ci stupì più di tanto visto che pure noi molto spesso di notte dopo una nuotata al chiaro di luna ci davamo da fare più o meno nella stessa zona dove erano loro, una volta più vicini con il chiaro della luna vedemmo che erano 2 stranieri una donna bionda sui 25 anni e un uomo di colore sui 30 forse, lui le stava sopra e mentre la penetrava la baciava , pensammo che non si fossero accorti di noi che a 2 metri o poco più li stavamo a guardare, e loro come niente fosse continuavano il loro gioco, la cosa ci fece eccitare entrambi che per calmare un po’ i nostri bollenti spiriti ci gettammo in mare, cosa che servi a poco appena usciti dal acqua eccitati più che mai iniziammo ad amoreggiare a poca distanza da loro, che nel frattempo forse avevano finito o si erano fermati sentendo i nostri tuffi chi lo sa, poco importa cosa stessero facendo loro nel giro di pochi minuti i nostri costumi erano a terra e io ero sopra alla mia compagnia che le succhiavo i capezzoli turgidi e insaporiti dal sale del acqua di mare che li aveva appena bagnati. Oddio che eccitazione il mio arnese non stava più fermo era un continuo pulsare per la gran voglia di entrare dentro a quella bagnata passera insaporita dal sale, ma no non era ancora giunto quel momento mi spostai interruppi dal leccare quelle due splendide ciliegine per passare a leccare la sua meravigliosa fighetta, tuffai la mia testa in mezzo a quelle cosce abbronzate dal sole tanto abbronzate quasi da assomigliare a quelle di una venezuelana e iniziai a leccare la sua succosa passera sino a farmi venire in bocca, mi spostai per iniziare a penetrarla a pecorina come piace tanto a lei, quando vidi dietro di noi a solo 1 metro un uomo di colore con la sua enorme mazza penzolante mezza dura, ed accanto a lui la signorina bionda di poco prima ci stavano a loro volta osservando e noi per ricambiare il fatto di averli visti a nostra volta scopare iniziamo a scopare sino che io non dissi sto per venire la mia compagnia mi fece uscire e inizio un pompino meraviglioso sarà per l'eccitazione di essere visti da altri 2 sarà che eravamo eccitati dal avere visto loro ma lei lo succhiava come non aveva mai fatto prima leccava tutta la cappella con la punta della lingua scendeva lungo lo stelo e leccava le palle poi lo prendeva sino che le palle non le sbattevano nel mento dopo pochi minuti cosi venni 4 o 5 spruzzi di sperma le raggiunsero dalla bocca la gola non riuscì a reggere tutto quel seme che le colo fuori dalla bocca sino sopra quella bellissima sesta l' effetto della abbronzature faceva risaltare sotto i raggi della luna il mio seme che colava giù sino sulla sua pancia. Vedendo questa scena la bionda disse in un italiano stentato se volevamo fare con loro ciò che abbiamo fatto da soli se volevamo scambiarci i partner, io e mia moglie ci guardammo e io le dissi quando ti capiterà mai di trovare un uomo di colore con un cazzo cosi grande e quando mi capiterà mai più di potermi scopare un donna bionda cosi figa, e lei disse hai ragione facciamolo per una volta non succede nulla. Ci facemmo tutti un bagno ristoratore in mare e poi ci spostammo un po’ piu in la io con la bionda e lei con il nero a 2 metri circa uno dal altro di modo che ci potessimo vedere scopare a vicende io inizzia leccare la fica della stupenda bionda anche essa sapeva un po di sale un po dei suoi umori gle la leccai per un bell po, lei mi disse sempre in un italiano stentato che non il suo compagnio non poteva fare sesso anale per via della misure sproporsionate del suo membro e che avrebbe avuto piacere di essere presa dietro da me che avevo un bell cazzo adatto a sfondare il suo culo non mi sembrava vero credevo di sogniare si mise a pecorina mostrandomi un culo spettacolare con un buchetto chiuso sembrava vero che non avesse mai avuto rapporti anali almeno non con lui, al che sputai nel suo buchino e prima con 1 dito poi 2 poi 3 mi feci strada dentro di lei puntai il mio arnese nel suo splendido culo e lentamente inizzia a possederla lei emise da prima un urlo poi molti mugoli di piacere sino che non sentii un fremito seguito da un urlo che penso abbiano sentito sino dalla strada stava venendo le avevo fatto avere un orgasmo per via anale continuai a pomparla per un altro po poi lei mi disse spostati che ora tocca a me farti godere,mi sdraiai a terra lei mi venne sopra con la sua figa fradicia di umori inizzio a fare su e giu e quando le dissi sto per venire scese di corsa lo prese in bocca e inizzio a leccarlo da li a pochi secondi venni copiosamente dentro la sua bocca e lei ingoio tutto leccandomi la cappella sino a pulirla completamente. Ci sedemmo l'uno accanto al altro a vedere mia moglie che ancora si stava facendo fottere dal nero aveva un cazzo enorme e io dissi alla sua compagnia ma quanto lo ha lungo lei rispose 29, io dissi povera moglie la stara aprendo come una scatola di sardine con un palo simile la sentivo godere a pecorina come piaceva a lei beh con un cazzo simile a pecorina viene bene sicuro dopo poco che la guardavamo la sentimmo urlare godeva come non mai quel cazzo la stava davvero saziando bene, quando fini di urlare vidi il nero uscire da lei ed andarle davanti alla facci come dire ora succhia ma lei gli fece cenno di mettersi sdraiato cazzo dissi io non sarà mica cosi matta da farci lo smorsa candele. La vidi che stava per farlo si posiziono sopra al cazzo del nero e lentamente se lo fece entrare tutto dentro, pensai io ad alta voce come può starci tutto se già con i miei 18 cm dice di sentire male, mi avvicinai per vedere meglio e sorpresa delle soprese stava prendendoselo dritto nel culo una bestia simile, la bionda che mi aveva seguito disse cazzo come fa devo pure io allora provare andò la disse a mia moglie che voleva provare pure lei che se lei ci riusciva come poteva lei non riuscire il nero rimase fermo a terra le la bionda già allargata dal mio cazzo prese prima un po’ poi piano piano tra un urlo di dolore e uno di piacere lo prese a sua volta tutto dentro al culo inizio a fare su e già come una vera furia il suo culo si era dilatato abbastanza per prenderlo come voleva saliva su e giù e mi guardava sorridendo come a dire grazie a te e a alla tua compagnia ora anche io posso soddisfare me stessa e il mio uomo con un rapporto totale, nel mentre in nero stava per venire e lo disse cosi la mia compagnia che ancora non aveva potuto assaporare il sapore del suo seme lo fece mettere in piedi, lei si chino e inizio un poderoso pompino 29 centimetri di cazzo del nero le entravano quasi totalmente in bocca sino a sentirlo contro le tonsille vidi la faccia del nero avere un escrezione di godimento e venne in un modo mai visto prima una quantità di sperma degnai delle sue dimensioni inondava bocca faccia occhi capelli corpo tutto era ricoperto dal suo bianco seme, la bionda vendendo tutto quel seme cadere lungo il corpo della mia compagnia si avvicino a lei inizio da prima a leccare con la mia compagna quella poderosa mazza per poi leccare quello sul corpo della mia compagnia. Dopo questa meravigliosa avventura di una notte tornammo diverse volte in quella spiaggia ma di loro non vi era più traccia evidentemente erano ritornati a casa la loro vacanza si vede che era finita.
5332
1
7 anni fa
desideria80,
28/28
Ultima visita: 2 mesi fa
-
Desiderio.
... ho immaginato il nostro gioco a tre...è sabato sera abbiamo cenato,sistemato docciati e siamo nel divano tu con i tuoi jeans morbidi io uno dei miei baby-doll trasparentiSuonano il campanello e mi chiedi di andare ad aprire,mi alzo il cuore impazzisce e le palpitazioni sono fortissime perché sta iniziando il nostro gioco!Lo faccio entrare ci presentiamo e lui mi si avvicina mi sfiora I seni e mi apre leggermente il baby-doll.. lo prendo per mano e lo accompagno nel divano e lo invito a sedersi,tu ci stai aspettando..sono in mezzo mi allungo verso di te e ti bacio con tanto desiderio e amore per fargli capire quanto sono innamorata di te e che sei tu il mio uomo,allungo la gamba verso di lui e con il piede comincio a sfiorargli i pantaloni,siete eccitati,io fradicia,tu mi apri il baby-doll e inizi ad accarezzarmi i seni e a leccarli,lui ancora mantiene le distanze e rimane a guardare,poi lo invito a giocare prendendogli la mano appoggiandola nel seno,ti alzi e mi spogli e insieme iniziate a toccarmi e a leccarmi,poi vi alzate entrambi e vi sfilo i pantaloni,prendo in mano i vostri cazzi duri ed iniziò a prenderli in bocca e a masturbarvi con le mani,è eccitante da impazzire "e sto impazzendo all'idea " poi tu mi alzi e ti siedi mi fai sedere sopra di te dandoti le spalle in modo che posso riprendere in bocca il cazzo del giocatore.. poi tocca a lui mi inginocchio nell puff tu rimani sempre seduto e inizio a farti un mega pompino mentre il giocatore si inginocchia e mi lecca il culo e la figa finendo con il scoparmi,è un continuo gioco eccitante io sono tanto aperta e i miei occhi sono sempre collegati ai tuoi...sono seduta e mentre mi sto masturbando voi mi riempite del vostro piacere!
Sono fradicia al solo immaginare e scrivere questa serata non oso pensare a quando succederà
3577
2
7 anni fa
follia inevitabile,
29/29
Ultima visita: 3 mesi fa