{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-b7d274ecdc5bb7bee640a34835e80959.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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Single per una sera!
Premessa:
Io e Michelle condividiamo tutto sia nella vita normale sia nell'ambito del sesso e a volte si vuole scoprire nuovi giochi e situazioni...
per cui....
Una sera per movimentare la serata tra noi due abbiamo giocato una partita a carte particolare: strip-poker: fin li' niente di eccezionale, ma la cosa eccitante era la posta in palio: " Una serata da single per chi avrebbe vinto!"
Le mani della partita si susseguono, l'eccitazione aumenta e alla fine eravamo praticamente nudi e dovevamo ancora giocare l'ultima mano: quella che avrebbe dichiarato il vincitore o la vincitrice!
Alla fine (purtoppo per Michelle) sono risultato io il vincitore!
Michelle mi conferma la sua disponibilita' a lasciarmi giocare (solo una volta ) come singolo, a patto che al rientro avrei dovuto raccontarle tutto!
Passa il tempo e se nei primi giorni cercavo di "agganciare "... dopo un po', preso dalla routine di tutti i giorni non ci pensavo piu'..
Una sera uscendo dal lavoro, dovevo passare in un centro del fai da te' per comprare della merce.
Mentre stavo cercando quello che mi serviva , l'occhio mi cadde su una donna che stava valutando dei lampioncini da giardino, la vidi un po' in difficolta' ( non pensavo piu' alla partita, ne' tanto meno ad agganciarla) mi avvicinai per vedere se potevo esserle utile.
Lei mi chiede se ero un commesso, io sorrido e le spiego che ero un cliente, ma se voleva potevo esserle di aiuto... Incrocio il suo sguardo, E' una bella donna, un bel fisico, molto elegante nel portamento, ma quello che mi aveva colpito era la profondita' del suo sguardo,
malizioso e intrigante oltre alla lucentezza dei suoi capelli tagliati a caschetto (sono sempre stato attratto dalle donne che curano i propri capelli lisci o mossi che siano ma portati in ordine e non arruffati o spettinati).
Mi sento pervadere da un brivido come non provavo dall'epoca dei primi incontri da ragazzo.
Lei se ne accorge e sorride!
Possibile che abbia capito che mi piace?...
L'aiuto nella scelta lei mi ringrazia e incrociamo di nuovo lo sguardo,( io vado nel pallone ancora di piu').
A quel punto mi ricordo una frase che mi diceva sempre mio padre: " meglio uno schiaffo per una avance che fare la figura del coniglio), prendo coraggio e le dico che se aveva bisogno per piazzarli nel suo giardino avrebbe potuto chiamarmi e le lascio il mio numero di cell..
Lei rimane un po' li' e poi mi risponde che non ha problemi in quanto conosce gia' chi la puo' aiutare, comunque accetta il mio numero e mentre mi sto allontanando, mi chiama " Non so neanche il tuo nome.."
" William le rispondo" e lei:
" L..., piacere" e mentre mi dice cosi, mi allunga un biglietto con il suo numero di cell..mi fa un bellissimo sorriso sia con le labbra sia con lo sguardo..
La ringrazio, prendo il biglietto...
Lei si allontana verso la cassa mentre io mi dirigo alla ricerca della merce per cui ero entrato...
Passa una settimana non penso piu' a quel fugace incontro, ormai non pensavo neanche piu' alla famosa partita e alla relativa vincita....
Un giorno , mentre sto riordinando il portafoglio, trovo il suo biglietto con il cell...
Decido di provare a contattarla, faccio il suo numero: " 3..3...9...4....6...1........."
"Pronto?"
"Salve L.. sono William, la persona che l'aveva aiutata a scegliere i lampioncini.. si ricorda?"
"Certo che mi ricordo" rispose..
" ... posso esserle utile?" mi dice..
Le rispondo che ero curioso di sapere se era riuscita a sistemare i lampioncini...
" Si!" mi risponde...
" ma secondo me lei ha telefonato per un'altro motivo!"
"Oddio! mi legge nel pensiero?" penso tra me..
" si" le rispondo "In effetti avrei voglia di fare l'amore con te!" questo e' quello che avrei voluto dirle ma invece le chiesi se aveva bisogno di altra consulenza negli acquisti...
Stranamente mi risponde che aveva in effetti bisogno di comprare altre cose per il giardino e che le avrebbe fatto piacere il mio aiuto nell'acquisto....
E cosi' ci diamo appuntamento presso il parcheggio del negozio...
Arriviamo quasi in simultanea
"ciao" le dico
"ciao" mi risponde con un sorriso e con quello sguardo che mi aveva sconvolto al primo incontro...
"In cosa posso esserti utile?" Le chiedo
"dovresti aiutarmi a scegliere una fontanella"
"ok" rispondo
L'aiuto nella scelta e... piu' volte ci fermiamo a guardarci.. e' bellissima!!
al momento di lasciarci, dopo avermi ringraziato per i consigli mi da un bacio sulla guancia, che ricambio sussurandole " Venerdi vuoi uscire a cena con me?"
Lei allontana il viso, mi guarda seria e dopo un attimo......." va bene!"
"ok allora passo a prenderti all 20".. ok?"
"ok.. a Venerdi... ciao"
"ciao".
.....
Passo a prenderla, lei esce con un vestito lungo aderente, con scollatura profonda ma non volgare,uno spacco non profondo sul fianco, un giro di perle al collo, calze velate e scarpe aperte nere lucide con tacco.
Mentre aspetto che esca, vedo sulla mia mano l'anello nuziale..che faccio lo tolgo?.. no, non e' giusto, preferisco rischiare che se ne torni in casa, ma non posso e non voglio toglierlo.
Lei esce.
Rimango incantato da tanta bellezza!!
Sale in auto
" Ciao", "Ciao" le rispondo.. " andiamo?"... "Andiamo"annuisce.
Mentre guido vedo che lei mi guarda le mani, l'anticipo dicendole che sono sposato...
Lei mi risponde che non le importa, che e' single da un po' di tempo in quanto si e' lasciata...
proseguiamo con il viaggio...
E' una sera d'autunno inoltrato, c'e' una leggera brezza e l'aria calda del giorno lascia spazio ad una brezza fresca, quasi fredda..
Entriamo nel ristorante, la padrona, che mi conosce bene, ci accompagna al tavolo che avevo prenotato, conoscendo il locale le avevo chiesto un posto un po' riservato.. vicino al camino acceso..
L.... rimane colpita dall'atmosfera del locale: tavolo vicino al camino acceso, candela rossa sul tavolo, tappeti e quadri antichi alle pareti..luci soffuse...
La padrona ci elenca i piatti in modo malizioso e intrigante..quasi a creare un'atmosfera particolarmente complice...
Mangiamo e sorseggiamo del buon vino rosso, parliamo entrambi con voci calme e sensuali...
Tra una portata e l'altra, quando ci solo le inevitabili pause nella conversazione, ci guardiamo negli occhi, Lei ha uno sguardo malizioso, caldo e accattivante...
Finiamo la cena, usciamo dal ristorante....
Un soffio di vento freddo ci avvolge, lei si fa vicino e la prendo sottobraccio per riscaldarla.
Saliamo, Lei mi chiede di stringerla perche' ha freddo; cosa che eseguo prontamente..
Smette di tremare, la guardo, lei mi guarda e... delicatamente appoggio le mie labbra sulle sue..
Sono calde e morbide,lei mi butta le braccia al collo e mi bacia avidamente e in profondita'....
poco dopo partiamo..
Lei mi chiede " dove andiamo?" le rispondo che e' una sorpresa...
Dopo qualche km arriviamo ad un mio appartamento, alla governante ho lasciato detto di uscire alle 21.30 lasciando la casa nel seguente modo: candele rosse accese disseminate nella casa,
musica di Burt Bacharach in loop, bastoncini di incenso gusto Patchouli accesi.
Apro la porta : " Perfetto! tutto a posto!"
La faccio accomodare in sala e la accompagno verso una vetrata coperta da tende pesanti.
Scosto le tende e ... davanti ai nostri occhi lo stupendo presepe di Varese che si specchia nel suo lago, l'aria tersa d'autunno inoltrato rende le luci ancora piu' accese..
"Stupendo" dice lei e rimaniamo incantati a guardare il panorama; poi lentamente mi sposto alle sue spalle e le appoggio le labbra alla base del collo, lei piega la testa indietro girandola verso il lato dove sono per baciarmi.
A questo punto vorrei "saltarle addosso" ma cerco di controllarmi a fatica.
Fatica sprecata!!
perche'?
perche' lei si volta quasi di scatto e mi scioglie la cravatta, mi slaccia la camicia e le sue mani si infilano sotto stuzzicandomi i capezzoli.
la spoglio dolcemente
Ha dei bellissimi fianchi e i seni sono turgidi di voglia,
La voglio!!
Dopo un attimo mi tuffo su di lei la bacio su tutto il corpo
Poco dopo e' Lei che mi prende il sesso comincia a succhiarlo con avidita' massaggiandolo con sempre maggior intensita'
Io sento che la voglia di godere sale sempre di piu' e sempre piu' velocemente
la stacco a fatica e mi tuffo con la bocca nel suo sesso.
Inizio a solleticarle le grandi labbra roteando la lingua, leccandogliela come un gelato e sfiorandole il buchino, mentre la lecco, frugo con due dita delicatamente il suo sesso...
Lei si contorce in un violento orgasmo, piantandomi le unghie nella schiena, facendomi quasi gridare dal male..
Non ragiono piu', la volto e la prendo alla pecorina, di fianco,davanti, in piedi, in tutte le posizioni umanamente fattibili!
Lei gode piu' volte e sempre piu' violentemente e alla fine anch'io , mi lascio andare ad un orgasmo sui sui splendidi seni e sul viso, lei apre la bocca e cerca di prendere il getto che la colpisce sulle guancie..
Ci accasciamo uno di fianco all'altra, davanti a noi lo splendido panorama notturno di Varese che si specchia nel suo lago che ci guarda nel nostro amplesso..
Dopo un po' ci rivestiamo e lentamente, senza fretta la riaccompagno a casa..
lungo il tragitto di ritorno ci teniamo mano nella mano, poi lei si piega su di me e mentre guido mi fa un dolcissimo pompino... non godo ma e' estrememente piacevole.
arriviamo sotto casa sua..
Scende, mi chiede se ci rivedremo..Vorrei poterle dire di si, ma....
non posso, e mi nascondo dietro un "forse"
Sta per entrare in casa, La chiamo " Devo dirti una cosa.."
"Cosa?" dice lei
"E' stata una serata bellissima, e tu sei una donna fantastica... ma il mio posto e con Michelle"
"La ami tanto, vero?" Lei mi chiede..
Annuisco..
"Allora torna da Lei,e dille che e' fortunata ad avere un uomo che la ama davvero"
mi da un bacio ed entra in casa.
Torno a casa..
Michelle e' li che mi aspetta... La bacio e la stringo a me...
Come daccordo le racconto tutto..
Vedo nel suo sguardo un po' di gelosia e come sempre quando viene assalita dalla gelosia, mi prende con molta passione quasi violentemente.
Un orgasmo intensissimo ci coglie entrambi....
mentre stiamo prendendo fiato mi guarda e sorridento con malizia mi dice:
"Alla prossima partita faro' di tutto perche' sia io a vincere!!!"
William
4904
7
12 anni fa
william e michelle,
65/62
Ultima visita: 2 giorni fa
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Lo spettacolo delle ventidue
“Divaricai le mie cosce come i petali di un fiore, irresistibile richiamo per calabroni in amore”
Avevo compiuto da poco diciotto anni, finalmente la maggiore età! nel paese dove vivevo pochi mi conoscevano, non avevo certo una vita sociale molto intensa, il lavoro mi occupava tutto il giorno e la sera non uscivo quasi mai, nonostante tutto avevo conosciuto una persona sul posto di lavoro, un tipo molto più grande di me, bravo ragazzo, pieno di premure e di attenzioni nei miei riguardi, aveva uno sguardo carico di magnetismo che mi fece innamorare appena lo conobbi. Quando mi aveva vista, dice oggi, rimase incantato dalla mia bellezza, da sempre amava il corpo femminile esile, con gambe lunghissime e fianchi stretti da circondare con le mani. Nelle sue fantasie immaginava spesso una ragazza bionda, dolce, sensibile, timida, insomma non la classica ragazza che, dopo due drink ti porti a letto... ops... oggi si dice in modo diverso... ma allora non avrei mai osato dire la parola “scopare”. Finalmente ero libera di uscire con chi volevo, non dovevo più chiedere permesso ai miei genitori che... certamente, avrebbero preferito indagare per avere più informazioni possibili sulla persona che mi avrebbe accompagnato. La differenza di età e di mentalità mi avrebbe creato qualche problema. “Stasera mi piacerebbe che tu indossassi qualcosa di molto sexy” disse il mio Massimo nel bar, durante la pausa pranzo “con i calzoni stai molto bene, mettono in evidenza quel meraviglioso sederino che hai ma... per stasera ho pensato di farti un regalo”. Tirò fuori dalla tasca interna della giacca una confezione piuttosto piccola e me la porse, facendola scivolare lentamente sul tavolo verso di me. Osservai il pacchetto con il fiocco rosso, rosso, come la carta che l' avvolgeva, lo sfiorai, era morbido, poi, alzando gli occhi verso di lui mormorai, “grazie, ma...cos'è, un paio di calze”? le dimensioni non mi davano certo l'impressione che potesse contenere molto di più. “Aprilo”, disse lui senza togliermi gli occhi di dosso... Quella sera venne a prendermi alle ventuno e trenta, suonò il clacson, io lo aspettavo al buio dietro la porta d'entrata, con la pelliccia bianca già addosso, “mamma, papà, io vado”, dissi a voce alta e prima che potessero raggiungere il corridoio per chiedermi dove, ero già salita in auto sottraendo ai loro occhi il mio abbigliamento fin troppo succinto. Lui mi voleva così, vestita solo del suo regalo oltre ad un paio di scarpe con il tacco alto e al manto bianco. Mi osservò in silenzio, sul suo volto un accenno al sorriso, compiacendosi del fatto che l'attillatissimo miniabito che mi aveva regalato fosse più corto del già ridotto manto di pelo. Mi sfiorò con una mano il ginocchio risalendo su su fino all'inguine ed andando a perlustrare il bordo delle calze nere autoreggenti quindi rilevò la mancanza di qualunque indumento intimo, che nel pacchetto chiaramente mancava. Gli afferrai la mano e lo fermai, non mi ero mai vestita così ed ero imbarazzata per la situazione, lo guardai con gli occhi bassi e dissi con un filo di voce... “spero che dove mi porti nessuno se ne accorga di come sono sotto”. “Non ti preoccupare” rispose, “la dove siamo diretti difficilmente riusciranno a vederti”. “Bene”, replicai, anche se non avevo la più pallida idea di cosa intendesse dire, mentre lui inserì la marcia e partimmo. Biancaneve e i sette nani, diceva la locandina fuori da quel cinema ma le immagini che vi erano raffigurate non mi ricordavano affatto la favola, bensì alcune riviste a luci rosse che al tempo della scuola, di tanto in tanto, guardavo di nascosto con alcune amiche. “Mi porti a vedere un film porno?! ma, lo sai che qualcuno potrebbe riconoscermi?! io tutta casa e chiesa... qui”?! “Amore”, disse lui, “tu hai subìto per moltissimi anni un'educazione restrittiva che ti ha condizionato la vita e stasera vorrei che tu provassi il brivido di qualcosa di diverso, se vuoi, naturalmente”. “Si... si”, sussurrai, “cioè, io non dovrei essere qui ma se proprio ci tieni, ci posso provare”. Pagammo il biglietto ed entrammo. Al bigliettaio non passò inosservato il mio abbigliamento e si sporse di molto con il busto attraverso il botteghino per cercare di capire se sotto avevo la gonna oppure no... me ne accorsi sbirciando con la coda dell'occhio, mentre mi accingevo ad oltrepassare le pesanti tende di velluto rosso che mi dividevano della sala. La cosa mi diede un leggero brivido, fasciata nei miei soliti vestiti nessuno mi aveva mai guardata così! Entrammo a stento, sulla porta, nel buio quasi assoluto, scorsi diversi uomini accalcati che ci fissavano con aria lussuriosa, quasi aspettassero qualcosa. Percepii una vampata di calore al volto che doveva apparire infuocato, nonostante la luce fioca, mi feci spazio a testa bassa e pensai “fortuna che non possono sapere come sono vestita” ... nel mentre afferrai quasi istintivamente i lembi della pelliccia e li avvicinai nel tentativo di coprirmi di più, alzai gli occhi e la, davanti a me, vidi un'immensa immagine di un amplesso, con il sesso maschile in primo piano che penetrava una splendida femmina... curiosamente vestita con le calze simili alle mie. L'impatto fu molto forte, mi ripresi ed abbracciai Max accelerando il passo per andarmi a sedere, nel desiderio di togliermi di mezzo dagli occhi di tutti nel più breve tempo possibile. Le sedie erano quasi tutte vuote ma lui stranamente sembrava preferire una fila, piuttosto avanti, io non compresi perché proprio quella ma lo seguì. Entrò e si sedette sulla terza poltrona, io mi accomodai accanto a lui, lasciando quindi un posto libero alla mia sinistra. Cominciai a guardare quelle immagini che si susseguivano in un crescendo di lussuria, vidi cose che non avrei mai immaginano e nello stesso tempo mi, preoccupai, “chissà cosa penseranno quelli che mi vedono qui dentro, unica donna in mezzo a tanti maschi”... La mia riflessione venne interrotta da un lieve fruscio, percepii qualcuno sedersi alla mia sinistra nel silenzio più assoluto, non avevo il coraggio di guardarlo ma ebbi l'impressione che fosse molto alto e vestito di nero, con un giubbotto piuttosto ingombrante che si tolse immediatamente, appoggiandolo sulle sue gambe e coprendo in parte anche le mie. Ero molto imbarazzata, mi sentivo osservata e giudicata da troppo vicino e nonostante il film, sentivo chiaramente il suo respiro leggermente accelerato. Le immagini che scorrevano sullo schermo erano molto esplicite, la mano di Max che tenevo stretta da un po, cominciava leggermente a sudare, mi sembrò strano, in fondo per lui non doveva essere la prima volta che vedeva certi spettacoli. Nel frattempo, Il tipo alla mia sinistra sembrava piuttosto irrequieto e cambiava spesso posizione, accavallando prima la gamba sinistra, poi la destra, spostando e rispostando l' indumento ma cercai di non farci caso fino a quando, inavvertitamente... sfiorò le mie ginocchia. Ebbi un leggero sussulto, quel movimento cosi repentino ed involontario, nonostante la brevità, mi fece percepire il calore della sua mano e per un attimo pensai che se per errore mi avesse toccata un po più in alto avrebbe potuto scoprire che stavo senza mutandine. La cosa mi mise inquietudine, mi spostai un po di più verso Max e, ricominciando a guardare il film pensai “accidenti ma questo non sta proprio fermo”! mentre spostava nuovamente il suo giubbotto che ormai invadeva in modo evidente il mio spazio, coprendomi quasi completamente gli arti inferiori. Mentre riflettevo, un po infastidita, lo vidi afferrare l'indumento da sotto per rimuoverlo con decisione, ne scaturì un rapido abbozzo di carezza fatto con il dorso della mano, quindi lo ripose coprendomi completamente la mini e tutto il resto. Non dissi nulla ma cominciai ad agitarmi, ormai avevo il sospetto che tutto questo non accadesse per caso ma non capivo quali fossero le reali intenzioni di quel personaggio. Sentivo il cuore pulsarmi in gola, nonostante tutto rimasi immobile sforzandomi di mantenere la calma e cercando di capire, se quello che percepivo ora sulle mie cosce era quell'orribile indumento o la sua mano. La risposta non tardò ad arrivare, quando ad un tratto, le sue dita cominciarono a scivolare lentamente sulle mie calze velate, producendo la tipica vibrazione che le sottili maglie di nylon trasmettevano alla mia pelle come fosse un segnale di allarme. Ebbi un sussulto! mi irrigidì tutta e strinsi istintivamente la mano di Max che mi chiese, “ ti piace il film amore”? gli risposi di si... ma la mia mente era già altrove. Nel frattempo il tipo cominciò a farsi più audace, ora la sua mano ben celata dagli occhi di Max cominciava ad accarezzarmi più insistentemente ed io mi sentivo in sua balia, non sapevo che fare! Come avrebbe reagito Il mio uomo se gli avessi fatto capire qualcosa? lo amavo troppo... avrebbe potuto, farmi una scenata, prendere a pugni quel tipo accecato dalla gelosia, oppure imputarmene la responsabilità e lasciarmi, visto che erano parecchi minuti che tutto questo andava avanti senza che io mi lamentassi... Rimasi inerte cercando di riordinare le idee, nel frattempo, l'uomo, constatando la mia indecisione avanzò con la sua mano cercando di infilarsi sotto le gonne, strinsi forte le mie esili cosce ma lui avanzò con decisione nell'anfratto formatosi tra esse con le sue lunghe dita, come un aratro avanza nella terra, trascinato dal motore di un insano desiderio. Sentivo il suo respiro diventare affannoso insieme al mio, mentre il bastardo riusci ad infilare anche l'altra mano sotto l'improvvisata coperta e con forza cercò di allargarmele. Mi sentii perduta, ormai, in balia del suo volere, con Max accanto che apparentemente non si era accorto di nulla ed io che cercavo di difendermi con tutte le mie forze, sperando che il film finisse nel più breve tempo possibile. Il repentino evolversi degli eventi mi stava stremando ,non sarei riuscita a trattenere il suo impeto ancora a lungo, poi finalmente ebbi un'idea, piantai con forza il tacco della scarpa sinistra nel suo piede, lui sussultò in un rantolo di dolore che subito soffocò... ma... approfittò immediatamente della mia azione disperata che implicava il divaricamento dei piedi, per affondare la sua mano proprio li... dove ormai mi sentivo grondare di umori... non capii più niente, il mio timore di essere smascherata da Max si mischiava ad un'enorme eccitazione provocandomi un esplosione di emozioni contraddittorie, tremavo come una foglia mentre sfregavo le cosce l'una contro l'altra nell'ultima spasmodica difesa... poi percepii le sue dita iniziare a penetrarmi... a quel punto ero irrimediabilmente vinta...rilasciai i muscoli aprendomi come un fiore apre i suoi petali, per invitarlo ad entrare in profondità, contando sull'indumento che nascondeva pietosamente tutto...il mio corpo ormai agiva in totale autonomia nella ricerca incondizionata del piacere, indipendente dal volere della mente. Con aria colpevole osservai Max per capire se potesse intuire qualcosa poi guardai furtivamente il tipo mentre estrasse due dita e se le portò alla bocca gustandole lentamente una ad una, orgoglioso di mostrare alla platea il premio per aver vinto le mie timide difese, le vidi uscire dalle sue labbra illuminate del riflesso dello schermo e già mi mancavano... quando provò a rimettermele addosso però riacquistai una briciola di lucidità, accavallai la gamba sinistra e mi piegai vistosamente verso Max abbracciandolo forte. Ancora non mi spiego se fu un ultimo tentativo di difesa o se inconsciamente era un' ulteriore invito ad essere violata, fatto sta che lo sconosciuto non si fece molti scrupoli, la mia posizione quasi fetale, grazie alla tela elasticizzata del vestito ormai raggomitolata sui fianchi, offriva al suo sguardo il mio sesso ormai gonfio e grondante di piacere che sporgeva dai glutei quasi a ricercare un contatto, l' accarezzò, delicatamente...non opposi più nessuna resistenza.... non desideravo altro, chiusi gli occhi ed attesi pochi attimi che mi sembrarono eterni, quindi entrò con forza con le sue enormi dita agitandole e roteandole dentro di me...sussultai in un gemito di piacere infinito stringendo Max in un abbraccio soffocante. “Amore, ti piace così tanto il film”? disse lui, ed io con un filo di voce ormai prossima all'orgasmo risposi disperatamente....”sii “conscia che questo mi avrebbe fatto scoprire ma ormai incapace di gestire le mie emozioni, “e vai matta anche del resto... vero”? replicò con un'aria maliziosa ...lo fissai in una smorfia di piacevole supplica quasi a chiedergli perdono, interrogandomi contemporaneamente sulla sua domanda... poi compresi immediatamente il suo diabolico piano e libera da ogni freno scoppiai nell'orgasmo più intenso che ebbi modo di avere in tutta la mia vita.... mi dimenai sulla poltrona, inarcando spasmodicamente la schiena... ed allargando il più possibile le cosce, mentre le mie grida si mischiavano a quelle del film Max mi baciò, trasformandole in un mugolio sordo che sfogai nella sua bocca, poi afferrai la sua mano e la portai al centro del mio piacere, non si fece pregare, cercando di infilare un paio di dita nello spazio ormai esiguo del mio sesso... Quello sconosciuto che non ebbi nemmeno il coraggio di guardare in faccia se non per un brevissimo istante, mi aveva fatto un regalo impagabile e sono certa che anche lui ormai non sentiva più il dolore che il mio tacco aveva provocato e se ancora lo percepiva, forse fu il dolore più gratificante che potesse attendersi, mentre io, timida ragazzina di periferia mi scoprivo vittima e complice della mente più perversa che avessi mai potuto incontrare. Quella notte compresi che c'erano migliaia di emozioni che mi attendevano, emozioni di cui non immaginavo nemmeno l'esistenza e cominciavo a tremare di piacere nell'attesa di nuove sorprese che certamente la mente di Max stava già pianificando...
7888
7
12 anni fa
sax viola,
30/36
Ultima visita: 1 anno fa
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il mondo saffico, la scoperta
Un week end di luglio come tanti, io e Francesca, la mia amica da una vita, eravamo a casa sua alle 5 terre; una casa stupenda, immersa nel verde, ma con una vista mozzafiato sul mare.Il blu di una piscina circondata di teak su tre lati si perdeva come sciogliendosi nel mare sullo sfondo. Una scalinata lunghissima scendeva per la ripida collina per qualche centinaio di mt fino al mare; una scalinata che in tutti gli anni passati lì, prima con i genitori e poi con i rispettivi fidanzati, forse avevo percorso meno di 10 volte. Sempre ci limitavamo a restare a bordo piscina, più comodo e rilassante.
Quella domenica eravamo sole, fuggite da Milano il venerdì, lasciando in città i nostri compagni che non potevano muoversi chi per un motivo chi per un altro. Eravamo sdraiate sul lettino a bordo piscina entrambe in topless, completamente rilassate sotto quel caldo sole; ad un certo punto Francesca vide sulla rivista che stava sfogliano la pubblicità di un costume che non lasciava segni di abbronzatura; io le dissi che non avevo comunque segni, visto che spesso prendevo il sole senza, a casa sul terrazzo o al mare se con il fidanzato o sola; Il discorso presto si spostò sul nudismo, e tutto ciò che ne derivava. Ad un certo punto Francesca disse, "ok allora togliamoci pure tutto tanto siamo solo noi" e sorridendomi si sfilò gli slip; io, da sempre priva di vergogna, feci lo stesso. Francesca è una ragazza stupenda un bel fisico, bionda e occhi azzurri; unica cosa che non condividevo ( ma per puro gusto personale) era la peluria, seppur poca e molto chiara, che circondava molto discretamente il suo pube e le chiesi se avesse mai provato a togliersela. Lei mi rispose che spesso ci aveva pensato ma la paura di farsi male era troppa; dal nudismo si era passate al pelo si e pelo no... Ad un certo punto mi offrii per farglielo io se la paura di farsi male da sola era così tanta. "ok ci sto, sono troppo curiosa di sapere come ci si sente, fammelo ora!" mi disse. Quale momento e luogo migliore per depilare il pube alla mia amica se non un pomeriggio a lato piscina sotto il sole? Ma non potei dire di no, ero io che mi ero offerta! Così mi legai il pareo in vita a mo' di gonna ed entrai in casa a prendere l'occorrente; tornai dopo alcuni minuti con della schiuma da barba (probabilmente di suo padre) il mio rasoio, una bacinella di acqua calda ed un piccolo asciugamano; Francesca divaricò le gambe e dopo averla tamponata con acqua calda cominciai a spalmarvi la schiuma. Presto il suo basso ventre fu libero di peli ed era il momento di procedere più in basso; le allargai ulteriormente le gambe e tenendo la pelle tesa con l'altra mano, cominciai a radere. Piano piano compariva una vulva rosa, dalla pelle chiara, bellissima; scorrevo con le dita all'interno di essa per tenderne bene le labbra, mentre Francesca stava immobile ad occhi chiusi.
Finito il mio lavoro mi fermai qualche istante ad ammirarla, non mi era mai capitato di guardare così un'intimità femminile; sorridendo le dissi " e ora la prova morbidezza" e subito le stampai un bacio sul clitoride; lei ebbe un leggero sussulto ed io, staccatami di qualche centimetro, immobile, percepivo un leggero sapore di umori sulle mie labbra; evidentemente tutto quel mio fare innocente non era stato poi così innocuo. Rimasi qualche istante immobile, stranita e confusa, ma poi lentamente mi riavvicinai e riappoggiai le labbra sul suo sesso; il bacio fu più lento e delicato, decisamente diverso dal precedente. Sentivo il suo clitoride turgido tra le mie labbra, lo succhiai con delicatezza e la mia lingua cominciò a leccarlo; mi piaceva il suo sapore e cominciai a cercarne sempre di più passando tutto il suo sesso. La leccavo dal clitoride alla vagina dentro e fuori le labbra; ero confusa ma la cosa mi piaceva e piaceva pure a lei; presto cominciò ad accompagnare i miei movimenti con il bacino e senza dire una parola mi prese la testa con le mani come per tenermi lì, mentre io la tenevo per i fianchi. Mi sentivo premere il suo sesso sulla faccia; i miei baci divennero più insistenti, come anche i suoi movimenti; cominciò a gemere, sempre più forte, finchè non esplose in un fantastico orgasmo. Quando mi fermai, imbarazzata, rimasi ad ammirare quell'intimità, mentre lei, immobile, con voce tremolante, mi chiese " e questo cosa significa?" io le risposi che non ne avevo idea, che non mi era mai capitato e conclusi dicendo che avevo bisogno di rinfrescarmi; mi tolsi il pareo e mi tuffai in piscina. Lei restò alcuni minuti sul lettino immobile poi mi raggiunse. " É stato bellissimo Elisa, ma non credo che questo significhi un qualcosa di preciso" mi disse avvicinatasi a me; " certo, credo proprio di no, mi sono solo fatta prendere dal momento, ma non è nulla" risposi.
Di nuovo sdraiate sul lettino rincominciammo a chiacchierare, ma non riuscivo a non ammirarne la bellezza; in più lei si accarezzava per scoprire e gustarsi il suo nuovo look senza far mancare apprezzamenti e la cosa non mi lasciava certo indifferente. Il guardarla mi eccitava e sentivo il mio intimo inumidirsi.
Vista l'ora che si era fatta decidemmo di ripartire per Milano il mattino seguente molto presto avendo così ancora tutta la sera per riordinare casa. Ci coprimmo entrambe con un pareo legato sopra il seno ed in poco tempo riordinammo tutto.
2 spritz, un piatto di prosciutto e formaggio, sedute sul lettino matrimoniale una di fronte all'altra ed il sole che scompariva all'orizzonte, tutto era meraviglioso; ci fissammo negli occhi, immobili, poi le nostre bocche lentamente si avvicinarono, si unirono in un nuovo stupendo bacio; la sensazione fu stranissima, le labbra morbide, la pelle priva di barba, tutto era una stupenda novità. Le lingue s'incontrarono, le mani cominciarono ad esplorare il corpo altrui e i parei subito vennero slacciati lasciandoci nude; sdraiandoci il piatto cadde a terra rompendosi ma la cosa non interruppe ciò che stava succedendo. I nostri corpi a diretto contatto erano eccitati, vogliosi di quella novità appena scoperta. Francesca era sopra di me quando lentamente baciandomi scese fino in mezzo alle mie gambe; subito le divaricai e mi abbandonai alle attenzioni della mia compagna. Sentivo le sue labbra succhiarmi e la sua lingua leccarmi come mai nessuno aveva fatto; era delicata ma decisa, tutto era meraviglioso. Cominciai a sentire dei brividi, delle scariche percorrermi il corpo; istintivamente cominciai ad accarezzarle i capelli, sentivo i fremiti e la tensione salire, era incredibile; stupita capivo che a breve avrei avuto il mio primo orgasmo attraverso un rapporto orale; mai prima di allora mi ero sentita così e in un attimo venni travolta da quell'esplosione meravigliosa lasciandomi andare ad un rumoroso gemito.
Francesca sollevò la testa e mi disse " te lo dovevo, e ammetto che non è per niente male"
Col respiro ancora affannoso e lo sguardo fisso al cielo le risposi sorridendo; non sapevo che dire, era stato bellissimo .
Con molta calma riordinammo le ultime cose e andammo a letto. Dormivamo sempre insieme ma quella notte fu diverso, nude e abbracciate, il mio corpo contro il suo, sembrava un incastro perfetto. Parlammo dell'accaduto e su come ci saremmo dovute porre con i nostri fidanzati optando alla fine sul mantenerlo segreto per il momento. Infine, sempre abbracciate ci addormentammo.
Il mattino sveglia all'alba, caffè, ci preparammo velocemente, mi infilai un vestitino e un paio di sandali, una mise perfetta per l'ufficio, e salimmo in macchina.
Un viaggio tranquillissimo e Francesca mi lasciò puntuale in ufficio, mentre lei decise di andare a svegliare il suo fidanzato con il suo nuovo look 'morbido' dicendomi che poi mi avrebbe fatto sapere.
In ufficio io continuai a pensare su quella domenica e sul nuovo meraviglioso rapporto che era nato con Francesca.
Questo fu solo l'inizio di una nuova avventura che ancora oggi continua in modo stupendo.
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11 anni fa
elisa85ely,
26
Ultima visita: 4 anni fa
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11.11.2011
..... con tutti questi undici, abbiamo deciso di incontrare un singolo che conoscevamo da tempo solo via cam. lei era molto agitata perchè naturalemte aveva paura di nn essere all'altezza del ragazzo da incontrare, lei era stupenda come sempre, vestita con pantaloni attillati e maglioncino nero, con un intimo nero trasparente. partiamo alle 20 ci troviamo davanti alla stazione FF.SS due chiacchiere e ci spostiamo in una birreria, e davanti una birra e un panino ci siamo conosciuti meglio. sembrava che fossimo amici da sempre ci siamo subito trovati bene si è parlato di tutto fino a quando verso le 21.10 c siamo trasferiti in motel. lì dalle 21.30 alle 23.30 è stato un tripudio di sesso sfrenato, ha iniziato baciandola da pertutto e a leccarla facendola venire un paio di volte poi è toccato a lei spompinarlo la bella sorpresa è stato che era molto dotato in circonferenza. lui è riuscito a coinvolgerla completamente è riuscito a farla sua, lei lo ha fatto sdraiare e lo ha montato con calma xchè vedevo che nn voleva perdere nessun cm del suo pene, dopo averlo cavalcato per un pò lui l'ha messa sotto di lui facendola urlare come nn mai è stato bellissimo, mentre era sotto se la girava in tutte le maniere facendo venire molte volte. poi lisa lo ha voluto di nuovo in bocca per poi farselo mettere nel secondo canale, era impressionante vedere come spariva nel suo culetto lei era eccitatissima e cavalcandolo si è fatta sbattere per un pò nel didietro per poi farsi mettere a pecora e farsi sbattere la patatina per bene, naturalmente continuando a venire. dopo due ore e una pompa di 15 min è riuscita a farlo venire. che dire io per quella sera ho fatto spettatore, ma spettatore di prima fila!!!
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3
12 anni fa
Bart e Lisa,
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Ultima visita: 9 anni fa
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Chi ha aperto le porte x Moni 3° parte
Chi ha aperto le porte x Moni 3° parte
Angela si stacca da me e torna con una mascherina di pelle tutta chiusa, la parte degli occhi ha dei clips che si possono staccare ma niente dovevo vedere…solo con l’olfatto e le sensazioni…mi accompagnano sul letto.. seduta e bendata, avvolta nel mistero del senno di: ora cosa succederà, non posso vedere nulla cosa stanno facendo le mie 2 Fatine…sento che bisbigliano tra loro divertite ma anche eccitate. Mi sdraiano sul letto nella posizione che prediligono loro, comincia il gioco di seduzione x la verginella…non so chi è a sinistra o a destra, sento le loro mani accarezzarmi tutta, le mie sono bloccate sotto le loro ginocchia.. vorrei accarezzare i loro stupendi corpi ma mi è impossibile… sento delle dita che mi accarezzano le labbra, le lecco e le bacio, sono in preda al delirio ed al desiderio, ho voglia di muovermi anch’io…toccare e baciare le Fatine…Ad un certo punto sento sulle mie labbra un calore, il profumo del sesso, si appoggia lentamente e delicatamente, lo sento liscio,duro ed infinito, lo sento passare dalla punta fino ai testicoli, ma è enorme non finisce +, lo bacio senza remore, con la lingua lo accarezzo da cima a fondo poi lo sento che vuole entrare nella mia bocca, oddio è enorme faccio fatica a riceverlo ma lo voglio, mi lascio andare fin che passa la cappella e con la lingua lo massaggio tutto intorno, è fantastico sentirti riempire la bocca, un sapore intenso che mi inebriava la mente…comincia ad andare avanti ed indietro come volermi scopare, arriva in gola e sento che manca ancora un pezzo…mai provato una sensazione così intensa…mi piaceva da morire…Mentre l’altra (non so chi) mi accarezzata il sesso che stava x scoppiare, sento che mi scosta il perizoma da un lato e sento la sua lingua che comincia a baciarmelo, poi un calore improvviso avvolge la mia cappella, una lingua esperta mi fa inarcare tutta…allargo le gambe e sento che la lingua scende piano piano verso i miei gioielli, sobbalzo quando li bacia…poi scende ancora, non capisco + nulla, una mi sta scopando in bocca, l’altra mi sta baciando come mai nessuna l’abbia fatto…a questo punto alzo le gambe verso l’alto come una troia e sento che con le dita mi allarga il mio buchino e la lingua entra…sto morendo…sono al settimo cielo…mi libero le mani e comincio a massaggiare quello che sto spompinando, è enorme sarà minimo 20 cm, lo sento pulsare e diventare sempre + duro e lungo…ora comincia la parte + intensa del mio cammino di Moni…ho lo sfintere bagnato dalla saliva di (poi ho scoperto che era Angela).
Quindi era Monica che stavo spompinando, la mia Venere…chiedo il permesso di togliere la maschera, voglio vedere tutto quello che mi sta accadendo intorno.. permesso negato…il mistero eccita di + mi dicono…Sento il mio sfintere che si sta aprendo ai colpi di lingua di Angela, sanno quando è il momento, stava arrivando e dalla lingua passa ad un dito, molto lentamente lo sento entrare dentro di me, lo ruota dentro e sento un piacere intenso che mai avevo provato in vita mia…poi 2 dita, passano facilmente oramai il gioco è fatto, il terzo mi fa uscire di senno…”Sei una Troia, ti piace vero? Entrambe cominciamo a dirmi parole a volte dolci a volte quello che vorrei sentirmi dire, Sei una Puttana la nostra Troia, solo noi possiamo fare quello che vogliamo di te e ogni volta che vogliamo scoparti devi correre da noi subito senza ma e senza se…ero nelle loro mani, mi avevano posseduta psicologicamente…ero la loro giovane schiava…
Continua…………….
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14 anni fa
Monitrav60,
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Ultima visita: 11 anni fa
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Dal parrucchiere (scritto dal mio miglior amico.......)
Valeria è una di quelle clienti che non passano inosservate.Lei porta elegantemente i suoi 42 anni,veste strepitosamente elegante,e la sua raffinatezza è palpabile dal sol guardare i capi che indossa.Oggi sono fortunato,viene per le meches,quindi rimarrà in salone da me per + di due ore.Il personale l'accoglie come tutte le altre clienti,non differenzio mai le clienti in base alla bellezza e tantomeno alle possibilità finanziarie.Oggi veste con un tailleur blu,gonna sotto le ginocchia,spacco generoso ma non arrogante,camicia azzurra abbottonata alla soglia del vedo e non vedo,giacca decisamente blu,cintura e borsa nere,collant (che spero siano autoreggenti) blu meno intenso del tailleur e il tutto impreziosito da scarpe con un tacco dal taglio tale che non si capisce come riesca a camminare per tutte quelle ore nella sua galleria d'arredamento del centro città. E' mia cliente da qualche anno,e giustamente la consulenza tecnica la vuole da me in persona,come se per me non fosse un piacere.Dopo aver preso visione del da farsi,incarico la mia collaboratrice addetta ai lavori tecnici per iniziare il lavoro. In salone si susseguono le clienti ma una in particolar modo richiede le attenzioni della mia tecnica,indi ragion per cui io prendo il suo posto (capirai,c'era ancora mezza testa di stagnole da fare e nientemeno a chi,a Valeria) e mi precipito a continuare al suo posto. Fin che lavoro è normale che si riesce a vedere quale giornale e articolo sta leggendo la cliente e noto che la sua attenzione è catturata da un articolo di un settimanale il quale approfondiva la spiegazione degli oggetti di divertimento femminili. Ovvio che non stilava frasi su orologi o brillanti,ma bensì stimolatori clitoridali ,falli più o meno conosciuti sino ad oli da massaggi con aromi afrodisiaci. La confidenza che abbiamo ci porta a parlare dell'articolo sino a quando io,prendendo forza e sapendo che è separata,gli chiedo se tra quelli fotografati sulle pagine c'è anche qualche "oggettino" che usa lei. Noto subito un cambiamento della sua postura fisica,piega una parte del giornale all'interno d'esso e accavallando le gambe mi omaggia di uno sguardo d'importanza diversa dal solito,e giocherellando con le pagine del giornale con un'unghia sapientemente ornata a french look ,mi chiede: "Cosa ti fa pensare che io ne faccia uso?". Al che,una goccia di sudore mi solca tutta la curva della mia spina dorsale fin che pensavo di aver gia' perso la cliente per una domanda forse troppo spinta,ma invece ,avendo gia' cotto la frittata,controbatto dicendo:"Trovo che uno o più oggetti del genere facciano parte della vita di qualsiasi donna voglia vivere a 360 gradi la propria intimità sessuale,e che comunque regali analoghi,li avevo gia' confezionati per qualche mia compagna + o meno occasionale. Non eravamo soli in salone,di conseguenza la partita di chiacchere accaldate,tra me è lei,è andata avanti con tono di voce ribassato ma notavo che l'interesse per il contenuto accendeva i movimenti di Valeria,per niente scomposti,ma con movenze che lasciavano intendere una certa accondiscendenza del contenuto stesso. Attribuiamo colori ai vari oggetti fotografati sul giornale e a quelli immaginari,si ride e fantastica sulla durata delle batterie in base alle performance degli stessi,i vari sistemi di pulizia a fine uso,chi in lavastoviglie o chi manualmente ma chissa' perchè non cambiamo discorso,nè io e tantomeno lei. Finisco di applicare le stagnole per le meches non dopo aver notato che durante tutta la nostra piacevole discussione Valeria roteava vorticosamente il piede destro della gamba accavallata con un continuo cambio di posizione delle gambe,le quali talvolta,grazie allo spacco,mi regalavano la visione di importanti e non pubblici centimetri di pelle.Non nego che con la fantasia ero arrivato a seccarmi la saliva in bocca da tanto leccavo quelle gambe,ma devo tener presente che sono al lavoro,e nulla deve trapelare dalla mia fantasia.......dannata serieta' professionale. Passa il tempo di posa,intanto io mi adopero a tagliare i capelli alle altre clienti e di tanto in tanto passo anche vicino a Valeria,la quale non direttamente ,ma dagli specchi,si lascia scappare sorrisini attinenti ai discorsi fatti qualche minuto prima. Le sue meches sono pronte,e Valeria viene fatta accomodare al lavateste ,dove si susseguiranno i vari trattamenti da fare,fin qui tutto normale,fino a quando io,da uno specchio,intravedo il suo ennesimo accavallamento di gambe,lasciandomi di stucco,in quanto quest'ultimo è stato piu' generoso di tutti i suoi predecessori,a tal punto da togliermi il dubbio sui suoi collant:"Erano autoreggenti". Da lì in poi,purtroppo per me,è stata dura veramente a non far capire alle altre clienti ed al mio personale,ove stessero navigando i miei pensieri..... Nel frattempo le clienti si susseguivano in salone e pian piano siamo rimasti io,il personale e Valeria. Mi ritrovo che sono le 18 passate,e sto ancora ultimando il taglio a Valeria,quando vedo che la mia prima collaboratrice mi chiede se possono rincasare,così facendo sarei rimasto solo con Valeria in salone per la durata di tutta la piega. Nel cominciare la piega ,il cell di Valeria squilla,e per lasciarle un po' di privacy ne approfitto per dare una scopata a terra per raccogliere i suoi capelli,ma non posso non sentire che chiede ad una amica di passare dal salone per poi andarsene a prendere un aperitivo assieme. Io e lei,durante la piega,non perdiamo occasione di ritornare sul discorso vibratori ed affini,quando mi suona alla porta l'amica sua.Mioddio,un'altra splendida creatura cha da poco ha superato la quarantina,ma inganna tremendamente tanto l'anagrafe con il suo aspetto fisico.Curata,longilinea,elegante e per di piu' simpatica.Lei si chiama Lara,ed oltre che esserle amica da sempre è pure appassionata d'arte,per cui immaginatevi il lessico da lei usato nel parlare.A dir poco soave musica per le mie orecchie. Lara sbirciando in salone ,mi chiede se non ho nulla da stuzzicare,vista l’ora dell’aperitivo,e io,ricordandomi d’avere sempre un paio di bottiglie di prosecco nel frigo del personale,gli chiedo se gli andava un pre aperitivo in salone.Con molto stupore ho appurato che le due meravigliose creature non hanno opposto nessun diniego in merito e di lì a poco ho servito ad entrambe due bicchieri di fresco prosecco,badando di non abbondare troppo con il frizzante nettare. Le due amiche ridono e scherzano e Valeria non perde l’occasione per riprendere di nuovo il discorso sugli oggetti che tanto avevamo commentato prima,ma questa volta con una differenza;c’era anche Lara ad ascoltarci e forse forse il frizzante nettare gustato a stomaco vuoto,dava i primi cenni di artefizia allegria..Alchè,dopo aver capito di cosa stavamo parlando Lara chiede a Valeria:”Certo che non avrei mai immaginato che tu avessi un rapporto analogo con il tuo parrucchiere,a tal punto da parlare di queste lussurriose sciccherie”. Le movenze d’entrambe sembrano più rilassate,sembriamo amici da una vita,si ride e si scherza sugli oggetti che l’articolo di giornale tanto descrive. Nel frattempo io termino la piega a Valeria e dirigendoci verso la cassa Valeria mi dice:”Sai in onore di cosa è l’aperitivo di questa sera?Il mio ritorno da Londra e il regalo di compleanno per Lara”. Alchè Valeria infila le mani all’interno di una busta e con grande stupore di Lara esibisce in suo favore il regalo di compleanno,invitandola ad aprirlo in presenza di tutti e tre. Lara eccitata dalla situazione e forse forse dalla voglia d’aprire il regalo s’avventa su di esso,e strappandone l’incarto d’ornamento apre il tanto atteso involucro. Mioddio non credevo ai miei occhi,il contenuto dell’involucro era un signor fallo,di un materiale analogo al cristallo,tremendamente trasparente,tremendamente lavorato e levigato con pietrine colorate al suo interno,tanto da far brillare il regale augello trasparente ad ogni movimento delle mani. Attonito ma ancora cosciente,osservo le due amiche,le quali,come se io non ci fossi,s’abbracciano fortemente,Lara ovviamente ringrazia Valeria del regalo e per niente a disagio della situazione,forse complice anche il bis di prosecco a stomaco vuoto,s’avventa sulla bocca di Valeria con un bacio degno di due amanti che non si vedono da anni. Le loro lingue s’aggrovigliavano tra loro,le labbra quasi sparivano tanto era intenso il contatto e le loro mani cominciavano a cercare parti del corpo che solitamente in pubblico non si cercano. Forse un attimo di lucidita’ porta Lara a guardarmi e a chiedersi se quello che stava realmente accadendo davanti ai miei occhi avrebbe dovuto svolgersi altrove,o perlomeno in privato,ma con altrettanta rapidita’ ,Valeria si gira verso me e dice:”Penso che a questo punto ,Paolo,io e te sono ben pochi i segreti che ci dividono,di conseguenza ti chiedo se l’aperitivo lo possiamo consumare interamente qui da te”. Il salone era ormai chiuso,fuori c’era buio,spensi l’insegna e dissi a Valeria e Lara che l’aperitivo glielo avrei finito di servire nella cabina estetica,ove sarebbero potute stare più comode. Nell’accettare l’unica offerta che potevo fargli, entrambe si diressero verso la cabina estetica,ove Valeria sapeva di poter contare su un lettino di lavoro abbastanza grande,mentre io mi diressi ad aprire un’altra bottiglia di prosecco per poterglielo servire direttamente nella zona destinata. Entro,stappo la bottiglia e nel servire di nuovo il frizzante nettare le due meravigliose creature si erano gia’ messe comode,a Valeria mancavano già la giacca e la camicetta,mentre Lara cercava con la lingua d’infilarsi all’interno del reggiseno di Valeria,per graziarsi dei suoi turgidi capezzoli.Il rumore del tappo le ha interrotte,ma i loro sorrisi nel afferrare di nuovo i bicchieri ,indicavano che il mio ingresso non era per niente inopportuno,ma bensì atteso. Brindiamo,vengo per un certo verso scambiato per un vero cameriere in quanto le meravigliose creature mi consegnano i bicchieri senza nemmeno ringraziarmi e seguitano nelle loro effusioni. Lara,ancora vestita,non perde tempo e fa rimanere Valeria in reggiseno,autoreggenti e scarpe,cominciando a roteare la punta della sua lingua all’interno della beneamata fessura intima,facendo rovesciare all’indietro gli occhi di Valeria dal piacere.In quel momento io mi sono reso conto che la miglior parte potessi fare era quella di rimanermene in disparte ad assistere e gustare da solo,senza per nulla interferire in questo meraviglioso gioco da loro regalatomi,e mi sono sbrigato ad accendere lo stereo per dare una degna atmosfera al momento con una musica new age usata dal personale per i massaggi alle clienti. Lara leccava il caldo nettare uscente dalle grandi labbra di Valeria,la quale s’era impadronita del regalo di compleanno di Lara e se lo gustava con la bocca ansimante del piacere che Lara le stava dando.Meravigliosa visione la mia,vedevo le splendide creature recarsi piacere a vicenda e in più le soffuse luci della zona cabina estetica davano giochi di luce alle pietre contenute nel fallo ad ogni movimento di Valeria. Quest’ultima bagnata come non mai,si sfila il tanto leccato fallo dalla bocca e spostando la lingua di Lara se lo infila nella bagnato solco del piacere,sino quasi a farlo scomparire tutto con lenti ed eleganti movimenti sussultorei della mano.Lara nel frattempo non perde tempo,e nel girare attorno al lettino di Valeria si spoglia e rimane in autoreggenti,reggiseno e scarpe,ed allargando le gambe appoggia la sua bagnata e depilata micia sulla bocca di Valeria,la quale non perde tempo a far scomparire la punta della lingua all’interno dell’orifizio appena offerto Che spettacolo.Nessun film hard mi ha mai omaggiato di simili scene.Per rispetto io non ho mosso un dito,non ho detto una parola,ma all’interno dei miei pantaloni stava prendendo vita un piccolo animale affamato e da settimane denutrito,pronto ad avvinghiarsi su quel succulento piatto.Quanto avrei voluto tirarlo fuori e animarvici sopra una sega da nuovo millennio,ma non so perché,non volevo interrompere cio’ che le due meravigliose e goderecce amiche avevano gia’ iniziato da sole. In quel momento mi sentivo seduto nella prima fila del miglior spettacolo al mondo nel miglior teatro,luci gradevoli,musica invitante e rilassante,e il tutto accompagnato dai gemiti delle due amiche crogiolanti di piacere. Valeria sta venendo,e nel farlo aumenta il movimento della sua lingua sulla bagnata micia di Lara,la quale anche lei,come un’eco di montagna esplode dal piacere sulla bocca di Valeria. Lara s’alza dalla bocca di Valeria,la quale porge all’amica il conteso oggetto del piacere e si scambiano di posto,Lara a carponi sul lettino e Valeria infila il fallo nel suo sedere mentre comincia una gita con la punta della lingua all’interno del suo utero,ma con la consapevolezza e maestria di chi quell’utero lo conosce gia’ da tempo. Nel fare cio’,Lara accompagna con una mano l’ingresso del fallo nel suo sedere,appare e scompare ritmicamente,è bagnatissimo anche il sedere ed ogni tanto Valeria s’affaccia con la lingua anche nel sedere,il tutto per mantenere inalterato il tasso di liquido al suo interno per una maggiore viabilita’ del fallo. Che meraviglia vedere il sudore ricoprire i corpi d’entrambe,ne scolpiva maggiormente le gia’ invitanti curve. I loro capezzoli eretti e turgidamente invitanti,primeggiavano su quei seni che si rendevano protagonisti di roteanti movimenti accompagnatori,come a condire una gia’ ricca situazione tracimante di piaceri. Lara da il cambio a Valeria,la quale si sdraia di nuovo sul lettino,allarga le gambe e con la mano destra fa scomparire il suo indice all’interno dell’innarrivabile taglio del piacere.Lara è innanzi a lei e stimolando con la lingua la finta cappella del fallo assiste alle performance della sua amica fin che si masturba.Il suo clitoride era come una fragola,tanto lo stava stuzzicando,sino a quando Lara,chinandosi alla pecorina, innanzi al suo sesso e divaricando le gambe,comincia leccare la miacia alla sua Valeria,ripetendo così il nubifragio di piacere di Valeria,la quale gode,ansima,a momenti la vedo nuotare nel suo liquido vaginale tanto è il piacere che le trasmette Lara s’infila il dito che in precedenza sondo’ il proprio sesso,in bocca,e così facendo mi guarda,mi fissa e in quell’istante ho capito che avrebbe preferito forse dell’altro in bocca,magari non trasparente,senza pietre luccicanti,ma semplicemente in morbida carne. Mi avvicino a lei,mi libero dei pantaloni,rimango solo con la maglia con su scritta la pubblicità del salone,e a piedi nudi sul pavimento mi coordino per avvicinare il mio membro tremendamente diritto,alla sua bocca giocherellante con il dito.Valeria sfila il dito,e con le unghie ornate a french look che tanto avevo ammirato durate i nostri incontri professionali in salone,mi accarezza la morbida sacca contenente i genitali fino a socchiudere la bocca quanto basta per farmi rispondere al tanto desiderato appello.In men che non si dica mi ritrovo a farmi succhiare l’uccello da quella bocca che a momenti sognavo di notte.La sua lingua roteava attorno alla mia cappella,lo faceva apparire e scomparire dalla bocca meglio di qualsiasi altro illusionista.Ad ogni affondo nella sua bocca,sento scorrere fiumi di sangue all’interno del mio pene,il che, rendendolo marmoreamente in conconrenza al fallo trasparente,accompagno i suoi movimenti sino ad esplorare zone della gola non visibili se non da sonde di profondità. Valeria stesa a gambe aperte sul lettino,faccia appoggiata al lato destro del viso,con in bocca il mio pene,io che con le dita giocherello con i suoi seni,Lara che con la lingua,faceva la spola tra il clitoride e il sedere si insomma una scena da riprendere con tutte le telecamere e angolature usate come nel film Matrix. Lara ad un certo punto ,senza smettere di leccare Valeria,mi passa il fallo artificiale in mano,invitandomi a darlo a Valeria……Alchè io sfilo il mio membro dalla bocca di Valeria e dirigendomi verso il retro di Lara,la cerco con lo sguardo,la quale ricambia per un solo istante e come segnale di accondiscendenza mi inarca il bacino rendendomi la sua micia bagnata ancora più visibile al mio passaggio.Con la mano destra mi passo l’asta dall’alto verso il basso,cosicché cio’ che restava della saliva di Valeria,andasse a lubrificare tutta l’asta,in modo da poter penetrare Lara senza alcun preparativo.In un solo movimento,ma lentamente accompagnato,mi vedo sparire il membro tra le grandi labbra di Lara,la quale al suo ingresso,smette per un attimo di torturare la micia di Valeria con la lingua e mi omaggia di un gemito compiacente. Esilarante vignetta la nostra.Reale cronaca di cio’ che stava accadendo.Mi stavo scopando Lara,Lunghe gambe divaricate sorrette da scarpe sapientemente acquistate in negozi esperti in tacchi,questi glutei sodi da palestra,lei inarcata in avanti intenta a leccare il gran canion di Valeria che non smetteva di farsi sparire in bocca il fallo artificiale.Ritmavo i miei colpi in base al ritmo della musica new age che si diffondeva in stanza,allargavo i glutei per vedere piu’ centimetri possibili di Lara,la natura aveva fatto un lavoro di incalcolabile maestria. Ad un certo punto Lara smette la sua pratica su Valeria,io sfilo l’animaletto dall’umido tunnel e Valeria scivola in avanti sul lettino facendo cadere a terra sul tappeto,il tanto leccato fallo concorrente,e passandosi la mano sinistra sulla lingua la strofina sulla micia,ancora scrogiolante del liquido ottenuto dalla saliva di Lara sommata ai suoi umori,mi fa cenno con gli occhi che anche lei vorrebbe gustare.Nel frattempo Lara fa il giro del lettino,camminando come solo una modella sa fare sui tacchi e ,allargando le gambe anch’essa,fa incastrare il suo clitoride con l’angusto spazio libero lasciato dalla bocca socchiusa di Valeria. Valeria comincia la sua pratica leccatoria su Lara non prima di essersi fatta penetrare dall’animaletto eretto del suo parrucchiere,fissandomi, come accompagnare ogni centimetro d’asta all’interno del suo corpo caldo e tremendamente bagnato. Dopo i primi colpi Valeria mi omaggia di un sorriso liberatorio,e mi abbandona con lo sguardo per recarsi con la lingua sul clitoride di Lara la quale si china in avanti per chiudere il triangolo a comincia a limonarmi,quasi come per indirizzarmi con la sua lingua al giusto ritmo da tenere per la sua amica Valeria.Oramai sudavo anch’io,ero fradicio di sudore,eravamo creature che si strofinavano a vicenda,scivolandosi addosso. Scopo Valeria ricordandomi di tutte quelle volte che passava dal salone e io potevo solo viaggiare d’immaginazione…..ma ora sono lì,siamo io lei e la sua amica,non potevo chiedere di più. Valeria si stacca dal beneamato utero di Lara,mi fa cenno che si vuole alzare,io sfilo il mio avido animale dal suo orifizio e attendo di capire quale posa le due creature vogliono assumere. Lara si sdraia sul lettino e Valeria le si corica sopra a carponi.Io dietro Valeria mi gusto lo spettacolo.Vedo il sedere di Valeria,il taglio del suo utero e la micia crogiolante di Lara.Loro s’abbracciano,si baciano,si gustano il momento.Entrambe,visti i loro visi compiacenti,hanno raggiunto l’apice,purtroppo o per fortuna io no! A questo punto senza chiedere nulla mi avvicino al sedere di Valeria.Ce l’ho innanzi a me,tondo,sudato,bagnato.Lei è intenta a baciare Lara ma sente il mio arrivo,e con fare da gran maestra m’inarca il bacino offrendomi la miglior posizione per una penetrazione anale. Man mano che i miei centimetri spariscono all’interno del suo sedere,sento gemere Valeria dal piacere,e alzando la testa verso il soffitto mi omaggia dicendomi:”Scopami il culo ,aprimi l’interno anche per tutte quelle volte che non l’hai fatto ma che con gli occhi desideravi”: Quale miglior invito per un uomo.La scopavo quasi con rabbia,stringevo i suoi fianchi ad ogni affondo. Il mio cazzo entrava e usciva dal suo culo come le mie dita quasi penetravano le fattezze dei suoi glutei. Lara nel frattempo sembrava una giocoliera tanto era brava con la lingua a passare da un capezzolo all’altro di Valeria. Valeria sente che io continuo a gonfiarmi,sto per scoppiare,sto per riversarle dentro l’ano il caldo nettare frutto di un’eccitazione che durava da ore,sino a quando Valeria sfilandosi il mio cazzo dal sedere si gira verso di me e mi dice:”Vienimi in bocca,anche per tutte quelle volte che asciugandomi la frangia mi facevi chinare il viso in avanti e io immaginavo di succhiartelo”.A quel punto esplodo tutto il mio nettare dentro la sua bocca e quello che non trattiene Valeria raccoglie Lara con la sua lingua. Mi sentivo svuotare ad ogni schizzo,e Valeria succhiava fissandomi negli occhi;un uomo non puo’ non apprezzare questo affronto da colei che con tanta maestria gli stava coccolando il membro con quella bocca da sogno. Chi mai avrebbe immaginato che anche lei in cuor suo in tutti questi anni da cliente,mi desiderava. E’ proprio vero.L’universo femminile non conosce confini,e semmai ci fossero,noi uomini non avremmo forze abbastanza per calcarli.
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13 anni fa
rebecca,
32
Ultima visita: 11 anni fa
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come sono diventata giselle
Come sono diventata Giselle
La storia che sto per raccontarvi parla della mia vita e di come sono diventato da piccolo bimbo timido ed introverso a splendida e focosa travesta. La mia vita è stata un cammino tortuoso fatto di mille esperienze, tante negative ma altrettante divertenti e lussuriose, e di tanta curiosità e voglia di provar nuove cose. Iniziai la mia lenta trasformazione, che mi portò ad essere Giselle, senza rendermene conto sin da piccolo.Da bambino ad una prima occhiata potevo sembrare “normale, ma già da allora in me qualcosa nasceva e cresceva facendomi sentire “diverso” da tutti gli altri. Il fatto che fossi figlio unico di una ragazza madre fu la prima causa del mio sentirmi differente dagli altri bimbi. Poi, il fatto di essere minuto di corporatura e molto gracile, spesso mi ammalavo e restavo settimane intere a casa, non mi aiutava a relazionarmi ed a creare amicizie con i miei compagnetti delle elementari. La mia infanzia passò abbastanza velocemente, tra un’influenza e l’altra, rendendomi un bimbo molto solo ed introverso, pieno di complessi, ma anche insolitamente curioso verso il mio corpo, ad imitazione di madre che stava ore davanti agli specchi prima di uscire col nuovo boy friend del momento. Infatti, le molte volte che mi capitava di stare solo a casa mi piaceva togliermi il pigiama e stare completamente nudo ad ammirarmi il corpo nei vari specchi di casa, in particolar modo il sederino tondo e vellutato come una piccola pesca mi attraeva. Ero fin da piccolo un bambino molto curioso e oltre ad osservarmi incominciai a toccarmi il sedere, accarezzarlo e massaggiarlo come avevo visto fare a mia madre, da parte dell’amico di turno, spiandola furtivamente durante i suoi amplessi amorosi in camera sua , e la cosa mi piaceva molto. In quel periodo ricordo che quando mi coricavo per andare a dormire, nel mio lettino mi abbassavo i calzoncini del pigiama e le mutandine per sentire il contatto del fresco del lenzuolo su di me, mi strusciavo col mio cazzettino e spesso mi infilavo un dito nel culetto, che poi tiravo fuori e me lo portavo al naso per annusarlo.Ricordo che in quel periodo spesso venivo scambiato da fanciulla dai vari ragazzi “amici” di mia madre che si susseguivano nella nostra casa, ed effettivamente come dargli torto. All’età di 12 anni quando entrai nella mia adolescenza il mio aspetto era tutt’altro che quello che avevano i miei compagnetti delle medie. Ero piccolo di statura confronto alla media dei ragazzi della mia età, avevo un visino angelico reso ancor più femminile dal taglio degli occhi da cerbiatta e dal candore della mia pelle; per non parlare dei capelli castani chiari quasi biondi che mia madre si
Adv ostinava a tenermi lunghi, facevano risaltare il rossore delle guance e il rosa deciso delle mie labbra carnose. Visto da dietro, grazie al mio esile corpo con un vitino snello e fianchi larghi a sostenere un sederino tondo e pronunciato, non era semplice non scambiarmi per ragazzina.E forse io già mi sentivo così, non avendo molti amici ed essendo anche una frana in tutti gli sport, mentre gli altri giocavano a calcetto o a pallacanestro io mi ritrovavo spesso nelle gradinate con le mie compagne a poter solo fare il tifo per i veri maschietti.A 13 anni ogni volta che andavo in bagno passavo un po’ di tempo a guardarmi il cazzetto e anche il sedere, me li strofinavo spesso… poi un bel giorno dal cazzetto mi uscì un liquido bianco… forse era quella cosa che i miei compagni di scuola più maturi chiamavano “sborra”! Da quel momento ogni occasione era buona per masturbarmi. A 14 anni mi segavo anche 3 volte al giorno.A 15 anni non avevo ancora una ragazza, per cui sentivo il bisogno di sfogarmi attraverso le riviste pornografiche. Essendo minorenne le rubavo ogni tanto da un rivenditore di fumetti e poi a casa me le visionavo con calma. In uno dei tanti giorni che rimasi solo in casa decisi che avrei cercato di avere il maggior numero di eiaculazioni possibili, in modo da vedere fino a che punto avrei potuto arrivare. Così sul letto matrimoniale di mia madre, presi tutte le riviste porno che avevo e mi spogliai completamente nudo. Mi masturbai per circa 8 ore, in effetti, riuscii a sborrare ben 7 volte, solo che le ultime 2 furono in sostanza a secco! Durante quella lunga maratona mentre mi stavo masturbando appoggiai per sbaglio il mio culetto vicino al pomo del lettone il tocco di quel pezzo di legno cosi duro tra le mie natiche mi procurò un brivido lungo la schiena e provai così a strofinarmi l’ano sopra. Mi ci sedetti sopra, provai una grandissima eccitazione che mi fece fare una schizzata di sperma tremenda. Da quel momento capii che godevo di più se mi penetravo l’ano. Così le volte successive cercavo sempre di infilarmi qualche oggetto dentro il culo, pennarelli, tubetti, flaconi, i bastoni delle scope per godere di più. Nello stesso tempo sentendomi molto depravato ma anche molto incuriosito ed eccitato incominciavo a rubare dal cesto della roba sporca vari indumenti intimi di mia madre e dopo averli annusati incominciai a pendere il piacere di indossarli per masturbarmi. Da quel momento incomincia più o meno inconsciamente a volermi sentire donna, femmina, e così nel corso di quegl’anni osservai molto le mie compagne ed amiche per poi una volta giunto a casa e indossato i vari abiti di mia madre giravo per casa cercando di imitare la loro camminata e i loro modi di fare per poi finire eccitatissimo a dovermi masturbare il cazzetto e a deflorarmi il culo, magari messo per terra a pecora inculandomi da solo col bastone della scopa in culo mentre l’altra estremità era appoggiata al muro a, con grande goduria.Fino all’età di 16 anni circa tutto ciò che sapevo ed avevo sperimentato del cosiddetto sesso però era stato confuso e riduttivo, visto che ero sempre solo. le ragazze mi interessavano sempre meno e i ragazzi, verso i quali il mio interesse cresceva di giorno in giorno, erano sempre presi dallo sport e dalle troiette che gli circolavano attorno.Ma finalmente quell’anno qualcosa cambiò.Anche se ero uno dei più bravi della scuola, avevo qualche problema a digerire la matematica. Siccome non volevo ritrovarmi un 4 sulla pagella, mia madre decise che era meglio se prendessi lezioni private. Una sua amica gli avevano suggerito di contattare Marco, un ragazzo di 27 anni che fa l\'università e che essendo bravo per potersi pagare gli studi faceva ripetizioni.Dopo aver preso accordi telefonici con mia madre, il lunedì successivo mi recai a casa sua per la prima lezione. Lui abitava ancora con i suoi ed infatti fu proprio il padre ad aprirmi la porta e a farmi accomodare nello stanza del figlio dove poco dopo entrò Marco. Quando lo vidi entrare rimasi paralizzato: era bellissimo, alto, capelli castani quasi neri, occhi verde mare e un fisico non palestrato ma ben curato. Non so perché ma dentro la mia testolina mi ero fatto l’idea di trovare un tipo alla Leopardi, brutto, curvo e topo di biblioteca, ed invece fui felicissimo di essermi sbagliato. Dopo il primo momento di smarrimento ci presentammo e mi fecce accomodare sul tavolo dell’armadio a ponte ed iniziamo la prima lezione, che scorse velocemente, era un primo incontro conoscitivo dove lui mi chiese dove eravamo arrivati e che problemi avevo. Le ripetizioni continuarono per un po’ ed io ero sempre più felice di andare da lui, infatti io e lui eravamo molto in sintonia, e la matematica era diventata meno pesante da sopportare. L\'ora passava in fretta e spesso mi fermavo di più anche per parlare, era uno dei pochi ragazzi che conoscevo che mi ascoltava interessato e che sapeva farmi sciogliere la lingua, o per giocare ai video giochi; era davvero un asso e io una schiappa, ma la cosa non i importava, volevo solo passare più tempo possibile vicino a quel bellissimo ragazzo!Un giorno durante una lezione mi propose di fare degli esercizi per vedere a che punto ero arrivato e con la scusa mi lasciò solo nella sua camera e andò a farsi una doccia perché dopo la lezione aveva un impegno. Stavo seduto di fronte alla scrivania a fare gli esercizi, quando mi resi conto che sotto il letto di ci sono dei giornali e visto che ero quasi alla fine e di Marco non si vedeva l’ombra e vista la mia curiosità, con fare da felino cercai di vedere di cosa si trattava. Non erano di certo dei quotidiani ma delle riviste porno del genere gay e trans. Rimasi sorpreso e meravigliato, tanto che le rimisi subito sotto il letto. Ad un certo punto sento aprirsi la porta ed entrò lui, completamente nudo con l’asciugamano intorno alla vita a coprire le parti intime, mi sento in imbarazzo, lui come niente, si avvicina mi da un veloce sguardo ai compiti e poi mi disse “scusami, ma mi sono dimenticato di prendermi il cambio” e cosi frugò nell’armadio e poi preso i vestiti che doveva indossare riandò in bagno.Io rimasi immobile e stupito, non sapevo se per la scoperta dei suoi giornaletti o se per la bellezza del suo corpo e per la naturalezza col quale quasi nudo era stato lì accanto a me per un paio di minuti.Da quel giorno non feci altro che pensare all’accaduto, pensavo e riflettevo ponendomi mille domande.Allora Marco non era cosi etero come si presentava, forse e per questo che avevamo così tanta sintonia, lui forse mi avrebbe capito e magari mi avrebbe aiutato a realizzare i miei sogni, sentirmi una femmina tra le braccia del mio bell’uomo, forse l’uomo che cercavo senza saperlo era lui. Le settimane dopo l’accaduto furono piene di domande e di emozioni. Lo desideravo con tutto me stesso ma dall’altra parte avevo paura e timore di un rifiuto. Ormai le mie tante masturbazioni giornaliere avevano solo un desiderio, farmi passare quel gran prurito al culetto che mi veniva tutte le volte che pensavo a lui. Non potevo continuare così, stavo morendo per lui, lo desideravo e desideravo sentirmi suo, mi ero preso una cotta pazzesca. Volevo concedermi a lui ma non volevo fare la prima mossa, ero troppo timido. Dovevo fare in modo che mi notasse di più e che mi desiderasse, e quando lo avrebbe fatto io sarei entrato in pieno nella mia parte diventando la sua femmina, una femmina a sua completa disposizione che lo avrebbe fatto godere soddisfando tutte le sue voglie.Iniziai allora a cambiare il mio abbigliamento, tutte le volte che andavo a lezione da lui. Indossando sempre più spesso tute da ginnastica o jeans pantalone attillatissimi che mettessero in evidenza le mie belle gambe affusolate e prive di peli e specialmente il mio culetto prominente.Cercavo in ogni modo di piegarmi sullo zaino per prendere i libri ed i quaderni in modo che lui potesse notare le mie forme. Dopo alcuni tentativi la mia troiaggine colpì nel segno e lo vidi di sottecchi mentre mi fissava.L’episodio mi stimolò così tanto che decisi di osare di più. La lezione successiva indossai dei pantaloni talmente stretti ed a vita bassa da lasciare scoperta la parte superiore dei miei liscissimi glutei, senza dimenticare di far sbadatamente venir fuori il filo del perizoma rosa che indossavo. Quando alla fine di un esercizio mentre Marco era intento a correggerlo feci cadere una matita per terra sotto la scrivania, con la scusa di recuperarla; mi posi accucciato a pecora con il risultato che i pantaloni furono ulteriormente risucchiati nel solco fra le chiappe lasciando il mio culetto in gran parte scoperto ed il bellissimo perizoma rosa in mostra. Poi per risalire gli appoggiai una mano sulla coscia. Al contatto lo sentii fremere e ne fui deliziato. Spostai la mano un pochino più in alto e mi feci più vicino continuando a seguire la correzione dell’esercizio.Lo guardavo con aria svanita e lui si accorse che non stavo capendo una sola parola di quello che stava dicendo. Sentii la sua grossa mano appoggiarsi sulla mia schiena e scendere fino al sedere. Un brivido di lussuria mi fece tremare mentre sentivo le sue dita spostarmi il filo del perizoma ed insinuarsi nel solco fra le natiche e titillarmi il buchino voglioso. Come se non stesse succedendo niente continuò a spiegarmi la correzione dell’esercizio ed io imbarazzato e timidissimo cercavo di assecondare il suo gioco facendo finta di niente anche se sentii comunque il mio viso arrossire per l’eccitazione e la paura di essere scoperto, dai suoi genitori che erano in giro per casa.Quello che ormai da qualche settimana desideravo e che pur senza conoscerlo desideravo inconsciamente da anni si stava avverando. Cercai il più possibile di restare calmo e di seguire la lezione anche se sentire il suo dito muoversi tra i miei glutei mi provocava un’eccitazione fortissima. Non resistetti più e quando lui incomincio ad inserirmi il suo dito medio nel mio bucchero gemetti come una cagnetta, allora lui si alzò e chiuse a chiave la porta tornando verso di me si abbassò la zip dei pantaloni e finalmente estrasse il suo bellissimo uccello. Con la sua mano destra mi afferrò dolcemente i capelli dietro al collo e spingendoli verso il basso mi fece inginocchiare a terra ed alzare la testa. Mi fissò con espressione estasiata e con voce rotta dall’emozione mi disse “sospettavo di te dal primo giorno che ti ho visto” ed io per tutta risposta senza proferire parola lo guardai come una fanciulla innamorata e misi le mani dietro la schiena in una posizione che ostentava la mia completa passività. Alzai la testa e guardandolo dal basso decisi di giocare il tutto per tutto, confessandogli la mia attrazione per lui. Dissi “Marco mi piaci moltissimo, mi ecciti da impazzire sei così maschio, cosi possente e io mi sento così femmina …ti prego, voglio essere tua, voglio essere la tua donna … per favore.Pensai che più troia di così non sarei mai potuta essere, anche se in futuro mi sarei smentita\".Vidi i suoi occhi accendersi di lussuria e le sue mani tremare leggermente. Si chinò su di me e mi baciò sulle labbra poi guardandomi fisso negli occhi mi disse “certo tesoro, da oggi sarai mia, sarai la mia nuova alluna e ti insegnerò tantissime cose”. Io, sentendolo rivolgersi a me al femminile avvertii una scossa che mi percorse tutta la schiena e con fare amorevole mi avvicinai al suo meraviglioso cazzo ed inalandone il forte odore di maschio che emanava incominciai ad accarezzarlo con cura utilizzando solo il mio viso, come a volergli far capire il mio senso di sottomissione nei suoi confronti, e percorrendo l’asta con teneri baci. Lui capì subito la mia devozione ed anche la mia inesperienza. Allora, per aiutarmi in quel mio primo pompino, con una mano mi accarezzo dolcemente la guancia e con l’atra impugno la sua mazza ed poggiata la cappella sulle mie labbra la strofinò delicatamente come se fosse un rossetto. Questa cosa mi aiutò molto a sbloccare la mia timidezza e ad accrescere ulteriormente la mia voglia di lui cosi iniziai quel mio primo rapporto orale estraendo la lingua e con la punta ad assaggiare l’oggetto dei miei desideri. La mia lingua s’inebriò di quel sapore, un misto di pre sperma e di cazzo anche se lavato con residui d\'urina, cosi forte ma cosi buono. Fui trasportata dall’emozione e dal turbinio di sensazioni meravigliose che mi provocava l’essere inginocchiato a leccare ed assaporare il buonissimo cazzo di Marco che mi venne naturale aprile la bocca per accoglierlo meglio dentro di me.Marco fu dolcissimo, mi fece fare finché non presi confidenza col suo membro e poi piano piano cominciò a muovere il bacino e andando in sincrono col mio movimento inizio a scoparmi in bocca. Lui, ansimava e godeva della mia naturale ed innata troiaggine nel prenderglielo in bocca ed io godevo sempre di più nel sentirmi la sua femmina. Dopo una ventina di minuti, quando ormai la “lezione” volgeva al termine sentii il suo cazzo irrigidirsi sempre più e lui con gli occhi ricolti al cielo per l’immenso godimento che la mia bocca gli dava mi sussurrò tra i denti che stava per venire. Io, in un primo momento rallentai e mi scostai leggermente dalla sua mazza ma la curiosità di provare il sapore di uno sperma diverso dal mio fu tanta che mi rificcai il suo membro fino in gola e serrandolo tra le mie labbra accelerai il pompino facendogli capire la mia disponibilità.Disponibilità che fu presto assecondata da un’immensa sborrata che mi inondò la gola e mi riempi la bocca obbligandomi ad inghiottire per non soffocare. Fu bellissimo, e lo fu ancor di più quando mi rialzò con le sue potenti braccia baciandomi in bocca e accarezzandomi il mio piccolo uccellino che in men che non si dica urlo il mio godimento bagnandomi il perizoma del mio piacere. Dal giorno le lezioni private di matematica furono molto più lunghe ed intense, e da ancor di più quando sapendo di aver la casa sempre libera gli chiesi se faceva lezioni anche a domicilio. La mia storia con Marco duro 4 mesi, nei quali lui oltre alla matematica m’insegnò tante altre cose, In quei mesi, a casa mia mentre lo attendevo mi sbizzarrii a vestirmi nei modi più stravaganti fino a farmi trovare da lui vestito interamente da donna. Il giorno lui entrato a casa e poggiato la sua 24 ore nell’ingresso mi guardo negli occhi e sorridendomi mi chiamò e mi disse “ora si che sei la mia femmina, la mia alluna preferita, da oggi sai la mia Giselle”. Io, dalla felicità di quelle parole e dalla felicità di aver ricevuto il mio nuovo nome quasi piansi e come una ragazzina innamorata mi buttai braccia al collo su di lui e lo baciai con passione. Dal giorno la mia vita cambio e con essa anche il mio modo di relazionarmi col mondo.
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14 anni fa
pandera,
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Ultima visita: 1 mese fa
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Fisting alla Kleopatra...
Punta Croce Estate 2011...Spiaggia decisamente più coinvolgente, più invitante, più attiva... più porca quest'anno... rispetto all'anno scorso...Perscorsa tutta la sinuosa stradina polverosa dopo il Camping Amarine arrivi a quel piccolo tunnel naturale creato dalle piante a mò di piccola galleria lunga 4 metri scarsi.. Gia davanti a questo.. buco immagino tanti e tutti gli altri possibili buchi... ascolto il vento che si incanala in quel tunnel... e lo immagino come un super cazzo entrare in una super gnocca.. mi sale l'energia dalla mia figa fino al cervello al sol saper di entrare in Spiaggia...Siamo appostati al centro di quella che io definisco l'area hard di quella lingua di scigli appianati di Punta Kruiz, sopra di noi il boschetto, sotto di noi altro posto per stendersi ma notevolmente più scosceso, nel ns gergo "in terrazza". Guardando il Mare, alla ns dx a 300 metri c'è l'area gay, alla ns sx sempre a 300 metri circa c'è l'area che io definisco soft... sembra vi sostino quelle persone che non amano aver troppi spettatori... o ricevere troppe provocazioni... Da attenta cacciatrice sto osservando il mio Clue Privè preferito studiando un pò le persone, le dinamiche passate e presenti, cercando di cogliere sguardi o intenzioni... Più che i Moschetti (i cazzi) guardo immaginandone il sapore in bocca i diversi bellissimi roastbeef (le Fighe) che sfilano davanti a me o che qualcuna mi apre graziosamente ... "ummm" mi sto masturbando la mente... Quando vedo una Donna convinta, decisa, disinibita.. si sveglia il maschio che è in me.. "quanti bei roastbeef !" penso... "ci vorrebbe proprio un aperitivo alla gnocca" mi dico..." poi magari scatta qualche altro grande show coi ns Amici super attrezzati e super giocattoloni " continuo fra me e me. Sono circa le 18? Bah.. li il tempo si ferma. Diciamo che sta arrivando l'ora dei granchi... luce calda e viva, stimolantissima, mare dolcissimo da sottofondo... ormoni in fase acuta: la spiaggia in particolare a queste ore diviene un collettivo naturale spettacolo di persone che danno e ricevono diversi piaceri, che generalmente sfociano in enormi orgasmi... anche gridati a pieno al mondo... Giro su me stessa a 360 gradi per far il punto della situazione... Lì basta un secondo per creare un gran spettacolo, almeno secondo me... Chiamo il mio amato "Amore... avrei voglia sai di partire con un pò di casino...". "Ma và?" mi risponde.. scherzosamente. In quel mentre i ns sguardi sono catturati da un dolce lento e leggero scivolare di una mano maschile sulla schiena della sua Donna, sù e giù, sù e giù... da metà schiena fino al cocige... Una mano elegente dallo smalto sulle unghie di color salmone scuro, come anche ai piedi. Quel bel ragazzo sulla 40ina aveva già incuriosito la mia persona al suo arrivo in Spiaggia al mattino tardo per i sandali in sughero che portava legati attorno al collo, per gli orecchini pendenti e piuttosto grandi ai lobi delle orecchie, per i braccieletti rigidi che portava da ambo i polsi... e per un leggero trucco agli occhi. Appariscente ma con classe e gusto. Onestamente non saprei quanti e quali gusti erotico-sessuale viva un personaggio del genere, forse tantissimi... Allo scorrere di quella mano dopo un pò quel bel culetto a mandolino inizia a dondolare, da destra a sinistra, poi segue l'andamento scandito dal giovane... sù e giù, sù e giù.. Lui accompagna il balletto anche con l'altra mano, quasi per farle provare innumerevoli brividi.. e lei danza per lui col suo culetto sempre più animatamente. Questa.. danza ha colto non solo la mia attenzione e del mio Patrik ma anche diversi altri occhi, cazzi segaioli e immaginazioni nelle coscienze attorno a noi. Cala il solito silenzio quasi sacrale, canta solo il Mare ed il Vento, vibrano nell'aria voglie desideri e fantasie collettivre ed individuali... sembra una composizione orchestrale dove tutti hanno la loro parte.. oppure un opera teatrale dove però nessuno recita ma vive davvero le emozioni e sensazioni. La mente si ferma, senti solo il calore e l'eccitazione scorrerti nelle vene, occuparti il cervello, tutto il tuo essere è avvolto in una magia indescrivibile.. senti,vivi la Libertà di poter essere ed esprimerti.. Il giovane inizia ad umentare il ritmo di quello sculettare e il suo sguardo dal bel culo di lei sale agli occhi miei, in piedi in alto rispetto a loro, a terra nella terrazza della Spiaggia.Il giovane mi tende una mano... Guardo Patrik, mi schiaccia l'occhiolino.. scendo piano piano dalle coppia,... che succederà ora? Seduta davanti a quel bel culo, inizio a sfiorarla come fa lui.. Lei non sa di me. Non so aspettare ancora tanto,.. inizio a sfiorale le grandi labbra, leccandomi un pò le dita, leccandola poi direttamente..e Lei andeggia ancora.. Stiamo diversi minunti a baci e leccate di gnocca finchè inizio ad entrare con le dita ( n.b. : specialmente in ambienti così procuriamo sempre di lavarci spesso genitali e mani con salvietine igieneizzanti, ovviamente). Con una mano lui mi porge un barattolo contenente vasellina.. e continua ad accarezzare la sua Lei... Proseguo la mia parte di danza entrando con le dita dell'altra mano nel bellissimo buchetto B così la super donna si trova ad un certo momento con tre mie dita nel culo e quattro in figa... Ma il suo gran porco splendido maschio mi fa capire di torgliermi qualche braccialetto.. " non posso crederci.. magari! L'ho sempre vissuto io e ora ho la possibilità di farlo provare..." penso.. Da buona Kleopatra porto molti gioielli e ornamenti addosso.. che assicuro ho saputo togliere velocemente in quel momento. Ebbene.. levati anelli e braccialetti da poter avere così almeno il polso libero... mi ungo per bene la mano sx di vasellina, la dx resta con tre dita nel bel buco B, lui continua a contornare la scena e piano piano proseguo io... punto in figa prima un dito, poi l'altro, il terzo, il quarto... incurvo leggermente li palmo ed inserisco piano il pollice.. Una ventosa! La sua caverna di figa mi ha dolcemente succhiato la mano! Enorme! Ci starebbe anche l'altra mano mia.. Non riesco a credere che un pancino così tenga cotanta figa libera dentro e lei che gode, gode e gode ,geme di piacere,.. lui le stimola il clito, io spingo sù e giù e lei mi segue.. mi ha strabagnato la mano.. ho un composto sulla mano di gnocca-vasellina di un profumino inebriante.. Quasi temo farle male ma è lei a spingersi sulla mia mano.. mi cavalca la mano.. !Tolgo le dita dal culetto e la tocco io sul clito... sfrego sfrego... il ritmo sincronizzato perfettamente fra noi aumenta sempre più.. sempre più... aumentano i respiri profondi e le apnee, aumenteno i gemiti, aumenta lo sfregamento clitoreideo, aumenta la cavalcata di quella figa con la mia mano,aumenta il sangue al cervello... tutti i muscoli si contraggono sempre più forte fino all'esplosione urlata di godimento liberatorio assoluto di questa gran Donna , donante anche di una gustosa saporita squirterata... Il godimento collettivo... Sia al Partik che a quel giovane brillano gli occhi... Lei l'Estasi assoluta personificata. Io... di più ancora. Cinque-dieci secondi per gustarsi l'attimo su di sè, poi il gustarci fra di noi con profodi autentici abbracci, baci e "grazie di cuore" e in fine immancabilmente mi parte l'applauso che diviene contagioso, collettivo... così tutta la Spiaggia carinamente ci fa festa... Lascio immaginare e molti lo sanno che tipo di assemblamenti si formano a Punta Croce in queste circostanze...Punta Croce... mi ha sempre donato bellissime esperienze e fatto conoscere tante stupende persone...Questo Giovane (con il quale sono scattati altri giochi in seguito) mentre stava per salire sul cannottino per andare a casa, d' un tratto è corso verso me, poco prima di passare dentro il piccolo tunnel alberato per il rientro in stanza, e al mio polso ha messo uno dei suoi bracciali dicendomi in inglese " così ti ricordi di me e di noi, domattina partiamo). Mi ha baciata anche da parte di lei ed è corso alla barchetta, dove lo stava aspettando... Ed io col cuore in mano e lacrime sincere ho seguito il loro partire come lui ha seguito me e la sua Donna nel nostro piacere...Grazie di cuoreKleopatra
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13 anni fa
kleopatrik,
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Ultima visita: 7 anni fa
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Luca e Sandra 1 parte :Un amico e' meglio..
Questa e' stato il periodo piu' strano della nostra vita di coppia (realmente accaduto)quello che successe nell'arco di quei 3 anni non ci cambio' certo la vita ma di sicuro imparammo come non mai che tutti i giorni sono importanti e vanno vissuti al massimo .Io(Sandra) e Luca stiamo insieme da circa 15 anni,siamo molto innamorati e',come tanti altri, abbiamo inostri sogni erotici mel cassetto, a me in particolare piace immaginare di fare sesso non con sconosciuti ma anzi con persone molto conosciute ed in particolare mi eccita il pensiero di farmi fare dagli amici di Luca...ed una sera,a fine luglio ecco cosa incredibilmente avvenne.Eravamo andati all'ennesima sagra di un paesino vicino a Trapani,avevamo fatto lunghe code agli stand in mezzo alla gente per assaggiare qualche arancino e il buon vino fatto dai contadini del posto.Eravamo il solito gruppetto dei nostri amici e' ,finita la serata,ci dividiamo ognuno con le nostre auto .un po piu' allegretti di quando eravamo arrivati , ci avviamo verso casa.Con me e con Luca c'era anche Matteo,uno dei nostri amici piu' simpatici della compagnia,44 anni,sempre sorridente ma in quella serata anche un po allegro del solito proprio grazie al vino.Matteo ha avuto sempre un debole per me,dichiarato e ancora vivo ,battute maliziose e divertenti se ne sono succedute tante in continuazione nell'arco degli anni da quando ci conosciamo,amico ventennale di Luca il quale "comprende",scherza e ironizza sulle intenzioni e attenzioni del suo amico Matteo per Sandra.Ci attendeva circa un'ora di strada per il ritorno,io ero seduta davanti,Luca guidava e Matteo era seduto dietro,io avevo addosso un vestitino blu classico estivo,sotto avevo solo un paio di slip e senza reggiseno,il vestito con spalle e schiena nuda era tenuto su dalle 2 bretelline che al dire di Luca,ti tentavano continuamente di tirarle giu' e mostrare i seni visto com'era facile sfilarle.Neanche il tempo di dire che un massaggino sul collo sarebbe stato un bel sollievo che subito mi ritrovo le mani di Matteo sulle mie spalle e io non mi tirai certo indietro,anzi mi accomodai meglio sul poggiatesta e lasciai fare.Mentre con le dita mi toccava il collo Matteo sospirava verso Luca dicendo che prima o poi avrebbe dovuto cedergli Sandra e che lui l'avrebbe sposata,come al solito spesso era successo riguardo le avance di Matteo, Luca sorrise e rispose che l'avrebbe ceduta volentieri purche avrebbe potuto fare l'amante.Mentre diceva questo io mi sono alzata dal sedile proponendo di andare a sedermi dietro in modo da farmi massaggiare anche sulla schiena.Premetto che episodi di questo genere ci erano gia capitati nel corso degli anni,qualche volta decisamente erotici,ma mai niente oltre un certo limite; stavolta pero' ando' diversamente.Matteo non se lo fece ripetere 2 volte ,si sposto sul lato dietro il guidatore e aspetto' che io mi spostassi dietro godendosi lo spettacolo,si perche ' mentre mi spostavo qualcosa credo si sia visto sotto il vestito e io non stavo certo a preoccuparmi se magari Matteo potesse vedere qualcosa anche se era abbastanza buio e ci si vedeva a malapena.Luca pero' iniziava e "preoccuparsi" un po perche' diceva di non esagerare e di tenere le mani a posto ,lo diceva pero' con un tono di chi non aveva nulla di cui preoccuparsi.In passato non era' mai successo nulla che non fosse in presenza di entrambi, giocare maliziosamente mi piace ma solo se c'e' lui,in queste cose siamo complici al 100%.Cosi passai dietro seduta di fianco a Matteo ,mi girai di schiena verso di lui e' molto sensualmente inizio a sfiorarmi dietro il collo e poi scendendo piano piano piu' giu' e ritornando su, a volte indugiava sulle bretelline come per sfilarle ma poi si rispostava giu con le mani,questo giochetto iniziava a piacermi e sentivo salire l'eccitazione e piu' mi lasciavo andare,piu pensavo che in quel momento avrebbe potuto fare qualsiasi cosa!!!Matteo diceva a Luca col suo solito innocente modo di fare che tra poco finalmente gli avrebbe spostato quelle spalline per massaggiare meglio,infatti senza attendere il consenso di Luca lo fece,pero'lo fece a meta',Matteo da dietro poteva ovviamente vedere solo la schiena nuda mentre Luca dallo specchietto poteva intravedere il profilo del mio seno scoperto a meta',cosi' inizio' il gioco.Eravamo ormai nel quasi buio totale di una strada provinciale,le sole luci erano quelle del cruscotto della macchina e c'era alla radio un bel brano dei Muse, io con le mani mi tenevo il vestito proprio all'altezza del seno muovendomi di tanto in tanto,Matteo mi massaggaiva dietro fermandosi ogni tanto anche sui lati e sfiorando il seno; Luca ci guardava,era meraviglioso quel momento,mi stavo eccitando "pericolosamente"ma Luca, a quel punto, diede un frenata al gioco ordinando a Matteo di rimettere su le spalline altrimenti avrebbe chiesto il cambio alla guida per finire lui il"massaggio";e cosi fece Matteo ma dopo neanche 5 secondi con la scusa che mi avrebbe massaggiata piu' comodamente e' piu' efficacemente Matteo mi invito a sedermi sulle sue gambe e anziche stare tutti e due di lato,com'eravamo prima,ci saremmo seduti gurdando la strada,bella mossa ,io stavo al gioco.Mentre Luca diceva un "ma dai che fate" non troppo convinto, io ero gia' sulle sue gambe e Matteo che aveva ripreso a toccarmi la schiena.QUi avevo capito che stavolta si era passato il limite a cui noi eravamo soliti fermarci,io ero praticamente seduta col sedere su di lui,ma non c'era il vestito di mezzo,la mia pelle era a contatto diretto col......suo pisello!!!Gia',quello stronzo se l'era tirato fuori in qualche modo e io non me n'ero accorta,sentivo il contatto pelle a pelle ,all'inizio non capivo bene se era proprio cosi ma ....dopo qualche istante il suo membro era anche molto duro e non potevo avere dubbi.Mi batteva il cuore a mille,non parlavo piu',in un attimo ho pensato a dieci soluzioni ,dovevo reagire e non farmene accorgere ma invece sono rimasta li....penso che anche Matteo si fosse accorto che ero evidentemente bagnata.Cominciavo a sentire un certo piacere nel strusciare e le vibrazioni della macchina contribuivano ad aumentare quella la sensazione, sentivo quel suo coso pulsare sotto di me mentre di nuovo le sue mani erano sulle spalline e via ,giu di nuovo a seno scoperto ma stavolta Luca dallo specchietto mi poteva gurdare meglio frontalmente ,il seno era quasi scoperto del tutto e io ,per mostrare un minimo di contegno me lo sono coperto con la mano e il braccio destro mentre col sinistro cercavo il bassoventre di Luca che era' visibilmente frastornato ma eccitato.Avevo anche la tentazione di andare con la mia mano sotto di me per sentire cosa stava succedendo main quel momento mi e' mancata l'iniziativa o melgio il coraggio perche' Luca mi poteva vedere.Non era chiaro se Luca avesse capito il gioco e faceva finta di nulla o se non s'era accorto di nulla.Cosi quel massaggio duro' circa 10 minuti,furono minuti vissuti in paradiso per tutti e tre(credo),certo che se Luca avesse scoperto che io ero seduta sul membro eretto di Matteo non sono sicura che le cose sarebbero andate cosi.Dopo un po mi venne la tentazione di sollevarmi leggermente per pemettere a Matteo di potersi strusciare sotto e procurarmi piu' piacere ma anche questa mossa mi sembro' troppo audace quindi non lo feci,ma solo in quella circostanza,si,perche' subito dopo quando Luca mi chiese amorevolmente che lui si meritava un bacio,cosi io mi dovetti sollevare per avvicinarmi a lui ,gli diedi un bel bacio che mi fece bagnare ancora di piu',contemporaneamente Matteo iniziava a frugare sotto le mie braccia arrivando a prendermi con entrambe le mani tutte e due le tette per un paio di secondi che pero' in quella posizione non me le poteva guardare (e io e Luca sapevamo quanto ci sperava)e io stavo per esplodere cosi finii di baciarlo e quando ritornai seduta ....sentii il pene di Matteo entrare dolcemente dentro di me con una facilita'incredibile ,quello stronzo di Matteo l'aveva fatto..ormai io ero li e dovevo far finta di niente,in fondo uno dei miei sogni erotici preferiti si era avverato...era indescrivibile,cercavo di rimanere ferma ma la macchina e le vibrazioni facevano per noi i movimenti lievi che procuravano piacere,non poteva durare ancora per molto,LUCA guidava li davanti e io dietro mi stavo facendo scopare da Matteo,non ce la facevo a trattenermi,ero troppo...cosi mi sollevai con la scusa di dare un'altro bacio a Luca ma Matteo ne approfitto per scoparmi un po facendomi sentire quanto era duro,fece avanti e dietro qualche volta,io baciavo Luca e stavo per svenire!Cazzo!mi stava proprio scopando!non ci potevocredere!.A quel punto mi alzai con calma quasi in piedi e mi rispostai sul sedile davanti,avevo ancora le tette al vento e io a fatica le nascondevo con un braccio ,mi rialzai le spalline del vestito e dopo ci furono 5 minuti di silenzio,poi LUCA spezzo' quel momenento e disse:bagno di mezzanotte?Accettammo con piacere.......quello che successe quella sera in realta' fu solo il finale di periodo frutto di cio 'che seminammo i mesi precedenti....e poi alla fine successe veramente
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11 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 7 ore fa
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usami..1 parte
….quando finalmente inizia a fare caldo io e Luca da un paio d’anni ci dedichiamo al nostro sport preferito,il trekking in montagna.Da quando ci siamo appassionati a questo ormai dedichiamo molto piu’ tempo alla montagna che al mare,la montagna ci fa sentire piu’ vicini alla natura e ci porta anche lontani dal caos e poi spesso ne approfittiamo per spogliarci nudi in qualche posto isolato e a volte ci scappa anche la sveltina ,ed e’ molto bello fare sesso in montagna in mezzo al bosco anche se solo per poco tempo.Poi a fine giornata ci si sente veramente soddisfatti e rigenerati e non vediamo l’ora di poter andare di nuovo alla scoperta di altri posti.
Ed ed proprio in occasione di un’escursione dalle parti delle 5 terre che ci e’ capitata una bella storia di cui ancora adesso solo al pensiero ci fa eccitare e manco a dirlo ancora una volta con un nostro amico di vecchia data,Marco.
Era Inizio Giugno ,ci sentiamo per telefono perche’ lui aveva visto dalle nostre foto su Facebook che andavamo a fare trekking cosi ci chiede se qualche volta lo invitiamo con noi a camminare in montagna.Marco lavora a La Spezia ,si e’ trasferito da circa un’anno dalla Sicilia per motivi di lavoro,fa il medico e finche non e’ assunto definitivo vive da solo senza moglie e figlio in attesa dell’assunzione.Con Marco tanti anni fa,circa 10 anni prima,quando era fidanzato con la sua attuale moglie ,mi ricordo come fosse ieri che eroavamo seduti in una piazza su una panchina,lui(in verita’ un po brillo) mi mise il braccio avvolgendomi la vita ma, con la mano, sali poco dopo praticamente sotto un seno toccandomelo con insistenza e senza possibilita’ che l’avesse fatto involontariamente.
Io al momento restai pietrificata e non sapevo come agire ma dopo poco mi alzai e mi allontanai con una scusa.Mi ricordo che non mi aveva dato fastidio il gesto quanto il fatto che eravamo “troppo amici” per una cosa del genere.Da allora non successe mai piu’ nulla anche perche’ fu sempre piu’ raro le volte che si usciva insieme.Poi ci un periodo di ¾ anni in cui ci siamo frequentati molto con la sua donna,nei nostri personaggi immaginari e scherzosi lui divento’ il mio amante virtuale,diceva sempre che mi avrebbe appesa a una trave di casa sua e mi avrebbe fatta in quella posizione,ovviamente solo a parole.Io questa cosa non l’avevo mai detta a Luca per paura di provocare inutili discussioni anche perche’ dopo non lo rifece mai piu’,ma chissa perche’ adesso sentivo di poterglielo dire.Quando lo raccontai a Luca anche lui mi disse che non mi aveva detto una cosa su Marco ,poi commento’ quell’evento sulla panchina in piazza dicendo che si ricordava benissimo quel periodo di crisi profonda di Marco con la sua donna ed era comprensibile che cercasse “affetto” in modi magari a volte istintivi.
Marco e’ un’uomo anche con una bella carriera in ambito lavorativo,e’ un bestione di un metro e novanta anche ben messo (un po in carne ;) ed io vicino a lui sembro una bambina di 12 anni !!.....ma quello che non mi aspettavo era quello che mi disse Luca e cioe’ che una volta Marco si graffio pesantemente durante una sciata e per fagli vedere il danno che si era procurato si abbasso’ il boxer col pisello al vento e gli mostro’ i graffi dell’interno coscia.Luca mi disse che rimase scioccato non dai graffi ma per quello che vide in mezzo alle sue gambe,non me lo disse mai perche’ non voleva stuzzicare (all’epoca) la mia curiosita’.
Marco e’ un pigrone nato e’ ci sembro’ molto strano che volesse camminare per una intera giornata ma lui ci spiego’ che aveva bisogno di “staccare” e che aveva anche voglia di stare con noi.Luca non fu subito contento di questa cosa perche’ ovviamente certe cosettine non si sarebbero potuto fare ma la prospettiva che gli mostrai subito dopo gli fece cambiare opinione.
Intanto,visto che Marco e’ medico specializzato in senologia,ne avrei anche approfittato per farmi fare una visita e poi insomma in tre da soli in montagna potevo divertirmi a fare un po di giochettini dei miei,cosi Luca si convinse che poteva essere divertente anche in tre.
Marco ci aspetto’ in stazione a Levanto da dove saremmo partiti per la passeggiata.
In macchina durante il tragitto ci raccontammo circa delle novita delle nostre cose di lavoro etc. , Luca ne approfitto’ per chiedere della visita al seno dicendo che io ero imbarazzata a chiederlo,Marco con la sua solita verve e semplicita’ mi tiro’ uno schiaffettino affettuoso rimproverandomi e chiedendomi che dovevo solo mettere le tette al vento(parole testuali)Io diventai effettivamente rossissima e l’imbarazzo divento ancora piu’ forte ,Marco mi chiese se doveva guardarmi subito o se avremmo dovuto farlo in altra sede ma Luca rispose per me dicendo “prima si fa meglio e ‘..”..cosi ci fermammo con la macchina ,il tempo di sederci dietro al sedile tutti e due e subito ripartimmo.io avevo indossato il minimo indispensabile per la passaggiata visto il caldo afoso,costume da bagno,pantaloncini cortissimi e top color celeste .Io gli chiesi quindi che dovevo fare e lui mi disse con semplicita’” tette al vento cara” e io pian pianino mi feci coraggio,pensai che in per lui vedere le tette era una cosa normale e ne perceh ne vedeva tutti i giorni, mi tolsi prima il top e poi girata di spalle verso di lui mi slacciai il costume a triangolino ma tenendolo ancora con le mani sulle tette.Lui mi disse che cosi non poteva visitare un bel niente quindi pian piano lo tirai giu’ ma tenendo i capezzoli ancora coperti e gli dissi che mi vergognavo.Comunque era la prima volta che mi spogliavo davanti a lui e in effetti l’imbarazzo era enorme.
“Dai su ,alza un braccio “ mi chiese ,io cosi feci scivolare giu’ un pezzo del costume tenendo sempre coperto l’altra parte,avevo scoperto un seno e lui comincio’ a guardare per qualche secondo e poi mi disse che a questo punto doveva tastare delle parti e chiese il consenso di farlo non a me ma a Luca,io non dissi nulla,quindi comincio’ a toccare sotto l’ascella con 2 dita e poi col palmo tutto il seno sotto,potevo solo immaginare cosa stesse pensando Luca in quel momento.Poi mi chiese di fargli vedere anche l’altro allora io ripresi parte del costume per coprirmi quello appena visitato e misi in mostra quello sinistro e lui”ma daiii..devo vederli insieme per confrontare le simmetrie” e io “oookkkey”..mi tirai giu’ tutto e rimasi a tette al vento,guardavo dallo specchietto e vedevo che Luca guardava anche lui verso di noi,poi mi girai di istinto a gurdare nelle parti basse del pantloncino di Marco per vedere se si era gonfiato qualcosa ma non si riusciva a capire bene.il “medico” mi prese entrambe le tette e le palpo’ nel consuto metodo delle visite,non mi sarei aspettata che con i pollici sarebbe andato sui capezzoli per qualche secondo ,io non lo feci notare ma mi venne un mezzo mancamento del respiro e...beh! mi bagnai…..Le sue conclusioni furono “tutto apposto”…..poi fece una pausa con sorriso beffardo e disse..”beh!,potevo farti rivestire gia’ da prima ma non capita tutti i giorni di poter mettere le mani sulle tue tette e col consenso di Luca!!” .Io gli urlai addosso provando a dargli dei pugni sulla spalla “ma sei un grandissimo figlio di ……”ottenni che nell’agitazione delle braccia le tette sobbalzarono e non mi resi conto che gli avevo offerto uno spettacolo ancora piu’ eccitante.Poi mi rivesti’ e nel mentre Marco alzo’ le sopracciglia e sottolineo’ il fatto che di tette ne vedeva tutti i giorni per cui per lui era perfettamente normale vederne tante e metterci le mani sopra.
Poi finalmente arrivammo all’inizio del sentiero e preparati gli zaini con acqua ,panini ,teli e varie cose ci incamminammo,inutile raccontare e descrivere le bellezze del paesaggio mozzafiato delle 5 Terre,bisogna andarci e anche possibilmente a piedi per capire di cosa si tratta.
Camminammo per piu’ di 2 ore senza praticamente fermarci ,tranne che per bere un po d’acqua...poi trovammo un bel posto sotto gli alberi e ci fermammo,ci venne anche fame e mangiammo quello che avevamo portato,nel mentre si chiaccherava piacevolmente finche Luca(sempre lui) si mise a racccontare quiasi nei dettagli che in quelle passeggiate era capitato di fare il bagno nudi in qualche torrente (che purtroppo pero’ non trovammo in quell’occasione) e che spesso ci scappava una piacevole sveltina..d’altronde e ‘ cero che quando una persona la conosci praticamente da sempre si scende nell’intimita’ motlo facilmente.ed ecco che quindi si parlo’ di sesso,di com’era bell farlo in mezzo alla natura ...poi mi scappo’ di andare a fare la pipi e allontanai di qualche mentro dietro un cespuglio,quando ritornai ero senza il top e solo col costume sopra e il pantaloncino perche’ faceva troppo caldo sicche Marco mi fece i complimenti.Poi si alzarono loro 2 per andare “in bagno” a fare la pipi e io non so perche’ ma d’istinto gli chiesi se potevo guardare mentre la facevano.Beh,non fu proprio casuale la richiesta , spesso mi piace guardare Luca mentre se lo tira fuori e fa li pipi,e una cosa che mi ha sempre incuriosito degli uomini ,non so se e’ una cosa tipica delle donne ma mi piace guardare e adesso avevo l’occasione di guardarne 2 insieme ,ma forse avevo esagerato?Dissi proprio che era un mio desiderio di vedere 2 uomini che fanno la pipi .Luca non aspettava altro che ci capitasse l’occasione per “trasgredire” un po infatti disse subito”siiiii,dai”,.Marco invece sgrano’ gli occhi e disse “ma voi siete fuori!!!” Luca ando’ ancora oltre e disse a me “Sandra visto che ci siamo tiramelo fuori tu e fammi fare la pipi con la tua mano”.
A quel punto inizio’ tutto il turbinio erotico della giornata,non ci fu piu’ modo di fermarci da quello che successe dopo.
Marco non credeva ai suoi occhi,nonostante mi conoscesse da anni e gia in macchina avevo fatto intendere che ero abbastanza disinibita, in quella occasione resto proprio sorpreso.Io mi avvicinai a Luca ,gli abbassai il pantalone ,gli presi in mano l’uccello e aspettai che Luca iniziasse a fare pipi,fu eccitantissimo e anche liberatorio,stare li mi dava un forte senso di liberta’.Marco fece la stessa cosa,tiro’ fuori l’uccello e fece la pipi;io non potei ovviamente non guardare,lo guardai eccome!!!
Quello che vidi ,vi dico la verita’,mi fece impressione,tiro’ fuori un uccello per meta’ gia in erezione,con una circonferenza come il mio avambraccio ma soprattutto era impressionante lo scroto,insomma aveva le palle grandi quanto il palmo della mia mano aperta.Appena rimanemmo un attimo da soli con Luca io non mi tratteni dal fargli una faccia incredula e Luca mi disse “ecco perche’ non te l’ho mai detto”,io dissi solo “porca puzzola!!!!”.
Poi ritornammo sul telo e distenderci 10 minuti prima di ripartire,Marco mi chiese se ero soddisfatta della pipi che avevo visto fare ,io risposi “moolto soddisfatta,voglio rivedervi alla prossima”...ma lui disse “beh,un desiderio l’avrei,anch’io allora,visto che mi avete parlato che fate sesso all’aperto ora sono curioso di vederci,perche’ non lo fate qui?”.....e Luca disse “subito,a mezza parola!!!”...con accento siciliano…..io lasciavo che gli eventi facessero il loro corso,non mi opponevo ma almeno dovevo mostrare un po di ritegno e dicevo”ma dai non scherzate!”intanto Luca si era avvicinato e steso dietro di me,si era appoggiato col pisello sul mio sedere,io ero sdraiata su un fianco e di fronte avevo Marco a meno di un mentre su un’altro telo.Io dicevo di non ma allo stesso tempo muovevo gia’ il sedere e spingevo verso Luca ,Luca mi mise una mano sul fianco e inizio a carezzarmi la pancia ma ben presto infilo’ le dita nel pantaloncino.Ero gia’ alle stelle,mi facevo toccare con Marco che mi guardava li davanti e con l’idea che mi avrebbe presa anche lui da li a poco per scoparmi..chissa come sarebbe stato........continua
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9 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 7 ore fa
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Esperienza 5 - Il videoamatore
“Non è possibile! Ti dico che non ne voglio sapere di una simile iniziativa!”Marco risponde serafico: “Ma dai! Non è mica una condanna a morte! Magari ci trovi anche del divertimento in una cosa di questo genere. Ogni tanto è necessario fare anche qualche passo avanti.”“Non discuto che si possano fare passetti avanti… ma questo …no … mi imbarazza troppo.”“Dai cucciola è solo un gioco in fondo…. cerchiamo di viverla in scioltezza….”Era cominciata così una discussione su una classica proposta da “maschietto” … aggiungerei “perverso”.Lui doveva partire per motivi di lavoro e, come spesso accade, mi propose di seguirlo: sono sempre momenti dolci, quelli in cui siamo solo noi e non abbiamo attorno il mondo che ci circonda usualmente. In queste occasioni riscopriamo la vera essenza del nostro amore…. e.... anche un minimo di trasgressione.... ma questa la consideravo proprio una “proposta indecente”.In pratica voleva che al posto di autofilmarci, come sempre facciamo, invitassimo una persona a farlo.Non sapevo come contrastare una simile iniziativa se non dirgli di no e basta…“Tesoro… ma cosa ci potrà mai essere di male? In fondo quando siamo in un privè dove altri ci guardano … che cambia?”Odio quando mi mette con le spalle al muro… mi sento un gatto che fa vedere gli artigli ma è incapace di reagire di fronte ad un nemico soverchiante. “Si, ma quelli ci guardano e basta…. così …. è… è diverso! E’ come avercelo addosso… è una violazione della mia intimità!Mi sentivo soddisfatta, sembrava una risposta risolutiva…..“La tua intimità? Ma come puoi parlare di intimità quando ti sei trovata con quattro o cinque uomini a meno di un metro di distanza, con i loro uccelli duri che si accarezzavano mentre godevi con me come una matta?Non sapevo cosa rispondergli…. “Si, ma li era un contesto diverso….. comunque fai quel che vuoi, poi vedremo….” Accidenti mi frega sempre. ..ho pensato in quel momento. Vabbè… vedremo cosa succederà, al massimo mi nascondo….Avuto questo assenso un po’ tirato con la corda, per qualche giorno non ne abbiamo parlato più, ma (in confidenza) … ero molto preoccupata….Nei giorni successivi vedevo Marco spesso al PC, su siti che non conoscevo….. Ad un certo punto la mia curiosità femminile prevalse e gli ho chiesto: “… ma questo è un nuovo sito?”Lui con tranquillità mi rispose: “Si … vedi…. i diversi siti hanno delle connotazioni territoriali…. perché alla fine molti utenti vogliono incontrarsi, per cui un sito che opera in zona Milano è difficile che venga troppo visitato (con interesse non virtuale) da uno di Palermo. Le stesse pubblicità di club o di locali la dicono lunga sulle collocazioni territoriali.”“… e allora? Perché sei su questo sito?”“Visto che ci spostiamo al sud è meglio trovare un videoamatore locale….”“Forse è meglio non trovarlo del tutto!” ribadisco…Ma eccolo che si rituffa nella ricerca dei contatti, senza quasi ascoltarmi….“… e come mai ci perdi così tanto tempo?”“… la ricerca… deve essere fatta in modo scientifico. Guarda che non è facile trovarne uno con le ‘doti’ giuste.”La frase li, per lì non mi era apparsa niente di che… per cui non le ho dato peso più di tanto”.”… poi sai, ci sono tanti millantatori…. molta gente scrive di avere quel tipo di dote e poi non è vero… bisogna controllare le referenze… insomma …. vorrei uno che sappia il suo mestiere… “.“Guarda... che stai rischiando di fare una brutta figura!” gli dico con fare minaccioso….. e lui guardandomi perplesso risponde “… in che senso? Vorresti punirmi? In sua presenza mi punirai per l’affronto che ti faccio?”“Non ti dico niente…” e chiusi lì la discussione….Arriva il fatidico giorno della partenza senza occasioni per discutere ulteriormente della cosa. Durante il viaggio mi dice che forse ha trovato la persona giusta e che l’incontro, orientativamente è fissata per domenica. Iniziai un periodo di ansia incredibile… sentivo le pulsazioni cardiache aumentare… ma in fondo mi dico “di cosa dovrei preoccuparmi? Non può succedermi niente…” ma se al cuor non si comanda sono sicura che alla testa molto meno e quindi iniziavo a sentire un senso di blocco nella respirazione… cercavo di scacciare quelli che in psicologia vengono chiamati pensieri negativi.. Giovedì, e venerdì dedicati al lavoro e sabato allo shopping…. Sabato sera durante una bellissima cenetta romantica e dopo qualche bicchiere di vino (secondo me aveva pianificato tutto) mi accenna all’argomento. “Sai, ho sentito Achille, il videoamatore, dice che ha problemi di sera, per cui la cosa è fissata per il pomeriggio…. si pensava di andare in una pineta qui vicino. Potremmo fare qualche cosina in macchina in modo che lui simulerebbe i guardoni a cui non sei così disabituata…”“In pieno giorno...? No, non ci penso nemmeno…..Un conto è quando sei avvolta dal buio che neanche ti rendi conto che qualcuno ti guarda dal finestrino, e la luce accesa all’interno ti acceca la vista verso l’esterno… un conto è farlo in piena luce del giorno vedendotelo addosso.”Lui tranquillo: “ … se preferisci ti bendo… “ e scoppia a ridere….Sono un po’ troppo brilla per reagire … e inizia a baciarmi sul collo… sento una scossa che mi attraversa il cervello e scende lungo la schiena…. non capisco più niente…. mi dice “lo sai che questo ristorante ha una bella terrazza sul mare? Dai vieni che andiamo a vedere le luci sul golfo!” e così dicendo mi prende per mano e mi porta su questa stupenda terrazza. L’aria non è troppo fredda anche se è aprile: la brezza marina porta i profumi di zagare. Da dietro mi bacia sul collo e la sua lingua si insinua nel padiglione auricolare penetrandomi. Percepisco il suo desiderio e dopo poco sento la sua rigida presenza premere appoggiata alle mie natiche….. Mi muovo dolcemente come in una lambada sensuale rispondendo alla sua eccitazione con la mia… sento la sua mano forte tra i capelli e la dolcezza si trasforma presto in voluttà …. in qualcosa che è solo nostro…. quel misto di forte desiderio e dolcezza… che io amo e che solo lui sa darmi… preme con forza…. lo sento turgido contro di me… non so se è il vino o l’eccitazione… mi sento fusa…. mi allunga una mano sotto il vestito corto e aderente ad incontrare la carne alla fine del pizzo delle autoreggenti…. insinua le dita sotto gli slip…. sono fradicia .. le sue sapienti dita si intrufolano tra le grandi labbra e mi penetra ….. prima con un dito e poi con due. Mi appoggio al cornicione in cemento con le mani perché le gambe tremano…. sfila le dita appiccicose e me le porta sotto il naso, poi sulle labbra….. ed infine non resisto e apro la bocca vogliosa che viene penetrata da quelle dita forti…. il sapore è forte e non mi dispiace, con lui ho imparato anche questo. La mia lingua scorre ad incrociare nella bocca le sue dita ..... inizio a succhiargliele con forza e lui, che lo sente, diventa un toro assatanato. Mi alza il vestito e mi sfila gli slip che mette in tasca non prima di averli assaggiati con lingua e naso. “Se arriva qualcuno?” Gli dico con una voce ormai ridotta ad un flebile sussurro. “Lo facciamo partecipare.” Mi risponde lui prendendomi in giro…. Si è sfilato con fatica il suo grosso uccellone dai pantaloni e sento che lo usa come un mazza picchiettandolo sulle mie natiche…. lo desidero….. sento tutta la sua durezza……. ora lo voglio dentro. Sento la sua cappella con i suoi 17 cm di circonferenza appoggiarsi alle grandi labbra. Con abili movimenti lo struscia su tutta la mia area ipersensibile, dal clitoride fino al buchino posteriore con lenti movimenti. Gli attimi diventano secoli, sa che mi sta torturando e ci prende gusto…. sa che una lunga attesa mi darà un grande piacere ma adesso non ce l’ha faccio più…. lo voglio dentro… la sua mano è tra i capelli ora li stringe provocandomi quel dolore che piace alla sua devota ancella…. si ferma con la punta del glande appoggiata all’imbocco della passerotta e mi chiede ”Cosa vuoi?” Non stò capendo più niente mi sento una cagna in calore…. … quasi senza voce gli rispondo “voglio il tuo (c...)” … a quel punto mi strattona per i capelli e con un solo colpo di reni mi penetra infilandomelo fino alla radice… lancio un urlo e non mi importa se ci sia qualcuno in zona, lo faccio e basta, ormai sono in un altro mondo, in un’altra dimensione. Mi sbatte con forza fino ad arrivarmi al collo dell’utero e io rispondo ai suoi colpi con l’immenso piacere che questo mi provoca… inizio ad avere i primi orgasmi… sono intensi e profondi…… il suono gutturale della mia voce si leva in quel silenzio irreale… si ferma… lo imploro di continuare e lui per tutta risposta si bagna di saliva il pollice e lo appoggia sul mio buchino posteriore e inizia a premere… conosce troppo bene i miei punti deboli .. cerco di muovermi avanti e indietro e lui inizia a farlo entrare… ricomincia a muoversi solo quando arriva ad infilarmelo tutto fino alla base…lancio un urletto.... mi piace…. è una cosa che mi manda in estasi…. Dopo un po’ di questo giochino mi chiede “Vuoi che sostituisca il dito?” lui sa già cosa voglio ma vuole tenermi sul filo… sa che lo desidero.. sa come adoro essere presa dietro…. “Sì!” gli rispondo….. ma lui incalza “non ho capito cosa vuoi che ti faccia? … mi vuole ….umiliare…. ma se lo voglio, e cavolo se lo voglio, devo farlo: “voglio che mi inculi…. che mi spacchi in due...”.Solo in quel momento sfila l’uccello dalla (f...)sbrodolante e lo appoggia al buchino, indugiando sul da farsi… come piace a lui…. io sto morendo dalla voglia… non penso di resistere molto in questo stato….. “dai…. ti prego… fallo… sfondami” lui per tutta risposta inizia a spingere… sento l’enorme cappella che mi apre e quando l’uccello arriva in fondo vengo scossa da un orgasmo incredibile. Lancio un urlo animalesco…. è solo fantastico quello che sto vivendo….Nel sentirmi così partita e calda anche lui non riesce a trattenersi più di tanto….. e dopo poco mi fa girare e mettere in ginocchio davanti al suo uccello … apro la bocca con la voglia di sentirmi riempita in tutti i miei buchi e lui, tenendomi la testa, mi penetra profondamente per farmelo arrivare dove piace a me … in gola…. sta ansimando come un toro alla monta e finalmente sento i suoi schizzi sul palato…. è carico…. mi piace…. stasera è dolcissimo….lo trattengo un po nella bocca fino a quando non ho raccolto anche le ultime gocce… e poi lo mando giù un po’ alla volta … in modo da gustarne meglio il sapore: un misto di tutta me e della sua essenza… assolutamente fantastico….Mi ricompongo e torniamo dentro, e meno male che non è passato nessuno… le gambe mi tremano e lui teneramente mi sorregge nel mio barcollare, fino al tavolo. Mi accompagna la sedia e mi godo questi momenti di beatitudine…Arriva il cameriere “Signori posso portarvi qualcosa di dessert?” Un po’ stordita, un po’ maiala … rispondo …”Oggi l’ho già preso!” Marco mi guarda e si mette a ridere… Allo sguardo interrogativo del cameriere Marco cerca di fugare possibili dubbi interpretativi “questa ragazza ha paura di ingrassare e che non gli entrino più i vestiti” e mi metto a ridere anche io seppure con un accentuato rossore in viso….Riesce sempre a distogliermi dai pensieri negativi e devo dire che quella notte sono riuscita a dormire profondamente, complice la bottiglia di rosè.Al mattino mentre sono indaffarata in alcune faccende lui esce a prendere il giornale ma sono più che convinta che abbia contattato il nostro videoamatore.Quando torna mi dice che è andato a visionare la pineta e che lì non sarebbe stato possibile fare molto: troppa gente, ragazzini in vicinanza e così via…. Tiro un sospiro di sollievo e gli dico: ”… quindi, tutto annullato?”“.. no, semplicemente non si potrà fare lì! Potremmo proporgli di farlo qui in hotel.”“No..... dai..... già avevo remore a farlo all’aperto, ma qui mi pare ancora più …. non so come dire…perverso”“beh…. almeno non sarai preoccupata che altri ci vedano”Rimango con i miei dubbi addosso in uno stato di inquietudine che sento crescere col tempo.Arrivano le 16.30 ora dell’appuntamento e scendiamo per incontrarlo fuori dall’hotel, Marco ha preso dietro il computer, che gli servirà per simulare un rapporto di lavoro con il tizio. Il mio cuore sta battendo un po’ troppo forte: sono troppo tesa tra un po’ scoppio… e mi viene voglia di scappare… ma dove?Lui arriva puntuale e scopro che è un ragazzo di circa 35 anni, moro…. non eclatante ma carino e abbastanza simpatico. Anche lui è teso… lo percepisco…. l’unico a suo agio è Marco, come in qualunque occasione, mi fa una rabbia….Marco mi da le chiavi della stanza e mi dice di aspettarli sopra, mentre loro vanno nel salotto dell’hotel per discutere di lavoro….. chissà di cosa discuteranno nella realtà… o meglio, so quale sarà il soggetto della convesrazione…. e mi sento sempre di più un agnello sacrificale...Passano circa 10 minuti .... interminabili e sento bussare alla porta..... non apro.... vorrei lasciarli fuori ... altra bussata.... quasi quasi fingo di non sentirli e ...... alla terza insistente bussata mi decido di aprire.... Entrano, sembrano il gatto e la volpe... Marco spiega ad Achille i comandi della videocamera e lui togliendosi la giacca e inizia a riprendere...Io sono molto in crisi e la cosa non mi va giù.... mi chiudo a riccio e,nonostante tutti i tentativi del mio uomo per tranquillizzarmi, sono un pezzo di legno.... mi abbraccia, mi bacia, mi stringe.... ma sento che non ci riesco... mi stende sul letto scoprendo una parte del pizzo delle autoreggenti e io riabbasso il vestito... ma lui continua....Dopo un po’ di questi tentativi.... mi lascia lì .... sola ...... è incavolato e non fa niente per nasconderlo ... mi avvicino a lui e gli bisbiglio nell’orecchio di perdonarmi... ma che è più forte di me.... lui mi prende tra le braccia e mi dice “... non ti preoccupare cucciolotta... ti amo comunque infinitamente... “ appoggio il viso sul suo petto e mi sento più rilassata mi bacia teneramente e mi stringe.... io mi sento un po’ in colpa.... ma sono fatta così... male... non riesco a lasciarmi andare....Achille stava a distanza per non interferire con i nostri momenti di intimità... e io mi sono sentita un pochino più libera e tranquilla... Marco vedendomi un po’ più rilassata inizia a far scorrere le mani... sembra un polpo ... raggiunge tutti i miei punti erogeni.. e mi scalda mi sfila il perizoma e io mi nascondo sotto le coperte..... lui, per tutta risposta, si infila sotto con la testa e inizia a ad infilare la lingua nel boschetto.... Nonostante la tensione la cosa mi scalda e sento che l’eccitazione salire.... quella lingua mi conosce troppo bene passa dal clitoride alla penetrazione vaginale, per ritornare a succhiare il clitoride e... dopo ridiscende.... mi solleva un po’ le gambe e con la lingua mi stimola la rosetta anale.... sento la punta che si infila nel buchetto ... i brividi iniziano a partire scuotendomi.... la infila tutta dentro e con la punta sento che mi stimola all’interno... mi tornano in mente i disegni del medioevo dove il diavolo era sempre rappresentato con una lunga lingua... e capisco la sua capacità di donarmi piacere....Si sfila dalle coperte “tu qui sotto mi vuoi far morire... le possiamo levare che non riesco neanche a respirare?” e così dicendo si spoglia con tranquillità e naturalezza sotto l’attento obbiettivo di Achille...in effetti anche io ho caldo ... decido di rinunciare alla protezione delle lenzuola, ma il vestito non me lo levo.Marco mi avvicina il membro morbido alla bocca che sfioro con le labbra.... ora mi vergogno un po’.... e allora si stende al mio fianco... dopo un pochino, sentendomi un po’ in colpa, scendo io a baciarglielo.... e diventa durissimo in breve tempo... ora Achille si avvicina sentendo che non sono più ostile, perché presa dal mio gioco orale ..... Quando lo abbraccio con le mie labbra non riesco a pensare più a niente ... sono pervasa da una forte eccitazione.... nel rapporto orale mi sento appagata so di avere in pugno la situazione.... e mi dedico con cura a scorrere con la lingua tutte le nervature dell’asta... la cappella si gonfia... diventando violacea, creo il vuoto nel palato per richiamare sangue nel muscolo... e intanto con la lingua stimolo il frenulo.... lui si contorce... mi appoggia una mano sulla testa e inizia a spingermela per far affondare in profondità la sua asta.... Non mi faccio pregare... è una cosa che adoro. Sentirmelo arrivare in gola: lo collego alla profondità dei sentimenti che provo per lui e lui per me.... è grosso e faccio sempre fatica... per quanto allenata è sempre difficoltoso.... Si alza e piegandomi una gamba mi penetra iniziando con movimenti lenti e profondi... sento emozioni contraddittorie... da un lato non voglio lasciarmi andare dall’altro c’è il mio corpo in preda ad un turbinio di eccitazione... ..Achille con la videocamera ci segue in queste effusioni e intravedo che si sta eccitando..... il rigonfiamento nei pantaloni attillati parla da solo.... si accarezza esternamente e il rigonfiamento cresce...Marco vedendo la scena.... quasi con indifferenza gli dice “mettiti pure comodo se hai dei problemi di contenimento!”Per tutta risposta inizia a slacciarsi lentamente la cintura dei pantaloni e se li abbassa.... le mutande evidenziano ancora di più la sua eccitazione... si abbassa anche le mutande e lo sfila...... ha un uccello enorme.... rimango basita.... non ne avevo mai visti così, se non in qualche film porno ....Nel mio cervello tutto inizia a collegarsi... altro che dotazioni artistiche, ora ho capito tutto... ecco lo sforzo di ricerca del videoamatore con referenze... avrà una lunghezza di circa 25 cm e un diametro pari a quello di Marco.Cerco di non farci caso.... anzi .... cerco di girarmi dall’altro lato il solo pensiero di una specie di trappola per “topa” (sarebbe il caso di dire)... mi atterrisce.... mi sento indifesa ... tra due fuochi...Ora Marco mi accarezza per farmi riprendere l’eccitazione, poi cerca di penetrarmi, ma sono troppo tesa ed ogni tentativo è praticamente un fallimento ... che smonta anche lui... Vista la situazione tragicomica inizia a buttarla sul ridere.... e ci riesce anche.... si piazza vicino alla mia testa così che io mi trovi con questi due ‘arnesi’: uno a destra e l’altro a sinistra... Marco mi prende la mano e la porta sul membro di Achille... cerco di opporre un minimo di resistenza .... ma è talmente inconsistente che il tentativo naufraga nell’immediato... Sento quel bastone di carne nella mia mano.... è grosso e duro, caldo e morbido al tempo stesso. All’inizio lo tengo tra pollice e indice, come se fosse una cosa repellente. Achille cerca di aiutarmi movendomi la mano per farmi capire come gradisce che lo accarezzi... mi ritrovo adesso con entrambe le mani impegnate.... sono sconcertata....Marco scende ad aprirmi le gambe e ci infila dentro la testa e mentre mi lecca ora sento l’eccitazione che mi assale. Sentire da un lato lui che mi infila la lingua dappertutto e dall’altro Achille con il suo scettro tra le mie mani...... lo sento così grosso e duro, mi scombussola la testa.... e inizio a venire. Marco, mentre mi lecca, mi infila un dito nella passera... e dopo un poco un altro nel culetto ... conosce troppo bene le mie debolezze... io a quel punto inizio ad eccitarmi di brutto e vengo a raffica.... Achille sentendomi ansimare, inizia a scaldarsi di brutto....Marco si solleva e mi sale sopra mi apre le cosce in una posa oscena e inizia a sbattermi forte.... facendomi urlare.... è un momento magico.... tre persone che all’unisono stanno ansimando dal piacere generato.... io non posso che venire..... stringendo forte il duro uccello che ho in mano... Marco si ferma e mi fa girare prendendomi a quattro zampe..... mi trovo comunque in una situazione imbarazzante ... continuo a venire come una fontana ... indubbiamente .. anche se me lo nego.... la situazione mi eccita ... e tanto....Sarà che sono così presa dalla situazione, che il ritmo con cui accarezzo Achille aumenta così pure le stantuffate di Marco dentro di me.... mmmmmhhhhh... inizio a urlare e trascino con i miei gemiti anche i miei due partner.... Sento l’uccello di Marco che si ingrossa.... mi stringe dai fianchi e, assestandomi due forti colpi, mi viene sulla mia schiena mentre Achille schizza copiosamente sulla mia mano e sul letto....Mi accascio tra le lenzuola sfinita ma contenta, non so se prevale la gioia per non aver fatto qualcosa di più pesante o per il fatto di aver fatto godere due maschi contemporaneamente... Marco si avvicina, mi bacia teneramente e sorridendomi mi dice “... sei stata fantastica.....”.
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11 anni fa
corallium,
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estate da cuck
Con il termine inglese cuckold si usa indicare l'uomo che consapevolmente e volontariamente induce la propria partner a vivere esperienze sessuali con altri uomini (a loro volta denominati bull, tori, con allusione alla funzione di monta di tali animali). (da Wikipedia).
Ecco cosa siamo noi: una coppia cuckold. All'inizio è nato tutto come un gioco, poi, vista la mia natura, è diventata una passione per entrambi a cui non sappiamo più resistere.
All'inizio c'era un po' di titubanza, di ingenuità, di paura...in realtà il fatto era che non avevo un amante che sapesse soddisfarmi abbastanza come mio marito. La svolta è arrivata quando questa estate mi sono dovuta trasferire a lavorare in un campeggio a diversi chilometri da casa e, per motivi logistici, ho alloggiato lì, nei bungalow, insieme ai miei colleghi, mentre mio marito, dovendo lavorare, non poteva permettersi di allontanarsi da casa.
Arrivo la prima sera, i miei colleghi erano già lì che lavoravano da qualche settimana asssieme e così conosco le new entries. Il mio sguardo cade subito su un ragazzo, occhio e croce mio coetaneo (solo con il passare dei giorni scopro che ha 7 anni meno di me), moro, occhi neri, bello e abbronzato, sorriso smagliante...insomma...di una bellezza tale per cui quando mi stringe la mano dicendomi semplicemente “Piacere, Francesco” subito capisco che questa estate non sarebbe stata di solo lavoro....e lo capisco dal fatto che un brivido mi corre lungo la schiena, divento rossa in volto come una teenager e mi sento le labbra bagnate, ma non quelle sul volto.
La prima notte chiamo mio marito e con una telefonata veloce gli faccio capire che la voglia di tornare dai miei nuovi colleghi è più forte che stare al telefono con lui.
Dal giorno dopo iniziano le giornate al lavoro, mare, piscina, ecc ecc....ottime occasioni per lui per sfoggiare il suo addominale scolpito, le sue spalle possenti, e anche il suo pacco ben rigonfio; ottime per me per mostrare il mio culo alto, il mio seno tondo e sodo e anche la mia porcaggine.
Durante il lavoro fioccano le frecciatine, le occhiate, le battute, le occasioni per sfiorarci a vicenda diventano sempre più numerose man mano che passa il tempo, ma ognuno rimane al suo posto, ben cosciente di quella che è la vera natura l'uno dell'altra. Intanto mio marito lo sento sempre meno spesso al telefono, ogni occasione per stare con Francesco è buona e quel poco che racconto al mio uomo di lui diventa un'occasione di eccitazione per entrambi!
Una sera decidiamo di incontrarci tutti quanti sulla spiaggia al lume della luna, c'è chi porta da bere, chi porta la chitarra, chi semplicemente un mini abito che lascia intravedere le cosce e la schiena come me. Ci sediamo, iniziamo a chiacchierare, ridere, scherzare, bere...e nel momento in cui l'alcol fa il suo effetto mi ritrovo distesa sulla sabbia tra le braccia di Francesco, in un tono amichevole agli occhi dei miei colleghi che non alzano ciglio, ma tra me e lui la situazione era ben diversa. Già, perchè la penombra della luna mascherava la sua mano che pian pianino dalla schiena scendeva accarezzarmi il culo e le cosce. I miei capezzoli diventano turgidi e ancora una volta sento la scossa che mi paralizza. Sono senza mutandine, ho voluto farlo apposta a dimenticarle per vedere dove saremmo arrivati quella sera. Lui se ne accorge e spinge un dito in profondità, il mio piacere glielo bagna tutto e dopo che si è goduto questo momento ritira la mano e con un gesto innocente, come per sfiorarsi il naso, si annusa il dito che rilasciava nell'aria un profumo di figa. Mio marito mi chiama, è arrabbiato perchè quella sera non gli ho scritto nemmeno un sms per rassicurarlo che la serata stesse andando bene e fosse tutto apposto. Questa volta non gli basta sapere che ero con Francesco per mettersi tranquillo e, preso dalla rabbia, mi proibisce di continuare a vederlo x quella sera. Per fortuna la lontananza in certi momenti è utile, soprattutto quando la mia voglia di avere fra le gambe un uomo più giovane e porco è più forte di ogni altro sentimento.
Ritorno al mio gruppo e vedo che alcuni iniziano ad essere stanchi e a proporre di tornare alle nostre stanze. Io colgo l'occasione per lanciare uno sguardo di malizia a Francesco e confermare che anch'io sarei andata nella mia stanza....ma non a dormire. La ragazza con cui divido la camera quella sera aveva un appuntamento galante e quindi, bella che eccitata, si allontana dal gruppo non lasciando traccia di se. Intanto, ritirata nei miei alloggi, inizio a sciogliermi i capelli che mi cadono fluenti sulle spalle, mi sfilo in vestitino che lascio cadere a terra, apro l'armadio ed estraggo il mio intimo per la notte: un babydoll in pizzo nero che mio marito mi ha regalato per San Valentino nella speranza lo usassi con qualche bel bull. Sinceramente anch'io questa sera spero di usarlo con un bel bull. Faccio in tempo a mandare un sms al mio cornuto per rassicurarlo che stavo andando a letto quando sento bussare alla porta. E' Francesco che mi chiede se ho una sigaretta. Lo faccio accomodare e gli offro una sigaretta, lui sembra altamente compiaciuto dal vedermi in quella mise notturna e il pacco che gli gonfia i pantaloni lo conferma. Mi siedo sul letto della mia compagna di stanza, lui si distende comodo sul mio, lì accanto, e con un sorriso provocatorio si accende la sigaretta. Vederlo espellere il fumo mi eccita da morire e così mi metto anch'io distesa comoda sul letto facendo sollevare leggermente la gonna in tulle e lasciando scoprire le cosce. Inizia lui il discorso e va subito su argomenti intriganti. Mi racconta le sue avventure più erotiche, mi racconta di aver fatto il bull in passato, di aver partecipato a gang bang, ecc ecc. Io sto al gioco e non racconto del rapporto che ho con mio marito ma semplicemente gli lancio una frecciatina: “Franci...voi uomini siete tanto bravi a parlare, ma quando è il momento di mettervi al gioco vi tirate sempre indietro!”. Lui ride e, rimanendo al gioco, mi chiede di metterlo alla prova. Così mi alzo, vado verso il suo letto, lui si mette seduto e sorride, mi piazzo davanti a lui e mi chino a novanta appoggiandomi sulle sue spalle e mettendogli il seno in faccia. Passano 10 secondi che dentro di me sembrano 10 minuti, tempo per poter annusare il profumo emanato dai nostri ormoni, bagnarci tutti e capire che ci vogliamo intensamente. Lui mi prende in vita con tutta la forza che ha, mi solleva e mi mette sul suo letto accanto a lui, iniziamo a baciarci con una passione che non provavo più da mesi, lui mi lecca il collo, scende a leccarmi il decoltè, sembra un toro infuriato perchè non sa dove prendermi, baciarmi e leccarmi, si toglie rapidamente la maglia e, abbracciandomi, sento subito che il suo calore mi avvolge e il suo profumo mi spiazza. Sono frastornata, mi sento una ragazzina alle prese con la sua prima storia da porca, anche se in realtà ne ho vissute già diverse in passato. Lui non ha tempo di levarmi il miniperizoma in pizzo che avevo vestito per la notte e così, una volta distesa con violenza, lo sposta di lato, e inizia a leccarmela. Saranno trascorsi pochi minuti quando da lontano sento la voce della mia coinquilina che rientra. Francesco si alza di fretta ed esce dalla finestra. Finisce così il nostro primo incontro: una grande passione lasciata a mezz'aria. Il giorno dopo a lavoro torniamo ad essere i professionisti di sempre ma nei momenti in cui siamo soli ci scappa un bacio fugace e una palpatina veloce, con il rischio di essere colti in flagrante. La sera colgo l'occasione del fatto che il suo coinquilino è al bar con amici per passare a salutarlo in camera. Vado da lui vestita con una gonnellina e un top molto casti che nascondono la mia vera natura, lui mi accoglie sul letto disteso con la sigaretta in bocca, mi fa accomodare vicino a lui e iniziamo a chiacchierare. Intanto mentre parliamo la sua mano sfiora le mie cosce e il suo sguardo la segue. Io non resisto, ancora con gli ormoni a mille dalla sera prima mi distendo accanto a lui lasciandomi cadere fra le sue braccia che mi avvolgono, inizio a baciarlo, a leccargli il collo, le orecchie, gli tolgo la maglia e vado a sfiorare con la punta della lingua il suo punto debole: i capezzoli. Subito l'animale che nasconde nelle mutande si risveglia e così, continuando a leccarlo inizio a sbottonargli i jeans. Dai pettorali passo a leccare gli addominali, il bordo dei pantaloni, gli levo il jeans e inizio a leccargli anche l'inguine. La mia voglia di lui è troppo forte e così, con la stessa furia con cui lui mi ha violentata la sera prima, gli levo anche l'intimo. La sorpresa non è una sorpresa perchè già l'intuito mi aveva fatto capire che il suo “amico” fosse delle dimensioni che ho sempre apprezzato: lungo e largo. Inizio a succhiarglielo così bene che lui non ha più nemmeno il fiato per fumarsi la sigaretta: rimane lì, inebetito preso dal piacere che una dolce troietta più grande di lui gli stesse facendo il pompino più bello della sua vita (come mi ha confessato dopo). Un po' gli lecco le palle, un po gliele gratto, un po gli stimolo la cappella, l'asta, me lo godo tutto talmente di gusto che non sento nemmeno il cellulare che suona: è mio marito! Intanto la porta si apre ed entra il coinquilino di Francesco che prima rimane spiazzato, poi si compiace e con un sorriso entra in camera come se fosse entrato in un bordello. Io me ne frego della sua presenza e anche Francesco. Lo guardiamo sedersi sul letto, gli sorridiamo, lui sorride a noi e continua a godersi la visuale tirandosi fuori il cazzo dai pantaloni e iniziando a smanettarselo venendo in un batter d'occhio. Francesco invece resiste. Oltre ad essere ben dotato è anche molto resistente e trova anche il tempo di risollevarsi, spogliarmi davanti al suo coinquilino, iniziare a leccarmela e toccarmi dovunque. Ci troviamo nudi sul letto, presi da una voglia immensa l'uno dell'altra che non c'è nulla al mondo che in quel momento possa distrarmi e allontanarmi dal mio nuovo giovane amante. Con l'uccello inizia a sfiorarmi la figa, strusciandosi la cappella sulle mie labbra. Sono estremamente bagnata e, così facendo, si bagna ancora di più. Al che mi prende e mi mette a pecorina e in un batter d'occhio mi ritrovo a novanta con lui dietro. Provo a dirgli che non voglio essere scopata senza preservativo, ma il piacere mi toglie il fiato e così, quando sento il suo cazzo duro, caldo e bagnato che mi entra dentro, anziché arrabbiarmi spero che non si fermi più! Mentre mi scopa mi sculaccia, mi prende il collo, mi lecca la schiena e io non riesco e non voglio reagire. Desidero solo che il tempo si fermi e che mi riempia così ancora a lungo. Il rumore dei suoi colpi sul mio culo riempiono la stanza e le mie urla di piacere sono smorzate dalla sua mano che mi tiene la bocca tappata per non attirare l'attenzione dei vicini di stanza. I suoi sussurri e le sue parole “Godi, troia” mi eccitano da morire e inizio a scoparmi da sola sul suo grosso cazzo finchè anche lui non riesce più, tira fuori il suo arnese dalla mia figa giusto in tempo perchè mi viene dovunque e un fiume di sperma mi cola giù dal culo e dalla schiena. Rimango tramortita sul letto e lui lo stesso, si accascia accanto a me e così ci addormentiamo insieme abbracciati l'uno all'altra fra tante coccole e baci, come è giusto gli amanti facciano.
La mattina mi sveglio ancora nel suo letto, gli do il bacio del buongiorno e subito mi alzo. Devo uscire dalla sua stanza prima che mi veda qualcuno. Andando al lavoro chiamo mio marito dal momento che la sera prima mi sono completamente dimenticata di richiamare presa com'ero da Francesco. Lo sento un po' affranto ma, come gli racconto la scena nei minimi dettagli, lui subito si riprende e si eccita scusandosi del fatto di avermi disturbato. Io gli prometto che lo avrei avvisato quando sarei stata con il mio nuovo amante e, allo stesso tempo, gli chiedo di non cercarmi quando sono con lui onde creare situazioni di imbarazzo. Lui acconsente e non vede l'ora di arrivare al lavoro per farsi una sega pensando a quanto è troia sua moglie al lavoro. Quel giorno mio marito ha lavorato tutto il giorno con il pisello duro e decide di venirmi a trovare nel weekend e di conoscere questo ragazzo che mi ha risvegliata dal punto di vista sessuale.
In attesa del weekend le serate mie e di Francesco diventano sempre più passionali, erotiche e trasgressive.
Il weekend mio marito arriva, sono contenta di rivederlo e non vedo l'ora di fargli conoscere Francesco. Come si presentano mio marito si sente subito in competizione di fronte un così bel ragazzo e, sapendo quanto sono stata troia con lui, mi porta in camera e inizia a scoparmi quasi per punirmi. Io però non lo sento così bene e non godo come ho goduto in questi giorni passati e questo lo spinge a scoparmi con ancora più violenza, ma è così eccitato che quasi subito fa uscire il suo cazzo e me lo mette in bocca sborandomi dovunque: bocca, faccia, collo. Sono una colata di sperma, rido e lui con me. Mi ripulisco e lo bacio. Lo amo da morire.
Sabato sera decidiamo di andare a ballare la salsa perchè in campeggio fanno serata salsera e, accompagnata dai miei uomini, entro in pista e inizio a dare il meglio di me. La gente mi guarda e sento gli occhi vogliosi degli uomini e invidiosi delle donne addosso. Da brava salsera sono vestita con delle coulotte nere, reggiseno e solo un abitino di tulle. Vedendomi mentre mi muovo, i miei uomini si divertono a confabulare qualcosa fra di loro mentre io do il meglio di me ballando.
Terminata la musica mi riavvicino ai miei uomini tutta sudata e loro mi guardano molto apprezzanti. Francesco mi dice di aver bisogno di andare a prendersi una giacca in camera e io, con la scusa di dover andare a bere qualcosa, lo accompagno lasciando mio marito solo con gli altri colleghi. Incamminandoci verso le stanze sento la sua voglia di me e, scherzando (ma neanche troppo), gli propongo di passare per la mia stanza. Lui coglie la palla al balzo e quando si tratta di entrare nelle nostre stanze lui entra con me, faccio in tempo a chiudere la porta che mi ritrovo spalle al muro, lui che mi bacia e io che ricambio e mi faccio baciare. Mi chino, gli sbottono velocemente i jeans e, calati i boxer, inizio a succhiarlo. Ci rendiamo conto che non abbiamo troppo tempo e che probabilmente qualcuno che conoscevamo stava per arrivare così, questa volta in poco tempo, mi viene in bocca e io, da brava troia, ingoio tutto senza neanche sporcare in giro. Lui contento si alza i pantaloni, mi bacia la guancia ed esce. Giusto in tempo perchè mio marito entra. Si era immaginato che sarei andata a fare la zoccola con Francesco e allora era venuto ad avvisarmi che la mia compagna di stanza stava per venire in alloggio. Io lo faccio entrare e mi chiede col sorriso “Cosa stavi facendo, mia troietta?”. Io avevo appena ingoiato un sacco di sperma e, baciandolo, faccio in modo da far risalire un po di sperma di Francesco dalla gola e passarglielo in bocca. Lui capisce cosa avevo appena fatto e spalanca gli occhi lasciandolo senza fiato per l'atto appena compiuto. Non avevo mai fatto una cosa del genere e gli rispondo semplicemente “Gliel'ho succhiato e mi è venuto in bocca se non l'hai capito”. Mio marito si è sentito un sacco cornuto e ancora oggi, al pensiero della sensazione che ha provato, gli viene il cazzo duro.Ho trascorso così due mesi in campeggio, questa estate, dove ho vissuto ogni giorno i miei orgasmi migliori. Mio marito, che prima che partissi era triste e affranto, ha vissuto con me dei rischi e delle emozioni che ogni vero cuck dovrebbe provare. Francesco viene dal Sud Italia, siamo rimasti grandi amici e gli voglio un sacco di bene, così come lui lo vuole a me. Me ne sono quasi innamorata e dagli occhi con cui mi guarda posso dire altrettanto da parte sua. E' stato senz'altro il miglior amante che ho avuto (fino ad ora) in vita mia. Ora che sono tornata a casa ed il mio lavoro estivo è terminato, ci stiamo organizzando assieme con Francesco perchè venga a trascorrere qualche giorno al Nord ospite a casa nostra. Io non vedo l'ora, Francesco non vede l'ora e anche mio marito. Consapevole del fatto che sarà lui per qualche giorno a doversi trasferire nella camera degli ospiti mentre il mio amante farà l'amore con me nel nostro letto nuziale. Sono gli estremi a cui un cuck deve sottostare. Ora capite il motivo per cui una vera troietta e un cuck si amano da morire e non possono vivere l'uno senza l'altra, presi dalle emozioni che solo loro riescono a provocarsi a vicenda.
Amore ti amo. Ma godo di più facendo sesso con altri.
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13 anni fa
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La settimana bianca (prima puntata di due)
LA SETTIMANA BIANCA
“Tesorino!” esclamò una sera Pinko,di ritorno dal lavoro,sventolando un biglietto con il viso raggiante di un bimbo che presenta ai genitori una pagella con tutti nove e dieci,appena presa in quarta elementare.
“Che c’è? Cosa sarebbe quel foglietto?” Replicai immediatamente con un vago sentore. “E’ un voucher,quello per la settimana bianca che andremo a fare il mese prossimo!” disse candidamente con aria soddisfatta. Quell’atteggiamento mi irritò seduta stante.
“ Lo sai che odio l’inverno,il freddo e la neve,e che non ho mai sciato in vita mia,ma come ti è saltato in mente? Io non vengo,vacci da solo! E prima di prendere determinate iniziative,perlomeno interpellami!”
“Certo che lo so” rispose per nulla turbato,quasi si aspettasse quelle parole: “Altrimenti quei pigiamoni felpati che indossi per la notte e che togli a metà giugno per rimettere a metà settembre,insieme alle lenzuola di flanella,non avrebbero ragione di esistere in questa casa,e su di te. Però,comprendimi,quante settimane bianche ho fatto da che stiamo insieme? Nessuna,e tu sai benissimo che ho sempre amato sciare. In più,quante settimane al mare abbiamo trascorso? Tantissime,talmente tante da averne perso il conto. Per una volta un’eccezione la puoi fare,no? Vieni,dai,fallo per me.”
Aveva ragione,mi tornarono alla mente tutte le volte che lui,poverino,con protezione 40 e sotto l’ombrellone mi era stato accanto,annoiandosi mortalmente,mentre spalmata su un lettino mi godevo il sole h24 (quasi) sulle spiagge dei più bei villaggi turistici d’Italia. Alcune volte anche rinunciando,lui,a tutte le altre e ben più divertenti attività -sempre per lui,la mia preferita è quella che vi ho appena detto- che si possono fare in posti del genere.
Mi parlò con un tono così dolce e suadente e con una faccia da cucciolotto tale da smontarmi subito,così, intenerita,replicai: “Uff … mi hai convinto,va bene,vengo,ma lo faccio per te,per il tuo bene.” Ancora non sapevo quanto,invece,lo avrei fatto per il mio. O per il nostro.
E venne il giorno: sabato mattina,partenza.
“Pallina,tesoro” mi disse quando si rese conto di quello che avevo preparato per il soggiorno: “Ti ho detto che andiamo in settimana bianca,non che ci trasferiamo a vivere in Trentino!” Aveva,ancora una volta,ragione: non bastavano,solo per me,i due trolley giganti che avevamo,ma dovetti chiederne altri due in prestito alla vicina,al punto che fu necessario abbattere i sedili posteriori dell’auto,una Mini Cooper,ma pur sempre station-wagon,per far posto a tutto. D’altra parte,oltre all’attrezzatura ed al vestiario da neve, non potevo certo rinunciare alle cinque paia di scarpe,alle due di stivali,alle minigonne e top per ogni evenienza ed alla mezza dozzina di vestiti di varia lunghezza,due lunghi,uno al polpaccio e gli altri dal ginocchio in su: c’erano sette serate da affrontare!
Otto ore di viaggio tranquillo ed eccoci a destinazione,Marilleva 1400: la struttura,un hotel-villaggio,era quanto di meglio ci si potesse aspettare,lui era soddisfattissimo perché da lì si poteva uscire direttamente con gli sci,io perché,pur non amando la montagna,notai che il posto era davvero meraviglioso,dentro e fuori.
Pomeriggio impiegato per la sistemazione dei bagagli in camera,grande,bella ma soprattutto calda. Acclimatamento generale,public relations,ed eccomi pronta per la cena; tanto per non farmi notare scelsi per l’esordio l’abito più elegante e sexy che avevo portato,la prima impressione è quella che conta.
Dall’ingresso della sala ristorante all’ultimo tavolo in fondo,il nostro,si allungava centralmente una specie di corsia,priva di ostacoli,spazio ideale per un defilé. C’era il tutto esaurito e senza falsa modestia devo dire che dallo staff ai camerieri agli ospiti,tutti si accorsero di me. Ho sempre ammesso di essere “leggermente” esibizionista: gli sguardi delle persone sedute,e non solo quelle,mi seguivano come quelli degli spettatori della tribuna centrale che seguono la pallina da tennis (ogni accostamento è puramente … voluto!) durante gli Open di Francia al Roland Garros.
Proprio per quello,per vedere nuovamente la scia di teste che si giravano,feci su e giù un’altra volta con il pretesto di aver dimenticato qualcosa in camera. Era quello che volevo: essere al centro dell’attenzione,essere ammirata e,perché no,anche molto desiderata. Pinko si gustava la scena,anch’egli elegante,e sornione,dal tavolo.
Quella sera,però,non facemmo tardi,l’indomani avrei dovuto alzarmi presto, iniziava il corso di sci per principianti,al quale Pinko mi aveva iscritta; c’era qualche pratica da espletare,oltre alla formazione dei nuovi gruppi a seconda del livello di abilità. Il mio,già dichiarato,era zero assoluto.
Mentre lui,partito di buon’ora,già scivolava felice per le piste della Val di Sole,mi presentai nel luogo stabilito,ai piedi della baby,praticamente davanti all’ingresso dell’albergo,fasciata nella mia tuta da agonismo fucsia,acquistata per l’occasione insieme ad un’altra azzurro mare,non certamente per emulare Lindsey Vonn,che fra l’altro mi assomiglia in maniera impressionante,ma perché poneva in risalto le mie forme in modo clamoroso.
Capitai in un gruppo composto da ( inutile specificare che i nomi,i cognomi ed i luoghi di provenienza sono di fantasia) :
il ragionier Bellini,piemontese,una sorta di Danny De Vito in versione Pinguino nel film Batman. Brutto grasso e basso: di uno così a Roma si dice “se fa prima a sartaje in testa che a giraje intorno”. Naturalmente era anche pelato,e scorbutico,un bijoux,insomma.
Rossana Bencivenga in Mazzacurati,segretaria d’azienda di Bassano del Grappa,una donna di bell’aspetto,media altezza, mora e della stessa mia età,anno più anno meno.
Romeo Mazzacurati,suo marito,perito informatico,di un paio d’anni più giovane di lei,niente male come presenza,in più molto comunicativo e dotato di humour.
Filippo Donnarumma,dieci anni,viziatissimo,insopportabile rampollo obeso di nobile famiglia beneventana; più di una volta ho sperato che si perdesse,magari durante un fuoripista in quota,ma non ne facemmo.
E poi … lui,il maestro a noi assegnato,Davide,il bello fatto persona,prossimo ai 40,alto e magro,abbronzato come da regolamento,giustamente muscoloso,occhi magnetici,savoire faire da vero signore e la consapevolezza compiaciuta di essere affascinante da morire.
Fu in questo frangente che mi sorpresi a benedire il momento in cui acconsentii a tale insolita,almeno per me, vacanza. Questa riflessione spontanea ed improvvisa cominciò ad inquietarmi da subito.
Mi colpì come pochi uomini mi hanno colpito nell’arco della vita,il maestro,al punto che la sera a cena lo dissi a Pinko,come per “liberarmi”. Gliene parlai a lungo e con molta enfasi,descrivendo minuziosamente la sua abilità nello sci e nell’insegnamento,l’aspetto fisico fuori dall’ordinario ed i modi,garbatissimi,che aveva. La sua replica mi fece venire strani brividi,inaspettatamente ascoltai queste parole: “Tesorino,ho già capito dove vuoi andare a parare,vogliamo vivere una nuova esperienza trasgressiva? Va bene,vediamo se riesci a sedurlo,hai carta bianca,basta che dopo mi racconti tutto con dovizia di particolari.”
Per un attimo,un attimo solo,avrei voluto assumere l’espressione n. 4/bis del Manuale della Perfetta Bugiarda,quella della sorpresa con leggero sdegno,e dire: “Ma Amore,cosa vai a pensare,che ti sei messo in testa? “ Invece dignità e libidine presero per fortuna il sopravvento,e tacqui.
Se ci riesco? Pensai,con un leggerissimo ghigno,ci puoi scommettere. Intanto assemblavo i pensieri ed in una frazione di secondo avevo già chiara in testa la strategia da seguire,lui intercettò qualcosa di torvo nel mio sguardo,fronte verso il basso ed occhi verso l’alto con aria assorta,e mi sorrise dicendo: “Ho capito,non può sfuggirti,nessuno ci riuscirebbe”. Non c’è dubbio,mi capisce al volo.
Lasciai passare un paio di giorni,sia per non dare l’impressione della signora annoiata e un po’ mignotta,in vacanza alla ricerca di facili avventure che si tuffa sul bonazzo di turno,sia perché quel pensiero -e l’attesa,a me funziona così- rendeva quelle giornate più frizzanti. E così, mercoledì pomeriggio …
Che ci vuole a simulare una caduta? Detto fatto. Come previsto,il maestro si precipitò verso di me per aiutarmi. “Ahi … il ginocchio,che dolore” pronunciai con una piccola smorfia da consumata attrice.
La vicinanza dei nostri due visi,una volta presa in braccio da lui,mi dava un piacere sottile,perché avevo previsto anche questo,così gli misi prontamente un braccio intorno al collo,come per non farmelo più scappare. Guardandolo da pochi centimetri con riconoscenza e malizia nello stesso tempo,vidi che lo stavo facendo emozionare,era palpabile,questo mi faceva sentire ancora più forte e sicura,e contemporaneamente faceva salire l’eccitazione anche in me.
“La porto al pronto soccorso” mi disse. “Ti prego,Davide” risposi con occhi languidi alla Bambi: “Al pronto soccorso no,non è niente di grave,ne sono sicura,basterà un po’ di ghiaccio e di riposo. Portami,per favore,in camera mia,e poi dammi del tu,sono una tua allieva.”
Lui annuì,si fece sostituire alla guida del gruppo e ci avviammo verso l’albergo,che era vicino,essendo noi sulla pista baby adiacente alla struttura. Con la coda dell’occhio vidi Rossana che ci accompagnava con uno sguardo interessato e vagamente inquisitore,mentre faceva uno strano segno al marito.
Non fu quando arrivammo in camera che iniziò la mia avventura,bensì nell’attimo stesso in cui mi prese in braccio: la mia mente,ed i miei ormoni,erano già in piena attività eruttiva. Per far meglio comprendere i miei lettori maschietti,le femminucce invece mi capiscono benissimo,ne sono sicura,posso dire che se fossi stata un uomo,in quel momento avrei avuto un’erezione,e qualcosa mi disse che lui la ebbe davvero.
Evitò,con mio grande piacere,durante il percorso,tutte le frasi di prammatica,i luoghi comuni e i vari blablabla che in situazioni del genere si proferiscono e cominciò a parlarmi con gli occhi,mentre con la mano destra,quasi casualmente,mi palpava con delicatezza il seno da un lato: aveva capito,o ci stava provando comunque. Tenevo la bocca vicinissima al suo orecchio destro,ma non lo toccavo,perché pensavo,ed era così,che fosse più erotico fargli sentire il caldo del mio alito in quella giornata gelida. Inoltre non volevo dargli nulla per scontato fino all’ultimo istante … un equilibrio eccitantissimo.
Il click della porta della mia camera che chiuse fuori il mondo sancì l’inizio “ufficiale” dei momenti meravigliosi che si prospettavano di lì a poco,riuscii persino a sentire i battiti accelerati del suo cuore mentre mi lasciava scivolare delicatamente in terra dalle sue braccia.
Senza parlare ci guardammo,uno di fronte all’altra,per diversi secondi,ci brillava lo sguardo,come ai personaggi dei film animati giapponesi,quando compaiono le stelline negli occhi.
La narrazione potrebbe finire qui, sono più intriganti i motivi ed i modi che attraggono due persone,che sconvolgono due cervelli,che incendiano due corpi,che li calamitano verso un letto,di quello che succede poi nel letto stesso,se poi non ci sono imprevisti … se poi succede.
Successe. Avevo voluto tutto,avevo organizzato,spettava a me la prima mossa: cominciai proprio da quella parte che avevo deliberatamente snobbato durante il tragitto: gli misi le braccia al collo,mi alzai sulle punte e presi a baciarlo lievemente dietro l’orecchio. Ebbe appena il tempo di dire: “Non avrei mai sperato tanto,quando ti ho …” che gli tappai la bocca con un bacio così appassionato da lasciarlo senza fiato.
“Shhhh “gli dissi poi con voce dolce,portando l’indice della mano destra davanti al naso: “Lasciamo da parte le parole,per favore,sono inutili,voglio sentire soltanto il linguaggio del tuo corpo ed i tuoi gemiti di piacere,mi piaci,mi piaci da morire e voglio dartene tanto,ma non parlare”.
Gli indumenti che volavano per tutta la stanza sembravano capi schizzati fuori da una lavatrice in centrifuga alla quale si era aperto l’oblò. Tutto quello che avevo immaginato sul suo fisico attraverso quella tuta blu corrispondeva al vero: era statuario. Una volta nudi,percorse freneticamente con la bocca seno,capezzoli,natiche,interni coscia e tutto il resto più volte,indugiando particolarmente su piccole labbra e clitoride,facendomi impazzire di voluttà,poi,dopo una serie di giravolte,nel momento in cui decise di penetrarmi ,lo fermai.
Non che ce ne fosse bisogno,era “a tavoletta”,ma volevo prima prenderglielo in bocca per il mio piacere,era troppo bello anche “lì”,perfetto per me,che adoro le dimensioni “normali”. Lo presi in pugno con la destra stringendolo con delicatezza mentre mi avvicinavo con la testa; lo accolsi fra le labbra lentamente,centimetro dopo centimetro,fino a farlo scomparire,per poi cominciare a fare su e giù aiutandomi con la stessa mano,l’altra lavorava massaggiando i testicoli.
“Un pompino coi fiocchi”,se ne uscì proprio così,con un leggero rossore, il giorno dopo,mentre,vicini, tentava di spiegarmi la presa di spigolo per l’inserimento in curva,aggiungendo: “Da vera artista,hai una sensualità sconvolgente,rara,sei una femmina ed una donna eccezionale.”
“Balle”pensai “Di sicuro lo dici a tutte,dopo. Mi hai preso per una liceale? “ Sono troppo realista e disincantata per credere a frasi simili,ecco perché generalmente preferisco poche chiacchiere,ma non glielo esternai,perché me la “vendette” in modo così carino da non meritare una risposta del genere.
Ma procediamo con ordine e torniamo al racconto: “Ti voglio mia” mi sussurrò dopo parecchi minuti. Fu allora che,quasi sorprendendolo, gli montai sopra io,e l’espressione che assunse quando entrò in me,e che assomigliava molto alla mia,ancora la ricordo: estasi ed abbandono allo stato puro.
Lo cavalcai in tutti i modi possibili: velocemente,lentamente,dolcemente,con foga,di faccia,di schiena,anche ”spennellando” orizzontalmente,perpendicolare o distesa su di lui. Non mi interessava nulla dei gemiti,quasi urla,che l’eccitazione mi faceva emettere,e che probabilmente uscivano dalla porta,ero fuori di me.
Adoro,oltre allo sventolare dei miei lunghi capelli biondi, mentre faccio sesso da sopra,venire mentre bacio il partner,per cui,dopo molto,mi attaccai alla sua bocca,con la lingua che frullava da matta,finché lo sentii … stava venendo anche lui … attimi di passione,lembi di cielo,note melodiose,tutto in quella stanza.
Nonostante fosse stato lungo ed intenso,non mi bastò per placare il desiderio che avevo di lui. Gli “permisi”,per rimettersi in forze,un lasso di tempo a mio avviso congruo,perché una certa idea mi balenava per la mente,un qualcosa che anche a Pinko concedo molto di rado,ricominciai quindi a baciarlo.
Dopo essere stata posseduta anche in posizione “tradizionale”,come iniziammo a fare quando riprese vigore,in quanto non lo avevamo ancora fatto in quel modo, ero pronta per “quel qualcosa”, una pratica che necessita di una preparazione piuttosto accurata,e glielo feci capire.
Lui comprese benissimo,impiegando,con un abile movimento propedeutico di dita e lingua,oltre ai miei umori,anche il liquido di quel flaconcino che Pinko aveva portato per utilizzare lui,e che,stranamente, era andato ad appoggiarsi di propria volontà sul comodino. Quasi mi sentivo in colpa,essendomi venuto alla mente,per un attimo, il mio compagno.
Il desiderio era talmente prepotente,però, che pensai di più a me,a quello che era il mio ulteriore,irrefrenabile proposito: mi posizionai,nel momento che ritenni più opportuno, alla pecorina. (Dio,quanto mi fa sentire piacevolmente“puttana”!)
Mi prese per i fianchi,me lo introdusse nuovamente ,con grande abilità,ripartendo proprio da quel buchino che il suo lavoro aveva reso pronto ed accogliente,e che non era più “ino”, senza nessun dolore da parte mia, ma soltanto con un immenso godimento. Consumai,consumammo,alternando entrambi gli orifizi bassi che Madre Natura ha fornito a noi femmine mammifere.
Era un vero maestro,e non solo di sci,sapeva dosare perfettamente potenza e velocità dei colpi: lento e delicato dietro,più irruento ed energico davanti; mi mandò letteralmente in delirio,accompagnandomi ,fino ad un orgasmo galattico ed allo stremo delle forze,mie e sue.
Ci accasciammo sul letto,sudati e sconvolti,bagnati di noi,io lasciandomi scivolare,prona,e lui girando su sé stesso e distendendosi accanto a me,supino. Fuori era già buio,lo guardavo,in silenzio,e pensavo fra me e me,con espressione finalmente appagata: “Avrò molto da raccontare,fra un po’...”
Quella sera,a cena, aspettavo al tavolo il Pinko,già pronta,vestita e truccata di tutto punto. Nascondere le occhiaie col correttore fu un lavoro lungo,ma lui arrivò più tardi perché se non viene mandato a quel paese dagli addetti agli ski-lift,ai quali chiede,come un bambino: “L’ultima,l’ultima” dopo l’orario di chiusura degli impianti,da lì non schioda. E basta? No. Poi ci sono i lunghi commenti con gli improvvisati compagni di discese su questa e quella pista,sul tipo di neve,sull’ultimo sci in commercio,sul campione del momento,il prosecchino tutti insieme,la sigaretta e così via. Poi ancora una doccia lunghissima.
Ma finalmente eccolo.
Non aveva ancora poggiato il sedere sulla sedia,quando mi chiese: “Com’è andata?” “La lezione? Bene,sto migliorando” risposi con aria innocente,mi piace fare la finta tonta. “Daiiiiiiiii”aggiunse impaziente.
Glielo descrissi,come promesso,con quella dovizia di particolari che mi aveva chiesto al momento dell’ “autorizzazione”,senza tralasciare nulla,nemmeno l’utilizzo del liquido di “quel” flaconcino,e nel momento in cui cominciarono a servire i secondi,i nostri risotti ai mirtilli di bosco ed erbe cipolline erano ancora intatti nei piatti. Ormai irrimediabilmente freddi,li lasciammo.
Ascoltava in religioso silenzio,cambiando espressione ad ogni cambio di scena,avevo come l’impressione di vedere degli spermatozoi nel bianco dell’occhio,in transito verso il cervello. Alla fine,l’unico motivo per cui non mi prese immediatamente per un braccio trascinandomi in camera fu per non dare adito ai presenti di pensare,fraintendendo alla grande,a litigi o a qualcosa che non andasse fra noi,dal momento che erano tutti seduti a mangiare e c’era un insolito silenzio.
Iniziò a fremere,evidentemente le cellule germinali erano arrivate a destinazione e se ne erano impossessate; dopo qualche minuto,senza toccar cibo,approfittando di un attimo di confusione,prima dei contorni mi disse: “Ok,è il momento buono,eclissiamoci.”
Avevo appena assaggiato il primo pezzetto della mia tagliata in salsa olandese,ottima,ma non ci fu verso: “Lasciala perdere,lasciala perdere,tanto quella salsa è pure iper-calorica,ti ingrassa,andiamo.” Dopo venti secondi eravamo in camera,mi sbattè letteralmente sul letto mentre si apriva la patta dei pantaloni, feci appena in tempo a liberarmi del vestito che mi fu addosso.
“Ma quanto zoccola sei?” -Chiedo scusa ai lettori per questo cambio di linguaggio,vi assicuro temporaneo,ma devo essere fedele alla storia: parafrasi o censure renderebbero solo parzialmente l’idea dell’atmosfera che si era creata,e dei nostri stati d’animo- “Ma quanto ti piace il cazzo?” Mi diceva infoiato mentre mi trombava bestialmente,fatto insolito per lui,sempre così dolce e tenero.
“Oltre misura,lo sai,mi è sempre piaciuto … due o più insieme ancora meglio e mi piace anche la fica,tanto sono maiala … Sì,sì,maiala,zoccola e depravata!” risposi eccitatissima e sorpresa da quella uscita,con la voce alterata dalla libido,e aggiunsi,fra un mugolio e l’altro: “Però ti piace tanto guardarmi o pensarmi mentre faccio pompini,trombo o altro,con te,con altri bei cazzi duri,o con belle gnocche,eh? E sai perché? Perché sei un vero porco,poRCO,PORCO!”
Che io dica quella parola una volta sola è già un afrodisiaco per lui,e questo da sempre,ma pronunciata tre volte in crescendo,dopo quelle frasi e con il tono che avevo,fu come suonare la carica al 7° Cavalleggeri del Generale Custer,anche se veramente non serviva affatto.
Iniziammo sul letto,vicino alla finestra -stanza grande,ricordate?- e ci ritrovammo sul parquet,vicino al bagno,dopo essere passati sul divanetto e dopo lungo tempo di sesso,selvaggio lungo tempo di sesso selvaggio,la porta,anche da parte mia. Alla fine io ero soddisfatta come non mai,lui stravolto. Che io ricordi,in pochissime occasioni,forse mai,abbiamo fatto l’amore in quel modo,o perlomeno con quell’intensità così animalesca.
Non so perché,ma fra le volte più belle che lo facciamo fra noi due soli,ci sono anche quelle successive al sesso trasgressivo,in qualunque sua forma. Le chiamiamo,per questo motivo,“trombate alla memoria”.
Era ancora presto, ma non trovammo più la forza di uscire. Che giornata! ( E che fame! )
La mattina dopo,di nuovo in piena forma grazie ad una grossa dormita,ad una abbondantissima colazione,e per giunta miracolosamente guarita dagli effetti della caduta,tornai sulle piste.
Vedevo che Rossana mi seguiva con gli occhi e mi guardava come per leggermi dentro; qualcosa doveva aver intuito,l’avevo capito da quello sguardo che ci aveva lanciato il giorno prima,malgrado Davide ed io non mostrassimo alcun segno,da grandi mistificatori,di quello che era successo fra noi. Lui era,come al solito,gentile e premuroso con tutti in egual misura.
Non le detti troppo peso e continuai a sciare fino alla fine della lezione.
Pinko intanto era disperso fra gli impianti di Folgarida e Marilleva,mi ci stavo abituando, d’altra parte questa era la “sua” settimana. Mi piaceva saperlo così libero,avevo sentito dire che voleva arrivare con gli sci,insieme ad un gruppo di invasati come lui, a Madonna di Campiglio per fare la 3 Tre (boh,un gioco di carte?) e poi dare un’occhiata in paese,così mi avviai,con la massima calma,da sola,verso l’hotel,in camera mia. Feci una bella doccia e …
Toc toc … Apro … “Rossana!? Che ci fai qui?” Domandai,sorpresa ma non troppo. “Devo chiederti una cosa”.(fine prima puntata)
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6
12 anni fa
pallinaepinko,
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VAMPIRE HOTEL
VAMPIRE HOTEL
200
Esci di casa poco prima del tramonto quando la luce ha un colore incerto, bloccata a mezza strada tra giallo e rosso…ti aspetto lungo il viale, al solito posto.
Scorgo subito la tua sagoma in fondo alla via, camini lentamente calpestando con gli anfibi le foglie secche sul marciapiede, foglie che con la loro morte non andranno ad arricchire nessun terreno, foglie morte senza scopo.
Sei completamente avvolta in un mantello nero lungo fino alle caviglie, ti copre le mani e il cappuccio calato sul viso è una maschera per nasconderti dal resto del mondo…da tutti tranne che da me.
Accendo la moto e rombando mi avvicino facendoti cenno di salire…mi cingi la vita con forza, sai che la partenza sarà brusca così come ogni curva sarà al limite, ogni frenata una staccata…ormai inizia a piacerti e poi oggi è finalmente il “gran giorno”.
Le affollate e putride zone metropolitane lasciano presto il posto ai piccoli paesi urbani apatici nella loro solitudine che finalmente spariscono nel sottobosco.
La strada serpeggia il fianco del monte, l’asfalto grigio è percorso da rivoli scuri di pioggia…è come guidare sul dorso di un immobile serpente adagiato a spirale tra questi rilievi sanguinanti di rosso autunnale…è quasi buio qui, l’aria è fredda e i rami degli alberi somigliano troppo a scheletriche braccia maydeniane…si, siamo sulla retta via.
È appena scomparso l’ultimo spicchio di sole quando arriviamo alla vecchia villa.
Nascondo la moto dietro la siepe degenere che divora l’intera cancellata da chissà quanti secoli.
La Villa ci guarda da sopra il terrapieno come un fantasma cieco con le sue finestre sprangate e il tetto sconnesso…rapidi troviamo la sbarra cedevole nella recinzione e guadagniamo veloci il cortile tra l’erba alta.
La Villa sembra diventare sempre più alta e incombente mano a mano che ci avviciniamo…mi segui in silenzio mettendo i piedi esattamente dove li metto io…come ti ho ordinato. La paura e l’emozione ti pervadono facendoti saturare le vene di adrenalina…solo la fiducia che riponi in me ti permette di non scappare via correndo.
Il porticato resta in piedi per qualche strano gioco di baricentri e sopra il grande portone semi divelto troneggia una scritta a bomboletta rossa: “VAMPIRE HOTEL”
All’interno il buio è maggiore e i tuoi occhi chiedono un time-out di qualche minuto…rimuovo il perno che tiene fissato il massiccio portone ai cardini rendendolo quanto mai instabile…sembra solido solo in apparenza e chiunque, entrando, lo farebbe involontariamente cadere…ottimo avvisatore acustico per presenze sgradite dato che tutti gli Altri sono a conoscenza di questo piccolo stratagemma.
Dove poggia il portone ci sono spranghe di ferro per ogni evenienza, ne prendo un paio e ti guido lungo le scale scricchiolanti fino al primo piano.
Il salone è molto grande con un enorme caminetto sul lato est. Mi muovo alla cieca accendendo lumi funebri un po’ ovunque che trasformano le pareti scrostate in rosse opere d’arte: graffiti di ogni epoca testimoniano il passaggio delle decine di Ospiti dell’Hotel.
Ci sono disegni macabri un po’ ovunque compreso il soffitto… i più recenti fatti dagli spray, con nero carbone i più antichi.
A lato del camino una catasta di legna è protetta da un telone scuro…accendo il fuoco che rende più vivido il bagliore nel salone scaldandone l’aria.
A semicerchio davanti al caminetto un grande divano e due poltrone con a lato un tavolo e alcune sedie.
Seduta sul divano ti accendi una sigaretta e non smetti di guardarti attorno cercando di decifrare le vecchie scritte sui muri…hai ancora addosso il mantello ma senza il cappuccio sul volto, gli anfibi bagnati nell’erba della collina luccicano davanti al fuoco.
Le finestre sono sprangate e coperte da pesanti tappeti a mo di tende per evitare che durante il giorno la luce del sole possa in ogni modo filtrare all’interno del salone disturbando il riposo degli Ospiti dell’Hotel.
Mi avvicino a te da dietro e senza che tu te ne accorga ti afferro le spalle facendoti sobbalzare…lascio scivolare le mie mani lungo il tuo mantello fino a slacciarlo sfilandotelo di dosso: rimani splendidamente vestita di nero… raso, velluto, velo e pelle fasciano il tuo corpo tremante…i capelli neri scendono sulle spalle enfatizzando il tuo collo flessuoso.
La tua pelle rimane bianchissima nonostante il riverbero del fuoco e la luce rossa delle candele da cimitero…continui a tremare…attizzo il fuoco e mi avvio verso una vecchia credenza.
Torno da te con una bottiglia di vino completamente avvolta dalle ragnatele e dalla mia sacca compaiono due calici in argento portati apposta per l’occasione.
Il tuo sguardo continua ad essere pieno di fiducia ma agitato dal luogo sinistro in cui ci troviamo.
Stappata la bottiglia ne riempio un bicchiere ciascuno, ti spingo vicino al fuoco per non farti sentire il freddo e alzo il calice per un brindisi:
Brindiamo e beviamo un rosso d’annata…ti faccio cenno di finirlo tutto d’un fiato, senza staccare le labbra dal calice d’argento e tu obbedisci al mio volere lasciandoti sfuggire due rivoli rossi lungo il mento e il collo che ti segnano il seno procace. Sei stupenda!
La vicinanza del fuoco e l’alcol del vino riescono a scaldarti ravvivandoti lo sguardo di nuova energia ma ciò nonostante ti avvolgi nel mio abbraccio dicendo di aver freddo…mentendo.
Ti stringo baciandoti il collo e le orecchie…ti sussurro appena che questa sarà la tua notte più lunga e lascio che le mie mani scorrazzino liberamente sulle curve del tuo corpo, passando dal velluto al pizzo…dal velo alla nuda pelle mentre, ormai bollente, non riesci più a trattenere gli ansimi di desiderio carnale.
Anche la tua mano ora vaga su di me…tra le fredde borchie e le fibbie del chiodo ancora gelate nonostante la vicinanza del fuoco…risali la coscia poggiandomi decisa la mano in corrispondenza del mio sesso, istintivamente ti giri verso di me lasciandoti umilmente cadere in ginocchio smaniosa di poter fondere il sapore del vino col mio…ma questa non è una serata qualunque, il posto non ha niente a che vedere con la banalità, qui i gesti devono assumere dei significati e i piaceri vanno vissuti solo a tempo debito.
Lasciandoti in ginocchio ti blocco le mani che già mi frugavano nei pantaloni e ti porgo il calice argentato ricolmo di vino invitandoti a berlo d’un fiato.
Bevi avidamente tenendo il calice con due mani, stavolta senza perderne nemmeno una goccia.
Ti invito a rialzarti e porgendoti il mantello ti ordino di spogliarti lentamente.
Obbedisci sfoderando un bellissimo sorriso compiacente e assisto alla caduta dei tuoi abiti tanto succinti quanto complessi…leggeri strati di velo nero, velluto, raso…i tuoi occhi mi attanagliano senza sosta, languidi alla ricerca delle mie emozioni.
Ora ti sono alle spalle, ti bendo facendoti sprofondare nelle tenebre più nere agitate dai rossi lampi delle figure tetre ed angoscianti viste poco prima sui muri del salone.
La tua pelle e tutto il tuo corpo bruciano mentre ti guido scendendo le scale completamente nuda sotto il mantello.
Pochi passi e siamo già fuori, la luna è alta nel cielo coprendo i contorni del paesaggio di una patina argentea…l’umidità fa brillare i fili d’erba alta mentre ci immergiamo in essa verso il lato nord del cortile, oltre la discesa del terrapieno.
Ecco stagliarsi a malapena oltre il prato incolto un perimetro lucente di ghiaia bianca delimitato da una sorta di recinzione di rovi neri acuminati … un cancello di ruggine ci indica il passaggio ed entriamo nel piccolo cimitero di famiglia adorno di vecchie lapidi grigie corrose dal tempo.
Lascio che la benda ti scivoli via dando ai tuoi occhi la visione del luogo…le tue gambe si bloccano e ti volti subito a guardarmi. Riecco lo sguardo sperduto ma fiducioso che si perde nel
mio…ti abbraccio e poggio le mie labbra gelide sulle tue, infuocate nonostante la temperatura esterna…il vino sta mantenendo l’effetto.
questo ti basta…riprendi il cammino…sugli scalini della piccola cappella dei lumi tremolano già accesi e 3 figure incappucciate ci attendono.
Sono completamente vestiti di una tunica nera con cappuccio e restano immobili fino al nostro arrivo.
Questo è il momento più difficile…lo so…ora vedrò a quanto arriva la tua devozione, la tua fiducia in me.
tendo il braccio nella direzione degli incappucciati per esortarti ad andare.
Tu mi guardi allibita…mi supplichi con lo sguardo di non abbandonarti, sei pronta a tutto lo so ma in mia presenza….questa divisione non era contemplata nei tuoi pensieri…ora devi scegliere.
Resti immobile solo qualche secondo, mi basta uno sguardo torvo per farti abbassare la testa in segno di sottomissione ed ecco che lentamente ti allontani verso l’ignoto, verso i 3 Oscuri.
Mi dileguo in un lampo tra le lapidi del camposanto, così veloce che già al tuo voltarti non scorgi che il buio della notte. Era quello che volevo, devi provare la sensazione dell’abbandono per liberarti del tutto dei legami terreni…stanotte ti aspetta qualcosa di arcano.
I 3 ignoti ti afferrano per le braccia e senza troppi convenevoli, ti trascinano all’interno della cappella e giù nella piccola cripta sotto l’altare…gli scalini sono resi scivolosi dalla muffa e il fetore di chiuso è fortissimo…una sola candela illumina l’attimo … dal muro di pietra penzola una catena con cavigliera, chiudi gli occhi e tremi all’idea di restare chiusa in quel luogo angusto…ma a nulla servono le tue suppliche, i 3 ignoti hanno già assicurato la catena alla tua caviglia lasciandoti a terra, da sola.
Stranamente, nonostante la temperatura sia bassa, non senti freddo… altri pensieri popolano la tua mente…ti sfugge il motivo del mio sparire…il perché ti abbia lasciata a degli estranei ma in te alberga ancora la certezza del mio ritorno.
Rumori di passi sulle scale, eccoli che ritornano.
Spalancano la spessa porta di legno, ti afferrano in malo modo e ti impongono un inchino forzato:
uno dei tre carcerieri tiene in mano un frustino lungo e rigido…un altro ti afferra le braccia mentre il terzo ti solleva il mantello scoprendoti il culetto nudo. Il frustino ti colpisce con forza, ripetutamente a brevi intervalli di tre lasciando autografi rossi sulla tua pelle bianchissima.
Nonostante la tua resistenza al dolore brevi gridolini ti escono di bocca a denti stretti.
Il terzo incappucciato ti allarga le cosce così da offrire il tuo sesso rosa e liscio allo spietato frustino…non puoi trattenere le urla adesso che risuonano nella profondità sorda della cripta fino a perdersi negli echi della cappella.
Le gambe iniziano a vacillare e cadi in ginocchio sulla fredda pietra levigata.
Esausta ti lasci andare allo sconforto per essere stata abbandonata a quel destino che non riesci a comprendere.
Non è certo il frustino a spaventarti bensì la mia assenza…se fossi io a infliggerti una simile punizione o se almeno fossi presente in quel momento nulla ti risulterebbe tanto gradito, tanto eccitante e perverso.
È la solitudine a logorarti.
È l’abbandono a ferirti e finalmente la rabbia inizia ad addentrarsi nel tuo animo:
Risate sguaiate sono la risposta che ottieni…assieme a due sberle secche sul volto.
Ti liberano dalla catena e ti incitano a salire i gradini tirandoti per i capelli.
Nella cappella le candele sono tutte accese e tra le due piccole file di banchi ecco una bara aperta.
Ti spingono verso la bara facendoti cadere e con un gesto ti impongono di avvicinarti.
Sai che devi obbedire, nonostante ora la paura si stia facendo strada nel tuo cuore.
I tuoi piedi nudi poggiano sul gelido e livido marmo della cappella…un passo, due, tre…è un sospiro che ti muore dentro come una fitta nell’anima… improvvisamente il freddo intenso torna ad avvolgerti come l’abbraccio dell’Oscura Signora…tremi di brividi involontari…solo due calde scie di lacrime ti segnano il viso lungo le guance arrossate, il mento, il collo e giù fino al seno…non ti posso vedere ma so che sei bellissima…non ti vedo perché ci sono io nella bara…immobile e morto.
Percepisco il calore delle tue mani sul volto, mi accarezzi le guance e le tue lacrime mi piovono addosso. Il tuo pianto si fa via via più disperato quando ti accorgi che il mio cuore non batte…sento il tuo sconforto angosciante, si posa su di me assieme alle tue labbra …entrambe fredde ora.
La disperazione lascia presto il posto alla paura…se sono stati i 3 ignoti ad uccidermi di sicuro hanno programmato per te una fine simile, forse peggiore, ne sei certa.
E nonostante i vestiti perennemente neri, i teschi e gli scheletri sulle magliette, la musica satanica nelle orecchie e i pomeriggi passati nei cimiteri a cercare le lapidi più belle per qualche foto ora la morte ti terrorizza come una bimba teme l’uomo nero…ma tu non sei una bimba, ne tanto meno una barbie idiota…
Con la coda dell’occhio cerchi i tuoi, i nostri, aguzzini…sono ancora vicini dinnanzi alla porta d’uscita della cappella…sai che dovrai lottare per sopravvivere e ricacci la paura nel profondo dell’animo per lasciar posto alla vendetta. Così mi piaci!
Restando china su di me infili la mano all’interno del mio chiodo, la fai scendere verso i miei pantaloni…ma che vuoi fare? Non mi sembra proprio il momento cazzo!
E invece pensavo male…mi hai stupito…piacevolmente stupito! La tua mano entra nella mia tasca e ne riemerge stringendo il mio serramanico! Ti adoro!! Lasci che la lunga manica del mantello ti copra la mano armata e a testa bassa, lentamente ti avvicini alla porta d’uscita.
Cammini verso il tuo destino con un’eleganza e una determinazione che non mi aspettavo…mi piaci!
Lasci che il cappuccio del tuo mantello ti cali sul viso rigato di lacrime…sei tu ora ad assomigliare alla Morte!
I 3 ignoti ti si parano davanti…sghignazzano e ridono del tuo dolore…si guardano tra loro…non immaginano le tue intenzioni…non capiscono di essere in lotta…si credono già vincitori.
Il più alto dei 3 ti afferra una spalla trascinandoti a se…lo lasci fare.. aspetti la distanza necessaria al tuo braccio…ZOCK!!
L’incappucciato si blocca col braccio a mezz’aria…i suoi occhi strabuzzano dalle orbite mentre l’espressione di stupore gli digrigna il volto….la lama del serramanico è completamente infilata tra le sue costole…gli ha bucato un polmone…nessuno scampo…cade a terra e rimane a rantolare …
Sei stata grande!
Il secondo incappucciato ti afferra il braccio armato…ti stringe il poso con tutta la sua forza, tanta da farti cadere il coltello…fai partire un calcio verso i suoi stinchi ma sei scalza, i tuoi anfibi non possono aiutarti ora e il calcio è debole…perdi l’equilibrio e finisci a terra di fianco alla tua vittima…il secondo incappucciato gridando furioso sta per colpirti con una spranga di ferro…vuole ucciderti, senza tanti preliminari ora…alzi le braccia in un ultimo tentativo di difesa ma sai che a poco servirà contro i tuoi aggressori…chiudi gli occhi aspettando il dolore…
… e invece nulla accade…nessun dolore…nessun suono…riapri gli occhi e davanti a te solo il coltello a terra. Lo afferri e sei di nuovo in piedi pronta a combattere…così mi piaci!
Poi li vedi…i due incappucciati sono legati per i piedi alle travi della cappella…sgrondano sangue formando una pozza nera a terra…sono senza tunica e cappuccio…hanno uno squarcio enorme sul petto e il volto coperto di sangue.
Ancora stringendo il coltello continui a guardarti attorno in cerca dell’artefice del massacro, del tuo salvatore.
Pochi passi a ritroso ti forniscono la migliore delle verità…la bara è vuota!
Due mani gelide ti coprono gli occhi…sei paralizzata…senti le borchie e le fibbie del mio chiodo poggiare contro il tuo corpo…lasci cadere il serramanico e ti volti in lacrime…ti stringo baciandoti, lasciandomi scaldare dalle tue lacrime di gioia.
Il tuo sguardo è un vortice di rabbia, felicità e mistero…ti sorrido appena mostrandoti i lunghi canini…poggi la testa sul mio petto ma neppure ora percepisci un battito…so esattamente cosa provi perché anch’io provai le stesse emozioni molto, molto tempo fa.
Non rispondi, ti lasci guidare stancamente fuori dalla cappella, il tempo di gettare i 3 cadaveri in una fossa vuota coprendoli alla buona con terra e calce viva e stiamo già salendo le scale verso il salone.
Attizzo il fuoco e preparo altri due calici di vino, ne hai bisogno.
Sei accucciata sul divano con lo sguardo fisso tra le fiamme…le ginocchia al petto in cerca di conforto. Mi siedo al tuo fianco e ti accoccoli con la testa sulle mie gambe come una bambina spaventata.
Le fiamme sembrano dare vita ai disegni sui muri…siamo le uniche figure immobili nel salone…demoni e spiriti danzano in circolo saltando dai muri al soffitto in un sabba medianico.
Sempre distesa sul divano ti apri il mantello restando nuda.
Così dicendo mi prendi la mano e scostando appena le cosce ti penetri con le mie dita… il corpo non mente, rivelatore delle verità più intime e recondite…sei un lago di umori deliziosi…so che non menti.
Ti scosto da me poggiando le mani sul tuo culetto ancora bollente dalle sferzate subite.
Scatto in piedi e riprendo il coltello…mi recido una vena dell’avambraccio lasciando che il mio sangue nero coli nel calice argentato…lo mescolo al vino rosso e te lo porgo…senza la minima esitazione lo afferri bevendolo come stessi bruciano dentro…lo finisci subito ma non ne sei sazia…cadi in ginocchio ai miei piedi, supplicante…so cosa vuoi…stringo il braccio lasciando colare il mio sangue verso di te che a bocca spalancata ne ingoi ogni singola goccia…i tuoi occhi fiammeggiano e, afferratomi il polso, ti avventi a succhiarmi con una foga animalesca…mi sento svenire mentre ti nutri di me…mentre diventi parte di me…non so come riesci ad aprirmi i pantaloni prendendolo in mano…è un attimo e mi ritrovo seduto con te sopra...sempre continuando a succhiarmi il sangue dall’avambraccio afferri il mio membro e ti penetri da sola scopandomi con una foga nuova…mi cavalchi indemoniata mentre sento le forze abbandonarmi…riesco a staccarti dal mio braccio lasciandoti la bocca rossa del mio sangue coi canini allungati e lucenti…continui a saltellare sopra di me fermandoti solo il tempo necessario a godere davanti o dietro…gli ansimi iniziali sono adesso delle urla…le tue unghie mi graffiano il collo…sono debole e finalmente ti sento venire…ebbra di piacere…ti afferro la testa e ti mordo il collo…sono io ora a nutrirmi di te…so di non dover eccedere ma mi avevi tolto le energie…ero come sul punto di collassare ma ora tutto passa…tu vivi in me ed io in te…prigionieri per sempre di un orgasmo senza fine. continua?
2948
3
11 anni fa
Azzard,
24/29
Ultima visita: 4 anni fa
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SERA D'ESTATE
Smaltire il fuso orario per me è sempre un grande problema, invidio Alberto che riesce a dormire anche 12 ore di fila e non ne risente. Eravamo appena rientrati da un viaggio da un’isola caraibica dove avevamo trascorso una settimana ricca di trasgressioni, mi sono svegliata tutta sudata, e sono scesa in cucina a bere qualcosa di fresco, giro pe casa nuda indosso soltanto una vestaglia in seta leggerissima, Alberto mi regala sempre indumenti in seta, è un tessuto che solo a sfiorarlo lo fa eccitare. Sto sorseggiando del succo d’arancia con ghiaccio quando sento delle voci provenire dal giardino, una sensazione di paura mi assale, il timore che ci siano dei ladri è il primo pensiero che mi viene in mente, sicuramente non sono vicini alla casa ne stanno tentando di entrare altrimenti gli allarmi sarebbero già scattati. Quando sto per salire in camera per svegliare Alberto sento altri rumori, come se qualcuno si sia tuffato in piscina, subito dopo sento dei leggeri schiamazzi e delle risate, lentamente apro uno spiraglio della finestra e sbircio fuori. Nella piscina ci sono 2 ragazze ed una ragazza che stanno facendo il bagno, ridono e scherzano schizzandosi con l’acqua, altre volte che siamo stati via al ritorno avevamo trovato tracce di ragazzi che approfittando della nostra assenza scavalcano il muro per poi usare la nostra piscina, Alberto non ha mai voluto fare denuncia e nemmeno indagare visto che non ci procuravano nessun danno. Tranquillizzata resto alla finestra ad osservarli, sono quasi le 2 di notte ma il chiarore della luna li illumina perfettamente, dal viso si capisce che sono molto giovani, sui 25 anni direi, si stanno divertendo in questa caldissima nottata di agosto, sto per chiudere la finestra e tornare a letto quando decido di fermarmi ad osservare la scena che adesso si presenta ai miei occhi. Apro di più la finestra per vedere meglio, la ragazza ed uno dei ragazzi attaccati al bordo della piscina iniziano a baciarsi, dai movimenti riesco a capire che non si tratta solo di baci, le loro mani iniziano a scambiarsi carezze, il secondo ragazzo si avvicina ed anche lui inizia ad accarezzare la ragazza. Adesso lei è in mezzo a loro che si danno da fare ad accarezzare il suo corpo, l’espressione del suo volta fa chiaramente capire che gradisce molto la situazione che si è creata, non mi scandalizzo affatto, per noi coppia scambista è una cosa normalissima, mi meraviglia invece che siano dei ragazzi cosi giovani a trasgredire. Non ho mai gradito osservare la gente che fa sesso, preferisco farlo piuttosto che osservare, ma stanotte non capisco come mai resto incollata alla finestra ad osservarli, la situazione oltre ad incuriosirmi inizia anche ad eccitarmi. I ragazzi escono dalla piscina, sono nudi, è bello vedere i loro corpi giovani e vigorosi, nei maschi si nota benissimo l’eccitazione, accostano due materassini al bordo piscina e si sdraiano, iniziano di nuovo a scambiarsi baci mentre le carezze adesso si fanno più spinte, sono eccitata sento di essere molto bagnata, il desiderio si è risvegliato anche in me, la voglia di raggiungere Alberto per far l’amore è tanta ma sono meravigliata dal fatto che il desiderio di restare ad osservarli abbia in sopravvento. Dopo esserci scambiati a lungo baci e carezze la ragazza va sopra uno dei ragazzi, sono abbastanza vicina da poter vedere distintamente il sesso del ragazzo penetrarla lentamente mentre lei scende fino ad accoglierlo tutto dentro di sei, l’altro ragazzo dopo aver accarezzato il suo seno turgido si avvicina offrendogli il sesso, lei inizia lentamente a baciarlo per poi farlo sparire in parte nella sua bocca. Senza rendermene conto, lentamente la mia mano scende fino a raggiungere il mio sesso, sono un lago di umori, mi accarezzo lentamente gustandomi lo spettacolo dei ragazzi, sono tutta presa ad osservare quando sento le mani di Alberto, che giunto dietro di me, inizia ad accarezzare i miei fianchi, le sue labbra iniziano a baciare il mio collo, la spalla, l’omero, brividi scuotono tutto il mio corpo lentamente Alberto sfila la mia vestaglia lasciandola cadere ai miei piedi, resto nuda e le sue mani si aggrappano ai miei seni. Il mio sguardo resta fisso sui ragazzi e la mia mano continua ad accarezzare il mio sesso, senza parlare ma con dei semplici gesti, Alberto mi invita ad allargare le gambe ed a piegarmi leggermente in avanti, adesso sento il suo sesso che lentamente si fa strada in me fino a che non lo sento tutto dentro, le sue mani continuano ad accarezzare il mio seno e le sue labbra a baciare il mio collo, la mia mano non si ferma e continuo ad accarezzarmi e quando il primo ragazzo gode in bocca alla ragazza seguito nel godimento dall’altro e dalla ragazza anche io ho un intenso orgasmo, Alberto mi segue a ruota facendomi sentire il calore del suo seme che si riversa dentro di me. I ragazzi dopo essere stati per un po' sdraiati tornano in acqua e continuano a scherzare come prima, a questo punto senza indugiare decidiamo di raggiungerli facendo attenzione a non spaventarle e farli scappare via, lentamente cercando di non far rumore arriviamo al bordo della piscina senza che ci notino ed a questo punto Alberto li saluta:- Salve ragazzi, si è mantenuta calda l’acqua? manchiamo da 1 settimana e non avevamo scaldatoI ragazzi ci guardano allibiti e spaventati, hanno paura della nostra reazione, ma sicuramente trovano strano il fatto che anche noi siamo nudi, i ragazzi balbettano qualcosa ma è la ragazza che riesce a dire qualcosa- Scusateci, abbiamo visto la casa chiusa, convinti non ci fosse nessuno, visto il caldo afoso abbiamo scavalcato per fare un bagno. Lo abbiamo fatto altre volte ma sicuramente non eravate in casa- Tranquilla non ci sono problemi, Io sono Alberto e lei è mia moglie Irene, in effetti spesso siamo via- Piacere, io sono Olga e loro sono Lucio e TonyMentre parliamo i ragazzi si sono avvicinati al bordo piscina, vorrebbero uscire ma essendo nudi sono palesemente a disagio, Alberto li tranquillizza dicendo che siamo naturisti e li invita a bere qualcosa insieme a noi, entra in casa e poco dopo torna con 2 bottiglie di champagne ghiacciato ed i bicchieri, offriamo da bere ai ragazzi ed iniziamo a parlare del più e del meno. Chiacchierando non posso fare a meno di far cadere il mio sguardo al sesso dei ragazzi e devo dire che sono ben forniti, Alberto osserva per bene la ragazza che ha un bellissimo corpo, anche lei ha il sesso depilato, con Alberto ci basta solo uno sguardo d’intesa per comunicarci l’intenzione di provarci, loro forse sono convinti che non li abbiamo visti fare sesso e restano alquanto vaghi anche perché nemmeno noi abbiamo affrontato il discorso sesso, sono impacciati e siamo certi che non prenderanno nessuna iniziativa, Alberto con un cenno mi fa capire che ci penserà lui poi lancia proposta di fare ancora un bagno, io velocemente mi alzo ed entro in acqua, Alberto mi segue ma quando è a bordo piscina prima di entrare in acqua si rivolge a loro e gli dice:- La vostra performance di prima è stata fantastica, ci avete fatto eccitare al punto che anche noi abbiamo fatto sesso osservandovi, ciò non toglie, se vi va, che possiamo rifarlo di nuovo tutti insiemeAlberto mi raggiunge in acqua mi abbraccia ed inizia a baciarmi e toccarmi, i ragazzi ci osservano perplessi confabulando fra loro a bassa voce, alla fine la prima ad alzarsi è Olga entra in acqua e si avvicina a noi. Alberto non perde tempo la porta dove c’è la scaletta ed inizia a baciarla. A questo punto Lucio e Tony mi raggiungono, ci osserviamo ma loro non prendono nessuna iniziativa, capisco che se non lo faccio io fino a che c’è Alberto non faranno nulla, allungo le mani ed accarezzo i loro sessi, basta pochissimo per farli eccitare li invito a seguirmi vicino a Olga ed Alberto dove l’acqua è più bassa. La scena a cui prima sono stata spettatrice stavolta si ripete con me protagonista, Lucio davanti a me inizia a baciarmi e ad accarezzare il mio seno, Tony bacia il mio collo ed accarezza il mio corpo, mi godo le loro carezze e sento i loro sessi eccitati che si strusciano sul mio corpo, li invito a non avere fretta e fare tutto con calma e con dolcezza. Intanto Olga sta baciando e succhiando il sesso di Alberto che sta seduto sulla scaletta per poi invitarla a uscire dall’acqua e, dopo aver aggiunto un altro materassino, iniziare a are un 69 con lei. Le carezze ed i baci dei ragazzi mi hanno fatto eccitare tantissimo, usciamo anche noi e mi sdraio, Toni mette la sua testa in mezzo alle mie gambe ed inizia a leccarmi delicatamente, sento la sua lingua che esplora ogni anfratto del mio sesso facendomi provare un piacere intenso, Lucio dopo aver a lungo baciato il mio seno, adesso in ginocchio offre alle mie labbra il suo sesso, inizio a baciarlo e leccarlo per poi prenderlo in bocca e succhiarlo, sento il sesso di Tony che spinge, quando e tutto dentro di me bastano pochi colpi ed ho un orgasmo. sento i sospiri di piacere di Olga, quando mi giro ad osservarli, è sopra Alberto impalata al suo sesso, anche lei adesso gode. Lucio e Tony si scambiano di posto, Lucio dopo che entra dentro di me inizia a spingere in modo forsennato, lo invito a restare caldo ed a farlo con dolcezza, visto che sembra che non riesce a controllarsi lo faccio sdraiare e gli vado sopra, afferro il suo sesso lo indirizzo al mio lentamente scivolo su di lui fino a che non lo sento tutto dentro di me, poi inizio a succhiare quello di Lucio in piedi accanto a me mentre lui accarezza il mio seno, godo di nuovo. Sento Olga emettere dei gridolini, quando mi giro ad osservarla è a 4 zampe, Alberto dietro di lei lentamente la sta penetrando analmente, i suoi sono gridolini di piacere, quando il mio sguardo e quello di Alberto si incrociano ci sorridiamo poi mi fa un cenno esplicito, io faccio segno di si con la testa. Alberto chiama Lucio e gli dice qualcosa, lui mi guarda meravigliato, ma dopo l’invito di Alberto ed il mio assenso con un segno con la testa, si avvicina a me ponendosi alle mie spalle, mi piego verso Tony, seguendo i consigli di Alberto, Lucio dietro di me inizia a leccare il mio buchetto, lo insaliva bene poi appoggia il suo sesso ed inizia a spingere piano, appena è dentro ho un forte orgasmo, lui si ferma un attimo ma Alberto lo incita a entrare tutto dentro di me. Mi fanno provare sensazioni bellissime, mi sento piena dei loro sessi gli orgasmi si susseguono uno dopo l’altro, I ragazzi osservano Olga che a sua volta urla dal piacere fino a che dopo l’ennesimo orgasmo Alberto gli da il suo sesso in bocca fino a venire, lei ingoia tutto fino all’ultima goccia, e quando anche i ragazzi mi inondano con il loro godimento anche io ho un orgasmo che mi lascia spossata, siamo tutti sdraiati a riprendere fiato. Facciamo l’ultimo brindisi per poi salutarci, ci facciamo dare i loro numeri di telefono per un eventuale invito a cena e per ripetere la serata con più calma. Fa ancora molto caldo, con Alberto facciamo un altro bagno in piscina, poi ci sdraiamo di nuovo e ci scambiamo le sensazioni provate facendoci le coccole, ripassare con la mente la serata mi fa eccitare di nuovo, Alberto se ne accorge subito, inizia a baciarmi poi spinge la mia testa verso il suo sesso, mi metto d’impegno e dopo n paio di minuti il suo sesso svetta in piena erezione, Alberto mi prende per mano e mi porta in camera da letto, mi penetra dolcemente poi resta immobile dentro di me per un tempo lunghissimo, continuiamo a baciarci e coccolarci sentiamo le contrazioni dei nostri sessi fino a che non godiamo di nuovo, ci addormentiamo cosi senza staccarci, sarà bello domani mattina ricominciare.
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5 anni fa
irene_alberto,
67/67
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FESTA DI COMPLEANNO
Tutto era pronto nei minimi particolari, avevo organizzato la festa per il compleanno di Irene tenendola all’oscuro di tutto, probabilmente lei si aspettava una cena insieme agli amici a casa nostra, ma stavolta avevo voluto preparargli una sorpresa, nessun amico invitato, solo noi, ed in un locale caratteristico, la sorpresa ci sarebbe stata ugualmente ma tenendola all’oscuro di tutto e lasciando a lei la decisione. A pranzo lei aveva cercato di indagare, capire come avremmo festeggiato, l’avevo lasciata sulle spine senza svelargli nulla, visto che aveva preso appuntamento dal parrucchiere ed estetista, l’unica raccomandazione che gli avevo fatto era quella di trovarsi a casa per le 18, a questo punto lei sorridendo aveva pensato che avessi organizzato a casa mentre lei era fuori ma si sbagliava. Al suo rientro io sono già pronto, lei è bellissima come sempre, si guarda in giro e non vedendo nessuno nè tantomeno nulla occorrente per la cena capisce che avremo festeggiato fuori, ma io non gli svelo nulla, lei và subito in agitazione non sapendo come vestirsi, io gli consiglio un abito comodo, elegante, sex, alla fine è uno schianto, indossa un abito blu marino, lungo e molto ampio, con uno spacco che lascia gran parte della coscia scoperta ed è molto scollato, è così bella che sarei tentato di mandare all’aria tutto e portarla subito a letto, ma ci sarà tempo per questo, oggi è la sua festa e voglio che si diverta al massimo. Quando la invito a seguirmi che andiamo a cena fuori, si meraviglia che usciamo così presto pensando che forse la porto in qualche posto lontano, ma quando parcheggio davanti al ristorante mi guarda sorpresa e mi chiede:
- Amore ma ceniamo così presto?
- Tranquilla amore, in questo posto si inizia a mangiare presto, ma si finisce tardi
- Che festa hai organizzato? Restare per ore seduti al tavolo a mangiare?
- Non preoccuparti, vedrai che la serata passerà velocemente. Solo una cosa, da quando saremo dentro tu sarai libera di decidere quello che vuoi, anche contro mio volere se vuoi, ma solo fino a mezzanotte, come Cenerentola, allo scoccare della mezzanotte desidero restare solo con te. Sei d’accordo?
- Amore, ma io voglio che tu sia sempre con me. Non capisco questa tua richiesta.
Il locale è molto bello, la sala è grandissima arredata come se fosse un’isola tropicale, è un misto di piante e fiori, al centro della sala una grande pista da ballo termina con un ampio soppalco dove suona una orchestra di chiare origini brasiliane, nella pista un gruppo di uomini e donne in costume continua a ballare al suono della musica, il tavolo che ho prenotato pur se un pochino defilato è in prima fila al limite della pista. A Irene il posto è subito piaciuto, per ringraziarmi mi ha dato un leggero bacio, siamo accolti con un aperitivo ed adesso lei si guarda intorno con curiosità, la sala è ormai piena, e qualche coppia in attesa del cibo ha iniziato a ballare, anche lei mi trascina con forza in pista, resto alcuni minuti ma quando l’orchestra inizia un latino americano con sollievo abbandono e torno al tavolo, Irene smania dal desiderio di ballare ed è subito invitata da un ragazzo mulatto a quanto sembra bravissimo, dopo un paio di balli torna al tavolo molto euforica. Il cameriere ci ha servito il primo piatto, iniziamo a mangiare, lei mi ringrazia della sorpresa aggiungendo che il posto gli piace moltissimo, sono molto contento che gli piaccia e ne approfitto per farla brindare sapendo che bastano pochi bicchieri di vino per farla andare su di giri, ho intenzione di farla sentire libera e disinibita per il resto della serata. Appena finito di mangiare torna in pista a ballare, resta da sola un attimo, subito un altro cavaliere si fa avanti, anche questo un ragazzo abbastanza giovane, mentre ballano chiacchierano, mi dirà poi che gli aveva fatto un sacco di complimenti, restano a ballare fino a che i camerieri passano per i tavoli con lunghi spadoni di carne infilzata fatta arrosto, molto tenera e saporita, Irene mangia con gusto non smettendo di osservare coloro che ballano e fremendo all’idea di tornare a ballare. Non abbiamo ancora finito che l’orchestra attacca con una musica sensuale, il ragazzo mulatto osserva Irene poi guarda verso di me che con un cenno gli faccio capire il desiderio di ballare di Irene, lui si avvicina e la invita, lei smette subito di mangiare e sorridendomi lo segue. La musica è molto sensuale il ragazzo è un ottimo ballerino, i loro corpi si strusciano, adesso il ballo è molto erotico, anche Irene è molto brava, a mano a mano tutti si fermano ad osservarli, i loro movimenti sono molto eccitanti, i corpi si strusciano imitando un amplesso in un ballo molto elettrizzante, alla fine tutti applaudono ed Irene arrossisce rendendosi conto che erano rimasti soli in pista, quando siede al tavolo è palese che il ballo l’ha fatta eccitare molto, stavolta non sono io a versargli da bere ma lo fa lei direttamente. Continua a ballare ancora a lungo, alternando i due ballerini, li osservo che chiacchierano spesso, poi quando per l’ennesima volta torna al tavolo, ne approfitto per chiedergli
- Hai fatto conquiste amore, non ti mollano un attimo
- Ma dai, stiamo solo ballando. Anche se sono balli sensuali
- Dai non mi dire che non ci hanno provato e che non ti sei eccitata
- Beh con balli cosi sensuali è normale eccitarsi. Ci hanno provato si, tutte e due mi hanno invitato ad andare in un posto più tranquillo a bere qualcosa
- Amore, come ti ho detto prima, fino a mezzanotte sei libera di decidere quello che vuoi.
- Ma sei scemo? Io non voglio nulla senza di te, assolutamente
- Beh se non vuoi andare a bere, puoi sempre invitarli da noi a bere qualcosa
- Ma io voglio ballare, non voglio andare via con loro
- Potete continuare a ballare da noi e bere qualcosa, fino a mezzanotte, mancano solo poche ore
A questo punto Irene, con il viso un po' imbronciato, si alza e torna a ballare, subito i ragazzi a turno ballano con lei, poi a un certo punto lei smette un attimo di ballare e si avvicina a me
- Dicevi davvero di invitarli a casa a ballare? Tutte e due?
- Certo amore, come fa piacere a te. Te lo ripeto fino a mezzanotte decidi tu
- Ok aspettami un attimo. Faccio qualche ballo e decido.
Irene balla ancora con tutte e due confabulando, poi mi raggiunge e mi dice:
- Ok andiamo a casa, li ho invitati. Ma continueremo con qualche ballo e berremo qualcosa non altro.
Durante il tragitto in auto, chiedo a Irene se c’è qualche problema visto il suo essere taciturna, lei in un primo momento non risponde, poi come per liberarsi di qualcosa si rivolge a me in modo brusco.
- Amore non capisco perché fai decidere tutto a me, di solito non è cosi
- Tesoro, oggi è la tua festa. Come ti ho detto fino a mezzanotte mi farebbe piacere che fossi tu a decidere, anzi vorrei dirti, se dovesse succedere qualcosa, sarai libera in tutto, preferisco lasciarti libera senza partecipare, sarai tu a decidere fin dove portare il gioco.
- Scusa ma perché non dovresti partecipare? Lo sai che io ti voglio sempre vicino.
- Tranquilla amore, come ti ho detto dopo mezzanotte sarai solo mia, mancano solo 2 ore ormai.
Il resto del viaggio lo facciamo in silenzio, quando entriamo in casa è ancora imbronciata, mi avvicino a lei, la stringo forte e gli dò un bacio, poi la guardo negli occhi e gli dico
- Amore è la tua festa, sei libera di fare quello che ti va. Non preoccuparti per me, avremo il resto della notte. Se ti divertirai io ne sarò felice, se vorrai solo ballare sarò felice lo stesso stai serena.
Quando arrivano i due ragazzi, mentre Irene accende la musica io prendo una bottiglia di champagne, e poi abbasso leggermente la luce per creare un’atmosfera soffusa, beviamo un calice di champagne e poi Irene mi porge il calice e sorridendomi mi chiede di riempirlo di nuovo, mentre beve si porta al centro della stanza ed inizia a volteggiare facendo passi di danza, quando parte la stessa musica sensuale del locale, il ragazzo mulatto la raggiunge e la invita a ballare. Irene è tornata di buon umore, adesso è sorridente ed euforica, ma quando mi guarda sembra essere imbronciata nei mi confronti io al contrario gli rispondo con dei sorrisi, nel modo in cui si struscia addosso al ragazzo sembra che voglia farmi ingelosire, un po' ci riesce, ma resto impassibile. Quando incomincia un nuovo brano, sempre restando in mezzo alla sala, Irene si stacca leggermente dal mulatto e, sempre dondolandosi davanti a lui, lentamente inizia a sbottonargli la camicia, lui resta immobile, Irene balla girandogli intorno e nel contempo continuando a spogliarlo fino a che lui rimane completamente nudo ed immobile. A questo punto invita l’altro e sempre alternando movenze sensuali spoglia completamente anche lui, i due ragazzi restano immobili senza prendere nessuna iniziativa, Irene mi guarda in modo interrogativo, io gli sorrido e gli faccio cenno che tocca a lei chiedere, a questo punto lei rivolgendosi ai due giovani li incita a spogliarla lentamente, i due ragazzi guardano verso di me, seduto su divano, ed anche da parte mia ricevono un cenno a proseguire. Irene ha il mulatto di fronte e l’altro dietro, mentre il mulatto infila le mani nella scollatura ad afferrare il suo seno lei allunga la mano ad accarezzargli il sesso, l’altro ragazzo facendo salire le sue mani lungo le cosce gli alza il vestito poi lentamente gli scende le mutandine fino alle caviglie e poi glieli sfila, risale lentamente con le mani accarezzandogli le cosce, poi allentando le spalline fanno scivolare il vestito ai suoi piedi. Sono tutte e 3 nudi, mentre il mulatto gli accarezza il seno, l’altro inizia a baciarla sul collo, lei piega la testa sospirando, sono attaccati come un sandwich le loro mani esplorano tutto il suo corpo mentre i loro sessi si strusciamo sul suo sesso e sul sedere. I ragazzi non sembra abbiano fretta, sempre restando in piedi iniziano a baciare ogni centimetro del suo corpo, dove non arrivano con i baci ci arrivano con le carezze, dal canto suo lei accarezza i loro sessi facendoli diventare turgidi, i loro corpi continuano a strofinarsi mentre Irene non smette di gemere dal piacere, li osservo in silenzio, la scema mi fa eccitare moltissimo. Quando ad un certo punto lo sguardo di Irene incrocia il mio, pur sapendo che rischio di rompere l’atmosfera, indicando l’orologio faccio cenno che la mezzanotte è vicina, lei capisce subito e ricorda quello che gli avevo detto, ma non sembra avere fretta. Quando dopo le lunghe carezze al suo sesso lei ha un orgasmo, per un attimo mi viene da pensare che forse non vuole andare oltre, poi tutte e due si inginocchiano e lei allargando le gambe li facilita in modo che possono iniziare a leccarla sia davanti che dietro, ed il suo corpo si contrare di nuovo in un altro orgasmo, si stende sul tappeto attirando a se il mulatto che, lentamente, la penetra facendola gemere di piacere. Adesso Irene è consapevole che è lei che deve dirigere il gioco, infatti mentre il mulatto si muove dolcemente dentro di lei l’altro è in ginocchio, immobile, lei allunga una mano ed afferrando il suo sesso lo fa avvicinare fino a che è a portata delle sue labbra, inizia a baciarlo poi lo lecca ed infine lo ingoia succhiandolo, mentre continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, poi si gira di nuovo verso di me che con le mani gli faccio segno che mancano solo 10 minuti, non so se capisce ma si stacca un attimo per cambiare posizione. Fa sdraiare il ragazzo per terra poi sussurra qualcosa al mulatto che fa cenno di sì con la testa, lentamente va cavalcioni sopra al ragazzo afferrando il suo sesso ed indirizzandolo in modo che lei possa scivolare fino a che non lo ha tutto dentro, quando si piega in avanti il mulatto dopo averla leccata un po' si posiziona in modo da poterla penetrare da dietro, quando anche lui, con un colpo secco, entra tutto dentro lei, inizia a urlare di piacere mentre il suo corpo viene scosso da fremiti dovuti agli orgasmi che si susseguono uno dopo l’altro fino a quando l’ultimo il più intenso la raggiunge quando i due ragazzi godono contemporaneamente dento di lei. Si accasciano tutte e 3 sul tappeto ma non trascorrono nemmeno 2 minuti ed il pendolo inizia a battere la mezzanotte, è il segnale, i ragazzi gli danno un bacio ringraziandola, poi senza dire nulla si rivestono sotto lo sguardo di Irene e dopo un cenno di saluto escono chiudendosi la porta alle spalle. Irene mi osserva con il volto estasiato di chi ha appena goduto in modo fantastico, io ricambio con un sorriso, restiamo a lungo ad osservarci senza parlare, non serve, i nostri sguardi si dicono tutto, poi lei senza dire nulla si alza e va in bagno. Quando ritorna indossa un accappatoio, io sono rimasto sempre seduto sul divano, si avvicina lentamente fermandosi davanti a me che resto muto, fa scivolare l’accappatoio restando nuda davanti a me ancora vestito, ci osserviamo senza dirci nulla, poi avvicinandosi inizia a sbottonarmi la camicia, lentamente accarezzandomi il torace e baciandomi sul collo, poi passa ai pantaloni sfilandomeli con la stessa lentezza, appoggia il suo viso sul mio grembo strofinando la sua guancia sul mio sesso ancora dentro gli slip, ma al massimo dell’eccitazione, poi lo porta allo scoperto ed inizia a baciarlo e succhiarlo, io resto sempre immobile anche se muoio dalla voglia di accarezzare il suo seno. Sono al massimo dell’eccitazione e sto quasi per venire nella sua bocca, lei se ne rende conto e si ferma, poi inginocchiata sul divano a cavalcioni su di me, lentamente mi accoglie dentro di se, baciandomi e stringendomi forte, muove lentamente il bacino facendomi provare un piacere intenso, poi quando il suo movimento si fa più frenetico mi prega di non trattenermi e godere insieme a lei, godo per primo schizzando il mio orgasmo che fa godere anche lei che si stringe forte a me baciandomi, dopo alcuni minuti si alza mi prende per mano e mi dice:
- Andiamo a letto amore, la notte è ancora lunga ed io voglio godere ancora sentendoti dentro di me.
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4 anni fa
irene_alberto,
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Chi ha aperto le porte x Moni 4° parte
Chi ha aperto le porte x Moni 4° parte
Ero eccitata da morire, la mia mente era vuota, il mio corpo era in balia alle mie Fantastiche Veneri. Angela continuava con le dita a masturbarmi il mio buchino vergine ad un certo punto sento il 4° dito che cerca di entrare, molto lentamente fin che passa, comincia ad andare avanti ed indietro con la mano, dico frasi sconnesse, prendetemi tutta sono la vostra troia, fate di me quello che volete…Monica mi zittiva col suo grosso pene tra le mie labbra, fino in gola. Ad un certo punto sento del frescolino sul mio buchino, era un olio stimolante, mi massaggia intorno poi Angela estrae la mano e sento che lo versa all’interno, un brivido di freddo ma piacevole. Sei pronta ora, mi dicono entrambe, rilassati che adesso ti faremo andare in paradiso. Monica si stacca dalla mia bocca, mi girano e mi mettono alla pecorina, mi aprono le gambe in modo che chi mi sverginerà entri in mezzo, sento un brivido sulla schiena, le loro unghie scorrono dal collo fino alle natiche, poi sento un corpo di una di loro che si infila sotto di me, mi prende la testa e mi avvicina al suo giocattolo, era Angela, diverso da quello che avevo baciato fino a prima, anche lui grosso ma ero di sapore diverso. Voglio sentire come sia lungo e lo bacio dalla testa fino ai testicoli. Era interminabile, + lungo e + grosso di Monica, pensavo, qui vado a casa rotta dappertutto, nel frattempo sento una bocca sul mio giocattolino, due mani che mi allargano il buchino e sento un calore che si appoggia , duro come un marmo, sta entrando, mi rilasso per riceverlo meglio e prendo in bocca il cazzo di Angela x distrarmi e non urlare se dovessi sentire male, punta, sta entrando dentro di me molto delicatamente, piano piano sento che mi sto allargando per riceverlo, quando la cappella ha passato il primo strato, sento che mi sta lacerando sentendo un bruciore forte, Monica capisce che si deve fermare un attimo in modo che la natura faccia il suo corso, entra ed esce lentamente sento che mi sto x aprire, lo voglio tutto dentro, aiuto Monica ad entrare poi decido io, mi do un colpo verso di lei per farlo entrare, un dolore tremendo ma oramai è fatta ha passato lo sfintere, brucia ma comincio a sentire qualcosa dentro che mi piace, il bruciore sta passando e comincio a muovermi come una puttana. Angela è eccitatissima sotto di me, la sento tra le mie labbra e come me lo succhia. Monica comincia a scoparmi lentamente e la sento che entra sempre di + in me, una sensazione fantastica, mai goduto così in vita mia, ora sono aperta totalmente, sto godendo come una troia in calore, i colpi aumentano e sempre + a fondo, fino al colpo finale che sento i testicoli di Monica sulle mie natiche…Troia, troia mi dicono, sei una puttana sfondata, mi schiaffeggiano le natiche ed il godimento diventa maggiore, sono rosse come un peperone, sento che sto x godere e mi scosto dalla bocca di Angela, voglio venire il + tardi possibile. Questo momento deve durare in eterno, i colpi aumentano sempre + a fondo. Monica ansima e mi grida Troia prendilo tutto, le sue unghie mi lacerano la pelle su tutta schiena, mi muovo anch’io con lei andandogli incontro, urla sta per venire, mi sbatte velocissimamente, sono aperta al massimo, mi sento tutta bagnata, sembra che ora quel 20 cm fosse piccolo dentro di me, ultimi colpi e sento Monica che urla dal godimento, sta venendo sento un calore dentro mai sentito prima d’ora, dice cose sconnesse, mi graffia, mi sculaccia, mi prende i fianci con forza e mi tira verso di lei, io non capisco + nulla…riempie il preservativo di sperma, sta dentro di me ferma godendosi le ultime gocce, poi sfinita esce. Sento un bruciore mentre esce, ma ero felicissima che abbia goduto. Angela nel frattempo esce da sotto di me, mollo quel grosso fallo dalla mia bocca, poi sento del movimento sul letto, (ero ancora con la mascherina chiusa). Oddio hanno cambiato le posizioni, Monica toglie il preservativo poi mi dice di pulirglielo bene, era tutto bagnato di sperma fino ai testicoli, non avevo mai provato quel sapore, comincio con la lingua a baciargli la cappella, il sapore era gradevole, cominciava a piacermi, mi prende la testa e me lo infila tutto in bocca, mentre sento dietro Angela che vuole anche lei la sua parte, brucia ma pensando a quel coso ancora + grosso di Monica, mi eccita di più, mi metto comoda x riceverlo, sento che lo punta, ero ancora aperta, le mani me lo allargano per bene fino al momento cruciale, sta entrando anche lei in me, è enorme ma oramai non mi tiro indietro, voglio anche Angela che mi trapanasse tutta. Ero ancora bagnata e quindi entra + facilmente anche se sento che fa fatica, ma lo voglio. Mi inarco in modo che possa entrare bene, ma Angela sa cosa deve fare, mi prende in un colpo solo, tutto dentro, lancio un gridolino ma credo + di piacere che di dolore, Fantastico. Monica si sta eccitando nuovamente, la sento nella mia bocca che sta diventando di nuovo duro. Incita Angela, scopa questa troia, sfondala tutta, faglielo sentire fino in fondo, sbattila x bene, è quello che vuole, Angela non se lo fa dire 2 volte e comincia a scoparmi con colpi che li sento fino in gola, non ce la faccio +. Ora voglio giocare io. Mi sposto, faccio sdraiare Angela e gli vado sopra, me lo infilo e comincia a scoparla io , chiudo le natiche x sentirlo meglio e farla godere di +, sento che gli piace, e lei mi da i colpi contrari ai miei, sodo seduta sopra di lei, Monica si mette in piedi di fronte a me e si masturba, gli e lo prendo in bocca ancora, gli è diventato duro come prima, che bello. Ora mi incitano e vogliono che veniamo tutte e tre insieme, annuisco che anch’io lo voglio. Angela la sento ansimare coi colpi che gli do, Monica comincia a masturbarsi velocemente mentre la spompino, siamo al culmine del godimento. Vengo dice Angela, Monica anche lei, io mi masturbo da sola, con un cazzo in culo ed uno in bocca, ci siamo tutte e 3 stiamo godendo sento Angela che si inarca dentro di me, Monica ansima fino a venirmi in bocca ed io esplodo con un’ orgasmo mai provato fino ad allora…
Continua………………..
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14 anni fa
Monitrav60,
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TRIANGOLO IN VACANZA
Era ormai la fine del mese di agosto e come tutti gli anni io e Andrea avevamo deciso di partire per concederci una vacanza lontano dal rumore e dal caos.
La meta scelta per la vacanza di quell’anno era la Sardegna.
Avevamo preparato la nostra attrezzatura da campeggio e il poco necessario per passare tre settimane in assoluta tranquillità immersi nella natura.
Quindi ci imbarcammo sul traghetto a Genova con tutto il desiderio di ritrovare la pace che da mesi non riuscivamo ad avere a causa del lavoro molto pesante.
Arrivammo pieni di entusiasmo sull’adorata isola e ci dirigemmo verso
il campeggio che avevamo scelto consultando internet. Era un semplice campeggio “alla buona” gestito da piemontesi. Aveva anche una parte di spiaggia destinata al naturismo, cosa che ogni tanto ci capita di fare.
Piazzammo la nostra tendina in un luogo bellissimo del campeggio a due metri dalla riva del mare. Di fianco a noi c’era una famiglia composta da una bella coppia giovane con una bambina. Venivano da Roma e si sarebbero fermati per due settimane.
Scambiammo qualche parola per presentarci e provammo subito simpatia reciproca.
Il posto era incantevole, si sentivano le onde del mare infrangersi contro la riva e di notte il rumore del mare ci accompagnava nel sonno.
La mattina presto facevamo il bagno e, dopo colazione, ci recavamo alla spiaggia naturista. I nostri vicini non venivamo mai in quella spiaggia, sostenevano che non fosse educativo per la bambina, ma ogni tanto, guardando verso la direzione in cui c’era la nostra tenda li vedevamo guardarci con il binocolo.
Passavamo le nostre serate in loro compagnia, si cenava insieme avendo le tende vicino e poi si passeggiava nel paese.
Nei giorni che seguirono, mentre facevo il bucato, venni distratta dalla vista di un ragazzo molto affascinante, che stava risciacquando alcuni indumenti da motociclista.
Rimasi colpita dal fisico statuario di quell’uomo: dall’aspetto dimostrava all’incirca 35 anni, molto alto, magro, scuro di carnagione, testa rasata e un paio di occhiali scuri che gli coprivano gli occhi. Indossava dei pantaloncini da mare colorati che lasciavano immaginare la forma del suo pene, di modesta grandezza.
Nelle ore successive, ogni scusa era buona per andare nella zona dei servizi: il lavaggio dei denti, la toilette, il bucato, i piatti… finché notai poco distante dalla nostra tenda, la sua moto da enduro parcheggiata nei pressi di una piccola tendina, ma del bel ragazzo non c’era traccia.
La sera stessa ci incrociammo al solito posto con entrambi la trousse della toilette in mano; andai a sbattergli contro senza volerlo, mi fece un sorriso che ricambiai.
Raggiunsi Andrea che nel frattempo era in tenda e gli raccontai l’accaduto; capì subito che mi potesse piacere un tipo così e mi confessò che lo aveva visto la mattina prestissimo, alla spiaggia naturista.
Mi disse anche che era dotato di un pene molto grande e che se avessi voluto incontrarlo e vedere da me le misure di cui parlava, sarei dovuta andare alla buon’ora alla spiaggia naturista.
Scherzavamo molto su questo argomento, non avevamo mai condiviso alcuna esperienza di sesso con altre persone, avevamo sempre e solo espresso le nostre fantasie. Stavamo insieme da ormai 9 anni ma l’idea di mettere in pratica certe fantasie non mi sfiorava minimamente. Il mio compagno invece era determinato a provare e ogni occasione era buona per cercare di fare emergere il mio lato nascosto.
Andrea aveva capito che volevo conoscere meglio quel ragazzo, mi eccitavo ogni volta che ne parlavo, dimostrando imbarazzo e nervosismo. La mattina successiva perciò ci recammo alla spiaggia naturista.
Arrivati stendemmo il nostro telo sulla sabbia e ci tuffammo nell’acqua fresca.
Al nostro ritorno alla riva, vicino a noi si era appena sdraiato il mio principale pensiero in quel momento e Andrea ne approfittò per presentarsi subito.
Il suo nome era Salvatore e veniva da Pescara. Con molto imbarazzo in quanto ero nuda, mi presentai e gli strinsi la mano con molta energia.
Appena mi fu possibile buttai un occhio alla sua zona pelvica e notai che Andrea non si era sbagliato circa le misure. Era in effetti ben dotato; ero bagnata non solo dall’acqua del mare. Parlammo tutta la mattina, poi ci tuffammo insieme e ben presto tra noi ci fu un rapporto confidenziale. Ci disse che era in vacanza solo perché, poco prima della partenza, aveva bisticciato con la fidanzata e si erano lasciati.
Così con pochi stracci e la sua tendina era partito con la moto in cerca di svago: un po’ come noi.
Le nostre giornate erano veramente entusiasmanti, era una persona estremamente gentile e con tanta voglia di divertirsi. Eravamo sempre insieme e condividevamo il nostro spazio con lui durante la cena, essendo il nostro posto tra i più belli del campeggio. A noi si univa la famigliola di Roma. Erano dei bei momenti, ma quando restavamo soli provavo imbarazzo perché credevo che leggesse nel mio sguardo tutto il desiderio che provavo per lui.
Al nostro gruppo si unirono altre coppie, gente da tutta l’Italia e avevamo formato il gruppo più rumoroso del campeggio.
Era una vacanza splendida e spensierata.
Decidemmo una sera di recarci tutti presso un agriturismo dell’entroterra dove, a detta di chi era già stato, si mangiava molto bene. Decidemmo di andare tutti, eravamo una quindicina.
Salvatore venne in auto con noi, guardavo dal sedile posteriore i due uomini seduti davanti: Andrea guidava con attenzione e ne ammiravo il suo profilo che tanto amavo. Dall’altra parte Salvatore, un uomo che avevo conosciuto da appena pochi giorni e che mi sembrava di volerlo scopare da sempre. Non ce la facevo più a contenere la voglia di strappargli un bacio e una carezza, ma mantenevo la compostezza che mi caratterizzava, aspettando di raggiungere il ristorante.
Giunti a destinazione mi sedetti vicino a lui. Intanto annusavo il profumo che emanava, un odore forte e speziato; indossava un paio di jeans e una camicia bianca piena di piccoli bottoni, sembrava morbida. La mia voglia di toccarlo aumentava per il fatto di averlo così vicino a me e di poterlo sedurre.
Mi sentivo molto sexy quella sera, avevo indossato un vestitino nero leggero, scollato e con gli spacchi laterali che lasciavano intravedere le mie gambe abbronzate e l’intimo nero composto da un perizoma e da un reggiseno in pizzo imbottito.
Andrea sedeva di fronte a me e mi guardava con sguardo intenso e innamorato. Sapeva che avevo voglia di saltare addosso a Salvatore, aspettava solo il momento migliore affinché succedesse. Mi conosceva da molti anni e sapeva che se desideravo una cosa potevo fare di tutto per averla e quello era il momento giusto…lo aveva capito prima lui di me.
Durante la cena, incrociando lo sguardo di Andrea, cercavo il contatto con Salvatore. Appoggiavo la mia gamba nuda contro la sua; gli presi la mano tra la mia e, coperti dalla tovaglia, la stringevamo, talvolta gli toccavo la gamba fino quasi a sfiorargli quella massiccia protuberanza che mi incuriosiva toccare.
Il mio sguardo era quello di una donna vogliosa di uscire da lì e di farmi sbattere nel primo luogo appartato e soddisfare il mio desiderio. Guardavo mio marito negli occhi mentre toccavo un altro uomo, noncurante della gente intorno che mangiava e beveva senza accorgersi di nulla.
Anche Salvatore mi toccava le gambe, ogni tanto faceva cadere il tovagliolo per poterlo recuperare e baciarmi la coscia; io mi accorgevo di essere bollente in viso ma anche nella mia vagina. Con i piedi cercavo Andrea di fronte a me che era vigile e meravigliato a quella vista di me così porca.
Tutto terminò così, la cena volse alla fine e ognuno riprese ad andare nella propria auto per il ritorno al campeggio.
Nuovamente presi posto sul sedile posteriore e i miei due uomini sedettero davanti. Eccitata dalla situazione insolita che stavo vivendo, con la mia parte nascosta estremamente bagnata, senza pensarci due volte mi precipitai sul sedile anteriore del passeggero e mi sedetti a cavalcioni su Salvatore.
Meravigliati Andrea e Salvatore rimasero a bocca aperta. Io ero eccitata, bagnata e avevo voglia che Salvatore mi toccasse e capisse quanto lo volevo. Guardandolo negli occhi mi muovevo sul suo pene ancora sacrificato nei jeans e alternavo lo sguardo con gli occhi verdi di mio marito. Gli sbottonai la camicia e toccai quei pettorali che da tanti giorni volevo toccare. Iniziai a baciarlo e a toccarlo, muovendomi con foga per cercare il piacere da quel contatto. Mi spostò lo slip per mettere un dito dentro la mia parte umida e bollente e mi sentivo gemere dal piacere. Andrea, che aveva accostato a bordo strada, mi baciava e mi palpava il seno. Il mio vestito era sparito e semi nuda cercai la bocca di entrambi per non fare mancare niente a nessuno dei due.
Mentre i miei due uomini mi toccavano ovunque, pensai che avrei desiderato fare questa esperienza in un luogo più comodo, ma avrei interrotto un’atmosfera di eccitazione che forse non si sarebbe più presentata.
Così, ormai priva di ogni indumento, mi avvicinai al cazzo di Andrea, lo tirai fuori dai pantaloni e dagli slip e iniziai a leccarlo non facendo mancare niente alle zona pelvica, poi lo presi in bocca e lo succhiai con tutto l’entusiasmo possibile. Intanto Salvatore con una mano mi toccava il seno e con l’altra mi mise due dita dentro, agitandole con energia. Non riuscivo a contenere l’eccitazione, mi sembrava di esplodere.
Continuavo a succhiare il membro di Andrea e intanto Salvatore, prese dalla tasca un profilattico, lo infilò e mi mise in ginocchio, alla pecorina. Mi rigirò senza alcuna fatica; il suo pene enorme entrò senza problemi, ero molto lubrificata.
Con poche spinte, toccandomi la clitoride nello stesso momento, esplose in un orgasmo interminabile. Rimase dentro di me anche dopo aver goduto,
per mia fortuna, intanto io succhiavo a non finire, interrompendo ogni tanto il movimento per farlo durare di più. Il cazzo di Salvatore aveva ora una dimensione più piccola, ovviamente, ma era comunque piacevole.
Anche Andrea non riusciva più a contenere la voglia di godere e
venne nella mia bocca; io, in questo clima insolito e caldo, sentivo le mani di Salvatore che mi tenevano i seni, il suo cazzo dentro di me si muoveva al ritmo regolare e dalla mia bocca usciva lo sperma caldo di mio marito: mi lasciai andare anch’io ad un orgasmo intenso e terribilmente dolce.
Ripresi da quella esperienza mozzafiato, ci guardammo tutti e iniziammo a ridere, non so perché, forse al pensiero delle posizioni assunte nella nostra piccola automobile.
Da quella sera le nostre vacanze presero un aspetto diverso…tutto cambiò in campeggio: quando andavo a fare la doccia incontravo Salvatore, poi entrava anche Andrea e sotto il getto dell’acqua mi sentivo toccare da tutte quelle mani e baciare dalle loro bocche; nella spiaggia naturista eravamo tutti e tre in continuo contatto, nuotavamo al largo per riuscire a toccarci senza che nessuno ci vedesse e le nostre serate nella tenda in riva al mare erano allietate da belle risate post orgasmiche.
Tutti capirono tutto ma nessuno disse niente, ciò che ci rendeva felici era il fatto di aver trovato un nuovo modo di vivere la nostra sessualità di coppia, oltre che un amico di giochi instancabile e sincero.
Le nostre ferie terminarono in breve tempo, tutti dovevamo tornare alle nostre vite. Salvatore al suo rientro in Abruzzo ritrovò la sua fidanzata, parlarono, si chiarirono, lei seppe della nostra avventura estiva…E’ stato cosi che io e Andrea abbiamo iniziato a fantasticare sulle nostre future vacanze insieme a loro.
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10 anni fa
insiemea,
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LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE
LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE – 1^ PARTE
Questa è una storia reale vissuta nel marzo 2022 che ha rappresentato molto nella mia vita di coppia.
Sono un marito innamoratissimo di Patrizia, un’avvenente e calda moglie dotata di un’immensa fantasia erotica. Quando ci siamo conosciuti, quasi 25 anni fa’, aveva avuto poche esperienze sessuali, nonostante ciò a letto si è da subito rivelata molto più passionale e coinvolgente di me.
Infatti, sebbene io avessi un “curriculum” sentimentale molto più ricco del suo, è stata Lei a iniziarmi ai provocanti giochi fatti di trasgressioni virtuali dove l’immaginazione la faceva da protagonista. Mentre scopavamo ci eccitavamo raccontandoci reciprocamente le avventure sessuali con i precedenti partners. Io in particolare amavo (e, a dir il vero, ancora oggi amo) ascoltarla raccontare i dettagli più intimi e scabrosi dei suoi precedenti amplessi.
Più la sentivo “porca” e più mi eccitavo.
Grazie a Lei ho scoperto il sesso in tutti i suoi aspetti fisici e soprattutto cerebrali. Ho imparato a fare l’amore con tutti i 5 sensi: vista, udito, gusto, tatto e olfatto. Ancora oggi adoro palparla tutta, toccarla in profondità, guardare ogni centimetro quadrato del suo corpo, sentirla gemere, assaporare il gusto dei suoi umori, sentire il profumo della sua pelle.
Ben presto però la sua intrigante fantasia ci ha spinto a voler sperimentare qualcosa di più realistico. Da qui la decisione di frequentare i club privé….come sempre è stata Lei a presentare la cosa. Non che io non ci avessi mai pensato ma temevo di poter essere frainteso nell’avanzare una tale sconveniente proposta.
E si….lo confesso….all’epoca ero un po’ bigotto….inibito da tutte le preclusioni sociali, ma Patrizia mi ha guarito da questa tremenda “malattia”.
Le prime imbarazzanti esperienze sono state poco più che conoscitive, ci eccitavamo guardando gli altri e poi facevamo l’amore tra noi. Piano piano però ci siamo sbloccati e abbiamo permesso ad altre coppie (ed anche a qualche singolo) di interagire in modo soft con noi.
È stato in questi frangenti che ho scoperto quanto mi piacesse vivere i momenti più intimi di Patrizia da spettatore. Non credo di essere un cuckold…..è solo un problema di prospettiva. Quando facciamo l’amore abbracciati non riesco a vedere il mio amore in tutta la sua interezza….sono costretto ad accontentarmi di una visione parziale di Lei. Inoltre la partecipazione all’amplesso, in qualche modo, limita la possibilità di focalizzare la mia attenzione su ogni parte del suo corpo, sull’attimo della penetrazione, sulle espressioni di piacere, etc. .
Dopo un po’ giocare a quattro cominciava a non gratificarmi più, perché intrattenere la Lei dell’altra coppia inevitabilmente mi impediva di osservare Patrizia e così facendo rischiavo di non percepire i suoi movimenti, le sue espressioni, le sue parole,,,,,i suoi gemiti. A me non interessava l’altra, io ero preso solo da Patrizia.
Da qui la decisione di passare ai giochi a 3….Io, Patrizia ed un singolo. Tuttavia anche il club privè cominciava a starmi stretto: troppo buio, troppo scontato e soprattutto il tutto si viveva troppo velocemente. Avevo bisogno di ricordare, di rivedere e soprattutto di rivivere quelle esperienze anche nei giorni e nelle settimane successive. Pertanto abbiamo deciso di cambiare anche la location…….basta con i privè…….da quel momento in poi i giochi si faranno in casa….la nostra.
Abbiamo così iniziato a giocare con singoli stabilendo dei nostri limiti…..niente rapporti orali (da parte di Patrizia) e no rapporti penetrativi. Ed è stato anche l’inizio della creazione di una mia ricca e preziosa cineteca privata avente come protagonista principale la bella e calda Patrizia, i singoli del caso (a cui, tranne rarissime occasioni, non veniva mai fornita una seconda opportunità di incontro) rappresentavano per noi solo comprimari….comparse. L’unica vera regina della scena hard era Lei……Patrizia.
La visione dei filmati dei “giochi di mia moglie” ancor oggi allietano molte mie serate solitarie.
Spesso con Patrizia parlavamo di sesso, di sentimenti, di amore. Entrambi riconosciamo che certi bigotti luoghi comuni della nostra società sono assurdi, contraddittori, ipocriti.
Ad esempio: mentre lo scambio di coppia è condannato dai benpensanti, le “corna” tra coniugi sono quasi all’ordine del giorno. Sembrerebbe quasi che se si scopa di nascosto dall’altro sia accettabile, ma se si opera un consapevole scambio di coppia “in presenza” sia indecente.
Due partners che accettano consensualmente di vivere “momenti” di trasgressione con altri che male fanno? Il fatto che uno scopi la moglie dell’altro (e viceversa) altera forse il loro rapporto sentimentale? Forse non si amano più? Io non lo credo affatto. Al contrario, durante i nostri giochi, io e Patrizia abbiamo conosciuto splendide coppie di scambisti che si adorano alla follia e che si amano molto più di certe bigotte coppie che, pur dimostrando a livello sociale comportamenti integerrimi, non hanno da anni più nulla da dirsi a livello sentimentale e ancor di più nell’intimità delle lenzuola.
Io penso che se il gioco viene vissuto insieme (intendo dire “alla luce del sole”….senza inganni e falsità) possa essere un elemento di unione, di complicità che può anche essere utile ad alimentare la sessualità di coppia.
Ma poi….cosa si vuole veramente intendere col il verbo “tradire”?
A mio parere il termine è un’abbreviazione del più ampio “tradire la fiducia del partner”. Ecco pertanto che anche una cena intima mano nella mano tra una persona “non libera” e un Terzo soggetto, sebbene non costituisca tecnicamente un rapporto sessuale, costituisce un grave tradimento dell’inconsapevole compagno/a. Viceversa lo scambio di coppia non può considerarsi un tradimento giacché accettato e vissuto insieme dai partners.
Come dico sempre io: il vero e più grave tradimento è quello dell’anima……quello che viola il rapporto di fiducia.
Questa lunga premessa, per arrivare al fatto che, dopo anni di incontri soft, siamo arrivati ad un punto in cui si è sentito il bisogno di un altro passo avanti. I giochi di fantasia erano ancora apprezzati ma, per mantenerli vivi, era opportuno realizzarne concretamente alcuni che in precedenza rientravano nella nostra zona OFF LIMIT.
Ed è da qui che partirà la seconda e ultima parte della mia storia.
- CONTINUA -
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9 mesi fa
lucrezia13,
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Buongiorno
Non pensare al sesso non farebbe al caso tuo, nella vita l'importante è capire quale sia la propria posizione e la tua e' ai miei piedi, sei pronto a ridicolizzarti e ad assecondare ogni mio desiderio e capriccio ? Non sarai valido ma sarai utile, con il tempo imparerai a fartelo bastare.
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2 mesi fa
Ginger1982,
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Ultima visita: 1 mese fa
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Coppia lui bsx
A casa mia, dopo un veloce contatto via email, arrivano Sandro e Giovanna, "la coppia lui bsx solo giochi manuali e orali". Lei bruna, discreta di viso ma con un culo notevole, lui moro, occhi scuri, alto e con un fisico da atleta.
Un caffè in salotto poi sbrigativamente e con sicurezza, Sandro, il marito mi presenta la moglie Giovanna nei dettagli, sollevando la gonna e piegandola sulla poltrona del divano per farmi osservare il suo magnifico culo e spostandogli gli slip, mostrarmi la fica ben rasata di lei. Sono seduto sul divano di fronte a Giovanna e mi sono eccitato. Sandro allora estrae il suo cazzo....molto molto grosso, gran cappella...ben gonfia e lo poggia sulle labbra di Giovanna che a fatica lo prende in bocca. Sono sempre più eccitato!! Pompa davvero bene! Estraggo il mio cazzo...normale, lo accarezzo, mi sento un po in imbarazzo, ma lei si avvicina in ginocchio e con naturalezza comincia a succhiarmelo. Anche Sandro si avvicina a me, per un secondo penso che voglia farselo leccare...meno male non è così! Mi chiede invece di unirsi con la sua signora sul mio cazzo. Non faccio in tempo a rispondere che già sento la sua bocca che si alterna con quella della moglie. Che godimento due lingue sulla cappella! Poi Sandro mi lecca le palle e scende verso il buco del culo. Allargo e sollevo le gambe. Giovanna fa scendere della saliva sul mio attrezzo mentre lui cerca di penetrarmi con la lingua nel buchetto. Si alternano. Ora l'uno ora l'altra. Con le mani mi sego mentre le loro bocche mi succhiano rumorosamente.
Non resisto molto, non ce la faccio più. Sborro con un fiotto caldo e denso! Con gli occhi socchiusi non capisco bene chi ha preso la mia sborra..ma vedo loro due che si baciano e che dalle labbra...cola! Poi Giovanna fa scendere sulla mia cappella sborra e saliva mentre Sandro mi ripulisce.... Sono stremato, ma ho goduto come un porcello. Lei mi strizza la cappella per far uscira ancora una goccia e lui la raccoglie... Sono impietrito dal piacere....
Domanda: Mi è piaciuto?
Risposta: Due bocche sul mio cazzo... chi le distingueva più!
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14 anni fa
TRIS,
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Ultima visita: 10 anni fa
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TRANS PER PASSIONE 2
: ti accoglierò in un centro di bellezza ti farò sdraiare su di un lettino prenderò un rasoio e ti depilerò le parti intime ovviamente poi ti legherò ed incomincerò a farti il solletico sotto le ascelle poi sulla pianta dei piedi alle orecchie e vicino alle narici del naso finchè non strabuzzerai gli occhi all'indietro e mi chiederai pietà a quel punto ti slegherò ti farò inginocchiare davanti a me e ti costringerò ad un orale scoperto e quando sarò eccitato al punto giusto ti penetrerò con forza ! a quell'incontro non mi sono mai presentato forse perchè troppo giovane e troppo preso dal fantasticare continuavo a leggere e rileggere le sue lettere e a masturbarmi . nel frattempo passò qualche annetto io lavoravo ( un lavoro normale) e dal giornale di annunci passai alle riviste di s/m affinando tecniche ed altro finchè un giorno rimasi senza lavoro era l'epoca dove i telefonini costavano ancora parecchio sopratutto le telefonate mi feci coraggio e misi l'annuncio su secondamano come massaggiatore piccolo aneddoto andai in una libreria vicino a casa mia per l'inserzione passarono un paio di giorni e mi richiamarono dicendomi di ripassare in negozio per firmare ulteriori moduli visto che l'annuncio era a pagamento vi passai era strapieno di genitori e figli per ordinare i libri di testo dopo aver fatto la coda mi rivolgo ad una commessa che mi fa attendere devo parlare con la responsabie la quale ad alta voce esclama " è lei che deve mettere l'annuncio come massaggiatore su secondamano ? " mettetevi nei miei panni . due giorni dopo esce l'annuncio appena lo vedo con il numero di telefono stupore ed eccitamento ma alla prima telefonata....
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13 anni fa
sonia trans,
42
Ultima visita: 12 anni fa
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SEI DENTRO DI ME
Sei dentro di meogni momentonei miei respiriti sento dentronel sangue scorricontinuamentetra i desideridella mia mente.Sei come il pratoin primaveraquando la lunascende di seraper far sognaree sospirare poidolcemente addormentare.Sei come l'acquache dalla fontelimpida scendenel mio torrentee arriva al mareper affogare.Sei come un'ondache soffice affondamentre s'infrangesulle mia spondabaciando la rivacon calda saliva. Con Amore da Cip a Ciop per sempre con Emozione sentita
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13 anni fa
cipcioplove,
37/33
Ultima visita: 7 anni fa
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per caso!!!!
un giorno mentre pulivo fuori il terrazzo con la coda dell'occhio vidi il mio vicino nella sua stanza vestito da donna , rimasi sorpresa!! lui mi vide allora si nascose immediatamente, allora io entrai in casa e mi infilai il mio abbigliamento da troia migliore che avevo , vestitino, attilato stivaloni collant parrucca e quantaltro, e mi misi alla finestra sperando che lui desse un occhiata ancora , di li apoco sbircio' fuori , ed io con un gesto gli feci capire che ero disponibile, lui non esito a venire da me. iniziammo a metterci la lingua in bocca e a segarci a vicenda , dopo di che lo faci mettere a 4 zampe e gli misi della crema sul suo spendido culetto e lo sverginai con una bottiglietta piano piano intanto lei mi pompava il mio cazzo , dopo di che mi chiese di incularla, e io lo feci piu che volentieri, gemeva come una troia in calore finche io arrivata al momento del mio massimo piacere gli schizzai in faccia tutta la mia crema, poi ci siamo messe in vasca e mi chiese di lavarla tutta con la mia pioggia dorata. e stato bellissimo , ora quasi tutte le settimane ci incontriamo e ci divertiamo come due fichette in calore . e bello avere un vicino cosi'!!!!
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2
10 anni fa
jerri75,
32
Ultima visita: 6 anni fa
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Week end scambista e bsx.
Premessa d’obbligo. Ad essere sincera avevo voglia di sperimentare qualcosa di diverso…di vivere la sessualità e la complicità della nostra coppia in modo più completo. A me non sono mai piaciuti gli uomini che considerano la donna solo come un oggetto… penso sia avvilente per una donna sentirsi tale. Alle volte, mentre ero a letto con Andrea, riflettevo sulla sua estrema passionalità e sulle sue fantasie, più o meno forti a seconda della situazione…che invece con altri uomini non riuscivo a provare…e pensavo tra me e me…forse la ricerca in questo gioco dovrebbe spostarsi su qualcos’altro… E così mi chiesi... magari un ragazzo, con fantasie simili ad Andrea, potrebbe essere più dolce e passionale quindi farmi godere sia con il corpo e la mente, in modo completo? Un ragazzo bsx, o con fantasie bsx, potrebbe essere diverso dai soliti “stantuffatori”? Andrea non aveva fin’ora mai avuto esperienze bsx, però fantasticando a letto, ogni tanto mi diceva che a volte ci pensava... anche se mai e poi mai avrebbe provato interesse per un uomo! Etero insomma fuori dubbio, a parte qualche fantasia fugace che a volte ci passava per la testa. Un giorno gli chiesi: “E se provassimo a incontrare una coppia entrambi bsx? Sarebbe un modo per....” Non feci in tempo a finire la frase che mi rispose... “Certo Amore! Te lo volevo proporre io... anche se non so esattamente cosa voglio e se ci sto... Se a loro sta bene giocare anche solo etero, nel caso non dovesse venire altro, perché no”? Era inverno quando conoscemmo Jessica e Alex, ci scrivemmo qualche messaggio in merito alle reciproche fantasie e desideri... e scoprimmo di aver voglia di vivere con loro qualcosa di diverso rispetto al classico “scambismo”; un gioco di coppie, a quattro, nessuno escluso. Jessica fu un’abile diplomatica e intermediaria fra Alex e Andrea... lui infatti era molto imbarazzato nel parlare di certe cose... Jessica però conosceva bene l’argomento e lo mise a suo agio, facendogli capire che non doveva preoccuparsi se non si giocava bsx perché a lei piaceva l’uomo e che il gioco etero, non penetrativo, sarebbe ugualmente piaciuto e molto, pure a loro. Cosi ci invitarono a passare un intero w.e. da loro, in una bella località balneare. Jessica: una donna frizzante, bella, con una carica erotica non indifferente...decisamente bsex. Alex: un bel ragazzo, con spiccata malizia e passionalità non comune...anche lui dichiaratamente bsex. Dopo aver passato il pomeriggio in giro per la loro città a raccontarci di noi, delle esperienze e dei giochi già vissuti decidemmo di fare uno spuntino per poi tornare a casa loro... Ci rinfrescammo e ci sistemammo sul divano ed iniziò un film che, viste alcune scene violente, permise a noi donne di rifugiarci dai maschietti!!! ...sebbene i due maschietti fossero più rapiti dal film che dalle fanciulle... erano diventati amici e vi era un ottimo feeling fra loro. Una cosa tira l'altra però e alla fine iniziarono a sbottonarci... Indossavamo entrambe lingerie ricercata e molto chic...balconcino, culottes, autoreggenti e stivali io, mentre Jessica aveva messo in risalto il suo culetto sodissimo con un perizomino e reggicalze in tinta, reggiseno in pizzo e tacchi alti. Iniziammo a strofinarci sui maschietti, ad accarezzarli, baciarli...insomma a dar sfogo ai nostri desideri... Alex diede ampio sfogo ai preliminari accentuando sempre più le mie voglie, mi accarezzava il seno spingedolo in sù dal balconcino, lo stuzzicava, mordeva i capezzoli sempre più duri... mentre Jessica si lasciava andare sempre più alle carezze passionali di Andrea, ai suoi baci e ai suoi morsi audaci sul culetto e sul collo... Cavolo! Finalmente un uomo che sapesse cosa fare il mio seno!! Eravamo ben carichi quando ci spostammo dal divano alla stanza da letto... un bel lettone ci attendeva, dove dar sfogo alle nostre fantasie erotiche.. Alex e io ci sistemammo su un lato...abbracciati mentre cercavo il suo cazzo con impazienza e lui mi strapazzava il seno... era evidente che per lui era una novità avere due belle terze abbondanti, senza nulla togliere a Jessica che da parte sua stava facendo impazzire il mio amore con il suo bellissimo lato B e due capezzoli di marmo... si sentivano i gemiti di Jessica segnale che il mio amore aveva iniziato un lungo e piacevole cunilingus... e lei vogliosa lo stringeva a sè, quasi soffocandolo tra le sue cosce... Ad un certo punto mi alzai e in ginocchio sul letto iniziai a leccare e baciare il cazzo di Alex, il mio culetto in sù fece venire voglia a Jessica che non aspettava altro...iniziò ad accarezzarmi mentre Alex continuava a stuzzicare i miei seni e il mio Amore leccava e masturbava Jessica... Una perfetta orgia a 4. Entrambe mugolavamo di piacere e di lussuria, con gli occhi vogliosi, sembravano uscite da un film porno...gemevamo e ansimavamo.... Finchè ad un certo punto capitò quello di cui si era parlato talvolta in chat... ci trovammo io, Jessica e Alex sopra l'uccello duro di Andrea... Jessica iniziò a spompinarlo e dopo un pò, tenendolo stretto nella mano alzò lo sguardo verso il mio Amore e gli chiese.... "Possiamo?", offrendo il suo cazzo verso il viso di Alex... Il mio Amore fece un cenno di piacere con il capo, si buttò disteso e iniziammo a lavorarlo a tre bocche, scambiandocelo e assaporandolo. Il primo bocchino per lui fatto da un uomo, con due bellissime fanciulle... Superato cosi il tabù bsx riprendemmo a giocare finché anche il mio lui decise di togliersi quella curiosità, quel desiderio misto fra il vorrei ma non sono certo che mi piaccia.... iniziammo un bel bocchino a due su di Alex, io e il mio Amore... Alex gemeva di piacere...a tratti accarezzava la sua Jessica oppure baciava la mia pelle.. tutti inebriati dal piacere... Ci ritrovammo così in un piacere diverso... lingue che si intrecciavano, seni che si sfioravano ripetutamente alla ricerca del piacere... cazzi vicini tra loro, pronti per esser adorati... fighette bagnate e profumate pronte per essere colte... Passammo la notte cosi, fra momenti di gioco a quattro e momenti di sano scambio etero.... seppure per loro scelta non arrivammo mai alla penetrazione. Finchè ad un certo punto io e Jessica eravamo più che sazie e decidemmo di far venire i ns. maschietti... sdraiati vicini, io e lei ai lati li masturbavamo e li spompavamo... finché si sincronizzarono e venirono contemporaneamente e copiosamente in una magnifica pioggia di lava vulcanica calda e densa che ricoprì i nostri corpi e i nostri seni... Cademmo tutti e quattro sfiniti e appagati sul letto. A posteriori Andrea mi disse che aver spompinato Alex insieme a me e Jessica era stata un'esperienza molto trasgressiva e inebriante e lo faceva impazzire, più che avere un bel cazzo fra le labbra, avere due belle ragazze con cui lo scambiava e condivideva; ci eravamo levati lo sfizio, certo lui preferiva di gran lunga la figa e avemmo un solo secondo incontro bsx dopo questo, però non nascondo che io provai e provo tutt'ora un'enorme eccitazione nel vedere un gioco bsx fra maschi! Lui mi dice sempre che è questione di feeling e che comunque non farebbe mai esperienze bsx senza una donna accanto... penso di capirlo perchè lo stesso vale per me: sono sfumature, ma ci sentiamo entrambi etero. E quanto a me come donna... beh avevo ragione a proporre questa fantasia… Jessica e per me sopratutto Alex sono stati veramente una magnifica scoperta, forse è proprio vero che le coppie aperte a varie situazioni sono più fantasiose e passionali!!
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12 anni fa
CpNinfea,
28/37
Ultima visita: 7 anni fa
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Bello al bar.
In agosto siamo stati in vacanza al mare, in una località della riviera adriatica, per la gioia del bimbo, non certo sperando in qualche trasgressione per noi....il nostro massimo svago era andare dopo cena a prendere un caffè e una grappa e non sempre riuscivamo a farlo in santa pace....
Comunque, a due passi dal nostro Hotel abbiamo trovato un bar davvero bello....forse anche troppo per quella spenta e tristuccia località da anziani o da famiglie. Una struttura modernissima, bel design, fatta con gusto e originalità...non il solito bar, ma un ambiente fresco, giovane, musicale, accogliente anche per l'atmosfera. Ma in realtà in questo posto c'erano altri aspetti positivi dal mio personale punto di vista: TUTTO il personale addetto era MASCHILE e molto giovane!! Una vera rarità....non solo....dei sei/sette ragazzi che ho visto, tra barman e camerieri, un paio erano piuttosto discreti. Quindi l'idea di recarsi ogni sera in visita presso quel posticino per degustarsi con calma un caffè e una grappa barricata non mi dispiaceva affatto, pur essendo sempre accompagnata da mio marito e dal nostro cucciolo.
Il tipo del piano superiore dove ci andavamo a sedere sempre noi, in terrazza, non era male, ma sembrava piuttosto disinteressato alle donne avventrici del locale...non mi diceva nulla un tipo così; invece al bancone di ingresso avevo notato fin dalla prima sera, un tipo piuttosto interessante e decisamente bello! Gli davo una trentina di anni scarsi, castano, fisico atletico, altezza giusta, tratti somatici sensuali, occhi stupendi...ecco, direi che il particolare degno di nota erano gli occhi. Ogni volta che arrivavamo, vedevo che mi guardava con piacere e io lo riguardavo e lui mi riguardava e io non riuscivo a fare a meno di guardarlo, quegli occhi magnetici, in quelle poche occasioni in cui mi avvicinavo al bancone con qualche scusa, mi perforavano...bell'effetto devo dire. Sui nove giorni di permanenza, penso che sei/sette sere siamo tornati là, la sera dopo cena, e più lo vedevo e più mi saliva il desiderio di poterlo conoscere, di poterlo guardare da vicino dentro quegli occhi profondissimi, di poterlo toccare...baciare....Mi presentavo sempre tutta tirata a lucido, vestitini sexy che esaltassero la mia femminilità e le mie belle forme ed in effetti mi accorgevo di colpire bene il bersaglio....Una sera dopo l'altra, arrivò anche l'ultima...
Avevo confessato a Fabio che il tipo mi attraeva parecchio, e che avrei voluto trovare il modo di poterlo rivedere in altra occasione, magari con lui per un triangolo. Fabio mi disse che se proprio mi piaceva così tanto, visto che questa circostanza capita molto raramente, avremmo potuto trovare il modo di fissarci. Ad un certo punto decisi di prendere una iniziativa....mi congedai dal tavolo e dissi a Fabio che avevo bisogno di andare al bagno...Fabio non era molto convinto della mia esigenza e forse aveva già capito tutto, ma mi lasciò andare: Fabio ti adoro!
Scesi la splendida scalona a chiocciola che portava giù al piano terra, trepidante per l'emozione, e mi avvicinai al bancone, osservata dai suoi colleghi incuriositi....Gli feci un cenno con la mano come per avvicinarsi, non volevo farmi sentire. Lui visibilmente contento mi si avvicina al viso, mi pianta gli occhi dentro i miei e mi dice subito: “sai che sei una gran bella donna?...” io lo ringrazio e ricambio il complimento...gli dico che quei bellissimi occhi non mi vedranno più perché l'indomani sarei partita; al che lui ebbe un piccolo sconforto e mi chiese un contatto per potersi rivedere...mi feci dare carta e penna e tentai di scrivergli la mail, ma troppo emozionata mi tremava la mano e non riuscii a scriverla bene...poi con voce sensuale gli dissi: “senti...dispiace molto anche a me non rivederti, ma vorrei sapere una cosa...dove si trova il bagno?”...
Lui colse al volo la mia richiesta e disse: “se vuoi ti accompagno...”, uscì dal bancone e mi fece strada sul retro dove c'erano due porte, una del bagno e una del ripostiglio privato e mi apri questa...entrammo veloci, chiuse la porta, c'era buio...mi sentii afferrare sui fianchi ed appoggiare la sua bocca carnosa sulle mie labbra, mi baciò con trasporto e passione, ricambiati da parte mia. Sentii le sue mani lisce scorrere sulle mie cosce dal basso in alto ed il mio vestitino leggero e attillato salirmi al punto vita. Mi voltò con il viso alla parete e accese la luce, si chinò un poco, mi spostò il perizoma e mi cominciò a leccare in mezzo alle chiappe...che brivido! Poi si rialzò e cominciò a baciarmi sul collo, a morsicchiarmi, mentre sentii le sue dita che esploravano la mia fighetta rugiadosa e poi entrarono dentro...Mi stavo preoccupando che Fabio potesse venirmi a cercare, non vedendomi tornare dal bagno, mentre da un lato questo pensiero mi eccitava ancora di più, anzi, ci speravo un po' che venisse e mi trovasse lì, e magari dopo essersi arrabbiato (per finta o per davvero) mi scopasse seduta stante, davanti al mio giovane puledrino. Mi venne una gran voglia di prenderglielo in bocca...mi voltai rapida e mentre le nostre lingue frullavano una attorno all'altra, gli slacciai la cintura, gli abbassai i pantaloni e sentii già che il suo pisello era uscito fuori dagli slip, mi piegai verso di lui e lo vidi durissimo e con la cappella viola che mi apprestai a leccare; gli abbassai del tutto le mutande e mentre glielo accarezzavo con le mani vidi uscire quella gocciolina deliziosa che assaporai con la punta della lingua...mmm...che buona! Gli leccai un po' le palle liscissime e depilate, dopodiché me lo presi tutto in bocca e me lo gustai per bene, mentre con le mani ora toccava a me andare in esplorazione...
Il tipo ansimava pesantemente ed era eccitatissimo e mentre lo segavo e lo succhiavo, sentivo che non avrebbe resistito ancora molto...e visto che il mio tempo stringeva, gli chiesi di spruzzarmi tutto il suo nettare caldo direttamente in bocca: la proposta a quanto pare fu scatenante e mi trovai, di lì a poco, quasi affogata di sperma...e qualche schizzo mi finì pure sul vestitino!! Mi ricomposi in fretta e fuggii da Fabio che cominciava a spazientirsi. Mi chiese che fine avessi fatto, piuttosto alterato, e come mai quelle macchie sul vestito...Non ce la feci a mentire e gli raccontai tutto per filo e per segno: lo vidi incazzato ma anche eccitato e quella notte mi punì!...
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3
13 anni fa
cora-fabio,
46/37
Ultima visita: 12 anni fa
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Chiara 5
Ogni volta che devo fare le pulizie mi soffermo sempre al tappeto che ha accolto me e Chiara in una serata indimenticabile,mi abbasso,mi sdraio,cerco di sentire il suo odore e ľodore dei nostri orgasmi.La primavera è alle porte,durante ľinverno ha avuto altre sarate con Chiara e le mie figlie ma senza mostrare le nostre intese.Chiara ancora non ha smaltito la separazione,non vuol incontrare uomini e si e buttata a capofitto nel lavoro.In una della cene che abbiamo fatto tra donne e capitato anche di parlare di sesso,con le mie figlie ed altre amiche,ognuna raccontava le proprie esperienze tutte più o meno le stesse,ľamore,il matrimonio la routine della vita quotidiana,poi i figli,i rapporti sessuali praticamente inesistenti o consumati più per dovere che piacere.Io ho preferito non raccontarmi e ho lasciato fosse Chiara a parlare.Anche lei come tutte,i racconti sembravano tutti uguali ma poi con mia sorpresa Chiara parlò del suo rapporto con una donna e di come avesse provato piacere a far sesso con lei.Le commensali erano con gli occhi sbarrati,tutte tranne le mie figlie che ho cresciuto senza pregiudizi ne tabù.La sorpresa è stata Ornella la mia primogenita quendo ha detto che le sarebbe piaciuto provare a fare sesso con una donna soprattutto se come diceva Chiara gli orgasmi erano intensi.Schernita dalle amiche che asserivano ci volesse il cazzo per provar liacere e iniziata una discussione infinita.Io ero molto imbarazzata,mai avrei creduto che Chiara raccontasse quella cosa.Alcune settimane dopo quella serata mi ritrovo una giornata libera,mio marito stará fuori a dormire perchè aveva un lavoro da finire.Non ci penso 2 volte,chiamo Chiara e la invito a cena,lei accetta subito e sento il suo entusiamo al telefono.Come per la nostra prima serata mi preparo e preparo la casa,ho preso altra lingerie e giochini sexy.Lei arriva puntuale,sempre bella e profumata,un bacio intenso e ci mettiamo a tavola per un apritivo.Le chiedo: "ti piace il riso"se,"mmmm il mio piatto preferito".Corro in cucina,per finire la cottura avviata in precedenza,riso nero con gamberetti,un pò di vino fresco e iniziamo a cenare."buonissimo tesoro",avevo paura non gradisse invece mangia tutto e mi chiee se ne e rimasto."intento prendi questo"mi chino e gli metto in bocca quello che avevo io,me lo ruba tutto e lo mangua avidamente,quando porto quello rimasto si alza si siede sulle mie gambe e ci scambiamo il cibo.Sentire il cibo nelle nostre bocche mi eccita molto,le accarezzo la coscia,apro la camicia e prendi il suo seno in bocca,siamo talmente eccitate che non mi accorgo della porta che si apre,ci accorgiamo solo quando sento la voce di mia figlia:"mammaaa che fate".Non capivo più nulla,le ho chiesto cosa ci facesse li,"ho dimenticato le chiavi di casa e son venuta a prender le tue".Ornella era ancora impalata sulla porta,io non riuscivo a parlare,ci pensò Chiara a rompere quelľimbarazzo.Si alzò andò verso mia figlia e la baciò,prima mia figlia cercò di scansarsi ma Chiare le ricordò della,serata tra amiche."ti sarebbe piaciuto provare non ricordi",si lasciò baciare uno due baci poi Chiara la portò da me e le disse che ero io la donna con cui aveva avuto orgasmi intensi.Ora davanti a me non avevo mia figlia ma,due ragazze stupende.Tesi la mano,Ornella,si avvicinò,le presi il viso e le diedi un piccolo bacio,lei ricambiò sentimmo le nostre lingue cercarsi mentre Chiara toccava il suo seno e le infilava la mano nei pantaloni.Tolta la mano la mise nella mia bocca,"tesoro ti piace il sapire della tua bambina"?.Era dolce,quasi come il mio,Chiara ora dava a mia figlia la mano umida dei miei umori,la leccò e vidi Ornella trasformarsi,mi baciò,tolse il mio seno dal body ed iniziò a leccarlo,io ero completamente rilassata,la toccavo tutta,le presi il viso e me lo portai in mezzo alle gambe,mentre Chiara le stava togliendo i pantaloni e la leccava da dietro,durò poco quella situazione mentre stavo godendo nella bocca della mia bambina la sentii urlare"mammaaaaa godoooooo",aveva avuto uno squirting che aveva bagnato tutto.Eravamo tutte e due sdraiate,ma mi ero dinenticata di Chiara.
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4 anni fa
patti1204,
64/64
Ultima visita: 8 mesi fa
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Sauna molto eccitante
Io e la mia signora adoriamo fare le saune in particolar modo quelle poco frequentate perché ci piace la nostra intimità .... Quindi prediligiamo andarci durante la settimana quando c'è meno gente, 3 settimane fa siamo capitati in una Spa per naturisti ed abbiamo vissuto una situazione molto eccitante..... Eravamo entrambi sdraiati in posizione ad angolo, nel senso che le nostre nuche si toccavano ed i nostri corpi erano opposti uno all'altro, la sauna era molto grande costruita con 3 gradini, noi occupavamo il secondo gradino ed eravamo disposti ad L, eravamo completamente soli, dopo qualche minuto una coppia entro' in nonostante il grande spazio decise di sedersi proprio sul gradino sotto di noi, subito iniziarono a scambiarsi effusioni passando dai baci alla stimolazione reciproca dei loro genitali, incuranti di noi, comportandosi come se fossero soli, sempre più intenzionati a darsi piacere reciproco, incuranti anche dell'arrivo in sauna di un singolo che prendendo posto di fronte a loro non poteva fare a meno di eccitarsi alla vista di tali effusioni.... Io fingevo indifferenza ma ero a mia volta eccitato dalla scena che si stava consumando sotto di me a pochi centimetri da me e da mia moglie, il signore era in preda ad una forte erezione il clitoride di lei stimolato dalle dita del compagno la faceva gemere di piacere, mia moglie a quel punto con fare quasi indifferente alzava la gamba destra così da aprire le cosce con una certa maliziosità; a quel punto notai che lui sempre più vicino alla vagina di mia moglie con il viso con la mano iniziava ad accarezzare il piede dx di mia moglie la quale con mio immenso stupore non si ritraeva, anzi sembrava gradire le attenzioni dello sconosciuto.... A questo punto io guardai mia moglie con tono interrogativo, lei con un cenno del viso mi indicava la femmina sotto di me, notai allora che anche lei aveva iniziato ad accarezzare il seno di mia moglie, a questo punto anch'io decidevo di rompere gli indugi ... mi alzai e scesi al gradino inferiore per poter giocare con la signora... Mentre compio l'azione il signore infila la sua testa tra le cosce di mia moglie e la penetra con la lingua, il singolo si alza li raggiunge guadagna il gradino sopra mia moglie gli trastulla il clitoride con le dita, vedo il piede di moglie premere contro il membro gonfio del singolo, esterrefatto ma molto eccitato dalla scena tocco la vagina bagnata della signora poi imito suo marito e gli lecco il clitoride fino a farla venire... In pochi istanti sento gemere mia moglie la guardo venire con due sconosciuti, la signora mi prende in bocca il cazzo ed in pochi colpi raggiungo uno dei più bei orgasmi della mia vita provando un misto di gelosia e trasgressione perversa. Mia moglie alla fine mi ha detto : è stato così bello perché spontaneo e senza programmazione non come le perversioni che tu sempre ti inventi... Ho goduto da morire e' un gran leccatore proprio come piace a me' .... Mi ha limonato a lungo e quando facciamo l'amore si eccita ricordando quell sauna intrigante !!!PS: abbiamo rischiato l'infarto con quel caldo .... Se all'inferno si sta così mi prenoto..
4719
3
8 anni fa
Cioccolatinoallatte,
44/43
Ultima visita: 3 mesi fa
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lei, lui e l'altra
I due tavolini non erano vicini tra loro. anzi, erano proprio agli angoli opposti dell'elegante dehor. quel pomeriggio assolato di agosto, Lisa e Teo stavano sorseggiando un caffè, nonostante la temperatura. i discorsi erano i più diversi, dalla scuola dei figli al conto in banca, a cosa fare nel weekend. adoravano parlare, erano insieme da una vita ma mai si erano stufati di chiaccherare, come due ottimi amici. L'amore che provavano vicendevolmente era vero, saldo, assolutamente non intaccato dagli anni, anzi, fortificato da 3 lustri di vita insieme. il sesso era vissuto dai due molto intensamente, mai una crisi, un calo. a dir la verità ci fu un periodo (piuttosto breve, comunque) dove l'arrivo della secondogenita li aveva costretti a forzati periodi di "astinenza", superati però brillantemente. Nel loro rapporto dunque nessun problema. anzi, questa unione forte permetteva ai due di viaggiare con la fantasia e durante i loro rapporti erano arrivati ad immaginare una donna, un'altra donna, lì con loro. Lisa era innamoratissima e fondamentalmente gelosa di Teo ma non in quella situazione, anzi, si eccitava al pensiero... Nella loro immaginazione, questa donna aveva e riceveva attenzioni da parte di tutti e due; si, infatti a Lisa piacevano anche le donne. La scoperta la fece un giorno in una palestra che frequentava per rilassarsi dopo il lavoro. Nello spogliatoio c'era sempre molta gente, tutti di corsa e a testa bassa, doccia e via, correre, frenesia dei giorni nostri. Quel giorno per una serie di concause l'ora di palestra venne disertata da quasi tutte le iscritte di quel corso. C'erano solo Lisa e un'altra donna, Monia il suo nome. Un'atmosfera surreale permeava nello spogliatoio, vuoto come non mai. Sotto la doccia Lisa pensava già alla serata da passare in famiglia, la cena, le lotte per far dormire i bimbi... all'improvviso un sussulto, era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse che proprio nella doccia di fronte si era sistemata l'altra donna. Monia non la stava guardando. Lisa si. E pensava, "ma con tutto il posto, proprio lì?? Perchè?" Questo dubbio sulla volontarietà o meno di quell'atteggiamento la turbò,e si sentì strana. trasalì quando si accorse che mentre pensava non le aveva staccato gli occhi di dosso. Monia era molto bella (anche Lisa lo era...) e il corpo bagnato, curato e snello di Monia la attraeva. Mentre si vestivano dopo la doccia, ci fu ancora qualche sguardo, e nulla più. Nei giorni seguenti ci pensò in continuazione, a quel corpo, e alla situazione, e quasi si pentì di non aver provato un approccio, anche solo verbale. Questo rammarico la colpì sempre più con forza e fu allora che si rese conto quanto avrebbe voluto avvicinarla e baciarla, così, senza una parola. Lisa cambiò orario della palestra; aveva il terrore delle sue stesse emozioni. Aveva paura di trovarsi di nuovo a tu per tu con quel groviglio di emozioni, di eccitazione...
Questi pensieri le affollarono la mente per molti mesi; mesi in cui non fece parola con il marito sull'accaduto. Pensava segretamente a Monia, ma non voleva "materializzarla" nel letto con Teo.
Come detto, faceva molto caldo, quel pomeriggio. Il bar del centro non era affollato. Quel giorno Teo parlava, raccontava, programmava come sempre, ma Lisa questa volta (per la prima volta...) non c'era, era assente. rispondeva e commentava a monosillabi, assolutamente disinteressata. Teo stava per interrogarla per questo, era anche vicino alla collera per quell'atteggiamento! Osservando meglio lo sguardo della moglie, però, notò che era rapita da qualcosa, o meglio qualcuno che la rendeva così apatica. Teo si sporse un pò dalla sua sedia per guardare in direzione dello sguardo di Lisa (la vista di lui era impallata da una coppia di anziani coniugi al centro del dehor) e con stupore notò che le attenzioni della moglie erano rivolte ad una donna! "Scusa, la conosci?" chiese lui. lei, imbarazzata "no, perchè?" "beh, la stai fissando e non presti neanche attenzione a quello che ti dico!!" Lisa pensò a lungo se raccontargli che Monia (si, proprio lei!) frequentava la sua stessa palestra e che una volta aveva fantasticato di carezzarle il seno e di baciarla...poi decise, e vuotò il sacco. Teo non parlò per alcuni lunghi istanti; Lisa temette di averlo ferito o infastidito, invece lui era solo choccato dall'immagine che la moglie gli aveva messo davanti. In tutti e due si materializzò il loro sogno che non era andato mai oltre all'immaginazione, avere tra di loro un'altra donna. L'eccitazione dei due divenne irrefrenabile, al punto che lui con un gesto impercettibile della mano fece un gesto a Lisa come dire di andare verso quel tavolo. Lei non si mosse, troppo emozionata, troppo eccitata, anche perchè questa volta al gioco di sguardi, giocò anche Monia. Decisero di lasciare il bar per vedere se quegli sguardi avessero avuto un sèguito. Entrarono per pagare, e uscendo, con sorpresa videro che Monia si stava anch'essa alzando. I due si incamminarono, ormai non parlavano quasi più, il fiato era corto e il cervello in tilt anche perchè con la coda dell'occhio videro che erano seguiti.... Lisa non stava più nella pelle, voleva assolutamente avere la prova che non fosse tutta immaginazione, che in realtà Monia non stesse facendo una normalissima passeggiata e che lei e Teo avessero solo interpretato erroneamente sguardi e gesti...
Così senza pensarci su e senza neanche nemmeno avvisare Teo che la precedeva di un paio di passi, Lisa si infilò in un portone ombroso; con il cuore il gola attese qualche istante, sentendo i passi di lei che giungevano. Con passo deciso entrò nello stesso androne; Lisa impietrita la guradò senza riuscire a proferire parola. Fu tutto rapidissimo. La mano di Monia dietro la nuca di Lisa nell'atteggiamento di avvicinare le proprie bocche. Fu un bacio sensazionale, eterno, le mani cominciarono impazzite a frugare in ogni dove.
Teo si accorse solo dopo alcuni secondi di essere solo. Sgomento, tornò sui suoi passi, e arrivato in prossimità dell'androne sbirciò dentro. Il gran sole sulla strada rendeva ancora più buia l'ombra che avvolgeva quelle due donne avvinghiate, tant'è che lui ci mise un pò a mettere a fuoco la situazione. Non aveva mai visto niente di più bello, eccitante ed erotico.
Fu così l'inizio di un'amicizia dei tre che si continuarono a vedere; ad ogni incontro si inventarono un modo diverso per cominciare, per eccitarsi; si incontravano in giro, in posti pubblici, fingevano di non conoscersi, per poi dare libero sfogo a tutte le loro fantasie e voglie.
4720
6
13 anni fa
leibellabisex,
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Ultima visita: 5 anni fa
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incontro con paola e marco
Conoscemmo Paola e Marco in un privè dove solitamente giocavamo soft con le coppie del posto, appartati con loro Paola cominciò a spogliare Laura mentre io toccavo Paola e Marco si slaccia i pantaloni e abbassa slip e, tira fuori ...un cazzo ...grossissimo.. degno di un attore da film porno, a quella vista gli occhi di mia moglie brillavano, cominciò a toccarlo con desiderio poi a leccarlo fino a sbocchinarlo nel frattempo Marco le aveva infilato un dito in passera e la sditalinava mentre io, leccavo Paola, decidemmo sia io che mia moglie, che finalmente era arrivata l' ora di andare fino in fondo a questa esperienza e, finalmente dopo tanti giochi soft di scopare e, quello che più desideravo di più segretamente era proprio quello di guardarla mentre si faceva scopare e, fino a quel momento a lei non avevo mai parlato apertamente di questo, cioè non le avevo di certo detto che volevo guardarla mentre mi metteva le corna!! ma sono sicuro che lei, avesse capito proprio bene...cosa volessi da lei durante quegli incontri soft con le coppie..e, spesso quando tornavamo a casa mi stuzzicava con qualche battutina...e, giocavamo un pò sulla cosa
Così Marco dapprima appoggiò la sua cappella gonfia, turgida sulla fichetta della mia tenera mogliettina la aprìì con due dita e, cominciò a strofinarlgliela sul grilletto e, ora spingendola ora infilandola.. quella cappella che alla vista sembrava sempre più gonfia muovendola sulla sua fica bagnata il gioco continuava... con le dite ora allargava ora le granti labbra continuando a strofinarle la cappella di quel randello nudo, si mise il preservativo, lei era distesa sul letto lui le allargò le coscie, io potevo guardarmi lo spettacolo, mia moglie appena il cazzo le stava entrando dentro, chiese a Marco: per favore fai piano non vorrei sentire male con quel coso così grosso...e allora Marco nè infilò un pezzo, stavo guardando mentre quel bastone le entrava dentro quando mia moglie, ad un tratto: aspetta un momento..fai pianino...così... e Marco molto lentamente continuò a penetrarla, la vista di quel cazzo così gonfio, lungo, grosso che si muoveva dentro la fichettina stretta di mia moglie mi eccitava da impazzire, fica che fino a quel momento lì, era riservata solo a me, sentivo il cuore che mi batteva dal desiderio in quel momento mi sentivo appagato, mia moglie mi stava facendo il più segreto dei regali, il desiderio inconfessabile che avevo, il più intimo.
Nel frattempo che assistevo a quel fantastico spettacolo Paola cominciò a farmi un bocchino mentre Marco la stava ora scopando donandole un lento sù e giù e, mia moglie cominciava ad ansimare, sentivo il suo respiro farsi sempre più affannoso, come la stava facendo godere!!!idal piacere che le procurava sussurrava ha...ha.. così...sì...sì...finchè ad un tratto...Marco fece uscire il cazzo dalla sua fica e lo rinfilò con un gran colpo secco, tutto dentro, allora mia moglie non riuscì a trattenere uno strillo... Hooo mhhhh!!!e Marco continuava incalzante a darle colpi secchi e, dalla fica vedevo uscire secrezioni vaginali, mentre quel cazzo le entrava ed usciva come uno stantuffo, mia moglie ebbe un primo orgasmo gemendo mhmhmh!!! e, Marco ancora non veniva e continuava a scoparla con gran impeto dandole ora colpi secchi. intanto Paola continuava a succhiarmi io non riuscivo a staccare lo sguardo da quella meravigliosa scopata e, me la stavo godendo, mentre Paola, giocava col mio cazzo e Marco giù un colpo deciso e, giù ancora un altro,se la stava sbattendo proprio alla grande e, nel vero senzo della parola!!la fica di mia moglie era tutta bagnata continuavano a fuoriuscire secrezioni sotto i colpi sempre più incalzanti di Marco e lei, ansimandosussurrava ora, ancora...non ti fermare...poi finalmente... ebbe un secondo orgasmo, da come godeva sembrava in preda a convulsioni ..infine Marco si tolse il preservativo e fece una schizzata di sperma caldo sulla pancia e sulle poppe di mia moglie, io sborrai in bocca a Paola, quella fù la più bella esperienza che ho fatto con mia moglie, peccato che le esperienze in cui ci si diverte e si gode veramente in questo tipo di giochi accadano raramente, cioè spesso è le persone che troviamo che possano farci o meno divertire speriamo che in questo sito...
9263
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13 anni fa
maliziabagnata,
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Ultima visita: 12 anni fa
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Una notte nella Jungla
Durante un famoso "Full Moon" party in una nota localita' turistica Thalandese dopo vari "bucket" e altro mentre lei balla sulla spiaggia con indosso solo un vestitino trasparente lasciandosi completamente andare travolta dal ritmo della musica noto un gruppo di tre ragazzotti muscolosi che la guardano con insistenza ma non accennano a farsi sotto come lei vorrebbe nonostante i suoi sorrisi ammicanti....a quel punto visto che lei sembra aver voglia di una notte "speciale" mi dirigo verso i ragazzi con tre birre in mano e mi presento offrendo loro da bere, loro si dimostrano subito molto cordiali e di conseguenza passo subito al sodo....vi piace quella troia ? E' mia moglie ma non vi preoccupate anzi cosa ne dite se la portiamo a fare un giro nella jungla ....se mi date 100 $ la potete scopare dove volete, quanto volete e come volete per un giorno intero ....se poi avete degli amici.....potete rivenderla a loro cosi ve la scopate gratis.....inutile dire che nel giro di 5 minuti ci stavamo dirigendo verso un posto appartato nella jiungla e io avevo 100 $ in tasca.....( NB non e' una mercenaria ne scopiamo per soldi ma alle volte le piace essere trattata come una puttana e a me alle volte piace venderla a dei gruppi di giovani arrapati)
4338
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7 anni fa
duoxdue,
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Ultima visita: 3 mesi fa
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PISCINA E SMS
Ciao sono Michelle,
oggi, dato che questa settimana ho i pomeriggi liberi, ho deciso di andare a prendere un po' di sole.. ma dove?
"Al lago..? No troppo distante"
"Sul fiume..? No"
"In piscina!! ", si ma quale?
Mi ricordo che vicino a casa c'e' un club con parco e piscina con la particolarita' di poter prendere il sole in modo integrale; l'idea mi attrae non poco..
Ok! ho deciso: vado li!
mando un sms a William spiegandogli quello dove ho in mente di andare e lui mi risponde che per lui non ci sono problemi.
Mi piace l'idea di mandargli dei SMS per tenerlo aggiornato ( Cosi posso stuzzicarlo un po' mentre e' al lavoro).
E' la prima volta che vado da sola ... sono tutta eccitata!.
Come arrivo la telecamera rileva la mia presenza e mi aprono il cancello.
Parcheggio, saluto i gestori e mi avvio nel parco.
C'e' qualche coppia che prende il sole integrale e c'e' qualche singolo pure lui nudo..
scelgo un lettino, stendo il telo e mi spoglio.
il sole scalda im modo gradevole la mia pelle e una leggera brezza accarezza il mio corpo come una piuma.
I capezzoli e il pube sono particolarmente sensibili, il vento accarezzandoli mi procura un po' di eccitazione...
Invio un sms: "Sono nuda e prendo il sole"
William sms: "Beata te!"
Mi volto ed espongo la schiena al sole, sono in dormiveglia in quella posizione, quando una voce :"Vuoi che ti spalmo la crema sulla schiena?", mi volto verso la voce e vedo un uomo ben messo in tutto. rimango un attimo indecisa sul che dire poi :"ok! va bene".
Mentre lui prende la crema e comincia a spalmarla, io lancio un Sms a William: "Un singolo mi sta' spalmando la crema".
Risposta: "Fai la brava"
Replico: "Saro bravissima!"
Il singolo effettivamente e' bravo dopo avermi spalmato la schiena scende lentamente con movimenti circolari sui glutei, mi piace!!
SMS:" Mi sta ungento il sedere"
Risposta :"Tienilo stretto! "
Finita la schiena mi volto e lui:" Pero' hai dei bellissimi seni!"
"Grazie!" rispondo.
"Ti devo mettere la crema anche davanti?"
"Si "rispondo
Lui inizia a massaggiarmi tutto il corpo, io mi sento eccitata e la voglia mi travolge quando mi massaggia i seni.
Sms:"Mi sta spalmando la crema sui seni"
Risposta: " Sei una porca a farti fare e poi a dirmelo con sms"
"Posso mettermi sul lettino qui di fianco?"
Mi chiede gentilmente: annuisco.
dopo qualche minuto mi chiede se posso fargli un favore..
"Ovvero?"
"Mi spalmi anche a me la crema?"
"Ok!"
Sms:" Adesso gli spalmo io la crema! "
Risposta:"Stai calma con le mani! "
Sms:" Non ti preoccupare, sai che sono delicata :))! "
Gli ungo la schiena e mi soffermo sui glutei: belli sodi!!
Poi si volta e mi chiede di ungerlo anche davanti.
Lo sguardo, da buona femmina, cade sul suo pene, non completamente duro ma gia' considerevole.
Lo ungo e vedo che il suo sesso reagisce.. man mano che scendo dal petto al ventre.
Quando le mani sono a pochi centimetri dalla sua mascolinita' , il sesso e' turgido.
Non resisto mi abbasso e lo bacio sul glande, poi lo prendo in bocca comincio a succhiarlo in modo sempre piu' avido..
Ricevo un sms da mio marito :"Che stai facendo adesso?"
Risposta:" Mi hai interrotto mentre lo stavo spompinando!"
"Troia!" e' la risposta che William mi invia!!
Torno da lui e riprendo il "lavoro", adesso mi aiuto con una mano sotto i testicoli e l'altra sull'asta, appoggiata alla bocca che segue il movimento della testa.
Dopo qualche minuto di quella tortura sento in bocca il suo getto caldo che non smette di sgorgare dalla sua cappella!
"Accidenti!, non non finisce di sborrare! mi ha riempito la bocca e ne fa ancora, Non voglio perderla ( Sono infoiata) e la ingoio!
Lui si contorce nell'orgasmo.
Io sono soddisfatta e mi rimetto sul lettino.
Sms :" L'ho spompinato e ho bevuto tutto il suo succo!"
Risposta :" Sei una zoccola, vedi un pisello e non capisci piu' niente!"
William ha ragione ma quando vedi dei bei sessi non riesco a non spompinarli!!
Dopo la performance mi stendo a prendere il sole.
E' piacevole sentire la pelle che si scalda e mi appisolo, o meglio sto' per appisolarmi quando avverto il passaggio di un'ombra sul mio corpo, socchiudo gli occhi e vedo una coppia che si allontana dalla zona piscina in direzione del bosco.
Chiudo gli occhi e cerco di tornare ad appisolarmi, ma una curiosita' mi assale :" Dove andranno?"; socchiudo gli occhi e li cerco:
sono seminascosti dietro una pianta e dai gesti intuisco che l'aria intorno a loro sara' tra poco rovente!.
Sms :" Una coppia si sta imboscando, quasi quasi la raggiungo."
Risposta :" Sei molto inquieta, ma non dovevi solo prendere il sole?"
Mi alzo dal lettino e con molta calma mi avvicino un po'... mi fermo a qualche metro di distanza e li osservo.
Lui e' appoggiato alla pianta di schiena e lei maliziosamente scivola sul suo corpo e comincia un dolcissimo lavoro con la bocca.
Sms :" Lo sta spompinando, mi avvicino"
Risposta :" Se non fai la brava, stasera niente sesso!"
Rispondo :" Allora e' meglio che mi dia da fare subito!"
Mi vedono e lei mi fa segno di avvicinarmi.
Prontamente eseguo, mi avvicino con il viso al suo, ed insieme lo succhiamo!.
Poi lei si stende ai suoi piedi , io mi metto a 69 sopra di lei e lui, alla vista del mio lato "b" mi penetra.
Sms da William :" Che fai?"
Risposta :" Sono impegnata, stasera ti racconto tutto".
Lei alza la testa e lecca il mio sesso e le sue palle, io succhio il nettare che esce dalla sua fichetta e lui mi scopa nel culetto..
Godiamo quasi tutti assieme!!
Non ce la faccio e crollo su di lei.
e' stato bellissimo, li ringrazio e torno al lettino, mi stendo ma mi accorgo che il sole e' ormai basso: e' ora di tornare a casa!.
Sms di William :" Allora?"
Risposta :" Abbiamo fatto sesso in 3!:"
William :" Preparati che stasera avrai il resto!"
In macchina rivivo il pomeriggio trascorso e.. sorridendo mi accorgo di una cosa:
Ho preso tutto tranne che il sole!!
Michelle
p.s.: un commento dopo lettura e' gradito e mi aiuta a migliorare! :)
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12 anni fa
william e michelle,
65/62
Ultima visita: 2 giorni fa
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Come si sfonda una slave
Dopo un'intensa giornata lavorativa, qualsiasi uomo normale si mette davanti alla televisione e si gode il suo programma preferito: ormai con tanti canali a disposizione non c'è che l'imbarazzo della scelta. Ma mio marito è un po' speciale e alla sera fissa telefonicamente con il Padrone appuntamenti punitivi per la sua consorte. Qualche sera fa ho intercettato una sua telefonata, nella quale dava la disponibilità del mio culetto ad essere tormentato: "Sì, per me non ci sono problemi... io acconsento! Lei ha già avuto rapporti anali e non penso che una dilatazione in più faccia la differenza. Inculatela pure a vostro piacere. La convinco io, tranquillo". "Con chi parlavi, tesoro?", gli dico con aria sorniona. Lui tergiversa un po' e poi si decide a confessare la sua marachella: "Non ho resistito alla tentazione di vederti nuovamente punita dal Padrone: mi piace troppo quando ti vedo sottomessa da altri. Lo sai che mi eccito moltissimo nel sentire i tuoi lamenti e nel vedere che gli altri ti scopano con piacere. Domani sera saremo dal tuo Padrone. Sicuramente alla fine mi ringrazierai, visto che ti divertirai molto anche tu". "E perchè parlavi del mio sedere?", chiedo io con aria curiosa. Lui non risponde, forse vuole mantenere il segreto. Aggiungo che l'importante per me è che non ci sia Pietro alla sessione, visto il suo poco invitante odore; non l'ho mai visto in volto, ma penso sia un uomo di una certa età, che non potendo fare altro, si è adattato alla condizione di schiavo. Mio marito mi assicura che Pietro non ci sarà, ma io non ne sono affatto certa. Giungiamo alla "casa delle torture" e come sempre mio marito mi affida al Master. Vengo portata nella solita stanza, spogliata e bendata. Mi viene messo il guinzaglio e "a quattro zampe" devo proseguire per raggiungere un'altra stanza, "tirata" senza troppi complimenti dal Master. Lì ci sono altri uomini e mi fanno stendere a pancia in giù su quella che percepisco essere una vecchia rete metallica. Non è molto piacevole per le mie tette e la mia pancia il contatto con la rete metallica. Mi fanno aprire le braccia e le gambe a X e mi dicono di attendere. Sento uno strano odore famigliare... un odore pestilenziale di sudato... è sicuramente Pietro. L'identità misteriosa passa accanto alla rete sulla quale sono sdraiata e poco dopo il Padrone dice: "Pietro stenditi sulla rete a pancia in giù. Apri le gambe e le braccia ad X. Forza, bastardo. Esegui gli ordini!". Io ormai ho la certezza che quell'essere orripilante sarà anche questa volta il mio compagno di avventure. Poco dopo sento due piante callose e ruvide a contatto con le mie. Sono le piante dei piedi di Pietro. Stanno prendendo le misure per organizzare la punizione e solo quando sarò sbendata alla fine, avrò la certezza di come sono posizionate le reti: sono una in fila all'altra, unite da cavi d'acciaio, che le tengono saldamente legate. "Apri il culo a quella troia, che le facciamo passare la voglia di essere nata", ordina il Padrone. Due robuste mani mi allargano le natiche e io sento il mio buco opporre una giusta resistenza. "Guarda che bel buco rosa ha la puttana. Chissà quanti cazzi avrai preso in vita tua in quel fantastico buchetto. Ora non avrai i cazzi che vuoi, ma un bel manico di scopa, che ti spaccherà il culo", sentenzia il Master. MI infilano il manico di scopa e io mi sento spaccare lo sfintere. Mi lamento e supplico il Padrone: "Signore, fatemi tutto quello che volete, ma non sfondatemi il culo con un manico di scopa!". Lui ride e i suoi uomini spingono nel mio povero orifizio il manico con molta violenza. Poi sento Pietro che si lamenta per quel maledetto manico di scopa nel culo e capisco che cosa è successo: il manico è da una parte nel mio culo e dall'altra... nel culo di Pietro! I nostri piedi vengono legati insieme, le nostre piante sono posizionate definitivamente le une contro le altre e una sbarra di ferro, situata tra una gamba e l'altra, ci tiene le gambe divaricate. Il manico di scopa sembra leggeremente lungo, ma agli uomini del Padrone la cosa non interessa proprio. Spingono il manico un po' nel mio culo, che ormai è totalmente sfondato,e spingono un po' il manico dall'altra parte nel culo di Pietro, che ora si lamenta come un bambino piagnucoloso. Poi Pietro viene frustato sulla schiena e si dimena per quel che può, visto che gli uomini del Master lo tengono ben fermo, a contatto con la rete metallica. Però riesce a dimenarsi un po' e il manico di conseguenza si sposta nel mio culo. Ormai ho le lacrime agli occhi, per il dolore che è davvero insopportabile. Poi la mia schiena viene inondata di cera calda e anch'io tento di divincolarmi dalla stretta morsa degli uomini che mi circondano. Più mi muovo e mi agìto e più il mio culo viene "lesionato" dal robusto manico di legno. Alla fine mi afferrano per le spalle e mi spingono contro le piante dei piedi di Pietro. Un rigagnolo di sangue esce dal mio buco del culo e solo allora cessano di spingermi contro Pietro, spaventati da quelle che possono essere le conseguenze di un tale sconsiderato gesto. Una volta slegata, mi sfilano il manico della scopa dal culo e per fortuna il sangue sembra cessare di uscire. Ma qualche altra perditina rossa si verificherà nei giorni successivi, specie durante l'espulsione delle feci. Vengo sbendata e ho una situazione chiara della scena che si è consumata ai miei danni. Pietro si è già allontanato e anche questa volta non sono riuscita a vederlo. Comunque ne sono sicura... la sua "visione" non deve essere affatto angelica!
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12 anni fa
soniaslave,
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Ultima visita: 11 anni fa
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Al centro wellness...
E' la nostra prima volta al privè, la tensione iniziale si è quasi completamente sciolta grazie al rilassante idromassaggio nella grande vasca tonda che abbiamo appena fatto, scambiando due parole con le altre coppie più esperte.Entriamo nella sauna avvolti nei morbidi teli. Non ci sono altre coppie, ma solo due ragazzi giovani e carini.Andiamo verso il fondo, stendiamo i nostri asciugamani e ci sediamo, tu in basso e io sul gradone dietro di te, così da poterti massaggiare agevolmente. L'imbarazzo per la nudità è passato, sostituito da un brivido di eccitazione: siamo tutti completamente nudi, ci scrutiamo l'un l'altro distrattamente.Inizio a massaggiarti dolcemente le spalle, allungandomi ogni tanto fino al tuo seno. l'eccitazione sale e il mio sesso si sveglia, appoggiandosi alla tua spalla... continuo il mio massaggio che diventa sempre più sensuale, mentre il mio pene eretto bussa sulla tua guancia... tu non resisti, lo accarezzi delicatamente, poi giri la testa e lo fai sparire nella tua bocca.Uno dei due ragazzi garbatamente si sposta e si siede di fianco a noi, mantenendo la giusta distanza per non disturbare.L'atmosfera è rovente, in tutti i sensi, e hai bisogno di una doccia. Io preferisco rimanere li insieme a quei due ragazzi, non voglio incrinare il sottile equilibrio che si è creato. Ti alzi e vai verso la doccia, lasciandoci soli con le nostre fantasie su di te.Il tempo sembra non passare mai, tutti e tre siamo apparentemente rilassati, fissiamo il tuo asciugamano lasciato sulla panca, mentre le nostre teste fantasticano su quello che ci aspetta al tuo rientro.Finalmente entri: cammini verso di me completamente nuda, sensualissima come sempre, ignorando gli sguardi affamati degli altri due. Le gocce d'acqua percorrono il tuo corpo dalla testa ai piedi, disegnando le tue curve generose.Ti risiedi al tuo posto fresca e rivitalizzata... tutto è come prima e io riprendo a massaggiarti.Prima il collo, poi la schiena, le spalle, il seno, mentre ti bacio sul collo. Continuo così per un po', scendendo ogni volta più giù.La temperatura sale velocemente, così come la mia eccitazione che senti sulla tua schiena.Arrivo finalmente a sfiorare il tuo clitoride, e ti lasci scappare un sospiro di piacere, che risuona nel silenzio assoluto della sauna.Il ragazzo di fianco a noi inizia a masturbarsi mentre ci guarda, ma il suo modo di fare è educato e rispettoso. Anche l'altro sfoggia una vistosa erezione, e si massaggia timidamente il suo membro.Ti sussurro nell'orecchio, sapendo che loro riescono a sentirmi: "Ti piacciono questi ragazzi?""Si""Ti da fastidio che si masturbano?""No"Siamo entrambi eccitatissimi, fino ad oggi abbiamo solo fantasticato e ora ci troviamo in una situazione altamente erotica. Non abbiamo volutamente pianificato nulla, a noi basta uno sguardo per capirci...Il caldo mi sta spossando e ho bisogno di una doccia, ma voglio resistere per non rovinare l'atmosfera... poi all'improvviso una folle idea mi passa per la testa: senza pensarci due volte ti sussurro (sicuro di farmi sentire dai due): "vado a fare la doccia. Quando torno voglio trovarti a giocare con loro".Mentre ti do un bacio sulla guancia vedo i tuoi occhi brillare di stupore e di lussuria... poi senza darti il tempo di rispondermi mi alzo ed esco deciso dalla sauna, lasciandoti sola, nuda ed eccitata con due sconosciuti, altrettanto eccitati e desiderosi.Sotto la doccia mille pensieri affollano la mia testa:"Lei resterà li, speriamo che almeno uno dei due ci sappia fare""Tra poco mi raggiunge perché è imbarazzata""Forse ho esagerato, sarà meglio che rientro subito""Ma no, devo dargli il tempo di prendere coraggio"Cerco di stare sotto la doccia per un po', poi non resisto più e decido di rientrare.Il mio pene è rimasto sempre eretto, non vuole proprio saperne di riposarsi.Eccomi davanti alla porta della sauna, chissà cosa sta succedendo dentro... mi dico tra me e me "li ritrovo tutti e tre come li ho lasciati", ma intanto immagino di trovarti li, con il ragazzo più intraprendente che ti masturba, o magari che assapora il tuo fiore. Apro la porta e guardo dentro: non credo ai miei occhi... mi si ferma il cuore... Un'emozione incredibile mi assale. La mia erezione arriva a livelli mai raggiunti, sento il cazzo scoppiare da quanto è duro.Non sei al tuo posto, il mio sguardo indugia sul tuo telo lasciato sulla panca, poi si posa sul tuo culo in bella vista, e infine viene rapito dall'espressione bramosa del tuo viso, mentre quel pene entra ed esce dalla tua bocca.Dopo qualche attimo durato un'eternità realizzo che non si tratta di un sogno: sei chinata davanti allo sconosciuto che si masturbava di fianco a noi, e per la prima volta stai facendo un pompino ad un altro, mentre l'altro ragazzo si gode lo spettacolo masturbandosi.Senza controllo mi avvicino e ti penetro a pecorina, il mio cazzo gonfio e duro entra come un coltello caldo nel burro. Non ti sei nemmeno girata a guardare chi ti sta penetrando... Il tuo timido pompino diventa di riflesso profondo e spregiudicato, e inizi a mugolare.La tua patatina così oscenamente bagnata mi fa eccitare ancora di più... sento che sto per venire, ma non voglio, così tolgo il mio cazzo e infilo al suo posto la mano, che entra senza sforzo fino al polso.Continuo a scoparti con la mano mentre continui a succhiare, leccare, baciare, solleticare il cazzo dello sconosciuto, massaggiandogli le palle.Dopo qualche minuto lui educatamente ti chiede: "posso venire?"Tu, con naturalezza, prontamente rispondi decisa: "sisi!".Mentre io continuo a scoparti con la mano, lui se lo prende in mano e inizia a masturbarsi, tu persa nella lussuria fissi il suo membro e appoggi le tue labbra chiuse sul glande proprio mentre inizia a zampillare.Il primo schizzo di sperma colpisce il tuo viso. Non resisti alla tentazione: le tue labbra si aprono e la tua lingua avvolge il glande lucido, poi di nuovo il membro scompare nella tua bocca. vedo il suo sperma denso uscire dalla tua bocca tra un affondo e l'altro, colare sul tuo mento e poi cadere sul tuo seno... E' troppo: ti giro verso di me e ti scarico il mio piacere sul viso.Siamo tutti e tre soddisfatti, ora è meglio uscire, siamo rimasti parecchio nella sauna. Sulla porta incrociamo una coppia che sta entrando... Chissà se si sono accorti che quelle gocce che hai sulla fronte, sulle guance, sulle labbra, sul mento e sul seno non sono di sudore...Entriamo insieme nella doccia, entrambi con un gran sorriso. Ci baciamo appassionatamente, stretti in un abbraccio.Forse sto sognando... No, è tutto reale, la tua bocca sa di lui.
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10 anni fa
vicinidicasa,
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Ultima visita: 2 anni fa
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io lui e la trans
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una scicaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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2
11 anni fa
travnonpertutti,
19
Ultima visita: 2 anni fa
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Al MULTISALA....!
Leggo un last minute di una coppia che cercava un incontro al quanto particolare, ma senza specificare cosa. Gli scrivo e subito mi risponde il marito della coppia spiegandomi la loro fantasia:" Voglio che tu venga con noi al cinema, ma agli occhi di mia moglie tu sarai li' per caso, ti siedi vicino a lei e cominci ad intrigarla, non garantisco nulla sul dopo, ma sicuramente al buoi non ti neghera' qualche carezza" . Non essendo lontano dal multisala dove , in teoria ci si doveva vedere, decido di andare.Gli lascIo il numero e ci sentiamo dopo poco via whatsapp. L'appuntamento e' davanti alla cassa e , per esser sicuri di capitare vicini mi dice di attendere che prima loro facciano i biglietto, mi descrive come sono vestiti, cosi' da mettermi in coda dietro. Attendo all'ingresso e ad un certo putno vedo arrivare una coppia, dalla descrizione sembravano loro.Lei mora molto abbronzata e con un cappotto nero che la copre tutta, rimangono solo in evidenza delel scarpe di verice rosa con tacco altissimo. Lui mi guarda e mi accorgo che ha capito chi sono, mi metto in fila e faccio il biglietto e per esser sicuri che lei si sedesse vicino a me li supero e mi accomodo, ecco che allora il marito si siede lascianoil posto libero vicino a me, cosi' lei si accomoda. Si toglie il cappotto e scorgo un vestitino coloro crema molto sexy, corto con scollatura vertiginosa. La sala, essedn oun emrcoledi' ed essendo le 22.00 e ' quasi vuota cosi dopo circa 5 minuti dall'inizio del film, comincio ad avvicinarle la mano poggiata sul poggiabraccio, lei si scansa leggermente ma al secondo tocco, noto che la sua mano rimane li' ferma. Ogbi tanto vedo il marito che allunga la testa in avanti per vedere cosa succede, ma ancora nulla si puo' scorgere perche' il mio intento e di eccitarla pian pianino, cosi' lei continuo a sfiorarle il braccio e sento sotto le mie mani i birivi di piacere e di emozione che la sua pelle emana. Decido di andare oltre, le sfioro la gamba, lei ha un sussulto, mette la mano sulla mia ma non la toglie , adesso e' lei che mi sfiora.....l'eccitazione sale cosi' decido di percorrere all'insu' la sua gamba fino ad arrivare al bordo del vestito, vado oltre e sento la balza delle autoreggenti, ancora su....... sento il suo caloro e mi accordo, questa cosa mi ha dato un brivido, che lei non indossa nulla sotto. E' ga' tutta bagnata, sento le mie deita umide del suo sesso, non resisto e le porto, quasi involontariamente, vicino al naso per sentire il suo profumo. Io continuo a toccarla, adesso il marito osseva cio' che faccio , le si avvicina all'orecchio e le dice qualcosa, lei cosi' allunga il braccio e i mette la mano sul cazzo gia' duro, prova ad aprire la cintura ed io l'aiuto e cosi' dopo un po' siritrova il mio cazzo duro in mano e comincia a giocarci.......fino a quando si abbassa e comincia aleccarlo delicatamente. Io continuo ad avere la mano fra le sue cosce e a toccarla sempre in modo piu' deciso fino a quando sento che ha un orgasmo, anzima e mi toglie la mano da li'...!!Io non resisto piu' , sto per venire e l'avviso, non non vorei sporcarla , non conoscendola non so cosa possa piacerle, ma lei continua fino a quando avvisandola una seconda volta vedo che non toglie la bocca e cosi' , eccitatissimo , vengo su di lei..............!Credo che lei sapesse dell'incontro, ma la situazione e' stata cosi' particolare ed intrigante che non sarebbe cambiato nulla comunque!
7236
3
8 anni fa
Marcoilary,
32
Ultima visita: 1 mese fa
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voglia di trasgressione
dopo molto tempo di vita frenetica e familiare eccoci ad organizzare una serata tutta per noi...una di quelle in cui può succedere di tutto ma anche nulla..ti prepari da urlo, camicia bianca con lunga zip frontale che contiene un seno a dir poco prorompente, una gonna molto stretta che evidenzia un bel lato B tutto da toccare ed un paio di tacchi che slancia la tua figura verso pensieri spinti. Sotto...un intimo nero di pizzo, reggiseno a balconcino e perizoma...spiarti non è mai stato cosi eccitante..raccogli i capelli facendo vedere un viso dai lineamenti bellissimi e lasciando libero il collo di accogliere attenzioni ...usciamo per andare al ristorante, sei uno schianto ed io in estasi..dopo aver ordinato la cena ed un buon bicchiere di vino bianco...mi dici di porgere la mia mano aperta e...tu con inaspettata calma...mi consegni il tuo perizoma che ti sei sfilata mentre io ordinavo il vino...!!..non posso non sentire il profumo e l'umido del perizoma e non posso non essere decisamente eccitato...una coppia vicina probabilmente ha visto che ti toglievi l'indumento e...sorridendo...paiono eccitati più di me...finita la cena decidiamo di andare in un Privè di Milano molto conosciuto e molto pulito ma soprattutto pieno di belle coppie anche se divise su tre piani. Prendiamo qualcosa da bere e..cominciamo a scaldarci...sarà la vodka...o sarà il fatto che ...non hai l'intimo ed io immaginando i tuoi umori bagnati esterno la forma del mio membro in tutta la sua lunghezza...saliamo nel privè misto, ci mettiamo avvinghiati a vedere delle piccole effusioni, tu davanti a me con il mio membro appoggiato sul tuo culetto, da dietro m'insinuo nella camicia e tu sei decisamente su di giri, un paio di singoli ti toccano facendoti venire i brividi ma...non siamo li per loro...anche se un singolo sembra avere un tocco da te molto apprezzato...che ti fa ansimare più del previsto...ma noi cerchiamo altro...ci spostiamo nel privè per sole coppie, io e te siamo al limite e dobbiamo cercare di sbollire un po altrimenti...roviniamo tutto in pochi secondi...non abbiamo mai fatto alcun tipo di scambio pur essendo aperti a fare esperienze ma senza costrizioni, io mi metto spalle al muro e tu di spalle contro di me per gustarci lo spettacolo ma...io non ce la faccio e...apro la zip della tua camicia facendo uscire lo splendido seno e tutto ad un tratto lo spettacolo si sposta dal letto che avevamo di fronte a...noi...una bella lei di coppia si avvicina cominciando a leccarti il seno inturgidendo i capezzoli all'inverosimile, io da dietro ti tengo le mani verso di me quasi come lvolerti legare ed offrire la tua bocca ed i tuoi seni alla bocca della lei, il lui della coppia da dietro la sua donna ti alza la gonna trovando un liscio che fa scivolare le dita verso i tuoi umori insinuandosi nel buchino che ormai è caliente, la lei sembra infatuata dal tuo seno e continuando a baciarti si aggiunge al proprio lui nel toccarti in mezzo alle gambe....mentre tu sei in balìa del piacere più profondo...non avendo più la percezione del tempo...mi cerchi con le labbra, vuoi che ti penetri ma io insisto nel mostrarti alle coppie che vedendoti in trance e sentendo i tuoi seppur composti gemiti...sono sempre più numerose ed attente a guardare...Intanto un altra coppia si avvicina, sempre bellissima e...la lei mi apre la zip dei pantaloni tirando fuori non senza fatica, il mio membro ormai al limite con l'intenzione chiara di prenderlo in bocca tutto mentre il compagno la osservava toccandola...io potrei venire in due secondi ma...vedere te molto ambita dalle lei presenti ma sotto i colpi di lingua di una splendida ragazza mi tiene in stand by come voler allungare all'infinito questi momenti di estasi...andiamo avanti cosi per diverso tempo, senza aver voglia di spostarsi in posti più comodi, tu con la lei che bacia te ed il tuo seno, il lui che ti tocca in mezzo alle gambe, io con il mio membro tra le labbra calde di una bellissima ragazza e...la tua mano che va a prendere il membro di lui portandolo ad una velocissima venuta...quasi contemporanea alla tua ed alla mia avvenuta completamente e copiosamente nella bocca dopo una fantastica e "personalizzata attenzione" fatta dalla lei che avevo a fianco.......che dire...la nostra prima esperienza di questo tipo...avvenuta in piedi...nell'oscurità del privè e con splendidi profumi di sesso fatto in modo inaspettato ....ma voluto......questo è ciò che volevamo e questo è ciò che cerchiamo...dove tutto può succedere senza che nessuno ce lo imponga...questa è trasgressione di coppia...questo è inserire eccitazione e sale all'interno di una coppia ...che ha voglia ...di trasgressione...Complici78.....cinzia & roby
5026
6
7 anni fa
Complici78,
31/27
Ultima visita: 7 anni fa
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In crociera, 2014
Aprile 2014, in crociera !
Scambisti o escort ?!
Aprile, crociera ai
Caraibi.
Ad aprile abbiamo fatto
una bella crociera tra le isole dei Caraibi ! BELLA !
Non avremo mai pensato ci
fosse così tanta bella gente...
Amanda la sera era come
sempre elegante e sexy...
Ma non era l'unica... Ce
n'erano almeno una decina di donne che Luca aveva notato: molto, molto
belle, ben vestite, ben tenute, affascinanti...
Una sera Luca disse ad
Amanda: mi farei uno scambio ogni sera con una di queste.
In realtà Amanda a Luca
lo faceva rizzare tutte le sere.... sexy, elegante, ...molto sexy...
...e probabilmente non lo
faceva rizzare solo a lui...
Una sera un distinto
signore americano sulla cinquantina, accompagnato da una bella
signora bionda sulla quarantina, fece di tutto per attaccare bottone
con noi.
Dopo mezz'oretta di
piacevoli scambi di battute, chiede a Luca se Amanda l'ha portata
dall'Italia o dall'America. Subito non capii: “dall'Italia”
risposi ! Eh !! Ma che ?!?!
Ad un certo punto mi
chiede se Amanda è una escort ! EHHHH!? ??!! E' la mia mogliettina
!! Mica una escort !! ...poi pensai: ok, ha una camicia stretta e
corta in vita, scollata e leggins che scolpiscono gambe, fianchi e
culo...
Però guardandola, dentro
di se Luca disse: forse non è l'unico a pensare che sia una escort !
Ma a Luca piace fare invidia ad altri....
Luca la abbracciava ed
accarezzava spesso anche in pubblico e la mano spesso andava a finire
sul suo splendido ed invitante culo...
Lui si mise a ridere e mi
disse che le mogli così belle non le fanno ! In Italia sì, risposi
ridendo ! L'uomo insistette, così ad un certo punto Amanda si stizzì
un po' e mi chiese di andarcene, finì così che andandosene fece
l'ennesima sfilata con il suo culo che dondolava sopra i tacchi, e
forse lei esagerò anche un po'... ...aveva voluto aumentare il
desiderio di lui ??
La sera successiva a cena
Amanda indossava un abitino nero... lui tornò alla carica... prima
in maniera molto garbata, dopo mezz'ora in modo un po' secco chiese
quanto costava per le due settimane. Amanda sorrise solo, io gli
ripetei che è mia moglie ...ok, disse, è tua moglie ma la lasci a
me per una sera ? Eh ? Non è una escort ti ho detto !! Ok, ma per un
bel pacchetto di banconote magari ci pensa... disse ridendo... Sua
moglie non sentiva i suoi discorsi ma vedeva che lui era molto
interessato ad Amanda. Dopo lo spettacolo serale chiese di andare
tutti e 4 a bere nella sua cabina... Partimmo insieme ed arrivati
scoprimmo che i due avevano una delle suite della
nave. Quella notte la nave era diretta verso Bridgetown, nelle
Barbados. Entrati nella suite aprirono una bottiglia di buon vino.
Dopo qualche calice fece prendere alla sua moglie una borsa e la
diede ad Amanda. Domani sera ceni con noi due, stai con noi dopocena
e la notte. Questa è tua ! Io mi incazzai e gli dissi che Amanda non
era né una escort né una puttana. La sua moglie prese la borsa e
fece vedere ad Amanda cosa c'era dentro: un grosso pacchetto di
banconote verdi... ! Stavolta non ce ne andammo. Loro ci
intrattennero molto elegantemente e ci raccontarono molto di loro e delle loro vite.
Noi tra le altre cose
raccontammo che siamo sposati ma nulla della nostra passione per la
trasgressione e lo scambismo.
La sua lei era gentile e
molto dolce con tutti noi ed in particolare con Amanda. Era una bella
donna... Luca ad un certo punto disse ad Amanda che se era il caso...
“io sono disposto a scambiare !”
Amanda disse invece di no:
“questo crede di comperarmi, non mi và” !
Dopo mezzanotte tornammo
soli nella nostra cabina, quando Amanda aprì la borsa per prendere
la chiave della cabina vi trovò dentro il pacchetto di dollari che
tre ore prima ci aveva fatto vedere con un biglietto con scritto: a
domani sera h.20 al nostro tavolo, da sola! Erano 5.000 ! Decidemmo
che il mattino successivo li avremmo resi: Amanda non era in vendita!
Una volta sotto le coperte
ed un po' scossi dall'accaduto abbiamo fatto l'amore, anche pensando
ai due ed all'offerta che avevano fatto per Amanda... Sesso pure al
mattino successivo ed Amanda mi disse: tu eri disposto a scambiare
con loro... ma a questo punto sono 5000.... Luca disse che però
l'altro la voleva la sera e tutta la notte, e poi non si fidava...
Amanda disse ancora “5000 però...”. Durante la colazione arriva
al tavolo una signora del centro estetico della nave a dire che
aspettavano Amanda. Amanda rispose che c'era un errore, non avevamo
prenotato niente. La signora ci ripete il nome “Amanda” ed il
numero della loro cabina aggiungendo che il trattamento era stato
prenotato da parte di un'altra cabina: il numero era quello della
suite dove eravamo stati la sera prima! I soldi li avevamo ancora
noi: il piano del signore era partito !! Amanda disse che tra 5
minuti sarebbe andata al centro estetico, ci mettemmo a discutere sul
da farsi e lei disse: intanto gli scrocco il trattamento poi decido
se lo mando a fanculo ! Luca rispose ridendo: ok purché non sia lui
che si voglia fare il tuo di culo!! Amanda con un sorriso rispose
“5000...” . Arrossii e capii che stava valutando se starci al
gioco. Rimase quasi due ore al centro bellezza ed uscì dopo un
trattamento che definì “con i fiocchi”. Amanda disse che
lavorarono molto su viso gambe e glutei. Opps, altro segnale
premonitore.. ! Non vedemmo più l'uomo tutto il giorno, forse era in
escursione, noi due invece eravamo stati in una spiaggia molto
frequentata con Amanda che indossava il suo costume brasiliano...
Alle 18 circa finché ci si apprestava ad andare in doccia suonano
alla porta della ns cabina: Luca apre c'è la bella mogliettina che
chiede a Luca se possono avere l'onore di ospitare Amanda per la
serata. A Luca una scarica percorse la schiena, si guardò un attimo
attorno e dal bagno uscì Amanda che aveva sentito tutto. Disse “al
vs tavolo allora?” A Luca si gelò il sangue; ma forse gli si rizzò
il cazzo... Le due bellezze si accordarono per le 20. Luca un po' si
arrabbiò perché Amanda aveva deciso da sola. Amanda rispose con un
bacio in bocca e poi disse: amore lascia che faccia la doccia
intanto. All'uscita dalla doccia si stese sul letto e chiese a Luca
di spalmargli bene su tutto il corpo l'olio di mandorla. Luca glielo
spalmò come fosse lui il beneficiario della morbida pelle di Amanda.
Finché Luca massaggiava, Amanda gli faceva salire la pressione
ricordandogli che stasera era a cena da “conoscenti”. ...e che ti
metti troietta ? L'amico vuole toccarmi come mi toccavi tu l'altra
sera...ci sei riuscito, ha fatto molta invidia la tua mano sul mio
corpo... e lui stasera vorrà fare lo stesso! ...mi metterei gli
stessi leggins dell'altra sera, cambierei solo le scarpe e metterei
il top nero, quello che ti piace tanto (perché la fa tanto
porca...)...
Non è troppo ? Non
concordo, ma sei libera disse Luca. Ok amore mio replicò Amanda,
tanto a te piace che mi desiderino. E poi vedo io dove arrivare...
Amanda si trucca bene, si
veste e mette la scarpe con i tacchi che slanciano lei ed il suo
favoloso culo. Escono insieme ed arrivano al ristorante dove
incontrano i due americani. Era strepitosa !
Si girano e lui accompagna
le due lei al tavolo.
Luca si posiziona in un
tavolo lontano da loro ma da dove comunque vede i tre.
Lui continua a guardarla
cenando. Anche la moglie guarda molto Amanda. E Amanda si alza
spesso, deve farsi guardare. Ad un certo punto, lui si alza raggiunge
Amanda e gli mette la mano attorno alla vita.
Una carezza sulla schiena
poi la mano scende e gli fa un veloce massaggio al culo. Amanda ci
sta al gioco, stasera è una sua donna. Si sistema anche i capelli
con le mani, vuole essere una donna seducente, deve essere donna al top.
Da lontano sembrava i tre
si divertissero...
Dopo che al tavolo era
passata qualche bottiglia si alzano, la lei americana si alza e
comincia girare; Luca capisce che lo sta cercando e casualmente
spunta fuori : lei lo invita a bere qualcosa al bar con loro tre.
Accetta, così almeno segue Amanda. La moglie dell'americano si siede
vicino a Luca e l'altro fa accomodare Amanda su un divanetto e poi
con Luca davanti gli si appiccica addosso. E lì Amanda fa la gattina
con lui (un pò la troia), tanto mica la può scopare lì. E' tutta
mielosa e si lascia allungare le mani. L'americana è molto attaccata
a Luca tanto che Luca a sua volta comincia a toccare e pensa propongano uno scambio. Invece dopo
mezz'oretta l'uomo sussurra qualcosa ad Amanda che si alza con lui e
seguiti dalla moglie vanno verso la suite!
Era arrivato il momento
culmine ! Luca nei corridoi ed Amanda in camera con la coppia. Lo
stomaco un po' si contorceva...
Il mattino dopo alle 8,30
qualcuno suona alla porta della cabina dove alla fine Luca aveva
dormito solo.
E' Amanda, ora sola, tutta
in ordine, appena docciata e truccata.
Ed allora?? Chiese Luca...
Allora: la lei è
fortemente bisex e lui un gran porco, ma bravo a letto. Ci siamo
divertiti in tre amore mio ! Lui era impazzito !
Dopo che lei mi ha fatto
venire con la sua lingua, racconta Amanda, lui mi ha voluta in
entrambi i canali, e finché lui era dentro di me lei era sempre con
lingua o dita nell'altro buchetto. Finché alla fine mi è venuto sui
capelli e poi ci ha volute entrambi nel suo letto, in perizoma e
sporche del suo sperma, per tutta la notte. Poi al mattino in inglese
distinto ci ha chiesto di fare una doccia noi due signore assieme (e lui fuori
spettatore) perché ci ha detto che non sopporta nel suo letto le
puttane con odore di sperma ! Bastardo...
Amanda e Luca
5202
5
8 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 3 giorni fa
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un pomeriggio
Bologna, 10\10\2009
Questa mattina mi sono alzata con uno strano pensiero in testa. Sono arrivata a Bologna. Avevo una strana eccitazione, non capivo il perché. Ho fatto i miei regolari giri (posta, banca, e varie cose personali) e poi sono rientrata in studio. Non stavo più nella pelle, ero agitatissima ed eccitatissima.
Guardavo sempre l’ora sperando arrivasse la pausa in fretta.
Ho iniziato a preparare la roba per tempo, non volevo arrivare in ritardo “all’appuntamento”.
Sono andata in bagno e mi sono messa le autoreggenti.
Ho fatto qualcosa per far passare il tempo, ero sempre più agitata e smaniosa.
Poi sono tornata in bagno e mi sono tolta reggiseno e canottiera. Sono rimasta solo con la maglia e niente più.
Il tempo non passava mai e i vari componenti dello studio si alternavano ad entrare ed uscire. Sempre più agitata.....
Poi alle 12.30 finalmente la pausa, potevo preparami praticamente del tutto, dovevo solo aspettare che lo studio si svuotasse.
Prima è uscito Sandro. Verso l’una meno 10 è uscito Claudio. Ero sola. Ho spento le luci. Sono tornata in bagno e mi sono tolta gli slip e mi sono messa la minigonna.
Sono tornata nella mia stanza ad aspettare.
All’improvviso è rientrato Sandro. Lo sapevo, non posso restare in pace un minuto. Per fortuna è andato via dopo 5/6 minuti. Mi sono nuovamente rilassata. L’agitazione ha ricominciato a salire, il battito ad aumentare, senza parlare dell’eccitazione.
Sento nuovamente infilare le chiavi nella porta. Eh no eh, ce l’hanno tutti con me.
Questa volta era Stefania. Ho cercato di stare il più nascosta possibile, avevo la minigonna ed i tacchi. Sandro non ci avrebbe fatto caso, ma Stefania, avrebbe notato tutto e si sarebbe insospettita. Ho approfittato di una sua telefonata per correre nello studio di Emma e rimettere i jeans. Sotto ero ancora senza slip. Ero completamente nuda ed eccitata.
La fortuna sembrava essere dalla mia parte, anche Stefania era passata solo per prendere delle cose e poi se ne sarebbe andata subito dopo.
Uscita Stefy sono nuovamente corsa a rimettermi la minigonna e a togliere gli ingombranti jeans. In gonna senza slip si sta veramente comodi, peccato che sia la stagione fredda e non è conveniente andare in giro nuda.
Non sentivo neanche il freddo da tanto ero eccitata. Pensavo, ora suona, lo so che ora suona.
Quando apre la porta non gli salto addosso, non fa per me, ma lo prendo per mano e lo rinchiudo nella stanza di Emma. Poi lo faccio sedere, gli slaccio i pantaloni e mi ci siedo sopra. Gli farò capire che sotto la gonna ed alla maglia non ho niente. Sono pronta, oggi sono pronta.
Ora suona, vero che suona?
Ma il tempo passa e nessuno suona. Peccato. Ho aspettato, ingannato il tempo e nel mentre l’agitazione e l’eccitazione salivano. Oh se oggi ero pronta, mi sarei concessa volentieri....
Le 14 sono arrivate inesorabili e nessuno è passato a trovarmi. Ripeto peccato. E ora? Ero nuda ed eccitata. Non ho resistito. Mi sono tocca, masturbata. Ho goduto. Più volte.
Quando i “calori” si sono calmati mi sono tolta la gonna e nuda ho camminato verso il mio armadietto. Ho preso gli slip ed il reggiseno e me li sono messi. Ho rimesso gli scomodi jeans, la canottiera e la maglia. Sono tornata al mio posto ed ho iniziato a lavorare.
Nessuno è venuto a trovarmi.........
13295
5
14 anni fa
cpbo70,
54/52
Ultima visita: 5 mesi fa
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Le coppia più bella del mondo
Devo dire che, fortunatamente, in questi anni, ho conosciuto qualche donna e qualche coppia...
Ma una coppia come C ed E mai!
Lei è una splendida 19enne, formosa ma mai grassa, soda, caldissima.
Lui è un professionista di gran livello, persona simpatica e molto a modo.
La loro fantasia è meravigliosamente vera e condivisa. Lei gode nel guardare il suo lui eccitato. E lui gode nel vederla presa e dominata da un altro uomo.
Ho conosciuto lei in rete. Due email, una telefonata. E subito fuori per un pranzetto con entrambi. Ci siamo "piaciuti" e... dopo meno di una settimana ecco la fantasia realizzata.
Siamo andati a cena in un noto ristorante milanese. Lei si è vestita come le ho ordinato: camicetta bianca senza reggiseno, minigonna -davvero scandalosa- senza mutandine, niente calze scarpe tacco 12 a spillo.
siamo entrati nel ristorante, tutti, ma proprio tutti, la guardavano. lei godeva. lui pure... e io... pregustavo il dolce!
cenetta grandiosa, giochi soft, toccatine, palpatine... Ad un certo punto lui mi dice "vero che vuoi andare in bagno? accompagnala!". e io... "andiamo"!
saliamo le scale e la mia mano sale e la mia manina la sfiora. già pensavo.... e invece! lei, serissima, mi allontana e mi dice: "questo gioco è un gioco di coppia e io da sola con te non faccio nulla".
vabbè...
dopo cena andiamo al motel. suite, elegante.
lei è sul letto e... giochiamo davvero e... pesantemente! ma questa è un'altra storia!
complimenti E & C, siete meravigliosi! a presto!
6223
5
14 anni fa
IlVenerabile,
42
Ultima visita: 2 anni fa